The love games.

di Aleline
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. ***
Capitolo 2: *** Cap. 02. ***



Capitolo 1
*** 01. ***


Ringrazio mia madre per la bellissima idea che mi ha fornito.
Ringrazio anche le persone che mi hanno aiutato a continuare questa passione per la scrittura.


Non posso dimenticarmi dei miei idoli, sono cresciuta con loro dal 23.07.2010 e non smetterò di farlo.
-06.07.2014 potrò realizzare il mio sogno.


 


Capitolo 1.

Sono Harry, un ragazzo londinese di 19 anni, sono un'appasionato di storie e misteri, vivo da solo in un'appartamento modesto in centro Londra. 
 
23 Aprile 2013
Mi svegliai verso le 8.30, pigramente preparai un caffè e mi sedetti al tavolo del salotto, ogni giorno la colazione la facevo davanti al quadro posto in soggiorno, era di mio nonno, apparteneva al 1945, non ci capivo molto, era un miscuglio di persone in una piazza, molto simile a quella in cui abito io, ma c'era una graziosa donna, alta e snella, i capelli neri erano raccolti e in mano reggeva un libro con un foglio sopra, stava scrivendo qualcosa. Probabilmente era una notaia, o un'importante giornalista, o semplicemente scriveva un racconto, era lei che mi ispirava.
 
Mi vestii alla svelta e corsi a lavoro, lavoravo nel centro storico londinese come guida turistica, pagavano abbastanza per un ragazzo single che non ha molti vizi.
Quel giorno ebbi una scuola media a cui fare il giro, adesso capisco la difficoltà che fanno i professori in classe.
 
《Buongiorno!》 Salutai il mio capo.
《Oh buongiorno! Come stai? Lavorato bene oggi?》
《Bene grazie! Si dai ho lavorato oggi》Risi.
《Si va avanti》Borbottò scherzoso 《Tu collezioni cose rare vero?》Domandò curioso. 
《Diamine se le colleziono! Vivo di esse!》Esclamai.
《Bene, allora tieni》
Mi porse una specie di moneta, a colpo d'occhio sembrava oro puro, girandola fra le mani notai la scritta "1945" con un segno vicino, rimasi colpito, la stessa cosa c'era scritto sul quadro, seguito dalla frase "Chiudi gli occhi e viaggia con la mente, non pensare al futuro."
Corsi a casa facendo lo slalom tra la folla della piazza, arrivato a casa tirai fuori la moneta e cominciai a eseguire le indicazioni scritte sul quadro.
 
Quando chiusi gli occhi sembrava che qualcuno me li avesse incollati, per quanto tentavo di muovermi c'era qualcosa di misterioso, non avevo affatto paura, fino a quando una dolorosa fitta mi passò nel corpo, come se mi stessero prosciugando dall'interno.
Di colpo tutto finì, non sentivo niente, tranne un rumore che piano piano alzava di volume insieme al chiacchericcio di migliaia di persone, era fatta, ero finito nel senza neanche accorgermi.
 
23 Aprile 1945.
《Oh povero! Ti sei fatto male?》Domandò una voce femminile, alzai gli occhi e vidi una ragazza, potevo giurarci che era uguale a quella fanciulla nel quadro!
《No, affatto tranquilla!》Esclamai scrollandomi un pò di terriccio dai pantaloni. 
Mi squadrò da testa ai piedi con i suoi occhi color azzurro sfregando in condinuazione il ciondolo posto al suo collo, poi si fermò ai miei occhi facendomi rabbrividire quando sorrise con tenerezza.
《Piacere, Latoya Myrtle》Porse la mano per conoscerci.
《Harry Styles, piacere mio》Replicai baciandole la piccola e calda mano 《Scusami, sai mica in che giorno siamo?》
23 Aprile 1945》 Rispose gentilmente.
Rimasi sbalordito, non potevo crederci, cinque minuti prima ero nel 2013 e ora sono nel 1945? 
《Dove abiti?》Domandò Latoya facendomi sparire i pensieri. 
《Ah, qui dietro》Risposi indicando il posto dove stava il mil alloggio, o almeno... il mio vecchio alloggio.
《Io abito lì! 》 Esclamò felice.
Dovevo trovare una scusa applausibile per spiegare come sbucato dal nulla e come ero finito lì, ma ci avrei pensato dopo.
《Signorina, vuole venire con me a bere qualcosa?》 Domandai cercando di essere più gentile possibile.
《Ma certo! Dammi pure del tu, Harry》Replicò dicendo il mio nome con un tocco di eleganza e tenerezza.
Andammo a un modesto bar, prendemmo due tè , dovevo adeguarmi a quel periodo dato che non sapevo per quanto tempo ci restavo.
《Vedo che scrivi, sei una giornalista?》
《Ah no, è solo un banale racconto》Disse vergognata, sorrisi.
《Posso leggerlo?》
《Se vuoi proprio... parla di un ragazzo che lavora in un centro storico come guida turistica... è simile a te di aspetto!》
Lessi le prime righe del suo scritto.
 
"...Un ragazzo riccio e castano con occhi verdi, toglievano il fiato! Potevo trovarci il mio mondo in essi..."
 
《Secondo me potrebbe essere un buon lavoro! Carino!》 La complimentai.
《Carino perché parla di un ragazzo simile a te o perché veramente scritto bene?》 Domandò ridendo.
《Entrambi i casi》Sorrisi. 
In un'ora che passammo a bere il tè scoprii molte cose di quella fanciulla, mi aiutò anche nel trovare un posto dove dormire: in uno dei suoi modesti alloggi, mi avrebbe fatto molto piacere.
 
Non so cosa diamine ho combinato, ma sento che questo sarà l'errore più bello della mia vita.


Angolo Scrittrice. 
Ciao! Sono Clara, ho deciso di combinare i miei idoli a un pò di storia e misteri, voglio sottolineare che NON ci sarà presente solo Harry, in futuro si uniranno anche gli altri, ma molto più tardi.
Grazie per aver letto questo prino capitolo seppur corto e un pò banale, spero che voi possiate darmi dei consigli, critiche o complimenti
Grazie.
Baci Clara.

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Capitolo 2
*** Cap. 02. ***


Capitolo 2.


24 Aprile 1945
 
Il mio "primo giorno nel passato" è stato alquanto strano, ma anche divertente, sono rimasto affascinato dalle migliaia di cose che uomini del mio tempo danno per scontato, oppure dalle tante cose interessanti che giorno dopo giorno sono andranno perdute.
 Ma Latoya, si è posta la domanda da dove arrivo? Comunque, forse è meglio che non se l'abbia chiesto, non avrei trovato una soluzione decente, non potevo dirle semplicemente "Ehy sono venuto dal futuro!"
 
《Harry, sveglia!》 Era Latoya.
Mi alzai di scatto, avevo tutte le costole indolenzite.
《Fai piano!》 Rise 《Hai dormito come un ghiro, sei tutto indolenzito!》 Rise.
La sua risata era dannatamente dolce ma allo stesso tempo contaggiosa.
《Che ore sono?》 Domandai sforzandomi di non ridere.
《Mezzogiorno! 》 Esclamò. 
《Beh, una dormita l'ho fatta anche io!》Replicai stiracchiandomi un pò. 
《Diamine! Non hai i vestiti》 Imprecò 《Peccato che quest'armadio non si può aprire!》
Era il mio stesso armadio, inarcai un sopracciglio e cominciai a frugare tra le tasche dei pantaloni, dovevo aver avuto la chiave.
Quando la trovai mi avvicinai lentamente vall'armadio, inserii la chiave e girai, sentendo lo stesso scricchiolio del mio armadio, si aprii e vidi tutte le mie cose lì, ero rimasto stupefatto, come mai tutti i miei vestiti erano ancora lì? 
Latoya mi guardò a bocca aperta, era sorpresa quanto me, anche se per cose diverse.
Presi una camicia e dei jeans cercando di non pensar a ciò che è successo pochi minuti fa.
Guardai Latoya con un sorrisino, lei mi fissò il petto, si vedeva una parte dei due uccellini e sul braccio una parte della barca.
《Oh scusami...》Disse vergognata.
《E di cosa?》 Domandai curioso.
《Di esser rimasta a guardarti》
《Stai tranquilla》Dissi ridendo. 
Se ne andò a passo veloce, prima di uscire mormorò 《 Oggi potremo fare il giro di Londra!》
Mi cambiai in fretta e aggiustai un pò i ricci, uscii andando nel salotto, dove trovai Latoya, intenta a guardare alla finestra, il sole di mezzogiorno le illuminava il delicato viso, guardai la sua ombra, era talmente sottile che pareva spezzarsi da un momento all'altro.
《Sembri far parte di un'altro mondo 》Mormorò. 
《Già... un'altro mondo 》 Borbottai mettendomi vicino a lei, guardai la differenza nel vestirsi, lei una ragazza vestita tutta seria, invece nel 2013 ormai le tredicenni non hanno manco più la verginità, Latoya era diversa dalle solite ragazze, come un fiore che doveva ancora sbocciare. Mi piaceva.
 
 
Eravamo davanti al Big Ben, seduti sulle scale, ogni persona che passava mi fissava scocciato da testa ai piedi, mi tormentava l'idea di dire a Latoya da dove vengo, doveva pur sapere la verità. 
《Latoya...》 Richiamai diacretamente la sua attenzione.
《Dimmi...》 Disse passandosi maldestramente un ciuffo al suo posto.
《Io diciamo che non faccio parte di questo mondo》Dissi tutto d'un fiato.
《Lo so》 Disse divertita.
La guardai insospettito, aggrottando la fronte.
《Sapevo che sarebbe successo un giorno, sei Harry Styles, 19 anni e vieni dal 2013, vero?》Mi indicò uno scritto.
《Si, da dove lo sai?》 Domandai.
《Ho un quadro dove ci sei anche te, lo sapevo che un giorno qualcuno sarebbe venuto qui...》 Sospirò 《 Ma non così...》
《Così come?》
Carino》Mormorò, ma non sentii niente.
Li misi una mano sulla spalla e lentamente la abbracciai, non feci a meno di sentire il suo incredibile calore.
《Beh, come sarà il mondo fra 68 anni? 》 Domandò sorridendo.
《Sorvolando l'infanzia severamente maturata, bello... poi sono punti di vista》Mormorai 《Perchè chiedi?》
《Dovrò pur sapere cosa mi aspetta no?》 Domandò ridendo.
《Io posso dimostrarti quello che succederà fra poco...》Sussurrai.
Gli misi la mano dietro la nuca attirandola delicatamente a me, i suoi occhi azzurri si chiusero leggermente e io toccai le sue labbra con le mie, sentivo il suo respiro leggero toccare il mio collo, si distaccò rifugiandosi con tenerezza sul mio petto, la abbracciai stretta.

Finalmente l'avevo baciata, era strano, con le mie ex non è stato così, con le altre era normale, nulla di che.
Forse avevano ragione nel dire che il vero bacio è quello che ti fa provare emozioni, dentro di me avevo un miscuglio di emozioni tra l'amore, la tenerezza e il mistero.
Da dove sapeva Latoya da dove ero venuto, che cosa mi succederà? Non potevo restare tutta la mia vita lì... anche se potevo abituarmi all'idea, sentivo che in quel momento non importava quel che diceva la gente riguardo a noi due, lei sapeva che io nutrivo amore per lei nonostante non ci conoscevamo per niente.
O forse ci conoscevamo, a furia di ricercare, io sul passato, lei sul futuro...Magari esiste davvero il destino.
 
Continua.

Angolo Scrittrice.
Grazie di aver letto il primo capitolo della mia FF, volevo ringraziare moltissimo coloro che hanno recensito dandomi una carica positiva, potete ancora recensire, ovvio, così magari mi sento presa un pò in considerazione e so di essere seguita.
Grazie.
Baci Clara.  

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