La profezia che cambiò la mia vita

di SweetHolly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sesto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Spazio autrice:

ciao gente :)
Sò che ho altre storie in corso, ma mi è venuta in mente questa idea e ho pensato di iniziare col prologo xD
Non uccidetemi, l'altra storia la aggiornerò presto, promesso!
Che ne pensate? La devo continuare?
Fatemi sapere

un bacio!

 

Prologo

 

Villa Nott – Settembre 1980

 

In una notte silenziosa, solo le grida di una donna si sentivano.

Le urla provenivano dalle grande camera patronale di Villa Nott, dove la signora Nott stava per partorire.

Un medimago, insieme ai suoi aiutanti, erano intenti a far nascere il primo erede della casata dei Nott.

«Forza signora, spinga ci siamo quasi!» disse il medimago

La signora Nott era allo stremo delle forze, ma doveva far nascere l'erede altrimenti avrebbe creato un torto a suo marito.
Il suddetto marito si trovava nella grande sala centrale al piano terra, in compagnia di un suo fidato amico Lucius Malfoy.

«Stai tranquillo, tra poco sarà tutto finito e avrai il tuo erede!»

«Parli facile tu Lucius, tua moglie era sana la mia un po' meno»

«Su non crucciarti, vedrai che andrà tutto per il meglio! »

Proprio mentre stava per rispondere si senti un forte urlo provenire dalla stanza di sopra e subito dopo dei vagiti.
Passarono pochi minuti e il medimaco di apprestò a scendere

«Signor Nott..»

«Mi dica medimago, è andato tutto bene?»

«Si.. solo che..»

«Solo che cosa? Che succede?»

«Ecco vede sua moglie era troppo debole e non è riuscita a sopportare il parto.»

«oh..non..non può essere vero.. ma..ma almeno il mio erede sta bene?»

«I suoi eredi stanno benissimo!»

«Oh menimale! Hai sentito Lucius i miei eredi, i miei eredi stann.... come scusi? I miei eredi?»

«Si signore, sua moglie aspettava due gemelli un bimbo e una bimba.»

«Nott! lo sai che è pericoloso..»

«Ma signor Malfoy..»

«Lei stia zitto! Amico.. non puoi avere due eredi, lo sai cosa ha ordinato l'oscuro. Conosci come stanno le cose.. sarebbe in pericolo.»

«Lo so Lucius, lo so ma prima li voglio vedere!»

Detto ciò seguì il medimago ed entrò nella camera da letto che divideva con la moglie.
Non appena vi entrò rimase pietrificato, sua moglie era morta con in braccio ancora i suoi bambini che ora dormivano senza sapere la grande tragedia appena successa.

«Signor notte, sua moglie prima di morire ha detto alcune parole..»

«Mi dica..»

«Di non seguire le regole delle casate, di non gettarla nel pericolo appena nata. Lei è sempre la sua bambina..lei è la sua adorata Hermione.»

«Io..io non posso tradire i principi delle casate medimago! Nemmeno voi sapete chi!»

«Allora non fate sapere della presenza dei gemelli..ma nascondete uno dei due.. per il bene che volevate a vostra moglie.»

«..La bambina..»

«Come prego?»

«Quando se ne andrà porti con se la bambina, e la lasci in una famiglia che lei ritiene adeguata»

«Ma signor Nott.. io»

«La prego faccia come le ho detto!»

«Si..vado subito.»

Prima che il medimago prendesse la bambina, Nott le si avvicinò, la guardò, era molto bella per essere appena nata.
Senza che nessuno vedesse le mise al polso un piccolo bracciale, col simbolo della famiglia di sua madre e la lasciò andare via col medimago.

«Addio signor Nott»

«Addio. Addio mia piccola Hermione.» Disse depositando un bacio sulla fronte della piccola.

I due uomini scesero insieme, il medimago si affrettò ad uscire e sparì nella notte mentre Nott raggiunse Lucius che aveva osservato la scena in silenzio.

«Alfred, sei sicuro della tua scelta?»

«Si Lucius, è giusto così.»

«La lascerai andare così quindi?»

«É solo una bambina innocente. Non posso metterla in pericolo lei non mi perdonerebbe mai! Ed è mia figlia!»

«Ne sono consapevole ma.. tu conosci le profezie e anche il signore oscuro.»

«Lo so benissimo, ma non posso uccidere l'unica cosa che mi ricorda lei, lei..»

Lucius li mise una mano sulla spalla. «Lo so amico.. lo so. Ma devi proteggere i tuoi ricordi.»

«Lo farò, ora però mi devi promettere che mai ti lascerai sfuggire quanto avvenuto stanotte.»

«Te lo giuro.»

«So che sei mio amico ,ma capirai che devo esserne certo.»

«Ti capisco.»

 

E così mentre fuori un medimago portava via con se una bambina in un mondo senza magia, due uomini nella notte sigillavano un patto, un voto infrangibile.

 

Spazio autrice

Ciaoo! Allora vi è piaciuto?
Spero proprio di si.. è la prima Dramione che scrivo, siate clementi xD
A presto

Sweetholly

 


 

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Capitolo 2
*** Capitolo primo ***


Spazio autrice:

Eccomi qui! Dato che a qualcuno è piaciuto il prologo ho preparato il primo capitolo :)
Vi lascio alla lettura :)

 

 

 

Capitolo primo

 

Villa Nott - undici anni dopo.

 

La grande villa della famiglia Nott era immersa nel silenzio.

Il signor Nott da oramai lunghi anni era solito rifugiarsi nel suo studio o sparire per mezze giornate a cercare chissà cosa. Il giovane rampollo della famiglia invece passava i suoi pomeriggi a giocare e infastidire i poveri elfi, anche se, poi di nascosto, cercava di aiutarli.

É proprio in uno di quei pomeriggi che accadde qualcosa: Theodore stava tranquillamente giocando nel grande giardino della villa, quando sua nonna materna, l'unica che gli raccontasse della sua mamma e di come fosse da giovane, lo chiamò in casa..

«Theodoree! Vieni un attimo in casa, presto!»

«arrivo nonna! » E una piccola peste dai capelli neri sfrecciò all'interno.

«Eccomi che succede nonna?»

« è arrivata questa lettera per te, forse dovresti darle un'occhiata » disse sorridendo e abbassandosi porse la lettera nelle mani del piccolo di casa.

«woow! Una lettera per me?! Ma chi me la manda nonna?»

«Tesoro, aprila e lo scoprirai, su forza. »

Il piccolo si rigirò la lettera tra le mani e dopo qualche minuti decise di aprirla.

«oh.. Nonna senti! ..»

 

 
 SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Direttore : Direttore: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo,
Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

Caro Signor Nott
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà
l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1°settembre. Restiamo in attesa della
Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Con ossequi,
Minerva Mcgranitt
 

 

«Bravo! Hai visto, sei stato scelto per frequentare una scuola molto importante!, papà te ne avrà parlato vero?»

«Si..è la scuola che hanno frequentato lui e la mamma. È una scuola per maghi e streghe e io sono un mago. Giusto nonna?»

«Giusto nipotino!»

«Posso dirlo a papà?»

«Aspetta quando rientra e poi gli farai la sorpresa d'accordo?»

«D'accordo! »

 

E tutto sorridente prese la lettera e la sistemò con cura sulla sua piccola scrivania, e preso dalla gioia cominciò a correre e gridare per tutta la villa.
Chi osservava quella scena da fuori poteva vedere benissimo la felicità di quel momento, che purtroppo con gli anni darebbe durata meno.

 

 

Casa Granger, Londra- undici anni dopo.

 

Una bambina dai capelli ricci e castani, e da due occhi color cioccolato che al sole sembravano oro, stava seduta allegramente nella veranda davanti a casa, leggendo uno dei suoi libri preferiti.
Mentre gli altri bambini erano solito a correre e sporcarsi tutti, lei no, lei era diversa, lei preferiva stare seduta a leggere e questo le provocava molte prese in giro da parte dei suoi coetanei.
Non si faceva mai influenzare tanto, le prese in giro le passava addosso, ma quella mattina, quella mattina qualcosa cambiò:
Hermione si concesse una breve pausa dalla lettura per osservare la scena intorno a se, c'erano sempre quei bambini che giocavano, ma stavolta stavano giocando con qualcosa, qualcosa che si muoveva.
Hermione posò il libro e si avvicinò per dare un'occhiata..e rimase pietrificata. Quei bambini stavano maltrattando un povero gattino indifeso, tirandogli la coda, lanciandolo in strada e vedendo se evitava le macchine in corsa.
Quella piccola palla di pelo rosso ogni volta cercava di difendersi come meglio poteva, tirando fuori le unghie o cercando di scappare via, ma essendo stato accerchiato non aveva nessuna via di fuga e per di più, così piccolo, forse un mese o due, non riusciva a fare molto. Così Hermione, si fece coraggio e andò proprio da quelli che la criticavano sempre.

 

«Ehi..lasciate stare quel povero gattino! Gli fate male!»

«Oh guardate chi c'è Hermione la secchiona! Ahahah»

«Lasciatelo, per favore»

«Ahahah perchè dovremmo, è divertente, e poi cosa ci fai.»

«Io..io lo dico ai vostri genitori..»

«Assì? Ahah bene allora digli anche questo! »

 

Il ragazzo che aveva appena parlato prese il gattino per il coppino e lo lanciò con forza contro un camion che andava a grande velocità. Tutti erano pronti a vedere ma scena ma qualcosa successe:
Il gattino non toccò mai terra ne il camion, ma bensì restò a galleggiare in aria al sicuro, lontano da tutti. Poi prese a volare e si ritrovò in braccio ad Hermione che lo cominciò ad accarezzare.

 

Tutti si voltarono verso di lei.. «ehi ma cosa fai? Come hai fatto? »

«Io..non lo so, lo volevo proteggere e intanto non lasciava la presa sul gattino,tenendolo con se al sicuro»

«TUU! Ci hai rovinato il gioco, ridammi il gatto! » Avvicinandosi con cattiveria, ma proprio quando lo stava per toccare..

«NOOOOOO! »

L'urlo di Hermione, alimentato da una forte energia, fece volare il ragazzo lontano che sbattè contro un albero.. Tutti rimasero zitti e a quella vista corsero via, scappando lontano.
Anche il ragazzo la guardò.. e dopo averle sussurrato un .. « mostro».. scappò.
Hermione non diede peso all'insulto, ricacciò dentro le lacrime e guardò il gattino che non era ancora scappato ..

 

«tu starai in casa con me piccolo..sei il mio nuovo amico. »

 

E tenendosi stretto il gattino, rientrò in casa.

 

La sera dopo cena, e dopo aver raccontato ai genitori tutto l'accaduto, salì in camera sua. Al piano di sotto i signori Granger erano alquanto preoccupati, sapevano tutto del passato di Hermione.. ma la loro preoccupazione aumentò con l'arrivo di una lettera per la figlia.

 

«Caro.. non possiamo nasconderglielo, è suo diritto leggere la lettera.»

«Jean..lo so, ma è comunque la nostra bambina!»

«Lo so benissimo, ma non puoi tenerla qui per sempre.»

«Va bene.. ma se non ci vorrà andare non ci andrà!»

«Si caro.. Hermioneee! Scendi un attimo tesoro!»

«Arrivo mamma,scendo subito»

 

Poco dopo un fulmine di capelli ricci corse in salotto, dove la stavano aspettando i suoi genitori.

 

«Mamma, papà, ditemi » disse sorridendo

«Cara, è arrivata questa lettera per te.. dovresti leggerla e decidere tu.»

«Una lettera? Per me?»

«Si tesoro tieni.»

 

Hermione prese la lettera e con molta agitazione l'aprì

 

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Direttore : Direttore: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo,
Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

Cara Signorina Granger,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà
l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1o settembre. Restiamo in attesa della
Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Con ossequi,
Minerva Mcgranitt

 

 

Hermione granò gli occhi.. lei una strega, com'era possibile?
Guardò i genitori, non poteva davvero crederci.

«Io..una strega? Ma mamma.. com'è possibile?»

«Tesoro, a volte succede che persone come noi abbiano traccia della magia e queste persone vengono scelte e studiano dove possono insegnargli come usare al maglio il loro dono.»

«Tu hai un dono tesoro ed è giusto che scelga tu cosa fare.»

 

Hermione rimase zitta a lungo, ma poi decise, lei voleva provarci

 

«Mamma, papà ho deciso.. io vorrei, vorrei provare, ma se voi non volete posso non andare, si insomma..»

«Hermione, è giusto che tu vada e faccia quello che ti senti » disse suo padre

«Oooh! Grazie mille papà, grazie mille mamma! »

 

E dopo averli abbracciati corse su in camera sua, doveva preparare un sacco di cose!

 

«Cara tu sei sicura..»

«Si..è giusto così amore..»

«Va bene..ma dovremo sempre proteggerla.»

«Sempre,amore, sempre»

 

Mentre di sotto due genitori temevano per la propria figlia, lei era di sopra tutta contenta,seduta sul suo letto intenta a leggere cosa le occorreva ..

 

«mmm gli studenti possono avere come animale un gatto, un rospo o un gufo.. bè direi che io sono a posto è che ne dici piccolino?»

 

Il suddetto piccolino, alias il gatto, le si accoccolò vicino e cominciò a fare le fusa..

 

«Si, direi proprio che io e te partiremo insieme! Ci aspetta una grande avventura Grattastinchi!»

 

Chiamato così da Hermione, dopo un lungo periodo di riflessione, perché cercava inutilmente di togliersi delle foglie rimaste appiccicate durante i maltrattamenti dei ragazzi dalle sue parti intime e così, si rendeva buffo agli occhi di Hermione.

E così mentre due bambini erano felici di entrare nella scuola, non sapevano che da quelle lettere sarebbe basato il loro futuro.
Il destino stava per essere di nuovo scritto, e sta volta sarebbe stato tutto diverso.

 

 

Spazio autrice:

Eccomi qui! Allora cosa ne pensate del capitolo?
A me è sembrato carino. Solo una cosa per la storia di Grattastinchi ho modificato un po' gli eventi, perchè mi serviva che Hermione avesse un “amico” prima di partire. Questo faceva capire un lato del suo carattere, e soprattutto far vedere quanto sia sola all'inizio.

Detto questo, ringrazio chi legge e basta e sopratutto chi recensisce :)

Alla prossima!

Sweetholly :)

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Capitolo 3
*** Capitolo secondo ***


Spazio autrice:

Ciao cari fan/lettori! Eccomi qui col secondo capitolo
Qui ci sarà una scena importante, chissà quale xD
vi chiedo scusa se è breve, ma questo capitolo serviva come collegamento per il prossimo :)
Bando alle ciance, vi lascio al capitolo :)

 

 

Capitolo secondo

 

 

Finalmente era arrivato il primo settembre, finalmente sarebbe iniziata la scuola ed Hermione era al settimo cielo.
Dopo essersi vestita e sistemata, prese il baule, il piccolo grattastinchi e si recò alla stazione di Londra insieme ai genitori.
Ovviamente sapeva già che per arrivare nel mondo della magia doveva correre contro il muro tra i binari 9 e 10 ed è proprio quello che fece, varcando la soglia insieme ai genitori.
Quando entrò nella stazione rimase a bocca aperta: c'era una fiumana di gente che andava da una parte all'altra, ragazzi e ragazze di tutte le età che salutavano i genitori o si ricongiungevano con i loro amici. Era davvero tutto magnifico.
Poco dopo il capostazione suonò la campana, erano già le undici in punto ed era ora di andare.

 

«Tesoro, mi raccomando, scrivici e fai molta attenzione!»

«Lo farò mamma stai tranquilla!»

«E mi raccomando se qualcuno ti importuna vieni subito a riferirmelo!»

«Si papà, non ti preoccupare.»

«E mi raccomando guardati dalle persone che frequenterai. Stai lontana dai cattivi individui e..»

«Si, ho capito, farò come ho sempre fatto papà.»

«Ti vogliamo bene piccola»

«Anch'io ve ne voglio. Tantissimo! »

 

E dopo aver abbracciato i suoi genitori salì sul treno.

 

Era passata poco più di mezz'ora e Hermione stava cercando un posto libero, quando nel girarsi urtò una persona ed entrambe finirono a terra.
Hermione alzò lo sguardo e rimase di sasso, un ragazzo, dai capelli neri e gli occhi colo cioccolato la stava guardando nello stesso modo.

 

«Ehm, scusami, non avevo visto dove stavo andando»

«Ehm, si,si, non ti preoccupare..succede»

Hermione sorrire.. «ehm, piacere mio Hermione Granger disse porgendo la mano al ragazzo»

«Theodore Nott, piacere mio e strinse la mano di Hermione»

 

Qualcosa scattò, un fremito, una scossa, percorse i due ragazzi. Era come se si conoscessero, era come se toccandosi avessero riportato alla luce un legame talmente forte che nessun'altro può capire. Il legame dei gemelli, forte e indissolubile, che non lascia mai i due perché legati nella mente e nel cuore.
Questo loro non lo sapevano, ma percepirono che, qualcosa avevano, era come se si erano connessi..e poi si assomigliavano un po' o era la loro impressione. Proprio mentre stavano per parlarsi, da dietro la testa di Theodore sbucò una testolina bionda che non diede minimante peso alla discussione dei due ragazzi.

 

«Ehi Teo! Allora ti muovi?! Ho trovato un posto e.. e questa chi è?»

 

Come scossi dai loro pensieri i due tornarono alla realtà..

 

«Ehm cosa Draco?..ah si lei è Hermione Granger, ci siamo scontrati poco fa e..»

«Si si,non me ne frega nulla » poi rivolgendosi a Hermione «sei purosangue?»

«Purosangue?..no i miei genitori sono babbani..»

«Ah quindi non sei degna di nessuna mia parola.»

«Come scusa? Intanto sei te che ci hai interrotto sai. Chi saresti tu?»

«IO? IO sono Draco Malfoy! Purosangue!»

«Bè piacere mio allora..»

«Per me non è un piacere e ora addio.»

«Ma come sei antipatico!»

 

Prima che la situazione degenerasse Theodore si intromise.. «Dai Draco, andiamo nel posto che hai trovato»

«Si, infatti, andiamo non ne vale la pena. »

 

E si incamminò da dove era venuto

 

«Scusalo è un po' pieno di se»

«Un po?! Molto..»

«Be ehm è stato un piacere ma ora devo andare.»

«Piacere mio Theodore.»

 

E così Theodore andò da una parte ed Hermione dall'altra ma prima di sparire in uno scompartimento entrambi si fermarono a guardare indietro.
Qualcosa era successo, qualcosa li legava ma cosa si chiedevano.
Lo avrebbero scoperto molto prima di quanto pensassero

 

Intanto a villa Nott Alfred stava discutendo con Lucius

 

«Spero, spero che non si trovino, spero che non succeda nulla di male.»

«Alfred se lei è tua figlia finirà a Hogwarts per forza..sarà difficile che non si vedano mai»

 

Come può credere che non si incontrano si ritrovò a pensare Lucius

«Lo so, ma..»

«Stai tranquillo, quando sarà il momento i ragazzi sapranno tutto.»

«Lucius, non possono sapere tutto, rischierebbero la loro vita»

«Lo so benissimo, ma la rischierebbero ancora di più se non sapessero nulla, non credi?»

«Si. Hai ragione. Ma spero che questo accada tra molto tempo..»

 

E così rimasero a pensare, pur sapendo in cuor loro che molto presto una verità segreta sarebbe venuta a galla.

 

Spazio autrice:

Eccomi alla fine? Allora vi è piaciuto!?
E così abbiamo già un'idea del legame tra i gemelli, scusate se qualcosa non si capisce ma mi serviva questa scena per fa capire che legame speciale unisce i gemelli, è davvero unico.
Ringrazio chi commenta ma anche solo chi legge, se mi lasciate un vostro parere mi fate felice :)
A presto

Sweetholly

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Capitolo 4
*** Capitolo terzo ***


Spazio autrice:

Eccomi qui!

Sotto consiglio di Niki92 ho provato ad ampliare un po' le emozioni, spero di esserci riuscita.
Dopo averci riflettuto e aver cambiato il capito duecento volte xD ho deciso di fare un salto temporale di cinque anni,cioè ci troviamo nel sesto anno, alcune cose sono diverse dalla trama originale ma spero vi piaccia comunque.
Vi lascio alla lettura :)

 

 

Capitolo terzo

 

 

L'estate stava lentamente lasciando spazio all'autunno. Nei grandi giardini di Hogwarst il colore vivo verde delle foglie stava sfumando verso colori caldi, quali il rosso, il marroncino.. tutti i cortili stavano diventando una distesa immensa di alberi colorati, e di foglie cadute sul terreno.
Il lago nero stava perdendo anch'esso la sua bellezza estiva e stava acquistando la su bellezza autunnale. Le sue acque erano più calme e silenziose, tendenti ad un blu grigio, mentre gli uccelli prendevano il volo e migravano verso altre zone della terra più calde.
Ed è proprio sotto uno di questi alberi autunnali, in riva al lago, che una ragazza stava leggendo tranquillamente il suo libro.
Nei momenti di pace amava stare li, le ricordavano le vacanze in Scozia coi genitori, in quelle distese immense, calme e silenziose, ma sopratutto le ricordavano le vacanze in montagna, sulle Alpi Italiane, nel bel mezzo dei boschi a cercare castagne. Si, stare li le ricordava tutto e lo adorava.

Guardando l'ora si rese conto di essere in ritardo all'appuntamento coi suoi due migliori amici, quindi richiuse il libro e si alzò in piedi. Mentre si incamminava poteva sentire sotto ai piedi il crepitio delle foglie cadute e percepire l'umido che il terreno sotto di esse rilasciava in quel periodo. Alzò lo sguardo al cielo, guardando il sole che oramai non era più quel sole caldo estivo ma quello più pallido, più calmo. Adorava anche quello. E adorava sentire l'aria fresca nei capelli, che ora non erano più quel cespuglio indomabile, ma erano morbidi e ricadevano boccolosi sulle spalle.
Hermione, non sapeva perché, ma amava stare nella tranquillità, nel silenzio. E sopratutto si immaginava di poter vivere in un posto tranquillo, come le ville isolate che ci sono nel mondo magico.

Si sarebbe bellissimo.. pensava.

 

Mentre era intenta nei suoi pensieri, delle urla la richiamarono alla realtà.

«Hermioneee! Hermionee! Presto!»

«Calma ragazzi sono qui, stavo arrivando.»

«Si, cioè ok, ma no non è per questo!»

«Ehm..non ti capisco Ron, spiegati meglio. »

«Io e Harry abbiamo sentito parlare di una nuova profezia!»

«Una nuova profezia? Ma ce né solo una Ron!»

«Hermione, in pratica quella che tutti conosciamo, non è quella vera.»

«Uhm...»

«E c'è di più, è custodita qui a Hogwarts, ma nessuno lo sa!»

«Cosa volete dirmi ragazzi?»

«Io credo, si insomma, che devo sapere la vera profezia. Tutti fanno affidamento su di me, ma e se non fossi io?»

«Harry, sappiamo tutti che tu ne fai parte, stai tranquillo. Stasera andremo a cercare.»

«Hermione sei tu? Tu che infrangi le regole?»

«Quando si tratta di aiutare uno dei miei migliori amici si Ronald!»

 

Quanto la faceva infuriare quando faceva così! Era ovvio che si preoccupasse per loro. Erano la sua seconda famiglia. Avrebbe fatto di tutto per loro! E quello stupido fa domande del genere.
Ah già, ma è troppo occupato a stare appiccicato a quell'oca della Brown che capire queste cose.

Poveri noi!

 

Harry avendo intuito le emozioni dell'amica pensò se fosse meglio intervenire

«Dai su ragazzi, stasera scopriremo il tutto, per ora sarà meglio rientrare. »

 

Dall'altra parte del castello, nella casa comune di Serpeverde stava accadendo qualcosa di molto strano.

Un ragazzo biondo, un ragazzo moro e un'altro ragazzo dai capelli più scuri erano seduti sui divanetti in attesa di qualcosa.
Il biondo era agitato, se avesse fallito ancora, per sua madre sarebbe stata la fine. Lui non sopportava questa situazione, la odiava, ma non poteva fare altrimenti. Si sentiva un topolino in gabbia, che veniva usato come cavia.
Il moro era teso, preoccupato che potesse finire male, molto male se qualcuno li avesse scoperti. Sarebbero potuti andare in grossi guai, ma l'onore di famiglia era tutto.
L'altro ragazzo invece era pensieroso, aveva una strana sensazione come se quello avesse cambiato per sempre il suo futuro. Ed era una sensazione davvero davvero strana. Era come se qualcuno centrasse con lui. Ma chi??

 

«L'ansia mi sta uccidendo!, quanto ci vuole!»

«Calma Zab, dobbiamo pazientare ancora qualche momento.»

«Si Drake..ma così è troppo.»

Mentre discutevano uno scoppiettio del fuoco li fece voltare,i loro volti erano tesi e spaventati, ma era sollevati, finalmente si mettevano in contatto con loro.
Dal fuoco emerse una faccia che pian piano si riconebbe quella di Codaliscia.
Tutti e tre granarono gli occhi. Se era Lui ad averli contattati era qualcosa di molto importante!

 

«Oddio »sussorrò Blaise..

«Stai calmo,» disse Theodore posandogli una mano sulla spalla. «Ti capisco, sono agitato anch'io.»

 

«Eccovi qui ragazzi, stasera vi sarà affidata una missione importantissima, che sarà meglio che porterete a buon fine.»

 

I tre ragazzi annuirono ed aspettarono che continuasse.

 

«Nel castello è custodita la profezia, quella vera che riguarda le sorti del nostro signore. Voi dovete prenderla e portarcela. La dobbiamo avere noi per sapere come difenderci e sopratutto schiacciare quel mezzosangue di Potter e i suoi amici. Da fonti indiscrete sappiamo che si trova, dentro a uno scaffale, in una delle aule deserte del terzo piano. Cercatela e trovatela. Il signore oscuro non accetta fallimenti. Sono stato chiaro?»

 

A rispondere fu Draco, che a vedersi sembrava il più calmo dei tre. «Cristallino»

«Bene, e ora andate. » E detto ciò la sua faccia sparì nel fuoco.

 

«Draco..»

«Lo avete sentito, non abbiamo scelta!»

«Ma..»

«Niente ma Theodore, dobbiamo e basta»

«Già, e così saremo ancora dei fedeli cagnolini..»

«Blaise!»

«Blaise cosa? È la verità Draco e la sappiamo tutti!»

«Verità o non verità non metterò a rischio la vita di mia madre!»

«Hai ragione.. ma quando agiremo?!»

«Stasera Theodore, stasera.»

 

Il pomeriggio passò, per chi tranquillo, per chi agitato. E finalmente la sera arrivò. Questo significava che per sei ragazzi sarebbero cambiate molte cose.
Nel silenzio della notte, due ragazzi e una ragazza di Grifondoro stavano girando cautamente per il castello,dovevano stare attenti a non essere sorpresi o sarebbero stati guai.

«Mi raccomando ragazzi, piani passi e silenziosi»  Hermione era sempre sul chi va là, lei era quella ligia alle regole ed essere sorpresa li sarebbe stato un grande smacco alla sua reputazione da “so tutto io”..ma poco importava se doveva aiutare Harry.

Stavano camminado da un po',quando sentirono delle voci che si dirigevano verso di loro

 

«Miseriaccia!, siamo nei guai! E ora che facciamo!»

«Zitto Ron!.. entriamo qui dentro forza!»

 

E in fretta e furia si fiondarono dentro a un'aula. Restarono in silenzio finchè davanti ai loro occhi apparvero Malfoy,Zabini e Nott..tutti cauti che si dirigevano al terzo piano..

 

«E loro cosa ci fanno qui?»

«Non lo so Harry»

«stanno tramando qualcosa..»

«Credo anch'io Ron, forse è meglio seguirli.»

«Si, sarebbe il caso.»

«Dai forza andiamo.»

 

E si misero a seguire i tre. I tre avanzavano e loro li seguivano cauti e silenziosi. Era capitato due o tre volte che Malfoy, sentendosi osservato si girasse, ma non aveva mai visto nessuno.
La stessa cosa aveva fatto Nott, ma non perché si sentiva osservato, bensì perché percepiva qualcosa un forte legame.. ma che diamine aveva??
 

 

«Credo che ci siamo.»

«Tu credi Zab?»

«Si la mia bacchetta ha emesso una strana luce.»

«Bene, allora ci siamo, forza entriamo.»

 

I tre entrarono ed Harry,Ron ed Hermione si accostarono alla porta per vedere cosa succedeva.
E ne rimasero sorpresi. Quei tre avevano trovato la profezia? Come facevano a saperlo.

Ron era sul punto di fiondarsi ma Harry lo trattenne.
«Aspetta, vediamo cosa succede prima!»

«Harry ha ragione Ron, se andiamo adesso, mandiamo a monte tutto.»

 

Nel frattempo Draco,Theodore e Blaise guardavano quella sfera con interesse.. vi vedevano delle scritte..

 

«Che facciamo?»

«Prendiamola..»

 

Ma mentre Draco la stava per prendere da essa uscì uno spirito argentato che guardò i tre ragazzi.

«Solo le mani di due anime pure unite nel sangue potranno toccarmi. Solo il legame dei gemelli potrà permettermi di farmi leggere. Questo è stato scritto e così sarà.»

 

«Cosa diamine significa?!»

«Non ne ho la minima idea Draco!»

«E ora che si fa?»

«Rompiamo tutto e la prendiamo. Dobbiamo farlo per l'oscuro.»

 

A quelle parole i tre fuori dalla porta decisero di intervenire. Non potevano permetterlo!

 

«Voi tre non vi azzardate nemmeno!»

«Cosa?..Potter weasley Granger cosa ci fate qui?»

«Non sono fatti vostri! »

«Se siete qui anche voi lo sono!»

«No Furetto e stai lontano dalla profezia!»

«Zitto sgregiato! Non toccarla tu!»

 

E mentre litigavano, iniziarono a lanciarsi schiantesimi, in quella confusione sia Draco che Harry rivolgendosi rispettivamente a Theodore ed Hermione dissero
« tu vai e cerca di prendere la profezia prima di loro»

Così Hermione e Theodore che erano agli opposti della stanza, si misero a correre in direzione della sfera, evitando gli schiantesimi di entrambe le fazioni. Mancavano pochi passi, ancora pochi.

I cuori dei due battevano a mille e non sapevano nemmeno loro il perché.

Arrivarono alla sfera nello stesso instante e sempre nello stesso istante vi posarono le mani. In quel momento la stanza si illuminò di botto e lo spirito di poco prima riapparve davanti ai loro occhi, e guardando Hermione e Theodore che toccavano ancora la sfera sorrise e parlò

«Dato che il tocco dei gemelli è stato fatto, ora vi sarà rivelata la profezia. Ma attenzione se essa dovesse fallire sarà la fine del vostro mondo.

Il prescelto non può sconfiggere da solo le tenebre, perchè così fallirebbe.

Egli avrà l'aiuto della luce e del buio che uniti daranno vita alla speranza.

Con l'aiuto di questi due il male sarà sconfitto.

Ma attenzione solo il legame dei gemelli potrà variare le sorti e solo esso potrà farmi parlare ancora.»

 

E detto ciò svanì di nuovo nel nulla lasciando tutti a bocca aperta.
I quattro ragazzi che stavano combattendo si erano arrestati di colpo. E tutti fissavano Hermione e Theodore che si fissavano a loro volta sconvolti.

 

«Cosa..cosa ha detto quella?»

«Lo spirito Ron, lo spirito.»

«Si vabè, quella..cos'ha detto?»

 

Ah..era proprio senza speranza pensarono Hermione ed Harry scuotendo la testa.


Fu Zabini a prendere parola.

«Ha detto che è stata attivata dai gemelli, ma non è possibile, in questa stanza non ci sono gemelli!»

«Però si è attivata per quel motivo Zabini altrimenti non sarebbe successo nulla.»

«Potter ha ragione Blaise, la cosa è strana. La sfera si è attivata al tocco della Mezz.. cioè della Granger e di Theo. Questo è strano.»

 

Hermione era sconvolta. Com'era possibile. Lei e Nott avevano attivato la profezia. Quindi vuol dire che lei e lui, lui e lei.. erano..oh no.. erano gemelli? Ma non era possibile!

Anche Nott che la fissava a sua volta era della stessa idea. Lui e Lei, la mezzosangue era sua sorella? Ma era un scherzo e se lo era non era divertente.

 

Proprio in quel momento sulla soglia apparve Silente che, capendo cos'era successo, decise che era ora che sapessero tutto.

«Ragazzi, forse è meglio se mi seguite tutti nel mio ufficio.»

I sei si girarono di scatto. Era Silente! Ora erano davvero nei guai pensarono all'unisolo

 

«State tranquilli, non verrete puniti ma è ora che sappiate la verità. Forza seguitemi»

I ragazzi a quello parole, più fiduciosi, seguirono il preside fino al suo studio e vi entrarono. Una volta entrati si sorpresero ancora di più.

«Padre?» Sputò Draco dalla bocca

«Padre?» Si soprese invece Theodore

«Draco, che benveuto caloroso.»

«Theodore, figlio mio!..» poi girandosi vide Hermione. La riconobbe, era la sua bambina. E calde lacrime cominciarono a scendere dal viso.

«Padre che vi succede.. padre?»

«Hermione.. figlia mia.. come sei cresciuta. Sei sana e salva»

 

A quelle parole Hermione sgranò gli occhi. Figlia mia?

La reazione fu condivisa da tutti che però lo fecero intendere di più

 

«FIGLIA MIAAA?!!!»

 

Silente che osservava la scena pensò che era giunto il momento di far conoscere la verità a quei ragazzi.
D'altronde il futuro del mondo magico dipendeva solo ed esclusivamente da loro.

Spazio autrice:

Ed eccoci a fine capitolo. Allora cosa ve ne pare?
È stato abbastanza bello, scritto con abbastanza emozioni?
Spero di si. :)
Aspetto i vostri commenti e ci vediamo al prossimo capitolo!
A presto!

Sweetholly

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Capitolo 5
*** Capitolo Quarto ***


Spazio autrice:

Rieccomi tornata dopo tanto tempo. Chiedo scusa per l'assenza ma dovevo riordinare le idee su questa storia.

La continuerò perché non è giusto che chi la segue, o legge soltanto, non possa sapere come finirà.

Detto questo spero che vi possa piacere ancora ed eccovi il capitolo.

 

 

Capitolo quarto

 

Hermione era ancora senza parole,non poteva aver sentito bene, non doveva avere sentito bene!

Lei era Hermione Jane Granger, babbana, figlia di due dentisti, nata a Londra.
Non poteva essere una purosangue ed essere la sorella di Nott, no nemmeno sorella, gemella!
Questo era molto peggio. Una grifondoro come lei..gemella di un serpeverde?! Questo si che era ridicolo.

 

Mentre Hermione era persa nei sui pensieri, che poi, erano gli stessi di Theo, silente richiamò tutti al silenzio.

 

«SILENZIOOOOOO!» Poi fece una pausa.

«Ragazzi abbiate un po' di contegno per piacere, ora vi sedete e i signori Nott e Malfoy vi racconteranno tutto.»

 

«Ma signore..»

 

«Niente ma Weasley, son stato io a chiamare i signori. Son giorni, da quando vi ho fatto trovare il foglio questa estate, con scritto della profezia, che vi controllo e tengo d'occhio, quindi si sieda con gli altri e ascolti.»

 

Ron divenne rosso come un peperone e si sedette in tutta fretta, zitto, a fianco a Harry, che nel frattempo osservava Hermione preoccupato.

Capiva lo shock. D'altronde anche a lui era capitato, quando aveva scoperto di essere un mago. Certo lo shock di Hermione era più forte, non era paragonabile al suo, ma di certo la capiva.

 

 

«Bene, prego signori, i ragazzi vi ascolteranno adesso..»

«Grazie signor silente.. be, credo sia giusto partire dall'inizio. .» Disse il signor Nott e iniziò a narrare la vicenda.

 

«Vedete, tutto ebbe inizio prima della Vostra nascita, prima della sua signor Potter.

Il signore oscuro regnava senza precedenti e sapete benissimo cosa faceva, ma grazie al coraggio dei suo Genitori Potter e dell'amore di sua madre, la maledizione che aveva scagliato gli ritornò incontro e sparì.

Purtroppo però, prima di andarsene, aveva scoperto l'esistenza delle profezie, quelle che lo avrebbero portato alla vera distruzione. Fino ad ora si conosceva quella di Lei Potter, ma in realtà solo pochi maghi purosangue e amici stretti sapevano quella vera, e uno di loro, un giorno per ottenere le grazie di voi sapete chi, glielo rilevò.

La profezia che avete sentito voi oggi è quella vera, unica e sola.»

 

Si fermò per permettere a ragazzi di assimilare la notizia.
Guardò i suoi due figli e vi lesse lo stupore, rabbia, paura nei loro occhi, ma avrebbe spiegato anche quello.

 

«Capisco il vostro stupore, ora vi spiegherò il resto.

Quando scoprimmo della vera profezia, non sapevamo chi potevano essere i giovani coinvolti, finchè, quella notte, non lo capimmo.

Mia moglie ed io credevamo di aspettare un solo figlio, l'erede della casata. Passammo nove mesi felici in attesa del suo arrivo, e in quei mesi scoprimmo che, il signore oscuro sapeva della nuova profezia.

In una notte silenziosa del 1980, mia moglie si sentì poco bene, e nel frattempo le si ruppero le acque. Chiamammo il medimago che svolse il suo lavoro.
Alla fine scese e mi informò della perdita, ma mi diede una notizia bella e brutta allo stesso tempo.. “i suoi eredi stanno bene” .. i miei eredi, due figli, un maschio e una femmina gemelli.
Fui felice, ma non potevo esserlo. Loro erano i gemelli della profezia, e lo so, perché fui l'unico dei purosangue ad avere due figli. Quella notte con me c'era il mio più fidato amico, Lucius.»

 

Lucius annuì.

«Ne fummo sorpresi, ne io ne Alfred sapevamo cosa fare. Pensammo di dirlo all'oscuro ma cambiammo idea..»

 

«Già, erano due creature innocenti, bellissime, mie e di mia moglie, il suo ricordo lasciato in vita per me. Non potevo farlo.

Allora strinsi un voto infrangibile con Lucius, di non rivelare nulla, e col medimago. Gli chiesi di prendere la bambina e portarla lontana, al sicuro, nel mondo babbano, lontana da profezie e pericoli, in una famiglia di cui si sarebbe fidato. Prima che entrambi uscissero dalla porta, misi un braccialetto al polso di mia figlia, un braccialetto col simbolo della famiglia di sua madre. Una tigre argentata che tiene tra le fauci un serpente.

Salutai il medimago e lo vidi sparire nella notte.

Da allora non ho più rivisto ne lui ne mia figlia.. fino ad oggi..»

 

 

E volse lo sguardo verso Hermione, che era rimasta con la testa china sulle ginocchia.

 

« Hermione...»

« Herm?.» provarono i suoi due migliori amici

 

« Granger sei morta? Che bello se sapevo che potevo zittirti così, lo avrei fatto!.»

 

«Malfoy! Vai al diavolo!.»

 

Poi si girò verso suo “Padre”
«E voi come fate a dire una cosa simile? Dopo tutti questi anni di insulti, ora scopro di essere una Nott, purosangue!»

Nott guardò Draco con un cipiglio alzato e Draco si girò dall'altra parte imbarazzato.

Che ne sapeva lui che era una purosangue per diana!

« Di aver vissuto nella menzogna, di non aver conosciuto la mia vera madre, di averla persa quando sono nata, di aver vissuto con due persone che mi amano ma non sono i miei genitori! Voi.. voi mentite!»

Era presa dalla rabbia, arrabbiata per tutto e triste.
Aveva giurato a se stessa di non piangere, ma non poté prometterselo.

 

Nott le si avvicinò, e d'istinto l'abbracciò. Rimasero così per diversi minuti. Lei tremava, in preda a strane emozioni che nemmeno lei sapeva.

Quando sciolse l'abbraccio, Nott le prese il polso, tirò su la manica e le mostrò il suo braccialetto.

 

«Questo è il braccialetto del racconto, quello di tua madre. Tu sei Hermione Jane Nott, mia figlia. Sei una purosangue di nascita e sei in pericolo, come tutti loro. »

«Perché siamo in pericolo tutti noi? »

«Vedi Potter, tu sei il prescelto, ma hai bisogno dell'aiuto dei gemelli. Voi avete amici, famigliari, e anche loro, se l'oscuro dovesse sapere la verità, sarebbero tutti in pericolo. Questo non lo dovrà sapere nessuno.»

«Si ma la profezia parla di un aiuto dal buio.. quindi Nott è il buio. »

«Questo punto non ci è ancora chiaro Potter. Sappiamo solo che è una persona che si legherà a voi nel modo più impensabile. »

Terminò Luscius.

Era vero, non lo sapevano, ma speravano di scoprirlo presto o sarebbe stata la fine.

 

«Padre?»

«Si?»

«Cosa dobbiamo fare io e ehm.. mia sorella?»

 

«Non fatevi scoprire o sarebbe la fine. Dobbiamo capire che poteri avete. E chi sia il più forte tra i due. Dobbiamo sapere un po di cose. »

«E noi altri che facciamo?»

«Semplice Zabini, proteggete i gemelli e state attenti»

«Noi, proteggere la mezzosangue?»

 

«Draco, ti ricordo ce c'è anche Theo ed Hermione non lo è,quindi sei pregato di tacere.»

«Ehm..»

 

«Ben ti sta Malfoy!»

«Zitto Rosso Marpelo!»

«Sta zitto tu Furetto paltinato!»

 

«BASTAAAAA! MA VI SEMBRA IL MOMENTO DI LITIGARE?»

 

«Pff, »

«Scusa harry.»

 

«Bene, ora noi andiamo, ma torneremo presto per vedere come vanno le cose.»

«Ciao Draco»

«Padre.»

 

«Ciao Theo, Hermione.»

 

Entrambi fecero un cenno con la testa.

 

Una volta rimasti loro, i loro amici e silente, Hermione scoppiò il lacrime.

I suoi due migliori amici provaro a consolarla, ma lei prese ed uscì in tutta fretta.

 

«HERMIOONEEEEEEE..»

 

«Fermi ragazzi, lasciatela sola. Deve assimilare le notizie e far chiarezza su di se.»

«Signore?»

«Si signor Nott?»

«Posso parlarle io?»

«Se lo desidera vada, ma solo lei.»

 

«Perché lui si?»

«Perché marpelo sono gemelli, qualcosa saprà fare no?»

«Oh Malfoy chi ti ha chiesto nulla? Taci va.»

«Weasley non è colpa mia se fai domande stupide!»

«Ma come ti permetti.»

Harry e Balise li ripresero nello stesso instante.

«Ron basta.»

«Draco basta»

 

«RAGAZZI! Ora basta. Dobbiamo parlare di cose molto più serie.»

 

«Si.. ci scusi signore. »

 

Intanto Hermione era scappata nella torre di Astronomia, sola, e pensava a cosa era successo.

Tutte menzogne, bugie.. lei era una purosangue. Lei faceva parte di una profezia. Lei era in pericolo, come tutta la sua famiglia e i suoi amici.

Perché lei? Perché non altri.

Sentendo un rumore si voltò di scatto ed incrociò due occhi neri che la guardavano. Nero nell'oro.

«Posso?»

 

Hermione fece cenno di si con la testa, e Theo le si sedette a fianco.

Rimasero in silenzio per molto. Ogni tanto si guardavano di sottecchi, ma nessuno dei due osava parlare.

Finché Theo non si decise.

«Sai, da quel giorno sul treno, ho sempre pensavo che ci fosse qualcosa tra di noi, un legame. Oggi ne ho avuto la conferma». Disse sorridendole.

«Non vedo cosa ci sia da sorridere Nott.»

«Ehi! Non vale chiamarmi così lo sei anche tu.»

«Già..»

«senti non posso sapere come ti senti, ma posso cercare di aiutarti. »

«Ti ringrazio ma.. ora come ora nessuno può farlo.»

«Io penso che, una volta capita la situazione, tu arrivi alle conclusioni da sola. Posso solo dirti che, si, hai scoperto questo, ma avrai sempre i tuoi genitori, il bene che ti han voluto e ti vogliono non lo si cambia.
Li avrai sempre, ora hai solo un fratello e un padre in più. E sempre i tuoi amici. E le cose le affronteremo insieme.»

«Grazie Theo. »

«i fratelli servono a questo>> e sorrise. «Ora che dici, torniamo da Silente? Ci son tante cose da sistemare.»

 

Hermione annuì, si alzò e seguì suo fratello.

Suo fratello, faceva così strano.

 

E mentre i due gemelli scendevano le scale, una piccola luce di speranza si accendeva sul mondo magico. Ora il signore oscuro poteva essere fermato, il potere dei gemelli sarebbe venuto a galla e luce e buio si sarebbero uniti.

 

Spazio autrice:

Eccoci alla fine del capitolo.che dite vi è piaciuto?

Molte cose son venute alla luce ed ora manca solo di scopire chi è l'altra persona della profezia.

A presto col nuovo capitolo, appena avrò ancora tempo.

 

SweetHolly

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo Quinto ***


Spazio autrice:

Eccomi qua con un nuovo capitolo. So che è passato tanto, troppo tempo e magari molti di voi si sono stufati di aspettare. Ma, tra impegni vari, avevo perso le idee di questa storia. Ora leggendo le vostre recensioni, mi sono convinta. Cercherò di riportarla, insieme all'altra mia storia su Naruto (la trovate nel profilo) .

Spero vi piaccia come l'altro e ci sentiamo a fine pagina.

 

 

Capitolo Quinto:

 

Camminavano fianco a fianco per i corridoi di Hogwarts, entrambi silenziosi e persi nei loro pensieri.

Aveva parlato poco fa, certo, ma c'erano molte cose ancora in sospeso. Misteri e profezie.

Nessuno dei due sapeva dove li avrebbe condotti questa storia, se ad una vita migliore o ad un imminente disastro.

 

Molti corridoi più in là, dentro ad un ufficio quattro ragazzi erano seduti di fronte ad un signore con la barba e stavano per decidere cosa fare.

 

«Bene ragazzi, ora che sapete tutto dobbiamo pensare al da farsi.

Harry, tu sei il prescelto, quindi, questo Voldemort lo sa, ma non sa della signorina Granger e del signor Nott … e non deve saperlo. So che è bravo a leggerle nella mente ed ha un collegamento con te, quindi, dovrai allenarti per tenerlo al di fuori della tua mente. Pensi di poterci riuscire?»

«Penso di si signore. Ma come devo fare?»

«A questo penseremo in seguito il vostro ritorno. »

 

Poi volse lo sguardo verso Ron

 

«Lei signor Weasley, stia al fianco al signor Potter e della signorina Granger come ha sempre fatto. Le chiedo però, di non rivelare nulla alla sua famiglia di quanto successo qui stanotte, per non metterla nei guai.»

«Ehm signorina Nott..»

«Signorina Granger per tutta la scuola. Ha capito ?»

«Si signore. Non dirò nulla.»

«Bene ed ora veniamo a voi signori Malfoy e Zabini. Prima che parliate, so cosa vi ha affidato Voldemort e il compito affidatole solo a lei signor Malfoy, ma vi chiedo di collaborare con noi, per il bene del mondo magico. »

«Signore, con tutto rispetto, “Voi sapete chi” leggerebbe nelle nostre menti e le nostre famiglie..»

«Le vostre famiglie signor Zabini, saranno al sicuro, perché già sono a conoscenza di questa storia, e verranno protette durante tutta questa faccenda. Glielo assicuro.»

«Non funzionerebbe comunque, io lo devo fare.»

«Scusate ma di che parla Malfoy? »

«Cose private Weasley!»

«Ehi!»

 

Prima che la cose potesse degenerare in un altra discussione Silente prese parola.

 

«Signor Malfoy, lei è protetto da una persona di questa scuola e sappiamo bene ,io e lei, chi sia. Farà quello che dovrà fare se necessario, ma, come detto al suo amico, le vostre famiglie saranno al sicuro. Poi vuole veramente che il mondo cada in mano a Voldemort?»

«No signore.»

«Bene, appena i gemelli arriveranno vi svelerò un segreto.»

 

Passarono dieci, quindici minuti e la porta dell'ufficio si aprì, rivelando la figura della professoressa Mcgranit e del professor Piton.

Tutti , a parte silente, si girarono con occhi sgranati.

 

«Ma professore.. professoressa..cosa?»

«Stia tranquillo Potter, io e la professoressa sappiamo ogni cosa e siamo qui per aiutarvi nella vostra impresa.»

«Impresa?»

«Si signor Potter, il professore ha detto bene. Prima di iniziare qualsiasi allenamento c'è una cosa che..»

«Minerva, non ho ancora detto nulla ai ragazzi, sto aspettando i signorini Nott.»

«Ah! ops, credevo che li avessi già informati Albus! È una cosa di vitale importanza!»

«Ma insomma! Cosa è di vitale importanza?»

 

Sia Harry che Draco erano scattati insieme, seguiti dai loro amici.

 

«Pazienza ragazzi, pazienza tra poco saprete.»

«Lo aveva detto anche dieci minuti fa.. tzè. »

 

Borbottò un Draco alquanto innervosito.

 

Questo vecchio mi farà impazzire prima del tempo, lo so già!

 

Atri cinque minuti buoni e finalmente Hermione e Theo fecero il loro ingresso.

 

«Alleluia »borbottarono Draco e Ron

Per una volta quei due era d'accordo.. strano ma vero

«Ehm scusate per prima, Harry ,Ron, avevo bisogno di uscire.»

«Lo sappiamo Herm tranquilla.»

«Signorina Granger.. signor Nott?»

«Si professore?»

«Non voglio interrompervi ma, dobbiamo assolutamente scoprire chi è il buio che vi aiuterà. Questa è una persona, presente nelle vostre vite.»

«E come la si trova?»

«Dovrete andare al lago ed aspettare la luce della luna. La luce bianca e pura, illuminerà la luce, cioè una persona, e il buio cioè l'altra. I due dovranno imparare a conoscersi per sviluppare il loro legame.  Solo allora saranno invincibili.»

«Professore? Solo al lago nero dobbiamo andare?»

«No signoria Granger.. non ho parlato del lago nero, dovrete andare al lago che si trova nelle isole Ebridi a nord della scozia. Solo li troverete la risposta. Li la luna bianca apparirà.»

«Isole.. Ebridi? ma..come potremmo arrivarci, c'è scuola e poi..»

«Sempre studiosa ne mezzosangue?»

«Purosangue Malfoy, ricorda!»

 

Malfoy rimase muto.

Era vero, non poteva più chiamarla così, non lo era. Ora era una Nott. Dannazione, come cambiano le cose. La mezzosangue una purosangue..

 

«Signorina Granger, avrete un permesso speciale per andare e vi accompagneranno per un pezzo i vostri professori.»

 

Hermione annuì.

 

«Partirete domani mattina, per i vostri compagni di scuola, sarete tornati a casa per questioni private diverse. Io , la professoressa Mcgranit e il professor Piton, cercheremo di non destare ulteriori sospetti. Soprattutto per voi Serpeverde. Mi raccomando, state attenti e tornate con la risposta.»

«Signore?»

«Si, Signor Weasley?»

«Ma, si, ecco.. non possiamo usare la magia al di fuori della scuola.»

« Weasley ha ragione » gli diede man forte Zabini.

«Solo in questa occasione, lo potrete fare. Ho chiesto un permesso speciale al ministero. Badate bene. Sanno che la dovete usare per un compito scolastico, non sono a conoscenza del vero motivo.»

«D'accordo.»

«Bene, spero che riposiate bene e ci vediamo domani alle 7 qui»

 

Detto ciò congedò i ragazzi, che si ritrovarono fuori dall'ufficio.

 

«Quindi domani mattina si parte.»

«A quanto pare sfregiato.»

«Dio furetto, dovrò passare una settimana con te!»

«Cosa credi che sia felice sfregiato?»

«Ragazzi. Basta per favore.»

« Herm?»

« Grang..Nott?»

« Granger. Io sono Granger Malfoy. E basta. Dobbiamo venire a capo di questa situazione. Senza scannarci tra di noi!»

«Mia sorella.. cioè Hermione ha ragione.»

 

Pareva strano dirlo. Hermione gli fece un mezzo sorriso, mentre Nott ricambiò. Sarebbero stati gemelli segreti, anche se, prima o poi sarebbe venuto a galla.

 

Si ritirarono ognuno nelle proprio stanze. Hermione preparò tutto in silensio, così come Draco, Blaise, Theo, Harry e Ron, ma tre persone sveglie chiesero.

 

« Herm? Che stai facendo?»

«G..Ginny, nulla. »

«Stai facendo i bagagli.»

«Si, devo tornare a casa, sai i miei hanno bisogno allo studio e.»

« Hermione Jane Granger! » Disse assumendo la posa in stile Molly «Tu non me la racconti giusta!»

« Ginny.»

«No, anche Harry e Ron rientrano, per strani motivi. Ma so di per certo che problemi a casa non ce ne sono. »

« Ginny, non me lo chiedere per favore..» e scoppiò in lacrime.

 

Ginny, che prima aveva un cipiglio alzato ed irritato, si calmò, e corse ad abbracciare la sua amica .

 

« Herm. Scusa. io. Che ti succede? Ti preo Herm, sono la tua migliore amica. Non tagliarmi fuori.»

«Io.. sigh.. io.. Te lo dirò , ma promettimi di mantenere il segreto.»

«Croce sul cuore.»

 

E così Hermione raccontò tutto.Doveva sfogarsi con qualcuno. Ginny ad ogni parola si stupiva e granava gli occhi sempre di più.

 

«É tutto. Ginny.?»

«Preparo i bagagli.»

«C..cosa?»

«Non ti lascio sola con quelli là. Vengo con voi.»

«Ma Ginny. »

«Ma niente! Me la vedrò io domani mattina con i professori! Ora dormiamo.»

 

Stessa cosa era successa, più o meno con Neville , e con Daphne, amica di Draco, Blaise e Theo.

 

« Daphne. Tu.Non.Vieni.» disse Malfoy scandendo bene le parole. 

Ci mancava solo lei a rovinare il tutto. Non bastavano già due donne per di più coccuite, no ,anche la terza!  pensò Draco irritato 

«A me non dai ordini Malfoy. E poi chissà cosa potete combinare voi tre! Inoltre vengo per aiutare la Granger!»

«Ah grazie!»

« Theo, tu non mi preoccupi. Sono questi due qua. » Fece cenno indicando un Draco e un Blaise, alquanto irritati.


«Ed ora notte! Ci vediamo domani mattina»

«Dannata!»

«Ti ho sentito Malfoy. Non farmi tornare indietro!»

«Tzè!»

 

Daphne era la migliore amica di tutti e tre. Mentre le altre come Pansy pensavano solo ai soldi dei ragazzi e a finirci nel letto, lei era andata oltre. Lei, ne era diventata amica e poi il rapporto era migliorato in qualcosa di più. Fiducia reciproca e amicizia pura.

 

E così la notte passò lenta e piena di pensieri per tutti loro. LA mattina seguente il gruppo si presentò nell'ufficio del preside, dove quest'ultimo, e i due professori gli aspettavano.

 

«Bene, vedo che non sapete tenere la bocca chiusa!»

«Suvvia Severus. Sono ragazzi, hanno diritto di confessarsi tra di loro. Soprattutto gli amici.»

«Ma, Preside mi permetta. Non era lei che ha detto di non rivelare nulla?!!?»

«Vero.»

 

A volte Piton non lo capiva. O ci era o faceva finta.

 

«Ma, è anche vero che più amici fidati sono, più sapranno aiutarsi. »

«Be, io non mi fido. Prendetevi tutti per mano. TUTTI.»

 

I ragazzi ubbidirono. Piton pronunciò qualcosa di strano, ancora sconosciuto ai ragazzi

 

«Ma cosa?»

«Vede signorina Granger. Ho creato tra tutti voi un patto infrangibile.»

«Lei.. ha?»

«Si, io ho. Ed ora ascoltate il preside!»

«Ragazzi, starete via una settimana da oggi, forse due. Dalle nostre fonti, la luna apparirà il penultimo o il terzultimo giorno. Quindi conviverete una piccola casa in Scozia fino alla sua apparizione. Dai nostri calcoli dovrebbe apparire in quei giorni. Se così non fosse, prolungherete il soggiorno.»

«Signore?»
«Si Harry?»

«Come sapremo se appare?»

«Il cielo si farà rosso in piena notte, ed inoltre i gemelli avranno una sensazione strana, nello stesso momento.»

«D'accordo.»

«Ora toccate tutti questa coppa. E' una Passa-Porta che vi porterà nei pressi del luogo. Il professor Piton e la Professoressa vi scorteranno fino alla casa. Poi da li sarete soli. Fate attenzione, Voldermort sa, quindi, niente niente che abbia mandato dei suoi fidati. E non sono i vostri padri. Quindi state all'occhio.»

«Si signore.» Annuirono tutti.

«Ci vediamo presto ragazzi miei.»

 

Non appena i ragazzi toccarono tutti la coppa, e i professori la toccarono a loro volta una luce bianca li invase. Subito tutto cominciò a girare veloce, fino a che atterrarono nei pressi di un piccolo paesino.

I due professori si alzarono velocemente e controllarono nei paraggi.

 

«Tutto libero.»

«Bene, andiamo.»

«Professore?»

«Si Zabini?»

«Ma la gente del posto, non si farà domande?»

«Abbiamo pensato anche a questo.»

«E?»

«Siete un gruppo di amici di studio che visita l'Europa. Quindi comportatevi da amici.»

«Afferrato professore.»

«Bene.»

 

Percorse il paese, dove notarono molti abitanti svolgere le loro mansioni. Finché, dopo una ventina di minuti, non giunsero su una piccola collina, circondata da boschi, e soprattutto vicino ad un grande lago, con annessi torrenti. La piccola casa, cottage, era in stile antico, di legno. A tra piani, con ampie stanze,due bagni , salotto e cucina.

 

«Siamo arrivati. »

«Noi vi salutiamo qua. Per qualsiasi cosa, mandate un patrunus.»

«Si Potter, sappiamo che lo sai fare.» dichiarò freddo Piton

«Mi raccomando ragazzi, occhio e state attenti. »

 

I due professori tirarono fuori una coppa e toccata sparirono velocemente. Nel frattempo i ragazzi erano rimasti li fermi

 

Ginny guardò il gruppo. « Entriamo no?»

Annuirono tutti.

 

Salirono i piani, fino al terzo, dove erano situate le camere. Le ragazze presero quella più grande. Theo, Draco e Blaise un'ultra. Mentre Harry, Ron e Neville un'altra ancora.

La stanza delle ragazze era in fondo al corridoio, con annesso bagno vicino ed altre due piccole stanze vuote, che la divideva dalle stanze dei ragazzi e dal bagno, che avrebbero usato loro.

Decisero di sistemare le valigie e che si sarebbero visti a pranzo, per determinare i turni e i ruoli nelle pulizie, ma soprattutto sul da farsi prima dell'apparizione della famosa luna bianca.

 

Ma nell'ombra, non molto lontano da loro, due figure incappucciate prendevano possesso di un'altra piccola abitazione

«Mi raccomando, non dobbiamo fallire Codaliscia. »Sussurrò Martin Crouce Junior

«No, o il Signore Oscuro ci farà a pezzi.»

 

Spazio autrice:

Ho cercato di scrivere un capitolo decente, anche se non ne sono convinta. Spero che, per chi ancora si ricorderà di questa storia mi possa dire cosa ne pensa.

Chiedo scusa per il nome alla fine, ma non mi ricordavo come si scriveva.

Non so con quanta frequenza pubblicherò questa storia, in quanto mi sto dedicando all'altra che ho più idee.

Al prossimo capitolo, se ci sarà qualcuno che lo vorrà

 

Holly 

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Capitolo 7
*** Capitolo Sesto ***


Spazio autrice:

Ed eccoci al sesto capitolo. Purtroppo è un capitolo corto di passaggio.

Ho deciso di pubblicarlo prima di finire il lavoro e partire per le vacanze. Al mio ritornò controllerò se la storia piace, chi ha recensito e valuterò se continuarla.
Lasciatemi qualche vostro commento per sapere se devo modificare qualcosa o per farmi sapere com'è la storia. Mi sarebbe utile!

Vi lascio al capitolo e noi ci sentiamo alla fine :)

 

Sesto Capitolo.

 

 

La mattinata passò veloce, dove ognuno aveva sistemato il suo.
Ginny ed Hermione, guardavano stranite quella ragazza che condivideva la camera con loro. Si era comportata come una loro amica di vecchia data, gentile, senza usare parole cattive.


«Scusate, perché mi guardate come se fossi un'elfa domestica?»

«Eh?, a ,scusa . E' che, è strano per noi.»

«Cosa Weasley?»

«Questo. Tu che non ci tratti da inferiori.»

«A differenza di molte altre ragazze della mia casa io non sono così superficiale. Io giudico la persona. E voi non siete ne al di sotto ne al di sopra di me. Siamo tre ragazze che dovranno tenere a bada quei cinque di là. Si cinque perché di Paciok non c'è da preoccuparsi. Lui non mette zizzania. »

«Su questo ha ragione .»

«Ah, e chiamatemi per nome. Ne ho uno anch'io.»

E sorrise.

Quel sorriso contagiò le altre due che annuirono contente.

 

Forse avevano trovato una nuova amica. pensarono 

 

Nel frattempo i ragazzi si erano sistemati nelle loro stanze. I tre Serpeverde e i tre Grifondoro avevano deciso di sistemare le rispettive camere di drappi e colori della loro casata, mentre aspettavano l'ora di pranzo.
Essa arrivò. E i 9 studenti si ritrovarono tutti nella grande cucina del cottage, arredata in stile montano.

 

«Eccoci qua » disse Neville. «Cosa facciamo?»

«Per prima cosa dovremmo dividerci i compiti.» suggerì Hermione

«E perché mai? Ci siete voi tre, donne a far tutto.»

« Malfoy »disse con una calma quasi surreale Hermione. Primo, non siamo nel mondo magico, quindi questa stupida mentalità retrograda te la tieni per te. Inoltre noi tre, non abbiamo alcuna intenzione di servire il tuo bel culetto!»

«Attenta a quello che dici Mezzosangue.»

«Ah Malfoy. Sbagli ancora.»

«E' vero Drake, oramai non lo è più.» gli ricordò Blaise

 

«Io credo che, se noi ragazze ci dedichiamo alla cucina, voi sistemate il resto. »Disse ferma Daphne.

«Ma»

«E se non vi va bene vi arrangiate e non mangiate. » Finì ghignando da vera Serpeverde.

«Bene, direi che siamo tutti d'accordo » le diedero man forte Ginny ed Hermione.

 

Il pranzo fu preparato e consumato velocemente. Ed ora che avevano finito non sapevano cosa fare.

D'altronde dovevano restare li minimo una settimana, ma cosa potevano fare?

 

«Potremmo fare un giro in paese e fare la spesa. » Suggerì Neville

«Oppure potremmo vedere i dintorni » disse Theo

«Si, così cerchiamo anche di capire da quale lato potrebbe apparire la luna. Magari ci sono delle incisioni o altro sulla questione. » Disse Harry 

« Harry ha ragione, altrimenti non ci avrebbero mandati qua così presto.» Disse Ron

«Il lago è grande Harry. Non ce la faremo a vederlo tutto in una volta. » Disse Hermione.

«Potremmo dividerci» disse Harry pensieroso

«Si ,ma dobbiamo stare attenti. Ricordate cos'ha detto il vecchio. » Finì Blaise.

«Io vado con mia sorella!» Proferì Theo.

«Ehi! Con Hermione andiamo noi! »Protestarono Harry Ron e Ginny.

 

La situazione stava degenerando. « Ragazzi, fermi. Tiriamo a sorte.»

«A sorte? Daphne, ti sei fumata qualche pluffa?» le disse Draco

«No Draco, dico solo che così evitiamo di litigare per nulla.»

« Daphne ha ragione. »

«Grazie Hermione.»

«Figurati. Siamo in? 9 giusto? Bene, ci possiamo dividere in gruppi da tre. »

«D'accordo Granger. Ma come tiriamo a sorte?!» Chiese curioso Draco

«Semplice Malfoy, abbiamo della carta. Scriviamo non so devi colori , li mischiamo e peschiamo. Chi ha lo stesso colore è nel gruppo insieme»

«Sembra una cosa da bambini mezzosangue»

«Tu hai un'idea migliore furetto?»

« Draco. La Granger avrà avuto anche un'idea infantile. Ma è l'unica che ha pensato ad una soluzione invece di scannarci ancora prima del tempo!»

« Aah, eh va bene Blaise. Facciamo così!»

 

Theo prese dei fogli, li strappò a pezzi e su di esse scrisse il nome di tre colori. Poi mischiò il tutto.

 

Harry pescò per primo e pescò il colore rosso, idem Ron e Neville.

Blaise pescò il blu, idem Ginny e Daphne.

Infine Hermione pescò il verde insieme a Theo e a Draco.

 

«Be, a quanto pare alla fine sono con mia sorella! » Disse Theo tutto contento.

 

 

Il gruppo, chi contrariato per i mini gruppi, chi felice decise di iniziare la perlustrazione del lago.

 

Harry , Ron e Neville andarono verso la riva est del lago, Blaise, Ginny e Daphne verso la riga sud-ovest mentre Hermione, Draco e Theo verso le rive a nord.

Mentre camminavano, Hermione osservava il lago. Era molto simile al lago nero, ma questo sembrava ancora più profondo e scuro.
Dopo un mezz'ora, giunsero a nord e cominciarono a guardarsi intorno. Nello stesso momento, dal lago, cominciò a salire una nebbia bianca e fitta.

In poco tempo non si vedeva più nulla, la nebbia aveva ricoperto tutte le rive del lago.
Nello spostarsi, Hermione finì addosso a qualcosa di duro, che le impedì di cadere

 

« Grager! Fa attenzione!»

«Scusa Malfoy, non vedo nulla!»

« Theo?»

« Nott?»

«Non risponde..»

«Lo vedo Granger.»

«Che si sia allontanato per colpa della nebbia?»

«Probabile. Ci conviene uscirne anche noi.»

«Si, possiamo andare di là? Sembra si stia diradando. »

«A quanto pare, andiamo Granger. »E le prese la mano.

 

Hermione si irrigidì e Draco lo notò.

 

«E' solo per non perderci anche noi.» Hermione annuì.

 

Camminarono così per dieci minuti, poi così com'era apparsa la nebbia svanì. Quando si girarono notarono un circolo di pietre, tipo Stonehenge, dove, al centro, vi era una piccola pietra d'orata.

 

« Malfoy..cos'è?»

«Non lo so.. andiamo a vedere?»

« Si. Ma facciamo attenzione. »

 

Si avvicinarono lentamente ai ruderi, entrarono nel cerchio e si avvicinarono alla piccola pietra. Una volta davanti ad essa rimasero stupiti.

 

«Ma cosa?»

«C'è una frase Malfoy!»

«Lo vedo Granger.. ma cosa c'è scritto?. Con riflesso non si legge nulla!»


Hermione ci si avvicinò di più e con la mano destra coprì il riflesso del sole.

 

«C'è scritto: - La luna apparirà , bianca e splendente, ma solo qua rivelerà i componenti della profezia- »

 

«Quindi, vuol dire che se , non veniamo qua, ma restiamo al cottage, non sapremmo chi sono le persone? »

«Esattamente Malfoy. »

«Cazzo! Come facciamo a ritornarci? »

«Non lo so, ci siamo arrivati per caso noi due. »

«Potremmo lasciare dei segni magici. »

«Potrebbe funzionare Malfoy. E domani mattina torniamo tutti, almeno saremo in di più a sapere dov'è! »

«Ottima osservazione. Bene cominciamo. »

 

Si sorrisero.

 

Presero la bacchetta e fecero delle piccole incisioni magiche sul terreno, poi continuarono uscendo dal posto, fino a tornare nei pressi del cottage.

Una volta arrivati alla porta, essa fu aperta velocemente e una chioma rossa corse ad abbracciare Hermione.

 

« Herm! Stai bene! »

«Si Ginny, tranquilla. Ci siamo persi nella nebbia e abbiamo cercato una via per tornare. »

« Draco! Hermione! »

«Theo! Sei tornato anche tu! »

«Si Draco, sono tornato indietro a cercarvi e mi sono incontrato con Potter, Weasley e Paciok. Siamo tornati insieme. »

«Poi siamo tornati noi, mancavate solo voi due » Disse Blaise

«Approposito», si intromise Potter «Dov'eravate finiti? »

«Vedi Harry, siamo andati verso il punto dove la nebbia sembrava dissolversi e abbiamo scoperto una cosa! »

«Cosa avete scoperto? »Chiese Neville.

«C'è un circolo di pietre, simile a Stonehenge, con al centro una piccola pietra d'orata. »

«E? »incalzò Ron

«E Ron, se restiamo qua ad aspettare la luna non sapremo mai chi sono i prescelti che aiuteranno Harry! »

«Ma cosa stai dicendo Granger? »

«La verità Blaise. Sulla pietra c'è un'incisione, una scritta che recita - La luna apparirà , bianca e splendente, ma solo qua rivelerà i componenti della profezia- . »

«Quindi dobbiamo essere il quel posto? »

«Esatto Daphne. Io e la Granger abbiamo cercato di ricreare una traccia magica. Dovremmo seguirla per tornarci. »

«Propongo di tornarci domani mattina col chiaro. » Disse Harry

«Ci avevamo pensato anche noi Potter. »Disse Draco.

«Bene allora è deciso, domani mattina andiamo tutti insieme » Finì Ginny.


 

Dato che la giornata era giù giunta quasi al termine, si misero a cenare ed ad organizzarsi per la mattina seguente. Finita la cena, sistemarono, restarono un po' in salotto e una volta giunta l'ora di andare a riposare si diressero ognuno nelle proprie camere per dormire.

Era tutti contenti e tranquilli, stava andando tutto bene ed avevano scoperto una cosa importante. Peccato che non erano gli unici.

Codalisci e Martin, i due mangiamorte, al servizio di voi sapete chi, avevano intrapreso per loro conto le ricerche. Minacciando il povero bibliotecario del piccolo paese, avevano scoperto l'esistenza del circolo della profezia, o comunemente chiamata circolo della pietra d'oro.

Compresero il luogo e vi si recarono, ma, una volta giunti si resero conto che non erano stati gli unici a scoprirlo. Decisero di ritornare il giorno dopo, e sicuramente nel giorno previsto per l'apparizione della luna.

«Scopriremo chi altro sa di questa profezia. »

«Puoi contarci , e lo riferiremo al Nostro Signore. » Finì Codaliscia.

E cos', quelle due figure nella notte tornarono alla loro dimora. Quello che nessun sapeva è che, il giorno seguente, si sarebbe scatenato l'inferno.

La guerra magica era alle porte.


 


 

Spazio autrice:

Eccoci alla fine del capitolo. Spero sia piaciuto e spero che qualcuno mi dica come procede la storia.
Detto questo, cercherò di rispondere alle vostre recensioni , se avrò internet e non resta che augurarvi buone vacanze.


Holly 

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