And being here without you...

di KissOfPayne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why I'm feeling so alone? ***
Capitolo 2: *** Close your eyes and let me go! ***
Capitolo 3: *** I'm so sorry! ***
Capitolo 4: *** I know you wanna be loved! ***
Capitolo 5: *** Non è un capitolo ***
Capitolo 6: *** It could be better than this... ***
Capitolo 7: *** What I have to do? ***
Capitolo 8: *** You are not my dark side! ***
Capitolo 9: *** All is perfect right now! ***



Capitolo 1
*** Why I'm feeling so alone? ***


Avete presente quando quel qualcuno che fino a poco tempo prima è stato il vostro "tutto", se ne va per seguire il suo sogno, fregandosene del fatto che lui è vostro? Ebbene si, l'ho provato anch'io e so quanto possa far male. È stato a dir poco devastantante venire a sapere che lui sta bene anche senza di me! Lo so che sono un errore in tutto e per tutto, sono consapevole del fatto che pur cercando di dare del mio meglio combino solo guai, ma come faccio a distinguere il bene dal male se nessuno me l'ha mai insegnato realmente? Sono stato un errore così grave se nemmeno i miei genitori mi hanno voluta? Probabilmente si! A questo punto come faccio a odiare Zayn per essersene andato? Come potrei dire che con me sarebbe stato più felice che con quella biondina famosa? Insomma, nemmeno mia madre si è interessata di me, perché lui dovrebbe volermi se non ho niente da offrigli? Non ho una casa mia, nè una macchina, nè un conto in banca, insomma niente di niente, ed il mio lavoro part-time da barista basta a malapena a coprire i costi casalinghi, ma grazie alla generosa borsa di studio che mi hanno offerto grazie alle conoscenze del mio capo almeno non mi devo preoccupare dell'università. In fondo qualcuno a volermi bene c'è, e sinceramente non so che cosa farei senza di lui, il mio papy  Jack che si è occupato di me da quando sono uscita da quella casa-famiglia, però essendo che ha tre figli più o meno della mia età non ha potuto badare più di tanto a me. A diciott'anni se lavori in un bar e  hai una borsa di studio la gente ti vede come una sgualdrina che se la fa col suo capo, ecco perché i figli di Jack: Alicia, Michael e Carl, di rispettivamente 18, 20 e 21 anni mi odiano! Pensano che voglia solo rubare i soldi del padre  e darmela a gambe, per non dimenticare di quante volte mi hanno dato della "puttana'', "prostituta" e così via... È orribile pensare a quello che potrebbe essere mio padre infilato nel mio letto! Eppure le persone hanno questa mentalità chiusa e non riescono a vedere oltre il proprio naso. Se dessero più importanza ai sentimenti degli altri saprebbero che l'unico che abbia mai amato è stato quel maledetto moro dagli occhi a mandorla che mi ha lasciata tutta sola in questo luogo che senza di lui è diventato di merda. Quel Zayn che nel frattempo è diventato famoso e si è dimenicato di me, di quelle fottutissime promesse che mi ha fatto, di tutti quei fottuti " Io ci sarò Clarie, non ti abbandonerò mai!" detti in un momento di estrema dolcezza mentre giocava con i miei riccioli dorati. A fanculo tutto! A fanculo lui, le sue promesse e soprattutto me per esserci cascata. In fondo l'ho sempre saputo che non mi avrebbe mai potuto volermi veramente... La maggior parte del tempo lo trascorrevamo litigando, anche se le nostre tregue erano più dolci del miele. A ripensarci, mi faccio schifo da sola perché forse è stato il mio carattere di merda ad allontanarlo, ed io che continuo a dire che è stato lui ad andarsene.. Mi aveva lasciato un messaggio nella segreteria dicendo che aveva trovato un modo per realizzare il suo sogno e che ci saremo sentiti presto. Dato che non ha avuto nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia non ho più risposto alle sue chiamate e da quasi un anno rimpiango questo mio errore perché mi manca ancora dannatamente come il primo giorno, ma che ci posso fare se il mio orgoglio a volte prende il sopravvento? Ormai tutto è passato, fortunatamente  si è rifatto una vita, anche se molto più diversa da quanto lo sarebbe mai stata se fosse rimasto accanto a me. La sua nuova ragazza è così bella da far invidia a una di quelle principesse dei film, una di quelle che io non sarei mai stata perché preferisco i jeans e le felpe ai vestitini mini. Eh vabbè, dovrò farmene una ragione anche se ripensandoci, una cosa che io avrei potuto dargli sarebbe stato il mio amore, quello vero, quello da film, quello che ti basta dare pur non volendo niente in cambio. Perché guardando gli occhi di Perrie non riesco a vedere quella luce particolare che invece illuminavano i miei quando parlavo di lui? Diciamoci la verità,  l'avrei amato molto più di lei. 
Come se non bastasse tutto questo, posso aggiungere che grazie alla radio di Jack sempre accesa so tutte le loro canzoni, non si può negare la loro bravura, ma vorrei riavere anche per un solo minuto il mio vecchio Zayn. Intanto ecco che ne combino un'altra delle mie. Per prestare attenzione a quella canzone che non avevo mai sentito prima ho appena bruciato il caffè e Jack se n'è accorto.
-Clarie stai attenta!
-Scusami Jack, mi sono distratta un attimo. Ne faccio un altro subito.
Intanto la canzone che sentivo in sottofondo mi aveva fatto percorrere la schiena di brividi, la voce che sentivo era la sua e quelle parole mi erano arrivate al cuore come frecce infuocate. Perché non riuscivo a non provare più niente come invece aveva fatto lui? Perché le parole di quella canzone riuscivano a ferirmi più di una botta di testa? Mi misi a rifare il caffè mentre Zayn continuava a cantare: And being here without you is like I'm waking up to only half a blue sky, kinda there but not quite..
Preparato quel caffè maledetto, senza rendermene conto mi misi a scarabocchiare le parole della canzone su un fazzoletto e fu proprio Jack a riportami con i piedi per terra.
-Half a heart without you?- lesse ad alta voce richiamando l'attenzione delle altre persone su di  noi.
-Jack, era la canzone..-sbottai cercando di mantenere il mio colorito naturale per non diventare un pomodoro vivente.
-Clarie, ho quasi 50 anni.. Non sono nato mica ieri!
-Jack, sinceramente non ci interessava sapere quanto sei vecchio!- dissi facendogli la liguaccia e provocando una risata sonora nella stanza.
-Papà, hai qualche problema con la tua bambolina? Si è innamorata e non ti darà più quello di cui hai bisogno?- domandò infastidita Alicia.
-Alicia, non ti azzardare a ripetere una cosa del genere! Ha la tua età, potrebbe essere mia figlia!-la incenerì con lo sguardo lui, mentre io non ce la facevo più a resistere a tutte quelle prese in giro, a quegli sguardi maliziosi da parte di persone che sarebbero potute essere i miei nonni!
-Ma non lo è..- disse lei non riuscendo a finire la frase per colpa dello schiaffo di Jack che la colpì in piena faccia.
A quel punto non ce la feci proprio più, presi il mio cappotto e me ne uscì senza una meta ben precisa. Mi bastava solo allontanarmi da quell'ambiente per un pò, fare finta anche solo per un'ora di essere una ragazza come le altre, immaginare come sarebbe stata la mia vita se avessi avuto anch'io una mia famiglia a prendersi cura di me. Quando finalmente ritornai con i piedi per terra notai che le acque del Tamigi quel giorno erano particolmente limpide, se non fosse stato per l'altezza del ponte mi sarei potuta benissimo specchiare. Per un attimo l'idea di mettere fine ai miei giorni prese il comando della mia mente, sarebbe stato tutto così facile, sarebbe bastato un salto per cancellare preoccupazioni e dolori, ma essendo che non stavo più raggionando mi ritrovai accovacciata a terra piangendo come se il fiume sotto di me fosse rimasto senza acqua ed io lo stessi aiutando a recuperarne buona parte. Mi feci coraggio e mi rialzai pronta a saltare, stavo ormai per dire addio quando qualcuno da dietro mi fermò tirandomi verso lui.

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Capitolo 2
*** Close your eyes and let me go! ***


Mi feci coraggio e mi rialzai pronta a saltare, stavo ormai per dire addio quando qualcuno da dietro mi fermò tirandomi verso lui.
-Hey, ma che cos'avevi intenzione di fare? - mi chiese quella voce apparentemente sconosciuta.
Non avevo forza per rispondere e le lacrime che scendevano lungo tutto il viso mi avevano annebbiato la vista. Non riuscivo a vedere chi avessi di fronte, ma ormai non poteva andare peggio di così.
-Hey tu, mi vuoi ripondere? -chiese insistentemente.
Riuscendo a riprendere la mia acidità risposi strafottente tra i mille singhiozzi.
- Secondo te che cos'avevo intenzione di fare? Hai un cervello o vuoi che te ne regali uno?
-Cioè, invece di ringraziarmi per averti salvato la vita mi tratti pure male?- chiese sbalordito.
-Magari non volevo essere salvata da nessuno, tu che dici?- chiesi a mia volta alzando gli occhi per riuscire ad incrociare il suo sguardo.
Dio mio, quegli occhi! Ma era, era.. Cazzo!
-E come mai una bella ragazza come te stava per togliersi la vita?
-E come mai voi super-star siete così rompipalle? Ora devo andare se non ti dispiace...-dissi riuscendo a malapena ad alzarmi in piedi per poi crollare tra le sue braccia.
-A quanto pare già mi conosci.. Io ci tengo lo stesso a presentarmi, sono Niall Horan e di sicuro se saprò ancora usare il mio cervello non ti lascerò andare da sola da nessuna parte.
-Senti biondino o tu mi lasci andare, o mi lasci andare!- dissi con fare minaccioso.
-Altrimenti che fai, mi trascini con te nel fiume?- chiese tanto per sdrammatizzare, ma riuscendo a suscitare in me l'esatto contrario.
-Senti bimbo, devo tornare al lavoro, quindi togliti da mezzo ai piedi! Starò bene, non mi farò mangiare dal lupo cattivo e prometto che quando vorrò ammazzarmi ti chiamerò per farmi salvare!
-Bene, ci hai provato, ora è il mio turno! O tu lasci che ti accompagni a casa o chiamo l'ambulanza, dico che sei ferita e che ti volevi buttare giù e allora si che saranno guai perché ti rinchiuderanno in qualche clinica per pazzi e tu non sei pazza, vero?- chiese riducendo gli occhi a due piccole fessure azzurre.
-Allora muovi il sedere perché sono in ritardo!
-Aspetta un attimo bambola, non mi hai detto come ti chiami.
-E non lo farò!- sbottai fregandomene del fatto che il biondino fosse rimasto immobile mentre io avevo già percorso un pezzo di strada, anche se a zig zag.
-Ho il telefono in mano! -urlò lui facendomi girare.
-Senti biondino, solo perché sei famoso non cadrò ai tuoi piedi, non ti ringrazierò per avermi salvato la vita perché quello che volevo fare era morire e adesso non rompere più le palle, chiama qualche strizza cervelli e fammi rinchiudere da qualche parte, ti giuro che non me ne fraga un cazzo!- finì prima di liberare quel nodo alla gola in un pianto abbastanza silenzioso.
Niall non disse niente, posò il cellulare nella tasca destra dei pantaloni e si avvicinò lentamente a me per paura che lo respingessi. Quando vide che non avevo intenzione di reagire, mi abbracciò forte, accarezzandomi prima i capelli ed infine la schiena.
-Dai biondina, smettila di piangere! È un peccato vedere questi occhi così belli rossì come quelli dei vampiri, fanno paura. -finì con una vocina da bambino.
-Clarie..- dissi seccata.
-Cosa?- chiese lui confuso.
-Mi chiamo Clarie, non "biondina", quindi non ti azzardare a richiamarmi così!
-Va bene, va bene! - disse alzando le mani all'altezza della testa.- Comunque, mi dovresti lasciare il tuo numero così semmai avrai bisogno di qualcosa basterà solo chiamarmi.- finì guardandomi dritto negli occhi, facendomi capire che non era uno scherzo e che sicuramente avrebbe vinto lui, ma non avevo l'intenzione che Zayn venisse a conoscenza del suo incontro con me.
-Senti Niall, sei stato carino a trascorrere parte del tuo tempo prezioso con me, però adesso dimenticati di tutto, fai come se non mi avessi mai incontrata.
-Ma perché dovrei dimenticarti? Spiegamelo ti prego perché sinceramente non riesco a capire!
-Perché sono solo un errore e l'unica cosa che mi riesce bene è combinare guai! Ora ti prego vattene!- dissi guardandolo dritto negli occhi.
-Clarie la sai già la mia risposta! Non ti lascerò andare da sola e avrò il tuo numero ad ogni costo!

La mia risposta venne interrotta dalla suoneria del telefono di Niall.
-Hey amico, c'è qualcosa che non va?- chiese lui proccupato.
 Avevo pensato che sarebbe stata una buona idea andarmene senza farmi notare da Niall, però essendo più furbo di una volpe se ne accorse in tempo per prendermi il polso impedendomi di andarmene.
-Si, si, certo! Sto arrivando, non ci fa niente se porto un'amica, vero? Ok, a dopo!
-E chi sarebbe quest'amica? Spero qualche ragazza che non sia io , perché sinceramente non mi va di andare in giro con delle star che conosco solo dalla tv.
-Invece la fortunata sarai proprio tu, cara! Faremo in fretta, promesso!- disse trascinandomi sulla sua Lamborghini rossa.
-Almeno posso sapere dove stiamo andando? -chiesi girandomi verso di lui che intanto stava mettendo in moto.
-Devo aiutare un amico!- sembrò proccupato ed io non ebbi il coraggio di continuare con le domande, anche perché sinceramenete non mi interessava più di tanto!
Siccome le palpebre erano più pesanti del normale, decisi di chiuderle per qualche minuto e senza volerlo mi addormentai.
-Clarie svegliati, non ti posso mica lasciare qui sulla macchina!- cercava di svegliarmi invano Niall. Riuscivo a sentirlo, ma non avevo la forza per aprire gli occhi, così lasciai che mi prendesse in braccio per portarmi dentro.

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Capitolo 3
*** I'm so sorry! ***



 Pov. Zayn
-Niall amico, ma tutte tu le trovi! Presi in giro il mio amico.
-Zitto Zayn, è una cosa seria!-sbottò serio il biondino.
- Lo vedo.- continuai a prenderlo in giro.
-Zayn, si stava per buttare dal Tower Bridge, vedi tu!- fini poggiando la ragazza sul divano.
Guardare quella creatura così indifesa, mi ricordò della mia piccola Clarie, lasciarla lì mi ha spezzato il cuore, d'altro canto è stata lei a non rispondermi più, anche se il mio comportamento è stato da vigliacchi. Ora è inutile farmi tutti questi complessi mentali, non sono stato capace di tenerla accanto a me e adesso sarà felice con qualcun altro.
-Terra chiama Zayn!- richiamò la mia attenzione Niall schioccando le dita davanti agli occhi.
-Si Niall, ci sono e ora smettila!
-Amico mi stai facendo preoccupare, è da cinque minuti che ti chiamo ma tu continui a guardare nel vuoto. Cosa ti succede?- chiese il biondino preoccupato.
-Ho lasciato Perry e Paul mi ha detto che rischio di essere cacciato dalla band.- finì fissando un punto oltre le sue spalle.
-Ma amico, perché l'hai fatto? Tu la ami, perché l'hai fatto?- disse lui nervoso e allo stesso tempo confuso.
-No Niall, io non la amo, non l'ho mai amata!- finì prendendomi la testa tra le mani.
-E adesso che si fa? - chiese lui scioccato.
-Non lo so, ma l'unica cosa che ripiango è stata lasciare la mia piccola per diventare famoso, e adesso? Ho già perso lei, ed il mio sogno sta andando a farsi benedire. Guardare la ragazza che hai portato qui mi ha fatto ripensare a lei. I suoi capelli assomigliano un casino a quelli con cui giocavo in quei momenti di pace. Mi manca tantissimo Niall, ecco perché ho lasciato Perry. Sono consapevole del fatto che non posso tornare indietro nel tempo, ma io non ho mai smesso di amarla e forse questa pausa mi aiuterà a dimenticarla così come ha fatto lei, anche se ne dubito.
-Ma se l'amavi così tanto perché non l'hai portata con te? - chiese stupito il ragazzo.
-Devi capire che lei è cresciuta in un orfanotrofio e finalmente aveva ricevuto una borsa di studio e lavorava per pagarsi l'affitto, secondo te lei avrebbe accettato di lasciare la sua vita per venire con me?- chiesi con le lacrime agli occhi.
-Zayn, se anche lei ricambiava quello che tu provavi ti avrebbe seguita anche in capo al mondo. Capisco che tu l'hai fatto per lei, però sicuramente la tua ragazza ti avrà odiato con tutta sé stessa! Come si chiama?
-Clarie, la mia piccola e amata Clarie. Sono stato un idiota ad andarmene senza di lei, ma ormai quel che è stato, è stato. Comunque, la tua amichetta chi è?- chiesi tanto per cambiare discorso.
-Te l'ho detto, l'ho vista che si voleva buttare nel fiume e grazie a Dio sono riuscito a salvarla. Poverina, sembrava distrutta, continuava a dire di essere un errore e di non starle vicino perché sa combinare solo guai. Mi è dispiaciuto vederla così ferita e ti giuro che ammazzerei di botte chi l'ha ridotta in questo stato.
-È stato amore a prima vista per il nostro piccolo Niall, non è vero?
-Zayn smettila, immagina se trovassi la tua Clarie in questo stato, non ci scherzeresti più!
Senza volerlo mi alzai dal divano con i pungni chiusi e la mascella serrata. Niall senza rendersene conto mi aveva ferito profondamente, probabilmente perché in fondo sapevo che quello che aveva detto poteva essere vero.
-Senti Horan, non tirare più in ballo persone che non ci sono più! Non te lo ripeterò un'altra volta!
-Altrimenti che fai?- chiese alzandosi dalla sedia.
-Niall non farmi fare qualcosa di cui mi potrei pentire! Ora ti prego, prenditi la tua amica e andatevene. Ti ringrazio per essere venuto e spero che Paul riesca a farmi restare con voi, perché forse non lo do a vedere, ma vi voglio bene realmente ed è per questo che ti chiedo di andare.
-Anche noi ti vogliamo bene Zayn e ti direi di andare a parlare con lei. Non la puoi far soffrire ancora, devi dirle che non l'hai mai dimenticata.
-Lo so amico, grazie!- dissi stritolando il biondino in un abbraccio forte.-Niall, lo sai che avevo regalato una felpa simile a Clarie? - chiesi improvvisamente.
-Che coincidenza, pure lei si chiama Clarie.
A quel punto mi alzai per avvicinarmi a quella ragazza così enigmatica. Con la mano le scostaì i capelli dal viso in modo per poterla osservare in tutta la sua tranquillità sovrannaturale.
-Non sembra un angelo?- chiese Niall.
-Lei è il mio angelo, è lei la mia Clarie e sicuramente se si svegliasse adesso scapperebbe da me. Ma quanto sono stato stupido ad abbandonarla!
-Dai Zayn, vedrai che ti perdonerà. Lasciala recuperare le forze e la lucidità e dopo avrai tutto il tempo per parlarle.
-Zayn no, non te ne andare. Zayn, non mi vogliono, Zayn.- borbottava la mia piccola nel sonno. Era un incubo fin troppo orribile anche da essere considerato tale, forse perché ero consapevole del fatto che era tutta colpa mia. Con le lacrime che chiedevano di uscire, mi abbassai per poterla accarezzare e lasciarle un bacio sulla fronte proprio come le piaceva perché la faceva sentire protetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** I know you wanna be loved! ***


 POV. CLARIE

 

Li sentivo parlare ma non riuscivo ad aprire gli occhi. Zayn aveva dichiarato di essersi comportato come un idiota e aveva ammesso che gli mancavo, proprio per questo avrei voluto alzarmi da quel divano e andare a gridargli contro tutto il male che mi aveva fatto, purtroppo le forze mi mancavano e quindi rimasi lì seduta, aspettando che un'altra chance andasse sprecata.
-Clarie, va tutto bene, tranquilla.- lo sentivo sussurare mentre mi accarezzava i capelli.
A quel punto non facendocela più aprii gli occhi e ne trovai un paio color cioccolato fissarmi, più lucidi del solito per colpa delle lacrime che ne uscivano a fiumi. Rimasi senza fiato, stupita da quella situzione così strana e dolorosa.
-Tu? Che cosa? Niall perché  siamo venuti qui? - borbottai, girandomi verso il biondino.
-Era lui l'amico che aveva bisogno di me.- mi rispose in breve.
-Hai finito?
-Bhe ...
-Ok, ce ne possiamo andare allora.- lo interruppi alzandomi  dal divano.
-Aspetta Clarie, dovrei parlati.- mi disse Zayn prendendomi il polso per farmi girare.
-Peccato io non abbia niente da dirti!- dissi liberandomi dalla sua stretta..
-E perché  mi chiamavi nel sonno.
-Si vede che era un incubo.-dissi avvicinandomi a Niall.
-Clarie, ascolta quello che ha da dire.- mi suggerì  quest'ultimo.
-Sbrigati perché ho da fare!- finì voltadomi verso il moro.
-Clarie ti prego, smettila di fare la bambina!
-Zayn, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Non mi dovrei comportare in questo modo? Sinceramente è il minimo!
-Perdonami, ti prego! Solamente adesso realizzo che è stato l'errore della mia vita! Non sai quanto mi sei mancata e ti giuro che se potessi ritornare indietro mi prenderei a schiaffi al solo pensiero di lasciarti sola.
-Ormai è tardi, hai seguito il tuo sogno e le nostre strade si sono divise, non ci pensare più, è  tutto passato.
-Piccoletta, ti prego dammi un'altra chance. Ti mostrerò quanto ti amo e mi farò perdonare per tutto il male che ti ho causato.
-Malik, non mi chiamare mai più in quel modo! E comunque non penso sia il caso dato che partirò per New York e non penso di tornare più qui.
-Guarda caso il nostro prossimo concerto sarà  proprio lì. -finì  sorridendo astutamente.
-Senti Zayn, se ti vuoi farti perdonare spetta a te farlo, io non ti negherò una seconda chance se riuscirai a farmi dimenticare quello che è successo. Ma come la metti con la biondina?
-Con Perry dici? Con lei è finita, non l'amavo e non volevo più illudermi che fosse te.
-Ok, ma sappilo che se i papparazzi mi insulteranno, li manderò a fanculo uno per uno.
-Non  ti preoccupare! Ci penserò io a loro, tu devi solo permettermi di ricostruire quello che eravamo prima.
-Vacci piano pakistano, non voglio illudermi un'altra volta.
-Piccoletta, non succederà, te lo prometto!- disse avvicinandosi sempre più.
-Ti ho detto di non..- non riuscii a finire la frase perché le sue dolci labbra me lo impedirono.
Quanto mi era mancato, quelle labbra, il suo profumo, le sue mani calde. Dio quanto mi era mancato quel ragazzo, e adesso ce l'avevo lì, ma non gliel'avrei fatta passare questa!
-Ok caro Malik, lo so che bacio bene però me ne devo andare.
-Andiamo, ti accompagno.-disse prendendomi la mano.
-Non ci pensare proprio, c'è Niall già prenotato. Te l'ho detto, ci dovrai pensare da solo a farti perdonare. Ciao caro!- dissi lasciandogli un bacio sul naso.
-Ok biondina, starò al tuo gioco ma sappi che vincerò io!-mi sussurò nell'orecchio per poi lasciarmi un bacio sul collo.
-Vedremo!- dissi allontanandomi da lui per prendere sottobraccio Niall.- Dai biondino, è ora di andare.
-Agli ordini capitano!- scherzò lui.
 Era ora di ritornare a quella realtà schifosa, ma adesso che avevo ritrovato lui c'era una ragione per tornare a vivere, tornare a speerare che la mia vita potesse finalmente andare bene.

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Capitolo 5
*** Non è un capitolo ***


Scusatemi ragazze ma non mi posso far sentire alla fine dei capitoli perché, come ho già detto prima, scrivo e pubblico col telefono e ad un certo punto si blocca... Comunque grazie a tutte e vi prego fatevi sentire, per qualsiasi cosa vogliate dirmi, ci sono! Allora, a prestoo belle!

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Capitolo 6
*** It could be better than this... ***


"Buongiorno bella bionda!"- fu il messaggio che mi svegliò. Ma chi cavolo era?
"Ehm, chi sei?"- chiesi ingenuamente ancora assonnata.
"Ti basta sapere che sono un bel ragazzo!"- da questa risposta capii che era sicuramente Zayn, insomma, non c'era ragazzo più vanitoso di lui!
"Giorno anche a te, pakistano !"- non riuscivo ad essere dolce come le altre ragazze, ma nel mio piccolo era già qualcosa.
"Che ragazza intuitiva! Che fai più tardi?"- mi chiese il ragazzo.
"Lavoro fino alle 14:00, poi non lo so, perché?".
"Avrei un'idea..."- rispose senza dire altro.
"Che cos'hai in mente?"- chiesi aspettando una risposta che però non arrivò.
Mi alzai dal letto pur non avevondo nessuna voglia di farlo dato che fuori si moriva di freddo. Andai in bagno e mi lavai faccia e denti con l'acqua gelida, cosa che mi fece venire la pelle d'oca, ma se avessi usato l'acqua tiepida sarei rimasta una morta vivente per il resto della giornata. Tornai in stanza e presi i vestiti dall'armadio: una maglia bianca con un disegnino, una camicia rossa con delle righe bordeaux e nere, un paio di jeans e gli stivaletti neri con le borchie. Mi misi un filo di matita nera sulla palpebra mobile e il mascara che era indispensabile, perché avendo le ciglia chiare accentuava lo sguardo. Per quanto riguarda i capelli, li legai in una semplice coda di cavallo. Presi il giubbotto nero e la borsa bordeaux e uscii di casa. Fuori stava piovendo a dirotto e quel cavolo di vento mi stava facendo volare l'ombrello. La giornata era cominciata abbastanza bene, allora perché dovevo mettermi a bestemmiare lo stesso? Impiegai più tempo del solito per arrivare al bar, ma la giornata passò in un batter d'occhio, anche perché i figli di Jack si resero conto che quello che dicevano le persone era sole stronzate e smisero di rendermi la vita un'inferno. C'è da dire che Niall mi aveva accompagnato la sera prima e aveva raccontato loro quello che avevo avuto intenzione di fare, quindi sentendosi in colpa misero fine a quella storia. C'era ancora qualche idiota che faceva battute squallide, ma Alicia lo mandava puntualmente a quel paese.
Verso le 13:50 vidi entrare un ragazzo con un mazzo gigante di rose di vari colori, erano stupende!
-Sei tu Clarie?- mi chiese il ragazzo.
-Si- risposi sbalordita.
-Queste sono per te!- mi disse facendomi firmare, e solo dopo mi lasciò ammirare quel mazzo di fiori.
In mezzo alle rose blu c'era un piccolo biglietto: "Un piccolo pensiero per la principessa più bella che ci sia!"
Che dolce lui! Non continuai a fissare quella meraviglia, perché qualcuno entrò nel bar.
-Hai visto che mi sono ricordato delle rose blu?- chiese quella voce, facendomi alzare gli occhi per osservare meglio la sagoma di Zayn farsi sempre più vicina.
-Si, sarebbe il minimo! Te ne ho parlato tante di quelle volte!
-Le rose blu sono belle perché sono delicate, ma allo stesso tempo misteriose! Posso dire che tu sei una rosa, ma ancora non ho capito di quale colore!
-E come mai Mr Perspicace Malik?
-Bhè, perché tu possiedi tutte le qualità possibili. Sei dolce, ma anche stronza; sei misteriosa, ma riesco a capire come stai solo guardandoti negli occhi; sei gelosa, ma riesci a lasciare lo spazio agli per respirare! Vuoi che continuo?- chiese serio.                        
-Non c'è bisogno, penso.- conclusi un pò confusa.
Era strano come mi conoscesse pur essendomi stato lontano per un bel pò di tempo. Da quando se n'era andato avevo pensato di essere cambiata, di essere diventata più forte, invece lui riusciva a farmi sciogliere più velocemente della neve al sole. E che cazzo, non volevo più essere la bambolina sensibile, e non lo sarei più stata.
-Bene Malik, come mai da queste parti?
-Ti avevo detto che mi era venuta un'idea, però volevo parlartene di persona.
-Parla allora!-dissi fredda.
-Avevo pensato di portarti in un luogo, ma ha cominciato a piovere, così mi è venuta in mente un'altra cosa:Tu, io, Just Dance... Che ne dici?- chiese serio.
-Ma Malik, lo sai che ti straccio!-dissi facendogli la linguaccia.
-Io non direi, Liam mi ha insegnato a ballare e ora forse avrò qualche possibilità!
-E va bene, andiamo!- dissi uscendo da dietro il bancone e salutando Alicia e Jack che mi guardavano con un sorrisetto furbo sulle labbra.
Impiegammo una ventina di minuti per arrivare a casa sua perché non riusciva a guidare a causa della pioggia. Arrivati dentro, tirammo un sospiro di sollievo nel vedere che il fuoco nel camino non si era spento, anche se non mancava molto. Per evitare ciò, Zayn si affrettò a mettere altra legna sulla piccola fiammella che vi rimaneva.
-Allora, che ne dici se prima prepariamo una cioccolata calda?-chiese lui dopo aver finito.
-Bhe, dico che è una buona idea!-fini battendo cinque con lui.
Mentre io mi dedicai ad accendere la wii e scegliere il gioco, Zayn si occupò della cioccolata...
-Ahi, mi sono bruciato!- esclamò Zayn, che si stava avvicinando con due tazze fumanti,allora mi affrettai ad aiutarlo altrimenti la giornata l'avremmo passata all'ospedale.
-La Wii è pronta, voglio proprio vedere chi vincerà!
Dopo aver gustato le noste calde bontà, cominciammo a giocare. Zayn era migliorato tantissimo, tutta opera di Liam! Anche se in un primo tempo lui stava avendo la meglio, dopo un pò presi il controllo della situazione e vinsi. Ero brava a ballare, e lui questo lo sapeva. Sapeva anche che mi piaceva vincere contro di lui perché continuavo a sfotterlo per giorni, ma soprattutto sapeva quanto fossi golosa!
Tolta la wii, ci misimo ad ascoltare la musica e ad un certo punto trasmisero Story of my life. Mi venne la pelle d'oca nel sentire la voce di Zayn, sapendolo accanto a me. Lui se ne accorse e se la fece ridendo per tutta la durata della canzone. Una volta finita,  Zayn spense la televisione ed iniziò a cantare More than this. Era la mia  preferita in assoluto, ma lui non avrebbe potuto saperlo. La cantava perché ciò che provava era racciuso in quella canzone, in quella melodia, ma per me tutto era nascosto nella sua voce!

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Capitolo 7
*** What I have to do? ***


Stavo decisamente tremando, le lacrime stavano chiedendo il permesso per uscire, un permesso che però negai prontamente perché mi ero promessa che non ci sarei ricascata. Continuai a fissare quegli occhi più scuri e brillanti del solito e qualcosa mi fece sentire in colpa, saranno state le lacrime che avevano iniziato ad uscirvi, la voce rotta o il fatto che adesso si trovava sulle ginocchia e cercava di nascondersi dietro quel ciuffo mezzo biondo. Non potevo lasciarlo in quel modo, ma non volevo nemmeno farmi vedere debole. Al diavolo tutto! Se lui non c'era nulla aveva senso, quindi di che mi preoccupavo? Mi sedetti accanto a lui e mi avvicinai il più possibile per fargli sentire la mia presenza, cosa di cui si accorse subito perché si girò e mi stritolò tra le braccia muscolose in un abbraccio caldo, uno di quelli che ti fanno sentire speciale e che poche persone sono in grado di dare col cuore.
-Mi dispiace principessa! Mi dispiace per quel tempo sprecato per colpa mia! Lo sai che non ti ho mai chiesto nulla, ma adesso vorrei farlo, vorrei chiederti una cosa importantissima! Clarie, non ho altre parole per dirtelo, ma ti chiedo solo di rimanere qui con me, tra le mie braccia, dimenticandoci per un pò del passato, presente o futuro, essere solo noi due e nessun'altro.-finì a causa della voce rotta.
Lo avvicinai a me, gli feci posare la testa sulle mie gambe per farlo tranquilizzare un pò. Cominciai ad asciugargli le lacrime e quando finalmente smise di torturarsi, cominciò a giocare con i miei capelli che gli arrivavano quasi sul viso. Sembrava un bambino che per isolarsi da tutto e da tutti doveva giocare con il suo giocattolo preferito. Un bambino indifeso che rischiava di scoppiare se qualcuno si fosse impossessato del suo giocattolino.
-Shh!- fu l'unica cosa che riuscii a dire prima di abbassarmi per lasciargli un bacio sulla fronte.
Dopo essere rimasti così per un pò, Zayn si addormentò, così presi un cuscino e gli feci poggiare la testa, lo coprì con un plaid che aveva portato prima, dopodiché mi alzai e andai in cucina. Erano le sette e avevo intenzione di cucinare qualcosa, perché sicuramente al risveglio Zayn avrebbe sentito fame. Posso dire che non è stato una bella cosa aprire il frigorifero e trovarlo vuoto! Il solito Zayn, a cosa gli serviva fare la spesa se poteva mangiare benissimo in un fast-food. Io gli ripetevo che poteva diventare un lottatore di sumo in un futuro parallelo, dato che le misure erano più o meno le stesse, e lui prontamente s'incavolava come una bestia. Nessuno gli poteva dire niente sul suo aspetto che lo mandava a cacare. Cosa che succedeva spesso anche con me, lui mi insultava per l'altrezza ed io a mia volta mi prendevo la rivincita. La nostra era stata una relazione strana, troppi alti e bassi, ma ci eravamo rimasti sempre accanto con i nostri pregi e difetti. Peccato che non poteva andare avanti! Tra meno di un mese mi sarei ritrovata a New York. Si sa che la NYU è una delle migliori al mondo, quale pazzo si farebbe scappare un'occasione del genere? La cosa che mi dispiaceva maggiormente era non vedere più Zayn, insomma a questo punto a cos'era servito il nostro riavvicinamente se ci saremo lasciati nuovamente? Avevo iniziato gli studi ad ottobre, ma ero tornata ad aiutare Jack con il bar perché si era infortunato e non ce la faceva ad andare avanti dato che era periodo di Natale. Nonostante tutto continuavo a studiare nelle pause oppure quando tornavo a casa perché i primi di gennaio sarei tornata in America. In preda ad una crisi da teenager mi sedetti e cominciai a sbattere la testa sul tavolo fino a quando fui costretta a smetterla a causa del dolore. Ma che cazzo! Era mai possibile avere qualcosa che desideravamo, insomma, qual era la strada da seguire per arrivare alla felicità? Avrei dovuto scegliere tra Zayn e la mia carriera, quindi quale sarebbe stata la scelta giusta?

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Capitolo 8
*** You are not my dark side! ***


-Clarie, perché piangi?- mi riportò alla realtà Zayn.
-Co.. Cosa? Io non sto piangendo!-sbuffai prima di rendermi conto che la verità era un'altra.
-Dai Clarie, dimmi che hai.-disse abbracciandomi forte.
-Era perché il tuo frigorifero è vuoto. Cioè, ti rendi conto, il frigorifero è vuoto, cazzo!- finì asciugandomi le lacrime, facendolo ridacchiare.
-Oops, mi sono dimenticato della spesa! Tutta colpa di Harry! Stavamo andando al supermercato, ma lui si è ricordato che aveva finito la spuma. Non sia mai! Mi ha fatto trascorrere mezza giornata dal barbiere perché era indeciso tra una al cocco e l'altra al burro di carité. Poi ha visto le doppie punte e ha deciso di spuntarle e per finire in bellezza si è fatto pure la barba. Quando arrivammo al supermercato era troppo tardi, avevano già chiuso!
-Dev'essere un figo della Madonna questo Harry.-dissi per farlo ingelosire.
-Si certo, quando gli asini voleranno! Si sa che sono più bello io!- disse passandosi una mano tra i capelli.
-Ehm, allora deve trovarsi proprio in uno stato di decomposizione, anzi no, pure le mummie sono più belle di te.-dissi facendogli la linguaccia.
-E allora perché sei qui?- disse con fare da finto offeso.
-Perché mi ci hai portata, forse?-sbufgai alzando gli occhi al cielo.
-E perché ci sei venuta?- continuò insistentemente.
-E perché devi rompere sempre il cazzo?- dissi nervosa.
-Mi sei mancata anche tu, Puffa!-disse avvicinandosi per abbracciarmi.
-Ammazzati barbone!-dissi spingendolo.-Ma continuo a chiedermi, perché gli altri quattro ti fanno andare in giro in questo modo, perché Harry non ti ha convinto a tagliarti la barba? O mio Dio, il mondo sta andando al contrario.-dissi con fare scioccato.
-Sempre dolce lei!-disse seccato.
-Certo, sempre e comunque!-dissi cercando di rimanere seria.
-Se ti va, possiamo ordinare una pizza e nel frattempo mi racconti perché prima stavi piangendo.
-Guarda Zayn, non mi va di parlarne.-dissi quasi implorandolo di lasciar perdere.
-Clarie, siamo stati separati per un pò, improvvisamente Niall ti porta a casa mia senza sapere chi fossi, scopro che ti stavi per ammazzare, cerco di rimettere le cose apposto perché sei la mia vita e non ti voglio perdere e poi ti trovo a piangere proprio nella mia cucina, non mi sembra giusto non sapere cosa ti sta succedendo.
-Bhe Zayn, che vuoi che ti dica, dovrei essere felice di studiare a New York, ma lì mi sento veramente fuori luogo, non che qui abbia qualcuno di speciale, ma lì ti guardano con un'indifferenza mai vista, mi sento veramente a disagio.
-Tu vai alla NYU, giusto?-chiese lui d'un tratto serio.
-Si, perché?-chiesi a mia volta confusa.
-Perché il nostro prossimo concerto sarà lì. Quindi se ti va potresti stare con me ed i ragazzi  per qualche giorno.-disse con fare da angioletto.
-E questo che cambia? Dopo te ne andrai e rimarrò ancora sola, oltre al fatto che poi mi mancherai ancor di più. Lasciamo le cose così come stanno che forse è  meglio.
-Ma scema, se ti fai vedere in giro con noi qualche amico lo troverai.-finì  con aria da intelligente.
-Ma io non ho bisogno  di falsi amici che vogliono solo arrivare a voi! Non ho bisogno di nessuno, sto bene da sola, lo sono sempre stata!-sbottai, dando il permesso ad una lacrima di rigarmi la guancia.
-Clarie, lo sai che non è  quello che sto cercando di dire. Lo so che riesci a cavartela da sola, ma..
-Niente  ma Zayn!- lo interruppi.- Come me la sono cavata sempre non vedo perché non dovrei farlo anche adesso.
-Va bene, fai come vuoi!- disse infine il moro. Cosa molto strana dato che non me la dava mai vinta. Andò in salotto e prese una bottiglia di whisky e un bicchiere di vetro.  Non era un buon segno dato che il ragazzo non era mai andato oltre qualche birra. Evidentemente da quando ci eravamo lasciati aveva cominciato a bere.
-E da quando ti sei dato all'alcool Malik?- chiesi sarcastica. Lo avevo fatto arrabbiare quindi non importava il modo in cui mi avrebbe risposto, e non avrei nemmeno dato peso alle cose che mi avrebbe detto.
In cambio alla mia domanda, il moro si sedette su un pezzo della cucina all'americana, con la bottiglia stretta nella mano destra e il bicchiere nella sinistra. Per la troppa forza ebbi paura per quello che i cocci di vetro avrebbe causato ai suoi palmi se non avesse allentato la presa. Con mio grande stupore notai che riusciva a fare finta di niente, in un batter d'occhio  non contavo più, ero diventata invisibile. Si verso l'whisky nel bicchiere continuando ad ignorarmi, e lo mandò  giù tutto d'un fiato.
-Adesso basta! Io sono ancora qui Malik, mi vedi?-come avevo previsto lui continuava a far finta di niente.-Va bene allora , se bevi tu lo facci anch'io.-dissi avvicinandomi al piano dela cucina per strappargli la bottiglia di mano.
-Scordatelo, tu non bevi!-ribatté secco riprendendosi la bottiglia.
-Se è per questo nemmeno tu, almeno per quanto ne so io.
-La gente cambia!-rispose secco.
-Appunto!-ribattei prontamente.ed
Zayn scese dal piano della cucina e si voltò per guardarmi. Lo fece per qualche secondo dopodiché si girò e scagliò il bicchiere contro la parente frontale.
-Cazzo! Lo vuoi capire che non riesco a vedere quanto male ti ho fatto e quanto sto continuando a fartene?-gridò inconsciamente il ragazzo.
-E quindi? Per questo ti devi mettere a gridare e a scaraventare bicchieri contro i muri?
Zayn tirò un pugno al tavolo facendomi sobbalzare senza però ottenere la minima reazione da parte mia.
-Vedi come ti ho fatta diventare? Ormai non ti importa più di niente e di nessuno ed è solo colpa mia Clarie! Se potessi..-non continuò la frase perché tirò un altro pugno ad uno degli sportelli della cucina facendolo piegare leggermente.
Decisi di scendere e avvicinarmi a lui prima che distruggesse la casa, o ancora peggio, sé stesso. Gli presi la mano sinistra in modo da farlo girare, cosa che lui fece quasi subito, rimanendo a guardarmi scioccato.
-Ma che cosa stai facendo? Tu dovresti odiarmi!-disse con la voce spezzata.
-Zayn, ti sembrerà strano ma non posso farlo, non riesco ad odiarti! Anzi veramente penso di doverti ringraziare. Già, grazie perché in questo modo ho imparato a non chiedere niente a nessuno e a credere in me stessa per ottenere quello che voglia. È chiaro che non posso cancellare quello che è successo ma almeno non pensiamociò più!- finì stringendogli ancor di più la mano.
-Oh Dio, ho sempre pensato che fossi un angelo ma adesso Clarie ne sto avendo la conferma. Ti amo!-disse sicuro prima i soffiarmi un bacio delicato sulle labbra. Ero rimasta paralizzata da quella sua decisione un pò azzardata. Senza pensarci minimamente mi buttai tra le sue braccia.
-Ti prego,promettimi  che non mi lascerai mai più da sola!-gli sussurai  prima di baciarlo quasi con rabbia, anche se pino piano si trasformò in un bacio dolcissimo. Sarà stata la sua rispose  a darmi fiducia, quel "Te lo prometto!" uscito dalle sue labbra oppure le lacrime che ormai ricavano le guance di entrambi.
-Clarie, ti vorrei chiedere una cosa.-disse qualche minuto dopo.
-Dimmi!-dissi confusa.
-Vorresti venire a stare da me? Insomma, poi non dovresti più pagare l'affitto così potresti risparmiare per quella moto che desideravi tanto.
E adesso che cosa gli avrei dovuto dire? Forse in fondo al mio cuore la risposta ce l'avevo.

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Capitolo 9
*** All is perfect right now! ***


Era passato circa un anno da quando avevo scelto di trasferirmi a casa di Zayn. Purtroppo il tour l'aveva tenuto lontano da me per un pò, quindi decisi di cambiare facoltà e di inscrivermi in Lettere Moderne per poter seguire il mio sogno e far sapere agli altri quello che provo. Sfortunatamente non potevo ancora pubblicare niente, anche se questo non significava non pensare all'argomento di cui avrei trattato nel mio primo libro. Zayn mi aveva chiesto di fargli compagnia nella tournée per ampliare le mie conoscenze in modo da poter arricchire le mie storie e almeno per una volta lo seguii senza protestare.
All'inizio era stata dura sentire le sue fans fischiarmi contro solo perché avrebbero desiderato essere al mio posto, ma Zayn in un'intervista aveva dichiarato che se gli vogliono veramente bene devono accettare anche me, perché sono parte di lui. Così adesso mi ritrovo con qualche migliaia di followers su twitter che mi chiedono notizie sul mio libro. Ma io ancora non ho detto alla stampa che sto scrivendo un libro e allora come fanno a saperlo? Mah! Sicuramente sarà stato Zayn.  Presi una pausa per la merenda, scrivere un libro porta via un sacco di energia! Quando ad un certo punto sentii la suoneria del telefono.
-Pronto!-risposi contenta per aver riconosciuto il numero di Zayn.
-Hola chica!- cercò di dire correttamente il moro.
-Malik, vedi che siamo in Italia e non in Spagna.
-Vabbé amore, dettagli.- disse il ragazzo non riuscendo a trattenere le risate.- Senti, la pizza migliore ho sentito che la fanno da Luigi's, che ne dici se ti prepari e quando finisco l'intervista usciamo?
-Ho qualche alternativa?- chiesi speranzosa.
-Ehm, ora che ci penso... No! Quindi amoruccio, muovi il sederino perché in mezz'ora sarò di ritorno.
-In meno di venti minuti ero già pronta, in fondo è lui il vanitoso, non gli posso rubare il titolo senza nessuna pietà!
Come previsto arrivò con qualche minuto di ritardo, ma almeno era vestito per bene e quindi non dovetti aspettare che si preparasse .
-Come mai hai voglio di pizza, barbone ?- chiesi tirandogli un pugno sul braccio, non ricevendo però nessuna risposta dal moro, troppo occupato a osservare la strada invece di ascoltare me.
Arrivati davanti alla pizzerie Zayn si girò serio verso di me.
-Clarie, non posso chiedere alla mia ragazza di uscire a mangiare una pizza?
-Senti barbone, non fare il finto serio con me, ok?-sbottai pizzicandogli una guancia.
-Uffa, non è giusto, ogni tanto vorrei essere anche un ragazzo serio, ma tu rovini ogni volta l'atmosfera.
-Oh, mi dispiace, mio signore!-finì facendo un inchino abbastanza banale, perché sentii la sua risata in sottofondo.
-Aspetta schiava, ti apro la portiera.
-Per essere un barbone, sei molto romantico stasera.-dissi facendogli la linguaccia.
Dopo aver finito le nostre meravigliose pizze, Zayn decise di andare in spiaggia, nonstante nessuno dei due sapesse nuotare. Ma che importava era sera quindi il bagno non ce lo potevamo fare lo stesso.
-Hey, adesdo chiudi gli occhi!- mi sussurò il moro nell'orecchio, coprendomi gli occhi con le sue potenti mani.
-Dai Zayn, non fare il bambino, lo sai che non mi piacciono sti giochini.
Dopo varie mie proteste, Zayn tolse le mani in modo da lasciarmi ammirare quello che mi aspettava.
Un baldacchino illuminato dalle numerose candele colorate poste dappertutto. Su un tavolo c'erano posti ciccolatini, champagne, bicchieri e una piccola scatoletta rossa.
-Sorpresa!- gridarono all'improvviso quelli che subito riconobbi come i migliori amici del moro con le rispettive fidanzate, tranne Niall che stava fissando i cioccolatini con gli occhi a cuoricino.
-Cosa diavolo sta succedendo?-chiesi girandomi confusa verso Zayn.
-Bhe Clarie, ormai sono successe tante cose e mi rendo conto che sei l'unica senza la quale non potrei mai vivere. Quindi adesso ti vorrei chiedere una cosa per me molto importante. Carie Stewart vuoi essere mia moglie?- chiese il moro serio aprendo la scatoletta rossa.
-Si  Zayn, lo voglio!- dissi con voce tremante mentre lui mi infilava il solitario sull'anulare.
-Spero ti piaccia la pietra viola, è stato Niall a consigliarmela.
-È stupendo, grazie!-dissi soffiando un bacio su quelle labbra carnose che ormai conoscevo alla perfezione.
-Hey nana, auguri! Sono stato bravo a scegliere, vero?-disse il biondino cingendomi le spalle con un braccio pallestrato.
-Ma zitto biondo, lo sai che sono più alta di te!-dissi facendogli la figuraccia.
-Solo perché tu hai venti centimetri di tacco.-disse con fare da finto offeso.
-Ma sii, che sarà mai! Comunque grazie per aver aiutato Zayn.-dissi prima di stritolarlo in un abbraccio.
-Ma lo sai che avrei scelto bene ache senza di lui!- sbottò il moro che fino a quel momento aveva scelto di osservarci, rimanendo in silenzio.
Tutti e tre ci guardammo per qualche secondo, dopodiché io e Niall scoppiamo in una risata sonora richiamano l'atte di tutti.
-Che c'è? DJ Malik è  geloso?-chiese il biondino tirandomi verso di lui.
-Ovvio, sta per diventare mia moglie, non la tua!
-Hey ragazzi non litigate, Josh non vuole sentirvi tristi.-dissi facendo la linguaccia.
-Ma amore, Josh non c'è.- rispose Zayn preoccupato.
-Non quel Josh!-dissi massaggiandomi il ventre.
-Oh, ehm, quando l'hai saputo? Perché non me l'hai detto?- chiese Zayn scioccato, mentre il biondo era diventanto più bianco di un cadavere.
-Auguri principessa!-mi sorpresero Louis e Liam da dietro, abbracciandomi forte come solo loro sanno fare.
-Zio Harry, hmm si, suona bene! Sono contento per voi!- disse avvicinandosi a me per baciarmi la guangia.
Dopo qualche minuto anche Niall mi fece gli auguri, facendo finta di parlare col bambino, ma era ancora troppo piccolo e non sapevo se fosse maschietto o femminuccia. Zayn era rimasto sotto shock per un pò, ma alla fine si avvicinò per baciarmi con le lacrime agli occhi e aggiunse solo: "Se sarà una bambina mi piacerebbe si chiamasse Hope! Tu che ne dici?".
-Dico solo che è perfetto!- dissi ricambiando il bacio.
Finalmente tutto era perfetto, io, lui, il nostro bambino e niente si sarebbe messo tra di noi! Niente avrebbe mai distrutto la nostra felicità, perché finalmente era arrivato anche il nostro turno di vivere sereni con attorno a noi le persone più speciali al mondo! E Hope ci avrebbe sempre ricordato che non dobbiamo mai perdere la speranza perché il male passa!

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