IL CORAGGIO DEI PROPRI SOGNI E DI AMARE

di Bellafifi1986
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro da sogno ***
Capitolo 2: *** Diego ***
Capitolo 3: *** Il profumo di un'amicizia ***
Capitolo 4: *** Il brivido di un bagno e l'emozione di una canzone ***
Capitolo 5: *** Stretta tra le sue braccia e sogni strani ***
Capitolo 6: *** Il compleanno di Leon ***
Capitolo 7: *** Appuntamento a tre ***
Capitolo 8: *** Relazione a tre ***
Capitolo 9: *** La bugia di papà ***
Capitolo 10: *** Gelosia ***
Capitolo 11: *** Riappacificazioni ***
Capitolo 12: *** Lo scherzo del Trio Terribile ***
Capitolo 13: *** Un week-end ricco di sorprese: le terme ***
Capitolo 14: *** Un week-end ricco di sorprese: le terme 2 ***
Capitolo 15: *** Un week-end ricco di sorprese: in campeggio ***
Capitolo 16: *** Un week-end ricco di sorprese: in pullman e in città ***
Capitolo 17: *** La verità su Angie ***
Capitolo 18: *** Scelte 1 ***
Capitolo 19: *** Scelte 2 ***
Capitolo 20: *** C'è la faremo ***
Capitolo 21: *** Soluzioni e scoperte 1 ***
Capitolo 22: *** Soluzioni e scoperte 2 ***
Capitolo 23: *** Fratellastri e prima volta 1 ***
Capitolo 24: *** Presente ***
Capitolo 25: *** Samuel ***
Capitolo 26: *** La dura realtà ***
Capitolo 27: *** L'amore vince anche la morte ***
Capitolo 28: *** AVVISO IMPORTANTE ***



Capitolo 1
*** Un incontro da sogno ***


 Il coraggio dei propri sogni e di amare
 
Un incontro da sogno


Cara mamma,
E' ufficile: MI SONO PERSA!!!
Ora ti racconto dall'inizio. Stamattina papà mi ha svegliata quasi verso le 7 per andare fuori città in campagnia in una villa di una coppia d'amici di papà per tutta la giornata e con noi c'è anche Jade (per mia sfortuna). 
Non sai che noia!!!
La villa è uguale a tante altre, la gente non ha più originalità e non c'è niente che mi attira. Papà e il suo amico hanno iniziato a parlare di politica, di lavoro e tante altre cosa da grandi e Jade e Esmeralda di gossip, la festa di fidanzamento con papà e altre cose superficiali.
Cosi ho chiesto a papà di voler uscire a fare in giro nei dintorni, ma come al solito molto iperprotettivo mi ha detto di no. 
Sempre a vedere i pericoli ovunque. Per lui io dovrei stare sempre nella mia stanza al sicuro. Adoro la mia stanza ma sta diventando una prigione.
Vorrei avere qualche amico, vorrei avere un fidanzato, vorrei andare a scuola con tutte le ragazze della mia età, vorrei poter cantare, vorrei poter fare tante altre cose.
Tutto questo è impossible: papà non mi permetterà mai una cosa del genere.
Sono costretta a essere la principessa di papà rinchiusa nella torre.
Non mi piace questo ruolo. Io sogno la libertà.
Ma in mio aiuto arrivo proprio Esmeralda. Ho giudicato troppo in fretta.
Papà ha detto di si al giro, con una sola condizione: di non allontanarmi troppo da lì.
Be' ho rotto subito quella condizione. Mi sono allontanata quando ho sentito il verso di cavallo. Adoro i cavalli anche se non ci so andare perché papà dice che troppo pericoloso. Mi sono messa a correre velocemente per raggiungere quel cavallo al più presto per la paura di non trovarli più.
Infatti con mia grande delusione, non ho trovato il cavallo alla fine di quella stradina eppure ho sentito perfettamente, non ho immaginato nulla.
Cosi ho fatto dietrofront per tornare alla villa ma mi sono accorta di non riconoscere più la stradina, ci sono troppi incroci e io non ricordo per via della corsa.
.....
Non so che fare, mamma???
Non ho neanche il cellulare con me. 
Ho solo il mio inseparabile diario con il quale mi sto sfogando.
Perché non ho dato retta a papà? Perché?
E se spunta qualcuno che mi vuole far del male. Se ha una pistola o un cortello con sé. Se mi vuole rapire e chiedere il riscatto.
Violetta, calmati e fai un bel respiro.
Questo è il risultato di papà di tenermi rinchiusa sempre in casa.
Oh no!!! La tua sciarpa è volata via per il vento.
Corro per riprendermela e sento un rumore molto forte.
E' il rumore di moto.
Finalmente qualcuno a cui chiedere aiuto.
Salgo sul recinto per prendere la sciarpa incastrata sull'albero e in quel preciso momento ho perso l'equilibrio e mi sono ritrovata per terra in una...
Pista di Motocross!!!
Aiuto! Vedo una moto blu con un motocrossista con una tuta rossa saltare quasi sopra di me. Per fortuna arriva dopo di me ma ci sono altre due moto in arrivo.
Ho il cuore a mille per l'agitazione. Sono paralizzata dalla paura.
Non voglio morire!!! 
Non ho uno straccio di amico!!! Non ho un fidanzato!!! Non ho dato il mio primo bacio!!!
All'improvviso vedo quel ragazzo di prima, lasciare la moto in un lampo e correre da me per  abbassarmi e proteggermi con il suo corpo per impedire a quei ragazzi di investirmi.
Non so chi sia però mi trasmette una bella sensazione, mamma. Un senso di protezione mai provato prima.
Ci sono attimi che durano un'eternità. Ho sentito dire questa frase spesso e solo ora capisco il suo significato.
Questo breve attimo in cui mi ha protetto con il suo corpo, mi è sembrato un'eternità. 
Mi alzo piano dal terreno per guardare e ringraziare il mio salvatore, il mio cuore sussulto alla vista di lui mentre si tolse il casco e si rivela un bellissimo e affascinante ragazzo di vent'anni con i capelli castani e due splendidi e intensi occhi verdi.
-Stai bene?-mi chiese il mio salvatore preoccupato e premuroso, mettendo una mano sul mio braccio.-spero niente di rotto-
 Non è solo bellissimo e affascinante ma anche gentile. Be' mi ha appena salvato la via, a me una perfetta sconosciuta. Un po' per lo shock, un po' per lui non riesco a rispondere a quella semplicissima domanda o a ringraziare per il suo salvataggio.
All'improvviso un signore con una tuta rossa e mi guarda con aria dura.
-Ehy tu ragazzina! Che ti è saltato in mente? Questo non è un parco giochi, è una pista di motocross! E' vietato entrare! E' pericolo! Ora chiamiamo subito i tuoi genitori-
Perché questo è il momento giusto che lui mi chiude a vita nella torre o mi mette in un collegio. No per sua volontà ma spinto da quella strega di Jade.
Il mio salvatore mi porta a sé tra le sue braccia, come segno di protezione e il cuore batte furiosamente.
Lui guarda male al signore e disse:- Finiscila di aggredirla così, Victor! Non vedi che già spaventata per l'accaduto!-
Quel suo modo di proteggermi mi conquista ancora di più. 
Sento di essermi innamorata di lui.
Ma che dico?
Non so e non conosco nulla di lui. 
E' un perfetto sconosciuto. Si uno sconosciuto che mi ha salvato la vita.
Non sono né la prima né l'ultima a innamorarsi a prima vita proprio come tu e papà alla tua festa di compleanno.
Anche tu sentivi queste farfalle nello stomaco, mamma?
Victor cosi si chiama il signore, disse a lui:-La conosci, Leon?-
Leon. Si chiama Leon, mamma.
Scriverò il suo nome sul diario tante volte con tanti cuoricini.
Ma ora il problema è solo uno: Leon non mi conosce quindi chiameranno di sicuro papà e a quel punto...
-Si è la mia fidanzata. E' venuta a vedermi, solo che si è persa-rispose Leon con tono deciso.
Mamma, Leon ha appena detto che sono la sua fidanzata!!!
Sto per morire!!! Lo so è un'esagerazione.
So che per proteggermi ma è bello sentirlo dire almeno una volta.
Io la fidanzata di Leon. Si sarebbe un sogno.
Ma lui ha 20 e io 15.
Non potrà mai interessarsi a me e poi di sicuro non lo rivedrò mai più.
Papà non mi permetterà di vedermi con ragazzo cosi grande.
Non scorderò mai questo incontro, tutto grazie alla mia sciarpa.
-Perché non me lo hai detto prima?-gli chiese Victor un po' irritato.
-Me ne sono scordato-rispose lui mentendo molto bene.
-Sai bene che nessuno può entrare nella pista o in quest'aria senza permesso. Sai che rischi la squalificazione per questo-gli ricordo Victor molto chiaro.
Leon mi prese in braccio, afferra il mio diario e la sciarpa e salta il recinto.
Sono tra le sue braccia, mamma. Non posso credere!!
Sono felice però anche triste. Perché Leon rischia la squalificazione a causa mia.
Non voglio. Non è giusto. 
Non posso permettere un ingiustizia simile.
-Lui non mi conosce, è colpa mia quindi se la prenda con me-dissi io con un tono deciso.
Mi stupisco di me stessa, non ho mai usato un tono così o non ho mai esposto i miei pensieri. Mi tengo sempre tutto dentro o scrivo sul mio diario. Non riesco a dire i miei sogni a papà o ad esprimere i miei pensieri per paura.
-Non crederle, Victor. Sta facendo così solo per proteggermi-disse Leon alle mie parole. 
Perché Leon si ostina a proteggermi? Non solo nulla per lui.
-Leon, sei il migliore motocrossista in questo momento e contiamo molto su di te quindi chiuderò un occhio ma la prossima volta che entra senza cartellino, sei fuori-gli disse Victor molto chiaro.
-Tranquillo, Victor. La prossima volta non la perderò neanche per un secondo-gli assicurò Leon con bellissimo sorriso.
Sono felice per Leon, mamma. Potrà gareggiare ancora.
Non vedo l'ora di vederlo la prossima volta sulla sua moto. 
-Lara, recupera la moto e darle un occhiata-disse Leon ad una bella ragazza con la tuta da meccanica.-io porto la mia fidanzata al bar-
-Perché non mi hai detto che ti sei fidanzato?-chiese Lara con il broncio.-Mi dici sempre tutto, questo è importantissimo-
-Perché ci siamo messi da poco e aspettavo solo il momento giusto per dirlo a te e agli altri-rispose Leon con un sorriso.
-Bene allora la porterai stasera al locale "Hoy somos mas" per lo spettacolo-disse Lara entusiasta.
Hoy somos mas? Spettacolo? Di cosa parla?
-Comunque io sono Lara, piacere-mi disse Lara gentile porgendo la sua mano.-Sai sei proprio come immaginavo la sua ragazza. Piccolina, bella e decisa a quanto ho visto prima-
-Ah grazie, io sono Violetta-dissi io gentile prendendo la sua mano.
Mi sento un po' stupida a darle la mano in braccio a Leon.
-Se vuoi posso aiutarti a scegliere l'abito per la festa-mi propose Lara tutta su di giri.-oppure posso darti uno che cucito io personalmente. Sono sicura che diventeremo grandi amiche noi due-
Non ho mai avuto un'amica e ora quella ragazza tanto gentile vuole esserlo.
Grazie alla mia sciarpa ho conosciuto un ragazzo e la mia prima amica, mamma.
Sono elettrizzata all'idea della festa.
Ma la mia allegria si infranse subito in mille pezzi perché papà non mi avrebbe mandato mai soprattutto di sera in compagnia di due ventenni.
Voglio andare a quella festa, mamma. A te piacevano le feste.
-C'è qualcosa che non va, principessa?-mi chiese Leon premuroso alla mia faccia, mettendomi giù.
-Niente, Leon. Pensavo a mia madre, sai quanto le adorava-dissi io come se fossimo veramente fidanzati.
Lui capi subito dalla frase che mia madre era morta.
-Oh mi dispiace per tua madre-mi disse Lara dispiaciuta abbracciandomi.-So cosa vuol dire, ho perso mio padre quando ero piccola-
Sento l'affetto di Lara attraverso l'abbraccio. Non solo ho trovato un'amica ma abbiamo già qualcosa in comune. Certe cose unisco più di altre, come ho sentito dire a qualcuno.
Lara mi ispira fiducia e simpatia.
Ci lascia da soli per andare a prendere la moto di lui e sistemarla e Leon mi porta al bar a prendere qualcosa. Mi ha fatto sedere sulla sedia da vero gentiluomo.
Siamo qui nel tavolino a bere due succhi di frutta, una alla fragola per me e uno ai mirtilli per lui. Ho già scoperto che è allergico alle fragole.
E' un vero peccato, sono così dolci. E' il mio frutto preferito. 
-Ti ringrazio per tutto Leon, non so cosa avrei fatto senza di te... sei il mio eroe-gli dissi io perdutamente innamorata.
-Quando ti ho visto per terra, è scattato qualcosa dentro di me. Non so cosa ma sentivo di volerti proteggere e anche con Victor. E' stata una cosa così spontanea, Violetta. E non mi è mai successo in vita mia-mi confesso Leon dolcemente.
Mamma, Leon è bello, dolce, tenero, gentile e un vero gentiluomo. E' il ragazzo perfetto.
Le sue parole mi rendono molto felice.
-Cos'è questo spettacolo di cui mi ha parlato Lara?-gli chiesi io curiosa.
-E' una festa per festeggiare l'anniversario dello Studio OnBeat, la scuola in cui studio musica e i migliori tra cui io e i miei amici ci esibiremo in una canzone "Ser Mejor" al momento dell'apertura-mi spiego lui.
Una scuola di musica! Ho sempre sognato di poter cantare o vede dal vivo uno spettacolo ma papà non mi ha portato per via del tuo incidente. Per lui devo stare lontano da quel mondo. Non posso neanche vedere alla tv qualche videoclip o sentire canzoni. Infatti faccio sempre tutto di nascosto.
-Sono curiosa di sentirti cantare, Leon. Io amo la musica come mia madre-dissi io con passione.-La musica mi fa sentire bene. mi rende libera e completa-
-Sapevo che eri speciale, appena ti ho visto ho sentito subito che c'era qualcosa di speciale in te-mi disse Leon con un sorriso.-non vedo l'ora di sentiti cantare, Violetta, magari alla festa di stasera. E' alle 21. Se vuoi ti vengo a prendere io a casa tua con la mia moto-
Questo sembra un appuntamento.
Ma che sto dicendo?
Perché mai un ragazzo come Leon dovrebbe interessarsi a me?
Ma mi ha detto che sono speciale. Forse lui sente qualcosa per me.
No è una cosa impossibile. Mi ha chiesto di andare alla festa solo per gentilezza.
Si sarà cosi.
-Violetta, so che ci conosciamo appena ma ti va di venirci come mia dama?-gli chiese Leon molto esplicito.-e prima che ti fai altri pensieri come quelli di qualche secondo fa, si questo è un appuntamento-
Leon mi ha chiesto un appuntamento, mamma!!!!
E' una cosa bellissima!!!
Ma io non sono mai stata ad un appuntamento e se sbaglio qualcosa.
Ma certo chiederò qualche consiglio a Lara.
-Si Leon sarò molto felice di venire alla festa con te-gli rispose io sprizzando gioia da tutti fiori.
-Sono felice di questa risposta-mi disse Leon con il sorriso più bello del mondo, allungando il braccio verso di me per intrecciare le nostre dita.
Ora devo solo trovare un modo per andare alla festa di nascosto da papà e senza farmi beccare da quella strega di Jade.
So già che sarà difficile ma farò di tutto per andare al mio primo appuntamento.
Ancora non ci credo, mamma!
Ho un appuntamento con Leon! 
A proposito di papà, io devo tornare alla villa alla svelta o se no mi chiude a chiave in stanza.
Leon noto il mio cambiamento di espressione e mi chiese:-Che c'è, Violetta? Qualche problema?-
-Si devo scappare proprio-gli risposi io di fretta alzandomi dalla sedia con in mano il mio diario per dargli una bacio nella guancia e scappare via.-ci vediamo stasera-
Leon mi prese il braccio delicatamente per fermarmi e io misi il piede male così caddi su di lui.
-Scusami-gli disse io arrossendo ad un centimetri dal suo viso.
-Tranquilla ma stavi andando via senza il mio numero di cellulare-mi disse Leon sistemandomi una ciocca dietro l'orecchio.
Prese un tovagliolo per scrivere il suo numero con me seduta su di lui, non sono abituata a quel tipo di contatto ma è una magnifica sensazione.
Sento un batticuore a questo momento.
-Ecco ora puo' andare-mi disse Leon con uno sguardo brillante, dandomi il tovagliolo e dandomi un bacio sulla mano.-Non vedo l'ora che sia stasera, Violetta. Sarà una bellissima serata. Ci divertiremo molto insieme e poi ti piacerà il "Hoy somos mas". Li si va per cantare e ballare, c'è anche il karaoke-
Il posto perfetto per me, mamma.
-C'è anche il pianoforte lì?-chiesi io molto curiosa.
-Si certo, è il mio strumento preferito-mi confessa Leon con un sorriso.
-Anche il mio-gli dissi io contenta.
Non abbiamo solo la passione per la musica ma anche lo strumento. Sarebbe bello suonarlo insieme. 
Mi immagino già la scena di noi due al pianoforte.
Oh mamma, è bellissimo!
Comunque non è questo il momento per perdermi in queste fantasie, devo tornare alla villa e anche di corsa.
-Anch'io non vedo l'ora che sia stasera, Leon-gli dissi io contenta.-ma ora devo proprio andare, scusami-
Vorrei tanto restare un altro po' con lui per conoscere altre cose di lui ma non posso. Dovrò aspettare stasera.
Scappo in un lampo, nella fretta dimentico la mia sciarpa sul tavolo e vado verso il recinto però lontano dalla pista da motocross quando vedo una cavallo con sopra una donna dai lunghi capelli biondi e un capello da cowboy e stretta a lei c'è...
Non posso crederci!
Mamma, quello è proprio papà!
Mi nascondo dietro un albero per evitare che mi veda e finire nei guai.
-Non sia  così rigido, si rilassi un po'. I cavalli sono animali meravigliosi signor German-disse la donna a papà con un bel sorriso.-e poi stia tranquillo, sua figlia Violetta sarà qui da qualche parte. Qui non ci sono pericoli-
-Sarò tranquillo solo quando scenderà da questo cavallo e ritroverò mia figlia, signorina Angie-disse papà agitato a lei tenendosi stretto ancora di più.
Angie. Mi piace come nome e a pelle mi ispira tanto, mamma. Li vedo molto bene insieme già da questa prima scena e forse è la volta buona che papà lascia Jade per sempre. 
Papà si infasti a qualcosa e subito chiese a Angie:-Cos'è tutto questo casino?-
-Non è casino, sono le moto in gara. Quella lì è una pista di motocross-rispose lei serena.-Conosco un ragazzo Leon che vi partecipa, ha un talento naturale per il motocross e già considerato il migliore. Uno dei suoi sogni è proprio essere conosciuto a livello mondiale per la sua passione insieme quella della musica. Un altro suo talento- 
Angie conosce Leon???
Questa è una bella scoperta.
Mi piacciono i sogni di Leon, mamma.
Lui ha il coraggio per realizzarli mentre io no. Lui dice che sono speciale ma non mi conosce, non sa quanto io sia debole da non fa valere i miei pensieri o i miei punti di vista o stare in casa senza mai uscire o fare la brava principessa di papà. Lui non sa nulla. La vera Violetta non gli piacerà. Quella che gli ho mostrato non sono io. Mi odierà di sicuro.
Non voglio essere odiata da lui, mamma.
Solo questo pensiero, mi fa tanto male.
-Per me è casino. Il motocross è un sport pericolossimo e chi lo pratica è un irresponsabile. Non permetterei mai a Violetta di uscire con un ragazzo con questa passione e quella per la musica-disse papà molto chiaro.
Ecco papà non è d'accordo e io non ho il coraggio di dirgli che si sbaglia, che Leon è un ragazzo meraviglioso e che ne sono innamorata.
Questa storia è destinata a finire male, mamma.
E' meglio che io non vada a quella festa, a quel mio primo apputamento e avvisi a Leon di lasciare perdere una ragazzina come me e trovarsi una ragazza della sua età uguale a lui.
Mi fa male questi pensieri ma sono la dura realtà.
Mi dispiace deludere lui e Lara ma non posso fare altrimenti.
-Ma non puo' vietare a sua figlia di frequentare un ragazzo solo per qualche sua fisima-replicà Angie contraria.-Se sua figlia si innamora, deve essere libera di vivere la sua storia d'amore con tranquillità o se no un giorno di questo scapperà da lei. Si fidi, ci sono passata con il mio di padre e avevo la stessa età di sua figlia-
-Lei è scappata di casa solo per un ragazzo!? Ma è impazzita. Non ha pensato al dolore dei suoi?-disse papà molto contrariato a quella rivelazione.
Non va bene, stanno già litigando.
Mi sono illusa come con Leon.
Comunque Angie mi piace un sacco, è una tipa molto in gamba e tosta.
Dovrei prendere esempio da lei quando papà mi vieta una cosa ma la mia voce si blocca quando cerco di dire qualcosa a papà.
-E al mio di dolore non ci pensa nessuno-disse Angie arrabbiata scendendo da cavallo.-Pensate di poter comondare sulle nostre vite, sui nostri sentimenti e tanto altro. Be' se sua figlia scappa di casa, fa bene-
-Torni subito qui sul cavallo-ordino papà in agitazione in sella a cavallo.-Non puo' lasciarmi qui-
-Si arrangi da solo, non ho intezione di stare insieme a un retrogrado come lei-gli rispose Angie a tono.
-Retrogrado a me? Mi preoccupo solo di mia figlia-replicò papà con lo stesso tono.-e voglio tenerla lontano dai ragazzi fino ai 25 anni-
-25!?  Ma lei è impazzito! Vuole che sua figlia sia infelice per i prossimi anni-replico Angie sconvolta.
Io ho la sua stessa reazione, mamma.
Niente ragazzi fino ai 25 anni ma è folle, esagerato e...
Non voglio proprio una cosa del genere anche se non ho molte opzioni.
Angie e papà litigano abbastanza animatamente e smettono solo quando spunto da dietro al cavallo all'improvviso.
-Violetta! Che fine hai fatto? Mi ha fatto molto preoccupare!-mi disse papà preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo, scendendo da cavallo e stringendomi forte a lui tra le braccia.
Anche se non andiamo d'accordo, gli voglio tantissimo bene.
-Scusami papà, ho perso la mia sciarpa-dissi io disciapiuta veramente come scusa.-e non la trovo più, sai quando ci tenevo-
-Tranquilla ma ora è il momento di tornare a casa-mi annunciò papà con un sorriso prendendomi la mano come una bambina.-perché alle 20:30 arriverano degli ospiti-
L'orario è vicino a quello della festa, tanto io non ci vado.
-Neanche un grazie per averla aiutata-disse Angie irritata.
-Mi scusi per la mia mancanza, la ringrazio signorina Angie-disse papà scusandosi un po' imbarazzato.-ma non cambio le mie idee-
Dopo quell'ultima frase, papà prende a camminare velocemente e mi porta lontano da quel luogo e da Angie.
Un vero peccato. Volevo tanto parlarci e presentarmi a lei ma non ho il coraggio di impormi o di fermare papà.

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Capitolo 2
*** Diego ***


Diego
 
Sono in camera mia a prepararmi per la cena con gli amici di papà. Non so cosa mettermi. I miei pensieri vanno alla festa, al mio primo apputamento e a Leon. Non ho ancora chiamato per disdire perché non voglio ma non ha importanza in questa casa, esistono solo i desideri di papà. 
E i miei, mamma? Non sono importanti quanto i suoi.
Sto soffrendo, mamma.
Sono così immersa nei questi pensieri da non accorgermi della porta che si apre e qualcuno entra.
-Hai bisogno di aiuto, principessa?-
Ho solo reggiseno e slip addosso, mi giro verso quella voce maschiale e trovo un ragazzo sui diciassette anni con i capelli neri, occhi scuri e un sorriso affascinante, appoggiato contro la porta.
Mi nascondo dietro l'armadio con molto imbarazzo.
-Chi sei?-chiesi io tutta rossa, tirando solo fuori la testa.
-Il tuo principe azzurro-mi disse lui molto sicuro di sé.
Il mio principe azzurro!?
Chi gli ha tanto il titolo?
Io no di certo.
Se c'e un principe azzurro per me, be' quello è Leon ma...
Basta pensarci. Non potrò mai essere la sua ragazza.
-Come hai fatto ad entrare?-
-I nostri padri sono amici in affari, starà qui per la cena-mi rispose lui con un sorriso, cercando di sbirciare ancora un po'.-Comunque sei bellissima, hai un corpo da favola-
Quella sua frase esplicita, mi fa diventare tutta rossa.
Non sono abituata al tipo di ragazzi così sfacciati.
E' differente da Leon, mamma.
Il suo sguardo ha un non so che.
Mi spaventa e mi attrae alla stesso mondo.
-Come ti chiami?-chiesi io curiosa.
-Il mio nome è Diego, principessa-
Diego. E' un nome carino.
Be' devo ammetterlo è estremamente carino anche lui.
Però Leon è bellissimo. 
-Quella è una chitarra-disse Diego entusiasta guardando la tua appoggiata sulla scrivania.
-Si tu suoni?-chiesi io curiosa, sempre da dietro l'armadio.
-Si certo, sono il re-rispose Diego con arroganza e presunzione.
Non mi piacciono le persone che si credono chissà chi.
E' la categoria che più odio insieme a quella di Jade.
Diego prende la tua chitarra e inizia a suonare.
http://www.youtube.com/watch?v=nEU-3cTGKxc
Mi canta una canzone senza smettere di guardarmi.
Anche se odio le persone presuntuose, la sua canzone è dedicata a me. Si mamma, questa è la prima volta che qualcuno mi dedica qualcosa. E' una bella emozione. 
Comunque tornando a prima il testo della sua canzone mi conquista e sento qualcosa di strano dentro di me.
Non so che cosa sia, mamma.
Ma il suo modo di essere mi attrae.
Si può innamorarsi di un persona e allo stesso tempo essere attratta da un'altra, mamma?
Leon e Diego. Due ragazzi così diversi.
-E' bella come canzone, Diego-dissi io molto colpita uscendo con un abito rosa e una collana di perle.
-Lo so, io scrivo sempre belle canzoni-afferma Diego con arroganza.
In questo momento gli dare uno schiaffo.
Odio le persone arroganti!!!
-ma questa è più bella in assoluto perché mi hai ispirato tu, la ragazza più bella del mondo-termina con uno sguardo penetrante.
E io mi rimangio tutto.
Mi sciolgo alle sue parole.
Si avvicina a me, mi prende il mento con le dita e si sporge per baciarmi.
Oddio. Mamma.
Sento il cuore a mille.
Diego è così sfacciato.
Ma nell'istante in cui sta per sfiorare le mie labbra, io lo spingo via da me e scappo in bagno con il cuore a mille.
Che mi prende, mamma?
Perché ho pensato a Leon?
Non riesco a smettere di pensare a lui e al nostro incontro.
Tra poco minuti inizierà la festa.
Già la festa. Mi sono scordata di chiamarlo.
Devo subito chiamarlo mamma.
Ma in camera c'è Diego e non so come comportarmi.
Dopo un po', torno in camera e Diego è comodo sul mio letto.
-Diego, io...-
Non so cosa dire o fare.
Due ragazzi si sono interessati a me. No uno, mamma ma due.
E' tutto nuovo per me.
-io...-
-Sono stato troppo precipitoso ma è il mio essere, non sono fatto per i giri di parola e tu mi interessi molto-mi disse Diego con uno sguardo intenso alzandosi da letto e fermandosi a un passo da me.
Che cosa devo fare, mamma?
-Devo fare una chiamata e poi parliamo-gli disse io di fretta prendendo il cellulare e il tovagliolo per scappare di nuovo in bagno.
Digito il numero di Leon sul cellulare e chiamo con coraggio.
Il cellulare squilla per fortuna.
Sono felice di questo.
-Violetta, sei tu?-mi chiese Leon senza esitazioni.
-Si Leon sono io-risposi io con coraggio.
Amo la sua voce.
-Sei pronta per la festa?-mi chiese Leon tutto felice.
Come gli dico che non posso andarci?
E' cosi felice.
Vorrei essere felice anch'io ma non posso.
Ancora una volta papà ha vinto.
-Mi dispiace, Leon. Non potrò venire né ora né mai e ti chiedo di dimenticarmi-gli dissi io con le lacrime agli occhi.
-Violetta, ma che dici? Perché piangi?-chiese Leon confuso e preoccupato.
-E' stato bello conoscerti per me. Non ti dimenticherò mai. Addio Leon-gli dissi io in preda ai singhiozzi.
-Viole...-
Ho chiuso la chiamata e ho pianto disperatamente seduta a terra.
Sono così infelice, mamma.
Se solo avessi lo stesso coraggio di Angie, io scapperei da qui e andrei da Leon a quella festa ma non sono coraggiosa.
Sarò sempre la principessa richiusa nella torre. 
...
Sono qui a tavola a mangiare e nascondo la mia tristezza, Diego mi sorride accanto a me.
Siamo al dolce, il mio preferito ma non mi va proprio.
Quando Diego si rivolge a papà e gli chiede:-Signor German, vorrei portare sua figlia a prendere un gelato con il suo permesso?-
L'idea di Diego è dolce ma papà non dirà mai si.
Ci pensa su e poi risponde:-Va bene ma solo un gelato, mi raccomando-
Non posso crederci!
Ha detto di sì!
Ho scoperto che papà ci fida molto di Diego.
Vorrei la stessa cosa con Leon.
Be' almeno esco un po'.
Do un bacio a papà per ringraziarlo e saluto tutti prima di uscire con Diego di casa.
-Ti ringrazio, ne avevo bisogno-dissi io con gratitudine.
-E aspetta di vedere dove ti porterà-mi disse Diego misterioso.
-Perché non stiamo andato a prendere un gelato?-chiesi io un po' confusa e curiosa.
-No, ho mentito ma ti piacerà lo stesso-mi rispose Diego sicuro.-però devi cambiarti un po'-
-Cambiarmi un po'? Non capisco-risposi io molto confusa.
Diego mi da dei vestiti e mi cambio dietro un'albero.
Esco tutta preparata e molto eccitata. 
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Mi piacciono questi vestiti.
Chissà dove mi vuole portare?
Dopo qualche minuto, Diego si ferma davanti ad un locale e io resto sorpresa nel leggere "Hoy somos mas". E' il luogo della festa di Leon e i suoi amici.
Ora che faccio?
Ho tanta voglia di entrare e vedere lo spettacolo.
Ma ho detto a Leon che non ci andavo e ora mi presento con Diego.
Prima di dire o fare qualcosa, Diego mi prende la mano e mi porta dentro.
Il locale è bellissimo, ci sono tanti ragazzi e si sente la musica da ogni parte.
Questo è il mio mondo.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto-mi sussurrò all'orecchio Diego.
-Grazie, Diego. E' stato un pensiero carino-dissi io abbracciandolo di slancio in segno di gratitudine.
Sto per dire un'altra cosa ma proprio in quel momento, i miei occhi incontrano quelli di Leon.
Il suo sguardo è ferito.
E' compressibile. Al suo posto, mi odierei.
Mi stacco in fretta da Diego per andare da lui.
Merita una spiegazione ma c'è troppa confusione e lo perdo di vista.
Ora dove sarà?
Devo ritrovarlo!
Inizio a correre tra quei ragazzi velocemente e mi guardo a destra e a sinistra ma nulla, non c'è traccia di lui.
Cosa faccio adesso?
Sono qui ferma quando qualcuno mi spinge e cado a terra.
Qualcuno di aiuta a rialzarmi.
-Ti sei fatta male?-mi chiese una voce familiare.
Alzo gli occhi e mi trovo Angie davanti.
E' bellissima più di stamattina.
Io mi tuffo nella sue braccia d'impulso. 
Come ho già detto, mi ispira molta fiducia.
-Che ti è successo, piccola?-mi chiese Angie come la dolcezza di una mamma.
Mi ricorda un po' te, mamma.
-Ho fatto un disastro, Angie-gli dissi io disperata.
Angie mi porta fuori da quella confusione, in una stanza dove ci sono altri ragazzi e tra loro c'è proprio Leon.
Abbasso subito lo sguardo. Non ho il coraggio di guardarlo.
Tum-tum-tum-tum
Ho il cuore in agitazione, sento una cosa stringere la gola e vedo tutto nero all'improvviso.
Quando apro gli occhi, sono distesa sul divanetto e Angie mi guarda con un'aria preoccupata.
-Ti senti bene?-mi chiese Angie dolcemente.
Che cosa è successo? Vorrei domandarle ma la voce non mi esce.
-Maxi, passami subito l'acqua con lo zucchero-disse Angie agitata a uno dei ragazzi nella stanza.
Non è Maxi a portare il bicchiere d'acqua ma Leon. Anche se è ferito, mi aiuta a bere l'acqua dolcemente e il suo sguardo è cosi preoccupato.
-Gra..zie, L..eon-farfuglio io con gratitudine. 
E' proprio un ragazzo da cuore d'oro.
Un altro a suo posto, non mi avrebbe calcolata.
-Che mi è successo?-chiedo io guardando di nuovo Angie.
-Sei svenuta per qualche motivo-mi disse Angie abbracciandomi.-mi sono spaventata così tanto-
Non mi conosce eppure mi stringe in questo modo e come se...
No, non ci siamo mai viste.
Però mi piace.
Si stacca dopo un po' per parlare con un uomo di nome Pablo, c'è una certa confidenza tra loro forse sono fidanzati.
Peccato, avrei visto Angie come unica fidanzata di papà.
Leon si mise accanto a me, mi prese la mano dolcemente e mi chiese:-Stai bene?-
Mi fa ricorda la scena del nostro primo incontro.
-Si adesso si-rispondo io con un sorriso ma anche po' preoccupata.-Leon, io ti devo delle spiegazioni, io...-
Coraggio. Devo dirgli tutto.
-Leon, io sono...
-Finalmente ti ho trovato, principessa-disse Diego con un sorriso entrando nella stanza.-Mi sono molto preoccupato-
Ma doveva arrivare proprio ora?
Ora Leon penserà che è il mio fidanzato e che questo pomeriggio ho finto con lui.
Su coraggio. Parlargli.
Leon guardo male a Diego.
-Perché stai vicino alla mia fidanzata?-gli chiese Diego seccato.
Ecco ora è un vero disastro.
-E' vero quello che dice? Siete fidanzati?-mi chiese Leon con lo sguardo ferito.
-No, non siamo fidanzati-dissi io con coraggio.-ma...
Ma non posso stare con te. 
Perché non mi esco queste parole.
Un sorriso si illumino sul suo viso e un po' confuso mi chiese:-Perché prima mi hai detto quelle cose? Che cosa è cambiato da oggi pomeriggio? Perché sei venuto con lui?-
-Perché non vuole stare con te, è naturale Leon-disse Diego intromettendosi in mezzo.-Perché dovrebbe stare con un mediocre come te, quando può avere il meglio-
Ma perché non chiude quella boccaccia?
Quanto lo odio quando fa così eppure può essere gentile come prima con me.
-Diego, non è bello dire queste cose-dissi io arrabbiata.
-Ma è la verità, principessa-mi disse Diego con un sorrisetto.-Siamo entrambi che è cosi-
Perché fa cosi, mamma?
-Diego, vattene via! Io e Violetta dobbiamo parlare-disse Leon alzandosi dal divanetto con uno sguardo.
-Non la lascio qui-disse Diego a tono.-soprattutto con te-
Tra poco fanno a botte.
Non volevo scatenare tutto questo.
Ho paura che si facciano male. Si tutti e due. Un po' di più per Leon.
Qualcuno li fermi.
-Come al solito, voi due siete sempre in competizione-disse Pablo mettendosi tra Leon e Diego.-Non va bene, il nostro motto è "Insieme siamo migliore" quindi finitela di acchiapparvi come due bambini-
Il mio cellulare squilla nella borsa, io lo prendo e vedo sul display il nome di papà.
E' finita la serata per me.
-Spero che vi state divertendo però è ora di tornare-mi avverti papà sereno.
-Si papà. Stiamo tornando-risposi io più serena possibile, trattenendo la mia delusione prima di chiudere.
Le spiegazioni a Leon sono rimandate a domani. 
-Leon, devo andare. Ti spiegherò tutto domani, è una promessa-dissi io con tono decisa, dando un bacio nella guancia.
Leon mi ferma per un braccio e mi porta a sé, mi sussurra:-Io credo in te, Violetta. So che c'è qualcosa tra noi e non ti lascerò andare via tanto facilmente. Tu non mi conosci ma quando amo qualcosa, sono capace di qualsiasi cosa-
Le sue parole mi commuovono tanto.
Il mio cuore è gonfio di felicità.
Non voglio lasciare queste braccia ma non posso.
Mi lascia andare e subito Diego mi prende la mano per portarmi via.
L'ultima immagine che ho è Leon che mi manda un bacio con la mano.

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Capitolo 3
*** Il profumo di un'amicizia ***


Il profumo di un'amicizia 
 
 
Buongiorno mamma, 
sono in macchina con papà, stiamo andato dai suoi amici e con la scusa vado alla pista di motocross.
Stanotte ho fatto un sogno su Leon e lui mi baciava in un luogo speciale e mai visto prima.
Era così romantico, dolce e meraviglioso.
Però ho fatto un sogno anche su Diego e anche lui mi baciava sul mio letto.
Era diverso da quello con Leon. Non so come descrivertelo.
Comunque non ci sto capendo più niente.
La mia mente è confusa.
Leon o Diego?
A proposito di quest'ultimo, alla fine abbiamo preso veramente quel gelato, un gelato in due. Perché ha iniziato a leccare il mio gelato dalla parte opposta alla mia, una scena da manga e devo dirlo mi ha sorpreso e mi è piaciuta anche come cosa.
Ah Leon mi ha mandato la buonanotte ieri sera. E' stato dolcissimo.
Questo batte è il momento con Diego.
Però Diego mi attrae.
...
Finalmente sono alla villa, mamma. 
Una cosa positiva: Jade non c'è. 
Saluto Esmeralda e suo marito.
Papà stranamente mi dice di fare un giro. Strano. Molto Strano però prendo la palla a balzo e corro alla pista di motocross.
Non vedo l'ora di vedere Leon.
Questa volta entro dall'entrata principale per evitare problemi a Leon, vado al bar dove c'è la vista sulla pista di motocross e guardo attentamente in cerca di lui.
Che delusione!
Non c'è nessun motocrossista in rosso.
Forse oggi è allo Studio On Beat.
Prendo il cellulare per chiamarlo, squilla ma lui non risponde.
Forse sta facendo lezione.
Sono proprio sfortunata.
Entro nel bar e ordino un succo di frutta al mirtillo. Il preferito di Leon.
Vado a pagare ma nella borsa non trovo il mio portafoglio.
E adesso che faccio?
Sono in panico.
Oggi sono davvero sfortunata mamma.
-Metti una cannuccia doppia, Juan-disse una voce familiare alle mie spalle.
Mi giro di scatto e c'è Leon con un bellissimo sorriso.
Mamma, ritiro tutto.
Sono felice. 
Siamo nello stesso tavolino di ieri, gustiamo il succo di mirtillo insieme e la cosa mi piace.
E' cosi romantica, mamma.
-Leon, io non sono la ragazza che pensi-dissi io con coraggio, staccandomi dalla cannuccia.
Leon mi guarda un po' confuso e mi chiede:-Cosa vuoi dire?-
-Hai presente la favola di raperonzolo-aggiungo io con un sospiro.
Lui fa segno con la testa.
-Aggiungi alla matrigna, un padre severo che non ti permette di fare nulla, che non puoi cantare, che non puoi andare a cavallo, che non puoi ascoltare nessuna musica tranne quella da programma scolastico, che non puoi esprimere i tuoi pensieri, che non puoi uscire con ragazzo o avere degli amici. Questa sono io, Leon. Non sono speciale. Sono una ragazza debole e per nulla coraggiosa. Una principessa rinchiusa nella torre per il resto della sua vita.-
Ora che sa la verità, non gli piacerò più.
Mi sento triste a questo pensiero ma merita di sapere chi sono veramente.
Non ho il coraggio di guardarlo in faccia. 
Ho paura, mamma. 
Sento la sua mano alzare il mio viso con dolcezza e mi disse:-Sai cosa io vedo invece, una ragazza speciale con tanti sogni e con una voglia d'amore che si sente incatenata, che lotta per uscire e che vuole trovare il suo posto nel mondo ma è un po' sparita. Ha solo bisogno di un qualcuno che le mostri il mondo e voglio essere io quella persona. Perché mi sono innamorato di te, Violetta e non permetterò che tu sia infelice in quella torre-
Mamma, sto piangendo per la felicità.
Mai nessuno mi ha detto questo cose.
Questa è una dichiarazione d'amore.
Sono tanto felice, cosi felice che non riesco a trattenermi, lascio la sedia e mi tuffo tra le sue braccia.
Sto qui tra le sue braccia, non so da quanto tempo ma sto in paradiso.
Poi Leon mi sussurra all'orecchio:-Andiamo, ti porto in un posto-
Non so dove mi vuole portare ma qualunque posto sarà bellissimo insieme a lui.
Andiamo verso una moto nera, lui mi mette bene il casco e mi fa salire su di essa, poi si mette il suo per salire e mettere in moto.
-Tieni forte a me, principessa-mi avverti Leon con un sorriso.
Metto le braccia intorno al suo corpo forte, non ho paura mamma perché mi fido di lui.
Sono su una moto mamma. Papà non approverebbe questa cosa ma non mi importa, sto cosi magnificamente bene stretta a lui e la velocità non mi spaventa, anzi mi piace.
 Sento il profumo della libertà, mamma. E' bellissimo.
-Tutto bene? Non vado troppo forte?-mi chiese Leon premuroso.
-No, sto bene-dissi io contenta, appoggiata contro di lui.
Non potrebbe mai andare male con un ragazzo come lui.
Leon si ferma dopo un po', mi fa scendere e resto sorpresa.
Vedo un recinto dove ci sono i cavalli.
-Ti piace?-mi chiede lui bello come il sole, togliendomi il casco.
-Sei unico-dissi io contenta con un abbraccio cosi forte da farci cadere a terra.
Mi trovo a cavalcioni su di lui con le braccia a collo e arrossisco subito quando me ne accorgo.
-Scusami, non volevo-dissi io imbarazzata.
-Tranquilla, sei molto bella quando sei felice-mi disse lui con uno sguardo da farmi battere il cuore ancora di più.
Quante emozioni in poco tempo. 
Sono tutta rossa in viso.
-Sei anche molto adorabile con queste guance rosse-aggiunge lui avvicinandosi al mio viso per baciarle entrambe.
tum-tum-tum-tum
Mi alzo di scatto dalla grande emozione, se un solo bacio sulla guancia mi provoca questo figuriamoci il mio primo bacio.
Oddio io non so baciare e se faccio qualcosa di sbagliato.
Non voglio fare la parte di quell'imbranata.
Lui avrà baciato tantissime ragazze e fatto anche altro.
Sono così inesperta.
Leon mi abbraccia da dietro, mi da un bacio sulla testa e mi disse dolcemente:-Smettila di pensare, troppo pensare fa male e tu hai bisogno di altro-
Sa sempre la parola giusta da dire o da fare.
Mi capisce come nessun altro.
Ho sentito dire che quando ami qualcuno, capisci l'altra persona senza neanche parlare.
All'improvviso lui si allontana da me, non faccio tempo a girarmi e mi benda con la tua sciarpa. Pensavo di averla persa invece no. Ha un profumo diverso, quello tuo mischiato con quello di Leon e mi piace molto.
-Ti fidi di me?-mi chiese Leon all'orecchio.
-Si mi fido-dissi io senza esitazioni.
Con lui andrei in capo al mondo.
Leon mi guida con la mano verso qualcosa, sento un muscuglio di odori e una pace assoluta. Non vedo l'ora di levarmi questa benda, sono così eccitata come una bambina in un negozio di dolciumi.
Dopo un po' lui si ferma, mi toglie la benda e... 
-Sorpresa-esclamarono in coro i ragazzi di ieri sera della stanza, lanciando dei coriandoli.
Sono gli amici per Leon, c'è un gran striscione con la scritta "Benvenuta, Violetta" e io resto sorpresa e commossa.
E' la prima volta che qualcuno fa qualcosa del genere per me.
Lara si avvicina a me insieme a cinque ragazze e mi danno un abbraccio.
-Siamo così felici di conoscerti Violetta-dissero le altre cinque ragazze con molto affetto.-Questa è la tua festa di benvenuto alla "Fattoria 21", speriamo che ti divertirai-
Mamma, in due giorni ho trovato due ragazzi interessati a me e tanti amici.
La mia vita si sta trasformando pian piano, quello che ho sempre desiderato e immaginato ora è proprio qui e non voglio rinunciarci.
Francesca, Camilla, Ludmilla, Nata e Lena sono fantastiche, sono diverse tra loro però insieme formano un bel gruppo e ora ne faccio parte anch'io.
Anche se non sono la fidanzata di Leon, Lara mi adora lo stesso e convinta fermamente che io e lui formeremo una coppia perfetta.
Il gruppo dei ragazzi: Maxi, Andrés, Brodwey, Marco e Federico sono molto simpatici, allegri e molto scherzosi. Mi fanno ridere come una matta mai quanto Leon, a lui non lo batte nessuno in battute e trovate.
I prodotti della Fattoria 21 sono squisiti, assaporo il tutto con le mani per la prima volta e lascio fuori le regole di papà. Voglio fare a modo mio.
Le ragazze mi mostrano l'intera Fattoria 21, è immersa e bellissima.
La lista dei miei posti preferiti aggiungo questo e l'Hoy somos mas. 
Chissà come sarà lo Studio On Beat.
Le ragazze dicono che è il posto speciale per chi ha la musica nel sangue e nel cuore.
Mi ci vogliono portare ma oggi è chiusa e loro si esercitano qui nel tempo libero.
La Fattoria 21 è di Angie, lei infatti è anche insegnante di canto allo Studio On Beat e l'idea per ritrovarsi qui è sua.
Insieme a loro sento il profumo dell'amicizia.
Sono la più piccola insieme a Lena ma non c'è molta differenza, tutte noi abbiamo un sogno in comune: la musica.
Alcune sono fidanzate: Maxi e Nata, Federico e Francesca e Marco e Lena.
Camilla non ha ancora trovato l'amore anche se è corteggiata da Brodwey ma lei non ne vuole sapere.
Stessa cosa Lara.
Invece Ludmilla è innamorata di qualcuno ma non vuole svelare la sua identità.
Dal suo sguardo, si vede che è molto innamorata e questo ragazzo è fortunato perché per il poco che capito di lei, è una ragazza speciale anche un po' capricciosa e diva ma molto leale in amicizia e in amore. Per lei nessuno deve toccare o far del male ad un suo amico o diventa una belva e testimoni tutti di questa cosa.
Sento che io e Ludmilla diventeremo grandi amiche. Mi piace, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno proprio come Camilla e ha un sicurezza in sé fortissima. Vorrei essere come lei e affrontare papà senza alcun paura di dire quello che penso e che voglio.
Il bello viene adesso, mamma: i ragazzi e le ragazze si mettono a suonare e a cantare una canzone chiamata Ven y canta. Il ritmo, il testo e tutto mi travolge e mi unisco a loro con naturalezza.
Il canto fa parte di me proprio come te, mamma.
Non posso tenerlo dentro di me. E' impossibile e non voglio.
Apro gli occhi, Leon mi sorride e gli altri mi applaudono.
-Hai una voce unica, Violetta-mi disse Leon prendendomi in braccio e facendomi volteggiare.-Sei nata per cantare e io e gli altri ti aiuteremo ad entrare allo Studio On Beat-
Entrare allo Studio On Beat!? Sarebbe un sogno.
-Si ti aiuteremo con le diverse prove-dissero gli altri con gran entusiasmo.
-Non so che dire ragazzi... io...-
Sono così felice ma non posso. Papà non approverà mai e non mi farà mai uscire di casa.
-Si è la parola giusta-mi disse Leon tenendomi sempre in braccio.
-Scusatemi, io ci devo pensare-dissi io un po' dispiaciuta.-Non è così semplice, ragazzi-
Infatti è complicato. Se vengo ammessa, dovrò trovare tante scuse per uscire e giustificare il lungo tempo lontano da casa. 
Non è complicato, è impossibile.
-Leon, mi fai scendere-gli dissi io con degli occhi tristi.
Lui mi fa scendere controvoglia ma capisce i miei pensieri, ho bisogno di stare un po' da sola così mi scuso con gli altri e vado ai recinto dai cavalli.
Perché la mia vita deve essere complicata?
Perché non posso essere una normale ragazza della mia età?
Perché non posso avere un papà compressivo?
Perché tutto a me?
Il cellulare squilla dentro la mia borsa, lo prendo subito e immagino chi è ma mi sorprendo nel vedere il nome di Diego. 
Non gli ho dato il numero.
-Non faccio che pensare a te, principessa-mi disse Diego con voce avvolgente.-Mi manchi e ti voglio vedere. Dimmi dove sei?-
Le sue parole fanno battere il cuore, mamma.
Però non posso dirgli dove sono. 
Sono in compagnia di Leon, il ragazzo di cui sono innamorata ma allo stesso tempo sento un'attrazione per Diego e non voglio che si facciano male per me.
-Le tue parole mi fanno piacere ma non posso, scusami-gli dissi io sincera ma dispiaciuta.
-Ho capito sei con Leon ma non mi do per vinto, principessa. La prossima volta non mi scappi-mi avverti Diego sicuro di sé.
-ora mi dice perché hai quel tono triste-mi chiese Diego preoccupato.
Gli racconto la mia voglia di entrare allo Studio On Beat e gli ostacoli. Lui mi ascolta attentamente senza parlare e mi viene così naturale, confidarmi con lui.
-Ho capito il problema ma ho una soluzione-mi disse Diego sereno.
-Qual'è?-chiesi io curiosissima.
-Chiedi a tuo padre di voler prendere lezioni private di piano, rientra nel programma scolastico e così con questa scusa, ti iscrivi allo Studio On Beat e non dovrai giustificare il tempo fuori casa-mi spiegò Diego nei dettaglio.
-Ma è un idea geniale-dissi io colpita.
Cosi posso frequentare lo Studio On Beat.
Diego mi sorprende, mamma. E' molto intelligente e con il suo aiuto, mentire a papà sarà facile.
-Lo so, modestamente sono il migliore-disse Diego vantandosi.
-Quando fai così non ti sopporto-dissi io sincera.
-Io sono fatto così, principessa. Prende o lasciare?-
Già, mi attrae questa cosa. Essere sé stesso fino in fondo senza preoccuparsi del pensiero della gente a costo di essere detestato.
Sento dei passi in lontananza.
-Scusami Diego, devo andare-dissi io sottovoce.-ci sentiamo-
Ho chiuso il cellulare subito per metterlo nella borsa e voltarmi verso la persona in questione.
E' Leon.
-Stai bene?-mi chiese lui dolcemente.
Io muovo la testa in senso di si.
Perché mi sento in colpa?
Non ho fatto nulla di male, ho parlato a telefono con un amico.
Amico!?
Posso definire Diego un amico?
Boh non è il momento per pensarci, ora devo pensare a Leon. 
-Ti vedo tranquilla e un po' agitata-mi disse Leon leggendomi negli occhi.
-Io agitata!? Ma no. Sto bene, Leon-dissi io più convincente possibile.
-Se non me lo vuoi dire, va bene ma c'è qualcosa-mi disse Leon alle mie parole.
Leon capisce ogni mio stato d'animo, non se un bene o un male per la faccenda di Diego.
-Ma ora vieni, voglio portarti a cavallo-mi disse Leon con un sorriso.
A cavallo!? E' uno dei miei sogni.
-Grazie, Leon. Tu non sai quando ho desiderato questo-dissi io super felice, saltandogli addosso.
Si sono impulsiva e sta diventando un'abitudine saltagli addosso.
Le mie gambe vanno allacciarsi alla sua vita con una naturalezza assurda e lui mi tiene forte a sé.
I miei occhi sono vicinissimi ai suoi come le nostre labbra.
tum-tum-tum-tum
Leon ha uno sguardo così intento, i nostri occhi si chiudono per dare al via al nostro primo bacio e il mio con un ragazzo. Non è un ragazzo qualsiasi ma è IL ragazzo, il mio principe azzurro.
Sono così emozionata, il cuore sta per esplodere e...
Qualcosa ci crede in pieno e ci fa cadere.
-Scusatemi, non volevo-disse Brodwey dispiaciuto.-Vi siete fatti molto male?-
Leon lo guardo male, non perché il dolore ma per l'interruzione del nostro bacio.
Infatti sono arrabbiata anch'io ma non è stato mica fatto apposta.
Lui e agli altri stavano giocando a calcio e il tiro è partito.
-State più attenti la prossima volta-gli disse Leon con un tono arrabbiato.
-Scusateci-dissero tutti i ragazzi dispiaciuti per la pallonata.
-Tranquilli, ragazzi. Non ci siamo fatti tanto male-dissi io con un sorriso alzandomi con l'aiuto di Leon.
-Ora andiamo-mi disse Leon con un sorriso, sollevandomi per farmi scavalcare il recinto dove c'è un cavallo.
Mi trovo nel recinto con un cavallo, sono felice e ho paura allo stesso tempo una parte ma subito Leon salta il recinto per raggiungermi.
Mi fa vedere come fare, come avvicinarmi al cavallo, come accarezzarlo e come montarlo.
E' bello come momento, io accarezzo il cavallo dolcemente con la mano di Leon sopra la mia a guidarmi e ci sono sguardi e sorrisi tra di noi.
Ma ancora più bellissimo, cavalcare sul cavallo insieme a lui. Io sto davanti e lui dietro, sussurrandomi alcune cose da fare e altre cose dolcissime.
...
Cara, mamma,
Oggi sono soddisfatta proprio, ho dei amici, ho cantato e sono andata a cavallo ma cosa più importante è aver trascorso la mattinata con Leon.
E' stato il secondo giorno più bello della mia vita. 
Non ti ho detto che ho trovato papà a parlare con Angie in modo un po' più sereno perché mi stava cercando e subito Angie ha inventato una storia di me, Lena e la sciarpa.
Ora papà sa che io e Lena abbiamo passato la mattinata insieme.
Non ha reagito male alla notizia di un'amica, mi ha detto che posso anche invitarla qualche volta e posso tornarla a trovarla.
Sono così felice, mamma.
Ho notato certi sguardi tra loro.
Ora vado a dormire.
Buonanotte.
   

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Capitolo 4
*** Il brivido di un bagno e l'emozione di una canzone ***


Il brivido di un bagno e
l'emozione di una canzone
 
Buon pomeriggio mamma,
sono al fiume in compagnia di Diego, oggi è venuto a casa per parlare insieme a me a papà della mia voglia di prendere lezioni di piano in una scuola privata e tutto è andato perfettamente. ma devo aspettare qualche giorno cosi lui mi ha portato qui.
E' un luogo bellissimo, così tranquillo e lontano soprattutto lontano da papà.
...
Diego si spoglia senza problemi sotto i miei occhi, naturalmente si lascia i boxers e si tuffa nel fiume.
Resto incantata a guardarlo in tutto questo arco di tempo, ha un bel corpo.
Ma che dico?
Sono tutta rossa in viso.
Come dice la sua canzone, "Mi vida es alocada sin red y voy a mil"
-Tuffati principessa, l'acqua è bellissima-mi disse Diego avvicinandosi alla terra.
Tuffarmi!? Ma è pazzo!
-Non ho un costume, non posso-gli dissi io giustamente.
-Non hai bisogno del costume-mi disse lui con un sorrisetto e uno sguardo.
Non capisco.
In un attimo Diego esce dal fiume, mi prese in braccio e mi ritrovo bagnata nel fiume.
-non è fantastica?-mi chiese Diego con un sorriso, tenendomi tra le braccia.
-Si però il mio abito è bagnato-dissi io agitata.-Se non si asciuga, papà mi ammazza-
-Tranquilla, ho la soluzione a tutti i tuoi problemi-mi disse Diego sereno.
In effetti il fatto dello Studio On Beat, ha risolto il problema. 
Diego mi lascia un attimo per sfilandomi il vestito e metterlo ad asciugare un masso al sole.
Io mi ritrovo in biancheria intima come al nostro primo incontro e sono tutta rossa.
-Visto, problema risolto-mi disse Diego prendendomi di nuovo tra le braccia.-Ora possiamo divertirci-
Sono un po' in imbarazzo per questo contatto, qualcosa d'intimo. Ho il cuore a mille.
Diego fa una cosa che mi sorprende, mamma. Abbassa le sue labbra sul mio collo, questo fa sussultare il mio cuore e mi sento strana.
Sento l'attrazione per Diego aumentare con questo bacio.
Sto bene, mamma. 
Diego bacia tutto il mio collo creando una scia e sento la sua mano scende in basso, troppo in basso.
-No, Diego!-esclamai io bloccando la sua mano.
Il bacio sul collo è fantastico ma Diego è troppo veloce per i miei gusti.
-Diego, io mi sento attratta da te ma vai troppo veloce-dissi io sincera tutta rossa.
-Scusami, hai ragione-disse Diego togliendo la mano.-e che ti desidero troppo, principessa. Desidero il tuo cuore e il tuo corpo ma per ora mi accontento di quello che mi darai-
E' la seconda dichiarazione che ricevo.
Diego ha altri modi, differenti da Leon.
Forse è proprio questo che mi attrae in lui. 
-Facciamo una nuotata per ora-dissi io con un dolce sorriso.
-Come vuoi, principessa-disse Diego lasciandomi andare.
 Sento ancora i brividi lungo la schiena per il bacio di Diego mentre nuoto con lui.
E' normale???
Non lo so ma non scorderò questo momento, mamma.
Come mi devo comportare riguardo a Leon?
Devo separare le due cose o no?
Non ci capisco nulla.
...
Buonasera mamma,
sono con Diego all'Hoy somos mas nella sala karaoke a guardare gli altri cantare quando un signore chiama il mio nome. Non può essere. Io non ho mai cantato in pubblico e ho paura. 
Chi mi ha fatto questo?
Subito dopo al mio chiamano quello di Diego.
-Andiamo, principessa-mi disse Diego prendendomi per mano.
-Diego, io...-
-Tranquilla, andrà tutto bene-mi disse Diego sicuro.
Mi ritrovo sul palco insieme a Diego con un microfono in mano e tanta gente a guardarmi, la canzone di sottofondo è quella di Diego in camera mia.
Ho paura.
Diego inizia a cantare, guardandomi con un sorriso e...
Non ce la faccio.
-Scusa, Diego-dissi io correndo via dal palco.
Sento una mano fermare il mio braccio mentre attraverso la sala.
E' Leon.
-So io come farti passare la paura del pubblico-mi disse Leon con un sorriso.-Ti fidi?-
Mi da la sua mano, io la prendo e rispondo:-si mi fido-
Leon mi porta di nuovo sul palco, si mette al pianoforte e mi guarda con un sorriso. 
-Guarda solo me-disse Leon sottovoce.-Lascia stare gli altri e quando ti senti pronta, verrà tutto naturale-
Io gli sorrido con gelosia di Diego ancora sul palco e  ma appena sento Leon suonare una nuova canzone, una canzone unica e va dritto al mio cuore.
Leon: No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy.
Las estrellas no se leer,
Y la luna no bajare.
No soy el cielo, ni el sol…
Tan solo soy.
Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver….
Lo puedes lograr, prueba imaginar.
Non so cos'è ma qualcosa mi spinge a liberare la mia voce. Unisco la mia voce a quella di Leon con naturalezza. 
Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas…
Ser la letra en mi canción,
Y tallarme en tu voz.
Leon lascia il pianoforte, la musica si espande dalle casse e canto insieme a lui con il microfono di fronte a quella gente. 
Pero hay cosas que si sé,
Ven aquí y te mostraré.
En tu ojos puedo ver….
Lo puedes lograr, (lo puedes lograr…)
Prueba imaginar.
Non smettiamo di guardarci negli occhi.
Podemos pintar, colores al alma,
Podemos gritar iee eê
Podemos volar, sin tener alas…
Ser la letra en mi canción…
No es el destino,
Ni la suerte que vino por mi.
Lo imaginamos…
Y la magia te trajo hasta aquí…
Un attimo magico e speciale.
Io e Leon.
E' la nostra canzone, mamma.
Tutta quella gente applaude me e Leon intenti a guardarci negli occhi perdutamente innamorati.
Non mi sono mai sentita così.
E' indescrivibile sia la sensazione sul palco sia quella con Leon.
I nostri sguardi vengono interrotti.
-Vorrei dedicare questa canzone alla ragazza più meravigliosa, più speciale del mondo. Violetta-disse Diego al microfono, senza smettermi di guardarmi.
E' sempre la sua canzone, ma mi attrae come una calamita.
Guardo Diego e Leon.
Mi sento divisa in due.
Come ne esco da questa confusione, mamma?
...
Buongiorno mamma, 
in questi giorni mi sono dedicata alle miei nuove amiche e sono andata con loro a far shopping come una normale ragazza della mia età, papà sa che sono con Lena e sua madre.
E' divertente uscire da sola senza di lui così apprensivo, sono salita per la prima volta su un pullman e mi sono persa perché ho preso quello sbagliato perché ho la testa tra nuvole su Leon e Diego. Per fortuna, si sono accorte subito della mia assenza e mi hanno telefonato ma all'inizio ero spaventata.
Tutto è passato davanti allo shopping. Ho comprato un Cd, un libro e qualche accessorio.
Durante una di queste uscite con le altre, ho ricevuto due regali in diversi giorni: uno da Leon e uno da Diego.
Leon mi ha regalato un braccialetto in acciaio con un cuoricino invece Diego un polsino nero con i lacci incrociati e tante pietre.
Sono i miei nuovi accessori, quello di Leon è a destra e quello di Diego è a sinistra.
Solo sempre più convinta che a papà piaccia Angie, siamo sempre buttati per qualche motivi di pomeriggio in campagna, non mi pesa perché cosi vedo Leon in moto e parlo con Lara. Sto imparando qualcosa di meccanica insieme a lei e abbiamo cucito insieme un bel vestito per la festa di sabato, è il compleanno di Leon. Fa 21 anni e stiamo organizzando una festa a sorpresa.
Mi sono già messa d'accordo con Lena, dormo da lei e papà ha detto di si dopo aver parlato con la mamma di Lena. Lei è un'amica di Angie e ci ha coperte perché conosce i ragazzi e sa che sono tutte brave persone. 
Spero che questa storia sia interessante, miei lettori.
Non vedo l'ora di sapere che ne pensate e di leggere le vostre recensioni. 
Sono super curiosa riguardo questo mio esperimento.
All'inizio la linea della storia era diversa nella mia mente poi ha preso una direzione imprevista. Ho scritto di getto questa ff, metterò un capitolo a giorno. ho già tutto scritto sul mio computer.

 

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Capitolo 5
*** Stretta tra le sue braccia e sogni strani ***


Stretta tra le sue braccia e
sogni strani
 
Cara mamma,
sono nel letto in una stanza di una fattoria vicino al famoso fiume in un cui io e Diego abbiamo fatto il bagno, fuori piove e io sono solo in biancheria intima. I miei vestiti sono tutti bagnati per colpa del terribile temporale che ha travolto me e Diego.
Con questo temporale non si può andare o uscire da nessuna parte, non vuole proprio smettere così ho detto a papà che dormo da Angie e lei mi copre.
Ho paura di tutti questi lampi e tuoni, mamma.
Mi nascondo sotto le coperte e tremo come da piccola e tu mi scoprivi la coperta, mi prendevi in braccio e mi portavi nel lettone con papà e io non avevo più paura, mi sentivo protetta.
Ora è diverso, tu non ci sei e mi manchi tanto.
Sento una musica di una chitarra, quella di Diego e sento la sua voce cantare una delle mie canzoni preferite "Yo soy asi", si puo' dire che è la nostra canzone come "Podemos" è quella mia e di Leon.
Amo la chitarra, mamma. Insieme è al pianoforte sono i miei due strumenti musicali preferiti.
Diego mi sta imparando in questi giorni a suonarla e mi sta venendo così naturale suonare la chitarra come il pianoforte.
Esco dalle coperte e incontro lo sguardo di Diego sul letto con la chitarra in mano e solo un paio di boxer addosso, sta diventato una strana abitudine questa cosa e unisco la mia voce alla sua in modo così spontaneo. 
Canto con lui e mi scordo del pioggia, dei lampi e dei tuoi. Ci siamo solo noi due.
Pensavo che succedeva solo con Leon, invece anche cantare con Diego mi scatena forti emozioni. Diverse da quelle con Leon ma sono sempre emozioni.
Poi alla fine della canzone, tira fuori una barattolo di gelato alla fragola e due cucchiai, si mette sotto le coperte con me e lo gustiamo insieme.
-Sei sporca-dissi Diego con una piccola risata cristallina.
Infatti sono sporca come bambina vicino la bocca e qualche goccia va al mio collo.
Sto per prendere un fazzoletto per pulirmi ma Diego mi ferma.
-Ho un idea migliore-mi disse con voce calda e uno sguardo intenso e penetrante.
Quello sguardo e quella voce di Diego mi fa arrossire e battere forte il cuore.
Ancora di quando mette una mano al mio collo e raccoglie le goccia di gelato dal mio collo con le sue labbra.
Oddio, mamma.
Che cos'è questa cosa sento mamma? Cos'è questa voglia?
Sale verso l'altro punto sul viso, vicino alla bocca e...
I miei occhi si persero in quelli di Diego, la mia mano va a posarsi sul suo petto e non so cosa sia ma chiudo gli occhi e...
STO PER BACIARE DIEGO, MAMMA!
Come dice la sua canzone, non si può evitare.
Il mio cuore e il corpo sono in subbuglio a quello che sta succedendo.
Voglio questo bacio, mamma. Voglio baciare Diego ma sono anche innamorata di Leon.
Voglio il mio primo bacio con Leon ma voglio anche baciare Diego.
La mia è attrazione o altro? 
Perché non ci posso avere due primi baci?
Un primo bacio con Leon.
Un primo bacio con Diego.
Senza ferire nessuno dei due e sentirmi in colpa verso uno dei due.
E' sbagliato sentire questo per tutti e due?
Coma devo fare, mamma?
Perché una principessa non può avere due principi per sé?
Ma che dico? Devo essere impazzita. L'amore è a due. Non dovrei provare queste cose per entrambi.
Mi stacco prima che le nostre labbra si incontrano, mamma.
-Che c'è, principessa?-mi chiese Diego preoccupato.
-Non posso Diego-dissi io triste.
-Non capisco. Senti il mio stesso desiderio, anche tu vuoi baciarmi e non puoi negarlo-disse Diego sicuro.-Hai sentito anche tu quello che pensavi di provare solo per Leon-
-Forse si ma è sbagliato, io non dovrei provare tutte queste cose. Ci dovrebbe essere solo un ragazzo nel mio cuore-replicai io tremendamente confusa e divisa in due.-E invece...-
-...sei divisa in due ma sai mi accontento di sapere questo perché so che provi lo stesso per me-disse Diego sicuro e felice.-io credo in noi due, principessa. So che alla fine tornerai da me, perché quello che c'è tra noi è unico e forte e non si può evitare-
...
Sono nel letto tra le braccia di Diego, mi sento protetta e al sicuro con lui. Una sensazione già provata con Leon quando mi ha salvata da quei motocrossisti ma è differente per la situazione.
-Non riesci a dormire. principessa?-chiese Diego ancora sveglio accarezzandomi i capelli.
-No, non ci riesco-dissi io molto sveglia.-non sono abituata a dormire, in un posto differente dalla mia stanza-
O il problema è un altro, mamma.
QUESTA E' LA PRIMA VOLTA CHE DORMO CON UN RAGAZZO!
-o sono io a non farti dormire perché sono il primo ragazzo con cui dormi-mi disse Diego sicuro.-Per me è un vero onore, principessa-
Ha ragione, mamma.
La vicinanza di Diego non mi fa dormire, sono in una girandola di emozioni e lo stomaco è in subbuglio per qualche strano ragione.
STO NELLE BRACCIA DI DIEGO, IL RAGAZZO DI CUI...
So solo che sto così bene tra la sue braccia, non voglio staccarmi.
So che è sbagliato.
...
Cara mamma,
Stanotte ho fatto un sogno strano e particolare e ora ti racconto.
Sono al balcone di un castello del regno di Musicalandia, accanto a me c'è Francesca la mia dama.
-Principessa Violetta, ha preso una decisione sui due principi?-mi chiese Francesca con tono preoccupato.-Il regno di Musicalandia è in attesa-
-Perché devo scegliere? Non possiamo stare così?-chiesi io con un sospiro.
-Sapevo di dover informare il Re German e la Regina Angelés di questa relazione-disse Francesca alle mie parole.-Non dovevo lasciarti fare questa pazzia, non è normale-
-Solo perché le leggi del regno o del mondo intero dicono determinate cose, non è detto che io non sia libera di amore chi voglio e fuori dagli schemi imposti-dissi io decisa.-Questa è la mia vita, decido io e non cambio idea-
-Ma principessa Violetta, si ragionevole...-
No, non voglio essere ragionevole.
Non la lascio parlare, salgo le scale e apro la grande porta del sala del trono.
Sono proprio li sui due troni rossi.
I miei principi, Leon e Diego.
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Mi sorridono subito tutti e due, io corre da loro felice e mi siedo in mezzo a loro.
-Francesca non ha capito che non rinuncerò mai a nessuno di voi due-dissi io con un sorriso.-Sono felice insieme a voi due-
Intreccio con quella di Diego a sinistra e quella di Leon a destra, ci sorridiamo felici tutti e tre.
Poi mi sono svegliata all'improvviso. 
Non capisco e non so la interpretazione di questo sogno così strano e particolare, mamma.
...
Non faccio che pensare a quel sogno strano, mamma, mentre sono con gli altri a ripassare il piano per domani riguardo la festa a sorpresa di Leon.
Sono su un altro pianeta. Quello di Leon o quello di Diego o quella della confusione più totole. Nno so come chiamare questo mio nuovo pianeta.
Lara mi passa una mela rossa e io la fissa un po' strana.
Si perché ho fatto un altro sogno strano sempre su Leon e Diego.
Sono a cavallo insieme a tutti e due con i nostri tre cavalli, loro scendo dal loro e li legano all'albero vicino al fiume e vengono da me per aiutarmi a scendere dal mio.
-Grazie miei principi-dissi io con un sorriso.
-Siete pure nostra principessa-mi dissero Leon e Diego gentili prendendo il mio cavallo.-ce ne occupiamo noi-
Mi siedo sul prato accanto al fiume sotto l'albero e guardo i due legare il mio cavallo.
Nel sogno sono amici, migliori amici. E' una cosa inverosimile, nella realtà non succederà mai, mamma.
I due mi raggiungono, Diego si mette alla mia sinistra e Leon alla mia destra.
Leon e Diego tagliano una mela in 3 parti: una per me e le altre due per loro.
-I 3 è il numero perfetto-dissero loro con sorriso, addentando il loro pezzo di mela.
Il sogno è finito li con quella frase "Il 3 è il numero perfetto".
Penso e ripenso a quella frase in continuazione, mamma.
Cosa stanno cercando di dirmi i miei sogni?
Non ci capisco nulla.
Aiutami, mamma!

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Capitolo 6
*** Il compleanno di Leon ***


Il compleanno di Leon 
Buongiorno, mamma.
oggi è il gran giorno: è il compleanno di Leon. Una data molto importante.
Sono al settimo cielo. Io e i ragazzi ci siamo messi d'accordi di non fare gli auguri a Leon e di far finta che sia un giorno normale, è difficile però ci riuscirò.
Esco di casa con Angie. Si proprio lei, mamma, papà ha chiesto di farmi da istritutrice senza lasciare la Fattoria 21. Di tutte le istritutrici, lei è la mia preferita e insegna allo Studio On Beat.
Mi iscrivo la prossima settimana, sono un po' agitata per l'esame ma mi stanno aiutando un po' tutti anche Diego ma soprattutto Leon.
Sono in centro con Angie per comprare dei libri scolastici.
-Hai già comprato il regalo a Leon?-mi chiese Angie curiosa.
-Si, un pezzo per la sua moto. Mi sono fatta consigliare da Lara-risposi io contenta.-in più voglio fargli leggere alcune pagine del mio diario, voglio condividere alcune miei pensieri più profondi con lui e poi c'è un'altra cosa-
Questo però non lo svelo. Sono emozionata al sol pensierio.  
-Sono molto belli i tuoi regali-mi disse Angie con un sorriso.-E il terzo?-
-Non posso dirtelo, scusami-
-Tranquilla, non c'è problema. Qualunque cosa sia, sono sicura che lui lo apprezzerà molto-
Sono contenta di avere Angie al mio fianco, mi capisce e mi diverto con lei.
Sono in un negozio di musica tra i CD, chitarre, testiere e cuffie per ascoltare i nuovi arrivi. Angie parla con il suo amico cassiere, io sento un po' di musica con le cuffie e qualcuno mi tappa gli occhi.
Conosco perfettamente queste mani. Mi giro con un bel sorriso verso di Leon, mi tolgo le cuffie e mi tuffo tra le sue braccia.
-Ciao Leon-dissi io contenta.
-Ciao principessa-mi disse Leon ricambiando l'abbraccio.
Mi stacco dopo un po' da lui, mi trattengo per il fatto degli auguri e gli sorrido.
-E' una splendida giornata-mi disse Leon contento.-non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno-
Qua entra in azione il piano e le bugie.
-Perché che c'è di speciale in questo giorno?-chiesi io finta confusa.
-Ma come? Non ti ricordi?-mi chiese Leon un po' stranito.
-No, mi dispiace Leon. Non so che ricorrenza sia oggi-risposi io molto convincente.
Infatti lui ci casca in pieno e ci rimane male.
Mi dispiace un po' ma stasera si rifarà appena vedrà la sorpresa.
-Sei libera ora?-mi chiese Leon trattenendo la delusione.
-No, devo studiare con Angie tutta la mattina-dissi io tranquilla.
-Oggi pomeriggio?-
-Ho lo shopping con le ragazze-
-Di sera?-
-Ho la cena a casa di Diego, mi dispiace-
Questa è la botta definitiva infatti la faccia di Leon è un misto tra delusione, tristezza, rabbia e gelosia.
-Be' divertiti pure a casa di Diego-disse Leon arrabbiato, uscendo dal negozio in un lampo.
Si ora è arrabbiato ma è il solo modo per mandarlo fuori strada e il piano è un vero successo.
Mando un sms agli altri. Ora tocca a loro.
La prima parte della serata è all'Hoy somos mas per il karaoke e il ballo e la seconda parte alla Fattoria 21 dove ci sono tutte le cose preparate da noi e i regali.
Della torta si occupa Luca, il fratello di Francesca.
Della musica si occupano Maxi e Brodwey.
Delle decorazione si occupano Marco, Federico e Andrés.
Dei dolci e cibo ci occupiamo noi ragazze.
Infatti noi ragazze siamo a casa di Camilla a preparare il tutto. Io preparo dei buonissimi cupcakes, Leon ne esce pazzo soprattutto quelli a gusto di violetta. Ogni volta mi dice che il loro profumo gli ricorda il mio. E' dolcissimo, mamma. 
I ragazzi ci raccontano la reazione delusa di Leon ai loro vari impegni e del loro dimenticarsi il suo compleanno. Non hanno mai visto Leon cosi sconsolato. 
Maxi manda un e-mail con un nick sconosciuto a Leon su una serata speciale e imperdibile all'Hoy somos mas per attirarlo lì.
La sala da karaoke ha le luci spente, i ragazzi sono messi un po' sparsi dietro i divani e Leon entra un po' confuso. Quando Maxi punta le luci su di me per illuminarmi al centro del palco con il microfono in mano e in sottofondo c'è la nostra canzone.
L'espressione di Leon è tutto un programma. E' sorpreso, molto sorpreso e felice.
-Volevo augurare un buon compleanno in modo un po' speciale alla persona più importante della mia vita, quale modo più significativo che la nostra canzone-gli dissi io con coraggio e molta emozione nella voce.
Leggo un misto di emozione nello sguardo di Leon e una piccola lacrima scende giù. Ci sono riuscita, mamma. 
Canto la nostra canzone, lui sale sul palco per prendere il microfono e unirsi a me e questo momento è così romantico ed emozionante per tutti e due.
Lentamente e dolcemente la musica cambia in Ser Mejor, piccole luci si accedono e i ragazzi escono fuori dai divani per raggiungerci e augurare a Leon buon compleanno in modo diverso.
Lui è molto commesso. Si vede dai suoi occhi e noi siamo così felici della riuscita di questa festa a sorpresa.
-Grazie ragazzi, è il più bel e unico compleanno della mia vita-disse Leon commosso, stringendomi a sé per sussurrare.-Grazie, principessa. Averti incontrato è il miglior regalo di tutta la mia vita-
Ora sono io commessa da queste parole, mamma.
Sono sicura del terzo regalo.
-Questo è solo un assaggio-dissi io felice, stringendomi più a lui.
La sala è tutta per noi, balliamo tutti insieme prima qualche brano di discoteca e poi Lara attacca con qualche pezzo romantico e proprio li Leon mi prende per ballare un bellissimo lento.
Il mio primo lento.
Sono persa nei suoi occhi, i nostri corpi sono a stretto contatto e le sue braccia mi stringono a sé. Un contatto intimo e bellissimo.
E' un vero sogno, mamma.
Ballo con lui per non so quanto tempo con la complicità degli altri nel cambiare da lento a lento poi mi scateno con lui in un ballo con più ritmo e appassionato.
Leon si diverte tanto e anch'io. E' la festa di compleanno più bella in assoluta a cui ho preso parte e ho organizzato.
La prima parte finisce così con i balli, mamma.
Ora viene la seconda parte, gli altri prendono le macchine mentre io e Leon andiamo con la sua moto alla Fattoria 21.
Ci sono le lanterne ad illuminare i diversi tavoli di legno pieni di pietanze, dolci e regali e un barbecue dove ci sono Angie e Pablo impegnati con la carne di tutti i generi.
I ragazzi si buttano subito sulla carne come dei selvaggi tra loro anche Leon, non prima di aver ringraziato Angie e Pablo.
Il pezzo di Leon è molto caldo infatti si scotta subito.
-Non riuscite proprio ad aspettare voi ragazzi-dissi io giustamente.-Non casca il mondo se li fate raffreddare un po'-
-La carne e' più buona appena tolta dal barbecue-mi disse Leon addentando un altro pezzo di carne, scottandosi un'altra volta.
Io ci rinuncio, mamma. I ragazzi sono testardi.
Sul mio cellulare arriva un sms di Diego, mi allontano un attimo e lo leggo.
"Mi manca svegliarmi con te, come quella mattina. Desiderò tenerti stretta a me per tutta la notte come quella notte. So che per te è lo stesso, principessa"
Oh mamma! Penso a quella notte, ai miei due strani sogni e tutta questa confusione nel mio cuore.
Sono sempre convinta del mio terzo regalo.
La questione Diego, quella notte e dei miei sogni è rimandata a domani.
Oggi è il compleanno di Leon, voglio pensare solo a lui e ai miei sentimenti per lui. 
Metto di nuovo il cellulare nella borsa, torno da Leon impegnato a mangiare la carne con gli altri e mi unisco anch'io, prendo un pezzo meno caldo con le mani e gustandomelo.
Se mi vedesse papà in questo momento, non mi riconoscerebbe proprio.
Sto per addentare un bel panino con la carne quando Leon da un bel morso e scappa subito via.
Io lascio il panino sul tavolo per inseguirlo e vendicarmi per tutta la Fattoria 21 senza mai prenderlo.
Mi trovo da sola, guardo a destra e a sinistra vicino ad un albero pieno di lucciole ma di lui non c'è traccia. 
Dove è?
All'improvviso qualcosa mi spinge delicatamente verso l'albero.
-Presa-disse Leon con un sorriso trionfale. 
E' il momento giusto, mamma. Qui sotto a questo albero pieno di lucciole e da soprattutto da soli.
-Leon, io voglio darti il mio terzo regalo-dissi io con voce molto emozionata, senza smettere di specchiarmi nei suoi occhi.
-Mi hai fatto tre regali!? Ma non dovevi-mi disse Leon molto sorpreso.-Ho già il mio regalo, proprio qui tra le mie braccia-
Che romantico!!! <3<3<3 
-Va bene, non ti do nulla allora-dissi io in tono scherzoso.
-Ma visto l'impegno e il tempo che avrei messo nel farmeli, li accetto-mi dissi lui con tono senza interesse.
-Dillo che sei curioso-dissi io conoscendolo bene.
So che sta morendo o meglio tremendo dalla voglia di scattare i miei regali ma finge di no.
-Non sono curioso ma di più non vedo l'ora di aprirli-mi disse Leon curiosissimo come un bambino. 
-Questo però non si scatta. Devi solo chiudere gli occhi e...-dissi io piena di emozione in tutto in corpo. 
Sono su di giri, ho il cuore a mille, le farfalle nello stomaco e le gambe molli.
E' normale? Penso di si.
Leon chiude gli occhi con un sorriso. Forse ha capito.
Chiudo anch'io gli occhi, mi alzo in punta di piedi un po' e porto le mie braccia al suo collo. In quell'istante tanto sognato, mi avvicino ancora un po' e sfioro le sue labbra in un casto bacio.
Lui mi chiede il permesso dolcemente con le sue labbra di entrare e approfondire di più quel nostro primo bacio, io le dischiudo un po' e la sua lingua entra in contatto con la mia.
Mi sento come se... toccassi il cielo con un dito.
La mia lingua si muove con quella di lui in un bellissima danza. Sono un po' impacciata all'inizio e lui è molto esperto, sa come rendere ancora più bello questo bacio e darmi mille emozioni sconvolgenti.
IL MIO PRIMO BACIO E' PERFETTO.
IL MIO PRIMO BACIO E' POESIA, MUSICA E MAGIA.
IL MIO PRIMO BACIO E' CON LEON, IL RAGAZZO CHE AMO. 
Non so da quando ci stiamo baciando, ci siamo anche fermati un attimo per riprendere ossigeno e incominciare a baciarci per non so quante volte.
Vale tutto come primo bacio o devo contarli a parte?
Ma che importa! Sono troppo felice. Ora so che il cielo è in terra.
STO BACIANDO LEON, MAMMA!!! 
Torno alla festa mano nella mano con Leon, tutta felice e tra noi ci sono super sguardi "LOVE LOVE" tipico linguaggio da manga romantico.
Naturalmente gli altri non dicono niente, immaginano cosa è successo tra noi in questo arco di tempo un po' lungo e mi unisco alle ragazze nel servire i dolci.
Io prendo un cupcakes in mano per darlo a Leon, lui non lo prende ma si abbassa per dare un morso e mi lancia uno sguardo.
Oddio, mamma! Sto per svenire.
-Sublime-mi disse lui estasiato.
Sono super contenta.
Tutto è perfetto e niente va storto.
La festa a sorpresa è un vero successo, i regali anche e io e Leon rimaniamo alla Fattoria 21 quando tutti tornano a casa.
Devo ancora dargli il secondo regalo, fargli leggere qualche pagine del mio diario.
Sono emozionata perché è la prima volta che condivido il mio diario con qualcuno ma lui è speciale.
Sono in una stanza della casa di Angie, su un cuscino gigante a forma di fiore e molto comodo tra le braccia di Leon.
Ho il diario in mano, apro con la chiave e vado alla prima pagina selezionata.
Ho scelto varie pagine da condividere, alcune vecchie della mia vita precedente e alcune sulla mia nuova vita insieme a lui e agli altri.
-Per me è un vero onore-mi disse Leon all'orecchio al settimo cielo.-Mi stai dando una fiducia immensa e questo mi fa capire ancora di più quanto io conto per te-
Dalle mie pagine Leon capisce quando lui ha cambiato la mia vita infatti è una frase di una pagina su di lui.
-Anche tu hai cambiato la mia vita, Violetta e non sai quanto-mi confesso Leon al settimo cielo.
Devo andare in bagno così mi alzo un momento da lui.
-Sto tornando tu, leggi quelle due pagine ma non sbirciare il resto-dissi io con un sorriso.
Sarebbe un vero disastro, se leggesse le pagine su Diego e su quei due sogni.
-Tranquilla, principessa. Non farei mai una cosa del genere-mi disse Leon con tono rassicurante e sincero.
Mi fido di lui. So che non tradirà mai la mia fiducia. 
Torno da bagno dopo un po' di tempo e trovo Leon un po' diverso da prima. Non è più al settimo cielo.
Forse avrà ricevuto qualche telefonata con notizie brutte.
-Leon, stai bene?-mi chiesi io preoccupata.
Lui alza lo sguardo dal diario e negli occhi leggo delusione, rabbia, gelosia e non so che altro.
-Ti piace Diego? Ne sei innamorata?-mi chiede Leon ferito.
Ha letto il mio diario!????
No, non può essere. 
Mi ha tranquillizzato prima su questo.
-Non ti avevo detto di non sbirciare-dissi io anch'io ferita.
-Non ho sbirciato, Violetta. Mi sono messo a leggere le pagine lasciate da te vicino alla finestra e il vento ha girato le pagine-mi rispose lui sincero.-e si è fermato proprio qui-
Si alzo dal cuscino per mostrami la pagina, è quella su Diego e quella notte. Quella del sms di prima, mamma.
-Sei attratta da lui o ne sei innamorata?-mi chiese Leon molto chiaro.
Non so cosa dirgli.
Non so che cosa sento per Diego.
So solo cosa sento per lui.
-Rispondimi, Violetta-mi disse Leon arrabbiato prendendomi per le braccia per scuotermi.
-Non lo so Leon, non lo so-dissi io con le lacrime agli occhi.
Leon mi lascia andare e senza dire una parola se ne va, lasciandomi qui sola in questa stanza a piangere.
Ero così felice per questa giornata, per il bacio e adesso sono così triste.
Angie entra nella stanza e mi abbraccia per consolarmi.
Ho dormito tutta la notte tra le sue braccia.

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Capitolo 7
*** Appuntamento a tre ***


Appuntamento in tre
 
Buongiorno mamma,
E' ufficiale: oggi sono una studentessa dello Studio On Beat!!!
Sono cosi felice e triste nello stesso momento.
Le cose tra me e Leon non vanno bene da quell'episodio al suo compleanno infatti negli ultimi giorni mi sono chiusa in camera a piangere senza voler vedere nessuno, Lara e le altre sono passate per farmi uscire ieri sera ma io nulla, irremovibile. Mi confido con loro sulla mia indecisione su Leon e Diego e per questo che ho litigato con il primo dopo il nostro bacio alla sua festa. Dicono che tutto si sistemerà, devo solo guardarmi dentro al mio cuore e scegliere. Non è cosi facile. La mia indecisione aumenta sempre di più soprattutto dopo l'episodio di ieri sera.
Ero in camera mia dopo la visita delle ragazze, depressa quando è arrivato Diego per portarmi fuori.
-Non ho voglia di uscire-dissi io sdraiata sul letto.-ma grazie per essere qui-
-Non ti lascierò a deprimerti qui, un'altro giorno-mi disse Diego molto deciso.-Hai bisogno di uscire e soprattutto di divirtiti-
Come rifiutare una proposta del genere?
Così mi sono messa una camicetta bianca, una gonna ampia rosa, delle scarpe con un po' di tacco e mi sono fatta la coda fermata da un fiocco rosa. Tipo Grease. Adoro i musical o i film con i momenti musicali come High School Music.
Papà non ha fatto problemi, si fida di Diego.
Siamo andiamo come la sua macchina sportiva con tetto apribile con destinazione un locale simile all'Hoy somos mas ma lo stesso carino. 
Io e Diego ci siamo scatenati sulla pista da ballo, era quello che mi ci voleva, sembra che sappia sempre come fare.
HO BALLATO IL PRIMO LENTO CON DIEGO.
Era diverso da quello con Leon, quello era più dolce e romantico mentre quello con Diego è più sull'attrazione e sulla passione.
Dopo quel letto appassionato, Diego mi ha preso la mano e mi ha portato fuori al giardino sotto un gazebo dove c'era una fortuna di acqua colorata con brillantini, io ci ho immerso la mano e mi sono ritrovata piena di brillantini.
-E' bellissimo-dissi io come una bambina guardando la fontana e la mia mano brillantinata. 
Mi sono girata verso di lui e non sono riusciata a trattenermi, ho abbracciato Diego per tutto quello. Mi ha fatto dimenticare la depressione per Leon per una serata, sa come risolvere i miei problemi come uno schiocco di dita.
Questa volta come quella volta nella fattoria, ci siamo guardati e...
E' successo, mamma.
L'attrazione o quello che è mi ha spinta verso di lui e ci siamo letteralmente saltati addosso e baciati. 
IL MIO SECONDO BACIO E' STATO PIENO DI PASSIONE.
IL SECONDO BACIO E' STATO COME UN URAGANO. 
IL SECONDO BACIO E' STATO CON DIEGO, IL RAGAZZO DI CUI SONO ATTRATA O ALTRO.
Mi sono separata da lui dopo un po'.
-C'è qualcosa che non va?-mi chiese Diego confuso da quell'interruzione.
-Non penso che sia una buona idea-dissi io sincera allontanandomi da gazebo e da lui.-forse era meglio che non uscivo o se non ti baciavo. Meglio se torno a casa, scusami tanto-
Diego mi ha rincorso subito e fermata per un braccio.
-Perché non vuoi dare un occasione a noi due?-mi chiese Diego alle mie parole.
-Lo sai benissimo il perchè. Non è giusto per me, per te e per Leon-dissi io sincera e decisa.-Non voglio far soffrire nessuno e invece mi lascio trasportare dalle mie emozioni e dalla mia indecisione e non va bene per nulla, Diego-
-E se a me non importasse e poi chi lo dice cosa è giusto o cosa è sbagliato-mi disse Diego deciso.-Ti voglio, ti desidero e ti amo! So che posso farti felice perché ci riesco già-
DIEGO MI HA DETTO CHE MI AMA!
Perché deve essere tutto così complicato?
Perché non posso essere decisa sul mio cuore?
Non sapevo cosa fare, mamma. Non volevo perdere Diego ma neanche Leon. 
-Diego le tue parole non sai quanto mi fanno felice ma non posso-dissi io sincera.-devo chiarirmi le idee- 
Così ho chiamato Lara per farmi venire a prendere.
Torno con la mente al presento, sono per i corridoi dello Studio On Beat molto affascinata da quel luogo e cammino ma con testa ancora tra quei pensieri da sbattere contro qualcuno.
-Scusami, non volevo-dissi io dispiaciuta, alzando lo sguardo.
E' Leon.
Lui mi guarda un attimo con quello sguardo ferito e un po' duro e riprende a camminare.
HO PERSO LEON, MAMMA!!!
Non mi saluta neanche.
Ha ragione, farei la stessa cosa al suo posto.
Scappo in bagno a piangere.
Sento qualcuno bussare alla porta del bagno.
Non ho voglia di rispondere.
Quel qualcuno bussa di nuovo.
-Chiunque tu sia lasciami in pace-dissi io decisa.
-Non posso lasciati in pace, non quando sei in questo stato-mi disse una voce ormai presente nella mia vita.
Apro la porta e Diego è li.
Non so cosa fare, mamma.
Diego mi avvolge con le sue braccia per consolarmi e io piango sulla sua spalla.
Mi asciuga le lacrime, mi prende per mano e mi porta in una sala, quella di musica.
-Che ci facciamo qui, Diego?-chiesi io confusa.
-Per cantare-disse Diego ovviamente, dandomi il microfono.-Chiudi gli occhi e lascia che la tua voce si liberi-
Chiudo gli occhi con il microfono in mano, mi guardo dentro e una canzone nasce in me.
http://www.youtube.com/watch?v=pnI3zeah3O8
Apro gli occhi un attimo dopo agli applausi, non solo di Diego ma degli altri ragazzi dello Studio On Beat tra loro ci sono anche le mie amiche.
-La musica è la chiave ad ogni problema, principessa-mi disse Diego con un sorriso. 
-Ti ringrazio, Diego. Sai sempre come aiutarmi-dissi io con sorriso.
Poi mi volto per correre dalle mie amiche, le quali mi abbracciano per quella nuova canzone e vedo Leon vicino alla porta, guarda me e dopo Diego e se ne va.
Sono così contenta per questa nuova canzone e per l'aiuto di Diego ma triste per Leon.
Inizia la lezione di canto di Angie.
Io sono insieme a Fran, Cami, Ludmi, Nata e Lena e gli altri tra cui Leon sono dietro di noi.
Leon alza la mano all'improvviso.
-Che c'è Leon?-chiese Angie curiosa.
-Vorrei presentare a una nuova canzone-dissi Leon tranquillo.
-Ok, fai pure-disse Angie molto curiosa.
Leon si mise alla tastiera, mi guardo attentamente e inizia a cantare (http://www.youtube.com/watch?v=FTOcRBTeGoU)
Quella canzone mi conquista, senza rendermene conto mi ritrovo a cantare insieme a Leon e i nostri sguardi non si lasciano.
-WOW!!! Che combinazione perfetta!-disse Angie entusiasta della canzone e non solo.-La tua canzone Leon è bellissima-
-La ringrazio, Angie. Mi ispirato una persona-disse Leon guardandomi per un secondo.
Oh mamma!
Vorrei baciarlo in questo momento ma c'è tutta la classe e mi vergogno.
Leon mi prende per mano per portarmi accanto al suo posto con un sorriso, non so cosa è cambiato ma sono contenta.
-Non smetterò mai di lottare per te, non ti lascerò a Diego e prima o poi staremo insieme-mi disse Leon nell'orecchio deciso.-Prendi tutto il tempo che vuoi, io ti aspetto-
E' il ragazzo perfetto. Non ci sono altre spiegazioni.
Non resisto a non dargli un bacio piccolo piccolo sulle labbra, tanto gli altri sono impegnati a seguire Angie e ci coprono un po'.
Alla faccia del "devo chiarirmi le idee" a Diego, mamma. Non faccia altre che farmi trasportare dalle mie emozioni.
Leon non si stacca da me, mi tiene a sé tutto il tempo nei corridoi e nelle pause e cambia sempre strada per qualche strano motivo all'improvviso.
Siamo nel parco in una panchina vicino ad un albero.
-Cosa ti ha fatto cambiare idea?-chiesi io curiosa.
-Quando ho letto per sbaglio quella pagina di diario di quella notte e di quanto tu sei attratta da lui, mi ha ferito tanto perché pensavo di essere l'unico nel tuo cuore-mi disse Leon attentamente.-Mi ha dato fastidio, il sapere che hai trascorso la notte con lui anche per casualità e che lui ha avuto il privilegio di tenerti tra le sue braccia per tutta la notte e che ti ha visto anche in biancheria intima. Ti ho evitato per le continue immagini nella mia testa ma quando ti ho vista nella sala di musica con Diego e stavi cantando così bene, be'  qualcosa è scatto in me. Non potevo lasciarti a lui. Si lui ha avuto quella notte e chissà cosa altro ma come me hai avuto il primo bacio, come me hai cantato in pubblico e tante altre cose. E non posso scordare la tua frase "Leon mi ha cambiato la vita, mamma" e non posso e voglio mollare-
-Leon, io sono innamorata di te e anche tantissimo o se no, non ti avrei mai baciato ma Diego mi manda in confusione ogni volta e mi sento attratta tantisssimo da lui o almeno penso che sia quello... l'altro ieri ci siamo baciati e non so che sento per lui-dissi io sincera e confusa.-Cercherò di chiarirmi le idee al più presto, non voglio far soffrire nessuno dei due sopratutto tu-
Sono stata sincera, super sincera.
-Ti capisco e come ho detto, aspetterò -mi disse Leon con un sorriso.-ma nel frattempo, posso portarti al cinema stasera?-
Cinema!? Non sono mai stata al cinema.
-Si puoi-dissi io contenta.
Io, Leon e il cinema.
E' UN'APPUNTAMENTO!
Raduno le ragazze per il pomeriggio per farmi consigliare nell'abbigliamento, nel trucco e cosa fare o non fare ad un'appuntamento.
Ho un abito azzurro con spalline, un copri-spalle bianco e ballerine bianche azzurre.
Mi danno le ultime dritte e usciamo senza farci vedere da papà, tanto sa che sono con Angie in giro.
Incontro Leon dopo qualche ville, mi metto il casco e parte con meta cinema.
Sono emozionata.
Siamo nel cinema a scegliere un film. 
Prendiamo alla fine due biglietti per "Tu y yo", un film d'amore pieno di colpi di scena e di momenti musicali. 
Quelli che preferisco.
Leon è galante, mi paga il biglietto, la bibita e i popcorn.
Sto avendo un normale appuntamento da quindicenne.
Siamo nella fila centrale, Leon regge le cose finché io non mi siedo e mi da i pocporn con un sorriso.
Quando qualcuno mi sventola davanti il viso, un sacchetto di caramelle alla fragola e una mela caramellata.
Mi giro a sinistra e c'è Diego.
-I tuoi preferiti, principessa-dissi Diego con un sorrisetto, guardando Leon.
-Questo è un'appuntamento, quindi cercarti un altro posto per sederti-disse Leon ostile all'intrusione di Diego.
-Questo è un cinema, posso stare dove voglio-disse Diego giustamente.
E' così l'appuntamento in due divento in tre.
Solo a me posso capitare questo cose.
Altro che normale appuntamento.
Il film inizia, mi metto a seguirlo con Diego e Leon che si guardano in cagnesco e mettono le mani nel mio popcorn contemporaneamente.
-Lascia quei popcorn li ho presi prima io-disse Leon con uno sguardo fulminate. 
-No, li ho presi io prima-disse Diego con lo stesso sguardo.
Ho a che fare con due ragazzi maturi o con due bambini?
Non lo so in questo momento.
Mi concentro sul film, la trama è molto bella parla di una ragazza Martina che ama un cantante Jorge e dell'incontro magico con lui ma c'è anche un'antagonista Diego. 
Una ragazza e due ragazzi. 
Perché mi sembra cosi familiare?
Durante il film Leon e Diego non fanno altro che commentare sul protagonista e sull'antagonista e chi dovrebbe stare con la protagonista.
-Si capisce perché ti piace quel Diego è tale e quale a te-commento Leon sprezzante.
-E tu tifi per Jorge, è la tua fotocopia-commento Diego con lo stesso tono.
Che ho fatto di male, mamma?
Voglio solo vedere un film senza questi commenti che mi irritano.
I due non si fermano continuano imperterrito.
-A te chi ti piace Violetta?-mi chiesero Leon e Diego agguerriti.
-Preferisci Jorge-mi disse Leon sicuro.
-No tu preferisci Diego-mi disse Diego altrettanto sicuro.
Non ce la faccio più.
Basta.
-Non scelgo nessuno dei due e sapete che c'è di nuovo, io me ne vado-dissi io arrabbiata alzandomi in piedi.-Siete solo due bambini-
Gli do le cose ad entrambi in malo modo e li lascio lì completamente esterrefatti.
Quando ci vuole, ci vuole mamma.
...
-Aspetta, Violetta!-mi urlarono Leon e Diego correndomi dietro in mezzo alla strada.
-Che volete?-chiesi io girandomi verso di loro con uno sguardo spaventaso e molto arrabbiata.
-Hai ragione, siamo stati due bambini...-disse Leon dispiaciuto.
-...e vogliamo rimediamo-aggiunse Diego dispiaciuto.
-E come?-
-Vogliamo portati un posto, tutti e due e non litigheremo-mi dissero Leon e Diego sinceri.
Mi devo fidare, mamma?
Non lo so.
Però sono curiosa.
Ma li lascio sulle spine per un po' di tempo prima di dire di si.
...
-WOW!-esclamai io piacevolmente sorpresa.
Mi hanno portato al "Parque de la Costa".
http://www.parquedelacosta.com.ar/mapa.php
Ludmilla dice che tra i posti dei primi appuntamenti c'è proprio il luna park.
Mi hanno stupito.
Andiamo tutti e tre verso la biglietteria, subito Leon e Diego escono i loro portafogli per pagare e io li guardo attentamente con una domanda nella testa.
Litigheranno?
Ma i due fanno a metà per pagarmi il biglietto.
Sono molto colpita da ciò.
Forse mi preoccupo inutilmente.
-Dove vuoi andare?-mi chiesero tutti e due insieme.
-Non lo so-dissi io indecisa guardando la mappa.
Ci sono tante attrazioni.
Partiamo dal ballo delle tazze, un classico e solo per due persone ma Leon e Diego hanno convinto l'addetto alla giostra di andare in tre.
Poi passiamo a quelli tranquilli a quelli un po' movimentati e un po' estremi.
Qui mi metto una paura pazzesca e quei due invece si divertano da matti da rifarlo non so quante volte e naturalmente io non posso staccarmi da loro, nessuno vuole lasciarmi da sola quindi urlo ogni volta ad ogni giostra.
Passiamo a qualcosa di più tranquillo, infatti voglio andare "QUEEN CARROUSEL", la giostra con i cavalli è una cosa un po' infantile però Leon e Diego ci salgono per farmi felice.
Sono contenta di questo, mamma. 
Saliamo sulla ruota panoramica, mamma.
Tu mi ha portato una volta quando avevo quattro anni. E' una cosa che ricordo bene.
Ora è diverso, sono tra Leon e Diego.
-Ti stai divertendo?-mi chiesero tutti e due premurosi.
-Si tantissimo e mi avete sorpreso molto-dissi io con un sorriso.-Non avete litigato neanche una volta e siete stati tutti e due molto dolci-
I due mi sorrisero contenti e con uno strana luce negli occhi.
-Io e Diego abbiamo parlato tranquillamente...-inizio Leon il discorso.
-Tu e Diego avete parlato! tranquillamente!-esclamai io sorpresa ad un simile evento.
-O io e Leon abbiamo parlato senza venire alle mani e siamo arrivati ad una soluzione-aggiunse Diego con quello strano sguardo negli occhi.
E anche Leon è con quello sguardo e si sorridono con tranquillità.
Cosa sta succedendo?
-Ragazzi, che avete?-chiesi io un po' stranita e preoccupata.
-Tranquilla, questa cosa ti piacerà-disse Diego molto sicuro.-Tu non sai chi scegliere di noi...
-...sei innamorata di me...-
-...e sei attratta da me o provi qualcosa di più..-
-...comunque noi abbiamo la soluzione a questo problema-dissero i due insieme felice.
Io ci capisco meno, mamma.
Dove vogliono arrivare?
-Una relazione a tre-dissero i due tranquilli.
UNA RELAZIONE A TRE!???
Non ci sto capendo molto, mamma.
Questi due mi stanno proponendo...
-Una relazione a tre!?-esclamai io sconvolta e confusa.-Non capisco-
-Si, una relazione a tre. Ti spiego io, tu e Leon faremo tutto insieme come una coppia tra cui baci, carezze e momenti intimi...-
-...ma sempre in presenza dell'altro, non si devono essere momenti a due...-
-...naturalmente gli altri non dovranno saperlo, sarà il nostro piccolo segreto finché non deciderai di rompere questa relazione per stare con uno di noi due...-
-Che ne dici?-chiesero i due con un sorriso.
Sono senza parole.
Questi due sono matti, mamma.
 
Avevo detto che era particolare e si faceva sempre più strana.

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Capitolo 8
*** Relazione a tre ***


Relazione a tre
 
Cara mamma,
sono qui sulla ruota panoramica insieme a Leon e a Diego e mi hanno appena proposto una "Relazione a Tre". Ma tu ti rendi conto. Sono usciti fuori di testa e io sono qui a guardarli senza parole con un'espressione allibita.
-Allora che ne dici?-mi chiesero i due molto curiosi e impazienti.
-io non so ragazzi, mi prendete allo sprovvista-dissi io sincera e confusa.-non è una cosa di tutti i giorni, è molto strana la cosa e...
Diego mi prende e mi bacia di fronte a Leon mentre quest'ultimo mi toglie il coprispalla per baciarmi il collo.
Oddio mamma.
Questi sono matti.
Vogliono farmi impazzire.
I baci di entrambi sono fantastici e mi mandano su di giri.
Diego si stacca per permettere a Leon di baciarmi sulla bocca mentre lui mi bacia il collo come ha fatto Leon.
E' un miscuglio di emozioni forti.
Il cuore va a mille, il mio corpo è bollente e la mia testa è ancora di più su di giri.
Se questo è il paradiso, non voglio scendere. 
I ragazzi si staccano da me all'improvviso.
-Ehy perché vi siete fermati?-chiesi io con il broncio.
Mi sta piacendo troppo.
-Perché stiamo scendendo, principessa-dissero i due facendomi segno.
In effetti non voglio certo che famiglia, bambini o altre persone sanno di questa cosa.
-Ma ho un posto dove stare tutti e tre soli e continuare senza intromissioni-disse Diego con un sorriso, tirando fuori una chiave.-ma prima una cosa-
-Si qual'è?-chiesi io confusa.
-Accetti questa relazione?-mi chiese Leon scambiando uno sguardo con Diego.
Che gli rispondo, mamma?
La cosa mi piace però quanto strana per me.
-Si accetto questa strana e unica relazione-dissi io con coraggio.
-Evvai-dissero i due contenti battendo il cinque.
Ma quei due non sono rivali?
Ma il mondo è proprio strano, mamma. 
...
-Che ora sono?-chiesi io un po' preoccupata.
-Quasi le otto-mi rispose Leon guardando l'orologio.
-Quasi le otto ma papà mi uccide. Devo tornare a casa con Angie per non destare sospetti-dissi io agitata prendendo il cellulare.
I due mi abbracciarono insieme e mi calmo.
-Tranquilla, arriverai a casa in orario e con Angie-mi rassicurarono i due gentili.
Guardo a destra e a sinistra quando sciolgono l'abbraccio e non vedendo nessuno, do un bacio prima a Leon e poi a Diego.
-Grazie, ragazzi. Siete i migliori-dissi io contenta.
...
Sono nella mia stanza con la biancheria intima addosso, prendo il pigiama dal como e qualcosa attira la mia attenzione alla finestra.
Infatti ci sono quei due matti di Leon e di Diego che si stanno arrampicando per entrare nella mia stanza per fortuna ho aperto la finestra.
-Ciao principessa-dissero i due sottovoce nell'ultimo tratto.
-Ma voi due siete proprio matti-dissi io sconvolta. 
-Eccoci qua, i tuoi due principi azzurri-mi dissero loro saltando nella stanza con molta attenzione e senza far rumore.
Quanto mai una principessa ha due principi azzurri? Io si. 
Non so se è un bene o un male.
-Che ci fate qui?-chiesi io curiosa.
-Poiché siamo stati interrotti...-inizio Diego con il braccio sulla spalla di Leon.
-...abbiamo pensato di farti una sorpresa-aggiunse Leon con il braccio sulla spalla di Diego.
Si questo è il sintomo del mondo alla rovescia.
Quei due sono amici per questa storia assurda o almeno credo.
Non so che pensare, mamma.
-Hai ragione, ha un corpo da favola-disse Leon a Diego, guardandomi in biancheria intima.
-Già, io me ne intendo-disse Diego a Leon con un sorriso complice.
Mi guardano con quello sguardo, io sono tutta rossa in biancheria intima e mi nascondo sotto le coperte d'istinto.
Sono sotto le coperte un po' imbarazzata per la cosa, non so come comportarti o fare perché è tutto così nuovo. Non posso neanche chiedere consiglio a nessuno per il fatto del patto.
Sento Leon e Diego entrare nel letto a destra e a sinistra lentamente e le loro braccia mi avvolgono tutta. Non hanno più i vestiti, sono solo i boxer. Sento la loro pelle a contatto con la mia. Un brivido attraversa tutto il mio corpo.
Essere coccolata da due ragazzi contemporaneamente è un'esperienza ultra mega fantastica.
Ad interrompere quel momento è sempre il mio cellulare.
Diego si stacca un attimo e allunga la mano per prenderlo in mano dal comodino.
-Leggilo pure-dissi io con un sorriso.
-Sono le ragazze vogliono sapere tutti i dettagli del tuo appuntamento con Leon-
Già, le ragazze mi hanno aiutato tantissimo per la riuscita di questo appuntamento. Un appuntamento con un risvolto inaspettato.
E' vero che la vita è imprevedibile.
-Scrivici che...-
Sto per aggiungere il continuo quando alla porta bussa qualcuno.
Sono in panico, mamma!
Se qualcuno mi vede così, non uscirò più di casa soprattutto se è papà.
-Violetta, posso entrare?-mi chiese papà gentile.
Ora sono in panico più assoluto!
Questa è la buona volta che papà mi chiude in convento a prendere i voti.
I due mi danno un bacio sulla guancia e mi dissero-:Tranquilla, non ci scoprirà-
Come fanno ad essere così tranquilli?
Io non ci riesco, mamma.
-Violetta, stai dormendo?-mi chiese papà alla mia non risposta.-ho fatto qualcosa che non va?-
Be' ci sono molte cose che non vanno tra me e papà per i suoi assurdi divieti.
Per fortuna ho Leon e Diego ad aiutarmi a realizzare i miei sogni.
Leon e Diego escono fuori da letto in un lampo, il primo nell'armadio e il secondo si nasconde sotto il letto.
 -No, puoi entrare tranquillamente-dissi io mettendomi bene sotto le coperte per nascondere il fatto di essere nuda solo con la biancheria intima.
E' una cosa che da non far vedere a papà.
Papà entra nella stanza, io noto a terra i calzini e le magliette di quei due matti.
-Papà, siedi sul letto e dimmi se c'è qualcosa della mamma qui o da qualche parte-disse io sia con interesse sia con scusa.
Papà si siede accanto a me e vedo il braccio di Diego recuperare i calzini e le magliette con un po' di difficoltà.
-No, non ci sono Violetta. Come ti ho detto sono andati persi nel trasloco per l'Europa-mi disse molto sincero.
Non vedo bugie nei suoi occhi.
-Peccato, mi piacerebbe aver qualcosa di lei-dissi io triste.
-Ti parlerò di lei in questi giorni, te lo prometto-mi disse papà sincero.-ma ora a letto-
Sono cosi felice di questa notizia.
Saprò qualcosa un po' di più su di te, mamma.
Papà lascia la stanza, Leon e Diego escono dai loro nascondigli per raggiungermi al letto quando la maniglia si abbassa.
Codice Rosso! Pericolo!
Leon e Diego in un lampo si nascondono sotto il letto in due stretti stretti con i loro vestiti e calzini.
-Scusami, volevo dirti che domani pomeriggio sia da Diego-mi disse papà prima di chiudere la porta di nuovo.
I due matti escono da sotto il letto.
-Pericolo scampato-dissero i due con un sorriso per tuffarsi nel mio letto.
-Ragazzi, non vorrei fare la rompiscatole-dissi io sincera.-ma forse è meglio se andate a casa perché di emozioni oggi ne abbiamo avute a mille-
Io ne ho avute già troppe.
I due mi guardano con uno sguardo di quei cagnolini per strada in cerca di un padrone e continuano per dire "Ti prego, tienici con te".
Che faccio, mamma?
-non guardatemi così, ragazzi. Io vi terrei qui tutta la notte ma c'è mio padre e Jade che possono entrare da un momento all'altro-dissi io molto combattuta.
I due matti continuano con quei sguardi. 
Quanto possono essere subdoli i ragazzi, mamma.
Vogliono farmi cedere.
Ma io sono più forte o almeno ci provo.
Resisto. Resisto. Resisto.
Non li guardo. Mi metto a scrivere il mio diario fedele e li ignoro.
I due si avvicinano a me come due cuccioli e mettono la faccia proprio sul diario con quei occhi supplicanti.
No, resisto.
1.2.3.
-Ok, dormite qui-dissi io cedendo.
-Evvai-dissero i due con un cinque.
Sono qui tra le braccia di Leon e Diego dopo qualche bacio scambiato, si sono addormentati come due ghiri mentre io sono completamente sveglia.
Vuoi sapere il perché, mamma.
E' semplice: i due russano come dei tromboni nelle mie orecchie e non c'è verso di svegliarli.
Altro che bello dormire tutti insieme.
Non posso neanche uscire perché sono praticamente bloccata in questa mossa d'amore.
Aiuto! Qualcuno mi salvi!
Sto esagerando, lo so.
Poi mi metto a guardarli, sono tutti e due così belli e sono fortunata ad averli accanto a me.
Nessuna principessa può vantarsi di avere due principi pronti a tutto per lei anche proporre 
una relazione a tre per farla felice.
Tengo a loro in modo diverso, mamma.
...
Buongiorno, mamma 
Oggi è il mio secondo giorno allo Studio On Beat.
Oggi è il mio primo giorno di questa pazza relazione a tre.
Leon e Diego mi hanno svegliata con una bella colazione, tanti fiori e tanti baci.
Sono così dolci! <3 <3 <3
Mi sento la ragazza più importante del mondo.
Le loro attenzione mi fanno molto contenta.
...
Arrivo allo Studio On Beat insieme a Angie, lei va nella sala dei professori mentre io raggiungo le ragazze super curiose del mio appuntamento con Leon.
Alzo un attimo lo sguardo verso un punto preciso, dove sono Leon e Diego a leggere una rivista di musica e alzano lo sguardo un attimo per sorridermi.
Io sospiri innamorata. 
Vedo il mondo con gli occhi diversi e nuovi colori, mamma.
Le lezioni sono fantastiche, mamma.
Gregorio è molto severo soprattutto con me, mi ha preso di mira infatti oggi durante la lezione mi ha richiamato non so quante volta ma io ho fatto esattamente come dice lui, anche gli altri altri me lo dicono.
-Signorina Castillo, non va bene-disse Gregorio severo.-lei non ne ha combinata una giusta in questa lezione. Non so come hanno fatto a farla ammettere a questo prestigioso Studio. Non è degna di stare qui-
Io non so che rispondere, mamma.
Ho lo sguardo fisso sul pavimento, mi sento cosi mortificata e trattengo le lacrime.
-Violetta, non ha fatto di sbagliato. Ha fatto i passi perfettamente-disse Leon all'improvviso.
-Esatto, non la può trattare in questo modo-aggiunge Diego con le braccia incrociante.
-...e se lei ha qualcosa da ridire è perché è invidioso del suo incredibile talento-dissero i due insieme.
I miei super eroi, mamma!
Il modo in cui mi difendono dalle ingiuste parole di Gregorio, mi fanno ancora di più innamorata di loro.
Innamorare di loro!?
Di tutti e due?
Sento questo per Diego? E' Amore o attrazione?
Non lo so, mamma.
Ma non voglio rinunciare a nessuno dei due.
Tutti sono stupiti di vedere Leon e Diego così uniti.
E' una cosa strana da vedere ma anche quella di stamattina loro due con la rivista in mano nei corridoi. 
Comunque Gregorio ci ha messo in punizione a tutti e tre.
-Voglio questa stanza pulita-disse Gregorio molto chiaro, lanciando tre scope a noi tre e un secchio con l'acqua e il prodotto per pulire a terra.-entro mezz'ora a partire da adesso-
Gregorio usci dalla sala, sbattendo la porta e lasciando noi tre con le scope in mano.
-E' ingiusto-disse Leon a quella punizione.
-Concordo con te, amico-disse Diego arrabbiato.
Vederli andare così d'accordo è molto strano, mamma.
Ripenso ai miei due sogni. Forse era quello il loro significato, erano due sogni premonitori. 
-Mettiamoci a lavoro, ragazzi-dissi io prendendo le retti in mano.-Prima iniziamo, prima finiamo-
-Pensi quello che sto pensando?-chiese Diego a Leon con uno sguardo.
-Forse si-rispose Leon a Diego con lo stesso sguardo.
Ora cosa vogliono fare?
Ho paura anche nel chiederlo.
I loro sorrisi e sguardi mi fanno un po' paura.
Sono così imprevedibili.
Vedo Leon prende il secchio con l'acqua e Diego prende il prodotto, uniscono il tutto e poi buttano l'acqua piena di schiuma per tutta la sala.
-Ma siete impazziti?-chiesi io sconvolta.
No, questi sono fuori di testa.
-No, rendiamo solo più divertente la punizione-mi dissero loro mettendo gli strofinaci sotto i piedi.-Lasciati andare, principessa-
Guardo quei due matti correre per tutta la sala con gli strofinaci.
-Vieni è bellissimo-mi disse Diego con un sorriso.
-e divertente-mi disse Leon con un sorriso.
Si così divertente e bellissimo da andare a sbattere contro il muro.
Questo perché fanno gli spericolati senza guardare o pensare alle conseguenze.
Ora sono ricoperti tutti e due di schiuma e bagnati.
-State bene?-chiesi io a due preoccupata.
Leon e Diego mi presero contemporaneamente per il braccio, uno a sinistra e uno a destra e mi tiranno giù sul pavimento insieme a loro.
Mi ritrovo tutta piena di schiuma in mezzo a loro e...
Non riesco a non ridere.
La sala si riempe delle nostre risate insieme, perfettamente fuse tra loro.
Sono unici nel loro genere e la loro pazzia contagia anche me, mamma.
Non avrei mai pensato che il mio ritorno a Buenos Aires, avrebbe completamente cambiato la mia vita.
Devo questo a Leon e a Diego, mamma.



Sconvolti da questa relazione?

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Capitolo 9
*** La bugia di papà ***


La bugia di papà
 
Buongiorno, mamma.
Le cose sono perfette con lo Studio On Beat, gli amici, papà e la relazione con Leon e Diego.
Mamma, ritiro la parte su papà.
Ho scoperto che mi tiene nascosto qualcosa, c'è una stanza che non posso aprire e dice che ci sono solo lenzuole o cosa del genere ma non ci credo.
Perché tenere chiusa la porta di una stanza?
Papà tiene sempre la chiave con sé e non c'è modo di prenderla.
Mando un sms di "SOS" ai miei due ragazzi.
Posso definirli così?
Fidanzati o Principi o Eroi. Non cambia la sostanza.
Leon e Diego arrivano in lampo a casa mia, il primo aspetta nel retro fuori alla porta secondaria e il secondo entra tranquillamente in casa aperto proprio da papà.
I due si salutano affettuosamente e Diego gli spiega il motivo della sua visita.
-German, ho letto il progetto tuo e di mio padre. Sono molto curioso e vorrei qualche approfondimento-disse Diego molto convincente.
-Certamente, Diego. Andiamo nel mio ufficio-disse German felice.
-Ma no. Con questa bella giornata perché ci mettiamo in giardino-disse Diego giustamente per portarlo fuori di casa.
-Come vuoi tu-disse German con un sorriso, prendendo il progetto e lasciando la chiave sulla scrivania.
Diego mi fa segno mentre esce con papà dalla porta principale e Leon entra dalla porta posteriore.
Cosi Diego distrae papà, io e Leon prendiamo la chiave nell'ufficio per salire sopra e andare verso la stanza misteriosa.
Ho un po' di paura per il contenuto, mamma.
Chissà cosa ci sarà dentro?
Leon mi prende la mano per tranquillizzarmi e mi fa un sorriso di incoraggiamento.
Gli ricambio il sorriso.
Ma sento che manca qualcosa.
Sarà l'assenza di Diego.
Leon se ne accorge e mi dice:-Sai anche a me sembra che manchi qualcosa, anche se ci sono atteggiamenti di Diego che non sopporto a volte, mi trovo bene con lui perché abbiamo in comune una cosa molto importante:...-
-...Tu. Il nostro scopo nella vita è renderti felice, principessa-aggiunse Diego prendendo la mia mano.
-...e insieme siamo migliori nel farlo-termino Leon con sorriso molto complice.
-Sono super fortunata ad avervi, siete i ragazzi migliori che una ragazza puo' incontrare nella sua vita-dissi io commessa in un abbraccio a tre.
Ho la sensazione che c'è qualcosa di importante e senza alcuna esitazione metto la chiave nella serratura con gran sostegno di Leon e Diego al mio fianco, la giro e con coraggio entro. 
Salgo insieme a loro i gradini e mi ritrovo in una stanza con le tue cose.
NON POSSO CREDERCI! PAPA' MI HA MENTITO, MAMMA!
Proprio lui che mi insegnato a non mentire.
Giro nel tua stanza, afferro una foto di noi tre, adoro i tuoi vestiti.
Ha il tuo profumo.
Come ha potuto farmi questo, mamma?
Sapeva quanto era importante per me invece ha preferito dirmi alcune cose e rinchiudere tutto i resto in questa stanza.
Sono così triste, mamma.
-Questa è la stanza di...-dissero i due.
-si di mia madre-dissi io con le lacrime agli occhi.-Papà mi ha mentito, aveva detto che tutto era stato perso durante il trasloco. Non potrò mai perdonarlo per averti tenuto lontano da mia madre...-
Leon e Diego mi portano nelle loro braccia e io piango inconsolabile.
Sono qui sul letto con il tuo diario stretto a petto tra le braccia di Leon e Diego, non dico nulla, piango solo e sono così distrutta.
Loro mi stanno accanto in silenzio molto preoccupati per me.
Non mi hanno mai vista in questo stato.
Ancora non posso crederci che papà mi ha fatto una cosa del genere.
Come ho detto non potrò mai perdonarlo.
Voglio andare via di qui, mamma.
Non voglio incontrare papà, né parlargli e né altro.
MI HA DELUSA PROFONDAMENTE!
Non ha idea di quello che sto provando in questo momento.
Oggi ho ritrovo te, mamma e ho perso papà in un solo giorno.
All'improvviso sento la voce di papà dal salotto.
-Violetta! Diego! Olga! Roberto! Ci siete?-
Non ho la forza e la voglia di rispondergli.
Guardo Diego e Leon con due sguardi mai visti alla voce di papà.
Subito Diego si stacca da me per correre fuori dalla stanza.
Cosa vorrà fare?
Leon si alza ma sta li nella stanza ma vedo come si trattiene e stringe la mano in pugno.
Ahi sento odore di guai.
-Leon, tu hai idea di cosa vuole fare?-chiese io preoccupata alzandomi dal letto.
-Ho mezza idea e quello che farei anch'io-dissi Leon molto vago.
Esco dalla stanza, c'è Diego e papà in salotto.
-Avevo molto stima di lei ma mi ha deluso, signor German. Non doveva fare una cosa del genere a Violetta, non mi piace vederla in quello stato e poi era sua madre, ne aveva tutto i diritto. La avviso: quando sarò in grado di camminare sulle mie gambe, porterò via Violetta da questa torre. Non permetterò che lei la renda infelice. E' una promessa!-
Leon mi confida che era la stessa cosa che voleva fare. 
Il mio modo in cui Diego ha affrontato papà e la sua dichiarazione mi colpiscono e mi fanno capire una cosa.
E' ufficiale: SONO INNAMORATA ANCHE DI DIEGO.
Io, Violetta Castillo sono innamorata di Leon Vargas e Diego Domínguez con cui ho una relazione a tre.
Immagino noi tre in un appartamento tutto nostro.
Ringrazio Diego per quelle parole e affronto papà.
...
Cara mamma,
FINALMENTE CI SONO RIUSCITA.
Ho detto i miei pensieri a papà, di quanto mi ha deluso, ferita profondamente e non so se potrò mai perdonarlo per avermi tenuta lontano dal tuo ricordo.
Lui dice che è per proteggermi.
Proteggermi da cosa?
Forse è per proteggere sé stesso.
Sono così felice di essere qui, mamma, tra le tue cose.
Mi diverto a provare i tuoi abiti, a leggere le pagine del tuo diario e tanto altro ancora.
Ho trovato il mio posto speciale dove rifugiarmi da papà e da tutti.
Resto un po' qui prima di tornare a letto e poi non voglio incontrare papà.
Buonanotte.

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Capitolo 10
*** Gelosia ***


Gelosia
 
Buongiorno mamma,
questa relazione o storia d'amore a tre è la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Mi sento amata, coccolata, protetta da loro due.
Non riesco a immaginare la mia vita ormai senza loro due.
Senza uno dei due non sarò mai felice e completa.
Si è creata una perfetta armonia tra noi tre.
Leon e Diego da super rivali sono diventati amici inseparabili.
Dicono che è grazie a me. Ho cambiato tutto e la loro vita proprio come loro hanno fatto con la mia.
Sono qui in una sala dello Studio On Beat, io suono la tastiera, Leon la chitarra e Diego canta la canzone "Yo soy asi".
Siamo un unica cosa sola, sia nella musica sia nel privato.
A fine canzone Diego mi bacia in modo appassionato, adoro questi suoi baci e provoca in me forti emozioni e Leon si unisce subito a noi.
Per fortuna la porta è chiusa o se no qualcuno gridava scandalo.
Per molti è una pazzia una relazione del genere, per noi no.
Naturalmente nessuno sa di questo, neanche Lara e le ragazze.
E poi non c'è niente di male in quello che facciamo.
Ci amiamo, mamma.
Non facciamo male a nessuno con questo nostro amore.
Non mi importa degli altri, io sono felice e l'importante è questo. Anche loro me lo dicono sempre.
Sono sul pavimento senza maglietta e con loro due a baciarmi dappertutto anche sotto la gonna.
Impazzisco ad ogni loro tocco, carezza e bacio.
E' una girandola di emozioni. Amore. Passione. Desiderio.
Ho quindici anni o meglio tra poco sedici e già conosco la vera passione e il vero amore.
Li amo, mamma. Anche se non ho ancora detto a voce queste parole a Leon e a Diego ma loro lo sentono, i gesti e gli sguardi a volte valgono più di mille parole. Anche un abbraccio può dire tanto ad una persona.
E' rischioso questo momento qui allo Studio On Beat, se qualcuno apre la porta e ci trova così.
Ma è impossibile resistere così sfilo ad entrambi le magliette per toccarli, accarezzarli e baciarli come loro hanno fatto prima con me.
Vedo perfettamente delle loro espressioni come apprezzano molto le mie attenzioni e dolci premure e come scateno in loro emozioni immaginabili.
Non mi sembro più io. La principessa richiusa nella torre da non disubidire a papà o non fare qualcosa di non consono alla mia educazione.
Mi sento libera di fare qualsiasi cosa, si di nascosto però non tutti hanno il coraggio come il mio di vivere un'amore a tre e fare progetti.
Si mamma, progetti per il futuro.
Io, Leon e Diego abbbiamo deciso di andare in un appartamento insieme dopo la festa del mio 18° compleanno. Ovunque voglio, mi viziano così tanto. Tra noi non ci sono litigi. Tutto così perfetto.
...
Buonasera mamma,
oggi sono molto felice proprio in questo momento, papà e Angie si stanno per baciare in cucina senza nessuno in casa, tranne io ma sono nascosta bene a gustarmi la scena. 
PAPA' E ANGIE SONO UNA COPPIA PERFETTA!
Non vedo l'ora che papà lasci Jade e si sposi con Angie.
Io e papà abbiamo parlato un po' dopo qualche giorno dall'accaduto grazie ad Angie perché non potevamo non parlarci a vita. 
Mi ha promesso di non mentirmi più ma la mia fiducia in lui è in mille pezzi. Mi ci vorrà tanto per recuperarla.
Alla fine non c'è nessun bacio tra loro, Angie si allontana da lui.
-Non posso. Non possiamo, German-disse Angie molto strana, scappando via in lacrime.
Non capisco il suo atteggiamento, mamma.
Forse perché papà sta con Jade ma lui ama Angie quindi non ci sono problemi.
La soluzione è una sola: lasciare Jade subito cosi da mandarla via da questa casa insieme a suo fratello Mattias, il quale non fa altro che mangiare e svuotare il frigorifero o la dispensa in un lampo.
Devo far qualcosa per avvicinarli ancora e ci riuscirò, mamma.
Parola di Violetta Castillo.
...
Buongiorno mamma, 
oggi allo Studio On Beat c'è un nuovo studente: Tomas.
Viene dalla Spagna precisamente da Madrid, è il nipote di Beto e l'amore segreto di Ludmilla.
Ludmilla ci racconta tutta la storia, lei e Tomas si conoscono fin da piccoli e non si staccavano mai dall'altro ma poi il lavoro del papà di Tomas ha portato a trasferirsi di nuovo a Madrid e l'unico modo per vedersi era Skype. Ora Tomas è qui proprio come Federico per uno scambio culturale. 
Lei è al settimo cielo e sono proprio contenta per lei, si merita di essere felice. E' una delle mie amiche preferite. Spero che si mettono insieme.
A Leon e a Diego non sta molto simpatico. Non capisco il perché. A me ispira molta simpatia e amicizia.
Gregorio ha preso di mira il povero Tomas proprio come me, infatti ha messo a soqquadro tutta la sala degli strumenti per metterlo nei guai. Non capisco che gusto ci trova nel maltrattare o prendersela con noi studenti.
Entro nella sala per dargli una mano, in due si fa prima e lui mi sorride e mi ringrazia per la mia gentilezza.
Tomas è simpatico, carino e mette impegno in tutto quello che fa. Mi ispira solo amicizia, mamma. Perché io ho già i miei due ragazzi e non li tradirei mai per nulla al mondo.
Rido ad un suo aneddoto sui pullman e io gli racconto le mia disavventura su questo argomento. Ridiamo insieme per i nostri racconti.
Quando qualcosa cade per terra e attira la nostra attenzione, infatti sulla porta ci sono Leon e Diego con le braccia incrociate insieme a Ludmilla.
Hanno tutti e tre degli strani sguardi. 
Mi concedo da Tomas per raggiungere i miei due ragazzi e lasciare così Ludmilla da sola con lui.
Per tutto la strada vero il parco, i due stanno in silenzio con uno sguardo, sembrano seccati da qualcosa. Non capisco il loro atteggiamento.
-Mi dite che avete?-chiesi io con tono decisa, fermandomi per mettere fine a quel terribile silezio.
-Non lo sopporto-disse Leon irritato.
-E neanche io-disse Diego altrettanto.
Chi non sopportano? 
Non capisco.
-Ragazzi, mi spiegate-dissi io confusa.
-Stiamo parlando di Tomas, Violetta. Si quello che ha flirtato con te qualche minuto fa-dissero i due gelosi.
Tomas ha flirtato con me!?
Li guardo un po' perplessa.
-Amori miei, Tomas non sta flirtando con me. Ve lo assicuro. Gli ho dato una mano per mettere a posto la sala degli strumenti per colpa di Gregorio e ci siamo messi a parlare di alcuni aneddoti. E' solo gentile, tutto qui. Non c'è altro-spiegai io serenamente ai due.
Ho chiamato Leon e Diego per la prima volta "Amori miei". E' stato così spontaneo, mamma.
I due cambiano espressione proprio quando li chiamato così.
-Come ci hai chiamati?-esclamarono i due sorpresi.
Sono tutta rossa.
-Amori miei, siete questo per me-dissi io un po' imbarazzata sottovoce senza farmi sentire da nessuno.
I due mi abbracciano con amore.
-Ho una voglia di baciarti...-mi sussurra Leon con voce calda.
-...e altro ancora...-mi sussurra Diego con la stessa voce.
-...per dimostrati quanto...-
-... noi ti amiamo...-
-...sei l'amore della nostra vita...-
-...non lasceremo che nessuno...-
-...ti porti via da noi due...-
-...a qualunque costo...-
-...sei solo nostra e per sempre...-
Oddio mamma!!!
Sono all'ottavo cielo dopo questa dichiarazione d'amore doppia. 
Sono commossa alle lacrime.
Nessuna è fortunata e amata così come me.
...
Buongiorno mamma,
Sono a lezione di Angie, ci sta parlando di una gara a coppia estratto a sorte e si terrà all'Hos somos mas tra una settiman.
Angie estrae le coppie e io capito con Tomas, questo scatena la gelosia di tre persone: Ludmilla e i miei due ragazzi mentre loro sono con due ragazze bellissime.
Perché non sono finiti insieme a Cami o qualcun'altra?
Non mi piace come le due guardano Leon e Diego.
Sono gelosa, mamma.
E' la prima volta che provo questo sentimento.
Per fortuna Leon e Diego non danno attenzioni a quelle due smorfiose con tutte le loro moine e complimenti, parlano il giusto per la gara.
Tomas mi chiama per parlare della canzone e io distolgo un attimo lo sguardo da loro.
-Violetta, io avrei una canzone già in mente da cantare-mi disse Tomas in tono dolce.-Vorrei fartela ascoltare-
-Ok, andiamo nella sala degli strumenti-dissi io tranquilla.
Saluto le mie amiche, mi avvicino a Leon e a Diego per dargli un bacio nella guancia di fronte a quelle due e poi seguo Tomas fuori dalla sala di canto, uscita seguita dai due.
Tomas come Diego suona la chitarra e inizia a cantare una canzone con il titolo "te esperarè". http://www.youtube.com/watch?v=pq6dRwgxYlY
E' bellissima come canzone, al posto di Tomas immagino Leon e Diego e ho il cuore a mille.
Mi sento osservata un po' ma non ci bado molto e continuo a sentire la canzone.
-Che ne dici?-mi chiese Tomas alla fine della canzone.
-E' bellissima e non vedo l'ora di cantarla-dissi io entusiasta.
Sento ancora quella sensazione, mamma. 
Mi giro subito ma non vedo nessuno, è tutto normale.
-Che c'è?-mi chiese Tomas premuroso.
-No, nulla-dissi io un po' stranita.
E' la mia immaginazione?
Boh.
Sono insieme alle ragazze, penso a quella sensazione e cerco una spiegazione.
-Come è andata con Tommy?-mi chiese Ludmilla un po' strana.
-Bene, mi ha fatto sentire la sua canzone per la gare. E' bellissima, Ludmi-dissi io tranquilla.-Tomas è bravo-
-Si lo so, lo conosco da prima di te-disse Ludmilla irritata.-so quanto è bravo a cantare e a scrivere canzoni-
-Ludmilla, io non capisco...-dissi io al suo comportamento.
-Non sei indecisa tra Leon e Diego? Ora ti piace anche Tomas?-mi dissi Ludmilla come una furia.-Be' toglietelo dalla testa, amo Tomas da una vita e non sarai tu a portarmelo via-
Ludmilla se ne va senza darmi modo di spiegarmi.
A me non piace Tomas.
E' solo un amico.
Non capisco perché lei pensa questo, mamma.
Non ho mai visto cosi arrabbiata in vita mia.
Non voglio che un equivoco rovini la mia amicizia con Ludmilla, ci tengo molto a lei così vado a cercarla dappertutto.
Leon e Diego sono sui gradini fuori dallo Studio On Beat, mi sorridono ma io non ho tempo e scappo via verso il Resto-Band, uno dei posti preferiti da Ludmilla. 
C'è Cami al bancone a baciare Luca, il fratello di Francesca.
Questo è una bella scoperta. Sono contenta per lei.
Guardo tra i tavoli in cerca di Ludmilla ma non c'è, esco subito fuori e ci sono Leon e Diego venire verso di me.
-Scusatemi, ragazzi, ma non ho tempo ora-dissi io di fretto scappando via.
-Ma Violetta...-
Non li ascolto per niente, corro subito al fiume dove fanno il gelato preferito di Ludmilla. 
E' proprio lì sulla panchina a mangiare il gelato o meglio lo sta divorando, io mi siedo accanto a lei lentamente e lei mi guarda male e si alza dalla panchina per andarsene.
Io la fermo subito e dico:-Ludmilla, ti prego, ascoltami. A me non piace Tomas, per me è solo un amico. Ti giuro. Non potrei mai farti questo, sei una delle mie più care amiche e non voglio perderti per nulla al mondo-
Ludmilla non mi guarda.
Ho paura che non mi crede.
Sono triste a questa cosa.
Non voglio perderla.
-Sicura che non ti piace?-mi chiede Ludmilla con un po' esitazione, girandosi.
-Te lo giuro sulle due persone più care al mondo per me-dissi io con un sorriso.-Non mi piace Tomas e mai mi piacerà. Credimi Ludmilla-
Spero tanto che mi creda, mamma.
Passano qualche secondo dopo la mia frase ma sembra un eternità.
-Si ti credo. Hai gli occhi limpidi come la prima volta che ci siamo conosciute e neanch'io ti voglio perdere-mi disse Ludmilla con un sorriso.
Ci abbracciamo su quella panchina teneramente.
Sono contenta che tutto sia chiarito.
Ludmilla mi confessa di sentirsi così insicura per quanto riguarda l'amore, una lato di lei che non conosco affatto e mi piace questa confidenza.
Io la rassicuro, mamma, di sicuro Tomas non può non innamorarsi di lei.
Trascorriamo il tempo tutto per noi nella pausa a mangiare i gelato, a ridere e a scherzare.
E' proprio bello ritrovare un'amicizia.
Abbiamo fatto due foto:
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https://www.facebook.com/photo.php?fbid=578582475506539&set=pb.397085896989532.-2207520000.1367255511.&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-ash4%2F408581_578582475506539_135918399_n.jpg&size=600%2C600
Mi piacciono molto.
Torno allo Studio On Beat mano nella mano con Ludmilla, ci sorridiamo complice e andiamo dalle altre ragazze. 
Prendo il mio cellulare e trovo tantissime chiamate e messaggi di Leon e di Diego su dove sono andata, perché non rispondo al cellulare o ai loro messaggi, che cosa è successo e tanto altro ancora. Ho messo il silenzioso per il fatto della lezione senza toglierlo alla fine.
Devo andarli a cercare subito, mi concedo dalle mie amiche e mi metto a cercarli.
Vedo Leon e Diego da lontano nella sala degli strumenti insieme a Tomas.
Mi avvicino per vedere bene.
-Forse non hai capito, caro Tomas-disse Leon con uno sguardo ostile con le braccia incrociate.
-ma Violetta è off limits-disse Diego allo stesso modo e posa di Leon.
-Tu prova ancora ad avvicinarti o star vicino a Violetta...
-...a parlare con lei...-
-...a dedicare qualche altra tua stupida canzone...-
-...e ti ritroverai con le braccia e le gambe spezzate...-
-...noi due stiamo prima di te!-terminarono i due minacciosi, spingendo il povero Tomas.-E' chiaro o non hai capito?-
Non li riconosco in questo momento. Non sembrano i ragazzi che amo ma due estranei.
Entro per soccorre il povero Tomas ma lui scappa via a gambe levate.
NON POSSO CREDERE CHE HANNO FATTO QUESTO, MAMMA!
-Sapete benissimo quanto siete importanti per me e che esistete solo voi per me. Io non so che vi ha preso, questi non siete voi. Non mi piace questo che ho visto, avete minacciato e spinto Tomas per la vostra stupida gelosia-dissi io arrabbiata.-Sono molto delusa da voi-
-Ma..-
Leon e Diego cercano di dire qualcosa e di avvicinarsi a me ma io li blocco.
-Niente ma e non avvicinatevi a me finché non chiederete scusa a Tomas per il vostro comportamento. Scuse sincere e sarò presente anch'io-dissi io decisa per andarmene via a cercare il povero Tomas. 
...
Cara mamma,
Sono arrabbiata, delusa o non so che altro da Leon e Diego.
Ancora non ci posso credere a quello che hanno fatto, ho la scena davanti agli occhi e penso al povero Tomas. 
QUESTA E' LA NOSTRA PRIMA DISCUSSIONE. IL NOSTRO PRIMO LITIGO.
Succede in tutte le coppie, solo che qui invece di essere arrabbiata con uno sono due con la stessa testa e la rabbia è doppia.
Sono due tipi gelosi e impulsivi ma non penso che arrivavano a tanto.
Si sono avvicinati diverse volte a me, durante il pomeriggio e mandato sms in continuazione ma io ho cancellato tutto senza neanche leggerli, immagino il loro contenuto. 
Hanno cercato di arrampicarsi alla mia finestra ma io gli ho tirato un secchio di acqua fredda con cubetti i ghiaccio e chiuso la finestra.
Mi sono arrivati anche tanti mazzi di fiori infatti questa cosa ha insospettito papà ma li ho rimandati indietro subito e ho spiegato che si trattava di un errore.
Pensano di farmi cedere così ma questa volta no, sono decisa. Hanno combinata troppo grossa per fargliela passare liscia.
...
Buongiorno mamma, 
in questi giorni trascorro molto tempo con Angie, i miei amici e di più con Tomas per via della gara in coppie, Leon e Diego si avvicinano sempre a me ma io niente, dura come una roccia e li ignoro totalmente. Non hanno capito con questa tattica non funziona e l'unico modo è chiedere scusa a Tomas per farsi perdonare e capire che hanno sbagliato.
Invece no sono testardi e pieni di orgoglio e la cosa non mi piace per nulla. Loro pensano di non aver sbagliato perché io sono loro e ne hanno tutto il diritto. 
Non capiscono che così mi allontanano solo e rovinano tutto. L'orgoglio e la gelosia non portano a nulla ma solo cose negative, mamma. Anch'io sono gelosa di loro ma mica me ne vado a minacciare le ragazze che gli girano intorno.
La serata della gara a coppie è giunta, esco con Angie tranquillamente e poi mi incontro con Tomas a metà strada per all'Hos somos mas.
Entro nell'Hos somos mas con Tomas, naturalmente Leon e Diego sono sul divanetto insieme agli altri e guardano male a lui.
-Ciao ragazzi-dissi io con un sorriso a tutti tranne a loro.
Prendo posto accanto Lara cosi Tomas e Ludmilla sono vicini, sento due sguardi su di me ma non mi volto proprio.
Mi mancano tanto, mi mancano i nostri momenti e tutto il resto.
Perché non possono capire o chiedere scusa a Tomas? Perché devono fare così?
Si esibiscono prima Diego con quella smorfiosa e poi Leon con quell'altra e non fanno altro che fare gli occhi dolci ai miei ragazzi e muoversi in quel modo così seducenti. 
Come si permettono? Le ucciderei mamma.
Devo star calma, molto calma prima che piglio una di quelle due per i capelli.
Non risolvo nulla così, non mi basso ai livelli di quei due.
Ora tocca a me e Tomas esibirci sul palco.
Io e Tomas iniziamo a cantare Te esperaré e i miei occhi vanno a Leon e a Diego con accanto quelle due smorfiose a provarci con loro senza altro risultato ma mi da lo stesso fastidio. 
Quando tutte e due osano toccare i MIEI RAGAZZI, non capisco più nulla.
Scendo dal palco senza rendermene conto e mi avvicino per allontanarle da ciò che MIO, infatti afferrò due bicchieri di non so cosa e glieli verso in testa con gran sorpresa di Leon e di Diego e le due urlano.
Subito le due si vendicano prendendo un piatto con qualcosa e me lo buttano addosso e io ricambio il favore ma va a colpire un'altra persona così la serata a coppia si trasforma in una lotta di lancio di cibo e cocktail.
Ora sono qui con quelle due smorfiose a pulire il tutto insieme agli altri, in qualche modo tutti hanno contribuito alla lotta ma il lavoro più grande va a me, ho scatenato un macello.
Me ne vergogno tanto, mamma.
Non so che mi è preso. Non sono riuscita a contenermi. Quella non ero io proprio come Leon e Diego contro Tomas.
Anche se è diversa la cosa. Io non ho minacciato nessuno, ho solo versato due bicchieri addosso a quelle due.
Passo lo straccio sul pavimento, accanto a me ci sono Leon e Diego con due sorrisetti.
-E' diverso-dissi io con uno sguardo, voltando la testa dall'altra parte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Riappacificazioni ***


 
Riappacificazioni 
 
Cara mamma,
Sono da sola al buio con una caviglia slogata dispersa chissà dove in questo monastero abbandonato, senza cellulare, ho perso anche i due regali di miei ragazzi e lo zainetto è da qualche parte in questo luogo o stanza. Sto tremando dalla paura e cerco di urlare per farmi sentire da loro o dagli altri ma la mia voce non esce.
Ho paura di rimanere qui in questo luogo per sempre.
Io odio tutto quello che assomiglia al set di un film dell'orrore. 
Perché ho accettato di venire? Non potevo starmene a casa bella tranquilla.
Ora ti spiego, mamma.
Tutto è partito da ieri quando Maxi, Brodwey, Marco, Federico e Tomas avevano raccontano del monastero abbandonato e degli strani urli, rumori e anche strane scritte, riportate da un po' di persone e che qualcuno era anche scomparso durante dell'escursione li dentro, accadeva soprattutto di notte.
Loro non ci credevano però erano affascinati, amati dei film dell'orrore così hanno proposto un escursione dentro il monastero abbandonato per verificare la cosa.
Tutto erano d'accordo per fino le ragazze, dicevano che poteva essere divertente una cosa del genere tranne io. Non ho detto nulla sulle mie paure, ho tenuto tutto dentro ma Leon e Diego mi conosco troppo bene, hanno proposto qualcosa come un escursione in mezzo alla natura. Non parlo ancora con loro ma il loro pensiero mi ha fatto contenta. Naturalmente la scelta era a maggioranza e quindi la meta era il monastero abbandonato.
Papà sapeva che ero casa di Lena a farle compagnia. Non immagina minimamente in che guaio sono e in questo momento vorrei averlo accanto a me.
Abbiamo preso le macchine verso le 21 di sera. Ci siamo divisi in tre macchine: 
1) In quella di Ludmilla: lei, Nata, Francesca, Camilla e Lara; 
2) in quella di Maxi: lui, Brodwey, Marco, Federico e Tomas; 
3) in quella di Diego: lui, Leon e io.
Più cerchi di evitare una o due persone, più il destino ti mette con loro. Anche se sono convinta che quei due hanno detto qualcosa agli altri in modo da farmi capitare con loro.
Si ti chiederai di Lena, be' non è venuta in questa escusione perché non si sentiva tanto bene, sta insieme a suo cugino e i suoi non ci sono ma lei mi copre con papà.
Durante il tragitto in macchina verso il monastero abbandonato in mezzo ad una foresta, non ho detto una parola ai due tranne per un breve momento.
Diego guidava, Leon era accanto a lui e io dietro con lo zaino stretto al petto, mi osservavano dallo specchietto.
-Allora principessa, sei pronta per questa escursione?-chiese Diego per intavolare un discorso.
Ma io niente.
-Se hai paura, ci siamo noi a proteggerti. Stai con noi e non ti accadrà nulla-disse Leon a nome anche di Diego.
Continuavo a star zitta e per ignorarli del tutto, sono messa a scrivere il mio diario.
Leon si era girato verso di me e mi disse:-Per quanto ancora continuerai a non parlarci?-
-Lo sapete bene fino a che non chiederete scusa a Tomas-risposi io decisa, alzando un attimo lo sguardo per poi tornare a scrivere.
-Quello che io e Leon abbiamo fatto è lo stesso che tu hai fatto con quelle due ragazze-disse Diego alle mie parole.
-No. E' diverso ragazzi, io non ho minacciato o spinto nessuno come avete fatto voi. Ho solo versato due bicchieri sulle loro teste-dissi io giustamente.
-Ma il sentimento è sempre lo stesso, la gelosia. Eri gelosa di loro perché ci avevano toccato proprio come Tomas ha fatto dedicandoti quella stupida canzone-replicarono i due convinti.
Ancora con quella storia, questi due sono convinti che Tomas sia innamorato di me ma non è così. Siamo solo amici.
-Tomas non mi ha dedicato nessuna canzone, era solo per il compito di Angie. Vedete cose che non ci sono per la vostra stupida gelosia-ribattei io convinta.
-Non siamo noi a inventarci le cose, Violetta. Tomas è innamorato di te, solo tu non hai capito questa cosa-dissero Leon e Diego irritanti.
Io non la penso come loro, mamma.
Da quel momento in poi, non ho detto una sola parola e ripreso a scrivere sul mio diario.
Hanno parcheggiato le macchine in una strada asfaltata vicino alla foresta da li tutto a piedi fino al monastero abbandonato.  
Negli zaini c'è tutto l'occorrente: bibite o sali minerali, dolci e roba da mangiare, cellulare, cose del pronto soccorso (non si sa mai nella vita!), torce (quelle non devono mai mancare!) e una vecchia piantina del monastero (per non perdersi!).
La foresta faceva abbastanza paura di notte soprattutto alle 22:30 con lo sfondo del monastero abbandonato, io accanto a Francesca e Ludmilla. Tutti erano così tranquillo tranne io ma nascondevo bene la cosa. Leon e Diego erano dietro di noi con lo sguardo attento su di me.
Tutti avevamo in mano le torce per illuminare e per evitare qualunque ostacolo.
Ho iniziato a tremare di paura appena ho visto il grande cancello del monastero, era aperto e i ragazzi avanti subito correvano dentro molto impazienti.
Oddio mamma!
Quando era sulla soglia del cancello e guardavo il monastero, mi sono bloccata istintivamente mentre i ragazzi e le ragazze tranquillamente chiacchieravano e camminavano.
Leon e Diego mi hanno preso per mano e mi dissero:-Tranquilla, ci siamo noi. Non ti spaventare-
In quell'istante li volevo baciare e abbracciare ma non potevo. Ero sempre più decisa ad mantenere la linea dura fino alle loro scuse a Tomas.
A malavoglia ho lasciato le loro mano con gran tristezza di loro due e ho raggiunto Lara e le altre.
In mente a me dicevo "Scusate, amori miei, ma non posso fare altrimenti".
La porta principale era chiusa e già c'era la scritta in rosso "666", il numero del diavolo. Là ho tremato di più ancora, vedevo Leon e Diego pronti a venire verso di me ma io mi sono messa a parlare con le ragazze di altre cose per distogliere la testa da quella scritta e non far avvicinare a me quei due.
Abbiamo fatto il giro intorno al monastero in cerca di un'altra entrata, c'era una finestra bassa e Maxi subito si era fermato li.
-Ragazzi, possiamo entrare da qui-disse Maxi eccitato a tutti noi.
Io non volevo entrare da lì anzi non ci voleva neanche entrare.
Volevo tornare a casa.
-Maxi, non è meglio cercare un'entrata vera almeno non perdiamo il senso di orientamento o sappiamo da dove uscire-disse Diego giustamente, guardando me impaurita.
-Si concordo con Diego, è più sicuro-aggiunse Leon anche lui.
-Ma il senso dell'avventura si perde così ragazzi-dissero Maxi, Federico e Marco lamentandosi.
Le ragazze ha subito appoggiato Leon e Diego così per maggioranza abbiamo cercato un'altra entrata.
Volevo tanto ringraziarli per quello ma non potevo.
C'era un'entrata per il monastero, tramite ad una piccola e stretta scalinata laterale con i gradini a pezzi.
Maxi si era fiondato subito su per la scalinata, saltando come un canguro sui vari pezzi di gradini spassi qua e là seguito da Brodwey, Marco, Tomas e Federico invece io e le ragazze ci andavamo caute per evitare di farci male o di cadere, infatti avevo messo il piede male e sono caduta subito all'indietro ma qualcosa o meglio qualcuno mi ha presa subito a volo. 
-Tutto bene?-chiesero Leon e Diego premurosi tenendomi in braccia entrambi.
-Si grazie-dissi io soltanto.
Poi non ho parlato più dopo che mi hanno messo a terra una volta saliti i gradini attentamente.
Sono stata in totale silenzio, guardando con la torcia la porta laterale del monastero e mi sono fatta coraggio e sono entrata piena di paura.
Sono i ragazzi perfetti come sempre. Se solo non avessero minacciato e spinto Tomas a quest'ora, ero mano nella mano con loro.
C'era un lungo corridoio con alcune porte spalancate, già tremavo al pensiero di cosa c'era e ho affrettato il passo per raggiungere le altre mentre i miei due ragazzi erano sempre dietro di me, Maxi e gli altri ragazzi si mettevano a curiosare nelle varie stanze e io e le ragazze cantavamo per riempire quel terribile e inquietante silenzio.
All'improvviso un urlo agghiacciate ci ha fatto smettere subito di cantare a me e alle ragazze, eravamo tutte spaventate.
-Mamma mia come fate ragazze per un urlo del genere, sarà di sicuro registrato o qualcuno ci vuole spaventare-disse Maxi & company tranquilli.-voi fate il loro gioco così-
-Scusateci tanto se non siamo coraggiose come voi-disse Ludmilla parecchi irritata insieme alle altre.
-ma ragazze, credete davvero ai fantasmi-disse Maxi alla nostra risposta.-Ma sono tutte invenzioni e voi che ci cascate pure-
-di sicuro chi a messo in giro la voce degli urli, dei rumori e delle scritte è quello che sta cercando di spaventarci-aggiunse Federico spalleggiando Maxi.
-E la scritta di fuori, non è un invenzione-ribatté Francesca al suo ragazzo.
-Serve a spaventare gli sciocchi o le sciocche come voi-replicò Brodwey molto sicuro.
A quelle parole ci siamo offese tutte ma subito sono arrivati Leon e Diego.
-Ragazzi, non offendete le ragazze-dissero Leon e Diego irritati da quel comportamento.
-Leon, Diego sempre a difendere Violetta e ora le altre. Stiamo dicendo la verità-disse Brodwey alle parole dei loro amici.-E' da sciocchi spaventarsi in questo modo-
-Non siamo tutti uguali caro Brodwey-disse Leon ostile.
-e continui cosi una bella lezione non te la leva nessuno-disse Diego anche lui ostile.
Leon e Diego erano non solo i miei eroi ma anche quelli di tutte le ragazze, infatti tutte le ragazze ringraziarono a loro, dando dei baci della guancia.
-Visto che è cosi perché voi due non state con le ragazze e noi andiamo avanti per farti nostri-disse Marco all'improvviso.
Ho pensato che erano pazzi. Dividersi è la cosa peggiore da fare in questi casi. Nei film dell'orrore, appena i protagonisti si dividevano succedeva qualcosa di grave o c'era qualche morto.
Anche se ora erano irritanti, gli volevo bene lo stesso e non volevo che succedeva qualcosa a nessuno di loro.
-Nessuno si dividerà da nessuno, sia ben chiaro-disse Ludmilla autoritaria con sguardo.-Siamo venuti tutti insieme o proseguiremo tutti insieme. Punto e basta-
Quando Ludmilla faceva così, nessuno la contestava perché non volevano subire la sua ira.
Siamo arrivati alla fine del corridoio dove si divideva in due: destra e sinistra. A destra portava ad una scala a salire e a sinistra portava ad una scala a scendere.
Sperava con tutto il cuore che sceglievano la scala a destra perché quella di sinistra portava ai sotterranei e li succedeva di tutto e di più nei film.
Maxi, Marco, Tomas, Federico ,Brodwey, Camilla e Ludmilla: sinistra.
Io, Leon, Diego, Lara, Francesca e Nata: destra.
Quindi la maggioranza era per la sinistra.
In quel momento, ho avuto più paura.
Mi ero pentita tremendamente di essere venuta lì.
La scala verso in basso portava ad una parete murata, dentro di me ero felice di quella cosa mentre Maxi & company no perché volevano vedere i sotterranei. Ho fatto subito dietrofront felice insieme a miei due ragazzi, le ragazze e il resto dei ragazzi quando...
-Ragazzi, ho trovato un passaggio-disse Maxi esultando, indicando una maniglia rotonda verso il basso e tirandolo a sé.
Ora si che c'era davvero un passaggio un po' stretto.
Perché Maxi non si stava fermo?
Io non volevo entrare lì dentro.
Ma Maxi & company erano così entusiasmi da mettersi a gattoni per entrare nel passaggio stretto.
Mi stavo per sentire male, mamma, così ho mangiato qualcosa per allentare il nervosismo.
Io e le ragazze eravamo un po' spaventate alla vista di quel passaggio stretto che poteva chi sa dove, anche loro come me non volevano entrare ma non potevamo dividerci per nulla al mondo così ci siamo fatte coraggio a vicenda e stavamo per entrare quando Maxi e gli altri avevano gridato spaventati.
Noi avevamo gridato di rimando, stringendoci l'una all'altra. Leon e Diego cercavano di rassicurarci ma non c'era nulla da fare in più eravamo preoccupati per i ragazzi.
-Non passate-avverti Maxi spaventato dall'altra parte.-stiamo tornato subito-
Cosa li aveva spaventati?
In un lampo Maxi & company erano tornati da noi molto spaventati.
-Che avete visto?-chiese Camilla spaventata.
-Dobbiamo andarcene subito di qui, ci sono ossa umane li dietro-rispose Federico impaurito.
A quelle parole io ero ancora più spaventata e insieme alle ragazze abbiamo iniziato a correre verso l'uscita ma da lontano abbiamo visto qualcuno o un ombra così siamo scappate di sopra in preda al panico e alla paura, ci siamo divise senza rendercene conto e io mi sono ritrovata da sola da qualche parte.
Ho sentito rumori e urli e all'improvviso ho visto qualcosa passare subito infondo al corridoio, subito spaventata sono inciampata per nascondermi velocemente da qualche parte.
Avevo il cuore a mille per l'agitazione e la paura.
Ho sentito dei passi in lontananza e con coraggio mi sono alzata per nascondermi nella prima stanza per mia sfortuna, mancava un pezzo di pavimento e io ci sono caduta dentro, facendomi male alla caviglia e ho fatto un urlo per la caduta.
Non so da quanto tempo sono qui, mamma.
Ho paura di non rivedere più la luce del sole e i miei amici, papà, Angie ma soprattutto i miei ragazzi. Di fronte alla morte, uno capisce quando è stato stupido impuntarsi su alcune cose.
Non voglio morire senza essermi riappacificata con loro due.
Inizio a piangere a quei pensieri.
Sento dei passi venire verso di me e mi spavento.
E' la fine, mamma.
Quando una torcia mi fa luce, rivelandomi Leon e Diego.
Sono cosi contenta di rivederli, mamma.
Vorrei correre ad abbracciali e baciarli ma non posso per la caviglia.
Corrono loro verso di me, hanno il mio cellulare e loro due regali in mano.
I due mi abbracciano forte.
-Non sa quanto ci siamo spaventati-disse Leon con voce strana.
-Abbiamo avuto paura di perderti per sempre-disse Diego anche lui.
-Oh ragazzi, non sapete quando vi amo-dichiarai io in modo spontaneo.
HO DETTO "VI AMO" A LORO DUE! CI SONO RIUSCITA!
Sono all'ottavo cielo alle mie parole.
-Anche noi ti amiamo tantissimo e siamo stati degli sciocchi a minacciare o spingere Tomas-dissero i due dispiaciuti.
-Ssh... non parliamo più... l'importante che siamo di nuovo insieme e più uniti che mai-dissi io troppo contenta in mezzo a loro due.
Bacio prima di Diego e poi Leon.
Mi era mancato tutto questo.
Ora sono così tranquilla tra le loro braccia, niente mi fa più paura se loro stanno accanto a me.
-Ma tu sei ferita-disse Diego preoccupato notando la caviglia un po' insanguinata.
Non me n'ero accorta, mamma. Pensavo di essermi sono slogata la caviglia.
Leon e Diego presero subito le cose del pronto soccorso per disinfettarmi e coprirmi la ferita. Dopo di che mi hanno preso in braccio per portarmi fuori da quel monastero, dove ci sono  tutte le mie amiche e i ragazzi preoccupati per me.
Maxi e gli altri mi fanno le loro scuse, io le accetto volentieri e Leon e Diego fanno le loro a Tomas.
Alla fine avevamo ragione loro, Tomas è innamorata di me ma io gli ho detto che il mio cuore è già impegnato senza specificare da chi.
Quella notte non sono tornata da Lena, sono qui in una casetta carina di proprietà della famiglia di Diego, questo diventerà il nostro luogo segreto e chissà forse un giorno ci abiteremo tutti e tre.
Sono in bagno per farmi la doccia, Leon e Diego mi aiutano a spogliarmi per via della caviglia. Non siamo arrivati a questi livelli di vederci nudi, sempre in biancheria e sono tutta emozionata quando Leon mi slaccia il reggiseno e Diego dopo mi sfila lo slip.
Ora sono nuda totalmente di fronte a loro, li guardo intenti a spogliarsi e il cuore batte forte quando tutti e due si sfilano i boxer rivelando i loro membri.
Sono tutta rossa in viso a quella scena.
Sono contenta di questo passo avanti.
I due mi sorridono per poi portarmi lentamente nella doccia e aprire l'acqua. Siamo un po' stretti in tre ma felici, Leon e Diego prendo la spugna con il bagno schiuma per insaponarmi per bene. 
E' così bello star qui tra loro che si prendono cura di me in tutti i sensi.
Si fanno più vicini, così vicini che sento i loro membri al contatto con il mio corpo e le loro bocce mi baciano la pelle, le spalle e il collo, uno davanti e uno di dietro.
Oddio, mamma.
E' un'esperienza ancora più fantastica.
-Ti sta piacendo?-chiese Leon con voce calda, molto attento.
Piacere!? Sto amando troppo questo momento.
Diego scende verso il basso, fino alla mia dolce meta e li perdo la testa letteralmente e tutto così caldo, bollente e... emetto un piccolo gemito mentre Leon continua a baciarmi il collo e toccarmi il seno.
E' sconvolgente, una cosa del genere.
Sono travolta dal piacere.
...
Sono qui sul letto sotto le lenzuola nuda tra le loro braccia, così felice e penso al momento in cui farò l'amore con loro due. 
Sarà diverso da farlo in due?
Non lo so ma ormai io, Leon e Diego siamo un unica cosa. Tre pezzi di un solo cuore o come nel mio sogno di una mela.

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Capitolo 12
*** Lo scherzo del Trio Terribile ***


Lo scherzo del Trio Terribile 

Cara mamma,
le lezioni allo Studio On Beat vanno a meraviglia, tutti i compagni sono simpatici o almeno quasi tutti ad eccezione del Trio Terribile.
Il Trio Terribile (soprannominato così da me) è composto da Laura e quelle due smorfiosette Stephie e Valentina.
Laura è la leader del Trio, ha 18 anni con i capelli lunghi e rossi e gli occhi verdi. Porta solo abito firmati e all'ultima moda, si crede una stella, non conosce la vera amicizia e pensa solo al successo. Ha rubato la canzone "Destinada a Brillar" a Ludmilla perché dice che è perfetta per lei e no per una mediocre come Ludmilla. 
Odio profondamente Laura ma come del resto Ludmilla, i miei ragazzi e tutti gli altri.
Stephie e Valentina sono come dire... le schiave di Laura, lei le comanda a bacchetta e loro eseguono senza replicare come se la cosa le piace. 
Stephie ha 18 anni con i capelli lunghi e biondi e gli occhi marroni. Suona il piano proprio come Leon. E' innamorata del mio Leon e ci prova con lui in modo spudorato senza alcun risultato. 
Valentina ha18 anni con i capelli corti e neri con meches fucsia e gli occhi scuri. Suona la chitarra come Diego. E' innamorata del mio Diego e ci prova con lui in modo spudorato senza alcun risultato. 
Odio doppiamente Stephie e Valentina proprio per questo motivo. Non hanno capito neanche dopo la lezione data all'Hos somos mas di non avvicinarsi a loro.
...
Sono in sala prove con Ludmi, Fran, Cami, Nata e Lena a provare la canzone "Veo Veo"  per la nostra band. Si mamma abbiamo formato una band con il nome di "Las Chiclitas" e anche i ragazzi, gli "All for You" composta da Leon, Diego, Maxi, Brodwey, Andres e Marco, mentre Federico e Tomas preferiscono far musica per conto proprio.
-Ma guarda chi c'è qua-disse Laura con tono odioso entrando nella sala insieme a Stephie e Vantina.-Il gruppo delle perdenti al grande completo-
-Già inutile che vi esercitate tanto perché non avete talento, glamour e stile come la grande Laura e noi-disse Stephie in tono sgradevole.
-Si sai che due di voi sono qui perché hanno i soldi-disse Valentina come la sua degna amica.-e le altre perché gli avete fatto pena-
C'è una rabbia in me, mamma.
Offendono gratuitamente senza che io e le altre abbiamo fatto qualcosa a loro tre, be' io ho versato quei cocktail in testa ma non è motivo di prendersela anche con le mie amiche.
Subito Cami, Fran e Lena si buttano per strappare i capelli a quelle tre e io, Ludmi e Lena le fermiamo subito.
-Calmatevi, ragazze-diciamo noi sottovoce ad ognuno delle tre.-Fate solo il loro gioco così-
Si calmano all'improvviso alle nostre parole.
Ci rimettiamo a suonare senza dire una parola e a loro non piace questa cosa anzi detestano essere ignorate.
-Stephie! Valentina! Andiamo dai ragazzi-disse Laura prima di uscire.
-Si voglio sentire cantare Leon-disse Stephie con tono sdolcinata.-non vedo l'ora che sia il mio ragazzo-
-e io Diego-disse Valentina con tono complice.-si sarà bellissimo-
Quelle due non hanno proprio capito, mamma.
-Io le uccido!!!!!-esclamai io fuori di me.
Ora sono io che mi scaglio contro di loro ma mi fermano le mie amiche.
-Ricordati che è successo all'Hoy somos mas-disse Ludmi per calmarmi.
-E poi Leon e Diego non hanno occhio solo per te-disse Fran con un sorriso.
-cosa più importante detestano quelle due-aggiunse Cami.
-infatti le respingono sempre-aggiunse Nata.
-Concordo con le altre-terminò Lena.
Hanno ragione loro ma quando la gelosia chiama, è difficile tenerla a bada.
...
Durante una pausa, andiamo a trovare i ragazzi nella sala degli strumenti dove stanno provando la canzone "Are you ready for the ride?" e per fortuna quelle tre non ci sono. Ci mettiamo a ballare al ritmo della musica insieme ai ragazzi, io mi metto in mezzo a Leon e a Diego.
Sono ancora più sexy quando cantano e come si muovono, mi fanno impazzire letteralmente.
In questo momento mi vengono in mente pensieri poco casti, mamma.
E' anche normale, sono sempre un'adolescente in preda agli ormoni soprattutto se hai due ragazzi come Leon e Diego, certi desideri e impulsi vengono molto facilmente e poi li amo.
Dopo tre o quattro canzoni, le ragazze vanno al Resto-Band e io invento qualcosa  per andare nello spogliatoi femminile e quando assicuro che ci sia nessuno, mando un sms ai miei due ragazzi.
"Raggiungetemi nello spogliatoio femminile. Ho una gran voglia di voi"
Arrossisco un po' a quelle parole anche se c'è un intimità pazzesca tra noi ma ancora non ci ho fatto l'amore, vogliamo aspetta un altro po' ma questo non ci impedisce di far altro.
Metto un cartello con scritto "Guasto" così nessuno ci può disturbare. 
Leon e Diego si fiondano nello spogliatoio in un lampo dopo qualche secondo dal mio sms.
-Eccoci qua, principessa-disse Diego un po' affannato. 
-Abbiamo fatto prima che potevamo-disse Leon riprendendo fiato.-abbiamo travolto non so quante persone ma sono ancora vive-
Sorrisi a quella cosa.
Porto una camicia giro di maniche con nodo in vita tutto fiorata, un paio di mini pantaloncini verdi e sono a piedi nudi.
-poveri miei amori, siete tutti e due sudati-dissi io in tono innocente accarezzando il viso di entrambi.-Avete bisogno di una doccia-
Sotto i loro sguardi, faccio una cosa mai fatta prima e mi slaccio la camicia lentamente, poi mi tolgo il paio di pantaloncini e loro non perdono un solo mio movimento incantati, dopo mi sfilo lo slip e in fine levo il reggiseno e glielo lancio, i loro sguardi sono pieni di desiderio. Faccio un sorriso soddisfatto e corro nella doccia, i due si spogliano in un secondo e mi raggiungono.
-Sei stupenda-mi disse Leon sexy alla mia destra.
-Non ci aspettavamo una cosa del genere-disse Diego sexy alla mia sinistra.-Non sai quanto ci è piaciuto il tuo spogliarello, principessa-
-So bene quanto vi è piaciuto-dissi io un po' sensuale, indicando in basso.
Tutti e due hanno un erezione al mio spogliarello. Se si eccitano con questo, cosa accadrà al momento di fare l'amore.
Porto le braccia al collo di Leon e lo bacio prima con dolcezza e poi con passione mentre Diego mi bacia pian piano la schiena.
Mi dedico ad entrambi in egual modo e siamo tutti e tre sincronizzati nei movimenti, mamma.
E' uno dei momenti che preferisco.
...
Quando esco dalla doccia da sola, i miei ragazzi se ne sono andati da un pezzo e io sono restata ancora un po'. Amo star sotto la doccia con l'acqua che ti coccola. Prendo l'accappatoio, metto le mani in tasca e qualcosa di viscido mi tocca, non è una ma tanti e subito esco la mano per vedere che erano dei vermi.
-Che schifo!-esclamo io levandomi l'accappatoio.
Chi ha messo quei vermi lì?
Chi può farmi uno scherzo simile, mamma?
Poi mi accorgo che i miei vestiti sono tutti sparsi sul pavimento e sono tagliati in mille pezzo, forse con le forbici.
Sono sconvolta, mamma.
Chi può essere così crudele da farmi questo?
Mi piego sul pavimento per raccoglierli e metterli nell'armadietto quando una sostanza verde e gialla mi cade addosso nell'istante in cui lo apro.
Mi rovina i capelli, cerco di toglierlo ma non si leva.
Chi può odiarmi fino a questo punto?
Io che sono sempre buona con tutti.
Ho le lacrime agli occhi a questi brutti scherzi.
Mando un sms a Fran e non ai miei ragazzi.
Non voglio che mi vedano in questo stato.
... 
Esco dallo spogliatoio con il cambio di Fran appena le altre mi danno il segnale  con foulard nella testa per coprire quella strana sostanza che non via neanche con l'acqua e salto una finestra di un'aula per non farmi vedere.
Sono dietro lo Studio dove c'è un grande albero a coprirmi per fortuna.
Il cellulare squilla. E' Leon. 
-Violetta, ma dove sei? Ti stavamo aspettando per provare la canzone e sei sparita nel nulla-mi disse Leon preoccupato.
-E' successo qualcosa?-mi chiese Diego accanto a lui preoccupato.
-Ho solo un terribile mal di gola, sono nella via di ritorno-dissi io mentendo.
Non voglio farmi vedere con questa cosa in testa.
-Sei sicura?-mi chiese Leon un po' sospettoso.
-Non è che successo qualcosa e non vuoi dircelo-mi disse Diego intuitivo.
Perché non riesco a mentire bene a loro? Perché ci riesco con tutti tranne che con loro?
-Ora devo chiudere, c'è papà-dissi io mentendo di fretta.-ci sentiamo più tardi-
-V...-
Chiudo la chiamata prima di essere sgamata completamente e mi appoggio al tronco dell'albero, sono così rilassata da questo piccolo angolo tranquillo che chiudo gli occhi e mi lascio cullare tra le braccia di morfeo.
...
Apro gli occhi, mi sento tutta appiccicata e appena mi guardo capisco il perché sono piena di miele da testa ai piedi.
Chi è stato?
Perché mi fanno questo?
Che gusto ci trova la gente a prendersela con me?
Non riesco a capire.
In questo stato non posso andare da nessuna parte, sono costretta a stare qui finché non se ne vanno tutti e la giornata è ancora lunga.
Non posso neanche premere il cellulare perché lo rovino con il miele.
Il mio cellulare squilla e sul display compare il nome di Diego.
Saranno preoccupati quei due ma non posso rispondere e né chiudere la chiamata.
Sento dei passi verso di me, sono in panico e...
-Finalmente ti abbia trovato-disse Leon con il fiatone da dietro.
-Ci vuoi dire perché sei conciata così e perché non rispondervi alle nostre chiamate-disse Diego preoccupato e premuroso.
Non voglio che mi guardano.
-Andate via! Sono orribile-dissi io con tono disperato.
-Non sei orribile, sei ricoperta solo di miele ma sei lo stesso bellissima-disse Diego dolce.
-No, non è vero. Sono orribile-dissi io testarda.
-Diego ha ragione, potresti anche finire nel fango ma rimani sempre bellissimi-mi disse Leon altrettanto dolce.
Prima di rispondere, loro fanno una cosa che mi aspetto: mi succhiano e leccano il miele dal viso e dal collo.
-Dai ragazzi, mi fate il solletico-dissi io alla loro opera.
Sono unici e sorprendenti come sempre.
Mi prendono in braccia per portarmi allo spogliatoio.
-Ragazzi, mettetemi giù. Vi state sporcando- dissi io premurosa e preoccupata.-e poi avete tutte le labbra di miele-
-Non importa, l'unica cosa importante sei tu-mi dissero i due dolci.
Oh, mamma!
Entriamo nello Studio On Beat, tutti guardano a me piena di miele e ridono.
Fa male essere derisa, chi mi ha fatto questo voleva proprio umiliarmi e ci è riuscito/a.
-Non dargli retta sono solo un branco di imbecilli-mi disse Diego all'orecchio.
-Cosa avete da ridere? Eh?-chiese Leon con uno sguardo fulminante.-Quando scopro o meglio scopriamo chi fatto questo a lei...
-... dovrà vedersela con noi-disse Diego molto chiaro con uno sguardo spaventoso.
Tutto il dolore dell'umiliazione scompare al loro modo di difendermi.
Angie, Pablo e Antonio escono dalla presidenza e mi vedono in quello stato e subito ci raggiungono.
-Chi ti ha fatto questo?-chiese Angie arrabbiata.-Come si sono permessi!-
-Non lo so-risposi io.
-Queste cose non dovrebbero accadere-disse Pablo sconcertato.-chi ti ha fatto questo, avrà una severa punizione-
-Angie, accompagna Violetta negli spogliatoi e darle dei vestiti puliti e Leon, Diego voi avvisate gli altri al Resto-Band della riunione urgente nella sala grande-disse Antonio deciso.
...
Il miele si tolto, mamma invece quell'orribile sostanze verde-gialla no. Angie ha provato alcuni prodotti ma senza alcun risultato, non capisce neanche lei cosa sia.
Spero che trovano il responsabile o i responsabili.
Non so perché ma mi viene in mente il Trio Terribile, mamma. Se sono state loro, mi aspetterei di tutto a quelle tre arpie.
Angie mi ha prestato un vestito suo che mi sta perché sono quelli si portano larghi.
Andiamo nel sala grande dove ci sono tutti gli studenti convocanti e Antonia sto facendo una bella ramanzina per gli orribili scherzi fatti: i vermi, i vestiti fatti in mille pezzi, quella sostanza e il miele.
-Se il responsabile non verrà fuori entro domani, mi dispiace tutti voi studenti sarete puniti-disse Antonio arrabbiato.-quello che è successo, non deve verificarsi mai più. Spero di essere stato molto chiaro-
Molti si lamentano del fatto di venir puniti tutti naturalmente.
E' dura come cosa e penso che chi mi ha fatto questo, non si farà vivo.
Guardo il Trio Terribile, sono così tranquille come se la cosa non le toccasse minimamente.
...
Ora siamo al Resto-Band a mangiare un gelato, Leon e Diego mi ordinano uno con tre palline di cioccolato con panna montata per rilevarmi il mio umore.
-Non ho fame-mi dissi io preoccupata per la frase di Antonio.-ma grazie ragazzi-
-Qualunque preoccupazione spariscono con questo-disse Leon con un sorriso.
-e questa da dove salta fuori?-chiese Fran confusa.-non ho mai sento una cosa del genere-
-mio nonno mi diceva sempre così e funzionava sempre-rispose Leon con un sorriso.
Diego è un attimo al bancone e parla di qualcosa con Luca, infatti quest'ultimo si illumina tutto a qualcosa detta dal primo.
I due salgono sul palco per improvvisare un divertentissimo sketch di cabaret, quei due hanno questa passione in comune e ci riescono alla grande con tanto di torta alla panna, lanciata al mio secondo ragazzo in faccio.
Stanno facendo di tutto per farmi ridere o non pensare a quello che mi è successo.
Poi entrambi band si mettono a cantare per me.
Non so se per il cioccolato, per lo sketck con torta in faccia o per la musica ma sono di nuovo felice.
Ordino una seconda coppa di gelato mi piace troppo. Tre cucchiaini e una sola coppa con tre grandi palle di gelato: la prima al pistacchio per Diego, la seconda al cioccolato per me e la terza alla banana per Leon.
Per gli altri questa cosa non è strana  non è la prima volta che lo facciamo.
Ci gustiamo il nostro gelato anche se quei due cercano di sfregarmi un po' del mio e io li sporco il naso o il braccio o qualche altra parte del corpo di sopra con il gelato per poi corre con una piccola risata via di sopra per nascondermi da loro due.
Per gli altri neanche questa cosa è strana, ci divertiamo a stuzzicarci a vicenda.
Sono qui nel magazzino seduta dietro un scaffale pieno di cose e mi copre bene da tutti. La porta si apre, sono i miei ragazzi ma tanto non possono vedermi.
-Ehy principessa, sappiamo che sei qui-disse Diego con tono innocente.-puoi venire fuori-
-non ti facciamo nulla, era solo un po' di gelato-disse Leon anche lui con tono molto innocente.
Col cavolo che escono da qui, mamma.
Quei due hanno qualcosa in mente, li conosco troppo bene e da qui riesco a vedere perfettamente che hanno in mano qualcosa, sembra cacao o qualcosa del genere.
Vicino a me c'è un sacco, quello di Fran per gli scherzi ai ragazzi e c'è il piccolo telecomando per azionare il tutto. Non le dispiacerà per niente, è sempre per una buona causa.
Senza far rumore lo presi in mano, usci fuori dallo nascondiglio e andai verso di loro.
-Avete ragione, ragazzi-dissi io con un'aria molto innocente e dispiaciuta.-scusatemi-
I miei due ragazzi si fanno intenerire dal mio viso dispiaciuto e si avvicinano a me.
-Perdonata-dissero i due con un sorriso.
E' stato facile, mamma. 
-Dai torniamo di là-disse Leon con un dolce sorriso.
-Ma visto che siamo qua perché non ci divertiamo un po'-disse Diego malizioso.-tanto non viene nessuno qui-
Io sorrido a quella bella proposta.
Diego mi circonda la vita con le braccia per baciarmi mentre Leon viene da dietro, insinua la mano sotto il vestito e sento la sua mano verso l'interno coscia per salire su verso gli slip, sono già su di giri.
Attendo che lui mi tocci più intimamente e...
Mi arriva in testa una manciata di cacao e farina.
Altro che piacere, quei due volevano vendicarsi.
-Voi due siete dei...-
-Siamo pari adesso, amore-disse Leon con un sorriso.
Pari. Ora gli faccio vedere io, premo il bottone del mini telecomando e all'improvviso, il sacco da che era dietro, che sale su fino al soffitto. 
-Lasciate che mi faccia perdonare per prima-dissi io finta dispiaciuta.
Li bacio di slancio e in un modo da non fargli capire nulla e appena sta arrivando il sacco, io mi allontano un attimo.
-Dove vai?-chiese Diego confuso.
-A togliermi il vestito-disse io con voce mista innocente e malizia, andando dietro lo scaffale.
-Ma cosi non vediamo nulla-dissero i due lamentandosi, cercando di vedere qualcosa.
-Amori miei, l'importante è il dopo-dissi io maliziosa.
Loro sono completamente presi da me che all'improvviso, il sacco si apre e gli cadde addosso tanti pomodori molli.
Non si aspettavamo una cosa del genere, sono rimasti senza parole.
-Ride bene chi ride l'ultimo-dissi io soddisfatta ridendo come una matta.
Leon e Diego corrono subito da me per vendicarsi e io per sfuggirgli, scivolo sul pavimento per il fatto dei pomodori per fortuna il vestito è sullo scaffale o se no si rovinava del tutto.
Ahi che botta! 
Fa male sbattere la testa.
I miei due ragazzi mi soccorrono subito preoccupati e mi danno tanti tanti baci.
Come sono coccolosi!!!! Li amo.
Restiamo ancora un'altro po' per dolci effusioni.
...
Torniamo una mezz'ora dagli altri, siamo in un stato però siamo felici.
 -Lotta come al solito-disse Fran con una piccola risata.-ma questa volta vi andata male, ragazzi. Violetta vi ha proprio combinati alla grande e con il mio sacco, il risultato è assicurato-
Eh già ma ci siamo anche divertiti.
-Sapete penso di sapere chi è stato a far quegli scherzi a Violetta-disse Cami all'improvviso.
-Chi???-chiesero Diego e Leon curioso accanto a me.
-Penso che centra il Trio Terribile, loro detestano Violetta e durante il discorso, erano così tranquille-espose Cami la sua idea.
E' il mio stesso pensiero, mamma.
Gli altri concordano perfettamente con lei, Leon e Diego scattano dalla sedia a quelle parole e scapparono via di corsa dal Resto-Band.
Ora che faranno?
-Meglio seguirli ragazze-dissi io prendendo la borsa e lasciando il gelato sul tavolo.
-Amore, mettilo di lato-disse Cami a Luca prendendo il mio gelato.
-Ma certo, Cami-disse Luca con un sorriso, prendendo il gelato e la bacia dolcemente.
Sono una bella coppia. <3<3<3
-Li abbiamo persi quando iniziano non si fermato più-disse Fran con un sorriso, conoscendoli troppo.-meglio lasciala qui-
-In effetti sono così belli e dolci per interromperli-dissi io sognante guardandoli mentre si baciano con tutto l'amore possibile.
Così lascia li Cami con Luca, andiamo allo Studio On Beat alla ricerca di quei due ma non c'è nessuna traccia di loro in nessuna parte ma c'è il Trio Terribile nella sala degli strumenti in preda alle risate.
-Siamo state grandi ragazze-disse Laura soddisfatta.-Abbiamo umiliato alla grande quella mediocre di Violetta ma questo è solo l'inizio, non vedo l'ora di vederla piangere come una bambina. Rimpiangerà il giorno in cui ha messo piede qui-
-Sei diabolica-dissero le altre due complici.
Avevo ragione, sono state loro.
Perché? Perché vogliono umiliarmi? Perché mi vogliono fuori dallo Studio On Beat? Che cosa ho fatto di male?
Non le capisco, sono stata anche gentile nei miei primi giorni qui e loro mi hanno trattato malissimo da subito per qualche strano motivo.
Cami e Fran si stanno scagliando dentro nella sala quando Ludmi le fermo.
-Ferme, ho un piano per vendicare la nostra Violetta da quelle tre-disse Ludmi con uno sguardo spaventoso.
Mai averla come nemica, mamma.
Ho scordato di dire che la frase di Leon sul gelato è presa da Violetta il mio diario. Non ho resisto a non inserirla, mi piaceva troppo.

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Capitolo 13
*** Un week-end ricco di sorprese: le terme ***


Un week-end ricco di sorprese:
le terme

Cara mamma,
Ludmilla è una grande e anche i miei due ragazzi perché oggi hanno combinato malissimo quelle tre in gran segreto: secchi d'acqua con ghiaccio e con vermi dal secondo piano, rane nei loro armadietti (come urlavano inorridite!), schiuma, marmellata e tante altre così. Ci sono andati giù pesanti tutti e tre ma se lo meritano quelle tre. Poi tramite un video ripreso dal tablet in sala degli strumenti, Leon e Diego hanno registrato la conversazione delle tre e Antonio ha punito a dovere il Trio Terribile ma anche Ludmilla per gli vari scherzi contro di loro perché naturalmente Stephie e Valentina non volevano mettere nei guai a Diego e Leon. I miei ragazzi hanno confessato subito di essere stati complice e ci è creata una catena, io, i nostri amici e molti altri ci siamo presi la colpa insieme a loro così Antonio ci ha puniti tutti insieme ma almeno eravamo uniti. Ci siamo divertiti anche a mettere tutto in ordine sai perché quando si ha un'ottima compagnia anche la cosa più noiosa diventa divertente, mamma. Poi il gruppo dei ragazzi sanno come divertirsi o far divertire.
In conclusione nonostante gli scherzi del Trio Terribile, la giornata è stata bella e ricca di divertimento.
Ora vado a dormire, mamma.
Buonanotte
...
Buongiorno mamma,
oggi sono molto felice perché è finalmente venerdì pomeriggio e con gli altri abbiamo organizzato un week-end da favola, c'è anche Angie, Beto e Pablo con noi e papà sa infatti che sono ad un ritiro di pianoforte con il secondo e Angie mi accompagna così è più tranquillo anche se so che mi chiamerà ogni cinque minuti per sapere se sto bene, se mangio abbastanza e bla bla bla.
Abbiamo affittato un pullman per stare tutti insieme e l'autista è un amico di Pablo, io sono con Lara nei primi posti insieme alle altre mentre i miei due ragazzi sono agli ultimi posti con il resto dei ragazzi a parlare di chissà cosa.
Ci siamo portati anche le tende per dormire la notte in una zona che conosce Angie.
Ti rendi conto: la mia notte in tenda, mamma. 
Sono così elettrizzata.
Farò tante foto e vedremo tanti posti nuovi.
Ho una bella polaroid per immortalare così ogni momento, voglio riempire un album pieno di foto e scrivere una frase per ognuna vicino per ricordare ogni istante di questo week. Infatti ho già l'album con me e mi sono messa all'opera nel fare le prime foto, un po' su tutti e scrivere i primi pensieri.
Nulla andrà male in questo week-end, mamma. 
Qualche minuto dopo nella strada fuori città, il pullman si è fermato e non c'è nessuno perché quella è una scorciatoia per arrivare prima.
Avevo detto che nulla andava male, be' mi sono sbagliata.
John l'autista non capisce il problema, tutto sembra apposto ma non si parte il pullman per quale misterioso motivo sarà un week indimenticabile e in più fuori piove quindi siamo costretti a stare qui dentro.
-Le previsioni portavano bel tempo-disse Fran confusa.-Come è possibile?-
-Non lo so-dissi io altrettanto confusa, guardando il vetro tutto pieno di gocce.-ma questa non ci voleva-
-Stupidi meteorologi! Mi sono fatta lo shampoo e la piastra proprio stamattina, il tempo non può farmi questo-disse Ludmi lamentosa.-Voglio il sole. Non mi sono portata neanche un ombrello appresso-
Tomas si avvicina a Ludmi.
-Tieni così non ti bagnerai-disse Tomas dolce con un sorriso,  porgendole un mini ombrello.-anche se sei perfetta anche senza piastra, Lu-
-Oh Tommy! Quanto sei dolce-disse Ludmi tutta contenta, abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia.
Quei due formano una bella coppia, peccato che non si sono ancora dichiarati eppure entrambi si vogliono perché si vede bene come si guardano però qualcosa li blocca a fare il primo passo verso l'altro. Forse in questo week-end succederà qualcosa o se no, servirà una piccola spinta a quei due. 
Mi piace l'idea di come cupido proprio come farò con Angie e papà tra qualche giorno. Le cose tra loro sono complicate anche se per me, l'amore è così semplice e basta il coraggio di vivere quel sentimento o quell'amore proprio come me con Leon e Diego.
E' passata una mezz'ora ma nulla il tempo non smette e ancora il guasto non si è trovato, qui tutti ci lamentiamo di questa sfortuna.
Angie e Pablo si mettono a cantare "Ven y Canta" per rallegrare l'atmosfera e noi ci uniamo subito a loro. 
La musica è la chiave di tutto, mamma.
John entra nel pullman e disse:-Ho trovato il problema, un topo ha rosicchiato quasi tutti i fili del pullman quindi non c'è nulla da fare, dobbiamo chiamare qualcun'altro ma non si partiranno con questo tempo o andare piedi per un po' dove c'è le terme gestite dalle mie quattro nipoti-
Cosi prendiamo tutti gli zaini, gli strumenti e il resto delle cose e ci mettiamo a camminare sotto la pioggia verso le terme tranne Ludmilla e Tomas che sono sotto l'ombrello così stanno così vicino e io perché Leon e Diego con le loro giacche mi riparano e con la scusa stanno attaccati a me.
Per fortuna aveva detto che era vicino, mamma ci abbiamo messo un'altra mezz'ora.
Arrivati li dentro le terme, spuntano quattro ragazze dal bancone e corrono per presentarsi alla vista di...
...Leon e di Diego.
-Io sono Vani-
-Io sono Clari-
-Io sono Paula-
-Io sono Vale-
-Benvenuti ragazzi alla terme Amigos para siempre. Come vi chiamate? Sarete stanchi. Vi prendiamo qualcosa da bere e vi portiamo in posto dove riposarvi-
Prima il guasto, poi la pioggia e ora queste quattro smorfiosette che ci provano con i miei ragazzi.
Altro che week-end da favola, questo è un incubo.
 -Uhm... ci siamo anche noi-dissi io mettendomi in mezzo tra i miei ragazzi e quelle quattro smorfiosette.
Le quattro mi guardano dalla testa ai piedi con un espressione.
-Fate anche da babysitter-dissero le quattro ignorandomi del tutto.-ma che cosa bellissima. Noi adoriamo i bambini-
Bambina a chi??? Ho quindici anni, tra poco sedici. Non sono tanto piccola.
-Guardate che ho quasi sedici anni per vostra informazione-dissi io con tono calmo anche se dentro c'è molta rabbia.
-Rimani sempre una bambina-dissero le quattro alla mia risposta.
Ok è ufficiale: queste quattro non vedono l'ora di fare una brutta fine.
John interviene e dice:-ragazze, siate gentile con tutti e non solo con chi vi piace-
-Si zio-dissero le quattro seccate.
Eh bravo John che ha rimproverato quelle quattro.
-Venite da questa parte, ci sono asciugamani e gli spogliatoi cosi potete cambiarvi-disse Vale con un sorriso sforzato.-e per chi vuole può rilassarsi nelle vasche termali-
Seguiamo le quattro verso gli spogliatoi in tutto questo, non la smettono di parlare con Leon e Diego ignorando tutti noi e loro rispondono solo per gentilezza.
Vorrei andare lì e dire a quelle quattro di lasciarli stare perché sono i miei ragazzi però non posso. 
Non è giusto, mamma.
Prendiamo direzione opposte perché gli spogliatoi maschili sono a destra e quelle femminile sono a sinistra.
Io guardo attentamente le quattro da lontano ma per fortuna non fanno mosse azzardate e  lasciano entrare i ragazzi negli spogliatoi tranquillamente. 
Mi sono più sollevata a quella cosa ma non abbasso lo sguardo, mamma.
Noi ragazze ci stiamo mettendo il costume per cambiarci e immergerci nelle vasche termali, non ci sono mai stata ma ho letto che è bello e risolve molte cose.
Sto per andare con le ragazze in una stanza dove c'era una bella vasca termale quando la mia attenzione cattura quelle quattro intente a portare bibite e dolci a Leon e a Diego seduti su un divanetto e due di loro li imbocca proprio.
La gelosia mi assale tutta.
Come osano imboccare i miei ragazzi?
E loro si lasciamo imboccare.
Molto bene.
Sto per raggiungere le ragazze quando il pavimento è bagnato e sto per scivolare, qualcuno mi prende a volo.
-Stai bene?-mi chiese un ragazzo gentile.
-Si, sto bene grazie-dissi io ringraziandolo.
E' un ragazzo dai capelli biondo chiaro e gli occhi color di un bel grigio. Porta solo un costume addosso, un tatuaggio sul braccio e una collanina di caucciù con una pietra.
-Devi stare attenta-mi disse il ragazzo mettendomi giù dopo un po'.-Io sono Tom-
-Io sono Violetta-dissi io presentandomi.
-Stavi andando da qualche parte?-mi chiese Tom gentile.
-Si dalle mie amiche, siamo arrivati da poco insieme ad altri amici e tre adulti-risposi io tranquilla.
-Se vuoi ti faccio fare il giro delle terme?-mi propose Tom gentile.
Tom mi ispira fiducia a pelle e poi è bello conoscere nuove persone e fare nuove amicizia.
-Si va bene-dissi io semplicemente.-Mando solo un sms-
"Ho conosciuto un ragazzo, mi sta facendo fare un giro per le terme. ci vediamo dopo"
Mando il sms a Fran.
"Un ragazzo? Chi è? Leon e Diego dove sono?"
"Si chiama Tom, è gentile. Leon e Diego sono con quelle quattro smorfiosette"
Poi metto il silenzioso al cellulare e dice:-Fatto, possiamo andare-
Tom mi sorride e mi guida verso le terme, ci va da quando era piccolo per un problema al naso e mi racconta della sua passione per il surf e lo sci d'acqua.
Deve essere divertente, mamma.
Mi piacerebbe farlo.
-Se vuoi domani ti faccio vedere come si fa-mi propone Tom gentile.
-Mi piacerebbe molto-dissi io entusiasta.
Sto bene in sua compagnia, potrebbe essere un possibile amico.
Tom mi guida nel giardino pieno di fiori, la pioggia mi bagna e lui mi prende la mano per portarmi sotto lì un gazebo semiaperto con tante luci attorno dove c'è una grande vasca idromassaggio, lettini, accappatoi e anche qualche cosa da mangiare con succo di frutta.
E' bellissimo. A Leon e a Diego piacerà di sicuro.
Non devo pensare a quei due sono troppo arrabbiata con loro.
-Tieni-disse Tom con un vassoio in mano.
-Grazie-dissi io con un sorriso, prendendo un succo di frutta al mirtillo.
Sorseggio il mio succo di frutta a bordo vasca insieme a Tom.
-Si sta bene qui-dissi io completamente rilassata.
Dalla porta infondo entrarono una bambina di 10 anni con i capelli lunghi e biondi e gli occhi grigi e una ragazza di 16 anni del medesimo colore di capelli e occhi, tutti e due assomigliano molto a Tom. Hanno l'accetto inglese.
-Fratellone-disse la bambina correndo verso di lei per abbracciarlo.
-ehy piccola, fatto un bel bagno?-disse Tom affettuoso con la sua sorellina.
-Si mi sono divertita tantissimo però mi mancavi un po'-rispose la bambina tenera.
-Anche tu, mi sei mancata-disse lui dando un bacio sulla guancia.
Che teneri che sono fratello e sorella! 
Chissà cosa si prova ad essere una sorella maggiore?
Chissà uno giorno non lontano papà e Angie si sposeranno, avranno dei bambini e io sarà una sorella maggiore.
-Chi è, fratellone? La tua ragazza?-chiese la bambina curiosa, guardandomi.
-Non è la mia ragazza, Lily. Ci siamo appena conosciuti-rispose Tom giustamente.-comunque lei è Violetta-
-Io mi chiamo Lily-mi disse Lily con un sorriso.-sai mi piaci già-
-Oh grazie anche tu Lily-dissi io con un dolce sorriso.
Mi abbraccia molto affettuosamente, io ricambio di slancio con un sorriso.
Che cucciola, mamma!
-Ti va di fare il bagno con me?-mi chiese Lily sciogliendo l'abbraccio.
-Lily, non dare disturbo alle persone-disse la più grande avvicinandosi a noi.-di sicuro sarà con i suoi amici-
-Tranquilla, non c'è alcun problema. Adoro i bambini-dissi io con un sorriso.-Io sono Violetta-
-Io sono Vivian piacere-si presento lei con un sorriso.
Mi ispira anche lei molta simpatia. 
-Ma Jorge e Lio dove sono?-chiese Tom un po' preoccupata a Vivian.
-Non lo so, quei due matti saranno da qualche parte a fare qualcosa della loro-rispose Vivian con una faccia tutto un programma.
Mi vengono in mente i miei due matti, mamma.
Mi viene da sorridere a quella frase.
-Jorge e Lio sono i miei due migliori amici ma sono come fratelli per me, sono gemelli e come me hanno la passione per il surf. Sono imprevedibili come tipi, amanti degli scherzi e giochiamo insieme a calcio della nostra scuola-mi racconto Tom con molto affetto.-Non stanno fermi un attimo, infatti le loro ragazze a volte non riescono a stargli dietro-
-la vostra scuola? Andate a una scuola pubblica?-chiesi io curiosa e contenta.-E come?-
Non ci sono mai stata in una scuola normale, ho avuto sempre istitutrici ma la curiosità di mettere piedi li mi elettrizzata.
-Non sei stata mai a scuola?-chiese Vivian confusa dal mio entusiasmo.
-No, studio a casa ma adesso frequento lo Studio On Beat della mia città-risposi io semplice.
-Conosco quella scuola di musica, deve essere fantastico-disse Tom con entusiasmo.-mi piacerebbe andarci una volta-
-be' possiamo fare così voi mi fate vedere la vostra scuola e io la mia-proposi io con entusiasmo.
-Ok ci stiamo-disse Vivian anche lei entusiasta.-Hai il cellulare, ti do il mio numero-
-Si eccolo qui-dissi io contenta porgendolo a Vivian.
Sono proprio contenta di aver fatto amicizia con Tom, Vivian e la piccola Lily.
-Violetta, qui ci sono tante chiamate di un certo Leon e di un certo Diego-mi avviso Vivian guardando il display. -Chi sono?-
Bene prima si lasciano coccolare da quelle smorfiosette e poi mi fanno mille chiamate. 
No, non va bene.
Non li richiamo proprio e poi sto con i miei nuovi amici.
-Sono due matti proprio come i vostri due amici, ignora e scrivi il tuo numero-dissi io un po' seccata.
-Ti hanno fatta arrabbiare, Jorge e Lio fanno lo stesso con me-disse Vivian molto compressiva.-prima mi fanno arrabbiare e poi mi chiamano per scusarsi però io tengo duro con loro-
Mi piace molto Vivian e ho la sensazione che sarà molto importante per me in futuro.
Sono un po' curiosa di conoscere questi Jorge e Lio.
Vivian memorizza il suo numero nel mio cellulare e me lo restituisce. 
Vado per prendere un po' di frutta nel lettino quando c'è un po' di bagnato e scivolo con il piede, sto per cadere nella vasca idromassaggio quando quattro braccia mi afferrano e mi ritrovo su...
Due ragazzi identici con i capelli castani sul biondo e gli occhi di un verde-azzurro di sedici anni. Sono estremamente carini ma non possono battere i miei ragazzi naturalmente.
-Non vi siete fatti male?-chiesi io preoccupata.
-Veramente siamo noi a dovertelo chiedere-dissero i due gemelli con un sorriso.
Sono stati due eroi a buttarsi per salvarmi, mamma.
E' strano ma anche come è successo con Vivian, sento che loro saranno molto importanti per me in futuro.
Che vuol dire?
Leon e Diego entrarono nel gazebo in quell'istante, mi trovano proprio nella vasca idromassaggio in braccio ai due gemelli.
-Noi ti cerchiamo preoccupati e tu sei in braccio a quei due-dissero i due furiosi e gelosi.
-Eravate tanto preoccupati? Davvero? Ma se eravate insieme a quelle quattro smorfiosette-dissi io altrettanto furiosa e gelosa.
Ecco qua stiamo litigano un'altra volta per gelosia ma io ho ragione e loro sono nel torto.
I due gemelli si mettono in mezzo al nostro litigio.
-sentite, io e mio fratello abbiamo salvato solo la vostra amica perché stava per cadere nella vasca-disse Jorge molto chiaro.-non è successo nulla tra noi e lei e per quanto sia stupenda, siamo entrambi fidanzati-
-infatti quindi state tranquilli-dissi Lio tranquillo.-non abbiamo toccato la vostra amica in quel senso-
Sono molto gentili questi due gemelli, mamma.
Leon e Diego entrano subito nella vasca idromassaggio per prendermi tra le loro braccia e portarmi via da li.
-Mettetemi subito giù!-dissi io arrabbiata, dimenandomi.-io non ho ancora finito di parlare con loro-
-No-dissero i due molto chiari.
-E invece si-dissi io testarda.
Vivian si mise tra noi e la porta con uno sguardo.
-Se non vuole venire, non potete costringerla-disse Vivian con le mani ai fianchi.
Adoro Vivian, mamma.
-Questa è una cosa tra noi e lei, non ti impicciare-dissero i due molto chiari.
A Vivian non era piaciuta la risposta dei miei due ragazzi infatti in un giro di qualche minuto, li mise KO.
WOW! Che Forza! 
Sembra indifesa ma invece è bella forte.
-Ahi! Che botta-disse Leon massaggiandosi la testa.
-Come hai fatto?-chiese Diego curioso.
-Sono campionessa di Judo-disse Vivian con un sorriso.-Quindi non sfidatemi ancora come prima-
-vi conviene darle retta, ragazzi, lei non è tipo che scherza-li avverti Jorge serio-io e Lio ne sappiamo qualcosa-
-E già, con tutte le cose che abbiamo combinato. E' un miracolo che siamo ancora vivi dopo le sue lezioni-aggiunse Lio concordando.
-Esagerati-disse Vivian alle loro parole.
Mi piacciono molto questi ragazzi soprattutto Vivian, mamma.
Voglio conoscerli di più.
-Leon, Diego io resto qui. Tornerò da voi e gli altri quando ho finito-li avverti io determinata.
Leon e Diego uscirono uscendo dalla porta senza dire una parole e parecchio seccati però voglio pensare ai miei nuovi amici.
Jorge e Lio si alzarono dalla vasca idromassaggio ma le loro facce è tutto uno programma. Si vede che soffrono, hanno preso una bella botta per salvarmi e mi dispiace per questo.
-Jorge, Lio mi dispiace che vi siete fatti male a causa mia-dissi io molto dispiaciuta.
Jorge mi accarezza dolcemente la testa e mi disse:-vale la pena per salvare una ragazza stupenda come te ma non dirlo alla mia ragazza o se no è gelosa-
-Concordo perfettamente con il mio gemello-disse Lio con dolce sorriso.
Che teneri, mamma!
Dopo Leon e Diego, sono di sicuro i ragazzi più meravigliosi almeno per come li ho visti in questi pochi istanti.
C'è una sola cosa da fare, mamma.
...
Sono qui in una stanza delle terme a medicare Jorge e Lio con la mia cassetta del pronto soccorso.
-Sei molto gentile, Violetta, ma potevamo fare da soli-disse Lio gentile mentre massaggio la parte lessa della spalla con la pomata.-Non vogliamo darti alcun disturbo-
-dovresti divertirti alle terme e non questo-disse Jorge premuroso.
-Tranquilli, è il minimo. Mi avete salvato la vita-dissi io con un sorriso.-e poi quello lo posso fare dopo tanto restiamo qui fino a domani mattina-
Li massaggio tutti e due come mi ha insegnato una vecchia istitutrice, fissata con il pronto soccorso però sono contenta perché almeno mi rendo utile.
Poi metto una benda con dei cerotti sulla parte lessa.
-Ecco fatto-dissi io al lavoro finito.
-Ti ringraziamo di cuore-dissero Jorge e Lio, uno a destra e l'altra a sinistra, dandomi un bacio nella guancia contemporaneamente.
Sono molto affettuosi, mamma.
-Di nulla-dissi io con un sorriso.
Chiudo la cassetta del pronto soccorso e raggiungo con loro, Tom, Vivian e Lily mentre canticchio "Te Creo".
Jorge e Lio mi guardano incantati nel sentire la mia canzone.
-Che c'è?-chiesi io un po' confusa dopo un po'.
-Niente che hai una straordinaria voce-disse Jorge con un sorriso.
-Diversa da tutte le voci che abbiamo ascoltato fino ora-disse Lio anche lui.
-Grazie in molti mi dicono questo sulla mia voce-dissi io alla loro parole.
Arriviamo da Tom, Vivian e Lily e trascorro il tempo a fare il bagno con le due e giochiamo anche a palla. Mi diverto con loro, sono così simpatiche e molto intelligenti e ci intendiamo alla perfezione. Poi io e Vivian ci mettiamo nei lettini a parlare delle nostre scuole e di tutte le lezione e attività e io sono sempre più curiosa della loro scuola. 
Dopo un po' di tempo trascorso lì, li saluto per tornare dagli altri ma ci diamo appuntamento domani presto nell'ingresso per la mia prima lezione di surf.
Vedo le ragazze in una grande vasca termale tutte rilassate e le raggiungo appoggiando il cellulare a terra.
-Non sai cosa ti sei persa-disse Fran entusiasta in vena di pettegolezzi.
-Cosa?-chiesi io confusa e curiosa.
Poi mi rendo conto che non c'è Lara.
-Ma Lara dov'è?-chiese io un po' preoccupata.
-Di lei ti dobbiamo parlare-disse Cami anche lei molto contenta.
-Mi dite o devo indovinare io?-chiesi io confusa.
-Andres ha baciato Lara-disse Fran tutto d'un fiato.
ANDRES E LARA???? QUESTA E' UNA VERA SORPRESA, MAMMA!!!
-Cosa è successo? Dove? Quando?-chiesi io sorpresa ma contente.
-Lara non vedendoti tornare più, si è messa a cercarti e si incrociato con Andres tutto strano, più del solito e ha portato Lara in giardino per darle un fiore e lei ha ringraziato lui per il dolce pensiero d'amicizia ma a quel punto Andres ha baciato Lara e così dichiarando il suo amore per lei-disse Ludmi molto sintetizzante ma senza perdere alcun emozione nel racconto.
Mi sembra di vedere la scena davanti agli occhi.
Sono contenta per Lara e per Andres finalmente hanno trovato l'amore.
-Ah ecco la foto-disse Nata sul lettino, avvicinandosi a me con la foto in questione.
E' la foto del loro primo bacio, sono così carini.
Le ragazze escono dalla vasca termale per andare a mangiare qualcosa e rimaniamo solo io e Ludmilla lì. E' il momento giusto per sondare il territorio "Tomas-Ludmilla".
-Invece tu e Tomas a che punto siete?-chiese io curiosa a Ludmi.
-In nessun punto. Tomas non è innamorato di me, sono solo una grande amica per lui e ha una cotta per te-disse Ludmi semplicemente.-quindi è inutile illudersi-
Io non penso che sia così, mamma. Si vede dagli occhi di Tomas che è pazzo di lei ma Ludmi non vede questo per qualche strano motivo.
-Dove è finita la Ludmilla combattente? Quella non si arrende mai fino ad arrivare ai suoi obiettivi?-chiesi io spronandola.
-E' andata in vacanza, Vilu-mi disse Ludmi con il suo modo di fare.
-Allora dille di ritornare subito-dissi io decisa.
-Non ne ha voglia-mi disse Ludmi altrettanto decisa.-E' troppo rilassata in quel bellissimo posto-
Non ho visto Ludmilla così rassegnata, mamma.
Devo fare qualcosa per farli mettere insieme.
Ma cosa?
Anche Ludmilla lascia la vasca termale per andare a mangiare qualcosa e io rimango sola a pensare e rimuginare su quella faccenda e sui miei ragazzi.
Non so come succede, mamma, ma perdo i sensi nella vasca termale.
...
Riprendo conoscenza non so dopo quanto tempo, i miei occhi incontrano subito quelli dei miei due ragazzi con due faccia preoccupate, sento che mi chiedono come sto ma sono ancora molto frastornata da capire cosa è successo.
Mi ritrovo in una stanza stile giapponese, sul futon e con un yukata (tipico kimono da terme).
-Cosa è successo?-chiesi io confusa toccandomi la testa.
-Sei svenuta nella vasca termale, di sicuro per la pressione bassa visto che ci soffri ma per fortuna io e Diego passavamo lì e ti abbiamo visto affondare-mi spiego Leon calmo mentre mi passa una benda imbevuta sulla fronte.
-...ci siamo subito buttati al tuo soccorso preoccupati,ti abbiamo tirato fuori dall'acqua e portato qui-continuo Diego aiutandomi ad alzare un po' la testa e a bere un bicchiere d'acqua con lo zucchero.
Bevo l'acqua a piccoli sorsi, mi sento un po' meglio ma non del tutto.
-Grazie-dissi io ai due con un sorriso.
-Meglio se mangi un po' di questo-dissi Leon premuroso, prendo dal pavimento un barattolo gelato.
Dopo uno svenimento, il gelato è un ottimo rimedio per riprendersi come l'acqua con lo zucchero.
Leon apre il barattolo di gelato, prende due cucchiai: uno per sé e l'altro per Diego e mi imboccano a vicenda con molta dolcezza.
Amo quando si prendono cura così di me.
Non ricordo più perché ero arrabbiata con loro.
Continuano a imboccarmi, mi piace molto questa cosa e poi all'improvviso mi torna in mente il motivo della mia rabbia contro di loro.
Perché si facevano imboccare da Clari e Vale.
Cambio espressione di botto, serro la bocca e mi giro la testa dall'altra parte.
-Che cosa c'è?-chiese Leon confuso.
-Perché sei cambiata di botto?-chiese Diego altrettanto confuso.
-Perché mi sono ricorda il motivo per il quale sono arrabbiata con voi-risposi io arrabbiata.
-E sarebbe?-chiesero i due confusi.
-Perché vi stavate facendo imboccare da quelle due smorfiosette di Clari e Vale sul divanetto senza dire una parola-risposi io arrabbiata e gelosa.
-Hai frainteso, principessa-disse Leon subito.
-Non è come pensi, ti possiamo spiegare-continuo Diego.
-E come sarebbe?-chiesi io incrociando le braccia.
Mi raccontano nel dettaglio tutta la faccenda. Loro erano nel divanetto per aspettare me e andare nella vasca termale ma c'è stato l'assalto di quelle quattro e nonostante i loro no alle loro premure, Clari e Vale sono saltate addosso a loro per imboccarli per forza ma loro hanno allontanato subito le due per poi scappare via da quelle quattro, infatti sono stati mezz'ora nascosti da qualche parte per sfuggire e poi sono venuti a cercarmi e mi hanno trovato tra le braccia di Jorge e Lio. Naturalmente io gli spiego la mia versione, di come ho conosciuto Tom, Vivian e Lily e del piccolo incidente nella vasca e del fatto che ho medicato i gemelli per la botta al mio salvataggio.
La verità è che siamo molto gelosi e questo è sintomo di un grande amore ma ci vuole anche la fiducia e noi ne abbiamo l'uno verso l'altro però sfasiamo subito.
Facciamo pace subito dopo quel chiarimento, mangiandoci il gelato insieme con tanto di baci. Ci sdraiamo sul futon insieme, bacio prima uno e poi l'altro mentre loro mi tolgono l'obi (la cintura) e sotto non ho la biancheria. Mi baciano il collo, ho gli occhi chiusi quando sento qualcosa di freddo cadere sul mio seno e sulla mia dolce intimità e apro gli occhi, incontro subito gli occhi di Leon e Diego pieni di desiderio con due cucchiaini in mano. Infatti cade un altro po' gelato dai loro cucchiaini o meglio lo fanno cadere.
-Ops! Che sbadato!-esclamò Leon con una faccia tutta innocente.
-Lascia che rimediamo alla nostra sbadataggine-mi disse Diego con voce sexy.
Diego si tuffa sul mio seno mentre Leon sulla mia dolce intimità.
Come mi sorprendono quei due, nessuno ci riesce.
Oddio, mamma.
La bocca di Diego e quella di Leon sono sincronizzate perfettamente, mi stanno mandato proprio in estati e la stanza si riempie dei miei gemiti. Poi sento le dita di Leon insinuarsi dentro di me tranquillamente, il mio corpo è scosso dal piacere sia i suoi movimenti sia per quelli di Diego, con la bocca si dedica ad un mio capezzolo e con le dita si dedica all'altro.
Il cellulare squilla ma sono troppo occupata per rispondere, chiunque sia aspetterà.

 



Ricordatevi questi personaggio nuovi: Tom, Vivian, Lily, Jorge e Lio perché saranno molto importanti dopo il capitolo "la dura realtà" che sarà tra un paio di capitoli.
Questo capitolo del week sarà diviso così: due sulle terme, uno sulla tenda e l'altro sulla città.
baci.

 

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Capitolo 14
*** Un week-end ricco di sorprese: le terme 2 ***


Un week-end ricco di sorprese:
terme 2
 
Cara mamma,
Ho cenato insieme a tutti i miei amici più Angie, Pablo e Beto con i yukata addosso in una stanza molto giapponese ( tipo questa della foto http://www.architetturaeviaggi.it/photogallery.php?par=giappone_FT_57) infatti il cibo era sia argentino sia giapponese e quello è stato mangiato con le bacchette ma non era tanto facile, non so quante volte mi è caduto qualche pietanza giapponese anche se tutto era squisito.
Dopo ci siamo messi in una stanza con poltroncine, il caminetto, il biliardo e il tavolino da ping-pong e quello del calcio balilla, ci sono anche quelle quattro smorfiosette a tenerci compagnia e raccontarci la leggenda delle loro terme e dal tipo di atmosfera creata sembra una storia horror.
Io ho già paura.
-Qualche anno fa in queste terme, sono venuti un gruppo di ragazzi tutti allegri come voi a trascorrere qualche giorno spensierati prima dell'inizio dell'anno scolastico, qualcuno era già in coppia mentre altri no e tra loro c'era una ragazza la più piccola del gruppo che era corteggiata da due ragazzi della quale lei era tanto innamorata ma non riusciva a scegliere, infatti i tre avevano una relazione a tre in segreto da tutti...
Oddio, mamma.
Sembra tanto la mia storia ma loro non possono sapere questo. Io, Leon e Diego ragazzi siamo stati molto attenti.
I due mi fanno un sorriso incoraggiante.
-... la notte del loro arrivo alle terme, una componente del loro gruppo precisamente un'italiana era andata a prendere qualcosa da bere e non era più tornata, il gruppo si era preoccupato e hanno iniziato a cercarla, la ragazzina si era ritrovata da sola nel corridoio tutto buio e tremava tutta dalla paura quando all'improvviso vide qualcosa nel vetro che vada sul giardino. Era il segno di una mano, tinta di rosso... si era avvicinata ancora... era sangue... e in giardino c'era il corpo morto della sua amica con la gola tagliata da un coltello...
Oddio, mamma.
Mi sto spaventando di brutto.
Leon e Diego mi prendono la mano al mio tremare e io mi rilasso un po'. 
-... lei ha buttato un gran urlo alla vista dell'amica priva di vita, iniziando a correre verso la stanza 21, la sua stanza dove dormiva con i due ragazzi e aveva trovata vuota ma a terra c'erano gocce di sangue verso il futon e c'era qualcosa dentro di esso, si era fatto coraggio e aveva trovato una mano mozzata con una faccia per capelli con tanti fiorellini appartenente ad una sua amica argentina, aveva urlato un'altra volta e questa volta c'erano i suoi due ragazzi e il resto degli amici, si erano riuniti tutti in questa stanza e discutevano sul da farsi. Non c'era nessun autobus per tornare a casa e tutti erano molti scossi dalle morti delle loro due amiche...
Questa storia si fa sempre più spaventosa e mi sto immedesimando troppo.
La stanza 21 è proprio quella dove io, Leon e Diego abbiamo avuto quel momento bellissimo e di piacere.
E' una brutta coincidenza!
Maxi, Brodwey, Marco, Federico e Tomas sono affascinati dalla storia mentre io e le ragazze abbiamo una certa paura. Per quanto riguarda Leon e Diego sono così tranquilli, non so come fanno. Vorrei avere io quella loro tranquillità.
-... il gruppo di amici aveva deciso di non separarsi così se succedeva qualcosa, almeno affrontavano tutto insieme come erano abituati a fare e si stringevano vicini per darsi coraggio a vicenda quando avevano sentito un grido da fuori al corridoio e tutti insieme si erano andati a vedere quando dal pavimento una mano si era tirata un'altra loro amica e i tentativi di salvarla erano stati vani... i ragazzi erano ancora più sconvolti e terrorizzati... chi era il prossimo del loro gruppo a fare una brutta fine?...-
Non voglio continuare a sentire questa storia, non dormirò questa notte per lo spavento ma non posso neanche dare soddisfazione a quelle quattro.
Sono molto combattuta sul da farsi, mamma.
-... avevano cercato di uscire dalle terme ma non riuscivano a trovare l'uscita per la troppo agitazione e pian piano tutti al turno avevano fatto una brutta fine, rimanendo solo la ragazzina e i due ragazzi... alla fine lei si era ritrovata da sola perché anche loro erano stati uccisi dal killer e fini con la morte della ragazzina stessa nella stanza 21. Una fine bruttissima fu la sua e si dice il suo spirito insieme a quello del gruppo sia ancora qui per vendicarsi della loro morte brutale-
Oddio, mamma.
Questa storia è agghiacciante e non voglio stare qui.
Devo star calma. E' solo una storia, non è vero nulla.
Cerco di convincermi tante volte nella mente ma senza alcun risultato.
Quelle quattro mi hanno spaventata a morte con la loro leggenda.
John passa di lì e ci chiede:-che c'è? Come mai quelle facce?-
-Le sue nipoti ci hanno raccontato la vostra leggenda-disse Fran con un certa agitazione.
-Oh si la leggenda. E' tutto vero, è successo veramente. Una gran brutta storia-rispose John triste.-soprattutto sulla stanza 21-
Oddio, mamma.
Ora ho veramente paura!
Non dormirò questa notte.
...
Mi concentro su un'altra cosa, sull'Operazione Cupido cioè mettere Tomas e Ludmilla insieme e già ho un piano con la complicità degli altri, io prendo il cellulare di Ludmilla mentre Leon e Diego quello di Tomas senza farci scoprire dai due. Poi io mando un sms al cellulare di Tomas  fingendomi Ludmilla e la stessa cosa fanno i due con la frase "Ho bisogno di parlarti urgentemente, è una cosa molto importante e non riesco più a tenermela dentro. Ti aspetto tra dieci minuti alla stanza 12".
Nella stanza 21 abbiamo preparato una bella atmosfera romantica con tanto di vasca nel pezzo di giardino con altro muretto dove è impossibile scavalcare così saranno costretti a dormire insieme tutta la notte e si confesseranno il loro amore.
Ah... che piano perfetto e romantico, mamma!
Siamo qui nascosti nel corridoio a vedere l'arrivo prima di Ludmilla nella stanza e poi di Tomas e appena lui chiude la porta alle sue spalle, subito noi prendiamo la chiave e li chiudiamo dentro così non possono uscire.
Sentiamo Ludmilla e Tomas bussare contro la porta e dire "Chiunque tu sia, aprici. Non è bello come scherzo" ma noi li ignoriamo e andiamo nella nostra stanza dove Leon e Diego escono un piccolo monitor dove si vede e si sente quello che succede nella stanza tramite una piccola telecamera nascosta.
Sono ingegnosi! 
-Chi può essere stato?-chiese Tomas un po' confuso, guardando quella stanza così romantica. 
Lei e i ragazzi avevano preparato sullo stile di Tomas, infatti era pieno di palloncini ai cuori sulle sedie e intorno alla stanza, i fiori e la musica.
-Io pensavo che eri stato tu visto lo stile e il sms-disse Ludmi sedendosi sulla sedia con tre cuori attaccati.
-io pensavo invece eri tu-disse Tomas sedendosi sull'altra sedia.
C'è un po' di imbarazzo tra i due, si nota dal loro linguaggio del corpo e nessuno fa la prima mossa.
Passa qualche minuto prima che i due aprono bocca e...
-Be' non possiamo sprecare questa buona frutta o dolci-disse Ludmi con uno certo sguardo.-non sarebbe giusto-
-hai ragione-disse Tomas con lo stesso sguardo.-che ti andrebbe per prima?-
-una di quelle mini-tortine-rispose Ludmilla guardando il vassoio proprio vicino a lui.
Quelle sono le mie fantastiche mini cake, preparate stamattina per un'occasione speciale. L'inizio erano per i miei ragazzi ma le cedo a Ludmi e Tomas con piacere, ne hanno più bisogno loro. 
Tomas prese una mini cake in mano, quella con la marmellata di lamponi. Una delle mie preferite, ne esco pazza.
Avvicina la mini cake alla bocca di Ludmilla, come facevano da piccoli (piccola confidenza di Ludmi) solo che questa volta è differente, sono grandi e c'è amore e desiderio tra loro, si vede dai loro occhi.
Lei apre la bocca per dare dei piccoli morsi, un po' di marmellata di lamponi cade sul dito di lui al momento di un morso e d'impulso appena finito la mini cake, prende il dito di Tomas e lo porta alla bocca per pulirlo.
Accade tutto all'improvviso dopo quel suo gesto, Ludmi e Tomas si saltano letteralmente addosso e si baciano in modo appassionante.
Le mie mini cake hanno colpito ancora, con queste ho messo insieme Olga e Roberto.
I due raggiungono il letto senza smettere di baciarsi, trasmettendo all'altro quell'amore taciuto da tempo.
Sono fantastici insieme, mamma!
Quando vediamo che Tomas sta per togliere la maglietta a Ludmi, stacchiamo per dargli la loro privicy. 
Con gli altri ci battiamo le mani per la vittoria.
Operazione Cupido: Completata alla grande, mamma.
...
Dopo una bella lotta di cuscini nella stanza dei ragazzi, io e le ragazze torniamo nella nostra e si addormentano subito come ghiri mentre io invece no, sono super sveglia e mi arriva un sms.
E' Leon.
"Ti aspettiamo alla stanza 21 per un bagno termale notturno"
Sorrido a quell'invito.
"Sto arrivando"
Esco piano dal futon senza alcun rumore, esco nel corridoio con il cellulare nelle mani a fare luce poiché è tutto buoi come nella leggenda di quelle quattro.
Non devo pensarci, tra poco sarà con i miei ragazzi e scorderò ogni cosa.
Cammino impaurita nel corridoio verso la stanza 21 un po' lontana dalla nostra che è la 4 quando qualcosa attira la mia attenzione sul vetro che va sul giardino... mi avvicino con coraggio e paura...
E' l'orma di sangue.
-AHHHHHHHHHHH!-gridò io spaventata, correndo via senza guardare dove vado.
Durante la corsa, scivolo e cado in una vasca termale. Mi ritrovo tutto il pigiama bagnato e nella stanza entra Lio.
-Ho sentito gridare-disse Lio preoccupato, allungando la mano verso di me.-Tutto bene?-
Io la predo subito per uscire dalla vasca e dico:-No, non sto affatto bene e ho tutto il pigiama bagnato-
Appena sono di nuovo con i piedi sul pavimento, Lio si toglie la sua maglietta e me la da.
-Così non prenderai freddo-disse Lio premuroso.
-Ma tu?-chiese io preoccupata.
Quella notte è molto fredda.
-Tranquilla, ho la pelle dura-disse Lio con un sorriso.
-Grazie di cuore-dissi io con un sorriso.
E' molto dolce.
Esce dalla stanza per darmi la mia privicy per cambiarmi da vero gentiluomo e la sua maglietta mi sta fino al ginocchio, lasciano scoperte solo le gambe.
-La mia maglietta ti sta molto bene-disse Lio quando esco dalla stanza.
Io gli sorrido nel corridoio, mi ricordo della macchia e subito mi aggrappo a lui tremando tutta dallo spavento.
Io farfuglio qualcosa ma senza farmi capire.
-Ehy tranquilla-mi sussurrò Lio con voce calda e rassicurante.-qualunque cosa ti spaventa, ci sono io a proteggerti-
Non so perché ma mi rilasso tra le sue braccia, mamma.
Mi piace sentire le sue braccia forti che mi stringono.
Ma che sto dicendo? Devo essere impazzita, mamma?
Io amo Leon e Diego e non posso avere pensieri come questi su un altro ragazzo.
Sarà la paura a farmi vaneggiare.
Mi allontano subito dopo da lui con il cuore in agitazione quando arriva anche l'altro gemello Jorge.
-Che è successo?-chiese Jorge preoccupato al mio urlo di prima.
-Ha visto un'orma di sangue del vetro non molto lontano e stavo tranquillizzandola-spiego Lio a Jorge.
-Tranquilla, ci siamo noi a proteggerti piccola-disse Jorge con un sorriso, abbracciandomi di slancio.
Oddio, mamma.
Che sta succedendo?
Perché sento qualcosa di strano verso questi due?
Io amo Leon e Diego però mi piacciono i loro abbracci protettivi.
E' la paura, si tratta di un meccanismo della paura. Mi aggrappo a loro come ancora di salvezza, era lo stesso se c'era Maxi e Federico o chiunque altro ragazzo. E' solo per la paura.
-Ti portiamo alla tua stanza-dissero io premuroso, dopo lo scioglimento dell'abbraccio dell'altro.
-Devo andare alla stanza 21-dissi io in mezzo al loro due.
Cambia i soggetti ma siamo sempre in tre.
Che strana cosa, mamma.
Devo raggiungere a più presto Leon e Diego e abbracciarli per farsi che questa strana sensazione scompaia.
All'improvviso sentiamo un urlo agghiacciante, io mi stringo ai due per lo spavento e cercano di tranquillizzarmi, quando sentiamo dei passi alla fine del corridoio, Jorge e Lio mi prendono per mano per scappare via a nasconderci da qualche parte. 
Voglio Leon e Diego in questo momento, mamma.
Infatti dopo un po' insieme agli altri ci sono anche loro e io corro a rifugiarmi tra le loro braccia con le lacrime agli occhi.
-Non sapete quanta paura ho avuto-dissi io tra loro braccia.-Ho visto quell'orma di sangue-
-calmati principessa-mi sussurrò Leon in tono dolce.-ci siamo noi ora-
-esatto, affronteremo tutto insieme-aggiunge Diego.
Sto di nuovo bene tra le loro braccia, mamma. 
Come ho detto nessuno può battere i miei due ragazzi e la sensazione di prima era dettata dalla paura.
Era solo un momento, mamma.
Non ho più paura con loro.
...
Ci riuniamo tutti nella stanza dei ragazzi con Angie, Beto e Pablo insieme a Tom, Vivian, Lily e i due gemelli per parlare dell'accaduto del sangue e del grido.
-Ragazzi, secondo noi qualcuno si sta divertendo a fare uno scherzo di pessimo gusto-dissero i tre adulti sicuri.-è troppo simile al racconto delle nipoti di John-
In effetti hanno ragione ma John ha confermato la versione delle quattro quindi è tutto vero, mamma.
Io non lascio le braccia di Leon e Diego, le vari coppie sono strette l'uno all'altra e sono messi solo singoli i miei nuovi amici.
Restiamo li tutti insieme, sdraiati uno vicino all'altro per dormire e io mi trovo guarda un po' caso tra Leon, Diego, Jorge e Lio.  
Siamo tutti e cinque molto vicini, mamma.
Vorrei sapere se è una coincidenza perché prima i due erano un po' lontani da me e i miei ragazzi.
Non riesco a dormire. Non centra la leggenda ma la vicinanza dei due.
Perché sento questa sensazione? Perché sento che saranno importanti per me?
E' tutto molto strano.
Amo Leon e Diego, ne sono sicura. 
-Che c'è non riesci a dormire?-chiese Leon ancora sveglio dolce.
-No, ho dei pensieri che mi frullano della testa-dissi io un po' sincera senza dire nulla su queste mie sensazioni.
Non è il caso di creare problemi per questo tra me e loro due.
Leon e Diego mi portano tra le loro braccia per tranquillizzarmi.
-Tranquilla, non succederà nulla-dissero i due sicuri.
Si guardano in giro prima prima di tornare da me e baciarmi a turno.
Io mi perdo in quei due baci bellissimi e la mia mente si svuota dai quei pensieri.
-Vi amo, amori miei-dissi io sottovoce con tutto l'amore possibile.
Quando anche Leon e Diego si addormentano, i pensieri ritornano e sento un peso nel cuore.
Perché un po' mi sento in colpa?
Come se li stessi tradendo, provando quelle sensazioni.
Non mi piace questa cosa per nulla.
Mi alzo senza far rumore tra loro due ed esco dalla stanza, sono alla finestra con le lacrime agli occhi ai quei pensieri.
Nel vetro riflette l'immagine di Jorge e Lio e io mi giro verso di loro.
-Perché piangi?-chiese Lio premuroso e preoccupato.
Le parole mi muoiono in gola.
Non so che mi succede, mamma.
E' una cosa così particolare.
Jorge si avvicina a me e mi asciugo le lacrime a suon di baci.
Lio mi stringe da dietro e mi disse:-qualunque cosa sia, si risolverà-
Mamma, sento ancora di più questa sensazione invadere il mio corpo.
Io mi giro e mi rifugio nelle braccia di Lio con pianto disperato.
Non so per quanto ho pianto tra le braccia di Lio ma non riesco a fermarmi.
-Vieni, ti portiamo in un posto-disse Lio con un sorriso, sciogliendo l'abbraccio.
-Dove?-chiesi io un po' curiosa con il viso tutto bagnato dalle lacrime.
-E' una sorpresa-rispose Jorge misterioso, asciugandomi di nuovo le lacrime.
Io mi lascio guidare da loro verso la misteriosa destinazione con gran fiducia in loro.
Arriviamo in una cascata d'acqua molto nascosta dagli alberi e i massi, non lontano dalle terme e mi portano verso la grotta della cascata. Prendiamo una strada per andare nella grotta senza bagnarci completamente ma solo i piedi.
E' gelida.
-Dopo di te-dissero i due da veri gentiluomini.
Entro nella grotta e...
-WOW!-esclamai io meravigliata.
C'era una piscina naturale con gran cristalli di vari colori.
-Questa è il nostro luogo segreto da quando eravamo piccoli, la sappiamo solo noi due perché la gente evita sempre questa foresta...-spiego Lio attentamente.
-... è una grotta magica perché c'è un segreto-continuo Jorge con un sorriso.
Una grotta magica!????
-Che tipo di segreto?-chiesi io curiosa a quelle parole.
-Un segreto che non devi rivelare a nessuno neanche ai quei tuoi due amici-disse Lio molto serio.
Dovrei tenere un segreto con Leon e Diego.
Non so se ci riesco ma Jorge e Lio sono stati troppo dolci a portarmi qua.
-Ok manterrò il segreto-dissi io molto decisa.
Jorge e Lio si tolsero la maglietta e si immersero nella piscina naturale, si avvicinarono ai cristalli e all'improvviso al sol loro tocco si illuminarono e ha la sequenza differente dei cristalli, una bellissima musica usci da essi.
Io rimasi completamente senza parole.
Com'era possibile?
Mi avvicino per guardare meglio ma come al solito scivolo e i due mi prendo in braccio.
-Non riesci proprio a stare fuori dai guai-disse Lio alla mia ennesima scivolata.
-sembra di no-dissi io con una faccia.-ma per fortuna ci siete voi due, i miei angeli custodi-
-hai detto bene, i tuoi angeli custodi-disse Jorge con un sorriso.
Gia mamma.
JORGE E LIO SONO I MIEI ANGELI CUSTODI DAL FATTO DELLA VASCA.
Quando ne ho bisogno arrivano sempre.
Che cosa strana!!!
Mi mettono giù, l'acqua è gelida e la maglietta di Lio è bagnata.
Guidata dalle mani di Jorge e Lio tocco i vari cristalli.
 E' una cosa particolare mamma. 
Sento la musica racchiusa dentro e l'improvviso l'acqua si illumina al tocco sincronizzato  di noi tre.
-Che succede?-chiesi io curiosa.
-Non lo so, non ha mai fatto così-disse Lio sorpreso guardandosi con Jorge.
Un cerchio di luce ci avvolge tutti e tre.
Poi il buio totale. 
...
Cara mamma,
mi sono svegliata con una strana sensazione addosso, mi ricordo che era con gli altri nella stanza dei ragazzi per via della storia della leggenda ma da lì in poi ho un vuoto di memoria. 
So solo che la maglietta di Lio era bagnata per chissà qualche motivo.
Mi spoglio per mettermi una vestitino con ballerine, senza accorgermi in uno strano segno sul palmo della mano.
Vado a far colazione nella sala, dove tutti sono riuniti e sento Tom parlare con Jorge e Lio di una sensazione uguale alla mia.
Che strana coincidenza!!!
Leon e Diego mi passano piatto con due fette biscottate con burro e marmellata di fragole, un croissant riempo alla nutella e una mini cake al lampone con un dolce sorriso.
Come al solito sono ricchi di premure.
Li amo tanto, mamma.
Gli do ad entrambi un bacio sulla guancia e prendo a gustarmi la mini cake.
Tomas e Ludmilla entrano nella sala stretti con un'aria super felice, ci salutano e prendono posto accanto all'altra neo coppia Lara e Andres.
Sono entrambe coppie fantastiche. 
Durante la colazione torno in stanza per prendere il cellulare e do uno sguardo al mio diario sull'ultima pagina segnata, trovo la scritta enorme "ANGELI CUSTODI" con tanto di ghirigori.
Angeli Custodi!???
Non mi ricordo di averlo scritto.
Che cosa vuol dire?
Queste terme hanno un qualcosa di strano o particolare.
Sarà per la leggenda!???
Boh! Ho le idee parecchio confuse, mamma!
Mi squilla il cellulare, è papà e da ieri mi ha chiamata una ventina di volta. Gli rispondo per dirgli che va tutto bene, che mangio abbastanza e bla bla bla, chiudo con la scusa di una lezione di piano.
Mi arriva un sms.
E' Lio.
"Durante il tragitto spero che non hai fatto altre scivolate"
Che tenero!
"No, tutto alla grande. Grazie per il pensiero"
"Mi fa piacere. Sei pronta per la tua prima lezione di surf"
"Altroché, sono così elettrizzata"
La porta si apre, io nascondo subito il cellulare nella borsa e sdraio completamente sul futon con il diario davanti su un'altra pagina.
Sono Leon e Diego.
-Eccoti qui, principessa-disse Leon con un sorriso, con un un vassoio nelle mani.-Ti abbiamo portato qualche mini cake al lampone-
-Siete stati fantastici-dissi io con un sorriso.
-Che fai?-mi chiese Diego curioso.
-Leggevo qualche pagine vecchia del mio diario-dissi io molto convincente ma con un'agitazione nel cuore.
Non faccio nulla di male a rispondere ad un'amico ma per qualche misterioso motivo, sto nascondendo la cosa ai miei due ragazzi.
Non mi piace mentire, mamma.
Leon e Diego si avvicinano a me per darmi il bacio del buongiorno con il vassoio poiché siamo soli per poi chiudere il diario e imboccarci a vicenda le mie mini cake.
-Ora cosa vorresti ora?-mi chiese Leon con voce calda.
-Tanti tanti baci-risposi io con voce dolce.
-Ogni tuo desidero è un ordine per noi, principessa-mi disse Diego con un sorriso.
Mi danno insieme tanti baci sulla fronte e sulla guancia. Leon mi da tanti baci dalla mano in in su mentre Diego dal piede in su. 
Non si perdono un solo centimentro nella mia pelle, adoro quell'attenzione ai dettagli, poi il primo sale verso il mio collo, deponendo baci anche sotto l'orecchio che mi provaca mille brividi, è uno dei miei punti preferiti mentre il secondo si infila sotto la mia gonna per deporre baci sull'inteno coscia e sali sempre più su, un altro punto che preferisco soprattutto quando lui depone tanti baci sullla mia dolce intimità sotto i miei slip.
Leon mi coinvolge in bacio abbastanza caldo proprio quello che mi sta procurando Diego con i suoi baci, sento la bocca di lui allontanarsi e io sto per protestare quando le sue mani vanno a sfilarmi lo slip un po' più giù per risalire e posare la bocca sulla mia dolce intimità.
Quando la maniglia della porta si abbassa, subito entro in panico e Leon e Diego si allontanano da me per nascondersi fuori in giardino dietro la parete.
Io non faccio in tempo ad alzarmi gli slip che Francesca entra nella stanza e mi trova in quel momento.
-Fran io...-dissi io con imbarazzo.
-Scusami, Vilu, non sapeva che ti stavi masturbando-mi disse Fran dispiaciuta.-e poi non devi essere in imbarazzo, è una cosa naturale e anch'io qualche volta quando sono lontana da Federico lo faccio. Immagino che tu pensi a Leon e a Diego insieme quando ti tocchi-
-Si perché sono innamorata di tutti e due e non so decidermi sull'uno o l'altro-dissi io dicendo la verità da una parte e mentendo l'altra, alzandomi lo slip.
Amo tutti e due e non voglio scegliere, sono egoista si ma non posso farci nulla.
-Il menagé a trois è una fantasia molto diffusa tra noi ragazze o ragazzi, ha un qualcosa di eccitante e proibito-disse Fran sedendosi accanto a me.
-Se tu avessi la possibilità Fran, realizzeresti questa fantasia?-chiese io sondando il terreno.
Questa è la prima volta che parliamo di queste cose, è anche vero che si tende a parlare più dei baci o di sentimenti che della sfera sessuale.
-No, perché è certe fantasie devono restare tali e poi è impossibile che due ragazzi accettano di dividere la ragazza che amo in questo modo-rispose Fran esponendo la sua idea.-nascerebbe la gelosia verso l'altro quando toccherebbe o bacerebbe lei e la stessa cosa per noi ragazze. Io non dividerei mai Federico con un'altra o lui non mi dividerebbe mai con  un'altro-
Fran la pensa come molte persone. Non accetterà mai la mia relazione con Leon e Diego. Di sicuro la nostra amicizia non sarà più la stesse dopo la rivelazione di questo segreto.
Mi rende molto triste questa cosa, mamma. Perché considero Fran come una sorella.
-Perché quello sguardo triste, Vilu?-mi chiese Fran perplessa.
-No, niente-dissi io con sorriso sforzato.
-Sicura? Sai che puoi parlarmi di tutto e che non ti giudicherò mai-mi disse Fran prendendomi la mano nella sua.-sei come una sorella per me, Vilu-
Non posso parlarle di questo, mamma. Non capirebbe mai.
-Si lo so-dissi io.-anche tu lo sei-
Fran mi abbraccio e mi disse:-qualunque cosa accada o qualcosa cosa ti preoccupa, io ci sarò sempre per te. Non dimenticartelo mai. Io ti sosterrò sempre in ogni cosa-
Non mi sosterrà mai in questo, mamma.
Dopo di che, Fran mi lascio sola per tornare da Fede e io rimugino sul momento appena vissuto con lei e la mia espressione è triste.
-Sappiamo che ti fa male-dissero Leon e Diego capendomi a volo.-e se ti crea problemi questa cosa, Violetta, noi possiamo anche...
-Non aggiungete altro, sono fortuna ad averti incontrato ragazzi-dissi io innamorata.-siete la cosa più bella che mi poteva capitare. Amo entrambi allo stesso modo, so che è egoista ma non voglio rinunciare a nessuno di voi due per nulla al mondo. Non riesco ad immaginarmi una vita senza uno dei voi, senza noi tre insieme e...-
Leon e Diego mi zittirono all'improvviso e mi dissero:-Non sei egoista e non devi scegliere uno di noi due o perdere uno, principessa. Come abbiamo detto dopo il tuo 18° compleanno andremmo a vivere insieme anche qui in questa casetta e non importa cosa dirà la gente. La nostra è una storia d'amore un po' particolare ma è sempre amore si tratta e l'amore non ha età, sesso, razza, confini o schemi. L'amore non è mai sbagliato. Non facciamo male a nessuno con questo nostro amore-
Come ho detto sono fortunata ad averli incontrati, hanno cambiato per sempre la mia vita.
Corro a baciarli per quelle loro parole.
Nessuno ci separerà, non importa se perderò le mie amiche per questo. Leon e Diego sono l'unica cosa di cui non posso fare almeno. 
...
Mi spoglio per entrare nella vasca termale della stanza completamente nuda con i capelli raccolti insieme a loro due.
-Finalmente abbiamo fatto questo bagno tutti e tre insieme-dissi io completamente rilassata.
-Si è da ieri che era in programma per una cosa e un'altra non ci siamo riusciti-concordo Leon con un sorriso.
-Ora possiamo coccolarti un po' senza problemi-disse Diego dolce abbracciandomi da dietro.
Già mi amo troppo quando mi coccolano, nessuno ci riesce come loro.
Stiamo li tra coccole, baci e risate e con noi ci sono delle papere gialle di gomma (un'idea di Leon e Diego) con le quali i due si mettono a giocare come due bambini.
Sono incredibili, mamma. Sembra che non hanno mai visto una papera di gomma per come ci giocano incantati.
Non ci riesco, esco dalla vasca per prendere la polaroid e fotografare quel momento.
Quando mi ricapita un'altra occasione del genere? Penso mai. Anche se con quei due, mai dire mai.
Leon e Diego mi vedono scattare le foto, subito impallidiscono e buttano via le papere contro il muro. 
-Ridaci quelle foto-dissero i due agitati.
-Niente da fare-dissi io appoggiando la polaroid in mano e mettendo subito lo yukata addosso per incominciare a scappare fuori con le foto da quei due.
I due mi rincorrono per tutte le terme per prendere quelle foto ma senza alcun risultato per poi finire nella stanza 21.
Nascondo le foto prima dell'arrivo di Leon e Diego e appena entrano, mi spingono per terra per slacciarmi l'obi con l'idea che le foto sono lì.
Com'è sono prevedibili i maschi.
-Dove sono?-chiesero i due molti seri.
-Non ve lo dico-dissi io con un sorrisetto.
A quella risposta i due mi fanno il solletico con le loro mani birichine e io cerco di liberami senza alcun risultato.
-No, ragazzi. Non vale due contro uno-dissi io naturalmente con le lacrime agli occhi dalle troppe risate.
-Dacci le foto e ci fermiamo-dissero i due seri.
Io scossi la testa e dissi:-niente da fare-
I due continuarono a farmi il solletico ai fianchi e sotto i piedi, i miei due punti deboli e io cerco di resistere ma sto per sentirmi male a tutte queste risate.
-Va bene, va bene-dissi io chiara.-Basta, non resisto più. Avete vinto-
I due si fermarono alla mia resa e fanno un sorriso di vittoria.
-Dove sono?-chiese Leon con un sorriso.
-In questa stanza, basta trovarlo-dissi io molto astuta, risistemandomi il yukata per uscire fuori.
Nella fretta di scappare di nuovo a quei due, mi scontro con qualcuno e mi ritrovo di sopra a...
Jorge.
-Scusami, non volevo-dissi io un po' imbarazzata.
-Tranquilla, sei leggera-disse Jorge con un sorriso.-mangi abbastanza?-
-Sai in questo momento, mi sembri mio padre-dissi io con una piccola risata.-da ieri sera che mi chiama per sapere se mangio bene o abbastanza-
-Si anche mia madre è un po' assillante, oggi mi ha chiamato per tre volte da quando mi sono alzato-mi confida Jorge capendomi a volo.-ho dovuto chiudere il cellulare-
-Anch'io faccio la stesa cosa-dissi io contenta.
C'è già una certa sintonia tra me e Jorge e come se lo conoscessi da sempre.
Tutto è così strano. 
Sento dei passi in lontano così mi alzo da Jorge e gli do una mano per aiutarlo ad alzarsi.
-Vieni a surfare?-chiese Jorge con un sorriso.
-Avviso i miei amici e ti raggiungo all'ingresso-risposi io ricambiando il sorriso.
-Mi raccomando, stai attenta a non sbattere o a non scivolare-disse Jorge premuroso con un sorriso bellissimo, dandomi un bacio nella guancia.
Mi fa l'occhiolino prima di andarsene.
Oddio, mamma.
E' fantastico.
Poi mi ricordo dei miei ragazzi.
Già, non devo fare questi pensieri. Non è giusto.
Vado nella stanza 21, non hanno trovato ancora le foto e tutto messo a soqquadro per trovare.
-Ancora alla ricerca delle foto-dissi io con una piccola risatina.-eppure è così facile-
-Non è facile per nulla-disse Diego con il broncio da bambino piccolo.
Adoro quando lo fa, mi viene voglia di dargli dei piccolo morsetti sul labbro inferiore e so quando lui ci esce pazzo.
-Forse ho trovato qualcosa-disse Leon entusiasta, prendendo una cosa quadrata.-Ecco-
Ma non sono le foto loro ma quella di una ragazza insieme a due ragazzi. 
-Chi sono?-chiese Leon confuso.
La data è di dieci anni fa.
Dieci anni fa!????
Che ci fa una foto vecchia in una stanza sempre preparata?
-Non lo so-dissi io confusa quanto lui.
-Forse sono i ragazzi della storia-azzardo un po' Diego.
Ma certo i ragazzi della storia di ieri, il trio che è stato ucciso qui.
Sembrano così felici proprio come io, Leon e Diego.
La porta si apri all'improvviso, io mi spavento subito alla mano di qualcuno sulla mia spalla e salto come un gatto sul soffitto.
-Ragazzi, sono io John-disse lui alle nostre faccie un po' terrorizzate.-che è successo?-
Raccontiamo il fatto della loro leggenda, lui ci guarda perplessi a quella versione e subito ci racconta la vera storia.
-Viola, Alexis e Robert tre ragazzi con una relazione a tre, venuti a trascorrere un week romantico con i suoi amici prima dall'inizio della scuola. Nessuno sapeva di questa relazione particolare, tutto andava bene finché il padre di lei non fece una sorpresa alla figlia e quando entro nella stanza della ragazza, la trovo nuda insieme ai due ragazzi intenta in atteggiamenti troppi intimi per la sua educazione e lui era furioso di quello e di quel lato immaginabile della sua dolce bambina. Il padre decise di rinchiuderla in collegio per rieducare la figlia e vani furono i tentativi di spiegazioni di lei e dei due sul loro amore. Lui non concepiva quell'amore e trovava quel fatto un vero peccato. Viola non poteva vivere senza di Alexis e Robert così i tre si suicidarono in questa stanza per non venir separati da nessuno. Solo quando il padre lesse il suo diario, capi che non poteva separarli ma ormai era troppo tardi per rimediare e lui non si diede più pace per quello-
Questa storia è tristissima e tragica, mamma.
Piango a dirotto per Viola, Alexis e Robert perché troppo simile alla mia e ho paura di come andrà a finire.
Leon e Diego mi abbracciano per consolarmi.
Non è giusto, mamma.
Loro si amavano. Perché è successo questo?
-A noi non succederà questo-disse Leon sicuro e rassicurandomi.
-Se tuo padre ti vorrà portare in collegio, scapperemo via ovunque ma non ci separerà mai. Né lui né nessun altro. E' una promessa-disse Diego sicuro.
Io credo alle loro parole, so che faranno di tutto per non farmi portare via una volta saputa la verità.
Restiamo ancora un po' nella stanza sul futon, i ragazzi mi coccolano e sto già meglio ma sento una brutta sensazione per il futuro su di noi, mamma.
Che cos'è?
Forse sono troppo emotiva ma una sensazione di gelido travolgermi tutta, mamma.
Ho bisogno di aria, di uscire e di sfagarmi.
Così dopo un po' avverto i miei ragazzi che vado a fare surf con i miei nuovi amici, per loro non è una buona idea ma mi lasciamo andare. 
Vado all'ingresso dove ci sono Jorge e Lio in piedi con le loro tavole da surf ma non vedo Tom, Vivian e Lily.
-Jorge, Lio sono qui-dissi io avvicinandomi verso di loro ma inciampo sul tappetto.
Jorge e Lio lasciano le loro tavole per prendermi a volo.
Non so perché ma ogni volta inciampo, scivolo o sbatto quando sono nelle vicinanze di loro due.
Che strano!
-Non riesco far almeno di stare lontano dai guai-dissero i du gemelli alla mia ennesima caduta.
-Sembra di no-dissi io tre le loro braccia.
Che strano, mi sembra di aver vissuto già questa scena.
Jorge e Lio mi mettono giù e stor per chiedere di Tom, Vivian e Lily quando sento John rimproverare le sue nipoti per aver raccontato una storia sbagliata e per lo scherzo di pessimo gusto a danni nostri.
Allora sono state loro a mettere quell'orma di sangue e tutto il resto.
Mi avvicino insieme agli altri che sono in corridoio e hanno ascoltato quella stessa conversazione.
-vi sembra bello quello che avete fatto-disse Maxi furioso insieme all'altro.
-volevamo solo rendere interessante la notte e poi non sapete che noia, stare qui a fare sempre le stesse cose-dissero le quattro.
Hanno fatto tutto questo per noia!??? Ma queste sono completamente fuori di testa!
Gli altri aggrediscono le quattro con brutte parole e scopro anche che l'orma non era di sangue ma sciroppo di fragola un po' più scuro.
Poi mi viene in mente, la foto.
-Avete messo voi la foto nella stanza 21?-chiesi io all'improvviso.
-Quale foto?-mi chiesero loro confuse.
Allora io decido di andare a prendere la foto di Viola, Alexis e Robert quando mi ritrova davanti i tre.
Non è possibile! I fantasmi non esistono, mamma.
Sarà uno scherzo di quelle quattro.
Allungo la mano verso Viola e le disse:-Mi fai il solletico così-
Oddio, mamma!
Mi ha parlato!!!!!!!!!!!!
Dopo di questo, svengo nel corridoio.
...
Riprendo i sensi nella stanza 21 e la prima cosa che vedo sono Viola, Alexis e Robert intorno a me.
Non può essere reale! Sto sognando ancora, i fantasmi non esistono.
-Scusaci, non volevamo farti paura-disse Viola dispiaciuta.-e che è da tanto che ti aspettiamo, Violetta-
Mi stavano aspettando????
E perché mai?
Questo non è reale!
-Voi non esistete, siete solo frutto della mia mente o meglio dei miei sogni-dissi io convinta.
-Non stai sognando, sei sveglia-mi disse Alexis sicuro.
-I fantasmi non esistono-continuai io convinta.
-Preferiamo essere chiamati anime in transito-mi disse Robert alla parola fantasmi.
Anime in transito!????
-Vuol dire che state aspettando da dieci anni?-chiesi io confusa.
-Si ma la fine sei arrivata e solo tu puoi oltrepassare la porta per l'altra parte-mi rispose Viola molto attentamente.-perché tu ci puoi capire il nostro amore perché anche tu hai una relazione a tre con Leon e Diego-
-Come fate a saperlo?-chiesi io perplessa.
Questa storia sia fa sempre più misteriosa, strana e particolare ogni secondi che passa.
-Perché vi abbiamo osservati da quando siete qui e volevamo farci avanti ma ogni volta c'era sempre qualcosa che impediva il nostro incontro-continuo Viola.
Mi hanno osservato??? Avranno visto i momenti intimi con Leon e Diego! Che imbarazzo!
-Non devi imbarazzarti con noi-disse Alexis tranquillo.-noi abbiamo fatto di peggio-
Questa dovrebbe essere una consolazione per me!???
Poi come sa che io ero in imbarazzo!???
-Perché possiamo leggere la tua mente-mi rispose Robert tranquillo.
-Questa è violazione della privicy. A voi fant... cioè anime non vi hanno insegnato che è sbagliato?-dissi io un po' arrabbiata.
-Veramente no perché non siamo andati ancora dall'altra parte-mi rispose Alexis triste.
Aspettano da dieci anni quindi non sanno le regola e neanch'io.
Questa storia è pazzesca ma non posso abbandonarli al loro destino.
Devo aiutarli, mamma.
Poi mi viene in mente la sensazione di gelo riguardo Leon e Diego, forse loro sanno qualcosa a tal proposito e non faccio neanche in tempo a finire il pensiero...
-La sensazione che hai provato si chiama presentimento-disse Robert molto chiaro.-molte persone posso avere presentimenti su futuro-
Aspetta quindi succederà qualcosa di grave a Leon e Diego.
Non voglio.
-Può succedere o no. Dipende-mi disse Alexis al mio pensiero.
-Dipende da cosa?-chiesi io agitata.
-Dalle tue scelte o dal destino-aggiunse Robert.
Le mie scelte??? Il destino???
Non ci capisco nulla, mamma.
-Vedi il corso degli eventi può essere cambiato da una cosa detta o non detta-mi disse Viola molto attentamente. 
Una cosa detta o non detta.
-... oppure da un gesto o un evento improvviso o da un persona o tante altre cose-disse Alexis molto attentamente.
-... vedi stare attenta a ciò che dici o quello che fai perché ogni cosa può far avverare o no il tuo presentimento-terminò Robert.
Quindi dovrò stare attenta a queste cose e non succederà nulla.
Ma quale evento sarà a scatenare questo mio presentimento?
Quale scelta devo fare per impedire questa cosa?
Sono domande alle quali non ho una risposta.
-Voi non sapete nulla?-chiesi io speranzosa.-che ne so un indizio?-
-No, ci dispiace-disse Viola dispiaciuta.-non sappiamo nulla del destino di nessuno, siamo qui-
-Come posso fare per aiutarvi?-chiesi io gentile.
-Con un rito insieme a Leon e a Diego-mi risposero i tre.-solo questo ci può far oltrepassare la porta-
Un rito!?? Così semplice.
In quel momento la porta si apri, sono Leon e Diego e appena Viola, Alexis e Robert li salutano, i due svengono proprio come a me. 
Una cosa detta o non detta.
-... oppure da un gesto o un evento improvviso o da un persona o tante altre cose-disse Alexis molto attentamente.
-... vedi stare attenta a ciò che dici o quello che fai perché ogni cosa può far avverare o no il tuo presentimento-terminò Robert.
Quindi dovrò stare attenta a queste cose e non succederà nulla.
Ma quale evento sarà a scatenare questo mio presentimento?
Quale scelta devo fare per impedire questa cosa?
Sono domande alle quali non ho una risposta.
-Voi non sapete nulla?-chiesi io speranzosa.-che ne so un indizio?-
-No, ci dispiace-disse Viola dispiaciuta.-non sappiamo nulla del destino di nessuno, siamo qui-
-Come posso fare per aiutarvi?-chiesi io gentile.
-Con un rito insieme a Leon e a Diego-mi risposero i tre.-solo questo ci può far oltrepassare la porta-
Un rito!?? Così semplice.
In quel momento la porta si apri, sono Leon e Diego e appena Viola, Alexis e Robert li salutano, i due svengono proprio come a me. 
Leon e Diego riprendono conoscenza dopo un po', mi guardano e mi sorridono.
-Sai ho fatto un sogno dove c'erano dei fantasmi-disse Leon mettendosi seduto sul futon.
-anch'io ho fatto lo stesso sogno e c'eri anche tu e Violetta-disse Diego più dettagliato.
-Ragazzi, non era un sogno-dissi io seria.-ci sono davvero dei f... loro preferiscono essere chiamati anime in transito-
I due mi guardano attentamente dopo quella mia spiegazione e mi scoppiano a ridere in faccia.
-Davvero divertente, principessa-disse Diego ridendo con le lacrime agli occhi.
-tutti sanno che i fantasmi non esistono-disse Leon ridendo.-però divertente come scherzo-
Pensano che sia uno scherzo. Incredibile!
-Ma è vero, ragazzi-dissi io seria.
Viola, Alexis e Robert si mostrano ai miei scettici ragazzi.
-Visto che è vero-dissi io soddisfatta.
Non sento una sola parola da loro due perché svengono di nuovo.
I due riprendono un'altra volta conoscenza.
-Sai ho fatto un sogno con...-
Io interrompo subito il ripetersi della scena precedente.
-Non è un sogno quello che avete fatto, ragazzi ma la realtà. Ci sono tre anime in transito, hanno bisogno del nostro aiuto per passare oltre la porta e non c'è tempo per svenire un'altra volta-dissi io molto coincisa. 
-Anime in transito? Aiuto? Porta? Svenire?-esclamarono i due confusi.-Non capiamo di cosa stai parlato, Violetta-
Perché tutte a me, mamma?
-Spiegateglielo voi perché non ripeto un'altra volta-dissi io a Viola, Alexis e Robert dietro di Leon e Diego.
-Con chi stai parlando?-mi chiesero i due confusi.-ci siamo solo noi, Violetta-
-No, abbiamo ospiti o meglio noi siamo ospiti per loro visto che abitano da dieci anni qui-risposi io ai due.
-Non capisco-disse Leon confuso.-Tu hai capito qualcosa?-
-Io ne sono quanto te, amico-disse Diego molto confuso.
-Parla di noi tre-dissero Viola, Alexis e Robert spuntando davanti a loro.-e non svenite un'altra volta-
Leon e Diego guardano i tre con un'aria un po' spaventata.
-Non può essere i fantasmi! I fantasmi non esistono...
Eccetera Eccetera.
Io salterei questo momento simile al mio e andrei dritta al sodo, mamma.
-Allora se non abbiamo capito male voi avete bisogno di noi per passare oltre la porte...-disse Leon iniziando a capire qualcosa di quella strana faccenda.
-... per andare in paradiso o quale altro posto tramite un nostro rito-continuo Diego.-e solo la purezza, la sincerità e la verità di questo nostro amore può farlo-
-Esatto-dissero i tre con un sorriso.-Dovete essere molto convinti dei vostri sentimenti o se no, non funziona. Solo il vero amore uguale al nostro, farà apparire sui vostri polsi un simbolo che svelerà se siete destinati a stare insieme tutti e tre oppure se c'è non va-
Che strana cosa, mamma!
Però sono curiosa di sapere se è vero quello che penso.
Io sono sicura che il nostro è un vero amore, mamma.
-Si siamo pronti-diciamo tutti e tre insieme decisi.
I tre ci spiegano la frasi da dire durante il rito e tracciano un cerchio luminoso intorno a noi con al centro un simbolo... 
http://ristorantedellamente.files.wordpress.com/2009/10/infinito.jpg con un cuore al centro.
-Ora ripete le frasi-disse Viola una volta completato il tutto.
-Io Violetta Castillo prometto di amare solo e per sempre Leon e Diego e di non tradire mai questa promessa o loro due-pronuncia io solennemente alzando la mano sinistra.
-Io Leon Vargas e Io Diego Dominguez promettiamo di fare impossibile e di tornare sempre a Violetta Castillo qualunque cosa accada-pronunciarono i due contemporaneamente con la mano sinistra alzata.
E ora tocca a noi tre insieme, mamma.
Ci prendiamo per mano, formando un cerchio e pronunciamo la frase.
-Io Violetta Castillo...
-...Io Leon Vargas...
-...Io Diego Domínguez...
-...promettiamo solennemente che niente e nessuno ci separerà, staremo tutti e tre per sempre insieme-
Alla fine di quella frase, il cerchi si illumino tutto e ci avvolge tutto per pochi minuti.
Quando apro gli occhi, subito guardo i polsi sinistri di Leon e Diego e c'è il simbolo dell'infinito con il cuore su entrambi e con coraggio guardo il mio e...
...ho paura di non trovare il simbolo mamma, ho paura per i miei pensieri di ieri e oggi sui gemeli Jorge e Lio e non so che farei a questa cosa...
...amo Leon e Diego, ne sono sicura e sarà sempre così...
Guardo il polso sinistro e al risultato mi giro verso di Leon e Diego, loro mi sorridono e io li abbraccio di slancio per il simbolo.
MAMMA, IL NOSTRO E' VERO AMORE E DURERA' PER SEMPRE.

Ricordatevi le sensazioni di Violetta su Leon e Diego e quelle su Jorge e Lio perché tutto si capirà nei capitoli "Samuel" e "Il segreto di Lio e Jorge" tra un paio di capitoli.
baci.  
 
 

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Capitolo 15
*** Un week-end ricco di sorprese: in campeggio ***


Un Week-end ricco di sorprese:
in campeggio
 
Cara mamma,
grazie al nostro rito, Viola, Alexis e Robert sono riusciti ad andare oltre la porta e sono felice per loro e anche per noi perché questa storia a confermato quello che sento per loro due e che il nostro è vero amore, un po' particolare perché è in tre ma sempre amore.
Non ho fatto la prima lezione di surf perché il pullman è arrivato per ripartire verso la meta prevista prima del guasto ma Tom, Vivian, Lily, Jorge e Lio mi hanno fatto un pacco rosa con dei regali da parte loro per il nostro incontro e ci siamo fatti anche una foto come ricordo, con la promessa di rivederci un giorno di questi a Buenos Aires.
Ora sono sul pullman con pacco rosa in mano intenta a scattarlo per scoprire cosa contiene con gran curiosità.
Il primo regalo è di Lily: una collanina con conchiglie colorare. E' molto carina.
Il secondo regalo è di Tom e Vivian: un Cd con una compilation. Non vedo l'ora di ascoltarlo.
E il terzo e ultimo regalo è dei gemelli Jorge e Lio: è un braccialetto con cinque piccoli cristalli di vari colori.
Tocco i cinque cristalli con punta delle dita d'istinto, i cristalli si illuminano e da essi esce una melodia bellissima.
WOW! E' incredibile.
Non ho mai visto nulla di così. E' un regalo molto speciale.
C'è un biglietto accanto al braccialetto.
"Cara Violetta,
questo e' un bracciale molto speciale e unico, non troverai nulla di simile da nessuna parte. Ti basterà toccare i cristalli in diverso modo per avere melodie diverse ma è un segreto tra noi tre. Nessuno deve saperlo.
Con affetto, Jorge e Lio"
Oddio che dolci!
Non ho mai avuto un regalo così originale. 
Amo già questo braccialetto, mamma.
Prendo il cellulare per mandare un sms e ringraziare Tom, Vivian e Lily e poi mi dedico a quello per Jorge e Lio.
"Sono senza parole ragazzi, il vostro regalo è... da WOW! Nessuno mi aveva fatto mai una cosa simile e siete stati fantastici e molto dolci. Grazie ancora di tutto, un bacio e un abbraccio affettuoso dalla vostra Violetta. Vi voglio bene"
Mando il sms a loro e rimetto il cellulare apposto per poi ascoltare il CD di Tom e Vivian e con mia gran sorpresa quelli che cantano sono proprio loro.
Cantano in un modo incredibile. Sarebbero dei potenziali studenti dello Studio On Beat. 
Sono dieci canzoni una più bella dell'altra, mamma. Hanno molto talento. Devo domandargli perché non hanno fatto l'iscrizione allo Studio On Beat.
Tolgo le cuffie per metterle nella mia borsa e mi incanto di nuovo a guardare il braccialetto ormai sul mio polso dentro.
Ho voglia di sentire le nuove melodie dei cristalli ma gli altri se ne accorgerebbero e questo è un segreto tra me, Jorge e Lio.
Devo solo resistere a quando sarò da sola e non permettere a nessuno di toccarlo.
Guardo da fuori al finestrino, c'è un bel sole e molto verde intorno a noi. Mi piace già il posto e non vedo l'ora di montare la tenda e tutto il resto. 
La mia prima volta al campeggio.
All'improvviso qualcosa mi colpisce la testa.
-Ahi! Che male!-esclamai io dal dolore.
Ai miei piedi c'è un pallone da calcio.
-Scusaci, principessa-dissero Leon e Diego dispiaciuti.-Non abbiamo calcolato bene il tiro verso Marco-
-Ma vi sembra modo di giocare in pullman-dissi io arrabbiata.-Non potete giocare tranquilli come Lara e le altre a carte o altro-
-Ci annoiamo con le carte, almeno così è divertente-disse Leon riprendendo il pallone.
-Divertente per voi, non certo per la mia povera testa-dissi io giustamente.
Leon e Diego mi danno un bacio sulla testa e dissero:-così ti passa tutto-
Come faccio ad essere arrabbiata con loro mamma, se sono così dolci.
-Perdonati per sta volta-dissi io con un dolce sorriso.
Guardo i miei ragazzi raggiungere gli altri con il pallone, riprendo il cellulare dalla borsa e ci sono tre sms. Uno di Vivian e due di Jorge e Lio.
Vado subito a quello di quest'ultimi.
"Siamo contenti che ti sia piaciuto il regalo, anche noi ti vogliamo bene anche se ci conosciamo da solo poche ore e come se ti conoscessimo da una vita"
Hanno avuto anche loro questa sensazione, mamma.
Che significherà?
Quando Leon e Diego fare un passaggio di testa e tirare verso Maxi di nuovo ma questa volta non arriva a me ma Pablo che arrabbiato con i ragazzi, sequestra il pallone per tutto il tempo del week-end.
Due giorni senza pallone: è una tragedia per loro.
Però se la sono cercata.
Io glielo detto di non giocare con il pallone sul pullman ma loro no, non mi ha dato retta e così pagano le conseguenze delle loro azioni.
Vado al secondo sms.
"Sai che anche noi facciamo campeggio dalle tue parti"
Che sorpresa, mamma!
"Davvero? Non dovevate surfare?"
"Si questo per qualche ora ma più tardi c'era l'idea di fare campeggio"
"Se volete, potete unirvi a noi"
"Sarebbe grandioso ma non vogliamo disturbare"
"Nessun disturbo e poi più siamo più ci divertiamo"
"Allora accettiamo il tuo invito e a più tardi"
"Si a più tardi baci"
Ora come lo dico a Leon e a Diego?
Saranno gelosi di sicuri di questo mio invito ai gemelli.
Un momento non sono solo Jorge e Lio ma anche Tom, Vivian e Lily quindi non c'è nessun problema. 
Tutto tranquillo, mamma.
...
Siamo al luogo in questione, mamma.
E' bellissimo bosco tutto verde, animali, qualche tavolo in legno, qualche sentiero da esplorare e tanta aria pulita.
Saltiamo tutti giù dal pullman con i nostri zaini con attrezzatura da camping e altre cose e seguendo Angie, Pablo e Beto per andare alla nostra meta per piantare la tenda e dividerci i compiti vari.
Sono così elettrizzata, mamma.
Mettiamo gli zaini per terra, tiriamo fuori le tende e iniziamo a montare.
Le sistemazioni tende è la seguente:
1) Pablo e Beto
2) Io, Angie, Lara
3) Fran, Cami, Ludmi 
4) Nata e Lena 
5) Maxi, Brodwey, Andres
6) Federico, Marco, Tomas
7) Leon e Diego
Ottimo per tutti e tre se loro sono da soli così quando tutti dormiranno, io uscirò dalla tenda senza far rumore per andare nella loro e stare po' insieme fino l'alba e poi tornare nella mia.
Un piano geniale. Modestamente.
Io, Angie e Lara siamo intente a montare la tenda per me non è facile come prima volta, mi sono ingarbugliare con tutta la tenda per fortuna ci sono Angie e Lara con me o se no da sola faccio un casino.
Dopo la montatura delle tende, ci dividiamo i compiti:
1) io, Lara e Francesca ci mettiamo a tagliare patate e carote per la carne al sugo
2) Cami, Ludmilla, Nata e Lena vanno a prendere i rami per accendere il fuoco
3) Maxi, Brodwey, Tomas e Andres si mettono a pescare i pesci con le canna da pesca.
4) Leon, Diego, Federico e Marco si mettono a pescare i pesci a mani nude (si devono sempre distinguere dagli altri!!!). Speriamo che riescono nell'impresa o chi se li sente tutto il giorno con il broncio. Io di certo no!!!
5) Angie, Beto e Pablo pensano ad altro
-Sono incredibili quei quattro, sono tanto convinti di prenderli a mani nude come gli orsi-dissi io portando gli occhi al cielo.
-Si Federico mi ha fatto una testa tanta sul pullman su ciò-disse Fran un po' esasperata.-peggio di un bambino a volte-
-Solo a volte, Fran? Marco, Leon, Diego e Federico sono degli eterni bambini-disse Lara conoscendo troppo i loro quattro amici.-Guardate Andres come pesca tranquillamente i pesci con la canna da pesca. Ne ha presi già tre. E' bravissimo-
Lara è così innamorata. Brillano gli occhi quando parla di lui o lo guarda.
Sono così contenta per lei.
Guardo Leon e Diego nella loro impresa di catturare i pesci a mani nude.
-Questo non mi scappa-disse Leon deciso, cercando di catturare l'ennesimo pesce.
E' la decima o non so quante volte ha detto quella frase e ancora non si arrende.
-Si io ci sono quasi-disse Diego entusiasta, sta per prenderlo o almeno lui pensa quando il pesce è più veloce di lui e scappa.-No! Per poco non lo catturavo-
Si proprio per poco, mamma. Altra frase già sentita molte volte e non sarà l'ultima.
Non riusciranno mai a prenderli.
Perché devono essere così testardi?
Ma anche Marco e Federico non sono da meno di quei due.
Io, Lara e Fran abbiamo finito di tagliare tutto per il pranzo, le altre sono già tornate con i rami e Angie, Beto e Pablo sono ad arrostire la salsiccia sulla griglia.
I rami ci servono per accendere un fuoco per fare la carne al sugo con carote e patate in pentola.
Maxi, Brodwey, Tomas e Andres hanno preso tanti pesci e bastano per tutti. 
Per fortuna perché se stavamo alle speranze dei quei quattro, morivamo di fame a quest'ora.
-Ho preso un pesce-disse Leon vittorioso.
Mi giro verso Leon per vedere e rimango senza parole alla scena.
Mi viene da ridere, mamma ma mi trattengo per lui, già è imbarazzante.
Ha preso il pesce o meglio il pesce ha preso lui.
Il pesce è nel suo costume e si muove per uscire, mamma.
Guardo gli altri e anche loro si stanno trattenendo.
-Io non lo mangio di certo-disse Ludmilla a quella scena.-mangio quello pescato dal mio Tommy-
-Neanch'io-concordarono le ragazze.
-E' tutto tuo Violetta-disse Fran con un sorriso incoraggiante.
Dovrei mangiarlo io? E perché? Dove sta scritto?
Leon tira fuori il pesce dal costume per metterlo nel secchio e portarlo verso di me.
-Hai visto che pescavo un pesce-disse Leon trionfante.-Tu non ci credevi-
Ora di sicuro mi toccherà mangiarlo.
In quel momento anche Diego, Marco e Federico prendono tre pesci con lo stesso metodo e Francesca e Lena si guardano e si voltano verso di me con un'espressione come per dire "io non voglio mangiarlo".
Federico e Marco si avvicinano a Fran e Lena e Diego a me.
-Vedi principessa, ti abbiamo preso due pesci da mangiare-disse Diego trionfante.
Proprio Magnifico!
No uno ma due pesci da mangiare.
Perché a me?
Almeno Fran e Lena mi fanno compagnia in questa cosa.
Tutti i ragazzi si mettono ad arrostire il pesce nella griglia dopo la salsiccia.
Io, Fran e Lena ci guardiamo con dell'espressioni durante tutta la griglia e i nostri ragazzi sono così contenti di aver pescato quei quattro pesci.
Mi metto a girare il sugo con la carne mentre le altre mettono i teli mare per terra e prendono piatti e bicchieri per iniziare a mettere.
Diego si avvicina alla pentola mentre io sono distratta per assaggiare il suo contenuto e quando me ne accorgo che passa un pezzo a Leon, gli tolgo subito i cucchiai dalle mani.
-Non fate i bambini! Dovete aspettare come tutti gli altri-dissi io decisa.
-Ma principessa, è solo per assaggiare-disse Leon con sorrisetto da furbetto.
-cosi ti diciamo se è buono o no-disse Diego altrettanto furbo.
-Niente da fare, non mi fregate-dissi io rimettendo tutto nella pentola.
-Stasera ti facciamo quella cosa che ti piace tanto-disse Diego sensuale all'orecchio.
Mi vogliono corrompere, mamma.
Sono due angeli tentatori anzi due diavoletti.
-Niente da fare, tornate dagli altri-dissi io decisa.-pranzerete insieme agli altri-
I due rassegnati tornarono dagli altri come è giusto che sia.
In quel momento qualcuno si avvicina a me e mi abbraccia, non è una persona ma due e conosco quelle braccia sono...
-Siamo arrivati, piccola-dissero Jorge e Lio affettuosi dandomi un bacio nella guancia contemporaneamente.
Dietro di loro, ci sono anche Tom, Vivian e Lily.
Sento degli sguardi intensi verso di me, sono Leon e Diego e le loro espressione sono tutto un programma.
E' solo un abbraccio e un bacio nella guancia, mica mi stanno baciando o spogliando.
Spero che questa giornata non sia rovinata dalla loro gelosia, sarebbe un peccato e poi ci sono anche Tom, Vivian e Lily.
Non hanno motivo di essere gelosi.
I gemelli si staccano da me per premettere a Tom, Vivian e Lily di salutarmi.
-Grazie per l'invito-disse Vivian con sorriso.
Poi mi avvicino agli altri con loro e dico:-Ho invitato Tom, Vivian, Lily, Jorge e Lio ad unirsi a noi per questo campeggio-
Tutti sono entusiasti anche perché più siamo più ci divertiamo tranne Leon e Diego per il fatto dei gemelli.
-C'è solo un problema-disse Tom all'improvviso.
-Quale?-chiesi io preoccupata.
-Abbiamo una tenda solo per me, Vivian e Lily-rispose Tom con certo imbarazzo.-perché...-
-Jorge e Lio si sono scordati la loro-disse Vivian al suo posto.
Come si fa scordare una tenda???
-E' colpa tua-disse Lio contro Jorge.
-No la colpa è tua-disse Jorge contro Lio.
E' strano, vederli litigare. Fino a questa mattina li ho visti molto uniti-
-Smettetela di fare così! Tanto è la stessa storia di sempre-disse Vivian seccata.-E' di entrambi la colpa perché pensate che l'altro deve pensarci a prendere le cose o fare le cose-
In effetti non ha tutti i torti però mi dispiace per loro.
Ora dove dormono?
Non possono dormire all'aperto, prenderanno troppo freddo.
Ci deve essere una soluzione, mamma.
-Potete stare in quella di Leon e di Diego-disse Pablo alla conversazione.-Hanno due posti liberi e sono sicuro che saranno ben felici di ospitarvi-
La soluzione di Pablo è perfetta, mamma, ma non so quanto siano d'accordo i miei ragazzi.
Mi giro verso di loro e la loro espressione non è tanto buona.
-Vero che non ci sono problemi ragazzi?-chiese Pablo girandosi verso di loro.
Leon e Diego guardano prima Pablo poi me e dopo i gemelli.
-Ma certamente che si-dissero Leon e Diego pieni di entusiasmo.-potete dormire da noi-
Il loro entusiasmo mi spaventa e molto, mamma. Non è una reazione normale, non è una reazione alla "Leon e Diego".
I miei ragazzi si avvicinano ai gemelli.
-Venite, vi facciamo vedere dove posare i vostri zaini-disse Leon prendendo da una spalla a Jorge mentre Diego a Lio.
-Oh grazie-dissero i gemelli con sorriso.-Siete molto gentili-
-Fate come se questa tenda fosse la vostra-disse Diego con un sorriso complice a Leon.
Tutta questa gentilezza mi sta spaventando, mamma.
Che cosa hanno quei due? O meglio cosa hanno in mente?
Perché non è da loro oppure sono io che mi preoccupo tanto e per nulla.
-Noi abbiamo portato ali e cosce di pollo, un po' di pesce e qualcosa che sanno solo Jorge e Lio-disse Tom mostrandomi un sacchetto. 
-Ragazzi, siete stati gentilissimi ma non dovevate-dissi io vedendo moltissime ali e cosce di pollo quanti siamo noi.-qui abbiamo tante cose-
-Be' c'è sempre stasera e poi i ragazzi di solito mangiano di più di noi ragazze-disse Vivian con un sorriso.
Lily mi abbraccia tutta contenta e io ricambio con molto affetto.
-Sai sono contenta di passare ancora una giornata con te, Violetta, mi sono così affezionata a te-disse Lily così tenera.
-Lo stesso vale per me, Lily-dissi io affettuosa dando un bacio in fronte.
Mi sono affezionata subito a loro ma soprattutto a Jorge e a Lio.
Il gruppo inizia a interagire di più con Tom, Vivian e Lily, si trovano subito bene con loro e poi sono tutti e tre molto simpatici.
Io guardo verso la tenda, Leon e Diego con Jorge e Lio parlare tranquillamente e vedo quest'ultimi ridere a qualcosa detto dai miei ragazzi.
Meglio così.
Poi Jorge e Lio si avvicinano a me con una scatola.
-Li abbiamo raccolti nel bosco-mi disse Lio con un sorriso porgendomi la scatola.
-Io e Lio speriamo che ti piacciono-disse Jorge sempre con un sorriso.
Apro la scatola e impazzisco per il loro contenuto.
-Questi sono... sono...-dissi io super contenta.-lamponi-
Io adoro i lamponi, mamma.
-Grazie, Jorge e Lio-dissi io con entusiasmo, baciando le loro guance.
-E non hai ancora sentito il sapore-disse Lio dolce.-Sono una cosa incredibile-
Jorge ne prende uno e lo porta alla mia bocca, io apro per assaggiarlo e...
-Sono più squisiti del normale-dissi io estasiata al loro gusto.
-Sapevamo di aver scelto bene-disse Jorge con un sorriso.
Sono così dolci e pieni di piccole attenzioni.
La scena è osservata benissimo dai miei ragazzi a cui non piace proprio questa cosa.
Non penso che ci sia nulla di male in questo gesto di Jorge e di Lio, mamma.
Leon e Diego si avvicinano a noi tre e io prevedo guai.
-Jorge, Lio raccontateci un po' di voi-dissero Leon e Diego stranamente curiosi.
-Che volete sapere?-dissero i gemelli con un sorriso.
-cosa fate nella vita, i vostri hobby e le vostre ragazze...-rispose Leon tranquillo.
-...i vostri sogni e dove siete nati-continuo Diego.
Questa più che curiosità, mi sembra un interrogatorio per carpire qualcosa o forse mi sbaglio.  
-Io e Jorge studiamo in una scuola pubblica, giochiamo a calcio nella squadra della scuola, il surf e tutti gli sport acquatici ma anche lo snowboard non è male, io sto con Jiuletta da quando avevo 13 anni e anche Jorge con Mara-racconto Lio tranquillo.-sono due sorelle anche loro e in questo momento sono con i genitori in un week-end in montagna-
-... sogni nel cassetto ne abbiamo un po' però quelli sono segreti e siamo sia messicani sia spagnoli da parte dei nostri genitori ma siamo nati in una nave da crociera verso Londra-continuo Jorge tranquillamente.
Metà messicani metà spagnoli!???
Che strana coincidenza!!!
Leon è messicano e Diego è spagnolo.
Sto iniziando a pensare che nella vita non esistono le coincidenza.
C'è qualcosa di misterioso in tutta questa storia. Secondo me non è un caso che siamo finiti alle terme e ho incontrato Jorge e Lio.
Ma che significherà tutto questo?
Rimane un mistero per me.
-3 anni di fidanzamento, sono già importanti-disse Diego continuando su quella linea insieme a Leon.-immagino che siete tanto innamorati delle vostre ragazze-
-Come vi siete incontrati?-chiese Leon finto curioso.
Perché sono sicura che non gli interessa minimamente tutto questo, stanno facendo così solo per la loro gelosia e non c'è niente di cui essere gelosi perché io li amo.
Forse si sono scordati del momento con Viola, Alexis e Robert, del rito e del fatto che siamo destinati a stare insieme per sempre.
Io non mi sono dimenticata e non mi interessa nessun altro né Lio né Jorge ma solo i miei due fantastici ragazzi.
Però questo a loro non gli entra in testa, hanno la gelosia nel DNA.
E poi Jorge e Lio sono fidanzati, questo dovrebbe tranquillizzarli perché non mi sembrano i tipi da tradire la proprio ragazza o provarci con un'altra. Sono così dolci per farlo, mamma.
So che andranno avanti per molto tempo così e penso ai poveri Jorge e Lio a sentirli tutto il giorno.
Devo salvarli dai quei due.
-Jorge, Lio a voi piace la carne al sugo?-chiesi io all'improvviso per interrompere quella conversazione.
-Si e anche molto-mi dissero i due con grande entusiasmo, avvicinandosi alla pentola.
Lio fa una faccia strana al contenuto.
-Che c'è?-chiesi io confusa.
-No, nulla-mi disse Lio mentendo chiaramente.
-No, non è vero-dissi io preoccupata.-dimmi che c'è-
-Mi piace la carne al sugo e patate ma sono allergico alle carote-disse Lio con una faccia da cagnolino.-be' pazienza, mangerò la carne e il pesce-
Lio è allergico alle carote, mamma.
Mi dispiace per questo come Leon è allergico alle fragole.
Non è giusto che non può mangiare la carne al sugo per questo, mamma.
Allora prendo una pentola più piccola, dopo aver tolto quella già pronta e gli metto il sugo con l'altra carne e le patate a cucinare.
-Non ce n'era bisogno, non volevo creare disturbo o altro-mi disse Lio al mio gesto.
-Non puoi certo guardare noi mentre mangio all'altra-dissi io con un sorriso.
-Sei vero un amore-disse Lio alle mia parole, scoccandomi un bacio sulla guancia.
Che dolce Lio!
-Non ho fatto niente di speciale-dissi io a quelle parole e quel bacio sulla guancia.-E' una cosa da tutti-
Sento di nuovo quella strana sensazione.
-Invece non è da tutti, fidati-mi disse Lio con un sorriso.
Per me è una cosa normale aiutare gli altri come Tomas con gli strumenti o Lio con l'allergica ma non è così per altri infatti nel frattempo che mescolo la carne al sugo per Lio alle mie orecchie arrivano certi commenti ma non dei miei ragazzi ma...
-Secondo me a Violetta piace Lio-disse Brodwey.
A me piace Lio!???
Ma che è impazzito!!!
A volte Brodwey non lo sopporto proprio.
-Concordo con te, amico. Vedo Violetta un po' differente-disse Andres.
Io differente!??
Ma se sono sempre la stessa!!!
-Ragazzi, Violetta è solo gentile come quando era per me-disse Tomas in mia difesa.
Per fortuna uno sano di mente c'è trai ragazzi.
-No Tomas, invece penso che Brodwey e Andres hanno ragione-disse Maxi mettendosi in mezzo.-Non vedi anche tu, scodinzola felice-
Io scodinzolo felice???
Ma si è bevuto il cervello!!!
Spero che Leon e Diego non prendono in considerazione questi commenti del cavolo e addio bella giornata.
Che razza di commenti e che razza di amici che mi ritrovo, mamma.
Ora li cancello da facebook.
Ah vero io non ho facebook.
Allora gli tolgo l'amicizia nella realtà e a vita.
-Punto primo: A me non piace Lio. Punto secondo: Non sono differente. Punto terzo io non scodinzolo per nessuno-dissi io arrabbiata con i tre.-e sai che c'è di nuovo, non parlatemi più-
Bella decisa.
Ecco con alcune persone, si deve fare così.
Pensavo che Maxi era differente ma mi sbagliavo.
Mi allontano arrabbiata verso i boschi ma sento lo stesso le loro voci.
-Non ha tutti i torti ragazzi-disse Lara al mio comportamento.-Avete detto un mucchio di cavolate-
Per fortuna, ci sono le amiche vere che mi capiscono e mi sostengono.
-Già, dovreste chiedere scusa per quei commenti-disse Fran con le braccia incrociate.
-Mi meraviglio di te, Maxi-disse Nata delusa.-e poi non è bello il termine scodinzolare su una ragazza. Mica è un cane-
-Il mio Tommy ha ragione, Violetta è stata solo gentile-disse Ludmilla.-quindi guai se ridite un'altra cosa del genere, vi faccio passare un brutto quarto d'ora-
-Spero per voi che non si perda o non si faccia male o se no sarà colpa vostra-disse Cami incavolata.
Sono fortunata ad avere delle amiche come loro.
Ora ciò che mi preoccupa è la reazione di Leon e di Diego. 
...
Non so da quanto ho camminato dopo quel pensiero, ho paura dei commenti dei miei ragazzi a quelli dei suoi tre amici idioti e così mi sono allontana.
Non so se ho fatto bene perché non ho una mappa e neanche il cellulare con me e nel mio zaino dentro la tenda.
Non ho fatto nulla di male, mamma.
Perché quei tre devono pensare che ci sia un secondo fine alla mia gentilezza?
Non è giusto.
Ora chissà che frulla nella testa di Leon e di Diego.
Sto per andare avanti quando qualcosa stringe alla mia caviglia, sento un atroce dolore e guardo verso il basso.
E' una trappola metallica a torsione per animali, composta da due semicerchi di ferro e che si chiudono a scatto quando si tocca il centro.
Che ci fa qui?
Non dovrebbe esserci, la caccia è vietata da queste parti.
Mi fa troppo male che mi viene da piangere.
Cerco di aprirla con le mani ma niente da fare, mamma. E' troppo dura per me.
C'è molto sangue sul mio piede.
Come esco da questo guaio?
...
Proprio qualche secondo dopo al mio pensiero, vedo Leon e Diego correre verso di me preoccupati e subito mi tolgono quella trappola infernale dalla caviglia per poi fermare l'uscita del sangue con pezzi delle loro magliette strappate.
-Come sapevate dove trovarmi?-chiesi io sorpresa.
-E' stato l'amore che proviamo a guidarci fino a te-disse Leon romantico.
-come sempre del resto-aggiunse Diego con un sorriso, prendendomi a cavalluccio con l'aiuto di Leon.
-non so cosa avrei fatto senza di voi, amori miei-dissi io ringraziandoli di cuore.-ci siete sempre quando ne ho bisogno-
-E' il nostro scopo nella vita, principessa-dissero i due con un sorriso.
Avevo paura della loro reazione, mamma, e invece sono fantastici come sempre.
...
Sono sdraiata nella tenda dopo la medicazione di Vivian, ha fatto un corso di pronto soccorso e di questi casi. 
Sto mangiando e bevendo nella tenda.
Quei tre idioti mi sono venuti a chiedere scusa per i loro commenti e si sono messi a mia disposizione infatti mi hanno dato un piccolo campanellino per chiamarli ogni volta che voglio e per ogni cosa.
E' divertente, farli andare avanti indietro per senza niente ogni due minuti dalla tenda ai teli mare, un po' distanti da me.
Be' ci vuole un po' visto cosa hanno provocato con i loro commenti. Gli è andata di lusso perché Ludmi voleva fargli fare di peggio. Non so cosa ma meglio non saperlo a volte.
Leon e Diego vengono a controllare sempre come sto e a riempirmi di attenzioni e dopo di loro, vengono un po' tutti a turno e infine Jorge e Lio. Quest'ultimo si sente un po' in colpa per quello che è successo poiché è partito tutto dalla sua allergia con le carote ma io fermo subito sul nascere sulle sue scuse perché lui non è colpa sua ma di Maxi, Brodwey e Andres e della loro bocca larga e io che non guardo mai dove metto i piedi.
Lio fa un gesto inaspettato, si china per baciare la benda e con uno sguardo così dolce, mamma.
Non mi aspettato una cosa del genere.
Non è gesto da... 
Non so come interpretarlo.
-Scusami ancora-disse Lio con sguardo dispiaciuto.
-Per l'ennesima volta, Lio, non è colpa tua-dissi io esasperata.
E' come Leon e Diego, quando si mettono in testa una cosa quella è e non c'è verso di fargli cambiare idea. 
-... se ancora continui così, mi arrabbio veramente-
Poi con le dita tocca i cinque cristalli in modo diverso e ne esce una diversa ma sempre bellissima melodia.
Mi piacerebbe ricrearla a pianoforte, mamma.
-Da dove vengono questi cristalli?-chiesi io curiosa.
-Da una grotta magica vicino le terme-mi confido Jorge con un po' di frutta in mano.-nessuno sa di questi cristalli musicali o di questo nostro segreto-
-Una grotta magica!???-esclamai io sorpresa, prendendo alcune ciliegie.
Che strano, mi sembra di conoscere o aver letto una cosa simile ma forse mi sto confondendo.
-Si sembra strano sentirne parlare ma esiste-confermo Lio sincero.-io e Jorge andiamo in quella grotta da quando siamo piccoli e non abbiamo condiviso la cosa con nessuno-
Con nessuno!???
Questo vuol dire neanche con le loro ragazze.
Allora perché proprio io? Perché mi hanno svelato il segreto e dato questo braccialetto?
Non capisco, mamma.
Sarà perché come hanno detto loro di sentire di conoscermi da una vita.
Non ci sono altre spiegazioni, mamma.
-Vi ringrazio per questo regalo e per la vostra fiducia in me-dissi io con un sorriso, dando un bacio nella guancia ai due.-non svelerò questo segreto-
-Lo so sappiamo, non sei il tipo da tradire una promessa o una persona-dissero loro così teneri, prima di mettermi altri due cristalli sul braccialetto e uscire dalla tenda.
Mi diverto a toccarli e fare nuove sequenze per creare nuove melodie.
So di essere ripetitiva ma amo troppo questo braccialetto.
Smetto al rumore di passi, inconfondibile dei miei ragazzi.
-Ti abbiamo portato il dolce-dissero loro con in dolce sorriso.
Sorrido ai due e mi alzo per prendere il dolce quando i due mi fermano.
-Stai giù, ci pensiamo noi-disse Leon dolce.
-Tu devi solo lasciati coccolare-disse Diego altrettanto dolce.
 Mi sistemano bene il cuscino per imboccarmi dolcemente, pian piano e non resisto e li bacio.
-Come farei senza di voi?-chiesi io tra loro due.
-Non dovrai mai farti questa domanda, principessa, perché noi ci saranno per sempre per te-disse Leon molto sicuro intrecciando la mano con la mia.
-già e tra tre anni andremmo a vivere nella nostra casetta-disse Diego stessa cosa di Leon, baciandomi la mano.
Già la nostra casetta, mamma. Non vedo l'ora di andarci a vivere.
 All'improvviso sento di nuovo quella sensazione di gelo.
-Che hai, principessa?-chiese Diego preoccupato.
-Non lo so, sento molto freddo dentro-dissi io con le lacrime che mi scendendo all'improvviso.
-Perché piangi?-chiese Leon altrettanto preoccupato.
-Non lo so, ragazzi, non so che mi succede-risposi io disperata tremante.
Leon e Diego mi stringono forte per riscaldarmi e mi danno dei baci sulla fronte per calmarmi ma è inutile. Queste sensazioni o meglio presentimento non se ne va.
NON VOGLIO PERDERLI, MAMMA.
NON VOGLIO CHE QUESTO ACCADA, MAMMA.
NON POSSO VIVERE SENZA DI LORO, MAMMA. 
NON VOGLIO, MAMMA.
Continuo a piangere tra loro braccia come una bambina senza smettere un secondo.
Vorrei far cesare questo gelo dentro di me, mamma.
Vorrei che questo presentimento non si avveri mai.
Vorrei sapere la scelta giusta per impedire questo presentimento.
Vorrei...
Fa male sapere qualcosa di brutto ma non condividerlo perché non voglio farli spaventare o altro.
Non so cosa devo fare, mamma.
Non è normale tutto questo.
Dovrei averti vicino a me così da potermi confidare e ascoltare i tuoi consigli ma è impossibile tu non ci sei più.
MI MANCHI, MAMMA! HO BISOGNO DI TE ORA PIU' CHE MAI!
Vorrei poterne parlare con qualcuno ma mi prenderebbero per matta di sicuro.
Non posso far altro che tenermi tutto dentro.
...
Leon e Diego mi stanno accanto in silenzio, neanche loro sanno cosa fare e lo sento che si tormentano dentro perché si sentono inutili o impotenti su quello che mi sta succedendo.
Devo far qualcosa per fermare tutto questo.
Mi escono d'istinto delle parole mai pronunciate prima.
-Leon, Diego... Voglio fare l'amore con voi-dissi io con le lacrime agli occhi.
Mi guardano sorpresi e perplessi a quella mia richiesta.
-Che c'è?-
-principessa, io non penso che sia una buona idea e soprattutto in questo momento-mi disse Leon dolce.
-sei troppo scossa da questo e vulnerabile-disse Diego anche lui molto dolce.-sarebbe approfittare di te-
-Ma io lo voglio-dissi io decisa.
-No, non vuoi questo. Hai sognato la tua prima volta in modo differente-dissero i due premurosi.-e non permetteremo che tu la butti via così-
-Ma...-
Ma io lo voglio, mamma, anzi ho bisogno di fare l'amore con loro per rendere più unito il nostro amore e impedire questo presentimento. 
Forse così non li perderò.
-Ssh...-dissero i due dolcemente per poi cantarmi una dolce melodia.
Mi lascio cullare da quella dolce melodia mai sentita prima completamente che mi scalda il cuore da gelo di prima. 
Sento quella melodia nel mio cuore, nel mio corpo e nella mia anima. 
E' incredibile come una melodia piena d'amore cambia tutto.
Non so come fanno ogni volta, mamma.
Mi metto a cantare insieme a loro, inserendo qualche nota nuova alla melodia ma fonde insieme alla perfezione.
Prendo il mio diario e la penna per segnare questa dolce melodia ma non è una qualsiasi, mamma.
QUESTA MELODIA E' DI NOI TRE, DEL NOSTRO AMORE.
Leon e Diego segnano le loro note e io aggiungo le mie sempre tra le loro braccia.
Continuiamo a comporre la melodia sul diario e i miei dubbi e preoccupazioni scompaiono, mamma.
CI SIAMO SOLO NOI TRE, IL NOSTRO AMORE E QUESTA MELODIA.
Diego prende la mia pianola nello zaino e Leon le due chitarre per provare la parte composta da loro, quella aggiunta da me e da noi tre.
Al centro io con la pianola sulle mie gambe e le dita sui tasti mentre Leon a destra e Diego a sinistra con le chitarre in mano.
E' un momento così romantico, magico e tutto il mondo scompare mentre stiamo suonando insieme.
Non mi sembra di essere in tenda ma da qualche altra parte, in un bellissimo posto vicino ad un fiume seduta su una panchina con la pianola in mano vicina ad un alberto in fiore e tanti petali di rosa che cadono giù e Leon e Diego davanti a me con le chitarra in mano.
Non conosco quel luogo nella mia immaginazione ma se esiste, mamma, è il luogo più bello e romantico del mondo.
Spero di andarci un giorno con Leon e Diego.
Scriviamo sulla pagina qualche possibile titlo per questa melodia:
1. IL NOSTRO AMORE A TRE
2. NOI TRE
3. AMORE A TRE
4. LA NOSTRA STORIA A TRE
5. CI SIAMO SOLO NOI TRE E IL NOSTRO AMORE
Continuiamo a suonare quella melodia aggiungendo sempre più note in modo così spontaneamente ispirati gli uni degli altri.
Suonerei per sempre con loro due, amo cantare e suonare ma quando lo faccio con loro prende un'altro significato... non so come descrivere ciò che sento... ma è come se il mio corpo si trasforma completamente in musica e si unisce a loro due... forse è come quando si fa l'amore... o almeno penso... è un'emozione indescrivibile, mamma.
E' musica pura... o forse è magia... chissà... o forse è amore puro.
E' MUSICA, MAGIA E AMORE, MAMMA.




Piccolo sondaggio:
quale titolo preferite dei 5 per la melodia di Violetta, Leon e Diego?
Baci a mercoledì. 
 

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Capitolo 16
*** Un week-end ricco di sorprese: in pullman e in città ***


Un Week-end ricco di sorprese:
in pullman e in città
 
Buongiorno mamma,
sono nella tenda con Angie e Lara, le due dormano profondamente e io apro gli occhi per il troppo caldo anche se ho la canottiera e i pantaloncini. 
Sento dei bisbigli da fuori, senza far rumore o svegliare le due, apro la cerniera della tenda e mi trovo davanti i miei ragazzi.
-Che fate già svegli?-chiesi io curiosa sottovoce.-Perché siete qui?-
-Per vedere una cosa insieme con te-mi rispose Leon con un sorriso, sottovoce.
-Che cosa?-chiesi io confusa.
-E' una sorpresa-mi rispose Diego con un sorriso.
Mi prendo le mani per tirarmi fuori dalla tenda.
-Non te ne pentirai, principessa-dissero i due con un sorriso.
Li seguo con un sorriso, è mattina presto e mi portano nel bosco e camminiamo per un po' fino alla meta in questione, dietro dei cespugli.
-Eccoci arrivati-mi annunciarono i due, spostando i cespugli.
 Davanti a me c'è una bellissima alba che si riflette su un laghetto bellissimo d'acqua dolce con un torrente.
-WOW! E' bellissimo!-esclamai io affascinata dal luogo e l'alba.
Mi piace tanto questo posto, mamma.
-Ti avevamo detto che non ti saresti pentita-dissero i due con un sorriso.
LA MIA PRIMA ALBA, MAMMA.
Sono contenta di vivere quest'esperienza insieme a loro tre.
Mi tolgo le infradito e immergo i piedi nel laghetto, è un po' fredda ma piacevole visto il caldo e qualcosa attira la mia attenzione nel fondale.
Quelli sono i cristalli uguali al mio braccialetto, mamma!!!
Pensavo che c'erano solo nella grotta magica di Jorge e Lio.
Chissà che ci fanno qui?
Dovrò chiederlo ai due.
Catturo l'acqua con le mani e la bevo da lì.
E' dolcissima, mamma.
-Ragazzi, dovete provare quest'acqua-dissi io entusiasta, prendendone un'altro po'.
Leon e Diego si avvicinano a me per bere l'acqua dalle mie mani a turno, fanno la stessa cosa per me e trovo la cosa molto dolce, mamma.
Poi prendo a schizzarli come una bambina e allontanarmi da loro per correre più in là nel laghetto basso con una risata cristallina, inseguita da loro che mi schizzano a loro volta e io ricambio.
Ci schizziamo come tre bambini felici.
Siamo tutti e tre zuppi ma felici, ci mettiamo sulla riva del laghetto a prendere il sole e i miei due ragazzi si togliono le magliette bagnate per metterle al sole e rituffarsi nel laghetto.
Io intanto mi rilasso così tanto da addormentarmi.
...
Nota by bellafifi1986.
Attenzione! Questo pezzo seguente è preso dal sogno di stanotte, non so come mi è venuto fuori perché non ho mai pensato a loro in questo modo anche se sono una fan del genere yaoi quindi prendetevela con i miei sogni per questa cosa.
Io ho solo messo su computer ciò che ho sognato.
...
Sono nel laghetto insieme a Leon e Diego, tutti e tre nudi e ci stiamo baciando o meglio io li sto baciando a turno per poi venire baciata o accarezzata da loro due ovunque in mezzo, appoggiata ai loro petti e le mie braccia lunghe i fianchi completamente persa e rilassata da quel momento ma sento che c'è qualcosa di diverso dalle altre volte, qualcosa di non so che. 
Gli sguardi tra Leon e Diego sono diversi da solito, non sono sguardi da complicità di amicizia ma bensì...
Mi stacco un attimo da loro e accade in un attimo.
Le labbra di Leon e Diego si sfiorarono in un bacio, da prima casto e poi più approfondito.
Rimango incantata a guardarli per poi unirmi a loro.
...
Mi sveglio tutta bagnata e accaldata a quel sogno.
Lo confesso qualche volta ho fatto una o due o meglio alcune fantasie su di loro due insieme.
Ho pensato chissà come deve essere nel realtà.
Se un sogno mi provoca questo, figuriamoci vederli dal vivo.
Li guardo mentre fanno la lotta nel laghetto e io rido a quella loro amicizia.
La mia è solo una fantasia. Non gli chiedere mai nulla del genere, sia bene chiaro mamma. La frase di Francesca di ieri su "credo che certe fantasie devono rimanere tale" be' è proprio questo il caso. Sono amante dei fumetti yaoi, non ci posso fare nulla da quando Francesca mi ha mostrato quel mondo in libreria che fan anche lei, sono letteralmente impazzita per il genere.
Una volta mi ha confessato di aver fantasticato su alcuni componenti degli All for You insieme mettendo in mezzo anche il suo Federico.
Mi ha fatto leggere anche qualche storia, è molto brava a scrivere e abbiamo passato un intero pomeriggio a chiacchiere e a ridere su questo.
I due tornano a riva per prendersi il sole con me, io sono tutta rossa in viso al pensiero del mio sogno e si delle mie fantasie.
-Come mai sei rossa?-chiese Leon curioso.-Cosa stai pensando?-
-No, nulla-risposi io mentendo e trattenendo l'imbarazzo.
-Hai il naso come quello di pinocchio, principessa-disse Diego alla mia risposta.
E ora che faccio, mamma?
-Vuoi avere segreti con noi?-chiese Leon con una faccina.-Noi ti diciamo sempre tutto-
-Confidati con noi, potresti rimanere sbalordita-disse Diego tentandomi molto.
Non posso dirglielo, mamma.
E' solo una fantasia, una fantasia che deve rimanere segreta.
-E' solo una fantasia, non è nulla di che-risposi io cercando di non arrossire troppo.
-Che tipo di fantasia?-chiese Leon curioso e con quello sguardo a cui non so resistere.
-Non posso dirvelo-risposi io molto imbarazzata.
La situazione si sta facendo sempre più imbarazzante e io non so come uscirne.
-Dai, principessa, diccela e noi la renderemo realtà-disse Diego anche lui sfodero quello sguardo.
-qualunque essa sia-aggiunse Leon molto chiaro.
-Non sapete cosa mi state chiedendo-dissi io imbarazzata alle loro parole.
Aiuto, mamma!
Qualcuno venga in mio soccorso prima che la situazione degeneri ulteriormente.
-Sai che faremo di tutto per renderti felice-disse Leon dolce.
-basta solo una tua parola e noi realizzeremo ogni tuo sogno e fantasia-disse Diego con voce calda.
Sono così perfetti, mamma.
Quel "sai che faremo di tutto per renderti felice" non credo che dopo il racconto delle mie fantasie la vedremo così, mamma.
Infatti non ho alcuna intenzione di dirgli nulla.
-Vi ringrazio per queste parole ma devo rifiutare l'offerta, amori miei-dissi io molto decisa, alzandomi da lì per allontanarmi da lì.
...
Cara mamma, 
sono sul pullman dopo aver salutato Tom, Vivian, Lily, Jorge e Lio con la promessa di sentirci per cellulare e di rivederci presto. 
DESTINAZIONE: CITTA'
Leggo il diario o meglio sfoglio le pagine senza rendermene conto ma penso al sogno e alle parole dei miei due ragazzi.
-Allora vuoi dirci cos'è?- mi chiese Leon insistentemente a bassa voce, seduto dietro di me insieme a Diego. 
-Si dai, principessa, stiamo morendo dalla curiosità- mi disse Diego con il tono di un bambino.
Perché ho parlato, mamma? 
Ora andranno avanti fino a stasera o meglio finché io non butto fuori questa cosa.
Mi mette le cuffie e metto il CD di Tom e Vivian così da ignorare ogni loro richiesta.
Leon e Diego mi tolgono le cuffie subito dopo.
-Non puoi ignorarci così-mi disse Diego molto insistentemente.
-e poi abbiamo il diritto di saperlo-aggiunse Leon anche lui.
Non potevo starmene zitta, mamma.
Sono due tormenti quando ci si mettono.
-si posso ignorarvi e no posso tenermele per me, sono pur sempre le mie fantasie-disse io giustamente, rimettendomi le cuffie subito dopo.
Ho ragione, mamma. Sono le mie fantasie e decido io se condividerle o meno con loro.
Vanno avanti così per un po' a tormentarmi ancora quando mi viene un idea.
-Ragazzi, se smettete di chiedermi di questa fantasia, più tardi vi faccio una cosuccia-dissi io con tono malizioso e misterioso sempre a bassa voce.
Così ho catturato la loro attenzione.
-Che c'è?-chiesero i due curiosi.
Gli sussurrò quella cosuccia alle loro orecchie.
I due si illuminano perché è una cosa che non ho mai fatto prima d'ora, sono sempre loro a darmi piacere in quel senso.
Voglio farli provare lo stesso piacere.
-Davvero!???-mi chiesero i due piacevolmente sorpresi.
-Si si-risposi io con un sorriso.
Leon e Diego si guardano e si bisbigliano qualcosa all'orecchio per poi girarsi verso di me con un sorriso.
-Questione fantasia chiusa-mi dissero i due decisi.
Come convincere gli uomini? 
Semplice, mamma, puntare sulle loro debolezze o voglie. 
Questione Fantasia chiusa.
Torno a sentire la musica mentre i miei ragazzi raggiungono gli altri e Fran si siede accanto a me con una faccia e un quaderno rosa.
E' il suo quaderno per le storie yaoi.
Mi tolgo le cuffie per parlare con lei e leggere la sua nuova storia proprio su Leon, Diego e un laghetto.
-Non ci posso credere, Fran-dissi io incredula.-proprio oggi ho fato un sogno su di loro nel laghetto del bosco-
-Siamo telepatiche!-esclamò Fran con un sorriso.
Dopo quell'interessante e bollente lettura sono eccitata e vorrei avere le dita dei miei ragazzi su di me sotto la gonna.
Sarebbe troppo pericolo su questo pullman con il via vai continuo di tutti.
Poi guardo le varie coppie intente baciarsi o in teneri momenti.
Ludmilla-Tomas, Fran-Fede, Cami-Luca (è arrivato proprio stamattina a sorpresa!), Marco-Lena, Andres-Lara e Maxi-Nata.
Sono tutti così belli e dolci, mamma.
Rimaniamo solo noi tre, Brodwey, Angie, Pablo e Beto.
Brodwey sta parlando con i miei ragazzi, anche Beto e Pablo e Angie ascolta qualcosa al cellulare.
Mi avvicino pian piano senza farmi vedere da lei per sentire qualcosa da dietro il suo posto.
"Angie, ho bisogno di parlarti. Vengo alla Fattoria verso le 5"
E' papà. 
"Angie, non riesco a rintracciare Violetta. Sono preoccupato. Chiamami appena senti questo messaggio"
Sono i messaggi di papà lasciati in segreteria.
"Angie, ho due biglietti per quel concerto di cui stavi parlando con Olga all'altra sera. Ti andrebbe di andarci con me?"
QUALE CONCERTO??? IO NON NE SAPEVO NULLA, MAMMA!!!
"Angie, non riesco a far almeno di pensarti tutto il giorno. Vorrei poterti baciare come l'altro giorno"
COSA PAPA' E ANGIE SI SONO BACIATI??? QUANDO E DOVE E' SUCCESSO?
"Angie, non capisco il tuo comportamento. Perché mi eviti dal nostro bacio?"
NEANCH'IO CAPISCO TANTO ANGIE, MAMMA.
"Angie, non capisco perché non puoi"
Lei è tanto innamorata, si vede e questa cosa dei messaggio lo conferma.
Per quale motivo, non può stare con papà?
Non lo so ma con il mio super piano, Angie capitolerà e si metterà con papà come del resto tutte le coppie che ho unito.
Mi metto a parlare con lei di tante cose e ci facciamo molto foto buffe e divertiti.
Ridiamo come due pazza!!!
Angie è la zia che non ho mai avuto, mamma.
Fotografo qui e là le varie coppie, alcune di me con le mie amiche e altre con i ragazzi e per finire quelle di gruppo.
Questa e' il momento delle foto a volontà e pazze.
Rido alle espressioni uniche di Leon. E' molto forte in questo.
Invece a Diego, non ama molto le foto e convincerlo è una vera impresa.
-Dai Diego, farlo per me-dissi io con quei occhi supplichevoli, con la polaroid in mano.
Diego scosse la testa e si mise gli occhiali da sole.
Allora mi metto sulle sue ginocchia con una mano al suo collo e l'altra scatto la foto di noi due.
-Guarda è venuta bellissima-dissi io con entusiasmo, mostrandogli la foto.
-Sai per essere perfetta manca qualcuno qui-disse Diego con un sorriso.
Così Leon si avvicina a noi, mi siedo sulle ginocchia di entrambi negli ultimi posto e Ludmilla ci fa la foto.
Quello scatena Ludmilla nel farci tante tante foto di noi tre e ci fa mettere in posizione un po' sconce e altre così romantiche.
-Siete perfetti voi tre insieme-disse Ludmilla con una strana luce negli occhi.
Cosa vorrà dire quello sguardo?
A volte Ludmilla mi fa paura ma queste foto mi piacciono molto e devo ringraziare solo lei per questo.
-Adoro queste foto ragazzi-disse Ludmilla molto entusiasta.
-Si anche noi-diciamo in coro mettendoli nell'album.
-Mi raccomando fate i bravi ora che me ne vado-disse Ludmilla con uno strano sorriso.
Fate i bravi???
Non capisco a cosa si riferisce, mamma.
Resto un po' con loro negli ultimi posto più vicino al finestrino mentre tutti gli altri sono occupati a parlare o fare altro.
-Secondo voi a cosa si riferiva Ludmilla?-mi chiesi io molto confusa.
-Non lo so, Ludmilla resterà sempre un gran mistero per me anche se la conosco fino da piccolo-mi rispose Leon confuso quanto me.
-E se invece lei sapesse di noi tre-mi disse Diego all'improvviso sottovoce.
Quell'affermazione mi spiazza molto.
"Siete perfetti voi tre insieme"
La strana luce negli occhi.
Le posizioni sconce e romantiche. 
"Mi raccomando, fate i bravi"
Il strano sorriso.
Oddio, mamma.
Ludmilla sa di noi!!!!
Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.
Ora che faccio? Che gli dico? 
-Calma, calma-mi disse Diego interrompendo i miei pensieri.-non agitare in questo modo-
-Diego ha ragione. Tranquilla.-mi disse Leon con tono calmo sottovoce.-Se sa di noi e ha detto quella frase di prima, Ludmilla è dalla nostra parte-
In effetti la frase "Siete perfetti voi tre insieme" vuol dire "io sono con voi, ragazzi".
Mi rilasso contro lo schienale con un sorriso.
Ludmilla sa di noi, mamma.
Sono contenta di averla dalla mia parte.
-Sono così contenta di questo, ragazzi-dissi io sottovoce contenta tra loro due.
Mi sorridono, io prendo di nuovo l'album per finire di mettere le altre foto fatte, c'è ne sono tantissime tra le nostre e quelle con gli altri.
All'improvviso sento qualcosa farsi spazio sotto la mia gonna mentre attacco una foto, guardo i miei ragazzi molto sconvolta e sento le loro dita sui miei slip.
-Ragazzi, ma...-
Sono senza parole.
-Tranquilla, non si accorgerà nessuno di ciò-mi sussurrò Diego sicuro.
-Siamo negli ultimi posti, coperti dagli schienali e poi tu hai anche questo grande album sulle tue ginocchia-mi sussurrò Leon tranquillo.
-Goditi questo momento-mi sussurrarono i due contemporaneamente, dandomi un bacio sulla guancia.
Sono pazzi, completamente pazzi ma li amo anche per questo.
Qualche minuto dopo...
-Cosa avevo detto, ragazzi? Fate i bravi-disse Ludmilla sottovoce spuntando davanti a noi.
Io tutta rossa dall'imminente orgasmo e i miei ragazzi si sono fermati di botto.
-No, non potete lasciarmi così-dissi io con un lamento sottovoce.
-Ha ragione, ragazzi, non potete lasciarla così-disse Ludmilla giustamente sottovoce.-non è carino lasciare una persona proprio sul più bello-
Ora sono rossa anche dall'imbarazzo alle parole di Ludmilla.
Siamo stati sorpresi come dei bambini con le mani nella marmellata.
Nessuno di noi riesce a dire una parola.
-Su ragazzi, finite di soddisfare alla mia grande amica Vilu-ordinò Ludmilla con molta naturalezza, sottovoce.-o se no, vi faccio passare un brutto quarto d'ora-
Ludmilla è una grande, mamma.
-Grazie, Ludmi-dissi io sottovoce con un sorriso.
 Leon e Diego sono sempre fermi a guardare Ludmilla con un espressione.
-Che c'è ragazzi? Non volete soddisfarla?-chiese Ludmilla sottovoce con una strana luce negli occhi.
-Noi lo faremmo ma ci sei tu-rispose Diego sottovoce.
-Perché non posso guardare?-chiese Ludmilla sottovoce come la cosa più naturale del mondo.
-No!-dissero Leon e Diego categorici sottovoce.
Ludmilla vuole guardare???
Questa non me l'aspettavo neanche io anche se lei è sempre imprevedibile.
Quella strana conversazione fini quando il pullman si è fermata perché siamo arrivati in città, tutti prendono i loro zaini per scendere e lasciano solo le cose da camping. 
-Vilu! Leon! Diego! Ludmilla! Stiamo aspettando a voi-disse Pablo giustamente con il pullman ormai vuoto.-Su sbrigatevi!-
Così prendiamo i nostri zaini e scendiamo dal pullman.
Non è molto piacevole essere interrotta proprio su più bello però...
Sono in strada a braccetto con Ludmilla.
-Tranquilla, Vilu, troverò un momento per voi tre-mi disse Ludmilla con un gran sorriso.
-Sei grande, amica-dissi io ricambiando.
Poi guardo avanti, ci sono Leon, Diego e Beto e non resisto a prendere la polaroid dalla borsa.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=529968913701229&set=a.484568471574607.116665.3970
E' forte come foto.
Facciamo tantissime foto per strada, alcune normali altre più pazze.
Io e le ragazze entriamo in un negozio di intimo e costumi e i ragazzi in quello di videogames naturalmente di fronte.
Io e le altre guardiamo i vari completini o solo reggiseno e slip, Fran e Cami trovano già qualcosa di interesse per sorprendere Fede e Luca e vanno a trovarselo.
Io invece sono ancora alla ricerca quando Ludmilla mi afferro per il braccio e mi porta in camerino.
-Provati questo-disse Ludmilla con entusiasmo porgendomi un babydoll.-Ti starà perfetto-
Io mi spoglio tutta e mi provo questo babyboll di colore fuxcia. 
http://www.victoriassecret.com/sleepwear/babydolls-and-slips/starry-babydoll-sexy-little-things?ProductID=4341&CatalogueType=OLS 
Mi guardo allo specchio e dico:-WOW!-
Adoro il modo in cui calza a pennello.
Li farò impazzire di sicuro con questo, mamma.
-Posso, Vilu?-chiese Ludmilla impaziente di vedere il risultato.
-Si entra-dissi io con un sorriso, guardandomi ancora una volta allo specchio.
Ludmilla entro nel camerino e disse:-WOW! Sapevo che era questo il risultato-
-Grazie, Ludmilla-dissi io di cuore.
Ludmilla mi abbraccia da dietro e depone un bacio sulla mia spalla.
-Questo e altro per te, amica mia-disse Ludmilla con un sorriso.
Sciolsi l'abbraccio e dissi:-Non vedo l'ora di farlo vedere a Leon e a Diego-
-Impazziranno quei due-mi disse Ludmilla convinta.
Vedo il prezzo ma con la carta di credito non posso, papà controlla ogni mia spesa e nel portafoglio ho i soldi per il pranzo e altre spese varie.
-Tranquilla, Vilu-mi disse Ludmilla alla mia espressione.-Questo è il mio regalo per voi tre-
-Non posso accettare-dissi io a malincuore a quel regalo.
-Non accetto un no, Vilu. E' un mio regalo per contribuire alla tua prima volta-mi disse Ludmilla  prendendo le mie mani.
-Come fai a sapere che non ho ancora fatto l'amore con loro due?-chiesi io confusa.
-Perché si nota quando una ha avuto la sua prima volta, fidati-disse Ludmilla molto certa.
Prima di togliermelo e darglielo, Ludmilla mi fa una foto con il suo cellulare.
-Che vuoi fare con quella foto?-chiesi io un po' agitata.
-Ancora niente-disse Ludmilla con un sorrisetto da furbetta.-Ma adesso facciamo qualche altra foto-
Qualche altra foto? Di che tipo? E a quale scopo?
Mi fa paura, mamma.
Aiuto! Qualcuno mi salvi da Ludmilla.
-Prendi questo-mi disse Ludmilla uscendo un cestinino di vimini pieno di ciliegia dalla borsa.-e fa un po' la maliziosa-
Ma ha la borsa di MeryPoppins!!!
Perché devo fare la maliziosa? Cosa le servono?
-ma non mi viene al momento-dissi io.
-Pensa ai tuoi amori-disse Ludmilla con un sorriso.
Be' mi viene naturale quando penso a loro.
Mi metto in tante pose, mi diverto anche nel farlo e lei scatta tante foto.
-E' stato divertente!-esclamai io una volta fuori dal negozio, di nuovo con i vestiti addosso.
-Si e le foto sono spettacolari-disse Ludmilla mostrandomele dal suo cellulare.
Quella sono io!!!
Non ci credo.
Leon e Diego impazzirebbero a queste foto.
-Ma cosa ci vuoi fare?-chiesi io curiosa.
-Dopo lo vedrai, Vilu-mi disse Ludmilla misteriosa.
Sono così curiosa, mamma.
Chissà quale idea ha in mente?
-Ma Fede e gli altri?-chiese Fran perplessa.
-Sorellina, se cerchi i ragazzi sono ancora nel negozio di videogames-rispose Luca circondando la vita di Cami per portarla a sé.-Da quello che ho capito, non usciranno molto presto-
-Che significa?-chiesi io confusa.
-Che hanno iniziato una gara contro dei ragazzi del posto e non hanno intenzione di uscire finché non li battono tutti-rispose Luca.
Va a finire che staremo qui sedute ad aspettare per chissà quante ore.
Le ragazze sono già disperate.
-Non è tutto... Leon e Diego sono i più agguerriti, anche perché due di loro li hanno insultati e quindi...-
Oh no! Quei due sono già di loro competitivi poi quando vengono insultati o provocati sono ancora peggio.
Mi sa che passeremo tutta la mattina in attesa loro, mamma, se ci va bene.
-Io non me starò qui tutta la mattina per colpa loro, ora mi sentirà il mio caro Tommy e gli altri-disse Ludmilla molto decisa.
Se ci pensa Ludmilla, allora qualcosa si muove anche perché i ragazzi hanno paura di lei.
-Venite con me, ragazze-disse Ludmilla con uno sguardo da paura, prendendomi sottobraccio.
Entriamo nel negozio di videogames, Ludmilla è sul piede di guerra e c'è tanta gente intorno al punto centrale.
-Secondo te, questa confusione è creata da loro?-chiesi io a Lara accanto a me.
-Si penso proprio di si-mi rispose Lara molto sicura. 
Non c'è modo di vedere che sta succedendo.
-Scusa, ci fai passare-disse Cami ad alcuni ragazzi.
Ma nessuno dei ragazzi diede retta a Cami o a noi.
-Fate spazio!-gridò Ludmilla con quello sguardo da paura.
Alcuni ragazzi sconosciuti terrorizzati già da lei, si spostano e ci fanno spazio.
Problema risolto.
Ora passiamo altro di problema, quello più grosso.
Ci sono tre schermi a plasma e seduti su un divanetto ci sono i miei ragazzi, Fede, Marco, Andres, Brodway e Tomas con i joystick in mano e nell'altro altre sette ragazzi.
Si stanno sfidando a MarioKart, si sento solo il rumore continuo dei pulsanti premuti e vedo tutti belli accaniti soprattutto Leon e Diego e due dell'altro gruppo (penso che sono quelli che hanno insultato i miei ragazzi).
Leon e Diego sono tra i primi alla pari di quei due. Del resto sono patiti di questo gioco, sono difficili da battere ma infatti dopo qualche giro, arrivano primi alla pari per come sono sincronizzati.
Leon e Diego schiacciano il cinque con un sorriso trionfante.
-Come volevasi dimostrare, siamo i migliori-disse Diego molto presuntuoso.
Ha ragione, mamma ma non sopporto quel tono. 
-Dovevate ascoltarci-disse Leon incrociando le braccia con uno sguardo.-Vi abbiamo battuti alla grande-
Spero che dopo questa sia finita.
-Vogliamo la rivincita-disse quello che sembra il leader del gruppo.
-No. Avevamo detto tre partite-disse Leon molto chiaro.-Vi abbiamo battuti quindi è finita-
-Non credo proprio-disse un'altro deciso.-Voi ci riconcederete la rivincita-
Leon, Diego e gli altri li ignorarono cosa non gradita da quel gruppo.
Ahi sento odore di guai!
Faranno a botte di sicuro.
Io mi avvicino ai miei due ragazzi. 
-Principessa, che sorpresa!-mi disse Diego vedendomi lì.
-Hai visto la gara?-mi chiese Leon con un sorriso.
-Si siete stati grandi-dissi io con un sorriso.
Gli altri si avvicinarono alle rispettive fidanzate.
Ludmilla si calmo di un colpo, appena vide Tommy e lo bacio con molta passione.
Stavamo andando via dal negozio tranquilli quando qualcuno mi afferra il braccio violentemente e mi ritrovo intrappolata dal leader dall'altro gruppo.
-Lasciami mi fai male-dissi io dal dolore.-Leon! Diego!-
I due si voltarono subito alle mie grida e guardano quel tipo con uno sguardo da paura e di rabbia.
-Lasciala subito andare-disse Leon con rabbia.
-Già, lei non centra nulla con la gara e poi avete perso-disse Diego anche lui con lo stesso tono.
-La questione è semplice: voi ci concedere di nuovo la rivincita e la vostra amica è salva e non le  tireremo un solo capello-disse il leader molto chiaro, tenendomi a sé con forza.
Mi sta facendo molto male.
-E se invece ti diamo una bella lezione-dissero Federico e Marco a quelle sue parole.
-Non vi conviene-disse l'altro schioccando le dita.
In un attimo Lara e le ragazze furono prese in ostaggio da alcuni ragazzi del pubblico e vengono portate con la forza verso quel gruppo.
-Lasciateci andare-gridarono le ragazze anche loro.
-Non è leale così-disse Tomas con rabbia.
-Già, non sapete perdere-disse Andres lo stesso, caricandosi verso il tipo per liberare Lara.
Quello lo schivo e Andres fini a terra, subito Maxi lo aiuto ad alzarsi.
-Non vi permettete di fare del male alla mia Nata-li avverti Maxi con rabbia.
Il tipo lo fece apposto e strinse ancora di più il polso di Nata.
-Ahi! Mi fai male-disse Nata sofferte.
Maxi si parti subito per dargli un pugno e subito uno dei ragazzi gli sferro un pugno nello stomaco.
Povero Maxi!!!
Nata urla a quella scena e cerca di dimenarsi e liberarsi per correre da lui.
Una mattina tranquilla si è trasformata in una rissa per una rivincita.
E' assurdo, mamma.
-Maxi!-esclamarono Leon, Diego e gli altri raggiungendolo subito.
-Sto bene, ragazzi-disse Maxi un po' sofferente, rialzandosi.-Dobbiamo pensare alle ragazze-
-Già, o giochiamo o facciamo a botte-dissero Diego e Leon come possibili decisioni.-Che facciamo, ragazzi?-
Che cosa decideranno?
Spero che non facciano a botte, mamma.
Sono preoccupata e anche le ragazze. 
Si consultano in cerchio sottovoce per qualche minuto, l'ansia sale ogni secondo in più e poi si dividono con uno sguardo e un passo deciso verso l'altro.
-Abbiamo deciso-dissero tutti i ragazzi con le braccia incrociate.
Speriamo bene, mamma.
-Quale la vostra decisione?-chiesero l'altro gruppo di fronte a loro.
Quell'attimo prima della risposta, mi è sembrato infinito.
-Giochiamo-dissero i nostri decisi.
Si mettono di nuovo sui divanetti, guardano noi ragazze con uno sguardo per dire "tranquille, andrà tutto bene" e uno diede il via alla gara.
Leon, Diego e gli altri premono i pulsanti più velocemente possibile per andare più veloce nella  pista di MarioKart e c'è un'aria tesa, troppo tesa per i miei gusti e quelli dell'altre. 
tum-tum-tum-tum
Sono così agitata mentre guardo fisso sullo schermo a plasma.
Devono vincere di nuovo Leon, Diego e gli altri di nuovo, mamma.
...
Mamma, sono qui in un bar con gli altri a prenderci qualcosa dopo quella disavventura.  
Alla fine Leon, Diego e gli altri sono riusciti a battere di nuovo quei sette ma non hanno gradito di nuovo la seconda sconfitta e sono arrivati alle mani con i nostri, infatti Leon e Diego hanno un occhio nero perché due ragazzi mi tenevano così forte da farmi male e si è scatenata una rissa, quegli altri sono conciati male. Mai mettersi contro i miei ragazzi o se no, finisce molto male.
-Vi fa ancora tanto male?-chiesi io premurosa.
-Un po'-dissero i due molto dolci.-ma questo e altro per difenderti principessa-
Sono i migliori.
-Mi scusi, cameriera, dove il bagno?-chiesi io all'improvviso.
-In fondo a destra, è un unico bagno sia per donne sia per uomini-mi rispose lei gentile avvertendomi.
Perfetto, se è così.
Prendo per mano i due e li trascino in bagno, mamma. 
...
Appena chiudo la porta a chiave, li bacio con molta passione.
-Questo è il vostro premio per avermi difesa-dissi io con un sorriso.-i miei eroi-
-Solo questo?-chiese Diego con l'aria da furbetto.
-Che altro c'è?-chiesi io confusa.
-Ci sarebbe quella cosuccia che ci hai promesso sul pullman-disse Leon con voce calda.
-Ah quella-dissi io con una piccola risatina.-ci sarà ancora tempo ma non qui. Godiamoci questa giornata-
Voglio farlo con calma sul nostro letto nella nostra cassetta.
-Come desideri tu, principessa-disse Leon dolce.
-però possiamo avere qualche altro bacio?-mi chiese Diego con voce calda.
-Oh certo, anche mille se per questo-risposi io molto contenta.
Sto per baciarli di nuovo quando i loro cellulari squillano a preso a preso.
Sono dei messaggi.
I miei ragazzi tirano fuori dalla tasca il loro cellulari e aprono il primo messaggio in contemporanea.
Che strano!
Sono senza parole per qualche motivo e la loro espressione è da "OMG".
Li vedo guardare tutti i messaggi con una certa lussuria negli occhi.
Quella cosa mi incuriosisce e mi avvicino per vedere il contenuto dei messaggi.
Sono le mie foto con il babydoll nel camerino!!!
Ecco cosa le servivano per mandare a Leon e a Diego.
Be' sono state fatte per pensare a loro.
-WOW!-esclamarono Leon e Diego terminando di vedere le foto e girandosi verso di me.
Oddio, mamma.
Non riesco a guardarli in faccia in questo momento.
Mi hanno già visto nuda o in biancheria intima quindi non mi dovrei imbarazzare delle foto in babydoll.
-principessa, siamo senza parole-mi dissero i due ancora sconvolti dalle foto.-non immaginavamo una cosa del genere-
-E' opera di Ludmilla-dissi io imbarazzata guardandoli negli occhi.
-Non devi imbarazzarti, sono fantastiche queste foto-mi disse Leon con un sorriso.-e per nulla volgari, sono eleganti e sexy allo stesso tempo- 
-non vediamo l'ora di vederti con quel babydoll addosso-disse Diego sexy.-e di sfilatelo-

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Capitolo 17
*** La verità su Angie ***


La verità su Angie

Cara mamma,
sono in cucina con bel grembiule della nostra casetta per l'Operazione Cupido 2 cioè far finalmente mettere papà e Angie insieme, ho già tutto il piano in testa e Leon e Diego sono i miei complici o almeno cercano di esserlo ma non resistono alla tentazione di allungare le mani su quello che sto cucinando e io gli do il mestolo sulle mani.
-Se continuate così, non ci sarà niente per la cena-dissi io con sguardo severo.
-Ma io ho fame!-disse Diego con un brontolio nella pancia.
-Anch'io-disse Leon con un broncio tipico da bambino.
Ho due ragazzi o due bambini?
-Mangerete a fine operazione compiuta-dissi io decisa ignorando le loro richieste.-Siamo qui per mio padre e Angie, non per saziare i vostri stomachi-
-Cattiva-dissero i due con il broncio.
Aiutami tu, mamma! Questi due mi danno più problemi di un bambino piccolo.
-E' inutile che fate così, tanto non ci casco-dissi io mescolando la ciotola con l'impasto del pan di spagna.
Voglio fare le mie fantastiche mini cake a forma di cuore, così da portare papà e Angie ad imboccarsi a vicenda, con Tomas e Ludmilla ha funzionato alla grande.
Sono geniale, mamma!
-Perché intanto non fate i due biglietti-dissi io molto operativa.-così state fuori dalla cucina e mi lasciate lavorare tranquilla senza riprendervi ogni secondo-
L'idea è di far recapitare due biglietti ad ognuno di loro, credendo di essere stati loro a scriverli all'altro come la storia dei sms di Tomas e Ludmilla.
La meta è un battello sul lago di sera con tutte quelle stelle e la luna piena, molto romantico come primo appuntamento e per farli mettere insieme.
Questo sono le mie super idee, mamma.
Be' mi sono ispirata ad una sorpresa dei miei due ragazzi: un picnic sotto le stelle in un luogo bellissimo non lontano dalla pista da motocross. Quello della mia immaginazione durante la componimento della nostra melodia: quello vicino al lago con la panchina e l'albero immerso nel verde e tanti petali rossi che cadono giù e formano una magica e romantica atmosfera.
Nessuno li batte in fatto di unicità e poi abbiamo fatto anche il bagno notturno. Il mio primo bacio notturno all'aperto, è stato divertente, romantico e anche pieno di passione come momento. Sanno come farmi felice e farmi perdere la testa.
Divento tutta rossa a pensare quando farò l'amore con loro. Anche se dopo tutto quello che abbiamo fatto o che gli ho fatto, non dovrei diventare rossa.
Non è il momento di pensare a queste cose, ho tante cose da prepara come il battello, la musica e tutto il resto.
-Che cosa stai pensando?-chiese Leon curioso alla mia faccia rossa.
-Io niente-dissi io con il tono più innocente possibile.
-Ti conosciamo troppo bene, principessa, si vede che menti-disse Diego sicuro.
Si mi conoscono troppo bene, con loro non ho alcun segreti a parte il braccialetto, il segreto con Jorge e Lio e la fantasia yaoi su di loro. A proposito di segreti, ho fatto leggere ai due qualche pagina del mio diario, mamma. Voglio condividere tutto con loro o meglio quasi tutti.
-Secondo me, stai pensando a qualche momento hot tra noi-continuo Diego con voce sexy al mio orecchio sinistro.
-si lo penso anch'io o forse pensi a quando faremo l'amore in tre-aggiunge Leon con voce sexy al mio orecchio destro.
Ho già detto che sanno come fanno impazzire. Questo è uno di quei momenti, soprattutto con quelle voci sexy.
-Ragazzi, non distraetemi per favore-dissi io con tono supplicante e con un po' di difficoltà.
So già cosa finisce se quei due continuano così e io ho l'operazione cupido da compiere.
Uno dei tre cellulari squilla. E' il mio.
Mi allontano per prenderlo subito e su display c'è il nome di "papà". 
-E' mio padre quindi state in silenzio-dissi io prima di rispondere alla chiamata.
-Ciao papà-
-Violetta, dove sei?-
-Sono alla Fattoria 21 con Angie, stiamo studiando storia. Tu come va il lavoro in ufficio?-
Sono diventata molto brava a mentire, proprio come la mia relazione con Leon e Diego. Le altre pensano che sto ancora scervellarmi su chi scegliere dei due... be' tranne Ludmilla, come sai sa di noi e non ti sto raccontare tutte le sue idee pazze come voler filmare noi tre mentre ci diamo piacere a vicenda. Naturalmente Leon e Diego sono categorici in questo e nel farsi solo guardare ma sono sicura che Ludmilla si inventerà qualcosa per convincerci a fallo.
-Non sono in ufficio. Sono quasi da voi-
Oh no! Se va alla Fattoria 21 e non mi trova, mi rinchiude a vita. 
Sono nel panico più totale e i due se ne accorgono.
-Tutto bene, figliola?-
Si tutto benissimo papà. Stai per venire alla Fattoria 21 e io sono con Leon e Diego nella nostra casetta. Niente può andare così bene
Diego prende subito il suo cellulare per chiamare qualcuno e si mette dall'altra stanza.
-Si tutto bene-dissi io mentendo uscendo dalla cucina curiosa insieme a Leon.
-Allora a tra poco-mi disse papà chiudendo la chiamata.
A tra poco? E' adesso?? Che faccio??
Leon prende il cellulare anche lui e chiama il numero di papà con l'anonimo per tenerlo un po' occupato mentre Diego parla con qualcuno.
-Papà, senti in questo momento hai da fare?... bene, puoi tenere occupato German per una mezz'oretta con l'asta di beneficenza in programma per domani... grazie tante papà... si ci vediamo a casa-
-Non ci sono più problemi, principessa-dissero Diego e Leon con un sorriso.
Corro a baciare i miei due eroi e ci sorridiamo felici del pericolo scampato.
...
Tutto è andato bene, Leon e Diego mi hanno accompagnato appena in tempo da Angie e papà non ha sospettato nulla.
...
Cara mamma,
sono con un binocolo in mano nascosta trai cespugli insieme a Leon e Diego a guardare il battello ancora fermo a riva, non c'è ancora nessuno di due e guardo l'orario per l'ennesima volta con un po' di ansia.
Spero che vada tutto bene.
-Avete scritto l'orario e il posto giusto?-chiesi io in agitazione ai due.
-Per l'ennesima volta sì-mi rispose Leon con tono rassicurante.
-Vedi star tranquilla e rilassata, arriveranno tra poco-aggiunse Diego con lo stesso tono. 
Hanno ragione ma sono agitata perché questa serata deve essere perfetta sopratutto visto l'assenza di Jade fino a domani pomeriggio.
All'improvviso Diego mi fa segnare e io guardo dentro il binocolo verso il battello dove arriva papà tutto preparato con un bel mazzo di rosse rose in mano (bravo papà! un ottima scelta) e sale su dove c'è già la tavola tutta preparata a lume di candela, petali di rosa, una bella musica di sottofondo e un secchiello con lo champagne.
Ho fatto le cose in grande per questo appuntamento perfetto.
Ora manca solo Angie.
Due dipendenti di Leon e di Diego sono già impostazione con due carrelli con le varie pietanze per poi lasciarli da soli. Leon e Diego daranno il segnale tramite due woki toki.
Ogni minimo dettaglio è stata pensato con cura.
Sono passati 10 minuti dall'arrivo di papà ma di Angie nessuna traccia, infatti lui guarda l'orologio con impazienza e fissa avanti a lui nella speranza di vederla arrivare e anch'io, mamma.
Dopo qualche minuto arriva finalmente Angie ma è vestita in tenuta da Fattoria 21.
Che cosa significa?
Leon e Diego escono il loro monitor come per Ludmilla e Tomas e vediamo cosa succede sul battello. 
-Scusami, German ma io non posso proprio. Tra noi non potrà mai esserci niente-disse Angie a papà dispiaciuta.
-Io non capisco, Angie. Mi hai invitata a cena e ora dici che non puoi-disse papà confuso.-Perché Angie? Dammi un motivo perché io e te non possiamo stare insieme-
-Veramente mi hai invitato tu ma comunque è impossibile tra noi due, German. Fidati è così-disse Angie con le lacrime agli occhi.
Papà la prende per le mani e disse:-Io continuo a non capire. Io ti amo Angie, dopo Maria non pensavo di riprovare queste cose ma poi sei arrivata tu ad illuminare i miei giorni e quelli di mia figlia. Non voglio rinunciare a te, lascerò Jade e così potremmo vivere felici io, te e Violetta come una famiglia-
-Ti prego, German, non rendere le cose più difficili di quanto non sono già. Mi odierai se solo scopri la verità su di me-
-Io non potrei mai odiarti, Angie, io ti amo-disse papà innamorato e decise, prendendo il viso con le mani per baciarla.
Ma Angie si stacca da lui e disse:-Non farlo più, German, ti prego-
Dopo di che scappa via in lacrime, lasciando papà da solo sul battello.
Non capisco Angie, si vede che è tanto innamorata di papà proprio come lui.
Non ho visto papà felice e in questo modo da tanto tempo soprattutto dopo la tua morte, mamma. 
Perché lo allontana in questo modo?
Perché dovrebbe odiarla?
Che cosa nasconde?
Mi faccio queste domande senza alcuna risposta in merito.
Piano A dell'operazione cupido: fallito.
-Ci dispiace-dissero i miei due ragazzi a quell'esito.
Sapevano quanto mi ero impegnata in questo piano.
-Tranquilli, io non mi arrendo-dissi io decisa.-Per prima cosa dobbiamo scoprire cosa nasconde Angie-
Sono sempre più decisa ad andare fino in fondo, mamma.
Scoprirò il segreto di Angie. Parola di Violetta Castillo.
... 
Sono qui sul battello, sdraiata sul letto a forma di cuore con petali (preparato nel caso che papà e Angie volevano fare l'amore. Non si sa mai e poi sono degli adulti) con block-notes a preparare l'O.S.A. cioè Operazione Segreto Angie mentre mangio qualcosa del cena per lei e papà, è un vero peccato sprecarlo e Leon e Diego stavano mangiando fuori all'aria aperta, parlando di chissà quale cosa.
Meglio così, mi avrebbero solo distratto in questo momento e io ho bisogno di pensare in modo lucida e lontano dalle loro mani e dalle loro bocche. 
Sento il rumore dell'acqua, di qualcosa che si è buttato e vado a vedere di sopra solo un attimo. Appena esco dalla cabina, trovo solo Leon di spalle a guardare quel matto di Diego in acqua mentre gli lancia la maglietta a volo. Subito dopo vedo Leon posare la maglietta di Diego e togliersi tutto tranne i boxer per poi tuffarsi anche lui. Non riescono a far almeno di stare fermi quei due, spero solo di non essere coinvolta anch'io perché come ho detto ho bisogno di pensare anzi è meglio che torni giù prima che mi vedano.
Mi siedo di nuovo sul letto con il block-notes in mano.
O.S.A.
- andare alla fattoria 21 quando lei non c'è
- cercare qualche informazione o qualunque cosa del passato di Angie
E poi mi farò venire un idea dopo.
Mi arriva una chiamata di Ludmilla sul cellulare.
-Ludmi che sorpresa!-dissi io a quell'ora.
-Vilu, non ti disturbo o stai facendo qualche cosa con quei due?-mi chiese Ludmilla con un tono malizioso.
Ecco lo sapevo che voleva arrivare lì.
-No, nessun disturbo Ludmi-risposi io tranquilla.-sono da sola a letto-
Forse era meglio non nominare il letto, ora penserà chissà quale cosa.
-Ah ho capito, stai aspettando quei due con il babydoll mentre ti tocchi-disse Ludmi sempre maliziosa.-Questo ha un effetto sconvolgente sui maschi. Brava la mia Vilu!-
Questo non lo sapevo. 
Buono a sapersi qualche volta li sorprenderò così.
-Sono vestita con un block-notes e sto scrivendo una cosa, Ludmi-dissi io sincera.
-Ah... che peccato-disse Ludmilla delusa a quelle parole.
Ho spezzato il suo entusiasmo però la verità. Non sto facendo niente di sessuale.
-Domani voglio farti sentire una nuova canzone-disse Ludmi tornando allegra.-E' scritta da me. Si chiama "Alcancemos las estrellas"-
-Il titolo già mi piace Ludmi-dissi io entusiasta.-E anch'io devo farti sentire una canzone-
-E su voi tre giusto?-chiese Ludmi sicura.
-No, non è su noi tre ma su tutti noi e si chiama "Ser Mejor"-risposi io entusiasta.-Ci lavorò da qualche giorno-
-Anche Fran e Fede hanno una canzone da farci sentire insieme a Luca e si chiama "Vieni e Canta"-aggiunse Ludmi sempre con entusiasmo.-e anche Tomas mi ha scritto una canzone d'amore ma non mi ha detto il titolo. E' una sorpresa-
-Ma è meraviglioso Ludmi. Sono contenta per te-dissi io a quella confessione.
-Sai che io e Tomas abbiamo fatto l'amore quella volta alle terme quando ci siamo dichiarati-mi confesso Ludmi al settimo cielo.-è stato bellissimo molto passione e credo di essere incinta-
Cosa???
Che ha detto INCINTA???
-Non ho capito bene, Ludmi, puoi ripetere-dissi io confusa da quell'ultima parola.
-Penso di essere incinta perché io e Tomas non abbiamo usato nessuna precauzione tanto travolti dalla passione e da anni di amore non detto-continuo a raccontare Ludmi tranquilla.-e il mio ciclo è in ritardo-
Ludmilla ne parla così tranquillamente.
-Tu hai già fatto il test di gravidanza?-chiesi io giustamente.
-Non ancora ma ci vado tra qualche giorno con Tomas in farmacia-mi rispose Ludmilla contenta.-sai ho sempre sognato una famiglia con lui e non importa se stiamo insieme da 10 giorni. Ci amiamo e tra breve avremo anche la nostra occasione di diventare famosi con l'arrivo di quelle persone nei prossimi giorni per il videoclip-
Sento come ama Tomas e il suo desiderio di famiglia.
Si confida con me con tale spontaneo e fiducia, mamma.
Appoggerò Ludmilla in questa scelta se lei vuole cresce questo bambino e se sarà incinta.
Mi immagino una mini Ludmilla o un mini Tomas in giro per la Fattoria 21 con loro due.
Saranno degli splendidi genitori.
-Conta su di me, Ludmilla-dissi io prontamente.-Ti starò vicino in questa cosa-
-Mi fa piacere perché vorrei che tu, Leon e Diego foste la madrina e i padrini della mia futura bimba o del mio futuro bimbo se sarà-mi confesso Ludmi emozionata.
Non ci posso credere, mamma.
Ludmilla vuole a noi tre battezziamo il loro figlio o la loro figlia.
Sono così emozionata e commossa da ciò.
Rimango un attimo senza parola.
-Si sarò onorata e anche loro due-dissi io commossa.
...
Ho chiuso da poco con Ludmilla, mamma. Ancora non posso credere alla forte emozione vissuta.  
Ludmilla e Tomas forse diventeranno genitori e io, Leon e Diego battezzeremo il loro bambino o la loro bambina.
E' fantastico, mamma.
Sento quei due matti tuffarsi in continuazione dal battello, sono peggio di due bambini. Poi non dovrebbero fare il bagno troppo a lungo, hanno mangiato da poco e non erano cose tanto leggere. Dovrei andare li a richiamarli come una mamma ma io sono la loro fidanzata, non certo la loro madre e poi sono grandi da sapere cosa fare o non fare o almeno lo spero.
Anche perché darebbe il cattivo esempio alla futura bimba o al  futuro bimbo di Ludmilla e Tomas. 
Ho aspetto qualche minuto ma nulla sul battello non c'erano e neanche in acqua ma dov'era finito quei due.
Sono preoccupata e anche tanto, mamma.
Guardo ancora nell'acqua attentamente quando qualcosa mi afferra le braccia e le gambe, sono quei due matti e vogliono buttarmi in acqua.
-Non osate farlo, ragazzi!-disse io in tono molto chiaro cercando di liberarmi dalla loro presa.
Ma nulla da fare, quei due mi buttano in acqua e poi si buttano anche loro.
Sono tutta bagnata adesso, mamma.
Voglio ucciderli tutti e due.
Li guardia con uno sguardo fulminante, anche perché tra poco devo tornare a casa e non ho un ricambio con me. 
Sono proprio due geni ma in senso negativo.
Sono terribili insieme. Chi l'avrebbe detto che avrei unito due rivali e creato tutto questo. Io no di certo.
Però senza questa unione, non ci sarebbero stati i bei momenti trascorsi tutti e tre insieme.
-Ma siete impazziti!? Non ho un cambio, devo tornare a casa a momenti e voi fate questo-dissi io arrabbiata battendogli le mano.-Ma bravi! Complimenti!-
Tirano fuori la parte combattiva di me. Vorrei essere così anche con papà.
-Dai, principessa, era un po' per divertirsi-disse Diego alla mia frase.
-Principessa un corno! Voi non vi rendete conto-dissi io furiosa, andando verso la riva.
Leon mi fermo il polso con la mano e disse:-Non fare così, Violetta, andiamo un attimo alla casetta e li ci sono dei vestiti che hai lasciato-
Fanno tutto troppo semplice quei due.
Mi libero dalla sua presa e dico:-Esco in un modo e ritorno in un altro. Ma ti sembra logico, Leon!-
Esco dal lago molto arrabbiata per il loro comportamento. 
Prendo dal battello la mia borsa e il mio cellulare, clicco il nome di Lara nella rubrica e sto per cliccare il tasto per la chiamata quando Diego mi toglie il cellulare dalle mani.
-Diego, vuoi ridarmi il cellulare-ordinai io seccata, arrabbiata e infreddolita.
-No, finché non ti calmi e parliamo-disse Diego categorico.
-Non voglio calmarmi e non voglio parlarvi-dissi io categorica.
Non capiscono la gravità della situazione, papà mi ammazza se mi vede in questo stato e mi chiederà spiegazioni. 
Cerco di prendere il cellulare ma niente Diego alza il braccio troppo in alto.
-Non vuoi ridarmelo, ok-dissi io furiosa.-me ne vado a piedi-
Inizia a camminare verso la Fattoria 21 ma Leon mi ferma di nuovo.
-Violetta, sei troppo arrabbiata per andare da sola e poi c'è troppo buio-mi disse Leon premuroso.
-So badare a me stessa-dissi io ostile, liberandomi dalla presa.
-Andiamo Violetta, non è successo nulla di grave-mi disse Leon di rimando.
Non posso crederci! Non capiscono proprio, hanno bisogno di un disegnino lui e quell'altro idiota.
Continuo a camminare verso la Fattoria 21 senza voltarmi indietro con quei due che mi chiamano in continuazione, all'improvviso passa Roberto con la macchina e senza altre esitazione entro in macchina, lasciando quei due li da soli.
Roberto mi chiede:-Cosa hai fatto, piccola? Come mai sei bagnata in questo modo e perché Diego e Leon ti rincorrevano?-
Roberto conosce Leon perché sua sorella si è da poco sposata con il fratello del padre di Leon.
-E' una lunga storia ma non dirlo a papà-dissi io con una faccia preoccupata.
-Tranquilla, hai bisogno anche tu di uscire e divertirti-disse Roberto complice.-Sarà il nostro segreto-
Sono contenta che Roberto capisca la situazione e mi appoggia. A volte per uscire o devo mentire oppure esco di nascosto dalla finestra con l'aiuto di...
Non ci voglio proprio pensare, sono troppo arrabbiata.
Una volta arrivati a casa, Roberto distrae a papà e Olga così da scappare in camera a cambiarmi i vestiti e asciugare l'acqua a terra in due secondi.
Prendo la borsa per il cellulare ma mi ricordo che in mano a quell'idiota di Diego.
Prendo il diario per sfogarmi su di loro due. 
Che rabbia, mamma!
Spero di non vederli fino a domani mattina.
Invece sento in piccolo sassolino sbattere contro la mia finestra, per fortuna il vetro non si rompe e vado a vedere.
Sono quei due idioti di miei ragazzi.
-Ma siete impazziti!-dissi io arrabbiata sottovoce, aprendo la finestra.-potevate rompere la finestra e poi chi lo spiegava a mio padre-
-Il modo usato è un po' sbagliato però dobbiamo parlarti-disse Leon deciso.
-Io non voglio parlare e non azzardatevi ad arrampicarvi o vi tiro qualcosa-dissi io molto decisa e senza alcuna ombra di scherzo.-e ora buonanotte-
Non gli do il tempo di replicare, chiuso subito la finestra e mi metto a letto dopo aver salutato papà, Olga e Roberto. 
...
Sono sotto le coperte tranquilla senza nessuno a disturbare o a farmi arrabbiare, guardo l'orologio e segna le 23:30 ma i miei occhi non si chiudono o meglio non vogliono, mi giro dall'altra parte con le spalle verso la porta.
Ripenso al momento con papà. Mi ha chiesto di suonare qualcosa a pianoforte che ho imparato e per me, è stata una vera gioia e lui mi guardava incantato. 
E' stato bello, mamma.
Immagino papà al pianoforte a suonare e io e Angie a cantare come una vera famiglia.
E' un bello sogno, mamma. Vorrei tanto che si traformasse in realtà.
Domani andrò alla Fattoria 21 e scoprirò il segreto di Angie.
Sono assorta in quei pensieri da accorgermi solo adesso di un movimento nella stanza, precisamente vicino alle mie coperte.
Vedo due ombre, mi spavento così apro la bocca per urlare quando una mano mi ferma e qualcun'altro accende la lampada a forma di ninfa. Sono quei due matti e idioti.
-Tranquilla, principessa-disse Leon con tono rassicurante.-siamo noi due, non aver paura-
Diego toglie la mano dalla mia bocca e io dico:-Mi volete far venire un infarto!? E poi come siete entrati?-
-Dalla porta grazie a queste-mi rispose Diego mostrando il mio mazzo di chiave pieno di portachiavi.-Nella fuga da noi, ti è caduto-
-Se siete venuti a convincermi con il vostro fare seducente, vi sbagliate di grosso-dissi io decisa.-E ora tornate a casa vostra! Ora!-
Ma non si muovono di lì.
-No. Dobbiamo parlarti-disse Diego deciso.-E io e Leon non ce ne andremmo finché non ci ascolterai-
Che ho fatto di male, mamma?
Voglio dormire serena nel mio letto ma con questi due è impossibile.
-Non voglio ascoltarvi!-dissi io categorica.
Leon cerca di prendere la mia mano ma io la allontano subito.
-Violetta, ascoltaci un secondo, ti prego-disse Leon con uno sguardo supplicante.
No. Non mi farò intenerire.
-Ho detto no!-dissi io irritata, uscendo dal letto.-E ora fuori dalla mia stanza e da casa mia-
Cerco di spingere Diego fuori dalla stanza ma c'è Leon ad aiutarlo.
Io contro quei due è impossibile, forse con uno ci riuscirei ma neanche.
-Avete intenzione di non farmi dormire?-chiesi io seccata con le braccia incrociata.-Domani abbiamo un esame di danza e se vado male, sarà solo colpa vostra e della vostra testardaggine-
Sono preoccupata per l'esame di domani, Gregorio mi metterà sicuramente in difficoltà più degli altri. Spero che vada tutto bene, mamma.
-Non vogliamo certo che vai male per colpa nostra-disse Leon premuroso.-non ti faremo mai una cosa del genere-
-Ma dobbiamo parlarti, non ci metteremo molto se solo tu ci ascoltassi-disse Diego deciso.
-Diego, è meglio lasciarla dormire-disse Leon prendo l'amico per la spalla.
-Vai tu, io non voglio andarmene senza aver chiarito con lei-disse Diego testardo.
-Neanch'io voglio questo ma non possiamo fare altrimenti-disse Leon più ragionevole.
-Si restare qui finché non ci ascolta-replicò Diego sicuro.
Ho capito, stanotte non dormirò per niente.
Poi mi viene in mente la tua stanza, mamma, mi fiondo dentro di essa e chiudo a chiave così non posso entrare in nessun modo e poi non ci sono neanche finestre.
Vittoria, mamma!
Mi metto sul letto con il tuo diario tra le braccia, respirando il tuo odore in tutta la stanza e qualcosa attira la mia attenzione. Sotto la lampada c'è qualcosa e subito vado a prenderla.
E' una foto di te e...
NON PUO' ESSERE!!!
Quella ragazzina con te, assomiglia ad Angie!
Come è possibile?
Tu e Angie vi conoscete?
Se è lei perché non ha mai detto una sola parola su di te o sulla vostra amicizia o quello che era.
Sono confusa.
Ho bisogno di un aiuto.
Spero che ci sono ancora quei due.
Esco dalla tua stanza, vado nella mia e trovo Leon e Diego seduti a terra ad aspettarmi per fortuna.
-Che è successo?-chiese Leon premuroso.
-Sei sconvolta-disse Diego preoccupato alla mia faccia.
Gli faccio vedere la foto, i due la osservano con molto attenzione e stupore di Leon.
-Questa è Angie, io ho visto una sua foto alla Fattoria 21-disse Leon sicuro.
Non ci sono dubbi, mamma.
Tu e Angie vi conoscevate.
Non capisco perché lei mi ha tenuto nascosto una cosa del genere.
Sa quando ho sofferto per le bugie di papà, sa quando io tengo a sapere di te...
Perché mi ha fatto questo?
Pensavo che eravamo amiche, che lei era diversa e non solo una semplice istitutrice.
Sono tremendamente delusa da lei.
Scoppio in lacrime tra le braccia di Leon e Diego.
Le persone a me più care mi mentono di continuo, mamma.
Prima papà, poi Angie e domani chi toccherà...
Chissà se Leon e Diego mi mentono su qualcosa.
No. Non devo fare così.
Sono stati sempre sinceri con me e io non posso iniziare a dubitare di loro o di tutti solo perché papà e Angie mi hanno mentito.
Però non è facile, il dubbio si insinua subito e si inizia a perdere fiducia su chiunque compresi amici, familiare e fidanzati (in mio caso).
Se Leon e Diego mi mentissero, ne morirei di sicuro.
Spero di non provare mai questa cosa con loro perché perderei la fiducia nel mondo intero.
...
Cara mamma,
oggi non voglio proprio alzarmi da letto e andare allo Studio On Beat, non voglio incontrare Angie ma ho l'esame di danza con Gregorio e se non ci vado, penserà che io ho paura o che non sono all'altezza dello Studio. 
Non voglio una cosa del genere. Io danzerò alla perfezione e gli farà vedere chi è Violetta Castillo.
Mi trascino da letto con controvoglia, prendo i primi abiti che pesco nell'armadio senza neanche guardarli, vado in bagno a prepararmi e quando esco per far colazione, sento la voce di Angie nell'ingresso.
Mi nascondo un attimo nel bagno e appena va in cucina con Olga, corro nella mia stanza e scendo dalla finestra con molta attenzione.
Non voglio proprio vederla, mamma.
Sto per arrivare quasi a terra quando metto il piede male e sto per cadere ma qualcosa mi afferra.
Sono i miei due ragazzi, venuti per accompagnarmi allo Studio On Beat e risollevarmi l'umore.
Saranno testardi e peggio dei bambini a volte ma sanno come farmi sentire bene.
Andiamo allo Studio On Beat mano nella mano per una stradina deserta.
...
Cara mamma, 
sono in presidenza con Pablo perché risposto in malo modo ad Angie durante la lezione di canto e lui ha visto tutta la scena così mi ha convocanto subito.
-Non so cosa sai ma non hai mai fatto così-disse Pablo con rimprovero.-ma qualunque cosa sia non ti da il diritto di prendertela con Angie-
-Si invece-dissi io arrabbiata.-E' colpa solo sua-
-Non ti capisco, Violetta-disse Pablo perplesso dalla mia rabbia.-Tu adori Angie e ora sei arrabbiata per chissà qualcosa motivo ma comunque devi portarle rispetto perché qui è un insegnante, non è una tua amica o altro-
-Se è mai stata mia amica-dissi io arrabbiata.
Angie entra in quel momento nella stanza e disse a Pablo:-Mi lasci sola con lei-
-Ok ma se hai bisogno di aiuto, chiamami-disse Pablo alzandosi dalla sedia e raggiungendo la porta.
Siamo io e Angie da sole. Io non la guardo proprio.
-Violetta, mi guardi-disse Angie mettendosi davanti a me.
Ma io la ignoro.
-Che è successo? Perché mi ha risposto male? Perché fai così? Perché pensi che io non sia tua amica?-mi chiese Angie prendendo le mie mani.-Io ti voglio bene, Violetta-
Io scatto dalla sedia, allontanando le sue mani e le dissi:-Non è vero! Sei solo una bugiarda!-
 -Violetta, non so che ti ho fatto ma ti voglio bene-disse Angie sincera.-Dimmi cosa è successo-
-Vuoi sapere davvero che è successo, be' ecco-dissi io furiosa tirando fuori la foto.-Conoscevi mia madre, che il tuo nome è Angeles e non mi ha detto nulla-
Angie guarda la foto e poi me con una faccia.
-Violetta, è complicato-disse Angie triste e preoccupata.
-Che c'è di complicato? Eri amica di mia madre, Angeles-dissi io perplessa.
-Non ero amica di Maria ma ero o sono sua...-inizio Angie con un po' esitazione.
-Tu sei cosa?-chiesi io impaziente.
-Meglio parlarne in un altro momento, hai l'esame di danza e quello che ti dirò, puo' rovinare la buon riuscita del tuo esercizio-disse Angie premurosa.
Ma me ne fregavo dell'esame, devo sapere cosa era Angie per te.
-No, Angeles. Voglio saperlo-dissi io decisa.-Dimmi chi sei-
-Ok-disse Angie con un sospiro.-Violetta, io sono tua... zia-
-TU SEI MIA ZIA!!!!-esclamai io sconvolta.
NON POSSO CREDERCI!!!
Angie o meglio Angeles è mia zia. Tua sorella minore, mamma.
Non sapevo che avevi una sorella, mamma. Papà non mi ha mai parlato e ora si spiega anche il fatto perché lei dice che è impossibile per loro due stare insieme. E' sua cognata.
Non so che dire o non so cosa fare.
Ho sempre sognato una zia e ora è qui davanti a me.
Ma perché non si è fatta avanti prima? Dove è stata in tutti questi anni? Perché ha tenuto tutto nascosto? Perché non è venuta a trovarmi in Europa? 
Tante domande affollano la mia mente senza alcuna risposta.
Sono troppo sconvolta per metabolizzare la cosa subito o per fare l'esame.
L'unica cosa che riesco a fare è scappare lontano da Angie, dallo Studio On Beat con meta sconosciuta.
Angie mi segui ma riesco a seminarla per bene ad un incrocio grazie ad un camion.
Ho bisogno di stare da sola in questo momento, mamma.
...
Sono su un altalena di un parco per bambini, vedo una bambina con una giovane donna che è la zia e immagino subito me da piccola insieme a Angie.
Le lacrime rigano il mio viso sempre di più.
Perché? Perché Angie non mi è stata vicino in questi anni, mamma?
Il mio cellulare squilla in continuazione. E' mia zia Angie, poi Leon e Diego e anche Ludmilla e le altre.
Tutti mi stanno cercando e sono preoccupati per la mia assenza ma non posso tornare allo Studio On Beat. Non ci riesco, sono ancora troppo sconvolta.
Poi penso a papà mi ha mentito di nuovo. Mi aveva promesso niente più bugie e invece...
Come posso ancora fidarmi di lui? Mi mente di continuo.
Non voglio tornare allo Studio On Beat e neanche a casa. 
Ho bisogno di un posto tutto per me.
Ma certo, la casetta. Li mi sento a casa.
Ho anche la chiave come ciondolo nella mia collana proprio come la chiave del diario, Diego ha fatto altre due copie: una per me e una per Leon.
...
Sto dormendo, mamma quando qualcosa mi tocca il braccio e mi sveglio di scatto con agitazione.
Sono Leon e Diego.
-Eravamo preoccupati per te, non rispondevi alle chiamate e Angie ci ha detto che ti ha detto una cosa ma non ha detto quale-disse Leon con un aria sollevata.
-Poi abbiamo iniziato a pensare a tutti i luoghi dove potevi essere e ci è venuto in mente la nostra casetta-disse Diego.
-Scusatemi per la preoccupazione ma non potevo tornare-dissi io con le lacrime agli occhi.
I due sono molto preoccupati alle mie lacrime.
-Che è successo?-chiese Leon preoccupato.-Riguarda la foto, non è vero?-
-Che cosa ti ha detto Angie da ridurti in questo stato?-chiese Diego preoccupato.-Confidati con noi, forse possiamo aiutarti-
Non è una cosa di cui posso aiutarmi ma forse mi farà bene sfogarmi con loro e poi non voglio segreti con loro. 
I segreti hanno un effetto devastante sulle persone soprattutto su di me.
-Angie mi ha detto che è mia zia-dissi io senza giri di parola.-Ora capite perché sto cosi-
Confido a loro tutti i miei dubbi e le mie domande su Angie e questa storia.
-Io penso che Angie ti adora e ti vuole bene e non ti avrebbe mentito se non c'era un valido motivo-disse Leon ai miei dubbi.-Secondo me non è stato facile per lei, starti accanto senza dirti nulla. La conosco da tanto per sbagliarmi- 
-Forse centra tuo padre, può essere qualcosa attinente alla famiglia di tua madre-disse Diego il suo parere.-Non hai detto che tuo padre non vuole che canti per quello che è successo a tua madre-
In effetti le loro spiegazione sono molto probabili e io non ci ho pensato perché troppo sconvolta dalla verità di Angie.
-Parla con lei e chiaritevi-disse Leon dandomi un piccolo bacio sulla spalla.-Avete un bel rapporto per rovinarlo così-
-Poi potresti scoprire di avere anche dei nonni-disse Diego incoraggiandomi, dandomi un bacio sulla mano.-Non sei curiosa di saperlo o di conoscerli-
Si sono curiosissima di tutto.
Ora sto bene e tutto merito loro. Mi fanno vedere le cose da un'altra prospettiva. 
-Siete fantastici-dissi io contenta.-Non saprei come fare senza di voi-
Li bacio entrambi e poi chiamo Angie per incontrarla al parco. Tanto è la pausa.
Ah proposito di pausa, mi viene in mente che ho lasciato lo Studio On Beat senza avvisare nessuno e ora sono nei casini di sicuro.
-Tranquilla, Angie ha avvisato che non ti sentivi bene e sei tornata a casa di corsa-disse Leon alla mia faccia preoccupata.
-Noi abbiamo confermato subito la cosa, l'esame lo rifarai domani mattina appena entrata allo Studio-disse Diego tranquillizzandomi.
Per fortuna, non ho pensato neanche alle conseguenza della mia fuga ma c'è Angie, c'è sempre lei in mio aiuto.
-Ciao Angie, scusami per essere scappata così ma ero sconvolta-dissi io tranquilla.
-Tranquilla, Vilu, non c'è nessun problema-disse lei contenta di sentirmi.-So che non è una cosa facile da metabolizzare in una sola volta ma non pensare che io non ti abbia detto nulla perché non mi interessa di me, al contrario è proprio per questo che non ho detto nulla. Non volevo perderti-
-Angie o meglio zia Angeles, voglio parlati da vicino. Incontriamoci tra cinque minuti a parco vicino casa-dissi io emozionata.
-Ok, nipotina mia, a tra poco-disse Angie emozionata quanto me.
Ora capisco perché sentivo Angie così familiare o uguale a te, è logico è tua sorella.
Non vedo l'ora di vederla, di abbracciarla e di fammi raccontare della vostra infanzia e altro.
Mamma, sono quasi al parco e il cuore è pieno di felicità alla vista di Angie, corro verso di lei e lei fa lo stesso. Ci abbracciamo così forte da cadere per terra e ridiamo felici.
-Non sai quanto sono felice in questo momento-dissi io nelle sue braccia.-Ho sempre sognato una zia e adesso finalmente sei arrivata-
-E non ti lascerò mai più andare via, nessuno ti porterà via da me Vilu. E' una promessa-disse Angie con le lacrime piene di felicità, accarezzandomi i capelli.
-Neanch'io lascerò che qualcuno ti porti via da me, zia-dissi io commossa.-Ti voglio tantissimo bene-
-Anch'io Vilu-disse Angie coccolandomi.
Sono felice, ho una zia meravigliosa, dei amici fantastici e due ragazzi straordinari.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 18
*** Scelte 1 ***


Scelte 1
 
Cara mamma,
sono qui nella nostra casetta con un solo asciugamano che mi copre e corro su e giù per tutta la casa per scappare ai miei ragazzi completamenti nudi mentre rido. Mi trovo nell'ingresso, in trappola e non so dove andare.
-Arrenditi-disse Leon con un sorriso trionfante.
-No mai-disse io decisa.
-Non puoi andare da nessuna parte, principessa-disse Diego anche lui con quel sorriso.
Sono contro la porta dell'ingresso, guardo i due che non hanno buone intenzioni e penso a qualche modo per scappare quando qualcuno bussa la porta.
Strano, nessuno sa di questo posto.
-Chi può essere?-chiese Leon perplesso.
-Non lo so, amico-rispose Diego altrettanto perplesso.
 Apri la porta immediatamente, scordandomi che loro sono nudi e davanti a me c'è Ludmilla con una faccia triste. I due si coprono i gioielli con le mani alla sua vista e Ludmilla scoppia in lacrime e mi abbraccia.
Io la stringo tra le braccia, molto confusa e preoccupata e le accarezzo i capelli.
Cosa può essere successo?
...
-Cosa? Tomas ti ha detto proprio questo!-esclamai io incredula, seduta sul letto tenendo le mani di lei nelle mie.
-Si, ha detto che non è pronto ad essere padre... che è troppo presto... e ha bisogno di una pausa-mi confesso Ludmilla disperata.
Una pausa da cosa???
Non capisco, mamma.
Tomas ama Ludmilla.
Allora perché ha preso una pausa da lei?
Stiamo parlando del loro amore e del loro bambino.
Poi Tomas ha 21 anni e Ludmilla 20, secondo me non è presto.
-pensavo che sarebbe stato felice di questo evento e invece-disse Ludmilla singhiozzando buttandosi tra le sue braccia. 
Non so cosa dire o fare, mamma.
Ludmilla piange come una bambina tre le mie braccia.
Leon e Diego entrano ormai vestiti con un vassoio tra mani contenete  una tazza di camomilla e qualche biscotto per la futura mamma.
-Tieni, futura mamma-dissero i due premurosi, mettendo il vassoio sul letto.
Ludmilla si alza per abbracciare entrambi piangendo.
-Grazie, ragazzi-disse Ludmilla di cuore.-Siete dolcissimi, non potrei desiderare di meglio come padrini per il mio bambino o la mia bambina-
-E stanotte avrei l'onore di dormire nel nostro letto-disse Leon dolce.
-Ci prenderemo cura noi tre di te e del bambino o della bambina-disse Diego altrettanto dolce.
Sono unici, mamma.
Sono già entrati nella parte di futuri padrini.
Lei scioglie l'abbraccio per tornare sul letto e sorridermi.
-Grazie a tutti e tre-disse Ludmilla asciugandosi il viso dalle lacrime, mangiando qualche biscotto.-Ma sono sublimi!!!-
Quei biscotti sono fatti da noi tre.
Mando un sms a Angie.
"Zia, emergenza in corso. Mi devi coprire con papà fino a domani mattina. Poi ti spiego"
Arriva subito il sms di risposta.
"Non ci sono problemi, ora chiamo subito tuo padre. Spero che non è nulla di grave. a domani"
Perfetto, ho avvisato ad zia Angie e ora mi continuerò a dedicare alla futura mamma.
-Tranquilla, Ludmi, parleremo noi con Tomas-disse Diego con tono rassicurante.
-Vedrai tutto si sistemerà nei migliori dei modi-disse Leon altrettanto.
Ludmilla li sorride alle loro parole, poi beve la camomilla e si sdraia al centro del letto, Diego si mette a sinistra accanto a lei mentre io mi metto alla sua destra con dietro Leon. 
Ci stringiamo a lei molto affettuosi e la coccoliamo un po'.
-Il mio bambino e la mia bambina sentirà tanto questo amore per me e per lui-disse Ludmilla sorridendo alla nostre attenzioni, toccandosi la pancia.
Mettiamo anche noi la mano sulla pancia anche se è troppo piccolo per muoversi e dare calci.
-Ciao sono lo zio Diego, piccolo o piccola-disse Diego molto tenero.-tranquillo/a, ci siamo noi a prenderci cura di te e della tua mamma-
-E io invece sono lo zio Leon, ti promettiamo di riportarti presto il tuo papà-disse Leon anche lui.
-E io sono la zia Violetta o Vilu, come vuoi chiamarmi tu-dissi io così entusiasta.-ti canterò tante di quelle canzoni insieme alla tua mamma, è una cantante eccezionale e un'amica preziosa. Non sai che fortuna che hai, a volte fa paura con i suoi sguardi ma fa di tutto per la felicità delle persone che ama-
Ludmilla era commossa da tutto questo e dalle mie parole.
-Siete unici ragazzi-disse Ludmilla con le lacrime agli occhi dalla felicità.-sono fortunata ad avervi come amici-
-anche noi-diciamo tutti e tre abbracciandola di nuovo.
Ci addormentiamo così mamma. 
...
Cara mamma,
oggi mi sono svegliata insieme a Ludmilla con una super colazione preparata da Leon e Diego, come coccolano e viziano loro non ci riescono nessuno e poi tutti e quattro andiamo allo Studio 21.
Incontriamo subito Angie, mi prende da parte per parlarmi però nessuno deve sapere che è mia zia qui a scuola perché lei è l'insegnante e anche perché non voglio che qualcuno che non mi sopporta usi questa cosa  contro di me o contro di lei tipo il Trio Terribile. 
Non abbiamo detto ancora a papà che lei è tua sorella perché aspettiamo di dirlo insieme a Angelica, mia nonna e tua madre. Non so quando arrivare ma non vedo l'ora di incontrarla, mamma.
Io racconto ad Angie in piccola linea il fatto e lei si avvicina a Ludmilla per dirle che se ha bisogno di qualcosa, puo' parlarne con lei. Ludmilla ringrazia Angie di cuore e poi vediamo Tomas entra nell'ingresso e si paralizza quando vede Ludmilla.
Non sa cosa fare ma poi Leon e Diego si fanno avanti verso di lui per parlargli in privato e noi due restia qui in attesa.
-Andrà tutto bene-dissi io speranzosa prendono le sue mani con le mia.-Leon e Diego riusciranno a farlo ragionare-
-Lo spero tanto, Vilu perché non so cosa fare altrimenti-mi confessa Ludmilla abbracciandomi.
Per cambiare argomento, andiamo nell'aula di canto dove non ci sente nessuno e le racconto il segreto mio e di Angie. Lei non è molto sorpresa della cosa perché si nota una certa connessione tra noi quando siamo alla Fattoria 21 o in giro.
Dopo questa piccola confessione, ci mettiamo Te Creo e Juntos somos mas. Cantando tutte le preoccupazioni se ne vanno via e Ludmilla è serena.
-Mi ci voleva proprio-disse Ludmilla sedendosi e bevendo dell'acqua.
-Si come dice sempre Diego: la musica è la chiave-dissi io con sorriso.
-anche nella mia canzone c'è questa cosa-disse Ludmilla con un sorriso.
E parlando proprio di Diego, entrano proprio i miei due ragazzi nell'aula e dalle loro espressioni sembra che la cosa non sia andata bene soprattutto per dei piccoli insulti a Tomas sottovoce.
-Non è andata vero?-chiesi io preoccupata.
-No, ci dispiace-disse Leon dispiaciuto.
-Quel... non ho parole-disse Diego arrabbiato.
-Tranquilli, voi avete fatto del vostro meglio-disse Ludmilla prima di scappare via dall'aula.
Mamma, sono preoccupata per Ludmilla.
Dice di star tranquilli con le parole ma i suoi occhi dico l'altro. E' triste e delusa da Tomas.
Come può Tomas far questo a Ludmilla?
-Non sai quanto volevo riempire di botte a quel piccolo verme che non sa prendersi le sue responsabilità, dice di amarla ma non si sente di diventare padre o di avere questo bambino-disse Diego stringendo i pugni.-come se lui deve partorirlo. E' Ludmilla che porterà per nove mesi il bambino e lo partorirà, non certo lui. La frase della pausa di riflessione è proprio da...-
Mamma, ho visto Diego arrabbiato in quel modo solo quando è successo il fatto della bugia di papà.
-Calmati, Diego-dissi io mettendo una mano sul braccio.-anch'io sono arrabbiata con quell'idiota di Tomas ma ora la cosa più importate è stare vicino a Ludmilla-
-Violetta ha ragione, Tomas non merita di essere considerato proprio-disse Leon cercando di farlo ragionare.-Ludmilla e il bambino sono le nostre priorità-
-Scusate non sopporto una cosa del genere perché è successo anche a me-ci confessò Diego serie e triste.
Cosa???
Non ho capito bene.
-Che vuoi dire?-chiesi io confusa.
-Javier non è il mio padre naturale anche per me vale mille volta di più di quello vero perché ha abbandonato mia madre quando ha scoperto di essere incinta di me, non era pronto e se ne andato via, lasciando mia madre sola a crescermi. Mia madre viene da una famiglia ricca e non mi ha fatto mancare nulla nei miei primi cinque anni vita vissuti da soli e faceva la forte davanti a me ma io vedevo di nascosto quanto soffriva per l'abbandono di quel bastardo...-
Gli presi la mano con dolcezza.
Povero Diego!!!
Chissà quanto ha sofferto in questi anni per questa cosa.
-... volevo fargliela pagare per tutto il male fatto a mia madre e ancora oggi è così. Ho cercato di rintracciarlo ma sembra che ha usato un nome falso e non era neanche spagnolo ma messicano...-
Quindi per meta spagnolo e meta messicano proprio come i gemelli.
Comunque non capisco come alcuni uomini e futuri padri possono abbandonare così le proprio fidanzate o mogli incinte e fregandosi del loro bambino.
E' assurdo e inconcepibile, mamma!!!
-... poi è entrato Javier nella nostra vita, all'inizio non volevo saperne nulla di lui perché pensavo che ci avrebbe abbandonato come quel bastardo ma poi ho visto come rendeva felice mia madre e mi trovato bene con lui. Si sono sposati dopo quattro mesi di fidanzamento. Io sono felice di aver Javier come padre, non potrei desiderare di meglio per mia madre ma non riesco a far almeno di pensare a quel bastardo che ha abbandonato mia madre e me. Lo odio con tutto il mio cuore. Mi chiedo se ha amato veramente mia madre oppure era solo per divertirsi un po'-
Abbraccio Diego con tutto l'amore possibile.
-Mi dispiace per quello che hai passato Diego-dissi io dispiaciuta.-E' terribile, nessuno dovrebbe vivere una cosa del genere e...-
Mi viene da piangere a tutto quello che ha vissuto lui e sua madre ma devo essere forte per lui.
Questa è la prima volta che lo vedo così vulnerabile, di solito è sempre forte, allegro e forse ora capisco da dove viene quel suo atteggiamento di presunzione a volte. E' un lato che non conoscevo di Diego, mamma.
-Non ho mai confessano a nessuno questa cosa-disse Diego sciogliendo l'abbraccio.-voi due siete gli unici-
Si è portato tutto questo per 17 lunghissimi anni, senza parlarne con nessuno.
Io sarei esplosa a quest'ora senza confidarmi con qualcuno e anche vero che devi trovare anche le persone giuste con cui confidarsi.
Questo rende il nostro rapporto ancora più profondo.
Non diciamo nulla ma sia io sia Leon abbracciamo Diego per fargli sapere che gli stiamo vicino.
A volte un abbraccio è meglio di mille parole.
-Se vuoi ti posso aiutare a cercarlo-disse Leon dopo l'abbraccio.
-Si forse in due ci riusciamo-disse Diego alla sua proposta.
-Anch'io vi aiuterò-dissi io mettendomi in mezzo.
Non so se un bene o male questa cosa, mamma.
Non voglio che Diego stia male ancora per colpa di quello là... se gli da una risposta brusca o pure gli chiude la porta in faccia... la ferita dentro di Diego si riaprirebbe di nuovo, facendo rivivere i ricordi brutti del passato.
Voglio proteggerlo, mamma. Proprio come lui e di Leon fanno con me.
...
Antonio ha convocato noi Las Chiclitas, gli All for You più Federico e Tomas nella sala prove per un annuncio importante, si tratta di quella cosa del videoclip che parlavo a telefono qualche giorno fa con Ludmilla. Io non mi separo mai da lei, siamo sempre insieme e mano nella mano, guardo male Tomas e lui tiene lo sguardo fisso sul pavimento o su Antonio. 
-Siete stati scelti da me, Pablo, Angie, Beto e Gregorio per la presentazione della canzone "Juntos somos mas" per un gruppo molto importante che ha un sito su internet con programma molto seguito da tutti "The U-Mix Show" e se andrà tutto bene, cosa che credo fermamente al 100 per 100, realizzerete un videoclip tutti insieme con una canzone inedita  scritta da tutti voi-
Ma è bellissimo, mamma.
E' una grande occasione per tutti noi.
Io e gli altri gridiamo con entusiasmo.
Un pensiero si fa spazio nella mia mente.
Aspetta un attimo, finirà su internet e tutti lo vedranno anche papà.
Mi scoprirebbe e addio Studio On Beat, amici, Angie e i miei ragazzi.
Che cosa faccio, mamma?
Sono divisa in due.
Da una parte voglio partecipare e dall'altra no.
-La presentazione è lunedì, voglio che realizzate un bella coreografia e sarete seguiti da persona eccezionale-ci annuncia Antonio spostando lo sguardo verso la porta.
Entra nella stanza una donna, mamma.
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-Lei è Miranda-ci presento Antonio con molto entusiasmo.-una cara amica di famiglia-
-Ciao a tutti, sono Miranda e vi aiuterò con la vostra presentazione-disse Miranda gentile.-non voglio che pensiate a me come un'insegnante ma come un'amica. Quindi se avete un dubbio o un problema potete parlarne con me, io vi ascolterò e vi aiuterò come posso-
Da queste parole, Miranda mi piace già e anche agli altri.
-Benvenuta Miranda-diciamo tutti in coro molto entusiasti.
-Ora la presentazione è lunedì dalle 10 alle 11-continuo Antonio dopo il nostro benvenuto a Miranda.-Vi voglio tutti insieme e al massimo quel giorno-
Leon fa una faccia all'orario e io già mi preoccupo.
-Se ci sono problemi, alzate pure la mano e ditelo-disse Pablo.
Be' in effetti io ho un gran problema. Non so se partecipare o meno.
Io e Leon alziamo la mano in contemporanea.
-Si Leon e Violetta-disse Pablo alle nostre mani alzate.-Che c'è?-
-Io ho un problema-disse Leon molto serio.
-E anch'io-dissi io divisa in due.
Diego che in mezzo a noi due, ci guarda perplesso a quelle nostro parole.
-Quali sono?-chiese Pablo gentile.
-Io quel giorno e allo stesso orario, ho anche un importante gara di motocross-espose Leon il suo problema.
Che sfortuna, mamma!!!
Anche Leon come me è diviso in due.
-E io non so se partecipare perché mio padre non sa dello Studio On Beat e se vede il video su internet, sono rovinata-dissi io esponendo il mio di problema.
-Allora Leon e Violetta, voi dovete fare una scelta al più presto perché la presentazione è tra una settimana e i vostri amici hanno bisogno di voi, anche perché vogliamo schierare in prima linea voi due, Ludmilla e Diego-disse Pablo giustamente.
Noi quattro in prima linea??? E' una cosa bellissima!!!
Che faccio mamma?
Voglio partecipare ma non voglio farmi scoprire da papà.
Vedo Leon molto combattuto come me, la musica e il motocross sono i suoi due grandi sogni e rinunciare ad uno per favorire l'altro non è felice.
Antonio e gli altri insegnanti ci lasciano soli con Miranda.
Tutti iniziano a dare pareri sulla nostra scelta.
A Leon dicono che per il motocross ci sono altre occasione ma per questa no, è la grande occasione per incidere un disco e diventare cosi famosi.
A me alcuni pensano che io debba dirlo a mio padre e altri invece no ma di fare la presentazione e il videoclip e si pensa.
Fanno tutto facile.
-Basta! Ho mille motivi per dirlo e altri motivi per non farlo e così non mi aiutate, ragazzi-dissi io al continuo ribattere tra i miei amici.-Anzi mi confonde ancora di più-
Esco dalla sala per uscire fuori dallo Studio On Beat per prendere un po' di aria e rilassarmi un po' lontano da quella confusione.
Per fortuna Leon e Diego non hanno detto nulla.
Li ho appena pensati e spuntano fuori.
-Tutto bene?-chiese Leon dolce.
-No, affatto Leon-dissi io confusa.
-Ti capisco-disse Leon nella mia stessa situazione, sedendosi alla mia sinistra nella panchina.
-Io non vedo qual'è il problema ragazzi perché dovete scegliere o una cosa o l'altra-disse Diego perplesso, sedendosi accanto a Leon.-Potete avere entrambe-
Non capisco la sua frase, mamma.
Come è possibile avere tutte due cose? E' impossibile.
Perché ognuno ha delle conseguenze.
Diego sembra non capire la nostra situazione.
-Forse non hai capito Diego ma la presentazione e la gara sono tutti e due nello stesso momento-disse Leon ancora più chiaro.
-Non puoi chiedere di spostare di qualche minuto la gara di motocross cosi appena hai finito la presentazione, scappi alla pista-disse Diego alle sue parole.
-No. Diego, è una gara ufficiale e non puoi essere spostato-disse Leon abbastanza chiaro.-Devo scegliere per forza ma non voglio rinunciare a nessuno dei due, amo entrambi queste due passioni e sento il cuore diviso in due-
Come lo capisco, mamma.
...
Vedo Leon nell'aula degli strumenti suonare con la chitarra qualcosa, una melodia mai sentita prima e lo raggiungo dentro.
-Mi piace-dissi io con un sorriso.-Quando l'hai composta?-
-Proprio oggi pensando a questa cosa-disse Leon tormentato.-Vuoi sentire il testo?-
-Si-dissi io con un sorriso. 
http://www.youtube.com/watch?v=-28uxF1nfaM
Dal testo si sente come questa cosa, lo fa impazzire proprio come me.
-E' una bella canzone e anche molto significativa-dissi io alla fine della canzone.-si sento il tuo cuore diviso in due mondo proprio come me. Da una parte c'è lo Studio On Beat, Angie, gli altri e tu e Diego e dall'altra mio padre che pensa che io sono sempre la sua principessa-
-Si lo capisco perfettamente, scegliere non è facile neanche per te-disse Leon comprensivo, togliendosi la chitarra.
-Io so che Diego ha tutte le buone intenzione e vuole aiutarci, lo apprezzo-dissi io -Fa di tutto per me e per la nostra felicità in tre e non so che farei senza di lui-
-neanch'io, è un amico prezioso e mi diverto tantissimo con lui per me è come un fratello-disse Leon con un sorriso.
-ma lui non può capire, non si trova nella nostra situazione e...-dissi io dopo quelle parole.
-In effetti fa tutto troppo facile lui-continuo alle mie parole.-non si può avere tutto dalla vita ma sembra non capirlo questo-
-Io non so cosa fare Leon-dissi io disperata.
-Tranquilla, troveremo una soluzione come abbiamo sempre fatto-disse Leon tenero, abbracciandomi.
Mi faccio cullare dal'abbraccio di Leon, questa è la prima volta da quando è iniziata la nostra relazione che abbiamo un momento a due, siamo sempre noi tre e non lo so è strano.
Alzo lo sguardo verso la porta, vedo Diego guardarci con uno sguardo ferito e di non so cosa e io mi stacco da Leon.
-Tranquilli, me ne sto andando-disse Diego deluso.
-Diego, stavo solo consolando a Violetta tutto qui-disse Leon al suo tono di voce.-sai che non ti faremo mai una cosa del genere o se avvenisse al contrario. Siamo sempre noi tre uniti e niente cambierà questo fatto-
Ha ragione Leon, mamma.
Non potremo mai tradire la fiducia di Diego.
-Non è per questo, Leon-disse Diego ferito.
Se non è per l'abbraccio, perché sta così?
-Allora per cosa?-chiesi io confusa.
-Per le vostre parole di prima-rispose Diego chiaro.-che non posso capirvi, che faccio tutto molto facile e tutto il resto-
Ha frainteso, ha solo sentito un pezzo della conversazione e ora pensa che noi non lo apprezziamo.
Non voglio che pensi questo, mamma.
-Non è come pensi, Diego, vedi...-dissi io di fretta.
-Tranquilli, non vi darò più fastidio con i miei consigli-disse Diego ferito senza lasciarmi finire la frase e se ne andò via.
-Diego, amico, aspetta!-urlò Leon alla sua uscita.
Ma Diego non si fermo e prosegui verso una meta non definita.
Questa è la prima volta che succede una cosa del genere, di solito sono io che discuto con loro due ma mai io e uno dei due contro l'altro.
Ci mancava solo questa mamma.
-Che facciamo?-chiesi io triste.
-Provo a chiamarlo-disse Leon prendendo il cellulare dalla tasca dei jeans.
Leon chiama a Diego.
-Niente, non mi risponde-disse Leon battendo la mano sul muro.
-Provo io-dissi io prendendo il mio cellulare dalla borsa.
-risponde la segreteria del numer...-
Maledetta segreteria!!!
-Niente neanche a me-dissi io triste.
Sono preoccupata, mamma.
-Forse so dove trovarlo-disse Leon all'improvviso.-tu resta allo Studio On Beat nel caso che torni-
-si ok-dissi io alle sue parole.
Vedo Leon corre fuori dallo Studio On Beat e salire sulla sua moto.
Speriamo che lo trovi, mamma.
...
Leon mi ha chiamato poco fa ma non ha trovato Diego da nessuna parte e qui non si è visto proprio.
Sono molto preoccupata per lui. E' un tipo molto impulsivo e non voglio che si cacci in nessun guai.
Ho la testa da un'altra parte, non sto ascoltando i discorsi delle ragazza così faccio una passeggiata e vedo Ludmilla da sola, mi sto avvicinando per farle compagnia quando vedo Diego spuntare all'improvviso e andare verso di lei con qualcosa in mano.
-Ecco qui futura mamma-disse Diego dolce.-Caramelle contro le nausee-
-Grazie, Diego. Sei un tesoro-disse Ludmilla con un sorriso, prendendo il sacchetto di caramelle e mangiandone una.
Diego si siede accanto a lei.
-Come ti senti?-chiese Diego premuroso.
-Ora bene ma prima no-disse Ludmilla mangiando un'altra caramella.-e poi c'è la questione di Tomas, non mi ha chiesto neanche come stavo o mi ha salutata... sembra che non esisto per lui...-
Ludmilla inizia a piangere e Diego avvolge le sue braccia intorno al suo corpo.
-Tranquilla, Ludmi, tutto si sistemerà e se Tomas non tornerà da te e dal bambino. Ci prenderemo noi cura di te soprattutto io-disse Diego molto sicuro.
-Grazie-disse Ludmilla stringendosi a lui.
Quell'abbraccio e le parole di Diego mi fanno male.
So che Ludmilla ha bisogno di aiuto ma non posso far almeno di essere gelosa.
Ho paura che Diego si innamori di Ludmilla e temo di perderlo per sempre, mamma. 



Che ne pensate della storia di Diego?
Fa bene o male a cercarlo?
Chi sarà il vero padre di Diego?
Che decideranno di fare Leon e Violetta?
Tomas cambierà idea?

Il capitolo delle scelte è diviso di 2.

 

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Capitolo 19
*** Scelte 2 ***


Scelte 2
 
Cara mamma,
sono nel Resto-Band con le altre, le altre sorseggiano i mitici frullati fatti da Luca e io ho la testa di nuovo nelle nuvole, non riesco a togliermi dalla testa quell'immagini di Diego e Ludmilla abbracciati su quella panchina.
Prendo il cellulare per scrivere un sms a Diego ma quando sto per iniziarlo, mi fermo perché non so cosa scrivergli.
Sento qualcosa sulla mia spalla e sobbalzo subito dalla sedia.
-Sono io Leon-disse Leon tranquillizzandomi alla mia reazione.
-Scusami-dissi io dispiaciuta.
Leon vede che qualcosa non va così mi prende per mano per portarmi fuori e andare verso il parco.
-Mi dici che hai?-mi chiese Leon preoccupato.-Sei strana-
-Ecco io...-
Non so cosa dirgli, mamma.
E' assurdo che io mi sento gelosa di Ludmilla e temo che lei me lo porti via o che Diego si innamorarsi di lei.
-E' per Diego?-mi chiese Leon intuitivo.
-Si è per lui-dissi io triste.
-Vedrai che tutto si sistemerà, noi tre siamo un'unica cosa e niente e nessuno ci separerà-mi disse Leon convinto con un sorriso.
-e se invece Diego si interessasse ad un'altra ragazza-dissi io all'improvviso.
Leon mi guarda un po' perplesso a quella frase.
-Dove ti uscita questa cosa?-mi chiese Leon stranito.
-pensi che sia assurdo?-chiesi io alla sua domanda.
-si perché Diego ti ama Violetta proprio come ti amo io-mi rispose Leon molto sicuro.-non potrebbe mai dico mai interessarsi ad un'altra ragazza-
Forse ha ragione ma quell'abbraccio non lascia la mia testa.
-Violetta, ascoltami-mi disse Leon alla mia espressione triste.-so che questo litigio con Diego è una cosa nuova ma non iniziare farti queste idee perché ti fanno stare solo male-
-Hai ragione-dissi io facendo un sorriso.-sono una stupida-
-No, non sei una stupida. Quando si ama, si ha sempre paura di perdere le persone che amiamo-disse Leon con un sorriso.-e poi ricordati del rito e del simbolo. Noi tre siamo destinati a stare insieme per sempre-
E' vero, il rito e il simbolo. 
Come ho fatto a dimenticarmelo?
Noi tre siamo destinati a stare insieme per sempre.
Presto io e Leon faremo pace con lui, ne sono sicura.
Abbraccio Leon per un attimo e poi prendo il cellulare per mandare un sms a Diego. 
"Diego, ci vediamo dopo le lezione alla nostra casetta. Ti amo"
Ripongo il cellulare nella borsa con un sorriso.
-Torniamo dagli altri-disse Leon con un sorriso.
-No, ho una musica in mente-disse Violetta elettrizzata.
-Che tipo di musica?-chiese Leon curioso.
-Poi vedrai-dissi io dandogli un bacio nella guancia e scappando allo Studio On Beat.
...
Sono nei corridoi dello Studio per dirigermi verso l'aula degli strumenti quando una melodia mai sentita prima dalla sala prova attira la mia attenzione. 
Mi avvicino per vedere di suona e ho una brutta sorpresa: sono Diego e Ludmilla e suonano insieme al pianoforte.
Prima l'abbraccio adesso la canzone, mamma.
Non sono più sicura del rito e del simbolo, mamma.
Scappo via da lì quando sbatto contro qualcuno, cadendo a terra.
-Violetta,  stai bene?-chiese Lara premurosa.
-Si-dissi io alla caduta ma no al cuore, alzandomi da terra con il suo aiuto.-Che sorpresa! Che ci fai qui?-
-Sono venuta a portare il pranzo ad Andres-disse Lara con un sorriso e un cestino in mano.
Che dolce!!!
Andres è fortunato ad avere una fidanzata con Lara.
-Sai dov'è?-
-Si è al Resto-Band con gli altri-dissi io sicura.-Ti accompagno e facciamo due chiacchiere-
Stare con Lara, mi aiuta sempre a distrarmi dai miei pensieri.
Infatti io e lei iniziamo a farci tante risate insieme, ripensando a vecchi episodi.
Stiamo andando verso il Resto-Band quando vediamo da lontano Andres dietro ad un cespuglio e Lara sorride, subito si avvicina per andare da lui con me accanto.
Ma non è solo, con lui c'è una ragazza mai vista prima.
https://twitter.com/PaluSirvenMex/status/334864033767362560/photo/1
-Sei il mio eroe-disse la ragazza con un sorriso, fasciando la mano di Andres con un fazzoletto.
-Per così poco, Emma-disse Andres imbarazzato.
-Non è poco Andres, mi ha salvata-disse Emma con un sguardo brillante.
-Be' non potevo permettere che una bella e dolce ragazza come te si faceva male-disse Andres molto dolce.
Come può Andres far questo a Lara!!!
Non posso crederci, mamma.
Ma che è un epidemia!
Prima Tomas che lascia Ludmilla.
Poi Diego e Ludmilla.
E adesso Andres con questa ragazza sconosciuta.
Guardo verso Lara, mamma. E' ferita da quella scena, butta a terra il cestino in malo modo e se ne va via da lì.
Io la rincorro dietro, mamma.
Lara può sembrare una ragazza forte per il suo lavoro di meccanica ma è molto sensibile.
...
-Ancora non ci credo che il mio Andres si è messo a flirtare con un'altra ragazza-disse Lara triste.
Neanch'io riesco a capacitarmi di una cosa simile.
-... pensavo che tra noi era tutto perfetto, stiamo insieme da 16 giorni e già flirta con un'altra...-
Vedo Lara trattenere le lacrime.
Poverina. Mi fa male vederla così.
Stupido Andres!!!
Dove la trova un'altra ragazza come Lara? Da nessuna parte. Di Lara c'è ne una sola. E' unica e inimitabile. 
Abbraccio Lara per consolarla e stiamo qui per non so quanto tempo.
...
Cara mamma, 
sono qui con Leon nella nostra casetta ad aspettare Diego già da mezz'ora ma ancora non si vedo l'ombra. 
-Non viene Leon-dissi io agitata, andando avanti e indietro per tutta la cucina.
-Vedrai arriverà, ne sono sicuro-disse Leon dolce, fermandomi.
-No, non viene, Leon. E' già mezz'ora che stiamo qui-dissi io triste.
-Sai come fatto Diego, è un impulsivo-disse Leon alla mia frase.-ma verrà-
Leon è tanto sicuro di questo ma io no.
So che non verrà.
Qualche secondo dopo mi arriva un sms sul cellulare.
E' di Diego.
"Non posso venire, mi dispiace"
Lo sapevo, mamma.
Di sicuro è con Ludmilla.
-Che c'è?-chiese Leon alla mia faccia triste.
Gli mostro un sms.
-No, non è da Diego-disse Leon a quel sms.-E' successo qualcosa, ne sono sicuro-
Così Leon suggerisce di andare a casa di Diego a vedere come stanno le cosa.
Qualche minuto dopo...
Scendo dalla moto di Leon, mi tolgo il casco e suono a campanello.
-Si chi è?-chiese una cameriera della villa dal citofono.
-Sono Violetta, devo parlare con Diego-dissi io cercando di star calma.-E' una cosa urgente-
-Aspetti un attimo vado a vedere se c'è-disse la cameriera gentile.
Sono agitata mentre aspetto il ritorno della cameriera con Leon.
-Tranquilla, ci sarà-disse Leon sicuro.
Vorrei avere la sua stessa sicurezza, mamma, ma è più forte di me. Non ci riesco proprio.
-Mi dispiace ma il signorino Diego non può venire, sta dormendo-ci comunicò la cameriera.-provate domani-
Lo sapevo, mamma.
-Violetta, sono sicuro che sta dormendo veramente-disse Leon prendendomi le mani.-Diego non ci mentirebbe mai e lo sai bene-
....
Cara mamma, 
in questi giorni mi sto impazzendo sia per quello che devo fare con la presentazione, vedo i ragazzi impegnarsi al massimo nelle prove e sta venendo una bella coreografia e sia per la questione Diego.
E' ufficiale: DIEGO CI STA EVITANDO ALLA GRANDE!!!
Quando ci troviamo nella stessa aula o aria, è sempre di fretta e usa la scusa "Ho una cosa urgente da fare" o "Ho lezione adesso".
Non mi piace questa situazione per niente.
Lui non ha mai fatto così.
Cosa gli prende???
E' ancora ferito per quelle nostre parole???
Non so che pensare.
Mi ritrovo qui alla pista di motocross.
Io e Leon stiamo passando molto tempo insieme visto quella situazione e per il fatto della scelta.
Vedo Lara tutta arrabbiata, urlare contro Leon.
-Non posso credere che butteresti via tutto per quella stupida presentazione!!! Questa è la nostra occasione, è da anni che aspettavamo questo momento Leon. Cosa hai nel cervello i criceti?-
Da quando ha visto Andres con quella Emma, Lara se la prende con tutti.
Mi dispiace sia per Lara sia per Leon.
Non è un periodo bello per nessuno dei due, mamma e neanche per me visto tutto questo casino.
-Lara, non è una stupida presentazione. E' una grande occasione per me per diventare famoso e iniziare la mia carriera di cantante a tutti gli effetti-disse Leon giustamente.
-E' anche la tua grande occasione per mostrare il tuo talento di motocrossista al mondo. Quando lunedì vincerà quella gara, perché io sono sicura che vincerai, partirai per fare delle gare e farai conosciuto dappertutto. Non era questo il tuo sogno o mi sbaglio?-
-Si è il mio sogno, Lara ma c'è anche la musica-disse Leon tormentato.-Non voglio rinunciare a nessuno di questi due sogni-
-Be' dovrai scegliere Leon. O il motocross o quella presentazione-disse Lara chiara.-Spero che farai la scelta giusta-
Lara si allontano da lui per andare a sistemare la sua moto.
Mi avvicino a lui per dargli sostegno. 
-Leon...-
Leon mi abbraccia di slancio.
-Non so cosa fare Violetta-disse Leon disperato.
Povero amore mio.
-Vedrai tutto si sistemerà-dissi io con più convinzione, stringendolo nelle mie braccia.
Non sono molto convinta di ciò ma Leon ha bisogno di questo.
-Non ne sono più sicuro... poi mi manca Diego... è tutto così vuoto senza di lui...-
Leon è super affezionato a lui.
Strano pensare che una volta quei due si detestavano e invece ora sono inseparabili come due fratelli.
-Lo so Leon è così anche per me-dissi io trattenendo le lacrime.
Devo essere forte.
In tutti questi giorni anche se io e Leon siamo stati sempre insieme, non ci siamo bacio o altro. Solo qualche abbraccio. Perché andare oltre l'abbraccio, sarebbe tradire Diego e noi non vogliamo questo.
...
Cara mamma,
sono quasi vicino alla casetta per starmene un po' per conto mio e riflettere su questa gran decisione.
Partecipare o non partecipare.
Dire o non dire.
Partecipare o poi dirlo a papà o confessare a papà e prendermi tutte le conseguenze.
Mi squilla il cellulare nella borsa.
Spero che sia Diego.
Non è Diego, è papà.
-Che cosa c'è, papà?-dissi io un po' seccata.
-Violetta, io devo partire subito per un viaggio d'affari in Giappone...-
Un viaggio in Giappone???
-e per quando starai via?-chiesi io sconvolta.
-due settimane-disse lui piuttosto dispiaciuto.
Due settimane senza papà e con la strega cattiva di Biancaneve???
Nooooooooooooooo!!!!
Mi comandare a bacchetta e mi costringerà ad andare con lei in una di quelle S.p.a.
Due settimane da incubo!!!!
-ma non ti preoccupare, ho parlato con Angie. Verrà a stare lì con te nell'assenza mia e di Jade-disse papà all'improvviso.
E' una super notizia!!!
Non dovrò aver a che fare con Jade da sola e avrà zia Angie 24 ore su 24 a casa nostra.
Che bello!!!
-solo che è un viaggio molto lungo e starò via tanto tempo... e mi dispiace lasciarti...-
-tranquillo, papà. E' il tuo lavoro e poi starò bene, Angie sarà con me-dissi io tranquillizzandolo.
-allora ci sentiamo via skype al mio arrivo in Giappone, fai la brava e ricordati sempre che ti voglio bene e che sei la cosa più importante della mia vita-
-anch'io ti voglio bene papà a presto-
Anche se il rapporto con lui è costellato da alti e bassi, gli voglio bene e mi mancherà per queste due settimane però...
... potrò partecipare alla presentazione tranquillamente perché lui è in Giappone e il videoclip non arriverà mai lì...
... questo viaggio è arrivato giusto in tempo, mamma.
Ora devo solo sistemare le cose con Diego insieme a Leon.
Apro la porta per andare in cucina, ho una fame improvvisa e vedo Diego preparare un toast con la nutella.
Adoro la nutella!!!
Mi avvicino con un sorriso quando vedo Ludmilla accanto a Diego in accappatoio.
Noooooooooooooo!!!
Non posso crederci che Diego ci ha traditi, mamma!
Non può essere altrimenti perché Ludmilla indossa l'accappatoi, non è uno qualsiasi ma proprio quello di Diego.
Mille lacrime cadono giù e scappo via a quella crudele realtà.
Mi fermo in un vicolo, con il cuore spezzato in due e il respiro affannoso.
Mi sento male!!!
Troppo male!!!
All'improvviso vedo tutto nero.
...
Mi sveglio in un letto morbido in una stanza mai vista prima con due letti.
-Stai bene?-chiese una voce familiare preoccupato. 
Mi giro verso di quella voce e vedo...
Dal giorno del campeggio che non ci vediamo anche se io mi sento tramite sms con lui e Jorge quasi tutti i giorni, mamma ma come del resto con Vivian.
-Che è successo?-chiesi io confusa.
-Ti ho trovato svenuta in un vicolo-disse Lio dandole un bicchiere d'acqua con lo zucchero.
Ah si, sono svenuta per la scena di Diego con Ludmilla, mamma.
Fa male, mamma.
Riprendo a piangere disperata.
-piccola, non fare così-disse Lio abbracciandomi.-qualunque cosa è successa, si risolverà-
Non si risolverà nulla, mamma.
Diego ha scelto Ludmilla.
Non so per quanto tempo, ho pianto tra le sue braccia mamma ma Lio non mi ha chiesto nulla e mi sono riaddormentate nel suo letto stremata dalle lacrime versate.
Mi risveglio una seconda volta dopo non so quanto tempo e anche Lio si addormentato alla mia sinistra.
-stai meglio?-chiese un'altra voce familiare dolcemente alla mia destra.
Mi giro verso di essa e trovo Jorge.
-Sto un po' meglio grazie-dissi io così così.
Jorge mi abbraccia teneramente.
-Mi sei mancata, piccola-mi sussurrò Jorge all'orecchio.
Che dolce!!!
Mi è mancato anche lui, mamma.
Lio e Jorge sono due fantastici amici.
Ogni ragazza è fortunata ad avere due amici come loro perché qui non c'è di mezzo l'amore.
Loro mi vedono come una sorellina da accudire.
Non so cosa è successo, piccola, ma ti è arrivato un sms-disse Jorge sciogliendo l'abbraccio e dandomi il cellulare.-forse è la risposta che cercavi-
E' di Diego.
"Ci vediamo domani nell'aula di canto, ho una cosa importante da dire a te e a Leon" 
Vuole dirci una cosa importante???
Vuole rompere con noi, ne sono sicura.
Ci dirà che si è innamorato di Ludmilla e vuole crescere questo bambino come il suo.
Il mio incubo si è avverato, mamma.
-Notizia buona e brutta?-chiese Jorge alla mia faccia.
-Non lo so-dissi io buttandomi nelle sue braccia disperata.
In quel momento si sveglio Lio e vedendomi in quello stato si uni a noi.
-Tranquilla, piccola, ci prenderemo noi cura di te-dissero Lio e Jorge dolcemente.
...
Cara mamma,
oggi mi sono svegliata nel letto di Lio o di Jorge, ho dormito qui e sono entrata in panico perché non ho avvisato per nulla a casa o ad Angie ma poi i due mi hanno tranquillizzato subito perché hanno parlato con Vivian e lei ha mandato un sms ad Angie dicendo che dormo da lei.
Sono fantastici!!!
Sono nella loro cucina nella penisola a far colazione.
E' così strano ma allo stesso tempo bello.
Lio e Jorge stanno preparando la colazione prima di andare a scuola e darmi uno strappo con il motorino allo Studio 21.
Mi sono offerta di dargli una mano ma nulla, dicono che sono un ospiti e devo solo rilassarmi.
-Ecco qua, i nostri fantastici pancakes ai mirtilli-dissero i due mettendomi un piatto davanti e un succo di frutta al mirtillo.
WOW!!!
http://www.pianetadonna.it/foto_gallery/cucina/ricette-pancakes-dolci-e-salati-per-ogni-gusto/pancakes-ai-mirtilli.html
Sono sconvolta.
E' troppo, non riuscirò mai a mangiarlo tutto da sola ma poi guardo i due con quello sorriso e non posso deluderli.
Così prendo la forchetta e coltello per assaggiare un pezzo.
E' squisito, mamma.
Ne prendo subito un altro pezzettino.
-Ti piace?-chiese Lio impaziente.
-Li adoro ragazzi-dissi io estasiata dal gusto.-grazie ragazzi per questo e ieri-
-Puoi sempre contare su di noi quando vuoi-disse Jorge con un sorriso.
Che dicevo sono due ragazzi fantastichi che una ragazza ha la fortuna di avere come amici.
-Grazie, apprezzo le vostre parole-dissi io di cuore.
Si siedono per far colazione con me, si respira un'aria così armonia e sento tutto così familiare.
...
Dopo qualche minuto, passato fuori ad aspettare quei due che si decidevano ad uscire di casa perché discutevano su qualcosa d'importante penso perché erano troppo accaniti.
Esce Lio con due caschi in mano.
-Possiamo andare, piccola-disse Lio con un sorriso, dandomi il casco.
Lo prendo mentre andiamo in garage a prendere il suo motorino ma la gomma è bucata.
Lio fa una faccia a quella cosa.
-Aspettami qui-disse Lio trattenendo la rabbia (?).
Non capisco molto.
Lui rientra in casa e io resto qui ad aspettarlo.
-Eccomi qui-disse Jorge con un sorriso, con la bici in mano e due caschi.-possiamo andare-
-Ma devo aspettare, Lio-dissi io alle sue parole.
-Ho parlato con lui qualche secondo fa e siccome il suo motorino è fuori uso, ti accompagno io in bici-spiegò Jorge con un sorriso, mettendomi il casco.
Se Lio ha detto così, va bene.
-Tieni ben stretta a me-disse Jorge premuroso.
Salgo sulla bici e mi stringo a lui mentre lui parte e incomincia a pedalare velocemente, vedo da lontano Lio sbraitare qualcosa ma siamo troppo lontani per sentire le sue parole.
-Jorge, forse Lio ha qualche problema-dissi io preoccupata.
-Tranquilla, non è nulla-disse Jorge sicuro.
-Se lo dici tu-dissi io un po' perplessa per poi rilassarmi contro la sua schiena.
...
-Grazie per avermi accompagnata-dissi io di cuore, togliendomi il casco per ridarglielo e dandogli un bacio sulla guancia.-ci sentiamo tramite sms-
-Si quando vuoi tu piccola-disse Jorge con uno sguardo, prima di andarsene via.
Lo guardo mentre scompare alla fine della strada e poi mi giro verso lo Studio e mi trovo di fronte a Leon.
-Leon, che spavento!-esclamai io così improvviso.
-Come mai eri con lui?-chiese Leon un po' geloso e infastidito.
Non posso dirgli che ho dormito da loro tra le loro braccia e che ho fatto colazione con loro.
Sarebbe ancora più geloso e non ne ha motivo io amo solo lui e Diego. 
-Perché ho dormito da Vivian stanotte e Jorge si è gentilmente offerto di accompagnarmi-dissi io più convincente possibile.
-E non potevi chiamarmi?-chiese Leon giustamente. 
-Non ci ho pensato-dissi io sincera.
-Ok, ma che non succeda più-disse Leon chiaro.
Quando fa il geloso non lo sopporto mamma.
-Leon, Jorge e Lio sono solo miei amici. Non c'è niente e per loro è lo stesso-dissi io a quelle parole.-quindi non farti paranoie inutili-
-Paranoie inutili??? Violetta, il tuo "amico" Jorge insieme all'altro, vogliono qualcosa di più della semplice amicizia da te-ribatté Leon molto chiaro.
-Ma non è vero, Leon, Jorge e Lio sono fidanzati, amano le loro ragazze e a me mi vedono come una sorella minore da accudire, tutto qua-replicai io alla sua assurda idea.
-Sei ingenua o cosa, Violetta? Non vedi il suo sguardo quando ti guarda o quando eravamo al campeggio. Non sono sguardi da amici ma da ragazzi innamorati-replicò Leon molto convinto.
No. Non è come dice Leon. Jorge e Lio mi voglio bene solo come amici e nient altro.
-Non voglio parlare di questo, Leon. Ora abbiamo qualcosa di più urgente-dissi io ricordandomi il sms di Diego.
-Si hai ragione, dobbiamo andare all'aula di canto dove ci aspetta Diego-disse Leon cambiando subito umore e con un sorriso.-Tra poco faremo pace con lui-
Leon è contento.
Mi dispiace rovinare il suo buon umore ma le cose non andranno come vuole lui.
Diego ci lascerà e non possiamo fare nulla.
-Leon, io penso che devi prepararti al peggio-dissi io seria e triste.
-Al peggio???-esclamò Leon con una faccia confusa.-e perché? Stiamo per far pace, principessa-
Povero Leon, gli si spezzerà il cuore quando saprà di Diego e di Ludmilla.
-Leon, Diego si è innamorato di Ludmilla-dissi io molto seria.
Leon scoppio a ridere.
Pensa che sia uno scherzo!!!
-Leon, è la verità-dissi io seria.
-Andiamo, Violetta, è assurdo-disse Leon ridendo ancora.
-No, non è assurdo-replicai io convinta.
-Se è come dici tu perché Ludmilla e Tomas si stanno baciando-disse Leon indicandomi dietro di me.
Io mi giro verso quella direzione e vedo Ludmilla e Tomas in atteggiamenti dolci.
-Sono contenta che hai cambiato idea-disse Ludmilla al settimo cielo.
-Scusami se ho reagito così ma ero spaventato e confuso, non mi sentivo all'altezza e ho paura di non poter rendere felici te e il nostro bambino-disse Tomas molto sincero.
-Tomas tu mi rendi molto felice e sarà sempre così, non pensare di non essere all'altezza o altre cose del genere perché non è così-disse Ludmilla prendono il viso tra le mani.-Io, te il nostro bambino saremo molto felici-
-Ti prometto che non scapperò più-disse Tomas solennemente.-
Sono contenta per Ludmilla.
Tomas alla fine si è reso conto che non più stare senza di lei.
Ora la domanda spontanea è la seguente: di cosa ci vuole parlare Diego? se tra lui e Ludmilla non c'è nulla.
Leon mi prende la mano e disse:-andiamo da Diego-
-Si andiamo-dissi io con un sorriso.
Sono più positiva ora, mamma.
Entriamo nell'aula di canto ma di Diego non c'è traccia ma c'è un proiettore con un biglietto.
"Ascoltate questo, Diego"
Chiudiamo la porta, le finestre e mettiamo play.
Ho un po' paura, mamma, ma Leon mi tiene la mano per farmi coraggio.
-Ciao Violetta e Leon, è vero io non posso comprendervi perché fin da piccolo ogni cosa che voglio, mi è servito sul piatto d'argento o con uno schiocco di dita e se c'era da scegliere tra una o cosa l'altra, mi davano entrambi e forse è stato uno sbaglio per me. Voi vi trovate di fronte a delle scelte molto importanti per il vostro futuro e qualunque cosa deciderete, io vi appoggio anche se non potrò partecipare perché i miei... hanno deciso di tornare in Spagna... e per questo che vi evitavo o stavo con Ludmilla perché non riuscivo a dirvelo. Parto oggi con l'aereo delle 10 e  tornerò quando avrò fatto 20 anni. Se non vi ho salutati o dette questo da vicino... e sempre perché non si riuscivo... perdonatemi per questo se potete. 
Principessa, Ti amo.
Leon, ti voglio bene
A presto-
Il Video finisce così.
Una profonda tristezza si impadronisce di me. 
Cosa? Diego torna di Spagna? Sta per partire?
No, non è giusto.
I miei occhi si riempiono di lacrime e anche Leon è triste, una piccola lacrima scende giù.
Non voglio separarmi da lui per tutto questo tempo, mamma. Senza di Diego non è la stessa cosa.
-Ci deve essere una soluzione, Leon, io non voglio...-dissi io disperata.
-Neanch'io voglio che parta o che ci separiamo.-disse Leon triste, abbracciandomi.
Perché sta avvenendo questo, mamma?
Tutto stava andando così bene e ora questa notizia ha rovinato tutto.
Non riesco a smettere di piangere, mamma.
-Tranquilli, troveremo una soluzione ma ora dobbiamo andare subito l'aeroporto-disse Ludmilla entrando nell'aula.
-Si, hai ragione-dissi io sciogliendo l'abbraccio e asciugandomi le lacrime.
Io, Leon e Ludmilla corriamo fuori dallo Studio On Beat come delle furie e c'è l'auto di Ludmilla con l'autista, subito saliamo per destinazione aeroporto-Diego.
Spero che riusciamo ad arrivare in tempo, mamma.
 
E ora cosa succedere, miei cari lettori?
Riusciranno ad arrivare in tempo o l'aereo partirà?
Se l'aereo sarà già partito, secondo te Leon e Violetta cosa faranno?
al prossimo capitolo
C

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Capitolo 20
*** C'è la faremo ***


C'è la faremo


Cara mamma,
siamo appena usciti dall'auto di Ludmilla e corriamo di corsa dentro l'aeroporto, travolgendo alcune persone ma non possiamo fare altrimenti.
Arriviamo di fronte al tabellone delle partenze, controlliamo con molta attenzione e il volo Buenos Aires-Madrid non c'è.
Subito corriamo verso il bancone dove vendono i biglietti.
-Ci scusi, il volo Buenos Aires-Madrid è già partito o no?-chiediamo io e Leon agitati.
-E' partito proprio in questo momento-disse la signorina dispiaciuta.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!
DIEGO E' PARTITO, MAMMA!
Ora cosa facciamo io e Leon???
NON VOGLIO CHE FINISCA COSI!!!
NON VOGLIO SEPARARMI DA LUI PER TUTTO QUESTO TEMPO!!!
Poi un'idea mi frulla in testa.
-Quand'é il prossimo volo per Madrid?-
-Quand'é il prossimo volo per Madrid?-
Io e Leon diciamo la stessa cosa nello stesso momento.
E' incredibile! Siamo telepatici!
Ci guardiamo a quella cosa e ci sorridiamo.
-Aspettate che controllo subito-disse la signorina mettendosi a cercare sul computer.
Io, Leon e Ludmilla siamo in attesa della risposta, passano qualche minuto e poi la signirina ci guarda.
-Il prossimo volo per Madrid è alle 11.05, ragazzi-disse la signorina molto professionale.
E' perfetto, mamma!
Abbiamo tutto il tempo per prendere i documenti e il resto.
Io e Leon ci guardiamo convinti di partire e andarci a riprendere Diego, mamma.
-Due biglietti solo andata per Madrid-ordiniamo noi decisi.
Leon esce la sua carda di credito per pagare.
-Tre biglietti prego-disse Ludmilla all'improvviso.
Ci giriamo verso di lei.
-Secondo voi, io vi lascio andare da soli-ci disse Ludmilla con un sorriso.-non voglio perdermi nulla di questa avventura-
E' incredibile, mamma!
-Grazie, Ludmi-diciamo noi di cuore per il suo appoggio.
-A questo servono gli amici-disse Ludmilla giustamente.
-Ragazzi, c'è un problema-disse la signorina all'improvviso.
E ora che problema c'è?
Possibile che non c'è ne va bene una.
Dimmi che non è come penso cioè che non ci sono posti liberi per quel volo.
-Che problema?-chiediamo io e Leon agitati al massimo.
-Ci sono posti liberi ma...-
Ma cosa?
-... solo per due persone-
Due persone!!!
Io e Leon. 
E' un segno del destino, mamma.
Vuol dire che io e Leon dobbiamo andare a Madrid per riprenderci Diego.
Sono felice.
-Nessun problema, faccia solo i biglietti per loro due-disse Ludmilla alla signorina.
-Ok solo due biglietti-
La signorina ci parla un attimo per i dati e tutto il resto e poi ci giriamo verso di Ludmilla per ringraziarla.
-Sarei voluta venire ma è il destino vuole che andiate solo voi due-disse Ludmilla con un sorriso.-so che troverete Diego una volta lì anche se non sarà facile ma che in un modo o in un altro lo riporterete qui a Buenos Aires con voi. Perché questo è il suo posto, insieme a voi-
Io e Leon abbracciamo Ludmilla a quelle parole.
Sono commossa, mamma.
Poi prendiamo il cellulare per chiamare a casa.
-Miranda, prepara un piccolo borsone con qualche vestito per un paio di giorni e tutto i documenti per imbarcarmi sull'aereo per l'Europa-disse Leon al cellulare. 
-Zia Angie, ascolta ho bisogno di un grandissimo favore-dissi io con un tono urgente.
-Si dimmi-
-Devi prepararmi una valigia con qualche vestito per qualche giorno e i documenti per imbarcarmi sull'aereo per andare a Madrid-
-Valigia? Documenti? Aereo? Madrid?-disse Angie confusa.
-Si zia. Sto partendo con Leon per andare a Madrid-
-Cosa????-
-Ti prego, zia, è molto importante anzi è di vitale importanza che io faccia questo viaggio-
-Ok, preparo tutto e vengo l'aeroporto-
-grazie, zia Angie-
Chiudo la chiamata per abbracciare a Leon.
-Io e te riporteremo Diego a casa-disse Leon molto sicuro.
-si riporteremo Diego a casa-dissi io sicura.
Non importa se non sarà facile una volta arrivati a Madrid ma niente e nessuno impedirà a me e a Leon di riunirci con Diego.
C'è la faremo!!!!

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Capitolo 21
*** Soluzioni e scoperte 1 ***


Soluzioni e scoperte 1
 
Cara mamma, 
sono qui seduta nella poltroncina ad aspettare Angie con un po' di nervoso mentre Leon sta parlando con Ludmilla, lui ha già tutto per l'imbarco. Guardo le foto sul cellulare di me, Leon e Diego insieme.
-Eccomi qui-disse Angie davanti a me con il fiatone.-Ti ho portato la valigia e i documenti per l'imbarco-
-Grazie zia-dissi io di cuore, abbracciandola.
-sai che puoi contare su di me-disse Angie stringendomi forte.
Dopo l'abbraccio ci sediamo sulle poltroncina.
-Vilu, tu e Leon state andando a Madrid per Diego, non è vero?-chiese Angie all'improvviso.
Come sa che è per Diego?
Ma certo che schiocca! Angie è l'insegnate allo Studio On Beat quindi saprà del suo trasferimento.
-si, andiamo lì per lui-dissi io sincera.
-Allora tu, Leon e Diego siete molto uniti-disse Angie intavolando un discorso.
-Si siamo tre amici inseparabili-dissi io cercando di essere convincente.
-Solo amici?-mi chiese Angie con espressione di chi ha capito tutto.
Angie sa della mia relazione!!!
Ora si sono terrorizzata da quello che mi può dire perché ci tengo al suo giudizio nonostante tutto.
-Angie, io...-
Angie mi prende le mani nelle sue e mi disse sottovoce:-Devi star tranquilla, Vilu, sono dalla tua parte. Avevo già capito che c'era un rapporto molto particolare tra voi tre e questo episodio mi ha confermato il tutto. Non ti ho vista così felice come in questo peridio in cui stai insieme a loro due, non importa se non è una cosa di tutti giorni, l'importante è tu e tuoi sentimenti e se loro ti rendono felice, cosa importa del mondo, viviti questa storia d'amore tranquilla senza pensare a nessuno. Io sono uno spirito libero quindi capisco benissimo tutto quello che non è schematizzato e potrai sempre contare su di me, Vilu. Io ti appoggerò sempre su questo e anche ai quei due. So che tu e Leon troverete un modo per riportarlo qui e se serve una mano o un consiglio, puoi chiamarmi a qualunque ora. Non farti problemi di nessun tipo -
Sono commossa dalle sue parole, non mi aspettavo una mentalità con aperta ma lei è la migliore, lei è mia zia.
-Grazie Angie, non sai quanto significhi per me-dissi io ad alta voce super contenta, abbracciandola.
Leon e Ludmilla si girarono verso di me al mio tono felice, li vedo che stavano per venire verso di noi quando io li fermo con un gesto per dire "Aspettate un attimo, non venite ancora".
Confido ad Angie come è nato tutto e come è proseguito tutta la storia fino adesso, delle mie emozioni e come mi fanno sentire la ragazza più amata del mondo. Confido tutto con naturalezza e anche dei nostri progetti.
-Certo che sono tremendi quei due, peggio dei bambini ma si vede quanto ti amano-disse Angie ridendo agli aneddoti su quei due.-non potrei desidererà nessun altro al tuo fianco e poi sono riusciti a calmarti quando eri sconvolta per la mia rivelazione, non potrò dimenticare quello che hanno fatto-
-Si per questo devo andare lì per riunirci. Non so come ma ci riuscirò o meglio io e Leon ci riusciremo-
Leon si avvicino a noi per vedere cosa stava succedendo.
Angia appena lo vide scoppio a ridere per via degli aneddoti.
-Ho qualcosa in faccia?-chiese Leon stranito.
-No, Leon, scusami è solo che, ahahah, non ci riesco-disse Angie non riuscendo a trattenersi nel non ridere.
-Che sta succedendo?-mi chiese Leon confuso.
-Vedi Leon, Angie sa di noi tre-dissi io al suo orecchio dopo che mi sono alzata.-e ho raccontato tutta la storia e qualche aneddoto su voi due-
Leon divenne tutto rosso.
-Violetta, ti sembra cose da raccontare-disse Leon imbarazzato.
Leon non è preoccupato che Angie sa di noi ma degli aneddoti che ho raccontato.
-Tranquillo, Leon, rimarrai sempre lo stesso per me o quasi ahahah-disse Angie ridendo come una matta.
-Hai visto che hai fatto-disse Leon troppo imbarazzato.
Non ho mai visto Leon così imbarazzato in vita mia.
Solo Angie poteva riuscirci in questa impresa.
-Cosi Angie, anche tu avevi capito come cosa succedeva tra loro-disse Ludmilla avvicinandosi.
-Si, Ludmilla, solo che non ho detto nulla perché aspettavo che Violetta mi confidasse questo suo segreto con i suoi tempi-disse Angie con un sorriso.
-Sei grande zia-dissi io con un sorriso.
-Leon, sappi che vi appoggio in pieno a te, a Vilu e a Diego. Siete la cosa più bella che sia capitata alla mia nipotina-disse Angie.-so che la renderete felice per il resto della vita e che aiuterete a realizzare tutti i suoi sogni-
-Grazie, Angie, non sai quanto sia importante il tuo appoggio per me-disse Leon felice.-la stessa cosa di sicuro sarà per Diego-
-I passeggeri del volo per Madrid sono pregati di recarsi al gate-
E' ora, mamma.
Salutiamo Angie e Ludmilla e io e Leon prendendoci per mano e con i bagagli andiamo a fare il check-in e andiamo verso il gate.
Si parte, mamma.
DESTINAZIONE: MADRID-DIEGO.
...
Sono sull'aereo accanto a Leon, è una vera fortuna che i posti sono vicini così possiamo parlare e pensare ad un piano per trovare Diego una volta a Madrid.
-Ricordi Diego ci ha parlato della sua vecchia casa-disse Leon uscendo la foto dalla tracolla.
-Si come potrei scordarmelo-dissi io portando la mente a quel giorno.
Io ero nella nostra casetta in salotto a scrivere un pezzo di una nuova canzone mentre Leon giocava con i videogiochi seduto per terra quando quest'ultimo entro nella stanza con una scatola.
-Ragazzi, voglio farvi vedere una cosa-disse Diego mentre la scatola sul tavolino dopo io componevo.
-Che cosa c'è in questa scatola?-chiesi io curiosa, lasciando andare andare la penna.
Anche Leon lascio andare il joystick per avvicinarsi al tavolino.
Diego apri la scatola contenente tante foto.
-Sono le mie foto di quando vivevo a Madrid-rispose Diego con un sorriso.
Io e Leon ci mettiamo a curiosare un po' finché nelle mie mani presi una foto di una villa. 
-Quella è la mia vecchia casa-disse Diego con un sorriso.
-E' molto bella-dissi io incantata.
-E' sempre vostra?-chiese Leon curioso.
-No, non è più nostra ma ci abitano dei miei zii-disse Diego con un sorriso.-ma qualche volta ci torno lì nelle vacanze. Amo quella villa, ho trascorso dei bei momenti. Un giorno voglio portavi a Madrid, è bellissima come città e vi farà vedere la villa e i posti in cui sono cresciuto fino al mio trasferimento a Buenos Aires-
-Ci piacerebbe molto-diciamo io e Leon contenti.
-sapete l'inizio non mi piace vivere a Buenos Aires, volevo tornarmene a Madrid ma sono contento che i miei sono venuti qui perché se restavo là, mi perdevo tutto questo e per me è la cosa più importante al mondo adesso-
Abbracciamo Diego per quelle belle parole.
-Anche per noi è lo stesso-diciamo io e Leon stretti a lui.
La mia mente torno al presente.
-Ora dobbiamo solo capire dove sta la sua vecchia villa e parlare con i suoi parenti-dissi io ovviamente.
-Esatto, non sarà facile questa ricerca-disse Leon giustamente.
-Però c'è la faremo-dissi io stringendogli la mano.
-Si esatto-disse Leon con un sorriso.
...
Durante il viaggio di  17 ore e 20 minuti tra cui uno scalo di 4 ore 25 minuti nell'aeroporto di San Paolo-Brasile, abbiamo parlato di come muoverci una volta arrivati a Madrid grazie ad una cartina.
Be' ho anche dormito per un po' di ore, mamma ma è naturale, questi viaggi così lunghi mi stancano sempre.
...
Mamma, sono le le 9:25 e...
... E' ufficiale: SIAMO IN SPAGNA!
Recuperiamo i bagagli e prendiamo un taxi per andare a Madrid centro che dista almeno 21 minuti dall'aeroporto.
Accendo il cellulare e provo a chiamare Diego ma in numero è disattivato.
Cosa???
Diego ha disattivato il numero.
Perché mai ha fatto questo???
-Leon, Diego ha disattivo il suo numero-dissi io in panico.
-Cosa???-esclamò Leon incredulo.
Prese il cellulare e chiamo ma anche a lui, dava disattivato. 
-Non capisco perché ha disattivato il numero-disse Leon confuso.
-Non lo so ma questo non è un buon segno, Leon-dissi io triste.
-Puo' accellerare di più, abbiamo una certa fretta-disse Leon al taxista, dandogli dei soldi in più.
-Ok non ci sono problemi-disse il taxista prendendo i soldi di Leon.
Forse era meglio che si stava zitto, sta guidando come un pazzo e io sono parecchio spaventata.
Il taxi si ferma all'improvviso.
-Eccoci qua, ragazzi-disse il taxista con un sorriso.-Siete nel centro di Madrid-
...
Io e Leon siamo in una caffeteria per mangiare qualcosa così da riprendermi anche da quella corsa pazza e fare il punto della situazione.
-non puedo creer che Diego ha disattivo il numero-dissi io ancora incredula, mordendo un churros inzuppato nella cioccolata. http://www.blogfamily.it/9655_visitare-madrid-in-famiglia/
-non è da lui ma non dobbiamo farci prendere dai brutti pensieri, abbiamo avuto l'esperienza di questi giorni e il video di stamattina ci ha dimostrato il contrario-disse Leon prendendomi la mano dolcemente.-ci sarà un motivo anche a questo, non dobbiamo dubitare di lui-
-Si hai ragione-dissi io rinforzando la stretta.
Consumiamo i nostri churros con cioccolata, paghiamo in euro e andiamo alla ricerca di in un internet point per avvisare Angie e Ludmilla del nostro arrivo e sapere se papà ha già chiamato.
-Da che parte andiamo?-chiesi io un po' spaesata a Leon, girandomi verso di lui.
Ma non c'è accanto a me.
Sono nel panico!!!
Dove si è cacciato?
Poi vedo Leon parlare con due ragazzi che gli fanno dei segni.
Mi avvicino a lui quando qualcuno mi ruba la borsa.
-Ehy tu, ridarmi la borsa-dissi io correndogli senza perdere tempo, tanto la mia valigia è nelle mani di Leon per fortuna.
Sono all'inseguimento di quel ladruncolo, corre per non so quanto tempo e quando arrivo ad un incrocio, non vedo più quel tipo.
L'ho perso!!!
Mi giro per tornare indietro e mi accorgo che non riconosco la strada anche perché nell'inseguimento ho girato anche in alcune traverse.
Ero così presa a rincorrere quel tipo che non ho visto che strada prendevo.
Porto la mano per prendere il cellulare ma ho la gonna quindi è nella borsa.
E' ufficiale: MI SONO PERSA DI NUOVO!!!
Ma tutte a me succedono.
Leon sarà preoccupato.
Ora cosa faccio, mamma?
Dove vado?
Torno indietro, cercando di ricordarmi la strada e sto per attraversare la strada sulle strisce quando un motorino sta per arrivare a gran velocità verso di me.
Aiuto!!!
Quando una mano mi afferra il polso e mi tira a sé.
-Non vedi che è rosso per i pedoni!-mi disse una voce maschile in tono di rimprovero.-Potevi essere investita e morire! Devi stare più attenta!-
Mi giro verso quel ragazzo, con le lacrime agli occhi per lo spavento e il suo rimprovero peggiora la situazione.
E' un ragazzo di 18 anni con i capelli neri, gli occhi scuri e ha qualcosa di stranamente familiare.
-Non piangere!-disse il ragazzo con tono dolce.-Lo dico solo per il tuo bene-
-E che mi hanno rubato la borsa, mi sono persa e ora questo-dissi io scoppiando a piangere.
-Hai avuto una brutta avventura ma ora sei al sicuro-disse il ragazzo dolce, abbracciandomi.
-Ehy non ti conosco neanche e mi abbracci-dissi io allontanandolo subito da me.-non prenderti tante confidenze-
-Ma guarda tu un po', ti ho salvato la vita e ti consolo pure e mi tratti così-disse il ragazzo incredulo alle mie parole.
-Ti ringrazio per avermi salvata ma posso far almeno di essere consolata-
-Dovresti essere onorata di ciò. Non sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto. Tutte le trovano irresistibile e i ragazzi mi trovano arrogante-
Il suo tono e il suo atteggiamento ha qualcosa di stranamente familiare.
-Tu arrogante? Non l'avrei mai detto sai. Sei così... umile-dissi io sarcastica.
-Esatto. La loro è tutta invidia-disse il ragazzo convinto.
Non ha capito che la mia è una battuta.
-... perché sono il migliore, irresistibile e...
Bla bla bla... non lo sopporto proprio.
Continua ad elencare i suoi tanti pregi di cui solo lui è convinto.
Basta, non ne posso più! 
-Hai finito?-chiesi io esasperata.-perché io sono stufa di ascoltare un pallone gonfiato come te-
-Pallone gonfiato a chi?-chiese il ragazzo irritato.
-Proprio tu, mister-mi-credo-irresistibile-dissi io a tono.
-Sei la prima ragazza che mi parla così-disse il ragazzo offeso.
-Forse perché le ragazze che ti vengono non hanno cervello-dissi io a tono.
-o forse tu hai un pessimo gusto-disse lui odioso.-immagino che non hai nemmeno un ragazzo-
E' qui che ti sbagli, non ho un ragazzo ma due ragazzi per me e sono bellissimi. Meglio di te.
Vorrei rispondergli così ma non posso.
-Io ho ottimi gusti in fatto di ragazzi e altro e poi non sono affari tuoi se ho o non ho un ragazzo. Non sei un mio amico e ne un parente quindi-dissi io a tono.-chi ti credi di essere?-
-Sai che sei molto antipatica-disse il ragazzo a tono.-sono tutte come te dalle tue parti? Perché se è così evito l'Argentina- 
Ok devo star calma... conto fino a 10 o meglio 20.
Perché mi dovrei trattenere??? Mi ha chiamata antipatica. Mai nessuno mi ha dato dell'antipatica.
-Io antipatica? E tu? Sei mister-simpatia-in-persona -dissi io furiosa.-e sai una cosa, non perderò altro tempo con te-
Corro via da quell'odioso, antipatico, presuntuoso e tanto altro.
Non lo conosco per nulla ma lo odio, mamma.
Spero di non incontrarlo mai più.
Ora devo capire da che parte andare.
Mi giro intorno e mi accorgo di essermi persa ancora di più.
E' tutta colpa di quello là!
Ora che faccio, mamma?
Sto per prendere un vicoletto quando la mia attenzione va a sinistra e c'è...
...LA VILLA DELLA FOTO!!!
HO TROVATO LA VECCHIA ABITAZIONE DI DIEGO, MAMMA!
Sono felice.
Devo subito dirlo a Leon. Ma non ho la borsa o né soldi per chiamare.
Così mi avvio verso la villa.
Forse posso chiamare da lì.
Arrivo davanti il cancello in poco secondi e leggo sul citofono "Dominguez" così suono.
-Si chi è?-mi risponde una donna.
-Mi scusi, mi chiamo Violetta e sono un'amica di Diego-dissi io contenta.-devo parlare con lui-
-Diego non abita qui mi dispiace-disse la donna dispiaciuta.
-Si lo so ma non so come rintracciarlo e per me è molto importante-dissi io con tono urgente.
-Aspetta che ti apro-disse la donna sentendo il mio tono urgente.
Il cancello si apri e io entrai dentro, camminai lungo la stradina che portava alla villa e c'era tanto verde intorno.
E' ancora meglio da vivo.
Sto per arrivare quasi ai gradini della villa quando sento un rumore di moto entrare dal cancello e mi giro per vedere se è Diego ma ho una sorpresa. E' il ragazzo di prima.
-E tu che ci fai qui?-chiesi io incredula.
-Io ci abito-disse il ragazzo scendendo dalla moto.-Tu che ci fai qui?-
Cosa?
Ci abita?
Quindi questo ragazzo è il cugino di...
-Sei il cugino di Diego?-chiesi io incredula.
-Non ti hanno insegnato che non si rispondere ad una domanda con un'altra domanda-disse il ragazzo alla mia non risposta.
-Si lo so ma devo sapere se sei il cugino di Diego-dissi io con tono urgente.
-Si sono suo cugino e mi chiamo David-disse David posando il casco sulla moto.
Ecco perché mi sembrava familiare.
E' il cugino di Diego!
-Come fai a conoscere mio cugino?-chiese David curioso.
-Perché io e lui siamo molto amici-
-Semplici amici o amici innamorati?-chiese David impiccione.
-Non sono affari tuoi-dissi io irritata. 
-Sempre simpatica tu-disse David irritato.
-Senti sono qui per parlare con Diego, non con te-dissi io a tono.
-Non so come fa Diego ad avere un'amica come te-disse David odioso.
-E io non so come fa ad avere un cugino come te-dissi io a tono.
-spero che non sia innamorato di te-disse David odioso.-perché adoro mio cugino e mi scaderebbe dal cuore se fosse così-
Mamma, voglio prenderlo a schiaffi.
-Diego ha bisogno di una ragazza bella, dolce e divertente e no di una ragazza brutta, acida e odiosa come te-continuo David.
A quelle parole non ci vedo più e gli mollo uno bello schiaffo.
Ora mi sento meglio dopo quello schiaffo.
-Ma sei pazza!-esclamò David furioso al mio gesto.
-Mi hai provocata e io ho reagito di conseguenza, mio caro-dissi io a tono.
David stava per darmi uno schiaffo quando qualcuno fermo la sua mano.
-Non azzardarti a toccarla!-
E' Leon.
Come sempre arriva a salvarmi.
-E tu chi saresti?-chiese David infastidito.-Come osi entrare in casa mia?-
-Sono un amico di Diego, mi ha fatto entrare tua madre penso e non ti ripeto non azzardarti a fare più una cosa del genere-rispose Leon a tono.
-Certo che mio cugino se li sceglie male gli amici-disse David odioso.
-Senti non mi provocare, non sai di che sono capace-lo avverti Leon.
-Senti voglio tu e la tua amica fuori dalla mia casa-disse David molto chiaro.
-No, siamo qui per Diego e non c'è ne andiamo-disse Leon altrettanto chiaro.
-si infatti e poi tua madre ci ha invitati ad entrare-dissi io chiara.
-Non mi importa, sparite subito!-esclamò David.-Andatevene da casa mia!-
-No! Non c'è ne andiamo-diciamo tutti e due categorici.
Non permetterò a David di impedirci di parlare con sua madre e ricongiungerci con Diego.
Abbiamo fatto un lungo viaggio da Buenos Aires a Madrid e lui non rovinerà tutto.
Niente e nessuno ci separerà.
Io e Leon stiamo per andare avanti verso la porta quando David si mette in mezzo.
-e invece si ve ne andrete!-disse David odioso.-non voglio che mio cugino abbia a che fare con due come voi. Non siete alla sua portata! Dovete star lontano da mio cugino, sono stato molto chiaro!-
Come osa dire questo? 
Non ci conosce nemmeno e non sa nulla eppure giudica a raffica.
-Senti non so chi ti credi di essere ma tu non sai niente di noi o del rapporto nostro con Diego quindi evita di parlare-esclamò Leon con uno sguardo duro.-e se continui così, io ti pesto!-
David non ha capito con chi a che fare.
Non gli conviene continuare così perché finirà con un bel pugno in faccia o gli va bene.
-E ora facci passare-disse Leon chiaro.
-No!-esclamò David spingendomi a terra all'improvviso.
Caddi a terra alla sua spinta.
Ahi che botta!
-Ti avevo detto di non toccarla!-esclamò Leon su tutte le furie.
Leon spinse David, lui spinse Leon e iniziarono a darsene di santa ragione.
Io cerco di dividerli perché non voglio che Leon si fa male ma senza alcun risultato.
Ma perché le cose devono sempre complicarsi?
All'improvviso la porta di ingresso si apre e c'è una donna dai capelli neri lunghi, gli occhi scuri e un vestito acquamarina.
-Fermatevi subito!-gridò la donna ad alta voce.
Leon e David si fermarono.
E' quella che mi ha risposto, deve essere la zia di Diego mamma.
Leon venne subito verso di me.
-Stai bene?-chiese Leon premuroso.
-Si tranquillo-dissi io abbracciandolo.
La donna si avvicino a David.
-Davide ti sembra il modo di accogliere i nostri ospiti-disse la donna arrabbiata.-sei il solito attaccabrighe- 
-Ma mamma...-
-Niente mamma-disse la donna con uno sguardo.
Leon mi aiuta ad alzarmi e poi la donna si avvicina a noi.
-Mi scuso per mio figlio-disse la donna dispiaciuta.-Entrate in casa, vi darà tutte le informazioni su Diego-
Leon si giro verso la donna e disse:-la ringrazio-
La donna appena lo vide, smise di sorridere e sembrava che avesse visto un fantasma.
-Qualcosa non va signora?-chiese Leon preoccupato.
-VATTENE SUBITO DA QUI!-urlò la donna a Leon.
-Non capisco-disse Leon a quella reazione.
Neanch'io capisco, mamma!
Perché sta facendo così?
-VATTENE DA QUESTA CASA E STA LONTANO DA DIEGO,  DA MIA SORELLA E DALLA MIA FAMIGLIA. LEI E DIEGO HANNO GIA' SOFFERTO PER COLPA DEL DOLORE INFLITTO DA TUO PADRE E NON VOGLIO CHE MIO NIPOTE SOFFRA ANCHE A CAUSA TUA!-continuò la donna furiosa
-Che centra mio padre? Che cosa ha fatto? Di che dolore parla? Non continuo a non capire e poi non ci siamo mai visti-disse Leon confuso e incredulo.-Perché dovrei far soffrire Diego?-
-Lo sai benissimo, ragazzo. La mela non cadde mai lontano dall'albero-disse la donna furiosa.-e ora fuori da qui-
Non è normale tutto questo, mamma.
Di cosa sta parlando?
Perché urla così contro Leon?
Che centra il padre di Leon?
Perché Leon dovrebbe far soffrire Diego?
E quella frase "La mela non cadde mai lontano dall'albero". Che cosa vuol dire?
Non ci capisco nulla.
Che sta succedendo, mamma?
-signora, io non che è successo però Leon è un bravo r...-
-Non voglio ascoltare nulla e ora fuori!-esclamò la donna molto chiara.-Se non ve ne andate, chiamo la polizia!-
A quella minaccia dalla polizia, io e Leon prendiamo i bagagli e usciamo dalla villa. Leon è scosso un po' da quelle parole e lo capisco.
Eravamo così vicini da sapere di Diego e ora c'è un altro ostacolo nel nostro cammino.
La vita è così ingiusta, mamma!
Siamo fuori dal cancello a guardare la villa.
-Ora che faremo, Leon?-chiesi io preoccupata.
-Troveremo Diego anche senza il loro aiuto-disse Leon abbracciandomi.-Niente e nessuno ci impedirà di riprenderci Diego-
Mi aggrappo a Leon e spero che riusciremo a trovarlo, mamma.


 

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Capitolo 22
*** Soluzioni e scoperte 2 ***


Soluzioni e scoperte 2
 
Cara mamma,
non riesco a smettere di pensare alle parole di quella signora e neanche Leon, è molto pensieroso come mai prima d'ora e non ha detto una sola parola da quando abbiamo lasciato alla villa.
Vorrei far qualcosa.
-Leon ascolta so che sei confuso e anch'io per quelle parole...-
-Non capisco che centra mio padre, cosa avrà fatto di grave o che dolore a inflitto da scatenare questa reazione e quella cosa di far soffrire Diego... non capisco nulla-mi disse Leon tormentato.-vorrei sapere che cosa sta succedendo-
Povero amore mio!!!
-Leon, io non cosa sta succedendo ma qualunque cosa sia lo scopriremo e lo affronteremo insieme-dissi io prendendo la sua mano.
Leon mi guarda e mi sorride.
-riesci sempre a farmi star meglio-disse Leon molto innamorato.
-be' è questo che servono le fidanzate-dissi io con un sorriso.
Ci abbracciamo per poi prendere la cartina di Madrid nella mia borsa. E si Leon ha recuperato la borsa da quel ladruncolo subito dopo la mia scomparsa e ho di nuovo il mio cellulare.
-Prima forse è meglio chiamare Angie e controllare la situazione-disse Leon giustamente.
-si hai ragione-
Così cerchiamo l'internet point e ne troviamo uno subito dopo qualche minuto, entriamo con i bagagli e ci mettiamo al computer per connettersi a skype con Angie.
Ma non è in linea.
-Uffa! Angie non è in linea!-esclamai io seccata.
-Prova con Ludmilla-mi disse Leon.
-Certo Ludmilla!-esclamai io contenta.-Sei un genio!-
Subito gli do un bacio nella guancia fortissimo.
-Per così poco-disse Leon con un dolce sguardo.
Ludmilla è in linea per fortuna così avvio la Videochiamata con lei.
Squilla squilla squilla e...
-Ciao ragazzi, come state? Come è andato il viaggio? Avete trovato già Diego?-chiese Ludmilla a raffica tutta allegra in accappatoio.
Ludmilla è unica, mamma.
Le spieghiamo tutto quello che è successo anche le parole della zia di Diego.
-Questa faccenda è strana ma non perdetevi d'animo perché io ho una cosa per voi-ci disse Ludmilla con un sorriso, uscendo un bigliettino.
-Che cos'è?-chiesi io perplessa.
-Aspetta che avvicino il bigliettino ancora di più-
Quartiere di Salamanca.
Quel quartiere è il più lussuoso di Madrid visto che si trovano tutti i negozi delle grandi firme e le case più costose.
-Che vuol dire?-chiese Leon confuso.
-Che Diego sta in questo quartiere-disse Ludmilla con un sorriso.-so che l'appartamento è intesto allo zio di Diego-
DIEGO STA NEL QUARTIERE DI SALAMANCA!!!
QUESTO E' UN INDIZIO PREZIOSO!!!
-Ludmilla, non so come hai fatto ma sei incredibile!!!-esclamai io ad alta voce tutta contenta.
Infatti tutti mi guardano ma non importa, sono troppo felice e mi abbraccio con Leon.
-Ora sappiamo dove andare-disse Leon contento.
-Già ora con l'indirizzo che ci darà Ludmilla, troveremo subito Diego-dissi io contenta.
-Veramente non ho un indirizzo, so solo il quartiere-disse Ludmilla all'improvviso.
Noooooooooo!!!
-Ora come facciamo? Il quartiere di Salamanca è grande-dissi io in panico.
-in un qualche modo faremo, Violetta-mi disse Leon con tono rassicurante.-dobbiamo credere al destino e alla forze del nostro rapporto-
-Si hai ragione, siamo destinati ad essere insieme tutti e tre quindi ci riusciremo-dissi io decisa.
Dopo la Videochiamata con Ludmilla, guardo di nuovo il contatto di Angie ma niente, non è in linea.
Starà ancora dormendo. Non tutti sono mattinieri come Ludmilla che si alzata presto per il sua preparazione di maschere, creme e trucco vari.
Così paghiamo alla cassa e usciamo in cerca di un taxi per Salamanca.
-Serve un passaggio, ragazzi?-chiese una voce familiare in strada.
E' il tassista di stamattina. Quello che guidava come un pazzo. 
-N...-
-Si dobbiamo andare a Salamanca-disse Leon con un sorriso.
Sapevo che dovevo essere più veloce. 
Non voglio salire su quel taxi.
Leon mette tutti i bagagli nel portabagagli, entra nel taxi e mi guarda. Entro nel taxi controvoglia e metto il broncio a Leon.
-Che cosa c'è?-mi chiese lui perplesso.
-Nulla-dico io voltandomi dall'altra parte.
Leon mi prende il mento con le dita per portarlo a guardarlo.
-Non è vero. Hai qualcosa-mi disse Leon giustamente.
Mi avvicino a lui per bisbigliare nell'orecchio e dico:-ma proprio questo taxi dovevi prendere? Questo qui guida come un pazzo e io...-
Non faccio neanche al tempo a finire la frase che accelera come un pazzo, finisco su Leon e con le labbra sulle sue.
E' da quando abbiamo litigato con Diego che non ci baciamo, mi mancava questo ma abbiamo fatto una promessa e poi non è la stessa cosa senza di lui. Il nostro rapporto è a tre quindi niente momenti a due.
Io mi tiro indietro subito e mi siedo accanto.
Leon mi prende la mano e mi disse:-tranquilla, non è successo nulla-
-lo so ma non è la cosa senza Diego-dissi io triste.
Leon mi porta a sé, mi accarezza i capelli e mi disse:-lo troveremo, Violetta-
...
In nove minuti arriviamo a...
SALAMANCA!!!
Ora il problema è trovare Diego.
-Come procediamo?-chiesi io a Leon.
-Prima andiamo in un hotel per dormire stanotte e posare i bagagli e poi ci mettiamo a cercare sull'elenco telefonico-mi rispose Leon nei dettagli.-ricordi che Ludmilla ha detto l'appartamento dove sta Diego è intestato a suo zio-
-Vero! Sei un genio!-esclamai io saltandogli addosso.
-Trattieniti per quando troveremo Diego e...-disse Leon con tono sexy.
Non vedo l'ora di stare di nuovo tra le loro braccia e ho deciso una cosa, mamma.
VOGLIO FARE L'AMORE CON LORO DUE, QUI A MADRID.
-Che stai pensando?-mi chiese Leon leggendomi dentro.
-Ti dirò tutto quando troveremo Diego-dissi io misteriosa e con un sorrisetto malizioso, scendendo da Leon.
Leon mi guarda parecchio interessato e io inizio a camminare verso l'hotel di fronte a noi.
http://www.adlerhotelmadrid.com/en/hotel.php
Entriamo per farci darci una camera matrimoniale, mi piace molto questo hotel e per una prima volta, è l'ideale.
Siamo fortunati la camera c'è e anche l'ultima libera.
Altro segno del destino, mamma.
E' la suite.
WOW!
Sbrighiamo tutte le varie procedure alla reception e poi saliamo sopra in camera. Appena entriamo, mi butto subito sul letto e lo trovo super comodo. 
http://www.adlerhotelmadrid.com/en/habitaciones.php
Mi piace molto questa camera.
Leon appoggia i bagagli, chiude la porta e dal borsone esce l'elenco telefonico preso alla reception per poi raggiungermi.
Andiamo alla lettera D, cerchiamo Dominguéz e troviamo 20 risultati ma solo 9 sono iniziamo con nomi maschili.
-Ok io mi prendo i primi 5 e tu gli altri rimanenti-disse Leon prendendo il cellulare in mano per chiamare il primo numero dalla lista.
Io vado il sesto numero della lista e chiamo con il mio.
-Salve, mi chiamo Leon, mi scusi il disturbo ma sto cercando Diego Dominguéz... non sono del comune... sono un amico di Diego... per caso abita lì?... no... la ringrazio-
Primo tentativo: fallito.
Provo io.
-Salve, mi scusi per il disturbo ma... no, signora non voglio venderle niente... si sicura... ho bisogno di un informazione... no, signora non voglio imbrogliarla... ho solo biso... signora...-
-Mi ha riattaccato il telefono in faccia-dissi io incredula a Leon.-Ti rendi contro, Leon! Mi ha riattaccato il telefono in faccia. Io volevo solo sapere una cosa-
-Non te la prendere, Violetta. La gente è fatta così-mi disse Leon per calmarmi.
Secondo tentativo: fallito. 
Riprendiamo con gli altri numeri e...
Altri sei tentativi: falliti.
Ci manca l'ultimo.
Faccio un bel respiro e chiamo.
Squilla e qualcuno risponde...
-Si pronto?-
E'...
DIEGO.
SI SI SI SI!!!!
CI SIAMO RIUSCITI A TROVARLO, MAMMA!
Leon vede la mia faccia felice e capendo che ho trovato Diego, mi sorride contento anche lui.
-Pronto chi parla?-
-Diego, sono io Violetta-dissi io emozionata con le lacrime agli occhi.
-Violetta, come hai fatto a rintracciarmi? Come stai? Come sta Leon? Siete arrabbiati?-
-No, Diego non siamo arrabbiati o non saremo qui-
-Qui dove?-chiese Diego confuso.
-A Madrid per l'esattezza a Salamanca-dissi io felice.
-Siete qui? Siete due pazzi!-esclamò Diego incredulo e felice.
Leon mi toglie il cellulare e disse:-Amico, si siamo pazzi ma nessuno può dividerci-
-Leon, tu non sai quanto ho sofferto per questo ma i miei genitori sono impazziti tutto d'un tratto e non so perché, sono voluti tornare in Spagna, io essendo minorenne non ho potuto far altrimenti--racconta Diego a Leon e io sono con l'orecchio attacco al cellulare.-pensa mi hanno anche disattivato il mio numero. Sono strani per qualche motivo-
-Non solo i tuoi, io e Violetta siamo stati alla tua ex villa e appena tua zia mi ha visto e diventata bianca e iniziato ad urlarmi contro di andarmene-racconto Leon allora a Diego.-che mio padre ha fatto del male a tua madre e a te, ha inflitto del dolore e che non vuole che io mi avvicini a te o a tua madre o alla tua famiglia o che non vuole che io ti faccia soffrire-
-Cosa??? Mia zia ti ha detto tutto questo!-esclamò Diego spiazzato.
-Si mi ha detto questo e non capisco. Mio padre o io non abbiamo mai conosciuto la tua famiglia e cosa più importante io non ti farei mai soffrire-
-Si lo so. Anche non capisco il comportamento di mia zia ma ora chiedo a mia madre che è potuto succedere-disse Diego confuso.-ma voi dove state?-
-Hote...-
-Con chi stai parlando, figliolo?-chiese la madre di Diego rientrando in casa.
-Con Violetta e Leon-rispose Diego felice.
-Metti subito giù!-esclamò la signora in modo agitato.
-No! Sono i miei amici-
-Diego, tu devi stare lontano da quel ragazzo!-
Perché Diego deve stare lontano da Leon?
Che cosa sta succedendo?
-Prima mi portate qui in Spagna e poi mi dite che stare lontano da Leon! Non capisco cosa vi prende. Perché zia non vuole che Leon si avvicina a me, a te e alla nostra famiglia? Che cosa centra il padre di Leon? Che cosa ha fatto a me e a te? Io non lo conosco neanche. E perché pensa che Leon mi farà soffrire? Rispondimi, mamma-
Infatti lo vorrei sapere anch'io, mamma e anche Leon. E' molto confuso.
-I Vargas portano solo guai, figliolo-
-Leon non porta guai. E' il mio migliore amico e come un fratello per me-disse Diego a tono.
Leon è commosso da quelle parole.
-Non dire quella parola e dimenticati di lui per sempre! Non voglio che ci hai a che fare!-urlò la donna dura.
Perché non deve dire fratello? Perché non vuole che Diego a che fare con Leon? Perché?
-Io non mi dimenticherò mai di lui e non gli starò lontano!-esclamò Diego molto chiaro.
-Si invece o se no, soffrirai proprio come è successo a me!-
-Di che parli, mamma?-chiese Diego a quelle parole.
-E' meglio che tu non lo sai-rispose la donna con un tono sofferente.
-Sapere cosa, mamma? Cosa ti è successo?-chiese Diego molto chiaro.
Vorrei sapere che è successo, mamma.
Perché la madre di Diego fa così?
-Ok te lo dico così forse ti allontanerai tu da lui-rispose la donna decisa.
Finalmente sapremo la verità, mamma.
-Devi sapere che il caro padre del tuo grande amico Leon è...
-chi è mamma?-
-...è il tuo vero padre, l'uomo che mi ha abbandonato quando sono rimasta incinta e se ne andato per tornare in Argentina dalla sua vera famiglia-rispose la donna dura.
 
 IL PADRE DI LEON E' QUELLO DI DIEGO!!! 
 
Questo vuol dire che lui ha tradito la madre di Leon.
Guardo Leon lasciare il cellulare che va a terra in mille pezzi e la sua faccia è indecifrabile.
Penso a Diego, anche lui sarà sconvolto.
Ora che ci penso, se hanno tutti e due lo stesso padre vuol dire che...
LEON E DIEGO SONO FRATELLASTRI!!!!
 
 
E' stato svelato il mistero sull'identità del padre di Diego.
Non vi aspettavate una cosa del genere, non è vero.
Leon e Diego fratellastri.
E ora che succederà?
Questa nuova scoperta cambierà l'amicizia di Leon e di Diego?

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Capitolo 23
*** Fratellastri e prima volta 1 ***


Fratellastri e prima volta 1

 
 
Cara mamma, 
sono qui nella stanza dall'albergo con Leon sconvolto da quella rivelazione.
Lui e Diego sono Fratellastri.
Chi lo avrebbe mai detto???
Io non di certo.
Sono preoccupata per il loro rapporto e il nostro.
Questa rivelazione romperà gli equilibri, non lo so mamma ma ho paura.
Leon non si muova da qualche minuto, è immobile nello stesso punto e non dice una parola e poi penso a Diego.
Chissà che gli frulla nella testa???
Vorrei fare qualcosa ma non so cosa.
Mi sento impotente e non mi piace questa cosa.
Il cellulare di Leon squilla dopo qualche minuto e io lo prendo per vedere chi è.
E' Diego.
-Leon, è Diego. Vuoi rispondere tu o ci parlarlo io?-chiesi io delicatamente.
Leon si mosse a quel nome e prese il cellulare.
-Ciao-disse Leon imbarazzato.
-Ciao-disse Diego imbarazzato.
Erano tutte e due imbarazzati per quella situazione.
Poverini!!!
-così siamo fratellastri-disse Leon cercando di fare un discorso.
-Leon, so che mi odi-disse Diego all'improvviso.
Diego è convinto che Leon lo odiasse.
-perché ti dovrei odiare?-chiese Leon confuso.-e semmai tu dovresti odiare me-
-no, non ti odio Leon. Non è certa colpa tua-disse Diego a quelle parole.
-neanch'io ti odio. Ora odio a mio padre o meglio a nostro padre per quello che ha fatto-disse Leon con rancore.-come ha potuto far questo a mia madre, a me e voi?-
-non lo so-disse Diego confuso.-so solo che voglio vederti-
-anch'io-disse Leon con un sorriso.
Almeno quei due non si odiano.
Be' non è colpa loro ma di loro padre.
Leon e Diego si incontrarono all'albergo e si abbracciarono come due fratelli e io sono contenta per loro.
...
Cara mamma,
sono qui nel letto insieme a Leon e a Diego a baciarci e a coccolarci, quando ci mancato tutto questo. Mi sento come se sono tornata a respirare dopo tanto tempo, loro due sono la cosa più meravigliosa che mi capitata nella mia vita.
Leon e Diego mi spogliano dolcemente mentre mi baciano da tutte le parti, io non riesco a trattenere i gemiti per la troppo sensibilità e il contatto dei loro corpi già nudi contro il mio.
Sono troppi giorni che non facciamo questo.
-ma sentila come geme-disse Diego con voce calda.
-gli è mancato il nostro tocco-disse Leon per poi tuffandosi in mezzo alle gambe.
Certo che mi è mancato, ero abituata tutti i giorni a baci, carezze e tutto il resto.
Non poteva essere altrimenti.
Diego soffocava i suoi gemiti a suon di baci molto appassionati. 
Oddio mamma, sto impazzendo dal piacere con la bocca di Diego e quella di Leon.
Qualche minuto dopo...
-Ragazzi, voglio fare l'amore con voi-dissi io decisa, dopo aver dando piacere anche a loro.
Leon e Diego mi guardarono con gli sguardo pieni d'amore.
-ogni tuo desiderio sarà esaudito, principessa-mi disse Leon alla sua destra.
-saremo felici di questo gran onore-mi disse Diego alla sua sinistra.
Il problema era uno, mamma.
Non avevamo né preservativi, né lubrificante.
Non avevamo nulla.
-ragazzi, non possiamo-dissi io dispiaciuta.
-aspetta, Ludmilla mi ha accennato di una sorpresa nel mio borsone-disse Leon all'improvviso, alzandosi.
Cosa aveva messo Ludmilla nel borsone di Leon?
Sono curiosa di saperlo.
Leon tirò fuori un biglietto.
"Cari Violetta, Leon e Diego, se avete aperto il borsone vuol dire solo una cosa che state per fare l'amore. Io molto previdente, sapendo che non ci pensavate ai preservati e al resto. Vi ho messo tutto così da non rimandare.
Godetevi questo momento.
Ludmilla.
Ps: c'è anche una telecamera per potervi filmare così che io possa vedervi una volta tornati"
-Quella è pazza-disse Diego al ps.
Tipico di Ludmilla.
-Almeno abbiamo tutto grazie a lei-disse Leon prendendo tante scatole di preservativi e un paio di lubrificanti.
Ludmilla ha un po' esagerato.
Ora capisco perché quelli all'aeroporto ridevano quando ci guardavano.
Vorrei sprofondare dalla vergogna.
Quei sanno che faremo l'amore.
Che imbarazzo!!!
Leon tornò con una scatola di preservati, uno per Diego e uno per lui e un lubrificante.
-Sei sicura di volerlo fare?-
Sono tutti e due molto dolci e premurosi a chiedermi conferma.
-non sono mai stata sicura in vita mia-dissi io sicura e felice.
Diego e Leon iniziano a prepararmi con delicatezza, insinuando le loro dita dentro di me da entrambi lati (vaginale e anale) con un po' di lubrificante che è freddo.
All'inizio fa un po' male ma poi sento le loro dita muoversi dentro di me e sento il piacere salire toccando i punti gusti.
Bacio entrambi per poi Leon dopo che lui e Diego si sono messi i preservativi, mi fa sdraiare di schiena su Diego e lui si sdraia su di me.
-sei pronta?-mi chiesero i due premurosi.
-si-dissi io felice.
Mamma, tra poco mi unire anche nel corpo con loro due.
Sento pian piano Leon e Diego entrare in me dolcemente contemporaneamente. Leon in via vaginale e Diego in via anale. > 
E' una cosa incredibile.
Sento le loro emozioni, i loro amore mentre si muovono dentro di me.
Siamo tutti e tre una cosa sola adesso.
Non aveva mai pensato che poteva essere così.
Oddio mi sento così inondata dal loro amore e sento anche loro che sentono il mio.
Mentre spingono in me, mi sussurrano dolci "Ti amo" e altre cose molto dolci.
Mi sento in paradiso, mamma.
...
Sono nel tavolo del ristorante dell'albergo, sto aspettando quei due per pranzare.
Ho una fame.
Tutto quel fare l'amore mi ha messo fame.
Ancora non ci posso credere, mamma.
HO FATTO L'AM
ORE CON LEON E DIEGO.
Eccoli là a ridere e a scherzare come due bambini.
-ehy portami rispetto, sono i più grande tra noi, fratellino-disse Leon ridendo.
-non darti troppe arie, fratellone-disse Diego anche lui ridendo.
E' bello vederli così andare d'accordo dopo la notizia che hanno avuto.
Sono molto forti.
-Eccovi qui-dissi io con una fame.
-Scusami, principessa-disse Leon dandomi un bacio sulla guancia.-stavo spiegando le regole al mio caro fratellino Diego-
-naturalmente, non ho ascoltato nessuna regola del mio caro fratellone Leon-disse Diego dandomi un bacio sulla guancia dopo di Leon.
I due si accomodarono come al solito, uno a destra e uno a sinistra.
-siete due casi persi-dissi io ridendo a quella scena. 
-non saremo noi se no, principessa-mi dissero i due con un sorriso.
Prendo il menù dal tavolo.
-ti senti bene?-mi chiese Leon premuroso.
-si tranquillo, è stato tutto meraviglioso-dissi io al novo cielo.
-anche per noi è stato così-disse Diego dolce.
-ma ora ho fame-dissi io guardando il menù.
Il cameriere passo subito a prendere le ordinazioni, è molto simpatico e quasi della età di Leon e ci ha consigliato qualche parte dove andare e Leon e Diego si sono irritati di qualcosa.
-che avete?-chiesi io confusa alle loro faccia.
-niente-
-niente-
C'è qualcosa che non va quei due, non me la raccontano giusta.
So quando mentono e questo è il caso.
Il cameriere ci porta lo champagne ordinato dai miei ragazzi e l'acqua.
Ancora una volta, guardo i due irritati.
Se devono fare così, almeno mi dicano il motivo.
Non mi piace quando fanno così.
Si alzarono un attimo dal tavolo per andare chissà dove e io percependo il pericolo, mi avvicinò a loro senza farmi accorgere.
-quel cameriere si sta prendendo troppo confidenze con la nostra Violetta, fratellone-disse Diego irritato.
-e lo so fratellino, dobbiamo fargli capire qualche il suo posto-disse Leon concordando.
Come al solito sono gelosi.
Non ho visto tutta questa confidenza con me, mamma, e mi ha solo parlato ma nulla di che e questi si fanno i film.
Sto tornando al tavolo quando il famoso cameriere si avvicina a me.
-Ciao tutta sola-disse il cameriere con un sorriso.
-si i miei due amici sono scomparsi chissà dove-dissi io sedendomi al tavolo.
-Se io avrei un'amica come te, non la lascerei neanche per un secondo-disse il cameriere dolce.
Questa è una frase che ai miei due ragazzi non piacerebbe.
Forse hanno ragione loro.
-Questi sono per te, un omaggio dell'albergo-disse il cameriere uscendo una coppa di cioccolatini e mettendola sul tavolo.
-oh grazie-dissi io con un sorriso.
Sarà veramente dell'albergo o suoi?
Non lo so ma adoro i cioccolatini. 
Ne prendo uno per assaggiarlo.
-Wow!-esclamai io estasiata da tanta squisitezza.
-ero sicuro che ti sarebbe piaciuto, a tutte le clienti dell'albergo piacciono-disse il cameriere con un sorriso.
-capisco perché piacciono a tutte le clienti-dissi io prendendone un'altro.
Il cameriere scrive qualcosa sul suo blocchetto, strappa il foglietto e me lo da.
Oddio mamma, mi ha dato il suo numero.
Avevano ragione.
Attirò i ragazzi a calamita.
Guardo il foglietto e leggo il contenuto.
E' l'indirizzo di una cioccolateria per fortuna.
Allora mi sono sbagliata.
Non vedo l'ora di andarci.
Mangio un altro cioccolatino, sono come le ciliege una tira l'altra.
Leon e Diego ritornano dopo un po' al tavolo e mi trovano a mangiare l'ennesimo cioccolatino.
-da dove spuntano?-mi chiese Leon sospettoso.
-omaggio dell'albergo-dissi io semplicemente.
-dall'albergo o dal cameriere?-mi chiese Diego sospettoso.
Ecco lo sapevo.
-cameriere ma da parte dell'albergo, li danno a tutte le clienti-dissi io semplicemente.
Diego e Leon si guardarono a quelle mi parole e non mi piacevano per nulla il loro sguardi.
agazzi, non ci sta provando-dissi io correndo ai ripari.-essere gentile con i clienti e portare questi tipi di cose è il suo lavoro-
Spero di riuscirli a calmare o se no quel cameriere farà una brutta fine al mio parere.
-quindi non fate i soliti gelosi-
Il cameriere ritorno con vari antipasti.
-sono contento che li hai graditi-disse il cameriere con un sorriso.
-si erano squisiti-dissi io con gentilezza, senza perdere di vista gli sguardi dei miei due ragazzi.
-be' se vai nella cioccolateria che ti ho indicato, ne troverai quanti ne vuoi-disse il cameriere gentile.
A quella frase, vedo Leon e Diego molto gelosi ed irritati.
-grazie-dissi io gentile.
Il cameriere se ne andò subito dopo, lasciando me con quei due.
Ora mi faranno una scenata di gelosia per un misero foglietto, mamma.
Che ho fatto per meritarmi questo?
Perché non posso essere così tranquilli e meno impulsivi???
Ora capisco perché sono fratellastri, hanno la stessa testa e modi di fare.
Mi stupirei il contrario.
E' nel loro DNA.
Chissà sei loro padre è così.
-perché non ci hai detto del foglietto?-chiese Diego geloso.
Ecco ora mi fanno anche l'interrogatorio su come e perché.
-Violetta, ci dici il perché?-chiese Leon geloso.
Perché mi trovo sempre in queste situazioni?
-Leon, ma tuo padre cioè il tuo e di Diego è così come voi?-chiesi io di impulso.
Forse non dovevo nominarlo.
Forse ho fatto male, mamma.

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Capitolo 24
*** Presente ***


Presente
 
Sono in questa sedia e piango mentre rileggo questo diario.
Sono ferma quel momento in Spagna e ho interrotto la lettura. Mi fa troppo male.
Forse era meglio non ricominciare questa lettura.
Non so cosa farò se Leon e Diego...
Non voglio neanche pensarci, mamma.
Ho perso te, mamma.
Non voglio perderli.
Zia Angie si avvicina a me.
-Violetta, piccola, vedrai si salveranno-disse Angie speranzosa.
-se non ci riescono?-chiesi io in lacrime.
-vedrai non sarà così-disse Angie convinta.
Tutti i miei amici sono accanto a me per farmi forza e farsi forza. 
Papà si avvicina a me e mi stringe a sé ma io mi allontanò da lui.
Non voglio ferirlo però non mi sento di essere abbracciata anche se papà in questo momento.
-scusami papà-dissi io dispiaciuta, prima di uscire fuori dalla saletta d'aspetto.
Sento dei passi verso di me e so già chi.  
-Non ti dirò, andrà tutto bene o altro, perché non è quello che vuoi sentirti dire-mi disse Ludmilla sincera.-ma se hai bisogno di parlare io sono qui-
-grazie, Ludmilla, sei una vera amica-dissi io girandomi verso di lei.
...
-Violetta, figliola, svegliati-mi disse papà dolcemente.-c'è il dottore-
Io apro gli occhi a quella parola, mi sono addormentata sopra la sedia e sono tutta un dolore ma ora l'importante è quello che dirà il dottore.
La faccia del dottore non mi piace per nulla.
-dottore, come stanno?-chiesi io disperata insieme ai genitori di Leon e Diego.
-infatti come stanno i miei due figli-disse Jorge il padre di Leon e Diego preoccupato.
-mi dispiace ma...- 
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non posso crederci e non voglio crederci, mamma.
Il dottore ci ha detto che Leon e Diego sono morti mentre li operavano in sala operatoria.
Perché è dovuto succedere, mamma?
Perché dovevo perdere proprio loro?
Perché? Perché? Perché?
Non voglio accettarlo anzi non lo accetto.
Erano così giovani e avevamo mille progetti ma per colpa di Samuel questo non potrà accadere più.
Odio Samuel, mi ha portato via le due persone più importanti della mia via. 
Non sarò mai più felice in vita mia.
Ho perso tutto con la morte di Leon e di Diego, mamma. 

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Capitolo 25
*** Samuel ***


Samuel
 
Sto rileggendo le pagine su Samuel e del motivo della morte di Leon e Diego, piangendo disperatamente.
 
Cara mamma,
Sono nella scala di uscita dell'Hoy somos mas con la testa tra le nuvole per tornare a casa da una bella serata di karaoke con le ragazze, peccato per l'assenza dei miei due ragazzi per vari impegni.
Ah proposito dei miei due ragazzi, tra qualche giorno è il compleanno di Diego e farà 18 anni. Devo pensare a cosa regalargli o fare per il suo compleanno. Deve essere bello quanto quello di Leon, infatti mi farò aiutare da lui.
Presa da quei pensieri, metto il piede male e sto per cadere giù per scale quando qualcuno mi prende.
Mi ritrovo tra braccia di un ragazzo di 19 anni con i capelli biondi e gli occhi azzurri.
-E' proprio un segno del destino, mia regina-disse il ragazzo misterioso.
Eh?? Di che parla?
E poi come si permette di chiamarmi "mia regina". Non sono certo sua.
Tutte a me ne capitano.
-Non so chi tu sia e cosa stai blaterando ma io non sono tua e ora mettimi giù-dissi io irritata.
-Ma come la scala, la scarpetta e noi, è il destino che ci ha fatto incontrare-disse lui presuntuoso.-Sono Samuel, il tuo futuro ragazzo-
-Prima il mio cuore è già impegnato, secondo sei un maleducato, ti ho detto di mettermi giù e terzo i ragazzi come te non li voglio vicino-dissi io furiosa, cercando di liberarmi dalla sua presa.-Mettimi subito giù-
-Mia regina, so che anche se fai cosi tu sei innamorata di me proprio come te. E' amore a prima vista il nostro-disse Samuel arroganza.
Ma questo è fuori di testa, mamma! 
-Non so da quale paese vieni e non voglio saperlo ma io non sono...-
Non mi fa finire di parlare che osa baciarmi.
Come ha osato farlo?
Gli tirò uno schiaffo cosi potente che mi libero dalle sue grinfie.
-Non permetterti mai più!-esclamai io arrabbiata, scappando via da lì e dimenticandomi la scarpetta proprio come Cenerentola. 
...
Sono su letto a sfogarmi sul diario su quel ragazzo orribile e maleducato.
Non sai quante volte ho lavato le mie labbra per disinfettarle da quel tipo. Voglio essere solo baciata da Leon e Diego e basta.
A proposito di loro due, è meglio che non sanno questa storia. Solo che non dovrei avere segreti con loro ma non ha nessuna importanza quindi è meglio non dirlo e poi a quest'ora non rivedrò mai più quel tipo per mia fortuna.
Buonanotte, mamma.
...
Buongiorno mamma,
sono nei corridoi dello Studio On Beat da sola, non ci sono ancora Francesca e le altre o i miei amici o i miei ragazzi, oggi sono tutti un po' in ritardo stranamente così raggiungo gli armadietto quando una musica bellissima e mai sentita prima mi cattura.
Proviene dalla sala degli strumenti, mi avvicino senza alcun rumore e sbircio dentro. Sono Leon e Diego insieme alla tastiera e resto ad ascoltarli suonare senza interrompere quel momento tra i due. 
Solo loro potevano comporre una musica così meravigliosa.
-E' perfetta, del resto siamo i migliori fratellone-disse Diego vantandosi.-A Violetta piacerà tantissimo-
Leon segna con una penna qualcosa sullo sparito e disse a Diego:-fratellino, è ancora lontana dall'essere perfetta questa musica, c'è molto da sistemare-
-Io invece penso che sia perfetta-disse Diego convinto.
-E io invece ti dico di no-ribatté Leon convinto.
Era da tempo che quei due non discutevamo ma penso che sia normale in una coppia di fratelli.
-Suonala di nuovo-propose Leon.
Diego suono il pezzo di nuovo e si accorse di una nota sbagliata, così lo corresse subito e riprese di nuovo a suonare.
-Ora va meglio-disse Leon alla correzione di Diego.-ma deve essere perfetta per il compleanno di Violetta-
-Sarà sorpresa e felice quando le daremo il nostro regalo-disse Diego entusiasta.
Oddio mamma. 
Leon e Diego mi stanno scrivendo una canzone per il mio 16° compleanno!!!!
Ho detto mille volte questa frase ma sono fortuna ad averli incontrati.
Meglio uscire, non voglio rovinarmi la sorpresa.
...
Vado all'armadietto e trovo un volantino di carta doppia con la serata speciale dell'Hoy somos mas di stasera, mi piace già l'idea e ho intenzione di proporlo ai miei due ragazzi,  alle ragazze e ai ragazzi. Metto il volantino nella borsa e mi sento osservata, mi guardo in giro ma non c'è nessuno. 
Mah. Sarà la mia immaginazione come sempre.
-Il 5 è il gran giorno-mi disse Angie nell'aula di canto.
Non resisto per la troppo felicità e abbraccio Angie di slancio, in quel momento arriva qualcuno e mi stacca ma sono Leon e Diego, corro subito da loro per abbracciarli e dargli i buongiorno. Angie ci lascia da soli per andare nell'aula degli insegnanti.
-Come mai cosi contenta?-chiese Leon alla mia faccia felice.
-Primo perché sono contenta di vedervi e secondo perché tra cinque giorni arriva mia nonna-rispose Violetta contenta.
-Sono contenta per te-disse Diego con un sorriso.
-Si anch'io-disse Leon allo stesso modo.
Lasciamo l'aula per camminare fuori, presi le mani di Leon e Diego per portarli in un angolino nascosto da un grandissimo alberto per poter dare ad entrambi il bacio del buongiorno.
-Non sapete quanto mi siete mancati ieri al karaoke e nella mia stanza-dissi io un po' maliziosa all'ultima parola.
-Anche tu non sai quanto sei mancata a noi-disse Diego con baciandomi il collo a sinistra da dietro. 
Leon mi bacia il collo a destra davanti, mi perdo sempre in quei momenti e porto le mani sotto dentro i loro pantaloni.
Stiamo li per un po' di tempo a dargli piacere a vicenda e in ogni gesto si sento l'amore che proviamo. 
Esce prima Leon, poi Diego e poi io. Io mi sistemo la maglietta e mi dirigo verso l'entrata quando Angie mi prende per un braccio e mi strascina da qualche parte, io sono un po' confusa. Siamo al lago in una panchina lontano da ogni orecchio indiscreto.
-Angie, che succede?-chiesi io confusa.
Lei usci dalla borsa uno specchietto e mi dice:-Guardati il collo-
Mi guardo il collo con lo specchietto e trovo due succhiotti uno a destra e l'altro a sinistra. I miei due ragazzi ci hanno messo molta passione per farli.
Ora che faccio?
Non posso presentarmi allo Studio così, le altre mi chiederanno delle spiegazione e non posso dire ancora nulla di questa nostra relazione a tre.
Angie vede la mia espressione spaventata e tira fuori il suo beauty per coprirmi i succhiotti.
E' una maga, mamma. I succhiotti sono spariti per fortuna per un po' di ore.
La ringrazio per il suo aiuto.
-devi dirgli ai tuoi ragazzi di essere più attenti-mi disse Angie giustamente.
-lo so ma sai mi stanno scrivendo una canzone per il mio 16° compleanno-sussurrai io entusiasma al suo orecchio.-E' un segreto, loro non sanno che io so-
-Ma è bellissimo-disse Angie a quella piccola confidenza.
...
Cara mamma,
sono dentro all'Hoy somos mas con Lara, Francesca, Camilla, Ludmilla, Nata e Lena pronte per la serata speciale del karaoke. I miei due ragazzi sono a casa per due rispettive cene in famiglie e alcuni colleghi ma se riescono a liberarsi vengono qui mentre gli altri ragazzi devono ancora arrivare.
Vado insieme a loro nella sala del karaoke, c'è già molta gente ma anche dei divanetti ancora liberi e uno proprio vicino al palco, faccio segno all'altre quando vedo il ragazzo orribile di ieri venire verso di me.
Per fortuna non doveva rivederlo più.
Perché tutte a me?
-Ero sicuro che saresti venuta, mia regina-disse Samuel con arroganza.-Vieni, ho riservato un divanetto per noi due-
Di cosa sta parlando?
Poi perché continua a chiamarmi, "mia regina"??? Non sono sua!!! Perché non capisce???
-Smettila di chiamarmi, "mia regina". Non sono tua e secondo non voglio sedermi con te né ora né mai-dissi io irritata da quel tipo.
Le mie amiche guardano la scena perplesse.
-Violetta, chi è questo qui?-chiese Francesca già non sopportando il tipo.
Sto per dire "un ragazzo che ho avuto la sfortuna di incontrare" ma Samuel mi precede.
-Sono Samuel, piacere, il suo futuro fidanzato-disse Samuel con presunzione, allungando le mani verso le mie amiche.-E voi chi siete, incantevoli fanciulle?-
Ma come si permette di dire che è il mio futuro fidanzato!!! 
Non lo sopporto, mi sa venire un rabbia 
Ho già due fantastici ragazzi.
-Senti la mia migliore amica non starà mai con un'arrogante e presuntuoso come te-disse Lara parecchio irritata.-e poi il suo cuore è già impegnato-
Si perché Lara tifa per Leon.
Chissà che cosa dirà quando le dirò alla rivelazione della nostra storia a tre. Sarà sconvolta come tutti i miei amici, ne sono sicura. Non tutti sono di mentalità super aperta come Angie.
-Già perché non te ne vai-dissero le altre anche loro irritate.
Ma Samuel rimane lì.
-Mia regina Violetta, so che sei pazza di me-disse Samuel convinto.
-Io non sono pazza di te!-esclamai io furiosa.
-Si invece se no, non saresti qui stasera-disse Samuel sottolineando la cosa.
Pensa che io sia lì per lui.
Ma è fuori di testa!
-Non sono qui per te ma per divertiti con le mia amiche-terminai io superandolo per andarmi a sedere.
Ma Samuel mi afferra per un braccio e mi dice:-Aspetta, devo darti qualcosa-
-Non voglio niente da te o ora lasciami-dissi io arrabbiata.
Samuel mi lascia e tira fuori dalla sua tracolla la mia scapertta e mi disse:-Ieri ti sei scordata questa-
Faccio per prenderla ma lui mi prende il polso per portarmi a sé, sono a pochi dal viso e Samuel sta per baciarmi di nuovo.
Io lo spingo via e dico:-Ti ho già detto di non permetterti più! Non capisci proprio-
Me ne vado senza prendermi la scarpetta e raggiungo le mie amiche.
Che tipo orribile, irritante, odioso e tanto altro, mamma!!!
La serata va per il meglio, quel tipo non si avvicina e ascolto tutti cantare sul palco comprese le mie amiche nella nuova canzone scritta da me "Juntos a ti", sono fantastiche ma io non canto, preferisco aspettare l'arrivo dei miei due ragazzi.
Il presentatore guarda la scaletta e dice:-Ora è il turno di Violetta-
Il mio turno???
Ma io non mi sono prenotata.
Guardo le mie amiche e dico:-Mi avete prenotato voi?-
Loro scossero la testa.
-Io non voglio cantare-dissi io decisa al presentatore.
-Però sei stata prenotata-disse il presentatore.-su vieni su palco-
-No ma grazie-dissi io gentile.
Non mi muoverò da qui.
-Dai vai! Violetta! Violetta! Violetta! Violetta!-incito Samuel a gran voce a tutti.
Tutti chiamano il mio nome per incitarmi perfino le mie amiche e alla fine mi alzo dal divanetto per andare sul palco a cantare.
Avrei preferito cantare la prima canzone insieme a Leon e Diego. 
La base della canzone è "Mi perdicion" dei Rock Bones, adoro questa canzone e mi metto a cantare e scatenarmi sulle sue note.
Amanece y me despierto 
cierro mis ojos abiertos 
siempre estás en mi mente 
y no te puedo evitar. 
Me pasa cada segundo 
te imagino aquí en mi mundo 
yo trabando las puertas 
y vos que no te vas, 
no te vas, no te vas. 
Pero llega el momento que 
me demuestra que me equivoqué 
que fue sólo un sueño que otra vez soñé. 
Al ritornello sento due voci inconfondibili fondersi con la mia, mi giro verso di loro e gli sorridono, si mettono nella loro posizione di sempre con i microfoni in mano.
Porque sos mi perdición 
cuando haces tu aparición 
es mi torpe corazón 
no hay más palabras. 
E' bellissimo cantare in tre, guardo uno e poi guardo l'altro in modo perfetto senza indugiare in modo diverso su nessuno dei due.
Porque nublas mi razón 
en mi mente un apagón 
y en mi torpe corazón 
no hay más palabras de amor. 
Sembra che ci siamo solo noi tre in questa stanza a cantare, mi sento come volare senza ali. Loro sono vita, musica e libertà.
Corro a tocar tu puerta 
me abres en cámara lenta 
me estabas esperando y me invitas a entrar. 
Y me dices que me amas 
que sin mi ya no eres nada 
me tomas fuerte en tus brazos 
y me quieres besar, y besar, y besar. 
Quando finiamo di cantare la canzone, tutto riappare attorno a noi e tutti ci applaudono in modo incredibile, chiedendo il bis di qualche altra canzone anche i nostri amici. Sono tutti rimasti incantati dalla nostra esibizione a tre.
E' una cosa stupenda, mamma.
Leon esce dalla tasca la sua chiavetta usb per inserirla nel computer del karaoke e cliccare in sequenza "Voy por ti" e "Yo soy asi".
Ci siamo divertiti un sacco a cantare in tre sul palco, tutti sono entusiasti di questo nostro trio e sono arrivati altri ragazzi, chiamati da altri tramite il cellulare.
-Ho una proposta per voi tre-disse il proprietario dell'Hoy somo mas spuntando all'improvviso dietro di noi.-Vi piacerebbe cantare quasi tutti giorni qui? Naturalmente sarete pagati tutte e tre e anche molto bene visto come la gente è incantata da voi-
E' una bella proposta, mamma.
Il mio primo ingaggio insieme ai miei due ragazzi.
Anche loro sono entusiasti della cosa.
-Si accettiamo-diciamo tutti e tre in coro.
-Sono contento della vostra risposta, avete molto talento singolarmente ma insieme avete qualcosa di speciale o non so che-disse il proprietario entusiasta.-Difficile da descrivere, quando cantate sembrate una cosa sola in modo perfetto e sincronizzato, nessuno sovrasta all'altro e questa cosa è stupenda. Non ho mai visto una cosa del genere-
-Grazie per questa opportunità e per queste parole-dissero Leon e Diego stringendo la mano al proprietario.
-Domani venite qui verso le 19 così parliamo e poi verso le 20 vi esibirete-disse il proprietario prima di salutarci e lasciarci da soli.
Ci abbracciamo tutti e tre felici.
-Ragazzi, è incredibile-dissi io sognante a tutto questo.
-Bene, era solo questione di tempo prima che qualcuno ci notava ragazzi-disse Diego sicuro.
-Dobbiamo festeggiare ragazzi-disse Leon entusiasta.
Raggiungiamo gli altri sul divanetto, ci applaudono al nostro arrivo molto entusiasti per quella nostra opportunità e ci dando tre bicchieri con il cocktail alla frutta.
-Siete stati incredibili!-esclamo tutti insieme.-Ma da voi non ci si poteva aspettare altro, siete così uniti e inseparabili che si nota anche nella musica-
-Oh grazie ragazzi-diciamo tutti e tre insieme.
-Un brindisi alla "Trio Inseparabile"-disse Ludmilla entusiasta.
Si è il nome con cui ci chiamano per chiamarci tutti e tre senza dire i nostri nomi e poi anche perché quando chiamano uno di noi tre al cellulare risponde sempre il non proprietario del cellulare.
C'è armonia, felicità e risate tra tutti noi, niente e nessuno può rovinare questo momento.
Quando sul palco sale Samuel e dice:-Un momento di attenzione, vorrei dedicare questa canzone in due che conosce già alla "Mia regina Violetta"-
Oddio, mamma.
Che ho fatto di male per meritami questo strazio?
Guardo i miei due ragazzi e le loro faccia sono piene di rabbia e gelosia verso quel tipo.
La canzone parte con Voy por ti e continua con un pezzo di Yo soy asi, le canzoni dei miei due ragazzi.
Oh no! Qui si prevede i guai, mamma!
Leon e Diego sono arrabbiatissimi e irritatissimi per quella cosa.
-E' questo pagliaccio chi si crede di essere?-chiese Leon furioso.
-Già, come si permette di chiamarti la sua regina e di dedicarti una canzone-aggiunse Diego altrettanto furioso.
-e non una canzone qualsiasi, le "nostre" canzoni. E' inconcepibile-disse Leon sempre più furioso insieme a Diego.
I due si alzano dal divanetto per raggiungere il palco, io corro verso per fermarli ed evitare una strage di sangue.
-Ragazzi, lasciate stare. E' solo un imbecille-dissi io cercando di calmarli.-Non ha senso-
-Lo conosci?-
-Sei venuto a vederlo?-
Cerco di parlare quando Laura e quelle due smorfiose mi spingono e si scusano per lo sbaglio, altro che sbaglio, quelle tre hanno fatto tutto apposta e nella spinta mi cadde dalla tasca il volantino che si è aperto in due.
Non sapevo che si apriva.
Leon e Diego lo raccolgono e fanno una faccia strana e arrabbiata.
-Cosa c'è? Noi due non ti bastiamo più? Vuoi un terzo?-chiesero loro due furiosi e gelosi.
Eh? Non capisco.
Cosa intendono dire?
Sto per dire qualcosa ma loro mi tirano il volantino in malo modo e se ne vanno via.
-Leon! Diego! Aspettate!-esclamai io a gran voce.
Ma i due non mi ascoltano.
Violetta guardo il volantino aperto dove c'era un'invito di Samuel:
"Mia Regina,
So che il bacio ti è piaciuto,
ti aspetto oggi alle 20 all'Hoy somos mas nella zone karaoke
ma se non verrai capirò che non sei interessata a me.
con amore, il tuo futuro ragazzo Samuel"
Ecco spiegato il comportamento di Samuel e le sue parole ma io non lo sapevo.
Ora Leon e Diego pensano che io sia interessata a Samuel, mamma.
E' terribile!!!
Devo fermarli e chiarire quel malinteso alla svelta.
Esco di corsa dall'Hoy somos mas senza dire una parole ai miei amici, Leon e Diego sono in macchina e io corro verso di loro.
-Ragazzi, aspettate! Non è come pensate!-gridai io più forte possibile.
Ma loro non mi ascoltano, mamma.
Se ne vanno, lasciando lì da sola in preda alla disperazione in questo parcheggio.
Non ho un mezzo di trasporto a disposizione e non so come raggiungerli.
E' tutta colpa di quel ragazzo orribile!
Era tutto così perfetto tra noi fino al suo arrivo.
Non è giusto, mamma.
Piango disperata nel parcheggio fino all'arrivo di una mini macchina rossa. E' Angie e appena mi vede subito, esce dalla macchina e corre ad abbracciarmi.
Io mi confido con lei, mamma, su tutto quello che è successo e dell'incontro orribile con quel ragazzo odioso.
Lei mi calma un po' e mi faccio portare alla casetta.
-Andrà tutto bene, Vilu, basta che gli racconto come andata-disse Angie con un sorriso, stringendomi la mano.-sono sicuro che capiranno-
-e se non va così?-chiesi io disperata.
-Allora riprovaci anche mille volte, in amore si deve lottare con le unghie e con i denti a volte-disse Angie convinta.-Se è vero amore, tutto si sistemerà e poi capita di avere dei malintesi o dei litigi in una coppia anche a tre-
Angie ha ragione.
DEVO LOTTARE PER IL LORO AMORE.
Mi faccio coraggio e con passo deciso, entro nel giardino della casetta e prendo la chiave dalla collana per aprire la porta.
Mi accorgo che la porta è chiusa con tre mandate quindi non ci sono.
Dove possono essere, mamma?
Provo con Angie a casa di Leon ma nulla, non è tornato a casa e poi proviamo da Diego senza alcun risultato.
Sono preoccupata, mamma.
Non ho idea di dove possono essere andati.
Poi viene in mente il lago del picnic dove ci piace andare sempre così partiamo di nuovo verso quel luogo ma niente da fare, non sono neanche lì.
Provo a chiamarli con il cellulare ad entrambi ma c'è la segreteria telefonica.
-Oh Angie! Sono preoccupata, non mi rispondono e...-
Ho una brutta sensazione nel mio cuore, come se sta succedendo qualcosa di brutto ad uno di loro.
-Tranquilla, Vilu, li troverai-disse Angie stringendomi tra le sue braccia.-io ti aiuterò anche tutta la notte se è necessario-
Ringrazio mia zia Angie per tutto.
Sento in lontananza un rumore di moto.
Strano orario per guidare.
Poi mi viene in mente una cosa.
Oh no! E' Leon, ne sono sicura.
-Angie! Corriamo alla pista di motocross subito-dissi io spaventata, preoccupata e in agitazione.
Nel mio cuore è pieno di tutto.
Non ho provato tutte queste sensazioni in vita mia.
Arrivo alla pista di motocross, vedo Leon in moto ad alta velocità e saltare molto in alto con questo buio.
Ho paura che si faccia male.
Vedo un'altra moto, una sconosciuta e penso subito a Diego infatti c'è la sua tracolla lì. Anche lui non scherza in velocità e salto il recinto per andare da loro per fermarli ma è troppo tardi, Leon e Diego fanno un salto, non riesco a vedere nulla perché c'è una montagna a coprirmi la visuale e non li vedo passare oltre...
...infatti sento due schianti.
Subito corro verso di loro, con il cuore a mille per la disperazione e le lacrime agli occhi.
Attimi infiniti nel tragitto verso di loro, ho paura di quello che vedrò e infatti arrivo nel punto dello schianto e li vedi a terra privi di sensi con il sangue che gli colla dalla testa.
-NOOOOOOOOOOOOOOOO!-dissi io piangendo.
Mi chino verso di loro.
Perché doveva succedere, mamma? Perché?
Ho già perso te e non voglio perderli, mamma. Sembra che la vita si accanisca contro di me e mi porta via le persone che amo di più.
-Leon! Diego! Svegliatevi per favore!-gridai io singhiozzando disperata.-Non posso vivere senza di voi, amori miei-
Angie mi raggiunge, vede Leon e Diego a terra e chiama subito un'ambulanza.
Poi mi abbraccia e dice:-Andrà tutto bene, Vilu-
Vorrei tanto che fosse così, mamma ma non riesco ad essere positiva.
Leon e Diego stanno lottando tra la vita e la morta.

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Capitolo 26
*** La dura realtà ***


La dura realtà
 
-Vilu, svegliati-disse Angie scuotendomi dolcemente.
Apro gli occhi, le mie guance sono bagnate e sono sul pavimento in salotto.
-Piccola, non puoi dormire sul pavimento di nuovo-mi disse Angie preoccupata.
 Si in questi giorni lo faccio spesso perché non ci riesco a mettere piede nella mia stanza o in quella tua dopo l'accaduto.
-Lo so ma non posso tornare lì, ci dormivo con Leon e Diego-dissi io singhiozzando.
-Oh Vilu-disse Angie trattenendo le lacrime e stringendomi forte a sé.-non riesco a vederti così-
Non sai quanto è dura, mamma.
Li vorrei qui con me e invece non è possibile.
E' passata una settimana da quando Leon e Diego sono morti.
Tutti siamo sconvolti dalla loro morte, nessuno si aspettava una cosa del genere e...
Tutti hanno ripreso a fare le cose di tutti i giorni tranne io, sono tornata ad essere la principessa rinchiusa nella torre ma questa volta lo voglio io.
Non voglio uscire o andare allo Studio On Beat o alla Fattoria 21 o in qualsiasi altro posto. Voglio stare qui per sempre.
Perché è colpa mia, mamma. E' solo colpa mia se sono morti.
Se quel giorno non uscivo dalla villa, Leon non mi avrebbe mai conosciuto.
Se quel giorno Diego non veniva a cena da me, neanche lui non mi avrebbe mai conosciuto.
A quest'ora sarebbero ancora vivi.
Viola, Alexis e Robert mi avevano avvisato di stare attenta a quello che dicevo o facevo o non dicevo e invece sono stata imprudente e Leon e Diego ne hanno pagato le conseguenze di questo mio errore, mamma. 
Per questo non voglio uscire, non voglio che nessuno si interessi a me e soprattutto non voglio che qualcun altro muoia a causa mia.
Guardo l'anello con un pezzo di cuore.
Sarebbe dovuto essere il regalo del mio compleanno.
Tengo sempre con me in tasca gli altri due. 
Dovevano metterli loro e invece...
E' solo colpa mia.
...
Cara mamma, 
i giorni passano e non voglio mangiare, non voglio bere o non voglio fare nulla.
Vorrei solo morire e raggiungere i miei due amori.
Sono una codarda lo so ma non riesco a vivere senza di loro.
E' impossibile.
So anche come fare.
-Olga, ho fame. Mi faresti la torta di cioccolato-dissi io furba.
-ma certo, piccola, vado a comprare subito gli ingredienti-disse Olga felice.-sono contenta che hai iniziato a reagire-
Olga è caduta nella mia trappola mamma.
Vedo Olga uscire dalla porta del retro con il carrello e poi controllo che non c'è nessuno in giro.
Apro lo sportello dove Olga tiene i prodotti e il veleno e prendo la boccetta con esso contenendo.
E' l'unica soluzione.
Con coraggio, apro il tappo e sto per berlo quando qualcuno bussa alla porta di dietro.
Subito nascondo il veleno e vado ad apri.
L'ultima persona che voglio vedere. Samuel.
-che cazzo ci fai qui?-chiesi io dura e arrabbiata.
-volevo vedere come stavi e chiederti se ti andava di fare un giro-disse Samuel con un sorriso.
Con che coraggio veniva lì?
Con che coraggio domandava ciò?
Era incredibile.
-vattene via! Leon e Diego sono morti per causa tua-dissi io fuori di me, spingendolo fuori.
-io non centro con la loro morte, Violetta, sono loro che hanno voluto ammazzarsi-disse Samuel duro.
-no, loro volevano vivere, volevano stare con me e tu hai rovinato tutto-dissi io arrabbiata.
Samuel mi afferra e mi prende come un sacco di patate per portarmi chissà dove, io protesto e mi dimeno ma non mi lascia o non mi mette giù.
Quando si ferma e mi mette giù, siamo nel parco.
-perché mi hai portata qui?-chiesi io furiosa.
-perché hai bisogno di uscire-disse Samuel gentile.-hai bisogno di vivere. Non puoi rimanere in casa per sempre, Violetta-
-si che posso-dissi io decisa.
-Non è vita questa-replicò Samuel.-impedirti di innamorarti o di fare quello che hai sempre sognato-
-non voglio innamorarmi e non voglio che nessuno mi ami-dissi io decisa, prima di scappare via.
Amerò solo Leon e Diego nella mia vita.
Non ci sarà più nessuno.
Non voglio vivere.
Non voglio provare emozioni.
Mi sento vuota.
Questa è dura realtà.
Leon e Diego non ci sono più.
Non ha senso vivere.
Samuel mi corre dietro e io corro ancora più veloce di lui così mentre sto per attraversare la strada una macchina sta per venire verso di me.
Non mi muovo, resto immobile e desiderò che faccia in fretta ad investirmi così posso andare da Leon e Diego.
Sento qualcuno salvarmi.
Quando apro gli occhi, vedo Lio e Jorge che mi tengono in braccio.
-stai bene?-chiesero loro preoccupati.
Ho un de ja vu.
Ho vissuto una cosa simile con Leon.
Solo che in questo momento sono in due a salvarmi.
-tranquilla, principessa, i tuoi due principi azzurri sono qui per servirti e proteggerti da tutto-disse Lio e Jorge con un sorriso.
Quella frase mi ricorda tanto Leon e Diego, mamma.

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Capitolo 27
*** L'amore vince anche la morte ***


L'amore vince anche la morte


Cara mamma,
sono tra le braccia di Jorge e Lio, mi hanno appena chiamata principessa, un sopranome che usavano proprio Leon e Diego e quella loro frase mi fa pensare troppo a loro e sento un dolore al cuore, mi viene da piangere e non voglio che mi stiamo vicino.
Non voglio che succeda qualcosa anche Jorge e Lio.
-Mettetemi subito giù-dissi io seria.-e state lontano da me-
Mi guardano confusi.
-principessa, perché parli così?-chiese Jorge perplesso.
-non mi chiamare principessa, nessuno mi può chiamare così-dissi io fredda.
-perché fai così? Noi vogliamo solo starti accanto-disse Lio al mia freddezza.
Infatti io non voglio nessuno al mio fianco.
Vorrei solo Leon e Diego ma non ci sono più.
-non voglio nessuno al mio fi
anco, non voglio vivere, vorrei solo stare di nuovo con Leon e Diego-dissi io piangendo, saltando giù dalle loro braccia.
-non dire così, a loro non piacerebbe sentirti dire che non vuoi vivere-disse Jorge cercando di avvicinarsi a me.
-state lontano da me-dissi io molto chiara, scappando via.
-aspetta...-
Non li ascolto. Ritorno a casa, mi mette nella stanza degli ospiti perché non entrerò di nuovo nella mia stanza. 
Mi mancano, mamma.
Mi mancano terribilmente.

Perché la vita è così dura e crudele?
Perché mi portato via i ragazzi che amo?
..................................................................................................................................................
-non sarà facile riconquistarla-dissi io mettendomi sul letto.-e i suoi discorsi sul non voler vivere, mi fanno star male. Vorrei potergli dire che sta succedendo e...-
-Oh si immagino la scena "Violetta, noi due non siamo Jorge e Lio ma siamo Leon e Diego" e ci prende per pazzi-disse Lio nel letto accanto.
-già quello che abbiamo fatto per stare con lei e per rispettare la promessa, è proibito-dissi io con un sospiro.
Salve a tutti.
Si avete capito bene. 
SIAMO LEON E DIEGO. 
Si sarete sconvolti, basiti, sorpresi e...
Taglia corto, Leon. Non abbiamo tutto il tempo.
Come sei impaziente, fratellino. 
Si e penso che anche loro vorranno sapere cosa sta succedendo.
Dobbiamo andare un po' indietro nel tempo per narrare quella storia tanto incredibile.
Arriva al dunque.
Si sto arrivando se mi dai il tempo.
Io e il qui presente mio fratellino, ci siamo risvegliati in un posto bianco, angelico e non sapevano se era un sogno o meno quando...
E' arrivato un angelo che ci ha detto che eravamo morti.
Diego, non essere così frettoloso.
Non mi piacciono le storie con i dettagli, io sintetizzo.
Si ci ha detto che eravamo morti e non ci potevano credere.
-non può essere, noi dobbiamo tornare dalla nostra Violetta. Non possiamo lasciarla da sola. Noi tre dobbiamo stare per sempre insieme-dissi io serio all'angelo.
-non è possibile. Siete morti-disse l'angelo serio.-ora mettevi in fila con tutti quelli che sono passati oltre-
-non vogliamo-disse Diego categorico.-noi dobbiamo tornare da Violetta. Sento le sue lacrime e la sua disperazione. Non sopporto di sentirla così-
Sentivo lo stesso anch'io, era così straziante così...
Così io e Leon abbiamo deciso di rompere le regole del paradiso e oltrepassare la porta per tornare nel nostro mondo.
Vai troppo veloce.
E tu vai troppo lento.
Se c'era Violetta, ci diceva "siete due bambini".
Si infatti, siamo due bambini. 
Così abbiamo attraversa quella porta e siamo andati subito l'ospedale dove c'era Violetta e gli altri, tutti piangevano.
-non può essere, non accetto-disse la nostra Violetta disperata.-Leon e Diego non possono essere morti. Mi avevano fatto una promessa che sarebbero sempre tornati da me...-
-fatti forza bambina mia-disse German stringendola tra le braccia.
Tutti si domandano perché proprio noi due. Ci fa male vederli in quel modo.
Sentiamo qualcuno dietro di noi.
-non potete star qui, non è il vostro posto-disse uno angelo custode serio.-dovete tornare in paradiso. State infrangendo le regole-
Io e Leon scappiamo di corsa da lui e subito entriamo in una stanza dove ci sono Jorge e Lio. Hanno avuto un incidente surfando e in quel momento ci guardiamo e...
Decidiamo di entrare nei loro corpi così da far innamorare di nuovo Violetta e stare sempre accanto a lei.
PERCHE' L'AMORE SUPERA OGNI OSTACOLO.
L'AMORE VERO VINCE ANCHE LA MORTE.
NOI, LEON E DIEGO 
ABBIAMO MANTENUTO LA PROMESSA.
SIAMO TORNATI DALLA NOSTRA VIOLETTA ANCHE SE IN UN'ALTRA FORMA.




Non vi aspettevate un colpo di scena così.
Secondo voi, facevo fuori così i miei amori Leon e Diego.
Ora capite le sensazioni di Violetta per Jorge e Lio. Perché si sentiva in quel modo, innamorata.
Perché era una cosa per il futuro.

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Capitolo 28
*** AVVISO IMPORTANTE ***


Ciao a tutti,
vi ringrazio per aver seguito questa ff con devozione e affetto e per le vostre recenzioni. Mi dispiace annunciavi che non continuerò questa ff perché non riesco più a scrivere. Mi dispiace di deludervi, non vorrei ma non ci riesco.
Ho cercato di sforzarmi a scrivere senza alcun risultato. Non sapete quanto ci stia male per tutto questo.
spero che mi perdonerete.
un bacio. 

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