A Dark Tale

di JPav
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Nota dell'autore: nel primo capitolo volevo sperimentare un nuovo (almeno per me) stile narrativo. Non è detto che poi io lo mantenga. Spero di riuscire a postare un capitolo ogni mese ma per impegni lavorativi e considerata la mia intrattabile vena creativa non prometto nulla ad oggi.





A DARK TALE

 




Resti immobile, fissando il corpo davanti a te. Non hai il coraggio di avvicinarti, eppure non dovresti avere paura. Hai appena sconfitto la tua nemesi, o così almeno speri. 

Istintivamente appelli la sua bacchetta. Anche se non tutto fosse andato secondo i tuoi piani lui sarebbe disarmato. Un brivido ti precorre la schiena e tu ti senti improvvisamente debole, il combattimento tra te e l'Oscuro Signore è stato feroce ma lui ti ha sottovalutato. 

Ti avvicini al suo corpo con la bacchetta puntata al suo petto. Avvicinandoti guardi negli occhi di colui che ha segnato la tua esistenza. Non c'è vita nel suo sguardo. La bocca rimasta aperta in un'espressione di pura sorpresa ti lascia capire che questo non è il risultato che si aspettava.

Lanci un incantesimo diagnostico su di lui e lasci uscire un sospiro. L'uomo che ha rovinato la tua esistenza, strappandoti dagli abbracci materni, è morto definitivamente.
Esamini la Bacchetta di Sambuco presa da Voldemort e avverti una strana sensazione percorrere il tuo braccio. Senti il calore sprigionarsi dalla bacchetta e raggiungere il tuo corpo. Ti senti legato a lei come non avevi mai provato prima d'ora impugnando una bacchetta.

Il silenzio attorno a te, protetto dagli alti alberi della foresta proibita, è rotto da un urlo agghiacciante alle tue spalle. Ti volti in quella direzione e capisci che proviene dal castello. All'interno del castello nessuno sa che tu hai vinto la battaglia, loro ancora combattono.
Punti la bacchetta alla tua gola pronunciando “Sonorus Maxima” e scegli con attenzione le tue parole.
“Il Signore Oscuro è caduto! Vi porto il sua cadavere come prova. Arrendetevi adesso e avrete la possibilità di sopravvivere.”

Fai levitare il corpo senza vita di Tom Riddle e ti fai strada verso il limitare della foresta. Sbuchi vicino all'ingresso del castello e dai una prima occhiata attorno a te. Il prato è pieno di corpi, alcuni resi irriconoscibili dagli incantesimi che li hanno colpiti. Non sono molti tra quei corpi quelli che indossano una maschera, ma fermarsi ora per cercare di riconoscere qualcuno non sarebbe utile. Devi far cessare il combattimento.

Varchi il portone d'ingresso e ti dirigi verso la sala grande. Le porte sono aperte e tu entri facendo levitare ancora il corpo di Voldemort davanti a te. Gli occhi di tutti sono puntati nella tua direzione. Lasci cadere il corpo ai tuoi piedi e fissi verso il tavolo dei professori, dove i Mangiamorte stavano cercando di difendersi in gruppo.

“Gettate le vostre bacchette. Ho già ucciso il vostro padrone e nessuno di voi può sperare di vincere a questo punto.”

I Mangiamorte vacillano un secondo e poi lasciano cadere le bacchette, appellate subito da Kingsley e altri che non riconosci. Quello che segue è caos. Puro e bellissimo caos. Un urlo collettivo esplode e vedi molti di loro correre verso di te nella speranza di toccare il-bambino-che-è-sopravvissuto, il loro salvatore, colui che ha ucciso Tu-Sai-Chi. 
Sorridi ma cerchi di passare oltre, hai combattuto anche per loro ma ora vuoi la compagnia di poche persone. Dietro le ultime persone che cercano di abbracciarti e toccarti ne vedi una. I suoi capelli di solito ricci sono ormai un groviglio indistinto e la sua guancia è segnata da un taglio profondo, poi noti il suo sorriso triste e un'ondata di panico ti investe.

Lei corre verso di te e ti abbraccia con tutta la forza che ha mentre inizia a piangere sulla tua spalla. Le tue braccia sono invece rimaste attaccate al tuo corpo mentre, oltre le sue braccia, guardi i corpi di Ginny e Ron distesi sul freddo pavimento. 

Il cuore manca più di un battito, lacrime bollenti scorrono veloci tra le tue guance e stringi forte a te l'esile corpo della tua migliore amica. Non vuoi crederci. Hai sofferto, hai combattuto ed hai vinto. Le uniche cose che ti spingevano ad andare avanti nonostante tutto erano il pensiero di un futuro felice con Ginny, l' amicizia di Ron ed Hermione.

Gli occhi si asciugano e una nuova ondata di emozioni colpisce il tuo cuore. Ne pietà, ne compassione, solo rabbia e furiosa voglia di vendetta. Punti la bacchetta contro i Mangiamorte ormai disarmati, non è nemmeno uno scontro. 

Pronunci le parole “Avada Kedavra” più e più volte mentre loro cercano di sfuggirti e proteggersi.
Aveva ragione quella fottuta pazza squilibrata di Bellatrix parlando delle Maledizioni Senza Perdono. “Devi voler fare del male”. Nessuno, tra coloro che hanno combattuto al tuo fianco, fa un qualsiasi tentativo di fermarti.
Solo Hermione ti supplica di smetterla. Adesso piange più di prima e cerca di abbassare il braccio della tua bacchetta. 

Dopo un minuto scarso tutto ciò che rimane di un esercito che si era arreso è un castello di corpi senza vita.
Rimani a guardare la catasta di cadaveri per qualche secondo: sembra quasi che nella sala grande non ci sia nessun altro, poi un singhiozzo alla tua sinistra ti fa voltare.
Hermione ti sta fissando con palese spavento. “Harry... come hai potuto? Si erano arresi...”

Il suo pigolio ti infastidisce. “Avrebbero risparmiato te Hermione se ti fossi arresa? Hanno risparmiato Ron o Ginny? Nessuno di noi valeva nulla per loro... come cazzo puoi chiedermi come ho potuto?” gli urli praticamente in faccia.
Lei fa un passo indietro, guardandoti fisso negli occhi.

La McGranitt si fa avanti ”Harry... per favore abbassa la bacchetta”

Guardi il tuo braccio destro e noti che la bacchetta sta puntando verso Hermione. Non riesci a capire cosa ti stia succedendo, dovresti essere distrutto dalla perdita del tuo migliore amico e della tua ragazza ma non riesci a percepire tristezza in te, solo rabbia. E perchè non puoi abbassare la mano della bacchetta? Tutti quelli rimasti dentro questa sala hanno combattuto per te ma tu non ti senti al sicuro. Sei irrequieto ed arrabbiato, ti senti in trappola.

Dai un occhiata veloce a quelli che ti circondano, sono circa una trentina, più della metà sono studenti e non rappresenterebbero un vero pericolo. Potresti ucciderli facilmente. Una decina sono membri dell'Ordine di cui non devi preoccuparti, decisamente non i migliori con una bacchetta in mano. Ma la McGranitt e Vitious credi siano ossi duri, Kingsley è un Auror e anche un altro di loro indossa il completo da Auror. Poi c'è Hermione; abile con gli incanti ma potresti sfruttare il fattore sorpresa per abbatterla prima che abbia tempo di reagire.

“Merlino! Ma cosa sto pensando? Io non devo uccidere nessuno di loro. Sono miei amici, hanno combattuto al mio fianco. Mi hanno protetto.”
“Ne sei sicuro? Non vedi come ti guardano? Loro ti temono. Hanno visto il tuo vero potere, ciò che sei in grado di fare, e pregano di non dover combattere contro di te.” La voce dentro la tua testa ti confonde. 
Hai paura per ciò che potresti essere in grado di fare. Abbassi la bacchetta ed inizi a correre, superando gli sguardi smarriti di tutti, e ti fermi solo una volta arrivato ai cancelli di Hogwarts per riprendere fiato. Ti volti verso il castello e ti assicuri che nessuno ti abbia seguito. Non lo hanno fatto, quindi ti smaterializzi.

Ricompari davanti al numero 12 di Grimmauld Place. Velocemente varchi la porta di casa e ti dirigi in cucina. Ti abbandoni su una sedia e cerchi di metabolizzare tutto quello che è appena successo. Di nuovo una voce inizia a sussurrare nella tua testa.

"E' stato soddisfacente vero? Uccidere tutte quelle persone senza pietà! Lo meritavano, non credi?"

Ti alzi dalla sedia di fretta e cerchi di raggiungere il bagno più velocemente possibile. Appena aperta la porta rigurgiti tutto quello che avevi in corpo e ti accasci a terra, svenuto.

Riapri gli occhi e ti trovi in un posto circondato da una nebbiolina luminosa, diversa da ogni nebbia mai vista prima. Intorno a te non ci sono cose nascoste dal vapore, è più come se il vapore non avesse ancora assunto una forma definita.

Ad un tratto un rumore di passi provenienti dietro le tue spalle ti fa voltare. La nebbia copre la tua visuale ma i passi sono sempre più vicini. Cerchi la bacchetta nella tua tasca ma la senti vuota.

Una risata che speravi di non sentire più ti raggela il sangue. 

"Non è necessario ricorrere alla violenza ragazzo! Hai gia perso la tua battaglia."

Il pallido volto di Tom Riddle compare improvvisamente davanti a te, mentre il vapore che vi circonda sembra diradarsi.

"Io ti ho ucciso! Tu...tu non puoi essere ancora vivo! Ho distrutto i tuoi Horcrux, e ti ho battuto nella foresta."

"Ah... si e no sciocco ragazzo. Mi hai effettivamente battuto nella foresta, cosa che per altro non credevo possibile, ma non hai distrutto tutti i miei Horcrux a quanto pare. Credo tu ne abbia dimenticato uno in particolare, e questo segna la tua fine. Non ti sei mai chiesto come io possa leggere i tuoi pensieri senza incrociare i tuoi occhi? O come tu possa essere riuscito a leggere i miei?". 

Mentre te lo chiede non puoi fare a meno di guardare verso quegli orribili occhi rossi. "Silente me lo spiegò. Disse che la cicatrice era una sorta di connessione tra di noi, e che io potevo acedere ai tuoi pensieri quando eri arrabbiato o particolarmente in vena di uccidere."

Di nuovo ti deride. "Una connessione? Oh, se solo il vecchio stolto fosse stato sincero con te... probabilmente saresti davvero riuscito a sconfiggermi! Io e te non condividiamo solo una connessione. Credo che quando ti scagliai addosso l'anatema che uccide diciassette anni fa e quello rimbalzò su di me lasciai più del mio corpo in quella casa. Lasciai un pezzo della mia anima Harry. E quello si unì all'unica creatura vivente tra quelle mura. Se tu ti fossi lasciato uccidere nella foresta probabilmente avrei distrutto l'ultima possibilità per me stesso. Ma se ci troviamo qui Harry, è perchè la mia anima è sopravvissuta in te. E per quanto detesti ammettere che il tuo grezzo potere magico sia superiore al mio, non hai possibilità di sottrarti alla mia possessione."

"Ne sei sicuro Tom? Se ricordo bene al ministero c' ho messo meno di un minuto a liberarmi di te. E mi è bastato pensare a Sirius, cosa ti fa credere che questa volta andrà diversamente?"

Il ghigno di Voldemort ti manda i brividi. "Quando tu mi cacciasti dal tuo corpo due anni fa avevi una cosa che oggi non possiedi più. La tua anima era... come la definì Silente? Ah... si... un' anima integra ed incorrotta. Tu hai ucciso diverse persone a sangue freddo in quest' ultima battaglia. Persone che avevano deciso di arrendersi, e come disse una volta un vecchio stolto di nostra conoscenza 'uccidere lacera l' anima.' Non hai la forza necesaria per scacciarmi questa volta. Addio Harry Potter, che tu possa marcire in questo limbo mentre io riconquisto il potere attraverso il tuo corpo."

Voldemort scompare e tutto quello che ti circonda non è più vapore. Improvvisamente è come se ti fossi svegliato. Apri gli occhi e quello che vedi è il bagno della casa di Sirius. Senti il tuo corpo alzarsi e abbassare la tua testa per osservare le tue mani. Una sola cosa non va assolutamente bene: non sei tu a comandare ciò che fa. E mentre ti senti voltare verso lo specchio una cosa ti colpisce come un pugno nello stomaco: le tue iridi per un attimo si colorano di rosso prima di tornare al loro colore originale. 

E' lui ad avere il controllo ora. E se è vero ciò che ti ha detto, tu non puoi fare più nulla.

Un rumore all' ingresso spinge il tuo corpo a voltarsi verso quella direzione. 

In piedi, immobile di fronte a te c'è Kingsley che ti guarda con un' aria corrucciata. Senti le tue labbra aprirsi e mostrare un ghigno. 



 


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Note dell'autore: ringrazio chi ha commentato la storia, chi l'ha inserita nelle preferite, chi nelle seguite e chi semplicemente l'ha letta. 

 

A DARK TALE



Nell'ufficio del preside la McGranitt siede con Hermione e Doge discutendo con il ritratto del vecchio preside.

"La situazione Minerva potrebbe essere più critica di quanto possiate sospettare" dice Silente dall'alto del suo ritratto. "Non ho dubbi che Harry non avrebbe mai e poi mai potuto uccidere quelle persone a sangue freddo. Severus, sei riuscito a trasmettere ad Harry le informazioni che ti avevo dato?"

"No Albus" risponde il quadro di Piton "non ho potuto incontrare Harry di persona e non credevo che l'Oscuro Signore mi avrebbe ucciso alla Stamberga Strillante"

"Che genere di informazioni?" si inserisce la McGranitt.

"Tutti conoscete il segreto di Lord Vodemort ormai. Aveva mutilato ripetutamente la sua anima così da rendersi immortale. Quello che lui stesso non sapeva era che la notte dell'attacco a Godric's Hollow aveva perso più del suo corpo. Voldemort lasciò un pezzo della propria anima dentro Harry."

"Per quale motivo non lo ha mai detto ad Harry?" chiede Hermione.

"Mia cara, era fondamentale che Harry non ne venisse a conoscenza fino alla fine. Altrimenti come poteva trovare il coraggio di fare ciò che era necessario?"

"E cosa avrebbe dovuto fare Preside?" chiede Doge.

"Sarebbe dovuto morire" riponde il ritratto di Piton per lui "per distruggere definitivamente l'Oscuro Signore. Harry avrebbe dovuto lasciarsi uccidere da lui."

"Cosa?" Hermione sembra scandalizzata.

"Era necessario Hermione. Harry non sarebbe dovuto sopravvivere. Una volta distrutti i frammenti della sua anima e dopo che Harry si fosse lasciato uccidere Voldemort sarebbe stato di nuovo mortale."

"Ma la profezia diceva che Harry era l'unico con il potere di distruggere l'Oscuro Signore"

"Esatto Hermione" risponde il Preside "Harry era l'unico che con il proprio sacrificio avrebbe permesso di uccedere Voldemort. Con la morte di Harry la profezia si sarebbe compiuta. Dovete capire che Voldemort sarebbe potuto morire solo per mano di Harry, ma questo è valido solo fin quando Harry fosse rimasto in vita. Una volta morto lui chiunque poteva essere in grado di ucciderlo"

"Lei lo ha mandato al macello Preside!" dice Hermione con le guance ormai rosse di rabbia.

"Signorina Granger, la morte di Harry era necessaria ai fini della guerra. La morte di un ragazzo per salvarne migliaia." Sembra piccato il Preside.

"Per il Bene Superiore giusto? Se lui avesse avuto prima quest'informazione forse lo avremmo davvero battuto definitivamente" sibila Hermione, gli occhi ridotti a fessure.

Si inserisce la McGranitt "Torniamo all'argomento principale. Un frammento di anima di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato si trova ancora dentro Harry. Come possiamo estrarlo?"

"Non credo si possa fare nulla Minerva. Il corpo del ragazzo è ormai alla mercè di Voldemort. Dovrete ucciderlo"

"Oh Melino! Ho chiesto a Kingsley di cercarlo! Doge per favore avvisa il Ministero! Dì loro dove si trova il nostro vecchio Quartier Generale. Dì loro di mandare una squadra anche a Privet Drive nel caso fosse tornato lì" dice la McGranitt.

Doge si alzò e sparì dietro la statua del Gargoyle.

Hermione si rivolge al preside "Dopo tutto quello che Harry ha fatto per noi... lei lo ha tradito. Lei ha tradito la fiducia di tutti noi!"

"Mi dispiace che lei la veda in questo modo signorina Granger. Ho cercato di fare il possibile per permettere a questa guerra di finire una volta per tutte"

"No Preside! Lei non gli ha mai dato una vera chance di poter vincere. Lei lo ha trattato solo come uno strumento. Non lo ha addestrato per quello che doveva affrontare e nonostante tutto lui era riuscito a fermarlo. Se lei fosse stato onesto con lui non ci troveremmo a questo punto"

"Credo, signorina Granger, che lei stia sovrasemplificando la mie decisioni. Nessuno poteva credere davvero che un ragazzo fosse in grado di distruggere il più grande Mago Oscuro della storia contemporanea. Ho agito con le migliori intenzioni" risponde in maniera acida Silente.

"E mi dispiace dire che ha sbagliato Preside" lo interrompe la Mc Granitt "Harry ha davvero battuto in duello Voi Sapete Chi. Mi chiedo se visto che ora possiede un corpo più forte di quello che aveva prima non sarà un avversario ancora più difficile da affrontare"

"La sua potrebbe essere una considerazione valida Minerva. Voldemort potrebbe a tutti gli effetti avere a disposizione più potere magico. Questo combinato alla vasta conoscenza che egli ha nel campo della magia probabilmente ne farà un avversario terribile da affrontare"

"Non abbiamo più gli uomini per poter combattere Albus! L'Ordine è stato decimato durante l'ultima battaglia, ed è probabile che Scrimegour si rifiuti di credere che Harry sia stato posseduto. Probabilmente avrà comunque le mani legate. Se dovesse andarsene in giro dicendo che Potter ora è un Mago Oscuro la popolazione lo caccierebbe"

Silente si sistema gli occhiali a mezzaluna sul naso e si ferma un istante per riflettere "Vero, ma non dobbiamo dimenticarci che al momento anche Voldemort è senza seguaci. Lui stesso ha provveduto all'eliminazione della maggior parte di loro e senza seguaci non potrà tentare di riconquistare immediatamente il potere. Inoltre probabilmente Voldemort dovrà imparare ad abituarsi al corpo che ora comanda. Suggerirei di affrontarlo il prima possibile nella speranza che non abbia ancora la consapevolezza dei suoi poteri e che risulti quindi un poco più vulnerabile"

La Mc Granitt sospira rivolta ad Hermione "Signorina Granger, la prego di scendere nella Sala Grande e di chiamare tutti i sopravvissuti dell'Ordine della Fenice. Dì loro che avremo tempo per piangere i nostri cari ma al momento è necessario che ci incontriamo. Dobbiamo spiegare loro la situazione e decidere come comportarci. Tra un'ora vorrei che tutti fossero qui presenti"

Hermione si volta senza una parola ed esce dalla stanza.



 
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Osservi l'Auror sullo stipite della porta. Sembra confuso dalle tue azioni di poco fa e spossato dalla battaglia. Cosa ancora migliore: le sue mani penzolano lungo i fianchi lontane dalla bacchetta!

"Harry, che cosa è accaduto in Sala Grande?" chiede l' Auror con voce profonda.

Ti prendi il tuo tempo prima di rispondere. Sei fortemente tentato di ucciderlo seduta stante ma ci sono alcune informazioni che ti necessitano. E chi meglio di un Auror può risponderti?

"Kingsley! Non so di preciso che cosa sia successo in Sala Grande. Io... quando ho visto i corpi di Ron e Ginny a terra... credo di non averci visto più. Non sono riuscito a controllarmi. Mi dispiace."

Se non avessi appena rigurgitato tutto in bagno probabilmente daresti ora di stomaco sentendo la tua voce suonare così compassionevole e carica di emozioni. 

"Avete avuto modo di catturare i restanti Mangiamorte?"

Lui sospira "Non sono molti quelli che sono riusciti a fuggire. Quasi tutto il suo circolo ristretto si trovava in Sala Grande quando tu... bhè, in ogni caso abbiamo il sospetto che molti dei suoi membri più giovani e meno vicini a lui siano da qualche parte poco fuori Hogwarts ancora inconsapevoli dell'esito della battaglia. Credo servissero come possibile rinforzo. Ho già dato l'allarme al Ministero in modo che vengano catturati prima che possano fuggire. Se li prendiamo in tempo verrano portati probabilmente ad Azkaban in attesa di processo"

"Capisco" mormori "e ti ringrazio delle tue preziose informazioni. Ora se vuoi scusarmi... Lacero Magnus" 

Kingsley non fà in tempo a spostarsi. Il movimento di estrazione della tua bacchetta è stato troppo rapido. L'incantesimo lacerante lo colpisce in pieno petto inzuppando la tunica del mago di un rosso vivo. Dopo pochi rantoli nei quali sputa sangue smette di muoversi.

Osservando il corpo senza vita dell'Auror, sorridi istintivamente.

"E adesso andiamo a riformare il mio esercito"



 
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Molly ed Arhur Weasley sono chini sul pavimento. Dietro di loro Bill, Charly e Percy singhiozzano in silenzio davanti a quell'orrore. I corpi di Fred, George, Ron e Ginny sono immobili davanti a loro con gli occhi chiusi ed il colorito leggermente pallido. 

"I miei bambini... i miei bambini!" piange la signora Weasley nel suo fazzoletto. Arthur invece non riesce nemmeno a piangere. Il suo dolore trascende le lacrime. 

Con un gesto lento della mano sfiora il viso di sua figlia e le scosta una ciocca di capelli rossi dal viso. Le si avvicina piano e le dà un bacio delicato sulla guancia. Poi iniziano a scendere le lacrime, silenziose e veloci sulle guancie. 

Nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai propri figli. 

Alzando lo sguardo, Molly vede Hermione chinarsi sul corpo di suo figlio Ron e piangere. Stringe il cuore rendersi conto che non sono i soli a piangere la scoparsa dei propri figli. Con uno sforzo che le costa tutta la sua determinazione si alza e va ad abbracciare la ragazza di suo figlio. 

Dopo pochi minuti Hermione si scosta e fissa i restanti membri della famiglia Weasley.

"La Mc Granitt ci ha chiesto di andare nel suo ufficio. Sono successe molte cose di cui dobbiamo parlare"

"Io non lascierò i corpi dei miei fratelli e di mia sorella qui da soli!" attacca subito Bill.

"Bill" implora Hermione "ti prego! La situazione è grave e lei ha un urgente bisogno di noi tutti."

"Hermione, dacci solo un altro pò di tempo. Fra poco ti raggiungeremo nell'ufficio della Preside" dice con voce incolore Arthur.

Hermione annuisce e li lascia soli. Come si può chiedere a persone che avevano già perso così tanto di rialzarsi di nuovo per combattere? 

Lentamente cerca gli ultimi membri dell'Ordine per cominciare l'imminente riunione.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Note dell'Autore: ringrazio come sempre tutti quelli che hanno commentato la storia, così come chi l'ha inserita nelle "preferite" o "ricordate". Estendo i ringraziamenti anche a coloro che silenziosamente hanno letto questi capitoli. Voi tutti siete l'unica ragione per la quale continuo a scrivere. Ma ora basta perdere tempo! C'è un capitolo che ci attende...

 


A DARK TALE




La prigione di Azkaban si erge su un isolotto ad un paio di miglia dalla terraferma. La sua struttura imponente si eleva dalle coste frastagliate dell'isola mentre le onde dell'oceano si infrangono continuamente sulle rocce a picco sul mare, cosicchè gli unici rumori percepibili dall'interno suggeriscano una tempesta in arrivo. Il clima attorno alla zona è incantato per non permettere mai al Sole di lambire le pareti grigie e spoglie. 

Sei anni. La durata media della vita di un prigioniero all'interno della prigione è di sei anni. I Dissennatori sono solo il dessert. Anche senza il loro aiuto il prigioniero perderebbe in breve tempo la voglia di sopravvivere. Non si tratta di un "Istituto di Correzione". Qui non vengono imprigionati ladruncoli da quattro soldi.  Costriuta per contenere la feccia della società ed avvolta da un'aura oscura di impenetrabilità.

Cazzate!

Hai già violato la "Fortezza" in passato, e per ben due volte. La prima volta che hai assediato la prigione fu due anni e mezzo fa. Allora fu necessario per liberare alcuni fra i tuoi più fedeli Mangiamorte, ma probabilmente prima o poi lo avresti fatto comunque per il gusto della sfida. La seconda volta fu ancora per liberare alcuni dei tuoi dopo che quel coglione di Malfoy si fece catturare, insieme a molti altri, al Ministero. 

Due volte sei penetrato ad Azkaban, poi hai violato le difese di Nurmengard ed infine quelle di Hogwarts. Ti chiedi se potrà mai più rappresentare una vera sfida abbattere le barriere di qualche luogo magico. 

Dicono che Shang-Ho, la prigione per detenuti politici vicino ad Hanoi, sia il posto più magicamente protetto e sorvegliato del pianeta. Chissà, magari un giorno fingerai di avere un motivo valido per assediare quel posto.

Ma al momento sei concentrato. Quello che devi fare: spezzare ancora una volta le barriere di Azkaban.

Dai una prima occhiata al cielo sopra la prigione e non vedi le solite figure fluttuanti. A quanto pare non si sono più fidati dei Dissennatori. Sei colpito in qualche modo dalla cosa ma non ne sei dispiaciuto. Al momento non sei proprio pieno di ricordi felici ed il fatto che tu condivida il corpo del "Prescielto" gioca in tuo sfavore. Hai accesso alle sue memorie e non puoi fare a meno di imbatterti in tutte quelle dove lo stolto manifestava amore verso amici o ragazze.

Ora che ci pensi è più o meno come vivere dentro un Dissennatore. Lui non fa altro che proiettarti mentalmente i ricordi più belli della sua misera esistenza nel tentativo di scacciarti. Continua pure idiota.

Un piccolo esercizio di Occlumanzia poco dopo e puoi smettere di preoccuparti del ragazzo. 

Le prime linee di difesa non sono altro che barriere contro la Materializzazione, le Passaporte ed il volo. Puoi fare a meno di materializzarti o passaportarti ma non puoi raggiungere la prigione senza volare.

Inizi a mormorare parole in una lingua sconosciuta mentre i movimenti della tua bacchetta diventano ripetitivi. Poco dopo almeno la barriera anti-volo è stata disattivata.

E' questo ciò che è richiesto per abbattere le barriere ed assediare un posto: la conoscienza.

Solo un mago che possiede una conoscenza eccelsa nel campo delle barriere e della Magia Oscura può permettersi di attaccare in solitaria un posto del genere.

Avvicinandoti fluttuando all'isola senti una forza invisibile fermarti. Non c'è un ostacolo sulla strada, è più come se l'aria si fosse solidificata attorno al tuo corpo intrappolandoti. Ancora un volta inizi a mormorare una cantilena e dopo pochi secondi la barriera che ti circonda è respinta di quache decina di centimetri. Ora puoi usare la bacchetta per aggiungere il suo potere a quello delle parole. 

L'aria intorno a te inizia a pulsare. Le barriere stanno cecando di sopraffare la tua magia ed intrappolarti. Ma non possono resistere a lungo. Più potenza mettono per catturarti tanto più velocemente si scaricano. E tu hai potere da vendere.

Cinque minuti dopo l'aria attorno a te sembra rilassarsi e la sensazione di costrizione scompare. Alla fine una barriera è potente tanto quanto il mago che l'ha creata. Nessun dubbio che fosse più debole di te.

La conoscenza non è tutto. Deve essere combinata ad un grande potere magico.

Avanzi verso la costruzione, ormai mancano poche centinaia di metri, quando superi un velo invisibile. Una strana sensazione ti pervade. Rabbrividisci e per la prima volta in vita tua senti il terrore scorrere nelle tue vene. Cerchi di razionalizzare cosa stia accadendo ma è difficile. Ti guardi intorno convinto di aver sbagliato a credere che non ci fossero i Dissennatori ma non vedi nulla. Quindi hai attivato un altra barriera?

Con un intricato movimento della bacchetta crei una cupola attorno a te. Non è efficace per schermarsi dalle malidizioni ma permette di limitare gli effetti degli incantesimi che permeano l'aria.

A quanto pare si trattava di una barriera del terrore. Tutti quelli che si trovano all'interno del suo campo d'azione sperimentano questo tipo di sensazione. Non sono efficaci come un Dissennatore a breve distanza e di certo non possono succhiarti via l'anima ma fanno comunque una certa impressione.

Sembra che il Ministero possa fare a meno dei Dissennatori, ma non del loro effetto sui prigionieri. Alla fine si può più o meno creare l'effetto artificiosamente. Un detenuto terrorizzato è schiavo delle sue paure e dei suoi incubi. Magia Oscura a difesa di una Prigione Oscura. Non credi che sia di pubblico dominio ma anche se lo fosse probabilmente la gente direbbe che chi si trova là dentro merita di essere trattato così.

Finalmente appoggi i piedi su una superficie. Adesso ti trovi davanti alla pesante porta di ferro arrugginito che consente l'accesso alla struttura. Il ricordo della tua prima incursione ti suggerisce di non provare a buttarla giù. Quella volta la pesante maledizione esplosiva con cui hai cercato di abbatterla ti è rimbalzata addosso e solo per poco sei riuscito ad evitarla.

Meglio non correre rischi inutili questa volta.

Costeggi la struttura identificando i vari incanti sulle mura. Incanti imperturbanti per non far sentire i rumori interni, incanti scudo per rimbalzare le varie maledizioni e incanti di allarme. Questi ultimi devono servire ad avvisare il Ministero di una tentata incursione oppure avvisare l'eventuale guarnigione interna a protezione delle celle.

Dopo un'attenta analisi ad una porzione delle pareti ne deduci che in quello spazio di mura non sono presenrti almeno gli incantesimi scudo. Oh, bhe, difficilmente troverai un porzione di muro migliore per entrare, quindi "Bombarda Maxima".

L'intera fortezza viene scossa dal tuo incanto esplosivo. Dubiti che un qualsiasi corpo di guardia abbia davvero bisogno di sentire un allarme intruso a questo punto. 

Davanti a te al momento c'è un buco abbastanza grande da lasciar passare comodamente un Troll di montagna attraverso. Ma non sei qui per ammirare le tue straordinarie doti magiche, quindi lo varchi e cerchi di orientarti attraverso i tuoi ricordi delle volte passate. 

Sei dentro una specie di ripostiglio. No, ora che la polvere si sta abbassando sembra che sia lo spogliatoio accanto alle doccie. Apri la porta che ti conduce in mezzo ad un lungo corridoio. Fai mente locale e ti dirigi verso destra, ossia dove si trovano le scale per andare ai livelli superiori. Il corpo di guardia principale si trova al secondo livello, da lì si può accedere ai livelli successivi. In totale ce ne sono quattordici. In ognuno dei successivi al secondo c'erano in passato tre o quattro Auror di pattuglia e sei piuttosto sicuro che ciò che rimane della tua armata si trovi all'ultimo. 

Mentre ti avvicini alle scale senti dei passi affrettati e subito dopo vedi sei Auror finire di scenderle e guardarti sbalorditi. Loro vedono Harry Potter, non il Signore Oscuro. Un rapido trio di maledizioni laceranti, perforanti e d'urto si abbatte su di loro. Solo uno di loro riesce a schermarsi in tempo ed il suo incantesimo scudo non è comunque abbastanza potente. Con un urlo di dolore fissa il moncherino che poco fa ospitava il suo avambraccio sinistro. 

Si volta e fa apparire due catene che manda nella tua direzione con l'ovvia intenzione di catturarti. Un pigro colpo di bacchetta le esilia al mittente moltiplicandole per due e dotandole di borchie appuntite. L'uomo tenta di disincantarle ma in breve tempo e fra urla di dolore viene avvolto da esse. La sua bacchetta viene spezzata dalle catene.

Il tuo lato pratico ti suggerisce di ucciderlo ma il tuo lato sadico ti convince a lasciarlo lì, tra le urla di agonia, a morire dissanguato. 

Finisci di salire le scale e percorri di nuovo il lungo corridoio nel senso opposto fino a che un raggio violaceo vola sopra la tua testa costringendoti ad abbassarti. Ti volti e vedi che la maledizione ha fatto saltare in aria le scale chiudendoti la possibilità di ritirata. 

Cinque persone escono fuori dai loro incantesimi di disillusione ed uno abbaia agli altri "Kent! Lo voglio vivo. Erik, vai tu e McMillan."

I due pagliacci si fanno vicini. Tu lasci scivolare sul tuo volto un ghigno soddisfatto. Evochi un serpente. Non avevi intenzione di fare nulla di troppo complicato; l'idea era evocare un boa di circa quattro o cinque metri per creare una distrazione mentre con un fine lavoro di maledizioni li avresti massacrati. Tuttavia ciò che esce dalla tua bacchetta di crine di coda di Thestral è qualcosa di più assomigliante ad un'anaconda. 

Il mostro di dodici metri afferra il primo dei due che a quanto pare era rimasto pietrificato dall'apparizione mentre il secondo cerca di uccidere il serpente per aiutarlo. Così abbassa la sua guardia permettendoti senza difficoltà alcuna di colpirlo con il tuo Avada Kedavra.

Lo sguardo impaurito dei tre rimanenti non ha prezzo. Un incanto lacerante stacca la testa del primo di loro mentre quello che sembrava dare ordini fa partire un brutto getto verde nella tua direzione. 

Ma come? Non aveva appena detto che ti voleva vivo? Se vuole giocare con la Magia Oscura potresti insegnargli un paio di trucchetti. Il tuo articolato lavoro di bacchetta ti scherma dalle seguenti maledizioni mentre colpisci con un lampo di trasfigurazione il cadavere senza testa accanto al loro capo. Esso si anima e va a strangolare l'idiota mentre il tuo serpente finisce l'ultimo rimasto.

Nel complesso la battaglia infuria da poco più di dieci minuti e tu hai già ucciso undici persone. Ti senti improvvisamente euforico e consideri la possibilità di sperimentare prima o poi un Patronus con questo bel ricordo. 

Varchi la zona del corpo di guardia e raggiungi le scale per il terzo livello quando senti un allarme scattare per la prigione. Qualche stronzo deve aver attivato un allarme manuale. Se prima potevi sperare che il Ministero non fosse a conoscenza della tua scorribanda ora sei piuttosto sicuro della cosa.

Bene, basta giochi e divertimento. Sei qui per ricostruire il tuo esercito e non hai nè voglia nè tempo di giocare con i rinforzi.

Velocemente percorri il resto del corridoio per raggiungere il prossimi piani. 

Raggiungi il quinto livello senza incontrare nessuno ma adesso il coridioio è pieno di detriti dietro i quali il resto della guarnigione ha pensato bene di trincerarsi. Voci concitate che urlano "Eccolo!" e poi una pioggia di maledizioni si dirigono verso di te.

Evochi uno spesso muro davanti a te per bloccarle. Esso si piega e poi rompe sotto la forza degli incanti mentre tu sfrutti la momentanea perdita di visuale degli Auror per renderti invisibile. 

Quando la polvere si abbassa senti uno di loro gridare "Dove cazzo è finito?"

Puntando la bacchetta verso di loro pronunci "Ardemonium" e ti godi ciò che sta per succedere. Un turbine di fiamme esplode dalla tua bacchetta dirigendosi rapidamente verso il gruppo che cerca prima di disincantarlo e poi di fuggire.

Illusi!

Forse qualcuno dovrebbe ricordare loro chi stanno cercando di fermare. Ripensandoci però non hai più quell'aspetto agghiacciante che possedevi in passato. Già, dovresti proprio trasfigurare il tuo corpo da diciassettenne scolaretto e dargli la forma e imponenza del tuo. 

Mentre ti concedi questa pausa riflessiva il Fuoco Maledetto divora ed elimina l'ultima sacca di resistenza, alimentandosi con i loro corpi e con i detriti in terra. Quando le ultime grida di dolore smettono di essere percepite dai tuoi sensi lo disincanti.

L'odore di morte assale le tue narici e la tua vista gode nel vedere una serie di carcasse fumanti a poca distanza l'una dall'altra.  

Potresti passare ore ad ammirare lo spettacolo davanti ai tuoi occhi, a ricordare le loro grida di dolore ed i loro futili tentativi di fuga quando hanno finalmente realizzato che ogni loro sforzo era inutile.

La cruda verità è che uccidere una persona ti dà diritto di considerarti un Dio. Il terrore che leggi nel volto di chi incrocia la tua strada, poco prima di essere brutalmente massacrato, ti dà diritto di essere il suo Padrone. Questo lo hai sempre percepito. Sei venuto al mondo con questo compito. Portare "Ordine" nel mondo magico elevandoti al ruolo di Comandante. Se il Fato avesse avuto altri progetti per te non ti avrebbe dotato di un così enorme potere. 

Oh, ma ora dovresti proprio smetterla di perderti nei tuoi pensieri felici. Dopotutto, c'è ancora un allarme che suona da qualche parte...




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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Nota dell'Autore: detesto i capitoli di transizione. Non succede mai nulla e non mi diverto a scriverli. Tuttavia a volte sono necessari per il proseguo della trama. Ringrazio di nuovo chi mi segue e spero potrà perdonare questo capitolo che manca di azione. Ma visto che vi ho già spoilerato che sarà un capitolo spoglio, magari non lo leggerete e aspetterete direttamente il prossimo... nah dai... leggete anche questo!

 


A DARK TALE




"... e questa è la situazione al momento" termina la McGranitt.

Attorno a lei le persone disposte nel lungo tavolo non fanno poi molto per cancellare dai loro volti le espressioni di puro shock. Due interi ed oppressivi minuti di silenzio seguono il suo racconto.

"Non esiste metodo per scacciarlo dal suo corpo?" tenta Arabella Figg "Insomma, se riuscissimo a catturarlo..."

"Non credo. Non si tratta di un tipo di controllo mentale come nella tradizionale possessione. Il corpo di Potter ora funziona come un guscio protettivo per l'anima di quel mostro. Sta alla forza del ragazzo ormai, ma se non è riuscito a scacciarlo fino ad adesso... insomma... ha anche ucciso Kingsley..." la McGranitt non ce la fa a continuare e con la scusa di soffiarsi il naso si asciuga gli occhi pieni di lacrime.

"Non finirà mai... vero? Abbiamo perso tutto, ma credevamo che la guerra fosse finita. Adesso invece ci stai dicendo che dobbiamo combattere di nuovo. Io... io non credo di avere più la forza necessaria Minerva" la voce di Molly giunge più come un sospiro.

Arthur prende la mano della moglie tra le sue e con voce leggermente più sicura tenta di tirarla su "Tesoro, non possiamo abbandonare tutto adesso! I nostri ragazzi hanno combattuto perchè credevano in questa... lo facevano per un futuro migliore"

"Lo so, ma io non credo riuscirò ad alzare la bacchetta contro Harry... so che adesso non è più lui, ma io non riesco a vedere altro che quel povero ragazzo che abbiamo incontrato alla stazione di King's Cross sette anni fa. Ha salvato mia figlia dalle mani di Voi-Sapete-Chi giù alla Camera dei Segreti e ha cercato in tutti i modi di proteggerci durante la guerra. Mi dispiace, ma io non me la sento di continuare. Sarebbe come cercare di uccidere un figlio per me"

Fleur prende la parola "Io combatterò! Conosco Harry abbastanza da sapere che non vorrebbe mai che noi ci arrendessimo nè che il suo corpo possa essere usato come strumento di quel pazzo"

"Voi altri? Combatterete o resterete fuori?" chiede la McGranitt.

Hagrid sospira "Io sì! Lo farò. Per Silente ed anche per Harry"

Gli altri si limitano ad annuire in direzione della preside. 

"Bene. Molly, nessuno ti sta giudicando. Se non te la senti di combattere è comprensibile" dice la McGranitt.

Poi continua "Se nessuno ha altro da aggiungere direi che la riunione termina qui. Vi chiedo di stare attenti. Se Voi-Sapete-Chi è stato in grado di accedere a Grimmauld Place vuol dire che ha accesso alle memorie di Harry. Per questo motivo sarà a conoscenza dell'identità di ognuno di noi ed in qualche caso del nostro domicilio. Fate il possibile per proteggervi"



 
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Osservi le figure incappucciate attraverso la luce fioca delle candele. Un tempo avevi grandi numeri dalla tua parte, oggi non è più così. Dell'Oscura Armata temuta da tutti oggi sono rimasti a malapena una ventina di Mangiamorte. Nessuno di loro faceva parte del tuo "Circolo Ristretto". Sono perlopiù ragazzini con poca preparazione al combattimento, tuttavia dovrai tirare fuori il meglio dal peggio e farteli bastare, almeno per il momento.

Passerà del tempo prima che tu riesca a trovare servitori fedeli e preparati del calibro di Bellatrix o Piton. Quanto tempo, bhè stai lavorando per fare si che sia il minore possibile. 

Hai spiegato loro di possedere il corpo di Potter ma hai glissato su come tu possa essere vivo nonostante un cadavere dalle tue sembianze sia stato trascinato in Sala Grande. In ogni caso nessuno di loro sembra abbastanza audace da porre la domanda e se qualcuno dovesse farla l'unica risposta che otterrà sarà Crucio. L'unica cosa che hanno davvero bisogno di sapere sono le loro prossime istruzioni ed a questo hai appena provveduto.

"Adesso lasciate la stanza. Tu no Draco, fermati ancora un momento"

Gli altri scivolano silenziosamente fuori mentre il ragazzino rimane al proprio posto tremando.

"Suppongo che tu voglia sapere cosa ne sia stato dei tuoi genitori, Draco"

Il ragazzo si limita ad annuire rivolto al pavimento, troppo spaventato persino per guardarti.

"Sono stati uccisi durante il combattimento. Si erano arresi ma uno tra di loro ha deciso che dovevano comunque morire. Li ha uccisi entrambi senza pietà. Ho pensato volessi saperlo"

Gli occhi del ragazzo si fanno umidi mentre con voce soffocata si rivolge a te "Posso sapere chi è stato mio Signore?"

Ghigni mentalmente prima di rispondere "La Sanguesporco Granger. Non temere Draco, il tuo Signore ti darà la possibilità di vendicarti. Quello che mi chiedo è se questa volta avrai la forza necessaria per uccidere. Vendicherai la tua famiglia Draco? O anche questa volta abbasserai la bacchetta?"

Deglutisce amaramente prima di rispondere "Ucciderò quella sporca cagna mio Signore"

"Bene. Tra le altre cose in Australia si trovano due persone che potrebbero essere di tuo interesse. Si chiamano Wendell e Monica Wilkins, ed altri non sono che i reali genitori della Sanguesporco. Fai in modo che soffrano prima di morire!"

"Si, mio Signore"

"Bene Draco. Dimostra di essermi fedele e sarai ricompensato. Tradisci ancora una volta la mia fiducia e non ci sarà più una dinastia Malfoy nel modo magico"

"Non temete mio Signore. Non vi deluderò"

"Ora vai! E ricorda Draco, non concederò una terza possibilità"

Lui si limita ad annuire e lascia velocemente la stanza. Non è un assassino e tu lo sai. Ma il rancore e la vendetta possono dargli la giusta spinta nella giusta direzione. Dopotutto la Granger, oltre ad essere una Nata Babbana, ha anche aiutato lo sciocco ragazzo a distruggere i tuoi preziosi frammenti d'anima. Nessuno più di lei merita la morte.


 
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L'uomo dietro la scrivania sta leggendo un rapporto appena consegnato. Ad ogni riga i suoi occhi si splancano sempre di più mentre il viso assume un colorito rossastro. Terminata la lettura non sembra capace di contenersi.

"Maledizione Jacob! Dovremmo essere qui a festeggiare la caduta del Signore Oscuro ubriacandoci con del Ogden Stravecchio, non leggere rapporti di una nuova evasione del cazzo" dice sputacchiando.

"Vero Signore, ma temo che le brutte notizie non finiscano qui. All'assalto alla prigione dobbiamo aggiungere la sparizione di Harry Potter" dice cautamente Jacob Delay, assistente del Ministro della Magia.

"Cosa diremo al Profeta? La gente aveva appena iniziato a sentirsi di nuovo al sicuro. Oltretutto chi cazzo ha fatto evadere quei maledetti Mangiamorte se mi avevate assicurato di averli catturati tutti, eh?"

"Ministro, non abbiamo mai dichiarato al Profeta di aveli catturati tutti. La nostra prudenza nelle scorse dichiarazioni va ora a nostro vantaggio. Suggerirei di mantenere vaghi i dettagli anche per le prossime. L'ufficio Auror sostiene che l'attacco ad Azkaban è stato massiccio, dato il livello di distruzione, tuttavia sembra essere stato condotto da un solo mago. O almeno non sono riusciti ad identificare più di una traccia magica"

"A chi appartiene questa traccia?"

"La bacchetta non è registrata a nessuno che è stato condannato in passato. Non ne abbiamo idea..."

"Mi stai seriamente dicendo che un solo mago è in grado di uccidere diciassette Auror? Dubito che persino il mostro che se ne è appena andato ne fosse capace..."

"No Signore. Sto solo dicendo che le le indagini fino a questo momento puntano verso questa direzione. Meglio comunque lasciar perdere quest'informazione" termina Jacob.

"E per quanto riguarda Potter? Cosa vuol dire che è scomparso?" chiede Scrimgeour

"Non è tornato ad Hogwarts dopo la battaglia. Gli uomini che hanno ispezionato Privet Drive hanno detto che non sembra essere passato di lì e per quanto riguarda la casa del suo vecchio padrino... bhè... meglio non dire che potrebbe esserci passato perchè significherebbe collegarlo all'assassinio di Shacklebolt"

"Non ci sono prove che sia stato lui. Non possiamo permetterci di associare la morte di Shacklebolt a Potter. Non senza una prova schiacciante. La gente lo adora. Se provassimo a fare una mossa del genere ci butterebbero fuori dall'Inghilterra a calci nelle palle"

"Sono d'accordo con lei. Tuttavia trovarlo è una priorità. Stanno arrivando inviati da tutto il mondo per poterlo intervistare. Potremmo dire semplicemente la verità. La scomparsa dell'eroe potrebbe fare in modo che la notizia dell'evasione scivoli via meglio"

"D'accordo Jacob. Voglio che qualcuno lo vada a cercare. Non mi interessa se si trova ad Aspen a godersi una bella sciata o se si è suicidato in un attimo di smarrimento. Voglio sapere come come diavolo ha fatto ad uccidere Tu-Sai-Chi, volgio sodomizzare il suo cranio e fargli fare un'indigestione da Veritaserum finchè non sarò sicuro che non ha commesso l'omicidio di Shacklebolt. Se non è candido come la barba di Merlino avrò la mia occasione di farlo rinchiudere nel buco più profondo che possiamo trovare. Ma soprattutto voglio che la gente sappia che stiamo facendo il possibile e l'impossibile per trovarlo. Se così non fosse perderemmo consenso. Convoca una conferenza stampa per domani mattina" dice Scrimgeour.

 Poi con un gesto della mano congeda il proprio asistente.




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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Nota dell'Autore: grazie ancora a tutti voi!



 
A DARK TALE




La signora Wilkins osserva il tramonto attraverso la finestra del soggiorno. Aspettando che il marito ritorni dall'ufficio, ripensa alla decisione presa assieme a lui poco più di un anno prima.

Troppe giornate piovose, troppo grigio nelle città. E poi c'era quella strana sensazione. No, non era solo una sensazione, era più come una percezione di qualcosa che non andava bene. Come se qualcosa di invisibile ed oscuro tramasse nell'ombra, ma senza farsi mai vedere.

Ne aveva parlato con suo marito; anche lui era convinto che qualcosa di strano stesse succedendo. Così avevano colto l'occasione e si erano trasferiti. D'altronde l'Australia aveva sempre attirato i due coniugi, con il suo contrasto di grattacieli immersi nel verde, civiltà e brullo deserto rosso. 

Avevano scelto Perth come città in cui stabilirsi. Non si poteva chiedere di più ad una città. Offriva grandi possibilità di lavoro, cottage nella periferia a prezzi contenuti e soprattutto non avrebbero rinunciato al contatto con il mare. 

Eppure, nonostante non si fosse mai pentita della scelta fatta, c'era ancora qualcosa che non andava. Come se in Inghilterra avesse lasciato qualcosa di importante per la propria famiglia. Avvertiva questo vuoto dentro lo stomaco ogni volta che guardava le foto di loro due. 

Un rumore di porta aperta la fa sussultare.

"Wendell sei tu? Non ti ho visto arrivare con la macchina" dice rivolta al corridoio.

Nessuna risposta. Così ripete "Wendell?"

Un rumore di passi lenti e strascicati proviene dal corridoio verso la sua direzione. Poco dopo, un uomo nascosto da una maschera e con un lungo abito nero fa il suo ingresso nel soggiorno. E' spaventata adesso, solo i ladri portano le maschere. Bhe, non solo loro, ma un SuperEroe non può essere di certo.

"Chi è lei? Mio marito sta arrivando adesso. Esca subito di qui o chiamo la polizia!" esclama urlando.

Ma l'uomo non si muove. Si limita ad osservare con una smorfia di disgusto la padrona di casa. Poi mormora "Lo spero davvero Babbana"




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Fleur sta leggendo il Profeta mentre sorseggia il thè seduta al tavolo del bar. Bill invece resta seduto davanti a lei in attesa che il cameriere gli porti la birra che ha ordinato.

"Qualche nuova notizia?" attacca Bill.

"No cher, dicono che Harry Potter è scomparso. Il titolo occupa tutta la Prima Pagina, assieme alle notizie di feste che stanno scoppiando in tutto il paese dopo la caduta di Tu-Sai-Chi" poi voltando pagina aggiunge "Vache méchant! C'è stata una nuova evasione da Azkaban! Bill..."

Ma il resto della frase si perde quando Bill prende Fleur per la spalla e la schiaccia contro il tavolo mentre un lampo viola passa sopra di lei e colpisce la cassiera facendola urlare di dolore. 

Lui ha già estratto la bacchetta e lanciato uno Stupeficium verso una delle tre figure nere che sono entrate dalla porta. Poi rovescia il tavolo di lato e trascina Fleur dietro di esso.

"Vieni fuori Weasley! Non abbiamo tempo di giocare a nascondino. Nott fai il giro e prendili di lato" abbaia uno dei due rimasti.

"Fleur smaterializzati e avvisa l'Ordine" mormora Bill in un sussurro.

"Col cazzo che ti lascio solo!" risponde Fleur.

Poi con un rapido movimento lei si alza dal tavolo ed inizia a scagliare incatesimi contro Nott. Bill ringhia di frustrazione ed inizia a combattere contro l'altro.

Dopo un rapido scambio di fatture tra i due sente la sua compagna urlare a squarciagola.

Poi la voce di Nott "Urla troia! Non sarà il solo modo in cui ti farò urlare, stanne certa"

Reagisce d'istinto. Manda un incantesimo d'urto potenziato al suo avversario che non riesce a schivarlo. Viene sollevato da terra e va a sbattere contro una vetrata distruggendola e cade nel marciapiede sulla strada.

Bill si volta verso Nott che sembra aver smesso di torturare Fleur. Adesso l'attenzione del Mangiamorte è tutta per Bill. Fleur è a terra con gli occhi chiusi ma Bill può vedere il suo petto alzarsi ed abbassarsi, anche se lentamente.

"La tua donna starà meglio con me Weasley. Appena ti avrò finito, ci divertiremo"

"Figlio di puttana!" urla. La sua voce sembra più un ruggito. Deve essere il risultato di tutta la disperazione e rabbia che prova al momento. L'altro inizia a lanciare una pioggia di maledizioni che Bill non riconosce. Nessun dubbio che sia tutto Oscuro come l'Inferno appena lascia la punta della sua bacchetta.

Bill si scherma come può con la magia ma una maledizione tagliente si fa strada attraverso lo scudo e apre uno squarcio sulla sua coscia. 

Crollando in ginocchio per via della gamba che non riesce più a sostenere il suo peso, Bill evita un Avada Kedavra che passa di poco sopra la sua testa. Viene investito dal brivido di energia mortifera che la maledizione porta con se. 

Alza lo sguardo verso il Mangiamorte che sta sorridendo. Cinque o sei metri li separano. 

"Patetico Weasley. Pensavo che gli SpezzaIncantesimi se la sapessero cavare nel combattimento"

Il sangue che scorre via dal suo corpo attraverso la ferita gli fa perdere punti in lucidità. Eppure non può arrendersi, non ora che Fleur è indifesa a terra. Il ricordo delle parole che Nott ha pronunciato poco prima lo trafiggono come coltelli: 'appena ti avrò finito ci, divertiremo'. 

Cazzo no! Non esiste che lui possa lasciarla nelle mani di quel fottuto mostro. Con tutta la determinazione che riesce a raccogliere, alza la bacchetta contro Nott e pronuncia l'incantesimo che non credeva avrebbe mai usato in tutta la sua vita.

"Avada Kedavra stronzo!"

L'ultima parte non era necessaria affinchè l'incanto funzionasse, è vero, ma un pò di rabbia extra quando si gioca con una "Senza Perdono" non fà mai male.

Il Mangiamorte sgrana gli occhi prima che il lampo verde smeraldo si impatti contro il suo petto. Cade a terra con un tonfo sordo, le braccia lungo i fianchi e la bacchetta ancora stretta nella sua mano.

Bill si trascina verso Fleur. Dietro la sua nuca ed in parte nascosta dai capelli sciolti si sta allargando un piccola pozza di sangue.

"No! Fleur, ti prego, svegliati" dice Bill con la voce rotta dalle lacrime.

"Innerva! Innerva! Cazzo..." esclama Bill mentre il suo incanto non sembra avere effetto.

Sta perdendo coscienza anche lui e lo sa. Adesso il suo colorito è molto pallido. Il sangue che esce dalla sua gamba sembra non volersi fermare più. Così, manda un Patronus all'Ordine con una richiesta di aiuto mentre chiude gli occhi con un ultimo pensiero in testa. 

'Meglio morire che seppellire di nuovo una persona che per me vale tutto. Ho già dovuto sopportare la perdita di metà della mia famiglia. Se proprio la Morte oggi deve scegliere qualcuno che appartenga al nostro schieramento, che non faccia la stronza e scelga me questa volta.'

Ma la Morte è sadica. A volte, semplicemente, una vita sola non è abbastanza per lei.




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"Crucio"

"Aaahhh..."

"Basta ti supplico! Perchè ci fai questo?"

"Lascia andare almeno lei! Farò tutto ciò che vuoi!"

"Lo farai davvero Babbano?"

"Si! Te lo giuro!"

"Io voglio che entrambi voi lasciate questo mondo tra atroci sofferenze! Puoi farlo?"

"..."

"Avada Kedavra"

"Nooooo... Monica"

"Avada Kedavra"

La Morte è sadica. A volte, semplicemente, una vita sola non è abbastanza per lei.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Note dell'Autore: penultimo capitolo di questa FF. Ringrazio chi mi ha seguito fino ad ora e chi leggerà semplicemente.

 

 

 

 

 

 

 

A DARK TALE

 

 

 

 

 

 

 

Il silenzio all'interno dell'infermeria è opprimente. Bill se ne sta seduto accanto al letto di Fleur accarezzandole dolcemente la mano, mentre Poppy lancia alcuni incanti diagnostici alla ragazza.

 

“La sua condizione rimane stabile. Il coma è dovuto al trauma cranico che ha subito. Credo potrebbe svegliarsi presto. Rimane invece da valutare la sua condizione mentale; un'esposizione ad una lunga Cruciatus...”

 

Bill solleva appena lo sguardo verso l'infermiera. “Non è stata una lunga esposizione. Lei non ha idea di quanto sia forte questa ragazza. Fleur si sveglierà e starà benissimo.”

 

“Lo spero davvero signor Weasley.” Poppy si volta e si dirige verso il suo ufficio.

 

La porta dell'infermeria si apre ed entra Hermione. Individua Bill e si dirige verso di lui.

 

“Come sta?” chiede sussurrando.

 

“Stabile. Dovrebbe svegliarsi presto o almeno così dice Madama Chips”

 

“E la tua gamba?”

 

“E' riuscita a chiudere la ferita in poco tempo. Sono sotto pozioni ma in un paio di giorni mi rimetterò anche io.” Poi voltandosi a guardarla negli occhi aggiunge “Non ho ancora avuto modo di ringraziarti Hermione. Se non fosse stato per voi, io e Fleur saremmo morti.”

 

Hermione si sistema dalla parte opposta del letto. “Se tutto va come deve andare, potresti avere presto la possibilità di sdebitarti.”

 

Bill si limita a guardarla con aria interrogativa, quindi Hermione continua. “La McGranitt si sta incontrando ora con il Ministro. Se lo convincerà a fornirci alcune squadre di supporto, saremo noi a muovergli guerra.”

 

“Spiegami tutto Hermione.”

 

 

 

 

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“E' davvero sicura di quanto mi sta dicendo Preside?”

 

“Non ho mai desiderato tanto sbagliarmi in tutta la mia vita. Manca solo un frammento della sua anima Ministro. Questa volta combattiamo un nemico mortale. Lei è un uomo d'azione prima di essere un politico, quindi sarà d'accordo con me quando dico che non avremo una possibilità migliore di questa. Il suo esercito non è più quello di un tempo, se lo attacchiamo ora possiamo farcela.”

 

“Forse, ma non abbiamo idea di dove possa nascondersi. Le magioni dei suoi sostenitori sono già state controllate quando cercavamo gli evasi da Azkaban.”

 

“Harry Potter tempo fa ci parlò di una vecchia dimora dei Riddle a Little Hangelton. E' lo stesso luogo dove Lui è risorto tre anni fa. Crediamo possa trovarsi lì.”

 

“Manderò una squadra a controllare. Se ha ragione lei Preside, e Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato si trova lì, porterò tutte le squadre Auror disponibili e finiremo questa guerra una volta per tutte.”

 

“Anche alcuni di noi desiderano combattere. Io le ho fornito la locazione, lei ci permetta di dare una mano.”

 

“Non mi ritengo responsabile per la sorte di civili.”

 

“Abbiamo già combattuto i Mangiamorte ad Hogwarts. Siamo consapevoli dei rischi che affronteremo.”

 

Scrimegeur prende il suo mantello ed aggiunge “Bene, in tal caso attenda mie notizie. Avvisi i suoi uomini che, se stasera verrà confermata la presenza di Mangiamorte, attaccheremo all'alba.” Detto questo prende la polvere da una ciotola e la getta dentro il camino per lasciare l'ufficio della Preside.

 

 

 

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Riddle Manor alle prime ore del mattino è sempre circondata da un sottile strato di nebbia. Con la sua storia passata e l'ancora attuale sparizione di Frank Brice, gli abitanti di Little Hangelton si limitano a tenersi a debita distanza dalla struttura. I pochi che ancora hanno l'ardire di trascinarsi verso la sommità della collina che ospita la villa sono perlopiù ragazzi, e tutti tornano in paese raccontando di come la casa sembri in rovina e disabitata, ma anche sinistra ed inquietante. A conferma della loro storia andrebbe detto che a discapito di un'insolita stagione estiva particolarmente calda, ognuno che si avvicini troppo percepisce una enorme differenza di temperatura. La casa emana un gelo surreale.

 

Sei seduto su una poltrona vicino al camino. Questa 'dimora maledetta' è ormai il tuo santuario. I tuoi occhi sono chiusi ma non stai dormendo, più che altro stai cercando di venire a capo della tua situazione e pensando ad un piano per riprendere il potere. Le tue opzioni al momento non sono molte. Sei un mago potente, ma sei sempre più solo.

 

I Mannari hanno manifestato la loro riluttanza ad unirsi ancora a te. Sembrano cercare un compromesso con il Ministero che permetta loro di sparire dalla circolazione senza rischiare di venire uccisi a vista dagli Auror. Il Ministero ne sarebbe ben felice; se i Mannari dovessero espatriare tutti non avrebbero più noie. Senza un Grayback a tenerli per le palle si frammenteranno in gruppi sempre più piccoli e non sarà più possibile reclutarli tutti.

 

Per quanto riguarda i Giganti che avevi portato con te, nessuno di loro è sopravvissuto ad Hogwarts. Cercare di avvicinare un nuovo gruppo al momento è ben al di là delle tue possibilità. Non hai servitori abbastanza esperti da poter trattare con loro ed a volerla dire tutta non hai più nemmeno accesso a tutti quei fondi sui quali potevi contare in passato. Cazzo, adesso sei perfino povero!

 

Mentre cerchi di ragionare su come tu sia riuscito a cadere così in basso la porta si apre ed entra un tremante ragazzino.

 

“Mio Signore, le vedette segnalano gruppi di maghi attorno alla proprietà.”

 

“Come è possibile? Nessuno può conoscere questa casa!”

 

Senti il-ragazzo-che-è-sopravvissuto ridere dentro di te e la cosa ti irrita furiosamente. Possibile mai che il ragazzo abbia raccontato a qualcuno di questo posto? Si, cazzo! Ora vedi chiaramente il ricordo di quel moccioso che raccontava tutto alla sanguesporco Granger. Non permetterai che sia Draco a farla fuori, adesso lei è una tua preda. Speri che si tratti solo dell'Ordine venuto a dare battaglia. Se il Ministero fosse là fuori, la tua piccola armata non avrebbe una fottuta possibilità. Ti alzi velocemente ed estrai la tua bacchetta dalla veste, preparandoti a dare il tuo 'caloroso' benvenuto agli ospiti.

 

 

 

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I maghi sono tutti in fila. Dei quattro gruppi che hanno circondato la casa di Voldemort, Hermione si trova in quello che dà sul lato est, dove c'è un'uscita di servizio. Con lei c'è tutto quello che l'Ordine aveva da offrire più cinque Auror venuti a dar loro manforte. In verità sarebbe meglio dire che loro sono il gruppo di maghi combattenti ed i maghi dell'Ordine sono quelli che daranno loro manforte, ma riconoscere questo fatto farebbe sentire i membri dell'Ordine piuttosto inadeguati.

 

Bill non ce l'ha fatta a rimettersi in tempo. La prima battaglia della giornata è stata combattuta nell'infermeria per impedirgli di partecipare allo scontro. Mostrando un po' d'empatia si può capire cosa provi ora. Ha perso diversi membri della sua famiglia nell'ultima battaglia, e Fleur ci ha quasi rimesso le penne con quella piccola festa di maledizioni al bar. Piuttosto normale che voglia vendicarsi.

 

Vitious, su richiesta della McGranitt, è rimasto ad Hogwarts e Molly Weasley si era già rifiutata di combattere. Il 'resto' dell'Ordine è tutto schierato. Andrebbe aggiunto che 'resto' è una parola che nasconde piuttosto bene la mancanza di elementi validi.

 

Ora sono tutti immobili ed attendono l'ordine di attacco del Generale Auror Kelly. Mentre attendono le scintille rosse per far partire l'attacco, Hermione si rivolge ai presenti.

 

“In un modo o nell'altro oggi tutto questo finirà. Abbiamo tutti perso molto a causa di questa o della precedente guerra. Io ho perso un fidanzato, la mia famiglia ed il mio più caro amico. Oggi lo vedrò ancora, ma non sarà più lui. Oggi un mostro con le sembianze di Harry Potter è il nostro nemico. Aggrappiamoci alla speranza che se oggi risulteremo vittoriosi il mondo sarà davvero in pace. Aggrappiamoci alla consapevolezza che lo stesso Harry Potter ci chiederebbe di sacrificarlo per il bene del mondo magico. Aggrappiamoci al coraggio di un eroe che ci ha mostrato come, senza paura, si può combattere un nemico così terribile. Se oggi morirò, voglio farlo sapendo di aver fatto tutto il possibile per vendicare la memoria di coloro che non ce l'hanno fatta.”

 

Le parole scuotono il gruppo nel profondo. Poi la McGranitt aggiunge “Sono fiera di combattere accanto ad ognuno di voi.”

 

Scintille rosse vengono sparate dalla loro sinistra, dal lato sud. I maghi avanzano verso la villa con le bacchette puntate ed i nervi tesi. Non c'è occasione di aggiungere nulla a ciò che è stato già detto.

 

Adesso è tempo di combattere.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Note dell'autore: dedico questo capitolo ad Auron_san e Xalia che mi hanno segiuto dall'inizio. Questo è stato il mio primo esperimento di long e sono davvero felice delle recensioni, dei commenti e del seguito che ha avuto. A chi è piaciuto il mio stile di scrittura comunico che ho già postato il primo capitolo di un'altra long, quella verrà narrata totalmente in seconda persona. Avevo promesso questo capitolo entro il 7 Gennaio ma visto che posso godere di un bel periodo di ferie sono riuscito a scriverlo in due giorni. Vi lascio con la lettura e i miei migliori auguri per un felice anno nuovo!

 

 

 

A DARK TALE

 

 

 

Nascosti tra gli alberi, gli Auror stanno facendo ben pochi danni con il loro fuoco incrociato. La vecchia villa non sembra accusare granchè gli incanti esplosivi con cui i gruppi d'attacco cercano di farsi strada. Tra le poche macerie a terra e riparati dalle finestre invece, i Mangiamorte rispondono con evocazioni di fiamme che lanciano verso la boscaglia nella speranza di bruciarne vivi quanti più possibile.

 

Si combatte da una ventina di metri di distanza. Gli incantesimi non possono di certo basarsi su danni diretti; è difficile centrare il colpo fortunato. Così si tentano le maledizioni ad ampio raggio nella speranza di fare più danni possibili.

 

Mentre due dei quattro gruppi d'attacco stanno adesso puntando verso la robusta porta d'ingresso principale, uno dei restanti cerca di sgattaiolare di lato per introdursi da una porta laterale. In questo gruppo si trova Hermione che dopo il primo 'scambio amichevole' di incantesimi ha perso di vista il resto dei membri dell'Ordine.

 

E' questo che succede quando non si ha un minimo di preparazione strategica: si va nel panico e si pensa solo alla propria sopravvivenza. Con il senno di poi, Scrimegeur avrebbe fatto meglio a lasciarli al sicuro tra le mura del castello.

 

Ad Hogwarts la battaglia era diversa. Voldemort aveva puntato tutto su un assalto centrale dalla foresta verso il portone principale. Contava di schiacciare la resistenza con la sola forza dei numeri. E con il suo potere magico, anche quello non era male.

 

Qui invece è la strategia a fare da padrone. Ed i pochi membri dell'Ordine non potevano di certo essere edotti nel corso di una manciata di minuti. In linea di massima stanno simulando un massiccio attacco frontale cercando di impegnare il maggior numero possibile di Mangiamorte su quel lato, contando poi di prenderli di sorpresa da un altro ingresso e costringerli alla resa. O ucciderli tutti; a questo punto a nessuno frega più un cazzo della sorte dei Mangiamorte. Certo, la parte più difficile consiste nel separare l'armata oscura dal suo padrone. Lui ancora non si è fatto vedere, e quando lo farà l'ago della bilancia penderà probabilmente verso di loro.

 

Ma qui è un gioco di pura matematica: voi potete contare sui rinforzi, loro no. Quindi l'idea è che se le cose si mettessero davvero male e Potter-Mort si mostrasse troppo forte, potrete contare su un gruppo d'attacco di riserva fresco fresco che vi attende ad un paio di kilometri di distanza e così ucciderlo definitivamente.

 

Sulla carta, nessun problema.

 

Hermione e cinque Auror avanzano abbassati cercando di essere più silenziosi possibili. Costeggiano una parete cercando di captare qualsiasi rumore che indichi loro la presenza di nemici dietro le finestre. Un Auror ad un tratto si ferma ed alza il pugno per far fermare tutti.

 

"Ok, l'ingresso è questo. Gettatevi addosso un incantesimo di disillusione e seguitemi."

 

Tutti fanno come richiesto e quando sono pronti avanzano ancor più lentamente verso la porta.

 

Chissà se il capitano che comanda il gruppo si aspettava veramente che la porta si fosse aperta abbassando la maniglia? Il suo disappunto e la sua poco elegante imprecazione sottovoce suggeriscono di si. Forse qualcuno dovrebbe ricordargli chi sta cercando di fottere?

 

Sfondare la porta con un bel "Bombarda" potrebbe essere una buona soluzione, ma considerato che state cercando di entrare discretamente viene scartata. Bussare? Soluzione semplice ad un problema difficile, ma egualmente da scartare per le stesse motivazioni di prima.

 

Un Auror un pochino più lucido del suo capitano suggerisce di provare a disincantarla. Se è stato il Grande Boss ad assicurare la tenuta delle porte, nessuno può avere una possibilità. Ma se ha lasciato questo compito ad uno dei suoi elfi domestici con capuccio, maschera e marchio nero allora hanno buone chanches di farcela.

 

In tre tentano con vari incantesimi di avere la meglio sugli incantesimi sigillanti ed alla fine uno ce la fa. Grande, questa si che era la parte più difficile. Adesso non resta che affrontare una ventina di Mangiamorte in evidente inferiorità numerica e pregare che il loro piuttosto irritabile capo non si faccia ancora vedere.

 

Avanzano nella penombra ed entrano nella prima stanza che trovano. Qui, due Mangiamorte sono di spalle e lanciano incantesimi dalle finestre ignorando la loro presenza.

 

Hermione considera la possibilità di usare un Pietrificus ma gli Auror sembrano di diverso avviso. Meglio lasciar fare ai professionisti e vedere cosa ne viene fuori.

 

Uno di loro sussurra a bassissima voce. "Leroy, tu quello a destra al mio tre... uno... due... tre... Avada Kedavra!"

 

"Avada Kedavra." Il loro incanti partono in simultanea e colpiscono i Mangiamorte alle spalle. Dando credito ai due Auror, sono riusciti a formulare l'anatema che uccide a bassa voce. Non molti ci riuscirebbero.

 

Hermione distoglie lo sguardo mentre il getto verde lascia le loro bacchette e si morde il labbro per non emettere nessun suono. Non è facile per lei assistere all'esecuzione di due persone, anche se sono Mangiamorte.

 

Il piccolo gruppo prosegue verso un'altra porta al lato opposto di dove sono arrivati. La aprono cautamente ed entrano silenziosamente all'interno. Questa volta non si riesce a vedere nulla. Non ci sono finestre e la poca luce della stanza sembra provenire da una piccola candela sul lato opposto. Improvvisamente tutti sentono una strana sensazione. Le luci si accendono e scoprono con spavento di essere di nuovo visibili. Spavento che impallidisce al confronto di quello che provano un secondo dopo, quando realizzano che l'altro nella stanza è l'Oscuro Signore che li fissa con aria malevola.

 

"Benvenuti."

 

 

 

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Il gruppo che sta dando l'assalto al portone principale non riesce a fare grandi progressi. Le mura della villa devono avere potenti incantesimi posti a loro difesa. Si sono avvicinati ulteriormente ma non possono esporsi troppo al fuoco incrociato proveniente dalle finestre. Gli ultimi otto metri da percorrere verso la struttura non offrono protezione di alcun genere, ed affrontare un nemico avanzando senza nessuna copertura non è una saggia idea.

 

Il Generale Kelly è sempre meno paziente. "Ci serve un maledetto ariete per sfondare quel fottuto portone."

 

La McGranitt si fa vicina. "Posso provvedere io a questo." Con un intricato movimento di polso punta la bacchetta ad un paio di metri di distanza, sul terreno. In un attimo, un Golem di pietra alto tre metri prende forma. Con un urlo che assomiglia più ad un ruggito, inizia ad avanzare verso il portone, incurante degli incanti che sfregano sulla sua superficie.

 

Laddove gli incantesimi sembravano non avere effetto, il pesante pugno del Golem sembra riuscire. Dopo tre o quattro 'pacche amichevoli' la pesante porta viene finalmente abbattuta. Il Golem crolla su se stesso e si scompone al suolo poco dopo.

 

Kelly si volta verso la McGranitt per congratularsi con lei, ma la trova appoggiata con una mano a terra mentre tenta di riprendere le forze. Alla fine è stato quasi un bene portare qui l'Ordine. Certo, la maggior parte di loro è del tutto inutile in combattimento, ma almeno l'insegnante di Trasfigurazione sembra essere competente. Sicuro che nessun altro degli Auror sarebbe stato in grado di padroneggiare un incantesimo simile. In ogni caso giocare con la magia elementale è piuttosto dispendioso in termini di energie.

 

"Donovan, occupati tu della preside. Tutti gli altri, avanzate!"

 

 

 

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Ed ecco gli sciocchi che credono di avere una possibilità contro di te. Cinque tremanti Auror e la Sanguesporco. E che carino da parte sua presentarsi spontaneamente. La tua bacchetta è già estratta e pronta per essere usata. Uno di loro fa la prima mossa ed il getto verde della maledizione che uccide parte verso di te. Lo scansi con facilità ed suo proprietario diventa immediatamente il tuo prossimo bersaglio.

 

"Fulguris!" Il fulmine azzurro percorre velocemente la strada fra voi due. Lui cerca di proteggersi con uno scudo di magia, ma la maledizione seppur indebolita colpisce l'uomo alla spalla ustionandolo e facendogli perdere i sensi.

 

Gli altri stanno già distanziandosi per colpirti da più angolazioni.

 

Uno di loro evoca un orso bruno e lo manda nella tua direzione, mentre un altro evoca delle corde animate per intrappolarti. Non ti farai prendere di certo dal panico mentre affronti queste mammolette. Hai combattuto contro molti più maghi contemporaneamente, e questi non sembrano nemmeno particolarmente abili.

 

Fai evanescere le corde prima che possano raggiungerti e punti la bacchetta contro l'orso. Cosa si dice dei danni indiretti? Un orso evocato è un pericolo tanto per te quanto può esserlo per loro, quindi lanci una bella Imperius all'alter ego di Yoghi e lo costringi a caricare il suo creatore. Chissà come l'Auror prenderà il suo momentaneo lapsus di fedeltà? Nel frattempo, scansi l'ennesima maledizione diretta verso di te e con un rapido movimento di bacchetta squinzagli una maledizione sgozzante verso uno degli altri Auror.

 

Questa colpisce il bersaglio ed il suono gorgogliante di un uomo che sta morendo dissanguato ti giunge dolce come musica. Ma non hai tempo di distrarti, l'altro Auror e la ragazzina provano a colpirti simultaneamente con un bel duo di maledizioni.

 

Quello della ragazzina lo riconosci subito, è un Pietrificus. Quello dell'Auror lo riconosci dai movimenti della sua bacchetta, ed è un brutto incantesimo oscuro che causa cecità permanente. Più che altro perchè è una maledizione da far uscire gli occhi dalle orbite, con enfasi sull'ultima frase. Ti schermi con uno scudo di magia.

 

Il tuo repertorio oscuro è in ogni caso bel al di sopra del loro e perchè limitarsi a banalità? Il tuo seguente incanto viene interrotto a metà quando realizzi che l'Auror responsabile di aver evocato l'orso si è sbarazzato dello stesso ed ha gettato una terza maledizione verso di te.

 

Nemmeno a dirlo, è l'ennesima maledizione che uccide. Questi tizi mancano di fantasia! Bene, chiudiamo qui la partita allora. Ad un sibilo della tua voce una lunga frusta di fuoco nero esce dalla tua bacchetta ed inizi a mostrare le tue abilità da domatore falcidando l'Auror.

 

Interrompi l'incanto per permettere agli ultimi due rimasti di strabuzzare gli occhi davanti alla tua manifesta superiorità. D'altronde, l'incantesimo che hai appena usato non si trova esattamente nel curriculum di Hogwarts. Si tratta di una frusta di fuoco piuttosto atipica. Il fuoco che la circonda è il "Fuoco Maledetto" e non esiste scudo di magia capace di resisterle. Se è per questo, non esiste nemmeno un fottuto scudo solido capace di resisterle.

 

"Sciocchi! Credevate davvero possibile uccidermi così facilmente? Il mio potere sovrasta ogni cosa, e voi non rappresentate nemmeno un piccolo ostacolo sulla strada della mia grandezza."

 

L'ultimo Auror ruggisce di frustrazione e tenta un nuovo assalto verso di te. Il tuo scudo ti scherma da tutte le maledizioni che lancia e percepisci con piacere che sta indebolendosi tentando di trovare un'apertura nella tua guardia.

 

Qando il suo attacco si placa, cerca di voltarsi per raggiungere la porta e da lì la salvezza. Il tuo Avada Kedavra lo raggiunge mentre sta per varcare la porta da dove è entrato.

 

Ed infine ne rimase solo una. Lei sta visibilmente tremando. Sa di non avere nemmeno una piccola possibilità.

 

"Harry, ti prego, so che lo puoi sconfiggere."

 

"Harry Potter è morto nella sala grande, sudicia Sanguesporco. Ora è tempo per saldare qualche debito nei miei confronti, non credi? Hai distrutto uno dei miei preziosi Horcrux, no? Credo sia arrivato il tempo di soffrire ora. Crucio!"

 

Lei urla con quanto fiato ha in gola e crolla a terra dove rimane a contorcersi per il dolore. Rilasci la maledizione godendoti la sua espressione terorizzata.

 

"E' esattamente quello il posto che ti spetta, ai miei piedi. Crucio!"

 

La tua maledizione la colpisce di nuovo. Lei urla ancora ma senti il tuo incantesimo indebolirsi. Rilasci la maledizione di nuovo e ti volti verso la tua mano. C'è qualcosa di strano, ma non riesci ancora a capire cosa.

 

Meglio finirla qui. "Avada..."

 

D'un tratto un dolore al di là di ogni immaginazione ti colpisce dove il ragazzo ha la cicatrice che ti collega a lui. Senti una forza incredibile sforzarsi di abbassare il tuo braccio e distoglierlo dalla traiettoria della ragazza a terra. Poi una voce non tua erompe dalla tua bocca.

 

"Hermione adesso!"

 

La stai guardando come attraverso un sottile velo. Non puoi muoverti di un centimetro e ti concentri per combattere mentalmente l'idiota che cerca di riprendere il controllo. La Sanguesporco sta piangendo mentre alza lentamente la bacchetta verso di te.

 

"Perdonami Harry. Ti ho sempre voluto bene. Avada Kedavra."

 

La maledizione si dirige verso di te. Non sei ancora riuscito a riprendere il controllo. Ecco, adesso ce l'hai fatta, devi solo...

 

 

 

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Fleur è sdraiata sul lettino dell'infermeria. Bill sta accarezzandole la mano mentre essa riprende i sensi. Appena apre gli occhi Bill si china su di lei abbracciandola e baciandole le guancie.

 

"Tesoro..." Le mormora all'orecchio.

 

"Cos'è successo Bill? Come stai tu?"

 

"Bene. A dire la verità, non sono mai stato meglio."

 

"Perchè dici così?"

 

"Perchè finalmente ti sei ripresa, e perchè ora possiamo dire che è davvero finita."

 

"Spiegami Bill!"

 

 

 

 

FINE

 

 

 

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