Strong.

di _crazy_mofos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** He is back. ***
Capitolo 3: *** Abyss of darkness. ***
Capitolo 4: *** Hi Aly... ***
Capitolo 5: *** Shit. ***
Capitolo 6: *** Avviso. ***
Capitolo 7: *** Best Friend ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


PROLOGUE.

La gente pensa che sbagliando si impara, ma se questi sbagli vengono ripetuti più volte, ci sarà pur un motivo.

Ho sempre pensato che Dio portasse via sempre le persone che si meritano la vita, le persone oneste, che si meritano di essere felici ed avverare i propri sogni, desideri,
e che le persone disoneste restassero, qui, in questo mondo di merda.
Tra queste persone ci sarei anche io, Moon Allison Smith, detta anche la ragazza "bastarda" dell'istituto dell' High School di Bradford. Ormai mi conoscono quasi tutti, sono cambiata perché ho capito che qui non c'è posto per le persone giuste, e
perché non unirsi alle persone sbagliate? Non mi cambierebbe niente, proprio niente.
Non mi potranno mai restituire la mia migliore amica.
Non mi potranno mai restituire la mia dignità.
E' soprattutto non potranno mai restituirmi mio fratello. MAI.
Due anni dalla morte di Johanna Jonson.
Un anno dalla morte di Jack Smith.
Adesso sono la cattiva ragazza di Bradford, come mi definiscono...ma sono solo parole, non me ne frega proprio niente.
A meno che non arrivi lui...
Scombussolerà tutto, di nuovo, come aveva fatto due anni fa, troppo tempo per me.
Tempo che ormai bisogna cancellare, dimenticare, ma sarà dannatamente difficile se lui sarà di nuovo qui.


-Spazio Autrice.

Saaaaaaalve ragazze, eccomi qui con una nuova FF.
Allora questa di qua sarà diversa dall'altra, ovviamente u.u
Non sarà molto triste, perché poi mi deprimo...e mia madre mi rompe le palle.
Inizio a dire che questa storia sarà piena di intrighi e cose varie...non posso dirvi altro perché poi non ha senso u.u 
I'm sorry.
Comunque per questa FF spero che recensiate in molte, o che la mattiate tra le preferite/seguite/ricordate, sarei tanto felice :)
Poi volevo dirvi un'altra cosa...chi è che tra di voi mi può spiegare come si fa il banner? Sto diventando pazza, non ci riesco
 D:
Se qualcuno lo sa, mi contatti e me lo spiega. GRAZIE.

ATTENZIONE: CONTINUO A DUE RECENSIONI.

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Capitolo 2
*** He is back. ***


CAPITOLO UNO

He is back

Eccomi qui, primo giorno di scuola, quarto anno.
BELLA MERDA.

Mi incammino verso l'ingresso dell'istituto, con lo zaino sulle spalle e le mie adorate Malboro Light fra le mani.
Dovevo proprio sfogarmi, prima che iniziasse l'inferno.
Così mi recai nel retro della scuola, mi sedetti sul solito muretto in cui ero abituata a sedermi. Aprii il pacchetto di sigarette, ne presi una e me la portai tra le labbra, presi l'accendino e l'accesi, ispirai pesantemente per poi buttare il fumo dalle narici e dalla bocca.
Amavo stare da sola  con la sigaretta nelle mani.
Sembrava di essere in un'altro pianeta, di essere per la prima volta felice, dopo tanta delusione e sofferenza.
Ispirai nuovamente la mia Malboro, mentre continuavo a guardare il cielo.
Come al solito era grigio, ormai ero talmente abituata a questo tempaccio, non mi faceva né caldo, né freddo.
Rispecchiava il mio stato d'animo, il grigio era il solo unico colore che riuscivo a vedere, da più di due anni.
Ed ero talmente stanca che ci convivevo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
Mi sono sempre chiesta se questa tortura prima o poi finirà, ma penso sia difficile, non riuscirò mai a dimenticare, e questo mi rende terribilmente triste, anche se non sono il tipo, sono tremendamente orgogliosa.
Finì la mia sigaretta, la buttai e la schiacciai con il piede.
Presi, di nuovo, la cartella ed entrai a scuola.
Non era proprio cambiato niente, gli armadietti ammaccati, le porte dei  bagni semi rotte, tutto dannatamente uguale.
Sorrisi amaramente, ricordando tutti i vecchi episodi che erano successi in due anni, quanti casini avevo combinato.
Aprii il mio armadietto, numero diciassette e ci buttai dentro lo zaino.
Mi interessava ben poco delle  lezioni, lo facevo solamente per la mia famiglia, nient'altro.
Chiusi l'armadietto sospirando, quando qualcuno, dietro di me, mi cinse i fianchi.
Sbuffai rumorosamente, capendo chi fosse quel "qualcuno".
"Che vuoi Matt?" Mi girai di scatto, portando le mani ai lati dei miei fianchi.
"Manco mi saluti?" Disse facendomi gli occhioni da cucciolo. Davvero ridicolo.
"Non ho tempo da perdere. Spara!"
"Che ne dici di fare un salto in bagno...?" Si avvicinò a me con sguardo malizioso, accarezzandomi la guancia destra. Sospirai ancora una volta.
"Non è giornata Matt..." Dissi, per poi rigirarmi e continuare a camminare, ma mi prese per il polso e mi girò di nuovo.
"Andiamo . Dai farò veloce." Avevo quel sorrisetto sulle labbra davvero irritante.
Voleva le maniere forti?
"Ti ho detto di NO!"
"Andiamo Moon...lo so che lo vuoi anche tu." Mi prese e mi avvicinò ancora di più, scontrando i nostri petti.
Mi stava facendo incazzare.
Lo presi per il colletto della maglia e lo spinsi verso gli armadietti.
"Ti ho detto che non è giornata...cosa non ti è chiaro?" Dissi quasi in un sussurro quelle parole, ma piene di odio.
Matt dal canto suo, rimase sorpreso.
Socchiuse la bocca per poi scomparire tra i corridoi della scuola.
Andai in classe e mi sedetti agli ultimi posti, con le gambe divaricate  sul banco.
La professoressa di scienze entrò, squadrandomi da cima a fondo.
"Vedo che è comoda signorina Smith."
"Abbastanza." risposi scocciata.
"Bene...allora si troverà più comoda nell'ufficio del preside." Disse indicandomi la porta.
Mi alzai sbuffando, lanciando occhiatacce alla prof.


Bussai alla porta con scritto "PRESIDENZA" ed entrai.
Appena il preside mi vide, non rimase sorpreso, anzi, era abituato a vedermi ogni santo giorno 
li.
La mia seconda casa, pensai.
"Come mai qui?"
"Lo sa che la professoressa di scienze è una palla..." Sospirai.
"Che devo fare con lei?" Disse guardandomi negli occhi.
Alzai le spalle e poi appoggiai la schiena nello schienale della sedia.
"Sarò costretto a farla rimanere oggi a scuola."
Mi alzai di scatto. 
"Non può farlo!" quasi urlai.
"Si che posso! e adesso se ne vada." Disse con tono autoritario.
Raggiunsi la porta, sussurrando un "Vaffanculo" per poi uscire definitivamente dall'istituto.
Respirai a pieni polmoni l'aria, che li dentro non conteneva.
"MOON!" gridò.
Mi girai lentamente, vedendo Lizzie, la mia amica, avvicinarsi a me.
"Ehi." Feci un saluto con la testa.
"Devo dirti una cosa..." Disse ansimando, per la corsa di poco fa.
Era una bellissima ragazza, occhi azzurri, capelli lunghi ,color miele , una bellezza rara da trovare e anche molto simpatica. Il contrario di me insomma.
"Spara. Veloce." Dissi prendendo un'altra sigaretta, per poi accenderla e fumarla.
"Ti ricordi quando ti ho detto che mi piaceva un ragazzo di nome Liam!? Bene si è trasferito qui, da noi..."
"E quindi..." La spronai a parlare.
Fece un respiro profondo e continuò.
"Si e trasferito in questa scuola, insieme a lui...Moon è tornato." Disse guardandomi preoccupata.
Spalancai gli occhi.
No, non poteva tornare, non ora che l'avevo dimenticato, non ora che stavo riuscendo ad andare avanti, non ora che era morto mio fratello.
Non poteva tornare così...di punto in bianco, non potevo permetterlo.
Mi alzai i scatto raggiungendo casa mia di corsa.
Al diavolo la scuola, al diavolo tutti.
Lui è tornato.

-Spazio Autrice.

Hola people.
Eccomi qui con il primo capitolo di Strong *----*
Be che dire...resta a voi questo. u.u
Ve lo dico di nuovo: chi è che mi può spiegare come si fa il banner? Per favore è importate.
Ritorniamo a noi.
Nel prossimo capitolo ci saranno un sacco di colpi di scena.
Una parte è già pronta, l'altra parte la continuerò oggi, se ci riesco u.u
Mi raccomando continuate a recensire questa storia.

Volevo ringraziare le due persone che anno recensito il prologo. Grazie mille davvero.
Anche a quelle che hanno messo la storia nelle seguite. Grazie di cuore.
Bye bye _crazy_mofos.

ATTENZIONI: CONTINUO A TRE RECENSIONI.

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Capitolo 3
*** Abyss of darkness. ***


ATTENZIONE: CAPITOLO A RATING ROSSO.

Capitolo due.

Abyss of darkness.

"Sono tornata", urlai per farmi sentire, ma come al solito la casa era vuota, non c'era nessuno, erano tutti a lavoro.
Mia madre faceva la Psicologa, mentre mio padre era un Fisioterapista di grande importanza.
La casa era buia, mi affrettai a salire le scale e raggiungere la mia stanza,buttando poco delicatamente il mio zaino per terra.
Doveva essere una giornata come le altre , invece, ecco la goccia che fece traboccare il vaso. LUI.
Non riuscivo a pensare decentemente, troppe domande mi frullavano per la testa e in quel momento volevo gridare , per reprimere almeno un po di rabbia che contenevo dentro di me.
Perché era tornato? Cosa voleva?
Mi buttai a peso morto sul letto ad una piazza e mezzo e presi il mio cellulare per poter inviare un messaggio a Lizzie.

"Digli al preside che non mi sentivo molto bene ,e che sono ritornata a casa."
Inviai il messaggio velocemente, mentre composi il numero della persona che poteva farmi dimenticare anche quei pochi minuti d'inferno.
Uno squillo, due squilli, al terzo rispose.
"Ehi Moon" Rispose con voce roca, come suo solito.
Sorrisi impercettibilmente, quel ragazzo aveva il potere di rendermi felice anche per poco.
"Ho casa libera, vieni. Ho bisogno di distrarmi."
"Arrivo subito!" e riattaccò.
Amavo quel ragazzo, facevo il possibile per me, si liberava dai suoi impegni soltanto ed esclusivamente per rendermi felice.
Mi alzai dal letto per raggiungere la cucina e sgranocchiare qualcosa, ma il campanello suonò, costringendomi ad abbandonare la mia ricerca.
Mi avvicinai alla porta, sbirciando dalla finestra chi potesse essere.
Sorrisi ed aprì la porta, trovandomi davanti in tutto il suo splendore, il mio migliore amico, nonché scopamico, buffo vero?
Non gli lascia il tempo di aprire bocca, che lo tirai per un lembo della maglietta, portandolo vicino al mio petto e baciandolo con foga.
All'inizio rimase sorpreso, ma poi si lasciò andare ha quella voglia irrefrenabile di assaporare ogni centimetro di pelle. Le nostre lingue si cercavano ininterrottamente, senza mai staccarci per prendere aria.
Mi spintonò sulla parete del corridoio, prima di stuzzicare ripetutamente il mio collo scoperto dal maglione. Incominciò a succhiarlo, morderlo, leccarlo, lasciandogli baci umidi fino alla spalla, facendomi ansimare ripetutamente.
Premette le sue mani sulle mie cosce, anche esse nude, coperte soltanto da un pantaloncino, alzandomi da terra, allacciando così le miei gambe al suo bacino, conducendomi nel divano, dove mi distese delicatamente su di esso, mettendosi sopra di me, appoggiandosi sui gomiti per non pesarmi troppo.
Continuava ad avventarsi sul mio collo, mentre le sue mani esploravano la mia pelle candida, palpando qualche volte il mio sedere e il mio seno piuttosto prosperoso.
Risi prendendo il suo viso e baciandolo con desiderio, cosa ricambiata anche da lui.
Avevo bisogno di contatto fisico, di sentire di più, di sentire la sua pelle sulla mia, lo desideravo.
Ad un tratto eravamo lì, soli e nudi, a fare sesso tra amici, che ormai si conoscevano da parecchio tempo.
Entrò in me con una velocità assurda che quasi urlai. All'inizio diede spinte lente e dolci, ma io non volevo questo, volevo che fosse violento con me, che mi procurasse dolore tutto ciò, perché infondo lo meritavo. Così allacciai le mie gambe al suo bacino, pregandogli di spingere ancora più forte, cosa che fece poco dopo.
Urlavamo dal piacere fino a raggiungere l'apice.
D'un tratto quelle immagini si insediarono nella mia testa.
La prima volta che avevo fatto l'amore con la persona che amavo, era stato il giorno più bello della mia vita, così indimenticabile, indissolubile, ma anche quello più orribile.
Quindici anni, solo quindici maledetti anni, cazzo!
Mi aveva preso la cosa più importante, la purezza, ormai andata a puttane.
Mi aveva lasciata ed era andato via, lasciandomi sola, ero stata dannatamente ingenua.
Stupida, soltanto questo ero, una stupida.
Una lacrima scese dai miei occhi, lasciando spazio ad altre lacrime, che presto precedettero.
"Moon...hei, che hai piccola...?" Disse, asciugandomi il viso con il pollice della mano.
"N-niente"Singhiozzai più volte.
Odiavo farmi vedere fragile dalle persone, perché non lo ero, non lo ero mai stata.
"Moon ti conosco troppo bene..." Sopirò
"H-Harry, quel bastardo è tornato." Lo guardai negli occhi, capendo che aveva intuito tutto.
Si alzò di scatto, vestendosi velocemente ed io non potei far altro che assecondarlo.
Perché non parlava? Avevo bisogno di un suo consiglio, di un suo appoggio.
"Già lo sapevo." Fu così che mi rispose, rimasi a bocca aperta, lui sapeva e non mi aveva detto niente, perché? Perché tutti ce l'avevano con me?
"Perché non me l'ho hai detto!?" Mi avvicinai ancora di più a lui, ero davvero delusa da lui, davvero tanto, insomma era il mio migliore amico, dannazione!
"Moon." Sospirò affranto. "N-non volevo dirtelo perché sapevo che ci saresti rimasta male..."
Mi accarezzò una guancia, ma lo allontanai spingendolo via.
"Vattene!" Sussurrai.
Sapevo che stavo sbagliando , ma il mio orgoglio batteva tutto e tutti.
"Moon...senti io..." Lo bloccai immediatamente.
"Vattene via!"
"Ma...Moon..." Si avvicinò ancora.
" Ho detto, vattene via!" Sbraitai, quasi istericamente.
Lui mi guardò per un istante con quei occhi così dispiaciuti, ma che in quel momento non mi interessava più di tanto, volevo stare sola.
Sospirò, aprì la porta ed uscì.
Mi buttai a terra, piangendo tutte le lacrime che non avevo versato per ben due fottuti anni.
Stavo di nuovo cadendo nel baratro del buio.

-Spazio  Autrice

I'm here!!!!!!
Scusatemi, davvero scusatemi.
Chiedo perdono a tutte le lettrici di questa storia, ma in questo mese ho avuto parecchi contrattempi, soprattutto la scuola -.-
Però, finalmente, dopo tanto lavoro, sono riuscita a mettere il terzo capitolo...
Che dire? Ve lo aspettavate da Moon?
Ancora non avete visto niente, care ragazze u.u
Adesso vado, sono di fretta, perciò buona lettura e ADIOSSSSSS!!!!

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Capitolo 4
*** Hi Aly... ***


*Leggete l'angolo autrice, per favore.*

Capitolo tre.

 Hi Aly...


Riattaccai.
Era l'ennesima chiamata che mi arrivava da parte di Harry, cos'è che non capiva quel ragazzo? Era davvero irritante certe volte.
Non capiva che in certi momenti volevo starmene in disparte, sola soletta, magari a fare un po di jogging o una passeggiata al parco, come ora, e riflettere su tutta questa situazione davvero inconcepibile.
Era arrabbiata, soprattutto con lui, insomma era il mio migliore amico, merda! Aveva il diritto di dirmi certe cose, anche se non mi avrebbe di certo fatto molto piacere, intendiamoci.
Certo, ammetto che avevo un tantino esagerato anche io, l'avevo praticamente sbattuto fuori di casa, ma c'era un motivo ben valido in questione.
Adesso mi ritrovavo su una panchina malridotta che sorseggiavo il mio Milkshake al cioccolato, una delizia per il palato.
L'unica cosa che in quel momento volevo fare, era raggiungere casa di Lizzie e raccontargli tutto per sfogarmi, almeno quel minimo indispensabile.
Così mi rialzai velocemente per raggiungere casa Green, prima che iniziasse una vera e propria bufera.
Misi le cuffie del mio Ipod sulle orecchie ed entrai nel mio mondo preferito, quella della musica, con le note di Drunk di Ed Sheeran che accompagnavano il mio cammino.
Circa tre isolati dopo, arrivai di fronte casa sua, mi sbrigai a suonare il campanello, sperando che quella ritardata fosse in casa.
Mi venne ad aprire accompagnata sempre da quel sorriso unico.
'Ma questa ragazza sorride sempre?' Mi ritrovai a pensare, mi ponevo sempre questa domanda, ogni volta pensavo che la sua mascella potesse rompersi.
"Moon!" Mi abbracciò di slancio, neanche il tempo di poter respirare.
"Calmati Lizzie, sembri una'assatanata, non respiro!" Mi lamentai sbuffando e cercando di  trovare una via di uscita per poter respirare almeno quel tantino, ma alla fine si staccò facendomi entrare nella sua grande dimora.
Mi buttai sul divano di pelle bianca, accendendo il televisore e facendo zapping fra i vari canali.
"No ma...fai come se fossi a casa tua." Disse in tono acido ed io non potei che ridere, vedendo il suo viso contrariato.
"Perché sei venuta?" Incrociò le braccia al petto, venendosi a sedere nel divano, accanto a me.
"Per vederti...?" Risposi con fare ovvio. 'Cervello zero!'
"Andiamo, solo per questo?"
Sospirai e feci una smorfia.
"Oggi ho chiamato Harry..." Iniziai il mio discorso guardandola negli occhi.
"E...?" Mi incitò a parlare.
Gli raccontai tutto, per filo e per segno, ovviamente tralasciando la parte di io ed Harry in rapporti molto intimi. Con Lizzie potevo parlare, mi potevo fidare di lei ciecamente, ma ancora non ero pronta a raccontargli tutti i miei problemi, ero ancora bloccata in un certo senso, è questo mi faceva tremendamente incazzare.
"Cazzo!"Si portò le mani sui capelli, scompigliandoli in maniera isterica, "hai esagerato, Moon." Mi rimproverò ed io non potei che darle ragione.
"Ma anche lui ha sbagliato!" gesticolai, assumendo un tono abbastanza fermo.
"Dovreste scusarti anzi, dovreste parlare e chiarire." Quasi quasi sembrava mia madre, una psicologa impazzita. 'Scusa mamma.'
Annuì e sbuffai di nuovo,"lo farò, ma non oggi!" Puntualizzai, prima di alzarmi e dirigermi alla porta ed aprirla.
"Allora, ci vediamo domani, Lizzie."Sorrisi, prima di salutarla dandole un bacio sulla guancia.
Uscii fuori da casa, rabbrividendo per il freddo che c'era quel giorno, tutto normale.
Marciai a passo svelto verso una meta ben precisa, fermandomi solo quando trovai l'insegna: Cimitero su in alto.
Cercai con gli occhi il nome della mia migliore amica, avvicinandomi sempre di più alla sua lapide.
'Johanna Jonson.
Nata: 1996
Morta: 2010'

Sfiorai con la mano la sua foto sorridente, mi ricordai, ancora, quando suo padre l'aveva trovata e decise di mettere questa...ed era bellissima.
Quel sorriso mi mancava come l'aria, quei sorrisi così innocenti, così allegri, spensierati, era una ragazza unica, tutti l'adoravano, non sapeva mai farsi odiare dalla gente, non era cosa da lei.
Mi chinai lentamente, sedendomi e portando le mie gambe all'altezza del mio petto, stringendole a me."Ehi, Jo!" sorrisi amaramente,"come stai? Sai, mi manchi, mi manchi terribilmente..." presi un profondo respiro,"sono successe un casino di cosa dall'ultima volta, Zayn è tornato, mia cara Jò."sbuffai,"ho litigato anche con Harry, certe volte mi fa perdere le staffe" risi amaramente.
Presi dalla mia tasca posteriore il mio pacchetto di Malboro e pi estrassi una sigaretta portandola in bocca.
"Se ti stai chiedendo se ancora fumo, si, lo faccio ancora.Mi dispiace non riesco a smettere, lo sai che mi tranquillizza." Ma in quel momento mi sentivo così imbecille, stavo parlando da sola, come se lei potesse rispondermi, che cazzata! Mi sentivo così sola in quel momento.
Guardai l'orario dal mio cellulare, strabuzzando gli occhi. Cazzo,era davvero tardi.
Mi rialzai come un fulmine, pulendomi i miei Jeans dal terriccio.
Salutai per l'ultima volta la sua foto, guardando i suoi occhi grigio acceso, i suoi capelli color miele ed il suo sorriso unico. Mi mancava da morire, dopo che Zayn se n'era andato, lei mi aveva aiutato a dimenticarlo, ma poi la notizia di un incidente ed una parte di me morì insieme a lei.
Quel giorno la mia vita andò a rotoli, tutto mi cadde a pezzi ed il mio cuore sgretolò, poi la morte di mio fratello, il colpo di grazia.
"E' stato bello rivederti, Jo."
Me ne andai dal cimitero con passo lento a pensare e ripensare a quello che era successo in tutta quella giornata. Sentì un leggero canticchiare vicino alle mie tasche del pantalone, finché non mi accorsi che mi stavano chiamando. Era mia madre.
"Pronto?"
"Amore, dove sei?" Chiese con tono preoccupato.
"Mà, ero da Lizzie, non preoccuparti sto arrivando." La rassicurai.
Da quando era morto mio fratello, mia madre era diventata più protettiva nei miei confronti, ma come non biasimarla, aveva perso uno dei suoi figli!
"Okay, stai attenta!" e chiuse la chiamata.
Continuai a camminare con le mani nelle tasche della mia grande felpa, presa dall'armadio di mio fratello. Quando i ricordi si impossessarono di me.
FLASHBACK.
"Ti amo Moon, ti amo più della mia stessa vita." Disse con gli occhi lucidi, accarezzandomi lo zigomo arrossato, a causa delle sue parole che risultavano così vere.
"Anche io ti amo, Zayn."
FINE FLASHBACK

Mi bloccai in mezzo al marciapiede, come potevo dimenticarmi di lui se ora i ricordi stavano venendo a galla?
FLASHBACK
"Dove stiamo andando, Zayn!?" Dissi ancora ridendo per la corsa che stavamo affrontando.
"Zitta Moon, è un segreto."Disse continuando a correre, trascinandomi per la mano.
D'un tratto ci fermammo vicino una casa, che all'apparenza era abbastanza curata.
Mi prese per mano facendomi entrare in quella casa. Era stupenda, ma abbandonata.
"Sicuro che possiamo?" Chiesi, perlustrando ogni centimetro di quella casa.
"Ti fidi di me?" Mi guardò negli occhi ed io non potei che annuire e sorridere.
Si avvicinò a me, poggiando la sua fronte sulla mia, avvicinando sempre di più le sue morbide labbra sulle mie.
"Moon...?" Disse sussurrando il mio nome, che con la sua voce era così perfetto.
"mmm?" 
"Voglio fare l'amore con te."Lo disse come se avesse paura della mia risposta, oppure della mia reazione, ma anche come se fosse la cosa più normale al mondo, e lo era, era la cosa più normale al mondo. Ed io volevo, volevo fare l'amore con lui ardentemente, mi fidavo così ciecamente, sapevo che non me ne sarei mai pentita.
"Anch'io" sussurrai.

FINE FLASHBACK.
Scossi la testa frettolosamente, ma cacciare quel pensiero dalla mia testa era impossibile.
Respirai profondamente,mentre il mio cuore era accelerato di molti battiti.
Chiusi gli occhi, finché non sentì dietro di me una voce, un nome, e mi paralizzai.
"Ciao Aly..."
E sbiancai.

 

- Spazio Autrice 

I'm back people!!!!
Questo, come potete vedere, è il terzo capitolo di questa storiella :)
Allora: vorrei ringraziare tutti quelli che anno recensito i capitoli passati, le persone che seguono la mia FF  e quelle che leggono soltanto. LOL
GRAZIE DAVVERO DI CUORE ♥♥♥♥
Poi vorrei anche scusarmi per i precedenti capitoli, dove potete ben vedere che all'inizio imponevo di lasciare una recensione, altrimenti non continuavo ad aggiornare.
Bene, vorrei chiedervi davvero scusa!
Non volevo imporvi una cosa del genere, non era di mia intenzione.
Torniamo a noi: adesso stanno succedendo davvero tante cose...
Adesso sapete, più o meno, come sia morta Johanna.
Ci sono stati un paio di Flashback, in cui lei, ricordava dei momenti passati con Zayn.
La storia ,a poco a poco, si fa più intrigante :D
M a la vera domanda è: chi è Aly?
Bhe, lo scoprirete nel prossimo capitolo. u.u
Lasciate qualche recensioncina, se volete, grazie :)
Bye bye
_crazy_mofos.
p.S. Scusate per eventuali errori.

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Capitolo 5
*** Shit. ***


CAPITOLO QUATTRO

Shit


Non sentivo quel nome da così tanto tempo, non riuscivo a capacitarmi del fatto che l'avevo appena sentito dalle uniche labbra che non avevo mai dimenticato, la sua voce così familiare, eppure dannatamente nuova.
Aly...aveva appena sussurrato, e sapevo che l'unica persona che mi chiamava così non la sentivo da ben due anni.
Il cuore batteva all'impazzata, il respiro era accelerato, le mie mani tremavano e il mio corpo era lacerato da non so cosa, forse il pensiero che lui fosse dietro di me, mi mandava il cervello a puttane.
Cazzo! Era dietro me.
Volevo soltanto andare a casa, infilarmi sotto le coperte e ,magari ascoltare la musica del mio Ipod. Invece mi girai e fu l'errore più brutto della mia vita.
Non era cambiato per niente, era sempre lo stesso ragazzo che avevo conosciuto molti anni fa, solo che, adesso, era un uomo di ventuno anni, con la barba folta sul viso ambrato, i suoi capelli raccolti in una cresta alta, i suoi occhi color caramello, così intensi che ti ci perdevi ad ogni minimo sguardo, le sue labbra rosee e carnose e il suo sorriso appena accennato, come sempre.
Era cresciuto, eppure tanto, ma i suoi occhi erano sempre gli stessi, lui era sempre lo stesso.
La persona a cui avevo dato il mio primo bacio, la mia prima volta, il mio primo amore, e forse, anche l'ultimo.
E adesso cosa dovevo fare? Parlargli come se non fosse successo niente, come se avessi dimenticato tutto e avessi intrapreso una nuova vita? Beh, avevo intrapreso una nuova vita senza lui, ma non era facile dimenticare tutti così in fretta.
"Ciao..." Solo questo riuscì a dire, e forse, fu anche un miracolo, visto che la mia mente non riusciva a mandare impulsi elettrici alla mia bocca, ero come paralizzata, e mi diedi della cretina mentalmente.
"Come stai, Moon?" Disse avvicinandosi a me.
Il mio nome pronunciato dalla sua voce era così terribilmente bello da ascoltare.
Ma ancora non avevo risposto alla sua domanda: come stavo? Nemmeno io lo sapevo.
"Bene...tu?"Gli chiesi, cercando di evitare il più possibile i suoi occhi.
"Bene" sorrise e si avvicinò ancora di più, cosa voleva fare, eh? Voleva farmi morire per caso?
Alzò una mano e la posò sulla mia guancia, accarezzandola con il pollice.
"Sei cresciuta così tanto" Disse con tono amareggiato, guardandomi negli occhi.
No, dannazione, non poteva fare così, tornare e toccarmi come se nulla fosse, proprio no!
Mi ritrassi dal suo tocco, allontanandomi sempre più.
"Già...adesso devo andare. Ciao...Zayn" e mi girai, tornando verso casa, cominciando realmente a respirare.
Entrai in casa e mi recai in cucina, dove mia madre stava preparando la cena.
"Ciao mamma" le sorrisi e mi avvicinai a lei, abbracciandola da dietro.
"Ehi, tesoro. Finalmente sei tornata." Disse con tono sollevato
"Si. Che cosa stai preparando di buono?" Chiesi appoggiando il mio mento sulla sua spalla.
"Lasagne, tesoro" sorrise amaramente, era il piatto preferito di mio fratello e da allora lo faceva quasi sempre.
"Ti voglio bene mamma." Gli diedi un bacio sulla guancia e andai ad apparecchiare la tavola.
                                                                         
Dopo aver cenato, raggiunsi la mia stanza e mi sdraiai sul mio letto, cercando di non pensare a tutto quello che oggi era successo, ma non c'era niente da fare, non riuscivo a chiudere occhio, mi compariva sempre il suo viso e questo mi faceva stare male.
Presi il mio amato Ipod, mettendo una canzone qualsiasi, e mi spuntò I wish you were here di Avril Lavigne.
Ma cavolo il mondo ce l'aveva con me.
Ascoltai parola per parola le frasi di quella canzone e mi sentì  mancare il fiato, era come la mia storia.


"Posso essere dura...
Posso essere forte...
Ma con te, non è
affatto così.
C'è una ragazza
che se ne frega.
Dietro questo muro,
devi solo attraversarlo.
E mi ricordi tutte
quelle cose pazze
che hai detto...
Le hai lasciate correre
 nella mia testa.
Tu sei sempre lì,
sei ovunque.
Ma ora vorrei
che tu fossi qui...
Tutte quelle cose
folli che abbiamo fatto.
Non ci ho mai pensato,
le ho fatte e basta.
ACCIDENTI
ACCIDENTI
ACCIDENTI
Cosa non farei
per averti qui.
Amo il tuo modo
di essere
E così che sono,
non devi provare molto.
Abbiamo sempre detto
le cose come stanno
E la verità....
E' che mi manca molto!"

E' con queste note mi addormentai.

Un raggio di sole mi colpì dritto in faccia, costringendomi a una contorsione sotto le coperte per cercare un angolino di buio sotto il cuscino, mugugnai qualcosa di incomprensibile, possibile  che splendeva davvero il sole?
Tirai la testa fuori dal cuscino e aprii piano piano gli occhi, stiracchiandomi. Incredibilmente, oltre la mia finestra c'era il blu intenso di una giornata di sole.
Scivolai da fuori le coperte, mi infilai un paio di Jeans a tubo e una felpa di mio fratello, mia madre non aveva dato niente, voleva i suoi ricordi per casa.
Raccolsi i capelli in una treccia, portandola di lato e bloccandola con l'elastico.
Scesi giù rapidamente, prendendo lo zaino e salutando i miei per poi uscire di corsa.
Sarebbe stata una giornata pesante, me lo sentivo.
Dopo pochi minuti mi trovai all'entrata dall'High school. Cercai con gli occhi Lizzie, ma non la trovai da nessuna parte. Entrai dentro l'edificio, raggiungendo il mio armadietto per prendere i libri della prima ora. Che palle, avevo inglese e il nostro professore era davvero un tipo "perfettino", mi stava sui coglioni come io stavo sui cogliona a lui, perfetta amicizia.
Entrai in classe e trovai Lizzie tra gli ultimi banchi, mi andai a sedere accanto a lei, buttando il mio zaino sopra il banco.
"Dov'eri?" Gli chiesi, girandomi per incontrare il suo viso sorridente, come sempre.
"Stavo parlando con Liam" rispose con gli occhi a cuoricino, alzai gli occhi al cielo sbuffando, "sei una cretina" dissi, dandogli un pizzicotto sul braccio, mentre ascoltavo le sue lamentele.
"Stai zitta. Piuttosto, hai parlato con Harry?" Chiese e nel frattempo aveva preso il libro e il quaderno, mentre il professore entrava in classe.
"No, ci penserò oggi" sbuffai alzandomi per dare il buongiorno al prof di inglese.
Quando tutti ci sedemmo, iniziò a fare l'appello per poi iniziare la nuova lezione noiosa.
Mi avvicinai a Lizzie, sussurrandogli: "ieri ho visto Zayn..." lei spalancò le palpebre e socchiuse la bocca, girandosi velocemente per guardarmi negli occhi.
"Merda! Che ti ha detto?" Sussurrò per non farsi sentire.
"Niente, alla fine me ne sono andata." Dissi con noncuranza, alzando le spalle.
"Brava, hai fatto bene" mi fece l'occhiolino e poi la conversazione si concluse.
Alla fine non ascoltai niente di niente, troppo presa a pensare all'incontro con Zayn, ora che ci pensavo sarebbe venuto anche lui in questa scuola, che schifo!
Quando finirono quelle maledettissime sei ore, uscii e mi diressi nel retro per stare un po' sola con me stessa e la mia sigaretta, cosa che non accadde, visto che qualcuno alle mie spalle parlò.
"Non sapevo che fumassi." Quella voce, di nuovo, era così vicina ma allo stesso tempo così lontana.
"Le persone cambiano, Zayn." Dissi aspirando la mia Malboro per poi buttare il fumo dalla bocca.
Sentii i suoi passi farsi sempre più vicini e sedersi accanto a me, nel mio muretto.
Non lo guardai nemmeno per un secondo, anche se la tentazione era forte, ma adesso era tutto cambiato, il gioco era cambiato e stavolta dovevo fare scacco matto.
"Già...tu sei cambiata" lo disse più per convincere se stesso che me ed io non potei che ridere amaramente.
Appena finii la mia sigaretta, la buttai e la schiaccia con la suola delle mie Converse, alzandomi per dirigermi all'uscita dell'istituto, ma una mano prese il mio polso e mi fece girare, trovandomi difronte il suo viso a pochi centimetri.
"Ma in realtà sei sempre la stessa Moon, vero Aly?" Sussurrò per farsi sentire soltanto da me e per un attimo spalancai gli occhi, ma poi mi ripresi, sottraendomi da quella presa e andandomene via.
Lo sapevo, questa giornata era da cancellare.
Merda.


-Autice
HIIIII PEOPLE!!!!!
Come state? io bene :)
 Scusate per il ritardo, ma in questi giorni ho avuto interrogazioni a non finire -.-
Ho fatto il banner, mi sento realizzata :D mentre, per quanto riguarda il trailer, una mia amica mi sta aiutando mucho, grazie Martinaaaaaaaa! Ti voglio bene.
Come vi sembra questo capitolo? A me, personalmente, non piace molto, l'ha fatto di fretta, quindi se ci sono errori scusatemi D:
grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo, siete state dolcissime :')
VI VOGLIO BENE!!!!

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Capitolo 6
*** Avviso. ***


Care ragazze, scusate ma questo non è un capitolo, non posso aggiornare perché il mio computer si è rotto…non so quando aggiornare, per ora posso dirvi che mi dispiace, cercherò di fare il possibile.
Sono a casa da un mio amico che mi ha prestato il suo portatile, così ho pensato di informarvi, per non farvi attendere. Avevo anche preparato il capitolo prossimo, ma per mia sfortuna tutto si è cancellato! Che sfiga u.u
Adesso vi lascio, mi dispiace per questa notizia…ma prometto che continuerò a scriverla.
mi piacerebbe tantissimo che passaste nella mia piccola one shot, vi prego ne sarei felicissima :)
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2448960&i=1
recensite piccoline♥♥♥

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Capitolo 7
*** Best Friend ***


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CAPITOLO CINQUE.

Best Friend.

Okay...okay...dovevo solo stare calma...
Oh, ma al diavolo! Che cosa cazzo voleva da me!?
Era tremendamente odioso;  chi si credeva di essere quel farabutto!?
Aveva anche il coraggio di dirmi che dopo tutto non ero cambiata!? Ma lui cosa ne sa...Non sa niente di quello che ho passato, non può sapere del dolore che ho provato per la perdita di persone a me importanti.
Era solo un povero illuso, un coglione, che dopo due anni ritorna a capovolgere la mia vita. Dannazione!
E come se non fosse successo niente, la mia stanza era un casino; oggetti di qua e di là, vestiti sparsi per terra...in quel momento ringraziai mia madre per essere andata a lavoro, altrimenti mi avrebbe sicuramente fatto la predica  sul: "tenere in ordine la casa" e bla bla bla.
Ero così incazzata, che avevo voglia di spaccare qualcosa, oppure direttamente la faccia del moro patentato.
Volevo andare da Lizzie, sfogarmi, e magari, uscire per svagarmi almeno un po, ma, ovviamente, lei era "impegnata" in una ricerca di storia con Liam, anche se io non ci credevo mica tanto....
Invece, Harry era da due fottuti giorni che  non lo sentivo, e già cominciava a mancarmi; ero abituata a vederlo quasi ogni giorno, e mi sentivo in colpa per questo, dovevo soltato perdonarlo, ma il mio orgoglio non me lo permetteva.
L'unica cosa che avevo vogli di fare era andare al mare a rilassarmi. Solo questo volevo, senza pensare ad altro se non al suono delle onde del mare.
Mi preparai la borsa con tutto l'occorrente ed usciiil più in fretta possibile.
Arrivata lì, mi sedetti sulla spiaggia, levai le scarpe, sprofondando sulla sabbia, prendendo il mio Ipod e mettendo "riproduzione casuale".
Le note di Uncoditionally di Katy Perry vagavano nella testa, mentre i pensieri si affollavano.
Ma come potevo essere così stupida, alla fine non aveva colpa e a me mancava molto.
Sbuffai, seccata. Cavolo, ero cretina!
Ero così assorta da non aver neanche sentito dei passi dietro me e qualcuno che mi cingeva i fianchi. Sussultai per lo spavento, girandomi poco dopo.
Appena incontrai i suoi occhi così familiari, gli saltai addosso, buttandolo a terra e stringendolo così forte da sentire il cuore accelerare.
Dio solo sa quanto mi era mancato.
"Ti giuro...non ti lascerò mai più andare via da me." Mi sussurrò all'orecchio, accarezzandomi i capelli, mentre le parole dolci lasciavano la sua bocca.
"Mi dispiace così tanto..." farfugliai, attaccandomi ancora di più a lui

"Ehi...è stata colpa mia, me lo sono meritato," sospirò, "ma sappi che lo fatto per il tuo bene...lo sai che per me se tutto."
E con questo non riuscii più a contenermi.
"Cavolo Haz...non andartene mai più.  Dio, quanto mi sei mancato. Sono stata una stupida, ma in quel momento volevo rimanere da sola: la prissima volta resta, comunque sia, perché non ce la faccio più a stare due giorni senza te...è una tortura Haz..." lo strinsi forte a me, prendendo il suo viso tra le mani e lasiandogli tanti baci  su tutto il viso, mentre lui rideva.
"Anche io piccola, anhe io," sussurrò, baciandomi la tempia, per poi pogiarsi sulla mia spalla.
Questo era il mio paradiso, stare con il mio migliore amico, viverlo, toccarlo, anche coccolarlo, fare cazzate varie, anche le più assurde, ma a me bastava stare con lui.
              *****

Harry prese una cuffietta dal mio orecchio e se lo portò al suo.
"Mi piace Katy Parry!" Disse in tono entusiasta.
"Lo so!" Risposi, facendogli la linguaccia, e poi dargli un bacio sulla guancia.
"Come stai?" Si fece serio.
"Meglio..." sorrisi, ed era la verità, con lui era un'altra persona,migliore e mi sentivo bene, rinata.
"Sai...ho visto Zayn." Ed ecco il tasto dolente, ma perché ero così cocciuta!? Volevo veramente rovinare questa giornata?
"Cosa ti ha detto?" Si sedette meglio, per poter sentire meglio quello che avevo da dirgli.
"Che...sotto,sotto, non sono cambiata per niente." Sbuffai, ricordando le parole di Zayn-odioso-Malik.
"E che lo odio! Mi ha fatto innervosire che , ti giuro, avrei voluto spaccargli la faccia." Mi lamentai.
Harry, poco dopo scoppiò a ridere, sdraiandosi ancora una volta, trattenendo la pancia.
Lo guardai scioccata: lui se la rideva ed io stavo qua a vaneggiare...Coerenza zero, sempre detto.
"Quando fai  così ti odio!" Allacciali le braccia sotto il seno, inclinando di un po la testa.
"Ehi! Tu non mi odi," disse indignato, scossendo la testa.
"Inveci si , Harold." Mi alzai preparandomi a qualche attacco da patte sua....infatti successe.
Prima di riuscire a correre, lui con uno scatto veloce, mi prese per la vita, alzandomi e facendomi girare insieme a lui. Scoppiai a ridere, aggrappandomi al suo collo e appoggiando il mio viso al suo, mettendoci a ridere come due scemi.
"Ti prometto che se ti darà fastidio, ci sarò io a proteggerti. Tu dimmelo ed io gli spacco la faccia, intesi? Mi guardò per qualche momento ed io annuì.
Ero così felice in quel momento.
Eravamo solo noi, io ed Harry, il mio migliore amico, la mia  ancora di salvezza, una parte della mia vita, e forse, quella più importante.
E se mi avessero portato via an he lui, probabilmente lo avrei raggiunto anche io, con o senza giustificazioni

 

-Autrice

HO AGGIORNATOOOOOOOOOOOOO!!!! SIIIIIII!!!!
Okay, adesso mi calmo LOL
Come state??? Io bene , modestamente u.u
Grazie ad una mia compagna ho potuto aggiornare, quindi dite grazie a lei u.u e a me LOL
Questo capitolo è tutto HOOM O MARRY(????) Non so come chiamarli T.T helppatemi!!!!!!!! Datemi un consiglio!
Adesso vado, RECENSITEEEEEEEEEE!!!!!
LOVE YOU _CRAZY_MOFOS.
P.S Aggiornerò quando avrò la possibilità :)
Ditemi come vi sembra il Banner, vi scongiuro!

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