Camminavo a passo spedito, avviandomi verso quello che sarebbe stato il mio dormitorio.
Trascinavo agilmente il mio trolley e tenevo ben stretto il mio borsone, mentre il pullman pian piano si allontanava, immergendosi nella folta nebbia di Settembre.
Raggiunsi finalmente l'edificio, suonai il campanello ed ecco, dopo pochi secondi, apparire una graziosa signora sulla cinquantina, con un sorriso materno dipinto sulle sue piccole labbra.
-Devi essere la nuova arrivata, Cadis Burns, se non sbaglio.-Mi disse, in modo alquanto retorico, con quel lieve sorriso che rimaneva intatto.
-Si, sono proprio io.-Confermai.
-Entra pure, cara.-Mi disse.
Dopo che fui entrata, la graziosa signora chiuse la porta.
-Io sono Edith Brooks, la tutrice di questo plesso.- Si presentò. -Rimango qui ogni notte, per controllare che tutto vada nel verso giusto, se capisci a cosa mi riferisco, ma sono disponibile anche durante il giorno, per qualsiasi problema o dubbio, quindi non esitare a chiedere.-Mi spiegò l'affabile signora.
-Grazie.-Risposi, sfoggiando uno dei miei sorrisi più sinceri.
-Vieni con me, ti porto nella tua stanza.-Mi esortò a seguirla.
Feci un cenno col capo, sorridendo ancora una volta. 
L'idea di una nuova vita mi rendeva a dir poco euforica.
Quella che si prospettava dinanzi a me era una delle esperienze più belle che avrei mai vissuto.  







 

Laura's Corner

Eccomi qui, con una nuova Fan Fiction.
Non so precisamente da cosa è nata, ma era da qualche ora che quest'idea gironzolava nella mia testa.
È solo un inizio, una piccola bozza di quella che potrebbe diventare a tutti gli effetti una storia.
Recensite in tanti, voglio sapere se vi incuriosisce e se, quindi, vale la pena continuare.
Besos, alla prossima :*

Seguii la signora attraverso un piccolo corridoio, fino a giungere ad un'immensa sala. Mi guardai attorno con sguardo attento: era composta da parecchi divani in pelle bianca, grandi TV al plasma e qualche tavolino in vetro su cui erano adagiati una decina di riviste e giornali locali.
Proprio di fronte a me, ecco una maestosa scala in legno massiccio.
Edith iniziò a salirla, seguita da me.
Dopo aver superato anche l'ultimo scalino, mi trovai in una stanza molto grande, in cui un'immensa vetrata faceva da padrone, permettendo la vista del giardino che attorniava il dormitorio.
Al centro vi era un grande pianoforte a coda, ai lati della stanza vi erano parecchie porte, Edith camminò fino all'ultima di sinistra, la numero 224, prese la chiave dalla tasca, la inserì nelle serratura e abilmente aprì la porta.
-Per il momento non ci sono stanze libere, quindi avrai un compagno. Si chiama Harry, se non erro, è venuto qui un paio d'anni fa.-Mi spiegò gentilmente la signora.
-Per qualsiasi problema, chiamami. Sai, lui vuole sempre fare subito amicizia, se capisci cosa intendo. Ahimè, è un ragazzo fin troppo esuberante!-Proseguì, mentre mi porgeva le chiavi.
-Non si preoccupi, lo terrò a bada!-La assicurai prontamente.
-Allora buonanotte, Cadis, spero che la tua permanenza sia piacevole!-Mi disse, sorridendomi.
-Buonanotte, Edith.-La salutai, mentre lei usciva dalla mia stanza.
Chiusi la porta e osservai ciò che mi circondava: una grande stanza con due letti, ciascuno una piazza e mezzo, apparentemente molto comodi, -speravo che lo fossero davvero, avevo proprio bisogno di riposare- ai lati vi erano dei bei comodi colorati di un azzurro intenso.
Posai il mio borsone sul letto di destra, quello che mi era più vicino, e posteggiai il trolley di fronte al comodino. Accanto ad esso c'era una porta, girai la maniglia ed entrai: mi ritrovai dentro ad un bagno stupendo, provvisto persino di una vasca idromassaggio.
“Porca miseria, quanto sarà rilassante immergersi là!” Pensai.
-E tu chi sei?-Una voce roca mi fece sussultare.




 

Angolo Autrice