love and lies.

di _belieberisapromise_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


 Mi svegliai col sole tra gli occhi, assonnata presi la sveglia e la buttai sul pavimento. Ero depressa, nel vero senso delle parola. Oggi sarei riuscita ad andarmene da questa maledetta casa, da questi maledetti genitori e fratelli. Finalmente me ne sarei andata  da questo manicomio.
Presi la valigia e la posai affianco alla porta, silenziosamente presi le chiavi ed aprì la porta. Qualcuno mi toccò la spalla destra, era mio fratello Jack, mio fratello "maggiore."
«Dove credi di andare Madison?» mi disse, stringendomi il braccio sinistro.
«Via da qui, sicuramente.»
Mi spostai e presi la valigia, con all'inerno la maggior parte dei vestiti. «Papà e mamma sanno che te ne vai?» disse appoggiandosi al muro.
« Si, lo sanno.» In realtà non lo sapevano, ma non mi avrebbero mai permesso di andarmene per loro sono come una "serva."
Mio fratello si spostò e se andò per andare a lavorare.
Finalmente posso scappare, finalmente me ne vado. Andai in camera mia e presi tutti i miei risparmi, li posai nel portafoglio e presi la valigia e me ne andai, diedi un ultimo sguardo alla casa, sarebbe stato l'ultimo giorno in cui la vedo.
Presi il primo taxi e mi recai in un hotel, il più scarso.
Avevo pochi soldi con me, dovevo trovare al più presto un lavoro.
Ne trovai uno perfetto per me,entrai e mi recai dal direttore.
«Buongiorno, vorrei una stanza» dissi sorridendo.
«Buogiorno anche a lei, questa è la chiave, paga domani mattina, non si preoccupi» Il direttore mi diede le chiavi sorridendo. Salii le scale e arrivai al piano di sopra.
Arrivai nella mia stanza, non era molto bella, ma chi si accontenta gode, no?
Appena arrivata mi buttai sul letto e chiusi per un attimo gli occhi e dopo un pò mi addormentai in un sonno profondo. Mi svegliai erano le 15:17, andai in bagno mi cambiai, presi la borsa e uscii dall'hotel. Camminai velocemente, dovevo trovare al più presto un lavoro, uno semplice ma con una buona paga. Mi trovai per sbaglio in una strada isolata, abbastanza buia, attraversai per arrivare dall'altra parte del marciapiede ma qualcosa andò storto. Presi una storta e caddi, in quel preciso momento qualcosa mi andò adosso, si proprio così, una macchina. E BUM buio totale, morta.

Part's of Mandy.

Correvo veloce e mi trovai una ragazzina sulla strada,di poco più piccola di me, in quel momento non ero in me, uccisi quella povera ragazzina.
Lei era lì, ferma, ormai senza speranza,aveva i capelli castani, avevo un viso perfetto, ormai macchiato dal sangue, mi sentivo un mostro, come ho potuto uccidere una ragazza che nemmeno conosco?
Parcheggiai la macchina dall'altra parte della strada e chiamai la polizia. «Pronto, sono Mandy,ho 19 anni, una ragazza è qui sulla stradina isolata di stratford, vi prego, venite!»
Staccai in fretta il cellulare e guardai attentamente il corpo della ragazzina, ormai senza speranze. La mia fortuna? Che in quella strada non c'erano telecamere.Potevo mentire e dire che non ero stata io, oppure.. dire la verità “HO UCCISO UNA RAGAZZINA.” ma non l'avrei mai fatto.

Quando la polizia venne, io finsi di non sapere nulla, di trovarmi in quella strada così per caso. Non potevo dire la verità.

«Signorina, cos'è successo, come si è trovata qui, ha visto qualcosa?»
La polizia mi riempiva di domande, dovevo pur dare delle risposte e mentii.
«Non lo so, sono passata qui per una scorciatoia e ho visto questo corpo, no, non ho visto nulla.»
Sapevo che la mia vita da questo momento in poi sarebbe cambiata e che sarei vissuta nelle mie bugie.

HEEEEEY, QUESTA E' LA MIA PRIMA FF SU EFP, SPERO VI PIACCIA. NEL PROSSIMO CAPITOLO ENTRARA' IN SCENA JUSTIN.
PENSO ABBIATE CAPITO CHE LA PROTAGONISTA NON E' MADISON LA RAGAZZA CHE PARLA ALL'INIZIO DELLA STORIA MA MANDY. RECENSITEE!:)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sapevo che la mia vita da questo momento sarebbe cambiata e che sarei vissuta nelle mie bugie.


La polizia se andò col corpo della ragazza e io rimasi sul marciapiede a riflettere.


Presi la mia borsa, cacciai una sigaretta e iniziai a fumare, mi rilassavo fumando, può sembrare una cosa strana.
Credo che la peggiore sensazione del mondo è sentirsi soli, ora non c'è nessuno qui per consolarmi.
come continuerò la mia vita? Ho litigato coi miei, ho ucciso una ragazzina e non ho nemmeno un ragazzo che mi possa aiutare a superare tutto questo, come farò?
Mi alzai e entrai in macchina. Arrivai e accesi la tv. "Ragazza 17enne trovata morta in una strada di Stratford, chi è l'assina o l'assassino? La polizia sta investigando, vi aggiorneremo appena possibile."

Non mi rendevo conto di quello che stava succedendo, non mi rendevo conto che per uno sbaglio potevo andare in carcere.
Erano le 21:00 e preparai la cena.
Pensavo solamente a quel maledetto incidente, non volevo finire in prigione. Non c'è modo di tornare indietro, tanto vale andare avanti.
Iniziai a mangiare e finito andai in bagno a lavarmi.
Mi recai in camera e provai a dormire, ma non è facile riuscire a chiudere occhio dopo aver ucciso una ragazza.
La notte la trascorsi con un fazzoletto e le mie lacrime. Riuscì a dormire solo mezz'ora.

**
Suonò la sveglia e velocemente mi preparai per uscire di casa. Presi la borsa con le chiavi e uscii.
Dopo pochi passi vidi un cartellone, molto grande con scritto: "MADISON, TI VOGLIAMO BENE,RIPOSA PICCOLO ANGELO" con affianco una sua foto, era bellissima, come ho potuto togliere la vita a una creature tanto bella?
Più camminavo più vedevo cartellone. Scoppiai in lacrime e mi recai nella strada in cui accadde tutto.
La strada era ancora macchiata dal sangue che Madison aveva perso. Presi il telefono e chiamai una mia amica, ma niente non rispose e ora si, ora sono davvero sola.
Decisi di farla finita, salii in un palazzo molto alto, volevo buttarmi. Avevo paura di finire in prigione la paura era troppa, non volevo essere una criminale, meglio morire.
Ero sul balcone e mi ripetevo "Mi butto o non mi butto? Vale la pena farla finita?" Ero a un passo dal compiere quell'atto ma una voce mi fermò.
«Ferma, che fai?» Mi girai piangendo.
Era un ragazzo bellissimo, occhi color miele e capelli chiari. Ma in quel momento non ero in grado di accorgemi di tale bellezza. «Tu chi sei?» Dissi singhiozzando.
«Justin, sono Justin, scendi, dai» mi disse avvicinandosi cautamente a me.
Scesi dalla renghiera color verde e mi avvicinai a Justin. «Cosa stavi facendo? Non dirmi che volevi buttarti» mi disse guardandomi, cacciando un sorriso leggero, per sdrammatizzare quel momento, io pensavo di essere sola.
«Cosa ti interessa?» Me ne andai ignorandolo, senza nemmeno dirgli grazie, se non fosse stato per lui in questo momento sarei morta, oppure no? Mi sarei salvata da sola? In fondo mi ha solo chiesto di scendere.
Mi fermai in un bar, chiesi un caffè e me ne andai. Finalmente la mia amica mi richiamò dopo tanto tempo, non poteva chiamarmi prima? «Scusa Mandy, non ho potuto chiamarti prima, ero con un ragazzo, un bel tipo» disse ridacchiando.
«Ah... bene» risposi immediatamente così, non potevo credere a quello che sentivo, mentre io stavo tentando la morte, lei era con un ragazzo? Ma vaffanculo.
«Ah, ora devo staccare, è lui.» Staccò immediatamente, dopo nemmeno un secondo.
Odio la mia vita! Perchè non mi sono buttata? Perchè è venuto quello stronzo a rovinare tutto? Perchè cazzo, perchè?

Part's of Justin.
Non riesco a non pensare a quella ragazza, non so nemmeno il suo nome. Devo capire chi è.
Si stava per buttare? E perchè?
La mia testa mi riempiva di domande, tutte senza una risposta. Non conosco nemmeno quella ragazza, perchè mi interessa saperlo? Meglio andare da Jessy, la mia ragazza. Camminai per andare da lei, finchè non vidi una ragazza, capelli scuri e occhi azzurri era lei,la ragazza che aspettavo, la ragazza di prima.
Corsi per arrivare il prima possibile da lei, ma all'improvviso scomparse.
Dov'è andata? Ora che l'avevo trovata, maledizione.

Part's of Mandy.
Vidi in lontananza Justin, mi nascosi dietro una casa, non volevo conoscerlo, Madonna Santa, perchè è intervenuto? A quest'ora sarei morta, è quello che merito.
«Credi di essermi riuscita a scappare.» Mi girai e mi trovai Justin davanti
«Ehm, senti, nemmeno ci conosciamo, scusa ma... facciamo finta di non esserci mai conosciuti, va bene?» dissi fingendo un sorriso, mentre dentro di me si nascondeva un odio profondo verso di lui eppure gli ho parlato solo cinque minuti, ma lo odio, lo odio da morire, è tutta colpa sua se sono ancora viva.
«Non me ne vado finchè non mi dici perchè volevi buttarti?» Justin mi fece venire in mente tutto, avevo dimenticato per cinque secondi l'accaduto e... ecco iniziai di nuovo a piangere, mostrandomi debole davanti a lui.
«Ti prego, lasciami in pace.» dissi spingendo Justin verso il muro che mi affiancava.
"lasciami in pace" gli sussurai nelle orecchie, prendendo di nuovo il controllo su me stessa.

HO CONTINUATO DOPO QUALCHE SETTIMANA, SPERO VI PIACCIA, RECENSITE VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE<3

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