Tra pini e ghirlande

di Blu_River
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo capitolo ***
Capitolo 3: *** Terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** Quinto capitolo ***
Capitolo 6: *** Sesto capitolo ***
Capitolo 7: *** Settimo capitolo ***
Capitolo 8: *** Ottavo capitolo ***
Capitolo 9: *** Nono capitolo ***
Capitolo 10: *** Decimo capitolo ***
Capitolo 11: *** Undicesimo capitolo ***
Capitolo 12: *** Dodicesimo capitolo ***
Capitolo 13: *** Tredicesimo capitolo ***
Capitolo 14: *** Quattordicesimo capitolo ***
Capitolo 15: *** Quindicesimo capitolo ***
Capitolo 16: *** Sedicesimo capitolo ***
Capitolo 17: *** Diciassettesimo capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


La neve scende copiosa, ricoprendo i verdi prati che circondano l' immenso castello.
Lentamente scende silenziosa e delicata, inaugurando l' alba di un nuovo giorno.

Gli studenti sono ancora rintanati nei loro letti, troppo pigri anche solo per aprire un occhio e ammirare quello spettacolo.

Solo una ragazza, all' apparenza fragile e minuta, se ne sta appollaiata davanti alla finestra con le gambe raccolte al petto per tenersi stretta il calore.

Ammira il lento e cadenzato cadere della neve, come impnotizzata, lasciando che esso la culli come una dolce ninna-nanna.

Lascia che i suoi pensieri si uniscano alla fine pioggia bianca che scende e si sparge abilmente,senza tuttavia, un ordine preciso.

Un sospiro esce dalle sue rosee e dolci labbra, un sospiro che sa di attesa e di qualcosa che aspetti da tempo.

I suoi ricordi sgorgano, dettati da un ritmo costante come quello delle lancette di un grande pendolo che scandisce il tempo.

Un cigolio sinistro la risveglia dal torpore in cui è caduta distogliendo lo sguardo, fino a posarlo su un altra figura esile dai rossi capelli, che come un gatto si stiracchia nel letto destandosi dal lungo sonno.

Sorride anche se non ne conosce il motivo.

Sa soltanto che all' improvviso si sente allegra e piena di energia.

I pensieri tristi vengono spazzati via, dal' improvvisa figura che le si para davanti, ostruendole il campo visivo.

"Buongiorno" biasica la ragazza, con la voce ancora impastata dal sonno.

L' altra poggia le braccia per terra, svolgendosi dal suo stesso abbraccio protettivo e facendo perno su di esse si solleva, erigendosi in tutta la sua altezza.

È bella.

I bruni capelli le ricadono in perfetti boccoli, andagiandosi sulla stretta vita.

Gli occhi cioccolato screziati da piccole pagliuzze d' oro esprimono tutta la dolcezza e l' innocenza di cui è fatta.

Il corpo snello e il seno prosperoso sono celati da una leggera camicia da notte di seta, regalo di compleanno della madre, che le calza perfettamente, evidenziandone i particolari.

L' altra è l' opposto.

Rossa di capelli, intrecciati in una treccia complessa che solo una che possiede capelli estremamente lisci è capace di acconciare.

Gli occhi sono azzurri, limpidi come il cielo, hanno un aria sbarazzina e maliziosa.

Il corpo è leggermente minuto rispetto a quello della mora, tuttavia quando passeggia per i corridoi mostra un' innata eleganza.

Una è una mezzosangue, forte di carattere.

È orgogliosa e coraggiosa come non mai, soprattutto quando si tratta di quei due impiastri che sono i suoi amici.

È dotata di una pazienza infinita, nonostante all' occorrenza sappia perdere le staffe abbastanza facilmente.

È dolce è affettuosa, anche se fatta arrabbiare può diventare molto pericolosa.
 A quel punto diventa necessario stare almeno a tre metri dalla portata della sua bacchetta.


Quando qualcuno le fa un complimento le sue guance si colorano deliziosamente, facendola sembrare ancora più innocente.


L' altra è una purosangue.
Un bel peperino.

La sua specialità sono le fatture Orcovolanti che pare che si diverta a lanciare al povero malcapitato, che sussurra semplicemente qualcosa che non la aggrada.

Ha una certa predilezione ad osservare tutto il santo giorno, un bel moretto.

Non riesce mai a parlare civilmente con il fratello e sembra che faccia apposta a fargli notare ogni volta quanto sia tonto e privo di tatto.

È la minore di cinque fratelli, uno più matto e rosso dell' altro.


"Buongiorno a te" risponde cortesemente la riccia, posandole con innata delicatezza, un bacio sulla guancia lentigginosa.

Come queste due ragazze siano diventate amiche è un mistero per tutti, sono così diverse nel carattere e spesso hanno pareri differenti, ma come si dice: gli opposti si attraggono.


Si sa solo che i loro nomi sono Hermione Jane Granger e Ginevra Molly Weasley.

Salve a tutti!
Mi ripropongo con una fiction dedicata al natale, legata a questo periodo magico.
Spero sia di vostro gradimento.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 2
*** Secondo capitolo ***


Quando Draco Malfoy si era alzato poche ore prima, aveva avuto subito il sentore che qualcosa non andasse.

La sua stanza, che condivideva con il suo migliore amico, era insolitamente vuota e silenziosa.

Gli sembrava strano che l' altro mancasse, infatti il biondo era sempre il primo ad alzarsi, mentre Blaise poltriva ancora una decina di minuti.


Ed adesso in Sala Grande si rende conto del perché il suo amico mancasse nel letto prima.

Appena è entrato una ragazzetta del che potrebbe essere del quarto anno di Tassorosso, gli è saltata al collo, iniziando a riempirlo di bacetti sulle guancie, peggio di un bimbetto.

Con fare scortese se la stacca brutalmente di dosso, con grosso disapprovazione della moretta, che con un sonoro sbuffo glielo fa captare.

La ragazza non demorde, tentando nuovamente di abbracciarlo,strusciandosi come un micio che fa le fusa, contro il suo addome muscoloso.

Gli mostra gli occhi verdi illanguiditi, non nascondendo il proprio desiderio.

"Ma Porco Merlino, ti levi?"

 La invita finalmente, con falsa gentilezza a staccarglisi di dosso.

"Oh Draco, amore" sussurra ancora la ragazzetta, provando a fargli cambiare idea, abbarbicandosi al suo braccio.

Una risata alle sue spalle lo distoglie momentaneamente, dalla piovra che si ritrova davanti.

Si volta, nel' intento di cruciare con lo sguardo chi sta osando sbeffeggiarlo così apertamente.

Così facendo nella sua visuale compaiono due iridi cobalto ridenti e maliziose, appartenenti al suo migliore amico che per l' appunto si sta avvicinando, facendolo infuriare maggiormente.

E si sa se un Malfoy si altera diventano " augelli per diabetici"

"È così soddisfacente prenderti per il culo, amico"

 Esclama il moro, con un espressione beffarda in volto, tirandogli una sonora manata ben assestata sulla bianca schiena.

Lo sguardo folle e allucinato del bel biondo serpeverde non fa che aumentare l' ilarità del moro.

"Si può sapere perché cazzo ridi?" 

Sbotta, molto simpaticamente Malfoy diventando scuro in volto, allontanando un contemporanea con una risposta poco garbata, la ragazza della casa di Tosca Tassorosso.

"Non hai notato che questa mattina non ero nel letto?"

 Domanda ilare Blaise,prendendo finalmente posto al tavolo.

"Si, e allora?" 

La risposta secca e concisa del biondo che gli si è affiancato lo fa tentennare un attimo, ma il dubbio come viene scompare, e il moro fa buon viso a cattivo gioco.

Sa comunque che deve stare attento a come parla, conoscendo il carattere irascibile dell' amico e compagno di casata.

"Beh, diciamo che negli ultimi tempi ho notato che te ne stai sempre sulle tue e che non stai da almeno una settimana con una ragazza, quindi ho pensato di smuovere un pò le acque."

 Parla lentamente e con calma, come se stesse spiegando una lezione di incantesimi ad un primino.
In realtà sta soppesando le conseguenze delle sue azioni.

"E forse, razza di microcefalo invertebrato, non credi che ci sia un motivo per questo mio comportamento?"

Pone il quesito come se avesse un troll davanti, invece del suo migliore amico, anche se pensa che si assomiglino molto in quest' istante.

"Beh.." Balbetta tutt' un tratto spaventato l' altro cercando di alzarsi dalla panca della tavolata.

Draco con una presa poco gentile, lo tira, facendolo risedere.

Estre la bacchetta dalla tasca della divisa, brandendola come una clava.
La punto al collo del moro.

"Blaise non ti schianto solo perché non ho voglia di prendermi inutili punizioni, ma giuro su Salazar che se di nuovo di testa tu ti viene un idea così cretina, un bella maledizione senza perdono non te la toglie nessuno."  

Infuriato come solo un Malfoy può essere, distoglie lo sguardo dal moro mettendosi a mangiare in silenzio il suo pranzo, sotto lo sguardo stranito di tutta la tavolata.






Ecco un altro capitolo.
Questa storia l' aggiornerò ogni giorno.
Un bacio Carolux1997


Un grosso ringraziamento a tutti quelli che l' hanno messa tra le seguite, ricordate, preferite o che l' hanno recensita.
Anche a chi a semplicemente letto.
:-)

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Capitolo 3
*** Terzo capitolo ***


Le lezioni lezioni pomeridiane sono famose per essere sempre un pò noiose e soporifere.

Quella di Storia della Magia, che si sta appunto svolgendo, non fa eccezione.

Anche la più diligente studentessa di Hogwarts, Hermione Granger sfoglia annoiata il libro di Storia della Magia, odendo come un eco lontano la voce stridula del professor Ruf.


Non le va proprio di applicarsi, è troppo pensierosa per dedicarsi ad altro.

È immersa in una dimensione tutta sua, in cui la fantasia non manca.

Un luogo dove regna la pace eterna e la spensieratezza.


"Già pensato hai regali di Natale?" 

A distoglierla dai suoi favolosi pensieri ci pensa come sempre la bionda di casa Brown.

Non sia mai che lei non venga aggiornata delle novità, non per niente è abbonata alla rivista più in voga al momento nel mondo magico, Novella 2000.

Quest ultima proclama che durante l' anno corrente è molto di moda il rosa shocking, e ogni ragazza aggiornata possiede almeno un capo di abbigliamento del suddetto colore.

Lavanda Brown possiede dei tronchetti tacco 10 rosa shocking, che ai party delle casate indossa con orgoglio.

Alla riccia queste "frivolezze" come le chiama lei, non interessano.

Supponendo che la compagna di casa voglia domandare qualcosa in merito all' argomento, cerca di glissare sulla risposta, commentando in modo vago.

"Non ci ho ancora pensato" 

La bionda sembra delusa dalla risposta, ma dopo qualche secondo, con un gesto noncurante e disinteressato, volta lo sguardo tornando ad occuparsi della sua manicure.



Dal lato verde-argento della classe, la situazione é identica.

Il biondo principe di Serpeverde, come lo hanno soprannominato i suoi compagni di dormitorio, ha gli occhi chiusi e la testa poggiata sul banco.

È nel dormiveglia, perché al minimo rumore scatta.

Il suo compagno di scorribande, il moro Blaise Zabini è bellamente stravaccato sulla sedia accanto a lui, che si diverte a costruire aeroplanini di carta che con un incantesimo volano per la classe, infastidendo chi sfrutta l' ora per riposare.


I brevi sogni del biondino sono sempre popolati dalla stessa persona, che per lui da qualche mese è diventato un chiodo fisso.

Non riesce a smettere di pensarci ed ogni occasione è buona, per i suoi amici che conoscono il suo stato d' animo,per sfotterlo.

E lui ogni volta, come da copione, si incazza menando il diavolo a quattro.

Ma dopotutto loro sono i suoi amici e lui non li cambierebbe per nulla al mondo.

Nonostante i suoi tosti grattacapi nel' ultima settimana ha scoperto un segreto che Theodore Nott, suo amico d' infanzia insieme a Blaise, cova gelosamente.

Pare infatti che il castano si sia invaghito di Luna Lovegood, una biondina innocente della casata di Cosetta Corvonero amica della mezzosangue del trio.

Quando camminano nei corridoi e capita di incontrare un gruppetto di corvonero tra cui appunto la bella Luna, il biondo e il moro del trio dei sotterranei non si risparmiano battute degne di Salazar Serpeverde puramente dirette al castano, che non sa più che maghi invocare.

Ma come si dice " chi la fa, l' aspetti".

Solo Blaise è sempre il solito scapolo giocoso e malizioso; lui si diverte e basta.

Si mormora che non abbia mai avuto nemmeno un minuscola cotta per una ragazza, è sempre stata sola e pura attrazione fisica, niente di più.





Harry Potter, sa che i guai non arrivano mai da soli.

 Ha come il sospetto che Piton abbia scoperto i piccoli furterelli che compie Neville Paciok, uno studente all' apparenza sbadato e impacciato della casa di Godric Grifondoro.

Infatti è da tutta l' ora che il professore dal' aria burbera, gli lancia sguardi duri e freddi.

Il povero Neville, che è sempre stato terrorizzato dall' uomo, continua a commettere errori, che lo fanno tremare e sudare copiosamente.
Così non fa che confermare ulteriormente, le opinioni e supposizioni di Piton.

Ha salvare come sempre l' amico, interviene in suo aiuto il ragazzo con la cicatrice.

"Professore, potrei accompagnare il signor Paciok in infermeria? Ho l' impressione che non si senta bene."

In effetti Harry ha notato il pallore che sta invadendo le guance del ragazzo paffutello, dandogli un aspetto da cane bastonato.

L' uomo con i capelli neri fa un gesto secco e stizzito con la mano, come per scacciare una grossa mosca fastidiosa, voltandosi in uno svolazzo di mantello verso la cattedra.

Il ragazzo lo prede per un si ed aiutando il compagno ad alzarsi, lo trascina fuori dal' aula, sbattendosi,con un sonoro fragore, la porta alle spalle.









Eccomi appena in tempo prima che venga un altro giorno con un nuovo capitolo, appena sfornato.
Perdonate se ci sono errori.
Grazie ancora a tutti.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 4
*** Quarto capitolo ***


"Buona sera ragazzi" 

La voce bassa e profonda del vecchio preside si estende, con un semplice sonorus. Per 

tutta la sala, portando l' attenzione degli alunni delle quattro casate su di se.

"Grazie per la vostra collaborazione, vorrei darvi una bella notizia"

Continua sorridendo, dall' alto del pulpito, sistemandosi accuratamente e 

meccanicamente sul naso gli occhialetti a mezzaluna che gli incorniciavano 

gentilmente il vecchio volto.

A sentire queste parole gli alunni più maturi si rallegrano, finalmente qualcosa di positivo, pensano.

"Io e gli altri docenti, abbiamo deciso di comune accordo, di organizzare un ballo.

Si terrà la sera del 25 dicembre qui in Sala Grande.

Sarà un evento in maschera ed ognuno di voi, dovrà portare una dama o un cavaliere.

Per aquistare il necessario per l' evento, potete usufruire dell' uscita che ci sarà questo 

fine settimana" 

Silente termina il suo monologo con un espressione di pura soddisfazione sul volto 

rugoso.




" Dray, pensi di invitare la ragazza che non ti fa più ragionare, al ballo?" 

Il moro di casa Zabini è famoso per la sua schiettezza.

Pare infatti che in un discorso, di qualsiasi tipo esso sia, piaccia arrivare subito al 

sodo senza usare mezzi termini.

Ed è esattamente così che sta facendo.

"Mhn" il biondo risponde con un grugnito, che vorrebbe mostrare la sua scarsa 

attenzione al colloquio.

Infatti è troppo impegnato a fissare in un punto imprecisato della sala con estremo 

interesse, per badare alle parole che sciorinano quei due idioti che si ritrova per amici.

Blaise, però pare ignorare la situazione del compare, piuttosto si volta a scrutare il

 volto impassibile del castano compagno di stanza.

"E tu hai intenzione portarci la Lovegood?" 

Il purosangue moro non sa proprio cosa voglia dire la parola "privacy", non rientra

 nemmeno nelle parole del vocabolario da perfetto rampollo di una delle più antiche 

casate inglesi.

Eh no.

"Sta zitto" 

Nott gli intima con lo sguardo e le parole che gli escono sibilline dalle labbra, per poi 

propinargli un bello schiaffo sulla nuca accompagnato da un velato insulto.

"E con te come la mettiamo eh? Signor Don Giovanni" 

Malfoy, che intanto ha riportato l' attenzione sui suoi amici, dopo la breve distrazione, 

se la ridacchia alla grande gustandosi la scena.

Blaise si è tirato la zappa sui piedi.

"Diciamo che è una sorpresa" 




"Hermione, ti andrebbe di venire al ballo con me vero?" 


Un ragazzo alto circa un metro e ottanta, fisico asciutto , capelli biondicci e le gote 

pallide da tipico irlandese le scivola accanto mostrandole una dentatura smagliante.

"E se qualcun altro me l' avesse già chiesto ed io avessi accettato?" 

La riccia si volta in direzione dell' altro grifondoro suo coetaneo, fissandolo 

intensamente negli occhi cerulei.

"Na, dolcezza so di essere il primo a chiedertelo"

Afferma con decisione allargando ancora di più il suo sorriso ed avvicinandosi maggiormente.

"Ci penserò" 






"Oh Albus, direi che è stata davvero una splendida idea, organizzare questa 

cerimonia.
Ci voleva proprio.

Che questa sia la volta buona che i dissapori ed i pregiudizi vengano sotterrati e che si

 riesca a collaborare in pace"

Minerva Mcgranitt la professoressa di Trasfigurazione, è davvero una donna saggia e 

coraggiosa.

Non per niente quando frequentava Hogwarts come studente, era stata subito smistata 

a a Grifondoro, senza un minimo di esitazione da parte di quello sgualcito e strappato 

pezzo di stoffa che è il cappello parlante.

"Sono sicuro mia cara Minerva, che molte cose andranno al loro posto.

Certo è improbabile che in una sera tutti si sistemi, tuttavia io penso che il ballo non 

sia che un incentivo per sciogliersi e conoscersi meglio." 







Salve! 
Come al solito pubblico pochi minuti prima che scada il giorno corrente (mamma mia come parlo!) 
E che di giorno sono presa dal troppo studio.
Perdonate se ci sono degli errori.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 5
*** Quinto capitolo ***


Da quando i gemelli, dopo Hogwarts, avevano aperto una nuova filiale dei tiri vispi Weasley ad Hogsmeade, affidandola al loro amico Lee Jordan, quest' ultima appunto, non era mai stata così piena.

Dopo la notizia da parte di Silente ieri sera, che ha annunciato l' imminente ballo di Natale che si svolgerà il 25 dicembre, ogni studente è in fibrillazione.

Le ragazze, che vanno dagli 11 a 17 anni di tutte e quattro le casate della scuola, sono accalcate in massa, nella parte nord del villaggio, dove ci sono situati vari negozi di abbigliamento, accessori e cosmetici.

Mentre i ragazzi stanno tutti nella parte sud, dove ci sono il negozio dei Weasley, Mielandia ed altri negozi di articoli maschili, a discutere delle partite di quiddich e del campionato scolastico.


Harry e Ron, con non poca fatica cercano di entrare, tra uno spintone e l' altro dentro al locale stracolmo di gente.

Peggio che stare in discoteca al sabato sera.

"Fred,George" 

Il ragazzo moro tenta invano di attirare l' attenzione dei due.
Prova più volte, ma circondati dal un baccano assordante è un pò difficile farsi sentire.

Finché a Ron non viene in mente di scagliare una piccola palla rimbalzina sulla testa di Fred, che finalmente si volta.

"Ehi" 

Esclama massaggiandosi la testa nel punto in cui l' oggetto l' ha colpito.

"Mi sa che mi spunterà un bel bernoccolo, parola mia" mormora tra se è se.

"Fred" 
  
Il più piccolo dei maschi di casa Weasley, chiama il fratello, alzando il braccio e sventolandolo.

"Harry, Ron come mai da queste parti?" 

Urla avvicinandosi ai due con un sorriso.

Le sue grida riescono appena a superare il frastuono, che sta diventando insopportabile.

"Come mai sei qui?" 

Domanda stupidamente weasel, al fratello maggiore.

Quello lo guarda con un sorriso canzonatorio sul volto.

"E meno male che mamma dice che sei intelligente, Ronnino" 

Afferma un altra voce divertita, che gli giunge alle spalle, identica a quella della persona che gli sta davanti.

George Weasley in tutta la sua imponenza gli si parà davanti.
Capelli rossi lisci e corti, il viso pallido e allegro spruzzato di lentiggini.

"Bah e che cosa ho chiesto di strano?" 

Sospira perplesso, non comprendendo il motivo di tale affermazione.

"Ron, sono venuti qui per dare una mano a Lee.
È ovvio che con questo pienone non potevano lasciare tutto nelle sue mani, non ci sarebbe riuscito" 

 Gli viene in aiuto Harry, spiegando filo per segno la situazione che si è venuta a creare.

"Ah" 

È il brillante commento che esce dalle labbra del Grifone.

"E scommetto che il negozio di Diagon Alley l' avete lasciato, per oggi, gestire a tua moglie Angelina, non è vero George" 

Continua ancora il moro, appoggiandosi al muro vicino al bancone.

"Esatto" 

"Ehm amici avrei bisogno di una mano" 

La voce squillante di Lee si intromette nel discorso timidamente.

"Certamente, ragazzi che ne dite di darci una mano, sarebbe utile" 

Propone Fred ai due Grifondoro.

"Va bene" 







Hermione Granger si è rintanata in libreria, lontana dalla gente e dal caos che provoca.

È seduta ad un tavolo attaccato agli scaffali che emanano un profumo di carta consumata e di inchiostro.

Circondata da libri, è immersa nella lettura di un libro di Erbologia Subaquea.

Il taccuino accanto a se, insieme ad una penna prendi appunti.

Si sta documentando su delle creature fantastiche, mezze umane e mezze pesce.

Fuori dall' acqua sembrano degli esseri innocenti e fragili.

In realtà sono delle macchine incantatrici che attraggono i marinai in mare con i loro canti, facendoli così affogare.

Sta leggendo un verso che parla di una Sirena che si era innamorata di un naufrago e lo aveva salvato da morte certa, portandolo sulla riva di un isola, salvandolo con le sue lacrime magiche.


Accanto alla scrittura antica e vergata di inchiostro nero, compaiono dei versi scritti con un inchiostro scuro.

"La prima cosa bella che ho avuto dalla vita, è il tuo sorriso giovane, sei tu"











Salveeeee a tutti ecco il nuovo capitolo. Spero di essere in tempo. Un bacio Carolux1997 L' ho scritto il 13 dicembre anche se c' è scritto 14.

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Capitolo 6
*** Sesto capitolo ***


Da quando Hermione è stata in libreria, continua a pensare alla frase misteriosa che è comparsa sul manoscritto antico.

Non capisce chi é lo sconosciuto che l' ha mandata.

Sopratutto si chiede se per caso non è stato uno scherzo puerile da parte della solita casata nemica.

Non ne ha parlato con nessuno, nemmeno con la sua migliore amica Ginny.

Il che è preoccupante visto che le rivela praticamente tutto.


Sta camminando in rispettoso silenzio, tuttavia senza la sua inseparabile tracolla stracolma di libri, nel corridoio del terzo piano vicino all' aula di Trasfigurazione.

Una mano lunga e pallida spuntata alle sue spalle, l' afferma con una presa ferma e ferrea e la trascina in un passaggio buio che rientra nel muro.

L' oscurità la circonda.

È schiacciata tra un corpo muscoloso e sconosciuto e il muro di pietra fredda.

Il contrasto tra il calore e la frescura dei due elementi, le provocano intensi brividi che lenti le percorrono la schiena liscia, facendola tremare come una foglia.

Due braccia che seppur ignote esprimono fiducia e sicurezza, le si avvolgono come uno scudo intorno alla vita, avvicinandola al corpo del ragazzo.

La riccia sta per porre un quesito, quando la voce calda e sensuale dell' altro, l' anticipa.

"Non ti è dato sapere chi sono, solo il sapore delle mie labbra ti lascio assaggiare."

Una bocca morbida che sa di menta le si posa delicata sulle sue labbra di pesca.





I presidi che avevano avuto l' onore di dirigere la scuola di magia e stregoneria più famosa di tutto il Regno Unito, avevano avuto diverse qualità.

Silente indubbiamente possiede la saggezza ed un grande senso dell' umorismo.

Senza dubbio.

Infatti, Piton é seduto su una sedia di velluto verde scuro posizionata davanti alla scrivania del grande ufficio del vecchio.

Discorre con Albus in merito ad un fatto accaduto pochi minuti prima.

L' insegnante di pozioni continua a ripetere ininterrottamente quanto la sicurezza sia fondamentale quando si a a che fare con delle piante magiche.

"Preside, si rende conto che una Mandragola mi ha quasi tranciato un dito?" 

Severus Piton, figlio di Salazar Serpeverde, non è mai stata una persona famosa per la sua calma.

Anzi si può dire, che l' uomo dai capelli neri non ne sappia nemmeno il significato.

Inoltre non si è mai visto il suo viso del colore di un peperone maturo, da fare invidia al colore dei Weasley.

Questo fa capire quanto sia alto il grado di incazzatura dell' uomo.

Silente invece è seduto comodamente sulla sua poltrona con un espressione sorniona sul volto che ridacchia diverito.

La scena gli sembra estremamente comica.

Dopotutto vedere il famoso pozionista di Hogwarts alterato, quando di solito è sempre altero e rigido, è un occasione più unica che rara.

"Andiamo Severus, infondo è solo un morsetto niente che Madama Chips con una pozione non sappia curare" 

Il riso aumenta maggiormente, quando sul volto del professore più giovane compare un espressione di puro terrore.

Il preside infatti sa che a Piton la cara infermiera, mette una tremenda inquietudine, causata dai suoi metodi di guarnizione un pò misteriosi.






"Hai già deciso che pozione rifilargli?" 

"Credo di si" 

Due voci, conversano in una delle aule in disuso nei sotterranei, non è mai sicuro parlare ai piani superiori.

"E quando hai intenzione di dargliela?" 

"Al più presto, di sicuro" 

La prima voce sembra estremamente curiosa di quello che ha in mente l' altro soggetto.

Indisturbati continuano a progettare piani, incuranti dei fantasmi che silenziosi passeggiano attraverso muri e pavimenti, creando ombra spettrali e inquietanti.



 

Salveeee a tutti.
Eccomi con il sesto capitolo.
Appena scritto.
È pubblicato il giorno giusto.
Grazie ancora a tutti.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 7
*** Settimo capitolo ***


Labbra che si toccano, bacini che si sfiorano, ansiti che si mescolano, fondendosi.

Un corpo di donna scivola tra le sue grandi mani, riempiendolo della pienezza delle sue dolci forme.

Sospira estasiato, cercando maggior contatto con quel corpo di dea, dal profumo familiare.




Spalanca gli occhi, tirandosi improvvisamente a sedere.
Goccioline di sudore gli imperlano la fronte, il respiro accelerato come se avesse appena finito di correre.

Si guarda intorno, cercando di mettere a fuoco nell' oscurità della stanza, qualche oggetto familiare.

Si rende conto di essere sotto le coperte, fin troppo spesse, della sua camera nei sotterranei di Hogwarts.

Cerca di calmare i battiti furiosi del suo cuore, che non la vuol smettere di palpitare così velocemente.

Di una sola cosa è consapevole, il suo pensiero fisso, ora lo tormenta anche nei sogni.






Una testa ricciola è china sul lavandino del bagno della sua stanza.

Si è alzata qualche minuto prima, improvvisamente il sonno le è passato.

Stava sognando, quando in un attimo si é svegliata ed è corsa in bagno a rinfrescarsi le idee.

È fin troppo sorpresa da quello che il suo inconscio le ha mostrato, per considerare anche solo minimamente, l' idea di ritornare a rincantucciarsi nel letto.

Non le è mai capitato di fare sogni del genere.

Magari qualche sogno tipico da romanzo rosa, che leggono le ragazzette, ma mai un sogno a luci rosse.

Le gote le si imporporporano di rosso, al pensiero. Da quando ha ricevuto quel dolce bacio dal misterioso sconosciuto, tutto a iniziato a trasformarsi.



Manca poco meno di una settimana a Natale e tutta Hogwarts è addobbata a dovere.

I professori, con l' aiuto del mezzo gigante Hagrid, hanno posizionato un grosso e maestoso pino all' entrata della sala grande.

Il professor Vitous si è occupato personalmente, con un incantesimo di levitazione, di addobbarlo, rendendolo un tripudio di colori.

I corridoi sono pieni di ghirlande verdi e rosse, nel cortile sotto le arcate sono appesi diversi rametti di vischio, dove i ragazzi più romantici portano la propria bella per un dolce bacio.

I fantasmi camminano per i corridoi intonando allegri cori di Natale, che fanno ridere gli studenti che gli passano accanto.

C'è chi ne approfitta però.

Infatti non mancano gli scambi di pozioni amorose, come l' Amorentia, o di altri strani intrugli fatti per essere scambiati tra i ragazzi.

Tra queste persone,c'è una rossa particolarmente accanita sulla sua preda.

Vuole entrare a far parte della vita della sua "Vittima", che tuttavia non sembra considerarla minimamente.

Desidera utilizzare la sera del ballo, come pretesto per versargli un pò di quella pozione tanto potente e tentatrice.

Tuttavia, la ragazza possiede anche parecchio timore.

Sa che la pozione fa inebriare i sensi e che le parole dette e i gesti fatti non sono altro che dettati da essa e quindi poco veritieri.

Per questo ha chiesto consiglio ad una persona esperta in materia.









"Tra poco il destino si compierà, loro due sono come yin e yang" 






Salveeeee eccomi puntuale con un altro capitolo.
Grazie ancora a tutti.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 8
*** Ottavo capitolo ***


Da quando l' algido Draco Malfoy ha messo piede ad Hogwarts non è mai arrivato in 

ritardo una volta, che sia ad una lezione o ad un ritrovo in qualche luogo del castello 

con gli amici.

Eppure adesso corre tutto affannato, come se avesse un esercito di dissennatori alle 

calcagna, per raggiungere in tutta fretta l' aula di Trafigurazione, prima che la vecchia 

megera sottragga qualche punto alla sua amata casa.

"È solo perché questa notte mi è passato il sonno e mi è ritornato solamente nelle ultime ore di buio" 

Se lo continua a ripetere incessantemente, mentre finalmente raggiunge l' aula che si 

trova nel corridoio del terzo piano, ma nemmeno lui e poi così convinto.

Si ferma tirando un grosso sospiro per calmare il cuore che batte veloce per la corsa.

Si da una breve sistemata ed acquistando il suo solito sguardo glaciale, spinge la porta 

ed entra.

"Ma bene Signor Malfoy, ha deciso finalmente di degnarci della sua presenza?" 

La Mcgranitt lo squadra da capo a piedi con un espressione acida in volto, che la fa 

tanto assomigliare ad un' arpia.

"Vecchia balorda" 

Mastica il ragazzo biondo cercando di darsi un contegno.

I ragazzi che sono seduti ai banchi accanto a dove lui si è fermato ridacchiano 

divertiti, al insulto rivolto alla capocasa di Grifondoro.

"Direi che si può accomodare al banco dietro la signorina Granger e la signorina Weasley, accanto al suo compagno Zabini" 

Con una mano fa il gesto di mostrargli la direzione e poi senza aspettare una risposta 

da parte della alunno della casa verde-argento, se ne ritorna alla cattedra riprendendo 

in mano il tomo che stava consultando.

"Allora Draco, come mai sei arrivato tardi?"

Blaise Zabini, non é proprio capace di farsi gli affari suo, è una delle caratteristiche principali della sua famiglia quella di ficcanasare negli affari altrui.

Anche se gli affari altrui sono del proprio migliore amico.

"Non ho dormito molto questa notte"

Sbuffa disinteressato il serpeverde, osservando invece con attenzione quello che ha davanti.

"Cosa state facendo?" 
Si rigira tra le mani la bacchetta, picchiettandosela sul palmo bianco.

"Trasfiguriamo un canarino in un flauto" 

Il ragazzo moro volta lo sguardo in direzione di Malfoy, analizzando i tratti e le espressioni che in questo preciso momento compaiono sul suo volto.

Scrive una frase sul margine della pergamena, intingendo la piuma in un calamaio nero.

"Sta pensando a lei, non è vero?" 

La stessa frase compare sulla pergamena che il biondo ha davanti, per poi dissolversi nel nulla qualche secondo dopo.

"E anche se fosse?" 

È la brusca risposta di Malfoy, che alza gli occhi al cielo per poi riservargli un occhiataccia.

"Nulla, mi informavo e basta"

Blaise è già sulle difensive, non riesce a comprendere il motivo per cui l' amico di sia infervorato tanto.









"Signorina Granger, direi che come sempre ha svolto un ottimo lavoro.
30 punti a Grifondoro." 

Hermione è veramente soddisfatta del suo risultato, dopotutto la Matera che insegna la Mcgranitt, non è per niente semplice.

Anzi ci vogliono parecchio studio e tanto esercizio per avere dei buoni risultati.

"La so-tutto-io Granger ha colpito ancora una volta" 

La voce sprezzante del furetto, la colpisce come un insetto fastidioso alle spalle.

"Ginny, non senti anche tu questo ronzio fastidioso"

Pone il quesito alla rossa, ignorando volutamente il ragazzo.

"Si, ci deve essere qualche mosca che gira per la classe"
Draco Malfoy odia essere ignorato, è una cosa che non può sopportare.

Di solito le ragazze gli strisciano i piedi e lo venerano come un dio, sarebbero perfino 

disposte a baciare la terra dove cammina pur di ottenere anche una semplice occhiata 

da quest' ultimo.

Con la Mezzosangue invece è tutto diverso.

Il suo carattere liberitino e il modo in cui ogni volta riesce a rispondergli per le rime 

lo fa imbestialire come poche persone sono capaci.

Eppure ogni volta una strana sensazione lo investe ed anche quando non c'entra niente 

nel discorso, lui si deve intromettere ad ogni costo, soprattutto con la Granger nei 

paraggi.

Gli viene naturale.









Salveeee a tutti, ecco un nuovo capitolo, appena in tempo.
Grazie di cuore per il vostro sostegno.
Vi adoro.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 9
*** Nono capitolo ***


"Granger" 

Una voce maschile estremamente tagliente e derisoria, pronuncia il cognome della 

ragazza che cammina lentamente lungo il ponte che dal castello porta al campo da 

quiddich.

Hermione è completamente sola.

I suoi compagni di casata hanno già raggiunto il campo da quiddich e probabilmente 

si sono già accomodati sulle tribune,aspettando che inizi la partita.

La riccia ignora il ragazzo che avanza verso di lei ed aumenta il passo, infilandosi le 

mani nelle tasche della divisa.

 "Granger" 


Un altro richiamo.

Questa volta il tono di voce è leggermente più alto.

Hermione continua il suo intendere in quella che sta diventando sempre si più una fuga.

"Granger" 

Un urlo acuto, pronunciato dalla voce fredda di Draco Malfoy.

Nemmeno questo riesce a fermarla e in un ultimo tentativo di sfuggire al suo 

predatore, inizia a correre estraendo le mani dalle tasche.

Il biondo però è più agile e veloce e con uno scatto l' afferra per un braccio, facendo 

finalmente finire la sua folle corsa.

"Lo sai che non è bello ignorare una persona?" 

Sul suo volto si apre un ghigno degno di Salzar Serpeverde in persona.

La fissa negli occhi, come un predatore che osserva la sua vittima.

Hermione si limita a tacere, alzando il suo fiero sguardo da grifona.

"Allora?" 

La scuote leggermente, per farla reagire ai suoi richiami.

Hermione in realtà è completamente estraniata dalla realtà, persa a fissare le iridi 

grigie che si ritrova davanti.

Sono davvero profonde ed esprimono emozioni e sentimenti contrastanti.

"Conosco molti modi per farti parlare" 

Torna alla carica Malfoy, avvicinandola con malgrazia al suo corpo muscoloso.











I Grifondoro hanno vinto contro i Corvonero per 150 a 120.

Sono tutti comodamente seduti in sala comune a festeggiare la vittoria, brindando al 

cercatore del boccino d' oro, Harry Potter.

Infatti è principalmente per merito suo se la partita è stata vinta, con trenta punti di 

differenza.

Ci sono tutti, dai primini ai ragazzi del settimo anno.

Soltanto una ragazza manca all' appello.

Ginny Weasley. 

Infatti quest ultima si è dileguata a partita conclusa,accantonando una scusa banale e 

sciocca.






"Hermione, perché non vieni a ballare con noi?" 

Una ragazza indiana dagli occhi a mandorla e dai lunghi capelli neri le si avvicina 

sorridente.


"Non ne ho molta voglia Calì" 

Risponde pensierosa la ragazza riccia, spostandosi un ciuffo biricchino sfuggito alla

 sua indomabile coda, dietro all' orecchio.

La rassegnazione sugli occhi della mora e palese ma dopo un breve cenno affermativo 

con il capo, si dilegua ritornando in pista.


Hermione ritiene che non si più necessario rimanere in mezzo a quella massa di corpi 

sudati ed urlanti, così si alza e con estrema eleganza si fa spazio tra i compagni di 

casata e raggiunge la sua stanza.

Appena apre la porta sul cuscino del suo letto a baldacchino rosso-oro la aspetta una 

sorpresa.

Una rosa bianca dal lungo gambo acuminato è legata con un fiocco ad una 

pergamena.

Curiosa si avvicina al letto e dopo essersi seduta afferra la rosa, inspirandone il dolce 

profumo.

Srotola sempre più curiosa la pergamena e su di essa ci trova una frase scritta in nero.


"Le tue labbra sono un motivo per amare" 














Salveeeee. Eccomi di nuovo.
Ho visto che nel capitolo precedente siete stati tutti silenziosi.
E io che pensavo di smuovere qualcosa.
Na scherzo,chi mi conosce mi chiama pazza e giocherellona.
Comunque non siamo qui per parlare di me.
Un bacio Carolux1997






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Capitolo 10
*** Decimo capitolo ***


È già la seconda volta in pochi giorni che riceve una pergamena da uno sconosciuto 

che appartiene a una delle quattro casate di Hogwarts.

Non è ancora riuscita a scoprire nulla riguardo alla faccenda, ed è parecchio 

perplessa.

Non sa perché riceve i misteriosi biglietti e tantomeno si immagina chi sia il mittente.

Tuttavia è arrivata ad una conclusione.

La persona che li ha scritti e li ha spediti deve essere davvero romantica.

"Quindi escludo a priori Serpeverde, senza dubbio" 






Cammina fissando il prato verde che cresce intorno al castello, abbellito da fiori e piante di ogni tipo.

Così non si accorge di una figura a qualche metro da lei, immobile e di schiena che 

sembra scrutare il sole che si rispecchia sull' acqua al tramonto, creando magnifici e 

talvolta divertenti, spettacoli di luce.

Un attimo prima dell' impatto alza lo sguardo.

Sbatte contro una schiena dura e solida, modellata dall' esercizio fisico.

"Ma cosa diavolo?" 

Il ragazzo davanti a lei topicca, rischiando di inciampare lanciando epiteti poco carini 

verso i suoi antenati.

Riesce però a reggersi in piedi appoggiando tutto il palmo della mano contro la 

superficie ruvida e scura dell' albero poco distante.

La riccia al contrario, finisce gambe all' aria troppo sorpresa e sovrapensiero per 

reagire.

"Ma sei scema?" 

È il primo quesito che si sente porre Hermione dall' altro.

Una voce fin troppo familiare, che negli ultimi tempi ha avuto il dispiacere di sentire 

un po' troppo.

È tutto troppo.

Alza lo sguardo di scatto furiosa, ancora seduta per terra con la divisa sporca di erba e 

tutta in disordine.

"Come scusa?" 

"Hai capito benissimo, comunque non pensavo desiderassi stare insieme a me così 

ardentemente, tanto da venirmi addosso." 

Il ghigno simbolo di una delle casate più antiche di Inghilterra, compare puntualmente 

sul suo viso, rendendo la sua espressione maliziosa.

"Quando il mare prosciugherà forse potrò fare un pensiero su di te, solo allora, e cioè 

mai" 

Una volta alzata da terra, con un incantesimo Gratta e Netta si sistema la divisa e poi 

senza degnare di un ulteriore sguardo il biondo riprende la sua strada.

A fatto qualche passo, quando nuovamente la voce di Malfoy le trapassa le orecchie.

"Mezzosangue,dove credi di andare così di fretta?" 

La raggiunge in una falcata e la affianca.

"Ci risiamo e due" 

È l' unico pensiero che al momento compare nel cervello della riccia Grifona.

"Non sono affari tuoi, comunque in qualsiasi posto dove tu non sia presente" 

Riprende il cammino verso le serre, dove deve incontrare la professoressa Sprite.

Malfoy senza alcun preavviso ferma il suo cammino, almeno per la terza volta di fila, 

e le stampa un caldo bacio sulla guancia per poi dileguarsi.








È appena rientrato e si è accomodato su un divano verde che da sette anni occupa 

abitudinalmente nella sala comune, sorseggiando un bicchierino di Firewisky e 

leggendo una rivista di quiddich del mese precedente.


Una voce maschile e amica, compare dal ritratto dei sotterranei, facendolo sobbalzare 

leggermente.

"La Granger è davvero una bella ragazza"

È l' improvvisa uscita da parte dell' amico moro del ragazzo, che si stravacca sulla 

poltrona adiacente al divano.

Draco si volta ad osservarla con una strana espressione sul volto, confusione e 

curiosità.

"Credo proprio di essermene infatuato" 

È la brillante risposta alla muta domanda di Malfoy.






Hermione ha raggiunto la sua stanza, di nuovo troppo turbata e pesosa per stare ancora fuori.

Anche durante la chiacchierata con la simpatica e grassottella professoressa di 

Erbologia,Pomona Sprite non è stata molto attiva e presente.

Le capita spesso di essere distratta e di pensare ad altro negli ultimi tempi.

Da quando è iniziata la storia dei biglietti e del ragazzo misterioso.

Decide di farsi una doccia e mentre si infila nel bagno pronta a cambiarsi per poi 

finalmente rilassarsi da sola, un' altra pergamena compare sui vestiti che odorano di 

lei.

"Non puoi essere adulta, perché solo un bambino possiede la dolcezza e l' innocenza 

di cui sei fatta"











Salveeeeee.
Eccomi puntuale, anzi rispetto alle altre sere pubblico leggermente prima.
Vi devo ringraziare immensamente tutti, soprattutto alle recensitrici( o come si dice) 
Mi fate davvero felice con i vostri pareri.
Per questo questo capitolo lo dedicolo a voi.
A presto.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 11
*** Undicesimo capitolo ***


"Cosa?"

Il biondo diciassettenne non crede alle sue orecchie.

Pensa si aver mal recepito la frase dell' amico, dopotutto gli sembra improbabile 

quello che crede il moro abbia appena pronunciato.

"Credo di essermi preso una bella cotta per la Grifona" 

Ripete Blaise con lentezza, fissando l' amico nelle profonde ed espressive iride 

grigie,che al momento sembra aver perso l' uso della parola.

Sa benissimo quale potrebbe essere la reazione del biondo, tuttavia pensa di avere 

fatto la cosa giusta.

"Come te ne sei reso conto?" 

Draco assume improvvisamente un aria calma e tranquilla, che fa non poco 

insospettire l' altro.

"Beh" 

Blaise non sa come rispondere.

È improvvisamente in un vicolo ceco e si rende conto che se non rimedia 

immediatamente l' amico può scoprire il suo ingegnoso piano.






Hermione entra in biblioteca con la sua borsa a tracolla, facendo un breve cenno di 

saluto verso la bibliotecaria, Madame Pince, che si dice in giro abbia una cotta per il 

guardiano notturno Gazza.

La riccia è in cerca della sua migliore amica Ginny ed è proprio sicura di trovarla all' 

interno del luogo che per lei é sacro.


Infatti la scorge seduta ad un tavolo poco distante dalla porta d' entrata,tutta 

concentrata su un grosso tomo.

"Ciao Ginny"

Le si accosta al tavolo, sorridendole gentilmente.

Mentre lo fa notata che il libro che la rossa sta letteralmente divorando, è un vecchio 

tomo riguardante i filtri d' amore.

La grifona è leggermente perplessa.

Come mai Ginevra sta leggendo un tomo del genere? 

E soprattutto, che cosa vuole combinarci una volta letto?

La Weasley se ne accorge e con uno scatto fulmineo chiude il libro infilandolo nella 

propria borsa sformata di lana arancione.

"Qui tutti fanno i misteriosi" 

Hermione davvero non capisce.

Prima i bigliettini dal' ignoto destinatario, poi Malfoy con il suo strambo e alquanto 

sospettoso comportamento e adesso Ginny.

"Gin, ti devo parlare" 

Prende posto sulla sedia di legno opposta, poggiando le braccia conserte sull' antico 

tavolo, anch esso in legno.

"Non ora Herm, sono di fretta." 


È la frettolosa risposta della più piccola, che intanto sta infilando con maggior foga i 

libri nella borsa.

"Devo vedermi con Lavanda" 

Conclude la Grifona, mettendo la tracolla sulla spalla, guadagnando di corsa l' uscita 

sotto lo sguardo stralunato della riccia.

Un grosso punto di domanda aleggia intorno a lei.

"Da quando Ginevra e Lavanda sono diventate amiche?" 





Blaise chiacchiera tranquillamente con Theodore Nott, riguardo all' imminente ballo 

nel corridoio antistante alla biblioteca.

La grande e vecchia porta è aperta, dando una visuale di tutto quello che contiene, sia 

persone che libri.

"Ehi, c'è Draco che sta venendo qui"

Il biondo sta raggiungendo il duo composto dai suoi migliori amici che lo stanno 

aspettando appoggiati ad una colonna.


Nello stesso istante nota una figura alquanto familiare che sta uscendo con un 

espressione piuttosto corrucciata sul volto, dalla grande porta della biblioteca, che 

risponde al nome di Hermione Granger.

Decide di andarle incontro, solo per insidiarla un altro pò.


Il moro serpeverde, nonché suo migliore amico, però pare della stessa idea e con una 

mossa più veloce della sua le è accanto.

"Ciao" 

Una voce maschile che ha sentito poche volte, la fa sobbalzare internamente colta di 

sorpresa.


Si volta con una smorfia in volto, ritrovandosi davanti un ragazzo dalla pelle 

biscottata.

"Ciao" 

Ripete meccanicamente, prestando poca attenzione al soggetto che ha davanti, per 

posare invece gli occhi su una persona poco più indietro, dagli occhi dalle mille 

tonalità.

"Ti serve qualcosa?" 

La ragazza riporta l' attenzione su Zabini, concentrata nel sentire di cosa ha bisogno.

"Veramente avrei bisogno che tu mi spiegassi una cosa che non ho capito di 

 trasfigurazione.

Con nonchalance le passa un braccio sulla spalla, facendo toccare i loro fianchi.

Poi riprende a camminare sotto lo sguardo stranito di Hermione.





Ronald Weasley è sempre stato un ragazzo distratto, che possiede un tatto nel 

comunicare le cose pari a quello di un elefante che schiaccia una nocciolina.

Con la sua migliore amica però è sempre stato diverso.

Diversamente da quello che si dice ingiro, è molto attento a quello fa la riccia nella 

sua quotidianità, le espressioni, i gesti, le emozioni.

È da giorni che nota che nota il suo malessere, non fisico ma psicologico.

Legge il suo turbamento sul viso, ma non capisce bene a che cosa sia riferito, anzi 

non ne ha la minima idea.

Vorrebbe domandargli che cosa è successo, ma sa che se Hermione non gli ha ancora

 confidato nulla è perché non se la sente.

Evidentemente è una cosa che non le è mai capitata ed ha bisogno di rifletterci.






Il muffin ai lamponi è sempre stato il suo dolce preferito.

Fin da bambina, quando sua madre glieli sfornava alla domenica pomeriggio nel 

periodo Natalizio, magari quando fuori nevicava.

Il profumo si espandeva per tutta la casa, aleggiando dolce e leggero.

Creava un atmosfera magica e accogliente.

Era talmente intenso che dalla sua stanza al secondo piano riusciva a percepirlo.

E quando sua madre la chiamava annunciando la merenda di precipitava giù dalle 

scale per poi entrare in cucina ed accomodarsi sulle grosse sedie di legno dipinte a 

mano di fiori, davanti al tavolo.




Mentre ne stacca un altro pezzetto trova un altra sorpresa ad aspettarla.

Li in mezzo dentro al morbido inmpasto, incastrato in un grosso e soffice lampone 

rosso, trova una minuscola busta.

Curiosa la solleva, ripulendola.

Con cautela la apre, come se fosse un bambino fragile che si ha paura di far cadere, ed 

all' interno uno sbarluccichio la coglie.

Un ciondolo a forma di chigno d' oro.

Lo solleva tra le mani meravigliata, è davvero stupendo.

Tutte le sue compagne intorno si riuniscono ammirate intorno a lei, già curiose di 

avere notizie sullo spasimante.

All' interno c'è anche una pergamena.

La quarta.

"Alla più bella e più dolce della sala io mando questo dono, affinché possa purificare 

il mio animo nero".






Salveeeeee. Eccomi di nuovo a pubblicare.
Come richiesto spero di aver allungato un pò i capitoli.
Un bacio dalla vostra Carolux1997



 

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Capitolo 12
*** Dodicesimo capitolo ***


"Dove sei stato?" 

Blaise entra nella sala comune di Serpeverde fischiettando e sorridendo allegramente.

La voce gelida e scocciata del suo migliore amico lo accoglie, irrompendo nei suoi 

pensieri felici.

"Chi sei, mia madre?" 

Il tono con cui gli si rivolge è acido e sarcastico.

Ci mancano solo le stupide fisime del biondo compare.

"Comunque ero con Hermione, Draco" 

Zabini sale le scale che portano al dormitorio maschile, aspettandosi di essere seguito 

a breve dal' altro ragazzo.

Infatti prima che la porta della loro stanza venga chiusa alle spalle del moro, Draco 

con uno scatto ci si infila dentro lasciandola poi chiudere con uno scatto secco.


" Io davvero non ti capisco, Blaise.

Sei sempre andato dietro a quelle su cui mettevo gli occhi, è vero era solo una 

semplice e pura questione di sesso, tuttavia hai sempre cercato in qualche modo di 

mettermi i bastoni tra le ruote"

Sdraiato sul letto, fissa il soffitto impregnato di incantesimi, con assenza, come se in

 realtà si stia immaginando qualcosa di altro che possiede lunghi capelli ricci e due 

occi color cioccolato davvero intensi, tanto da sprofondarci dentro.

"Ed adesso anche con la Granger è la stessa cosa" 

Senza rendersene conto lascia uscire quelle parole, come l' aria tanto trattenuta in 

bocca e il suo volere uscire per riprendere la respirazione.

"Allora ammetti che ti interessa" 

Salta su tronfio l' altro, esprimendo un espressione di pura contentezza.

"Diciamo che non mi è indifferente" 







"Albus, per la il grande ballo avevo pensato di invitare un orchestra che suoni per noi 

tutta la sera" 

Minerva McGranitt, passeggia avanti e indietro, davanti alla scrivania del preside 

esponendo diligentemente le sue brillanti idee riguardanti il grande evento.

"Potrebbe essere una bella idea Minerva, che orchestra ti picerebbe ospitare?" 

Silente si mostra sempre gentile e cordiale con tutti, pensa che qualcuno potrebbe 

offendersi se non gli prestasse un minimo di dovuta attenzione.

Un pò come adesso, che nonostante sia intento ad ascoltare il discorso della doma 

davanti a lui, preferisce posare il suo sguardo su una deliziosa caramella zuccerosa, l' 

ape frizzola, non che suo dolciume preferito.

"L' orchestra dei sette archi, il direttore d' orchestra è Albert Foster, potrebbero 

suonare un bel Valzer romantico"






Corre, corre e ancora corre, cercando con gli occhi il bambino sopravvissuto, nei 

corridoi,nel parco e nelle sale del castello.

Poco prima ha sentito Demelza Robins e Romilda Vane parlare fitto fitto, su una 

panchina del cortile, riguardo ad Harry ed a una pozione amorosa da rifilargli la sere

 del ballo.

Sa quanto possono essere meschine e approfittatrici quelle due, quindi sta correndo da 

lui per annunciargli la nefasta notizia.

Forse non per lui nefasta, ma per lei di sicuro.

Harry è troppo ingenuo a volte.




Quando sta per svoltare l'angolo si sente tirare violentemente e dopo qualche secondo 

si ritrova in un angolo buio schiacciata ad un corpo muscoloso.

La situazione è identica a quella successa qualche giorno addietro.

Due braccia toniche le si avvolgono intorno al collo, facendole annusare il profumo di

 menta che tanto le è mancato.

Il petto che si alza e si abbassa, scandendo il lento ritmo del respiro del ragazzo.

E poi di nuovo il sapore di quelle dolci labbra sconosciute la invade, facendola sentire 

a casa.










Salveeeeee a tutti. 
Rieccomi. 
Questo è il capitolo che avrei dovuto pubblicare ieri sera ma purtroppo ero talmente stanca che non ci sono riuscita.
Questa sera dovrei pubblicarne anche un altro.
Spero di farcela.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 13
*** Tredicesimo capitolo ***


"Eccomi Lavanda"

Ginny Weasley compare davanti al ritratto della Signora Grassa,tutta trafelata per 

essere appena sfuggita alle grinfie di Hermione.

"Ginevra" 

La saluta cordialmente l' altra, mostrandole un leggero sorriso.

"Draco Dormiens" 

Entrando nella sala comune e si accomodano sul divano davanti al caminetto, che 

scoppietta allegro.

Da un senso di calore, felicità e fiducia.

Niente a che fare con quello che hanno in ballo le due ragazze Grifone.

"Allora, sei davvero decisa a fare questa cosa?" 

Domanda per sicurezza la bionda, guardandosi intanto intorno per scacciare qualche 

eventuale intruso con una banale scusa, onde evitare possibili fraintendimenti e 

disguidi.

"Certamente" 

La rossa annuisce vigorosamente con la testa, per confermare la cosa.

"Bene, allora possiamo cominciare" 

Lavanda Brown è sempre più convinta di insegnare tutto quello che sa in merito, alla 

piccola e tenera rossa.






"L' ho fatto" 

Bisbiglia Draco Malfoy, all' orecchio di un estremamente curioso, Blaise Zabini.

"Cosa?" 

Il moro fa l' ingenuo, facendo finta di cadere bellamente dalle nuvole.
"L' ho baciata di nuovo. 

Le sue labbra sanno di pesca e sono così morbide che ti verrebbe voglia di morderle

 ripetutamente, come se fossero un frutto" 

Confessa il biondo, imburrando una fetta di pane e versandosi una generosa quantità 

di caffè nella tazza di porcellana.

"Non so cosa mi stia succedendo, ma è come se la vedessi per la prima volta.

È bella e Santo Merlino! Io sono un uomo e come tale ho dei desideri.

Non sai che fatica faccio a trattenermi ogni volta che la vedo.

Vorrei stringerla tra le braccia e dirle quanto e quando mi sono innamorato di lei.

La mia è tutta una finzione quando sono in giro.

Solamente che non so come potergliene parlare.

Sette anni di cattiverie e disprezzo non si cancellano, anche se per me non hanno 

significato nulla, anzi ci soffro tremendamente."


Esplode come un fiume in piena, pronto a riversare il suo contenuto nella vallata

"Dovresti parlarle con il cuore in mano, spiegarle quello che è veramente importante 

per te e per una volta mettere da parte il tuo dannatissimo orgoglio che spesso è 

volentieri ti blocca." 


Per la prima volta da quando si conoscono parlano in modo davvero serio, dopotutto è 

un argomento importante, estraniati da quello che li circonda.

"Si, ma con che occasione Blaise?

Già normanlmente non mi rivolge la parola, figuriamoci se dovessi andare a chiederle 

qualcosa di così forte di persona, di sicuro penserebbe che la sto prendendo ingiro.
 
E non mi va.

Pensa già troppe cose brutte" 

Draco automaticamente ha voltato lo sguardo verso l' altro capo della sala.

"Devi trovarlo il modo Draco, devi trovarlo" 








"Quando hai intenzione di rifilargliela?" 

La voce civettuola della bionda grifona, la distoglie dalla lettura del libro per la 

preparazione della Pozione Amorentia.



Amorentia-filtro d' amore:

Ingredienti:

Uova di Ashwinder

Petali di Rosa

Peperoncino in polvere

Effetti:

Crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, 

che non si può creare artificialmente

Descrizione:

L'Amortentia ha un odore diverso per ogni persona che lo sente, secondo le fragranze 

che gli piacciono di più, anche se la persona non si rende conto che la fragranza gli 

piace.

Livello di difficoltà:    

Avanzato




"Sembra complicata da fare, non c'è che dire" 

"Non più di quanto sembra, vedrai" 

Lavanda le si porta alle spalle appoggiandole le mani sulle spalle scarne.

"Pensavo di mettergliela nel drink" 

La rossa si annota alcuni ingredienti che si ripropone di fregare dalla credenza di 

Piton al più presto.


"Ma con che pretesto?" 

La Brown è sempre più curiosa,si accomoda sul bracciolo del divano, guardando le 

interessanti figure accanto alle didascalie delle pozioni.


"Quando lui si avvicina al tavolo delle bevande posso andargli incontro con un 

bicchiere e invitarlo a ballare con me" 

Secondo la rossa il suo ragionamento non fa una piega, peccato che Zabini non sia 

stupido e potrebbe intuire qualcosa.








Salveeee a tutti.
Questo è il capitolo che avrei dovuto pubblicare ieri sera, quindi questa sera ne posto un altro.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 14
*** Quattordicesimo capitolo ***


"È arrivato il momento di svelarti la verità.

Come avrai notato è ormai una settimana che ti invio delle pergamene, vergate di 

tenere frasi.

Questo è il mio modo per dirti quanto io sia preso dalla tua persona.

Ho bisogno di parlarti e confessarti chi sono.

Troviamoci davanti alla torre di Astronomia per le 10:00 di questa sera.

Non preoccuparti dei caposcuola che saranno di turno per la ronda.

In quel momento non passeranno di lì.

A questa sera." 


Hermione è emozionata, stringe il fragile foglio di pergamena tra le mani che le 

tremano debolmente.

Il biglietto non è firmato da nessuno, ma tra poco potrà scoprire a chi appartiene.


Da un occhiata veloce all' orologio poggiato sul comodino di legno.

9:50

"Ho dieci minuti per salire alla torre senza farmi beccare da nessuno" 

Apre la porta della sua stanza singola da Caposcuola e con passo felpato si dirige 

verso i dormitori maschili entrando nella stanza che condividono Harry, Ron ed altri 

tre ragazzi della loro età.

La stanza è deserta, di sicuro sono tutti giù in sala comune, a sfidare Ron a scacchi 

magici.

Meglio così, ha il via libera.

Cercando di non fare rumore raggiunge il baule di Harry e dopo averci rovistato 

dentro, estrae un grosso mantello.

Il Mantello dell' Invisibilità.

Si da una leggera sistemata, dopodiché se lo cala addosso coprendosi per bene.

Scende le scale, stando attenta a non inciampare e mentre raggiunge l' uscita della sala 

comune si imbatte in un gruppetto di ragazzi, tra cui i suoi due migliori amici, che 

stanno appunto giocando a scacchi magici.

Ovviamente essendo invisibile non la notano.

Appena fuori tira un grosso sospiro di sollievo, per poi incamminarsi a passo spedito 

verso la sua destinazione.







Cammina nervoso avanti e indietro, è ormai da dieci minuti che fa così.

Potrebbe addirittura fare un solco nel pavimento da tanto e ansioso.

Pensa che la torre di astronomia sia il luogo giusto per quello che sta per succedere.

Ha il cuore che va a mille.

Un rintocco lo risveglia dai suoi tristi ed inutili pensieri.

Le 10:00

Quando già sembra abbandonare l' idea di tutto questo, un cigolio sommesso lo fa

 voltare di scatto.

La porta della torre si è aperta ed una massa di riccioli castani è comparsa sulla soglia.

"Eccola" 

E il suo cuore perde un battito.

"Ciao" 

È il flebile sussurro della ragazza che rivolge al buio, intravedendo comunque la 

sagoma del ragazzo.

"Ciao" 

Hermione sussulta internamente.

Quella voce, quella maledettissima voce che da una settimana la perseguita senza 

sosta ed i sogni proibiti che sono diventanti sempre più frequenti.

Spera di essersi sbagliata ad udire.

Spera che quella voce sia solo frutto della sua fervida immaginazione.

La figura del biondo compare nello spicchio di luce lunare che illumina il pavimento, 

facendolo sembrare una creatura della notte.

"M-Malfoy?" 

Balbetta la ragazza, incredula.

È lui l' autore di tutte le pergamene, il misterioso sconosciuto che in una settimana 

tanto l' ha conquistata.

E poi eccolo il profumo di menta che tanto brama.

Senza rendersene conto si avvicina alla sua figura.

"Perché?" 

Un semplice interrogativo pieno di significato.

"Perché non riesco a smettere di pensarti, il giorno è la notte sei nei miei pensieri, 

ogni volta che siamo in Sala Grande il mio sguardo si posa sulla tua dolce figura.

Perché ormai mi sono innamorato di te e non posso più farne a meno." 

Le labbra si sfiorano, impazienti di aver un maggior contatto, bramando di più.

I corpi si avvicinano, cercandosi e trovandosi.

Le mani si intrecciano, dando vita ad un perfetto puzzle.

Ed Hermione può finalmente dare un volto allo sconosciuto che l' ha conquistata.

Un volto dagli occhi grigi e dai biondi crini.







Salvveeeeeeee. 
Eccomi di nuovo come promesso. So che è corto ma è importante. 
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 15
*** Quindicesimo capitolo ***


Si stacca da quelle labbra diafane in cerca di aria e di nuove spiegazioni.

Deve capire cosa sta succedendo ed il perché.

Così, seppur poco convinta, va a perdere posto sugli spalti che offrono come 

spettacolo le stelle.

"Malfoy, ho bisogno di serie spiegazioni e bada che non mi accontenterò di un breve 

accenno" 

"Come prima ti ho accennato nella lettera, in questa settimana ti ho mandato 

numerose pergamene, che contenevano delle frasi dolci.

In esse ti ho dato alcuni indizi, che seppur possano sembrare stupidi per me hanno un 

grande significato" 

Il tono di voce è serio e sincero, lo sguardo grigio puntato negli occhi cioccolato della 

ragazza.

"Per esempio?" 

Pura curiosità, nata dalla voglia di conoscere.

"Quando nella seconda pergamena ho scritto ""Non puoi essere adulta, perché solo un

 bambino possiede la dolcezza e l' innocenza di cui sei fatta" intendevo dire che 

spesso è volentieri tu non ti rendi conto di quello che ti circonda, delle emozioni che 

susciti nelle persone quando compi determinati gesti.

Quando sei pensierosa ti mordicchi le labbra, mi viene una gran voglia di sostituire i 

tuoi denti con i miei, mi fai letteralmente impazzire.

E quando arrossisci diventi ancora più tenera e dolce di quello che già sei" 


Draco si sta aprendo rivelando alla ragazza le emozioni ed i pensieri che ha sempre 

covato e tenuto nascosto dentro di se.

Vuole che Hermione capisca e comprenda il suo comportamento, senza fraintendere il 

suo stupido comportamento.

"Negli anni io ti ho sempre insultato e denigrato agli occhi di tutti, sapevano che ti 

consideravo solo una mezzosangue.

Per me però è sempre stata un' assoluta e tremenda farsa.

Mi sono innamorato di te fin dal nostro primo scontro al secondo anno, quando 

discutevamo per il campo di quiddich.

Non era vero nulla di quello che ti dicevo, ti ho sempre considerato una mia pari, 

semplicemente una bella ragazza del mio stesso anno che lentamente mi ha 

conquistato.

Tuttavia non potevo fare altro che comportarmi da perfetto stronzo.

La famiglia da cui provengo é sempre stata famosa, probabilmente da quando esite,

 per il suo odio verso i mezzosangue e i babbani.

Per un bambino di dodici anni, quale ero allora, mi sembrava una cosa sconvolgente e 

inappropriata provare dei sentimenti simili e coinvolgenti verso una persona che mi 

era sempre stato raccomandato di disprezzare.

Ora però sono giunto ad un punto di non ritorno, il solo vederti mi fa felice, ma non 

poterti avere mi rende ancora più infelice.

Così ho ideato questo piano affinché potessi capire che non sono solo un bastardo, ma 

che ho anche un lato romantico per le persone a cui tengo veramente.

Perché ormai l' ho capito e lo posso dire anche ad alta voce, senza più preoccuparmi 

di nulla.

Ti amo Hermione." 

Si ode solo il frusciare del vento che come un terzo ospite aleggia tra le mura della 

grossa torre.

Nessuno dei due fiata.

Hermione a corto di parole,non saprebbe davvero che cosa dire.

Il biondo è stato sincero come poche volte in vita sua, raccontandogli tutti i suoi 

numerosi tormenti e lei adesso non sa davvero come agire.

Malfoy dal canto suo invece, non sa cosa aspettarsi.

È in attesa di una risposta che probabilmente non arriverà, la Granger ha un 

espressione sconvolta in viso e sembra essersi dimenticata come si fa a parlare.

"I-Io" 

Balbetta infatti, andando posare il suo sguardo sulle montagne in lontananza, che 

fanno da cornice allo splendido paesaggio notturno.

Ha assunto troppe informazioni importanti anche solo per pensare di poter aprir bocca 

e spiccicare qualche parola.

Draco sembra capirla.

Con passo lento e cadenzato la raggiunge, circondandole l' esile vita con le forti 

braccia ed appoggiando il mento sul suo collo da cigno, ispirandone il dolce profumo.

Pesca.

Quello che ormai da sei anni è diventato il suo preferito.










Ormai mancano solo due giorni al tanto atteso ballo di Natale e solo domani sarà la 

Vigilia.

Una ragazza nella sua stanza, che condivide con l' amica riflette sul dafarsi.

Non sa se mettere in atto il piano che ha ideato per la sera del ballo o se rinunciare.

Ne ha già discusso durante il pomeriggio con la bionda Lavanda, che le ha consigliato

 assolutamente di farlo.

Tuttavia deve essere assolutamente sicura.

Un minimo tentennamento manderebbe a monte il complicato piano.

È innamorata del moro Zabini da che ne a memoria, probabilmente da quando ha 

messo piede per la prima volta in Sala Grande ed il suo sguardo si è casualmente 

posato sulla tavolata verde argento.

Lui però non l' ha mai degnata di un solo sguardo e lei di questo se ne rammarica immensamente.

Ciò nonostante è decisa a fare qualcosa per risolvere la situazione.

Così ha colto al volo l' occasione del ballo, per agire in proposito, senza dare nel' occhio.








Salveee a tutti.
Eccomi di nuovo.
Grazie ancora a tutti.
Un bacio Carolux1997

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Capitolo 16
*** Sedicesimo capitolo ***


Ormai siamo giunti alla vigilia del tanto atteso Natale.

I ragazzi si occupano delle ultime cosucce per il giorno seguente.

Gli elfi finiscono di stilare il menù per il grande cenone che si terra alle 8:00, per dare 

poi spazio al grande evento.

Le ragazze sistemano con cura i rispettivi vestiti, appendendoli con la rispettiva 

parure in uno spazio riservato solo ed esclusivamente ad esso.

Ovviamente domani nessuno si occuperà di altro che non riguardi personalmente il 

ballo.

Perfino i professori e gli insegnanti saranno impegnati ad apportare gli ultimi ritocchi 

alla Sala Grande.







I due ragazzi sono ancora abbracciati sull' ampia balconata della torre che da sul Lago 

Nero.

La riccia non ha ancora aperto bocca e non sembra volerlo fare molto presto.

Il biondo intanto, si sta godendo ogni singolo istante a contatto con il morbido e 

profumato corpo della ragazza.

"Hermione, you are my heart of Dragon" 

La richiama dolcemente ed accarezzandole lentamente la guancia colorita.

Hermione si volta di scatto, due lacrime salate le solcano gli zigomi.

La bocca fresca di Malfoy le succhia via provocandole dei brividi lungo la schiena, 

posando poi su entrambe due casti baci.

"Draco" 

La Grifona si stringe al biondo, affondando il viso nel petto petto scolpito dagli 

allenamenti.


Soavi e piacevoli ricordi le sovvengono alla mente.




Flashback

È appena entrata in quella che sarà la sua aula di pozioni per sette anni, si trova nei 

sotterranei del castello.

Le lezioni di tale materia vengono insegnate da Severus Piton, dai capelli neri dall' 

aspetto unto sempre appiccicati al viso scarno.

Ha sempre un colorito piuttosto pallido che caratterizza la sua durezza.

Hermione si guarda intorno curiosa.

L' aula è caratterizzata da ampie arcate che contengono diversi scaffali, pieni di 

pozioni ed intrugli sconosciuti.

Diversi tavoli sono disposti dentro alla stanza, ricoperti di calderoni e fialette.

Grossi libri sono poggiati su un grande tavolo ovale in testa a tutti gli altri.

La piccola riccia prende posto al primo banco, tirando fuori il tomo del primo anno.

All' improvviso il famoso professore compare dalla porta, sbattendosela poi alle 

spalle in uno svolazzamento di mantello.

Raggiunge la cattedra dando uno sguardo generale alla nuova classe.



 "Non ci saranno sventolii di bacchette o stupidi incantesimi in questo corso. Come 

tale. Non mi aspetto che molti di voi apprezzino la sottile scienza e l'esatta arte del

 preparare pozioni. Comunque ai pochi scelti dal fato, che possiedono la 

predisposizione, io posso insegnare come stregare la mente e irretire i sensi. Posso 

dire come imbottigliare la fama, approntare la gloria e finanche mettere un fermo alla 

morte. Tuttavia, magari alcuni di voi sono venuti a Hogwarts in possesso di abilità 

così formidabili da sentirsi completi abbastanza..."

 "Mettere un fermo alla morte..."

"... da non prestare attenzione. Signor Potter. La nostra nuova celebrità. Dimmi, cosa 

ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia? Non lo 

sai? Bene, riproviamo. Dove guarderesti, Potter, se ti chiedessi di trovarmi un 

bezoar?"

"Non... non lo so, signore."

 "E qual è la differenza tra aconito e luparia?"

"Non lo so, signore."

"Peccato. È chiaro che la fama non è tutto. Vero, signor Potter?"

"Veramente signore..." Tenta di dire il suo compagno di banco,Harry.

"Bene, ora metteremo in pratica una pozione molto semplice, la pozione 

Scacciabrufoli."

Ignorandolo completamente il professore inizia a scrivere alla lavagna diversi 

ingredienti.




Pozione Scacciabrufoli

Effetto:

Cura i brufoli

Livello di difficoltà:
    
Facile

Ingredienti:
    
-Lumache cornute

-Aculei di porcospino
-Zanne di serpente

-Ingrediente base

-Ortiche secche


"Andate alla dispensa e prendete tutto quello che c'è scritto alla lavagna, dopodiché 

prendete il vostro libro a pagina 54."

Ordina secco Piton, per poi andare a sedersi alla cattedra, sodando con lo sguardo 

impenetrabile la classe.

Hermione a testa alta si dirige verso la dispesa iniziando a cercare il necessario che le 

serve per avere un discreto risultato.

Quando ha preso l' occorrente si volta e nel farlo va malamente a sbattere contro un 

altro corpo, finendo rovinosamente per terra.

"Ma cosa?" 

Balbetta spaesata, guardandosi intorno per poi alzare lo sguardo e puntarlo in un altro 

grigio ed incredulo.

Un ragazzino della sua stessa identica età è in piedi davanti a lei che la fissa curioso.

"Ti sei fatta male?" 

Domanda con voce gentile, abbassandosi alla sua altezza, tendendogli una mano e 

mostrando un sorriso dolce.


Fine Flashback






Hermione ritorna al presente, le lacrime che ormai le scendono copiose dal viso.

Credeva di aver dimenticato quel primo "fatale" incontro, ma invece si sbaglia.

Non si possono cancellare i bei ricordi.

Con una gran dose di coraggio si alza sulle punte e poggia le sue labbra di pesca su 

quelle del ragazzo.








Ormai Ginevra ha deciso di portare a compimento il suo piano.

Domani sera deve prepararsi al meglio ed affrontare il suo futuro a testa alta.












Salveeeee a tutti.
Sono leggermente in ritardo ma con il fatto che è la vigilia o meglio lo era qualche minuto fa, non sono riuscita a pubblicare prima.
Comunque via avviso, questo è il penultimo capitolo.
A presto.
Un bacio Carolux1997





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Capitolo 17
*** Diciassettesimo capitolo ***


25-12-2013

08:00

La neve scende copiosa, ricoprendo i prati di un ulteriore strato di neve.

Tutto è calmo e tranquillo, non si ode che il frusciare del venticello lieve.

Nel castello aleggiano le musiche più famose del Natale, cantate come di consueto dai 

fantasmi canterini.

La melodia in assoluto più cantata è "we wish you a merry christmas."




Una Grifona ed una Serpe sono ancora sulla torre di Astronomia, abbracciati ed 

addormentati, avvolti nel Mantello dell' invisibilità, che li cela alla vista altrui.

Hermione è raccolta a conchiglia, contro il corpo caldo dell' altro ragazzo che l' 

avvolge in un abbraccio confortante, che profuma d' amore.

Un ultima lacrima, brilla solitaria sulla guancia arrossata dal pungente freddo.

"Buongiorno"

Il biondo è il primo a risvegliarsi, colpito dal tenue venticello che timido si leva nell' 

aria, tagliato dalle fronde spoglie degli alberi.

È davvero una splendida mattinata.

Un casto bacio, è il risveglio più che gradito per la riccia.

"Buongiorno" 

Ripete a sua volta, stiracchiandosi come un gatto, producendo delle tenere fusa contro 

il collo di un estasiato biondo.


"Hai dormito bene?" 

Malfoy è deciso a partire con il piede giusto con Hermione, è troppo importante per 

lui.

E cosa c' è di meglio un buon risveglio per portare il buon un ore tra i due ragazzi?

"Mmm" 

È il monosillabo che la riccia riesce a far uscire dalla sua bocca ancora impastata dal 

sonno.

"Adesso ti riporto alla torre e poi ci rivediamo stasera al ballo, che ne dici?" 

È la gentil proposta del biondo che vuole riportarla nella sua casa, la vede ancora 

troppo stanca per aver compreso a pieno le parole che lui le ha sussurrato.

Facendo attenzione a non fare rumore la prende in braccio con delicatezza ed 

automaticamente le braccia della ragazza gli si avvolgono intorno al collo.

Aprendo la massiccia porta di legno e ferro, imbocca la ripida rampa di scale.









"Questa sera, al momento del rinfresco in Sala Grande verrà il tuo momento per agire.

Avrai tu la situazione in pugno e se qualcosa andrà storto non vi sarà nulla per 

rimediare, quindi vedi di stare molto attenta e di prestare attenzione alle persone che ti 

circondano." 

Le raccomandazioni di Lavanda non tardano ad arrivare e la sorprendono immersa nel 

divano rosso della Sala Comune, immersa a leggere un ulteriore volta, gli effetti della 

tanto desiderata e temuta pozione.

"Si,si" 

È la frettolosa risposta della rossa, che la liquida con un secco gesto della mano come 

a voler scacciare via una mosca fastidiosa.

"Sentimi carina, io ti ho aiutato solo perché tu mi hai scongiurato di farlo.

Solamente per quello, per niente d' altro.

Quindi adesso sei pregata di prestarmi un minimo di attenzione, è chiaro?" 

La Brown la prende per le spalle con poca delicatezza ed inizia a scuoterla con 

vigore.

Alla Weasley non resta che annuire e sperare per il meglio.










21:50 

Mancano solo venti minuti esatti al tanto atteso e sospirato evento, tutte le ragazze di 

qualsiasi casata sono raccolte a gruppetti che finiscono di sistemarsi a vicenda.

Hermione,Ginevra, Lavanda e Luna sono raccolte nella stanza della caposcuola.

Si stanno passando solo l' ultima mano di trucco.


Appena sono pronte raggiungono la sala comune, dove ci sono altri Grifondoro in 

attesa di scendere.


"Buonasera ragazzi" 

La porta della sala comune si apre e ne entra un' alquanto raggiante minerva 

McGranitt avvolta in un grazioso completo di velluto verde scuro.

"Questa sera ragazzi è una sera speciale, differente dalle altre.

Infatti solo per questo evento la commissione dei professori ha deciso di lasciarvi 

libero arbitrio per festeggiare."

Gli alunni sorridono raggianti, ringraziando allegri la loro capocasa.

"Ma solo per stasera" 

Sottolinea severa la professoressa di Trasfigurazione.

"Bene, ora potete andare" 




Quando le quattro ragazze raggiungono la sala grande, questa è già stracolma di 

studenti di ogni età che ballano e si divertono.

L' orchestra intona una delle canzoni più belle che siano mai state scrItte nella storia  

della musica.

http://www.youtube.com/watch?v=pHrVG06U5MA

Luna è la prima ha mettere piede dentro la sala.

Porta un abito azzurro senza spalline, con un fiocco su un fianco.

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Ginevra entra per seconda.

Indossa un abito, stile vedo non vedo verde. Anch' esso senza spalline.

Al collo, un collier di Swarovski, regalo di compleanno da parte di Hermione.

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Poi è il turno di Lavanda.

Che ne indossa uno tutto sfronzoli,rosso magenta.

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E per finire Hermione, con il suo vestito nero molto semplice.

Ha due spalline e uno spacco sul vestito.

Dei sandali argento con il tacco si abbinano al tutto.

Due ciuffi di capelli sono tenuti dietro alla testa da in fermaglio d' argento che 

trattengono i restanti lasciandoli cadere sulla schiena,  in morbidi e lunghi boccoli.

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La sala è addobbata è stata addobbata in maniera simile a quella del ballo del ceppo al 

quarto anno, è solamente più allegra.




"Ciao" 

Il biondo serpeverde, come promesso le viene incontro salutando la con un galante 

baciamano, che fa sospirare le fanciulle intorno a loro.

Porta  uno smoking nero che si intona perfettamente ai suoi crini biondi.

"Mi concedi questo ballo?" 

Draco le offre il braccio e dopo un cenno d' assenso da parte della riccia, la conduce 

con eleganza e lentezza al centro esatto della pista da ballo.

Parte un Valzer romantico, sulle prime note Malfoy imposta i passi ed Hermione lo 

segue a ruota, lasciandosi trasportare dalla dolcezza.

Sulla sala calano le luci, lasciando spazio ad una luce soffusa azzurra, che conferisce 

un atmosfera magica al luogo già incantato.

Ci sono solo loro in mezzo alla pista, gli altri hanno abbandonato la pista troppo 

incantati dalla grazia dei due per potersi anche solo intromettere.

Hermione non si è mai sentita così bene e a suo agio in vita sua.

E Draco la sta rendendo felice con un semplice ballo.


Sulle ultime note della canzone, Draco si ferma in mezzo alla pista e dopo aver fissato 

la dolce grifona negli occhi, le prende il viso tra le mani e le posa il bacio più dolce 

che sia mai esistito sulle labbra.



Tutta la sala li fissa sbalordita.

Ecco ci è la famosa ragazza che ormai da sei anni occupa il cuore di ghiaccio del 

Serpeverde.

"Rinnovo quello che ho già detto.

Ti amo Hermione" 

Sussurra sulla sua bocca gonfia di baci.







Ginevra si sta guardando intorno, appoggiata al banco delle bibite cercando con lo 

sguardo il moro Zabini.

"Ciao rossa" 

Quando parli del diavolo...

La piccola Weasley si volta, incontrando lo sguardo acceso del moro serpeverde.

"Ciao" 

Ricambia con un sorriso.

"Ti va un dirink?" 

Le poggia un bicchiere che contiene un liquido scuro, molto somigliante al Firewisky, 

con un bel ghigno stampato sul viso.

Lei glielo strappa quasi di mano e lo ingolla tutto d' un fiato, sentendo il liquido che le 

infiamma la gola.


"Luna" 

Il castano del trio d' argento di serpeverde raggiunge la bionda corvonero sul portone 

della Sala Grande.

"Theodore" 

Ha sempre l' aria svampita, come se stesse sempre con la testa tra le nuvole.

Theodore Nott, non è un ragazzo che possiede il dono della pazienza.

Così senza alcun preavviso, arpiona la bionda per la vita invitandola ad un bacio 

passionale ed esigente. 









Hermione e Draco passeggiano mano nella mano lungo la riva del lago nero, la luna 

che radiosa splende in cielo riflettendosi sull' acqua limpida.

Tra loro per l' ennesima volta è calato il silenzio.

Non c'è bisogno di parole, per spiegare quello che provano.

Lo sanno entrambi e questo gli basta.

Di sicuro d' ora in avanti le cose cambieranno.

"Anno nuovo, vita nuova" 

E di sicuro il prossimo anno, sarà all' insegna dell' amore.




"Non voglio correre, voglio prendere le cose come vengono.

Vivere un giorno alla volta senza fretta e perché no.
 
Magari avendo accanto proprio te come mio compagno." 

Queste sono le parole che pronuncia Hermione rivolta a Draco.

Una promessa che sa d' amore.



E le stelle custodiranno per sempre questo segreto.











Salveeeee a tutti.
Eccomi con l' epilogo di questa storia natalizia.
Ringrazio ancora tutti per la vostra collaborazione e per l' affetto che avete dimostrato.
Grazie.
Ci sentiamo dopo le vacanze.
A presto.

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