Lottare contro il destino

di Margaret21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita tranquilla... o quasi ***
Capitolo 2: *** Sarah ***
Capitolo 3: *** E' come se ogni suo silenzio... ***
Capitolo 4: *** Giochi del destino ***
Capitolo 5: *** Rivelazione ***
Capitolo 6: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 7: *** Qualsiasi cosa ***
Capitolo 8: *** Bisogno di protezione ***
Capitolo 9: *** Rapimento ***
Capitolo 10: *** Brutti presentimenti ***
Capitolo 11: *** Sensazioni ***
Capitolo 12: *** Destino inconsapevole ***
Capitolo 13: *** Il funerale ***
Capitolo 14: *** Risposte ***
Capitolo 15: *** Quanto avreì voluto che tu fossi mia figlia ***
Capitolo 16: *** Sorpresa! ***
Capitolo 17: *** Felicità ***
Capitolo 18: *** Chiarimenti ***
Capitolo 19: *** Rumori nella notte ***
Capitolo 20: *** In trappola ***
Capitolo 21: *** Perchè l'hai fatto? ***
Capitolo 22: *** Miracolo ***
Capitolo 23: *** L'amore e la vita ***



Capitolo 1
*** Una vita tranquilla... o quasi ***


" Sarah su vieni qui a metterti le scarpe!" il mio grido suonò per tutta la stanza. Era passato 1 anno da quando ero tornata in America e Sarah aveva solo quasi 3 anni. Erano passati mesi da quel giorno al parco, e tutto procedeva bene... o quasi. " Ehi amore quella piccola peste non vuole proprio uscire!" mi dice Tony " Chissà da chi ha preso... culetto peloso!" " Oggi siamo in vena di scherzare Signorina David!" Il mio rapporto con Tony non era cambiato. Stavamo insieme e vivevamo insieme ma non eravamo sposati. Ci amavamo tantissimo e avremmo dato la vita per quella dell'altro. Quella mattina dovevamo andare in uffico per risolvere un complicato caso, un uomo era stato avvelenato con del cianuro. All'inizio sembrava un sucidio ma da Gibbs abbiamo imparato a non credere alle coincidenze... almeno noi... Bishop non si era ancora totalmente ambientata. Non che noi e Gibbs le rendessimo la vita facile anzi... io la trattavo con distacco, il " Pivello" la ignorava, Tony ovviamente la prendeva in giro e la faceva innervosire ( e io ero sua complice) e Gibbs la trattava malissimo. In più c'erano Abby e Sarah, infatti nostra figlia passava le sue giornate nel laboratorio di Abby ed insieme alla sua" Zia preferita" archittetava un sacco di dispetti alla Bishop... sinceramente non so perchè tutti la odiassero tanto a me era indifferente. Una volta Sarah le fece pipì apposta sulla sedia, la sgridaì ma era solo una bambina di due anni e poi scoprì che Tony le avevo ordinato di fare quella cosa idiota... conseguenza un'invidiabile scorta di scappellotti da parte mia e di Gibbs. La mia vita con Ziva è fantastica. Ormai era da un anno che era tornata e da un anno che vivevamo insieme e anche con Sarah. Mia figlia è il mio orgoglio ... dispettosa come il padre. Ziva la adora e ancora non posso credere che è una fantastica mamma e anche una fantastica donna. Mi piaceva lavorare con Ziva anche perchè torturavamo la Bishop insieme. Tutto era tornato alla normalità o quasi. Questa sera, dopo il lavoro, o intenzione di chiedere a Ziva di sposarmi. Sono davvero in ansia ma so che ci amiamo e niente potrà cambiare quello che sentiamo uno per l'altro. Mi avvicino a lei, che è seduta sul letto ad aspettare Sarah, e l'abbraccio da dietro dandole una serie di baci sul collo. Lei si gira e mi dà un lungo bacio sulle labbra, sorridendomi. Tony con me è sempre dolcissimo. Mentre ci stiamo baciando arriva la nostra bambina che ormai è abituata a vederci coccolare e ci dirigiamo al lavoro lasciando Sarah da Abby. DIECI DI SERA Il caso è sempre più complicato ed io e Tony non riusciamo ad arrivare a una. La Bishop è fuori con il capo e McGee è fuori a fare ricerche. Io decido di scendere da Abby per controllare Sarah. Appena l'ascensore si apre sento una voce chiamarmi: " Mammaaaaaaaaa!!!" Mi avvicinò: " Che c'è tesoro?" " Guarda c-cosa ho fato con Zia abby" dice titubante visto che non parlava ancora benissimo mentre mi trascina nel laboratorio dove c'è Abby con un castello costruito interamente da loro. " Che bello amore!" dico " Senti ... Sarah, stasera io e papà tornerò a casa tardi. Abby ti accompagnerà a casa dove ti curerà la nostra amica vicina poi quando tornerò faraì vedere questo anche a papà" aggiungo per tranquillizarla " Va bene mamy!" dice lei abbracciandomi e dandomi un dolce bacino su una guancia. Dopo l'ennesima raccomandazione ad Abby ed averle detto di portare Sarah a casa me ne torno al lavoro. Tony nota il mio turbamento per il caso e mentre batto freneticamente le dita sui tasti mi massaggia la schiena e mi coccola come solo lui sa fare. 12 DI NOTTE Ziva e io siamo a casa ora, io sono in cucina lei sta andando in camera di nostra figlia. " Tonyyyyyyyyyy!" sento urlare dalla voce di Ziva. Preoccupato corro in camera di nostra figlia: " Oh mio Dio" urlo vedendo lo spettacolo che si trova davanti ai nostri occhi. La nostra vicina, che doveva occuparsi di Sarah,è distesa sul pavimento sgozzata in una pozza di sangue... morta. " Sarah ... dove è Sarah?" domando a Ziva Lei guarda nel lettino e piangendo risponde: " Non c'è.... Sarah ... hanno rapito Sarah!"

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Capitolo 2
*** Sarah ***


 "Sarah hanno rapito  mia figlia" urlo presa da una crisi di panico. Un ex agente del Mossad preparata a tutto presa una crisi di panico ... è strano anche per la sotto scritta.
" Ziva ti prego ... calmati, vedraì che Sarah sta bene!" mi dice avvicinadosi Tony
"E tu come fai a saperlo?" dico primo di scoppiare in un pianto disperato.
Tony mi abbraccia dolcemente e mi sussurra all'orecchio:
" Vedraì che la trovaremo" 
Stiamo così per un paio di minuti quando Tony si stacca da me e va a chiamare Gibbs.
Io mi siedo sul pavimento di fianco al cadavere e prendo un pupazzo di Sarah. Guardo l'orsetto bianco che ho tra le mani:
" Mamma, mamma .... guarda Teddy sa parlare!" mi dice Sarah guardandomi negli occhi
Io non azzardo a dire una parola, non so se sto sognando o è la realtà, Sarah continua:
" Mamma dai non piangere... mamma perchè piangi.... ho fato qualcosa di brutto?"
" Mamma ehi rispondimi!" e mentre dice queste parole si avvicina e  mi da un bacio sulla guancia, sorridendo come è solita fare.
" Ziva ehi... Zee ... sta arrivando Gibbs" dice una voce. Per capire chi ho davanti sbatto un paio di volte le palpebre e mi accorgo che Sarah non si trovava lì. Mi sento in un incubo senza fine. Le lacrime aumentano e Tony si avvicina:
" Ehi vedraì che andrà tutto bene!"
" Non è vero ... so che non è così!"
Guardo Tony sedersi sul pavimento accanto a me e mettermi un braccio intorno alle spalle:
" Ziva.... te lo prometto. Non accadrà niente alla nostra principessa!"
Le lacrime aumentano e Tony mi stringe più a se ... stringendomi nel suo abbraccio e avvicinando il suo viso al mio. Insieme alle mie lacrime si mischiano anche le sue lacrime e solo allora mi accorgo che anche lui stava piangendo ma che non voleva farmi sentire il suo dolore. Le nostre lacrime si uniscono come ci siamo uniti noi per fare Sarah. In quel momento nella stanza entra Gibbs e fissa il cadavere steso a terra:
" Tony .... Ziva state bene?"
Tony risponde anche per me:
" Noi si"
" Ditemi che Sarah è con Abby" dice Gibbs
" No capo" dice Tony
" Allora Sarah è in cucina?"
" No capo"
" E allora dove è Sarah?" domanda Gibbs
Questa volta rispondo io con un groppo alla gola:
" L'hanno presa... hanno rapito Sarah" 
Gibbs rimane zitto senza parole. Quando vedo che prende dalla tasca il cellulare:
" Abby ... McGee c'è stato un'omicidio"
" Dove capo?"
" A casa di Tony e Ziva!"
Penso che Abby si sia sentita male. Ma invece so solo che hanno prelevato il corpo della vicina e se ne sono andati ... senza dirci una parola.
IL GIORNO DOPO IN UFFICIO
Tony non voleva che io venissi in ufficio ma a casa continuavo a ripensare a Sarah ... mi sentivo utile sul campo a ricerca nostra figlia... come sempre. L'unica faccia tosta che ebbe il coraggio di dirci qualcosa fu la Bishop ma la liquidammo subito. Quel giorno ci dovevamo dedicare a ritrovare nostra figlia che sembrava scomparsa nel nulla.
Io osservavo Ziva dalla mia scrivania ma a mia volta mi sentivo osservato. Non sapevo che qualcuno fuori dalla finestra ci stava spiando...

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Capitolo 3
*** E' come se ogni suo silenzio... ***


Anche quella sera tornammo a casa a mezza notte. Entrando dalla porta mi aspettavo Sarah venirmi incontro e sporcami tutta con i colori delle tempere come faceva sempre. Senza di lei mi sentivo morire. Mi aveva aiutato quando ero in Israele, senza Tony. Pensavo che da sola, senza di lui non sareì mai riuscita a vivere ... in effetti era così ma quando nacque Sarah, era come se fossi rinata anche io con lei. Quella notte, la notte in cui ho partorito Sarah ho capito cosa dovevo fare, quale era la mia strada e ho anche capito che in Israele non sareì mai stata protetta e al sicuro o almeno non senza ... Tony.
" Ehi amore vuoi qualcosa?" la voce di Tony mi sveglia da quei cupi pensieri. 
Io non ho il coraggio neanche di guardarlo in faccia, mi sento così in colpa per Sarah.
Lui si avvicina e io evito il suo sguardo.
" Ehi non è colpa tua ... non è colpa di nessuno!" dice Tony con le lacrime agli occhi.
Io non riesco a guardarlo in faccia ma un pezzo del muro che stavo ricreando intorno a me cade... inizio a piangere. Rivoglio la mia bambina... la mia Sarah. E' come se ogni suo silenzio vaghi dentro me ... è come se il non sapere come sta la nostra bambina mi rende più vulnerabile di quello che vorreì essere.
Tony si rende conto di quanto io stia soffrendo ... di quanto sono fragile in questo momento. Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio:
" Lo prenderemo e gli farò pentire di essere nato!"
Rendendomi conto della gravità della frase detta da Tony cerco di buttarla sullo scherzo ma alla mia domanda " cosa vuoi" ... lui mi risponde semplicemente:
" Vendetta".
Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo alla morte di mio padre quando lui venne a cercarmi in chiesa anche io gli risposi che volevo vendetta. Ma solo ora mi rendo conto che la vendetta non ti riporta indietro le persone che ami e non potrà mai guarirti dal dolore che hai provato. Facendo finta di non aver mai sentito le parole di Tony asciugandomi le lacrime lo bacio e come ogni normale notte ci coccoliamo.
Intanto in un bar, una donna sconosciuta parla a una bambina dai capelli neri e gli occhi azzurri:
" Li vedi mamma e papà... Sarah!"
" Si li vedo" risponde la bambina con le lacrime agli occhi
" Ecco... salutali perchè sarà l'ultima volta che li vedraì!".
Minuti dopo la casa di Tony e Ziva salta esplode...

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Capitolo 4
*** Giochi del destino ***


" Li vedi mamma e papà... Sarah!"
" Si li vedo" risponde la bambina con le lacrime agli occhi
" Ecco... salutali perchè sarà l'ultima volta che li vedraì!".
Minuti dopo la casa di Tony e Ziva salta esplode...
30 MINUTI PRIMA
Tony ed io ci eravamo accocolati sul divano abbracciati a piangere . Era come se insieme ci completavamo, ci difendessimo l'uno con l'altro. 
" Vado a preparare la cena" mi dice prima di alzarsi
Io faccio di si con la testa e lui mi da un leggero bacio su una guancia.
Ero andato in cucina a preparare la cena per lasciare Ziva un po' da sola. Penso che dopo tutto quello che era successo con suo padre non si merita altre sofferenze. Mi avvicino alla credenza e cerco un paio di piatti. Distrattamente faccio cadere un bicchiere che rompendosi mi taglia un dito. Mi avvicino al lavandino per disifnettarmi il dito insaguinato quando noto nella tubatura una cimice. Con la mano buona la tiro fuori e la osservo meglio. Noto che è proprio una cimice... qualcuno ci stava spiando. 
" Ziva"
Si" rispondo alla voce di Tony, vedendolo sbucare dalla porta della cucina.
" Sai qualcosa di questa?" dicendo questo mi mostra una piccola microspia tra le sue dita. Io impallidisco, qualcuno ci ha spiato, ha spiato nostra figlia. In un certo senso mi sento violata, ci ha osservato per lunghi mesi.
" No ... io non l'ho mai vista" rispondo.
Tony sembra capire prima di me e prima che io possa riuscire a indovinare i suoi pensieri o a dire qualcosa, lui mi afferra per un braccio e spalancando velocemente la porta mi butta fuori lanciandosi anche lui sopra di me. Tre secondi dopo un violento scoppio fa arrivare schegge e detriti fino al mio corpo. Prima che Tony posso proteggermi del tutto il volto guardo verso casa nostra e la vedo saltare in aria. 
Pochi secondi dopo Tony mi aiuta ad alzarmi e sporchi di cenere e feriti cerchiamo di raggiungere l'auto ma un colpo di pistola mi colpisce alla spalla.

" No mamma!" grida una bambina in lacrime
" Hai paura per la tua mamma?" le risponde una donna
" Si ... ti prego non fare del male a mamma e papà" risponde la bimba
" Fai bene ad aver paura ... ancora non sai cosa ti aspetta" dice la donna passandole un coltello vicino alla gola...


ANGOLO AUTRICE: Scusate... scusate se ho finito il capitolo così ma la dovevo aumentare l'attesa. Spero di pubblicare il prossimo presto. Accetto qualsiasi tipo di recensione ma non uccidetemi per come ho concluso.
Baci
Ziva4ever

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Capitolo 5
*** Rivelazione ***


Mi giraì e vidi Ziva caduta per terra con una mano su una spalla:
" Ziva!" grido 
" Sto bene" mi risponde lei facendo fatica  a parlare
Io mi avvicino a lei e le scosto delicatamente la mano dalla spalla e esamino la ferita che non è grave ma che deve essere medicata subito.
Ziva è troppo debole per poter camminare sulle sue gambe e in più ho paura che essendo ferita si senta male così la prendo in braccio e la metto delicatamente sdraiata sui sedili posteriori.

Tony mi ha messo sui sedili posteriori della nostra auto e sta correndo a tutta velocità all'Ncis. Noto la ruga di preoccupazione che gli solca il volto:
" Ziva non addormentarti" mi dice mentre guida
Ma io ho sonno tanto sonno. Non so quanto sangue ho perso ma mi sento svuotata. Inizio a vedere tutto sfocato. Penso che se devo morire devo farlo ora senza che Tony mi veda soffrire. Lui si prenderà  cura di  Sarah e specialmente riuscirà a ritrovarla. Io  mi fido totalmente di lui, lo amo più di me stessa e meglio che sia io a morire che lui, se lui morisse io morireì con lui. Gli occhi si fanno più pesanti faccio in tempo a vedere Tony che mi riprende in braccio e la base dell'Ncis quando gli chiudo.
Credendo di essere morta, minuti dopo, riapro gli occhi e sono in una sala totalmente bianca. Provo a muovermi ma non riesco e come se avessi i muscoli atrofizzati.
" Ehi Zee ... siamo in ospedale" la voce calda di Tony mi fa capire benissimo cosa è successo. I ricordi della nostra bambina sparita mi fanno agitare. 
Tony si avvicina dandomi un dolce bacio sulle labbra e abbracciandomi.  Il medico entra rovinando il momento:
" Signora Dinozzo mi dispiace ma ha perso il bambino"
Io e Tony ci guardiamo interrogativi ma io mi decido a parlare:
" Quale bambino?"
" Ma come non lo sapeva!? Lei era incita di un mese!" 
Le ultime parole del medico rimangono sospese nell'aria lasciando un vuoto indescrivibile.


ANGOLO DELL'AUTRICE: Ecco un nuovo capitolo penso di aver messo un grosso colpo di scena. Scusate per il ritardo ma ho avuto impegni scolastici. Avverto che il prossimo capitolo sarà davvero depressivo.
Baci
Ziva4ever

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Capitolo 6
*** Sensi di colpa ***


Il medico ci lascia soli, io non so cosa dire. Sono una pessima madre, non mi accorgo di essere incita e in più mi lascio rapire mia figlia ... la mia unica figlia.  Sono anche un agente  federale ecco perchè dovevo stare più attenta, ecco perchè è solo e soltanto colpa mia. Tony mi aveva detto di lasciare Sarah all'Ncis ma io non ho voluto perchè devo sempre fare di testa mia! Ora per colpa mia ha perso la vita mio figlio e la mia bambina se non è già morta sicuramente sarà vicino. 
" Zee stai bene?"
Io non rispondo, non c'è niente a cui rispondere
" Ehi Zee!"
" E' solo colpa mia, solo colpa mia" sussurro
Tony mi si avvicina e mi squote
" Smettila!" mi dice
" Di fare cosa?"
" Di versare latte!" 
E' la stessa cosa che gli avevo detto io quando era morta Jenny, quando lui si stava addossando tutte le colpe che non aveva, perchè non c'era perchè nella morte perchè le cose succedono perchè devono accadere.
" Non devi cercare di consolarmi!"
" Non è stata colpa tua" 
" Forse di Sarah no, ma del bambino si ... dovevo accorgermene"
" E' andata così ... Ziva non puoi cambiare quello che è successo"
Io inizio a piangere lui si siede di fianco a me nel letto dell'ospedale e mi abbraccia. Io vorreì stare così per tutta la vita. Tony è la mia corazza, solo con lui mi sento protetta. 
Minuti dopo entra Gibbs e vuol sapere cosa è successo noi gli spieghiamo tutto pronti ad agire e a trovare la nostra bambina.

Intanto in un garage una donna bionda lega Sarah
" Ray!" urla la donna 
" Cosa c'è?"
" La tua ex fidanzata direì che si è fatta proprio una bella famiglia ... guarda che bella bambina"
" Si E.J Barret proprio una bella bambina peccato che con noi avrà una vita breve così Ziva me la pagherà"
" Ray Cruz vedo che sei vendicativo ... e Tony pagherà di aver ucciso l'uomo che amavo e di avermi lasciata per quella".

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Capitolo 7
*** Qualsiasi cosa ***


Intanto in un garage una donna bionda lega Sarah
" Ray!" urla la donna 
" Cosa c'è?"
" La tua ex fidanzata direì che si è fatta proprio una bella famiglia ... guarda che bella bambina"
" Si E.J Barret proprio una bella bambina peccato che con noi avrà una vita breve così Ziva me la pagherà"
" Ray Cruz vedo che sei vendicativo ... e Tony pagherà di aver ucciso l'uomo che amavo e di avermi lasciata per quella".
" E.J è ora di scoprire le carte"
" Che vuoi dire?"
" Dobbiamo mostrare ai quei due chi ha il loro piccolo angelo e chi sarà il suo carnefice"

" Mamma!!" 
" Ehi Sarah non correre sulla neve si scivola"
Era il suo primo Natale e il mio primo Natale con Tony. Io sono ebrea ma il Natale mi piaceva. Quella foto, la foto che sto guardando rispecchiava benissimo lo spirito della mia famiglia e i ricordi di quella giornata erano vividi.
Sarah non faceva altro che correre e costruire pupazzi di neve e io e Tony ... facevamo i bambini. Avevamo deciso di fare una battaglia a palle di neve ... io contro di lui. Io ero nascosta dietro un albero e lui dietro i muri della casa. Non vedendolo più uscii dal mio nascondiglio ma qualcosa mi trascinò per terra in mezzo alla neve fredda. Aprii gli occhi e mi ritovaì Tony sopra di me.
" E' il mio ginocchio" disse
Io gli sorrissi con aria furba ripensando alla missione sottocopertura. 
Si alzò da sopra di me dopo avermi fatto il sollettico:
" Andiamo dentro" mi disse 
" Solo perchè stai perdendo tu!" gli urlaì dietro mentre lui aveva già preso Sarah.
Quella giornata fu una delle più belle ... mi accorsi che Sarah era davvero una bambina adorabile più di quanto pensassi e che Tony ci amasse più di quanto amasse se stesso, da quel giorno non ci eravamo mai allontanati da Sarah, fino ad ora.
Le lacrime non smettano di scendere dalle guancie, i sensi di colpa sono ancora vividi ma la voglia di vendetta è forte.
" Amore ... che stai facendo?" chiede Tony risvegliandomi dai ricordi
" Niente... solo guardando le nostre foto" 
" Ti manca vero?" era una domanda stupida ma che anche io avreì fatto
" Si ... ma manca anche a te"
" Ti amo Zee" mi disse
Io mi giraì verso di lui e guardandolo intensamente negli occhi:
" Anche io"
Il telefono squilla risponde Tony e  la sua faccia si incupisce mette il vivavoce:
" Ciao Tony!" esclama la voce di E.J
" Che vuoi E.J" dice Tony irritato
" Farti sentire una cosa" dice 
" Mamma ... papà... venite a prendermi ... mamma ho paura !" quando sento la voce di Sarah il cuore mi si ferma
" Tu hai Sarah?" chiede Tony
" Si e non sai cosa le aspetta!" dice E.J
A quel punto io urlo nel telefono:
" Ridacci nostra figlia, sono disposta a fare qualsiasi cosa"
" Qualsiasi cosa" chiede un'altra voce
Io confermo:
" Qualsiasi cosa"

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Capitolo 8
*** Bisogno di protezione ***


" Bene allora vogliamo uno scambio" disse E.J
" Che genere di scambio" dissi io
" Vogliamo te al posto di tua figlia" le ultime parole che io e Tony sentiamo sono agghiaccianti
" Va bene, dove e quando?"
" Domani sera, a casa tua, devi essere sola!" dice la voce dell'uomo.
Attacco il telefono e noto Tony che continua a fissarmi
" Che c'è?" chiedo
" Non ti lascerò andare" 
" Devi"
" Non posso perdere anche te" dice Tony piangendo
Le sue lacrime, il suo dolore è come se ci fosse una spada a trafiggere anche me, ma so che devo farlo per Sarah, per Tony e anche per me stessa... per liberarmi dai miei sensi di colpa. Mi avvicino a Tony e mi lascio abbracciare, i nostri corpi combaciano perfettamente come pezzi di puzzle.  Le nostre fronti sono incollate e io sussurro a un centimentro dalle sue labbra:
" Non mi perderaì mai... rimarrò per sempre con te, qualsiasi cosa accada"
" Davvero?"
" Davvero"
Ziva ha intenzione di accettare lo scambio e forse è la cosa giusta da fare ma ho paura di perdere anche lei. I ricordi di Kate con un buco in testa sono netti nella mia testa e non voglio che lo stesso succeda a Ziva perchè io non vivo senza di lei. Devo lasciarla andare per salvare nostra figlia ma devo essere sicuro che verrà protteta:
" Devi dirlo a Gibbs!" dico
" Lo diremo domani stesso" dice lei annuendo.
Ci mettiamo a letto, lei si addormenta ma io no. La guardo dormire mentre le accarezzo il volto e le sussurro all'orecchio:
" Ricordati che non posso vivere senza di te ... guanciotte dolci"
La mattina dopo ci svegliamo entrambi al suono della sveglia, io riposata mentre Tony stravolto... so che non ha dormito. Ci dirigiamo all'Ncis:
" Gibbs, Abby, Pivello, Direttore Vens" vi dobbiamo parlare dice Tony
Ovviamente l'unica che non abbiamo coivolto è la Bishop, Tony dice che è ancora troppo giovane per prottegermi, che non sarebbe in grado di farlo mentre io penso che sia inesperta ma che nonostante tutto non sia poi così male.
Tony spiega la situazione in fretta e come avevo immaginato Abby mi si getta al collo, stritolandomi e dice che non ci devo andare. Gibbs invece annuisce insieme al direttore Vens e capiscono che vogliono dire che protteggeranno me e Sarah, il " Pivello" è sconvolto penso che abbia paura di perdere me e la sua "nipotina".
LA SERA
Gibbs e Tony mi seguono a distanza da un furgocino mentre io sono già a casa, la porta si spalanca e quando vedo chi ne esce con in braccio la mia Sarah rimango scovolta:
" Ray" dico e sento che Tony ha detto la stessa cosa... " Ray"


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Capitolo 9
*** Rapimento ***


Lo guardo in faccia sorpresa. Lui mi si avvicina con mia figlia addormentata in braccio, con una mano mi sfiora una guancia. Sento Tony dall'auricolare urlare:
" Non azzardarti a toccarla bastardo" 
I battiti del cuore accelerano, lo sento... il respiro è affannoso ... era da ben 3 anni che non lo vedevo. Ho avuto sue notizie 1 anno fa prima di partire per Israele. Era scappato dal carcere perchè doveva essere giustiziato. 
" Ray" ripeto incapace di contenere la sorpresa.
" Contenta di vedermi?" dice. 
La sua voce mi mette i brividi, ha qualcosa di malvagio ... sarò il suono della paura, penso. Non voglio rispondere ... so che niente mi tirerà fuori da questa situazione. Per un attimo penso di dire addio a Tony perchè so che Ray non mi lascerà viva ma poi ricordo le parole di Gibbs:
" Mai smettere di lottare" questo ci aveva insegnato in 9 anni che lavoravo con lui, non mi sareì lasciata morire senza prima lottare.
" Devo dire che tu e l'agente Anthony Dinozzo avete fatto proprio un bel lavoro"
" Agente SPECIALE Anthony Dinozzo" dico io sottolineando la parola speciale.
" L'avevo capito dalla prima volta che vi ho visti insieme che c'era qualcosa tra voi" 
" Io invece dovevo capire prima quanto tu sia bastardo"
" Siamo nervosine ... eh Ziva" 
Una voglia di sangue mi attanaglia, la Ziva David di 7 anni fa sta tornando a galla. Proprio in quel momento sento:
" Mamma..." 
" Ehi Sarah sono qui ora andrà tutto bene"
Dico mentre vedo la mia piccola che sta iniziando a svegliarsi tra le braccia di Ray
" Lascia andare mia figlia!" urlo diretta a Ray
" Come vuoi! " dice tagliante.
Sarah scivola via dalle braccia di Ray e corre da me, io la prendo in braccio e lei scoppia a piangere e sussurra:
" Mamma ho paura!"
" Ehi ... cosa ti ha sempre insegnato papà sull'avere paura?"
" Che è giusto averla ma bisogna sconficherla" 
" Brava Sarah"
" Ma mamma ... papà dove è?"
" Sta aiutando Gibbs a trovarci ... vedraì si risolverà tutto"
Noto che Ray ci guarda con uno sguardo beffardo:
" Che hai da guardare?" dico sprezzante
" Niente ... penso solo che almeno voi due sarete insieme fino alla morte che ci sarà tra poco ma prima ci divertiamo un po'!"
" Tony ci troverà!"
" Di questo ne sono sicuro anche io ma vi troverà vive?"
" Se saremo morte ti farà pentire di essere nato!" gli urlo contro
" Vedo che lo ami molto"
" Molto più di quanto tu ti possa  mai immaginare!"
" Mi dispiace che non lo rivedraì più!"
Dice prima di togliermi l'auricolare. Vedo Sarah scivolare via dalle mie braccia, un colpo fortissimo alla testa mi fa cadere a terra e poi chiudo gli occhi...
" Ziva ti prego rispondi!" urlo 
Ziva non risponde, entra Gibbs 
" Che è successo?"
" Non lo so... sono scomparsi nel nulla"

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Capitolo 10
*** Brutti presentimenti ***


Apro gli occhi di colpo... pensavo di essere morta invece mi ritrovo in una stanza buia, Sarah è al mio fianco che dorme probabilmente grazie a una qualche droga. Un flashback mi arriva alla mente, Bodnar. No stavolta, lui non c'entra quella storia è finita da un pezzo. La porta si spalanca ed insieme a Ray esce una donna bionda probabilmente E.J.
"Gibbs hanno preso Ziva!" quella frase mi ricorda un anno fa. La storia si ripete, Ziva aveva ragione, ci sarà sempre un'altro mostro. Meno di una settimana fa avevo una famiglia ora ho paura di perderla, non posso perdere la mia famiglia. 
E.J si avvicina a me e mi tira uno schiaffo violento, Sarah si sveglia di colpo e si mette a piangere:
" No amore ... non piangere. Papà ci troverà, ti prometto che torneremo a casa, ti prometto che non ti succederà niente"
" Come fai ad esserne così sicura?" domanda E.J
" Perchè io proteggerò mia figlia  a costo della mia vita"
" Bene allora inizia da ora ... facciamo un bel giochino" ribatte E.J
Il suo sguardo mi mette paura ed è strano che io abbia paura di qualcuno. Ray slega Sarah e la prende in braccio e a me improvvisamente un onda di preoccupazione mi sale fino alla testa.

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Capitolo 11
*** Sensazioni ***


" Ora facciamo un bel giochino" ripete E.J mentre Ray fa sedere la mia bambina per terra.
" Io non voglio fare nessuno gioco!" dico io alzando la voce
Loro si guardano e sembrano ignorarmi quando E.J riprende a parlare
" Se Sarah dice la cosa giusta a una domanda che le facciamo non vi faremo niente, per ora, se invece risponderà sbagliato tu ti prenderaì una pallotola nella schiena e ti lasceremo morire dissanguata"
So di non avere scelta, so che Sarah è solo una bambina che risponderà sbagliato e so anche se Sarah rispondesse giusto mi sparerebbero comunque.
" Bene piccolina la domanda è tra quante ore arriveranno a prendervi?" dice E.J.
Al suono delle sue parole rimango di pietra, nemmeno io sapevo a tra quante ore ci avrebbero trovato e non sapevo neanch SE ci avrebbero trovate, come faceva a sapelo Sarah! Ovviamente la risposta è sbagliata e un dolore acuto inizia a salirmi su per la schiena, e prima di svenire vedo una pozza di sangue formarsi ai lati della mia sedia ma anche per terra, vicino al corpo di Sarah.
So che sto sognando, so di essere nel mio letto ma non riesco a smettere di sorridere. Riconosco Sarah e Ziva che ridono di fianco a me mentre stiamo preparando una torta. Ziva ed io siamo sporchissimi di cioccolato sul viso e Sarah continua a ridere. Contemporaneamente ricordo il giorno in cui ci siamo incotranti, quel giorno in cui ho iniziato a respirare, quando tu mi confidasti di Tali ... quell'incontro che ci ha cambiato la vita per sempre, che ci ha reso finalmente felici. Quanto vorreì abbracciarti e baciarti ora. Dopo 5 minuti a questi dolci ricordi si sovrappongo le immagini di te e Sarah in un ripostiglio tu con la schiena praticamente squartata da un proiettile, il corpo di Sarah immerso in una pozza di sangue. Mi sveglio di colpo e pensando che fosse tutto un incubo e ti chiamo ma mi accorgo che il tuo lato del letto è freddo, tu non ci sei, Ziva non è con me. Solo qui mi ricordo degli eventi dei giorni scorsi e sento un dolore fortissimo al petto come se avverto che Sarah e Ziva sono in pericolo.

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Capitolo 12
*** Destino inconsapevole ***


Mi alzo velocemente dal letto, sperando che tutto fosse un incubo che nonostante i dolorosi ricordi, quello che ho vissuto sia stato solo un incubo. Corro in cucina urlando i nomi di Ziva e di Sarah ma non ottengo risposta.  Capisco che quello che sto vivendo è la realtà, la mia famiglia è scomparsa e che io devo ritrovarla a costo della mia vita. Sudato torno a letto e cerco di riaddormentarmi ma non ci riesco perchè i ricordi vagano, perchè il silenzio ci riempe di emozioni e di ricordi:
Era appena morto suo padre e lei doveva andare al funerale:
" Non sei sola" 
" Lo so".
Qualche mese fa
" Tony io devo rimanere in Israele, per proteggere te, nostra figlia e per ritrovare me stessa!"
" Sei sicura?"
" Si"
" Chiama Gibbs"
" Tony tu sei così..."
" Così cosa? Alto,bello divertente?"
" Amato"
Il bacio, l'addio, il ritrovarsi, ritrovare mia figlia.
Meno di un meso fa ( Vicino a Natale)
Ziva ed io camminavamo per le strade della città mentre Sarah giocava con altri bambini intorno ai negozietti:
" Mamma... Mamma!! Mi prendi quell'orsachiotto?"
" Sarah... Babbo Natale te lo porterà"
" Sicura?"
"  Si... promesso!"
Nostra figlia si allontana ridendo:
" Come fai a esserne così sicura... Zee?"domando io
" Ho i miei trucchi... Agente Super Speciale Dinozzo!"
" Certoo i tuoi trucchi... signorina!" rispondo io ridendo
IL GIORNO DI NATALE
Sarah scarta un pacchetto con un suo regalo da parte di Ziva... c'è l'orsacchiotto che le piaceva tanto:
" Mamma grazieeee!!"
" Di niente piccola... allora come lo vuoi chiamare?"
" Ari.... sai mamma come tuo fratelo, come quello che mi raccontavi!"
" Bel... nome Sarah" dice Ziva prima di andare in bagno
Io capendo subito cosa succedeva a Ziva la seguo:
" Ehi... stai bene?" le domando vedendola con la testa china sul lavidino
" Si... solo che Ari ... era mio fratello e lei non sa che quella che ha ucciso suo zio... mio fratello, ero io... sono io!"
" E' solo una bambina ... glielo diraì quando sarà più grande e vedraì che capirà!"
" E se non dovesse perdonarmi?"
" Ziver... sei sua madre, una madre dolcissima e buonissima. Ari era pericoloso e se ci fosse stato sarebbe un pericolo anche per Sarah... ci hai protetti!"
" Ti amo"
" Anche io ti amo"


Perdendomi in quei ricordi mi accorsi che dovevo cercarla.... il mio cellulare squilla. E' Gibbs, rispondo:
" Dinozzo devi venire subito qui!"
La sua voce è preoccupata capisco che è successo qualcosa
" Capo ma è successo qualcosa?"
" Si... vieni in obitorio da Dacky".
Quando chiudo la chiamata noto di essere diventanto pallido. In meno di un ora sono da Dacky, Gibbs mi si avvicina:
" Cosa è successo capo?"
" Hanno trovato probabilmete il corpo di Ziva... di Sarah nessuno traccia di Sarah"
" Cosa vuol dire probabilmente?? Quante probabilità ci sono che quella sia Ziva?"
" Il 99%, la faccia è maciullata ma le assomiglia molto e il Dna combacia... mi dispiace Tony!"
Mi dice mettendomi una mano su una spalla. Io mi avvicino al cadavere e tolgo il lenzuolo che lo ricopre, è proprio Ziva... il mio cuore si ferma come se sono morto con lei, le lacrime non escono ma l'unica cosa che vorreì è morire, morire al suo posto.


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Capitolo 13
*** Il funerale ***


Guardo il vuoto davanti a me senza riuscire a dire una parola e a guardare il corpo senza vita di Ziva. Sento che Gibbs sussurra a Dacky di lasciarmi solo e ascolto i loro passi mentre si allontanano. Mi avvicino al cadavere di Ziva e la guardo in volto. Quei bastardi l'hanno uccisa  e non si riconosce dal volto che è lei ma il Dna combacia e la somiglianza  è troppa, ormai so che è lei.  Le sfioro una mano e la sento così fredda, come non lo è mai stata. Il dolore che ho tenuto dentro fino a quel momento esplode e lacrime calde inizano a rigarmi il volto, singhiozzi strozzati e trattenuti, pensieri sfocati e dolore, solo esclusivamente dolore. Io non posso vivere senza di lei e ora so di averla persa per sempre, i sensi di colpa affiorano sapendo che comunque io non ho fatto niente per fermare le persone che l'hanno presa, ora non posso ritrovarla, ora non posso tornare a prenderla... è tutto finito. 
Sento Dacky e Gibbs rientrare e mentre Gibbs cerca di dirmi qualcosa io vado da Abby e dal Pivello, è giusto che lo sappiano da me. Entro nel laboratorio di Abby e sento le loro risate, quando mi vedono notano il mio turbamento:
" Tony cosa hai?" mi domanda preoccupata Abby
" Abby, Pivello ... hanno ritrovato un cadavere e quel cadavere è di..."
" E 'di?"
" E' di Ziva"
Abby inizia a piangere e si lascia andare piano a terra, urlando e piangendo insieme, urlando che questo è tutto un incubo. Il Pivello piange silenziosamente appoggiato alla scrivania e cercando di dare  un conforto  ad Abby che è distrutta. Io vedendo il loro dolore, rendendomi conto che anche loro hanno perso una sorella e un amica me ne vado a casa con un unico pensiero, la vendetta.
2 GIORNI DOPO
Siamo al cimitero, tutti vestiti di nero per il funerale di Ziva. Le parole di Gibbs sono forti e dice che la ricorderemo sempre in ogni gesto che faremo, che lei ci sarà sempre ma io non ho bisogno di stupidi ricordi, io ho bisogno di lei e ancora non riesco ad accettare la sua morte. Sono passati 2 giorni e di Sarah nessuna traccia, noi stiamo lavorando giorno e notte per trovarla ma ormai tutti sappiamo, compreso io, che anche lei è morta. La bara di Ziva si avvicina a me:
" Addio amica mia, addio amore mio!" le sussurro piangendo.
Abby e il Pivello continuano a piangere ed è da due giorni che Abby non esce dal suo laboratorio, la musica non la mette più perchè dice che finchè Ziva non tornerà neanche la sua musica tornerà, sembra quasi sotto shock. Il Pivello è dimagrito di più e sembra che si stia ammalando e io...beh passo la giornata a lavorare per trovare i bastardi che mi hanno portato via Ziva e Sarah.  La bara sfila velocemente davanti ai nostri occhi e viene infilata sotto terra.
ALTRI 2 GIORNI DOPO
" Tony smettila!" mi urla addosso Abby.  E' mezza notte e io non voglio andare a casa, perchè senza Ziva e Sarah non è casa. Io continuo a lavorare mentre gli altri si sono arresi.
" Lei non vorrebbe che stessi così!" dice Abby trattenendo le lacrime
" Lei non c'è più Abby! Ziva e Sarah sono morte e voi ve ne state qui senza fare niente! Io ho bisogno di risposte, o bisogno di veder morti quelli che hanno distrutto la mia vita, quelli che mi hanno tolto la mia famiglia e la persona più importante della mia vita, se voi non volete prenderli fate come vi pare ma io non starò di certo qui senza fare niente!" dico io sbattendo le mani sulla scrivania.
In quel momento arriva Gibbs e mandava via Abby:
" Dinozzo so come ti senti ci sono passato anche io ma è inutile fare così!"
" No capo per me no!"
" Facciamo un patto... se tu vieni a casa tua con me domani lavoreremo ancora... va bene?" domanda
Io mi arrendo e prendo le mie cose facendomi accompagnare a casa da Gibbs. Il viaggio in macchina e silenzioso. Arrivato a casa apro la porta e faccio entrare anche Gibbs, solo quando chiudo la porta  a chiave noto una donna dai capelli scuri voltata verso la finestra, sentendoci arrivare si volta:
" Tony..."
" No, non puoi essere proprio tu!" dico mentre il cuore accelera improvvisamente il battito.

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Capitolo 14
*** Risposte ***


" No, Ziva non puoi essere proprio tu... capo!"
" Si Tony è Ziva, non sei impazzito" mi dice Gibbs.
Ziva si guarda intorno smarrita, sporca e con il braccio rotto, ad un certo punto dietro  di me  sento un urlo di felicità:
" Papààààààà!!!" 
Mi giro e vedo Sarah che corre ad abbracciarmi sorridendo, io la prendo in braccio e guardo negli occhi Ziva che si è avvicinata:
" Io vado" dice Gibbs capendo che vogliamo stare da soli.
Appena Gibbs chiude la porta alle sue spalle, Ziva si siede sul divano e manda a giocare Sarah:
" Perchè mi avete fatto questo?" domando io trattenendo le lacrime
" Tony, io ... noi, non volevamo farti del male ma dovevo. E.J mi ha sparato a un braccio e alla schiena di Sarah poi se ne è andata. Ray sentendo piangere Sarah ha provato compassione  e ci ha lasciate andare uccidendo una donna che mi assomigliava molto per ingannare E.J. Appena mi ha lasciata andare sono corsa da Gibbs e li ho raccontato tutto, lui mi ha detto che era meglio fingermi davvero morta e non dovevo farmi vedere da nessuno neanche da te per evitare di portare E.J a sospettare qualcosa, infatti solo  Gibbs sapeva che sono viva"
" E allora perchè avete deciso di dirmelo?" domando io risentito
" Gibbs si è accorto che tu continuavi a indagare sulla mia morte, prima o poi avresti scoperto la verità e senza volerlo avresti condotto i killer ed E.J da me e da Sarah mettendoci in pericolo, si è reso conto che era meglio dirtelo. Tony ... mi dispiace io volevo dirtelo ma..." 
" Zitta Ziva" le dico mettendole un dito sulle labbra mentre inizia a piangere. 
Ci baciamo ed è una bacio pieno d'amore.
" Devi dirlo almeno ad Abby, il Pivello e Dacky ... loro devono sapere la verità"
" E se li metto in pericolo" 
" Non succederà... ora dormi occhi dolci ... domani vedremo" le dico coprendola e abbracciandola.
La notte passa veloce e il giorno dopo decidiamo di andare noi due all'Ncis e lasciare a casa Sarah con un agente di scorta.
" Ragazzi siete solo voi?" domando quando vedo gli altri 
Abby, Dacky e il Pivello mi guardano confusi  ma annuiscono, io mi avvicino all'ascensore e prendo per mano Ziva. Quando gli altri la vedono si mettono a piangere, Abby l'abbraccia piangendo incredula e anche Ziva si lascia andare al pianto, liberando quello che ha patito durante il suo sequestro. 

Intanto a casa mentre Sarah dorme entra qualcuno dalla finestra...

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Capitolo 15
*** Quanto avreì voluto che tu fossi mia figlia ***


La finestra rimase spalacata mentre un uomo entrava. L'uomo andò vicino al lettino di Sarah e la guardò dormire... quell'uomo era Ray:
" Quanto vorreì che tu fossi mia figlia, sai io amavo molto tua madre ma lei non amava me perchè ha sempre amato tuo padre" disse con voce rotta dal pianto Ray mentre parlava con la bambina addormentata
" Sai sei proprio una bella bambina assomiglio molto alla mamma ma anche a tuo padre" 
" Non so se E.J mi lascerà vivere dopo quello che ho fatto... mi ucciderà di sicuro ma sai sono conteto di avervi lasciato andare, so di aver fatto la cosa giusta. Tua madre è una persona stupenda abbine cura... addio piccola!" disse dandole un bacio su una guancia e uscendo dalla finestra.
INTANTO
Ero tornata, per la seconda volta ero tornata a casa. Tony era stato sorpreso di vedere me e Sarah ma il quando i miei amici mi aveva vista non potevamo crederci. Qualche anno fa pensavo che se io sareì morta a nessuno importava ma solo ora mi accorgo di quanto mi sbagliavo... sono importante per la vita di queste persone e forse non sono la persona orribile che credevo.
" Ziva.... ci vuoi spiegare cosa è successo?" chiedono all'unisolo quando si sono ripresi.
Io non sono ancora pronta a parlarne infatti Tony prende la parola e spiega tutto. Abby mi mostra gli indizi che avevano trovato nei giorni in cui mi credevano morta, E.J si dovrebbe trovare in una casa sperduta nei boschi. Mentre i miei colleghi parlano i miei pensieri vanno a Ray. Non è così cattivo come pensavo... ci ha lasciate andare e nel suo sguardo ho capito quando ancora mi ama, quanto fosse deluso da me, quanto lo avessi ferito ma non potevo farci niente ...  sono innamorata di Tony, potevo solo salvarlo... salvarlo da E.J e anche dal carcere e questa volta lo avreì fatto. Abby mi distolse dai miei pensieri dicendo che E.J mi vuole morta, proprio mentre dice queste parole il capo entra nel laboratorio:
" Per questo voi andrete a New York!" dice rivolto a noi due.
" Ma noi non abbiamo niente a New York" dice Tony
" Non è vero, ho già chiamato tuo padre... Tony anderete a stare da lui" 
Io e Tony spalanchiamo la bocca sorpresi e spaventati perchè il padre di Tony non sa niente di noi e di Sarah

Nel frattempo in una casa E.J e Ray discutono e un colpo di pistola uccide uno dei due...

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Capitolo 16
*** Sorpresa! ***


Gibbs ci aveva prenotato un volo per quel giorno stesso a casa di mio padre, l'aveva fatto per proteggerci ma io non avevo buonissimi rapporti con mio padre, non gli avevo neanche raccontato di Ziva e di avere una figlia, come l'avrebbe presa!? 
Sarah è emozionatissima e sull'aereo continua ad indicare ogni cosa e a andare in giro a parlare con i passeggeri mentre Ziva la rincorreva per tutto l'aereo ridendo. Per loro due sarebbe stata anche un po'una  vacanza ma io sono preoccupato per la mia famiglia, sapendo benissimo che io ho causato il loro rapimento, io avevo tradito E.J uccidendo il suo compagno che era un rapinatore, lei voleva farmela pagare usando le persone che amavo di più.

Mentre gioco con Sarah vedo Tony guardare dal finestrino e riconosco la stessa espressione che avevo io quando andammo a Berlino. So benissimo che per lui vedere suo padre è una tortura, so benissimo che lui lo ritiene colpevole della morte di sua madre ma io ho un obiettivo, riuscire  a farli recuperare il loro rapporto. So come ci si sente a perdere tutto, so come ci si sente a perdere il proprio padre dopo averlo odiato per troppo tempo, so come ci si sente soli e sperduti e come si sbaglia... non voglio che Tony compia gli stessi errori che ho fatto io con mio padre.  Arrivati a New York andiamo subito a casa di Senior.

Mentre pensavo a cosa dire a mio padre, a come spiegarli il fatto di essere tornato con Ziva e con nostra figlia, Ziva mi prende una mano:
" Io ci sono" dice sorridendo.
So che lei c'è, lei è il mio angelo. Bussiamo alla porta di mio padre e in meno di due secondi lui ci apre:
" Ciao Junior!" dice aspettandosi di trovare solo me, quando vede Ziva sorride mentre quando vede Sarah la sua faccia assume una smorfia sorpresa.
Mancavano pochi giorni a Natale infatti la sua casa era totalmente abbellita con tanto di presepe. Sarah era abituata a questo genere di cose ma quando vede l'albero tutto luccicante dice:
" Mammaaaa, Papààà guardate che bello!".
Mio padre sentendoci chiamare così si siede sul divano aspettandosi una spiegazione, Ziva manda Sarah nella camera degli ospiti a giocare e si siede con me sul divano di fianco a mio padre:
" Junior cosa è successo in questi anni?" domanda lui
" Vedi papà.... io e Ziva ci siamo fidanzati e abbiamo avuto Sarah, tra poco ci sposiamo" 
" Oh beh congratulazioni!" dice lui sorpreso
" Grazie... sono contenta di vederti!" dice Ziva 
Mio padre nonostante adori Ziva non la guarda neanche in faccia e si rivolge a me:
" Junior spero che tu non ti pentiraì dopo esserti sposato, sai forse è meglio non impegnarsi... anche io ho compiuto questo errore con tua madre"
Senior è stato scorretto nei confronti di Tony e io noto subito la sua rabbia e secondi dopo:
" Se tu consideri mia madre un'errore affari tuoi! Io Ziva la amo e a differenza tua so cosa vuol dire amare mentre tu a ques'età corri dietro a ogni essere con la gonna!" gli urla contro mentre va da nostra figlia.
Io rimango sconvolta e imbarazzata davanti a  Senior:
" Scusalo" dico prima di alzarmi e correre da Tony.
Raggiunto ci chiudiamo in camera nostra:
" Tony... hai sbagliato a trattarlo così!" dico mentre lui guarda dalla finestra
" No ... Zee sono stufo di essere trattato così da lui!"
" Lo so ma ti vuole bene ... non commettere i miei stessi errori Tony!"
" E' diverso!" dice lui
" Si è diverso perchè mio padre era un'assassino che ha  cercato di crescermi come se fossi una macchina per uccidere, mio padre ha tradito mia madre!" dico trattenendo le lacrime
" Si ... ma..."
" Tony... vai da lui e recupera il vostro rapporto... fai che Sarah e l'altro esserino che porto in grembo crescano con un nonno!"
Involontariamente gli ho detto di essere incita, l'ho scoperto pochi giorni fa, dopo essere liberata.
" Ziva tu sei... incita?"
" Si Tony... avremo un altro figlio" dico io quasi urlando dalla gioia
Lui mi abbraccia trascinandomi seduta sopra di lui e iniziando a baciarmi appassionatamente, io mi stacco leggermente:
" Tony... ora vai di là e recupera il rapporto con tuo padre... ti prego!"
" Non posso dirti di no quando mi chiedi le cose così... occhioni dolci!"

Intanto E.J cerca un posto dove possono essersi nascosti i suoi nemici per fare pagare l'errore a Tony.

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Capitolo 17
*** Felicità ***


Sono passati giorni da quando Ziva mi ha detto che avremmo avuto un altro bambino. E' la mattina di Natale e Ziva ed io eravamo d'accordo che la mattina di Natale avremmo dato la notizia a Sarah. Ziva dorme ancora e sono già le 10:
" Ehi occhioni dolci e ora di alzarsi" le sussurro dolcemente a un orecchio
" Tony..... mhhh... lasciami dormire ancora un po' " dice lei nel dormiveglia
" No... tesoro... oggi è la mattina di Natale"
Sentendo la parola Natale Ziva si tira su di colpo:
" Natale... devo preparare il pranzo! Tony è tardi... alzati muoviti ho un sacco di cosa da fare!"
Ziva è ebrea ma da quando è nata Sarah tiene molto al Natale e tiene che tutto sia perfetto
" Ehi Zee tranquilla siamo a casa di mio padre prepara tutto lui!"
" E allora perchè mi hai svegliato!" si lamenta lei ributtandosi sdraiata sul letto
" Sei proprio una pigrona" le dico io prendendola in giro
" Tony... sai sono cambiata ma non ho di certo scordato il mio addestramento al Mossad ripeti che sono una pigrona e nonostante io sia incita ti faccio fuori con una graffetta in 18 modi diversi!"
" Ok ok ok piccola ninja!"
" Aspetta Tony ma oggi non dovevamo dire a Sarah del suo fratellino!"
" Zee è per questo che ti ho svegliato!"
" Ma non ptevi dirmelo prima!"
" Certo come vuoi... comunque vai a cambiarti io vado a svegliare Sarah" dico prima di darle un bacio.  Ziva mi sorride e corre in bagno.
Mentre attraverso il corridoio mi scontro con mio padre:
" Ciao Junior" mi saluta lui allegro
" Ciao papà" dico io senza mostrare emozioni per poi sviarlo e andare a prendere Sarah.
Porto Sarah in camera e vedo Ziva già pronta seduta sul tappeto:
" Sarah... tesoro vieni dobbiamo dirti una cosa"
" Cosa mamma? Ho combinato qualcosa?"
Ziva scoppia a ridere:
" No ... Sarah tra poco avraì un fratellino!"
Sara ci guarda felice:
" Davverooo??? Cioè davvero... davvero???
" Si Sarah!" dico io
In un secondo Ziva ed io ci ritroviamo per terra con sopra la nostra piccola peste che ci ha travolti in un abbraccio dalla felicità e che ci riempie di baci, Ziva ed io ci scambiano uno sguardo e solo dallo sguardo capiamo quello che vogliamo dirci come 10 anni fa.
Intanto dalla porta Senior ha sentito tutto e sorride felice, contento che suo figlio abbia trovato la donna giusta e la sua figlia, felice perchè è determinato a recuperare il loro rapporto ma ignaro che una persona sta pianificando di tutto per rovinare la loro felicità.

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Capitolo 18
*** Chiarimenti ***


Senior si rese conto che non poteva solo ascoltarli, quindi facendo finta di essere appena passato si sporge dalla porta:
" Ehi ragazzi... a mezzo giorno in punto c'è il pranzo di Natale con tutti i nostri parenti" dice rivolto a Tony e Ziva
" Va bene... papà!" risponde Tony senza neanche guardare Senior in faccia

Avevo detto a Tony di chiarire con suo padre ma quando è venuto per dirci del pranzo Natalizio lui non lo aveva degnato di uno sguardo. Devo convincerlo a chiarire con lui. Per parlargli mando via Sarah dicendole di andare a giocare con i suoi regali:
" Tony... perchè non mi hai ascoltata?" chiedo a lui sedendomi sul letto
" In cosa ... Zee?"
" Oh andiamo! Non fare il finto tonto! Sai bene di cosa parlo Tony... sono impicciona lo so ma voglio solo aiutarti"
" Lo so... Zee... solo che quello che ha detto l'altra sera... su di te. Zee tu sei il regalo più grande che ho avuto non voglio che mio padre o altri se la prendano con te... perchè io non voglio niente se non te!"
Io mi avvicino lentamente facendomi abbracciare dolcemente, le nostre fronti incollate, i nostri occhi che si cercano:
" Tony... io ... io... ti amo!" gli dico trattenendo le lacrime
" Anche io Zee"
Mezz'ora dopo scendiamo in salotto dove Senior ha imbandito la tavola... Tony aveva deciso di dirgli del bambino e mentre Sarah gioca lo prendiamo da parte:
" Cosa c'è Junior?"
" Papà...tu hai sbagliato ma Zee mi ha costretto a dirtelo... noi aspettiamo un altro bambino"
Senior ci travolge un abbraccio, un abbraccio che a me sembra quello di mio padre, ma più caldo. Vedo Tony sorpreso quasi emozionato:
" Perchè papà?" chiedo Tony 
" Perchè ho sbagliato, perchè Ziva è la donna migliore che potessi scegliere, perchè Sarah è una bambina adorabile e perchè non vedo l'ora di diventare per la seconda volta nonno, perchè io ti voglio bene!" gli dice toccandomi la pancia.
Tony sorride e abbraccia suo padre, io sono orgogliosa di loro... forse perchè hanno avuto quello che io e mio padre non abbiamo avuto perchè eravamo troppo orgogliosi, perchè eravamo troppo testardi. 
La sera arriva velocemente tra risa e chiacchiere e più volte vedo Tony e suo padre mettersi in un angolo a parlare... sono contenta che abbiano chiarito ma tutti questi sotterfugi a me danno fastidio. Verso le dieci metto a letto Sarah e Tony mi chiama in salotto. Io entro e vedo le luce soffuse e la televisione accesa. Appena siedo sul divano parte una musica dolcissima e alla televisione vengono trasmesse delle foto, le nostre foto... le foto di Tony e me. Inevitabilmente comincio a piangere, alla fine del filmato c'è una foto di Tony e me mentre ci baciamo e sotto c'è scritto: " Ziva.. mi hai dato il regalo migliore, Sarah e il tuo amore. Sei la mia vita... ti amo... Tony"  le mie lacrime aumentano e improvvisamente le luci si accendono e sento delle labbra famigliari sul collo. Mi alzo e mi giro lentamente, dietro di me c'è Tony con un sorriso luminoso:
" Buon Natale occhioni dolci!" mi dice asciugandomi le lacrime
" Buon Natale culetto peloso" dico io sorridendogli

Intanto fuori dalla casa E.J controlla i loro movimenti:
" Finalmente gli ho trovati... godetevi il Natale ... fin che potete!"

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Capitolo 19
*** Rumori nella notte ***


Mentre Ziva ed io siamo a letto i pensieri vanno a mio padre e alle parole che ha detto... forse è davvero cambiato, forse gli errori che ho fatto io gli ha perdonati, fatto sta che devo ricominciare da capo con lui. Ziva dorme pacifica di fianco a me a pancia in giù con il braccio destro adagiato sul mio petto e ogni tanto russa... come quella missione dove dovevamo far finta di essere marito e meglio... beh Gibbs non si era sbagliato poi così tanto su di noi.
Interrompono i miei pensieri dei rumori dove dovrebbe essere situata la stanza di mio padre, più che rumori sembrano voci ... e urla. Pensando che sia mio padre che sta litigando al telefono con qualche fidanzatina non mi preoccupo. Minuti dopo le urla finiscono ma si sentono forti rumori, lì inizio a capire che qualcuno è entrato in casa, qualcuno che di certo non aveva buone intenzioni. Facendo attenzione a non svegliare Ziva prendo dal mio comodino la pistola e mi alzo... Ziva probabilmente con i suoi sensi da ninja mi sente e apre gli occhi:
" Mmmhh... Tony che cosa stai facendo?" domanda mezza addormentata
" Niente... Zee ho sentito dei rumori nella stanza di mio padre... vado a controllare... tu sta qui buona... Ok?"
" Ma Tony..."
" Niente ma... Ziva sei incita ... devi riposarti tu stai qui"
" Ehhh va bene!" dice mugugnando e facendo la faccia di una bambina a   cui hanno appena rubato una caramella
Mentre mi allontano la guardo negli occhi sapendo che è preoccupata. Entro nella camera di mio padre e trovo la stanza in disordine e con le cose sparse dappertutto, mio padre è sparito. La finestra è spalancata e faccio in tempo ad affacciarmi e a vedere una donna bionda che carica in macchina mio padre. Torno da Ziva e senza dirle niente mi cambio velocemente:
" Tony dove stai andando??" chiedo a Tony sempre più in ansia.
" Hanno preso mio padre, prendi la bambina" io annuisco e corro da Sarah
" Sarah ehi cucciolina svegliati" le sussurro dolcemente a un orecchio
  " Mamma... che cosa è successo?" mi chiede lei aprendo gli occhi
" Niente pulce... papà è dovuto uscire un attimo... vieni nel lettone con me?"
" Va bene... mamma!" risponde prendendomi per mano
Quando entriamo in camera Tony non c'è più e sul mio comodino noto un biglietto con la sua calligrafia:
" Ziva... era E.J ... la donna che ha preso mio padre era E.J. Sono andato a prenderla, se non dovessi tornare dì a Sarah che suo padre le vorrà bene e che la guarderà per sempre e prenditi cura del piccolo che è dentro di te. Ziva ti amo, ti amo più della mia vita e se devo morire per uccidere E.J lo farò basta che tu e i miei piccoli siete al sicuro... ti amo. Il tuo Tony"
Leggendo le sue parole lacrime calde mi scorrono lungo le guance:
" Mamma perchè piangi?" mi chiede Sarah spaventata
Io non le rispondo, non la rassicuro perchè ora avreì bisogno di qualcuno che rassicuri me, avreì bisogno di sentire che Tony tornerà indietro

Intanto Tony sfreccia sulle strade gelide di New York inseguendo la sua probabile carnefice.                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

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Capitolo 20
*** In trappola ***


L'auto cambia improvvisamente direzione. Svolta a destra, so che è una trappola ma voglio prendere E.J. Per questo anche io svolto a destra e vedo l'auto fermarsi di colpo. Scendo dalla macchina e vedo E.J con  la pistola puntata alla testa di mio padre:
" Lascialo andare!" le urlo contro puntandole la pistola contro.
Lei si gira, è bella ma il suo sguardo è gelido, inespressivo ma allo stesso tempo con una espressione gelida e cattiva. I suoi occhi verdi che qualche anno fa mi avevano fatto innamorare non sono più sensuali e buoni ma sono quasi da demone.
" Sei venuto?" dice sorridendo 
" Si... ma non per te... sono venuto per prenderti e per mettere al sicuro mio padre  e la mia famiglia... se vuoi possiamo arrivare a  un compromesso ma getta la pistola" dico avvicinandomi
" No... fai un'altro passo e giuro che gli pianto una pallottola in testa!" urla
" Va bene. Perchè E.J stai facendo tutto questo?" 
" Perchè hai ucciso il mio compagno e mi hai spezzato il cuore... io ero innamorata di te!" mi urla contro quasi piangendo
" Lo so... ma ora non vuoi che io sia felice?"
" No... non con Ziva!" 
" Io la amo E.J"
" Non me ne importa... ucciderò lei e tua figlia!"
" No tu non lo faraì" le dico gettandomi su di lei.
E.J getta mio padre di lato che mi guarda sconvolto incapace di parlare, io so che questa potrebbe essere la mia ultima battaglia, la mia vita o la sua. Io ed E.J lottiamo per arrivare alla pistola ma inevitabilmente arriva prima lei e si alza in piedi con la pistola in mano puntata contro di me. Mi alzo in piedi anche io e il mio ultimo pensiero va a Ziva e a Sarah:
" Addio" mormora E.J
Mentre sta per premere il grilletto sento altri due spari arrivare da dietro di me e vedo che anche E.J spara alla persona dietro di me. Cinque secondi dopo vedo E.J stesa per terra morta e mi giro lentamente:
" Oh mio Dio" urlo vedendo chi è dietro di me .             

Angolo Autrice: siamo quasi giunti alla fine... mancano pochi capitoli. Mi scuso per la suspance finale ma serve e mi scuso anche per il capitolo corto ma mi serviva per rendere di più la suspance.
Baci
Ziva4ever                                                                                                                                                                                                                                    

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Capitolo 21
*** Perchè l'hai fatto? ***


Guardo mio padre che vede la stessa persona che io ho di fronte agli occhi, entrambi urliamo:
" Ziva" 
Proprio mentre lei sta cadendo a terra,ferita, riesco a prenderla e ad adagiarla delicatamente a terra:
" Chiama un'ambulanza papà!" grido a mio padre.
Vedo che tira fuori il cellulare e fa il numero poi più niente... mi concentro solo su Ziva. Noto che stupidamente non ha messo nessun giubbetto antiproiettile e che le pallottole l'hanno colpita una ad una spalla superficialmente l'altra vicino al cuore. E' tremendamente pallida  e tra le mie braccia trema:
" Zee perchè l'hai fatto?" le chiedo in un sussurro
" Per te... sapevo che saresti morto... è ... è quello che voleva. Ho preso un tuo proiettile per  te" mi dice sorridendo,come se fosse contenta di aver preso lei quello che spettava a me .
" Senti Tony... quando arriva Gibbs digli che E.J  ha ucciso Ray e lo ha messo nel bagagliaio della sua auto"
" E tu come fai a saperlo?"
" Prima di venire qui ho dato un'occhiata al bagagliaio della sua auto"
" Sei un'impicciona!" 
Lei tenta di ride ma dalle labbra le esce sangue:
" Ehi... non sforzarti... ora arrivano" le dico
" Sto morendo... vero Tony?"
" No... arrivano Ziva... ti prego resisti ora arrivano!" le dico stringendole una mano per farle forza
" Tony lasciami andare... ti prego prenditi cura di Sarah ma lasciami andare" dice lei tra i rantoli
" No Zee... non posso farlo"
" Perchè?"
" Perchè ti amo" le dico avvicinando la mia fronte alla sua e accarezzandole il ventre sperando che anche il piccolo esserino dentro di lei fosse ancora vivo
Mentre la guardo negli occhi sento le sirene dell'ambulanza e prendo in braccio Ziva per caricarla sulla barella:
" Chiamate Gibbs dell'Ncis!" dico ai medici che si sono fermati a soccorrere anche mio padre mentre salgo con Ziva. Per tutto il viaggio le dico la mano e mi accorgo che lei è ancora cosciente. Rimango sorpreso dalla forza di Ziva sta morendo e sorride... io non posso vivere senza di lei. Quando arriviamo in ospedale portano Ziva nella sala operatoria. Minuti dopo arriva Gibbs con Sarah:
" Papààà... dove è la mamma?" 
Gibbs si accorge che io non posso dare spiegazione, non ne avendone la forza e porta in un angolino Sarah e le spiega cosa è successo. Minuti dopo esce un medico:
" Lei è il marito della ragazza... vero?"
" Si sono io" rispondo
" Ziva non sta bene ma è sveglia... potrebbe non sopravvivere ma per ora è cosciente... è il suo bambino è ancora vivo... è un miracolo... è il gioco del destino!" dice sorridendomi meravigliato
Proprio in quel momento qualcosa suona e noto che Ziva si è addormentata e che il battito cardiaco sta diminuendo... lei sta morendo. 
" Papà la mamma sta morendo... vero?" mi chiede Sarah piangendo
" Si" dico io senza aggiungere altro
Mia figlia mi prende per mano e si inginocchia:
" Papà dobbiamo pregare... Dio ci ascolterà e farà stare bene la mamma!"                                                                                                                                                                                     

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Capitolo 22
*** Miracolo ***


" Papà dobbiamo pregare... Dio ci ascolterà e farà stare bene la mamma!"               
Le parole di Sarah mi fanno rimanere senza fiato... senza fiato per il bene che vuole a sua madre, senza fiato per quanto una bambina di appena 3 anni sia così matura e forte. Sarah mi strattona un'altra volta e questa volta io mi inginocchio accanto a lei e iniziamo a pregare. Oltre che alle semplici preghiere la mia testa supplica di fare risvegliare Ziva... di farla ritornare da me. A volte ho pensato che se avessi una macchina del tempo l'avreì fatta tornare prima della morte di mia madre ma ora... ora la fareì tornare indietro al momento della sparatoria... mettereì me al posto di Ziva... dovevo esserci io in coma... non lei.
Improvvisamente le macchine attaccate a Ziva vibrano, vedo i medici che entrano di corsa e vorreì fermare il tempo. Tutto va a rallentatore ... tutto sembra non finire mai. Io smetto di pregare sollevo la testa e piangendo osservo la scena... Sarah senza smettere di pregare mi strattona per una manica:
" Papà non smettere... vedraì che andrà tutto bene!" mi dice con la voce rotta dal pianto
Mi scappa un sorriso, un tenero sorriso per la scena ... lei che consola me mentre dovrebbe essere il contrario... dovrebbe essere tutto diverso... è tutto sbagliato. Mentre riabbasso la testa e torno a pregare i medici escono dalla stanza di Ziva:
" Signor Dinozzo!" mi chiamano e io mi alzo lasciando Sarah ancora inginocchiata a pregare
" Si... Ziva... come sta?"
" Bene... stanno entrambi bene!"
" Davvero?"
" Si è un miracolo... ora è sveglia e non rischia ricadute perchè abbiamo tolto entrambi i proiettili... ah prima che dimentico il bambino è una femmina... si prepari ad avere un'altra donna in casa!" mi dice sorridendomi
Lacrime di felicità iniziano a scorrermi lungo le guance:
" Sarah" chiamo e noto che lei alza appena la testa
" Si papà?"
" La mamma e la sorellina stanno bene tesoro"
Quando Sarah sente la parola sorellina smette di pregare e inizia a saltellare e ha fare piccoli gemiti di gioia... è una bambina davvero magnifica.
" Sarah?"
" Si va bene lo dico a Gibbs!" mi urla capendo immediatamente cosa volevo dirlo

" Nonno Gibbs!"
" Si Sarah"
" La mamma e la mia sorellina stanno bene!"
"Meno male... vieni in braccio piccola intanto che aspettiamo papà!" dice alla piccola mentre la prende sulle ginocchia.
Entro titubante nella stanza e la vedo... ha appena rischiato di morire e ora la guardo mentre cerca di sedersi:
" Ziva!" la richiamo
" Oh... ehm io stavo solo cercando di rimettermi seduta sono scomoda sdraiata in questo modo!" dici con la sua imprevedibile tenacia
Io mi siedo di fianco a lei proprio mentre riesce nel suo intento:
" Come stai?" le chiedo prendendole una mano
" Beh... come una appena uscita da un coma... ma sono contenta che il nostro bambino si sia salvato"
" La nostra bambina ... Ziva" mi faccio scappare
" Che hai detto?" mi domanda lei strabuzzando gli occhi
" Beh si è una femmina... ora sono proprio circondato da donne!" esclamo io facendo trasparire la mia felicità.
Ziva mi si getta letteralmente tra le braccia ridendo
" Ehi... piccola ninja sei ancora in convalescenza ricordatelo!" le sussurro io all'orecchio
Lei come se si fosse ricordata di una cosa molto importante si stacca leggermente da me:
" E.J?" mi domanda con un'espressione indecifrabile sul volto
" E' morta... Zee... l'hai uccisa tu" dico io preoccupato
" Come è morta? io... io non volevo ucciderla... io volevo solo... proteggere la mia famiglia" dice lei tra i singhiozzi
" Ehi Zee non devi piangere"
" Domani torno in Israele Tony!" dice lei lasciando tutto in sospeso

Angolo Autrice: Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e devo dire che mi mancherà questa fanfiction . Comunque so che volete uccidermi dopo questo capitolo ma ho delle buone spiegazioni!
Baci
Ziva4ever

                                                                                                                   

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Capitolo 23
*** L'amore e la vita ***


La mattina del giorno dopo Ziva firma le carte per uscire prima dall'ospedale, nonostante la mia disapprovazione e anche quella di Gibbs. Il viaggio in auto è silenzioso così come tutto il resto della giornata... Ziva non vuole neanche vedere Sarah. Quella notte decisi di attaccare il discorso... perchè odio non capire cosa la disturba perchè è come se una parte del suo dolore viene trasmessa a me:
" Ziva... ehi che hai?"
" Niente... Tony!" mi dice sdraiata lontana da me.
Io cerco di incrociare le nostre gambe ma lei al primo contatto si ritrae:
" Ziva... so che non stai bene... cosa hai?"
" Niente... ho detto!" 
" Non ci credo" 
" Vuoi lasciarmi in pace?" dice lei urlandomi contro
" Ziva abbassa la voce... dorme Sarah" le dico sottovoce 
Ma lei sembra non ascoltarmi:
"Smettila di chiedermi cosa ho! E comunque io me la sono sempre cavata da sola e anche questa volta ce la farò. Tony io non ti amo più come non amo più Sarah e l'esserino che è dentro di me!" urla visibilmente scossa
" Va bene... come vuoi... Zee ora dormi!" le dico capendo che l'unica cosa che cerca è uno scontro aperto per sfogarsi ma dopo so che si sarebbe sentita solo peggio. 
Le rimbocco le coperte e nonostante lei voglia evitare qualsiasi contatto con me le prendo delicatamente la mano e incrocio le nostre dita come quella volta a Berlino. Lei non si ritrae a quel contatto e la sento addormentarsi probabilmente sfinita.... dopo un paio di minuti mi addormento anche io.
Sento la sveglia che squilla:
" Zee puoi spegnerla?" le chiedo visto che lei è quella più vicina al comodino dove è appoggiata la sveglia.
Non sentendo nessuna risposta la chiamo altre volte ma la risposta non arriva comunque. Apro lentamente gli occhi pensando di trovarla al mio fianco ancora addormentata ma quando apro gli occhi e sento il freddo di fianco vedo che lei non è sul letto. Capendo quello che potrebbe essere successo vado in camera di Sarah e vedo la mia bambina ancora addormentata sul lettino ma di Ziva nessuna traccia. Torno in camera nostra e apro gli armadi... i suoi vestiti sono spariti e anche la sua valigia. Preso dal panico chiamo Gibbs:
" Pronto Agente Gibbs" risponde la sua voce al telefono
" Capo... Ziva è sparita e ha con se le valigie... l'hai vista?"
" Si... è passata questa mattina presto ma pensavo che fosse venuta a salutare Abby per i mesi di convalescenza... se lo avessi saputo l'avreì fermata"
" Mi ha lasciato qualcosa sulla scrivania?" gli chiedo
" Si... Tony vieni subito" dice la sua voce preoccupata
In meno di 5 minuti sono in ufficio e prendo in mano il biglietto scritto da Ziva:
" Tony sono tornata in Israele ... starete al sicuro senza di me e nostra figlia che ho ancora in grembo la darò in adozione... non cercami. Addio" quando leggo le parole la determinazione di ritrovarla è forte... questa volta non la lascerò andare via. 
Pochi minuti dopo mi ritrovo su un aereo con il volo per Tel-Aviv, Sarah l'ho data per un po' ad Abby, le immagini che si fanno largo nella mia testa sono quella della prima volta in cui sono dovuto tornare a prenderla ma senza successo... questa volta l'avreì portata a casa.
Scendo dall'aereo sapendo benissimo dove trovarla.La vedo seduta per terra in mezzo agli ulivi e probabilmente mi sente arrivare:
" Tony... non dovevi venirmi a cercare questa volta non torno indietro!"
" Tu non l'hai fatto! Mi hai fatto soffrire per un anno e adesso che eravamo felici mi ripaghi così!" le urlo contro
La vedo alzarsi da terra e girarsi contro di me... una sberla mi colpisce la guancia:
" Vattene Tony... lasciami in pace!" 
" Ziva... smettila di scappare... smettila di scappare via dalla felicità e da me!" le urlo io in faccia
" Io non sto scappando!" 
" Ah no e cosa stai facendo?"
" Vi sto proteggendo.... quello che è successo è stata tutta colpa mia!" dice iniziando a piangere.
Io mi avvicino a lei e le accarezzo le guance, cercando di asciugare le lacrime che stanno cadendo... gioco con le ciocche di capelli che le ricadono sul viso:
" Non è stata colpa tua... Zee torna a casa con me!" le dico con gli occhi lucidi come l'ultima volta in quegli ulivi. Lei non mi risponde ma dalla sua " silenziosa " risposta capisco che è un si.
4 ANNI DOPO
Ero tornata con Tony in America... avevo partorito la nostra seconda figlia che chiamammo Jennifer... ed sono incita di altri 2 gemelli... uno maschio e un'altra femmina. Stavo cucinando mentre sento delle urla provenire dalla camera dei nostri figli:
" Jenny smettila!" urla Sarah sgridando la sorellina di 4 anni
Intanto in cucina entra Tony e mi abbraccia da dietro:
"Meno male che arriverà un'altro maschietto a farmi compagnia altrimenti sono circondato da donne ninja!"io afferrando la presa in giro gli tirò un mestolo in testa
" Dinozzo!" gli urlo dietro
" Guanciotte dolci vuoi che i nostri prossimi figli abbiano un mal di testa cronico!"
" Prossimi figli? Tony... abbiamo 4 figli! io non voglio averne altri!"
" Vedremo... piccola ninja!" dice lui baciandomi dolcemente le labbra
Dopo quel nostro litigio ho capito che la vita è il regalo più bello e che bisogna viverla... io ho avuto la fortuna di avere Tony e una famiglia perfetta e di questo ne sarò per sempre grata.

ANGOLO AUTRICE: Ecco il gran finale... spero sia piaciuto. Non escludo che ci possa essere un seguito ma dovete volerlo voi! Grazie a tutti specialmente a Frencia92 e Matty89. 
Baci
Ziva4ever




                                                                                                                   

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