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Se c'era una cosa
su cui tutti gli abitanti di Storybrooke erano
concordi a proposito del signore e della signora Jones, era che nessuno li
aveva mai visti passeggiare mano nella mano. Agli inizi avevano evitato
contatti così intimi per mantenere la segretezza di quella che non sapevano
ancora se considerare o meno una relazione, e dopo, una volta usciti allo
scoperto (o meglio, scoperti prima che potessero farlo), era stato il loro
carattere naturale a impedire una così diabetica manifestazione d'amore in
pubblico. Adesso invece, in questa nuova fase della loro storia, entrambi
sembravano aver sviluppato una dose di dolcezza, ma era qualcun altro ad
assorbirla interamente.
"Ancora!"
Quell'esclamazione,
che suonava quasi come un comando ma che era accompagnata da una fresca e
gioiosa risata, era l'eco dell'ennesima dello stesso tipo nel giro di pochi
secondi.
Killian sbuffò leggermente spazientito, Regina alzò gli
occhi al cielo chiaramente esasperata, ma quando i loro occhi si incrociarono
non poterono trattenere un sorriso di intesa. Intesa nel ritrovarsi ad essere
sottomessi ai giochi di una bambina di cinque anni, ma del resto con dei
genitori come loro non potevano aspettarsi fosse meno testarda o meno vivace.
"D'accordo
principessa, ma questo è l'ultimo" dichiarò Killian,
mentre la piccola Cora annuì vigorosamente, anche se
il nuovo sorriso birichino sul suo volto lasciava presagire l'intenzione
contraria.
"Uno, due,
tre!"
Afferrandola
stretta, la sollevarono lentamente e la bambina rise di nuovo ritrovandosi
sospesa per qualche secondo.
No, nessuno aveva
ancora mai visto il signore e la signora Jones tenersi la mano, ma ciò che
tutti potevano vedere ogni mattina era il modo in cui tenevano per mano la loro famiglia.
NDA:
Finalmente riesco
a iniziare anch’io questo challenge, come ho visto molti di voi hanno già
fatto! Sono stata in un primo momento indecisa sulla coppia su cui scrivere (Outlaw Queen e Queenfire mi erano passate per la
mente) ma quando si parla di OTP, la mia scelta poteva essere effettivamente
una sola: Hooked Queen:) Il titolo è preso dalla
conversazione tra Hook e Regina nella 3x01 sulla
Jolly Roger.
Spero vi sia
piaciuta questa prima flash-fic, tenterò per quanto possibile di pubblicare un
prompt al giorno.
A domani quindi
con il prossimo prompt: cuddlingsomewhere.
"Resta ancora un altro po', tesoro"
le aveva sussurrato dopo uno dei loro solito incontri di segreta passione sulla
nave del capitano.
Era la prima volta che le faceva una tale
proposta, ma la maliziosa dolcezza con cui l'aveva pronunciata non l'aveva
stupita affatto. Perché quella notte era diversa da tutte le altre, quella
notte sarebbe stata l'ultima di Hook a Storybrooke e anche lei sentiva il desiderio, anzi meglio bisogno, di prolungare quel momento
d'addio.
Dopo qualche momento di indecisione, Regina
accennò un sorriso e tornò sotto le lenzuola, raggomitolandosi tra le braccia
del pirata e lasciandosi cullare da quella sensazione di inaspettata sicurezza.
Killian Jones non
partì più il giorno dopo.
NDA:
Ecco la seconda
giornata di questa sfida! E’ così che immagino un’ipotetica storia tra Hook e Regina: nata per caso, per gioco e poi entrambi
finiscono per scoprire sentimenti più profondi… Ringrazio coloro che hanno
recensito, messo tra le seguite o semplicemente letto e un grazie speciale va alla
mia splendida _Nirvana_ , dato che
abbiamo iniziato questo challenge insieme! Vi consiglio vivamente di leggere la
sua raccolta “Di polvere di fata, vecchi uncini e rum” sulla coppia Hook/Trilli.
A domani con il promptgaming/watching a movie per cui ho avuto un’idea un po’
demenziale che spero vi strapperà un sorriso;)
La frase detta con casualità durante la
pubblicità di "Harry Potter e l'ordine della fenice", fece
distogliere lo sguardo di Regina dallo schermo e spostarlo sull'uomo che l'aveva
appena pronunciata. Quella maratona del tutto imprevista dei film basati sui
libri della Rowling, si stava rivelando qualcosa di potenzialmente pericoloso
per la già precaria sanità mentale del pirata.
"Tu anche" rispose semplicemente
con una leggera risata.
"No, io sarei stato un Grifondoro... Che
a volte si perde il coraggio per strada"
La donna lo scrutò per qualche attimo
pensierosa. Il fascino del ribelle, l'erronea reputazione di cattivo e la
grande lealtà nei confronti degli affetti perduti che aveva dimostrato con suo
fratello Liam e il suo primo grande amore Milah...
"Mmm una sorta
di SiriusBlack"
decretòinfine con un sorriso malizioso.
Hook sorrise a
sua volta e fu il suo turno di creare un parallelo.
“Bellatrix mi sembra adattissima a te"
"Ehi!" esclamò lei immediatamente
non molto soddisfatta del paragone "È una pazza psicopatica... Dimmi una sola ragione perché saremmo
simili!"
"Mh..."
mormorò lui fingendo di pensarci su "Vediamo, perché sei una pazza psicopatica anche tu, tesoro?"
Il tentativo di ironia non sembrava aver
sortito l’effetto sperato, dato che l'occhiata assassina che Regina gli
rivolse, lasciava intendere che non l'aveva preso affatto come uno scherzo.
"Scherzavo!" si affrettò a chiarire
stringendola a sé e schioccandole un bacio sulle labbra "però io la vedo
una vostra somiglianza nella determinazione, nel potere e nella bellezza così
seducente..."
"Sei un ruffiano!" lo interruppe
lei, scuotendo la testa, ma lasciandosi catturare in un nuovo bacio.
"Che poi prevedo una certa tensione
sessuale tra Sirius e Bellatrix...
Ci sarà qualche scena su di loro?" domandò Killian
incuriosito, mentre il film riprendeva con un’inquadratura sul trio
protagonista e altri tre ragazzi (di cui non aveva ancora bene appreso il nome)
all'interno dell'Ufficio Misteri.
La donna fece un sorriso enigmatico, mentre
le tornava in mente a quella domanda un altro curioso parallelo.
Bellatrix che gli
piazzava un AvadaKedavra
nel petto e Sirius che spariva dietro il velo...
Perfino peggio di quando Regina aveva spinto Hook in
pasto a Malefica.
"Forse è meglio se non te lo dico"
NDA:
Spero
di non ricevere i pomodori per questa flash-fic!!
Voleva essere un tributo a Harry Potter, anche perché SiriusBlack è stato il mio primo amore da fan *.* ahah
La notizia di un primo ufficiale appuntamento
della signorina Lucas e il dottor Whale, voleva
essere semplicemente una delle solite novità di Storybrooke
che Killian non aveva mai richiesto e che Regina per dispetto
puntualmente elencava. Tuttavia, quel dettaglio, buttato lì tra i progressi di
Emma nella magia e un litigio tra Tremotino e suo
figlio nella locanda di Granny, sembrava aver
attirato l'attenzione del pirata, che era rimasto immobile a fissare il sindaco
con un'aria pensierosa.
"- finché Neal se n'è andato e... Che
c'è?" domandò la donna interrompendo il suo monologo, incuriosita da
quell'atteggiamento.
"In cosa consiste esattamente un appuntamento in questo mondo?"
Regina alzò un sopracciglio e restò per
qualche istante in silenzio, presa alla sprovvista da quella domanda.
Effettivamente, nonostante i suoi ventotto anni in più di permanenza nel nuovo
mondo rispetto a lui, non ne sapeva molto in materia, perlomeno per esperienza
diretta.
"Beh... Una coppia esce insieme, si va a
mangiare qualcosa oppure si va al cinema, a fare una passeggiata... Insomma
qualsiasi cosa"
"Ah... dovremmo farlo anche noi!"
affermò lui seriamente.
Quell'esclamazione ebbe l'effetto di
lasciarla nuovamente stupita e di farla poi scoppiare a ridere sinceramente
divertita.
"Killian"
lo chiamò poi scuotendo la testa, ancora con la risata sulle labbra
"stiamo insieme da due mesi... Mi sembra un po' tardi per un primo
appuntamento"
"Hai ragione" annuì, fingendosi
serio, mente un sorriso birichino si formava sul suo volto "Allora ci
vediamo alle otto, tesoro"
Un bacio confermò quella proposta e prima che
lei potesse rispondere, lui era già sparito dalla stanza.
**
"Arrivo!"
Regina si diede un'ultima occhiata allo
specchio e andò ad aprire la porta. In realtà non aveva speso molto tempo nel
curare l'abbigliamento, dato che le tre ore successive alla conversazione non
le avevano affatto fatto cambiare idea in proposito, ma ci teneva come sempre a
mettere in mostra la propria bellezza.
"Ciao tesoro"
Dall’altra parte della porta se ne stava,
come previsto, il capitano, con la solita tenuta da pirata e il solito
sorrisino. Ciò che però stonava in quell'aspetto da bello e impossibile era il
mazzo di rose rosse che teneva nella mano buona.
"Abbiamo fatto le cose in grande
eh?" domandò la donna fissando piacevolmente colpita i fiori "Allora
dove mi porti?" aggiunse poi afferrando il cappotto.
Fu a quel punto che Killian
allargò il sorriso e silenziosamente entrò in casa, chiudendo la porta alle sue
spalle.
"Restiamo qui" annunciò di fronte
all'espressione confusa della donna "Non sono riuscito a trovare nessuno
che cucinasse qualcosa di meglio delle tue lasagne"
NDA:
E anche il prompton a date si può ufficialmente spuntare!
Mi ha gettato un pochino in crisi, lo confesso, e ho anche dovuto stravolgere
l’idea iniziale di Hook che allestiva la nave per
fare una sorpresa a Regina, perché mi sembrava troppo fluff ahah
Spero vi sia piaciuta comunque;)
Agli occhi di Regina la soluzione era
semplice: un bacio era tutto ciò che serviva per risvegliare il capitan Uncino.
Solamente un bacio o maledizione!, la
maledizione non si sarebbe spezzata.
"Andiamo Emma, bacialo!" la esortò
per l'ennesima volta continuando a fissare quel corpo inerme. "Lui ti
ama!" aggiunse spostando poi lo sguardo verso la bionda, ignorando la
sensazione di gelosia che era germogliata improvvisamente in lei, pronunciando
quelle parole.
Le due donne restarono a guardarsi per
qualche istante, ognuna con la propria diversa convinzione che bruciava nei
loro occhi: la disperazione per la condizione al limite della vita di Killian
in quelli di Regina e il puro amore in quelli di Emma, un amore che però era
tutto per qualcun altro.
"Ma io non amo lui! Sono innamorata di
Neal, sono sempre stata innamorata solo di lui" sussurrò infine la Swan,
rendendosi conto forse solo in quel momento dell’intensità del sentimento che
la legava indissolubilmente al figlio dell’Oscuro.
Regina distolse lo sguardo a quella
confessione e chiuse gli occhi, sentendoli immediatamente riempirsi di lacrime.
Non sarebbe stata felice di vedere l'uomo che aveva imparato ad amare e quella
donna condividere il vero amore, ma sarebbe stato sempre meglio che vederlo in
un coma infinito.
"Non possiamo lasciarlo morire"
mormorò tra sé e sé, cominciando a camminare con passo agitato per la stanza
"Non... Ho visto il modo in cui ti guarda, ho sentito il modo in cui parla
di te e..."
"Ma non hai mai visto il modo in cui
guarda te"
Le parole di Emma la fecero fermare
improvvisamente e fu con un'espressione di pura sorpresa che si voltò a
guardarla nuovamente.
"Che intendi dire?"
"Regina" cominciò l'altra
avvicinandosi cautamente fino ad afferrarle delicatamente un braccio "Sei
tu quella che ha passato più tempo con lui ultimamente, sei tu quella che lo
capisce davvero... Sei tu che rischi di impazzire all'idea che potrebbe non
risvegliarsi più!"
Il sindaco non fece neppure un tentativo di
negare quel quadro generale che era stato tracciato e sospirò pesantemente. Lo
sceriffo approfittò di quel silenzio e continuò a parlare; era buffo adesso
come le parti sembravano essersi scambiate: era lei ad incoraggiare adesso, ma
l'impresa non pareva molto più facile.
La verità è che Regina aveva smesso di
credere nel vero amore, perlomeno per lei,aveva smesso di credere di poter avere un lieto fine e che tra tante
persone l'avesse potuto avere con Hook non l'aveva poi mai neppure immaginato.
Eppure gli occhi verdi cui inconsapevolmente si era ritrovata a chiedere aiuto,
non le suggerivano altro che speranza...
No, Regina non credeva nel vero amore, ma
raggiunse lo stesso il letto dove il pirata era allungato e piegò lo stesso la
testa verso di lui per posare esitante un veloce bacio sulle sue labbra.
Un vento innaturale si sprigionò nella stanza
e una scarica di pura magia le pervase l'intero corpo, mentre sentì le labbra
sotto le sue rispondere al contatto.
"Ce ne hai messo di tempo, tesoro"
commentò Hook con il suo solito sorriso, apparendo per nulla stupito dal
trovarsi di fronte Regina.
Per un tempo
indefinito restarono semplicemente a guardarsi con nuovi occhi. E la maledizione del sonno forse non fu
l'unica ad essere spezzata.
NDA:
Buonasera!
Anche oggi sono stata puntuale con l’aggiornamento! Spero vi sia piaciuta l’idea
e anche l’accenno agli Swanfire che torneranno sicuramente come coppia
secondaria in altri prompt!
A domani con il prompt wearing eachothers’ clothes!
Un urlo strozzato e un' imprecazione furono tutto ciò che
seguì la rovinosa caduta a terra del capitano, mentre una fragorosa risata
femminile faceva da contorno al suo faticoso tentativo di riacquistare la
posizione eretta.
"Ti avevo detto che era una pessima idea" commentò
la donna, osservando la scena comodamente seduta sul letto.
"Non una parola, Regina" sibilò Hook
in risposta lanciandole un'occhiata truce "Non ho idea di come tu riesca a
camminare con questi cosi!" esclamò poi, afferrando i tacchi, che gli
avevano giocato quel brutto scherzo, e scaraventandoli con rabbia a terra.
La donna non si curò neppure del destino delle sue scarpe e
riprese a ridere ancora più divertita; poi scansò le coperte e si alzò,
dirigendosi decisa verso l'armadio mentre uno strano sorriso si dipingeva sul
suo volto, un sorriso che a Killian non piaceva
affatto.
"Che stai facendo?" chiese infatti confuso,
guardandola curiosare tra i suoi vestiti da pirata.
Ma Regina ignorò bellamente la domanda e continuò
semplicemente a sorridere, afferrando finalmente un abbinamento completo.
"Non ti muovere!" lo ammonì accompagnando
quell'ordine con una rapida eloquente occhiata, prima di sparire dalla stanza.
Ora era il suo turno di improvvisare.
**
La pazienza non era una delle qualità di Killian
Jones e dieci minuti erano decisamente più di quanto potesse attendere. Fu con
questo pensiero in mente e una divertita curiosità nell'animo, che si alzò in
piedi, pronto ad andare cercare la sua fidanzata, quando, voltandosi verso la
porta, se la ritrovò davanti. La tenuta completa da pirata cadeva larga sul suo
corpo snello, ma non una risata uscì dalle labbra dell'uomo, anzi un sorriso
compiaciuto fu tutto ciò che riuscì a fare. Vestita da pirata riusciva ad essere
persino più attraente del solito, era innegabile.
"Niente male" commentò avvicinandosi lentamente,
finché si ritrovò ad essere agganciato dal suo stesso uncino "E questo? Mmm ti sta bene addosso" le sussurrò, sostituendo
rapidamente la sorpresa di quell'inaspettato dettaglio con il desiderio di
sentirla più vicina.
"Davvero?" domandò lei, facendo una breve risata e
attirandolo ancora di più verso di lei fino a far sfiorare le loro labbra
"E sai cos'altro mi sta bene addosso?"
"Cosa?"
Regina fece un sorriso malizioso e poi lo trascinò con sé sul
materasso.
"Tu!"
NDA:
Ed ecco lo sclero numero 6! Spero
vi sia piaciuta questa folle mattinata Hooked queen! Al
prossimo aggiornamento con il promptcosplaying(cosa mi inventerò? Mmm
la notte porta consiglio, speriamo!)
Henry Mills non aveva avuto
un'infanzia normale: a dieci anni aveva scoperto l'esistenza del mondo delle
fiabe e a undici era stato condotto forzatamente all'Isola che non c'è; ma
nell'avvicinarsi del suo dodicesimo compleanno, finalmente come tutti i bambini
del mondo, si lamentava semplicemente per non aver ricevuto la lettera per Hogwarts. Ecco perché la sua intera famiglia di era
trasferita a Boston per un giorno, per permettergli di vivere un'altra
avventura; l'idea era stata di Neal e tutti gli altri, chi più chi meno
entusiasta, avevano finito per partecipare.
"È forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore"
Tra i più entusiasti c'era Hook
ovviamente e con quella frase che aveva accompagnato la sua comparsa nella
divisa tipica dei Grifondoro, attirò l'attenzione di
tutte le altre persone presenti nella stanza di preparazione all'evento, in
particolare di una.
"Mi spaventi quasi" commentò Regina lanciandogli
una rapida occhiata divertita.
"Andiamo, bella Serpeverde,
ammettilo che ho un travestimento meraviglioso" la provocò avanzando verso
di lei, sfoggiando un sorriso completamente malandrino.
La donna fece una smorfia fintamente disgustata e scosse la
testa "Finirai per confonderti con gli idioti"
disse lanciando un'occhiata all'intera famiglia Charming
- David, Snow, Emma e suo marito Neal - che poco
distante stava provando delle divise impeccabilmente rosso - oro.
"Forse..." concesse Hook
seguendo la direzione dello sguardo di lei "ma tu ammettilo che sono il
tuo idiota preferito" aggiunse
poi facendole un occhiolino.
Regina alzò gli occhi al cielo, per poi spostare l'attenzione
sul suo "compagno di casa" Tremotino e una
Belle versione Corvonero, che proprio in quel momento
stavano uscendo dalla stanza.
"Credo sia arrivato il momento di iniziare questa
buffonata anche noi" annunciò sbuffando leggermente.
Ma quando il suo sguardo si intrecciò con quello di Killian e il contrasto tra i colori che indossavano si
annullò nell'abbraccio improvviso in cui lui l'attirò, pensò per un attimo che
forse una buffonata non lo era poi del tutto.
Perché avevano l'ambizione
Serpeverde di credere che potevano avere un lieto
fine insieme.
E il coraggio Grifondoro di cercare di realizzarlo ogni giorno.
Compreso questo.
NDA:
Con questa o
ufficialmente raggiunto l’apice della follia! xD Sono
consapevole che l’idea non è assolutamente plausibile, ma del resto cosa poteva
uscire di plausibile con il tema cosplaying? E poi
volevo assolutamente riprendere l’idea di Harry Potter lanciata nel prompt numero 3, quindi è da ricollegarsi completamente alla
flash-fic“watching a movie”.
"Vieni fuori tesoro, non possiamo stare
qui tutto il giorno!"
Regina sbuffò a quell'ennesima esortazione,
cercando di trattenere le lacrime che si erano inevitabilmente formate nei suoi
occhi alla visione di sé stessa nel riflesso allo specchio. Dannati ormoni.
Si diede un'ultima occhiata e, con aria
desolata, aprì finalmente la tendina, facendo un passo fuori da quel rifugio
sicuro che si era rivelato per qualche minuto il camerino.
"Sono una balena" sibilò puntando
un dito contro il pirata "ed è tutta colpa tua!"
Il volto di Killian
assunse istintivamente un'espressione divertita, ma qualcosa negli occhi della
donna fece bloccare immediatamente quel principio di risata: era un'ombra di
tristezza che non aveva visto in lei più da tempo e che si era ripromesso
intimamente di non farle provare mai più.
Si
avvicinò lentamente e lasciò scorrere il suo sguardo sul suo corpo fasciato
nell'ampio vestito blu notte che stava provando, soffermandosi in particolare
sul suo ventre al settimo mese di gravidanza.
"Sei bellissima" le sussurrò
sinceramente, prendendole la mano nella sua "Non è vero?" chiese poi,
voltandosi verso la giovane commessa con un sorriso.
Ma non era un sorriso malizioso o provocante;
era un sorriso che rappresentava la dolcezza e l'amore di un uomo verso le due
donne più importanti della sua vita: sua moglie e sua figlia. E vedendo quel
sorriso, finalmente sorrise anche Regina.
Non si era mai sentita così bella.
NDA:
Ecco
una flash-fic tutta fluff xD
Mi piace troppo l’idea di una Regina incinta e di un Hook
quasi papà, e quindi ho deciso di sfruttare questo prompt
per vederli in questi panni genitoriali. A proposito, conto di far tornare
prossimamente la piccola Cora che ho introdotto nella
prima giornata, dato che ho un sacco di idee familiari!
La serata si stava rivelando un completo
disastro e la carne bruciata cucinata da Neal non ne era la causa principale. I
tentativi di conversazione proposti da Emma venivano completamente ignorati da Hook e accolti con sarcasmo da Regina, mentre il rumore
delle posate cominciava ad essere l'unico percepibile in casa Cassidy. La verità è che da quando erano tornati insieme,
quei due non sembravano voler far altro che giocare a fare da Cupido e quella
sera, avevano scelto proprio la regina cattiva e il Capitan uncino come
bersaglio del loro piano, piano che ad ogni minuto falliva sempre più
miseramente.
"Allora, Regina, non c'è più niente tra
te e Robin?" domandò Neal con finta nonchalance, rompendo il silenzio e
alzando lo sguardo in attesa di una risposta.
Ma prima che lei potesse formularla, una
leggera risata di Hook si introdusse nel discorso.
"Perché, c'è davvero qualcuno così pazzo
al mondo da mettersi con te?"
"Oh sì" rispose lei semplicemente
lanciandogli un'occhiata eloquentemente tagliente "Ce ne sono di pazzi al
mondo, capitano, e tu dovresti saperlo"
Emma e Neal osservarono in silenzio i loro
ospiti e poi si scambiarono uno sguardo a quell'ennesima criptica frecciatina.
E fu uno sguardo deluso e sconsolato.
**
"Andiamo, pirata!" esclamò il
sindaco aprendo lo sportello della macchina e invitando Hook
a fare lo stesso.
La gentile
offerta di un passaggio che la donna aveva fatto era stata accompagnata da una
battuta ironica ed espressa in modo seccato, ma era bastata per far accendere,
proprio al termine della serata, una luce di speranza negli occhi dei padroni
di casa. E fu proprio quella luce a confermare i sospetti di Regina.
"Davvero stavano cercando di farci mettere insieme?"
Killian annuì
lentamente nel silenzio e nella semi-oscurità dell'auto, poi spostò lo sguardo
verso di lei e fu in quel momento, quello in cui i loro occhi si incrociarono,
che finalmente fecero esattamente la cosa che avevano avuto voglia di fare per
le due ore precedenti. Scoppiare a ridere.
Ebaciarsi.
NDA:
Ecco
il nono prompt con un po’ di ritardo (ieri purtroppo
non ce l’ho fatta ad aggiornare)! Spero vi sia piaciuta la flash-fic:
l’idea era quella di un appuntamento combinato organizzato da Emma e Neal, che
però erano all’oscuro del fatto che Regina e Hook
stavano già insieme in realtà xD
A
domani (stavolta spero di non sgarrare!) con il promptwithanimalears!
"Senti, devo entrare qui dentro e se non
mi fai passare, ti posso assicurare che quest'uncino ti farà molto male, piccolo coccodrillo"
Nathan Gold
incrociò le braccia al petto e rimase per qualche istante ad osservare in
silenzio l'ex pirata, cercando di trattenere la risata divertita che quella
minaccia aveva suscitato.
"Mi dispiace, signor Jones" disse
infine in tono quanto più possibilmente serio "ma è una festa privata, a
tema per giunta. Nessuno senza espresso richiamo ai conigli può entrare"
L'uomo alzò istintivamente in alto la sua
arma incorporata, ma poi sembrò ripensarci e un sorriso compiaciuto andò a
sostituire l'espressione furiosa. Si avvicinò lentamente al ragazzo e con uno
scatto improvviso, senza neppure dargli il tempo di reagire, gli sfilò quella
specie di frontino con due grosse orecchie di coniglio che stava indossando. Se
lo sistemò alla meglio sulla testa e allargò il sorriso sulle labbra.
Solo allora, di fronte a quel sorriso, a suo
giudizio criminale, il giovane Gold si spaventò e si
scansò finalmente dalla porta d'ingresso del The RabbitHole.
**
"Ma ti rendi conto, Cora?
hai sedici anni! Quello non è un locale adatto alla tua età, quante volte devo
dirtelo?"
"No, sei tu che non ti rendi conto papà!
Quale figura pensi che ci abbia fatto con Nathan?"
"Meglio! Così il figlio del coccodrillo
finirà finalmente di ronzarti intorno!"
Le urla di padre e figlia erano le uniche
voci che si sentivano nel desolato parcheggio del locale. Regina, appoggiata
con la schiena all'auto, osservava con segreto divertimento i due
"conigli" raggiungerla.
"Fila in macchina adesso!" esclamò
intanto "E due settimane di punizione non te le toglie nessuno!"
"Ma papà..."
"Un'altra parola e diventano tre"
Cora sbuffò
esasperata e salì sull'auto, sbattendo con forza lo sportello, non prima di
aver sibilato tra i denti qualche parola velenosa all'indirizzo del genitore. Hook invece, sospirò pesantemente e si appoggiò a sua volta
all'auto, accanto alla moglie.
"Mi piace quando fai il padre severo e
autoritario" gli sussurrò Regina accennando un sorriso e lanciando poi
un'occhiata alla figlia che da dentro l'auto continuava a borbottare.
"Ah si?" chiese lui, sorridendo a
sua volta e avvicinandosi di più alla donna.
"Sì!"
confermò lei, riportando lo sguardo su di lui e soffermandosi in particolare
sul suo nuovo accessorio "Anche se
non sembri molto convincente con quelle orecchie!"
NDA:
Buonasera
a tutti! Sul filo del rasoio pubblico questa stramba flash-fic
per non saltare un altro giorno;) Come avevo già accennato, è tornata Cora Jones, stavolta però verisone
adolescente;) Che ve ne pare di questo Hook - genitore?
A
domani con wearingkigurumis (la
vedo molto male xD).
Regina era ben determinata ad avere una certa
conversazione e
l'inaspettata chiacchierata che aveva avuto quella mattina con Ruby, quando si
era recata da Granny's per fare colazione insieme ad Henry, era stata
illuminante. Aveva passato l'ultima ora a preparare tutto nei minimi dettagli:
aveva scelto con cura il vestito, aveva pensato più volte alle parole da dire e
aveva persino previsto la risata che colse il pirata nel varcare la porta della
sua casa e trovarla in quello stato.
"Che accidenti ti sei messa
addosso?" domandò tra la confusione e il più totale divertimento.
"Kigurumis" rispose lei
semplicemente, alzandosi goffamente dal divano.
L'aveva detto come se fosse la cosa più ovvia
del mondo, dimenticando l'espressione incredula che aveva avuto quando ne aveva
sentito parlare la prima volta o la difficoltà che aveva avuto nel spiegarlo,
con non senza un certo imbarazzo, alla commessa del più grande negozio di
abbigliamento di Storybrooke.
"E a cosa è dovuto questo cambiamento di
stile, tesoro?" chiese di nuovo il capitano, ancora più confuso dalla
decisione nel tono di voce che la donna aveva usato.
"Dobbiamo parlare… di noi due"
iniziò Regina semplicemente, sfilandosi la maschera da gatta abbinata al
vestito "Ogni volta che ci vediamo finiamo sempre in camera da letto... E
invece stavolta parleremo di noi... Di cosa siamo"
L'incertezza e l'imbarazzo che le provocava
quel discorso era evidente nell'espressione quasi innocente che aveva assunto.
Killian d'altro canto non era ugualmente assuefatto a parlare d'amore, perché
era questo di cui si trattava, anche se il sentimento non era stato mai
esternato esplicitamente da nessuno dei due; si ritrovò a deglutire e con
espressione insolitamente seria si avvicinò a lei, fino ad accarezzarle la
guancia con la mano.
"Se volevi davvero impedirmi di
desiderarti dovevi tenere la maschera" disse infine, accennando un sorriso
che non aveva forse per la prima volta nulla di malizioso.
"Non capisco" mormorò lei alzando un
sopracciglio.
"Sai perché finiamo sempre in camera da
letto? Perché la cosa che davvero non riesco a resistere di te… sono i tuoi
occhi" confessò facendo incontrare i loro sguardi "Io amo i tuoi
occhi, Regina"
E non solo quelli, pensò, ma non lo disse neppure
stavolta.
Lei sorrise lo stesso e lo baciò con passione.
Non parlarono neppure quella sera.
Perché in fondo
non ce n'era bisogno.
NDA:
Salve!! Questo prompt mi ha fatto davvero
impazzire e di fatti è uscita una flash-fic che in origine doveva essere un
piccolo momento comico e invece è finita per diventare romantica-fluff XD Spero
vi sia piaciuta! Alla prossima follia con il prompt making out!
Regina infilò le chiavi nella serratura e la risposta fu
immediata: Birillo, dopo la sua mattinata in completa solitudine, cominciò ad
abbaiare dall'interno.
"Ricordami perché hanno lasciato le chiavi a te" chiese Hook
ancora stupito e contrariato rispetto alla situazione.
"Gli idioti sono
andati a fare una bella gita a New York e le chiavi non le hanno lasciate a me,
ma a Henry" rispose l'interpellata con l'aria di chi si ritrova a dire la
stessa cosa per l'ennesima volta "Solo che lui è a studiare dalla figlia
di Jefferson e così eccomi qui"
"Eccoci qui"
la corresse lui, spingendo con la mano la porta del loft e facendo apparire
così un festante cucciolo di dalmata.
"Ciao bello!" lo salutò la donna accennando un sorriso e
chinandosi per accarezzarlo, rispondendo così alle sue dimostrazioni d'affetto
"Devi essere affamato!" aggiunse poi, muovendosi verso la credenza,
seguendo le indicazioni del figlio.
Birillo si accoccolò sul tappeto e osservò con attenzione ogni suo
movimento, continuando ancora a scodinzolare. Per essere il cagnolino di
Biancaneve e del Principe Azzurro, aveva una particolare simpatia per la Regina
Cattiva. Ben presto, la ciotola fu riempita e, riportando gli occhi sul
capitano, Regina non potè non notare la sua aria
pensierosa, mentre osservava il letto perfettamente intatto dei padroni di
casa.
"Che c'è?" domandò confusa avvicinandosi e poggiandogli
un po' preoccupata una mano sulla spalla.
Killian distolse finalmente lo sguardo e
senza dire una parola, la attirò a sé baciandola con passione.
"Che accidenti-"
Un altro bacio zittì quel tentativo di protesta e finirono
entrambi nel giro di qualche secondo sul materasso.
"Andiamo, tesoro" sussurrò Hook
sulle sue labbra con aria maliziosa "Non dirmi che la prospettiva di me e
te... Il capitan Uncino e la Regina Cattiva.. Nel letto degli eroi..."
Lei alzò gli occhi al cielo, ma era innegabilmente divertita.
"Tu sei malato!" esclamò, mentre lui tornava a baciarla,
ma finì per assecondare quella folle idea.
La
malattia del pirata doveva essere contagiosa.
NDA:
Ed
eccomi giunta alla 12esima follia! Prende le mosse da un avvenimento che mi è
successo realmente, che però è terminato con il dare il cibo al cane e non con
c’è stato,ahimè, nessun amoreggiamento
con nessun Killian Jones :( ahahah
La scelta del nome dell’ipotetico cane, Birillo, ovviamente è un tributo alla
Carica dei 101 :) Colgo l’occasione per rinraziare di
cuore tutti quelli che seguono questa raccolta!!
Killian si rigirò nel letto almeno per cinque minuti prima di premere finalmente il
tasto di accensione della abat-jour.
"Tesoro... Non hai voglia di un
gelato?"
La donna al suo fianco sprofondò la faccia
nel cuscino per sfuggire alla fastidiosa luce e mugugnò qualcosa di
incomprensibile, tentando di proseguire il sonno.
"Un bel gelato al cioccolato con le
meringhe e la panna... E poi.."
Regina aprì finalmente gli occhi e lo
fissò per qualche istante in silenzio, interrompendo con quel semplice sguardo
la ricca descrizione.
"Ti odio!" sibilò infine
portandosi una mano sul ventre "Mi farai diventare una balena!"
Hook sorrise trionfante a quella risposta e, dopo averle stampato un rapido
bacio sulle labbra, sparì dalla porta sotto i primi raggi del sole.
**
Il capitano si strinse nel cappotto e fece
avanti e dietro davanti alla locanda, finché il rumore delle chiavi lo fece
voltare verso la porta.
"Da quanto stai aspettando,
pirata?" domandò Granny, soffocando uno sbadiglio e lanciandogli un'occhiata che più che apparire
sorpresa, sembrava esasperata.
"Solo un quarto d'ora" rispose
lui alzando le spalle e accennando un sorriso all'anziana signora che vedeva
ormai tutte le mattine.
"Allora, oggi quale curiosa voglia ha
la sua mogliettina?" riprese lei in tono cordialmente ironico.
Killian allargò il sorriso ed entrò silenziosamente.
Omise di dire che la voglia quella mattina
era stata tutta sua.
**
"Non hai preso molti chili finora,
beata te!" commentò Emma osservando la figura di Regina.
"Ho preso 6 chili fino ad
adesso.." rispose portando le mani sulla sua pancia. Non erano troppi per
essere al quinto mese di gravidanza.
"Io di mio ne ho presi 10 però"
intervenne Hook addentando una delle tartine preparate da David, giusto per confermare la
buona forchetta che aveva sviluppato lui in quei 5 mesi.
La porta fu aperta in quel momento e gli
ultimi ospiti di quella serata di famiglia allargata entrarono in casa
Charming.
"Abbiamo portato il gelato!"
annunciò Belle reggendo con una mano una vaschetta e tenendo l'altra stretta in
quella del signorGold.
Hook non era stato mai così contento di vedere il coccodrillo.
**
Una smorfia di disgusto apparve sulle
labbra della piccola Cora appena si portò il cucchiaino alla bocca.
"Bleah! È freddo!" esclamò allontanando la
ciotola con la manina.
La vedova Lucas da dietro il bancone
ridacchiò rumorosamente, osservando la scena.
"Le avete fatto venire la nausea
prima ancora di nascere a quella bimba!"
Anche i coniugi Jones risero divertiti e
si scambiarono un'occhiata complice, prima che Hook afferrò con nonchalance la ciotola.
A lui la nausea di gelato non era ancora
mai venuta.
NDA:
E anche stasera mi riduco all’ultimo
minuto xD Doveva arrestarsi originariamente alle due prime scene… Ma poi ho deciso di
continuare, prendendo a pretesto il gelato per descrivere l’evoluzione della
famiglia Jones (e l’inaspettata ossessione di Hook per il cibo ahah) E poi non ho resistito all’inserire
nuovamente Cora da qualche parte: sta seriamente diventando il mio alter egoahah!
A domani con il prompt genderswapped(si salvi chi può! xD)
Kilie Jones
guardò l'altra ragazza svenuta sul materasso della cella e sospirò leggermente
seccata.
"Così carina e così inutile"
"E tu sei inutile?" chiese una voce
alle sue spalle e prima che lei potesse anche solo rendersene conto, il suo
uncino era volato via dal suo braccio.
"Posso riavere il mio uncino?"
"Ti sembra questo il modo di rivolgersi
ad un Re?"
Kilie adesso
apparve stupita e rimase ad osservare per qualche istante l'uomo che aveva di
fronte. Si trattava davvero del Re di quelle terre? Lo stesso che secondo molte
dicerie, aveva ucciso sua moglie, distrutto interi villaggi e il cui unico
scopo nella vita sembrava quello di ottenere il cuore della principessa
Biancaneve? Aveva anche sentito parlare spesso della sua bellezza, ma
l'immediata attrazione che inevitabilmente si trovava a provare verso di lui
era segno che i racconti non gli avevano affatto reso giustizia.
Anche Rex d'altro canto era rimasto a
guardare l'inaspettata intrusa nelle due prigioni con un sorriso puramente
malizioso sulle labbra. Con il suo corpo esile, i lunghi capelli neri e i
brillanti occhi color del mare, la donna-pirata rientrava decisamente nei suoi
canoni e la mancanza di una mano poteva passare benissimo in secondo piano.
Lentamente si avvicinò di più e le porse
l'oggetto tanto richiesto, per ritrovarselo poi agganciato al suo sontuoso
abito regale; fu stavolta il turno della donna di curvare le labbra in un
sorriso diabolico.
"Posso offrirvi qualcosa da bere Lady
Pirata?" domandò il Re sganciandosi da quella presa con un colpo di magia
"Si, so benissimo chi siete..." aggiunse poi, rispondendo alla
domanda implicita scritta sul volto di lei, e ricorrendo ad un altro silenzioso
incantesimo per far apparire due calici ricolmi di sidro di mele.
"No, grazie" rispose Kilie laconicamente, rimettendo l'uncino al suo posto e
infilando la mano buona nella giacca.
Chissà cosa diamine c'era in quella bevanda
che le veniva offerta, che tra l'altro era prodotto di magia. E magia nera per giunta.
Ricordava fin troppo bene la storia della
giovane Cappuccetto Rosso rinchiusa nel castello del Re come schiava sessuale e
preferiva evitare ogni minima possibilità di fare la stessa fine.
"Gradite voi piuttosto...?" chiese
estraendo la fiaschetta di rum e porgendogliela.
Rex fece una smorfia quasi disgustata e
scosse la testa deciso.
"Io non bevo rum"
NDA:
Ciao a tutti! Innanzitutto chiedo scusa per
aver saltatoun giorno, ma sono stata
sovrastata da interrogazioni, compiti e… l’esame orale del First (aiuto!). Una
seconda scusa poi è da chiedere per come ho scritto questa flash-fic,
sono consapevole che sembra un po’ scritta con i piedi ahah
Alcune spiegazioni: ho ripreso
sostanzialmente l’idea del primo incontro tra Hook e
Regina e i dialoghi sono una rielaborazione della scena, salvo per la parte
finale e l’ultima frase che invece rimanda al brindisi della 3x05;) ; per
quanto riguarda Hook ho scelto Kilie
come nome perché è quello che più si avvicina a quello originale, invece per
Regina, dato che deriva dal latino, ho scelto la stessa versione latina per
rendere la sua controparte maschile! In questa realtà alternativa, poi, non
volendo alterare però la storia, ho dovuto trovare un “Graham” femminile e la
scelta è ricaduta su Ruby.
Alla prossima, con il promptin a differentclothing style.
Non era la prima volta che vedeva l'abbigliamento di quel mondo
ovviamente; ne aveva avuto un primo assaggio con l'incontro con Mary Margaret e
Emma nella Foresta Incantata e aveva avuto modo di venirci meglio a contatto
mentre spiava dall'alto Storybrooke per conto della
Regina di cuori e durante il suo obbligato soggiorno in ospedale. Eppure adesso
di fronte a quell’ingente quantità di vestiti, che ai suoi occhi apparivano
strani, non poté non sentirsi disorientato.
"Hook"
Il capitano si risvegliò dal suo sogno ad occhi e distolse l'attenzione
dal pezzo di stoffa nera che stava curiosamente osservando.
"Cercavo Cora" disse con
nonchalance a quel richiamo, voltandosi verso la donna che aveva appena
parlato.
Regina alzò un sopracciglio e fece un sorriso privo di allegria.
"Mi dispiace informarti che non tengo mia madre chiusa nella
mia cabina armadio" rispose lei ironicamente, avvicinandosi con aria
sospettosa "Che stai facendo?" domandò infine, lanciando un'occhiata al
tubino su cui il pirata teneva ancora la mano.
"Oh, davo giusto uno sguardo"
E dopo aver pronunciato quella debole scusa, invece di lasciare
definitivamente l'indumento, Killian lo afferrò e lo
passò nelle mani della padrona di casa.
"Sul serio, tesoro, come fai a metterti una cosa del
genere?"
Regina alzò gli occhi al cielo, come sempre irritata
dall'invadenza del suo momentaneo alleato, preparandosi mentalmente ad un’altra
acida risposta, quando qualcosa nello sguardo del capitano lefece venire un’improvvisa idea.
Improvvisa ebalzana.
Con un semplice movimento della mano rimosse il suo tailleur,
facendo comparire al suo posto, in una nuvola di colore viola, il tubino in
questione.
Hook apparve per un attimo confuso da
quell’uso inaspettato della magia, ma poi nel vedere come il vestito
evidenziava le sue curve, lasciando poco spazio all’immaginazione, non potè evitare di sorridere compiaciuto. Le gambe poi, erano
quasi completamente nude: non c’erano mica di vestiti così nell’altro mondo.
Perlomeno che fossero ammissibili in pubblico e in pieno giorno.
"È molto... Diverso
quello stile" commentò in un sussurro.
E
diverso era sinonimo di interessante.
NDA:
Stasera ho voluto cambiare ambientazione;
infatti, questa flash-fic è ambientata nella seconda stagione
durante il periodo della Triplice
Alleanza (deformazione da studente in crisi) Hook-Regina-Cora.
Con questo prompt mi sono ritrovata letteralmente
senza idee (insomma, dopo averli fatti vestire alla Harry Potter, fscambiare d’abito, indossare le orecchie da coniglio e il kigurumis cosa potevo inventarmi?), quindi ho deciso di
aggirarlo con questa sorta di straniamento: lo stile di Storybrooke,
che è normalissimo in fondo, appare diverso
per il pirata xDSpero vi sia piaciuta!
Alla prossima con il promptduringtheirmorningritual!
La sveglia era suonata puntuale alle 7.45.
Killian era prevedibilmente già in piedi e il rumore dell'acqua nella doccia
indicava come stesse impiegato il tempo di quel risveglio anticipato. Regina
invece si era alzata in quel momento, aveva poi svegliato Cora, era scesa a
preparare la colazione, i pancakes come ogni mattina, e aveva atteso che il
resto della famiglia la raggiungesse. Qualche conversazione casuale, le solite
raccomandazioni e infine la piccola era sparita con un sorriso sulle labbra
insieme a Alice, la figlia di Emma e Neal.
Già perché adesso la piccola di casa era
diventata grande.
"Non mi ha salutato!" esclamò l'ex
pirata, in tono chiaramente irritato, una volta che il portone d'ingresso fu
sbattuto.
"Ti ha detto ciao papà facendo un gesto con la mano... Ti dovrebbe bastare"
Hook alzò lo sguardo verso la donna e accennò
un sorriso di fronte al nuovo assaggio dell'immancabile ironia che la
contraddistingueva. Allungò la mano buona verso di lei e l'attirò delicatamente
a sè facendola sedere sulle sue gambe.
"Questo è il primo giorno di una nuova
routine" commentò con un sospiro.
Chissà cos'era che lo faceva parlare in quel
modo? Forse un improvviso momento di riflessione esistenziale, forse gli anni
in più.. O forse semplicemente il rum che a aveva appena iniziato a
sorseggiare.
"Mi auguro che questo non ne faccia parte" disse lei sottraendogli la
bevanda.
"Mia figlia ha appena iniziato la scuola
superiore e io e te stiamo invecchiando tesoro... Ho ogni dannato diritto di
bere!"
Regina ridacchiò a sua volta raddolcita di
fronte a quella lamentela e in un unico sorso finì il contenuto del bicchiere.
L'uomo fece per parlare, ma un inaspettato bacio passionale troncò sul nascere
qualsiasi bonario rimprovero.
"Forse posso dimostrarti che non siamo
così vecchi dopo tutto, capitano"
Capitano. L'aveva
chiamato capitano e c'era solo un contesto dove lo chiamava ancora così.
"Ti ricordo che hai un lavoro,
Regina"
Un nuovo bacio pose fine anche a quel
fallimentare tentativo di mantenere una lucida serietà.
"Chiamerò per avvertire che arriverò più
tardi"
Bel modo di iniziare una routine con un'eccezione.
NDA:
Sono tornata nuovamente all’ambientazione
familiare, ebbene sì, ma ormai riesco difficilmente a immaginarli diversamente!
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate^^
In quel mondo che ad ogni anno in più si rivelava sempre più
tendente al parossistico, era bello sapere che certe cose non erano cambiate, e
ancora più bello era sentire di avere ancora qualcuno dalla sua parte tra tutti
quei nemici di sempre. Qualcuno che non la chiamasse signora Mills o sindaco, ma -in modo decisamente troppo
confidenziale e a volte assolutamente irritante - semplicemente tesoro.
"Buongiorno, tesoro"
La stessa identica frase tutte le mattine per un'intera settimana
da quando Killian Jones era apparso improvvisamente
con la Jolly Roger a Storybrooke, finché l'ottavo
giorno l'aveva aspettata fuori dalla locanda di Granny
e, cogliendola completamente di sorpresa, l'aveva spinta contro il muro e
l'aveva baciata con passione.
E la routine era diventata un'altra.
**
Aspettava una chiamata da Boston per ripartire con la nave e
tornare al suo lavoro di guardia costiera. Ma quella chiamata, chissà perché
non arrivava mai. E chissà perché, a lui non sembrava importare più di tanto.
"Non ho particolari scopi nella vita" le aveva detto un
giorno, passeggiando insieme a lei nel parco e passando casualmente accanto al
signor Gold.
I due uomini sembrarono scambiarsi un'occhiata ostile, ma
seguitarono entrambi per le loro strade.
A Regina venne da ridere... Se solo il capitano avesse ricordato.
"Nessuno scopo?"
"Nessuno, tranne che stare con te..." rispose con un
sorriso malizioso, afferrandola per la vita e baciandola "...Vostra Maestà..."
A lei sembrò solamente di aver sentito quell'appellativo e invece
lui lo aveva detto per davvero e non per caso.
Perché Hook ricordava
perfettamente.
Solo che amoreggiare con la più bella del reame - qualsiasi reame
- gli sembrava una prospettiva migliore che scuoiare un inerme coccodrillo.
Almeno per il momento.
NDA:
Salve a tutti! E’ stata una settimana terribile per me e non ho
avuto il tempo neppure per respirare xD Eccomi però a
postare (con molto ritardo) il prompt 17. E’
chiaramente ambientato in un AU, dove la maledizione di Regina ha coinvolto
anche Hook, anche se lui non arriva direttamente a Storybrooke (un po’ stile Pinocchio).
Spero mi farete sapere cosa ne pensate!
Alla prossima con il promptdoingsomethingtogether!
"È perfetto" commentò Hook
fissando con aria orgogliosa il capolavoro.
Le decorazioni interamente inerenti all'ambito piratesco e le
palline a forma di mele immancabilmente rosse, richiamavano poco il tema
natalizio, ma di certo quell'immenso abete così addobbato salutava le feste in
perfetto stile Mills - Jones.
"Mmm" mormorò semplicemente
Regina, scuotendo impercettibilmente la testa.
Non sembrava condividere lo stesso entusiasmo: era come se
qualcosa continuasse a mancare.
"Non ti piace?" indagò lui in tono leggermente
dispiaciuto.
"Mmm" mormorò nuovamente lei
avvicinandosi di più all'abete "Manca la punta" constatò soffermando
lo sguardo sull'estremità disadorna.
"Vabbè, tesoro, troveremo qualcosa
e..."
L'improvviso sorriso di Regina fece morire quelle parole sulle
labbra del capitano.
"Credo di aver avuto la perfetta idea..."
**
Killian aprì gli occhi e l'istantanea
reazione fu quella di scoppiare a ridere.
"Come ti è venuto in mente?"
Regina alzò le spalle e ridacchiò a sua volta.
"Adesso è perfetto..." sussurrò semplicemente ammirando
il particolare aggiunto.
Hook annuì silenziosamente e sorrise,
afferrando il viso di lei tra le sue mani.
Adesso che le aveva di nuovo tutte
e due, l'uncino, dimenticato in un cassetto da ormai tre mesi, aveva
trovato un nuovo utilizzo in cima all'albero di Natale.
NDA:
So
che è passato tantissimo tempo sia da Natale che dall’aggiornamento, ma dopo un
periodo di lontananza da efpanic, ho deciso perlomeno
di portare a compimento questa raccolta! :)
Quell'abbigliamento
metteva a dura provala capacità di
sopportazione del capitano e dopo solo mezz'ora si stava rivelando già ad un
livello molto basso.C'era poco da fare:
lo stile da perfetto gentleman del 21 secolo non faceva proprio per lui. La
rigidità della giacca, la scomodità delle scarpe selezionate dalla sua compagna
come "eleganti" e soprattutto la cravatta... Decisamente era la
cravatta il problema maggiore.
"Non
ne posso più, maledizione!" sbottò improvvisamente, cercando con molta
poca grazia, per usare un eufemismo, di slegare l'asfissiante nodo.
Lo
sguardo assassino che Regina gli rivolse, gli lasciò tuttavia immediatamente
intuire quanto quel gesto fosse stata in realtà una pessima mossa da fare.
"Per
favore, possiamo evitare di farci riconoscere anche oggi?" sibilò quasi
velenosamente.
Lui
la guardò per un attimo, sapeva perfettamente quanto entrambi avessero lavorato
per essere accettati dall'intera Storybrooke e
l'invito al matrimonio di Ariel e Eric rappresentava adesso solo un esempio di
quanto avessero ottenuto finora; per questo l'ex pirata si limitò semplicemente
ad annuire, assecondando il tentativo di lei di risistemargli la cravatta.
"Va
bene, tesoro" disse infatti con un sospiro rassegnato "Ma ti dico
questo: quando ci sposeremo noi due, ti avverto che queste cose saranno
bandite, anzi piuttosto-"
Le
parole gli morirono in gola quando notòl'effetto che quello scherzo aveva avuto su di lei.
Perché
uno scherzo lo era solo per metà, e forse lui aveva parlato troppo.
"Sposarci?"
ripetè lei semplicemente in poco più che un sussurro.
Hook
annuì con aria convinta e lei restò a fissarlo inerme con gli occhi sgranati.
E improvvisamente la cravatta aveva
perso la sua importanza.
NDA:
Ok, lo so, da “30 Days challenge”
sta diventando “30 Years challenge” ahahah Avevo quasi dimenticato io stessa la raccolta, ma ho
ritrovato qualche drabble scritta e mai pubblicata
sul telefonino e quindi ho detto perché non postarla?
Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare da una regina, a
Regina non piaceva ballare. Ricordava ancora troppo bene i balli cui era
costretta a partecipare al fianco di Leopold, per apprezzare adesso l'idea che
Biancaneve aveva avuto.
Un ballo per celebrare il vittorioso ritorno da Neverland. Ma per
chi è destinato comunque alle tenebre c'é poco da festeggiare.
"Che stai facendo qui tutta sola, tesoro?"
Alzò lo sguardo solo per incontrare la figura di Hook, vestito
nella sua solita tenuta da pirata. Un forte contrasto con l'eleganza generale.
"Cosa vuoi, capitano?" domandò in tono leggermente
seccato.
Lui alzò semplicemente le spalle mentre un indecifrabile sorriso
si andava formando sul suo volto.
"Balla con me"
Regina scoppiò in una incredula risata a quella proposta e si
limitò a scuotere testa.
"Andiamo, anche noi siamo stati eroi dopo tutto"
"Io non ballo"
Hook sorrise ancora di più e si avvicinò leggermente a lei.
"Prima rifiuti di bere il mio rum, ora non vuoi ballare con
me... Sei complicata tesoro"
"Solo perché non cedo al tuo fascino da sporco pirata?"
Fu il turno di Hook di ridere adesso e per nulla offeso da quello
che chiaramente era un insulto, estrasse l'inseparabile fiaschetta di rum dalla
giacca e la posò sul tavolo davanti a lei.
"È semplice: o balli con me, o bevi il mio rum"
Regina alzò gli occhi al cielo a quello sciocco ultimatum e poi,
con un sospiro, si alzò in piedi, permettendo, seppur controvoglia, all'uomo di
afferrarle la mano e di circondarle con l'altro braccio la schiena.
"Solo un ballo" lo ammonì in un sibilo poco
rassicurante.
Furono gli ultimi a raggiungere la pista... Ma alla fine furono
anche gli ultimi a lasciarla.
Regina
rimise il coperchio sulla pentola e mormorò un’imprecazione, togliendosi il
grembiule e poggiandolo su una sedia della cucina. Quel gesto che stonava con
la consueta routine culinaria della donna, attirò immediatamente l’attenzione
dell’uomo che interruppe per un momento il monologo sulla sua giornata al
porto, monologo che il sindaco aveva smesso di ascoltare già da un po’.
“Ci
vorrebbe un po’ di vodka nella salsa” spiegò lei distrattamente, avviandosi già
verso la porta, poi sembrò ripensarci e tornò indietro “Da’ un’occhiata al
fuoco ma non toccare niente!”
Hook
annuì solennemente a quel comando ma un sorriso malandrino si formò sulle sue
labbra non appena l’effetto dell’occhiata glaciale lasciò insieme a lei la
stanza. Si avvicinò lentamente alla pentola e gettò un rapido sguardo al
contenuto, per poi far scivolare la mano sotto la giacca.
Vodka?
No, lui aveva qualcosa di meglio…
**
“E’…
Sì, è molto buono”commentò Biancaneve, posando con eccessiva lentezza la
forchetta nel piatto.
Ma
la sua voce era stata particolarmente acuta e il sorriso troppo forzato perfino
per una persona come lei. La principessa non era mai stata brava a mentire, ma
la regina non comprendeva il motivo di quella bugia: non era la prima volta che
preparava pasta e salmone del resto ed era sempre uscito a meraviglia.
Lo
sguardo sul volto di David rifletteva il finto entusiasmo della moglie, mentre
l’insolita inespressività su quella del pirata tradiva una certa agitazione,
eppure fu solamente dopo aver assaggiato ella stessa la pietanza che Regina finalmente
comprese.
Quella
salsa aveva un sapore decisamente troppo
alcolico e troppo dolciastro.
**
Killian sventolò la
mano in aria e Regina continuò a sorridere finchè i
due coniugi Nolan non sparirono dalla visuale e la
porta della villa fu richiusa lentamente.
“Allora,
vuoi dirmi cosa diamine hai combinato?”
La
padrona di casa con le mani sui fianchi e gli occhi ridotti a due fessure,
attendeva una risposta e mai attesa era stata mai più preoccupante. Tuttavia,
il pirata sembrava tutto fuorché spaventato, anzi piuttosto se si doveva
allegare un aggettivo alla sua espressione, quello sarebbe stato “divertito”.
“E’
divertente” mormorò infatti, trattenendo a stento una risata.
A
quel commento apparentemente fuori luogo, Regina alzò un sopracciglio e sembrò
spazientirsi ancora di più.
“Cos’è
divertente? Che sono arrabbiata o che hai rovinato il mio pranzo?”
Hook
scosse la testa e si finse pensieroso per qualche istante.
“Vediamo… Hai tentato per anni di avvelenare Biancaneve e io
ci sono quasi riuscito solamente con un pasto… Sì, è
divertente”
La
donna alzò gli occhi al cielo e si avviò senza aggiungere altro verso la
cucina.
“Idiota”
mormorò tra i denti, una volta rimasta sola.