A Bloody Story

di CriD_CriI
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

 

Breathe, breathe in the air don't be afraid to care

 

Leave but don't leave me look around and choose your own ground


 

-Breathe by Pink Floyd

 

'Ink on the skin' brillava sul vetro del negozio che avevano di fronte.

-Sei sicuro di volerlo fare? Si, insomma, un tatuaggio. Considera il fatto che il tuo Alpha malato dovrà bruciarti. E sai che non ha un buon rapporto col fuoco. Io non me lo farei mai fare da uno come lui...- disse Stiles a macchinetta.

-Puoi stare zitto un minuto? Non è tanto!- gli ringhiò Isaac trattenendosi mentre entrava nel negozio.

-Il tuo Alpha ha un brutto ascendente su di te.- gli urlò dietro Stiles. -Ehi amico, tu rimani qui con me, vero? Non lascerai mai un umile umano da solo in una cittadina così piena di pericoli, vero?- il castano supplicò Scott che lo ignorò completamente e seguì il biondo che intanto aveva già mostrato al tatuatore il tatuaggio che intendeva farsi sul petto.

Parecchie ore dopo uscirono dal negozio soddisfatti entrando nella Jeep di Stiles che borbottò per tutto tragitto su certi lupi non riconoscenti dell'aiuto di un loro amico che si spaccava la schiena per dargli una mano.

A neanche un chilometro di distanza dalla casa di Derek, Isaac sentì un formicolio sulla parte sinistra del petto e capì che la pelle si stava rigenerando.

Appena entrati in casa Derek rivolse uno sguardo annoiato verso il terzetto

-Vai a prendere la fiamma ossidrica, Peter.- disse brusco l'Alpha ricevendo una risata da parte del parente.

-Sul serio, Derek? Non sono un cameriere.- ribatté Peter con un accenno di risata sul volto -Anche se sarei lo stesso molto sexy.- continuò ottenendo solo un'occhiata omicida.

-Noto con piacere che le cose non sono cambiate molto: niente saluti, occhiatacce, ordini...- commentò Stiles avvicinandosi al tavolo dove era seduto Derek.

-Oh scusa Stiles, la prossima volta annunceremo il tuo arrivo con squilli di tromba e un banchetto.- commentò sarcastico Peter passando la fiamma ossidrica al nipote. Stiles stava per ribattere, ma fu anticipato dall'Alpha.

-Isaac siediti, Peter tienilo fermo.- disse spostando una sedia. -Perché ti sei hai fatto un tatuaggio?- chiese una volta che il biondo si fu seduto. Isaac ci pensò un momento prima di rispondere -Perché sento che quest'anno sarà diverso.- concluse.

 

Una Porsche Carrera GT schizzava sull'asfalto con all'interno due sorelle

-Ehi, tutto ok? Non hai spiccicato parola da quando siamo partite- disse la guidatrice lanciando un'occhiata veloce alla sorella.

-Sto bene Skylar, tranquilla, sono più forte di quello che credi- rispose la bruna scrollando leggermente le spalle.

-Mi dispiace per come sono andate le cose... Una sedicenne non dovrebbe vivere così – ribatté la corvina accelerando ulteriormente poi continuò in un sussurro -Rebel, sul serio, dimmi cosa c'è che non va- la bruna puntò i suoi occhi celesti fuori dal finestrino vedendo i particolari di ogni cosa, d'altronde suoi occhi erano diversi da quegli degli altri, erano fatti per il buio della notte

-Non c'è nulla che non va! Sono una normale sedicenne vampira, cara sorella- sbottò Rebel guardando la sorella che intanto imprecava copiosamente, ciò la fece ridere -Sembri uno scaricatore di porto quando ti ci metti, sai?-

Skylar sorrise mostrando i lunghi canini affilati -Lo sai che sono sempre stata così, non sono mai stata una ragazza... educata- disse facendo ridere più forte Rebel

-Se si dicesse in giro che sei...- si interruppe per il troppo ridere -...che sei educata la maggior parte dei vampiri morirebbe per mano tua!-

Skylar mise un broncio da cucciola -Mamma mia Rebel: sei ingiusta! Neanche tu sei una santa, uccidi come me.-

La bruna sorrise leggermente -Io? Dimmi che scherzi... Nessuno mi ha mai dato noie quindi hai fatto più vittime tu!- Skylar tornò di colpo seria e a Rebel venne voglia di imprecare in tutte le lingue che conosceva: 16 per dirla tutta

-Ehi Reb. Lo sai che da domani inizi scuola, vero? I tuoi occhi da cucciola non hanno funzionato ieri sera e non funzioneranno neanche questa mattina-

Rebel si mise a giocare distrattamente con uno dei due lacci della sua felpa preferita -Lo avevo intuito dal fatto che mi hai sbattuto fuori a calci dalla tua camera d'albergo quando ti ho detto che non ci sarei andata.-

Skylar scrollò le spalle -Dettagli-

La bruna aprì la bocca indignata -Andava bene se mi buttavi fuori dalla porta, tu mi hai scaraventato fuori dalla finestra-

La corvina sorrise divertita -Dettagli-

Rebel la fulminò sempre più arrabbiata -Eravamo al terzo piano e io ero in mutande e canottiera. Questi non sono dettagli- poi continuò lasciando cadere il discorso -Abbiamo fatto bene a venire qui?-

-Be' sinceramente non lo so, ma quella strana energia mi attira e so che è lo stesso per te. Non possiamo tornare indietro, loro ci sono alle calcagna- Skylar sorrise guardando la loro meta -Siamo così vicine.- accelerò guardando l'alba affiorare delineando lo skyline di Beacon Hills. -Non penso ci divertiremo.- mormorò Rebel assorta.



 

Siamo due amiche che scrivono fanfiction e questa è la nostra prima storia :D
Siate clementi, please.
Posteremo un capitolo ogni settimana.
Ciao

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


 

Here comes the sun,

Here comes the sun,

And I say 'It's all right'

Little darling, it's been a long, cold lonely winter.

Little darling, it feels like years since it's been here.


 

-Here comes the sun by The Beatles


 


 

Come al solito Stiles era passato a prendere sia Scott che Isaac senza mai smettere di lamentarsi per non essere retribuito per i suoi aiuti. Quella giornata si prospettava noiosa come le altre: senza fine e piene di interrogazioni, ma appena varcata la soglia del liceo un odore particolare raggiunse le narici dei due licantropi facendoli bloccare.

-Lo senti?- chiese Scott ad Isaac dirigendosi verso il suo armadietto.

-Si. Dipende... Cosa?- ribattè il biondo facendo voltare l'amico.

-Ehi! Ci sono anche io, eh! Potrei prendere anche io parte ai vostri discorsi lupeschi?- chiese Stiles incrociando le braccia offeso -Mi sembra di essere invisibile! Oddio, non è che lo sono?- continuò preoccupato guardandosi. -Sapete... Lupi, Kanima... Possono esistere anche uomini invisibili, no?- domandò guardando l'incredulità sui volti dei suoi due amici.

-Stiles possibile che quando apri bocca dici solo cavolate? Ma non cavolate normali, no, tu vai oltre!- esclamò Isaac scioccato.

-La potete smettere? Non lo sentite questo odore?- borbottò Scott guardando prima Stiles e poi Isaac.

-No, sai, io sono un semplice umano perciò...-

-Scott ci sono milioni di odori in questa scuola. Specifica.- gli fece presente il biondo.

-Non so, è dolciastro, attira. Come l'effetto che ha il miele sulla api.-

-O come sugli orsi. Pensa a Winnie The Pooh.- disse Stiles alzando le spalle.

-Si, si Stiles... Contaci.- mormorò il biondo.

-Be'... però l'esempio non è del tutto sbagliato.- ribattè Scott ridendo. -Allora? Lo senti?-

-Si, è come dici tu. Miele. Mi sembra proprio...- disse Isaac interropendosi per girarsi di scatto incrociando uno sguardo celeste.

-Tutto bene?- chiese Scott con voce preoccupata.

-Più che bene... Meravigliosamente, direi.- rispose il biondo con lanciando uno sguardo a Scott prima di cercare nuovamente quegli occhi, ma la campanella suonò e ruppe l'incanto che si era creato.

-Dai, bell'addormentato. Abbiamo Chimica in prima ora.- disse Stiles risvegliando Isaac.

I tre furono fra i primi ad entrare riuscendo a prendere gli ultimi posti. Subito dopo loro entrarono due ragazze e Isaac incontro quegli occhi. La ragazza dai capelli bruni si sedette accanto a lui e le sue narici furono invase dall'odore del miele. Stava per parlarle quando un bigliettino di Scott lo fece destare.

Hai cambiato odore.


 

-Non voglio andare da sola... forse tu potresti...?- chiese Rebel speranzosa. Skylar la fulminò -Io non tornerò a scuola e non puoi dirmi nulla per farmi cambiare idea!-

Rebel con un luccichio negli occhi disse -E se ti prometto che stasera mi vedo con te tutta la prima e la seconda stagione del diario del vampiro?-

Skylar saltò letteralmente fuori dalla macchina -Si si si e ancora SI! Non vedo l'ora che arrivi stasera!-

Rebel scese dall'auto con calma sorridendo felice -Ci pensi tu alla domanda d'ammissione?-

La corvina rise -Ci metto un minuto.-

Rebel si appoggiò al cofano della Porsche con fare indifferente, mise una mano nello zaino e iniziò subito a leggere il suo amato libro -Noooo! Sono fratelli... Clary e Jace sono fratelli! O Mio Dio!- si rese conto troppo tardi di essere salita sul cofano della macchina con un saltello -Ops- scese dalla Porsche, leggermente imbarazzata, prima dell'arrivo della sorella.

-Fatto! Sono ufficialmente una studentessa di questa malridotta scuola-entrarono ridendo leggermente -Prima ora: Harris. Già il nome non mi piace.- disse Skylar arricciando il naso. Rebel sorrise e per una frazione di secondo incrociò lo sguardo di un ragazzo con gli occhi azzurri: erano fantastici, per la prima volta sentiva una sensazione di calma nel petto.

Skylar poco dopo la prese di forza per la spalla e la spinse in corridoio -Ehi! La fame si fa sentire, per caso?- chiese la corvina preoccupata.

-Eh? No. Scusa, mi ripeti la domanda?- chiese Rebel cercando senza risultato lo sguardo del ragazzo misterioso.

-Ti ho chiesto se hai fame... Smettila di guardarti intorno: è snervante- quasi urlò la corvina ricevendo in risposta uno sguardo omicida dalla sorella.

-Non ho nulla, andiamo in classe, ora: non voglio fare tardi per colpa tua.-

Rebel, a passo di carica, trascinò la sorella nell'aula di Harris. Appena entrata notò subito il ragazzo biondo di poco prima e ,senza pensarci, si sedette al posto libero accanto a lui. Skylar la fulminò sedendosi proprio davanti a loro, accanto ad un ragazzo che non la smetteva un minuto di parlare.

Il professore entrò proprio pochi minuti dopo -Stilinski, come posso notare, ancora parla.-

Il presunto ragazzo sorrise -Ehm... anche lei mi è mancato professore-

Skylar sorrise nel notare che il ragazzo manteneva alto lo sguardo nonostante l'occhiata fulminante di Harris

-Ma oltre gli snervanti ritorni, noto con dispiacere, che due ragazze si sono aggiunte a noi-.

Rebel notò, anche se la sorella era di spalle, il suo solito ghigno malefico -Noi siamo venute qui dalla Russia, siamo le sorelle Cross, siamo Skylar e Rebel Cross, Signore-.

Harris la guardò con un piccolo sorriso -Deve imparare a non parlare se non interpellata, signorina Cross-.

Rebel lo guardò con finta cortesia -Questo è abuso di potere.- il biondo accanto a lei sorrise leggermente -Sono d'accordissimo con lei-.

Harris li fulminò -Visto che siete tanto amici, signorina Cross e signor Lahey, vi metterò in punizione questo pomeriggio, passare del tempo assieme non potrà che giovare al vostro rapporto.-

Skylar si irrigidì furiosa -Quanto a lei...- continuò il professore guardandola -Non è un po' troppo grande per la mia classe?-

La corvina sorrise maligna accavallando le gambe sul banco -Sono stata bocciata parecchie volte. E una volta sono stata espulsa, sa? Un professore insolente aveva messo in punizione mia sorella con un suo amico e io gli ho rotto la macchina... insieme al naso, ovvio- concluse lanciando un'occhiata omicida ad Harris.

-Fregato- disse Stiles cercando di reprimere le risate.

-Aprite il libro a pagina 12, subito. E voi, signorina Cross e signor Stilinski, farete compagnia ai due amichetti dietro di voi, oggi in punizione, che per una strana combinazione passerete con me.- detto questo si girò e iniziò a spiegare.


 

-Cosa state combinando?- tuonò imperiosa la voce del Maestro.

-Sommo Maestro, noi stavamo discutendo sul fatto di... Abbandonare la missione. Vede, le due vampire moriranno lo stesso appena si trasformeranno completamente e questo succederà a breve.- disse un uomo dai lunghi capelli neri raccolti in una coda alta.

-Noto con dispiacere che tu vuoi diseredare.- commentò asciuttò l'uomo dalla pelle pallida.

-No! Non lo farei mai, mio Maestro, ma...- l'uomo provò ad aggiungere altro, ma con un colpo secco il Maestro gli ruppe il collo.

-Che questo sia d'esempio per tutti quelli che penseranno solamente di fare una cosa del genere.- disse allontanandosi. -E voglio scoprire dove si trovano entro il mio ritorno.-

-Dove andate?- chiese un altro uomo dai capelli rossi alzandosi.

-A trovare un mio caro amico. Sarò di ritorno entro la prossima luna piena. Mi raccomando: le voglio morte, entrambe. Buon lavoro. - e con questo uscì.


Siamo tornate!!! ringraziamo chi ci segue: 
ERISd 
Fyamma 
invisiblegirl__
Siamo leggermente preoccupate per la mancanza di commenti... Daiiiiii recensite... Vi supplichiamooooooooooo :) 
speriamo che questo capitolo vi piaccia XD buona lettura e tanti baci da Cri&Cri 


 



 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Questo capitolo è dedicato alla nostra musa, sorella di una di noi due:

Grazie M.

 

Capitolo 3

 

People like us, we don't need that much
Just someone that starts,
Starts the spark in our bonfire hearts

This world is getting colder, strangers passing by

 

-Bonfire Heart by James Blunt.

 

 

 

-Isaac!- lo chiamò Scott adocchiando la sua testa bionda. -Isaac aspettami!- il ragazzo si girò già scocciato di dover rimanere di più a scuola.

-Cosa c'è, Scott?- chiese inarcando un sopracciglio.

-Nulla. Volevo solo dirti che Derek è preoccupato per il tuo cambio d'odore. L'ho chiamato prima e...- disse il moro tutto d'un fiato.

-Hai chiamato Derek? Derek Hale ha un cellulare?- chiese ironico ignorando il fatto che il sopracitato era a una decina di metri da loro intento a percepire l'odore del suo Beta.

-Okay, ho chiamato Peter, ma questo non c'entra. Ha detto che è molto strano il fatto che abbia cambiato odore, non succede molto spesso. E ha detto anche di stare attento.- le sopracciglia di Isaac scattarono verso l'attaccatura della fronte, sorpreso. -Be'... Non ha proprio detto questo... L'ha fatto capire!-

-Okay, Scott. Ci vediamo dopo. Non voglio far arrabbiare di più Harris.- concluse il biondo girandosi per raggiungere l'aula del professore.

Scott uscì dalla scuola dirigendosi al parcheggio dove i due Hale erano rimasti per tutto il tempo.

-Avete sentito?- chiese alternando lo sguardo fra Peter e Derek.

-Si, intelligentone, abbiamo sentito. Altrimenti perchè saremo qui?- chiese Peter con un sorrisino ironico stampato in faccia.

-Non lo trovate strano? Il suo odore è cambiato di botto: da un minuto all'altro e sa di... Miele?- Derek annuì.

-Ci rifletteremo. Ciao Scott.- mormorò l'Alpha salendo sulla sua Camaro seguito da Peter per poi sgommare verso casa.

 

 

-La punizione ha inizio ora!- esclamò Harris sedendosi alla cattedra con un ghigno.

-Wow! Ma non va mai in vacanza?- chiese sottovoce Skylar alla sorella seduta dietro di lei.

-No, è così 365 giorni l'anno – rispose l'umano seduto accanto a lei.

-Non parlavo con te.- disse fredda la corvina fulminandolo.

-Scusala...- disse la bruna sorridendo leggermente -...anche lei è così 365 giorni l'anno e fidati, non è bello essere sempre la sua vittima.- continuò sorridendo nel notare l'occhiata omicida della sorella davanti a lei.

-Ragazza assomigli ad un ragazzo moooolto irascibile che conosciamo bene, vero Isaac?- il biondo staccò gli occhi dalla figura di Rebel solo per annuire velocemente e tornare a fare quello che stava facendo in precedenza con molta attenzione

-Perché mi fissi in quel modo, Biondino?-

Il licantropo sobbalzò nell'incontrare lo sguardo celeste della ragazza -Non ti stavo assolutamente fissando...- si giustificò alzando le spalle con noncuranza.

Rebel con un sorrisetto rispose -Be'... non credo tu stessi ammirando il pino fuori la finestra.-

Isaac alzando un sopracciglio e usando tutta la sua calma chiese -E come fai a dirlo?- L

La bruna gli lanciò uno sguardo divertito e si accostò al suo orecchio -La finesta e dall'altra parte...- osservò sussurrando sarcastica.

-Freddato- disse ridendo Stiles, che smise subito nel notare che il professore li fissava indignato.

-State facendo salotto? Volete qualcosa? Un thè, un caffè... ditemi tanto il bar è qui fuori.-

-Sono abbastanza sicura che non ci sia un bar nelle vicinanze magari voleva dire Mensa- osservò Skylar piccata.

Harris la fulminò aprendo la bocca per dire qualcosa, ma divenne pallido nel guardare lo schermo del suo cellulare -Vado un'attimo in segreteria, voi non muovetevi da qui- li avvisò preoccupato.

Si precipitò letteralmente fuori dall'aula lasciando i 4 ragazzi confusi.

-Stiles c'è qualcosa che non quadra- sussurrò Isaac all'orecchio dell'umano. -Magari doveva andare in bagno! Sai, non tutti hanno vesciche come la tua e quella di Scott! Davvero amico! Non vi ho mai visti andare in bagno! Per caso è un'altra dotazione dei licantropi?-

Il biondo lo fulminò prima di dire -E guarda il telefonino? Credeva che ci fosse un water lì dentro?-

Stiles annuì alzando le spalle -Magari si! Oppure ha un'applicazione che gli rintraccia il water più vicino!-

Rebel ridacchiò -Non sanno che li sentiamo.- disse alla sorella con voce troppo bassa perchè gli altri due la potessero sentire

-Non credo- disse Isaac rispondendo all'amico accompagnando la frase con un'occhiata malevola

-Ehi! La tecnologia ha fatto passi da giganti... dopo cerco sull'App store-

Un suono di passi risuonò nella classe facendo scattare in piedi i ragazzi tranne Stiles che non capiva cosa stava succedendo -Cosa c'è ora?- chiese

Era un suono ritmico, candenzato, ipnotico.

-Forse è solo il prof- sussurrò speranzosa Rebel non credendo alle proprio parole.

-Non credo.- disse tesa Skylar nel sentire qualcosa che graffiava contro il vetro dell'aula, l'unica cosa che si vedeva dall'altra parte era una figura nera incappucciata.

-Sky... sono arrivati- sussurrò la bruna preoccupata nel notare una lama che spuntava da una delle maniche della tunica dell'essere. Il coltellò graffiò sulla superficie opaca del vetro producendo un rumore stridulo.

Isaac era come stordito, non riusciva a capire il perché, ma il suo lupo voleva uscire, reclamava sangue e non avrebbe accettando un no come risposta.

-Ehi amico... tutto bene? Sei palliduccio-

Non sentiva Stiles in quel momento no... sentiva una voce cavernosa, rude, maligna che gli diceva solo di fare una cosa “uccidere”.

Senza pensare si tappò le orecchie e ringhiò -Basta! Esci dalla mia testa!-

-Ehi Isaac che cosa... ahi!- un urletto lo fece risvegliare, sbattè varie volte le palpebre e puntò i suoi occhi sull'amico

-Sono... sono stato io?- chiese in un sussurro guardando il braccio di Stiles completamente sporco di sangue, del suo sangue.

-Non è nul... ragazze, state bene?-

La bruna si guardò attorno frenetica, preoccupata -Devo uscire da qui... Ora!- Skylar chiuse gli occhi con forza per poi riaprirli, li puntò sulla spirale simbolo di vendetta che era apparsa sul vetro della porta-La guerra è appena iniziata- mormorò decisa.

Rebel guardò la finestra: doveva assolutamente uscire da lì. Prese una piccola rincorsa e salto giù.

-Dov'è andata?- chiese Stiles tamponandosi la ferita.

-Rebel è andata lontano da qui... Non... ama la vista del sangue- spiegò cauta la sorella.

Isaac la guardò con gli occhi ridotti a due fessure -Io non credo sia così... Cosa ci nascondete?-

Skylar lo fulminò – Niente... e anche se fosse dovresti farti i cavoli tuoi, ragazzino.-

Stiles mise una mano sul petto del lupo fermadolo dall'attaccare -Calmati Isaac. Che ti prende?- Skylar fece per uscire dalla finestra ma Isaac prontamente la fermò prendendola per il polso.

-Lasciami, ORA!- sibilò la corvina adirata.

-Ci state nascondendo qualcosa... Lo sento e non mi arrenderò finchè non scoprirò il vostro maledetto segreto.- ringhiò il biondo.

Skylar sorrise malignamente -Accetto la sfida, ma stai attento... potresti non uscirne indenne.- detto questo uscì dalla stanza come aveva fatto precedentemente sua sorella.

 

 

-L'hai sentito, Peter? Il suo odore?- chiese Derek sedendosi su una sedia vicino allo zio.

-Di chi? Di Isaac?- chiese Peter alzando lo sguardo dal giornale che stava leggendo.

-Chi altri?- ribattè Derek alzando un sopracciglio.

-Non so te Derek, ma io non vado in giro ad annusare la gente.- disse Peter scuotendo la testa con un sorrisetto malizioso. -Comunque, se proprio vuoi saperlo, si, l'ho notato. Ha cambiato odore.-

-Ti ricordi cosa significa?- domandò Derek incrociando le braccia al petto e assotigliando gli occhi.

-Certo, anche tu ci sei passato. Penso che tutte le persone, umane e non, ci siano passate.-

-Peter...- disse Derek trattenendosi dallo sgozzare nuovamente il parente. -L'odore cambia solamente se l'altra non è umana.- gli ricordò il moro.

-Oh, ma davvero? Non lo sapevo... Derek sul serio, non è un problema. Ti stai leggermente comportando da...- incominciò Peter fermato da una mano alzata di Derek.

-Prova a dirlo e non esiterò un istante a squarciarti nuovamente la gola.- Derek fulminò Peter che scoppiò a ridere.

-Si, ti stai comportando da padre. Lui è solamente... Oh ciao, Isaac.- esclamò Peter alzandosi e sfregandosi le mani alla vista del biondo appena rientrato a casa. Il ragazzo accennò un gesto con la testa. -Com'è andata la punizione?- chiese poi l'ex Alpha. Isaac lo guardò negli occhi per poi distogliere lo sguardo.

Cosa doveva fare? Doveva pensare velocemente. Se non gliel'avesse detto loro si sarebbero arrabbiati parecchio una volta scoperto, ma se Derek e Peter avessero dato la caccia a Rebel e a Skylar? Il biondo riportò lo sguardo in quello dell'uomo più anziano.

-Come vuoi che sia andata? Una noia mortale.- disse prima di sparire al piano superiore. Lo sapeva: prima o poi sarebbe successo un casino.

 

 

Il Maestro bussò alla porta di quell'appartamento con veemenza finchè una ragazza dai capelli mori non la aprì scocciata.

-Si?- chiese con astio.

-Tu devi essere Allison... Chris mi ha parlato di te...- mormorò l'uomo scettico.

-E lei è...?- chiese arricciando il naso.

-Un amico di tuo padre, posso entrare oppure devo rimanere sulla soglia?- chiese ironico spostando la ragazza. Il Maestro si fece strada da solo cogliendo l'odore dell'uomo. -Salve, Chris.- disse chiudendosi la porta della studio alle sue spalle lasciando un'offesa Allison ad aspettare.

-Cosa porta qui il Sommo Maestro dell'Ordine dei Prescelti?- chiese aggrottando le sopracciglia e sedendosi sulla sua sedia imitato dall'uomo.

-Chris, Chris, Chris... Mi duole ammetterlo, ma ci serve il tuo aiuto per eliminare una minaccia.- lo informò il Maestro sfregandosi le mani.

-Pensavo fossi stato chiaro: non mi immischio più in queste faccende.- ribattè Chris accigliandosi.

-Ne vale la sicurezza di tutti. In queste città sono arrivate due vampire. Sono una minaccia, ma noi non possiamo fare niente. Sono protette da dei licantropi, se necessario elimineremo anche loro, ma non possiamo farci nulla. Questo è il loro territorio e noi non siamo i benvenuti. Voi non siete esseri sovrannaturali e potete avvicinarvi. Uccidetele e non vi daremo più fastidio altrimenti dovrò crearvi qualche problemuccio.- si concesse una pausa ad effetto e poi continuò -Allora? Accetti?-

Chris rimase in silenzio per vari minuti prima di sospirare sconfitto.

-Dove le posso trovare? Come si chiamano?-

-Vanno a scuola con tua figlia. Sono Rebel e Skylar Cross. Per renderti la cosa più facile basta che tu le constringa a trasformarsi. Loro sono rifiuti di vampiro, appena si trasformeranno moriranno.-

-Se sono rifiuti perchè è così importante ucciderle?- domandò il cacciatore alzandosi.

-Possono diventare qualcosa che neanche loro immagina. Possono ucciderci tutti in questo istante se solo fossero addestrate bene. Loro o sono un problema o un'arma per noi, ma loro vogliono essere un problema e noi non possiamo avere nemici di tale forza. Vanno eliminate il prima possibile.- concluse uscendo dall'appartamento sbattendo la porta.

 

 

Saaaaaaaaaalveeeeeeee! Allora... Siamo molto tristi... nessuna recensione... sarebbe davvero bello sapere il vostro parere: fa schifo, è una storia stupenda (ma magari...), ma non lo potremo mai sapere... comunque siamo felici che il primo capitolo a raggiunti le 100 visite!

Speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto lettori/lettrici silenziosi/e perché a noi è piaciuto molto scriverlo.

Vi auguriamo una buona lettura :)

 

Baci&Abbracci 

CriD_CriI

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
 
 
 
 
Rebel corse attraverso una radura, seguita subito dalla sorella che la fermò placcandola di lato -Cavolo che dolore- mugugnò Rebel massaggiandosi una spalla -Ma sai cos'è la delicatezza?-
Skylar sbuffò incrociando le braccia -Non ti fermavi, mi sembrava l'unica cosa divertente e meritata da fare- la bruna la fulminò
-Mi meritavo una spallata quindi? Che ho fatto questa volta?-
La sorella divenne immediatamente seria -Sei scappata da una finestra del secondo piano, durante una punizione e come se questo non bastasse sei fuggita alla vista del sangue di quel ragazzino irritante e del suo amico lupo a cui sinceramente vorrei spezzare il collo-
Rebel arrossì -Ehm dettagli... irrilevanti-
Skylar sorrise beffarda -Ti piace l'idiota vero? –
L'altra si alzò di scatto dal terreno -M-ma cosa dici? Cioè io... Ehm- prese un respiro profondo guardandola negli occhi -Ti odio- Skylar sorrise mostrando le zanne che le si erano allungate
-Lo so, non è fantastico?- poi, annusandola bene, fece una smorfia infastidita -Hai l'odore ripugnate di quell'essere-
Rebel si preoccupò -Ho l'odore di uno dell'ordine?-
L'altra scandalizzata la guardò -Peggio... hai l'odore di quel biondo, è così... dolce- finì arricciando il naso, la sorella sospirò di sollievo
-Idiota, mi avevi fatta mor... ho il suo odore addosso? Ma se non mi ha nemmeno toccato-
La corvina scrollò le spalle -Magari non te ne sei accorta... –
Rebel annuì -Si.. si, forse hai ragione, andiamo a casa dobbiamo finire il trasloco e dobbiamo contattare Blek e Keegan- mormorò prima di mettersi a correre e in due minuti arrivarono a quella che sarebbe stata da quel momento casa loro.
-Dobbiamo anche andare da un certo Deaton, magari può darci delle informazioni.- disse Skylar sulla soglia della porta. -Ah dimenticavo... per favore, fatti una dannatissima doccia, puzzi come quell'idiota e ripeto: il suo odore mi disgusta- concluse iniziando a salire le scale e lasciando indietro la sorella.
Quando Skylar fu abbastanza lontana, lei sorrise impercettibilmente e, annusandosi una ciocca di capelli, disse -Veramente avere il suo odore addosso... non mi dispiace affatto- entrò lentamente a casa chiudendosi poi la porta alle spalle.
 
 
Al loft di Derek intanto...
Scott guardò Isaac -Perché l'hai ferito? Di solito hai un ottimo autocontrollo, anche nelle notti di luna piena non dai problemi.-
Il biondo gli rivolse un'occhiata -Vi ho già spiegato che sentivo una voce nella mia testa che mi diceva di fare del male, più precisamente di uccidere.-
Peter sorrise nel sentire il Beta -Sapete, non capisco come mai siete tutti così arrabbiati, infondo è solamente Stiles! L'umano petulante che non la smette un secondo di parlare, io sarei stato felice se il piccolo Beta di mio nipote fosse andato fino in fondo e non credo di essere l'unico- appena ebbe finito di parlare Scott ringhiò difendendo l'amico.
 -Stiles ci ha sempre aiutati nel momento del bisogno!-
L'ex alpha lo fulminò -Vuoi dire che vi ha aiutati ad uccidermi-
Il ragazzo rimasto in disparte li guardò -Ehi primo non parlate come se io non fossi presente, secondo è solo un lievissimo taglio. Okay che sono umano, ma anche noi esseri mortali non ci rimaniamo secchi per certe cavolate quindi sorvoliamo e voltiamo pagina, ci state?-
Derek lo fulminò -Io non sono arrabbiato per questo, mi importa del fatto che con voi c'erano due ragazze che hanno visto Isaac graffiarti con gli artigli. Potrebbero fare delle domande e poi assillarmi con la storia del morso come Jackson.-
Stiles lo guardò infastidito -Ti ricordo che nessuno ti aveva “costretto” a morderlo! Anzi, così ci avresti risparmiato intere notti a cercare un maledetto lucertolone per la scuola, non credi sourwolf ?-
Dalla gola dell' alpha uscì un ringhio minaccioso -Sono stato costretto, non parlare di cose che non conosci, ragazzino, se non vuoi che ti stacchi la testa-
Stiles alzò le mani davanti a se in segno di resa -Caaalmino eh! Era solo una costatazione, hai davvero la coda di paglia, botolo.- si sedette con un tonfo sul divano iniziando a trafficare con il cellulare
-Quindi Isaac torniamo alle cose serie... chi sono queste ragazze ?- chiese Peter interrompendo la lite degli altri due
-È... si chiama Skylar Cross, è pericolosa.- l'ex Alpha lo guardò incuriosito -Magari è un lupo.- disse Isaac con aria noncurante.
-Sbaglio o una volta erano due? - chiese Peter con un sorrisino che la sapeva lunga.
Derek annuì minacciosamente -Stai proteggendo l'altra-
Isaac alzò le spalle -No, è solo una, davvero! Non sto mentendo.- Derek ascoltò i battiti del biondo: assolutamente regolari
-Se fossi il beta di qualcun'altro ti crederei, ma ti ho insegnato io e credo che sia l'unica cosa che ti è entrata seriamente nel cervello, anche se dubito che tu ne abbia uno.-
Scott rise leggermente ricevendo un'occhiata infastidita da Isaac -Quindi non mi credi-
Peter alzò un sopracciglio scettico -Wow, Sherlock che intuizione brillante, complimenti, se Watson è Stiles siamo praticamente già morti-
L'umano aprì le braccia offeso -Ma davvero? Parlate di cose licantropose e comunque non smettete di sfottermi? –
 Tutti lo ignorarono -Dobbiamo andare da Deaton, magari lui sa chi è quest'ipotetica ragazza.- riprese Peter.
In quel momento Stiles alzò gli occhi dal suo cellulare e si rivolse all'alpha con uno sguardo speranzoso -Ehi, devo chiederti una cosa.-
Derek, ovviamente, lo fulminò -Cosa vuoi ancora?-
L'umano gli chiese -Hai un water, vero?-
Peter ridacchiò nel notare l'occhiataccia omicida che suo nipote rivolse al povero Stilinski. -Farò finta di niente.- ringhiò il corvino.
-No! Ehi Derek, è importante ho trovato l'app del prof e praticamente se tu gli scrivi il tuo indirizzo, ti localizza il water.-
Derek rispose furioso -Dimmi perché dovrei localizzare il mio water se so dove si trova: è nel mio bagno.-
Stiles coprì con entrambe le mani il cellulare -Sourwolf! Lui non lo sa,non suggerirglielo! Uffa, doveva scoprirlo lui dov'era finito il tuo water.-
Derek alzò gli occhi al cielo con fare esasperato -È sempre stato nel mio bagno, non si è mica sgranchito le gambe per andarsi a fare un giro.-
Stiles lo guardò -Beh, senza offesa, ma passi più tempo fuori che a casa... Secondo me ha fatto un mucchio di feste per tutte le volte che gli lasci casa libera, magari con gli altri elettrodomestici... ovviamente non i tuoi... non ne hai... quelli degli altri condomini... Oddio, ti immagini? Tipo Toy Story solo che gli elettrodomestici prendono vita di nott...-
Derek ringhiò interrompendo così il lungo discorso dell'adolescente -Stiles abbiamo altre cose di cui occuparci.-
Quello sorrise -Ah è vero, dobbiamo andare da Deaton... Tutti alla Hale Mobile- Scott ridacchiò mentre l'amico veniva trascinato fuori dai due Hale stufi delle sue farneticazioni.
Rimasto solo con Isaac si voltò per averlo completamente di fronte -Allora, perché hai mentito?-chiese incrociando le braccia al petto.
Il biondo rispose nervoso -Non so di cosa tu stia parlando, andiamo ora, ci stanno aspettando- fece per uscire, ma una mano lo afferrò per il bicipite
 -Non sono un Beta di Derek, se vuoi proteggerla ti aiuterò con la mia vita, puoi starne certo-
Isaac lo guardò stupito -Perché lo fai?-
Scott sorrise dolcemente perso nei suoi pensieri -So cosa vuol dire essere pronti a sacrificare qualunque cosa per la persona amata Il biondo sorrise a sua volta
-La amo, che esagerazione... mi piace. Cerca di capirmi fratello, l'ho vista solo due dannatissime volte, nemmeno l' ho sfiorata.-
Scott rise dell'espressione maliziosa che aveva caratterizzato il viso dell'amico sull'ultima frase, uscirono così ridendo come se fossero due ragazzi normali.
 
 
-Sono felice che tu sia qui, Chris. Molto sorpreso.- esclamò il Maestro sedendosi sulla sua poltrona dietro la scrivania di mogano.
Chris Argent si trovava sulla soglia e scrutava l'uomo con fastidio. -Non capisco come possa essere sorpreso visto che TU hai ordinato ai tuoi uomini di venirmi a prendere. Digli, però, che un po' di tatto non farebbe male.- ribatté l'uomo spolverandosi con una mano la mani della giacca. -Si, lo ammetto, sono un po' rudi, ma sanno il fatto loro.-
 -Ovviamente... Parliamo di cose importanti. Cosa vuoi ancora?-
-Schietto. Una delle qualità che ammiro in te. Allora... Come ti ho detto la volta scorsa mi serve aiuto e sono entusiasta di avere il tuo, di aiuto. C'è un però, purtroppo.-
Chris si avvicinò all'uomo con circospezione. Non gli era mai piaciuto, ma per quieto vivere lo aveva aiutato. -Come ben sai, tu sei troppo vecchio.-
 -Da che pulpito viene la predica... Quanto hai? 250 anni?- domandò sedendosi.
-273 con esattezza. Ritorniamo al nostro discorso. Sei troppo vecchio per loro e quelle due ragazze capirebbero tutto, ma se fosse una della loro età...-
-No! So dove vuoi andare a parare e ti dico subito di no! Non metterò mia figlia a rischio.- esclamò irato il cacciatore scattando in piedi.
-Anche se tu non vuoi non puoi decidere per lei. E se per qualche strana ragione lei si sentisse in dovere di accettare? Se non potrebbe fare altro?- chiese prendendo una matita fra le mani.
-E quale sarebbe questa strana ragione?-
-La ragione corrisponde a Scott McCall e sono certo che accetterà se le dimostro che sono in grado di ucciderlo con un movimento!- e nello stesso momento in cui finì la frase la matita fra le sue mani si spezzò a metà.
-Non sei obbligata Allison!-
-Grazie tante, papà. Ma questo 'Maestro' ha minacciato Scott e non permetterò che il Maestro si avvicini a lui. Qualunque cosa dirai non mi farai cambiare opinione. Io ucciderò Skyler e Rebel Cross.- e detto questo si chiuse alle spalle la porta.
 

 
 
Scusate per il ritardo ritardissimo (?) abbiamo avuto parecchi problemi con i compiti, ma con il periodo estivo appena iniziato be’ posteremo sicuramente di più.
Ringraziamo chi leggerà, chi ha inserito la storia tra le seguite ( e chi lo farà … si spera), chi ha commentato (Grazie Fyamma, sei stata l’unica anima pia) e be’ che dire speriamo che il capitolo vi piaccia :D
Un abbraccio da CriD_CriI :D 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo Cinque
 
 
 
 
Derek e Peter erano appoggiati sul lato della camaro dell'Alpha, o meglio Peter era solamente vicino all'auto, visto che il suo caro nipote era iperprotettivo nei confronti della sua bambina.  I due, apparentemente pazienti, stavano aspettando l'agognata ultima campanella. Alle narici dei due arrivò l'odore di sudore misto a quello di una puzzola in decomposizione tipico degli adolescenti capendo così che stavano uscendo, come se il fato volesse infierire ulteriormente sui due, i beta furono letteralmente  gli ultimi, entrambi scuri in volto.
 
-Dov'è l'umano?- chiese Peter con un accenno di sorriso sul volto
 
-Non viene.- rispose Isaac sbuffando -L'idiota si è fatto beccare a messaggiare con Scott che cercava inutilmente, vista la sua media con Harris, di suggerirgli durante l'interrogazione- continuò il biondo accigliandosi.
 
-Bene, finalmente una buona notizia oggi- commentò l'alpha ricevendo un'occhiataccia da Scott.
 
-Scusatelo ragazzi... non ha una ragazza da... da quanto, Derek?-chiese Peter ironico.
 
-Da quanto non sei sotto terra? Se ti manca quel luogo ti ci rimando.- ribattè Derek fulminandolo con gli occhi divenuti magicamente rossi.
 
 -Okay nipote, anche se sei molto carino con quegli occhietti da Ti-Ammazzo-Qui-E-Ora, forse sarebbe meglio non attirare l' attenzione.- disse Peter  voltandosi verso i beta, poi continuò alzando gli occhi al cielo -Okay, attirare ulteriormente l'attenzione.-
 
Il biondo fece una smorfia infastidita -Cosa vorresti dire con questo?- 
 
Scott lo guardò -Che siamo due idioti.- 
 
Isaac aprì la bocca indignato -Ah siamo noi che attiriamo l'attenzione? Tu tecnicamente dovresti essere morto!-
 
Derek sbuffò infastidito roteando gli occhi -Se avete finito andiamo.- non aspettò nemmeno la risposta per salire e dare gas lasciando i tre da soli guardare stupiti la sua macchina sparire dietro l'angolo.
 
-Adesso torna indietro.- disse Peter non convincendo nemmeno se stesso. -Deve tornare indietro.- passarono 3 minuti come completi deficienti in mezzo al parcheggio aspettando inutilmente.
 
-Non tornerà a prenderci.- esordì con tutta la sua perspicacia Isaac.
 
-Ma dai capitan ovvio!- disse fulminandolo Scott. 
 
-Andiamo da Deaton, tanto il bastardo ci starà aspettando comodamente seduto con quel ghigno da bello e dannato che fa infatuare tutte le psicopatiche della città.- concluse Peter con sguardo lugubre correndo verso la clinica. 
 
Fuori dalla clinica come previsto Derek li stava aspettando con fare impaziente -Davvero credevate che sarei tornato?- chiese con un sopracciglio alzato il corvino.
 
-Si! Si Derek lo pensavamo!- disse con tono scocciato Scott sorpassandolo per entrare. 
 
 
 
Intanto...
 
Skylar e Rebel lo guardarono sconcertate 
 
-Stai scherzando, vero?- ringhiò la bruna indignata.
 
-Si, spero per te, dottore, che questo sia uno scherzo di pessimo gusto.- concluse la corvina assottigliando gli occhi con aria minacciosa.
 
-No, non sto scherzando, questo è l'unico modo per farvi proteggere da loro.-
 
Rebel lo fulminò -Fidanzarci con uno di loro sarebbe l'unico modo?!- 
 
Deaton sorrise -Esattamente- 
 
La bruna chiuse gli occhi per poi sorridere maligna -Beh okay... Sky sará più che felice di farlo per il bene di entrambe.-
 
La corvina la fulminò -Mi stai forse dando della puttana? Sei tu che hai un flirt con il beta biondo e cretino, non io.-
 
Deaton sorrise maggiormente -Ma davvero? Che bellissima novità, quindi... tu ed Isaac?-
 
-NO!- urlò indignata Rebel incenerendo la sorella con lo sguardo che intanto sghignazzava senza ritegno.
 
-Beh allora tu Skylar dovrai metterti con un altro del branco-.
 
La corvina alzò un sopracciglio -E per la cronaca... con chi dovrei mettermi di grazia?- 
 
Il veterinario la squadrò -Direi o con Peter o con Derek Hale... Gli altri sarebbero troppo giovani- 
 
Rebel rise a quell'ultima affermazione -Tecnicamente ti ha dato della vecchia bacucca.-
 
La corvina ringhiò azzittendola -Dove sono quei due che hai nominato?- 
 
Deaton sorrise -Oh sono giusto fuori dalla porta.-
 
Isaac aprì la porta in quel momento sgranando gli occhi alla vista di Rebel -Ti che diavolo ci fai qui?-
 
La corvina lo fulminò -Ciao anche a te.-
 
La bruna guardò il beta e disse -Beh è un veterinario, vorremmo adottare un cane, magari imparentato con dei lupi.- concluse sorridendo.
 
-Mh, odio quelle palle di pelo, portano solo scompiglio, sopratutto nelle notti di luna piena.- finì Skylar guardando gli altri tre ragazzi entrare 
 
-Lei é la pericolosa ragazza?- chiese Peter squadrandola -A me sembra solo un gracile fiorellino.- 
 
La corvina lo guardò -Sai dove te lo metto, lupo, il fiorellino?- Derek ringhiò.
 
-Calmati Garfield.- disse la corvina squadrandolo -Sembri solo adorabile quando ringhi non cattivo.- 
 
Rebel la fulminò -Che ci fate qui?- l'Alpha la ignorò concentrandosi sulla sorella.
 
-Se parli un'altra volta ti squarto all'istante.- 
 
Skylar rise -Sto tremando dalla paura, dolcezza.-
 
Peter a quell'affermazione rise -Sì, dolcezza, non fare promesse vane.- 
 
Isaac si rivolse alla bruna -Ho tentato di tenertene fuori...- 
 
Rebel lo fulminò -E come? Facendo dare la caccia a mia sorella? Complimenti, che idea brillante!- 
 
Il biondo chiuse gli occhi -Mi dispiace io e... Lei non andiamo d'accordo.-
 
Uno schianto risuonò nell'aria, si girarono e videro che Derek aveva preso per la gola la corvina facendola schiantare sul tavolo di acciaio al centro. 
 
-Lasciami subito, piccolo bastardo.- ringhiò Skylar liberandosi e lanciandolo contro la vetrata.
 
-Basta!- ringhiò Scott cercando di dividerli inutilmente, infatti Derek lo scansò mollando un pugno nello stomaco della vampira che gli diede una forte testata per allontanarlo. -Mi aiuti?- chiese Scott allo zio risorto.
 
-E perché? Dice di sapersela cavare, lasciamolo fare... Comunque io punto sulla ragazza.-
 
Isaac lo fulminò cercando di trattenere il corvino mentre Rebel correva dalla sorella -Derek basta!- disse il biondo trattenendo l'Alpha.
 
-Lui é Derek?! Col cavolo che mi metto con lui.- ringhiò Skylay
 
-Ma chi ti vuole.- sbuffò Derek.
 
-Oh sarei il meglio che ti possa capitare e lo sai- disse la corvina.
 
-Preferirei morire.- ribatté Derek.
 
-Oh beh, io sono libero.- commentò Peter.
 
-Qualcuno te lo ha chiesto forse?- disse Sky.
 
-Okay, ora basta!- esclamò Rebel -Nessuno si metterà con nessuno- la bruna poi continuò guardando Isaac -Non starò mai con uno che vuole uccidere l'unico membro della mia famiglia, ne oggi ne mai.- 
 
Deaton si mise in mezzo -Ma avete bisogno di loro, dovete andare d'accordo.-
 
Derek alzò un sopracciglio -Perché mai dovrei aiutare queste due psicopatiche?-
 
Skylar rise malignamente -Almeno questa volta nessuno ti sta usando, sta a te la scelta.-
 
Scott spalancò gli occhi -Come diavolo fate a saperlo?- 
 
Rebel sorrise -Abbiamo i nostri modi.-
 
Derek le fulminò -E per modi intendi spiarci da sopra un ramo?-
 
Skylar aprì la bocca indignata -Cielo no... eravamo dietro un cespuglio.- 
 
Rebel si schiaffò una mano in fronte -Dio sembriamo patetiche.- 
 
Peter scrollò le spalle -Oh no, non solo lo sembrate, ma lo siete anche.-
 
Skylar scrollò le spalle -Da che pulpito! Tu hai guardato il branco tutto il tempo dietro a un muro mentre combattevano con il Kanima.-
 
Rebel alzò un dito -Questo...- ci pensò un po' -é vero.- concluse abbassando il dito.
 
A Skylar arrivò un messaggio mentre sorrideva vittoriosa, lo lesse e il suo sorriso vacillò, l'unico che lo notò fu Derek che corrugando la fronte chiese 
 
-Perché volevi la mia protezione?-
 
La corvina abbassò il telefono -La volevo per fare quello che hai sempre fatto tu... Proteggere le persone a cui tieni.- 
 
Derek scosse la testa -Non voglio proteggere nessuno, tanto meno te.- e detto questo uscì seguito dallo zio.
 
-Beh, ci ho provato.- concluse Skylar sedendosi di colpo.
 
-Lo hai fatto schiantare contro la vetrata.- le ricordò Scott.
 
-Wow allora ci vedi e io che pensavo fossi cieco oltre che deficiente.- lo sfotté la corvina 
 
-La smetti? Mi stai facendo innervosire.- ringhiò Isaac - No non la smetto, può irritarti quanto ti pare il mio comportamento, fatto sta che io sono così, puoi accettarlo o no, in entrambi i casi il tuo pensiero non mi interessa.- rispose Skylar con voce dura. -Ti aspetto fuori col cane.-
 
Scott aprì la bocca indignato -Ehi! Non sono un cane.- 
 
La corvina lo prese per la maglia e lo portò fuori mugugnando un -Si si, come ti pare.-
 
I due rimasti soli si guardarono negli occhi. -Mi dispiace.- ripeté il biondo. 
 
-Questo l'hai giá detto.- disse sospirando la ragazza.
 
-Tu prego ricominciamo da capo. Senza pretese, né responsabilità né fidanzamenti, solo tu e io, solo Isaac e Rebel.- 
 
La bruna chiuse gli occhi -È più complicato di così.-
 
Isaac sorrise -Perché?-
 
Rebel strinse le palpebre -Perché sono fidanzata.- 
 
Il sorriso del biondo scomparì -Ah davvero? E dov'è lui ora?- 
 
Rebel sospirò -Sta per arrivare qui, manca poco oramai.- lui si girò - Isaac!- lo chiamò lei 
 
-Cosa? Non credi di aver giá fatto abbastanza?-
 
Rebel disse -Se le cose fossero diverse...- lui non le diede il tempo di finire e uscì lasciandola sola -Se le cose fossero diverse potrei dirti che mi sto affezionando a te.- finì sussurrando così tanto che anche lei fece difficoltà a sentirsi.
 
 
 
 
-Che bello- disse un ragazzo bruno guardando Beacon Hill con occhi meravigliati -Non mi aspettavo di trovare una cittadina così...- 
 
Un altro ragazzo lo interruppe bruscamente -Stringi fratellino, non voglio stare qui fino a notte fonda.- 
 
Il bruno sorrise impercettibilmente -Sei sempre il solito burbero arrogante.-
 
Il corvino ghignò mostrando le zanne -Smettila di elogiarmi, mi fai arrossire.-
 
Il ragazzo più piccolo lo guardò da sopra una spalla -Andiamo: voglio riposarmi e rivederla.-
 
Il più grande prese il telefono e digitò un numero -Ehilà siamo arrivati.- disse per poi attaccare. 
 
Corsero e in poco tempo arrivarono davanti ad una porta bussarono e una ragazza corvina aprì -Ciao ragazzi, che piacere rivedervi.- esclamò. 
 
 
 
 
 
 
Allora ciaoooooo, ci dispiace molto per il ritardo di qualche giorno in quanto avevamo detto che postavamo mercoledì, ma.... non ce l'abbiamo fatta. Speriamo che questa capitolo vi piaccia :D
Ringraziamo di cuore chi ha recensito ( Horses94),chi recensirà e chi leggerà soltanto!

Baci e Abbracci
CriD_CriI

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6






Rebel passeggiò per la veranda di casa Cross con un sorrisino sulle labbra.
 
-Ti sono mancato?- chiese il ragazzo comparso alle sue spalle.
 
-Blek non dovresti stare attento al tuo caro fratellone?-  
 
Il moro sorrise leggermente -È molto meglio stare con te.-
 
Lei si girò fronteggiandolo -Dopo tutto questo tempo ci siete venuti a cercare... perché non subito?-
 
Lui rispose ignorando la domanda -L'inizio della frase prometteva bene, ero già pronto a dire sempre.-
 
Lei lo fulminò -Peccato che non siamo in Harry Potter, se fosse così tu saresti già stato ucciso dal mio Avada Kedavra oppure ti avrei torturato con un Crucio.- 
 
Blek rise -Dovrei sposarti per questa frase.- 
 
Rebel alzò un sopracciglio divertita -Adoro quei libri, la prima volta che l'ho letto erano tempi duri... ti avevo appena conosciuto.- fece finta di rabbrividire facendo aumentare il ghigno sulla faccia del ragazzo.
 
-Non sei mai stata perfida, devo dedurre che quella sadica di tua sorella ti abbia portato nel lato oscuro.- il sorriso sulla faccia di Rebel morì all'improvviso.
 
-Non hai ancora risposto alla mia domanda.- 
 
Blek scosse le spalle -Non c'è nulla da dire al riguardo.-
 
La bruna corrugò la fronte -Cosa stavate combinando di così importante da non venire ad aiutarci?- 
 
Blek indurì lo sguardo -Abbiamo avuto dei problemi anche noi.-sibilò.
 
-Oh davvero? Non sai quanto mi dispiace!- ringhiò la bruna.
 
-Smettila di comportarti come una bambina! Non sai quante volte io e Keegan ci siamo ritrovati nei casini. Eravamo sempre da soli. Noi siamo soli. E tu e tua sorella dovreste iniziare ad accettare il fatto che sarete sempre sole anche voi, nessuno rischierà la vita per salvarvi è la dura verità.- Poi continuò con tono sofferente. -Non sai quante volte, ho pregato che qualcuno ci salvasse... quante volte abbiamo rischiato la vita, da soli, feriti, moribondi e nessuno ci ha mai aiutati.- 
 
Rebel lo abbracciò di slancio, notando che aveva preso a fissare il vuoto, sicuramente perso nei ricordi. -Mi dispiace, ho passato una giornata disastrosa e me la sono presa con te, so cosa ti ha fatto... Lui.-
 
Blek la strinse forte contro il proprio petto, immergendo la faccia nei suoi capelli ed inspirando il suo profumo. -Hai cambiato profumo?- chiese mentre lei si irrigidiva.
 
-Cosa?- chiese Rebel in un sussurro.
 
-Hai un odore diverso.-
 
La bruna chiuse gli occhi triste -Non me ne ero accorta... com'è?- La vampira sentì il suo sorriso sulla spalla anche senza poterlo vedere.
 
-È dolce, attrae... mi piace da matti.- Lui si staccò dandole le spalle entrando in casa.
 
-Anche a me piace...- sussurrò Rebel triste entrando dopo di lui. 
 
Appena entrati andarono in salotto, dove trovarono Keegan e Skylar abbracciati sul divano.
 
-Ehi piccioncini, per certe cose esistono le stanze lo sapete? Mi avete fatto venire le carie.- sibilò il corvino appoggiato con la testa sulla spalla della ragazza.
 
-Stavamo solo parlando.- disse Blek con un sopracciglio alzato. -Semmai siete voi due che dovreste seriamente chiudervi in camera.- 
 
Skylar sorrise già sapendo la risposta del corvino che infatti prendendola in braccio esclamò -Per una volta hai ragione, caro fratellino.- sparirono in camera della vampira lasciando ancora una volta i due da soli. 
 
Isaac fece una smorfia -Ripetimi ancora perché siamo qui.-
 
Peter gli scompigliò i capelli solo per il gusto di irritarlo ulteriormente -Siamo qui, perché dobbiamo monitorare la situazione e tenere buone le nemiche di una razza sconosciuta, per quante volte dovremo ripetertelo ancora affinché entri nella tua testolina bionda?- finì incamminandosi davanti a lui.
 
-Finché non mi suonerà meno idiota di quello che è.- 
 
Derek fece scendere l'umano prendendolo per la felpa. -Ehi! Che manesco che sei- urlò Stiles prendendo a braccetto Scott. -Aiutami contro il lupo cattivo, nonnina!-
 
Il castano offeso se lo scrollò di dosso -Ma magari ti mangia!- 
 
L'umano ci pensò su -Non era la nonna che si mangiava Cappuccetto Rosso e il lupo perché non c'era un Mc Donald's nei paraggi?- 
 
Peter stralunato lo guardò -Ma di cosa ti sei fatto? Non credo che tu sia così al naturale... E se lo sei ... stavo per ucciderci tutti offrendoti il morso.- 
 
Derek gli ringhiò contro -La smettete di parlare?- andò alla porta e bussò senza aspettare i ragazzi che lo affiancarono subito.
 
-Vedi?- sussurrò Stiles a Scott -Il lupo che bussa alla porta è un classico.- 
 
In quel momento un ragazzo aprì alla porta, era muscoloso e bruno con due occhi color del mare -Voi siete?- Derek alzò un sopracciglio.
 
-Ancora sulla porta.- disse l'ex Alpha mentre il nipote dava una spallata al ragazzo per entrare.
 
-Rebel.- chiamò il bruno -Credo che siano arrivati degli amici di tua sorella.- 
 
La vampira si affacciò dalla cucina curiosa -Lei non ha...- intercettò lo sguardo di Isaac e concluse in un sussurro -Amici.-
 
Derek disgustato ringhiò -Vampiro.- 
 
Il biondo si concentrò sul cuore della ragazza, riscoprendolo a battere più velocemente -Come scusa?- chiese il beta.
 
-Il ragazzo qui presente- ripeté Peter -è un vampiro, un succhiasangue, un non-morto. Chiamalo come vuoi.- finì il licantropo squadrando il ragazzo. -Chi sei?- 
 
Rebel guardò Isaac -È arrivato ieri, si chiama Blek, lui è...- 
 
Il bruno notando lo scambio di sguardi tra i due affiancò la bruna  prendendola per la vita e guardando il biondo con disprezzo. -Il suo ragazzo.-  
 
Isaac lo fulminò -Se volevo saperlo da te, te lo avrei chiesto, vampiro.-
 
In quel momento Skylar scese le scale mano nella mano con l'altro vampiro -Ehi,cos'è tutto questo casino?- chiese la corvina.
 
-Oh l'altra sorella.- disse Peter facendo correre il suo sguardo sul corpo della ragazza.
 
-Lui è?- chiese finalmente mostrando finto disinteresse Derek.
 
-Sono quello che staccherà la testa di quel licantropo se non smette di spogliare con gli occhi la mia ragazza. Ora.- Gli occhi di diamante del vampiro fulminarono la figura dell'ex Alpha.
 
-Keegan.- lo ammonì Blek -Non siamo qui per uccidere.- poi continuò con un sorrisetto inquietante -Ma possiamo sempre torturarli.-  
 
Skylar urlò -Okay, ora basta! Se volete fare gli uomini duri, andate da un'altra parte.- andò vicino alla sorella spostando con un gesto stizzito Blek che la fulminò per quella mossa. -Cosa diavolo siete venuti a fare qui?-  
 
Isaac distolse lo sguardo da quello di Rebel -Siamo venuti per fare una sorta di alleanza.- 
 
Keegan rise -Avete capito di essere inferiori a noi.- 
 
Derek lo fulminò -Tu sei un vampiro, sei il peggio che si possa essere.- 
 
Sky lo affrontò a muso duro -E con questo cosa vuoi dire?!-  
 
Rebel la prese per un braccio -Calmiamoci tutti, nessuno è peggio di nessuno.- 
 
Isaac fulminò Blek -So di essere migliore di lui, non sono un assassino come tutta la sua razza.- 
 
Blek rise malignamente -No, infatti tu sei debole sennò ti saresti ribellato mentre cercava di metterti nel frigo in cantina.- 
 
Isaac si scagliò contro di lui, ma Derek lo prese per le braccia lanciandolo contro il muro. -Ragazzino, prova a dire un'altra volta una cosa del genere ad un membro del mio branco e rimpiangerai di averlo fatto mentre ti farò urlare di dolore quando ti romperò ossa dopo ossa.-
 
Il biondo si rialzò -Tu e la tua razza siete spregevoli... dovreste morire tutti quanti., è l'unica cosa che vi meritate.-
 
Rebel indietreggiò come se fosse stata appena schiaffeggiata. -Come puoi dire una cosa del genere.- sibilò -Come puoi tu, piccolo bastardo, parlare di cose che ancora non comprendi?!- la bruna si avvicinò con fare minaccioso -Non è lui a fare schifo... sei tu.- concluse dandogli un sonoro schiaffo sulla guancia, fatto questo salì le scale con rabbia ed entrò nella sua camera sbattendo la porta dietro di lei.
 
-Complimenti... siete riusciti a farla arrabbiare.- disse Sky con una smorfia.
 
-Sono stati i lupi.- disse Blek incrociando le braccia al petto.
 
-No, sei stato tu ad iniziare marcando il territorio come un ragazzino di 15 anni. Alcune volte mi scordo di come tu possa essere infinitamente idiota ed inutile.- rispose la corvina con uno sguardo omicida. -E in quanto a voi- disse girandosi verso il branco -dite di non essere animali, ma siete entrati a casa mia come bestie.- guardò dritto negli occhi Derek -Come può un'alpha definirsi tale se non sa essere nemmeno un uomo prima?- lo sguardo di Derek divenne scarlatto. -Vuoi attaccarmi? Fallo! Ma non hai le palle.- sorrise con cattiveria.
 
-Okay, sono d'accordissimo sul fatto che il cane non abbia gli attributi, ma dobbiamo andare d'accordo...- disse Keegan affiancando la sua ragazza. -Quindi per suggellare questa pace tra di noi, siete tutti invitati alla festa che ci sarà qui domani sera.- disse con un piccolo sorriso. -Sono invitati tutti i membri del vostro branco, lupi, umani o banshee che siano.- 
 
Derek sorrise, era un sorriso da predatore che gelò il sangue nelle vene a tutti nella stanza -Okay ci saremo...- 
 
Keegan si fece avanti con fare protettivo -Non vedo l'ora, ci sarà da divertirsi allora.-
 
Derek uscì con il branco al seguito. -Si... morirai dalle risate -
 
 
 
Allison varcò l'entrata della scuola decisa a mettere in atto il suo piano. Si asciugò le mani sudate sui jeans prima di svoltare l'angolo e si concentrò sulla sua espressione facciale. Camminò ostentando sicurezza fino alle sorelle Cross intente ad armeggiare dentro l'armadietto.
 
'Calma.' ripeté fra se e se 'Sono vampire, lo sentono se sei agitata, sii calma.' Rebel si girò di scatto verso di lei sorridendo gentilmente. Allison non si era nemmeno accorta di essere arrivata a meno di un metro da lei. 
 
-Ciao Allison, come va?- chiese la bruna puntando lo sguardo nei suoi occhi. La cacciatrice riconobbe immediatamente la vena di tristezza sul suo volto. 
 
-Benissimo, grazie. E voi?- chiese a sua volta ricordando le parole del Maestro.
 
-Tutto a posto. Cosa c'è?- chiese Skylar arricciando il labbro superiore infastidita.
 
-Volevo solo ringraziarvi l'invito alla festa di questa sera a casa vostra.- 
 
-Oh, ma di niente.- disse Rebel in contemporanea al -Se non vieni fai un favore a tutti.- di Skylar. Le due sorelle si guardarono e alla fine Skylar distolse lo sguardo. -Prego.- ripeté la bruna sorridente. -Sai dove abitiamo?-
 
-Si, grazie ancora. Beh... Ci vediamo alla lezione di Storia.- sorrise l'ultima volta in direzione di entrambe e si allontanò. 
 
 

"Io l'aiuterò, ma sei lei tocca Scott giuro che io..." disse Allison in direzione del Maestro.
 
"Oh cara Allison, sta tranquilla. Se tu eseguirai i miei ordini al tuo caro licantropo non sarà tolto nemmeno un capello." rispose l'uomo mostrando le zanne.
 
"E come posso fare affinché loro si fidino di me?" domandò mordendosi la guancia per controllarsi.
 
"Pensavo fossi più furba, Allison. La soluzione è una delle cose più vecchie del mondo. Amicizia, Allison. Diventa loro amica e le avrai in pugno." 


Ciaoooooo.
Ci scusiamo per il ritardo, ancora! Allora in questo capitolo le cose si complicano, che bellezza. :) Ringraziamo chi recensirà, chi leggerà solamente e chi ha gia recensito (Grazie Horses94). Devo comunicarvi una cosa: la prossima settimana noi due andiamo in vacanza in un paesino sperduto senza internet :( perciò non potremo pubblicare fino a metà Agosto, ma ovviamente scriveremo. Se riusciamo a fare il prossimo capitolo entro la prossima settimana lo pubblicheremo, ma non si sa. Beh, alla prossima :D
Baci&Abracci

CriD_CriI ;)

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Capitolo 7
*** Capitolo sette ***


Capitolo Sette


 

Bisogna stare da soli, solo così si può imparare a stare con gli altri, altrimenti ci stai solo perché ne hai bisogno. Bisogna fare a scuola un'ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi. 

( Vasco rossi )

 

 

 

 

 

La serata non era iniziata nel migliore dei modi: appena arrivati i lupi avevano subito iniziato a litigare con i due vampiri che non facevano altro che provocarli, in quel momento però sembravano essersi tutti momentaneamente allontanati. Isaac non riconosceva nemmeno una faccia amica... ma sapeva che la vera festa per loro ci sarebbe stata quando tutti gli studenti sarebbero tornati a casa.

 

-Okay, questa cosa non sta andando bene.- disse gesticolando Stiles.

 

-Ma no?! Ma che mi stai dicendo?- disse Isaac sfottendolo cercando inutilmente di intercettare lo sguardo di Rebel che da quando era entrato nella stanza non faceva che evitarlo.

 

-Oh siamo nervosetti, eh?- continuò l'umano bevendo uno dei drink che erano stati preparati sul tavolo.

 

-Ma che vuoi?- ringhiò Isaac allontanandosi dall'amico per cercare di parlare con la ragazza. -Rebel!-

 

-Che vuoi ora? Insultare ulteriormente i vampiri?- disse la bruna fulminandolo.

 

-Perché te la sei presa tanto?- il biondo corrugò le sopracciglia.

 

Rebel rise senza entusiasmo. -Perché si! Forse ti sei dimenticato che il MIO ragazzo è un vampiro?- disse calcando la parola 'mio' con una certa velenosità.

 

-Lo so... ma lui non mi piace.-

 

-Se ti piaceva mi sarei sentita minacciata da te e sarei diventata spietata.- la bruna ghignando gli si avvicinò con fare felino facendo smettere di respirare Isaac che la guardava incantato, gli si fermò a pochi centimetri dalla faccia e sibilò -Perché... non si tocca ciò che è mio.- detto questo si allontanò lasciandolo solo... a pensare.

 

Keegan fece ondeggiare i fianchi muovendosi al ritmo della musica da discoteca che risuonava nella stanza. Nella sua stanza.

 

-Mio Dio, sei osceno fratello.- disse Blek sorridendo. -Hai fatto quello che ti avevo chiesto di fare?-

 

Il corvino sorrise nel sentire le parole del fratello. -Oh ti pare che non lo facevo? Infondo io farei tutto ciò che può mettere in difficoltà quel gruppo di licantropi.- Blek sbuffò

 

-Non solo loro, ma anche le nostre dolci fidanzate... devo scoprire cosa diavolo c'è tra Isaac e Rebel.- il corvino gli mise una mano sulla spalla.

 

-Non ci vuole un indovino per capirlo, ti ha messo le corna o te le metterà, tranquillo, tanto lo sai di essere sempre stato un tipo cornuto.-

 

-Da che pulpito... direi che tu hai problemi più grandi dei miei.-

 

Keegan gli diede le spalle. -Non so di cosa stai parlando.- il bruno alzò un sopracciglio scettico.

 

-Non cercare di rifilarmi la balla che non sai cosa sta succedendo.- disse poi cambiando tono -Tra Sky e gli Hale... Dio, fratello ti sei scelto proprio una puttana: lei va con zio e nipote.-

 

Keegan si girò di scatto con le zanne snudate, lo prese per il colletto e lo sbatté contro la parete tenendolo sospeso. -Non ti azzardare a parlare così della mia ragazza, sarai anche mio fratello, ma puoi credermi se ti dico che ci metto solo due secondi a strapparti il cuore dal petto e a brindare con il tuo sangue, sono stato abbastanza chiaro?-

 

Blek sputò del sangue sorridendo. -Ma quanto sei dolce, stai difendendo la tua bella... peccato che in questo momento Derek la stia proteggendo veramente e sai perché? Perché nei bicchieri delle nostre ragazze ho messo un siero leggermente diverso.-

 

Keegan premette più forte la mano sul collo dell'altro. -Dimmi cosa diavolo gli hai fatto. Ora!- Blek sorrise ulteriormente.

 

-Gli ho solo dato un siero della verità corretto con quello dei sentimenti.- poi continuò maligno -Quindi se prova qualcosa per Derek glielo dirà prima della fine della serata, fratello, e non potrai fare nulla per non farla andare via, te la sentirai scivolare tra le dita... rimarrai solo come sei sempre stato.- Keegan lo mollò facendolo cadere.

 

-Sei un mostro, nostra madre aveva ragione e sono stato solo un pazzo a salvarti quella notte. Lei voleva fare il tuo bene, perché guardati ora sei solo un vampiro senz'anima come nostro padre. Sei un essere abominevole e io mi rifiuto di credere che ci sia un legame effettivo di sangue tra noi due.- fece per andarsene, ma l'altro glaciale disse

 

-Quindi finalmente mi dimostri i tuoi veri sentimenti: mi stai effettivamente trattando come il figlio bastardo di nostro padre.

 

Keegan rise con malvagità. -Ho provato a proteggerti, ti ho sempre difeso da tutto. ma non potrò mai difenderti da te stesso. Volevi che ti odiassi, no? Be' ora sarai felice del risultato, hai plasmato il mio odio e ora subirai tutte le conseguenze del tuo gesto. Buone o cattive che siano.- uscì dalla stanza lasciandolo da solo a... pensare.

 

 

 

Rebel si strinse addosso il cardigan blu notte, sentiva un freddo glaciale che era dovuto al fatto che era pieno inverno.

 

-Ehi, stai congelando, non sarebbe meglio che tu rientrassi?- chiese una voce piccata e leggermente irritata.

 

-Voglio stare qua fuori anche se fa freddo.- rispose la bruna poggiando la testa sulle ginocchia che aveva raccolto al petto.

 

-Oh no, fai come vuoi, se vuoi congelare fallo.-

 

Rebel sbuffò irritata. -Ma che cosa vuoi ora, Skylar? Non hai da fare con Keegan? Vai ad angosciare lui.-

 

La corvina strinse le labbra in una linea dura. -Mi preoccupo solo per te.-

 

Rebel la fulminò. -Io non ho sempre bisogno di protezione! Maledizione, so badare a me stessa.-

 

Skylar ricambiò il suo sguardo di fuoco. -Magari se non fossi così idiota io non dovrei essere costantemente preoccupata per te, non credi? Ti fidi di tutti anche di quell'Argent che a me puzza di bruciato. Eppure tu ti fidi di lei! Nemmeno la conosci, potrebbe farti del male e a te non importa nulla.- la bruna si alzò fronteggiandola

 

-Da quale pulpito! Tu che hai sempre portato un ragazzo diverso a casa nostra.- Skylar ringhiò.

 

-Io ho ti ho sempre protetto! Quei ragazzi, come li chiami tu, erano stregoni che facevano degli incantesimi di occultamento su di te piccola ragazzina viziata!-

 

Rebel aprì la bocca indignata. -Tu hai fatto fare degli incantesimi su di me e non me l'hai detto? Come hai potuto non dirmi nulla?!-

 

Sky rise senza entusiasmo. -Davvero? Avresti fatto storie come fai sempre per tutto.-

 

La bruna ringhiò -Era una cosa che riguardava me non te!-

 

-Ecco una reazione da bambina, come tuo solito, no?- disse Skylar fulminandola.

 

-E tu invece? Sempre la dura della situazione, no? Quella con il cuore a pezzi.- esclamò Rebel avanzando di un passo. La corvina alzò un sopracciglio

 

-Si, sono dura e allora? Tu sei solo una ragazzina! Non sai nulla di cosa ho dovuto fare io per la nostra famiglia: ho dovuto rinunciare ad essere normale!-

 

Rebel sorrise malignamente. -Tu vuoi sempre passare per la buona samaritana, per la vittima per suscitare rispetto e ammirazione nei tuoi riguardi, ma in realtà risulti solo patetica.-

 

Sky rise. -Se si parla di essere patetici quelli siete tu e quel lupo. Davvero, ora stai facendo la ragazza sulle sue quando in realtà di Blek non te ne frega nulla! Se io sono la vittima, be' tu non sarai mai un carnefice, perché per esserlo ci vuole forza e fegato cose che ti mancano. Peccato, sarai sempre la deficiente della situazione e questa volta non ti aiuterò. La buona samaritana da oggi ti lascia nella merda.-

 

Sky continuando a sorridere si avvicinò al bordo del tetto e poi scoppiò a ridere. -Sai, non vedo l'ora di vedere te a pezzi per aver perso quel biondino, vediamo se allora ridiventerai il verme che sei e tornerai strisciando da me.- si lanciò dal tetto atterrando con grazia sul portico e facendole ciao ciao con la mano.

 

Rebel intanto tremava dalla rabbia e rimasta sola... pensava.

 

 

 

 

 

 

 

Ciao! Visto che a Horses94 sarebbe tanto mancata questa fanfiction abbiamo deciso di postare un ultimo capitolo prima di partire, Diciamo un capitolo di arrivederci, però c'è una remota possibilità di postare prima di partire. Il capitolo è stato difficile da scrivere e volevamo come sempre creare un equilibrio fra fratello buono e fratello cattivo (o sorella e sorella). Vi sfidiamo qui a capire chi è l'uno e chi è l'altro. :D

Grazie tante alle lettrici/lettori che leggono silenziosamente e a Horses94 che continua a recensire con nostro immenso entusiasmo.

Baci&Abbracci

Da CriD_CriI

 

 

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