Yume Nikki

di Rin_Chan64
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima pagina ***
Capitolo 2: *** Seconda pagina ***
Capitolo 3: *** Terza pagina ***



Capitolo 1
*** Prima pagina ***


ATTENZIONE:
Questi avvertimenti valgono per ogni capitolo.
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Kikiyama; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Questa Fanfiction è stata scritta da un'inesperta di Yume Nikki a cui è venuta ispirazione anche se non ha finito il gioco ed ha avanzato poco. Quindi, nelle recensioni (sempre e comunque molto gradite) vi chiedo cortesemente di non fare spoiler, vorrei godermi il gioco a pieno e lentamente.
Non ho nessuna teoria su questo gioco e non ne ho lette, quindi se ne seguo una è involontariamente.
Grazie per l'attenzione e buona lettura!

Yume Nikki
 
“Questo è il primo diario che scrivo. Non mi piace raccontare di me scrivendo, mi irrita per qualche strano motivo.
Per anni non esco da questa stanza. È come se una forza maligna mi allontanasse dalla porta alla mia sinistra. Quasi non riesco a osservarla per più di cinque secondi. Anche se mi avvicino con tutta la mia forza di volontà, quella mi respinge, e continuando ad insistere potrei ferirmi gravemente. Quindi rinuncio quasi subito. Quando mi affaccio dalla veranda vedo un vuoto intorno a me, non vedo nient’altro, quindi esco dalla camera raramente, per non sentire più tristezza.
Mi ritengo molto solitaria. Almeno, in confronto alle due o tre bambine della mia stessa età che ho visto tempo fa. Tutte parlano di moda, vestiti, scarpe, ragazzi, fidanzati, hanno un accento strano e abbreviano tutte le parole. Le ho evitate subito, non mi piacciono quelle del genere. Preferisco starle alla larga, ho altre cose a cui pensare. È meglio frequentare le bambine che hanno i miei stessi interessi; come giocare ai videogiochi, così posso finalmente utilizzare quel povero gamepad per il multiplayer tutto impolverato nel mio cassetto; oppure il disegno, così possiamo sederci sulla scrivania a inventare nuove opere d’arte e parlare un po’; oppure semplicemente rilassarmi con la mia amica, sul letto o in un prato, così i nostri sogni saranno collegati e sogneremo la stessa identica cosa, legate anche mentre dormiamo prese per mano.
Ma è proprio dei sogni che volevo scrivere. Questo è il mio Diario dei Sogni, non ci faccio altro.
Anni e anni chiusa in casa, anni e anni di ricerca. Ci ho provato tante volte quando avevo cinque anni, quando ho cominciato a chiudermi in camera, ma i miei tentativi erano vani. Anche a sei non succedeva niente, ma non mi sono arresa e a sette sono riuscita a vedere immagini nitide, poi a otto ho potuto controllarmi, a nove quel mondo ha continuato ad espandersi e a diventare il mio vero e unico Mondo, e adesso sono riuscita a cominciare questo diario.”

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Capitolo 2
*** Seconda pagina ***


Yume Nikki
 
“Nel mio vero Mondo le cose sono diverse. Non capisco ancora come sono riuscita ad entrare. Prima diventa tutto pixelotico, poi… Poi sono lì. In veranda, come se nel sonno fossi uscita e poi mi sia svegliata. È tutto sereno. È tutto più bello. Il mondo dove vivono gli altri è pieno di sofferenze, crudeltà, ma lì non c’è niente di tutto questo. Lì mi sento al sicuro. Lì posso uscire…
Nel mio Mondo conosco tutto come le mie tasche, ogni porta, ogni stanza, ogni piccolo ciuffo di erba ed ogni abitante, mi sento al sicuro; ma devo ancora esplorarlo, è un luogo misterioso e pieno di insidie che si rinnova ogni secondo.
Se ritorno in un posto, quello non è più come prima, ma riesco a sapere dove andare. È già tutto nella mia mente, devo solo cercarlo ed impegnarmi.
Lì tutto può succedere. Lì comando tutto io. Bisogna solo che lo desideri intensamente. Se voglio uccidere quel mostro davanti a me, così sia. Se voglio riportare in vita quella pianta innevata che prima era qua, ben venga. Se voglio che davanti a me compaia questo diario, ecco fatto. Se voglio diventare un fantasma senza faccia, eccomi qua. Devo solo desiderarlo.
Lì incontro persone, belle o brutte, cattive o buone, neutrali o molto rilevanti, sono in compagnia. Ci sono le amiche con cui gioco a NASU tutto il giorno, ci sono le amiche con cui disegno tutto il dì, ci sono le amiche sincere che dormono con me, ci sono i cattivi che mi inseguono, ci sono i cattivi che mi uccidono.
Questo Mondo è pieno di antichi ricordi, ma anche di cose che in futuro diventeranno antichi, e li rivedrò quando sognerò in camera mia anche a novant’anni.
Vorrei restare sempre lì, sempre, sempre, sempre, sempre, sempre, sempre, sempre.”

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Capitolo 3
*** Terza pagina ***


Yume Nikki
 
“Ma giunge il momento di andarmene, ma giunge il momento di tornare.
Io sono lì, bloccata in quella stanza, nessuno può entrare e nessuno può uscire.
Alzo la mano verso la guancia, la alzo di più, e mi afferro la faccetta, basta tirare e… Sono qui. Con un pizzico ritorno daccapo in tutto il sogno, anche se o percorso chilometri, o millimetri, ritorno con un semplice pizzicotto. Chiunque potrebbe farlo. Mi alzo dal letto, mi siedo nella scrivania e scrivo, poi mi ricorico e ricomincio a dormire. Poi mi trovo in veranda, e ricomincia tutto daccapo. Questa è la mia vita, questa è la mia via. Non posso far altro.
Ma non è tutto uguale: tutto si ripete, tutto si trasforma, niente va perduto, tutto viene lasciato alle spalle. Non ho sogni ricorrenti, cambiano. Se magari faccio un passetto a sinistra, inciampo su una radice, vado in un’altra porta o continuo ad espandere tutto, di un anno luce o di mezzo centimetro; qualcosa cambia e basta. Il cambiamento è sempre molto rilevante. Tutto si può cambiare, ogni singola volta. Ogni volta. Sempre.
Ora scriverò forse delle cose che possono sembrare sciocche o prive di senso, oppure troppo commoventi, oppure qualcosa che farà aprire gli occhi a tanta gente. Ma non ha importanza. Questo diario lo terrò qui, lo brucerò o lo lascerò nel mio Mondo, nessuno lo leggerà.
Io non sono una persona speciale. Non ho poteri sovrannaturali, non ho un’intelligenza superiore, non ho fatto un patto con un Demone, non sono andata dall’altra parte del mondo. Sono una persona normalissima, a cui piace giocare ai videogiochi, disegnare e dormire. Mi sono solo impegnata ed ho sperato di avere una vita migliore, qui o lì, e ci sono riuscita. Basta provarci ed è finito. Ti viene in automatico.
Non bisogna avere requisiti speciali, non bisogna fare chissà che, bisogna solo immaginare e sperare, chiavi fondamentali che tutti hanno, nascoste o ben visibili. Tutto sta lì. L’importante non è mantenere sempre i piedi per terra, l’importante non è stare al passo con gli eventi, l’importante non è piacere a tanta gente, l’importante non è essere fidanzate con il più bello della classe, l’importante non è crescere troppo in fretta. L’importante è rimanere sempre un po’ bambini ed avere fantasia e immaginazione, molta o poca che sia, e tirarla fuori. Poi, puoi creare il tuo mondo, i tuoi amici, il tuo stile di vita, e rimanere lì per sempre, sempre, sempre, sempre…”

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