The games note

di anonimoxD4
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** the games note ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Caro Ginevro il diario

Mi scuso in anticipo per in nome che t’ho affibbiato,ma visto che sulla copertina sta la “G” l’unico nome che ha attraversato la mia mente,che poi automaticamente è arrivata al mio bianco braccio.
Non riesco a capire come facciano le altre ragazze a guardarsi allo specchio e definirsi belle,non intendo dire che sono brutte ma io anche se non sono robusta ma abbastanza magra mi vedo come una ..ehm..come una patata che cammina e sono una patata abbastanza strana,quindi immaginate una patata con i capelli rossi gli occhi chiari e al posto della pelle di carnagione umana ho il colore del foglio su cui scrivo,e poi ho l’espressività di una seppia
Io non scrivo sul diario perché mi va ma perché devo migliorare il mio modo di scrivere e l’ortografia,e anche se la scuola è odiosa la devo pur frequentare.

* questa nevosa mattina di novembre

- entra,dai entra,salta Lena salta,così entra- o santo cielo sembra che sto scopando con qualcuno ( mi sto solo infilando i pantaloni,ghiacciati).
Io la mattina ho il disperato bisogno almeno di otto stufe tutti i termosifoni accesi e il climatizzatore bollente addosso per vestirmi.
Mi infilo una maglietta e mi lavo la faccia,ero in ritardo,tutto per colpa di Carl che si è chiuso nel bagno questa mattina.
Prendo lo zaino in fretta strappo dalle mani di mio fratello la ciambella mezza addentata e esco fuori correndo,ma solo in quell’istante mi accorgo di avere le pantofole.
-Carl,aprimi la porta veloce-la cosa non sarebbe imbarazzante se le mie pantofole non fossero a forma di testa di renna.
-no,mi hai fregato la ciambella,se me la ridai ti apro-
-ok- dissi.
Aprì la porta infilai il piede per bloccarla e conficcai la ciambella il bocca incurante di tutta la crema pasticcera e lo zucchero che mi avevano sporcato la faccia
-stronza-
-non voglio sentire queste terminologia in casa mia,Carl-
Entrai di corsa,e cercando le scarpe.
-dofe fono le fie scarfe?-dissi sputazzando pezzi di ciambella ovunque.
-cosa?-urlò zia jenna,deglutii e mi diedi dei colpetti al petto per essere sicura che non mi stessi strozzando.
-la mie scarpe?-
-ieri le ho lavate e le ho messe fuori-
-ma ha nevicato tutta la notte-dissi correndo fuori la veranda e prendendo le scarpe,che mi infilali con cinque dita di neve dentro,decisi di saltare il muretto e di non uscire dalla porta,ma il muschio mi impedì di rimanere in piedi,già il mio equilibrio fa cagare poi anche il muschio e la neve?
-o ma che cazzo-dico a me stessa.
Corro a scuola e per il troppo correre credo di aver perso un polmone per la strada,entro correndo firmo il ritardo delle 9:20 e vado verso la mia aula
-scusate per il ritardo-dico,notando che tutti si mettono a ridere.
-io leverei le foglie che hai in testa Collins- affermò Miss. Twicle, mi toccai e levai le foglie dell’albero del vialetto,mi sedetti affianco a Liam -Buongiorno banana caramellata della nonna-gli dissi
-buongiorno a te scarpe fradice-guardai le mie scarpe e avevano aperto un acqua Park sul pavimento della classe.
-a volte ti vorrei stuprare-tranquillo Ginevro io e Liam non stiamo insieme,queste sono cose normali che ci diciamo tutti i giorni,lui mi trova bona, io lo trovo stuprabile,ma no,tranquillo non mi piace lui è il mio migliore amico,prima stavamo insieme,ci abbiamo provato ma non ha funzionato.
-lo sai che oggi quella di filosofia ti interroga vero?-
-si,lo so-
-hai studiato?-
-no,sono stata tutto il pomeriggio di ieri a grattarmela,è logico che ho studiato-
Passarono ore,minuti.secoli,millenni,epoche,e poi vidi l’orologio ed era no passati soltanto quaranta minuti,perché la scuola fa schifo e i minuti sembrano secoli?
Per divertimento inizio a tirare le palline nei capelli di Zayn,si sarebbe arrabbiato un sacco quando si sarebbe accorto che aveva i capelli in disordine,e avrebbe dato la colpa a Liam.
I ragazzi che stanno in classe mia sono 6 e le femmine 11 la comitiva con cui sto è Liam,Zayn,Carl mio fratello (gemello diverso) ammalato a casa e Georg,gli altri erano ragazzi tutti brutti,tranne Louis,l’asociale,stava solo eppure era carino,lo chiamavano nullo nella classe,perché almeno i secchioni davano una mano,lui faceva sempre disastri,una volta cambiò i codici degli armadietti di tutti.
Si accorse che lo fissavo quando alzò lo sguardo dal suo disegno,non distolsi lo sguardo da lui,da piccola pensavo che se fissi una persona forse puoi capire i suoi pensieri.
Forse sta pensando perché quella patata mi fissa?
Scrisse “ciao” sul foglio e me lo fece vedere anche se stava in culo alla classe,mi scrissi ciao sulla mano e gliela feci vedere.
Riprese a scrivere.
Forse gli sto simpatica e mi vuole chiedere di uscire,oppure vuole fare amicizia,mi vedo già il giornalino scolastico:

LENA FA AMICIZIA CON NULLO

Vidi il foglio e le mie aspettative andarono in frantumi quando lessi la scritta -non fissarmi,mi dai fastidio-
Mi voltai e rividi il titolo del giornalino scolastico:

LENA STUPIDA RAGAZZA CHE SI FA SEGE MENTALI VIENE LIQUIDATA DA TOMLINSON



HOLA
Ciao bellissime,piacere di conoscere le mie lettrici,io sono Roby,se trovate qualcosa di negativo nel Prologo ditemelo.
Spero che vi piaccia patatone.

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Capitolo 2
*** the games note ***


Caro Ginevro il diario

Sono ,e 12:30 di sera e ti scrivo perché mi sono ripromessa che alla fine di questo diario non ne avrei iniziato un altro,quindi scriverò sempre i più possibile,così che finisca tutto ciò al più presto.

Sfoglio il diario,e noto che alla fine del diario ci sono delle pagine nere,leggo.

“                                            THE GAMES NOTE                              


- Il gioco il cui nome verrà scritto sul quaderno si avvererà nella vita reale

- Questo quaderno non avrà effetto  se chi scrive su di esso non sappia il gioco e tutti i suoi partecipanti e il loro volto.-

-se dopo quaranta secondi aver scritto un gioco non ne scrivi le regole fondamentali il gioco comincerà con le regole decise dal precedente possessore del games note

-Tutti i giochi scritti qui devono recare la morte di almeno uno dei partecipanti,se viene stabilito un gioco che non causa la morte di nessun giocatore,il gioco sarà trasformato in mortale e violento.
        
 
                                  CHE I GIOCHI ABBIANO INIZIO                                           “


Chiusi il mio diario e notai che sulla copertina non c’era soltanto la g ma stava la scritta incisa sopra di argentato THE GAMES NOTE,il quaderno dei giochi,ecco perché l’avevo trovato in soffitta,ma per fortuna non scriverò mai nessun gioco su questo quaderno,continuerò a scrivere la mia vita giornaliera così non morirà nessuno.
Rimasi traumatizzata e così chiusi il diario e lo gettai dalla finestra,almeno così dopo essermene liberata non correrò alcun rischio.
Mi addormentai,in preda al panico,feci incubi per tutta la notte e il mattino dopo non ero uno splendore.
Mi lavai e mi vestii,e andai in cucina per mangiare qualcosa.
-buongiorno zia Jenna- Presi un bicchiere e versai il succo nel bicchiere,mi sedetti sullo sgabello in legno e appoggiai le braccia sul bancone di marmo ghiacciato,corseggiando il succo con le palpebre mezze chiuse.
-giorno Lena,senti oggi ho pulito il giardino e ho trovato una cosa-
-cosa?-
-stava sotto la tua finestra,tieni- mi porse il games note io strabuzzai gli occhi e urlai dal terrore
-cosa c’è Lena?-urlò spaventato mio fratello
Cosa avrei dovuto dire? Ho paura che un quaderno mi voglia uccidere in un gioco?
Presi il diario con fermezza,dissi che stavo scherzando trattenendo dentro di me le urla di terrore che mi stavano consumando.
Vado in camera e prendo un accendino,cerco di dargli fuoco ma dopo aver preso fuoco essersi mezzo bruciato spengo il fuoco,soffio ed era come se la cenere si smaterializzasse magicamente dalle pagine e lasciando spazio al quaderno con nemmeno un graffio.
Se non riesco a liberarmene,vuol dire che lo porterò con me.
Arrivai a scuola tesa e preoccupata mi sedetti in classe e notai che Liam non c’era,la prof chiamò all’interrogazione Geffest Antony,così presi il games note e scrissi.

“ Antony Geffest e miss twincle giocano a sasso,carta forbice,chi risponde alle domande ha punti, chi fa domande a riceve una risposta sbagliata ho non ha alcuna risposta avrà dei punti”


Scrissi così e dopo cinque secondi,comparì la scritta.

“che il gioco abbia inizio”

L professoressa fece un sacco di domande Antony rispose quasi a tutte ma persi il conto,avevo il terrore,la paura di vedermi morire uno dei due davanti agli occhi,sudavo freddo e picchiettavo le dita sul banco,ad un momento una luce un balgliore mi fece sentire una voce.
Stavo frse io per morire ero preoccupata gelida vevo un nodo allo stomaco e forse ero più bianca del normale.
-fine dei giochi-mi voltai ma nessuno mi aveva parlato,sentii delle urla degli schiamazzi mi rivoltai e la professoressa era stesa per terra con una forbice conficcata in gola,era tutto chiaro Antony era la forbice e lei la carte,e aveva perso,mi uscirono delle lacrime.
Ho ucciso una persona,come sono stupida perché ho preso questo diario dalla soffitta,basta io strappo le pagine .
Ci provo ma niente ogni pagina che strappo ne esce un’altra con le stesse cosa scritte da ,me con la mia scrittura.
Questo è un incubo.
Sapete come si sente una persona che sa di aver ucciso qualcuno? Come è possibile,io non ho mai retto i sensi di colpa,inizio a singhiozzare e a toccarmi i capelli freneticamente.
Si gira Zayn verso di me e mi vede terrorizzata mentre singhiozzo,mi prende e mi porta fuori.
-Stai calma Lena,va tutto bene-
-ma cosa dici Zayn è morta per colpa mia,Antony era la forbice e lei la carta e..-mi abbraccia e io rispondo a quell’abbraccio,
-non è colpa tua,la professoressa stava cercando di prendere le forbici che si trovavano per terra è caduta a lanciato le forbici all’aria e si sono conficcate nella sua gola,è un incidente-Si,certo succede tutti i giorni che una persona muoia così.
Mi calmò e decidemmo di uscire da scuola e farci un giro,parlammo per un po’ d’altro così per distrarmi.
Ci prendemmo un gelato,ripetemmo biologia e discutemmo di quanto lui sia bello e allo stesso tempo stupido.
-comunque,oggi quando la professoressa è morta Tomlinson ha riso-
-davvero??,impossibile-
-forse ho visto male-disse mettendosi una mano dietro la nuca -comunque ti vorrei dire una cosa- guardai la sua faccia di profilo era perfetta,aveva gli occhi più belli che avessi visto e una leggera barbetta,era carino Zayn,ma siamo soltanto amici.
-mi piace una ragazza e non so proprio come fare a piacerle-
-chi è questa tr..ragazza?- questa bagascia,troia,mignotta,puttana,faccia di spermatozoo,mi sto arrabbiando per mille banane caramellate.
-si chiama Perrie- 
-perché non me la presenti,così diventeremo amiche e potrò vederla in faccia-
-perché vuoi vederla?- perché mi serve sapere il volto e il nome per ucciderla con il games note,nel gioco che deciderò.
- così per vedere se hai buoni gusti-
-intendi dire che,vuoi vederla ancora è brutta,perché io sono il meglio,il più bello del mondo e quindi non posso stare con una ragazza brutta perhè sarei sprecato-
-si,intendevo precisamente questo- dissi in tono scherzoso prendendolo in giro.
Mi prese su una spalla e corse fino a fontana gettandomi dentro.
-stupido sono freddolosa,stasera nevica e tu mi getti nella fontana?-
-si- disse con tono tranquillo,così pensai che se avessi chiesto aiuto mi avrebbe porto la mano con la quale l’avrei tirato giù.
-dai aiutami-
-mi bagneresti e mi rovinerei i capelli-dannazione mi conosce,sin troppo bene
-allora infliggiti un’altra punizione per quello che mi hai fatto-rise mettendosi le mani sulla pancia,adoravo la sua risata era cristallina,e anche un po’ a tratti,lui era come se fosse mio fratello,lo conosco da quando sono piccola e gli voglio un mondo di bene.
Pensandolo mi ero incantata e solo adesso mi rendo conto che era sparito.
-aaaaaaaaaaaaaaa mi hai spaventata-urlai urlando mi prese da dietro e mi affogò sott’acqua.
-non basta bagnarti ti devi umiliare-aggrottò i sopraccigli mi diede un bacio sulla guancia,e si grattò il mento.
-ok,l’hai detto tu -
Si mise a cantare we can’t stop a squarcia gola,per poi prendermi in braccio e uscire dalla fontana.
Sentimmo la polizia arrivare.-signora chi sono i ragazzi che stavano nella fontana?-
-sono andati di là- disse quella vecchietta ficcanaso,mongoloide.
Mi mise giù e corremmò il più possibile per non fraci prendere dai poliziotti che ci avevano visto correre,ma di sicuro la febbre ci avrebbe presi.
Ad un momento e come se andassimo a rallenti,giriamo a langolo,vedo Zayn sorridere con maglia e capelli bagnato senza scarpe,vedo un signore con ee bici che mi sta per investire,ma in quell’istante Zayn mi tira,dentro un vicolo così stretto che i nostri petti sono incollati,sentivo il suo cuore battere all’impazzata e il suo respiro affannato.
La polizia ci supera senza vederci.
 Avevo le mani congiunte dietro il suo collo,avevo il suo odore nelle radici.
- ti voglio bene-gli dissi 
-mi mise la giacca sulla spalla e mi accompagnò a casa.

Hola,ragazze spero che vi piaccia fatemi sapere,e che ne dite di Zayn e del games note? e per la cronaca se recensite non vi rimprovero ve lo prometto hahaha

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