profumo di mezz'estate

di Astriderea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto ha un inizio ***
Capitolo 2: *** L'oblio che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, la paura. ***
Capitolo 3: *** Mi sto innamorando ? ***
Capitolo 4: *** una notte la mia vita cambiò ***



Capitolo 1
*** Tutto ha un inizio ***


Era il 14 Agosto del 2011, un giorno frenetico, ma sembrava come gli altri a parte per l'agitazione di tutti nel preparare la festa in spiaggia per festeggiare Ferragosto, io ero li tra i vari market del mio piccolo angolo di paradiso estivo ad aiutare gli altri a comprare il necessario; insieme a me c'era la mia migliore amica Sara.
Dopo aver comprato tutto i ragazzi andarono a fare la fossa per la legna, e noi tornammo a casa a prepararci; Sara viveva con me e con i miei nonni quell'estate e cio' la rese più entusiasmante.
Quella sera lei era tutta intenta a prepararsi,e come al solito era dedita a raggiungere la perfezione e a riempirsi di profumo ovunque,anche perchè sperava in un cambiamento nella sua vita sentimentale sempre costantemente confusa ma sempre decisa su un ragazzo dalle idee confuse quanto le sue...La mia vita sentimentale invece? ... Beh ... era fatta di alti e bassi direi, litigate continue, ragazze e baci che non erano in programma, insomma un po' una merda, infatti non ero nemmeno di genio per uscire, ma come ogni buona amica che si rispetti, Sara mi butto' dei vestiti addosso, mi fece preparare e mi trascino' in spiaggia.
Lì ... si stava in pace, almeno quanto si poteva, visto che c'erano schiamazzi ovunque ma le onde del mare mi rilassavano, ero in compagnia, e direi anche ottima: c'era il mio migliore amico Alfredo, c'era Sara e tutta l'allegra banda, eravamo più o meno 15.
Ad un certo punto mentre Sara mentre parlava con il suo 'grande amore', noto' un ragazzo in lontananza, seduto vicino al fuoco che parlava al telefono, e per un attimo non mi parve di aver visto niente di più bello: alto, magro e capelli lunghi questo era cio' che si vedeva,ma a me bastava....
Continuavo a guradarlo da lontano seduta sul mio asciugamano, pensando: '' che faccio? ci vado? ma se mi prende per stupida? e se mi da il palo? ...''
Il mio cuore sapeva dove voleva andare ma il mio stupido cervellino mi bloccava fin quando Sara non mi ci portò con la forza.
Lui era di fronte a me e parlava al telefono, e le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono: '' Ciao!...Sembri simpatico,io sono Laura''.
Non avevo mai pronunciato una frase più stupida prima di quel momento, ma a quanto pare, avevo attirato la sua attenzione; chiuse la chiamata rapidamente, e si presentò anche lui: '' Piacere Antonio'', gli presentai Sara che se ne andò subito col suo grande amore e subito una marea di ragazzi ci circondò, e nella mia mente pensavo: '' oh cavolo che imbarazzo! me la sono giocata... ''. Ma mi portò subito sulla riva a parlare, ed ogni tanto Alfredo spuntava con i suoi: '' volete dei biscotti? '' diciamo in modo ''poco opportuno''.
 E in una sola notte seppi molte cose sul suo conto: Amava gli anime e i manga, il metal, il disegno, aveva 17 anni, era di Napoli e cosa più importante ... AVEVO IL SUO NUMERO DI TELEFONO!!! Cosi ci organizzammo per incontrarci la mattina dopo sulla riva, cavolo per tutto quel tempo non volevo far altro che baciarlo ma nel frattempo pensavo: '' cavolo sei fidanzata!'' ma ciò pareva non importare al mio cuore,e poi pensavo cavolo deve esserci un motivo se ci siamo incontrati, e proprio mentre lo pensavo una scia di fuochi d'artificio decorò la costa, quello sarebbe stato un momento perfetto per un bacio ma ci guardammo e sorridemmo solamente e poichè era l'una di notte dovetti tornare a casa...ma poichè la mia vita è un casino, il ritorno non poteva non esserlo altrettanto...

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Capitolo 2
*** L'oblio che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, la paura. ***


Salutai Antonio, e andai a chiamare Sara,che era completamente fradicia dalla testa ai piedi, compreso telefono, poichè il suo grande amore le aveva fatto il bagno buttandola in mare; insieme andammo a chiamare anche le altre ragazze: Antonella, Shana, Nunzia, e Gilda, più Alfredo, che ci seguirono a ruota.
Per fare una strada più sicura, attraversammo il lido a fianco della spiaggia libera ma a metà strada il guardiano ci fermò e ci fece tornare indietro, ma ritornando incontrammo uno dei bagnini della nostra spiaggia, che si avvicinò vicino ad Antonella completamente ubriaco e con un coltellino in mano, e ce lo fece vedere dicendo: '' volete vedere cos'ho qua?? '' e le chiese di andare con lui, e lei impaurita acconsentì e disse che se ne sarebbe andata con lui con una voce che suscitava paura, terrore, angoscia...
Noi scappammo più veloce che potemmo, e subito prendemmo i nostri cellulari e chiamammo la sua famiglia che corse subito da noi e il fratello da lei, fu una scena orribile, Sara piangeva ed io non sapevo come calmarla, infondo nemmeno io ero calma, quindi come potevo mai pensare di calmare lei ?
Dopo un po' arrivò Antonella col fratello e tutte l'abbracciammo in lacrime la prima fu Sara, subito dopo entrammo tutte nella macchina del padre di Shana che ci accompagnò a casa, e noi eravamo arrivate con mezz'ora di ritardo.
Erano esattamente l'1,30, chiusi bene la porta a chiave e spensi tutte le luci, salimmo le scale silenziosamente, entrammo nella nostra camera e ci fiondammo sui letti, lei mi chiese tutto sulla serata mentre imprecava per il suo cellulare rotto, e io le chiesi della sua di serata che era andata meravigliosamente.
Ci preparammo e andammo a letto, erano le 2,45 ed io non riuscivo a chiudere occhio, pensavo a cosa avrei dovuto fare il giorno dopo, a come mi sarei dovuta vestire, e a cosa fare con la mia relazione che andava in frantumi...a quel punto bisbigliai: '' Psps.....Sara?Sei sveglia?...'' lei mi rispose di si, ed io le parlai di lui e delle mie insicurezze a tal punto che lei mi chiese:'' Te ne sei innamorata ?? '' e io le risposi: ''Forse si...non ne sono sicura...'' lei: '' Ma Laura! Lo hai visto solo una volta!'' ... non detti ascolto a quelle parole, ero più dedita ad ascoltare il battito del mio cuore che a pensarlo si faceva sempre più veloce; a quel punto mi chiamò il mio ragazzo che mi chiese com'era andata la serata, gli risposi che era andata bene e ce avevo conosciuto questo ragazzo, poi con la scusa che ero stanca chiusi la chiamata,non avevo voglia di parlarci. 
Diedi la buonanotte a Sara e tentai di dormire continuando a fantasticare sulla mattinata che doveva arrivare...

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Capitolo 3
*** Mi sto innamorando ? ***


La mattinata tanto attesa era arrivata, l'appuntamento era alle 11 sulla riva, ed erano esattamente le dieci ed io ero ancora in pigiama!!!
Risalimmo velocemente in camera, dopodiche il momento più tragico di tutti .......... CHE CAZZO MI METTO?!
Visto che ''fortunatamente'' avevo le rosse non potevo mettermi il costume, il che era seccante visto che si moriva dal caldo, percio' mi misi dei pantaloncini di jeans e una canotta nera velata, sperando che mi facesse sentire meno caldo.
Appena pronte, corremmo alla spiaggia con le bici, salutammo tutti i nostri compagni e andammo a posare le nostre cose sotto l'ombrellone; io corsi subito sulla riva per vedere se c'era, ma niente ... allora mi raggiunsero Sara e Alessandro, un altro nostro amico che era molto spigliato e socievole, e ci incamminammo fino ad arrivare sul lido di Antonio che stava in piedi a parlare con la nonna, appena lo vide Alessandro lo chiamo in modo scherzoso, dicendo che io mi vergognavo di chiamarlo ... beh si ... infondo era totalmente vero!
Allora ci salutammo e incominciammo a fare una passeggiata in riva al mare insieme ad una piccola parte della combriccola, e continuammo a parlare tanto quanto la sera prima, e mi batteva il cuore a mille.
A mezzogiorno ci salutammo poichè lui doveva andare a pranzo fuori con la famiglia e prima di andarsene, noto' il colore dei miei occhi che è stranissimo poichè cambia e mi fece un sacco di complimenti, mi fece arrossire un sacco! 
Se ne ando', e il prossimo appuntamento sarebbe stato quella sera... ero agitatissima, non sapevo che fare... e vedendomi in quel modo le mie amiche mi trascinarono a ballare sulla spiaggia insieme alla chiattona antipatica che insegnava i balli.
A l'una tornammo a casa e dopo pranzo...

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Capitolo 4
*** una notte la mia vita cambiò ***


Dopo pranzo io e Sara salimmo in camera a parlare di cosa avrei dovuto fare, il mio cuore sapeva cosa voleva ma la mia insicurezza mi impediva di agire...
Era arrivato il momento di lasciare il mio ragazzo, infondo l'arrivo di Antonio aveva 
determinato la fine di una relazione gia in pezzi.
Dopo mezz'ora che Sara mi ripeteva che Antonio non era una garanzia, e che me ne sarei pentita, mi decisi a chiamare Vanny e a parlarci.
La chiamata duro' esattamente 3 ore e 30 min, ci furono pianti e urla, ma fu necessario, volevo tornare ad essere libera.
Visto che dopo la chiamata ero molto giù, Sara mi trascino' per la seconda volta in spiaggia a distrarmi con gli altri, e ci riuscì, finche non mi arrivarono una serie di 
messaggi con scritte cose orribili sopra, cosi non riuscii a fare a meno di allontanarmi dal gruppo per piangere, era più forte di me, anche non volendolo, piangevo comunque, e tutti mi chiedevano il perchè, e più me lo chiedevano e più io piangevo, ma alla fine, come sempre sono riusciti a farmi sorridere di nuovo.
Si era fatta ora di cena cosi ritornammo a casa a mangiare e subito dopo mangiato corremmo in camera a prepararci, poichè con tutto quello che era successo ci 
eravamo completamente dimenticate che quella sera c'era il mio appuntamento con Antonio, allora insieme svuotammo completamente l'armadio e scegliemmo i vestiti, una maglietta grigia leopardata di Sara, un pantalone grigio e bianco strappato e una cintura borchiata con le catene sempre di Sara, Mi stiro' i capelli, mi truccai e uscimmo.
Il luogo dell'appuntamento per tutti era fuori al Tucan Bar alle 10,00 ma ovviamente come sempre erano tutti in ritardo, e Antonio non si vedeva, mi stavo preoccupando, ma proprio in quel momento mi arrivo' una sua chiamata che mi diceva che non mi vedeva allora gli dissi di avvicinarsi vicino all'uscita del bar,cosi ci incontrammo e, mi batteva il cuore più forte di quella mattina, e proprio in quel momento arrivarono anche i nostri amici e dei ragazzi che volevano conoscere le mie amiche, cosi ne approfittai per chiedergli se voleva fare due passi e lui accetto'.
Parlammo e camminammo,e purtroppo quando sono nervosa tendo a parlare tantissimo, e quando vedevamo le mie amiche iniziavamo a correre senza motivo come degli stupidi, poi ad un certo punto ci sedemmo in un angolino a parlare finche non ci fu un attimo di silenzio nel quale non avevo il coraggio di guardarlo,poichè non sapevo quale sarebbe stata la sua reazione, ma non resistetti alla tentazione, mi voltai, lo guardai e anche lui mi guardò ma io mi rigirai subito, passo' un secondo e... lui era sopra di me dandomi un bacio, un bacio che provoco lunghi brividi che partivano dai piedi fino al cuore, era la sensazione più bella della 
mia vita,un secondo che sembro' durare un eternità, avrei voluto che quel momento non finisse, ma lui si scosto' e si risedette vicino a me ed io appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi abbraccio', mi tenne la mano e mi disse:'' Come? Adesso non parli più (?) '' e si mise a sgignazzare, io invece sorrisi quasi ridendo.
Erano le 11,43 del 15 Agosto, non dimentichero' mai quel giorno, soprattutto per quello che successe dopo!
Andai a prendere Sara per tornare a casa e la ritrovai piangendo perchè dopo aver visto l'uomo dei suoi sogni con un'altra, le tiro' una pantofola contro!!! E lui la trattò in malo modo, cosi ridendo la tirai su di morale, e tornammo a casa accompagnate da Antonio.
Io e Sara passammo tutta la notte a raccontarci tutto, stavo vivendo un sogno, il mio bellissimo sogno.

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