Will you marry me?

di _needonedhug
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You are the best thing that’s ever been mine ***
Capitolo 2: *** I miss you ***
Capitolo 3: *** Extraordinary Merry Christmas ***



Capitolo 1
*** You are the best thing that’s ever been mine ***


Questa fan fiction la dedico a Sara <3
 
 
 
 
 
 
Pov Louis
 
-Buongiorno papà-
 
Era quello, da due anni a quella parte il risveglio più bello.
 
Io ed Harry ci eravamo sposati cinque anni prima; la nostra relazione non era stata facile, le nostre famiglie non volevano che ci sposassimo cosi giovani, Harry aveva solo 19 anni e io 21, in effetti era  presto per affrontare un passo cosi importante, ma quello era il nostro più grande sogno.
Ci conoscevamo da quando eravamo ragazzini e fin da subito c’era stato qualcosa tra di noi, il cosiddetto e tanto famoso ‘colpo di fulmine’.
Ci eravamo amati dalla prima volta in cui i nostri sguardi si erano incontrati, da quando il verde aveva incontrato il blu.
Tre anni dopo il matrimonio, con l’aiuto di una madre surrogata, avevamo avuto la nostra piccola Rachel e da quel momento la nostra famiglia era stata completa.
 
Quasi tutte le mattine mi soffermavo a pensare alla nostra storia, a come avevamo superato le avversità con il nostro amore e con il nostro sogno; quello di sposarci ed avere una famiglia.
 
Rachel continuava a saltare sul letto per svegliarci, quella bambina era un’esplosione di energia.
Tutte le mattine era lei a svegliarci con il suo entusiasmo.
Come sempre la presi in braccio per farla smettere e per permettere ad Harry di continuare a dormire.
scendemmo le scale e andammo in cucina a fare colazione.
Le diedi il latte e mi soffermai a guardarla, a guardare quanto fosse bella e solare.
Aveva i capelli color miele e gli occhi verdi come quelli di Harry, ogni volta che i nostri occhi si incontravano mi sembrava di vedere quelli di mio marito. Era la bambina più bella che avessi mai visto, quando sorrideva si intravedevano i dentini che le stavano crescendo e sulle sue guance si formavano due adorabili fossette, era così carina.
 
La nostra vita era cambiata completamente dal suo arrivo, io ed Harry avevamo passato notti insonni, avevamo modificato l’arredamento della casa, avevamo cambiato un’innumerevole quantità di pannolini, però di una cosa eravamo sicuri, Rachel aveva cambiato la nostra vita rendendola migliore.
Aveva portato il sole nelle nostre vite, da quando c’era lei non c’era un motivo per essere tristi, quella bambina regalava un sorriso anche solo guardandoti.
 
Ero talmente assorto da questi pensieri che non mi ero nemmeno accorto che aveva già finito la colazione ed io la mia non l’avevo nemmeno iniziata. Sarei arrivato al lavoro in ritardo anche quella mattina.
Cercai di fare il prima possibile, finii di mangiare e preparai Rachel per andare all’asilo.
Scendemmo le scale mano per la mano come facevamo sempre e come ogni mattina lasciai un post-it sul frigorifero per Harry.
-Buongiorno amore, Rachel è all’asilo e io sono al lavoro. Ti chiamo appena posso.
Ti amiamo, Rachel e Lou-
 
Questa era un’abitudine che avevamo da quando ci eravamo sposati, chi dei due usciva prima lasciava un biglietto all’altro. Amavo questa cosa e da quando c’era Rachel scrivere ‘ti amiamo’ era la cosa più bella.
 
Accompagnai la piccola a scuola e tra capricci e lacrime la lasciai con la maestra. Era sempre cosi, non voleva mai lasciarci andare, ma a detta di tutti dopo qualche minuto era già tranquilla e spensierata che giocava con gli altri bambini.
Anche io se avessi potuto non l’avrei mai lasciata, avrei voluto stare con lei tutto il giorno, a giocare e a correre, ma il lavoro chiamava.
Arrivai in teatro dopo circa venti minuti, facevo l’attore da circa tre anni e amavo il mio lavoro. In quel periodo stavamo lavorando ad un nuovo spettacolo ed io ne ero entusiasta.
 
 
Pov Harry
 
Mi svegliai e accanto a me Louis non c’era. Guardai l’orologio, erano le 9.30, Louis era già in teatro da circa un’ora.
Quella mattina non avevo voglia di alzarmi, avrei dovuto stare in ufficio fino alle 18 e non ero psicologicamente e fisicamente pronto.
Facevo l’avvocato e il mio lavoro mi piaceva, l’unico trauma era alzarsi dal letto la mattina.
Mi feci forza e mi diressi in cucina, come sempre trovai il biglietto di Louis, ecco come cominciare bene la giornata.
Lo lessi e istintivamente sorrisi, era un semplice post-it, scritto di fretta, però era stato scritto dall’amore della mia vita e quel ‘ti amiamo’ finale mi ricordava quanto fossi fortunato ad avere una famiglia cosi bella, un marito perfetto e una figlia bellissima.
 
Louis mi chiamò alle 13.30, a quell’ora avevamo entrambi la pausa pranzo e durante le nostre giornate lavorative era quello l’unico momento libero per sentirci.
Mi raccontò di come la piccola Rachel, come tutte le mattine lo aveva svegliato saltando sul letto, di come si era perso a guardarla e dei capricci che aveva fatto prima di restare con la maestra.
Era la nostra quotidianità, raccontarci tutto quello che ci succedeva e tutto quello che riguardava la nostra bambina.
 
Finita la pausa pranzo tornai in ufficio con un solo pensiero in testa, mancavano solo tre ore e sarei tornato a casa dalle persone che amavo più di me stesso.
 
18.02
Finalmente un’altra giornata lavorativa era finita, uscii di corsa dall’ufficio e mi diressi verso la mia macchina. L’ufficio non era cosi lontano da casa, ma quell’ora era la più trafficata, per questo ci misi quasi mezz’ora ad arrivare a casa.
Non vedevo l’ora di rivedere mio marito e di giocare con la mia piccola Rachel.
 
Aprii la porta lentamente per non farmi sentire e per godermi quell’istante. L’istante in cui vedevo Louis e la piccola che giocavano e ridevano seduti sul tappeto, il momento più naturale del mondo che io amavo osservare e imprimere nella mia testa.
 
Non si erano ancora accorti di me e quando li raggiunsi si girano entrambi verso la mia direzione e mi guardarono sorpresi. Avevano la stessa espressione quei due, gli occhi di Rachel erano uguali ai miei, ma i lineamenti e le espressioni del viso erano uguali a quelle di Louis. Pensai di avere davanti ai miei occhi la perfezione e per me lo erano davvero.
 
Rachel si alzò velocemente dal tappeto e mi corse in braccio, la sollevai e la abbracciai fortissimo, mi era mancata cosi tanto. Poco dopo anche Louis si alzò e si avvicinò a me, mi stampò un leggero bacio sulle labbra e si sedette sul divano.
Lo raggiunsi con ancora la piccola Rachel in braccio e mi sedetti vicino a lui.
Quello era uno dei momenti della giornata che amavo di più.
Rilassarci dopo una giornata di lavoro godendoci la nostra bambina.
Non avrei potuto chiedere di meglio dalla vita.
Ero felice, quando stavo con loro ero davvero felice.
Erano la cosa più bella che fosse mai stata mia.
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice
 
Eccoci qui, il primo capitolo di questa ff che mi è venuta in mente un po’ per caso.
Questa è la prima ff che scrivo, quindi spero che il risultato non sia così pessimo.
 
In questo primo capitolo ho deciso di descrivere un po’ la vita quotidiana di Harry e Louis.
Nei prossimi capitolo entreranno in scena nuovi personaggi e conosceremo anche loro.
 
Dedico questa fan fiction a Sara perché è stata lei che in qualche modo mi ha convinta ad iniziare a scrivere. Lei è come una sorella per me, la sorella che non ho mai avuto.
Sa tutto di me e c’è sempre.
E’ il Blaine del mio Sebastian e le voglio tanto tanto bene.

Scusatemi per eventuali errori.
Detto questo, vi dico che il prossimo capitolo arriverà molto presto perché ho già moltissime idee.

A presto
Martina

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Capitolo 2
*** I miss you ***


Pov Zayn
 
 
Per l’ennesima volta stavo guardando quella fotografia, quella che avevamo fatto una settimana prima che se ne andasse, una settimana prima che io rovinassi tutto.
 
Io e Liam stavamo insieme da tre anni, tre anni ma ci amavamo come il primo giorno,lo amavo davvero con tutto me stesso, però una settimana prima avevo distrutto tutto. Avevo rovinato la nostra storia come un’onda distrugge un castello di sabbia e Liam aveva fatto come il bambino che dopo aver costruito tutto con cura vede la sua opera distrutta e se ne va deluso.
 
Aveva fatto le valigie e se ne era andato sbattendosi la porta alle spalle.
Fu cosi che dopo due anni mi ritrovai da solo in quella casa, troppo grande e troppo vuota senza di lui, vuota senza il nostro amore.
Quella casa era completa solo se c’era anche lui; si riempiva con noi, con i nostri baci e con le nostre carezze.
 
Avevo passato quei sette giorni ad odiarmi, ad odiare la mia insicurezza, il fatto che gli avessi detto no quando mi aveva chiesto di sposarlo; ad odiarmi perché lo avevo deluso e ferito e ad odiarmi perché io Liam lo volevo sposare, ma non ero pronto a sentirmelo chiedere in quel momento.
Mi mancava terribilmente, la mia vita non aveva più senso senza di lui, perche lui era la mia vita.
 
Fui riportato alla realtà dalla voce squillante della piccola Rachel; Harry e Louis erano andati a cena fuori e mi avevano chiesto di badare alla principessa per qualche ora. Avevo accettato subito, perché volevo un gran bene a quella bambina, ero stato il suo padrino al battesimo e la sentivo quasi come una figlia.
Amavo passare del tempo con lei, come diceva sempre Louis, era capace di farti sorridere solo guardandoti, ed era vero, quando c’era Rachel in casa c’era sempre allegria.
Quando eravamo insieme cantavamo sempre, per avere solo due anni era davvero brava e mentre cantava si appoggiava sempre una manina sul petto; era adorabile.
 
La serata passò velocemente tra bambole, peluches e canzoni e alle 22.00 circa la piccola si addormentò tra le mie braccia.
Mentre la guardavo pensavo a quanto sarebbe stato bello avere una famiglia con Liam, avere dei bambini che correvano per casa e che la sera si addormentavano in braccio a noi. Sarebbe stato perfetto, ma io una settimana prima avevo rinunciato a tutto questo con un semplice ‘no’.
 
Quando a mezzanotte Harry e Louis vennero a prendere Rachel mi ritrovai di nuovo da solo in quella casa; nelle poche ore in cui la piccola era stata lì era riuscita a rallegrare un po’ l’atmosfera e a rallegrare anche me. Crollai pero quando mi stesi sul letto, sul nostro letto e pensai a lui, pensai a dove fosse,a cosa stesse facendo, pensai a quanto lo avessi ferito e mi sentii un mostro.
Avrei voluto che Liam fosse lì con me, per abbracciarlo e dirgli che avevo sbagliato quel giorno, che non ero pronto, ma che volevo vivere con lui per sempre.
Pensai anche a Louis e Harry, a come li ammiravo perche nonostante tutto, nonostante la giovane età, erano riusciti ad essere felici, ad avere la loro bambina e a creare la famiglia Tomlinson Styles che avevano sempre desiderato.
 
 
 
Pov Liam
 
Avevo pianificato tutto per quel giorno, avevo comprato l’anello, i fiori, avevo acceso il camino e avevo aspettato che tornasse dal lavoro per chiederglielo, per chiedergli di sposarmi.
 
Arrivò a casa in perfetto orario come al solito e non dandogli nemmeno il tempo di parlare mi misi in ginocchio e aprii la scatolina con l’anello. Avrei dovuto capire tutto dal suo sguardo, sorpreso, spaventato, ma in quel momento non ci feci troppo caso, preso dall’euforia del momento e dalla speranza che accettasse.
Restammo in silenzio per qualche minuto finche fu lui il primo a parlare, al contrario di ogni mia aspettativa rispose solo con un freddo ‘no’. Non disse nient’altro e si sedette sul divano con la testa tra le mani. In quel momento mi sentii sprofondare, mi sentii ridicolo e deluso. Pensai che tutto ciò che avevo fatto era sbagliato, che avevo corso troppo, che non era il momento giusto, ma quando Zayn si avvicinò a me, che ero rimasto immobile dal momento della sua risposta e mi sfiorò i capelli, non feci altro che andare in camera da letto, preparare le valigie ed andarmene.
Erano state inutili i suoi tentativi di farmi restare, di dirmi che poteva spiegarmi il perché di quella risposta, in quel momento non volevo sentire niente, volevo solo andarmene lontano da lui e lontano da quella casa.
 
Ero dai miei da una settimana ormai e non gli avevo ancora spiegato perché fossi piombato lì all’improvviso.
Non ero ancora pronto a parlagliene, per questo mi limitavo ad uscire dalla mia stanza solo per mangiare, non che mangiassi tanto, ma il giusto per non far preoccupare ancora di più mia madre.
Non mi fecero molte domande e apprezzai questa cosa. Se fosse stato possibile avrei evitato di parlare di ciò che era successo per sempre.
 
Le uniche persone con cui avevo parlato in quei sette giorni erano stati Harry e Louis che mi avevano proposto di andare da loro per cena, per parlare un po’, ma sapendo che alla fine saremmo finiti a parlare di Zayn e di ciò che era successo, rifiutai l’invito.
 
Mi sentivo vuoto, perso, una sensazione che non si può descrivere a parole e come se non bastasse l’unico nome che volevo dimenticare era anche l’unico che avevo in testa.
Zayn, colui che amavo da tre anni, che sapeva tutto di me, alla quale mi ero completamente affidato e che in un attimo aveva mandato in frantumi la mia vita.
Pensavo continuamente a lui, a noi, ai momenti belli e brutti che avevamo passato insieme e a tutto ciò che avevamo condiviso, ai nostri abbracci, ai nostri baci; pensai ai suoi occhi cosi belli da perdercisi dentro e ai suoi capelli che amavo accarezzare e stringere tra le mie dita.
 
Sapevo perfettamente che pensandolo in continuazione mi facevo del male, ma era inevitabile, nella mia testa e nel mio cuore c’era solo lui e per quanto fossi arrabbiato e deluso mi mancava, mi mancava tantissimo.
 
 
 
 
 
Angolo autrice
 
Eccomi qui con il secondo capitolo.
E’ completamente diverso dal primo in cui abbiamo una famiglia già formata e con i suoi equilibri, qui abbiamo Zayn e Liam che soffrono entrambi per la loro distanza e per ciò che è successo.
Dal prossimo capitolo capiremo la grande amicizia che c’è tra i quattro ragazzi e il loro rapporto.
Detto questo voglio dedicare questo capitolo a Lucia, perche anche se la conosco poco le voglio già tanto bene e alle Larry Warriors perche è grazie a loro che shippo Ziam.
Anche loro le conosco da poco, pero sono davvero perfette, con loro mi sempre capita e niente, gli voglio tanto bene e le ringrazio.
Detto questo, al prossimo capitolo e mi scuso per eventuali errori.
 
Martina 

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Capitolo 3
*** Extraordinary Merry Christmas ***


Pov Harry
 
Eccoci qui, 24 dicembre, vigilia di Natale e compleanno di Louis.
 
Da settimane mio marito stava organizzando tutto nei minimi dettagli; albero, cena, regali, tutto per rendere il secondo Natale della piccola Rachel indimenticabile.
Finalmente il giorno era arrivato e speravo che Louis si potesse rilassare un po’, ma al contrario di come pensavo era più ansioso e metodico del solito; per questo, per lasciargli un po’ di tranquillità e per non intralciarlo negli ultimi preparativi ero uscito con la scusa di portare al parco la piccola. In realtà, io e la principessa stavamo andando a comprare un regalo per il suo compleanno. Quella mattina gli avevo fatto gli auguri e lui mi aveva risposto con un impacciato ‘perche?’. Era adorabile, talmente preso dai preparativi per il suo ‘Natale perfetto per la famiglia Tomlinson Styles’, come lo chiamava lui, che si era persino dimenticato del suo compleanno. Questo mi aveva ricordato per l’ennesima volta perche mi ero innamorato di lui, perche quando amava veramente una persona faceva di tutto per renderla felice, anche dimenticarsi di se stesso.
 
Per questo, mi trovavo di prima mattina al centro commerciale per trovare il regalo perfetto per l’amore della mia vita. Avevo portato Rachel con me perche da quando aveva iniziato a parlare era diventata anche una grande consigliera.
Dopo circa un’ora di ricerca avevamo optato per un beanie grigio e per un braccialetto con su scritto ‘Harry e Rachel’.
 
Tornammo a casa verso le 11.30 e trovammo Louis seduto sul divano con un sorriso meraviglioso stampato sul volto, che guardava l’albero che qualche giorno prima avevamo preparato tutti e tre insieme.
Se avessi potuto sarei rimasto lì a guardarlo per ore, ma Rachel con tutto il suo entusiasmo gli corse in braccio e quando la vide sul suo volto comparve un sorriso ancora più grande e i suoi occhi azzurri si illuminarono ancora di più.
 
Mangiammo sul divano e alle 16.00 Louis si alzò per aggiustare le ultime cose prima di andare a prepararsi.
Alle 18.00 ci ritrovammo tutti e tre in salotto e Louis era più bello di come lo avessi mai visto e in quel momento credo che mi innamorai di lui ancora di più, aveva una giacca nera e una camicia azzurra che faceva risaltare ancora di più il mare nei suoi occhi e i pantaloni arrotolati sulle caviglie come al solito. Era davvero bellissimo.
Si era occupato lui di preparare la principessa e quando abbassai gli occhi per guardarla rimasi colpito dalla perfezione della nostra bambina, Louis le aveva messo un vestitino rosso e le aveva raccolto i capelli ricci color miele con un fiocco. Era davvero la bambina più bella che avessi mai visto. Pensai di essere l’uomo più fortunato del mondo. Avevo davanti a me le creature più belle del mondo, ed erano mie.
 
 
Pov Louis
 
Finalmente, dopo giorni, anzi settimane, di preparativi, alle 19.00 arrivò la mia famiglia, la famiglia di Harry e i due ospiti che non avrei mai pensato venissero davvero; Liam e Zayn.
Quest’ultimo arrivò prima e quando vide il suo ormai ex fidanzato, si fermò a guardarlo, come se avesse voluto immortalare quel momento nella sua mente per sempre.
In fondo potevo capirlo, non vedeva la persona che amava da mesi, era normale che volesse osservarlo in tutta la sua bellezza.
La reazione di Liam fu quasi la stessa, tranne per il fatto che dopo qualche secondo distolse lo sguardo e si affrettò a salutare tutti gli altri presenti.
 
Dopo cena ci eravamo scambiati i regali, era stato un momento davvero magico; essere lì, con la propria famiglia e con i tuoi due più cari amici era davvero perfetto, non avrei potuto chiedere di meglio.
Rachel come al solito si era fatta coccolare da tutti i presenti e durante lo scambio dei regali avevamo visto i suoi occhi brillare di gioia e di stupore. Più la guardavo e più mi convincevo che fosse la bambina più bella del mondo.
 
Circa a mezzanotte e mezza se ne erano andati tutti e Rachel dormiva da circa un’ora; io ed Harry dopo averla messa a dormire e dopo aver cercato di mettere un po’ in ordine la casa, ci sedemmo sul divano e se fino a quel momento avevo pensato che la serata fosse stata perfetta, mi ricredetti quando dalla tasca tirò fuori una scatolina e da essa ne estrasse un braccialetto, era semplice, nulla di particolare, ma quello che c’era scritto e la persona che me lo aveva appena regalato lo rendevano l’oggetto più prezioso del mondo.
Mi disse che me lo aveva regalato per far si che anche quando eravamo lontani, potessi sentirlo un po’ più vicino.
Quello che non aveva ancora capito però, era che anche se fossimo stati in parti opposte del mondo io lo avrei sempre sentito vicino a me, perché lui era nel mio cuore, nei miei pensieri, lui era la parte migliore di me.
 
 
Pov Zayn
 
Era stato uno dei Natali più belli che io avessi mai passato, eppure mi era mancato qualcosa; anche se io e Liam eravamo stati nello stesso posto, eravamo stati lontani, non ci eravamo parlati per tutto il tempo e l’unico momento in cui mi aveva concesso un sorriso era stato quando Rachel ci aveva praticamente imposto di sederci vicini per aprire i regali; mi aveva sorriso, è vero, ma non era uno di quei sorrisi che era solito rivolgermi, era un sorriso freddo, distaccato, vuoto.
 
Tutto ero cambiato però quando, usciti dalla porta, mi aveva abbracciato e mi aveva detto ‘Buon Natale Zayn’. Fui sorpreso da quell’improvvisa dimostrazione d’affetto dopo mesi che non ci parlavamo nemmeno.
 
Non pensai troppo a lungo al perché, l’unica cosa che feci fu ricambiare l’abbraccio e stringerlo a me il più forte possibile, per sentirlo di nuovo vicino, per respirare ancora il suo profumo.
Restammo in quel modo per qualche minuto, minuti che sembrarono interminabili, perché in quell’abbraccio il mondo si era fermato per noi, per farci riavvicinare.
 
Tornammo a casa mia insieme, non parlammo molto, ci limitavamo a guardarci e a sorriderci, ma non erano sorrisi come quello che mi aveva rivolto a casa di Harry e Louis, no, erano sorrisi veri, pieni d’amore.
 
Ci addormentammo sul divano abbracciati, non volevo pensare a cosa sarebbe successo il giorno dopo, se avremmo ricominciato a parlarci, cosa ci saremmo detti, perché certamente era importante, ma in quel momento non mi importava.
Volevo solo godermi quel momento il più possibile.
In fondo cosa c’è di più bello di stare con la persona che si ama?
 
Prima di addormentarmi gli sussurrai un veloce ‘ti amo’. Non sapevo se stesse già dormendo, ma quella mi sembrava la cosa più giusta da dire, la cosa più appropriata da dire in quel preciso istante.
Mi addormentai con un solo pensiero nella testa, Liam.
Liam che era accanto a me.
 
Si, quello era stato il miglior Natale di sempre.
 
 
 
 
 
Angolo autrice
 
Ciao a tutti, finalmente il terzo capitolo.
Ci ho messo un po’ a scriverlo perché non avevo idee, adesso però eccolo qui.
Dopo il secondo capitolo un po’ angst e completamente Ziam, qui abbiamo anche i Larry e questo capitolo è decisamente più fluff del precedente.
 
Detto questo, mi scuso come sempre per eventuali errori e se volete farmi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e della fan fiction, lasciate una recensione.
 
A presto, Martina 

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