Villains can get a happy ending [together]

di LadyPalma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Holding hands ***
Capitolo 2: *** Cuddling somewhere ***
Capitolo 3: *** Watching a movie ***
Capitolo 4: *** On a date ***
Capitolo 5: *** Kissing ***
Capitolo 6: *** Wearing eachothers' clothes ***
Capitolo 7: *** Cosplaying ***
Capitolo 8: *** Shopping ***
Capitolo 9: *** Hanging out with friends ***
Capitolo 10: *** With animal ears ***
Capitolo 11: *** Wearing kigurumis ***
Capitolo 12: *** Making out ***
Capitolo 13: *** Eating icecream ***
Capitolo 14: *** Genderswapped ***
Capitolo 15: *** In a different clothing style ***
Capitolo 16: *** During their morning rituals ***
Capitolo 17: *** Spooning ***
Capitolo 18: *** Doing something together ***
Capitolo 19: *** In formal wear ***
Capitolo 20: *** Dancing ***
Capitolo 21: *** Cooking ***



Capitolo 1
*** Holding hands ***


Villains can get a happy ending [together]

 

1.Holding hands

 

Se c'era una cosa su cui tutti gli abitanti di Storybrooke erano concordi a proposito del signore e della signora Jones, era che nessuno li aveva mai visti passeggiare mano nella mano. Agli inizi avevano evitato contatti così intimi per mantenere la segretezza di quella che non sapevano ancora se considerare o meno una relazione, e dopo, una volta usciti allo scoperto (o meglio, scoperti prima che potessero farlo), era stato il loro carattere naturale a impedire una così diabetica manifestazione d'amore in pubblico. Adesso invece, in questa nuova fase della loro storia, entrambi sembravano aver sviluppato una dose di dolcezza, ma era qualcun altro ad assorbirla interamente.

"Ancora!"

Quell'esclamazione, che suonava quasi come un comando ma che era accompagnata da una fresca e gioiosa risata, era l'eco dell'ennesima dello stesso tipo nel giro di pochi secondi.

Killian sbuffò leggermente spazientito, Regina alzò gli occhi al cielo chiaramente esasperata, ma quando i loro occhi si incrociarono non poterono trattenere un sorriso di intesa. Intesa nel ritrovarsi ad essere sottomessi ai giochi di una bambina di cinque anni, ma del resto con dei genitori come loro non potevano aspettarsi fosse meno testarda o meno vivace.

"D'accordo principessa, ma questo è l'ultimo" dichiarò Killian, mentre la piccola Cora annuì vigorosamente, anche se il nuovo sorriso birichino sul suo volto lasciava presagire l'intenzione contraria.

"Uno, due, tre!"

Afferrandola stretta, la sollevarono lentamente e la bambina rise di nuovo ritrovandosi sospesa per qualche secondo.

No, nessuno aveva ancora mai visto il signore e la signora Jones tenersi la mano, ma ciò che tutti potevano vedere ogni mattina era il modo in cui tenevano per mano la loro famiglia.

 

 

NDA:

Finalmente riesco a iniziare anch’io questo challenge, come ho visto molti di voi hanno già fatto! Sono stata in un primo momento indecisa sulla coppia su cui scrivere (Outlaw Queen e Queenfire mi erano passate per la mente) ma quando si parla di OTP, la mia scelta poteva essere effettivamente una sola: Hooked Queen:) Il titolo è preso dalla conversazione tra Hook e Regina nella 3x01 sulla Jolly Roger.

Spero vi sia piaciuta questa prima flash-fic, tenterò per quanto possibile di pubblicare un prompt al giorno.

A domani quindi con il prossimo prompt: cuddling somewhere.

 

 

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Capitolo 2
*** Cuddling somewhere ***


2.Cuddling somewhere 

 

"Resta ancora un altro po', tesoro" le aveva sussurrato dopo uno dei loro solito incontri di segreta passione sulla nave del capitano.

Era la prima volta che le faceva una tale proposta, ma la maliziosa dolcezza con cui l'aveva pronunciata non l'aveva stupita affatto. Perché quella notte era diversa da tutte le altre, quella notte sarebbe stata l'ultima di Hook a Storybrooke e anche lei sentiva il desiderio, anzi meglio bisogno, di prolungare quel momento d'addio.

Dopo qualche momento di indecisione, Regina accennò un sorriso e tornò sotto le lenzuola, raggomitolandosi tra le braccia del pirata e lasciandosi cullare da quella sensazione di inaspettata sicurezza.

Killian Jones non partì più il giorno dopo.  

 

 

NDA:

Ecco la seconda giornata di questa sfida! E’ così che immagino un’ipotetica storia tra Hook e Regina: nata per caso, per gioco e poi entrambi finiscono per scoprire sentimenti più profondi… Ringrazio coloro che hanno recensito, messo tra le seguite o semplicemente letto e un grazie speciale va alla mia splendida _Nirvana_ , dato che abbiamo iniziato questo challenge insieme! Vi consiglio vivamente di leggere la sua raccolta “Di polvere di fata, vecchi uncini e rum” sulla coppia Hook/Trilli.

A domani con il prompt gaming/watching a movie per cui ho avuto un’idea un po’ demenziale che spero vi strapperà un sorriso;)

 

 

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Capitolo 3
*** Watching a movie ***


3. Watching a movie

 

"Tu saresti stata una Serpeverde"

La frase detta con casualità durante la pubblicità di "Harry Potter e l'ordine della fenice", fece distogliere lo sguardo di Regina dallo schermo e spostarlo sull'uomo che l'aveva appena pronunciata. Quella maratona del tutto imprevista dei film basati sui libri della Rowling, si stava rivelando qualcosa di potenzialmente pericoloso per la già precaria sanità mentale del pirata.

"Tu anche" rispose semplicemente con una leggera risata.

"No, io sarei stato un Grifondoro... Che a volte si perde il coraggio per strada"

La donna lo scrutò per qualche attimo pensierosa. Il fascino del ribelle, l'erronea reputazione di cattivo e la grande lealtà nei confronti degli affetti perduti che aveva dimostrato con suo fratello Liam e il suo primo grande amore Milah...

"Mmm una sorta di Sirius Black" decretò  infine con un sorriso malizioso.

Hook sorrise a sua volta e fu il suo turno di creare un parallelo.

“Bellatrix mi sembra adattissima a te"

"Ehi!" esclamò lei immediatamente non molto soddisfatta del paragone "È una pazza psicopatica... Dimmi una sola ragione perché saremmo simili!"

"Mh..." mormorò lui fingendo di pensarci su "Vediamo, perché sei una pazza psicopatica anche tu, tesoro?"

Il tentativo di ironia non sembrava aver sortito l’effetto sperato, dato che l'occhiata assassina che Regina gli rivolse, lasciava intendere che non l'aveva preso affatto come uno scherzo.

"Scherzavo!" si affrettò a chiarire stringendola a sé e schioccandole un bacio sulle labbra "però io la vedo una vostra somiglianza nella determinazione, nel potere e nella bellezza così seducente..."

"Sei un ruffiano!" lo interruppe lei, scuotendo la testa, ma lasciandosi catturare in un nuovo bacio.

"Che poi prevedo una certa tensione sessuale tra Sirius e Bellatrix... Ci sarà qualche scena su di loro?" domandò Killian incuriosito, mentre il film riprendeva con un’inquadratura sul trio protagonista e altri tre ragazzi (di cui non aveva ancora bene appreso il nome) all'interno dell'Ufficio Misteri.

La donna fece un sorriso enigmatico, mentre le tornava in mente a quella domanda un altro curioso parallelo.

Bellatrix che gli piazzava un Avada Kedavra nel petto e Sirius che spariva dietro il velo... Perfino peggio di quando Regina aveva spinto Hook in pasto a Malefica.

"Forse è meglio se non te lo dico"

 

 

NDA:

Spero di non ricevere i pomodori per questa flash-fic!! Voleva essere un tributo a Harry Potter, anche perché Sirius Black è stato il mio primo amore da fan *.* ahah

A domani con il prossimo prompt: on a date.

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Capitolo 4
*** On a date ***


4. On a date

 

La notizia di un primo ufficiale appuntamento della signorina Lucas e il dottor Whale, voleva essere semplicemente una delle solite novità di Storybrooke che Killian non aveva mai richiesto e che Regina per dispetto puntualmente elencava. Tuttavia, quel dettaglio, buttato lì tra i progressi di Emma nella magia e un litigio tra Tremotino e suo figlio nella locanda di Granny, sembrava aver attirato l'attenzione del pirata, che era rimasto immobile a fissare il sindaco con un'aria pensierosa.

"- finché Neal se n'è andato e... Che c'è?" domandò la donna interrompendo il suo monologo, incuriosita da quell'atteggiamento.

"In cosa consiste esattamente un appuntamento in questo mondo?"

Regina alzò un sopracciglio e restò per qualche istante in silenzio, presa alla sprovvista da quella domanda. Effettivamente, nonostante i suoi ventotto anni in più di permanenza nel nuovo mondo rispetto a lui, non ne sapeva molto in materia, perlomeno per esperienza diretta.

"Beh... Una coppia esce insieme, si va a mangiare qualcosa oppure si va al cinema, a fare una passeggiata... Insomma qualsiasi cosa"

"Ah... dovremmo farlo anche noi!" affermò lui seriamente.

Quell'esclamazione ebbe l'effetto di lasciarla nuovamente stupita e di farla poi scoppiare a ridere sinceramente divertita.

"Killian" lo chiamò poi scuotendo la testa, ancora con la risata sulle labbra "stiamo insieme da due mesi... Mi sembra un po' tardi per un primo appuntamento"

"Hai ragione" annuì, fingendosi serio, mente un sorriso birichino si formava sul suo volto "Allora ci vediamo alle otto, tesoro"

Un bacio confermò quella proposta e prima che lei potesse rispondere, lui era già sparito dalla stanza.

**

"Arrivo!"

Regina si diede un'ultima occhiata allo specchio e andò ad aprire la porta. In realtà non aveva speso molto tempo nel curare l'abbigliamento, dato che le tre ore successive alla conversazione non le avevano affatto fatto cambiare idea in proposito, ma ci teneva come sempre a mettere in mostra la propria bellezza.

"Ciao tesoro"

Dall’altra parte della porta se ne stava, come previsto, il capitano, con la solita tenuta da pirata e il solito sorrisino. Ciò che però stonava in quell'aspetto da bello e impossibile era il mazzo di rose rosse che teneva nella mano buona.

"Abbiamo fatto le cose in grande eh?" domandò la donna fissando piacevolmente colpita i fiori "Allora dove mi porti?" aggiunse poi afferrando il cappotto.

Fu a quel punto che Killian allargò il sorriso e silenziosamente entrò in casa, chiudendo la porta alle sue spalle.

"Restiamo qui" annunciò di fronte all'espressione confusa della donna "Non sono riuscito a trovare nessuno che cucinasse qualcosa di meglio delle tue lasagne"

 

 

NDA:

E anche il prompt on a date si può ufficialmente spuntare! Mi ha gettato un pochino in crisi, lo confesso, e ho anche dovuto stravolgere l’idea iniziale di Hook che allestiva la nave per fare una sorpresa a Regina, perché mi sembrava troppo fluff ahah Spero vi sia piaciuta comunque;)

Al prossimo prompt: kissing.

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Capitolo 5
*** Kissing ***


5. Kissing

 

Agli occhi di Regina la soluzione era semplice: un bacio era tutto ciò che serviva per risvegliare il capitan Uncino. Solamente un bacio o maledizione!, la maledizione non si sarebbe spezzata.

"Andiamo Emma, bacialo!" la esortò per l'ennesima volta continuando a fissare quel corpo inerme. "Lui ti ama!" aggiunse spostando poi lo sguardo verso la bionda, ignorando la sensazione di gelosia che era germogliata improvvisamente in lei, pronunciando quelle parole.

Le due donne restarono a guardarsi per qualche istante, ognuna con la propria diversa convinzione che bruciava nei loro occhi: la disperazione per la condizione al limite della vita di Killian in quelli di Regina e il puro amore in quelli di Emma, un amore che però era tutto per qualcun altro.

"Ma io non amo lui! Sono innamorata di Neal, sono sempre stata innamorata solo di lui" sussurrò infine la Swan, rendendosi conto forse solo in quel momento dell’intensità del sentimento che la legava indissolubilmente al figlio dell’Oscuro.

Regina distolse lo sguardo a quella confessione e chiuse gli occhi, sentendoli immediatamente riempirsi di lacrime. Non sarebbe stata felice di vedere l'uomo che aveva imparato ad amare e quella donna condividere il vero amore, ma sarebbe stato sempre meglio che vederlo in un coma infinito.

"Non possiamo lasciarlo morire" mormorò tra sé e sé, cominciando a camminare con passo agitato per la stanza "Non... Ho visto il modo in cui ti guarda, ho sentito il modo in cui parla di te e..."

"Ma non hai mai visto il modo in cui guarda te"

Le parole di Emma la fecero fermare improvvisamente e fu con un'espressione di pura sorpresa che si voltò a guardarla nuovamente.

"Che intendi dire?"

"Regina" cominciò l'altra avvicinandosi cautamente fino ad afferrarle delicatamente un braccio "Sei tu quella che ha passato più tempo con lui ultimamente, sei tu quella che lo capisce davvero... Sei tu che rischi di impazzire all'idea che potrebbe non risvegliarsi più!"

Il sindaco non fece neppure un tentativo di negare quel quadro generale che era stato tracciato e sospirò pesantemente. Lo sceriffo approfittò di quel silenzio e continuò a parlare; era buffo adesso come le parti sembravano essersi scambiate: era lei ad incoraggiare adesso, ma l'impresa non pareva molto più facile.

La verità è che Regina aveva smesso di credere nel vero amore, perlomeno per lei,  aveva smesso di credere di poter avere un lieto fine e che tra tante persone l'avesse potuto avere con Hook non l'aveva poi mai neppure immaginato. Eppure gli occhi verdi cui inconsapevolmente si era ritrovata a chiedere aiuto, non le suggerivano altro che speranza...

No, Regina non credeva nel vero amore, ma raggiunse lo stesso il letto dove il pirata era allungato e piegò lo stesso la testa verso di lui per posare esitante un veloce bacio sulle sue labbra.

Un vento innaturale si sprigionò nella stanza e una scarica di pura magia le pervase l'intero corpo, mentre sentì le labbra sotto le sue rispondere al contatto.

"Ce ne hai messo di tempo, tesoro" commentò Hook con il suo solito sorriso, apparendo per nulla stupito dal trovarsi di fronte Regina.

Per un tempo indefinito restarono semplicemente a guardarsi con nuovi occhi. E la maledizione del sonno forse non fu l'unica ad essere spezzata.

 

 

NDA:

Buonasera! Anche oggi sono stata puntuale con l’aggiornamento! Spero vi sia piaciuta l’idea e anche l’accenno agli Swanfire che torneranno sicuramente come coppia secondaria in altri prompt!

A domani con il prompt wearing eachothers’ clothes!

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Capitolo 6
*** Wearing eachothers' clothes ***


6. Wearing eachothers’ clothes

 

Un urlo strozzato e un' imprecazione furono tutto ciò che seguì la rovinosa caduta a terra del capitano, mentre una fragorosa risata femminile faceva da contorno al suo faticoso tentativo di riacquistare la posizione eretta.

"Ti avevo detto che era una pessima idea" commentò la donna, osservando la scena comodamente seduta sul letto.

"Non una parola, Regina" sibilò Hook in risposta lanciandole un'occhiata truce "Non ho idea di come tu riesca a camminare con questi cosi!" esclamò poi, afferrando i tacchi, che gli avevano giocato quel brutto scherzo, e scaraventandoli con rabbia a terra.

La donna non si curò neppure del destino delle sue scarpe e riprese a ridere ancora più divertita; poi scansò le coperte e si alzò, dirigendosi decisa verso l'armadio mentre uno strano sorriso si dipingeva sul suo volto, un sorriso che a Killian non piaceva affatto.

"Che stai facendo?" chiese infatti confuso, guardandola curiosare tra i suoi vestiti da pirata.

Ma Regina ignorò bellamente la domanda e continuò semplicemente a sorridere, afferrando finalmente un abbinamento completo.

"Non ti muovere!" lo ammonì accompagnando quell'ordine con una rapida eloquente occhiata, prima di sparire dalla stanza.

Ora era il suo turno di improvvisare.

**

La pazienza non era una delle qualità di Killian Jones e dieci minuti erano decisamente più di quanto potesse attendere. Fu con questo pensiero in mente e una divertita curiosità nell'animo, che si alzò in piedi, pronto ad andare cercare la sua fidanzata, quando, voltandosi verso la porta, se la ritrovò davanti. La tenuta completa da pirata cadeva larga sul suo corpo snello, ma non una risata uscì dalle labbra dell'uomo, anzi un sorriso compiaciuto fu tutto ciò che riuscì a fare. Vestita da pirata riusciva ad essere persino più attraente del solito, era innegabile.

"Niente male" commentò avvicinandosi lentamente, finché si ritrovò ad essere agganciato dal suo stesso uncino "E questo? Mmm ti sta bene addosso" le sussurrò, sostituendo rapidamente la sorpresa di quell'inaspettato dettaglio con il desiderio di sentirla più vicina.

"Davvero?" domandò lei, facendo una breve risata e attirandolo ancora di più verso di lei fino a far sfiorare le loro labbra "E sai cos'altro mi sta bene addosso?"

"Cosa?"

Regina fece un sorriso malizioso e poi lo trascinò con sé sul materasso.

"Tu!"

 

 

NDA:

Ed ecco lo sclero numero 6! Spero vi sia piaciuta questa folle mattinata Hooked queen! Al prossimo aggiornamento con il prompt cosplaying (cosa mi inventerò? Mmm la notte porta consiglio, speriamo!)

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Capitolo 7
*** Cosplaying ***


7. Cosplaying

 

Henry Mills non aveva avuto un'infanzia normale: a dieci anni aveva scoperto l'esistenza del mondo delle fiabe e a undici era stato condotto forzatamente all'Isola che non c'è; ma nell'avvicinarsi del suo dodicesimo compleanno, finalmente come tutti i bambini del mondo, si lamentava semplicemente per non aver ricevuto la lettera per Hogwarts. Ecco perché la sua intera famiglia di era trasferita a Boston per un giorno, per permettergli di vivere un'altra avventura; l'idea era stata di Neal e tutti gli altri, chi più chi meno entusiasta, avevano finito per partecipare.

"È forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore"

Tra i più entusiasti c'era Hook ovviamente e con quella frase che aveva accompagnato la sua comparsa nella divisa tipica dei Grifondoro, attirò l'attenzione di tutte le altre persone presenti nella stanza di preparazione all'evento, in particolare di una.

"Mi spaventi quasi" commentò Regina lanciandogli una rapida occhiata divertita.

"Andiamo, bella Serpeverde, ammettilo che ho un travestimento meraviglioso" la provocò avanzando verso di lei, sfoggiando un sorriso completamente malandrino.

La donna fece una smorfia fintamente disgustata e scosse la testa "Finirai per confonderti con gli idioti" disse lanciando un'occhiata all'intera famiglia Charming - David, Snow, Emma e suo marito Neal - che poco distante stava provando delle divise impeccabilmente rosso - oro.

"Forse..." concesse Hook seguendo la direzione dello sguardo di lei "ma tu ammettilo che sono il tuo idiota preferito" aggiunse poi facendole un occhiolino.

Regina alzò gli occhi al cielo, per poi spostare l'attenzione sul suo "compagno di casa" Tremotino e una Belle versione Corvonero, che proprio in quel momento stavano uscendo dalla stanza.

"Credo sia arrivato il momento di iniziare questa buffonata anche noi" annunciò sbuffando leggermente.

Ma quando il suo sguardo si intrecciò con quello di Killian e il contrasto tra i colori che indossavano si annullò nell'abbraccio improvviso in cui lui l'attirò, pensò per un attimo che forse una buffonata non lo era poi del tutto.

Perché avevano l'ambizione Serpeverde di credere che potevano avere un lieto fine insieme.

E il coraggio Grifondoro di cercare di realizzarlo ogni giorno.

Compreso questo.

 

 

NDA:

Con questa o ufficialmente raggiunto l’apice della follia! xD Sono consapevole che l’idea non è assolutamente plausibile, ma del resto cosa poteva uscire di plausibile con il tema cosplaying? E poi volevo assolutamente riprendere l’idea di Harry Potter lanciata nel prompt numero 3, quindi è da ricollegarsi completamente alla flash-fic  watching a movie”.

Al prossimo prompt: shopping!

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Capitolo 8
*** Shopping ***


8. Shopping

 

"Vieni fuori tesoro, non possiamo stare qui tutto il giorno!"

Regina sbuffò a quell'ennesima esortazione, cercando di trattenere le lacrime che si erano inevitabilmente formate nei suoi occhi alla visione di sé stessa nel riflesso allo specchio. Dannati ormoni.

Si diede un'ultima occhiata e, con aria desolata, aprì finalmente la tendina, facendo un passo fuori da quel rifugio sicuro che si era rivelato per qualche minuto il camerino.

"Sono una balena" sibilò puntando un dito contro il pirata "ed è tutta colpa tua!"

Il volto di Killian assunse istintivamente un'espressione divertita, ma qualcosa negli occhi della donna fece bloccare immediatamente quel principio di risata: era un'ombra di tristezza che non aveva visto in lei più da tempo e che si era ripromesso intimamente di non farle provare mai più.

 Si avvicinò lentamente e lasciò scorrere il suo sguardo sul suo corpo fasciato nell'ampio vestito blu notte che stava provando, soffermandosi in particolare sul suo ventre al settimo mese di gravidanza.

"Sei bellissima" le sussurrò sinceramente, prendendole la mano nella sua "Non è vero?" chiese poi, voltandosi verso la giovane commessa con un sorriso.

Ma non era un sorriso malizioso o provocante; era un sorriso che rappresentava la dolcezza e l'amore di un uomo verso le due donne più importanti della sua vita: sua moglie e sua figlia. E vedendo quel sorriso, finalmente sorrise anche Regina.

Non si era mai sentita così bella.

 

 

NDA:

Ecco una flash-fic tutta fluff xD Mi piace troppo l’idea di una Regina incinta e di un Hook quasi papà, e quindi ho deciso di sfruttare questo prompt per vederli in questi panni genitoriali. A proposito, conto di far tornare prossimamente la piccola Cora che ho introdotto nella prima giornata, dato che ho un sacco di idee familiari!

A domani con il prompt hanging out with friends!

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Capitolo 9
*** Hanging out with friends ***


9. Hanging out with friends

 

La serata si stava rivelando un completo disastro e la carne bruciata cucinata da Neal non ne era la causa principale. I tentativi di conversazione proposti da Emma venivano completamente ignorati da Hook e accolti con sarcasmo da Regina, mentre il rumore delle posate cominciava ad essere l'unico percepibile in casa Cassidy. La verità è che da quando erano tornati insieme, quei due non sembravano voler far altro che giocare a fare da Cupido e quella sera, avevano scelto proprio la regina cattiva e il Capitan uncino come bersaglio del loro piano, piano che ad ogni minuto falliva sempre più miseramente.

"Allora, Regina, non c'è più niente tra te e Robin?" domandò Neal con finta nonchalance, rompendo il silenzio e alzando lo sguardo in attesa di una risposta.

Ma prima che lei potesse formularla, una leggera risata di Hook si introdusse nel discorso.

"Perché, c'è davvero qualcuno così pazzo al mondo da mettersi con te?"

"Oh sì" rispose lei semplicemente lanciandogli un'occhiata eloquentemente tagliente "Ce ne sono di pazzi al mondo, capitano, e tu dovresti saperlo"

Emma e Neal osservarono in silenzio i loro ospiti e poi si scambiarono uno sguardo a quell'ennesima criptica frecciatina. E fu uno sguardo deluso e sconsolato.

 

**

 

"Andiamo, pirata!" esclamò il sindaco aprendo lo sportello della macchina e invitando Hook a fare lo stesso.

La gentile offerta di un passaggio che la donna aveva fatto era stata accompagnata da una battuta ironica ed espressa in modo seccato, ma era bastata per far accendere, proprio al termine della serata, una luce di speranza negli occhi dei padroni di casa. E fu proprio quella luce a confermare i sospetti di Regina.

"Davvero stavano cercando di farci mettere insieme?"

Killian annuì lentamente nel silenzio e nella semi-oscurità dell'auto, poi spostò lo sguardo verso di lei e fu in quel momento, quello in cui i loro occhi si incrociarono, che finalmente fecero esattamente la cosa che avevano avuto voglia di fare per le due ore precedenti. Scoppiare a ridere.

E baciarsi.

 

 

NDA:

Ecco il nono prompt con un po’ di ritardo (ieri purtroppo non ce l’ho fatta ad aggiornare)! Spero vi sia piaciuta la flash-fic: l’idea era quella di un appuntamento combinato organizzato da Emma e Neal, che però erano all’oscuro del fatto che Regina e Hook stavano già insieme in realtà xD

A domani (stavolta spero di non sgarrare!) con il prompt with animal ears!

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Capitolo 10
*** With animal ears ***


10. With animal ears

 

"Senti, devo entrare qui dentro e se non mi fai passare, ti posso assicurare che quest'uncino ti farà molto male, piccolo coccodrillo"

Nathan Gold incrociò le braccia al petto e rimase per qualche istante ad osservare in silenzio l'ex pirata, cercando di trattenere la risata divertita che quella minaccia aveva suscitato.

"Mi dispiace, signor Jones" disse infine in tono quanto più possibilmente serio "ma è una festa privata, a tema per giunta. Nessuno senza espresso richiamo ai conigli può entrare"

L'uomo alzò istintivamente in alto la sua arma incorporata, ma poi sembrò ripensarci e un sorriso compiaciuto andò a sostituire l'espressione furiosa. Si avvicinò lentamente al ragazzo e con uno scatto improvviso, senza neppure dargli il tempo di reagire, gli sfilò quella specie di frontino con due grosse orecchie di coniglio che stava indossando. Se lo sistemò alla meglio sulla testa e allargò il sorriso sulle labbra.

Solo allora, di fronte a quel sorriso, a suo giudizio criminale, il giovane Gold si spaventò e si scansò finalmente dalla porta d'ingresso del The Rabbit Hole.

 

**

 

"Ma ti rendi conto, Cora? hai sedici anni! Quello non è un locale adatto alla tua età, quante volte devo dirtelo?"

"No, sei tu che non ti rendi conto papà! Quale figura pensi che ci abbia fatto con Nathan?"

"Meglio! Così il figlio del coccodrillo finirà finalmente di ronzarti intorno!"

Le urla di padre e figlia erano le uniche voci che si sentivano nel desolato parcheggio del locale. Regina, appoggiata con la schiena all'auto, osservava con segreto divertimento i due "conigli" raggiungerla.

"Fila in macchina adesso!" esclamò intanto "E due settimane di punizione non te le toglie nessuno!"

"Ma papà..."

"Un'altra parola e diventano tre"

Cora sbuffò esasperata e salì sull'auto, sbattendo con forza lo sportello, non prima di aver sibilato tra i denti qualche parola velenosa all'indirizzo del genitore. Hook invece, sospirò pesantemente e si appoggiò a sua volta all'auto, accanto alla moglie.

"Mi piace quando fai il padre severo e autoritario" gli sussurrò Regina accennando un sorriso e lanciando poi un'occhiata alla figlia che da dentro l'auto continuava a borbottare.

"Ah si?" chiese lui, sorridendo a sua volta e avvicinandosi di più alla donna.

"Sì!" confermò lei, riportando lo sguardo su di lui e soffermandosi in particolare sul suo nuovo accessorio "Anche se non sembri molto convincente con quelle orecchie!"

 

 

NDA:

Buonasera a tutti! Sul filo del rasoio pubblico questa stramba flash-fic per non saltare un altro giorno;) Come avevo già accennato, è tornata Cora Jones, stavolta però verisone adolescente;) Che ve ne pare di questo Hook - genitore?

A domani con wearing kigurumis (la vedo molto male xD).

 

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Capitolo 11
*** Wearing kigurumis ***


11. Wearing kigurumis

 

Regina era ben determinata ad avere una certa conversazione  e l'inaspettata chiacchierata che aveva avuto quella mattina con Ruby, quando si era recata da Granny's per fare colazione insieme ad Henry, era stata illuminante. Aveva passato l'ultima ora a preparare tutto nei minimi dettagli: aveva scelto con cura il vestito, aveva pensato più volte alle parole da dire e aveva persino previsto la risata che colse il pirata nel varcare la porta della sua casa e trovarla in quello stato.

"Che accidenti ti sei messa addosso?" domandò tra la confusione e il più totale divertimento. 

"Kigurumis" rispose lei semplicemente, alzandosi goffamente dal divano.

L'aveva detto come se fosse la cosa più ovvia del mondo, dimenticando l'espressione incredula che aveva avuto quando ne aveva sentito parlare la prima volta o la difficoltà che aveva avuto nel spiegarlo, con non senza un certo imbarazzo, alla commessa del più grande negozio di abbigliamento di Storybrooke. 

"E a cosa è dovuto questo cambiamento di stile, tesoro?" chiese di nuovo il capitano, ancora più confuso dalla decisione nel tono di voce che la donna aveva usato.

"Dobbiamo parlare… di noi due" iniziò Regina semplicemente, sfilandosi la maschera da gatta abbinata al vestito "Ogni volta che ci vediamo finiamo sempre in camera da letto... E invece stavolta parleremo di noi... Di cosa siamo"

L'incertezza e l'imbarazzo che le provocava quel discorso era evidente nell'espressione quasi innocente che aveva assunto. Killian d'altro canto non era ugualmente assuefatto a parlare d'amore, perché era questo di cui si trattava, anche se il sentimento non era stato mai esternato esplicitamente da nessuno dei due; si ritrovò a deglutire e con espressione insolitamente seria si avvicinò a lei, fino ad accarezzarle la guancia con la mano.

"Se volevi davvero impedirmi di desiderarti dovevi tenere la maschera" disse infine, accennando un sorriso che non aveva forse per la prima volta nulla di malizioso.

"Non capisco" mormorò lei alzando un sopracciglio.

"Sai perché finiamo sempre in camera da letto? Perché la cosa che davvero non riesco a resistere di te… sono i tuoi occhi" confessò facendo incontrare i loro sguardi "Io amo i tuoi occhi, Regina"

E non solo quelli, pensò, ma non lo disse neppure stavolta. 

Lei sorrise lo stesso e lo baciò con passione. Non parlarono neppure quella sera.

Perché in fondo non ce n'era bisogno.

 

 

NDA:

Salve!! Questo prompt mi ha fatto davvero impazzire e di fatti è uscita una flash-fic che in origine doveva essere un piccolo momento comico e invece è finita per diventare romantica-fluff XD Spero vi sia piaciuta! Alla prossima follia con il prompt making out!

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Capitolo 12
*** Making out ***


12. Making out

 

Regina infilò le chiavi nella serratura e la risposta fu immediata: Birillo, dopo la sua mattinata in completa solitudine, cominciò ad abbaiare dall'interno.

"Ricordami perché hanno lasciato le chiavi a te" chiese Hook ancora stupito e contrariato rispetto alla situazione.

"Gli idioti sono andati a fare una bella gita a New York e le chiavi non le hanno lasciate a me, ma a Henry" rispose l'interpellata con l'aria di chi si ritrova a dire la stessa cosa per l'ennesima volta "Solo che lui è a studiare dalla figlia di Jefferson e così eccomi qui"

"Eccoci qui" la corresse lui, spingendo con la mano la porta del loft e facendo apparire così un festante cucciolo di dalmata.

"Ciao bello!" lo salutò la donna accennando un sorriso e chinandosi per accarezzarlo, rispondendo così alle sue dimostrazioni d'affetto "Devi essere affamato!" aggiunse poi, muovendosi verso la credenza, seguendo le indicazioni del figlio.

Birillo si accoccolò sul tappeto e osservò con attenzione ogni suo movimento, continuando ancora a scodinzolare. Per essere il cagnolino di Biancaneve e del Principe Azzurro, aveva una particolare simpatia per la Regina Cattiva. Ben presto, la ciotola fu riempita e, riportando gli occhi sul capitano, Regina non potè non notare la sua aria pensierosa, mentre osservava il letto perfettamente intatto dei padroni di casa.

"Che c'è?" domandò confusa avvicinandosi e poggiandogli un po' preoccupata una mano sulla spalla.

Killian distolse finalmente lo sguardo e senza dire una parola, la attirò a sé baciandola con passione.

"Che accidenti-"

Un altro bacio zittì quel tentativo di protesta e finirono entrambi nel giro di qualche secondo sul materasso.

"Andiamo, tesoro" sussurrò Hook sulle sue labbra con aria maliziosa "Non dirmi che la prospettiva di me e te... Il capitan Uncino e la Regina Cattiva.. Nel letto degli eroi..."

Lei alzò gli occhi al cielo, ma era innegabilmente divertita.

"Tu sei malato!" esclamò, mentre lui tornava a baciarla, ma finì per assecondare quella folle idea.

La malattia del pirata doveva essere contagiosa.

 

 

NDA:

Ed eccomi giunta alla 12esima follia! Prende le mosse da un avvenimento che mi è successo realmente, che però è terminato con il dare il cibo al cane e non con c’è stato,  ahimè, nessun amoreggiamento con nessun Killian Jones :( ahahah La scelta del nome dell’ipotetico cane, Birillo, ovviamente è un tributo alla Carica dei 101 :) Colgo l’occasione per rinraziare di cuore tutti quelli che seguono questa raccolta!!

Alla prossima con il prompt eating icecream!

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Capitolo 13
*** Eating icecream ***


13. Eating icecream

 

Killian si rigirò nel letto almeno per cinque minuti prima di premere finalmente il tasto di accensione della abat-jour.

"Tesoro... Non hai voglia di un gelato?"

La donna al suo fianco sprofondò la faccia nel cuscino per sfuggire alla fastidiosa luce e mugugnò qualcosa di incomprensibile, tentando di proseguire il sonno.

"Un bel gelato al cioccolato con le meringhe e la panna... E poi.."

Regina aprì finalmente gli occhi e lo fissò per qualche istante in silenzio, interrompendo con quel semplice sguardo la ricca descrizione.

"Ti odio!" sibilò infine portandosi una mano sul ventre "Mi farai diventare una balena!"

Hook sorrise trionfante a quella risposta e, dopo averle stampato un rapido bacio sulle labbra, sparì dalla porta sotto i primi raggi del sole.

 

**

 

Il capitano si strinse nel cappotto e fece avanti e dietro davanti alla locanda, finché il rumore delle chiavi lo fece voltare verso la porta.

"Da quanto stai aspettando, pirata?" domandò Granny, soffocando uno sbadiglio e lanciandogli un'occhiata che più che apparire sorpresa, sembrava esasperata.

"Solo un quarto d'ora" rispose lui alzando le spalle e accennando un sorriso all'anziana signora che vedeva ormai tutte le mattine.

"Allora, oggi quale curiosa voglia ha la sua mogliettina?" riprese lei in tono cordialmente ironico.

Killian allargò il sorriso ed entrò silenziosamente.

Omise di dire che la voglia quella mattina era stata tutta sua.

 

**

 

"Non hai preso molti chili finora, beata te!" commentò Emma osservando la figura di Regina.

"Ho preso 6 chili fino ad adesso.." rispose portando le mani sulla sua pancia. Non erano troppi per essere al quinto mese di gravidanza.

"Io di mio ne ho presi 10 però" intervenne Hook addentando una delle tartine preparate da David, giusto per confermare la buona forchetta che aveva sviluppato lui in quei 5 mesi.

La porta fu aperta in quel momento e gli ultimi ospiti di quella serata di famiglia allargata entrarono in casa Charming.

"Abbiamo portato il gelato!" annunciò Belle reggendo con una mano una vaschetta e tenendo l'altra stretta in quella del signorGold.

Hook non era stato mai così contento di vedere il coccodrillo.

 

**

 

Una smorfia di disgusto apparve sulle labbra della piccola Cora appena si portò il cucchiaino alla bocca.

"Bleah! È freddo!" esclamò allontanando la ciotola con la manina.

La vedova Lucas da dietro il bancone ridacchiò rumorosamente, osservando la scena.

"Le avete fatto venire la nausea prima ancora di nascere a quella bimba!"

Anche i coniugi Jones risero divertiti e si scambiarono un'occhiata complice, prima che Hook afferrò con nonchalance la ciotola.

A lui la nausea di gelato non era ancora mai venuta.

 

 

NDA:

E anche stasera mi riduco all’ultimo minuto xD Doveva arrestarsi originariamente alle due prime scene… Ma poi ho deciso di continuare, prendendo a pretesto il gelato per descrivere l’evoluzione della famiglia Jones (e l’inaspettata ossessione di Hook per il cibo ahah) E poi non ho resistito all’inserire nuovamente Cora da qualche parte: sta seriamente diventando il mio alter egoahah!

A domani con il prompt genderswapped (si salvi chi può! xD)

 

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Capitolo 14
*** Genderswapped ***


14. Genderswapped

 

Kilie Jones guardò l'altra ragazza svenuta sul materasso della cella e sospirò leggermente seccata.

"Così carina e così inutile"

"E tu sei inutile?" chiese una voce alle sue spalle e prima che lei potesse anche solo rendersene conto, il suo uncino era volato via dal suo braccio.

"Posso riavere il mio uncino?"

"Ti sembra questo il modo di rivolgersi ad un Re?"

Kilie adesso apparve stupita e rimase ad osservare per qualche istante l'uomo che aveva di fronte. Si trattava davvero del Re di quelle terre? Lo stesso che secondo molte dicerie, aveva ucciso sua moglie, distrutto interi villaggi e il cui unico scopo nella vita sembrava quello di ottenere il cuore della principessa Biancaneve? Aveva anche sentito parlare spesso della sua bellezza, ma l'immediata attrazione che inevitabilmente si trovava a provare verso di lui era segno che i racconti non gli avevano affatto reso giustizia.

Anche Rex d'altro canto era rimasto a guardare l'inaspettata intrusa nelle due prigioni con un sorriso puramente malizioso sulle labbra. Con il suo corpo esile, i lunghi capelli neri e i brillanti occhi color del mare, la donna-pirata rientrava decisamente nei suoi canoni e la mancanza di una mano poteva passare benissimo in secondo piano.

Lentamente si avvicinò di più e le porse l'oggetto tanto richiesto, per ritrovarselo poi agganciato al suo sontuoso abito regale; fu stavolta il turno della donna di curvare le labbra in un sorriso diabolico.

"Posso offrirvi qualcosa da bere Lady Pirata?" domandò il Re sganciandosi da quella presa con un colpo di magia "Si, so benissimo chi siete..." aggiunse poi, rispondendo alla domanda implicita scritta sul volto di lei, e ricorrendo ad un altro silenzioso incantesimo per far apparire due calici ricolmi di sidro di mele.

"No, grazie" rispose Kilie laconicamente, rimettendo l'uncino al suo posto e infilando la mano buona nella giacca.

Chissà cosa diamine c'era in quella bevanda che le veniva offerta, che tra l'altro era prodotto di magia. E magia nera per giunta.

Ricordava fin troppo bene la storia della giovane Cappuccetto Rosso rinchiusa nel castello del Re come schiava sessuale e preferiva evitare ogni minima possibilità di fare la stessa fine.

"Gradite voi piuttosto...?" chiese estraendo la fiaschetta di rum e porgendogliela.

Rex fece una smorfia quasi disgustata e scosse la testa deciso.

"Io non bevo rum"

 

 

NDA:

Ciao a tutti! Innanzitutto chiedo scusa per aver saltato  un giorno, ma sono stata sovrastata da interrogazioni, compiti e… l’esame orale del First (aiuto!). Una seconda scusa poi è da chiedere per come ho scritto questa flash-fic, sono consapevole che sembra un po’ scritta con i piedi ahah

Alcune spiegazioni: ho ripreso sostanzialmente l’idea del primo incontro tra Hook e Regina e i dialoghi sono una rielaborazione della scena, salvo per la parte finale e l’ultima frase che invece rimanda al brindisi della 3x05;) ; per quanto riguarda Hook ho scelto Kilie come nome perché è quello che più si avvicina a quello originale, invece per Regina, dato che deriva dal latino, ho scelto la stessa versione latina per rendere la sua controparte maschile! In questa realtà alternativa, poi, non volendo alterare però la storia, ho dovuto trovare un “Graham” femminile e la scelta è ricaduta su Ruby.

Alla prossima, con il prompt in a different clothing style.

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Capitolo 15
*** In a different clothing style ***


15. In a different clothing style

 

Non era la prima volta che vedeva l'abbigliamento di quel mondo ovviamente; ne aveva avuto un primo assaggio con l'incontro con Mary Margaret e Emma nella Foresta Incantata e aveva avuto modo di venirci meglio a contatto mentre spiava dall'alto Storybrooke per conto della Regina di cuori e durante il suo obbligato soggiorno in ospedale. Eppure adesso di fronte a quell’ingente quantità di vestiti, che ai suoi occhi apparivano strani, non poté non sentirsi disorientato.

"Hook"

Il capitano si risvegliò dal suo sogno ad occhi e distolse l'attenzione dal pezzo di stoffa nera che stava curiosamente osservando.

"Cercavo Cora" disse con nonchalance a quel richiamo, voltandosi verso la donna che aveva appena parlato.

Regina alzò un sopracciglio e fece un sorriso privo di allegria.

"Mi dispiace informarti che non tengo mia madre chiusa nella mia cabina armadio" rispose lei ironicamente, avvicinandosi con aria sospettosa "Che stai facendo?" domandò infine, lanciando un'occhiata al tubino su cui il pirata teneva ancora la mano.

"Oh, davo giusto uno sguardo"

E dopo aver pronunciato quella debole scusa, invece di lasciare definitivamente l'indumento, Killian lo afferrò e lo passò nelle mani della padrona di casa.

"Sul serio, tesoro, come fai a metterti una cosa del genere?"

Regina alzò gli occhi al cielo, come sempre irritata dall'invadenza del suo momentaneo alleato, preparandosi mentalmente ad un’altra acida risposta, quando qualcosa nello sguardo del capitano le  fece venire un’improvvisa idea.

Improvvisa e  balzana.

Con un semplice movimento della mano rimosse il suo tailleur, facendo comparire al suo posto, in una nuvola di colore viola, il tubino in questione.

Hook apparve per un attimo confuso da quell’uso inaspettato della magia, ma poi nel vedere come il vestito evidenziava le sue curve, lasciando poco spazio all’immaginazione, non potè evitare di sorridere compiaciuto. Le gambe poi, erano quasi completamente nude: non c’erano mica di vestiti così nell’altro mondo.

Perlomeno che fossero ammissibili in pubblico e in pieno giorno.

"È molto... Diverso quello stile" commentò in un sussurro.

E diverso era sinonimo di interessante.

 

 

NDA:

Stasera ho voluto cambiare ambientazione; infatti, questa flash-fic è ambientata nella seconda stagione durante il periodo della Triplice Alleanza (deformazione da studente in crisi) Hook-Regina-Cora. Con questo prompt mi sono ritrovata letteralmente senza idee (insomma, dopo averli fatti vestire alla Harry Potter, fscambiare d’abito, indossare le orecchie da coniglio e il kigurumis cosa potevo inventarmi?), quindi ho deciso di aggirarlo con questa sorta di straniamento: lo stile di Storybrooke, che è normalissimo in fondo, appare diverso per il pirata xD  Spero vi sia piaciuta!

Alla prossima con il prompt during their morning ritual!

 

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Capitolo 16
*** During their morning rituals ***


16. During their morning rituals

 

La sveglia era suonata puntuale alle 7.45. Killian era prevedibilmente già in piedi e il rumore dell'acqua nella doccia indicava come stesse impiegato il tempo di quel risveglio anticipato. Regina invece si era alzata in quel momento, aveva poi svegliato Cora, era scesa a preparare la colazione, i pancakes come ogni mattina, e aveva atteso che il resto della famiglia la raggiungesse. Qualche conversazione casuale, le solite raccomandazioni e infine la piccola era sparita con un sorriso sulle labbra insieme a Alice, la figlia di Emma e Neal.

Già perché adesso la piccola di casa era diventata grande.

"Non mi ha salutato!" esclamò l'ex pirata, in tono chiaramente irritato, una volta che il portone d'ingresso fu sbattuto.

"Ti ha detto ciao papà facendo un gesto con la mano... Ti dovrebbe bastare"

Hook alzò lo sguardo verso la donna e accennò un sorriso di fronte al nuovo assaggio dell'immancabile ironia che la contraddistingueva. Allungò la mano buona verso di lei e l'attirò delicatamente a sè facendola sedere sulle sue gambe.

"Questo è il primo giorno di una nuova routine" commentò con un sospiro.

Chissà cos'era che lo faceva parlare in quel modo? Forse un improvviso momento di riflessione esistenziale, forse gli anni in più.. O forse semplicemente il rum che a aveva appena iniziato a sorseggiare.

"Mi auguro che questo non ne faccia parte" disse lei sottraendogli la bevanda.

"Mia figlia ha appena iniziato la scuola superiore e io e te stiamo invecchiando tesoro... Ho ogni dannato diritto di bere!"

Regina ridacchiò a sua volta raddolcita di fronte a quella lamentela e in un unico sorso finì il contenuto del bicchiere. L'uomo fece per parlare, ma un inaspettato bacio passionale troncò sul nascere qualsiasi bonario rimprovero.

"Forse posso dimostrarti che non siamo così vecchi dopo tutto, capitano"

Capitano. L'aveva chiamato capitano e c'era solo un contesto dove lo chiamava ancora così.

"Ti ricordo che hai un lavoro, Regina"

Un nuovo bacio pose fine anche a quel fallimentare tentativo di mantenere una lucida serietà.

"Chiamerò per avvertire che arriverò più tardi"

Bel modo di iniziare una routine con un'eccezione.

 

 

NDA:    

Sono tornata nuovamente all’ambientazione familiare, ebbene sì, ma ormai riesco difficilmente a immaginarli diversamente! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate^^

A presto con il prompt spooning!

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Capitolo 17
*** Spooning ***


17. Spooning

 

"Buongiorno, tesoro"

In quel mondo che ad ogni anno in più si rivelava sempre più tendente al parossistico, era bello sapere che certe cose non erano cambiate, e ancora più bello era sentire di avere ancora qualcuno dalla sua parte tra tutti quei nemici di sempre. Qualcuno che non la chiamasse signora Mills o sindaco, ma -in modo decisamente troppo confidenziale e a volte assolutamente irritante - semplicemente tesoro.

"Buongiorno, tesoro"

La stessa identica frase tutte le mattine per un'intera settimana da quando Killian Jones era apparso improvvisamente con la Jolly Roger a Storybrooke, finché l'ottavo giorno l'aveva aspettata fuori dalla locanda di Granny e, cogliendola completamente di sorpresa, l'aveva spinta contro il muro e l'aveva baciata con passione.

E la routine era diventata un'altra.

**

Aspettava una chiamata da Boston per ripartire con la nave e tornare al suo lavoro di guardia costiera. Ma quella chiamata, chissà perché non arrivava mai. E chissà perché, a lui non sembrava importare più di tanto.

"Non ho particolari scopi nella vita" le aveva detto un giorno, passeggiando insieme a lei nel parco e passando casualmente accanto al signor Gold.

I due uomini sembrarono scambiarsi un'occhiata ostile, ma seguitarono entrambi per le loro strade.

A Regina venne da ridere... Se solo il capitano avesse ricordato.

"Nessuno scopo?"

"Nessuno, tranne che stare con te..." rispose con un sorriso malizioso, afferrandola per la vita e baciandola "...Vostra Maestà..."

A lei sembrò solamente di aver sentito quell'appellativo e invece lui lo aveva detto per davvero e non per caso.

Perché Hook ricordava perfettamente.

Solo che amoreggiare con la più bella del reame - qualsiasi reame - gli sembrava una prospettiva migliore che scuoiare un inerme coccodrillo.

Almeno per il momento.

 

 

NDA:

Salve a tutti! E’ stata una settimana terribile per me e non ho avuto il tempo neppure per respirare xD Eccomi però a postare (con molto ritardo) il prompt 17. E’ chiaramente ambientato in un AU, dove la maledizione di Regina ha coinvolto anche Hook, anche se lui non arriva direttamente a Storybrooke (un po’ stile Pinocchio).

Spero mi farete sapere cosa ne pensate!

Alla prossima con il prompt doing something together!

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Capitolo 18
*** Doing something together ***


18. Doing something together

 

"È perfetto" commentò Hook fissando con aria orgogliosa il capolavoro.

Le decorazioni interamente inerenti all'ambito piratesco e le palline a forma di mele immancabilmente rosse, richiamavano poco il tema natalizio, ma di certo quell'immenso abete così addobbato salutava le feste in perfetto stile Mills - Jones.

"Mmm" mormorò semplicemente Regina, scuotendo impercettibilmente la testa.

Non sembrava condividere lo stesso entusiasmo: era come se qualcosa continuasse a mancare.

"Non ti piace?" indagò lui in tono leggermente dispiaciuto.

"Mmm" mormorò nuovamente lei avvicinandosi di più all'abete "Manca la punta" constatò soffermando lo sguardo sull'estremità disadorna.

"Vabbè, tesoro, troveremo qualcosa e..."

L'improvviso sorriso di Regina fece morire quelle parole sulle labbra del capitano.

"Credo di aver avuto la perfetta idea..."

 

**

 

Killian aprì gli occhi e l'istantanea reazione fu quella di scoppiare a ridere.

"Come ti è venuto in mente?"

Regina alzò le spalle e ridacchiò a sua volta.

"Adesso è perfetto..." sussurrò semplicemente ammirando il particolare aggiunto.

Hook annuì silenziosamente e sorrise, afferrando il viso di lei tra le sue mani.

Adesso che le aveva di nuovo tutte e due, l'uncino, dimenticato in un cassetto da ormai tre mesi, aveva trovato un nuovo utilizzo in cima all'albero di Natale. 

 

 

NDA:

So che è passato tantissimo tempo sia da Natale che dall’aggiornamento, ma dopo un periodo di lontananza da efpanic, ho deciso perlomeno di portare a compimento questa raccolta! :)

Il prossimo prompt è: in formal wear.

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Capitolo 19
*** In formal wear ***


19. In formal wear

 

Quell'abbigliamento metteva a dura prova  la capacità di sopportazione del capitano e dopo solo mezz'ora si stava rivelando già ad un livello molto basso.  C'era poco da fare: lo stile da perfetto gentleman del 21 secolo non faceva proprio per lui. La rigidità della giacca, la scomodità delle scarpe selezionate dalla sua compagna come "eleganti" e soprattutto la cravatta... Decisamente era la cravatta il problema maggiore.

"Non ne posso più, maledizione!" sbottò improvvisamente, cercando con molta poca grazia, per usare un eufemismo, di slegare l'asfissiante nodo.

Lo sguardo assassino che Regina gli rivolse, gli lasciò tuttavia immediatamente intuire quanto quel gesto fosse stata in realtà una pessima mossa da fare.

"Per favore, possiamo evitare di farci riconoscere anche oggi?" sibilò quasi velenosamente.

Lui la guardò per un attimo, sapeva perfettamente quanto entrambi avessero lavorato per essere accettati dall'intera Storybrooke e l'invito al matrimonio di Ariel e Eric rappresentava adesso solo un esempio di quanto avessero ottenuto finora; per questo l'ex pirata si limitò semplicemente ad annuire, assecondando il tentativo di lei di risistemargli la cravatta.

"Va bene, tesoro" disse infatti con un sospiro rassegnato "Ma ti dico questo: quando ci sposeremo noi due, ti avverto che queste cose saranno bandite, anzi piuttosto-"

Le parole gli morirono in gola quando notò  l'effetto che quello scherzo aveva avuto su di lei.

Perché uno scherzo lo era solo per metà, e forse lui aveva parlato troppo.

"Sposarci?" ripetè lei semplicemente in poco più che un sussurro.

Hook annuì con aria convinta e lei restò a fissarlo inerme con gli occhi sgranati.

E improvvisamente la cravatta aveva perso la sua importanza.

 

 

 

NDA:

Ok, lo so, da “30 Days challenge” sta diventando “30 Years challenge” ahahah Avevo quasi dimenticato io stessa la raccolta, ma ho ritrovato qualche drabble scritta e mai pubblicata sul telefonino e quindi ho detto perché non postarla?

La prossima è: dancing.

 

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Capitolo 20
*** Dancing ***


20. Dancing

 

Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare da una regina, a Regina non piaceva ballare. Ricordava ancora troppo bene i balli cui era costretta a partecipare al fianco di Leopold, per apprezzare adesso l'idea che Biancaneve aveva avuto.

Un ballo per celebrare il vittorioso ritorno da Neverland. Ma per chi è destinato comunque alle tenebre c'é poco da festeggiare.

"Che stai facendo qui tutta sola, tesoro?"

Alzò lo sguardo solo per incontrare la figura di Hook, vestito nella sua solita tenuta da pirata. Un forte contrasto con l'eleganza generale.

"Cosa vuoi, capitano?" domandò in tono leggermente seccato.

Lui alzò semplicemente le spalle mentre un indecifrabile sorriso si andava formando sul suo volto.

"Balla con me"

Regina scoppiò in una incredula risata a quella proposta e si limitò a scuotere testa.

"Andiamo, anche noi siamo stati eroi dopo tutto"

"Io non ballo"

Hook sorrise ancora di più e si avvicinò leggermente a lei.

"Prima rifiuti di bere il mio rum, ora non vuoi ballare con me... Sei complicata tesoro"

"Solo perché non cedo al tuo fascino da sporco pirata?"

Fu il turno di Hook di ridere adesso e per nulla offeso da quello che chiaramente era un insulto, estrasse l'inseparabile fiaschetta di rum dalla giacca e la posò sul tavolo davanti a lei.

"È semplice: o balli con me, o bevi il mio rum"

Regina alzò gli occhi al cielo a quello sciocco ultimatum e poi, con un sospiro, si alzò in piedi, permettendo, seppur controvoglia, all'uomo di afferrarle la mano e di circondarle con l'altro braccio la schiena.

"Solo un ballo" lo ammonì in un sibilo poco rassicurante.

Furono gli ultimi a raggiungere la pista... Ma alla fine furono anche gli ultimi a lasciarla.

 

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Capitolo 21
*** Cooking ***


21. Cooking

 

Regina rimise il coperchio sulla pentola e mormorò un’imprecazione, togliendosi il grembiule e poggiandolo su una sedia della cucina. Quel gesto che stonava con la consueta routine culinaria della donna, attirò immediatamente l’attenzione dell’uomo che interruppe per un momento il monologo sulla sua giornata al porto, monologo che il sindaco aveva smesso di ascoltare già da un po’.

“Ci vorrebbe un po’ di vodka nella salsa” spiegò lei distrattamente, avviandosi già verso la porta, poi sembrò ripensarci e tornò indietro “Da’ un’occhiata al fuoco ma non toccare niente!”

Hook annuì solennemente a quel comando ma un sorriso malandrino si formò sulle sue labbra non appena l’effetto dell’occhiata glaciale lasciò insieme a lei la stanza. Si avvicinò lentamente alla pentola e gettò un rapido sguardo al contenuto, per poi far scivolare la mano sotto la giacca.

Vodka? No, lui aveva qualcosa di meglio…

 

**

 

“E’… Sì, è molto buono”commentò Biancaneve, posando con eccessiva lentezza la forchetta nel piatto.

Ma la sua voce era stata particolarmente acuta e il sorriso troppo forzato perfino per una persona come lei. La principessa non era mai stata brava a mentire, ma la regina non comprendeva il motivo di quella bugia: non era la prima volta che preparava pasta e salmone del resto ed era sempre uscito a meraviglia.

Lo sguardo sul volto di David rifletteva il finto entusiasmo della moglie, mentre l’insolita inespressività su quella del pirata tradiva una certa agitazione, eppure fu solamente dopo aver assaggiato ella stessa la pietanza che Regina finalmente comprese.

Quella salsa aveva un sapore decisamente troppo alcolico e troppo dolciastro.

 

**

 

 Killian sventolò la mano in aria e Regina continuò a sorridere finchè i due coniugi Nolan non sparirono dalla visuale e la porta della villa fu richiusa lentamente.

“Allora, vuoi dirmi cosa diamine hai combinato?”

La padrona di casa con le mani sui fianchi e gli occhi ridotti a due fessure, attendeva una risposta e mai attesa era stata mai più preoccupante. Tuttavia, il pirata sembrava tutto fuorché spaventato, anzi piuttosto se si doveva allegare un aggettivo alla sua espressione, quello sarebbe stato “divertito”.

“E’ divertente” mormorò infatti, trattenendo a stento una risata.

A quel commento apparentemente fuori luogo, Regina alzò un sopracciglio e sembrò spazientirsi ancora di più.

“Cos’è divertente? Che sono arrabbiata o che hai rovinato il mio pranzo?”

Hook scosse la testa e si finse pensieroso per qualche istante.

Vediamo… Hai tentato per anni di avvelenare Biancaneve e io ci sono quasi riuscito solamente con un pasto… Sì, è divertente”

La donna alzò gli occhi al cielo e si avviò senza aggiungere altro verso la cucina.

“Idiota” mormorò tra i denti, una volta rimasta sola.

E poi ridacchiò ripensando alla scena.

 

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