Un viaggio tra sogno e realtà

di Yle_StayStrong_Enya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bye bye Dallas, welcome London ***
Capitolo 2: *** Una nuova casa, una nuova famiglia ***
Capitolo 3: *** Il passato non è poi così passato ***
Capitolo 4: *** Quando la verità unisce due persone ***
Capitolo 5: *** Non ho mai saputo cosa dire...Ma ora ti sto chiedendo di restare ***
Capitolo 6: *** Se sono in paradiso non svegliatemi! ***



Capitolo 1
*** Bye bye Dallas, welcome London ***




Capitolo 1. Bye bye Dallas, welcome London


Le vacanze di primavera sono ormai alle porte, la mia migliore amica le passerà nella bellissima New York insieme ai suoi genitori, a me invece tocca fare ore e ore di volo per atterrare a Londra, si perché avrei passato queste vacanze a casa di mio padre.
Da quando ci ha lasciato non ho più voluto avere nessun contatto con lui, fino ad oggi, quando mi arrivò una lettera, nella quale mi diceva che voleva riallacciare i contatti con me e che mi avrebbe voluto come damigella per il suo matrimonio.

Il mio nome è Melody, ho 19 anni e vivo insieme a mia mamma a Dallas, Texas, i miei genitori si sono separati quando avevo 6 anni e da allora mio padre vive e lavora in Inghilterra.

Il giorno della mia partenza arrivò in un attimo, così all’aeroporto salutai mia mamma e mi lasciai alle spalle la mia vita di tutti i giorni per aprirne una che mi faceva paura quanto affascinava; durante le ore di viaggio non smisi un secondo di ascoltare la musica del mio mp3 e a scrivere infinite pagine su questa nuova avventura. Quando l’aereo atterrò nella grande Londra mi aspettavo di vedere mio padre, invece trovai un tizio, sulla quarantina d’anni vestito tutto in nero con un foglio su cui c’era scritto <Signorina Melody >  della vita di mio padre non sapevo nulla, ma questo mi lasciò senza parole.. Mi avvicinai a questo signore che mi fissò per circa dieci minuti se avessi cronometrato, per poi spiaccicare solo < E’ lei la signorina Melody?>  io lo guardai, gli sorrisi e risposi semplicemente <Si >  prese la mia valigia, e senza dire nulla mi fece strada all’auto che era parcheggiata qua fuori, uscimmo dall’aeroporto e sentii un brivido scorrere per la mia schiena, non vidi nessuno di particolare ma l’aria di Londra mi aveva già colpita, mi sentivo stranamente libera; questa sensazione si bloccò quando davanti a me apparve una limousine nera, nella mia mente si erano già formati tanti pensieri negativi; ma svanirono quando il finestrino dell’auto scese e un signore gentilissimo disse < Benvenuta a Londra signorina Melody >, quando riconobbi che era sul mio viso scene una lacrima di gioia, singhiozzando risposi < Cris, quanto tempo, mi sei mancato.. E sai benissimo che non devi chiamarmi signorina Melody, ma Melody > Per chi non lo sapesse, Cris è sempre stato un amico di famiglia con cui fin da piccola riuscì a creare un bellissimo rapporto d’amicizia, ma dopo la separazione dei miei non ebbi più sue notizie.

Senza esitare, salì in auto e iniziai a riempire di mille domande Cris, tanto da scoppiare in una grande risata perché si rese conto di non riuscire a rispondere a tutte le domande; quando la macchina si fermò, abbracciai Poppy, il mio orsacchiotto di peluche e aspettai ordini da Cris, lui non fece altro che girarsi, guardarmi, sorridermi e sussurare <Quando scenderai, ti sembrerà un sogno, ma tesoro è tutta realtà > a quelle parole lo guardai con sguardo interrogativo, ma non ci pensai molto scesi dall’auto, recuperai il mio zaino, Poppy e mi voltai per vedere dove ero finita, i miei occhi non potevano credere a cosa avevano davanti, io stessa rimasi immobile quanto una statua del Bernini, nel vedere quell’immensità di villa in cui a quanto pare mio padre vive.




 

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Finalmente anche io su EFP. =)
ebbene si, questa è la mia prima storia che pubblico su qui; ammetto che mi è venuta d'ispirazione ieri pomeriggio, mentre ascoltavo la musica, così ho aperto un foglio di Word ed ecco che inizio a mettere giù le avventure di Melody.
So che come primo capitolo non è lunghissimo, prometto che i prossimi saranno più lunghi, nella quale si scoprirà qualcosina di più e chissà anche nuovi personaggi.
Avendo pubblicato questo capitolo di Martedì, ho deciso di pubblicare ogni capitolo, ogni Martedì della settimana.
Non mi resta che ringraziare chiunque seguirà insieme a me le avventure di Melody nella bellissima Londra.
Un bacio a Martedì
  • Yle_Enya

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Capitolo 2
*** Una nuova casa, una nuova famiglia ***



Capitolo 2. Una nuova casa, una nuova famiglia




Abbracciai Cris e lo ringraziai per il tempo passato insieme e per le chiacchere fatte in auto; presi la mia valigia e salì quella rampa di scale,
che mi ricordava tanto la scalinata nel film Cinderella Story, con un po’ di timore suonai il campanello e aspettai che qualcuno aprisse la porta..
Dopo qualche minuto, la porta si aprì e una donnina non tanto alta, con un abbigliamento da cameriera si presentò davanti ai miei occhi, mi scrutò
e mi lasciò entrare senza dire nulla, io rimasi immobile all’ingresso e iniziai a guardarmi intorno aspettando di sapere cosa avrei dovuto fare; qualche istante più tardi, mentre ero rimasta a fissare un immenso ritratto proprio vicino all’ingresso, sentii qualcosa appoggiarsi delicato sulla mia spalla; a quel tocco mi spaventai, mi girai di scatto e per poco non feci cadere un vaso che era appoggiato sul tavolino proprio di fianco al grande ritratto; mi ricomposi, raccolsi Poppy e alzai lo sguardo e dopo tanti anni i miei occhi si mischiarono con quelli di mio padre; non nego che mi era mancato e che la voglia di abbracciarlo era fortissima, ma ero ancora arrabbiata con lui, così non esitai e non feci altro che alzare il braccio, strinsi la sua mano e dissi  < Buonasera papà >  a quel gesto e a quelle parole lui non rispose, si limitò a ripetere il gesto e poi chiamò subito una delle cameriere, alla quale sussurrò qualcosa nell’orecchio.
Senza esitare presi la mia valigia segui la cameriera per un infinito corridoio, diretta penso a quella che sarebbe stata la mia stanza; per quel tratto di strada dal grande ingresso fino alla mia stanza non si mosse una mosca, nessuno parlò fino a quando una voce dolce e soave disse < So bene ciò che suo padre a fatto a lei e a sua madre, ma mi creda signorina, lui aspettava questo giorno da tanto tempo > mi resi conto solo dopo che quella voce era della cameriera, così le risposi < non conosco il tuo nome, ma ti prego chiamami solo Melody, e per quanto riguarda mio padre, avrà aspettato per tanto questo giorno, ma il dolore che ha lasciato a me e a mia madre è più grande di qualsiasi cosa, mi è mancato avere un padre e non nego di voler sistemare le cose, ma ci vorrà tempo… >
rimasi in silenzio ed in fine aggiunsi < ti prego, fa che questo discorso rimanga tra me e te, qui non ho amici o qualcuno con cui parlare, e tutto questo non lo avevo mai raccontato a nessuno > arrivammo davanti alla porta della mia camera, la dolce donna l’aprì, mi fece entrare, mi sistemò la valigia sul letto aprì le immense tende e prima di andarsene si voltò e disse < il mio nome è Angelica, e non preoccuparti non dirò niente a nessuno; e ricorda Melody per qualsiasi cosa ti serva non esitare a chiamarmi, sarò pronta ad aiutarti > mi alzai dal letto, andai davanti a lei e senza dire nulla l’abbracciai; lei se ne andò, chiuse la porta alle sue spalle ed ecco che tutto tornò come prima.
Le ore passavano ed io dopo aver sistemato le mie cose per la mia stanza, ed aver avvisato la mamma, mi misi vicino alla finestra e con il mio diario iniziai a scrivere, riferendomi a quest’inizio di avventura, di ciò che mi mancava dalla mia vita di tutti i giorni, mi mancava scherzare con la mia migliore amica, con cui non ho avuto ancora la possibilità di fare una videochiamata con Skipe, per sapere come sta andando a New York; ma soprattutto feci una riflessione su cosa ancora c’è da scoprire in questa immensa casa, devo ancora conoscere la futura moglie di mio padre e tanto altro.. Quando l’ultima canzone di Demi finì, qualcuno bussò alla porta, mi alzai, andai ad aprire e Angelica mi disse < Melody, la cena è quasi pronta, sistemati, vestiti io ti aspetto qua fuori >  la ringraziai, andai verso l’armadio e tirai fuori uno dei miei abiti preferiti, e per quella serata avevo optato per un semplice abito bianco, con una gonna ampia, abbinato ad un paio di ballerine e una coroncina di fiori tra i capelli, un filo di trucco quasi inesistenze; quando fui pronta raggiunsi Angelica che mi guardò e sospirò come se stesse nascondendo qualcosa, o avesse visto un angelo.
Ci dirigemmo verso la sala da pranzo e iniziammo a ridere, si perché le raccontai tutte le avventure che avevo fatto con la mia migliore amica, avevamo scoperto di avere tante cose in comune, tra cui la fotografia; ma l’espressione, e l’atteggiamento di Angelica cambiò quando arrivammo sull’uscio della sala da pranzo; prima che aprisse la porta, la presi per mano e le dissi < Puoi stare tranquilla, siamo amiche non ti succederà nulla, se avranno da dire qualcosa per il tuo comportamento, dirò che è stata colpa mia > , lei mi guardò, sorrise e aprì le porte; alla vista di quella gigantesca la mia faccia era epica, si perché mi sembrava di vivere in un sogno, ma era la realtà; feci qualche passo quando una voce che non avevo mai sentito mi riportò alla realtà; < Benvenuta cara, siediti pure dove preferisci >
senza fare danni presi posto a sedere, e mi guardai attorno e vidi presente mio padre, una donna che gli era seduta accanto, due gemellini, un maschietto e una femminuccia,  e poi a pochi centimetri di distanza c’era un posto libero, ma non avevo visto nessuno; quando d’un tratto, si aprì la porta ed un ragazzo entrò e prese posto vicino a me; imbarazzata non alzai nemmeno lo sguardo, ne pronunciai nulla per tutta la cena.
La cena era davvero deliziosa, ma a differenza di quando sono a Dallas, qui nessuno parlava, i gemellini giocavano tra di loro, mio padre era impegnato a maneggiare il suo tablet, la sua futura moglie era impegnata a sfogliare una vastità di giornali di moda, se ancora non l’avevo detto il suo lavoro riguardava il mondo della moda; ed infine il ragazzo, che a mio parere viveva in un mondo tutto suo era impegnato a maneggiare il suo Ipod. Non mi sono mai sentita così a disagio durante una cena; così dopo aver finito di cenare, chiamai Angelica e le chiesi se gentilmente potevo andare in camera mia; perché le ore di viaggio mi avevano stancato.

Arrivata in camera, mi misi il pigiama, mi legai i capelli in una coda sbarazzina, presi il mio diario e iniziai a scrivere:
                                                    

Caro diario,

dopo tante ore, eccomi finalmente arrivata a Londra, l’aria di questa città mi ha già conquistata e ammetto di non veder l’ora di visitarla tutta; ma della mia “nuova famiglia” non posso dire lo stesso.
La casa in cui abita mio padre, non ha nulla a che vedere con la casa di Dallas, questa in cui vive ora sembra la copia originale del castello di Cenerentola..
Non ho ancora avuto la possibilità di visitarla per intero, ma ammetto che la mia camera non mi dispiace, inoltre caro diario, ho fatto amicizia con Angelica,
una delle tante domestiche che vivono e lavorano qui in casa;è una ragazza dolcissima, con cui posso parlare di tutto senza nessun problema e di questo ne sono felice.
Non posso dire lo stesso della compagna di mio padre e dei suoi figli, per ora non conosco nulla di loro, nemmeno i nomi, li ho incontrati prima durante la cena,
ma nessuno ha spiaccicato parola, ognuno era impegnato a fare altro.

Sarà il primo giorno, ma non mi è mai mancata così tanto la mia vita a Dallas, spero che nei prossimi giorni e soprattutto prima del matrimonio le cose migliorino,
non voglio essere il centro del mondo ma spero soprattutto da parte di mio padre di avere un po’ di attenzioni.

Vado a dormire che la stanchezza dell’intero viaggio mi ha rapito.
                                                                                                  
Con affetto Melody
                                              


Chiusi il diario, lo appoggiai sulla scrivania, vicino ad una foto mia e di mia mamma e senza fare altre cose andai nel letto,
spensi la luce e crollai in un sonno profondo.




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Eccomi qua con un nuovissimo capitolo =)
Piano piano scopriamo qualcosa in più, una casa che sembra un castello, una famiglia nuova e ancora tutta  scoprire;
ma sopratutto un'amica un po diversa dal solito, Angelica che nel corso della storia la conosceremo meglio.
Il primo incontro imbarazzante di Melody con la nuova famiglia di suo padre.
Cosa ne pensate?! Come trovate il comportamento di Melody con il padre? fatemelo sapere con una recensione =)
Ringrazio che segue la storia, e chiunque passa a vedere.

un bacio a Martedì.
Yle_Enya

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Capitolo 3
*** Il passato non è poi così passato ***


Capitolo 3. Il passato non è poi così passato



La mattina seguente mi svegliai abbastanza presto, così stanca di restare sempre nella mia camera, mi cambiai, mettendo un abitino a fiori semplice, uscii dalla stanza e iniziai a vagare per quel immenso corridoio senza una meta precisa; intorno a me non c’era altro che silenzio, e ancora silenzio, facendomi coraggio continuai a camminare in cerca di qualcuno… Dopo svariati minuti a girovagare, sentii delle voci provenire che provenivano dalla gigantesca porta che avevo proprio davanti agli occhi, feci un passo avanti, ma subito tornai indietro e come quando sono agitata inizio a farmi discorsi strani che solo io posso sentire, Mel, stai attenta, dovresti bussare, ma se poi non mi aprono, o trovo qualcuno di brutto, se mi succede qualcosa..  scrollai la testa come segno di disapprovazione di quel discorso che mi ero appena fatta, così feci quei passi che mi distanziarono dalla porta e delicatamente bussai per qualche istante pensai di aver sognato quelle voci, ma prima che potessi dire qualcosa, la porta si aprì e davanti ai miei occhi apparve, lei la compagna di mio papà, che con tanta dolcezza mi disse << Melody, vieni accomodati dove vuoi >>  accettando il suo invito entrai e rimasi a dir poco sconvolta, non avevo mai visto una biblioteca così immensa, se non quella della saga di Harry Potter.
Come mio solito iniziai a curiosare come una bambina, i miei occhi non avevano visto nulla di più bello, ma soprattutto nella mia mente si stavano formando nuove domande cos’altro nasconde questa casa, quali segreti troverò, di cos’altro mi innamorerò,  quando finì di guardarmi intorno  raggiunsi la compagna di papà di cui effettivamente non conosco il nome e con tranquillità provai ad iniziare una semplice conversazione.
<< Scusa se disturbo il tuo momento di lettura, ma mi trovo in difficoltà quando devo chiamarti, perché non conosco il tuo nome >>  lei mi guardò, fece una risatina, poi rispose << Mia cara, hai ragione non mi sono presentata che maleducata il mio nome è Joahann, ma se preferisci puoi chiamarmi Jo >>
Rimasi incantata dal suo bellissimo e semplice sorriso, così passammo ore e ore  in quell’immensa biblioteca che sembra essere solo per noi; questa chiacchierata mi è servita molto per conoscere questa mi seconda famiglia, se così la possiamo definire, ho conosciuto i nomi dei due gemellini, Lottie e Tommy, entrambi non vedevano l’ora di conoscermi.. Ma non ebbi il coraggio di chiedere informazioni su quel misterioso ragazzo che era presente a cena, e Jo non disse nulla; decisi di non pensarci più, almeno fino a domani.
L’ora di pranzo arrivò in un lampo e Angelica ci venne a chiamare annunciando il pranzo così insieme a Jo ci avviammo verso la sala.
Durante il tragitto non smettevo di pensare a come mai Jo non aveva messo nessuna parola su quel ragazzo, così volevo provare io stessa a fare amicizia con lui, e la mia occasione stava per avvenire proprio davanti ai miei occhi; senza pensarci su bloccai il ragazzo che stava per entrare nella sala, presi il suo braccio e senza alzare lo sguardo dal suo braccio pronunciai << Ciao >>  lui non fece altro che scuotere il braccio, facendo si che lasciassi la presa e con tono arrogante rispose <<  Non ti permettere mai più, infantile ragazzina  >>  a quelle parole scappai correndo in lacrime, sono sicura che Angelica ha visto l’intera scena, ma in quel momento non mi interessava volevo scappare il più lontano possibile.
Mi chiusi in camera mia, presi mp3 e misi la musica a tutto volume, volevo stare sola nel mio mondo; con le lacrime che non volevano cessare presi il pc e scrissi un’ e-mail all’unica persona che mi conosceva bene, che sapeva farmi sorridere dopo un lungo pianto, così mentre l’mp3 aveva fatto partire Skyscraper di Demi iniziai a scrivere


Heilà Enny
Come stai? Come procede la tua vacanza nella grande mela?
Io sono arrivata ieri qui a Londra, non ho ancora avuto la possibilità di visitarla e vedendo la vita di mio padre e della sua nuova famiglia non so proprio quando uscirò da queste mura.
Con mio padre, sai benissimo che non c’è mai stato un gran rapporto, ma sembra che voglia riconquistarmi non so cosa aspettarmi ma, ammetto che mi manca, quindi mi auguro che tutto torni come prima. La sua compagna Joannah, ma per tutti Jo è una donna meravigliosa, gentilissima e di ottima compagnia, ti starai chiedendo come mai dico così né, bhe stamattina abbiamo passato qualche ora insieme, inoltre ho scoperto che Lottie e Tommy i due gemellini non vedevano l’ora del mio arrivo, e confermo la loro dolcezza, ho anche una nuova amica, si chiama Angelica lavora qui come cameriera ma è meravigliosa.
Ti scrivo, perché sono in lacrime, e tu sai che ci sono diversi motivi per cui io possa iniziare a piangere;  ma questa volta, riguarda quel segreto che conosciamo solo noi, perché il mio peggior incubo si ripetuto proprio qualche minuto fa, con un ragazzo che vive qui e di cui non conosco nulla.
Enny so che non vuoi che lo dica ma sono stanca di ciò, voglio sono sparire da questo mondo!
Spero presto in una tua risposta.
Ti voglio tanto bene <3

                                                                                       Mel.

Cliccai invio e aspettai la risposta di Enny.
Dopo essermi calmata, decisi di andare in giardino a leggere uno dei libri che mi ero portata con me. Arrivata in giardino, trovai una vecchia antalena appesa ad un ramo di un albero mi sedetti ed iniziai a leggere.

***

Durante il pranzo non dissi nulla, ripensai al comportamento da egoista che ho avuto con Melody,  non dovevo risponderle così, voleva semplicemente fare amicizia; devo andare a chiederle scusa.
Finisco di pranzare e senza dire nulla mi alzai e mi diressi verso la stanza di Mel, con l’obbiettivo di raccontarle il perché mi sono comportato così, bussai alla porta, nessuno rispose però vidi che la porta era aperta, non si dovrebbe fare, ma entrai sperando di trovarla..
In camera regnava il silenzio, trovai il suo peluche sul letto la camera era in ordine, ma il mio sguardo cadde su una foto, mi avvicinai e vidi che ritraeva lei con una donna anziana.
Stavo per andarmene quando il computer si illuminò e vidi che Mel aveva scritto un e-mail, sembrava tranquilla nulla di che, fino a quando lessi qualcosa che mi fece preoccupare


Ti scrivo, perché sono in lacrime, e tu sai che ci sono diversi motivi per cui io possa iniziare a piangere;  ma questa volta, riguarda quel segreto che conosciamo solo noi, perché il mio peggior incubo si ripetuto proprio qualche minuto fa..

Lasciai perdere tutto quanto e corsi a cercare Mel, volevo scoprire qualcosa in più di lei, in particolare questo segreto.


***

La mia attenzione si spostò su una voce maschile che continuava ad urlare il mio nome, dopo pochi istanti vidi il ragazzo misterioso venire vicino a me, mi spaventai, ma lui non fece altro che stringermi la mano, sorridermi e disse << Scusami tanto per prima,ero incavolato per una situazione che mi ha infastidito, comunque il mio nome è Niall, sarò pronto a raccontarti di me, se tu mi dici quale segreto nascondi. >> 
A quelle parole il mio cuore smise di battere per qualche secondo, come aveva fatto a sapere che nascondevo un segreto?!



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Ecco qui un nuovissimo capitolo, in ritardo di un giorno, nella quale iniziamo a scoprire qualcosina di nuovo.
La nostra ormai amata protagonista Mel scopre il nome della sua 'matrigna', scopre il nome del ragazzo misterioso,che un attimo prima l'ha trattata male, un secondo dopo è il ragazzo più dolce del mondo..come mai questo cambio d'umore?! Ma sopratutto quale strano segreto nasconde Mel, che non sa nessun altro se non lei e la sua migliore amica Enny?
Fatemi sapere secondo voi qual'è il segreto di Mel, e di cosa ne pensate del capitolo; inoltre ringrazio coloro che seguono ogni giorno la mia storia (=
Un bacio grande a Martedì
Enya

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Capitolo 4
*** Quando la verità unisce due persone ***


Capitolo 4. Quando la verità unisce due persone



Non avrei mai potuto raccontare il mio segreto, ad uno sconosciuto, proprio come lo era Niall per me; era un segreto che nemmeno i miei genitori conoscevano; cercai di deviare ogni pensiero potesse ricongiungere a quel segreto.
Cercai di spostare tutta la mia attenzione su Niall, subito rimasi incantata dai suoi occhi e catturata dal suo dolce sorriso, la sua voce era melodia per le mie orecchie e fonte di sogno per la mia mente; cosa mi stava succedendo?!


***

Il mio nome è Niall, ho scoperto di essere nato in Irlanda, ma fin da piccolo la mia famiglia non ha accettato la mia nascita, così tuo padre e Joahhan mi hanno adottato fin da quando ho cinque anni, crescendo, non ho mai desiderato conoscere la mia vera famiglia, in fondo perché dovrei? Mi hanno lasciato in un orfanotrofio senza mai scrivere o chiedere come sto, cosa faccio e tante altre cose.. Ogni tanto mi chiudo in camera mia e penso a come sarebbe stata la mia vita se non fossi mai stato adottato, se avrei fatto di tutto per cercare di conoscere il mio passato, ma qui ho trovato la felicità di cui so di aver bisogno, ormai questa è casa mia e loro sono la mia famiglia, anche se non mi avevano mai parlato di te.
 
***
 
Le parole di Niall, sul suo passato mi fecero piangere senza nemmeno rendermene conto, in particolare la sua ultima frase, “non mi avevano mai parlato di te”  quelle parole furono come un colpo di pistola dritto al cuore, ma forse a mio padre non è mai interessato di me, della mia vita.
Ma in quel momento non ero io la persona da coccolare, non lo sono mai stata per nessuno, ora dovevo pensare a Niall, che durante le sue parole iniziò a piangere, così mi alzai e con un fazzoletto cercai di asciugargli quelle lacrime, lo abbracciai e sussurrai al suo orecchio << Ora ci sono io, non sarò perfetta, ma con me potrai sfogarti io ti ascolterò >>  lui sorrise e questo fece riempire il mio cuore di gioia.
Ma potevo fidarmi di lui al 100% , ancora non lo conosco veramente, se volessi raccontargli del mio passato, quel lato che nessuno conosce e poi va a spifferarlo per giro?! No non sono pronta.


Il mio nome è Melody, ma sono conosciuta con il soprannome di Soso, ragazza sognatrice, è un soprannome che mi ha dato la mia migliore amica, quando mi ha conosciuta. I miei genitori si sono separati quando avevo 6 anni, da allora vivo a Dallas e di mio padre non ho mai voluto sapere nulla; potrà sembrare stano ma non era lo stesso “padre” che è con voi.
Sono una ragazza sognatrice, perché vivo nei libri, attraverso i miei racconti, le mie storie ma soprattutto nella mia musica.
Il mio passato non è stato dei migliori, per non pensarci mi nascondo dietro un mondo tutto mio; questo viaggio è stato per il 50% contro la mia voglia, perché con mio padre non ci ho mai voluto avere a che fare, ma mia madre mi ha obbligato a partire e a venire qua a Londra, non che la mia città preferita.



Quando smisi di parlare, guardai Niall negli occhi e capii che voleva sapere del segreto che nascondevo, ma speravo davvero che non mi chiedesse nulla riguardante ciò, perché so di non essere ancora pronta ad aprirmi con gli altri. 
Ci fu qualche minuto di silenzio, nessuno dei due parlava, intorno a noi, si sentivano i cinguettii degli uccellini e la brezza primaverile che picchiava contro le foglie degli alberi; così decidi di rompere quel silenzio alzandomi, salutai con la mano Niall , mi voltai e mi diressi verso l’interno della casa, dentro di me, scoppiò una guerra e iniziai a piangere in modo silenzioso, non volevo che lui mi vedesse, ma ad un tratto Niall mi blocco per il polso non riuscivo a girarmi, così lui disse << So che nascondi un segreto, dimmelo! >>   alle sue parole, mi voltai con le lacrime agli occhi e semplicemente risposi << Scusa ma non posso >> mi voltai e corsi dentro in casa, lasciando Niall in giardino da solo.








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Scusatemi nuovamente per aver aggiornato Mercoledì e non Martedì come avevo detto, ma ammetto che è un periodo in cui sono incasinata e presa dal lavoro.
Ma eccoci qua con un nuovo capitolo, come potete vedere, abbiamo scoperto qualcosa in più su Niall e anche sulla nostra protagonista Melody; entrambi hanno avuto un passato difficile. Mel, però nasconde ancora il suo segreto, non è ancora pronta a parlarne con Niall, ma chissà come sarà il rapporto tra i due... Sopratutto Mel riuscirà a dire tutta la verità sul suo passato a Niall?! 
Al prossimo capitolo, alle prossime avveture di Mel (=
Un bacio grande

P.S. scusate se negli ultimi capitoli non trovate il Banner, ma ho problemi con il programma, spero di risolvere il problema il prima possibile.

 




 

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Capitolo 5
*** Non ho mai saputo cosa dire...Ma ora ti sto chiedendo di restare ***


(Cap. 5 Non ho mai saputo cosa dire.. Ma ora ti sto chiedendo di restare)



Potrei sembrare egoista ad aver lasciato solo Niall, la verità è che ho avuto e tutt’ora ho paura del giudizio della gente, non amo parlare di, perché nessuno ha mai avuto voglia di conoscermi, per la vera Melody.
E se fosse tutto diverso?! Se Niall, vuole davvero essere mio amico.. A quelle parole un brivido a me sconosciuto mi percosse il corpo trasformandosi in interminabili e fredde lacrime, che provai a nascondere quando sentii qualcuno bussare la porta.


***

Forse ho corso troppo con Mel, non dovevo intromettermi così nella sua vita, ma sento che qualcosa mi lega a lei, qualcosa che non riesco a descrivere; voglio e riuscirò a conoscerla meglio..
<Mel, aspetta non volevo intromettermi nella tua vita, ti prego perdonami> a quanto pare le mie parole sono volate al vento, già perché Mel se ne era già andata, ma non voglio che soffra, devo andare a parlarle.

***
 

Mi alzai, diedi una scrollata al mio vestito e andai ad aprire con la speranza che dietro quella porta non ci fosse Niall, in quel momento era l’ultima persona che i miei occhi volevano vedere.. Ma non fu così, già perché proprio dietro quella porta c’era lui, con il suo dolce e azzurro sguardo, che non smetteva un secondo di fissarmi negli occhi, già quegli occhi colmi di lacrime; dandomi coraggio provai a chiudere la porta, ma Niall respinse la mia scelta entrando e chiudendo la porta alle sue spalle; ora non ero più io e il mio dolore, ma per la prima volta ero io, il mio dolore e Niall.
Se non per Niall, la situazione che si era creata stava mettendo in imbarazzo me stessa, cosa voleva chiedermi, perché era qui, dopo averlo lasciato da solo, non dovrebbe parlarmi, tutti fanno così quando sono con me.. “Mel calmati, magari è venuto solo per chiederti qualcosa per cena” perché mi stavo facendo così tante paranoie, forse aveva sbagliato stanza; ad un tratto il silenzio venne interrotto dalla sua dolce e soave voce < Sono venuto qua, per scusarmi, non volevo intromettermi nella tua vita, se ciò che tieni segreto è troppo difficile da dire apertamente a qualcuno che non conosci, posso capire e comprendo, ancora non ti conosco, ma spero che succeda presto >.
Le sue parole sembravano vere, forse avevo trovato davvero qualcuno che volesse essere mio amico, ma io ero troppo stupida per credere a queste cose;non mai avuto nessuno a parte Enny che volesse conoscermi per quella che ero davvero, soprattutto se si parla di un ragazzo. Per qualche strano motivo mi era difficile aprire bocca, il solo pensiero che Niall potesse darmi anche lui della sfigata mi stava creando un forte dolore al petto che mi fece svenire.
Dopo un po’ mi ripresi e senza preoccuparmi di come stessi, mi alzai dal letto, e cercai per tutta la stanza, solo successivamente mi accorsi che era sdraiato proprio vicino a me e non aveva smesso nemmeno per un secondo di accarezzarmi la guancia; cosa mi stava succedendo?!  Non volli pensare a quel grande miscuglio di emozioni e pensieri avevo in mente, dovevo scusarmi per la situazione imbarazzante con Niall, così presi coraggio e dissi semplicemente  < Grazie per avermi portata sul letto, e scusami se sono svenuta davanti ai tuoi occhi>  lui non rispose, anzi vece un gesto che mi lasciò davvero senza parole, come se prima ne avessi un vocabolario pieno; mi avvicinò a se e mi abbracciò, facendo si che il mio viso posasse soave sul suo petto, e li si che sarei partita con la fantasia..
Quel dolce momento venne interrotto dalla voce di Angelica che mi disse che la cena era quasi pronta, e se sapevo dove fosse finito Niall, a quella domanda misi,senza pensarci due volte una mano sulla bocca di Niall che da dolce ragazzo ciò che era iniziò a baciarmela provocandomi dei brividi di solletico ed io che singhiozzai per non ridere, per finire a rispondere ad Angelica con un semplice e diretto NO.
Quando lei se ne andò, Niall, avendo scoperto che soffrivo il solletico si mise a rincorrermi per tutta la stanza per catturarmi tra le sue braccia e riempirmi di solletico, per una mezz’ora buona non abbiamo fatto altro che ridere, per la prima volta ero felice, Felice di vivere questa vita.
Finimmo stremati sul letto, ma continuavamo a ridere come dei bambini senza un motivo, quando all’improvviso sentimmo dei passi, e cercammo di stare in silenzio ma oramai era troppo tardi, perché Angelica bussò e disse <Mel va tutto bene li dentro? Sono venuta per dirti che la cena è pronta, tuo padre mi ha mandato a chiamarti > Non potevo dirle che qui con me c’era Niall, altrimenti le cose sarebbero peggiorate, soprattutto con mio padre, così cercai di inventare una bugia < Si Angy, va tutto bene, stavo guardando un video che mi ha inviato la mia migliore amica Enny da New York , perfetto mi cambio e arrivo, non aspettarvi vengo da sola > non disse nulla e se ne andò, lasciando me e Niall ancora una volta da soli. Vidi lui alzarsi, così lo bloccai per un polso e restando anche io sorpresa dalle parole che stavo per dire, lo guardai negli occhi, sospirai e dissi
< NO HO MAI SAPUTO COSA DIRE... MA ORA I STO CHIEDENDO DI RESTARE>




Eccomi, con un nuovissimo capitolo =)
Inizio con lo scusarmi per questo lasso di tempo in cui non ho aggiornato la storia, ma purtroppo anche io oltre ai vari impegni, ho avuo il periodo dell' < Aiuto tutto ciò che scrivo fa schifo, ecc..> ho scritto e riscritto mille volte, in mille modi differenti questo capitolo e dopo tanta fatica, prendendo ispirazione dai miei due blog, finalmente ho tirato su un nuovo capitolo, davvero interessante.
L'ultima volta ci eravamo lasciati con Niall che aveva scoperto che Mel teneva nascosto qualcosa, qui vediamo con lui decide di chiedere scusa, rincorrendo Mel che lo aveva lasciato nel cortile da solo.. Si può notare con Mel ancora non sia riuscita a raccontare il segreto a Niall, ma tra i due sembra essere nato qualcosa.. Sarà una semplice e buona amicizia o sarà qualcos'altro?! Se siete curiosi come me, allora seguite le avventure di Mel, nella bellissima Londra e chissà se le rose fioriranno tra i due.

Un grande bacio e bacio
Yle_Enya

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Capitolo 6
*** Se sono in paradiso non svegliatemi! ***


(Cap. 6 Se sono in paradiso,non svegliatemi)


I suoi occhi su i miei, la sua mano nella mia, attorno a noi un silenzio quasi imbarazzante tanto da sentire il mio battito cardiaco che era ormai alle stelle.  
Quella fossettina, li nell’angolo delle sue labbra quasi impaurita di farsi vedere;il tempo sembrava trascorrere più veloce di un ricordo, ma entrambi sapevamo  che non potevamo stare così per sempre, in fondo siamo parenti, con un gesto dolce, mi prese tra le sue braccia, mi baciò la fronte. Distogliendo lo sguardo dal mio, lo appoggiò quasi fosse un fiocco di neve sulle mie labbra, sorrise e disse < Piccola, starei qua con te anche una vita intera ma dobbiamo andare, meglio che tuo padre non ci scopra > non capi nulla, mi aveva chiamato piccola, una cosa certa c’era, stavo morendo dentro.
La cena, fu breve ma intensa allo stesso tempo, nessuno parlava, così presi coraggio e chiesi a mio padre come fosse andata la giornata, con atteggiamenti freddi e distanti rispose < Bene. > cercai rifugio nello sguardo di Niall, ma mi accorsi che lui aveva lo sguardo basso, fin dall’inizio della cena, ‘cosa stava succedendo?’ mi chiesi tra me e me.
A fine serata, mi alzai dal tavolo e andai verso la porta, quando con voce fredda qualcuno alle mie spalle disse < Sai benissimo qual è il tuo destino, smettila di  trovare ogni modo per cambiarlo > dopo queste parole, sentì un suono pesante, mi girai e vidi mio padre tirare uno schiaffo a Niall, che cadde per terra, quasi privo di sensi.  Il passato stava diventando presente? A quel pensiero scappai da quella sala e corsi fuori, il più lontano possibile da quella scena, da quel dolore che in me non si era spento; corsi per ore e ore per le buie vide di Londra, con le lacrime agli occhi, il freddo stava prendendo il sopravvento sulla città e su di me, con tutta la stanchezza e il dolore, arrivai in un parco, trovai una coperta e con quella scena ancora vive nella mia mente e  le lacrime ancora agli occhi, mi addormentai in un sonno profondo.
Quando mi svegliai, trovai sulle mie spalle una calda coperta, spaventata mi alzai di colpo e di fronte ai miei occhi si innalzava una figura alta, magra mi ricordava tanto Niall, così senza guardare il viso, aprì bocca e dissi < Niall, sei tu? Come stai, ti ha fatto tanto male? >  il ragazzo, mi guardò e disse < non sono Niall, il mio nome è Liam, cos’è successo a Niall? > non sapevo se potermi fidare o meno di questo ragazzo, così mi alzai dalla panchina e guardando questo ragazzo chiesi < Come fai a conoscere Niall? > lui un po’ confuso rispose < E’ uno dei miei migliori amici >.  Passammo tutta la mattina insieme e raccontai l’accaduto a Liam, senza far parola del perché lo conosco e di chi fossi, raggiungemmo casa di Niall, bussammo e per fortuna fu proprio lui ad aprire la porta, quando mi vide, inizio a piangere e ad abbracciarmi forte, quando ci staccammo gli asciugai le lacrime e , lo calmai, dopo qualche istante si accorse della presenza di Liam e disse < Hey bro, che ci fai qua? > lui lo guardò e riuscì solo a dire < E’ successo ancora? >  Niall, mosse la testa, per indicare che era un si.  Io in tutto questo, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua, non sapevo a cosa facessero riferimento, una cosa certa la so, mio padre non è cambiato per niente. Volevo che quel istante fosse dimenticato, sia da me che da Niall, così mi avvicinai all’orecchio di Liam e sussurrai < Perché non passiamo una giornata al parco in cui ci siamo conosciuti, possiamo dormire li > lui mi guardò sorrise e prima di rispondere, prese il telefono, mandò un messaggio a qualcuno e poi disse < Il weekend lo  passeremo in campagna a casa di Harry > mi inviai verso la porta d’ingresso, quando Angelica arrivò con due borse, me le porse e fece un dolce sorriso; mi accompagnò alla porta e salutò Liam, io la guardai strana, ma non ci caso, anche se sapeva benissimo che quando sarei tornata le avrei fatto un interrogatorio, l’abbracciai e partimmo.
Durante il viaggio, ero seduta nei posti dietro, avevo le cuffie alle orecchie e iniziai a pensare qual era il destino a cui doveva andare in contro Niall, chi era questo Harry?! E perché lui non mi ha mai parlato di questi suoi amici?
Ma tutti questi pensieri ebbero vita breve quando sentì delle risate provenire dai posti davanti, iniziai a piangere come una bambina, senza riuscire a darmi una spiegazione.
Dopo quasi un ora sentì Liam dire < Siamo arrivati > io guardai fuori dal finestrino, pensai ad alta voce < Se sono in paradiso, non svegliatemi! > Liam e Niall mi guardarono e insieme scopiammo a ridere. 





Eccomi qua con un nuovo capitolo (= 
E' la seconda volta dopo sei capitoli che riesco ad aggiornare il Martedì e credetemi non mi sembra vero ahahaha. Comunque non siamo qui per parlare di questo, ma dei nostri protagonisti. Come possiamo notare, le cose tra Mel e NIall stanno andando alla grande, ancora non si sa se è solo una bella amicizia o altro. La vera domanda è  - Qual'è il destino di Niall che non può essere modificato? - La nostra cara Mel, dopo aver rivissuto il passato scappa e incontra Liam, i tre amici sono arrivati a casa di Harry, in campagna. Cosa succederà?!
Se volete scoprirlo restate sintonizzati con le avventure di Mel
Un bacio grande 
Yle

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