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Kimberly, Sabrina e Fiona se
ne stavano sedute intorno al tavolino del bar davanti a grandi tazze
di cioccolata fumante.
“E' inutile cercare di
difenderlo, Andrea ha avuto quel che meritava!” Disse Sabrina
dura e risoluta.
“Si, lo so ma sapete
com'è fatto... Secondo me non si è nemmeno reso conto
della gravità delle sue parole.” Cercò di
scusarlo Fiona.
“Niente da fare! Sei
troppo buona con lui dopo la figura che ti ha fatto fare con i
ragazzi. Cosa penseranno di te adesso?” Continuò Sabrina
acida.
“Beh, senz'altro ha
sbagliato però ha riconosciuto i suoi errori e David mi ha
confermato che Andrea ha detto la verità alla fine della
serata e non è stato facile per uno con il suo carattere, ha
ammesso di essere stato un bugiardo e di essere stato scaricato da
una ragazza per la prima volta.” S'intromise Kim dando un
buffetto sulla mano di Fiona come per confortarla.
“Appunto. E poi è
stato davvero carino il giorno dopo mi ha portato un mazzo di rose e
mi ha fatto personalmente le sue scuse.” Aggiunse Fiona
guardando accigliata Sabrina.
“Capirai!”
Continuò l'altra rimanendo della propria idea.
“Non essere testarda
Sabri! Tutti sbagliamo e le sue scuse erano sincere. Io l'ho
perdonato e dovresti farlo anche tu!” Si spazientì Fiona
fulminandola con lo sguardo.
“Sabri davvero dagli
una possibilità! E' pur sempre uno del gruppo e ultimamente ha
già i suoi pensieri ad abitare con Kevin che non gli rivolge
la parola da due settimane.” Cercò di giustificarlo Kim.
“E va bene, mi avete
convinta, cercherò di cambiare idea su di lui nonostante abbia
fatto una cosa a mio parere molto grave.” Disse alla fine Sabri
sforzandosi di sorridere alle due amiche.
“Un momento...Ma
perché Kevin non parla con Andrea e sopratutto perché
gli ha dato un pugno?” Chiese Fiona guardando Kim pensierosa.
Sapeva che Andrea aveva
detto cose non vere su di lei ma non aveva ancora capito qual'era
stata la causa della lite tra i due.
Kim e Sabrina si scambiarono
un occhiata sospirando.
Kim fu la prima ad aprire
bocca.
“Beh, non lo so con
certezza ma pare che si sia arrabbiato molto per le parole che Andrea
ha detto su di te...”
“Vuoi farmi credere
che si è arrabbiato perché Andrea ha infangato la mia
reputazione?” Cercò di capire Fiona.
“No cara, sta cercando
di dirti che Kevin, in preda alla gelosia, ha picchiato Andrea.”
Spiegò astuta Sabrina.
Fiona rimase a bocca aperta
non sapendo cosa dire.
Kim annuì con vigore.
“Si, anche io la penso
così. Kevin è interessato a te è diverso tempo
che lo vedo cambiato nei tuoi confronti.”
Un lento sorriso si disegnò
sulle labbra di Fiona.
“Ma voi pensate
davvero che Kevin...?” Non ebbe il coraggio di proseguire.
Le amiche annuirono
ricambiando il sorriso.
David non aveva avuto altra
scelta se non quella di chiudere a chiave Kevin in una stanza insieme
ad Andrea per metterli a confronto.
Era stato un periodo
difficile per lui che si era dovuto dividere tra l'uno e l'altro.
Kevin non voleva saperne di
chiarirsi con Andrea e Andrea, dal canto suo, non aveva avuto modo
di scusarsi anche se non si poteva dire che non ci aveva provato in
ogni modo possibile.
Così alla fine David
aveva escogitato quel semplice piano.
Almeno così Kevin
sarebbe stato costretto ad ascoltare ciò che Andrea aveva da
dirgli.
“E ora parlerete
stupidi zucconi!” Gridò verso la porta chiusa.
Kevin di malavoglia si girò
con il viso rivolto al muro per non guardare in faccia Andrea che
stava seduto sul letto.
Ci fu un lungo silenzio
imbarazzato poi Andrea si schiarì la voce.
“I-io non so cosa mi
sia saltato in testa quella sera...” Iniziò titubante.
Vedendo che Kevin continuava
a rimanere muto e non si girava decise di provare a spiegarsi ora che
ne aveva l'occasione.
“Ok, sono stato uno
stronzo lo so e ho già chiesto perdono a Fiona. Ma quello che
mi interessa è recuperare l'amicizia con te. Sei come un
fratello e lo sai. Se solo avessi saputo che Fiona ti interessava mi
sarei fatto da parte subito. Perchè non mi hai detto niente?
Per quale motivo non ti sei confidato con me?”
Un lieve abbassamento delle
spalle fece capire ad Andrea di aver fatto breccia in quel muro che
Kevin aveva eretto in quelle due settimane.
“Sono un vero stronzo.
Ma sappi che non mi arrendo finchè non ci saremo chiariti non
usciremo da qui. E bada bene che io ho il mini frigo in camera quindi
posso starci anche una settimana intera.” Continuò
Andrea risoluto.
Le spalle di Kevin ebbero un
tremito.
“Ma che fai? Piangi?”
Andrea si alzò dal letto avvicinandosi all'amico.
Ma quando Kevin si girò
rimase sbigottito.
L'amico stava trattenendo le
risate.
“Che ridi?” Gli
chiese non sapendo come comportarsi.
“Niente, è solo
che pensavo che con quello che tieni in quel frigo dopo un giorno
saresti costretto ad uscire per frugare nel frigo in cucina.”
Rispose Kevin fra le risate.
“Che vuoi dire?”
Chiese nuovamente Andrea.
“Ti ricordi quella
pizza mezza marcia che hai lasciato la dentro per un mese?”
“Beh ecco io...”
“Non andresti avanti
un solo giorno con le porcherie che hai li dentro.” Disse Kevin
tra una risata e l'altra.
Andrea non resistette e si
mise a ridere di gusto insieme all'amico come non succedeva più
da giorni.
Con uno sguardo ed un
sorriso i due fecero pace dando il via a David per aprire la porta.
David abbracciò
entrambi mischiandosi alle risate e dando il via ad un insolito
momento di tenerezza maschile promettendo ad Andrea che non ne
avrebbe fatto parola con nessuno.
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