Beyond

di evelynevans
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1 CAPITOLO


"No, con Michael è finita, non aveva senso continuare. L'ultima volta che abbiamo discusso ha messo in mezzo la mia famiglia!" disse una rossa infervorata.
Lily Luna Potter non si poteva proprio definire una persona calma, ma in quel momento sembrava proprio una banshee inferocita, perchè una delle poche cose che accomunava i fratelli Potter era proprio l'amore per la famiglia.
"E quindi inizio un nuovo anno da single" riprese la ragazza "anzi, iniziamo" concluse enfatizzando l'ultima parola con un sorriso che non prometteva nulla di buono. Ed infatti la ragazza a cui era riferita la frecciatina fece una faccia abbastanza intimorita, conosceva troppo bene la sua amica per non sapere che stava già macchinando qualcosa su come cambiare la sua situazione sentimentale.
"Sto bene così come sto Lily, non metterti strane idee in testa" le disse Evelyn preventivamente.
"Ev basta, da quando hai rotto con quell'idiota di Jackson non sei più voluta uscire con nessuno, abbiamo 15 anni, dobbiamo divertirci!" disse Lily guardando la sua amica preoccupata. Da quando si era mollata con Goldstein la sua migliore amica non aveva più voluto uscire coi ragazzi, la sua fiducia in loro era completamente svanita. Ricordava la sera del 15 aprile, la sera di quando tutto era finito, come se fosse ieri.

*INIZIO FLASHBACK*
Era una giornata fredda, troppo fredda per il mese di aprile, lei ed Evelyn erano andate in cucina a mangiarsi un dolce perchè non riuscivano a prendere sonno. Stavano tornando al quadro della Signora Grassa quando sentirono i passi del custode della scuola venire verso di loro, ed allora si infilarono nella prima aula che trovarono. Stettero in silenzio sino a quando non furono sicure che il custode se ne era andato e poi sentirono dei gemiti. "Lux" dissero in coro, ed alla luce delle bacchette videro due ragazzi in atteggiamenti intimi.
"Scusate" disse imbarazzata, si voltò verso Evelyn per andarsene e la vide pietrificata sul posto. Nello stesso istante la coppia si girò verso le intruse e capì perchè l'amica si era fermata. Il ragazzo era Jackson, il Jackson di Evelyn. Nel silenzio potè quasi sentire il cuore dell'amica spezzarsi. Iniziò a urlare insulti alla coppia, quando vide con la coda dell'occhio Evelyn estrarre la bacchetta e schiantare la ragazza che stava con Jackson. Poi puntò la bacchetta verso il ragazzo e lo guardò in un modo che fece gelare il sangue anche a Lily.
"E' così che studi Storia della Magia eh?!" gli disse freddamente. "Piccolo deficiente, ieri hai avuto anche il coraggio di chiedermi se volevo conoscere i tuoi!"
"Io.. Evelyn non è come pensi" rispose il ragazzo spaventato.
"Buffo, è quello che dicono tutti" ribattè Evelyn prima di lanciargli contro un Incarcerarmus. Poi lentamente si avvicinò "Se volevi stare con qualcun'altro bastava dirlo, invece di mettermi le corna".
"Mi dispiace tanto, ma io ti amo" disse il ragazzo ormai terrorizzato. "Peccato, troppo tardi" rispose di dargli un ceffone.
Stava per alzare nuovamente la bacchetta quando Lily le prese il braccio e le disse all'orecchio "Andiamocene, non fare cose di cui ti pentiresti". Evelyn si girò a guardarla, poi abbassò lo sguardo  e si diresse a passo svelto verso la porta. Quando stava per aprirla  lo sentì dire "Sai, tutti si sono sempre chiesti se discendessi veramente da quella famiglia di Mangiamorte, ma sotto sotto tu sarai sempre e solo malvagia.. come tutti i Black".
*FINE FLASHBACK*

Da quel giorno Evelyn era diventata molto più fredda, aveva messo un muro tra lei ed il mondo, un muro che solo Lily poteva oltrepassare. Si gurdarono negli occhi e capirono che tutt'e due stavano ricordando quell'episodio; Lily non riuscì a reggere lo sguardo dell'amica. La frase di Goldstein era fissata a fuoco nella mente di Evelyn e Lily si sentiva in colpa perchè per un singolo ma immenso secondo anche lei l'aveva accomunata alla parte cattiva dei Black: mentre attaccava Goldstein era uguale alla Bellatrix Black delle foto fatte durante la guerra, e sapeva che ormai anche Evelyn, quando si guardava allo specchio, vedeva solo il riflesso della sua prozia.

Nel mentre, in un altro scompartimento, 4 ragazzi stavano rivedendo gli schemi di gioco del Quidditch.
"Adesso che tuo fratello si è tolto dai coglioni, la Coppa deve essere nostra!" disse Scorpius soddisfatto.
"Ricorda che c'è Lily a sostituirlo, è davvero brava, quasi quanto James" rispose Albus combattuto tra l'orgoglio per sua sorella e la voglia di vincere la Coppa.
"A quella pulce ci penserà Adam" ribattè il biondo con un ghigno malefico stampato sul volto.
"Scorp è mia sorella" gli ricordò Albus serio. Conosceva il suo migliore amico ed era sicuro che avrebbe buttato giù sua sorella dalla scopa pur di vincere a Quidditch anzi, a pensarci bene, l'avrebbe disarcionata volentieri anche se non c'entrava il gioco.
"Tutto sta ad Adam" ghignò Scorpius. Si girò con Al verso il diretto interessato, impegnato a guardare le campagne scozzesi che scorrevano fuori dal finestrino, sovrappensiero.
"Adam?! Nott! Non ci starai pensando seriamente vero?!" gli disse Albus tirandogli una gomitata.
"Farò il possibile per giocare lealmente, solo con tua sorella però! Non chiedermi di estendere la cosa ai tuoi cugini!" rispose il ragazzo voltandosi verso gli amici.
"Grazie" disse il moro con un sorriso a 32 denti, lasciando l'amico ai suoi pensieri. Tutti sapevano cosa passava per la testa del ragazzo. A casa stava passando un brutto momento, i genitori avevano deciso di separarsi in casa per non dare scandalo, ma ormai a Villa Nott si respirava un aria davvero pesante.
Tutti gli amici erano dispiaciuti per la separazione, soprattutto perchè la loro storia sembrava una di quelle favole babbane. Si erano sposati perchè i genitori avevano fatto un contratto matrimoniale quando erano bambini, nessuno dei due era innamorato dell'altro ma, dopo un anno di matrimonio scossò la scintilla, durante uno dei loro viaggi, quando un ragazzo ci provò spudoratamente con Daphne davanti al marito, e Theodore fece una scenata di gelosia degna di nota. Da allora si avvicinarono sempre di più, ed alla fine si innamorarono. Questo era stato uno dei pochi casi dove il matrimonio combinato, tanto usato dai Purosangue, sfociava in amore.
Ora però, dopo 18 anni, i loro rapporti si erano molto raffreddati, soprattutto per colpa delle indiscrezioni su Theodore e la Parkinson iniziate a giugno.
Quindi a casa Nott i litigi si erano susseguiti per tutta l'estate, fino a quando all'uomo non era arrivato un gufo con le carte della separazione. Da allora la coppia non si era più rivolta la parola ed il figlio che si era trovato in mezzo ai due fuochi, aveva deciso, da buon serpeverde qual'era, di non immischiarsi, aveva fatto le valigie e si era trasferito a Villa Malfoy fino all'inizio della scuola.
Adam, anche se era preoccupato per i genitori, voleva godersi l'ultimo anno ad Hogwarts, diplomarsi e poi andarsene di casa, così non avrebbe più dovuto sopportare questa situazione.



Note dell'autore: questo è solo il primo capitolo, spero vi sia piaciuto!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


2 capitolo

Adam era appena uscito dal bagno, quando si scontrò con una ragazza, lei stava per cadere quando il ragazzo, più per istinto che per gentilezza, le mise le mani nei fianchi per trattenerla, spingendola verso di se. Evelyn dopo un primo momento di sorpresa, si staccò violentemente dal ragazzo e, rossa in volto, sussurrò un flebile "scusa".
Adam, dopo averla riconosciuta, in una maniera cortese proprio non da lui, le disse "Tranquilla Black, la prossima volta stai attenta", per poi farsi in là per farla entrare nel bagno.
Dopo che lei ebbe chiuso la porta, si diresse verso il suo scompartimento, pensando a quanto la Black stesse crescendo bene. Era ancora una nana, gli arrivava a malapena alla spalla, ma si era fatta crescere i capelli, che adesso gli arrivavano alla metà  della schiena, formando una massa scura ondulata che faceva risaltare ancora di più la sua pelle candida. La faccia non aveva più i tratti infantili, e questa cosa enfatizzava ancora di più l'azzurro degli occhi. Ma anche il corpo era cresciuto, quando l'aveva spinta verso di se, aveva notato che le era cresciuto anche il seno, non tantissimo, ma era ben proporzionato al suo corpo minuto.


Arrivate ad Hogwarts Lily e Evelyn assistettero come delle bambine allo smistamento dei nuovi arrivati e, dopo aver ascoltato il discorso della preside andarono a dormire. Dopo lo scambio di battute su Jackson non avevano parlato molto, soprattutto perchè Evelyn era tornata dal bagno rossa in volto e rispondeva alle domande con monosillabi.
Arrivate nel dormitorio si misero a letto in silenzio, ognuno persa nei suoi pensieri. Lily era davvero preoccupata per l'amica, pensava avesse incontrato Jackson e lui si fosse messo a fare l'idiota come al solito. I pensieri dell'amica, invece, erano incentrati sull'episodio del bagno, quando era andata a sbattere contro Nott. L'avrebbe volentieri voluto schiantare, ma qualcosa di indefinito l'aveva trattenuta. Dopo un'ora passata a rigirarsi nel letto finalmente riuscì ad addormentarsi.


Nello stesso momento, nei sotterranei, c'erano una discussione in corso.
"Scorpius, non ti azzardare a fare qualcosa" disse gelido Albus, guardando male il suo migliore amico.
"Perchè? Cos'ho che non va? Ha avuto ragazzi peggiori, molto peggiori di me, prendi quel Michael!" rispose Scorpius altrettanto freddo.
"Perchè tu le ragazze le usi per il sesso e Lily non entrerà  a far parte della tua lista" ribattè Albus, visibilmente incazzato.
"Io non ho una lis.." provò a dire il biondo, ma venne interrotto dall'amico che gli si avvicinò pericolosamente al viso.
"L'abbiamo creata insieme quella lista, non prendermi per il culo."
"Perchè non puoi credere che voglia uscire seriamente con tua sorella?" lo sfidò l'amico, per nulla intimorito dalla rabbia del moro.
"Perchè ti conosco da sette anni." gli disse Albus, poi prese le sue sigarette e salì nel dormitorio, lasciando Scorpius basito per quello scatto d'ira.


Erano passate 2 settimane dal primo giorno di scuola e la situazione non era cambiata di molto. Le cose tra Scorpius ed Albus si erano appianate un pochino, anche se l'argomento Lily era ancora tabù. 
Adam in quei giorni aveva notato sempre di più Evelyn, quello che faceva nel tempo libero, le lezioni che aveva, i suoi orari; si sentiva proprio un maniaco, ma non riusciva a smettere,quella ragazza stava diventando un'ossessione. Quel giorno era particolarmente carina: doveva essersi svegliata tardi, perchè con la Potter erano arrivate a colazione 5 minuti prima delle lezioni e sembravano delle terremotate. La Potter aveva la gonna storta, il maglione infilato a metà  ed una coda che faceva presupporre che non sapesse cosa volesse dire avere una spazzola. Evelyn invece aveva tutta la camicia fuori dalla gonna, la cravatta allentata ed i capelli erano legati in una crocchia da cui uscivano dei ciuffi ribelli. Aveva le guance arrossate dalla corsa, ed era bellissima, sembrava un angelo caduto dal cielo. Era patetico, se ne rendeva conto, ma non riusciva a far vertere i pensieri lontano da lei. L'altro giorno stava facendo sesso con una corvonero, quando aveva immaginato che al suo posto ci fosse la grifondoro. Era assurdo, doveva togliersela dalla testa o sarebbe impazzito.


Erano appena finite le lezioni quando la vide, camminava velocemente coi libri in mano e a testa bassa. Notando che per una volta era sola, smise di pensare razionalmente e le puntò la bacchetta contro.
"Caeci" mormorò sottovoce ed la vista le si oscurò. Lei mollò i libri, che caddero con un tonfo, sguainò la bacchetta e la puntò contro il vuoto. Il moro si avvicinò piano e, quando le fu affianco, le prese la bacchetta, se la caricò in spalla come fosse un sacco di patate e la portò dentro uno sgabuzzino. La poggiò sopra un lavandino consunto dal tempo e cercò di immobilizzarla, visto che tirava calci pericolosamente vicini ai suoi cari, anzi carissimi, gioielli di famiglia.
"Sta ferma, non voglio farti del male" disse con voce cammuffata.
"Certo, mi hai accecato e portato in spalla non si sa dove per divertimento" gli rispose in modo sarcastico Evelyn, ormai immobilizzata del tutto, dato che il ragazzo si era infilato in mezzo alle sue gambe e con una mano le aveva bloccato i polsi.
"Mi dispiace, non volevo spaventarti, scusa" le disse sinceramente dispiaciuto. Aveva scollegato il cervello e non aveva minimamente pensato a come avrebbe reagito lei. Però adesso che la sentiva tremare, si rese conto che era proprio un coglione.
"Non importa, però potresti lasciarmi andare?" gli disse flebilmente la ragazza. Lui le lasciò i polsi e di scatto posò le labbra su quelle della ragazza; all'inizio lei si immobilizzò poi, appena si mosse per allontanarlo, lui le mise le mani dietro la schiena per avvicinarla ancora di più a sé e, inaspettatamente, Evelyn lo afferrò per il colletto della camicia e ricambiò il bacio, che passò dall'essere un semplice sfregamento di labbra a quancosa di più profondo.


Note dell'autore: come primo giorno mettere solo un capitolo non mi piaceva, quindi vi propongo anche il secondo. Spero vi piaccia!


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Capitolo 3
*** 2 Capitolo ***


3 CAPITOLO


Evelyn era sdraiata sul letto ormai da tre ore, non aveva avuto il coraggio di scendere a cena, pensando di incontrare il ragazzo dello sgabuzzino.
  questa era la domanda ricorrente nella sua testa. All'inizio aveva pensato di respingerlo, ma quando lui le aveva messo le mani nella schiena per attirarla, aveva risposto al bacio, e per un intero minuto aveva dimenticato tutto il mondo attorno a lei e si era lasciata andare. Ma poi quel minuto era finito, e dopo aver riacquistato un minimo di lucidità, l'aveva spinto via. Lui l'aveva lasciata andare senza fare resistenza e dopo aver mormorato una scusa se n'era andato, sciogliendo l'incatesimo che la rendeva ceca. La ragazza era rimasta 10 minuti là ferma, non riuscendo a capire perchè si era sciolta con quello sconosciuto. Era tornata velocemente nel dormitorio, e si era "nascosta" nel letto confusa. Da quando aveva scoperto la tresca di Jackson non aveva più voluto aver contatti con i ragazzi. Si fidava completamente di lui, e quando aveva scoperto il tradimento la sua autostima era scesa sotto i piedi. Non si era più sentita a suo agio con nessun ragazzo, almeno fino a quel giorno. Quando quello sconosciuto l'aveva stretta a sé, si era davvero sentita tranquilla ed al sicuro. In quel momento la faccia di Lily spuntò dalle tende del baldacchino.
"Ciao, non sei scesa a cena" disse la rossa preoccupata. Evelyn la guardò incerta se raccontarle o meno l'accaduto. Alla fine optò per il si e dopo due ore passate a parlarne decisero che era il caso di scendere nelle cucine a mangiare un dolce per festeggiare.


Erano passati due giorni da quando aveva baciato Evelyn e la situazione non era minimamente cambiata. Continuava a pensare a lei anche quando stava con le altre, era diventata un chiodo fisso. Ed a quanto pareva la ragazza aveva raccontato il loro incontro alla Potter, perchè durante i pasti cercavano tra i tavoli di Grifondoro, Corvonero e pure Tassorosso, un ragazzo che potesse avere la sua corporatura. Sorrise tra sé, pensando che non avevano neanche gettato uno sguardo al tavolo Serpeverde, sapeva che non avrebbero mai immaginato che fosse una delle serpi. 
Anche se la guerra era finita 25 anni prima, i vecchi pregiudizi restavano tali: la divisione delle case era sempre molto marcata e loro, che erano i figli ed i nipoti dei mangiamorte venivano visti come tali. Come sempre le colpe dei padri ricadevano sui figli, pensò il ragazzo, e questo era un boccone davvero troppo amaro da digerire.


Il giorno seguente Adam e Scorpius stavano camminando velocemente verso il campo da Quidditch, il biondo con la spilla da capitano appuntata orgogliosamente sul petto.
Erano in ritardo per fare le selezioni, e quando arrivarono nello spogliatoio trovarono un Albus freddo ad attenderli.
"Ci sono Lily ed Evelyn sugli spalti, non provare a fare l'idiota con mia sorella" disse rivolto a Scorpius, con gli occhi ridotti a due fessure. Il biondo lo ignorò e si diresse verso il suo armadietto per cambiarsi.
Scesi in campo, tutti e tre si girarono istintivamente verso gli spalti, dove Lily guardava attentamente i ragazzi che venivano provinati, mentre Evelyn leggeva un libro incurante di ciò che succedeva attorno a lei.
Due ore, diversi spargimenti di sangue e ben 3 cadute dalla scopa dopo, le selezioni finalmente finirono. Scorpius, che stava facendo un ultimo giro del campo, si diresse verso gli spalti, smontò elegantemente dalla scopa, senza degnare nessuno della propria attenzione. Si diresse a passo svelto verso Lily, che lo guardava scioccata.
"Ciao Potter, Black" le salutò con un cenno della testa.
"Malfoy" sibilò Evelyn a denti stretti, senza alzare gli occhi da quello che aveva tutta l'aria di essere un libro babbano.
"Ciao" gli rispose Lily.
Scorpius la fissò, il grigio mercurio si incatenò ai suoi occhi color cioccolato "Sabato vieni ad Hogsmeade con me?"
La rossa, dapprima basita, girò lo sguardo verso il fratello che avanzava verso di loro visibilmente incazzato, poi pose nuovamente il suo sguardo sul biondo e con un sorriso malandrino disse "Si" e scoppiò il putiferio.
Albus si avvicinò e sua espressione faceva capire quanto volesse prendere a pugni Scorpius. Adam dietro di loro si teneva pronto a scattare per fermarlo, quando all'improvviso il moro si girò verso di lui porgendogli la sua collana.
"Tieni, ti è caduta mentre eri in volo". Il blasone dei Nott pendeva in mezzo al gruppo, ma il ragazzo non lo guardava, aveva lo sguardo fisso sul volto di Evelyn e come un flash si ricordò che quando lo aveva tirato per il colletto, aveva toccato la collana. Impallidì di colpo, e guardando negli occhi la ragazza capì che anche lei aveva collegato tutto. Dopo 5 minuti di assoluto silenzio Evelyn prese le sue cose e scappò via. Lontano da quella collana, lontano da quello che era successo, ma soprattutto lontano da lui.


Note dell'autore: ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia :)

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


4 CAPITOLO


Adam, dopo 5 secondi passati a fissare il posto ormai vuoto di Evelyn, si riscosse.
"Black!" disse, per poi mollare la scopa e correrle dietro. La ragazza era già  lontana, ma lui, grazie agli allenamenti -benedetto Quidditch- non ci mise molto a raggiungerla, e con uno scatto le prese il polso per fermarla. Lei strattonò il braccio, liberandosi dalla stretta e gli voltò nuovamente le spalle.
"Black, cazzo, aspetta!" le disse. "Senti" iniziò parandosi davanti per impedirle di continuare a correre.
"Ti sei divertito eh?! Già  me l'immagino le risate che ti sarai fatto coi tuoi amichetti!" gli sputò addosso lei con odio.
"Non lo sa nessuno" la interruppe lui "Senti mi dispiace, non lo so cosa mi sia preso, ma non volevo prenderti per il culo, volevo solo avere un contatto con te, ma se te l'avessi chiesto mi avresti detto di no a priori" sfidandola a contraddirlo. Sfida che lei accettò senza pensarci minimamente. "Non è vero!" 
"Ah no?!" Adam, scettico, alzò un sopracciglio.
"No" gli rispose a denti stretti. Sapeva che non era vero, ma quel suo maledetto orgoglio grifondoro le impediva di dargliela vinta, pur consapevole di starsi mettendo nei guai.
"Mh bene, allora esci con me!" ribattè lui avvicinandosi. Evelyn basita scosse la testa ma, prima che potesse rispondere, lui la interruppe nuovamente "se dici che non mi avresti detto di no a priori, io ti credo, ti ho chiesto scusa per ciò che ho fatto, esci con me, per un appuntamento.. vero stavolta". La ragazza, prima che potesse rifiutare, lo vide girarsi per andarsene, per poi fermarsi "Alle 9 all'ingresso, sabato, ti aspetto!"  sorridendo soddisfatto per averla messa nel sacco.


E sabato arrivò sin troppo velocemente, sia per la rossa che per la mora. La mattina si ritrovarono ognuna davanti al proprio armadio, indecise su cosa mettersi. Lily, maledicendosi di aver accettato l'invito di Malfoy per dare una stoccata alla morbosa gelosia di Albus, scelse dei jeans ed una t-shirt verde scuro, che faceva risaltare ancora di più la sua chioma, rossa come le sue fedelissime converse. Evelyn sorrise guardandola indossarle; le aveva contaggiato lei la passione per quelle scarpe; nonna Meda era quasi svenuta quando lei e Lily gli e ne avevano regalato un paio con disegnato il blasone dei Black.
Non c'era più tempo per pensare ai ricordi, si affacciò nuovamente nell'armadio ed optò per un jeans chiaro con una magliettina nera a maniche lunghe.
Arrivarono con ben 20 minuti di ritardo e, giunte all'ingresso, trovarono i due ragazzi ad aspettarle.
"Ciao" dissero in coro poi, prima che i loro accompagnatori potessero dire alcunchè, Evelyn riprese "Visto che ci siamo, usciamo tutti e 4 insieme eh!" non era propriamente una domanda, anzi dalla faccia di ragazza e dall'espressione della rossa si capiva che era una specie di ordine, che i ragazzi accettarono di buon grado.
Arrivati ad Hogsmeade, la situazione non era propriamente delle migliori: le ragazze erano imbarazzate e non parlavano quasi niente; mentre Scorpius ed Adam, che già  erano di natura taciturna, non sapevano come metterle a proprio agio.
Il moro, ricordando che Evelyn mangiava un sacco di dolci durante i pasti propose "Perchè, come prima tappa non andiamo da Mielandia?"
La ragazza si girò di scatto verso di lui, stupita dal fatto che ci avesse azzeccato così bene. Lily, giusto per confermare questa teoria, iniziò a saltellare come una bambina e prendendo a braccetto l'amica disse "Sii! La giornata inizia bene!" e seguite dai ragazzi, si diressero sorridenti verso il negozio.


Un'ora e 10 galeoni in meno più tardi, tutti e quattro stavano seduti ad un tavolo dei Tre Manici di Scopa, conversando del più e del meno. Dopo la proposta di Adam le ragazze si erano un pò sciolte ed avevano iniziato a parlare tranquillamente, mettendo da parte l'imbarazzo iniziale. In quel momento la conversazione verteva sui libri. Scorpius aveva lasciato basite le ragazze dichiarando che aveva letto delle opere babbane, e loro lo stavano guardando a bocca aperta. < Certi pregiudizi sono proprio duri a morire > pensò il biondo amareggiato.
"E tu, Nott, cosa leggi?" disse Evelyn riprendendosi. Era la prima volta in tutta la giornata che gli rivolgeva apertamente la parola. Lui la guardò imbarazzato mentre Scorpius rispondeva al suo posto "Adam odia leggere, sia libri magici che non".
"Già " il suddetto prese la parola  "mia madre ha provato a farmi appassionare a Romeo e Giulietta per 3 mesi interi un paio di anni fa, ma proprio non mi piace la letteratura, preferisco di gran lunga la vita reale" disse grattandosi la testa imbarazzato.
"Be, sinceramente non è il massimo cominciare con due tredicenni che si suicidano, è davvero noioso!" cercò di sdrammatizzare Evelyn, facendogli un sorrisino mesto. 
Passarono il resto della mattinata a parlare di tutto, fino a che non videro una figura in lontananza che fece gelare il sangue alle due ragazze. James Sirius Potter camminava per la strada guardandosi attorno, come in cerca di qualcuno, e loro sapevano esattamente di chi. Corsero verso un vicoletto e si nascosero dietro i bidoni della spazzatura. Vennero raggiunte dai ragazzi, che le guardavano interrogativi.
"C'è mio fratello" disse Lily a mo' di scusa. Sapeva che Scorpius e James si odiavano e non era di caso di far finire quello che si era rivelato il miglior appuntamento della sua vita con un duello, soprattutto perchè di mezzo c'era..
"Mh, penso che Albus l'abbia già  informato" le rispose il biondo sprezzante. Aveva quasi fatto a pugni con Albus per averla invitata, un altro Potter non lo spaventava di certo, soprattutto se pensava a quel pallone gonfiato di James Potter.
"Non è solo per me, è che.." si girò verso Evelyn, che cercava di mimetizzarsi col muro ed era tutta rossa in faccia.
"E' che cosa?" s'intromise Adam, con gli occhi ridotti a due fessure, guardando la mora.
"Ehm, ecco vedi.." cercò di spiegargli la ragazza, ma l'amica la tolse dall'impiccio sganciando la bomba: "James le fa la corte dall'inizio dell'estate".




Note dell'autore: Spero che l'inizio dell'uscita a Hogsmeade vi sia piaciuta! A presto!

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