Hot lines

di Nemia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hot lines [M/M] ***
Capitolo 2: *** Flu [M/N] ***
Capitolo 3: *** Coffee [Light/Mikami] ***
Capitolo 4: *** At the gym [M/M] ***



Capitolo 1
*** Hot lines [M/M] ***


Ola a tutti XD

 

                                                                                                                                                Ola a tutti XD

eccomi qua con una nuova creatura *__* nata durante i compiti di latino O_O'''

Ho messo raccolta perchè è una serie di brevi fanfic su Death Note (non c'è una coppia in particolare.. anche se sapete quali preferisco °°), più sul comico/demenziale che su altro -->per una volta non metterò parti deprimenti in una fic U_U

..

perciò preparatevi psicologicamente se volete continuare a leggere! XD

OOC perchè i personaggi di DN non sono proprio comici nella storia originale °°'

ah, e poi non so ogni quanto aggiornerò.. sicuramente ogni volta che la mia mente penserà qualcosa di demenziale su DN XDD

la raccolta sarà incentrata su delle "linee calde" di vario tipo :P >v<

------------------> e per chi mi sta imprecando contro "ma te guarda, invece di continuare Gita al Mare si mette a scrivere 'sti troiai" .. ho il file del continuo della storia a casa [e sono via] <3

QUESTA FANFIC HA DATO L'ISPIRAZIONE A UNA MIA AMICA PER UNA RACCOLTA SUL FANDOM DI FULL METAL ALCHEMIST. STESSO TITOLO. xD SEGUIREMO ANCHE TEMATICHE UGUALI.. OVVIAMENTE CON LE RELATIVE COPPIE!! QUINDI -questo è un consiglio alla lettura, perchè ne vale la pena davvero- ANDATE SU CATEGORIA: FULL METAL ALCHEMIST E CERCATE L'AUTRICE aduah. STORIA? HOT LINES, OVVIAMENTE!

 

kissu e recensite!

 

 

 

 

 

 

 

Contro la finestra picchiava la pioggia, e fuori era buio.

Alla Wammy's House quasi tutti i ragazzi stavano dormendo a quell'ora.

..

La luce della tv illuminava il letto e il viso del ragazzo seduto sulle coperte. Aveva i capelli rossi, spettinati e lunghi fin sotto l'orecchio.

Gli occhi incollati allo schermo televisivo.

Nella stanza risuonava attutita la musica del programma. Una musica ritmata, vibrante.

In tv c'era una donna sdraiata su un letto dalle lenzuola leopardate, con un vestitino di piume bianche indosso.

Stava chinata in avanti, col seno che traboccava dalla scollatura, la cornetta di un telefono all'orecchio, un lucidalabbra rosso tra le dita che ogni tanto si passava sulle labbra, leccandole.

Rideva e parlava, ma la sua voce era soffocata dalla musica.

Il ragazzo deglutì, mentre quella si sistemava la minigonna.

Strinse gli occhi, leggendo meglio i numeri e le scritte in sovrimpressione.

"Ascoltami in silenzio", "Ragazze in diretta per te"

..

Lesse nell'angolo sulla sinistra.

"Ragazzi in linea per te".

Deglutì ancora, guardando nella direzione del cellulare posato sulla scrivania poco più in là.

Lo prese.

Quel cellulare che gli aveva procurato John qualche mese prima.

..un cellulare avuto grazie a "contatti", come aveva detto lui.

Fece scorrere in alto la parte superiore del telefonino rosso, componendo il numero in sovrimpressione lì in tv.

Gli tremavano un po' le dita, data l'agitazione che gli provocava il pensiero di quello che stava facendo.

Sicuramente se l'avesse beccato Roger sarebbero stati guai seri.

Una hot line..

L'idea lo incuriosiva troppo per non metterla in pratica!

Rimase in attesa qualche secondo, in compagnia di una musica di sottofondo languida.

Ragazzi in linea per lui. Bè, non era che fosse proprio gay, però..

..

La cosa lo interessava e punto.

E mentre aspettava che qualcuno rispondesse cominciò a pensare a Mello.

Era una sofferenza, ogni giorno, da quando se n'era andato via. Dopo la morte di L.

Quella notte era venuto da lui, era furibondo, gli aveva sbraitato contro raccontandogli più o meno che cosa era successo, che sarebbe diventato qualcuno non appena uscito dall'orfanotrofio e avrebbe superato [quel dannato] Near. Poi s'era calmato e l'aveva buttato sul letto, prendendo a spogliarlo con rabbia.

Ovviamente l'aveva lasciato fare..

Una voce rispose, dall'altra parte del telefono.

Una voce un po' scocciata, ma che aveva un tono sensuale.

Il ragazzo sussultò a quel "ciao". E diventò di un colore molto simile ai capelli.

- Ciao - rispose titubante, sedendosi sul letto, a disagio.

Il ragazzo dall'altra parte cominciò a parlargli, a sussurrargli con una voce languida che lo fece vibrare come un violino.

- Cosa vorresti farmi? - bisbigliò il ragazzo che aveva chiamato.

Matt spalancò gli occhi. No. Non poteva essere.

Quella voce, quel tono, quelle parole.. possibile..?!

- Mello? - chiese improvvisamente senza fiato. Dall'altra parte avvertì il ragazzo trattenere a sua volta il respiro.

- Matt?! -

- Che stai facendo? -

Non ebbe risposta.

- Mello..! - non fece in tempo a dire altro, perchè Mello chiuse la conversazione.

Matt rimase a fissare il telefonino. Senza parole.

Mello.

Mello in una hot line.

..

Ecco dov'era finito..!

Spense la tv, (mentre la ragazza su quello stupido letto si sistemava ancora una volta la scollatura) e tirò fuori dall'armadio la valigia .

Ridendo sottovoce.

 

 

 

 

 

 

    PS: per l'idea della hot line.. chi vi dice che Mello non abbia lavorato anche lì?? XD  ---> per chi non l'avesse capito, questi fatti succedono PIU O MENO dopo la morte di L.. ma la raccolta non segue un filo temporale preciso °°'''' insomma, ci sono un po' di sbalzi temporali, a.mL (avanti morte di L [nuovo sistema di datazione]) e d.mL

ok? -non temete, specifico ogni volta così non incasino troppo XD-

Commentate, mi raccomando!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Flu [M/N] ***


Ola a tutti XD

Flu

 

ciao a tutti >< questo capitolo non è proprio comico in realtà °°'''

volevo ringraziare tutte le commentatrici!! T_T cavolo, grazie ragazze! non mi aspettavo che questa storia riscuotesse questo successo XD nel prossimo capitolo dovrebbero esserci L/Light... *____* però non so quando potrò pubblicarlo, sorry T.T

ah, qui le età sono: Mello = 15

Near =14

lo so che direte: ma Near ha 2 anni meno di Mello! ma ho messo AU, no? :P

la storia è a.mL

geometria mi aspetta da un anno O_O ç_ç kissssuuu

psssssssst: recensite eh ;)

 

 

 

 

 

Aveva una sensazione di calore soffocante addosso, gli faceva bruciare gli occhi.

Durante la lezione era anche stato sgridato dal professore.

La prima volta che succedeva una cosa simile.

Dei ragazzini lo avevano strattonato e  preso a palle di neve  il giorno prima, ed ora si trovava in quello stato.

Si tenne la testa con una mano, socchiudendo le palpebre.

Aveva caldo e c'erano -2 C°.

I termosifoni non erano molto alti...

Aprì gli occhi, cercando di fissare il professore e seguire quel che diceva.

Sentiva la sua voce rimbombare nella testa. Girare nel cervello e martellare contro la scatola cranica.

Perchè per tutta la mattinata non aveva sentito nulla ed ora..?

Prese qualche appunto scritto male sul quaderno. Poi chiese al professore di poter uscire un attimo dalla classe.

Si avviò in fretta alla porta e mentre la chiudeva vide Mello, un ragazzo biondo tra i primi banchi, che lo fissava. Già, lui lo fissava in continuazione.

Lo studiava, controllava i suoi movimenti, ascoltava quel che diceva, alzava la mano per ribattere o per precederlo.

E al pensiero di quei suoi sguardi, di quella sua voce velata di rabbia, sentì dei brividi percorrergli la schiena.

Fingeva disinteresse, fingeva superiorità con lui. Solo perchè aveva la certezza di non poter fare altrimenti.

MAI, Mello avrebbe accettato una sua debolezza. MAI  avrebbe accettato  che il suo rivale fosse innamorato di lui.

Se non fosse stato per il loro essere rivali, magari..

Aprì il rubinetto del bagno, bevendo velocemente.

Sentiva le guance calde..

Be', ovviamente Mello non avrebbe mai saputo di quei suoi sentimenti.

Ripercorse il corridoio che lo avrebbe portato in classe, ansimando un po'.

Strano. Era stanco e non aveva fatto che pochi passi..

Andò a sedersi al proprio banco, mentre di sfuggita notava che Mello aveva la testa bassa sul libro, ma con gli occhi lo seguiva.

Con la stessa occhiata che ha il gatto che osserva la propria preda.

Near avvertì il cuore aumentare i battiti. L'ora della lezione passò, e finalmente suonò la campanella.

Il ragazzino raccolse le cose che aveva sul banco, mettendole nella cartella e andò via. Attraversò velocemente la classe e il gruppetto di ragazzi del giorno prima, arrivando al corridoio della propria stanza.

Si appoggiò al muro, tenendosi la testa.

Girava, tutto girava attorno a lui. E aveva un'emicrania allucinante.

C'era qualcuno che lo seguiva. Un ragazzo biondo, i capelli a caschetto, lo sguardo cupo.

Il ragazzino incise con le unghie il muro, producendo un suono acuto e stridente. Mello strinse gli occhi, infastidito.

Poi si ritrovò a sorreggerlo quando quello cadde indietro.

 

_ Hai la febbre..  3 linee di febbre, Near. Ti ho dato qualcosa che la farà scendere, ma tu riguardati, va bene? _ il dottore dell'istituto gli lanciò un'occhiata di rimprovero, poi accostò le tendine bianche che circondavano il letto e Near sentì i suoi passi allontanarsi nel corridoio dell'infermeria.

Si girò su un fianco, fissando il bianco accecante del cuscino. Chiuse gli occhi. Avrebbe tanto voluto vedere Mello, in quel momento. Averlo accanto, magari a stringergli la mano..

Arrossì. Mello non era tipo da fare una cosa del genere. Non con lui poi.

Ma tanto Mello non sarebbe venuto. Nè in quel momento, nè il giorno dopo, nè il giorno dopo ancora..

_ Ehi _

Near sussultò, scattando seduto. Si voltò per guardare il proprietario di quella voce. Mello s'era voltato a sua volta per chiudere le tendine. Si fissarono.

Era preoccupato per lui?

_ Come va? _

_ Bene _

_ Ma se sei viola.. _

Near lo scrutò per un lungo istante. _ Perchè sei venuto? _

_ Che ti frega _ Mello scosse le spalle. Lo fissava.

Continuava a fissarlo. Con  quegli occhi.

Near sentì la testa pulsare più forte, gli occhi un po' più lucidi, la fronte più calda.

E la ragione lo abbandonò al calore di quella febbre.

Afferrò la stoffa delle maniche di Mello, avvicinandolo. Gli prese il viso tra le mani, avvicinando la bocca alla sua con decisione.

Il più grande aveva spalancato gli occhi, paralizzato dallo stupore. Sondava il viso arrossato di Near con lo sguardo, in cerca di una risposta, senza riuscire a leggere la sua espressione concentrata.

La sola cosa che sentiva in quel momento era il tentativo goffo di quel genietto di baciarlo con la lingua.

Rise contro le sue labbra, scostandosi. Near tentò di afferrarlo ancora (per tenerlo vicino?).

Mello spiò velocemente fuori dalle tendine, poi salì sul lettino, facendolo scricchiolare un po'. Il più piccolo gli stava stritolando la maglia.

Gli prese il mento tra le dita, alzandolo per guardarlo in faccia.

_ Merda, Near.. ti rendi conto quanto mi fai uscire di testa?! _ sussurrò eccitato, mentre Near respirava velocemente. Quegli occhi neri e così intensi..

_ Lo so _ il ragazzino sorrideva [ghignava]. _ Mi insegni a baciarti? _

Mello rimase di nuovo di sasso. Near.. cioè, lui aveva qualcosa da insegnargli?

L'albino portò di nuovo il naso a toccare il suo, provocandolo. E il più grande accettò quella provocazione.

Con un ansito premette le labbra sulle sue, sdraiandolo sul lettino. Neanche cinque minuti dopo si accorse che Near lo baciava con una bravura ed un entusiasmo che quasi lo fecero impazzire di piacere.

Per fortuna che imparava in fretta.

Le dita del ragazzino corsero sotto la sua maglia, salendo lungo gli addominali. Mello rabbrividì, strizzando gli occhi quando sentì che gli stuzzicava i capezzoli con le dita.

Che la febbre avesse tirato fuori il vero Near?, si chiese con un sorrisetto.

Gli aprì la camicia, avvertendo le proprie guance farsi calde. Non aveva mai visto Near.. nudo.

Toccò la sua pelle liscia.

Poi chinò ancora le labbra sulle sue per baciarlo. Near mugugnava, lo toccava, ma non sembrava per niente contrario.

Anzi, da quanto diceva più in giù..!

 

 

 

Non riesco a capire perchè sento questo dolore.. la febbre non fa quest'effetto..

Near sedeva al solito banchino, in classe. Era guarito, aveva detto il dottore.

Mello lo fissava con una faccia che non gli piaceva per niente. Ogni tanto gli lanciava un'occhiata che sembrava voler dire che lui la sapeva lunga.

E lui rispondeva con una faccia interrogativa. A cosa si riferiva?

 

- Near, spero proprio che tu ti ammali di nuovo, sai? - Mello aveva scritto questo sul bigliettino che gli aveva mandato durante la lezione. E quando Near gli fece capire di non aver capito grazie ad un'occhiata, il biondo gliene mandò un'altro.

- Farlo con te non è stato niente male.. - Near si paralizzò. La frase non poteva essere equivocata.

..

Lanciò uno sguardo furibondo nella direzione di Mello.

- Ti sei approfittato del fatto che fossi malato! - scrisse in fretta Near, lanciandogli il bigliettino mentre il professore dava le spalle alla classe.

Il biondo stava per sussurrargli qualcosa, ma l'insegnante si voltò di scatto, congelando entrambi.

_ Mello, Near! E' tutta la lezione che chiaccherate.. continuate a farlo nel corridoio, di grazia! _ esclamò stizzito, indicando con uno scatto la porta.

I due ragazzi si alzarono in silenzio, uscendo tra lo stupore della classe.

Near appoggiò la schiena al muro, guardandosi i piedi. Arrotolando una ciocca di capelli attorno alle dita come al solito.

Mello era di fronte a lui, con un piede contro l'intonaco bianco. All'improvviso scattò in avanti, verso di lui, e Near alzò gli occhi pensando che gli sarebbe precipitato addosso.

Ma il più grande avvicinò le labbra alle sue, baciandolo con il solito sorrisetto.

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Coffee [Light/Mikami] ***


Nuova pagina 1

 

 

 

 

 

 

 

Pian piano sto continuando tutte le fic X333

+love’s the funeral of hearts and a plea for mercy when love…+

+Mello massacra l’autrice+

^^’’’’ vabbè, dicevo.. godetevi ‘sto capitolo (che è ambientato più o meno quando Light ha già scelto Mikami.. però è un po’ AU ^^ perché Light non potrebbe incontrarlo.. ^^”…) ..recensite! ><

ringrazio Elly_Mello, Soleya, MellosBarOfChocolate, Mello, Amy_Vampire, Himawari, Betta90,Freija, Fe85, Kyah, Nekorika che commentano e tutti quelli che hanno letto/seguito “Tests” :P

---> la “Hot Line” in questione è il caffè, ok? X*

 

 

 

Light/Mikami

 

 

 

 

 

 

 

Il corridoio era vuoto. Due piante di un verde innaturale svettavano accanto all’ascensore.

C’era solo un uomo con i capelli neri, vicino ad una macchinetta automatica per il caffè.

Aveva lo sguardo cupo, mentre fissava il bicchierino di plastica che veniva riempito.

Dio, il suo Dio lo aveva scelto..

Sperava di essere riuscito a leggere nel suo cuore. Di avere azzeccato il da farsi, con Demegawa..

Il caffè era pronto.

Fece scorrere con le dita la protezione di plastica, tenendo tra le mani il bicchierino pieno.

Soffiò sulla superficie, fissando un punto imprecisato del muro.

Ormai ci si stava abituando, all’idea di essere stato scelto tra milioni di persone. Al fatto di avere lo stesso potere di Kira..

C’erano dei passi rapidi nel corridoio.

Si voltò per vedere chi fosse, scontrandosi inevitabilmente con l’uomo che veniva furioso nella sua direzione.

Spalancò gli occhi mentre vedeva il caffè che gli aveva rovesciato  sulla camicia a righe.

_ Mi scusi, non era nelle mie intenzioni..! _ disse in fretta.

L’uomo aveva i capelli castani, corti, con la frangia spostata di lato. Ed aveva una calma agghiacciante.

Gli occhi di lui salirono lenti a scrutarlo. Si piantarono nei suoi.

_ Mikami.. _ le labbra dell’uomo si piegarono in un sorrisetto.

Mikami lo guardò cercando di non scomporsi. Un brivido di piacere gli percorse rapido la schiena. Quella voce, quel tono.. perché gli faceva quell’effetto?

L’uomo lo spinse contro  il muro, mettendo le mani vicino alla sua faccia, sulla parete bianca.

Mikami cercò di non scomporsi ancora. Deglutì.

Non riusciva a distogliere gli occhi da quelli dell’uomo.

Erano malefici.

..maliziosi?

Lo vide controllare il corridoio.

Poi avvertì il suo ginocchio tra le gambe.

Spalancò gli occhi mentre lui tornava a guardarlo e avvicinava il viso al suo.

Premette con le mani contro il suo petto, per allontanarlo.

_ Scusi, ma cosa..? _

_ Mikami, sono io _

Mikami si paralizzò, squadrandolo, senza fiato.

_ Sono Dio _ sussurrò Light, sulle sue labbra.

L’altro sentì il respiro più rapido nel petto, il cuore battere furibondo. Lui.. Lui gli si era mostrato?

Smise di cercare di liberarsi.

E Light pigiò la bocca sulla sua, infilando le dita nei suoi capelli neri.

Mikami chiuse gli occhi, corrugando le sopracciglia. E ora? Non pensava che Dio avrebbe avuto un approccio.. come quello con lui.

Lo stava mettendo alla prova, forse?

..

Voleva vedere se era degno dell’incarico che gli aveva affidato..?

..

O voleva, semplicemente, una risposta?

..uno sfogo?

 

Light fissò di sottecchi l’uomo, la sua espressione tesa e si compiacque tra sé.

Non avrebbe creduto di incontrarlo lì, Mikami.

..stava facendo bene? In fondo quell’uomo lo considerava il suo Dio, no?

Scivolò con le dita sotto la sua camicia, premendo la coscia tra le sue gambe.

 

Mikami tremò, aprendogli le labbra.

Dio ci sapeva fare, dannazione.

 

Light gli baciò la giugulare. Pulsava all’impazzata contro la sua lingua.

Morse.

Poi scese con la bocca.

Mikami. Non era male, neanche esteriormente. Aveva le spalle larghe, un bel viso, un cervello che sembrava comprenderlo.

Con le dita entrò nei suoi pantaloni, e l’uomo aprì gli occhi, guardandolo sorpreso.

_ Non penserai di passarla liscia, dopo avermi macchiato la camicia, vero? _ sussurrò Light, divertito.

Mikami sorrise imbarazzato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

----forse torno a sistemare il finale, ora devo scappppar T^T--- .... ma no, lo lascio così, và <3 recensiteee

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Capitolo 4
*** At the gym [M/M] ***


Nuova pagina 1

 

scusatemi ma non ho resistito :3 questo capitolo è su Mello/Matt e l’ispirazione l’ho avuta da una giornata in palestra e dal mio Mello XD grazie Ely!! Qui la “roba calda” sarà.. scoprite leggendo XD nel prossimo cap spero di mettere Light/L.. ma forse potrebbe essere anche una Mikami/Light *__* bo! Vedrete!! Ringrazio tutte le pazze che leggono X3 in particolare: aduah, fe85, MellosBarOfChocolate, hay_chan, xxxshelly webmasterxxx, shinyachan, himawary, Mello( mmm che bel nick *__*), elly_Mello, betta90, amy_vampire, freija!! Grazie a tutte =3 E ora.. buona lettura! E recensite, eh!

---> per quanto riguarda gita al mare ho aggiunto il chap finito (per le tontole che pensavano fosse finito lì :p)

Le età di Mello e Matt sono quelle del DN originale! Perciò Mello è più grande di Matt. Mello: 19, Matt:18 ...ah! questa è d.mL ok? ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Palestra.

Già, proprio la palestra. Mello aveva insistito per trascinarci anche Matt, perché aveva detto che si sarebbe ammalato continuando a giocare ai videogames e basta.

E ora il biondo stava pedalando sulla cyclette come un ossesso, cercando di non sentire le ragazze ai suoi lati che blateravano.

Aveva uno sguardo torvo, fisso su Matt che faceva velocemente la panca.

Dannato, a me quell’esercizio non riesce!

Matt s’era messo una maglia senza maniche, di quelle che sembrano tagliate con le forbici, rigorosamente nera. Gli addominali che si tendevano sotto ogni volta che completava una serie di esercizi.

Accidenti, e pensare che si era anche lamentato.

Quasi quasi gli faceva invidia.

Notò con disappunto che anche la proprietaria della palestra, una donna piuttosto giovane, aveva lo sguardo puntato su Matt. Era da quando aveva iniziato che lo fissava con quell’insistenza.

E Mello avvertiva il nervoso che gli faceva rizzare i capelli.

Strinse gli occhi, pedalando più veloce.

_ Ma che carino che è quel rosso, non trovi? _ cinguettò la ragazza accanto a lui all’amica. Il ragazzo biondo le guardò di sbieco.

_ Cavolo, un pensierino ce lo farei proprio.. e che fisico! _ rispose l’altra. Mello le guardò e quelle arrossirono.

_ Tu sei suo amico? _ chiese la prima delle due.

_ Sì _

_ Non è che..? _ la ragazza lasciò la frase a metà, imbarazzata.

Mello ghignò. _ Ma certo _

_ Grazie! Sei così gentile! _ e riprese a pedalare.

_ Non è che usciresti con me? _ si fece avanti l’amica stavolta.

Il biondo la squadrò per un lungo istante. Poi con noncuranza: _ No. Sono impegnato _

_ Ah.. che peccato _ la tipa gonfiò le guance, lasciandolo perdere.

Mello rivolse un’altra occhiataccia nella direzione di Matt che, tranquillamente, continuava il proprio esercizio con la musica che gli martellava nelle orecchie.

Ah sì, eh..?

Il cioccolatomane si fermò, e si alzò in piedi. Si asciugò il sudore con il proprio asciugamano, mentre la ragazza che aveva rifiutato lo spiava. La guardò solo per un momento, e quella, rossa, distolse lo sguardo.

Sbuffò.

Poi se ne andò al bar.

Ordinò della cioccolata calda, e tornò in palestra.

La sorseggiò, gli occhi sul suo fumatore. Quindi si avvicinò con passo deciso.

Si fermò davanti alla panca, dandogli il tempo di notare la sua presenza.

Matt alzò la testa. Tolse le cuffie dalle orecchie, guardandolo interrogativo.

_ Che è successo, Mello? _

Mello aveva alzato la tazza e, con le labbra sul bordo, beveva. Conscio degli occhi delle due ragazze fissi sulle loro schiene.

_ TU sta’ zitto _ sibilò contro la ceramica. Assottigliò gli occhi, e Matt si decise a spegnere l’i-pod e a posarlo.

_ Qualcuno che dà noia? _ chiese il più piccolo, rimanendo sdraiato sulla panca.

Rimasero in silenzio, a guardarsi.

Poi improvvisamente Mello gli buttò in faccia il resto della cioccolata nella tazza, Matt imprecò malamente, e le due ragazze fecero dei versi di disappunto.

_ MA CHE CAZZO FAI?! SCOTTA, PORCA PUTTANA!! _ sbraitò il rosso, facendo per alzarsi. Mello lo spinse giù, sedendosi sulle sue gambe.

_ TU mi infastidisci un mondo _ disse chinandosi su di lui, allungandosi sul suo corpo steso.

Matt spalancò gli occhi quando la lingua di lui leccò via la cioccolata dal proprio collo. _ Mello, ma c’è gente..! _

_ Appunto _ taglio corto l’altro, artigliandogli il davanti dei pantaloni.

Il più piccolo strabuzzò gli occhi, cercando di staccarselo di dosso. Mello gli morse la pelle del collo. _ Posso mangiarti, Matt? _

Matt smise di resistergli. Divertito. Alzò il viso verso il suo, per baciarlo, ma il biondo premette l’indice sulle sue labbra, spingendolo ancora giù. Si mise quel dito in bocca, succhiando la cioccolata che c’era rimasta sopra.

L’altro deglutì, e Mello gli sorrise quando sentì qualcosa di gonfio contro le dita.

Le ragazze dietro di loro s’erano zittite. Probabilmente li fissavano.

Il biondo continuò a leccare la cioccolata su di Matt, muovendo intanto le dita sui suoi pantaloni. E lui cominciò a mordersi le labbra per non gemere lì in pubblico.

_ Matt.. la tua pelle sa di tabacco, sai? _ sussurrò in un suo orecchio Mello, mordendone il lobo. Matt lo guardò tra il sognante e l’arrapato.

Con la lingua salì lungo la sua gola, succhiando il pomo d’Adamo del ragazzo. Gli piaceva farlo impazzire.

E poi doveva subire, in quel momento, la sua gelosia.

Percorse il tratto di pelle attorno alla sua bocca schiusa. Poi inclinò la testa di lato, insinuando la lingua tra le sue labbra.

Matt gli prese il viso tra le dita, ricambiando quel bacio sensuale.

 

 

 

 

 

Matt scattò a sedere, ansimando. Si guardò intorno, si toccò il viso. No, la cioccolata non c’era.

Era nudo, nel letto, e Mello era steso vicino a lui su un fianco.

Il rosso si tenne la testa.

Poi guardò il compagno, che si strofinava gli occhi, sbadigliando. Mello si mise a sua volta a sedere, fissandolo preoccupato.

_ Che hai? Perché sei sveglio a quest’ora? _ chiese assonnato, le palpebre semi-chiuse. Matt non rispondeva, fissandolo. _ Ehi? _

Il più piccolo lo baciò senza preavviso, e Mello soffocò un’esclamazione, spalancando gli occhi. Matt lo buttò sulle lenzuola sfatte, uno sguardo più che arrapato negli occhi.

_ Voglio la mia dose di cioccolata, Mello! _

_ Che..?! _ esclamò quello senza capire, stordito da quel brusco ritorno alla realtà.

Matt lo zittì, baciandolo di nuovo e salendogli sopra.

 

 

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