Pericolo a Konoha

di Irene Adler
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 3: *** Vecchi legami e verità nascoste ***
Capitolo 4: *** Un allenamento intenso ***
Capitolo 5: *** Promesse e ricordi: non ti lascerò sola! ***
Capitolo 6: *** Vicini ma lontani ***
Capitolo 7: *** Il marchio del male ***
Capitolo 8: *** Il vero volto dell'Uchiha ***
Capitolo 9: *** Una missione insolita ***
Capitolo 10: *** Il viaggio ***
Capitolo 11: *** Attacco a sorpresa!!!! ***
Capitolo 12: *** Le parole del cuore ***
Capitolo 13: *** Arrivo a villa Sano ***
Capitolo 14: *** Prigione di ghiaccio e sabbia: arriva Sabaku no Gaara! ***
Capitolo 15: *** Legami speciali ***
Capitolo 16: *** Come un incubo..... ***
Capitolo 17: *** Solo il buio ***
Capitolo 18: *** Verso Konoha ***
Capitolo 19: *** Il potere del fiore sbocciato ***
Capitolo 20: *** La tecnica segreta: avrò la mia rivincita! ***
Capitolo 21: *** Esame di selezione jonin! ***
Capitolo 22: *** Ricordi di un tempo passato. ***
Capitolo 23: *** Nuovi amici ***
Capitolo 24: *** La vecchia squadra 5 ***
Capitolo 25: *** La sfida più dura! ***
Capitolo 26: *** Malattie e ferite ***
Capitolo 27: *** Una missione inaspettata ***
Capitolo 28: *** Koyuki ***
Capitolo 29: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 30: *** Cuori spezzati ***
Capitolo 31: *** Promesse strappate alle lacrime ***
Capitolo 32: *** Arriva Jiraya!! ***
Capitolo 33: *** Festa a sorpresa e infauste notizie ***
Capitolo 34: *** Never had a dream come true ***
Capitolo 35: *** Incontro nella notte ***
Capitolo 36: *** Faccia a faccia: Preludio allo scontro! ***
Capitolo 37: *** Inizia lo scontro! ***
Capitolo 38: *** Lo sharingan: si risveglia il potere di Madara! ***
Capitolo 39: *** All'attacco! ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Capitolo 1: L’inizio

Pioveva a dirotto a Konoha.
Il vento scuoteva le chiome degli alberi con violenza, la pioggia battente sferzava terra, formando pozzanghere che rispecchiavano il cielo oscurato da nuvole cariche di pioggia.
Non s’era mai visto un simile temporale nei pressi del villaggio e la popolazione si era rintanata nelle proprie abitazioni, aspettando il termine di quella tempesta.
Nessuno che non fosse stato un ninja esperto e forte si sarebbe avventurato sotto una pioggia simile.
Sulle mura di Konoha un giovane chunin passava il suo turno di guardia ad osservare il bosco che circondava il villaggio, con sguardo leggermente seccato.
All’improvviso una piccola figura avvolta in un mantello comparve lungo la strada maestra che conduceva all’immenso portale d’ingresso di Konoha.
Il jonin si accigliò e puntò lo sguardo su quella singola figura.
Il mantello con il quale si proteggeva era completamente zuppo; avanzava a fatica, quasi barcollante.
Quando la figura si bloccò a pochi passi dall’ingresso, il ninja si sporse dalle mura.
“Chi sei?” domandò non ottenendo risposta.
La tempesta infuriava: probabilmente le sue parole erano state coperte dal rombo dei tuoni.
Lo sconosciuto d’improvviso cadde a terra e rimase immobile.
Il chunin, senza pensarci due volte corse a chiamare gli altri ninja di vedetta a corse alla porta accompagnato da un’equipe di medici, per prestare soccorso allo sconosciuto.
Le porte di Konoha si aprirono con lentezza solenne; i ninja e i medici si avvicinarono.
Il cappuccio del mantello era scivolato dal capo dello sconosciuto, rivelando un viso pallido e dai tratti fanciulleschi.
“E’ una bambina”mormorò stupito un ninja con una cicatrice all’altezza del naso.
“Portiamola dentro! Presto!” disse uno dei soccorritori, aiutando a posizionare la piccola su una barella.
Il mantello fu tolto e la piccola avvolta in una calda coperta.
I capelli completamente bagnati ricadevano in maniera quasi spettrale su quel visetto pallido, mentre le labbra della piccola tremavano appena.
Lei sembrò sussurrare qualcosa e il chunin che l’aveva scorta per primo le si affiancò.
“Va tutto bene, ora sei al sicuro!”
Di nuovo la bambina, che doveva avere circa sette anni, mormorò qualcosa.
Il ninja si bloccò, mentre la barella veniva portata all’interno dell’ospedale.
Forse avrebbe dovuto andare direttamente ad informare l’hokage, perché gli era parso d’intendere i sussurri della piccola.
“……pericolo…..avvertire…...Konoha”

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Capitolo 2
*** Fantasmi del passato ***


Capitolo 2: Fantasmi del passato

La pioggia era passata da qualche giorno e il sole aveva ormai asciugato la maggior parte delle tracce della pioggia.

Un ragazzino biondo camminava per le strade del Villaggio delle Foglia, seguito da una ragazza dall’aria leggermente seccata e un coetaneo dai capelli scuri.

“Uffa! Il maestro Kakashi è sempre così misterioso…” sbottò il biondo.

“Che senso ha chiederci di aspettarlo davanti all’ospedale, soprattutto nel tardo pomeriggio?”

La ragazza alle sue spalle gli rivolse un’occhiata seccata.

“Chiudi la bocca, Testa Quadra. Sei noioso.” disse in tono vitreo il compagno di squadra, mettendosi le mani in tasca.

Il giovane ninja si voltò “Non dirmi che non sei curioso di sapere il motivo per cui siamo stati chiamati, perché non ci credo!”

“Qualunque sia Naruto lo scopriremo fra poco” li interruppe serenamente la ragazza dai capelli color rosa.

“Come al solito hai ragione, mia dolce Sakura!” disse il biondo camminando al fianco della ragazza, che non aveva particolarmente gradito il modo in cui le si era rivolto.

Arrivarono all’ospedale e aspettarono nell’ingresso, finchè, qualche minuto dopo, non arrivò il loro maestro.

“Buongiorno ragazzi!” salutò socchiudendo l’unico occhio visibile.

“Lei è in ritardo come al solito maestro!!!” sbottò Naruto, additandolo ad alta voce, mentre la gente intorno si voltava verso di loro.

“Zitto! Ci metti in ridicolo!” disse Sakura dandogli un sonoro pugno in testa.

“Che dobbiamo fare?” domandò Sasuke, appoggiato ad una colonna, mentre il biondo si massaggiava la testa.

Il maestro Kakashi ripose “Il paradiso della pomiciata” in una delle tasche del marsupio, poi spostò lo sguardo sui suoi tre allievi.

“Voi, per ora, non dovete fare assolutamente nulla. Sono stato chiamato dall’hokage, che mi ha detto di farvi aspettare qua sotto.”

Si allontanò dai tre ragazzi salutandoli con la mano “A dopo!”

“Ma…..! Maestro!”

Nulla da fare; il jonin era già scomparso.

Socchiuse gli occhi e tutto si presentò offuscato e confuso.

“cos’è successo…?”

Sentiva i muscoli tremendamente intorpiditi, la testa pesante e un dolore lancinante al polso sinistro.

Intorno a lei sentiva voci indistinte, una coperta di lino le accarezzava piacevolmente le braccia e il collo, mentre la brezza leggera che entrava dalla finestra le solleticava le guance.

“Dove mi trovo??”

L’ultima cosa che ricordava era di aver corso per la foresta, in direzione di Konoha, poi tutti i suoi ricordi erano confusi.

Improvvisamente si scosse.

Una mano robusta le aveva preso il polso.

Come percossa da una paura improvvisa ritrasse debolmente la mano. Non voleva farsi toccare.

Da nessuno.

Cercò di riaprire gli occhi.

“..…Kakashi Hatake……”sussurrò ancora una volta.

Una serie di voci le fecero avere una fitta alla testa.

Con le poche energie che aveva aprì gli occhi e riuscì a mantenerli aperti.

La prima cosa che vide fu il soffitto candido della stanza, subito dopo il viso di una donna, dai lunghi capelli biondi, lo sguardo autoritario e dei magnetici occhi nocciola.

“dove…..?” mormorò, non sapendo cosa dire.

La donna sorrise.

“Non preoccuparti piccola, ora sei al sicuro….riposati”

Lei però non aveva voglia di riposare. Non poteva.

Raccolse le forze per mettersi seduta a letto e la donna, intuendo le sue intenzioni, assecondò il suo desiderio e la aiutò ad alzarsi.

“Come ti chiami?”domandò l’altra.

Con gli occhi appena socchiusi la ragazzina abbassò lo sguardo sulle sue mani in grembo, mentre lo sguardo della donna la squadrava con attenzione.

Una ragazza dai capelli corti e scuri uscì dalla stanza con un inchino.

Nella stanza c’erano altre due persone: un uomo abbronzato con una cicatrice sul naso e capelli scuri raccolti in una coda e poi……

Il suo cuore accellerò i battiti senza volerlo.

Un uomo dai capelli chiari e scarmigliati la guardava con un unico occhio scuro, il volto coperto da una maschera che ben ricordava……

-è lui…..deve essere lui….anche se è passato tanto tempo-

“Kakashi……”mormorò.

L’uomo inclinò il capo da una parte.

“Ci conosciamo?”domandò con voce profonda e matura.

“Kakashi, conosci questa bambina?” domandò la bionda, voltandosi verso il jonin.

Questi continuò ad osservare la giovane accovacciata nel letto, quasi come se intravedesse in lei qualcosa di famigliare.

Aveva un viso roseo e pulito, gli occhi erano di un blu notte con qualche pagliuzza argentea, i capelli erano lunghi e lisci di un nero intenso, con riflessi tendenti al blu, divisi sulla fronte da due ciuffi che sfioravano le guance.

“Chi sei?” domandò l’altro ninja, rimasto fino ad ora in disparte.

Lei lo osservò un istante e lo riconobbe.

“Iruka….?”

Questi la guardò stupito.

“E’ evidente che conosci i nostri nomi, ma noi non sappiamo chi sei…”replicò la donna.

“Io…..io sono…..mi chiamo…..”

“Te lo ricordi, non è vero?” domandò cordiale la donna.

“Mirari…..”

“Ora sei all’ospedale di Konoa, Mirari. Sei svenuta davanti alle mura del villaggio. Cosa ci facevi in mezzo alla pioggia?”

Un attimo di silenzio, in cui la ragazzina alzò lo sguardo e fissò le tre persone che la circondavano con la coda dell’occhio.

“Io….io…” si portò le mani alle tempie, cercando di ricordare.

Era inseguita da qualcuno……qualcuno di pericoloso……dal quale voleva stare il più lontano possibile…….

“Non……io non…..”gemette “ io so solo che…..dovevo……venire qui e avvisare l’hokage.

Konoha è in pericolo…..loro vogliono……distruggere…..”

Il dolore alle testa si fece più intenso.

“…….lui……lui vuole distruggere…..”

Senza neanche accorgersi la voce diventò rotta, mentre il dolore aumentava.

“Q-quegli occhi……quegli o-occhi…..”

“Non è necessario che tu ricorda tutto e subito…”

Lei scosse la testa “ Invece si…..è importate…..”

“Ogni cosa a suo tempo Mirari-chan…..”

La giovane alzò lo sguardo, Iruka e Tsunade fissarono il jonin.

“Kakashi…..tu…..”

“Mi ricordo chi sei, Mirari Fujita”

La bambina avvertì una forte sensazione di sollievo che le fece quasi venir voglia di piangere: si ricordava di lei, anche dopo tutti quegli anni.

“Kakashi, allora la conosci…”disse Tsunade.

“Mirari Fujita…..forse mi ricordo anch’io”disse Iruka, osservando la ragazzina. “Una ragazzina sei anni più giovane di noi….un’ottima alunna all’accademia…la ragazzina che per un periodo era sempre attaccata a te Kakashi. Un giorno è sparita senza lasciar traccia…”

Tsunade guardò i due uomini e poi la bambina.

“Se è la persona che dite voi dovrebbe avere vent’anni ora…..invece lei e poco più che una bambina…”constatò.

“Mi hanno imposto un sigillo…..”disse lei laconica, strofinandosi un punto imprecisato vicino alla scapola.

“Come?Chi?”

La ragazza stava per proseguire, quando la porta si aprì bruscamente.

Nella stanza entrarono tre ragazzini di circa tredici anni.

“Maestro Kakashi, l’abbiamo cercata dappertutto!”disse il biondo “Oh toh! C’è anche nonna Tsunade!”

“Naruto….non vi avevo detto di aspettare fuori?”domandò leggermente severo il loro maestro.

Una ragazza dai capelli rosa si avvicinò con aria di scusa.

“Mi dispiace maestro, Naruto…..”

“Non fa niente Sakura.”replicò l’uomo.

Il biondo fissò gli occhi sulla giovane seduta nel letto, che li guardava confusa.

“Chi è lei?”domandò indicandola.

La bambina lo guardò incuriosita.Gli fu simpatico a prima vista; aveva un viso roseo e sorridente e degli occhi incredibilmente vivaci.

Il suo sguardo fu poi catturato da qualcos’altro.

Degli occhi scuri la fissarono…..profondi……freddi…….

Sentì un brivido salirle per la schiena, il fiato mozzarsi, il cuore battere a più non posso.

Dei ricordi riemersero…..

Uno sguardo……un viso…….delle parole pronunciate con voce piatta……freddi e penetranti occhi scuri……..

Il ragazzo la fissò, mentre i suoi compagni squadravano prima l’uno poi l’altra.

La ragazzina si ricompose “N-niente…”

“Maestroooo…….chi è questa bambina?”domandò nuovamente il biondo.

“Bhe, ecco…..lei è….”

“Il nuovo elemento della squadra sette”disse l’Hokage.

Kakashi fissò complice la donna, mentre i tre ragazzi della squadra esprimevano, ognuno a suo modo, la loro sorpresa.

“Eh????”disse il biondo, fissando la ragazzina.

La ragazza di nome Sakura, la fissò a sua volta, un po’ stupita.

Il ragazzo bruno alzò un sopracciglio e rimase in silenzio.

La bambina capì cosa avesse in mente la donna di nome Tsunade e le resse il gioco.

“Piacere….”

“E vai!”

Il ragazzo biondo si avvicinò al letto e le regalò un sorriso infantile a trentadue denti.

“Io mi chiamo Naruto Uzumaki e diventerò hokage! Non ti ho mai visto qui a Konoha, da dove vieni?Quanti anni hai?”

La bambina rimase un po’ sorpresa.

“Io veramente….”mormorò arrossendo appena, in imbarazzo.

“Non ascoltare Naruto, parla sempre a sproposito!” disse la ragazza dai capelli rosa, scansando il biondo.

“Io sono Sakura Haruno. Benvenuta nella squadra”

“Grazie…”

“Sasuke, vieni!”

Il ragazzo bruno si avvicinò di qualche passo.

“Sasuke Uciha” sbottò lanciando una breve occhiata alla nuova arrivata.

Lei ricambiò l’occhiata, poi tornò a guardare Kakashi, che osservava il gruppo di ragazzini con sguardo sereno.

“Piacere, Mirari Fujita”

Mi raccomando, recensite!!! Irene Adler

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Capitolo 3
*** Vecchi legami e verità nascoste ***


Capitolo 3: vecchi legami e verità nascoste

Prima di questo capitolo intendo precisare alcune cose:

La storia si svolge in un tempo imprecisato dopo l’esame di selezione dei chunin e sia Sasuke, che Sakura, che Naruto sono tutti dei chunin (mi sembrava un po’ ingiusto lasciarli genin…)

Ho dovuto modificare un po’ le età di alcuni personaggi: Itachi l’ho invecchiato un pochetto altrimenti la storia non sarebbe quadrata……..da 17 a 23 anni (fan del giovane Itachi non linciatemi pleeeese!!n.d me)(addosso!!!!!A morte l’autrice!!!! N.d. fan del giovane Itachi) (Nooooooo….vi prometto che Itachi arriverà il più presto possibile, sarà ancora più malefico e dannatamente spietato di quello che è in realtà…...risparmiatemi, non vi deuderò!!!!n.d.me implorante) (Va bene, per ora ti risparmiamo….n.d. fan del giovane Itachi)

Ci tengo particolarmente a rimanere fedele al carattere dei personaggi, quindi non esitate ad avvertirmi se c’è qualcosa che non va!!!

La fic penso proprio che andrà per le lunghe…..ma molto lunghe….

Godetevi questo capitolo, che è abbastanza succulento e ricco di colpi di scena…..

Entrò nella casa preceduta dall’uomo e lo seguì.

“Questa sarà la tua stanza, non è grandissima, ma è confortevole. Finchè non ti troveremo una sistemazione migliore ti dovrai adattare….”disse il jonin mostrando alla ragazza una camera arredata spartanamente.

“Andrà benissimo, grazie”

Posò a terra quelle poche cose che aveva con se.

Mangiarono in silenzio, poi Kakashi si ritirò nella propria camera.

“…..ero sua amica e sono scomparsa improvvisamente….sono passati così tanti anni.Forse è il caso che gli dia spiegazioni ”

La ragazzina bussò alla porta.

“Posso entrare?”

Dalla camera provenì un invito appena accennato, ma per lei fu abbastanza.

Socchiuse la porta quel tanto che bastava ed entrò.

Kakashi era alla finestra e guardava all’esterno, con sguardo perso.

Mirari lo osservò attentamente, non osando interromperlo.

Aspettò qualche minuto e poi lui si girò, sorridendo con quel suo unico occhio scuro.

“Scusa, mi sono perso…”disse.

Lei si scostò una ciocca di capelli dal viso e assunse uno sguardo tranquillo: era rimasto il Kakashi che conosceva da piccola.

Gli si sedette accanto, consapevole che il suo occhio la seguiva nei movimenti da bambina.

Ci fu silenzio.

“Io ti devo spiegare un po’ di cose….”

Lui la fissò attento.

Lei ricambiò lo sguardo, con una nota di tristezza.

“Io non me ne sono andata di mia spontanea volontà, Kakashi. Non lo avrei mai voluto. Sono…..sono stata rapita”

Si interruppe, mentre il jonin la osservava.

Era identica alla ragazzina conosciuta da bambino. Gli stessi lineamenti, il taglio degli occhi, il colore dell’iride e i capelli. Sembrava fare un tuffo nel passato.

“Sono stata rapita dall’associazione ALBA”

“Racconta”la incitò.

Passarono due ore.

Due ore in cui lei disse ogni cosa.

Due ore in cui la ascoltò senza interromperla.

Due ore in cui lui le raccontò ciò che era accaduto dopo la sua sparizione.

“Così è questa la storia….”

Lei scosse la testa.

“Non è tutto….manca ancora…..il peggio o il meglio…..non so”

Il ninja capì che era qualcosa d’importante.

“Il motivo per cui mi hanno catturato…..è stato deciso da Itachi”

Sospirò, mentre lui l’osservava.

“Lui mi ha rapita perché ho un potere particolare, che vuole sfruttare per i suoi biechi scopi…..”

“Che potere?”

Lei lo fissò negli occhi.

“E’ lo sharingan blu….così Itachi lo chiama….non so di preciso cosa serva, ne se l’ho mai usato….so solo di averlo.”

Kakashi cancellò dal volto i segni della sorpresa e la vide incupirsi di colpo.

“Sei appena stata dimessa dall’ospedale, non è il caso che ti sforzi….”
”Devo invece, devo dirtelo! Devo dirlo a qualcuno….E poi non si tratta solo di me......”

Quel comportamento così responsabile sembrava stonare con quel corpo da bambina.

“Itachi mi ha detto che sono un’Uciha. Mi ha detto che sono….. sua…..”

La voce s’incrinò.

“….sua sorella minore…..”

Kakashi Hatake la guardò stupito.

“Quando sono nata i miei genitori mi hanno affidato ad un'altra famiglia, i Fujita…..non so perché…..non so quando…”

Sospirò.

“I Fujita mi hanno accudito, finchè Itachi, una notte, li ha sterminati. La stessa notte mi ha presa con se….

Io sono rimasta rinchiusa in una delle basi ALBA fino ad ora e addestrata nelle arti ninja…...

Non volevo diventare come loro. Allora mi imposero questo sigillo, che mi rinchiude nel corpo di una bambina, per limitare la mia capacità di utilizzare le arti magiche per la fuga ……Itachi mi ipnotizzava ogni volta che cercavo di scappare….ma io volevo tornare a Konoha, la mia casa.…..”

Il volto di lei non lasciava trasparire emozioni, la voce era piatta, tuttavia Kakashi la conosceva abbastanza bene per capire che in realtà era molto turbata emotivamente.

“Mi dissero che ero un’Uciha a sedici anni…..”continuò con voce atona “solo allora seppi di avere Itachi come fratello.....solo allora capii che la strage degli Uciha era stata la strage della mia vera famiglia………..solo allora seppi….”

La voce le si incrinò.

Kakashi la guardò attentamente.

“…..seppi di avere ancora…”

Le lacrime le si affacciarono agli occhi e lei non fece nulla per nasconderle.

“….il mio fratellino”

Kakashi non sapeva come comportarsi in una situazione simile; da quando conosceva Mirari non l’aveva mai vista triste, ne tanto meno con le lacrime agli occhi.

“Era lui, non è vero? Il ragazzo bruno che è venuto all’ospedale……”

Lui fece un cenno affermativo con il capo.

“Sasuke”sussurrò più a se stessa che ad altri Mirari, mentre calde lacrime le rigavano le gote.

-ha vissuto per anni come in una prigione, tagliata fuori dal mondo. Lontano dal villaggio che tanto amava, lontana da ogni possibilità di rivedere gli amici che aveva.

Probabilmente è stata cresciuta nell’odio, a cui si è sempre ribellata, e quando le è stata rivelata la verità non ha avuto modo di esprimere i suoi sentimenti.

Qualsiasi ninja si sarebbe arreso, sarebbe impazzito, in una situazione simile.

Ma lei no.

Non Mirari…..-

Il jonin le mise una mano sulla spalla.

“Andrà tutto bene Mirari-chan. Ora sei sotto la protezione del villaggio”

Lei si scostò le lacrime dagli occhi.

-ora basta piangere. Ora basta disperarsi.Devo reagire-

“lo so Kakashi……”

Sorrise cacciando con decisione la tristezza.

“……anzi, d’ora in poi dovrò chiamarti sensei.”

Sorrise di nuovo, venendo ricambiata, per quello che poteva vedere, dal jonin.

“A che ora ci sono gli allenamenti domani?”chiese.

“Alle sette, ci troviamo sul ponte poco fuori il villaggio. Conviene che ti prepari, perché non sarà una passeggiata”

Mirari si alzò in piedi e socchiuse gli occhi blu scuro.

“Domani vedremo……a proposito…..dove sono le mie cose?”

Il ninja indicò uno zaino sgualcito alle sue spalle, la ragazzina lo prese fra le mani e lo svuotò.

Il bagaglio era composto da qualche kunai, cinque shuriken, due merendine fradice e un vecchio coprifronte.

Mirari prese fra le mani il coprifronte della foglia.

“Sai….”disse con voce malinconica “…..Itachi ha sempre cercato di farmelo buttare, ma io l’ho sempre tenuto stretto. Era il mio unico ricordo di casa.”

Il ninja dai capelli argentei non rispose e si limitò a guardarla.

“Dove sono i miei vestiti?”chiese lei.

Infatti in quel momento la giovane ninja indossava una vecchia uniforme che Kakashi portava da giovane.

“Li abbiamo buttati, erano tutti sgualciti….”detto questo Kakashi le lanciò un sacchetto di plastica.

“Provateli e vedi se ti stanno…”

Qualche minuto dopo la ragazzina rientrò con addosso degli abiti nuovi. Indossava una maglietta a maniche corte e collo alto nera, un paio di pantaloni bianchi con un apposito contenitore per kunai e un paio di sandali scuri.

“Sono bellissimi, grazie Kakashi.”

L’uomo la osservò tranquillamente.

“Non ringraziare me. Ringrazia Sasuke”

La ragazza lo guardò stupita, per poi socchiudere gli occhi e sorridere. Inconsciamente si strinse negli abiti del fratello minore.

“Te li ha dati lui?”

“Quando ha saputo che avevi bisogno di vestiti Sakura voleva prestarti i suoi, ma poi Sasuke è intervenuto dicendo se volevo prendere le sue vecchie uniformi di quando era piccolo. Ha detto che altrimenti le avrebbe buttate e allora…..”

Mirari sorrise.

-Grazie Sasuke-

Fine capitolo….recensite!!!

X angebo: spero ti sia piaciuto il continuo….

X Gloglo: eh eh…..questo è ancora nulla. Più avanti vedrai….Comunque anticipo solo che Kakashi e Mirari sono amici di infanzia…. Spero ti sia piaciuto il terzo capitolo! 1 kiss

X Siana: hai intuito bene! Itachi ci ha messo il suo losco zampino, chissà che più avanti…..ma non anticipo nulla.Continua a leggere e vedrai!

X SweetDark: eccoti accontentata!

X Mizar86: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta. Nei prossimi capitoli, mi sbizzarrirò molto….ciao!

X Miyumi3: nei prossimi la faccenda diventerà ancora più intrigante….vedrai!

X Giusy chan: la cosa andrà per le lunghe quindi sarai più che accontentata!!

X Fin Fish: Eh eh, immagino che con questo capitolo il passato di Mirari-chan sia più chiaro, ma chissà quali altri segreti ci sono in serbo…..grazie per i complimenti, mi piace moltissimo scrivere e inventare storie quindi non sai quanto mi rendano felici i complimenti!!!Se ci sono cose non chiare non esitare a dirle!! Ciao!!

1 mega kiss a tutti i lettori e recensori!!

Irene Adler

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Capitolo 4
*** Un allenamento intenso ***


Ecco a voi il quarto capitolo, spero vi piaccia!

Capitolo 4: un allenamento intenso

Il sole era sorto da un po’e la squadra sette era riunita fuori dal villaggio.

“Uffa!!!! Il maestro Kakashi è sempre in ritardo!”sbottò Naruto.

“Anche Mirari non è ancora arrivata” disse preoccupata Sakura guardandosi intorno.

“Tzs! Non ci fa una bella figura….”disse il bruno.

“Non fare il duro baka….”cominciò il biondo con sguardo malizioso “….le hai dato i tuoi vestiti. Che gesto carino è stato il tuo…..la piccola Mirari ti sta simpatica”

Il moro sbuffò seccato. “Zitto testa quadra….”

“Buon giorno”

Una ragazzina di sette anni era appena sbucata davanti ai tre, le mani dietro la schiena.

“Buon giorno a te Mirari”sorrise Naruto “Pronta per darti da fare nella squadra sette?”

“Certo. Cercherò di fare del mio meglio”annuì lei.

Sakura la guardava allibita.

“Ma sei…..carinissima!Sembri Sasuke in miniatura…”sorrise.

La bambina arrossì, stringendosi negli abiti del clan Uciha.

“Non mi sembra un complimento dire che somiglia a quello lì” sbottò Naruto, prendendosi all’istante un colpo di Sakura.

“Non dar retta a lui!”continuò la ragazza. “Stai benissimo^^!!”

Si era legata i capelli in uno chignon dal quale uscivano ciocche di capelli, il viso giovane era incorniciato da due ciuffi scuri, portava uno zaino chiaro a tracolla e il coprifronte del villaggio della foglia era legato sulla fronte.

“Grazie Sakura-chan...”

Posò in mano a Naruto un pacchetto leggero, lo stesso fece con Sakura.

“Cosa sono?”

La ragazzina sorrise.

“Biscotti, li ho fatti io..."

Mise in mano a Sasuke un sacchetto leggermente più grosso.

“Volevo ringraziarti per i vestiti”

Il ragazzo le lanciò una rapida occhiata.

La ragazzina abbassò lo sguardo. Era difficile per lei stargli vicino, anche perché Kakashi e lei stessa avevano deciso che si sarebbe dovuta comportare come una bambina di sette anni, quale sembrava, per non creare sospetti.

“Spero che ti piacciano i miei dolci” completò, imitando il tono e il sorriso innocente di una bimba.

“Posso farti una domanda Mirari-chan?”domandò il biondo, che aveva già aperto il pacchetto e stava sgranocchiando due biscotti al cioccolato.

“Certo” disse la giovane ninja, girandosi verso di lui.

“Tu a che livello ninja sei?”

“Sono un Chunin da qualche tempo.”

Almeno in questo non aveva mentito. Prima di essere rapita aveva tenuto l’esame passandolo senza troppi problemi, successivamente, però non aveva avuto l’occasione di provare l’esame dei jonin, anche se era sicura che con gli addestramenti impostigli da Itachi sarebbe riuscita a passare anche quell’esame.

“Chunin a sette anni! Caspita Mirari-chan! Devi essere in gamba come ninja!” replicò il biondo. "Scommetto che sai un sacco di tecniche, me ne insegneresti qualcuna???"

“Non so nessuna tecnica in particolare Naruto-kun, solo quelle che vengono insegnate all'accademia e alcune noiosissime d'illusione….”mentì spudoratamente lei, che conosceva almeno una cinquantina di tecniche potenti, fra le quali alcune proibite, tutte imparate durante i duri allenamenti che Itachi le faceva fare.

“Buon giorno ragazzi!”

Il maestro Kakashi li salutò tranquillamente, mentre se ne stava appeso a testa in giù dal ramo dell’albero più vicino.

“Lei è in ritardo!!!!”lo additarono Sakura e Naruto.

Sasuke e Mirari, con le braccia incrociate, non poterono far a meno di esibirsi entrambi in un'espressione identica.

Kakashi se ne accorse e sorrise.

“Andiamo ad allenarci laggiù”

La squadra sette si diresse verso un gruppetto di alberi, quando da questi spuntò un ninja con indosso un’orrenda tuta verde che lodava a squarciagola l'energia della gioventù

“Oh!”soffiò Kakashi, mentre l’uomo lo scorgeva e gli veniva incontro saltellando, seguito a breve distanza dai tre allievi.

“Salve Kakashi!”

-oh no. Ci mancava solo lui…..- pensò il jonin, voltandosi verso il ninja.

“Salve Gai. Qual buon vento?”

Mirari fissò per un secondo l'uomo, il cui viso le era famigliare.

-No.....non ci credo.....è Maito Gai, quel pazzoide....-si ricordò infine.

Naruto balzò in avanti, facendola sussultare.

“Ciao Rock lee! Come va????”

Un ragazzino dalla capigliatura improbabile ed identica a quella del suo maestro si fece avanti salutandolo animatamente.

“Ciao Naruto!”

Un ragazzo dagli occhi nivei si avvicinò a braccia incrociate, salutando la squadra sette con uno sbuffo; dietro di lui una ragazza castana fece un cenno a Sakura.

Mirari fece un passo indietro e si nascose dietro Sasuke, che la guardò piuttosto accigliato.

La giovane ninja si sentiva piuttosto a disagio davanti a persone che non conosceva, anche se erano più giovani di lei.

“Ehi Lee. Lo sai che il gruppo ha guadagnato un nuovo elemento?”disse Naruto, alzando spropositatamente la voce.

“Davvero??Chi è?” domandò il ragazzo, guardandosi intorno.

“E così hai un nuovo studente Kakashi” disse Gai “dov’è?”

Il jonin si passò una mano fra i capelli.

“Penso sia timida….”

“Una ragazza…..uff”sbottò impercettibilmente Neji, meritandosi un’occhiata di rimprovero dalla compagna di squadra.

“Dai Mirari, coraggio vieni!”

La giovane ninja uscì dal suo nascondiglio, cercando di nascondere la sua timidezza dietro ad uno sguardo apparentemente serio, molto simile, se non identico a quello di Sasuke.

Il gruppo di Gai la osservò qualche secondo.

“Somiglia tantissimo a Sasuke….”fu la prima risposta del ragazzo in tutina.

“Che sciocchezza”sbottò il diretto interessato voltando il capo con fare imbronciato.

“Già, sono simili”confermò Sakura, non potendo far a meno di sorridere.

“Porca miseria……è proprio giovane” si lasciò scappare Gai.

“Non lasciarti influenzare dalle apparenze: è un’ottima allieva. Ha sette anni ed è una chunin”disse Kakashi tranquillamente.

Neji alzò un sopracciglio, Lee e Ten Ten si dimostrarono abbastanza stupiti.

“Ma davvero?”disse l’altro “perché non facciamo una prova? Lei contro un mio allievo a scelta…”disse sicuro Gai.

Kakashi fece un passo indietro.

“Forse non è il caso….”

-Se Mirari era abituata a battersi e allenarsi con Itachi, non oso immaginare come possa ridurre i suoi allievi-pensò il ninja copia.

“E dai Kakashi! E’ un modo per mettersi alla prova”

“Va bene”

Tutti si voltarono verso Mirari, che aveva pronunciato quelle due parole con un tono di voce piuttosto deciso.

“Mirari…”

La ragazzina si sganciò lo zaino e lo posò a terra, poi lanciò un’occhiata al suo maestro.

“E’ tutto a posto maestro Kakashi”

Lui, dopo un attimo di esitazione, annuì.

-sarà un modo per saggiare le sue capacità dopotutto....-

“Contro chi vuoi combattere? Con Ten Ten? Oppure con….”

“Con lui”

Il dito puntato della bambina era fermo su Neji Hyuuga.

“Tsk…..credi davvero di riuscirmi a battere?”disse ironico Neji.

“Mettimi alla prova”disse con tranquillità Mirari.

La ragazzina lo osservò. Possedeva l’abilità innata del clan Hyuuga ed era probabilmente il più abile della squadra.

Non era quello il motivo per cui l’aveva scelto.

Da quando aveva posato gli occhi su di lui, uno strano senso di antipatia si era impossessato di lei.

Quella prima impressione s’era intensificata nei momenti successivi.

Neji Hyuuga si era dimostrato freddo, irrispettoso e arrogante.

Lei non sopportava persone di quel tipo.

Quell’atteggiamento era troppo simile a quello dei membri dell’ALBA…..ad Itachi, anche se ovviamente non c’era paragone….

-Vediamo di farlo scendere dal suo piedistallo….-

“Iniziamo!”

Naruto si era zittito, Sakura la guardava un po’ preoccupata e Sasuke osservava i due contendenti con sguardo attento.

I due avversari si fronteggiarono, mentre i rispettivi insegnanti si mettevano da parte.

Lo Hyuuga attivò il Byakugan, Mirari estrasse un kunai.

“Via!”

Neji si lanciò verso la ragazzina, iniziando a colpire con il pugno gentile.

Mirari le scansò abilmente, mantendo lo sguardo fissò sugli occhi dell’avversario, il kunai stretto nella mano. La battaglia proseguì con ripetuti attacchi del possessore del Byakugan, mentre la giovane ne schivava i colpi.

Improvvisamente la ragazzina si diede una spinta con le gambe, sfuggendo all’attacco del ragazzo.

“Non puoi continuare a scappare”sbottò lo Hyuuga.

“Chi dice che scappo?”replicò la ragazzina. Non c’era sarcasmo nella voce di lei; quelle poche parole erano state pronunciate in tono neutro.

Un battito di ciglia ed era scomparsa.

“Ma cosa????”

Si guardò intorno, non riuscendo a scorgere l’avversaria.

Un movimento d’aria fece girare il ragazzo dagli occhi nivei, giusto in tempo per beccarsi un calcio nello stomaco che lo fece volare in aria.

Un altro spostamento d’aria.

“Colpo concatenato della tigre!!!”

Il ragazzo avvertì una serie di potenti attacchi in varie zone del corpo che lo fecero gemere.

Un’ultimo colpo nello stomaco e cadde a terra dolorante.

Si rialzò quasi subito, con rabbia.

La ragazzina non si vedeva.

-dannazione! E' velocissima!-

Mirari gli comparve davanti, immobile.

Lui se ne approfittò e, concentrando il chakra la colpì in pieno petto con il pugno gentile. Lei sputò sangue e tremò.

Neji Hyuuga sogghignò.

“Non sei poi così forte in fondo”

Lei alzò il volto, il sangue che le colava da un lato della bocca.

“Tu credi?”

Scomparve con uno sbuffo di fumo.

“Una copia d’ombra, ma come….?!”

Nello stesso istante qualcuno gli posò una mano sulla spalla e lo voltò bruscamente.

Il freddo metallo del kunai gli premette sul collo, minacciando un colpo che sarebbe stato letale.

“Neji Hyuuga....”

Gli occhi nivei del giovane non poterono che guardare quelli blu notte della ragazzina.

-Questi occhi.....non sono occhi normali. Hanno qualcosa di...strano-

Lei non accennava ad allontanare l'arma da lui.

-questa non è una semplice ragazzina….-

Lei lo fissò decisa e il ragazzo abbandonò le braccia lungo i fianchi; ogni tentativo di muoversi era inutile minacciato com'era dalla lama del kunai.

Rock Lee fissava i due con occhi spalancati.

"N-Neji.....ha perso"

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fine capitolo, spero vi sia piaciuto! Recensite!

X SweetDark: Grazie(^/////^), ma ho ancora un sacco da imparare.....non esitare a dirmi se c'è qualcosa che non quadra!!

X Siana: Itachi si sa, è un bravissimo ragazzo.....è il fratello maggiore, con le sue turbe mentali e la mania di uccidere parenti si sente in dovere di trattar male sia Sasuke che Mirari!(anche perchè poi la sua credibilità verrebbe meno...)

Nonostante tutto devo dire che è uno dei miei personaggi preferiti (Dopo Sasuke e Kakashi^^)

X Fin Fish: grazie per la precisazione Fin, non esitare a dirmi se qualcosa non va, così rimedio subito! Spero che ti sia piaciuto questo capito^^! 1 kiss

Irene Adler

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Capitolo 5
*** Promesse e ricordi: non ti lascerò sola! ***


Ecco a voi il quinto capitolo. Spero vi piaccia!!!

Capitolo 5: Promesse e ricordi: non ti lascerò sola!

Tutti erano immobili e zitti. L’incontro era durato ben poco e, al di là delle aspettative di tutti, meno che di Kakashi, Mirari aveva battuto Neji.

“U-a-o…….”sussurrò Rock lee, più stupito che mai.

Come poteva quella ragazzina aver battuto il suo rivale di sempre con tanta rapidità?

“Mirari, sei grande!!!!!!”gridò Naruto, correndo verso la ragazzina. Sakura e Sasuke non sapevano che dire.

Neji aveva assunto uno sguardo imbronciato e seccato, che cercava di dissimulare dietro la sua solita espressione distaccata. Mirari abbassò infine l'arma.

-E' un ragazzo in gamba, diventerà un ottimo ninja-pensò.

“Sei bravo Hyuuga….spero di potermi battere ancora con te”disse lei, porgendo solidale la mano allo sconfitto.

Lui non la prese, ma non riuscì a nascondere un sorrisetto.

“La prossima volta ti batterò.....se il destino vorrà”disse con voce decisa, mentre i suoi compagni di squadra e il suo maestro si avvicinavano.

Gai mise una mano sulla spalla dello Hyuuga, nel tentativo di confortarlo

"Mio giovane allievo, non t'avvilire, bisogna andare avanti!"disse.

"Se magari ti allenassi di più con me e Lee e mettessi una tuta verde anche tu....."continuò il jonin, sperando che, in un momento di sconforto(che per altro non c'era), il giovane Hyuuga accettasse la sua proposta.

"Se lo scordi, io quell'orrenda tuta non la metterò mai. Non sono scemo"disse secco il ragazzo dagli occhi nivei, voltando le spalle al maestro e andando in direzione del villaggio.

Gai sembrava particolarmente depresso.

"I miei allievi non mi capiscono.....Kakashi, cosa devo fare??"disse voltandosi verso l'eterno rivale, che nel frattempo si era abbassato alla altezza dei suoi allievi e sorrideva loro da sotto la maschera.

Questi colse a mala pena le sue ultime parole e si voltò verso di lui

"Cosa stavi dicendo? Non ho capito..."

Gai cadde ancor di più nello sconforto.

"Maestro, non faccia così. Coraggio, torniamo al villaggio"disse TenTen esitante, avvicinandoglisi.

L'uomo si voltò verso l'allieva.

"TenTen......tu si che mi capisci mio giovane bocciolo primaverile....."

Il jonin doveva aver assunto uno sguardo piuttosto inquietante, perchè l'allieva si allontanò da lui e prese a correre verso Konoha.

"Ehiiii, Neji aspetta, vengo con teeeee!!"

Gai cadde nuovamente in depressione.

"Questi giovani....non portano rispetto per i propri insegnati...."

Rock Lee, sentendosi chiamato in causa si avvicinò.

"Non è vero maestro Gai! Io porto molto rispetto per lei. E' il mio esempio di vita!"disse sicuro.

"Oh, Lee....cosa farei senza di te!!!"

"Maestro Gai...."

"Lee!!"

"Maestro Gai!!"

I due si diressero verso il villaggio continuando questo allegro siparietto, che per altro aveva lasciato sconvolti sia i giovani membri della squadra sette, che il loro insegnate.

"Kakashi-sensei.....lei non diventerà come il maestro Gai...vero???"domandò leggermente atterrito Naruto.

"No, non preoccuparti..."assicurò il ninja dai capelli argentei, mentre Sakura e Naruto tiravano un'impercettibile sospiro di sollievo.

Mirari guardava ancora perplessa Maito Gai, ormai lontano.

-E' ancora più sciroccato di quanto era bambino.....non credevo che potesse peggiorare ancora...-

Improvvisamente la ragazzina si accorse che qualcosa le bagnava l'angolo della bocca, vi posò un dito e se lo portò davanti agli occhi.

“……sangue……”

La ragazza sentì un senso di vertigine impossessarsi di se.

Sentì il cuore batterle con forza, mentre dei ricordi riaffioravano dall’oblio.

“Sei debole…..”

La terra era fredda, cosparsa da macchie di sangue e da kunai insanguinati.

“sei troppo debole…..”

“No…..”

La voce le tremava dalla paura, perché il sangue che c’era a terra era il suo.

“Si, lo sei…..”

Un rumore di passi e qualcuno la tirò in piedi senza apparente fatica.

Non alzò lo sguardo.

Non volle:

avrebbe rincontrato quegli occhi.

“Se vuoi battermi, Mirari, devi odiarmi, disprezzarmi. Devi voler vedere il mio sangue.Devi volere vendetta”

Alzò gli occhi, incontrò quelli di lui, rossi per lo Sharingan.

“Non posso odiarti”

Lo guardò fisso negli occhi, per fargli capire che non mentiva.

“Se non odi allora non potrai mai avere potere”le disse atono, mentre gli occhi tornavano scuri e spenti.

“Ti sbagli”

“Devi odiarmi”ripetè l’Uciha.

“Io non ti odio Itachi”ripetè lei.

Lui la colpì allo stomaco.

Sentì il suo viso vicino al suo e un sussurro agghiacciante.

“Sei debole, Mirari Uciha”

Il suo sangue a terra.

Ancora una volta.

Ancora una volta.

Mirari cadde in ginocchio, tendosi il capo.

“Mirari! Che ti succede???”disse Sakura, chinandosi sulla bambina.

“Mirari, rispondi!”

Lei rimaneva china a terra, tremante.

“Mirari” la chiamò una voce gentile.

Kakashi la prese fra le braccia senza fartica.

“Naruto, Sakura, Sasuke, andate ad allenarvi. Io e Mirari torniamo subito.”

“Ma….maestro…..”

“E’ tutto a posto Naruto, andate”

Mirari sentiva un dolore lancinante alla testa, così intenso da inpedirle di cogliere le parole del jonin.

Avvertì solo i passi leggeri dell'uomo, e, poggiando il capo sul suo petto, ne sentiva il respiro regolare.

La ragazzina avrebbe voluto volatilizzarsi all'istante.

Quella situazione era molto imbarazzante per lei: detestava dimostrarsi debole e non sopportava sapere di non ricordare parte del suo passato, che avrebbe potuto essere importate.

Le lacrime minacciavano di comparire agli angoli degli occhi, ma lei le ricacciò indietro con determinazione. Non aveva mai pianto e ora che era al sicuro da Itachi sembrava una fontana.

Si allontanarono abbastanza da sparire sia alla vista, che all’udito degli altri.

Dopo un po’ Kakashi la guardò con quel suo unico occhio scuro.

“E’ tutto a posto ora?”domandò tranquillamente.

La ragazza per tutta risposta si rimise in piedi, barcollando appena, ma non permettendo all’altro di aiutarla.

-Orgogliosa…..come una giovane Uciha-pensò lui.

-Cocciuto…..proprio come in passato-pensò lei.

Sospirò e guardò il jonin.

Kakashi era l’unica persona che poteva definire un amico; sentì che poteva confidarsi con lui.

“Mi sono ricordata gli allenamenti che facevo con Itachi”

Il ninja si sedette su una roccia al sole, mentre poco sotto i suoi piedi scorreva un ruscello dall’acqua cristallina, che ne rifletteva la figura indistinta.

“E’ normale che cominci a ricordarti il tuo passato. Durante la fuga hai perso in parte la memoria…”disse l'Hatake.

Lei lo guardò e dopo un attimo d’esitazione gli si sedette a fianco.

“Ogni volta che ci allenavamo lui non perdeva mai una goccia di sangue….al contrario, io mi ferivo spesso e a volte gravemente.

Un giorno mi feci una promessa”

Sospirò, ricordando quel giorno.

“Non avrei mai più rivisto il mio sangue a terra. A prescindere dalla situazione non avrei mai più perso.….”

Kakashi la guardava attento.

“Con orrore mi accorsi che stavo iniziando a diventare ciò che lui voleva: Stavo iniziando a provare dell’odio nei suoi confronti.

Da quel momento in poi cercai sempre più spesso di scappare, ma tutte le volte Itachi riusciva a recuperarmi, senza neanche farsi un graffio.

Un giorno, in cui lui era fuori per una missione, mi allenai con un altro membro ALBA. Alla fine degli allenamenti scappai.

Dopo settimane passate a girovagare arrivai finalmente qui.”

Mirari si fermò: le risultava ancora difficile parlare di quel periodo. Si ricordava ancora la costante angoscia che l'aveva accompagnata in quelle giornate, il terrore di vedersi comparire davanti i membri dell'ALBA, le difficoltà del viaggio, le notti insonni e i momenti di sconforto.

“Perché mi racconti questo?”domandò l'Hatake.

Lei sospirò.

“Perché forse….è meglio che me ne vada dal Villaggio della Foglia”

Il jonin la guardò negli occhi, così intensamente che la ragazza abbassò infine lo sguardo.

“Sono arrivata qui solo per avvisare Konoha che presto l’associazione ALBA tenterà di attaccare il villaggio della foglia, ora non c’è più motivo per rimanere”

Lui alzò un sopracciglio chiaro.

-Io amo il mio villaggio.....se dovesse accadere qualcosa di grave per colpa mia io......non me lo perdonerei mai...-

“Cerca di capire Kakashi…..se mi facessi vedere lontano da qui, magari Itachi e gli altri mi inseguirebbero per riprendermi; darei al villaggio del tempo…….l’ultima cosa che voglio è di mettere ulteriormente in pericolo il villaggio e le persone che ci vivono. Presto o tardi mio fratello mi verrà a cercare…..non voglio che tu, Sasuke, Sakura, Naruto……”

“Konoha è la tua famiglia Mirari. Il quinto Hokage e il villaggio hanno il compito di difendere ogni membro della comunità. Nessuno permetterà che ti accada qualcosa, ne Tsunade, ne io ne nessun altro…..Capito?”la interruppe il ninja.

“Non è nel mio stile lasciare indietro i compagni d’avventure. Non ti lascerò sola”

Un sorriso nascosto dietro la maschera, uno sguardo tranquillo e rassicurante che traspariva dalle iridi scure dell'uomo.

Mirari lo guardò.

Nei suoi vent’anni di vita non aveva mai sentito un tono tanto sincero e parole più vere. Avvertì un intenso calore al petto e le sue labbra sciogliersi in un sorriso appena accennato, pieno di gratitudine.

Il suo viso si specchiava dell'acqua limpida del ruscello, mentre riflessi adamantini ne increspavano la superficie mossa dalla corrente.

Socchiuse le labbra, non sapendo quale risposta ne sarebbe uscita.

Soffiò una singola parola, pronunciata con arrendevolezza, con timida gratitudine, quasi temesse di commettere un errore.

“Grazie”

Fine capitolo, recensite!

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X SweetDark: Eh eh, non ho resistito alla tentazione, Mirari doveva assolutamente dargli una strigliata!!! Così almeno si da una regolata......grazie per i complimenti, spero che il quinto capitolo ti piaccia!!!

X Piccola Fin: Eccoti accontentata^^! Ci ho impiegato un pò per fare questo capitolo, perchè ero abbastanza indecisa su come dovesse comportarsi Mirari-chan....... e poi volevo dedicare ancora un pò di spazio al gruppo di Gai-sensei^^(w la giovinezza XD)!!! Ho un sacco di ideuzze interessanti x il gruppo di kakashi, non so se riuscirò a metterle tutte^^!! 1 kiss by Irene Adler!!

X Giusy chan: Anch'io sono stata riempita di interrogazioni e verifiche......che noia!!! Per fortuna adesso ci sono le vacanze (anche se poi metà giornata si passa sui libri a studiare e fare i compiti..sigh!....)!!! eh eh .....x Gaara sarai presto accontentata (hey! non è solo tuo....mettimolo in comune!!!) ^/////^ grazie, cerco di fare del mio meglio ma ho ancora un sacco da imparare..... Si, in effetti Neji non mi sta particolarmente simpatico^^, poi con la storia del destino.......non mi va proprio giù! grazie ancora, 1 mega kissone!!

X Debby: grazie per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia^^!!

X Siana: Il caro Neji se la meritava proprio una bella sconfitta, soprattutto da una ragazza^^!! spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!! ciau!!

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Capitolo 6
*** Vicini ma lontani ***


Ecco il nuovo capitolo.Ho impiegato parecchio a scriverlo, anche perchè volevo rendere bene sia il carattere che i sentimenti dei protagonisti. Non so se ci sono riuscita, fatemi sapere^^!!!Per eventuali dubbi non esitate a chiedere, così posso migliorare la fic!!

Buona lettura, spero vi piaccia!!

Capitolo 6: Vicini ma lontani

Una settimana era passata con una rapidità sorprendente per la giovane ninja.

Il giorno precedente aveva riacquistato parte della memoria perduta, ricordandosi che l’attacco dell’associazione ALBA sarebbe avvenuta da lì a circa un mese. Grazie al suo avviso, Konoha era stata messa in allarme e si stavano organizzando già le difese, in oltre l’hokage stava ottenendo supporto dai villaggi alleati, fra i quali vi era anche Suna.

Nonostante questo trambusto, la popolazione era abbastanza tranquilla e la vita procedeva con la stessa serenità di sempre. Le missioni non erano state sospese, infatti l’indomani mattina Mirari avrebbe affrontato la sua prima missione con Kakashi e la squadra sette.

Era tarda sera.

Mirari aveva cercato più volte di prendere sonno, tuttavia sentiva il bisogno di uscire di casa a pensare lucidamente.

Si alzò e rimise a posto il leggero futon, poi si guardò allo specchio. Indossava un pigiama lungo azzurro scuro che Sakura le aveva prestato: le maniche lunghe terminavano con un grazioso arricciamento, mentre il collo alla coreana era decorato da piccoli fiori ricamati in argento; i pantaloni tre quarti terminavano a sbuffo.

I capelli erano sciolti e le ricadevano dolcemente sulle spalle e ben oltre le scapole.

La ragazzina indossò le sue calzature ninja e uscì furtivamente dalla finestra, indossando un mantello blu notte.

Vagò per una Konoha deserta alla ricerca di un luogo dove poter riflettere sola e infine lo trovò.

Era un albero solitario che sorgeva nella periferia del villaggio; da lì si poteva ammirare la città addormentata e riflettere indisturbata.

Si sedette su un ramo robusto, chiudendo gli occhi.

Il silenzio era rotto solamente dal canto dei grilli e da una leggera brezza, che faceva frusciare dolcemente le chiome degli alberi. Inspirò profondamente, avvertendo l’aria fredda della notte entrarle nei polmoni, assieme ad un gradevole ed impercettibile sentore d’erba e fiori.

In quel momento di totale quiete, avvertì un movimento alle sue spalle.

Si voltò bruscamente, ma l’unica cosa che vide fu l’ombra della chioma dell’albero.

Si voltò nuovamente verso il cielo con gli occhi socchiusi, dandosi della sciocca.

-chi mai potrebbe esser sveglio quest’ora della notte e stare in un posto simile? Mirari sei proprio una sciocca….-

Giusto il tempo di pensare quelle poche parole, che una figura le si parò davanti, materializzandosi dal nulla.

Per poco la ragazzina non urlò di spavento, ma si riprese in tempo notando che la figura misteriosa aveva un’aria famigliare.

Occhi neri come pozze d'inchiostro la fissarono rischiarati appena dal fioco bagliore della luna, capelli scuri, un po’ lunghi, si muovevano con la brezza notturna.

“Sa….Sasuke-kun!”

Lui la fissò fingendo disinteresse, ma osservandola invece con attenzione.

“Che ci fai qui a quest’ora?” Le chiese.

Lei non poteva far a meno di guardare quegli occhi cupi, conscia del fatto di essere da sola con il fratello minore, che, lentamente stava iniziando a conoscere.

Lei era molto brava a capire le persone; sapeva coglierne i sentimenti e i pensieri solamente osservandone gli atteggiamenti. Non era una tecnica ninja, era semplice indice di sensibilità e intuito.

Quello stesso intuito, le aveva dato modo di capire molte cose su Sasuke-kun.

Era un ragazzo solo, schivo e divorato dal rimorso; era cresciuto senza contare su nessuno, un po’ per diffidenza, un po’ perché era ben più maturo dei suoi coetanei. Aveva un leggero complesso di superiorità, ma in se non era né malvagio ne sleale. Per contro aveva notato in lui uno spiccato senso di giustizia e un’intelligenza ben allenata.

Solo allora Mirari si accorse della domanda che le era stata posta.

“ Avevo bisogno di riflettere…”rispose dopo un attimo di esitazione “Anche tu vieni qui per riflettere?”

Il ragazzo sospirò e si sedette contro il tronco dell’albero.

Mirari si accorse di dover recitare ancora una volta un ruolo non suo. Nonostante tutto non poteva dimostrare ciò che provava veramente per quel ragazzino, ma quella sera, forse…..

Si avvicinò al giovane e gli si sedette a fianco, guardando la luna.

“Sai……io sono rimasta orfana non molto tempo fa….”disse con voce calma e misurata.

“La mia famiglia….è stata sterminata tutta e io……non ho potuto far nulla per impedirlo”

Il ragazzo sembrò essere totalmente disinteressato alla storia, tuttavia lei sapeva che non era così.

“La mia famiglia è stata uccisa in una notte di luna piena…..proprio come questa”

Si bloccò, perché la sua voce rischiava d’incrinarsi dall’emozione.

-Forse sto sbagliando…..-pensò; però ormai il dado era tratto.

“Voi della squadra sette siete i primi con cui mi sono legata, dopo quel giorno” un sorriso triste le comparve involontariamente sul viso.

Era vero. Fino al giorno della sua fuga era venuta solamente a contatto con i membri dell’associazione ALBA, che non si erano mai dimostrati neanche lontanamente amichevoli nei suoi confronti….

“Il maestro Kakashi è molto gentile e disponibile, Sakura-chan è molto simpatica, Naruto è spiritoso e tu…..”

Gli occhi scuri di Sasuke la fissarono per un brevissimo istante, per poi tornare al cielo.

“…..e tu…..anche tu sei gentile”

Calò il silenzio e nessuno dei due se ne dispiacque.

Sasuke era abituato al silenzio, in cui si sentiva più a suo agio, Mirari questo l’aveva capito e decise di rispettarlo.

-Non è come gli altri…..-

Questo pensava Sasuke Uciha, guardando Mirari di sottecchi.

Al suo fianco, lei manteneva lo stesso silenzio ammirando le stelle.

-…..può capire almeno vagamente cosa si provo….-

No. Nessuno poteva capire ciò che provava.

Eppure Mirari Fujita aveva suscitato in lui curiosità, simpatia, forse perché in lei rivedeva se stesso o forse perché non lo giudicava, si limitava a fidarsi di lui, a parlargli senza obbligarlo a rispondere.

Era una ragazzina paziente, forse anche dolce, che non badava a stupidi pregiudizi.

Sospirò e si rimise in piedi.

“E’ tardi”disse con voce atona.

Lei sollevò il viso, fissandolo con quegli occhi blu notte.

“Ti riaccompagno a casa”disse di getto, prima di ripensarci.

Prese il matello della ragazza, che ne frattempo era caduto a terra, e glie lo porse.

Lei sorrise e lo ringraziò cortesemente.

“Grazie Sasuke-kun….”

Lui sbuffò e corrugò la fronte, nascondendo l’imbarazzo.

“Andiamo”

Camminarono vicini per le strade deserte di Konoha senza parlarsi.

Una volta che furono arrivati davanti alla casa di Kakashi si fermarono.

“Ci vediamo domani” sbottò lui, dando le spalle alla ragazzina.

“Aspetta!”

Una manina gli si aggrappò alla manica e lo tirò leggermente verso il basso.

Qualche istante dopo, il mantello di lei gli copriva le spalle fino alle ginocchia.

“Fa freddo, rischi di prenderti un accidenti. E’ del maestro Kakashi, ma non penso gli dispiacerà se te lo presto”

In effetti, il giovane ninja aveva la pelle d’oca per il gelo notturno, indossava solamente una maglietta a mezze maniche e pantaloni corti, ma si era guardato bene dall’ammetterlo.

Stava orgogliosamente per restituire il caldo indumento, quando la bambina lo precedette.

“Ci vediamo domani allora. Buona notte Sasuke-kun!”

Si voltò e sparì all’interno della casa.

Sasuke indugiò qualche istante, fissando l’uscio che poco prima era stato aperto dalla bambina.

Si voltò dandosi dello sciocco, mentre l’ombra dei suoi bei capelli corvini gli nascondeva il volto.

Eppure, nascosto da quelle ciocche scure, un sorriso increspava le labbra dell’Uciha, furtivo, quasi temesse di essere scorto.

Fine capitolo, recensite!!

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X Debby87: per ora Sasuke è all'oscuro di tutto, ma questo è il bello no??? Comunque ho deciso di cambiare il capitolo all'ultimo ed inserire un momento solo x i due Uciha. Spero ti sia piaciuto^^!!!continua a seguire la ficcy, ciau!!!

X SweetDark: purtroppo ho la tendenza a fare momenti un pò tristi, ma mi rifarò nei prossimi capitoli....ho in mente qualche ideuzza per movimentare un pò la storia! In ogni caso Itachi ho voluto renderlo più cattivo di quanto è......di modo da fare di Mirari il suo esatto opposto. Lui malvagio e lei buona. Comunque i motivi del comportamento di Mirari-chan li spiegherò meglio più avanti..... Povero Neji, si vede che mi sta un pò antipatico!!! Spero ti sia piaciuto questo capitolo!! 1 kiss!

X Giusy Chan: (me commossa) sono contenta che ti piaccia la mia ficcy e il mio modo di scrivere, però non esagerare se no mi gaso ^//////^!!! Il nostro amato Gaara arrivarà il prima possibile, forse accompagnato dai suoi fratelli....chissà devo ancora decidere. Se ti piace Mirari come personaggio allora spero ti sia piaciuto questo capitolo, anche se oltre a lei c'è Sasuke!! ciau ciau, a presto^^!!

X Clarysama: più avanti approfondirò la questione: allenamento-con-un'altro-membro-Alba-che-non-si-sa-chi-è^^. Per ora ti dico che è uno che non va molto a genio a Mirari..... Grazie per i complimenti. ciau e continua a seguire la ficcy!!!!

X piccola Fin: Ecco il nuovo capitolo, spero ti piaccia^^!!! Presto la storia si animerà un pò, quindi.... 1 kissone Irene Alder

X Siana: Sono contenta che la storia ti stia prendendo^^!! Mirari è davvero un personaggio che mi piace tantissimo, mi piace molto scrivere di lei, forse perchè le ho dato caratteristiche che personalmente stimo in una persona. Si, Itachi è davvero perfido, ma dopo tutto è il cattivo per eccellenza!!! Kissoni super!!! Irene Adler

p.s:BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!

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Capitolo 7
*** Il marchio del male ***


Ecco a voi il settimo capitolo, scusate se è un pò cortino^^!!

Capitolo 7: Il marchio del male

Mirari guardò il fratello minore sparire nel buio della notte e sorrise.

-Buona notte, Sasuke….-

Si tolse le scarpe nell’ingresso e camminò a piedi scalzi per il piccolo corridoio, cercando di fare meno rumore possibile. A contatto con il freddo pavimento la ragazza ebbe un fremito, ma ben presto si abituò.

Il pavimento scricchiolò appena sotto i suoi passi.

Passò davanti alla camera di Kakashi che aveva la porta socchiusa e diede una rapida occhiata: l'uomo era sdraiato sul letto, il viso non più coperta dalla solita maschera.

Mirari si ritrasse.

“Che ci fai ancora sveglia?”

Sobbalzò a quella voce e si voltò.

Kakashi Hatake la stava squadrando assonnato, con addosso un neutro pigiama azzurro.

Mirari non potè che sentirsi imbarazzata: era stata colta sul fatto dopotutto….

“Scusa, sono uscita a prendere una boccata d’aria…”riuscì ad articolare, tormentandosi una ciocca di capelli corvini.

“Va bene….”

Il jonin si strofinò gli occhi assonnati, i capelli argentei arruffati che coprivano in parte l'occhio con lo sharingan.

Mirari adorava quei capelli, avrebbe voluto arruffarli ancora di più come faceva quando erano bambini, ma avrebbe preferito morire piuttosto che ammetterlo.

-non porta la maschera….-

Gli occhi del ninja infine catturarono i suoi, curiosi di scoprire il motivo di tanto interesse da parte della giovane Uciha.

Mirari non seppe quanto fissò il ninja, fatto sta che dopo un lungo scambio di sguardi lui le porse un bicchiere di latte.

“Hai sete?”

Lei aveva annuito con il capo.

Aveva preso il bicchiere e aveva bevuto il liquido caldo e zuccherino, mentre il jonin ne beveva un sorso da un secondo bicchiere fumante.

Quella bevanda calda le era scivolata per la gola, facendole avvertire un intenso senso di calore allo stomaco, che poi si era diffuso in tutto il corpo.

Fissando di sottecchi l'amico d'infanzia si scoprì più volte a fissare quelle meravigliose iridi che vagavano per la stanza, nere come la notte, ma in grado di dimostrare le emozioni assumendo un brillio particolare.

Appena ebbero finito, la giovane ninja insistette per lavare i bicchieri. Kakashi glie lo fece fare e l’aiutò ad asciugarli.

"Tanto non ho sonno e non ha nulla di megli da fare"disse .

-Che strana situazione….sembra quasi….famigliare” pensò lei sorridendo, passando sotto l’acqua fredda e insaponando per bene il secondo bicchiere, mentre Kakashi asciugava il primo.

“Allora, parliamo di cose serie”fece il ninja dai capelli argentei, posando il bicchiere asciutto sulla credenza.

La giovane Uciha gli dedicò una breve occhiata.

“Cos’è…..quel segno che hai dietro il collo?”

La ragazza si portò inconsciamente una mano dietro la spalla, strofinando nervosamente.

Passò il secondo bicchiere al jonin e si appoggiò contro il tavolo, fissando una falena che si scontrava continuamente contro il lampadario sul soffitto.

“E’ un segno di un incantesimo potente”iniziò in tono vitreo, mentre l'insetto che osservava usciva dalla finestra aperta, per addentrarsi nella notte.

“Serve ad Itachi per controllarmi, ma solo quando è nel raggio di circa due, tre chilometri. In oltre è questo sigillo che ha modificato la mia età…”

Il ninja-copia posò il secondo bicchiere sulla credenza e si voltò verso di lei.

“A quanto ne so, quel segno è possibile evocarlo solamente se ci sono condizioni precise…..”

“Luna piena, due tipi di sangue molto simili e una procedura complicata che va seguita alla lettera….”disse Mirari stancamente; non aveva la minima voglia di parlare di ciò che aveva vissuto, soprattutto se riguardava i loschi affari dell'associazione ALBA.

Il ninja le andò dietro e scostò i capelli della ragazza, osservando il sigillo.

Era un piccolo segno nero, composto da un carattere centrale e da piccole spirali su quattro lati, fra quei piccoli simboli vi erano alcune scritte appena decifrabili.

“Potresti star ferma un secondo?”domandò Kakashi “Dimmi se senti qualcosa…”

L’indice dell’uomo si posò sul carattere centrale, poi passò ai piccoli segni laterali.

Mirari avvertì solamente un brivido, provocato dal contatto della fredda mano del ninja sulla sua pelle.

“No, non sento niente”disse infine.

Lui staccò d’improvviso il dito, con sguardo torvo.

“Cosa è successo?”

Kakashi fissò ancora per un istante il piccolo segno: alcune scritte avevano mutato il colore in un azzurro pallido, per poi tornare nere come l’inchiostro e lui aveva sentito una lieve scossa, nulla di più.

Guardò torvo il sigillo. “Credo che sarebbe meglio consultare l’hokage, di sicuro troverà un rimedio”

“Ok…"

La giovane sbadigliò, strofinandosi gli occhi. Alzò lo sguardo e fissò l'orologio a muro: era l'una.

“Vado a dormire…..sto morendo di sonno…”disse, dirigendosi verso la propria camera.

"Buona notte Kakashi-kun..."

"'Notte 'Rari-chan" la salutò il ninja, sorridendo non appena lei si girò, la sua attenzione attirata da quel soprannome infantile.

"Qualcosa non va?"
Lei sorrise complice, negli occhi una luce sbarazzina.
"Nulla..."
Si voltò e aprì la porta della sua stanza, la chioma scura che odeggiava seguendo i movimenti di lei.
"........'Kashi-kun"
La porta si chiuse alle spalle della giovane.

L’altro ninja la imitò ed entrò in camera.

Si rigirò più volte nel letto, ma un dubbio atroce lo tormentava.

Due ore dopo Kakashi Hatake era ancora sveglio, sfogliava un libro particolarmente rovinato che aveva estratto, insieme ad una ventina di altri volumi, dalla sua libreria. I suoi occhi si muovevano febbrilmente da una riga all’altra alla ricerca di qualcosa che potesse confermare i suoi dubbi.

All’improvviso le sue iridi scure si arrestarono, catturate da un paragrafo dal titolo: le leggende del clan Uciha.

Mezz’ora dopo chiuse il volume.

In quel momento il ninja-copia non poté che pregare perché le sue supposizioni non fossero altro che sciocchi vaneggiamenti, perché altrimenti la vita Mirari sarebbe stata in serio pericolo e non solo a causa dell'Akastuki.

Fine capitolo, recensite^^.

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X ColdFire: sono contenta che ti piaccia la fic^^. Purtroppo ora che ricomincia la scuola ci impiegherò di più per aggiornare....ma farò del mio meglio!Dannati compiti....dannata scuola....rovinano la mia ispirazione artistica....sigh (ehi, la battuta sull'arte è mia, brutta autrice dei miei stivali!!!n.d.Deidara) (^.^' n.d.me)

X FinFish: arigatoo! spero ti sia piaciuto questo capitolo.....buona Pasqua anche a te piccola Fin (anche se in stra ritardo!) 1 mega kiss. Irene Adler

X Giusy Chan: Ho deciso dove inserire il nostro adorato Gaara.... (me sospira contemplando la sua gigantografia)

Eccoti accontenta!!! kissoni, Irene Adler

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Capitolo 8
*** Il vero volto dell'Uchiha ***


capitolo 8 pericolo a konoha


Purtroppo nei prossimi giorni non riuscirò a spostare altri capitoli, perchè con la scuola sto con l'acqua alla gola......sigh....

Vabbè, eccovi l'ottavo capitolo^^......lo dedico a tutti quelli che recensiscono e che leggono la ficcy e alla mia sorellina che ha compiuto un anno e mezzo!!!

1 kiss Irene Adler

Capitolo 8: Il vero volto dell’Uciha

Si svegliò il mattino seguente accarezzata dai primi raggi mattutini.

La ragazzina sbadigliò e si alzò in piedi, rendendosi conto dell’estenuate scampanellio della sveglia.

-Le sei e mezza….-

Si vestì, si lavò e si pettinò velocemente, poi andò verso la cucina, da cui proveniva un odore delizioso.

Kakashi era seduto a tavola, vestito di tutto punto.

“Buongiorno”

“’Giorno a te Kakashi. Cos’è quest’odorino?”

Il ninja copia la invitò a sedersi a tavola, mettendole poi davanti un sacchettino e una tazza di the bollente.

Sembrava arzillo e pimpante, nonostante la sera prima fosse rimasto su fino ad almeno le tre di notte.

“Nel sacchetto c’è un croissant alla marmellata di mirtilli ancora caldo, spero sia ancora il tuo preferito…”

Gli occhi della bambina si illuminarono, pieni di gratitudine.

“Sono anni che non mangio un croissant! Grazie mille Kakashi….”

Sorseggiò il the e addentò il dolce, sporcandosi il viso con qualche macchia di marmellata scura.

“Non fai colazione?” chiese, dopo aver mandato giù un boccone.

“Gia fatta….A proposito. Per quello che mi hai riferito ieri sera….”

Mirari portò la sua attenzione dal suo dolce preferito al ninja.

“Stamattina presto sono stato da Tsunade, lei mi ha detto di dirti che potrebbe riuscire ad allentare la presa che Itachi ha su di te e che potrebbe cercare anche un modo per rompere il sigillo….”

“Vuoi dire che conosce un modo per farmi tornare alla mia età originale?”

“Vuol dire che potrebbe esserne in grado”ribattè semplicemente lei.

“Deve essere un ninja molto potente…..Tsunade….ho già sentito il suo nome…”

“E’ uno dei tre sennin leggendari”rispose Kakashi.

“Gia, è vero!! Tsunade, Jiraya ed Orocimaru…….” Disse seria lei “…..all’associazione ALBA non si parlava un gran che bene di Orocimaru.Un tempo è stato un membro e poi ha tradito. Non hai idea di quanti ALBA lo vogliono far fuori…..”

“Una cosa è certa. Non sono gli unici a volergli tirare il collo” disse il jonin alzandosi dalla sedia.

“Allora” continuò lui “Corriamo all’ufficio di Tsunade, così potrà darti una controllata e poi andremo in missione”

“Di che livello è la missione?”

“Livello B”

I due ninja uscirono pochi minuti dopo e si diressero verso l’ufficio dell’hokage.

Una volta arrivati vennero fatti accomodare nell’ufficio e Tsunade li raggiunse un attimo dopo.

“Scusate, ma arrivo or ora da una logorroica assemblea cittadina!Ciao Mirari! Come va?"

La giovane seguì la donna con lo sguardo, mentre questa si apriva la divisa da hokaghe, sotto la quale si intravedeva il suo solito abito e per finire, liberava i suoi capelli biondo grano gettando il cappello bianco e rosso, che finì per appoggiarsi sul capo di Kakashi.

Domandandosi se quello fosse un presagio sull'identità del successore della sennin, Mirari le rispose.

"Sto bene Tsunade-hime, mi trovo benissimo con la squadra sette"

"Ottimo. E con Sasuke è tutto a posto?"

La ragazza sorrise "Si"

Kakashi si tolse il cappello e lo riconsegnò alla legittima proprietaria, poi fissò l'Uciha per un breve istante.

"E Kakashi si comporta bene?"domandò la bionda, con un tono di voce per nulla tranquillizzante.

Mirari rivolse un occhiata al ninja dai capelli argentei al suo fianco, che fissava con sommo interesse una formica che tantava di salirgli sul piede.

"Per ora....."

Il ninja sollevò un sopracciglio chiaro.

"....bene"

La donna li fece accomodare sulle comode poltrone poste davanti alla sua scrivania.

“Allora, ho fatto alcune piccole ricerche” cominciò la donna, accomodandosi alla sua poltrona.

“ L’influenza che Itachi ha su di te dovrei riuscire a bloccarla. Per il problema della tua età posso fare qualcosa, ma ci vorrà tempo per togliere definitivamente il sigillo”

La donna bionda guardò Mirari, si alzò e fece il giro del tavolo.

“Per far ciò dovrei prima vedere di che sigillo si tratta…..alzati la maglia sulla schiena per favore”

Gli occhi nocciola di lei si soffermarono per un istante sul ninja-copia.

“Devo visitarti…..”disse nuovamente, scoccando un’occhiata più eloquente della precendente a Kakashi, che la guardava senza capire bene.

“Ho detto che dovrei visitarla, Kakashi”

L’uomo corrugò la fronte e rimase al suo posto.

“Va bene…”

“KAKASHI, RAZZA DI DEPRAVATO, FUORI DI QUI!!!!!”

Due jonin di passaggio per il corridoio, videro il ninja copia schizzare fuori dalla stanza, mentre una Tsunade piuttosto seccata gli lanciava occhiate truci e insinuazioni ben poco lusinghiere.

“Pervertito…” sbuffò la donna bionda, una volta chiuse le porte dietro di se.

“Era solo soprappensiero quinto hokaghe, non è il tipo….”disse Mirari, accennando un sorriso.

“Ma hai idea di che robaccia si legge?? Va beh, lasciamo stare….”

Qualche istante dopo la donna osservava attentamente il sigillo posto alla base del collo della bambina.

-Sembra un normalissimo sigillo.....non vedo dove Kakashi ci possa aver visto quella cosa......-

Per sicurezza sfiorò il simbolo scuro, ma questi non emise luce alcuna ne cambiò di pigmentazione.

-Stavolta ha fatto proprio un buco nell'acqua......-

Si allontanò lasciando tempo alla ragazzina si sistemarsi.

“Allora Tsunade-hime, può fare qualcosa?"

-I timori di Kakashi mi sembrano infondati......tuttavia.....-

Si voltò, mascherando i suoi dubbi con uno dei suoi soliti sorrisi spensierati.

-Non fare la sciocca Tsunade....è un semplice sigillo, nulla di più!-

“ Prendi questo, dovrebbe farti tornare definitivamente della tua vera età”disse lanciando una fialetta contenente un liquido di un porpora intenso. “Attenta però: tornerai come prima, ma il sigillo ci sarà ancora. Almeno finché non trovo un modo per eliminarlo definitivamente…”

“Grazie infinite Tsunade-hime, non so come ringraziarla”

“Prendi immediatamente la pozione. Ti servirà il tuo aspetto adulto in questa missione”

Lei si voltò verso la donna e la osservò curiosa. Gli occhi nocciola della curatrice avevano un brillio per niente rassicurante.

“Posso sapere per quale motivo?”si arrischiò a chiedere la ragazza dai capelli corvini.

“Ogni cosa a suo tempo…..piuttosto, vai d’accordo con Kakashi?” le chiese, posandole una mano sulla spalla.

“Certo Tsunade-hime, perché?”

La donna la spronò a bere la sostanza e poi le raccontò ogni cosa.

Era passata mezz’ora e Kakashi attendeva pazientemente all’esterno dello studio del quinto hokage, leggendo il suo libro preferito.

Dovevano essere circa le sette e mezzo del mattino e, di lì a mezz’ora, lui e Mirari si sarebbero dovuti trovare alle porte di Konoha per partire per la missione, insieme agli altri membri della squadra sette.

La porta dello studio si aprì e ne uscì Tsunade. L’uomo le andò incontro, nascondendo nel marsupio il libretto arancione.

“La trasformazione è andata bene…”disse semplicemente lei, per poi avvicinarsi “….vedrai che ti divertirai in questa missione^^!”

Dall'ufficio uscì Mirari.

Alta poco meno di lui, la giovane doveva avere vent’anni. Il viso era roseo e dai lineamenti delicati, ma nel contempo decisi; una cascata di capelli scuri dai riflessi bluastri scendevano fin oltre le scapole, mentre un paio di occhi blu oltremare dalle lunghe ciglia lo fissavano e delle labbra sottili e rosse si incurvavano in un sorriso nervoso.

-…così è questo il suo aspetto reale…-

“Le ho dovuto adattare i vestiti alle sue nuove dimensioni, altrimenti si sarebbero distrutti…”disse Tsunade.

In effetti Mirari aveva la stessa maglia aderente del clan Uciha che le aveva prestato Sasuke, lo stesso poteva dirsi per i pantaloni chiari che si fermavano sotto il ginocchio e per le scarpe.

Il ninja-copia non aveva mai visto ragazza più bella, ma si guardò bene dal dirlo.

“Kakashi, Mirari, ricordatevi che la missione non va presa sottogamba” disse severamente l’hokage

“Mi fido di voi. Siete due ninja seri e capaci”

“Grazie per la fiducia Tsunade-hime, non la deluderemo” disse Mirari.

Kakashi fece un cenno con il capo ed entrambi uscirono dal palazzo, seguiti dagli occhi attenti della sennin.

Fine capitolo, recensite^^!!

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X Siana: Eh eh.....segreto!! Si scoprirà più avanti....... Uhm.....chissà, io la storia, a grandi linee, ce l'ho già tutta in testa......ma non anticipo nulla!!!(Sono proprio cattiva...) 1 kiss e grazie per aver recensito^^!!

X Cold Fire: ......e chissà......non posso anticipare, ma di sicuro Sasuke avrà un ruolo importate nella vicenda (dopotutto è il fratello di 'Rari-chan......chissà se e quando lo scoprirà...) Hai proprio ragione, la scuola toglie un sacco di tempo e purtroppo non si riesce a trovare il tempo a scrivere neanche un chappy....T.T.....per fortuna fra un mese e mezzo circa iniziano le vacanze estive!!!

X Debby87: grazie! Sono contenta che ti piaccia la ficcy^^. Continua a segurla mi raccomando!!!! ciau!!

X PiccolaFin: e il meglio deve ancora venire......eh eh!!! Si le parole di Kakashi sono moooolto sibilline......chissà cosa avrà scoperto..... Eccoti accontentata. Dimmi come ti sembra questo chappy!!! 1 kissone Irene Adler.

X _Eleuthera_: ^////^ grazie per i complimenti, sei troppo buona!!! Adoro scrivere....mi piacerebbe molto fare la scrittice^^!! Sono contenta che ti piaccia la storia di Mirari, è la mia prima ficcy e temevo che non piacesse^^. ciao Irene Adler.

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Capitolo 9
*** Una missione insolita ***


capitolo 9 pericolo a konoha

Aggiorno di mattina.....lasciamo perdere il motivo-.-'..... Comunque spero che questo capito vi piaccia^^!!!

Irene Adler

Capitolo 9: Una missione insolita

“Mai sentita missione più strana di questa”disse la giovane Uciha, una volta uscita.

“Già, ma è comunque una missione importante”constatò il jonin della foglia, camminando al suo fianco.

“Lo so. Non preoccuparti, farò del mio meglio”

Mirari sistemò il suo coprifronte e prese a camminare verso le porte della città, seguita da Kakashi.

Si sentiva benissimo, soprattutto perché aveva riacquistato le sue vere sembianze.

“Kakashi!!”

Un uomo in tutina verde diede al ninja-copia una sonora pacca sulla spalla.

“Ah, Gai. Buon giorno”disse tranquillo l’altro.

“Oggi devo andare ad allenarmi con i miei giovani allievi”disse l’altro, indicando di suoi adorati pargoli dietro di lui. Neji lanciò un’occhiata seccata al suo insegnate: evidentemente non aveva ancora digerito l’invito del maestro ad indossare la famosa tutina verde.

Rock Lee pendeva come al solito dalle labbra del suo maestro, mentre TenTen guardava Mirari e l’Hatake.

La giovane Uciha, un po’ a disagio, si accostò un poco al ninja dai capelli argentei con un gesto automatico.

“Ah, ma sei in compagnia di una ragazza……” commentò osservando una Mirari ventenne che si aggrappava al rivale.

“E’ la ragazza del maestro Kakashi??”domandò con un velo d’innocenza Rock lee, fissando il maestro.

“Ma si, mio giovane allievo!!”

Mirari si separò da Kakashi un po’ troppo rapidamente.

“No, non è come pensi…”disse l’uomo, passandosi una mano fra i capelli chiari.

“Su Kakashi, non fare il timido! Si è giovani una volta sola! Sii sincero, sii giovane come me!Sai…..alle fanciulle piace”sghignazzò Gai.

Kakashi assunse uno sguardo un po’ scettico; non gli risultava che quel comportamento bizzarro avesse mai procurato una ragazza al rivale, anzi……

Il jonin in tutina rivolse un’occhiata mielosa a Mirari.

“Dolce pulzella, mi chiamo Maito Gai e sono il più giovanile fra i jonin di Konoha….”

Intuendo che quell’uomo avrebbe continuato per ore, la chunin decise di prendere in mano la situazione; unì le mani e si trasformò in se stessa a sette anni.

“Sono io maestro Gai. Con la mia trasformazione sono riuscita ad ingannare perfino lei!”disse sorridendo ingenuamente.

“Mirari!”disse sgomento il ‘giovane’, facendo un balzo all’indietro.

“Già, devo trasformarmi per una bellissima missione in incognito, non è vero maestro Kakashi?”disse lei cercando l’appoggio del jonin.

“Certo Mirari. Scusa Gai, ma ora dobbiamo andare”

Sfuggirono dalle grinfie del ninja e si diressero di corsa verso le porte del villaggio.

“Ma bene maestro…ci stava provando con una bambina di sette anni…senza contare che si è fatto ingannare da una semplice trasformazione”disse con sarcasmo Neji.

“Taci!!Il maestro Gai lo sapeva perfettamente, è voluto solo stare al gioco!!Vero maestro??”

“Certo mio allievo prediletto!Tu si che mi capisci!”

“Grazie Gai-sensei!!”

Rock Lee e il suo maestro si avviarono verso il campo di allenamento a braccetto, seguiti dal Neji e TenTen.

“Maestro lei è in super ritardo!!!!”sbottò Naruto, ripetendo quella frase per la quinta volta in una settimana.

“Scusate ragazzi. Un contrattempo…..”

“Si, come no….”sbottò il biondo.

“Colpa mia. Eravamo dal quinto hokage e abbiamo perso la cognizione del tempo….”

I tre ragazzini fissarono la ragazza che aveva appena parlato.

“Mirari-chan! Sei fantastica”soffiò il chunin biondo, guardandola con le guance appena arrossate.

“Stai sbavando, baka….”disse Sakura.

“Comunque ha ragione, sei uno schianto!!”continuò lei.

“Esagerati….”disse la diretta interessata, assumendo una carnagione colorita.

Sasuke era rimasto immobile a guardarla di sottecchi, con un’espressione lievemente sorpresa.

-Lei…..è così simile a…..-

Gli tornarono a mente ricordi lontani, che pensava ormai di aver cancellato, di quando era piccolo.

Ricordò la sua famiglia al tempo in cui si poteva definirla felice, quando lui ed Itachi si allenavano insieme, suo padre li osservava e sua madre li accoglieva sempre con un sorriso ogni volta che tornavano a casa.

Sua madre.

Mirari n’era quasi la copia identica, tranne che per gli occhi, dal colore blu e dal taglio diverso, identico a quello di Itachi.

Sua madre era bella e gentile.

Mirari le era simile in quel momento, con gli occhi chiusi e un sorriso quasi materno sulle labbra.

I suoi pensieri furono bruscamente interrotti da un’esclamazione di Naruto.

“Coosa??? Che razza di missione è mai questa?!”

“Siamo in incognito Naruto e dobbiamo passare per la famiglia Takeda proveniente dal villaggio della foglia. Il nostro obbiettivo è sostituire la vera famiglia e portare al Villaggio della Cascata un rotolo in dono alla famiglia Sano”disse Kakashi.

“Allora è per questo che Mirari-chan è così grande….deve farci da mamma!E lei maestro da papa!!! Che bello! Che bello!!!!”canticchiò il chunin.

“E’ una missione, non un viaggio di piacere. E’ probabile che saremo attaccati, quindi dovete essere pronti per ogni evenienza.”disse il jonin.

“Passiamo alle cose pratiche……Naruto, per tutta la missione tu dovrai essere Sai Takeda. Sakura, tu sarai Mai Takeda la sorella minore di undici anni. Sasuke, tu sarai Kai Takeda. Naruto e Sasuke, voi due siete gemelli, quindi avete entrambi dodici anni. Mirari, dovrai essere Yukiko Takeda e io Takashi Takeda. E’ fondamentale mantenere questi ruoli o la missione rischia di andare a rotoli”

“ Che bello! Saremo tutto una bella famiglia felice!”disse entusiasta Naruto, mettendo un braccio intorno al collo dell’acquisito gemello e della sorella minore.

“Naruto, chi ti ha dato il permesso di prenderti tanta confidenza??Lasciami subito” replicò in tono glaciale Sasuke.

“Ma perché mi tratti così male, nii-san?

“Taci, Testa Quadra!”

“ma….ma….”

“Naruto, lascia in pace Sasuke!”

“….ma nee-san….”

“Piantala!!!”

Naruto cinse la vita di Mirari con fare infantile “Oka-saaaan! Nii-san e nee-san mi trattano male!!”

“Non approfittartene, baka!”disse Sakura allontanando dalla ninja il biondo.

“Tanto se ne approfitterà più Sas’ke di me”disse Naruto, iniziando a correre ridendo come un matto, inseguito da una Sakura fuori dai gangheri.

“Naruto!!!Se ti prendo....!!!!!!”

Kakashi e Mirari si guardarono per un istante: la missione sarebbe stata ben più impegnativa di quanto già non fosse.

Ok...forse è un pò cortino come capitolo. Mi raccomando recensite^^!!

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X SweetDark: eh eh fan della coppia KakashixMirari unitevi^^!!! Poi adesso che lei è tornata adulta.....(chissà cosa combina Kakashi...).Eccoti accontentata, anche se è un pò cortino come chappy spero ti piaccia! 1 kiss Irene Adler.

XColdFire: ....devo tenere alta la suspance....comunque questi prossimi capitoli dovrebbero essere un pò più movimentati dei precedenti^^! spero di riuscire presto a spostare il decimo capitolo. Kissoni!!

X_Eleuthera_:Uhuhuh.....me ci sta facendo un pensierino....comuuunque. Grazie per i complimenti, sei troppo buona!!!(me si ringalluzzisce e promette di dare il meglio di se in questa ficcy).kissoni super! Irene Adler

X Fin: ciao piccola Fin!!! Lo ammetto, adoro vedere Kakashi in situazioni molto compromettenti......ora che Mirari dovrà fingersi sua moglie (coi figlioli al seguito).....^^ Spero ti sia piaciuto il chappy!!!! Alla prossima, Irene Adler.

X Dark_Girl92: Sono felice che la ficcy ti gusti mucho!!!! Anch'io sono una grandissima fan di Kakashi (ringraziamo la mamma e il papa per averlo fatto così bene ^^!!!!) E.....magari esistesse sul serio un tipo così.....(me sognante)Eccoti accontentata!! Spero ti sia piaciuto il cap. Mi raccomando, continua a seguire la fic!!!! Kiss, Irene Adler.

X Siana: Eh eh, magari un pò se ne approfitta il caro 'Kashi-kun (quanto mi piace questo diminutivo^^!!!) W Mirari adulta!! Io faccio la terza liceo artistico e dovrebbe essere l'anno più duro....sigh....me tapina...... Un grossissimo in bocca al lupo per gli esami!!!! ! super kiss, Irene Adler

X Debby87: Ecco il nono capitolo, spero ti piaccia!!! Continua a seguire la fic, mi raccomando!;-) Ciao, Irene Adler

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Capitolo 10
*** Il viaggio ***


Capitolo 10: il viaggio

Erano in viaggio da due giorni e ben presto la squadra sette sarebbe giunta al Villaggio della Cascata. Il clima di quella zona era piuttosto rigido per la stagione; l'aria era frizzante, le montagne erano imbiancate da una lieve spruzzata di neve.

La squadra sette procedeva a bordo di una carovana trainata da un cavallo dove, all’interno, c’era spazio sufficiente per dormire.

“Siamo usciti dal nostro paese, quindi d’ora in poi siamo la famiglia Takeda”sussurrò Kakashi “Mi raccomando”

L’uomo stava tirando le redini del cavallo e al suo fianco, coperta da un pesante cappotto, Mirari annuì.

Sollevò il capo, per osservare le alte creste che circondavano quell'impervio passaggio di montagna, tutto buche e strettoie. Il viaggio si stava protrendo fin oltre il tempo previsto a causa dell'inagibilità della strada e da Naruto, che ogni tre per due pensava bene di lamentarsi.

“Maeeestro…..non siamo ancora arrivati, perché allora dobbiamo iniziare a chiamarci con quei nomi stupidi?”disse il biondo, sbucando con la testa dal retro della carovana, riparata dal vento gelido.

Kakashi, che ormai rischiava di perdere la sua proverbiale pazienza, preferò non rispondere, fissando la strada davanti a se.

"Allora???"disse la voce di Naruto.

“Potremmo essere pedinati, baka”sbottò un Sasuke avvolto da un mantello blu, il quale ormai la pazienza l'aveva persa da ore. Sakura al suo fianco sembrava pronta ad alzarsi in piedi e strangolare il biondino, gli occhi verdi che lo fissavano seccati.

“Sempre con la risposta pronta tu!”sbottò il biondo.

“Lui ha ragione Nar….Sai-kun”disse Sakura correggendosi all’ultimo. Naruto assunse un'aria ancora più contrita di quanto già non fosse.

“Che razza di nomi sono Sai, Mai e Kai??? Sono cretini ‘sti Takeda??”sbottò a voce alta il ragazzino dello spirito della volpe.

Mirari si sporse indietro e, inaspettatamente, baciò Naruto sulla guancia. “Fa il bravo e torna dentro Sai-kun, altrimenti prenderai un raffreddore”

Il ragazzino avvampò e si ritrasse, incespicando e finendo bello disteso sul pavimento di legno della carovana.

“Naruto, perché sei così rosso?”domandò Sakura.

Uno sbuffo deciso provenì dal retro del mezzo di trasporto, segno che la peste aveva deciso di chiudersi in un imbarazzante silenzio.

“Bella mossa” disse a bassa voce Kakashi, spronando il cavallo ad accelerare il passo. Nonostante la maschera era palese che stesse sorridendo divertito e Mirari si concesse anche lei un breve istante, in cui le sue labbra screpolate dal freddo si sollevarono appena sui lati.

L’aria era gelida e si preannunciava una forte nevicata.

“In quanto tempo dovremmo arrivare alla dimora dei Sano?”domandò la giovane Uciha, scrutando il bosco appena comparso davanti a loro.

“Mezza giornata se il tempo non peggiora”disse Kakashi lanciando un’occhiata al retro della carovana, dove i suoi allievi aspettavano pazientemente. Sasuke osservava il paesaggio da una piccola feritoia del tessuto, mentre Sakura davanti a lui, controllava l'attrezzatura ninja posta nel suo zaino, Naruto esibiva il broncio e fissava torvo Sasuke, il quale non si rendeva minimamente conto di quello sguardo insistente.

Il ninja-copia lanciò a Mirari un’occhiata particolare e questa si coprì la bocca con la sciarpa, avvicinandosi a lui.

“Ci stanno seguendo”sussurrò lei, afferrando la manica dell’altro.

“Lo so. Va a dire a Naruto e agli altri di stare all’erta….”sussurrò guardandola con l’unico occhio visibile.

Mirari annuì con la testa e il suo sguardo indugiò per una frazione di secondo verso il bosco attorno a loro: aveva visto tre figure seguirli di nascosto, ma era sicura che ce ne fossero di più.

Scostò la tenda che separava la parte anteriore dalla parte posteriore, coperta, dove stavano i ragazzi.

“Che c’è?”domandò Naruto.

“Siamo inseguiti” disse Sasuke, che guardava la foresta attraverso una feritoia del tessuto.

“Già. Dobbiamo stare all'erta.”disse Mirari.

“Quindi li andiamo a sistemare?”domandò Naruto, che aveva già l’aria elettrizzata e il kunai in mano.

“No, finchè non ci attaccano dobbiamo fingere di non esserci accorti della loro presenza” disse Kakashi, guardando i suoi giovani allievi. Naruto getto il suo kunai nello zaino, annoiato.

“Cosa facciamo, li teniamo d’occhio?”domandò Sakura.

“Si. Probabilmente sono inviati da nemici della famiglia Sano. Se scoprissero che noi non siamo i Takeda si creerebbero incomprensioni e potrebbe esserci una rottura dell’alleanza che dovrebbe crearsi fra le due famiglie.

“In sostanza, noi facciamo la famiglia felice e cerchiamo di arrivare il prima possibile a destinazione e sarà più facile che la missione venga portata a termine senza troppe complicazioni”disse Kakashi, osservando la strada.

“Secondo te non tenteranno di attaccarci?”domandò Mirari, guardando il jonin della foglia.

“No, non penso che arriverebbero a tanto. Probabilmente sono ninja mercenari pagati per tenerci semplicemente d’occhio” disse lui “Comunque state attenti, non si può mai sapere….”

Sasuke Uciha lì guardò entrambi; il suo viso si corrugò in una lieve espressione torva.

“Tutto a posto Kai?”domandò Mirari.

Lui annuì, sapendo bene di mentire.

Qualche ora più tardi iniziò a fioccare.

“Temo che non riusciremo ad arrivare in tempo”constatò Kakashi, mentre il vento iniziava a soffiare con più forza.

Il cielo era coperto da nuvole scure e la neve scendeva più intensamente, coprendo la strada e rendendola più scivolosa.

Mirari al suo fianco fissò delle montagne in lontananza.

“Laggiù ci dovrebbe essere la dimora dei Sano. In effetti anche se è posta all’esterno del Villaggio della Cascata è impossibile arrivarci in condizioni simili”

I due ninja fecero accostare la carrozza e si fermarono.

Da sotto il suo sedile, il ninja-copia estrasse una cartina.

“La via più breve sarebbe quella che passa fra le montagne….”disse indicando una linea rossa sulla carta “….ma è troppo ripida per passare con la carovana”

Mirari si scostò una ciocca di capelli scuri dal viso, il naso rosso dal freddo.

“Quindi in definitiva dovremmo prendere questa strada”replicò tracciando un semicerchio con il dito, in corrispondenza di una linea verde.

Kakashi annuì “E’ la strada più lunga, ma è anche quella più facilmente percorribile”

“Allora accampiamoci qui e aspettiamo che la tempesta passi”

I due ninja scesero dalla loro postazione.

Mirari legò il cavallo in una zona riparata dalla neve, lasciandogli cibo e acqua per riposarsi.

Kakashi bloccò le ruote del mezzo perché non si muovesse.

Infine entrambi raggiunsero i tre ragazzini, al riparo dalle intemperie.

“Maestro, Mirari-chan, perché ci siamo fermati??”chiese il biondo.

La ragazza dai capelli scuri prese la coperta che Sakura le porgeva e vi si avvolse, i capelli inumiditi dalla neve.

“Non possiamo proseguire con questo tempaccio”disse tranquillamente il jonin, sedendosi affianco a Naruto “Aspetteremo che le condizioni migliorino”

Sasuke si avvicinò alla piccola stufa posta in un angolo e vi gettò dentro due ceppi di legna, ravvivando il fuoco, poi si rimise seduto affianco a Sakura.

“Si muore di freddo”sussurrò la ragazza dagli occhi smeraldo, stringendosi nel suo maglione rosa chiaro e lanciando occhiate furtive al bruno.

Naruto le si avvicinò.

“Sakura-chan, ti riscaldo io…”tendendo le mani verso di lei.

Un ceffone lo fece cadere a terra.

“Baka, non osare sfiorarmi!!!”

Il biondino se ne tornò sconfortato al proprio posto, mentre il maestro Kakashi scuoteva il capo.

“Sasuke…io…non è che tu…”disse con voce molto più dolce la ragazza dai capelli rosa.

Il bruno distolse lo sguardo dal fuocherello della stufa, per guardare la compagna di squadra.

Mirari fissava Sakura con un impercettibile sorriso sulle labbra: era così palese che la ragazzina si fosse presa una cotta per suo fratello.

-E’ il fascino degli Uciha, dopotutto…-pensò lei.

“Tieni”disse Sasuke dopo un breve istante, porgendo il proprio maglione alla compagna.

Lei lo prese e lo strinse a se per poi indossarlo sopra il suo.

“E’ caldissimo, grazie Sasuke-kun!”disse al settimo cielo.

Il ragazza sbuffò.

-Che bello, indosso il maglione di Sasuke, sento pure il suo profumo^^!!!-pensò lei, stringendosi nell’indumento, sorridendo.

-….ma cosa ci troverà di tanto fantastico? E’ solo un vecchio maglione....-pensò lui, gli occhi scuri fissandola di sottecchi.

All'esterno del mezzo, fra la fitta boscaglia che circondava la strada, figure nere e minacciose si muovevano furtive, aspettando il momento propizio per aggredire i ninja della foglia.

Ok, fine capitolo, recensite^^!!!!

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X SweetDark: eh eh....in effetti Naruto e Sasuke come gemelli sono poco credibili.....chissà, magari farò tingere i capelli a Naruto (nooooo, non voglio i capelli da fricchettone come Sas'ke!!!n.d.Naruto) (allora Sasuke si tingerà di biondo.....n.d.me) (....-.-'.....preferirei di no.....n.d.Sasuke) (ok, deciso, allora si tingerà Naruto^^ n.d.me) (O_O ma non è giustoooo!!! uffa!!Falli tingere a Sasuke!!!n.d.Naruto) (Sasuke è il mio prediletto, se lui non vuole tingersi non si tingerà!n.d.me)( Ben detto^^! n.d.Sasuke)(T.T n.d.Naruto) thanks per aver ricensito!!!kissoni Irene Adler

X Debby87: sono contenta che ti sia piaciuto il nono capitolo, spero che anche questo ti piaccia^^!!! ciau Irene Adler

X Fin: Povero Kakashi, glie ne farò passare di tutti i colori con quella banda di bravi tep....ragazzi^^!!! (ti sei associata a Fin!!! Dannata autrice!!! n.d.Naruto) (Zitto, altrimenti ti faccio morire tra le braccia di Sasuke nel prossimo capitolo!n.d.me) (......strega.....n.d.Naruto) (Naruto, a cuccia! Niente più ramen!!!n.d.me) (O_____O n.d.Naruto) (Bene, così si ragiona^^! n.d.me) Vabbè comincio a dare i numeri......kissoni Irene Adler.

X Mizukaze: ciao!!!! Scherzi????Mi fa davvero piacere che tu mi abbia aggiuto alla tua lista di autori e fic preferite, vedrai, non ti deluderò, anche se questa è la mia prima fic^^!!!! Kakashi ne combinerà di ogni....dopotutto se si ritrova Naruto e co. come figli e Mirari come moglie..... Gaara arrivarà il prima possibile, forse fra tre quattro capitoli, anche perchè non ho ancora deciso come farlo entrare nella storia (mi raccomando,che sia un ruolo degno di me.....n.d.Gaara) ( *ç*.....si Gaara.....tutto quello che vuoi....n.d.me) (......-.-' n.d.Gaara) A prestissimo!!!!1 kiss Irene Adler

X Elyon_chan: sono contenta che ti piaccia la fic!!! Per inventarmi il personaggio di Mirari ho dovuto scervellarmi non poco, però devo dire che ne è valsa la pena! Spero che questo chappy ti sia piaciuto!! Irene Adler

X Dark_Girl92: ^///^ Farò di tutto per non deludere le tue aspettative! Comunque Kakashi in questi chap sarà molto attivo qundi......kissoni super!!!! Irene Adler.

X Siana: Credici, credici......l'ho fatto apposta^^! Sono sempre più convinta che Kakashi e Mirari stiano bene insieme.....vedremo nei prossimi chap.Già, povero Gai, l'ho fatto eccessivamente sfigato, forse ho esagerato (.....hai fatto bene invece.....fallo soffrire ancora un pò! n.d.Neji) (ma adesso ti intrufoli pure nelle recensioni???vattene!!! n.d.me) (....è dest....n.d.Neji) (Non dire quella parola!!!!n.d.me) (......-.-'.....n.d.Neji)

Chiunque abbia inventato gli esami sarà stato di sicuro linciato da un pezzo^.^'

Io ho il terrore degli esami di quinta superiore, anche se mancano altri due anni.....meglio non pensarci va, se no mi va via l'ispirazione per la fic.
Kissoni e abbracci, Irene Adler.

X _Eleuthera_: Pure io mi sto appassionando alla coppia....anche Naruto, Sasuke e Sakura stanno bene come figlioli nei prossimi chap vedrai cosa combinano!!! Kissoni Irene Adler.

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Capitolo 11
*** Attacco a sorpresa!!!! ***


Eccovi il chap. undici.......per la vostra gioia un pò più lungo degli altri(seeee...come no!! ndtutti)

Capitolo 11: attacco a sorpresa!

Era sera e il gruppo sette era rinchiuso nella carovana, intenta a mangiare del cibo in scatola.

“Che schifo! Perché non potevamo portarci qualcosa di più buono??”sbottò Naruto, guardando schifato la sua zuppa di carote e zucca.

“Guarda che nessuno ti obbliga a mangiare, Testa Quadra……” sbottò Sasuke, mettendosi in bocca una cucchiaiata della sua zuppa di carciofi e asparagi.

Il biondo lo fissò disgustato, assumendo un colorito verdognolo molto simile alla sbobba che si stava mangiando il compagno.

“C-come fai a mangiare quella schifezza???”

“Mando giù prima di sentire il sapore”rispose l’altro.

“Ti piacciono le patate e il pomodoro?”domandò Sakura al biondo “Se vuoi facciamo cambio…”

Naruto Uzumaki la guardò come se gli avesse appena salvato la vita.

“Grazie, Sakura-chan, ti devo la vita…”

“Tieni! Ma devi chiamarmi Mai, altrimenti la missione….”

L’altro le prese la cena e gli diede la sua zuppa “Ok, ok, ho capito nee-san”

“Così va meglio”

“Okaa-san, c’è qualcosa che non va?”

Mirari si scosse e si voltò verso la ragazzina dai capelli rosa.

“Non preoccuparti, è tutto a posto. E’ solo che tuo padre è fuori da un po’”

“Vado a dare un’occhiata” disse Sasuke, posando il contenitore di latta della zuppa dov’era seduto poco prima. Si passò una mano alla base del collo e fece un’impercettibile smorfia.

“Torno subito”

Uscì e sparì nella tempesta.

Qualche tempo dopo Mirari si alzò dal suo posto.

-E’ passato troppo tampo da quando Sasuke è uscito….-

“Vado a vedere fuori. Voi due rimanete qui” disse la ragazza rivolgendosi a Sakura e Naruto.

Uscì coprendosi con il mantello.

Non si vedeva nulla; la tempesta era così violenta che stentava a vedere.

“Kaiiiiii!!!!Takashiiiii!!!!”

“Yukiko!!!”

Lei si voltò.

Un Sasuke affannato le afferrò il polso.

“Ho bisogno d’aiuto! Takashi è nei guai, presto vieni!!!!”

La ragazza reagì in un istante; estrasse il suo kunai e colpì freddamente il ragazzino in pieno petto.

“ Un figlio non chiamerebbe mai per nome i propri genitori”

Spinse più profondamente il pugnale.

“Secondo. Kai è troppo orgoglioso per chiedere aiuto.”

Estrasse il kunai.

“Terzo. Kai non avrebbe mai lasciato qualcuno nel momento del bisogno”

La figura davanti a se mutò in uno sbuffo di fumo.

Era un uomo vestito di nero, con il viso coperto da un paio di occhiali infrarossi, rotti dal violento attacco di lei.

-Dannazione….questo significa che nella tormenta loro possono vedermi, ma io no!....-

Si voltò sentendo un suono stridente ed inquietante, molto simile al verso di una moltitudine di uccelli in caccia.

Si guardò intorno, completamente avvolta nella tempesta.

“Mille Falchi!!!!”

La ragazza si voltò impressionata, notando lontano da lei, una luce azzurrognola simile a quella del chakra, che ribolliva nelle mani di Kakashi, che stava cadendo in picchiata contro un ninja nemico.

I suoi occhi si spalancarono, quasi a registrare quella mossa così letale ed impressionante. Il marchio posto sul suo collo mutò per un istante da nero ad azzurro.

Sentì un rumore dietro di se e si scansò in tempo.

Un avversario aveva tentato di colpirla con una pericolosa ascia.

Reagì immediatamente, portò tutto il suo peso sul braccio sinistro e colpì con un violento calcio l’emergumeno, che barcollò.

Mirari saltò rimanedo in equilibrio sull’ascia piantata nella neve, si diede una forte spinta, scomparendo per poi ricomparire a qualche metro dal suolo, la testa rivolta verso terra.

-Topo. Cane. Scimmia. Gallo. Tigre!-

“Tecnica delle lame di ghiaccio!”

Fra le dita di lei apparverò delle lame cristalline.

Con un movimento di reni i primi tre cristalli vennero lanciati contro l’avversario, disattivando gli occhiali infra rossi.

Mirari, cadendo verso terra, compì un altro deciso movimento di anche e le altre lame ghiacciate non mancarono il bersaglio.

L’imponente ninja nemico cadde fra la neve senza neanche un lamento.

In un istante apparvero otto ninja che la circondarono.

-Dannazione-

La ragazza sentì un rapido movimento dietro di se e qualcuno si mise spalla contro spalla.

“Sasuke!”

Il bruno le lanciò appena un’occhiata.

“Ci hanno attaccato di sorpresa i maledetti!”sbottò, un kunai in mano.

Mirari estrasse un paio di shuriken.

“Facciamo vedere loro chi siamo!”

Scattarono entrambi nello stesso momento.

Shuriker e kunai volavano da ogni parte, ferendo e graffiando profondamente.

“Abbassati Sasuke!”

Il ragazzino si scostò e Mirari colpì con un calcio ruotato un nemico alle spalle del fratello.

Un kunai sfiorò la guancia della chunin, che lo afferrò e lo rispedì al committente, centrandolo alla spalla.

“Attenta!”

Sasuke si parò davanti alla ragazza, tenendo un kunai per il piatto della lama e portandolo sopra la testa, riuscendo a parare un colpo di spada.

“Dobbiamo muoverci a sistemarli”disse lui, che incominciava a dar segni di stanchezza.

I due Uciha si allontanarono con un balzo dal gruppo di nemici.

“Sta indietro!”disse il più giovane.

Eseguì rapidamente alcuni sigilli.

“Arte del fuoco. Tecnica della palla di fuoco suprema!!”

Un’immensa palla di fuoco colpì il gruppo di ninja nemici.

Il sigillo di Mirari cambiò colore una seconda volta, assumendo per un istante una pigmentazione rossastra.

“AHHHHHH!!!”

I due Uciha si voltarono, attirati da quel grido.

Lontano da loro si intravedevano fiamme alte e una nube scura che avvolgeva la carovana.

Entrambi guardarono atterriti il fuoco.

-Oh no. Sakura, Naruto!!!-

Corsero verso il mezzo in fiamme.

-Se succedesse qualcosa a quei ragazzi…..non potrei mai perdonarmelo-pensò Mirari, i capelli che le frustavano il viso.

Arrivò alla carovana e rimase terrorizzata: i due ragazzini erano all’interno.

“AIUTOOOO!!!!”

Mirari senza riflettere si gettò nel fuoco, mentre Sasuke teneva lontani i ninja nemici.

Il fumo la stava soffocando, ma avanzò, per poi trovare i due ragazzini, distesi a terra mezzi storditi. Naruto stava proteggendo con la sua maglia la compagna.

“Naruto, Sakura, coraggio alzatevi!!!!”

“Mirari-chan…..”gemette Sakura, mentre Naruto al suo fianco tentava inutilmente di reggersi sulle gambe malferme.

-Non ce la fanno ad uscire di qui. Moriranno intossicati dal fumo se non faccio qualcosa!!-

Le sue mani seguirono una particolare sequenza di gesti.

“Arte del fuoco. Controllo delle fiamme!!”

Con il chakra aprì un varco fra le lingue di fuoco, da dove si poteva vedere la bufera di neve.

“Naruto, alzati e porta Sakura fuori di qui!Presto!”gridò, mentre le fiamme divoravano tutto ciò che li circondava.

“Naruto!!!”

Fu Sakura ad alzarsi e Naruto la portò fuori giusto in tempo; il varco si chiuse subito dopo il loro passaggio.

Mirari stava soffocando, iniziava già a sentire vertigini e debolezza.

Tossì violentemente, il fumo che la circondava.

Dall’esterno provenivano delle voci confuse.

Respirando a fatica eseguì nuovamente una serie di gesti. “tecnica de….”

Non aveva fiato per respirare e cadde sul pavimento, tossendo.

Il fuoco stava bruciando ogni cosa e avrebbe bruciato anche lei.

Accecata dalla paura riuscì a ritrovare un po’ di lucidità.

“Aiuto….”

La vista le si stava offuscando.

-Non posso arrendermi….-

“Ricordati Mirari.

Quando le forze ti mancano,

Quando senti di non poter fare un altro passo,

Devi trovare un’altra forza dentro di te…..”

-E’ allora……-

“……che devi tirar fuori la grinta!”

Si puntellò sulle braccia, per altarsi.

-Un’Uciha non si arrende!-

Le iridi blu notte di lei si spalancarono, con fievole decisione.

Si morse un dito, dal quale uscì sangue. Fece dei gesti precisi con le mani e poi le posò a terra.

“Tecnica del richiamo!!!!”

Uno sbuffo di fumo e comparì una creatura dalla folta coda, grande quanto lei.

“Portami fuori….”soffiò.

La creatura la prese sulla groppa e spiccò un balzo, rompendo il tetto della struttura, per poi atterrare poco distante e svanire appena terminato il suo compito.

Mirari si sentiva sul punto di svenire; aveva inalato troppo fumo e non sarebbe resistita ancora per molto.

“Mirari!!”

-Cel’ho fatta….-

Qualcuno la prese per le spalle e la scosse.

“Sasuke….”

“Ce la fai ad alzarti??”

Lei non colse nemmeno la domanda.

Il suo corpo si afflosciò fra le braccia del ragazzino, cosicché si ritrovò totalmente sorretta da lui.

Era così vicino che poteva sentire i suo capelli scuri accarezzarle il viso.

Socchiuse gli occhi, mentre il fratello cercava il suo sguardo, nel tentativo di capire cosa avesse.

-….come mi sento bene….-pensò con tranquillità.

Non sentiva dolore, solo la sensazione di quando sfuggi alla morte.

Solo pace.

“Mirari, rispondi!”

Era preoccupazione quella che sentiva nella voce del fratello minore?

Il vento soffiava, fiocchi di neve cadevano dal cielo plumbeo, mentre calava la notte.

“Mirari-chan!”dissero altre due voci.

-Sakura, Naruto…per fortuna sono salvi….-pensò con sollievo.

Venne poggiata a terra, la tormenta imperversava.

-Kakashi……-

“Kaka….shi….”

Lui non c’era.

Stava per svenire.

Socchiuse gli occhi, vedendo il viso dei tre ragazzini fissarla atterriti.

-Ci vediamo appena mi sveglio….-

Tutto divenne nero.

Fine capitolo......recensite!!!!

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XFin:ciao Fin, ed ecco a te un pò di sangue e sani combattimenti(la mia parte sanguinaria si starisvegliando....), spero ti sia piaciuto il chap, non sono ancora molto brava a descrivere le battaglie e ho cercato di fare del mio meglio! 1 kiss by Irene Adler!!!!

X _Eleuthera_: come da te previsto i misteriosi(mica troppo) ninja sono partiti all'attacco.....e le hanno pure buscate!!!!XD Mai mettersi contro la furia sanguinaria di una coppia di Uciha, di una Sakura isterica, di un Naruto in astinenza da ramen e di un Kakashi.....di un Kakashi, punto(non sapevo che scrivere^^').

X SweetDark: si lo ammetto, forse Sasuke è stato eccessivamente buono con Sakura.....(e ci credo, se non le davo il maglione finivo per essere sommerso dalla sua bava! nd Sasuke) (Sasukeeeee....*ç*.....nd Sakura) (-.-'.....Autrice, salvami tu.....nd Sasuke) I ninja si sono rivelati.....ninja. Pensavi fossero quelli dell'Akatsuki?? Per loro ho in serbo una comparsa molto più appropriata....

X Elyon_Chan: Non preoccuparti, nei prossimi capitoli Naruto verrà considerato di più..... La tua sete di sangue è stata appagata???No???Bene.....aspetta ancora un pò e ci sarà sangue quanto vorrai.....(forse sto un pò esagerando....^^')

X Siana: Mirari è buona con tutti, ma Naruto se lo merita.....in fondo è un bravissimo ragazzo. Senza considerare che Mirari è la sua Okaa-san^^!! Un super in bocca al lupo per la tesina e le verifiche!!! kissoni mega Irene Adler

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Capitolo 12
*** Le parole del cuore ***


Ecco a voi un nuovo capitolo, scusate se aggiorno così tardi, ma con la scuola sto con l'acqua alla gola^^'. Spero che vi piaccia!!!!

Capitolo 12: Le parole del cuore

“Mirari-san”

Le sue palpebre tremarono.

Gli occhi blu notte si socchiusero.

La stanza era buia, illuminata fiocamente da alcune tremule fiaccole.

Chiuse di nuovo gli occhi.

Era svenuta.

Ancora.

Per l’ennesima volta.

Tutto il suo corpo era indolenzito e dolorante, come lo era ogni volta che terminava l’allenamento.

Richiuse gli occhi.

Per qualche minuto voleva cullarsi nell’illusione di non essere in quella prigione.

Volava con la fantasia verso luoghi lontani.

Luoghi che amava.

Konoha.

Il suo bellissimo villaggio, di cui aveva appena qualche ricordo.

Erano passati troppi anni dall’ultima volta che l’aveva visto.

Eppure continuava ad amare quella città.

“Mirari-san”

Il suo viso si corrugò in una smorfia infastidita.

Quella voce la irritava.

Quella persona la inquietava.

Socchiuse infine gli occhi.

Quel volto dannato apparve nel suo campo visivo.

Era sempre lui che si prendeva cura di lei, quando sveniva dopo gli allenamenti.

Non voleva saperne il motivo.

“Sei svenuta”

-Come se non lo sapessi-

La mano del ninja si azzardò a posarsi sulla sua spalla nuda.

Reagì d’istinto.

I suoi muscoli si contrassero dolorosamente e afferrarono un kunai che teneva legato alla gamba.

L’arma si fermò a contatto con il collo del membro dell’Akastuki.

Era una completa idiozia tentare di difendersi in simili condizioni da lui, un temibile e difficile avversario da battere anche in perfetta salute.

Ma non voleva che lui la toccasse.

Mai.

La disgustava.

Gli occhi blu zaffiro fissarono con decisione quelli azzurri dell’altro.

“Devi esserti ripresa per bene, se riesci ad impugnare un’arma”disse lui, in tono ironico.

La mano le tremava ed ogni muscolo contratto le bruciava terribilmente.

Lui si alzò e si allontanò.

“L’allenamento di domani è sospeso”

Il suo viso la fissò ancora per una volta.

“Riposati”

Ancora quel tono irritante, quasi volesse sottolineare la sua debolezza.

“Puoi contarci….”

-……Deidara!-

Si risvegliò e tutto si presentò sfocato.

Per un istante temette di risvegliarsi in quel covo orrendo, con i membri dell’ALBA.

Richiuse gli occhi avvertendo dolore allo sterno, che le creava difficoltà nella respirazione.

-dove sono?-

Sentì una goccia d’acqua fresca scenderle per la tempia e sentì un brivido percorrerle la schiena.

Qualcuno le aveva posato una pezza bagnata sulla fronte.

Socchiuse nuovamente gli occhi e intravide un bagliore rosso di un fuoco e le pareti fredde e irregolari di una grotta.

Richiuse gli occhi, cercando di recuperare le forze.

-No…..io sono in missione…..loro non ci sono…..-

Qualcuno, al suo fianco, si mosse e le tolse il panno bagnato, per poi sostituirlo con uno più fresco.

Mirari avvertì il tocco esitante delle sue dita sulla fronte, un sospiro, un nuovo movimento e poi di nuovo il silenzio.

Mosse leggermente il capo e socchiuse gli occhi.

Kakashi era seduto poco distante, fissava il cielo notturno al di fuori della caverna, il viso mascherato accarezzato dal piacevole bagliore del fuoco.

Gli occhi scuri di lui erano bellissimi, nonostante fossero persi nel vuoto.

Mirari si ricordò la notte in cui l’aveva visto in volto e si chiese per quale motivo avesse voluto tenerlo nascosto. Anche da bambina se l’era sempre chiesto, ma aveva avuto paura di turbarlo con la sua curiosità.

“Kakashi….”

Lui voltò il capo verso di lei.

“Ci hai fatto preoccupare parecchio sai, Mirari-chan?”disse con un timbro di voce piuttosto basso.

La ragazza cercò con lo sguardo gli alunni del jonin.

“Sono dietro di te. Dormono da un bel pò ormai…”disse l’uomo.

La giovane ninja si mise seduta a fatica e poggiò la schiena contro la parete rocciosa, togliendosi la pezza bagnata che aveva sulla fronte.

“Cos’è successo?”domandò ancora confusa.

“Ci hanno attaccato dei ninja; all’inizio, con l’effetto sorpresa, hanno colto alla sprovvista me e Sasuke, ma dopo li abbiamo battuti senza troppi problemi”

Mirari annuì.

“Ti sei intossicata per bene con il fumo, ecco perché fai fatica a respirare ora.”

Mirari si portò una mano al petto. Il suo sguardo si soffermò su Sakura e Naruto, che dormivano vicini. Sembravano tranquilli.

“Grazie a te quei due stanno bene”disse il ninja-copia.

Lei gli sorrise.

“Credo di essermi affezionata a loro”disse semplicemente. “Mi sento in dovere di proteggerli”

Naruto Uzumaki e Sakura Haruno.

Il primo, un vero birbante, allegro e sorridente, dall’aria spensierata, a volte un po’ sciocco, ma con un grande coraggio e un gran cuore. La seconda un po’ ochetta, come la maggior parte delle ragazze della sua età, ma con la differenza che era molto intelligente e dolce, determinata, quando voleva.

Le era molto simile.

Guardandola le sembrava di rivedere più o meno se stessa a dodici anni, infatuazione per Sasuke a parte.

Kakashi sorrise.

“E’ impossibile non affezionarsi a quei ragazzi” disse con una nota di dolcezza nella voce il ninja.

Anche lui teneva molto a loro, ma faceva di tutto per non farlo notare, rimanedo distaccato o fingendo disinteresse; forse era questo che faceva di lui un ottimo insegnate, serio ed equilibrato, che tuttavia dimostrava con piccoli gesti o con qualche parola, l’affetto che provava per il gruppetto di giovani ninja.

“Anche Sasuke….”mormorò Mirari, osservando la figura che le dava le spalle dai capelli scuri raggomitolata sotto una coperta.

“E’ un ragazzo maturo e responsabile, forse un po’ troppo serio, ma in fondo al cuore è buono e gentile…..è un ragazzo che ha tanto da dare agli altri”

Sospirò, guardando il fuoco che scoppiettava davanti a se.

“Un giorno spero d’essere importante per lui…..almeno quanto lui lo è per me”

-perché Sasuke è sempre stato nei miei pensieri, da quando ho scoperto la verità……

Lo sentivo vicino nel profondo del cuore, in un legame indelebile che solo i fratelli possono avere. Lui mi teneva compagnia ogni notte, lui mi spingeva a dare il meglio di me ogni giorno negli allenamenti più duri, lui alimentava la mia speranza che un giorno avrei potuto ottenere la libertà, lui c’era sempre, perfino e soprattutto quando tutte le altre motivazione per andare avanti svanivano miseramente, quando ogni altro motivo che mi teneva aggrappata alla vita sfumava…. devo tutto a quel ragazzino schivo e burbero.

Gli voglio un gran bene, proprio perché è lui.

Semplicemente Sasuke Uciha.

Mio fratello-

Kakashi si limitava a fissarla.

Fissava quella ragazza dai capelli scuri come la notte, il suo viso illuminato dalla calda luce del fuoco e i suoi occhi, carichi di una dolcezza mai vista prima.

Guardava quella ragazza che un tempo era stata una bambina vivace, che ora gli pareva essere la creatura più tranquilla e dolce del mondo.

Eppure era una ninja, molto potente anche.

“Spero che un giorno possa succedere Mirari-chan”disse senza pensarci troppo.

-Lo meriti, amica mia…..-

Lei si voltò verso di lui e gli regalò un sorriso.

Lui ricambiò impercettibilmente sotto la maschera.

“Ho posizionato alcune trappole qui fuori, ora potremmo dormire tranquillamente senza fare la guardia”

Mirari annuì, mentre il jonin si sistemava poco distante da lei.

La giovane lo vide stendersi a terra e darle le spalle, sbadigliando; a sua volta si distese a terra, chiudendo gli occhi: un po’ di riposo in più non sarebbe guastato, senza contare che era ancora debole.

Appoggiò il capo sotto lo zaino e in breve si riaddormentò.

Qualche ora dopo Kakashi si mosse, tirandosi lentamente in piedi.

Non riusciva a prendere sonno, nonostante si sentisse a pezzi.

Si girò e fissò per un attimo Mirari, profondamente addormentata.

-E’ troppo scoperta….-

In effetti era quella più vicina all’entrata della grotta, dalla quale entravano gli spifferi d’aria gelida nonostante il fuoco ancora acceso.

Si alzò automaticamente e le si sedette di fianco, stando attento a non fare il minimo rumore.

La osservò, il viso ancora un po’ sporco di fuliggine dell’incendio e i capelli lisci sparsi sulle spalle e per terra come piume di corvo dai riflessi bluastri.

Doveva ammettere di essersi spaventato parecchio qualche ora prima, quanto l’aveva vista pallida e immobile fra le braccia di Sasuke, ma fortunatamente si era accorto che respirava ancora ed era semplicemente svenuta.

Incrociò le braccia, mentre il suo sguardo indugiava ancora una volta su di lei.

Le sue labbra si muovevano appena, articolando parole impercettibili, le lunghe ciglia scure sfioravano appena le guance.

Si tolse il caldo gilet verde da jonin e lo posò sulle spalle della ragazza, coprendola alla meglio.

Stranamente non sentiva freddo privandosi dall’indumento, sentiva più caldo, un calore che partiva dal petto per diffondersi in tutto il corpo.

Si sfiorò la fronte, cercando di capire se avesse la febbre, ma la temperatura pareva la solita.

Rimase immobile, meditando, lanciando ogni tanto un’occhiata furtiva all’Uciha.

In fine si sdraiò anche lui, dando le spalle alla chunin e cercando di convincersi che l’avesse fatto solamente per proteggerla un po’ dal freddo.

Chiuse gli occhi e in quel momento fu certo che sarebbe riuscito a prendere sonno.

“Un giorno spero di essere importante per te, almento quanto tu lo sei per me”

Fine capitolo, recensite numerosi!!!!

Caspita ho dei dubbi atroci......nii-san si usa per dire fratello in generale oppure lo si usa per indicare il fratello minore?O il maggiore?........e poi hime vuol dire principessa?......sarei immensamente grata a chiunque potesse risolvere questi miei bubbi.

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X SweetDark: eccoti accontentata, scusa per il ritardo! Comunque devo dire, purtroppom che x il prossimo chap dovrai aspettare ancora qualche giorno....sempre x colpa della scuola.....sigh! Spero ti sia piaciuto questo capitolo!!!1kiss Irene Adler

X Dark_Girl92: ^///////^ sei troppo buona Dark, comunque io di solito sono avanti un capitolo da quello che sposto quindi......sono contentissima cvhe ti piaccia la ficcy, spero che questo capitolo ti sia piaciuto, ache perchè Mirari e Kakashi rimangono un pò soli.......ciau!!

X Fin: ciao Fin, grazie mille per i complimenti, non sai quante volte abbia provato a riscrivere il combattimento!!!! Eh eh.....ti piacerebbe sapere che animale ha evocato Mirari eh? Lo svelerò nei capitoli più avanti, per ora voglio mantenere il mistero.......(comunque si potrebbe capire.....o no.....bho!) Comunque ho deciso di inserire alcuni ricordi di Mirari qua e la, di modo da approfondire il rapporto che aveva con gli altri membri dell'Akatsuki......per ora sono solo Deidy, che adoro(forse l'ho fatto un pò diverso da com'è....fammi sapere) e Itachi, ma probabilmente inserirò anche gli altri.
eccoti il nuovo chap, un bacissimo Irene Adler

X _Eleuthera_: l'hai aggiunta hai preferiti????.......sono commossa!!!Soprattutto sono felicissima che ti appassioni tanto, dato che è la prima ficcy che pubblico!Torniamo al chap.....Kakashi porello doveva combattere contro i ninja quindo non ha potuto andare a salvare Mirari......per quanto riguarda la creatura che la nostra Uciha ha evocato......segreto! Lo svelerò più avanti(così rimarrai ancora per un pò sulle spine!!) 1 kiss Irene Adler.

X Debby87: Di sicuro a Mirari non sarebbe dispiaciuto di svenire fra le braccia del baldo giovane (alias il nostro Kakashi)......però avranno altre situazioni per stare insieme........comunque x la coppia Mirari/Kakashi non ho ancora deciso, anche se mi piace alla follia l'idea che stiano insieme^^!!!


X Siana: che successone, ti è proprio piaciuto il combattimento!!!! In effetti sono stata un pò cattivella a non far svenirte Mirari fra le braccia di Kakashi, ma non disperare, mi sono già inventata qualcosina per rimediare a questa mancanza^^! Come vedi Mirari sta piuttosto bene, quindi non preoccuparti.....per ora. 1 kissone super Irene Adler

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Capitolo 13
*** Arrivo a villa Sano ***


Ecco a voi il capitolo 13, avrei dovuto spostarlo qualche giorno fa, ma il computer ha pensato bene di scassarsi!!!!^^' Spero vi piaccia, 1 bacio Irene Adler.

Capitolo 13: Arrivo a villa Sano.

La luce del sole colpì i suoi occhi, destandola dal suo sonno ristoratore.

Si girò dalla parte opposta, sentendo il freddo pavimento della grotta premuto contro il fianco.

Dopo qualche minuto socchiuse gli occhi, non riuscendo a riprendere sonno.

La prima cosa che vide fu il fuoco acceso non molto distante da lei, sul quale era stato sistemato un bollitore un po’ ammaccato, che iniziava a fischiare leggermente. Si accorse all’improvviso che doveva essere mattina inoltrata e si alzò di scatto a sedersi, perfettamente sveglia.

Di fianco al bollitore Sakura le dedicò un’occhiata raggiante, sorridendo naturalmente.

“Mirari-chan, ti sei svegliata!”

La bruna si voltò verso la compagna di squadra, che le si stava avvicinando.

“Giorno Sakura-chan, dove sono gli altri?”

La ragazzina indicò all’esterno della grotta e la compagna guardò in quella direzione.

Davanti a lei si stagliava una grande radura completamente coperta di neve fresca, nella quale una figura solitaria arrancava con in mano una gran quantità di legna, che da sola avrebbe potuto farla cadere a terra.

“Naruto, aspettaci!”disse una fugura rassegnata più lontana dal biondo, dai capelli argentei.

“No, Kakashi sensei, ce la faccio da solo, e poi non sarà un po’ di neve a fermarmi!!!”disse il giovane ninja, che era bloccato fino al ginocchio.

“E’ inutile, quella Testa Quadra non da mai retta a nessuno”replicò pacato Sasuke, comparso al fianco del maestro con della legna.

Appoggiò a terra ciò che aveva in mano e compì alcuni rapidi sigilli.

“Arte del fuoco. Tecnica della palla di fuoco suprema!”

Nella radura piena di neve si aprì un passaggio che arrivava fino alla grotta.

Naruto, che si trovava poco distante dal varco creato con il fuoco, fissò un po’ inebetito il passaggio.

Sasuke riprese in mano la legna e si incamminò per la strada che aveva creato, seguito dal maestro.

Appena il bruno gli passò a fianco Naruto si corrucciò e voltò il viso dalla parte opposta, continuando imperterrito a camminare fra la neve.

“Coraggio Naruto, non c’è bisogno che continui a camminare alla ghiaccio, ti prenderai un accidenti”disse Kakashi, fermandosi per un attimo ad osservare l’alievo cocciuto.

“No Kakashi sensei, ce la farò da solo!!! Piuttosto che utilizzare il passaggio di Sasuke, preferisco farmi inghiottire da una valanga, dattebayo!!!”replicò deciso, continuando ad arrancare nella neve.

Mirari sorrise.

-Naruto……sei forte!-

Ridacchiò appena e Sakura la fissò un po’ confusa.

“Ah, ben svegliata Mirari!”

Kakashi entrò nella grotta, salutando con una mano.

“’Giorno Kakashi sensei! Dormito bene?”

Il jonin non seppe se quella fosse un’allusione al fatto che lei avesse scoperto che le aveva dormito vicino, oppure semplicemente un’innocente domanda; preferì optare per la seconda.

“Bene, ache se il pavimento di roccia non si può definire particolarmente confortevole”

In quel mentre arrivò Sasuke, che appoggiò la legna vicino al fuoco.

Lanciò un’occhiata sfuggente alla ragazza bruna.

“Buon giorno Sasuke-kun!”lo salutò lei.

“’Giorno Mirari-chan”

“Ah…cel’ho fatta!”

Naruto era appena entrato nella caverna, le gambe fradice fino al ginocchio e la legna fra le mani.

Lasciò a terra il carico e si voltò trionfante verso il compagno di squadra.

“Tiè Sas’ke! Io cel’ho fatte senza bisogno delle tue subdole tecniche di fuoco!!!Così si comporta un vero ninja!!!”

“Solo un citrullo come te può preferire arrancare fra la neve, piuttosto che usare un po’ il cervello!”replicò l’altro, osservandolo negli occhi.

“Come mi hai chiamato???”

“Citrullo!”

“Ripetilo se hai il coraggio!!!”

“Citrullo!!”

Mirari a momenti poteva vedere gli scintillii di quegli sguardi che i due si lanciavano, talmente erano intensi e carichi di sfida.

“Coraggio, non litigate”disse Sakura.

“Infatti, fate i ninja adulti!”continuò Mirari, alzandosi in piedi e dirigendosi verso i due ragazzi.

“Naruto, fila subito vicino al fuoco, prima di prederti un raffreddore!”disse mettendo sulle spalle del biondo una coperta.

“E tu Sasuke…..”

Il ragazzo la fissò.

“……dammi una mano a preparare la colazione. Ti va?”

Il ragazzo annuì e si diresse con lei verso i loro zaini, dentro ai quali doveva esserci qualcosa di commestibile.

Naruto era rimasto interdetto, fissando Mirari. Il maestro Kakashi gli si avvicinò, mentre Sakura toglieva dal fuoco il bollitore per preparare il the.

“Che c’è, ti sei incantato?”domandò l’insegnate.

“Kakashi sensei…..”cominciò il giovene chunin “Mirari si comporta come……”

Il ninja-copia lo guardò più attentamente: il suo studente sembrava leggermente stupito, le guance piacevolmente arrossate per il freddo.

“Come?”

“Come……una mamma”sussurrò l’altro.

Il ninja sorrise sotto la maschera, mettendo una mano sulla spalla del ragazzino.

“E’ per la missione Naruto”

“Già, per la missione…..”

Ripresero il cammino un’ora dopo.

Ci misero meno di mezza giornata per percorrere il tragitto mancante, infine arrivarono alla dimora dei Sano. Sorgeva su una sporgenza rocciosa circondata dalle montagne innevate, dalle fondamente della casa pareva nascere un fiume che diventava una cascata, cadendo da un’altezza di una cinquantina di metri.La costruzione era immensa e richiamava l’architettura tradizionale giapponese, si sviluppava su più livelli e intorno ad essa c’erano almeno cinquecento metri quadrati di giardini.

Vennero fatti entrare poco dopo e furono invitati ad aspettare i padroni di casa in un’ampia sala affacciata su uno strapiombo, dal quale si godeva un paesaggio mozzafiato.

“Che bella casa!”soffiò Sakura, osservando il mobilio pregiato.

Naruto fissava un vaso di vetro, osservando il riflesso del suo viso distorto.

“Non toccare Sai: quel vaso da solo vale quanto tutti i tuoi averi”disse Kakashi. Il ragazzino si allontanò dal piccolo tavolino sul quale c’era il prezioso manufatto trattennendo il fiato, quasi temesse che il suo respiro potesse farlo andare in frantumi.

Sasuke e Mirari rimanevano immobili, fissando l’immensa stanza e attendendo l’arrivo dei padroni di casa.

Non passarono cinque minuti che nella stanza entrarono i due coniugi Sano.

L’uomo doveva avere trentacinque anni, dal fisico possente e dalla postura autoritaria; aveva penetranti occhi grigi e folti capelli scuri.

La signora Sano, era una donna esile sulla trentina, dalla carnagione chiara e capelli rosso castano raccolti in un’elaborata acconciatura.

Il signor Sano si avvicinò a Kakashi e gli porse la mano.

“Piacere di conoscerla signor Takeda. Spero che abbia trovato il viaggio non troppo problematico”domandò cordialmente.

Kakashi si passò una mano fra i capelli chiari.

“E’ stato un viaggio abbastanza tranquillo”mentì “ Le presento la mia famiglia…”

Avvicinò a se i tre allievi e Mirari.

“Questa è mia moglie Yukiko” disse, sforando appena le spalle alla ragazza dai capelli corvini.

“Mentre questi tre sono i nostri figli. Kai, Sai e Mai”

“Piacere di conoscerla” dissero in coro i quattro presentati al capofamiglia.

“Piacere mio. Io sono Heizo Sano e questa è mia moglie Kyoko. Immagino siate stanchi per il viaggio, vi farò sistemare nelle vostre stanze”

Si congedarono e vennero condotti da una donna verso le loro camere.

“Questi signori sembrano persone molto ricche!”constatò Naruto, guardando un soprammobile d’oro e giada finemente lavorato, appoggiato su un tavolo di legno pregiato nel corridoio.La domestica che li stava accompagnando gli lanciò un’occhiata rapida.

“I signori Sano sono ricchi commercianti del villaggio della cascata, controllano buona parte del mercato di tessuti pregiati e di gemme di tutto il paese del fuoco”disse Mirari, che si era documentata.

Il biondo corrugò appena la fronte “Quindi vuoi dire che non sono dei ninja, Okaa-san?”

Lei scosse la testa “Non lo sono, Sai-kun”

Il ragazzino si corrucciò appena.

Lei gli poggiò una mano sul capo in un gesto affettuoso, scompigliandogli appena i capelli chiari.

“Non tutti diventano ninja”

Continuarono a seguire in silenzio la domestica, che ormai li stava accompagnando verso il secondo piano.

Si fermarono in un corridoio che dava su un’ampio loggiato, separato dall’interno da una serie di vetrate.

“Queste saranno le vostre camere”disse la donna che aveva fatto loro da guida “Le prime tre sono per i ragazzi e l’ultima è per voi”continuò rivolgendosi a Kakashi e Mirari.

“Grazie infinite”disse cortesemente la bruna.

“La cena inizierà alle otto in punto”detto ciò la domestica se ne andò.

Appena si furono assicurati che la donna si fosse allontanata, Naruto si voltò verso il maestro e la compagna bruna.

“Voi dormite insieme???”disse.

“Certo Sai-kun”disse tranquillamente Kakashi “Qualcosa non va?”

Il ragazzino rimase per un attimo zitto, fissando prima il suo maestro, poi Mirari, che sorrideva imbarazzata.

“Coraggio, andate a prepararvi nelle vostre stanze. Ci troviamo di sotto alle sette e mezza”detto ciò Kakashi si diresse verso la camera, seguito da Mirari, che salutò i compagni di squadra.

I tre ragazzini rimasero soli nel corridoio.

“Bhe, io vado”disse Sasuke, aprendo la seconda porta del corridoio ed infilandosi dentro la stanza.

“Ehi, Sas….Kai!!”

Naruto lo seguì a ruota e si infilò nella camera del compagno, seguito da Sakura.

“Fuori! Questa è camera mia!”

“Ma….Sas’ke!!”disse il biondino.

“Dai Naruto andiamo….”sussurrò Sakura, intimando i due compagni ad abbassare la voce.

“Andatevene di qui!”sbottò l’Uciha, sedendosi sul morbido letto appoggiato al muro.

“Ma secondo te è il caso che Mirari-chan stia in camera con Kakashi sensei??”domandò Naruto.

Silenzio.

“Che domande fai….??”disse Sakura “E’ un po’ sconveniente, ma se è per la missione….”

“Non è che non mi fidi del maestro, ma…..i libri che si legge……”

Sakura si accigliò.

In effetti il giovane Uzumaki non aveva poi tutti i torti, senza contare che Mirari aveva l’aspetto di una ventenne e non era per niente racchia.

Sakura deglutì.

“Siete degli stupidi. Cosa dovrebbe succedere fra un insegnate e uno studente?”

I due si girarono verso Sasuke, che se ne stava sdraiato sul letto.

“Niente”disse lui rispondendosi da solo.

“Ma se invece…..”

“Non accadrà niente Naruto e adesso uscite per favore!”

Sakura e Naruto furono congedati con un ‘ci vediamo dopo’ e poi sbattuti fuori dalla camera.

I due ragazzi entrarono nelle rispettive camere e si concessero una doccia ristoratrice.

“Salve ragazzi,come va?”

Il viso mascherato di Kakashi Hatake si affacciò nella camera di Sasuke giusto in tempo per essere colpito da un cuscino.

“Chi è stato?”

Sasuke Uciha era seduto sul suo letto a gambe incrociate, i capelli spettinati e uno sguardo piuttosto seccato, Sakura era seduta al suo fianco e ostentava un’aria innocente, nascondendo un cuscino dietro la schiena, Naruto si passava una mano fra i folti capelli biondi con aria di scusa.

Probabilmente l’Uzumaki e l’Haruno avevano pensato bene di andare a trovare il compagno di squadra.

“Sai….dovevo immaginarlo che fossi stato tu”disse, raccogliendo da terra il cuscino.

“Ciao oto-san!!!!” lo salutò questi, mentre il jonin, non abituato ad essere chiamato ‘papa’ rimaneva leggermente sorpreso.

Sakura corrugò leggermente la fronte. “Non è che potremmo…..insomma. Almeno qui…”

“Certo Sakura. Basta che non alziamo troppo la voce” disse a bassa voce il maestro, chiudendo la porta dietro di se.

“Che ci fa qui maestro??”domandò Naruto.

Il jonin si avvicinò ai tre giovani chunin.

“Volevo solo ribadire che dobbiamo stare ben in allerta ed essere credibili come famiglia e ricordarvi che fra poco dobbiamo scendere per la cena”

“Mirari?”domandò Sasuke, con voce tranquilla.

“E’ in camera, si sta preparando”

“Maestro, i nostri vestiti si sono bruciati nell’incendio di ieri, non abbiamo nulla di dignitoso da mettere…”disse Sakura, guardando il maestro, imbarazzata.

In effetti, nonostante il loro aspetto veniva reso più presentabile dal fatto che tutti si erano fatti una bella doccia ristoratrice, indossavano tutti abiti sgualciti e sporchi, poco adatti per una cena importante.

“Ci ho pensato io” disse Kakashi, poggiando sul letto tre abiti, estratti prontamente da dietro la schiena.

“Li avevo messi nello zaino che porto sempre con me. Per precauzione”

“Grazie mille maestro!!!”

Un ora dopo i membri della squadra sette si ritrovarono nella stanza antistante alla sala da pranzo.

I primi a scendere furono il maestro Kakashi, Sasuke e Naruto, che indossavano tutti un abito tradizionale, il primo grigio, il secondo blu e il terzo arancione.

Infine scesero Sakura e Mirari.

Sakura indossava un kimono rosso dai ricami dorati, i capelli legati in una corta coda di cavallo e decorati da due bacchette di legno dipinte dalle quali pendevano perline colorate.

Mirari invece, indossava un kimono blu con ricami argentati, i lunghi capelli scuri erano fermati da un fermacapelli argento.

Entrambe, agli occhi dei tre ragazzi, erano bellissime.

Naruto non fece nessun tentativo di mascherare l’apprezzamento per le due compagne di squadra, elargendo coplimenti, al contrario Sasuke ostentò la solita indifferenza, mentre Kakashi si limitò ad un sorriso, nascosto come al solito dalla maschera.

Mirari si avvicinò al jonin tormentandosi una ciocca di capelli scuri.

“Sei un’incanto, Yukiko” disse lui, sollevando il gomito

Lei sorrise e fece scivolare la sua mano sul braccio del ninja-copia, poi si voltò verso i tre ragazzini.

“Kai, Mai, Sai, venite!”

Naruto sollevò il gomito.

“Mai-chan, vieni?”

La ragazza aveva già agguantato un Sasuke abbastanza indispettito, ma, senza preavviso, afferrò con l’altro braccio il biondo.

“Lo faccio solo perché apparirebbe sospetto se non lo facessi” puntualizzò, mentre un Naruto al massimo della felicità le regalava un sorriso a trentadue denti.

La cena si svolse nella sala, in presenza dei membri più illustri della famiglia Sano e terminò a tarda sera.

Kakashi Hatake socchiuse la porta della camera di Sakura.

Erano le undici passate ed era stato costretto a riportare la ragazzina nella sua stanza perché si era addormentata in quella di Sasuke insieme a Naruto, che aveva già riportato nella sua camera.

Il jonin della foglia attraversò il breve corridoio, sbadigliando vistosamente, per poi entrare nella propria stanza.

C’era silenzio e l’unica fonte di luce era il pallore della luna, che disegnava ombre spettrali sul pavimento e sul letto.

Il ninja si mosse silenziosamente, intuendo che Mirari doveva essersi già addormentata.

La ragazza era distesa su un lato del letto matrimoniale, avvolta in calde coperte color cannella, i capelli sciolti sul cuscino e il viso rivolto verso la porta.

Il ninja entrò nel piccolo bagno attiguo alla camera, indossò il pigiama e tornò sui propri passi.

Rimase per qualche istante immobile, vicino al letto, indeciso sul da farsi.

-Non fare il cretino Kakashi…..-

Si sedette sul bordo del letto e si infilò sotto le coperte, stando ben attento a rimanere nella metà opposta a quella di Mirari.

Si sfilò la maschera e osservò la schiena della ragazza, i capelli chiari che gli coprivano elegantemente l’occhio con lo Sharingan.

“Buona notte ‘Rari-chan”sussurrò.

Silenzio.

Si girò dalla parte opposta sospirando.

Di fianco a lui l’Uciha socchiuse gli occhi, scuri come il cielo notturno senza stelle.

-‘Notte ‘Kashi-kun-

All’esterno della casa una figura misteriosa fissava la luna, lo sguardo immutabile come le sue iridi color ghiaccio.

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Fine capitolo, recensite^^!!!!
In questo chap avrei voluto aggiungere un'immagine (un mio disegno), se riesco modifico il capitolo e lo metto........se no passa al prossimo.
Piccola anticipazione del prossimo capitolo......titolo: Prigione di ghiaccio e sabbia: Arriva sabaku no Gaara!!!!
Penso si capisca il nuovo personaggio che entra in gioco......
Passiamo alle risposte.....

X Shio-kun: Sono felicissima che ti piaccia la fic, mi fa molto piacere!!! Per i dubbi che ho non preoccuparti, troverò la risposta prima o poi.....(più prima che poi.....) spero ti piacci questo chap!!!

X Dark_girl 92: Ehi, guarda che non ti devi scusare, piuttosto dovrei farlo io.....avrei aggiornato prima se non fosse per quella baracca di PC!!!!(me si lancia in un'invettiva contro ogni sorta di apparecchi elettronici!!) Non preoccuparti per la mia carriera scolastica, la fic non occupa così tanto spazio da comprometterla (anche se ultimamente sottraggo un pò di tempo allo studio per portarmi avanti con i capitoli^^). 1 kissone super Irene Adler

X Debby87: Gia gia, Kakashi le vuole proprio bene.......Sasuke e Mirari li ho voluti far simili solo nell'aspetto ma come carattere Mirari è molto più emotiva, anche se con il fratello condivide alcuni aspetti come l'atteggiamento o, come si vedrà più avanti, i gusti........acc!Mi sono lasciata scopparere il fatto che.....mhpf!(Sasuke arriva e imbavaglia l'autrice prima che riveli una cosa molto importante che riguarda il finale)baci I.A.

X Siana: scussa se ho aggiornato così tardi.....T.T....io odio i computer che si scassano!!!!Grrr......va be...... Comunque ai nostri eroi ne capiteranno di cotte e di crude, quindi per ora stanno bene.......eh eh come sono cattiva ciao ciao!!!

X _Eleuthera_: ciao!!! Sono felicissima che questo chap ti sia piaciuto. All'inizio pensavo di mettere Itachi che curava Mirari, ma non ce lo vedevo al capezzale della sorella....allora ho messo Deidy. Io adoro quell'artista, è il mio preferito fra gli Akatsuki.........(gigantografia dell'artista i fianco al letto) Trovo anch'io che Deidara sia fantastico, proprio per questo lo farò comparire spesso!!! E' vero che è un peccato che Mirari lo detesti, ma è questione di copione (mica posso farlo diventare il ragazzo di Mirari....no???.....uhm....però come coppia.......)^^'. bye for now 1 kiss Irene Adler

X Fin: ciao piccola Fin, come va?? Ho aggiornato il più in fretta possibile. Visto chi entrerà in campo nel prossimo chap??? Sono contentissima che tu segua la fic con così tanta passione......e per Fin.....il promio fedeltà!! A parte lo sclero sono commossissima!!!! Non te ne pentirai, 1 kissone Irene Adler

X Kakashina 93: Grazie, mi fa davvero piacere il tuo commento! Ho letto la tua fic e la trovo stupenda!! Mi piace un casino Kakashi e sono felice di sapere che sia riuscita a rendere il suo carattere. 1 kissone e continua a seguire la fic. Irene Adler

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Capitolo 14
*** Prigione di ghiaccio e sabbia: arriva Sabaku no Gaara! ***


Ed ecco a voi il tanto atteso chap in cui il protagonista sarà.......Kankuro!!!! No scherzo! Il vero protagonista e Gaara!! Spero che vi piaccia!!!!1 kiss!

Capitolo 14: Prigione di ghiaccio e sabbia: arriva sabaku no Gaara!

Erano passate le quattro del pomeriggio.

Nella villa Sano Kakashi e Mirari stavano sostenendo un’importante discussione con i membri della famiglia, o meglio, Kakashi parlava e Mirari faceva presenza al suo fianco.

Quella riunione, seguita da altre, avrebbe dovuto portare un accordo fra le due famiglie e culminare con la consegna di un prezioso rotolo.

Mirari si distrasse un secondo e fissò il paesaggio mozzafiato che si vedeva al di fuori delle finestre.

Per chilometri si estendeva un immenso e fitto bosco, mentre all’orizzonte s’intravedevano delle montagne.Tutto il paesaggio era innevato.

-Chissà come stanno andando quei tre- pensò la giovane.

Infatti quel giorno, a Sasuke, Naruto e Sakura era stato dato il compito di sorvegliare la zona antistante la villa, per assicurasi che non ci fossero ninja pronti a mandare all’aria la preziosa alleanza. Per giustificare la mancanza dei pargoli ai padroni di casa era stato detto che uno dei tre si sentiva male e che gli altri non se la sentivano di lasciarlo solo.

“Vedo che la vostra villa è situata in una posizione piuttosto sicura”disse Kakashi.

Il signor Sano fece un cenno col capo.

“Se si tratta di attacchi da parte di ninja nemici la posizione per la difesa è ottima, ma nelle situazioni come questa…..”

Il ninja della foglia osservò il sognor Sano con attenzione.

“Quando nevica così tanto, c’è il rischio di valanghe. Un paio di anni fa un’intera ala della casa è rimasta sommersa di neve”

Mirari diede un’occhiata all’orologio sul muro.

Le quattro e mezza: per lei era ora di andare.

Lanciò una rapida occhiata a Kakashi, che ricambiò complice.

“Cosa c’è cara?”domandò l’uomo.

“Vorrei andare a vedere se Mai si sente ancora male. Per essere più tranquilla”

Il signor Sano la guardò comprensivo, così come sua moglie.

“Capisco. Vada pure dai suoi figli e non si preoccupi”

Ringraziò cortesemente e uscì dalla sala.

Giusto il tempo per indossare vestiti più comodi e la ninja era già all’esterno della villa, alla ricerca dei tre compagni di squadra.

Saltò di ramo in ramo con sorprendente agilità, cerando con lo sguardo ogni minima traccia che potesse indicarle la presenza di uno dei ragazzini.

Schivò per un pelo diverse trappole nascoste perfettamente, che probabilmente dovevano essere state costruite da Sakura, dopo un po’ si fermò per riprendere fiato.

Si trovava poco sotto le mura dell’abitazione, quando un rumore appena percettibile la scosse.

Era un rumore particolare, come di qualcosa che striscia.

La ragazza cercò con lo sguardo la fonte di quel rumore, fissando la neve che ricopriva la foresta.

-Che cos’è?-

Riuscì a cogliere la direzione dalla quale veniva quel suono e si avvicinò cautamente.

Proveniva da una piccola radura, completamente deserta.

Mirari scese a terra, vedendo una sostanza del tutto fuori luogo in quel contesto naturale. Le sue mani raccolsero granelli di un castano chiaro.

-Sabbia?-

Qualcosa si mosse alle sue spalle.

Con la rapidità che la contraddistingueva si mise in salvo sul ramo di un albero, cercando con lo sguardo la provenienza di quel rumore. Il tempo di fissare la radura e una grande quantità di sabbia scattò verso di lei, animanta da chissà quale energia.

“Ma che diavolo?!?!”

Si scansò nuovamente, riuscendo a schivare il colpo per un pelo. Atterrò ai piedi dell’albero fissando nervosamente la radura gelata e il bosco davanti a se.

Non c’era nessuno.

-com’è possibile??-

Un movimento d’aria alle sue spalle.

“Per quale motivo sei qui?”

Mirari sentì quella domanda, pronunciata giusto qualche centimetro dietro di lei.

La voce era profonda, fredda, atona, da mettere i brividi a chiunque.

La ninja si volatilizzò in una nube di fumo per poi riapparire poco distante, guardando in viso l’aggressore.

Occhi freddi come il ghiaccio la fissarono attenti, indagatori, cerchiati di nero.

Mirari si rese conto che l’avversario che si trovava davanti era poco più che un ragazzino.

Eppure quegli occhi non potevano appartenere ad un ragazzino, perché erano troppo freddi ed insensibili, come quelli di una persona svuotata da ogni emozione positiva, lacerata dalla sofferenza e da una gelida indifferenza verso il mondo.

Il giovane avanzò di un passo; portava una maglia scarlatta e pantaloni scuri, una cinghia di pelle che tratteneva dietro alle esili spalle da ragazzino una pesante giara, dalla quale usciva, mossa dal chakra, una grande quantità di sabbia.

“Chi sei?” domandò nuovamente il ragazzo, i capelli rossi mossi appena dal vento gelido, mentre la sabbia danzava attorno a lui.

Mirari estrasse lentamente un kunai.

-Chi diavolo è questo ragazzo?-

Il rosso era abbastanza inquietante, ma Mirari non aveva intenzione di farsi intimorire.

“Provieni dal Villaggio della Foglia, i nostri villaggi sono alleati”disse semplicemente il misterioso ragazzo osservando il coprifronte che Mirari portava legato fra i capelli.

La ragazza non abbassò la guardia: poteva essere una trappola.

“Da che villaggio provieni? Rispondi!”

“Gaara!”

Una ragazza bionda sbucò dal folto della foresta, seguita da un ragazzo con strani segni viola in faccia; entrambi la fissarono diffidenti.

-Oh, no. Altri…..-

“Oka-san, che ci fai qui???”

Naruto balzò giù da un albero vicino.

“Naruto….”

Il biondo si voltò verso il rosso, sgranando i suoi bellissimi occhi azzurri.

“Gaara!!!!”

Mirari portò lo sguardo dall’uno all’altro, confusa.

“Vi conoscete???”domandò abbandonado la posizione d’attacco.

“Certo! Abbiamo fatto insieme l’esame dei chunin”disse entusiasta il biondo, sorridendo.

“Tu qui…”sbottò una voce. Sasuke Uciha comparve dietro a Naruto, insieme a Sakura.

Gaara e i suoi fratelli si avvicinarono.

“Vieni. Te lo presento!”disse il biondino, prendendo per il polso Mirari e trascinandola verso i tre fratelli del deserto.

“Okaa-san. Lui è Gaara del deserto, poi c’è sua sorella Temari e questo qui è Kankuro”

“Sbaglio o hai detto che è tua madre?”disse il ragazzo dai segni viola sulla faccia, osservando la giovane Uciha. La squadrò attentamente per qualche secondo.

“Non ci vedo molta somiglianza con te….assomiglia più a Sasuke”

Mirari sorrise ai ragazzi “Non sono sua madre, è per via della missione….”

Gaara, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, sospirò.

“Per quale motivo siete qui?”

“Per una missione segretissima….voi piuttosto???”

Temari si fece avanti, sistemando il suo ventaglio dietro la schiena.

“Abbiamo il compito di difendere la famiglia Sano dalla famiglia rivale. Siamo ospiti da loro”

“Anche noi!!!” disse Naruto, sorridendo.

Un rumore inquietante paralizzò tutti i presenti, facendoli voltare verso le montagne.

Alla villa Kakashi e i membri della famiglia Sano uscirono di corsa in giardino, gli sguardi atterriti rivolti verso le montagne davanti a loro.

La neve accumulata sul pendio della montagna era al limite, ed iniziava a scivolare verso valle.

Si stava creando una valanga dalle proporzioni enormi.

“Travolgerà la villa!!”disse angosciata Sakura, fissando con occhi sbarrati la grande quantità di neve che scivolava inesorabilmente contro di loro.

“E anche noi!!!”

“Venite via da lì!!! Presto!!!” gridò loro Kakashi.

-Dannazione, la valanga è troppo estesa…..non conosco nessuna tecnica abbastanza potente da fermarla!-pensò l’Hatake.

Il gruppo di ragazzi salì fin sopra alla villa fermandosi affianco al jonin.

“Dobbiamo fare qualcosa!!!!!”disse angosciato Naruto, vedendo la marea bianca avvicinarsi.

“E’ enorme, non c’è modo di fermarla!!”gemette la signora Sano, aggrappandosi al marito.

“Verremo travolti!!!!”

Mirari si scosse, mentre il suo sguardo non riusciva a staccarsi dalla valanga.

Lei poteva fare qualcosa.

Quella tecnica era l’unica che potesse essere in grado di bloccare quell’immensa slavina.

Strinse i pugni.

Doveva provarci.

Nonostante fosse pericoloso.

-Il pericolo è il pane quotidiano per un ninja-

Si voltò verso Kakashi e fece appena un cenno di capo, poi saltò giù dal giardino e iniziò a correre verso la valanga.

“Ma cosa stava cercando di fare???”disse Temari.

Gaara fissava immobile la scena.

“Okaa-saaaaaaan!!!!!”gridò Naruto, cercando di correre verso di lei, venendo fermato da Kakashi.

“LASCIAMIIIII!!!!”

Mirari corse ancora per qualche metro, sentendo le urla di Naruto.

Si fermò, la valanga era a cento metri da lei e avanzava rapidamente.

Compì una rapida sequenza di tredici sigilli, poi alzò il palmo verso il cielo, confluendovi il chakra.

Chiuse gli occhi.

-Ascolta il battito del tuo cuore……-

La valanga si avvicinava.

“Si farà uccidere!!!”

“Lasciamiiii!!!”gemette ancora una volta Naruto.

-……confluisci il chakra seguendo quell’unico rumore…..-

Kakashi guardava quella sigola figura davanti a quella grande montagna di neve.

Si fidava di lei, eppure aveva paura.

Una paura irrazionale.

-Mirari-chan…..ce la puoi fare!-

-……e poi colpisci…..-

Sasuke la fissava, mentre Sakura gli si aggrappava al braccio.

-…..con tutta…..-

Gaara era immobile, in attesa.

-…..la tua…..-

La valanga era sempre più vicina.

-…..FORZA!!!!-

Mirari puntò con forza la mano a terra.

“Uno!!!”

Dalla sua mano comparvero spuntoni di ghiaccio alti tre metri, creati dal chakra.

La valanga era sempre più vicina e minacciosa.

“Due!!!”

Senza staccare la mano da terra fece partire un potente flusso di chakra, più forte del precendente, che creò un nuovo muro di cristallo, alto sei metri.

Mancavano trenta metri e la valanga l’avrebbe travolta.

Mirari concentrò di nuovo il chakra, sentendo man mano le forze scivolarle via.

“Tre!!!!”

Il muro si ispessì, alzandosi fino a dieci metri.

Non bastava ancora.

La ragazza confluì tutto il chakra che le rimaneva, fino all’ultima goccia.

-Devo farcela!!!-

“QUATTRO!!!!”

Nel momento in cui la sua mano toccò terra, tutto il chakra che vi aveva confluito esplose, creando un muro di ghiaccio di venti metri.

La ragazza fu sbalzata indietro dalla forza dell’esplosione finendo nella neve.

“OKAA-SAAAAAN!!!!”

“Dov’è Gaara???”disse Temari, cercando con lo sguardo il fratello minore.

La valanga cozzò violentemente contro la barriera di ghiaccio, ma una parte di essa riuscì a superarla cadendo verso terra, verso Mirari, distesa immobile nella neve.

Gaara le comparve vicino.

“Prigione di sabbia!!”

Una sfera di sabbia circondò il ragazzo del deserto e l’Uciha, per poi essere a sua volta ricoperto dalla neve.

“NOOOO!!!”

La parte della valanga che aveva superato la barriera si fermò prima di arrivare alla villa.

Subito il gruppo di ninja corse verso la barriera di ghiaccio alla ricerca dei due compagni.

Era buio, davvero troppo buio.

L’unico rumore che si avvertiva era il suo respiro pesante e irregolare.

Si accorse di non essere circondata da neve, ma da sabbia.

Sentì una presenza al suo fianco, immobile nell’oscurità.

“Stai bene?”

Ancora quella voce apparentemente impassibile.

“Gaara-san…?”

Lui non rispose.

Si mise seduta, fissando intorno a se.

“Non preoccuparti, i tuoi compagni verranno a cercarti”

Perché la voce del ragazzino suonava triste, con un pizzico di amarezza?

La ragazza si voltò alla sua sinistra.

“Verranno a cercare anche te”disse in un sussurro.

Lui non rispose.

Si strinse nei suoi abiti: il freddo iniziava a farsi sentire, nonostante la sabbia li proteggesse.

“Non hai freddo qui al buio?”mormorò.

“Io sento sempre freddo……sono abituato a stare nell’oscurità”

Mirari protese un braccio, fino a venire in contatto con il caldo maglione che indossava il ragazzino.

Lo sentì irrigidirsi appena.

“Gaara-san, perché sei venuto in mio soccorso?”

Silenzio, poi un sospiro.

Il ragazzino della sabbia abbassò il capo.

Non riusciva spiegarsi il perché l’avesse salvata, aveva solamente sentito il bisogno di farlo.

Lui che sottraeva la vita con la sabbia, per una volta, aveva fatto l’esatto opposto.

E si sentiva bene nell’averlo fatto.

-Dopotutto mi ero ripromesso di cambiare-pensò

Da quando Naruto aveva battuto lui e Shukaku, aveva deciso di cambiare radicalmente la sua vita.

Mettere da parte l’odio e iniziare ad amare.

-….ma perché salvare lei?-

Istinto?

Sicuramente.

Un debito nei suoi riguardi?

Aveva salvato la villa e con essa anche i suoi fratelli…..

“Sei una persona che sta molto a cuore a Naruto”disse infine, non capendo perfettamente anche lui dove voleva andare a parare.

La parte superiore della sfera di sabbia si ruppe e la faccia del biondo possessore del Kyuubi si affacciò preoccupata.

“Okaa-san!!”

La mano di lui afferrò quella della bruna, aiutandola ad uscire da quella protezione di sabbia.

“per fortuna stai bene!!!”disse Sakura, cedendole il suo caldo mantello.

Sasuke e Kakashi si stavano avvicinando di corsa.

Mirari si voltò verso Naruto.

“Gaara è ancora dentro….”

Il ragazzino annuì e aiutò il rosso ad uscire di lì; appena fuori fu sorretto dai fratelli.

“Tutto bene??”domandò Temari.

“Si” disse lui, riuscendo a rialzarsi in piedi da solo, mentre la sabbia tornava nella giara.

Kakashi e Sasuke arrivarono vicino a loro e il jonin si chinò verso la ragazza.

Sembrava solamente un po’ infreddolita.

Le fece passare un braccio sotto le spalle e uno sotto le gambe, per poi sollevarla delicatamente fra le braccia.

Gli occhi zaffiro della ragazza cercarono quelli color ghiaccio del ragazzino.

“Grazie…..sabaku no Gaara”

Il rosso seguì con lo sguardo quella ragazza, di cui non conosceva nemmeno il nome.

“Mirari-chan, sta tranquilla!”disse preoccupato Naruto, seguendo Kakashi.

Sakura e Sasuke camminavano al suo fianco.

“Non devi preoccuparti, sono solo un po’ intirizzita. Un the caldo e sarò come nuova!”lo rassicurò lei.

“Kakashi sensei, posso camminare benissimo da sola!”disse poi al jonin.

Il ninja la fissò con il suo occhio scuro.

“Si, potresti”disse lui. Tuttavia non la lasciò andare finchè non furono rientrati alla villa.

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Fine chap, recensite!!!!domandina: il personaggio di Gaara è un pò OOC???

X Debby 87: sono contenta che ti sia piaciuto il precedente capitolo, spero che anche questo ti piaccia!!!!1 kiss Irene Adler

X_Eleuthera_: ciau!.....bene.....purtroppo nei prox chap il rapporto fra Kakashi e Mirari verrà un pò accantonato per parlare come si deve di Gaara. Non ti preoccupare comunque, vedrò di farmi perdonare.....ho già in mente alcune cosucce......(sono cattiva...voglio lasciare i lettori sulle spine eh eh!)x Deidara ti dò ragione, mi piacerebbe moltissimo che fosse buono.....ma poi i suoi colleghi dell'Aka che farebbero senza la sua presenza...esplosiva???(e la mia arte dove la metti??ndDei)(Deidy-kuuuun*.*ndme)(autrice, fammi entrare presto nella storia....voglio un ingresso esplosivo!ndDei)(cercherò di fare del mio meglio.....va a lavorare l'argilla tesoro.....ndme)(mpf ndDei)a prestissimo!!!1 kiss Irene Adler

X SweetDark: ciao! Ed ecco il tanto atteso capitolo.....e c'è pure Gaara! Adoro quel ragazzo mentalmente instanbile......^^!Fammi sapere come ti sembra il chap. Irene Adler

X Dark_girl92: Spero che il chap ti piaccia!!!! W Gaara!!! (non so se è risultato un pò OOC....) P.s: non mi chiamo Irene, ma federica......però mi sarebbe piaciuto tantissimo chiamarmi Irene!!!Trovo che sia un nome favoloso!!!(infatti è il mio nick!)Adler Irene in realtà è un pers. dei miei libri preferiti! 1 kiss Irene Adler

X Fin: ciau ciau!!! Ti arrabbi se ti dico che con tutta probabilità andrà oltre i 40 chap????Ho in mente un sacco di cose da mettere e purtroppo non me la sento di tagliare troppo......cmq x Kakashi e Mirari c'è tempo......sono così pucciosi!!! Non mancheranno i momenti x loro due, assicuro io (ma non assicuro di eventuali interruzioni da parte di certi bravi ragazzi di nostra conoscenza.....)1 kissone Irene Adler

X Kakashina93: anche a me fa molto piacere che ci recensiamo a vicenda, la tua storia è così interessante che non mi perderei il seguito per nulla al mondo!!W kakashi puccioso!!! 1 kiss Irene Adler

X Siana: Ecco qui Gaara! Ci sarà anche nei prossimi capitoli, quindi avrà tutto la spazio che merita!! ^^Gia, gia.....Kakashi è un uomo mooolto galante, nonostante si legga quei suoi librettini......beata Mirari! 1 kiss Irene Adler

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Capitolo 15
*** Legami speciali ***


Ed eccovi un nuovo capitolo, che dedico a tutti quelli che recensiscono e anche a chi legge solamente: grazie di cuore!!!!

Capitolo 15: Legami speciali

“Eeee…..chu!!”

“Salute!”

Naruto allungò le mani verso il calore del fuoco, il naso rosso dal freddo.

Mirari e Sasuke, al suo fianco se ne stavano seduti tranquillamente, con Kakashi, Sakura, Temari e Kankuro; Gaara se ne stava in disparte poco lontano.

Dopo la slavina, la famiglia Sano aveva deciso di sospendere le varie cerimonie di presentazione e dare l’intera giornata ai ninja per riposarsi e stare tranquilli, ‘in famiglia’.

Il gruppetto si trovava un salotto piacevolmente riscaldato da un grande camino, nel quale ardeva un fuoco intenso. Davanti al fuoco vi era un divano rosso e un paio di poltrone del medesimo colore, davanti ad esse c’era un tavolino con otto tazze di the bollente della miglior qualità.

Mirari ne prese una, sorseggiando la calda bevanda e sentendosi rinvigorita.

Naruto starnutì un’altra volta.

“E’ il colmo, Mirari viene seppellita dalla neve ed è in perfetta salute e tu che non hai fatto nulla ti sei beccato il raffreddore!”disse Sakura.

“Ma io ho scavato per ritrovarla!”sbottò il biondino, soffiandosi il naso nel fazzoletto che gli aveva dato Kakashi.

Mirari si voltò e osservò Gaara. Era appoggiato contro il muro e fissava fuori dalla finestra, dove iniziava a scendere una neve leggera.

Si alzò e prese dal tavolo un altro bicchiere di the, per poi avvicinarsi.

Senza dirgli una parola gli porse la calda bevanda e lui la prese.

“Tu e i tuoi fratelli venite da Suna, non è vero?”

Il ragazzino della sabbia la guardò con i suoi penetranti occhi di ghiaccio.

“Si”

La ragazza si poggiò poco distante da lui iniziando a parlargli discretamente.

Kakashi abbozzò un piccolo sorriso, mentre i membri della squadra sette continuavano a parlare fra di loro.

Poco lontano, Temari assunse uno sguardo speranzoso, fissando Mirari parlare con il fratello minore.

Kankuro lanciò solo una breve occhiata ai due.

Gaara negli ultimi tempi sembrava veramente intenzionato a cambiare e questo gli risultava ancora più inquietante del solito oltre che frustrante.

Fin da quando erano piccoli aveva sempre visto Gaara come un pericolo, semplicemente perché ogni volta che tentava di avvicinarsi a qualcuno la sua sabbia usciva fuori controllo, indipendentemente da chi si trovasse sulla sua strada. Lui e Temari non avevano mai tentato di trattarlo come un fratello, forse in questo avevano sbagliato, ma lui all’epoca era appena un ragazzino, Temari era di qualche anno più grande, ma di certo non potevano rendersi conto appieno della situazione.Gaara era considerato un mostro ed effettivamente lo era, col tempo lo era diventato. Era freddo, insensibile, spietato, l’arma perfetta di cui Suna aveva bisogno. A quel punto lui e la sorella maggiore si erano resi conto che era troppo tardi per provare a rimediare. Erano entrambi terrorizzati da lui, incapaci di provare qualunque sentimento anche lontanamente fraterno o amichevole nei confronti del custode del demone tasso della sabbia.

Ogni cosa però era cambiata da quando Naruto Uzumaki aveva battuto il fratello. Gaara stava iniziando a mostrare la volontà di allacciare rapporti con il resto del mondo. I suoi tentativi erano minimi, graduali, quasi impercettibili per chiunque, ma non di certo per lui. Bastava un’occhiata un po’ più lunga del solito, un gesto impercettibile col capo o il tentativo di articolare qualche parola in più dello stretto indispensabile.Kankuro si sentiva totalmente spiazzato da quei tentativi: non sapeva se fidarsi o se rimanere nella sua posizione. In cuor suo avrebbe voluto provare ad avvicinarsi a lui, ma finiva sempre col rinunciarci. Temari invece sembrava fare più sforzi di lui ed effettivamente qualcosa era riuscita ad ottenere; nulla di stupefacente, solo occhiate meno fredde e un saluto sussurrato la sera e la mattina. Era comunque qualcosa.

Mentre lui niente e per questo non sapeva se darsi dell’idiota o altro.

Osservò ancora un secondo il fratello minore fissare Mirari Fujita e scambiarci qualche breve parola.

Era incredibile: fino a poco tempo prima non avrebbe mai lontanamente pensato che Gaara potesse intrattenere una discussione civile, senza aver intenzione successivamente di uccidere l’interlocutore.

E il merito era di Naruto Uzumaki.

Non suo, non di Temari.

Il merito era di un ragazzino di Konoha.

Era frustrante sotto un certo punto di vista, ma l’importante era che Gaara riuscisse ad integrarsi, il resto andava in secondo piano.

Kankuro stesso si stupiva di quanto lui stesso ci tenesse.

Forse, alla fine, lui, Gaara e Temari erano davvero una famiglia.

“Mirari!”

I suoi occhi tremarono appena.

“Mirari, stai bene?”

Li aprì e davanti al suo viso si presentò il volto sfocato di Sasuke.

“Sasuke-kun….”soffiò appena.

Era bagnata da capo a piedi, l’unica cosa che si ricordava era di essere caduta in acqua.

Per qualche motivo non era riuscita a reggersi sulla superficie concentrando il chakra sui piedi.

E lei non sapeva nuotare.

A che serve saper nuotare nell’acqua se ci puoi camminare sopra?!

Tossì, l’acqua che le bloccava in parte la respirazione.

Tutto sommato il peggio era passato.

Si mise seduta, appoggiandosi contro un albero.

“Stai bene?”

Sasuke sembrava preoccupato.

Cercò di rassicurarlo osservandolo tranquillamente.

“Sto bene, davvero!”

Il bruno la fissò impassibile e poi fece una cosa imprevista.

Le si gettò fra le braccia, stringendola forte a se.

“Mirari-chan”

Il fiato le si mozzò in gola dall’emozione.

Sbattè le palpebre e si ritrovò fra le braccia un Sasuke di sette anni.

“Nee-chan…..”

Lei ne aveva quattordici.Si trovavano nella villa Uciha.

“Nee-chan!!”

Piangeva, Sasuke piangeva disperato.

“Sasuke, sta tranquillo….”

“Si Sasuke, non piangere così!”

Mirari si scosse e alzò lo sguardo.

Itachi sorrideva loro, appena diciassettenne.

“Itachi nii-chan!!”

Sasuke si staccò dalla sorella per andare ad abbracciare il maggiore, che lo accolse a braccia aperte.

Itachi porse poi una mano alla sorella.

“Andiamo Mirari nee-chan”
Lei l’afferrò.

Sorrideva.

-Era così che dovevamo essere….-

Erano in giardino e Sasuke giocava affianco ad un piccolo e adorabile Naruto e ad una timidissima Sakura.

Itachi li guardava giocare tranquillamente, con Mirari al suo fianco.

All’improvviso la figura di Sakura venne sostituita da una ragazzina dai capelli lunghi e scuri.

Mirari si stupì.

Era lei ai dodici anni.

Naruto scomparve.

Apparve un altro biondino riccioluto, con vivaci occhi castani.

-Chi è?-

Sasuke scomparve.

Apparve un brunetto dagli occhi smeraldini, il sorriso sulle labbra.

-Chi sono questi due?-

I due piccoli presero per mano la sua omonima dodicenne, iniziando a fare un giro tondo.

-Io li ho già visti…..-

C’era freddo.

Pioveva a dirotto.

Era nel giardino di villa Uciha, sotto la pioggia.

Teneva una spada in mano.

La terra era cosparsa da petali di ciliegio.

Nessun ciliegio in quel giardino.

Dei passi alle sue spalle.

Lei non si voltò.

Qualcuno si fermò, tendendo un braccio sopra la sua spalla.

Quella mano afferrò l’elsa della katana.

-Chi è?-

Il riflesso della placca di metallo sul guanto da ninja rispecchiò un viso mascherato.

Un movimento più lento.

Capelli argentei che sfiorano e s’intrecciano a quelli neri.

Un respiro che le accarezza il collo.

Dolce.

Piacevole.

Un lievissimo contatto.

Non voluto.

Casuale, ma gradito.

Un brivido, entrambi sotto la pioggia battente.

“Sei la Primavera…Mirari”

Un respiro lento e regolare sul collo.

Uno……

Si voltò.

Due……

Occhi blu in occhi color pece.

Tre.

……..

Aprì gli occhi e i contorni della stanza si rafforzarono.

Sospirò stanca: era ancora notte.

-E’ tutto stato solo un sogno….-

Eppure un respiro le accarezzava ancora il collo.

Leggero.

Regolare.

Mirari si girò su se stessa per trovarsi a pochissimi centimetri da Kakashi, addormentato.

-Per tutti i ninja…..-

Il viso del jonin, non coperto dalla maschera, aveva un’espressione molto seria, cosa che lo rendeva particolarmente attraente.

Il ninja si mosse appena nel sonno, il viso accarezzato dalla luce della luna.

-Per tutti i kage……-pensò lei avvampando inconsciamente.

Era troppo, davvero troppo, vicino.

Le labbra del ninja-copia si socchiusero appena.

Lei si allontanò un poco, in imbarazzo.

-Oh, per tutti i sennin leggendari….O////O!!!-

Kakashi si mosse e Mirari, arretrando ancora, scivolò giù dal letto, finendo sul freddo pavimento e procurandosi una botta al fondoschiena.

“Ahi!”

-Per tutti gli stramaledettissimi ninjitsu della terra!!!!-

Mirari stava percorrendo i corridoi della villa senza una precisa meta.

Aveva cercato più volte di addormentarsi, ma, fra Kakashi che l’aveva traumatizzata poco prima, fra l’insolito sogno che aveva fatto, ci aveva rinunciato.

Si fermò davanti ad un’ampia finestra, fissando il suo riflesso appena accennato.

Quello che ci voleva era una bella boccata d’aria fresca.

Aprì la finestra e uscì.

Salì fin sopra il tetto e rimase immobile, lo sguardo blu perso in quel cielo del medesimo colore delle sue iridi, gli occhi illuminati dalla luce delle stelle e della luna.

Il paesaggio era fra i più belli che avesse mai visto: la luna, perfetto specchio del sole, disegnava i contorni della foresta circostante alla villa con la sua luce pacata e candida, le montagne, imbiancate di neve, risplendevano piacevolmente, mentre l’odore della notte e il silenzio di quel luogo davano un’aura di fiaba a quel luogo sperduto tra le montagne.

Il suo sguardo vagò per l’immenso tetto e scorse la figura solitaria di Gaara del deserto; se ne stava seduto, ad osservare la luna.

Si avvicinò al ragazzino.

“Ciao Gaara-san”

Sorrise al rosso e questi voltò il capo, fissandola con i suoi occhi gelidi.

“Cosa vuoi?”domandò atono.

Lei gli si sedette accanto.

“Kakashi sensei mi ha detto che fai tu il turno di notte….dato che non riuscivo a dormire ho pensato di farti compagnia per un po’”

Cercò il suo sguardo.

“Non ti da fastidio se rimango qui, vero?”

-Perché è così gentile?-

Il ragazzo del deserto la fissò per qualche istante, poi tornò ad osservare il cielo.

“No, non mi dai fastidio”

La ragazza si mise ad osservare il cielo.

-Che mi possa fidare di lei?-

Gaara la osservò attentamente. Conosceva quella ragazza da pochissimo tempo, eppure aveva già lasciato una traccia nel suo cuore. Mirari Fujita aveva il dono di farsi apprezzare immediatamente per quello che era, perfino da lui.

Naruto, Sasuke Uciha, Sakura Haruno e quell’insegnate di nome Kakashi Hatake non la conoscevano da moltissimo, eppure si vedeva da ogni gesto, più o meno discreto, da ogni parola rivoltale che tenevano a lei, che la apprezzavano, che l’amavano. Lui avrebbe voluto essere come lei, ma non provava invidia nei suoi confronti.

Avrebbe voluto provare a starle un po’ vicino, per lasciarsi influenzare, per lasciarsi aiutare da lei e da altri ad uscire dal suo mondo cupo.

Eppure c’era sempre qualcosa che lo ostacolava, qualcosa che gli impediva di essere un po’ più spontaneo.

La paura.

Strano. Lui che poco tempo prima incuteva terrore a chiunque lo incontrasse, aveva paura, paura di legarsi a delle persone e poi essere deluso, tradito dalle medesime.

Come aveva fatto Yashamaru.

Come avevano fatto, in un certo senso i suoi fratelli.

Era difficile aprire il suo cuore ad estranei, ma l’avrebbe fatto un giorno, serviva solo del tempo.

Avrebbe accantonato ogni ricordo spiacevole, ogni delusione infantile, per quanto terribile o dolorosa.

Doveva farlo.

Tornò a fissare la ragazza bruna seduta al suo fianco.

-Forse di lei potrei fidarmi-

Passarono tutta la notte insieme, scambiandosi appena qualche parola, qualche occhiata di sfuggita.

Quella notte però, Gaara del deserto scoprì di potersi fidare di qualcuno oltre che di se stesso.

Scoprì di non essere poi così solo.

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Fine capitolo, recensite^^!!!

Ok, lo so......questo capitolo è un pò contorto soprattutto la storia del sogno....ma quel pezzo è abbastanza importante anche perchè anticipa alcune cose.......(ma non vi dico cosa se no......)Prossimo chap: Come un incubo....

X Shio 93: Sono davvero felice che ti piaccia la mia fic, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguire la storia! ciao!

X _Eleuthera_: Per ora Gaara non è Kazekage, anche perchè se no non si sarebbe potuto allontanare dal villaggio....credo^^'.....eh eh in effetti parlare di Gaara-sama mi prende così tanto che lo riscrivo almeno diecimila volte perchè il pezzo sia degno di lui. Mi diverto un mondo!!! Grazie per il consiglio, in effetti visivamente tanti punti interrogativi danno fastidio, alternando ? con ! viene molto più ordinato! Grazie mille!!!!! Sono felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, in questo a dedicato un pò di spazio ai pensieri di Kankuro. Anche a me sta molto simpatico (cappellino e trucco a parte), soprattutto perchè in shippuden è fantastico. Che dolce che è quando chiede a Naru di prendersi cura di Gaara (che intanto è fra le grinfie di Deidy sempai!) In effetti è parecchio sottovalutato....ed è un vero peccato! Comunque non so se riuscirò a dargli tanto spazio nella fic (io spero di riuscirci!) 1 kiss Irene Adler

X Dark_girl92: Grazie per aver risposto alla mia domanda, grazie a te sono riuscita a ritoccare questo chap, in cui, precedentemente, avevo fatto comparire un Gaara un pò più freddo di quello dello scorso chap. Ci tengo molto a riportare fedelmente il carattere dei personaggi. Grazie ancora e spero continuerai a seguire la fic. ciau Irene Adler

X Siana: mi fa piacere sentire che lo scorso chap ti ha entusiasmato, ci tenevo particolarmente!! 1 kissone Irene Adler

X Sweet Dark: No, non hai detto per niente una cosa senza senso!! Gaara è un personaggio abbastanza difficile e magari sotto certi aspetti non sono stata chiarissima, spero di aver rimediato in questo capitolo!! Se ci sono cose che non si capiscono fammi sapere, così le metto a posto!!Grazie ancora!! 1 kiss Irene Adler

X Fin: Ciau, sono felice che non ti sia sconvolta più di tanto per la quantità dei capitoli. E' difficile mantenere alta la tensione dopo tanti capitoli ed è un rischio, ma quello a cui tengo di più è far conoscere i sentimenti e il carattere dei personaggi che descrivo in diverse situazioni. Spero che questo chap ti sia piaciuta, anche perchè sono riuscita a infilarci dentro una parte solo per Kakashi e Mirari!!(povera ragazza, glie ne faccio passare di ogni...... prima l'Akastuki e adesso Kakashi che le fiata sul colloXD) kissoni super piccola Fin!!!Irene Adler

X Kakashina 93: ma sai che mi fa un sacco piacere ricevere le tue recensioni?!? Ho letto l'ultimo cap della tua fic e mi piace mucho^^! Spero che questo cap ti sia piaciuto!! 1 kissone Kakashina!!!by Irene Adler.

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Capitolo 16
*** Come un incubo..... ***


Eccovi il sedicesimo......forse un pò cortino, ma ricco di avvenimenti. 1 kiss a tutti i lettori! Irene Adler

Capitolo 16: Come un incubo…..

Era passata una settimana, la squadra sette aveva portato a termine con successo la missione e stava ritornando a Konoha; insieme a loro c’erano i tre fratelli del deserto, che avevano deciso di far tappa al Villaggio della Foglia per chiedere consiglio all’hokage su un'importante questione riguardante il loro villaggio.

“Mirari-chan, vieni un attimo”

La ragazza annuì in direzione del ragazzino, mentre alle sue spalle la piccola comitiva si voltava tutta verso di loro.

“Ok Gaara-kun. Arrivo subito”

La ninja fece un balzo verso l’alto e, dopo aver avvertito che si sarebbe allontanata con il rosso per qualche istante, scomparve nella foresta.

Naruto guardò Sakura, che ricambiò lo sguardo interrogativo; Sasuke aveva uno sguardo leggermente torvo in volto, mentre Kakashi fissava con apparente indifferenza la strada.

Kankuro guardò spiazzato Temari.

“M-Mirari-chan?!?”sussurrò lei.

“Ga-Gaara-kun?!?”mormorò il marionettista.

Naruto comparve alle spalle dei due fratelli della sabbia. “E’ preoccupante….”

Il biondo si voltò verso il compagno di squadra “Sasuuuke”

Il ragazzo lo guardò con occhi penetranti.

“Non sei geloso?!?”

Il moro si allontanò seccato sbottando un ‘zitto Naruto’ ben poco convincente.

“Piantala Naruto”disse con noncuranza il maestro Kakashi.

“Ok, ok sensei….”

Intanto…..

“Gaara-kun, cosa c’è che non va?”

Il ragazzino, che la precedeva si bloccò davanti ad uno strapiombo, dal quale si poteva aveva una vista complessiva di buona parte del bosco.

“Guarda laggiù”

Gli occhi della chunin cercarono fra il verde del bosco, fino a scorgere una colonna di fumo.

“Ma quello è il villaggio in cui ci siamo fermati ieri!”

I due ninja si guardarono per un istante, poi la ragazza si portò una mano all’orecchio.

“Kakashi sensei, mi senti?”

Dall’auricolare giunse la voce ovattata del jonin.

“Cosa c’è?”

“Dal villaggio che abbiamo passato ieri proviene del fumo, chiedo il permesso di andare a controllare con Gaara”

“Va bene, ma se ci sono problemi dovete andarvene. Rimaniamo in contatto radio”

“Ok”

La ragazza si voltò verso il rosso.

“Andiamo”

Qualche istante dopo correvano per la sterpaglia in direzione del villaggio.

Quando giunsero al piccolo villaggio rurale, rimasero letteralmente di stucco.

Le case erano divorate dal fuoco, le piccole abitazioni crollavano carbonizzate, tuttavia un silenzio tombale incombeva sull’insediamento, rotto solo dallo scoppiettare delle fiamme.

Ovunque giacevano cadaveri coperti di sangue, di uomini, bambini, donne e anziani.

Mirari si scosse a quella vista.

-chi può essere tanto crudele…..-pensò, sentendo il cuore accelerare i battiti

“Tutto ok Mirari-chan?”

“Si…..coraggio, troviamo chi è stato a fare questo”

“Io vado per di qua”disse il rosso.

“Ok, teniamoci in contatto via radio”

La ragazza iniziò ad allontanarsi, fatti pochi passi si fermò.

“Gaara-kun…”

Il rosso fissò la schiena della ninja, mentre questa si sfiorava il sigillo che portava dietro il collo.

“Ho un brutto presentimento….sta attento”

Poi entrambi presero direzioni diverse.

Mirari seguì la via principale, stando ben attenta a passare inosservata.

Dovunque il suo sguardo si posasse vedeva devastazione, morte e fiamme.

I suoi sensi si misero in allerta, cogliendo ogni rumore, ogni impercettibile movimento.

All’improvviso sentì un lieve piagnucolio provenire da una via laterale e vi si precipitò, nascondendosi in una casa semi distrutta.

In un angolo del vicolo stava accucciato qualcosa di molto simile ad un mucchietto di stracci mugugnate con una zazzara scura.

La ninja uscì allo scoperto e si avvicinò lentamente alla piccola creatura impaurita.

Due occhi colmi di spavento la fissarono con le lacrime agli occhi.

“Non preoccuparti piccolo. Non voglio farti del male…”

Quegli occhi scuri pieni di terrore e lacrime la fissarono intimoriti.

“Chi ha fatto questo?”domandò.

Un nuovo fiume di lacrime rigò le guance segnate del bimbo, che prese a singhiozzare convulsamente. “Lo-loro….co-con i…..ma-man-telli…..”

La ragazza non riuscì ad afferrare le sue parole, ma per consolarlo gli poggiò una mano sulla spalla, sorridendogli rassicurante.

“E’ tutto a posto…coraggio, vieni con me”

Giusto il tempo di dire quelle parole che il bimbo fissò qualcosa alle sue spalle.

Si alzò di scatto in piedi e scappò con gli occhi colmi di terrore.

Mirari avvertì dietro di se dei passi, si voltò e rimase paralizzata.

Sentì il cuore accelerare i battiti, le gambe presero a tremarle senza controllo.

-No...lui no…-

I suoi occhi si spalancarono dalla paura, mentre la sua mente veniva totalmente bloccata.

Osservò senza saper reagire quella figura alta dal lungo mantello scuro, dagli occhi penetranti e dalle mani macchiate di sangue.

“Lo sapevo che ci saremo rincontrati….Mirari-san”

Il suo sorriso era più che altro un ghigno, mentre le si avvicinava.

-Non lui….-

Mirari si sentì come trafitta dal suo sguardo, semi nascosto da una ciocca bionda.

“D-Deidara….”

Questi sorrise, mentre le due bocche che portava sui palmi delle mani si socchiudevano.

“Kisame-san…..guarda un po’ chi ho trovato….”disse il biondo ad una figura imponente dietro di se.

Mirari emise un gemito involontario.

Se avesse potuto avere qualche speranza contro un solo membro dell’associazione, con due le sue speranze erano pressoché nulle.

“Mirari-san, ti abbiamo molto cercato…”disse l’uomo squalo.

Improvvisamente la sua mente si sbloccò: se c’era Kisame, doveva esserci anche lui….

Deidara la afferrò per il collo della maglia e la sbattè contro il muro.

“Sai, avevo proprio voglia di rivederti, stavo iniziando a sentire la tua mancanza…”disse il biondo, mentre la bocca posta sul palmo della mano che tratteneva la ragazza mordicchiava il tessuto a contatto con la pelle. Lei si ritrasse disgustata, nonostante la paura fosse molta.

“Non preoccuparti, Itachi-san sta arrivando”

Il corpo di lei venne scosso da un tremito.

“Mirari, tutto a posto?”

Dall’auricolare la voce di Kakashi la scosse.

“Mirari”

Voltò il capo e vide i suoi occhi neri, privi d’espressione.

“I-Itachi….”

Lui la fissò con le sue iridi scure, prive di lucentezza e di vita alcuna. Occhi gelidi, occhi non umani, occhi ben più terrificanti di un paio pieni d’odio.

La sua mente era ormai totalmente in balia della paura, la coraggiosa ninja era scomparsa, eliminata dal terrore che provava per quelle persone che avevano rovinato la sua esistenza.

Per lei non c’era speranza.

“Mirari-chan, rispondi”la chiamò la voce di Gaara dall’auricolare.

Pensò a Gaara, a Sasuke, a Kakashi e agli altri.

-Devono andarsene!-

Raccolse tutto il coraggio che aveva e raccolse fiato nei polmoni.

“Scappate!!!! Scappate via da qui!!!!”gridò nell’auricolare, prendendo di sorpresa i membri dell’ALBA.

“Che succede?!?!”

“Gaara, Kakashi scappate!!!Scapp...!!”

“Mirari!Mirari, rispondi!!Mirari!!!!!”la chiamò Kakashi.

Lei gemette, la bocca coperta dalla mano robusta e fredda di Itachi.

Questi la fissò e le tolse la ricetrasmittente, portandosela alla bocca.

“Troppo tardi…..Kakashi”

Gettò a terra l’apparecchio e lo calpestò.

“Chi altri c’è con te?”

Lei scosse il capo: avrebbe preferito morire che dare in pasto a quei tre i suoi compagni.

“Lasciala andare”

Gli occhi terrorizzati di lei si fissarono su Gaara, comparso in un lampo.

Si liberò dalla mano di Itachi e si sporse per quanto possibile verso il ragazzo.

“Vattene!!Scappa!!”

Deidara la colpì allo stomaco, talmente forte che le si mozzò il fiato. La vista le si appannò, i suoi occhi si sgranarono dalla sorpresa, avvertì il braccio del ninja lasciare la presa e cadde.

Subito della sabbia attutì la sua caduta, portandola a fianco del rosso.

“Gaara-kun….va…via”

Lui non l’ascoltava, intendeva combattere.

Il ragazzino fece un gesto e la sabbia si diresse contro Kisame, dando inizio alla battaglia.

Mirari non ne colse ogni particolare; rimase a terra, tremante, bloccata dalla paura come un animale braccato.

Gaara cadde al suo fianco, totalmente zuppo d’acqua; la sua sabbia non era più di alcuna difesa una volta bagnata. Era indifeso.

“Ah ah, non pensavo fossi così debole ragazzino della sabbia”disse l’uomo squalo.

Il rosso si rialzò in piedi a fatica e venne colpito nuovamente dal ninja.

“Gaara!!!”

Mirari sentì una scarica di energia investirla come un’ondata, lavando via un po’ della paura che la bloccava.

Si mise fra il ragazzino e Kisame, colpendo quest’ultimo con un calcio allo stomaco talmente rapido che lui non riuscì neanche a vederlo.

“Lui non centra…..” disse con voce tremante, ma con un accento che osava sfidare i suoi rivali.

Deidara ridacchiò, mentre Kisame si rimetteva in piedi e Itachi la fissava.

“Torna con noi Mirari. Non costringerci ad usare la forza”disse Deidara con quel suo solito tono che non ammetteva repliche.

“M-Mirari-chan”mormorò Gaara.

Mirari fissò con più decisione i tre dell’Akatsuki.

“N-no. Non verrò con voi!”

Itachi la guardò con i suoi occhi freddi. “Allora mi costringi ad usare le maniere forti…”

Mirari non vide neppure il suo attacco.

Si trovò inchiodata al muro, il viso di Itachi poco distante dal suo.

Cercò di allentare la presa sul suo collo, ma le mani del ninja erano troppo forti.

“Mirari!!”

Spostò lo sguardo poco lontano e vide Kakashi e gli altri avvicinarsi.

“Andatevene…..”mormorò con il poco di fiato che aveva.

“Itachi!”sussurrò con odio una voce a lei ben nota.

La vista iniziava a venir meno, ma riuscì a scorgere Sasuke.

Non potè far a meno di pensare che era la prima volta che loro, i tre fratelli Uciha, erano ‘insieme’.

“Sasuke….vai….via…”

Gemette, mentre l’intervento di soccorso da parte del gruppo capitanato da Kakashi veniva bloccato da Deidara e Kisame.

“Sharingan ipnotico!”

Mirari spalancò gli occhi e si irrigidì, gli occhi blu persi in quelli di Itachi, che la trascinavano nell’oblio più profondo.

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Fine chap, recensite^^!!

A dire il vero questo capitolo doveva essere un pò diverso da come l'ho spostato, ma durante la notte ho avuto l'idea geniale di far comparire i miei adorati Akastukini....lo so, forse Deidara è un pò OOC ma non ho resistito all'idea di farlo così(sembra anche un pò maniaco^^'...).......spero invece che Kisame e Itachi siano abbastanza IC. Ditemi come vi è parso.......

X Fin: Ciao, Fin!Mica devi scusarti x il ritardo! Sono contenta che la parte del sogno ti sia piacuita, anche perchè è piuttosto enigmatica e volevo anticipare alcune cose, ma nel contempo non renderle del tutto palesi....1 kissone super Irene

X Debby87: ciau!Ti do pienamente ragione! Gaara è terapeutico x Mirari, diciamo che l'uno aiuta l'altra e vice versa.....perchè, se proprio vogliamo dirlo, con Naruto non è che si può proprio parlare di tutto, Kakashi vabbè caso a parte, Sasuke è un caro ragazzo ma non particolarmente loquace, Sakura bho......Si si Gaara è l'ideale^^ (Il nii-san adottivo!) ! Figurati, non devi scusarti x non aver recensito lo scorso capitolo!!!1 kiss, Irene.

X Siana: eh eh, si sono proprio diabolica......da come si può vedere da questo chap Gaara e Mirari sono ad un certo livello di confidenza e si può tranquillamente dire che sono amici, comunque la situazione si evolverà nei prox capitoli....1 kiss Irene

X Sweet Dark: Mi fa piacere che ti sia piaciuto questo capitolo, ci tenevo moltissimo (soprattutto perchè Gaara è il personaggio chiave!) ciau ciau!!!Spero ti sia piaciuto questo chap anche se è un pò....come dire....inquietante! 1 kiss Irene

X Isatachi: Sono felicissima che ti piaccia la fic, mi ha fatto moltissimo piacere la tua recensione!!Si...lo ammetto. quando mi è venuta in mente la cosa di Naruto e Sasuke gemelli avevo bevuto e parecchio anche XD!!! E si, in effetti Mirari e Kakashi sono proprio carucci insieme......Povero Sasuke, ha una sorella e non sa neanche di averla.....ma prima o poi scoprirà la verità......Eh eh, Gaara dovevo assolutamente inserirlo, dato che è uno dei miei personaggi preferiti!!!! Kissoni Irene Adler

X Dark_girl 92: hihi! Mi fa piacere che la scena ti sia piaciuta! Povera Mirari, glie ne faccio passare di tutti i colori!!! Gaara 4 ever, mi piace troppo scrivere di lui!!! kissoni Irene

X Kakashina: ciao!!! Hai riso come una scema nel pezzo di Kakashi e Mirari??? Pure io quando la scrivevo!!Mi immaginavo la poveretta rossa come un peperone e Kakashi che invece ronfava XD!!!Certo che non mi dispiace!!Vabbè, non è che scrivo infretta e solo che di solito sono avanti uno o due capitoli da quello che sposto, così ho il tempo di metterli a posto e correggerli.....ma certo che non mi dispiace se hai preso il mio contatto!!!Anzi mi fa molto piacere!!kissoni superissimi!!! tvttb Irene

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Capitolo 17
*** Solo il buio ***


Eccovi il diciassettesimo capitolo.....per un pò non potrò aggiornare dato che gli ultimi giorni di scuola suono i più duri^^......forse fra una settimana riuscirò a spostare il diciottesimo. Chiedo scusa in anticipo e buona lettura!!

Irene Adler

Capitolo 17: Solo il buio

Buio.

Il buio più totale la circondava.

Lei affondava, cadeva in esso.

Senza tempo.

Senza fine.

Era sola.

Poi tutto cambiò.

Era tornata nel villaggio di poco prima; tutto era deserto, silenzioso.

Troppo silenzioso.

Comparvero Kakashi, Naruto, Sakura, Sasuke, Gaara e gli altri.

Avanzavano verso di lei.

“Mirari-chan, sei salva ora”dissero.

Ma lei non si sentiva tranquilla, perché ciò che li circondava era tutto troppo falso, troppo irreale.

Itachi comparve improvvisamente alle spalle della ragazza.

“Moriranno tutti Mirari. Tutti per colpa tua”

Lei non riusciva a muoversi: aveva le gambe bloccate a terra.

Il ninja scomparve, per ricomparire alle spalle dei fratelli della sabbia.

Mirari provò ad urlare, ma non gli uscì un filo di voce e loro non si accorsero minimamente del suo tentativo di avvertirli.

Itachi estrasse dal suo mantello una spada.

“Moriranno tutti”

La lama si levò verso l’alto.

-No. Non farlo!!!-

La lama si abbassò con forza.

Temari cadde a terra seguita da Kankuro.

Mirari urlò.

Un altro colpo.

Il corpo di Gaara finì a terra senza neanche un lamento.

-NOOOOOO GAARAAA!!!!-

Le ginocchia le si piegarono nel tentativo di scollare i piedi da terra.

Itachi scomparve, ma la sua voce risuonò chiara.

“Moriranno tutti”

Mirari tentò nuovamente di gridare, ma i suoi compagni la guardarono tranquilli, come se nulla fosse.

Il crudele ninja riapparve, stavolta alle spalle di Naruto e Sakura.

-Noooo!!!Narutoooo, Sakuraaaa!!!-

La spada inveì una seconda volta.

Il corpo di Naruto cadde a terra; gli occhi azzurri spenti, seguito da quello di Sakura.

Le lacrime le rigarono le guance, mentre un urlo muto le usciva dalle labbra.

Sangue.

Sangue delle persone che teneva di più.

Itachi riapparve alle spalle di Kakashi.

Mirari avvertì la disperazione impossessarsi di lei.

-Ti prego…..TI PREGO, BASTA!!!!LASCIALO STARE!!!-

L’arma si levò al di sopra del capo del jonin, mentre questi le sorrideva.

Le gambe della ragazza cercarono spasmodicamente di staccarsi da terra, spinte da una forza sconosciuta, che per altro non bastò a spostarla.

-KAKASHI!!!!!!-

Altro sangue.

Altre lacrime versate per il dolore, per il terrore.

Scivolò in ginocchio, i polmoni svuotati.

Voleva morire anche lei. Doveva morire.

“Moriranno tutti”

Rimaneva solo Sasuke.

Itachi riapparve alle sue spalle, un ghigno malefico che gli deformava il volto.

Tentò nuovamente di gridare, di urlare, ma non riuscì.

-NOOO!!!SASUKEEE!!-

Il fratello minore la guardò con un sorriso.

“Nee-san”

Le sfuggì un forte singhiozzo.

-Non farlo….è nostro fratello….-

La lama si abbassò.

Sangue che macchiava terra.

Sangue di Uciha.

Ancora una volta.

L’ultima volta.

Lei gridò con tutte le sue forze, ma non sentiva lo sfogo del suo dolore.

Allora pianse e tentò di liberarsi.

Inutilmente.

Sasuke a terra.

Immobile.

Lei avrebbe voluto essere al suo posto.

Avrebbe dato tutto per essere al suo posto.

-SASUKEEEEE!!!!!-

Kakashi Hatake sopportava a malapena i gemiti strazianti della ragazza.

Avrebbe voluto agire, toglierla dalle mani di Itachi, ma quei due tipi dell’ALBA gli bloccavano il passaggio.

-Ragiona Kakashi. Devi trovare un modo per portar via tutti da qui-

“Gaara!!”gridò in ansia Temari, vedendo il fratello accasciato poco lontano.

“NOOOOO!!!”

Si voltarono tutti verso la figura imprigionata nelle grinfie di Itachi che si dibatteva disperatamente.

“Nooooo!!!Naruto, Sakura!!!”

Mirari singhiozzò.

“Smettila…..ti prego….”mormorò distrutta dalla visione che stava subendo.

“Dannato assassino!!!”gridò Sasuke “Lasciala o ti ammazzo!!!”

Itachi lo degnò appena di uno sguardo.

Kisame sghignazzò.

“Che hai da ridere tu, lurida sardina puzzolente!!”

“Sasuke, smettila!”lo fermò il suo maestro.

“Maestro dobbiamo fare qualcosa! Mirari…”gemettero Sakura e Naruto, osservando la ragazza.

“Kakashi…..no…..NOOO!!”

Grosse lacrime perlacee scivolarono dagli occhi dell’Uciha, spalancati, ma incapaci di vedere la realtà.

“Basta….”

Kakashi Hatake sentiva la sua proverbiale calma scivolargli via dalle mani, ma s’impose di rimanere lucido. Solo mantenendo la calma sarebbe stato in grado di tirare fuori tutti sani e salvi.

Era una situazione molto difficile: da una parte doveva assolutamente trovare il modo di salvare Mirari e dall’altra doveva tenere al sicuro la sua squadra e i ragazzi della sabbia.

-Non ho altra scelta….-

Sollevò il coprifronte dal suo occhio e lo sharingan si fissò prepotentemente su Itachi, per poi guardare Kisame e Deidara.

Avrebbe combattuto contro quei due.

“Naruto, Sakura, Sasuke state indietro…..non c’è da scherzare con questi”

Il suo sguardo scuro si fissò più a lungo sulla figura del giovane Uciha.

Kakashi non sapeva se il ragazzino si sarebbe controllato in presenza del fratello maggiore, dato che solamente dallo sguardo si poteva intuire quanto odio nutrisse per lui.

“Sasuke….”

“E’ tutto a posto maestro”disse il bruno con voce forzatamente calma.

Il jonin decise di fidarsi di lui.

“Non credere di riuscire a batterci, ci vuole ben altro che lo sharingan per sconfiggere l’Akastuki”disse con scherno Kisame, prendendo fra le mani la sua leggendaria spada.

“Fatevi sotto, tks!”ghignò Deidara, guardando a turno i ragazzini.

Gli occhi del biondo traditore della roccia si soffermarono su quelli socchiusi del biondo del team sette.

“Uzumaki Naruto…”

Il giovanissimo chunin fissò il nemico.

“….il possessore del Kyuubi. Tu sei un altro dei nostri obbiettivi”

Inconsciamente Sasuke e Sakura si pararono davanti al compagno con dei kunai in mano.

Kakashi fece lo stesso.

-Se tento di salvare Mirari, loro attaccheranno Naruto, se proteggo lui, Mirari rischia di fare una fine orribile. Che devo fare?-

“Non perdere di vista l’obbiettivo Deidara….come ordine fondamentale ci è stato dato il compito di riportare Mirari-san alla base. Il Kyuubi al momento non c’interessa…”disse Kisame, rivolto all’artista.

Il corpo di Mirari improvvisamente diede cenni di reazione.

“Sasuke…”mormorò con tale fiochezza che solo Itachi ne colse il significato.

Benché il suo viso fosse devastato dal dolore vi si poteva intravedere un fioco brillio di determinazione.

Con sorpresa di Itachi la ragazza tentò di liberarsi dalla stretta della sua mano sul suo collo.

“….n-non lo toccare…”disse lei nuovamente, con un timbro roco.

Suonava minacciosa la sua voce: sembrava che si stesse liberando dallo sharingan ipnotico.

La presa delle sue mani, più minute rispetto a quelle del fratello, si rafforzò.

Il sigillo che portava alla base del collo emise una breve luminescenza

“Si sta liberando dallo Sharingan?”proruppe Kisame, voltandosi.

Deidara guardava la scena senza profferire una parola.

Kakashi approfittò di quell’istante di distrazione; superò i due membri dell’Akastuki con un balzò felino e si gettò con tutte le proprie forze contro Itachi.

Questi schivò facilmente il colpo, ma fu costretto a lasciare la presa su Mirari.

Il corpo della ragazza si accasciò e Kakashi la afferrò prima che potesse toccare terra.

“Mirari-chan!!”

Naruto, Sakura e Sasuke si avvicinarono al maestro, Temari e Kankuro corsero dal fratello minore, mentre i membri dell’Alba arretrarono.

“La pagherai cara Itachi!!La pagherete cara tutti e tre!!!”gridò minaccioso Sasuke, con sguardo carico d’odio e disprezzo rivolto al fratello maggiore, lo Sharingan attivo, posizionandosi davanti a Kakashi e Mirari.

“Non vi permetteremo di far del male a Mirari-chan!!”disse Naruto, avvolto dal chakra della volpe, prendendo posto al fianco dell’Uciha, seguito da Sakura.

“Dovrete passare sul nostro cadavere!” aggiunse serio Kankuro, mentre i fili di chakra animavano le sue marionette, a difesa della sorella e di Gaara, che aveva una grossa ferita alla fronte.

Kisame stava per partire all’attacco, quando Itachi lo fermò.

Lo sharingan ipnotico si disattivò rendendo le iridi del traditore della foglia nuovamente nere.

“Non serve a nulla combattere ora. Sarebbe solo uno spreco di tempo.”

Gli occhi scuri dell’Uciha si soffermarono su Kakashi e la ragazza fra le sue braccia.

Inconsciamente l’Hatake la strinse più a se, facendo comparire sul volto di Itachi un’impercettibile smorfia.

-Stupidi sentimenti…..non servono ad un ninja-

“Ci rivedremo molto presto. Torneremo a riprendere Mirari, non dubitatene”

Detto ciò i membri dell’ALBA scomparvero.

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X Yondaime94: In effetti Deidara è cattivo....molto cattivo.....però neanche Itachi non scherza!Non temere il tuo amatissimo Hidan arriverà presto (relativamente) o almeno tenterò di inserirlo il più presto possibile^^'Ecco fatto, aggiornato!!ciau! Irene Adler (alias Fede)

X Debby87: hi hi....Sasuke è proprio contento di questa rimpatriata! Neanche Mirari scherza......che bella famiglia^^!!! Per ora niente scontro finale con l'Akastuki, però non temere.....ci saranno altre situazioni!kissoni Irene Adler

X Kakashina:ciao!!!! Eh eh, questo il chap mi è venuto in mente quando ero sotto l'influenza del mio alter ego assassino....muhahahahahha!(fede lancia una risata assassina da malata mentale)XD......Deidara con la tutina di pelle e la frusta O___O Oddei! XDDDD!!! Chissà che rottura con gli esami, anche io quando li ho fatti ero a pezzi^^'....per la tua storia non preoccuparti, aspetterò anche mesi per l'aggiornamento!!!1 mega in bocca al lupo socia!Tvttttttb Irene

X SweetDark: Eh eh Itachi-kun in effetti è mooolto inquietante! Spero che il chap ti sia piaciuto!! Kissoni super Irene Adler

X Fin: Vabbe.....non è che è proprio un combattimento questo....però non avevo proprio l'ispirazione per scrivere una bella lotta sanguinosa degna dell'Akastuki T.T.....chiedo perdono......(chiedi perdono anche a noi....volevamo scannare quei mocciosetti e ci ritroviamo a scappare come donnicciole!!n.d.Dei,Ita,Kisa)(Chiedo perdonoT.T!!!n.d.a)(a chi hai dato dei mocciosetti?! n.d.Naru)(Non mi sembra molto galante che ve la prendiate con la povera autrice....n.d.Kakashi)(Kakashi, sei il mio eroe... *.* n.d.a)(^////^ n.d.Kaka)Ok, sto sclerando....kissoni! Irene

X_Eleuthera_: ciao!!!Non devi scusarti, mica mi offendo!!! Ehm.....più avanti lo spiegherò meglio, ma in ogni caso Mirari non ha avuto una storia con Kakashi, erano solo amici di infanzia, anche perchè Mirari è stata rapita da Itachi da piccola, dopo il suo esame chunin, quindi è impossibile......si si Deidy-kun è mooolto perfido*.*!Non so perchè ma mi piace un sacco descriverlo in quel modo.....perfidissimo!!!!!Presto inserirò anche gli altri Akastukini, quindi non preoccuparti!! Kissoni kissosissimi Irene

X Siana: Eh si, anch'io non vedevo l'ora di inserire l'Akastuki e di far vedere quanto sono perfidi!!! Itachi in primis! Gaara e Mirari come coppia (di amici naturalmente^^) mi piacciono troppo, sono così carini.....sembrano fratelli....cariniiii.....ok, smetto prima che mi venga la carie. Spero ti sia piaciuto anche questo chap, kissoni Irene

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Capitolo 18
*** Verso Konoha ***


Ecco il capitolo...fa un pò da introduzione ai prossimi due, comunque spiegherò tutto meglio alla fine del chap nello spazio riservato ai miei commenti...intanto godetevi il diciottesimo^^! Voglio ancora ringraziare tutti quelli che rescensiscono e quelli che leggono, grazie infinite, siete fantastici^^!!kiss Irene Adler

Capitolo 18: Verso Konoha

“Mi….ra….ri…..”

-Cos’è questa voce? Chi è che sta chiamando?-

“Mirari-chan….”

-Mirari? Sono io….. chi è che mi chiama?-

Socchiuse le palpebre, ma l’improvvisa visione del volto di Itachi glie le rifece serrare.

Qualcuno le posò delicatamente una mano sulla spalla e quella lieve pressione le procurò un leggero dolore.

-Mi sento a pezzi...-

Faceva freddo, terribilmente freddo, il suo corpo ardeva e veniva scosso da tremiti e brividi, a significare che una violenta febbre le stava indebolendo il corpo intero.

Voci indistinte le fecero desiderare di aprire gli occhi, ma le palpebre sembravano così pesanti da non potersi sollevare. Provò allora a socchiudere le labbra screpolate, sussurrando inconsciamente qualche parola sconnessa.

Sentiva gocce di sudore imperlarle le guance rosse per la febbre e la fronte.

Tentò nuovamente di socchiudere gli occhi e stavolta, con fartica riuscì ad alzare appena le palpebre, guardando quello che la circondava con occhi febbricitanti.

Un viso le si presentò davanti, sfocato e in continuo movimento, pochi istanti dopo la vista si stabilizzò permettendole di vedere una zazzara bionda.

“Naruto-kun?”

Questi sgranò i suoi bellissimi occhi azzurri e si sporse ancora di più verso di lei.

“Mirari-chan, ti sei svegliata!!!”

La ragazza fece appena una smorfia, infastidita dalla luce.

Sakura apparve al fianco del giovane chunin con gli occhi smeraldini lucidi.

“Mirari-chan!”

Naruto le scostò una ciocca di capelli scuri dal viso, ragalandole uno dei suoi radiosi sorrisi mentre Sakura alle sue spalle tirava un'impercettibile sospiro di sollievo.

“Io lo sapevo che ti saresti risvegliata!!!Evvai!!!Maestro, Sasuke, si è svegliata!!!”gridò il biondino.

Gaara, con una benda alla testa, si avvicinò timoroso, seguito dai suoi fratelli, che preferirono rimanere un pò in disparte. L'Hatake e Sasuke si avvicinarono rapidamente, mettandosi affianco a Gaara e gli altri.

"Come stai?"domandò premuroso Kakashi, cercando di dissimulare il suo tono preoccupato in un tono più simile a quello di un maestro che si rivolge all'allievo.

Mirari non rispose a quella domanda e li guardò.

-Loro dovrebbero essere morti-

Aveva ricordi confusi di ciò che era avvenuto poco prima del suo svenimento, ma ricordava che Itachi li aveva colpiti a morte con la sua katana.

“State tutti bene?”domandò, confusa.

“Si, stiamo bene….”

La ragazza tentò di sedersi ed infine Sakura assecondò il suo desiderio aiutandola.

“Ma voi….voi eravate…”la voce le si strozzò in gola, mentre con il pensiero rivedeva quelle strazianti immagini in cui i suoi compagni venivano uccisi.

-Era tutta un’illusione, un’orrenda illusione….tutta un'illusione di Itachi-

Eppure nel periodo in cui era rimasta incosciente la realtà si era mescolata all’incubo, rendendole impossibile un riposo ristoratore.

Le lacrime si affacciarono agli occhi della giovane Uciha, lasciando appena stupiti il compagni.

“Sasuke, stai bene?”sussurrò.

Il ragazzo sussultò non appena la mano della ragazza gli sfiorò carezzevole la guancia.

"Sto bene"

"Per fortuna...."

Le braccia della ragazza avvicinarono Gaara e Sasuke, per poi abbracciarli dolcemente.

I due per un attimo rimasero stupiti e si irrigidirono. Gaara fu il primo ad abituarsi a quel gesto e rimase immobile, arrischiandosi appena a socchiudere gli occhi, sentendo un calore al petto mai provato prima che lo sconvolgeva ma che al tempo stesso lo tranquillizzava. Sasuke fissò appena confuso la chioma scura della compagna.

Quell'abbraccio gli pareva così simile a quello dalla madre, ormai morta da tempo, da riuscire a confonderlo.

Mirari si sentiva così bene che non si preoccupò o non volle preoccuparsi di sembrare troppo sentimentale o eccessivamente emotiva.

“Ehi, anch’io voglio partecipare!”disse Naruto, abbracciando il terzetto.

“Naruto, Mirari-chan è ancora ammalata”lo redarguì Sakura “Non…!!”

In meno di un secondo la ragazzina dai capelli rosa fu trascinata dal biondo nell’abbraccio.

“Ehi Naruto! Ci stai soffocando tutti!”rantolò Sasuke cercando di levarsi il braccio del biondo dal collo, mentre un Gaara sempre più imbarazzato tentava di sottrarsi a quella stretta collettiva.

Sakura trattenne a stento una risata, mentre Kakashi non poteva far a meno di guardare con leggera spensieratezza il gruppetto.

“Ehi! Fermati Naruto!”proruppe infine seccato Sasuke

“Mirari-chan?”

Tutti si separarono tranne Sasuke e Mirari.

Sakura sbirciò il volto di lei poggiato sulla spalla di lui e vide che respirava regolarmente.

“Si è….addormentata”

-E’ rimasta per ben tre giorni con la febbre molto alta che le impediva di dormire per più di pochi minuti di seguito, in oltre le visioni di Itachi le hanno disturbato quel poco riposo che riusciva a concedersi. Quando deve essersi ripresa poco fa doveva essere veramente esausta-

"Attento a non svegliarla Sas'ke!"bisbigliò Naruto.

"Lo so Testa Quadra!"

L'Uciha si piegò leggermente in avanti e posò la ragazza a terra con discreta delicatezza, che non sfuggì ne agli occhi di Sakura ne a quelli del suo maestro.

Passò qualche minuto di totale silenzio.

“Sarebbe meglio tornare a Suna, per mettere in allarme il villaggio della presenza degli ALBA”disse Temari, avvicinandosi al fratello minore con Kankuro.

"E' vero"confermò il marionettista "Con questi ninja non c'è da scherzare"

“Coraggio andiamo Gaara”disse Temari, fissando il fratello minore.

“Andate voi”rispose lui "Io intendo accompagnarli a Konoha"

La ragazza e il marionettista lo fissarono per un attimo stupiti.

“Vi raggiungerò dopo. Andate”

Era sera inoltrata e la squadra sette era ormai vicina al Villaggio della Foglia.

“Sasuke-kun”

Il ragazzò continuò a camminare, fingendo di ignorare la voce della compagna di squadra.

“Sasuke-kun!”

Venne raggiunto in pochi secondi dalla ragazza che prese a camminare al suo fianco le braccia nascoste dietro la schiena.

“Cosa c’è Sakura?”domandò stancamente, sistemandosi lo zaino in spalla ed evitando di fissarla.

Lei finse di non sentire il disappunto nella sua voce e si avvicinò di più.

“Posso chiederti una cosa?”

L'Uciha continuò a fissare la strada davanti a se, dove il maestro Kakashi avanzava con Mirari caricata sulle spalle, Naruto e Gaara camminavano alle loro spalle.

“Tks”sbuffò infine, che non significava ne di si ne di no.

Lei si torse le mani, decisa comunque a porgli la fatidica domanda.

“Tu vuoi bene a Mirari-chan, non è vero?”

Le sopracciglia del ragazzo si aggrottarono per qualche secondo.

“Non sono affari tuoi”rispose rapidamente.

Sakura lo fissò con i suoi occhi smeraldini, cercando di incontrare il suo sguardo scuro, che puntualmente sfuggiva.

“Sasuke-kun…..rispondimi per favore”

Sasuke le lanciò uno sguardo leggermente seccato.

“Sei infantile Sakura”

Sperava che con quella affermazione lei smettesse di assillarlo, cosa che non avvenne.

“Non m’importa, io devo saperlo”
La mano di lei scivolò in quella di lui, trattenendolo.

Il ragazzino si fermò, sentendo la mano della compagna di squadra riscaldare il suo palmo.

“Rispondimi Sasuke-kun…”disse decisa.

L’Uciha guardò davanti a se, fissando Mirari appoggiata alla schiena di Kakashi.

-Non me lo sono mai chiesto….-

Allontanò la mano di Sakura dalla sua, senza però essere eccessivamente brusco.

-Anche se fosse non dovrei renderne conto a nessuno…-

“Lasciami in pace”

Fece per allontanarsi.

Lei sussurrò qualcosa, il compagno bruno si voltò per guardarla.

“Sakura-chan, tutto a posto?”domandò un Naruto dubbioso, che portando lo sguardo dal moro alla ragazza.

Lei si scosse e sorrise.

“Tutto a posto Naruto-kun”

Un attimo dopo sorpassò i due compagni per affiancarsi al maestro, inziando a parlare con lui.

Il biondo fissò la compagna per qualche secondo.

-Come è bella la mia Sakura-chan!-

“Hey Sas’ke"sbottò rivolto all'Uciha " che ti ha chiesto la mia dolce Sakura?”

-Ci mancava solo lui-

Sasuke sospirò leggermente seccato.

“Ti ha chiesto se vuoi bene a Mirari-chan?”

“Sei sai la risposta perché me la chiedi?”sbuffò l’altro.

Il ragazzo dagli occhi chiari sorrise senza malizia.

“Tu che hai risposto?”

-Ecco che s’impiccia….ma Naruto, che vuoi che ti risponda?!-

“Le ho risposto che deve farsi gli affari suoi”sentendo quelle parole infastidire perfino se stesso.

L’altro gli lanciò un’occhiata un po’ stizzita.

“Sei sempre così poco simpatico con Sakura-chan”

-Già.....-

L’Uciha non rispose e fissò la strada davanti a se.

“Comunque secondo me Mirari-chan tiene molto a te, sai? Lei è così buona e gentile con tutti, ma devo ammettere che con te sembra avere un trattamento di favore” il biondo sorrise e Sasuke non potè far a meno che dedicargli una breve occhiata.

“Anche se devo ammettere che anche con me e Gaara…..”

Un'esclamazione e un'alzata di sopracciglio del compagno fece capire al biondo possessore del Kyuubi che non era d'accordo.

“Eloquente come al solito…”

“Senti Naruto…”disse il bruno, fissando davanti a se “tu…non hai notato nulla di strano in Mirari?”

“In che senso?”

L’Uciha fissò la schiena della ventenne.

“Non ti pare che si comporti da….adulta?”

Il biondo fissò il maestro Kakashi fermarsi e parlare a Sakura.

“Certo, Mirari-chan sembra molto matura per i suoi sette anni…”

“Sembra molto più a suo agio come ventenne….”

Naruto lo fissò confuso.

“Cosa vuoi dire baka?”

“Come non detto…..nulla Testa Quadra”

“Ehi ragazzi, ci fermiamo qui per stanotte!” li interruppe Sakura, chiamandoli da dietro alcuni alberi.

Si accamparono in una piccola radura, accesero un fuoco e prepararono qualcosa da mangiare.

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Fine chap, recensite^^!! Lo so, questo capitolo non è particolarmente lungo ne avvincente come il precedente, ma serve per introdurre i prossimi due chap...li ho già scritti e sono incentrati su un personaggio che io adoro e che mi piange il cuore veder ridicolizzato o addirittura insultato (e ce ne sono molti che lo fanno purtroppoT.T!) Per ora è tutto, bacissimi, Irene Adler.

X Fenicex8: che bello, una new entry! Mi fa davvero molto piacere che la fic ti piaccia e anche la mia protagonista!! Per il passato di Mirari non preoccuparti, i ricordi non mancheranno e ci saranno rivelazioni sorprendenti!! Per gli aggiornamenti di solito ci impiego meno di una settimana, ma questo periodo è denso di impegni purtroppoT.T...per la lotta fra fratelli dovrai attendere probabilmente il finale...però non ho ancora scritto niente!Il legame fra Itachi e Mirari verrà rivelato dai ricordi della minore degli Uciha, e ci saranno di mezzo anche gli altri dell'Akastuki...kissoni e continua a seguire la fic!!!Irene Adler

X Shio-kun: ciao!!Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, mi è piaciuto particolarmente scriverlo^^! Eh eh, come vedi Sasuke inizia ad avere forti sospetti...chissà che succederà!(io lo so, ma ho le labbra cucite!)Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e mi piacerebbe sapere il tuo parere sui prossimi due capitoli quando li pubblicherò^^ ciao Irene Adler

X Debby87: Prometto che nei prossimi chap ci saranno un pò di combattimenti interessanti...aspetta e vedrai!!!kissoni Irene

X Fin: Io e l'Akastuki ci siamo riappacificati^^ (me prende a braccetto Deidy-kun e quel fustacchione di Hidan) Io ho promesso loro maggiore presenza nei prox chap e loro mi hanno perdonato! (viva l'autrice!!n.d.Aka)(Grazie ragazzi troppo buoni**n.d.me) XD Spero ti sia piaciuto il chap...Sasssuke*.*...ok, la pianto^^'! kissoni superissimi!!

X Isatachi: Ciao Isa! Grazie per aver recensito lo scorso chap.....si.....in effetti il tocco di Deidara è piuttosto...come dire....disgustoso! (Deidy di ritira nell'angolino depresso) Nonostante tutto è un grande ed essendo anch'io un' artista(frequesto solamente il liceo artisticoXD) non posso che apprezzare la sua arte (Deidy torna dall'angolino tutto ringalluzzito e si esibisce nella sua arte esplosiva) Ti do ragione, che family gli Uciha!! Li adoro tutti e tre!!Kissoni Irene

X_Eleuthera_: ciao!!Itachi è davvero una splendida carogna....*.*ha il fascino del malvagio, oltre che a quello degli Uciha*.*!I prossimi due chap dovrei metterli abbastanza velocemente e spero con tutto il cuore che ti piacciano, ci tengo moltissimo a sapere la tua opinione^^!Per ora kissoni!!Irene

X Yondaime94: Uhm...dare del verme a Itachi è un pò esagerato, è vero che un pò se lo merita, ma è pur sempre un Uciha (lo so, mi manderai dietro le maledizioni!)Ok...se vuoi che vada avanti all'infinito va bene....scherzo! W Hidan, il mitico Akastukino che si beve il sangue delle sue vittime (bellino!!) ciao Fede

XKakashina93: Non ti preoccupare, so che stai facendo gli esami e che sei impegnata, non me la prendo se recensisci in ritardo!!Tanto lo sai che ti voglio bene lo stesso socetta mia^^!Mirari è un personaggio che mi piace moltissimo, non perchè l'abbia inventato io, ma per le caratteristiche che le ho voluto dare....per certi versi è l'esatto opposto di Itachi(che è maledettamente e tremendamente perfido*.*)In effetti scrivere il pezzo in cui Kakashi 'muore' mi ha sconvolta non poco....comuque non era la realtà quindi....kissoni kissosissimi Cri!!tvtrb Fede.

XSiana: Spero ti piaccia questo chap, nonostante non ci sia molta azione!Ti assicuro che i prossimi due saranno di combattimento, quindi non preoccuparti!! Gaara come vedi sta bene, solo una benda alla testa......Kissoni superissimi Irene

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Capitolo 19
*** Il potere del fiore sbocciato ***


Eccovi il chap 19 aggiornato a tempi da record (per me naturalmente^^'). Che dire...spero vi piaccia! Buona lettura! Irene Adler

Capitolo 19: Il potere del fiore sbocciato.

La notte era calata da un po’ e sull’accampamento era sceso il silenzio.

Naruto dormiva placidamente nel suo sacco a pelo, a pochi centimetri stava accoccolata Sakura, un po’ più distante dormiva Sasuke.

Kakashi Hatake riposava appoggiato al tronco di un albero vicino, Mirari poco distante da lui, mentre Gaara faceva la guardia, nascosto alla vista dalla chioma di un albero.

Kakashi socchiuse gli occhi assonnato, sentendo lievi rumori provenire da un punto imprecisato alla sua sinistra.Mirari si stava svegliando e sembrava abbastanza agitata.

Il ninja della foglia si sporse verso la ragazza e le cambiò la pezza, posandogliene una intrisa d’acqua sulla fronte.

“K-Kakashi-kun….”

L’uomo vide la ragazza tremare e poi socchiudere gli occhi.

Era la seconda volta che si svegliava in preda ad un’alta febbre, che la portava a mugugnare parole sconnesse e riprendeva a tratti coscienza.

“Itachi…..lui….”

“E’ tutto a posto, sen’è andato”disse il ninja.

Le sfiorò la fronte imperlata di sudore, soffermandovi il suo palmo asciutto più del dovuto.

-E’ così pallida…..non va……-

“….D-Deidara…..n-no….Sasuke….lo sharingan….”

Si sentiva impotente in quella situazione; avrebbe voluto poter fare qualcosa per la ragazza per migliorarne la salute, ma le sue conoscenze mediche si riducevano al minimo indispensabile.

Sistemò lo zaino sotto la testa della ragazza e rinunciò alla sua coperta per cedergliela.

Il morbido e caldo tessuto coprì il corpo dell’Uciha fin sotto il mento e la mano del jonin indugiò per qualche istante all’estremità della coperta.

Il suo sguardo scuro fissò quello vacuo e febbrile di lei.

Kakashi sapeva perfettamente che, una volta tornata a Konoha, Mirari sarebbe stata ugualmente in pericolo a causa dell’ALBA. L’alternativa più sicura sarebbe stata quella di portarla in un luogo sicuro, sotto incognito magari, ma sarebbe stato inutile: i membri dell’associazione l’avrebbero trovata comunque. L’unico luogo in cui sarebbe stata relativamente al sicuro era il Villaggio della Foglia, dove lui l’avrebbe potuta proteggere.

Si, lui l’avrebbe protetta.

Non solo, ma lui l’avrebbe sempre aiutata in ogni circostanza; dopotutto si conoscevano fin da piccoli.

-Quando torneremo a Konoha parlerò con Tsunade-hime. Lei troverà la soluzione migliore per proteggerla, ne sono sicuro…….- pensò guardando l’Uciha -Quando tutto questo sarà passato non dovrà più nascondersi da nessuno e potrà vivere a Konoha senza temere più nulla. E forse….-

Sospirò.

Sarebbe riuscita ad avere tutto ciò che non aveva avuto in tutti quegli anni di prigionia; avrebbe potuto avere una casa sua, una brillante carriera da ninja, avrebbe potuto anche stare sempre a fianco di suo fratello e delle persone alle quali teneva.

Ancora una volta si soffermò ad osservare il suo viso.

-E’ stata rapita da Itachi all’età di dodici anni…per otto è rimasta rinchiusa in sola compagnia degli ALBA, addestrata per essere una perfetta killer….come può non essere diventata un ninja senz’anima come loro?-

Mirari emise un impercettibile gemito, per poi serrare gli occhi.

Il jonin tornò ad appoggiare la schiena contro il tronco dell’albero. Poco lontano un uccello si levò in volo, emettendo un suono inquietante.

Naruto poco lontano borbottò qualcosa nel sonno, con un’espressione soddisfatta sul volto che il suo maestro non poté che invidiare.

Quella sarebbe stata una lunga notte e Kakashi Hatake era certo che non sarebbe riuscito a prendere sonno facilmente.

Di principio sentì il caos.

Caos di battaglia fra ninja.

Di colpo si scosse e la sua vista venne coperta da un’imponente sagoma scura.

“Attenta Sakura-chan!!!”

Qualcuno la spinse bruscamente, poi avvertì un gemito di dolore.

Si svegliò immediatamente e si voltò verso la figura che l’aveva spinta.

“Naruto!!”

Il biondo era bloccato contro il tronco di un albero da dei fili di chakra, che serravano dolorosamente le braccia e le gambe, impedendogli ogni movimento.

-Ma che sta succedendo!?-

“Scappa Sakura-chan, vattene di qui!” le gridò il compagno imprigionato.

Lo sguardo smeraldino della ragazza osservò confuso ciò che accadeva attorno a lei: il maestro Kakashi proteggeva da una decina di ninja Mirari, stesa a terra. Poco lontano Sasuke e Gaara combattevano contro un avversario piuttosto potente.

All’improvviso accadde qualcosa d’inspiegabile.

Una serie di fili di chakra circondarono la radura nella quale si trovavano e si strinsero sempre più, intrappolando Sasuke, Gaara e Kakashi, ma attraversando quasi fossero spettri i nemici.

Solo Sakura e Mirari sfuggirono alla presa di quell’insolita tecnica, la prima per essere stata spinta verso il bosco da Naruto, la seconda perché accasciata a terra, fuori dalla portata dell’attacco.

“Oh no! Sasuke, maestro Kakashi!!!”gridò la ragazza dai capelli rosa.

“Dannazione, siamo bloccati!”disse Sasuke, strattonando inutilmente i fili che gli costringevano le braccia e il petto.

La ninja dagli occhi smeraldini osservò i nemici voltarsi verso di lei.

“Sakura-chan scappa!!”le gridò Naruto, ma lei rimase immobile un po’ per la paura un po’ perché non voleva abbandonare i compagni.

“Capo, che ne facciamo di questi?”disse uno degli avversari, accennando a Kakashi, Naruto, Sasuke e Gaara.

Un ninja dall’aria minacciosa rispose con un ghigno.

“Li porteremo nell’accampamento, sono sicuro che il Villaggio della Foglia e quello della Sabbia pagheranno parecchio per riavere questi qui”

Uno dei brutti ceffi sollevò Mirari da terra per i capelli, facendola gemere appena.

“Questa è messa male”

“Prendete la ragazza con i capelli rosa. La bruna uccidila: non ci servono malati”

Lasciò la chioma scura della ragazza facendola ricadere a terra.

“Mirari-chan!!”

“Non osate farle del male!!!!”gridò Naruto, dibattendosi inutilmente.

Kakashi aveva gli occhi ridotti a fessure, così come Sasuke e Gaara.

Sakura si scosse. Lei era l’unica che poteva fare qualcosa.

-Rimango solo io……-

Si rimise in piedi e impugnò un kunai.

“Che hai intenzione di fare?!”

-…… adesso tocca a me-

Scattò all’improvviso, stringendo l’arma con decisione.

-Coraggio Sakura!-

La lama dell’arma ninja colpì decisa, venendo, però, sempre respinta da un pugnale che l’avversario aveva estratto dalla cinta.

Sakura continuò a sferrare fendenti, finché un attacco non la ferì al braccio, costringendola ad allontanarsi un poco.

Estrasse dalla sua tasca alcuni shuriken e li lanciò contro il nemico.

Nello stesso istante avvertì un movimento dietro di lei e si abbassò in tempo per schivare un calcio di un altro ninja.

Saltò verso l’alto e unì le mani.

“Tecnica della moltiplicazione!”

Cinque sue copie perfette comparvero in uno sbuffo di fumo, due delle quali attaccarono il secondo avversario e tre si lanciarono contro il primo.

Tre delle cinque scomparvero simulando un attacco, mentre l’ultima copia e la vera Sakura attaccavano i due nemici, facendoli finire a terra nella polvere.

I quattro ragazzi bloccati dai fili di chakra fissavano il combattimento, impotenti, tranne Gaara, che, nonostante i suoi movimenti fossero limitati, bloccava per i piedi con la sua sabbia buona parte degli avversari, impedendo loro di attaccare la ragazza ninja.

“Funerale del deserto!”

La mano del rosso si chiuse a pugno e una decina di nemici cadde a terra gemendo, le ossa delle caviglie fracassate dalla morsa del deserto.

Gaara sogghignò sadicamente, mentre la sua sabbia tentava di mietere nuove vittime.

“Bravo Gaara” disse Kakashi.

Naruto lo avrebbe guardato fra il terrorizzato e l’ammirato se in quel momento non avesse avuto occhi che per la compagna di squadra.

“Sakura-chan è molto brava…”constatò vedendo l’amica schivare un colpo e contrattaccare con una gomitata allo stomaco. Sasuke la guardava attento, non profferendo una parola.

“Non so se basterà….”disse grave Kakashi.

Qualche istante dopo la ninja della foglia venne bloccata per i capelli e gettata contro un albero.

Lei si piegò su se stessa, sputando del sangue.

-E’ più forte di me….-

Respirava irregolarmente e le gambe tremavano, ma si costrinse a rialzarsi in piedi.

-Non ho scelta….devo usarla!-

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Mi raccomando, recensite^-^!!!
Ok, sopresi di questo rapido aggiornamento?Siccome questo l'avevo finito di scrivere l'ho spostato non appena l'ho corretto.... Penso proprio che abbiate capito il protagonista (o meglio la protagonista) di questo e del prossimo capitolo! La mitica Sakura (bhuuuuuu! Piattola rosa!!! n.d.fan club uccidi Sakura)T.T... Lo so magari non a tutti va a genio come personaggio, ma è uno dei miei preferiti, soprattutto in versione shippuden....forse è un pò sottovalutata per via che è una ragazza fin troppo normale, senza passati eccessivamente tragici o altro, un pò ochetta (ma chi almeno un pò non lo è?), ma in fondo io penso che sia un personaggio molto interessante! Infatti gli dedico questo e il prossimo chap. Che altro dire...lo so, le probabilità che Kakashi(*.*), Sasuke(*.*) e Gaara(*.*) si facciano imprigionare da un trucco così banale sono bassissime (se non nulle), ma mi serviva un espediente per far rimanere sola Sakura.(E io?! n.d.Naru)(Tu ci cascheresti...non brilli per...emh....ingegno ^^')(T.T n.d.Naru)....vabbè, per ora è tutto! Kiss Irene Adler
Prossimo chap: La tecnica segreta: avrò la mia rivincita!!!

X Shio-kun: visto che ho aggiornato presto? Però avrei potuto farti attendere una settimana.... (hihi sono mooolto cattiva!!Muhahah!)(Itachi e l'Akastuki arretrano terrorizzati)XD Per ora i sospetti di Sasuke dovranno attendere, ma il giovane Uciha non tarderà a porsi domande sempre più vicine alla realtà...Non appena la scuola terminerà sta tranquilla che aggiornarò più velocemente^^!!Kissoni super!!Irene Adler

X Fenicex8: Si, Gaara è mooolto più dolce...la differenza fra i due come età è un pò altina, Gaara 12 e Mirari 20...sono solo buoni amici, però sono molto legati(a me piace chiamarli fratellini aquisiti^^)! Ecco qui l'aggiornamento^^! Per ora Sasuke e i suoi dubbi su Mirari dovranno aspettare...ma sta tranquilla, presto ci saranno nuovi colpi di scena!!Kissoni superissimi e spero che il chap ti sia piaciuto, Irene Adler

XColdFire: Ciau!Sono felice che la fic ti piaccia, mi fa molto piacere!La battaglia finale con l'Akastuki, e in particolare Itachi, è ancora lontana, ma in mezzo ci saranno nuove missioni e colpi di scena non da poco, quindi....continua a seguire la fic! Kissoni Irene Adler

XDark_girl92: ma mica ti devi scusare?Sono cose che succedono...^///^ magnifica scrittrice...bhe, qualche complimento non guasta XD! In effetti le ideuzze per la fic le prendo direttamente da Kishimoto sama, sai com'è abito difianco a lui e dato che parla nel sonno e dice le anticipazioni sul manga io glie le frego prima che possa metterle nero su bianco.....XD scherzo!Kissoni super Irene Adler

XYondaime94: gia gia, Naruto fa un pò lo scemotto, ma in fondo è un bravo ragazzo...(va a vedere che è imparentato con Tobi...XD) Non è valido, tu alcune cose le sai in anticipo!Stavolta ho pure aggiornato prima per farti dispetto...ciao Irene

XSiana: Eh eh, la situazione si fa sempre più ingarbugliata....Sasuke sospetta....cosa fare?! Bell'arcano!XD Per ora la situazione è in stallo, ma presto ci saranno nuove rivelazioni, quindi....continua a seguirci! (...sembra l'anticipazione dell'ennesima telenovela...urg!XD)W Gaara tenerotto....ma non troppo, se no perde tutto il fascino del ragazzo tormentato..u.u....Kissoni super Irene

XIsatachi: Bha....artista non proprio...più che altro apprendista...in attesa di diventare qualcosina in più...(se non fosse per quel tricheco del mio professore di figura...grrr...quanto lo...(segue censura))Vabbè...Si Gaara è trooppo carino tutto imbarazzato *.*! Itachi? Come un buon cattivo(e che cattivo*.*) che si rispetti tornerà a creare scompiglio...in più si scopriranno alcuni avvenimenti passati fra lui e Mirari, quindi vedrai abbastanza spesso il tuo beniamino!Kissoni Isa, Irene

X Kakashina93: ciao Cri! Come vedi mi sono fiondata sul tuo nuovo chap non appena lo hai pubblicato!Sprepitoso!Eh eh finalente il caro Sas'ke si è svegliato...ma chissà che combinerà...intanto spero che il chap dedicato a Sakura ti piaccia (domanda: Sakura ti piace come personaggio?Puoi anche dire di no...l'importante è che non ripudi l'amore per l'adorato ninja-copia^^ amooore!!) Kissoni superissimissimo Cri, te vojo bene e in bocca al lupo per tutto!!Ire (o se preferisci, Fede)

XFin: Gia...anche io mi sono commossa a scriverlo...T.T (Questa è pazza-.-' n.d.Fin) . Sasuke leva le fette di salame...salame?!O__ODove?!?!(perdona il lapsus, ma sono salame-dipendente^^') Ecco qui l'aggiornamento, spero ti piaccia...forse Sakura non è fra i presonaggi migliori del manga, però mi pareva giusto darle una piccola...rivincita!Nel prossimo chap analizzarò un pò più a fondo i suoi stati d'animo e i suoi sentimenti.bye for now. kissoni superissimi Fin, Irene








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Capitolo 20
*** La tecnica segreta: avrò la mia rivincita! ***


Capitolo 20: La tecnica segreta: avrò la mia rivincita!

Un alito di vento mosse le chiome della foresta.

Sakura Haruno stava in piedi, il viso nascosto da ciocche di capelli rosa chiaro.

“Ti arrendi ragazzina?”ghignò il bandito.

Sul viso in ombra della shinobi si dipinse uno sguardo di gelida rabbia.

“Mai”

“Cosa?!?”

Le sue mani si serrarono, mentre una goccia di sangue cadeva a terra.

“Sono una ninja di Konoha…”

Due occhi straordinariamente verdi si puntarono minacciosi sull’avversario.

“… e non mi arrenderò!”

Kakashi, Sasuke e Naruto la fissavano stupiti.

Le mani della ragazza si mossero con rapidità.

-Cane, serpente, drago, pecora, cavallo, scimmia!-

“Arte magica. Tecnica segreta. Illusione Arborea!!!”

Nella radura si alzò un vento irresistibile, che creò un mulinello attorno ai due ninja avversari.

La vista si confuse, mentre una miriade di petali di ciliegio e foglie vorticavano senza sosta.

Sakura balzò dentro quel vortice apparendo e scomparendo con rapidità impressionante.

-Devo sbrigarmi ad infliggere più danni possibili; questa tecnica consuma molto chakra e non potrò utilizzarla per molto…-

La ninja attaccò con precisione, con colpi rapidi e dolorosi, scomparendo subito dopo fra il mulinello e le sue innumerevoli copie nascoste dalle foglie e dai petali.

Era stata lei ad inventare quella tecnica e le era costato ogni ritaglio di tempo libero dopo l’esame di selezione dei chunin. Fin dal termine di quella prova aveva, infatti, capito che se avesse voluto diventare una vera ninja, avrebbe dovuto impegnarsi e apprendere nuove tecniche.

Era sempre stata la più debole del gruppo e siccome non era una sprovveduta né una sciocca, l’aveva capito molto presto. Aveva creato quella tecnica ispirandosi ai movimenti di Haku, uno dei tanti nemici incontrati nelle missioni, ma cambiandone totalmente l’impostazione, in modo da adattarla alle sue capacità. Si era allenata molto nella velocità e nel controllo multiplo del chakra, ottenendo buoni risultati che erano andati sempre più migliorandosi, tuttavia quella tecnica risultava ancora molto impegnativa: non solo doveva utilizzare il chakra per controllare l’aria attorno a se, ma doveva anche creare l’illusione ancora più marcata di una tempesta, in grado di disorientare i rivali, a questo scopo aveva creato l’illusione delle foglie e dei petali, che andavano ancora più a confondere la vista; infine il compito più materiale, ma non meno impegnativo, era quello di sferrare colpi precisi e rapidi, anche con l’utilizzo di kunai, e di scomparire subito dopo, confondendosi con sue copie create con l’illusione.

Quella difficile tecnica l’aveva creata per un suo preciso scopo: per dimostrare a tutti che lei non era semplicemente una sciocca ragazzina saccente, fastidiosa ed inutile, ma che lei voleva diventare un ninja esperto, in grado di badare a se stessa e di preservare la sicurezza del suo villaggio e delle persone che ci vivevano.

Una volta vista quella tecnica, perfino il maestro Kakashi avrebbe dovuto ammettere la sua bravura; non l’avrebbe più trattata come un peso da trascinarsi dietro per forza, non avrebbe più assistito con interresse solamente agli allenamenti e ai progressi di Naruto e Sasuke, ma anche ai suoi, a quelli della sua allieva.

Sarebbe stato orgoglioso di lei e con lui anche Naruto e Sasuke.

Animata da questa convinzione continuò ad attaccare senza sosta, sferrando calci e pugni con una rapidità che prima non avrebbe potuto neanche immaginare.

Le mani le dolevano per i colpi, le gambe, contratte per lo sforzo, davano i primi cenni di cedimento, ma lei continuava imperterrita il suo assalto, conscia del fatto che lottava per la sua vita e per quella dei suoi compagni di squadra.

Nel suo sguardo era racchiusa tutta la sua convinzione, nello stesso modo con cui si era manifestata quella prima volta all’esame di selezione dei chunin.

Naruto la fissava allibito, osservandola per com’era in quell’istante: letale e meravigliosa.

Sasuke non poteva far a meno di seguire ogni suo movimento, rapido e fluente, eppure sempre efficace: quella non era più la sua sciocca compagna di squadra.

Kakashi non poteva che darsi dell’idiota guardando la sua allieva: lui aveva sempre cercato di non fare preferenze fra i suoi studenti, tuttavia era risultata palese la sua predilezione per i due allievi maschi. L’aveva sempre mantenuta lontano da se, credendo che non potesse dimostrare eguale bravura e coraggio degli altri due e ora la ragazzina dagli occhi smeraldo lo costringeva prepotentemente a ricredersi, sbattendogli in faccia ogni sua mancanza, nel tentativo di affermarsi, di dimostrare le sue vere capacità, fino a quel momento celate.

-Sakura…-

I due nemici, racchiusi in quel vortice caddero a terra senza un lamento, ormai privi di sensi.

Allora il vento si acquietò, le foglie e i petali di ciliegio iniziarono a cadere aggraziatamente verso terra.

La ninja della foglia respirò a fondo, i muscoli che le dolevano dalla fatica e le forze ridotte al limite.

-Ce l’ho fatta…-

Non era ancora finita.

Rimanevano ancora sei nemici e lei aveva troppe poche energie per battersi.

Haruno Sakura sapeva di non potersi arrendere.

Estrasse un paio di kunai.

I ninja avversari le corsero contro, armati fino ai denti.

-Devo farcela!-

I sei banditi si lanciarono contemporaneamente all’attacco.

La sabbia di Gaara la coprì proteggendola; poi immobilizzò i nemici.

La ragazza dai capelli rosa cadde in ginocchio, respirando affannosamente.

Prese un kunai e vi avvolse un sigillo, poi lo lanciò in direzione dei compagni imprigionati, tagliando di netto i fili di chakra che li bloccavano.

“Sakura-chaaan!!”

La giovane ninja sentì un senso di stanchezza impossessarsi del suo corpo; priva di forze scivolò a terra, ma qualcuno la afferrò prima che potesse cadere.

“Sakura-chan, non preoccuparti, è tutto finito!”

“Naruto…”

Il maestro Kakashi e Sasuke guardavano verso gli avversari ridotti male.

“Non vi uccideremo. Andatevene e non fatevi più vedere!”

Questi non se lo fecero ripetere e, trascinandosi dietro i feriti, scomparvero nella sterpaglia.

Gaara e Sasuke andarono ad aiutare Mirari, mentre Kakashi si avvicinò a Naruto e prese fra le braccia l’allieva.

“Troviamo un posto più sicuro dove fermarci”disse il jonin, rompendo il silenzio.

“La tua tecnica è stata fantastica!!! Me la insegni Sakura-chan?”disse il biondo.

-Naruto…io insegnarti…? Sei uno sciocco…-

La ragazzina sorrise, sentendo gli angoli degli occhi pizzicare.

Si volse verso Sasuke, che si stava avvicinando con Gaara, Mirari sulle spalle.

Il bruno la stava guardando, un lieve, forse dolce, discreto sorriso che gli illuminava il volto.

“S-Sasuke-kun…”

Gli occhi di Sakura divennero lucidi.

“Grazie” riuscì a soffiare.

“Sei stata brava Sakura” disse Kakashi, socchiudendo il suo occhio scuro. “Quella tecnica era davvero potente!”

“Maestro…”

La ragazzina abbandonò il capo sul petto del proprio insegnante, le lacrime agli occhi.

Questi sorrise all’allieva, per poi voltarsi verso Sasuke e Gaara.

“Mirari?”

Il bruno guardò il jonin “Sta bene”

“Ok andiamo”

Il gruppo di ninja si mosse.

Sakura se ne rimase al sicuro fra le braccia del suo sensei.

-Ho dimostrato quanto valgo…ho avuto la mia rivincita. Ora sarà tutto perfetto-

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Spero che questo chap vi sia piaciuto (anche se è un pò corto)!! Kiss Irene Adler

X ColdFire: Spero che questo chap ti sia piaciuto come il precendente^^, kissoni super Irene Adler

X Dark_girl92: Spoileeeeeer XD!! Beata te che sei già al mare...io sto morendo di noia e mancano ancora sei giorni alla fine>.
X Shio-kun: eh eh...visto che ha fatto sakura in questo chap? Adoro quella ragazza è una grande ( a parte quando sbava eccessivamente dietro al MIO Sas'ke) Hai gli esami?! Che iella...io li avrò fra due anni...la maturità...brr...preferirei finire fra le grinfie dell'Akastuki u.u! Un mega in bocca al lupo! Kiss Irene

X Isatachi: ...in effetti...8 anni con Itachi-kun...*.*...non è malaccio^^!!(parla per te!! n.d.Mirari)(taci sorella n.d.Ita)(Itachiiiii-kuuuun!!n.d.Isa e Ire)(Inizio a capire cosa prova il mio inutile fratellino-.-'...n.d.Ita) Kissoni e spero che il chap ti sia piaciuto!!Irene

X Kakashina: ciao Cri!!! Come va con gli esami?!Spero bene! E si...dovevo per forza fali cadere in quella trappola da quattro soldi...ora quei tre cel'hanno con me.XD Ok sto completamente perdendo quei pochi neuroni che mi rimanevano!!XD!!Spero che il chap ti sia piaciuto!!Kissoni Cri, te vojo benissimisssimo!!!baciotto Fede

X Siana: Potere alle donne!!! Scherzi a parte le ninja donne in Naruto sono nettamente più deboli ....non è giusto! Comunque Sakura si è presa la sua bella rivincita!!!Nel prossimo chap a Mirari accadrà qualcosa di moooolto interessante...vedrai!Kiss Irene

X _Eleuthera_: Grazie mille per il consiglio, questa dei tre puntini proprio non la sapevo...in effetti è molto più ordinata. Io prima ne mettevo a casoXD. Eh eh Sasuke si è addolcito e Sakura il suo sorriso (meraviglioso*.*) se lo meritava proprio u.u...e poi anche Kakashi è stato molto dolce!Eh eh, nel prossimo chap ci sarà qualcosa su quei due...aspetta e vedrai!!Non preoccuparti, anch'io li voglio insieme...ma devo tenere un pò sulle spine!Kiss!! Obito *.* mi hai fatto venire un'ideaaa.....si si, Obito lo ha conosciuto! Se tutto va bene dovrei inserirlo in uno dei ricordi di Mirari...x il Tobi=Obito non posso dirtelo...se no ti guasto la festa!Comunque vedrai!!Kissoni e grazie ancora per il consiglio!!Irene

X Fenicex8: Un'altra Kakashi fan? Evvai!! Siamo in tanti ad adorare il sensei (naturalmente!! Sono terribilimente affascinante...u.u n.d.Kaka)(Siiii....Kakashi sensei sei un macho!!!!*.* n.d.Fenice, Ire e kakashi fan) XD Eh eh,presto riceveremo una risposta alla domanda del sensei...thanks per i complimenti!!kissoni Irene Adler

X Fin: ciao Fin!!!MirarixKakashi 4 ever!! Il prossimo chap (anche quelli dopo) allora dovrebbe interessarti molto^^...ma non anticipo nulla!!!(spoileeer!!!) Che pucci che sono quei due!!Li adoro!!Spero che questo chap ti sia piaciuto!!!Kissoni superissimi, ci si sente!!!Kiss Fede



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Capitolo 21
*** Esame di selezione jonin! ***


Capitolo 21: caspita...ne ho già scritti ventuno? Uao! Spero che vi piaccia! E buone vacanze a tutti!!! Kissoni Irene Adler

Capitolo 21: Esame di selezione jonin!

Era passata una settimana dall’incontro con quei ninja e il gruppo di Kakashi era tornato da parecchio a Konoha. Mirari si era ripresa perfettamente, così come Sakura; Naruto e Sasuke si punzecchiavano come al solito e Gaara stava per ripartire verso il suo villaggio.

“Uffa. Devi partire per forza?”

Gaara guardò il biondo con il suo solito sguardo indecifrabile, si sistemò sulle spalle la sua sacca che conteneva i suoi effetti personali e guardò il biondino.

“Si. Devo tornare al mio villaggio”rispose semplicemente.

Naruto s’imbronciò appena “Ok. Ci vediamo”

Stese il braccio e puntò il pugno verso il ragazzo della sabbia, che lo guardò un po’ confuso.

“Che dovrei fare?”domandò, inarcando appena un sopracciglio.

Naruto quasi scivolò a terra.

“Fa pugno anche tu!”

Il ragazzino lo fece con poca convinzione e il biondo li unì sorridendo felice.

“A presto amico!”

-A presto Naruto Uzumaki-

Il rosso annuì e si spostò per salutare gli altri.

“A presto Gaara, saluta la tua famiglia da parte nostra” disse allegramente Sakura Haruno.

“Arrivederci”disse lui, fissandola per qualche istante.

“Ciao”sbottò Sasuke, incrociando le braccia al petto e fissandolo con i suoi occhi scuri.

L’altro gli rispose con un cenno del capo, fissandolo a sua volta con le sue iridi color ghiaccio.

Mirari si avvicinò sorridendo e si chinò verso il ragazzino, che interruppe il contatto visivo con il minore degli Uciha.

“Sicuro di non volere una scorta di ninja che ti accompagnino?" domandò per l'ennesima volta.

“Sono in grado di badare a me stesso”rispose semplicemente lui.

La ragazza sorrise e si sporse, abbracciandolo.

“Lo so Gaara…”soffiò, sentendo il ragazzo posarle una mano sopra la spalla, quasi a ricambiare il gesto.

Il rosso guardò un punto imprecisato davanti a se.

Si sentiva benissimo; anche solo il sapere che la ragazza si preoccupava per lui gli creava una sensazione piacevole al petto, ben più appagante dell'odio o del piacere di uccidere

Era felice.

Le sue labbra si arrischiarono a sollevarsi in un discretissimo, semplice sorriso.
Il suo primo, sincero sorriso.

“A presto Mirari-chan”

Mirari si staccò e rimase un attimo sorpresa da quel gesto, poi ricambiò il sorriso.

Gli porse un piccolo fagotto.

“Tieni. E’ torta alla frutta, spero ti piacciano le cose dolci, non conosco i tuoi gusti...”

“Grazie”rispose il ninja della sabbia, mettendo al sicuro la pietanza in una sacca.

-Ora le cose dolci mi piacciono...-

“Quella torta è buonissima Gaara, credi a me!” disse Naruto, passandosi una mano sullo stomaco.

“Infatti… Naruto ha pensato bene di ‘assaggiarla’ e ne è rimasta solo un quarto”aggiunse Mirari guardando il biondo, senza intenzione di rimproverarlo.

“Bravo Testa Quadra….”

“Ma bene…il futuro hokage ladro di torte…”

“Non è veroooo…”sbuffò il ragazzino.

Il gruppo di ragazzi scoppiò a ridere.

Naruto abbandonò l'aria imbronciata per sorridere vivacemente, sfregandosi appena il naso con un dito.

Mirari lo fissò per un attimo.

"Ne, Mirari-chan...sei davvero brava!"

Il ragazzino dagli occhi scuri, le arruffò i capelli sorridendole.

-Quel sorriso...-

"Uffa!Io voglio diventare in gamba come te!Voglio diventare una ninja fortissima!"

Lui si sistemò gli occhiali che portava sulla fronte, continuando a tenere in bocca pigramente una spiga verdognola.

"Lo diventerai, non preoccuparti!Magari quando sarai più grande riuscirai perfino a battermi!Chissà!"

"Ci alleniamo anche domani?"

Un cenno negativo, il ragazzino si imbronciò appena.

"No. Devo partire per una missione con la mia squadra!Una missione di livello altissimo!"

"Allora tu sei un eroe!"ribattè lei, gli occhi colmi di ammirazione.

Un altro sorriso del ragazzo bruno.

"Gia, già! Però anche la mia compagna di squadra e il mio sensei sono forti!"

"E Kakashi? Lui non è forte?"

Un espressione un pò contrita apparve sul viso del ninja.

"Si...anche lui. Lui è già jonin..."

Lei gli si attaccò il braccio.

"Io sono sicura che lo diventerai anche tu!"

"Si, può darsi!E a quel punto neanche Kakashi mi potrà battere!Eh eh!"

Un sorriso soddisfatto tornò ad illuminare il volto del ragazzino, che iniziò a camminare verso casa, seguito a ruota da lei. Dovevano arrivare a casa il più presto possibile, altrimenti i loro genitori li avrebbero sgridati a dovere.

"Parli così spesso di questo Kakashi...me lo farai conoscere vero?"domandò la piccola dopo un pò.

L'altro si esibì in un'alzata di spalle.

"Si, ma ti avviso...un sasso è molto più solidale di lui...ha le capacità emozionali di uno spaventapasseri...grr,certe volte mi mette una rabbia!!!"

"Ma è tuo amico"

Silenzio.

"Si, lo è..."

"Obito-kun..."

Naruto alzò un sopracciglio, mentre la ragazza lo fissava un pò confusa.

"Cosa hai detto?"

Lei scosse la testa, sistemandosi una ciocca di lunghi capelli neri dietro l'orecchio.

"Nulla Naruto-kun, stavo solo pensando ad alta voce..."

La squadra sette guardò allontanarsi Gaara.

Mirari continuò a fissare la sagoma del ragazzo finchè non scomparve dalla vista.

-A presto Gaara-kun, abbi cura di te-

“Mirari”

“Che c’è Kakashi?”

Erano le due del pomeriggio passate e Mirari e Kakashi avevano appena terminato gli allenamenti.

Mirari era sdraiata tranquillamente in riva ad un torrente con le mani che sfioravano appena la superficie dell’acqua.Stava ancora ripensando ai ricordi legati ad Obito.

-E' passato tanto di quel tempo...-

“Ti va di mangiare qualcosa?”

Lei si sciacquò il viso con l’acqua del ruscello per poi voltarsi verso il jonin della foglia.

“Ok”

Andarono in un piccolo chiosco e una volta finito di mangiare il jonin si voltò verso la ragazza.

“Mirari tu sei un’ottima ninja”disse tranquillamente, risistemandosi la maschera sul volto.

“Sei a conoscenza di un gran numero di tecniche potenti, alcune segrete. Sei abile nelle arti illusorie e nell’uso delle armi…..”

La ragazza prese a camminare al suo fianco, osservandolo attentamente.

“Perché mi dici questo?”

I capelli scuri di lei seguirono graziosamente il movimento del suo capo.

“Perché è la realtà. Tu hai un grande talento e potresti diventare il miglior ninja di questo villaggio”

“Non è l’hokaghe il ninja migliore del villaggio?”

Il ninja-copia la guardò seriamente. Si passò una mano dietro il collo, sperando di apparire del tutto impassibile e tranquillo.

“Fra poco ci sono gli esami di selezione dei jonin e io mi sono preso la libertà di iscriverti”

La ragazza si fermò stupita.

Kakashi si fermò.

“Tu…mi hai iscritto…”

“Ti puoi ritirare se non ti va, ma sarebbe un vero peccato. Inizieranno fra tre giorni e…”

Lei lo guardò negli occhi, lucenti di felicità.

“Parteciperò e ce la metterò tutta per diventare jonin!! E’ sempre stato il mio sogno e ora che posso realizzarlo…”

-Oh Kakashi...-

Il ninja-copia la vide arrossire e poi non capì più niente, perché si ritrovò in un mare di capelli corvini, le labbra di lei che gli sfioravano l’estremità della maschera all’altezza dello zigomo in un fresco bacio. I suoi occhi solitamente socchiusi si sgranarono dalla sorpresa, ma si ricomposero appena la ragazza si staccò da lui.

“Grazie mille 'Kashi-kun!”

Il ninja si allontanò di qualche passo “Va bene, va bene! Ma non prendere questo esame sottogamba” disse, ringraziando ogni centimetro della maschera che copriva il suo volto, arrossato per chissà quale motivo.

“Certo, non ti deluderò!!”

-Ne sono certo 'Rari-chan…-

“Ora vado. Bisogna fare la spesa, altrimenti stasera non si mangia”

“Ok. Io torno ad allenarmi^^!”

Il jonin e la chunin si separarono, andando in direzioni opposte.

Kakashi si fermò subito dopo l’incrocio, sfiorandosi appena la guancia, gli occhi socchiusi fissi sul terreno.

-Mirari-chan…-

“Kakashi! Ehi, aspetta!!”

-Non ora…..-

“Kakashi!!!”

Il ninja si voltò facendo finta di notare solo in quel momento i tre colleghi.

“Giorno ragazzi!”

“Kakashi, è vero che hai iscritto quella bambina all’esame dei jonin?”domandò Gai, in uno dei suoi rari momenti di serietà. Kurenai e Asuma lo osservavano con la medesima espressione grave.

-Ecco, lo sapevo…..-

“Se ti riferisci a Mirari, si l’ho iscritta^^!”

“Ma sei pazzo?!Kakashi, ha sette anni, quell’esame è fuori portata per lei!!”disse scandalizzato l’uomo in tutina.

“Mirari è mia allieva, Gai. Sono perfettamente in grado di valutarne le capacità”ribattè il ninja dai capelli argentei.

“Tutti noi abbiamo sostenuto l’esame dei jonin, sai quant’è difficile”si inserì Kurenai. “Non è certo da sottovalutare”

“Voi state pensando questo?”domandò Kakashi.

E dire che quei tre erano i colleghi che lo conoscevano meglio…

“Non stiamo dicendo che tu sia un cattivo insegnate o che stai sottovalutando la prova, ti stiamo solo chiedendo cosa ti fa essere così sicuro che quella ragazzina possa affrontare un esame simile”disse Asuma, gettando a terra la sigaretta consumata e calpestandola.

“Sono perfettamente in grado di valutare le capacità dei miei allievi. Mirari è una ninja di alto livello nelle arti magiche ed illusorie, è abile nell’uso di diverse armi ninja e nelle tecniche di lotta; credo che sia in grado di sostenere l’esame e lo sostenerà, che vi piaccia o meno”

“Non ti permetteremo di farlo. Se ci costringerai dovremmo coinvolgere anche l’hokage”

Kakashi si fermò a riflettere: se la storia fosse stata portata davanti all’hokage si sarebbe creato un bello scompiglio e l’attenzione sarebbe ricaduta su Mirari, cosa per niente adatta alla situazione.

“Non avrei mai iscritto una ragazzina così giovane, per quanto brava, ad un esame simile”disse tranquillamente.

“Allora perché lo fai?”domandò Gai “Non nego che sia capace, l’ho vista in azione ed è in gamba. Ma il fatto che abbia battuto il mio allievo, non fa di lei una ragazzina in grado di accedere all’esame jonin.Ha sette anni!”

“Mirari non è ciò che pensate”

“Cosa intendi?”domandò Kurenai, fissando torva il ninja-copia.

“Mirari Fujita non vi suona famigliare?”

Asuma e Kurenai si scambiarono uno sguardo confuso.

“Soprattutto tu dovresti ricordartene Gai”

L’uomo assunse uno sguardo assorto.

“Ora che ci penso non è la prima volta che lo sento…”

“Mirari Fujita ti è famigliare perché era una bambina che giocava con noi da bambini. E questa Mirari che ho in squadra è la stessa ragazzina”

Maito Gai e gli altri lo guardarono come se fosse pazzo.

“E’ stata riportata ad età infantile per un sigillo…”

Kurenai, Gai e Asuma lo fissarono.

“Penso che tu ci debba spiegare parecchie cose Kakashi…”

Il ninja sospirò: non aveva altra scelta.

“Ok, vi dirò tutto”

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Fine capitolo, recensite^^!!
Forse questo capitolo non mi è venuto particolarmente bene come i precedenti, spero che vi piaccia comunque! Kissoni Irene Adler

X Fenicex8: Eccoti accontentata, Mirari è tornata in tutto il suo splendore^^!! La vedremo di certo in azione, dopotutto deve affrontare la selezione dei jonin! Per Kakashi la storia è diversa...per un pò se ne rimarrà tranquillo e beato, lontano da combattimenti all'ultimo sangue. Kissoni Irene Adler

X Debby87: Ecco qua il ventunesimo...seguirò il tuo consiglio, ho già letto la tua fic su Sasuke e mi è piaciuta molto, la continuerai? Spero di si^^! Kiss Irene Adler

X Kakashina93: Ciao Cri! Caspita è da tanto che non ci sentiamo!! Come va? Non preoccuparti di recensire per ultima o per prima...mica me la prendo!!! Ti voglio bene lo stesso!! Eh eh, Sakura è una grande, già gia....tutto merito di quel gran pezzo di ragazzo del suo maestro *ç*(fede in estasi mistica davanti alla gigantografia di Kakashi). Hihi i miei neuroni fritti ti mandano un saluto dalla località di villeggiatura dove si sono stabiliti dopo l'esplosione della mia testa bacata XD!! Per fortuna la scuola è finita....evvai!!!!Banzai!!! Kissoni super, ci sentiamo!Tvtrb Cri, by Fede.

X_Eleuthera_: ^////^ troppo buona con i complimenti! Sei davvero gentilissima! Purtroppo questo chap non è fra i migliori che ho scritto, ma spero ti piaccia ugualmente, soprattuto per la presenza, anche se appena accennata, di Obito. Comunque non preoccuparti, il ragazzuolo in questione comparirà ancora! Mirari è una parola ( o verbo?) latino che dovrebbe significare 'meravigliosa' o qualcosa di simile...l'ho letto per la prima volta in un sito e siccome mi piaceva ne ho cercato il significato e l'ho messo come nome alla mia protagonista (che all'inizio doveva chiamarsi Ran o Koyuki). Presto entreranno in scena personaggi di mia invenzione e con nomi ispirati a personaggi esisti o con nomi particolari...mi piace un sacco dare uno spunto reale a personaggi di mia fantasia, trovo che sia divertente!Kissoni super Irene

XDark_girl92: eh eh, colpo di scena! Mirari in lizza per diventare jonin!!Ma ci saranno altri avvenimenti interessanti più avanti... Spero che questo chap ti sia piaciuto!!kissoni Irene Adler

X Fin: Ciao! Ecco a te il MirarixKakashi, ma ti prometto che andando avanti accadrà di meglio...uh uh Kakashi e Mirari si comprometteranno mooolto! Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il chap nonostante Sakura non sia un personaggio che ti piace particolarmente! Grazie ancora per i complimenti!(anche per il disegno...a proposito ne ho uno sulla famigliola-team 7 che sto facendo...magari te lo faccio vedere appena lo sistemo) kissoni, a prestissimo Fede.

XShio-kun: Ciao! Si, un pò è vero che è appiccicosa con Sasuke ed è oca, ma in fondo è una ragazza sensibile e buona...è vero che tratta male Naru-chan, ma più avanti con gli episodi diventa molto più dolce nei suoi confronti. Diciamo che la apprezzo molto in shippuden, dove è molto matura e si preoccupa molto per Naruto... si anche io la vedo un pò più come ninja medico, ma qualche tecnica segreta non fa male a nessuno^^! In effetti avere due compagni del genere forse ha indotto Sakura a sottovalutarsi un pò e quindi a crescere all'ombra dei due. In ogni caso...w Naru e Sasu 4 ever!! 1 kiss Irene Adler

X Yondaime: Ma ciao...la tecnica non l'ho copiata dalla ragazza smorfiosa del terzo film, anche perchè è un pò diversa...vabbè, Si, si w Sakura!E' grande! W Sasuke e Kakashi....e Deidara....e Gaara.....e Hidan naturalmente^^!! Pregherò perchè il dio della nutella ti assista nella tua fic! Ciao ciao Irene

X Siana: sigh, hai ragione! Kishimoto sama è un pò maschilista...ma lo perdoniamo perchè si è inventato tutti quei bei ragazzuoli (Kakashi, Sasuke, Gaara, Deidara...e chi più ne ha più ne metta!) Spero che il chap ti sia piaciuto!!Kissoni super Irene

X Isatachi: L'ora del bagnetto...XD Eh si, Itachi è proprio un ragazzo d'oro....(La mia indole omicida...la mia reputazione da cattivo ragazzo...tutto perduto per colpa loro!!Con che coraggio posso andare in giro ora che tutti sanno che mi fanno il bagnetto T.T nd Ita) (Ita-chaaaan....nd Isa e Ire) (Nooooooo!!Basta!!!!ndIta) (E' l'ora della pappa!!!nd Isa e Ire)(T.T Tutto tranne questo...ueeeee!!T.T nd Ita) Come vedi anche a me si friggono i neuroni quando si parla di Itachi, ma è più che comprensibile...u.u!!XD Kissoni, che la forza della giovinezza sia con te (oh Gai senseiXD!!)Irene

X Rael89: Sono felicissima che ti piaccia la mia fic!! Ecco qui l'aggiornamento, spero ti piaccia!! Aspetto la KakashixKurenai...non vedo l'ora di leggerla!!Kissoni super Irene Adler






















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Capitolo 22
*** Ricordi di un tempo passato. ***


Eccovi il ventiduesimo, spero vi piaccia^^! 1 kiss a tutti i lettori e recensori! Irene Adler

Capitolo 22: ricordi di un tempo passato.

Era tardo pomeriggio e Kakashi Hatake se ne stava sul tetto della sua abitazione, guardando le nuvole con sguardo assente.

Il cielo, che si colorava lentamente dei colori acquerellati del tramonto, aveva un qualcosa di malinconico, che faceva tornare vecchi ricordi.

Con un sospiro il ninja dai capelli argentei chiuse gli occhi.

Era pomeriggio inoltrato e un gruppo di ragazzini correva poco fuori il villaggio, ridendo con spensieratezza.

“A cosa giochiamo?”domandò un giovane dai capelli castani legati in una coda e una cicatrice sul naso.

Il gruppetto si fermò, indeciso sul da farsi.

“Forse potremmo giocare a nascondino…”propose esitante un ragazzino dai capelli a caschetto neri e una tuta verde.

“Gai, ci abbiamo giocato ieri a nascondino! Io voglio giocare a qualcos’altro…” protestò il piccolo Obito, strofinandosi il naso sporco di terra.

“Kakashi tu a che vorresti giocare?”

Il ragazzino mascherato incrociò le braccia al petto.

“Per me è uguale” disse con voce svogliata, meritandosi un’occhiata seccata da parte dei suoi compagni di giochi. Era stato costretto a giocare con loro; se fosse stato per lui si sarebbe allenato come suo solito.

“E se giocassimo all’hokage?!”disse la bambina più piccola.

Gli altri membri del gruppo si voltarono, entusiasti.

“Che bella idea Mirari-chan!” disse Iruka, mentre le sue guance si arrossavano.

“A te va bene solo perché lo ha proposto Mirari-chan…”mormorò malizioso Gai.

“Dai non essere timido…è l’età della giovinezza!!”

Il ragazzino col codino unì gli indici in un gesto inequivocabilmente imbarazzato.

“Non è verooo…”

“Sei buffissimo, dovresti vedere la tua faccia!!”

Obito scoppiò in una risata.

“Allora, giochiamo?!?”domandò la piccola.

“Ok”disse Gai “I personaggi sono i quattro ninja e la bella principessa”

“La principessa deve farla Mirari-chan…è l’unica femmina”disse Iruka.

“E tu magari vuoi fare il ninja più forte che diventa hokage e si merita il suo bacio…”mormorò provocante Gai.

“No!”

“Io voglio fare l’hokage!!”disse Obito, ansioso di vestire i panni del ninja più forte del villaggio.

“Anche io!”disse la bambina.

“Lasciamo decidere al caso chi farà la principessa” disse Kakashi. “Facciamo sasso carta forbice”

“Ok…ma i ruoli che capitano si mantengono, capito?”

“Si”dissero gli altri.

“Promessa da ninja”aggiunse Kakashi, passandosi una mano fra i capelli chiari.

Trovava quel gioco patetico, ma ormai aveva promesso.

I quattro ragazzini sorteggiarono.

Iruka, Obito, Gai e Mirari finirono per fare i ninja Kakashi la principessa.

“Ma...!Ma…! Io non posso fare la principessa!!Sono un maschio!”sbottò Kakashi al termine della conta.

“Ti sta bene Kakashi!”disse Obito.

“Taci!”sbottò il ragazzo dai capelli argentei.

Gai si avvicinò al ragazzo mascherato, mettendogli addosso una mantellina rosa da bimba e una coroncina di carta argentata, prese chissà dove.

“Hai fatto la promessa da ninja, non puoi tirarti indietro. Come da gioco, chi vince lo scontro merita un tuo bacio”

Obito ormai si rotolava a terra ridendo senza ritegno e indicando il ninja dai capelli chiari che era arrossito notevolmente.

“Io con voi non gioco più.Preferisco gli allenamenti”

-Tu guarda che mi tocca fare…-

Giocarono tutto il pomeriggio.

“Ora che ho sconfitto Gai, salverò la principessa!”disse la piccola, un piede sopra la schiena del povero Gai, finito a k.o. dopo lo scontro con la mini furia.

La giovanissima condottiera saltò giù dal corpo dell’esamine avversario e si avvicinò a Iruka.

Mirari in pochi minuti sconfisse il povero brunetto, il quale non aveva dato il meglio di se nell’incontro essendo contro una femmina.

Obito si sistemò sotto l’albero più vicino, decidendo di predersi una pausa: dopotutto lui si era fatto apposta eliminare per primo in modo da non meritare il bacio di Kakashi!

“Ho ucciso Iruka!!Sii!!”

La piccola prese per il polso la principessa Kakashi e salì in groppa a Gai, diventato all’occorrenza il cavallo del nobile hokage.

Iruka, Obito e Mirari non poterono che scoppiare a ridere sentendo i rantoli del destriero mentre portava in giro l’eroe e la sua dama e Kakashi abbozzò un sorriso sotto la sua maschera.

“Bene, l’hokage ha vinto e merita il bacio della principessa”disse infine Obito, rimettendosi in piedi di scatto e saltellando allegramente fino a raggiungere i compagni.

Kakashi assunse uno sguardo imbronciato e baciò Mirari sulla guancia rapidamente.

“l’ho fatto solo perché un vero ninja mantiene sempre le promesse…”decise di precisare, togliendosi la coroncina e la mantellina rosa.

“Che cariniiiiiii…sono così…così…giovanili!!!!”canticchiò Gai, mentre Kakashi lo fulminava con sguardo omicida e Mirari osservava dubbiosa un Iruka fumante d’invidia.

“Oh Kakashi, cose sei dolce!!”cantilenò provocatorio Obito.

“Smettila!”gridò Kakashi, saltando addosso al compagno di squadra.

Per qualche oscuro motivo nella zuffa ci finirono anche Gai e Iruka.

“Rissaaaaa!!!”gridò Mirari, gettandosi nella mischia.

La litigata diventò solamente un pretesto per rotolarsi tutti a terra, sporcandosi più di quanto già non fossero.

-Perché mi devo ricordare di queste cose proprio ora?- pensò il jonin, mentre un sorrise gli increspava le labbra.

Erano ricordi così lontani che non credeva neppure di conservare ancora.

Il cielo ora era diventato di un celeste scuro, nel quale si scorgeva qualche stella.

Il ninja della foglia abbassò lo sguardo sulla via principale quasi deserta, notando i suoi allievi avvicinarsi.

Scese con rapida eleganza dal tetto, fermandosi davanti ai suoi studenti.

Naruto e Sakura camminavano a fianco di Sasuke, che teneva una Mirari di sette anni sulle spalle.

Subito Kakashi si stupì del fatto che la ragazza fosse tornata sotto l’influenza del sigillo.

“Mirari, ma cosa…?”

“Non si preoccupi maestro”disse la piccola sorridendo stancamente, le esili braccia strette attorno al collo di Sasuke.

Il jonin si ricompose.

-La stanchezza deve aver annullato temporaneamente gli effetti della pozione e trasformandola nuovamente in bambina. Tsunade mi aveva avvisato che sarebbe potuto succedere qualche settimana dopo l’assunzione della pozione…-

“Mirari si è voluta allenare fino ad adesso”disse Sakura.

“Anch’io avrei fatto lo stesso. Dopotutto deve affrontare l’esame di selezione dei jonin!!”

“Uffa, però volevo partecipare anche io!!”sbuffò Naruto, incorciando le braccia al petto.

“Per una volta ti do ragione Testa Quadra!”disse Sasuke.

Kakashi scosse la testa.

“Ve l’ho già detto! L’esame jonin è fuori dalla vostra portata”

“Però di Mirari no…”continuò il biondino.

“Ma lei è più in gamba di voi^^”replicò il ninja-copia.

Naruto si imbronciò appena, Sasuke decise di smettere di insistere e guardò le esili braccia della bambina che gli cingevano il collo.

Erano piene di piccoli tagli ed erano un po’ arrossate per il duro allenamente a cui si era sottoposta.

-Nessuno può essere tanto forte a sette anni…nasconde qualcosa e di sicuro è più grande dell’età che dimostra adesso…-

“Ti metto giù”disse con voce monotona.

“Grazie Sasuke-kun”sussurrò un po’ stancamente la ‘piccola’ ninja, stringendo appena più forte la guancia contro la nuca del fratello minore in un piccolo, discreto, gesto d’affetto.

L’Uciha si stupì appena, non dandolo a vedere.

-Eppure adesso sembra una bambina…si comporta come tale…che faccia finta…?-

Si chinò, permettendo a Mirari di scendere a terra.

“Grazie anche a voi per avermi riaccompagnato a casa”disse lei a Naruto e Sakura.

“A cosa servono gli amici se no?”disse con un sorriso l’Haruno, mentre il biondo annuiva.

“Grazie mille”

“Ciao”disse il ragazzo bruno voltandosi e iniziando ad incamminarsi verso casa.

-Prima o poi si verrà a sapere chi tu sei veramente Mirari…è solo questione di tempo…-

“Ehi, Sasuke! Aspetta, ti accompagno per un pezzo!!” disse Sakura inseguendolo, dopo aver salutato il maestro e la compagna di squadra.

“A domani Oka-san!”saluto allegramente Naruto, per poi correre dietro ai compagni

“Sakura-chan, Sas’ke aspettate, vengo con voi!!!”

Kakashi e la ragazzina osservarono i tre sparire alla fine del viale, per poi salire in casa.

“Ho preparato io la cena”disse l’uomo, aprendo l’uscio.

“Ok”

Mangiarono in assoluto silenzio, cosa innaturale perché solitamente chiacchieravano piacevolmente.

“Qualcosa non va?”domandò Kakashi, guardandola il suo occhio scuro che la fissava con attenzione.

Lei sollevò appena lo sguardo, sospirando appena.

Era tutta la giornata che stava rimuginando sull’Akastuki, qualcosa non la convinceva per niente e per questo da tutto il giorno non faceva che sforzare la sua memoria nel tentativo di sanare quel dubbio.

“Mirari”

Il ricordo di una voce.

Il fantasma della sensazione di un tocco leggero sulla fronte.

Dita sottili che sfiorando un piccolo freddo pezzo di metallo.

-E se…-

Si sfiorò appena il labbro inferiore, rimuginando.

“Mirari-san”

Una presa possessiva al polso.

Quegli occhi azzurri che la scrutavano.

La sensazione di essere schiacciata contro il muro.

La ragazza venne percorsa da un brivido involontario e mollò malamente la debole presa sulle bacchette, che caddero scompostamente della ciotola.

“Mirari Uciha”

Un volto nascosto nell’ombra.

Uno sguardo scuro e ostile.

Un’identità celata abilmente.

Una fitta lancinante alla fronte.

-Lui...loro…-

Si portò una mano alla fronte e barcollò appena, nulla di sconvolgente, ma Kakashi si portò al suo fianco.

“Mirari, tutto bene?”

Lei si scosse e fissò il ninja-copia, che le aveva appoggiato una mano sulla spalla.

“Hai bisogno di qualcosa?”

Mirari non rispose, quasi come se non avesse sentito la sua domanda.

“Se sei stanca faresti meglio ad andare a dormire…”le disse il jonin, tentando inutilemente di dissimulare la preoccupazione del suo tono di voce.

“Si…penso che andrò a dormire”sussurrò appena lei, mettendosi in piedi, rifiutando aiuto.

I leggeri ed esitanti passi della ninja percorsero il corridoio che portava alle camere.

“Buona notte ‘Kashi-kun”

“’Notte ‘Rari-chan…”

Qualche ora dopo Hatake Kakashi si affacciò dalla porta della camera sbirciando all’interno.

Mirari aveva riacquistato le sue sembianze adulte e stava dormendo con indosso una maglietta piuttosto larga che lui le aveva prestato, in attesa di comprarsi un pigiama suo. Era coricata da un lato, fra le mani strette davanti al viso che sigillavano fra le dita il coprifronte della foglia.

Il ninja fissò dubbioso la ragazza e poi entrò silenziosamente, mettendosi seduto al suo fianco.

Dormiva beatamente e Kakashi non potè far a meno di notare il vago sorriso che le distendeva le labbra.

Le sfilò dalle mani il coprifronte, temendo che si potesse ferire nel sonno, poi rimase immobile per qualche istante.

Lei schiuse le labbra e il sorriso si accentuò.

-Chissà che sta sognando…-

“Obito-kun…”mugugnò nel sonno lei, serrando i pugni privati del contatto con il freddo metallo del coprifronte.

L’occhio scuro di Kakashi si socchiuse.

-Sta pensando a lui…-

Lentamente si alzò e si diresse verso la porta della camera; si voltò solo una volta per guardarla per un istante.

-Non lo dimenticherà mai…-si trovò a pensare, mentre chiudeva la porta alle sue spalle.

Si appoggiò contro il muro e fissò un punto imprecisato ai suoi piedi, mentre un lieve ma fastidioso bruciore al petto non gli dava tregua.

In quel momento Kakashi si stupì: era geloso.

Geloso perché i sogni della ragazza non erano indirizzati a lui.

Era geloso di Obito.

Era geloso di un morto.

Quell’attimo di smarrimento durò solo un istante, poi recuperò immediatamente la lucidità che lo contraddistingueva.

Eppure negli istanti successivi non potè che vergognarsi di quei pensieri.

Uscì subito dopo e si diresse, nel cuore della notte, al monumento di Konoha.

Lì vi rimase per ore.

Non sentì le parole di Mirari pronunciate nel sonno; non vide l’espressione serena di lei intristirsi.

“Obito-kun…manterrò…la mia… promessa”

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Salve a tutti^^!! Lo so...forse la parte del ricordo è un pò troppo infantile...soprattutto se i personaggi hanno dai sei ai dodici anni, ma volevo ricreare un momento in cui i protagonisti fossero lontani dalla loro condizione da ninja e fossero più loro stessi. In fondo sono pur sempre bambini, costretti a crescere troppo in fretta, ma comunque bambini, con la loro spensieratezza e le loro caratteristiche. Se è risultato un pò troppo inverosimile mettete in conto che l'ho fatto per questo!Spero che il capitolo vi sia piaciuto^^!Mi raccomando, recensite ^.-!!
Kissoni super Irene Adler p.s: W le vacanze!!!!

X Fenicex8: Purtroppo per Naruto e co, Mirari sarà l'unica ad essere in lizza per l'esame...ma non temere, presto vedremo anche loro in azione! Ehm...si vedrà nei prossimi chap, comunque ha dovuto per forza raccontargli del passato di Mirari...certo che sono degli impiccioni quei tre!! Sono entrambi Uciha...per quanto riguarda il loro rapporto si svelerà lentamente...comunque da come hai visto, Mirari vede un pò come il suo eroe Obito (un pò come Konoamaru per Naruto...)...spero che anche questo chap ti sia piaciuto!!Kissoni Irene

X_Eleuthera_: Ciao!! Anche a me piace un sacco Obito...ç_ç poveretto si diverte e poi noi sappiamo che fa quella orribile fine....sigh!ç_ç....Ok, mi ripiglio se no cado nello sconforto più totale! Anche a me piace moltissimo trovare l'etimologia delle parole *.* adoro scoprire i significati oppure da dove derivano certe definizioni *.*!! Per i personaggi di mia invenzione dovrai aspettare qualche capitolo...spero che ti piacciano perchè ho cercato di caratterizzarli al meglio...adoro inventare personaggi *.*...quei bei ragazz...(il comitato anti spoiler della mia fic, composto da mister x, mister y, mister z, Mirari, Kakashi e Sasuke imbavagliano prontamente l'autrice) ç_ç....non c'è più rispetto per gli autori...sigh!XD! w KakashiXMirari...nei prossimi capitoli i due si comprimetteranno molto, perchè succederà....(il team anti spoiler torna, solo che Kakashi e Mirari sono misteriosamente scomparsi...)Ok, ok, sto iniziando seriamente a sclerare. Sarà la mancanza della scuola(evvai!!). 1 kiss Irene.

X Rael 89: Ciao!!! Sono contenta che la fic e la mia protagonista ti piacciano!Non sai quanto mi faccia piacere^^!!Allora aspetto con impazienza la KakaXKure ^.-! 1 Kiss Irene Adler

X Kakashina93: Ciao!!! Ma di un pò...come va? Quand'è che finiscono sti benedetti esami?! Hi hi, poveri pesci lessi^^ soprattuto Asuma!! Povero, si vede che non mi sta simpaticissimo?(colpa del fumo...non sopporto le sigaretteXD) Eh eh, devo ammetterlo, anche io sono una ninja in incognito!!hi hi!! In realtà io sono....l'amante di Kakashi!!Muhahahha!!Vabbè, scherzi a parte possiamo fare un matrimonio a tre, così non dobbiamo scannarci per decidere chi se lo deve sposare^^!! Massì, massì esigenze di copione, non preoccuparti!Kakashi è solo e soltanto nostro!!Mi raccomando Cri!! Ti voglio immensamente bene anche io, ragazzuola^^!!! A presto!! tvtrtrtrtrb by Fede

X Shio-kun: Eh si, ma presto non saranno i soli a conoscere la verità...fidati ^.-! Sono contenta che il chap ti sia piaciuto, spero che anche questo ti abbia interessato!!!Kissoni Irene Adler

X Fin: Ciao!! ç_ç....schifosa connessione! Dannazione, è già tanto che riesco ad aggiornare!! Basta, ho deciso...appena mi prendo un pc nuovo scaravento sta baracca giù dalla finestra!! vabbè....eh eh, di capitoli compromettenti ce ne saranno a bizzeffe per i due piccioncini...hi hi!! (O/////O ndMirari e Kakashi)(hihi, nulla da dire a vostra discolpa?nd me)(c-cioè..i-io nd Mira)(M-Mirari...i-io...ndKaka)(Ok, vi lascio soli, avete tante cose di cui parlare..u.u.nd me)ok, ho ufficialmente perso le poche celluline grige che mi rimanevano XD!!Che la forza della giovinezza sia con te (Oh Gai sensei!!XD) Kissoni super Fede.

X Isatachi: ciao!Come va? Purtroppo per Itachino dovrai aspettare ancora un pò...c'è l'esame di selezione...ma presto tornerà fra noi, non temere^^!!(E te pareva...ndIta)(Pelushotto dei nostri cuori!!Ammore!!*.* nd Isa e Ire)(-.-'...aiuto...qualcuno mi salvi! ndIta)(Vieni trottolino amoroso! nd Isa e Ire)(Mai!Piuttosto la morte!!!Kisame-kun...ti pregooooo!!Salvami tu T.T!!!! ndIta)(Non lo devi più frequentare quel tipo poco raccomandabile è.é!nd Isa)(Ecco!ndIre)(Nuuuuu!!T.T ndIta)w lo sclero!!Kissoni Irene

X Dark_girl92: Anche a me è spiaciuto mandar via Gaara...cercherò di farlo tornare, anche se sarà dura...purtroppo...comunque non temere!Cercherò di infilarcelo dentro in qualche maniera!! Eh eh, gli esami inizieranno nel prossimo chap^^!! Vedrai...non anticipo nulla!! Kissoni superissimi!!Irene


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Capitolo 23
*** Nuovi amici ***


Ecco il capitolo 23! Buona lettura^^! Kiss Irene Adler

Capitolo 23: nuovi amici.

Erano passati tre giorni e Mirari era pronta. L’esame di selezione consisteva nello scontro diretto fra i giovani che ambivano alla carica di jonin; superava l’esame chi veniva selezionato in base al numero di vittorie e alle capacità dimostrate durante i combattimenti.

Mancava circa un’ora all’inizio della prova e la ragazza era ansiosa.

“Andrà tutto bene Mirari-chan” le disse a bassa voce Kakashi, mettendogli una mano sulla spalla.

“Lo spero…Dopo tutti gli allenamenti che ho fatto”disse lei sistemandosi nervosamente il collo alto della maglietta.

“Mirari-chaaaan!!!”

La ragazza si voltò, i capelli scuri sciolti sulle spalle.

“Naruto-kun, Sakura-chan, Sasuke-kun! Siete venuti!” disse entusiasta la ninja.

“Certo, ne dubitavi forse?”disse Naruto “Ho portato delle persone a fare il tifo per te oka-san!”continuò poi chiamandola con il soprannome che ormai le aveva affibiato.

“In pratica Testa Quadra ha invitato quasi tutti i chunin di Konoha…”disse Sasuke, mentre un gruppo consistente di ragazzi si avvicinava.

“Te li presentiamo!”

Una timida ragazzina dai capelli scuri si fece avanti con due ragazzi al seguito.

“Lei è Hinata ed è molto simpatica. Questi sono i suoi compagni di squadra Kiba e Shino”

Mirari sorrise al terzetto, ma soprattutto alla ragazza, che pareva la più imbarazzata.

“Poi c’è il gruppo di Neji, Rock Lee e Ten Ten, che conosci gia”

“Spero per te che non ti farai battere da chicchessia Fujita…”disse lo Hyuuga, guardando la ragazza.

“Perché altrimenti saresti stato battuto da una perdente…?”ribatté lei, ma senza cattiveria.

“E questa qui è Ino” disse Sakura, indicando una ragazza bionda al suo fianco. “Con i suoi compagni Shikamaru e Coji”

Un ragazzo dall’aria imbronciata e un ragazzino paffuto la salutarono con un cenno.

Dietro il gruppo di ragazzini Iruka aspettava paziente.

La giovane Uciha appena si accorse della sua presenza gli si avvicinò “Maestro Iruka c’è anche lei!! Non pensavo che riuscisse a venire!!”

Il chunin si passò una mano dietro il collo “E’ vero che insegno all’accademia, ma oggi era il mio giorno libero e non volevo assolutamente perdermi questa sfida!”disse.

La ragazza sorrise e il chunin avvertì un rossore diffuso alle gote. Si diede dello scemo: Mirari era la prima per cui si era preso una cotta da piccolo e adesso, a distanza di anni, rischiava di ricaderci.

“Lei è Mirari-chan ed è una ninja fortissima!!”la presentò Naruto agli altri chunin.

La diretta interessata arrossì un poco.

“Come mai non combatti con il tuo vero aspetto Mirari-chan?”domandò Sakura.

“E’ vero, è molto strano”disse Naruto, corrugando la fronte.

L’aspirante jonin farfugliò qualcosa di incomprensibile.

“Ragazzi, forse è meglio se andate ai vostri posti”disse Kakashi, cercando di salvare la situazione. “Mirari è la prima e fra poco si inizia”continuò Iruka, aiutando il collega.

“Ok!!!Ce la devi mettere tutta Oka-san!!Noi faremo il tifo sfegatato solo per te!!”disse entusiasta Naruto, mentre Sakura annuiva.

“Grazie mille ragazzi”

La giovane Uciha osservò il gruppetto uscire dalla stanza e salutò con la mano un Sasuke che la guardava furtivamente.

Una volta soli Kakashi sospirò stancamente, passandosi una mano sulla fronte.

Lei lo fissò attentamente.

“Stai bene?”

Il jonin annuì.

“Perfino Naruto sta iniziando a capire…”disse per cambiare discorso.

La ragazza alzò le spalle “Una volta ricevuto il risultato dell’esame dirò loro la verità”

“Pensi sia la cosa giusta da fare?”

L’aspirante jonin sospirò, legandosi i capelli a coda di cavallo.

“Non so se è la cosa giusta…in ogni caso non sono disposta a prenderli in giro a vita. Penso poi che Sasuke sospetti già qualcosa”

Kakashi si passò una mano fra i capelli.

Mirari lo guardò preoccupata, vedendolo un po’ pallido.

“Sicuro di star bene?”

“Si. Io vado a raggiungere Naruto e gli altri. Metticela tutta!”disse lui

Lei annuì. “Farò del mio meglio!”

L’incontro andava avanti da ormai dieci minuti e nessuno dei due contendenti sembrava voler cedere.

Mirari schivò in tempo l’attacco del giovane avversario marionettista, uscendo dalla sua portata.

“Non potrai sfuggirmi a lungo!”disse seccato il ragazzo dai capelli lunghi e rossi, lo sguardo scuro che seguiva i movimenti della ninja di Konoha.

Mirari sapeva perfettamente di non poter scappare a vita e stava già elaborando una strategia.

Schivò con rapidità i kunai lanciati dalla marionetta, poi si attaccò all’alta parete verticale dell’arena confluendo il chakra verso i piedi.

“Dai Mirari-chaaaaan!! Metticela tutta!!!Sei tu la più forteeee!!!” gridò a squarcia gola Naruto, facendo girare verso di lui metà platea.

Il biondo lanciò qualche altra esclamazione per poi girarsi verso il gruppo di amici che se ne stava zitto “Perché non fate anche voi il tifo?!”

Sakura lo guardò seccata: Naruto gridava a squarciagola da nove minuti buoni, sventolando una bandiera con scritto: Let’s go Mirari!!

“Basti tu per tutti noi” disse infine Shikamaru, lanciando un’occhiata all’incontro.

“Infatti. Dovresti calmarti Naruto, se Fujita-san è la più forte il destino le sarà benigno”disse con calma Neji.

Rock Lee, seduto al fianco del compagno di squadra aveva gli occhi scintillanti che seguivano ogni movimento di Mirari.

“E’ così brava!!!”

“Non quanto il tuo maestro spero”disse Gai, spuntato da chissà dove.

Il giovane in tutina balzò su dal suo posto.

“No maestro Gai, lei è sempre il migliore!!!”

“Oh, Lee!!”

“Maestro Gai!!”

“Leee…”

“Maestro G…!!”

Il duetto venne interrotto da Ten Ten, che li aveva fulminati con tale sguardo omicida che aveva bloccato loro il fiato in gola.

“Se l’incontro andrà per le lunghe salterà la nostra prenotazione al ristorante…”disse preoccupato Choji, sgranocchiando le sue immancabili patatine.

“Non preoccuparti, ho spostato la prenotazione di un’ora”

“Maestro Asuma! Come mai c’è anche lei!?”domandò Ino, che si era vista comparire a fianco l’uomo senza rendersene conto.

“Non sono l’unico…”

Dietro Hinata, Kiba e Shino comparve Kurenai.

“Maestra Kurenai!”

“Salve ragazzi, siamo venuti a dare un’occhiata all’incontro”

“Visto, Mirari è famosa!!Tutti i ninja vogliono vedere il suo incontro!!”disse Naruto.

“Ora inizierà la festa”disse Kakashi con un impercettibile sorriso sul viso.

Un’improvvisa nube di polvere riportò l’attenzione all’incontro.

Quando questa si diradò si poteva distinguere una figura accasciata a terra.

“Mirari-chan!”sussurrò sbigottito Naruto.

Sakura si sporse dalla balaustra, mentre Sasuke corrugava leggermente la fronte.

“A quanto pare la vostra amica non è forte come dite”disse Kiba, mentre il suo cagnolino Akamaru dormiva fra le sue braccia.

“E’ ora di arrendersi, non hai più forze”disse il marionettista alla sua avversaria, che si stava rialzando.

Una delle sue marionette si mosse, bloccando Mirari per la vita con la lunga coda.

“Bene”

Il ragazzo fissò l’avversaria, confuso.

Mirari unì le mani. “Tecnica della moltiplicazione del corpo!!”

Una ventina di copie comparvero, sparpagliate su tutta la superficie delle mura.

“Che hai intenzione di fare? Tu sei comunque bloccata!”disse il ragazzo.

“Lo sei anche tu…”

Il sigillo di Mirari cambiò improvvisamente colore, diventando rosso scuro.

Le mani della ragazza si mossero, formando una sequenza di sigilli che lei non aveva mai usato prima. Lo stesso fecero le copie.

“Arte del fuoco. Tecnica della palla di fuoco suprema!!!”

Il fuoco divampò in un lampo, circondando i due contendenti da ogni parte.

“Così anche Mirari verrà bruciata!!!”disse allarmata Sakura, serrando le mani.

Naruto si sporse il più possibile dalla balaustra.

Sasuke e Kakashi rimasero impassibili, sicuri.

Così com’era divampato il fuoco si spense in un lampo, quasi come se una folata di vento particolarmente forte ne avesse placato le fiamme.

Mirari era in piedi, il braccio teso verso l’esterno e l’avversario a terra con gli abiti in parte bruciacchiati;le marionette rese del tutto inutilizzabili.

“Vince l’incontro, Mirari Fujita!”disse l’albitro.

Naruto e Rock Lee si alzarono di scatto, mentre la folla esplodeva in un boato di acclamazione.

“Sei forte Mirari-chan!!!”gridava Lee.

“Lo sapevo!!! Lo sapevo che avrebbe vinto!!”gridava Naruto saltellando come un matto, mentre stringeva fra le braccia Sakura e Sasuke, la prima che sorrideva raggiante, il secondo che era si felice per la vittoria, ma che trovava leggermente asfissiante la stretta del compagno di gruppo.

“Che forte quella ragazza!!!”ammise Kiba Inuzuka, mentre Shino, se ne rimaneva tranquillamente seduto.

Neji aveva un mezzo sorriso sulle labbra, mentre TenTen veniva mezza soffocata dalla stretta commossa di Rock Lee.

Hinata sorrideva mitemente, mentre Gai, Kurenai e Asuma, guardavano la ragazza vincitrice.

“Non è poi così male”ammise la donna jonin, mentre Asuma e Gai annuivano appena.

“Cosa vi avevo detto?”disse Kakashi, voltandosi verso i colleghi.

“Mirari-chan è sempre stata un osso duro da battere!”disse Iruka, con un sorriso.

“Che incontro entusiasmante!”disse Ino, scuotendo elettrizzata il suo vicino “non è vero Shikamaru?”

Il ragazzo alzò un sopracciglio, lasciandosi sbatacchiare ancora un po’ dalla biondina tutto pepe. “Si, interessante…”

Choji aveva divorato il suo super pacchetto di patatine alla paprika dolce per l’eccitazione e ora se ne stava già divorando un altro.

Kakashi riportò lo sguardo sulla ragazza. Si passò una mano sulla fronte imperlata di sudore.

Chiunque avesse osservato il ninja-copia con attenzione, avrebbe scorto nel suo sguardo felicità, orgoglio e un fioco e timido brillio di dolcezza.

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Eccomi qui! Il prossimo chap sarà completamente incentrato sui ricordi di Mirari, quindi gli altri personaggi saranno appena citati. Ci saranno nuove rivelazioni...ma non anticipo nulla!! (in un certo senso l'ho già fatto... Se andate a recuperare il capitolo 15 ve ne accorgerete!)Spero che questo chap vi sia piaciuto! Kissoni e recensite^^!!!Irene Adler

X Fenicex8: hi hi, sono felice che ti sia piaciuto il ricordo^^E si, finalmente Sasuke si da una svegliata!Però è ancora lontano dalla verità! Spero di far rientrare presto Itachi nella fic, anche se non so dove infilarcelo...magari in qualche oscuro ricordo...^//^Grazie per il complimento, sei troppo buona! Kissoni super Irene Adler

X _Eleuthera_: ogni tuo commento è sempre molto gradito, chissene se arriva in ritardo!ç_ç anche io ho il pc semi scassato...ma perchè?!Dannati aggeggi, complottano contro di noi!Eh eh, si! Presto il significato di quella frase sarà rivelato...e anche gli altri che ho lasciato in sospeso (non mi dimentico mica!)In che senso MarySue? Sarebbe tipo una smorfiosa?(scusa la mia ignoranza, ma in certi campi sono un'autentica frana^^') Comunque non preoccuperti per il paring...presto la situazione si smuoverà.Kissoni super, Irene

X Debby87: Ciao! Non preoccuperti per le recensioni!Mica me la prendo!!!Buone vacanze anche a te!Kissoni Irene

X Kakashina93: Ciauuuuuu!!!!Sono felice che ci siamo decise per il matrimonio!!Kashi-kun non ce la faceva più ad aspettarci!!(seeee...come no!Credici ragazza!nd Kaka bisbiglia)(Tessssoro...nd due mogliettine)(ok, ok....arrivo tesssssore mie^^ ndKaka)Si si, ti faccio da testimone! Tessora come sono felice!! Magari passiamo anche da Suna nel viaggio di nozze...sai com'è a Konoha ci sono tutte quelle donne...non vorrei che il nostro amato si...distraesse! (tipo con la smorfiosa del ramen...o altre) Ok ci sentiamo su MSN!! Kissoni superissimi Cri-tessora, ti voglio benissimo!!!Baciotti Fede

X Siana: Eh eh, il ninja-copia si deve dare proprio una svegliata...u.u...ma si sa, gli uomini in queste cose sono mooolto lenti...(purtroppo per le ragazze) Diciamocelo, Kakashi sarà un gran ninja e tutto quello che vuoi, ma con le donne non ci sa fare un gran che...ma le cose cambieranno! Kissoni super Irene

X Fin: ciao!! Presto il tuo dubbio verrà saziato (ho detto la stessa cosa per l'evocazione di Mirari e poi...vabbe, ma presto anche quello verrà risolto...diciamo entro quattro-cinque chap al massimo^^) Vedrai cosa ho in mente per il trio Kakashi-Obito-Mirari...non anticipo nulla! Anch'io adoro Obito-kun *.*...perchè doveva fare quella fine?!ç_ç non poteva morire Rin?(Ehi!! ndRin)(E' un modo di dire, calmati dolcezza, atrimenti non ti inserisco nella fic...nd fede)(Dannata autrice...ndRin)( ^_^ nd Fede) Kissoni super. Fede

X Dark_girl92: Non pensavo che la parte della promessa attirasse così tanto! Non preoccuparti, relativamente presto scoprirai di che genere di promessa si tratta^^ ...Ehm...per il bacetto mi dispiace deluderti, ma per ora non se ne fa nulla u.u Scherzi a parte...non temere...prima o poi ....chissà...(ma come sono perfida!!Muhahahaha!!)E mi raccomando, ricorda sempre l'urlo di battaglia di Mirari!!(Quale sarebbe? ndNaru)(...prova ad indovinare ndIre)(...uhm...ci sono^^!!ndNaru)(Spara...ndIre poco convinta)(E' 'Dattebayo!!'^^ ndNaru)(...è senza speranza...-.-'ndIre) Risssa!!!Kissoni super, Irene

X Isatachi: Ciao!! O__O Gai vestito da principessa....XDD Probabilmente se accadesse tutti perderebbero apposta per non essere baciati da lui!!! Hi hi, anche io mentre scrivevo la scena sogghignavo immaginandomi il mini ninja costretto contro la sua volontà a vestire i panni della principessa!(mio fratello è arrivato a darmi della squilibrata mentale per quello^^')Kisso...(ehi!E la classica scenetta di cui sono il protagonista?? ndIta)(Itachino!!In fondo ci vuoi bene *.* Che ammmmore!!!!nd Isa e Ire)(Ma perchè non sto zitto??T.T ndIta pucchosamente coccolato da Ire e Isa)(Tiè, muori fra le pucciosità, odiato fratello!!ndSasu) ^^' ....come dicevo....kissoni itachosi, baci Irene

X Rael_89: E si...l'eroe dello sharingan è geloso...;) Spero che il chap ti sia piaciuto, kissoni super Irene

X Ginny: Ciao!! Mi ha fatto proprio piacere la tua recensione!! Anche io leggevo da un pò la tua fic, ma non recensivo mai!!Comunque ho rimediato...;) Perfino una statua?? Esagerata!! Comunque per quanto riguarda l'aggiornamento di solito sono avanti un paio di capitoli da quello che sposto, così ho il tempo di rimetterli a posto e altro...
Spero che anche questo chap ti sia piaciuto e aspetto di leggere presto la continuazione della tua fic!Kissoni Irene

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Capitolo 24
*** La vecchia squadra 5 ***


Capitolo 24: La vecchia squadra 5

Mirari si accasciò contro il tronco dell’albero, la brezza pomeridiana che le solleticava il viso.

L'esame sarebbe continuato il giorno successivo e si sarebbe concluso nel tardo pomeriggio, nel momento in cui gli esaminatori avrebbero annunciato il termine della prova.

La ragazza aveva appena lasciato Naruto e il gruppo di giovani ninja nelle mani di Kakashi e gli altri insegnati, decidendo di passare un po’ di tempo da sola.

Era tutto il giorno che aveva una strana sensazione.

La sensazione di aver dimenticato qualcosa o qualcuno d’importante.

Sospirò sdraiandosi sull’erba, mentre i suoi capelli scuri si spargevano fra i fili d’erba.

Chiuse gli occhi, cercando di ritrovare la memoria, in parte perduta.

“Mirari-chan, ricordati che l’allenamento è domani!”

La ragazza provò una fitta al sentire quella voce nella sua testa.

-Quella voce…-

“Sono felice di essere in squadra con te, Mirari-chan!”

Una nuova fitta, ancor più intensa.

-Di chi sono queste voci?!-

Due visi riaffiorarono da antichi ricordi.

Il primo era un ragazzino dal viso roseo e pulito, lo sguardo tranquillo e sincero dalle iridi color nocciola, una cascata di ricci biondo-castano un po’ arruffata.

Il secondo doveva avere la stessa età, portava i capelli scuri un po’ lunghi, di modo che accarezzassero le guance, gli occhi erano di un verde smeraldo intenso.

-Chi sono?-

Improvvisamente si ricordò di averli entrambi visti in sogno, durante la prima missione con il team sette.

Si alzò in piedi di scatto e iniziò a correre.

-Quei ragazzini…sono così famigliari…-

Aveva la strana sensazione che avrebbe dovuto riconoscerli, ma non riusciva a riportare alla mente le proprie memorie perdute.

-Chi sono?!-

Doveva saperlo.

Voleva saperlo, perché sentiva di conoscerli, di aver provato per loro tutto ciò che si può provare per delle persone speciali.

Il biondo e il moro.

Occhi nocciola, occhi smeraldo.

Sognatore, meditatore.

Interruppe la sua corsa di colpo.

Si era ricordata le loro caratteristiche.

Osservò il paesaggio che la circondava: era in mezzo al bosco in una radura, dove, poco più avanti, c’era una pietra, posta su un piccolo podio.

Era il monumento ai caduti di Konoha.

Subito la ragazza corse verso quella lastra, temendo che li ci fossero incisi i nomi dei due ragazzini.

-Perché dovrebbero esserci?Non è detto che siano morti…-pensò confusa, mentre il suo sguardo saettava fra gli innumerevoli nomi.

Vicino al monumento c’erano alcuni gigli appassiti.

Si bloccò, le sue dita che sfioravano un nome fra i tanti.

Hideiko Miyazaki.

Nella mente della ragazza vide il viso del ragazzino dai capelli scuri.

Come colta da una paura improvvisa cercò fra quell’elenco un secondo nome.

-Fa che non ci sia, ti prego, fa che non ci sia!!!-

Ma il perché lo cercasse non le era chiaro…

Si bloccò di colpo.

Dei passi si arrestarono dietro di lei.

La ragazza si voltò lentamente.

Era un ragazzo.

Lo sguardo blu di lei venne catturato da un mazzo di gigli bianchi fra le mani dello sconosciuto.

“A me piacciono i gigli bianchi, anche a Mirari-chan. Sono i miei preferiti!”

Quella voce, proveniente da un lontano ricordo, scosse la giovane ninja.

I suoi occhi risalirono verso il volto, dai tratti adulti ai fieri occhi castani, fino ai capelli, ricci, ribelli, color miele.

I suoi occhi si spalancarono dalla sorpresa.

-No…-

“Mi-Mirari-chan…?”sussurrò il ragazzo, dopo un silenzio interminabile.

Lei trattenne il fiato, mentre un nome entrava con prepotenza nei suoi pensieri.

“Tomoaki…”soffiò.

I gigli caddero a terra, il ragazzo corse verso di lei e la strinse forte a se.

“Mirari-chan…pensavo di non rivederti mai più!Pensavo fossi morta!!”gemette questi.

“Tomoaki-kun…”

Lui sembrò non ascoltarla e si staccò da lei.

“Dopo quella notte io…non mi sono dato pace, ti ho cercato in lungo e in largo, ho cercato informazioni, ma nessuno sapeva dirmi nulla…”

“Tomoaki-kun…”sussurrò lei.

Il ragazzo si fermò; quegli occhi castanti la osservarono con attenzione.

“Hideiko-kun…lui…”sussurrò con voce flebile.

Sul viso del biondo si dipinse un’espressione malinconica.

-Perché?-

“Lui…è morto quella notte”

Mirari all’inizio non capì a cosa si riferisse, ma subito dopo si ricordò.

Quella notte, in cui era stata rapita da Itachi, nessuno si era accorto della sua presenza, tranne loro, i suoi compagni di squadra.

Tomoaki ed Hideiko avevano visto il ninja ricercato prendere con la forza la loro compagna, l’avevano inseguito, avevano combattuto con lui pur di salvarla e l’ultima volta che li aveva visti erano entrambi distesi a terra, apparentemente morti sotto i colpi dell’Uciha traditore.

Invece Tomoaki era vivo ed era di fronte a lei.

Il suo Tomoaki, il suo amico.

Il ragazzo rafforzò la sua presa sulle braccia dell’amica, ritrovata dopo tanto tempo.

“ Non è colpa tua Mirari-chan…se Hideiko è morto non è stata colpa tua”

Tomoaki era sempre stato un ragazzo molto sensibile e si era molto affezionato a lei. Quando erano ancora la squadra cinque, Mirari doveva confortarlo ogni qual volta qualcosa lo turbava e lui faceva lo stesso con lei.

Il ragazzo la guardò; lei notò immediatamente il suo sguardo, serio e deciso.

“Quel tipo che ti ha rapita, quell’Uciha…sei fuggita da lui?”

Mirari non potè non sentire quel cognome, anche suo, pronunciato quasi con sprezzo.

“Si”disse semplicemente.

“Ti sta cercando?”

“Si”

Perché mentirgli? Non sarebbe servito a nulla; il compagno era sempre riuscito a capire quando mentiva: colpa dei suoi occhi, troppo espressivi, che dicevano sempre la verità.

“Ti ha tenuto tutti questi anni con lui…quel verme!”

“Tomoaki…”

Il ragazzo abbassò il volto, leggermente illividito, serio, deciso.

“Non ti porterà via una seconda volta!Non glie lo permetterò!”

Lei si sorprese.

“Che venga…io sarò qui!Gli darò quello che merita!”

“La vendetta non serve”disse seriamente la compagna, guardandolo decisa “Non ci restituirà Hideiko…”

“Lo so”

Mirari strinse i pugni.

“Perché allora?”

Il ragazzo lasciò la presa sulle braccia della compagna, fissando un punto imprecisato alla sua sinistra.

“Perché ha rovinato la mia e la tua vita”

Silenzio fra i due amici, rotto solo dal vento, che alzava il terreno polveroso.In quei brevi istanti Mirari non riuscì a fissare l'ex compagno di squadra, un dolore bruciante al petto. Possibile che dopo anni passati separati, il passato riusciva sempre e comunque a prevalere? Perchè, al posto di vivere il presente ci si doveva aggrappare al passato? Un passato che lei avrebbe, almeno in parte, voluto dimenticare...

“Da quanto sei qui?”chiese il biondo.

“Sono tornata da quasi un mese”rispose lei, con un sospiro rassegnato.

“Sono cambiate parecchie cose da quando me ne sono andata…”

“Già”

La ragazza si scostò dal viso una ciocca di capelli, guardandolo di sottecchi: in lui c'erano ancora le tracce del ragazzino dolce e sognatore che era un tempo.

“Come hai fatto a riconoscermi?”

Lui abbozzò un sorriso. “Nello stesso modo con cui mi hai riconosciuto tu. E poi...”

Un attimo di silenzio.

“I tuoi occhi sono inconfondibili”completò semplicemente, con un’alzata di spalle.

Mirari si limitò ad abbassare lo sguardo.

“Ti va di andare a mangiare qualcosa?”

-Abbiamo un sacco di cose di cui parlare…-

Lei sussurrò qualcosa, titubante.

“ ‘Rari-chan?”la chiamò il ragazzo, i capelli chiari che gli accarezzavano le guance.

“Ti dovrò spiegare un po’ di cose…”

“E io ti ascolterò tutto il tempo”rispose lui, con un’espressione rassicurante.

-Nonostante tutti questi anni, riesci sempre a farmi sentire al sicuro…..-

I due amici si allontanarono un poco, Mirari prese i gigli bianchi caduti a terra, levando da quei candidi petali qualche granello di polvere.

“Ti piacevano i gigli, erano anche i miei preferiti…”disse Tomoaki.

Lei sorrise ingenuamente come faceva anni addietro, ogni volta che i suoi compagni la raggiungevano al campo d’allenamento insieme al maestro.

Mirari si avvicinò al monumento e vi appoggiò i fiori.

“Hideiko-kun, i fiori più belli di Konoha sono per te”

Tomoaki sorrise, dopo tanto tempo.

Si resero conto di una cosa: Erano ancora la squadra cinque, nonostante tutti quegli anni di lontananza, i legami fra di loro erano solamente rimasti sopiti, in attesa di riallacciarsi.

Mirari ricordò quei momenti felici che aveva passato con i suoi compagni, in cui si erano allenati, in cui avevano affrontato con spensieratezza le prime missioni, in cui il maestro li redarguiva scherzosamente per poi offrire loro il pranzo.

Non importavano le piccole scaramucce che scoppiavano fra lei e Hideiko, in cui lui le dava dell’imbranata e in cui lei glie le suonava di santa ragione, dimostrando l’esatto contrario.

Erano sciocche liti infantili.

Non importavano i momenti in cui Tomoaki si offendeva per i commenti di Hideiko.

Alla fine, entro la giornata, si faceva sempre pace.

Non importavano le continue lamentele dei due compagni di squadra, che affermavano offesi che il maestro faceva preferenze verso di lei.

Sapevano che il sensei voleva loro bene tutti allo stesso modo.

Erano il gruppo cinque.

Erano una squadra, una vera squadra ninja, in cui le debolezze di uno venivano colmate con le capacità dell’altro.

Erano compagni.

Punti di riferimento.

Confidenti.

Amici.

-Hideiko…-

Mirari sfiorò con dolcezza quel nome inciso nella fredda pietra.

Quel ragazzino, un po’ saccente, le aveva sempre dato dell’imbranata, le faceva notare ogni errore commesso, le faceva raramente i complimenti nonostante si allenasse fino a notte fonda per migliorare, nelle missioni non tollerava alcun tipo di distrazione, cosa che lei si concedeva ogni tanto.

Eppure…

Eppure in quella notte, in quella dannata notte di luna piena, in cui i suoi compagni avevano cercato di salvarla da Itachi, le era impossibile dimenticare le ultime parole che Hideiko le aveva rivolto.

L’aveva guardata dritta negli occhi, mentre piangeva caricata brutalmente sulle spalle del fratello maggiore.Gli occhi smeraldini di lui non avevano abbandonato i suoi.

“Non preoccuparti Mirari-chan, non permetterò che ti porti via”

Aveva lottato insieme a Tomoaki per liberarla; il secondo era caduto per primo, ferito gravemente, Hideiko aveva lottato fino alla fine. Fino all’ultimo respiro. Come un vero ninja; per difendere ciò in cui credeva, ciò che più riteneva importante.

-Hideiko-kun…-

Mirari sospirò.

-…grazie!-

Infine i restanti membri della squadra cinque si allontanarono.

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Salve a tutti^^! Questo capitolo è un pò striminzito, e fra l'altro doveva venire completamente diverso da ciò che leggete adesso...mi è venuto fuori abbastanza malinconico, forse perchè quando l'ho scritto ero un pò in vena di malinconia. Allora...Tomoaki è un personaggio di mia invenzione, così come Hideiko...volete sapere qualcosa sul sensei della squadra? Dovrete aspettare un pò di chap, perchè sto ancora definendo il carattere!...L'esame continuerà nel prossimo chap, e ci saranno nuovi colpi di scena!Non so se il chap riuscirò a spostarlo per la fine della settimana, se non ci riesco dovrete aspettare due settimane^^'!(maledetta!!ndlettori)...aspettate a lanciarmi contro le maledizioni...me ne vado in vacanza una settimana, è per quello che non posso aggiornare!Comunque vedrò di farmi perdonare...Ho finito il papiro, mi raccomando, recensite numerosi^^! Kissoni super Irene Adler

XKakashina: ciao more!!! Eh eh, Mirari è una grande, e vedrai che combina nel prossimo chap!! A quando la data del matrimonio? Decidiamola presto così l'amore nostro si prepara (...se, mi preparo...a fuggire!ndKaka)(Cosa hai detto sharinguccio nostro?nd due sposine)(...no dicevo...non vedo l'ora!^^')(Bene tesssoro nd due mogliettine stile gollum)Kissoni super, tvttttttb by Ire alias seconda mogliettina di kakashi alias fede.

X_Eleuthera_:ciao!! ç.ç...mi commuovo!Tutti questi complimenti...^///^ Sei davvero troppo buona, mi fanno davvero piacere le tue recensioni, si si^^! Per fortuna, speravo proprio di non far risultare Mirari stile Mary sue, cosa un pò difficile dato che di natura lo fatta stile brava ragazza e anche abbastanza dolce^^...non sai quanto mi sono messa per creare un personaggio simile... Mi piacerebbe sapere che tipo ti sembra, giusto per capire se le caratteristiche con le quali l'ho creata corrispondono a quelle dei lettori (si, lo so. Sono logorroica...ma ci tengo tantissimo!!E poi penso mi serva per migliorarmi)Comunque se non ti va non c'è problema^^!Ti dirò il chap del primo esame mi è piaciuto un sacco scriverlo, anche perchè ci ho infilato dentro quasi tutti i protagonisti. Ok, concludo qui. Kissoni super Irene

XRael_89: Ciau!!Ti piaciono loro due...magari se riesco le faccio comparire ancora!Anzi, ho già in mente una particina dove inserire Ino^^ I combattimenti continueranno nel prossimo chap, spero che anche questo ti sia piaciuto!!Kisssoni Irene

XDark_girl92: Si, si...Naruto è troppo forte, quando ho scritto quel pezzo quasi me lo immaginavo^^! E poi è tornato il mitico Lee con l'adorato Gai sensei!E il predestinato Neji e tutti gli altri...No vabhe per il bacio probabilemente ci sarà, ma fra mooolto tempo!Kissoni, Irene

XFenicex8: Eh eh, magari è un parente di Kankuro...no va bhe, le cose dovrebbero chiarirsi con il prossimo chap.La questione dello sharingan è abbastanza strana...Mirari non l'ha mai saputo usare...anche perchè lei ha un dierso tipo di sharingan...comunque per ulteriori info c'è il prossimo chap!!Kissoni Irene

XDebby 87: La storia si verifica dopo l'esame di selezione chunin, quindi Orociock ha già messo le sue grinfie sul giovane Uciha.(Maledetta serpe!!)Comunque non ho ancora approfondito la questione...si vedrà più avanti. Ok, kissoni Irene

X Fin: ciao!!Per il combatimento non temere, c'è il prossimo chap che spero varrà per due per il copmbattimenti e le tattiche...Piaciuti i due nuovi personaggi (lo so, è stile team kakashi che uno muore per salvare gli altri...ma ci stava bene)? Per i disegni non temere, ne ho finiti un paio^^ ps: quei tre fumetti di FMA...*.* io adoro Ed!!E Roy *ç*...ok...adoro quel manga...credo proprio che andrò a raccattare in giro gli altri volumi e me li leggero per benino^^Kissoni super, a prestissimo. Fede

X Isa: Eh eh, gli esami non sono ancora finiti...cunque nel prossimo chap Itachi tornerà in tutto il suo malvagio splendore*.* ...(Ita, caro...sentito, fra poco tocca a te ndIsa fuori dalla porta della camera di Ita)(Non puoi intrare!ndIta)(Entriaaaaamo ndIre e Isa spalancano la porta)(O___OndIre e Isa)(O///////OndIta)(Kyaaaaaaaa!!nd Isa che guarda Itachi e Deidara appollaiati sul letto intenti a pettinarsi a vicenda i capelli dopo una doccia)(Fuori!!Ho diritto ad avere la mia privacy!!O////OndIta con solo un asciugamano addosso)(Ire intanto è svenuta per l'emozione)(Fuori di qui, aritista da quattro soldi ndIsa che sbatte fuori dalla camera Deidy)(Isa chiude la porta e guarda l'Uciha con sguardo assatanato)(C-che vuoi fare?!ndIta terrorizzato) (muhahahahah!ndIsa)(Ahhhhhhhhhhh!!ndIta)cosa sarà accaduto al povero Ita-kun?Riuscirà a comparire nel prossimo chap, oppure Isa lo terrà fra le sue grinfie?E Ire si riprenderà per 'aiutare' la sua socia?...ok, ho perso tutti i pochi neuroni che avevoXDDDD!!. Kissoni super Irene

X Siana: Si, si Kakashi è orgoglioso...ma anche qualcosa di più!Nel prossimo chap ci saranno altri combattimenti!!!Spero ti sia piaciuto il chap, kissoni Irene

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Capitolo 25
*** La sfida più dura! ***


Dopo due settimane eccovi il 25 capitolo. Ringrazio ancora una volta tutti i lettori e recensori! Ora vi lascio al capitolo...Irene Adler

Capitolo 25: La sfida più dura!

Mirari entrò nell’arena, carica per lo scontro.

Intorno a lei sorgevano mura colossali che si chiudevano in forma circolare, in cima alle quali un pubblico impaziente assisteva agli incontri di selezione dei jonin.

L’albitro si avvicinò ai contendenti, tenendo in bocca una spiga verdognola.

“In quest’incontro combatteranno Mirari Fujita e Sajoji Kanji”disse.

Davanti all’Uciha un ragazzo di circa trent’anni se ne rimaneva immobile, le braccia incrociate, guardandola freddamente da sotto la frangia color grigio topo.

Il giudice di gara fissò per un istante entrambi i ninja, per poi dare il via all'incontro.

“Cominciate!”

Mirari scattò immediatamente, un kunai in mano.

L’altro se ne rimase immobile, in attesa, quasi non temesse il suo attacco.

-Perché non fa nulla?-

La ragazza lanciò l’arma e preparò altri tre kunai.

La lama arrivò a pochi centimetri dal viso dell’avversario, che con un gesto rapido e calcolato l'afferrò e la rispedì al mittente con estrema precisione.

Mirari la schivò per un pelo; i suoi capelli scuri, legati in una lunga treccia, le scivolavano nuovamente sulla schiena.

-Che tecniche avrà intenzione di utilizzare?-

Tentò di colpirlo con i kunai, ma questi utilizzò la sostituzione del corpo e si salvò all’ultimo, facendo andare il colpo a vuoto.

“Ora tocca a me”

Mirari alzò lo sguardo e lo vide qualche metro sopra di lei.

-Accidenti, è molto veloce!-

Il ragazzo estrasse un gran numero di spiedi e li lanciò in direzione della ragazza.

Lei li schivò rapidamente, per poi confluire il chakra nelle piante dei piedi e assicurarsi alle mura.

L’avversario fece lo stesso per poi lanciarsi nel vuoto da un’altezza di trenta metri.

Compì una rapida sequenza di sigilli.

“Tecnica dell’intrico di spiedi!”

Un gran numero di minuscoli aghi si diressero in ogni direzione.Gli occhi scuri della ragazza si sgranarono dalla sorpresa.

-Dannazione, devo fare qualcosa!-

Portò una mano al muro, dopo aver eseguito sei sigilli.

“Arte della terra!Tecnica della barriera-copia!”

Inclinò il corpo fino a che la schiena non entrò in contatto con la fredda superficie del muro, nello stesso momento creò un arco utilizzando la mano precedentemente posata a terra, allungando la materia impenetrabile del muro e proteggendosi.

I minuscoli e letali spiedi s’impiantarono in profondità su tutta la superficie del campo di battaglia.

-Non avrei mai pensato che avrei ringraziato Zetsu per avermi insegnato questa tecnica-pensò la ragazza, dissolvendo la barriera da lei stessa creata.

“Il bello deve ancora venire”replicò l'atro, estraendo un numero considerevole di carte bomba.

Mirari si mise in allerta, pronta a scattare di lato qual'ora l'avversario avesse tentato di colpirla.

-Che ha intenzione di fare?Vuole lanciarmele contro?-pensò.

Era una mossa alquanto insolita lanciare direttamente le carte bomba addosso all'avversario. Solitamente le si preferiva assicurare alle armi, di modo da lanciarle con più rapidità e precisione.

-Quel ninja ha di sicuro in mente qualcosa...devo stare attenta-

I sigilli di carta vennero infine lanciati, ma, al posto di tentare di colpire in qualche modo la giovane Uciha, si sparsero su tutta la superficie del campo di battaglia, ricoprendone interamente il terreno.

-Perchè?!-

.

“Ma che cosa sta facendo quel tipo?!”sbottò Naruto, fissando dubbioso la scena dall’alto delle mura. Sasuke al suo fianco spostava il suo sguardo da una parte all’altra del campo, come se stesse cercando di valutare la situazione.

“Non riesco a capire…”sussurrò Sakura “Sembra che…”

“Vuole trasformare il campo”disse Kakashi, portandosi una mano al viso, lo sguardo serio.

“Una mossa davvero scaltra”assentì Maito Gai, in uno dei suoi rari momenti di serietà.

“In che senso? Gli spiedi non servivano per tentare di colpirla?”domandò Ino, dubbiosa, seduta una fila dietro a quella della squadra di Gai. Si voltò con fare sinuoso alla sua sinistra, dove il suo compagno di squadra fissava la scena con grande interesse.

“Secondo te, Shikamaru?”

Il ragazzo non le rispose, mentre un sorrisetto soddisfatto si faceva largo sul suo viso.

“Qualcuno si vuol degnare di rispondermi?!”sbottò la bionda, pestando il piede del pover Choji dal nervoso, il quale stava bellamente facendosi i cavoli suoi mangiucchiando un pacchetto di patatine.

“No, è più che logico”

La ragazza si voltò verso Neji Hyuuga, il quale la fissò per un brevissimo istante.

“Ti potresti spiegare?”chiese un po’ brusca, sistemandosi dietro le orecchie una ciocca bionda.

Il ragazzo sospirò, incrociò le braccia e lanciò un’occhiata a Ten Ten.

“Tu che ne pensi, te ne sei accorta?”

La ragazza annuì, per poi indicare un punto imprecisato del campo.

“Guarda meglio Ino, ti accorgerai che quelli non sono semplici spiedi”

La bionda strizzò gli occhi nella direzione indicata dalla bruna.

Ad un’estremità di ogni ago era fissato un sottile, quasi invisibile filo trasparente.

“Ehi ma…!”

“Ha creato una fitta intricatura di fili, di modo che Mirari-chan non possa muoversi liberamente e scommetto che le carte bomba servano per non darle modo di muoversi sul terreno”continuò la shinobi dai capelli castani.

“In pratica vuole obbligare il suo avversario a muoversi a suo piacimento”precisò Neji.

“E’ un bel problema”sussurrò attento Lee, voltandosi verso il suo maetro in cerca di consenso, il quale gli rispose con la solita posa 'nice and cool guy'.

Dall’alto degli spalti un ragazzo biondo fissava la scena, gli occhi castani che seguivano i movimenti della giovane, un lievissimo sorriso che gli increspava le labbra.

“Forza Mirari-chan, ce la puoi fare!”

.

Mirari si rese immediatamente conto di essere in un grosso guaio.

-Non posso muovermi a terra per le carte bomba, potrei rimanere sulla superficie delle mura, ma non riuscirei ad attaccarlo con attacchi ravvicinati. Perché ha creato questa situazione? Deve per forza essere a suo vantaggio…-

L’avversario abbozzò un ghigno e saltò nella fitta intricatuta di fili.

-…ma cosa?!-

Mirari vide l’uomo saltare e appoggiarsi perfettamente su un filo di chakra, sul quale iniziò a correre verso di lei con un’agilità fuori dal comune.

-E’ incredibile!Riesce a concentrare il chakra con precisione in un minuscolo punto dei piedi. E’ in grado di tenersi perfettamente in equilibrio sui fili di chakra!-

Mirari serrò i pugni: l’incontro si stava facendo molto impegnativo e per di più il campo di battaglia non le era favorevole.

Strinse i pugni.

-Non posso assolutamente arrendermi!-

Saltò verso l’avversario, un paio di kunai in mano.

-Non ho scelta, devo provare a contrattaccare, altrimenti perderò l’incontro!-

Atterrò in bilico sul filo di chakra, riuscendo a stento a rimanere in piedi.

Lanciò il primo kunai, ma l’avversario lo schivò come nulla fosse saltando su un altro filo di chakra e ripartendo all’attacco.

Mirari lanciò l’altra arma e anche questa venne bloccata.

Il ninja estrasse della tasca alcuni spiedi e glie li lanciò contro, con estrema precisione.

La ragazza tentò di schivarli e ci riuscì, rischiando tuttavia di perdere l’equilibrio e cadere nel vuoto. Prima ancora che potesse rendersene conto si ritrovò a pochi passi il ninja, che la attaccò con un calcio al viso che la gettò dalla parte opposta del campo facendola scontrare contro le mura di cemento.

Frastornata cadde per qualche metro prima di trovare la forza di confluire il chakra nei piedi e aggrapparsi alla solida parete verticale.

Un rivolo di sangue le colò dall’angolo della bocca, mentre degli spiedi si avvicinavano.

Li schivò facilmente, continuando a rimanere sulla superficie del muro.

-Dannazione!Non mi da modo di reagire!!-

Il ninja le comparve davanti e per schivare i suoi spiedi fu costretta a staccarsi dalla parete e lanciarsi ancora una volta nel vuoto, tentando di aggrapparsi ai fili di chakra.

Era appena riuscita ad assicurarsi ad uno di questi, quando dei kunai con assicurate carte bomba sfrecciarono verso di lei.

Prima ancora di rendersi conto dell’accaduto l’arma centrò alla perfezione l’estremità della treccia, trascinandola fino a sbattere contro il muro.

La carta bomba esplose bruciandole parte parte della manica della maglia e il viso, avrebbe rischiato anche peggio se non avesse liberato i capelli per poi allontanarsi rapidamente.

Si mise al sicuro dal lato opposto del campo.

Tenne lo sguardo fisso sull’avversario, stringendo con una mano la ferita poco sotto la spalla, la guancia leggermente graffiata dall’esplosione.

-Questo ninja è davvero in gamba. Le sue tecniche e i suoi attacchi sono terribilmente precisi, fra l’altro è molto veloce e io non sono in grado di muovermi a mio piacimento con tutte queste carte bomba e fili di chakra-

Si pulì il sangue che le colava dalla bocca, stando attenta a non perdere di vista l’avversario.

-Ok. Credo sia giunto il momento di utilizzare quel ninjitsu...-

Prima ancora che potesse compiere i primi tre sigilli l’avversario le lanciò contro alcuni spiedi.

Riuscì a schivarli quasi tutti tranne uno che le colpì la caviglia e uno che le graffiò il collo.

Bastò un attimo di distrazione dovuto ad una fitta alla caviglia colpita, che una carta bomba esplodesse proprio vicino a lei.

Dalla nube di detriti la sua figura inerte spuntò cadendo nel vuoto, da un’altezza di venti metri, gli occhi chiusi.

“OKAA-SAAAAAN!!!”

Naruto si sporse con gli occhi sgranati dalla balustra.

Sakura si portò le mani al viso.

“Se cadrà di sotto farà scoppiare tutte le carte bomba!”

Kakashi fissava la scena con gli occhi assottigliati, mentre Sasuke se ne rimaneva con le braccia incrociate, lo sguardo che seguiva quella sagoma immobile.

“Se non fa subito qualcosa finisce male!”gemette Kiba, mentre Akamaru se ne rimaneva fra le braccia di Hinata.

“Mirari-chan, svegliati!!”gemette Lee, con i pugni stretti.

Gli occhi nivei di Neiji Hyuuga, come quelli di Sasuke, seguivano quella figura.

-Cosa farai ora Fujita-san?-

“Kakashi sensei, se Mirari-chan tocca terra rischia di morire!!Faccia qualcosa!!”Gemette Naruto, voltandosi verso l’uomo.

Questi lo squadrò per un istante.

“Abbi fiducia in lei, Naruto”

Il biondino si voltò verso il compagno di squadra dai capelli corvini.

“Sas’ke!”

“Lei ha in mente un piano”disse pacatamente il moro, tornando a osservare la figura immobile.

“Come fai a saperlo?!”sbottò l’altro, con voce dura e decisa.

L’Uciha fissò la ragazza dai capelli scuri.

-Non lo so Naruto. Lo sento...non so perchè...ma sento che lei ce la farà.-

.

-Ho bisogno di chakra, molto chakra-

Sentiva che si stava inesorabilmente avvicinando al terreno.

-Devo raccogliere tutte le mie forze-

Ormai era sicura che l’avversario credesse di avere la vittoria in tasca.

Spalancò gli occhi di colpo.

Le sue mani eseguirono con rapidità impressionante una serie di sigilli.

“Tecnica segreta!Arte del ghiaccio! Tempesta artica!!”

Da lei si sprigionò del vento tagliente e gelido.

Fu come se l’intero campo di battaglia fosse avvolto da una vera e propria tempesta, con neve e raffiche di vento gelido.

Quando gli spettatori riaprirono gli occhi l’arena era quasi irriconoscibile: era completamente coperta di ghiaccio, sembrava una landa desolata.

“Cosa hai fatto?!”domandò livido il ninja. I suoi fili di chakra erano completamente congelati, si rompevano con impressionante facilità, resi del tutto inutilizzabili, così come le carte bomba, imprigionate sotto uno spesso strato di ghiaccio.

Mirari poggiò i piedi sulla distesa cristallina, diventata il pavimento del campo.

“Quello che hai fatto tu. Ora il campo è il mio elemento”

Detto ciò si lanciò contro l’avversario.

I suoi piedi camminavano senza problemi sull’instabile e scivolosa superficie del ghiaccio, quasi pattinassero, ogni suo movimento era fluido e rapido, quasi una dolce e fatale danza mortale. Le ci erano voluti anni e anni di allenamento per confluire il chakra in maniera tale da rimanere stabile su quella superficie scivolosa, ma una volta imparato il modo nessuno poteva batterla in velocità.

L’avversario tentò di colpirla con i suoi aghi, ma Mirari risultava molto veloce su quel tipo di terreno. Iniziò a muoversi in maniera circolare attorno all’avversario, aumentando sempre più la velocità, i capelli scuri che le frustavano il viso. I suoi occhi blu notte non si staccavano dal rivale.

-Drago, cane, cavallo, bue, topo, scimmia!-

Mirari raccolse tutta l’aria possibile nei polmoni e, continuando a girare rapidamente, portò una mano vicino alla bocca.

“Fiato gelido del drago!”

Dalla bocca della ragazza uscì un getto di quelle che parevano essere fiamme bluastre, che avvolsero l’avversario e che, al posto di bruciarlo, lo sigillarono fino al collo in una solida gabbia di ghiaccio.

Mirari si fermò ormai allo stremo, le mani e le ginocchia gelate per il contatto con la superficie fredda.

L’albitro si avvicinò ai due contendenti; diede una rapida occhiata ad entrambi i ninja e poi si fermò.

“Il diciottesimo incontro lo vince Mirari Fujita!”

Un tremendo senso di sollievo invase il corpo della vincitrice, sentì un improvviso senso di spossatezza invaderla e si acccasciò sulla superficie cristallina, tremendamente fredda. Ancora una volta quella tecnica l'aveva salvata.

Mirari sorrise appena, sentendo la sua guancia intiepidirsi contro la neve leggera posata a terra.

.

“Mirari-chan!!”

Naruto diede le spalle alla balaustra e iniziò a correre verso gli spogliatoi, dai quali si poteva accedere al campo di battaglia.

Sakura seguì a ruota il compagno di squadra e lo stesso fece Sasuke.

Quando arrivarono Kakashi si trovava già al centro del campo e si dirigeva verso di loro con Mirari tra le braccia.

Alcuni ninja erano già intenti a sgelare il campo di battaglia per l'incontro seguente, mentre dei ninja medici stavano liberando lo sconfitto dalla sua prigione gelida.

“Mirari-chan!!”

Naruto si avvicinò preoccupato, seguito a ruota da Sakura e Sasuke.

“Mirari-chan, tutto bene?”

Lei annuì impercettibilmente con il capo. “Sto bene, non preoccuparti”

Kakashi la portò fino agli spogliatoi, dove i ninja medici la posarono su una barella per darle le prime cure.

“Hai fatto incontri favolosi! Secondo me ti promuoveranno a pieni voti!!”

Naruto le regalò uno dei suoi soliti sorrisi, mentre Sakura alle sue spalle annuiva e Sasuke la fissava.

-Sasuke…Naruto…Sakura…-

Mirari li fissò quasi malinconica.

Gli esami erano finiti.

“Al termine dell’esame dirò loro la verita, non sono più disposta ad ingannarli”

-La verità…-

“Okaa-san, tutto bene?”

Gli occhi scuri di lei incontrarono quelli chiari di Naruto.

Kakashi aveva deciso di rimanersene in disparte.

Il biondo possessore del Kyuubi s’inginocchiò al suo fianco, fissandola con curiosità.

“Nhe, Okaa-san?”

La ragazza socchiuse gli occhi, guardando di lato.

-Dire la verità può costarmi caro…ma…io non posso continuare a mentire…non ce la faccio!-

Strinse i pugni e serrò gli occhi, voltando bruscamente il capo dalla parte opposta a quella dei ragazzini.

“Mirari-chan…?”

“Non ti senti bene?”

“Hai bisogno di qualcosa?”

“Mirari-chan...”

“Forse sta male…”

“Mirari-chan!!”

“Ascoltatemi”

I tre ragazzini smisero di sparare frasi a raffica.

Gli occhi blu di lei li fissò uno a uno, per poi soffermarsi più a lungo negli occhi neri di Sasuke.

“Io…io vi devo dire una cosa”

Sospirò, mentre i tre ragazzini la fissavano con attenzione.

Ormai non poteva tornare indietro.

Il fiato sembrava rifiutarsi di uscire dalla sua gola.

Aveva paura, la paura irrazionale che quelle parole avrebbero potuto spezzare qualcosa fra loro, un rapporto che fino a quel momento si era basato sulla fiducia reciproca.

“Io…”

Cercò di farsi forza, anche se ne aveva ben poca.

-Coraggio!-

“Io non ho sette anni, ne ho venti!Ho dovuto mentirvi fino ad adesso perché io…io…”

Scosse la testa, rifiutandosi di riaprire gli occhi, terrorizzata di incontrare sguardi di rimprovero o peggio.

-Non odiatemi…vi prego!-

“Mirari-chan…”

Si rifiutò ancora una volta di guardarli.

“Io non volevo mentirvi. Ve lo giuro…solo che il mio passato…io sono…”

-…un’Uciha!Sono un’Uciha!!-

Serrò ancora di più i pugni, affondando le unghie nel palmo.

All’improvviso sentì un movimento al suo fianco e delle braccia esili le cinsero la vita.

Spalancò gli occhi dalla sopresa e si ritrovò stretto a se Naruto, che sfuggiva il suo sguardo nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla. I suoi capelli chiari le accarezzavano il viso, in netto contrasto con la chioma corvina di lei.

“Lo sappiamo Mirari-chan”le soffiò all’orecchio.

Sgranò gli occhi, cercando inutilmente di fissare negli occhi Naruto.

“L’abbiamo sempre saputo che non avevi sette anni. Non ti odiamo per non averci detto la verità”

Sollevò lo sguardo dalla chioma bionda del chunin e fissò con stanchezza Sakura e Sasuke.

La ragazzina dai capelli rosa sorrise dolcemente, il bruno fece un cenno con il capo.

“Lo sapevate…”mormorò.

Naruto si scostò un po’ da lei, sempre con quel suo sorriso sulle labbra.

“Certo, c’è voluto un pò, ma alla fine l’abbiamo capito!Ti comportavi troppo da adulta…sembravi una specie di secondo sensei^^”

Sakura fece un passo avanti.

“Tutti nascondiamo alcune cose ed è giusto che sia così. Noi ti vogliamo bene per quello che sei Mirari-chan!Non ti potremmo mai odiare!”

La shinobi bruna spostò infine il suo sguardo su Sasuke.

-Io…-

“Dopotutto…siamo una squadra”sussurrò solamente lui, per poi abbozzare un semplice sorriso.

In quel momento Mirari avrebbe voluto aver la forza di continuare, di dire la verità fino alla fine.

-Sasuke, sono tua sorella-

Questo avrebbe voluto dire, ma ogni debole, minuscola voglia di pronunciare quelle parole svanì con quel discreto, per lei bellissimo, sorriso.

Si arrese al silenzio.

Sasuke era felice. Non avrebbe mai trovato le forze di far spegnere quel piccolo sorriso su quel viso sempre così dannatamente serio. Non aveva cuore, ne forze talmente era esausta dallo scontro.

E anche quella volta taque la verità.

Mentre Naruto l’abbracciava teneramente, mentre Sakura le si sedeva al fianco, mentre Sasuke la fissava negli occhi.

Anche quella volta scelse il silenzio.

.

“E’ andato tutto come previsto”

Una figura avvolta nell’ombra ne osservava un’altra senza profferir parola.

“Sapevo che sarebbe andata così”continuò la voce, atona e fredda.

Una delle due figure fu illuminata dalla luce lunare, rivelando capelli rossi e uno sguardo ambrato, il corpo celato da un cappotto nero a nuvole rosse e bianche.

“Dopotutto, è stata allenata da noi. E’ una nostra creatura. Noi l’abbiamo fatta diventare quella che è ora”

“Già”

La seconda figura incrociò le braccia al petto, mentre il suo sguardo nero fissava la lontana cittadina di Konoha.

Rimasero in silenzio per qualche istante, poi l’atmosfera fu rotta da un impercettibile sospiro.

“Dato che non ci serve più, sarà il caso di eliminare quel ninja che hai utilizzato durante l’esame jonin, Sasori”continuò, mentre la lieve brezza notturna muoveva spettralmente i suoi capelli neri come l’inchiostro.

“Si, me ne occuperò appena avremo abbandonato la zona circostante al villaggio. E’ stato facile impossessarsi di quel ninja buono a nulla, dopotutto che ci si può aspettare da uno che sa solo utilizzare gli spiedi?Per non parlare del marionettista di Kumo…”

L’altro continuò a fissare assente il fioco bagliore che illuminava le vie del Villaggio della Foglia, mentre sfiorava con i polpastrelli un anello rosso sangue.

“Prenderne di forti non sarebbe servito hai nostri scopi. Ci servivano ninja che ci mostrassero le capacità acquisite da Mirari, senza risvegliare il suo potere”

Il rosso membro dell’Akastuki rimase impassibile, mentre si affiancava all’altro.

“Questo è il compito che ti è stato assegnato se non sbaglio, vero Itachi? Risvegliare il potere dell’erede di Madara ed impossessartene”

“Si, ma non è ancora tempo”

Akastuna no Sasori fissò per un secondo il suo giovane compagno, assegnatogli in via del tutto straordinaria per quella missione. Non gli sarebbe spiaciuto stare al suo fianco ancora per un po’, almeno l’Uciha non urlava ai quattro venti il fatto che l’arte fosse un’esplosione o idiozie simili, non gli rompeva le scatole con teorie assurde e campate per aria, ne tanto meno faceva esplodere ogni cosa in nome di un’arte che lui non comprendeva per niente. In poche parole con quell’Uciha c’era un silenzio particolarmente rilassante, mentre con Deidara era una cosa impossibile.

-E dire che quell’artista da strapazzo e Tobi sono in squadra assieme ora…-

Se non fosse stato in missione il rosso marionettista dell’ALBA avrebbe sorriso, o almeno avrebbe tentato, dato che da tempo non lo faceva e con tutta probabilità si era dimenticato come fare. Avrebbe tanto voluto vedere il suo compagno alle prese con quel Tobi.

-Tutto sommato ‘Tobi’ non sappiamo neppure se sia il suo vero nome…-pensò di sfuggita il marionettista.

Di sicuro quel tipo mascherato era il più misterioso e bizzarro di tutta l’associazione. Sasori non comprendeva il motivo dell’indossare una maschera con un solo buco per la vista, che avrebbe limitato la visuale nelle missioni, ne tanto meno quel carattere così eccessivamente esuberante, così inconsueto fra i ninja traditori, ancor più strano era il fatto che lui non volesse mai parlare del suo passato.Naturalmente tutti gli ALBA sapevano da dove veniva, ma nulla di più.

Pensandoci in quel momento c’era qualcuno ben più sconosciuto di Tobi: quella ragazza dallo sguardo di ghiaccio, l’unica donna dell’Akastuki e anche l’unica ad avere il privilegio di andare in missione con il leader. Comunque non erano cose che dovevano interessarlo; l’importante è che il piano proseguisse come programmato.

Il rosso scosse appena il capo.

Era in missione e non poteva permettersi di star a pensare a sciocchezze simili.

“Andiamo a fare rapporto”sussurrò appena.

Itachi lanciò ancora un’occhiata sfuggente al suo villaggio natale per poi annuire.

In pochi attimi scomparvero nell’oscurità della notte.

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Fine chap recensite!!
Eccomi ritornata, vi sono mancata?(noooo nd lettori) Vabbe io la fic continuo ad aggiornarla....vi è piaciuto il chap? Spero di si. Per farmi perdonare il ritardo mostruoso l'ho allungato un bel pò. Kissoni a tutti.

X_Eleuthera_: ciao!!Mi fa piacere che il chap ti sia piaciuto...si, si il cognome di Hideiko è dedicato al grande Miyazaki sensei *.*...quell'uomo è un genio! Eh eh, per Kakashi e Obito dovrai aspettare qualche chap, spero che ne valga la pena, anche perchè si scoprirà finalmente la primessa fra Obito e Mirari... Tobi=Obito... ci sto lavorando^^... hihi piacerebbe anche a me vedere la faccia di Mirari e Kakashi trovandosi davanti Obito, si si! Credo proprio che farò Tobi=Obito^^!! Kissoni superissimi Ire

X Fenicex8: Ciau!! Il personaggio di Hideiko ha parecchio successo...(me medita di farlo tornare in vita con le sfere del drago XD) Grazie per i complimenti, mi fa piacere che il chap ti è piaciuto. Kissoni Irene

X Fin: Ma ciaux!! E si...il sacrificio è proprio un classico, ma funziona sempre^^!! Fra un pò dovrei inserire il sensei della squadra, quindi....Comunque non smetterò mai di ringraziarti per i fumetti di FMA ed Elemental Gerald. *.* Sono bellissimi!! E anche per l'AMV!!! Comuque ci sentiamo!!A prestissimo!!Baci Fede

X_Rael_89: Caspita la squadra 5 risquote successo!! Non temere, Mirari e SOLO di 'Kashi-kun!! Tomoaki è solo un amico^^!! Si si, sono tutti inventati, non ti sei persa nulla!!Kissoni Irene

XDebby87: Ciao! Tomoaki me lo sono inventato io, non c'è nel manga...Grazie per i compliementi! A presto Irene

X Kakashina: Ciao socia!! Shi shi, ero piuttosto tristuccia perchè Kashi nostro non si decide a comprarci il regalo di nozze....(ma non è vero!ndkaka)...dai kakashino! Prendici qualche bella cosuccia!!ndsposine (si tessore mie!ndkaka) ...ammore, sei così dolce *.*ndsposine... XD Per i dettagli del matrimonio ci sentiamo!! A prestissimo amorina!!Sei sempre la migliore( insieme all'amore nostro)!!!Hi hi, per la fic ci potremmo fare un pensierino....hi hi!! Kissoni superissimi!!!Fede alias seconda mogliettina di kashi

XIsatachi: Sono contenta che ti sia piaciuto il chap!! Non temere Tomoaki-kun non è innamorato di Mirari-chan...lei è solo di Kakashi^^!! E ora....(Kyaaaaaa!!Basta!!! nd Ita) (O___O....T.T....cosa stanno facendo ad Itachi?! ndDeidy fuori dalla camera)(Non temere Ita-chan, ti salverò io!!! nd kisame con tutina da superman)(apre la porta)(O__O ndKisa)(O__Ond Dedi)(A-aiut-o ndIta stretto fra le braccia di Ire e Isa che si strusciano come gatti)(O___Ond Dei e Kisa)(Aiutatemi idioti!!Mi stanno stritolando!!ndIta) to be continued....hi hi magari ci esce si una fic^^ Kissoni e a prestissimo!!Ire











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Capitolo 26
*** Malattie e ferite ***


Salve a tutti^^!! Dopo un'assenza interminabile ecco qui il nuovo capitolo!! Colgo l'occasione per ringraziare tutti i lettori e recensori! Irene Adler

Capitolo 26: Malattie e ferite.

 

Un sogno, un incubo.

Non sapeva bene quale fosse dei due.

Era al buio, in un’immensa stanza piena di colonne alte almeno dieci metri; le uniche fonti di luce erano delle piccole finestre ovali poste nella parte superiore delle pareti, fatte d’arenaria rossa.

Stava seduta a gambe incrociate, pulendo i kunai che solitamente utilizzava per gli allenamenti.

C’era silenzio, ma all’improvviso fu rotto da un incedere di passi lenti e regolari.

Un mantello scuro decorato da nuvole rosse fece la sua comparsa oltre l’enorme ingresso.

“Mirari, alzati”

Gli occhi blu di lei incontrarono quelli scuri del fratello maggiore.

Si alzò, lentamente.

“Oggi ti allenerai con qualcun altro. Io non posso”

Non si scompose e lo guardò.

Sapeva che era appena tornato da una missione; sembrava stanco, anche se faceva di tutto per non darlo a vedere.

“Sei ferito”disse con voce atona.

L’altro la fissò, leggermente interrogativo.

“Il tuo braccio, lo tieni rigido”

Ancora silenzio, gli occhi di Itachi che la squadravano.

“Fammi dare un’occhiata...”

Aspettò un suo sguardo per avvicinarsi.

Lo sguardo arrivò e lei gli sollevò la manica.

C’era un gran brutto taglio poco sopra il gomito.

Lei gli medicò la ferita con ciò che teneva nel suo zainetto, sotto lo sguardo attento e penetrante del ninja.

Quando la ferita fu bendata lui le diede le spalle.

“Sappi che non avrai un trattamento di favore per avermi medicato”disse lui.

“Non è quello che voglio”rispose secca l’Uchiha.

“Perché l’hai fatto?”

Domanda inaspettata da parte di Itachi.

“Perché mi andava”fu la risposta pronta di lei, sistemando i kunai nell’apposita sacca.

Itachi si voltò e la fissò a lungo.

-La verità è che io non voglio diventare come te…-

Se l’avesse odiato sarebbe diventata ciò che lui voleva, sarebbe diventata come lui.

Lei non voleva questo.

Lei voleva essere se stessa.

Ascoltare sempre le sue sensazioni.

E qualche istante prima l’istinto le aveva detto di curare il fratello maggiore.

Non importava se lui le rispondeva con indifferenza o non le rispondeva affatto.

Non importava, perché non lo faceva per lui, ma per se stessa.

Perché aiutare gli altri la faceva sentire se stessa.

La faceva sentire viva e libera, fuori da quella prigione che era il covo dell’associazione ALBA.

I passi di Itachi la distolsero dai suoi pensieri.

Era vicino a lei, troppo vicino.

Tese il braccio.

Lei chiuse gli occhi, sentendo la mano del fratello avvicinarsi…

Un tocco.

-…ma cosa...?-

Riaprì gli occhi.

Itachi le aveva dato un colpetto leggero sulla fronte, con due dita.

Si concesse di assumere un’aria leggermente stupita, fissando Itachi.

“Ehi, Uchiha!”

Itachi ritrasse la mano e si voltò verso uno dei suoi compagni, dai capelli chiarissimi, che si stava avvicinando.

"Hidan-san..."

“Oggi alleno io la marmocchietta! ”disse lui, avvicinandosi.

Lei lo fissò con discreto stupore.

Sembrava abbastanza seccato per il compito che gli era stato dato.

Si voltò verso Itachi.

Davvero voleva farla allenare con Hidan, contro il quale non aveva mai combattuto?

Fissò per qualche istante la falce a tre lame che il ninja utilizzava in battaglia, evitando accuratamente di fissare gli occhi viola del suo possessore.

L’Uchiha cominciò ad allontanarsi, stringendo con una mano il braccio ferito.

Lei non riuscì a trattenersi.

“Itachi!”lo chiamò, con un tono leggermente di protesta.

Lui si fermò.

Si voltò, lo sguardo penetrante che la fissava.

“Allenati con lui”

Un ordine.

Secco.

Deciso.

Tuttavia quell’insolita sfumatura nella voce…

Riprese a camminare, dandole definitivamente le spalle.

 Il suo mantello si scompose in una moltitudine di corvi neri come l’inchiostro, che volarono oltre una finestra per poi sparire nel cielo pumbleo dal sentore di pioggia.

 

Aprì gli occhi.

Prima ancora di riuscire a mettere a fuoco ciò che la circondava avvertì una fitta lancinante alla testa, che la trattenne qualche secondo in più fra le coperte. Appena fu passata si sedette stancamente sul futon sbadigliando vistosamente.

-Dannate fitte!Spero di recuperare in fretta tutta la memoria…non ne posso più di queste assurde emicranie!-

Si alzò in piedi, stiracchiandosi. Indossava una maglietta troppo larga per lei che le faceva da camicia da notte, i capelli erano legati scompostamente in una treccia, dalla quale sfuggevano due grosse ciocche che le incorniciavano il viso.

Aveva dormito all’incirca per sei ore, dopo essersi rigirata nel futon un’ora buona la sera prima.

Distrattamente si ricordò che il giorno precendente era stata dimessa dall’ospedale e si era messa a studiare una tecnica che le era ancora difficile padroneggiare.

La sveglia trillò improvvisamente, cogliendola di sorpresa.

Erano le sei.

La spense e la sistemò sulla scrivania, scostando qualche pergamena e qualche foglio coperto di appunti, buttati giù la sera prima. Li rilesse per qualche minuto e dopo un po’ si alzò ed andò in cucina, sicura di trovarvi Kakashi già pronto per uscire e la colazione sul tavolo.

Percorse il tragitto a piedi nudi, sicura che da un momento all’altro avrebbe sentito il pungente aroma del caffè e i movimenti affaccendati del jonin.

Invece, una volta che arrivò alla cucina, le si presentò solamente una stanza spoglia.

-Che Kakashi sia uscito di fretta?-si domandò.

Era impossibile; ogni volta che usciva il ninja-copia lasciava sempre qualche traccia del suo passaggio: una tazza abbandonata sul tavolo, qualche oggetto messo fuori posto per la fretta.

Invece nulla era fuori posto.

La ragazza percorse il piccolo corridoio che la separava dalla camera dell’Hatake e bussò alla porta.

“Kakashi, sei qui?!”

Attese qualche istante, ma non ebbe risposta, o meglio, avvertì solamente un debolissimo rumore, che però non seppe identificare.

Prese la maniglia con una mano.

-Possibile che sia ancora a letto?-

“Sto entrando…”

Aprì la porta con estrema lentezza, finché non ebbe una vista d’insieme della stanza.

“Kakashi!!”

L’uomo era seduto sul suo letto con indosso il suo maglione blu scuro e i pantaloni, il gilet verde era abbandonato sulla sedia vicino alla scrivania.

La ragazza gli si avvicinò capendo immediatamente che qualcosa non andava, mentre questi sollevava il capo verso di lei.

Aveva il viso pallido e sudato, respirava affannosamente.

“Kakashi, ti senti male?”

Di primo acchito posò la mano sulla fronte del ninja, per capire che avesse.

“Credo di non poter…partecipare agli allenamenti…oggi”soffiò, la sua voce era poco più che un sussurro, soffocato dalla maschera.

Lei ritrasse la mano, avvertendo un calore del tutto fuori dal normale.

“Hai la febbre molto alta!”

“Già…a quanto pare…”ribattè lui tentando, con poco successo, di minimizzare la cosa.

“Non c’è bisogno che ti preoccupi, mi basterà farmi un giretto all’aria aperta e sarò come nuovo”continuò infilandosi il suo gilet verde scuro.

Tutto inutile. Kakashi intuì dallo sguardo della shinobi che stava per arrivare una bella lavata di capo; frasi del tipo ‘sei sempre il solito!Non badi mai alla tua salute!’ o ‘non dovresti sottovalutare l’influenza…che sconsiderato che sei!’.

Con sua sorpresa non arrivò nulla del genere dalle labbra della ragazza.

“Kakashi…levati quel gilet”

Lui alzò un sopracciglio.

“Che?!”

“Non vai da nessuna parte, conciato come sei…rimettiti subito a letto”

Le mani della ragazza gli si posarono sul petto, per poi spingerlo con dolce decisione sul letto.

I deboli lamenti del ninja non bastarono per ribattere all’ordine della ragazza e pochi istanti dopo questi si ritrovò controvoglia sotto le coperte. Mirari si sedette di fianco al letto.

“Non ti alzerai di qui finchè la febbre non sarà scesa. Penserò io ad avvisare l’hokage e gli altri”

Kakashi la fissò, mentre le dita di lei armeggiavano fra i suoi capelli argentei per togliere il corpifronte, che poi venne posato con cura sul comodino.

C’era un non so che di amorevole in quei gesti.

Gli occhi blu della ragazza lo fissarono, costringendolo a spostare lo sguardo sul soffitto chiaro.

“Saprebbe meglio che togliessi la maschera…”

Il jonin la fissò nuovamente, con occhi lucidi e febbricitanti.

“Ti impedisce di respirare per bene, non fa che peggiorare la situazione”disse più decisa lei.

“Non mi da fastidio…”

Mirari sospirò, porgendo il termometro al ninja-copia.

“Devi misurarti la febbre…”disse semplicemente.

Kakashi si passò una mano sulla fronte imperlata di sudore, per poi socchiudere gli occhi. Si sfilò la maschera e si infilò in bocca l’aggeggio.

In tanti anni da ninja non si era mai sentito così male.

- Fra poco ci sarà l’attacco degli ALBA, ho scelto il momento meno adatto per ammalarmi-

“Sta tranquillo, ora vado a prepararti qualcosa che dovrebbe farti sentire meglio”

La giovane Uchiha fece per allontanarsi, ma Kakashi la bloccò per il polso, non capendone lui stesso il motivo.

“Mirari…”sussurrò con voce flebile.

Lei lo fissò con attenzione.

“Cosa…?”

Il campanello suonò.

“Arrivo!!”gridò la ragazza, correndo verso l’ingresso e lasciando il jonin solo in camera sua.

Mirari spalancò la porta e si vide davanti i tre compagni di squadra.

“Buon giorno Oka-san!!”la salutò allegramente Naruto.

" Naruto, Sakura, Sasuke! Buon giorno!”

“Eravamo preoccupati. Tu e il maestro dovevate venire al campo di allenamento un’ora fa”disse Sakura.

La ragazza fissò l’orologio da parete: segnava le sette passate.

“Mi dispiace ragazzi, ma per oggi credo che dovrete allenarvi voi tre da soli. Il maestro Kakashi è malato e non mi va di lasciarlo da solo a casa nelle sue condizioni…”

I bellissimi occhi azzurri di Naruto si sgranarono dalla sorpresa.

“Il maestro Kakashi è malato!?”domandarono all’unisono i tre chunin.

“Ha la febbre alta”precisò la shinobi bruna.

“Allora lo vado a salutare!!”decise il biondino, entrando in casa e dirigendosi verso la camera del suo maestro.

“Naruto!!Torna subito qui!”lo rimproverò Sakura, andandogli dietro.

Alla porta rimasero solo Sasuke e Mirari.

“Posso entrare?”domandò il ragazzino.

Lei sospirò. “Certo, vieni”

Si diressero entrambi verso la camera del jonin, dalla quale si sentiva la voce di Naruto.

Entrarono in silenzio.

“Salve maestro”salutò Sasuke.

L’uomo se ne stava con le coperte tirate fin sopra il naso, un debole sguardo di rimprovero rivolto a Naruto e il termometro che spuntava da sotto il copriletto.

“Maestro, se vuole le vado a prendere un po’ di ramen! Ma lo sa che il ramen è meglio delle medicine?!?Parola mia, Dattebayo^^!!”

Il ninja non sembrava dello stesso parere e dire che l’idea di mangiare ramen la mattina lo nauseava era dir poco.

“Voi dovreste essere ad allenarvi a quest’ora”disse un po’ severo l’ammalato, guardando i suoi allievi.  

“Coraggio, andate!”

“…ma maestro...”cercò di replicare appena Sakura.

“Niente ma! Se andate subito ad allenarvi appena mi rimetto in sesto vi offro un pranzo al ristorante!”disse l’uomo, cercando di apparire del suo solito gaio umore.

“E ci sarà anche il ramen?!?”domandò subito Naruto, sporgendosi verso l’insegnate.

Questi sorrise malaticcio da sotto il copriletto “Certamente^^!”

Il biondo si diresse verso la porta della camera, saltellando allegramente.

“Allora io vado ad allenarmi!”sorrise con fare volpino e si dileguò.

“Naruto!!Razza di maleducato, torna indietro!!!”gli gridò Sakura rincorrendolo fuori dalla camera, dopo aver salutato cortesemente il maestro.

“BAKAAAAA!!!”

Si sentì un gran baccano in casa e poi all’esterno nella via, segno che Naruto se la stava dando a gambe per non prenderle dalla chunin.

“Il ramen! Il ramen!Che bello!!!Il ramen^^!!”

“Razza di idiota!!Che modi sono questi!?Senza neanche salutare decentemente!!!”

“Che bello!!Ramen*ç*”

Un botto, indice che la rosa aveva raggiunto il suo scopo.

“Ti sta bene!”

“Ma…!Ma…!ç.ç...Sakura-chaaaan…ç.ç…’hio, quanto sei violenta!”

“Violenta!Io!Lo diventerò sul serio se ti comporterai ancora da maleducato!”

“Ok…ho capito…”

“Bene…”

“Ramen *ç*”

“Naruto!!!”

Altro botto, stavolta Naruto non aprì bocca.

“Che Sakura l’abbia ucciso?” domandò candidamente l’Hatake, sempre con il termometro in bocca.

“Forse è meglio che li raggiunga…” disse Sasuke, che aveva assunto uno sguardo della serie ‘ma guarda che razza di elementi mi sono trovato in squadra’.

Sospirò e si portò una ciocca di capelli corvini dietro l’orecchio.

 “Salve maestro”

Varcò di un passo la porta della stanza, per poi fermarsi.

“Ciao, Mirari”

“Ciao, Sasuke”lo salutò lei.

Questi uscì tranquillamente dalla casa e si avviò verso il campo d’allenamento con calma.

Kakashi e Mirari rimasero soli.

“Lo vuoi ancora un buon the?”

“Non sei costretta a rimanere…”disse lui semplicemente.

La ragazza si sedette ai piedi del letto, posando sulla fronte del malato una pezza intrisa d’acqua fresca.

“Per una volta che hai bisogno tu di un aiuto…”

Tolse il termometro dalle labbra del ninja e osservò la colonnina di mercurio che si fermava poco sopra il trentotto.

“Ho l’impressione che ti assenterai per un po’ dalle missioni…”

Il ninja preferì non ribattere e godersi un po’ di riposo.

 

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Eccomi ad aggiornare dopo un sacco di tempo, ma mi sembra inutile dire che è colpa del mio computer ^^'.... Ho spostato un pò in ritardo anche per il fatto che sono arrivata piuttosto avanti con i capitoli e sto scrivendo la battaglia finale *.*!! Nel ricordo Hidan non è molto gentile...ma per quel che ne so, nel manga ci va giù pesante con gli insulti, sia con Kakuzu che con il resto dell'Akastuki, comunque se sapete qualcosa di più del carattere del caro e gentilissimo Hidan fatemi sapere^^'.... Spero che questo chap vi sia piaciuto, 1 kiss a tutti^^! Irene Adler

XColdFire:  Eh eh, hai proprio ragione! Ancora un pò di capitoli relativamente tranquilli e dopo scoppierà il putiferio^^ Ma non anticipo nulla! kissoni Irene

X Debby87: Sasuke è ancora ignaro di tutto, ma presto...chissà...;-) Aspetta e vedrai, adesso arriva la parte migliore! kiss Irene

X _Eleuthera_: Ciaux, scusa per il ritardo mostruoso... Per la promessa fra Tob...cioè Obito e Mirari dovrai aspettare ancora un pò, ma non tanto, questione di qualche capitolo ^^... No, non ti sei persa niente! Kisame non è in squadra con Itachi perchè per la missione spia-Mirari c'era bisogno di Sasori per manipolare gli avversari e Itachi che conosceva bene il villaggio...diciamo che per il momento le coppie sono scombinate un pò (che bello Tobi-kun è in squadra con il mio adorato sempai!!) D'ora in poi starò attenta a come scrivo Uchiha...avevo sempre dato per scontato che si scrivesse Uciha ^^'...grazie per la precisazioni l'errore di battitura mi era proprio sfuggito! ^///^ Grazie per i complimenti, non immagini quanto mi faccia piacere ricevere le tue recensioni!! A presto Fede

X Kakashina: Ciao socia...sigh! Non immagini quanto mi faccia piacere sentirti! Purtroppo ho dovuto resettare il pc e ho ancora problemi con la connessione...sigh! Non è giusto!!! Appena metto tutto a posto la prima cosa che faccio e accedere a msn, così ci facciamo una bella chiaccherata! Cambiando argomento...quando aggiorni la tua ficcy? Non vedo l'ora di leggere il seguito!! A presto tessora, ci sentiamo!! Kissoni fede alias seconda mogliettina di Kashi-kun

X Fenicex8: Eh eh, di Itachi abbiamo fatto il bis anche in questo chap... Tobi=Obito spiegherebbe parecchie cose, in oltre sarebbe davvero un bel colpo di scena^^! Le fiamme blu sono una mossa di Mirari, infatti lei è molto abile nell'arte del ghiaccio, mentre solitamente gli Uchiha sono più abili nelle tecniche di fuoco...Grazie per i complimenti, spero che questo chap ti sia piaciuto!!Irene

X Rael_89: Ciao!! Ecco uu altro chap con Itachino...e negli ultimi chap lo vedrai quasi sempre^^!! Eh eh, Kashi è cotto, vedrai che combina nei prossimi chap^^! Spero ti sia piaciuto il chap, 1 kissone Irene

X Dark_girl92: Con tutta probabilità Tobi=Obito...ma non è ancora detto, sto scrivendo adesso i chap finali!Kissoni super Irene

X Fin: Ecco finalmente l'aggiornamento. Mi fa piacere che ti sia piaciuto il combattimento, non sai quante volte l'abbia dovuto riscrivere prima che mi soddisfasse... E pensare che ora devo scrivere la battaglia finale...sigh...almeno tre capitoli di combattimenti all'ultimo sangue...povera me, mi verrà un esaurimento nervoso T.T! A presto, molto presto! kissoni Fede

X Isatachi e N@t : Hola! Come va? Visto che anche in questo chap c'era Itachino?? *.* bellino!! .....e ora....show time!! .....Sono passate due ore, Deidy è davanti alla camera di Ita-kun. Non si sente nessun rumore (Chissà che è successo nd Dedy)(Chissà...ndSaso)(Sasori-danna! nd Deidy)(Diamo una sbirciatina? nd Sasori curioso)(.....ok! nd Deidy) Socchiudono la porta (.....??? nd Dedy e Saso) Itachi e seduto sul letto e Ire e Isa sono addormentate il braccio a lui (Ti credevamo morto...nd Deidy)(Si sono addormentate poco fa....a furia di strusciarsi...nd Ita)(....nd Deidy e Saso) Ita guarda le due ragazze (Mha....in fondo quando dormono sono quasi carine.... nd Ita)(O____O nd Deidy) ( Ok...ha perso la testa! Deidara, chiama il leader, digli che è una faccenda urgente... nd Saso)....to be continued !! Mi diverto come una scema ad immaginarmi la scena XD!! A presto!! Kiss Irene

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Capitolo 27
*** Una missione inaspettata ***


capitolo 27 pericolo a konoha*

Ecco il capitolo 27!! Spero vi piaccia! Fra qualche capitolo inizierà lo scontro finale, quindi preparatevi psicologicamente XD...Il prossimo aggiornamento sarà verso la fine di agosto o i primi di settembre, perchè oggi parto per le vacanze^^!!!Colgo l'occasione per augurare a tutti buone vacanze soprattutto ad Ari, alla quale dedico questo chap!Mi raccomando  recensite!!!Kissoni e buone vacanze a tutti Irene Adler

Capitolo 27: Una missione inaspettata.

 

“Ho una missione per voi e non dovrebbe presentare grosse difficoltà…”

“…ma Tsunade baa-chan, non possiamo andare in missione senza il maestro!”

La donna dai capelli biondi smise di ordinare i fogli sulla piccola scrivania e fissò Iruka al suo fianco.

“Vi sarà assegnato temporaneamente un altro insegnate”disse il chunin, spostando dal volto una ciocca ribelle che era appena sfuggita dalla corta coda.

“Ci sarà lei, maestro Iruka?!”

“No, non io…”

Naruto sbuffò per l’ennesima volta.

“Non possiamo aspettare allora che il maestro Kakashi guarisca?!Io preferisco andare in missione con lui!” continuò un po’ contrariato.

Tsunade scosse il capo, sventolando un innoquo foglio di carta.

“Kakashi ha una brutta influenza…la missione non può aspettare e siamo a corto di squadre”

Il biondino incrociò le braccia sbuffando, mentre al suo fianco Sakura avrebbe voluto suonargliele di santa ragione per la sua insistenza.

“Hokage, può dirci in che cosa consiste la missione?”domandò Sasuke.

La sannin fissò il ragazzo per un secondo, poi diede una rapida occhiata al foglio.

“E’ una missione di livello B. Dovete recarvi in un piccolo villaggio al confine del paese del fuoco e controllare il viaggio degli abitanti…”

“Tsunade-hime…cosa vuol dire dicendo ‘viaggio degli abitanti’?”domandò Sakura.

Fu Iruka a rispondere per la donna.

“Vedi Sakura, quel villaggio è posto in una zona pericolosa per i suoi abitanti: è arroccata su un altopiano roccioso. E’ stato realizzato un paese apposta, in una zona non molto lontana, per queste persone e il vostro compito è accompagnarle dal vecchio al nuovo villaggio”

Mirari, rimasta fino a quel momento in silenzio, prese la parola.

“Chi sostituirà il maestro Kakashi?”

Sul viso di Tsunade si dipinse un lieve sorriso, poi i suoi occhi nocciola fissarono qualcosa alle spalle dei chunin.

“Buongiorno Tsunade-sama”

I quattro ragazzi si voltarono per trovarsi davanti ad un ragazzo dai capelli ricci e biondi.

“Tomoaki…”sussurrò Mirari, vedendo il compagno di squadra avvicinarsi.

“Conosci questo tizio Okaa-san?”domandò Naruto, squadrando il ninja con diffidenza, gli occhi azzurri fissi in quelli nocciola del  jonin.

“Si Naruto. E’ una vecchia conoscenza”

Mirari tirò un sospiro di sollievo: era felice che fosse lui il sostituto di Kakashi; conosceva il suo segreto ed in più, da quello che aveva saputo, era un valente ninja.

“Tu devi essere Naruto!”disse il maestro, per poi voltarsi verso gli altri “Sakura, Sasuke…spero vivamente che andremo d’accordo!”

Alla compagna il biondo riccioluto lanciò un’occhiata d’intesa.

Tsunade sorrise al giovane jonin.

“Sono sicura che vi troverete bene con Tomoaki. Ora potete andare, la partenza avverrà nel pomeriggio”

Detto ciò Tsunade li congedò.

 .

“Kakashi sono tornata!”

Il tepore della casa la investì come una piacevole ondata.

Mirari chiuse la porta alle sue spalle e attraversò il corridoio, fermandosi davanti alla camera del ninja.

Entrò nella stanza.

Vide subito che qualcosa non andava: Kakashi era ancora più pallido e respirava fiocamente.

“Kakashi!”

Le bastò provare la febbre al jonin per rendersi conto che si era alzata ancora di più.

“ trentanove”soffiò osservando le piccole cifre.

Gli passò una mano sulla fronte e a qual contatto il ninja sembrò rendersi conto della sua presenza.

“Come va?”gli domandò lei laconica.

“Peggio…”

Mirari sospirò. Le veniva una fitta al cuore a vederlo in quello stato pietoso.

“Stai troppo male, ora ti porto all’ospedale…”decise.

Lì avrebbero potuto curarlo meglio di lei ed in ogni caso avrebbe dovuto farlo comunque, dato che lei partiva per la missione.

“Mi hai sentito Kakashi?”

“Ti ho sentito…”disse il malato, fissando con ostinazione il soffitto.

Lei si sedette alla scrivania davanti alla finestra, fissando il paesaggio all’esterno.

“Pomeriggio dovrò partire per una missione con Sasuke e gli altri…rimarremo fuori per qualche giorno”

Il jonin la osservò attentamente, fissandola per un tempo indefinito.

In quel momento avrebbe voluto dirle di non andare e rimanere a Konoha, perché si sarebbe di sicuro cacciata nei guai, senza contare che l’attacco dell’associazione ALBA sarebbe avvenuto di lì a poco tempo; ma sapeva di mentire a se stesso.

Se un’altra persona, che non fosse lei, gli avesse detto la stessa cosa, lui l’avrebbe lasciata andare: il solo fatto che fosse la giovane Uchiha a doversi allontanare dal villaggio lo influenzava.

Soprattutto se non c’era lui al suo fianco, per proteggerla.

Scostò le coperte dalle gambe e si sedette esitante sul bordo del letto.

“Kakashi, che hai intenzione di fare?!”

Mirari si alzò dalla sedia e si sporse verso di lui.

“Mi sto alzando per andare all’ospedale”soffiò lui, rifiutando orgogliosamente l’aiuto della giovane ninja e prendendo il gilet verde.

Si alzò in piedi e barcollò.

Fu un attimo.

Non riuscì a reggersi sulle gambe e solo l’intervento di Mirari gli impedì di cadere a terra.

“Conviene far venire qui i medici”sussurrò la ragazza imbarazzata, mentre lui le si aggrappava alle spalle con un braccio.

Kakashi avvertì una vertigine e tornò a sedersi sul letto.

Solo allora si accorse che teneva ancora stretto a se con un braccio Mirari.

La lasciò andare e lei si allontanò un poco.

La mano della ragazza afferrò una coperta e la posò sulle spalle del jonin, per chiuderla sul petto, li si fermò.

“Kakashi…”

Gli occhi blu della ragazza fissarono quelli scuri del jonin.

-M-Mirari-chan…-

 Lui sapeva che se avesse insistito lei sarebbe rimasta, ed era sul punto di farlo, in un moto d’egoismo del tutto fuori luogo che non gli apparteneva affatto.

Portò una mano al lembo superiore della maschera e la sfilò lentamente, scoprendo il volto.

“Vai pure e non preoccuparti”soffiò, le labbra libere dal tessuto scuro che solitamente le coprivano.

Forse per la febbre, forse per istinto, il ninja-copia allungò il braccio e con la mano scostò una ciocca di capelli scuri dal volto della ragazza.

“Però mi devi promettere che starai attenta!”soffiò.

Un sorriso che illuminava il viso scoperto.

Bello, bellissimo.

 Lei arrossì imbarazzata, ricordandosi in quel momento qualcosa.

 

Uno ragazzino dai capelli chiari si era chinato su di lei, accucciata a terra, intenta a fissare il suolo.

“Qualcosa non va?”

Lei mise il broncio, per poi sospirare.

Era tutto il giorno che pensava a ciò che le aveva detto Obito-kun e proprio non riusciva a capire che cosa significassero le sue parole.

“Perché dovrebbe interessarti?”domandò.

Lui la fissò con sguardo indecifrabile, i capelli mossi dalla leggera brezza di primavera.

“Centra con quel baka di Obito, non è vero?”sussurrò.

“Non è un baka, lui è il migliore!!”

Il ragazzino alzò le mani in segno di resa.

La giovane ninja, lo guardò qualche istante seguendolo con i suoi occhi blu.

Kakashi le si sedette accanto, sempre quel quel suo sguardo imperturbabile.

“Non mi hai detto perché ti interessa sapere che ho…”

Lui la osservò senza timore negli occhi.

“Perché mi stai simpatica”

“Davvero?”domandò lei con un filo di voce.

Era la prima persona che glie lo diceva schiettamente.

“Si”riconfermò lui senza mezzi termini.

Mirari sorrise; ora capiva perché, nonostante le continue liti e dispute, Obito considerasse l’Hatake suo amico. In fondo Kakashi aveva un animo buono e sensibile; in più la sua sicurezza era molto rassicurante.

“Siamo amici, vero?”chiese.

Il ragazzo la continuò a fissare.

Allungò la mano, tenendo sollevato solamente il dito mignolo.

Lui si alzò in piedi, senza ricambiare il gesto; per un istante lei temette che non volesse esserle amica.

Poi Kakashi le tese la mano, in un tacito gesto d’aiuto ad alzarsi, un’ombra sulla maschera che pareva essere un sorriso nascosto.

“Siamo amici”

Lei afferrò quella mano con un sorriso raggiante che le illuminava il viso e lui si offrì di accompagnarla a casa.

Per parte del tragitto rimasero entrambi in silenzio.

“Non mi vuoi dire perché eri così giù oggi?”fece dopo un po’ Kakashi.

Lei scosse la testa timidamente.

“Scusa, ma è un segreto fra me e Obito-kun”

“Capisco” replicò comprensivo lui

“Kakashi…”

“Dimmi”

I suoi occhi incontrarono quelli scuri del ninja.

“Perché porti quella maschera?”

Kakashi se la sfiorò appena, mentre il suo sguardo si faceva appena più imperturbabile.

“Scusa, non dovevo…”

“La porto perché mi sono fatto una promessa, tempo fa”disse semplicemente lui.

“Non si vedono le tue espressioni però”replicò timidamente lei.

“Forse è meglio così…”

Il ragazzino sembrava essersi di colpo intristito, ma tentava di nasconderlo sotto il suo solito sguardo impassibile.

“A me piacerebbe vedere una volta il tuo sorriso, sono sicura che è bellissimo…”disse con vivacità lei, continuando a camminare al suo fianco.

“Cosa te lo fa credere?”

“Tu sei una bella persona, quindi il tuo sorriso deve essere altrettanto bello!”affermò lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Il ninja sembrò sorridere per l’ingenuità di quelle parole.

“Allora, un giorno me lo farai vedere?”

Lui sospirò.

“Va bene”

“E’ deciso allora, il tuo sorriso più bello lo farai vedere a me!”

 

“Il sorriso…più bello”sussurrò appena lei.

Il ninja non capì immediatamente il significato di quelle parole e la guardò appena confuso.

Mirari non gli diede il tempo di fissarla; raccolse tutto il coraggio di cui disponeva e si avvicinò a lui per poi posargli la fronte sulla spalla, il viso nascosto da ciocche di capelli corvini.

Voleva sentire solo un po’ di calore; non capiva neppure lei il motivo, ma sentiva di averne bisogno.

Il jonin avvertì il cuore accelerare pericolosamente i battiti, mentre una piacevole sensazione al petto lo sconquassava.

Fu quasi sopraffatto da tutte quelle sensazioni, infine però riuscì a trovare un po’ di lucidità.

Allontanò dolcemente da se la ragazza.

“Mirari-chan…”

-Non posso…dannazione, non posso provare questo…-

Eppure gli veniva così difficile separarsi da quel calore…

“Bhe…ora è meglio che mi rimetta a letto”disse mascherando l’imbarazzo, ficcandosi sotto le coperte.

Capì immediatamente di aver sbagliato, di averla ferita. Si sentì un verme.

In fondo lei, che non aveva mai esitato a dare il suo affetto a chi ne aveva bisogno, ma che non ne aveva mai chiesto per se, aveva avuto finalmente il coraggio, o la necessità, di chiederne un po’ e lui glie l’aveva negato.   

Sentì la ragazza sospirare, alzarsi da terra e uscire dalla stanza.

-Stavolta ho sbagliato.Non avrei dovuto…ma se non l’avessi fatto…sarebbe accaduto qualcosa? Che sto a pensare?! Questa non è una sciocca storiella amorosa…questa è la semplice realtà. Lei è ‘Rari-chan! Dannazione, giocavamo insieme a nascondino da quando aveva sei anni!!No! Non posso…-

-Sono una sciocca, non avrei mai dovuto fare una cosa così…stupida!Non siamo più bambini, siamo ninja! Ora pensarà che sono una sciocca!Che non sono degna di essere un ninja…no, questo Kakashi non lo penserebbe mai…ma…sono un’idiota!-

Rimasero in silenzio per il resto della giornata; lei si prese cura di lui, ma senza incontrare il suo sguardo e quando la ragazza uscì di casa per partire per la missione si salutarono con un semplice ‘ciao’.

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Piaciuto il chap anche se un pò cortino? Spero di si, comunque nel prossimo verrà finalmente svelato che tipo di animale Mirari è in grado di evocare. Sono venuta a conoscenza di spoiler sconvolgenti sull'Akatsuki (Deidara T.T....e poi Tobi O_O) comunque volevo avvisare che non ne terrò conto, anche perchè ho un'idea tutta mia sul leader e su ciò che ha portato  Deidara e co. ad aggregarsi all'associazione...non aggiungo altro se non...commentate!!!

X Fenicex8: Ciau!!! Eh eh, per Mirari ho in mente qualcosa di diabolico...scherzo! Comunque nel prossimo chap ci sarà una rivelazione. Grazie per i complimenti!! Kiss Irene

X Dark_girl92: Hi!!Quei tre hanno rovinato il momento magico...almeno in questo chap non sono stati interrotti! Don't worry, poi chiariranno...forse (che autrice malvagia che sono!) Kiss Irene

X _Eleuthera_: Ciao!!! Itachi è stato ambiguo...ma tutto dovrebbe chiarirsi almeno un pò verso la fine...Non sai quanto mi sia divertita a scrivere la scena di Naruto e Sakura, sghignazzavo come una matta, tanto che mio fratello mi ha dato della suonata XD!! Eh eh, purtroppo questa missione interromperà per un pò i contatti fra Mirari e Kakashi (solo un capitolo comunque...) Al ritorno dei nostri eroi ci sarà una sopresa...se bella o brutta non lo dico, se no che scrivo a fare il capitolo XD! Non so più come ringraziarti per i tuoi complimenti, sei davvero gentilissima ^///^! Fra qualche capitolo sarai accontentata per quanto riguarda Obito, si scoprirà finalmente la promessa fra lui e Mirari...per Tobi pazienta ancora un pò, la sua comparsa arriverà presto!! Lui te lo posso anche cedere, ma per Deidara facciamo 50 e 50!!Kissoni super, spero che il chap ti sia piaciuto!! Irene alias Federica

X Uriko: Una nuova recensitrice! Che bello^^! Mi fa piacere che la fic ti piaccia, spero che continuerai a seguirla e che il chap ti sia piaciuto^^!W Kakashi!!!1 Kiss Irene

X Debby87: grazie della recensione, spero che anche questo chap ti sia piaciuto!!!Kiss Irene

X Rael89: Ciau!!! Eh eh, anche a me piacerebbe accudire amorevolmente Kashi-kun *ç*...bhe io sono una maniaca per quanto riguarda Kakashi XD. Kissoni super Irene

X Yondaime93: Ciao nii-san!!! Eh eh, sapevo che ti sarebbe piaciuto il chap, soprattuto per la presenza di un certo tuo Hidan-sempai!! Don't worry, la battaglia finale si avvicina, e quel gentil uomo Hidan non può di certo mancare!!!Ciau, la tua nee-san^^

X Kakashina: Ciao Cri!!! Da quanto non ci sentiamo!! Come va, tutto oky?? Sei stavo scegliendo oggi il colore dell'abito delle damigelle, tu quale preferisci?? E poi dobbiamo scegliere un bell'abito per Kashi nostro!(no ragazze, io mi vestirò da jonin, come al solito...ndKaka) Ma sei matto?! Tu ti metti in giacca e cravatta!!! *ç* nd sposine (^^'...vabbe...se lo dite voi, mie adorate pulzelle nd Kaka) XD A prestissimo tessora, ti voglio un iperspazio di bene con tanto di pianeti inclusi!! Tv1opdb Ire, alias fede

X Fin: Ciau! Visto che alla fine sono riuscita a pubblicare?! Miracolo!! Mi sono divorata tutti i fumetti in un lampo...bellissimi *ç*!! Don't worry per i disegni, sono a buon punto!!Le cartoline arriveranno non preoccuparti!! Kiss, a prestissimo Fede

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Capitolo 28
*** Koyuki ***


Eccomi qua! Tornata or ora dalle vacanze, pronta a spostare un nuovo chap! 1 Kiss a tutti i recensori e lettori! Buona lettura!! Irene Adler

Capitolo 28: Koyuki

 

Erano passati tre anni dal suo rapimento.

Ormai stava inesorabilmente cominciando ad abituarsi all’idea di dover vivere in quella fortezza sperduta, controllata da quell’associazione di ninja traditori.

Era pomeriggio inoltrato ed aveva appena terminato gli allenamenti con Itachi.

Rimaneva immobile, coricata contro la parete, bendandosi un grosso taglio sul braccio, una delle tante ferite che quotidianamente si procurava nella lotta simulata contro il fratello maggiore.

All’improvviso la porta dell’enorme stanza si aprì scricchiolando.

Riuscì a distinguere le due figura appena entrare solo quando vennero investite dalla pallida luce che flitrava da una delle rare finestre del covo.

I due, entrambi membri veterani dell’Akastuki, si avvicinarono ad Itachi, ignorando per un istante la presenza della ragazzina.

“Itachi-san, devo parlarti”disse uno dei due, alto dagli occhi verdi spenti che rispondeva al nome di Kakuzu.

“Arrivo subito”disse l’Uchiha traditore, lanciando una breve occhiata alla sorella minore, che aveva pensato bene di arretrare fino a nascondersi nel buio che avvolgeva gran parte dell'enorme sala.

Si voltò verso di lei e stava per dirle qualcosa, quando Hidan lo interruppe, fissandolo gelidamente con i suoi occhi viola.

“Quell’idiota del capo vuole vederla”sbottò con astio, rivolgendo uno sguardo seccato verso la ragazzina.

Lei si avvicinò, conscia del fatto che era meglio assecondare il seguace di Jashin senza protestare se non si voleva essere candidati come sacrificio umano.

Itachi lo fissò per un istante.

"E' tutta tua" mormorò con il suo solito tono lugubre."Portala pure dal leader"

Hidan la afferrò senza eccessiva forza per la spalla, ma la strattonò abbastanza, da farla incespicare e costringendola ad aggrapparsi alla manica della divisa a nuvolette rosse per evitare una rovinosa e indecorosa caduta.

"S-scusa..."balbettò lei mollando la presa.

L’uomo dagli occhi viola la fissò dall'alto in basso, alzando un sobracciglio e sbottando qualcosa di incomprensibile.

La condusse al di fuori della stanza e la accompagnò per il lungo corridoio.

“Cosa vuole da me il leader?”domandò, cercando di non dar a vedere di provare paura per quella convocazione.

Il ninja sembrò non aver udito le sue parole e si assicurò alle spalle la sua temibile falce a tre lame.

“Hidan-san?”chiamò fiocamente.

Non aveva mai incontrato il leader dell’Akastuki prima di quel momento.

L’aveva solo visto di rado aggirarsi per la fortezza, sempre nascosto nell’ombra,in sola compagnia delle misteriosa ragazza dai capelli blu, unica componente femminile dell'associazione.

Hidan abbassò lo sguardo su di lei, stizzito.

I suoi freddi occhi viola la costrinsero ad abbassare lo sguardo.

“Se evitassi di tentare la fuga ogni tre per due ci faciliresti le cose…”

Intuì che il motivo della convocazione doveva essere a riguardo della sua tentata fuga del giorno precedente e rabbrividì.

Cosa le avrebbe fatto il leader?

Arrivarono davanti ad un’ampia porta, che si aprì da sola.

“Entra”disse atono Hidan, spingendola oltre l'uscio per poi voltarsi.

"Ho fatto ciò che mi hai chiesto Pain. La marmocchia è tutta tua!"sbottò, poi, senza aspettare risposta, si allontanò, sussurrando abbastanza forte da essere udito un 'deficiente' in direzione del suo superiore.

"Avvicinati" disse una voce a lei sconoscuta.

Lo fece, con le gambe che le tremavano per la paura.

Davanti a lei comparve il leader, il ninja più forte dell’associazione ALBA.

Si avvicinò, timorosa.

Occhi chiari come il cielo d’estate la fissarono.

Uno sguardo intenso e penetrante la scrutò per qualche minuto.

-Non mi devo fidare-

Il ninja le si avvicinò ancora e…

 

  

“Mirari-chan, qualcosa non va?”

Seduta sul ramo di un albero posto lungo una strada di montagna, la giovane dai capelli corvini si voltò verso la compagna di squadra, che la fissava con i suoi occhi smeraldo.

“E’ tutto a posto”disse, per nulla convincente.

I suoi occhi blu indugiarono sulla fila di carovane che stava percorrendo l’impervia strada rocciosa.

Tutto procedeva con tranquillità e le maggiori difficoltà che si erano presentate loro, era stato qualche ruota rotta e qualche detrito che ostruiva il passaggio.

Tomoaki comparve al suo fianco, i capelli ricci e biondi scompigliati e il coprifronte legato ad una cinghia, alla quale erano fissati un gran numero di oggetti piccoli e acuminati, simili a ganci di ferro.

"Che c'è...sei stanca?" domandò fissandola.

Lei scosse il capo, sistemandosi il comprifonte.

“Allora vieni, ho bisogno del tuo aiuto”disse il jonin, saltando con incredibile agilità dal lato opposto della strada.

La ragazza lo seguì.

Entrambi si fermarono lungo il percorso che precedeva le carovane.

“Guarda lassù”profferì il biondo, indicando una zona rocciosa sopra il passaggio “Quel terreno sembra molto instabile”

“Non c’è altra via per cui possiamo passare, le carovane dovranno passarci necessariamente sotto”disse di rimando lei, estrendo la cartina, sulla quale c'era segnato, con una linea blu, il tagitto da intraprendere.

“Dovremmo stare molto attenti allora” 

I due si divisero ed andarono ad informare il resto della squadra.

Poco dopo, le carovane iniziarono a passare per quel tratto; Sasuke e Naruto procedevano con queste, l’uno di fianco all’altro, i sensi in allerta. Sakura apriva il gruppo, mentre Tomoaki e Mirari chiudevano le fila.

All’improvviso delle rocce si staccarono dalla parete rocciosa, che iniziò a franare; inutile dire che fra la gente si diffuse il terrore e ognuno cominciò a spintonare l’altro per cercare di sfuggire all'ondata di detriti.

“Oh, no! Non ce la faranno mai a mettersi tutti in salvo!!”gemette Sakura, che si trovava già al sicuro su un albero poco avanti al crollo.

Tomoaki avanzò rapidamente, per poi frapporsi fra la frana e le persone indifese.

“Ok!”

Estrasse da sotto la giacca un gran numero di quelli che parevano essere ragnetti d’acciaio e li lanciò a due lati opposti del muro che stava franando.

-Cinghiale, cavallo, gallo, topo!-

Incrociò le braccia al petto ponendo i palmi delle mani verso l’esterno.

“Tecnica del muro di chakra!”

Dalle dita del ragazzo partirono una serie di sottili filamenti che si collegarono che gli aggeggi metallici, formando una fitta intricatura che bloccò quella massa di terra.

La frana sembrò bloccarsi, tuttavia era chiaro che non sarebbe stata contenuta a lungo. Tomoaki sembrava visibilmente provato, soprattutto per la gran quantità di chakra che doveva impiegare e per il notevole sforzo fisico che impegnava tutto il suo corpo.

“Presto, mettetevi in salvo! Non riuscirò a tenere a lungo un simile peso!”gridò il biondo, mentre le sue mani tremavano nel tentativo di trattenere i fili di chakra.

Mirari e Sakura dall’alto tentavano di scorgere nella folla atterrita Sasuke e Naruto, mancanti all’appello.

Infine li scorsero.

“Naruto, Sasuke!!!!”

Il biondino salutò con la mano “Tutto ok, Sakura-chan!”

Aveva finito di dire ciò che una bambina, di circa quattro anni cadde a terra fra la folla, rischiando di essere calpestata. La piccola incespicò per rimettersi in piedi, così facendo finì all’estremità del flusso di gente; mise un piede in fallo e si sbilanciò pericolosamente sul dirupo.

“Attenta!!!”

Naruto si era gettato letteralmente fra la gente non appena l’aveva vista in difficoltà; la raggiunse e la strattonò, facendo leva con tutto il proprio peso.

La bimba fù in salvo, ma il biondino finì a terra pestando in malo modo la testa per poi scivolare oltre il bordo del passaggio.

“NARUTOOO!!”

Il ragazzino cadde e nei primi istanti non sembrò accorgersene.

Il colpo al capo l’aveva frastornato a tal punto, che si riprese solo qualche attimo dopo, sentendo il vento sferzargli il viso e la terra mancargli sotto i piedi.

Gemette atterrito, chiudendo gli occhi con forza, terrorizzato, rendendosi conto di non essere in grado di reagire.

Riaprì gli occhi per un istante, il sole sopra di lui che lo abbagliava.

Li richiuse, circondato dalle tenebre.

-Non posso arrendermi…-pensò, senza però trovare un modo per uscire da quella situazione.

Precipitava e tutto si allontanava.

All’improvviso si bloccò bruscamente, una presa al polso forte e decisa.

“Apri gli occhi!!”

Lo fece.

“S-Sas’ke…?”

“Si, sono io! Dobe!”

Il moro si era gettato, senza esitazioni dopo essersi fissato con una corda ad una roccia vicina.

“Visto che pasticci combini, sei solo una testa quadra!”disse.

Naruto non rispose come avrebbe fatto solitamente.

Si sentiva stanco, frastornato, voleva dormire…solo…dormire.

Gli occhi del biondo si socchiusero pericolosamente.

“ Ehi!! Rimani sveglio!!”gli gridò Sasuke, mentre la presa sul polso dell’amico si faceva più lenta.

“Ascoltami!! Stringi forte la mia mano, altrimenti non riuscirò a reggerti ancora per molto!!”

Stavolta la voce del moro era più allarmata.

“Non ce la faccio…”

“Si che ce la fai!!Ricordati che devi diventare hokaghe e un hokaghe non si arrende mai!!!”

La mano pallida dell’Uchiha riusciva con sempre più difficoltà a reggere il peso del compagno di squadra.

“Scusa…Sas’ke…”

Il biondo chiuse definitivamente gli occhi, mentre un rivolo di sangue gli scendeva dalla tempia.

“NARUTOOOO!!”

“Sasuke, afferra la mia mano!”

Il bruno alzò lo sguardo.Mirari gli stava tendendo la mano.

“La corda si sta spezzando, presto!!”

Lanciando un’occhiata alla corda il minore degli Uchiha notò che si stava sfibrando per il contatto con le rocce affilate.

Di assicurarsi alla parete grazie al controllo del chakra non se ne parlava; non credeva di potercela fare ad aggrapparsi e reggere Naruto contemporaneamente.

“Sasuke!”

Gli occhi scuri del ragazzino incontrarono quelli blu della ragazza.

Fu un attimo.

La corda si spezzò e le mani dei due fratelli s’incontrarono in una stretta disperata.

Mirari avvertì immediatamente il peso dei due compagni gravare sulle sue spalle e per poco non cadde anche lei.

“Mirari..."

“Non temere Sasuke, non ti lascio!”bascicò lei.

Il bruno strinse con più forza il polso del compagno che, sudato, gli stava lentamente ed inesorabilmente scivolando dalle mani.

“Mirari-chan!!”

Sakura si stava precipitando nella sua direzione, allarmata per qualcosa.

Un grido, poi un rombo.

I fili di chakra che si rompevano, la frana che si liberava e si dirigeva nella loro direzione.

“MIRARI-CHAAAAN!!SASUKE!!!NARUTOO!!”

Tomoaki dovette afferrare di forza Sakura e portarla via, prima che la massa di detriti la sommergesse.

Mirari gemette.

Gettò uno sguardo alle sue spalle, poi uno sotto di se, dove suo fratello e Naruto rimanevano sospesi sopra l’oblio.

Occhi di un blu intenso fissarono le iridi scure di Sasuke.

“Ti fidi di me?” sussurrò, mentre il rombo delle rocce quasi sovrastava la sua voce.

Lui la fissò.

Annuì, deciso.

Lei si lanciò nel vuoto afferrando Sasuke per la vita e stringendolo a se insieme a Naruto.

Caddero nel vuoto e le rocce raggiunsero l’orlo del precipizio.

“Sasuke, non lasciare Naruto per nessun motivo…”gridò convinta”…e aggrappati forte a me!!”

Il bruno strinse con un braccio la vita della ragazza, mentre il vento sferzava i loro corpi. Mirari sentiva il proprio cuore battere ferocemente nel petto, il viso di Sasuke affondato nella sua maglia e Naruto privo di coscienza trattenuto dalle braccia del fratello.

-Ti prego, fa che funzioni!!!-pensò.

Mirari si morse il pollice, poi eseguì una sequenza di sigilli ben precisa.

Puntò le braccia verso il basso, verso il bosco che, molti metri più sotto di loro, si estendeva fino all’orizzonte.

-Koyuki, ho bisogno di te!-

“TECNICA DEL RICHIAMO!!!!”

Un enorme sbuffo di fumo scaturì dal nulla, avvolgendo i ragazzi.

Continuarono a cadere.

-Non ha funzionato!- pensò Sasuke, stringendosi ancor più a Mirari e serrando gli occhi.

La ragazza gemette e strinse a se il fratello.

Caddero insieme, ma all’improvviso si bloccarono, atterrando su qualcosa di morbido e vivo.

Sasuke riaprì gli occhi e rimase basito.

Una creatura enorme, dal pelo candido li aveva accolti sulla sua groppa.

“Koyuki!!!”gridò Mirari, sorridendo.

Questa voltò il muso.

“Stiamo cadendo, ti prego fa qualcosa!!!”continuò la mora, reggendosi alla folta e morbida pelliccia nivea.

-Che razza di animale è?-pensò confusamente Sasuke.

Una lunga coda soffice sovrastò i tre ragazzi, tenendoli al sicuro dalla frana, che altrimenti li avrebbe sicuramente uccisi.

Koyuki toccò terra, reggendosi perfettamente sulle zampe munite di piccoli artigli da arrampicatore.

Rimase immobile, finché la frana non terminò, poi si chinò verso terra, facendo scendere i tre ragazzi dalla sua schiena.

Sasuke guardò la creatura che lo fissava a sua volta con i suoi grandi occhi scuri, mentre Naruto veniva delicatamente posato a terra da Mirari.

Quella candida creatura era uno scoiattolo, un bellissimo scoiattolo bianco come la neve.

“Grazie Koyuki”sussurrò grata Mirari, tendendo una mano verso la scoiattola, che, senza pensarci troppo, spinse dolcemente il muso contro la mano della ragazza in un inequivocabile gesto d’affetto.

“Sempre a disposizione per salvarti la pelle Mirari. Ora vado!”disse con voce melodiosa Koyuki, facendo scorrere lo sguardo verso Sasuke.

"Ci si vede!"

Un attimo dopo Koyuki scomparve, lasciando tracce di se in una neve leggera e fuori stagione che coprì una piccola parte della foresta.

“Tutto bene Testa Quadra?” domandò Sasuke, porgendo la mano ad un Naruto un po’ frastornato, appena tornato in se.

Questi afferrò la mano del comapagno e si rimise in piedi.

“Ci vuole ben altro per farmi secco!”sbottò di rimando, ancora un po’ intontito.

“Sasuke!Naruto!”

Sakura stava correndo verso di loro con un’espressione piuttosto preoccupata.

“Ah, Sakura-chan! Come vedi sto bene e anche quel deficiente di Sas'…!”

Il biondino non ebbe modo di continuare il discorso che la rosa prese lui e il compagno bruno stringendoli in un abbraccio.

“Sono quasi morta di paura!Per fortuna state bene!”

Il giovane possessore del Kyuubi si stupì appena, ma ne approfittò per ricambiare l’abbraccio della compagna che, per una volta, non lo ricambiò con un cazzotto; Sasuke non si tirò indietro.

“Sakura, ti preoccupi sempre per niente”trovò la forza di sbottare con tutta la serietà che possedeva il possessore dello Sharingan.

Lei si staccò, sorridendo quasi con aria di scusa.

“Lo so, sono proprio una frana…ma non posso farne a meno!”

"Tks!"

 “Mirari!”

Tomoaki atterrò di fianco alla ragazza bruna.

“Tutto a posto?”domandò.

Lei si voltò nella sua direzione, annuendo.

“Purtroppo la mia tecnica non ha resistito molto, quel peso era troppo...avrei dovuto allenarmi di più!”

“Guardali, Tomoaki”sussurrò lei, indicanno con un cenno i tre giovani membri della squadra sette.

Il biondo jonin seguì il suo consiglio.

Sakura stava applicando una pomata curativa sul viso graffiato di Sasuke, che se ne rimaneva tranquillo e in silenzio seduto nell’erba, Naruto fissava in cagnesco l’Uchiha, attendendo impaziente le cure della compagna.

“Sakura-chaaan, la testa mi gira e vedo rosso!”

“Certo che vedi rosso, baka!Ti esce sangue e hai preso un bel colpo! Vieni che ti bendo la ferita”sbottò, prendendo alcune bende dalla sua sacca.

“Grazie, Sakura-chan, sei così brava come ninja medico…”

“Non approfittartene, baka”replicò  il compagno bruno, fissando con fare provocatorio il biondo.

“Che hai detto Sas’ke?!”

“Baka”ripretè l'altro.

“Scoiattolo!”

“Baka!”

“Scoiattolo!!”

“Piantatela tutti e due!”

 Mirari e Tomoaki non poterono che sorridere alla vista di quel buffo quadretto.

“Sembra la nostra vecchia squadra, non è vero?”

Tomoaki annuì.

“I legami sono forti come lo erano i nostri. Più che altro i battibecchi scoppiavano fra te e Hideiko-kun…”

“Gia! Tu eri quello più sensibile. Per ogni rimprovero o battuta ti scioglievi in lacrime…”

Il ragazzo, suo malgrado, si ricordava anche quello.

“Non ne vado un gran che fiero…^^’ ”rispose sinceramente, passandosi una mano fra i capelli ricci.

“Un pò sei cambiato, però!”

“Infatti, ma anche tu! Quando volevi sapevi essere dolce, ma eri un gran bel maschiaccio da quel che mi ricordo!”

Mirari si trovò a sorridere.

"E poi il sensei..."

“Mirari-chan”li interruppe Naruto.

La ragazza fissò il giovane possessore del Kyuubi, che ora esibiva una benda alla fronte e un grosso cerotto sulla guancia.

“Non sapevo che riuscissi a compiere un'evocazione!”

Per tutta risposta lei si passò una mano fra i capelli scuri, fissandolo incerta.

“Bhe, non sono ancora pienamente in grado di evocare i più grossi, anche perchè l’ho imparato relativamente da poco…”

-...Senza contare che Itachi faceva di tutto per non farmi esercitare in quella tecnica-completò mentalmente.

Il biondino assunse un cipiglio assorto.

“Perché proprio gli scoiattoli?”domandò infine, alzando spropositatamente la voce, mentre i suoi occhi azzurri si spalancavano dalla curiosità.

Lei sorrise, lanciando una brevissima occhiata a Sasuke.

“Eh?!”

Mirari gli posò una mano sul capo, stando attanta a non toccargli la ferita alla tempia.

“Mi spiace, non posso rivelartelo…è un segreto!”

“Ma...!Ma...!? Ma che vuol dire?!Okaa-san!! Dove scappi?!"

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Hola a tutti, spero che il chap vi sia piaciuto^^!! nel prossimo i nostri eroi torneranno al villaggio e...non ve lo dico! Leggere per sapere! Baci Irene Adler

X Debby87: ciau!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!!! Irene

XRael_89: Eccomi di ritorno! Come ti capisco....chi non impazzirebbe per i due fratelli Uchiha!? Baci Irene

X Kakashina: ciaux, eccomi di ritorno!!!Si Kakashi è un uomo sconvolgente...è per questo che lo adoriamo*ç*(troppo buone amorucce mie^^ nd Kaka)!!! Sai una cosa? In Austria ho visto un bel castello dove si potrebbe celebrale il nostro matrimonio con kashi nostro! che ne dici? Il panna per le damigelle e perfetto e Kakashi deve essere rigorosamente in smoking U.U! Ci sentiamo presissimo tesssssora, ti voglio un iperspazio di bene!!!Kissoni Ire alias Fede

X Siana: Hola! Mica ti devi scusare....l'importante è che adesso hai recuperato ^^! Eh eh, Kakashi è un pò confusetto...e dire che dovrebbe essere un intenditore di di cose simili dato che si legge quel suo libretto alquanto discutibile^^! Comunque nei prossimi chap vedrai che accade....muhahaha!! Che autrice perfida che sono!! Eh si, anche io ci sono rimasta di sasso per la faccenda di Tobi...ci sono rimasta di sasso! Mi sarei aspettata di tutto ma non questo O___O! Vabbè, Kishimoto avrà le sue buone ragioni....ma perchè far morire Deidara????T.T me piange....vabbe! Baciozzi Irene

X Isatachi: Ciau!! Eh eh, Kashi prima o poi si darà una mossa...forse!Buone vacanze anche a te! E ora.....( Oh, Sacripante!!!!!ns Saso)(Oh porca polenta!!!nd Deidy)( Lasciate Itachinoooo brutto cattivi!!!nd Isa)(Tieni è tuo! nd Saso e Deidy)(Itachi, lanciato dai due, finisce fra le braccia di Ire e Isa)(Ammmmore ci sei mancato!!!nd Isa e Ire)(T.T ndIta)(Che scena poco artistica!ndDeidy)(Filiamo prima che ci scannino! ndSaso)(Troppo tardi!!nd Isa indemoniata) Alla prossima XD! Baci Irene

X Dark_girl92: Se Ti è piaciuto quel capitolo allora i prossimi...non anticipo nulla!Ma sappi che accadrà qualcosa di molto sconvolgente! In bene o in male... Chissà....^.-  Per gli spoiler.....(spoiler) Tobi è in realtà il leader e non è Obito ma sembra che sia Madara UchihaO_O....Per Deidara...sniff! Sigh! T.T...Lui...muore! T.T (fine spoler) Baciozzi, alla prossima Irene

X Eleuthera: Ciao!!! Eccomi tornata! Ti piaciono i flash back...ma bine...fra poco ce ne sarà uno gustoso fra Mirari e Obito... e finalmente si scoprirà la promessa fra i due. Per quanto riguarda Mirari e Kakashi  la faccenda è più complicata...si chiarirà di più nei prossimi chap! Ora dovrei aggiornare più rapidamente quindi...don't worry! Eh...L'Akastuki arriverà...un'occasione in più per vedere il nostro adorato Ob...cioè Tobi-kun e Deidy-sempai in azione^^!!!
Baciozzi super e grazie per i mille complimenti ^////^!! Kissoni Fede

X Uriko: ciao!!! Altra fan KakashixMirari vedo...uh uh uh...chissà...nel prossimo chap si vedranno le mie malvage intenzioni...per quello che hai detto...bhe...i chap sono già scritti...Kakashi è ancora all'ospedale...e poi...vedrai nel prossimo capitolo!(che autrice maligna che sono!) Grazie per la recensione! Bacioni Irene

X Yondaime: ciao Nii-san!!! Sarai felice di questo aggiornamente, siccome ho aggiunto il tuo amato sempai!!Non preoccuparti, il gran finale è quasi tutto già scritto e l'ho corretto e ricorretto un miliardo di volte...non ti resta che aspettare e giudicare! bye bye nii-san

X Fin: Hola! Finalmente ecco un altro chap! Se ti sei commossa per quello precedente allora nel prossimo e in quello dopo ancora...ti scioglerai in lacrime! Vabbe adesso esagero, ma tieniti pronta!Come ben sai lo spirito del mio sempai mi ha guidato per le impervie strade dell'Austria e mi ha portato sana e salva a casa...il mio sempai è pieno di risorse! E' meglio di un navigatore satellitare XD! Bellissima la tua nuova fic, aggiorna presto!!! Bacissimi, a presto !Fede







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Capitolo 29
*** Ritorno a casa ***


Eccovi il capitolo 29, un pò cortino ma dovevo assolutamente tagliarlo in due perche altrimenti sarebbe risultato davvero troppo lungo...  Questo chap potrebbe essere intitolato in alternativa più o meno così " Capitolo 29: dove si scopre quanto è perfida e carogna l'autrice di questa fan fic" 

Buona lettura e grazie mille ai lettori e ai recensori ^^, Irene Adler

Capitolo 29: Ritorno a casa.

 

“Siamo tornati”

Il gruppo di ninja fissava il Villaggio della Foglia dalla cima delle montagne su cui erano scolpiti i volti degli hokage.

Naruto sorrideva gaiamente, felicissimo perché di lì a poco avrebbe potuto degustare il miglior ramen del villaggio nel suo chiosco preferito.

Sasuke non vedeva l’ora di andare a fare rapporto all’hokage, di modo da potersene andare poi a farsi i fatti suoi.

Sakura aveva una gran voglia di rivedere i suoi genitori, mentre Tomoaki voleva tornare a casa propria per godersi un po’ di meritato riposo.

Mirari invece fissava il villaggio con un’espressione indecifrabile.

“Ok, andiamo a far rapporto alla nonna Tsunade e dopo filiamo!”disse Naruto, facendo un passo avanti.

“Ehi, biondino, sta fermo un po’…”

Tomoaki lo bloccava per la testa, con un’espressione un po’ contrariata.

“Si può sapere che vuole da me maestro Tomoaki?!”

Il riccioluto insegnate gli scompigliò i capelli.

“Hai detto bene, il maestro sono io…quindi si fa come dico io!”

“Uffa!E allora che ha intenzione di fare?”domandò il ragazzino, mentre gli altri membri della squadra si voltavano verso di loro.

“Bhe è ovvio…dato che abbiamo lavorato fino ad adesso…”

Sakura, Sasuke e Naruto lo fissarono.

“…ci andiamo a prendere un gelato! Dopo, con caaalma andremo a fare rapporto…u.u”
Mirari ridacchiò, mentre i tre ragazzini fissavano il giovane maestro, attoniti.

Anche da ragazzino Tomoaki era sempre stato così: un gran sognatore, che sapeva divertirsi senza troppi eccessi e che qualche volta sorvolava le regole meno rigide.

“Allora, chi viene con me?!”domandò il jonin, con voce simile a quella di un combattente che prende le armi per difendere i propri ideali.

Gli occhi di Naruto divennero lucidi di felicità.

“IO CI STOOO!!!”

“Ma l’hokage non si arrabbierà?”domandò Sakura, indecisa sul da farsi.

L’uomo lasciò la testa di Naruto e si voltò verso di lei, facendole l’occhiolino.

“No, se nessuno le dice nulla! ;)”

La ragazzina sorrise, mentre una lieve brezza primaverile le scompigliava i capelli corti.

“Ok, maestro!”

“Sei dei nostri Sasuke?”

Il brunetto alzò lo sguardo sull’insegnate “Se devo proprio…”

“Certo che devi!Mirari?”

“Ok”

“Allora andiamo!”

Il jonin di Konoha iniziò a scendere dalle rocce.

Una decina di minuti più tardi i cinque ninja avevano in mano il loro gelato.

“Tomoaki-sensei, a che gusto l’avete preso voi?”

L’uomo smise di leccare il suo dolce che colava dalla coppetta, per poi voltarsi verso l’allievo biondo.

“Vaniglia”

“Come mai? Ci sono gusti molto più buoni e dolci…”continuò il ragazzino, mostrando il suo gelato al cioccolato, messo in una maxi coppetta.

“Lo so Naruto…”disse il maestro guardando le nuvole in cielo con un impercettibile sorriso sulle labbra“…ma mi è sempre piaciuto pensare che se le nuvole avessero avuto un sapore, sarebbe stato quello della vaniglia. Solo per questo…”

“Lei non è parente di Shikamaru Nara, vero?”

L’uomo lo fissò confuso.

“No, nulla…”

“Io invece ho preso l’amarena!” disse Sakura, pescando del gelato con il cucchiaino.

“Mirari, Sasuke, voi a cosa l’avete preso?”domandò curioso Naruto, girandosi verso i due compagni bruni.

“Cono alla crema”risposero entrambi all’unisono.

Entrambi si squadrarono per un brevissimo istante.

“Avete gli stessi gusti!!”

Sasuke avrebbe voluto precisare che lui solitamente prendeva il pistacchio, rigorosamente in una coppetta media con un cucchiaino azzurro e una spolverata di cacao amaro, ma in quel momento una forza maggiore l’aveva spinto a prendersi la crema per chissà quale ragione; preferì rimanersene in silenzio, mordicchiando la cialda del suo cono.

Mirari sorrise senza rispondere.

Rimasero per un po’ in giro e poi andarono a far rapporto all’hokage.

Uscirono una mezz’ora dopo.

“Io me ne torno a casa”disse Sasuke, mettendosi le mani in tasca.

Si voltò e dopo aver fatto un cenno di saluto alla squadra si diresse verso casa propria.

“Allora vado anch’io, ciao!”disse Sakura, per poi correre dalla parte opposta a quella presa dal compagno.

“Ok, allora anch’io vado, ci si vede…”disse Tomoaki, salutando la compagna di squadra.

“Bene, allora io vado a trovare il maestro Iruka…”disse Naruto.

“Ascolta, Naruto-kun…”cominciò Mirari, esitante “…non è che potrei venire con te dal maestro Iruka?”

Lui la fissò dubbioso. “Pensavo che saresti andata a casa dal maestro Kakashi…”

Lei fissò qualcosa d’imprecisato alla sua destra, assumendo uno sguardo indecifrabile.

“Bhe, Kakashi è ancora in ospedale, penso…”

-Codarda, Mirari…la verità è che non ti va di affrontarlo…e non sai nemmeno tu il motivo…-

“Non avrete litigato, spero!”

“No, no, nulla del genere!”

“Va bene, andiamo!!”disse il biondino, iniziando a camminare verso la casa dell’insegnante.

 

Percorsero la strada in silenzio ognuno con i propri pensieri.

Arrivarono sotto casa di Iruka qualche minuto più tardi, Naruto incominciò a bussare alla porta.

“Maestro, siamo noi, siamo venuti a trovarla!!”

L’uomo con il codino aprì la porta

“Naruto, Mirari…vedo che siete tornati dalla missione”disse con espressione insolita sul volto.

“Certo che ce ne ha messo di tempo!!”ribatté Naruto, che a furia di bussare alla porta aveva le nocche rosse.

“Scusate è che ero un po’ sovra pensiero ”disse lui, con voce che non piacque per niente a Mirari.

-Non ho mai visto Iruka in uno stato simile…che gli prende?-

“E’ andato a trovare Kakashi-sensei?”domandò Naruto “Che c’è maestro Iruka, sembra preoccupato…”

L’uomo si passò una mano fra i capelli.

“E’ successo qualcosa a Kakashi?”domandò Mirari, folgorata da un dubbio.

Dai suoi occhi intuì, con timore, che aveva centrato.

“Bhe, la sua influenza è molto peggiorata e le sue condizioni sono…gravi”

Naruto sbarrò gli occhi.

Mirari avvertì un peso improvviso schiacciargli il cuore, fece un passo avanti e prese per le braccia Iruka.

“Quanto gravi?”domandò, puntando i suoi occhi blu in quelli dell’amico.

“Mirari…”disse laconico il chunin.

“Quanto gravi?!?!”

Iruka si liberò dalla stretta della ninja, posandole le mani sulle spalle.

“Mirari, lui…”

“Iruka, rispondi!!”disse lei. La stava facendo spaventare sul serio.

“…lui…potrebbe non superare la notte”

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Lo so...sono una carogna a far finire così il capitolo ^^. Prometto di aggiornare al più presto! Purtroppo per questo chap non posso rispodere uno per uno  ai vostri commenti sia per mancanza di tempo, sia perchè non avevo previsto di aggiornare così presto e quindi non avevo il capitolo già copiato su NVU. In ogni caso riprenderò a rispondere come al solito ai vostri commenti dal prossimo capitolo! Grazie a tutti quanti e in particolare a Debby87, _Eleuthera_ , Yondaime94, Dark_Girl, Ginny, Fin e Rael 89 che hanno recensito il precedente capitolo! Le vostre recensioni mi fanno sempre piacere, le adoro! Al prossimo chap e un bacio a tutti!!! Irene Adler

 

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Capitolo 30
*** Cuori spezzati ***


Ecco a voi il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Buona lettura^^! Irene Adler

Capitolo 30: Cuori spezzati

 

“Lui…potrebbe non superare la notte”

Quelle parole rimbombarono senza sosta nella testa della ragazza, ed ogni eco di quella voce la trafiggeva, quasi come se uno stiletto le ferisse il cuore con continui affondi.

“L-lei sta scherzando maestro Iruka, vero?”domandò con voce fioca Naruto.

“No, non sto scherzando…”

“No…non è vero…”il ragazzino indietreggiò, poi voltò le spalle ai due chunin e iniziò a correre verso l’ospedale.

Gli occhi scuri dell’insegnate tornarono a fissare quelli blu notte dell’amica.

“Mirari-chan…”

La ragazza lo fissava smarrita.

Il cuore le batteva così forte che avrebbe potuto sfondare il petto, la mente era così turbata che non riusciva a far alcun collegamento, oltre a ripetersi incessantemente quelle poche parole, come una marionetta rotta.

-Kakashi…non potrebbe superare…la notte-

Avvertì un improvviso bruciore al petto, una sensazione crescente e mai provata.

“Mirari-chan…”

Le mani di Iruka le serrarono le spalle, mentre tutto il suo corpo prese a tremare.

“Kakashi…”

“Un ninja non deve mai mostrare i propri sentimenti…”

 

Una lacrima si affacciò ai suoi occhi.

 

“…un ninja deve trovare la forza, di non versare mai lacrime,

mai,

in ogni circostanza!”

Si riprese.

Lei era sempre stata un’ottima ninja; doveva riprendere il controllo di se stessa, perché se lei si fosse abbandonata a quelle sensazioni non sarebbe stata d’aiuto a nessuno, men che meno a Kakashi.

Con grande sforzo si allontanò leggermente dal chunin, che la guardava preoccupato.

“Mirari-chan…”

Con fatica si obbligò ad assumere un tono di voce normale. “E’…è tutto a posto Iruka…”

Nonostante i suoi sforzi le parole le uscirono dalle labbra in un sussurrò fioco e strozzato.

“Penso…che andrò a trovarlo”continuò.

L’uomo fissò quei capelli scuri che le coprivano il volto, il viso divenuto di colpo pallido e prese una decisione improvvisa.

“Vengo con te”

Rientrò in casa e prese in un lampo il giubbotto, seguito dallo sguardo della ragazza.

Chiuse la porta alle spalle e indossò l’indumento.

“Coraggio, andiamo Mirari-chan”

“Andiamo”

Arrivarono all’ospedale di Konoha in qualche minuto e si diressero verso il reparto che accoglieva il maestro.

Il corridoio era vuoto, eccezion fatta per tre ragazzini.

Naruto percorreva avanti e indietro il corridoio, e si fermò non appena lei si avvicinò, Sasuke alzò appena lo sguardo, seduto su una delle sedie, Sakura fissava un punto imprecisato ai suoi piedi, lo sguardo triste e spaventato.

Evidentemente Naruto aveva avvisato gli altri, che avevano deciso di seguirlo immediatamente.

“Mirari-chan…”

Sakura la guardava terrorizzata, tutta tremante.

“Dov’è il maestro Kakashi?”domandò la bruna, fissando il corridoio, quasi sperasse di vederlo saltar fuori con un sorriso, dicendole che era tutto uno scherzo e che lui stava benissimo.

Naruto la guardò rabbuiato.

“In quella stanza…”disse indicando una porta bianca come tutte le altre che davano su quel corridoio. Sasuke sollevò lo sguardo verso di lei, per quanto si sforzasse di rimanere impassibile non gli riusciva per niente in quel momento; si vedeva che era tremendamente preoccupato.

-E’ così pallido…-

Dalla porta della camera uscì un’infermiera che si avvicinò a loro.

“Potete entrare, ma per pochi minuti”

Mirari attraversò il resto del corridoio rapidamente ed entrò nella stanza, seguito dai ragazzini e da Iruka.

Kakashi era steso a letto, il viso sudato e pallidissimo e la frangia attaccata alla fronte. Tremava visibilmente e Mirari, appena lo vide, fu quasi sul punto di gemere, invece represse il suo dolore. Sentì i ragazzini avvicinarsi inconsciamente a lei; Sakura che sembrava volerle rubare un po’ del suo apparente contegno afferrandole un lembo della maglia scura, Naruto abbassando il capo e avvicinandosi a lei, mentre Iruka gli posava una mano sulla spalla, Sasuke accogliendo senza alcuno sbuffo la mano di Sakura che stringeva tremante la sua.

Nessuno parlò.

I cinque minuti passarono così rapidamente che Mirari non se né accorse; il suo sguardo era rimasto costantemente incollato al viso dell’Hatake, tanto pallido da sembrare uno spettro.

 

“E’ solo una semplice influenza, nulla di grave”

 

“Se vi andate subito ad allenare appena guarisco vi offro una cena al ristorante^^!”

 

-Kakashi, stupido!-

No, la stupida era lei…

Si rimproverò un’infinità di volte di quel giorno in cui l’aveva salutato solo con un semplice ‘ciao’ un po’ seccato, detto in quel modo solamente a causa del suo stupidissimo orgoglio.

Furono invitati ad uscire poco dopo.

Una volta fuori i tre ragazzini sembravano così abbattuti e terrorizzati che ad Iruka e Mirari non poterono che far pena.

Sakura si voltò verso la compagna di squadra, con due lacrime argentee che offuscavano i suoi occhi verdi.

“Mirari-chan…”

L’Uchiha strinse a se la ragazzina, mentre questa scoppiava in lacrime fra le sue braccia. Sasuke fissava ancora la porta della camera, mentre Naruto tremava.

Una morsa gelida le attanagliò il cuore, talmente forte che le lacrime minacciarono di comparire ai suoi occhi, ma le ricacciò determinata. In quel momento erano Naruto, Sasuke e Sakura ad aver più bisogno di sostegno, non lei, lei doveva trovare la forza di rincuorarli, di lenire un pò del loro dolore.

“Andrà tutto bene Sakura-chan!”disse, cercando di risultare convincente, sia per se stessa che per i giovani compagni di squadra.

Naruto e Sakura la fissarono, mentre Sasuke se ne rimaneva a capo chino.

“Mirari-chan, il maestro…non l’ho mai v-visto così…”singhiozzò Sakura, mentre anche Naruto cominciava a dare i primi sintomi di lacrime e Sasuke voltava il viso di lato bruscamente, i capelli corvini che gli coprivano il volto sempre più pallido.

Mirari cercò di scacciare l’immagine dell’uomo pallidissimo dalla sua testa, tentando di convincersi che tutto si sarebbe concluso per il meglio.

“Il maestro non vorrebbe che ci deprimessimo, ricordate poi che lui è il miglior ninja di Konoha, non si farà piegare per una malattia”

“Hai ragione Mirari-chan…”disse in un sussurro, non riuscendo tuttavia a fermare le sue lacrime. "Ma io...i-io..."

“Andrà tutto bene!” ripetè la ragazza dai capelli corvini, strigendola nuovamente a se.

Sasuke si alzò in piedi di scatto, per poi allontanarsi dai compagni di squadra.

"Io...me ne torno a casa"

I tre compagni di squadra lo fissarono straniti per un istante. 

"Sas'ke..."

"E' inutile rimanere qui"continuò l'Uchiha, iniziando ad allontanarsi, evitando accuratamente di voltarsi verso di loro.

Mirari rimase in silenzio, osservando la sua schiena, mentre Sakura lo chiamò fiocamente, ma lui non vi fece caso.

Iruka rimase immobile.

"Sas'ke come puoi comportarti così?!"

Naruto lo guardava livido, gli occhi lucidi, la voce tremante di ira e di frustrazione. 

L'altro si fermò e senza voltarsi ripetè che era inutile rimanere, che sarebbe tornato a casa; nessuno se ne accorse, ma il suo tono aveva una sfumatura diversa, impercettibile e triste.

"Come puoi rimanere così impassibile?! Come puoi con Kakashi sensei in queste condizioni?!? Dimmelo!!" gli gridò contro Naruto, raggiungendolo per poi afferrarlo per il collo della maglietta, fissandolo con gli occhi ricolmi di lacrime e rabbia.

"Naruto, smettila!"

Nonostante il richiamo di Iruka il biondino continuò ad accanirsi contro il compagno.

"Come puoi farlo?! Non tieni neanche un pò a lui?! PARLA, SAS'KE!!"

"SMETTETELA!!"

Naruto si voltò incredulo verso Sakura; la ragazzina si accasciò nuovamente fra le braccia di Mirari, fissando i due coetanei.

"Ora basta...smettetela..."soffiò, lo sguardo ancora offuscato dalle lacrime.

Sasuke approfittò di quel momento; si liberò dalla presa di Naruto e cominciò a correre verso l'uscita, senza una parola, ignorando i richiami dei compagni di squadra.

.

Si piegò su se stesso, poggiando la fronte contro la corteccia dell'albero, mentre la pioggia cominciava ad impregnare i suoi abiti e inzuppargli i capelli.

 Le mani si serrarono tremanti ai fili d'erba fradici, mentre il respiro diventava sempre più irregolare.

Rimase così per un tempo indefinito, gli occhi socchiusi persi nel vuoto, le labbra serrate e i capelli scuri appiccicati al viso pallido.

Solo a tarda sera tornò a casa propria, fradicio e infreddolito.

Si stese sul suo letto, fra le lenzuola chiare e morbide, in posizione fetale, mentre sentiva il petto in fiamme, un bruciore alla gola e agli occhi.

Serrò una mano all'altezza del cuore, sentendo un freddo improvviso impossessarsi del suo corpo nonostante non fosse più sotto la pioggia battente, sotto quella pioggia che, involontariamente, aveva pianto al suo posto; per lui, incapace di cristallizzare in lacrime liberatrici quel dolore che gli logorava l'anima.

.

Rimasero lì per altri venti minuti, poi Mirari obbligò i ragazzini ad andarsene a casa.

“Io rimango per chiedere una cosa al dottore, voi andate a riposarvi”disse a Naruto e Sakura, sorridendo loro incoraggiante.

Iruka e i due chunin annuirono e iniziarono a dirigersi verso l'uscita dell'ospedale.

"Ti accompagno a casa Sakura-chan" sussurrò Naruto, coprendo il capo della compagna con la sua giacca arancione per proteggerla dalla pioggia che era cominciata a cadere dal cielo plumbeo; lei annuì appena, un sorriso grato sulle labbra rosee.

Iruka si rese conto solamente in quel momento di aver dimenticato dentro la giacca e, dopo aver salutato i due ex allievi, tornò indietro.

Trovò il suo indumento posato su una delle tante sedie della sala d’aspetto.

Fu allora che avvertì un singhiozzare strozzato, proveniente da dietro ad un muro.

Si avvicinò.

Mirari era accasciata contro la parete, il viso rigato di lacrime, gli occhi serrati.

Iruka gli si avvicinò e solo in quel momento lei si rese conto della sua presenza.

Quelle iridi oltremare lo fissarono sperdute, piene di paura e dolore, che avrebbe voluto nascondere, ma che non riusciva a contenere.

“Iruka…”gemette, guardandolo e tentando di asciugare le lacrime.

Lui le bloccò il polso e le mise una mano sulla spalla.

“Non ci si può tenere tutto dentro…”sussurrò laconico, fissandola con occhi scuri e tristi.

 “I-Iruka-kun…”

“E’ tutto a posto”

“N-no…n-non lo è! I-io sono u-un n-ninja…la regola v-venticinque…”gemette lei.

Il chunin sospirò.

“Lascia perdere le regole, siamo esseri umani, abbiamo bisogno di dimostrare le nostre emozioni. Sei stata brava con i ragazzi, prima”disse lui. “Hai trattenuto i tuoi sentimenti perché era la cosa migliore da fare, per Sakura e Naruto..."si bloccò per un istante "e per Sasuke. Ora hai tutto il diritto di sfogarti”

Lacrime argentee rigarono le guance di lei, mentre iniziava a tremare senza controllo. Il chunin si azzardò ad avvicinarsi, ma fu lei ad azzerare la distanza fra loro, spingendosi fra le sue braccia.

“Iruka-kun…l-lui sta m-morendo…ri-rischia di m-morire da un m-momento all’altro…C-cosa d-devo fare?!?!”gemette disperata Mirari affondando il viso nel gilet verde, serrando gli occhi e aggrappandosi all’amico, mentre le lacrime le rigavano il volto pallido.

Lui la circondò esitante con le braccia e sospirò nuovamente, il viso corrugato dall’inquietudine.

Avrebbe voluto dire che Kakashi se la sarebbe cavata, ma non poteva.

La allontanò da se, fissando quegli occhi blu.

Il dolore che vi lesse era particolare: uno sguardo simile lo si poteva avere soltanto quando si rischia di perdere una persona davvero importante.

La strinse nuovamente, confortandola.

Iruka pregò con tutto se stesso perché il ninja-copia si salvasse, perché altrimenti, ne era sicuro, Mirari sarebbe morta con lui, come un fiore privato dalla luce.

 .

Mirari si passò le mani sul viso pallido e stanco; era da tutta la notte che  rimaneva nel corridoio del reparto dove era ricoverato Kakashi. Iruka se ne era andato qualche ora prima, dopo averlo rassicurato che anche lei sarebbe tornata a casa per riposare.

E invece non se n’era mai andata.

Era più forte di lei; sentiva come la sensazione che se si fosse allontanata da lì non l'avrebbe mai più rivisto. Per l'ennesima volta in quella interminabile notte il suo sguardo si posò nuovamente sulla porta della camera di Kakashi.

-Kakashi...-

Sentì nuovamente le lacrime minacciare di sgorgare dai suoi occhi, ma stavolta le ricacciò indietro con decisione.

-Devi farcela!Ti prego…lotta!-

Si alzò in piedi, per poi sistemarsi a terra accanto alla porta; più di così non poteva stargli vicino anche se avrebbe tanto voluto stare al fianco del suo letto, poter vegliare su di lui, per tutta la notte.

Sospirò e poggiò la nuca contro il muro chiaro, socchiudendo gli occhi.

Non aveva intenzione di dormire, non ci sarebbe comunque riuscita.

Avrebbe vegliato su di lui, attenta e vigile, fino alle luci dell'alba.

E forse, in quella notte d’attesa, per la prima volta Mirari Uchiha si rese conto d’amare Kakashi Hatake.

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Questo capitolo è stato veramente difficile da scrivere...anche adesso non ne sono molto soddisfatta, ma non ne riesco veramente a capirne il motivo...spero che comunque vi sia piaciuto^^. Lo so, in questo chap i personaggi sono spaventosamente OOC, in particolare Sasuke...direi che lui è quello che mi è venuto pù OOC! Ditemi voi che ne pensate in proposito, non esitate a darmi dei consigli o farmi notare qualche svista. Lo so...il chap è triste, ma non preoccupatevi...io sono per gli Happy Ending, quindi tutto si risolverà...con un pò di casini, ma si risolverà^^!  1 kiss a tutti i lettori e recensori!! Irene Adler

Anticipazione prossimo chap: Promesse strappate alle lacrime. (flash-back con Obito e sorpresa finale^^)

X Kakashina: Ciao tessora!! Come è andata la vacanza??? Spero bene, non sai quanto ti invidio, io adoro il Trentino *.*! Non preoccuparti tessoro, l'amore nostro sta recitando...è sano come un pesce, te lo assicuro!! (figurati se mi faccio piegare da un'influenza! ndKaka) Tessoro nostro!!!Al matrimonio manca poco, che gioia!! nd sposine (che gioia! nd Kaka) Bentornata Crissuccia, tv1opdb baciotti e a prestissimo, Fede

X Yondaime 94: ciao Nii-san! Non preoccuparti per la sorte del sensei...dai, lo sai che a me piacciono gli happy ending^^! Accontentato per il chap lungo! Baciozzi nee-san

X Ginny: Don't worry! Pensi davvero che farei morire l'adorato Kakashino?!Non sia mai, lui deve stare con Mirari chan! Vedrai che combino nel prossimo chap^^! Baciozzi e grazie per i compliementi! Spero di leggere presto l'aggiornamente della tua fic! Irene 

X Dark_girl: ciao!! Si, ammetto di essere stato un pò cattivella...(solo un pò nd kaka) ....^^' ok, sono stata molto cattiva! Ma non temere, io non so scrivere finali tragici...solo Happy ending^^! Bacioni e spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Irene

X Fin: Mi minacci così spudoratamente?! Ma io ti faccio causa!! XD My friend, non temere che Kakashi è sano e vitale come un opossum a carnevale^^! E poi lo sai che io non sopporto i finali in sospeso e men che meno tragici (vedi film di Fullmetal Alchemist T.T)...figurati se riuscissi a scriverne uno! Baci e non vedo l'ora di leggere il continuo delle tue fic! Fede 

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Capitolo 31
*** Promesse strappate alle lacrime ***


capitolo 31 pericolo a konoha

ciao a tutti!! Ecco il nuovo capitolo, denso di avvenimenti! Spero vi piaccia, buona lettura ^^. Irene Adler

Capitolo 31: Promesse strappate alle lacrime.

 

“Mirari-chan…”

Si fermò.

“Che c’è Obito-kun?”

Lui si voltò verso di lei.

“…ti prenderai cura tu di Kakashi?”

Silenzio.

“Non capisco cosa vuoi dire…”

Il ragazzino fece un’alzata di spalle.

“Se io non dovessi tornare da una missione, tu gli rimarrai vicino?”

Lei corrugò la fronte.

“Che sciocchezze dici?!Perchè dovresti non tornare?!”

Lui le sorrise.

“Può succedere!”

“Non a te! Tu sei il mio eroe Obito-kun!”

-Anche gli eroi muoiono Mirari-chan…-

“Si forse hai ragione!Ma se dovessi schiattare mi devi promettere che sarai tu la sua amica!”

Lei sbuffò contrariata.

Obito ci stava ridendo su.

-Non si ride della morte...-

“Perché mi hai detto questo?”

Il ragazzino tornò sui suoi passi e si chinò, dandole un buffetto alla testa.

“Così…e poi…se accadesse, quell'idiota avrebbe bisogno di qualcun'altro che lo sopporti!”

La bambina lo guardò con poca convinzione.

“Tanto non accadrà!”

“E se succedesse?”

Si attaccò al braccio dell’Uchiha e cominciò a correre, costringendo l’altro a seguirla.

“Allora si. Lo farei”

“Promesso?”

“Promesso!”

Lui sorrise, senza sapere che non avrebbe più avuto l'opportunità di parlarle, di vederla.

Il giorno successivo partì, per mai più ritornare.

 

 

Era un giorno orribile e tremendo di febbraio.

Non per il clima, perché splendeva un sole tiepido.

Si respirava un’aria pesante.

Opprimente.

Carica di rabbia e dolore.

Il vento soffiava appena, muovendo la chioma degli alberi.

La figura di un giovane ninja rimaneva inginocchiata a terra davanti al monumento funebre di Konoha.

Era li da ore, immobile.

Lei non sapeva se avvicinarsi o meno, fatto sta che lo fissava ormai da tutto il pomeriggio, indecisa sul da farsi.

Prese coraggio e si avvicinò al ragazzino, lentamente, un po’ esitante.

Si fermò a qualche passo da lui.

“Kakashi-kun…”

La piccola figura del ragazzino si irrigidì impercettibilmente, senza voltarsi.

“ ‘Kashi-kun”

La voce atona e bassa del giovane jonin la raggiunse qualche istante dopo.

“Lasciami solo”

Sospirò; se il ragazzino si fosse girato avrebbe visto il suo viso da bambina arrossato, in cui si notavano ancora tracce di lacrime.

“Sei qui da solo da tantissimo tempo”sussurrò lei.

“Lo so”

Il silenzio calò fra i due ragazzini.

Lei si avvicinò e si inginocchiò al fianco dell’amico.

Il ragazzino voltò bruscamente il capo, cercando di nascondere la sua maschera bagnata di lacrime.

La bambina sfiorò quella lapide, su cui era stato inciso recentemente un nome.

Obito Uchiha.

Dalla bocca di lei sfuggì un singhiozzo strozzato.

Kakashi Hatake avrebbe voluto andarsene, perché era sicuro che prima o poi anche lei gli avrebbe detto quelle solite frasi di circostanza.

-Mi dispiace-

-Non è stata colpa tua-

-Tutto si sistemerà-

Frasi vuote, prive di ogni significato, dette tanto per dire.

Era meglio il silenzio.

“Lui…ti voleva bene…”sussurrò la bambina.

Kakashi avvertì distinatamente le tracce di dolore e pianto nella sua voce, che lei tentava di mascherare.

“Non vorrebbe-- lui non vorrebbe vederti--.”

Kakashi cercò di asciugarsi gli occhi senza farsi notare della bambina.

“Non rimanere qui da solo, se hai bisogno gli amici ti possono dare una mano… c-ci saranno sempre per te”

Si fermò un attimo.

“A-anche io”

La sua voce era rotta e ridotta ad un soffio.

Kakashi sentì un nuovo nodo alla gola.

Mirari cercava di arginare le lacrime.

-Dannazione…ha sette anni…una bambina non dovrebbe veder seppellire il suo miglior amico, il suo eroe…guarda in che stato è…Obito, dannazione a te!!-

Il piccolo jonin voltò molto lentamente il viso verso di lei.

Era tremendamente difficile mostrarsi agli altri così debole; solo con il suo maestro, prima d’allora era riuscito a mostrare il suo dolore.

Però doveva.

Mirari aveva bisogno di lui e anche lui ne aveva bisogno.

Non appena si girò vide il viso della piccola rigato da lacrime silenziose, il suo fragile corpo scosso da tremiti incontrollabili.

“Mirari-chan…”

Era la prima volta che la vedeva piangere.

La piccola gli si gettò fra le braccia, scoppiando in un pianto irrefrenabile.

Lui la strinse a se, mentre lacrime non sue gli bagnavano il collo, mentre le esili mani di lei serravano convulsamente la maglia, mentre il suo corpo tremante chiedeva un po’ di calore.

Entrambi vestiti di nero.

Nero nel nero.

Quel colore che rispecchiava perfettamente il vuoto dei loro giovani cuori.

Lui sfiorò appena con il mento la spalla di Mirari, gli occhi nuovamente lucidi.

Non trattenne le lacrime: nessuno lo poteva vedere.

-Obito. Ti faccio una promessa…d’ora in avanti mi prenderò cura io di Mirari-chan…sarò quello che tu non potrai essere per lei. La difenderò anche a costo della mia stessa vita, così come i miei compagni. Non abbandonerò mai più i miei amici!-

Sentì la piccola affondare il viso nel suo petto.

 

“…ti prenderai cura tu di Kakashi?”

 

“O-Obito-k-kun…”disse fra i singhiozzi Mirari.

 

“Se io non dovessi tornare da una missione, tu gli rimarrai vicino?”

 

“I-io manterrò l-la promessa c-che ti ho f-fatto. L-lo giuro!”detto questo la piccola non riuscì più a dire una parola, perché le lacrime le mozzarono il fiato.

Kakashi non si chiese di che promessa si trattasse.

Dopo che si fu calmata un poco rimase immobile, il visetto appoggiato sulla spalla del jonin.

-Per sempre insieme-

Qualche anno dopo, fu rapita da ALBA.

-Per sempre insieme-

Entrambi non riuscirono a mantenere la promessa.

 

-Perché mi tornano alla mente questi ricordi?-

Mirari sospirò stancamente, guardando il cielo.

Era passato qualche giorno dal loro ritorno a Konoha e Kakashi non si era ancora ripreso.

I suoi allievi lo andavano a trovare appena dopo agli allenamenti, tutti i giorni.

Fissavano per minuti, ore il viso del maestro, sperando di vedere quegli occhi scuri socchiudersi, fissarli confusi, poi brillanti di quella luce che dedicava solo a loro, la sua squadra sette. Invece, giorno dopo giorno i ragazzini venivano delusi.

Kakashi Hatake, il possessore dello sharingan, ex anbu dalla carriera impeccabile, abile ninja e maestro non si risvegliava.

Era tardo pomeriggio e Mirari camminava verso l’ospedale.

Ultimamente la ragazza si era gettata negli allenamenti ed era quella che sembrava metterci più impegno. Quel giorno aveva appena terminato l’allenamento e stava andando a trovare Kakashi; dopo essersi data una rinfrescata passò per il fiorista di Konoha.

“Mirari-chan!”

Era appena entrata nel negozio e Ino Yamanaka la salutò imbarazzata da dietro il bancone, affianco a lei se ne stava Shikamaru Nara, con il suo solito sguardo perso in chissà quali ragionamenti.

“Buon giorno”

Si guardò intorno osservando i numerosi fiori, perplessa.

La ninja bionda aggirò il bancone e le si avvicinò, mentre il suo compagno di squadra se ne rimaneva accostato al tavolo, fissandola.

“Posso esserti utile?”

L’Uchiha sorrise, ma la Yamanaka non poté far a meno di notare che era un sorriso diverso dal solito: era triste, veramente molto triste.

La biondina sorrise raggiante.

“Che fiori vorresti? Se li devi spedire a qualcuno di speciale ti consiglio le rose, sono appena arrivate^^!”

“Cercavo qualcosa per il maestro Kakashi…”disse lei, inginocchiandosi e sfiorando i petali di una bellissima Camelia.

Shikamaru Nara spostò la sua attenzione dalla compagna di squadra a Mirari.

Ino la guardò per un attimo.

“Bhe io…come sta?”

Mirari si rialzò in piedi fissando la ragazzina. “Come al solito”

La ninja più giovane fissò i fiori esposti nei vari vasi del negozio.

“Gli Iris sono molto belli, anche le Cosmee sono perfette!”

La ragazza però fissava dei piccoli fiori violetti, posti in un vaso vicino al bancone.

“Questi…andranno benissimo”sussurrò.

“Lillà viola?”domandò la Yamanaka.

La ragazza dai capelli corvini abbozzò un piccolo sorriso: quei fiori, come i gigli bianchi, avevano un significato particolare per lei.

 Dopo un attimo di esitazione Ino accontentò la richiesta della bruna.

“Quanti ne vuoi?”

“Nove”disse l’Uchiha.

Pagò e salutò la ragazza e il suo compagno di squadra.

Appena Mirari fu uscita dal negozio la bionda tirò fuori dal cassetto un piccolo libro, sfogliandolo distrattamente fino a trovare la pagina desiderata.

“Non sono i fiori adatti…proprio no…”sussurrò fra se.

“Quella ragazza è strana…”sussurrò Shikamaru.

“E’ solo triste per il suo sensei, chiunque lo sarebbe…”

“Non è quello che intendevo Ino…”

“E allora 'strana' in che senso, di grazia?!”sbottò la bionda.

Il chunin sospirò e si avviò verso l’uscita del negozio.

“Nulla…ci si vede”disse andandosene.

Ino fissò seccata per un po’ la sagoma del compagno, poi tornò al bancone, su cui c’era appoggiato un libricino intitolato ‘Significato dei fiori’.

Lo chiuse e lo rimise nel cassetto.

“No, quei fiori proprio non vanno bene”

Sospirò prendendo una forbice e incominciando a recidere gli steli di alcuni fiori.

“Il lillà viola sono per le prime emozioni e per i palpiti d’amore”

 

Entrò nell’ospedale e si diresse immediatamente verso la camera di Kakashi.

Si fermò davanti alla porta, esitante, poi l’aprì e si avvicinò meccanicamente al letto, appoggiando i fiori sul comodino.

Sollevò infine gli occhi, sicura di vedere il viso dell’uomo pallido e immobile come al solito, invece vide il letto vuoto.

-No, non può…-

“Mirari…?”

Il suo cuore saltò i battiti; si voltò.

Kakashi era in piedi, appena uscito dal piccolo bagno attiguo alla stanza, con indosso solamente un paio di pantaloni. Il suo viso aveva ripreso un pò di colore, i capelli puliti e appena asciugati coprivano dolcemente l’occhio con lo sharingan.

“Ciao Mirari-chan, ti trovo bene!”disse allegro lui, afferrando con entrambe le mani un piccolo asciugamano che portava intorno al collo.

“Kakashi…”sussurrò, guardandolo.

Il ninja abbandonò la sua aria spensierata e fissò la ragazza: grosse lacrime perlacee le illucidivano gli occhi, mentre il labbro inferiore tremava appena.

“KAKASHI!!”

Mirari si mosse finchè fu davanti al ninja, poi, inaspettatamente gli gettò le braccia al collo e si strinse forte a lui.

Il ninja-copia fu circondato dal suo profumo e da una massa di morbidi capelli corvini che gli solleticava il petto nudo.

-Mirari-chan...-

Sentì il suo cuore accelerare i battiti, mentre quell’abbraccio lo avvolgeva donandogli un calore dolce e rassicurante. Mosso dall’istinto lasciò scivolare una sua mano fra i capelli scuri di lei, fino a fermarsi fra le scapole, in un tocco che non traeva a se la ragazza, ne le permetteva di allontanarsi.

Sorrise e si azzardò a lasciarsi cullare da quella sensazione così piacevole per qualche istante, reprimendo però la voglia di ricanbiare con la medesima intensità quel gesto.

Sentì il respiro di Mirari solleticargli la spalle e un improvviso calore gli salì alle guance.

-Al diavolo il contegno da ninja!- pensò, traendo a se con entrambe le braccia la ragazza.

Non si sentiva più imbarazzato per ciò che provava.

Le voleva bene, e finchè erano soli poteva abbandonare le vesti da ninja per essere un semplice uomo, in grado di provare ed esprimere quelle emozioni che provava ogni volta che lei gli stava vicino.

Sentì un singhiozzo strozzato e gocce salate gli scivolarono sulla pelle nell'incavo del collo.

Si staccò da lei.

“Ehi, ehi, non sono morto, c’è bisogno di piangere?!”disse sorridendo e chinandosi un po’ verso di lei, sollevandole il mento con una mano.

I suoi occhi blu, lucidi di felicità, incontrarono quelli scuri del jonin.

“Hai ragione, scusa! E’ solo che, sono contenta che tu stia bene!”

Il ninja-copia si allontanò da lei e si sedette sul letto, indossando la sua maglia blu e la maschera.

I suoi occhi si soffermarono sui lillà che Mirari gli aveva portato.

“Lillà? Sono per me?”

Lei si scostò l’ultima lacrima dagli occhi per poi sorridere. “Vedi qualcun altro che sembra un moribondo?Li ho presi per dare un po’ di colore a questa stanza”

Lui le lanciò un’occhiata complice.

Quelli erano gli stessi fiori che lei gli regalava da piccolo; ogni volta che tornava dalle sue difficili missioni da ninja.

Li prese in mano, mettendoli in un piccolo vaso pieno d’acqua che già conteneva un paio di Cosmee.

“Le ha portate oggi Sakura con i ragazzi”disse l’uomo, riferendosi ai fiori bianchi “Dovevi vedere che faccia hanno fatto quando mi sono svegliato sotto i loro occhi. Naruto e Sakura mi hanno quasi soffocato a furia di abbracci e Sasuke è volato giù dal bordo del letto per la sorpresa!Dovevi vederlo!Poi sono venuti anche Iruka e un tizio che conosco di vista…un biondino riccioluto. Non ne ricordo il nome...”

“Ah, forse parli di Tomoaki-kun!”

Il ninja alzò un sopracciglio, mentre si sistemava il cuscino sotto la schiena.

“Tomoaki-kun?”domandò con apparente noncuranza.

“Era nella mia squadra ninja dopo la mia promozione a genin”precisò lei, coprendolo con il lenzuolo, mentre questi tossiva.

“Ah, gia. Ricordo”

“Il medico ti ha detto quando uscirai?”

Kakashi Hatake fissò il paesaggio al di fuori della finestra, mentre l'Uchiha si sedeva su uno sgabello difianco al letto.

“Quattro, cinque giorni al massimo. Mi è andata di fondo, dato che ho rischiato di tirare le quoia!”disse lui buttandola sul ridere.

Lei sgranò per un istante gli occhi, ricordandosi che molto tempo prima Obito aveva detto più o meno la stessa cosa prima di partire per la missioni in cui sarebbe morto.

Si diede della stupida.

“Se non sbaglio…fra poco è il tuo compleanno”

La ragazza sobbalzò e fissò Kakashi per un attimo.

“E’ vero…me n’ero quasi dimenticata”disse a voce bassa, fissandosi le mani in grembo.

“Io no…è il ventisei Marzo”

“Già”disse Mirari, sospirando.

“Ma ormai non ha significato, non lo festeggio da un sacco di tempo. E' solo un giorno come un’altro…tu piuttosto…pensa a guarire in fretta e non pensare a simili sciocchezze!!”

Kakashi Hatake annuì piuttosto svogliatamente con il capo, continuando a fissarla di sottecchi.

Il tessuto della maschera si tese, segno che le labbra si arricciavano in un sorriso.

-D’ora in poi, Mirari, mi prenderò cura di te.Ti proteggerò anche a costo della vita-

-D’ora in poi ti starò vicino Kakashi, manterrò la promessa che ho fatto!Si, stavolta la manterrò!-

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Ciao a tutti!! Piaciuto il chap? Mi scuso per aver aggiornato un pò in ritardo, dovevo finire i compiti delle vacanza perchè lunedì torno a scuola T.T Voglio un altro mese di vacanza T.T sigh! Vabbe...ancora alcuni chap di relativa calma e poi scoppierà il pandemonio! Finalmente tornerà l'Akastuki!!
Prossimo capitolo: Arriva Jiraya!

X _Eleuthera_: ciao!! Sono felice che ti sia piaciuta la mia scelta...mi è servita per smuovere un pò i personaggi e in particolare Mirari, che finalmente si è resa conto di provare qualcosa per Kakashi. Piaciuto il flash back? Magari non sono riuscita a caratterizzare benissimo Obito e Kakashi...io non ho letto Kakashi Gaiden e quindi non conosco particolarmente bene i caratteri dei personaggi, tutto ciò che so sono dalle ff e dai riassunti presi da dei siti. Comunque fra poco comparirà il sensei di Mirari e Tomoaki...vedrai! Baciotti e grazie come sempre per la bellissima recensione!! Fede

X debby87: Ciao! eh eh, come vedi Kakashi sta benone! Concordo anche io...ho voluto fare apposto questo Sasuke un pò meno freddo. Spero di essere riuscita comunque a mantenere il suo carattere. Ciau Irene Adler

X Isatachi: Hola!! Ti piace quel pezzo...non sai quante cavolo di volte abbia dovuto riscriverlo perchè risultasse decente; a momenti rompevo la tastiera XD!!  E ora...(Nooooo nd dedy)(Dai, non ho ancora iniziato!nd Ire)(Tu vuoi farmi del male, lo so ndDeiy)(No sempai...tu sei sempre il mio akastukino preferito insieme a Ita-kun^^ndIre)(ç/////ç nd dedy commosso)...(e ora...attacco segreto!!nd ire e isa)(lanciano volantini a tutto spiano)(che roba è?! nd saso che prende un volantino)(O______O nd saso)(che c'è? nd dei)(O_____O nd saso deidy)(sul volantino c'è l'immy di Orocimaru sexy no jitsu e scatti hard del sennin)(E'...così poco....artistico....x___x nd deidy schifato)( x___X nd saso con le convulsioni e la bava alla bocca)(muhahahahahah, dolce vendetta! nd ire e isa)(Ita-kun prende il volantino)(Itachino non guardarloooooo nd Isa) Cosa accadrà a Ita-kun? Isa e Ire impediranno in tempo all'innocente e candido Uchiha di posare gli occhi su quegli scatti compromettenti? XD  Mi diverto troppo, baciotti Ire

X Rael_89: Hi!! Fra lei e Kakashi non so proprio dire chi è il più tardo a capire che si amano U.U (mi hai creato tu...non ci fai una bella figura a dire queste cose -.- nd Mirari) ^^' comuque... spero che questo chap ti sia piaciuto! Baciotti, Irene

X Yondaime94:  Nii-san, visto che ho rimediato in questo chap? Kakashi è sano e salvo e per tua immensa gioia fra poco tornerà il tuo sempai ^.-. Tua nee-san

X Ginny: Ciao!! Sono felice che il chap ti sia piaciuto...ho aggiunto la malattia di Kakashi proprio per affrontare questo tabù parecchio spinoso per i ninja...davvero...che regole inumane! Comuque tutto si è risolto per il meglio^^! Grazie per i complimenti. Ciao fede

X Fin: Hola! Guarda che se continui a ricattarmi con le immy NejixSakura io...io...io non ti restituisco più i fumetti (sorriso perfido)! Anche a me piacciono le cose tristi, diciamo che mi stimolano il pensiero...che tipe strane che siamo^^ a presto, Aru-chan

X Kakashina: Ciaux my friend!! Grazie per il commento! Purtroppo devo ancora finire i compiti e quindi il computer lo posso usare per poco (giusto per aggiornare T.T) appena finisco quelle stupide tavole di architettura mi collego a msn e ci facciamo una bella chiaccherata!!! Io ricomincio la scuola lunedì T.T non voglio...sigh! Bacioni, a prestissimo. Tv1opdb by fede

X Dark_girl: Ciao!! In effetti hai ragione...tutti si lascerebbero andare in una situazione simile, anche Sasuke. spero che anche questo chap ti sia piaciuto!!kissoni Irene Adler













 

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Capitolo 32
*** Arriva Jiraya!! ***


Eccovi il nuovo chap. Un ringraziamento a tutti i recensori e anche a chi legge soltanto (_ _) Grazie infinite e buona lettura^^. Irene Adler

Capitolo 32: Arriva Jiraya!!

 

Faceva caldo, terribilmente caldo.

Il covo dell’Akastuki era come sempre immerso nel silenzio più totale, nonostante i suoi membri si muovessero per i corridoi.

Uno scalpiccio di passi interruppe quella mancanza di rumore, regolare e un po’ precipitoso.

Due alte ed inquietanti figure fermarono il loro silenzioso intercedere, mentre una sagoma più piccola si avvicinava.

“Sono in ritardo!”

Gli occhi verdi del membro più anziano dell’Akastuki fissarono la ragazzina dai capelli corvini che si avvicinava.

Notò immediatamente qualcosa di insolito nella giovane sorella di Itachi Uchiha.

Un sorriso, seppur discreto, illuminava il piccolo volto.

La giovane shinobi prese a camminare più lentamente affiancandosi ai due dell’Akastuki.

“Buon giorno Hidan-san, buon giorno Kakuzu-san”

Il religioso alzò appena un sopracciglio.

“ ‘giorno Uchiha”

“Evita di fare tutto questo chiasso” le disse Kakuzu.

La ragazzina fece un piccolo cenno di scusa.

“Non dovresti essere agli allenamenti, con quell’imbecille di Itachi?”domandò Hidan, guardando davanti a se.

Lei annuì con il capo.

“Si. Oggi Itachi-san ha detto che ci alleneremo all’aperto. E’ da tanto che non uscivo!”

“Dall’ultima volta che sei scappata”precisò gelidamente Kakuzu.

La ragazzina tacque.

Il sorriso un po’ si spense, mentre le iridi blu tornavano a fissare il terreno.

“Ci farai perdere altro tempo con le tue continue scappatelle?”

Ancora silenzio.

Il sorriso dalla giovane ninja si spense ancora di più, mentre il suo viso si rabbuiava.

“Mi spiace causarvi disturbo”

La voce era poco più che un sossurro.

I due membri dell’Akastuki la fissarono, mentre lei teneva il capo chino per non incontrare i loro occhi.

“Allora prometti di non tentar più la fuga”

-Siamo ninja, non baby sitter-pensò seccato il tesoriere dell'ALBA, contando le infinite volte in cui aveva dovuto lasciare il suo amato denaro per seguire la piccola figgitiva.

Lei si fermò.

“Non posso”

I due la fissarono.

“Io voglio tornare a casa”

“Non hai più una casa”sbottò duramente Kakuzu.

Il sorriso di Mirari si spense definitivamente.

Hidan la fissava senza profferir parola; sperava che lei non insistesse: il suo compagno era di umore nero, perfino lui aveva preferito non contraddirlo o insultarlo pesantemente come suo solito, anche se ne aveva una gran voglia.

“Konoha è la mia casa!”

La ragazzina aveva gridato, i pugni serrati e gli occhi che fissavano con gelida ira quelli dei due ninja traditori.

Si allontanò di qualche passo.

“Voi siete solo gelosi, perché non avete nulla per cui valga la pena lottare!Non una casa!Non un amico!Nulla!!”

Detto ciò si allontanò di corsa.

I due ALBA ripresero a camminare.

“Mocciosa….io odio i bambini!”sbottò con astio Kakuzu.

“Hai esagerato”replicò stranamente Hidan.

"Stai prendendo le difese della mocciosetta?

Non pensavo fossi così tenero...”

Hidan si rabbuiò più di quanto già non fosse, profondamente offeso per quella insinuazione.

“Non me n’è mai importato. Lasciale credere quello che vuole, in fondo tutti lo facciamo…”disse, evitando di rispondere aspramente al compagno, nonostante ne avesse una gran voglia.

“Risparmiami le tue prediche, religioso da quattro soldi!”sbottò stizzito Kakuzu, sicuro che di li a poco sarebbe ripreso il loro battibecco su ciò che era più importante fra la religione e la ricchezza.

“Tu e il tuo vile denaro…sei proprio una testa di caz…” 

L’ultima parola fu coperta da un bottò intenso, indice che Deidara aveva appena proclamato la vittoria dell’arte effimera su quella eterna di Sasori.

 

“Buon giorno Kakashi!”

Il ninja spostò lo sguardo dal suo storico libretto arancione e osservò la ragazza appena entrata nella stanza.

“Ben arrivata Mirari-chan. Naruto e gli altri sono appena andati”

"Si, li ho incrociati nel corridoio..."

L'uomo sospirò.

"Sbaglio o Sasuke e Naruto sono più strani del solito?"

Mirari alzò le spalle. 

"Nulla di che, sempre i soliti battibecchi senza importanza. Nel giro di mezza giornata passa sempre tutto..."rispose lei.

Si avvicinò al letto per poi guardare Kakashi, o meglio, per dare un'occhiata al titolo del libro che teneva fra le mani .

“Come va oggi? Un po’ meglio?”domandò la shinobi, puntando le iridi blu in direzione della copertina arancione.

Il ninja nascose prontamente alla vista della compagna il compromettente libretto, per poi sorridere imbarazzato allo sguardo crucciato della ninja.

“Oggi non sono venuta prima per gli allenamenti, sto perfezionando una nuova tecnica"

“Di che si tratta?”

“Una tecnica che Itachi mi aveva insegnato e che non so ancora padroneggiare bene…”

Kakashi sospirò stancamente, mentre la ragazza lo fissava con attenzione.

“Probabilmente sono tecniche piuttosto complesse e pericolose”

“Più che altro, antiche e potenti. L’associazione ALBA tiene nel suo covo un immenso archivio in cui sono conservate tutte le tecniche segrete di cui si sono appropriati. Quando volevano che imparassi una nuova tecnica mi portavano lì e sceglievano la più adatta”

“Comprese le tecniche del richiamo?Sasuke e gli altri mi hanno raccontato….”
L’Uchiha annuì. 

“So evocare gli scoiattoli, ma ti assicuro che Itachi avrebbe voluto che imparassi ad evocare ben altro! Mi ha portato nella zona dell’archivio dove ci sono le evocazioni lasciandomi lì, dicendo che avrei fatto meglio a scegliere qualche creatura potente. Alla prima prova è saltato fuori uno scoiattolo e non sel’è presa bene, mi ha conciato proprio male durante gli allenamenti e da quel momento in poi ha scelto lui le tecniche che dovevo imparare”

L'Hatake la fissò incuriosito.“Scoiattoli eh?”

“Ottimi arrampicatori, agili, veloci, con un buon udito; alcuni scoiattoli sono in grado di volare grazie a delle membrane fra le zampe. L’unica cosa che non sanno fare bene è nuotare, ma per il resto sono creature efficientissime!”precisò tranquillamente lei.

"Sbaglio o anche te non ami particolarmente nuotare?"

La ragazza alzò un sopracciglio. Non che non le piacesse, ma siccome aveva vissuto gli ultimi sette anni della sua vita in una grotta nel deserto, non vedeva di buon occhio una gran distesa d'acqua e soprattutto non aveva la benchè minima idea di come si riuscisse a stare a galla senza l'utilizzo del chakra.

Kakashi si mosse per sistemarsi in una posizione più comoda e la ragazza lo aiutò a mettere il cuscino dietro la schiena.

“Buongiorno, posso entrare?”

Maito Gai fece la sua comparsa in tutto il suo splendore sfoggiando un sorriso a trentadue denti e ammutolendo immediatamente.

Ciò che il giovanile jonin vide fu Mirari china su Kakashi, disteso nel letto, che teneva il viso pericolosamente vicino al rivale e le braccia ferme sul cuscino dietro la schiena del possessore delle Sharingan. Inutile dire che fraintese la situazione.

“Scusa Kakashi, torno più tardi, quando avrete finito di… amoreggiare giovanilmente!”

Mirari si ritrasse arrossendo, Kakashi salutò con la mano l’avversario, come se nulla fosse.

“Non è come pensi Gai. Entra pure!”

Il jonin in tutina verde spalancò la porta alle sue spalle.

“Forza, entrate anche voi!”

Iruka e Tomoaki aspettavano fuori dalla porta, lo sguardo un po’ perplesso che vagava da Gai alla coppia di ninja.

“Allora, oggi come ti senti?”domandò Iruka all’ammalato, mentre il jonin più giovane si affiancava alla compagna di squadra.

“Smettila!”sussurrò Mirari, fissando Tomoaki, che le aveva dedicato un’occhiata maliziosa della serie se-non-arrivavamo-noi-chissà-che-succedeva.

“Mi sento molto meglio dei giorni scorsi, presto potrò riprendere le missioni”disse Kakashi, stiracchiandosi un pò.

Kakashi e Gai avevano appena iniziato una costruttiva discussione su ‘Il Paradiso della Pomiciata deluxe edition’, quando la porta della stanza si aprì, rivelando la presenza di due figure.

Mirari vide Tsunade entrare con un uomo al seguito, che doveva avere una cinquantina d’anni e portava i capelli bianchissimi, lunghi.

“Jiraya-sama!”

L’eremita dei rospi salutò il malato, sfoggiando un sorriso ebete.

“Come va Kakashi? Ero di passaggio e ho saputo da questa befana di Tsunade che ti sei fatto stendere da un’influenza!” Tsunade lo fulminò con tale sguardo omicida che Jiraya si azzittì, ridacchiando.

Mirari si accostò a Tomoaki, imbarazzata dalla presenza di quell’estroso nonnetto.

Per sua sfortuna l’eremita notò il suo movimento e soprattutto notò lei.

“Che sciocco che sono, non mi sono presentato a questa deliziosa fanciulla”

Si avvicinò alla ragazza, seguito dallo sguardo attento della popolazione maschile, e non solo, presente in quella stanza.

“Piacere, sono Jiraya, l’eremita dei rospi, nonché uno dei tre sennin leggendari!”esordì teatralmente, sfoggiando un'espressione che a parer suo doveva essere seducente.

La ragazza si scosse al sentire quella presentazione.

“Jiraya, uno dei tre sennin leggendari?”ripetè ammirata: non poteva credere di trovarsi davanti al famosissimo sannin, maestro del quarto hokage.

“Si tesoro…tu come ti chiami?”fece lui, credendo di aver fatto colpo.

“Si chiama Mirari e per inciso ha meno della metà dei tuoi anni, ero-sennin dei miei stivali!” sbottò Tsunade, cacciandolo fuori dalla stanza, con l’approvazione di Kakashi e degli altri.

L’eremita dei rospi imprecò dall'esterno della camera per poi allontanarsi dalla porta sbottando qualcosa che aveva a che fare con 'ricerche' e 'libri'.

Mirari guardò tutti i presenti, che le lanciavano, più  o meno direttamente, occhiate intense.

“Che c’è?”

Tsunade sospirò.

“Non devi incoraggiare quel vecchio pazzo…”disse la donna “Devi sapere che non è un tipo particolarmente raccomandabile”

Mirari corrugò la fronte, fissando la Gondaime.

“Perché Tsunade-sama?”

“Quanto sei ingenua ragazza mia…”La sennin sospirò, passandosi una mano sulla fronte.

“Lasciamo stare, sono venuta per controllare Kakashi, non per parlare di quel pazzo buono a nulla…”

Una risatina di donna proveniente dal corridoio li raggiunse, accompagnata da quella più nota dell'eremita dei rospi.

Tsunade interruppe bruscamente la frase e uscì a passo di carica della stanza, le vene pulsanti alle tempie.

"Jiraya!!!Razza di maniaco pervertito!!Se osi ancora infastidire le infermiere giuro che ti seppellisco vivo!!"

All'nterno della stanza il gruppo di ninja sentì le chiare lamentele dell'uomo, accompagnate dalle urla inviperite della regina delle lumache.

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note: Teoricamene questo chap non avrebbe dovuto esserci, ma alla fine non sono riuscita a resistere e l'ho aggiunto per far fare una breve comparsa al carissimo Jiraya^^. Purtroppo per varie ragioni non comparirà ne prossimi capitoli, ma prometto che inserirò altri personaggi (fra i quali uno che teoricamente sarebbe morto, ma che io ho riportato in vita per l'occasione^^) Una piccola precisazione...in questo flash-back Mirari non è ancora a conoscenza di essere la sorella di Itachi, per questo usa il 'san' dopo il suo nome.
Spero vi sia piaciuto, recensite^^! Irene Adler

Anticipazioni: "Festa a sopresa e infauste notizie"  (nuovo personaggio e...)

X Debby87: Ciau!! Si, nel manga Obito è un Uchiha e compagno di squadra di Kakashi^^ Grazie per la recensione. 1 kiss, Irene Adler

X Ginny: Hola!!! Mi sa che per il bacio dovrai attendere...esigenze di copione U.U XD  Io adoro il linguaggio dei fiori e mi è sembrata una bella idea inserire queste info nella ff ^^ Grazie per il complimenti e a presto. Baciotti Irene

X Kakashina: ciau socia!!! Grazie mille per i complimenti che mi fanno sempre piacere^^ Si si, un'occhiata l'ho data sul blog...sono proprio d'accordo con la lettere J, si si!! Si deve fare assolutamente U.U!!! Appena ci becchiamo di nuovo su msn ci facciamo una beeeellla chiaccherata tutte insieme appassionatamente XD! Il vado a Roma a Febbraio *.* societta, che bello, non sai quanto sono felice!!! A presto baciozzi mega-drive! tvuopdb fede

X Yondaime94: Ciao nii-san. Credo proprio che dovresti adorarmi...con tutte le volte che ho inserito il tuo sempai U.U Don't worry l'Aka si farà sentire mooolto presto!! 

X _Eleuthera_: Ciao!! Che bello, il flash-back ti è piaciuto!!...ammetto che per farlo decente l'ho dovuto riscrivere qualche volta ( diaciamo pure più di dieci^^') Prima che mi soddisfasse abbastanza. Non avrei mai potuto far morire Kakashi...lui è di vitale impotanza, senza contare che dopo Mirari ci sarebbe rimasta secca...beh un bello spavento sel'è preso comunque ^^' Per fortuna che Obito e Kakashi sono IC...comunque mi piacerebbe leggere il Kakashi Gaiden...sai per caso se c'è un sito dove lo si può scaricare in italiano o in inglese? Perchè sinceramente io non so da che parte cercare...^^' Per Tobi=Obito non ne sono sicura...(vabbè, quando dico così è più si che no^^)Comunque vedrai...lo scontro finale per buona parte è abbozzato. Grazie ancora per le tue bellissime recensioni, mi fanno sempre molto piacere!!! Baci, fede.

X Dark_girl: ciao!! Anche io non sopporto i finali in sospeso....oltre al fatto che non so scriverli ^^'.Spero che anche questo chap ti sia piaciuto^^! Bacioni  Irene

X Fin: Ma ciau!! Sono felice che tu abbia desistito dai tuoi biechi scopi...è stata una decisione molto saggia U.U. Mamma mia, sono riuscita ad emozionarti così tanto....T.T mi commuovo...T.T (fede bagna il computer con lacrime di gioia e questo va in tilt cancellando tutta la fan fic)(NOOOO...argh! X-X ndfede con convulsioni e bava alla bocca) XD Kissoni super e a presto!!! Baciotti Aru.

X Isatachi. Hi!!! Anche io Odoro Obito...è così simpatico...poverino...ma perchè Kishimoto sensei gli ha fatto fare una fine così crudele T.T.
Fra qualche capitolo Itachino farà di nuovo la sua comparsa...muhahahahah! Qundi preparati psicologicamente!! Kisses  e ora...(mannaggia, pensavo se ne fosse dimenticata ndDedi)(ma siamo matti? Io non mi dimentico mai di Ita-kun ndIre)....(Itachinoooooo!!! nd Isa e Ire disperate)(Son due ore che Itachi è scomparso...nd Dedy)(Se ne sarà andato...nd Saso)(ç.ç....nd Isa Ire Kisa)(no...aspettate...ndDei)(NUUUUU...Itachi-kun torna quiiiiii T.T nd Ire Isa Kisa)(Ecco! Sasori danna, è senza cuore! Li ha fatti piangere nd Dei che va a consolare Ire e Isa)(saso è costretto a consolare Kisame)(Cos'è questa? ndHidan appena arrivato)(Hidan porge una lettera) "Abbiamo rapito Itachi Uchiha, se lo rivolete vivo venite a prendervelo..." Chi avrà rapito Itachi? cosa faranno Isa e Ire??? XD Baciotti, Ire.

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Capitolo 33
*** Festa a sorpresa e infauste notizie ***


Caspita...già 33 capitoli...non ci credo! In fondo ci sarà un avviso abbastanza importante...Vabbè, vi lascio alla lettura! 1 kiss a tutti! Irene Adler

Capitolo 33: Festa a sorpresa e infauste notizie.

 

Erano passati un paio di giorni.

Kakashi aveva ottenuto il permesso di passare il suo ultimo giorno di convalescenza a casa propria e in quel momento Mirari lo stava riaccompagnado.

“Non vedo l’ora di tornarmene alla mia solita vita…”disse il jonin, camminando un po’ barcollante.

Mirari teneva in spalla lo zaino contenente i pochi effetti personali che il ninja si era portato all’ospedale.

“Prima pensa a guarire, altrimenti ti toccherà fare un’altra settimana per non aver ascoltato il medico!”

“Ho capito. Tu ti preoccupi fin troppo per me”disse l’uomo.

La ragazza gi fece passare un braccio sotto le spalle aiutandolo a reggersi decentemente in piedi, nonostante lui preferisse farcela da solo.

“E’ perché tu ti sei sempre preso cura di me…mi fa piacere aiutarti per una volta”disse tranquillamente, fissando i suoi piedi in movimento.

Il jonin la osservò per qualche secondo, tentando di notare che espressione aveva assunto il suo viso.

-…Mirari…-

Procedettero per un po’, in silenzio, in imbarazzo.

 “Eccoci arrivati…”

Salirono le scale e, non appena la porta di casa si aprì, ci fu uno scoppio di stelle filanti e coriandoli.

Mirari rimase interdetta, mentre veniva sommersa dai festoni esplosi.

Davanti a lei la luce si accese e un gruppo di persone sbucò gridando “Tanti auguri, Mirari!!!!”

La ragazza sgranò gli occhi.

Naruto sorrideva raggiante, un cappellino arancione in testa e un po’ di stelle filanti fra i capelli; al suo fianco Sakura indossava un abito verde acqua che le donava moltissimo, le mani nascoste dietro alla schiena. Sasuke sembrava abbastanza indispettito, i capelli decorati di festoni come un albero di Natale, mentre alle sue spalle Iruka sorrideva tormentandosi una ciocca di capelli ribelli che gli sfuggivano dalla coda.

“Buon compleanno!”

Mirari rimase per un attimo sbigottita, ricordandosi che effettivamente quel giorno era il suo compleanno.

“Eravate tutti d’accordo!”esclamò cogliendo gli sguardi d’intesa che giravano fra i compagni.

“Perspicace la ragazza…”replicò Iruka con un velo d’ironia che la shinobi colse perfettamente.

Gli lanciò un’occhiata e questi sorrise nervosamente.

“Cos’è okaa-san, non ti è piaciuta la sorpresa?”domandò Naruto, fissando prima il chunin e poi la ragazza dai capelli corvini.

“No Naruto-kun, cosa vai a pensare?! E’ solo che non me lo aspettavo…”

Sakura si piazzò davanti al biondo.

“Questo è per te Mirari-chan!”esordì con voce argentina, porgendo un pacchetto decorato con un grande fiocco rosa.

Mirari fissò il regalo senza dire una parola, mentre la ragazzina glie lo piazzava saldamente fra le mani.

“Sakura…io…”cominciò a dire, ossevando quel pacchetto color confetto.

“E anche questo!”disse Naruto, porgendo un grande pacchetto di carta gialla “E’ da parte mia e del maestro Iruka!”

Mirari fissò prima l’uno poi l’altro.

“Spero ti piaccia, è stato il maestro Iruka ad aiutarmi a sceglierlo…non sono molto pratico in queste cose…” continuò il biondino, lanciando un’occhiata al chunin.

“Per te”

Sasuke si era parato davanti a Naruto, porgendole un pacchetto non troppo voluminoso avvolto alla bell’emeglio in una carta bluastra. Mirari lo guardò fisso negli occhi, per poi prendere il dono pensando che, nonostante suo fratello minore fosse considerato un ninja brillante, di certo non era egualmente abile nell’impacchettare regali.

“Grazie”

Gli dedicò un sorriso e Sasuke riepiegò con un alzata di spalle e uno sbuffo che suonò ben poco convincente.

“Ne manca ancora uno”

Kakashi, che fino a quel momento se ne era rimasto sul ciglio della porta ad assistere alla scena, avanzò di qualche passo, ponendo una piccola scatoletta scura in cima alla pila di voluminosi regali.

“Buon compleanno, Mirari”

La ragazza arrossì emozionata.

“Avanti, aprili!”la incoraggiò Sakura, mentre Naruto faceva ‘accidentalmente’ cadere una buona metà del pacchetto di coriandoli nel collo della maglietta di Sasuke, che contenne perfettamene l’ondata multicolore riversandone una parte nella bocca del poveretto.

Si diressero verso il piccolo salotto, o, per meglio dire, seguirono uno sghignazzante Naruto inseguito da un Sasuke furibondo e con istinti omicidi.

Dopo che l’Uchiha si fu opportunatamente liberato dell’ingombro dei coriandoli anche con il premuroso aiuto della compagna di squadra, il tutto contornato dalle esclamazioni di protesta del biondo possessore del Kyuubi, si passò all’apertura dei doni.

Mirari fissò i regali, ora liberi dalla carta colorata.

Sakura le aveva regalato un paio di guanti lunghi fin sopra il gomito, neri, che la ragazza aveva molto apprezzato. Il regalo di Naruto e Iruka era un vestito simile a quello di Sakura solamente senza maniche e dal collo alto, completamente blu e con piccoli decori floreali sul collo e sull’estremità della gonna. Sasuke le aveva regalato un contenitore da attaccare alla cinta e un set di shuriken e kunai. Il regalo di Kakashi fu l’ultimo che volle aprire.

La piccola scatola conteneva un sottile ciondolo di metallo rettangolare grande poco meno di un pollice, sul quale vi era un ideogramma.

Mirari fissò il jonin con le guance imporporate.

“Kakashi!”

“Ti piace?”domandò candidamente lui, i capelli argentei che gli coprivano dolcemente l’occhio celato dal coprifronte.

“Non avresti dovuto…”

Il jonin si limitò a sorridere sotto la maschera, pensando che, se il suo stipendio da ninja fosse stato un po’ più alto, le avrebbe preso qualcosa di ben più speciale di quel semplice pendente.

“Che ideogramma è?!”domandò Naruto, fissando il carattere in rilievo sul gioiello.

“E’ quello della Primavera”disse Sakura.

“Non è solo un ciondolo”si intromise Kakashi, prendendolo in mano.

Fece pressione sul simbolo e, nella parte inferiore della targhetta, comparve una piccola lama affilata.

“Uao, è un’arma!”

Kakashi rimise fra le mani di Mirari l’oggetto.

“Sperando che ti serva solamente come gioiello…e non per difenderti”

“E’ bellissimo, grazie!”

Dall’uscio di casa provenì un leggero bussare.

“Ecco che arriva l’ultima sorpresa!”disse il ninja copia, lanciando uno sguardo d’intesa con Iruka.

Mirari lo guardò confusa, insieme a Naruto e gli altri.

“Coraggio Mirari, va fuori”la incoraggiò Iruka.

La ragazza si alzò e si diresse verso la porta.

-Cosa avrà in mente Kakashi?-

Aprì l’uscio e si guardò intorno.

“Mirari-chan!”

Qualcuno la stava chiamando con appena un bisbiglio.

La ragazza si lanciò l’ultimo sguardo alle spalle, poi richiuse la porta e si affacciò verso la strada, dove una figura conosciuta tentava di attirare la sua attenzione.

Era Tomoaki.

“Tomoaki-kun ma che cosa…?”

Le morì il fiato in gola.

Di fianco al suo compagno di squadra c’era lui che la guardava.

Lui, con quel sorriso.

Lui, con quegli occhi di un grigio screziato che sapevano dare coraggio.

Lui, con quelle sua katane messe di traverso sulla schiena e con il numero tre ricamato sulla casacca da jonin.

Lui, con i capelli costantemente spettinati e chiarissimi.

“Sensei…”soffiò.

L’uomo la guardò, senza parlare, un sorriso che gli solcava le labbra.

Corse a rotta di collo giù dalle scale, senza staccare gli occhi da quell’uomo per paura che svanisse da un momento all’altro.

Una volta davanti a lui gli si gettò senza esitazioni fra le braccia.

“Annei sensei!!”

Il suo maestro ricambiò energicamente la stretta per qualche secondo, poi la allontanò appena da se, per guardarla.

“Sei cresciuta parecchio Mirari”constatò sorridendo.Le posò una mano sul capo e misurò la differenza fra le loro altezze, che con gli anni si era drasticamente assottigliata.

“Lei non è cambiato per niente invece…”esordì la ragazza, ricordandosi che quella medesima operazione lui la compiva ogni giorno dopo gli allenamenti sia a lei che ai suoi compagni, quando erano ancora genin.

La ragazza, ancora incredula, si voltò verso il biondo compagno di squadra, che sorrideva.

“Tomoaki, ma come…?”

Il ragazzo fece un’alzata di spalle.

“Oggi il maestro è tornato da una missione di livello S che è durata un mese, appena è arrivato al villaggio l’ho rintracciato e gli ho detto che eri tornata”

La ragazza si voltò di nuovo verso il sensei.

Non sapeva che dire.

“Vuole venire su? Le offro una fetta di torta!”

Il ninja sorrise.

“Ti sei ricordata che vado matto per i dolci?”

“Certo sensei!Vieni anche tu Tomoaki!”

Li trascinò entrambi dentro casa.

“Tomoaki sensei!”

Naruto corse loro incontro, guardando un po’ accigliato l’uomo dai capelli chiari.

“Neh…Okaa-san…chi è questo vecchio signore?!”

Mirari lo fulminò con lo sguardo.

“Naruto!Porta rispetto per Annei sensei!”disse con decisione, incrociando le braccia al petto.

Tomoaki sorrise fissando la compagna: ogni volta che si parlava del sensei lei era sempre iper protettiva nei suoi confronti, guai a chiunque avesse da ridire su di lui, proprio come in passato.

“Non fa niente Mirari!”disse l’uomo, scompigliadosi i capelli chiarissimi.

“Ah, Annei! Sono felice di vederti!”

Kakashi sorrideva raggiante sotto la maschera, i capelli spettinati come suo solito.

“Kakashi! Da quanto non ci vediamo!!”

I due si strinsero la mano amichevolmente sotto gli occhi dei presenti.

 “Kakashi sensei, lei e questo signore vi conoscete?”domandò Sakura, avvicinandosi e fissando entrambi, confusa.

Il jonin si voltò verso l’allieva.

“Ma certo Sakura. Io e Annei siamo lontani parenti!”

L’uomo con le katane salutò con un gesto di mano.

“Infatti. Mi chiamo Annei Hatake, piacere!”

Naruto e Sakura lo guardarono increduli, mentre Sasuke li raggiungeva, squadrando il nuovo venuto.

“Caspita, non sapevo che Kakashi sensei avesse parenti!”continuò l’Uzumaki.

“Bhe Naruto…da qualche parte devo pur essere saltato fuori…^^’ ”

Si sentì bussare alla porta per la seconda volta.

“Vado io”disse Kakashi, per poi invitare gli altri ad accomodarsi in salotto.

Il gruppo di ninja rimase a parlare per un po’ nel piccolo e accogliente ambiente, attendendo il ritorno del ninja copia.

“Volete qualcosa? Vado a prendere da bere…”disse Mirari, avviandosi da sola verso la cucina.

"Per me un succo di frutta! E poi Sakura-chan vuole un pò d'acqua...."

Si alzò e, mentre percorreva il piccolo corridoio, sentì delle voci provenienti dall’esterno della casa.

“Quindi siete sicuri che siano loro…”

Mirari venne catturata da quella frase, pronunciata a fior di labbra da Kakashi.

“Si, abbiamo loro notizie da poco, si stanno avvicinando.Coff!”disse un’altra voce a lei sconosciuta.

“Non ci voleva…”

“L’hokage ha già inviato a Suna e agli alleati…coff… delle missive urgenti”

Silenzio, rotto solo da un sospiro teso.

Si avvicinò di più.

“Hai una missione ora, Kakashi. Difendere quella ragazza e tenerla qui al sicuro, finchè l’hokage non darà nuovo ordine”

Nuovo colpo di tosse.

Mirari sobbalzò, intuendo di essere l’oggetto di quel discorso.

“Lo farò, Hayate”

Altri colpi di tosse.

“Bene, perché il messaggio che è arrivato ieri era stato chiaro: verremo a prendere Mirari Uchiha, distruggeremo anche tutta la città se necessario”continuò la voce flebile del ninja.

Mirari trattenne il fiato.

“Gli ALBA sono pericolosi Kakashi. Sta attento”

“Lo farò”

Mirari si accasciò contro la parete della cucina.

-Loro…-

 

“Ci rivedremo molto presto. Torneremo a riprendere Mirari, non dubitatene”

 

-…stanno arrivando…-

 

“E’ inutile che cerchi di fuggire, dovunque andrai, dovunque tenterai di scappare ti ritroverò sempre”

 

-Io… non ho scampo…-

Il cuore prese a batterle forte, sempre più forte, tanto da farle temere che Kakashi avrebbe potuto rendersi conto della sua presenza.

Il respiro le si era irregolarizzato, fioco, debole, mozzato dalla paura.

-Perché ogni volta che ci sono loro di mezzo divento così?! Perché?!-

 

-Perché loro sono l’unica cosa che t’incute un cieco terrore…Mirari-

 

Gli occhi le si illucidirono.

 

-Pensavi forse che loro sarebbero scomparsi? Che avresti potuto ricominciare a vivere come se nulla fosse? Sciocca!-

 

-Io…-

Sospirò, tentando di ritrovare un pò di calma; concentrò lo sguardo sulla sua immagine, così pallida e atterrita, riflessa nella finestra della cucina.

“Hai bisogno di una mano?”

Si scosse, portando lo sguardo verso il piccolo corridoio su cui si affacciava la stanza.

Era Sasuke.

“N-no, non preoccuparti ce la faccio!”

Afferrò con mani leggermente tremanti una bottiglia d'aranciata e una d’acqua; ciò non sfuggì agli occhi attenti dell’Uchiha.

Si voltò di nuovo verso Sasuke, cercando di mantenere un tono di voce normale.

“Bhe…forse potresti darmi una mano a portare i bicchieri di la.Ti va?”

Il chunin le si avvicinò, prendendo qualche bicchiere di vetro dalla credenza.

Mirari lo osservò.

Osservò i suoi capelli scuri, identici ai suoi e quel viso rilassato e dalla carnagione pallida.

Gli occhi del ragazzino catturarono i suoi, appena interrogativi.

“Uhm?”

Mirari scosse la testa.

La sua mano si posò sul capo del ragazzo, accarezzandogli appena i capelli scurissimi.

Un’espressione appena sorpresa si dipinse sul volto del chunin.

“Avevi un coriandolo fra i capelli…”disse per giustificare quel gesto incondizionato, scacciando l’inesistente festone dai capelli scuri di lui, il suo fratellino minore.

Sorrise, un sorriso falso, per nulla convincente.

Sasuke sbuffò come suo solito.

“Andiamo di la, se no quella Testa Quadra non smette di lagnare!”

Mirari lo precedette nel corridoio.

Sasuke si sfiorò con la punta delle dita una ciocca di capelli corvini: aveva sentito qualcosa a quel tocco, l’ombra di un presentimento.

Qualcosa non andava in Mirari, lui fu il primo e l’unico ad accorgeresene, nonostante lei facesse di tutto per risultare serena.

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Avviso:  siccome sono attualmente impegnata nella scrittura del finale (si, c'è un finale. La fic non andra avanti in eterno^^), l'aggiornamento procederà un pò a rilento anche a causa della pigraggine della sottoscritta, problemi inerenti a quella struttura stile lager anche nota come scuola e la volontà della musa di non fornire la benchè minima ispirazione. Se ci sono proteste o insulti rivolgetevi al mio sempai, che sarà lieto di riceverli al mio posto^^ (D'oh! ndDeidara)

Prossimo chap: Never had a dream come true (un chap song-fic...ci provo, ma tenete conto che è un'esperimento, quindi non scandalizzatevi troppo se è una schifezza ^^')

X Fin: Ma ciau my friend! Il tuo sempai fra poco tornerà in scena, vedrai...vedrai... Per Jiraya non ho potuto fare altrimenti...se lo inserivo per più capitoli sarebbe venuto su un casotto con tu sai chi...(tu sai chi, chi?ndfin)(Eh....sul [spoiler!!Non leggere se non ci si vuole rovinare la sorpresa] Jiraya allievo di Konan e Pain [fine spoiler!] U.U A presto! By Aru-chan

X Debby87: Eh eh...è notorio che Jiraya porti iella....;) Comunque si...e indovina un pò chi ritorna? Kissoni Irene

X_Eleuthera_: Ciau!! ç.ç Me commossa...è così bello sapere che i flash back ti piacciano...adoro alla follia scriverli e temevo perfino che fossero troppi...
Ti rendo simpatico Hidan...e dire che ho cercato di farlo il più antipatico possibile! XD Sarà che ho mio fratello che lo adora e mi contaggia con la sua Hidan-love-mode XD Comunque Hidan anche a me non sta simpaticissimo, ma lo trovo un personaggio molto interessante...in generale tutti gli akastuki dato che bene o male sono tutti un pò disturbati XD...in senso buono naturalmente! Ti avviso...fra un paio di chap arriva lui! Lui con la sua bellissima e inconfondibile capigliatura a riccio...Naruto! No! Tobi!!! Comunque per il personaggio misterioso credo tu abbia capito di chi si tratti^^ Hayate! Porello, è morto così di botto che ci sono rimasta troppo male ç.ç....e allora l'ho fatto resuscitare^^! Spero ti sia piaciuto anche questo chap! Kissoni super, Fede

X Dark_girl: Hola! Jiraya 4 ever...mi è dispiaciuto farlo comparire solo in un chap, ma non potevo lasciarlo perchè se no veniva fuori un casino con gli spoiler dell'ultimo chap pubblicato da Kishimoto sensei U.U! Eh si! Adesso inziano i casini! Sarà stato Jiraya a portar iella? XD Alla prossima!! Irene Adler

X Kakashina93: Ciau tessora!! Jiraya era d'obbligo U-U! Almeno in un capitolo dovevo inserirlo!  Eh si, il viaggio in Japan ce lo dobbiamo assolutamente fare!! Pensa se incontriamo Kishimoto sensei *.* Possiamo chiedergli un autografo e uno schizzo del nostro amore da appendere nella camera*.*!! La gita scolastica a Roma è fissata per fine Gennaio-inizio Febbraio...non vedo l'ora *.*!!! Divertiti al Romix...e ci vai in cosplay??? Di che personaggio? *.* Che meraviglia!!! (mha tessore...non è che mi va molto che ve ne andiate in giro sole solette...ci sono un sacco di malintenzionati in giro U.UndKashi)(Ammore, ti preoccupi per noi?*ç*ndmogliettine)(Certo che si!Facciamo così, vi accompagno tutte e due! ndKashi)(Che tessoro!!!ndmogliettine)(Così posso dare un'occhiata se c'è in giro l'ultimo numero di Icha Icha Paradise ndKashi)(è.é quel libro è diseducativo, guai se te lo leggi ancora ndmogliettine)(T.T ndKashi) 1 baciozzo mega drive tessora!! A prestissimo!! Fede

X Isatachi: Ciao!! Grande notizia, Itachi ricomparirà molto presto!Sono felice che ti sia piaciuta la breve comparsa del caro Jiraya...sai com'è...quell'uomo io lo adoro^^!!!   E ora....(T.T nd Saso)(Danna...?ndDei)(Nuu...ho dovuto lasciare a casa Pinocchio ç.ç...è tutto solo...come farà senza di me???ndSaso)(=.= nd Dei Isa Ire)(Il luogo dell'incontro dovrebbe essere li avanti....ndKisa)(+.+ nd Ire)(salveremo Itachino...il mostro che ha osato rapirlo pagherà per ciò che ha fatto +.+ nd Isa sguardo assatanato) Pochi minuto dopo arrivano al luogo ma....(O.O nd Saso)( Perchè a me? ç.ç nd Dedi)(O.o ??? ndKisa) Un misterioso e tenebroso figuro si avvicina ai nostri eroi, la sua mano artigliata si tende verso di loro...non c'è via di scampo per loro. (Ulala! Salve sempai! ndTobi)(AHHHHHHH!! ndDedi) Che ci fa Tobi? Dov'è Itachi? L'autrice si è bevuta il cervello? (naturalmente si XD) Baciotti Irene

X Ginny:  *.* Dire che Kakuzu e Hidan sono come quelli di Kishimoto sensei è il più bel complimento che io abbia mai ricevuto! Sono commossa ç.ç(soffia il naso nel fazzolettino) Ho messo tutta me stessa per farli sembrare due carogne!! Adesso non vedo l'ora di leggere il prossimo chap della tua ff...aggiornarai presto *.*? Spero di si.... Spero che il chap ti sia piaciuto! Alla prossima, Irene

X Yondaime94: No ciò voglia di scrivere...ti rispondo a voce XD ciau ciau nii-san

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Capitolo 34
*** Never had a dream come true ***


Ecco qua il tanto atteso (?) capitolo song fic...spero vi piaccia^^ Buona lettura!

Capitolo 34: Never had a dream come true

 

Era tarda sera e la festa era finita da un pò. Tutti erano tornati nelle proprie case e Mirari e Kakashi erano rimasti soli.

 Il ninja copia aveva insistito per lavare i piatti da solo, asserendo che la fasteggiata doveva starsene tranquilla e riposarsi.

Mirari aveva tutto tranne che la voglia di riposarsi.

Ciò che aveva ascoltato poco prima era stato abbastanza per sconvolgerla e spaventarla.

 L’Akatsuki si muoveva verso Konoha e con tutta probabilità sarebbero arrivati molto presto, forse perfino prima delle prime luci dell'alba.

La ragazza si strinse inconsciamente contro il piccolo divano sul quale si era seduta.

Conosceva da anni i componenti dell'associazione criminale ALBA ed era sicura che, se fosse arrivata al villaggio, avrebbero raso al suolo ogni cosa, uccidendo senza pietà gli abitanti.

Era colpa sua se loro stavano per attaccare.

Per lo più sua.

Dopotutto era lei che cercavano.

-C’è solo un modo per fermarli…-pensò laconica.

In quell’istante prese una decisione: doveva difendere ciò che più le era caro, a qualunque costo.

Sasuke, Kakashi, Sakura, Naruto, Iruka, Tomoaki, Annei-sensei…

Rabbrividì e un freddo improvviso la avvolse; inutile fu il suo tentativo di fermare quel brivido stringendosi nei suoi abiti.

Li avrebbe persi, tutti, per sempre, ma almeno sarebbero rimasti in vita, felici e liberi di realizzare i loro sogni.

Solo lei poteva salvarli e l’avrebbe fatto, a qualunque costo.

-Non posso più nascondermi da loro…-

“Mirari, ti va un po’ di musica?”domandò Kakashi dall'altra stanza, accendendo la radio a volume basso.

Subito nell’aria si diffuse una melodia piacevole e orecchiabile.

Mirari si alzò dal divano e si diresse verso la cucina, dove il jonin lavava le stoviglie tranquillamente.

 

Everybody's got something they had to leave behind
One regret from yesterday that just seems to grow with time

There's no use looking back or wondering (or wondering)
How it could be now or neither been (or neither been)

All this I know but still I can't find ways to let you go

 

Arrivò in cucina e vide che il ninja le dava le spalle, canticchiando spensieratamente quella canzone, così dannatamente appropriata alla situazione. La luce pallida della lampada accarezzava i capelli argentei di lui e il suo corpo fasciato dalla tuta scura da jonin.

Un nuovo brivido si impadronì di lei.

Sentì le mani tremarle, il respiro mozzarlesi in gola mentre una voce insistente, proveniente dalla sua testa, le urlava di non farlo.

Si costrinse a calmarsi.

-Vorrei non doverlo fare…vorrei…-

Avrebbe voluto avere un’alternativa, ma non ce n’erano o per lo meno, lei non le vedeva.

Avanzò ancora con triste decisione, attenta a non emettere il minimo rumore.

Per qualche oscuro motivo lui avvertì la sua presenza; sporse il capo oltre la spalla e socchiuse gli occhi, increspando le labbra in un sorriso sotto la maschera.

 

I never had a dream come true
Till that day that I found you

 

Gli occhi scuri del jonin incontrarono i suoi, tormentati da un rimorso che avrebbe avuto di lì a poco tempo.

Il jonin posò la spugna e un bicchiere semi insaponato, asciugandosi le mani nel grembiule.

Subito quegli occhi intelligenti, neri come l’inchiostro, intuirono il turbamento di quelli di lei, videro una luce mai vista prima in quelle iridi oltremare.

Avanzò ancora.

-Sai cosa sto per fare, vero?Non mi guardare, ti prego…-

 

Even though I pretend that I've moved on
You'll always be my baby

I never found the words to say

 

 

Alzò il braccio verso di lui lentamente, avvicinadosi al suo viso.

 

You're the one I think about each day

 

Quegli occhi scuri si socchiusero malinconici, il tessuto della maschera si tese, mentre le labbra si aprivano, cercando di pronunciare delle parole, che alla fine non uscirono.

Il suo movimento lento e pacato scattò all’improvviso.

Gli diede un colpo secco al collo.

Deciso.

Calcolato.

Freddo.

Kakashi la guardò sorpreso, per un attimo.

Decisamente non se lo aspettava.

I suoi occhi fissarono quelli di lei, mentre le forze gli scivolavano via, come quel tocco rapido al collo che si era trasformato in un’impercettibile carezza.

-Non mi guardare…-

.

And I know no matter where love takes me to
A part of me will always be with you

 

Lei lo sostenne e approfittò di quel momento per stringerlo a se, cercando di sottrargli un pò di calore, nell’ingenua speranza di farlo suo per sempre.

“Perdonami se puoi”soffiò contro quei capelli chiari come la luce della luna.

Non sapeva se lui l’avesse sentita; avvertiva solamente il suo respiro regolare sul collo, il suo peso gravare sul suo corpo e il suo viso premuto contro la spalla.

Era così vulnerabile...

In quell’istante temette di cedere.

Di accasciarsi a terra e non lo lasciare finchè non si fosse risvegliato.

Finchè non avesse riaperto gli occhi e non le avesse detto che era tutto a posto, che c’era una soluzione a quella terribile situazione che non causasse dolore ad una o ad entrambi le parti.

-Inutile cullarsi nelle illusioni...-

Si riprese con difficoltà.

 

Somewhere in my memory I lost all sense of time
And tomorrow can never be
'Cause yesterday is all that fills my mind

 

Lo portò fino in salotto e lo adagiò dolcemente sul divano, posandogli il capo su uno dei cuscini. Non sofferò il suo sguardo sul viso dell'uomo, volutamente.

Si alzò e andò nella sua stanza, riempiendo con poche cose il suo zaino a tracolla, abbandonato fino a quel momento di fianco al letto.

 

There's no use looking back or wondering
How it should be now or neither been (or neither been)
Oh this I know but still I can't find ways to let you go

 

La sua mano si fermò sulla collana che Kakashi le aveva regalato, abbandonata sulla scrivania insieme al resto dei regali; splendeva della luce della luna, le forme perfette esaltate dalle ombre.

La afferrò e la fissò per un istante, con malinconia.

La primavera.

-Avrò mai la mia primavera?-si domandò, conoscendo già la risposta.

Strinse quel piccolo oggetto fra le mani, poi, dopo un attimo di esitazione, scostò i capelli dal collo e la indossò, sfiorandola per un istante.

Si alzò senza dire una parola e si mise infine lo zaino sulle spalle.

 

I never had a dream come true
Till that day that I found you

 

-…I mie sogni non sono mai diventati realtà…non lo diventeranno mai. Troppo bello pensare di vivere con mio fratello e con i miei amici felicemente, lasciandomi alle spalle il passato…-

Si fermò, mentre un leggero venticello entrava dalla finestra spalancata della cucina.Un nuovo brivido la colse, ma lo ignorò.

-Kakashi…tu mi hai ridato speranza…-

Socchiuse gli occhi, fissando la parte posteriore del divano sul quale giaceva il ninja.

-E’ grazie a te che ora posso scegliere…-

 

Even though I pretend that I've moved on
You'll always be my baby

 

-…di abbandonare i miei sogni…-

Sospirò.

-…Per dar modo ai vostri di realizzarsi-

 

I never found the words to say

 

Un sospiro, un battito di cuore.

 

You're the one I think about each day

 

Un sorriso, una lacrima.

 

And I know no matter where love takes me to
A part of me will always be with you

 

Si allontanò di qualche passo fino ad arrivare davanti alla porta. Si sedette e infilò le sue scarpe.

Si guardò alle spalle, rialzandosi in piedi.

Quella sarebbe stata l’ultima volta, l’ultima occhiata, prima di voltare le spalle a tutto.

-Addio-

 

You'll always be the dream that fills my head
(Yes you will, say you will, you know you will, baby)
You'll always be the one I know (I'll never forget)

 

Sentì all’improvviso di dover fare una cosa.

Le sue mani scivolarono dietro la nuca, sciogliendo il nodo che teneva fissato il coprifronte fra i suoi capelli.

Trattenne fra le mani il freddo metallo su cui inciso c’era il segno della foglia.

Da quel momento in avanti sarebbe diventata una traditrice, non meritava più ne quel coprifronte ne tutto ciò che simboleggiava. Una lacrima cadde sul freddo metallo, fermandosi proprio al centro del simbolo del suo villaggio, quel villaggio che negli anni di prigionia sperava di ritrovare e che ora, dopo tantissimo tempo, era costretto a lasciare nuovamente e con esso tutto ciò a cui teneva di più.

 

There's no use looking back or wondering (or wondering)
Because love is a strange and funny thing

 

-Kakashi…-

No matter how I try and try

I just can't say goodbye
No no no no

 

Posò rapidamente a terra il suo coprifronte e spalancò la porta, correndo giù per le scale a rotta di collo, temendo che se avesse rallentato non avrebbe avuto la forza di seguire fino in fondo la sua decisione. Il cuore pulsava dolorosamente nel petto, un peso le opprimeva il petto, impedendole di respirare come avrebbe voluto...e poi lacrime che minacciavano di uscire ancora una volta dai suoi occhi, che avrebbe voluto ricacciare indietro.

Era difficile lasciare quel posto.

Quel posto in cui aveva trovato rifugio e dove aveva timidamente creduto di riuscire a cambiare la propria vita.

Dove avrebbe voluto rimanere. 

Per sempre.

 

I never had a dream come true
Till that day that I found you
Even though I pretend that I've moved on
You'll always be my baby
I never found the words to say
You're the one I think about each day

 

Si era allontanata parecchio, ormai si vedeva solo la foresta e il villaggio era appena visibile al di sopra delle chiome degli alberi.Non si guardò indietro, anche se avrebbe voluto imprimere nella sua mente l’immagine di quel luogo tanto amato. 

Di una persona che da poco si era resa conto di amare.


And I know no matter where love takes me to
A part of me will always be with you

 

“Addio…”

 

A part of me will always be with you…

 

“…Kakashi”

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Hola a tutti!! Non sono pienamente soddisfatta del capitolo...credo proprio di averlo fatto troppo melenso^^'.

Prima di linciarmi per questa roba spero teniate conto che era un tentativo di song fic e che non ci sono molto portata ^^'. Se avrete ancora voglia di uccidermi dopo questo avvertimento, porgete pure le vostre lamentele al mio sempai, che sarà felice di raccoglierle in mia vece^^ (D'oh! nd Deidara) (sempai...faccia il bravo...le compro una scorta d'argilla esplosiva per un anno...ndIre)(Non mi servirà l'argilla se chi recensisce mi fa fuori per colpa tua! ndDeidara)(ç.ç nd Ire) 

La song è degli S Club 7 e il titolo è "Never had a dream come true", ve la consiglio, è molto bella^^!

Scusate, ma stavolta vado di fretta e non posso rispondere uno per uno ai commenti, comunque ringrazio Isatachi, Debby87, Ginny, Nii-san (il tuo nick è lungo e non ho voglia di scrivere XD), Fin, la mia tessora Kakashina93 e Dark_girl, che hanno recensito lo scorso capitolo.

Avviso in oltre che la storia andrà ancora un pochetto per le lunghe, perchè il combattimento è bello complicato (me spera di riuscirlo a scrivere per bene)

Anteprima del prossimo capitolo: Incontro nella notte 

-“Sapevo che saresti arrivata”

L’Uchiha lo fissò dritto negli occhi.

“Avete vinto...verrò con voi”-

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Capitolo 35
*** Incontro nella notte ***


Capitolo 35: Incontro nella notte

 

Mirari varcò la porta del villaggio pochi minuti più tardi.

Tutto era immerso nell’oscurità e si respirava un’aria per nulla rassicurante.

Si fermò fra gli alberi, avvertendo rapidi movimenti intorno a se.

Una figura si pararò davanti a lei, avvolta in un cappotto color pece a nuvole rosse.

Mirari s’irrigidì, mantenendo tuttavia la sua posizione, osservando le iridi celesti del ninja davanti a se.

“Mirari-san”

Deidara avanzò di un passo, i capelli biondi resi pallidi dalla luce spettrale della luna.

“Sapevo che saresti arrivata”

L’Uchiha lo fissò dritto negli occhi.

“Avete vinto…verrò con voi”esordì con un tono di voce neanche lontanamente suo.

Deidara la guardò torvo, quasi come se stesse valutando attentamente le sue parole per trovarvi un significato recondito; infine un sorriso beffardo comparve sulle sue labbra.

“Era ora che ti decidessi…”

Mirari avanzò ancora, stringendo i pugni.

“Verrò solo ad una condizione. Che sospendiate l’attacco al Villaggio della Foglia, per mai più ritornare”disse decisa.

Deidara alzò un sopracciglio con fare un po’ annoiato, quasi come se avesse già previsto quella proposta.

“In cambio io tornerò dalla vostra parte. Non tenterò mai più di scappare e seguirò sempre i vostri ordini”

“Qualunque essi siano?”esordì il biondo.

Deidara avanzò di qualche passo le si fermò davanti, le sollevò il mento, fissandola negli occhi in modo piuttosto insolito per il suo carattere.

Il giovane membro dell’Akatsuki era serio, terribilmente serio.

Le dita del biondo le carezzarono il mento.

“Nobile da parte tua. Lo fai per salvare i tuoi amici e il tuo villaggio”

Era veramente troppo serio, troppo inquietante.

Mirari deglutì.

 “Vanno bene le condizioni?”

Occhi zaffiro la fissarono.

“Cosa ti fa credere di valere tanto da sventare un attacco al tuo villaggio?”

Mirari sentì un tuffo al cuore, e aprì la bocca per protestare, ma un’improvvisa sensazione la assalì.

Un respiro che le accarezzava le labbra.

Si irrigidì, gli occhi spalancati, mentre inconsciamente si ritraeva un poco.

Il respiro si fece sempre più vicino.

“Ogni cosa ha un suo prezzo… Mirari-san”

-No!Basta!-

Si tirò indietro, bruscamente.

L’artista la fissò con un sorriso sornione sul viso.

“ Deidara, abbiamo un piano da seguire…”

Mirari spalancò gli occhi, notando solo in quel momento l’inquietante figura di Zetsu comparire dal tronco di un grosso albero.Deidara le lasciò bruscamente il mento.

“Già, se non riesci a prenderla con le buone, dovremmo farlo noi con le cattive”

La ragazza si voltò, giusto in tempo per vedere la figura di Sasori comparire poco lontano da lei, i capelli rossi mossi dal vento e gli occhi d’ambra, inespressivi, che fissavano il biondo compagno.

-Oh, no!-

“Scusa danna…”disse con un filo d’ironia l’artista, alzando le spalle"...non è intenzionata a collaborare"

Sasori puntò il suo sguardo ambrato su Mirari.

“Accettate la mia proposta o no?”disse con voce decisa, velata da una punta di irrequietezza.

“No”rispose secco questi.

Mirari si voltò nuovamente verso Deidara, i pugni stretti.

“Non so se l’hai capito. Noi otteniamo sempre ciò che vogliamo. Tu tornerai con noi e il Villaggio della Foglia verrà distrutto”

La ragazza estrasse con incredibile rapidità due kunai dalla sua sacca, puntandoli minacciosamente contro la pelle candida del collo del traditore della roccia.

“Vi impedirò di attaccare il villaggio! Dovrete passare sul mio cadavere!”

Gli altri Akatsuki non si mossero di un centimentro; non sembravano minimamente preoccupati per l'incolumità del biondo artista.

Gli occhi azzurri di lui assunsero una lucentezza divertita.

“Non sarà necessario…”

Un rapido movimento alle sue spalle fece sussultare la shinobi.

Si voltò, ma non fece in tempo a schivare il repentino attacco proveniente dal bosco.

Le sue braccia e il suo corpo vennero bloccati da spessi fili di chakra, che la immobilizzarono.

Cadde a terra, fra la polvere e i suoi kunai inutilizzati, il viso premuto a terra.

-Dannazione!-

Qualcuno la sollevò, mentre ogni suo tentativo di liberarsi dalle corde falliva miseramente.

Una maschera a spirale occupò il suo campo visivo.

“Tu!”sussurrò.

L’uomo mascherato sembrò fissarla dall’unica apertura della maschera.

Mirari non temeva Tobi, era l’unico membro dell’Akastuki per cui, inspiegabilmente, non provava un ceco timore.Non ne conosceva il motivo, o meglio, si rifiutava di ammetterlo, perché lui, con quel suo particolare atteggiamento gli somigliava…somigliava così tanto…

Tobi la afferrò brutalmente, sollevandola da terra.

L’Uchiha lo fissò con tutta la rabbia che possedeva: in quel momento non poteva permettersi di simpatizzare per qualcuno che voleva distruggere il suo villaggio.

“Dannato!”

Lo colpì con violenza con l’unica arma in grado di utilizzare in quel momento: la testa.

La fronte cozzò contro la maschera, una goccia di sangue scese dalla lieve incrinatura creata da quel colpo.

Il sangue di Mirari scivolò sulla superficie irregolare di quell’oggetto che celava il volto del suo possessore, per poi cadere al suolo.

Dal foro un occhio penetrante la fissava, freddo, distaccato, cupo come la notte.

Venne risbattuta a terra.

Deidara la fissava con un’espressione divertita, Zetsu e Sasori si avvicinarono.

“Non vi permetterò mai di distruggere il villaggio!Mai!”gridò lei, tentando inutilmente di liberarsi.

“Ulala, decisa la ragazza!Certo però che sei parecchio insistente! E pure ripetitiva!”replicò Tobi, passandosi una mano fra i corti capelli scuri.

Mirari fece per rialzarsi e gettarsi con tutte le sue forze contro di lui, ma Zetsu si mise in mezzo.

Bastò uno sguardo di quelle iridi gialle e Mirari si accasciò a terra.

Sentiva, vedeva, ma non poteva muoversi, ne parlare, ne reagire.

-Cosa diavolo mi succede?!-

Era completamente paralizzata.

“Ottimo lavoro Zetsu”disse pacatamente Sasori.

Tobi si mise le mani sui fianchi, voltando il viso verso il marionettista.

"Così ci siamo persi tutto il divertimento! E io che speravo di divertirmi prima di far cadere a pezzi questo villaggio..."sbottò infantile.

Deidara si avvicinò a Mirari e la prese in braccio, senza apparente sforzo.

"La...scia..."

"Riesce ancora a parlare...Zetsu, la tua tecnica non è stata particolarmente efficace"

"La...scia...mi...andare"

Sasori diede bruscamente le spalle a Deidara e Mirari.

"Che c'è Danna, uhn?"

L'altro sbuffò impercettibilmente.

"Ho perso il conto di quante volte l'abbia detto..."rispose enigmaticamente.

"Lasciami..."

"Taci...non mi va di ascoltare i tuoi piagnistei..."

Una Mirari quattordicenne si mise a tremare visibilmente, Sasori, che la portava sulle spalle, fece finta di non sentirla.

Era scappata per l'ennesima volta.

-La seconda volta in tre settimane-si disse il rosso.

La ragazzina si mise a singhiozzare , mentre voltava il viso nella direzione opposta a quella che stavano percorrendo.

"Smettila"

"N-non posso. Io voglio tornare a casa..."

L'ALBA rinunciò a replicare.

Stavolta era riuscita ad allontanarsi parecchio dal covo, tanto da arrivare al bosco che si stendeva per ettari, nel quale sorgeva Konoha.

Probabilmente lei stessa sen'era resa conto.

"Ero così vicina..."

Bastò un istante; Mirari aveva afferrato un kunai dalla sacca del marionettista e glie lo puntava alla gola.

"M-mettimi giù e non ti farò del male"

Sasori, stranamente, assecondò quel desiderio, posandola a terra.

Lei barcollò di qualche passò, il kunai davanti a se.

"Ora vattene!"

Lui invece la fissò dritta negli occhi, avvicinandosi sempre di più.

Schiaffeggiandole la mano la disarmò, facendola cadere in gioncchio, troppo debole per contrattaccare.

Rimasero in silenzio per qualche istante.

 Lui la riprese in braccio, fissando di sfuggita quel visetto pallido nascosto da ciocche scure.

"Non scappare più. Non tutti nell'organizzazione sono pazienti come me..."le disse atono.

La ragazzina si lasciò raccogliere come una bambola rotta.

"Lasciami tornare a casa...lasciami..."

Sasori riprese il cammino verso il covo.

"Lasciami..."

"Danna?"

Sasori scosse appena il capo.

“Che scocciatura!Questi ninja sono così violenti…”sbottò con ironia Tobi, toccandosi la maschera sporca e graffiata dal colpo di Mirari.

“Taci, idiota!”disse piccato l’artista, lanciandogli un’occhiata d'avvertimento.

“Sempai, è parecchio su di giri stanotte…cos’è non ha abbastanza argilla per le sue operette?!”

"O...operette..."

"Certo che te le vai proprio a cercare..." replicò Zetsu a Tobi, osservando il viso dell'artista che stava divenendo rosso di rabbia.

"Operette a tua sorella!! Io ti faccio secc--"

“Andiamo, abbiamo un’importante missione da compiere”li interruppe Sasori, imperturbabile.

Deidara annuì, ancora stizzito.

Fissò per un secondo la ragazza fra le sue braccia per poi iniziare a correre verso il villaggio, seguito dagli altri ALBA.

Mirari era immobile, il capo reclinato, non vedeva un gran che.

Se avesse potuto, avrebbe visto il viso di uno dei mebri dell’ALBA assumere, per un istante, un’espressione davvero insolita.

 

“Tocca a noi adesso”

Gli occhi del ninja traditore di Konoha diventarono rossi per lo Sharingan, mentre alle sue spalle Kisame esibiva due file di denti seghettati e puntuti, divertito all’idea di disseminare il panico nel villaggio.

 “Non vedo l’ora di cominciare”

Itachi si limitò a squadrarlo per un secondo.

“Dobbiamo comunque fare attenzione. Non possiamo permetterci di perdere tempo, altrimenti il piano non verrà rispettato”

“Allora non perdiamo tempo in chiacchere” disse cupamente Kakuzu, gli occhi verdi spenti fissi sul palazzo dell’hokage. Hidan lo guardò, come se fosse divertito per qualcosa.

“Per una volta sono costretto a darti ragione, cretino!”

Si alzò il piedi.

“Diamo inizio alle danze allora, non vedo l’ora di trovare nuove vittime!”

Abbozzò un’impercettibile espressione compiaciuta, la sua falce a tre lame che risplendeva appena sotto la luce della luna.

 

“Tutto sta procedendo secondo i piani…”

Una donna dai capelli blu fissava con sguardo apatico il villaggio che sotto di lei cadeva nel panico.

“Perfetto…”

Alzò gli occhi fino ad incontrare quelli profondi dell’uomo che le stava affianco.

Il leader ricambiò impercettibilmente l’occhiata, mentre l’oscurità della notte lo avvolgeva, celandone le fattezze.

“Ora non ci resta che prendere ciò che vogliamo da questo villaggio”continuò la donna, giocherellando con un piccolo oggetto luccicante che custodiva fra le mani.

“Ci sarà da divertirsi…”proseguì, mentre i suoi profondi occhi neri osservavano gli abitanti di Konoha che, terrorizzati, cercavano di trovare un rifugio.

“Si. Tutti dovrebbero essere ai propri posti. Tocca a noi. Andiamo, Konan”disse all’improvviso Pein, avanzando di qualche passo.

Gli occhi chiari di lui si soffermarono per un istante sui volti di pietra raffigurati gli hokage.

“Andiamo al palazzo”

Scomparvero un istante dopo.

 

 

Tutto si rimise a fuoco, lentamente.

-Cosa è successo?-

Si scosse improvvisamente, ricordandosi un profumo, un abbraccio.

La testa gli girava terribilmente e un punto preciso del collo gli doleva.

 

“Perdonami se puoi”

 

Il ricordo di quelle parole lo colpirono come un pugno.

Si sedette, osservando l’appartamento.

“Mirari!”

La chiamò un paio di volte, sapendo tuttavia che lei se n’era andata.

Si rimise in piedi.

-Non ho un minuto da perdere!-

Doveva trovarla prima che lo facessero i membri dell’ALBA e la riportassero via, lontano da Konoha.Lontano da lui…

-Perché l’ha fatto?Perchè?!-

In realtà sapeva perfettamente il motivo di quel gesto, l’aveva capito quando, girandosi verso di lei, aveva visto  quegli occhi blu scuro fissarlo con una sorta di malinconica decisione.

L’aveva fatto perché pensava di poter fermare l’attacco al villaggio.

Avrebbe dato la sua vita, in cambio della salvezza della foglia.

-Come può pensare che l’Akastuki possa accettare uno scambio simile? Si prenderanno lei e attaccheranno comunque-

Mirari doveva essersi sentita terribilmente in colpa e forse, con quel gesto disperato, voleva tentare di rimediare.

-Quando si è disperati si arriva a far di tutto...-

Corse verso l’uscio di casa, il suo piede scalzo urtò contro il coprifronte della ragazza, lasciato a terra.

Kakashi lo raccolse da terra. Sul metallo c’erano due lacrime, proprio sul simbolo della foglia.

Il ninja-copia socchiuse gli occhi tristemente.

-Mirari-chan…-

Strinse contro il petto quell’oggetto, avvertendo la freddezza del metallo.

-…ti ritroverò. A qualunque costo!-

Uscì di corsa da casa e venne accolto dal caos più totale.

 

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Eccomi tornata con questo nuovo capitolo! Piaciuto il ritorno dell'Akatsuki?
Alcune piccole precisazioni: La tecnica usata da Zetsu è di mia invenzione e nel corso della fic ne inventerò qualcun'altra per mancanza di informazioni in proposito da parte del manga originale. Tobi teoricamente non dovrebbe ancora far parte di ALBA, ma non ho resistito ad inserirlo prima del tempo...l'Akatsuki senza Tobi sarebbè di una tristezza...(Tobi è un bravo ragazzo^^! Tutti amano Tobi! ndTobi)(Da bravo, torna nella ff. Lo sai che hai una parte difficile...ti conviene ripassare il copione...ndIre)(Ok, Tobi va a ripassare per quella scena in cui Kak--nd Tobi prontamente imbavagliato dall'autrice)
Al prossimo chap!

X Isa: Ma ciau!! Come vedi Mirari è stata fermata....non da Kakashi, ma comunque è stata fermata^^' vetrai che putiferio accadrà tra poco^^ Kissoni Irene Adler

XKakashina: Fede si nasconde dall'ira di Cri...Non preoccuparti, Happy Ending assicurato, solo che mi piace incasinare tutto come si deve prima di fare un finale felice^^ Davvero ti ho fatto piangere...allora piango anch'io ç.ç (ma che piangi a fare?!?!ndCri)(Spirito di emulazione^^ ç.çndFede)(Voglio il divorzio-.-' nd Cri)(ç.çndFede)(Non litigate amorine...ndKaka)(Tessoro!!!*.* ndFede Cri)(Ecco...te pareva...Non cambieranno mai-.-'ndKaka) XD Anche a me piace un sacco quella canzone e le parole erano azzeccatissime per quel momento. Spero che anche questo chap ti sia piaciuto my friend. Kissoli, ci sentiamo su msn insieme a Gin^^ W il Deidy/Kakashi fc (ovviamente non inteso come coppia ^^')!! tv1opdb Fede

X Dark_girl: Muahahahahahahah! Sono sadica (-.-'ndDark) La mia maligna intenzione era proprio illudere il povero lettore che fosse un chap song fic bello romantico....e invece...kukuku! No dai, adesso non esageriamo. Piaciuto il chap? Tobi è riuscito a ritirarti su il morale? (Tutti amano Tobi! Tobi è un bravo ragazzo^^ ndTobi)(Abbiamo capito...da bravo, va a infastidire il mio sempai! ndFede)( Tutte a me...-.-'ndDedy) Kissoni Ire

X Eleuthera: Ciau!! Io sono dell'idea che le storie tormentate siano le più belle...e poi un pò di casini non guastano mai^^! Diciamo che provo piacere a far soffrire i miei personaggi preferiti (Eh! Grazie tante!!!ndKaka, Sasu, Deidy)(Di nulla cari^^! ndFede) Piaciuta l'entrata in scena del carissimo Tobi? (L'autrice vuole tanto bene a Tobi!! Gli ha dato un ruolo importante nei prossimi capitoli^^ ndTobi)(Si si, ma non fare spoiler...mi raccomando U.U ndFede) Alla prossima! Kissoni, Fede

X Ginny: Hola!! Che strano...probabilmente siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Vabbè, adesso non esageriamo...^///^ anche tu sei molto brava e se scriverai capitoli song fic sarò felicissima di leggerli (ovviamente recensirò anche se non sono song fic...la tua ff mi piace moltissimo e lo sai^^) tvttb! W il Deidy/Kakashi fc!! Alla prossima Fede

X Yondaime: Ciau! Piaciuto il tuo sempai in questo chap? Lo so è apparso pochi attimi...ma vedrai vedrai...kissoni, tua nee-san^0^

X Fin: Ormai mi consci...sono una tipa mooolto pigra su certe cose...U.U Perciò quello che ho da dirti te lo dico a voce! Sono in Shika-mode...non c'ho voglia di rispondere.....!! XD Ah, il mio sempai mi dice di informare il tuo che per quanto riguarda l'argilla sei costretto a dargli i soldi...ha detto che se no si rivolge direttamente al leader...sai com'è fatto...non me ne volere io faccio solo da messaggeraU.U XDDD A prestissimo, Kissolo Aru-chan








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Capitolo 36
*** Faccia a faccia: Preludio allo scontro! ***


Eccomi con un'altro capitolo, chiedo scusa per il ritardo.

Lo dedico al mio nii-san, privato prematuramente del suo pc, nella speranza che ricominci a funzionare presto^^.

Vi lascio alla lettura, grazie a tutti i lettori anonimi e a chi lascia recensioni^^  Irene Adler

Capitolo 36:   Faccia a faccia: Preludio allo scontro!

 

Tsunade non aveva mai pensato che Konoha potesse essere invasa. Certo, in qualità di hokage, già dalle prime settimane della sua nomina, si era costretta a redigere ogni genere di piani per un'eventuale quanto mai remota evaquazione del villaggio, contro le intemperie e contro l'attacco di villaggi nemici, ma mai si sarebbe sognata che avrebbe dovuto dar l'ordine di applicarle per un evento reale.

-Sciocco da parte mia-pensò la sennin, correndo su per le scale che conducevano al tetto del suo palazzo.

In ogni caso quei piani non sarebbero serviti a niente; non aveva mai ipotizzato l'attacco di un gruppo di traditori di livello S e non conosceva minimamente i loro intenti e obbiettivi.

-Anche se, di questi ultimi, un'idea...-

Aprì la porta per il tetto, trovando un gruppo di ninja pronti a ricevere i suoi ordini.

"Gondaime..."

"Iruka, tu e i tuoi uomini sparpagliatevi e portate al sicuro la popolazione all'interno dei rifugi nei volti di pietra"

"Si, signora"

"Genma, Hayate radunate tutti i jonin che trovate, dobbiamo assolutamente scoprire dove sono quei criminali, identificare la loro posizione!"

"Agli ordini!"

"Yamato!"

" Sono pronto, hokage!"

"Raduna tutti gli ANBU disponibili, dobbiamo ricacciare quei ninja da dove sono venuti!"

"Vado!"

Il gruppo di guerrieri si allontanò dal palazzo.

Una folata di vento freddo fece venire la pelle d'oca alla sennin, ormai sola, che assottigliò gli occhi nocciola e strinse appena i pugni, socchiudendo le labbra.

"Che siete venuti a fare?!"

La voce dura della donna giunse alle due figura celate dall'ombra poco lontano da lei.

"Finalmente ci incontriamo, gondaime hokage"

Esse uscirono dall'oscurità, rivelando i proprio volti, mentre la sennin si voltava nella loro direzione.

-Due...dove sono gli altri?-

La figura più alta e imponente apparteneva ad un uomo sulla trentina, dai penetranti occhi a spirale e il coprifronte del villaggio della pioggia segnato da uno sfegio deciso; la seconda figura era più esile, le fattezze femminili nascoste dal cappotto scuro dell'Akatsuki, ciocche di capelli blu scuro ad incorniciare il viso pallido e un paio di occhi magnetici.

"Cosa avete intenzione di fare?!"

Domanda sciocca, ma le serviva tempo...tempo di trovare una soluzione a quella situazione.

La figura più alta avanzò ancora, seguita da quella minuta.

 “Vogliamo radere al suolo Konoha prendere da qui ciò che cerchiamo”

Tsunade assottigliò gli occhi.

“Se vi riferite a Mirari Uchiha non vi permetterò di portarla via, ne lei ne nessun altro...e tanto meno vi permetterò di distruggere il Villaggio della Foglia”

Un soffio di vento e di fianco alle prime due figure se ne materializzarono altre quattro.

La sennin non fece una piega, nonostante la situazione non volgesse di certo a suo favore.

-Quello se non sbaglio è Itachi Uchiha, e quello al suo fianco...uno dei sette spadaccini della nebbia. Gli altri non li ho mai visti, ma sono traditori della Cascata e quello con la falce...non riesco a distinguere che simbolo ha sul coprifronte*. Sei contro uno, la faccenda non volge a mio favore...ma il problema è un'altro: dove diavolo sono i membri mancanti?!-

“Tsunade-sama!!”

Una esile figura comparve al fianco della sennin.

“Sakura, questo non è posto per te!”

La giovane shinobi non sembrò volersi muovere. Le sue iridi verdi osservarono attentamente i ninja di livello S davanti a se; le tremavano appena le gambe, tuttavia il suo sguardo era fermo e deciso.

“Combatterò al suo fianco Tsunade-hime, non ho intenzione di lasciarla da sola”disse più decisa la ragazzina, in posizione d’attacco.

Non poteva e non voleva assolutamente abbandonare l’hokage alla mercè di quei criminali, nonostante si rendesse conto che il suo livello era nettamente inferiore rispetto a loro e che, con tutta probabilità, sarebbe stata sconfitta quasi immediatamente.

“Questo non è posto per mocciosi”disse una voce fredda e atona.

Gli occhi smeraldini di Sakura si soffermarono su una figura che aveva un qualcosa di tremendamente famigliare.

Il viso di lei si corrugò in un’espressione di gelida ira appena si rese conto dell’evidente somiglianza fra quel ninja e Sasuke.

“Itachi Uchiha…”

Il ninja la guardò con i suoi occhi scuri e spenti.

“Sakura-chan!”

Il biondo possessore del kyuubi atterrò vicino alla compagna di squadra, seguito da Kakashi, Sasuke e un gruppo di jonin, chunin e genin fra i quali c’erano Gai e la sua squadra, Tomoaki e Annei sensei.

I ninja della foglia osservarono gli avversari, per poi prendere posto al fianco dell'hokage.

“Dobbiamo proteggere nonna Tsunade!” disse Naruto, parandosi davanti alla donna.

“Ah, il ragazzo del Kyuubi…”constatò con voce bassa e piatta Konan. 

"Sono tutti membri dell'Akatsuki...sensei...ne mancano ancora quattro...lei pensa che..."soffiò Tomoaki, estraendo dalle cinta alcuni minuscoli arpioni metallici.

"Non ne ho idea...se solo sapessimo dov'è Mirari..."rispose Annei, portando una mano all'elsa di una delle sue katane.

"Sensei...è sicuro di voler combattere? Lei è appena tornato da una missione impegnativa..."

"Tomoaki, vado per i cinquanta, non per gli ottanta...sono ancora in grado di combattere in situazioni critche anche peggiori di queste"

"Certamente, mi scusi sensei!"

Lui annuì appena con il capo, tornando serio.

Aveva tutta l'intenzione di trattenere quei criminali il più a lungo possibile, forse cel'avrebbe fatta con l'aiuto di Tomoaki e di jonin come Kakashi, tuttavia si rimproverava di non poter far nulla per Mirari. Non sapeva dov'era e la cosa lo inquietava non poco. Era una ragazza in gamba e un'allieva volenterosa, ma contro i membri dell'Akatsuki dubitava che potessa avere la meglio.

-Che razza di insegnante sono?!Anni fa non ho potuto far nulla per impedire che quello spostato di un Uchiha la portasse via, uccidendo perfino Hideiko...possibile che ora, anche se sono diventato più forte ed esperto, non sia in grado di proteggere i miei ragazzi?!-

.

Kakashi fissò i membri dell’Akastuki facendo un rapido calcolo: non erano tutti presenti.

L’idea che i restanti membri stessero probabilmente cercando Mirari gli offuscò per un attimo la mente, ma si costrinse a riacquistare la sua solita lucidità per il bene dei suoi studenti e della Gondaime.

“Cosa volete?!”domandò, fissando uno a uno i membri dell’ALBA.

“Vi basti sapere che abbiamo intenzione di distruggere questo villaggio…”disse pacato Pein, mentre al suo fianco Kakuzu fissava arcigno Hidan, che aveva sbottato qualcosa del tipo 'arriviamo al sodo', accompagnato da un appellativo tutt'altro che affettuoso nei riguardi del leader, che aveva fatto storcere impecettibilmente il naso anche a Konan, accompagnato con un secco movimento della sua temibile falce.

-Non c’è ragione perché lo facciano. Per quale motivo?-

“…E prendere ciò che c'interessa”continuò il traditore della pioggia.

Ai suoi fianchi il jonin sentì Naruto tremare di rabbia e gli occhi di Sasuke emanavano odio puro fissando il fratello maggiore.

Kakashi guardò l’Uchiha, sperando che il ragazzo non facesse un colpo di testa a causa dell’odiato fratello maggiore.

Dietro al gruppo di ninja traditori ne comparve un altro: I restanti membri dell’Akastuki erano arrivati.

“Avete portato a termine il vostro compito?”domandò la figura imponente del leader; Konan si limitò a lanciarsi un’occhiata alle spalle, seguendo i movimenti del piccolo gruppo.

Deidara avanzò, trascinando una figura esile, semi cosciente.

Kakashi e il gruppo di ninja trattennero il fiato.

“Mirari!”

“Okaa-san!”gemette Naruto, abbandonando la sua aria minacciosa.

La ragazza venne gettata brutalmente in ginocchio dall'artista, che non mancò di trattenerla per i capelli, in modo che non scappasse.

Gli occhi della bruna si socchiusero, fissando il gruppo di ninja.

“N-Na…ruto-kun….”

Gemette, la vista appannata da del sangue che le colava da una ferita alla fronte, mentre i postumi della paralisi di Zetsu cominciavano a farsi meno intensi.

“Cosa le avete fatto?!”righiò Naruto, serrando i pugni, mentre al suo fianco Tomoaki e Annei s'illividivano di colpo.

Kakashi notò immediatamente i primi segni del Kyuubi in lui negli occhi più sottili.

“Ulala, che paura che mi fai volpacchiotto! Mettiamola in questi termini: Diciamo che abbiamo avuto una…divergenza d’opinioni!”ridacchiò Tobi.

Deidara sospirò seccato, mentre gli altri ALBA, ormai abituati all’ironia snervante del ragazzo mascherato, ignorarono la sua voce.

Pein si voltò verso Itachi, facendogli cenno di avvicinarsi.

“Hai il compito di portare la ragazza al covo, Kisame verrà con te. Noi ci occuperemo del villaggio”

“Sarà fatto”disse questi con voce lugubre avvicinandosi a Mirari.

Stava tendendo una pallida mano verso la ragazza quando una voce interruppe il silenzio.

“Fermati…”

I membri dell’ALBA si accigliarono appena ed Itachi indirizzò lo sguardo davanti a se, dove si stava scatenando un chakra molto potente.

"Non provare a toccarla..."

I ninja della foglia indirizzarono i propri sguardi in direzione di chi aveva parlato.

“… sporco assassino!!”

Sasuke socchiuse gli occhi divenuti rosso sangue per l'abilità innata del suo clan, i pugni stretti e una smorfia di odio puro a deformare il giovane viso.

Iniziò a correre verso il fratello traditore, interamente posseduto dall’odio scatenato dal segno di Orocimaru, che cominciava ad arrampicarsi sulla sua pelle diafana.

“Sasuke!”

Kakashi e Naruto lo rincorsero nel tentativo di fermarlo, Annei e gli altri ninja li seguirono a ruota mentre gli ALBA partivano all'attacco.

Così lo scontro ebbe inizio.

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note:* il coprifronte di Hidan ha un simbolo insolito, molto simile a quello del villaggio della pioggia (di Pein e Konan); da quanche parte ho letto che invece  potrebbe essere del villaggio dell'erba, ma è alquanto improbabile dato che Zetsu proviene da quel villaggio...altri dicono che sia un nuovo villaggio...tipo del vortice... ma siccome non ho indizi certi ho preferito non inserire il villaggio di appartenenza.

Salve a tutti!! Chiedo perdono per aver aggiornato in ritardo, ma questo periodo è un'inferno...fra scuola e robe varie è già un miracolo che abbia aggiornato oggi^^' Comunque...avviso che per un pò non riuscirò ad aggiornare la ff (non tanto...più o meno una decina di giorni) causa verifiche scolastiche.

Che dire, spero che il chap vi sia piaciuto...devo ammettere che per me è stato un'autentico parto scriverlo XD

Lo dedico a tutte le persone che hanno recensito quello scorso ovvero: Ci chan (una nuova entrata!!Grazie per i complimenti ^.-), Fenicex8 (bentornata^^), Dark_girl, Debby87, Isatachi, Fin (salutami il tuo sempai ^.-), Ginny(hola Gin!), Ele (eh eh Tobi sarà in scena ancora per un bel pò, non ti libererai di lui tanto facilmente XD!), Kakashina (Ciao treasure!) e nii-san.

Scusate, ma non ho tempo di rispondere singolarmente^^' 

Alla prossima,

Irene Adler 

 

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Capitolo 37
*** Inizia lo scontro! ***


Eccovi il chap, buona lettura^^!!

 Capitolo 37: Inizia lo scontro!

 

“Itachi!!”

Sasuke Uchiha venne investito da una luce blu intensa, mentre si gettava con tutta la sua forza verso il fratello maggiore.

“Non potevi ucciderlo quando ne avevi l’opportunità, idiota? Ora te ne occupi tu…”sbottò stizzito Hidan a Itachi, accennando a Sasuke.

L’altro non disse una parola, gli gettò la sorella, e guardò con sufficienza il fratello minore avvicinarsi.

“Stavolta non parerai il mio colpo!!”ringhiò Sasuke, mentre il rumore stridulo del Mille Falchi riempiva l'aria notturna.

“Fermati!Sas'ke!!!"

Naruto si era gettato senza esitazione dietro al compagno di squadra nel tentativo di fermarlo e Kakashi l'aveva seguito a ruota per difendere entrambi, notando che anche gli ALBA erano partiti all'attacco. Zetsu e Kisame pararono loro la strada.

Sasuke a pochi passi dal fratello, staccò il Chidori dal pavimento.

“MUORII!!!”

Il braccio con il potente attacco si tese ed entrambi gli Uchiha vennero inglobati in una luce chiara, poi un’esplosione.

“SASUKEEEE!!!!”

Mirari fissò il punto dell’impatto con ansia e terrore, bloccata da Hidan con la sua falce.

Voltò il capo, incontrando gli occhi viola del servo di Jashin.

“Lasciami!”

Lui non la degnò di uno sguardo e lei cercò di liberarsi con uno strattone, ma la lama tagliente della tripla falce le provocò un piccolo taglio al collo.

Mirari riportò lo sguardo verso i fratelli, sentendo il cuore battere furiosamente nel petto.

-Fa che stia bene…Ti prego...-

Un rapido movimento e dalla nube di detriti spuntò Itachi, seguito da Sasuke, che sferrava sequenze rapide di calci e pugni, che puntualmente Itachi parava senza evidente sforzo; ciò non faceva che peggiorare la situazione.

Il viso di Sasuke era livido di rabbia; il sigillo maledetto si diffuse ancora sul suo corpo, donandogli nuova potenza e nel contempo accrescendo il suo spropositatamente il suo odio.

Sasuke sferrò un calcio deciso, che Itachi non riuscì a schivare.

Itachi arretrò appena di qualche passo, un rivolo di sangue che gli scendeva dal naso e il segno rosso del colpo del fratello minore.

"Sei migliorato, otoutou...ma non mi odi abbastanza" 

Mirari trattenne il fiato; gli occhi di Itachi si socchiusero alla vista del suo sangue, per poi fissare il minore.

Odio.

Quegli occhi solitamente inespressivi contenevano quel sentimento.

Profondo.

Viscerale.

Tremendo.

Il ninja traditore scattò prima ancora che Sasuke se ne rendesse conto.

Gli comparve davanti colpendolo con forza disumana allo stomaco, facendogli strabuzzare gli occhi dal dolore e mozzandogli il fiato.

Il gruppo di ninja della foglia tentò di andare in suo soccorso, ma i membri ALBA bloccarono loro la strada, ingaggiando una battaglia senza esclusione di colpi.

Mirari non poteva far altro che seguire con sguardo febbrile ogni movimenti dei due Uchiha

-Sasuke…-

Una gomitata allo sterno gettò il giovane chunin in aria, per poi essere sbattuto violentemente a terra da un nuovo rapido attacco.

Il  minore degli Uchiha sputò sangue e si gettò di lato, sentendo l’arrivo di un altro attacco.

Schivò appena il pugno sinistro del fratello, ma non riuscì a bloccare il calcio che gli colpì il volto.

Venne gettato contro una delle strutture verticali del tetto del palazzo e li rimase, dolorante, con il fiato mozzato, il sigillo maledetto che lentamente gli logorava l’anima e gli dava un potere sempre più fuori controllo.

“SAS’KEEE!!!”

Il bruno si voltò lentamente in direzione della voce che aveva udito.

Naruto si stava avvicinando di corsa a lui, mentre gli altri membri dell’ALBA, tranne Hidan, combattevano.

Il biondo gli venne accanto, cercando di aiutarlo a rimettersi in piedi, ma questi lo allontanò.

"Sas'ke, non è il momento di ..."

“Stanne fuori! E’ una faccenda personale!!”

Lo fissò, tentando orgogliosamente di rimettersi in piedi senza aiuto, una mano premuta sul segno maledetto, che pulsava dolorosamente.

Poco lontano Sakura lottava al fianco della Gondaime contro Konan, che attaccava entrambe con taglienti shuriken di carta.

“…Sas’ke, noi siamo una squadra…noi...”

“E’ PER QUESTO CHE DEVI STARNE FUORI!!!”

Gli occhi del biondino fissarono sgranati quelli rossi dell’Uchiha, mentre Sakura li fissava per un istante prima di ripartire all'attacco.

“Sasuke…”

“Vattene…”sussurrò con voce roca il ragazzo dai capelli corvini, posando una mano sul petto dell'amico e spingendolo debolmente via da se.

“Io non ti lascio qui a farti uccidere!!”sbottò di rimando il compagno, afferrandogli il braccio con forza.

“Vattene!”

“No, non ti abbandonerò!”ribadì cocciuto l'altro.

“Ti ho detto di andartene stupida testa quadra, questi non sono affari tuoi!!”

“Taci! Sei come un fratello per me, non ho intenzione di lasciarti da solo!!”gli gridò Naruto.

Fu il turno di Sasuke di sgranare appena gli occhi.

Fissò il compagno per qualche istante, poi una nuova fitta del segno maledetto lo costrinse a piegarsi su se stesso, dolorante.

“Sas’ke!!”

Naruto si chinò su di lui, cercando di sorreggerlo, mentre sangue vermiglio scivolava dalle labbra del compagno.

“Naruto…”

Sasuke socchiuse gli occhi e lo fissò, un sorriso appena accennato sul viso pallido.

“Porta via Sakura…portala al sicuro…”

Tossì e altro sangue di Uchiha si riversò a terra.

“…anche Mirari…”

Un movimento d’aria dietro di loro li colse impreparati.

Sasuke gettò di lato il compagno, ma non fece in tempo a scansarsi.

Itachi lo afferrò per il collo, e lo sollevò, facendo raschiare dolorosamente la schiena del fratello contro la parete semi distrutta.

“AHHHH!”

Sakura schivò uno shuriken di carta, poi voltò bruscamente il capo udendo il grido di dolore del compagno di squadra.

“LASCIALO!!!”gridò Naruto, correndo verso Itachi.

“Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!!!”

Una ventina di copie del biondo si gettarono contro l’Uchiha traditore, che, con una facilità impressionante, le schivò e ne prese una per il collo, sbattendola a fianco a Sasuke.

Le copie scomparvero di colpo, l’unico Naruto rimasto, l'originare, fu quello tenuto contro il muro.

“C-come ha fatto?”

L’Uchiha lo fissò con le sue iridi rosse per lo sharingan.

“La moltiplicazione è una tecnica banale”

Rafforzò la prese sulla gola dei due ragazzi del team sette, mozzando loro il fiato.

Forte.

Sempre più forte.

“NOO!!”

Un fulmine rosa si gettò con tutta la sua forza contro Itachi Uchiha.

“Sakura-chan!”

La ragazzina tentò di colpire l’avversario con un kunai, ma il suo attacco venne schivato con facilità.Venne colpita da una ginocchiata alo stomaco e immobilizzata a terra dal piede del ninja traditore.

“Sakura-chaaan!!!”

La ragazza gemette, mentre il piede dell’avversario le premeva dolorosamente fra le scapole.

“Sakura-chan!!!”

“Dannato! Lasciala!”

“Lasciali”

La voce glaciale di Kakashi Hatake colse appena alla sprovvista Itachi, mentre un kunai gli minacciava il collo.

“Lasciali andare”

Gli occhi del ninja-copia, entrambi scoperti, erano freddi e decisi. Erano gli occhi di un insegnate, di un ex ANBU, con tutta l’intenzione di proteggere i suoi studenti.

Gli occhi di Itachi fissarono per un attimo quelli dell’Hatake, poi si mosse.

“Prenditeli…Kakashi”

Il ninja traditore si voltò e gettò i ragazzini dall’altra parte del tetto.

Il ninja copia scattò rapidamente avendo intuito le intenzioni di Itachi e li afferrò prima che potessero cadere oltre, nel vuoto.

Mirari lo vide tenere saldamente fra le braccia i tre allievi, feriti ma salvi.Un movimento rapido la distrasse: Itachi aveva estratto la sua katana e si avvicinava loro a gran velocità.

“Kakashi, attento!”

Il jonin vide troppo tardi la spada del traditore alzarsi su di lui.

Strinse a se i suoi allievi, cercando di proteggerli con il suo corpo.

La lama argentina fendette l'aria e un grido straziante rieccheggiò nel cielo notturno.

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Prima di tutto chiedo scusa per il ritardo mostruoso, ma con la scuola ho davvero poco tempo per scrivere e spostare, senza contare che la mia musa è andata in letargo prima del previsto ç.ç.
Ringrazio tutti quelli che hanno commentato lo scorso capitolo...non avete idea di quanto mi facciano piacere le vostre recensioni, grazie infinite, mi fate commuovere ç.ç!!
Ora non ho il tempo di ringraziarvi uno a uno, ma appena avrò abbastanza tempo lo farò come si deve^^
Questo capitolo lo dedico a chi ha recensito lo scorso chap, ovvero: Saiyo83 (una nuova entrata, sono contenta che la fic ti piaccia^__^!), Ginny e Kakashina (ciau ragazze!!), Dark_girl, Fenicex8, Fin ( il tuo sempai potrebbe fare una brutta fine...XD) e Yondaime94

Irene Adler

 










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Capitolo 38
*** Lo sharingan: si risveglia il potere di Madara! ***


Scusate il ritardo mostruoso ^^'  Buona lettura!!

Capitolo 38: Lo sharingan: si risveglia il potere di Madara!

 

Mirari fissava con occhi sbarrati la scena.

Tutto sembrava essersi fermato, interrotto in un istante.

Mirari sentì il fiato mozzarsi in gola, mentre rabbrividiva colta da un gelo improvviso, che non aveva nulla a che fare con il feddo notturno.

-No…-

Cercò di liberarsi dalla presa ferrea di Hidan, ma il servo di Jashin la tratteneva con forza, minacciandole la gola con la sua letale falce a tre lame.

-No…-

Fissava il gruppo di ninja poco distante da lei.

Kakashi era coperto di sangue. I suoi capelli argentei sporchi, il suo volto, le sue braccia.

Sasuke era immobile, pallido, con un braccio del maestro che ancora gli cingeva le spalle.

Sakura, con il viso affondato nel corpo di Kakashi, si aggrappava convulsamente gilet da jonin di quest’ultimo, gli occhi serrati dalla paura.

Naruto aveva gli occhi occhi sbarrati, il viso trasfigurato da un doloroso stupore.

Non era quello che che però impietriva Mirari.

Non quello.

Perché il sangue che scorreva non era di Sasuke, ne di Naruto, ne di Sakura, ne di Kakashi.

Loro erano illesi.

-No…-

La katana di Itachi era affondata in profondità nel corpo di un ninja.

-No…No!-

Il ninja alzò appena il volto, per avere la possibilità di fissare dritto negli occhi l’avversario. Un rivolo di sangue vermiglio sfuggì dalle sue labbra, mentre i suoi occhi nocciola fissavano lo sharingan del nemico.

“T-ti ho fermato…Uchiha”

Un grido sfuggì dalle labbra di Mirari con una nota di disperazione mai sentita.

“TOMOAKIII!!”

Annei Hatake, avvertendo il richiamo di lei, si voltò, sbarrando gli occhi alla vista del suo allievo ferito.

“Tomoaki!”

Sakura, Sasuke, Kakashi e Naruto alzarono lo sguardo sul ninja che li aveva protetti.

“Tomoaki sensei!!”

Itachi guardò il ninja senza scomporsi.

“Stupido”disse in tono apatico.

Con un movimento di braccio estrasse la lama dal corpo del jonin, gettando quest’ultimo di lato.

Annei scattò con rapidità verso di lui e l’afferrò prima che potesse toccare terra.

Itachi si limitò a fissare entrambi, assottigliando gli occhi.

“Tomoaki…”

“Sen-sei…”

Il ragazzo, con una smorfia di dolore, si premette la ferita con una mano cercando di bloccare l’emorragia, mentre il suo sangue cominciava lentamente a macchiare le vesti.

“TOMOAKI!!!”

Mirari prese a dibattersi selvaggiamente nel tentativo di liberarsi dalla presa ferrea di Hidan, che si stava innervosendo sempre di più.

“Lasciala andare…” disse inaspettatamente Itachi, provocando nel servo di Jashin irritazione ancora maggiore.

Hidan aspettò qualche istante, poi liberò la ragazza lanciando qualche imprecazione.

Mirari sentì la presa del membro dell’Akatsuki venire meno e cadde a terra, per poi rialzarsi in piedi e correre rapidamente verso il suo compagno di squadra.

S’inginocchiò al suo fianco, fissandolo spaventata.

“M-Mirari-chan…”

La ragazza lo guardò atterrita, mentre Annei sosteneva il capo del suo allievo.

“La squadra medica dovrebbe essere qui fra poco, cerca di resistere” disse il ninja al ferito, lavandogli dal viso una ciocca di capelli ricci e biondi.

Le mani della ragazza, poggiate a terra, si macchiarono del sangue del compagno.

Sangue.

Tanto sangue.

In quel momento all’immagine di Tomoaki si sovrappose un altro viso, molto più giovane.

 

“Non permetterò che ti porti via Mirari-chan”

 

I suoi occhi si illucidirono.

-Hi-Hideiko-kun…-

“Mir-Mirari-chan…”

Si scosse dai suoi pensieri, per essere brutalmente riportata alla realtà dal viso pallido di Tomoaki.

“T-Tomoaki-kun…”

Tentò maldestramente di bloccare la fuoriuscita di sangue, mentre il terrore più assoluto s’impadroniva di lei.

“Cerca di resistere…”

Non voleva perderlo.

Non voleva perdere anche lui.

-No, no!-

Anni prima aveva permesso che Hideiko perdesse la vita sotto i suoi occhi.

Ora non era stata in grado di proteggere una delle poche persone alle quali teneva.

“…perdonami…t-ti prego resisti…”

 “Ancora ti ostini ad inseguire inutili legami”disse Itachi.

Mirari tremò per un istante, mentre Annei alzava lo sguardo sul ninja traditore.

“Per otto anni hai continuato a voler tornare in questo villaggio…cos’hai ottenuto in cambio?”continuò l’Uchiha, sempre con la sua voce impassibile e fredda.

Naruto fissò Itachi furibondo, staccandosi un po’ dal suo maestro.

“Sta zitto!Mirari-chan non è della tua risma!”

Itachi non degnò il biondino di uno sguardo, ma le sue iridi catturarono quelle della sorella, che s’inquietò maggiormente.Quello sguardo era pericoloso, non prometteva nulla di buono.

“Così non hai detto nulla…”

Mirari rimase sbigottita da quella frase e si strinse impercettibilmente nelle spalle.

Lo sguardo di Itachi passò da lei a Sasuke, che rimaneva immobile fra le braccia di Kakashi.

-No, ti prego…-

“…non hai detto che sei una Uchiha…nee-chan?”

Silenzio.

Mirari sentì qualcosa rompersi dentro di se, come se il suo cuore fosse andato in pezzi.

“nee-chan…?”

Mirari sentì la violenza dello sguardo di Sasuke e di quello interrogativo di Sakura e Naruto su di lei.

“E’ una bugia!Vero Mirari-chan?!”

Naruto fissò il viso della compagna, diventato pallido, sperando di vedere confermate le sue parole.

“M-Mirari…?”

Sasuke sembrava impietrito, il suo sguardo confuso fissò sul profilo della sorella.

Lei non aveva la forza di ricambiare quell’occhiata, sicura che, se l’avesse fatto, lui avrebbe capito e letto nei suoi occhi la verità.

Il silenzio fu infine rotto da Tomoaki, che prese a vomitare sangue, piegandosi su se stesso per il dolore provocato dalla ferita.

“T-Tomoaki!!”

Il biondo scosse il capo, fissando la ragazza che, al suo fianco, lo fissava negli occhi, preoccupata. “Mirari, i-io sto bene, ma tu…devi andartene da qui”

-No…-

La ragazza scosse il capo con decisione, gli occhi lucidi.

Non voleva scappare, non più.

“Sensei, si prenda cura di lui…”

Questi la osservò confuso, non riuscendo a capire le sue intenzioni.

“Tomoaki…io, non ho avuto la forza di proteggere ne…Hi-Hideiko-kun…ne te…”continuò lei, portando lo sguardo in direzione di Itachi.

Si mise in ginocchio e si alzò in piedi lentamente, il viso basso.Le sue mani si serrarono di scatto, con decisione.

“…ma ti prometto…”

Si alzò una leggera brezza che scosse appena le chiome degli alberi, illuminati dalla fioca luce della luna.

“...c-che d’ora in poi darò tutta me stessa…”

Il chakra la avvolse.

“…per difendere le persone che amo!”

I suoi occhi blu colmi di lacrime fissarono con determinazione quelli di Itachi, in un inequivocabile gesto di sfida.

Ogni combattimento si era di colpo sospeso.

L’intera Akastuki la osservava.

“IO …”cominciò con voce tremante.

L’hokage e gli altri ninja la osservavano.

“…SONO  MIRARI UCHIHA…”

Sasuke, Sakura, Naruto e Kakashi la osservavano.

“…NINJA DEL GRANDE E GLORIOSO VILLAGGIO DELLA FOGLIA!!”

Itachi spalancò brevemente i suoi occhi vitrei, fissando quelli della sorella.

Azzurri.

Quegli occhi erano azzurri, non più blu.

In quel celeste, erano celate le tracce dell’abilità leggendaria narrata per secoli in tutto il paese del fuoco, l’invincibile arma che solamente il capostipite degli Uchiha, prima d’allora, aveva posseduto.

-Non è possibile!-

Lo sharingan blu di Madara si era attivato.

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Grazie per tutte le recensioni....12....sono commossa ç.ç!! Grazie infinite, spero che il chap vi sia piaciuto (anche se è un pò cortino^^')!  Irene Adler

X Debby87: Ciao, bentornata^^

X Isatachi: Ciau!! Che autrice sadica che sono hihihi! Un pò di suspance però non guasta XD Come vedi Kakashi sta bene...ma Tomoaki un pò di meno...^^' Spero che il chap ti sia piaciuto! Kisses Ire

X Cesarina 89: Ciao! Una nuova lettrice, bene bene^^ Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e scusa il ritardo stratosferico XD Kisses

X Kakashina93: Treasure! Finalmente riesco ad aggiornare^^ Tu hai aggiornato la ff?? Scusa ma non mi connetto spesso e non mi accorgo mai se le mie ff preferite vengono aggiornate...ora vado a controllare^^ Te lo aspettavi questo colpo di scena? Ne ho in mente altri ancora più sconvolgenti...A presto!! Tv1opdb Fede alias seconda mogliettina.

X Saiyo83: Grazie mille per i complimenti ^///////^ Mi fa piacere che la ff ti piaccia e che anche questo chap ti sia piaciuto! Kiss Irene Adler

X Yondaime 94: Sui cardi???  XDDD  Nii-san ti rispondo a voce va...lo sai che sono pigra XDDD

X _Eleuthera_: Ciao!! Scusa per il ritardo stratosferico, ma proprio non sapevo come continuare...all'inizio volevo mettere si Mirari che proteggeva con il proprio corpo il team 7, ma dopo in un attimo di follia (era l'una di notte) ho cancellato il capitolo intero perchè non mi piaceva e l'ho riscritto così. Comunque grazie a questo gesto di Tomoaki si è risvegliato il potere dello sharingan di Mirari, del quale si era parlato all'inizio della ff. Ora saranno cavoli...però vedrai, Mirari ne passerà di tutti i colori!! E fra poco ci sarà una parte che riguarda un bravo ragazzo di nostra conoscenza...^^ Kissoni e grazie per i complimenti, le tue recensioni mi fanno sempre piacere!! Fede

X Dark_girl: Ciao!! Ah ha! Colpo di scena, Kakashi non si è fatto niente...in compenso Tomoaki ha la katana di Itachi nello stomaco. qualcuno doveva pur rimetterci U.U (autrice sadica!!! ndTomoaki)(Non prendertela caro...nulla di personale...ndFede) Mi piace essere definita sadica XDDD Scherzi a parte un pò di colpi di scena fanno bene, animano un pò la storia...Per Sasuke ho in mente di farlo soffrire ancora un pò, spero ti faccia piacere^^ *va a pensare a qualcosa di diabolico* ku ku ku! XD Alla prossima!! Fede

X Fenicex8: Ciao! Come vedi Kakashi è sano e salvo...non potrei mai far morire il caro Hatake, è troppo importante per la storia U.U Scusa per l'aggiornamento lumaca XD Kisses Fede

X Cira: XD Mica devi chiedere scusa per non avere mai recensito...io sono una pigrona della peggior specie, non sono per niente costante con le recensioni,  anzi... Un'altra fan MirarixKakashi, bene bene...mi  fa piacere che la ff ti piaccia così tanto. Vedrai che combina l'Aka nei prossimi chap...ho in sebro altri colpi di scena^^ Kissoni Ire

X Lelly87: Ciao! XDD Si sono sadica, mi piace far soffrire i miei personaggi! Hi hi!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto (non preoccuparti, sono per gli happy ending ;)) Ire

X Ginny: Ciau!! Eh eh! Nessuno dei due! Tomoaki è stata la vittima di questo chap...non so, quel ragazzo mi ispira molto per ste cose XD ( e grazie, mi hai creata tu!! nd Tomoaki) Speriamo di sentirci su MSN, di questi tempi non riesco ad entrarci per casini vari...ma appena trovo tempo e ti becco sei finita! XDD A presto Gin, e w il club Kakashi/Deidara (ovviamente non come coppia yaoi XDDD) Kisses Fede



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Capitolo 39
*** All'attacco! ***


Capitolo 39: All’attacco!

 

-Non ci voleva….-

Itachi socchiuse gli occhi.

-Se è forte come si dice nella leggenda, potrebbe finire fuori controllo prima che riesca ad impossessarmene-

Mirari scomparve.

L’Uciha fece appena in tempo ad avvertire un movimento d’aria alle sue spalle, che la ragazza comparve dietro di lui.

Riuscì all’ultimo a voltarsi e ad afferrare il calcio della sorella, pervaso dal chakra, prima che quest’ultimo lo colpisse.

I due Uciha si separarono di colpo, finendo ai capi opposti del tetto.

Scattarono nuovamente, nello stesso istante, cominciando una lotta senza esclusione di colpi.

Sasuke fissò entrambi combattere, con gli occhi spalancati.

 

-Non hai detto che sei una Uciha….nee-san?-

 

-No, non è vero….-

 

-La mia famiglia è stata sterminata tutta tempo fa…..posso capire quello che provi….-

 

-Non può essere…..-

 

-PERCHE’ IO SONO MIRARI UCIHA!-

 

-Non può…..?-

Sasuke si prese il capo fra le mani.

Come poteva essere sua sorella?!

Eppure sapeva in cuor suo, che quella era la verità; in un certo senso l’aveva sempre sospettato.

Mirari si era sempre comportato con lui in maniera particolare, leggermente diversa a come si rapportava con Naruto o Sakura, era sempre gentile, senza contare l’enorme somiglianza che aveva con sua madre: stessi capelli scuri, stesso viso, stesso sorriso e modo di agire, solo gli occhi avevano un taglio diverso, come quello di Itachi e il colore era blu. Si spiegava tutto: Il suo comportamento più adulto e responsabile, l’abilità in battaglia, i rapporti con i sensei di Konoha e con alcuni adulti.

Ogni cosa era al suo posto.

Sasuke però non voleva ammettere la verità.

Non ci riusciva.

Non poteva.

-Io non ci posso credere!!-

-Perché no, sciocco di un Uciha?-

-Non può essere!!!!-

Il segno maledetto prese a bruciare incontrollabilmente.

Rabbia.

Rancore.

“Sas’ke…”

Il ragazzino socchiuse gli occhi, rossi per lo sharingan.

“Sasuke!”

La mano del suo maestro gli si posò sulla spalla e il giovane Uciha lo fulminò con un’occhiata tremenda.

“Lei lo sapeva!”

L’occhio di Hatake Kakashi si socchiuse.

“Mantieni il controllo Sasuke”

“Lei sapeva tutto!!!”

Il chunin si allontanò violentemente dai compagni e dal suo maestro.

Era confuso, terribilmente confuso.

Mirari e Itachi combattevano poco lontano.

La ragazza atterrò senza sforzo, fissando il fratello.

Le loro capacità erano perfettamente pari.

Gli occhi di Mirari si ridussero a fessure, mentre il chakra la circondava ancora più intensamente.

Nell’iride blu dell’erede di Madara comparve un terzo simbolo scuro: lo sharingan si era fatto ancora più forte.

Un ghigno innaturale si fece strada sul viso di Mirari.

Sakura trattenne il fiato dallo spavento: la ragazza aveva la stessa espressione di Sasuke la prima volta che il segno di Orocimaru si impossessasse di lui.

Le mani della ragazza vennero circondati dal chakra, rendendo ogni suo probabile attacco molto pericoloso.

Kakashi aveva un’espressione preoccupata, Naruto la fissava con occhi sbarrati.

“Cosa le sta succedendo?!Mirari….Mirari-chan non è così….”

“E’ il potere del leggendario sharingan blu”

Il biondino fissò il maestro.

“Si narra che Madara stesso faticava a contenere l’enorme potere del leggendario sharingan, tanto che lo utilizzava come arma definitiva, per pochissimo tempo, temendo che il potere potesse sopraffarlo. Mirari non è abbastanza forte per contenere quell’energia…..è letteralmente posseduta”

Sakura non staccando gli occhi dalla compagna si rivolse al jonin.

“Kakashi sensei, cosa potrebbe capitare a Mirari se rimane sotto lo sharingan blu?”

Il ninja-copia fissò la ragazza dai capelli scuri.

“L’energia la consumerebbe, facendole perdere ogni ragionamento razionale. Sarebbe in grado di distruggere ogni cosa e chiunque si presentasse sulla sua strada”

“D-distruggerebbe Konoha?”

“E’ una possibilità da tenere purtroppo in considerazione, sarebbe in grado di fare qualunque cosa”

Proprio in quell’istante Mirari scattò verso Itachi.

Si muoveva ad una velocità strabiliante, talmente elevata che perfino il ninja avversario stentava a seguirla.

La ragazza scomparve del tutto per ricomparire alle spalle del maggiore degli Uciha, che fece appena in tempo a voltarsi che ricevette un pugno allo stomaco talmente forte che lo gettò in aria, neanche il tempo di salire di un paio di metri che la ragazza era già apparsa dietro di lui e l’aveva colpito nuovamente.Era diventata talmente forte che Itachi era letteralmente in balia dei suoi attacchi.

“E’ incredibile…”gemette Rock Lee.

“Ha una potenza impensabile…..”soffiò cupo Neji, mentre Gai rimaneva al suo fianco.

In quell’istante Kisame, Hidan e Tobi partirono all’attacco.

“Mirari-chan, attenta!!”

La giovane Uciha fissò i tre shinobi traditori con un ghigno sul volto.

“Avrete anche voi la vostra parte”

Si diede una spinta con le gambe, per comparire a cinque metri da terra.

Kisame eseguì una rapida sequenza di sigilli.

“Arte dell’acqua.Drago acquatico!”

Il jitsu si diressa verso la ragazza ad una velocità elevatissima.

“Arte del ghiaccio. Congelamento!”

La mano della ragazza venne circondata da una pallida luce azzurra e appena questa toccò la creatura acquatica si congelò all’istante, lo stesso accadde per tutto il tetto dell’edificio, che divenne una landa ghiacciata.

“Questo non è un jistu normale!”gemette Tomoaki, cercando debolmente di mettersi seduto con l’aiuto di Sakura.

“Dannazione, il potere dello sharingan potenzia ogni suo colpo!”disse Kakashi, guardando verso l’alto.

Mirari iniziò a correre sopra alla lastra di ghiaccio, avvicinandosi a Kisame.

Scomparve all’ultimo secondo, riapparendo proprio sopra il ninja.

Lo colpì con un violento calcio allo stomaco che lo scagliò quasi oltre il tetto.

Hidan apparve alle spalle dell’erede di Madara e la colpì con la sua falce a tre lame.

La ragazza parò il colpo con l’avambraccio, il sangue sgorgò dalla ferita, ma lei non parve accorgersene.

Una impercettibile brina iniziò a formarsi sulla lama del ninja.

“Arte del ghiaccio. Prigione gelida!”

Del ghiaccio si formò sull’arma del membro dell’Akastuki che si diffuse sul braccio ed infine sul busto di Hidan, imprigionando la parte inferiore del suo corpo.

Il pugno di Mirari scattò all’indietro, pronto a colpire il membro ALBA, rimasto indifeso.

“Addio, Hidan!”

Il pugno si fermò a qualche centimetro del viso del ninja.

Una mano robusta le stringeva l’avambraccio, in una presa dolorosa.

“Tu!” disse con tutto lo sprezzo possibile la giovane, fissando il ninja mascherato.

Tobi la strattonò violentemente e lei scattò contro di lui colpendolo con un pugno violento al viso.

Questi venne gettato a terra poco lontano, dove rimase accasciato, la maschera ormai del tutto distrutta.

“Vuoi morire per primo?”disse in tono innaturale Mirari, avvicinandosi a lui.

 Lo sharingan blu incrementò maggiormente il suo livello, ora nell’iride della ragazza comparivano cinque segni dello sharingan.

Proprio in quel mentre arrivò una squadra di ANBU, fra i quali una ragazza dai lunghi capelli castani.

Sasuke era impietrito, immobile.

“Oh, no! Mirari-chan…”soffiò Sakura, terrorizzata.

“Okaa-san!!”

Un fulmine biondo si frappose fra la ragazza e il membro dell’Akastuki.

“Mirari-chan…ti prego, smettila!”

Gli occhi imploranti del ragazzino fissarono quelli freddi della ragazza.

Quegli occhi gelidi non videro il volto stravolto e atterrito del chunin, non videro le ferite alle braccia e i tagli sul giovane volto, non videro i suoi occhi azzurri, così incredibilmente belli, fissarla supplichevoli.

“Devi ritrovare il controllo!!Ti prego!!”

Non videro le lacrime scendere per quelle gote arrossate.

“TI PREGO MIRARI-CHAN!!!”

Non videro i profondi sentimenti che brillavano in quelle iridi innocenti.

“TI PREGO, SMETTILA!!”

La mano di lei si avvicinò al volto del ragazzino.

“Naruto…”
Si soffermò sulla guancia e scivolò più in basso.

“….sta zitto!”

In giovane avvertì quella carezza divenire un presa ferrea sul suo collo.

Venne sollevato da terra.

I ninja di Konoha fissarono atterriti la scena.

“Dobbiamo fare qualcosa!”gemette Lee.

“Siamo troppo deboli…”sussurrò Shikamaru.

“Oh, no…Naruto!”squittì Hinata, bloccata dalla paura, mentre suo cugino le rimaneva accanto.

“M-Mirari-chan…”soffiò il biondo, tentando di allentare quella presa che lo stava strangolando.

“Mirari-chan...lo sharingan…”

Strinse di più.

“Reagisci…”

“Mirari-chan!”

 

La ragazza avvertì appena l’eco della sua memoria.

 

“Ne, Okaa-san!”

 

Sempre più forte.

“Ora basta!”

La lama di un kunai premette con forza contro la gola della ragazza, mentre un’alta figura si frapponeva fra Naruto e lei, costringendola a lasciare la presa sul giovane possessore del Kyuubi, che cadde a terra.

“Mirari-chan…”

Gli occhi azzurri per la sharingan leggendario fissarono l’occhio scuro del ninja-copia.

“Non ti permetterò di far del male a Naruto”

Kakashi sollevò il coprifronte mostrando lo sharingan.

“Cosa pensi di fare?”domandò fredda lei.

“Combatterò contro di te. Non ho intenzione di permetterti di far del male alle persone alle quali tengo di più…compresa te stessa”





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