Ah, l'amore.

di fly90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


AH, L'AMORE!



La ragazza si guardò allo specchio insoddisfatta di se stessa.

Possibile che fosse così insignificante?

Si prese una ciocca di capelli rossi fra le dita cercando di renderli lisci con scarso risultato.

Sbuffò appannando lo specchio e si alzò dalla sedia girando per la camera.

Erano mesi che pensava a Kevin, tutto di lui le faceva battere il cuore, la sua camminata lenta e indecisa, il suo modo di sorridere storcendo l'angolo della bocca, il suo sguardo saggio che la lasciava senza fiato.

Lei era l'unica fra la sua cerchia di amiche ad essere ancora single e infelice, Kim da ormai due anni aveva trovato l'amore della sua vita in David e Sabrina da quattro anni era la fidanzata di Luis.

La suoneria del cellulare la distolse dai suoi pensieri.

Vedendo il nome di Sabrina sullo schermo sorrise e rispose.

“Ehi sognatrice! Come te la passi?” La voce squillante dell'amica le trapanò l'orecchio.

“Sabri! Mah, diciamo bene dai. Te?”

“Mamma mia sei sempre la solita! Ancora a disperarti perché non hai un ragazzo?” La sgridò bonariamente.

“Parli bene tu che hai Luis! Mica sei sola come me.” Si lamentò guardandosi ancora una volta allo specchio e trovando i suoi occhi grigi privi di quella scintilla che li poteva rendere interessanti.

“Basta lamentarsi! Stasera usciamo.” Tagliò corto Sabrina.

“Ma io mi sento sempre il reggi-candela a uscire con Kim e David e te e Luis...” Si disperò Fiona con voce lagnosa.

“Stavolta non sarai l'unica single.” La corresse Sabrina.

“Come non sarò l'unica single?” Chiese lei titubante.

“Verranno anche Kevin e Andrea al cinema con noi.” Le annunciò divertita l'amica che sapeva bene della cotta che Fiona aveva per Kevin.

“D-dici sul serio? Ci sarà anche lui?” Chiese con il cuore che batteva a mille.

“Si ci sarà anche lui, David è riuscito ad organizzare tutto in modo che il gruppo fosse al completo stavolta.”

“Lo adoro! Se non fosse fidanzato con Kim lo bacerei!” Disse euforica Fiona.

“Frena! David non si tocca. Concentrati su Kevin. Stasera devi metterti qualcosa di sexy. Intese?”La ammonì Sabrina.

“Ok. Non vedo l'ora. Corro a prepararmi! A dopo!” Chiuse la comunicazione e si tuffò nell'armadio.

Doveva trovare qualcosa di carino da mettere per la serata.

Sperava di sembrare carina agli occhi di Kevin.

Meglio il vestitino azzurro o i jeans nuovi color panna?

Meglio il maglioncino arancione con lo scollo a v o il topo senza spalline nero?

Meglio la gonna o i pantaloni?

Meglio la giacca di finta pelle nera o il gilet senza maniche beige?

Con un sospiro guardò la pila di vestiti sul letto pensando che non avrebbe mai trovato quello giusto.

Come fare per farsi notare da Kevin?



ANGOLO DELL'AUTRICE:


Ciao a tutti.

Sono tornata con il terzo sequel di “Quando l'amicizia diventa amore”.

Eh si, avete riconosciuto i personaggi della prima storia?

Volevo dare un seguito anche alle vite degli amici di Kimberly e David e così eccomi qui con una nuova storia a capitoli proprio su Fiona, Sabrina, Kevin e Andrea.

Spero che vi piaccia e che non siate stufi della mia storia.

Un bacione da Fly90.

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Capitolo 2
*** 2 ***


2



Con una rapida corsetta Sabrina raggiunse la lussuosa porta di casa di Fiona e suonò due volte il campanello come era solita fare per annunciarsi.

Quando l'amica le aprì capì subito che il pomeriggio l'avrebbero passato a provare e riprovare migliaia di vestiti nella speranza di trovare il look giusto per la serata.

Sapeva bene quanto Fiona volesse far colpo su Kevin anche se sembrava una missione impossibile visto il soggetto in questione.

Kevin pareva non rendersi conto delle attenzioni che Fiona gli dava ne della sua espressione sognante quando lo guardava per interi minuti.

Con un sospiro abbracciò l'amica e si fece condurre in camera dove regnava il caos totale: vestiti buttati sul letto e sparsi a terra, trucchi aperti sul ripiano dello specchio e mollette, fermagli e cerchietti sul comodino.

“Qualcosa mi dice che stavi giocando a fare la stilista...” Mormorò sorridendo.

Fiona abbozzò un mezzo sorriso mentre arrossiva.

“Ok, vediamo cosa riusciamo a fare.” Prendendola per le spalle la accompagnò al letto e prese in mano una maglietta fin troppo larga.

Con una smorfia la mise da parte.

“Direi di mettere subito via i capi di due taglie in più della tua.”

“Beh, non mi piace la roba che mi stringe rendendo impossibile persino respirare...”Cercò di giustificarsi Fiona guardando la maglietta super aderente e i jeans che calzavano a pennello dell'amica.

“Fiona! Hai un fisico perfetto non vedo perché tu lo debba nascondere sotto strati di vestiti larghissimi. Non ti capisco proprio.” Disse Sabrina scartando altre maglie extra large.

“Se vuoi che Kevin si accorga di te devi imparare a valorizzarti di più.” Aggiunse squadrando un paio di Jeans neri che sembravano leggermente più stretti degli altri.

Fiona osservò i jeans neri con aria dubbiosa ben sapendo che Sabry l'avrebbe costretta a metterli.

Intercettando il suo sguardo Sabrina annuì decisa.

“Provali. Stasera metterai questi.”

“Ma io non...” Provò a contraddirla Fiona.

“Shhht! Niente storie o ti farò mettere la gonna.” La ammonì lei alzando un sopracciglio.

Quella della gonna era da sempre una storia pungente, Kim e Sabrina insistevano per vederla almeno una volta con una gonna ma Fiona si vergognava enormemente delle sue gambe nude così finiva sempre per indossare i pantaloni.

Eppure di vestiti nell'armadio ne aveva e pure di gonne ma semplicemente non aveva il coraggio di metterle per uscire dove la gente poteva criticare le sue gambe che a parer suo erano storte e un po' tozze.

“Va bene, metto quelli.” Si arrese provandoli.

“Bene, adesso la maglia.” Le sorrise Sabry cercando tra le maglie rimaste sul letto.

Con orrore Fiona vide che erano tutte scollate.

Dopo aver guardato per diversi minuti le tre maglie Sabrina ne prese una bianca con lo scollo a V e gliela porse facendole l'occhiolino.

“Sarai bellissima così.” Le disse dolcemente capendo che Fiona era in imbarazzo.

Fiona si piazzò davanti allo specchio e girò su se stessa notando come i pantaloni le stringessero in vita e la maglia le evidenziasse il seno.

“Ma non posso uscire così conciata. Sembro una balena spiaggiata.” Disse sconsolata.

“Ehi, guardati! Cosa c'è che non va in te? Io vedo una bella ragazza che è ossessionata dalla linea. Ma non vedi che sei bella?” La sgridò Sabry facendola girare nuovamente verso lo specchio.

“Guardati Fiona! Se indossassi i vestiti giusti, provassi un nuovo taglio di capelli e ti truccassi un pochino saresti ancora più bella. Sei solo tu che non te ne accorgi impegnata come sei a compiangerti.”

Con gli occhi lucidi Fiona abbracciò l'amica ringraziandola con tutto il cuore.

Poi fu la volta del trucco che consisteva in un velo impercettibile di matita nera e un pizzico di lucidalabbra perchè Fiona non voleva nulla di troppo appariscente.

Il campanello suonò e Luis comparve sulla soglia della porta guardando fisso Sabrina e perdendosi nei suoi grandi occhi nocciola perfettamente truccati.

La prese e la baciò con ardore mentre col le dita le accarezzava i setosi capelli biondi lunghi fino al sedere.

“Ehi, siamo in ritardo è meglio andare.” Riuscì a dire rossa in viso Sabrina prendendo per mano Fiona.

“Sei carina stasera Fiona.” Le disse Luis gentile sorridendole.

“Grazie ma sei un pessimo bugiardo.” Gli disse di rimando lei facendogli la linguaccia.

Sabry scosse la testa con un sorriso mesto sulle labbra.

Fiona non avrebbe mai imparato ad amarsi per quello che era e ciò faceva soffrire anche lei che assisteva al suo disagio psicologico.

Come fare per farle capire quanto in realtà era bella?

Con questo dilemma in testa prese posto nell'auto del fidanzato diretti al cinema.

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Capitolo 3
*** 3 ***


3



Kevin guardò i suoi amici David e Andrea che stavano giocando alla play e pensò che sarebbe stato bello essere spensierati come loro.

Loro si che potevano divertirsi senza pensare a niente!

Lui invece doveva lavorare per mantenersi gli studi e preoccuparsi della sorellina che stava diventando una ragazzina e tenerla sulla retta via.

I suoi genitori non erano mai stati molto presenti e anche quando c'erano non avevano mai mostrato interesse per la sua vita e così facevano anche con Cecilia.

Sbuffando tornò a concentrarsi sul libro di chimica mentre Andrea saltava sul divano dopo aver superato David di livello.

“E sono io il campione! Mangiata la polvere David?” Andrea, ovviamente, stava dando mostra della sua maturità sfottendo alla grande David che se ne stava a braccia incrociate a fissarlo con un grugno sul viso.

“E' solo culo Andre, la prossima volta ti straccio parola mia!” Mugugnò David di rimando alzando il dito medio.

“Ma la smettete voi due? Siete proprio due bambini!” Chiudendo il libro Kevin rimbeccò come al solito i due ragazzi che presero a scambiarsi occhiatine sorridendo.

Lui era sempre stato il saggio del gruppo, quello tranquillo che riportava la calma quando le cose degeneravano.

Si scompigliò i capelli neri che gli ricaddero sugli occhi come sempre.

Non aveva mai pensato di cambiare taglio, pensava che quei capelli con il ciuffo che gli cadeva da una parte rendendo l'idea di aver appena preso uno schiaffo gli donassero molto mettendo in risalto gli occhi scuri.

Inutile dire che aveva l'aria da intellettuale con i suoi cardigan e gli occhialini quadrati.

“E te quando impari a divertirti un po' invece di passare la tua vita con il naso ficcato in mezzo ai libri ammuffiti?” Lo punzecchiò Andrea tirandogli un cuscino del divano sul tavolo.

“Io studio caro mio. Mica come te che pensi solo a mangiare, giocare alla play, messaggiare e uscire ogni sera con una ragazza diversa.” Rispose Kevin di rimando.

“E certo! Questo è vivere! Almeno io mi vedo con delle belle gnocche altro che libri!”

Kevin scosse la testa divertito.

Non sapeva come aveva fatto a fare amicizia con un tipo così diverso da lui ma in fondo voleva bene ad Andrea come ad un fratello tanto che avevano preso casa insieme appena compiuti i diciotto anni.

Il suo sguardo passò a David con il suo sorriso allegro e il buon carattere, quante ne avevano fatte assieme!

“Stasera andiamo al cinema tutti insieme e non voglio sentire un no come risposta.” Gli disse quest'ultimo guardandolo torvo.

Erano settimane che cercavano di farlo uscire almeno una sera per svagarsi così accettò di buon grado.

“Ma non è che ci costringete a guardare il film con il sottofondo dei baci fra te e Kim vero?” S'intromise Andrea facendo l'occhiolino a Kevin.

“Ah ah ah molto simpatico! Per tua informazione stasera verranno anche le ragazze.” Lo informò David con tono acido.

“Quindi c'è quella strafiga di Sabrina?” Gli domandò facendosi interessato.

“Guarda che è fidanzata cretino. E poi non è abituata ad uscire con certi buzzurri.” Gli rispose David lanciandogli un occhiataccia.

Già, Sabrina era già fidanzata con Luis per sua sfortuna.

Era molto carina ma più che la sua avvenenza, a prendere Kevin, era stato il suo carattere allegro e solare, ovunque andasse e qualunque cosa facesse a Sabrina non mancava mai il sorriso.

Avrebbe tanto voluto una ragazza così che lo distogliesse dalle responsabilità che lo schiacciavano giorno per giorno.

Peccato che non poteva essere sua.

Con questo pensiero si alzò e andando sul divano sfidò Andrea alla play.


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Capitolo 4
*** 4 ***


4



Andrea mise la mano fra i capelli della bella biondina che stava baciando.

L'aveva appena incontrata, erano bastate due chiacchiere, qualche complimento e un invito a cercare un posto tranquillo e...Bingo!

Si ritrovava a sbaciucchiare questa Silvia, così si chiamava gli pareva, non aveva certo fatto molto caso al nome della ragazza.

Gli erano interessati più la sua taglia di seno, il suo bel sedere alto e le sue gambe chilometriche.

Eh si, Andrea non si poteva certo descrivere come un ragazzo tranquillo e pacato, no per niente, era una gran canaglia che prendeva e lasciava ragazze più spesso di quanto si cambiava le magliette.

Occhi azzurro ghiaccio e capelli biondo grano accompagnati da un fisico scolpito e un carattere simpatico e magnetico rendevano il ragazzo molto popolare tra il genere femminile che sbavava senza ritegno a ogni suo gesto.

E lui, ovviamente, su questo ci contava.

Amava le ragazze, quelle bellissime, bionde, more, rosse, italiane, straniere, colte, stupide...insomma le amava tutte.

Talvolta usciva anche con quelle un po' meno carine basta che fossero esperte in altre materie...

Amava raccontare le sue conquiste agli amici più fidati, David e Kevin, che lo ascoltavano con un misto d'invidia e divertimento.

Lui si godeva la vita in pieno senza preoccupazioni e senza problemi.

Non si era mai impegnato sul serio con nessuna ragazza per il semplice fatto che, come diceva lui, perché accontentarsi di una quando ne puoi avere mille?

Da fuori appariva come il simpaticone che ci provava senza ritegno con tutte le belle giovani che vedeva e nessuna mai gli aveva detto no.

Nessuna.


Tra un bacio e l'altro il telefonino iniziò a squillare insistentemente così, senza smettere di baciare la sua bella, lo tirò fuori dalla tasca e sbirciò il display.

Era David, non poteva non rispondere.

Scostandosi da Silvia e fattole un sorriso malizioso dei suoi rispose all'amico.

“Ma dove diavolo sei? Stiamo aspettando te per entrare.” La voce leggermente alterata di David lo lasciò perplesso.

“Me? E per andare dove?” Chiese incerto.

“Lo sapevo che ti saresti dimenticato...Che testa di cazzo che sei. Il cinema alle otto.” Gli ricordò David seccamente.

“Oh cavolo...L'avevo dimenticato. Non sono lontano, se mi dai una decina di minuti sarò lì. Però non sono solo...” Lo informò Andrea guardando la scollatura della biondina di fianco a se.

“Va bene porta anche la tua nuova conquista basta che muovi il culo.” Detto questo David riagganciò.

Andrea scosse la testa e facendo alzare la ragazza dal muretto le piazzò una mano sul sedere palpandolo per bene.

“Andiamo al cinema. Ti faccio conoscere il mio gruppo.”

La ragazza annuì felice strusciandosi come i gatti.

“Mmmmh poi di corsa a casa mia bambola ho altri interessi oltre al cinema.”


La grossa moto di Andrea si fermò proprio davanti all'entrata del cinema con uno stridore di freni.

Ne scese Silvia che fece rimanere a bocca aperta i due amici.

David si guadagnò una gomitata nelle costole dalla fidanzata Kimberly, che non aveva proprio nulla da invidiare alla bionda.

“Dai amore, non essere gelosa, lo sai che ti amo da impazzire.” Le sussurrò lui all'orecchio facendola sorridere e guadagnandosi un bacio.

“Ehi voi due, la smettete di tubare come colombi?” Li punzecchiò Sabrina mano nella mano con Luis.

“La smetteremo quando voi la smetterete.” Le rispose Kim facendole la linguaccia.

Andrea squadrò da capo a piedi Sabrina che nel suo vestitino corto rosa stava da Dio.

“Mamma mia quanto sei buona!” Pensò tra se e se.

Poi guardò Kimberly e pensò: “ Beato David, se fossi libera ti porterei io al cinema...da soli però.”

Quando guardò Fiona nella sua testa si formò un solo pensiero: “ Ci vorrebbe che sta ragazza si mettesse in mostra un po' di più, le basi non sono poi così male.”

Guardò Silvia accanto a se e sorrise sornione.

Quella sera si sarebbe divertito a modo suo oh si, si sarebbe proprio divertito con lei ne era certo.

Pensando al dopo cinema entrò seguendo il gruppo.



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ecco il mio personaggio preferito: il bello e impossibile.

So che potrebbe non piacervi questo Andrea ma vedetelo come un pagliaccio allegro e simpatico oltre che piacione.

Ha un debole per le donne lo so ma è pur sempre un ragazzo...;-)

Grazie a tutti quelli che leggeranno questa storia:-)

Baci da Fly90

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Capitolo 5
*** 5 ***


5



Fiona guardava scoraggiata Kevin che di tanto in tanto lanciava sguardi a Sabrina.

Lei si che era una bella ragazza!

Spesso lo beccava a sussurrare qualcosa all'amica e vederla ridere complice la stava distruggendo dall'interno, la gelosia pungente le fece venire da piangere.

Possibile che non riuscisse ad essere diversa?

Per quale motivo non era fortunata come Kim e Sabri?

Lei a loro confronto si sentiva sciatta e inutile, per niente interessante.

Non si stupiva che Kevin non la degnasse di uno sguardo.

Sabrina era sotto tutti i punti di vista perfetta ed era più che normale che Kevin ne fosse attratto.

Con gli occhi lucidi fece finta di guardare il film pensando che sarebbe cambiata fosse l'ultima cosa che avesse fatto.


Kevin cercava di concentrarsi sulla trama del film ma il profumo e la vicinanza di Sabrina lo distraevano completamente.

Come avrebbe voluto poterle tenere la mano come stava facendo Luis.

Si vergognò della sfacciataggine del pensiero.

Lui non era il tipo da soffiare le ragazze altrui.

Ma tanto sapeva che non avrebbe mai soffiato la ragazza a Luis, erano anni che i due stavano insieme ed erano più innamorati che mai.

La cosa però non lo trattenè dal parlarle spesso, dall'ammirare il suo candido sorriso alle sue battute.

Ogni sorriso lo faceva andare in estasi totale.

Era preso male.

Sentiva un attrazione fisica molto forte verso Sabrina ma non sapeva spiegarlo.

Sospirando guardò Luis che baciava la sua bella.

Nel baciarla Luis lo guardò in cagnesco come se intuisse il suo interesse verso di lei e stesse “marcando” il territorio.

Doveva smetterla di fare lo scemo con lei o avrebbe finito col creare dei problemi.

Dicendosi questo cercò di mettere una croce immaginaria su Sabrina.


Andrea fece cenno a Kevin di seguirlo in bagno.

Kevin stranito lo seguì senza capire cosa volesse l'amico.

“Ti piace Sabrina vero? Si vede sai? Credo se ne sia accorto anche il suo ragazzo, ti conviene stare attento se non vuoi finire nei guai.” Esordì Andrea appoggiandosi allo stipite della porta.

“Non ti sfugge niente eh?” Disse ironico Kevin.

“Amico, ti conosco bene.” Sorrise l'altro.

“A volte lo dimentico...Comunque sai che non succederà mai niente fra me e lei. Lo ama alla follia.” Rispose sconsolato.

“Sabrina è buona su questo non discuto ma lascia perdere è troppo rischioso, nemmeno io ci proverei...almeno non quando c'è Luis!” Scherzò malizioso Andrea.

“Dai, scemo! Non ti preoccupare non mi metterò nei guai. E' una cosa mia solo di fantasia tutto lì e rimarrà tale.” Disse Kevin convinto della sua idea.

“Bene. Sono contento della tua decisione. Comunque se proprio lo vuoi sapere Fiona ha fatto un laghetto di bava in fondo ai suoi piedi.”Lo informò con noncuranza l'amico.

“Di cosa stai parlando?” Chiese Kevin.

“Oh andiamo! Non dirmi che non ti sei accorto che ti mangia con gli occhi!” Lo punzecchiò l'altro.

“Non non mi sono accorto. Sei matto a pensare ste cose...” Scosse la testa per scacciare l'idea.

“Io non sono cieco Kevin e sono più ricettivo di te su certe cose. Di donne me ne intendo modestamente.” Esordì gonfiando il petto ampio.

“Tu non sai quel che dici.”

“Io lo so bene cosa dico. E tu hai una ragazza cotta di te che non aspetta altro che scaldare il tuo letto.”

Detto questo Andrea mise un braccio intorno alle spalle di Kevin sfottendolo un po'.

“Io comunque fossi in te una bottarella gliela darei...Non è così male secondo me sotto tutti quei vestiti.”

“Sei sempre il solito porco!” Kevin gli diede una pacca sulla spalla e ridendo uscirono dal bagno.

E se davvero Fiona stravedeva per lui sarebbero presto arrivati altri guai.

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Capitolo 6
*** 6 ***


6



Fiona guardava con aria cocciuta le sue amiche.

“Io voglio cambiare!” Esclamò decisa incrociando le braccia.

“Ma per quale motivo devi cambiare?” Le chiese Kimberly cercando di farla ragionare.

“Perché voglio diventare bella e interessante come voi!”

Sabrina la guardò a lungo con sguardo incerto.

“E va bene, ti aiuteremo a cambiare noi.” Disse alla fine guardando Kimberly per cercare appoggio.

L'amica annuì con un sospiro.

“Grazie ragazze! Siete le migliori!” E detto questo Fiona si tuffò letteralmente sulle due ragazze.

“Ok ok, mettiamoci all'opera!” Borbottò Sabrina assumendo il cipiglio di sfida.


Per prima cosa si misero a sfoltirle le sopracciglia con immenso dolore della povera Fiona che già si stava pentendo della propria decisione.

Poi fu il momento della ceretta alle gambe per avere una pelle soffice e liscia sentenziò Sabrina sorridendo sotto i baffi ad ogni urletto dell'amica.

Quando anche il peletto più piccolo fu debellato venne il momento dei capelli.

Per ottenere un ottimo risultato la trascinarono dal parrucchiere per un nuovo taglio che le valorizzasse il viso.

Fiona non tagliava quasi mai i capelli che conoscevano solo il pettine per metterli relativamente in ordine.

Mentre la parrucchiera si dava da fare intorno alla sua testa con le forbici Fiona rabbrividiva pensando ai suoi capelli e al dubbio orrendo che, una volta finita l'opera, sarebbe stata peggio di prima.

Le ragazze la guardavano infondendole coraggio e dicendole che era stupenda.

Non riuscì a sollevare lo sguardo sullo specchio per tutto il tempo ma, alla fine , quando le venne chiesto di guardarsi finalmente lo fece e ciò che vide la fece rimanere a bocca aperta.

Era davvero lei quella ragazza bellissima riflessa nello specchio?

Guardò a lungo quei capelli rossi acconciati in un adorabile caschetto con un bel ciuffo che le copriva quasi l'occhio destro conferendole un aria misteriosa e allettante.

Non si accorse nemmeno del sorriso che le si era dipinto sulle labbra mentre osservava il proprio cambiamento.

Le amiche la abbracciarono stretta felici che finalmente si piacesse.

Ma l'evoluzione non era finita anzi, era appena cominciata.

“Ora negozi! Abbiamo bisogno di trucchi e vestiti nuovi.” La prese a bracetto Sabrina entusiasta.

Kimberly le sorrise radiosa e le diede un buffetto sulla guancia intenerita.

Fiona odiava truccarsi e le ore intere passate a provare e riprovare i colori giusti che si intonavano alla sua carnagione furono un vero strazio ma alla fine quando si guardò nuovamente allo specchio rimase sconvolta dal suo riflesso.

Le sue labbra rosse sembravano molto più piene, le sue gote leggermente rosate le donavano un aria chic e gli occhi perfettamente truccati brillavano come non mai.

Quella non poteva essere lei! Era perfetta!

Si pizzicò una guancia per essere sicura che non stesse sognando.

“Sei proprio tu sciocchina!” Le dissero in coro le due ragazze.


Poi fu la volta dei vestiti.

Altre lunghe ore passate a cercare magliette, jeans, scarpe, giubbini e vestitini.

A Fiona tutto sembrava troppo stretto ma dovette ammettere che così il suo corpo sembrava più invitante e meno scontato e sciatto.

Per la prima volta apprezzò il suo seno strizzato in una camicetta bianca sbottonata di proposito per creare l'effetto vedo non vedo.

Alla fine della giornata, quando tutto fu pronto le amiche la portarono davanti all'ennesimo specchio orgogliose.

Fiona rimase a bocca aperta per lo stupore.

Non era più la ragazza sciatta con i vestiti larghi e il viso acqua e sapone dallo sguardo timido, ora davanti a lei c'era una splendida rossa sofisticata, fasciata in un vestitino bianco aderente, tacchi alti e giubbotto di pelle.

Non riusciva a togliersi quel sorriso ebete dalla faccia, finalmente non era più trasparente per la gente no, ora era una ragazza nuova pronta a prendere il suo posto nel mondo e tutti se ne sarebbero resi conto molto presto.

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Capitolo 7
*** 7 ***


7


Quello che Kevin vide lo lasciò a bocca aperta.

Dinanzi a lui stava una ragazza bellissima, formosa, curata, affascinante e sopratutto sicura di sé.

La vecchia Fiona era stata spazzata via da questa incredibile creatura che ora lo guardava apertamente consapevole della sua reazione.

La vecchia Fiona mai lo avrebbe guardato così.

Un calore gli invase il corpo mentre si perdeva in quegli occhi grigi da gatta.

Riuscì solo a borbottare un incerto “C-ciao.” poi la gola gli si seccò d'un tratto impedendogli di dire altro.

Arrossì leggermente intercettando gli sguardi divertiti di Kimberly e Sabrina.

Possibile che avesse sempre avuto questo angelo sotto agli occhi e non se ne fosse accorto prima?

Era proprio uno stupido si disse mentre ancora osservava nei dettagli la ragazza di fronte a lui.

Il sorriso che lei gli fece lo mandò in tilt.

Quella ragazza era un dono del cielo a avrebbe fatto di tutto per poterle stare accanto.

Ripensando al fatto che Andrea quella volta gli aveva confessato che Fiona era cotta di lui si chiese se fosse ancora possibile che quello schianto potesse essere ancora interessata a lui.

Se lo fosse ancora stata non c'era dubbio che Kevin sarebbe stato il ragazzo più felice della terra di diventare il suo fidanzato.

Scuotendo la testa imbarazzato dal proprio film mentale si chiese se un fondo di verità ci potesse essere nel suo film.


Andrea si fermò a guardare il fondo schiena della bomba sexy vicino a Kimberly e Sabrina.

Era appena arrivato all'appuntamento previsto per il pomeriggio, un giro nel nuovo centro commerciale.

Si chiese distrattamente dove fosse Fiona e chi fosse quello schianto che ora gli dava le spalle.

La premessa del lato B faceva sperare che il lato A fosse anche migliore.

Quando la ragazza si girò rivolgendogli un sorriso sexy non potè credere ai suoi occhi.

Fiona aveva subito il miracolo dal Signore.

Era totalmente cambiata, la ragazza un po' sciatta e trascurata non esisteva più ora al suo posto c'era una sventola tutta curve dall'aria provocante, sicura di sé.

“Ma chi abbiamo qui? Mi sembra di averti visto su un giornale di modelle.” Disse lanciandogli un sorriso da predatore e avvicinandosi per baciarla sulle guance indugiando un po' più del dovuto.

La ragazza arrossì leggermente acquistando un aria ancor più intrigante.

Andrea sorrise beffardo convinto che sfoderando tutte le sue armi da playboy lei sarebbe stata sua anche solo per una notte.

Nessuna era mai scappata alle sue avance.

Nemmeno lei ne era certo.


Infatti a fine giornata Andrea ottenne il numero di Fiona.

“Ormai sei mia bambola!” Pensò mentre tornava a casa con un sorriso sornione stampato in faccia e l'aria da arrogante.


Kevin si maledisse da solo per non essere riuscito a parlare a Fiona.

Ogni volta che provava a parlarle Andrea la tallonava rendendo la sua impresa impossibile.

Che si fosse messo in testa di provarci con lei?

Era probabile conoscendo il tipo e altrettanto probabile era il fatto che lei ci sarebbe cascata, ogni benedetta ragazza ci cascava.

Preoccupato si diresse verso casa con l'unico pensiero di Fiona nella testa.

Chi l'avrebbe mai detto che un anatroccolo un giorno sarebbe diventata uno splendido cigno?


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Capitolo 8
*** 8 ***


8



Andrea e Fiona avevano cominciato con lo scambiarsi messaggini, poi con le chiamate e alla fine, su insistenza del ragazzo, a vedersi qualche volta.

Lui aveva cercato in tutti i modi di andare oltre qualche semplice bacio ma lei non ne aveva voluto sapere innescando la tipica reazione di sfida maschile.

Andrea si era intestardito a tal punto che faceva di tutto per farla cedere, persino essere dolce, cosa che non aveva mai fatto per nessuna.

Ma d'altronde non c'era mai stato il bisogno.

Con lei invece era diverso, le sue doti da conquistatore non avevano alcun effetto e la ragazza appariva sempre meno interessata a lui.


Fiona guardò il display del cellulare e sospirò leggendo il messaggio.

“ Ci vediamo stasera da me? Baci.”

Ancora Andrea che voleva vederla.

Non poteva più continuare a giocare in questo modo, all'inizio aveva accettato di uscire con lui solo per ingelosire Kevin ma ormai pareva una cosa impossibile.

Doveva accettare il fatto che, anche se aveva mostrato di apprezzare il cambiamento, Kevin non era interessato a lei.

Andrea era una gioco inutile ormai e doveva mettere fine a tutto quella sera stessa.

Non era giusto prenderlo in giro.

Inviò un semplice si in risposta sentendosi un verme per come si era comportata.


Il campanello suonò e Andrea dandosi una sistemata allo specchio andò ad aprire con il miglior sorriso che gli riuscì.

Quella sera sarebbe stata quella buona ne era certo.

Per l'occasione aveva messo una camicia bianca aperta fino a metà petto e un paio di aderenti jeans che conferivano al suo fisico perfetto un'aria ancor più sexy.

Senza darle il tempo di parlare la strinse a sé e la baciò con un tale ardore che avrebbe potuto sciogliere un iceberg.

E infatti Fiona si sciolse tra le sue braccia rispondendo al bacio ma all'improvviso venne respinto.

Stupito la guardò con le sopracciglia aggrottate come a chiederle il motivo.

Non gli era mai capitata una cosa simile.

La guardò mentre si arricciava una ciocca di capelli al dito e prendeva un respiro profondo prima di parlare.

Il suo intuito gli disse che le cose non sarebbero andate come pensava lui.


Fiona lo guardò incerta su come iniziare quel lungo discorso.

Per un attimo aveva ricambiato il bacio come una stupida ma del resto chi non avrebbe accolto un bacio da un ragazzo tanto bello e affascinante?

Forse era proprio per quella sua bellezza che aveva accettato di uscire con lui ma ora sapeva che nemmeno lui poteva farle dimenticare Kevin.

Prendendo un grosso respiro si sforzò di parlare.

“Io sono una stronza. Si, ho accettato di uscire con te anche se il mio cuore batte per un altro. So che probabilmente ti arrabbierai molto e hai ragione ma...vorrei che potessimo rimanere amici.” Tutto questo gli uscì tutto d'un fiato.

Andrea la guardò con espressione seria e stupita poi si mise a ridere.

“Molto divertente! Sei simpatica! Ti avevo quasi creduto!”

Fiona rimase allibita, ma quanta autostima aveva quel ragazzo?

“Parlavo sul serio...Andrea non mi sento più di vederti.”

Lo vide cambiare finalmente espressione da scherzosa a seria.

“Ma non è possibile scusa. Cioè mi vuoi far credere che tu non vorresti fare qualcosa con me?”

Le chiese sfidandola.

“Ascolta, sei un ragazzo stupendo e se non fossi cotta di un altro probabilmente sbaverei dietro a te come tutte, ma la cosa importante è che nel mio cuore c'è un altro che mi impedisce di vedere e prendere in considerazione qualsiasi altro ragazzo.” Cercò di spiegarsi in modo da rendere meno amare le proprie parole.

“Capisco... Beh, allora vai che aspetti? Ma se ci dovessi ripensare, se volessi divertirti una sera sappi che il mio letto è pronto per te.” E detto questo ammiccò cospiratorio.

Fiona non poté fare a meno di ridere insieme a lui.

In fondo era un bravo ragazzo con la voglia di divertirsi e non toccava certo a lei giudicarlo.

Con un abbraccio e un ultimo bacio infuocato Fiona e Andrea misero fine al loro inciucio.




ANGOLINO DELL'AUTRICE:


Ciao a tutti spero che la storia non sia troppo noiosa.

Il genere romantico non è adatto a me ma ci volevo provare così eccomi qui.

Come andrà a finire questo triangolo amoroso?

Andrea si è davvero arreso?

Kevin è ancora interessato a Fiona?

Fiona cosa farà adesso?

Spero che vorrete delle risposte...

Un bacione da Fly90

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Capitolo 9
*** 9 ***


9



In discoteca il rumore era assordante tanto che Andrea sentiva la musica rimbombargli in tutto il corpo.

Lanciò uno sguardo ammaliante ad un gruppo di ragazzine che lo stavano osservando da quando era entrato e, dando di gomito a David fece cenno agli amici di uscire.

“E' troppo rumoroso qui, mi viene mal di testa andiamo un po' fuori.”

Urlò per farsi sentire dagli amici.

Quella sera erano usciti senza ragazze per una delle rimpatriate tra soli maschi a base di pizzeria, discoteca e magari bowling a fine serata.

Kevin era stranamente taciturno ma del resto le discoteche non facevano per lui lo sapeva.

Comunque restava il fatto che da un po' di tempo l'amico aveva qualcosa che non andava, era sempre assorto e stranamente non si era ancora aperto con lui com'era solito fare.

Andrea aveva provato in tutti i modi a scucirgli qualche parola senza risultato.

Anche David non ne sapeva nulla.

Prese una boccata d'aria uscendo finalmente all'aperto.

L'aria era fresca e piacevole sulla pelle sudata dopo tutto quel ballare.

Il telefonino di David squillò e lui si affrettò a rispondere con un sorriso mieloso.

“La tua bella sente la mancanza del suo cucciolotto!!!” Lo presero in giro gli amici.

“Ridete pure tanto io con lei ho trovato l'oro!” Rispose di rimando prima di premere il tasto di risposta.

“Beh, con una come Kim qualcosa ci farei pure io...” Sussurrò Andrea all'orecchio di Daniele.

I due si scambiarono un occhiata maliziosa ridendo come pazzi.

“Andrea t'ho sentito! Guai a te se ti avvicini a lei, ti spezzo le dita e ci gioco a shan-gai parola mia.” Gli fece minaccioso David sorridendo subito dopo.

“Paura della concorrenza?” Lo punzecchiò ancora Andrea.

“Affatto!” Rispose David alzando il dito medio davanti alla faccia dell'amico.

Tutti e due gli sguardi dei ragazzi si posarono su Kevin che di solito faceva da paciere ma che stavolta sembrava non aver nemmeno sentito una parola della loro amichevole discussione.

Si guardarono interrogativi.


Daniele mentre spegneva la sigaretta annunciò che aveva conosciuto una bellissima ragazza che avrebbe visto l'indomani dando il via a commenti da parte del gruppo.

“Ma dimmi Andre, tu non uscivi con quella rossa mozzafiato?” Chiese Sergio per cambiare discorso visto che la bella ragazza che Daniele doveva vedere non era altri che sua sorella.

“Si, ci sono uscito un paio di volte. Gnocca davvero quella.” Rispose lui gonfiandosi come un pavone.

“Ma ci sei stato? Com'è?” Lo incalzò Daniele.

“Beh ragazzi è una bomba! Ha un paio di tette da record!” Infervorato dai commenti degli amici andò avanti con altre indiscrezioni sempre più pesanti non accorgendosi del cambiamento che Kevin stava subendo.

“Non avete idea di cosa sa fare tra le lenzuola, una vera maiala!” Sentenziò Andrea sempre più divertito.

“MA CHE CAZZO DICI? STRONZO! TI SEMBRA IL CASO DI METTERE IN PIAZZA IN QUESTO CAZZO DI MODO L'INTIMITA' DI UNA PERSONA? VERGOGNATI”

Partì in quarta Kevin urlando come un pazzo e avvicinandosi minaccioso ad Andrea come per prepararsi a fare a botte.

L'amico lo respinse con una mano guardandolo stranito.

“Ma sei matto? Che diavolo ti prende?”

“SEI UN PORCO SENZA MORALE!” Continuò Kevin paonazzo e tremante di rabbia.

“Cos'è per caso sei geloso perché è venuta a letto con me e non con te?” Lo provocò lui di rimando facendosi in avanti minaccioso a sua volta.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso, la mano di Kevin si mosse da sola e un pugno si abbatté sul viso dell'amico.

Lì per lì rimasero tutti impietriti Kevin compreso.

Mai aveva alzato le mani e mai avrebbe pensato di alzarle la prima volta sul suo migliore amico.

Dal canto suo Andrea rimase a bocca aperta mentre un rivolo di sangue gli colava dal labbro spaccato.

Nessuno ebbe il coraggio di dire nulla, il silenzio si fece pesante e alla fine Kevin abbassò lo sguardo e abbandonò la discoteca ancora fumante di rabbia.


Andrea rimase immobile a guardare la schiena dell'amico mentre si allontanava.

David gli passò un fazzoletto per tamponare la ferita incapace anche lui di dire solo una parola.

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Capitolo 10
*** 10 ***


10



Kimberly, Sabrina e Fiona se ne stavano sedute intorno al tavolino del bar davanti a grandi tazze di cioccolata fumante.

“E' inutile cercare di difenderlo, Andrea ha avuto quel che meritava!” Disse Sabrina dura e risoluta.

“Si, lo so ma sapete com'è fatto... Secondo me non si è nemmeno reso conto della gravità delle sue parole.” Cercò di scusarlo Fiona.

“Niente da fare! Sei troppo buona con lui dopo la figura che ti ha fatto fare con i ragazzi. Cosa penseranno di te adesso?” Continuò Sabrina acida.

“Beh, senz'altro ha sbagliato però ha riconosciuto i suoi errori e David mi ha confermato che Andrea ha detto la verità alla fine della serata e non è stato facile per uno con il suo carattere, ha ammesso di essere stato un bugiardo e di essere stato scaricato da una ragazza per la prima volta.” S'intromise Kim dando un buffetto sulla mano di Fiona come per confortarla.

“Appunto. E poi è stato davvero carino il giorno dopo mi ha portato un mazzo di rose e mi ha fatto personalmente le sue scuse.” Aggiunse Fiona guardando accigliata Sabrina.

“Capirai!” Continuò l'altra rimanendo della propria idea.

“Non essere testarda Sabri! Tutti sbagliamo e le sue scuse erano sincere. Io l'ho perdonato e dovresti farlo anche tu!” Si spazientì Fiona fulminandola con lo sguardo.

“Sabri davvero dagli una possibilità! E' pur sempre uno del gruppo e ultimamente ha già i suoi pensieri ad abitare con Kevin che non gli rivolge la parola da due settimane.” Cercò di giustificarlo Kim.

“E va bene, mi avete convinta, cercherò di cambiare idea su di lui nonostante abbia fatto una cosa a mio parere molto grave.” Disse alla fine Sabri sforzandosi di sorridere alle due amiche.

“Un momento...Ma perché Kevin non parla con Andrea e sopratutto perché gli ha dato un pugno?” Chiese Fiona guardando Kim pensierosa.

Sapeva che Andrea aveva detto cose non vere su di lei ma non aveva ancora capito qual'era stata la causa della lite tra i due.

Kim e Sabrina si scambiarono un occhiata sospirando.

Kim fu la prima ad aprire bocca.

“Beh, non lo so con certezza ma pare che si sia arrabbiato molto per le parole che Andrea ha detto su di te...”

“Vuoi farmi credere che si è arrabbiato perché Andrea ha infangato la mia reputazione?” Cercò di capire Fiona.

“No cara, sta cercando di dirti che Kevin, in preda alla gelosia, ha picchiato Andrea.” Spiegò astuta Sabrina.

Fiona rimase a bocca aperta non sapendo cosa dire.

Kim annuì con vigore.

“Si, anche io la penso così. Kevin è interessato a te è diverso tempo che lo vedo cambiato nei tuoi confronti.”

Un lento sorriso si disegnò sulle labbra di Fiona.

“Ma voi pensate davvero che Kevin...?” Non ebbe il coraggio di proseguire.

Le amiche annuirono ricambiando il sorriso.


David non aveva avuto altra scelta se non quella di chiudere a chiave Kevin in una stanza insieme ad Andrea per metterli a confronto.

Era stato un periodo difficile per lui che si era dovuto dividere tra l'uno e l'altro.

Kevin non voleva saperne di chiarirsi con Andrea e Andrea, dal canto suo, non aveva avuto modo di scusarsi anche se non si poteva dire che non ci aveva provato in ogni modo possibile.

Così alla fine David aveva escogitato quel semplice piano.

Almeno così Kevin sarebbe stato costretto ad ascoltare ciò che Andrea aveva da dirgli.

“E ora parlerete stupidi zucconi!” Gridò verso la porta chiusa.


Kevin di malavoglia si girò con il viso rivolto al muro per non guardare in faccia Andrea che stava seduto sul letto.

Ci fu un lungo silenzio imbarazzato poi Andrea si schiarì la voce.

“I-io non so cosa mi sia saltato in testa quella sera...” Iniziò titubante.

Vedendo che Kevin continuava a rimanere muto e non si girava decise di provare a spiegarsi ora che ne aveva l'occasione.

“Ok, sono stato uno stronzo lo so e ho già chiesto perdono a Fiona. Ma quello che mi interessa è recuperare l'amicizia con te. Sei come un fratello e lo sai. Se solo avessi saputo che Fiona ti interessava mi sarei fatto da parte subito. Perchè non mi hai detto niente? Per quale motivo non ti sei confidato con me?”

Un lieve abbassamento delle spalle fece capire ad Andrea di aver fatto breccia in quel muro che Kevin aveva eretto in quelle due settimane.

“Sono un vero stronzo. Ma sappi che non mi arrendo finchè non ci saremo chiariti non usciremo da qui. E bada bene che io ho il mini frigo in camera quindi posso starci anche una settimana intera.” Continuò Andrea risoluto.

Le spalle di Kevin ebbero un tremito.

“Ma che fai? Piangi?” Andrea si alzò dal letto avvicinandosi all'amico.

Ma quando Kevin si girò rimase sbigottito.

L'amico stava trattenendo le risate.

“Che ridi?” Gli chiese non sapendo come comportarsi.

“Niente, è solo che pensavo che con quello che tieni in quel frigo dopo un giorno saresti costretto ad uscire per frugare nel frigo in cucina.” Rispose Kevin fra le risate.

“Che vuoi dire?” Chiese nuovamente Andrea.

“Ti ricordi quella pizza mezza marcia che hai lasciato la dentro per un mese?”

“Beh ecco io...”

“Non andresti avanti un solo giorno con le porcherie che hai li dentro.” Disse Kevin tra una risata e l'altra.

Andrea non resistette e si mise a ridere di gusto insieme all'amico come non succedeva più da giorni.

Con uno sguardo ed un sorriso i due fecero pace dando il via a David per aprire la porta.

David abbracciò entrambi mischiandosi alle risate e dando il via ad un insolito momento di tenerezza maschile promettendo ad Andrea che non ne avrebbe fatto parola con nessuno.


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Capitolo 11
*** 11 ***


11



Le cose erano tornate alla normalità nel gruppo.

Andrea aveva trovato il perdono sia di Kevin e Fiona che di Sabrina che alla fine aveva capito il suo reale pentimento.

Luis le aveva fatto capire quanto fosse importante saper perdonare quando la gente lo meritava aggiudicandosi la simpatia sia di Andrea che di Kevin che si rese conto del motivo per il quale Sabrina si era innamorata di lui.

Luis era un bravo ragazzo molto saggio e buono e fu felice che l'infatuazione per Sabrina gli fosse passata.

Ora lui e Andrea erano tornati più amici di prima e non avevano ancora ringraziato David a dovere per averli messi in condizione di chiarirsi.

Insomma tutto era finito per il meglio ed il gruppo era tornato allo splendore di prima.

Rimanevano solo Kevin e Fiona a studiarsi a vicenda.

Si scambiavano sorrisi timidi, sguardi carichi di significato senza però dare voce ai sentimenti.

Cominciarono una comunicazione silenziosa fatta di gesti nascosti agli occhi altrui.


Quella sera Kevin si preparò il discorso da fare a Fiona per conquistarla finalmente.

Si era deciso a dire tutto quello che provava alla ragazza nella speranza che anche lei provasse lo stesso.

Si, era vero che gli occhi di lei gli avevano parlato spesso d'amore, che i sorrisi si erano fatti talvolta maliziosi mentre si disegnavano sulle labbra carnose di lei.

Spesso le aveva preso la mano sotto il tavolo in pizzeria e lei non l'aveva mai levata dalla sua.

Però nonostante questo il cuore di Kevin batteva all'impazzata al solo pensiero di dire quelle parole.

Guardandosi allo specchio si disse che stavolta l'avrebbe fatto.


Fiona indossò il suo vestito più bello, un semplice vestitino a fiori con una cintura legata in vita che la faceva apparire semplice ma allo stesso tempo sofisticata.

Erano settimane che Kevin la guardava arrossendo senza però dirle mai niente di quello che avrebbe voluto sentirsi dire.

Lei dal canto suo aveva provato a dar sfogo a quel po' di spavalderia che aveva acquisito negli ultimi tempi senza però riuscire a trovare il coraggio di dirgli quanto le piaceva.

E poi detto sinceramente da brava sognatrice qual'era sperava fosse lui a corteggiarla.

Con questi pensieri uscì di casa con un gran sorriso emozionata al pensiero di rivederlo.


Durante la serata gli amici li avevano beccati a scambiarsi sguardi languidi così trovarono una scusa per lasciarli un po' da soli sperando che si decidessero a parlare.

Da principio ci fu un silenzio imbarazzato poi lui ebbe il coraggio di guardarla e rimase affascinato dalla brillantezza di quei profondi occhi grigi intenti a scrutarlo.

Senza una parola i loro visi si avvicinarono l'uno all'altra come attratti da una calamita invisibile.

Con una lentezza esasperante le labbra s'incontrarono fondendosi in un dolce bacio.

I cuori batterono all'unisono e le mani si cercarono fino a trovarsi.

Incrociarono le dita beandosi della sensazione della pelle calda dell'altro sotto la propria.

Quando riuscirono a staccarsi non ci fu bisogno di nessun discorso, bastarono poche, semplici parole sussurrate con dolcezza per aprire un nuovo percorso insieme.

“Mi piacerebbe conoscerti meglio...” Sussurrò lui con voce calda.

“Anche a me...” Rispose lei con gli occhi lucidi di commozione.

E così iniziò un altra dolce storia.


Quando gli amici tornarono a sedersi non ci fu il caso di spiegare nemmeno a loro perché già sapevano tutto avendoli spiati dalla vetrata.

Con un sorriso complice i due si tennero per mano per il resto della serata.


Ad un tratto, dopo essersi allontanato per un buon quarto d'ora, Andrea tornò al tavolo con due bellissime ragazze bionde e formose, una per parte, strette al suo muscoloso corpo.

“Ragazzi, io vado a casa ho altri piani per la notte...” Annunciò salutando gli amici con un sorriso malizioso.

Gli amici aspettarono che si fosse allontanato e scoppiarono in una sonora risata.

“Non cambierà mai!” Disse David rivolto agli altri.

“Se cambiasse non sarebbe Andrea!” Gli rispose Kevin.

“Vedrete che prima o poi anche lui si innamorerà.” Sentenziò Kim.

“Vedremo!!!” Risposero all'unisono i due ragazzi ridendo a crepapelle.


FINE



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

E anche questa storia è giunta al termine, ammetto di essere un po' triste perché, dopo tre storie scritte con gli stessi personaggi, alla fine mi sono affezionata a tutti loro.

Questa storia la dedico alla mia carissima amica SoGi92 con tutto l'affetto possibile.

Ringrazio tutti quelli che l'hanno recensita, seguita, messa tra le ricordate e tra le preferite e infine anche a chi l'ha letta.

Grazie a tutti.

Baci da Fly90


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