The past

di _Niallsbestfriend
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Me ***
Capitolo 2: *** 2-Why? ***



Capitolo 1
*** Me ***


Tremava, ma non poteva tornare indietro.
Non era più malata, era uscita, era sana! O almeno così aveva fatto pensare.
Solo Jace sapeva il contrario.
Aveva 14 anni quando successe tutto la prima volta, a 15 la seconda, ora aveva da poco compiuto i 16 anni.
In clinica. Quel bastardo l'aveva portata là. La cosa peggiore era che la prima volta era andata lei a cercarlo.
Tamara aveva provato di tutto per scappargli, ma non c'era riuscita. Lui era l'scuro, era il buio, il male, aveva bisogno della luce lei.
-Tam, come va?- chiese Jace arrivandole da dietro.
Niente abbracci, niente baci, un saluto caldo e basta. Era il limite.
-Bene, sono solo circondata da persone di cui la maggior parte sono maschi. Direi che sto benone!- disse guardandolo storto.
-Sei ad un liceo scientifico prettamente maschile, cosa ti aspettavi?- disse lui avvicinandosi a lei prontamente.
-Se questo è il prezzo da pagare per essere protetta da te lo sopporterò.- disse sbuffando ed abbassando la testa.
-Ti divertirai sgorbietta- disse lui allungando una mano per scompigliarle i capelli.
Lei sbarrò gli occhi.
Male. I capelli si volevano staccare dal cranio. Tirava troppo forte. Non voleva questo.
Alzò una mano e col braccio si riparò la testa proprio nello stesso istante in cui Jace ritrasse la mano.
-Tranquilla Tam, non ti tocco- disse lui sospirando tristemente.
Quel mostro aveva rovinato quella bellissima ragazza solare che era una volta Tamara Dickens.
-Scusami-
Lei se ne andò seguita da Jace, ma le era caduta terra una cosa di cui se ne sarebbe pentita in fututo di aver perso.
Una mano lo raccolse.
-Tamara Dickens, 16 anni, camera 313. Per emergenze chiamare il numero sottostante.- la cosa si faceva finalmente interessante.
 
La classe di chimica era sovraffollata per i gusti di Tamara, Jace purtroppo non era in classe con lei e quindi rimaneva da sola.
Entrò in classe.
Nessuno l'aveva mai vista, era da metà anno che si andava a scuola e ad un tratto arrivava una nuova studentessa di punto in bianco.
Tutta l'attenzione era concentrata su di lei.
I capelli neri erano puliti, luminosi ed ordinati, gli occhi erano di un verde acqua stupendo, il fisico era magro e con le giuste forme, coperte da jeans larghi e da una felpa di lana marrone.
Non passava di certo inosservata normalmente comunque.
Si sedette nel banco più nascosto possibile in fondo a destra. Era perfetto per non essere notata nè dai prof nè dagli studenti.
La professoressa entrò.
-Buongiorno ragazzi- disse lei appoggiando tutte le sue cose sulla cattedra -dunque dovrebbe essere arrivata una nuova studentessa. L'avete vista?- chiese lei sistemandosi due fondi di bottiglia sul naso e stroppicciando gli occhi.
-Eccomi- disse la ragazza alzando timidamente la mano.
Odiava i primi giorni di scuola.
-Ma che bella ragazza che sei! Finalmente qualche femmina che non sembra una sgualdrina in questa scuola! Complimenti signorina.....-
La porta si aprì di colpo interrompendo il flusso delle parole della donna.
-Buongiorno signor Malik, a cosa devo questa sua presenza nella mia ora?- disse lei
-passavo di qui Bridgit- disse il ragazzo appena entrato.
Aveva un ciuffo nero, la pelle olivastra, fisico da invidiare, orecchino, labbra perfette, occhi stupendi e caldi.
Paura.
Tamara iniziò a sudare freddo.
Era troppo simile a lui.
-Prego Zayn, si accomodi vicino alla ragazza nuova.-
Tam credeva di svenire. Aveva la nausea, doveva andare via.
-Signorina Dickens, dove è arrivata col programma?- chiese la prof educatamente mentre il ragazzo si sedeva affianco a lei.
-Ehm.. credo di essere al vostro pari- disse iniziando a tremare.
Era da un anno che non andava a scuola e non studiava, non aveva mai fatto chimica.
-Beh, va bene. Per questa volta Tamara non vieni interrogata, ma dalla prossima certamente. Quindi prendiamo il libro...-
Tamara aveva il cuore a mile.
Paura.
-Tamara Dickens?- chiese il ragazzo affianco a lei.
Non rispose.
-Sono Zayn Malik, ti immaginavo peggio-
Tamara prese una penna ed iniziò a stringerla forte per evitare di fargli notare il tremore nelle mani.
Terrore.
-Hey ci sei?- chiese lui.
La sua mano color caffèlatte si stava avvicinando al braccio della ragazza.
Lei emise un gridolino soffocato e si spostò lasciando cadere l'arto del ragazzo che era rimasto stupito.
-N-non t-toccarmi- disse la ragazza con gli occhi sbarrati e la voce tremante.
Tutto in lei emanava paura e terrore.
Cosa aveva quella ragazza?
Zayn si chiedeva perchè lo avesse evitato. Non aveva fatto niente. La voleva solo chiamare in fondo.
-Malik, Dickens, prestate attenzione- richiamò la prof.
I due ragazzi si sistemarono. Tamara voleva scappare, andare via, uscire da lì, chiudersi in camera, tutto quello era una follia, lei non era sana, era pazza.
Zayn si chiedeva cosa avesse quella ragazza così bella, era strana, troppo, aveva attratto la sua attenzione e non l'avrebbe persa facilmente.
AYEAHHHH!
Sono finalmente tornata dopo un periodo senza ispirazione. Spero vi piaccia questa mia nuova storia.
Un ciao a tutti

§æræ
 

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Capitolo 2
*** 2-Why? ***


Il cielo era sempre più grigio, le temperature erano sempre più basse e la voglia di vivere di Tamara era pari a zero.
Era davanti all'entrata di scuola per aspettare Jace.
Le cuffie erano collegate all'ipod e ben posizionate sulle orecchie per coprire ogni genere di rumore che non fosse la voce di Avicii.
Tamara, percorsa da un brivido imprevisto lungo la schiena, si strinse ancora di più nel suo giaccone verde militare maledicendosi da sola per non aver preso anche una cuffia.
Pensava, pensava senza saper bene a cosa pensare. Era tornata a scuola, al liceo, dopo non esserci mai andata, era tornata in mezzo ad altra gente, a maschi, a professori, a perfetti estranei e nessuno a parte Jace Bower conosceva la sua vera storia.
Forse neanche lei sapeva cosa davvero le era capitato.
A 14 anni è normale fare cavolate di cui poi potresti pentirtene, ma non credeva che poi queste cavolate si fossero ripercosse nella sua adolescenza rovinandola.
E mentre ripensava a quello che aveva passato le note dei The Fray risuonavano dentro alla sua testa lasciandola leggermente stanca.
Tam si appoggiò al muro e chiuse gli occhi per qualche secondo sperando che quando li avrebbe riaperti le sarebbe apparso davanti il viso di Jace con i suoi soliti capelli biondi spettinati e il suo sorriso sghembo da mozzare il fiato.
Quando li riaprì si trovò davanti invece una faccia a lei conosciuta.
Zayn la fissava senza capire realmente perchè lui fosse lì.
Li era una ragazza in fondo che non lo voleva, non c'era molto abituato, ma era pur sempre una cosa quasi scontata.
-C-che vuoi?- chiese Tamara indietreggiando contro il muro mentre si toglieva le cuffie.
Era impallidita.
-Perchè reagisci così- chiese lui avvicinandosi leggermente a lei.
I suoi occhi color caramello erano fissi in quelli verde acqua della ragazza.
I suoi occhi scuri si scurivano ancora di più, diventavano di un nero minaccioso, una cosa che solo un anno prima avrebbe fatto andare fuori di testa Tamy e invece adesso la spaventava e basta.
Tam inizio a tremare.
-T-ti prego, lasicmai in pace- disse la ragazza iniziando a respirare più velocemente.
Tam indietreggiava sempre di più, ormai era letteralmente spiaccicata contro il muro.
Zayn la fissò cercando di capire qualcosa in più su di lei, ma onestamente quella ragazza era più indecifrabile di un testo scritto in cinese.
-Io non ti voglio far male...- disse Zayn avvicinandosi a lei.
Tam si raggomitolò a terra in preda a delle convulsioni e a degli attacchi di asma.
Era nel panico, non poteva sopportare oltre.
Zayn la fissava interdetto.
Non capiva la reazione decisamente esagerata della ragazza, non capiva perchè era come entrata in uno stato di shock e inoltre non capiva cosa le aveva fatto.
-Tamara...- disse lui leggermente abbassandosi al livello della ragazza.
"Non voglio farti male piccola, vedi tutto solo come un gioco"
Tamara stava piangendo dalla paura.
-Lascia stare Tam- disse subito Jace mentre usciva dalla scuola.
-Non le ho fatto niente, biondino- disse Zayn alzandosi con la sua solita aria da scazzato e indifferente.
Jace strinse i pugni.
-Senti coso, dimmi esattamente cosa le hai detto e come hai fatto a ridurla così!- sbraitò Jace serrando la mascella.
-Non le ho detto un cazzo e non so per quale motivo la tua amica faccia così.- disse Zayn iniziando ad alterarsi -se tieni così tanto a lei non è meglio se prima la aiuti a riprendersi?- concluse Malik.
Jace stava per rispondergli per le rime, ma guardò verso Tamara e la vide totalmente in preda della paura.
Si accovacciò iniziando ad accarezzargli le spalle e a sussurrargli parole rassicuranti alle orecchie e continuò così fino a quando la ragazza smise di tremare e appoggiò la fornte sulla spalla di lui.
Zayn era scioccato.
Come era arrivato se ne andò, l'unica differenza erano i dubbi: erano di certo aumentati.


 

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