Maybe, us two

di WriterOfDreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Something To Die ***
Capitolo 2: *** The Wrong Moment ***
Capitolo 3: *** Goodmorning Stranger ***
Capitolo 4: *** Just Friends ***
Capitolo 5: *** Call me maybe ***
Capitolo 6: *** New York, please! ***
Capitolo 7: *** Empire State Of Mind ***
Capitolo 8: *** Here We Go Again ***
Capitolo 9: *** Never Again ***
Capitolo 10: *** Prison Break ***
Capitolo 11: *** Back To Reality ***
Capitolo 12: *** I Am Who I Am ***
Capitolo 13: *** Before The Storm ***
Capitolo 14: *** What About Us ***
Capitolo 15: *** Rock You Like A Hurricane ***
Capitolo 16: *** Happy Birthday Mr. J ***
Capitolo 17: *** Blow me one last kiss ***



Capitolo 1
*** Something To Die ***


Ehi bevi qualcosa o hai deciso di fissarmi tutta la sera?” Allie schioccò due volte le dita davanti agli occhi verdi e vuoti del ragazzo seduto al bancone
uhm? Qualcosa che mi uccida per favore” il ricciolino scosse la testa e si voltò facendo ruotare di mezzo giro lo sgabello
“ok, basta che poi per morire esci dal locale” ribattè lei voltandosi scocciata per afferrare un paio di bottiglie. Non era la serata giusta per Allie, la giornata era cominciata male e finita ancora peggio, l'acqua gelida, una multa, un richiamo sul lavoro, l'auto a secco, il ragazzo tornò a fissarla mentre rovesciava il contenuto di alcune bottiglie all'interno di un bicchiere
ehi me ce l'hai l'età per bere?” chiese mentre allungava il bicchiere sul banco
forse, ma dovevi pensarci prima” disse lui afferrando il cocktail e voltandosi nuovamente a fissare il locale che si stava riempiendo velocemente, bevve un sorso di quel liquido colorato e fece un piccolo colpo di tosse, non era un cocktail, era benzina pura. Si voltò di scatto, pronto ad aggredirla verbalmente ma si trovò faccia a faccia con un ragazzo dai capelli scompigliati
qualcosa non va?” chiese il barista notando la faccia corrucciata del ragazzo
no nulla” borbottò guardando verso i lati del bancone
Sei il nuovo amichetto di Allie? Torna subito” aggiunse il barista con tono scocciato e sparendo a sua volta con un paio di bottiglie tra le mani. Il ricciolino tornò a fissare le persone che affluivano verso il bancone, ragazze di 20/25 anni accompagnate o sole, ma sempre sorridenti, sussultò quando si sentì toccare una spalla
Ehi Adam mi ha detto che mi cercavi, hai deciso di morire e vuoi che ti accompagni fuori?” era tornata.
no, io..” aveva appoggiato il bicchiere sul banco dopo aver fatto un lungo sorso e aveva cominciato a borbottare
ti ha dato di volta il cervello?” una voce maschile stava sovrastando il rumore e aggrediva il ricciolino, che tornò a voltarsi cercando il suo interlocutore
diamine è tutto il giorno che ti cerco, mamma e papà sono fuori controllo e Danielle sta dando i numeri insieme a loro, ti sei anche dato all'alcool?” un altro paio di occhi verdi, furiosi e minacciosi, si erano piantati sul bicchiere dietro la testa del ricciolino, in un lampo Allie, tra un cocktail e l'altro, fece sparire il bicchiere incriminato
forza Kevin, andiamocene” il ragazzo lo afferrò per il braccio e lo trascinò verso l'uscita senza nemmeno dargli il tempo materiali di rispondere. Allie sbuffò scocciata mentre fissava i due uscire dal locale, non aveva pagato il cocktail e quindi toccava a lei risarcire la cassa.

Kevin, stai bene? Dove sei stato? Ti prego non farlo più! Dobbiamo ultimare un sacco di cose!” appena mise piede all'interno del salotto, la ragazza mora che passeggiava nervosamente avanti e indietro gli saltò al collo quasi in lacrime
scusate, vado a dormire” riuscì solo a borbottare lui, non aveva voglia di parlare, discutere e dare spiegazioni, diede un bacio sfuggente alla ragazza e salì di corsa le scale. Si distese nel letto e cominciò a fissare il soffitto per un tempo interminabile, poi improvvisamente scattò in piedi, non aveva pagato la sua consumazione. Si rinfilò velocemente le scarpe e scese le scale
esci ancora?” Nick lo afferrò per un braccio agli ultimi scalini
mi hai trascinato fuori e non ho pagato” ribattè lui liberandosi dalla presa

Sono errori da principiati Allie, che ti succede?” Adam la prendeva in giro per la consumazione mancata, faceva la barista da una vita ormai e sapeva benissimo che con persone confuse, moleste o ubriache il pagamento andava preteso in anticipo
piantala, è una giornata di merda” sbottò lei lanciando una fetta di limone in un bicchiere
forse migliora” la pizzicò lui mentre indicava un ammasso di ricci scomposti farsi largo tra la folla
ciao” disse avvicinandosi al bancone e abbozzando un sorriso
sentivi già la mia mancanza? Non ci conosciamo nemmeno” disse Allie continuando ad affannarsi tra bottiglie, bicchieri e foglietti di carta
mi piacciono le sconosciute, ma sono qui a saldare i miei debiti, non ho pagato” disse sorridendo nuovamente, Allie rimase ipnotizzata, aveva denti bianchissimi come quelli delle star di Hollywood
meno male, altrimenti dovevo rimetterli io” rispose realmente sollevata mentre afferrava la banconota che le stava porgendo
scusami, è che mio fratello è un po' impulsivo e molto teatrale” disse decidendosi finalmente a sedersi, Allie vide con la coda dell'occhio Adam e Jade preparare file di piccolo bicchierini di vetro, fece lo stesso e li riempì con un liquido verde smeraldo
sei scusato solo se bevi con noi” piazzò uno shot davanti alle mani di Kevin e fece lo stesso con tutti i clienti appostati al bancone
io non..” cercò di ribattere
“non si può dire di no” lo stroncò subito lei, stringendo a sua volta un bicchierino tra le dita.

Andiamo non puoi guidare in queste condizioni” forse avevano esagerato un pochino, forse doveva dire a Kevin che non tutto quello che beveva in realtà finiva nel suo stomaco. Allie era sobria, Kevin un straccio.
dai dimmi dove abiti ti accompagno io” tra gli sbiascichii del ragazzo cercava di captare una via, un numero civico, un quartiere ma fu tutto inutile
di la, no forse di la, al 518 o forse è 815” Kevin indicava a caso vie e direzioni, Adam li guardava divertiti
ti conviene portartelo a casa e rispedirlo al mittente domattina Al” disse mentre appoggiato al cofano della sua auto fumava una sigaretta
fantastico, non vedevo l'ora di portarmi a casa un ubriaco semi incosciente” sbuffò lei sorreggendo il ragazzo che si stava accasciando per vomitare
conclusione perfetta di una giornata di merda, dammi una mano per favore” Kevin stava riproducendo sull'asfalto tutto l'alcool che aveva ingerito, Adam sparì all'interno del locale e ne riuscì con un pacco di tovaglioli e delle bottigliette d'acqua, Kevin aveva smesso di vomitare ed ora stava appoggiato alla ruota di un enorme SUV in stato comatoso
Kevin, ci sei? Ti sei ripreso?” Allie accovacciata davanti a lui gli stava ripulendo la faccia, in condizioni pietose
non voglio andare a casa” riuscì a dire finalmente
fai i capricci? Dai dimmi dove abiti che ti riaccompagniamo” tentò nuovamente la ragazza
non voglio andare a casa” ribadì il ricciolino mentre si frugava nelle tasche, il suo iPhone aveva cominciato a vibrare insistentemente
Kevin, decidiamo cosa fare perchè non possiamo stare qui tutta la notte” la moretta si mise seduta di fronte a lui mentre Adam guardava incuriosito l'amica
fanculo” borbottò il ricciolo rimettendo il telefono in tasca senza rispondere
non voglio andare a casa, questa è la mia auto, posso dormire qui” aggiunse battendo un pugno sulla portiera del SUVperfetto, andiamocene” sbottò Allie stufa di discutere, si alzò da terra e saltò sull'auto di Adam, che la imitò qualche secondo dopo
sei sicura? Vuoi mollarlo li?” avevano fatto solo qualche metro, Allie buttò la testa all'indietro, sbuffò e scese dall'auto salutando l'amico con un grugno, poi si diresse a passo spedito verso l'auto e Kevin
dammi le chiavi e salta in macchina, ti porto a casa mia” disse secca tendendo la mano verso il ragazzo ancora seduto a terra.

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Capitolo 2
*** The Wrong Moment ***


va beh allora grazie eh, magari più tardi torno a prendere la macchina eh” Kevin sembrava impacciato mentre scendeva dalla Jeep della ragazza
scusa se ti metto fretta, ma ho un appuntamento e sono già in ritardo” disse Allie guardando nervosamente l'orologio sul cruscotto
oh okay, allora ciao e grazie ancora” non avevano parlato molto durante il tragitto, solo le indicazioni verso casa e qualche domanda casuale, l'atmosfera era strana e interrotta dai continui squilli del cellulare di Kevin. Allie lo guardò sparire dietro il cancello di quella che doveva essere una gigantesca e lussuosa villa, ingranò la marcia e si allontanò schiacciando la suola delle sue Converse sull'acceleratore.

Kevin?” la madre del ragazzo spinse piano la porta della stanza, lui era disteso sul letto con gli occhi puntati sul soffitto
che c'è?” chiese mettendosi seduto pronto a sorbirsi un'infinita predica
non se tornato a casa questa notte, e sei rientrato sgattaiolando, Kevin non riusciamo a capire cosa ti stia prendendo, mancano pochi mesi al matrimonio e Danielle dice che la stai evitando in questi giorni” la madre, visibilmente preoccupata, prese tra le sue la mani di Kevin e puntò gli occhi dritti nei suoi, aveva deciso che non sarebbe uscita da quella stanza senza delle risposte
non lo so mamma, sono confuso, indeciso, spaventato, e forse è il caso che rallentiamo un attimo con il matrimonio, sta succedendo tutto così in fretta, mi sento travolto dalle cose e dagli eventi, ho bisogno di un momento di pausa” aveva deciso tutto d'un tratto che avrebbe seguito la linea schietta e sincera di Allie, forse però doveva imparare a calibrare bene le parole, Denise era diventata bianca come un lenzuolo
mamma, non sto dicendo che voglio annullare tutto, ma solo che ho bisogno di boh, non lo so, ma voglio rallentare” sbottò infine lasciando andare la mani della madre
va bene, come vuoi, ma forse dovresti parlarne anche con Danielle non credi?” tratteneva i singhiozzi a fatica, non voleva assolutamente che il figlio mandasse a monte tutto quello che stavano organizzando solo per uno stupido capriccio, lo fissò per qualche secondo e poi lo lasciò a riflettere da solo su quello che veramente voleva fare.

alla buon'ora” aveva appena appoggiato il piede al suolo quando una vocina irritante la raggiunse
per favore, non cominciare, ho avuto un contrattempo” sbattè la portiera e si fermò per un momento a fissare la bionda ragazzina che la stava bacchettando dalla soglia di una meravigliosa villa, Kirsten e i suoi 16 anni di lusso e vizi, la sua sorellastra che proprio non riusciva a sopportare, la oltrepassò e si avviò a passo deciso verso il patio esterno dove suo padre, Jhon la stava aspettando
ciao piccola” era alto, moro, longilineo e aveva sempre un filo di abbronzatura che lo rendeva meraviglioso, si alzò e diede un dolce bacio sulla fronte ad Allie
ciao papi, scusami per il ritardo ma ho avuto un ospite imprevisto da portare a casa” si sedette dall'altro capo del tavolo, proprio di fronte a lui
non preoccuparti, Violet non ha ancora fatto servire il pranzo” rispose lui con un sorriso smagliante, nonostante non fosse la madre di Allie lei le voleva un gran bene, in fondo era stata lei a crescerla dopo che i suoi genitori si erano lasciati
ho sentito la mamma ieri, ha detto di salutarti e che non vede l'ora di vedermi” si erano lasciati ma si volevano ancora bene, Allie non era stata prevista e dopo la sua nascita avevano provato a far funzionare le cose, avevano anche programmato di sposarsi, ma poi avevano guardato in faccia la realtà e per il bene di tutti si erano separati. Allie chiuse gli occhi e si lasciò travolgere dal sole caldo, pensando al momento in cui avrebbe riabbracciato sua madre.

Quando aveva premuto il tasti di invio era sicuro, deciso e con un discorso ben chiaro in testa, ma ora che Danielle era davanti a lui con la faccia bianca e confusa gli si era offuscata la mente. Non voleva ferirla, non voleva rovinare il suo sogno da mille e una notte ma doveva parlarle e rallentare la corsa verso l'altare, le parole gli erano uscite così senza nemmeno rendersene conto
hai conosciuto un'altra ragazza? È con lei che ti vedi quando sparisci nel nulla?” Danielle singhiozzava e lo guardava con occhi tristi ed arrabbiati
no Dani, non c'è nessuna altra donna, è solo che ho bisogno di frenare questo caos, sono sempre innamorato di te e deciso a sposarti, ti sto solo dicendo che ho bisogno di qualche giorno in più” si era sporto verso di lei per prenderle le mani, l'aveva tranquillizzata e si era avvicinato per abbracciarla
ora devo andare Kevin, mi accompagni?” lo aveva detto piano in un sussurro, e lui in fondo era sollevato dal fatto di non dover passare altri atroci momenti in lacrime con lei, le diede un leggero bacio sulla fronte le prese la mano e la accompagnò giù per le scale e poi attraverso il cortile soleggiato
ti chiamo più tardi ok?” lei lo strinse forte in un abbraccio e poi scivolò nell'auto. Mentre l'enorme cancello oscurato si apriva, Kevin intravide un auto scura e del tutto famigliare, per poi scorgere quel metro e quasi sessanta senza peli sulla lingua sorridere
ehi tu straniero” la sentì chiamare nella sua direzione, non era per niente il momento giusto
ehi ciao” biascicò mentre sotto lo sguardo attento di Danielle, correva verso la moretta
cosa fai da queste parti?” chiese grattandosi nervosamente la testa
giuro che non volevo importunarti, ma sono risalita in auto e ho trovato questo sul sedile” disse brandendo il lussuoso portafoglio di pelle nera, Kevin si toccò automaticamente la tasca posteriore dei jeans, verificando il fatto che fosse vuota
cavolo, non me ne sono nemmeno accorto” borbottò guardando nervosamente verso l'auto di Danielle, ancora ferma nel vialetto
Ehi tranquillo, volevo solo restituirlo, ci si vede” si era accorta del suo disagio, gli aveva piantato il portafoglio tra le mani e si era allontanata ancora prima che lui potesse dire o fare qualsiasi cosa
aspetterò la tua chiamata” la voce di Danielle lo fece sobbalzare, accennò un gesto con la testa e fece un passo indietro per permetterle di uscire. Rimase così imbambolato senza capire bene cose gli era appena successo, con il cancello in chiusura e lo sguardo perso nel vuoto. 

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Capitolo 3
*** Goodmorning Stranger ***


Non aveva mai provato quella sensazione di completo smarrimento che stava vivendo in quel momento. Gli occhi aperti a fissare un soffitto che non era quello della sua camera da letto e nemmeno quello di Dani, il mal di testa lancinante e la sensazione di aver ingoiato un intero set di asciugamani, aveva bisogno di bere. Si sollevò lentamente e affondò i piedi nel tappeto, non riconosceva nulla di tutta quella stanza, piccola, ordinata e colorata, si guardava attorno smarrito, le sue scarpe ben allineate sul pavimento vicino ad un paio di biker boots consumati, la giacca appesa alla sedia e tutti i suoi effetti personali sulla scrivania ingombra di foto e quaderni, afferrò il suo iPhone, aveva un miliardo di chiamate e messaggini ma lui si limitò a guardare l'orario, erano da poco passate le undici e mezza. Spalancò la porta della stanza e un forte profumo di caffè gli invase le narici, ancora scalzo si avventurò seguendo la scia profumata
buongiorno” borbottò una volta arrivato alla cucina, era in preda al panico, chi era quella ragazza seduta alla penisola?
buongiorno, come va il post sbornia?” Allie non distolse nemmeno lo sguardo dal giornale che stava leggendo
credo bene, anzi no sto da schifo, posso avere anche io del caffè?” perfetto, si era ubriacato e non ricordava nulla, vide la moretta indicargli distrattamente la caffettiera al cui lato c'era una tazza pulita
ciao, io mi chiamo Allie e sono la barista che ti ha reso uno straccio ieri sera” disse finalmente chiudendo il giornale e osservandolo confuso mentre si sedeva di fronte a lei
ciao, io sono Kevin e non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera” rispose lui prima di fare un lungo sorso di caffè
nulla di grave o irreparabile, hai bevuto, un po' troppo, vomitato in mezzo al parcheggio, fatto i capricci, ignorato quindici telefonate e dormito come un angioletto” Allie sorrise al ragazzo ancora confuso, si alzò dello sgabello e sparì dietro una porta a vetri che dava su un balconcino. La osservava fumare in silenzio, i capelli cortissimi, il fisico minuto, tanti coloratissimi tatuaggi le coprivano quasi interamente il braccio destro, gambe abbronzate spuntavano dagli shorts di jeans, aveva un tatuaggio anche sul polpaccio e sul piede, Kevin ne era affascinato. Anche lui aveva pensato di farsene uno, dopo il matrimonio, il nome di Dani al posto della fede nuziale, ma forse ora non ne era più tanto convinto. Si alzò di scatto e la raggiunse
ok, scusa la domanda, ma siamo stati a letto insieme?” puntò lo sguardo verso il nulla e si rese conto che al di là della strada, c'era la spiaggia
si, nel senso che nel mio micro appartamento c'è una sola camera da letto, ma non ho abusato di te e tu eri semi incosciente per tentare qualsiasi approccio” gli piaceva il modo schietto e sincero di Allie, nessun giro di parole, giochini o insinuazioni
no sai è che sono fidanzato e non vorrei mai..” cominciò a borbottare
ti ho portato qui solo perchè ti sei rifiutato di dirmi dove abiti, e poi hai cominciato ad impuntarti che non volevi andare a casa e che volevi dormire in macchina” disse appoggiandosi di schiena al muretto che chiudeva il balcone, chiuse gli occhi per un minuto assaporando al massimo l'aria calda e il profumo del mare
scusami, è che di solito non mi ubriaco mai, anzi bevo pochissimo in realtà” disse appoggiando le mani al muretto continuando a fissare l'oceano, Allie abitava davvero in un bell'appartamento, piccolo ma mille volte meglio della villa che divideva con la sua famiglia
io mi faccio una doccia, tu fai quello che vuoi, le chiavi della tua auto sono all'entrata e l'auto e parcheggiata qua sotto” Allie snocciolò le informazioni al ricciolino che sembrava non voler distogliere lo sguardo dall'oceano, e sembrava anche non ascoltarla
ehi, tu, Kevin?” disse schioccandogli le dite davanti agli occhi
eh? Parlavi con me?” chiese scuotendo la testa
vado a lavarmi, tu fai quello che vuoi” tagliò corto accennando una risatina e rientrando nell'appartamento. Kevin la seguì per qualche secondo con lo sguardo, poi si perse nuovamente nei suoi pensieri. Doveva tornare a casa, affrontare i suoi genitori e soprattutto Danielle, forse non era poi così sicuro di volersi sposare, solo non riusciva a capire cosa gli avesse scatenato questa confusione.
Allie, posso entrare?” era rimasto venti minuti a fissare la spiaggia affollarsi poi, accaldato, si era deciso a rientrare e a dirigersi verso casa, la porta della stanza da letto era semi aperta e da li riusciva ad intravedere la ragazza in jeans intenta ad infilarsi la maglietta
vieni” disse lei senza preoccuparsi del fatto che Kevin potesse vedere qualche centimetro di troppo
volevo salutarti e ringraziarti, forse ho trovato il coraggio di tornare a casa” disse accennando un sorriso
bene, non so da che parte tu vada ma io ti rubo un passaggio, così siamo pari” lo aveva detto in quel suo tono allegro ma che non ammetteva repliche e Kevin non poteva far altro che accettare.

Ma che cavolo..” aveva messo giusto un piede fuori dalla porta del palazzo, stava cercando il telefono nell'infinito casino della sua borsa quando si sentì strattonare e trascinare di nuovo nel palazzo
hai cambiato idea di nuovo?” chiese stizzita
no è che c'è un problema, piccolo eh, però meglio se non esco per il momento” guardava nervoso oltre la colonna di vetro laterale del portoncino , Allie incrociò le braccia e cominciò a sbattere nervosamente il piede per terra
parla per cortesia che non ho tempo da perdere” Allie non sapeva chi era il ragazzo che aveva davanti, e non sapeva che diamine di problema avesse sapeva solamente che se non si muoveva sarebbe arrivata tardi per il pranzo
ok, diciamo che potrei essere abbastanza famoso, e che li fuori ci sono dei paparazzi, e che sarebbe sconveniente che durante la preparazione per il matrimonio io mi facessi vedere mentre esco dalla casa di una sconosciuta insieme a lei” lo disse tutto d'un fiato, senza prendere pause ne guardare la ragazza negli occhi. Allie non disse nulla, sbuffò sonoramente e fece un mezzo giro su se stessa, procedendo poi a passo spedito verso i garage
ti muovi?” disse ancora stizzita quando si accorse che Kevin era rimasto imbambolato sulla porta, scosse leggermente la testa e la seguì a ruota
aspetta ti aiuto” disse mentre Allie cercava di sbloccare senza risultati la porta basculante del garage, appena furono riusciti ad aprirla Kevin si trovò difronte ad un enorme Jeep nera
tu così scricciolina guidi questa?” chiese osservando la ragazza brandire la chiavi
fai poco lo spiritoso o ti lascio qui” rispose lei facendo una smorfia, non voleva sapere nulla di quello strano e abbastanza famoso ragazzo, voleva solamente non fare tardi a quel benedetto pranzo del sabato
se ti metti dietro non ti vedranno, ci sono i vetri oscurati” disse aggiustando con cura il sedile, Kevin non disse una parola, fece solo una buffa smorfia e si accomodò sul sedile del passeggero.

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Capitolo 4
*** Just Friends ***


non vuoi chiamarla nemmeno oggi?” Nick brandiva l'iPhone del fratello come se impugnasse una spada
lasciatemi in pace” borbottò il ricciolo togliendo il telefono dalle mani di Nicholas. Era passata quasi una settimana da quando aveva parlato e visto Danielle per l'ultima volta, si era concentrato sulla sua musica, e non aveva pensato a nient'altro che alla sua carriera, avrebbe voluto chiamarla un milione di volte ma non era ancora disposto a dirle quello che lei voleva sentirsi dire. Improvvisamente sorrise, gli era tornata in mente la faccia sorridente e sfacciata di Allie, e la disastrosa serata in cui l'aveva conosciuta, aveva proprio fatto la figura dello sfigato e si ricordava giusto un quarto di tutto quello che era successo ma, forse per la prima volta si era davvero divertito, senza pensieri e senza il peso della notorietà. Aveva improvvisamente voglia di vederla e di fare due chiacchiere con lei, magari finendo poi per non ricordarsi nulla di nuovo.
Joe?” il ricciolino stava bussando alla porta della camera del fratello aspettando un cenno per poter entrare
che c'è?” disse il moretto spuntando sulla soglia un po' assonnato
hai da fare questa sera? Ti va di fare un'uscita tra fratelli?” chiese Kevin sfoggiando un sorriso
un appuntamento? Kevin non sei il mio tipo” scherzò Joe stiracchiandosi
voglio andare a trovare un'amica, ma non posso andarci da solo, altrimenti Nick il mastino comincerebbe a darmi fastidio” borbottò
ok, ma non voglio che mi tiriate in mezzo alle vostre liti” rispose secco riuchiudendosi la porta alle spalle. Kevin era felice come un bambino la mattina di Natale, anche se non riusciva a capire il perchè dato che aveva parlato con Allie solo per qualche ora, scese verso la cucina e il suo entusiasmo si spense in un nano secondo
ciao” la voce flebile e tremante di Danielle gli fecero fermare il cuore
ciao Dani” rispose lui un po' freddino sotto lo sguardo attento e lucido della madre
possiamo scambiare due chiacchiere?” chiese la ragazza stringendo con forza i manici della borsa, il ricciolino fece un cenno con la testa, saltò gli ultimi scalini e la guidò attraverso il salotto e poi in giardino.

guarda cos'ho trovato” la voce allegra e squillante di Adam interruppe il suo momento di relax, Allie si girò sull'asciugamano cercando di sollevare meno sabbia possibile e riparandosi gli occhi con la mano cominciò a fissare ciò che il ragazzo le stava sventolando di fronte
hai un principio di Parkinson Adam?” disse stizzita mentre afferrava la rivista che si agitava davanti ai suoi occhi, le stava facendo venire il mal di mare
antipatica” sbottò lui togliendosi la maglietta e sdraiandosi al suo fianco. Allie esaminò con cura la copertina patinata della rivista, in un angolo campeggiava la foto di tre ragazzi, tra cui riconobbe Kevin, sfogliò rapida le pagine fino ad arrivare all'articolo dove la foto veniva riprese in versione ingrandita
è un cantante per ragazzine e sta per sposare l'amore della sua vita” borbottò dopo aver letto per qualche istante in silenzio
e questo ti urta?” chiese Adam sfiorandole il fianco con le dita
perchè dovrebbe? Mi urta di più il fatto che tu vada a letto con praticamente tutta Malibù” rispose gettando la rivista sulla borsa e sdraiandosi ad occhi chiusi, Adam la fissò in silenzio qualche istante, poi si morse il labbro e riprese a godersi il sole.

ma sei sicuro che sia proprio qui? Kevin secondo me ci siamo persi” Joe sbirciava dal finestrino perso tra vie affollate di gente, Kevin guidava chiaramente con la testa immersa in qualcosa d'altro
eh? Oh merda!” sbottò non appena si rese conto che era andato un po' oltre la strada in cui doveva svoltare
ecco lo sapevo, si può sapere che hai? Mi hai proposto di uscire tra fratelli e non hai nemmeno rivolto la parola, va tutto bene?” Joe fissò il fratello che a sua volta teneva gli occhi puntati sulla luce rossa del semaforo che avevano davanti
Dani è passata a casa oggi” disse premendo l'accelleratore
ma l'hai chiamata tu?” chiese il fratello confuso
no, è venuta a raccontarmi quanto stia male e quanto sia faticoso procedere con i preparativi senza di me” svoltò con fare nervoso tanto che Joe dovette tenersi alla portiera
siamo arrivati” borbottò finalmente parcheggiando. Joe scese dall'auto confuso e spaesato, osservando le persone che affollavano la strada in cui si trovavano, poi si sentì strattonare per il braccio e seguì Kevin verso l'entrata del locale

e' venuto con la scorta questa volta” sussurrò Adam all'orecchio di Allie mentre fissava l'ingresso dove il ricciolino era magicamente comparso
sei geloso perchè è tornato?” lo punzecchiò lei cingendogli la vita con la scusa di afferrare lo straccio che stava proprio dietro le sue spalle
affatto” sbottò lui dandole un bacio sul naso
vattene” lo liquidò lei spingendolo verso la sua postazione
ehi ciao” a sentire quella voce Allie si voltò di scattò passandosi in modo automatico la mano tra i capelli cortissimi
ehi futuro sposino” disse sfoggiando uno dei suoi sorrisi smaglianti, Kevin girò gli occhi infastidito
Joe, lei è Allie la barista che mi fa perdere i sensi, Allie lui è mio fratello” disse lasciando cadere il discorso del matrimonio
faccio anche da balia all'occorrenza” disse Allie mentre stingeva la mano calda ed abbronzata di Joe
me ne ricorderò in caso di necessità” rispose il moretto sorridendo
la smetti di fare il cascamorto?” stringevano tra le mani il secondo cocktail e Kevin osservava nervoso Joe che sfoggiava le sue doti di Casanova con le avventrici e anche con Allie
sei sicuro che siete solo amici e che non ti stai prendendo una cotta?” chiese abbandonando il bicchiere sul bancone
ma figurati, è solo che se non ricordo male anche tu hai una ragazza” borbottò voltandosi a cercare Allie con lo sguardo
avevo” disse secco il moretto prima di alzarsi in direzione di una ragazza dai capelli rosso fuoco.

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Capitolo 5
*** Call me maybe ***


ho come un deja vu” disse ridendo Allie mentre sorreggeva Kevin, decisamente meno ubriaco dalla prima volta che si erano conosciuti ma comunque brillo
secondo me ci sta prendendo gusto, ma non era venuto con suo fratello?” Adam aveva individuato l'auto del ragazzo e stava aiutando Allie a trascinarlo in quella direzione
perfetto, abbiamo un semi ubriaco ed uno scomparso, di bene in meglio” sbottò lei cominciando a tastare le tasche di Kevin, cavandone poi le chiavi dell'auto ed il cellulare
ehi Kevin, guardami come hai detto che si chiama tuo fratello?” gli teneva la testa tra le mani e cercava di non farlo addormentare
uhm, Joseph o Nicholas o Frankie” biascicò appoggiando la testa al finestrino
perfetto” Allie scorse velocemente la rubrica cercando i nomi che il ricciolino aveva faticosamente snocciolato, premette sul primo dei tre che trovò e attese una qualsiasi risposta
fantastico” sbottò dopo almeno una decina di squilli tutti a vuoto
dai Allie, tanto non è più la prima volta, sai che è innocuo” rispose Adam strizzandole l'occhio
sei uno stronzo” rispose inviperita lei
Allie ti prego ho ospiti non posso rimanere qui tutta la notte a fare da balia a mister bicchiere facile, e vorrei ricordarti che tra meno di otto ore devi salire su un aereo” disse stizzito Adam prima di stamparle un bacio rabbioso sulla guancia e sparire sulla sua auto
vaffanculo” sbraito la ragazza in direzione dell'auto che si stava allontanando, con il telefono di Kevin ancora tra le mani fece un nuovo tentativo ma da Joseph ancora nessuna risposta. Il ragazzo stava in piedi per inerzia, non sapeva nemmeno se era sveglio o stesse dormendo, lo scosse leggermente per la spalla e lui mugugnò aprendo leggermente gli occhi
ehi Joseph non risponde provo con Nicholas ok? Poi vedo di portar” non fece in tempo a finire la frase, Kevin sembrava si fosse ripreso tutto d'un colpo
no lascia, ce la faccio” disse spalancando gli occhi e tirandosi dritto, poi afferrò il telefono dalle mani della ragazza
ehi calmo, è che tuo fratello è disperso” disse mettendogli una mano sulla spalla per calmarlo
se n'è andato con una” riuscì a dire rilassandosi
oh bene, quindi se non ti scoccia potresti darmi un passaggio fino a casa prima di andartene?” fece gli occhi dolci per convincerlo
ti scoccia guidare tu mentre mi riprendo leggermente?” rispose lui con un sorriso.

Kevin” da circa un quarto d'ora Allie cercava di svegliare il ragazzo accasciato sul sedile senza nessun risultato, era esausta ed il pensiero di lasciarlo dormire e chiuderlo in auto la sfiorava sempre più frequentemente. Appoggiò la testa al sedile, fece un respiro profondo e ricominciò la sua azione di risveglio del ragazzo
Kevin dai per favore svegliati” disse scuotendolo per la spalla ricevendo in risposta solo un mugugno
Kevin!” urlò improvvisamente facendo sobbalzare il ragazzo
cosa caz..Allie sei pazza?” urlò a sua volta Kevin tenendosi una mano sul cuore
devi andare a casa” rispose la moretta scendendo dall'auto e lasciandolo confuso in balia di se stesso.
merda” borbottò con la testa praticamente all'interno della borsa alla ricerca delle sue chiavi, Kevin la stava osservando da dietro il finestrino, cercando di combattere l'impulso irrefrenabile di attraversare la strada e baciarla. Dopo aver scosso la borsa più volte finalmente Allie aveva la chiavi tra le mani, sparendo così dietro il portone, fece le scale pensando alle mille cose che ancora doveva fare prima di partire. Si era appena chiusa la porta di casa alle spalle quando il suono del citofono la fece sobbalzare
sei impazzito?” la faccia sorridente ed un po' assonnata di Kevin era apparsa sul videocitofono
hai lasciato questo in macchina” sussurrò agitando un iPhone davanti alla piccola telecamera, Allie chiuse gli occhi e sorrise prima di premere il bottoncino di apertura, fece scattare la serratura e si mise ad aspettare Kevin sull'uscio
cavolo grazie, è che sono un po' stanca e smemorata” disse tendendo la mano vedendo comparire il ragazzo sugli scalini. Il ricciolino non disse nulla, si limitò a sorridere avvicinandosi così tanto da prendere il viso di Allie tra le mani e far aderire completamente quelle labbra calde e morbide alle sue prima di far scontrare tra di loro le lingue. Allie si lasciò travolgere da quella sorpresa, tanto dolce quanto impregnata del sapore dell'alcool dei suoi cocktails, naso contro naso Kevin rimase qualche istante con gli occhi piantati in quelli della ragazza
me ne vado subito” sussurrò accarezzandole il viso, Allie era immobile, impietrita e senza parole come non le capitava da tempo, si limitò a guardare quei meravigliosi occhi verdi allontanarsi sempre più dai suoi. Kevin fece un passo indietro, senza però distogliere lo sguardo da Allie, le accarezzò la spalla ed il braccio, le prese la mano e ne baciò il dorso
buonanotte Allie” sussurrò lasciando cadere la mano della ragazza, qualche secondo, pochissimi istanti ed Allie afferrò il polso del ragazzo tirandolo a sé dentro all'appartamento. Kevin sapeva perfettamente che quello che stavano facendo era fottutamente sbagliato, ma non riusciva a togliere le mani dai fianchi di Allie, non riusciva a separare le labbra dalle sue, non riusciva a fermare le mani della ragazza che, tra un passo e l'altro, gli stava slacciando bottone dopo bottone la camicia. Faceva caldo e il fatto di rimanere a petto nudo gli diede un leggero sollievo, strinse Allie tra le sue braccia prima di sollevarla e farla ricadere dolcemente sul letto, era così dolce che per la prima volta non si sentiva in colpa a fare qualcosa di sbagliato. Allie sentiva le mani calde di Kevin correrle sotto la maglietta e provocarle un leggero brivido, le sfilò la maglietta con facilità prima di avventarsi sul suo collo.

Joseph dov'è tuo fratello?” Joe pensava di farla franca entrando silenzioso dalla porta sul retro, ma si sbagliava di grosso
dorme da amici” borbottò cercando di sembrare il più sobrio possibile
solo le cinque del mattino e credi di cavartela così?” Denise era infuriata, spaventata e preoccupata, sperava che la notorietà non avrebbe cambiato i suoi piccoli ma cominciava a capire di essersi sbagliata
no mamma, ma è davvero rimasto a dormire da amici e io ho davvero tantissimo sonno” borbottò fingendo uno sbadiglio cercando di muoverla a compassione
non finisce qua giovanotto” disse furiosa prima di rinchiudersi nella camera da letto

Aveva di nuovo mal di testa e quel fastidioso trillo che proveniva dal pavimento lo stava massacrando, si sforzò di aprire gli occhi e muoversi verso il suo iPhone
pronto?” disse in un sussurrò misto tra il sonno e il tentativo di non svegliare Allie
mamma sul piede di guerra, muoviti a tornare a casa” Joe fu rapido e categorico, non disse nient'altro e chiuse la conversazione, Kevin si mise a fissare il soffitto con le mani incrociate dietro la testa, in quell'istante gli sembrava tutto più semplice
ti richiamano all'ordine?” le voce di Allie soffocata nel cuscino lo fece sorridere
che ore sono?” chiese ancora senza sollevare il viso
le dieci e quarantacinque” disse dopo aver dato un rapido sguardo alla sveglia sul comodino
merda merda merda!” Allie si alzò di scatto urlando come una pazza
tutto ok?” chiese il ragazzo alzandosi a sua volta confuso
no, sono fottutamente in ritardo e non ho ancora preparato la valigia cazzo!” Allie si passò una mano tra i capelli, schizzava da una parte all'altra della minuscola stanza afferrando vestiti ed effetti personali che stava letteralmente lanciando all'interno di un borsone
hai bisogno una mano?” si azzardò a chiedere quando finalmente, dopo dieci minuti di delirio, si era calmata
mi faccio una doccia, puoi darmi un passaggio dopo?” chiese sgattaiolando verso il bagno, Kevin si limitò ad annuire e sorridere mentre si rinfilava i jeans.

scherzi?” avevano riso per l'intera durata del viaggio, da casa di Allie fino all'aeroporto di Burbank, o meglio fino al retro dell'aeroporto
no, vado a New York una settimana e mi sposto con questo” disse Allie indicando il piccolo jet privato pronto alla partenza
così però non vale Allie, mi sto accorgendo di non sapere nulla di te, a parte il tuo lavoro” protestò Kevin spegnendo l'auto
non c'è fretta, e non c'è bisogno che scendi, quello è mio padre e sembra anche irritato, sono in ritardo di un quarto d'ora” disse Allie controllando di avere tutti i suoi effetti personali in borsa
buon viaggio allora” disse sporgendosi per darle un bacio, Allie si scostò leggermente in modo che le labbra del ragazzo finissero proprio sulla sua guancia
chiamami magari” aggiunse mentre la osservava scendere dall'auto e correre verso la pista trascinando il borsone.

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Capitolo 6
*** New York, please! ***


mamma, pensi davvero che dovrei chiamarlo? Insomma, non è corretto, lui sta per sposarsi” Allie sbuffò seduta sulla poltrona di pelle nera dall'altro lato della scrivania
Alice, dovete chiarire la situazione non credi? Almeno per dirvi non succederà mai più” Eleanore, la madre di Allie, parlava senza staccare gli occhi dallo schermo del computer, doveva assolutamente finire quel maledetto planning
odio quando mi fai ragionare” sbuffò nuovamente la ragazza alzandosi dalla poltrona. Eleanore sorrise alzando lo sguardo per osservarla, in quei quattro giorni che aveva passato insieme non aveva fatto altro che chiedere consigli su questo fantomatico ragazzo, era il primo di cui sentiva parlare dopo Jared.
ci vediamo a cena mami? Vado a fare una passeggiata e magari dello shopping” disse avvicinandosi alla donna per darle un bacio sulla guancia
ti porto da Pastis ok?” rispose lei ricambiando il bacio della figlia, Allie si limitò a sorridere ed uscì a passo spedito verso l'ascensore.

si può sapere perchè sei perennemente incazzato in questi giorni?” Joe osservava il fratello armeggiare con i lacci delle scarpe
perchè è tutto uno schifo Joe, non trovo soluzione a niente” borbottò appoggiandosi allo schienale della sedia
potevi almeno farti lasciare il suo numero” sussurò il fratello sorridendo
non è solo quello Joe, è che più ho bisogno di rallentare con il matrimonio più tutto si accelera, Dani mi sommerge di sms per i fiori, il catering, la location, per dirmi che ha finalmente fatto l'ultima prova dell'abito” Kevin chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, sapeva che doveva dare un senso a tutta quella strana situazione, ma se da un lato c'era l'amore profondo e sicuro di Danielle, dall'altro c'erano i brividi e l'intrigante mistero di Allie che non gli dava pace
parlaci Kev, dille di dare uno stop temporaneo ai preparativi, altrimenti ti troverai in men che non si dica su quell'altare pieno di dubbi” Joe gli diede una pacca sulla spalla, inforcò gli occhiali da sole ed uscì dalla stanza.

Ogni volta che attraversava le strade affollate di Manhattan, si chiedeva come sarebbe stato se non avesse deciso di tornare a Los Angeles, se non avesse scelto di scappare dalla città che non dorme mai, se non avesse chiuso il suo passato in quattro scatoloni da chiudere in soffitta e avesse avuto il coraggio di affrontare la grande mela. Frugò nella borsa per qualche istante, ne estrasse l'iPhone e scorse veloce la rubrica, si soffermò qualche istante sul nome a caratteri cubitali di Kevin, poi scorse di nuovo verso l'inizio. Qualche squillo e poi finalmente quella voce
Al? Sei di nuovo in pausa da tua madre?” la voce di Jade era forte e squillante come al solito
giro di shopping e schiarimento di idee” rispose fermandosi ad osservare una vetrina
chiamalo e basta no? Al massimo vi mandate a quel paese e basta, ma almeno vi siete parlati, ora scusa ma dopo questa perla di saggezza devo tornare alla faccia di questa futura sposina” borbottò Jade chiudendo di punto in bianco la telefonata e tornando ad armeggiare con ombretti e mascara
perfetto” sbuffò Allie fissando attonita lo schermo del telefono. In fondo cosa le costava? Lei era quella senza peli sulla lingua e senza mezza misure, perchè si stava facendo tutti quei problemi?

pronto?” il telefono di Kevin aveva cominciato a vibrare e lui svogliatamente aveva risposto senza nemmeno guardare il numero sullo schermo
fai una passeggiata con me?” una richiesta al quanto bizzara, poche parole che non gli fecero capire chi ci fosse dall'altro capo del telefono
scusi?” balbettò tirandosi seduto sulla sdraio attirando gli sguardi curiosi di Nick e della madre, Joe ronfava beatamente
mi dai del lei? Kevin hai capito chi sono?” Allie sbuffò facendo poi un lungo sorso dalla tazza di carta che stringeva tra le mani
Allie?ehi ciao” disse scattando in piedi e sparendo in direzione della sua camera
sto passeggiando per New York, mi fai compagnia? Ti porto a vedere alcuni dei posti che mi piacciono di più” disse continuando a camminare tra la gente guardando distrattamente le vetrine
ci sto, poi però sarà il mio turno” a kilometri di distanza era comunque riuscita a strappargli un sorriso.
tra quanto torni?” erano stati al telefono almeno un'ora e mezza, avevano attraversato le strade caotiche di Manhattan, passeggiato nel verde di Central Park e guardato le vetrine di negozi tra chiacchiere e risate
tra tre giorni” disse dando un rapido occhio all'orologio, doveva avviarsi verso la casa della madre
non mi hai ancora detto cosa ci fa a New York” disse Kevin alzandosi finalmente dal letto
sono venuta a trovare mia madre, i miei sono separati e lei vive e lavora qui, così ogni tanto vengo a passare del tempo con lei” rispose Allie con un sorriso
si possono fare altre domande personali?” lo sentì ridacchiare dall'altro capo del telefono
te ne concede solo un'altra, e mi riservo la facoltà di non rispondere, quindi pensaci bene” si era allungata verso il bordo della strada, il braccio alzato e il tentativo di chiamare un taxi
facciamo una semplice allora, composizione familiare” Allie sorrise, nel frattempo era riuscita a prendere un taxi, borbottò velocemente l'indirizzo al taxista e poi riprese la conversazione
uhm, allora a Los Angeles la composizione familiare è un padre, una matrigna, una sorellastra, un bulldog e due meravigliosi zii, a New York posso vantare una madre, un fidanzato di madre e altri tre altrettanto meravigliosi zii” disse la moretta appoggiando la testa al sedile
Al devo salutarti, ci sentiamo ok?” disse Kevin cambiando improvvisamente tono di voce, Nick era comparso cupo e irritato sulla soglia della sua camera
non ti ha mai detto nessuno che si bussa?” disse il ricciolino abbandonando il suo iPhone sul comodino
hai visite” sbottò il fratellino con le braccia incrociate davanti al petto
è Dani, ma sta tranquillo, non le ho detto che sei al telefono con un'altra ragazza da quasi due ore” continuò prima di sparire sulle scale. Kevin sbuffò sembrava fosse tutto fatto apposta per metterlo alla prova, si chiuse la porta della camera dietro le spalle e seguì i passi del fratello
ciao Kevin, ho una magnifica sorpresa” Danielle gli si era letteralmente gettata al collo e lui non potè far altro che ricambiare l'abbraccio
prepara lo zaino partiamo per New York tra due ore, sono riuscita ad avere un appuntamento con una delle più brave e famose Weeding Planner di tutti gli Stati Uniti!” era così felice che non la smetteva di sorridere, e mentre lei rideva a lui si contorceva lo stomaco, non le aveva chiesto di rallentare il tutto?
Dani, pensavo di essere stato chiaro” disse guardandola serio in volto
Kevin ti prego, ottenere un appuntamento con Miss Eleanore Goldwin è praticamente un miracolo” stava cercando di convincerlo con quello sguardo dolce a cui lui non sapeva dire di no, ed anche quella volta ci era riuscita
dammi un po' di tempo per prepararmi” sbuffò ritornando in camera sua

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Capitolo 7
*** Empire State Of Mind ***


Mentre il getto bollente della doccia gli colpiva le spalle, Kevin non riusciva a non pensare al fatto che era nella stessa città in cui si trovava Allie ma non aveva nemmeno potuto avvertirla del suo arrivo. Era diventato morbosamente geloso del suo iPhone, tanto da non lasciarlo mai un secondo, non poteva lasciare che Danielle, paranoica e possessiva com'era, scoprisse della telefonata di quasi due ore a quel numero sconosciuto, la porta dal bagno si spalancò e lui trasalì
ti manca molto? Ho prenotato da Pastis per pranzo, poi alle 15 abbiamo l'appuntamento” disse Danielle già truccata, vestita e accessoriata di tutto punto
dammi ancora un minuto” borbottò chiudendo il rubinetto e cercando a tastoni l'asciugamano, Dani sorrise ed uscì dal bagno per scrutare ancora una volta gli appunti sul suo matrimonio perfetto.

Alice lo vuoi un caffè?” Richie si era preso l'intera mattina da passare insieme a lei, l'aveva portata in giro per tutta New York e poi a pranzo al Rockfeller Canter
uhm, si grazie” aveva annuito sorridendo al cameriere che aspettava la risposta davanti al loro tavolo
cos'hai in programma oggi pomeriggio?” chiese Richie mentre mescolava il liquido scuro nella tazzina
vado in ufficio da mamma, hanno un appuntamento e poi le do una mano per l'evento di questa sera” disse abbozzando un sorriso, adorava il lavoro di organizzatrice di eventi e matrimoni della madre, le permetteva di partecipare a party fantastici ogni volta che era a New York
allora ci vediamo questa sera, io ora devo tornare in ufficio” aveva chiesto il conto e la stava accompagnando verso l'uscita, si diedero un abbraccio e si separarono.

A che piano hai detto che è?” avevano varcato l'enorme porta a vetri dell'altrettanto imponente grattacielo, Kevin guardava distrattamente le lucine dell'ascensore accendersi in modo alternato
credo il 15°devo cercare l'agenda” rispose Danielle con la testa praticamente divorata dalla borsa
cercate la Goldwin Events?” una donna alle loro spalle in perfetto completo scuro e tacchi vertiginosi stava sorridendo leggermente
si, solo che non ricordo a che piano” borbottò la ragazza un po' imbarazzata
15°piano, ed io sono Eveline Goldwin” disse tendendo la mano verso i due, Danielle si sentì avvampare, Kevin strinse la mano della donna sorridendo in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono rivelando un signore impettito ed in perfetta divisa.

oh cavolo!” Allie aveva fatto uno scatto saltando insieme e tre gradini d'entrata del grattacielo ma non aveva fatto comunque in tempo a fermare l'ascensore che si era chiuso proprio in quell'istante, stava già sbuffando annoiata quando il secondo ascensore si aprì facendo uscire alcuni uomini in giacca e cravatta, Alice aspettò qualche istante prima di saltare nell'ascensore sorridendo al ragazzo in divisa
da sua madre signorina Alice?” chiese educatamente lui
certo JJ, ma ti ho detto un miliardo di volte di chiamarmi Allie” rispose strizzando l'occhio
non mi è possibile Alice” disse ricambiando la strizzatina d'occhio

Stava aspettando seduta dietro la scrivania della madre da più di un'ora e mezza, aveva guardato tutti i siti possibili ed immaginabili e scritto un'infinita lista di cose da fare e di cose assolutamente necessarie da acquistare. Stufa di stare seduta su quella lussuosa poltrona si era decisa ad andare a fare un giro ma la maniglia si abbassò nell'esatto momento in cui Allie ci appoggiò sopra la mano
mamma” esclamò trovandosi faccia a faccia con la donna
oh Alice, tesoro due minuti e sono tutta tua, resta resta” disse spingendola all'interno dell'ufficio
prego ragazzi, così vi presento anche mia figlia, è vostra coetanea” disse sorridendo e facendo strada a due giovani
Alice, ti presento due giovanissimi clienti, Kevin e Danielle Jonas” Lei sorrideva tendendo la mano alla ragazza, era emozionata e carica di aspettative nate da quell'appuntamento, lui era pallido, allibito ed immobile, ci mise quasi dieci minuti ad allungare la mano verso la ragazza, decise che era meglio fare finta di conoscersi.
questi sono i documenti di cui ho bisogno, queste le informazioni basilari” Eleanore parlava fitto fitto con Danielle, segnando con una preziosa Montblanc alcuni punti della lunga lista che aveva davanti, Kevin stava in disparte, osservando un po' le due donne confabulare tra di loro, un po' buttando qualche sguardo verso Allie, seduta qualche centimetro più in la con le braccia incrociate al petto.

mamma ti prego non li puoi aspettare tu?” Allie protestava come se avesse ancora cinque anni, Eleanore l'aveva lasciata all'entrata della lussuosa location ad aspettare i due giovanissimi clienti che aveva incontrato nel pomeriggio.
Alice per favore, devo assicurarmi che sia tutto perfetto” aveva chiuso secca la conversazione lei allontanandosi su vertiginosi tacchi a spillo. Continuava a guardare irritata l'orario sullo schermo del suo iPhone, di certo non moriva dalla voglia di vedere Kevin arrivare mano nella mano con la sua futura moglie ed il fatto che fossero in ritardo di ben venti minuti non migliorava le cose.
Alice?” la voce femminile di Danielle riecheggiò nella hall, lei si girò dipingendosi in faccia il sorriso più falso che sapeva fare
benarrivati” rispose procedendo nella loro direzione, inaspettatamente Danielle si sporse a baciarle le guance, Allie ne approfittò per lanciare uno sguardo verso Kevin, elegantissimo ed altrettanto nervoso.
venite vi faccio strada verso il party” disse camminando decisa verso l'ascensore.

sei bellissima” Kevin le stava sussurrando nell'orecchio con la scusa di prendere il bicchiere appoggiato sul tavolo dietro di lei, Allie si sentì avvampare leggermente e cercò automaticamente Danielle, tutta intenta a discutere di ogni minimo dettaglio con Eleanore.
ricordati che stai per sposarti” rispose Allie rubandogli il bicchiere dalla mani
se ti avessi conosciuta prima probabilmente starei per farlo con te” disse sfoderando un meraviglioso sorriso malizioso che per la prima volta riuscì a destabilizzare la ragazza
Kevin fai il serio, è stata una notte, bellissima ma una sola notte, non voglio essere una rovina famiglie” disse lei facendo un lungo sorso
allora dovevi mettere un vestito più lungo e dovevi evitare quelle scarpe che ti fanno camminare in quel modo così sexy” era diventato improvvisamente spavaldo, sfrontato ed incurante di Danielle pochi passi più in la
è lo champagne che parla” disse abbozzando un sorriso, se fosse andato avanti a parlare così se ne sarebbe fregata della futura sposina
non ho bevuto nemmeno un goccio” rispose dandole un leggero bacio sulla guancia prima di allontanarsi verso Danielle che lo stava chiamando insistentemente.

 

Chiedo perdono.
Ho una sorta di blocco dello scrittore.

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Capitolo 8
*** Here We Go Again ***


Non riusciva a chiudere gli occhi, erano spalancati e fissi su quel muro bianco, non riusciva a capire perchè quel dannato senso di colpa la stava invadendo, in fondo non stava facendo nulla di male. Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi costringendosi a dormire, improvvisamente sentire un caldo abbraccio stringerla la fece rilassare
mi sei mancata” poche parole, appena sussurrate, quel che bastava per rendere Allie inerme.

mioddio era tutto così meraviglioso, Eleanore è così brava, cura tutto nei minimi particolare non lascia nulla al caso” quella mattina Danielle era un fiume in piena, avevano ordinato la colazione in camera e si stavano rilassando prima di fare ritorno a Los Angeles
mi piacerebbe tantissimo che fosse lei a curare le nostre nozze” Dani non aveva la minima intenzione di cedere all'idea di dover posticipare il suo gran giorno
potrebbe essere un'idea Dani, ma a me piacerebbe che prima di sposarci risolvessimo i nostri problemi” non sapeva dove aveva trovato il coraggio per dire quella frase ma oramai aveva intavolato il discorso
io non capisco Kevin, mi hai chiesto tu di sposarti ed ora perchè tutti questi ripensamenti?” Danielle si teneva la testa tra le mani trattenendo le lacrime, odiava dover tornare ancora su quel discorso
lo so Dani, e ne ero convinto al 100% quando ti ho chiesto di diventare mia moglie, il problema è stato tutto quello che ne è nato dopo, sei partita in quinta con abiti svolazzanti, bomboniere, location da sogno e una kilometrica lista di invitati” borbottò il ricciolino alzandosi dalla sedia e cominciando a percorrere l'intero perimetro della stanza
Kevin è questo quello che implica un matrimonio, invitati, abiti lussuosi, catering, cosa pensavi? Di scappare a Las Vegas e farci sposare da Elvis?” Dani parlava tra i singhiozzi non riuscendo nemmeno a fissare Kevin negli occhi
Facciamolo, cambiamo il biglietto andiamo a Las Vegas due giorni e sposiamoci, io e te, nessun altro” disse improvvisamente il moretto prendendole le mani
ma come? Ora? Io non..Kevin” Dani balbettava, non sapeva cosa dire, guardava Kevin diventare sempre più cupo ad ogni esitazione
troppo tardi” sussurrò prima di afferrare il borsone ed uscire dalla stanza.

pronto?” Allie biascicava, aveva ancora la bocca impastata di sonno e champagne
Allie io ho bisogno di vederti dove sei?” la voce di Kevin era agitata
qualcosa non va?” chiese tirandosi seduta nel letto
rimandiamo le domande? Central Park tra mezz'ora?” Allie diede una rapida occhiata alla sveglia posta sul comodino
solo se ti fai trovare con un enorme caffè tra le mani” rispose poi abbozzando un sorriso
affare fatto” disse prima di chiudere la conversazione
te ne vai di già?” Jared era comparso sulla soglia della camera da letto
è meglio così” rispose secca Allie allacciandosi i jeansmi sei mancata Allie” ripeté il ragazzo cingendole i fianchi con le braccia
lo hai già detto Jay” Allie si lasciò andare per qualche istante tra le braccia del ragazzo, lo sguardo della ragazza cominciò a scorrere sul petto nudo e ricoperto di disegni colorati
lo hai fatto coprire” disse improvvisamente spingendo in malo modo le braccia di Jared lontano da lei
oh Al andiamo, era finita tra di noi” borbottò tentando di afferrarle il braccio
mi fai schifo, anzi no, mi faccio più schifo io che ogni volta ci ricasco!” sbraitò infilandosi la maglietta, afferrò la borsa e se ne andò facendo sbattere rumorosamente la porta.

L'aveva vista arrivare con l'aria sconvolta, gli occhi gonfi nascosti sotto un paio di enormi occhiali da sole, il passo nervoso e pesante, le era andato incontro, stringendo l'enorme tazza di caffè che aveva chiesto, l'aveva inglobata tra le sue braccia e non l'aveva più lasciata andare.
scusa” borbottò dopo qualche interminabile minuto liberandosi dalle sue braccia
sono corsa qui perchè tu avevi bisogno di me ed invece si sono ribaltati i ruoli” disse asciugandosi una lacrima ribelle con il palmo della mano
non preoccuparti, è bello sapere che per una volta sono io a soccorrere te” disse sorridendo il moretto
anche tu sembri sconvolto però, che succede?” chiese mettendosi seduta sul prato imitata immediatamente da Kevin
ho discusso con Danielle, ancora a proposito del matrimonio, sono riuscito a dirle cose che fino ad oggi avevo solo pensato, e poi improvvisamente le ho chiesto di sposarmi, di nuovo, di scappare con me a Las Vegas, di essere solo noi due” disse mentre osservava oltre le spalle di Allie, non riusciva a guardarla in faccia
quindi mi stai dicendo che la nostra relazione mai cominciata finisce qui?” tentò di sdrammatizzare lei
ha esitato e balbettato, senza rispondere” disse riuscendo finalmente a piantare i suoi occhi verdi in quelli di Alice. Lei gli afferrò le mani, non sapeva cosa dire per farlo sorridere, lo vedeva furioso e ferito
pensavo che la cosa importante fosse il gesto, l'unione, non gli invitati, gli abiti e le bomboniere” sbuffò Kevin sdraiandosi sul prato
lo so Kevin, ma è il sogno di ogni bambina sposarsi come una principessa” disse prima di fare un lungo sorso di caffè
l'avrei fatta sentire la principessa che sognava di essere se solo avesse rispettato il mio desiderio di rallentare” disse improvvisamente tirando fuori dalla tasca dei jeans il depliant dell'Oheka Castel, Allie rimase di stucco, conosceva benissimo quel castello, lussuoso principesco e assolutamente da favola, sicuramente quel pieghevole arrivava dall'ufficio di sua madre, era uno degli assi nella manica della Goldwin Events.
e tu? Perchè quella faccia sconvolta?” chiese il moretto girandosi su un fianco ad osservare Allie
perchè in fondo sono una stupida romantica” disse sospirando e fissando il nulla
vedi” disse girando il polso in modo che Kevin potesse notare la scritta 'till the end of time
era una promessa d'amore che, anche se finito, mi piace ricordare, c'era un'altra persona con me quando l'ho fatto, e anche lui aveva la stessa scritta, sul petto, vicino al cuore” disse passando il pollice sui caratteri corsivi
parli al passato perchè questa persona non c'è più?” chiese quasi ingenuamente il ragazzo
no, purtroppo è vivo e vegeto, anche fin troppo, e io ci ricasco puntualmente” sbuffò lasciandosi cadere sul prato.

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Capitolo 9
*** Never Again ***


fa tanto male?” Kevin fece quella domanda così, dal nulla rompendo il silenzio della stanza, stava accarezzando dolcemente il braccio di Allie osservando con attenzione per l'ennesima volta tutti quei disegni colorati
che cosa Kev?” chiese lei voltandosi sul fianco per osservarlo meglio
voglio fare il mio primo tatuaggio” dichiarò lui deciso, Allie scoppiò a ridere quasi automaticamente
gentile eh” sbuffò Kevin mettendosi seduto sul letto, era passato più di un mese e mezzo da quando erano rientrati dopo New York, Danielle era sempre più lontana ed Allie sempre più vicina
dai Kev, è che tu sei così pulito e preciso, i tuoi ne morirebbero, più di quanto stiano soffrendo ora” Allie tentava sempre di far parlare Kevin della strana situazione in cui si erano catapultati ma era tutto inutile, era come se vivesse due vite ben separate
potremmo farlo insieme” borbottò mentre la ragazza si appoggiava al suo petto nudo, Allie si limitò a sorridere, era certa che Kevin avrebbe cambiato idea da li a poco.

qualcuno mi può dire che fine ha fatto Kevin?” erano tutti seduti al tavolo per il pranzo della domenica e Denise stava fissando la sedia vuota dove avrebbe dovuto esserci seduto il suo primogenito, degli altri tre figli nessuno osava dire nemmeno una parola a riguardo
Nicholas tu per caso sai dove si trova?” chiese passando direttamente agli interrogatori personali mantenendo l'inquietante calma prima della tempesta
mi spiace mamma, non lo so proprio” borbottò giocherellando con il cibo nel piatto, era vero, nessuno tra Nick e Joe poteva avere la certezza di sapere dove fosse Kevin, anche se entrambi potevano immaginare cosa stesse facendo in quel momento
Joseph? Nemmeno tu sai nulla immagino” disse piantando gli occhi sul secondogenito che si limito a scuotere la testa in modo negativo
perfetto, mi arrangerò da sola” disse riponendo le posate nel piatto in modo ordinato ed alzandosi dalla sedia sotto lo sguardo attonito di figli e marito
Denise aspetta..” anche Paul scattò in piedi seguendo a ruota la moglie

Si erano salutati come sempre con un ci vediamo, Kevin l'aveva accompagnata al locale e poi era sparito verso casa. Era sgattaiolato dalla porta sul retro cercando di fare meno rumore possibile, era salito silenzioso in camera sua, sbirciando prima in camera di Frankie, poi in quella di Nick ed in fine in quella di Joe. Sentiva un po' la mancanza dei suoi fratelli, ma voleva godersi a pieno quella sua seconda vita che da li a poco sarebbe finita, mancava meno di un mese alla partenza del tour.
ma che diamine” aveva appena acceso la luce della sua stanza e stava osservando l'immenso casino che regnava, era come se qualcuno fosse entrato ed avesse cominciato a frugare in ogni cassetto
è stata la mamma” la voce di Joe lo fece trasalire
dopo pranzo è partita in quarta decisa a scoprire dove sparisci ogni volta” disse aiutando il fratello a raccogliere alcuni vestiti da terra
stai scherzando?” chiese allarmandosi Joe scosse la testa in segno negativo, Kevin si fiondò in un secondo sul comodino di fianco al letto, era li che teneva quei pochi segnali dell'esistenza di Alice
merda” esclamò all'improvviso, questa volta era davvero nei casini

salve, scusi giovanotto stiamo cercando Alice” Paul teneva stretta la mano della moglie, si era sporto sul bancone per attirare l'attenzione di quel giovanotto dai capelli corti e spettinati
chi devo annunciare?” chiese con una nota di sarcasmo abbandonando le bottiglie che stava sistemando, il locale aveva appena aperto ed era semi deserto, inoltre quei due personaggi non sembravano molto a loro agio
Paul e Denise” disse aggiungendo un sorriso appena abbozzato, il ragazzo si allontanò senza dire nulla, lo osservò avvicinarsi ad una ragazza, capelli corti e troppi tatuaggi ben in vista, carina ma nulla a che vedere con Danielle
buonasera, posso esservi utile?” disse educatamente avvicinandosi alla coppia, Denise la scrutò per bene in silenzio, non riusciva a dire nemmeno una parola
tu sei Alice?” chiese Paul sperando in una risposta negativa, non che avesse nulla contro quella ragazza, ma per suo figlio aspirava a molto di più
così dicono e voi siete?” chiese un po' insospettita
i genitori di Kevin” rispose secca Denise stupita del fatto che non li avesse nemmeno riconosciuti nonostante apparissero spesso insieme ai figli
e per quale ragione mi stavate cercando?” chiese senza nemmeno scomporsi, vide Paul aprire la bocca come per dire qualcosa, ma fu Denise a travolgerla con le parole
da quando sei comparsa nella vita di Kevin non riconosco più mio figlio. Si sta per sposare con una meravigliosa ragazza che ora sta soffrendo, lo dirò una volta sola, sparisci dalla vita di Kevin e della nostra famiglia” era dura, furiosa e non ammetteva repliche, Allie non si scompose nemmeno in quel caso, lasciandoli allibiti e confusi
l'uscita è proprio dietro alle vostre spalle” si limitò a dire prima di sparire dalla loro vista.

scusa e adesso che cosa hai intenzione di fare?” Nick stava in piedi sulla soglia della camera di Kevin e lo osservava buttare distrattamente qualche vestito all'interno di un griffatissimo borsone
adesso ti interessa?” sbuffò senza nemmeno guardarlo
Kevin sei sempre mio fratello, e mi dispiace per tutta questa situazione” sembrava sincero, ma sapeva che non sarebbe mai riuscito a tenere un segreto con i suoi genitori
se erano scuse le accetto, ma non ti dirò dove..” non fece in tempo a finire la frase, Paul e Denise comparvero furiosi sulla porta
va in camera tua Nicholas” ordinò Denise al più piccolo che obbedì senza nemmeno battere ciglio
hai intenzione di scappare? Non siete mica i protagonisti di un romanzo rosa” borbottò Paul richiudendo la porta dalla stanza alle sue spalle, Kevin sbuffò lasciandosi cadere seduto sul letto, non sarebbe stata una serata facile

Maddai mi sembrava di essere in Romeo e Giulietta, Jade una scena da pazzi non puoi capire!” Allie stava finendo di pulire la sua postazione mentre l'amica la aspettava dall'altro lato del banco
magari sono solo un po' all'antica” cercò di borbottare la rossa mentre faceva un sorso dalla bottiglia che stringeva tra le mani, Allie la fissò per qualche secondo
più che un po' Jade, mi hanno intimato di non rivederlo mai più ci credi?” disse poi sbattendo gli stracci bagnati nel lavandino
e tu che hai intenzione di fare?” chiese con un sorrisino malizioso
non lo so, di solito non mi arrenderei ma il problema è che quello che c'è dietro è davvero troppo. L'unica soluzione sarà parlare con Kevin” disse sbuffando leggermente

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Capitolo 10
*** Prison Break ***


Non vedeva né sentiva Allie da ormai due settimane. Lo avevano trattato come un bambino incapace di prendere decisioni di qualsiasi tipo, non gli era più consentito avere il suo iPhone, ed aveva un carceriere a vista ogni qualvolta la sua meta comprendesse uno spostamento in auto al di fuori di Burbank. L'unico modo per poter passare del tempo da solo e fuori dalle mura di casa sua era portare Winston, il cane di Joe, a fare quattro passi e bisognini. In quindici giorni di prigionia aveva percorso in lungo ed in largo quasi l'intero quartiere, riuscendo ogni volta ad addentrarsi in una nuova strada costeggiata da ville super lusso. Sdraiato sul letto, stava fissando il soffitto in attesa di essere chiamato per il pranzo, era l'unico scambio di parole che oramai aveva con i suoi genitori, guardò distrattamente l'orologio, era quasi l'una, ciò voleva dire che aveva ancora quattro ore di tempo prima che il volo di Danielle atterrasse e che lei si stabilisse a casa Jonas. Sapeva già sarebbero stati i tre giorni più lunghi della sua vita, Denise aveva deciso che in un modo o nell'altro avrebbero dovuto risolvere i loro problemi e finire di organizzare il matrimonio.

Allie sei strana” Kirsten fissava la sorellastra dall'altro capo del tavolo ormai sgombro
beh non è che tu sia molto normale sai” disse punzecchiandola
dai dico sul serio Al, sembri boh, tipo assente” proseguì la ragazzina scostandosi i capelli con un gesto da reginetta
niente di grave Kiki, sta tranquilla” Allie fece un sorriso prima di alzarsi e dirigersi verso il padre
ehi papi, ti scoccia se vado? Ho bisogno di risposare un pochino” disse appoggiando la testa alla spalla del padre, le piaceva farsi coccolare ancora come da piccolina. Jhon, le diede un dolce bacio sulla testa e sorrise
spero che prima o poi tu ti decida a parlarmi di questo ometto che ti combina così” disse facendo un sospiro
non c'è nessun ometto papi, almeno non più” disse facendosi stringere forte in un abbraccio
va pure Allie, ma chiamami almeno stasera ok?” le diede l'ennesimo bacio prima di sciogliere l'abbraccio e vederla sparire all'interno della casa.
Rimase qualche secondo seduta al posto di guida della sua Jeep osservando il cielo azzurro dal tetto completamente scoperto, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, da quando Denise e Paul avevano fatto la loro comparsa, Kevin era sparito nel nulla senza lasciare nessuna traccia. Scosse la testa come a voler scacciare quei maledetti pensieri e girò la chiave facendo rombare il motore, attese l'apertura completa del cancello, calcò gli occhiali da sole sul naso e premette a fondo l'acceleratore.
merda merda merda ma sei cretino?” aveva fatto solo qualche metro prima di inchiodare facendo stridere i freni, un enorme cagnone sbavante gli si era parato davanti senza nessuna intenzione di muoversi e lei era scesa dall'auto sbraitando contro il proprietario invisibile
sempre fine come una principessa eh?” era stata travolta in un abbraccio senza fine
ti devo un milione di spiegazioni ma per adesso non dire nulla” continuò Kevin stringendola a sé ancora di più. Allie rimase inerme solo qualche secondo, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, inalando il buonissimo profumo di Kevin
“dimmi perchè” disse solamente allontanando dolcemente le braccia del ricciolino
i miei hanno dato fuori di matto Al, sono praticamente in prigione e la mia ora d'aria è merito di Winston!” rispose afferrandole dolcemente le mani, aveva una tremenda voglia di baciarla ma non era il luogo adatto, e dalla sua espressione nemmeno il momento adatto.
Allie che succede? Parlami” disse con un filo di voce osservando la ragazza immobile davanti a lui, gli occhiali scuri calcati sul viso erano impenetrabili, guardava ogni suo centimetro pensando che gli era mancato tutto di lei, più di quanto gli era mancata Danielle
non credevo che bastassero mamma e papà infuriati per farti sparire, eri sembrato così indipendente” borbottò lei
ma forse in realtà sono io che ho capito male e travisato tutto, in fondo tu sei già un promesso sposo Kevin, non prendiamoci in giro” era glaciale come non l'aveva mai sentita, ma era nella ragione più piena. Erano bastate quattro parole ben assestate per far cedere Kevin al volere dei suoi genitori, al volere di Danielle e della stampa, doveva essere il primo a sposarsi, quello fedele, perfetto, senza colpi di testa, Allie era stata una boccata d'aria pura fino a che era rimasta segreta per tutti
Allie è tutto un gran casino, non puoi capire” bisbigliò lui quasi ad aver paura delle sue stesse parole
Kevin io non sono in una vita parallela, in chissà quale altro universo, io sono qui, faccio parte della vita vera, ma non della tua e forse è meglio così, hai un matrimonio da portare a compimento, e sono certa che mia madre vi farà vivere una favola” portò gli occhiali sulla testa, giusto per fissare al meglio quei meravigliosi occhi verdi
è stato bello” sussurrò, appoggiò le mani sui fianchi del ragazzo, si mise in punta dei piedi e gli diede l'ultimo bacio. Kevin non fece in tempo a dire né a fare nulla, Alice era già sparita a bordo della sua Jeep, stringeva il collare di Winston per non farlo scappare nuovamente e rimase li inerme a fissare la strada vuota.

 


Forse si è sciolto il blocco dello scrittore.

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Capitolo 11
*** Back To Reality ***


Kevin non mi stai ascoltando, di nuovo!” la voce stizzita di Danielle lo riportò alla realtà, erano giorni ormai che sembrava perso, distante ed assente, le parole decise e dure di Allie gli rimbombavano in testa continuamente
scusami, dicevi?” chiese abbozzando un sorriso, dopo quell'incontro e le ennesime pressioni dei genitori aveva preso la sua decisione, Allie era persa per sempre, tanto valeva portare fino in fondo la sua promessa a Danielle
bianco o avorio per le tovaglie? Dobbiamo decidere le tonalità definitive da comunicare ad Eleanore” ripetè pazientemente lei appoggiando le unghie perfettamente curate su piccoli campioni di stoffa pregiata
scegli tu tesoro, io ho un gran mal di testa vado a stendermi qualche minuto” disse solamente lui alzandosi e dandole un piccolo bacio sulla testa
vuoi che ti porti qualcosa? Un'aspirina, un po' d'acqua” chiese lei preoccupata, Kevin scosse la testa guardando velocemente l'orologio
a che ora dobbiamo andare a vedere l'appartamento?” chiese piano
alle cinque e mezza, ti chiamo io non preoccuparti” sorrise dolcemente e riprese a barcamenarsi tra campioni di stoffe, foto di tavoli apparecchiati e decorazioni floreali.

potresti rispondergli almeno una volta!” Jade fissava lo schermo dell'iPhone di Allie
no, sono stufa degli uomini, credo che diventerò lesbica” sbottò lasciandosi cadere sull'asciugamano ben steso al sole
bhe in questo caso credo che il numero di questo ometto lo prenderò io” rise restituendo il telefono all'amica
credimi, non è tutto oro quel che luccica e ti assicuro che Jared luccica parecchio” disse cancellando dallo schermo l'ennesima chiamata persa. Sapeva perfettamente perchè continuava a chiamarla,Jared era in zona ed improvvisamente aveva una gran voglia di rimpatriate.
a proposito di persone luccicanti, nessuna notizia dalla rockstar?” chiese Jade voltandosi su un lato
no, capitolo definitivamente chiuso” sussurrò Allie prima di lasciar cadere la conversazione nel nulla
se lo dici tu” bisbigliò Jade torturandosi le nocche, doveva assolutamente trovare il modo di dire ad Allie che da li a qualche giorno avrebbe lavorato con loro.

cosa te ne pare?” Danielle girava estasiata per l'appartamento, immaginava mobili e soprammobili ovunque, tappeti, divani erano tutti già mentalmente al loro posto
niente male, ma non vorrei scegliere con troppa fretta Dani, in fondo abbiamo ancora alcuni appartamenti da vedere” rispose Kevin poco entusiasta, più la vita insieme a Danielle diventava concreta e reale, più cominciava a sentire l'immenso vuoto lasciato da Allie e più avrebbe voluto avere così tanto coraggio da mandare tutto all'aria.
questo resta comunque uno dei miei preferiti, assolutamente!” esclamò la ragazza spalancando la porta finestra sul giardino
sarebbe perfetto anche per un bambino!” continuò, Kevin spalancò gli occhi e il suo sguardo si posò automaticamente sul ventre piatto della ragazza, non era convinto di essere pronto al matrimonio, figuriamoci ad un eventuale bambino. Deglutì piano sentendosi prendere la mano da Danielle
intanto la teniamo in considerazione” riuscì a dire puntando lo sguardo verso l'agente immobiliare e strappando un sorriso alla ragazza che continuava a fantasticare ad occhi aperti.

ciao, lo sai vero che ho un fighissimo lavoro come make up artist?” Jade camminava in lungo ed in largo buttando continue occhiate al set fotografico
certo, è questo il motivo per cui tu sei chiusa tra quattro mura e io sdraiata in spiaggia a prendere il sole” Allie non si era nemmeno sollevata dalla sua posizione a lucertola, si era limitata ad allungare il braccio verso la borsa e, dopo aver frugato ad occhi chiusi, ne aveva estratto il telefono
lo sai vero che il mi fighissimo lavoro mi fa incontrare un sacco di persone famose no?” Jade aveva cominciato a massacrarsi le pellicine mentre dall'altra parte del telefono Allie aveva sbarrato gli occhi e aveva mugugnato
ok, sul set c'è la tua rockstar con tutta la famiglia ed io, che li ho preparati magnificamente, ho appena ricevuto da loro una mega offerta lavorativa, sembra che alla futura moglie piaccia particolarmente il mio modo di lavorare e mi vuole al suo gran giorno per lei, le damigelle e chiunque ne abbia bisogno” tra le due amiche era calato il gelo, Jade camminava nervosamente mentre Allie era immobile come pietrificata
dai Jade non è nemmeno da pensarci, sarà un colpo da almeno mille dollari” disse finalmente la moretta, tutto questo rendeva il matrimonio ancora più ufficiale, ancora più reale e rendeva Kevin ancora più distante
stasera festeggiamo!” esclamò la ragazza prima di chiudere la comunicazione.

Allie stava aspettando Jade fuori dagli Smashbox Studios cercando i mimetizzarsi il più possibile con i sedile, voleva evitare qualsiasi contatto anche solo casuale con la famiglia Jonas, anche se il fatto di non aver rimesso la capotte alla Jeep non avrebbe per nulla aiutato. Vide l'amica sbucare dalla porta trascinandosi dietro il suo enorme bagaglio da lavoro
ciao Al, quanto mi odio se ti dico che non posso venire a festeggiare con te?” disse tutto d'un fiato mentre Allie scendeva dall'auto intenzionata ad aiutarla
dipende con chi mi sostituisci” disse bloccandosi e appoggiandosi alla portiera, Jade si mordicchiò ripetutamente il labbro inferiore
guarda quella è Alice! Ehi Alice!” le era bastato il suo nome pronunciato da quella voce irritante
è per lavoro, vuole assolutamente definire i dettagli” disse Jade guardando Danielle trascinare Kevin verso loro due
ma voi due vi conoscete? È magnifico! Sai che la madre di Alice è l'organizzatrice del nostro matrimonio?” Danielle era un fiume di parole ed abbracci che dispensava a destra e a manca, Kevin non riusciva a distogliere lo sguardo dall'asfalto
oh Alice devi assolutamente venire a cena con noi, ci saranno anche il resto della band e i genitori di Kevin, ve li voglio assolutamente presentare, ma tanto noi staremo per i fatti nostri e mi aiuterete con i preparativi, sempre se non ti scoccia, ma tua madre mi ha detto che spesso l'aiuto con un sacco di eventi e che sei bravissima!” nessuno riusciva a fermare quella valanga di parole che uscivano dalla bocca della ragazza, nessuno riusciva ad interrompere il suo entusiasmo, solo Kevin si era azzardato ad accennare un “magari hanno altro da fare” zittito sul nascere

 



Blocco dello scrittore. Impegni che non ti lasciano nemmeno il tempo di respirare.
E poi una canzone che ti fa tornare l'ispirazione. E qualcuno che ti dice che le manca leggere le tue storie.
Ecco forse sono veramente tornata.

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Capitolo 12
*** I Am Who I Am ***


giuro che per questo mi devi almeno un il 10% del tuo compenso” Allie si stava infilando nervosamente le scarpe con il tacco, non bastava la tortura e la sfiga di dover prendere parte a quella stupida cena, dove avrebbe dovuto avere a che fare per la seconda volta con i genitori di Kevin, doveva anche vestirsi adeguatamente al locale.
Avevano riletto mille volte il nome del locale comunicato via sms a Jade, pensavano di essersi sbagliate eppure più leggevano più si tranquillizzavano, almeno il terreno era a vantaggio di Alice

Eccole!” Danielle si stava sbracciando per farsi vedere dalle ragazze appena scese dall'auto, era entusiasta, quello era il suo cosidetto ristorante delle occasioni speciali, proprio li, infatti, Kevin le aveva chiesto di sposarla
Vedrete è un posto meraviglioso e si mangia divinamente, a volte ci vogliono anche mesi per trovare un tavolo libero, ovviamente se non sei un personaggio conosciuto” le aveva abbracciate come se fossero le sue migliori amiche di sempre e aveva snocciolato con naturalezza quelle informazioni come se stessa dando loro le chiavi del paradiso, Allie si limitò ad abbozzare un sorriso, non voleva rovinarsi l'effetto sorpresa.
quello è il nostro tavolo, e il signore in piedi è il proprietario” sorrise nuovamente e fece un cenno di saluto all'intero tavolo
Alice!” il proprietario del locale si era voltato ad accogliere gli ultimo commensali e ne era rimasto stupito
ciao zio” disse le moretta abbracciando forte l'uomo che ricambiò entusiata
sei al tavolo con i signori?” chiese lasciando un braccio attorno alle sue spalle, lei annuì leggermente sentendosi gli occhi stupiti di tutti puntati addosso
tuo padre è al piano superiore se vuoi salutarlo” disse ancora mentre chiamava distrattamente uno dei camerieri
non vorrei far attendere ancora” disse rivolgendosi soprattutto ai signori Jonas
oh non ti preoccupare cara” rispose improvvisamente la signora Jonas
ti faccio portare il solito, così mentre tu saluti loro possono ordinare con calma” Jeremy, lo zio di Alice non attese risposta e con un leggero cenno del capo salutò la tavolata trascinando la nipote al piano superiore

ma dai Alice, conosco benissimo i signori Jonas, fammi scendere a salutare” Jhon stava per alzarsi da tavola
papà ti prego, mi sento già abbastanza in imbarazzo così, non credi che potresti evitare? O capitare casualmente di sotto più tardi, molto più tardi tipo quando io fingerò un malore e mi dovrai assolutamente accompagnare a casa?” Allie pregava il padre sibillando a denti stretti
Allie non fare la sciocca, prendila come una cena di lavoro, in fondo farai le veci di tua madre no? Immedesimati in lei” disse accarezzandole la guancia
eviterò di scendere almeno fino a quando non avrò l'urgenza di fumare una sigaretta, promesso” le diede un leggero bacio e le fece cenno di allontanarsi, lei sorrise salutando gli associati del padre intenti ad assaporare il vino da lui scelto

scusatemi” disse timidamente mentre prendeva posto tra Jade ed un sexy musicista, Danielle le sorrise altrettanto timidamente e fece un rapido giro di presentazioni, Allie era confusa, non riusciva a capire se davvero i genitori di Kevin non l'avessero riconosciuta o stavano solamente intrattenendo una sceneggiata
io sono Greg” disse una bellissima voce al suo fianco distraendola dai suoi pensieri
Allie” rispose lei sfoderando un sorriso degno di una pubblicità, si sentiva gli occhi di Kevin puntati addosso, voleva assolutamente ignorarlo, in fondo lei era li per organizzare il suo matrimonio.

allora è proprio destino eh” la cena si era conclusa con meno imbarazzo di quello previsto, suo padre non si era ancora fatto vivo e lei stava per uscire incolume dal secondo incontro con i signori Jonas, o quasi
uhm non credo” rispose, aveva perfettamente capito a cosa alludeva il signor Jonas
sono qui per un motivo ben diverso da quello a cui pensate voi, non voglio rovinare il futuro di nessuno, sono stata invitata a questa cena solo per scopi lavorativi” disse senza dar loro nemmeno il tempo di replicare
pensavamo volessi approfittare di lui, della sua notorietà, rovinando una meravigliosa storia d'amore” disse Denise rivelando i suoi reali pensieri
Paul, Denise” Allie era pronta a replicare ma la voce di Jhon l'aveva bloccato
Jhon che piacere vederti qui” dissero quasi all'unisono voltandosi ed ignorando la ragazza
scusate se vi ho interrotti, magari era qualcosa di importante” disse Jhon più rivolto alla figlia che ad altri
o no, non preoccuparti niente di che solo chiarimenti, ma avevamo finito” disse Denise dando poca importanza a quello che aveva detto fino a quel momento. Forse loro avevano la notorietà, ma Allie aveva intuito che quello che temevano era invece la grandissima influenza che poteva esercitare suo padre, si lasciò scappare una mezza risatina sotto gli occhi di Jade che scosse la testa, Allie cercava di scavarsi la tomba da sola?
qualcosa non va Alice?” chiese Denise stizzita dall'aver dovuto interrompere il discorso con Jhon a causa di quella risatina, Allie scosse la testa in segno negativo, ma a Jhon quel tono rivolto alla figlia non era piaciuto per niente
bhe credo che per me sia arrivato il momento di andare” disse Jhon attirando nuovamente l'attenzione su di sé
è stato davvero un immenso piacere incontrarti, dovremmo assolutamente organizzare una cena con le nostre famiglie” Denise sorrideva facendo cenno ai suoi ragazzi di raggiungerli
oh non credo che sia una buona idea, da quanto mi è parso di capire una delle mie figlie non vi va molto a genio” ecco, stava per esplodere la bomba pensò Allie circondata dai fratellini d'America, Jade scosse nuovamente la testa e si preparò alla fuga rapida
ma come Jhon, non le abbiamo mai nemmeno conosciute” intervenne Paul per alleviare il disagio di Denise
non ne sono così certo, è stato comunque un piacere Paul” aveva stretto la mano del signor Jonas con decisone, com'era solito fare, aveva rivolto un semplice cenno ai ragazzi e alla signora Jonas
ciao Jaden” aveva aggiunto dando una piccolo buffetto alla rossa
Signor P.” aveva risposto lei con un sorriso, l'ora x era sempre più vicina e Denise nello sconforto aveva cominciato a capire
ciao amore, ti aspetto domani a colazione, vai piano e non fare tardi” aveva schioccato un bacio sulla guancia di Allie
ciao papà, a domani” adorava vedere lo sguardo allibito di chi le stava attorno, era il momento perfetto per andarsene sapendo di aver messo a segno un enorme punto. 

 

Ormai non mi ferma più nessuno. 
Le ultime parole famose.

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Capitolo 13
*** Before The Storm ***


potevi anche dircelo che era la figlia di Jhon Preston” Denise sbuffava camminando avanti e indietro per la cucina, Kevin era seduto al tavolo insieme al padre, Danielle dormiva tranquilla e ignara nella sua camera da letto, era la prima vera volta che i tre affrontavano la questione “Allie”
mamma non lo sapevo nemmeno io, non mi ha mai parlato della sua famiglia, sua madre l'ho conosciuta per caso” sbottò infastidito, rivederla gli aveva provocato una piacevole sensazione, ma vederla parare e ridere tutta la cena insieme a Greg lo aveva innervosito
che figura” bisbigliò a denti stretti
Denise sta tranquilla non è successo nulla di irreparabile” la consolò Paul. Kevin era confuso, fino a che era solo Allie, la barista che aveva traviato per mesi il loro figlioletto, era come se si trattasse del diavolo ora che avevano appreso che si trattava di Alice Preston tutto era cambiato
cos'è cambiato nel sapere di chi è figlia? Non vi capisco” chiese incuriosito e allo stesso tempo infastidito, a lui Allie piaceva a prescindere dalla sua famiglia e per colpa loro aveva dovuto escluderla dalla sua vita
nulla Kevin, perchè lo chiedi?” disse il padre
perchè la mamma si dispera in questo modo? Si è forse dimenticata che l'avete tratta anche peggio? Per esempio quando avete frugato tra le mie cose siete andati a parlarle e le avete intimato di sparire dalla mia vita?” era furioso, ora le cose poteva essere decisamente diverse. Entrambi lo guardavano con un misto di colpevolezza e nervosismo, tacitamente tutti sapevano della scappatella di Kevin, tutti tranne Danielle, ma era la prima volta che il ragazzo ammetteva quello che era successo
è meglio se andiamo a dormire” tagliò corto il signor Jonas accompagnando la moglie fuori dalla cucina
 

Allie stava seduta su una delle lussuosissime poltrone che arredavano l'entrata della Preston, Gore and associates, mentre Milly, la receptionist, parlava educatamente con suo padre
signor Preston c'è una telefonata sulla due e sua figlia è appena arrivata” la sentì dire dolcemente mentre annuiva con la testa
sono spiacente ma il signor Preston in questo momento è in riunione e non potrà essere disturbato per le prossime due ore, certo riferirò, arrivederci” l'aveva sentita proseguire la conversazione con l'interlocutore della linea due ed era sprofondata nella poltrona, le conveniva alzare i tacchi e trovarsi altro da fare. Stava per alzarsi quando Milly, guardandola incuriosita, aggiunse
suo padre scende subito signorina” aveva appena concluso la frase quando la porte dell'ascensore si aprirono mostrando la figura snella e ben vestita di Jhon
pensavo fossi in riunione” disse Allie andandogli incontro
sei tu la mia riunione signorina, forza andiamo” salutò con un cenno della mano la segretaria ancora intenta a rispondere al telefono ed uscirono dall'edificio.


no cara, la sua segretaria mi ha detto che è in riunione” Paul aveva appena agganciato la cornetta e Denise si era precipitata ad ascoltare l'esito della telefonata
dobbiamo assolutamente scusarci Paul, dobbiamo assolutamente parlare con Jhon e dirgli che è stato tutto un equivoco” Denise era decisa nella sua crociata salva faccia ed era pronta a tutto per di recuperare i suoi amatissimi punti sociali


Stavano parlando del più e del meno come se quell'incontro fosse uno qualsiasi della loro settimana, Allie amava particolarmente il tempo passato insieme a suo padre, sapeva ascoltarla e trovava sempre il modo di aiutarla, ma non come se fosse uno dei suoi clienti miliardari
avanti Allie, dimmi cos'è successo tra te e la famiglia Jonas” disse appoggiando la tazza di caffè bollente sul tavolino di metallo al quale erano seduti, Allie sbuffò leggermente, si aggiustò gli occhiali da sole sul naso e si lasciò cadere appoggiandosi allo schienale della seggiola
l'accusa è quella di aver traviato uno dei fratellini d'America e di averlo portato al lato oscuro dei suoi vent'anni” disse giocherellando con i ciondoli d'argento del suo braccialetto
Allie da figlia a padre, non da cliente ad avvocato” disse sporgendosi verso di lei
ho avuto una storiella con il più grande dei tre, che sta per sposarsi, i genitori lo hanno scoperto e mi hanno intimato l'allontanamento forzato, solo che il destino continua a remarmi contro, prima me li sono trovati nell'ufficio di mamma a New York e poi Jade ha dovuto lavorare con loro ed è stata assunta anche per il matrimonio” disse tutto d'un fiato prima di aggrapparsi con forza alla sua tazza come per non scivolare sotto il tavolino
è tutto?” chiese con un mezzo sorriso, Allie annuì con un cenno della testa e Jhon si rilassò lasciando andare un magnifico sorriso
pensavo stessi minacciando scandali giornalistici Allie, so che non sei il tipo ma so che la signora Denise è terrorizzata dagli arrivisti sociali che sperano di avere notorietà sulla pelle dalla sua famiglia, soprattutto dei suoi figli” rise leggermente mentre chiamava il cameriere per farsi portare il conto
a me sembra che ora come ora le importi più rimanere tra l tue grazie” disse lei riprendendo una posizione composta
mi fai assomigliare al padrino se dici una cosa del genere” 


 


poco ma forse meglio di niente.
 

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Capitolo 14
*** What About Us ***


Ascoltava attentamente il rumore prodotto dalla corda che ritmicamente sfiorava il pavimento, l'aiutava a concentrarsi per alternare perfettamente i piedi senza perdere il ritmo. Il sudore che le scendeva sul volto le infastidiva gli occhi ma non voleva fermarsi, aveva bisogno di sfogarsi, di stancarsi e poi finalmente di dormire. Tim la osservava da dietro il vetro del suo ufficio sgangherato, si lasciò sfuggire un sorriso, gli sembrava una scena di Million Dollar Baby. Il suono del cellulare di Allie lo fece tornare alla realtà e fece perdere il ritmo a lei che inciampò nel cavo procurandosi l'ennesimo segno rosso sulla gamba. Non la lasciava con lo sguardo, la fissò mentre osservava lo schermo lampeggiante decidendo poi di rispondere, parlare qualche secondo e poi abbandonare la corda per infilarsi i guantoni, Tim si alzò dalla vecchia poltrona, Allie aveva la stessa età di sua figlia, quanto aveva desiderato vedere la sua piccola con indosso i guantoni ed invece no, il divorzio non proprio consensuale l'aveva portata fin troppo lontana da lui
molla il sacco e sali sul ring” disse passando accanto all'unica occupante della palestra, Allie sorrise, ne aveva davvero bisogno.

 

adesso abbiamo anche il permesso di vederci?” Allie lasciò cadere scocciata la borsa della palestra ai piedi del portoncino mentre estraeva le chiavi di casa dalla tasca della felpa
vedo che sei già di buon umore” replicò Kevin seguendola all'interno del palazzo. Erano passate più di due settimane dalla famosa cena con botto, e in quelle settimana Kevin l'aveva già chiamata almeno quattro volte, la prima volta ne era rimasta sorpresa, i loro contatti avevano avuto il divieto più assoluto fino a quel momento, poi aveva piano piano capito, lei faceva parte del piano per il recupero dei punti sociali di Denise
perchè questa assoluta necessità di vederci?” tagliò corto la moretta chiudendosi alla spalle la porta del suo appartamento, Kevin si accomodò alla penisola anche se non era stato invitato a farlo
avevo voglia di vederti, di parlarti, mi manchi” disse addolcendo il tono della voce, per un momento anche lei si stava addolcendo, anche a lei era mancato ma poi come un flash le ritornò in mente il fatto che lui si stava per sposare
avanti siamo qui, parlami, dimmi tutto quello che avevi assoluta urgenza di dirmi” non aveva intenzione di cedere, non un'altra volta
Allie lo so cosa stai pensando, ma mia madre mi ha spinto a chiamarti solo la prima volta, è che poi sentire la tua voce, sentire che potevamo riavvicinarci mi ha fatto capire quanto mi manchi” le si era avvicinato e le accarezzava il volto con tenerezza, aveva aspettato fin troppo di sentirsi dire una cosa del genere, eppure le aveva procurato un brivido
dimmi che ti sono mancato Al” era sempre più vicino, i nasi quasi si sfioravano lei chiuse appena gli occhi e questo per Kevin fu il segno che non si era sbagliato, si inumidì leggermente le labbra e la baciò, il resto fu l'inevitabile conseguenza.

 

Allie ti suona il telefono” Kevin nascose nuovamente la testa sotto il cuscino, voleva godersi ancora quel momento di completo ozio, Allie uscì dal bagno avvolta nell'asciugamano, afferrò il telefono e sparì nuovamente. Kevin rimase incuriosito da quel comportamento, non si era mai fatta nessuno scrupolo a rispondere al telefono davanti a lui, evidentemente in quei mesi qualcosa era cambiato. Si rivestì velocemente e si diresse verso la cucina, sentiva Allie ridere e parlare di cose di cui non sapeva niente
io lavoro stasera ma se ti va mi puoi venire a trovare, uhm senti ora devo proprio scappare ma spero di vederti, un bacio” si era accorta che Kevin era proprio alle sue spalle e si era affrettata a chiudere la conversazione
era un ragazzo?” chiese sedendosi accanto a lei
non credo di dover rispondere a questa domanda” rispose lei stizzita
che ne sarà di noi Al?” le aveva nuovamente accarezzato il viso
non esiste nessun noi Kevin, ti stai per sposare” rispose li secca alzandosi dal divano, non era disposta nuovamente ad accantonare la sua vita solo per un capriccio da rockstar.

 

non venivo in spiaggia di notte da una vita” Allie fece un respiro profondo
andiamo, abiti dall'altro lato della strada e non ci vieni mai?” Greg la prendeva in giro, Greg era diverso. Era andato a trovarla al locale come gli aveva chiesto lei, l'aveva riaccompagnata a casa ma anziché salire, come avrebbero fatto la maggior parte dei ragazzi, l'aveva invitata a bere una birra in spiaggia
l'oceano è meraviglioso di notte” l'aveva convinta con un sorriso mozzafiato, l'aveva aspettata in strada mentre lei prendeva le birre dal frigorifero e non aveva provato a baciarla nemmeno una volta nell'ora e mezza che avevano passato seduti sulla sabbia
non ti da una sensazione di onnipotenza? Come se nulla potesse scalfirti?” Greg fissava dritto verso l'oceano scuro, improvvisamente si alzò in piedi appoggiando la bottiglia vuota solo a metà tra la sabbia
io faccio un bagno” continuò mentre si sfilava la maglietta e slacciava i bottoni dei jeans, Allie non se lo fece ripetere due volte, scattò in piedi ed imitò i gesti del ragazzo. Una corsa sulla sabbia e i piedi furono subito a contatto con l'acqua fredda, Allie ebbe qualche istante d'esitazione mentre Greg si era tuffato e stava già facendo qualche bracciata, prese un enorme boccata d'aria e si gettò sotto l'acqua. Greg fu un gentiluomo anche in quel caso, non la sfiorò nemmeno per sbaglio.

 

Again. Prometto di impegnarmi di più.

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Capitolo 15
*** Rock You Like A Hurricane ***


It's early morning

The sun comes out

Last night was shaking

And pretty loud

 

Si era fatta l'ennesima promessa che non era riuscita a mantenere, ci era ricascata di nuovo. Guidava senza nemmeno guardarlo, era seduto in una posizione innaturale sul sedile del passeggero, dormiva alla grande. Più ci pensava, più si incazzava con se stessa, mancava solo qualche settimana alle nozze e nonostante questo non riuscivano a darci un taglio. Aveva tanto sperato che le presenza di Greg l'avrebbe distratta dal futuro sposino.

“sei sicuro di non essere gay?” erano due settimane che uscivano praticamente ogni sera e lui non ci aveva mai nemmeno provato
“te lo giuro Allie, sono totalmente etero” era la decima volta che le faceva quella domanda
“io no ho nulla contro i gay, anzi ho un sacco di amici gay” aveva replicato lei
“nemmeno io ho nulla contro i gay” si era girato e la stava fissando con quel sorrisino da impertinente
“non metterti fretta Allie, quando lo dimenticherai tutto prenderà una piega diversa, ora devo andare ci sentiamo domani” le aveva dato un bacio sulla fronte ed era sparito dietro alla porta lasciandola li, con una ciotola di pop corn, la tv accesa su un film demenziale e l'espressione confusa.

“ehi bimba” la voce assonnata di Kevin la fece tornare al presente, a quella strada percorsa mille volte
“odio quando mi chiami bimba” sbuffò lei schiacciando il piede sull'acceleratore
“che ore sono?” chiese ignorando la sua frase e mettendosi seduto composto
“un quarto alle sei” rispose secca
“facciamo colazione? Sto morendo di fame!”
“se hai voglia di fare il fidanzatino tra poco sei a casa” era incazzata nera e voleva liberarsi di lui il più velocemente possibile
“dio che carattere, cos'è successo mentre dormivo?” rispose stizzito
“niente, è solo che il tuo anello di fidanzamento luccica talmente tanto che mi ha irritata” aveva frenato bruscamente a qualche isolato da casa Jonas, non voleva nemmeno sapere che stupida scusa aveva usato questa volta per non destare sospetti, voleva solo vederlo sparire
“va beh, ti chiamo più tardi quando magari ti è passata” era sceso dall'auto sbattendo la portiera, ora l'incazzato lo faceva lui.

“sono le sei e un quarto, e io sono andata a letto solo due ore fa” Jade aveva aperto la porta contrariata dopo il quarto suono del campanello
“cioè cazzo ti rendi conto? Stiamo fuori tutta la notte come due clandestini e poi fa l'incazzato se non voglio fare l'amichetta? Che vada al diavolo!” Allie era entrata sbraitando come una furia senza nemmeno considerare la faccia stravolta dell'amica
“buongiorno anche a te Alice” Jade fece chiudere la porta con un piccolo slancio e seguì l'amica nell'appartamento
“scusa Jade lo so che è presto, l'ho appena scaricato qualche isolato più in la” si muoveva liberamente come se si trattasse di casa sua
“tranquilla, dormirò più tardi” Jade si era lanciata su divano pronta ad ascoltare l'ennesimo sfogo di Allie.

“ciao straniero” Allie aveva visto Greg avvicinarsi al bancone facendosi strada tra i soliti avventori del bar
“una birra per favore” si era accomodato su uno degli sgabelli liberi e si teneva la testa con una mano
“tutto okey Greg?” chiese allungandogli una bottiglia ghiacciata
“sono stanco morto!” borbottò lui dopo aver fatto un lungo sorso, Allie diede una rapida occhiata all'orario, mancava meno di un'ora alla chiusura
“non eri obbligato a venire anche stasera” disse scompigliando i capelli già arruffati del ragazzo
“ne avevo voglia e poi devo chiederti una cosa” ecco, così Allie avrebbe passato l'ultima ora del suo lavoro con la pulce nell'orecchio.
“avanti spara!” non avrebbe resistito più a lungo di così, avevano appena messo piede fuori dal locale vuoto, l'aria fresca della notte le aveva dato un sferzata di vitalità e la curiosità la stava uccidendo
“settimana prossima ci sarà la festa di compleanno di Joe, e il mio invito recita +1” disse mentre camminavano verso il parcheggio, Allie strinse le mani nelle tasche della felpa senza dare alcuna risposta, pensava a quanto sarebbe stato strano trovarsi nuovamente nella stessa stanza con la famiglia Jonas al completo ed ai futuri sposini
“dai Allie, devi fartene una ragione, la storia tra te e Kevin è deleteria e non potrà andare avanti in eterno” sembrava che qualcuno avesse dato voce ai suoi pensieri
“pensavi davvero che non avessi capito niente? Conosco entrambi e riconosco comportamenti che si completano, perchè credi che sia qua a far finta di non essere minimamente interessato a te se no?” sarà stata la stanchezza mista all'alcool o la giornata particolarmente intensa, eppure Greg aveva deciso di dar sfogo ai suoi pensieri lasciando Allie interdetta e confusa. Stavano li, in piedi davanti all'auto del ragazzo senza nemmeno spiaccicare una parola, Allie fissava le sue converse consumate come per voler trovare a tutti i costi un buon motivo per buttarle, Greg silenzioso giocava con il portachiavi stretto nella mano
“promettimi che sarà il nostro segreto” disse in un sussurro la ragazza, il moretto si immobilizzò per un secondo poi chiuse gli occhi come per dichiarare la sua resa, poi la strinse a sé in un abbraccio senza fine
“fa finta che io non ti abbia detto nulla, ma mi farebbe comunque piacere se decidessi di essere il mio +1”

 

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Capitolo 16
*** Happy Birthday Mr. J ***


Stava fissando l'armadio aperto da almeno venti minuti stretta nell'asciugamano. Greg non aveva fornito nessuna informazione utile per capire che tipo di festa era stata organizzata per il compleanno di Joe e lei odiava non sapere che direzione dare al suo look. Sbuffò sonoramente sentendo il suono del campanello, si infilò velocemente il completino intimo e si strinse ancora nell'asciugamano prima di rispondere al citofono
“lo so. Io sono in ritardo e tu spaventosamente puntuale. Sali!” non diede a Greg nemmeno il tempo di spiaccicare una parola, fece scattare la serratura e si rifiondò a fissare l'armadio, facendo scorrere tra le mani magliette, abitini e un'infinità di jeans. Ne prese un paio a caso mentre sentiva la voce di Greg chiamare dall'ingresso
“Allie ti do non più di dieci minuti per vestirti!” urlò prima di lasciarsi cadere sul divano
“che palle!” sbuffò lei davanti al suo punto debole, la scarpiera. Dopo qualche secondo estrasse un paio di tacchi vertiginosi, li infilò con semplicità e si fermò qualche istante a guardare l'immagine riflessa nello specchio
“Greg secondo te devo mettermi una canottiera?” il top che Allie aveva scelto era uno di quelli con il giro manica particolarmente ampio, che lasciava intravedere il reggiseno di pizzo nero, Greg deglutì per un secondo
“ti prego rimani così, moriranno tutti” disse alzandosi e stringendola in un piccolo abbraccio
“prendo il giubbino” sussurrò lei scivolando dalle sue braccia. Greg la fissava mentre camminava sicura sulle sue scarpe dalla suola rossa con i tacchi altissimi, i jeans stretti e slavati e quel top che l'aveva fatto sussultare, era perfetta pensò lui. La vide scomparire qualche secondo in quella stanza dove ancora non si era arrischiato ad entrare, ne uscì con un giubbino di jeans con le maniche di pelle e la borsa stretta tra le mani
“pronta!” esclamò spingendolo verso l'uscita.

“porca put..” Allie si interruppe di colpo, erano arrivati alla strabiliante location scelta per il compleanno Joe e tutto quello che riusciva a vedere era un'imponente servizio di sicurezza e la fastidiosissima nonché potentissima luce dei flash a ripetizione
“festa tra pochi intimi eh?” disse ironica Allie mentre Greg si preparava a scendere dall'auto lasciandola in custodia al parcheggiatore
“quando sei famoso i tuoi pochi intimi di solito sono almeno un centinaio” disse lui scendendo e aggirando l'auto per aprirle la portiera, le sorrise ed allungò la mano per aiutarla, lei sorrise a sua volta ed afferrò la mano calda e un po' ruvida del ragazzo
“grazie” sussurrò quando fu finalmente in piedi al suo fianco. Greg non aveva intenzione di lasciarle la mano, era così morbida, quando le dita dei due si incrociarono Allie ebbe un sussulto, il suo cuore aveva cominciato a battere incontrollabilmente, doveva solo capire se la causa erano le dita affusolate di lui intrecciate alle sue o il fatto che Kevin li stesse osservando dall'ingresso del locale.

“potevi anche dirmelo che saresti venuta con Gregory” si stava finalmente godendo la prima sigaretta della serata, gustandosi ad ogni tiro di nicotina la spettacolare visuale gentilmente offerta dai mille e passa dollari della famiglia Jonas
“buonasera anche a te Kevin, tu e Dani siete incantevoli stasera, quel vestito le sta davvero bene, ma si vede che tutti le fissano il brillocco che sta illuminando a giorno l'intero locale” era ironica, pungente, stufa, confusa e forse anche un po' brilla, data l'ingente quantità di alcool che Greg continuava a condividere con lei
“che palle, fai la gelosa?” sbuffò lui fissando l'involucro di carta colmo di nicotina bruciante
“no, faccio la realista. E se io esco con Greg se permetti non sono assolutamente fatti tuoi” disse secca sbuffando un po' di fumo verso l'alto
“ti volevo solo per me” disse sussurando ed avvicinandosi pericolosamente a lei
“guarda che la tua fidanzata è un'altra” era davvero stanca di questi infiniti tira e molla
“tanto lo so che sei qui con lui solo per fargli un favore e per non farlo venire ad un'altra festa solo come uno sfigato” disse accarezzandole il collo
“lo so che non ti interessa, lo so che non hai intenzione di sfiorarlo nemmeno con un dito” Allie era infastidita da tutta quella presunzione, per la prima volta le dita di Kevin che le sfioravano il collo riuscirono solamente a provocarle irritazione, le scostò gentilmente, fece un sorriso e si allontanò senza nemmeno dire una parola. Kevin rimase li, come un imbecille a fissare il fondoschiena di Allie che si allontanava.
“ehi” Greg chiacchierava con una schiera infinita di musicisti, più o meno famosi, Alli gli si avvicinò fino a sfiorargli il braccio con la spalla, Greg fece un sorriso leggero, sexy da morire, e approfittò di tanta vicinanza per cingerle la vita ed appoggiare la mano sul suo fianco
“Alice, loro sono alcuni miei amici” Allie strinse mani e fece finta di annotarsi mentalmente nomi che dopo meno di venti secondi si sarebbe scordata, sorrise cordialmente e rimase qualche minuti in silenzio ad ascoltare i discorsi, per di più musicali, del gruppetto
“vado a prendere da bere” sussurrò dandogli un bacio inaspettato sulla guancia.
“Allie! Mioddio è tutta sera che ti invidio da morire quelle scarpe!” Danielle aveva avuto la sua stessa idea, stava aspettando al bar qualcuno che avrebbe potuto soddisfare il suo bisogno di bere
“Belle vero? Diciamo che mio padre conosce bene i miei gusti” Allie si fissò fiera le Louboutin ricoperte di borchie, per lei le scarpe erano una vera e propria fissazione
“tu e Greg siete proprio una bella coppia” disse poi cambiando discorso, Allie si sentì le guance in fiamme
“scusa?” disse cercando di mantenere la calma
“vi stavo osservando prima, siete davvero carini insieme” sorrise guardando oltre la spalla di Allie che si voltò di scatto trovandosi faccia a faccia con Greg
“beh grazie, facciamo quel che si può” disse lui stringendo nuovamente la vita di Allie
“oh Alice, devo assolutamente correggere l'invito di Greg al nostro matrimonio, voglio che ci sia anche tu, ma in veste di invitata” Danielle sembrava entusiasta come non mai di aver individuato e portato allo scoperto una nuova coppia, Allie si limitò ad annuire
“vado ad avvertire Kevin!” esultò prima di allontanarsi velocemente lasciando il suo cocktail abbandonato sul bancone
“se vuoi ce ne andiamo prima che si scateni l'inferno” Greg non aveva intenzione di mollare la presa, gli piaceva stringerla a sé, lei annuì nuovamente e lo seguì silenziosamente. Era confusa, ogni volta che durante quella serata sentiva parlare di lei e Greg come coppia il suo cuore schizzava a mille, incontrollato, fissava la schiena di lui pochi centimetri avanti a lei poi, senza nemmeno sapere il perchè, gli afferrò la mano intrecciando ancora le dita con le sue. 

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Capitolo 17
*** Blow me one last kiss ***


Per la prima volta dopo mesi, al suo risveglio Allie si sentiva felice. Non sentiva quel senso di colpevolezza mista ad oppressione che aveva invaso la sua vita ultimamente, si voltò sul fianco e si immobilizzò a fissare il ragazzo sdraiato al suo fianco. Greg dormiva sereno, con un mezzo sorriso stampato sul viso, il torso nudo si muoveva ritmicamente su e giù, Allie era come ipnotizzata, lo squadrò analizzando ogni centimetro del suo volto
“Allie mi stai mettendo ansia” la voce di Greg riempì la stanza spiazzandola
“sei sveglio?” disse lei tirandosi seduta, lui spalancò gli occhi stiracchiandosi
“da circa mezz'ora, ma tu stavi ancora dormendo quindi ho pensato di sonnecchiare ancora un pò” si mise seduto accanto a lei
“buongiorno” sussurrò dopo averle dato un bacio sulle labbra
“non mi ricordo nemmeno il nostro primo bacio” borbottò lei senza nemmeno accorgersi di aver dato fiato ai suoi pensieri, aveva la mente offusca per quanto riguardava buona parte della festa di Joe, ricordava i regali, la torta, tanti auguri a te, l'incontro con Kevin e subito dopo quello con Dani, il corridoio in uscita, di nuovo il corridoio questa volta in entrata trascinati da Joe e poi tutto diventava confuso, buio
“rimediamo subito” Greg si volto quasi completamente verso di lei, le accarezzò dolcemente il viso e si inumidì le labbra, Allie lo guardava rapita, ci vollero pochi secondi perchè le labbra dei due fossero incollate le une alle altre, ed altrettanto poco ci volle perchè le loro lingue cominciassero a scontrarsi e avvinghiarsi
“baci bene Garbowsky” disse lei appoggiando la fronte a quella del ragazzo
“anche tu sei niente male Preston” scoppiarono a ridere prima di fiondarsi in un altro bacio.

“Jade ti prego, non cominciare con i tuoi film mentali” Allie aveva spalancato la porta del negozio dell'amica con due enormi caffè stretti in mano, lei aveva risposto alla visione con un enorme sorriso e l'aria di chi vorrebbe con tutto il suo cuore travolgerti in un urlo di emozione
“ma siete andati a letto insieme” cominciò ad insistere lei
“questo non è sinonimo di innamoramento e lo sai anche tu!” la fulminò con lo sguardo mentre prendeva posto su una delle poltrone da pedicure
“tra quanto arrivano le tue schiave? Possiamo parlare senza orecchie indiscrete?” Allie di guardò intorno
“dai Al, non sono mica una negriera! Arrivano tra mezz'ora, via libera per i pettegolezzi” Jade si mise comoda a sua volta sorseggiando il caffè ed Allie diede via libera al suo sfogo, composto più che altro di insulti in direzione di Kevin
“cioè ma ti rendi conto? Fa il geloso del cazzo quando lui ha praticamente la fede al dito, e lei, dio mio, ogni volta che mi parla mi verrebbe da schiaffeggiarla e poi urlarle in faccia che ho fatto ripetutamente sesso con il suo promesso sposo” sbuffò lasciandosi andare sullo schienale
“che idiota bastardo, ma non si rende conto che potresti distruggerlo con una sola parola” Jade lanciò il bicchiere di carta ormai vuoto in direzione del cestino centrandolo in pieno
“sa che non lo farei mai, ed ora sinceramente l'unica cosa che mi interessa è che mi lasci stare, voglio godermi questo momento di pace con Greg” un sorriso si fece spazio sul suo volto
“finalmente parliamo di cose serie, com'è a letto?” si guardarono per un secondo prima di scoppiare a ridere e scendere in particolari scabrosi.

“Allie scusa ma non è il caso oggi” Greg era freddo e scostante al telefono, Allie non capiva, non poteva succedere di nuovo. Erano passati alcuni giorni dalla festa di compleanno di Joe, si erano sentiti praticamente ad ogni ora, ma non si erano visti per nulla, Greg aveva abbandonato anche l'abitudine di andare a trovarla alla chiusura del locale. Quel giorno Allie aveva preso il coraggio a quattro mani, era andata sotto casa sua e lo aveva chiamato
“dai non dire cretinate Greg, fammi salire sono qua sotto” era decisa a vederlo, anche solo per sentirsi dire che era stata davvero una gran bella scopata ma niente più
“non sono presentabile, davvero” cercava scuse vane e decisamente idiote
“Greg, ti ho visto nudo ricordi? Dubito ci siano altri modi per non essere presentabile” non mollava il colpo
“va bene cazzo, entra” aveva finalmente ceduto lui, chiudendo con foga la telefonata
“sei un coglione, se volevi solo portarmi a letto potevi dir...” appena aveva visto la porta aprirsi lo aveva investito con un turbinio di parole e insulti, e quella frase che non riuscì a terminare appena Greg comparve sull'uscio
“merda” esclamò Allie portandosi una mano alla bocca
“ciao” borbottò lui, spostandosi per farla entrare
“cosa cazzo è successo??” Allie gli accarezzò piano il viso che per metà era tumefatto
“stavo facendo l'idiota con lo skate” disse davvero poco convinto
“non ho due anni Gregory, fai il serio per favore” non le piaceva essere presa in giro
“non ti si può nascondere niente eh? Va beh, Kevin è venuto a trovarmi , va meglio? Va meglio se ti dico che mi a preso a pugni in faccia appena ho aperto la porta?” la voce di Greg si stava irritando, si alzò di scatto dallo sgabello su cui era appena appoggiato e afferrò la borsa del ghiaccio che giaceva sul tavolo della cucina
“mi dispiace” riuscì a solo a sussurrare Alice, provava un misto di disgusto, colpevolezza, odio e irritazione, si lasciò cadere sullo sgabello lasciato libero da Greg e si prese la testa fra le mani, lasciando scivolare a terra la borsa
“mi dispiace” continuò a sussurrare, non riusciva a dire altro, le parole le si rompevano in gola e le lacrime premevano dietro gli occhi per uscire
“Allie, Allie ehi” Greg lasciò perdere la borsa del ghiaccio e le si avvicinò teneramente
“non è colpa tua” la strinse a sé, sentiva i suoi singhiozzi sul petto, era la prima volta che la vedeva così dannatamente fragile
“cazzo si Greg, sono io la stupida che si è infilata in questa storia del cazzo e non riesce ad uscirne!” disse lei scattando in piedi e facendo barcollare leggermente il ragazzo
“è colpa mia se quell'idiota ti ha ridotto così” continuò mentre si chinava rabbiosa a raccogliere le sue cose da terra decisa a togliere il disturbo
“non ti meritavi questo Greg, ma è successo ed è tutta colpa mia” disse fissandolo per qualche istante prima di votarsi di scatto e procedere a grandi passi verso la porta. Greg la afferrò per un braccio tirandola a sé
“Alice, ti prego, smettila di darti la colpa di tutto, lui è un coglione punto e stop” disse lui tenendola per le spalle
“è meglio se la chiudiamo subito qui Greg, non voglio rovinarti la vita” disse lei fissando il parquet
“guardami Allie, lo so che ora ci vorrebbe una frase ad effetto tipo , ma non è una cosa che posso dirti ora, posso solo dirti che non me ne frega niente di Kevin e delle sue stupide manie di controllo, voglio conoscerti Allie, voglio imparare i tuoi pregi e i tuoi difetti, voglio cominciare a non poter fare a meno di te, non ti lascio andare via così” la strinse di nuovo a sé prima di sollevarle il viso per baciarla, Allie sorrise
“dammi un altro bacio”.

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