I need someone that comprises me ♡

di SofyTrancy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: La mia stramaledettissima vita ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Benvenuti nella residenza dei Phantomhive! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Piccoli malintesi ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: La prima notte alla villa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Grazie ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Quel maledetto sogno ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Vendetta ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Febbre e preoccupazione ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Passato e presente ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Dichiarazioni d'amore e di guerra ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Marchi e demoni ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Ospiti ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Clove e Reyna ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Dimmi la verità ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Sei la mia unica speranza ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Il vero intento di Reyna ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: Rapimento ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: Come in quel sogno ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: Io mi oppongo ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: Presente ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: Prigione ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: Salvataggio ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23: Vecchie amicizie e non ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24: Tutta colpa del vento ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25: I needed someone that comprises me ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: La mia stramaledettissima vita ***


Capitolo 1: La mia stramaledettissima vita

Correvo. Correvo più veloce che potevo. Il lungo vestito da cerimonia strappato ricadeva sulle ginocchia, le mie gambe erano piene di ferite, i capelli biondi e lunghi volteggiavano nell'aria. Non ce la facevo più, mi mancava il respiro, ma dovevo continuare a correre... Dovevo andare da lui! L'unica persona che mi abbia mai voluto bene... l'unica persona che mi abbia mai amato...
 

Mi svegliai di soprassalto. Mi trovavo in camera mia, nel mio letto. Era ormai la ventesima volta (o era la trentesima?) che facevo quel sogno... Quello strano sogno.

-Meredith! Vieni o farai tardi a scuola!- la voce di mia madre mi riscosse dai miei pensieri. Velocemente guardai la sveglia sul comodino. Le 8:00.

“Per fortuna non è tar... No aspetta le otto?!?!” saltai fuori dal letto e iniziai a mettere a soqquadro l'armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi.

-Meredith!!- mi chiamò nuovamente quella rompipall... cioè la mia angelica mammina.

-Arrivo!!- urlai di rimando infilandomi una maglina nera e un paio di jeans e uscendo a corsa da camera mia.

Mangiai la colazione in tutta fretta e, dopo aver salutato mia madre, presi lo zaino e uscii di casa, correndo sul marciapiede e pregando di non fare tardi.

Frequentavo il più prestigioso liceo dell'Inghilterra: Mount d. Richard.

Non avevo molti amici. Anzi molti miei compagni di classe non erano neanche a conoscenza della mia esistenza.

Entrai come sempre dalla porta principale, superando i ragazzi più grandi e non facendomi notare da quelli di classe mia. Anche se poi alla fine non mi avrebbero notata lo stesso... ma dettagli.

La mia classe si trovava accanto al laboratorio di fisica. Passando da li notai un'enorme marchingegno all'interno dell'aula e sul vetro un foglio con scritto: “Vietato entrare: esperimento in corso.”

Io sapevo che esperimento volevano fare. Il professor Lorens, il nostro insegnante di fisica, si era vantato più volte con noi della sua nuova invenzione: La Macchina del Tempo. Ovviamente io non credevo ad una sola parola di quel che diceva... Tutti sapevamo che il nostro prof non aveva tutte le rotelle a posto.

Entrai in classe e mi sedetti al mio posto. Molti ragazzi di classe mia erano già entrati ma non risposero neanche al mio “Buongiorno”. Sospirai mentre aprivo lo zaino per tirare fuori i miei libri.

-Ehy idiota... che ci fai ancora qui?- mi chiese una voce irritante.

-E' il mio posto.- rispose freddamente io alzando lo sguardo verso Dagran, il compagno di banco più antipatico che ci possa essere.

-Ti avevo detto di cambiare posto o sbaglio?- mi disse lui avvicinando il suo volto al mio.

-Ti avevo detto che se non mi volevi accanto cambiavi posto te o sbaglio?- gli chiesi io di rimando.

Lui mi sollevò per il colletto della maglina e mi sbatte contro il muro.

-Ahia! Ma sei impazzito?- gli chiesi guardandolo negli occhi.

-Non provare più ha rispondermi hai capito?- mi disse lui minaccioso.

In quel momento entrò il professor Lorens che, vedendo la scena, tirò verso di se Dagran facendogli mollare la presa. Io atterrai in piedi per miracolo.

-Dagran! Che cavolo ti è preso? Non si maltrattano le compagne di classe! Fallo un'altra volta e ti faccio espellere!- detto questo il professore lasciò il mio “adorabile” compagno di banco che si sedette alquanto irritato. Mi sedetti accanto a lui conscia del fatto di non essere al sicuro. Dopo la scuola me lo sarei ritrovato li davanti al cancello insieme al suo gruppetto di amici e allora si che sarei morta...

Il professor Lorens iniziò la sua lezione e ci annunciò ufficialmente che, durante la pausa pranzo, la sua nuova invenzione sarebbe stata provata e che quindi era meglio non avvicinarsi all'aula di fisica.

La mattinata passò veloce e, a parte l'angoscia che provavo a causa di Dagran, tutto andò come sempre.

Arrivata all'ora di pranzo mi alzai per andare alla mensa scolastica ma quel maledetto energumeno mi fermò.

-Dove credi di andare? Abbiamo un conto in sospeso.- disse lui minaccioso.

Mi liberai dalla sua stretta e iniziai a correre. Lui mi seguì. Iniziai a correre per il corridoio del piano circolare passando davanti alla mia aula almeno sette volte. Non avevo più fiato... Ma se Dagran mi avesse raggiunto sarei morta. Lui intanto continuava a rincorrermi e dalla sua espressione dedussi che si stava divertendo a vedermi in difficoltà.

Non avendo più fiato decisi di entrare nella prima aula che mi sarebbe capitata a fianco e di chiudermici dentro, e così feci. Dagran si fermò di scatto e provò ad aprire ma io avevo già chiuso a chiave. Sollevata sospirai rassegnandomi all'idea di dover passare li la prossima ora, quando una voce a me familiare mi chiamò.

-Meredith! Togliti!-

Mi voltai verso la voce. Il professor Lorens mi guardava disperato. Davanti a lui il grosso marchingegno che avevo visto stamattina era puntato contro di me. Ero nell'aula di fisica.

Non feci in tempo a fare un passo che un potente raggio di luce mi colpi in pieno. L'ultima cosa che ricordo è il professore che urla il mio nome... Poi tutto intorno a me iniziò a vorticare.


Angolo dell'autrice
Olaa bella gente! Spero vi piaccia la mia storia :D
Dal prossimo cap appariranno i personaggi di Kuroshitsuji (non preoccupatevi non mi sono dimenticata di loro).
Grazie a chi recensirà o leggerà solamente
Un ringraziamento speciale va alla mie due compagne di banco _ANNA17_ e Artemisia27 e ad una mia vecchia amica MaryHoranDragneel che mi hanno aiutato a trovare nomi e a scrivere questo capitolo (grazie mille ragazze)
Alla prossima
                  Sofy99
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Benvenuti nella residenza dei Phantomhive! ***


Capitolo 2: Benvenuti nella residenza dei Phantomhive!


Immaginate di essere circondati da un arcobaleno che ruota e ruota e ruota all'infinito; ecco questo è quello che vedevo io in quel momento.

Ad un certo punto tutto si fermò e io mi ritrovai a terra, circondata da degli alti alberi, in un bosco.

-D-dove sono?- chiesi incerta guardandomi intorno. Di sicuro non ero mai stata lì... Non ricordavo nessun posto del genere.

“N-non dirmi che... quell'esperimento... ha funzionato!?!” mi alzai di scatto, presa dal panico. Se quella specie di marchingegno aveva funzionato sul serio allora io ero in chissà che secolo del passato o in chissà che epoca del futuro.

In quel momento sentii un fruscio fra gli alberi. Sussultai leggermente spaventata e mi voltai verso la fonte del rumore.

-C-chi va là?- chiesi con voce tremante.

Un ragazzino uscì dai cespugli non molto contento di vedermi.

-Chi sei e cosa ci fai nella mia proprietà?- mi chiese puntandomi il bastone da passeggio contro. Sembrava un vecchio rimbambito... Il vecchio nano rimbambito.

-Mi scusi...- risposi io chinando la testa -non volevo entrare nella sua proprietà. Non so neanche dove sono.-

-Sei a Londra, nel giardino della residenza dei Phantomhive!- disse lui avvicinandosi a me e aiutandomi ad alzarmi. Aveva i capelli di uno strano colore, un misto fra un blu-mare e un grigio-topomortodasecoli; l'occhio destro era coperto da una benda che, secondo me, era più adatta ad un pirata che ad un ragazzino di... quanti anni? 9? 10? Era difficile capirlo dalla sua statura.

-Ma come ti sei vestita?- mi chiese lui -Sei una ragazza e porti i pantaloni?- sembrava sconvolto.

-E tu allora? Sei un maschio e porti la gonna e i tacchi.- risposi prontamente io.

Lui tossì imbarazzato e borbotto qualcosa di incomprensibile.

-Comunque io sono Meredith Ryan.- dissi tendendogli la mano -E tu?-

-Il conte Ciel Phantomhive.- rispose stringendomi la mano -Cane da guardia della Regina.-

-Cane da guardia? A me sembri più un chihuahua...- dissi io ridendo sotto i baffi.

-E-e sta zitta!- esclamò lui arrossendo -I-insomma Meredith... Da dove vieni?- mi chiese poi cercando di cambiare argomento.-

-Da Londra... Ma dalla Londra del ventunesimo secolo.- risposi tranquillamente io.

Lui mi guardò scioccato. Beh... Dopotutto non accade tutti i giorni di trovarsi in giardino una ragazza proveniente da un tempo diverso dal tuo.

-A proposito... In che anno siamo?- chiesi gentilmente io.

-1889*.- mi rispose lui -Vieni con me... Ti porto alla mia residenza come mia ospite... Il mio maggiordomo, Sebastian, dovrebbe essere in grado di rimandarti nel futuro.- aggiunse prendendomi per mano e iniziando a camminare verso la grande villa che prima non avevo notato.

 

Arrivati davanti all'enorme abitazione notai un cane alto almeno tre metri che giocava insieme ad un ragazzino davanti al portone.

-CHE E' QUEL COSO?!?- urlai spaventata mentre tiravo la mano di Ciel per tornare indietro.

-E' il mio cane...- rispose tranquillamente lui -Si chiama Pluto.-

-Come fai ad essere così tranquillo!?!?! Quel coso ci mang...- non riuscii a finire la frase in quanto una fiammata uscì dalla bocca del cagnone e arrosti il muro della villa.

-PLU-PLU!- urlò il ragazzo che stava giocando con lui -NON SI FA!- disse poi tirandolo verso di se per l'enorme guinzaglio che aveva al collo.

Mi aspettavo che, come minimo, il ragazzo fosse sbalzato in avanti dall'enorme forza del cane. Ma invece l'animale dal pelo grigio non riusci ad opporsi alla forza del ragazzino che, sotto il mio sguardo stupito, lo tirava verso il giardino senza il minimo sforzo.

-Ehy? Che hai?- mi chiese Ciel muovendo su e giù una mano davanti al mio viso.

-C-chi sono quei due? Cosa sono???- ero terrorizzata. Ogni cosa era assurdamente assurda.

-Come ti ho già detto- iniziò il conte alquanto frustato -lui è il mio cane Pluto e il ragazzo è Finnian il mio giardiniere.-

Ero troppo sconvolta per parlare... Insomma come avreste reagito voi alla vista di un cane alto tre metri che lancia fuoco e fiamme dalla bocca e di un ragazzino che riesce a domarlo senza il minimo sforzo?!?

Ciel fece per ricominciare a camminare quando un botto arrivò dall'interno della residenza.

-BARDROY!- urlò il conte iniziando a camminare velocemente vero la porta trascinandosi me dietro.

-Dica Bocchan!- un uomo alto, con i capelli sparati in aria e completamente ricoperto di fuliggine uscì dall'abitazione.

-Hai di nuovo fatto esplodere la cucina?- gli chiese Ciel irritato.

-Ehm... Scusi...- rispose l'uomo chinando il capo.

Io non ci stavo capendo più niente.

-BOCCHAN!- urlò una voce femminile che stava correndo nel lungo corridoio -Elo così pleoccupata! Cledevo che le fosse capitato qualcos...- la cameriera inciampò nel lungo tappetto blu e cadde rovinosamente a terra.

-Mey-rin!- urlò l'uomo che doveva essere Bardroy -Ti sei fatta male?- le chiese poi aiutandola ad alzarsi.

-N-non pleoccupalti Bald, sto bene.- rispose lei imbarazzata.

“...Ma dove sono finita?” questo fu il mio unico pensiero.




* è l'anno in cui "muore" Ciel, ma sia chiaro che qui Claude non ha assaggiato la sua anima; quindi Alois è ancora vivo e Claude non vuole mangiare l'anima di Ciel.


Angolo dell'autrice
Ed ecco il secondo capitolo!! Spero vi piaccia! Ringrazio chi recensirà e chi invece leggerà solamente :D
Alla prossima! 
    Sofy99

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Piccoli malintesi ***


Capitolo 3: Piccoli malintesi

-Cosa è tutto questo baccano?- un maggiordomo nero corvino uscì dal portone.

-S-Sebastian-san!!- urlò la cameriera -Mi scusiii! S-sono inciampata!- cercò di giustificarsi.

-Mey-rin vai a finire di mettere a posto le camere.- iniziò a dare ordini autoritario -Bard ripulisci il disastro in cucina. Finny...- aggiunse poi guardando il giardiniere e il “cane” -...Tieni lontano quella bestiaccia da qui.-

In quel momento accade una cosa assurda... La cosa più assurda che io abbia mai visto. Pluto si voltò verso l'uomo e, in neanche un secondo, si trasformo in un uomo per poi saltare addosso al povero maggiordomo e abbracciarlo con tutte le sue forze. Ah... Ovviamente era nudo... Insomma così come Madre Natura lo aveva fatto.

Cacciai un urlò imbarazzata coprendomi gli occhi con le mani mentre Bard e il giardiniere, che doveva essere Finny, staccavano e infilavano dei vestiti al... Ehm... Cane-uomo? Uomo-cane? Cagnacciochesipuòtrasformareinunuomoesegnartiavita? Scegliete voi il nome che preferite.

-Puoi aprire gli occhi ora...- mi disse Ciel divertito dalla situazione.

-E lei chi è?- chiese il maggiordomo.

-Lei è M...- iniziò il conte.

-Meredith Ryan.- lo interruppi io -Non ho bisogno di qualcuno che mi presenti... Ho la lingua.-

Ciel mi scoccò un'occhiataccia, evidentemente scocciato.

-Piacere lady Meredith.- disse il maggiordomo inginocchiandosi e facendomi il baciamano -Io sono il maggiordomo della famiglia Phantomhive, Sebastian Michaelis.-

-I-il piacere è mio.- risposi leggermente imbarazzata.

...Oh andiamo! Non ero abituata a tutte quelle attenzioni!

-Sebastian... Dobbiamo parlare.- disse Ciel. Evidentemente voleva dirgli da dove venivo.

-Bocchan- iniziò Sebastian alzandosi in piedi -la devo informare che ci sono visit...- non riuscì a finire la frase in quanto una voce stridula, proveniente dall'interno, iniziò ad urlare.

-CIEL!!!!!!! Mi sei mancato!!!!!- una ragazzina vestita di fucsia uscì dal portone e si gettò sopra il povero conte. La ragazzina aveva i capelli di un biondo chiaro, quasi splendente; gli occhi celesti enormi e una bocca rosea.

-ALOIS! TOGLITI DI DOSSO!!- urlò Ciel.

Alois... Che nome strano per una ragazza...

-Uffa... Perché sei sempre così freddo???- esclamò la ragazzina alzandosi in piedi.

“...Questi due...” iniziai a pensare io...

-Come perché? Perché non si salta addosso alla gente!- la rimproverò il conte.

“...Stanno insieme...” conclusi.

-Scusa...- la ragazzina chinò il capo tristemente.

Ma poverina!! Come poteva trattarla così?? Dopotutto lei lo amava no??? E lui ricambiava! Si vedeva lontano un miglio!

-Mh? E tu chi sei?- la ragazzina si voltò verso di me, sembrava infastidita dal fatto che fossi da sola con il suo fidanzato... Oh... Beh è normale.

-Sono Meredith Ryan.- dissi tendendole la mano.

-Alois Trancy.- sorridente strinse la mia mano.

-Sei la fidanzata di Ciel vero?- chiesi tranquillamente.

Silenzio.

Non avevo mai sentito un silenzio più silenzioso di quello. Poi Ciel scoppiò a ridere, Sebastian si lasciò sfuggire un sorrisetto, Bard non riuscì a trattenersi e Mey-rin faceva di tutto per rimanere impassibile.

Alois in compenso sembrava furiosa.

-Ehm... Cosa ho detto di tanto sbagliato?- cercai di capire io.

-Alois! La mia ragazza!- il conte stava letteralmente morendo dal ridere.

-ZITTO TU!- urlò Alois. -E no! Non sono la sua ragazza!- gridò poi guardandomi negli occhi.

-Ah... Scusami... Sei la cugina? La sorella? Un'amica?- non capivo dove stava il problema.

Ciel non riusciva a smettere di ridere.

-SONO UN RAGAZZO!- mi urlò Alois in faccia.

Ah... Eccolo in problema...

“Sono un'idiota...” pensai mentre IL biondo mi lanciava occhiate furiose.




Angolo dell'autrice: 
Sera a tuttiiiii! Allora mi scuso per la brevità del capitolo... Ma sul serio non sapevo che altro scrivere D:
Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà solamente.
Un ringraziamento speciale va anche a
MaryHoranDragneel e ad artemisia27 che hanno recensito questa storia, grazie ragazze <3
Alla prossima
          Sofy99

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: La prima notte alla villa ***


Capitolo 4: La prima notte alla villa

Non sapevo che fare... L'avevo combinata grossa.

-Scusami...- dissi chinando la testa realmente dispiaciuta.

Oh insomma! Non era completamente colpa mia se quel ragazzo sembrava una ragazzina!

-Tsk.- fu l'unica sua risposta mentre si girava e camminava verso la villa, con i tacchi che battevano sui sassi (tacco 12...) e il lungo cappotto fucsia che si alzava a causa del vento (sembrava quello di mia nonna... Solo che il suo non era fucsia ed era molto meno femminile).

-Ciel dopo giochiamo a scacchi. Ti aspetto nel salone con Claude.- disse Alois entrando nella residenza.

-Ma guarda quello... Si auto-invita a casa mia come se niente fosse.- disse il conte dopo essere finalmente riuscito a smettere di ridere.

-E' arrabbiato con me... vero?- chiesi io.

-Beh... chiunque lo sarebbe. Ma sono sicuro che gli passerà. Alois non è il tipo che si lega le cose al dito.-

-Bocchan, cosa voleva dirmi?- la nostra conversazione fu interrotta da Sebastian che attirò l'attenzione di Ciel.

-Meredith viene dal futuro.- rispose lui semplicemente.

I servitori della villa, maggiordomo escluso, mi guardarono scioccati come se fossi la cosa più strana del mondo... Certo perché avere un cane sputa fuoco alto tre metri che si trasforma in un uomo e far saltare in aria la cucina erano cose normalissime.

-Me lo immaginavo.- disse Sebastian -Venga con me lady Meredith. Le daremo dei vestiti adeguati a quest'epoca e inoltre sarà nostra ospite finché non troveremo un modo per riportarla ai suoi giorni.-

-G-grazie.- balbettai io.

-Sebastian... Per accorciare i tempi, anche se la cosa mi fa venire i nervi, fatti aiutare da Claude. Lui e Alois saranno nostri ospiti finché Meredith non tornerà a casa.- disse il conte leggermente irritato dalle sue stesse parole.

-Yes, my Lord.- il maggiordomo si inchinò davanti a Ciel, poi si alzò e mi fece strada all'interno della residenza seguito dal piccolo conte.

-Eccoti! Ce ne hai messo di tempo!- esclamò Alois quando Ciel entrò nel salone -...e lei che ci fa ancora qui?- aggiunse poi riservandomi un'occhiataccia di puro disprezzo.

-Sia tu che lei siete miei ospiti.- rispose tranquillamente il conte sedendosi al tavolo e bevendo una tazza di tè.

-...Il motivo?- era ovvio che Alois non mi voleva lì fra i piedi e che non mi avrebbe mai perdonato.

-Lei viene dal futuro.- rispose Ciel muovendo un suo pedone sulla scacchiera.

-Davvero???- il biondo mi guardò incuriosito, ma appena incrociò il mio sguardo mi lanciò un'altra occhiataccia colma di odio.

-Si... E sbrigati a muovere... Non ho tutto il giorno.- gli disse il blu-mare/grigio-topomortodasecoli.

Alois mosse un suo pedone.

-E perché dovrei rimanere anch'io?- chiese guardando l'avversario.

-Abbiamo bisogno dell'aiuto di Claude.-

Alois ringhiò. Ovviamente non mi voleva aiutare, ma davanti al tono serio e tranquillo di Ciel non seppe come rifiutare.

-Claude, aiuta Sebastian a rispedire quella lì da dove è venuta.- rispose continuando a giocare e guardando un maggiordomo quasi identico a Sebastian che io avevo appena notato.

-Yes, your highness.- rispose lui inginocchiandosi.

-Ehm... Ma come mi vorreste aiutare?- chiesi io titubante -Senza offesa... Ma siete solo dei maggiordomi...-

-Sono demoni... e vedi di non parlare. La tua voce è irritante.- mi rispose freddo Alois.

“DEMONI!?!?!?!?” ora si che avevo paura... Non che prima non la ha avessi, ma pensare di dover passare non so quanto tempo in compagnia di uno gnomo egocentrico, un/una ragazzo/a che mi odia profondamente, due demoni e di tutte le stranezze della servitù della villa non era una cosa molto rassicurante.

-Scacco matto.-

Grazie alle parole pronunciate da Ciel mi riscossi dai miei pensieri.

-Non è possibile!!- urlò Alois. -E' colpa della stanchezza! Dopotutto ormai è tardi.-

Solo in quel momento mi accorsi che fuori era ormai notte fonda, e che dovevo prepararmi per la notte.

-Lady la accompagno in camera.- Sebastian iniziò a camminare e io lo seguii.

Quando aprì la porta della camera rimasi di stucco. Era almeno tre volte più grande della mia e al centro c'era un enorme e comodissimo letto matrimoniale.

Dopo aver congedato il maggiordomo mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte.

Passavano le ore... e io nn riuscivo a dormire. Mi giravo e rigiravo nel letto... Poi pensai a casa mia, ai miei genitori, al professor Lorens e allora eccole... le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi. E piansi... Piansi per tutta la notte.






Angolo dell'autrice
Sono tornataaaaaa! Scusate il ritardo per il capitolo :D ma ho avuto molto da fare :(
Aggiornerò presto :DDD Alla prossima
        Sofy99   

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Grazie ***


Capitolo 5: Grazie

Passarono i giorni e la situazione non migliorò per niente.

Alois mi odiava sempre di più, Ciel non era un tipo di molte parole e la servitù era sempre più strana.

Passavo le giornate a girovagare per la villa, vestita con abiti scomodissimi. Di notte non dormivo e piangevo fino alle prime luci dell'alba. Avevo paura. Paura di rimanere bloccata lì per sempre, di non rivedere mai più i miei genitori, di restare chiusa in una casa con possibili assassini (senza offesa).

Erano ormai trascorse tre settimane da quando ero arrivata nell'800. Ero a cena. La grande tavola era apparecchiata con delle stoviglie che, a mio parere, erano più che esagerate. Io, Ciel e Alois stavamo mangiando il ricco pasto servito da Sebastian.

Ad un certo punto mi arrivò una cucchiaiata di minestra di minestra in piena faccia.

-Oh scusa! Non lo ho fatto apposta.- mi disse con fare ironico Alois.

-Non preoccuparti...- gli risposi io cercando di mantenere la calma.

-Ah... Scusa di nuovo.- disse lui sorridendo.

-E per cosa?- avevo un brutto sentimento.

-Per questo.- rispose semplicemente lui versandomi una delle tre brocche d'acqua che erano sulla tavola in testa.

-Alois! Ma ti sembra il modo di fare!?!- urlò Ciel alzandosi in piedi.

Ero completamente fradicia e senza parole. Alois ghignò soddisfatto e io corsi via, mentre Ciel urlava il mio nome per fermarmi.

Stavo andando in camera, tanto ormai era tardi e potevo benissimo andare a dormire. Mentre correvo per i corridoi mi accorsi di aver lasciato la mia collana nel salone, ma non volevo tornare indietro, la avrei ripresa il giorno dopo. Arrivata in camera mi tolsi velocemente il lungo vestito bagnato e mi infilai il pigiama. I capelli erano ancora fradici, ma non mi importava. Spensi la luce e mi infilai sotto le coperte, con l'acqua che dai capelli cadeva sul cuscino e sul pigiama, bagnandoli. Iniziai a piangere.

 

 

 

POV ALOIS

 

-Che idiota.- dissi mettendomi a sedere e riprendo a mangiare come se nulla fosse. Ciel mi stava praticamente pugnalando con lo sguardo.

-Che vuoi tu?- gli chiesi guardandolo in faccia.

-Vai a chiederle scusa.- aveva la voce calma... Ma lo sguardo assassino.

-No.-

-Vai.-

-No.-

-ORA!- urlò lui.

-Ma che ti prende??- gli chiesi io non capendo che cavolo passava per la testa a quello gnomo infame.

-Devi smetterla di essere arrabbiata con lei!- continuò ad urlare lui -Meredith ti ha chiesto scusa! Quindi smettila di trattarla così! Non se lo merita!-

Strinsi i pugni. Dopotutto aveva ragione. Ma non lo avrei mai ammesso.

-Non ti riguarda... Quindi smettila.- risposi freddo io.

-No che non la smetto! E poi sinceramente non è colpa sua se ti vesti da troia!- mi urlò lui in faccia.

-COME SCUSA!?!?- ora si che mi ero arrabbiato.

-Dico solo la verità! E ora che fai? Ti arrabbi anche con me? Mi versi una brocca in testa?- mi disse lui -Fallo pure... Io non sono una ragazza spaventata che magari ci terrebbe a fare amicizia con te!-

Aveva ragione. Lo gnomo aveva dannatamente ragione.

-Hai ragione...- sussurrai.

-Lo so.- rispose lui -E ora vai a chiederle scusa. E riportale questa... Le è caduta mentre correva via.- aggiunse mettendomi una bellissima collana con una pietra rosso fuoco nella mano.

Mi alzai e mi incamminai per il corridoio. Dovevo farmi perdonare. Ero stato pessimo.

-Meredith?- chiesi quando arrivai davanti alla porta di camera sua. Non ottenni risposta.

“Forse sta dormendo...” pensai scoraggiato. In quel momento però sentii qualcosa... dei singhiozzi quasi impercettibili...

-Meredith so che sei sveglia...- dissi aprendo la porta.

Lei era li... sotto le coperte. Con i lunghi capelli ancora fradici che la avevano ormai bagnata quasi del tutto.

-C-che vuoi?- mi chiese fra le lacrime.

Mi sentii veramente in colpa... Stava piangendo e, per di più, stava tremando a causa del freddo.

-Ti volevo chiedere scusa... Non dovevo comportarmi in quel modo... Mi dispiace.- le dissi chinando il capo.

-N-non p-preoccuparti... B-buona notte.- mi rispose lei.

-Dai... smettila di piangere...- mi misi a sedere sul letto, accanto a lei -Ti ho chiesto scusa...-

-N-non è per q-quello...- disse lei piangendo ancora di più -I-io ho paura... E'-è da quando sono qui che non chiudo occhio... H-ho paura d-di n-non tornare mai p-più a casa.-

Ero un'idiota... Come avevo fatto a non capirlo!? Lei stava male e io peggioravo solo la situazione...

-Aspettami qui...- dissi alzandomi in piedi e uscendo dalla stanza.

Dopo neanche tre minuti ero tornato con un morbido e grande asciugamano. Mi sedetti sul letto.

-Mettiti a sedere...- le dissi sorridendole.

Meredith mi guardò un secondo confusa, poi si mise a sedere e io iniziai a sfregarle l'asciugamano sulla testa per asciugarle i capelli.

 

 

POV MEREDITH

 

Non capivo cosa stava succedendo. Perché tutto ad un tratto lui era lì ad aiutarmi???

-Perché non te li sei asciugati? Vuoi prenderti un raffreddore?- mi chiese mentre continuava a sfregarmi l'asciugamano sulla testa.

-N-no... G-grazie...- dissi io non smettendo di piangere.

-Dai... Ora smetti di piangere però...- disse asciugandomi le lacrime con il pollice.

-G-grazie ancora Alois...- dissi io fra i singhiozzi.

-Nulla... E scusa di nuovo se ti ho trattata male.- mise l'asciugamano su una sedia e prese un altro cuscino dall'armadio.

-S-scusa tu sei t-ti ho preso per una ragazza.- dissi mentre lui metteva il cuscino a sul letto e cambiava le coperte zuppe.

-Ora dormi...- mi disse lui sorridendo -E fammi un sorriso dai...-

Gli sorrisi fra le lacrime. In fondo non era male. Prima era semplicemente arrabbiato.

-Tieni questa è tua.- mi mise la collana al collo. Io mi rigirai la pietra fra le dita.

-Buona notte.-

Fece per alzarsi ma io, senza neanche accorgermene, lo fermai afferrandolo per la camicia.

Lui si voltò verso di me.

-Hai bisogno di qualcosa?- mi chiese con tono gentile.

-N-no...- risposi io lasciandolo andare -B-buon notte.- aggiunsi poi infilandomi sotto le coperte.

Ovviamente non sarei riuscita a dormire... Avevo paura... Non potevo farci niente, qualsiasi cosa pensassi o facessi la paura non se ne andava.

Lui mi guardò un secondo, poi sbuffò e si tolse gli stivali.

-C-che fai?- gli chiesi io sempre più confusa.

Lui non rispose ma si infilò sotto le coperte, accanto a me.

-A-alois?-

-Sto qui con te... Lo so che sei spaventata. Magari se accanto a te c'è qualcuno riuscirai a dormire.- mi sorrise.

Io non ci stavo capendo più niente.

-Vieni?- mi chiese lui aprendo le braccia.

-Dove?- gli domandai io.

...Lo so cosa state pensando... Ma sapete... era da tre settimane che non dormivo... era normale perdere qualche colpo.

Lui sorrise divertito.

-Qui... Almeno ti calmi.-

Dopo aver capito cosa intendeva mi avvicinai lentamente a lui timorosa.

-Non ti mordo...- mi disse Alois guardandomi divertito.

Mi accomodai fra le sue braccia e mi sentii meglio. Decisamente meglio. Lui strinse la presa su di me.

-Buona notte.- disse.

-Notte...- risposi io addormentandomi di colpo e sentendomi, per la prima volta da quando mi trovavo li, finalmente, al sicuro.





Angolo dell'autrice
Wow... due capitoli nello stesso giorno... Non ci credo neanche io XD
Spero che il cap vi sia piaciuto.
Alla prossima
     Sofy99 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Quel maledetto sogno ***


Capitolo 6: Quel maledetto sogno

Correvo. Correvo più veloce che potevo. Il lungo vestito da cerimonia strappato ricadeva sulle ginocchia, le mie gambe erano piene di ferite, i capelli biondi e lunghi volteggiavano nell'aria. Non ce la facevo più, mi mancava il respiro, ma dovevo continuare a correre... Dovevo andare da lui! L'unica persona che mi abbia mai voluto bene... l'unica persona che mi abbia mai amata...

-Sto arrivando... Alois.- sussurrai mentre aumentavo la velocità.

 

Aprii gli occhi di scatto. Quel sogno... Era diverso dal solito... Stavolta avevo esplicitamente detto chi era colui da cui stavo correndo.

“Aspetta... Ma dove sono?” mi guardai intorno. Di sicuro non ero in camera mia!

A quel punto ricordai: ero nel 1800 e quella era la prima volta che ero riuscita a dormire.

Solo allora notai che Alois dormiva al mio fianco, tenendomi stretta a se per la vita.

“A-aspetta...”

Cacciai un urlo allontanandomi di scatto da lui.

-Eh?- lui si svegliò e mi guardò non capendo che stava succedendo -Meredith... Ma che hai?-

Non riuscivo a parlare. Mi sentivo le guance in fiamme.

-Meredith?- lui si mise a sedere e si avvicinò a me -Ehy? Stai bene? Perché sei tutta rossa?-

-I-i-i-i-i-io...- non riuscivo a mettere due parole in croce.

Lui mi mise una mano sulla fronte.

-Scotti! Ma hai la febbre??? O è la mia mano fredda? Aspetta provo così...- fece per avvicinarsi e darmi un bacio sulla fronte, ma io lo allontanai con uno spintone e ricominciai ad indietreggiare.

-Meredith?? Ma che ti prende si può sapere??? Hai fatto un brutto sogno?- mi domando lui preoccupato.

Alla parola “sogno” il mio volto divenne ancora più rosso di prima. Feci un balzo all'indietro imbarazzata, ma persi l'equilibrio e caddi dal letto.

-Meredith!- lui si avvicinò al bordo del letto -Ti sei fatta male??- mi chiese guardandomi dall'alto.

Dio se era bello... Cioè... Non lo avrei mai pensato prima... Ma boh, ora mi piaceva un casino.

-Meredith?-

-S-s-si s-sto bene...- riuscii a balbettare ancora rossa.

-Ma cosa state combinando?- Ciel entrò nella stanza -Vi si sente dal salone.-

-Meredith è strana!- disse Alois guardando il conte.

-Eh?- Ciel non riusciva a capire.

-N-no sto bene...- balbettai -Vado in bagno a cambiarmi!- urlai prendendo il lungo vestito e correndo fuori dalla stanza.

Non ci potevo credere... Mi piaceva Alois... Mi piaceva Alois! Ma che gusti del cavolo!

Arrivata in bagno mi chiusi dentro a chiave e mi misi davanti allo specchio.

-Tu!- dissi indicando il mio riflesso -Mi spieghi cosa hai in testa?!? Perché lui?? LUI!?!-

Mi passai una mano sul volto ancora in fiamme.

“E ora che faccio?? Non riuscirò neanche a guardarlo in faccia...”

Sospirai... Dovevo trovare una soluzione.

Mi vestii velocemente e uscii dal bagno. Lui era lì. Ad aspettarmi.

-Stai meglio?- mi chiese.

-Sì...- balbettai io mentre il mio viso avvampava -V-vado in giardino... Ci vediamo dopo!- corsì nuovamente via... Non ce la facevo... Non potevo guardarlo in faccia!

 

 

POV ALOIS

-Ma che le è preso?- sospirai...

“Chi le capisce le donne...”

-Danna-sama.- Claude mi arrivò da dietro, facendomi sussultare.

-Dimmi Claude...- gli dissi guardandolo.

-E' arrivata Nina Hopkins, la sarta che il conte Phantomhive aveva chiamato. La signora Hopkins si è offerta gentilmente di fare un nuovo abito anche per lei.- mi rispose lui inespressivo come sempre.

“Proprio ora che dovevo andare da Meredith...”

-Andiamo.- dissi iniziando a camminare seguito dal mio maggiordomo.

 

 

POV MEREDITH

Arrivata in giardino mi sedetti su una panchina di pietra. Feci dei respiri lunghi e profondi per calmarmi. Perché mi ero comportata in quel modo?? Non potevo andare avanti così!

-Plu-Plu! Torna qui!- la voce di Finny mi riscosse dai miei pensieri. Il grosso cane demone stava correndo verso di me.

Terrorizzata mi alzai e corsi via. Sapevo che non mi avrebbe fatto niente... Ma vedere un cane di tre metri che ti vuole saltare addosso non è il massimo.

-PLUTO!- Finny gli correva dietro mentre il cane mi inseguiva per il giardino.

“Mi raggiungerà!!” pensai impaurita “Devo entrare in casa!”

Detto fatto. Entrai dal portone sperando che il cane non ci passasse.

Beh... In effetti non ci passava... Ma entrò lo stesso rompendo il portone e facendo crollare un pezzo di muro.

“NO NO NO!” ripresi a correre verso il salone. Magari lì c'erano Sebastian e Claude. Loro lo avrebbero potuto tenere a bada...

 

 

POV ALOIS

Entrai nel salone accompagnato da Claude.

-Conte Phantomhive! Provi anche questo!!- urlava una donna con gli occhiali.

-Ok...- si vedeva che Ciel non ne poteva più.

-Ecco il Danna-sama, lady Hopkins.- disse il mio maggiordomo inchinandosi per poi andare verso Sebastian che stava in piedi da una parte e guardava divertito Ciel.

-Conte Trans!- urlò la donna avvicinandosi.

-Trancy...- la corressi io.

-E' uguale!- disse lei sbrigativa -Ora si tolga velocemente quella... ehm... camicia da donna e venga con me... Che gliene do una decente.-

MA CHE CE L'AVEVANO TUTTI CON ME!!?!?

Sbuffando mi tolsi la mia camicia da UOMO e mi avvicinai alla sarta quando...

-AIUTO!!- Meredith irruppe nella stanza con Pluto alle calcagna. La ragazza si arrampicò su per la libreria arrivando in cima in meno di un secondo; Dio se era agile.

-Pluto fermo!- Sebastian afferrò il grande cane per il guinzaglio.

-Grazie Sebastian!- Finny prese il guinzaglio di Pluto dalle mani del maggiordomo.

-Sta più attento la prossima volta. E ora porta questo cane fuori.- gli disse Sebastian leggermente irritato ma con voce gentile. Finnian fece ciò che Sebastian gli aveva detto.

 

 

POV MEREDITH

-G-grazie Sebastian.- gli dissi riconoscente.

-Prego lady... Ora può anche scendere.- mi rispose lui.

Si... E come facevo a scendere????

Guardai in basso. Se avessi saltato mi sarei fatta male di sicuro... L'unico modo era scendere passando da uno scaffale all'altro come avevo fatto per salire.

Vidi Alois che mi guardava preoccupato mentre mettevo il piede sul primo scaffale della libreria. Tutto stava andando bene... E io stavo riuscendo a scendere, quando misi male il piede e le mie mani persero la presa sulla libreria.

-Meredith!- Alois mi afferrò al volo e io caddi perfettamente fra le sue braccia.

-Ti sei fatta male?- mi chiese con voce dolce.

Solo allora mi accorsi che era a torso nudo. Divenni più rossa del rosso più rosso del mondo.

-Conte Trans! Venga qui! Le devo prendere le misur...- la voce della donna che era con loro venne interrotta da quella di Ciel.

-Lady Hopkins penserà dopo ad Alois... Ora lui deve risolvere la situazione con la sua ragazza.-

QUEL BASTARDO AVEVA CAPITO TUTTO!!

-La mia ragazza...?- il biondo sembrava non capire.

Mi alzai di scatto e corsi via imbarazzata.

-Meredith!- Alois mi venne dietro -Smettila di evitarmi!! Mi dici cosa hai???-

-Lasciami in pace!!- correvo al massimo della mia velocità. Dovevo seminarlo!

Il biondo ringhiò e aumentò la velocità raggiungendomi e bloccandomi per i polsi.

-Lasciami!!- urlai io cercando di liberarmi dalla sua stretta.

-Prima dimmi cosa hai!- disse lui.

-NO! LASCIAMI!!!- dimenandomi caddi all'indietro e trascinai Alois sopra di me, poi sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie...




Angolo dell'autrice
Ciao genteeee! Allora... Questo capitolo è orribile lo so... Ma non sapevo come farlo :(
Aggiornerò presto :D
Alla prossima
       Sofy99

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Vendetta ***


Capitolo 7: Vendetta

POV ALOIS

Le labbra di Meredith erano caldissime... Era come se andassero a fuoco. Le staccai lentamente dalle sue e la guardai in faccia. Aveva gli occhi chiusi e il viso di un rosso quasi... ehm luminoso... Sono convinto che se avessi spento la luce le sue guance avrebbero fatto da torcia.

Stavo per dirle che non c'era motivo di essere così imbarazzata e che era stato solo un incidente quando un'altra idea mi balenò in testa. Ora prima di dire che sono stato uno stronzo senza cuore cercate di capirmi... Volevo solo vendicarmi per il fatto di sembrare una ragazza...

Oh andiamo! Non sono cose che si dimenticano così da un giorno all'altro!

Comunque torniamo alla storia.

-Meredith...- la chiamai con voce leggermente maliziosa.


 

POV MEREDITH

Aprii gli occhi di scatto. Era stata solo una mia impressione? O la voce di Alois era strana davvero?

-A-Alois... P-potresti scendere?- gli domandai. Mi sentivo la faccia in fiamme. Alois era ancora sopra di me... E per di più era a torso nudo.

-E perché dovrei? Io sto così comodo...- la situazione stava prendendo una piega che non mi piaceva...

Sentii le guance farsi ancora più rosse.

-SCENDI SUBITO!- urlai dimenandomi come una pazza.

-Dai... Non fare così...- lui si avvicinò al mio viso.

-ALOIS SCEN...- non riuscii a concludere la frase che sentii le sue labbra poggiarsi nuovamente sulle mie. Ora si che il mio viso doveva aver raggiunto la temperatura di ebollizione.

Lo allontanai di scatto. Che cavolo gli era preso!?

-Non ti conviene metterti contro di me...- mi disse lui bloccandomi a terra per i polsi.

La paura mi paralizzò. Alois era partito ed era ovvio... E a me questo mi stava terrorizzando.

-A-Alois... C-che stai facendo...?- la mia voce tremava ma non più per l'imbarazzo.

Lui avvicinò nuovamente il suo volto al mio.

Iniziai a tremare. Avevo paura.

-Come cosa sto facendo? Sei il mio giocattolino personale...no?- mi sussurrò queste parole nell'orecchio.

-CIEL AIUTAMI!- urlai terrorizzata.

-Non credo che lo gnomo arriverà in tempo...- mi disse Alois con un sorriso poco rassicurante stampato sulla faccia.

-CIEL!!!- urlavo più forte che potevo.

-Dai... Ora ci divertiamo... Felice?- Alois sembrava impazzito.

Non riuscivo a parlare a causa della paura e stavo tremando come una foglia.

-Alois... Smettila di fare il cretino e lasciala stare.- Ciel arrivò seguito da Bard (che doveva avermi sentita urlare) e Sebastian che, calmo e impassibile come sempre, afferrò Alois per le braccia sollevandolo da terra.

-SEBASTIAN! LASCIAMI!!- il biondo si dimenava come un matto fra le braccia del maggiordomo.

-Meredith... Tutto a posto?- Ciel si avvicinò lentamente e si inginocchiò accanto a me.

-S-si... G-grazie...- ero ancora impaurita e stavo tremando come una foglia.

-Bard accompagnala in camera.- disse il ragazzino guardando il suo maggiordomo -Io faccio una chiacchierata con quello li...- aggiunse poi lanciando ad Alois uno sguardo assassino.


 

POV ALOIS

...Ok lo ammetto mi sono comportato da stronzo senza cuore.

Guardai soddisfatto Bard che faceva alzare Meredith da terra e che la accompagnava in camera, cercando nello stesso tempo di calmarla.

Continuai a guardarli andare via fino a quando non scomparvero dalla mia vista.

A quel punto mi arrivò un pugno in faccia...

-Ahia!- gridai voltandomi verso Ciel -Che ti è preso??-

-MA SEI CRETINO!?!?- mi urlò in faccia -Dovevi risolvere la situazione! Non farla morire dalla paura deficiente!!!-

-La ho risolta.- risposi io sorridendo soddisfatto.

Ciel mi guardò. Non riusciva a capire di cosa stessi parlando.

-...Lei mi ha scambiato per una ragazza e io la ho terrorizzata... Siamo pari.-

-ANCORA CON STA STORIA?!?- Ciel sembrava furioso -Alois! Credevo che avessimo già chiarito questo punto!-

-Uffa... Dai Ciel. Stavo comunque scherzando... Va bene che si è spaventata ma se le chiedo scusa tutto si risolverà...-

-...Alois, lo hai capito che tu piaci a Meredith, vero?- mi chiese lui leggermente titubante.

Dai era ovvio che io piacessi a Mered... IO PIACEVO A MEREDITH!?!?

-IO PIACCIO A MEREDITH!?!- urlai non capendo di cosa stesse parlando quello gnomo infame.

-...Oltre a cretino sei pure cieco... Sebastian lascialo...- Ciel sembrava esasperato.

Il demone mi lasciò le braccia e io caddi a sedere sul pavimento.

-D-davvero piaccio a Meredith...?- mi tremava la voce.

-Beh di sicuro le piacevi... Ora visto che sei un cretino idiota le avrai spezzato il cuore... E quindi non lo so...- rispose lui scuotendo la testa -Ma la domanda è... tu cosa provi per lei?-

-Non lo so...- dissi guardando in basso. Meredith era carina, simpatica, intelligente... ma non avevo mai pensato a lei come una possibile fidanzata.

-Pensaci... C'è tempo per questo. Ma ora vai a scusarti con lei.- mi disse infine Ciel.

-Si...- mi alzai e corsi verso la camera.

 


POV MEREDITH

Ero al buio. Sotto le coperte a piangere. Bard se ne era andato dopo che io gli avevo giurato che stavo bene almeno una trentina di volte. Ma la verità era che non stavo bene...

Alois... Aveva detto che io ero io il “suo giocattolino personale”. Ripensando a quelle parole sentii una forte stretta al cuore e piansi ancora di più. E io che mi ero illusa che lui mi volesse anche solo un minimo di bene... Lui mi odiava ecco la verità. Mi odiava e mi avrebbe sempre odiato. Non mi avrebbe mai sopportato... E poi mi faceva paura...

-Meredith?- la porta della mia stanza si aprì lentamente e Alois entrò nella stanza.

Sussultai. Cosa mi avrebbe fatto???

-S-stammi lontano!- mi misi a sedere sul letto.

-Meredith non ti faccio niente...- disse lui facendo un passo verso di me.

-N-non ti avvicinare!- urlai terrorizzata.

-Meredith... Sta calma ho detto che non ti faccio nien...- lo interruppi.

-TI HO DETTO DI NON AVVICINARTI!!- gridai piangendo ancora di più.

Che ci potevo fare? Non sapevo cosa poteva farmi... Ero terrorizzata.

Lui si fermò.

-Sto qui va bene?- mi chiese con voce calma.

Non sapevo cosa dirgli. Da una parte non volevo che si avvicinasse... Dall'altra avrei voluto che lui mi abbracciasse e che mi consolasse come aveva fatto la sera avanti.

-Meredith... Non volevo spaventarti... Mi dispiace...- mi disse lui abbassando lo sguardo -Stavo solamente recitando, in realtà ero ancora arrabbiato per quella solita storia...-

Lo guardai incredula... Sapevo che era così... Ma non riuscivo a convincermi...

Lui riprese ad avvicinarsi lentamente a me. Io ricominciai a tremare e ad indietreggiare verso lo schienale del letto.

-Sta tranquilla...- lui si sedette sul letto, a neanche un metro da me.

-A-Alois t-ti prego v-va via...- tremavo dalla paura... Non riuscivo a smettere... Avevo ancora troppa paura.

-Meredith... Non ti faccio niente...- mi disse con voce tranquillizzante avvicinandosi un altro po'.

Arrivai allo schienale del letto. Bene ora non avevo vie di fuga.

Lui allungò una mano verso di me e io mi appiattii contro lo schienale singhiozzando più forte.

La sua mano si poggiò delicatamente sulla mia testa e con una dolce carezza scese fino alla guancia. Alzai lo sguardo verso Alois confusa, continuando a piangere.

-Visto? Non ti faccio niente...- mi disse lui sorridendo.

Mi gettai fra le sue braccia e piansi ancora più di prima. Lui mi strinse a se e mi diede delle carezze sulla schiena cercando di calmarmi.

-S-scusa se p-piango s-sempre.- gli dissi fra i singhiozzi. Lui sorrise leggermente divertito.

-Scusa tu se ti faccio piangere.- mi rispose asciugandomi le lacrime -Non dovevo farlo... Sono stato un cretino e mi dispiace...-

-Non importa...-

Sentivo il mio corpo in fiamme... La testa mi girava fortissimo.

-Meredith? Tutto apposto?- Alois si era accorto che qualcosa non andava.

-G-grazie... P-per essere qui...- risposi svenendo fra le sue braccia.







Angolo dell'autrice:
Ed eccomi tornata con questo nuovo capitolo :D ora sinceramente... Meredith è troppo esagerata? :( Vi giuro che non sapevo come fare... D:
Spero che il cap vi sia piaciuto e ringrazio Aya_Sutcliffe per aver recensito questa mia storia, grazie mille :D
Ringrazio anche tutti coloro che hanno messo questa long fra le seguite/ricordate/preferite.
Al prossimo capitolo
        Sofy99

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Febbre e preoccupazione ***


Capitolo 8: Febbre e preoccupazione

POV ALOIS

-Meredith!- urlai sorreggendola. Che le era successo??

-Meredith? Meredith rispondi!- il suo corpo bruciava... Le misi la mano sulla fronte e sentii che era caldissima, quasi bollente.

“Devo chiamare Ciel!”

Poggiai delicatamente Meredith sul letto e, dopo averla guardata un'ultima volta preoccupato, corsi fuori dalla stanza.


-Ciel!!!!- urlai entrando nel salone.

-Conte Trans! Dove si era cacciato? Venga qui a farsi prendere le misure!- la signora Hopkins era su tutte le furie.

-Non ho tempo ora!- gridai io preso dal panico.

-Alois dai... Fatti prendere le misure... Ti prego...- mi disse Ciel, evidentemente quella donna glielo aveva ripetuto così tante volte da portarlo allo sfinimento.

-Ciel!! Meredith!!- gesticolai io.

-Che è successo a lady Meredith?- chiese Sebastian che stava parlando con Claude.

-L-lei sta male! E' svenuta!!- urlai preoccupatissimo.

-Conte Trans le misur...- la donna venne bruscamente interrotta da Ciel.

-Lady Hopkins... Mi spiace ma ora non c'è tempo... Sebastian accompagnala alla porta.- disse cercando di mostrarsi calmo.

-Ma conte Phantomh...- cerco di protestare.

-Anche tu Claude.- dissi io spazientito.

-Yes, my Lord.-

-Yes, your Highness.-

I due maggiordomi presero quasi di peso la donna e la portarono a fatica verso l'ingresso.

 


POV CIEL

-Si può sapere che le hai fatto!?!?- urlai mentre correvo verso la camera.

-Niente!!- mi rispose quel cretino fucsia.

-Allora spiegami perché ogni volta che ci sei tu le succede qualcosa!- gridai.

-Ciel non sono stato io!!!- piagnucolò lui correndomi dietro.

Perché non ne combinava mai una giusta? Si può sapere che problemi aveva?? Che avevo fatto io per meritarmi tutto questo??

-Sbrigati invece di piagnucolare come un idiota!- spalancai la porta della camera.

Meredith era distesa sul letto in una posizione non molto comoda e stava dormendo profondamente.

-Vedi?? Tutto insieme è svenuta!- Alois era nel panico più totale.

-Uno: sta dormendo; due: calmati e non urlare che la svegli; tre: perché la hai messa in quella posizione!? Vuoi farle venire il torcicollo?-

Perché IO, il GRANDE conte Ciel Phantomhive, dovevo occuparmi di un'idiota simile!? Un'idiota... Sì con l'apostrofo visto che ho ancora seri dubbi se quell'essere sia un lui o una lei.

-Scusa...- sussurrò Alois guardando a terra.

Mi avvicinai a Meredith e con l'aiuto di quell'idiota la misi sotto le coperte e in una posizione decente. Appena le sfiorai la fronte notai quanto era calda e iniziai a preoccuparmi sul serio.

Alois aveva rag... Ragion... Non ce la faccio... Non riesco a dirlo... Alois aveva ragio... Grrr... Alois non aveva torto... Ecco trovato il modo per dirlo.

-Alois vado a prendere una pezza bagnata, tu stai qui e guarda che non si agiti nel sonno.- dissi cercando di sembrare calmo.

-Va bene...- mi rispose lui.

Mi alzai dal letto e uscii dalla stanza, non appena fui fuori iniziai a correre verso la cucina.

 


POV ALOIS

Mi sedetti accanto a Meredith e la guardai preoccupato.

“Ma quanto ci mette quello gnomo?” pensai voltandomi verso la porta e trafiggendola con lo sguardo.

In quel momento Meredith iniziò ad agitarsi. Forse stava avendo un incubo...

Mi girai immediatamente verso di lei allarmato. Cosa dovevo fare??

Lei iniziò a singhiozzare, a rannicchiarsi su se stessa e a tremare, spaventata da non so cosa...

-Meredith...- sussurrai con voce rassicurante -Non piangere...- le accarezzai la guancia con fare protettivo.

Solo allora notai che stava dicendo qualcosa nel sonno. Mi avvicinai per sentire meglio.

-H-ho paura...- sussurrava fra i singhiozzi -A-Alois... A-aiutami...-

Sobbalzai leggermente sentendo il mio nome.

-Meredith... Sono qui...- le dissi togliendomi gli stivali e infilandomi sotto le coperte accanto a lei.

Lei continuava a piangere sempre di più. La abbracciai e la strinsi a me come per proteggerla dalle sue paure. La sentii raggomitolarsi fra le mie braccia ma, anche se piangeva un po' meno, continuava a tremare come una foglia.

-H-ho paura...- la sentii dire con un filo di voce.

-Non devi avere paura... Ci sono io a proteggerti...- le sussurrai cercando di tranquillizzarla.

Sembrava così indifesa e vulnerabile che istintivamente la strinsi ancora di più a me. Iniziai ad accarezzarle la testa e lei smise finalmente di piangere e tornò a dormire tranquillamente dopo aver sussurrato qualcosa come un “Grazie”.

La guardai in viso... Sembrava una bambola, una piccola bambola che aveva bisogno solo di amore e affetto...

Senza neanche accorgermene iniziai ad avvicinare il mio viso al suo...





Angolo dell'autrice:
Ed eccomi tornata con questo nuovo capitolo :D
Il prossimo arriverà prestissimo ;)
Vi lascio con questa immagine di Meredith :D

L'immagine originale è di ioshiklineart ( http://www.deviantart.com/art/Pandora-Hearts-Alice-310378864 ) e io la ho solo colorata :D

Alla prossima :)
     Sofy99

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Passato e presente ***


Capitolo 9: Passato e presente

POV ALOIS
Le mie labbra erano a due millimetri dalle sue... Quasi si sfioravano. Sentivo il suo respiro caldo addosso... Era così carina. Mi avvicinai ancora...

-Alois ho portato la pez... CHE STAI FACENDO!?- urlò Ciel entrando nella stanza.

Mi allontanai di scatto da Meredith e mi misi seduto sul letto.

-I-io? N-niente...- balbettai arrossendo leggermente.

-Guarda che ti ho visto!- insistette lui.

-T-te lo sarai immaginato...- divenni rossissimo.

-Alois... Eri a due millimetri da lei...- Ciel mi guardò con aria divertita.

-F-fatti gli affari tuoi...- bisbigliai io.

Lo gnomo stava per ribattere ma...

-C-che è successo?- Meredith si stava guardando intorno.

-Meredith!- urlai io voltandomi verso di lei.

-Alois...?- disse lei lentamente -Non urlare...- aggiunse poi.

-Scusa... Come stai?- le chiesi io preoccupato.

-Bene...- mi rispose lei mooooolto sinceramente.

-Meredith... Sei svenuta.- Ciel prese la parola e le posizionò la pezza sulla fronte.

-S-svenuta...?- chiese lei guardandolo.

-Si... Mi hai fatto preoccupare.- dissi io sdraiandomi nuovamente accanto a lei.

-N-non dovevi... Sto bene...- mi sorrise lei.

 


POV MEREDITH

La testa mi girava e mi faceva un male cane... Stavo altro che bene...

-Prendi questa Meredith... Me la sono fatta dare da Sebastian.- tutte le parole pronunciate da Ciel erano peggio di una lancia che mi trapassava il cervello...

Lui mi porse un bicchiere con dentro uno strano liquido sul rosa...

-C-cosa è?- balbettai.

-E' la medicina... Bevila.- mi rispose lui.

Mi portai il bicchiere alle labbra e iniziai a bere.

-Ah... E' leggermente acida...- aggiunse poi.

Leggermente acida?! LEGGERMENTE ACIDA!?! Quella cosa era imbevibile!!!

Feci una smorfia e appoggiai il bicchiere vuoto sul tavolino.

-Bene... Io vado di là.- Ciel si alzò seguito a ruota da Alois.

-Vengo anch'io.- disse il biondo.

“Ah...” ci rimasi leggermente delusa... Cioè... avrei preferito che lui rimanesse con me...

Ciel mi guardò un secondo.

-Alois forse è meglio che resti... Almeno se si sente male di nuovo non è da sola.- disse al biondo.

-V-va bene... Sempre che non dispiaccia a Meredith...- rispose lui guardandomi.

-Certo che non mi dispiace.- risposi io sorridendogli.

-Allora io vado...- disse Ciel uscendo dalla stanza e lasciandoci soli.

 


POV ALOIS

Questo si chiama complotto...

Ancora rosso per prima mi risedetti accanto a Meredith.

-Che hai? Perché sei così rosso?- mi chiese lei guardandomi non capendo cosa avevo.

-N-niente...- risposi io guardando dall'altra parte.

Perché solo in quel momento lo avevo notato?? Meredith era carinissima... Ogni volta che la guardavo vedevo la perfezione: i suoi lunghi capelli color dell'oro incorniciavano il suo viso chiaro e dolce come quello di una bambola e risaltavano i suoi bellissimi occhi color cielo che mi facevano sussultare il cuore...

Mi voltai nuovamente verso di lei e mi persi in quegli occhi così luminosi ma allo stesso tempo anche così cupi... Come se avessero accumulato col tempo una gran tristezza...

-A-Alois perché mi guardi in quel modo?- mi chiese arrossendo leggermente.

-Tu... Non sei felice vero? Vuoi tornare a casa... Qui non ci vuoi stare... Giusto?- le chiesi continuando a guardarla fissa negli occhi.

Lei mi guardò incuriosita, non capendo il senso di quella mia domanda.

Dopo un po' rispose.

-No... Veramente sto molto meglio qui che nel mio tempo... Intendo da quando tu hai smesso di essere arrabbiato con me...- disse mentre nei suoi occhi vidi la tristezza crescere al ricordo di casa sua.

-Come...?- le chiesi incredulo -Preferiresti rimanere qui?-

-Certo... Almeno qui qualcuno mi vuole bene...- sussurrò lei con un filo di voce abbassando lo sguardo.

 


POV MEREDITH

Perché mi faceva queste domande strane...? Cosa gli era preso?

-Ti va di parlarmene...?- mi chiese con voce gentile e preoccupata, mentre si sdraiava sotto le coperte accanto a me.

Presi un respiro profondo e iniziai a raccontare la mia vita ad Alois mentre sentivo gli occhi che si riempivano di lacrime. Gli raccontai della mia scuola, di come mi trattavano i miei compagni di classe, di come ero considerata da tutti.

-T-ti trattano così...?- mi chiese lui guardandomi nuovamente negli occhi.

-Sì...- risposi io -Anche il fatto che sono finita qui è perché un mio compagno di classe, Dagran, voleva picchiarmi... e io per scappare sono finita nel laboratorio di fisica dove stavano facendo un'esperimento su una macchina del tempo...- aggiunsi poi guardando il soffitto mentre trattenevo le lacrime.

-Perché ti voleva picchiare?- mi chiese Alois.

-Perché non mi voleva più come compagna di banco... E visto che io mi ero rifiutata di cambiare posto lui mi ha sbattuto contro il muro...- mi portai una mano alla schiena... Nel punto in cui avevo battuto c'era un grosso livido che ancora mi faceva male -Il professore lo ha visto e allora lo ha minacciato di espellerlo... E' per questo che ce l'aveva con me...-

-Ti ha fatto male?- domandò Alois irritato.

-Eh?- gli chiesi io voltandomi verso di lui.

-QUEL BASTARDO TI HA FATTO MALE!?- urlò lui arrabbiato e mettendosi a sedere di scatto.

-No... Non preoccuparti...- gli dissi cercando di tranquillizzarlo.

-Fammi vedere.- disse lui tirandomi su a sedere.

-Alois, non mi ha fatto niente!- risposi io.

-Bene allora fammi vedere.- insistette lui.

Sbuffai e gli diedi le spalle. Spostai i capelli dai nastri che coprivano il retro del vestito.

-Sciogli i nastri almeno mi vedi la schiena...- dissi leggermente rossa.

 

POV ALOIS

...Come mi ero cacciato in quella situazione??

Ero diventato rossissimo ma feci comunque come lei mi aveva detto.

Una volta che i lacci furono sciolti fui costretto a trattenere il respiro... Un gigantesco livido copriva metà della schiena di Meredith.

-Visto...? Non mi ha fatto niente di che...- disse lei cercando di tranquillizzarmi e riallacciandosi i lacci del vestito.

-Io quello lo ammazzo...- sussurrai.

-Mm? Hai detto qualcosa?- mi chiese Meredith girandosi verso di me.

-Si... Che io quello lo ammazzo!- dissi arrabbiato.

-Alois... Ma che ti prende oggi?- mi chiese lei guardandomi negli occhi.

-Non posso sopportare che qualcuno ti abbia fatto del male! Ecco che mi prende!!- urlai.

Lei mi guardò incredula. E io divenni rosso per l'imbarazzo e distolsi lo sguardo.

-D-davvero...?- mi chiese poi con un filo di voce.

-Certo!- dissi voltandomi velocemente verso di lei e trovandomela a due centimetri dal viso.

-Grazie...- disse sorridendo mentre le lacrime iniziavano ad uscirle dagli occhi.

-Prego...- sussurrai avvicinando il mio viso al suo.

Lei chiuse gli occhi e io feci lo stesso, poi le nostre labbra si unirono in un dolce e tenero bacio.






Angolo dell'autrice:
Ed ecco un altro capitolo :DDDD
Due capitoli la stessa sera... Sono sorpresa da me stessa :)
Al prossimo capitolo :D
        Sofy99

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Dichiarazioni d'amore e di guerra ***


Capitolo 10: Dichiarazioni d'amore e di guerra

POV ALOIS
Mi allontanai da lei velocemente rosso in viso e guardai verso il muro, evitando il suo sguardo.

Tra noi due cadde un silenzio quasi tombale... Che mi era venuto in mente? Ma ero cretino???

-Alois... Io...- Meredith non riuscì a finire la frase. Fu questione di un attimo... Sentii un “clic” e una forte esplosione distrusse il muro vicino a Meredith. Con uno scatto fulmineo mi gettai sopra di lei, coprendola con il mio corpo per proteggerla dai detriti che schizzavano qua e là.

Chi cavolo poteva essere così idiota da far saltare il muro??

-Oh... Questa non è la camera di Sebas-chan...?- Grell ci guardava deluso.

...Mi ero dimenticato di lui.

-C-chi è quel tizio...?- chiese Meredith stringendo la mia camicia.

Mi voltai verso di lei. Guardava Grell timorosa e raggomitolandosi sempre di più sotto di me.

-E' un “amico” di Sebastian... E' innocuo.- risposi io sbuffando.

-TU!! COSA STAI FACENDO!?!- mi urlò il rosso tirandomi su per la maglia e buttandomi a terra.

-Alois!- urlò Meredith mettendosi a sedere di scatto.

-Cosa ti stava facendo quel maniaco???- urlò Grell a Meredith.

-N-niente...- rispose lei impaurita.

-Sicura???- insistette lui avvicinandosi e bloccandola senza accorgersene al muro.

-S-si...- Meredith era terrorizzata.

-Grell... Non le ho fatto niente... E se non te ne sei accorto la stai spaventando.- dissi io alzandomi e tirando indietro il rosso per il colletto.

-Zitto maniaco! Come ti sei permesso di toccare una donna come lei??- urlava lui.

-Che è questo casin... DI NUOVO TU!?!- Ciel si era unito alla confusione.

-Toh... c'è il marmocchio...- disse Grell lasciando stare Meredith e andando verso Ciel -Dove è Sebas-chaaaaan??- gli chiese poi con occhi sognanti.

-...In soggiorno.- rispose Ciel esasperato mentre Grell partiva più veloce di un fulmine.

 


POV MEREDITH

...Non ci stavo capendo più niente.

Alois si sedette accanto a me.

-Stai bene?- mi chiese sorridendomi.

In quel momento mi venne in mente quello che era successo poco prima dell'arrivo di quel tizio strano e divenni più rossa dei suoi capelli.

-S-sì...- balbettai.

Anche Alois divenne rosso almeno quanto me e si voltò dall'altra parte.

-...Che è successo fra voi due?- chiese Ciel con un grosso sorriso stampato sulla faccia.

-N-niente!!- rispondemmo in coro io e Alois voltandoci a guardarlo.

-Se se...- disse lui divertito -Vi lascio soli... Almeno finite di parlare...- aggiunse poi uscendo dalla stanza.

MALEDETTO GNOMO BASTARDO!!!

-M-Meredith... S-senti... I-i-i-i-i-io...- Alois non riusciva a continuare.

-T-tu?- gli chiesi io.

-M-mi sono a-accorto c-che tu... Beh...- non ce la faceva.

-A-anche io mi s-sono accorta d-di u-una cosa...- neanche io ce la facevo...

Presi un respiro profondo... Dovevo dirglielo... Ormai non potevo tornare indietro...

-Tu mi piaci!- urlammo entrambi allo stesso tempo.

-D-davvero??- di nuovo in contemporanea.

-S-si...- ancora.

-N-non ci c-credo...- pure stavolta.

Abbassammo lo sguardo imbarazzati...

-Meredith...- disse ad un certo punto Alois facendomi sussultare.

-S-si?- risposi io.

-Vuoi essere la mia ragazza...?- mi chiese lui guardandomi rosso in viso.

Annuii rossissima guardando a terra... Ero felicissima... Non sapevo cosa fare...

Lui mi alzò il mento con la mano e mi diede un dolce e lungo bacio. Io gli misi le braccia intorno al collo e ricambiai.

Non sapevo che dietro alla porta uno gnomo spione se ne stava andando fischiettando soddisfatto.

 


POV CLAUDE

Quella ragazza... Meredith era da eliminare.

Mi trovavo davanti alla porta e vedevo chiaramente quello che stava succedendo nella stanza... Il Danna-sama si era innamorato di quella ragazza...

Ero arrivato tardi... Stavo andando lì per separarli prima che si dichiarassero... Me lo sentivo che sarebbe successo. Ma ormai era tardi...

Non lo avrei permesso. Quella ragazzina non avrebbe mai rischiarato l'anima del mio Danna-sama facendola uscire dalle tenebre che la avvolgevano... Quelle stesse tenebre che la rendevano appetitosa e invitante.

No, non lo avrei permesso. A quella ragazzina avrei pensato io. Ora dovevo solo aspettare il momento opportuno.

“State insieme finché potete.” pensai andandomene silenziosamente verso la cucina.




Angolo dell'autrice:
Ed eccomi con un nuovo capitoloooo :D
Spero che vi sia piaciuto e mi scuso se il POV CLAUDE non era un granché... ma io non lo sopporto >.< quel bastardo mi ha ucciso Alois TT.TT certo anche lo gnomo... Beh lui lo ha pugnalato e quindi anche a lui non è che voglio tutto questo gran bene XD
Alla prossima
       Sofy99

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Marchi e demoni ***


Capitolo 11: Marchi e demoni

POV MEREDITH
Mi staccai da Alois rossa in viso. Lui mi sorrise.

-Sono felice che tu sia venuta qui.- mi disse dandomi un piccolo bacio sulla fronte.

-A-anche io ne sono felice.- risposi imbarazzata.

Lui mi fece la linguaccia divertito e solo allora notai la stella a cinque punte racchiusa in un cerchio che aveva sulla lingua. Mi sembrava familiare... Ma non riuscivo a ricordare dove l'avevo già vista!

-Cosa hai sulla lingua?- chiesi.

-Eh? Questo?- chiese lui tirando nuovamente fuori la lingua e mostrando la stella.

Io annuii.

-E' il marchio del mio contratto con Claude.- rispose lui semplicemente.

-Marchio...?- chiesi -Quindi quando qualcuno fa un patto con un demone gli appare un marchio sulla lingua?-

-Beh non sempre... Per esempio Ciel non lo ha sulla lingua.-

-E dove lo ha?- la cosa mi incuriosiva.

-In quel posto.- disse Alois sorridendo.

-D-dove scusa?- chiesi sperando di aver frainteso.

-In quel posto!- rispose ancora lui.



POV ALOIS

Perché aveva quella faccia? Stavamo parlando solo di un occhio...

-M-ma stai dicendo sul serio...? C-ciel lo ha davvero in quel posto...?- Meredith sembrava scandalizzata.

-Sì e non riesco ad immaginare il dolore che può aver sentito quando gli è stato impresso... Poverino...- risposi stringendo i denti al solo pensiero.

-Alois insomma... Non è possibile che Ciel se lo sia fatto lì...- disse lei arrossendo sempre di più.

-Sì! Io lo ho visto!- risposi non capendo dove stava il problema.

Ci fu un minuto di silenzio... Poi...

-COME!?- urlò Meredith.

-M-me lo ha fatto vedere... E anche da vicino...- dissi io spaventato.

Lei mi guardò a bocca aperta.

-Quindi, tu dici che ti piaccio io ma in realtà hai visto dove si trova il marchio di Ciel?!- urlò lei -E anche volontariamente?!?-

-M-Meredith... Sta calma...- dove cavolo stava il problema?

-NON POSSO STARE CALMA!- gridò lei alzandosi in piedi di scatto.

“Ora ho capito! E' arrabbiata perché facendomi vedere quel marchio crede che a Ciel siano tornati alla mente brutti ricordi!”

-Meredith sta tranquilla... Non glielo ho chiesto io... E' stato Ciel che me lo ha fatto vedere.- dissi sorridendole.

-GNOMO!- Meredith uscì a corsa fuori dalla stanza.



POV CIEL

Ero nel mio studio a costruire un castello di carte... Prima ero in soggiorno ma non ne potevo più di Grell che girava intorno a Sebastian e di lui che cercava di buttarlo fuori.

Stavo per posizionare le ultime due carte del mio immenso castello, ero dovuto addirittura montare in piedi sulla mia sedia per riuscire ad arrivarci.

Ci ero quasi... Solo un piccolo sforzo...

Ce l'avevo fatta! Il castello si ergeva davanti ai miei occhi. Era così grande, così bello, così merav...

-GNOMO VOGLIO DELLE SPIEGAZIONI!- Meredith entrò nel mio ufficio, sbattendo la porta e facendo cadere tutto il mio lavoro.

-Meredith!- dissi scendendo dalla sedia e andandole incontro -Sai quanto ci avevo mes...- non riuscii a finire la frase in quanto la bionda inciampò venendo verso di me e mi cadde addosso trascinandomi me dietro.

-Ahi... Meredith sta più attenta!- la ammonii io. Solo allora mi accorsi che era rossa dalla rabbia e che aveva le lacrime agli occhi.

-Come hai potuto!?- mi urlò lei.

-Meredith cosa hai...?- chiesi io.

-Lo sai benissimo! Come hai potuto? RISPONDIMI!- gridò lei mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo le guance.

-Meredith... Ma di che stai parlando?-

-Sapevi che a me piaceva Alois! Allora perché lo hai fatto!? P-perché mi hai pugnalato alle spalle???- singhiozzò lei.

-Meredith... Fatto cosa?- le chiesi non capendo cosa diavolo le era preso.

-G-gli hai fatto vedere il tuo marchio, Ciel!- urlò lei piangendo ancora di più.

...Tutto questo casino per una stella in un occhio...?

-Se vuoi lo faccio vedere pure a te...- le dissi non capendo perché si era agitata tanto.

Lei arrossì di colpo.

-M-MANIACO!!!!!!- urlò alzandosi di scatto.



POV MEREDITH

-ALOIS! SEBASTIAN! CLAUDE!! AIUTATEMI!!!!!!- urlai indietreggiando impaurita. Cosa mi avrebbe fatto quel nano!? Stava scherzando vero?!

-Meredith!- il biondo entrò a corsa nella stanza seguito dal suo maggiordomo -Che è successo?- mi chiese poi avvicinandosi a me.

-C-ciel... H-ha detto che...- singhiozzai io.

-Ciel? Che le hai detto?!- disse Alois voltandosi verso il conte.

-Niente! Solo che le avrei fatto vedere il mio marchio.- rispose lui calmo.

A quelle parole mi gettai fra le braccia di Alois ancora più impaurita. Lui mi strinse a sé.

-Meredith...- mi sussurrò all'orecchio -Quale è il problema? E' solo una stella...-

-Ma siete tutti impazziti!?- urlai io.

-Ma quante storie fai per una stellina in un occhio?- mi domandò Ciel scocciato.

Era ovvio che facessi tutte quelle storie per una stellina in un occ... Aspetta...

-I-in un occhio!?- chiesi voltandomi verso lo gnomo incredula.

-Sì...- rispose lui togliendosi la benda e mostrandomi il marchio -Vedi?-

Ah... Ora tutto era molto più chiaro.

-ALOIS PERCHE' MI HAI FATTO PENSARE MALE?!- urlai voltandomi nuovamente verso di lui.

-Eh?- il biondo mi guardò confuso, non capendo il problema.

Sospirai.

-Nulla... Avevo frainteso... Ciel vieni, ti aiuto a rifare il castello.- dissi sorridendo allo gnomo.

-Sicura di non voler stare con il tuo ragazzo?- mi chiese lui con un sorrisetto.

...E questo lui come lo sapeva?

-E-eh? C-cioè... A-aspetta...- mi aveva mandato in tilt.

-Ciel ti sarei grato se tenessi Meredith qui con te.- disse Alois rosso per l'affermazione dello gnomo

-Io devo parlare con Claude e lei ha ancora la febbre... Non voglio lasciarla sola.-

-Certo.- rispose l'altro divertito.

-Torno subito Meredith.- mi disse Alois dandomi un tenero bacio sulla guancia per poi uscire con il suo maggiordomo.


POV CLAUDE

Perché il Danna-sama voleva parlarmi...? O meglio di cosa voleva parlarmi?

-Vieni Claude...- il biondo mi fece strada fino al giardino interno, dove nessuno ci avrebbe mai potuto sentire. Non lo avevo mai visto così serio.

-Danna-sama... Cosa voleva dermi?- gli chiesi.

Il ragazzino si sedette su una delle tante panchine e prese un lungo respiro.

-Claude... Quando io stipulai il patto con te... Lo feci per riuscire ad ottenere la vendetta. La vendetta contro colui che aveva ucciso mio fratello, l'unica persona che mi abbia mai amato.- iniziò lui.

Dove voleva arrivare?

-Per questo tu sei diventato il mio maggiordomo... Ma Claude ora...-

No, non poteva dire quelle parole.

-A me la vendetta non importa più... Io sono finalmente felice.-

No, no e no.

-Claude... Io non voglio più morire.- concluse il mio Danna-sama sorridendo.

Basta, quella ragazzina aveva procurato fin troppi guai... E non era nemmeno un giorno da quando stavano insieme... Ora avrei iniziato il mio contrattacco e avrei salvato l'anima oscura e avvolta dalle tenebre del mio padrone.




ANGOLO DELL'AUTRICE
Eccomi qui! Sono finalmente tornata dopo questo capitolooo!!
Ora ci ho messo tanto perché non sapevo proprio come scrivere questo capitolo di passaggio... TT.TT ma finalmente ce l'ho fatta :D
Ringrazo chi leggerà questa storia e chi recensirà! Un bacio :*
        Sofy99

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Ospiti ***


Capitolo 12: Ospiti


POV MEREDITH

Correvo. Correvo più veloce che potevo. Il lungo vestito da cerimonia strappato ricadeva sulle ginocchia, le mie gambe erano piene di ferite, i capelli biondi e lunghi volteggiavano nell'aria. Non ce la facevo più, mi mancava il respiro, ma dovevo continuare a correre... Dovevo andare da lui! L'unica persona che mi abbia mai voluto bene... l'unica persona che mi abbia mai amata...

-Sto arrivando... Alois.- sussurrai mentre aumentavo la velocità.

 

Aprii gli occhi di scatto. Di nuovo quel sogno... Mi guardai intorno. Alois dormiva accanto a me, cingendomi la vita con le braccia. Gli spostai dolcemente un ciuffo fuori posto.

Erano ormai passate due settimane dal nostro fidanzamento e più il tempo passava più lui mi piaceva.

Alois e io stavamo insieme tutto il giorno e di notte veniva ogni tanto a controllare che non avessi incubi, e, quando mi trovava a piangere o a tremare, si infilava sotto le coperte, mi abbracciava e restava lì per tutto il tempo facendomi sentire al sicuro.

Sorrisi mentre lui apriva lentamente gli occhi e mi poggiava delicatamente una mano sulla mia guancia accarezzandola.

-Buongiorno...- disse ancora assonato, dandomi un bacio sulla fronte.

-'Giorno- risposi io accoccolandomi fra le sue braccia.

-Hai fatto un brutto sogno?- mi chiese Alois stringendomi a sé.

-No, grazie per essere venuto anche stanotte.- risposi sorridendogli. Non potevo dirgli di quel sogno... No no e no.

Qualcuno bussò alla porta.

 


POV ALOIS

Chi poteva rompere le scatole di prima mattina?

-Chi è?- chiese gentilmente Meredith.

-Lady Meredith, il Danna-sama è qui?- chiese Claude.

-CLAUDE!!!- urlai io -Entra pure!-

...Oh andiamo era dalla sera prima che non lo vedevo!

Meredith sbuffò esasperata mentre Claude entrava nella stanza e io mi alzavo di scatto dal letto per abbracciarlo.

-Danna-sama- disse lui freddo e inespressivo come sempre -si prepari, tra poco arriveranno delle ospiti. Si prepari pure lei, Lady Meredith.- detto ciò il mio maggiordomo si inchinò e uscì dalla stanza.

-Meredith ci vediamo fra poco!- dissi dandole un ultimo bacio sulla fronte.

-A tra poco.- rispose lei sorridendomi.

Uscii di corsa dalla stanza e corsi in camera mia per cambiarmi.

 


POV MEREDITH

Dopo essermi vestita iniziai a incamminarmi verso l'atrio. Avevo un brutto presentimento... Sentivo che dovevo prendere Alois e scappare il più lontano possibile da lì.

Arrivata nell'atrio trovai Alois e Ciel intenti a parlare fra di loro.

-Insomma Ciel chi sono le ospiti??- chiedeva il biondo strattonando Ciel per il braccio.

-Ti ho già detto che non lo so! Smettila di chiedermelo!- rispondeva lui esasperato.

-Alois, lascialo un po' in pace.- dissi io avvicinandomi.

-Meredith!- urlò Alois abbracciandomi -Non ti avevo visto!- aggiunse poi dandomi un dolce bacio. Io gli cinsi le braccia intorno al collo e ricambiai.

-...Che schifo andate da un'altra parte!- urlò lo gnomo guastafeste.

-Uffa, come siamo...- disse Alois sbuffando. I due iniziarono a litigare. Io mi allontanai per sedermi su uno dei divanetti che erano stati disposti lì per le nostre ospiti, accanto a Sebastian. Sembrava strano... Quasi infastidito...

-Sebastian? Cosa hai?- chiesi.

-...Odore di demone...- rispose semplicemente lui.

Non feci in tempo a chiedere spiegazioni che il grande portone d'ingresso si spalancò. Alois e Ciel si zittirono di colpo, mentre un lungo tappeto rosso si srotolò giù per le scale e finì precisamente all'ingresso.

“...Ma che cavolo di idee ha Claude?” chiesi non capendo cosa diamine stava succedendo.

Una ragazza dai lunghi capelli castano-scuro e vestita con un lungo vestito bianco con particolari rosa corse all'interno della villa, dietro di lei una cameriera dai lunghi capelli neri e vestita completamente di nero (manco fosse in lutto) che camminava tranquillamente.

-ALOIS!!!- urlò la ragazza vestita di bianco buttandosi fra le sue braccia -Mi sei mancato tanto!- aggiunse poi baciandolo davanti ai miei occhi.





Angolo dell'autrice:
Scusate il ritardoooooo! Questa settimana non ho avuto proprio tempo per scrivere questo capitolo! Ma il prossimo arriverà presto lo giuro :D
Alla prossima
      Sofy99

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Clove e Reyna ***


Capitolo 13: Clove e Reyna

POV ALOIS

Che diamine stava succedendo? Chi era quella ragazza? Perché mi stava baciando?????

Lei si staccò e io stavo per allontanarla ma lei mi strinse fra le sue braccia.

-Stai al gioco... O Reyna mangia l'anima di quella ragazzina. -mi sussurrò la ragazza all'orecchio -Tu ora sei il mio promesso sposo, io mi chiamo Clove.- aggiunse poi dandomi un bacio sulla guancia.

Reyna? Quella cameriera che la aveva seguita era il suo demone?? E avrebbe mangiato... l'anima di Meredith...?

Mi voltai verso Meredith. Era sconvolta... Non potevo farla soffrire ancora di più... Ma non potevo neanche metterla in pericolo...

-Clooove!!- urlai cercando di mostrare entusiasmo -Mi sei mancata tantissimo! Senza di te non sapevo che fare!- aggiunsi baciandola.

 


POV MEREDITH

-P-perché...?- sussurrai trattenendo le lacrime.

Perché Alois stava baciando quella ragazza? Perché non l'aveva allontanata non appena lei gli si era gettata fra le braccia??

-Alois... E lei chi è?- chiese Ciel leggermente sconvolto.

Alois si staccò dalla ragazza.

-Lei è...- iniziò lui.

-Sono Clove Baskerville! La promessa sposa di Alois!- disse lei sorridendo a Ciel.

Sentii una fitta allo stomaco... L-la promessa sposa di Alois...?

-Lei è il conte Phantomhive? Piacere!- Clove tese la mano verso lo gnomo.

-Piacere...- rispose Ciel stringendogliela.

-Oh? E tu chi sei???- chiese poi la ragazza correndo verso di me.

-M-Meredith...- risposi io con un filo di voce.

-Ehy... Cosa succede?- sembrava preoccupata.

-N-niente...- risposi io cercando di trattenere le lacrime.

-Alois! Lo hai fatto di nuovo?!- urlò lei guardandolo male.

-F-fatto c-cosa?- chiesi io non capendo di che stesse parlando.

-Non è la prima volta che lo fa! Visto che io viaggio molto e lui si annoia decide di far innamorare delle ragazze di lui per poi giocare con i loro sentimenti!- rispose lei guardando Alois furiosa.

Cosa...? Non poteva dire sul serio... Stavo per scoppiare a piangere. Guardai Alois.

“D-dimmi che è tutto uno scherzo... D-dai Alois... N-non può essere vero...”
Lui scoppiò a ridere.

-Mi hai scoperto Clove.- rispose.

Non era possibile... No no no!

-Alois! Non lo fare più!- lo rimproverò lei.

-No no, non lo farò più.- rispose lui sorridendole.

-Padrona...- la ragazza corvina prese la parola -Deve ancora dare la notizia al signorino Alois.-

-AH!!! Alois!!! Fra un mese esatto ci sposiamo!!!- disse lei entusiasta.

Sentii un forte dolore al petto, come se una lancia me lo avesse trafitto.

-Davvero???- chiese Alois incredulo.

-Sììì!- Clove gli gettò le braccia al collo e lo baciò di nuovo.

-Io vado di là...- sussurrai camminando verso la camera, con le lacrime che minacciavano di uscire.

-Meredith! Aspetta!- mi urlò Ciel dietro.

Ma io ero già uscita dalla stanza ed ormai stavo correndo per i corridoi... Con il viso rigato dalle lacrime.

 


POV ALOIS

Mi sentivo morire... Come avevo potuto? Meredith stava soffrendo... E tutto per colpa mia...

-Vado a vedere cosa combina... Sebastian seguimi!- disse Ciel dopo aver scoccato un'occhiata furiosa a me e Clove.

-A dopo Ciel!!- disse Clove sorridente e salutandolo con la mano.

Non appena Ciel uscì dalla stanza il suo sorriso dolce svanì.

-Finalmente... Non ne potevo più!- disse staccandosi da me.

-Buongiorno Lady Clove.- disse Claude inchinandosi davanti alla castana.

No... Non poteva essere stato lui a chiamarle...

-Ciao Claude. Ne è passato di tempo!- Clove gli sorrise.

-Claude! Cosa sta succedendo!?- urlai.

-Danna-sama... La sua anima...- rispose lui.

-Eh?-

-La sua anima era avvolta dalle tenebre. Ma dopo l'arrivo di quella ragazzina si stava rischiarando, non potevo permetterlo.- rispose lui.

Sentii una fitta allo stomaco... Claude... Non voleva la mia felicità... Lui voleva solo la mia anima...

-IO NON HO INTENZIONE DI STARE AL VOSTRO GIOCO!- urlai.

-Beh... Nessuno ti obbliga... Ma sai...- mi disse Clove cingendomi le spalle da dietro -Reyna ha fame.-

La cameriera sorrise e i suoi occhi si illuminarono di una luce purpurea.

 


POV CIEL

Cosa diavolo stava succedendo?! Chi erano quelle due?! Perché Alois stava al loro gioco!?!?

Stavo camminando velocemente verso la camera di Meredith con Sebastian al seguito. Non potevo abbandonarla... Eravamo amici dopotutto. “Amici” una parola completamente nuova per me. Io Ciel Phantomhive amico di una ragazzina. Io IL GRANDE Ciel Phantomhive amico di un'insulsa ragazzina... Lei non era una pedina. No. Non era una pedina della mia scacchiera come tutti gli altri, lei era proprio una mia amica. La mia prima vera amica. E grazie a lei ero riuscito a fare amicizia anche con quel nano gay fucsia (alias idiota, alias imbecille, alias stupido, alias Alois). Quindi non l'avrei abbandonata.

Arrivai davanti alla porta di camera sua e bussai con insistenza.

-C-chi è?- mi rispose Meredith. La voce le tremava e, ci metto la mano sul fuoco, stava piangendo.

-Meredith, sono Ciel... Posso entrare?- risposi con voce calma.

-S-scusa... M-ma voglio s-stare s-sola...- mi disse lei.

Aprii la porta.

-Meredith, stare sola non ti aiuterà.- le dissi entrando nella stanza. Solo quando mi avvicinai al letto la vidi: era rannicchiata su se stessa sotto le coperte, nascondeva il viso con il cuscino che teneva stretto al petto, bagnato da tutte le lacrime versate e che continuava a versare.

-C-ciel... V-voglio stare sola...- disse fra i singhiozzi e stringendo il cuscino.

-Sebastian, vai a preparare un tè e uno dei tuoi ottimi dolci per Meredith.- dissi io.

-Yes, my Lord.- mi rispose il mio maggiordomo per poi andarsene chiudendosi la porta alle spalle.

-C-ciel... T-te lo ho detto... V-voglio stare sola...- stava piangendo a dirotto...

-Vieni qui...- dissi allargando le braccia.

Lei mi guardò, non capendo cosa volessi farle capire.

-Sono tuo amico no? E fra amici ci si aiuta.- aggiunsi sorridendole.

Lei si alzò di scatto dal letto e si gettò fra le mie braccia, piangendo il doppio di prima.

-Dai non piangere...- dissi cercando di tranquillizzarla.

-M-ma... A-Alois...- iniziò lei.

-Meredith... Alois è un'idiota sì... Può essere sadico, stupido, cattivo o qualsiasi cosa vuoi... Ma di una cosa sono certo: a lui tu piaci e anche tanto, quindi non ti farebbe mai soffrire volontariamente.- le dissi.

-M-ma s-stavolta lo h-ha fatto.- rispose lei fra le lacrime e i singhiozzi.

-Scoprirò la verità dietro questa faccenda. Non ti preoccupare.-

-G-grazie.- disse addormentandosi, esausta, fra le mie braccia.




Angolo dell'Autrice

Ciaoo a tutti!! Sono tornata con questo nuovo capitolo :D
Spero vi piaccia e voglio ringraziare Aya_Sutcliffe per tutte le recensioni che mi sta facendo! Grazie mille :* e spero che il capitolo ti sia piaciuto.
Alla prossima
     Sofy99

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Dimmi la verità ***


Capitolo 14: Dimmi la verità

POV MEREDITH

Quando aprii gli occhi mi ritrovai sul letto, sdraiata. Qualcuno mi stava abbracciando.

-Alois... Mi stai stringendo troppo...- dissi assonnata.

-Scusa Meredith...- mi disse il ragazzo allentando la presa. Però... Quella non era la voce di Alois...

-Ciel? Che ci fai qui...?- gli chiesi non capendo più cosa stava succedendo -E Alois dove è?-

-...N-non te lo r-ricordi?- la sua voce era incerta, come se non sapesse se dirmelo o meno.

-Cosa? Mi ricordo che sono arrivate due ragazze e...- mi bloccai. Alois mi aveva preso in giro tutti il tempo. Alois...

Sentii gli occhi riempirsi di lacrime.

-No! No!! NO!!! Non piangere! Ti prego!!- mi disse Ciel con una nota di panico nella voce.

Solo allora mi accorsi che era quasi completamente zuppo.

-P-perché sei b-bagnato?- gli chiesi trattenendo le lacrime.

-Non facevi che piangere nel sonno. Ti sei calmata una mezz'oretta fa...- mi rispose lui.

-S-sei stato con me t-tutto il tempo?- chiesi incredula.

-Certo. Sei mia amica, no?- mi rispose lui sorridendomi.

Io annuii.

-Sono solo una stupida...- sussurrai.

-Perché dici così?- Ciel mi alzò delicatamente il viso per potermi guardare negli occhi.

-P-perché mi sono lasciata ingannare da uno stupido nano fucsia gay!- risposi io.

-Meredith lui non ti ha ingann...- cercò di dirmi Ciel ma io lo interruppi.

-Ma ora non gli darò la soddisfazione di vedermi abbattuta!-

-Meredith ascoltam...-

-Me la pagherà per quello che mi ha fatto!-

-Meredith!-

-Ciel andiamo di là!!- urlai afferrandolo per il braccio e uscendo dalla stanza.

-Manco mi ascolta questa...- borbottò lui cercando di stare al mio passo.

 


POV ALOIS

Ero in trappola...

-N-non ti provare neanche a torcere un solo capello di Meredith!- dissi cercando di essere autoritario ma la voce mi tremava.

-Oh... E me lo vorresti impedire tu?- mi rispose Clove beffarda alzandomi il mento con due dita.

Strinsi i pugni. Le avrei volentieri sferrato un pugno nello stomaco.

-Eh? Cosa hai? Il gatto ti ha mangiato la lingua...?- Clove mi accarezzò una guancia sorridendo sadicamente -Forse tornerai a parlare se mando Reyna a fare una visitina a Meredith...?-

-N-non farle male... T-ti prego...- sussurrai cercando di non far tremare la voce.

-Oh no... Non glielo farò. Ma tu stai al gioco.- concluse lei dandomi un bacio sulla guancia.

-Padrona.- la chiamò Reyna -Meredith sta arrivando.-

Clove mi prese per il braccio e mi gettò sulla poltrona per poi sedersi sopra le mie ginocchia.

-Inizia la recita tesoro...- mi sussurrò la castana.

Meredith entrò nella stanza e Clove incollò le sue labbra alle mie.

 


 

POV MEREDITH

Quando li vidi ebbi un tuffo al cuore, ma feci di tutto per sembrare indifferente. Entrai nella sala tenendo Ciel ancora per il braccio, mentre lui cercava di rimanere al mio passo. Quella maledettissima bastar... Cioè la dolce Clove si staccò dal MIO Alois.

-Meredith! Ti chiedo ancora scusa per come si è comportato il mio tesoro.- mi disse con voce dispiaciuta.

Tuo un corno.

-Non preoccuparti.- risposi sorridendole con il sorriso più sincero che potei tirare fuori -Anzi ti chiedo scusa io in quanto è come se te lo avessi rubato.- aggiunsi sedendomi sul divano difronte alla poltrona e tirando giù anche Ciel, accanto a me.

-Oh ma tu non me lo hai rubato! Sai non è la prima volta che succede... Lui si annoia e allora decide di ferire i cuori delle ragazze. Tu sei... la quarta? Forse la quinta... Ho perso il conto.- mi disse lei con fare innocente accomodandosi fra le braccia di Alois.

Sentii gli occhi riempirsi di lacrime, ma dovevo resistere, non potevo arrendermi così.

-Allora mi dispiace per te... Hai scelto un ragazzo poco fedele.- dissi sorridendole.

-Non preoccuparti, so che fidanzato ho...- disse lei baciandolo davanti ai miei occhi -E lo adoro.- aggiunse.

-E io adoro la mia ragazza.- disse Alois stringendo la castana. Nella sua voce però c'era qualcosa di strano, era... incerta, come se non sapesse se ciò che diceva poteva dirlo o no, come se fosse costretto.

“Forse...”

-Come sei carino!- esclamò Clove dandogli un bacio sulla fronte.

-Mai quanto te.- rispose lui.

-Ma cosa dici? Tu sei molto più carino di m...-

-Clove.- la interruppi io -Posso parlare in privato con Alois?-


 

POV ALOIS

-Certo...- Clove era sorpresa. -Dammi solo un minuto.- aggiunse sorridendo a Meredith.

La castana si voltò verso di me e mi abbracciò.

-Dì una sola parola e faccio entrare Reyna.- mi disse mentre mi dava un bacio sulla guancia.

Annuii impercettibilmente.

-Allora io vado tesoro. A dopo!- urlò Clove correndo fuori dalla stanza seguita da Ciel, Claude e Reyna.

Mi voltai verso Meredith, la sua espressione era forte e decisa, come se non le importasse niente di tutto quello che avevo fatto, ma i suoi occhi pieni di lacrime la tradivano.

-Cosa vuoi?- chiesi con la voce più sprezzante che riuscii a fare.

-La verità.- rispose.

-Tu sai già la verità.- dissi io.

-No. Voglio sentirtelo dire.-

-Cosa...?- non capivo che mi stava chiedendo... Quella situazione era assurda.

-Se è la verità allora dimmi che mi hai usata solo come un oggetto, che non hai mai provato niente per me, che tutto il tempo che abbiamo passato insieme era una bugia.- disse lei velocemente mentre tratteneva le lacrime.

Non poteva chiedermi quello... In quel momento io avrei voluto solo abbracciarla, rassicurarla dicendole che tutto era solo un sogno. Ma non potevo. Voltai lo sguardo.

-Sì. E' la sola e unica verità.- dissi mantenendo la voce fredda e ferma a fatica -Di te non mi è mai importato niente. Sei sempre stata solo un passatempo, uno stupido passatempo. Non mi sono mai divertito quando stavamo insieme. E ora che sai la verità puoi anche andarte...- Meredith mi tirò uno schiaffo dritto sulla guancia.

-Sei solo un bastardo!- gridò uscendo fuori con passi veloci.

Mi portai una mano alla guancia. Non mi aveva mai tirato uno schiaffo prima.

-Meredith... Mi dispiace...- sussurrai mentre un'unica lacrima mi scendeva lungo il viso.




ANGOLO DELL'AUTRICE
Scusate il ritardoooooooo! Questo capitolo è stato un incubo :(( Non avevo idee!
Spero che vi piaccia visto che a me non convince molto... Ringrazio tutti loro che hanno recensito lo scorso capitolo e spero che anche questo vi sia piaciuto.
Al prossimo capitolo.
   Sofy99

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Sei la mia unica speranza ***


Capitolo 15: Tu sei la mia unica speranza

POV ALOIS

Le settimane passarono e Meredith mi evitava in ogni modo. Non mi parlava più e se entravo in una stanza lei usciva per non starmi vicino, insomma mi odiava con tutta se stessa.

La sera però, mentre andavo in camera mia, passavo sempre davanti alla sua e, da dietro la porta, la sentivo piangere nel sonno. Ogni volta che questo succedeva il cuore mi si stringeva nel petto e sentivo il forte impulso di entrare, abbracciarla e calmarla. Ma ciò non mi era permesso. L'unica cosa che potevo fare era quella di sussurrare un “mi dispiace” mentre camminavo sempre più velocemente verso la mia camera.

Mancavano ormai solo dieci giorni al mio matrimonio.

Clove si mostrava sempre entusiasta e gentile con gli altri, mentre Reyna non apriva quasi mai bocca. Claude, che mi aveva confessato tutto quanto, mi guardava con disprezzo e superiorità. Ciel non faceva che fermarmi per i corridoi e chiedermi spiegazioni... Che io ovviamente non potevo dargli.

 

Era pomeriggio inoltrato. Nina Hopkins era venuta a prendere le misure per il vestito da sposo e quello da sposa che avrebbe preparato entro due giorni. Mi trovavo in camera mia, con Clove e la sarta e stavamo discutendo su una cosa molto importante...

-Ho detto che lo voglio fucsia!- urlai.

-No! Fucsia è troppo acceso!- rispose la donna ringhiando.

-Dai tesoro... Fucsia no...- diceva Clove.

-Io un vestito nero non me lo metto! Fucsia o fucsia! Scegliete!-

-Conte Trans! Le ho già detto che il fucsia è troppo accesso!-

-E io le ho già detto che non mi metterò niente che non sia fucsia!-

-Si sbrighi e venga a farsi prendere le misure!-

-No! Prima mi deve assicurare che sarà fucsia!-

-Le ho detto di no!-

-Sì invece!-

-No!-

-Sì!-

-No!-

-Sì!-

-SMETTETELA!- urlò Clove zittendoci -Tu!- aggiunse poi indicandomi -Ora facciamo una chiacchierata su un argomento che si chiama “moda” anzi “decenza”! Lady Hopkins aspetti nel salone.-

La donna uscì, sbattendosi violentemente la porta alle spalle.

Clove aveva i capelli indemoniati.

-Mi dici perché ti ostini con quel colore orrendo!?- urlava.

-Quello è il MIO colore e io non lo cambio per una cosa stupida!-risposi io.

-Una cosa stupida? Stiamo parlando di un matrimonio!- mi urlò lei.

-Sì, un matrimonio che io non voglio fare!-



POV CIEL

“ 'Un matrimonio che io non voglio fare'...?”

 

Ero in giardino per capire come far a confessare ad Alois la verità. Avevo ormai fatto il giro della casa per tre volte e ora mi trovavo sulla panchina vicino alla finestra della camera di Alois quando sentii queste parole.

“Che significa??”

 

-Oh... E allora era questo il tuo intento eh? Perdere tempo almeno i vestiti non sarebbero stati pronti in tempo.- la voce di Clove era strana, non era come quella che aveva di solito.

-Ci sei arrivata finalmente.- esclamò Alois -Io non mi sposo con te!-

Mi avvicinai alla finestra e sbirciai al suo interno.

-Vuoi che Reyna facci...- Clove non riuscì a concludere la frase.

-No! N-non farlo...- disse Alois.

-Allora andiamo a scegliere il vestito... tesoro.- Clove pronunciò l'ultima parola con disprezzo e superiorità. Poi afferrò il braccio di Alois e entrambi uscirono dalla stanza.

Cosa c'era dietro? Qualcosa non andava... Era ovvio che Clove stava ricattando Alois.

“Meredith, scoprirò la verità, te lo prometto.” pensai correndo verso l'entrata.

 


POV ALOIS

Dopo un'ora di tortura e urla mi sono dovuto arrendere. Il mio vestito lo ha scelto Clove.

Quando Nina Hopkins se ne andò il sole era ormai già tramontato e Sebastian e Claude stavano preparando la cena.

-Vado in camera. Chiamatemi quando si mangia.- dissi freddo a Clove per poi girare sui tacchi e incamminarmi lungo il corridoio, ma non andai in camera.

Camminavo velocemente verso la biblioteca, per prendere un libro che mi potesse distrarre da tutta quella faccenda.

Arrivato nell'immensa sala mi diressi verso lo scaffale più vicino e iniziai a cercare un libro adatto.

Stavo per perdere la speranza quando finalmente lo trovai. Lì sul quarto scaffale dall'alto vi era “Amleto”, l'unica opera che io abbia mai letto da cima a fondo e che adoro rileggere quando sono triste o frustrato. Quando la mia mano destra tocca il libro però ne sfiora un'altra che, incerta, lo stava prendendo. Mi volto immediatamente verso la piccola ragazza dai capelli biondi. Meredith si volta verso di me e mi rivolge uno sguardo sprezzante.

-Tienilo pure. Non lo voglio.- disse voltandosi.

-Meredith aspetta!- le afferrai il braccio.

-Che c'è...?- mi guardò sorpresa non capendo il perché di quel mio gesto.

Ero un idiota... E ora che potevo fare? Reyna o Claude mi stavano guardando.

-Alois cosa vuoi?- mi chiese lei insistente.

Che cosa potevo inventarmi...?

-Prendilo tu. Lo ho già letto.- dissi passandole il libro.

-Ti ho detto che non lo voglio.- rispose fredda.

-Insisto.-

-Lasciami in pace.- ringhiò lei cercando di liberarsi dalla mia presa con uno strattone. Peccato che ciò ci fece perdere l'equilibrio... e entrambi cademmo a terra, uno sopra l'altra.

-Ti sei fatta male?- chiesi.

-No. Alzati.- mi disse lei.

-Meredith ti devo dire una cosa.- iniziai io. Glielo dovevo dire. Non potevo vederla soffrire così. Saremo scappati, avrei fatto in modo che Reyna non le facesse nulla.

-Non ti voglio ascoltare. Alzati.-

Mi alzai da terra e le tesi la mano per aiutarla.

-Dai... Vieni ci sediamo e ne parliamo.- dissi.

Lei allontanò la mia mano violentemente.

-Non voglio il tuo aiuto. Vattene.- disse alzandosi.

-Meredith ti devo parlar...-

-VATTENE!- urlò -Io non ci voglio parlare con te! Ti odio! Vattene!-

Abbassai lo sguardo. Era troppo tardi ormai. Guardai verso la porta e vidi Clove che mi rivolgeva uno sguardo sadico e assassino.

“Merda...” dovevo inventare qualcosa e in fretta.

Guardai Meredith un'altra volta e scoppiai a ridere. Una risata malvagia e crudele.

-Alois...?- chiese lei ancora a terra.

-E io che pensavo di poterti ingannare di nuovo. Che stupido eh?- dissi fra le risate.

I suoi occhi si riempirono di lacrime.

-Tesoro!! Vieni???- Clove mi stava chiamando.

-Arrivo subito.- dissi per poi lanciare il libro vicino a Meredith -Divertiti a leggerlo. Io non lo voglio. Dopotutto lo hai toccato tu.- aggiunsi incamminandomi fuori dalla stanza, sentendo Meredith che iniziava a singhiozzare.

 

-Ma sei cretino?- mi urlò Clove.

Eravamo in camera mia.

-Clove t-ti prego... M-mi dispiace non lo farò più.- la supplicavo.

-Se vuoi che Meredith sia mangiata basta dirlo.- il suo sorriso era sadico.

-N-non lo farò più! T-te lo giuro!-

-Allora mantieni la promessa. O Meredith verrà mangiata da Reyna proprio davanti ai tuoi occhi. Ci vediamo a cena.- disse uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.

Che idiota ero stato. Avevo messo in pericolo Meredith e la avevo solo fatta soffrire nuovamente...

Qualcuno bussò alla mia porta.

-Chi è?- chiesi.

-Sono io.- disse Ciel aprendo la porta.

-Che vuoi?- domandai acido.

-La verità Alois. Dimmi immediatamente cosa sta succedendo!-

Non potevo... Avrei commesso lo stesso errore di prima e stavolta Clove non me lo avrebbe perdonato.

-Mi sto per sposare.- dissi.

-No tu non ti sposi proprio con nessuno!- urlò lui.

-Mancano solo dieci, anzi nove giorni.- continuai.

-Alois tu e Clove non vi sposate.- insistette.

-Ciel io e Clove ci sposiamo eccome e tu non puoi dirmi che devo o non devo fare.-

-Io so che stai recitando.- disse lui -E scoprirò il perché.-

-E' tempo sprecato. Io non sto recitando.-

Avrei tanto voluto farglielo capire... Ma come? Qualsiasi cosa facessi Meredith era in pericolo...

-Vedremo.- disse lui -Andiamo la cena è pronta.-

 


POV CIEL

Mi sedetti a tavola e Alois fece lo stesso. Era ovvio che mi stava nascondendo qualcosa...

-Eh? E Meredith?- chiese Clove guardandosi intorno.

Solo allora mi accorsi che non era lì...

-Lady Meredith ha deciso di mangiare nella sua stanza, da sola.- disse Claude.

Cosa era successo?

Mi voltai verso Alois. Aveva sul volto un'espressione colpevole.

-Non ho fame.- disse alzandosi -Io vado a dormire.-

E senza dare altre spiegazioni si incamminò per il corridoio.

-Alois! Aspetta!- urlò Clove, ma lui aveva ormai girato l'angolo.

-Che è successo?- chiesi guardandola.

-E' tutto il giorno che è strano... Sarà lo stress per il matrimonio...- disse lei con voce triste.

“No Clove, tu hai fatto qualcosa.”

-Mia padrona.- disse Reyna -Forse è meglio se andate a vedere cosa sta facendo. Se sta male avrà bisogno di aiuto.-

-Hai ragione Reyna.- disse alzandosi -Tu vai ad aiutare Sebastian e Claude con i preparativi del matrimonio. Io vado da Alois.-

Reyna e Clove uscirono dalla stanza e presero due direzioni diverse, lasciandomi da solo.

 


POV ALOIS

Ero davanti alla camera di Meredith.

La porta era aperta e lei stava piangendo nel sonno, molto più delle notti precedenti però...

La guardai. Meredith, la mia Meredith, era lì, rannicchiata su se stessa, completamente zuppa a causa delle lacrime.

Il mio cervello mi ordinava di andarmene, ma quella visione mi faceva rimanere bloccato. Avrei voluto aiutarla, consolarla...

-A-alois... T-ti prego... A-aiutami...- la sentii sussurrare, mentre piangeva il doppio di prima.

“Non posso aiutarla...” pensai.

-A-alois...-

“Io DEVO aiutarla.”

Feci un passo verso la stanza ma una voce alle mie spalle mi bloccò.

-Cosa hai intenzione di fare?- mi chiese Clove.

-Clove... Non la sveglierò... Voglio solo farla smettere di piangere.- dissi io voltandomi verso di lei.

-Non puoi.-

-T-ti prego... Non le farò capire che io sono andato lì dentro...-

-No.-

-Clove... Vado lì... La abbraccio, la rassicuro e torno fuori, non mi vedrà nessuno.- la mia voce tremava mentre sentivo Meredith piangere sempre di più.

-Ho detto di no.- rispose lei fredda -Devo chiamare Reyna?-

Mi voltai nuovamente verso Meredith. Era così indifesa... Così piccola...

-Ma...- iniziai.

Clove mi cinse il collo da dietro e appoggio la testa sulla mia spalla.

-Preferisci sentirla piangere dalla paura per un sogno o sentirla urlare dal dolore a causa delle mie torture?- disse con un sorriso sadico stampato sul volto -Sai farla mangiare per così poco non è divertente... Voglio divertirmi.-

-F-ferma ti prego!-

-Potrei anche fare in modo che creda che sia stato tu a farle tutto... Sai con Reyna non è difficile.-

-N-no...-

-Tanto già ti odia no? Puoi farti odiare ancora di più.-

-N-non farlo... T-ti prego...- sussurrai.

-Allora vai subito in camera tua... Vieni ti ci accompagno io tanto la mia è vicino...- aggiunse infine voltandosi e iniziando a camminare.

Feci per voltarmi e seguire Clove ma qualcosa attirò il mio sguardo. Un ciuffo di capelli blu-grigio sbucava da dietro la libreria.

-Alois vieni!- mi disse Clove.

-Sì arrivo, scusa.- risposi.

“Ora che sai la verità... E' tutto nelle tue mani Ciel... Sei la mia unica speranza.” pensai mentre iniziavo a camminare.


Angolo dell'autrice:
Questo capitolo non voleva fermarsi D:
Non riuscivo a frenarlo :'D
Spero vi sia piaciuto <3
Ringrazio
Aya_Sutcliffe per tutte le recensioni che mi fa :D Grazie mille e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto :*
Alla prossima
     Sofy99

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Il vero intento di Reyna ***


Capitolo 16: Il vero intento di Reyna

POV CIEL

Il cuore mi batteva all'impazzava mentre speravo che Clove non mi vedesse. Quindi Alois non stava facendo tutto quello perché voleva, ma perché era costretto!

Dovevo dirlo a Meredith... Dovevo dirglielo.

Sbirciai dal mio nascondiglio e, visto che Alois e Clove non c'erano più, mi alzai e entrai in camera di Meredith. Quando varcai la soglia rimasi scioccato. Lei era lì, rannicchiata su se stessa in lacrime a chiamare Alois...

Mi infilai nel letto e la abbracciai. Sentivo che stava tremando.

-Meredith, calmati...- le dissi accarezzandole la schiena -Ora riposati, ci sono io qui con te. Non me ne vado.-

Piano piano Meredith smise di piangere e si calmò, dormendo tranquillamente fra le mie braccia.

Cullato dal suo respiro, anch'io fui attirato fra le braccia di Morfeo.

 


POV MEREDITH

Quando aprii gli occhi il sole non era ancora sorto. Rimasi sorpresa quando mi accorsi che Ciel mi teneva stretta fra le sue braccia, il viso affondato nei miei capelli, i suoi vestiti... bagnati? Mi portai una mano alle guance sentendo anch'esse bagnate.

“Mi deve aver calmato durante la notte...” pensai guardandolo.

-Grazie.- sussurrai liberandomi dalle sue braccia e mettendomi a sedere cercando di non svegliarlo.

Non avevo più voglia di dormire.

Mi alzai dal letto e uscii dalla stanza, camminando per i corridoi cercando di mandare via la tristezza che mi avvolgeva.

Quindi Alois non aveva mai provato davvero nulla per me. Lui voleva solo un passatempo, un oggetto da usare e poi cestinare, una marionetta da manovrare, una bambola con cui giocare. Sentii le lacrime salirmi agli occhi.

-Che ci fa in piedi a quest'ora Lady?- una voce alle mie spalle mi fece sussultare.

Mi voltai, Reyna mi stava osservando, i suoi occhi color pece non emettevano alcun bagliore.

-Non riuscivo a prendere sonno.- risposi fredda io. Non la sopportavo... Dopotutto era stata Clove, la sua padrona, a portarmi via Alois.

-Le conviene andare a dormire, altrimenti domani non sarà abbastanza riposata.- mi disse lei.

-Vado vado.- risposi io scocciata tornando indietro.

Quando passai accanto a Reyna notai che i suoi occhi si colorarono di porpora...

-Qualcosa non va?- mi chiese il demone.

-No... Va tutto bene...- dissi io incerta -Buona notte.- aggiunsi muovendomi verso la camera.

Una volta girato l'angolo però cambiai strada e mi infilai nella biblioteca. Non avevo intenzione di tornare in camera, non avevo sonno e avrei solo rischiato di far svegliare Ciel.

Camminai fra gli scaffali, guardando distrattamente i libri cercandone uno che potesse distrarmi. Dopo circa mezz'ora di ricerche il mio piede colpi un libro a terra. Abbassai lo sguardo e vidi “Amleto”. Evidentemente quando Alois me lo aveva lanciato mi ero dimenticata di raccoglierlo...

Mi inginocchiai a terra e presi il libro con una mano tremante mentre le parole, quelle parole, rimbombavano nella mia testa: “Divertiti a leggerlo. Io non lo voglio. Dopotutto lo hai toccato tu.”

-Dopotutto... Lo hai toccato TU...- sussurrai mentre una lacrima mi scivolava lentamente su una guancia, seguita da una seconda, una terza, una quarta...

Strinsi il libro al petto, intanto i ricordi riaffioravano: la prima volta che avevo incontrato Alois, i suoi dispetti compiuto quando provava odio nei miei confronti, la volta che finalmente chiarimmo tutto, il nostro primo accidentale bacio, il nostro fidanzamento, l'arrivo di Clove, la scoperta della verità...

-Alois... Nonostante tutto io... Io... Io ti amo.- sussurrai stringendo ancora di più il libro e piangendo più forte.


 

POV CIEL

I raggi del sole filtrarono dalla finestra facendomi aprire gli occhi. Doveva essere mattino inoltrato. Mi guardai intorno accorgendomi che Meredith non era più accanto a me...

-Meredith!- esclamai ricordando il perché ero lì: la verità su Clove, Reyna e Alois.

Mi alzai di scatto. Dove poteva essere finita?

Uscii dalla stanza e mi incamminai per il corridoio guardando a destra e a sinistra cercando di trovare Meredith. Ero così sovrappensiero che non mi accorsi di Reyna e le sbattei contro.

-Mi scusi conte.- disse lei inchinandosi.

-Scusa tu, andavo di fretta.- risposi io -Sai dove è Meredith?- chiesi poi.


 

POV REYNA

Quel ragazzino... Sapeva.

Mi rivolse uno sguardo impaziente aspettando una risposta.

Sì, Ciel Phantomhive aveva scoperto tutto, e io dovevo impedirgli di dirlo alla ragazzina.

-L'ultima volta che la ho vista stava andando nel giardino interno.- mentii.

-Grazie.- rispose lui iniziando a correre.

Non appena fui fuori dalla sua visuale corsi da Claude e, insieme a lui, mi diressi verso la stanza della mia padrona, la mia piccola, inutile padrona.


 

POV CLOVE

-Quindi... Ciel sa tutto e noi dobbiamo impedirgli di dirlo a Meredith?- chiesi guardando Reyna e Claude.

-Esatto, lady.- mi rispose il maggiordomo sistemandosi gli occhiali.

-La cosa migliore sarebbe metterlo a tacere per sempre.- disse Reyna.

-NO!- urlai io.

Perché? Perché dovevo fare tutto quello? Io non volevo... Non avevo mai voluto. Perché dovevo comportarmi come una ragazza sadica e crudele? Cosa mi avevano fatto Alois e Meredith? Niente, ecco la risposta. Ma Reyna me lo aveva chiesto e io per le avrei fatto di tutto... Mi aveva chiesto di fingere, di far finta di essere cattiva, di fidanzarmi con Alois e sposarmici, solo per aiutare suo fratello. Reyna Faustus mi guardò.

-Padrona, sarebbe la via più semplice...-

-Reyna, tutto ma non questo... Non voglio morti, sto già causando troppa sofferenza.- dissi io sentendomi colpevole.

-Ma padrona...-

-E' un ordine.- dissi mentre il marchio dietro al collo nascosto dai lunghi capelli brillava.

-Yes, my Lady.- rispose lei.

-Perché non proviamo semplicemente a tenere lontano Meredith e lui?- chiese Claude.

-E come?- domandai io.

-Magari potremo far diventare Meredith la damigella d'onore del matrimonio.- disse Reyna -Così sarà occupata con i preparativi visto che mancano solo nove giorni e non potrà parlare con Ciel.-

-Va bene.- mi arresi.

La cosa non mi andava giù però... Avrei solo aumentato il dolore di Alois e Meredith...

“Alois, Meredith, mi dispiace... Spero possiate perdonarmi” pensai mentre mi alzavo in piedi per andare a dare la notizia a Meredith.


 

POV MEREDITH

Ero ancora nella biblioteca, seduta a terra, con la schiena appoggiata ad uno scaffale. Le lacrime scendevano lentamente sulle mie guance mentre leggevo “Amleto”.

Improvvisamente la porta si spalancò e Clove entrò a corsa.

-Meredith!!!!- urlò.

Mi asciugai velocemente le lacrime.

-Sono qui.- dissi.

-Ecco dov'eri! Ti ho cercato dappertutto!- rispose sedendosi davanti a me e sorridendo.

La odiavo, non potevo vederla, avrei voluto ucciderla, ma mi limitai a ricambiare il suo sorriso.

-Cosa volevi dirmi?- chiesi cercando di sembrare amichevole.

-Farai da damigella d'onore al mio matrimonio!! Contenta??-

...Tutto ma non quello.

-Contentissima!- esclamai dimostrandomi felice.

-Vieni dobbiamo andare a prepararci! Devo farti scegliere il vestito, il trucco, devo farti vedere cosa devi fare, devo spiegarti tutto quanto, insomma dobbiamo fare tante cose e abbiamo appena nove giorni di tempo quindi andiamo!- disse lei tutto d'un fiato afferrandomi il braccio e correndo fuori dalla stanza.


 

POV CIEL

“Accidenti... Ma dove si è cacciata??”

Dopo aver appurato che Meredith nel giardino interno non c'era avevo ricominciato a cercarla per i corridoi

In quel momento Clove mi passò accanto a corsa trascinando Meredith per il braccio.

-Meredith!- urlai -Devo dirti una cosa importante!-

-Clove aspetta! Devo sentire che mi vuole dire.- disse la bionda fermandosi.

-Meredith non c'è tempo!! Dobbiamo sbrigarci!- urlò l'altra.

-Ciel, me la dici dopo. Ciao!- disse la bionda prima di venire di nuovo trascinata dalla castana.

 

Per tutta la giornata andò avanti così... Come provavo ad avvicinarmi a Meredith lei non aveva tempo di parlare a causa di Clove che la strattonava da una parte all'altra.

Erano le 23:30 quando Meredith, esausta, andò in camera sua a dormire.

Dopo aver dato ordini a Sebastian, Bard, Finny e Mey-rin di proteggere la villa durante la notte come facevo ogni sera, mi incamminai verso la camera di Meredith.

Le avrei detto la verità. Anche a costo di doverla svegliare.

Quando passai davanti al mio studio rimasi però sorpreso di vedere della luce filtrare da sotto la porta. Mi fermai sentendo delle voci al suo interno.

-Non puoi disobbedire ad un suo ordine Reyna.- diceva Claude.

-Già... Ma quel ragazzino sa tutto Claude! Dobbiamo fare qualcosa o lo dirà a Meredith!- rispondeva lei.

Mi avvicinai e premetti un orecchio contro la porta. Stavano parlando di me.

-Questo è vero. Dobbiamo fare qualcosa.-

-Se non ci fosse quella stupida bambina... Anche solo per convincerla a fare tutto questo mi ci è voluto pochissimo... Non faceva che dire che per me avrebbe fatto di tutto, perché mi voleva bene.- la voce di Reyna era piena d'odio e disprezzo.

“Cosa...? Quindi Clove non voleva...”

-Reyna, ricordati che dopo questo matrimonio tutto sarà finito.- disse Claude.

“Che intende?”

-Già. Tu mangerai Alois Trancy e io Clove Baskerville.- rispose lei.

“Devo avvertirli!”
-Tornando al discorso di prima... Il moccioso sa troppo.- aggiunse Claude.
-Già, potrebbe mandare a monte il piano da un momento all'altro, dopotutto sa che Clove sta ricattando Alois.- Reyna era preoccupata.

-Non sa solo quello.-

-Cosa...?-

“Oh no...” pensai.

-Lui sa tutto. Sa della verità del nostro piano. Sa che Clove non è cattiva. Sa che tu mangerai la tua padrona e io il mio Danna-sama.- disse Claude.

-Come potrebbe saper...?- Reyna non concluse la frase.

La porta si aprii e io caddi a sedere all'indietro per la sorpresa.

-Non è vero, Ciel Phantomhive?- mi chiese il maggiordomo con gli occhi che brillavano di una luce color porpora.

-Sebast...- non riuscii a concludere la parola che tutto sprofondò nel buio.






ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ed eccomi con un nuovo capitolo :DD
Scusate il ritardo :( Ma siamo alla fine del quadrimestre e i miei professori hanno deciso di metterci tutte le verifiche e le interrogazioni (ALLEGRIA!)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :* 
Un ringraziamento speciale ad Aya_Sutcliffe per aver recensito sempre la mia storia (scusa se non ti ringrazio ogni volta... Ma sono leggermente smemorata)

Al prossimo capitolo
    Sofy99

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: Rapimento ***


Capitolo 17: Rapimento

POV CIEL

La testa mi pulsava e sentivo le caviglie e i polsi doloranti... Dove mi trovavo? Ero disteso su qualcosa di morbido e caldo... Un divano? No forse un letto...?

Aprii gli occhi di scatto. Avevo le mani e i piedi legati e mi trovavo in una stanza a me sconosciuta.

“Dove sono?”
Il mio sguardo fu catturato dalla carta da parati rosa.

“...sono in camera di Elizabeth?”

Notai l'armadio fucsia.

“Sì... devo essere in camera di Lizzy.”

Guardai il letto su cui ero disteso: le coperte celeste chiaro chiaro e i cuscini color panna con sopra cuori rosa confetto facevano sembrare il tutto dolce e caramelloso...

“...Che camera estremamente femminile... Elizabeth esagera così...”

Solo a quel punto vidi l'enorme quadro dove vi era raffigurato Alois Trancy, che guardava sprezzante l'osservatore, sopra la scritta 'Ed ecco la vera e unica superstar!'

“...non ci credo...” pensai scoraggiato. Sul serio a volte non capivo se quel ragazzo fosse etero o no...

I miei pensieri furono interrotti da Claude che aprì la porta della camera.

-Ben svegliato, conte Phantomhive.- mi disse con un sorriso beffardo sul volto.

Ricordai tutto: Claude e Reyna mi avevano rapito perché io avevo scoperto la verità...

-Lasciami andare.- risposi acido.

-Mi dispiace ma non posso accontentarla. Mancano solo otto giorni al matrimonio.- mi rispose il demone.

-Otto?!- urlai.

Dovevo avvertire Meredith, Alois e Clove... e velocemente.

-Sì otto. E tu resterai qui per tutto il tempo.-

-E credi che gli altri non si accorgeranno della mia assenza?- chiesi io.

-No. Abbiamo qualcuno che ci sta coprendo.- mi rispose lui.

-Sebastian...?- lo guardai incredulo con l'unico occhio visibile sbarrato.

-Beh sai... Lui non può venire a prenderti. Se farà solo un passo fuori dalla villa Hanna ti mangerà l'anima.-

-Lo stai ricattando...- ringhiai io.

-Esatto moccioso.- rispose Claude avvicinando il suo viso al mio -E ora divertiti a non fare niente, Hanna verrà a darti da mangiare fra poco.- aggiunse poi camminando verso la porta.

-Fermo lì! Lasciami andare!- urlai ma ormai il maggiordomo era già fuori dalla stanza.


 

POV MEREDITH

Mi svegliai ormai quando il sole era alto da tempo. Ero esausta... Clove la sera prima mi aveva tenuta occupata per tutto il tempo...

Non rimasi sorpresa quando portandomi una mano alla guancia la sentii umida, ormai piangevo ogni notte.

Alois... Clove lo aveva portato via da me... E non solo... Io dovevo anche fare da damigella al suo matrimonio...

Matrimonio... Clove... Alois...

Sentii una lacrima solcarmi il viso. In quel momento mi ricordai che Ciel mi voleva parlare, allora mi vestii velocemente e mi diressi nel suo studio, convinta di trovarlo lì.

Aprii lentamente la porta.

-Ciel? Ci sei?- chiesi entrando.

Lo studio era vuoto. Non capendo dove Ciel potesse essere iniziai a cercarlo in camera, in giardino, per le stanze, ma niente da fare... Era scomparso nel nulla.

-Sebastian!!- urlai.

Il maggiordomo corvino fu da me in meno di due secondi.

-Si Lady?- mi chiese.

-Dove è Ciel?- chiesi io quasi preoccupata.

-Oh, è partito stamattina, doveva sbrigare una faccenda importante all'estero, in Francia.- rispose lui.

No... Ciel non poteva avermi abbandonato così...

-Sebastian dimmi dove è Ciel. Seriamente.- insistetti.

-Come le ho detto, si trova in Francia.-

Non era possibile... Che fosse quella la cosa importante che lui voleva dirmi? Voleva dirmi che mi abbandonava al mio destino? Che sarei stata costretta a cavarmela da sola? A soffrire da sola??

-Grazie per la risposta...- dissi tristemente mentre camminavo verso camera mia. Sarei tornata a dormire anche se ormai era ora di pranzo... Ciel era l'unica cosa che mi dava forza, l'unica cosa che mi spingeva ad andare avanti... Ma ormai lui se ne era andato.

-Merediiiith! Eccotiiiii!- Clove mi si parò davanti e mi afferrò il braccio -Dobbiamo andare a scegliere il trucco e l'acconciatura veloce!!- urlò trascinandomi verso il salone. A nulla valsero le mie lamentele.


 

POV CIEL

Dovevo uscire da lì... Iniziai a muovere i polsi cercando di slegare i nodi, ma erano stati fatti dalle mani di un demone... Più mi agitavo più stringevano...

“Alois, Meredith vi giuro che fermerò tutto questo.”

Dei passi nel corridoio attirarono la mia attenzione. Alzai lo sguardo verso la porta appena in tempo per vederla aprirsi, mentre Hanna entrava.

-Le ho portato da mangiare.- disse mettendomi il cibo davanti -Ora le slegherò i polsi e appena avrà finito di mangiare la rilegherò.-

-Fammi uscire e basta.- dissi io acido.

-Non posso, Claude mi ha imposto detto di tenerla chiusa qui.-

Ringhiai guardandola.

-Non ti importa niente di Alois? Claude lo mangerà se non mi farai uscire!- urlai.

Una luce malinconica attraversò gli occhi del demone mentre mi svegliava e spingeva il cibo verso di me.

-Il mio Danna-sama starà bene. Ora mangi.- disse fredda uscendo dalla stanza.


 

POV ALOIS

Qualcosa non andava... Erano ormai passati sei giorni da quando Ciel era partito per la Francia e ancora non era tornato... Partito? Perché questo verbo non mi convinceva?

Mancava solo un giorno al terribile giorno.

Non potevo avere un minuto di pace... Clove era completamente presa dagli ultimi preparativi e trascinava anche me e Meredith con lei. Non avevo tempo per indagare su Ciel e nemmeno Meredith poteva...

 

Quella notte non riuscii a dormire, il dolore mi attanagliava il petto... Il giorno dopo sarei stato sposato con Clove... E Meredith? Il nostro rapporto sarebbe definitivamente crollato... Non potevo permetterlo...

Mi alzai dal letto.

No. Io, Alois Trancy, non potevo permettere che Meredith soffrisse ancora. Dovevo trovare Ciel, lui sapeva la verità, era ovvio che Claude gli aveva fatto qualcosa...

Uscii dalla stanza e mi diressi verso il suo studio, lì forse avrei trovato qualche indizio.


 

POV MEREDITH

Mi rigirai nuovamente nel letto, come potevo dormire? Era impossibile! Alois, la persona che io amavo, si sarebbe sposato con Clove, la persona che io odiavo. E poi... Perché Alois si comportava in quel modo...? Anche quella volta in biblioteca, lui sembrava sincero... Ma poi è arrivata Clove e lui si era come irrigidito per poi scoppiare a ridere...

“Clove...” spalancai gli occhi e mi misi a sedere di scatto.

Ciel voleva dirmi una cosa importante, Alois si era comportato come prima fino a quando non era arrivata Clove... Forse...

“Devo trovare Ciel!”

Mi alzai dal letto e corsi verso il suo studio, lì forse avrei trovato qualche indizio.

 

Una volta arrivata davanti la aprii lentamente, in modo che, se al suo interno ci fosse stato qualcuno, non mi avrebbe sentito. Chissà chi mi aspettavo di trovare... Forse Ciel? Clove? Reyna? Claude?

Rimasi sorpresa quando però mi ritrovai davanti niente meno che la persona che mi aveva fatto soffrire di più: Alois Trancy.


 

POV ALOIS

Passai lentamente una mano sulla scrivania. Lo sapevo... Era successo qualcosa... Lui sapeva la verità e quindi Claude e Reyna... No. Loro non potevano averlo ucciso. NO.

-Ciel... Cosa ti ha fatto Claude?- sussurrai in preda alla rabbia.

-Claude...?- chiese una voce alle mie spalle.

Sussultai voltandomi verso l'ingresso. Meredith mi guardava con aria interrogativa.

-Cosa è successo a Ciel? Tu lo sai vero?- mi chiese.

-No...- risposi.

-Alois parla. So che sta succedendo qualcosa. Lo ho capito. Tu... Tu non vuoi sposarti vero? Tu non mi hai mai usata come un giocattolino per il tuo divertimento...- disse lei con le lacrime agli occhi.

Meredith...

Aveva ragione. Ma non potevo dirglielo... Dovevo solo cercare di non essere troppo crudele. Dalla porta alle sue spalle vidi due occhi color porpora illuminarsi famelici...

“No... Non adesso!”

-Meredith, ti stai sbagliando. Smettila di cercare false speranze.- risposi acido, dovevo proteggerla.

-I-io... Pensavo che...- Meredith cercava di non piangere.

-Beh pensavi male.-

-M-ma...- una lacrima le rigò il volto.

-Niente ma.-

-Ti odio.- sibilò mentre un'altra lacrima le solcava la guancia.

-Se mi odi domani non presentarti al mio matrimonio. Non ti ci voglio! Faremo senza damigella.- urlai.

Era meglio così, non potevo farle fare quella tortura... Farla soffrire ancora di più...

-Ah sì? Non mi vuoi? Meglio! Io non sono mai voluta venire!- urlò lei di rimando ormai piangendo a dirotto.

-E io non ti ci ho mai voluto!- le dissi -Cosa credi? Non ti ho mai sopportato vederti pure nel giorno più felice della mia vita sarebbe stata una tortura insopportabile!-

“Meredith scusami lo sto facendo per il tuo bene te lo giuro...”

-Buona notte allora! E a mai più rivederci!- Meredith corse fuori ormai in lacrime.

Gettai un ultimo sguardo alla scrivania di Ciel prima di uscire a mia volta.





ANGOLO DELL'AUTRICE

Scusate il ritardoooooo! Questo capitolo è stato un vero e proprio parto XD
Comunque siamo arrivati al fatidico giorno... Ce la faranno Alois e Meredith a ritornare insieme?
Vi avverto che la storia è ancora luuuunga XD
Ringrazio tutti coloro che seguono e che hanno recensito gli scorsi capitoli :*
Un bacio :*
~Sofy99

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Capitolo 18
*** Capitolo 18: Come in quel sogno ***


Capitolo 18: Come in quel sogno

POV CIEL
Aprii gli occhi ritrovandomi nuovamente su quel letto, nella camera di Alois. Cosa potevo fare...? Ormai non potevo scappare in tempo... Alois e Clove si sarebbero sposati e Meredith non avrebbe mai saputo la verità, Reyna avrebbe mangiato Clove, Claude Alois, magari poi avrebbero preso anche Meredith...

Non potevo permetterlo... Dovevo uscire da lì.

Dei passi dal corridoio mi avvisarono che Hanna stava arrivando.

“Devo convincerla a lasciarmi andare...”

-Ciel Phantomhive, le ho portato la colazione.- disse entrando.

-Hanna devi lasciarmi andare... Alois si sposerà fra meno di un'ora... Devo avvertire Meredith, non posso permettere che ciò accada.- dissi con voce quasi supplichevole.

-Come le ho già detto, non posso lasciarla andare.- disse impassibile lei mettendomi un vassoio di tè e biscotti davanti.

-Hanna ti prego... Tra meno di un'ora Alois morirà... E anche Clove...- dissi.

Lei rimase impassibile, come se non volesse mostrare il suo dolore.

-Non posso.- disse -E continui ancora e sarò costretta ad ucciderla.- aggiunse slegandomi i polsi.

-Buon appetito.- disse uscendo dalla stanza e chiudendo la porta prima che io potessi ribattere.


 

POV ALOIS

Ecco... Il giorno era arrivato. Guardai la mia immagine nello specchio, l'elegante vestito nero mi calzava a pennello ma io non mi sentivo per niente a mio agio.

Non potevo credere che avrei davvero sposato Clove... E poi? Cosa avrei fatto? La avrei mai dimenticata? Sarei riuscito a farmene una ragione?

Erano tutte domande senza risposta. L'unica cosa che potevo fare era obbedire e proteggerla.

Obbedire e dirle addio per sempre.


 

POV MEREDITH

Ero accucciata sul letto, con le gambe strette al petto. Ormai sarebbe tutto finito, Alois e Clove si sarebbero sposati, io non avrei più avuto alcuna possibilità di riprendermi Alois... Il mio Alois.

Sprofondai la testa fra le ginocchia mentre sentivo le lacrime uscire, poi guardai il vestito da damigella lì, vicino al letto. Lo presi e me lo misi addosso, anche se non sarei andata al matrimonio non potevo rimanere in pigiama per tutta la giornata e di cercare dei vestiti non ne avevo voglia.

Alzai lo sguardo incrociando quello di me stessa nello specchio. Per un attimo mi sembrò di vedermi lì in piedi, con uno sguardo più forte e vivo, come se avessi ritrovato la felicità, il vestito strappato fino al ginocchio, i capelli scompigliati. Sbattei gli occhi e la Meredith pietosa e triste riapparve nello specchio.

La cosa era alquanto strana ma decisi di lasciare perdere, e tornai a piangere con la testa fra le ginocchia... E poi? Cosa avrei fatto? Lo avrei mai dimenticato? Sarei mai riuscita a farmene una ragione?

Erano tutte domande senza risposta. L'unica cosa che potevo fare era piangere e dimenticarlo.

Piangere e dirgli addio per sempre.

 


POV HANNA

'Tra meno di un'ora Alois morirà'

Queste parole risuonavano nella mia mente come un'eco lontana.

Il mio Danna-sama... Stava per morire, e io cosa stavo facendo? Perché non lo stavo aiutando?

Claude mi aveva ordinato di tenere prigioniero Ciel Phantomhive. E io non potevo disubbidire a Claude, il mio superiore.

-Hanna...- sussultai sentendo il mio nome. Mi voltai di scatto.

Thompson Timber e Canterbury mi guardavano curiosi.

-Ditemi...- dissi.

I tre gemelli iniziarono a parlare sotto voce fra di loro, lanciandomi sguardi d'intesa, poi Thompson fece un passo avanti.

-Claude non è il suo padrone, il suo unico e solo padrone è il Danna-sama.- disse con voce chiara e cristallina.

Aveva ragione... Il mio unico padrone era il Danna-sama.

-Lei non può permettere a Claude di comandarla.- disse Canterbury.

-Ma...- provai a dire.

-Lei non vuole che il Danna-sama muoia, quindi deve liberare Ciel Phantomhive- disse Timber.

E' vero io non volevo... Ma non potevo disubbidire a Claude.

-Mi dispiace... Io non posso disubbidire a Claude. Ora tornate ai vostri lavori, io vado a riprendere il vassoio.- risposi voltandomi di spalle e incamminandomi per il corridoio.


 

POV ALOIS

Il salone era pieno di nobili che nemmeno conoscevo... Tutti erano venuti perché era tradizione partecipare ai matrimoni degli altri nobili.

Ero seduto sul divano, aspettando la carrozza che mi avrebbe portato in chiesa.

Clove era nella sua stanza, ovviamente non potevo vederla prima della cerimonia...

Mi guardai intorno alla ricerca di un'unica persona, Meredith. Volevo vederla e salutarla per un'ultima volta... Ma lei ovviamente non era lì, non sarebbe nemmeno venuta.

-Danna-sama, la carrozza è pronta.- mi disse Claude comparendo al mio fianco e facendomi sussultare.

-Sì... Arrivo.- risposi acido.

Mi alzai e mi incamminai verso il portone d'ingresso, lanciando un ultimo sguardo alle scale che mi avrebbero potuto portare al primo piano, nelle camere, da Meredith.

“Addio Meredith... Ti amo.” pensai mentre aprivo la porta e salivo sulla carrozza.


 

POV HANNA

Entrai nella camera del Danna-sama trovando Ciel Phantomhive a sedere sul letto, con il vassoio davanti.

-Ciel Phantomhive sono venuta a prendere il vassoio.- dissi avvicinandomi al letto.

-Hanna... Lasciami andare...- disse lui supplichevole.

-No.-

-Hanna ma Alois...-

-Se continua sarò costretto a punirla.- dissi cercando di sembrare minacciosa.

-Non mi importa. Hanna nemmeno tu vuoi che Alois muoia! Lo sappiamo tutti e due che gli vuoi bene!- urlò lui

Mi bloccai. Era vero... Io volevo bene al Danna-sama... Per questo l'avevo sempre servito.

No... Non potevo permettere che il Danna-sama morisse... Non potevo permettere a Claude di darmi degli ordini.


 

POV CIEL

Hanna aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse pensando intensamente a qualcosa...

-Hanna?- la chiamai.

Lei si riscosse dai suoi pensieri e mi guardò, dritto negli occhi, per poi avvicinarsi pericolosamente a me...

“Ecco lo sapevo... Non dovevo insistere... Mi dispiace Meredith, non sono riuscito ad aiutarti. Mi dispiace Alois, non sono riuscito a salvarti... Spero mi perdoniate...”

Chiusi gli occhi. Pronto ad essere ucciso.

Cosa che non avvenne.

Ci fu il rumore di una corda che si rompeva, e le mie caviglie furono di nuovo libere. Aprii gli occhi di scatto.

-Hanna...?- domandai.

-Ciel Phantomhive... Il mio Danna-sama morirà fra meno di mezz'ora... Cosa ci fa ancora qui?- mi chiese lei.

Mi alzai di scatto dal letto. Mi aveva ascoltato. Mi aveva liberato!
-Grazie Hanna!- urlai correndo fuori dalla residenza e montando con un balzo sopra ad un cavallo dei Trancy, che Thompson e gli altri due stavano strigliando.

-Ve lo riporto più tardi!- dissi facendo partire il cavallo verso la mia villa.


 

POV MEREDITH

La villa era diventata completamente silenziosa... Alois e gli altri nobili se ne erano andati da un pezzo, mentre Clove e Reyna erano appena partite.

Io ero rimasta lì, con la porta chiusa a chiave, la testa fra le ginocchia, le lacrime che continuavano a scendere.

Basta. Era tutto finito. Dovevo rassegnarmi.

-Alois... Addio...- dissi fra i singhiozzi.

 

-MEREDITH!-

Una voce proveniente dall'atrio min fece sussultare. Chi poteva venirmi a cercare? Chi poteva essere rimasto nella villa solo per cercare me...?

-MEREDITH! DOVE SEI??- Ciel mi chiamava a gran voce.

-C-ciel...?- sussurrai io.

-MEREDITH!!- urlò nuovamente lui.

-Ciel!- risposi io aprendo la porta e correndo per il corridoio verso le scale.

Lui mi venne incontro.

-Ciel dove sei stato? Credevo che mi avessi abbandona...- non riuscii a finire la frase.

-Meredith non c'è tempo per le spiegazioni! Alois è in pericolo!- urlò lui.

-M-ma di che cosa stai parlando...?- chiesi -Alois sta per sposarsi e vivere felice con la sua Clove.-

-NO! Alois non ama Clove! E lei non ama lui!-

-E-eh?-

-Alois ha fatto finta di trattarti in quel modo perché altrimenti Reyna ti avrebbe mangiato l'anima! Lui ti ama Meredith! Devi fermare il matrimonio!-

-Q-quindi Alois e Clove...- dissi io.

-No Meredith loro non si amano. Clove è stata costretta da Reyna e Alois lo ha fatto per proteggerti!- continuò lui.

-E-e chi c'è dietro a tutto questo...?-

-Claude! Claude vuole mangiare un'anima avvolta dalle tenebre! Ma a causa tua Alois era felice e la sua anima è diventata più pura. Le tenebre nel suo cuore si sono diradate!- disse lui.

-Quindi ad Alois... piaccio io?- dissi mentre lacrime di felicità uscivano dai miei occhi -Lui non mi ha mai tradito. Lui non mi ha mai usato...-

-Giusto Meredith.- mi disse Ciel sorridendo -Ma ora sbrigati! Claude e Reyna mangeranno Alois e Clove appena dopo il matrimonio! Quando le loro anime saranno impregnate di tristezza.-

Quella notizia mi fece iniziare immediatamente a correre.

-Meredith!- mi urlò dietro Ciel.

-Grazie Ciel! Ci vediamo lì!- urlai io correndo fuori dalla residenza e inoltrandomi nel boschetto pieno di rovi e rami che mi graffiavano la pelle e mi strappavano il vestito che mi avrebbe portato a Londra.

 

Correvo. Correvo più veloce che potevo. Il lungo vestito da cerimonia strappato ricadeva sulle ginocchia, le mie gambe erano piene di ferite, i capelli biondi e lunghi volteggiavano nell'aria. Non ce la facevo più, mi mancava il respiro, ma dovevo continuare a correre... Dovevo andare da lui! L'unica persona che mi abbia mai voluto bene... l'unica persona che mi abbia mai amata...

-Sto arrivando... Alois.- sussurrai mentre aumentavo la velocità.

 

Dove l'avevo vista quella stessa situazione...?

Sorrisi mentre la risposta si faceva strada nella mia mente.

“E' tutto proprio come nel mio sogno” pensai mentre sfrecciavo fra le piante.







ANGOLO DELL'AUTRICE

Ed ecco il diciottesimo capitolo :DD
Spero che vi piaccia e ringrazio Aya_Sutcliffe e zolupersempre per aver recensito lo scorso capitolo :D
Al prossimo capitolo :*
~Sofy99

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19: Io mi oppongo ***


Capitolo 19: Io mi oppongo

POV MEREDITH

 

Avevo le gambe piene di tagli e di ferite, i rami mi frustavano il volto e mi graffiavano le braccia, ma io continuai a correre. Dovevo raggiungere la città, che iniziavo ad intravedere dagli alberi.

Londra, la città di Londra era lì, a pochi passi da me.

Aumentai la velocità ed uscii dal bosco. Arrivata in città mi guardai intorno cercando il campanile della chiesa.

Non appena lo vidi le mie gambe ricominciarono a correre, ignorando le fitte di dolore e il dangue che sgorgava dalle ferite. In testa avevo solo una cosa: Alois.

 

 

POV ALOIS

 

Sussultai quando le porte della chiesa si aprirono e l'inno nuziale prese a suonare...

Clove entrò nel suo splendido abito bianco, venendo verso di me con passi piccoli ma decisi.

Quanto avrei voluto che al suo posto ci fosse stata Meredith... Quell'abito le sarebbe calzato a pennello e inoltre sarebbe stata bellissima. Già ce la vedevo...

Sbattei le palpebre tornando alla realtà. Non potevo pensare a Meredith... Dovevo dimenticarla.

Clove arrivò al mio fianco e mi sorrise, il suo sorriso era malinconico... Come se lei non avesse mai voluto tutto questo.

Il prete si schiarì la voce per poi iniziare la cerimonia. Ogni parola che diceva era come una lancia che mi trapassava il corpo, parte e parte, facendomi stare sempre peggio.

 

Il matrimonio era quasi finito. Mi guardai intorno, nobili che piangevano dalla gioia, nobili che sbuffavano, nobili annoiati, nobili, nobili e nobili; di Meredith nessuna traccia...

Mi voltai verso Claude, lo supplicai con lo sguardo ma lui voltò la testa di lato.

-Se c'è qualcuno che è contrario a quest'unione parla ora o taccia per sempre.- disse il prete facendomi tornare alla realtà.

Nessuno avrebbe parlato. Nessuno avrebbe fermato tutto questo. Nessuno mi avrebbe salvato... O almeno così credevo.

Una minuta figura bionda spalancò la porta della chiesa.

-Io mi oppongo!- si sentì gridare.

 

Mi voltai verso Meredith. Era un miracolo che non fosse come minimo svenuta con tutte quelle ferite e quei tagli che aveva sul corpo.

La vidi correre verso di me, mentre i nobili la afferravano per le braccia e il vestito strappato, per impedirle di fare tutto questo, per impedirle di fermare il matrimonio. Ai loro occhi lei non era altro che una ragazzina, magari una cameriera che non accettava che il suo padrone si sposasse, ma per me lei era molto di più. Claude, Reyna, Clove e il prete erano paralizzati davanti a quella scena.

Meredith cercava di liberarsi, quando due nobili più grossi e forzuti degli altri la afferrarono da dietro.

Feci un passo in avanti ma Claude mi fulminò con lo sguardo, se fossi intervenuto non so cosa le avrebbe fatto...

Tornai a guardare la scena.

Meredith urlava di lasciarla e si dimenava, così uno dei due nobili le tirò una ginocchiata nella schiena per farla stare ferma, facendola sussultare dal dolore.

-LASCIATELA STARE!- urlai non riuscendo più a trattenermi e correndo verso di loro.

Tirai Meredith per un braccio liberandola dalla loro presa e lei finì fra le mie braccia, tremante e con le lacrime agli occhi.

-A-Alois... Ciel mi ha detto tutto... N-non farlo...- riuscì a dire -T-ti prego...-

-Non lo farò...- dissi io prendendo il suo volto fra le mani e baciandola, come avevo voluto fare ormai da troppo tempo.

 

 

POV MEREDITH

 

Ce l'avevo fatta... Non potevo crederci.

Alois mi teneva stretta fra le sue braccia mentre le nostre labbra erano finalmente riunite dopo tanto, troppo tempo...

Poi si scatenò l'inferno.

Tutto divenne buio, ci furono delle grida, i nobili corsero fuori dalla chiesa mentre il panico si espandeva...

La luce tornò e notai che nella sala vi eravamo solo io, Alois, Claude, Clove e Reyna, mentre il prete giaceva a terra con molti altri cadaveri.

Quella visione mi fece venire la nausea e dovetti aggrapparmi alla giacca di Alois per non cadere a terra.

-Alois Trancy...- disse Reyna -Hai disubbidito. Consegnami la ragazza.-

-Mai!- urlò Alois stringendomi ancora di più fra le mie braccia.

-Reyna ferma!- urlò Clove -Ti prego. Basta. Non ce la faccio più a fingere! Facciamo finta che tutto questo non sia successo. Torniamo alla nostra vita di prima!-

Quella ragazza non era cattiva... Era stata costretta a fare tutto quello.

Alois la guardava sbalordito.

-Zitta tu.- disse fredda Reyna.

-Sorella... Prendiamoci la cena da soli,- disse Claude -tu la tua “padrona”, io il Danna-sama e la ragazzina bionda a mezzo.-

-Concordo.- rispose Reyna scattando verso Clove.

 

 

POV CLOVE

 

Indietreggiai. Perché Reyna voleva farmi quello? Reyna voleva... Uccidermi...?

Il demone mi afferrò per il collo e mi sbatté contro il muro. La mia ora era giunta.

-Reyna... C-cosa stai...?- Alois e Meredith cercavano di venire ad aiutarmi ma Claude stava avanzando verso di loro...

-Ultime parole?- mi chiese il demone mentre i suoi occhi si coloravano di un color porpora acceso.

-R-Reyna l-lasciami ti p-prego...- dissi mentre sentivo le lacrime uscire dai miei occhi.

-FERMALA!- una voce famigliare urlò queste parole.

Reyna fu allontanata immediatamente da me e scaraventata contro il muro.

Alzai lo sguardo e incrociai quello di Sebastian.

-Sta bene lady?- mi chiese prendendomi in braccio.

 

 

POV MEREDITH

 

Claude era ormai arrivato davanti a noi quando Ciel ci tirò indietro e Sebastian compariva alle nostre spalle, lasciando a terra Clove e andando contro il demone con gli occhiali.

-Dobbiamo scappare!- ci urlò Ciel.

-Dove andiamo?- chiese Alois liberandomi dal suo abbraccio, ma non lasciandomi la mano.

-Non so dove ma fuori di qu...- Ciel non riuscì a finire la frase che il tetto della chiesa venne sollevato.

-C-cosa succede...?- chiesi preoccupata.

La mia risposta arrivò presto... Un ciclone, un enorme ciclone si intravedeva dalla chiesa scoperchiata.

 

 

POV CIEL

 

Rimasi pietrificato davanti a quella scena mentre Alois buttava a terra Meredith per farle da scudo con il suo corpo in caso di non so che oggetto.

Mi voltai verso Clove e feci lo stesso. Il mio cervello mi diceva di ordinare a Sebastian di portarmi in salvo e di lasciare gli altri qui ma non potevo farlo... dovevo salvarli.

-Ciel, lasciami!- urlò lei -Scappa è pericoloso!-

Stavo per risponderle ma il vento ci sollevò in aria, insieme ad Alois e Meredith.

Clove urlò terrorizzata.

-SEBASTIAN!- gridai.

Il maggiordomo si voltò verso di me.

-Bocchan!- urlò muovendosi verso il ciclone continuando a contrastare gli attacchi di Claude e Reyna.

-Ti affido Clove! Proteggila e uccidi Claude e Reyna.- dissi -Quando tutto sarà finito vieni a cercarmi.-

-Ma...- cercò di protestare il demone.

-E' un ordine!- urlai allontanando da me Clove con una spinta.

Vidi Sebastian afferrarla al volo mentre lei si dimenava e urlava a Sebastian di proteggermi.

Poi persi d vista tutto quanto...

Quando finalmente tutto smise di girare mi ritrovai sdraiato su un pavimento duro e freddo. Alzai lo sguardo verso Alois, che teneva stretta Meredith fra le sue braccia.

Mi guardai intorno cercando di capire dove potevo trovarmi. Poi notai un calendario sulla parete...

Gennaio 2014.




ANGOLO DELL'AUTRICE

Ed ecco anche quest'altro capitolo :D
Meredith e Alois sono finalmente riusciti a tornare insieme ma le cose si complicano ulteriolmente :( lo so sono cattiva D:
AVVISO: Siamo vicini alla fine... Mancheranno un massimo di 5-6 capitoli... Niente di più.
Al prossimo capitolo.
~Sofy99

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Capitolo 20
*** Capitolo 20: Presente ***


Capitolo 20: Presente

POV MEREDITH

 

Quando aprii gli occhi mi ritrovai Alois a due millimetri dal mio viso che mi guardava preoccupato. Cosa era successo? Dove ci trovavamo...?

-Meredith! Stai bene?- una voce familiare mi fece sussultare. Alois mi strinse con fare protettivo, come se avesse paura che mi succedesse qualcosa.

-P-professore...?- domandai io mettendomi a sedere e tirando su anche Alois che non aveva intenzione di lasciarmi.

-Meredith! Meno male. Sono riuscito a riportarti indietro!- il professor Lorens mi staccò da Alois e mi abbracciò.

Sentii il biondo ringhiare quasi impercettibilmente mentre il professore mi stringeva fra le sue braccia.

-E loro chi sono?- chiese il professore.

-Ah, loro sono Ciel e A...- non riuscii a concludere la frase.

-Alois Trancy.- disse il biondo staccandomi dal professore e stringendomi nuovamente fra le sue braccia -Il fidanzato di Meredith.-

Il professore ci guardava sbalordito... Ecco... E ora cosa avrebbe fatto? Ci avrebbe separati? Di nuovo???

Con mia grande sorpresa, invece, l'uomo scoppiò a ridere.

-Scusa se la ho staccata da te allora.- esclamò -Non succederà più.- aggiunse sorridendo.

-Cosa è tutto questo casino...?- chiese Ciel guardando fuori dalla porta.

-Ah! Meredith, vai fuori. Ci sono i tuoi compagni di classe che ti stanno aspettando.-

 

 

POV ALOIS

 

A quelle parole sentii Meredith irrigidirsi fra le mie braccia. Cosa aveva...? Paura? Ansia?

-Andiamo Meredith... Ti accompagniamo noi.- le sussurrai.

Lei annui liberandosi dalla mia presa e dirigendosi verso la porta, seguita da me e Ciel.

-Io devo finire di mettere a posto questo marchingegno, ci vediamo fra poco.- ci salutò il professore.

Meredith aprì la porta con una mano tremante. Ed uscì dalla stanza.

-Guarda un po'... E' tornata la sfigata.- un ragazzo grande e minaccioso guardò Meredith con disprezzo.

-Ciao Dagran...- disse lei a testa bassa.

Dagran... Quello che voleva picchiarla...

Sentii il sangue ribollirmi nelle vene.

-Uffa ma sei già di ritorno?- esclamò una ragazza mora.

-Si stava proprio bene senza di te...- aggiunse una castana.

-Tsk, perché non sei rimasta là?- disse un ragazzo.

-E noi che avevamo finalmente creduto che non saresti più tornata...- sbuffò un altro.

“...Io questi li faccio fuori...”

Mi voltai verso Meredith... Guardava i suoi compagni a testa bassa, con le lacrime che stavano che minacciavano di uscire. Accanto a me Ciel guardava scioccato la scena.

Non sapevo cosa fare...

-Ah... Abbiamo un conto in sospeso ricordi?- disse Dagran.

-RISSA! RISSA! RISSA!- urlarono le ragazze e i ragazzi intorno a lui.

Conto in sospeso...?

Meredith fece un passo indietro impaurita, mentre Dagran si avvicinava osservando il suo vestito ormai mezzo strappato che mostrava fin troppo le sue forme...

-Ma guarda un po'... Sei diventata audace mentre eri via?- chiese lui con un sorriso poco rassicurante stampato sul volto.

Cosa dovevo fare??

-D-Dagran lasciami stare...- Meredith era terrorizzata e continuava ad indietreggiare, quando un ragazzo la afferrò da dietro.

-Su dai, ora pagherai il tuo debito...- disse il moro alzando la mano come per colpirla.

Scattai. Dagran stava già tirando il pugno ma io gli afferrai il braccio mentre la sua mano era a pochi centimetri dal volto di Meredith. Ciel tirò un calcio al ragazzo che la teneva ferma, che lasciò la presa.

Meredith corse al mio fianco e si attaccò al mio braccio, iniziando a singhiozzare a causa della paura e di come era stata trattata.

-E tu chi saresti?- mi chiese Dagran voltandosi verso di me.

-Non ha importanza. Chiedile scusa.- risposi io cercando di mantenere la rabbia.

-Scusa?- il moro scoppiò a ridere -Guarda sfigata! Ti sei trovata il ragazzo.-

-Chiedile scusa!- urlai.

-Non chiederò mai scusa ad una persona inutile e idiota come lei.-

Sentii Meredith stringere ancora di più il mio braccio, mentre ormai piangeva a dirotto, nascondendo la faccia con la mia spalla...

Mi aspettavo che qualcuno di loro la avrebbe aiutata, soccorsa, consolata... Ma non accadde... Erano solo un gruppo di stronzi.

-Inutile? Inutile lei??- dissi io -Qui l'unico inutile sei tu che non hai nemmeno il cervello per ricordarti il tuo nome!-

-Come biondino?- chiese lui liberandosi dalla mia stretta e alzandomi da terra tenendomi per la giacca nera.

-Oltre che inutile e idiota pure sordo.-

-Alois non fare cavolate!- urlò Ciel tirandomi a terra e liberandomi dalla presa di Dagran.

-Le volete entrambi?- chiese il moro.

-B-basta Dagran... L-lasciali stare...- Meredith era scossa dai singhiozzi.

-Ce ne sono anche per te sai? Prima pensiamo al tuo fidanzatino.- disse lui tirandomi un pugno nello stomaco a tradimento che mi fece cadere in ginocchio.

-Alois!- urlò Meredith inginocchiandosi al mio fianco.

-Smettila!- urlò Ciel -Come ti permetti??-

-Le vuoi anche te nano bendato?- disse Dagran scrocchiandosi le mani.

-L-lascialo stare...- riuscii a dire con il dolore che mi attanagliava lo stomaco. Il moro si bloccò e mi guardo meglio... Come se avesse notato qualcosa.

-Apri la bocca!- urlò.

-Eh?- chiesi preso alla sprovvista.

Prima che potessi fare altro mi trovavo al muro con una mano intorno alla gola.

-Apri la bocca e fammi vedere la tua lingua!- disse il moro stringendomi il collo.

Strinsi i denti. No non gliela avrei data questa soddisfazione...

Cosa voleva vedere...?

-D-Dagran fermo, lascialo stare!- urlò Meredith avvicinandosi a Dagran.

-Zitta tu!- disse lui tirandole uno schiaffo così forte da farla cadere a terra.

Basta aveva fatto traboccare il vaso...

-Non la toccare!- urlai tirandogli un calcio dritto in quel posto.

Lui lasciò la presa e io caddi perfettamente in piedi.

-Alois calmati!- urlò Ciel.

-Zitto gnomo!- urlai -E tu!- dissi poi indicando Dagran -Come ti sei permesso??-

 

 

POV MEREDITH

 

Non avevo mai visto Alois così arrabbiato... Faceva quasi paura...

Cercavo di smettere di piangere con la guancia rossa e gonfia che pulsava sotto le mie dita esili, mentre guardavo Alois scioccata.

I suoi capelli erano come indemoniati... E potevo scorgere una luce di sadismo nei suoi occhi celesti.

Dagran fece un passo indietro... Come se fosse impaurito da lui...

I miei “cari” compagni erano come paralizzati.

-Chiedile subito scusa!- urlò Alois tirando un calcio nello stomaco del moro.

-Alois non esagerare!- urlò Ciel afferrandolo da dietro.

-Lasciami gnomo!- gridò il biondo liberandosi dalla sua presa e scaraventandolo a terra.

“E' spaventoso...”
-E ora mi diverto un po'...- aggiunse Alois afferrando una spranga di ferro che si trovava appoggiata al muro e rivolgendosi verso Dagran.

“E' impazzito...!!!”

Dei ragazzi corsero nel laboratorio per chiamare il professore.

Alois colpì Dagran ad un braccio e ad una gamba, mentre Ciel cercava di togliergli l'arnese dalle mani senza successo...

Guardai Dagran, a terra, con i vestiti sporcati di sangue, il suo sangue. A quel punto feci una cosa che mai avrei pensato.

 

 

POV ALOIS

 

Non so cosa mi fosse preso... Ero completamente impazzito.

Alzai nuovamente la spranga mirando alla testa di Dagran che mi stava pregando di smetterla.

Gli rivolsi uno sguardo sprezzante, come lui aveva fatto con la MIA Meredith, ed iniziai ad abbassare velocemente la sbarra, pronto a colpirlo.

Meredith con uno scatto si mise fra me e Dagran e io dovetti fermarmi per non colpirla.

-Meredith! Sei impazzita?- le chiesi.

-Q-quello impazzito sei tu...- disse lei guardandomi.

Solo allora mi accorsi di quello che avevo fatto...

-Io...- dissi non capendo come e perché tutto quello era successo -Meredith perdonami! I-io non volevo... E' solo che lui...- ero nel panico più totale.

-Calmati Alois... Lo hai fatto per proteggermi.- disse Meredith dandomi un bacio sulla guancia.

-Che cosa è questo rumore...?- chiese Ciel guardandosi intorno.

 

 

POV MEREDITH

 

Quando riconobbi il suono delle sirene era ormai troppo tardi...

I poliziotti entrarono nell'edificio, armati di pistole e ci circondarono.

-Che cosa...?- Ciel non capiva cosa stava succedendo...

-Voi due!- urlò un uomo che conoscevo fin troppo bene... -Allontanatevi dalla ragazza e dal ferito!-

-Ma dice anche a me?- mi chiese Alois.

-Si proprio a te.- aggiunse.

-Fermi non sono cattivi!- urlai io facendo un passo in avanti ma lo stesso poliziotto di prima mi chiamò.

-Meredith Ryan! Non solo sei stata lontana da casa per molto tempo, ma stai addirittura proteggendo dei criminali.- disse.

-Non sono criminali!- urlai.

-Fila a casa! Subito!- mi urlò lui.

-No papà! Non puoi costringermi!- gridai afferrando il braccio di Alois.

-Papà???- chiesero Alois e Ciel all'unisono.

-S-sì...- dissi chinando il capo.

-Meredith staccati immediatamente da quei due... Sono pericolosi, guarda come hanno ridotto il tuo compagno di classe e guarda come sei ridotta tu! Ma che ti volevano fare??- urlò lui.

Solo all'ora mi accorsi che il vestito era praticamente a brandelli... Ma Alois e Ciel non c'entravano niente, avevo fatto tutto da sola...

-Papà loro non sono cattivi...- provai a dire.

-Mi dispiace Meredith, i tuoi compagni mi hanno chiamato nel panico per dirmi quello che stavano facendo, ora tu torni a casa e loro finiscono dentro.-

-NO!- urlai stringendo il braccio di Alois.

 

 

POV ALOIS

 

...Ci volevano arrestare...?

-Basta Meredith.- disse l'uomo -Prendeteli.- ordinò poi.

Una decina di uomini ci fu addosso e afferrarono me e Ciel. Meredith continuava a tenermi il braccio e io la abbracciai. No. Non me la avrebbero portata via di nuovo...

-Ci penso io.- disse un uomo più forzuto degli altri afferrando Meredith.

-No! Lasciami!- urlò lei.

-Lasciala stare!- gridai io, ma ormai era troppo tardi... Con uno strattone l'uomo strappo Meredith da me e un altro poliziotto mi mise le manette con uno scatto fulmineo.

-Alois! Lasciami!!- Meredith si dimenava cercando di venire da me e io facevo lo stesso, ma gli uomini erano troppo forti per noi... e io e Ciel fummo trasportati fino all'auto parcheggiata fuori.

La portiera si chiuse e vidi Meredith che, dopo essersi evidentemente liberata dalla presa del poliziotto, correva verso la macchina cercando di raggiungerci... Ma ormai era troppo tardi, il poliziotto al volante mise in moto, verso la prigione di Londra.





ANGOLO DELLA SADICA :3
Ed eccomi con questo nuovo capitoloo :D
Come potete vedere sono davvero cattiva... Manco due minuti li fo stare insieme D: *spaventata da se stessa*
Al prossimo capitolo :*
~Sofy99

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Capitolo 21
*** Capitolo 21: Prigione ***


Capitolo 21: Prigione

POV MEREDITH

 

Era troppo tardi... La macchina sparì dalla mia vista e io caddi in ginocchio in mezzo alla strada.

Lo avevo perso di nuovo... Alois e io eravamo stati separati di nuovo per l'ennesima volta... In più anche Ciel era lì con lui... Li avevo persi entrambi.

-Andiamo Meredith.- mio padre mi fece alzare da terra tirandomi per il braccio per poi farmi salire sulla sua auto.

-Papà, devo andare a tirarli fuori...- dissi con un filo di voce.

-Starai scherzando vero? Sono dei delinquenti.- disse lui mettendo in moto -Guarda come ti hanno ridotto.-

-Non sono stati loro!- ribattei.

-Meredith ne riparliamo dopo.- disse mio padre.

-No, ora!- urlai.

-No, ora ti calmi e pensi cosa dire a tua madre... E' da tanto che sei scomparsa dopotutto.- qualcosa nella sua voce si era come incrinato...

-Giusto...-

 

Il resto del viaggio lo passammo in silenzio, mentre cercavo di trovare le parole giuste per salvare Alois e Ciel.

Non appena arrivati a casa, vidi mia madre in lacrime uscire dal portone principale e corrermi incontro, gettandomi le braccia al collo.

Ricambiai quell'abbraccio che mi mancava ormai da troppo tempo, mentre anche i miei occhi si riempivano di lacrime e scoppiavo a piangere.

 

 

POV ALOIS

 

-Scendete!- due uomini in divisa ci afferrarono per il braccio e ci trascinarono dentro l'edificio davanti al quale ci eravamo fermati.

“Questa è una prigione...?”

Sentii Ciel ringhiare mentre dei poliziotti lo perquisivano, per poi passare a me. Nonostante non avessero trovato nulla, il capo della polizia ordinò di rinchiuderci nella prigione.

 

Sbuffai e mi guardai intorno: era un posto buio e freddo, nelle celle davanti alle quali passavamo c'erano persone completamente pazze che cercavano di afferrarci per farsi aiutare ad uscire da lì.

I poliziotti continuarono a camminare finché non si ritrovarono davanti ad una cella vuota e ci buttarono (letteralmente parlando) al suo interno, per poi andarsene.

-Cosa facciamo Ciel...?- chiesi mentre sentivo la paura e l'angoscia crescere dentro di me.

Il conte Phantomhive si voltò verso di me, per la prima volta nella mia vita vidi il suo unico occhio visibile pieno di paura.

-Non lo so.- ammise mettendosi a sedere e poggiando la schiena al muro.

 

 

POV MEREDITH

 

-No! Mia figlia non andrà mai da quei delinquenti!-

-Ma caro... Lei giura che non le hanno fatto niente...-

Ero chiusa in camera, a chiave. Mio padre mi aveva proibito di uscire, aveva paura che potessi scappare e andare alla prigione...

-Tesoro, non mi importa quello che dice, giura o promette. Quei ragazzi sono pericolosi, e lei non li vedrà più, punto.- mio padre era autoritario e deciso...

-Va bene...- sentii mia madre rassegnarsi.

“PERFETTO!”

Tirai un pugno al muro. Perché? Perché doveva andare tutto storto?? Perché non potevo stare con Alois? Perché dovevo essere separata da lui e da Ciel? Perché non potevo aiutarli?!

Queste domande mi assillavano la mente, e ad ogni parola che pensavo un mio pugno si scagliava contro il muro, fino a quando la mia mano iniziò a sanguinare.

Ignorai il dolore e mi distesi sul letto. Gli occhi fissi al soffitto. Una sola cosa in mente: Alois.

 

 

POV DAGRAN

 

Stavo correndo a tutta velocità verso casa mia.

I miei compagni di classe e i professori erano riluttanti a lasciarmi andare, sopratutto dopo che ero quasi morto a causa di quel moccioso.

“Quel moccioso... Ma cosa ci troverà lui di tanto importante?” pensai mentre arrivavo finalmente a casa e aprivo la porta di scatto.

Mia madre e mio padre erano sempre in viaggio per lavoro, quindi ero costretto ad abitare da solo. E questo poteva essere solo un bene...

Corsi su per le scale verso la camera. Dovevo dirglielo.

-Dagran... Sei già tornato?- la sua voce cupa mi fece sussultare e mi girai verso la figura alle mie spalle.

-Solo per dirti una cosa.- dissi -Alois Trancy... E' arrivato.- aggiunsi notando un grosso sorriso inquietante dipingersi sulle labbra dell'altro.





ANGOLO DELL'AUTRICE

Ed eccomi con questo capitolo unicamente di passaggio!! Vi giuro che non ne potevo più ç.ç è stato un vero e proprio parto (io ODIO i capitoli di passaggio.)
Il prossimo capitolo arriverà a breve :D Molto prima di questo perchè tanto ormai sono a fine XD
Alla prossima, buona notte :*
~Sofy99

 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22: Salvataggio ***


Capitolo 22: Salvataggio

POV MEREDITH

 

Erano passate due settimane da quando ero tornata nel presente, e ancora non ero riuscita ad andare da Alois e Ciel.

La mia vita era tornata come quella di prima. Nella mia classe tutti mi odiavano e ora avevano trovato un altro modo per farmi stare male: parlare di loro due.

Il professor Lorens era l'unico che cercava di darmi conforto, era l'unico che cercava di aiutarmi...

Non facevo che pensare ad Alois, al suo sorriso, ai suoi capelli morbidi e lisci, alle sue labbra rosee, ai suoi occhi celesti...

La campanella suonò riportandomi alla realtà. Era finita un'altra giornata di lezioni, di stupidissime lezioni.

Mi alzai in piedi ignorando qualsiasi cosa mi stesse dicendo quella... Quella... Quella balbettante bambocciona banda di babbuini.

Stavo per uscire dalla classe quando sentii chiamare il mio nome.

-Meredith.-

Mi voltai verso il professor Lorens mentre i miei compagni uscivano dall'aula spintonandomi e urlandomi di togliermi di mezzo.

-Si professore?- chiesi cercando di sembrare meno depressa possibile.

C'eravamo solo noi nella classe ormai vuota.

-Sei esonerata a fare i compiti per domani.- mi disse.

Perché? Perché voleva farmi quello? L'unica cosa che potevo fare per non pensare ad Alois e Ciel era concentrarmi nello studio... Fuggire da questo mondo rifugiandomi nella biblioteca, circondata da libri...

-Professore... Perché?- chiesi mentre sentivo le lacrime agli occhi.

Lui mi sorrise... In quel momento mi sembrava tanto familiare, come se mi ricordasse qualcun altro...

-Andiamo a prenderli Meredith.- mi disse semplicemente.

 

 

POV ALOIS

 

Ero seduto a terra con la schiena appoggiata al muro. Quando sarei uscito da lì? Ero ormai allo sfinimento... Non dormivo ormai da giorni e mangiavo da fare schifo... Ciel mi aveva tenuto compagnia prima di crollare, vinto dal sonno e la stanchezza. Ora il piccolo conte Phantomhive stava beatamente dormendo appoggiato alla mia spalla. Io invece non ce la facevo a dormire... Come chiudevo gli occhi mi ritrovavo davanti il dolce sorriso di Meredith, sentivo il suo profumo riempirmi le narici, la sua dolce voce chiamare il mio nome...

Sentii Ciel irrigidirsi e stringermi il braccio nel sonno, stava avendo un incubo?

Mi voltai verso di lui ma al posto del giovane conte mi ritrovai davanti Meredith...

Lei era lì, attaccata al mio braccio, tremante e spaventata a causa di non so quale incubo.

-Meredith... Calmati.- dissi stringendola fra le mie braccia mentre lei tremava.

-A-Alois...- disse lei in preda ai singhiozzi.

 

 

POV CIEL

 

-Alois... Mi puoi lasciare?- chiesi non capendo che cavolo fosse preso a quell'idiota.

Oltre ad avermi svegliavo rompeva anche le scatole.

-Sta tranquilla...- lo sentii sussurrare mentre avvicinava il suo volto al mio.

-Alois? Ma che cavolo stai fac...?- non riuscii a concludere la frase che mi ritrovai le labbra di Alois sulle mie.

-Lasciami pervertito!- urlai liberandomi dalla sua presa e spingendolo lontano da me.

-Ahia!- urlò lui -Meredith ma che ti pre... CIEL?!- aggiunse poi.

-Si sono io! Maniaco che non sei altro!- gridai sputando a terra.

-Quindi io... CHE SCHIFO!!!- urlò lui.

-Zitto guarda!- gli gridai io -Passi meglio se stai zitto!-

-Ciel baci malissimo!-

-Senti ma che vuoi continuare ancora per molt...-

-No sul serio... Vai a prendere lezioni da qualcuno.-

-Alois potresti smett...-

-No davvero Ciel fai un piacere a tutti.-

-STAI ZITTO!- urlai in preda alla rabbia.

Lui sussultò. E solo allora mi accorsi che aveva ormai le lacrime agli occhi...

-Alois...? Che succede?- chiesi avvicinandomi.

Lui bisbigliò qualcosa, mettendosi a sedere di scatto con la testa fra le ginocchia.

-Alois?- mi inginocchiai accanto accanto a lui, mi stava preoccupando.

-M-mi manca Meredith...- disse lui.

-Alois, non preoccuparti... Quando usciremo di qui lei verrà subito da no...- non riuscii a concludere la frase.

-NO CIEL!- urlò lui -Lei non verrà! L-lei mi o-odia... H-ha paura d-di me...-

...No ok... E questo da dove lo aveva tirato fuori??

-Alois guarda che ti sbagli...- dissi con voce calma.

-M-ma Ciel... I-io stavo per u-uccidere un ragazzo... S-sono un assassino...-

-Alois, lo hai fatto per proteggerla.- dissi sorridendo -Lei non è né arrabbiata con te né ha paura.-

-D-davvero?- Alois alzò lo sguardo: gli occhi erano pieni di lacrime che sgorgavano sul suo viso silenziosamente, le grandi e nere occhiaie sotto gli occhi dimostravano che stava ormai morendo di sonno...

-Sì.-

-Grazie...- disse lui sorridendo.

-Ora dormi.- dissi io sedendomi -Se avrai gli incubi ti sveglierò, tranquillo.-

-Grazie ancora...- ripeté lui addormentandosi al mio fianco.

 

 

POV MEREDITH

 

Il professore sfrecciava con la sua auto sulla strada, guidando verso la prigione. Da quel che avevo capito il prof aveva detto ai miei genitori che io sarei rimasta a scuola fino a tardi per aiutarlo con delle ripetizioni. Chissà come avrebbero reagito se avessero saputo che stavo andando alla prigione, a far evadere due prigionieri tra l'altro.

Il professore inchiodò davanti all'entrata dell'edificio.

-Ti ricordi il piano?- mi disse.

-Sì.- risposi io esaltata e contenta.

-Hai quindici minuti. Vado a mettere fuori uso le loro auto poi andrò al parco a circa un chilometro o due da qui, in modo che la polizia non sospetti di nulla. Tu libera quei due e insieme correte fino a lì, poi li porteremo a scuola e li rispediremo al loro tempo.- disse.

-E io andrò con loro.- aggiunsi.

-E tu andrai con loro...- sospirò lui.

-A tra poco.-

-A tra poco.-

Aprii la portiera e scesi dall'auto.

 

-Salve sono Meredith Ryan.- dissi sorridendo ad un poliziotto -Sono qui per dire una cosa urgente a mio padre, l'ispettore Ryan.-

-Signorina Meredith, mi dispiace informarla che suo padre non è al momento qui.- mi rispose lui.

“Perfetto”

-Allora mi siedo qui e lo aspetto.- dissi continuando a sorridere sedendomi su una sedia.

-Faccia come vuole.- disse lui voltandomi le spalle.

Colsi l'attimo.

Mi alzai di scatto e buttai a terra delle piccole bombe fumogene tascabili che mi aveva dato il professore.

Mentre gli agenti brancolavano nel fumo io mi diressi verso le prigioni.

 

“Dove sono Alois e Ciel?”

Dovevo sbrigarmi... Altrimenti gli agenti sarebbero venuti a prendermi e allora si che sarebbero stati guai seri...

Mi guardai intorno: celle, celle e celle, piene di criminali che cercavano di afferrarmi per farsi liberare...

-Alois! Ciel!!- urlai iniziando a correre mentre sentivo la sirena dall'arme fischiarmi nelle orecchie.

 

 

POV ALOIS

 

Mi svegliai di soprassalto, un rumore assordante riempiva le prigioni e avevo sentito chiaramente una voce chiamarmi.

-Ciel che sta succedendo??- chiesi allo gnomo che si guardava intorno.

-Non ne ho idea!- urlò lui per farsi sentire.

-Alois! Ciel!!-

“Q-questa voce...”

-Ciel... la hai sentita anche tu?- chiesi.

-Sì...-

-MEREDITH!!!- urlammo in coro.

-Alois! Ciel!!- lei ci corse incontro.

-Cosa ci fai qui??- urlai io.

-Sono venuta a tirarvi fuori.- rispose lei rovistando nella borsa.

-E' pericoloso! Scappa!- urlai.

-Sta zitto e lasciami fare!- gridò lei tirando fuori uno strano aggeggio che posizionò sulla serratura.

-Che cosa è quello?- chiese Ciel guardandolo.

-Me lo ha dato il professore.- rispose Meredith toccandolo. Con uno scatto la porta si aprì.

-Questi aggeggi funzionano a meraviglia!- urlò rimettendoselo in tasca -Ora corret...-

La presi per la vita e la strinsi forte a me, dandole un dolce bacio.

-Mi sei mancata.- dissi.

-Anche tu...- rispose lei.

-Ehm...- Ciel ci interruppe.

-Giusto... Dobbiamo correre!- urlò Meredith partendo a corsa seguita da me e Ciel.

 

 

POV MEREDITH

 

Ce l'avevo fatta!

Io, Alois e Ciel uscimmo dalla prigione e partimmo a corsa verso il parco.

I due conti mi superarono presto nella corsa...

“Ma guarda un po'... Non mi aspettano neanche.”

-Sbrigati Meredith!- urlò Alois.

I poliziotti ci stavano inseguendo a corsa, ma noi eravamo avanti rispetto a loro e presto gli avremmo seminati.

Finalmente, potevo vivere con Alois per sempre, nel 1800.

Già... o almeno così credevo.

Una volta svoltato l'angolo qualcuno mi afferrò da dietro coprendomi la mano con la bocca e portandomi in un vicolo, senza che Alois e Ciel se ne accorgessero.

 

Mi dimenavo cercando di liberarmi dalla sua presa e chiamare Alois per farmi aiutare.

-Ora stai calma.- disse una voce familiare.

Dagran mi tolse la mano dalla bocca e mi spinse contro il muro.

Ero in un vicolo cieco...

-Cosa vuoi da me?- chiesi minacciosa.

Mi aveva stufato quel ragazzo, gli avrei volentieri tirato un pugno in faccia...

-Semplice... Non ti voglio fra i piedi.- disse lui tirando fuori qualcosa da sotto la giacca.

“U-una pistola?”

Indietreggiai fino ad arrivare con le spalle al muro... Sarebbe stata la fine...

Davanti a me, Dagran mi puntava la pistola contro con un sorriso poco rassicurante stampato in faccia.

 

 

POV ALOIS

 

Finalmente avevamo seminato i poliziotti e secondo quello che ci aveva detto Meredith non eravamo neanche lontani dal parco.

-Meredith ce la fai a correre anco...- mi fermai di scatto, dove era Meredith!?

-Alois sbrigati!- mi urlò Ciel.

-Ciel! Dove è Meredith??- chiesi in preda al panico.

-Era dietro di te!- mi urlò lui.

-Non c'è!- gridai.

-Vado ad avvertire il professore. Tu cercarla!- mi urlò lo gnomo riprendendo a correre.

Ritornai sui miei passi passando questa volta fra i vicoli stretti della città per non farmi trovare dalla polizia.

-Meredith! Meredith dove sei?- urlai.

Un colpo di pistola squarciò il silenzio nell'aria.

Un urlo lo segui.

Il terrore invase il mio corpo.










ANGOLO DELLA SADICA

Ehylaaa eccomi tornata con questo nuovo capitolo :DDD Spero vi sia piaciuto e beh... Lo so sono sadica vi ho lasciato in sospeso >.<
Il prossimo capitolo arriverà presto :D

Adesso vorrei ringraziare oscuretta99 per avermi fatto questo MERAVIGLIOSO disegno di Alois  e Meredith :*
Grazie mille :*







Al prossimo capitolo
~Sofy99

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Capitolo 23
*** Capitolo 23: Vecchie amicizie e non ***


Capitolo 23: Vecchie amicizie e non

POV ALOIS

 

-Meredith!- urlai iniziando a correre.

Cosa le era accaduto? Quel rumore era uno sparo...?

No... Non poteva essere vero... Meredith era viva. Ne ero sicuro...

Un altro sparo.

Un altro grido.

-No!- urlai correndo ancora più veloce.

In testa avevo solo Meredith, che ferita e in lacrime mi chiamava e cercava il mio aiuto...

“Sto arrivando!”

 

 

POV MEREDITH

 

Caddi in ginocchio a causa della pallottola nella gamba, tenendomi il braccio ferito. Era ovvio che l'obbiettivo di Dagran non era uccidermi, o almeno non subito...

-Fa male?- mi chiese lui beffardo.

-N-non molto...- mentii provando ad alzarmi ma cadendo nuovamente a terra.

Lui ghignò con la pistola ancora in mano.

-Credo che il tuo ragazzo a questo punto ti abbia sentito...- disse -Ma per sicurezza ti sparo anche all'altro braccio.-

Il mio ragazzo...? Alois?? Cosa voleva da lui...? Il suo obbiettivo non ero io...

“E' possibile che...?”

In quel momento tutto mi fu chiaro. Perché il marchio di Alois mi sembrava familiare; perché Dagran mi aveva “involontariamente” mandato nel passato; perché lui aveva insistito tanto per vedere la lingua di Alois...

L'ennesimo sparo mi riscuote dai miei pensieri e io chiudo gli occhi e mi mordo il labbro pronta per il dolore che presto arriverà, decisa a non urlare per salvare Alois...

Il dolore però non arrivò.

Sentii invece qualcosa che mi spingeva a terra, poi un peso addosso.

Aprii gli occhi di scatto e i miei si incrociarono con quelli grandi e preoccupati di Alois.

-Meredith! Stai bene??- urlò.

Non riuscii più a trattenermi e scoppiai a piangere.

 

 

POV ALOIS

 

QUEL BASTARDO! Gliela avrei fatta pagare! E anche cara!

Guardai impotente le ferite di Meredith che sgorgavano sangue mentre lei piangeva fra le mie braccia... Cosa potevo fare? Non ero un medico.

Meredith mi guardò negli occhi e apri lentamente la bocca... Cosa mi avrebbe detto? Mi avrebbe chiesto di vendicarla? Di curarla? Mi avrebbe detto che aveva avuto paura?

-A-Alois... Scappa! S-subito!-

Le sue parole mi presero completamente alla sprovvista...

-Perché dovrei scappare?? Non ti lascio qui!- gridai.

-A-Alois ti prego... D-Dagran è...- non riuscì a finire la frase...

-Che avete finito?- disse quello stronzo sbuffando.

-TU!- urlai.

-Sì, io.-

-Come ti sei permesso??-

-Mi sono permesso, punto.-

Che rabbia...

-E ora finalmente sei qui... mi stavo annoiando.- disse lui.

-Come...?- non ci stavo capendo più niente

-A-Alois... S-scappa...- ripeté Meredith.

Ma io non la stavo più ascoltando.

Dagran si era sbottonato la camicia, e lì, sul petto, vi era una stella a cinque punte identica alla mia.

 

 

POV MEREDITH

 

“No... Non di nuovo...”

-Claude. Vieni.- disse Dagran mentre il marchio si illuminava.

-Yes, your Highness.- una voce cupa e familiare provenne da chissà dove, mentre il demone con gli occhiali appariva al fianco di Dagran.

-C-Claude...- sussurrò Alois.

Cosa ci faceva lui lì?? Sebastian avrebbe dovuto ucciderlo...

-Ho fatto come hai chiesto visto?- disse Dagran sorridendo -Ora la mia anima è libera dal tuo controllo no? In cambio della mia quella del biondo.-

-Si...- disse Claude avvicinandosi al ragazzo.

-Ehm... Claude...?- disse Dagran indietreggiando.

-Si... Padrone?- gli occhi del demone divennero porpora...

“Oddio no...”

-C-cosa stai facend...- Dagran non riuscì a finire la frase.

Con uno scatto fulmineo Claude lo bloccò.

Ci fu un grido.

Il corpo di Dagran cadde a terra, immobile, senza ferite se non per un minuscolo taglio sul collo. I suoi occhi erano spalancati e la loro luce si era spenta.

 

 

POV ALOIS

 

Claude... Perché lui? Perché continuava a disturbarci...? Perché??
-Danna-sama, ne è passato di tempo.- il demone si voltò verso di me, mentre i suoi occhi si tingevano di un intenso color porpora.

Sentii Meredith stringere la mia camicia con la mano del braccio non ferito.

Mi voltai verso di lei. Tremava e guardava terrorizzata il corpo di Dagran a terra.

-Meredith sta tranquilla...- cercai di dire in modo autoritario ma sentivo la mia voce tremare.

-Si ragazzina, puoi stare tranquilla. Tu non mi interessi.- detto questo Claude iniziò ad avvicinarsi lentamente a noi.

-F-fermo...- sussurrò Meredith.

Il demone non la ascoltò e continuo ad avvicinarsi...

Si inginocchiò davanti a noi e allungò le mani, per prendermi, prendere ME.

-Non toccarlo!- urlò Meredith tirando uno schiaffo in pieno viso a Claude con il braccio ferito.

-Meredith!- gridai tirandola indietro.

Cosa le era saltato in mente? Voleva farsi uccidere?!

-Tsk... Mi hai sporcato con il tuo sudicio sangue.- disse Claude leccando il sangue che colava dalla guancia.

I suoi occhi si illuminarono e lui si bloccò.

-Il tuo sangue...- disse poi con gli occhi ora rosso sangue -Il tuo sangue è... delizioso. Un'anima piena di dolore, tristezza, disperazione.-

No... Tutto ma non questo.

Claude si guardò Meredith fissa negli occhi mentre lei impaurita si stringeva fra le mie braccia.

-E' quella l'anima che voglio.- disse ricominciando ad avvicinarsi.

 

 

POV MEREDITH

 

Ecco fatto... L'avevo combinata grossa. Mi strinsi fra le braccia di Alois e lui inaspettatamente i lasciò.

-Alois...?-

-Sta tranquilla. Non ti farà del male.- disse alzandosi in piedi e mettendosi davanti a me.

-Alois fermati!- urlai.

Ma che cavolo gli passava per la testa?!?

-Danna-sama... Le consiglio di spostarsi.- gli disse Claude.

-No.- rispose freddo Alois.

-Peggio per lei.- disse il demone avventandosi su di lui.

A quel punto tutto successe in un attimo.

La macchina del professor Lorens entrò nel vicolo prendendo in pieno Claude e scaraventandolo contro il muro mentre Alois cadeva a sedere all'indietro a causa del forte spostamento d'aria.

-State bene?!- urlò Ciel scendendo dalla macchina.

-Alois! Meredith!- urlò il professore aprendo la portiera -Salite veloce!-

Alois mi prese in spalla pronto a portarmi via, ma la voce di Claude ci fermò.

-Credevi che bastasse solo l'urto di un'auto per fermarmi, umano?- esclamò alzandosi e tirando un potente pugno al cofano della macchina, che si piegò in due.

“E ora cosa facciamo...?”

-TU! Cosa ci fai ancora qui!?- urlò Ciel voltandosi verso Claude.

-Semplice no? Il tuo fedele maggiordomo ti ha tradito.- gli rispose lui beffardo -Dopo aver ucciso Reyna ha preso Clove ed ha iniziato a correre, per metterla in salvo... La ragazza è stata salvata sì, ma lui non mi ha ucciso, anzi, io ho ucciso lui.-

La dura verità mi cadde addosso come un pesante macigno. Allora Sebastian era morto...?

Mi voltai verso Ciel e rimasi sorpresa nel vederlo scoppiare a ridere.

-Cosa hai da ridere?- gli chiese Claude non capendo cosa stava succedendo.

-Il mio maggiordomo non è morto.- disse Ciel portandosi una mano alla benda.

-Ragazzino puoi crederci quanto vuoi... ma questo non cambierà la real...- Claude non finì la frase.

-Sei tu che non cambierai la realtà con le tue frasi senza senso!- urlò Ciel -Lui è vivo... Ed è qui.-

-Come?- chiese Alois preso alla sprovvista.

-Giusto, professor Lorens?- disse lo gnomo -O forse dovrei dire, Sebastian Michaelis?-

Voltai la testa verso il professore.

Lo vidi portare la mano al petto e fare un piccolo inchino mentre i suoi capelli biondi si fecero mano a mano corvini... e i suoi occhi verdi divennero neri come la pece.

-Yes, my Lord.-









ANGOLO DELLA SADICA :D

Ed eccomi con questo nuovo capitoloooo :D Vi avverto che il prossimo sarà il penultimo... :(((
Spero vi sia piaciuto :)
Al prossimo capitolo :D
~Sofy99

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Capitolo 24
*** Capitolo 24: Tutta colpa del vento ***


Capitolo 24: Tutta colpa del vento


POV ALOIS

 

Non ci potevo credere... Quindi potevamo salvarci! Avevamo una possibilità!

Claude era rimasto come paralizzato davanti a Sebastian che disse:

-Ne è passato di tempo, Faustus.-

-Tu... Dovevi essere morto...- disse Claude.

-Non posso morire prima che di non aver esaudito l'ultimo desiderio del mio padrone.- rispose Sebastian con un sorriso stampato sul volto.

-Sebastian.- lo chiamò Ciel togliendosi la benda -E' un ordine: uccidi Claude.-

-Yes, my Lord.- rispose il demone scattando verso il mio vecchio maggiordomo.

I due iniziarono a lottare e solo allora mi resi conto che la presa intorno al mio collo di Meredith, che si trovava ancora sulle mie spalle, si era fatta più debole.

-Meredith tutto ok?- chiesi preoccupato.

-S-sì...- la sentii rispondere con un fiato di voce.

La misi a terra, seduta appoggiata al muro e mi voltai a guardarla. Quasi mi prese un colpo, era bianca come un cencio e faticava a respirare; il sangue continuava a sgorgare dalle ferite, e stava causando un'emorragia...

-A-Alois davvero... S-sto bene...- sussurrò lei provando ad alzarsi.

-Sta giù!- urlai rimettendola a sedere -Tu stai male, non fare sforzi.-

-Scusate il ritardo.- disse Ciel inginocchiandosi accanto a me.

-G-grazie Ciel... H-hai salvato Alois...- disse, o meglio provò a dire Meredith.

-Niente Meredith.-

-Che devo fare Ciel?? Sta perdendo sangue!- ero nel panico più totale.

-Prima di tutto fermiamo l'emorragia.- rispose calmo il conte Phantomhive.

 

 

POV SEBASTIAN

 

E così mi ritrovavo di nuovo a combattere contro Faustus... Che schifo.

-Sei debole Michaelis.- disse quell'inutile, sporco demone tirando fuori dalla giacca dei coltelli.

-Sono sempre più forte di te, Faustus.- risposi io prendendone alcuni a mia volta dalla mia giacca.

Iniziammo a lottare. Nessuno dei due aveva la meglio, eravamo pari.

-Cosa ci fai ancora qui? Io ti avevo ucciso.- mi chiese Faustus.

-Come ti ho già detto, non posso morire prima di non aver esaudito l'ultimo desiderio del mio padrone.- ripetei -Dopotutto... Sono un diavolo di maggiordomo.-

 

 

POV CLAUDE

 

Che nervi...

-Diavolo o no ora morirai.- dissi schivando il suo colpo.

Lui cadde a terra a causa della troppa forza che aveva messo nello sferrare il colpo; con un calcio gli feci volare via i coltelli dalle mani.

-Addio, Sebastian Michaelis.- dissi alzando i coltelli.

-Sebastian!- urlò Ciel Phantomhive.

Stavo per colpire quello sciocco demone, quando centinaia di petali di rose rosse ci avvolsero, coprendoci la visuale.

“Ma che cavolo...?”

-No, no, no.- sentii dire mentre i petali diminuivano -Il mio Sebas-chan non si tocca.-

Non appena i petali caddero tutti a terra potei guardare la figura che mi era di fronte: i lunghi capelli rossi al vento, i vestiti scarlatti come il sangue, gli occhiali rossi e una motosega in mano.

Grell Sutcliffe.

-Di nuovo tu...- sussurrò Michaelis esasperato -Nemmeno il tempo ti può far capire che non mi interessi...?-

-Oh Sebas-chan!!! Ti amo anch'io!!-

-Ma togliti di mezzo!- urlai io spostandolo di peso e riprendendo la mia lotta con quel “diavolo di maggiordomo”.

 

 

POV CIEL

 

-S-sbaglio o quello è Grell...?- chiese Meredith guardando lo Shinigami.

-Meredith-chaaan!!- urlò lui correndo al suo fianco.

-Grell? E tu cosa ci fai qui?- chiesi voltandomi verso di lui.

Alois non stava ascoltando la conversazione: guardava le ferite di Meredith e le sussurrava di stare calma solo per calmare se stesso...

-Sono venuta perché, secondo la lista, oggi ci saranno un sacco di anime da raccogliere, proprio qui.- disse sbuffando -Devo fare gli straordinari e pensare che stasera avevo un appuntamento con Will...-

-Un sacco di anime?- chiese Alois voltandosi.

-Beh s...- Grell non riuscì a finire la frase.

Ci fu un tonfo.

Ci voltammo tutti di scatto: Sebastian era attaccato al muro a causa del coltelli lanciati da Claude, e si dimenava cercando di liberarsi.

-Sebas-chan!- urlò Grell correndo verso di lui seguito da me.

Quella mia mossa fu il mio primo e unico “Scacco Matto”.

 

-Sebas-chan, tutto ok??- chiedeva in continuazione Grell mentre cercava di estrarre i coltelli piantati in profondità.

Come era potuto accadere...? Claude era diventato più forte di Sebastian...?

-Non ti avvicinare!-

Le parole di Alois mi fecero tornare alla realtà.

Mi voltai verso di loro e vidi Claude che afferrando Alois lo scaraventava contro il muro di lato. Alois batte la schiena al muro e poi si accasciò al suolo, provando a rialzarsi invano.

-Alois!- urlò Meredith cercando di andare da lui.

-M-Meredith...- disse lui.

-Dove credi di andare?- disse Claude guardando Meredith.

-Fermo Claude!- urlai scattando in avanti.

Meredith gridò. Poi ci fu il silenzio.

Il suo corpo inerme cadde disteso a terra con un tonfo. I suoi occhi, proprio come quelli di Dagran, erano privi di anima.

 

 

POV ALOIS

 

No... No... No.

Non poteva essere vero...

Meredith non poteva essere...

Tutto intorno a me era sfocato e confuso.

Nella mia testa c'era solo lei. Il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi capelli. La sua voce risuonava nella mia mente, mi chiamava, rideva, mi chiedeva aiuto...

-E ora il Danna-sama-

Queste parole arrivarono alle mie orecchie dopo molto tempo che Claude le aveva pronunciate.

Era giunta anche la mia ora? Beh... Non che mi interessasse poi tanto la vita.

Dolore, dolore, dolore. Ecco di cosa era fatto.

L'unica parola che la vita conosce è dolore.

 

 

POV CIEL

 

Vidi Claude inginocchiarsi davanti ad Alois, ma stavolta reagii di scatto.

Presi la motosega di Grell e con uno scatto fulmineo la piantai nella schiena di Claude, trapassandolo parte a parte.

Lui emise un ringhio, mentre cercava di togliersi la motosega dalla schiena.

Poi cadde a terra, morto.

 

-Come ti sei permesso di prendere la mia falce senza permesso?- urlò Grell avvicinandosi.

-Dovevo aiutarlo!- gridai io.

-C-Ciel...- mi chiamò Alois.

Mi voltai verso di lui, era sconvolto. Tremava e guardava fisso davanti a sé...

-M-Meredith... N-no vero...? L-lei n-non...- sussurrò mentre le lacrime iniziarono a rigagli il viso.

-Bocchan, mi dispiace.- disse Sebastian che finalmente si era liberato da quei coltelli.

Finalmente... Ma tardi.

-La mia povera motosega... Tutta piena di sangue...- disse Grell estraendola.

Non appena estrasse la motosega una forte luce si irradiò dalla ferita di Claude.

Anime, anime e anime uscivano a fiotti dal corpo del demone e Grell andava su e giù per il vicolo facendo di tutto per risucchiarle tutte con la sua falce.

Poi un'anima più luminosa si librò a mezz'aria, abbassandosi sempre di più.

L'anima prese forma e una ragazza bionda vestita con un lungo abito bianco apparve davanti a noi.

 

 

POV ALOIS

 

-M-Meredith...- sussurrai alzandomi in piedi. Le gambe però mi cedettero e io caddi in ginocchio, di fronte a lei.

-Alois.- mi disse lei con la sua voce dolce -Sono qui per dirti addio.-

-M-Meredith... N-non voglio...- dissi mentre le lacrime uscivano ancora più velocemente.

Lei si inginocchiò davanti a me e mi sorrise, con quel suo sorriso bellissimo, quel sorriso che mi faceva scaldare il cuore, quel sorriso che mai più avrei rivisto...

-Grazie, Alois.- disse lei -Mi hai insegnato un sacco di cose... Mi mancherai.-

-M-Meredith non andartene... T-ti prego...-

Lei mi poggiò una mano sulla guancia e me l'accarezzò.

-Prima di scomparire per sempre.- continuò -Volevo dirti che io ti amo.-

-A-anch'io t-ti amo.- risposi.

Una lacrima scese sulla sua guancia e io tirai Meredith verso di me, baciandola, unendo le nostre labbra per un'ultima volta.

Una folata d'aria mi colpì alle spalle, e Meredith si disperse nel vento, per poi essere presa da Grell.

Quel vento si era portato via la mia Meredith.

Quel vento si era portato via la mia amata.

Quel vento si era portato via una parte della mia anima.









ANGOLO DELLA SADICA
........Vi giuro che questo capitolo... ha fatto piangere pure me mentre scrivevo la parte finale :'(
Il prossimo sarà l'ultimo :((
Al prossimo capitolo
~Sofy99

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Capitolo 25
*** Capitolo 25: I needed someone that comprises me ***


Capitolo 25: I needed someone that comprises me

POV ALOIS

 

Rimasi immobile a guardare fisso davanti a me. Meredith se n'era andata... Per sempre...

Mi guardai intorno: Grell soddisfatto del suo lavoro si rimetteva la sua motosega in spalla; Ciel rimaneva in silenzio, mentre le lacrime uscivano dall'occhio scoperto dalla benda; Sebastian guardava a terra.

Come potevo vivere ancora...? Come avrei mai potuto farlo...?

Io amavo Meredith. La amavo più di ogni altra cosa.

Le avevo promesso che l'avrei protetta per sempre. Che saremo stati per sempre insieme.

Per questo presi quella decisione.

Decisi che dovevo farla finita. Che dovevo andare da lei.

 

 

POV CIEL

 

-Alois... Dove vai?- domandai guardando il biondo alzarsi e incamminarsi per il vicolo.

-Da nessuna parte... Voglio solamente stare per conto mio.- rispose lui sparendo dalla mia vista.

Cosa avrei dovuto fare? Ero suo amico dopotutto... L'unico suo amico...

Dovevo corrergli dietro? Cercare di calmarlo? O lasciarlo solo...?

-Ah... Peccato che non vi siate salutati.- la voce di Grell mi fece trasalire riportandomi alla realtà.

-Salutati...?- chiesi spaesato.

-Si sai... Lui se ne sta andando.-

-Come? Fra poco torna...- dissi non capendo cosa stava dicendo quel pazzo.

Grell non rispose, ma mi guardò dritto negli occhi.

-G-Grell...?-

-Mi dispiace...- sussurrò il rosso prima di spiccare un salto e scomparire fra i tetti, nel salto fece cadere però un foglio.

-S-Sebastian... N-non è vero quello che immagino... giusto?- chiesi mentre raccoglievo il foglio da terra. Non avevo il coraggio di guardarlo...

-Bocchan...- mi disse lui -Io... Non posso mentirvi.-

Lessi quello che vi era scritto, faceva parte della “lista” degli Shinigami.

 

Nome: Alois Trancy

Età: 15 anni

(05/11/1874 - 20/02/2014)

Causa del decesso: Suicidio

 

In quel momento non so cosa mi prese, mai avevo provato una cosa simile.

Strinsi forte il foglio nella mano e partii a corsa. Io il conte Ciel Phantomhive mi stavo allontanando da Sebastian, il mio protettore, solo per salvare colui che un tempo voleva uccidermi, ma che ormai era diventato un mio amico. Il mio unico amico rimasto.

 

 

POV ALOIS

 

Ero deciso, ormai mi trovavo ad un passo da Meredith.

Mi affacciai dalla cima del palazzo. Sotto di me vedevo macchine che viaggiavano, persone che camminavano, negozi che chiudevano. Le gambe mi tremavano... Un solo passo e finalmente mi sarei ricongiunto a lei.

Per un solo attimo il terrore si impadronì del mio corpo e io feci un passo indietro, impaurito. Perché stavo esitando? Dovevo farlo, dovevo farlo e basta.

Tornai sull'orlo del precipizio quando sentii la porta del tetto aprirsi alle mie spalle.

-Alois sta fermo!- mi disse una voce familiare.

-Ciel... Ormai è tardi... Questo è quello che ho deciso.-

-Ti prego, Alois non lo fare...-

-Addio Ciel...-

Feci il fatidico passo in avanti. Una lacrima mi scese sulla guancia, mentre io cadevo nel vuoto.

Era tutto finito... Ormai ero morto.

Caddi al suolo con un tonfo. La gente lì intorno urlò e mi corse incontro.

Il tempo si fermò e io vidi Grell che avanzava verso di me.

-E così hai deciso di andartene?- chiese -Visto che mi stai simpatico... Ti chiedo quale è il tuo ultimo desiderio.-

-T-ti prego... F-fammi stare insieme a Meredith... Per sempre.- dissi sorridendo.

Lui annuì impercettibilmente. La mia vita mi passò tutta davanti ai miei occhi.

Poi tutto divenne buio. Ma io continuai a sorridere consapevole che, finalmente, potevo essere felice.

 

 

POV MEREDITH

 

Che palle.

Chi poteva immaginare che l'aldilà fosse così noioso? Non c'era niente da fare.

O meglio... di cose da fare ce ne erano eccome... ma a me non andava fare nulla.

Quando sono arrivata qui sono rimasta sorpresa del fatto che il posto fosse identico alla casa di Ciel, l'unico posto dove mi ero veramente sentita a casa... Poi ho capito che era fatto così per me.

Quel posto era fantastico. Qualsiasi cosa che desideravo appariva in meno di un secondo... Ma lui... No lui non sarebbe mai apparso.

Sentii le lacrime minacciare nuovamente di uscire e allora io uscii dalla casa, per fare una passeggiata nel bosco e distrarmi. Era tutto come ricordavo... Qualsiasi cosa mi faceva venire in mente Alois...

Camminai per non so quanto tempo, mentre i ricordi mi trapassavano il cervello...

-Alois... Non sai quanto mi manchi...- sussurrai mentre le lacrime iniziavano ad uscire.

-Anche tu mi manchi, Meredith- mi rispose una voce alle mie spalle.

Mi voltai di scatto. Alois era lì e mi sorrideva porgendomi la mano.

-A-Alois...?- chiesi.

-Si?-

-C-cosa ci fai q-qui?- sussurrai.

-Sono venuto per stare con te. E' l'unica cosa che voglio. Il resto non è importante.- mi rispose lui.

Mi buttai fra le sue braccia e lo strinsi a me. Lui... Era morto... Solo per poter stare lì con me...

-Alois...- sussurrai.

-Dimmi.-

-Ti amo.- dissi arrossendo leggermente.

-Anch'io ti amo.- rispose lui.

Poi le nostre labbra si unirono in un bacio lungo e appassionante.

Finalmente nessuno poteva separarci.

Finalmente potevamo stare per sempre insieme.

 

 

POV CIEL

 

-Tesoro...? Stai bene?- mi chiede Clove guardandomi preoccupato.

-S-sì...- rispondo voltandomi verso di lei.

Stiamo osservando il cielo notturno insieme, mano nella mano.

-Stavi pensando a loro vero?- mi chiede la castana.

Sì... Ha ragione.

Io non ero riuscito a salvarli, nessuno dei due.

-Non è colpa tua.- aggiunge poi appoggiando la testa sulla mia spalla.

-Non ho fatto in tempo...- sussurro.

-Nessuno poteva farcela.- risponde lei.

 

Sono passati due anni da quel giorno. Quando sono tornato al mio tempo, insieme a Sebastian ho trovato Clove che stava per essere bruciata al rogo per aver fatto un patto con un demone, lo stesso trattamento sarebbe spettato a me.

Avevamo salvato la castana ed eravamo scappati.

Adesso ci nascondevamo fra le montagne.

 

-Secondo te cosa staranno facendo in questo momento?- chiedo.

-Sono sicura che sono insieme, felici.- risponde lei.

-Speriamo...-

-Ne sono sicura.-

Le sorrido divertito dandole un dolce bacio sulle labbra.

-Lo penso anch'io.- dico infine abbracciandola.

“Alois, Meredith... Non vi dimenticherò mai.”

 

 

 

 

 

 

RINGRAZIAMENTI

 

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia fanfiction :*


Un ringraziamento speciale va a:

 

 

_ANNA17_

 

Grazie mille :*

Senza di te, i tuoi consigli, la tua pazienza e le tue correzioni questa storia non ci sarebbe mai stata, ti ringrazio per tutto.

 

 

MaryHoranDragneel

 

Mary, ti ringrazio per avermi aiutato ogni volta che avevo un dubbio, per aver letto tutti i miei capitoli e anche per il meraviglioso disegno che ho allegato a questo capitolo.

 

 

artemisia27

 

Grazie, grazie, grazie! Senza di te che mi chiedevi sempre dei capitoli, che mi invogliavi a scrivere, questa fanfiction non sarebbe proprio andata avanti.

 

 

Aya_Sutcliffe

 

Grazie per avermi invogliato a scrivere con le tue recensioni.

Sono felice di averti conosciuto anche se solo virtualmente.

 

 

oscuretta99

 

Grazie mille di tutto :D

Soprattutto per i due bellissimi disegni <3

 

 

Vorrei poi ringraziare tutti gli altri recensori:

 

Vanilla_

luna antica

zolupersempre

 

Grazie a tutti :D

Le vostre recensioni mi hanno resa più sicura delle mie capacità.

 

 

Ora coloro che hanno inserito la mia storia fra le seguite, le ricordate e le preferite:

 

Aidil

AngelinaDurlessMadameRed

Aya_Sutcliffe

Chibime88

Kimiko0248

Lluvia_san1877

Marty 1D

SweetBlackDream98

TheDarkWonderland

zeze3000

_Vanilla

kamikiizumo

zolupersempre

Chizuru

devil_angel_vampire

Elfosnape

Kuraki_Chan17

luna antica

QueenGiulietta

susy e francy

violet in the sky

 

Grazie a tutti :DD

 

 

E ora scusate ma devo fare un vero e proprio ringraziamento speciale:

 

Un ultimo ringraziamento speciale va ai miei vecchi carinissimi compagni di classe. Ragazzi veramente... Potete sentirvi finalmente orgogliosi di aver fatto qualcosa di buono! Mi avete ispirato per le persone di merda che c'erano in questa storia! Davvero complimenti! *applaude*

Sarei tentata di mettere qui i loro numeri di telefono, i loro contatti su ask, facebook, twitter, e-mail, indirizzo di casa ecc... Ma forse mi denuncerebbero o mi picchierebbero, quindi passo. In quanto a questa nota potete stare tranquilli miei lettori, loro non leggono le storie su EFP, anzi... Mi chiedo se sappiano anche solo leggere ^.^

 

Con questo vi saluto, alla prossima storia. Spero che questa vi sia piaciuta :*

-Sofy99




Ecco a voi i due magnifici disegni di MaryHoranDragneel e oscuretta99:

Di MaryHoranDragneel

Di oscuretta99

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