Amore Fraterno

di jo_gio17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una Promessa di Tanto Tempo Fa ***
Capitolo 2: *** Un Desiderio del Passato ***
Capitolo 3: *** L’oceano non è infinito ***
Capitolo 4: *** Notti d’infanzia e di luna ***
Capitolo 5: *** Volevo solo Salvarti ***
Capitolo 6: *** Lame Incrociate ***
Capitolo 7: *** L’ultimo pensiero ***



Capitolo 1
*** Una Promessa di Tanto Tempo Fa ***








Una Promessa di Tanto Tempo Fa

 
- Me lo avevi promesso!  Mi avevi promesso che non saresti morto, che non mi avresti mai lasciato solo. Sono io, il tuo fratellino, sono io ad avere sempre e costantemente bisogno del tuo aiuto, io avrò sempre bisogno di te! – Le lacrime ormai avevano inondato i suoi occhi, sentiva il loro sapore salato sulle labbra.

- Dopo Sabo, anche tu mi hai lasciato, hai infranto la tua promessa. - Qualche goccia cadeva sulle ferite riaperte; quel dolore non era nulla in confronto alla perdita. Rufy menava fendenti, librava colpi mortali verso la foresta innocente. Le fasciature ormai si erano inzuppate del suo stesso sangue, non gli importava, quel suo maledetto corpo si era salvato solo grazie ad Ace, di nuovo. – Perché lo hai fatto? – Le sue grida strazianti riempivano il silenzio dell’isola e terrorizzavano gli animali, che scappavano all’impazzata pur di allontanarsi da lui e dalla sua furia incontrollabile. – Non dovevi morire, quel colpo non era per te. Per una volta volevo essere io a salvare la tua vita, non me lo hai permesso…perché? – Questa volta il suo pugno distrusse un masso enorme, innumerevoli schegge di pietra piovvero dal cielo, continuando a ferirlo; la sua furia non si arrestava, la rabbia invadeva il suo corpo e il sapore della morte di suo fratello era ancora troppo fresco. Quel dolore fisico mischiato al male che portava dentro il cuore gli ricordavano solo che lui era vivo. Vivo e solo. Nei suoi occhi, dietro le palpebre e le lacrime, c’era l’ultima immagine di Ace, sul volto del fratello in fin di vita, c’era stampato quel sorriso che tanto aveva desiderato vedergli. Era felice…felice di aver donato la sua vita. Un pensiero che Rufy proprio non voleva accettare.







NdA:
Testo breve ma spero comunque che riesca a trasmettervi le emozioni provate da Rufy. Ad ogni capitolo inserirò un'immagine che rispecchierà la storia; l'idea non è innovativa, lo so, ma la mia Musa mi ha guidata in questo progetto e io ci tengo a condividerlo con voi. Cercherò di alternare un capitolo di One Piece ad uno di Inuyasha, non so con precisione quanti saranno. Spero davvero che le storie vi possano coinvolgere, proprio come hanno fatto con me.
Baci Baci
Jogio

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Capitolo 2
*** Un Desiderio del Passato ***






Un Desiderio del Passato

Inuyasha era appollaiato sul ramo più alto dell’albero, sotto di lui, la grande luna piena si specchiava sull’acqua del laghetto. La luce argentea rendeva quella notte più luminosa delle altre; dall’alto riusciva a vedere il suo riflesso, sfocato dalle increspature dell’acqua.

“Il mio volto, i miei capelli, somiglio molto a lui esteriormente, se non fosse per le vesti molto differenti anche un comune umano potrebbe capire che siamo fratelli…eppure lui non mi considera tale.” 

Il corpo del giovane era immobile, solo un piede ciondolava nel vuoto, i suoi occhi fissavano quello specchio naturale incessantemente, il suo pensiero ormai era altrove. Si sentiva solo, abbandonato ma soprattutto schernito. Preso in giro dallo stesso destino. Avrebbe ceduto qualsiasi cosa pur di essere considerato al pari di Sesshomaru, un demone completo, degno figlio di suo padre. Soprattutto però, in cuor suo, bramava…una famiglia, un fratello.

Finalmente quel giorno, le sue preghiere rivolte alle stelle, furono ascoltate, finalmente venne a sapere dell’esistenza della Sfera dei Quattro Spiriti. Un potente manufatto che gli avrebbe permesso di coronare i suoi sogni. Ad un tratto sorrise al sé stesso riflesso.

“Ce la farò! Appena avrò quel cristallo, mi trasformerò in un vero demone e verrò a cercarti, fratello. Ti dimostrerò che sono degno del tuo rispetto, anche se  non oso sperare oltre.”

Con un balzo si lanciò verso il terreno, i suoi piedi nudi toccarono l’erba bagnata dalla rugiada senza fare alcun suono. Dopo aver dato un ultimo sguardo alla luna, Inuyasha iniziò a correre verso il tempio di questa KiKyo, la sacerdotessa che custodiva la sfera e la proteggeva. Il suo cuore batteva all’impazzata, sentiva il suo sangue misto scorrergli in tutto il corpo, dopo molto tempo si sentiva di nuovo vivo.

“Aspettami Sesshomaru, sto arrivando”









NdA:
Eccomi di nuovo, così presto? beh si.. essendo i primi due capitoli mi sembrava più giusto pubblicarli insieme, almeno per darvi l'esempio pratico di quello che ho cercato di spiegare nell'introduzione.
Questa storia è ambientata poco prima della serie, spero di non essere caduta troppo nell'OOC; ma non posso farci niente, io vedo Inuyasha proprio così, tenerone. Spero davvero che vi piaccia e che leggerete la storia in tanti.

Baci Baci
Jogio

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Capitolo 3
*** L’oceano non è infinito ***







L’oceano non è infinito

Era quasi l’alba, alcuni raggi di sole squarciavano il cielo notturno. Quello era il secondo momento più bello della giornata, dopo il tramonto, quando il cielo sembrava prendere fuoco e rispecchiava il suo essere più profondo. Ace era sdraiato sulla polena, il suo turno di guardia era finito da un pezzo, ma lui era rimasto lì, a godere di quella splendida vista. Un rumore improvviso disturbò la sua quiete, senza pensare accese subito la sua fiamma, pronto ad attaccare.

- Tranquillo Ace – una voce ancora impastata dal sonno, ruppe il silenzio del mattino.

- Marco, che ci fai già in piedi?

Il biondo sorrise e si buttò  a sedere accanto all’amico. – Avresti dovuto svegliarmi. Sono già due notti che fai anche il mio turno.

Ace rispose a quel sincero sorriso. Marco era il suo più caro amico, si fidava di lui, così decise di confidargli i suoi pensieri. – Mi manca sai?

Marco aggrottò le sue finissime sopracciglia, erano davvero rari i momenti in cui Ace si apriva. La sua fiamma lo proteggeva anche quando era spenta, ormai, era come un muro che non fungeva più solo da corazza, ma teneva dentro tutte le sue emozioni. – Tuo fratello intendi?

La domanda era retorica, Ace non amava nessuno tanto quanto il suo fratellino, anche se non parlava spesso di lui, Marco sapeva bene cosa gli passava per la testa.

- Già… - sussurrò il moro con aria quasi triste.

- Se ti somiglia, anche solo un po’, se la sta cavando.

Ace sorrise, sempre rivolto verso il cielo. Dopo qualche secondo di silenzio la sua voce risuonò un poco più forte. – Ce l’ha fatta anche lui; sono venuto a sapere che è partito per mare qualche giorno fa.

Marco si lasciò scappare una fragorosa risata – Non posso crederci – esclamò veramente divertito – Tu sei preoccupato per lui! – Mentre disse questa frase si alzò appoggiando la sua mano sulla spalla dell’amico – Non smetterai mai di stupirmi. Rufy è stato cresciuto praticamente da te, era ovvio che avrebbe seguito le tue orme. Il mare non è poi così infinito, lo rincontrerai prima di quanto tu creda.

Ancora con il sorriso sulle labbra lo lasciò da solo. Ace guardò Marco sparire sottocoperta, mentre ripensava alle sue parole.

Ha ragione.” Rivolse ancora un enorme sorriso dei suoi al cielo, per poi avviarsi verso la sua stanza.

- Ci rivedremo, finalmente!


Nda:
L'ispirazione mi ha colta all'improvviso, purtroppo non sono riuscita a pubblicare prima, uff! Spero che il capitolo vi piaccia anche se è breve. Adoro i personaggi di Ace e Marco, io li vedo proprio così. Amici, di quelli che basta uno sguardo per capirsi, di quelli che ne hanno passate tante insieme. Spero che questo sentimento riesca a trasparire, nonostante la Flash sia dedicata ai fratelli per eccellenza di One Piece ;D
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ps: vi piacciono le foto che ho scelto?

Baci Baci

Jogio

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Capitolo 4
*** Notti d’infanzia e di luna ***



 
Notti d’infanzia e di luna

 
Il piccolo Inuyasha era nascosto in una grotta isolata, situata alle pendici di una montagna grigia e brulla. I suoi poteri demoniaci lo stavano abbandonando in quella notte di luna nuova; il bambino poteva sentirli scorrere via velocemente, proprio come l’acqua dell’alta cascata che aveva vicino. Senza quella forza si sentiva ancora più piccolo ed indifeso. I suoi capelli lunghi e neri gli ricadevano sulle spalle, morbidi, umani; il suo naso non percepiva i soliti odori, come le sue orecchie non captavano suoni, a parte lo scoppiettare lento ed annoiato del fuoco. La morsa gelida dell’inverno lo teneva in pugno, ma si fece forza e spense la sua unica fonte di calore. Portò così le ginocchia verso il petto, così raggomitolato sembrava un docile bimbo debole e indifeso. Calde lacrime cominciarono a bagnargli il volto. In quelle notti, fatte di paura e solitudine pensava a suo fratello. Anche Sesshomaru era rimasto solo, anche lui era orfano; perché non lo veniva a cercare? Scosse violentemente la testa, cercando di non pensare. Suo fratello maggiore era un demone a tutti gli effetti, il suo sangue era puro, Sesshomaru era più forte di lui e non aveva nessuna volubilità. Lui era destinato a diventare un grande fra i demoni; compassione, affetto, queste erano emozioni umane, queste erano solo debolezze. Inuyasha lo ammirava profondamente, anche lui un giorno sarebbe diventato potente, anche perché altrimenti sarebbe sicuramente stato ucciso. Ogni notte di luna nuova era una sfida che non poteva perdere, se teneva alla sua vita. La stanchezza prese il sopravvento ed il piccolo fagottino rosso si addormentò. Appena chiuse gli occhi ed il suo respiro si fece più pesante, una bianca figura fece capolino all’entrata della caverna. La piccola lama che brandiva rifletteva la lieve luce delle stelle, egli scrutò il buio in cerca del mezzo-demone. Non fu difficile per lui scovarlo, il suo odore era inconfondibile, l’odore del suo fratellino.

“Per questa notte, sarò io a vegliare su di te” pensò Sesshomaru, e così fece.  Si sistemò sull’uscio, pronto a scattare in caso di pericolo o nel caso Inuyasha si fosse svegliato. Le lunghe ore che lo separavano dall’alba passarono tranquille, anche per questa volta, suo fratello era riuscito ad individuare un buon posto in cui nascondersi. Una leggera brezza portò al suo naso un profumo diverso, Sesshomaru si girò verso il piccolo; i suoi capelli stavano di nuovo mutando colore, a breve si sarebbe svegliato. Un piccolo sorriso, appena accennato si disegnò sul suo volto stanco, diede un ultimo sguardo alla pianura di fronte e con uno scatto fulmineo risalì il fianco della montagna.

“Stai diventando forte, fratello mio”

Inuyasha si svegliò di scatto e i suoi sensi ripresero a funzionare a pieno ritmo. Corse verso l’entrata della grotta ed inspirò profondamente. Un odore familiare impregnava l’aria circostante…

- Sesshomaru… - sussurrò il bambino ancora incredulo, cercando disperatamente un’altra traccia del fratello.

NdA:
Eccomi di nuovo qui, a chiedermi se sono solo io a vedere un po' di umanità in Sesshomaru XD
Questa volta la storia racconta un episodio del passato, un piccolo e tenero Inuyasha e un Sesshomaru degno di essere chiamato fratello! Spero vi piaccia. So che l'immagine non raffigura Inuyasha da cucciolo bambino ma, l'espressione è proprio quella che immaginavo ed il disegno è moto molto bello.
Baci Baci
Jogio

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Capitolo 5
*** Volevo solo Salvarti ***




Volevo solo Salvarti


 
Rufy era sulla polena, come al solito, in bilico tra l’acqua e l’aria. Come tutta la sua vita, in un equilibrio precario tra la vita e la morte. Nonostante il cielo terso i suoi pensieri erano cupi. Sentiva un vuoto dentro di sé, che nonostante gli sforzi di tutti non riusciva a colmare. In momenti come quello l’aria diventava pesante, anche il solo respirare faceva male.

 Non era vero quello che gli avevano detto, il tempo non guarisce le ferite, non allevia il dolore; ti insegna solo a domarlo e a nasconderlo. Con una mano si sfiorò l’enorme cicatrice ad “X” che invadeva prepotente il suo petto. Quel segno era proprio come uno dei suoi tatuaggi, un modo per ricordare.

Socchiuse gli occhi, pessima idea. L’immagine della morte di suo fratello irruppe violentemente nella sua mente procurandogli una dolorosa fitta al cuore. Sentì sul petto, il peso del corpo di Ace completamente abbandonato; l’odore di sangue e carne bruciata gli invase le narici proprio come quel giorno. A devastarlo però fu il suono della voce straziata del fratello: “perdonami, non ti ho permesso di salvarmi”.

 Si riscosse, ansimando. No, quel tipo di dolore non sarebbe mai andato via. Avrebbe convissuto con lui per il resto della sua vita.


NdA:
Ciao :D spero davvero di non annoiarvi, ma la morte di Ace mi ha proprio commossa e quando ci penso le parole si scrivno praticamente da sole. Credo che sia una delle scene più toccanti dell'intera storia, insieme al salvataggio di Robin e la Scena a Thriller Bark quando Zoro si carica di tutte le ferite di Rufy.
Spero che il piccolissimo capitolo vi sia piaciuto, con le feste non sono riuscita  a ritagliarmi un po' di tempo per scrivere purtroppo. Approfitto per Augurare un Buon Anno a tutti!


Baci Baci
Jogio

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Capitolo 6
*** Lame Incrociate ***



 
Lame Incrociate
Erano lì, spada contro spada, occhi negli occhi. In entrambi i loro sguardi si leggeva solo rabbia, ma no… niente odio. Nonostante le loro divergenze, in un angolo nascosto dentro al loro cuore si sentivano irrimediabilmente legati. Forse era proprio la stessa provenienza del sangue demoniaco che condividevano a renderli tali, o forse, era la speranza che un giorno si sarebbero riscoperti fratelli. Un altro fendente mortale tagliò l’aria accanto al corpo di Inuyasha; non tardò la risposta del mezzo-demone, anch’esso sfiorò il fratello, ma non lo ferì.

Erano lì, i loro muscoli tirati, pronti a scattare. Solo il vento disturbava quello studiato silenzio, quell’attimo di calma prima del colpo finale. Inaspettatamente non arrivò: Inuyasha rinfoderò Tessaiga.

- Non sarò io a toglierti la vita, Sesshomaru.  Qualsiasi cosa tu faccia, io non sarò mai capace di uccidere mio fratello. – Detto questo, gli voltò le spalle e si inoltrò lentamente nel bosco senza ricevere risposta.

Sesshomaru continuò a fissare la veste rossa allontanarsi da lui e anch’esso abbandonò la posizione di battaglia e rimise Tenseiga nel fodero. Con il volto senza espressione, si diresse dalla parte opposta.

- Fratello…


NdA:
Ciao ciao, ecco il primo capitolo del 2014 :D Questa volta il testo è stato ispirato proprio dall'immagine. Spero vi piacciano entrambi. Ho optato per un Sesshomaru modello "semi-ghiacciolo" spero non vi dispiaccia, in conpenso Inuyasha è il solito tenero mezzo-demone!
Grazie a tutti quelli che seguono e recensiscono la raccolta, mi scaldate il cuore.

Baci Baci
Jogio

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Capitolo 7
*** L’ultimo pensiero ***




L’ultimo pensiero


Quando tutto mi stava sfuggendo dalle mani, quando la mia inutile vita stava per andare in pezzi, il mio unico pensiero sei stato tu. Il tuo enorme sorriso, così simile al mio, mi ha riempito e tutt’ora mi riempie il cuore e l’anima. Il tuo coraggio e la tua ingenuità sono stati la mia forza. Tu e soltanto tu, sei il motivo per cui io ancora respiro e avrei potuto mollare sai? Tante di quelle volte che ormai ho perso il conto. La mia esistenza maledetta è stata irrimediabilmente contagiata dalla tua immensa vitalità, tu fratello mio, sei la semplice essenza della vita. Il mio unico rimpianto sarà quello di non poterti vedere realizzare i tuoi sogni… avrei combattuto ancora per te e con te. Adesso sono legato su questo patibolo; tutti non aspettano altro che la mia morte. In questo momento disperato, penso a te. Vivi fratello, vivi per entrambi.



NdA:
Questo sarà l'ultimo capitolo di questa raccolta. Spero che l'idea vi sia piaciuta, così come le storie e le immagini. Alla fine ho deciso di concludere con Ace, un personaggio che ho profondamente amato! Inoltre vorrei ringraziare particolarmente iaele santin & FlameOfLife perchè senza di loro, la raccolta sarebbe stata sicuramente meno bella... grazie per esserci state sempre con le vostre recensioni. Un altro particolare grazie a tutti quelli che hanno messo nelle seguite e nelle preferite questa storia nata senza nessuna pretesa. infine grazie a chi è semplicemente capitato qui a leggere silenziosamente i miei capitoli.
A presto...

Baci Baci
Jogio

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