Farewell My Love

di absolute
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mr.Jones ***
Capitolo 2: *** Why are you all alone? ***



Capitolo 1
*** Mr.Jones ***


E se lui non fosse partito? si chiese Marissa togliendosi gli occhiali dai suoi occhi stanchi;e se io l'avessi seguito? Come sarebbe andata a finire?
Un rumore di porte echeggiava nell'aria:''nonna? nonna sei quì?'' domandò una vocina..''si tesoro,la nonna è quì in salotto'';nella stanza entrò una bambina bionda,con gli occhi azzurri e un sorriso che sarebbe stato capace di illuminare il mondo intero con due tenere fossette sulle guancie,la bambina non aveva mai visto la nonna così triste,le si poteva leggerlo negli occhi,era sempre stato così..gli occhi l'avevano sempre tradita.
''Nonna,cosa hai?'' chiese la bambina.
''Niente piccola,cosa dovrei avere?'' Marissa si voltò verso la bambina.
''Hai gli occhi lucidi,a cosa stavi pensando?'' chiese la bambina accennando un'espressione di tristezza,portanto le estremità della bocca in giù.
Marissa pensava spesso a quelle cose,ma quando qualcuno gli e lo chiedeva lei rispondeva che non stava pensando a niente,era tutto più semplice,non solo perchè loro non potevano capire ma anche perchè lei non avrebbe potuto spiegare quello a cui stava pensando senza trattenere le lacrime.
''Pensavo alla mia vita,piccolina'' ribattè Marissa ripetendosi nella sua mente di ricomporsi.
''Alla tua vita? Pensavi a nonno?'' chiese la bambina portando indietro una gamba e guardando in basso.
Marissa sapeva che la morte di suo marito aveva fatto molto male alla piccola Selena,ed era per questo che evitava di parlarne.
''No tesoro,pensavo alla mia infanzia e alla mia adolescenza'' Marissa sorrise alla piccola per rassicurarla vedendo i suoi due begli occhi blu rattristarsi e riempirsi di lacrime.
La piccola Selena ritrovò il suo sorriso e corse verso la nonna saltando sulle sue gambe,si girò verso di lei e con un sorriso candido le chiese:''nonna,raccontami la tua vita''.
Marissa solo al pensiero tremava,quella vita complicata,sregolata,alle volte anche sul filo del rasoio poteva essere adatta ad una bambina di sei anni? Marissa stava per scuotere la testa per negare questa richiesta ma poi si ricordò l'unico periodo felice della sua vita,dopo la nascita dei suoi figli e i suoi nipoti ovviamente,e pensò che la storia vista così non poteva esser tanto male...sorrise alla piccola Selena e annuì.
''Evviva!'' scoppiò di felicità la piccola Selena,poi si girò verso la nonna e la fissò in attesa che cominciasse.
''Bene piccola mia,mettiti comoda'' disse Marissa sorridendo.
La piccola Selena era impaziente di sentire la storia di sua nonna,perchè lei non l'aveva mai sentita e si sentiva orgogliosa di esser stata la prima ad esser riuscita a farsela raccontare.
''Bene,sai che tua nonna è nata in una piccola cittadina del New Hapshire,Nashua..sai che è una delle città più piccole dell'America?''
Selena rise con gusto,credendo che quello che aveva detto sua nonna fosse stato solo una battuta.
''No no piccola mia,è la verità..chiedi a tua madre se vuoi'' alzò il dito in segno di affermazione per poi scoppiare in un sorriso.
Selena divenne seria e poi accennò un lieve sorriso incredula che questa città fosse davvero così piccola e poi affermò:''nonna,ma se era così tanto piccola come hai fatto a non annoiarti mai?''.
''A questo ci arriverò molto presto'' disse tornando seria.
''Lì ci ero nata e non mi ero mai mossa,ma avevo ''tutto'' in un certo senso..c'era mio fratello più piccolo,lo zio di tua mamma,Moore e mia mamma Joanne ai quali mi ero molto legata dopo il divorzio dei miei genitori nel 1952..io ero molto piccola,avevo solo cinque anni e Moore ne aveva solo due.
Mia mamma era una cameriera del bar vicino alla stazione e faceva sempre doppi turni e giornate intere quindi non stava molto a casa,pesava a mantenerci e pensava continuamente al nostro futuro;mio fratello invece aveva dieci anni all'epoca ed era un bambino come tanti,giocava,combinava guai e mi dava sempre fastidio..ma questo non mi pesava più di tanto.''
''E il bisnonno invece?'' chiese presa dalla curiosità Selena.
''Oh beh,mio padre dopo il divorzio si era trasferito in un altro stato e noi lo vedevamo di rado,anche perchè si era risposato con un'altra donna e aveva avuto un bambino..lui viveva in Alabama,ed era molto lontano da noi.
Avevo voluto sempre bene a mio padre,quando ero piccola portava me e mio fratello a fare lunghe passeggiate nelle campagne della nostra città e ci comprava sempre le noste caramelle preferite..ma ho ricordi piuttosto annebbiati,sai ero molto piccola..a volte mi domando cosa ricordi mio fratello Moore di tutto ciò;ma okay,andiamo avanti'' Marissa prese un respiro profondo.
''Avevo due amici molto cari,David e Samantha,eravamo inseparabili,ci eravamo conosciuti quando tutti e tre avevamo solo tre anni e d'allora non ci eravamo mai più persi di vista..eravamo all'ultimo anno di liceo a quel tempo e mi ricordo di averne combinate di tutti i colori con loro.
Io non ero esattamente una brava ragazza,mi piaceva andare alle feste e divertirmi e a volte ho rischiato molto..ma in ogni occasione c'erano sempre loro a darmi una mano.
Comunque,iniziamo dalla mattina del 1 Marzo 1964;io mi stavo preparando per la scuola,erano le 7.30 di un mattino di venerdì e io ero in ritardo,come sempre..mi misi in fretta una gonna che arrivava al ginocchio e una maglietta,la prima che mi capitò sotto mano;poi scesi di corsa dalle scale e mi fiondai fuori dalla porta di casa mia urlando un bel ''ciao a tutti''.
Fuori ad aspettarmi c'era David e Samantha come sempre arrabbiati per il ritardo che portavo.
''Sei in ritardo'' borbottò David.
''Si,lo so scusami'' dissi dispiaciuta.
''Come sempre'' affermò sorridendo Samantha.
''Sè,ma ora andiamo'' disse David mettendomi un braccio dietro le spalle,''allora? sai la novità?'' mi chiese,''no quale?'' lo guardai perplessa.
''C'è un nuovo professore a scuola,Josh,Jones qualcosa del genere'' ridacchiò..''si chiama Kenneth Jones razza di rimbabito'' ribattè Samantha con tono da maestra,''capito? J-O-N-S'' fece lo spelling,cosa che faceva imbestialire David perchè lo spelling credeva fosse per gli stupidi.
''Si Samantha,ho capito..non sono mica stupido'' ribattè piuttosto arrabbiato aggrittando le sopracciglia,''susu ragazzi,siamo arrivati..vediamo un pò il nuovo arrivato''.
Mi liberai dalle braccia di David e corsi all'entrata di scuola,era sempre pieno di gente vestita in modo strano,sai? Beh strano per il 2013,ora vanno di moda i jeans attillati e le magliette larghe..ma allora era normale.
Andai di corsa al mio armadietto e posai i libri,preparandomi a vedere il nuovo professore di letteratura inglese..stando ai pettegolezzi era un bel tipo;sai occhi azzurri,capelli biondi esattamente come piacevano a me..così sarebbe stato più facile andarci d'accordo.
''Farai fuori anche questo Dawn'' una voce echeggiò per tutto il corridoio,mi voltai aggrottando le ciglia e spostando i miei capelli con un soffio..
''cosa?'' chiesi al vento,non avevo ancora capito chi avesse detto quella frase.
''Ho detto,farai fuori anche questo?'' venne avanti un ragazzone alto,muscoloso,biondo e con gli occhi verdi..era James,il mio ''quasi ragazzo'',visto chi era la mia espessione di rabbia si tramutò in un espressione di gioia e perciò sfoggiai un gran sorriso.
''Ciao bellezza'' mi disse prendendomi per i fianchi.
''Ciao James'' misi le braccia intorno al suo collo.
''Come mai tutta questa riservatezza? non sono sempre stato amore o pasticcino?'' rise guardandomi negli occhi.
Voltai per un secondo il viso e vidi che la faccia di David si era incupita e sembrava stufo delle smancerie che ci dicevamo ogni giorno io e James..alcuni mi avevano detto che era innamorato di me ma io non li avevo mai presi sul serio,infatti continuavo a non farlo.
''Si,hai ragione pasticcino'' dissi soffermandomi sulla s e sulle p.
James sorrise e mi stava dando un bacio sulla guancia quando fummo interrotti da una voce possente..
''Signorina Dawn e signor Waye,non nei corridoi per favore'' ci gira..o e vedemmo la possente figura del preside Must passarci vicino con un altro uomo in giacca e cravatta che ci fissava come un bimbo guarda il mondo per la prima volta.
''Le dicevo signor Jones che in questa scuola ci vuole disciplina''..Mr.Jones..aveva detto Mr.Jones,era lui il nuovo insegnante di letteratura inglese.
Lo guardai per quindici secondi buoni e lui ricambiava con un sguardo,però,più serio..subito capìi che non si trattava del solito burbero insegnante abbrabbiato con il mondo;anzi sembrava proprio uno di quei professori che farebbero di tutto per aiutarti..ma l'avrei saputo tra cinque minuti,perchè avrei avuto letteratura alla prima ora.
''visto che bel tipetto?'' disse Samantha.
''si,veramente un bel tipo'' intanto James si era voltato per prendere in giro il nuovo professore.
''Amore,ci vediamo dopo,okay?'' mi diede un bacio sulla guancia.
''Okay,a dopo'' lo abbracciai.
Samantha mi guardò con aria perplessa e poi disse ''Marissa,sai David...'' fummo interrotte dal suono della campanella che ci portò a guardare in alto..
''cosa?'' chiesi.
''te lo dico dopo..'' se ne andò con aria disillusa nella sua classe,mentre io entrai nella mia...

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Capitolo 2
*** Why are you all alone? ***


Entrai e mi misi al mio solito posto,vicino la finestra,così avrei potuto guardare fuori se la lezione incominciava ad annoiarmi..cosa molto probabile perchè la letteratura inglese non mi era mai piaciuta. Dopo cinque minuti vedemmo la porta aprirsi ed entrò il signor Jones,non aveva per niente un'aria spaventata,anzi sembrava piuttosto a suo agio..evidentemente non conosceva i studenti di questa scuola. ''Allora,io sono Kenneth Jones,ma per voi sarò il singor Jones'' e scrisse alla lavagna il suo cognome. Sentii Doug e Boe ridacchiare,non mi sorprendeva,loro erano bravissimi a dare il ben servito ai nuovi professori.. ''ah quindi il suo nome è Jacks'' disse Doug voltandosi a ridere con Boe. ''No,signor Dewan..il mio nome è Jones'' disse posando il gessetto sulla cattedra con fare calmo,poi si avvicinò a Doug e aprì il suo libro a pagina 135,e dopo un momento di tentennamento dei due il signor Jones gli chiese:''sa parlarmi di Blake signor Dewan? Dovrebbe sapere tutto dato che avete affrontato l'argomento con la signora Cromwell''. Tutta la classe si mise a ridere,sapendo che mai e poi mai Doug avrebbe risposto alla domanda..anche io mi misi a ridere,quel professore era un tipetto sveglio,mi piaceva. Dopo averlo fissato per cinque minuti contati aspettando una risposta,Doug abbassò la testa e a quel punto era chiaro che non avrebbe risposto,quindi il signor Jones sorrise,chiuse il libro e disse:''come mai non ha sbagliato il nome di Blake? Lei è piuttosto incline a sbagliare i cognomi'' a quella frase tutta la classe rise,il professore ci sapeva davvero fare. Dopo essersi seduto alla cattedra aprì il libro,bisbigliò qualcosa poi disse:''chi è il numero quindici nell'elenco?'',granai gli occhi,ero io..cavolo,non poteva chiederlo a me,non avevo mai sentito una parola di letteratura inglese,non sapevo neanche perchè avevo scelto un corso di letteratura inglese.. Mentre pensavo tutte queste cose,il signor Jones si era già avvicinato a me e mi fissava da un pò,io alzai la testa e lo guardai...''signorina Dawn'' disse con voce calma sorridendo..''ci vuole dire chi è Blake?'',ero in panico..chi cavolo era Blake? sapevo che era un poeta ma non sapevo cosa aveva scritto...quindi la buttai sul sarcastico e risposi:''ah non lo chieda a me,io l'ho sempre chiamato Blaker''. Tutta la classe scoppiò a ridere,il signor Jones invece sorrise solamente,e tornò alla cattedra..''allora non solo il signor Dewan sbaglia i cognomi'',risi solo perchè ero felice che l'avesse presa bene. Il resto della lezione fu sorprendentemente divertente,il signor Jones ci spiegò Shakespeare con un pò più di vita di come aveva fatto la signora Cromwell,inolte a volte ci faceva recitare le poesie,ridemmo molto quel giorno,perchè non eravamo esattamente dei bravi attori. Il signor Jones mi aveva fatto una buona impressione,era diverso da tutti gli altri insegnanti,quella era la prima volta che stetti attenta ad una lezione di letteratura...la signora Cromwell avrebbe pagato per questo risultato. ''nonna,quale erano le tue materie preferite'' chiese Selena sorridendo. ''oh beh,la materia che preferivo in assoluto era educazione fisica,ma anche letteratura incominciava a piacermi...infatti il signor Jones mi fece amare quella materia,sai? Comunque,quando la scuola finì,io e Samantha ci incontrammo all'entrata e andammo a casa a piedi. ''allora? com'è andata oggi?'' mi chiese sorridente,come sempre. ''bene,ah,sai il nuovo professore di letteratura inglese è un bel tipo'' affermai convinta,continuando a camminare..quando vidi Samantha spalancare la bocca e urlare:''a te piace un professore?'' poi scoppiò in una risata. Lo so,era abbastanza sorprendente che mi andasse a genio un professore,ma prima o poi doveva accadere..insomma siamo in miliardi su questa Terra e uno doveva pur piacermi. ''si,e allora?'' affermai infastidita. ''non c'è bisogno che ti arrabbi,forse quest'anno passerai senza paura di bocciare'' disse mettendomi un braccio intorno alle spalle. ''si,forse'' dissi prima di sentire arrivare una macchina da dietro..mi voltai e vidi James nella sua macchina. ''vieni tesoro'' mi disse facendomi segno di salire. ''dove?'' chiesi dubbiosa,con lui c'era da aspettarsi di tutto. ''al falò sulla spiaggia,ti sei dimenticata?'' sorrise. ''oh,già..tu vieni Sam?'' mi voltai verso di lei aspettando una risposta. ''si,ma vado con Doug,ci vediamo lì'' ognuno salì sulle rispettive macchine e andammo in spiaggia;lungo il tragitto io e James ci tenemmo per mano e ci baciammo,ormai erano più di un mese che uscivamo insieme. Sentii la porta aprirsi e d'un colpo smisi di raccontare..era mia figlia Joanne. ''hey Selena,tesoro,ti ho cercato dappertutto'' disse mia figlia alla sua bambina con aria preoccupata. ''la nonna mi stava raccontando la sua vita'' affermò Selena convinta e sorridente. Joanne si girò verso di me,si vedeva la sua evidente sorpresa,tante volte le avevo negato di sentire la mia storia e poi avevo deciso di raccontarla a mia nipote. ''mamma? davvero?'' mi chiese. Annuii con la testa,abbassando gli occhi e prendendo i miei occhiali per vedere da lontano. ''allora,voglio ascoltarla anche io'' affermò con fermezza,avvicinandosi a me. ''non credo che sia...'' Joanne mi interruppe piuttosto in collera dicendo:''la stavi raccontando a Selena,perchè non a me?''. La guardai negli occhi attentamente,insomma ora lei era adulta,aveva una bambina,non c'era alcun motivo per il quale non avrei dovuto raccontarle quella storia adesso...erano passati così tanti anni. ''e va bene'' dissi sorridendo. ''tesoro,vai un attimo da papà che ti deve dire una cosa'' disse Joanne a Selena,la piccola balzò in piedi e corse di sotto. ''continua ti prego'' mi chiese Joanne. ''bene,allora,io e James..(il mio fidanzato di allora) arrivammo in macchina alla spaggia dove c'era un mucchio di legna accatastato pronto per il falò,poco dopo arrivò anche Samantha. Preparammo le birre,il vino e da mangiare su una coperta per terra e quando incominciò a fare buio ci mettemmo tutti intorno al falò a parlare e cantare accompagnati dalla chitarra di James. Verso le dieci decidemmo di fare una pausa,James posò la chitarra e mi fece cenno di andare con lui..io lo seguii. Mi portò in una scogliera,quel posto era meraviglioso,davvero..si potevano intravedere i delfini da lì. Ci sedemmo e incominciammo a baciarci,i baci si fecero sempre più intensi fino a quando lui non cominciò a toccarmi...a quel punto gli afferrai le mani e dissi un secco ''no!'',James non la prese bene,infatti insominciò ad insultarmi. ''mi hai fatto perdere tempo,ho aspettato che lo facessi con me per niente'' nessuno mi aveva mai detto quelle cose,a me piaceva molto James e sentirgli dire quelle cose mi aveva distrutta..di solito ero una persona che aveva sempre la risposta pronta ma in quel momento le mie labbra si chiusero e le lacrime cominciarono a scendere. Corsi via in preda all'imbarazzo,avevo passato del tempo con un ragazzo che voleva solo approfittare di me..come potevo essere stata così stupida? Iniziai a correre non sapendo bene dove andare,dopo dieci minuti di corsa mi trovai sulla statale,era buio e inoltre non c'era un anima..sarei rimasta per sempre lì. Cominciò a piovere,e io avevo solo il pezzo sotto del costume e una maglietta lunga che ovviamente di infradiciò tutta con i miei capelli compresi. Continuai a camminare per circa cinque kilometri nella speranza che Samantha o James mi trovassero,ma niente..incominciavo ad aver paura anche perchè si faceva tardi e mia mamma non mi raccontava esattamente belle storie ambientante in queste situazioni. Ad un certo punto sentii una macchina e non sapevo se tremare dal freddo o dalla paura,quindi decisi di farlo per tutte e due. La macchina di fermò e io ero in preda al panico,quindi iniziai a correre fino a quando non sentii una voce familiare. ''Marissa'' mi fermai all'istante,mi voltai e vidi in piedi davanti alla macchina il signor Jones...non fui mai più felice di vedere un professore in tutta la mia vita. Corsi verso di lui e lo abbracciai,un pò per scaricare la paura che avevo avuto poco fa e un pò per riconoscenza,era stato come una mano da cielo in quella situazione terribile. ''perchè sei tutta sola?'' mi chiese preoccupato. ''ero ad un falò'' risposi tremando dal freddo. Lui si tolse la sua giacca e me la mise,ancora più preoccupato di prima mi chiese:''cosa ti è successo?''. ''io ho..ho litigato con il mio ragazzo e sono scappata'' risposi scostando i capelli bagnati dal mio viso....

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