La moglie della terza classe, il principe dei saiyan e qualcosa in comune

di Nede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Promesse ***
Capitolo 2: *** 2. Dieta? ***
Capitolo 3: *** 3. Colpire in basso ***
Capitolo 4: *** 4. Pigiami e sfoghi di padre? ***
Capitolo 5: *** 5. A Goku piaceva. ***
Capitolo 6: *** 6. L' amorevole madre di Gohan ***
Capitolo 7: *** 7. Gelosia? ***
Capitolo 8: *** 8. Lei non poteva capire ***
Capitolo 9: *** 9. Nemmeno una briciola ***
Capitolo 10: *** 10. Felicità ***



Capitolo 1
*** 1. Promesse ***


La moglie della terza classe, il principe dei saiyan e qualcosa in comune.



 

 

La moglie dell'eroe della Terra non aveva alcunché da condividere con il terribile principe dei saiyan.
Eppure, a volte, ciò che sembra impossibile può diventare realtà.
Quando quelle due stesse persone non avevano più un amico ed un rivale, un padre ed un marito: sono rimaste sole.
Senza una luce di speranza e senza un orgoglio da far valere.
Il principe aveva la sua famiglia e non era solo.
La moglie dell'eroe non era sola, perché aveva i suoi figli.
Ma entrambi avevano perso qualcosa in comune.
Erano entrambi sulla terrazza, della Capsule Corporation, a rimirare il cielo e a guardare il sole tramontare.
Quel burbero saiyan si era rivelato più di un amico. Non l'avrebbe mai ammesso, ma Chichi era diventata una sua quasi amica.
La mora, invece, aveva capito quanto si era sbagliata in tutti quegli anni. Aveva di lui una diversa opinione da quando si era sacrificato per la sua famiglia.
Ora capiva suo marito, ora aveva compreso.
Ecco perché continuava ad ostinarsi e a dire che Vegeta non era solo il suo migliore amico, ma anche suo fratello.
« Perché sei qui? Non fai altro che imitarmi. Lo trovi divertente?»
Quel silenzio fu spezzato proprio dal principe - un po' irritato – che cercava, in qualche modo, di risollevarle il morale a modo suo.
«Piantala di fare lo scontroso. Non imito proprio nessuno, benché meno te, mio caro principe dei super saiyan.»
Quella donna, insieme a sua moglie, l'avrebbe fatto impazzire!
«Tks, ti credevo intelligente! Non fare Kaharoth!»
Non fece caso all'insulto – ormai era abituata – e si immerse nei propri pensieri, sfogandosi con quel suo burbero amico.
« Mi manca, quello stupido di Kaharoth, sai.»
Vegeta non risposte e voltandosi verso la sua interlocutrice, sobbalzò nel notare una solitaria lacrima che scendeva lungo il suo volto.
No, questo mai!
Ormai era quasi un'amica, ma mettersi a consolarla MAI.
Era contro il suo orgoglio. Che doveva fare? Mettersi a dirle “Su non fare così, Chichi! Tornerà, lo sai! E poi Kaharoth è sempre tornato.” MAI.
Così si avvicinò lentamente e le posò una mano sulla spalla, costringendola a guardarlo.
Potevano essere scambiati per il fratello maggiore che consolava la sua sorellina.
Un po' come Trunks e Bra.
« Non è da me consolare la gente, ma noi due sappiamo bene di che pasta è fatto Kaharoth. Quindi dirti fesserie - del tipo “ tornerà presto, abbi fiducia”- sarebbe inutile. Hai il coraggio e il carattere di una saiyan, quindi non abbatterti e piantala di frignare. Non sappiamo quando tornerà, però sappiamo che è un vero saiyan ed i saiyan mantengono la parola data. Non dimenticarlo.»
Così se ne andò, lasciandola stupita e consapevole delle sue parole.
Goku aveva promesso che sarebbe tornato e lui manteneva le sue promesse.

 

 









 


Salve a tutti! *Per oggi ho chiuso di postare, prometto*. Ho la febbre e quindi questa Raccolta di Flash-fic, possono risultrare alquanto stupide. Però mi è venuta quest'idea in mente - grazie al terzo capitolo Goku/Chichi dell'altra mia Raccolta- e non sono riuscita a fermarmi nel postarla. 
A me è sempre piaciuta l'idea di una possibile amicizia tra Vegeta e Chichi: perché li vedo diversi, ma con qualcosa di simile. La nota OOC è solo per il personaggio di Vegeta, ma l'ho inserita per precauzione. Perché m'impegnerò a farlo risultare più IC possibile.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** 2. Dieta? ***


 

La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.


 

« Vegeta non ingozzarti con quei pasticcini! O tua moglie dovrà prenotarti una visita dal dietologo.»
Bulma stava sorseggiando il suo thé e, sentendo quelle parole, lo sputò in faccia al principe di fronte a lei.
Cominciò a ridere, notando la faccia buffa – ma soprattutto irritata - di Vegeta e lo sguardo divertito di Chichi.
Con finta indifferenza, prese a bere il suo thé, posò la tazza sul tavolo e si voltò verso Chichi.
« I saiyan non ingrassano – non potrebbero mai ingrassare – e poi pensa ai tuoi rotoli di ciccia. Un tempo eri più in linea, mia cara Kaharotta.»
« Vegeta, tesoro, sei impazzito! Rozzo saiyan, Chichi non è grassa e per la nostra età siamo perfettamente in linea.»
Bulma tentò di alleggerire l'atmosfera, perché lo sguardo di Chichi a Vegeta era – a dir poco – agghiacciante.
Vegeta la guardò di sottecchi – continuando ad ingozzarsi di pasticcini – e cercando di capire cosa avesse in mente Kaharotta.
Ormai si era fissato a chiamarla in quel modo, perché gli ricordava Kaharoth in alcuni momenti.
E poi il principe dei saiyan si divertiva a infierire sulle terze classi.
Vegeta non sapeva che la battaglia era appena cominciata e la guerra sarebbe stata vinta dalle due donne.
Infatti il sorrisetto furbo e le parole di Chichi, preoccuparono il principe e fecero divertire Bulma.
« D' accordo! Mio caro principe – dopo il thé – andremo nelle Gravity Room ad allenarci e tu ...dovrai insegnarmi a volare.»
E per poco, Vegeta, non si strozzò con quel dolcissimo pasticcino.
« NOI non andremo da nessuna parte e a TE non insegnerò un bel niente, chiaro?! Quello te lo insegnerà qualcun' altro! Perché non ti alleni con i tuoi figli, o con tua nipote, e vedi di lasciarmi in pace. NON ho tempo da perdere io!»
« Eh, no mio caro! Dormi sul divano se non aiuti Chichi e le insegni a volare. Non ti nascondo che piacerebbe anche a me. Anzi, mi insegni?»
Due occhi turchini e due occhi neri furono puntati su di lui.
Il principe dei siayan battuto dalla sua quasi amica e da sua moglie.

« Kaharoth, appena torni, me la paghi cara.»
Disse imprecando a quel fratello che non avrebbe mai più rivisto.

 

 





 

 

 

 

 

Salve a tutti! Eccovi il secondo capitolo di questa folle, o strana (?), Raccolta di Flash-fic basata su qualcosa di impossibile. Però confesso di divertirmi molto a far battibeccare Vegeta e Chichi, poi se c'è di mezzo anche Bulma: la cosa diventa interessante ;D
Questa raccolta sarà aggiornata ogni Lunedì.
Ringrazio immensamente chi ha inserito questa Raccolta tra le seguite, mi ha fatto enormemente piacere.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 3
*** 3. Colpire in basso ***


 

La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.


 

« Sei la solita, Chichi! Non cambi mai e sei peggio di Kaharoth, a volte, ed io stupido che ti vengo dietro. Sì, l'idiota sono io! Mi auto-intrappolo da solo. Il principe dei saiyan, una volta, aveva un onore da difendere, e adesso? Mi rimane solo un titolo e basta!»
Il principe dei saiyan stava sbraitando contro Chichi – andando avanti e indietro per il prato ben curato – continuando ad insultarsi.
Chichi rimase in silenzio ad ascoltarlo e non riusciva a capire.
Cosa aveva fatto di sbagliato?

Si era concentrata, aveva chiuso gli occhi e si era leggermente sollevata dal terreno.
Avrebbe dovuto essere soddisfatto dei suoi progressi.
Bulma aveva abbandonato l'idea alla prima lezione di volo, perché si era presa di nervi e non riusciva a stare ferma e immobile rimanendo concentrata.
Lei aveva esperienza a riguardo!
Era stata una combattente una volta!
« Uffa, Vegeta, dovresti essere soddisfatto! Mi sono sollevata dal terreno, dovresti essere fiero di me! Il mio Goku, lo sarebbe.»
Disse fiera e per nulla consapevole che nella sua euforia aveva – accidentalmente – colpito ciò che aveva di più sacro il principe.
Vegeta diventò furioso, si posizionò di fronte a Chichi, mise le braccia ai fianchi e urlò più di prima.
« Sì, sei migliorata! Però la prossima volta non permetterti mai più di scalciare – come una pazza- quando sei contenta. E' chiaro? Guai a te se muovi quelle gambacce pericolose. Hai colpito in basso ed anche ad un saiyan fa male.»

 

Eh, sì, Chichi aveva colpito i suoi regali gioielli.

 

 

 

 

 





 

 

 

 

 

Salve a tutti! Io non riesco ad essere comica e questa è la cosa più stupida che io abbia mai scritto. Però Vegeta infuriato con Chichi per aver colpito in basso mi faceva troppo ridere.
E poi sto amando troppo – questi due – come migliori amici che si considerano fratello e sorella XD
Direi che sono … adorabili!
Ringrazio con il cuore chi ha inserito questa Raccolta tra le seguite.
Grazie davvero.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.

Un saluto, Nede.

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Capitolo 4
*** 4. Pigiami e sfoghi di padre? ***


 

La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.


 

Chichi dormiva beatamente sul suo letto quando, ad un certo punto, sentì qualcuno bussare alla porta.
Aprì un occhio e cominciò a fissare la porta – per più di un minuto – cercando di capire chi poteva essere a quell'ora di notte.
I suoi figli non potevano essere!
Lei viveva in un appartamento, della Capsule Corporation, proprio perché non voleva vivere in una casa piena di ricordi.
«Kaharotta. Vuoi aprire questa maledetta porta? La disintegro con un Big Bang Attack, se non ti muovi.»
Chichi rimase confusa da quella visita, così per ritornare a dormire in pacesi alzò e andò ad aprire la porta.
Vegeta si ritrovò una Chichi
con i capelli ormai lunghi sciolti che indossava un pigiamino azzurro con gli orsetti, almeno, tre taglie più grande.
« Che bel pigiamino! Nostalgia dell'infanzia?»
La donna non gli rispose, gli voltò le spalle e si andò a sedere sul letto.
Vegeta chiuse la porta, posò il cuscino che aveva sotto braccio – sul letto e sbuffò irritato.
Il silenzio era padrone di quella stanza e l'unico suono che si udiva erano i continui sbadigli della corvina.
« Mi vuoi spiegare che ci fai tu, qui? Sai, se non lo sapessi, la notte le persone normali dormono e io vorrei tanto continuare a dormire.»
Il principe la guardò truce, si avvicinò a lei e poggiò la testa sulla sua spalla.
Chichi non era solo la moglie dell'eroe, la madre perfetta, la nevrotica casalinga o la combattente incallita.
No.
Era, anche, una buona ascoltatrice e sapeva dare ottimi consigli.
Per questo sapeva il turbamento del suo migliore amico e sapeva, anche, perché non si era confidato con Bulma.
Se l'avesse fatto il suo orgoglio di principe dei saiyan – o di padre geloso– sarebbe venuto a galla e lui non poteva permetterlo.
Bulma l'avrebbe mandato a dormire sul divano!
« Vegeta, Vegeta, lo sai che ormai so leggere ogni tuo gesto? Andrà tutto benissimo, amico mio, non devi preoccuparti. Bra è una donna, non è più una bambina e sa benissimo cosa vuole – o cosa non vuole – e stai pur certo che non si farà mettere i piedi in testa da nessuno. E' figlia tua, no? Quindi non preoccuparti.»
Disse con un tono molto dolce che fece rilassare – leggermente – il buon, vecchio Vegeta.
« Quel terrestre non mi piace. Si è scelta un marito troppo arrogante. Non voglio che mia figlia sposi quello. E poi giuro sul mio onore che se prova a metterla incinta, gli disintegro i gioielli sacri
Vegeta alzò il capo dalla spalla dell'amica, incrociò le braccia al petto e sbuffò più irritato che mai.
Chichi poggiò la sua mano sulla spalla del principe, ridacchiando divertita.
« Non lamentarti, principe dei saiyan. Tua figlia ha scelto Hokori, perché – in qualche modo – gli ricorda i suoi uomini. Quel ragazzo non ha proprio il vostro caratterino, ma certe pose e frasi ricordano te e Trunks. Quindi sta tranquillo, Bra ha scelto un ragazzo d'oro che farebbe di tutto per lei. E poi, anche, Trunks ti ha detto che puoi fidarti di lui. Comunque, penso che non ti conviene disintegrargli quella cosa: perché Bra non ti parlerà mai più e non potrai avere nessun nipotino da viziare ed allenare. Giusto?»
Vegeta restò sconvolto da tutto quel discorso e non riuscì a rispondere come aveva sempre fatto con tutti, ma in quel momento – in quelle parole – non vi era un principe dei siayan: solo un padre e nient'altro.
« E pensare che Bra la mia Bra era sempre appiccicata a me. Non riuscivo mai a togliermela di dosso, quella piovra mi si attaccava al petto e non voleva andare a dormirevoleva stare con “Papà, Vegeta” quando era così irremovibile – e mi toccava dormire con lei. Mi irritavano i suoi capricci, avrei voluto tenerla lontana e scaricarla a sua madre. Invece adesso – mi sono rammollito – non vedo una donna, vedo solo – e ancora –  la mia mocciosa. Quella bambina petulante e capricciosa con i codini azzurri. E come se non bastasse mi tocca, anche, rendermi ridicolo e portarla all'altare. »
Chichi restò ad ascoltare sorpresa – e contenta – per quella rivelazione inaspettata e piena d'affetto per quella donna non più bambina.
Chissà se il suo Goku avesse pensato tutte queste cose, se avessero avuto una bambina.
Lei però era una sorella, ormai, e l'avrebbe aiutato in quel momento così delicato.
«Su, papà Vegeta! Basta crucciarsi. Su, vieni qui, dormiamo che domani devi portare tua figlia all'altare. Non vorrai presentarti con le occhiaie?»
Il principe immerso nei suoi pensieri –  illuminato da quelle parole – inarcò il sopracciglio accigliato e urlò irritato.
« Io non dormo qui soprattutto con te. Chiaro?! Dormo nella mia stanza, non qui.»
Chichi lo guardò attentamente, posò lo sguardo sul cuscino e tornò a guardare Vegeta.
« Piantala, Vegeta. Hai portato, anche, il cuscino e sai bene che Bulma non ama che tu ti corichi con la pelle fredda come il ghiaccio, dopo aver girovagato per mezza Caspule Corporation.»
Diventò rosso, grugnì infastidito, si mise sotto coperta e voltò le spalle alla sua sorella maggiore.
«Non mi hai detto perché indossi quel pigiama ridicolo.»
Bella mossa, Vegeta!” pensò Chichi ridendo.
«E' il pigiama che Bulma ti aveva regalato a Natale. Tu non l'indossi ed a me serviva un pigiama con questo freddo, quindi ora è mio.»

Non ricordava nemmeno di averlo visto, ma non avrebbe mai indossato "miserabili orsacchiotti ".

 

 

 

 

 

 





 

 

 

 

 

Salve a tutti! Ho cercato di essere meno comica possibile e di unirli – rendendoli più fratello e sorella possibile – senza sfociare nell' OOC. Ma tranquilli, so benissimo che Vegeta in questa Flash-Fic – vi sembrerà OOC, però penso che il principe abbia sempre amato la sua bambina e credo che questi pensieri possano essere plausibili.
Hokori in giapponese significa: orgoglio e fierezza. Anche per questo oltre al carattere farò in modo che venga descritto un po' come gli uomini Brief. Vi informo che non comparirà mai, verrà solo accennato.
Questo personaggio è un ipotetico futuro marito di Bra (Perché io la Bra/Goten non la sopporto e lui è troppo grande per lei. Almeno io la penso così).

Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.

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Capitolo 5
*** 5. A Goku piaceva. ***


 

La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.



 

No, non poteva esserselo dimenticato.
E adesso?
Cosa avrebbe dovuto fare?
Bulma l'avrebbe fatto dormire a vita sul divano.
Lui non l'aveva fatto apposta e Chichi – quell' amica tanto fidata – non gliel'aveva nemmeno ricordato.
Così infuriato – e molto innervosito – salì le scale, si precipitò al piano di sopra, aprì la porta dell'appartamento di Chichi, stava per sbraitare contro di lei ma si fermò.
La vide sul balcone con un'aria triste.
Avrebbe voluto urlarle addosso, dirle che era colpa sua e poi – insieme a lei – rimediare al guaio.
Ma non ci riusciva, quando la vedeva in quello stato.
E c'era – sempre – di mezzo Kaharoth!
Così le si avvicinò, si mise accanto a lei con le braccia sotto al petto e cominciò a guardare il panorama.
Sapeva che sarebbe stata lei a parlare.
«Perché mi lasci sempre parlare per prima? Ammettilo, ti piacciono i miei sfoghi.»
Disse sorridendo, ma lasciandosi scappare le lacrime che lente le rigavano il viso.
Quel giorno non era solo il compleanno di Bulma.
« Sai Vegeta, oggi sono andata in centro – a comprare un regalo a Bulma per il suo compleanno – e quando sono uscita dal negozio ho visto un oggetto che gli era sempre piaciuto. Non sai quante volte mi ha detto di comprarlo, ma a me non piaceva molto. Però lui lo adorava.»
Vegeta aveva ascoltato pazientemente – senza dire una parola – voltandosi a guardarla interrogativo.
«E cosa avresti visto?»
Proprio in quel momento Chichi – senza rispondere – si gettò tra le braccia di Vegeta, singhiozzando e dicendo parole che – all'inizio – non comprese.
E lui?
Che doveva fare?
Abbracciarla?
Sì, doveva fare anche questo.
Perché – un po' impacciato – l'abbracciò come meglio poteva.
« Quel carillon...gli piaceva tanto. Ed io non gliel'ho mai regalato, perché – quella melodia - mi ricordava la ninna nanna che mi cantava mia madre. Sono stata egoista con lui...per questo se ne andato.»
Era sempre più confuso e sempre più consapevole che quella donna – in un modo o nell'altro – voleva suo marito.
E quell'idiota – quando serviva – non c'era mai.
Per quanto orgoglioso, per quanto il suo titolo da principe dei saiyan gli ricordava certi atteggiamenti, doveva fare qualcosa per la sua sorellina.
Eh, sì, ammetterlo era già tanto.
Ma avrebbe tanto voluto una sorella come Chichi.
In quel momento l'abbracciò – stringendola a sé – lasciando il suo orgoglio al principe dei saiyan.
Perché in quel momento era solo Vegeta.

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 





 

Salve a tutti! Ho pensato che uno sfogo di Chichi – dopo quello di Vegeta – poteva starci. E – casualmente – il compleanno di Bulma è lo stesso giorno di quello di Goku. Ma questa è stata una cosa che ho inventato io, per venire incontro alla trama.
Credo proprio che stavolta Vegeta sia proprio OOC, non credo che avrebbe abbracciato Chichi.
Però mi piace il lato comprensivo del principe.
Grazie a chi ha inserito la Raccolta tra le preferite/seguite/ricordate.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 6
*** 6. L' amorevole madre di Gohan ***


 

La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.



 

Chichi aveva sempre avuto paura di rimanere sospesa in aria, non aveva mai amato volare, ma in quel momento si sentiva libera.
Stava volando nel cielo – sotto gli occhi vigili di Vegeta – contenta di esserci riuscita.
Sì, aveva fatto bene a tagliare i capelli corti e rinnovarsi un po' il look.
Bulma le aveva espressamente vietato i kimoni e molti li aveva buttati con grande disappunto di Chichi.
Però la corvina dovette ammettere che quei pantaloni e quella maglietta non erano male.
Era del tutto soddisfatta!
All'improvviso si ritrovò il suo primogenito – davanti – con gli occhi sgranati e gli occhiali in procinto di cadere.
« Gohan! Levati di mezzo e smettila di fissarmi con quella faccia poco intelligente, su tesoro, un po' di vita!»
Così lo sorpasso e continuò a volare tranquillamente, canticchiando e ridendo felice.
« Ma che le è successo? Da quanto sa volare? Non aveva paura?»
Disse più a sé stesso che a qualcuno, fin quando non si trovò Vegeta alle spalle.
« Ha avuto un ottimo insegnante a differenza di te, misero incapace. Non sei stato in grado di insegnarle a volare. Mi hai deluso, quattro occhi.»
« Allievo stupido del muso verde o quattro occhi! Sai chiamarmi solo così? Ce l'ho un nome.»
Vegeta non lo degnò di attenzione, perché andò a rimproverare la sua sorellina.
Aveva appena aumentato l'aura - per andare più veloce - e aveva spinto leggermente la Gravity Room – già in bilico, perché in riparazione – da farla cadere sul prato.
« CHICHI! Cosa hai fatto?»
Disse nel panico, sapendo bene cosa Bulma gli avrebbe fatto se avesse saputo di dover ricomprare tutti i vetri della sua amata GR.
Che costavano quanto venti appartamenti di lusso della Capsule Corporation.

« Scusami Vegeta, non volevo! Facciamo una cosa. Dì a Bulma di mettere tutto sul conto di Gohan. Quanto costeranno mai, quattro miseri vetri.»
I
l povero Gohan si era avvicinato e sentendo le ultime parole della madre sbiancò.
« Mamma...stai scherzando, vero?»
«No, non sto scherzando. Perché? Vorrai forse lasciare il povero Vegeta in balia delle torture di Bulma? Tesoro, voglio bene a Bulma – come una sorella – ma a volte esagera. E poi, mio caro, è grazie a me se hai un lavoro e sei uno studioso. Diciamo che li devi a me.»
Gohan svenne, Chichi fu soddisfatta e Vegeta – in quel momento – avrebbe tanto voluto abbracciarla, ma il suo orgoglio prima di tutto.

 

 


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 





 

Salve a tutti! Questo capitolo è dedicato alla mia adorata teppista, cioè GohanGohan che ama Gohan alla follia.
So che non è una Gohan/Videl, ma non riesco a scrivere su di loro e trattare bene Gohan.
E' più forte di me.
Spero ti piaccia lo stesso :)
Io detesto Gohan e vedere Chichi difendere Vegeta e non il suo bambino mi rende felicissima XD
Scusate il ritardo nel postare, ma il mio adsl fa i capricci.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorare, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 7
*** 7. Gelosia? ***


 
 



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La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.


 

 







« Adesso BASTA! Non è più tollerabile.»
Bulma sbraitava contro i due, seduti sulle rispettive poltrone, che confusi la guardavo camminare avanti e indietro per il parquet del salotto.
« Bulma, cara, mi spieghi perché c'è l'hai con noi? Che ha fatto Vegeta per coinvolgere anche me?»
Bulma diventò un fuoco ardente che divampava sempre più.
La turchina si posizionò davanti a Chichi, mise le mani ai fianchi ed esplose tutta la sua rabbia.
« Hai il coraggio di chiedermelo? Eh? TU e quello SCIMMIONE siete sempre appiccicati. Non passo un pomeriggio con MIO marito da quando ci sei TU, mia cara Chichi. Uffa, non ne posso più! Non è colpa mia se tuo marito è chissà dove, ma io ho bisogno del mio. Quindi miei cari, grandi amici, finitela di trovarvi da fare ogni pomeriggio. BASTA!»
Chichi la guardò bene negli occhi, sorrise e si alzò dalla poltrona.
« Scusami Bulma. Hai ragione! Su, ora andate in quel bel ristorante sulla spiaggia, vi divertirete. Io vado nel mio appartamento. Buona serata.»
Così Chichi – senza dar nessuno tempo a Bulma di replicare – percorse il corridoio scomparendo agli occhi dei due amici.
Vegeta si alzò e guardò Bulma negli occhi con uno sguardo di rimprovero.
« Complimenti, cara moglie. Colpisci sempre il punto debole del tuo avversario, vero?»
Disse lasciando la stanza con Bulma dispiaciuta e senza parole.

 

 


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 





 

Salve a tutti! Oggi non ero in vena di scrivere qualcosa di comico, ma ho pensato di dare maggiore spessore alla Raccolta. Direi che da questa Drabble/Flash-Fic in poi il tono comico/ironico non ci sarà più, ma si passerà a qualcosa di più riflessivo per questa coppia di amici che io, personalmente, sto amando.
Spero di averli resi IC.
Il Banner, in alto, non è stato creato da me ma è opera di  Yuko Chan.
Ringrazio di cuore le quindici autrici/lettrici che hanno inserito la Raccolta tra le seguite.
Ovviamente ringrazio, anche, chi ha inserito la Raccolta tra le preferite/ricordate.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorare, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 8
*** 8. Lei non poteva capire ***


 
 



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La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.


 

 

 

Mentre Chichi curava le piante – del suo appartamento – con una precisione ossessiva, Vegeta la guardava dallo stipite della porta – che dava nel salotto – e cercava le parole giuste per prendere il discorso.
Bulma era stata cattiva con lei.
Bulma non aveva capito nulla.
Bulma non capiva nulla.
Non poteva capire che aveva – un maledetto – bisogno di sfogarsi.
Non capiva che per lei Vegeta era un fratello.
Quel fratello che non aveva mai avuto.
Che le stava regalando giorni bellissimi, mentre lei cercava di dimenticare – o soffocare – quell'abbandono.
« Vuoi stare tutto il giorno a curare, stupide, piante?»
Vegeta ruppe quel silenzio – durato per molti minuti – e Chichi, non distogliendo lo sguardo dalla piantina, continuava il suo lavoro.
« Non farti illusioni. Non sono arrabbiata con Bulma, perché lei non vuole capire e non capirà mai. Quindi è inutile arrabbiarsi.»
Il principe restò immobile, con le braccia incrociate sotto al petto, a guardare la figura della donna.
Come poteva non essere arrabbiata con Bulma?
« Ne sei sicura?»
A quelle parole, Chichi sistemò la piantina sul davanzale e si sedette sulla poltrona.
« Se fossi stata in lei avrei fatto la stessa cosa. Bulma ha sempre considerato Goku come un fratello minore, ma non l'ha mai dimostrato apertamente. Si lanciavano sguardi d'intesa ed io all'inizio mi arrabbiavo – molto peggio di Bulma – ma poi capivo. Capivo che Bulma per Goku è sempre stata una sorella maggiore, quindi chi ero io per distruggere quel legame fraterno? Io sento la stessa cosa per te. Sento che ho avuto quello che ho sempre desiderato: un fratello maggiore che non ho potuto avere. Io comprendo ciò che prova Bulma, ma tua moglie non comprende ciò che provo io. Quindi non avercela con lei, restale vicina, ha bisogno di te. Proprio come io ho bisogno di Goku.»
E dopo quelle parole non ci fu altro da dire.
Perché Vegeta comprese – sorrise leggermente – e se andò, Chichi sorrise e volse lo sguardo al cielo ed infine Bulma – ascoltando dietro la porta – capì tutto.

 


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 





 

Salve a tutti! Intanto ci tengo a specificare – visto che me l'hanno fatto notare – che non mi sono spiegata bene nelle note del precedente capitolo.
Il banner è stato creato da Yuko Chan.
Questa Raccolta alternerà momenti comici a momenti più riflessivi, così da non sembrare troppo monotona.
Perdonate il ritardo nell'aggiornare, ma gli impegni universitari mi tengono un po' lontana da EFP e metteteci anche il mio morale a terra ( non per l'università ) ma per altro.
Inoltre ringrazio le sedici autrici/lettrici che hanno inserito la Raccolta tra le seguite.
Non vi ringrazierò mai abbastanza.
E ringrazio, anche, chi ha inserito la Raccolta tra le preferite/ricordate.
Grazie di tutto.
Spero che i personaggi non siano OOC, in caso non esitate a riferirmelo.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 9
*** 9. Nemmeno una briciola ***


 
 



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La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.





 

Bulma abbracciò forte Chichi e si scusò così tante volte da perderne il conto.
E Vegeta ascoltando, da dietro la porta, aveva sorriso divertito e nello stesso tempo, anche, offeso.
Bulma avrebbe dovuto avere più fiducia in loro.
Avere più fiducia in suo marito e in una delle sue più care amiche.
Eppure non l'aveva fatto.
Vegeta sapendo bene di aver ascoltato troppo, si scostò dalla parete e tornò nella Gravity Room.
« Tks, non cambieranno mai. Non hanno mai capito che un saiyan darebbe la vita per la fiducia e il suo onore. Stupide terrestri!»
La porta si era aperta, due voci l'avevano bloccato e gli avevano intimato che se si fosse avvicinato alla cucina per lui non ci sarebbe stato nulla.
Nemmeno una briciola.

 


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 







 

Salve a tutti! Miei prodi potete linciarmi, come si deve, per il mio ritardo :(
Ho una bella e una cattiva notizia, quale prima?
Allora quella cattiva è che la Raccolta sta per terminare con la trama che mi ero prefissata, perché questo è il penultimo capitolo.
E quella buona e che, se ho tempo, prometto di crearne un continuo ;)
Con in mezzo Trunks/Marron e Bra/Nuovo Personaggio (Inserito nella Raccolta, marito di quest'ultima.), saranno solo accenni ma spero vi facciano piacere ;)
Spero che la pessima comicità di questo capitolo la vogliate perdonare, ma è un capitolo di transito a quello che avverrà dopo ;)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

 


Ps: Il banner è stato creato da Yuko Chan.

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Capitolo 10
*** 10. Felicità ***


 
 



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La moglie dell'eroe, il principe dei saiyan

e qualcosa in comune.





 

 

Vegeta aveva terminato il suo allenamento serale e si dirigeva verso la grande cucina.
E  passando per il salotto notò Chichi di fronte alla finestra a rimirare il cielo.
Diede una veloce occhiata all'orologio e vide che segnava le quattro del mattino.
Entrò nella stanza, in silenzio, senza dir nulla e le poggiò una mano sulla spalla.
« Goku. »
Mormorò la donna con il viso rigato dalle lacrime.
Ma non era stato detto con odio, nostalgia o rancore.
Era stato pronunciato con amore, felicità e gioia.
« Goku tornerà. L'ho sognato stanotte, mi ha detto che resterà con noi per vent'anni e poi dovrà andare con Shenron. Il Drago gli ha ridato la vita e lui gli è debitore, ma ha voluto concedergli questo tempo perché ha salvato la Terra. Vegeta è tutto vero! Non è stato un sogno normale. Io l'ho sentito...ho sentito il suo tocco, il suo profumo e, anche, la sua voce. Quella voce che mi manca da ben quattro anni.»
Vegeta non ebbe il tempo di parlare che Chichi si fiondò ad abbracciarlo.
Era felice.
E questo era quello che gli importava.
L'abbracciò fraternamente e sorrise divertito.
La cosa più importante per un fratello maggiore?

Sapere che la sua sorellina ritornerà ad essere felice.


 

 

 

 

 

 





 

 

 

 







 

Salve a tutti! Questa è l'ultimo capitolo e l'ultima Flash-Fic :,)
Ho amato questa amicizia fraterna e mi dispiace concluderla, ma era questa la fine che mi ero prefissata.
Ripeto: Ho una bella e una cattiva notizia, quale prima?
Allora quella cattiva è che la Raccolta nuova che farà da continuo per adesso non posso postarla. 
Ho TROPPE Raccolte da aggiornare/continuare ed appena le concluderò prometto che penserò ad un continuo ;)
Spero che questo "lieto fine" piaccia, perché non è detto che Goku non sia tornato prima dei 100 anni.  
Ringrazio infinitamente e immensamente chi ha inserito questa Raccolta tra le preferite/seguite/ricordate.
GRAZIE DI CUORE :)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

 


Ps: Il banner è stato creato da Yuko Chan.

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