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di Jawaads_eyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hope Felicity Horan ***
Capitolo 2: *** Novità ***
Capitolo 3: *** Ricordi ***
Capitolo 4: *** Brividi ***
Capitolo 5: *** Solo amici ***
Capitolo 6: *** "..non piangere, ti prego." ***
Capitolo 7: *** Tutto era perfetto quando si trattava di lui. ***
Capitolo 8: *** "A lui ci tengo.." ***
Capitolo 9: *** Sei speciale ***
Capitolo 10: *** "Non ti abbandonerei mai.." ***
Capitolo 11: *** Baciami adesso. ***
Capitolo 12: *** Proviamo ad essere qualcosa. ***
Capitolo 13: *** Seconde possibilità ***
Capitolo 14: *** Pazzi d'amore. ***
Capitolo 15: *** Solo io e te. ***
Capitolo 16: *** Lui non lo merita. ***
Capitolo 17: *** Ritorni e nuovi arrivi. ***
Capitolo 18: *** Perdonami. ***
Capitolo 19: *** Senza te non vivo. ***
Capitolo 20: *** Tu mi rendi forte. ***



Capitolo 1
*** Hope Felicity Horan ***



Mi presento...

Ciao a tutti, mi chiamo Hope! Hope Felicity Horan!
Vivo a Londra con mia madre e mio fratello, Niall!
Frequento il quarto anno di Liceo qui a Londra.
Non ho molti amici: la mia migliore amica si chiama Destiny ed una ragazza bellissima, bionda con gli occhi azzurri ed ha un fisico a dir poco perfetto!
Tutto il mio opposto diciamo!
Io ho i capelli castano scuro e gli occhi dello stesso colore e, non che io sia grassa, ma non ho mai adorato particolarmente il mio corpo!
E poi c'è lui, Louis Tomlinson, il mio migliore amico!
È come se fosse un fratello per me!
Lo adoro letteralmente!
Mi ha sostenuta tantissimo, soprattutto negli ultimi anni quando mi sono ritrovata di fronte a problemi molto più grandi di me e soprattutto quando ho perso mio padre, morto a causa di un incidente stradale.
È stato un periodo difficile ma Louis mi è stato sempre accanto, è una persona eccezionale!
E poi che altro dire?
Adoro letteralmente mio fratello!
Anche lui biondo con gli occhi azzurri, è un ragazzo a dir poco straordinario.
Non so cosa farei senza di lui..è il mio esempio ecco.
La mia vita era sempre la solita, ogni giorno sempre la stessa routine, fin quando non arrivò lui...

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Capitolo 2
*** Novità ***


1. Novità


“Niall sbrigati o faremo tardi!” urlai, scocciata di aspettarlo, a mio fratello, che ancora non si decideva a scendere.
Era sempre il solito ritardatario!
“Louis sarà già arrivato all’aeroporto di ritorno dalle vacanze e noi nemmeno siamo lì! Ma che razza di amici siamo! Ti vuoi dare una mossa!”
“Ehi calma Hope! Sono qui! Prendo le chiavi dell’auto e andiamo!” disse mio fratello nella calma più assoluta venendomi vicino e baciandomi una guancia.
“Dai, su su, che dobbiamo passare a prendere anche Dest!” dissi scompigliandogli i capelli.
“Che pazienza che ci vuole con voi donne!” disse sbuffando ironicamente.
Risi a quell’affermazione dopodiché uscii di casa dirigendomi verso l’auto di mio fratello parcheggiata nel vialetto seguita da Niall.
Passammo a prendere la mia migliore amica Destiny e tutti e tre ci avviammo verso l’aeroporto nella speranza che l’aereo non fosse già atterrato.
“Dai Niall, non puoi andare un po’ più veloce!?” chiese Dest in prede all’ansia.
“Ragazze calmatevi! Non arriveremo in ritardo! Che c’è, per caso non vi fidate di me?”
“La vuoi proprio sapere la verità, fratellone?” dissi ridendo, guardando Destiny con uno sguardo d’intesa facendole un occhiolino.
“NO!” esclamammo io e la mia migliore amica in coro, divertite.
“Ah quindi è questo che pensate di me, eh? Ok allora ora torno indietro e in aeroporto vi ci fate accompagnare da qualcun altro!” disse con un’espressione divertita, da finto offeso.
“Fratello non ti azzardare! Altrimenti dico alla mamma di non darti da mangiare per un giorno intero!”
“La solita ricattatrice! Lo sai che non posso resistere al cibo!” disse mio fratello scoppiando in una fragorosa risata alla quale ben presto ci unimmo anche io e Dest.











“Niall sei fortunato che l’aereo non sia ancora arrivato! Altrimenti potevi anche considerarti spacciato!” lo riprese Destiny, divertita.
“L’avevo detto di fidarvi di me! Ci si può sempre fidare di Niall Horan, gente!”
“Una volta ogni morte di Papa!” dissi ridendo.
Ci accomodammo sulle poltroncine dell’aeroporto nell’attesa di veder sbucare Louis in mezzo a quel via-vai di gente.
Non vedevo l’ora di rividere il mio migliore amico!
In fondo non lo vedevo da 2 mesi.
Dopo la fine della scuola, che lui come al solito aveva terminato con ottimi voti, i suoi genitori gli avevano permesso di andare in vacanza a Miami, dove sarebbe rimasto da sua zia.
Louis per me era come un fratello, sorridevo al suo solo pensiero...era davvero una delle persone più importanti della mia vita.
“Chissà se Louis sarà almeno un po’ cambiato da luglio!” esclamò Destiny al mio fianco, facendomi lasciare i miei pensieri.
“Mi è mancato tanto! Non vedo l’ora che arrivi. Questi pochi minuti sembrano un’eternità!” dissi io, sospirando.
Presi il cellulare nell’intento di distrarmi da quell’attesa straziante, quando Niall mi richiamò avvisandomi dell’arrivo dell’aereo.
“Finalmente!” esclamai con un sorrido a trentadue denti.
Mi alzai in piedi e mi sporsi al fine di vedere la figura di colui che mi era tanto mancato.
Quando lo vidi entrare in quella sala dove lo stavamo aspettando da ormai mezz’ora, se non più, cominciai a camminare a passo svelto tra la gente fino a saltargli letteralmente addosso.
“Ciao Lou!” esclamai ancora tra le sue braccia.
Lui appoggiò a terra la sua borsa per stringermi meglio.
“Ciao piccola peste!” mi disse lui dandomi un bacio sulla guancia e staccandosi da me.
Notai che aveva un aspetto più maturo: la barba era un po’ più folta, i capelli erano cresciuti…ma quegli occhi spettacolari, di un azzurro oceano meraviglioso, erano ancora lì e in quel momento si stavano fondendo con i miei.
“Non puoi immaginare quanto mi sei mancato!”
“Mai quanto sei mancata tu a me signorina!” disse lui scompigliandomi i capelli, coma era sempre solito fare.
Adoravo quel lato di lui.
Mi mise una mano attorno alla vita e camminammo verso Niall e Destiny che stavano venendo verso di noi.
“Ciao Nello!” disse Louis abbracciando mio fratello, nonché suo migliore amico.
“Ciao Dest!” disse abbracciando forte anche lei.
Poi si ricompose e, con un viso che andava ben oltre l’essere allegro, ci fece catturare la sua attenzione:
“Ragazzi ho delle grandissime novità!” disse, soffermandosi particolarmente su queste due ultime parole.
“Parla amico!” lo incitò Niall.
“Ho conosciuto una ragazza a Miami!” disse con un sorriso a trentadue denti e con gli occhi che brillavano! “Lou, ma è una notizia fantastica!” esclamai saltandogli praticamente addosso, quasi stritolandolo.
“Come si chiama? Quanti anni ha? È alta? Bassa? Bella? Bionda? Mora? Avanti! Voglio sapere tutto nei minimi dettagli!” dissi facendo la figura della cogliona perché sembravo un’esaltata!
“Ehi! Calma Horan! Vedo che in questi 2 mesi non sei cambiata affatto!”-disse ridendo-“Comunque lei si chiama Eleanor, ha la mia età…ed è una ragazza a dir poco straordinaria!” disse con gli occhi che luccicavano.
“Me l’ha presentata mio cugino Harry, è la sua migliore amica! E cosa ancora più interessante è che la conoscerete a giorni!”
“E perché? L’hai invitata qui da te?” chiese Destiny confusa.
“No! Meglio Dest! Lei e la sua famiglia si trasferiscono qui a Londra la prossima settimana! Non potrei essere più felice di così ragazzi! Questa ragazza mi piace! E anche molto!”
“Oh! Tomlinson innamorato! Che cosa tenera!” disse Niall ridendo.
Louis gli fece la linguaccia, divertito.
“E quindi ragazzi conoscerete questa nuova ragazza e suo fratello.”
“Ah, ha anche un fratello! La faccenda comincia a farsi interessante!”esclamò Dest con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
Scoppiammo tutti a ridere.
“E com’è che si chiamerebbe questo ragazzo?” chiesi io, presa dalla curiosità.
“Zayn, Zayn Malik!”
 

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Capitolo 3
*** Ricordi ***


 
2. Ricordi


“Hope! Hope svegliati..” mi sussurrò Louis nell’orecchio, mentre io ero ancora immersa nel mondo dei sogni.
“Mmmh mamma, ancora 5 minuti!” 
“Non sono tua madre Hope. Sono Louis. Dai svegliati!” mi disse lui lasciandomi un bacio sulla guancia.
“Mmmh Louis?”
“In persona!”
Sorrisi, ancora assonnata e mi tirai su nel letto, sedendomi.
“Che ci fai qui di prima mattina?” dissi sbadigliando.
“Sono venuto a prenderti.”
“E per andare dove, scusa?”
“In giro! È da un po’ che non stiamo soli io e te! Devi raccontarmi quello che hai combinato quest’estate!”
“Ma io ho sonno!”
“Horan! Non si discute! Ora tu ti alzi da questo letto, ti prepari e vieni con me! Che tu lo voglia o no!”

“Mi stai obbligando?”
Vedo che capisci benissimo anche di prima mattina, signorina!”
“Ok, mi alzo!” dissi rassegnata, rendendomi conto che Louis non mi avrebbe mai lasciata lì.
"Brava bambina!" disse quel pazzo, scombigliandomi i capelli. "Ti aspetto di sotto." aggiunse uscendo dalla mia stanza.
Dopo un quarto d'ora ero già pronta. Indossai un jeans scuro e stretto con le mie Vans fucsia abbinati a una canotta dello stesso colore delle scarpe e legai i capelli in una coda ordinata, dato che quella mattina proprio non andavano nel verso giusto!
Scesi le scale, entrando in cucina dove trovai mia madre e Louis chiacchierare allegramente.
Mia madre adorava Louis.
Era un po' come un terzo figlio per lei.
Gli era stata davvero riconoscente per essermi stato il più vicino possibile alla morte di mio padre, e per continuare a volermi bene, a starmi accanto. Gli era grata del fatto che fosse entrato nella mia vita e non ne fosse più uscito!
"Però! Che bel quadretto!"-esclamai-"Louis, perchè non esci con lei! Io torno su a dormire!" dissi ridendo.
"Che pigrona che sei, Hope!" esclamò mia madre, ghignando divertita.
"Tua madre ha ragione! Dai su! Muovi quel culetto e andiamo!" esclamò Louis spingendomi verso la porta.
"A più tardi ragazzi! Divertitevi!" disse mia madre, sorridente, appoggiata alla porta.

"Allora Tom"-dissi sorridendo, ricordando il giorno in cui diedi quel soprannome a Louis, e lui sorrise con me-"Dove staremmo andando?"
"Aspetta e vedrai! Se te lo dico dov'è la sorpresa!" disse mettendomi una mano attorno al collo, sulla spalla.
"Ah, ma non sapevo fosse una sorpresa!" dissi sorridendo.
"Adesso lo sai! Tanto siamo quasi arrivati, quindi lo scoprirai a breve!"
"O-ok!" dissi titubante, non sapendo dove Louis mi stesse portando.
D'un tratto gli squillo il cellulare. Lo estrasse dalla tasca dei jeans e subito dopo rispose.
"Hey Zayn! Come va?" gli sentii dire.
Stava parlando con quel suo amico di Miami, il fratello della ragazza che gli piaceva, Eleanor, se ricordavo bene i loro nomi.
Prestai molta attenzione alla sua conversazione, soprattutto perchè nel parlare Louis era particolarmente euforico. Mi piaceva vederlo sorridere!
Meritava tutta la felicità del mondo.
"Era Zayn!" disse, attaccando la telefonata e riponendo il telefono in tasca.
"Il tuo amico di Miami, giusto?" dissi, insicura, perchè non ricordavo bene il suo nome. Temevo di essermi confusa.
"Si si proprio lui! Ha detto che arriveranno qui fra tre giorni, perchè prima che inizi la scuola vogliono un po' ambientrasi nella città."
"Sono proprio curiosa di conoscerli sai!
Poi muoio dalla voglia di conoscere questa ragazza che tanto ti piace!"
"E lei non vedeva l'ora di conoscere te! Sai ci siamo frequentati per un po' durante questi mesi. Uscivamo insieme quasi tutti i giorni.
Abbiamo parlato delle nostre vite, delle nostre famiglie e io ovviamente ho parlato di te! Tu fai parte della mia vita, sei parte integrante di essa. Non potevo non parlarle di te! Sei una delle persone più importanti della mia vita, Hope!" 
disse guardandomi negli occhi.
Una scarica di brividi attraversò il mio corpo sentendosi dire quelle parole.
Adoravo Louis.
Gli saltai praticamente addosso.
"Ti voglio bene Lou! Tanto!" dissi quasi con gli occhi lucidi.
"Anch'io ti voglio bene, Hope!"-disse staccandosi-"Dai su, adesso andiamo!"
"Parlami di questi 2 ragazzi, così non mi troverò proprio spaesata nel conoscerli."
"Sono fantastici Hope! Inizialmente a Miami ero spaesato, non conoscevo nessuno...solo mio cugino.
Ma poi una sera me li ha presentati e loro si sono subito dimostrati disponibili a conoscermi!
Mi hanno fatto sentire come se fossi stato a casa! Ho passato due mesi bellissimi con loro!
Soprattutto con Eleanor! Ci siamo fequentati molto...una delle ultime sere, pensa, mi ha baciato!"
disse con un sorriso a trentadue denti che gli illuminava il volto.
"Sai, un po' l'avevo immaginato! E' stupendo sapere che c'è una ragazza che ti renderà veramente felice. Te lo meriti!"
Louis mi sorrise e mi scoccò un bacio sulla guancia, poi continuammo a camminare.
"Eccoci, siamo arrivati!" esclamò Louis euforico, prendendomi per mano.
Mi aveva portato in parco mai visto prima, a dir poco spettacolare. C'erano alberi dappertutto, fiori bianchi che si altrenavano all'erbetta verde, e soprattutto una pace assoluta.
"Lou ma è fantastico!" esclamai ancora a bocca aperta.
"L'ho scoperto con tuo fratello 2 giorni prima della mia partenza. Stavamo cercando una pizzeria che si trova da queste parti e abbiamo trovato questo paradiso e ho pensato che doveva assolutamente portartici! Poi però sono partito e quindi tutto è saltato! Ma adesso siamo qui!" disse prendendomi di nuovo la mano e portandomi sull'erbetta per stenderci.
"E' bellissimo qui!" dissi stendendomi.

"Allora, ho parlato della mia vacanza per quasi tutto il giorno! Ora tocca a te! Hai più rivisto Liam?" disse Lou addentando il suo mega hot-dog.
"Ha provato più volte a risolvere la situzione...mi inviava messaggini dolci, ha provato a baciarmi mentre stavamo discutendo, ma tutto ciò è durato una sola settimana. Se mi avesse amata davvero allora non avrebbe mai rinunciato all'idea che potessi perdonarlo e non si sarebbe mai scoraggiato, ma invece lui non si è più fatto sentire!
E' stato uno stronzo! Mi ha fatta star male perchè tenevo a lui, mentre lui non ha mai tenuto a me!"

Liam era stato il mio primo amore, eravamo stati insieme per 9 mesi, provavo vero amore per lui.
Era l'unico in grado di farmi battere il cuore ad una velocità inaudita, di farmi sentire le farfalle ballare la conca nel mio stomaco, di farmi venire i brividi.
E dopo tutto quello che c'era stato tra noi, lui aveva avuto il coraggio di portarsi a letto la prima delle ragazze incontrate durante una serata in discoteca. Ero stata fortunata a scoprirlo...altrimenti lui avrebbe continuato a prendermi in giro a mia completa insaputa. Louis anche se lontano migliaia di kilometri da me (tutto ciò era successo durante quell'estate) mi aveva fatto sentire la sua presenza accanto a me e mi aveva aiutata ad andare avanti.
Liam era diventato solo uno di quei ricordi da rimuovere per sempre dalla propria esistenza.
"TENEVI a lui?" chiese stupito.
"Si, Lou TENEVO! Ora non più! Nei suoi confronti posso solo provare ribrezzo e disprezzo, niente di più!"
"Sai a volte invidio la tua forza! Non so come fai!"
"Ho imparato ad alzarmi dalle brutte cadute; ne ho affrontate di difficoltà negli ultimi anni, è soprattutto questo che mi ha dato tutta questa forza. Ed è anche merito delle persone che mi sono state e che mi stanno tutt'ora accanto. Ma sai, a volte anch'io mi sento debole. A volte penso che se ci fosse mio padre qui con me la mia vita sarebbe un po' più normale...ma il destino ha voluto che lui morisse, e io ora lo so che lui in realtà è sempre qui accanto a me, e forse è anche questo pensiero che mi da la forza di andare avanti." dissi torturandomi le mani.
"Hope, io ci sono qui. Ci sarò sempre. Puoi contare su di me per qualsiasi cosa. Lo sai questo, no piccola peste?" disse stringendomi la mano.
Sorrisi. Louis era una persona d'oro, e ora mi chiedevo tanto se questi nuovi ragazzi americani sarebbero stati in grado di diventare miei amici, senza giudicare la mia storia, la mia famiglia. Senza giudicare me...



SPAZIO AUTRICE
Ma ciaooo a tutti coloro che stanno seguendo questa mia prima fanfiction. Non sono molto esperta...è la prima fanfiction che scrivo in vita mia. Ci sto provando, mi sto impegnando tantissimo. Spero vi piaccia! Lo so, fin'ora è un po' noiosa ma è solo l'inizio, è un'introduzione...la faccenda man mano che si va avanti comincia a farsi sempre più interessante.
Allora che ne pensate di Hope? E della sua amicizia con Louis??
Fatemelo sapere tramite le recensioni...e se volete potete anche darmi qualche consiglio per rendere la fanfiction migliore! :)
Recensite in tanti mi raccomandoooo <3
BACI :*
ALLA PROSSIMAAAA :)

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Capitolo 4
*** Brividi ***


3. Brividi


Louis'pov
La mia stanza era buia. Pochi fasci di luce entravano dalla finestra, aperta di poco. Non riuscivo a prendere sonno...mi ero svegliato nel cuore della notte da un incubo e da allora non avevo più chiuso occhio. Questo forse anche a causa dei miei pensieri, che in quel momento erano rivolti solamente a Eleanor e al suo arrivo in città quello stesso giorno. Ero davvero eccitato! Era passata appena una settimana da quando ci eravamo salutati a Miami e già mi mancava. Non sapevo cosa mi stesse succedendo, ma ero davvero affezionato a quella ragazza, forse mi stavo innamorando, o forse già lo ero. Non vedevo l'ora di rividerla, soprattutto perché dopo il bacio che mi aveva dato poche sere prima della mia partenza, il mio desiderio di lei stava diventando sempre più grande.
E forse un po' ero anche spaventato: non per me stesso ma per il giudizio che avrebbero potuto avere i miei amici di lei e Zayn. In fondo però sapevo che loro erano dei ragazzi fantastici, e quindi sapevo che non avrebbero avuto difetti agli occhi dei miei amici.
Mi voltai verso il comodino sentendo il mio cellulare vibrare e lo presi, notando la sveglia che segnava le 7:23 del mattino. Lessi il messaggio che mi era appena arrivato-"Il nostro aereo sta per partire. Ci vediamo fra tre ore, Lou! xxEleanor"-e sorrisi al fatto che l'avrei rivista dopo sole tre ore.
Mi alzai, feci una doccia e scesi di sotto a fare colazione. Salutai mia madre dandole un bacio sulla guancia e uscii di casa, per poi prendere la macchina e andare a fare un giro, dato che era ancora presto per andare a prendere Niall, Hope e Destiny per poi recarci tutti insieme in aeroporto. E poi avevo bisogno di pensare un po'.

Hope's pov
Erano le 8:45. Ero gia sveglia da mezz'ora e solo allora avevo fatto pace col cervello, decidendo di alzarmi. Presi i miei vestiti dirigendomi in bagno per farmi una doccia. Dopo la mia doccia rilassante, scesi giù ma non avevo affatto voglia di fare colazione. Fui però obbligata da mia madre a bere almeno un bicchiere di spremuta d'arancia. Quella donna, quando ci si metteva, sapeva essere davvero scocciante! Ma in fondo era mia madre.
Mi spaparanzai sul divano con il mio bicchiere di succo e cominciai a fare zapping col telecomando. Non molto tempo dopo scese mio fratello, ancora in pigiama, coi capelli spettinati e la voce impastata dal sonno! Risi alla sua vista.
"Sembra che ti abbia travolto un ciclone, Niall!" dissi, cercando di trattenere le risate.
Lui mi fulminò con lo sguardo.
"Non meriti una risposta!" disse baciandomi una guancia.
Risi, abbracciandolo. Mi staccai subito quando sentii squillarmi il cellulare: era Destiny.
"Bellezza!" risposi tutta euforica.
"Ma come siamo di buon umore stamattina! A cosa dobbiamo tutta questa felicità, signorina?" mi chiese lei, con un tono tale da voler sembrare un detective che sta cercando di risolvere un mistero.
"Nessun motivo preciso..mi sono svegliata così!" dissi ridendo.
"Ma perche tu può!"-rise-"vabbe dai, ci vediamo tra un po', Lou dovrebbe passare da me a minuti quindi ci vediamo da te!"
"Si si Lou mi ha già avvisata ieri sera. Allora a dopo amore!" dissi chiudendo la telefonata.

Dopo mezz'ora Louis e Destiny erano a casa nostra. Io e Niall montammo in macchina e andammo per la seconda volta in quella settimana verso l'aeroporto.
Louis era evidentemente eccitato, si notava al solo guardarlo in faccia.
L'aereo atterrò e Louis stava cominciando a torturarsi le mani dal nervosismo..in un certo senso lo ero anch'io un po' nervosa all'idea di conoscere quei 2 fratelli.
Mentre ero immersa nei miei pensieri, fu distratta da Louis che in un secondo si alzo in piedi sussurando un 'Eccoli' veloce per poi dirigersi a passo svelto verso un ragazza mora, che a prima vista sembrava davvero bellissima, e un ragazzo moro che da lì non riuscivo a vedere bene perché era girato di spalle. Subito dopo Louis ed Eleanor cominciarono a dirigersi verso di noi, con un sorriso enorme sul volto, mentre parlavano e scherzavano tra loro.
"Stanno davvero bene insieme!" pensai, prima che arrivassero del tutto vicino a noi.
"Ragazzi, vi presento Eleanor!" disse Louis, felice come non l'avevo mai visto.
"Eleanor loro sono Destiny, Niall e sua sorella Hope, nonche mia migliore amica!" continuò poi lui.
"Piacere di conoscerti Hope"-disse dandomi un abbraccio dopo aver salutato anche Niall e Dest-"Louis mi ha parlato tanto di te!"
"E anche a me di te! Diciamo che il nostro Lou non ha perso tempo!"dissi scoppiando in una fragorisa risata che ben presto coinvolse anche lei.
Quella ragazza era splendida: aveva i capelli castani come i miei lunghi fin sotto il seno e leggermente ondulati, un paio d'occhi color ghiaccio da poter incantare chiunque e un sorriso da far invidia al mondo. Louis c'aveva visto proprio bene!
"Zayn ti decidi a sbrigarti per favore" gridò Eleanor rivolta a quel ragazzo che doveva essere suo fratello. Non finì neanche di parlargli, che quel ragazzo si voltò venendo verso di noi.
Rimasi a bocca aperta osservando la sua bellezza: i capelli sistemati in un ciuffo alto, i tratti del viso perfetti e un accenno di barba che lo rendeva ancora più sexy. Era meraviglioso, anzi di più.
Mi ero completamente incantata a osservarlo quando Louis interrupe la mia visione celestiale.
"Ragazzi lui è Zayn!"-dissi il mio migliore amico-"Zayn loro sono Destiny, Niall e la mia migliore amica Hope." continuò poi.
"Ciao Hope, piacere di conoscerti!" disse quel moro che di sexy aveva tutto, anche la voce, salutandomi con un bacio sulla guancia, che mi fece andare in ebollizione.
"P-piacere mio Z-Zayn!" dissi io balbettando come una completa idiota.
Lui mi rivolse un sorriso da far invidia al mondo intero e io ovviamente ricambia, non sapendo che fare.
"Ragazzi vi va di venire con noi a prendere qualcosa ad un bar qui vicino?" propose poi Louis, sorridendo come un ragazzino spensierato e pieno di sé.
"Facciamo più tardi Lou"-rispose poi la moro dispiaciuta-"dobbiamo restare qui ad aspettare l'arrivo dei nostri genitori. Sai, ci sono state delle conplicazioni con il volo e hanno dovuto prendere un volo diverso dal nostro e ora dobbiamo attenderne l'arrivo per andare nella nostra nuova casa.." continuò poi.
"Oh capisco! Dai non preoccuparti, possiamo restare qui con voi!".
"Non preoccuparti Louis, ci vediamo più tardi!" rispose poi Zayn, facendomi perdere poi il controllo di me stessa!
Aveva uno sguardo così intenso, una voce così profonda che...
'Oh basta Hope! Cosa stai pensando! Smettila!' ripetei a me stessa un paio di volte, prima di realizzare completamente ciò a cui non dovevo pensare.
"Sicuri? Per noi non fa nessuno differenza restare qui, non..."
Eleanor non lo lasciò terminare ciò che stava dicendo e gli strinse la mano: "Davvero Lou! Andate! Ti chiamo io più tardi, non farti problemi!" gli disse sorridendo.
"Me ne vado solo perchè me lo dici così" disse poi Louis abbracciandola.
"Andate da un'altra parte se dovete essere così sdolcinati!"-disse Zayn in tutto il suo splendore-"così mi farete venire il diabete!".
Scoppiammo tutti in una fragorosa risata e io lo colpii su una spalla con un mano. Lui mi rivolse un altro dei suoi sorrisi cha da due minuti circa stavano attentando alla mia vita. Gli sorrisi debolmente anch'io arrossendo, senza motivo. Perché quel ragazzo mi provocava tutti quei brividi? Non ci stavo capendo più niente ma attribuii quelle emozioni al fatto che stavo parlando con nuove persone ke sarebbero state disposte a diventarmi amici.
"Vabbe allora a più tardi ragazzi!" esclamò mio fratello avviandosi verso il corridoio d'uscita dall'aeroporto seguito da Louis e Destiny. Io rimasi indietro perché mi ero dimenticata la borsa e notai che Zayn mi stava osservando.
Feci per andarmene e alzai flebilmente la mano in segno di saluto verso di lui, perche sua sorella si era già allontanata, e lui mi venne vicino baciandomi una guancia e sussurrandomi all'orecchio: "Ci vediamo più tardi bellissima!".





SPAZIO AUTRICE
Allora: mi scuso innanzi tutto per i giorni di ritardo ma ho avuto qualche problema di connessione.
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo! Finalmente Zayn ed Eleanor hanno fatto la loro comparsa e Zayn ha già scatenato nella nostra protagonista tantissimi brividi! 
Spero vi piaccia, davvero con tutto il cuore! Recensite in tanti per farmi sapere che ne pensate, daccordo??
Baciii ♥♥ :)

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Capitolo 5
*** Solo amici ***


4. Solo amici


Stavo camminando con Louis verso casa Malik, ma il mio migliore amico sembrava piuttosto confuso: ero sicura che ci saremmo persi alla ricerca di quella casa.
Louis sbuffò: "Fanculo a me e alla mia maledetta sicurezza che ce l'avremmo fatta a trovare quella strada, ma qui non c'è nessuna '47th street' dannazione!"
"Lou calmati! Londra è grande, non potremmo conoscerne ogni angolo!"-dissi mettendogli una mano sulla spalla-"vedrai che ora troveremo qualche passante che ci indicherà la giusta strada!"
"E piantala di imitare un saggio!" disse ridendo coinvolgendo anche me.
Poi si bloccò di colpo fissando un'auto parcheggiata di fronte a un tabacchino: "Ehi! Io quella macchina la conosco! Ma certo! È anche davanti ad un tabacchino! Coincide tutto!"
"Lou mi spieg..." mi interruppe prendendomi la mano.
"Vieni con me!" disse dirigendosi verso il tabacchino.
Entrammo lì dentro e la prima figura che notai fu quella di una ragazzo alto e moro girato di spalle mentre stava pagando. Lo riconobbi subito: era Zayn.
"Buongiorno" esordì Louis appena entrato nel tabacchino, azione che attirò l'attenzione di Zayn, che si girò in tutto il suo splendore.
"Ehi ragazzi! Come mai qui?" domandò il moro.
"Bhe ho riconosciuto la tua auto fuori da qui e ho pensato potessi essere dentro!"
"Veramente siamo da queste parti perche stavamo cercando casa tua!" mi intromisi io ridendo.
"Louis sei sempre il solito! Potevi dirlo ad El che non sapevi la strada!"-disse ridendo-"vabbe dai vi do uno strappo io!"
Era ormai mezz'ora che eravamo seduti, a chiacchierare del più e del meno, a quel bar del centro dove io e Louis eravamo soliti fare colazione tutte le mattine da qualche anno a quella parte, quando Louis si voltò verso di me: "Hope perchè non porti Zayn a fare un giro della città? Altrimenti finirà col perdersi ogni volta che mette piedi fuori casa!"
Io arrossii cominciando a balbettare, anche se aveva capito che Louis aveva detto tutto per restare da solo con Eleanor: "Ehm..veramente io..cioè.." ma il moro mi bloccò.
"Eddai Hope! Non vorrai mica che io mi perda! Dopo sarei triste e solo, senza sapere come tornare a casa!" disse facendo il finto offeso e facendomi un occhiolino.
"Che esagerato! E va bene! Verrò con te! Ma solo perchè mi fai pena!" dissi rassegnata, alzandomi e prendendo la borsa.
In fondo magari sarei stata bene con lui: mi chiedevo come fosse davvero quel ragazzo e quella era una bellissima occasione per poterci conoscere meglio.
"Allora da quand'è che sei amica di Louis?" mi chiese lui.
"Dovevo avere 5 anni! Ero a giocare al parco con mio padre e lui si era allontanato per un attimo per prendermi un ghiacciolo. Gli sono caduta addosso mentre scendevo dallo scivolo e sono quasi scoppiata a piangere per quello che avevo combinato. Ma lui mi è venuto vicino e mi ha detto che non dovevo piangere, poi mi ha presa per mano e mi ha portata a vedere i piccioni che beccavano il mangime a terra e insieme provavamo ad acchiapparli! Da quel giorno ci ritrovavamo in quel parco ogni giorno, siamo diventati inseparabili e lo siamo tutt'ora!"
"Hai mai pensato che potesse nascere qualcosa tra voi, che va oltre l'amicizia?"
Rimasi sbigottita! Chissa perché Zayn mi stava chiedendo una cosa del genere.
"Oh no! Louis per me è come un fratello! Non potrà mai esserci niente di più di questa bellissima amicizia tra noi!"
Calò il silenzio tra noi e rimase per alcuni minuti, ma decisi di rompere il ghiaccio: "E tu?"
"Io cosa?" chiese lui interrogativo.
"Che cosa hai da dirmi su di te?"
"Quanto tempo hai?"
"Tutto quello di cui hai bisogno!"
"Andiamo a sederci lì?" mi chiese indicandomi un muretto poco distante da noi.
Annuii e andammo a sederci.
"Sono nato in Pakistan. Mia madre è morta dopo il suo ultimo parto,dal quale ha dato alla luce la mia sorellina più piccola, perchè ci sono state delle complicazioni e per 2 anni è stato mio padre a crescermi. Poi però abbiamo cominciato ad avere dei problemi economici e lui ha iniziato a bere, era diventato insostenibile!" sussurrò lui.
"Zayn..se nn te la senti non importa. Insomma io sono un'estranea per te e.."
"No Hope! Anzi! Questa è un'occasione per conoscerci! Mi fa bene parlarne con qualcuno.."
Annuii, permettendogli di continuare.
"Dicevo..mia padre era diventato un alcolista e così gli hanno tolto la custodia di me e le mie sorelle. Ci hanno separati..io sono stato adottato dai Malik, che mi hanno sempre trattato come un figlio, io li considero i miei genitori, li amo come se lo fossero davvero, non riuscirò mai ad esprimere tutta la mia gratitudine nei loro confronti. Sono persone speciali. Dopo un po' di tempo sono venuto a sapere che anche mio padre era morto in un incidente. Ora della mia vera famiglia mi sono rimaste le mie tre sorelle: Doniya, Waliyha e Safaa. Non sai quanta voglia avrei di trovarle, di sapere che stanno bene e di poterle riabbracciare dopo 10 anni." sospirò dopo quest'ultima frase e io gli misi una mano sulla gamba, portandola avanti e indietro, per tranquillizzarlo.
Quel ragazzo aveva un cuore d'oro. Aveva sofferto davvero tanto in passato e si meritava di ottenere almeno un pizzico di felicità.
"Zayn, se ti serve una mano, se vuoi ritrovare le tue sorelle o per qualsiasi altra cosa puoi contare su di me! Io ci sarò sempre, ok?"
"Grazie mille, Hope! È incredibile quanto tu possa essere così fantastica con me anche se mi conosci da un solo giorno..dovrei essere un estraneo per te!"
"Lo so che ci conosciamo da un solo giorno però so cosa si prova, posso immaginare quanto può essere brutto essere lontano da una persona importante, fondamentale nella propria vita." dissi, ripensando a mio padre e a tutto quello che avevo passato quando era morto.
Zayn mi guardò interrogativo, senza accennare una parola..era fantastico il modo in cui quel ragazzo volesse sempre stare al suo posto, senza volersi impicciare degli affari degli altri, senza immischiarsi in affari che non lo riguardavano.
"Mio padre è morto quando avevo 15 anni!" dissi alzando il volto ap cielo, per trattenere le lacrime.
Sentii Zayn abbracciarmi.
"Mi dispiace tanto Hope"-mi sussurrò dolcemente all'orecchio-"anch'io ci sarò sempre per te, ricordalo."
Quel piccolo gesto, inaspettato da parte sua, per me significò tanto.
Di scatto si staccò da me imbarazzato: "Scusami Hope! Io non volevo, davvero! È stato un impulso, ho agito senza pensare, scusa!"
Scoppiai in una fragorosa risata, mentre lui mi guardo male.
"Che hai da ridere?" disse imbronciato.
"Zayn sei buffo! Ti sei scusato per un abbraccio! È la cosa più bella che tu abbia potuto fare in quel momento." ammisi imbarazzata.
"Davvero ti ha fatto piacere?" chiese, stupito.
Annuii con la testa, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
"Sei bellissima quando sorridi!" mi disse lui accarezzandomi una guancia.
"G-grazie!" dissi, torturandomi le mani e abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.
Era la prima persona a dirmi una cosa del genere, ovviamente persona diversa da Niall o da Louis. Neanche Liam, il mio ex, me l'aveva mai detto e soli adesso stavo capendo che forse il realtà lui non aveva mai tenuto realmente a me.
"Sai, sei il primo che me lo dice." dissi alzando lo sguardo, tuffandomi nei suoi splendidi occhi color caramello.
"Troppa gente cieca in circolazione!" esclamò lui, facendomi ridere.
"Si sta facendo tardi, mi riaccompagni a casa?"
Lui annuì.
Ci alzammo e ci avviammo verso casa mia mentre continuavamo a parlare del più e del meno.

Zayn mi riaccompagnò a casa, dove non trovai nessuno. Mia madre era al lavoro come sempre. Niall non avevo idea si dove fosse.
Decisi di farmi una doccia, così salii nella mia stanza, presi tutto ciò di cui avevo bisogno e mi avviai verso il bagno. Dopo appena un quarto d'ora avevo già finito, indossai una tuta e scesi al piano inferiore spaparanzandomi sul divano, cominciando a fare zapping con il telecomando. Ad un tratto sentii il cellulare vibrare, segno che era arrivato un nuovo sms: 'Ho ancora tanto di Londra da ammirare! Ti va se stasera ci facciamo una passeggiata insieme? Non accetto un NO come risposta! Passo a prenderti alle 20:30? Baci..xxZayn'
Sorrisi a quel messaggio. Quel ragazzo non faceva altro che stupirmi, ogni istante di più. Era davvero un bravo ragazzo.
Accettai ovviamente l'invito a uscire e feci appena in tempo a scrivere, che vidi entrare dalla porta d'ingresso mio fratello seguito da Louis, più euforico che mai.
"Hope! Non sai quanto sono felice di vederti!" urlò Lou, stritolandomi in un abbraccio.
"Lou che cos'è tutta questa euforia, sentiamo??" dissi ridendo.
"Sono felice! Tutto qui!" dissi sedendosi sul divano.
"Questa felicità si chiama Eleanor, vero?" dissi circondandogli le spalle con un braccio.
"Già. Ci siamo baciati di nuovo!"
"Io lo sapevo che sarebbe successo, mentre io e Zayn eravamo via!"-dissi, sentendomi realizzata-"e ora state insieme?"
"Non ancora ecco! Ma gli chiederò il prima possibile di diventare la mia ragazza! Approposito come ve la siete passata tu e Zayn?"
"Bhe ecco..diciamo che stasera mi ha invitata a uscire!"dissi con un leggero filo di imbarazzo.
"Con chi è che devi uscire stasera?" disse Niall sbucando dalla cucina con un sacchetto di patatine tra le mani, comportandosi come al solito da fratello geloso.
"Vedi Niall, Malik sta tentando colpo sulla signorina qui presente!"
"Ma smettetela entrambi! Zayn non sta cercando di fare colpo assolutamente su nessuno! Almeno non su di me! Gli faccio fare solo un giro della città! E Niall, non fare il geloso! Io e Zayn siamo solo amici!" dissi piuttosto nervosa.
I due risero, facendomi innervosire il doppio.
"Si certo! Dicono tutti così!" esclamò Louis ancora tra le risate.
Quei due erano incorreggibili.
Zayn si era presentato come un buon amico, ci stavamo conoscendo ma non sarebbe mai nato niente tra di noi!







SPAZIO AUTRICE
Scusate il troppo ritardo! Ma sono stata piena di impegni e compiti per la scuola!
Vi prometto che dal prossimo capitolo cercherò di pubblicarne uno ogni due giorni.
Recensite! ♥
Alla prossima!

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Capitolo 6
*** "..non piangere, ti prego." ***


5. "..non piangere, ti prego."



"Siii Louis, è una buona idea portarla lì! Sarete soli e potrai cogliere il momento giusto per chiederglielo! Andrà bene non ti preoccupare!" sentii dire a mio fratello che parlava al cellulare con Louis, mentre usciva dalla sua stanza.
"Si aspetta, è nella sua stanza, ora te la passo." disse mentre entrava nella mia stanza, dicendomi che c'era Louis al telefono e che voleva parlare con me.
"Pronto Lou!" esclamai con il telefono tra la spalla e l'orecchio, mentre ero intenta a ripiegare e sistemare alcuni indumenti sparsi nel disordine della mia stanza.
"Hope ho bisogno di un consiglio femminile! Voglio portare Eleanor nella mia casa al mare per il weekend prima che inizi la scuola, e vorrei chiederle di diventare la mia ragazza! Che dici? Com'è come idea?"
Sorrisi. Louis era sempre stato un tipo dolce, romantico, ma stavolta stava superando sé stesso. Si vedeva lontano un miglio che teneva a quella ragazza. Mi aveva raccontato che quando l'aveva rivista qualche mattina prima in aeroporto il suo cuore aveva preso la rincorsa e sembrava stesse correndo una maratona il più veloce possibile. Mi ripeteva in continuazione che si era sentito insicuro per la prima volta nella sua vita nel primo momento in cui l'aveva vista e continuava a sentirsi insicuro ogni volta che la sfiorava, le si avvicinava o anche quando solo la vedeva da lontano. Eleanor gli stava cambiando la vita e Louis se lo meritava, se lo meritava per essere sempre pronto a stare vicino agli altri mettendo se stesso in secondo luogo.
"Lou è un'idea fantastica! Non potevi avere un pensiero più bello!"
"Quindi ho pensato bene? Non dirmi che me lo stai dicendo solo per compassione? Dimmi la verità Hope!".
"Louis, la smetti di farti tutti questi problemi! Calmati! È un'idea stupenda la tua! Eleanor ne sarà felicissima! Punto! Smetti di farti paranoie inutili e vai a dire a quella ragazza che vuoi passare il weekend con lei!" dissi decisa.
"Grazie Hope!"-disse lui euforico-"approposito, com'è andata la tua uscita di ieri sera con Zayn?"
Sorrisi sentendo il suo nome. Avevo passato una delle più belle serate della mia vita con lui.

*La sera prima*
'Zayn era passato alle 8 e 30 come stabilito e insieme sulla sua auto ci avviammo verso il ponte di Londra, sotto le mie indicazioni.
"Stai sempre d'incanto, ma stasera sei particolarmente bella!" mi aveva detto lui, sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
"Non mi reputo bella, affatto. Sono una ragazza normale, semplice, ma non bella." avevo risposto io.
"È proprio la tua semplicità che ti fa bella!" aveva ribattuto parcheggiando l'auto e avviandosi dall'altro lato per aprirmi la portiera.
"Ma cha gentiluomo! Comunque grazie Zayn! Per i complimenti e per il fatto che anche dopo solo un giorno mi stai permettendo di farmi conoscere e ti stai facendo conoscere da me!"
Sorrise prendendomi sotto braccio e ci avviammo verso una gelateria dove prendemmo un gelato, che mangiammo per le vie di Londra, tra risate e battute varie.
Ci avviammo poi verso un botteghino, dove tirando delle freccette su un tabellone, prendendo la mira, si potevano vincere diversi premi. Zayn mi aveva proposto di giocare, io ovviamente avevo rifiutato ma sapevo che mi avrebbe costretta e infatti così fece, dicendo che mi avrebbe aiutata lui.
Avevo preso una delle freccette da lanciare, pronta a prendere la mira, quando sentii una sua mano avvolgere il mio fianco sinistro, mentre con l'altra aveva afferrato la mia mano e la muoveva nella posizione migliore per poter tirare. Sentivo il suo respiro sul mio collo e milioni di brividi attraversarono la mia schiena e tutto il mio corpo. Insieme eravamo riusciti a vincere un premio a scelta e lui aveva scelto per me un bellissimo orsacchiotto di peluche.'

Osservai più volte quell'orsetto riposto sul mio letto, mentre raccontavo a Louis tutti i dettagli della sera precedente.
"Ti piace?" mi chiese lui all'improvviso.
"No Lou! Lo conosco da due giorni. È simpatico, dolce, una bella persona e ammiro il modo in cui si sta comportando con me. Ma non posso dire che mi piace!"
Terminò così la nostra telefonata, senza altre parole; probabilmente cadde la linea.
Sbuffai e uscii dalla mia stanza per riportare a Niall il suo cellulare.
--
Mi precipitai ad aprire la porta di casa e mi ritrovai davanti la mia amica Destiny, con una faccia preoccupata, triste, spenta. L'abbracciai forte appena la vidi siccome non la vedevo dalla mattina precedente.
Quando ci staccammo una lacrima seguita da tante altre rigarono le sue guance. Gliele asciugai prontamente, chiedendole cosa fosse successo ma lei non rispose, non ci riuscì..i singhiozzi non le permettevano di farle pronunciare quelle parole che tanto non avrebbe voluto dirmi in quel momento.
"Hope..Hope i-i miei divor-divorziano!"
La strinsi a me più forte di prima. Era una cosa terribile quella che mi stava raccontando.
"Dest andrà tutto bene, daccordo?" le dissi accarezzandole i capelli.
Lei si staccò da me.
"No Hope, non andrà tutto bene. Devo trasferirmi con mio padre in Italia!"
In quel momento sentii il sangue raggelarsi dentro di me: non potevo separarmi dalla mia migliore amica, era come separarmi da una parte del mio cuore, la cui mancanza non ti permette più di vivere cone prima.
"Ce la faremo Dest! Ti giuro che supereremo anche questa!" dissi stringendola, con le lacrime che solcavano veloci le mie guance.
"Hope è solo per un anno..te lo giuro! Quando compirò 18 anni tornerò qui a Londra. Però promettimi che non ti dimenticherai di me! Promettimi che rimarremo sempre in contatto, e che resteremo sempre amiche, al di là della distanza!"
"Dest non potrei mai dimenticarmi di te. Sei la mia migliore amica, anzi che dico? Tu sei mia sorella! Le sorelle non si dimenticano! Ti rimangono qui nel cuore, sono parte di esso." dissi asciugandomi le lacrime.
Mi salto addosso. E rieccole lì quelle lacrime, che stavolta non avrei versato, perché non volevo. Alzai il volto al soffitto e mi strinsi alla mia amica, che non avrei rivisto per tanto.
--
Destiny sarebbe dovuta partire quella sera stessa e ci riunimmo per salutarla, prima di lasciarla andare in Italia, che in quel momento mi sembrava troppo lontana. Non volevo lasciarla andare. Con quella ragazza aveva vissuto i momenti più belli della mia vita, fu difficile vederla progressivamente allontanarsi da me per salire su quell'aereo: ero letteralmente a pezzi.
Destiny lascio casa mia e io mi buttai sul divano, chiusi gli occhi. Volevo scomparire.
"Hope vuoi parlarne?" sentii Louis sussurrarmi, sedendosi accanto a me e mettendo una mano sulla mia.
"No Louis, voglio stare da sola." gli risposi con un tono che non meritava.
"Ehi! Guarda che ti farà bene parlarne! Non puoi tenerti tutto dentro!" mi disse lui più apprensivo di prima.
Mi scagliai contro di lui con un tono freddo, distaccato, che non avevo mai usato con nessuno, tantomeno con lui. Stavo trasformando la mia tristezza in rabbia verso gli altri.
"Louis cazzo ti ho detto di no! Voglio stare da sola! Neanche in casa mia posso più! Me ne vado!" urlai sbattendo la porta di casa mia e correndo via, facendo rimanere il mio migliore amico senza parole e mi fratello altrettanto esterrefatto.
--
Era ormai quasi un'ora che ero seduta in quel pub. Avevo bevuto una cioccolata calda, dato il freddo che stava cominciando ad arrivare a Londra, anche se fosse solo metà settembre. Avevo ricevuto una trentina di chiamate da Niall e Louis, ma non avevo risposto a nessuna. Stavo ripensando a come avevo trattato Louis poco prima. Non si meritava di essere trattato così. Lui stava solo cercando di aiutarmi e io l'avevo trattato una merda. Mi facevo schifo da sola. Ma non avevo neanche il coraggio di alzarmi da quella sedia e correre da lui per scusarmi.
Feci per alzarmi e mi avviai verso l'uscita di quel posto, la cui vista ormai stava diventando insopportabile, con tutto quel viavai di gente. In prossimità della porta presi il cellulare per rifiutare l'ennesima telefonata di Niall e mi scontrai con un ragazzo.
Alzai lo sguardo e mi ritrovai Zayn davanti in tutto il suo splendore che si massaggiava la nuca.
"Hope! Ti sei fatta male?" mi disse prontamente appena si accorse con chi si fosse scontrato.
"No, non è niente. Come mai da queste parte da solo?"
"Potrei farti la stessa domanda!"
"Comincia tu! Io ho una storia molto lunga da raccontarti!"
Mi raccontò che era entrato lì per caso, incuriosito dal posto.
Io invece gli raccontai tutto di Destiny, di Louis, di tutto quello che stava sconvolgendo la mia vita in quel momento. Scoppiai a piangere davanti a lui. Era l'ultima cosa che volessi accadesse. Ma successe, e Zayn asciugò tutte le lacrime che solcarono le mie guance e mi strinse a sé. Mi sentii protetta in quel momento.
Non sapevo perché a lui stavo permettendo di consolarmi, perché davanti a lui non mi stavo vergognando di mostrare la mia debolezza. Perché era ciò che ero: debole. Ne avevo passate tante e andava di male in peggio.
Non sapevo cosa mi stesse succedendo: avevo soltanto capito che volevo già un bene dell'anima a Zayn, mi ero già affezionata a lui come se lo conoscessi da anni. E provavo migliaia di brividi al solo tocco della sua pelle con la mia.
"Sta tranquilla Hope. Andrà tutto bene. Ci sono qui io adesso. Non piangere, ti prego." mi disse con tutta la dolcezza di questo mondo, stringendomi forte.
Mi staccai. "Mi riaccompagni a casa per favore?"
"Certo piccola. L'avrei fatto anche se non me lo avessi chiesto."
Sorrisi lievemente a quelle parole.
"Ma allora quel sorriso stupendo c'è ancora! Hope devi essere forte, daccordo."
Annui, sforzandomi di sorridergli e ci avviammo verso casa mia.



SPAZIO AUTRICE
Ciaooo a tutti! Eccomi qui con un nuovo capitolo, ricco di colpi di scena e avvenimenti importanti direi!! ♥ spero vi piaccia! Zayn ed Hope si stanno avvicinando molto. E poi come reagirà Louis alla scenata di Hope?
Continuate a seguirmi in questa ff e lo scoprirete! E come al solito recensite, facendomi conoscere le vostre opinioni a riguardo :)
Ciaooo. xx *-*

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Capitolo 7
*** Tutto era perfetto quando si trattava di lui. ***


6. Tutto era perfetto quando si trattava di lui



Al suono della porta chiudersi alle mie spalle, Niall corse giù per per scale venendomi incontro.
"Hope, per l'amor del cielo, non sai quanto fossi preoccupato! Si può sapere dove sei stata!?"
"In un posto in cui pensare. Dov'è Louis? È tornato a casa?"
"È su in camera tua. Ha detto che non si sarebbe allontanato da qui finchè non saresti tornata."
Non risposi. Mi limitai a sorridergli e a correre su per le scale, per arrivare nella mia stanza il più presto possibile.
Aprii uno spiraglio di porta e notai che Louis era steso sul mio letto, intento a fissare il soffitto. Appena si accorse di me, si ricompose e si alzò avvicinandosi un po' più a me, che intanto ero entrata nella stanza.
"Louis, io.."
Mi bloccò. "Vieni qui!" sussurrò, allargando le braccia.
Sprofondai la testa nel suo petto e lui mi strinse a sé, come solo un fratello saprebbe fare.
"Scusami per prima..non ti meritavi quelle parole."
Scosse la testa. "Non è niente. Stai male per Destiny, lo so. È normale."-fece una pausa-"quello che mi ha fatto arrabbiare è che tu non abbia risposto alle nostre telefonate. Ci hai fatto preoccupare."
"Hai ragione. Ho fatto una stupidaggine! Ti prometto che non mi comporterò più così."
Mi sorrise e mi baciò la fronte.
Io continuai a parlare: "Non avrei mai trovato il coraggio di tornare qui se non fosse stato per Zayn!"
"Zayn?" chiese, inarcando un sopracciglio.
Gli raccontai tutto quello che Zayn aveva fatto per me quella sera.
"Ti sei accorta che quando parli di lui ti brillano gli occhi?"
"Louis cosa stai insinuando? A me non piace Zayn!"
"Ah ma io non ho detto questo! Hai fatto tutto tu amica mia!" disse, ridendo.
"Ti odio!" dissi mettendo il broncio.
"Se lo dici tu!" disse continuando a ridere.
Scoppiai a ridere anch'io insieme a lui. Era stato in grado di farmi passare la tristezza accomulata, in pochi istanti.
"È tardi! È meglio che torni a casa. Devo ancora preparare il mio borsone e domani pomeriggio devo partire per il mare con Eleanor!"
"Cavolo, me ne ero dimenticata! Lo sai che mi mancherai tanto tanto nei prossimi due giorni?!" dissi con un tono da bambina.
"Non parto mica per la guerra! L'unica cosa negativa di tutta questa storia è che ci rivedremo lunedì, A SCUOLA!" disse sbuffando, accentuando le ultime due parole.
"Non me lo ricordare! Forza, vai adesso! Ci vediamo lunedì a scuola!"-sbuffai. Non che avessi problemi a scuola. Me la cavavo diciamo. Ma da quel lunedì, per nove lunghi mesi, mi sarei dovuta svegliare presto, cosa che odiavo, e soprattutto avrei dovuto rivedere persone che non avevo mai sopportato e anche alcune new entry (non so come si scrive lol) in questo gruppo, come Liam, la cui sola vista mi faceva ribrezzo da quando m'aveva tradita.-"Buona vacanza e saluta Eleanor da parte mia!"
Gli diedi un bacio sulla guancia e Louis si avviò nel vialetto di casa mia, per abbandonarla. Prima che andasse del tutto via, gli urlai: "E mi raccomando, lunedì voglio vederti fidanzato!". Sospirò e sorrise, prima di riprendere il suo cammino verso la sua auto.
--
Ero comodamente sdraiata sul divano mentre sgranocchiavo dei popcorn e messaggiavo con Destiny, che mi stava raccontando di quanto fosse bella l'Italia.
Mi alzai da lì per andare in bagno, dimenticando il cellulare sul divano. Arrivai appena davanti la porta del bagno, che Niall urlò dal salone che mi era appena arrivato un messaggio.
"Niall è Destiny. Leggi. Scendo subito!" urlai a mia volta.
Scesi dopo 2 minuti.
"Che ha scritto Dest?" chiesi euforica, avvicinandomi a mio fratello.
Scosse la testa. "Era Zayn!"
Mi stupii a sentire quel nome e subito mi precipitai da Niall per riprendermi il mio cellulare.
'Ho bisogno di aiuto per riarredare e ridipingere la stanza di mia sorella. Se la sente di aiutarmi in questo compito, signorina Horan? xxZayn'
"Hai letto tutto?" chiesi a mio fratello.
"Elementare, signorina Horan!" disse con tono da finto diplomatico.
Risi, accompagnata da lui.
"Hope, Zayn da l'aria di essere un bravo ragazzo. Non fartelo scappare!" mi disse poi, diventando più serio.
"Ma anche tu sei convinto che tra me e Zayn possa nascere qualcosa?! Ma per caso tu e Lou vi siete messi daccordo!? Non mi piace Zayn!" dissi, sentendomi andare le guance a fuoco solo a pronunciare il suo nome.
"Io sono tuo fratello, non uno sconosciuto a caso. Ti conosco!"
"Si vede che non è così."
Rise ed io sbuffai. Presi il cellulare e risposi in modo affermativo al messaggio di Zayn e lui mi disse di andare a casa sua la mattina dopo.
--
Uno spiraglio di luce entrava dalla mia finestra, semi aperta. Sicuramente mia madre aveva già fatto irruzione nella mia stanza aprendo tende e finestre. Aprii gli occhi perché ormai non riuscivo più a dormire e mi tirai su, mentre afferrai il cellulare per controllare l'orario. Sobbalzai nel vedere che erano già le 9 e mezza. Alle 10 dovevo essere a casa di Zayn ed ero ancora in quelle condizioni. Saltai giù dal letto, presi dall'armadio degli shorts di jeans, una canotta color pesca larga, con una felpa bianca, considerando il venticello fresco che spirava in quei giorni a Londra, e le mie immancabili converse bianche e corsi in bagno a fare una doccia e prepararmi. Dopo circa un quarto d'ora ero già pronta. Legai i capelli in una coda alta, presi la mia tracolla nera e scesi al piano inferiore.
"Buongiorno!" urlai, entrando in cucina. Ma non trovai nessuno, cosa stranissima a quell'ora. Poi vidi un biglietto sul tavolo: "Buongiorno sorellina! Io e la mamma staremo fuori stamattina, dovevo accompagnarla a fare spesa. Ci vediamo più tardi. xxNiall". Perfetto!
Sbuffai. Ora mi sarebbe toccato andare anche a piedi.
Decisi di partire subito per non arrivare in ritardo e infatti arrivai appena in tempo.
Trovai Zayn davanti quel grande palazzo in cui si trovava casa sua, seduto su un muretto a fumare una sigaretta. Era particolarmente sexy in quella circostanza, con la sigaretta tra le labbra, il suo ciuffo spettinato, il pantaloncino corto della tuta, la sua maglietta attillata. Era tutto così perfetto quando si trattava di lui.
Stavo cominciando a degenerare: si, Zayn era un ragazzo da paura, ma io non sapevo cosa mi stava succedendo. Quando vedevo lui era come se vedessi la luce alla fine del tunnel. Forse Louis e Niall avevano ragione, stava cominciando a piacermi. No non riuscivo a crederci neanch'io. Sicuramente era solo un pensiero senza senso.
Fui distolta dai miei pensieri da lui stesso, che vedendomi arrivare da lontano aveva urlato il mio nome.
Gli sorrisi e mi diressi verso di lui, dopodiché salimmo in casa e mi mostrò la stanza di Eleanor, la quale desiderava tanto cambiarne lo stile che per niente le piaceva, e Zayn aveva deciso di farle una sorpresa accontentandola.
Pitturammo le pareti con dei grandi rulli per tutta la mattinata divertendoci tantissimo. Verso l'ora di pranzo, anche per aspettare che la vernice asciugasse del tutto, decidemmo di fare una pausa per mangiare qualcosa, così andammo in cucina.
"I tuoi non ci sono?"
"No! Sono a Miami da ieri pomeriggio per sistemare le ultime cose del trasloco, dovrebbero tornare stasera tardi."
"Aaa quindi hai la casa libera, anche senza tua sorella!"
"Già! Quando vuole sa essere una vera rompiscatole!" rise, accompagnato da me.
"Però in un certo senso i fratelli sono importanti. Io in certi momenti non so cosa farei se non avessi Niall! È come se fosse un miglior amico! Poi cerca di starmi accanto, di farmi fare la cosa giusta. Da quando è morto mio padre è diventato lui la principale figura maschile nella mia vita."
"Hai ragione..Eleanor dice lo stesso di me! E modestamente diciamocelo, chi non vorebbe uno come me come fratello!" disse atteggiandosi.
Risi. "Mi raccontavano in giro che fossi poco modesto!" Rise con me.
Finimmo di mangiare e tornammo su per sistemare i mobili e per terminare di dipingere una parete. Mentre Zayn finiva di decorare la parete con l'immagine del Big Ben che scorgeva dalla finestra, io stavo disponendo i vari oggetti nella stanza.
Avendo finito prima di Zayn, e ormai sfinita, mi sedetti sul letto, o meglio mi ci catapultai, e mi misi ad osservare con quale straordinaria delicatezza e perfezione sapesse disegnare quel ragazzo. Aveva davvero un gran talento.
"Ah! Ho finito finalmente!" sospirò lui, sedendosi accanto a me.
"Sei veramente bravo Zayn!"
"Oh grazie! Ma non faccio niente di speciale! È solo questione di esercizio! Sarebbe un gioco da ragazzi anche per te dopo un po' di esercitazioni!"
"Non credo..sono un caso disperato nel disegno! Proprio non è nelle mie corde!"
Rise. "Tutti hanno un lato nascosto! Ho appena scoperto quello di Hope Horan!"
Risi con lui. Ridere e divertirmi insieme a lui mi faceva star bene. Per non parlare del fatto che quando ero così vicina a lui il mio corpo tremava, mi sentivo strana. Sensazioni mai provate prima, nemmeno con Liam.

Zayn's pov
Le mie risate e quelle di Hope risuonavano in tutta la stanza. Quella ragazza era stupenda, aveva un sorriso che faceva invidia al mondo e che mi metteva i brividi. Non sapevo cosa mi stesse succedendo, ma aveva una voglia infinita e costante di passare più tempo possibile con lei.
Dopo quelle risate calò il silenzio tra noi. Ci guardavamo di tanto in tanto e ogni volta che la guardavo notavo che Hope abbassava lo sguardo. Era in imbarazzo come anche me in quel momento.
"Sei pronto per la nuova scuola?" ruppe il silenzio lei.
"Forse si forse no. Cioè conosco gia voi come amici e questo è positivo ma ho paura di conoscere nuove persone che magari potrebbero non accettarmi!"
"Ti accetteranno Zayn! Sei una persona fantastica, non potresti mai non piacergli!"
"Non ho mai avuto molti amici!"
"E allora chi non ti era amico non sa cosa si è perso!"
"Grazie Hope."
"E di cosa! A questo servono gli amici!" disse lei accentuando quest'ultima parola.
L'abbracciai d'impulso.

Hope's pov
Ero abbracciata a Zayn e le mie guance stavano andando a fuoco. Però era una bella sensazione stare tra le sue braccia, mi sentivo protetta, sicura.
Il suono del mio cellulare interruppe quel momento purtroppo. Zayn si allontanò da me e io risposi. Era Louis.
"Ehi Lou! Tutto bene?"
"Si Hope! Tutto bene! Stiamo tornando!"
Sgranai gli occhi. "COME? STATE GIÀ TORNANDO?" urlai di proposito, facendo sobbalzare Zayn, che cominciò ad agitarsi perché non avevamo ancora finito di sistemare la stanza.
"Hope qualche problema? Perché stai urlando?" mi chiese Lou scioccato.
"Scusa non l'ho fatto apposta." dissi sperando Louis mi credesse, mentre Zayn rideva sotto i baffi.
"Vabbe! Comunque si stiamo tornando perché c'era la pioggia e non aveva più niente da fare lì. Saremo lì tra meno di un ora."
Tirai un sospiro di sollievo. In un ora ce l'avremmo fatta io e Zayn.
"Allora noi vi aspettiamo da Eleanor, sono qui con Zayn."
"Con Zayn, eh!"
"Louis non ricominciare!"
"Non ho detto niente!"
"Meglio per te! Ho paura che Eleanor ti abbia dato alla testa!"
"La mia ragazza intendi!"
"Aspettavo di sentirtelo dire! Finalmente!"
"Sono felice Hope! Vabbe ti racconto tutto più tardi, ci vediamo dopo!"
"Ciao Lou!"
Io e Zayn sistemammo tutti nei minimi dettagli e Eleanor fu contentissima della sorpresa che le avevamo fatto. Quella ragazza era eccezionale! Sarebbe potuta diventare una buona amica.

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Capitolo 8
*** "A lui ci tengo.." ***


7. "A LUI CI TENGO"


"Sveglia sorellina! Dobbiamo andare a scuola!"
"Nooo voglio dormire!"
"Hope devi alzarti! Non vorrai far tardi il primo giorno!"
"Ora mi alzo!"
Mio fratello mi diedi un bacio sulla guancia ed uscì dalla mia stanza, mentre io, ancora mezza addormentata, mi alzai dal letto, dirigendomi in bagno con quella divisa scolastica che non indossavo da 3 lunghi mesi ormai.
Fui pronta in un quarto d'ora e siccome eravamo in anticipo, ed era anche una bella giornata, decidemmo di avviarci a piedi.
Passando davanti casa di Zayn ed Eleanor notammo che lì davanti c'era Louis, che probabilmente li stava aspettando, così decidemmo di andare da lui.
"Buongiorno Tom!"
"Ragazzi oggi non è giornata!"
"Trauma da primo giorno di scuola?" domandò ridendo mio fratello.
"No, ho il trauma di svegliarmi presto la mattina!"
Scoppiammo a ridere sia io che Niall e Louis ci guardò male.
Subito dopo vedemmo Eleanor dirigersi verso di noi, dopo essere uscita dal grande portone di quel palazzo in cui si trovava casa sua.
"Buongiorno a tutti!" disse euforica.
"Almeno qualcuno è di buon umore!" esordì Louis, sbadigliando.
Eleanor lo guardò ridendo e baciandogli le labbra a stampo.
"Che hai stamattina?"
"Sonno!"
Eleanor scoppiò a ridere, accompagnata da me e Niall.
"Facci l'abitudine Eleanor, ti conviene! Il primo periodo di scuola è sempre traumatizzato!" dissi ridendo.
"Ma d'estate diventa particolarmente simpatico!"
"Oh ma allora è la copia esatta di Zayn!" disse lei ridendo.
"Approposito di Zayn, dov'è?" si intromise Louis.
"Oh si Zayn! Sapete lui è molto lento! Passa ore intere davanti allo specchio, neanche fosse una ragazza!"
"Questo è il lato oscuro di Zayn Malik!" esclamò Louis.
"Chi mi ha chiamato?" esclamò uno Zayn più che perfetto, uscendo dal grande portone del palazzo.
"Ce l'hai fatta Zayn!" esclamò sua sorella piuttosto scocciata.
"I belli si fanno attendere!" disse lui pieno di sicurezza, facendole le linguaccia.
"E comunque buongiorno a tutti!" disse avvicinandosi a me e baciandomi la guancia.
"Buongiorno Hope!" mi sussurrò all'orecchio, per poi staccarsi.
"Buongiorno" sussurrai flebilmente, arrossendo a causa della poca distanza tra me e lui.
Ci avviammo verso la scuola e arrivammo dopo circa 5 minuti.
Come al solito c'era una grandissima confusione, tipica del primo giorno. Tutti gli studenti erano nel grande giardino situato esternamente alla scuola, che aspettavano il suono della prima campanella, che avrebbe segnato l'inizio di quell'anno scolastico.
Appena arrivai vidi da lontano la figura di Liam dirigersi nella nostra direzione, ma non ero sicura che stesse venendo da noi. Appena lo vidi, un sentimento di ribrezzo si fece spazio dentro di me. Louis si accorse della mia espressione e mi guardò con fare rassicurante. Quel cretino del mio ex si prese anche il lusso di salutare, nell'attimo in cui ci passo di fianco, con un sonoro: "Buongiorno ragazzi!"
"Liam" pronunciarono in coro mio fratello e Louis con un tono di disprezzo.
Continuammo a camminare a passo lento verso delle panchine, mentre io sussurrai tra me e me un "Bene, così si inizia l'anno!", che però era arrivato alle orecchie di Louis, che mi mise una mano sulla spalla come conforto.
Intanto Zayn aveva osservato tutta la scena in modo piuttosto curioso, speravo solo non mi avesse fatto domande a riguardo.
Passarono altri pochi minuti, la campanella suonò e noi ci dirigemmo verso l'entrata di quell'edificio che era la scuola.
Ci dirigemmo in segreteria per ritirare il foglio con tutti gli orari dei nostri corsi. Poi andammo verso gli armadietti che ci erano stati assegnati. Fortunatamente erano tutti pressoché vicino, in quanto avevamo tutti più o meno la stessa età.
Avendo tutti corsi diversi per quella giornata, ci demmo appuntamento nel cortile alla ricreazione e ognuno di noi si diresse nella propria classe, anche se prima dovemmo aiutare Zayn ed Eleanor a trovare le loro, siccome non conoscevano la scuola.
--
Erano già passate 3 ore, era arrivata la ricrazione e io decisi di andar a sistemare alcuni libri nel mio armadietto, prima di dirigermi in cortile. Per mia grande sfortuna a pochi metri dal mio armadietto c'era Liam che parlava con Jack McVine, capitano della squadra di basket, nonché ragazzo più gettonato della scuola.
Speravo tanto che Liam non mi vedesse: se solo si fosse avvicinato a me avrei finito col picchiarlo. Mentre sistemavo la foto di me e Destiny all'interno dell'armadietto, come ogni anno dal tronde, qualcuno afferrò lo sportello e mi chiuse l'armadietto in faccia. Sfortuna delle sfortune, era proprio lui, Liam sonouncoglione Payne.
'Il primo giorno di scuola stava andando alla grande, senza ombra di dubbio!' pensai sarcastica.
"Cosa vuoi Liam?" dissi fredda.
"Parlare!" rispose ovvio.
"E di cosa vorresti parlare? Non mi sembra che io e te abbiamo qualcosa da dirci!"
"Ho notato due ragazzi nuovi con voi stamattina! Sarebbero?"
"Non ti interessa! Ciao." dissi girando i tacchi, ma lui mi afferrò per un braccio, facendomi voltare.
"Hopeee!" sentii urlare da lontano. Avrei riconosciuto quella voce anche tra mille. Zayn. La mia salvezza.
Liam mollò la presa dal mio braccio, nel momento stesso in cui Zayn ci raggiunse.
"Oh ciao!" disse Zayn stupito, accorgendosi di Liam.
"Che fai Hope non ci presenti!" esclamò Liam, ghignando.
Se avessi potuto, in quel momento quel ragazzo l'avrei strozzato con le mie stesse mani.
"Ehm si..Liam lui è Zayn, si è trasferito qui da Miami. Zayn lui è Liam.."
"Il suo ex!" terminò Liam la frase, con un tono autoritario che scatenò un'espressione allibita in Zayn, allungando la mano, che l'altro strinse prontamente.
Ok, era ufficiale, se Liam Payne continuava così l'avrei ucciso sul serio; era inquietante.
"Zayn andiamo che gli altri ci aspettano, ciao Liam." dissi trascinando il mio amico via dalla visione di quel coglione.
Fortunatamente Zayn non fece domande, era abituato a farsi sempre i fatti suoi. Forse era questa l'unica cosa positiva che fosse successa fino ad allora. 
La ricreazione terminò e noi tornammo in classe per sopportare altre due ore di lezione, che fortunatamente passarono velocemente.
Uscimmo da scuola a ora di pranzo inoltrata.
"Ragazzi facciamo qualcosa nel pomeriggio?" esordì Zayn.
"Cosa?" domandò Louis.
"Non so..potremmo andare al cinema."
"Io non posso! E neanche tu Lou! Abbiamo gli allenamenti di calcio, ti sei dimenticato?" ammiccò Niall.
"Hai ragione! Che stupido! Mi dispiace Zayn!"
"Io ho promesso alla mamma che avrei fatto spese con lei Zayn." rispose Eleanor.
"Hope almeno tu ci stai?"
Ci pensai un po' su. In fondo avevo il pomeriggio libero, mi sarebbe servito per distrarmi: "Ma si, vada per il cinema! Però scelgo io il film!"
"Ci sto! Vengo a prenderti io alle 6 allora!"
"Ok a più tardi! Ciao ragazzi!".
Ci salutammo e ognuno imboccò la sua strada per tornare a casa.
--
Salii in macchina accanto a Zayn e ci avviammo a fare un giro, prima di andare al cinema.
"Il tuo ex, come si chiama, già non me lo ricordo, non da l'aria di essere un tipo molto simpatico!" esordì lui. Ecco! Era proprio quello che non volevo accadesse: che Zayn nominasse Liam. Perché Liam continuava a tormentarmi in quel modo, dato era stata tutta colpa sua se ci eravamo lasciati?
Sospirai. Zayn mi fissò per alcuni istanti, poi ritornò a guardare la strada.
"Vuoi parlarne?" mi chiese poi dolcemente.
"Mi ha tradita Zayn!" dissi con voce tremante.
"Chissà per quale motivo lo sospettavo!" disse ironico, causando una mia piccola risata.
Ci fu poi il silenzio per pochi secondi.
"Pensi ancora a lui?" mi chiese poi all'improvviso, serio.
"L'ho dimenticato! Mi ha fatto troppo male per continuare a complicarmi la vita per uno stronzo simile!"
Inaspettatamente lui sorrise. Come se gli facesse piacere che non pensassi più a Liam, che mi fosse indifferente ora.
"Se non fosse stato stronzo non si sarebbe mai fatto scappare una come te!"
Sorrisi.
"Perchè ti comporti così con me, Zayn?" chiesi d'un tratto, senza neanche pensare.
"Non lo so Hope..tu per me sei speciale!" rispose rapidamente, quasi come se fisse imbarazzato.
Zayn Malik imbarazzato? E quando mai si era visto!
"Cioè sei un'amica speciale, mi capisci, ti voglio molto bene ecco!" continuò poi.
E io che avevo sperato che dietro a quel 'speciale' ci fosse molto di più. Ma poi perché l'avevo sperato? Cosa mi stava succedendo? E perché quando Zayn parlava, al suono della sua voce mi batteva il cuore alla velocità della luce? Perché quando mi aveva detto che ero speciale migliaia di brividi si erano insediati in me? Perché avevo quelle reazioni al solo pensiero di Zayn?
"Ti voglio bene anch'io Zayn!" fu
l'unica cosa che riuscii a dire.
--
"Ha avuto il coraggio di fare lo spaccone in un modo odioso! Davanti a Zayn per giunta!"
"Hope basta! Zayn lo sa che è il tuo ex e che tu non lo sopporti, l'hai detto anche tu che gli hai raccontato tutto no? Basta! Ok?" esclamò Niall, mentre Louis annuiva come a confermare le sue parole.
"E poi lo sai che Liam è un coglione!
"Ma per Liam può andare anche a farsi fottere! Il fatto è che io a Zayn ci tengo!".
Non potevo credere di averlo ammesso! Avevo appena detto a mio fratello e al mio migliore amico che tenevo a Zayn, perché era quella l'assoluta verità.
"Lo so Hope! Ma Zayn non cambierà idea su di te per Liam Payne!".
"Grazie ragazzi!" dissi abbracciandoli.



SPAZIO AUTRICE
Ma ciaooo a tutti! Scusate se sono stata un po' assente ma ho avuto la febbre! Comunque BUON NATALE A TUTTI GENTE *--*<3
Recensite mi raccomando!
Baci e auguriii

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Capitolo 9
*** Sei speciale ***


 
8. SEI SPECIALE




SPAZIO AUTRICE
Ciao genteee! Innanzitutto vorrei scusarmi con voi per il troppo tempo impiegato per pubblicare il capitolo, ma ci sono state le feste e poi la Campania, che è la mia regione, è stata colpita da un terremoto, come voi tutti credo sappiate.
Fortunatamente io abito in uno dei paesi meno colpiti. Qui abbiamo sentito solo poche scosse, ma sono stati giorni di paura e non ho avuto tempo né testa di mettermi a scrivere. Quindi mi scuso ancora. Cercherò di non farlo più accadere. Prima di iniziare a leggerlo, sappiate che questo capitolo è completamente dedicato a Zayn ed Hope ed è importantissimo, quindi leggete tutto con attenzione. Ora la storia comincia a farsi più interessante! Buona lettura! Vi lovvo tutti ♥






Zayn's pov
Ero steso sul mio letto da più di un'ora ormai, senza riuscire a chiudere occhio. Continuavo a rigirarmi l'iPhone tra le mani, controllandolo ogni cinque minuti. Era l'una e mezza ormai ed io non riuscivo a dormire.
Stavo pensando ad Hope. Anche se in realtà pensavo sempre a lei fin dalla prima volta in cui l'avevo vista. Ed ora ero ad aspettare un suo messaggio, anche se sapevo che non sarebbe mai arrivato, perché figuriamoci se lei all'una di notte si fosse preoccupata di me non di dormire.
Ero indeciso tra cercarla o lasciarla dormire a quell'ora, ma mai come in quel momento avevo bisogno di parlarr un po' con lei. Se non mi avesse risposto, pazienza; stava dormendo in quel caso.
Così le inviai 'Sei sveglia?'
Dopo pochi minuti il cellulare vibrò e il mio viso si illuminò dalla felicità.
'Aspettavo mi cercassi.' mi scrisse lei.
'Perché non mi hai cercato tu?' mi sembrò la risposta più ovvia da scrivergli, ma evitai. Avevo ben altro da dirle.
'Perché avrei voglia di essere lì con te in questo momento?' scrissi, dopo attimi di indecisione.
Forse stavo correndo troppo, ma avevo necessità di dirglielo.
'E perché io sento che ho bisogno di te in questo momento?' scrisse lei.
Sorrisi. Quel messaggio si era rivelata la cosa più bella che potesse capitarmi in quel momento.
'Che ci sta succedendo Hope?'
'Non lo so Zayn. Non lo so davvero. Non so neanche da dove sto prendendo il coraggio per dirti tutte queste cose. So solo che quando ci sei tu, io sto bene.'
'Vorrei poterti dare una risposta, ma neanch'io lo so. E forse ripeterti che anch'io con te sto bene, è fin troppo ovvio. Quello che so è che quando non ci sei, mi manchi. Speri ogni sera che la notte voli via per poterti rivedere e, credimi, per uno come me è strano. Io adoro dormire!' scrissi e inviai il più velocemente possibile, come se il tempo non mi bastasse. Passarono i minuti, ma lei non si faceva sentire. L'ansia mi stava divorando. Ed io non ero mai stato un tipo ansioso. Eppure con Hope mi sentivo insicuro. Lei non era come le altre.
Il messaggio che stavo attendendo con così tanta ansia arrivò dopo oltre 10 minuti: 'E se io invece ti dicessi che nel primo momento in cui ti ho visto mi sono venuti i brividi, tu cosa mi diresti?'
'Ti direi che nel primo momento in cui ho incontrato i tuoi occhi, un brivido, anzi milioni, hanno attraversato anche me. E non sto scherzando.'
'Ci credi che sto sorridendo come un'ebete?'
In quel momento ebbi la conferma che Hope era la persona più pura che avessi mai avuto la fortuna di incontrare in vita mia. Si emozionava per le piccole cose, quelle semplici, come lei. Era questo che mi piaceva di quella ragazza.
'Già immagino il tuo sorriso.Come dimenticarselo!Stupendo, come te!' ammisi.
'Mi lasci senza parole come al solito!'
'Quello che sorride come un ebete ora sono io!'
'Lo sai che dopo questa conversazione credo non dormirò più?'
'Lo dici a me? Io che pensando a te non dormo, eppure ho il sonno facile. Ma lo sai che per la prima volta nella mia vita mi sento insicuro davanti a una ragazza? E che per la prima volta nella mia vita non vedo l'ora di andare a scuola?'
'Dì la verità: sei nella mia mente e stai dicendo ciò in realtà penso io!'
'Per te è lo stesso Hope? Davvero?'
'Non sono mai stata più seria Zayn!'
'Domani mattina ci vieni a scuola con me?'
'Non aspetterò altro per tutta la notte.'
'Passo da te allora. Sognami stanotte. Notte piccola ♥' conclusi io.
'E tu sogna me Malik! Notte ♥'.

Hope's pov
Avevo dormito pochissimo dopo quella conversazione, che era stata la più bella della mia vita. Era abbastanza presto ed ero di un buonumore pazzesco, cosa rarissima di prima mattina. Tutto grazie a Zayn. Mi tirai su ed andai a fare una doccia e prepararmi. Andai a svegliare Niall, che quella mattina era particolarmente assonnato, e poi scesi in cucina a fare colazione, dove trovai mia madre, che insolitamente salutai con un bacio sulla guancia.
"Come mai tutto questo buonumore stamattina?" mi domandò lei.
Feci spallucce, chinandomi davanti al frigorifero aperto per prendere la bottiglia del latte.
"Hope ti conosco! Non sei mai di buonumore appena sveglia!" cercò di indagare lei.
"C'è una prima volta per tutto no?" risposi io,come se niente fosse. Sbuffò divertita, tornando a maneggiare davanti ai fornelli.
"Buongiorno mondo!" esordì mio fratello entrando allegramente in cucina. Schioccò un bacio sulla guancia a me e a mia madre e andò a sedersi al suo posto.
"Ma siete tutti di buonumore stamattina? Mi nascondete qualcosa!"
"Ma no mamma! Siamo solo tanto felici di andare a scuola!" esclamò Niall ridendo, ironizzando sulla situazione. Io scoppiai a ridere.
"E io allora sono la befana!"
"Vai convinta mamma!" continuò Niall.
Scoppiammo a ridere tutti e tre. Dopodiché mia madre si avviò verso il piano di sopra.
"Sorellina vado a lavarmi i denti e poi andiamo ok?"
"Ehm Niall..ecco io dovrei andare a scuola con Zayn!"
Mio fratello inarcò un sopracciglio: "Con Zayn?" chiese sorridendo.
"Si ehm...ecco.." balbettai io, non riuscendo a concludere la frase.
"Ho capito Hope, vai con lui tranquilla!" concluse lui.
In quel momento mi resi conto di avere il fratello migliore del mondo!
"Dopo però mi racconti tutto.." continuò, abbracciandomi.
"Grazie Niall!"
Sciolsi l'abbraccio per tornare in cucina, dove il mio cellulare stava vibrando, segno che mi era arrivato un messaggio. Era Zayn.
'Buongiorno piccola! Dieci minuti e sono da te!'
Cominciai ad agitarmi. Come avrei fatto ad affrontare Zayn? Sarei stata super imbarazzata dopo la conversazione della notte precedente.
Passai quei dieci minuti davanti allo specchio a cercare di sistemarmi e rendermi il più presentabile possibile, anche se non mi ero mai piaciuto.
Finalmente vidi una Range Rover nera farsi spazio nel vialetto di casa mia, dalla quale scese uno Zayn più che perfetto, che si adagiò alla portiera, intento a maneggiare con il cellulare. Dopo pochi istanti mi arrivò un sms in cui Zayn mi avvertiva che era fuori.
Presi un bel respiro e aprii la porta d'ingresso, unica rimasta a separarmi da quel ragazzo.
"Buongiorno!" esclamai, non appena mi fui chiusa la porta alle spalle.
Zayn si rivolse a me con un sorriso a 32 denti. Mi rivolse anche lui un 'Buongiorno' veloce, che però a me fece provare tanti brividi, al solo sentire il suono della sua voce.
Mi si avvicinò e mi baciò la guancia, facendomi arrosire violentemente.
"Signorina, andiamo?" mi chiese, facendomi strada verso la macchina.
Ad un tratto, pronunciando il suo nome, lo bloccai per un braccio, facendolo girare confuso verso di me.
Mi rivolse un sguardo interrogativo.
"Mi abbracci?" gli chiesi. Non so da dove avevo preso tutto quel coraggio in quel momento, ma riuscii a farlo sorridere ampiamente, e quella fu la cosa più bella che potessi ritrovarmi davanti in quel momento: il suo sorriso.
Subito dopo, senza pronunciare neanche una parola, si fiondò su di me, stringendomi a sé fortemente. Io ricambiai quell'abbraccio, facendomi spazio tra le sue braccia, e affondando la mia testa nell'incavo del suo collo.
"Sei così piccola Hope!" mi sussurrò all'orecchio, mentre mi stringeva ancora a sé.
Sorrisi a quella sua affermazione.
Tra me e lui c'era una certa differenza di altezza, dovevo alzarmi sulla punte per arrivare alla sua altezza, e questo mi piaceva.
Mi staccai da lui ancora sorridendo e lui ricambiò. Salimmo in macchina e lui partì.
"E comunque, solo il fatto di essere più alto di me, non ti da il diritto di dire che sono piccola!" dissi ridendo.
"Io dico solo la verità! Sei nana, Hope!" disse ridendo.
"Ma sentilo!"-replicai io ridendo-"almeno io non sembro più alta perché ho 10 centimetri di ciuffo in testa!"
"Cosa avresti contro il mio ciuffo? Mi rende sexy! Non credi anche tu?" disse ridendo.
Scoppiai a ridere.
"Ridi, ridi. Ma ricorda che per questa volta ci sei andata bene perché sto guidando! La prossima volta una punizione a base di solletico non te la toglie nessuno! Nessuno offende il mio ciuffo!" disse facendo il finto offeso.
"Mamma che paura! L'ho scampata bella!"
Scoppiammo entrambi a ridere, mentre Zayn parcheggiava all'esterno della scuola. Dopodiché ci dirigemmo verso i nostri armadietti.
"Cos'hai alla prima ora?" mi chiese lui, rovistando tra i suoi libri.
"Matematica, a quanto pare!" dissi sbuffando.
"Ma che coincidenza! Anch'io!"
"Alleluia! Abbiamo il corso peggiore in comune! Non mi addormenterò o almeno non finirò col rimbambirmi! Miracolo!"
"Dai! Fai proprio così schifo in matematica?"
Annuii e lui scoppiò a ridere.
"Bhe del resto non puoi eccellere in tutto! Perché secondo me, apparte la matematica, tu sei perfetta Hope." disse, tornando serio.
"Ora ricomincio a sorridere come un'ebete, se non la smetti con tutti questi complimenti." dissi arrossendo.
"Almeno adesso lo splendido sorriso che immaginavo stanotte lo vedrò dal vivo!"
"Andiamo a lezione va'! Altrimenti mi sciolgo per diabete! E non voglio! Sono troppo giovane per morire!"
--
Era passata mezz'ora di lezione e io e Zayn non stavamo ascoltando mezza parola di quello che diceva la prof. Smith, donna sulla 50ina, acida e odiosa insegnante di matematica, che a parer mio era la prima a non capirci un fico secco.
La mia conversazione con Zayn fu interrotta proprio dalla professoressa:
"Horan e Malik siete pregati di continuare fuori la vostra conversazione." esclamò acida.
Io e Zayn, senza obiettare, prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo fuori dall'aula. In un certo senso era anche meglio essere stati cacciati.
"Prima lezione di matematica in questa scuola e sono già stato cacciato fuori! Fantastico Horan!" esclamò ironico, imitando il modo in cui la professoressa aveva pronunciato il mio nome, a mo' di disgusto.
"Sono i privilegi che ti concedi da solo quando parli con me, Malik!" esclamai a mia volta.
Ridemmo, per l'ennesima volta in quella mattinata.
"Quanto manca alla fine dell'ora?" mi chiese.
"Mezz'ora."
"Abbiamo tempo. Andiamo a fare un giro."
"Ma se a malapena sai dov'è il bagno!" dissi ironica.
"E la palestra!"
"E che ci andiamo a fare a quest'ora in palestra?"
"Zitta e seguimi." mi disse lui, fermo.
Mi prese per mano, facendomi andare a fuoco tutto il corpo, e ci dirigemmo verso la palestra.
"Ok siamo in palestra! Ma ora spiegami cosa ci facciamo qui, e ti giuro che nessuno si farà male!"
"Sai giocare a pallacanestro?" mi chiese lui, ignorando le mie precedenti parole, perché se avesse replicato saremmo scoppiati a ridere per l'ennesima volta.
"Su 10 tiri, la palla entra si e no una volta." risposi io, rassegnata.
"E poi dici che non ho ragione! Tu sei una nana!"
"E allora tu, Mr Spilungone, siccome fai tanto l'altezzoso, dimostrami come si gioca!"
"Con un insegnante come me, potresti diventare la più grande giocatrice di basket di Londra, lo sai questo?"
"Eccolo che ricomincia! Ti chiamerò Zayn Modestia Malik da oggi in poi!" dissi ridendo.
"Vuoi tirare una palla a canestro o vuoi continuare a storpiare il mio nome?"
"Io opterei per la seconda opzione, che non è niente male!"
"Ho capito! Vado a prendere un pallone."
Dopo 2 minuti tornò con un pallone da basket tra le mani, mentre palleggiava.
"Dai prova!"
"No! Farò una figura di merda che ricorderò per il resto dei miei giorni!"
"Ma che avete voi ragazze! Voi e questa paura di fare brutta figura! Può capitare a tutti no? Poi passa! Con voi è diverso. Una figura di merda una volta vi segna per la vita! Siete troppo insicure! Tu sei troppo insicura Hope! Cavolo sei perfetta! Che problemi ti fai!"
"È questo il problema! Che tu mi ripeti che sono perfetta! Louis me lo dice! Niall anche! Ma qui quella che non si vede perfetta sono io!"
Lui improvvisamente mi si avvicinò e mi strinse forte le mani. Forse la vera grande figura di merda l'avevo fatta in quel momento, diventanto rossa come un pomodoro, e cominciando a tremare per la troppo distanza con Zayn.
Lui scosse la testa. Si avvicinò di più a me facendo combaciare le nostre fronti e cominciò ad accarezzarmi una guancia.
"I tuoi occhi dicono tante cose, ed è raro trovare una persona che riesca ad essere così trasparente, che riesca a far intuire tutto di sé soltanto guardandola nelle iridi. Il tuo sorriso è qualcosa di meraviglioso, e almeno a me ha fatto capire che vale la pena avvicinarsi ad una persona come te. E poi i tuoi modi di fare, le tue insicurezze, quando arrossisci, tutte le piccole cose di te sono speciali. Per un'altra persona potrebbe essere dettagli insignificanti, che fanno di te una persona come le altre. Ma è questa tua semplicità a renderti diversa, perfetta."
Mi fissava nel profondo degli occhi. Ormai sentivo il calore del suo corpo sul mio. Le sue mani sfioravano prima le mie spalle, poi il mio collo, poi le mie guance. Si stava avvicinando sempre di più. I nostri nasi ormai si sfioravano. Le nostre labbra erano a pochissimi millimetri di distanza. Stavano per combaciare, per unirsi in un bacio, quando suonò la campanella, che mi risvegliò da quello stato d'enfasi e subbuglio che si era creato in me e che mi fece salire l'imbarazzo più totale.
Velocemente allontanai Zayn che mi guardò preoccupato.
Non avrei mai voluto staccarmi da lui, ma forse non ero ancora pronta dopo la delusione di Liam, anche se sapevo che Zayn era diverso. 
Raccolsi velocemente la mia borsa a terra, e quando stavo per andarmene Zayn mi si avvicinò, bloccandomi per un braccio.
"Resta, ti prego." mi sussurrò.
"Zayn ho lezione, devo andare, scusami." obiettai io, lasciando la sua presa dal mio braccio e uscendo dalla palestra. La mia testa mi diceva che scappare sarebbe stata la cosa più sensata da fare, ma il mio cuore mi diceva di tornare indietro, di andare da Zayn.
Ormai però avevo seguito la mia testa. Stavo sbagliando e lo sapevo, ma cos'altro avrei potuto fare?
Che situazione!

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Capitolo 10
*** "Non ti abbandonerei mai.." ***


 
9. "NON TI ABBANDONEREI MAI.."


"Si è chiuso in camera sua appena è ritornato da scuola e ci è rimasto. Louis è andato a parlargli." mi spiegò Eleanor.
"Sono una stupida, è così?"
"No non lo sei Hope! Sai tu cosa ti ha portato a scappare in quel momento. Solo credo che dovresti parlargli."
"Io voglio parlargli. Il fatto è che sono così tanto confusa da non sapere neanche cosa dire a me stessa per tranquillizzarmi." dissi sospirando.
"Ma non voglio neanche che tuo fratello pensi che io sia una codarda che non ha il coraggio per chiarire."
"Ci tieni a Zayn?" mi chiese lei, anche se dava l'aria che volesse solo una conferma di ciò che già sapeva.
E infatti annuì con il capo quando un "Fin troppo!" uscì dalla mia bocca.
"Ora tu ti starai chiedendo perché sono scappata?" continuai.
Lei mi guardò con uno sguardo pieno di approvazione a ciò che stavo dicendo. Anche lei non ci stava più capendo niente.
"Vedi in estate il mio ex ragazzo mi ha tradita. Ora l'ho dimenticato. È solo uno stronzo. Non merita niente. Ma ora ho paura. Paura che possa ricevere di nuovo una delusione. So che Zayn non è quel tipo di ragazzo, so che non sta giocando con me. Glielo si legge negli occhi. Ma non posso fare a meno di pensare al tradimento di Liam. Ecco, forse non sono pronta ad una nuova storia."
"Vedi Hope, a me è successa l'identica cosa. Stavo con un ragazzo che alla prima occasione non ha perso tempo a tradirmi. Ma poi ho conosciuto Louis. E ora hai visto dove siamo! Io sono dell'opinione che nella vita bisogna rischiare. Non devi bloccarti al primo ostacolo che incontri. Prima o poi dovrai superare la paura, no? Meglio prima che poi! Non sprecare l'occasione di rifarti una vita per la paura!"
Mi sedetti sul divano e mi misi le mani tra i capelli.
Forse Eleanor aveva ragione. Zayn aveva dimostrato di tenerci davvero a me, e io tenevo davvero troppo a lui. Non potevo continuare a piangere sul latte versato. Dovevo alzare il culo da quel divano, diventato ormai odioso, e dovevo andare a parlargli. Non potevo continuare a buttarmi giù e a tirarmi indietro dalle cose bella che la vista mi stava riservando, soltanto perché un cretino mi aveva fatto soffrire. Quel cretino era Liam. Ed era una persona totalmente diversa da Zayn. Zayn non era come lui. Zayn non mi avrebbe mai fatto del male. Zayn era Zayn.
"Andiamo da Zayn." dissi alzandomi decisa dal divano, diretta a prendere la mia borsa.
"Così ti voglio Hope!"
Le sorrisi e ci allontanammò da casa mia.

Louis' pov
Incredibile dire che Zayn aveva trascorso le 4 ore di quel pomeriggio steso sul suo letto a fissare il soffitto. Doveva aver pensato molto, e per quanto lo conoscessi, doveva aver fatto i peggiori pensieri. Forse, dopo Hope ovviamente, lui era la persona più pessimista che conoscessi.
"Zayn ti decidi al alzarti da lì?"
"Spiegami! Per fare cosa?"
"Mangiare? Bere? Dai! Sei rinchiuso qui dentro da quando sei tornato a casa!"
"Ho bevuto due birre. Sto bene con quelle."
"Ma secondo te rinchiuderti qui dentro a fissare il soffitto, non facendo un cazzo, potrebbe aiutarti a risolvere i tuoi problemi!".
Ok stavo diventando antipatico anche a me stesso. Ma dovevo farlo, per farlo muovere da lì. "Cazzo Louis, io voglio stare qui! Non sarai tu a farmi cambiare idea!"
"E secondo te rimanendo qui potrai capire per quale cazzo di motivo Hope è scappata via? Eh? Fossi in te in questo momento, sarei con lei! A cercare di capire cosa le è preso! E tu che fai? Stai qui sul letto! Bel modo di affrontare i problemi! Complimenti!"
"Ora lei scappa e io devo correrle dietro! Non si è presa lei la briga di venirmi a cercare dopo essere scappata e ora dovrei cercarla io! Evidentemente di me non gliene frega un cazzo! Evidentemente stanotte mi ha detto tutte cazzate. Evidentemente quelle cose non le pensa! Evidentemente per lei sono solo un conoscente."
"Ma sei deficente o cosa? Lei ci tiene a te, coglione."
"Questo lo dici solo tu Louis!" mi rispose secco e schietto.
In quel momento avevo tanta voglia di prenderlo a pugni. Non era lo Zayn che avevo conosciuto in vacanza. Quello i problemi li risolveva. Questa volta si stava arrendendo alla prima difficoltà.

Zayn's pov
Apprezzavo il modo in cui Louis stesse cercando di farmi muovere il culo da quel letto, dopo che ci avevo passato 4 ore. E mi stavo rendendo conto che forse lo stavo trattando un po' male. E lui, nonostante questo, mi stava sopportando. Era rimasto lì. E gli ero grato per questo.
Non riuscivo a smettere di pensare ad Hope, a quello che mi aveva detto la notte prima, a come si era comportata con me quel giorno, all'abbraccio che mi aveva chiesto quella mattina, alle insicurezze di cui mi aveva parlato, ma soprattutto al perché era scappata via in quel modo.
La testa mi stava per scoppiare, stavo per impazzire. E più cercavo di concentrarmi su altro, più continuavo a pensare a Hope.

Hope's pov
Eleanor aprì la porta di casa ed entrammo.
"Vuoi bere qualcosa?"
"Magari dopo volentieri. Ora ho un problema da risolvere." cercai di dire, azzardando un sorriso che però si trasformò più in una smorfia.
"Conosci la strada. Dì a Lou che sono qui." disse mettendomo una mano sulla spalla, a mo' di conforto.
Annui, allontanandomi da quella stanza e facendomi strada verso le scale.
Arrivata davanti la porta della camera di Zayn, non potei fare a meno di sentire le urla di Zayn e Louis. In un certo senso però me lo aspettavo.
Feci per bussare ma esitai per un attimo. Ci pensai ancora un'ultima volta a se ero pronta ad affrontare Zayn in una situazione così. Il mio cuore per una volta di trovava daccordo con la mia testa. Stavo assolutamente per fare la cosa giusta. Zayn si meritava le mie scuse milleuno volte.
Bussai lievemente alla porta e la aprii delicatamente, sporgendo la testa per farmi vedere. Zayn si voltò verso di me con un'espressione meravigliata, fissandomi negli occhi. Il suo sguardo parlava da solo.
Mi feci spazio nella stanza mentre Louis si avvicinò a me. Gli sussurai flebilmente un "Eleanor è di sotto." e lui mi rivolse un sorriso di conforto, scomparendo poi dietro la porta, chiudendole alle mie spalle.
Intanto Zayn continuava a fissarmi ed io continuavo a fissare lui. Eravamo in silenzio, nessuno dei due sapeva cosa fare o dire.
"Vuoi sederti?" ruppe lui il silenzio.
Mi limitai ad annuire e ad avvicinarmi a lui sul letto, che intanto mi fece spazio per sedermi.
"Perché sei venuta?"
"Lo sai bene perché sono qui!" controbattei io.
"No non lo so il perché! Spiegamelo tu già che ci sei."
"Zayn, io..ecco, non so da dove cominciare.."
"Comincia dall'inizio! Funziona sai?" mi disse questa volta con un tono un po' più dolce.
"Ecco.."
"Perché sei scappata?" mi interruppe lui.
"Io non lo so, Zayn. So solo che le cose.."
Il mio 'discorso' fu interrotto dal suono del mio cellulare. Lo presi e vidi che era mia madre, la quale mi stava chiamando.
Zayn mi incitò a rispondere e così feci.
"Pronto mamma. Cosa c'è?"
"Hope, è successa una cosa.." le sentii pronunciare, con un tono più che preoccupato.
"Mamma cosa è successo?" chiesi preoccupato, catturando anche l'attenzione di Zayn.
"Amore non ti agitare, sono in ospedale."
"Come in ospedale mamma?" chiesi alzandomi dal letto, ed alzando anche il tono della voce.
"Tuo fratello ha avuto un incidente." disse lei tutto d'un soffio, a mo' di disperazione per tutto ciò.
Non appena sentii quelle parole pronunciate da mia madre gli occhi mi si riempirono di lacrime. Portai una mano alla bocca per evitare che i singhiozzi invadessero la mia bocca.
Zayn si accorse di tutto ciò, e si alzò anche lui, mettendosi di fronte a me, e catturando qualche lacrima, con un viso preoccupato.
Un misero "Oddio!" colmò di tristezza, strozzato dalle lacrime.
Mia madre doveva essersi accorta che stavo piangendo.
"Hope calmati. Non agitarti ti prego.."
"Ma come faccio mamma! Come faccio! Vengo lì subito."
"Tesoro ti aspetto qui. Però stai calma, daccordo?"
"Non sarà facile mamma. Ci vediamo fra poco." dissi, chiudendo la chiamata, e continuando a piangere.
Zayn era sempre lì a fissarmi e ad asciugarmi le lacrime che rigavano le mie guance.
"Piccola, non piangere..dimmi cos'è successo." mi disse dolcemente accarezzandomi le guance.
Senza pensarci due volte mi buttai tra le sue braccia, e lui fu pronto a stringermi a lui. Mi accarezzava dolcemente i capelli e mi lasciava dei baci dolci su di essi. E ancora mi chiedeva cosa fosse successo.
Ma io non riuscivo a parlare, non riuscivo a pensare che fosse successa qualcosa di male a Niall, non era possibile. Mio padre era morto per un incidente, non potevo perdere anche lui.
"Niall ha avuto un incidente.." sussurrai tra i singhiozzi.
Zayn si staccò da me e mi rassicurò: "Ti prometto che andrà tutto bene." mi disse, baciandomi la fronte; "Scendiamo giù dagli altri e poi andiamo in ospedale." disse deciso.
"Davvero verresti con me Zayn?"
"Non ti abbandonerei mai in un momento simile, indipendentemente da quello che è successo."
"Grazie Zayn.". Lui mi sorrise e mi abbracciò.
Louis ovviamente rimase sconvolto nel sapere dell'incidente di Niall. Neanche lui riusciva più a calmarsi.
Eleanor cercava di tranquillizzarlo, ma non ci riuscì. Louis voleva troppo bene a Niall, per lui era come un fratello, non accettava tutto quello che stava succedendogli.
--
Entrammo in quell'ospedale in cui l'ultima volta avevo visto morire mio padre, 3 anni prima. Mille ricordi riaffiorarono la mia mente, uno peggiore dell'altro. Le lacrime minacciarono di ricominciare a percorrere le mie guance e alzai gli occhi al cielo per evitarlo. Tremavo come non mi era mai successo in vita mia. E per quanto Louis mi sussurrasse di calmarmi, anche se lui non lo era affatto calmo, io non ci riuscivo.
Corsi ad abbracciare mia madre, non appena la vidi. Anche lei era distrutta. Lo si vedeva nei suoi occhi, erano spenti, non più pieni di allegria. L'ultima volta che l'avevo vista così era al funerale di mio padre. Stava malissimo ed io non potevo far niente.
"Almeno sono riusciti a capire cos'ha?"
"Stanno facendo di tutto, ma probabilmente se non si sveglia non possono scoprirlo."
"Non dirmi che potrebbe anche non svegliarsi più!?"
Vidi mia madre abbassare il capo, in preda alle lacrime, che ben presto si fecero spazio anche sul mio viso.
No. Non poteva essere. Niall doveva svegliarsi. Come sarei andata avanti senza di lui. Non doveva, non poteva, succedere.


SPAZIO AUTRICE
Ma ciaooo a tutti! Ok lo so fa schifo. Non sapevo cosa scrivere, un incidente è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. E Niall era l'unico a cui pitesse capitare qualcosa. Tranquilli, lui starà bene, non gli farei mai succedere qualcosa di tragico. Sarebbe come spezzare una parte del mio cuore.
Non posso credere di averlo pubblicato, non mi piace. Spero almeno che piaccia a voi. Questo conta!
Fatemelo sapere tramite una recensione!
Pace e amore ♥

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Capitolo 11
*** Baciami adesso. ***


You tell me that you’re hurt, and you’re in pain
And I can see it here, it’s so in shake
But I just wanna see your smile again
See you smile again
-Through the dark, One Direction
 
10. BACIAMI ADESSO
 
 

Zayn's pov
"È davvero a pezzi! Si è addormentata piangendo." sospirai.
"Da quando suo padre è morto ha cominciato a vedere Niall come una figura da imitare. E ora vederlo così la fa star male." mi disse Louis, continuando a guardare Hope dormire, stretta al mio braccio, e passandosi continuamente le mani tra i capelli.
"Tu non stai meglio di lei Louis. Non negarlo." sussurrai mettendogli una mano sulla spalla.
"Niall è il fratello che non ho mai avuto Zayn.".
"Io ed El ci siamo, lo sapete." Annuì, appoggiando la testa e le spalle a quel muro così bianco di quel corridoio di ospedale.
Passarono attimi su attimi di estremo silenzio. Scorsi poi da lontano le figure di Eleanor e quella della madre di Hope dirigersi verso di noi con alcuni bicchieri, contenenti probabilmente caffè. E osservai a lungo la figura di quest'ultima, meravigliato da quanto fosse così simile ad Hope.
"Ragazzi è tardi. Andate a casa. È inutile restare qui se non ci sono novità. Andate a riposare." ci spronò la donna, guardando poi la figlia, e accarezzandole i lunghi capelli castani, che le scendevano nel modo più dolce e delicato possibile sulle spalle.
Era così piccola e indifesa in quel momento. Si stringeva a me come se le mancasse qualcosa, come se volesse affetto.
"Io resto qui. Ragazzi voi andate." disse Louis, imperterrito.
"Louis vai a casa. Qui non succede niente. Sono le 2 di notte ormai. È tardi e dovete riposare. Se ci sono novità, qualsiasi cosa, vi avviserò subito. E per favore, statele vicino, è l'unica cosa che vi chiedo"disse riferendosi alla figlia "siete gli unici di cui a bisogno in questo momento."
Vidi Louis annuire.
La madre di Hope aveva perfettamente ragione.
"Ragazzi vado a prendere la macchina nel parcheggio, fuori piove a dirotto. Zayn sveglia Hope nel frattempo."
Annuii a ciò che il mio amico mi disse e poi vidi Eleanor farmi segno per avvisarmi che andava con lui.
"Hope, svegliati."
"Che succede?" disse lei aprendo gli occhi, con la voce impastata dal sonno, mentre acquistava sempre più lucidità.
"Niente, non preoccuparti. Andiamo a casa. Torniamo domani."
"No. Io voglio restare qui. Se succede qualcosa, se si sveglia. No! Io a casa non ci torno."
"Dai Hope. Qui non ci sono novità. Tua madre ci ha detto di andare a riposare. Sono le 2 di notte ormai, domani abbiamo scuola. Lou è già andato a prendere la macchina, ci aspetta di sotto. Dai piccoletta.."
Mi guardò in modo assassino, probabilmente per quel nomigliolo, che le avevo affibbiato così, solo per vederla sorridere.
"Torniamo domani mattina, prima di andare a scuola? Promesso?"
"Promesso." le giurai.
Ci alzammo da lì e prendemmo l'ascensore per scendere al piano inferiore, dove Eleanor ci stava aspettando e salimmo in macchina.
"Venite a casa con me, per favore.." ci supplicò Hope. Non voleva restare da sola, e in fondo era plausibile. Avrebbe finito col piangere tutta la notte per suo fratello. E invece noi avevamo il dovere di farla distrarre, di non farle pensare a Niall per un po'. Quindi per quella notte rimanemmo tutti a casa Horan.




Hope's pov
Spalancai la porta di casa per permettere a tutti di entrare.
"Ragazzi volete mangiare qualcosa? Non abbiamo cenato, insomma non so, forse c'è qualcosa che non bisogna preparare.."
Louis mi interruppe, accennandò un leggera risatina:
"Hope ti calmi? Basta con tutti questi problemi! Andiamo a dormire, forza su!".
Zayn ed Eleanor annuivano alle sue spalle.
Decidemmo di aprire i tre divani che c'erano in salotto, in modo che diventassero dei letti, così che avessimo potuto dormire tutti nella stessa stanza. 

.........


Ero salita in camera mia per prendere il caricabatterie del mio cellulare e nel passare davanti la stanza di Niall, entrai, sedendomi sul letto.
Presi ad un osservare una sua foto, che tenevo stretta tra le mani, quando vidi Louis entrare nella stanza e sedersi accanto a me.
"Immaginavo saresti venuta qui!" disse mettendomi una mano attorno alla schiena, attirandomi.
Poggiai la testa sulla sua spalla e sospirai, una, due, tre, quattro, troppe volte. E continuavo a fissare quella foto: l'unica cosa che volevo in quel momento era mio fratello.
"Louis, andrà tutto bene, vero?" chiesi, cercando di trattenere la lacrime.
"Niall è forte. Ce la farà, te lo prometto Hope."
Mi abbracciò ed io mi strinsi a lui.
Solo Louis poteva capire quanto stessi male in quel momento, e solo lui sapeva come farmi tornare il sorriso, anche in una situazione in cui da sorridere c'era ben poco.

..........


Non riuscivo a dormire. Tutti dormivano beatamente ed io ero lì, senza chiudere occhio. E stavo mangiando il tempo, si mangiando, osservando Zayn.
Non potevo negare che quando dormiva era estremamente dolce, era esageratamente bello. Era semplicemente perfetto.
Mi alzai da quel divano, che ormai era diventato fin troppo scomodo, e me ne andai in cucina, nella speranza che se avessi bevuto qualcosa il tempo sarebbe volato più velocemente e il sonno mi sarebbe tornato.
Presi una cocacola dal frigo e mi sedetti sul tavolo di fronte.
Sentivo Louis bisbigliare parole senza senso nel sonno e questo mi fece ridere.
Era tutto buio. L'unico piccolo fascio di luce, che si infiltrava dalla finestra, ed a stento illuminava il salotto, proveniva dai lampioni che illuminavano la strada. La cucina quindi era avvolta dell'oscurità. Quell'oscurita mi rilassava. Mi dava un senso di tranquillità. Mi permetteva per una volta di svuotare la testa dai mille pensieri che la affuscavano. Tranquillità che durò ben poco, finché qualcuno non entrò nella stanza: Zayn.
Sobbalzai nel vedere una sagoma apparire di fronte a me e poggiai rumorosamente la lattina che stringevo tra le mani sul tavolo, per attirare l'attenzione di quella figura, la quale sobbalzò a sua volta.
Solo allora Zayn si accorse di me.
"Hope! Ma che ci fai qui?! Mi hai fatto prendere un colpo!" bisbigliò, per non svegliare Eleanor e Louis.
"Potrei farti la stessa domanda!" bisbigliai a mia volta.
"Sto morendo di sete! Ecco perché sono qui!"
"C'è un'altra coca in frigo. Prendi quella se vuoi."
Lui annui, e dopo aver preso la cocacola si sedette accanto a me.
"Non mi hai ancora detto perché sei qui." disse bevendo un sorso.
"Non riesco a dormire."
"Deve essere perché hai dormito diverse ore in ospedale."
"O perché ci sono troppi pensieri che mi tormentano." dissi sinceramente io.
Lui balzò dal tavolo e si mise davanti a me.
"Senti Hope, se è per quello che è successo tra noi, non ci pensare. Hai già la grande preoccupazione di tuo fratello. Preoccuparti di me è solo una sciocchezza."
"E invece me ne preoccupo Zayn. Perché tu ci hai messo l'anima ed io sono scappata. E adesso tu non sai che io in realtà in quel momento non volevo spaccare." dissi abbassando il capo.
Ma lui me lo rialzò mettendomi una mano sotto il mento.
"Non ci pensare più. Chiudiamola qui. L'importante è che tu sia qui con me adesso. Non stai scappando ora. È questo ciò che conta per me."
"Allora mi perdoni?" chiesi speranzosa.
"Non sono mai stato arrabbiato con te. Non devo perdonarti di niente."
"Sei una bella persona Zayn!"
"Ma questo lo sapevo già!".
Scoppiai in una risata, che ben presto dovette diventare silenziosa, perché altrimenti avrebbe svegliato mezzo quartiere.
Era sempre il solito modesto!
Dopo quella risata calò il silenzio tra noi. Fu in quel momento che capii che assaporare le labbra di Zayn in quel momento era la cosa che più desideravo. Capii che era quello il momento giusto, il momento perfetto.
"Zayn.."-sussurrai, attirando la sua attenzione-"tu vorresti baciarmi?".
Da dove mi era saltata fuori quella domanda? Cosa stavo facendo? Dov'era la vecchia me, quella insicura e timida? Stavo facendo tutto questo per lui.
"Anche troppo Hope." disse avvicinandosi e mettendosi tra le mie gambe.
A quella risposta milioni, anzi miliardi, di brividi attraversarono il mio corpo. Le mie guance stavano andando a fuoco e le mie mani tremavano.
"E allora fallo. Adesso." risposi decisa, intrecciando una mano alla sua.
Sul suo volto si aprì un sorriso immenso, meraviglioso. Le nostre fronti e i nostri nasi si unirono.
"Niente più fughe. Promesso?"
"Promesso."
E quella fu l'ultima parola che poté uscire dalla mia bocca, prima che le nostre labbra si unissero e che io andassi in paradiso.
Il suo profumo di tabacco mischiato a quello di vaniglia si stava facendo spazio in me. Le sue mani che mi accarezzavano i fianchi, poi la guancia, poi di nuovo i fianchi, mi mandavano in estasi. Le nostre labbra combaciavano perfettamente, e davano l'impressione di non volersi più staccare, come se avessero trovato la loro anima gemella.
In quel momento provai emozioni inspiegabili: temevo davvero che il cuore a momenti sarebbe uscito fuori dal mio petto.
Erano strane le sensazioni che Zayn mi provocava, così maledettamente nuove.
Ci staccammo probabilmente solo per riprendere fiato.
E quei baci andarono avanti per oltre cinque minuti.
Non riuscivamo più a fare a meno l'uno dell'altra.
Ci staccammo e tenni gli occhi chiusi, per paura che tutto fosse solo un sogno, per paura che tutto quello non stesse accadendo realmente a me.
I nostri respiri affannati andavano a ritmo l'uno con l'altro e rimanemmo con le fronti attaccate e i nasi che si sfioravano finché questi non tornarono regolari. A quel punto aprii gli occhi e mi ritrovai immersa negli occhi caramello di Zayn, che brillavano di una luce cristallina, che mi permetteva di vederli nonostante fossimo al buio.
"È stato il bacio più bello della mia vita." sussurrai.










SPAZIO AUTRICE
Ciao popolo! :') ok oggi sono felice, ma non vi interessa!
Lo so sono un mostro a farlo finire così, ma ho dovuto perché quello che c'è dopo è concatenato con ciò che succede nel prossimo capitolo!
Vi consiglio vivamente di tener presente le frasi della canzone, all'inizio del capitolo.
La adoro *-* e infatti proprio da essa mi sono ispirata!  
Finalmenteeee Hope e Zayn si sono baciati! Yeeee! Si sono felice! Non vi anticipo niente.
A voi la parola adesso! Recensite per favore, mi servono le recensioni per migliorare T.T Un bacioooo :*

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Capitolo 12
*** Proviamo ad essere qualcosa. ***


But you make me wanna act like a girl
Paint my nails and wear high heels
Yes you make so nervous that
I just can’t hold your hand.
-Heart attack, Demi Lovato




 
11. PROVIAMO AD ESSERE QUALCOSA





Avevamo dormito abbracciati quella notte.
Lui che mi stringeva a sé era la sensazione più bella che si potesse provare.
E avevamo continuato a scambiarci baci per tutta la notte, ad intervalli regolari.
Proprio non riuscivamo a rimanere staccati.
Uno spiraglio di luce mattutina finalmente si faceva spazio attraverso le piccole fessure della finestra e mi illuminò il volto, svegliandomi.
Mi voltai verso Zayn ed era lì che dormiva, beato, come fosse un angelo.
Cercai di muovermi il più lentamente possibile per slacciarmi dalla sua presa senza svegliarlo e per alzarmi da lì.
Sentii Zayn mugugnare.
Lo vidi aprire gli occhi lentamente, per poi sbattere velocemente le palpebre per cercare di tenerle aperte.
Mi accarezzò la guancia teneramente e mi lasciò un leggero bacio sulla fronte, che fu preceduto da un "Buongiorno" stentato.
Gli sorrisi e mi lasciai stringere da lui.
"Che ore sono?" mi chiese poi.
Presi il mio iPhone sotto il cuscino e notai che erano le 6,45, così lo comunicai a Zayn.
"Io vado a farmi una doccia, torna a dormire un altro po', è ancora presto."
"No adesso mi alzo e sveglio anche questi due dormiglioni."
Accennai una risatina e mi alzai completamente da lì.
"Sarò veloce."
"Prenditi tutto il tempo che vuoi piccola."
Sorrisi a quelle parole e mi avviai alle scale, dove scomparii dalla vista di Zayn dopo pochi istanti.







Stavo finendo di abbottonare la camicetta della divisa scolastica quando il cellulare sopra il letto cominciò a squillare a ritmo di 'Unconditionally' di Katy Perry.
Dal numero capii che era mia madre.
Cominciai a preoccuparmi: chiamarmi di prima mattina, pur sapendo che sarei andata a breve in ospedale, era troppo strano.
"Pronto mamma! Cosa è successo?" domandai agitata.
"Hei sorellina!".
O quella era la voce di Niall oppure stavo sognando. Era sveglio! Non ci potevo credere.
"Oddio Niall! Stai bene? Da quanto sei sveglio? Come ti senti?" domandai alla velocità della luce, con le lacrime agli occhi. Ma questa volta erano di gioia.
"Hope calmati! Non cambi mai eh?" disse, facendosi una sonora risata, "si sto bene! Sono sveglio da un paio d'ore circa!" continuò poi.
"Ma perché non mi avete avvisata prima? Grazie tante della considerazione!" dissi offesa.
"C'erano medici che andavano avanti e dietro, la mamma era stanca, ha riposato un po' e poi non voleva disturbarti mentre dormivi!" mi spiegò lui.
"Ti perdono! Ma solo perché mi sei mancato!"
"Ho dormito un po' dai!"
Risi a questa battuta.
Sapeva essere ironico su tutto, anche sulle cose peggiori. Trovava sempre il lato positivo delle situazioni. E lo avevo sempre invidiato per questo.
"Il tempo di finire di prepararmi e vengo in ospedale." dissi, ma lui mi bloccò.
"No Hope. Devo fare diversi esami e quindi non fanno fare visite! Ci vediamo dopo scuola."
"Uffa! Vabbè fratellino ci vediamo più tardi. Ora è meglio che mi sbrighi perché ci sono altre tre persone in casa nostra che aspettano soltanto me!"
"Dai pigrona!" esclamò lui dall'altra parte.
Ci salutammo e chiusi la telefonata.
Iniziai a saltare da tutte le parti come una bambina a cui hanno appena dato le caramelle.
Corsi giù per le scale e mi buttai letteralmente tra le braccia di Zayn.
"Zayn, Niall sta bene, si è svegliato!"
"Hope ma è fantastico!" disse ridendo, facendomi girare.
Saltellavo come una bambina, ma lui mi bloccò per i fianchi, prendendo ad accarezzarli.
"Grazie Zayn! Grazie per essermi stato vicino stanotte e per aver accettato di restare qui a dormire!"
"Se non fossi rimasto non avrei mai fatto la cosa più importante della mia vita!"
"E sentiamo, che avresti fatto?" dissi stuzzicandolo.
"Ho fatto questo." disse prima di premere le sue labbra sulle mie.
Fu un bacio a stampo.
Per molti non sarebbe stato niente di speciale, ma per me fu meraviglioso.
Il solo contatto con le sue labbra contro le mie mi faceva andare in paradiso.
Era qualcosa di indescrivibile ciò che quel ragazzo era in grado di farmi provare solo sfiorandomi.
Era fantastico tutto questo.
Era fantastico Zayn.
Ma all'improvviso mi bloccai: "Zayn ma dove sono andati a finire Louis ed Eleanor?"
"Sono andati a casa a prepararsi e gli ho detto che li avremmo raggiunti appena avresti finito."
"Allora andiamo!"








Zayn aprì la porta di ingresso e salì al piano di sopra, mentre io mi feci spazio nel salotto, dove trovai un Louis già pronto, spaparanzato sul divano di casa Malik.
Gli saltai praticamente addosso!
"Louis! Niall si è svegliato! Si è svegliato, capisci!" esclamai euforica. 
"È la notizia più bella che tu abbia potuto darmi Hope!" disse abbracciandomi.
Era veramente felice.
"Peccato che adesso non permettano di fare visite!"
"Andremo nel pomeriggio! L'importante adesso è che Niall stia bene!"
"Hai ragione Lou! Adesso possiamo stare tranquilli!"-sospirai-"È bello come tutto si sia sistemato in una sola notte!" continuai poi.
"Che è successo tra te e Zayn stanotte?"
Sbarrai gli occhi.
Come faceva a sapere che era successo qualcosa tra di noi.
"Louis ma come fai a.." non mi lasciò terminare la frase.
"Vi ho visti dormire abbracciati sul divano. E poi Zayn ha sempre la faccia imbronciata dal sonno di prima mattina! Stamattina invece era tutto sorridente!"
"E va bene! Ci siamo baciati!"
"Lo sapevo! Doveva per forza essere successo qualcosa tra voi!" disse buttandomisi addosso.
"Sono felice Louis. "









Stavo riponendo i libri della terza ora nell'armadietto per poi andare in cortile, dove ci ritrovavamo sempre durante la ricrezione.
L'ora successiva avrei avuto matematica, e l'avrei trascorsa tutta con Zayn. Non potevo desiderare di meglio!
Oltrepassai la porta sul retro della scuola e lo vidi, lì in un angolino, seduto su un muretto, a fumare la sua solita sigaretta.
Era come una fissazione fumare per lui.
Era come se le sigarette lo rilassassero.
Il fumo era parte di lui e nessuno, pur provandoci all'infinito, sarebbe mai riuscito a farlo smettere.
Alzò il capo e incontrai i suoi fantastici occhi che tanto mi erano mancati per ben tre ore di 
lezione.
Mi sorrise e mi fece segno di raggiungerlo, come già stavo facendo.
"Hei!"
"Hope!"
"Sempre a fumare tu eh! È diventata una droga!" dissi stuzzicandolo.
"La mia droga è un'altra!" rispose alla mia battuta, attirandomi a sé e tenendomi con una mano dietro la schiena.
"E sentiamo, quale sarebbe?" feci l'ignorante, anche se avevo capito cosa stava per uscire dalle sue labbra.
Volevo solo sentirmelo dire.
"Tu! Tu sei la mia droga! E non so come smettere di drogarmi di te."
"Non smettere mai di farlo, ti prego."
"Non smetterò mai. Te lo assicuro!"
Lo tirai dal colletto della camicia e lo baciai.
Ma quello fu un bacio tutt'altro che casto. Fu molto più profondo di tutti gli altri.
"Ci ho pensato tanto, Hope. Proviamoci!"
"A far cosa?" chiesi non capendo.
"A stare insieme. Diventa la mia ragazza Hope!"
Un sorriso ampio si fece spazio sul mio volto. No, non stavo realemente sognando.
"Solo tua?" risposi unendo la mia fronte alla sua.
"Solo mia." rispose lui a sua volta, per poi unire di nuovo le sue labbra alle mie.
Finalmente le cose andavamo bene anche per me.





Louis' pov
Io ed Eleanor eravamo diretti all'uscita sul retro della scuola per raggiungere gli altri, quando la mia ragazza mi tirò per un braccio.
"Amore, da quando Hope e Zayn si baciano?"
Mi voltai nella direzione in cui stava guardando la mia ragazza e li vidi con i miei occhi.
"Ehm bhe..potrebbe essere che da stanotte sia cambiato qualcosa e che mi sia dimenticato di raccontartelo!"dissi attirandola a me. 
"Sei sempre il solito Louis! Ti dimentichi sempre le cose più importanti! Ti odio! Uffa!" disse lei facendo la finta offesa.
"Naaa lo so che mi adori!"
"No! Ti odio e basta."
"Mi odi anche se faccio questo?" dissi per poi baciarla, come forse non avevo mai fatto.
Sorrise sulle mie labbra.
"Ti sei salvato Tomlinson!"







Hope's pov
"Come sarebbe a dire che arriverà zia Madeline tra meno di un'ora mamma!" urlai sconvolta, mentre Zayn, steso sul divano, mi guardava con espressione esterrefatta ma allo stesso tempo divertita.
Se continuava così se la sarebbe vista brutta quel figo di un pakistano!
"Si Hope! È qui nelle vicinanze e viene a farci visita per alcuni giorni con le tue cugine, Chelsea e la piccola Meredith, approfittando di questo per far visita a tuo fratello!"
"Ma la casa è un disastro! Non ce la farò mai a sistemare tutto in così poco tempo!"
"Ah ma non preoccuparti! La zia capirà! Questo è l'ultimo dei nostri problemi!"
"Ah no infatti! Il mio problema più grande è Chelsea!".
Si Chelsea. La mia insopportabile cugina 15enne che era sempre stata gelosa di tutto ciò che avevo.
Non l'avevo mai sopportata e mai l'avrei fatto.
Era una vipera, isterica e capricciosa! Tutto ciò che io odiavo.
"Dai Hope cresci un po'! Non fare la bambina! Ogni volta con la stessa storia! Chelsea è adorabile!"
Evviva! Ora ci mancava anche mia madre che mi faceva la predica e che mi diceva che la mia odiosa cugina era adorabile.
"Grazie mille mamma!"dissi sarcastica.
"Basta Hope! La zia dovrebbe essere lì nel giro di una mezz'ora. Aspettala a casa e poi venite in ospedale tutte insieme. Conto su di te!"
"Va bene! Salutami Niall! Ci vediamo dopo!"
Attaccai la telefonata ed andai a sedermi accanto a Zayn sul divano, che intanto mi aveva fatto spazio.
"Meglio di così si muore!" borbottai tra me e me.
"Che è successo di così tanto terribile stavolta?" chiese Zayn curioso.
"Mia zia verrà qui! Tra mezz'ora! Con mia cugina!" dissi in tono melodrammatico, piagnucolando.
"E che ha tua cugina?"
"È una vipera Zayn! Quando la conoscerai te ne renderai conto anche tu! O almeno spero! Sai, mia madre la definisce adorabile!" dissi schifata.
"Dai! Può essere una persona così terribile?" chiese divertito.
"Ti ricrederai, Zayn!" "Ok voglio crederti! Se avrai bisogno di essere salvata da lei, verrò io in tuo aiuto!"
"Nessuno è in grado di fermare il nervosismo che quella ragazza mi provoca!" dissi sbuffando, ma sorridendo nella mente, per ciò che Zayn mi aveva detto.
"Neanche un bacio?"
Sorrisi ampiamente, dimenticandomi del resto quando quella parola uscii dalla sua bocca.
"Uno solo?" lo misi alla prova.
"Anche un milione!" disse avvicinandosi.
"Mmh..sono tanti! Cominciamo da adesso!" dissi sorridendo sulle sue labbra,per poi allacciare le braccia attorno al suo collo e abbandonarmi ai suoi baci.
Non ho mai capito come facesse, ma era in grado di farmi passare il nervosismo in meno di un secondo.
Mi si sarebbero consumate le labbra a furia dei suoi baci, ma non mi sarei mai staccata da lui, per nessuno motivo al mondo.
"Sei più tranquilla adesso?"
"Con te sempre!".











"Sveglia Hope, devi andare a scuola!" esclamò mia madre spalancando le tende, come era sua abitudine fare tutte le sante mattine per farmi muovere il sedere da quel letto che a me sembrava tanto comodo.
Erano passati due giorni.
Niall era tornato dall'ospedale.
Se l'era cavata con una distorsione alla gamba. Nulla di grave. Non gli era neanche servita l'ingessetura.
Mia zia e le mie cugine erano andate via la sera prima.
Charlie era stata più insopportabile del solito.
Ma per fortuna c'era spesso Zayn a replicare alle sue battutine idiote.
Una volta tanto qualcuno la pensava come me!
Zayn odiava mia cugina. Mi sentivo realizzata!
Ma tornando ai miei piccoli dettagli, anche quella mattina dovetti alzarmi da quel letto e trascinarmi in bagno, con tutto il sonno appresso.
In quel momento invidiavo da matti Niall, che doveva stare a riposo per una settimana e lui per riposo intendeva dormire.
Dovetti fare tutto di fretta e furia.
Ero in un ritardo bestiale.
Fortuna che c'era Zayn che passava a prendermi con la sua macchina ogni mattina. Altrimenti sarei già stata bocciata per gli infiniti ritardi. Ed eravamo solo alla seconda settimana di scuola! 
"Buongiorno!" esclamai salendo il macchina, sbadigliando.
"Buongiorno." rispose freddo.
Neanche se avessi fatto qualcosa!
"Che hai Zayn?"
"Niente!" esclamò ovvio.
Ma il suo problema in quel momento era che io non fossi stupida.
"No! Tu hai qualcosa! Dimmelo! Mi fai preoccupare!"
"Non è successo niente Hope! Non preoccuparti!" mi rispose questa volta più dolcemente.
"Zayn parla!" dissi scandendo parola per parola.
"Hope ho solo litigato con mia sorella!" mi disse dopo qualche minuto di silenzio.
"Ah ma allora ti sei deciso a parlare! È stato così difficile?" chiesi ironica.
"Scusa! Ma il fatto è che sono arrabbiato. Anzi no! Sai cosa? Più che arrabbiato sono deluso."
"Ma perché avete litigato? Cosa è successo?"
"Mi sono semplicemente permesso di darle un consiglio sul corso pomeridiano da scegliere a scuola e lei a quel punto mi ha urlato contro cose del tipo 'Tu non sei mio fratello! Questi consigli vai a darli a qualcun altro!' e se ne è andata via sbattendo la porta."
Solo a parlarne Zayn aveva nella voce un più che sottile velo di tristezza.
Gli faceva male ciò che Eleanor gli aveva detto.
Ed io in quel momento mi sentivo impotente, incosciente di come fare per tranquillizzarlo, per rassicurarlo. Perché ero la prima a sapere che se Eleanor avesse pronunciato quelle parole, un motivo c'era.
"Zayn per quel po' che conosco Eleanor sono sicura che non avrebbe mai voluto pronunciare quelle parole. Lo sai anche tu che ti adora!" cercai di rassicurarlo.
"Però l'ha fatto Hope. E questo resta. Perché fa male sentirsi dire una cosa del genere. Soprattutto se è una persona che riesce a ricoprire il ruolo di sorella nella tua vita anche se non lo è realmente."
"Mi credi se questa volta sono io a dirti che si sistemerà tutto?" chiesi speranzosa.
"E pensare che le altre volte i nostri litigi mi sembravano delle sciocchezze! E che si è sempre risolto tutto! Stavolta invece non riesco a crederci!" disse cambiando di proposito discorso.
"Zayn!"-lo richiamai-"rispondimi alla mia domanda! Mi credi si o no?"
"Lo spero Hope!" disse spegnendo il motore e scendendo dall'auto.
Sorrisi. In fondo forse ancora ci sperava.
"Ah non mi hai ancora dato un bacio stamattina!" disse arrivando alle miei spalle.
"Tu credici ed io ti bacio."
"Io ci credo e tu baciami!"
Risi sulle sue labbra per la battuta idiota che aveva fatto, per poi congiungerle alle mie in un bacio che mi mancava dalla sera precedente.

























SPAZIO AUTRICE
Ehilà gente!
Da quanto tempo!
Mi scuso per l'enorme ritardo ma ho avuto un blocco! Capita a tutti!
Per farmi perdonare ho scritto un capitolo un po' più lunghetto.

Alloraaaaaaa! Che capitolo intenso!
A voi la parola! Come al solito vi dico di recensire ♥♥
Ciaoooooo, alla prossima *-*

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Capitolo 13
*** Seconde possibilità ***


When you say you love me,
Know I love you more
And when you say you need me,
Know I need you more
Boy I adore you
I adore you

-Adore you, MILEY CYRUS


 
12. SECONDE POSSIBILITA'


 
 



 
Zayn ed Eleanor si era evitati per tutta la mattinata.
Vederli così, nelle vesti di due 'litiganti',mi faceva strano.
Erano sempre stati unitissimi ed inseparabili.
E soprattutto mi faceva male vedere Zayn così triste.
Perché anche se cercava di non mostrare tutto il suo malessere, anche se si comportava normalmente, cercando di essere positivo, tranquillo, io lo sapevo che stava fingendo. Glielo si leggeva negli occhi che l'unica cosa che avrebbe voluto fare era abbracciare sua sorella.
Si, sorella. Perché per lui Eleanor era e sarebbe sempre stata sua sorella, al di là di quello che gli aveva detto.
Perché anche se una persona a cui tieni ti delude, non sarà così che smetterai di volerle bene.
Perché l'amore, il bene, quello vero, non si cancella mai.
Ma quello che in quel momento non mi spiegavo era il comportamento di Eleanor.
Non riuscivo a capire perché avesse reagito così quella mattina, senza che Zayn le avesse detto chissà quale assurdità.
Si era irrigidita senza un motivo valido, e si era scagliata su Zayn nel peggiore dei modi.
Ed adesso io e Louis stavo cercando un modo per farli ragionare.
Perché non potevano andare avanti così.
"Dobbiamo trovare un modo per farli ragionare! O più che altro devo capire per quale cazzo di motivo Eleanor ha reagito così!" disse Louis con un tono di nervosismo allo stato puro.
Era raro che Louis si innervosisse.
Lui era sempre sicuro di poter avere la situazione sotto controllo.
Affrontava tutti i problemi con estrema tranquillità.
'Tutto si risolve prima o poi!' mi ripeteva sempre, ma questa volta sembrava non crederci più neanche lui.
"Io non la capisco. Non so cosa sia potuto prenderle! Ed il bello è che non vuole parlarne nemmeno con me. Se avessi insistito per qualche altro istante, in questo momento ci avrei litigato anch'io." disse preoccupato.
"Ehi ragazzi!" sentimmo dalle scale, per poi veder comparire la figura di mio fratello.
"Oh ciao Niall!" esclamò Louis, non abbandonando la sua preoccupazione.
"Che succede?" chiese sedendosi accanto a Louis sul divano.
Gli raccontammo velocemente tutta la situazione.
"La tua ragazza è strana forte!" fu la prima cosa che uscì dalle sue labbra, non appena finimmo di raccontare.
Le sue esclamazione riuscivano sempre ad abbassare la tensione, ma questa volta poteva anche risparmiarsela.
Ed infatti si beccò uno sguardo fulmineo da parte di Louis, mentre io gli pizzicai il braccio per farlo stare zitto.
"Scusa amico, non volevo." si scusò subito dopo. Almeno aveva capito!
"No scusa tu! Il fatto è che per la prima volta nella mia vita mi trovo davanti ad un problema che vedo irrisolvibile. E non so come fare!" disse Louis, scusandosi a sua volta.
Io continuavo a pensare, ma forse l'unico modo possibile per farli parlare era quello che mi era venuto in mente sin dal principio.
"Ragazzi io un'idea ce l'avrei! È un po' perfida, forse anche troppo. E dopo che l'avremo messa in atto uccideranno tutti e tre, ma è l'unico modo per farli restare da soli a parlare." dissi sicura di ciò che stavo dicendo.
"Sputa il rospo!" esclamò il mio migliore amico, curioso.
"Dobbiamo rinchiuderli a chiave in una stanza e non farli uscire finché non avranno parlato e chiarito."
Louis scoppiò in una risata che mi risultò al quanto isterica.
"Hope credi davvero che riusciremo a farli chiarire in questo modo?" chiese ironico.
"Guarda che è folle, ma potrebbe funzionare." sputò serio mio fratello.
"Vedi Louis, anche Niall è d'accordo! Ce la potremmo fare. Dobbiamo solo elaborare una strategia efficace." continuai io, sui miei passi.
"Se la mia ragazza mi lascia poi rimedierai tu!" disse ridendo.
Sembrava essersi tranquillizzato, e ciò tranquillizzò molto anche me.
"Allora ci stai Tom?" chiesi come conferma.
"Hai vinto Horan! Come al solito!" disse ridendo.









"Allora, il piano te lo ricordi Lou?"
"Si Hope. Ricordo alla perfezione ogni minimo dettaglio."
"Bene! Allora che la nostra missione abbia inzio." esclamai.
Lui annuì per poi suonare al campanello di casa Malik.
Dietro la porta c'era Eleanor, stupenda come al solito, anche con indosso una pantalone della tuta e i capelli raccolti in una coda disordinata.
Ci salutammo ed io corsi in camera di Zayn.
Lui non mi aspettava, gli avrei fatto una sorpresa.
Aprendo la porta della sua stanza lo trovai steso sul suo letto, con il PC sulle gambe e una sigaretta tra le labbra.
Avrebbe mai perso quel vizio? Non credo.
Quando mi vide però abbandonò tutto ciò che stava facendo e mi venne incontro.
Mi strinse forte come se gli servisse un abbraccio.
"Ehi! Come mai tutta questa sdolcinatezza?" chiesi divertita.
"Mi sei mancata! E poi non ti aspettavo. Mi ha fatto piacere la tua sopresa." disse lui cercando di sviare il discorso.
"Peccato che io ti conosca bene Zayn, e se non sapessi che c'è qualcosa dietro non te lo direi." dissi avanzando nella sua stanza, sedendomi sul suo letto, "che succede?" domandai poi.
"Avevo bisogno di un abbraccio Hope. Ho avuto un momento di debolezza anch'io. La vita non è sempre rose e fiori." disse sedendosi accanto a me e guardandosi le punte dei piedi.
E fu così che lo abbracciai d'impulso.
E rimanemmo così per molti minuti.
E sentivo il suo cuore battere al passo col mio.
E sentivo i nostri respiri fondersi in uno solo.
"Ed è perché lo so meglio di chiunque altro che la vita a volte fa schifo, che ti chiedo cosa è successo!"
Già sapevo che centrava Eleanor. Me lo immaginavo.
"Ho avuto un altro litigio con mia sorella." disse staccandosi, "fortuna che è arrivata mia madre a dividerci, altrimenti le urla si sarebbero sentite fino a casa tua." continuò poi stravolto.
"Perché non parlate Zayn? Dovete chiarire."
"Hope io voglio parlarci! Ma lei mi evita. Come se la colpa fosse mia. Che posso fare!"
Fu a quel punto che mi resi conto che Zayn doveva sapere del nostro piano, anche se si sarebbe incazzato.
Perché rinchiuderlo in quella stanza sarebbe stato come tradirlo.
E non volevo farlo.
Lui doveva sapere.
Ma poi anche se non avesse voluto, io in quella stanza ce lo avrei rinchiuso lo stesso, perché dovevano chiarire, e questo era poco ma sicuro.
Quindi gli raccontai tutto, pronta a qualsiasi tipo di insulto, che per mia fortuna non arrivò.
"Ma quanto è geniale la mia ragazza!" disse quasi stritolandomi.
"Non ci posso credere! Non sei arrabbiato con me?" chiesi sbarrando gli occhi.
"Ma come faccio ad arrabbiarmi con te, se hai messo in mezzo un piano del genere per farmi chiarire con mia sorella! Farò ciò che lei mi dice capitano!" disse concludendo con un tono molto buffo che mi fece ridere.
"Proprio tutto?"
Lui annuì.
"Allora ti ordino di baciarmi!"
"Non serviva ordinarlo! L'avrei fatto e basta!"
In un secondo mi ritrovai sotto di lui sul suo letto con le sue labbra attaccate alle mie.











Zayn's pov
Mia sorella non si aspettava che ci avrebbero chiusi dentro nella sua camera.
E non poteva neanche immaginare che io mi ci facessi chiudere di proposito, per parlare con lei.
Eppure con una scusa inventata all'ultimo secondo entrai nella sua stanza, dove lei era sola con il suo computer tra le gambe, a guardare chissà quale cosa su quella rete chiamata Internet.
Ed Hope e Louis mi chiusero la porta alle spalle.
"Esci di qui Zayn!" urlò lei fredda.
"Ci hanno chiuso dentro intelligentona!" esclamai ironico.
"Louis apri immediatamente questa porta!" urlò piena di rabbia battendo dei pugni violenti contro la porta.
Non l'avevo mai vista così.
"Non uscirete di lì finché non vi sarete chiariti!" sentimmo dire a Louis dall'esterno.
"Vaffanculo Louis!" urlò lei, prima di abbassarsi scivolando contro la superficie della porta e portando le gambe al petto.
Non mi guardava.
Teneva lo sguardo basso.
Non aveva il coraggio di alzarlo verso di me.
Così decisi di andare a sedermi accanto a lei, assumendo la sua stessa posizione.
Ma ancora niente.
Non mi degnava di uno sguardo.
Si limitava a sospirare.
Passarono forse 10 minuti di silenzio prima che si decidesse a parlare.
"Che succede Zayn?" chiese fredda.
"Non lo so! Dimmelo tu che cazzo ti succede!" esclamai forse un po' troppo rudemente.
"E non parlarmi con quel tono! Tu non sei.." si interruppe, toccandosi le labbra.
"Cosa non sono? Non sarei tuo fratello?! No, non te lo chiedo. Dimmelo tu!", dissi fermandomi un attimo,"che cavolo hai Eleanor?" continuai poi.
Ci vollero pochi secondi perché cominciasse a piangere.
Stava crollando anche lei.
Si rannicchiò ancor di più in sé stessa.
Era così strana ultimamente.
Ma sempre così sensibile, così indifesa.
Mi sollevai sui piedi piegandomi sulle ginocchia e mi avvicinai a lei, scostandole qualche ciocca della sua frangetta per scoprirle gli occhi.
"Me lo dici che ti succede? Per favore Eleanor!" chiesi in tono supplichevole.
"Il fatto è che ho trovato delle lettere che hai scritto quando eri piccolo alle tue sorelle, dove dicevi che qui la vita non ti piaceva, che volevi tornare da loro, che con loro soltanto ti sentivi felice." disse continuando a piangere, mentre prontamente le asciugavo le lacrime.
Sorrisi teneramente al sentire quelle parole.
"Eleanor ero solo un bambino! E quelle lettere le ho scritte i primi giorni nella tua famiglia! Era normale che mi trovassi spaesato." le dissi dolcemente.
"E questo lo capisco. Però dicevi anche di non sopportarmi. Che ero noiosa. Che non sarei mai riuscita ad essere perfetta come loro. Che loro erano le tue sorelle. Le tue uniche sorelle. E che io non lo sarei mai stata. Che io non avrei mai rappresentato granché per te." disse teneramente.
"Eleanor tu davvero pensi che io possa pensare le stesse cose dopo 10 anni! Secondo te per me chi può essere più importante? Una sorella che conosco a mala pena o una sorella con cui trascorro tre quarti delle ore in una giornata! Tu sei la sorella più importante che io abbia! Anzi forse sei la mia unica vera sorella! Non saranno certamente mie sorelle coloro che non conosco! Si lo sono, perché abbiamo lo stesso sangue! Ma non per questo significa che siano più importanti di te! L'unica sorella che non voglio mai perdere sei tu Eleanor! Mettitelo in testa!" gli dissi con gli occhi quasi lucidi.
Stava continuando a piangere e si scaraventò tra le mie braccia.
"Non piangere! Basta piangere dai.." le sussurrai baciandole la testa.
"Zayn sono una deficiente! So solo deludere le persone! Ora tu sarai deluso perché non ho creduto in te, perché ti ho sputato in faccia cose che non ho mai pensato! Faccio schifo!" disse autocommiserandosi.
Scossi il capo.
"Non hai deluso proprio nessuno. Io sono umano, tu sei umana, e gli umani sbagliano.
E gli sbagli si perdonano.
Non mi hai deluso!
Affatto!
Ti dico solo che un po' deficiente lo eri anche da piccola! E così siamo pari!" conclusi ridendo, causando anche la sua risata.
"Mi prometti che non penserai mai più una cazzata del genere?" le chiesi poi, tornando serio.
Lei annuì sicura.
"Mi abbracci adesso?" mi chiese poi supplichevole.
"Vieni qui!" dissi allargando le braccia e stringendola a me.
"Grazie di essere mio fratello. Sei il migliore Zayn!"
"Anche tu sei la miglior sorella del mondo, possa io averne anche altre 40!" dissi baciandole la fronte.
Quell'abbraccio durò alcuni minuti, poi ci decidemmo ad alzarci da lì e far aprire quella porta da quei due pazzi.
"Tomlinson apri questa porta se non vuoi restare senza ragazza!" urlò lei, facendo la finta infuriata.
"Zayn devo fidarmi?" urlò Louis dall'altra parte.
"Amico ti conviene aprire la porta! Eleanor fa sul serio!" dissi ridendo.









Hope's pov
Ero appena uscita dalla doccia e mi stavo dirigendo in camera per vestirmi quando mi vibrò il cellulare, segno che mi era arrivato un messaggio.
Ero sicuro che fosse Zayn.
Di solito a quell'ora era sempre lui a scrivermi.
Parlavamo un po' e poi mi dava la buonanotte.
Così mi precipitai in fretta a furia nella mia stanza per leggere un suo messaggio, ma fui sorpresa da non trovare un messaggio dal suo numero, bensì da quello di Liam.
"Ho un bisogno cane di dirti delle cose." mi aveva scritto.
Sapevo che Liam era stato uno cretino, ma ero estremamente curiosa di sapere cosa avesse da dirmi.
"Dimmi tutto Liam." mi limitai a scrivere, aspettando una sua risposta.
La curiosità mi stava divorando.
E poi Liam dopo tanto tempo mi era sembrato così..sincero.
Il cellulare squillò e non tardai ad aprire il messaggio.
"Non prendermi per pazzo, ti prego.
Ti volevo solo dire che mi manchi, che sono esattamente tre mesi che sei uscita dalla mia vita, che faccio finta di essere duro con te per dimostrarti che non mi interessi, che non ci salutiamo più.
Tre mesi che non ci sei, tre mesi che abbraccio il cuscino perché non posso abbracciare te.
Tre mesi che mi manchi e non posso dirtelo.
Tre mesi che stare in silenzio mi pesa, quando invece ti ricordi noi due come facevamo?
Stavamo anche un'ora a guardarci negli occhi in silenzio.
E mi ricordo del tuo sorriso, e mi ricordo di averti di averti detto 'Ti amo', e mi ricordo di averti vista piangere e di averti abbracciata sorridendo anche se veniva da piangere pure a me.
E così sono tre mesi.
Non ti dico di tornare, so che non lo faresti.
Ma ti chiedo di perdonarmi.
Perdonami perché quella sera non ero io, e da allora non lo sono più stato.
Non ti chiedo di restare amici, ma solo di parlarci qualche volta, anche solo salutarci.
Ma ti prego non ignorarmi, fa un male cane." lessi più volte.
Le lacrime ormai rigavano le mie guance.
Non sapevo neanche perché stavo piangendo.
Eppure Liam era riuscito a farmi piangere. Di nuovo.
E mi erano ritornati alla mente tutti i momenti 
bellissimi passati con lui.
Dal nostro primo bacio quel giorno sotto la pioggia al giorno in cui mi aveva detto 'Ti amo' per la prima volta.
L'avevo amato davvero Liam.
Ma avevo amato il Liam che avevo conosciuto, non il Liam che era diventato e che mi aveva tradito.
Non sapevo cosa scrivergli adesso.
Ero a metà strada tra il perdonarlo e il dirgli di rifarsi una vita.
Ma in fondo era sembrato sincero.
Da quel messaggio mi era sembrato il vecchio Liam, quello che mi inviava messaggini dolci nel cuore della notte, che mi abbracciava nel bel mezzo di una litigata e quello con cui mi ero fatta le migliori risate. In fondo una seconda occasione nella vita si concede a tutti.
Niente ovviamente sarebbe tornato più come prima, ma potevo provare a vedere come andava, tra noi, una semplice conoscenza.
"Sei cambiato Liam.
Tre mesi fa non eri il Liam che avevo conosciuto.
E mi hai ferito. Anche tanto.
Niente tornerà più come prima tra noi, questo lo sai anche tu.
Ma forse oggi sei il Liam di tempo fa.
E ti perdono per quello che mi hai fatto.
Ma non dimentico. Non lo posso dimenticare." scrissi poi con coraggio ed inviai, aspettando una risposta che non tardò ad arrivare.
"Grazie Hope. Grazie per avermi concesso una seconda possibilità."
Sorrisi ma non risposi.
Si era fatto tardi, volevo solo andare a dormire.
Con Liam avrei sicuramente avuto la possibilità di parlare il giorno dopo.










SPAZIO AUTRICE
Ehilà! Sono tornata gente!
E stavolta prima del previsto!
In questo capitolo succedono un bel po' di cosette!
Mi ha fatto davvero piacere scriverlo! Mi sono emozionata!
Spero che piaccia tanto anche a voi come è piaciuto a me.
Ringrazio chi ha recensito e chi lo farà.
Vi voglio bene *-*

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Capitolo 14
*** Pazzi d'amore. ***


E lei che non si lascia afferrare
si piega indietro e ride
e lei che dice quanto mi ama
e io che mi fido
e lei che mi toccava per prima
la sua mano bambina
vuole che le giuri qualcosa
le si gonfia una vena
e lei che era troppo più forte
sicura di tutto
e prima di andarsene mi dà il profilo
con un movimento perfetto.
-Per sempre, Ligabue



 
13. PAZZI D'AMORE









 
"Allora ragazzi," cominciò il mio professore di artistica nel modo più indiscreto possibile, "oggi estrarremo la coppia che si occuperà di allestire la palestra in occasione del ballo autunnale." continuò.
Era passato poco più di un mese da quella sera in cui aveva perdonato Liam.
Ed ora eravamo buoni compagni di classe.
Non parlavamo moltissimo ma posso dire che andavamo d'accordo e questo era l'importante.
Era cambiato. Non era più il Liam scontroso di poche settimane prima. E questo mi faceva piacere.
"Allora Horan! Dato che oggi è così distratta, vuole venire lei a sorteggiare i nomi?" mi chiese il professore con aria di sfida, indicandomi di alzarmi ed andare alla cattedra.
Non avevo alcuna voglia di essere io a scegliere tutto.
Mi ero sempre considerata abbastanza sfortunata in queste cose.
Mi trascinai pigramente tra i banchi raggiungendo la cattedra.
Il professore mi fece segno di pescare uno dei bigliettini sparsi sul tavolo.
E fu ciò che feci, consegnando poi il foglietto al professore.
"Ma guarda un po' che coincidenza! È uscita proprio lei signorina!" esclamò il professore, ghignando divertito.
Dannazione! Mi ero messa nei macelli da sola.
Cercavo di pensare positivo, ma di buono in quella situazione non vedevo proprio niente.
Sarei potuta capitare in coppia con chiunque: con Billy, il ciccione della classe che offriva ciambelline a chiunque gli capitasse a tiro, o con Mauro, l'occhialuto secchione al primo banco, o ancora peggio...con Liam!
Quanto desideravo in quel momento che Zayn fosse in classe con me.
Maledetta me che avevo scelto di frequentare i corsi di artistica!
Pescai un altro bigliettino e invocai tutti i Santi affinché non mi capitasse nessuno di sconcertante.
"E il signor Payne sarà lieto di farle compagnia!" esclamò quell'uomo che non mi era mai stato particolarmente simpatico ma che in quel momento odiavo a tal punto da volerlo uccidere.
Ma questa si chiamava sfiga! E che cazzo!
"Signor Payne si avvicini anche lei." lo invogliò l'uomo ad alzarsi.
E in un attimo mi ritrovai affiancata da un Liam più che sorridente, al quale sorrisi altrettanto, ma forse falsamente.
Si ok che con Liam avevo risolto, ma non mi andava di passare così tanto tempo con lui.
"Avete due giorni per tirar fuori un tema per la festa." ci disse il professore prima di raccattare i suoi libri per uscire dall'aula, dal momento che la campanella che annunciava l'intervallo era suonata.
"Vieni da me alle 4 e organizziamo questo benedetto tema." mi limitai a dire a Liam.
Lui annuì ed io uscii da quell'inferno, raggiungendo il mio ragazzo in cortile.











"Oggi pomeriggio facciamo qualcosa..non lo so..andiamo al cinema?" mi chiese Zayn.
"Ehm..oggi non posso, ho da fare."
"Cosa devi fare?" mi chiese ovviamente lui.
"Ricordi il ballo d'autunno?"
Annuì.
"E ricordi anche che dovevano essere scelte delle persone che avrebbero dovuto orgamizzarlo?"
"Si. E allora?" mi invogliò a continuare.
"Devo organizzare io." dissi rassegnata.
"E dov'è il problema? Ti posso aiutare io se vuoi!"
"Ehm ecco...non mi tocca fare tutto da sola."
"E allora chi ti aiuterà?" mi chiese lui curioso.
"L-Liam." sussurrai.
"Ah." si limitò a dire.
Rimasi in silenzio. Sapevo che avrei solo peggiorato le cose.
"Perché non me l'hai detto prima?"
"Avevo paura che ti arrabbiassi Zayn." confessai sincera.
"Non hai cambiato di molto le cose!".
Era arrabbiato e aveva ragione.
Non glielo avevo detto all'inizio e Liam era il mio ex. Era normale che Zayn non sopportasse che passassi del tempo con lui.
"Zayn devi fidarti di me. Per me esisti soltanto tu!"
"Potevi anche rifiutarti! Ma non l'hai fatto Hope!" disse alzandosi.
"Non potevo Zayn." dissi risentita.
"Si certo.." disse cominciando ad avanzare di qualche passo per allontanarsi da me.
"Eddai Zayn.." lo bloccai per una mano ma lui mollò la preso.
"Divertiti con Liam!" fu l'ultima cosa che disse prima di andarsene e lasciarmi sola.
Avrei voluto uccidermi seriamente in quel momento.










"Louis devo attaccare, hanno suonato alla porta. Credo proprio sia Liam."
"Buona fortuna allora! E non preoccuparti per Zayn. Gli sarà già passata!" mi confortò il mio migliore amico.
"Grazie Lou! Ci sentiamo più tardi." dissi chiudendo la telefonata.
"Vieni Liam entra." gli dissi gentilmente.
Ci accomodammo in salone e demmo spazio alle nostre pessime idee. Orrende direi.
In compenso alla fine una idea normale e decente la trovammo.
"Come idea non è male! Dobbiamo rimboccarci le maniche per organizzare tutto ma penso possa andar bene." dissi convinta, chiudendo il portatile, fonte delle nostre ricerche.
"Allora io vado." disse lui raccogliendo la sua roba.
"Ma no! Aspetta. Ti va qualcosa da bere?" gli chiesi.
In fondo era stato gentile con me e ci eravamo anche divertiti. Avevamo riso molto. Era il minimo che potessi fare.
"Perché no!" accettò.
"Succo d'arancia?"
Liam annuì e gli porsi il suo bicchiere colmo di succo.
"In fondo non è stato così noioso come pensavo!" esclamò lui, adagiandosi al ripiano del piano cottura della cucina.
"Hai ragione! In un certo senso ci siamo anche divertiti!"
Mi sorrise e continuò a bere il suo succo di frutta.
"È stato bello stare alcune ore in compagnia ma ora devo proprio andare! Ho un'interrogazione importante di storia e non vorrei prendere il solito voto orrendo! Sai, la Smith è pesante!" disse risendo, mentre indossava la giacca.
Risi e lo accompagnai alla porta.
"Allora ci vediamo domani Liam."
"Si a domani." disse sorridendomi e dandomi successivamente le spalle, per poi allontanarsi da casa mia.
Mi meravigliai di quanto fosse tornato il vecchio Liam! O forse non era mai cambiato! Forse per tutto quel tempo avevo solo finto!











Zayn's pov
Mi stavo facendo un'analisi di coscienza.
Forse avevo esagerato, fin troppo, con Hope.
In fondo lei mi aveva detto di Liam, non si era inventata una scusa pur di non dirmelo.
E anche se non me lo aveva detto a tempo debito in fondo l'aveva fatto solo perché sapeva che avrei reagito così.
Basta! Non poteva rovinare tutto solo per la mia gelosia.
Afferrati velocemente chiavi e giacca, mi misi al volante per andare da Hope, dopo aver urlato un veloce "Torno per cena." a mia madre.
Dopo cinque minuti ero già davanti casa della mia ragazza e non tardai a scendere dall'auto e suonare al campanello.
E quando si aprii la porta le vidi inarcare in un'istante le labbra all'insù appena mi vide.
Mi fiondai sulle sue labbra prima ancora che potesse proferire parola, stupendola.
"Sono geloso marcio, scusa!" sussurrai sulle sue labbra.
"Scusa tu! Sono una fifona! Magari avresti anche potuto uccidermi!" disse ridendo.
"Stai attenta! Potrei farlo anche adesso!" dissi cominciando a farle il solletico.
Iniziò a ridere a più non posso e non potei fare altro che incantarmi davanti al suo sorriso così perfetto.
"Terra chiama Zayn!" mi risvegliò.
"Te l'ho mai detto che sei stupenda?" dissi baciandole il naso.
Mi abbracciò forte.
Era la sua reazione ai complimenti che la spiazzavano, ormai l'avevo imparato.
Si nascondeva tra le mie braccia per non mostrarmi quanto fosse arrossita, e quanto stesse sorridendo.
Era così Hope: semplice ma perfetta.
"Com'è andato il pomeriggio?" chiesi curioso.
Ma non perché fossi geloso, ero veramente interessato a sapere come aveva passato il pomeriggio la mia ragazza.
In realtà geloso lo ero. Ma per una volta quella domanda non l'avevo fatta per gelosia.
"Bene!" esclamò facendomi strada sul divano.
"Bene nel senso 'Liam ha di nuovo fatto colpo su di me'?" chiesi scherzando. 
Mi guardò in modo assassino ma tenni subito a precisare che l'avevo fatto solo per stuzzicarla. Mi divertivo a scherzare con lei.
Era un po' come una bambina ingenua, che crede a tutto quello che le si dice.
Era così dolce quando non capiva le cose ma avrebbe tanto voluto capirle.
Hope era di tutto.
Era il mio tutto!









Hope's pov
Il professore aveva approvato la nostra idea.
Il tema scelto da me e Liam per la festa gli era sembrato tra i più adeguati e ci aveva dato tre giorni per metterci al lavoro.
Quel sabato stesso ci sarebbe stato il ballo.
Ed ora io e Liam eravamo in palestra a sistemare le ultime cose.
Erano le 19 del giorno prima della festa e mi sembrava incredibile come avessimo già terminato di sistemare. Non me lo sarei mai immaginata.
"Ti rendi conto Liam! Terminare già ora senza dover tornare necessariamente domattina è un sogno!" dissi sedendomi accanto a lui su uno dei gradoni dove solitamente si siedono gli spettatori durante le partite di basket.
"Già!"-lo sentii sospirare-"verrai con Zayn al ballo?"
Annuii.
"Come va con lui?"
Non riuscivo a capire il perché di tutte quelle domande. Ma non potevo di certo restarmene lì in silenzio.
"Stiamo bene insieme. E tu verrai al ballo Liam?" ribaltai la situazione.
"Non credo. Non ho un'accompagnatrice."
"Oh andiamo Liam! Non fare il modesto! Ci sono moltissime ragazze che vorrebbero venire al ballo con te nella scuola. Lo sai anche tu questo!"
"Nessuno di quelle ragazze sei tu Hope." disse guardandomi negli occhi.
Lo aveva detto davvero? Speravo di no.
Liam Payne stava evidentemente cercando di farmi impazzire.
"Senti Liam, tu lo sai come stanno le cose..." ma lui mi bloccò.
"Scusa Hope, è più forte di me!" disse per poi posare la sua labbra sulle mie.
Di nuovo.
Dopo 4 mesi.
Non doveva accadere.
E prima che accadesse vidi un'ombra, una figura star lì a fissarci.
Collegai tutto.
Era lui, era Zayn.
E aveva visto tutto.
Dovevo fermarlo.
Dovevo spiegargli che non era stata colpa mia.
Mi staccai da Liam nel momento in cui Zayn sbatté la porta della palestra, uscendo da essa.
"Zayn!" urlai correndo e uscendo da quel posto.
"Zayn cazzo aspetta!"
"Vedo che hai seguito il mio consiglio Hope! Ti sei divertita; complimenti!" mi disse deluso e andò via.
Ed aveva ragione.
Stavolta aveva ragione sul serio.
E mi lasciò lì da sola, perché era quello che meritavo: stare da sola.









Avevo solo voglia di piangere, anche dopo aver appena smesso.
Louis stava cercando di consolarmi, di confortarmi. Ma mi ero resa conto che anche lui non sapeva come avrei fatto.
E mi ero resa conto, da come parlava di Liam, di quante cose avrebbe voluto urlargli in faccia in quel momento.
Perché Louis me lo aveva sempre detto: quel ragazzo porta solo problemi.
Ma questa volta no. Non era stata colpa di Liam.
La colpa era mia che non l'avevo respinto, la colpa era mia che non mi ero staccata in tempo da lui.
Ed adesso la mia colpevolezza cresceva ancor di più perché invece di andare da Zayn, restavo lì a piangermi addosso.  
"Hope vai a dormire, è tardi!"
"Louis è difficile. Come posso riuscire a dormire!"
"Non puoi nemmeno continuare a piangerti addosso! Tu lo sai, e se non lo sai, lo so io che con Zayn si risolverà tutto quando gli avrai spiegato com'è andata realemente. Ma ora devi andare a riposare. Io devo tornare a casa, mia madre si starà preoccupando! Ma tu dormi ti prego. Se hai bisogno di qualcosa mi chiami. Io ci sono!" disse Louis alzandosi dal divano.
Mi alzai a mia volta e lo abbracciai ringraziandolo per poi accompagnarlo alla porta.
Dopodichè salii per le scale, per dirigermi in camera mia, e passanado davanti la stanza di mio fratello e lo vidi li disteso a fissare il soffitto.
Era colmo di rabbia verso Liam, lo immaginavo.
Decisi comunque di entrare. Parlare con lui mi faceva sempre bene.
"Ehi, come ti senti?" mi chiese lui facendomi spazio.
"Sinceramente? Ogni secondo peggio!"
"Se solo penso che sei di nuovo arrivata a star male per colpa di Liam ti giuro he avrei voglia di ucciderlo!" disse stringendo i denti.
"Niall è stata colpa mia. Dovevo andarmene subito e invece sono rimasta."
"No Hope! È colpa sua! Deve capirlo che da lui non tornerai, che sei felice adesso. Deve farsi i cazzi suoi!"
Lo abbracciai forte, non sapevo che altro dire.
Mi sentivo ancora più in colpa adesso: stavo facendo soffrire Zayn e Niall allo stesso tempo.
E tenevo troppo ad entrambi per farli soffrire.
Mi addormentai lì tra la braccia di mio fratello, dopo aver pianto, dopo essermi svogata con l'ennesima persona per l'ennesima volta.










Zayn's pov Quella notte non avevo chiuso occhio.
Ero arrabbiato, deluso.
Eppure in un certo senso ero sicuro che fosse stato Liam a baciare Hope.
Io nonostante tutto avevi fiducia in lei.
Ma forse non avrei dovuta averne più nei confronti di quella ragazza.
Ed il solo pensiero che le labbra della persona che adoravo più di me stesso in questo mondo, e che fino a poche ore prima sembravano appartenermi, ora erano state toccate, anche solo sfiorate, dalla persona che meno sopportavo in quel periodo, mi faceva ribrezzo.
E volevo credere in Hope ma non riuscivo.
E volevo andare da lei quella mattina come tutti i weekends a svegliarla perche magari ancora dormiva, o magari a restare a fissarla per quanto fosse bella, ma non potevo.
E mi sembrava che tutto il mondo fosse contro di me in quel momento, mi sembrava che tutti si fossero alleati per distruggermi ulteriormente, più di quanto la vita avesse già fatto in passato.
Stavo scendendo le scale quando vidi apparire Louis ed Eleanor nel corridoio.
"Ehi Zayn. Come stai?" mi chiese comprensivo lui, mentre mia sorella era salita al piano superiore.
"In pessimo stato." dissi seccato, sedendomi su un gradino.
Ma credo che il mio stato d'animo si fosse già intuito dal mio pessimo aspetto.
"Senti Zayn..Hope.." cominciò lui ma lo bloccai.
"No senti tu Louis. Non venirmi a parlare di Hope in questo momento. È l'ultima persona di cui voglio sentir parlare adesso. Mi ha già impedito di dormire stanotte, non ce la faccio ancora."
"Ti capisco Zayn."
"No Lou non puoi capirmi! Non puoi capirmi perché la tua ragazza non ha baciato il suo ex davanti a te! Perché non sai cosa ho sentito in quel momento! Mi si è ribaltato lo stomaco. Louis è tremendo!"
"Non mi è successo ma posso immaginare come mi sentirei! E lo so perché mi è già successo in passato! In quel caso però la mia ragazza baciò quel tipo di sua volontà! Hope invece non ha baciato Liam! Non ne sarebbe mai capace! Devi crederle Zayn!"
"E come faccio a dirlo? Come faccio a credere se non credo neanche a me stesso quando penso che potrebbe essere stato tutto un malinteso! Come si fa a ragionare quando si è feriti Louis? Come?" disse alzando leggermente il tono di voce.
"E allora prenditi del tempo, per realizzare! E per riflettere!" mi mise una mano su una spalla.
"Con Hope dovrò parlarci prima o poi."
"Hai intenzione di venire al ballo stasera?"
"In questo stato? Neanche se mi danno dei milioni!"
"Vieni e la vedrai! E potrete parlare!"
"Lei verrà sul serio?" chiesi stupito, sbarrando gli occhi.
"La costringerò!" rise diabolico, riuscendo a fare sorridere anche me per alcuni istanti.
"Allora verrai Malik?" mi chiese per conferma.
"Ci proverò!" risposi sincero.









Hope's pov
Eleanor e Louis per un motivo a me sconosciuto mi avevano costretta ad andare al ballo.
Anche se non ne vedevo il motivo, dal momento che non avevo un accompagnatore.
E non mi andava di andarci.
Ma non potei fare a meno di accettare, supplicata da quei due. In fondo lo facevano per me,per farmi divertire,per farmi distrarre.
Ed ora stavo passando l'ultimo dei sette strati di mascara che avevo applicato ai miei occhi per quell'occasione.
Avevo indossato un vestitino giallo con lo scollo a cuore che arrivava fin sopra il ginocchio e che era fermato da un nastro rosso sotto la vita. Tutto abbinato ad un coprispalle e tacchi rigorosamente neri.
Sarei andata con Niall alla festa. Lì avremmo incontrato anche Louis ed Eleanor.
Mi stavo sentendo in colpa! Io, che avevo fatto star male Zayn, ora stavo andando ad una festa infischiandomene di tutto.
Ma in realtà il mio unico pensiero in tutto quel pensiero era stato Zayn.
E mi toccai le labbra pensando che l'ultimo a sfiorarle era stato una persona che non consideravo parte della mia vita.
Da una persona che non era Zayn.








Sarei volentieri voluta scappare da lì. Andare via e tornare a casa. Ricominciare a piangere.
C'era una musica fortissima.
Non avevo toccato cibo ne acqua e quel viavai di gente mi stava per far scoppiare la testa.
Ma poi lo vidi Zayn.
Vidi uno Zayn stanco, frustrato.
Vidi uno Zayn che non sapeva cosa era venuto a farci a quella festa.
E in un attimo fui in piedi per cercare di raggiungerlo, per fermarlo, per parlare, per spiegare, per chiarire.
Maledissi mentalmente quella folla di ragazzi, chi ormai brillo chi fuori di testa dalla nascita, che ballavano come pazzi scatenati in quella palestra allestita da me stessa.
E lo bloccai per un pelo evitando di cadere.
Zayn si voltò e rimase a bocca aperta a fissarmi per alcuni istanti, poi bruscamente lasciò la mia presa.
"Zayn io ti posso spiegare!" urlai a causa della musica troppo alta.
"Ti ascolto!" disse freddo.
"Fuori di qui, ti prego!" dissi supplicandolo.
Lui annuì ed uscimmo di lì senza degnarci di uno sguardo.
O almeno lui non mi degnò di uno sguardo, perché io invece continuavo a fissare quanto fosse fottutamente bello anche quella sera.
"Parla Hope!"
"È stato tutto uno sbaglio Zayn!" dissi con lo sguardo basso, incapace di guardarlo negli occhi.
"Perché non l'hai respinto Hope?" disse afferrandomi una mano.
"Non ne ho avuto il tempo! È avvenuto tutto in un istante! Lui mi baciava, tu ci hai visti, io che cercavo di fermati. È successo tutto in un fottuto istante!" dissi questa volta osservando i suoi occhi, stanchi.
"Non è una giusticazione questa Hope!" disse distaccandosi e voltandomi le spalle.
"Lo so Zayn. Lo so benissimo! E infatti non sto cercando di giusticare ciò che ho fatto! So di aver sbagliato e ti chiedo di perdonarmi Zayn!" dissi supplichevole.
"Non è così semplice come pensi." disse semplicemente.
"E lo so anche che non sarà facile! Ma lo sai cosa ho provato quando mi ha baciata? Lo sai questo Zayn?" chiesi alzando il tono di voce.
A quel punto si voltò verso di me avvicinandosi di alcuni passi.
E quel gesto fu come un esorto a continuare.
"Niente di niente Zayn! Il nulla, il buio, il vuoto più totale! Anzi! Forse qualcosa l'ho provata! Ma sai cosa? Ribrezzo verso una persona che nonostante tutto mi ha tradita e che potrò perdonare all'infinito, ma non smetterà mai di farmi ribrezzo!" gli urlai in faccia con rabbia, dolore, sofferenza, mentre le lacrime ormai solcavano le mie guance.
"E invece lo sai cosa provo quando bacio te? Eh? Lo sai Zayn?" chiesi stremata ormai.
"Quando bacio te mi sembra che per un attimo o poco più il mondo attorno scompaia! Perché in quel momento il mio mondo sei tu!" dicemmo insieme, in coro, come se quelle parole fossero scolpite nel cuore di entrambi.
Come se le nostre menti stessero pensando in comitiva.
Come se i nostri cuori stessero battendo allo stesso ritmo.
Come se i nostri corpi fossero in sincronia.
Come se fossimo pazzi l'uno dell'altra.
Perché era questo che eravamo.
Pazzi.
Si, pazzi.
Pazzi d'amore.
E dopo aver pronunciato quelle parole Zayn mi si fiondò sulle labbra, con passione, amore, dolcezza, come volesse recuperare tutto il tempo perso.
Come a voler riprendersi quelle labbra che per un giorno intero non sentiva più sue.
"Non ti ho ancora detto che sei bellissima stasera." mi sussurrò continuando a baciarmi.
Ed io a quel complimento non aprii gli occhi.
Erano ormai colmi di lacrime, stavolta di gioia.
"TI AMO Hope!" mi disse facendo combaciare le nostre fronti, i nostri nasi e quasi nuovamente le nostre labbra.
L'aveva detto davvero? Non riuscivo a crederci.
Fu a quel punto che le lacrime di gioia trattenute a lungo non riuscii più a reprimerle, lasciando loro pieno spazio sul mio viso.
"TI AMO anch'io Zayn!" gli confessai a mia volta. E dopo quella frase le nostre labbra si ricongiunsero, come se non volessero mai più staccarsi, per nessun motivo al mondo.
















SPAZIO AUTRICE
Ehilà gentaglia! Come va la vita?
Sono tornata con un po' di ritardo. Ma capitemi! La scuola è una merda!!
Ma comunque per farmi perdonare questa volta ho scritto per voi un capitolo molto più lungoooo *-*
E soprattutto ricco di colpi di scena!
Si è manifestata una prima instabilità nella coppia di Zayn ed Hope! Ma tutto si è risolto per il meglio!
Sono stata brava dai!
Allora, che ne dite?
Fatemi sapere cosa pensate attraverso una recensione!
Vi mando un grande bacio!
Ciao amori <3

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Capitolo 15
*** Solo io e te. ***


Baby when we're touching in the dark, can you feel it?
I can hear the pounding of my heart, can you feel it?
When you take my body to the stars, I believe it
Boy this love is supernatural, can you feel it?
-Supernatural, Kesha









 
14. SOLO IO E TE



Un fascio di luce mi risvegliò dal sonno profondo di cui mi ero beata tutta la notte.
Aprii lentamente gli occhi e feci un lungo sbadiglio, prima di voltarmi e vedere accanto a me che mi stringeva, la figura di Zayn, che dormiva come un angelo.
Mi beai per alcuni minuti di quella visione, che sicuramente era la migliore che potessi avere a quell'ora del mattino.
Mi rigirai per più volte nel mio letto cercando di richiudere gli occhi e rieddormentarmi ma fu tutto inutile.
Così pensai che a Zayn avrebbe fatto piacere se gli avessi preparato la colazione anche se dimenarmi per alzarmi da lì senza svegliarlo mi risultava un'impresa difficile ma per mia fortuna ci riuscii.
Indossai la felpa che Zayn aveva lasciato in camera mia pochi giorni prima e che mi stava così grande da coprirmi fino alle cosce e attraversai il corridoio notando la porta aperta della stanza di Niall.
Il letto era intatto, segno che mio fratello non aveva dormito in casa.
Un sorriso malizioso comparve sul mio volto pensando che avesse potuto passare la notte con una ragazza.
Scesi al piano inferiore e mi impegnai a preparare una colazione con i fiocchi.
Mentre ero intenta ad armeggiare ai fornelli mi sentii afferrare per i fianchi e sussultai dallo spavento a quel tocco.
Sentii Zayn ridere lento per poi sussurrarmi un dolce "Buongiorno" nel orecchio, che mi provocò mille, se non di più, brividi.
"Hey!" gli sussurrai girandomi per guardarlo negli occhi.
"Sei ogni secondo più bella!" disse per poi posare le sue labbra sulle mie.
Il rossore si fece strada sul mio volto: nonostante tutto, nonostante tutte le volte che me lo aveva detto, io continuavo ad avere quella reazione, perché lui continuava a dirmi che fossi bella ma io non lo credevo affatto.
Lo abbracciai forte.
"Sono felice che tu sia qui Zayn." gli dissi sincera.
"Anch'io sono felice di essere qui Hope." disse staccandosi e mi prese per i fianchi sorridendomi.
"Ci verresti in un posto con me?" mi chiese poi.
"Dove vorresti portarmi?" chiesi curiosa.
"Eh no! Questa è una sorpresa! Fidati di me e accetta!" mi disse sicuro.
Dire che stavo morendo dalla curiosità è poco quindi annuii. Altrimenti non avrei mai saputo dove avrebbe voluto portarmi. Ed avevo una voglia matta di starmene un po' da sola con lui.






Stavo scendendo le scale mentre indossavo la mia felpa di lana bianca che tanto adoravo.
Stavo aspettando che Zayn passasse a prendermi quindi quando suonarono al campanello pensai subito che fosse lui, così mi precipitai immediatamente ad aprire. Ma anziché Zayn mi ritrovai davanti Niall, con ancora indosso i vestiti della sera precedente, con tutti i capelli spettinati e la faccia di chi aveva dormito troppo poco.
Lo guardai allibita.
"Alla buon'ora! Mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto!" dissi ridendo.
Lui si catapultò sul divano, distendendosi in modo molto delicato. Delicato per modo di dire!
"Allora, me lo dici dove sei stato stanotte?" chiesi in preda alla curiosità abbassandomi alla sua altezza, in modo tale da poterlo guardare in faccia.
"Con una ragazza!" rispose sospirando. Un sorriso malizioso si fece spazio sul mio volto.
"A quanto pare anche Niall Horan ha la capacità di rimorchiare!" dissi scompigliandogli i capelli.
"No Hope! Non si tratta di rimorchiare! Questa ragazza mi piace davvero! E già da un bel po'!" disse sincero, ma abbassando lo sguardo.
Forse lo fece perché aveva paura della mia reazione.
In fondo non mi aveva detto niente.
"Ma è fantastico Niall!" dissi praticamente saltandogli addosso.
"Chi è questa ragazza? Voglio saperlo!" dissi quasi ordinandoglielo.
Lui si abbandonò ad una risata naturale, forse anche liberatoria.
"Diana Stuart! Quella del terzo anno!" disse illuminandosi solo a dire il suo nome.
"Ma quella ragazza è simpaticissima! Io l'ho sempre detto che sai il fatto tuo!" dissi ridendo e dandogli un pizzicotto sulla guancia.
"Mai dubitare di me!" disse ridendo e abbracciandomi.
"E tu? Per quale motivo alle 10 di domenica mattina sei già pronta e in perfetta forma?" chiese con uno sguardo indagatore.
"Zayn deve portarmi in un posto! Non chiedermi dove, perché non ne ho idea!" dissi alzando le mani in segno di resa.
"Suppongo non tornerò per stanotte. A quanto ho capito dormiremo in una vecchia casa di proprietà dei nonni di Zayn. Mi ha detto solo questo!" dissi inserendo le ultime cianfrusaglie nella mia borsa.
E proprio in quel momento il campanello suonò, segno che Zayn era arrivato.
"Devo andare!" dissi baciando la guancia a Niall.
"Ne approfitto per farmi una bella dormita allora!" disse facendomi l'occhiolino.
"A domani fratello!" dissi scompigliandogli i capelli per poi abbandonare casa mia per il resto della giornata.







"Si può sapere quanto manca! Sono curiosa Zayn!" dissi sbuffando scherzosamente, ormai stanca delle 3 ore di viaggio che avevamo appena fatto.
Lui si lasciò sfuggire una fragorosa risata.
"Manca meno di mezz'ora. Puoi resistere?"
Risi con lui per quella stupida domanda.
"Sai, da quando sono nata non ho dormito neanche una notte fuori da casa mia!" dissi poi seria.
"Ma dai! Davvero?" mi chiese incredulo.
Era davvero così.
Le poche uscite che avevamo fatto duravano sempre per un giorno una volta ogni tanto.
Tutto a causa del lavoro di mio padre che gli rubava un sacco di tempo.
Poi alla sua morte, 3 anni prima, non ci eravamo più concessi vacanze.
Inoltre continuamente Louis e Destiny avevano dormito a casa mia ma non avevo mai accettato di dormire da loro.
Ero troppo legata alla mia casa per lasciarla anche solo per una notte.
E lo sapevo di essere strana ma c'era qualcosa di troppo forte in me che mi legava a casa mia.
Ma adesso stavo permettendo a Zayn di portarmi in un luogo diverso da casa mia, e mi stavo meravigliando da sola di quante cose nuove stessi provando da quando avevo lui accanto.
Gli raccontai tutta la storia e lui ne rimase davvero molto meravigliato.
"Ti credevi uno spirito libero!"esclamò ironicamente non appena ebbi finito di parlare.
Risi piano accompagnata da lui.







"Siamo arrivati!" disse Zayn entrando in un piccolo vicolo che aveva all'inizio un cartello che presentava la scritta: 'Viale degli aceri'.
"Finalmente!"
Fermò la macchina davanti una villetta piccola ma davvero carina dall'esterno.
Era tutta in legno. Aveva una grande scala a chiocciola che portava al piano superiore per potervi entrare. Era circondata da alberi, pini più precisamente. E vi era un giardino immenso a presentarla.
"Wow!" fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Lui mi sorrise e mi prese per mano, facendomi segno di seguirlo.
Risalimmo la scala a chiocciola e Zayn estrasse un piccolo mazzetto di chiavi dalla tasca della giacca in pelle che indossava per poi infilare una delle tante chiavi nella serratura ed aprire la parola.
Rimasi ancor più stupefatta di come si presentava quella villa all'interno: c'era un letto immenso sulla destra sotto il tetto a mansarda che scendeva man mano e sul fondo del soffitto una grande finestra che lo illuminava. Un divano gigantesco al centro della stanza con di fronte un televisore al plasma immenso e sulla sinistra un mobile con tantissime fotografie appoggiatevi. E le pareti e il pavimento erano sempre rigorosamente in legno.
Già adoravo quel posto.
"È bellissimo qui!" mi lasciai uscire senza neanche pensarci.
"È qui che ho passato le mie ultime vacanze con mia madre,prima che morisse. Ricordo tutti i particolari di quei giorni." disse lui sospirando e portandomi con lui a sedermi sul grande divano bianco al centro della stanza.
"Quindi tu vivevi qui prima che i genitori di Eleanor ti adottassero?" gli chiesi indiscreta.
"No. Ho vissuto in Pakistan. Mia madre era di qui. E infatti passavamo qui in Inghilterra tutte le vacanze, insieme ai miei parenti materni."
"Hai mai pensato che potresti ritrovare i tuoi parenti ora che vivi qui?"
"L'anno scorso ho saputo che i miei nonni sono venuti a mancare. E l'unica mia zia si è trasferita a Miami qualche mese fa. Non ho più nessuno qui." disse con un sorriso amaro dietro al quale si nascondeva tanta, tanta malinconia.
"Hai me qui Zayn! Tua sorella, i tuoi amici! Hai tutti noi ora!" dissi sincera.
Mi strinse forte a sé.
Fu un un abbraccio che mi fece mancare il fiato.
Ma non perché Zayn mi stesse stringendo troppo forte. Mi fece mancare il fiato per sentivo che in lui c'era il bisogno di quell'abbraccio e questo mi avrebbe fatto uscire il cuore fuori dal petto a momento.
Perché quella era la sensazione più bella che si potesse provare.
Sentirsi amati.
"Vieni. Ti faccio vedere un posto." mi disse alzandosi e prendendomi la mano.
Annuii e lo seguii.
Scendemmo la scala a chiocciola situata in un angolo di quella stanza immensa ed arrivammo in una stanza tutta bianca, vuota.
Non c'era niente.
Ed io guardavo Zayn confusa. Non capivo cosa dovessimo fare lì.
"Questa stanza è sempre stata vuota. Anche quando ero piccolo. E un giorno chiesi a mio nonno perché non ci fosse niente."
"E lui cosa ti ha detto?"
"Lui mi ha detto che questa stanza era mia! Che spettava a me metterci ciò che volevo! Ed io allora ho promesso che ci avrei portato la mia ragazza, non appena ne avrei avuta una, e poi è con lei che l'avrei riempita, con tutte le nostre cose."
Mi si illuminarono gli occhi.
"Sarà il nostro posto Zayn?"
"È il nostro rifugio Hope! Solo per me e te." disse sulle mie labbra, per poi unirle alle sue con un contatto che aspettavo impazientemente.
E quel contatto mi riempì di certezze.
Ebbi la certezza che una volta tanto avevo trovato una persona che sapeva amarmi per davvero, senza 'se' e senza 'ma', la certezza che Zayn era la persona giusta, che Zayn non mi avrebbe mai abbandonata, che Zayn era la persona che amavo e l'unica che riuscisse a farmi sentire bene.
E mi resi conto che non mi bastavano più solo i suoi baci, i suoi abbracci, le sue carezze, le sue parole dolci. Volevo sentirmi una parte di lui, volevo essere sua, a tutti gli effetti. Mi resi conto che desideravo Zayn, più di quanto avrei mai potuto immaginare.
Continuammo a baciarci per minuti infiniti, sempre con più foga.
Sempre con più passione.
Sempre con più amore.
"Fa' l'amore con me Zayn!" dissi quasi supplicandolo, per poi continuare a baciarlo.
Mi spinse lentamente verso il muro, in modo che gli fosse più facile prendermi in braccio e farmi avvolgere le gambe attorno alla sua vita.
Risalì velocemente la scala non abbandonando mai le mie labbra.
Mi adagiò lentamente sul letto mettendosi su di me e lasciandomi degli umidi baci sul collo mentre cominciava ad accarezzarmi la pelle dei fianchi sotto la maglietta. Il suo tocco mi fece rabbrividire, tremare e lui se ne accorse. Infatti mi sorrise teneramente.
"Tranquilla piccola." mi sussurrò all'orecchio per poi continuare a lasciare baci dal lobo dell'orecchio fin sulla spalla.
Cominciò pian piano a sollevare l'estremità della mia maglietta e con dolcezza me la sfilò, cominciando ad accarezzarmi la pelle e a lasciarmi baci umidi dapprima sulle spalle, poi sul ventre. E questo mi fece gemere lievemente.
Infilai le mani tra i suoi capelli e cominciai a torturarli, scendendo poi fino alle spalle e cominciando ad accarezzargli la pelle nuda sotto la maglietta, il che lo fece sussultare.
Ma quel piccolo contatto non mi bastava, così spostai le mani in avanti e sollevai la sua maglietta, sfilandogliela.
In pochi minuti mi ritrovai senza reggiseno e Zayn cominciò a stringermi i seni e a lasciarvi baci, il che mi metteva un po' in imbarazzo. In fondo era la mia prima volta. Non sapevo cosa si provasse.
E del mio imbarazzo se ne accorse anche Zayn.
"Piccola, sei bellissima!" mi sussurrò dolcemente tra un bacio e l'altro.
E mi infuse sicurezza.
Tanta sicurezza.
In pochi minuti eravamo entrambi completamente nudi, pronti a completarci l'uno con l'altra.
"Hope sei sicura?" mi chiese all'improvviso Zayn guardandomi negli occhi, mente mi accarezzava la coscia destra, nella parte più vicina alla mia intimità.
"Ti amo Zayn e non sono mai stata più sicura di una cosa in vita mia."
"Ti amo Hope."-disse baciandomi le labbra-"se ti faccio troppo male fermami."
E detto questo penetrò delicatamente nella mia intimità, portandosi via la mia verginità.
Una sensazione di dolore si fece spazio in me e alcune lacrime mi solcarono le guance.
Ma Zayn era lì, pronto ad asciugarle.
E poi poco a poco quel dolore svanì, lasciando esclusivamente spazio ad una sensazione di piacere assoluto, che mi fece innarcare la schiena.
E allora Zayn cominciò a dare spinte un po' più forti, ma sempre lente. Poi spinte sempre più forti.
Entrambi ci abbandonammo a diversi gemiti di piacere.
"Zayn!" urlai ansimando.
"Zayn sento che sto per arrivare al culmine!" ansimai ancora.
"Anch'io piccola! Dai..manca poco.."-ansimò anche lui-"brava piccola, così!" urlò ansimando più forte.
Raggiungemmo l'orgasmo insieme, lui dentro di me.
Zayn mi si stese accanto ansimando ancora, come me del resto.
E continuò a lasciarmi baci a fior di labbra finché i nostri respiri non tornarono regolari.
Tirò le lenzuola sui nostri corpi nudi e mi strinse a sé.
Non servirono parole per comunicare.
Ci bastavano i nostri sguardi.
Mi lasciai stringere ed ormai sfinita, mi addormentai tra le sue braccia, così come lui si addormentò stringendomi.






Ci eravamo svegliati quella sera per cenare, avevamo guardato un film avvinghiati stretti l'uno all'altra, uniti più che mai.
E poi avevamo rifatto l'amore, per la seconda, poi terza volta, e ci eravamo riaddormentati sfiniti sul divano, abbracciati l'uno all'altra, con solo una coperta a coprirci.
Fui svegliata il mattino dopo dal suono del mio cellulare.
Niall.
"Pronto?" risposi ancora assonnata.
"Hope ma dove siete! Tra 10 minuti dobbiamo entrare a scuola!" mi richiamò dall'altro lato lui.
Mi schiacciai una mano sulla fronte, osservata da Zayn che nel frattempo si era svegliato e mi guardava confuso.
"Ehm credo che salteremo scuola oggi!" dissi.
"Ma dove siete?"
"Ancora a Bradford. Non ci siamo svegliati Niall! Se non mi avessi telefonato tu ora staremmo ancora dormendo!" dissi sincera.
"Ma dove avete la testa! Dovevate venire a scuola! E lo sapevate benissimo!" disse quasi arrabbiato.
"Eddai Niall! Semplicemente non ci siamo svegliati! Smettila di fare l'antipatico!"
"Sappi che ti coprirò solo perché ho Louis qui affianco che mi prega di salvarti il culo!" disse più rilassato.
Sapevo che stesse solo scherzando dall'inizio.
"Si certo! Come se non ti conoscessi! Ti voglio bene fratellone!" dissi tenera.
"Anch'io! E tornate presto!" mi raccomando.
"Si papà!" dissi ridendo e chiudendo la telefonata, per poi accoccolarmi tra le braccia nude di Zayn.
"Per colpa tua oggi salterò una giornata di scuola! Così mi porti sulla cattiva strada Malik!" dissi ridendo.
"Non credevo ti dispiacesse! Ma se vuoi ti ci porto immediatamente a scuola!" disse sulle mie labbra.
"Andare a scuola per perdermi una mattinata intera con te? Neanche nel più assurdo dei sogni!" dissi per poi attirarlo a me e baciarlo.
Quanta dannata perfezione era quel ragazzo!
 








SPAZIO AUTRICE
Ehila!
Ebbene si! Sono ancora viva.
E sono tornata con un nuovo capitolo che sinceramente a me non convince molto.
Ho avuto un blocco! Non avevo la minima idea di cosa scrivere. Non ci posso credere di averlo pubblicato.
Non mi piace.
Non mi piace il risvolto che potrebbe dare alla storia.
Devo pensarci su, magari lo modificherò.
Ma magari se mi farete sapere cosa ne pensate voi, con una recensione ovviamente, e scoprirò che a voi ha appassionato, che a voi piace, lo terrò.
Perche per me l'importante è che piaccia a voi!
Allora mi raccomando eh bella gente!
Vi voglio bene!<3

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Capitolo 16
*** Lui non lo merita. ***


Skies are crying
I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence as it’s ending,
like we never had a chance
Do you have to,
make me feel like there is nothing left of me?
You can take everything I have
You can break everything I am
Like i’m made of glass
Like i’m made of paper.

-Skyscraper, Demi Lovato.




 

15. LUI NON LO MERITA




Ero sola in casa. Mia madre era a lavoro mentre Niall era uscito con Diana.
Si stavano frequentando e c'era una grande attrazione da parte di entrambi.
Era bello vedere mio fratello felice.
Avevo appena terminato di fare la doccia dopo una stressante giornata di studio. L'indomani avrei avuto una terribile interrogazione di filosofia e il mio professore era veramente durissimo. Non volevo rischiare di prendere un brutta insufficienza.
Il tempo di indossare il mio adorato pantalone della tuta ed una delle felpe di Zayn e mi catapultai sul letto con un mazzo di fotografie tra le mani pronte ad essere sistemate nel mio album fotografico nuovo di zecca.
Riguardai tutte le fotografie che avevo tra le mani e sorrisi ad una fotografia di Louis, Zayn e Niall che mi facevano la linguaccia.
Erano i migliori, pensai.
Cominciai a sistemarle all'interno del mio album lasciando le più belle fuori, perché volevo incorniciarle ed appenderle.
Mi voltai verso il mio comodino per prendere una penna all'interno del cassetto e quando lo aprii vidi una cornice capovolta verso il basso. La osservai per un certo numero di secondi prima di voltarla e sbarrare gli occhi alla vista di una foto di Liam.
In quel momento ricordai che l'avevo riposta lì la sera del tradimento e da allora non l'avevo più spostata.
Ripensai a Liam, a tutto ciò che mi aveva fatto negli ultimi mesi, al bacio che mi aveva dato una settimana prima e al suo 'improvviso' trasferimento in Italia.
Scossi il capo per scacciareLiam dai miei pensieri: non che fossi egoista, ma ciò che faceva Liam non era più un mio problema, a meno che non mi riguardasse personalmente.
Tolsi la fotografia di Liam dalla cornice e la accartocciai gettandola nel cestino accanto alla scrivania. Stavo per riporre l'album nel cassetto quando sentii suonare al campanello.
Non mi aspettavo fosse Zayn.
Sapevo che avevano degli ospiti a cena quella sera, quindi non potevamo vederci.
Mi precipitai giu per le scale e aprii la porta.
Mi ritrovai davanti un Louis tremante, con il cappuccio che gli colava d'acqua per la forte pioggia che c'era quella sera e lo sguardo spento.
"Louis! Che fai sotto quell'acqua? Sbrigati, entra!" quasi lo richiamai per farlo entrare.
Non mi rispose e fece un passo avanti, facendosi spazio in casa mia.
Mi chiusi la porta alle spalle e alzai lo sguardo verso di lui, per capire cosa gli stesse succedendo.
Non andava tutto bene, non era il solito Louis.
Non feci in tempo ad aprire bocca che si catapultò su di me.
Lo strinsi forte, tremava. Gli carezzai fortemente la schiena, ripetutamente. Sapevo che lo rilassava.
"Lou tremi. Calmati ti prego. Dimmi, cos'è successo?" gli chiesi preoccupata.
Ma lui non rispose.
Continuava a sospirare con il mento sulla mia spalla.
Fui io a staccarmi da lui e a prendergli il viso tra le mani, per fargli capire che volevo sapere cosa fosse successo. Stavo cominciando a preoccuparmi sul serio.
"Mia madre è in ospedale." disse sospirando.
Non riuscii a proferire parole.
L'unico gesto che riuscii a fare fu unire le labbra a mo' di stupore.
"È stata investita da un camion! E se solo ripenso che quel bastardo è scappato via come se niente fosse, ti giuro che..." disse stringendo le mani a pugno, tanto che le sue nocche divennero bianchissime, ma lo interruppi riabbracciandolo.
Si strinse a me di nuovo, forse con più forza di prima, forse con più bisogno.
"Ti prometto che andrà tutto bene Louis. Ti prego calmati. Le cose si sistemeranno." dissi accarezzandogli i capelli umidi e fuori posto.
"Dicono che è grave e potrebbe non farcela." disse staccandosi.
Una lacrima gli rigò il volto ed io prontamente gliela asciugai.
Mi sembrava di rivedere me quando mi avevano detto che mio padre rischiava di morire.
Fu la cosa peggiore che potesse succedermi vedere Louis in quello stato.
Lui non meritava tutto quello che gli stava succedendo.
"I medici esagerano sempre Louis! Tua madre starà presto bene." dissi cercando di essergli di conforto, facendolo sedere sul divano. Sospirò.
"Ti prendo un bicchiere d'acqua, ti farà calmare." gli dissi allontanandomi da lui dirigendomi in cucina a prendere dell'acqua.
Rimanemmo in camera mia per alcune ore.
Cercai di distrarlo e qualche volta riuscii anche a strappargli un sorriso. Ma la malinconia nei suoi occhi restava. Eravamo rimasti abbracciati a parlare come ai vecchi tempi, finché non si era addormentato.
Lo coprii con il grande piumone del mio letto ed uscii dalla mia stanza.
"Si è addormentato?" mi chiese mia madre dal divano vedendomi scendere le scale.
Annuii malinconica.
"Povero ragazzo." sospirò mia madre.
"Niall non è ancora tornato?" chiesi sviando il discorso.
"Ha chiamato poco fa per dirmi che tornava tra una mezz'ora.".
Annuii.
"Vado a chiamare Zayn." affermai poi afferrando il cellulare e rinchiudendomi in cucina.
Mi stavo chiedendo il perché Eleanor non fosse con Louis. Non era da lei un comportamento del genere. Non l'avrebbe mai abbandonato.
Selezionai il nome di Zayn e attesi alcuni squilli prima di sentire la sua voce.
"Ehi piccola."
"Ehi." sospirai amaramente.
Sentivo che sarei scoppiata in lacrime da un momento all'altro. Ma mi trattenni.
"Cos'è successo?" mi chiese preoccupato, accorgendosi dal modo in cui avevo risposto che c'era qualcosa che non andava.
"Louis è in camera mia che dorme. Diciamo che non è nella migliore delle condizioni." dissi malinconica, cercando di essere il più vaga possibile.
Volevo verificare se Eleanor fosse a conoscenza di quanto successo alla madre di Louis.
E se l'avesse saputo Eleanor, l'avrebbe saputo anche Zayn.
"Lo so, anche Eleanor è a pezzi. Hanno litigato." disse dispiaciuto.
"COME SAREBBE A DIRE CHE HANNO LITIGATO?" quasi urlai dallo stupore.
Ora si collegava tutto. Eleanor non sapeva niente.
"Si, hanno litigato. Com'è che non lo sai? Allora per cos'è che Louis sta male se non ti ha detto del litigio?"chiese allarmato.
"Zayn,la madre di Louis è stata investita da un camion. È in coma!"dissi in preda ad una crisi isterica.
Tutta quella situazione mi stava per far esplodere la testa.
"Oh mio Dio!" fui l'unica cosa che sentii dire a Zayn più che allarmato.
"Ecco perché non l'ha detto ad Eleanor! Per il litigio!" esclamai.
"Devo dirlo a mia sorella, Hope!" esclamò agitato.
"Zayn fermati! Se glielo dici ora vorrà venire qui e Louis non è nelle condizioni. Sta riposando. Lasciamolo dormire. Domattina le dirai tutto. Falla dormire tranquilla." gli intimai, convinta.
Non mi rispose a questo proposito. Sapevo che anche se gli sarebbe stato difficile, avrebbe tenuto la bocca chiusa.
"Domani mattina vengo lì con Eleanor." mi disse solamente, cambiando discorso.
"Sta' tranquillo Zayn. D'accordo?" gli sussurrai.
"Se hai bisogno non esitare a chiamarmi, intesi?"
"Ti ho detto di stare tranquillo!" gli intimai ridendo.
Come al solito si faceva mille problemi per ogni cosa.
Lo rassicurai e ci salutammo.
Mentre mi sollevavo da quella sedia dove ero rimasta seduta per un quarto d'ora mia madre entrò nella stanza comunicandomi che andava a letto.
"Io aspetto che ritorni Niall." mentii.
Sapevo che non sarei riuscita a chiudere occhio pensando a Louis in quello stato. Stavo troppo male per lui.
Proprio nel momento in cui sentii la porta della stanza di mia madre chiudersi, percepii una chiave nella serratura per poi vedere Niall che si affrettava ad entrare in casa a causa della pioggia.
"Ehi! Che fai ancora in piedi?" mi chiese non appena si accorse della mia presenza sul divano.
"Non riesco a dormire..c'è Louis in camera mia. Sta male." dissi sospirando.
Niall non parlò. Solo mi guardò negli occhi, intimandomi a continuare.
"Sua madre è entrata in coma. È stata investita." sussurrai abbassando il volto ai miei piedi.
Niall spalancò gli occhi portandosi una mano alla bocca.
"Si può sapere per quale motivo non mi hai avvisato subito?" chiese allarmato gesticolando.
"Mi ha proibito di chiamarti! Ha detto che non dovevo disturbarti! Non era giusto che tu interrompessi la tua uscita per colpa sua! Cosa avrei dovuto fare?"
"Non cambierà mai! È una testa calda!" sospirò.
"Ma Eleanor?" chiese poi, ricordandosi.
"Hanno litigato! Me l'ha detto Zayn a telefono poco fa. A me Louis non ha detto niente. Ed Eleanor non sa di sua madre."
"Che situazione! È pazzesco!" esclamò sconcertato.
"Hai intenzione di dormire qui sul divano?" mi chiese poi.
"Si. Per quel che riuscirò a dormire!" sussurrai.
"Non se ne parla. Vai in camera mia. Dormo io qui." mi spinse leggermente per le spalle, ma io mi opposi.
"No davvero Niall. Non preoccuparti!" negai.
"Non voglio storie! Vai forza!"
Lo abbracciai.
Avevo il miglior fratello del mondo.
"Buonanotte. Grazie Niall." gli lasciai un bacio sulla guancia, ricevendo un suo sorriso.




Zayn's pov
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte.
Sapevo che Hope aveva ragione, ma ora sarebbe stato ancora più difficile dire ad Eleanor della madre di Louis. Soprattutto perché ci sarebbe rimasta malissimo.Louis non gli aveva detto niente.
Ormai era ora di andare a svegliarla per cui salii lentamente le scale che mi portavano al piano superiore e entrai nella sua stanza.
Era già sveglia.
Non mi meravigliai.
Probabilmente non aveva nemmeno chiuso occhio.
"Devo dirti una cosa." cominciai serio.
"Vai al dunque." disse schietta.
"La madre di Louis è in coma."
Sbarrò gli occhi portandosi una mano alla bocca.
"Dov'è Louis adesso?" disse tremando.
"Da Hope." dissi schiarendomi la voce.
"Si può sapere perché io sono sempre l'ultima a sapere le cose qui?! Devo andare da lui!" disse velocemente alzandosi dal letto.
"Eleanor calmati ti prego!"
"No Zayn non mi calmo cazzo! Il mio ragazzo sta male ed io non sono con lui!"
"Ti aspetto di sotto." mi limitai a dirle per poi uscirle dalla sua stanza.
Sapevo che sarebbe andata da lui ad ogni costo.

Louis' pov
Mi svegliai con un incredibile mal di testa.
Avevo avuto incubi per tutta la notte e per di più mi sentivo in colpa verso Hope. Avevo dormito io nel suo letto e lei chissà dove.
Mi stava per scoppiare la testa.
Mia madre era in ospedale e per non farmi mancare niente Eleanor neanche mi parlava. Ma me l'ero andata a cercare: ero eccessivamente e fottutamente geloso.
Proprio mentre indossavo la maglietta della sera prima che mi ero tolto nel cuore della notte perché stavo sudando a causa degli incubi, entrò Hope nella stanza, con una faccia a metà tra il terrore e la preoccupazione.
"Che succede?" le chiesi sgranando gli occhi.
"Perché non mi hai detto che hai litigato con Eleanor?"
E lei come faceva a saperlo?
"Te l'ha detto Zayn?" chiesi ovvio.
Lei scosse il capo.
"Me l'ha detto lei! È di sotto."
Sbarrai gli occhi scioccato.
"Le hai detto di mia madre?"
Annuì.
Sospirai.
"Dammi un attimo e scendo."
Mi sorrise e abbandonò la sua stanza.





Hope's pov
Portai Zayn e Niall in cucina in modo che Louis ed Eleanor potessero restare da soli.
Ma io che credevo di avere a che fare con persone serie, mi ritrovai alle prese con due deficienti, i quali, senza pensarci due volte, afferrarono due bicchieri e si misero ad origliare dietro la porta.
Dopo un po' vennero a sedersi accanto a me, insoddisfatti del fatto che non riuscissero a sentire niente. Il che era positivo.
Significava che non stavano alzando la voce, semplicemente stavano colmando il bisogno avevano l'uno dell'altra. Almeno questo per Louis si era risolto per il meglio.
Ora solo speravo che sua madre stesse bene.
Riuscii a scorgere aprendo leggermente la porta che erano abbracciati, senza dirsi una parola. Quella scena mi fece sorridere. Erano così dolci. Louis ne aveva bisogno in quel momento. 
Sentii Zayn abbracciarmi da dietro e sorrisi richiudendo la porta.
"E tu eri quella non curiosa!" mi sussurrò baciandomi la guancia.
Gli feci la linguaggia e lo abbracciai, mentre sentimmo mio fratello schiarirsi la voce.
Risi staccandomi da Zayn e andai a sedermi sul tavolo accanto a lui, mentre Zayn ci raggiunse.
"Non andremo a scuola vero?" chiese Niall.
Scossi il capo.
"Non con Louis in quelle condizioni."
Non terminai nemmeno di parlare, che sentii Louis urlare, e poi un brutto rumore, segno che qualcosa fosse caduto a terra.
Tutti e tre ci precipitammo alla porta aprendola.
La scena che mi ritrovai davanti fu spaventosa: il cellulare di Louis a terra, aperto in tutte le sue parti, e lui che piangeva disperato, abbracciato ad Eleanor, il cui viso era scuro e malinconico, che lo stringeva a sé.
Quando Eleanor ci vide, scosse leggermente il capo.
Avevo già capito tutto dall'inizio, ma ora Eleanor me ne aveva dato la conferma.
Milioni di lacrime sgorgarono anche dai miei occhi.
Louis stava vivendo tutto ciò che avevo vissuto io tre anni prima.
Ma Louis non lo meritava.
Dio non poteva essere così crudele, non poteva essere cattivo sempre, solo e comunque con le persone che meno se lo meritano.
Non poteva essere vero.
"Lei..no..non può essere.." singhiozzò Louis, disperato, ancora tra le braccia di Eleanor.
Sua madre era morta.








SPAZIO AUTRICE
Ehi bella gente! Torno con un capitolo piuttosto triste e duro da accettare.
Ho pianto rileggendolo.
Ma volevo dare un risvolto diverso alla storia, e soprattutto renderla un po' diversa dalle altre FF.
Solitamente si parla solo ed esclusivamente di ciò che succede ai personaggi protagonisti.
Bhè io ho voluto raccontare anche di una vicenda legata ad altri personaggi, ma narrata dal punto di vista dei personaggi protagonisti.
Mi dispiace tantissimo per il personaggio di Louis, è una cosa bruttissima ciò che gli succede. Ma è solo una storia ragazzi!
Ringrazio tutte le bellissime che hanno recensito lo scorso capitolo, vi adoro!
E ringrazio chi recensirà questo. Ne sarei felicissima!
Vi voglio bene:)

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Capitolo 17
*** Ritorni e nuovi arrivi. ***


And I remember all those crazy thing you said
You left them running through my head
You’re always there, you’re everywhere
But right now I wish you were here.
-Avril Lavigne, I wish you were here






 
16. RITORNI E NUOVI ARRIVI





Louis il pomeriggio della morte di sua madre era voluto rimanere da solo. Non riuscivamo più a trovarlo. Ci aveva fatto preoccupare tantissimo.
Suo padre ci aveva detto di restare a casa loro, Louis prima o poi sarebbe tornato, sapeva quel che faceva.
E quando era tornato noi eravamo lì ad aspettarlo.
Era tornato ubriaco. Non l'avevo mai visto così, in quello stato.
Alla sua sola vista mi pizzicavano gli occhi e le lacrime minacciavano di invadere il mio volto.
Ma dovevo mostrarmi forte, davanti a lui. Perché se fossimo crollati anche noi insieme a lui non avremmo che peggiorato la sua situazione.
Louis era distrutto. E mi aveva fatto una tenerezza infinita.
L'unica cosa che voleva era sua madre, ma tutti noi sapevamo che quella fosse l'unica cosa che non potevamo dargli.
Sua madre era morta. Era doloroso, ma doveva cercare di andare avanti, per sé stesso. Altrimenti non avrebbe fatto altro che spingersi sempre più in basso.
Anche per quella notte gli eravamo stati vicini. E per quanto avessi cercato di dormire non c'ero riuscita.
Per fortuna c'era Zayn con me, che mi teneva compagnia e continuava a stare sveglio per non farmi sentire sola,anche se lo vedevo benissimo che fosse stanco.Ma lui continuava a stringermi, a baciarmi i capelli e a cercare di distrarmi facendo battutine stupide.
Faceva tutto ciò solo per cercare di farmi sorridere.
E fu anche grazie a lui se riuscii a prendere sonno per alcune ore.
Il mattino dopo mi svegliai con una bruttissima cera. Ero inguardabile. Non so dove avrei trovato il coraggio di mettere piede fuori da quella casa.
Fui svegliata da Niall.
"Hope vado a prendere qualcosa per colazione. Continua a dormire." mi disse, ma lo bloccai.
"Niall fermo! Ci vado io. Ho bisogno di fare due passi, non ce la faccio più a stare qui dentro."
Niall mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte.
"Colazione doppia per me, credo tu lo sappia!" disse facendomi ridere.
Era sempre il solito.
Mentre cercavo di alzarmi Zayn aprì gli occhi.
"Buongiorno!" dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
"Dove hai intenzione di andare?" disse ridendo, tirandomi per i fianchi e facendomi tornare accanto a lui sul divano mentre mi faceva il solletico.
"Zayn..dai basta!" dissi ridendo.
Si fermò ridendo ancora e mi permise di alzarmi di lì.
"Vado a comprare la colazione per tutti."
"Vengo con te. Ho bisogno di una sigaretta." disse alzandosi a sua volta.
Scossi il capo in segno di esasperazione. Non sarebbe mai cambiato.
Mi sistemai velocemente e così anche Zayn. Dopodiché entrambi stretti nelle nostre giacche, dato il freddo di metà novembre che ormai a Londra si faceva sentire da un po', ci incamminammo fuori da casa Tomlinson.
Zayn mi strinse a sé per il troppo freddo e io mi lasciai stringere, mettendo metà faccia nella grande sciarpa che portavo al collo.
Le strade erano isolate. In fondo erano solo le 7 del mattino. Quale pazzo sarebbe potuto mai andare in giro a quell'ora!
Camminammo alcuni isolati prima di intravedere da lontano la cornettereria alla quale eravamo diretti.
All'improvviso mi sembrò vedere una macchina più che familiare.
Lo reputai solo un lapsus, per cui senza pensarci ripresi a chiaccherare con Zayn.
"Neanche si saluta più!"
Sentii una voce alle mie spalle.
Quella voce.
La sua voce.
La voce di Destiny.
Ecco che in pochi istanti ricollegai tutto. Quella era l'auto di suo padre.
Mi voltai con Zayn e la vidi lì la mia migliore amica, che lentamente camminava verso di noi, tutta infreddolita.
Mi staccai in un attimo dalle braccia di Zayn e corsi da lei, saltandole praticamente addosso, causando la sua risata cristallina.
Dio quanto mi era mancata.
Era indescrivibile cosa fosse per me in quel momento averla lì.
Era cambiata: aveva tagliato i capelli corvini che adesso le arrivavano appena sulle spalle, ed avevo un frangetta a dir poco perfetta che le ricadeva dritta sulla fronte, coprendogliela.
"Dio Dest! Ma che ci fai qui?" dissi tutta agitata, ancora abbracciata a lei.
"Secondo te avrei mai potuto lasciarvi soli in un momento simile! Ho saputo della madre di Louis!" disse staccandosi.
Ma in pratica mi rifiondai su di lei dopo solo pochi istanti.
"Non sai quanto io sia felice di essere qui amica mia." mi disse stringendomi.
"Quanto mi sei mancata!" sospirai staccandomi.
Nel frattempo Zayn ci aveva raggiunte e lui e Destiny si erano salutati, anche se in fondo conoscevano a mala pena l'uno il nome dell'altro e si incamminò con noi verso la cornetteria.
"È incredibile la differenza di temperatura con l'Italia! Qui si gela! Ed è solo metà novembre." disse scioccata mentre ci incamminavamo.
Io e Zayn ci abbandonammo ad una piccola risatina.
"A Louis farà davvero piacere vederti qui!" sospirai.
"Come sta?" disse rassegnata, aspettandosi già una risposta negativa.
"È a pezzi! Ma infondo come biasimarlo? Sua madre è morta dalla sera alla mattina. È stato un brutto colpo!"
Annuì dandomi ragione.
"Ma parliamo di te."-cambiò discorso-"io torno, e ti trovo felicemente fidanzata!" disse euforica come era spesso suo solito fare.
Non era cambiata di una virgola da quando era partita.
Arrossii violentemente, voltandomi verso Zayn, che mi dedicò un sorriso che mi lasciò senza fiato.
"Già." mi limitai. Non sapeva cosa altro dire.
"Poi mi racconterai tutto! Non mi sfugge niente Horan!" disse in finto tono sospettoso, il che fece ridere Zayn, mentre io abbassai la testa per l'imbarazzo.
"Siamo arrivati." annunciò Zayn. "Fai colazione con noi?" chiese poi a Destiny, la quale annuì convinta.
Dopodichè Zayn si precipitò all'interno del locale mentre io e la mia migliore amica rimanemmo fuori a chiaccherare.
"Avanti! Racconta! Com'è Zayn?" chiese tutta curiosa. Sapevo che era lì che stava cercando di andare a parare.
Mi lasciai andare. In fondo da quando stavamo insieme non ne avevo parlato mai in modo particolare con qualcuno.
E poi Destiny era pur sempre la mia migliore amica.
"È magnifico Dest. Ha qualcosa di speciale che neanche te lo immagini. È estremamente dolce. E poi dovresti vederlo a letto! È delicatissimo...ha reso la mia prima volta l'esperien-" non potei nemmeno terminare di parlare che Destiny cacciò un urlo di eccitazione.
"Non ci credo! Me ne vado e tu hai appena troncato con un ragazzo, torno e hai già perso la verginità! Non ci posso credere!" esclamò tutta contenta, mentre batteva le mani per l'eccitazione.
Non potei non ridere a ciò che stava dicendo.
"A giugno torno qui Hope. Te lo prometto. Sono mancata per 3 mesi e mi è mancata infinitamente Londra, e soprattutto mi siete mancati voi. Non potrei resistere lì altro tempo. L'Italia, si, è bellissima. Ma non ci siete voi. E non è li la mia vita. Appena compio 18 anni voglio tornare qui da voi. È qui il mio posto." disse sincera.
La abbracciai.
"Prometto che farò il possibile per venire a trovarti in Italia. In fondo visitare quel Paese è sempre stato il mio sogno! Ho una scusa in più per farmi un viaggetto!" dissi sorridente, staccandomi.
Mi sorrise per poi indicarmi Zayn che stava uscendo dal locale.
Ci precipitammo da lui e gli prendemmo alcuni sacchetti dalle mani, aiutandolo a trasportarli, e ci dirigemmo nel posto da cui eravamo venuti.





"Vi abbiamo portato la colazione!" esordì Zayn dopo che Eleanor gli ebbe aperto la porta di casa Tomlinson.
"E una sorpresa!" continuai io, tutto sorridendo, guardando Destiny con uno sguardo complice.
"Dov'è la sorpresa?" si alzò Niall da accanto a Louis spaparanzato sul divano, mentre io mi accingevo ad entrare in casa, seguita da Destiny.
"Vedo che non cambi mai, eh Niall?" esordì il suo ingresso la mia migliore amica.
"Dest! Ma che ci fai qui?" domandò eccitato, stringendola a sé quasi stritolandola.
Destiny rise ma non rispose.
Si voltò verso Louis, che intanto, per la prima volta sorridente dal giorno precedente, si era alzato per salutarla.
Destiny lo abbracciò forte, come forse non aveva mai fatto.
Lei e Louis avevano sempre avuto un rapporto meraviglioso. Erano quasi come due fratelli.
"Louis mi dispiace.." gli sussurrò lei all'orecchio, mentre affondava il viso sulla sua spalla.
Lui sospirò.
"Grazie di essere venuta Dest." gli rivolse un sorriso sincero mentre si staccava da lei.
"Dai mangiamo! Altrimenti i cornetti caldi si raffreddano!" esclamò mio fratello facendoci ridere tutti, compreso Louis.
"Niall sei sempre il solito!" esclamammo in coro ridendo.




Dopo quello di mio padre, quello era stato il funerale più lungo della mia vita.
E quando a Louis era toccato fare il suo discorso ci era mancato poco che non scoppiasse a piangere davanti a tutti.
Ed ora stavamo andando a cena a casa mia, per far distrarre Louis. Per fargli dimenticare per qualche ora tutto quello che gli stava succedendo.
Io e Destiny ci mettemmo ai fornelli, allo scopo di preparare della pasta più o meno mangiabile.
Niall e Zayn stavano apparecchiando la tavola mentre Louis ed Eleanor erano intenti a scegliere un film da guardare tutti insieme dopo la cena.
All'improvviso sentii qualcuno afferrarmi per i fianchi, il che mi fece sobbalzare.
Mi voltai e vidi il grande ciuffo di Zayn a pochi centimetri dal mio viso.
"Zayn! Sei per caso impazzito!" gli intimai ridendo.
Lui rise con me per poi lasciarmi un dolce bacio sul collo.
Sentimmo Destiny e Niall allontanarsi, lasciandoci soli.
"Andiamo a farci un giro, ti prego. Stacchiamo per un po'." gli chiesi supplichevole.
Sapevo che c'era Destiny, la quale sarebbe dovuta ripartire dopo pochi giorni, e che c'era Louis, che non era nelle migliori delle condizioni.
Però avevo bisogno di starmene un po' da sola con Zayn.
Ultimamente eravamo così distratti dai problemi degli altri che ci stavamo mettendo da parte.
Ma avevamo bisogno l'uno dell'altra, almeno per pochi minuti.
In pochi minuti eravamo avvolti dai nostri cappotti, pronti per uscire, quando suonarono al campanello.
Dissi a Zayn di andare ad aprire, mentre recuperai il mio cellulare da qualche parte sul divano e lasciai un bacio sulla guancia ai quattro presenti nel salone di casa mia.
"Harry! Da quanto tempo! Che vi fai qui?" sentii quasi urlare a Zayn.
In un attimo fui quasi travolta da Louis ed Eleanor che si precipitarono alla porta, dopo che un Louis confuso pronunciasse un "Harry?" guardando la sua ragazza.
Intravedei un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi smeraldo, poco più alto di Zayn, staccarsi da un abbraccio col mio ragazzo, per poi esclamare i nomi degli altri due che gli erano andati accanto, abbracciando a turno anche loro.
"Che ci fai qui Hazza?" chiese Eleanor eccitatissima.
Intanto anche Destiny e Niall mi si erano avvicinati, osservando la scena sorpresi quanto me.
"Mi sono trasferito qui! Volevo farvi una sorpresa. Sono andato a casa tua Louis e tuo padre mi ha dato questo indirizzo." disse entrando in casa, chiudendosi la porta alle spalle.
Zayn intanto ci aveva fatto segno di avvicinarci.
Fecero tutte le presentazioni, e da queste finalmente capii che quel ragazzo era il cugino di Louis, quello che lo aveva ospitato a Miami durante l'estate, nonché migliore amico di Eleanor e Zayn.
Disse di chiamarsi Harry Styles. 






SPAZIO AUTRICE
Ciaooo a todo lo mundo! Ok è una lingua che ho inventata al momento, ma capitemi, sono pazzerella, oh yeah!
Alloraaaaaa! Nuovo capitolo, che a me come al solito non piace.
L'unica cosa che mi convince è l'arrivo di Harry (l'amore mio *-*) che porterà tanto scompiglio e problemi!
Lo so, mi sono sprecata. Il capitolo non è niente di che, insignificante. Consideratelo di passaggio.
Non mi sono impegnata molto nello scriverlo, ma capitemi, non aveva idee. Scrivevo la prima cosa che mi passava per la testa.
Spero che apprezzerete lo sforzo, anche se ne dubito! Diciamocelo: fa pietà.
Recensite, vi prego! Siete sempre in pochi, e se volete dei capitoli migliori ho bisogno dei vostri pareri, sono preziosissimi per me.
Allora, per oggi vi lascio.
Cercherò di aggiornare il prima possibile, promesso. Vi voglio tanto bene a tutti *-*

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Capitolo 18
*** Perdonami. ***


Love that once hung on the wall
Used to mean something,
but now it means nothing
The echoes are gone in the hall
But I still remember, the pain of december
Oh, there isn’t one thing left you could say
I’m sorry it’s too late.
-Let me go, Avril Lavigne






 
17. PERDONAMI




Mi fiondai sulle labbra di Zayn con foga e passione.
Mi tirò per le cosce facendomi salire in braccio e chiuse la porta di casa bruscamente risalendo le scale.
Fu una cosa veloce.
Non avevamo mai fatto l'amore così velocemente, tale che in pochi minuti ci ritrovammo nudi sotto le coperte con la pelle che bruciava, i respiri affannati e i cuori che battevano all'impazzata.
"Wow!" fu l'unica esclamazione che fuoriuscì dalla bocca di Zayn, che cacciava ancora respiri affannatissimi colmi di eccitazione, mentre mi sistemava meglio una ciocca di capelli dietro le orecchie.
"Ne avevo bisogno, scusami!" abbassai il capo imbarazzata, soprattutto perché quel comportamento non era da me.
Ma anch'io avevo i miei perché.
"Fatteli venire più spesso questi bisogni!" disse ridendo e stringendomi a sé.
Mi lasciai stringere e ripensai a tutto quello che era successo in quel mese, da quella sera in cui un ragazzo che portava il nome di Harry Styles aveva suonato alla mia porta.
Adesso però tutto mi era più chiaro.
Adesso avevo capito ciò che volevo.Volevo solo ed unicamente Zayn.


*flashback*
Quella mattina pioveva a dirotto.
Zayn era appena passata la febbre e avrebbe passato un altro giorno a casa e anch'io non ero nella migliore delle condizioni considerando il brutto raffreddore che mi aveva colpita.
L'unico motivo che mi aveva spinta ad alzarmi e ad andare a scuola quella mattina era stata l'interrogazione di filosofia dell'ultima ora, che se non avessi fatto mi avrebbe portato una brutta insufficienza in pagella.
Ma avevo un tremendo mal di testa quella mattina: non aveva chiuso occhi per tutta la notte.
'Tu mi piaci.'
Quella frase continuava a rimbombarmi nella testa da quando Harry me l'aveva detta la sera prima.
Ero confusa.
Harry mi tormentava da quando era arrivato a Londra. Avevo dovuto dargli ripetizioni costretta dal mio professore di matematica siccome si trovava un po' indietro con i programmi e quindi avevamo passato insieme tutti i pomeriggi per due settimane.
Non escludevo che Harry fosse un bravo ragazzo, che mi facesse ridere, che fosse simpatico e nemmeno che fosse un bel ragazzo. Anzi, lo era eccome.
Ma era un tantino malizioso. Lo capivo dai suoi sguardi, dai suoi movimenti lenti e inquietanti. Ma soprattutto da come mi guardava.
Louis me l'aveva descritto più volte e dalla descrizione mi era sembrato un tipo del genere, ma non così esageratamente. Era la perversione fatta persona!
E quella sera, dopo aver terminato un'allegrissima partita ai videogames con mio fratello, che sembrava andarci daccordo più di tutti gli altri, mi aveva detto quella frase che ora non voleva abbandonare la mia testa.
E per la centesima volta, forse, da una settimana, mi stavo soffermando a pensare a Harry. E non ne capivo il perché.
In fondo a me di lui non doveva importare, avevo un ragazzo, una vita sociale di 18 anni davanti a me, e lui era arrivato solo da poche settimane.
Che motivo avevo di stare lì a pensare a tutto ciò che faceva Harry Styles.
Scossi il capo per scacciare quel pensiero dalla mia testa e mi preparai per andare a scuola.





"Signor Styles vediamo se le ripetizioni hanno dato un buon frutto. Venga alla lavagna." disse la mia professoressa di matematica con il suo solito tono scontroso, completo da 60 anni di acidità.
Harry si alzò e mi fece l'occhiolino riservandomi un sorriso.
Dio quanto odiavo quel suo comportamento da 'Dio sceso in Terra'.
L'interrogazione come mi aspettavo fu un disastro.
Harry non era portato per la matematica e non lo sarebbe mai stato. Non avrebbe mai saputo applicare il cervello.
"Vedo con piacere che le ripetizione non sono servite a niente! Complimenti!" lo ammonì la Smith, rivolgendo uno sguardo acido anche a me, che a mia volta guardai Harry quasi imbestialita.
Ora la professoressa, se non tutta la classe, il che era ancora peggio, avrebbe potuto pensare che io ed Harry al pomeriggio eravamo stati impegnati a fare altro. E per altro intendo qualcosa di poco puro.
La campanella suonò proprio nel momento in cui la professoressa era nel pieno della sua ramanzina.
Harry almeno era salvo.
La professoressa lo guardò in cagnesco per poi raccattare le sue cose e uscire dalla classe.
Strusciai pesantemente la sedia a terra, e senza degnare di attenzione nessuno, mi diressi verso l'uscita.
Ma qualcuno mi quasi strattonò un polso, tirandomi.
Harry. Chi altri senno!
"Perché mi eviti?" mi chiese con tutta la naturalezza di questo mondo.
Quel viso sarebbe stato da prendere a pugni.
"Perché sei 
sempre così stronzo Harry?" risposi schietta.
"È solo un'interrogazione!"
"Ma sai cosa importa a me dell'interrogazione! Sto parlando della tua falsità nei confronti di Zayn! Prima fai il migliore amico del cazzo, poi vieni da me a dirmi che ti piaccio e ci provi con me! Sono la ragazza del tuo migliore amico. Fai pena! E pensare che tu eri il primo a dire che l'amicizia viene prima di tutto! Ma non ti fai schifo?"
Più che una domanda era un'affermazione.
Lui, il ragazzo dal profondo senso morale, con la testa sulle spalle e la lealtà incorporata, si era dimostrato un perfetto idiota.
"Cosa ci posso fare se mi piaci da impazzire?" chiese con una voce che a lui sembrò suadente ma che a me fece quasi venire il vomito.
"Mi fai schifo Harry, sai solo pensare a te stesso!" gli sputai in faccia con rabbia.
In un millesimo di secondo, di cui non mi accorsi neanche che fosse passato, mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Mi ci vollero alcuni istanti per realizzare e subito lo spinsi lontano da me, mentre sul suo viso si faceva spazio un sorrisetto malizioso.
Gli diedi un fortissimo schiaffo sulla guancia, che in pochi istanti si arrossò, mentre lui vi si portava una mano.
"Vaffanculo!" sbottai prima di andarmene via di lì.
*fine flashback*






Ero rimasta per tutto il pomeriggio a pensare a quello che era successo e poi avevo capito di aver bisogno di Zayn.
Era lui l'unica persona con cui volevo stare.
E cosi adesso ero lì, addormentata tra le sue braccia, dopo aver fatto l'amore. 
Mi svegliai quella sera che erano le 9.
Zayn era sveglio, fermo a fissarmi.
Gli sorrisi ampiamente mentre lui mi accarezzava una guancia e mi sollevai per dargli un bacio che lui non mi negò.
Le nostre labbra sembravano essere state fatte le une per le altre.
Combaciavano alla perfezione.
"Ceniamo?" mi chiese tra un bacio e l'altro.
"Posso fare una doccia prima?" chiesi imbarazzata. Ma mi sentivo tutta indolenzita.
"Non c'è problema. Io preparo qualcosa da mangiare nel frattempo."
Gli sorrisi.
Dovevo alzarmi da lì ma ero come incollata a lui, come se niente ci potesse dividere. E continuavo a sorridergli incessantemente.
"Hai stravolto le mie giornate con il tuo sorriso." mi sussurrò dolcemente guardandomi negli occhi.
Quella era in assoluto la frase più bella che qualcuno avesse potuto mai dirmi.
Era bellissima la dolcezza con la quale Zayn era capace di far sembrare determinate frasi ancora più belle, più particolari.
Era straordinario il modo in cui riuscisse a farmi sentire così viva attraverso un suo sguardo, una sua carezza o peggio con un suo bacio.
Mi fiondai tra le sue braccia senza pensarci nemmeno per un istante.
"Mi chiedo spesso cosa sarei se non ti avessi conosciuto!" ammisi.
"Cosa saresti?"
"Non sarei."
"Ti amo."
"Anch'io. Infinitamente."





Zayn's pov
Alla fine avevo deciso di ordinare delle pizze.
Il frigo era completamente vuoto.
I miei erano andati a cena fuori quindi mia madre non aveva fatto la spesa.
In fondo Hope adorava la pizza quindi era meglio così, pensai.
Stavo frugando tra i cassetti del mio armadio per trovare la mia grande felpa della Adidas rossa, la mia preferita.
Ormai eravamo in inverno inoltrato e quell'anno dicembre sembrava essere più freddo del solito.
Indossai la mia maglia e mi sedei sul letto, nell'attesa che la mia ragazza uscisse dal bagno.
Solo allora notai il cellulare di Hope vibrare ed illuminarsi, segno che le era arrivato un messaggio.
Lo presi e mi diressi verso la porta del bagno, aprendola leggermente intravedendo la mia ragazza intenta ad asciugarsi i capelli.
"Amore ti è arrivato un messaggio." le comunicai.
"Aprilo e leggilo. Sarà sicuramente mia madre che si starà chiedendo dove sono finita." disse accennando una piccola e dolce risatina.
Annuii e digitai velocemente la password di sblocco che oramai conoscevo alla perfezione, per poi restare pietrificato davanti a ciò che lessi.
'Sono sicuro che il bacio di oggi è piaciuto da impazzire anche a te. xxHarry'.
Bacio?
Harry?
Non ci stavo capendo più niente.
O stavo diventanto un rimbambito oppure, cosa molto più probabile, 'qualcuno' mi stava tenendo nascosti dei piccolissimi dettagli.
Harry ed Hope si erano baciati? Hope, la mia ragazza, ed Harry, il mio migliore amico.
"Zayn perché non parli?"
"Spiegami immediatamente cosa significa questo messaggio." dissi irrigidendomi, serrando la mascella, e stringendo la mano libera in un pugno.
Lei mi tirò il telefono dalle mani e lesse il contenuto del messaggio.
Lo fece più di una volta, per poi alzare lo sguardo e puntarlo nei miei occhi.
I suoi erano lucidi, lo si poteva vedere dalla loro trasparenza in quel momento.
"Zayn non è come pensi." disse facendo un passo avanti, ma io automaticamente indietreggiai.
"No. Io in questo momento non riesco nemmeno a pensare."-dissi accentuando la parola nemmeno-"spiegami che cazzo è successo!" le urlai contro, il che le fece socchiudere gli occhi spavenatati.
"Ti prego calmati però."
"Non mi calmo affatto! Tu ed Harry vi siete baciati Hope! Come faccio a calmarmi!" le sbattei in faccia con rabbia.
"È stato lui a baciarmi Zayn, te lo giuro. Io non ho nemmeno risposto al bacio. L'ho respinto immediatamente." confessò amareggiata.
"E dovrei crederti?! È già successo con Liam e mi hai assicurato che non sarebbe capitata mai più una cosa del genere. Ma ora a quanto pare siamo di nuovo punto e a capo Hope! DI NUOVO!" le urlai in faccia, con rabbia, amarezza, tristezza, dolore, delusione.
Non sapevo neanch'io come mi sentissi in quel momento.
In me c'erano un miscuglio di sensazioni e sentimenti vari e diversi, ma che avevano tutti in comune il fatto di essere orrendi da provare.
"Zayn per favore fidati di me!" sussurrò afferrandomi per un braccio, ma io mollai la presa, guardandola negli occhi.
Erano lucidi, minacciavano di scoppiare in lacrime da un momento all'altro.
"Mi sono già fidato e si sono visti i risultati." dissi freddo e distaccato per poi allontanarmi da lei e dirigermi verso la terrazza all'ultimo piano.
Avevo bisogno di una sigaretta, anche se sapevo che ne avrei fumate molte di più.





Hope's pov
Zayn mi aveva lasciata lì da sola.
Era andato via.
Non si fidava ed aveva ragione.
Avrei dovuto dirglielo subito e invece glielo avevo tenuto nascosto.
Maledetta me e le mie fottute insicurezze.
Maledetto Harry che continuava a darmi il tormento ma soprattutto fanculo a me stessa, che come al solito mi ero comportata da vigliacca.
Ma adesso dovevo rimediare.
Zayn doveva ascoltarmi, doveva capirmi, doveva fidarsi, doveva credermi.
Perché io senza di lui non sarei mai potuta andare avanti, ora era lui la mia vita.
La ragione del mio sorriso, della mia forza, della mia voglia di andare avanti nonostante tutto.
Senza di lui io "non ero".
Mi affrettai a vestirmi e salii in terrazza anch'io.
Da lontano lo vidi lì, seduto a terra, con le spalle al muro, con la testa tra le mani e una sigaretta tra le labbra.
Chissà quante altre ne aveva già fumate, pensai.
Appena varcai la soglia degli infissi, una forte ondata di vento mi attraversò il corpo, provocandomi migliaia di brividi.
Mi sedei proprio accanto a lui, che non mi degnò di un minimo sguardo.
Era lì assorto nei suoi pensieri a fumare la sua sigaretta.
Gli misi una mano sul ginocchio ma lui la afferrò bruscamente e la tolse da lì.
Sentii il cuore spezzarsi in tanti piccoli frammenti solo per quel piccolo gesto.
Fu in quel momento che immaginai come si era sentito lui alla lettura del messaggio.
"Mettiamo il caso che io ti creda, voglio sapere tutto ciò che è successo, nei minimi dettagli." affermò freddo, continuando a non guardarmi in faccia.
"È da quando ho cominciato a dargli ripetizioni che continua a mandarmi continue occhiatine maliziose, da pervertito insomma. Poi l'altra sera è rimasto a cena da me perché mia madre ha insistito e a fine serata prima di andar via mi ha detto che gli piaccio." confessai amareggiata, ricordando tutto quello che Harry aveva fatto.
Notai Zayn stringere le mani in due pugni, tanto forte che le sue nocche divennero bianchissime.
"Stamattina dopo l'ora di matematica abbiamo discusso e gli ho anche detto che è un grandissimo egoista perché pensa solo a sé stesso, infischiandosene del fatto che io sia la ragazza del suo migliore amico e lui per farmi tacere mi ha baciata. Ti giuro Zayn, io l'ho respinto all'istante. L'ho mandato a quel paese e sono andata via." conclusi con un tono supplichevole di perdono.
"Io lo uccido quello stronzo!" disse con nervosismo, digrignando i denti, tenendo la mascella serrata.
"Ti prego Zayn. Perdonami. Io te l'avrei detto.".
Le lacrime minacciavano sempre più di cominciare a scorrere lungo le mie guance.
"Io non ce la faccio Hope. Non riesco ad andare avanti con la continua immagine nella mia testa di un altro ragazzo che ti bacia che non sono io. Non riesco ad andare avanti così. Ho bisogno di una pausa." disse mantenendosi la testa tra le mani.
"Mi stai lasciando Zayn?".
Eccole quelle lacrime che per tanto avevano minacciato di uscire, ora stavano rigando le mie guance, a migliaia, ad una velocità inaudita.
"Vai a casa Hope, per favore vai a casa." quasi mi ordinò.
Alzò la testa. Anche i suoi occhi erano disperati ma decisi.
Avevo imparato a vederlo nei suoi occhi quando Zayn fosse convinto di una cosa, e ne era più che certo stavolta.
Mi stava lasciando.
Stavo perdendo l'unica persona che fosse mai stata capace di farmi innamorare.
Stavo perdendo la mia vita.
Con gli occhi ancora in lacrime mi alzai da lì.
Lo fissai ancora per qualche istante.
I suoi occhi erano bassi, non li voltò verso i miei.
Mi voltai, rientrai in casa, raccolsi la mia roba e lasciai casa di Zayn per chissà quanto tempo. 

 






SPAZIO AUTRICE
Ciaooo a tutti gentaglia!
Allora, che ne pensate?
Il nostro badboy Styles ha fatto un bel casino!
Che tipaccio cattivo e strafottente.
Gliela metterei io la testa apposto per benino *fa un pensierino moltooooo pervertito* MUAHAHAHAH.
Ok basta!
Zayn mi fa una tenerezza infinita, povero amore mio.
Non voglio anticiparvi niente del prossimo capitolo.
L'unica cosa di cui vi avverto è che mancano pochissimi capitoli, 3 o 4 al massimo, per la fine della storia.
A voi la parola come al solito allora!
Ci sentiamo presto, e RECENSITE, mi raccomando! Vi amo :*

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Capitolo 19
*** Senza te non vivo. ***


I’ll be your soldier,
Fighting every second of the day for your dreams,
girl I’ll be your Hova
You can be my Destiny’s Child on the scene girl
So don’t stress, don’t cry,
we don’t need no wings to fly
Just take my hand.
-As long as you love me, Justin Bieber ft. Big Sean





Zayn's pov
Era più tardi del solito quella sera, quando ritornai a casa.
Il mio orologio segnava le 11 passate.
Ero stato nello stesso locale dove ormai mettevo piede ogni sera dopo cena per sfogare tutta la mia frustrazione, bevendo. Quella sera però mi ero fermato a due birre, non ero riuscito ad andare oltre.
Fu come se qualcosa avesse fermato il mio istinsto di spiengermi oltre per l'ennesima volta dopo una settimana senza Hope. Mi mancava da morire. Ci incrociavamo continuamente nei corridoi della scuola ma non avevo il coraggio di rivolgerle la parola. Quando la vedevo non riuscivo a fare a meno di pensare a Harry, accanto a lei, fin troppo vicino. I nervi mi si ritorcevano e ogni forma di razionalità si allontanava dalla mia testa.
Estrassi le chiavi dalla tasca dei miei jeans neri, dopo aver chiuso la macchina, e le infilai nella serratura, facendo piano.
Mi aspettavo di trovare il buio più totale: a quell'ora solitamente erano tutti nelle loro stanze, chi già nel mondo dei sogni, chi stava per addormentarsi. E poi c'era solitamente mia sorella, ancora in piedi, che aspettava il mio ritorno nella mia stanza, preoccupata.
Ma quella sera era diverso: non appena aprii la porta trovai Louis, Eleanor e Niall seduti attorno al tavolo del salone, che si fissavano l'un l'altro con una faccia alquanto preoccupata, e non appena mi videro si voltarono bruscamente verso di me.
"Ragazzi, che fate ancora in piedi qui a quest'ora?" chiesi avvicinandomi a loro, poggiando le mani sul 
grande tavolino in legno dinnanzi a me.
"Ehm..Zayn.." balbettò Louis, ma Niall intervenne:
"Non riusciamo a trovare Hope da nessuna parte. So che magari non ti interessa ma..."
Lo bloccai bruscamente.
Hope era scomparsa? Non poteva essere possibile. Non doveva essere successo.
Certo che mi interessava! Avrei dato la vita per lei.
"Per chi mi hai preso Niall? Come sarebbe a dire che non mi interessa! Io la amo tua sorella!" gli urlai quasi contro sedendomi di fronte a lui. Non ero mai riuscito ad essere così sincero con i miei amici. Forse era l'effetto dell'alcool, fatto sta che avevo ammesso i miei sentimenti per Hope senza peli sulla lingua. E questo a Niall fece sorridere ampiamente, dimostrandomi che non ce l'avesse con me. Da quando io ed Hope ci eravamo lasciati, l'atteggiamento di Niall nei miei confronti era un po' cambiato. Eravamo sempre andati molto d'accordo io e lui, avevamo una bella amicizia e non avrei voluto rovinarla per nulla al mondo.
Mi presi la testa tra le mani passandomele sugli occhi lucidi dovuti all'effetto dell'alcool.
In pochi istanti migliaia di immagini di me e di Hope insieme cominciarono a farsi spazio tra i miei ricordi:

*"Mi chiedo spesso cosa sarei se non ti avessi conosciuto!"
"Cosa saresti?"
"Non sarei."
"Ti amo."
"Anch'io. Infinitamente."*


*"Fa' l'amore con me Zayn!"*


*"Sempre a fumare tu eh! È diventata una droga!"
"La mia droga è un'altra!"
"E sentiamo, quale sarebbe?"
"Tu! Tu sei la mia droga! E non so come smettere di 
drogarmi di te."
"Non smettere mai di farlo, ti prego."
"Non smetterò mai. Te lo assicuro!"


*"Ci ho pensato tanto, Hope. Proviamoci!"
"A far cosa?"
"A stare insieme. Diventa la mia ragazza Hope!"
"Solo tua?"
"Solo mia."*


*"Zayn..tu vorresti baciarmi?"
"Anche troppo Hope."
"E allora fallo. Adesso."
"Niente più fughe. Promesso?"
"Promesso."*


Continuavo ad andare indietro nel tempo tra i miei ricordi, fin quando un posto ben preciso, un giorno, delle parole precise mi balenarono in testa.

*flashback*
"Zayn, se ti serve una mano, se vuoi ritrovare le tue sorelle o per qualsiasi altra cosa puoi contare su di me! Io ci sarò sempre, ok?"
"Grazie mille, Hope! È incredibile quanto tu possa essere così fantastica con me anche se mi conosci da un solo giorno..dovrei essere un estraneo per te!"
"Lo so che ci conosciamo da un solo giorno però so cosa si prova, posso immaginare quanto può essere brutto essere lontano da una persona importante, fondamentale nella propria vita." disse sospirando, soffermandosi forse a pensare a qualcosa che le fosse successo, legato alla frase appena pronunciata.
Mi chiesi mentalmente il perché di quel gesto ma mi limitai a guardarla interrogativo, senza accennare una parola...non volevo sembrare troppo invadente.
"Mio padre è morto quando avevo 15 anni!" disse alzando il volto al cielo, forse per trattenere le lacrime.
La abbracciai di impulso.
"Mi dispiace tanto Hope"-le sussurrai dolcemente 
all'orecchio-"anch'io ci sarò sempre per te, ricordalo."
La conoscevo appena ma ero sicuro che non si aspettasse quel gesto.
Di scatto mi staccai da lei imbarazzato:
"Scusami Hope! Io non volevo, davvero! È stato un impulso, ho agito senza pensare, scusa!"
La vidi scoppiare in una fragorosa risata, il che mi portò a guardarla male.
"Che hai da ridere?" dissi imbronciato.
"Zayn sei buffo! Ti sei scusato per un abbraccio! È la cosa più bella che tu abbia potuto fare in quel momento." ammise imbarazzata.
"Davvero ti ha fatto piacere?" chiesi, stupito.
Annuì con la testa, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
"Sei bellissima quando sorridi!" le dissi accarezzandole una guancia.
*fine flashback*


Il luogo di quella conversazione lo ricordavo alla perfezione. Il muretto sul Tamigi dove ci eravamo seduti. Come potevo scordarmelo.
Ogni volta che passavo da quelle parti sorridevo come un ebete ricordando quel giorno.
Velocemente mi alzai da quella sedia infilando la giacca che vi avevo riposto sopra e mi diressi alla porta.
"Zayn dove vai?" mi chiese mia sorella confusa.
"Forse so dov'è andata!" fu l'unica e ultima cosa che dissi, prima di uscire di casa e iniziare a correre verso quel posto dove tutto era cominciato.
Volevo trovarla lì, volevo baciarla, volevo dirle che era tutto apposto, che adesso c'ero io, che non l'avrei più lasciata sola.
Le strade erano buie e isolate.
Era quasi mezzanotte, era buio e faceva freddo.
Ero ormai arrivato in zona.
Il ponte sul Tamigi si vedeva perfettamente, ma di Hope nessuna traccia.
Le luci erano spente attorno a me.
Gli unici lampioni accesi si trovavano attorno al ponte, così decisi di avvivinarmi.
E fu in quel momento che la vidi, su quel muretto, nello stesso posto di quel giorno di qualche mese prima.
"Hope!" la chiamai, ma non mi sentì.
Mi avvicinai.
"Hope!" urlai più forte, più vicino a lei.
Finalmente si voltò.
Aveva gli occhi lucidi, aveva pianto.
E mi si spezzò il cuore a vederla così.
Perché ero stato così stupido?
Perché non mi ero fidato di lei?
Perché ero stato così deficiente da lasciarla andare?
Volevo tempo? Ma tempo per cosa?
In quel tempo non avevo fatto altro che pensare a lei, a quanto mi mancasse e alla voglia irrefrenabile che avevo di vederla di nuovo tra le mie braccia, per poi rendermi conto come un coglione che di lei mi ero sempre fidato, che non avevo mai realmente dubitato di lei, perché lo vedevo dai suoi occhi che era sincera.
Ed ero arrivato a farla piangere, questo non me lo sarei mai perdonato.
Notai che stringeva tra le mani una bottiglia di birra. Era ubriaca. Tutto per colpa mia.
"Zayn.." sussurrò.
Mi abbassai alla sua altezza e le tolsi la bottiglia di birra dalle mani.
Esitò per un attimo ma poi distolse l'attenzione da quel gesto.
"Perché sei qui Hope?"
"Perché TI AMO Zayn. Hai visto che merda!"-una scarica di brividi attraversò il mio corpo, mentre la sentivo parlare con la voce impastata dall'alcool-"tu perché sei venuto a cercarmi Zayn?"-continuò lei-"e come hai fatto a trovarmi qui?"
Le sorrisi e feci un grande sospiro.
"Questo posto non lo dimenticherò mai. Immaginavo che fossi venuta qui. E sono qui perché TI AMO anch'io. E no, non è una merda." le sorrisi.
"E perché mi hai lasciata Zayn?" alzò un po' la voce, minacciando di riscoppiare a piangere.
Mi faceva una tenerezza infinita, sembrava una bambina.
"Perché sono uno stronzo." dissi carezzandole la guancia.
Lei abbassò lo sguardo sulle sue scarpe.
Capivo sempre i suoi movimenti, il perché si comportasse in determinati modi, ma stavolta davvero non riuscivo a capirla.
E un secondo dopo me la ritrovai tra le braccia, mentre piangeva, molto più di prima. E singhiozzava ininterrottamente.
Teneva stretta in due pugni la stoffa del mio giubbotto e nonostante cercassi di calmarla non ci riuscivo.
"Ehi piccola..calmati.."
"Zayn non voglio andare a casa. Voglio restare con te."
Mi si spezzava il cuore a vederla piangere in quello stato. In quel momento l'avrei portata anche sulla luna se l'avesse resa felice.
"Resti con te, te lo prometto. Ma non piangere, ti prego."
Le asciugai le lacrime. Sembrò essersi calmata.
Continua a singhiozzare, ma tutte le lacrime che fino ad allora continuavano a scendere rapide sulle sue guance, ora erano scomparse.
Mi ravvivai e le presi una mano.
Lei si alzò da lì e si strinse a me mentre camminavamo verso casa mia.
Tremava, così aprii la mia giacca e la feci infilare lì sotto, sul mio petto, in modo da coprire anche lei.



"Zayn, dormi?" mi chiese in un sussurro.
Mi voltai verso di lei, e poggiai una mano sotto la mia testa, per sollevarla dal cuscino.
Mi sorrise.
Dio quanto era bella, pensai.
Non riuscivo a capacitarmi di come avessi fatto a passare una settimana intera senza di lei, senza averla accanto, senza la sua risata, senza i suoi sorrisi, abbracci, senza i suoi baci.
Che stupido che ero stato.
"Non riesci a dormire?" mi chiese mentre le carezzavo la guancia.
Scossi la testa.
"C'è qualcosa che ti turba?" chiese, con un velo di preoccupazione nella voce.
Scossi il capo nuovamente.
"Non preoccuparti piccola. Adesso dormi, che è tardi."
Le baciai la fronte e la feci accoccolare sul mio petto.
In realtà qualcosa che mi tormentava c'era.
Harry.
Non l'avevo più visto da quando io ed Hope ci eravamo lasciati.
Avevo sempre voluto affrontarlo a quattr'occhi, per sbattergli in faccia quanto lo trovassi stronzo e rivoltante, ma no si era fatto vedere.
Un suo tipico. Lui scappava sempre dai problemi.
Codardo.




Hope's pov
Quella mattina mi svegliai con un forte mal di testa.
Non riuscivo più a ricordare niente della sera precedente.
Ne dove fossi stata ne con chi.
Quando aprii gli occhi rimasi quasi scioccata dal luogo in cui mi trovavo.
Che ci facevo lì, nel suo letto, con una sua maglietta addosso, da sola?
Ora la domanda di cosa fosse successo la sera precedente si stava facendo sempre più intensa nella mia mente.
La mia testa girava a più non posso, avevo come la sensazione di volare.
E che brutta sensazione! 
Fortunatamente riuscii ad alzarmi e ad arrivare alla porta ma non feci in tempo ad aprirla che Eleanor entrò nella stanza.
"Eleanor.."
"Oh buongiorno Hope." disse sorridente come al solito.
Era incredibile l'allegria di quella ragazza sempre e comunque.
"Tu ora mi prenderai per stupida, ma che ci faccio qui?" dissi grattandomi il capo.
"Davvero non ricordi niente? Ti ha portata Zayn qui. Eri ubriaca." affermò.
"Dov'è lui adesso?"
"È uscito presto stamattina. Ha detto che aveva una faccenda da sbrigare e che quindi ci vedevamo direttamente a scuola."
"Oddio! La scuola! Devo passare a casa a cambiarmi! È tardissimo!" sobbalzai.
Eleanor rise.
"Ho un'uniforme in più. Metti quella e fai colazione qui. Altrimenti farai tardi sul serio!" continuò a ridere.
La ringraziai di cuore.
Con Zayn avrei parlato appena l'avrei visto. Dovevo risolvere e soprattutto volevo capirci qualcosa in tutta quella situazione.




Quella si che si chiamava sfortuna!
Per una settimana intera passata a cercare di evitare Zayn, riuscivo ad incontrarlo sempre, in qualsiasi luogo mi trovassi. Adesso che aveva bisogno di trovarlo, lui scompariva. E come se non bastasse, quell'ora di letteratura latina sembrava non voler più terminare.

'Louis spiegami cosa è successo ieri sera una volta per tutte.' digitai velocemente con il mio iPhone, prima che l'odioso signor. Johnson mi piazzasse una nota dispiplinare per comportamenti poco adeguati in classe il che valeva a dire utilizzare il cellulare durante la lezione. Ma lui faceva sempre tutto molto più grande di ciò che era.
'Non riuscivamo più a trovarti. Zayn è tornato a casa e glielo abbiamo detto. Dopo un po' lui è uscito di casa dicendo che sapeva dove saresti potuta essere. E infatti ti ha trovata e portata a casa sua, ubriaca com'eri. I particolari non li so. Ti saprà raccontare tutto Zayn.' mi rispose. 'Peccato che per una volta, una sola, in cui ho bisogno di parlargli, lui si volatilizza.'
'Avrà i suoi buoni motivi. Un po' di pazienza! Sei sempre la solita Horan!'
'Non fare battute squallide Tom! Sai cosa potrebbe succederti!'
Louis non rispose.
Almeno il tempo era passato più in fretta dopo quella mini-conversazione con Louis.
Infatti non appena riposi in cellulare in tasca, la campanella suonò, dando inizio all'intervallo.
Avevo un quarto d'ora per trovare Zayn e parlargli.
Ma non ebbi neanche il tempo di uscire dalla classe che la sua voce mi chiamò dall'estremità del corridoio, fino a farsi sempre più vicina.
Alleluia, pensai.
"Hope ho bisogno di parlarti!"
"A chi lo dici!"
Ero nervosa per ciò che avrebbe potuto dirmi.
Ci allontanammo da quel posto affollatissimo, rifugiandoci in cortile, nel nostro angolino preferito.
Prima che però iniziasse a parlare abbassai, colpita, lo sguardo sulla sua mano, rossa e pieni di graffi.
La afferrai mostrandogliela.
"Si può sapere che hai fatto?" chiesi scioccata.
Non rispose.
Lo guardai negli occhi.
"Ho dato un pugno a chi si meritava di averlo."
Aveva tirato un pugno ad Harry? Ma quel ragazzo era un fottutissimo genio!
"Ma guarda come ti sei ridotto la mano!" dissi accarezzando i graffi.
"Diciamo che adesso siamo pari. Anche se un pugno non è niente in confronto a ciò che ha fatto lui. Ma torniamo a noi." cambiò discorso velocemente.
Era agitato? Era la prima volta che lo vedevo così.
"Mi racconti cosa è succ-" stavo per dire ma non mi fece terminare di parlare.
"Lo so che adesso stai morendo dalla curiosità di sapere ma ti prego fai parlare prima me, dopo ti giuro che ti racconto tutto."
Sorrisi, il che gli fece capire che poteva parlare.
"Tu lo sai che noi ragazzi siamo tutti dei completi deficienti."-risi-"ma io in assoluto sono il più deficente di tutti! Sono un grandissimo coglione come me poteva lasciarsi andare una ragazza come te per la fiducia, che in realtà a me nei tuoi confronti non è mai mancata. Perché io ho sempre creduto in te Hope, l'ho sempre capito dai tuoi occhi che fossi sincera. E perdonami per questo. Ti supplico, non ce la faccio senza di te."
Credo che quel discorso sarebbe andato avanti all'infinito.
Ma lì il problema era che quella che più di tutti non riusciva ad andare avanti senza di lui ero io.
E non mi importava quante cazzate potesse fare, avrei sempre continuato ad amare quell'idiota che c'era in lui.
E senza aspettare lo tirai dal colletto e mi lo baciai dopo una settimana di lontananza, di sofferenza, di mancanza.
"Ti amo idiota!" dissi tra un bacio e l'altro, il che lo fece ridere.
"E comunque ottima idea quella del pugno."-risi sulle sue labbra-"sei un fottuto genio amore mio."
Rise anche lui stavolta.
E continuammo a baciarci, fino a colmare quella mancanza che aveva avuto l'uno dell'altra per quel tempo che ci era sembrato eternità.





SPAZIO AUTRICE
Ciaooo bella genta!
Sarò veloce perché non ho molto tempo.
Tutto si è risolto per il meglio. Non me la sentivo di farle stare separati ancora per molto.
Mancano all'incirca due capitoli alla fine, ma sto seriamente pensando di scrivere un sequel..non me la sento di abbandonare Hope e Zayn, ci sono affezionata.
Ma non è tutto sicuro, dipende dalle mie idee.
A voi la parola adesso.
Mando un bacio a tutti :*

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Capitolo 20
*** Tu mi rendi forte. ***


You’re all that matters to me
Yeah yeah, ain’t worry about nobody else
If it ain’t you, I ain’t myself
You make me complete
You’re all that matters to me.
-All that matters, Justin Bieber





"Non riesco a credere che domani sia già Natale!" sospirai, guardando Zayn, che intanto mi carezzava la schiena.
"Sarà in assoluto il Natale più bello della mia vita, con te." sussurrò per poi baciarmi le labbra.
"Ragazzi non vogliamo assistere ai vostri spettacoli amorosi!" ci rimproverò divertito Louis, il che fece ridere anche Eleanor sulle sue gambe e Niall e Diana seduti accanto a noi sul divano.
Si, Diana. Ormai lei e mio fratello erano fidanzati a tutti gli effetti, erano inseparabili. E c'era da dire che formassero proprio una bellissima coppia.
"Allora è deciso: siete tutti invitati a pranzo da noi domani!" esclamò Eleanor.
Annuimmo tutti in coro, confermando quanto era stato appena detto dalla ragazza.
"Si prospetta un Natale coi fiocchi!" esordì Niall "soprattutto se ci sarà tanto cibo!" continuò poi, facendoci scoppiare a ridere.
"Direi che sarà sicuramente migliore dell'anno scorso! Louis, ti ricordi?" dissi ridendo.
"Come dimenticarselo! Chi altro se non noi avrebbe potuto trascorrere il giorno di Natale chiuso in casa a guardare film strappalacrime!" disse piegandosi in due dalle risate.
"E dovevate vedere Niall, ragazzi! Si ingozzò di marshmellow fino a quasi scoppiare!" esclamai.
"Suppongo allora che con voi il Natale non sia mai noioso!" intervenì Diana.
"Puoi starne certa amore mio." disse Niall dolcemente, baciandola.
"Ho sentito dire che stasera c'è una festa in un pub vicino scuola! Che ne dite di andarci?" esordì Eleanor.
Accettammo tutti entuasiasti.
Quale miglior modo di festeggiare la Vigilia di Natale se non tutti insieme!






"Zayn sbrigati! Siamo in ritardo!" urlai dal salone, facendo ridere sua madre.
"Ora scendo!" urlò a sua volta a mo' di sbuffo.
"È sempre stato così! Ricordo che sua sorella era sempre pronta velocemente, ogni qualvolta dovessimo uscire. Mentre lui è molto lento, deve essere sempre impeccabile!"
Risi sedendomi accanto alla donna sul divano, dato che ero sicura che Zayn ci avrebbe ancora messo tempo.
E pensare che dovevo ancora passare a casa a cambiarmi.
Dopo un buon quarto d'ora Zayn si decise a scendere.
Lo rimproverai e lo trascinai letteralmente fuori, salutando con un cenno sua madre.
"È possibile che tu debba essere sempre così vanitoso! Sembra che qui sia tu la ragazza!" risi acconpagnata da lui.
"Ora io avrò pochissimo tempo per prepararmi e per colpa tua sarò impresentabile!" misi il finto broncio, per dare nell'occhio.
"Ma tu alla festa potresti venire benissimo anche con solo quei jeans e quella felpa, che tra l'altro è mia, addosso! Sei perfetta comunque."
Mi sciolsi letteralmente davanti a quelle parole.
Come faceva quel ragazzo a trasformare un semplice complimento in un poema d'amore alle mie orecchie?
"Ma quanto sei dolce?" furono le uniche parole che riuscii a pronunciare, prima di schioccargli un leggero ma intenso bacio sulla guancia.
"Mi amerai ancora il prossimo Natale?" chiese guardandomi negli occhi stavolta, siccome ci eravamo fermati ad un semaforo.
"Anche tra dieci anni scemo!"
Si chinò a baciarmi dolcemente le labbra.
Mi sarebbe piaciuto restare in quella posizione per il resto dei miei giorni.





Era già la seconda birra che io e Zayn bevevamo nel giro di solo mezz'ora.
E pensai che fosse meglio fermarsi prima di spingerci troppo oltre. Non di certo potevamo presentarci a casa ubriachi marci.
"Andiamo a ballare Zayn? Basta bere!" urlai, a causa della musica troppo alta.
Lui annuì e mi prese la mano trascinandomi tra la folla, alla ricerca di un posto un po' più ampio in cui ballare.
Ci piazzammo quasi al centro della stanza, dove accanto a noi c'erano due ragazza, in pratica seminude, che si strusciavano su un ragazzo che sicuramente aveva più o meno la nostra età. E da come lo toccavano e da cosa gli toccavano, a me sembrò quasi che quel ragazzo stesse per avere un orgasmo lì, in mezzo a tutta quella gente. E tutto ciò mi fece schifo.
Guardai Zayn con una faccia disgustata, e lui rise.
"Certa gente sta male!" urlai ironica per farmi sentire.
"Non sarebbe male un'esperienza simile!" disse ridendo.
"Zayn non mi dire che stai dicendo sul serio?" esclamai sgranando gli occhi.
Lui iniziò a ridere, come forse non l'avevo mai visto ridere da quando stavamo insieme, il che mi fece tirare un sospiro di sollievo. Stava solo scherzando.
"Ma ti pare Hope?" continuò ridendo.
"E che ne so! Sei imprevedibile Malik!" replicai prendendolo in giro.
Rise sulle mie labbra per poi attaccarvi le sue, per farle fondere in un bacio colmo di passione, amore, desiderio.
Ed era quella che Zayn mi provocava quando mi anche solo baciava: migliaia e migliaia di brividi attraversavano il mio corpo dal punto più piccolo in cima alla testa fino alle punte dei piedi.
Era inspiegabile ciò che da mesi Zayn mi facessi provare, il modo in cui da mesi Zayn mi facesse sentire, il modo in cui Zayn mi avesse cambiato. I suoi occhi mi davano una sicurezza spropositata. Erano dei pozzi nei quali affondavo ogni qual volta che li osservavo, come stavo facendo in quel momento.
"Andiamo via da qui. Devo darti una cosa." mi sussurrò all'orecchio, perché a causa della musica altrimenti non lo avrei sentito.
Lo guardai incuriosita ed annuii immediatamente.
Mi strinse forte la mano per non perdermi e mi quasi trascinò verso l'uscita.
"Dove andiamo?" chiesi impaziente.
"A casa mia. C'è il mio regalo di Natale che ti aspetta!" mi schioccò un bacio sulla guancia, invitandomi ad accomodarmi.
"Per me il più bel regalo di Natale che ci potesse essere è il solo trovarmi qui con te adesso." dissi in un gran sorriso.
Intrecciò la sua mano alla mia ed accese il motore, pronto a solcare le strade verso casa sua.






Durante il tragitto, che era stato abbastanza breve, ero stata molto silenziosa.
Stava morendo dalla curiosità di sapere cosa Zayn mi avesse regalato e per tutto il percorso non avevo fatto altro che pensare a cosa potesse essere.
"Siamo arrivati signorina." disse sorridente, aprendomi lo sportello della sua Range Rover.
"Ma che galantuomo!" accennai in una risatina ironica.
Mi prese per mano e insieme attraversammo la strada isolata fino a giungere di fronte quel grande portone bianco che ci separava dall'interno di casa sua.
Quando entrammo accese le luci. Quindi non c'era nessuno. Eravamo assolutissimamente da soli.
"Vuoi bere qualcosa?" mi domandò togliendosi la giacca e buttandola bruscamente sul divano.
Negai con la testa.
"Vado di sopra un attimo. Fa' come se fossi a casa tua."
Zayn quella sera era decisamente troppo misterioso per i miei gusti.
Non che il suo comportamento non mi facesse impazzire, ma era assai snervante.
Mi sedetti delicatamente, per così dire, sul divano, e, prendendo il telecomando accanto a me, accesi la tv, cominciando a girare i canali, ma, senza trovare niente di decente, decisi di spegnere quell'affare.
Nel preciso momento in cui stavo per premere il pulsante rosso sul telecomando sentii delle mani calde posarsi sulle mie spalle, lasciate nude dal vestitino con bretelline che indossavo quella sera.
Subito i brividi, quei dannatissimi brividi, cominciarono al impadronirsi del mio corpo.
"Chiudi gli occhi." sussurrò con delicatezza, Zayn, al mio orecchio.
Feci come aveva detto.
Sentii le sue mani spostarsi più in avanti sul mio collo, finché qualcosa di freddo si posò sulla parte superiore del mio petto.
Zayn mi stava mettendo una collana al collo e quello era sicuramente uno dei gesti più belli che una persona avesse mai fatto per me.
"Adesso puoi aprirli."
Non appena sentii pronunciargli quelle parole i miei occhi si riaprirono e il mio sguardo immediatamente si spostò sul ciondolo che avevo al collo per poterlo ammirare.
Era di una bellezza straordinaria: un cuore di oro bianco. Lo voltai per poterne ammirare tutte le sfumature e i più piccoli particolari e notai che sul retro era inciso il nome di Zayn affiancato da un 'Ti amo'.
Ero felicissima.
"Ti piace Hope?" mi chiese dolcemente il mio ragazzo, infiltrandosi da dietro con la testa sulla mia spalla.
Mi alzai immediatamente dal divano, vi girai attorno e giunsi di fronte a Zayn.
"Non avrei potuto desiderare di meglio Zayn. È bellissima davvero. Grazie mille." dissi tutta euforica, il che lo fece ridere.
Mi avvicinai lentamente, nell'intento di baciarlo, ma lui mi bloccò.
"Ti prego aspetta, prima lasciami parlare." la voce addolcita ma seria nel contempo e le sue iride fuse con le mie.
Intrecciò la sua mano alla mia e gli rivolsi un gran sorriso, per invogliarlo a continuare.
"Ti ricordi la pria volta che ci siamo incontrati? Non so, appena ti ho visto mi sono sentito strano. Qualcosa mi è scattato dentro. Tu eri così dolce, tutta imbarazzata. Eri così impacciata. Mi facesti una tenerezza infinita." il suo sorriso fuso nel mio.
Le nostre mani intrecciate.
I nostri cuori che battevano allo stesso ritmo, formando una sola bellissima melodia.
I nostri occhi che navigavano gli uni in quelli dell'altro, iridi nelle iridi.
"È lì che tutto è iniziato. E quando sul Tamigi ti ho abbracciata, lì mi sono sentito vivo, completo, finalmente dopo tantissimo tempo. Da quel momento ho cominciato a provare un affetto sempre maggiore nei tuoi confronti. Ed è da quel giorno che per me solo parlarti mi fa sentire la persona più felice della Terra. Da quel momento il poterti vedere è diventato il primo desiderio che mi sveglia al mattino. Da quel momento ho iniziato ad innamorarmi di te. E adesso lo sai com'è andata a finire. Amo te e non credo riuscirò mai ad amare nessun altro." concluse.
Un sorriso si attaccò al mio volto e sembrava non volersi più staccare da esso.
Con un gesto veloce mi prese per i fianchi e mi fece avvicinare al lui.
E con un gesto altrettanto rapido io mi attaccai alle sue labbra, come se non volessi più staccarmi da lui.
"Ti amo..ti amo..ti amo.." ripetei tra un bacio e l'altro.
"Buon Natale amore mio." sussurrò prima di baciarmi più passionalmente di prima.
La mezzanotte era scoccata.
Il Natale era ormai arrivato.
Ed io lì avevo Zayn, il più bel regalo che potessi chiedere.




Ci ritrovavamo nudi sotto il grande piumone rosso del letto di Zayn, dopo aver fatto l'amore come forse non l'avevamo mai fatto, abbracciati l'uno all'altra.
"Questo è in assoluto il Natale più bello della mia vita." sussurrò.
"Sarai qui con me anche l'anno prossimo Zayn?"
"Non ti lascerò mai. Te lo prometto."
Sorrisi ampiamente a quella affermazione.
"Lo sai che ti amo?"
"Io ti amo di più."
"Non smettero mai di amarti."
"Per nessun motivo al mondo."
"Ti amo Hope."
"Ti amo anch'io Zayn."

E poi un bacio, il migliore della mia vita.
Il più bel bacio che potesse coronare quella notte.


 


FINE
























SPAZIO AUTRICE
Innanzitutto ciao a tutti.
Nascondervi che sto piangendo sarebbe una grandissima cazzata.
La mia FF è giunta al termine gente.
Seguire Hope e Zayn è stato fantastico, anzi che dico? Meraviglioso.
Non ho parole per descrivere quanto per me sia stato bello scrivere queste fanfiction.
Ringrazio tutti voi. Come avrei fatto se non ci foste stati? Non lo so, probabilmente adesso l'avrei già eliminata questa storia.
E invece voi siete stati super presenti.
Ringrazio tutti i lettori, tutti coloro che hanno aggiunto la storia alle preferite, alle seguite, e specialmente tutti coloro che hanno recensito.
Siete stati la forza che mi ha spinto ad andare avanti a scrivere.
Ho bocciato l'idea del sequel ma credo che ben presto comincerò una nuova FF. Spero di averne le idee per poterlo fare.
Che altro dire? Questa fanfiction non credo la dimenticherò mai.
Ho usato il personaggio Hope per esprimere tutto quello che ho dentro di me. E ovviamente la mia storia non sarebbe stata completa se non ci fossero stati loro, quei 5 idioti che io amo più della mia stessa vita, i miei idoli!
E voglio quindi celebrare i personaggi di Zayn, Louis, Niall, Liam ed Harry. Grazie ragazzi, per esistere e per farmi sorridere ogni giorno.
In quanto a voi, non vi libererete di me così facilmente!
Sentirete ancora parlare di "crazymofogirl" su questo sito.
Vi adoro.
Grazie mille a tutti per aver seguito questa fanfiction e per avermi fatta sentire importante anche per pochi istanti.
Vi voglio bene <3 :*

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