Letters from the dead.

di coldays
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** To Clarissa. ***
Capitolo 2: *** To Jace. ***



Capitolo 1
*** To Clarissa. ***


Letters from the dead.

Mia Clarissa,
a quanto sembra ce l’avete fatta. Mi avete spedito all’inferno.
Ma neanche l’Inferno brucia quanto il tuo ricordo, sorellina. Se leggi questo tu sei viva, e dovresti bruciare all’Inferno con me in realtà, perché tu non bruci per me.
Dovresti pagare per il tuo sangue assetato di potere e distruzione, lo stesso che rinneghi.
Non sarebbe meraviglioso vedere un angelo dai capelli rossi come fiamme, bruciare all’Inferno?
Sei stata il mio tormento perenne. Tante volte ti ho immaginata, eppure nessuna di queste ha mai superato il momento in cui è accaduto. Splendida nella tua divisa da cacciatrice, ruggente come un leone dalla criniera infuocata. Ti ho riconosciuta all’istante, e tu hai fatto lo stesso.
Non possiamo essere separati ma tu, testarda, non l’hai voluto capire.
Hai continuato a preferire quel mezzo angelo, come te, nonostante pensassi fosse tuo fratello. Ma sono gli opposti ad attrarsi, Clarissa. E tu risvegliavi in me quel poco di umanità che avevo, eppure la contaminavi col tuo rifiuto. Ti avrei uccisa più che volentieri.
Ti odiavo, ti odio e ti appartengo, eppure tutto questo è amore.
Avrei voluto piegarti alla mia volontà, averti per me soltanto, tuo unico centro di vita.
Eppure ciò che volevo di te eri tu, tu ed il tuo corpo così esile che pensavo avrei potuto spezzare con un soffio, invece tu hai spezzato me.
Non ti avrei voluta come mia schiava, Shadowhunter Oscura, avrei preferito ucciderti.
Ma ti volevo con me, morta o viva.
Credevo impossibile essere attratto in questo modo da te, mia sorella, ma noi due siamo complementari. Fammi fuori altre cento volte, amore mio, e ciò non basterà a dissolvere il nostro legame.
Riuscivi a togliere anche Jace da sotto il mio controllo, anche da quello di Lilith, o di nostro padre. E sei stata straordinaria, ma non c’era nulla che non avrei fatto per non averti con me. Ti avrei resa felice, dato tutto, di questo ed altri mondi.
Ed invece guardati, al fianco di colui che brucia come me, ma di fiamme opposte. Le stesse tue fiamme, non fosse che non sei un angelo, nonostante tutta l’icore angelica che possa scorrerti nelle vene.
Guarda me, che vengo lentamente divorato dalle fiamme demoniache, e Jace da quelle angeliche. Ci hai fottuto entrambi, sorellina. Ci hai bruciati, e spero che lui bruci anche.
Solo io posso averti. Maledetto bastardo, me ne sarei separato solo per farlo fuori.
La mia gelosia è nera come la mia anima, sorellina. Mi hai lasciato otto graffi sull’anima, quelli non se ne andranno mai.
Il desiderio di averti ancora mi corrode. Il tuo posto è con me, e ti auguro di bruciare delle tue stesse fiamme, nell’attesa di incontrarci nuovamente.
L’amore non muore, ed il mio lo era. Spenderà la sua esistenza a perseguitarti, a passare le mani tra i tuoi capelli con una dolcezza che non mi appartiene, come avrei fatto. E si poserà sulle tue labbra lasciandoti senza fiato, come avrei voluto fare, nelle notti in cui penserai che io sono ormai passato.
Mia adorata sorella, non passerò mai. Sarò sempre con te, nel profondo del tuo essere, avvelenando la tua anima.
Tuo fratello,
Jonathan Christopher Morgestern.


autrice's corner.
  okay, io amo i Clastian. E chi poteva inaugurare meglio di loro questa ‘long’ di lettere?!
Lettere scritte da un personaggio morto ad uno sopravvissuto, il tutto in via ipotetica, ed il loro addio. I prossimi, saranno i Clace, non so da quale POV.
Una recensione è sempre più che gradita, consigli, critiche, whatever!:)
Per sapere cosa migliorare, cosa cambiare, e se avete suggerimenti sulle coppie. O se devo direttamente battere in ritirata AHAHAHA<3.
Grazie a tutti,
un bacione, Coldays

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Capitolo 2
*** To Jace. ***


Caro Jonath Caro J Ciao Jace,
spero tu non legga mai questa lettera. Lo spero con tutta me stessa.
Non sono pronta a morire, a lasciarti.
Domani ci sarà la battaglia finale, ed io sono così spaventata. E lontana da te.
Non posso sopportarlo, non stanotte. Non riesco a prendere sonno, continuo a sforzarmi di creare rune, ma non ottengo nulla. Ho bisogno di te. Di sentirti accanto, e sapere che andrà tutto bene. Dio, Jace, non possono dividerci, non di nuovo.
Ti ricordi quando, quello che sembra un secolo fa, ci sdraiammo insieme tenendoci per mano, come se quella fosse l’ultima notte al mondo?
Dio, pensavo tu fossi mio fratello. Ed il bello è che tu mi dicevi che non poteva essere vero, te lo sentivi. Eppure io insistevo dicendoti che tutte le storie sono vere, che era l’unica cosa che avevo capito in quelle settimane nel vostro mondo.
Beh, forse non l’unica; che ti amavo mi era chiaro.
Non mi sono mai fidata delle persone, eppure l’ho fatto di uno sconosciuto che pensavo biondo tinto, pieno di tatuaggi, vestito di pelle, armato come il peggiore dei killer e che aveva ucciso quello che credevo  un ragazzo la notte precedente. Strana la vita, vero?
Non sono mai stata brava con le parole, a differenza tua. Hai sempre saputo come usarle, io invece mi esprimo a disegni. Eppure con  te non ci sono mai riuscita, non sono mai riuscita a catturare la luce che si impiglia nei tuoi capelli o nei tuoi occhi. Per me è sempre stato come se il Fuoco Angelico ti scorresse nelle vene, al posto del sangue.
Non avresti potuto essere un demone, non per me, non per quello che sentivamo.
Lo sentivo anche io, nello stesso identico modo, il desiderio di stringerti, baciarti, e non lasciarti mai andare. Quel pomeriggio, da Taki, quando mi dicesti che saresti stato solo un fratello per me, io volevo dirti che era esattamente quello che non volevo. Non amarti è più difficile di ciò che pensi.
Come avrei mai potuto vivere vedendo te con qualcun’altra? Avere bambini, e vedere in loro il nostro futuro andato in frantumi?
Ma, Jace, adesso posso. Perché tu devi andare avanti con la tua vita, ed essere felice, e continuare ad essere la persona meravigliosa che sei sempre stata.
Non importa chi ti abbia cresciuto, ma chi tu scegli di essere. Ed hai scelto di essere Jace, il mio Jace, il nostro Jace. Sei un Lightwood ed un Herondale, non il figlio adottivo di Valentine Morgestern.
Jace ricordati sempre chi sei, e ricordati di me, perché più forte della morte è l’amore.
Ho così tanta paura di lasciarti, perché non voglio vederti soffrire. Non trovo neanche le parole. Non lasciare che il tuo cuore si spezzi, Jace.
Ho così tanto bisogno di te. Come quando, un’altra notte, non riuscivo a smettere di pensarti e poi ho visto la tua figura al centro della mia stanza, sorridente, ed il mondo si è fermato. E quello non eri neanche tu, ed io ho sbagliato così tanto con te, che non so come tu abbia potuto perdonarmi. Ma credimi, ogni singola cosa era per te. Tutto, era per te. Sebastian sarebbe potuto andarsene all’Inferno, anzi spero ci sia andato, quel maledetto bastardo. Non l’ho ucciso perché non avrei sopportato di perderti, ed ora faccio la predica a te. Il punto, Jace, è che con te avevo una speranza. Una sola, flebile speranza, che poi si è trasformata in un fuoco.
Ti ho visto morire, ed ho stretto il tuo corpo esanime tra le mie braccia, piangendo tutte le mie lacrime. Non c’era più nessuna battaglia, nessun Angelo che parlava con mio padre, nessuna runa che mi impediva anche di gridare il mio dolore. E pensavo che tu non avresti voluto che Valentine ci distruggesse tutti, ed essere morto per nulla.
Mi sentivo così responsabile, ero così responsabile. Tu mi hai dato la forza di agire, soltanto tu. Non avrei più potuto abbracciarti, sentire la tua voce tagliente, disegnarti mentre dormivi, proprio quando venivo a sapere che tutto stava tornando al giusto posto.
Ed io Jace non voglio essere morta per nulla, non voglio che quel bastardo ci disintegri tutti. Tu puoi fermarlo, amore mio, e lo farai. Perché io sono con te, sarò il fuoco che ti brucia all’interno, non ti lascerò mai. Ma tu, tu sii felice, e vivi la tua vita.
Sono le ultime cose che ho da dirti.
Sono le 11.30 pm, la notte prima della Grande Battaglia. Sto arrivando, Jace, non posso passare questa notte senza di te. Chi se ne frega di quanto si altererà mia madre? La casa di Luke è troppo fredda e vuota, stanotte. La tua ordinatissima stanza dell’Istituto, con te dentro, è l’unico posto in cui voglio essere. Questa volta sarò io a farti una sorpresa. E non importa nulla, perché sono tua in tutti i sensi, lo sono sempre stata.
Ti amo come non ho mai amato nessuno, e come mai avrei potuto amare altri, altre mille parole non potrebbero neanche bastare,
per sempre tua,
Clary.

autrice's corner.
okay, sono tornata.
Clace come annunciato, POV di Clary come mi avevate chiesto e, ve lo riconosco, idea geniale. Ringrazio infinitamente chi ha recensito, letto, ed inserito la storia tra le seguite. Siete fantastiche, ragazze!
Che ne pensate di questo capitolo?
Consigli sulla prossima lettera, chi vorreste?
Un bacione enorme,
coldays.

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