new generation- la storia dei nuovi cavalieri

di Martiz Kenway
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le uova ***
Capitolo 2: *** Garizla ***
Capitolo 3: *** Un cucciolo dagli occhi di ghiaccio ***
Capitolo 4: *** Shruikan ***
Capitolo 5: *** Lezioni di volo ***
Capitolo 6: *** Viaggio ***
Capitolo 7: *** Nuove terre e nuovi cavalieri ***
Capitolo 8: *** Inizia l'addestramento ***
Capitolo 9: *** Il primo volo ***
Capitolo 10: *** Le spade dei cavalieri ***
Capitolo 11: *** Spariti nella nebbia ***
Capitolo 12: *** Attacco al castello ***
Capitolo 13: *** Vuoto ***
Capitolo 14: *** La proposta ***
Capitolo 15: *** Tornate indietro ***
Capitolo 16: *** Macchine da guerra ***
Capitolo 17: *** Le prime vittime ***
Capitolo 18: *** Addio Naz ***
Capitolo 19: *** La fine di Calon e Angus ***
Capitolo 20: *** L'ultima battaglia ***
Capitolo 21: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Le uova ***


ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti! :) Questa è la mia prima FF su Eragon e spero vi piaccia ;) E' ambientata dopo gli eventi di Inheritance, in un periodo di pace. Murtagh è tornato da Nasuada ed insieme hanno avuto una figlia: Evee. Eragon è ritornato ad Alagaesia ed ha cominciato a distribuire uova di drago per far rinascere la stirpe dei cavalieri ed allenarli nelle nuove terre che ha scoperto! Basta non vi dico altro, scoprirete tutto leggendo ;)

 

CAPITOLO 1- LE UOVA

GLi zoccoli di Maia scalpitano sul terreno erboso seguiti da quelli di Zinco. Davanti a me si staglia una prateria verde che finisce sulle rive di un lungo fiume dalle aque cristalline, al di là di esso si innalzano i busti di grossi pini verde smeraldo. Sprono Maia a correre più veloce e lei obbedisce accellerando ancora di più, quasi senza toccare terra con gli zoccoli. Gale mi sta dietro in groppa a Zinco. Mi giro per guardare meglio la sua faccia sconfitta -Stai mangiando la polvere eh!- gli urlo

-Non cantar vittoria!- mi risponde di rimando

Ridiamo e continuo a galoppare. La gara finisce al fiume, come tutte le volte. Manca ancora un po'.

Appoggio le mani sul mantello grigio di Maia per riposare le dita ormai stanche di stringere le redini. La criniera bianca mi solletica gli avambracci. Maia è una giumenta bellissima. E' nata nella Du Weldenvarden e mio padre l'ha portata da me, come regalo. E' veloce e silenziosa. Il cavallo di Gale, Zinco, è un bellissimo baio di grossa stazza. Molto più grande e muscoloso di Maia.

Il fiume è ormai a quaranta metri di distanza. Distanziamo di un paio di metri Gale. Lui emette un grido di sconfitta quando mi vede impennare di fronte al fiume. Urlo di vittoria mentre accarezzo il collo di Maia. Smontò da cavallo e aspetto Gale sbadigliando.

-FInalmente sei arrivato!-

Lui soffia -Sempre la solita!-

-Ti ho fatto mangiare la polvere ammettilo!-

-SI sei stata brava te lo concedo..ma hai imparato dal migliore-

Mi acciglio -Oh non fare tanto il presuntuoso amico!- Scatto in avanti e gli salto sulla schiena.

Lui gira intorno facendomi rivoltare all'indietro. Mi rialzo e lo placco ma lui non si sposta nemmeno di un centimetro. Lottiamo per qualche minuto sotto lo sguardo confuso dei cavalli poi le campane di Ilirea ci fermano. Guardo verso la città bianca che risplende al sole come un diamante. Io e Gale ci guardiamo tristi -Dovremo andare..- mi dice

Scuoto la testa -Non voglio..restiamo qua-

Lui sorride -Ok..-

Ci distendiamo vicino ai cavalli, lui che mordicchia una spiga nell'angolo della bocca e io che guardo le soffici nuvole muoversi lentamente nel cielo.

-Se un uovo dovesse schiudersi..- comincio a parlare

-Non pensarci Evee..se succederà allora quello sarà il nostro destino..-

-Vorrà dire separarci per sempre..lo sai..-

-Perchè? Possiamo comuqnue vederci..-

-No Gale..se diventeremo cavalieri andremo nelle terre che ha scoperto Eragon per allenarci..-

-Ma potrei comunque venire a trovarti dopo..-

-Dopo? Cioè tra più o meno quattro o cinque anni! Le cose cambiano..-

RImaniamo in silenzio. Insomma tra tutti gli abitanti di Ilirea e i villaggi vicini proprio noi devono scegliere i draghi? No, e ce la caveremo come abbiamo fatto ogni anno. Diventare cavaliere dovrebbe essere una benedizione, è tutto ciò che si può desiderare. Ma noi non vogliamo la fama. Non vogliamo il potere. Vogliamo essere dei normali ragazzi di sedici anni. Non vogliamo lasciare casa. Non vogliamo separarci perchè la nostra amicizia è troppo profonda per farne a meno.

Poi la voce di Castigo mi rimbomba in testa e mi fa sobbalzare.

"Evee che stai facendo ancora qua?" Giro gli occhi quando lo sento avvicinarsi.

Mi rialzo seguita da Gale mentre le ali rosse di Castigo compaiono dalle nuvole e atterra conficcando gli artigli nel terreno. Mi si avvicina e mi punta il muso rosso in faccia.

-Scusa Castigo- gli dico imbronciata

"Tuo padre era in pensiero..non gli piace che frequenti questo stupido stalliere.." guarda Gale con gli occhi rossi e fa schioccare le fauci affilate "Vieni ti porto io.." si accuccia di fronte a me indicandomi la sella in cuoio che ha legata sul dorso.

-Scusa Gale..puoi portare Maia alle stalle? Io devo andare con lui..-

-Certo! CI vediamo in piazza..- mi fa l'occhiolino

-Ok, a dopo- gli sorrido e salgo in groppa a Castigo che mi aiuta con la zampa. Poi senza prendere la rincorsa spicca un balzo e apre le ali sbattendole forte in direzione di Ilirea. Mi stringo alla maniglia della sella e chiudo gli occhi ascoltando il vento che mi fischia nelle orecchie e mi scompiglia i capelli castani.

Castigo sorvola in cerchio sulla città e poi scende in picchiata sulla torre del castello fatta apposta per i draghi, in modo che possano atterrare. Smonto di sella e mi appendo alla coda di Castigo che mi cala dalla torre. Atterro sugli scalini di marmo e li scendo fino a raggiungere la porta laterale del castello. Percorro i corridoi e arrivo alla sala del trono. Mi madre è seduta sul trono con mio padre che le sta di fianco, davanti a loro in ginocchio c'è Eragon Ammazzaspettri e Saphira Squamadiluce. QUando mi vede mi raggiunge e mi abbraccia.

-SOno contento di vederti nipote- scioglie l'abbraccio e mi bacia sulla guancia

Saphira mi sfiora delicatamente la fronte con il muso "Piacere di rivederti Evee"

-Anche per me Saphira- le accarezzo le squame azzurre sotto il mento e lei sbuffa.

Poi raggiungo mio padre che mi guarda con tono di rimprovero per aver fatto tardi.

COntinuano a parlare con Eragon -Hai portato le uova Eragon?- gli chiede mia madre

-SI mia signora..il problema è che non sono tre.. ma quattro..-

Lo guardo accigliata e mio padre fa lo stesso -QUattro?- gli chiede

-SI..un uovo di un drago oscuro..io e Saphira abbiamo deciso di non metterlo in mostra..se dovesse trovare il suo cavaliere per lui sarà una meladizione..In più è discendente della stirpe di Shruikan..-

-Hai ragione..è meglio tenerlo lontano- continua mia madre.

E' vero. I draghi oscuri sono considerati maledetti e rinnegati. Proprio perchè discende dalla stirpe del drago nero di Galbatorix. Ma anche perchè i draghi neri hanno un carattere molto violento e misterioso e sono difficili da ammaestrare.

Le campane di Ilirea suonano ancora, mia madre si alza mi prende la mano -Vieni tesoro andiamo a prepararci..-

Mi alzo e la seguo, intanto Eragon e mio padre escono dal castello con Saphira che trasporta le sacche contenenti le uova di drago.

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Capitolo 2
*** Garizla ***


La piazza trabocca di persone provenienti da tutti i paesi vicini. Si stringono intorno ad un grande tavolo. Sopra di esso sono appoggiate tre uova. Una verde, una dorata e un'altra viola. Io sono là in mezzo alla folla che aspetto il mio turno. Affianco a me c'è Gale che sbatte nervosamente il piede.

-Stai tranquillo- gli dico. Poi Mia madre e mio padre spuntano dietro la pedana di marmo dove sta il tavolo seguiti da Eragon in groppa a Saphira e da Castigo. Mi madre saluta tutti e comincia il discorso -Benvenuti nella piazza di Ilirea. Ci riuniamo qui oggi come ogni anno per la schiusa delle uova e la proclamazione del nuovo cavaliere. Speriamo che queste uova siano legate al destino di qualcuno di voi, e che possano portare felicità e onore nelle vostre vite.-

Poi ci disponiamo tutti in fila e cominciamo ad avanzare. Uno ad uno i presenti si mettono davanti a ciascun uovo e aspettano qualche secondo. Se non succede niente non sono destinati a quei draghi. A mano a mano che mi avvicino alle uova il mio cuore martella semrpe più forte sul petto. Deglutisco. Gale dietro di me mi prende la mano e me la stringe -Andrà tutto bene- mi sussurra all'orecchio.

Ora tocca a me, Eragon mi sorride e mi fa cenno di avanzare. Salgo sulla pedana e mi metto davanti al primo uovo. Guardo il guscio verde che emette uno strano bagliore. Non succede niente. Passo a quello dorato. Mia madre e mio padre mi sorridono stringendosi. Da un lato vorrebbero che diventassi cavaliere perchè la mia vita sarebbe ancora più felice ma dall'altra parte non vogliono, perchè questo vorrebbe dire che un giorno combatterei e mi allontanerei da casa per sempre.

Non succede ancora niente. Passo a quello viola. E' bellissimo. Viola scuro con sfumature più chiare. Non succede ancora niente. SOno un po' triste ma tiro un sospiro di sollievo. Non dovrò allontanarmi da casa. Ora tocca a Gale. Raggiungo Castigo e mi appoggio alla sua zampa, lui mi guarda con gli occhi cremisi che brillano "Sarà per il prossimo anno figliola". GLi sorride e guardo Gale che è passato al secondo uovo. Non succede niente. Forza ne manca solo uno e poi è finita. SI posiziona davanti all'uovo viola e il suo sguardo cambia. Dall'espressione seria e contratta che aveva si trasforma in una confusa e spaventata. QUando vedo l'uovo viola muoversi il mondo cade introno a me e si fa buio. Il guscio si crepa e una piccola testa viola chiaro esce dall'uovo. Saphira ruggisce al cielo e tutti i presenti applaudono e acclamano Gale. Castigo sbuffa "CHi l'avrebbe detto..lo stalliere"

Il draghetto cerca di stare in equilibrio sulle zampe. Gale lo guarda a bocca aperta. Non sapendo come comportarsi. Mi guarda incapace di proferire parola. Deglutisco cercando di ricacciare le lacrime indietro. Lui guarda di nuovo il draghetto e avvicina una mano alla sua testa. Quando finalmente la tocca un bagliore violetto mi offusca la vista e infine vedo Gale che cade a terra svenuto e il draghetto che salta giù dal tavolo e gli scompiglia i capelli per svegliarlo.

Lo guardo mentre dorme. Sembra felice. La draghetta, è una femmina, dorme con lui appoggiata all'incavo del suo braccio. Sorrido nel guardarli. Sono destinati a stare insieme per sempre. Ormai io non esisto più per lui. Eragon entra in camera. -Non si è ancora svegliato è?-

Faccio di no con la testa. Saphira entra dalla finestra con la testa per guardarci.

Dopo un po' Gale apre gli occhi e la draghetta con lui. Ci mette un po' per capire cosa è successo. QUando vede Eragon sobbalza. -Sei venuto per portarmi via?-

Eragon scuote la testa -No tranquillo...aspettiamo ancora qualche mese..fino a che lei sarà in grado di volare da sola..-

Gale sposta lo sguardo sulla draghetta che sta scompigliando le lenzuola mordicchiandole. Poi si guarda il palmo della mano segnato dal simbolo argentato dei cavalieri.

-Sei un cavaliere ora..- gli ricorda Eragon

Gale sorride poi mi guarda malinconico. -VI lascio da soli..-

Eragon e Saphira si ritirano e rimango sola con Gale.

-Allora..come vuoi chiamarla?..- chiedo indicando la draghetta

Gale scuote la testa -Noi..ci separeremo..non saremo più gli stessi!-

Si alza di colpo dal letto barcollando, lo raggiungo cercando di sostenerlo. Mi abbraccia.

-Sta tranquillo Gale..va tutto bene..devi essere felice..-

-Sarei ancora più felice se un uovo si fosse schiuso anche per te..- appoggia la testa sulla mia spalla -Non sono pronto ad affrontare tutto questo da solo..-

-Non sei solo Gale..c'è lei..- guardiamo la draghetta che ci osserva confusa

Gale ritrova l'equilibrio e va alla finestra appoggiandosi con le mani sul davanzale. La draghetta mi balza sulle spalle e mi scompiglia i capelli con il muso. Io rido divertita -Sei proprio bella lo sai?- le dico e lei mi guarda con gli occhi violacei. Raggiungo Gale, lui si gira guardandoci con occhi pieni di lacrime.

-Siete le cose più belle che ho..- ci abbraccia e la draghetta si piazza sulla sua spalla.

La luce del sole che penetra dalla finestra illumina le sue scaglie ed esse la riflettono come tante scheggie viola sulle pareti. Io e Gale sorridiamo.

-Garizla..- dice soddisfatto

-Cosa?-

-La voglio chiamare così..Garizla..significa luce nell'antica lingua...-

Annuisco -Si è un nome bellissimo..-

Garizla conferma emettendo un piccolo ringhio e spalancando le fauci aguzze al cielo.


ANGOLO AUTRICE:
Ecco svelato il primo cavaliere: Gale. Evee è molto triste, dopotutto dovrà separarsi dal suo migliore amico..o forse no? AL prossimo capitolo :D
Ecco qua una foto di Gale (Si è quello di Hunger Games, mi piace troppo xD) Ad ogni capitolo posterò una foto dei personaggi, così potete farvi un'idea del loro aspetto :)


http://i42.tinypic.com/2ltlvf8.jpg

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Capitolo 3
*** Un cucciolo dagli occhi di ghiaccio ***


Percorro velocemente i corridoi. E' notte tarda e mi sono trattenuta con Gale e Garjzla. Alla fine tutte le mie preghiere non erano servite a niente. Un uovo si era schiuso per Gale, lui sarebbe partito e non l'avrei mai più rivisto. All'improvviso una strana sensazione mi percorre tutto il corpo. Mi guardo attorno corrugando le sopracciglia. Scuoto la testa e continuo a camminare. Non passa nemmeno qualche secondo che percepisco di nuovo quella sensazione. Chissà come mi ritrovo a cambiare direzione, attratta da qualcosa, come fossi una calamita. Mi fermo davanti ad una porta e la apro lentamente, sbirciando all'interno. E' la stanza di Eragon. Lo capisco perchè c'è la sua sacca dove ha trasportato le uova e la sua spada dalla lama blu. Entro e mia avvicino ad uno scrigno con intarsi dorati posto sopra il tavolo. Ne percorro la superificie liscia e laccata con le mani. Il lucchetto è chiuso e la chiave deve essersela portata via Eragon. Appoggio l'orecchio sullo scrigno in cerca di qualche suono. RImango così per qualche secondo poi qualcosa, all'interno, sobbalza facendo tremare il tavolo. Balzo indietro e trattegno un urlo di paura. Il tavolo continua a scuotersi. Sento il ruggito di Saphira e corro fuori dalla stanza. Percorro il corridoio a gran velocità fino a che non arrivo nelle residenze reali. Apro la porta di camera mia e me la sbatto alle spalle. Mi appoggio con la schiena facendomi scivolare a terra. Il cuore martella ancora nel petto e respiro rumorosamente.

La notte non riesco a chiudere occhio.

Mi sveglio, o almeno mi alzo dal letto all'alba. Non oso nemmeno passare davanti alla camera di Eragon e vado direttamente nella sala da pranzo dove i miei genitroi stanno facendo colazione.

-Tesoro..già sveglia a quest'ora?- mi chiede mia madre mentre fa cenno a Brianna di versarmi del latte sulla scodella.

Annuisco mentre Castigo mi si avvicina e mi sfiora la guancia con il muso squamoso. Mio padre sorride e riprende a giocherellare con il pomolo di Zar'oc.

Mentre sorseggio il latte, pensando al giorni prima, Gale ed Eragon entrano nella sala seguiti da Saphira che sulla testa ha appollaiata Garjzla. Gale si siede vicino a me e ci scambiamo un sorriso. Mio padre ci squadra e Castigo ringhia. Gli lancio un'occhiataccia e il drago rosso si accuccia di fianco a mio padre. Eragon si siede a capotavola e appoggia lo scrigno che contiene l'uovo oscuro sul tavolo. DI nuovo quella strana attrazzione mi fa tremare il corpo. Mia madre si rivolge a Eragon.

-Eragon..ci faresti vedere questo uovo oscuro?-

Eragon indugia, poi si sfila dal taschino della giacca una piccola chiave dorata e la infila nella serratura. Un brivido mi percorre. Saphira e Castigo mi guardano straniti, anche Garjzla mi si avvicina studiandomi e allungando il collo violetto verso di me. Scuoto la testa. Quando Eragon tira fuori l'uovo un dolore lancinante alla testa mi fa sobbalzare. La superficie liscia e nera delll'uovo viene illuminata dalla luce fioca del sole, che penetra dalle immense vetrate della sala. Poi sussulta. Saphira e Castigo cominciano a ringhiare sommessamente. Un altro dolore alla testa.

-Potete metterlo via?- domando

Eragon e mio padre mi guardano. Sembrano aver capito qualcosa. Ma appena Eragon mette le mani sull'uovo questo sussulta. L'uovo si capovolge e rotola sulla tavola di legno fermandosi davanti a me. Garizla lo annusa ed emette un ringhio simpatico, inclinando la testa di lato. Tocco la superficie dell'uovo che sta diventando bollente. Poi un altro sussulto e l'uovo scoppia in mille scheggie , che si spargono dappertutto. Garizla salta in braccio a Gale, Saphira e Castigo mi si avvicinano. Mentre gli altri rimangono paralizzati a guardarmi. Il draghetto dalle scaglie nero luccicanti cerca di stare in equilibrio sulle zampe, poi mi guarda con gli occhi color del ghiaccio, grandi e freddi. Istintivamente allungo la mano per accarezzare il drago, lui allunga la testa ed un lampo nero si espande appena lo tocco. Perdo i sensi e cado dalla sedia. L'ultima cosa che percepisco è il grosso muso di Castigo che mi sostiene.

Al mio risveglio vedo il musestto del drago nero vicino al mio viso. Subito mi allontano spaventata. Lui apre gli occhi di ghiaccio e sbadiglia. Mi metto a sedere e mi saltella sulle gambe, scrutandomi più da vicino. Mi accorgo che Gale è seduto sulla sedia vicino alla finestra. Sta sorridendo. Sembra felice.

-Buongiorno- mi dice

-QUanto ho dormito?- gli chiedo confusa mentre il draghetto giocherella con il cuscino

-Un giorno intero... tuo padre e Castigo sono rimasti qui per tutto il tempo. Ora sono andati a consultarsi con Eragon e Saphira.- Abbassa lo sguardo a terra per poi tornare a guardarmi negli occhi, con il volto increspato da un sorriso -Ora non dovremo più separarci..-

Ha ragione. Potremo rimanere uniti per sempre. Sorrido guardando il draghetto nero.

-Gale...non è di sicuro una benedizione per me questo drago..sai cosa pensano dei draghi oscuri...sono reietti e malvagi..non come gli altri draghi..-

-Sono solo degli stupidi pregiudizi Evee..Se la maggior parte del popolo la pensa così non vuol dire che sia vero! Solo perchè Galbatorix aveva un drago nero al suo fianco..che non agiva nemmeno di sua volontà dopotutto..- scuote la testa indignato -Il popolo è così stupido..-

Sbuffo -Non importa..dimostreremo il contrario..vero piccolo?- chiedo accarezzando la schiena del drago. Lui mi guarda e spalanca le fauci mordicchiandomi amichevolmente le dita

Garjzla salta sul letto e si avvicina al mio drago. SI studiano girandosi attorno, poi lui le salta addosso e cominciano a rotolare ed azzuffarsi.

Ridiamo -Qualcosa mi dice che si piacciono..- osserva Gale appoggiando le mani sulle ginocchia

Annuisco mentre guardo le sue alette, due membrane nere simili a quelle dei pipistrelli, che tra qualche mese mi sovrasteranno e solcheranno il cielo oltre le nuvole. Chissà come sarà volare insieme lassù. Anche se con Castigo ho già volato molte volte la cosa mi preoccupa. Sarò io ad avere il controllo ora. La porta si apre lentamente e la testa di mio padre sbuca sulla soglia. Appena mi vede sveglia sorride -Finalmente ti sei svegliata..come stai?- chiede accarezzandomi una guancia

-Bene papà...- gli rispondo mentre il draghetto salta sopra il letto e gli ringhia contro

Lo calmo accarezzandogli il mento -Stai tranquillo..è mio padre-

Il drago si avvicina e mio padre gli tende il palmo aperto. Lo annusa velocemente e poi torna da me.

-E' un drago intelligente..- mi conferma mio padre. Noto subito il suo sorriso forzato, non sembra affatto felice. Qualcosa lo preoccupa -Preparati, Eragon vuole parlarti..-

Escono tutti ed io mi vado a fare un bagno. Mi vesto velocemtne e mi raccolgo i capelli in una lunga treccia. Il cucciolo mi guarda con la testa inclinata, incuriosito. Infine lo faccio saltare sulla mia spalla e usicamo dalla stanza. Percorro il lungo corridoio lastricato e sbuco alla sala del trono. Lì Eragon e Saphira mi aspettano. Appena mi vedono corrono verso di me e mi salutano. Saphira avvicina il muso al draghetto e lo scruta con gli occhi azzurri. A lui non fa piacere e comincia a ringhiare. Mi salta giù dalla spalla e si mette in piedi su due zampe davanti a Saphira, con le ali dispiegate. Lei lo guarda con superiorità. -La sta facendo arrabbiare- mi conferma Eragon ridacchiando

Mi acciglio osservandoli -Smettila piccolo..- gli ordino, ma lui non ne vuole sapere di arrendersi. Saphira avvicina la testa al draghetto e spalanca le fauci ruggendo. Lui rimane impassibile a scrutarla continuando a ringhiare. Saphira sembra stupita e scuote la testa.

"Testardo e senza paura!" osserva Saphira scrutando il cucciolo.

-Forza..andiamo nella mia stanza..- dice Eragon facendomi cenno di seguirlo. Una volta entrati mi fa sedere su una sedia e si mette di fronte a me. Saphira entra dalla finestra con il collo e rimane a guardarci tirando occhiataccie al cucciolo, che comincia a esplorare la stanza.

-Evee..ora sei un cavaliere..lo sai vero?-

Annuisco -Si credo di averlo capito..cosa dobbiamo fare io e Gale ora?-

-Ho parlato con tuo padre e.. abbiamo deciso che rimarrete qua ad Ilirea finchè i vostri draghi non saranno grandi abbastanza da poter affrontare un viaggio..-

Annuisco mentre il mio drago mi salta in grembo -SOno belle le terre che hai scoperto?- chiedo

Lui annuisce -Non sono poi tanto diverse da Alagaesia..ma sono terre abitate da esseri alquanto strani, descriverli o disegnarli non renderebbe loro giustizia..ma, essendo ora un cavaliere, potrai vederli con i tuoi occhi..-

Annuisco sorridente. Visitare le nuove terre mi eccitata e mi spaventa allo stesso tempo. Dopotutto non sono mai stata lontana da casa, ma con me ci sono Gale e Garizla. E loro sono la mia casa.


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi con il terzo capitolo :D Finalmente l'uovo oscuro si è schiuso, e proprio davanti ad Evee (Ma era ovvio ormai xD) La storia a questo punto potrà sembrare un po' banale ma non fatevi ingannare dalle apparenze, ci saranno dei colpi di scena abbastanza..spiazzanti (almeno spero xD) Un GRAZIE a tutti quelli che recensiscono e anche ai lettori silenziosi :D Alla prossima!

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Capitolo 4
*** Shruikan ***


Io e Gale stavamo seduti sotto il nostro salice preferito, costeggiato dal fiume che scorreva calmo. Garjzla e il mio drago giocavano tra l'erba mordicchiandosi la coda o schizzandosi acqua.

-GLi hai già dato un nome?- mi cheide

Io lo guardo -No..non sparei..voglio trovargli un bel nome... che ricordi le sue squame nere-

-Dovresti cercare nella biblioteca...là troverai di sicuro nomi adatti a lui..-

Dopo pochi minuti siamo già nella biblioteca del castello. Cerco tra i grossi volumi provenienti da ogni parte di Alagaesia finchè non trovo l'etimologia dei nomi di draghi. Sull'indice cerco nomi di draghi oscuri e vado alla pagina indicata. Gale mi si avvicina e gli porgo il libro.

-TRrovato!-

-Bene..adesso dobbiamo solo cercare..-

Mi siedo su un tavolo a gambe incrociate, con in grembo il mio drago che sbuffa e mordicchia i miei pantaloni. Gale comincia a elencarmi i nomi.

-Pulsar, Caronte, Black..-

Il draghetto sbuffa insoddisfatto e anchio. Gale sorride e continua.

-Tagath,Ortinbras, Ragnar..-

Scuoto la testa -Non mi convincono..ci sono nomi di draghi famosi?-

-C'è Hirador..il drago che ha combattuto con il mostro marino oppure.. bhe..Ashkore, era il capo dei draghi neri..-

-No..non piacciono nemmeno a lui..non lo troverò mai! Ce ne sono altri?-

-No..rimangono solo Garulf, Azrael, Helgrund, Carnack..e basta-

Sbuffo delusa. -Gale come posso chiamarlo?-

Lui fa spallucce -Io non so più come aiutarti! Devi deciderlo te e basta, come ho fatto io per lei..- dice indicando la sua draghetta viola.

Sbuffo appoggiandomi contro lo schienale. Guardo il soffitto e poi chiudo gli occhi, pensando a qualche possibile nome. Un'idea mi balena in testa ed il nome del mio drago compare subito davanti ai miei occhi. Si, è quello giusto. Non mi importa cosa penseranno gli altri, questo è il nome che darò al mio drago. Mi alzo in piedi sorridendo mentre Gale mi guarda accigliato.

-Stai bene? Quando fai così mi fai paura..-

Ridacchio-Ho trovato il nome!- esclamò incrociando le mani sul petto

-Ah si? E quale sarebbe?-

Guardo il mio drago e sorriso -Lui si chiamerà..SHRUIKAN!-

Gale scoppia a ridere -Vuoi dare al tuo drago il nome del drago di Galbatorix? Un drago che tutti hanno reputato malvagio? Tu sei pazza ed il popolo si indignerà stanne certa!-

-Shruikan era un drago come tutti gli altri, un drago che ha sofferto più di chiunque altro e che non meritava di morire! Sarebbe potuto essere un eroe come tutti gli altri e questo è un mio omaggio a lui- spiego con una certa enfasi sulla voce

Gale sospira -Se è quello che vuoi..Dopotutto la somiglianza c'è..e Shruikan è un nome niente male..-

Il mio drago spalanca le alette nere e ringhia lanciando la testa all'indietro. Le nostre coscienze si toccano per la prima volta e posso sentire le sue emozioni come se fossero mie. Sorrido.

-Lo sapevo che sarebbe piaciuto anche te, piccolo Shruikan!- gli dico accarezzandogli la testa squamosa.

 

 

La gallina zampetta circospetta nel cortile, punzecchiando del grano con il becco corto e appuntito. Io e Shruikan siamo appostati sul fianco di una casa. Sorrido. Questa volta ce la farà ad acciuffare quel maledettissimo pennuto, costi quel che costi.

-Fermo Shruikan..aspetta- lui freme d'eccitazione. GLi artigli che saggiano la terra, la lingua che pende dall'angolo della bocca squamosa per saggiare l'aria.

Infine la gallina si accorge della nostra soffocante presenza e comincia a zampettare velocemente

verso la strada. Shruikan scatta mentre la gallina crocchia impaurita sbattendo le ali per correre più veloce. Io li seguo a gran velocità. Dopo una lunga corsa sbuchiamo nella strada. C'è il mercato e la gente si scansa per farci passare. Shruikan salta sulle bancarelle agguantando di tanto in tanto qualche pezzo di carne. Un passante, con una cassa piena di mele tra le braccia, inciampa sulle ali

di Shruikan e cade rovinosamente a terra bestemmiando.

-Maledettissimo cucciolo!- sbraita

Lo raggiungo aiutandolo ad alzarsi mentre intanto rido -Scusi..scusi mi perdoni!-

-Stai più attenta a quel diavolo!- mi urla dietro mentre io continuo a correre.

Shruikan riesce ad acciuffare la gallina proprio mentre arriviamo alle porte bianche della città. La scuote forte agitando la testa. La povera bestiola ora è solo una massa informe di ossa e piume.

-Bravo Shruikan!- lui mi salta tra le braccia e mi lecca il mento con la lingua rugosa.

Alcuni bambini spuntano da dietro la porta di una casa e si avvicinano. Shruikan si accorge della loro presenza e balza giù dalle mie braccia avvicinandosi a loro con la coda irta e i muscoli degli arti pronti a scattare. Con un ringhio fa correre via i bambini urlanti e poi,soddisfatto, si siede leccandosi le labbra.

-Shruikan..sei sempre il solito eh?- lo rimprovero e lui mi guarda con gli occhi dolci e mi salta sulla spalla.

-Andiamo a casa..- gli dico accarezzandogli il piccolo ciuffo di piume dietro la testa.

Sono passati tre mesi da quando Eragon è partito di nuovo. Me ne rimangono ancora due da passare qua ad Ilirea, poi io e Gale andremo via, verso le nuove terre.

In tutto questo tempo Shruikan è cambiato. E' diventato più grande, mi arriva al ginocchio ora. Le ali sono cresciute e sembrano più muscolose. Mio padre mi ha detto che tra poco potrà imparare a volare. Sulla testa sono spuntate due piccole antenne e intorno alla mascella, sulla schiena e alla fine della coda sono spuntate le prime punte dorsali, acuminate come coltelli. Posso sentire sempre più forte la sua presenza mentale. Non è in grado di formulare vere e proprie frasi come Castigo o Saphira ma riesce a farmi capire le cose trasmettendomi emozioni o immagini.

Arrivata alla porta del castello alcuni soldati me la aprono e appena entro nel giardino reale Gale e Garizla mi raggiungono saltellando. Abbraccio Gale mentre Garizla e Shruikan si rotolano a terra e giocherellano tra loro.

-Com'è andata?- mi chiede

-E' riuscito a prendere una gallina..ma per ora nelle relazioni sociali è ancora un po' debole..ha spaventato un gruppo di bambini..-

Gale ride divertito -Migliorerà vedrai..per ora con Garizla non va tanto male no?-

Li guardo che si mordicchiano affettuosamente la punta delle ali -Si conoscono praticamente da quando erano ancora dentro l'uovo..-

-Già...- ammette Gale abbassando lo sguardo -Tra una settimana Castigo ha detto che insegnerà loro a volare..-

-SI..ho un po' paura..insomma Shruikan non ama ricevere ordini dagli altri.. a momenti non ascolta neanche me..-

-Castigo saprà tenerlo a bada..- mi rassicura Gale

Garizla salta sulle spalle di Gale e gli arruffa i capelli castani con il muso. SOrrido

-Diventerà bellissima..- gli dico ammirata. Ride accarezzandole le squame viola brillante.

-E lui diventerà spaventoso!- osserva indicando il mio drago

Shruikan lo guarda e sembra faccia un sorriso malizioso con le labbra, poi gli salta addosso a fauci spalancate. Gale lo blocca amichevolmente e gli gratta la pancia. Shruikan emette un verso che sembra una risata.

-SOffre il solletico- dice Gale. Ridiamo.

-SI lascia toccare solo da voi..mio padre non può nemmeno avvicinarsi!-

-Pensa quando crescerà? Sarà ancora più aggressivo!-

-Bhe quando crescerà si renderà conto delle sue capacità e spero riesca a controllarsi..per ora è solo un cucciolo..-

Gale mi abbraccia e ci dondoliamo a destra e sinistra mentre i draghi ci girarno attorno, fino a che non vanno a sbattere contro i nostri piedi facendoci inciampare. Cadiamo a terra e ridiamo a crepapelle mentre i draghi ci saltano addosso. Le guardie ci guardano basite. Che bell'esempio di cavalieri e draghi seri che siamo!


ANGOLO AUTRICE:
Sembrerà banale la scelta del nome..ma lo adoro e non potevo non mettergli quello *.* Scusate se la storia sembra sempre più banale! D: Ma non vi preoccupate vi farò ricredere!! Ecco che il nostro cucciolo cresce! Certo, non sembra il modello di drago perfetto, è imperattivo e abbastanza aggressivo, però a me piace così :D Ci vediamo al prossimo capitolo dove vi anticipo che i nostri draghetti impareranno finalmente a volare :D! Alla prossimaa

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Capitolo 5
*** Lezioni di volo ***


E' dall'alba che Castigo, Shruikan e Garizla sono alla torre d'atterraggio per le lezioni di volo. Sono un po' nervosa per lui, ma andrà tutto bene. E poi fino ad ora non ho ricevuto nessun messaggio negativo dalla mente di Shruikan e nemmeno Gale da quella di Garizla. Per passare il tempo io e lui ce ne andiamo al solito posto vicino al fiume, con i cavalli.

-Sai.. Eragon ha detto che avremo una nostra spada personale!- mi dice Gale mentre percorriamo il fiume al trotto

-Si..come lui ha Brisingr anche noi avremo la nostra..-

-Ci porterà ad Ellesmera per farci fare la spada da un fabbro elfo che crea lame dello stesso colore delle scaglie del tuo drago!-

-Avrò una spada nera!- esclamo entusiasmata, immaginando la mia futura spada in tutta la sua potenza

-Avrò una spada viola!- ripete Gale

-Non avrò idea di come chiamarla però..-

-Eragon l'ha chiamata Brisingr perchè quando pronuncia quella parola la lama si infiamma..-

-Si me l'ha mostrato tempo fa..- dico sorridendo mentre davanti ai miei occhi compaiono le fiamme azzurre, che divampavano dalla lama perfetta di quella spada.

-Secondo te come se la cavano?- Mi chiede accarezzando il collo bruno di Zinco.

Guardo verso la torre bianca di Ilirea e riprendo ad agitarmi -Bene..spero..-

 

POV CASTIGO

-Brava Garizla..c'eri quasi..devi solo forzare di più i muscoli!- dico alla draghetta viola

Shruikan è già riuscito a rimanere sospeso per qualche secondo e ora sta sbattendo le ali nere per rafforzarne i muscoli, ancora poco sviluppati. Serro le fauci. E' proprio uguale al drago di Galbatorix. La mente di Murtagh mi raggiunge e conferma la mia osservazione. Ricordo le lunghe giornate ad allenarmi insieme a lui. Era un drago saggio, malinconico, non amava stare a contatto con la gente e sopratutto era rassegnato. Rassegnato all'idea di servire per sempre il re. "Un drago senza più voglia di combattere non è più un drago. Io non sono più un drago.. sono solo una macchina da guerra senz'anima..". Queste erano le parole del vecchio drago, parole che mi ripeteva spesso. Fu doloroso ucciderlo. Dopotutto era stato il mio maestro per molti anni, ed avevo imparato a conoscere il suo vero carattere, quando Galbatorix allentava la presa sulla sua mente. Scuoto la testa per scacciare via quei brutti ricordi e torno a concentrarmi sui miei due nuovi allievi.

Prevedo che verso il tramonto riusciranno a volare perfettamente, poi dovrò cominciare a insegnargli ad atterrare e a sfruttare le correnti d'aria.

Garizla riesce a prendere quota e sbattendo le ali con tutto il suo impegno e la sua forza. Sorrido. Saranno ottimi draghi, anche se Shruikan sarà difficile da gestire sono sicuro che diventerà forte come pochi draghi. Appena giro la testa lo vedo girare in tondo sospeso in aria, con le ali dispiegate. Mi avvicino e mi congratulo con lui. Spalanca le fauci e scuote la testa come per vantarsi. Lo faccio cadere a terra con una leggera zampata -Non vantarti drago..- lo rimprovero ringhiando. Lui si limita a sbuffare, facendpo fuoriuscire l'aria dalle narici e distogliendo il suo sguardo di ghiccio da me. Non ha paura di niente quel drago, nemmeno dei più grandi. Verso mezzogiorno i cuccioli si sdraiano a terra stanchissimi. Decido di procurare loro un po' da mangiare e con un balzo salto giù dalla torre. Vedo le loro testine spuntare dal bordo bianco della torre, a guardarmi con gli occhi spalancati. Mi sfugge un sorriso. Procedo verso il bosco e scorgo Evee e Gale cha cavalcano lungo il fiume. Lancio un ruggito e loro alzano una mano per salutarmi, infine arrivo alla foresta e comincio a sorvolarla aguzzando la vista, in cerca di qualche preda. Appena individuo il branco di cerbiatti, che si abbevera in una radura, scendo in picchiata e, senza atterrare afferro un cervo vecchio e malato finendolo con un colpo di zanne. Torno alla torre e lo butto davanti agli occhi dei cuccioli che si illuminano e si fiondano sulla carcassa, masticando rumorosamente.

Quando hanno finito riprendiamo l'allenamento e stavolta per Garizla va meglio, anche lei riesce a fare un giro completo con le ali dispiegate, sempre però sfiorando terra.

Sono pronti. E' ora di farli volare veramente.

POV EVEE

Quando vedo la piccola figura nera di Shruikan che solca il cielo rosso del tramonto, il mio cuore comincia a battere all'impazzata. Anche Garizla sta volando dietro di lui, ma si confonde con le sfumature violacee del cielo. Castigo è sotto di loro, rosso come il sole pronto ad afferrarli in caso di caduta.

Fanno un paio di giri attorno alla torre e poi si dirigono verso di noi. Castigo scende in picchiata a qualche metro da noi e i cavalli impennano, nitrendo spaventati dalla presenza del grosso drago. Shruikan e Garizla ci raggiungono poco dopo, lui atterra rotolando sull'erba alta ed io rido di gusto mentre Garizla, con tutta la grazia possibile, rallenta e si appoggia sopra il collo di Zinco che gira la testa e la esamina incuriosito.

-Shruikan, devi migliorare l'atterraggio..- gli dico sorridendo mentre lui con un balzo salta sopra Maia.

Castigo si avvicina e schiocca le fauci, poi si rivolge a me.

"Stanno imparando! Domani continuiamo.." poi con un balzo prende quota e sfreccia nel cielo, costellato dalle prime stelle della sera.

Decidiamo di tornare a casa mentre i nostri draghetti ci seguono volando a bassa quota.

-Non pensavo imparassero così in fretta..- dico a Gale

Lui fa spallucce -E' come quando impariamo a camminare, credo sia lo stesso principio..-

Annuisco mentre guardo le scaglie nero lucciante di Shruikan che riflettono le sfumature rosse del cielo.

-Forza! vediamo quanto sei veloce!- urlò a Shruikan spronando Maia al galoppo

Lei avanza nitrendo e calpestando l'erba verde. Shruikan ringhia e comincia a sbattere più forte le ali per raggiungermi. Anche Gale e Garizla ci imitano.

Galoppiamo velocissimi, così veloci che quasi non riesco a tenermi dritta sulla sella. Il cavallo tira talmente tanto le redine che queste mi sfregano le mani, avrò di sicuro le vesciche. Eppure i draghi ci tengono testa e alla fine con un solo scatto delle ali ci superano di alcuni metri. Raggiungono il castello prima di noi e si appoggiano sulla cinta muraria bianca, guardandoci con un espressione compiaciuta in volto.

Le settimane seguenti Castigo continua a portare i nostri draghi alla torre. Insegna loro a virare e atterrare e quando sono diventati abbastanza bravi insegna anche le acrobazie aeree, che mai e poi mai vorrò fare!

Giorno dopo giorno Shruikan cresce a vista d'occhio. Ora non mi arriva più dal ginocchio ma dalla spalla e poi sempre più in alto fino a superarmi in altezza. Non posso ancora volare con lui ma cavalcarlo da terra si, le sue scaglie sono morbide ma allo stesso tempo inscalfibili. Il nostro legame mentale si rafforza sempre di più. Ora siamo in grado di comunicare con vere e proprie frasi ed osservazioni. Anche per Garizla e Gale vale tutto questo. Lei è molto più piccola di Shruikan ma in fatto di bellezza non ha eguali. Nemmeno Saphira la batte. Con il passare del tempo anche il carattere di Shruikan comincia a definirsi. E' abbastanza testardo e non ama interagire con gli altri se non con me, Garizla e Gale. E' diventato un temibile cacciatore e tutti in città lo ammirano e lo rispettano. Quando passeggiamo per le strade i passanti ci fanno un inchino e se ne vanno velocemente a testa bassa, cercando di non incrociare gli occhi di ghiaccio di Shruikan. Questo comportamento un po' mi spaventa, quando dovremo partire per le terre dove Eragon ci addestrerà Shruikan dovrà obbedire agli ordini e lui non ama farlo, e poi ci saranno moltissimi altri draghi provenienti da tutta Alagaesia e il suo carattere impetuoso potrebbe causare non pochi conflitti. Comunque decido di godermi l'ultimo mese che passerò qui ad Ilirea con i miei genitori, solo ora comincio a capire la vera responsabilità che deriva dall' essere un cavaliere dei draghi. Separarsi dalla famiglia per combattere contro il male e proteggere il popolo di Alagaesia, non è cosa da poco, se si pensa poi che ho solo sedici anni.


ANGOLO AUTRICE:
Ecco finalmente che Shruikan e Garizla imparano a volare! Sia draghi che cavalieri crescono e comprendono la grande responsabilità che grava sulle loro spalle.. Nel prossimo capitolo i nostri amici partiranno per le nuove terre insieme ad Eragon e da lì comincerà il loro addestramento! Grazie a tutti quanti eeee al prossimo capitolo! :D

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Capitolo 6
*** Viaggio ***


Accarezzo le coperte lisce del mio letto mentre mi appresto ad uscire dalla stanza. La sacca in spalla, con tutte le cose indispensabili dentro. Esco chiudendomi la porta alle spalle e faccio un sospiro mentre scendo le scalinate di marmo che mi portano alla sala del trono, dove mio padre e mia madre, con tutti i servitori del castello, mi aspettano per salutarmi.

"Sta arrivando Eragon.." mi avverte Shruikan

"Vieni a salutare.." gli dico, lui sbuffa ma stranamente obbedisce e sento lo spostamento d'aria che provoca nell'atterrare davanti al castello.

Mia madre fa aprire i grandi portoni dalle guardie permettendo a Shruikan di entrare nella sala. Mentre avanza gli artigli delle sue zampe ticchettano nel marmo freddo del pavimento. Scruta tutti i presenti con gli occhi di ghiaccio e poi si siede accanto a me. Gli sorrido e lui abbassa la grossa testa squamosa. Gli gratto gli aculei che spuntano sotto la mascella mentre lui emette un ringhio sommesso. Mi avvicino a mia madre e l'abbraccio. Lei mi stringe a se.

-Sii brava e ascolta Eragon..- si raccomanda trattenendo le lacrime

-Certo mamma, ti voglio bene-

-Anch'io, cavaliere dei draghi- mi sciolgo dall'abbraccio e le sorrido dolcemente.

Poi passo a salutare tutti i servitori del castello. Le cameriere piangono e si asciugano le lacrime con fazzoletti in pizzo. Mi abbracciano e mi augurano ogni bene. Mi mancheranno. Dopotutto li conosco da quando sono nata e mi hanno sempre trattato come una figlia.

Mia madre si avvicina a Shruikan e lui abbassa la testa e punta i suoi occhi chiari su quelli scuri di lei

-Prenditi cura di mia figlia Shruikan- gli dice sorridendo

"Certo.." gli risponde lui chiudendo le palpebre mentre mia madre gli sfiora il muso con la mano

Eragon, in groppa a Saphira, entra nella sala. Scende e saluta me e mia madre con un abbraccio. Mio padre ci raggiunge con una pacca sulla spalla.

-Hai deciso di accompagnarci Murtagh?- gli chiede

-Si, Evee volerà con me e Castigo..-

"Non capisco perchè non posso portarti io, sono perfettamente in grado" interviene Shruikan

Lo guardo sorridendo "Mi dispiace amico, questi sono gli ordini"

Sbuffa e ritorna a guardare con aria indifferente tutti i presenti. Eragon mi sorride e si avvicina a Shruikan.

-Quel faith che mi ha inviato Evee non ti rende giustizia giovane drago..visto dal vivo sei ancora più spaventoso e grande..-

Shruikan annuisce compiaciuto -Bene credo sia ora di andare- annuncia infine Eragon

Do un ultimo saluto a tutti e poi esco dal castello seguita a ruota dal mio drago. Percorriamo la strada principale del paese mentre tutti si affollano per guardare Saphira ed Eragon, alcuni acclamano il suo nome altri invece tendono le mani verso di lui con la speranza di ricevere qualche benedizione.

Una volta usciti dalle cinta murarie Castigo atterra vicino a mio padre con una sella nera legata sul dorso. Mi guardo attorno mentre mio padre comincia a fissare sul dorso di Castigo la mia sacca.

"Dov'è Gale?" chiedo a Shruikan

Lui annusa l'aria "Garizla è in volo..si stanno avvicinando.."

Poi lo vedo comparire da dietro la collinetta d'erba in sella a Zinco con Maia che lo segue. Sorrido e li raggiungo. Maia mi si avvicina e mi arruffa i capelli con il muso.

-Mi dispiace piccola, ma non posso portarti con me..- le dico accarezzandole il ciuffo bianco della criniera. Gale smonta da Zinco e chiama Garizla con la mente. Subito dopo la vedo spuntare dalle nuvole e atterrare con grazia sull'erba. Shruikan le si avvicina e si sfiorano i musi squamosi affettuosamente.

-Sei pronta?- mi chiede Gale

-Credo di si..- rispondo osservando i nostri draghi

Lui da uno schiaffo al dorso del cavallo e loro trotterellano via verso il villaggio, nelle stalle. Seguo il mantello grigio chiaro di Maia con lo sguardo mentre si allontana e una sensazione di nostalgia mi pervade.

"Starà bene.." mi rassicura Shruikan. Io annuisco.

"SI, lo so..". Poi Eragon ci inviata a prepararci per la partenza.

Mio padre mi aiuta a salire su Castigo e mi fissa le gambe con le cinghie della sella. Gale monta su Saphira ed Eragon lo sistema per non farlo cadere. Infine, quando siamo saliti tutti, Castigo e Saphira si ergono in piedi e ruggendo al cielo cominciano a prendere la ricorsa per spiccare il volo. Shruikan e Garizla ci raggiungono. Raggiunta la vetta di un alta collina i draghi spiccano un balzo e sfrecciano nel cielo azzurro limpido della mattina. Tutto il popolo di Ilirea ci saluta, sventolando fazzoletti bianchi. Chiudo gli occhi mentre Castigo prende quota sempre più velocemente. Non ero mai stata così in alto con Castigo, ed una sensazione di vuoto mi pervade lo stomaco "Non guardare giù.." penso

Shruikan ridacchia "Attenta a non vomitare sulle scaglie di Castigo!"

Garizla ride e di conseguenza anche Gale mentre io alzo gli occhi al cielo e lancio un'occhiataccia al mio drago. Finalmente prendiamo quota e cominciamo a volare tranquillamente, lasciandoci trasportare dalle correnti aeree. La ali di membrana di Castigo vibrano nel vento, Saphira è in testa al gruppo e procede a velocità modesta facendo ondeggiare la coda azzurra. Garizla vola con grazia e maestria, i suoi occhi viola scrutano l'orizzonte curiosi e felici. Shruikan, che le vola a fianco, ha uno sguardo fiero. Il ciuffo di piume nere dietro la testa ondeggia sul suo collo e le ali giantesche, simili a quelle dei pipistrelli, proiettano un'inquietante ombra sul terreno. I suoi muscoli non sono ancora molto sviluppati ma ormai è diventato grande quanto Saphira. Garizla è la più piccola di tutti e la meno mascolina, il viso è più dolce e delicato. La loro crescita non è completa e ci vorrà qualche altro anno. Torno a guardare verso l'orizzonte. Il sole è ancora alto nel cielo e in lontananza posso scorgere il deserto di Hadarac, sempre più vicino. Quando lo avremo superato ci dirigeremo verso il fiume Edda dove una barca ci aspetterà, per portarci nelle nuove terre.

 

Sono appoggiata al collo di Castigo. Le sue scaglie rosso sangue mi sfregano la guancia. Mio padre mi stende una coperta sopra la testa. Il caldo nel deserto di Hadarac è insopportabile. Ho perfino mal di testa e i draghi hanno sete. Lo sento dai pensieri di Shruikan.

Finalmente Eragon decide di atterrare e tutti noi lo seguiamo. Castigo atterra dolcemente a terra e mio padre, con un balzo, smonta di sella. Io rimango là, non ce la faccio nemmeno ad aprire gli occhi.

-Insieme possiamo riuscire ad evocare l'acqua..- proprone Eragon

Mio padre annuisce -Proviamo cavaliere-

Appoggiano le mani sulla sabbia calda e pronunciano una frase nell'antica lingua -Adurna!-

La sabbia si dirada e qualcosa comincia a ribollire. Un grossa macchia d'acqua si espande davanti a noi. E' abbastanza grande da far abbeverare tutti i draghi. Mio padre riempie le boracce mentre Castigo si avvicina alla pozza. Bevo un po' d'acqua dalla borraccia, che spazza via l'aridità che avevo in gola. Shruikan mi si avvicina e mi appoggia il muso bagnato d'acqua sulla guancia. Allungo la mano e gliela appoggio sulla guancia, accarezzandone la superificie liscia e squamosa. Lui chiude gli occhi di ghiaccio.

"Come stai?"

Mi schiarisco la gola "Ho mal di testa.."

"Tra poco ti passa..siamo quasi arrivati"

Annuisco e lui si allontana raggiungendo Garizla che sta finendo di bere. Poco dopo ripartiamo e finalmente arriva la sera. Ora la testa non mi pulsa più e nel deserto regna il gelo. Piccoli spifferi di sabbia si innalzano dal terreno trasportati dal vento. Si possono ammirare tutte le costellazioni che brillano come diamanti nel firmamento. Mio padre mi avvolge la coperta alle spalle -Grazie..- gli dico

Lui mi sorride -Cerca di dormire..domani mattina saremo già arrivati al fiume..-

Mi appoggio al collo di Castigo e comincio ad accarezzargli piano le squame cremisi. Lui in tutta risposta emette un ringhio sommesso e anche se in volo rilassa completamente i muscoli, facendosi traportare dalla corrente d'aria. Shruikan e Garizla lo imitano e procedono anche loro fianco a fianco. Cullata dal basso ringhio di Castigo e dal suo sinuoso movimento riesco a chiudere gli occhi e ad addormentarmi. Il vento che mi muove dolcemente i capelli e il sapore salino dalla sabbia sulle labbra mi accompagnano nel sonno.

Lo vedo. Il fiume Edda brilla alla luce mattutina del sole davanti a noi. I draghi sono in estasi e Shruikan comincia a sbattere più velocemente le ali. Finalmente arriviamo e mentre Castigo atterra sullo spiazzo d'erba verde chiudo gli occhi per non guardare giù. Mio padre mi slaccia le cinghie e mi aiuta a scendere. Quasi perdo l'equilibrio quando poggio i piedi a terra ma Garizla mi sostiene con il muso violaceo. Le sorrido e lei mi lecca la guancia con la lingua liscia e rosa.

Camminiamo verso il fiume e qualcuno ci viene incontro. Un elfo dai rossi e fini come steli d'erba. Appena arriva si inchina davanti ad Eragon e Saphira e poi davanti a mio padre e Castigo. Infine si rivolge a noi.

-Siete i nuovi Shurtugal eh?- dice osservandoci con un sorriso soddisfatto

Io e Gale annuiamo mentre i nostri draghi si posizionano dietro di noi. Quando vede Shruikan l'elfo deglutisce e fa un inchino -Qual'è il vostro nome giovane drago?- gli chiede a testa bassa

Shruikan espande la mente verso di lui "Shruikan", risponde fiero.

L'elfo sgrana gli occhi e mi guarda -Hai chiamato il tuo drago.. Shruikan?-

Annuisco e mi acciglio confusa -Perchè?-

-E' un nome pericoloso da dare ad un drago..- mi fa notare

Shruikan ringhia mostrando le fauci affilate e si avvicina all'elfo "Io sono pericoloso!"

Gale ed io ridacchiamo sotto i baffi mentre l'elfo comincia sudare freddo e a indietreggiare.

-Buono Shruikan..- lo calmo poggiando una mano sul suo collo squamoso. Lui gira gli occhi verso di me e richiude le fauci.

L'elfo si rivolge a Eragon con fare tremante e un po' sconvolto -Siamo pronti a partire Ammazzaspettri..- Eragon annuisce e si rivolge a noi.

-Forza prepariamoci..- ci dice e intanto raggiunge il piccolo porticciolo sulla sponda del fiume, dove è appena approdata un barca in legno bianco dalle vele talmente fine da sembrare trasparenti. Mio padre mi raggiunge e lo abbraccio forte affondando il viso tra i suoi capelli neri

-Mi raccomando..comportati bene e ascolta sempre Eragon..fatti valere sopratutto!-

-Non sarà difficile con un drago come Shruikan al mio fianco- gli rispondo sorridendo.

Lui annuisce divertito -Si, ne sono sicuro!- poi si scioglie dall'abbraccio e mi poggia una mano sulla spalla -Mi mancherai figlia mia..- gli occhi leggermente lucidi

-Anche tu papà..- mi bacia sulla fronte e si allontana mentre mi avvicino a Castigo

Gli circondo il collo con le braccia e lui mi appoggia il muso sulla spalla facendomi sprofondare nel suo collo morbido -Mi mancherai Castigo- gli dico mentre mi allontano per guardalo neglio occhi cremisi. Lui mi sfiora la fronte con il muso "Anche tu piccola". Gli sorrido e lui scopre le fauci grandi come massi e aguzze come spine.

Poi mio padre mi porge la sacca e io me la metto in spalla. Infine mi volto mentre lui monta su Castigo. Gale mi aiuta a salire sul ponte, i draghi non ci stanno quindi procederanno in volo per tutto il viaggio. Quando la nave parte un senso di nostalgia mi pervade nuovamente. Mi volto indietro per vedere mio padre e alzo una mano per salutarlo, lui fa lo stesso mentre Castigo ruggisce liberando fiamme rosse ed ondeggianti dalla bocca. Infine spicca il volo e si allontana, continuo a guardali finchè Castigo non diventa che un puntino indistinto nel cielo.

 

Sono seduta sul parapetto di legno della nave, con le gambe che penzolano appena sopra l'acqua cristallina. Shruikan nuota sott'acqua, posso vedere il suo contorno tremolante che sfreccia negli abissi. Garizla invece volteggia tra le soffici nuvole bianche, il sole illumina le sue bellissime squame violette. Gale mi raggiunge e si appoggia con i gomiti sul parapetto, sospirando.

Lo guardo e vedo preoccupazione nella sua espressione.

-C'è qualcosa che non va?- chiedo

Lui scuote la testa -No, stavo solo pensando a casa..-

Sorrido -Si anchio..- la mente di Shruikan mi raggiunge e mi permette di vedere attraverso i suoi occhi. I fondali sono fantastici, che sfumano dal blu scuro fino all'acqua marino, i pesci dai tratti argentei sfrecciano di fianco al drago più veloci che possono. Di tanto in tanto Shurikan spalanca le fauci inghiottendoli per poi sputarne le lische. E' da venti minuti che sta la sotto e l'ossigeno scarseggia, così con un solo veloce spostamento punta verso l'alto. Il suo corpo esce dall'acqua con un esplosione di goccioline scintillanti, per poi spalancare le ali nere e volare verso le nuvole per raggiungere Garizla. L'equipaggio guarda in alto ammirando i due draghi che volteggiano in circolo, illuminati dai raggi del sole.

Mancava poco dicevano. Eragon e Saphira fremevano d'eccitazione a tornare nelle nuove terre. Le descrivevano come pure ed incontaminate. Praterie e spiagge bianche, foreste dai pini smeraldo e tante creature dalle forme e colori incredibili.

I draghi cominciavano anche ad essere stanchi ma Shruikan non voleva ammetterlo

"Non faresti meglio a galleggiare nell'acqua? Sei stanco.."

"Sono un drago non un cigno" rispondeva lui e continuava a sbattere le ali nascondendo tutta la fatica di quel gesto.

Garizla accetta il consiglio e galleggia nell'acqua spostandosi con le zampe, Saphira, abituata a quei lunghi viaggi e riesce perfino a portare Eragon sul dorso. La sua bellissima figura azzurra si confonde con il cielo, Shruikan la scruta e gira gli occhi.

"SI crede una dea..non mi piace.."

Sorrido scuotendo la testa "Shruikan...ha ucciso uno spettro e perfino Galbatorix..ha tutte le ragioni di sentirsi il drago più forte.."

SI limita a sbuffare nelle narici e testardamente continua a volare. Saphira scende in picchiata e atterra sulla superficie dell'acqua galleggiando lentamente verso di me. Eragon, comodamente sistemato sul suo dorso, mi guarda sorridendo poi alza la testa in cerca di Shruikan.

-Dovresti dire al tuo drago di scendere..o sarà sfinito prima di arrivare a destinazione..-

-Non vuole..dice che ce la fa..- rispoindo facendo spallucce

Saphira sorride mostrando la sua fila di zanne bianche "Un drago testardo.." osserva

Io annuisco mentre sento Shruikan ringhiare nella mente.

Poi con un balzo Saphira si immerge negli abissi ed Eragon le circonda il collo con le braccia per non essere sbalzato via. Li vedo andare sempre più in profondità fino a che non spariscono. Penso non emergeranno per un po', Eragon userà la magia per respirare sott'acqua. Garizla spunta dall'altra parte del ponte, le piume sulla testa fradice e tra i suoi denti un pesce si dibatte spaventato. Lo lancia in aria e lo ingoia leccandosi i baffi. Mi avvicino e le accarezzo il muso viola poi guardo in alto.

-Ehi Garizla fallo ragionare ti prego..-

La dragonessa guarda in alto e abbassa la testa come per annuire. Sbattendo le ali si alza dall'acqua e vola in alto verso Shruikan. Pochi minuti dopo li vedo scendere insieme e atterrare sull'acqua. Il drago nero mi raggiunge richiudendo le ali sopra la schiena. Gli sorrido, lui mi guarda accigliato e gira la testa dall'altra parte schioccando le fauci. Dio, quanto è testardo.


ANGOLO AUTRICE:
Scusate l'enorme ritardo D: Sono stata impegnatissima con le vacanze di Natale e non ho avuto tempo di rileggere e sistemare i capitoli, comunque dopo Capodanno avrò molto più tempo e quindi posterò più spesso ;) La storia però continua ed i nostri cavalieri sono partiti per le nuove terre! un viaggio abbastanza sofferto sopratutto la traversata del deserto di Hadarac! Shruikan diventa grande ogni giorno di più, ha un caratteraccio però xD l'unica che riesce a tenerlo a bada è Evee naturalmente e Garizla, avrete già capito che ormai i due sono fidanzatini *.* Vabbuò nel prossimo capitolo anticipo che ci sarà l'arrivo alle nuove terre e verranno introdotti nuovi personaggi :D Alla prossima! Spero di riuscire ad aggiornare il 2 Gennaio! L'1 non ci provo neanche perchè sarò distrutta D: Voi che fate a Capodanno? Io discoteca come sempre :D BUON ANNO A TUTTIII

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Capitolo 7
*** Nuove terre e nuovi cavalieri ***


Guardo l'orizzonte con gli occhi lucidi. Il sole sta tramontando e affonda dietro ad una collina d'erba verde. Sulla sponda del fiume è stato costruito un piccolo porticciolo in legno bianco dove sono ormeggiate alcune barche. La nostra nave viene ancorata e Gale è il primo a scendere, io lo seguo. I draghi atterrano su uno spiazzo di terra al limitare di un boschetto di pini. Saphira spunta dalla superficie dell'acqua alzando un onda che va ad infrangersi nel porticciolo. Gli elfi, che attendevano pazienti il nostro arrivo, esultano e salutano la dragonessa ed il cavaliere. Una volta giunti a terra Eragon viene verso di noi e ci sorride.

-Da qui in avanti proseguiremo a piedi, più in là il fiume termina in una cascata che va a riversarsi in un grande lago delimitato dai boschi. Sulle rive del lago sorge il castello bianco, che io e i miei fratelli abbiamo costruito per i cavalieri...-

Eragon, insieme agli altri elfi, ci guida verso il bosco mentre l'equipaggio ci saluta e comincia a sistemare la nave.

Ci addentriamo nel bosco seguendo un piccolo sentiero che ci costringe a camminare in fila indiana. Davanti a noi si sono gli elfi che ci guidano, io sono la chiudifila.

Dopo un po' che camminiamo Eragon, che se ne stava in groppa a Saphira, si gira verso di noi -Sarete stanchi, se volete potete salire sui vostri draghi e riposarvi un po'..-

Guardo Shruikan e lui abbassa il muso verso di me "Ha ragione.."

Gli sorrido e mi avvicino al suo dorso. Intanto Gale è già salito su Garizla e si tiene stretto al suo collo. Mi avvicino al dorso di Shurikan, salgo sopra la sua zampa e lui mi da una spinta. Mi aggrappo alla punta dorsale che spunta sul suo collo e mi isso sul dorso facendo scivolare la gamba dall'altra parte. Shurikan si alza sulle zampe e ci stacchiamo ancora di più da terra. Sorrido mentre lui avanza per seguire gli altri. "Non è poi così male da quassù"

Lo sento sbuffare e fa una scrollata delle spalle sbatacchiandomi di qua e di là. Per poco non perdo l'equilibrio. "Ok come non detto.." mi affretto a dirgli e appoggio le mani intorno alla grossa punta dorsale davanti a me. Le squame di Shuikan sono abbastanza piatte e morbide sul dorso ed io sono comoda e a mio agio. Qualche volta si gira verso di me osservandomi con l'occhio di ghiaccio. E' strano stare sopra un drago. Non è come un cavallo, in qualche modo ti senti più rilassata e i movimenti sono più dolci e aggrazziati. Mi giro per ammirare meglio Shruikan. Dietro di me c'è l'attaccatura delle ali, che tiene ordinatamente ripiegate in un lenzuolo di membrana nera. La coda, ricoperta di aculei, ondeggia silenziosa seguendo i moviementi del corpo. Le zampe artigliate affondano nel terreno lasciando impronte gigantesche. Il collo, ricoperto di squame lucide, incurvato verso l'interno e in cima alla testa quel grazioso ciuffo di piume. Mi alzo in ginocchio sul suo dorso per toccarlo, lui scuote la grossa testa alta e fiera ricoperta di squame più piccole e aculei sulla mascella. Ringhia infastidito e con un'ennesima scrollata di spalle mi costringe a rimettermi composta. Alzo gli occhi al cielo "Che presuntuoso"

"Ti piacerebbe se io ti spelacchiassi i capelli?" mi chiede scontroso

"Da cucciolo l'hai fatto molte volte!"

"Non è vero.." afferma testardamente

"A volte sei insopportabile!" esclamo sbuffando

Finalmente il bosco si dirada e lascia spazio ad uno strapiombo che si allunga, come una lingua, verso il vuoto. Eragon ci fa cenno di avvicinarci. Shruikan arriva al bordo del dirupo e io mi sporgo dal suo collo ammirando il panorama. Gale e Garizla se ne stanno di fianco a noi, a bocca aperta. Siamo ad un'altezza incredibile, sotto di noi si innalzano alcune colline costellate da fiori selvatici, poi una prateria si distende per chilometri fino ad arrivare ai limiti di un lago dove si infrange una cascata che risplende come ricoperta di mille diamanti. Il tramonto dona al panorama un'atmosfera romantica ed epica. Sulle rive del lago si trova un bellissimo castello bianco che ricorda un albero, sulle cui punte dei rami, che si protendono verso il cielo, sono costruiti degli alloggi dal tetto a cupola. E' li che presumo risiedano i cavalieri. Un po' più lontano dal castello si innalza un altro edificio con diverse torri distanziate tra loro che permettono così ai draghi di atterrare tranquillamente. Riesco a scorgere diversi campi di addestramento, quelli per il tiro con l'arco e quelli per il combattimento con le spade.

Eragon ci richiama e lo seguiamo giù dal dirupo. Arriviamo alle colline fiorite e le scendiamo di corsa. Cerco di tenermi al collo di Shruikan ma cado almeno due volte rotolando giù per la collina fino ai suoi piedi. Shruikan mi raggiunge.

"Imbranata!" mi prende la camicia con i denti e delicatamente mi solleva, rimettendomi in piedi.

Davanti a noi si estende la prateria. Eragon ci conduce verso l'albero castello.

-Sarete stanchi, per oggi andate nei vostri alloggi e dormite, verrete svegliati domattina..- così dicendo sale in groppa a Saphira e vola verso il suo alloggio in cima al ramo più alto.

Uno degli elfi ci sorride e si avvicina a noi -I vostri alloggi sono quei due più bassi, vicini..li riconoscerete perchè sono incisi i vostri nomi..-

Lo ringraziamo e Shruikan guarda in alto "Ti devo portare in volo.."

"Io non salgo più sopra di te!" ribatto ripensando a tutte le cadute che ho fatto da terra, figuriamoci in volo.

"Hai paura di me?" ridacchia scoprendo le zanne

"SI ok! E soffro di vertigini!" lui si acciglia

"Un cavaliere che soffre di vertigini?"

Gale ride -Si da sempre Shruikan!-

Gli lancio un'occhiata assassina e lui fa spallucce mentre sale su Garizla. La ammiro mentre apre le ali e si slancia in su, atterrando sull'alloggio. E' solo un salto penso. Con Castigo volavo molto più in alto. Certo, ma rimanevo tutta ranicchiata nella sella e poi mi fidavo di lui come un padre.

Guardo Shruikan di sottecchi, poi lo vedo girare gli occhi "Mi toccherà farlo con la forza"

Mi acciglio e senza avere il tempo di chiedere spiegazioni i suoi artigli si chiudono intorno a me e balziamo in aria. Il terreno si allontana ed io chiudo gli occhi. Dopo pochi secondi sento i suoi artigli mollare la presa e cado su una superficie morbida e liscia. Riapro gli occhi. Siamo arrivati nell'alloggio. E' una semplice stanzetta color crema, fatta interamente di marmo, senza muri e con delle colonne che sorreggono il tetto a cupola. Siamo atterrati in un materasso gigantesco adagiato su una specie di cesto in legno. Il materasso, fatto di paglia è ricoperto da lenzuola di seta bianca e una coperta gigantesca rosso cremisi. Ci saranno più o meno venti cuscini di tutte le forme. Il resto della stanza è arredata con un piccolo tavolo di legno e uno scrittorio con librerie tutto intorno. Una scala a chiocciola di legno è addossata alla parete. Salgo e mi ritrovo nel tetto a cupola dell'alloggio dove è stato costruito un bagno. Una vasca grandissima riempita con acqua fumante e schiumosa, un catino, uno specchio e su un attaccapanni è stato appeso il pigiama. Mi immergo nell'acqua bollente e rimango là per un po' di minuti, strofinando via tutto lo sporco accumulato durante il viaggio. Quando esco mi infilo il pigiama e torno di sotto. Noto che vicino al letto c'è un armadio. Sgancio la mia sacca dal dorso di Shruikan e vi sistemo dentro tutti i miei vestiti. Il drago si distende sul grosso cuscino rosso ed io faccio lo stesso. Mi circonda con il collo e appoggia la testa vicino alla mia. Guardo il soffitto a cupola della piccola abitazione, con le braccia incrociate dietro la testa. Chissà cosa mi attende in queste nuove terre? Cosa scoprirò di nuovo? Shruikan sbuffa e mi guarda con l'occhio cristallino. Gli sorrido -Un po' ho paura..-

"Sei un cavaliere! Non dovresti farti impressionare dai nemici.."

"Non parlo dei nemici..parlo del mio futuro, del nostro futuro..cosa diventeremo? Riusciremo a diventare bravi combattenti? Riusciremo a farcela?"

"Sono domande a cui non puoi dare una risposta..quello che possiamo fare è pensare al presente, perchè è ciò che facciamo ora che stabilirà chi saremo domani.."

Ha ragione. Ma l'angoscia di crescere l'ho sempre avuta. Ho paura dell'ignoto.

"Da quando sei così saggio?" gli chiedo

Shruikan sbuffa "Te l'avrebbe detto anche uno stupido.." sorrido e gli accarezzo le scaglie scure, lui chiude gli occhi e sospira. Poco dopo mi addormento, confortata dal suo caldo respiro.

 

Quando mi risveglio Shruikan non c'è. Mi alzo dall'enorme cuscino-letto e raggiungo il bordo dell'alloggio. Gale mi saluta alzando una mano ed io faccio lo stesso sorridendo a quaranta denti. Alzo la testa e vedo la figura azzurra di Saphira che vola in circolo, poco dopo atterra di fianco a me.

Eragon smonta sorridente -Dormito bene nipote?-

Annuisco. -Si grazie..sai dov'è Shruikan?-

-E' andato in esplorazione con la dragonessa viola..- risponde

Annuisco -Cosa faremo ora?-

Il cavaliere rimonta in sella -Ci troveremo davanti alla scuola d'addestramento.. Così conoscerete anche gli altri cavalieri-

-Quanti sono?- chiedo incuriosita

-Tre di nuovi, poi ci sono i maestri naturalmente..-

-Maestri? Ci insegneranno loro? Io pensavo di allenarmi con te!

-Sceglieremo i maestri in base al vostro carattere.. saranno personali per ognuno di voi..-

-Capisco.. bhe allora ci vediamo dopo- lo saluto sorridento. Saphira si prepara a spiccare il volo.

Mi allontano ed Eragon mi fa l'occhiolino, la dragonessa mi sorride scoprendo le zanne ed infine balza nel vuoto, sbattendo le ali verso la scuola d'addestramento.

Shruikan e Garizla tornano e dopo avermi letteralmente calato giù dall'alloggio con la coda ci dirigiamo verso la scuola d'addestramento. Mentre ci avviciniamo distinguiamo le sagome di altri draghi. Ci fissano incuriositi ed io deglutisco guardando Gale. Davanti al portone della scuola ci sono i maestri insieme ai loro draghi.

Ci mescoliamo tra i tre cavalieri, io completamente rossa in viso mentre ci guardano come fossimo extraterresti. Shruikan ricambia gli sguardi con fulminate e ringhi. Si accuccia a qualche metro lontano dal gruppo, mentre io mi stringo vicino a Gale. Due cavalieri, una ragazza ed un ragazzo mi guardano e ridacchiano, bisbigliando tra loro. Si comincia bene! Già ci stanno prendendo in giro, o meglio ci criticano. Verremo ettichettati come la nipote di Morzan, il traditore, ed il sosia del drago oscuro del Re. Non sarà facile relazionarsi con loro, ma dopotutto dovremo combattere ed allenarci insieme e saremo costretti a piacerci. Finalmente Eragon si decide a parlare e gli sguardi si staccano da me e Shruikan. Ci informa delle regole e del comportamento che dobbiamo tenere durante gli allenamenti, insomma una noia da morire. Poi finalmente passa alle presentazioni.

Indica il ragazzo che poco prima ridacchiava con quell'altra -Comincia tu..- dice sorridendo

Il ragazzo si schiarisce la gola e gonfia il petto -Io sono Ethan e lui è Ioufur, il mio drago-

Ethan è un ragazzo devo ammettere, molto bello. Muscoloso e alto. Ha capelli neri irzuti e occhi scuri. Il suo drago, Ioufur, è un maschio grande quanto Shruikan. Le squame blu molto più scure di quelle di Saphira. E' dotato di numerosi aculei e spine che gli spuntano sulla testa e scendono giù dal collo attraversando anche tutta la schiena. La coda finisce in una punta acuminata a forma di freccia. In un qualche modo drago e cavaliere si somigliano molto, stessi atteggiamenti, e stessa espressione altezzosa e imbronciata.

Prosegue con la presentazione la ragazza, suppongo amica fidata di Ethan, proprio come me e Gale

-Io sono Alissa e lei è Ory, la mia dragonessa-

Alissa è una ragazza bassa e snella, con una marea di capelli ricci e rossi e occhi grigi. Ha un espressione accigliata e riluttante ed il viso acuminato ma bello.

Ory, ha scaglie rosso fuoco come quelle di castigo e ricoperta anche lei di spine appuntite. Ha una corporatura simile a quella di Saphira, agile e snella. La coda è molto lunga e sfuma sull'arancione verso la punta.

Per ultimo c'è un ragazzo, dall'espressione timida.

-Io..sono Finny e lui è Hirador, il mio drago-

E' forse l'unico che mi sta simpatico tra tutti gli altri. Ha un viso tondo e la pelle pallida e liscia come quella delle bambole di porcellana. Capelli biondo cenere e occhi verdi. Alto e molto magro, sembra quasi un ramo che sta per essere spezzato dal vento. Il suo drago ha un viso simpatico, e sembra abbia sempre il sorriso. Ha un colore di squame molto particolare che mi lascia quasi a bocca aperta. Sono verde acqua. Così chiare che al sole sembrano bianche. I ciuffi di peli sulla testa e sulla coda, gli aculei e le spine però sono blu scuro. Gli occhi, grandi e allungati, sono di un bellissimo color ambra.

Quando mi sento addosso gli sguardi di tutti capisco che tocca a me -Io sono Evee e lui è Shruikan..- mi presento indicando il mio drago a qualche metro di distanza.

Divento paonazza in volto e abbasso lo sguardo per nascondere l'imbarazzo, fino a che non si presenta Gale -Io sono Gale e lei è la mia dragonessa Garizla-

I maestri annuiscono compiaciuti ammirando l'incredibile bellezza di Garizla. Eragon sorride -Bene..ora tocca a noi presentarci..- dice indicando i maestri di fianco a lui.

In tutto sono sei, compreso Eragon. Il primo di loro è un elfo e fa un passo avanti, guardandoci uno ad uno-Io sono Erisdar e lui è il mio drago Hljòdhr..- si presenta con sguardo fiero

L'elfo è alto e slanciato, con spalle solide e larghe. Ha lunghi capelli argentei e liscissimi e occhi blu scuro. Il suo drago ha scaglie grigio scuro e occhi del medesimo colore, ha un muso allungato e un corpo lungo ed esile. L'apertura alare è impressionante, alla luce del sole la membrana quasi non si vede tanto è bianca.

-Io sono Ublat e lui è Angamr!- si presenta un Urgali, con un tono di voce alquanto alto e roco.

Non avevo mai visto un Urgali prima d'ora e deve ammettere che sono alquanto spaventosi. Quest'ultimo, che si erge davanti a noi in tutta la sua grandezza, ha piccoli occhietti neri e corna gigantesche e incurvate, anch'esse nere come la pece. Il suo drago è enorme, dalle grosse scaglie marroni opache, le zampe massicce ed il muso corto e largo. Gli occhi neri ci scrutano come fossimo insetti da schiacciare sotto le sue enormi zampe artigliate.

-Io sono Alma e lei è la mia dragonessa Kveykva..-

Alma è una donna muscolosissima, si poteva scambiare per un uomo se non fosse stato per i lunghi capelli biondi ed il viso incredibilmente bello. Mi dava la sensazione di una donna forte e determinata e così anche la sua dragonessa. Il suo nome la diceva tutta, Kveykva significa fulmine nell'antica lingua e rassomiglia in tutto e per tutto ad un fulmine. Scaglie dorate e corpo spigoloso, ricoperto ovunque di aculei e spine. Gli occhi a mandorla però sono azzurri come il cielo.

Un nano, che fino ad ora non avevo nemmeno notato tanto era basso, avanza di qualche passo, seguito da un drago bianco candido.

-Io sono Makar e lei è Nihala..- si presenta con un gran sorriso ed incrociando le braccia al petto

Makar ha una lunghissima barba bianca, impreziosita da anelli dorati e perline di ferro. La faccia è rugosa e abbronzata. Deve aver perso l'occhio sinistro perchè tiene la palpebra chiusa, l'iride di quello destro è di un bellissimo verde pistacchio. La sua dragonessa ha scaglie bianco latte, iridi verdi e una buffa barba candida che penzola dalla mascella. Le ali bianche e spigolose ed il corpo abbastanza massiccio. Ha un aria annoiata e a confermarmelo è un suo rumoroso sbadiglio, che scopre le sue zanne lunche e affilate.

L'ultimo maestro è un uomo, lo riconosco perchè viene da Ilirea e, quand'ero piccola, l'uovo di drago si era schiuso davanti a lui.

-Io sono Calon e lui è il mio drago Angus..-

Calon, sulla cinquantina, è alto ma non molto muscoloso. Ha capelli brizzolati, raccolti in un codino e una barba rasata. Gli occhi verde smeraldo illuminano il suo viso increspato da sottili rughe. Ha un tono di voce basso, quasi impercettibile che gli da l'aria di un uomo enigmatico e riservato.

Angus è un bel dragone dalle scaglie verde scuro, le ali dalla membrana spessa, che sembra quasi fatta di cuoio, con sfumature verde chiaro e occhi color della resina, tondi e ludici.

-Bene abbiamo finito..- annuncia Eragon -Per ora potete fare quello che volete, vi consiglio di esplorare i dintorni ma senza allontanarvi troppo.. noi intanto decideremo il maestro giusto per voi, ci vorrà qualche settimana poi potrete cominciare gli allenamente..Divertitevi!- esclama infine voltandosi verso gli altri maestri e cominciando a parlare con loro.

Guardo Gale, sa già cosa voglio chiedere.

-Che ne dici di andare in quel lago della cascata?-

Annuisco sorridente. Già da quando avevo visto quella superficie luccicante mi era venuta una volgia pazzesca di farmi un bagno. Una volta arrivati i draghi vi si tuffano subito. Io e Gale ci spogliamo, rimanendo solo in biancheria e ci immergiamo anche noi. Ci schizziamo acqua addosso e ridiamo come due ragazzini. In fondo non è poi così male questo posto. Decidiamo di andare più a largo fino a raggiungere i tre o quattro metri di profondità. Parliamo di quanto appena successo, dei maestri e degli altri cavalieri finchè non mi accorgo della stanchezza che ho alle gambe, a forza di sbatterle per stare a galla.

Urlo quando qualcosa di freddo e duro mi tocca i piedi. Appena capisco di chi si tratta ridacchio e la testa di Shruikan esce dall'acqua, gocciolante e lucida. Salgo sul suo dorso e mi aggrappo ad una delle spine acuminate che gli spuntano sul collo. Gale fa lo stesso con Garizla.

-Ci riportate a riva?- chiedo sporgendomi dal collo

Shruikan ruggisce e con uno slancio si spinge in avanti, stringo le gambe attorno al suo dorso e ispiro l'aria fresca della sera. Garizla, dietro di noi, si è immersa nelle profondità del lago. Se penso a Gale che sta trattenendo il respiro e cerca di tenersi saldo al suo collo mi vengono i brividi. Shruikan sta per fare lo stesso ma leggendo nei suoi pensieri lo fermo -Non provarci nemmeno!-

"Oh avanti, capisco la paura di volare ma anche quella dell'acqua adesso?"

"Mi piace nuotare ma preferisco farlo da sola e non attaccata ad una specie di cavallo marino!"

Shruikan sbuffa, sento la sua risata nella testa "Prima o poi dovrai affrontare queste paure.."

"C'è tempo.." taglio corto. Ci avviciniamo alla riva ed smonto, affondando i piedi sulla terra umida. Shruikan mi guarda dall'alto.

"Sei sicura di non voler provare?" la sua voce si fa più dolce

Annuisco "Sicurissima.." Schiocca le fauci e si gira riimmergendosi negli abissi.

Sono fradicia, ho freddo e ho fame. Decido di tornare all'alloggio, magari troverò qualcosa da mangiare e dei vestiti. Arrivo al castello, i portoni sono aperti ma i maestri e i draghi non ci sono più. Assomiglia un po' alle abitazioni di Ellesmera, la città che sorge nelle profondità del bosco. All'interno ci sono solo due stanze, al piano terra c'è la sala delle riunioni, molto spaziosa e ricoperta di vetrate che fanno penetrare la luce del sole illuminando l'atmosfera. All'unica parete priva di vetrate è appesa una gigantesca tela che raffigura Bid'aum, il drago bianco, con Eragon sul suo dorso. Mi avvicino per guardare meglio. Noto che nel pavimento lastricato di marmo sono incisi due cerchi concentrici dai bordi dorati.

-Chissà a cosa servono..- penso ad alta voce

-I draghi si mettono nel bordo del cerchio più esterno, i cavalieri in quello più interno..- una voce mi sorprende alle spalle. Mi giro di scatto. Davanti a me c'è Erisdar, il cavaliere elfo. Lo guardo con rispetto poi mi giro tornando a fissare i cerchi. Noto un grosso spazio all'interno dei due.

-E al centro chi ci sta?- chiedo a bassa voce

-Il soggetto o l'oggetto di cui si sta discutendo..- rabbrividisco al pensiero dei visi cupi e seri che mi fissano, sia di draghi che di cavalieri.

-Tra poco ci sarai anche te in quel cerchio..- continua -Quando ti esamineranno per scegliere il maestro..-

Mi giro di nuovo sorridendo imbarazzata e cercando di trovare qualcosa da dire al più presto.

-Tu e il tuo drago non passate certo inosservati..- mi anticipa lui

Annuisco -Già.. me ne sono accorta..-

-Dov'è ora?- mi chiede

-Al lago..- rispondo

Lui annuisce arricciando le labbra -Bhe forse è meglio che ti lasci..vorrai andare a cambiarti..-

-Si grazie..ci.. ci..vediamo..- balbetto non sicura di quello che sto dicendo

-Credo proprio di si..- è così che se ne va, silenzioso come è arrivato. Rimango basita dalla sua risposta. Scuoto la testa e salgo i gradini di marmo, immensi e lucidi. Il parapetto è completamente dorato e si intreccia come tanti rami fino allo scorrimano in legno, solido e liscio. Al secondo piano c'è solo un lungo corridoio e tantissime porte. Sono le entrate degli alloggi. Cerco la porta con la mia targetta. Il mio nome è scritto in caratteri sottili ed eleganti. Varco la piccola entrata e mi ritrovo in un tunnel di scale che procede verso l'alto. Tutto è illuminato da delle fiaccole di fuoco bianco che fanno intravedere le venature del ramo. Finalmente arrivo al mio alloggio. Mi cambio velocemente e vado verso la scrivania. Sopra c'è un vassoio colmo di carne e frutta. Trangugio tutto in pochi minuti e, con lo stomaco pieno, mi distendo un po' sul cuscino-letto e poi, non vedendo Shruikan ritornare, mi avvio di nuovo fuori dal castello e raggiungo il gruppo di draghi davanti alla scuola d'addestramento. Stanno distribuendo da mangiare per loro. Mucche intere arrostite, due per ogni drago. Shruikan le afferra con le zanne e viene verso di me. Lo guardo schifata.

-Spero che le mangerai qua perchè non ti farò entrare all'alloggio con quelle carcasse grondanti..-

"Tranquilla faccio presto.." si accuccia e ne azzanna una, strappandole la testa. Ci raggiungono Garizla e Gale. Garizla tiene ferma la carcassa con gli artigli e con le zanne stacca piccoli pezzi che mastica e ingoia lentamente. Mentra guardo i draghi cenare qualcosa attira la mia attenzione.

Ioufur, il drago blu di Ethan, sta importunando Hirador, il drago di Finny. Gli vuole fregare le carcasse delle mucche, lui le ha già mangiate tutte. Ingoiate senza masticarle, come fanno i serpenti. Il drago gli ringhia contro ma Ioufur si innalza sulle zampe posteriori e lo sovrasta con la sua enorme stazza.

Alissa e Ethan ridacchiano mentre il drago prende le carcasse e le porta via. Shruikan si alza e va verso di loro -No Shruikan! Ci penserà Eragon!- urlo

E' come se non mi sentisse. Raggiunge Hirador e lo guarda, sembra sorridergli, poi lancia un ruggito verso Ioufur. Il drago blu si ferma e si gira. Dopo un breve scambio di sguardi freddi e assassini, si avvicina a Shruikan a testa alta. Posso sentire la loro conversazione tramite i pensieri del mio drago.

"Che vuoi?" la sua voce è profonda ma molto arrogante

Shruikan ringhia "Lascia quelle carcasse"

"Perchè? continua il drago in tono di sfida

"Perchè appartengono a questo drago.."

"Oh no ti sbagli sono mie, io non rubo ai più deboli.." ridacchia

Shruikan ruggisce e pianta un artiglio nella zampa di Ioufur. Questo ringhia a sua volta e si prepara a tirargli una zampata quando Eragon e Saphira arrivano e placano i due draghi.

La voce di Saphira tuona nella mia testa "Smettetela di litigare come bambini!"

Shruikan le risponde a tono "Questo idiota ha rubato il cibo a lui!!"

Saphira guarda circospetta tutti i draghi poi, avvicinandosi a Ioufur gli ordina di restituire ciò che ha rubato, scoprendo le zanne appuntite. Il drago scuote la testa infastidito e butta a terra le carcasse. Ethan sbuffa -Non si può neanche scherzare-

Infine se ne vanno insieme come se niente fosse. Finny si inchiana davanti a Shruikan. Mi sfugge un sorriso di compassione. -Grazie Shruikan, dovrò riacambiare il favore..sai Hirador non è il tipo da scontri..-

Il drago sbuffa e ringrazia a sua volta. Shruikan si limita e chinare la testa, lanciare un'occhiata gelida a Saphira e tornare verso di me. Gli accarezzo il muso "Sei un bravo drago Shruikan"


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi con il nuovo capitolo! Scusate la lunghezza, sarebbero stati due capitoli e ho peferito unirli per accorciare i tempi! Come avrete potuto leggere ecco che vengono presentati i nuovi cavalieri, i loro draghi e anche i maestri! Shruikan, già dal primo giorno, ha avuto uno scontro con un altro drago! Bhe aveva le sue buone ragioni dopotutto, Ioufur è antipatico!! Chi sarà il maestro di Evee?? L'avrete già capito suppongo xD Non vi preoccupate, le sorprese non tarderanno ad arrivare! ;) Grazie a tutti quelli che recensiscono o leggono semplicemente ;) Alla prossimaaa

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Capitolo 8
*** Inizia l'addestramento ***


Avevamo passato i giorni seguenti vicino al lago, mi limitavo a rimanere in riva, a prendere il sole battente del pomeriggio.

Poi, mentre Shruikan e Garizla si divertivano a tirarsi l'acqua ed io e Gale parlavamo tranquillamente si avvicinano Ethan e Alissa con i loro draghi. Ci fissano con sguardo truce. Shruikan legge i miei pensieri e con un solo balzo emerge dalla superficie dell'acqua atterrando di fianco a me. Gocciolante e con le zanne scoperte fissa Ioufur.

-Ehi calma drago vogliamo solo farci un bagno ok?- dice Ethan sulla difensiva

Ioufur ringhia verso Shruikan mentre gli passa a fianco e subito dopo si immerge nel lago.

Alissa si spoglia, rimanendo solo in intimo, e Gale sgrana gli occhi -Però.. mica male questa Alissa- ammette abbassando gli angoli della bocca e fissandole insistentemente il sedere.

Gli tiro una gomitata sulla pancia e Garizla gli picchietta l'artiglio sulla testa.

Li guardiamo mentre sguazzano nel lago e si fanno lanciare in aria dai loro draghi.

"Esibizionisti.." sbuffa Shruikan

-Forza andiamo agli alloggi..domani voglio essere fresco e riposato per la scelta..- annunica Gale

Sgrano gli occhi -Oddio! Me ne ero dimenticata!- appoggio una mano sulla fronte

-Chi credi che sceglieranno per me?- chiedo mentre ci avviamo al castello

-Forse Eragon..- risponde Gale

"Speriamo di no!" sbotta Shruikan scuotendo la testa

"Dovrai accetterlo se sarà così Shruikan!"

"Preferisco passare un giorno intero con quella testa vuota di Ioufur, piuttosto che stare con Saphira!" brontola

"Ma cos'hai contro Saphira?"

Shruikan scrolla le spalle e alza gli occhi al cielo "Te l'ho già detto! Si crede tanto forte, potente e bella!"

"Io credo siate molto simili..forse è per questo" osservo guardandolo sottecchi

Lui si acciglia "Sarà..ma io sono più simpatico!"

Ridacchio accarezzandogli il collo scuro ed infine salutiamo Gale e Garizla e saliamo ai nostri alloggi. Mi faccio un veloce bagno e preparo già i vestiti per la mattina dopo. Devo essere impeccabile. Scelgo una camicia di lino e dei bei pantaloni grigi con il cavallo abbastanza basso. Mi distendo sul letto e Shruikan si accuccia di fianco a me circondandomi con il suo lungo collo. Prendo ad accarezzargli la zampa squamosa e fisso il soffitto di vetro dell'alloggio. Godiamo entrambi della nostra compagnia, del nostro silenzio e infine ci addormentiamo.

Mi svegliano gli abbaglianti raggi del sole. Mi stiracchio sbadigliando rumorosamente e apro gli occhi in tempo per vedere Shruikan comparire ad ali spiegate nell'alloggio. Atterra delicatamente picchiettando gli artigli sul marmo.

"Sei sveglia finalmente..hanno già cominciato ad assegnare i maestri..tra poco tocca a Gale.."

"Oh Merda! Dovevi svegliarmi prima!" mi alzo di scatto e corro a rinfrescarmi la faccia. Mi infilo velocemente i vestiti che, fortunatamente, avevo già scelto la sera prima e mi appendo alla coda acuminata di Shruikan. Mi cala giù dall'alloggio e appena metto i piedi a terra corro all'entrata del castello. Gale e Garizla aspettano il loro turno seduti a terra.

-Ehi, come va?- saluto

Gale mi sorride sghembo -Un po' nervoso..-

Shruikan si siede di fianco a Garizla e le sfiora il muso con il suo. Ogni volta che stanno assieme non riesco a percepire ciò che si dicono. Shruikan innalza come una barriera e mi impedisce di leggere i suoi pensieri.

"Tanto lo so che ti piace Shruikan, è inutile impedirmi di entrare nella tua mente.."

Il drago riduce gli occhi a due fessure e mi scruta "Si chiama privacy" taglia corto

I portoni del castello si aprono ed Eragon esce, facendo cenno a Gale di entrare. Gli do una pacca sulla spalla e mi siedo sull'erba di fianco a Shruikan. Appena spariscono dentro al castello e i portoni si richiudono sospiro e mi distendo sull'erba, incrociando le mani dietro la testa.

"Comunque ti sei dimenticata di allacciarti i bottoni dei pantaloni"

Sgrano gli occhi e controllo "Grazie tante! Dimmelo ora mi raccomando!"

Ridacchia e mi da una spintarella dietro alla schiena con il muso. -Ehi!- protesto

Finalmente dopo un'ora Gale esce dal castello. Ha un aria stravolta e si limita a sorridermi.

-Come è andata?- chiedo

-Bene, mi hanno assegnato Alma e il suo drago Kveykva..- risponde abbastanza soddisfatto

-Oh...bhe buon per te..-

-Evee!- sento la voce di Eragon chiamarmi

Lo guardo spaventata e lui mi sorride dolcemente -Tocca a voi..-

Annuisco e chiudo gli occhi.

"Hai paura di stare in mezzo a tutti loro vero?" ridacchia Shruikan

"In questi casi dovresti appoggiarmi, sai..rassicurarmi.."

"Non se le tue paure sono stupide e insensate...avanti andiamo"

Riapro gli occhi sospirando e avanzo, varcando le porte del castello.

"Oddio questo silenzio mi sta uccidendo"

"A me fa ridere.." ammette Shruikan ondeggiando la coda

"Pensa che colpo prenderebbero se tu ruggissi ora!" ridacchio

Shruikan si prepara a farlo, spalancando le fauci

"Ehi ehi scherzavo! Prendi sul serio ogni cosa che dico?"

"Era una buona idea.." ammette richiudendo la bocca e passandosi la lingua sul labbro superiore

Mi agito spostando il peso da un piede all'altro e torturandomi le mani che tengo incrociate dietro la schiena.

Shruikan, accucciato di fianco a me, scruta i presenti e sostiene gli sguardi penetranti dei draghi che ci circondano, infine schiocca le fauci rumorosamente e sbadiglia annoiato.

-Non manca di certo la grinta e l'energia a questi due..- osserva Calon, il cavaliere dai capelli brizzolati raccolti in un codino. Il suo drago, Angus, emette un ringhio sommesso come per annuire, socchiudendo le palpebre verde scuro

-Sopratutto al drago!- continua il nano, Makar, lisciandosi la barba tempestata di gioielli

Shruikan sposta lo sguardo verso di lui e a inclina la testa "Lui mi piace.." confessa

Alzo gli occhi al cielo "Non me lo sarei mai aspettato guarda.. A te stanno simpatici solo quelli che ti fanno complimenti!" dico incrociando le braccia al petto

-Credo che per loro serva un maestro saggio e paziente..- comincia Eragon -Sono sicuro che Erisdar sarà felice di addestrarli..- tutti si girano verso l'elfo dai capelli argentei che poco tempo prima incontrai proprio qua.

Annuisce con la testa e sorride -Più che felice Eragon ammazzaspettri..vero Hljòdhr ?-

Dietro il maestro si alza su quattro zampe il drago. Avanza di qualche passo a inclina la testa. Sento la sua voce solida e saggia risuonare nella mia mente -Ne sarò felice- annuncia

Eragon sorride e mi fa cenno di uscire -Potete andare..questo pomeriggio fatevi trovare sopra la collina..lì il vostro maestro vi esaminerà..-

Annuisco -Va bene..- mi affretto ad uscire seguita da Shruikan, che lancia un ultimo sguardo a Saphira "Non sono mai stata così in imbarazzo!"

Shruikan ridacchia "Piuttosto che ne pensi dei maestri?"

"Sembrano forti no? Hai visto il drago? che magnificenza!"

"Niente di speciale.." borbotta

Giro gli occhi "Sei sempre il solito Shrui!"

Erisdar ci girava intorno massaggiandosi il mento liscio, il suo drago era accucciato a qualche metro di distanza e ci fissava con gli occhi grigio madreperla.

Shruikan sbuffa irritato e picchietta gli artigli sul terreno.

-Niente male..- borbotta il maestro

Mi acciglio e lancio un'occhiata a Shruikan -Cioè?- chiedo

-Siete belli e sani..-

Sorrido appena lisciandomi i capelli "Ma che fai?" chiede il mio drago

Alzo gli occhi al cielo "Nessuno mi aveva mai detto che sono bella.."

"Che sdolcinata.."

"Sono una ragazza!"

"Puah, non credo che riuscirei a sopportare tutti i tuoi pensieri strambi...Quando stai con Gale è uno strazio assurdo" scuote la testa inorridito

Arrossisco "Ma come ti permetti?? Se ti da così fastidio non ascoltare!"

Il drago mi ringhia "La fai tanto facile! Dovresti contenerti! A volta sembra a me di essere innamorato di Gale"

Lo guardo male, scuotendo la testa mentre Erisdar continua a parlare

-Shruikan ha una bella stazza, ali possenti, artigli ben ricurvi, coda proporzionata, testa perfettamente triangolare, corna belle lunghe...direi che è un drago perfetto come pochi a parte il carattere...-

Shruikan ringhia e avanza di qualche passo verso Erisdar. Hljòdhr si alza e ruggisce al cielo.

-Calmo Shrui! Sta buono!- lo rimprovero

Lui lancia un ultima occhiata di fuoco a drago e cavaliere e infine si risiede accanto a me.

-Come non detto..- sussurra Erisdar

-Mi dispiace..- cerco di scusarmi

"Ma che ti scusi a fare stupida!? Ha fatto tutto lui.." protesta Shruikan

-Non importa, ci lavoreremo su..- mi sorride

-Con cosa cominceremo?- chiedo incuriosita

-Proveremo a fare qualche piccola magia, tanto l'Antica Lingua la sai già no?-

-Si più o meno..ma non tutte le minime parole..-

-Cominceremo con quella, poi ti insegnerò a combattere, a volare, a fare acrobazie..-

Rabbrividisco appena sento la parola "volare". Non credo di essere ancora pronta.

-Ho un piccolo problema..- sussurro mordendomi un labbro

-Cioè?- chiede il maestro sedendosi a terra incrociando le gambe

-Soffro di vertigini..-

Erisdar abbassa lo sguardo e comincia a ridere, anche il drago emette un verso del tutto simile ad una risata. Corrugo le sopracciglia e guardo Shruikan. Lui alza gli occhi al cielo.

"Ora ci prenderanno molto più sul serio.."

"Scusa.." dico sospirando

Il mio drago abbassa la testa e mi sfiora la guancia con la punta del muso, poi ruggisce ammutolendo i nostri maestri. Sorrido appena, guardando le facce inespressive dei due. Erisdar sbuffa -ci sarà molto lavoro da fare, affineremo il vostro carattere e le vostre abilità, il vostro obbiettivo è diventare dei cavalieri perfetti..perchè ne avete tutte le possibilità..chissà, magari sarete voi un giorno i grandi maestri dei cavalieri come lo è ora Eragon-

Shruikan scopre le fauci "Mmh..mi piace"

"Sei pazzo? Non sarei mai in grado di fare una cosa del genere.."

"O forse ne hai paura.." osserva il drago

Abbasso lo sguardo "Si forse si.."

"Dovresti imparare a credere più in te stessa sai?"

"Ci sto lavorando.." taglio corto

-La volete smettere di parlare tra di voi?- chiede Erisdar appoggiandosi alla zampa del suo drago

Mi schiarisco la gola -Mi dispiace maestro..è che..è così strano..-

Lui sorride comprensivo -Lo so..ma è un bene parlare molto con il proprio drago..la comunicazione è una cosa fondamentale in guerra, dovrete cooperare-

"Da oggi inizieremo a lavorare duro, notte e giorno finchè non diventerete abbastanza forti da combattere" disse Hljòdhr nelle nostre teste.

-Ho una domanda che mi assilla da un po' di tempo..contro chi dovremo combattere esattamente?-

Drago e cavaliere si scambiarono un veloce sguardo e poi tornarono a guardarci -Non è ancora ufficiale..Eragon sta indagando e vi informeremo appena ne sapremo di più-

"Non ci resta altro che aspettare.." dice Shruikan sbuffando

"Già..ma origliando i discorsi di mio padre ed Eragon ad Ilirea non posso fare a meno di preoccuparmi.."

"Lo so.. cerchiamo solo di non pensarci e di concentrarci sull'addestramento..solo diventando più forti potremo proteggere questa terra"

Così cominciò il nostro addestramento. Shruikan e Hljòdhr partivano all'alba e tornavano al tramonto. Il drago grigio gli insegnava, giorno dopo giorno, tecniche di volo sempre più difficili e trucchetti per sfruttare al meglio le correnti aeree. Io invece dovevo imparare l'Antica Lingua a memoria. Era uno strazio indicibile anche se sapevo la maggiorparte delle cose, non ho mai avuto una buona memoria per certe cose. Ad ogni parola che imparavo Erisdar mi insegnava qualche incantesimo con la medesima parola. Fino ad ora sono riuscita solo a far fluttuare un sasso in aria. Non mi sembrava niente di che all'inizio, ma col tempo affinai la mia abilità e riuscii a scagliare pietre taglienti da una parte all'altra, che potevano diventare letali se lanciate addosso a qualcuno.

Qualche volta Gale ed io ci aiutavamo a studiare l'Antica lingua oppure a fare qualche incantesimo e Garizla faceva lo stesso con Shruikan. Due volte a settimana, insieme agli altri tre cavalieri, ci allenavamo con Ublat, il cavaliere Urgali, e il suo potente drago marrone Angmar.

"Tutto muscoli e niente cervello.." sbuffa Shruikan guardandolo

Schiocco la lingua sul palato "Per una volta non puoi limitarti a riconoscere che è molto più forte di te?"

Shruikan scuote la testa " potremo benissimo schiacciare quel drago come un moscerino.."

Angmar ci scruta con gli occhi gialli ed infine ruggisce mentre il suo cavaliere comincia ad urlare -SU BRANCO DI IDIOTI! FATECI VEDERE DI CHE PASTA SIETE FATTI!-

Shruikan non se lo fa ripetere due volte e si avventa contro il drago, seguito a ruota da Ioufur. I due combattano meglio che possono, ma la superiorità di Angmar è schiacciante e riesce ad atterrarli entrambi con due zampe. Shruikan ruggisce cercando di divincolarsi.

"Lasciami ciccione!" lo sento urlare mentre io corro verso Ublat

Ioufur alza gli occhi al cielo "Non vedi che è inutile?"

Ublat afferra Finny per i fianchi e lo solleva come fosse un bambino, poi lo lancia dietro le sue spalle. Il poveretto cade riverso a terra massaggiandosi la testa dolorante. Decido di intervenire e rifilo un calcio sullo stinco del bestione. Lui mi guarda dall'alto e gonfia i muscoli pronto ad afferrarmi. Lo guardo spaventata ma Gale salta sulla sua schiena e gli circonda il collo con le braccia, cercando di atterrarlo. Naturalmente senza successo, perchè Ublat lo afferra per le gambe e lo lancia addosso a Finny, che intanto si era rialzato da terra.

-E' impossibile sconfiggerti!- protesta Alissa -Non senza armi!-

-DOVETE IMPARARE A TENER TESTA ANCHE AI NEMICI PIU' FORTI! E FINCHE' NON MI AVRETE FATTO ALMENO UN GRAFFIO NON SARETE MAI PRONTI!- continua ad urlare

"Ma perchè diavolo urla?" mi chiede Shruikan, mentre cerca di addentare la grossa ala di Angmar

"Zitto e batti questi idioti!" urlo piena di rabbia

"Così mi piaci piccola!" risponde ridacchiando e tirando una zampata al grosso muso di Angmar

Garizla è quella che non è mai stata atterrata. E' così veloce e agile che sfugge a tutte le zampate del drago. Gale è così soddisfatto che si impegna al massimo per riuscire anche lui a colpire Ublat. Salto sulla schiena del bestione e Abbatto un pugno sulle sue rigide corna e un dolore lancianante mi percorre le nocche, o almeno quello che ne rimane. Allento la presa e cado a terra con le lacrime agli occhi. Shruikan ruggisce di rabbia e riesce ad azzannare la zampa di Angmar, il quale si limita a scansarlo con una spallata come se niente fosse.

Ublat mi si avvicina -STUPIDA RAGAZZINA! Queste corna sono indistruttibili!- urla afferrando un sasso da terra e frantumandolo contro le corna scure.

Mi mordo un labbro ed esamino la mano sanguinante. Ublat la prende fra le sue e sbuffa -Te la sei rotta, stupida umana! Adesso non potrai combattere con me per un bel po'!-

-No! Non mi importa voglio combattere ancora! Dopotutto i cavalieri devono imparare a combattere anche nelle condizioni peggiori no?-

L'Urgali ride di gusto tenendosi la pancia con una mano -Tu vuoi proprio romperti le ossa, ragazzina!-

Di sicuro non furono le sue parole a fermarmi. Combattei contro di lui anche le settimane seguenti. Mi ruppi l'altra mano, ma continuai con testardaggine. Mi ruppi il braccio, poi l'altro ma mi rimanevano ancora le gambe e lottai con quelle. Riuscii a farmi rompere il ginocchio e perfino due costole. Decisi di arrendermi quando ormai non ero più in condizioni di camminare. Me ne stavo distesa sul letto con il broncio a pensare a qualche modo per sconfiggerlo. Anche Shruikan era ridotto male. Aveva un brutto morso sulla zampa, che ora era fasciata da garze bianche ed aveva perso un dente.

"Non posso crederci che mi abbia battuto quel ciccione.." sbuffa mentre si distende sui cuscini del nostro alloggio.

Finisco di leggere la formula di un incantesimo e la ripeto più volte, poi lo guardo "Come riuscire a sconfiggerlo? Abbiamo provato di tutto"

Shurikan alza la testa e fissa il vuoto, un'idea gli balena in testa ed i miei occhi si illuminano "Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima!"

Raggiungo Gale al lago, in groppa a Shruikan. Devo assolutamente dirgli come battere Ablat ed il suo drago.

-Gale! Lo so! So come battere Ublat!- urlo mentre Shruikan si ferma al suo fianco.

Garizla emerge dalla superficie del lago e raggiunge la riva scrollandosi di dosso l'acqua, mentre il sole illumina le sue scaglie viola. Shruikan rimane a guardarla, ammirato dalla sua bellezza.

La dragonessa gli si avvicina strofinandogli la testa sul collo, lui le lecca la guancia affettuosamente.

"Avete capito come batterlo?" chiede la voce cristallina di Garizla

"Si..ed è la cosa più stupida del mondo.." dice Shruikan scuotendo la testa

Garizla si acciglia e guarda Gale confusa "Cioè? Su Shurikan non tenerci sulle spine"

"Noi dobbiamo solo collaborare" risponde scoprendo le zanne

Ublat si rialza da terra asciugandosi il graffio sotto l'occhio, dal quale colava un rivolo di sangue.

Shruikan e gli altri draghi lasciano libero Angmar, che era rimasto inchiodato al terreno.

-FINALMENTE LO AVETE CAPITO!- urla Ublat battendo le mani

"L'unico modo per batterci era collaborare! Certo, avremmo potuto comunque battervi senza problemi ma volevamo farvi capire solo questo!" dice Angmar sedendosi a terra

Shruikan alza gli occhi al cielo "E poi dici a me che sono presuntuoso.."

Ridacchio mentre lui mi solleva con la zampa e mi sistema sul suo dorso.

-A chi è venuta in mente la brillante idea?- chiede l'Urgali

Ethan alza la mano -A me maestro! Ci ho pensato molto ma alla fine ho trovato il modo!-

Shruikan ruggisce e tira una testata al collo di Ioufur "Bastardi! L'idea è stata nostra"

Il drago blu risponde a toni, mordendo l'ala di Shruikan mentre io cerco di tenermi salda sul suo dorso

-Basta smettetela!- urlo

I due draghi placano la rabbia ma continuano a ringhiarsi contro e lanciarsi occhiate di fuoco

Ublat e Angmar ridacchiano -Di certo non potrete collaborare bene se continuate ad odiarvi così..-

"E' lui che ha cominciato, sono loro i bugiardi qui!"- protesta il mio drago

"Sta zitto verme!" lo insulta Ioufur

Shruikan ringhia e i due ricominciano a litigare. Alzo gli occhi al cielo scambiando uno sguardo esasperato con Garizla. Non sarà sicuramente una passeggiata riuscire a farci collaborare.


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi con il nuovo capitolo, abbastanza lunghetto stavolta ;) Spero che vi piaccia! Come avrete potuto leggere il maestro di Evee e Shruikan è proprio l'elfo Erisdar e il suo drago grigio Hljòdhr :) Per chi non lo sapesse il nome del drago significa silenzioso! Qua di seguito vi metterò la foto di Shruikan :D Non si vede per intero però l'occhio e le scaglie sono uguali, anche la forma del viso :D

http://i41.tinypic.com/28vpn5t.jpg



 

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Capitolo 9
*** Il primo volo ***


Il simbolo dei cavalieri pulsava sul palmo della mia mano mentre usavo la magia. Riesco a far fuoriuscire le radici di un grosso albero da terra, disegnando un intricato mosaico sul terreno. Erisdar annuisce compiaciuto -Bel lavoro..non mi sembra che tu abbia problemi con questi incantesimi..-

La testa prende a girarmi e cado a terra. Shruikan accorre in mio aiuto, sostenendomi la schiena con una zampa. -Tutto bene?- chiede Erisdar

-S-si.. cosa è successo?- chiedo confusa massaggiandomi le tempie

-Hai usato troppa magia..c'è un limite a tutto..dovresti riposare..- spiega aiutandomi ad alzarmi

-No..vorrei continuare a provare..-

-Non se ne parla! Potresti rischiare di svenire.. o peggio morire-

-Non sarà il mio caso..- rispondo rialzandomi e concentrandomi su un masso

Erisdar scrolla le spalle e guarda Lihodr preoccupato. Shruikan gli ringhia contro appena cercano di avvicinarsi a me.

"Che testardi!" esclama Hljòdhr scuotendo la testa

Erisdar sorride -Tantovale arrendersi.. non ci ascolteranno mai-

Abbassai la testa per ringraziarli e ripresi a concentrarmi sul masso mentre loro si sedevano su un tronco che avevo appena abbattuto con la magia. Provai tutti gli incantesimi che conoscevo e ne scoprii nuove varianti. Erisdar e Hljòdhr si limitavano a darmi indicazioni e consigli.

Così era ogni notte. Volevo diventare più forte che mai e quella era la strada giusta. Svenni e caddi più volte ma la mia testardaggine e la mia voglia di imparare mi constringevano a rialzarmi e riprovare fino allo sfinimento. Sudai e sanguinai ma non mi fermai mai. Erisdar a volte mi faceva stare seduta a terra, da sola. Dovevo stare in silenzio con gli occhi chiusi e ascoltare tutto ciò che mi circondava. All'inizio mi sembrava una gran cavolata ma col tempo capii che più espandevo la mente più riuscivo a percepire la coscienza di ogni singolo essere vivente, dalla minuscola formica fino all'imponente cervo. Anche gli alberi, la terra, l'acqua. Tutto sembrava vivo e cosciente. Solo dopo alcuni mesi Erisdar mi insegnò i segreti della mente. Provai sulla mia pelle cosa voleva dire quando qualcuno si impossessava della propria mente. Era come venire spogliati di ogni cosa. Erisdar poteva vedere tutto, ogni pensiero e ogni ricordo della mia vita.

-Quello che voglio insegnarti è costruire una solida difesa per impedire agli altri di leggere nella tua mente..a volte per esempio riesco a sentire quando tu e Shruikan parlate, certo non tutte le volte.. però sento i vostri pensieri..-

Arriccio il naso -E come faccio ad impedirlo?-

-Non sei ancora pronta..ma inizieremo già da oggi, a piccoli passi..Sarà difficile-

Io e Shruikan ci guardiamo, infine sorrido -Niente è difficile per noi..-

Torno dall'ennesima meditazione notturna nel bosco. Sono talmente stanca che non riesco nemmeno a tenermi in piedi. Appena arrivo di fronte al castello, però, ad attendermi trovo Erisdar, Gale e la sua maestra Alma. I nostri draghi sellati e pronti a volare.

Corrugo le sopracciglia -Che diavolo...?-

Gale mi corre incontro -Evee! Possiamo volare!- esulta

Sgrano gli occhi -Cosa? No! Non siamo..pronti!-

Erisdar ride -Eccome se siete pronti..e anche i vostri draghi! Non so se te ne sei accorta Evee ma Shruikan è raddoppiato di grandezza!-

Lancio uno sguardo al mio drago. Solo ora mi accorgo della sua crescita, era molto più grande di Saphira e forse un giorno avrebbe raggiunto persino l'imponenza di Angmar.

-Ma io non sono pronta..- protesto abbassando la testa

Alma alza gli occhi al cielo e mi afferra un polso -Poche storie ragazzina! tu ora sali su questo benedetto drago oppure ti lego alla sella di Kveykva e ti faccio fare un volo che ricorderai per tutta la vita!- mi urla contro

La dragonessa dorata emette un verso simile ad una risata ed io impallidisco al solo pensiero. Kveykva è la dragonessa più veloce di tutte e mi sono sempre chiesta come facesse Alma a stare sul suo dorso senza cadere. Shruikan si accuccia a terra ed io, dopo un breve attimo di esitazione, infilo un piede nella staffa. Con la zampa mi aiuta ad issarmi sulla sua schiena e, una volta sistemata, Erisdar mi fissa le cinghie intorno alle gambe -Ultimi consigli?- chiedo spaurita

Il maestro mi guarda accigliato -Divertiti!- esclama tirandomi una pacca sulla gamba

Shruikan ruggisce al cielo e, quando anche Garizla e Gale sono pronti, comincia a correre. Mi tengo salda alla sella e appena Shruikan balza da terra e sfreccia nel cielo grido come una pazza.

-Yahuuuuuuu!- sento l'urlo divertito di Gale mentre Garizla volteggia in aria, compiendo alcune acrobazie.

"Facciamo anche noi!" dice Shruikan sbattendo le ali

"No! NO SEI PAZZO?"

"SI!" rispose di rimando girando su se stesso bruscamente

Il vuoto allo stomaco è l'unica sensazione che percepisco oltre alla paura. Posso solo appiattirmi sul suo dorso e chiudere gli occhi, sperando che finisca. Shruikan sente le mie emozioni e opta per un volo più soft. Plana verso il lago e vola vicinissimo alla superficie dell'acqua. Mi sistemai sulla sella ed osservo la nostra immagine riflessa sul lago. Inspiro l'aria fresca della notte e guardo il cielo nero, costellato da una miriade di stelle. Appoggio le mani sul collo squamoso di Shruikan e sorrido "Ti sei tranquillizzata?" chiede

Annuisco "Si! Raggiungiamo gli altri due!" gli ordino indicando la figura viola di Garizla, che volteggia tra le nuvole

Shruikan obbedisce e con un colpo di ali sfreccia in alto. L'aria sferza violentemente sul mio viso facendo ondeggiare i miei capelli castani al vento. Ora il castello è un puntino bianco in mezzo ad un oceano di verde. Una volta raggiunti, i due draghi volano in cerchio per un po', sopra le nuvole, dove ormai la terra sembra non esista più e siamo immersi nel blu della notte. Solo la luce della luna riesce ad illuminare fiocamente le scaglie lucenti dei nostri draghi che all'improvviso cominciano a sbattere le ali fino a raggiungere un'altezza improponibile. Il freddo mi punge le guancie e gli occhi lacrimano, infastiditi dal troppo vento sulla faccia.

"ORA!" sento urlare Shruikan a Garizla

I due draghi puntano in basso e scendono in picchiata ad una velocità incredibile, appiattendo le ali sulla schiena. Mi tengo salda al suo collo e guardo il terreno avvicinarsi sempre di più a noi. Ma non paura, mi fido del mio drago ed ormai le vertigini sono un vecchio ricordo. Appena prima di toccare terra Shruikan spalanca le ali e plana a pochi centimetri dal terreno infine riprende quota e vola lontano dal castello, verso l'oceano

Non avevo mai visto prima una distesa d'acqua così immensa, nemmeno ad Alagaesia. L'odore salino dell'acqua domina l'aria e i draghi si divertono a spruzzarsi l'acqua a vicenda poi, con un violento colpo d'ali, Shruikan punta verso il basso immergendosi nelle gelide acque. Non riesco a tenere gli occhia aperti e non conosco nessun incantesimo che me lo permetta, ma tramite gli occhi del mio drago riesco ad ammirare i fondali dell'oceano. Banchi di pesci argentei nuotano intorno ai nostri draghi e, appena questi fanno un movimento brusco, guizzano via nascondendosi tra i coralli rossi. E' tutto un altro mondo qua sotto, un mondo silenzioso e perfetto. Come a confermare la mia affermazione, da dietro una grossa roccia ricoperta di alghe verdognole compare un enorme balena. Ma non una balena come le altre, questa ha la pelle colorata di mille sfumature d'azzurro e le sue pinne sembrano ventagli dorati. Si avvicina a noi, senza alcun timore, osservandoci con l'iride violacea. Comincia a girarci attorno intonando un canto melodico, che mai avevo udito prima. Sebrava che stesse cantando per noi, per darci il benvenuto nella sua terra sommersa. Sono talmente affascinata a guardare quella creatura che non mi rendo conto della mancanza d'aria ai polmoni. Shruikan punta verso l'alto e riemerge dall'acqua con un balzo, per poi riaprire le ali e prendere quota, scrollando la testa ed il corpo.

-Non ho mai visto una creatura così bella in vita mia!!- esclama Gale ridendo ed alzando le mani verso il cielo mentre Garizla ruggisce, scoprendo le fauci sottili.

Torniamo indietro atterrando nel boschetto sopra la cascata. Tremo di freddo ma non mi importa. L'immagine di quella creatura ed il suo canto sono l'unica cosa che ho in testa. Gale mi raggiunge con un sorriso sognante stampato in faccia.

-Ora capisco cosa intendeva Eragon..Queste terre non possono essere descritte con le sole parole..- sussurro chiudendo gli occhi e ascoltando lo scrosciare impetuoso della cascata.

Le braccia di Gale mi stringono da dietro e il suo mento si appoggia sulla mia spalla. Il mio cuore ha un tonfo e rimango immobile, con il viso paonazzo.

-Qualsiasi nemico voglia distruggerci io lo fermerò. Lo fermerò per proteggere i cavalieri, per proteggere queste terre..per proteggere te..- mormora l'ultima frase nel mio orecchio, dolcemente.

Giro la testa, incrociando i suoi occhi blu che mi guardavano con una luce diversa. Avvicinai le labbra alle sue e appena si sfiorarono lui mi trattene la testa con la mano, per non farmi allontanare. Mi girai completamente cingendogli le braccia dietro al collo mentre lui riprendeva a baciarmi più intensamente. I nostri draghi se ne stavano distesi più lontano. Garizla era appoggiata al fianco di Shruikan e lui la copriva con l'enorme ala nera, strofinando dolcemente il muso contro il suo. Tramite loro potevamo sentire tutti i nostir pensieri, tutte le nostre emozioni. Non eravamo mai stati così uniti prima. Ci stacchiamo guardandoci negli occhi un'altra volta, poi appoggio la testa sul suo petto facendomi cullare dalle sue braccia. Rimaniamo così per qualche minuto finchè non decidiamo di tornare al castello. Appena atterriamo ad attenderci ci sono Hljòdhr e Kveykva. Il dragone si avvicina a me scrutandomi con gli occhi madreperla "Bravi..ora andate a riposarvi però.."

Annuisco sorridendo per poi incrociare lo sguardo della dragonessa dorata "Visto? Non era niente di così terribile no?".

Scuoto la testa e rido di me stessa. Come ho potuto essere così stupida? Se avessi saputo che era così divertente l'avrei fatto prima! Torniamo insieme ai nostri alloggi, con le gambe e le braccia indolenzite e la testa ancora tra le nuvole. -Buonanotte..- mi dice Gale baciandomi la fronte

Lascia in sospeso la frase, come se volesse aggiungere qualcosa. Mi guarda negli occhi sorridendo e arrossendo leggermente sulle guancie, poi finalmente si decide -Ti amo..- sussurra lasciandomi un ultimo leggero bacio sulle labbra.

Deglutisco incapace di proferire parola. Mi ama. In fondo desideravo da tanto tempo che me lo dicesse ed ora finalmente lo aveva fatto. Sorrido afferrandogli la camicia e tirandolo a me. Lo bacio di nuovo giocherellando con i suoi capelli castani, molto più lunghi da quando siamo partiti da Ilirea.

-Ti amo anch'io..- rispondo appoggiandogli una mano sul petto

Quando ci accorgiamo dell'insistente sguardo dei nostri draghi ci stacchiamo imbarazzati. Shruikan mi afferra con la zampa balzando sopra l'alloggio e Garizla fa lo stesso con Gale.

"Era ora.." sbuffa Shruikan distendendosi tra i cuscini

Faccio lo stesso sospirando sognante e fissando il soffitto a cupola, con le guancie imporporate di rosso. Mi sistemo su un fianco portandomi le ginocchia al petto. Si poteva essere più felici?


ANGOLO AUTRICE:
Capitolo che più sdolcinato di così non si può xD Non sono brava a descrivere queste scene cavolooo T.T Comunque spero vi piaccia lo stesso! Scusate anche per il ritardo con cui aggiorno ma ho avuto molto da fare come al solito del resto D:! Un grazie a chi continuerà a seguire questa storia, nel prossimo capitolo i nostri cavalieri avranno finalmente la loro spada personale ;)! Ciauuu e alla prossima!

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Capitolo 10
*** Le spade dei cavalieri ***


La mattina della partenza pioveva a dirotto. Ci consegnarono dei bei mantelli con cappuccio, per proteggerci dal freddo durante il volo. Eragon mi stava legando le cinghie della sella attorno alle gambe mentre io mi calavo il cappuccio sopra la testa. Shruikan scosse la testa, liberandosi dalle gocce di pioggia che gli colavano lungo il muso nero. Gale e Garizla erano di fianco a noi, pronti per spiccare il volo e così tutti gli altri cavalieri. Il nostro accompagnatore sarebbe stato Eragon. Lui ci avrebbe guidato verso Ellesmera, dove ci sarebbero state consegnate le nostre spade, già cominciate a fabbricare dalla schiusa delle uova. Quando finalmente partiamo, l’eccitazione di tornare in Alagaesia mi percorre tutto il corpo. Casa mia mi manca così tanto, nonostante le meravigliose terre in cui abito.
Mi girò verso Gale e ci scambiamo un sorriso, lo stesso faccio con Finny, osservando il suo drago verde acqua destreggiarsi tra le violente folate di vento.
-Finny! Te da dove vieni?- chiesi ad un certo punto, affiancandomi a lui
-Veramente non vengo da nessun villaggio.. Vivo in una piccola fattoria sui confini della Du Weldenvarden!-
Sorrisi affascinata –Sei fortunato! Così potrai salutare la tua famiglia visto che stiamo andando là!-
-Putroppo della mia famiglia rimane solo mia nonna!-
Mi morsi un labbro imbarazzata –Scusa..non lo sapevo-
-Non ti preoccupare, è storia passata. Mia madre è morta partorendomi e mio padre..bhe lui era un alcolizzato, a casa non c’era quasi mai e di lui mi ricordo ben poco-
-E tua nonna?- chiesi
-Le devo molto, mi ha cresciuta lei.. Ora però non sta molto bene con la testa..credo le manchi qualche rotella- rispose scoppiando a ridere
Lo imitai anche se in fondo mi dispiaceva per lui. Non doveva essere stata una vita facile la sua.
 
 
Quando finalmente vidi i profili dell’immensa foresta era notte. Una notte scura e nuvolosa, senza stelle né luna. Atterrammo su uno spiazzo di erba verde, di fianco ad un grosso fiume, dalle acqua grigie. Un gruppo di elfi ci accolse, a dorso di possenti stalloni bianchi –Benvenuti, Nostra signora Arya ci ha mandato qui a ricevervi..vi sta aspettando al castello..- disse uno di loro
I tre elfi avanzarono verso il buio della foresta ed Eragon ci fece cenno di seguirli. Ioufur e Ethan furono i primi, seguiti da Alissa ed Ory e Gale e Garizla.
Solo allora, notando l’espressione rattristata nel volto di Finny mi ricordai di sua nonna.
-Eragon!- chiamai mio zio sporgendomi dal dorso di Shruikan –Finny vorrebbe andare a trovare sua nonna, abita qua vicino, potrei accompagnarlo!-
Un’espressione di disapprovazione comparì nel suo volto –Non credo sia una buona idea.. Arya ci sta aspettando!-
-Lasciali andare Eragon, sai bene cosa vuol dire stare lontani dalle persone che ami- intervenne allora una voce da donna, melodiosa e forte allo stesso tempo.
Ci girammo contemporaneamente per vedere l’elfa Arya avanzare verso di noi, seguita dall’elegante drago Firnen.
-Piacere di conoscervi, cavalieri- ci salutò sorridendo
Abbassamo leggermente il capo in segno di rispetto, mentre lei posava lo sguardo su Eragon. Guardai l’espressione inebetita di mio zio e mi venne da ridere.
-Lasciali andare Eragon, te li riporto io tra qualche ora..- promise
-Grazie Arya, ci vediamo dopo allora..- rispose Eragon sfiorandole il braccio
Quando se ne andò, Arya si perse a guardare il punto in cui era sparito, ripensando a chissà quali ricordi. Non ho mai ben capito il rapporto tra lei e mio zio e sinceramente non me l’hanno mai spiegato bene ma di sicuro non c’è una semplice amicizia tra loro. Si capisce dagli sguardi, dai gesti.
Firnen sembrò destarla dai suoi pensieri, schioccando le zanne sottili e candide. I suoi occhi ambrati guizzarono verso di noi, studiandoci attentamente.
-Tua nonna è Jillian vero?- chiese Arya sorridendo dolcemente –La vecchia signora che vive ai confini..-
Finny annuì –sisi..proprio lei..- si affrettò a rispondere, con le guance rosse per l’imbarazzo
-Su andiamo allora!- esclamò montando in sella al drago verde
 
La casa di Finny era una piccola e graziosa fattoria sulle rive di un ruscello, alla cui spalle spuntavano i prima alberi della Du Weldenvarden. Dai vetri delle finestre si poteva scorgere un bagliore fioco, probabilmente quello di qualche candela. Finny bussò più volte alla minuscola porta di legno finchè una signora di bell’aspetto, con una buffa cuffia in testa, venne ad aprire. Ci squadrò per un attimo e quando riconobbe Finny corse ad abbracciarlo. –Oh Finny caro, sono così contenta di vederti!-
-Sofie..anch’io, come stai? E la nonna?- chiese d’un fiato
La ragazza ci invitò ad entrare mentre i nostri draghi rimasero fuori, distesi sul prato zeppo di fiori selvatici
L’ambiente interno era molto ampio e accogliente, c’era perfino un piano superiore dove probabilmente si trovavano le camere da letto.
-Piacere, io sono Sofie, la governante..- si presentò per poi fare un piccolo inchino rivolto ad Arya –Mia signora.. come sta?- chiese
Arya abbassò il capo in segno di saluto –Molto bene Sofie, grazie. Siamo venuti a trovare Jillian..-
Finny si avvicinò ad una elegante sedia a dondolo, sistemata davanti al camino. Una vecchia signora, avvolta in una coperta di lana, si dondolava su di essa fischiettando un motivetto allegro.
Finny si inginocchiò davanti a lei e le sorrise –Nonna.. sono venuto a trovarti-
Gli occhi della vecchietta si illuminarono e scoppiò a ridere, abbracciando il nipote –Il mio caro, caro Finny.. Oh gioia mia..-
-Nonna..mi sei mancata- disse lui, con gli occhi lucidi dalla commozione
-Anche tu lo sai? Mi hai lasciato qui da sola insieme alla povera Sofie!-
-Sono un cavaliere ora.. ricordi?-
Jillian pensò un attimo e poi annuì –Si..si..ora ricordo… quel draghetto era così simpatico..-
-Già.. ora non è più tanto un draghetto… vorresti rivederlo?-
La vecchietta ridacchiò sbattendo le mani –Ma certo che si nipote mio! Forza aiutami ad alzarmi!-
Sofie ed Arya accorsero per aiutare ma io li fermai –Ci penso io..- dissi convinta, porgendo il braccio a Jillian
-L’aiuto io signora..- le dissi sorridendo
Jillian accettò, sorridendomi a sua volta –Tu si che mi piaci ragazzina, sei amica di mio nipote vero? Come ti chiami?- chiese mentre percorrevamo il salotto a piccoli passi
-Evee, figlia di Nasuada, regina di Alalgaesia e..-
-Regina? Ma piccola mia..non c’è nessuna regina ad Alagaesia..- protestò guardandomi confusa
Mi accigliai per poi guardare Finny –Lei pensa ci sia ancora Galbatorix sul trono..- mi sussurrò all’orecchio
Annuii e cambiai la versione dei fatti per non creare troppa confusione in quella povera testa –Si, mi scusi ha ragione..-
Dov’è che stavamo andando?- chiesi d’improvviso mentre uscivamo di casa
Ridacchiai divertita –A salutare il drago di Finny..- le ricordai
-Oh si hai ragione.. Hirador è il suo nome vero?-
Annuii e la portai davanti allo splendido drago dalle scaglie verde acqua. Hirador abbassò la testa verso di lei, guardandola con gli occhi dorati.
-Oh mamma mia..sei diventato proprio grande cucciolo di un drago!- esclamò accarezzandogli il muso squamoso –Mi raccomando, prenditi cura di mio nipote!-
Il freddo notturno cominciava ad aumentare e Jillian rabbrividì, stringendosi la coperta sul petto.
-Sarà meglio rientrare..- disse Arya –Non vorrei si ammalasse..-
-Si forse ha ragione mia signora..- confermò Sofie porgendo un braccio alla vecchietta
Una volta rientrati la governante ci offrì tre tazze di thè fumante e qualche biscotto fatto in casa, poi Arya si alzò e afferrò il suo mantello –Sarà meglio andare..i cavalieri devono riposare per domani..-
Sofie annuì e ci accompagnò alla porta ma prima di andare mi fermai a salutare Jillian, che si era quasi addormentata sulla sedia.
Finny le sfiorò una spalla e lei aprì gli occhi –Oh Finny mio, devi andare di già?- chiese con voce triste
-Già nonna, mi spiace.. appena posso vengo a trovarti, promesso!- disse stampandole un bacio in fronte
La nonna gli pizzicò la guancia e lo abbracciò –Ci conto nipote, buona fortuna-
Mentre Finny andava all’uscita Jillian mi fece l’occhiolino –Potrebbe essere un ottimo marito per te, cara-
Risi, inginocchiandomi davanti a lei – Ne sono sicura ma Il mio cuore appartiene ad un altro uomo, Jillian-
-ah.. E così sei già innamorata..bhe non mi stupisco, sei proprio una bella ragazza-
-Grazie, signora, è molte gentile..- le sorrisi per poi stamparle un bacio in guancia –Ed è stato un piacere conoscerla..-
-Oh anche per me, cara… ma lascia che ti dica una cosa..- mi fece cenno di avvicinarsi
-Mi dica pure..-
-Mio nipote è un po’ timido e imbranato, te ne sarai accorta.. ma sono sicura che diventerà il cavaliere più forte di tutti e sconfiggerà Galbatorix una volta per tutte! Ne sono certa!- mi sussurrò all’orecchio
Sorrisi e le strinsi la mano –Ne sono sicura anch’io-
 
Quando arrivammo ad Ellesmera, nei nostri alloggi c’era già tutto quello di cui avevamo bisogno. Vestiti, cibo e una vasca d’acqua calda. Per prima cosa mi lavai, poi indossai il pigiamo ed infine mi fiondai su tutto quel ben di Dio che c’era in tavola. Shruikan avrebbe dormito fuori, insieme a Garizla, e quindi mi ritrovavo da sola in quell’enorme stanza/ albero a venti metri da terra. Quanto avrei voluto avere Gale, qui. In risposta qualcuno bussò alla porta, sorrisi, ben consapevole di chi poteva essere. Gale mi sorrise sulla soglia, appena aprii. Anche lui indossa il pigiama che avevo io e due profonde occhiaie gli scavavano gli occhi –Scusa.. stavi dormendo?-
Scossi la testa e lo feci entrare –No..stavo andando a letto propro adesso, che ci fai qua?-
-Ti dispiace se dorma con te stanotte?- chiese guardandosi attorno
Sgranai gli occhi e cominciai a torturarmi il labbro inferiore –Ehm..eh..no no va bene..- babettai
Mi sedetti sul bordo dell’enorme letto imbottito di piume ed alzai le coperte, infilandomici dentro. Prima di raggiungermi Gale si sfilò la camicia, rimanendo a torso nudo. Arrossii violentemente e nascosi la testa sotto le coperte, cercando di far finta di dormire. Lo sentii salire sul letto e sistemarsi su un fianco, rivolto verso di me.
-Ma ce la fai a respirare la sotto?- chiese divertito
Alzai piano la testa, prendendo una boccata d’aria. Distese un braccio sotto il mio collo e l’altro lo appoggiò sopra il mio fianco, cominciando a sfiorarmi la schiena con i polpastrelli. Sorrisi imbarazzata, incrociando i suoi occhi azzurro cielo. Appoggiai la fronte sul suo petto, abbracciandolo e intrecciando le gambe con le sue. Mi addormentai quasi subito, avvolta dal suo calore e dal suo profumo.
 
 
Ci svegliammo quando il sole non era ancora spuntato e la foresta era avvolta da una nebbiolina leggera. Terra ed alberi era ricoperti di brina e si respirava un profumo fresco di resina e pioggia. Al castello di Arya non c’era molta gente, solo le figure più importanti di Ellesmera e noi cavalieri. Ad uno ad uno ci chiamarono in piedi, di fronte a tutti, per donarci la nostra spada. Il primo fu Ethan. Avanzò deciso verso Arya che, dopo aver pronunciato qualche parola, gli porse una grossa spada dalla lama larga e blu, con intarsi dorati. Toccò poi ad Alissa, a cui donarono una spada piccola e sottile, dalla lama rosso sangue simile a quella di mio padre, Zar’roc. Si differenziava da essa solo per la strana impugnatura in ferro intrecciato. Finny ricevette una spada verdeacqua, molto lunga e sottile, con una pietra ambrata incastonata nel pomolo. Quella di Gale era forse la più bella ed elegante di tutte, la lama viola con sfumature più chiare e l’impugnatura brillante, tempestata di ametiste. Quando Arya pronunciò il mio nome rabbrividii e mi alzai velocemente, raggiungendola davanti al trono. Mi porse una spada né grande né piccola, riuscii a vedere solo l’impugnatura, ricoperta di pelle nera e lucida, poiché la lama era ricoperta da un fodero. Nel pomolo invece era incastonata una pietra color del ghiaccio, quasi bianca, proprio per richiamare l’iride di Shruikan. Presi la spada tra le mani e avvolsi le dita di quella destra intorno all’impugnatura. Sfilai la lama dal suo fodero e la osservai ammirata. L’acciaio-luce era qualcosa che non si poteva descrivere a sole parole, bisognava vederlo con i proprio occhi per capirlo. Il nero della lama era uguale alle scaglie di Shruikan, brillante e lucida, talmente affilata da poter tagliare una roccia in un solo colpo.
-Spero che sia di tuo gradimento ..è stato difficile trovare un acciaio/luce di quel colore, è molto raro..-
-E’..è stupenda..- balbettai
-Abbine cura e dalle un nome, ti accompagnerà in battaglia e sarà tua compagna in molte avventure..- mi disse solenne Arya
-La tratterò come fosse uno dei gioielli più preziosi che possiedo, lo giuro- promisi riponendola nella fodera in cuoio nero
 
Il giorno della partenza eravamo tutti un po’ tristi, Eragon soprattutto. Il fatto di non rivedere più Arya per altri mesi lo faceva soffrire, ed io me ne accorgevo. Allacciai la mia spada alla sella di Shruikan e montai, fissandomi le cinghie intorno alle gambe. La permanenza in quel posto meraviglioso mi aveva aiutato a riflettere e rilassarmi, avevo incontrato molta gente strana e creature che sentivo nominare solo nelle favole. Ellesmera si poteva definire come un piccolo paradiso, in cui avrei voluto far ritorno il prima possibile se mai avessi avuto del tempo.
Salutammo Arya e gli elfi che ci avevano accolto nell Du Weldenvarden e spiccamo il volo verso le nuove terre, verso il castello bianco oltre i confini di Alagaesia. Durante il volo non resistetti a sfilare la mia spada dal fodero.
“E’ bellissima..” commentò Shruikan girando l’occhio cristallino verso di me
“Già..ma come la chiamo?” chiesi osservandola
L’urlo di Ethan mi fece sobbalzare sulla sella –Edoc’sil!! Ecco il suo nome!- disse fendendo l’aria con la lama blu
Mi accigliai –Perchè Edoc’sil?- chiesi
-L’insespugnabile no? Nessuno potrà impugnarla se non io, nessuno potrà sconfiggerla!-
-Come fai ad esserne sicuro idiota?- gli urlò Alissa, che se ne stava distesa sul collo rosso di Ory
-Te come l’hai chiamata?- le chiesi
-E a te che te ne frega??- sbottò, con voce presuntuosa
Scossi la testa –Scusa eh!-
Alzò gli occhi al cielo e tornò a guardare la sua sottile spada –Hvass! Significa affilata nell’Antica lingua!-
-Originale..- commentai sarcastica
-Pensa per te! Come hai chiamato la tua, sentiamo!- mi sfidò
Sorrisi –Non voglio darle un nome proprio adesso.. solo usandola potrò capire che nome le appartiene..-
-Ma che profonde che siamo oggi, cavaliere!- mi prese in giro Ethan mentre il suo drago ridacchiava divertito
Alzai gli occhi al cielo e mi girai verso Gale, che teneva la lama violacea alzata verso il cielo –Hai già deciso il nome?- gli urlai, mentre Shruikan si affiancava a Garizla
-Lei è Aiedail..la stella del mattino..- sussurrò puntandola verso l’unica stella che brillava nel cielo, insieme al sole.
Finny sorrise –Credo sia più che azzeccato come nome..io non ho idea di come chiamarla..- disse sconsolata, guardando la lama verdeacqua
-Un giorno lo troveremo anche noi Finny, meglio non avere fretta..-
-Già.. meglio evitare di fare come Alissa e Ethan..- sussurrò ridacchiando
I due si voltarono inviperiti verso di noi –Pensate ai cazz….- il pomolo di Brisingr si abbattè sulla testa di Ethan, che rimase sconvolto a guardare il volto divertito di Eragon
-Modera il linguaggio, cavaliere!- lo bacchettò seguito dalle risate di tutti noi


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ritornata, mi scuso ancora per l'enorme ritardo ma ho avuto un po' di difficoltà a scrivere questo capitolo, non chiedetemi perchè, non ne ho idea XD Spero vi piaccia comunque ;) Ecco che finalmente i nostri cavalieri ricevono le spade, i nomi di quelle di Evee e Finny li svelerò più avanti. inoltre in questo capitolo approfondisco di più il personaggio di Finny, che è uno dei miei preferiti :D Alla prossima e grazie a tuttiiii ;)

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Capitolo 11
*** Spariti nella nebbia ***


C'era nebbia quel giorno. Volare era difficile, ma Shruikan aveva una vista aguzza e se la cavava abbastanza bene. Era da ore che provavamo alcune serie di acrobazie e combattimenti aerei. Hljòdhr era silenzioso e veloce, dovevamo stare attenti. Più volte Erisdar era riuscito a balzare su Shruikan e sorprendermi alle spalle.
-Dovete essere più veloci!- ci urlò mentre Hljòdhr sfrecciava affianco a noi, sbilanciandomi.
Caddi giù dalla sella ma Shruikan mi afferrò prontamente con gli artigli -Non è facile senza cinghie sulle gambe!- protestai rimettendomi in sella
"Poche storie!" mi rimproverò Hljòdhr virando di nuovo verso di noi
Shruikan ruggì "Adesso gli faccio vedere io!"
"No! Finiremo per ammazzarci!" urlai mentre il mio drago accellerava verso Hljòdhr
SI scansarono prima che Shruikan potesse anche solo sfiorarli e Hljòdhr abbattè la coda sul suo dorso. Shruikan ruggì di dolore e perse il controllo precipitando in basso.
Ci capovolgiamo all'indietro ed io cado di nuovo nel vuoto. Urlo di paura mentre mi avvicino pericolosamente al terreno, sempre più veloce. Poi qualcosa mi afferra la giacca di pelle sollevandomi.
"Shruikan!" urlo di gioia mentre mi arrampico di nuovo sul suo dorso
"Credevi che ti avrei lasciata cadere?" mi chiese girando gli occhi blu per guardarmi
"Per un attimo si..ho temuto il peggio!"
"Forza cerchiamo quei due!" esclama sbattendo le ali e volando verso l'alto
Mi guardo attorno cercando di individuarli, ma la nebbia è fitta.
"Sta attento Shruikan..forse vogliono tenderci un tranello.." lo avviso accarezzandogli il collo mentre lui si ferma, rimanendo sospeso mentre sbatte le ali.
Passano i secondi ed i miei maestri non accennano a comparire
"Ma dove diavolo sono?" chiede Shruikan saggiando l'aria con la lingua
-Erisdar!!"- urlo -Fatti vedere vigliacco!-
"Non penso che le provocazioni servano.." osserva Shruikan
"Proviamo ad atterrare, bello" propongo stringendo le gambe attorno alla sella
Lui gira gli occhi "Non chiamarmi con questi appellativi! Non sono un animale domestico!"
Atterriamo in cima al solito strapiombo e mi faccio scivolare giù dalla sella. Guardo verso il cielo, aguzzando la vista -Erisdar!- chiamo ancora
Shruikan corruga gli occhi e ruggisce " Hljòdhr! Ehi vecchio! Dove diavolo sei?"
Nessuna risposta giunse alle nostre orecchie. Comincio ad allarmarmi e dopo qualche minuto anche Shruikan si agita.
-ERISDAR!!- urlo con tutta la voce che mi rimane
Spaventata rimonto in sella e Shruikan si tuffa dallo strapiombo spalancando le ali nere e dirigendosi verso il castello. Una volta atterrati corro verso i massicci portoni di legno bianco e sbatto forte i pugni -Eragon! Saphira!- urlo
La dragonessa atterra di fianco a me ed Eragon compare sulla soglia dei portoni, i capelli scompigliati e gli occhi socchiusi dal sonno. Dopotutto erano le prime ore della mattina.
-Che c'è piccola?- mi chiede
Mi inginocchio in lacrime -Eragon..E-Erisdar è..sparito..- singhiozzo
 
 
Appoggio l'orecchio ai grossi portoni del castello, con la speranza di riuscire ad udire qualcosa. Era da ore che il consiglio dei cavalieri discuteva nella sala riunioni. Erisdar e Hljòdhr erano spariti nel nulla, inghiottiti dalla nebbia.
Shruikan si accuccia dietro di me e sospira "Non riuscirai mai a sentire..hanno protetto l'area con la magia.."
Sbuffò e mi siedo a terra, appoggiando la schiena sul suo fianco -Come è potuto sparire così?- chiedo mentre gli accarezzo la grossa zampa squamosa
Shruikan alza la testa e la sposta verso di me, guardandomi dritta negli occhi "Non è il tipo da andarsene così..qualcosa è successo là in mezzo alla nebbia, ma non so cosa e nemmeno come"
-E se l'avessero rapito?-
"E come? Fosse stato solo lui..c'era anche Hljòdhr..ed è difficile rapire un drago adulto"
Abbasso lo sguardo sconsolata, poi lo rivolgo verso lo strapiombo ora ben visibile alla luce del sole. Cercavo di ripercorrere gli eventi di quella notte ma non riuscivo a trovare niente di strano, la nebbia aveva sicuramente nascosto qualcosa ai nostri occhi. Ma come poteva essere sparito così nel nulla e in poco tempo? In più non avevo sentito nè urla nè rumori strani, se non lo sbattere delle ali di Shruikan e lo scrosciare della cascata.
Garjzla ci raggiunse silenziosamente appoggiandomi la punta del muso sulla guancia "Vedrai che lo ritroveranno.." mi rassicurò
Sorrido poco convinta e subito dopo i portoni del castello si aprono. Cerco di decifrare lo sguardo dei cavalieri ma sembrano tutti vuoti ed impassibili, Eragon e Saphira escono per ultimi e corro verso di loro.
-Allora?- chiedo speranzosa
Eragon scuote la testa -Abbiamo contattato tua madre..ma nessuno ha visto niente..-
-Forse è tornato ad Ellesmera! Magari ha ricevuto un messaggio urgente!- ipotizzo
-No, Arya e Firnén hanno confermato di non averli visti..-
Sospiro abbandonando le braccia lungo i fianchi. Eragon mi poggia una mano sulla spalla -Faremo il possibile Evee..te lo prometto..ho già inviato delle squadre di ricerca, pattuglieranno ogni singolo angolo di queste terre..-
"Non ci resta altro da fare che aspettare.." mi dice Shruikan mentre si rialza "Sono i nostri maestri! Se la caveranno!"
Sorrido e gli circondo il muso con le braccia, mentre lui chiude gli occhi ed emette un verso sommesso "Si.. se la caveranno.." ripeto 


ANGOLO AUTRICE:
Ecco il primo colpo di scena che compare nella mia storia xD Posso assicurarvi che ce ne saranno molti d'ora in avanti! A quanto pare i maestri di Evee sono spariti, non si sa come nè perchè ma lo scopriremo nel prossimo capitolo, che sarà pieno d'azione ;) Alla prossima baciiii :D

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Capitolo 12
*** Attacco al castello ***


Un enorme esplosione mi fa balzare sul morbido giaciglio di cuscini. Shruikan sbarra gli occhi ed alza di scatto la testa. "Che diavolo è?" chiede balzando su quattro zampe
Non ho tempo di mettere la sella a Shruikan e decido di volare senza. Afferro la mia spada e mi sistemo sulle sue squame nere. Con un salto spicca il volo, allontanandosi velocemente dal castello. Sotto di noi tutto è completamente infuocato. La gente fugge ed i cavalieri insieme ai loro draghi combattono contro alcune figure incappucciate, che lanciano incantesimi potentissimi.
-Sono stregoni!- urlo a Shruikan
Lui ruggisce "E così sono questi i nuovi nemici! Mi aspettavo di meglio!" si tuffa in picchiata verso uno di loro ma prima di poterlo raggiungere un drago si avventa addosso a noi, facendoci cadere a terra violentemente. Vengo sbalzata via dalla schiena di Shruikan, rotolando sull'erba. Scuoto la testa strizzando gli occhi e mi rialzo, cercando di non barcollare. Shruikan ringhia facendo fuoriuscire fumo dalle narici. Appena prima si attaccare però riconosco il drago che si erge davanti a noi.
-Hljòdhr!- urlo correndo verso di lui
Erisdar scende dal suo dorso, il suo volto è inespressivo e i suoi occhi sono vitrei e vuoti. Shruikan mi ferma afferrandomi con la zampa.
"No..c'è qualcosa che non va.." osserva ringhiando contro i nostri maestri
Erisdar scoppia a ridere -Ma come sei astuto giovane drago! E dimmi, qual'è il tuo nome?-
Corrugo le sopracciglia -Erisdar! Che diavolo stai dicendo? Siamo i tuoi allievi!-
Gli occhi vitrei del mio maestro guizzano verso di me, gelandomi il sangue -Il tuo cavaliere però non sembra poi così sveglia..-
Shruikan ruggisce "Non dire un'altra parola stregone! Rimpiangerai il giorno in cui sei nato!" così dicendo si avventa contro Erisdar ma lui scompare velocissimo e ricompare dietro di me, afferrandomi il collo.
Le lacrime cominciano a colarmi lungo le guancie -Maestro..che ti hanno fatto?- singhiozzo mentre lui mi solleva da terra
Qualcuno però lo colpisce da dietro e la sua stretta attorno al mio collo scompare. Mi girò per vedere Eragon abbattere il pomolo di Brisingr sulla testa del mio maestro.
-Portalo via da qua!- mi ordina mentre la lama della sua spada si infuoca all'improvviso
In quel momento Saphira atterra sulla schiena di Hljòdhr e questo ruggisce di dolore. Shruikan lo morde ad una zamba mentre Saphira gli tira testate sul collo. Il drago grigio allora spalanca le ali possenti e sfreccia verso l'alto, scrollandosi di dosso i due draghi.
Shruikan e Saphira lo seguono a ruota, sfrecciando tra il fumo che sale in grande quantità verso l'alto. Intanto cerco di far rialzare Erisdar ma sembra svenuto e del sangue esce copioso da dietro la nuca. Garjzla e Gale accorrono in mio aiuto -Evee! Lo portiamo noi!-
Trascino il suo corpo verso Garjzla e lei lo afferra con la zampa, volando in alto verso il mio alloggio. Quando torna atterra vicino a me e Gale scivola giù dal suo dorso -Ma che sta succedendo?- chiede con gli occhi lucidi per il fumo
Tossisco -Credo che gli stregoni stiano usando la magia per impossessarsi dei cavalieri! Dobbiamo stare attenti!-
"Dov'è Shruikan?" mi chiede la voce limpida di Garjzla
Alzo la testa in cielo e vedo la sua figura nera volteggiare e avventarsi contro il corpo grigio di Hljòdhr. Saphira gli piomba di nuovo sulla schiena e con un solo morso gli stacca completamente un'ala. Il drago precipita a terra ma prima che possa schiantarsi Shruikan riesce ad attutire la sua caduta posizionandosi tra lui ed il terreno. Un dolore lancinante alla schiena mi fa mancare il fiato e sputo un fiotto di sangue. Gale mi afferra i fianchi -Oddio.. Evee!- urla spaventato
-Tutto..apposto..- lo rassicuro asciugandomi le labbra sporche di sangue con il lembo della camicia
Shruikan si rialza scrollandosi di dosso il corpo inerme di Hljòdhr. Corro verso di lui inginocchiandomi al suo fianco. I suoi occhi si riaprono. Non sono vitrei e vuoti come prima, sono tornati normali. Sono i suoi occhi e riesco a scorgere la sua espressione confusa. Appoggio una mano vicino al moncone della sua ala e singhiozzo -No.. Hljòdhr..-
Il drago emette un lamento di dolore e la sua mente mi raggiunge flebile "Evee..dov'è Erisdar.."
-E' al sicuro nel mio alloggio..ma tu..tu devi resistere ok?- gli ordino
"C-ci provo.." sussurra
-Shruikan! Dobbiamo portarlo via..riesci a trasportarlo?- chiedo
"Non in volo! Ma correndo posso portarlo via da qui!"
-Ok muoviamoci..!"
Con l'aiuto di Gale e Garizla riesco ad issare il corpo del mio maestro sul dorso di Shruikan.
-Lo porteremo nel boschetto là in fondo..sarà al sicuro!- indico una distesa di pini in lontananza e Shruikan scatta subito di corsa
Mi giro verso Gale e lui mi fa cenno di seguirli -Va con loro! Lui ha bisogno di te..-
-E tu?- chiedo spaventata asciugandomi le lacrime
-Devo combattere quei maledetti stregoni! Prima che usino qualcun'altro per attaccarci!-
Gli prendo la testa tra le mani e lo bacio. Lui si stacca subito dopo, guardandomi profondamente negli occhi -Ti amo..- sussurro
-Ti amo..- ripete lui per poi correre verso Garjzla e sfrecciare in cielo insieme a lei
Mi lancio di corsa dietro a Shruikan e solo dopo alcuni minuti arriviamo a destinazione. Ci nascondiamo tra gli alberi del boschetto, protetti dal buio ed immersi nel silenzio. Là fuori la battaglia imperversa. Ruggiti di draghi ed esplosioni raggiungono le nostre orecchie seppur lontani.
Shruikan appoggia delicatamente Hljòdhr sul terreno soffice, tappezzato di muschio. Mi strappo una parte della camicia e la immergo in un ruscello che sgorga là vicino. Appoggio il panno bagnato sulla brutta ferita del mio maestro e lui rabbrividisce, respirando a fondo dalle piccole narici.
Comincio ad accarezzargli piano il collo "Devi andare a combattere..io me la caverò.."
Scuoto la testa -No..hai bisogno di me!-
"Non c'è più speranza per me cavaliere..non potrò mai più essere un drago.." dice girando gli occhi verso il moncone della sua ala
-Ma puoi ancora vivere!- urlo mentre le lacrime continuano a scorrere imperterrite sul mio viso -Erisdar ha bisogno di te! Noi abbiamo bisogno di te! Sei il nostro maestro e hai ancora tanto da insegnarci!-
Il suo occhio argentato mi osserva, lucido e triste " Che testarda che sei.." sussurra
Rido tra le lacrime -Lo sono solo per le cose a cui tengo!- ammetto
"E va bene..proverò a sopravvivere..ma tu ora devi andare dai tuoi compagni!"
Guardo Shruikan e lui alza il collo annuendo convinto " Andiamo Evee!" esclama
Accarezzo delicatamente le squame grigie di Hljòdhr e mi asciugo le lacrime -Ti prego resisti, maestro!-
 
Volavamo verso la battaglia. Le gambe strette attorno al dorso di Shruikan e la spada dalla lama nera in pugno. I nostri compagni stavano combattendo. Alissa e Ory, Ethan e Ioufur, Garizla e Gale, Finny e Hirador e tutti gli altri maestri. Dovevo proteggerli a costo della vita. Appena li raggiungo mi metto in piedi sul dorso di Shruikan e, con un balzo, atterro addosso ad uno stregone piantandogli la lama sul petto. Alcuni di loro mi accerchiarono ma Shruikan li infilza con i suoi artigli. Uno di loro, forse il capo, impugna un grosso bastone di legno intrecciato che contiene una strana sfera viola. Apre di colpo le braccia ed una barriera sferica si estende intorno a lui. Questa mi viene addosso catapultandomi qualche metro più indietro. Shruikan mi aiuta a rialzarmi e provo a lanciare una serie di incantesimi contro la barriera, cercando di ricordarmi gli insegnamenti dei miei maestri. Nè il fuoco nè la terra riescono a scalfirla. Lo stregone si siede a terra e chiude gli occhi, appena li riapre questi sono vitrei e bianchi. Corrugo le sopracciglia e Shruikan ruggisce “E’ lui che manipola la mente!"
Guardo in alto in cerca dei miei compagni. Eragon e Saphira sembrano apposto come tutti gli altri maestri. Ethan sta combattendo insieme ad Ory e Finny contro uno stregone volante con delle ali piumate che spuntano dalla schiena. Solo quando vedo Garjzla fiondarsi alle spalle della dragonessa bianca Nihala capisco.
-No! No!- urlo mentre Gale affonda Aiedail sul fianco di Makar
Mi avvento contro la barriera e ci scaglio contro la lama della mia spada. Vengo sbalzata di nuovo via. Shruikan cerca di aiutarmi, ma ne artigli ne fauci la scalfiscono.
"Dobbiamo chiamare Eragon!" urlo
Provo a raggiungere la sua mente ma una barriera solida come la roccia la avvolge, impedendomi di entrare. Urlo di rabbia mentre Garjzla continua ad attaccare i nostri compagni. Salgo sul dorso di Shruikan e sfrecciamo in alto. Appena raggiungiamo Gale salto sul dorso di Garjzla, che però si accorge di me e fa una giravolta, sbalzandomi giù. Riesco ad aggrapparmi alla sua zampa e velocemente risalgo mentre gli altri la tengono impegnata. Gale si avvicina a me e le nostre spade cozzano, liberando scintille incandescenti intorno a noi.
Lo guardo dritto negli occhi, occhi che non riconosco -Gale! Sono io! Evee!-
In tutta risposta mi sferra un calcio nello stomaco sbalzandomi giù da Garizla. Shruikan mi afferra con la zampa ed io mi isso sul suo dorso.
"Che cosa possiamo fare?"
-Eragon!- urlo. Il cavaliere sembra avermi sentito e Saphira si affianca a me
-Evee devi andartene! Te e gli altri cavaliere dove andarvene!-
-E Gale? L'unico modo per fermarlo è uccidere lo stregone!-
Eragon scuote Brisingr al cielo -E' impossibile! La barriera è inscalfibile!-
-No!- urlo disperata -ci deve essere un modo!-
Il ruggito straziante di Kveykva si leva in cielo e la dragonessa dorata precipita a terra, schiantandosi sulle rocce del lago. Il suo cavaliere, Alma , è ancora infilzata nella spada di Gale, che ride di vittoria.
Eragon sgrana gli occhi e Saphira ruggisce di rabbia. I due sfrecciano verso Garjzla e Gale, pronti a colpirli.
"Le ha..uccise.." mi ripeto nella mente, le mani cominciano a tremarmi e mi sembra quasi di svenire
Shruikan ruggisce "Non ora Evee! Dobbiamo ammazzare quella feccia!"
Il mio drago scende in picchiata verso la barriera che avvolge lo stregone. Spalanca le fauci e, dopo aver preso un gran respiro, sputa per la prima volta una vampata di fuoco bollente e nero come pece, che va ad avvolgere tutta la barriera. Ci scontriamo contro di essa e veniamo catapultati indietro come la prima volta. Mi rialzo, ignorando i lividi e le ferite che dilaniano il mio corpo, e con la magia comincio a sollevare alcuni massi in aria.
"Shruikan! Dai fuoco a questi!" gli ordino
Li lancio verso la barriera e lui obbedisce sputandogli contro quel poco di fuoco che rimane in gola. Le rocce infuocate si infrangono contro la barriera e per un millesimo di secondo lo stregone perde il controllo e la barriera cade. Bene! Ora potremo finirlo e liberare Gale e Garjzla dall'incantesimo.
Ma mentre lo raggiungo, colma di speranza, un ruggito straziante mi giunge alle orecchie, lacerandomi il cuore.
Guardo in alto. Saphira, Ioufur ed Angmar circondavano Garjzla infilzandola con artigli e fauci. Salto sopra Shruikan e lui sfreccia in cielo -No! Basta! Non dovete attaccare loro!-
Le mie urla non li fermano e continuano a ferire mortalmente la dragonessa. Shruikan scuote la testa pieno di rabbia e si avventa contro Angmar provocandogli un brutto squarcio sul muso con gli artigli
"BASTA!" continuo ad urlare
Eragon scuote la spada -Non c'è altra soluzione! E’ ancora impossessato!-
In effetti l'incantesimo non era cessato e Garjzla stringeva tra le fauci Ublat, che cercava di trattenerle con le grosse mani, per evitare di venire infilzato.
-Ma la barriera è distrutta! Dovete attaccare lui!- ripeto di nuovo
Eragon scuote la testa arrabbiato -Non ho intenzione di perdere un altro di voi! Non c'è tempo! Cavalieri!- urla radunando tutti i maestri di fianco a lui.
Ublat riesce a sfuggire alle fauci di Garjzla e rimonta in sella ad Angmar mentre Eragon punta la spada contro Garizla e Gale -Fuoco!- urla
Sbarro gli occhi e senza bisogno di ordinarglielo Shruikan si fionda verso Garjzla facendole scudo con il suo corpo. Le fiamme di quattro draghi adulti invadono i nostri corpi. Non sento alcun dolore, solo paura e angoscia. Shruikan perde il controllo e, ormai privo di forze, precipita al suolo. Ci schiantiamo sul terreno. Rotoliamo a terra con il corpo ancora coperto dalle fiamme. Ignorando il dolore lancinante alla parte destra del mio corpo mi rialzo e guardo in cielo, appena in tempo per vedere una seconda ondata di fuoco colpire in pieno i corpi già feriti di Garjzla e Gale.
-NOOOOOOOOO!- urlo mentre precipitano, schiantandosi a pochi metri da noi.
Senza badare alle ustioni sul mio corpo, mi rialzo e corro verso di loro, zoppicando e incespicando. Shruikan si trascina meglio che può, il corpo completamente coperto di sangue.
Cado in ginocchio davanti al corpo di Gale. I suoi occhi azzurro cielo sbarrati e iniettati di sangue, la sua pelle nera per le ustioni. Non si muove, non respira. E' morto. Lo scuoto violentemente con la speranza di vedere quelle palpebre sbattere.
Shruikan ruggisce di dolore ed i suoi occhi si riempiono di lacrime, che poco dopo scivolano copiose lungo il suo muso nero, appoggiato a quello insanguinato di Garjzla. Le squame della dragonessa sembrano spegnersi del loro colore brillante e diventano opache e grigie. Appoggio le mani sul petto di Gale e pronuncio un incantesimo che più volte avevo letto nei libri -Waise Enion!-
Il Gedwey Ignasia, sul palmo destro della mia mano, si illumina, ma la luce svanisce subito dopo, per lasciare posto alla cruda verità. Sono morti e noi siamo troppo deboli per aiutarli. Riprovo e riprovo ancora incapace di accettare la verità.
-Evee!- la voce di Calon mi raggiunge flebile e le sue braccia si stringono attorno a me. –Lascialo andare.. lascialo andare..- mi ripete cercando di tenermi ferma. Angus, il suo drago verde, cerca di calmare Shruikan con l’aiuto di Nihala. Piango, urlo disperata e poi, priva di tutte le forze e percorsa da dolori lancinanti mi accascio tra le braccia di Calon. Pregavo di morire, di andarmene anch'io insieme a Gale. Faccio in tempo a vedere il viso di Eragon davanti a me ed il suo palmo illuminarsi per cercare di riportarmi in vita. Ma che mi importa? Che senso ha continuare a vivere?


ANGOLO AUTRICE:
Non ho parole per questo capitolo..non potete immaginare quanto sia stato difficile scriverlo, davvero :( Già, Gale e Garjzla sono morti.. Evee e Shruikan verranno segnati profondamente da questo evento, non solo psicologicamente ma anche fisicamente :( Gli altri capitoli li ho già scritti e quindi posterò velocemente, saranno più che altro capitoli di passaggio che spiegano un po' quello che stanno passando Evee e Shruikan per poi arrivare ad un altro piccolo colpo di scena.. Bhe che dire, grazie a tutti e alla prossima! 

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Capitolo 13
*** Vuoto ***


Quando riaprii gli occhi l'unica cosa che percepii fu il terribile dolore alla parte destra del mio corpo. Mi sfiorai il viso con la mano ma qualcuno me la afferrò. Girai lo sguardo. Seduto accanto al letto c'era Erisdar, il volto bianco come carta e gli occhi gonfi e rossi. Le mie labbra tremarono quando davanti a me riapparve l'immagine dei corpi senza vita di Gale e Garjzla.
-Dov'è Hljòdhr?- chiesi con voce roca
Erisdar allora non riuscì più a trattenere le lacrime -E' vivo..- singhiozzò
Lo seguii anch'io nel suo pianto -Perchè non sono morta? Dovevate lasciarmi morire!- urlai dimenandomi sul letto
Il muso caldo di Shruikan mi sfiorò il fianco e allora mi calmai. Lo guardai e per poco non urlai di paura. Una parte del suo muso, il collo e tutto il fianco erano ustionati. Un'ustione che non sarebbe mai più guarita, e l'avrebbe accompagnato fino alla morte.
-Dammi uno specchio..- ordinai ad Erisdar, lui scosse la testa asciugandosi le lacrime
Socchiusi gli occhi -Ho detto..dammi lo specchio..- ripetei
Lui me lo porse con mani tremanti. Lo afferrai e solo allora vidi la mia mano, completamente ustionata ma già cicatrizzata. Digrignai i denti e mi specchiai. La gamba, il fianco ed il collo destri erano anch'essi nelle stesse condizioni del braccio e della mano. Quando vidi il viso ebbi un colpo al cuore. La parte destra era sfigurata, sembravo un mostro. Ero irriconoscibile. Appoggiai lo specchio sul letto e chiusi gli occhi. E' solo un incubo. E' solo un incubo, mi ripetei. Riaprivo gli occhi nella speranza di rivedere Gale davanti a me, con il solito sorriso a quaranta denti che tanto amavo. Mi avrebbe dato un bacio sulle labbra e mi avrebbe rassicurata. "Andrà tutto bene.." mi avrebbe detto. Ma non fu così. Lui non c'era, era morto. Ucciso da Eragon e dagli altri cavalieri.
Le lacrime ripresero a sgorgarmi dagli angoli degli occhi. Scivolarono lungo le tempie e gocciolarono sul cuscino. Perchè ero ancora viva?
 
Ci fu il funerale. Dopo soli due giorni. Il corpo di Garjzla e Gale era stato sepolto in cima allo strapiombo, di fianco alla cascata, dove amavamo stare durante le pause dagli allenamenti. Quel giorno piovve e, anche se deboli, io e Shruikan decidemmo di andarci comunque. I genitori di Gale si stringevano sotto la pioggia, sua madre mi teneva stretta la mano. Shruikan alzò l'ala sinistra e ci coprì dalla pioggia scrosciante. La sua mente mi raggiunse per dirmi una sola frase che mi fece cadere il mondo addosso "Garjzla aspettava dei cuccioli".
Rimasi a fissare la lapide con gli occhi sbarrati. Quando Eragon cominciò a parlare Shruikan scosse la testa e, scrollandosi la pioggia di dosso, ruggì spiccando il volo e allontanandosi.
"Mi dispiace ma non ce la faccio..le sue parole sono fumo per me.."
"Dove vai?" gli chiedo
"Non lo so..lontano.." mi disse
Sparì all'orizzonte, forse diretto verso Alagaesia. Io rimasi in piedi sotto lo sguardo di tutti i presenti, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Quando il funerale fu finito i miei genitori si avvicinarono a me, chiusi gli occhi scuotendo la testa -Per favore andatevene via..-
-Ma.. tesoro..- cominciò mia madre allungando il braccio verso di me
Trattenni un urlo di rabbia e indietreggiai -Andatevene..- ripetei
Mio padre annuì e prese mia madre per un polso, portandola via. Castigo abbassò il muso e senza dire una parola se ne andò poco dopo. Quando fui sicura di essere sola mi distesi vicino alla lapide, proprio di fianco al corpo di Gale. Raccolsi le gambe al petto e le circondai con le braccia. In quel momento piansi tutte le lacrime che mi rimanevano, non mi rialzai più di lì. Rimasi a terra, tra il fango e il freddo, svuotata di qualsiasi emozione.
Mia madre venne da me così tante volte ad implorarmi di tornare a casa che persi il conto. Castigo venne una volta, stette con me per tutta la notte coprendomi con la sua ala cremisi. Mangiai solo una volta al giorno, a volte mai. Ero dimagrita a vista d'occhio, mi stavo lasciando morire. Volevo morire.
Solo mio padre, una notte, mentre dormivo, riuscì a riportarmi al mio alloggio. Quando mi risvegliai nel letto, asciutta e avvolta dal calore delle coperte, Eragon entrò nella stanza.
Lo guardai avvicinarsi al letto e sedersi su una sedia di fianco -Evee.. io non so..-
-Non devi dire niente Eragon..assolutamente niente..-
-Se li avessi lasciati vivi avrebbero ucciso un'altro cavaliere..e non posso permetterlo..non ora che il pericolo è in agguato..-
Digrignai i denti e sbattei un pugno sul letto, balzando in piedi -La barriera! Ero riuscita a distruggerla! Avresti dovuto uccidere lui, non loro!-
Eragon scosse la testa -Non c'era tempo! Se non fossi intervenuto subito, Ublat a quest'ora sarebbe morto e sepolto-
-E Gale allora? Anche lui era un cavaliere! tu dovevi proteggerlo!- urlai tra le lacrime
Eragon abbassò lo sguardo e sospirò -Ora sei arrabbiata lo so..ma..spero che tu riesca a capire.. Un cavaliere deve sapere affrontare situazione terribili e prendere le decisioni giuste al momento giusto..-
-E tu hai preso la decisione giusta?- gli chiesi voltandogli le spalle
-Si..- mormorò
Chiusi gli occhi liberando le ultime lacrime -Se questo vuol dire essere un cavaliere..allora io non voglio esserlo..-
Sentii Eragon allontanarsi -Non stai soffrendo solo te per la loro perdita..- mormorò prima di chiudersi la porta alle spalle.
Per tutte le seguenti settimane solo Finny, Alissa e Ethan vennero a farmi visita. Per lo più restavano in silenzio a guardarmi, forse timorosi di dire qualcosa di sbagliato. I maestri li vidi solo una volta, erano venuti tutti assieme e si erano limitati a ripetere le stesse cose che mi aveva detto Eragon. Era come se fossi stata tradita da tutti. Nemmeno un mi dispiace avevo sentito pronunciare, solo parole dette a vanvera per giustificare in ogni modo le loro azioni. C'è chi diceva che gli ordini di Eragon non si discutevano, chi invece era accecato dalla rabbia o dal dolore per la perdita di Kveykva e Alma. Ma per la perdita di Gale e Garjzla chi soffriva? Chi piangeva? Io, solo e soltanto io. Erisdar fu l'unico a capire veramente come mi sentivo e cosa provavo.
-Tu sei dalla mia parte vero?-
-Io non sono dalla parte di nessuno Evee.. credo che sia stato un brutto e tragico incidente..-
-Eragon ha la responsabilità di tutti noi! Doveva proteggerlo! Che razza di cavaliere è se non sa nemmeno proteggere i suoi fratelli? Poteva salvarlo ma non ha voluto farlo!-
-Pensava di non avere tempo..e credeva che la barriera si sarebbe rigenerata subito-
-Doveva fidarsi di me! Lo stregone era esausto, lo avevo visto con i miei occhi!-
Erisdar allora abbassò lo sguardo a terra torturandosi le mani -Non sono venuto qua per litigare comunque..-
Lo guardai e schiusi le labbra, provando un moto di compassione -Perchè sei venuto?-
-Mi ritiro..- annuncia d'un fianto
Corrugo le sopracciglia -Che significa?- chiedo
-Non posso più essere un cavaliere..la mia schiena è fuori uso e Hljòdhr ha perso un'ala..-
-Dove andrai?- chiedo mentre la mia voce viene rotta dal pianto
-Tornerò ad Ellesmera e là rimarrò fino alla fine dei mie giorni..-
-Io..non ti rivedrò più?-
Lui sorride dolcemente -Forse un giorno..ma avrai molto da fare e da allenarti..-
Scuoto la testa -Io non voglio allenarmi! Non voglio diventare un cavaliere dei draghi!-
Erisdar si alza e mi prende la testa tra le mani -Devi saper andare avanti..hai una responsabilità ora! Devi proteggere Alagaesia..col tempo vedrai che il dolore per la perdita passerà..-
Lo abbracciai con il viso pieno di lacrime -No..non passerà mai..- sussurrai tra i singhiozzi
-Sei stata..una brava alliieva..- risponde con voce rotta, carezzandomi i capelli dietro la nuca
Quella fu l'ultima vera emozione che provai poi, dentro di me, regnò il vuoto.


ANGOLO AUTRICE:
Capitoletto di passaggio, come avevo annunciato la scorsa volta ;) Nel prossimo capitolo succederà un'altra cosa che stravolgerà completamente le cose, spero di avervi incuriosito xD Aggiornerò domani stesso!! GRAZIE A TUTTI E TANTI BACIONI :D

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Capitolo 14
*** La proposta ***


Il tempo passò. Lento, monotono, grigio. Il dolore però non passava, rimaneva sempre là, come una voragine in mezzo allo stomaco che risucchiava qualsiasi altra cosa. Ma non c'era solo il dolore, qualcos'altro era nato nel profondo del mio essere. Qualcosa che faceva paura perfino a me: L'odio.
Guardavo i volti delle persone che mi circondavano. Loro sembravano aver superato il breve "lutto" della morte di Alma e Gale. Erano felici e spensierati, la loro vita procedeva a gonfie vele ma la mia no. Eragon sembrava aver dimenticato la faccenda o forse cercava di nascondere il rimorso e il senso di colpa dentro di se. Doveva mostrarsi forte davanti agli altri, e ci era riuscito. Aveva fatto capire a tutti che la decisione che aveva preso era giusta ed indiscutibile. Garizla e Gale dovevano morire, non c'era altra soluzione. Ma io non ci stavo. Dentro di me si faceva sempre più grande la sete di vendetta. Una sete così forte da non poter essere più semplicemente ignorata o repressa. Shruikan alimentava questi sentimenti con il suo di odio, molto più profondo e quasi bruciante. Non solo aveva perso la sua compagna ed un amico, ma anche i suoi futuri figli. Chissà che bei draghi sarebbero diventati, e che padre fantastico avrebbero avuto. Non potevo lasciare che tutto questo passasse come se niente fosse, liscio come l'olio. No, loro dovevano pagarla per quello che avevano fatto, in un modo o nell'altro.
La risposta arrivò una notte gelata di dicembre. La neve aveva ricoperto il paesaggio di un bianco candido, quasi fiabesco, ed il freddo ora attanagliava anche il mio corpo, non solo il mio cuore. Davanti a me comparì un uomo. Lo riconobbi subito per via del bastone con la pietra viola ed il cappuccio nero calato sul viso. Mi avventai contro di lui ma questo, con uno scatto impercettibile, scomparì dalla mia vista e ricomparve dietro di me. Shruikan atterrò all'alloggio ed inchiodò lo stregone a terra. Questo si dissolse in una nebbiolina per poi ricomporsi davanti a noi.
-E' inutile..non potete farmi del male..- la sua voce era roca ma saggia, per un attimo mi ricordò quella di Erisdar
-Tu! Sei lo stregone! Perchè sei qui?-
Lo stregone si calò il cappuccio sulle spalle rivelando il suo viso. Aveva una pelle chiara e rugosa, la testa calva ed un ispido pizzetto brizzolato sul mento. La cosa che attirò di più la mia attenzione erano gli occhi di colore diverso. L'occhio destro era azzurro mentre l'altro giallo scuro. Lo stregone avanzò verso di me e poggiò il bastone sulla mia fronte. La pietra viola si illuminò accecandomi. Alcune immagini cominciarono a scorrere davanti ai miei occhi. Vidi la mia nascita, la mia infanzia, il primo giorno che conobbi Gale, la schiusa dell'uovo, la partenza verso le nuove terre, Erisdar e i miei nuovi compagni, tutti gli eventi che mi erano capitati nel corso della vita fino all'attacco degli stregoni. Mi venne mostrato cosa sarebbe successo se Eragon mi avesse ascoltato. Sarebbe riuscito a sconfiggere lo stregone e a liberare Gale dall'incantesimo, infine insieme avremmo fermato gli altri nemici. Mi mostrò il mio futuro. I cuccioli di Shruikan: una femmina completamente nera con gli occhi viola e un maschio, dalle scaglie viola scuro e le ali nere. Il maschio sarebbe diventato il cavaliere di uno dei miei...figli. Si, perchè io e Gale ci saremmo sposati e avremmo avuto due bambini. Uno con la pelle olivastra, i capelli scuri e gli occhi marroni l'altro invece con gli occhi azzurri proprio come il padre. Quest'ultimo sarebbe stato il cavaliere. Vedevo i miei figli sorridere, giocare, diventare grandi, aspirare ad un futuro che non avrebbero mai avuto. Perchè loro non sarebbero mai esistiti per colpa dei cavalieri dei draghi, solo per colpa loro.
La visione finì ed io caddi in ginocchio a terra -Che cosa hai fatto?- chiesi singhiozzando
-Ti ho mostrato il futuro, giovane cavaliere..- mi rispose lui
-Basta..fa troppo male..- dissi tenendomi la testa fra le mani mentre le risate dei miei figli mi risuonavano nella testa
-Il tuo futuro sarebbe stato felice, sereno insieme al tuo drago e all'uomo che amavi..-
-Che cosa vuoi da me?-
-Percepisco l'odio che ribolle dentro di te..io ti sto offrendo una possibilità..-
-Che possibilità potresti mai offrirmi? Non sono più nessuno..-
-Quella notte.. ho visto come sei riuscita a distruggere la mia barriera..nessuno ci era mai riuscito prima di allora..mi hai stupito a tal punto che ho deciso di prenderti come allieva..-
-Allieva?- chiedo alzando la testa, accigliata. Shruikan ringhia sommesso ma rimane in ascolto
-Ti allenerò e ti insegnerò tutti gli incantesimi più temibili...diventerai il cavaliere più forte che sia mai esistito e potrai finalmente vendicarti di tutto il male che ti è stato fatto..In cambio però dovrai aiutarmi a distruggere questa terra e creare un nuovo mondo, dove tu sarai l'unico cavaliere esistente, un mondo popolato solo da stregoni..-
-Tu sei pazzo..-
-No..ho sete di vendetta proprio come te.. Dimostrerò ai cavalieri dei draghi che i veri padroni della terra siamo noi..non loro..-
Scuoto la testa confusa -No..no non posso farlo..Alagaesia è la mia terra..i miei genitori..-
Lo stregone si avvicina a me -Lo so che lo vuoi..devi solo accettare e ti trasformerò in una macchina da guerra indistruttibile... Pensa ai tuoi figli..pensa ai cuccioli del tuo drago..- mi sussurra all'orecchio
Quelle ultime parole fecero scattare qualcosa dentro di me. Un incendio impossibile da spegnere che bruciò qualsiasi sentimento, qualsiasi emozione, bruciò tutti i ricordi, tutto ciò che ero stata lasciando spazio solo all'odio. Sbarrai gli occhi di colpo e sospirai rialzandomi in piedi. Guardai Shruikan e lui annuì. Lo stregone sorrise -Lo sapevo che alla fine avreste accettato..-
Fu quello il giorno in cui la vecchia me morì, e nacque un mostro assetato di sangue e di vendetta. L'unico obbiettivo che avevo ora? Distruggere. Distruggere ciò che mi aveva portato via tutta la felicità, tutta la forza, ciò che mi aveva portato via l'uomo che amavo, i miei figli, i cuccioli di Shruikan, il nostro futuro. Avrei distrutto i cavalieri dei draghi, una volta per tutte.


ANGOLO AUTRICE:
Ok lo so..ora mi fucilerete perchè sono in ritardo pazzesco ed in più il capitolo è cortissimo D: Vi prego di perdonarmi ma volevo che questo rimanesse un po' a parte poichè c'è un inatteso, almeno spero, colpo di scena che ha cambiato le carte in tavola e quindi volevo che fosse corto ma intenso.. Non so se mi spiego xD Da come avrete potuto leggere, ebbene si.. Evee alla fine ha accettato la proposta e ora è diventata lei stessa l'antagonista della storia D: UFF mannaggia a me che rendo le cose sempre così drammatiche :( Bhe che dire se non un GRAZIE INFINITE a tutti quelli che ancora mi seguono! Bacioni a tutti e mi raccomando di recensire ;) A me fa sempre piacere ricevere sia critiche che complimenti ;) Alla prossima cicciiii ^:^

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Capitolo 15
*** Tornate indietro ***


Oramai eravamo lontani dalle terre esplorate da Eragon. Stavamo attraversando l'immenso oceano dalle acqua acciaio, le stesse acque dove io e Gale avevamo avuto la fortuna di incontrare quella meravigliosa creatura. Quei ricordi mi facevano male e li scacciai via scuotendo la testa. Shruikan sbatteva le ali lentamente, gli occhi di ghiaccio fissi all'orizzonte ed il corpo rilassato si muoveva sinuoso, trasportato dalla corrente. Me ne stavo a cavalcioni sul suo dorso, senza sella. Non avevo portato molto con me: la mia spada e il faith che ci avevano fatto ad Ellesmera.
Mi guardai attorno ma vidi solo acqua e cielo, che si confondevano tra loro tanto erano grigi.
-Quanto manca?- chiesi allo stregone, che volava davanti a me con l'aiuto di chissà quale incantesimo.
Girò appena la testa guardandomi con l'occhio giallo -Arriveremo domattina cavaliere-
Sospirai guardando il cielo. Tra poco avrebbe fatto buio, forse era meglio fermarsi per dormire. Ma dove?
"Non c'è nessuna terra per migliaia di miglia..credo che dovremo volare tutta la notte" mi informò Shruikan
"Ce la fai a portarmi? Non sei stanco?" chiesi
"Non preoccuparti..tu dormi pure, ti sveglierò quando arriviamo"
Dopo qualche ora mi distesi sul collo di Shruikan appoggiando la testa sulle sue lucide scaglie nere e mi addormentai, cullata dal suo movimento lento e rassicurante.
 
Quando mi svegliai sulla pelle sentivo solo il freddo pungente dell'aria. Riaprii gli occhi lentamente ritrovandomi le ciglia imperlate di neve. Scossi la testa e mi rialzai cercando di capire dove eravamo. Tutto intorno a noi c'erano solo alte montagne argentate, ricoperte di neve. Si poteva sentire il rumore dei violenti spifferi di vento, che trasportava ghiaccio e neve accumulandolo sulle montagne.
"Ma dove siamo?- chiesi rabbrividendo e stringendomi al collo di Shruikan
"Non ne ho idea..mentre dormivi abbiamo attraversato l'oceano fino ad arrivare ad una riva ghiacciata e poi a queste montagne"
"Credi che Eragon abbia scoperto queste terre?"
"Probabilmente si..la cosa che non mi spiego è come ha fatto a non accorgersi prima degli stregoni"
"Origliando i discorsi tra lui e mio padre qualcosa avevano intuito..ma sicuramente non che ci fosse un'organizzazione così numerosa..persino mia madre pensava che gli stregoni fossero ormai estinti.."
Lo stregone si girò verso di noi mentre continuava ad avanzare tra le montagne -Benvenuti nelle terre degli stregoni, drago e cavaliere! Tra poco avrete l'onore di vedere la vostra nuova dimora!-
Corrugai le sopracciglia "Come può esserci un'accogliente dimora in mezzo a questo posto?"
"Gli stregoni usano la magia nera..per loro niente è impossibile"
Dopo qualche minuto arrivammo ad uno spiazzo protetto dal fianco di quattro montagne. Atterrammo e le zampe di Shruikan affondarono nella neve candida e luccicante. Lo stregone ci sorrise e avanzò di qualche passo. Chiuse gli occhi e cominciò a sussurrare qualcosa di incomprensibile, muovendo velocemente le labbra sottili.
Quando si fermò ci fu un silenzio di tomba. Non si sentivano più nemmeno gli spifferi di vento tra le montagne. Poi, un rombo sordo cominciò a divenire sempre più forte ed il terreno cominciò a tremare. Mi aggrappai al collo di Shruikan cercando di capire da dove provenisse quel rumore, che via via si faceva sempre più forte.
Il terreno davanti a noi si aprì in due, come una porta di roccia, lasciando spazio ad un enorme voragine nera di forma circolare. Lo stregone ci fece cenno di seguirlo così scesi da Shruikan e avanzai meglio che potei sulla neve che mi arrivava alle ginocchia. Quando arrivai al bordo della voragine mi sporsi per guardare nel fondo. Mi vennero le vertigini anche se non riuscivo a vedere niente, doveva essere sicuramente profondo. Lo stregone ci guidò verso delle scale di roccia, che scendevano a chiocciola sempre più giù.
-Il tuo drago dovrebbe procedere in volo..sulle scale non ci sta.. Scendi in picchiata fino al fondo, non ti preoccupare non ti schianterai..- disse indicando la voragine
"Sta attento.." mi raccomandai
Lui sbuffò "Sta attenta tu" rispose e, dispiegando le ali, si lanciò nel vuoto scomparendo nell'oscurità soffocante della voragine.
Io e lo stregone procedemmo scendendo le scale. Le porte di roccia si richiusero appena fummo abbastanza lontani e allora non riuscii più a vedere nemmeno la punta del mio naso. Lo stregone creò una specie di lanterna ovale con il solo ausilio della magia per illuminare l'ambiente. La sfera di fuoco emanava un calore confortante, che scacciò via i brividi che percorrevano il mio corpo.
-Bene..ora possiamo avanzare..- disse sorridendo appena e scoprendo i denti giallognoli
Scendemmo la scalinata a chiocciola, silenziosamente. L'unico rumore udibile era una specie di gocciolio costante e si poteva percepire l'odore fresco dell'acqua e del ghiaccio.
Quando finalmente l'immensa scalinata terminò ci ritrovammo in una grotta ghiacciata, percorsa da un ruscello di acqua cristallina e punteggiata da stalattiti ricoperte di ghiaccio. Shruikan ci aspettava accucciato sulla roccia umida.
-Questa sarebbe la dimora degli stregoni?- chiedo confusa guardandomi attorno
Lo stregone ridacchia -Quanto sei impaziente, giovane cavaliere..-
Continuo a camminare, seguendo il ruscello. Questo, più in là, si dirama all'interno di una serie di tunnel, illuminati da delle fiaccole dalla fiamma azzurrognola. Imbocchiamo il tunnel in mezzo e procediamo a passo spedito. Shruikan riesce a passare, solo se abbassa il collo. Lo sento sbuffare spazientito dopo qualche minuto.
Lo stregone sembra accorgersene -Non ti preoccupare drago.. le altre stanze sono molto più ampie, ti sentirai a tuo agio..-
Alla fine del tunnel sbuchiamo in un'ampia caverna dalle pareti levigate, illuminata anch'essa dalle medesime fiaccole. Alla parete di fronte era appesa un'enorme mappa. Come quella appesa nella stanza dei tesori ad Ilirea, dove erano custoditi gli oggetti e i ritratti di Re Galbatorix. Una mappa di tela disegnata perfettamente con l'inchiostro, in ogni minimo dettaglio, senza neanche una sbavatura. Raffigurava inoltre le nuove terre. Individuai subito il castello dei cavalieri, colorato con della tempera bianca, più in là c'era l'oceano che avevamo appena attraversato e poi cominciavano i ghiacciai e i picchi innevati dove risiedeva il covo degli stregoni. Questo era contrassegnato con un piccolo cerchio nero, in mezzo a quattro montagne.
-Maestro..- la voce di una donna risuona nella stanza ed io mi giro di scatto
E’ una bellissima ragazza dalla pelle pallida, con indosso una veste lunga e nera con ricami d’oro, che mette in risalto le sue curve. Si ferma di fronte a me –Quindi questa è la famosa ragazzina che intende allenare..- dice, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
-Piacere.. Evee- mi presento avanzando verso di lei, mentre il mio drago ringhia verso di lei
Finalmente i suoi occhi si posano su di me, occhi di un verde acceso che mi penetrano perfino dentro le ossa. Mi sento terribilmente a disagio e comincio a mordicchiarmi il labbro nervosamente.
-Non sei stata interpellata..- risponde presuntuosa
Shruikan ruggisce e si avventa contro di lei, pronto a tirargli una zampata. Intorno alla ragazza però, si forma un barriera circolare. Proprio quella barriera che quel maledetto giorno, avvolgeva lo stregone, impedendoci di attaccarlo. La zampa di Shruikan si scontrò contro la barriera, con rabbia cercò di schiacciarla ma inutilmente. La ragazza sorrideva, senza accennare il minimo sforzo.
-Evee, ti presento Rosalie.. E’ una maga molto potente nonché mio braccio destro e consigliere, è estremamente brava nelle tecniche di protezione come avrai potuto constatare..-
“Senza quella barriera attorno vale meno di zero..” sbuffa Shruikan ringhiando ancora
Lo stregone ridacchia –Che caratterino, drago..- commenta
Sgrano gli occhi e lancio uno sguardo a Shruikan –Come hai fatto a sentirlo?-
-E’ da quando siamo partiti che tengo d’occhio le vostre menti, non ve ne siete nemmeno accorti..-
Shruikan avanza verso di lui e posiziona la testa davanti ai suoi occhi “Sei più forte di noi, sei più saggio e decisamente più furbo.. ma ricordati che sei davanti ad un drago e ad il suo cavaliere quindi non azzardarti più ad ascoltare i nostri pensieri..”
Lo stregone ridacchia e da un buffetto sul muso di Shruikan. In quel momento sento la sua rabbia ribollire anche dentro di me. Sguaino la spada e mi avvento contro di loro. Vengo sbalzata via per l’ennesima volta da quella fottuta barriera, e così anche Shruikan.
-Che tipi impulsivi..- commenta Rosalie lisciandosi i capelli biondo cenere
-Impareranno..- taglia corto lui sorridendo –Comunque, di cosa avevi bisogno?- chiede
-Volevo solo informarla che abbiamo convinto il branco ad unirsi a noi..- annuncia con una nota di entusiasmo sulla voce
Il viso dello stregone si illumina di gioia –Bene..ora siamo al completo, quando arriveranno?-
-Igor li porterà qui stanotte stessa..-
Mi rialzo pulendomi un rivolo di sangue che mi gocciola dal naso –Chi è Igor? E cos’è il branco?-
-Igor è il nostro stregone alato, l’avrai sicuramente visto quella notte. Il branco..bhè, è una novità anche per noi dato che non abbiamo mai avuto a che fare con i lupi mannari..-
Shruikan scuote la testa “Lupi mannari? Non pensavo esistessero..”
-Credevo fosse una leggenda..-
-A quanto pare no..- gracchia Rosalie guardandomi con aria di superiorità
Reprimo un moto di rabbia e chiudo gli occhi deglutendo. Shruikan si accuccia a terra, facendo fuoriuscire fumo dalle narici. Rinfodero la spada che subito dopo si sfila velocemente dal fodero per poi fluttuare in aria e finire nella mani dello stregone.
-Spada di altissima qualità.. Forgiata sicuramente dagli elfi- commenta rigirandola tra le mani
“Ridagliela..” ringhia Shruikan
Lo stregone sorride e prova a tirare qualche fendente. Come si permetteva? Non aveva il diritto di impugnare la mia spada, la spada di un cavaliere. Strinsi i pugni in preda alla rabbia poi un rantolo sommesso mi costrinse a riaprirli. Lo stregone guardava l’impugnatura della spada ad occhi sgranati, la sua mano diventava sempre più magra e scura, fino a decomporre la pelle e a lasciare solo le ossa delle dita ad avvolgere l’impugnatura. Rosalie intervenne tirando un calcio alla spada, che scivolò fino ai miei piedi. La guardai spaventata mentre lo stregone si inginocchiava a terra, con la fronte imperlata di sudore.
-Che cosa.. che magia è?- balbettò osservando la lama nera
La raccolsi accarezzando il pomolo color del ghiaccio. Che cosa significava? Lanciai uno sguardo a Shruikan e lui assottigliò gli occhi, confuso.
La mano dello stregone tornò normale e lui si rialzò a fatica, barcollando appena. –Interessante..- sussurrò
-Cosa è successo?- chiedo
-Le spade dei cavalieri hanno poteri strani, quello lo sapevo.. ma non pensavo così potenti..-
–La mia spada ha un potere? Come quella di Eragon?-
-Si, credo di si.. se me lo permetti vorrei fare un piccolo esperimento, proprio per vedere fino a dove si spinge questo potere..-
Annuisco e lo stregone estrae dal piccolo borsello un corno in legno, con incisioni sui lati. Lo porta alla bocca e ci soffia dentro. Nessun suono fuoriesce dallo strumento ma subito comincio a sentire dei colpi lontani, prima quasi impercettibili poi sempre più forti fino a che, dal buio di un tunnel, compare la figura alta e massicia di un..mostro.
Indietreggio spaventata, aggrappandomi alla zampa di Shruikan –Che diavolo è?- balbetto
-Lui è un gigante, stupido ma utile..- spiega Rosalie avvicinandosi a lui
Il gigante è alto quanto Shruikan, ha una pelle dura e verdognola, occhi scuri e lunghi capelli neri che gli arrivano sulle massicce spalle. Dei grossi denti smussati spuntano dal labbro inferiore, donandogli un aspetto alquanto buffo. Indossa degli enormi pantaloncini marroni con bretelle, intorno ai polsi sono avvolte delle grosse catene e nelle mani stringe il corpo quasi senza vita di un uomo.
-Grazie Naz!- esclama lo stregone lanciandogli la carcassa di un ratto. Il gigante posa a terra l’uomo e afferra la carcassa, strappando la testa del topo con un solo morso.
Shruikan si avvicina incuriosito al gigante, annusandolo circospetto. Questo gli afferra la testa ferendosi con gli aculei che la ricoprono. Ritrae subito le braccia urlando di dolore mentre Shruikan si allontana furioso.
Lo stregone scuote la testa –Naz! Vedi di stare fermo!- urla
Il gigante si asciuga le lacrime dagli occhi e abbassa la testa sconsolato –Naz chiede scusa..- dice avvicinandosi di nuova a Shruikan
Il mio drago indietreggia ringhiando “Ma che vuole?”
-Non ti preoccupare, vuole solo chiederti scusa..- informa Rosalie incrociando le braccia al petto
Il gigante allunga la mano verso Shruikan e la appoggia delicatamente sul suo muso –Scusa pipistrello..-
Shruikan ritrae la testa scuotendola “Pipistrello? Ma come si permette?”
-Te l’ho detto che è stupido..- continua lo stregone facendo rialzare l’uomo riverso a terra. Mi fa cenno di avvicinarmi ed io obbedisco.
L’uomo alza la testa verso di me, il viso pallido e gli occhi azzurri sgranati –Mettigli la spada tra le mani- mi ordina lo stregone
Corrugo le sopracciglia e faccio come ordinato. Le mani dell’uomo cominciano a decomporsi e lui urla spaventato, cercando di lanciarla via ma la spada non vuole saperne di staccarsi dalle sue mani. La decomposizione continua fino sulle braccia, poi le gambe, le spalle ed infine tronca la vita dell’uomo il cui scheletro cade a terra rumorosamente. Il teschio rotola ai piedi dello stregone, che osserva quell’orrore con un sorriso quasi malato stampato in faccia. Deglutisco e afferro la spada, cercando di non toccare le falangi grigiastre dell’uomo.
Accarezzo delicatamente la lama nera –Come è possibile?- mormoro
-E’ affascinante.. non ho mai visto nulla del genere..-
Sorrido affascinata da quel potere inarrestabile. La morte, la mia spada poteva troncare la vita di una persona senza neanche ferirla, solamente con un semplice tocco.
La alzo al cielo, rigirando la lama che riflette la luce pallida delle fiaccole –Tu ti chiamerai Andlàt..morte-
 
 
-Eragon e i cavalieri stanno sorvolando le montagne!- annuncia Igor, ripiegando le ali piumate dietro la schiena
Stringo tra le dita la coscia di pollo che stavo mangiando e Shruikan alza la grossa testa, ringhiando.
-Sicuramente stanno cercando te..- osserva Rosalie pulendosi la bocca con il tovagliolo –Maestro, ai suoi ordini- dice facendo un piccolo inchino davanti allo stregone
-Ci pensi te Igor? Porta con te i lupi..- ordina lo stregone
Mi alzo dalla sedia velocemente e sbatto le mani sul tavolo –No.. vado io..-
-Che cosa hai intenzione di fare?- mi chiede
-Non si arrenderanno mai, devo andare io a dirgli che non c’è verso di farmi tornare indietro.. Dirò loro come stanno le cose-
-Che sia allora..- acconsente alzandosi e facendo un cenno a Igor. Lui, emise un suono simile ad un ululato. La risposta arrivò quasi subito dal fondo di un’altra galleria, ringhi e ululati si fecero sempre più vicini.
Nella sala irruppero dieci lupi dai mantelli grigi, le schiene ricurve, le code folte e i canini che sporgevano ricurvi dalle labbra. Si reggevano sulle zampe posteriori, ma per correre usavano anche quelle anteriori, più corte e meno muscolose. Il loro capo si distingueva dagli altri per il mantello nero e una brutta cicatrice sul muso. Per qualche motivo mi ricordò Shruikan, sia per il mantello sia per la cicatrice e sia per l’aspetto feroce e minaccioso.
-Siamo pronti..- annunciò con voce profonda e grottesca
-Andate insieme al drago, non attaccate se non lo fanno prima loro..-
Il lupo annuì con la grossa testa e spostò lo sguardo verso di noi –Sono Kelan..- si presenta scrutandoci con gli occhi azzurri.
-Io sono Evee e lui è Shruikan..- rispondo un po’ intimorita
Drago e lupo si scambiano un intenso sguardo per poi ringhiarsi contro “Che fai Shrui?” gli chiedo
“Questo qua mi trasmette una brutta sensazione”
-Puah.. draghi, sono tutti uguali-
Shruikan ringhia ancora, schioccando le fauci e si avvicina al lupo. Spalanca le fauci davanti al suo muso sfiorandolo con le zanne. Kelan ridacchia –Ora come ora non mi fanno più alcun effetto i draghi, per quanto grossi possano essere..-
“Stai attento a come parli, cane”
Alzo gli occhi al cielo, ignorando le parole sue parole –Cos’hai contro i draghi?-
-Non solo contro i draghi, ma anche contro i loro cavalieri..- ringhia trapassandomi con lo sguardo di ghiaccio
-Forse se mi spiegassi..-
-Non servono le parole, mi sono bastati i fatti.. come lo dimostra questa cicatrice..- mi interrompe indicando con la zampa il suo muso sfregiato –Forse un giorno, se dimostrerai di essere diversa, ti racconterò la mia storia-
-Non perdete altro tempo..andate!- ordina lo stregone alzando le braccia
 
 
I portoni del covo si aprirono sopra di noi e Shruikan spalancò le ali, schizzando in aria seguito da Igor. I lupi sbucarono poco dopo, avanzando veloci nella neve alta guidati da Kelan.
Individuai subito Saphira ed Eragon ma prima che potessi raggiungerli Castigo mi piombò alle spalle. Shruikan riuscì a sfuggirgli cadendo in picchiata verso il terreno. Atterrò poco delicatamente seguito da Saphira e Castigo
Mio padre smontò di sella e corse verso di me, a fermarlo fu Shruikan con un ruggito talmente potente che fece tremare perfino le montagne.
-Evee! Stai bene?- mi chiese Eragon restando in sella a Saphira
-Benissimo..- risposi freddamente
-Avanti, torniamo a casa..- ordinò mio padre sguainando Zar’oc
I lupi ulularono, pronti a combattere, ma Igor li tenne a bada spalancando le ali davanti a loro.
-Che cosa volete da lei?- urlò Eragon
-Vendetta.. come la voglio anch’io-
-Vendetta? Di che stai parlando?- urlò mio padre
Scossi la testa ridendo –Ancora non l’avete capito? Non ho dimenticato cosa è successo a Gale..-
-Evee nessuno lo ha dimenticato, ma non capisco cosa c’entri questo con la vendetta!- continuò
-L’avete ucciso voi! E’ tutta colpa vostra se lui è morto!-
Eragon provò a parlare ma lo interruppi subito –Ascoltami bene Eragon, da oggi in poi questa è la mia nuova casa, questa è la mia nuova famiglia.. non voglio più far parte dei cavalieri dei draghi anzi, li voglio solo distruggere una volta per tutte..-
-Sei diventata pazza! Il dolore ti ha dato alla testa, torna a casa!-
-Non dirmi quello che devo fare! So quello che faccio e ho deciso così! Da oggi sono una tua nuova nemica Eragon..-
-Evee! Tu sei mia nipote, non una mia nemica!-
-Ma perché non capisci!- urlo seguita dal ruggito di Shruikan –Non voglio più avere a che fare con voi e con i vostri fottuti princìpi!-
Il silenzio cala su di noi, forse hanno capito. Mio padre non stacca gli occhi da me –Evee io non mi arrendo..-
-Non provare a tornare.. papà. Non cambio idea e loro ti uccideranno prima che tu possa anche solo lanciare un incantesimo..- dico indicando i compagni dietro di me
“Shruikan.. ragiona” la voce di Saphira si fa spazio nella mia mente, limpida ma determinata
Il mio drago ruggisce “Non dimenticherò mai! Traditrice..”
Di nuovo silenzio, stavolta dura più a lungo. Ho detto tutto quello che dovevo dire e non ho più alcun motivo di stare lì. Mi giro e raggiungo Shruikan, salendo sul suo dorso.
-ti prego non andare, figlia mia!- continua mio padre inginocchiandosi a terra
Scuoto la testa e distolgo lo sguardo. –Andiamo Shurikan..-
Il mio drago schiocca le fauci e si gira, avanzando nella neve seguito dai lupi e da Igor.
“Tornate indietro, ve ne pentirete un giorno..” sento la voce di Castigo nella mia testa, suona dolce e comprensiva e il primo impulso è quello di ascoltarla. Di fare come mi ha detto. I ricordi insieme a lui si fanno spazio nella mia mente, per me era come un padre ma ora non posso tornare indietro.
Giro la testa per guardarlo, incrociando i suoi occhi cremisi “Sono loro che si devono pentire di ciò che hanno fatto, non noi..” così dicendo Shruikan avanza per poi spalancare le ali e prendere quota, oltrepassando le nuvole gonfie di neve. Reprimo le lacrime che mi pizzicano gli occhi e stringo l’impugnatura della spada, non posso tornare indietro ora. Sorvoliamo per qualche minuto tra la nuvole poi, una volta certi di non essere seguiti, io ed Igor scendiamo in picchiata verso il basso, oltrepassando i portoni del covo, che si richiudono uno volta che anche i lupi sono rientrati.
-Certo, è stato più facile di quando pensassi..- osserva Kelan scrollandosi di dosso la neve
Igor ridacchia –Certo che ci tenevano proprio a te, si sono arresi subito..-
Smonto da Shruikan e imbocco la prima galleria, senza rispondere alle provocazioni. Le parole di Castigo mi risuonano nella testa.
“Ora non si torna più indietro” mi ricorda Shruikan, che avanza dietro di me guizzando la coda
Mi sfioro l’ustione sul viso e chiudo gli occhi “Non si torna indietro” ripeto


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi di nuovo, stavolta non in ritardo e con un capitolo abbastanza lungo e bello pieno. Conosciamo nuovi personaggi alcuni davvero insopportabili (Rosalie -.-) ed altri un po' più simpatici (Kelan e Naz *.*). Le parole di Castigo hanno turbato molto Evee, facendole tornare alla mente vecchi ricordi ma lei non ha alcuna intenzione di tornare indietro, così come Shruikan :( Abbiamo scoperto inoltre il potere della spada di Evee, che ha chiamato Andlat (significa morte nell'Antica Lingua ^.^), il perchè di questo potere verrà spiegato molto più avanti, verso la fine della storia praticamente :D Nel prossimo capitolo ci sarà un bel salto temporale, ma non vi anticipo nient'altro ;) Alla prossimaaaaa *.*

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Capitolo 16
*** Macchine da guerra ***


4 ANNI DOPO
Sbadiglio annoiata mentre schianto Rosalie contro il fianco della montagna, per l’ennesima volta. Shruikan ruggisce e scende in picchiata, atterrando delicatamente sulla neve soffice.
Gli accarezzo le squame nere del collo e rinfodero Andlat, per poi scendere e appoggiarmi sulla zampa di Shruikan, in attesa di veder ricomparire Rosalie. Dopo qualche minuto mi raggiunge con i vestiti e i capelli bruciacchiati e contusioni su tutto il corpo.
-Basta..non ce la faccio più..- si arrende inginocchiandosi a terra –Siete troppo forti per me, maestri-
Maestri. Quella parola detta dalla sua bocca mi fece sorridere soddisfatta. Finalmente aveva riconosciuto la nostra superiorità, ci erano voluti quattro anni, ma ne era valsa la pena. Ora non ci trattava più come pezze da piedi. Shruikan ridacchia, leccandosi una zampa e guizzando la coda velocemente.
-Vedo che siete più che pronti oramai..- la voce dello stregone mi sorprende alle spalle
In tutti questi anni non mi ha ancora confessato il mio nome, così mi limito a chiamarlo semplicemente Maestro.
Mi giro sorridendo –Si, maestro-
-Il controllo dei fulmini come va?- mi chiede incrociando le braccia al petto
Alzo una mano al cielo attirando un fulmine che, dalla mano, avvolge tutto il mio corpo in mille scintille. Abbasso il braccio e sorriso di nuovo seguita dal mio maestro che si congratula con un applauso.
“Ce ne è voluto di tempo, ma alla fine ci siamo riusciti..” interviene Shruikan scuotendo la testa, fiero
-E il controllo della mente?-
Appena percepisco la presenza del maestro nella mia testa, avvolgo la mia mente con uno spesso muro invisibile. Lo stregone tenta più volte di abbatterlo ma io resisto, anche se a fatica. Chiudo gli occhi per concentrarmi meglio ma l’ultimo attacco mi lascia senza forze e la mia mente viene sopraffatta. Mi sostengo con le mani, per evitare di cadere a terra, e asciugo il rivolo di sangue che gocciola dal naso.
-Merda..- sussurro
-Non devi preoccuparti.. la mia mente è la più forte e difficile da penetrare di chiunque altro.. non avrai problemi con i cavalieri e poi hai resistito molto di più questa volta..-
Faccio un piccolo inchino –Grazie, mestro-
Lui sorride e si avvicina a me, cingendomi le spalle con il braccio –Forza, vieni dentro che è pronta la cena-
 
Finito di mangiare portai gli avanzi a Naz, rimasi un po’ appollaiata sulle sue spalle come facevo quasi tutte le sere. Anche Shruikan amava la sua compagnia e si divertiva a farlo infuriare nascondendo pezzi di carne sotto le zampe.
-Ehi amica dei giganti! Il maestro ci vuole al consiglio..- Kelan comparve davanti a noi, scuotendo la pelliccia nera e folta e osservandoci con le iridi azzurrine. Sbuffo e Naz mi cala già dalla sua spalla, stringendomi tra le dita grassocce.
-Grazie bello!- dissi accarezzandogli la guancia rugosa –Goditi la cena eh!- lo salutai seguendo Kelan
Percorriamo le gallerie fredde e inospitali, illuminate dalle solite fiaccole azzurrognole.
-Ho sentito che sei migliorata.- comincia il mannaro
Annuisco soddisfatta –Lo stesso ho sentito di te..-
-Sono solo diventato più responsabile.. dopotutto ho venticinque anni-
Sgrano gli occhi –Aspetta.. voi avete un’età?- ridacchio sorpresa
Kelan gira la testa verso di me e sbuffa –Bhe che ti aspettavi?-
-Quante cose ancora non so di te?- azzardo guardandolo sottechi
-Più di quanto credi..- taglia corto
-Sarebbe il colmo se mi dicessi ora che in realtà hai anche una forma umana..- ridacchio scuotendo la testa come a scacciare quel pensiero tanto stupido. Lo sguardo insistente del lupo mi costringe a girare la testa verso di lui e il suo silenzio mi fa intendere che il mio pensiero non era poi tanto lontano dalla realtà.
Sgrano gli occhi e mi fermo –Stai scherzando vero?-
-Non hai mai letto niente sui lupi mannari?- sbuffa agitando la coda
-Ma non ti ho mai visto in forma umana!-
-Nessuno mi ha mai visto in forma umana.. preferisco questa, la trovo decisamente più affascinante..-
Mi acciglio sbuffando –Certo che sei proprio strano eh!-
 
Sedevo davanti al tavolo di pietra nera, sul cui mezzo fluttuava una sfera di magia che mostrava gli ultimi eventi accaduti in Alagaesia e la situazione dei cavalieri al castello di Eragon. Non che fosse successo niente di che, ma notai con piacere che i miei ex compagni erano migliorati di molto rispetto a qualche anno prima. Non quanto me, ma almeno i giochi si facevano più interessanti. A quanto pare il popolo non sapeva ancora bene cosa fosse successo , sapevano solo che la figlia della regina aveva deciso di scappare per motivazioni sconosciute o per il dolore causato dalla perdita del suo compagno.
-Non credo che il modo migliore per sterminarli tutti sia con uno scontro diretto..- comincia il maestro –Anche se siamo ben preparati non riusciremo mai ad affrontare otto draghi insieme..-
-Cosa propone di fare allora?- chiede Igor incrociando le braccia al petto
Lo stregone congiunge le dita delle mani e sorride –Ne faremo fuori uno alla volta, aspetteremo l’occasione giusta.. la prima vittima è già decisa..-
-Chi è?- chiedo stringendo i pugni
-Sono due per meglio dire: maestro e allievo. L’allievo è completamente insignificante e se ne occuperanno Kelan ed il suo branco se per voi non è un problema..-
Kelan scuote la grossa testa nera e socchiude gli occhi per qualche secondo, come per annuire –Certo, noi siamo sempre pronti.. di certo però non mi arrischierò ad affrontare un drago, per quanto possa essere debole è pur sempre una bestia che sputa fuoco, preferisco colpire il ragazzo-
-Io potrei distrarre il drago..- si offre Igor –Sono molto più veloce di qualsiasi altro animale volante..-
“Digli che abbassi la cresta questo finto angelo..” ringhia Shruikan graffiando il pavimento di marmo con gli artigli
Sorrido e torno a concentrarmi sulla discussione –Io quindi mi occuperò del maestro..- concludo
-Perspicace, cara..- mi risponde sarcastico il maestro
-Posso sapere chi è?- richiedo
-Un nano ormai troppo vecchio anche solo per parlare che cavalca una dragonessa dalle scaglie bianche..-
“Quindi l’allievo è Finny..” penso torturandomi le dita
Shruikan fa guizzare l’occhio cristallino verso di me “Che hai?” mi chiede notando la mia preoccupazione
“Sono molto legata a lui.. nonostante tutto”
“Ricordati perché siamo qui, e il nostro obiettivo. Questo è solo il primo passo, prima o poi dovremo affrontare anche tuo padre..”
Annuisco convinta “Si, scusa..”
-Hai qualcos’altro da chiedere?- mi domanda il maestro riscuotendomi dai miei pensieri
-In che occasione potremo colpire?-
-Le mie spie mi hanno informato che maestro e allievo partiranno per Alagaesia, diretti alla Grande Dorsale-
Corrugo le sopracciglia –E perché mai?-
-Il nano crede che un piccolo viaggio potrà giovare sulla preparazione fisica e mentale del moccioso, bah.. che idea balorda. Una delle mie allieve migliori è diventata il cavaliere più forte anche solo restando chiusa tra quattro montagne..- si vanta rivolgendosi a me e sorridendo
Annuisco con un mezzo sorriso stampato in faccia –Grazie, maestro-
“Partono per addestrarsi quindi..la Grande Dorsale è il posto migliore, silenzioso e nascosto” osserva Shruikan sospirando appena
-Che sia allora..quando partono?- chiedo tutta in trepidazione
-Tra tre giorni e noi saremo già alla Grande Dorsale ad aspettarli..-
Stringo il pomolo di Andlat e sorrido. La nostra vendetta comincia ora.

ANGOLO AUTRICE:
Eccomi tornata ciccini :D Iniziamo con un salto temporale di quattro anni e di conseguenza con una trasformazione sia fisica che mentale dei nostri protagonisti, nonchè delle loro abilità. A quanto pare Evee sa fare qualcosa con i fulmini *.* Inoltre il rapporto con Kelan e Naz si è stretto ancora di più, ma non possiamo definirli ancora amici! Le prime vittime sono appunto Makar, il nano, e la sua dragonessa bianca Nihala e il caro vecchio Finny insieme a Hirador! Cosa succederà? Verranno uccisi o riusciranno a salvarsi? Alla prossima ciauuuu

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Capitolo 17
*** Le prime vittime ***


Il silenzio della Grande Dorsale non faceva altro che aumentare la mia eccitazione e quella di Shruikan, entrambi con le orecchie tese in attesa di percepire qualsiasi minuscolo rumore.
Sta arrivando annunciò Igor atterrando nella piccola radura dove ci eravamo appostati.
-Bene, coprirò il nostro odore con la magia così li coglieremo di sorpresa..- annunciò lanciando un incantesimo
Kelan ringhia tastando il terreno soffice con le zampe –Sono atterrati.. Non lontano da qui..-
Raggiungiamo il posto indicato da Kelan, affidandoci al suo fiuto infallibile. Rimaniamo nascosti tra i i grossi tronchi degli alberi e osserviamo la situazione. Makar e Finny stanno preparando un piccolo accampamento per passare la notte, mentre i loro draghi se ne vanno via in volo, probabilmente a caccia di cervi.
-Resteranno a caccia per ore credo.. Shruikan, per sicurezza seguili da terra e tienili d’occhio..- gli ordino
Il drago abbassa la testa nera come per annuire e corre via, a passo leggero e agile. Kelan mi affianca e sbadiglia scoprendo le lunghe zanne –I draghi sono sistemati..- sussurra
Annuisco e mi appoggio con la schiena al tronco, facendomi scivolare fino al terreno. Incrocio le braccia al petto e distendo le gambe.
-Ma che fai?- mi chiede il lupo perplesso
-Aspetto..-
-Il momento giusto per attaccare, suppongo..-
-Esatto- confermo chiudendo gli occhi
Ordina al suo branco di sistemarsi attorno all’accampamento ed infine si stende di fianco a me, osservando il sole tramontare dietro alle alte fronde dei pini.
 
Il momento giusto arrivò quando la luna era alta nel cielo e Makar e Finny, stanchi per il viaggio, stavano per coricarsi. Il ruggito di Shruikan lacera l’aria e capisco che è arrivato il momento di combattere prima che arrivino i draghi. Spunto nella radura in tutta calma, camminando verso di loro.
Finny si alza di scatto e, con occhi pieni di felicità, comincia a correre verso di me. Per un momento lo imploro di non farlo, di andarsene e scappare via da qua ma Kelan mi anticipa e prima che possa anche solo sfiorarmi lo atterra, affondando gli artigli sul suo petto.
Mi avvicino a Makar seguita a ruota da Igor. Il nano sguaina la spada bianca e si prepara a comabattere.
-Cosa sei venuta a fare qua? Traditrice..-
Sorrido e sguaino Andlat rigirando la lama sotto la luce fioca della luna –Volevo solo salutarti..- dico in tono di sfida
-Bhe, buonasera allora- mi risponde di rimando
Igor ride –Mettiamo fine a questa storia.. Ammazzalo-
Makar corruga le sopracciglia –Evee, cerca di ragionare-
-Non sono più facilmente influenzabile nano, non sono più la ragazzina impacciata di una volta-
Scatto in avanti tirandogli un fendente, che lui para a fatica. Le nostre lame cozzano liberando mille scintille, rimaniamo a guardarci per un attimo negli occhi per poi allontanarci di nuovo.
Il nano si avventa di nuovo su di me, velocemente mi sposto di lato e a gli abbatto il pomolo della spada sul fianco ed infine sulla schiena, facendogli mancare il fiato. Cade in ginocchio ed io prendo a girargli attorno –In questo momento cosa provi?- chiedo
-Rabbia, delusione..- risponde lui col fiatone
Mi inginocchio anch’io conficcando la lama nera nel terreno –Paura..- continuo notando l’espressione terrorizzata nei suoi occhi
-Perché? Perché lo fai?-
Sospiro e gli passo la lama sul collo, provocandogli un taglio sottile –Voglio solo farti provare la mia spada..- ridacchio schioccando le dita
Igor tende la mano in avanti e la spada bianca di Makar guizza tra le dita dello stregone alato. La osserva ammirato –Bella, al maestro farà piacere avere una spada così bella..-
Sorrido ancora e prendo le mani grassocce del nano tra le mie, per poi avvolgergli le dita nell’impugnatura di Andlat –Ora, osserva il mio vero potere e muori.. Il rimorso per aver ucciso un drago e un cavaliere di perseguiterà anche nell’aldilà..- lo maledico accarezzandogli una guancia
Mi rialzo e rivolgo la mia attenzione a Finny, che guarda inorridito il suo maestro decomporsi piano piano.
-Scappa Finny, questo è il diavolo in persona!- urla il nano cercando di staccarsi disperatamente dalla spada, mentre la pelle delle sue dita si annerisce e si affloscia, scoprendo le falangi grigiastre.
Senza farselo ripetere il cavaliere, usando la magia, spara un getto di acqua gelata nel collo di Kelan. Il lupo salta all’indietro mentre il ghiaccio si espande nel suo corpo. Finny prova a colpirmi ma lo schivo facilmente, interviene Igor che colpisce lo stinco del ragazzo con una freccia avvelenata.
Prima che Kelan muoia strozzato lo libero del collare di ghiaccio sparando un fulmine dal plamo della mia mano, che frantuma in mille pezzi quel maledetto ghiaccio.
Il lupo si riprende scuotendo la testa e ringhia contro Finny che, impaurita, comincia a correre via, lanciando un ultimo sguardo disperato al maestro, ormai in fin di vita.
Kelan ed il branco si preparano a rincorrerlo ma li fermo –No, morirà in meno di un’ora..il veleno è già entrato in circolo-
Lontano, in chissà quale parte di foresta, Shruikan e Nihala stanno combattendo. La figura verde acqua di un drago sfreccia sopra di noi, è Hirador probabilmente in cerca del suo cavaliere.
Makar mi guarda ancora con gli occhi fuori dalle orbite per la paura e appena la maledizione della mia spada intacca anche la sua testa, con un calcio lo faccio cadere all’indietro mentre le sue ossa cadono disordinate a terra. Il ruggito strozzato di Nihala è l’ultimo suono che sento poi torna a dominare il silenzio più profondo.
Dopo qualche minuto Shruikan ci raggiunge, atterrando abilmente sul terreno “Puah.. dei rivali non degni da quanto ho potuto vedere..”
“Shruikan, a malapena questo nano si reggeva in piedi.. avrà avuto mille anni, figuriamoci Nihala..”
“Le ossa dello scheletro le si intravedevano da sotto le squame, non sono stato così crudele da attaccarla e così ho aspettato che fossi tu a dare il colpo finale” spiega leccandosi una zampa
Kelan si avvicina a me –Quello stupido ragazzino, se solo lo avessi tra le mani..- ringhia graffiando il terreno
Sorrido e gli tiro un pugno sulla spalla massiccia –Ma se ti stava quasi ammazzando..- osservo salendo sul dorso di Shruikan
-Ci vuole ben altro per farmi fuori, cavaliere!-
-Mi bastava un grazie..- dico mentre Shruikan spalanca le ali, preparandosi a sfrecciare in cielo
Kelan mi guarda con gli occhi cristallini per qualche secondo poi, vinto dall’orgoglio, scuote il folto pelo e corre via insieme al suo branco, diretto dagli stregoni.
Alzo gli occhi al cielo “Che carattere..” osservo mentre io e Shruikan voliamo nel cielo notturno
“Abbastanza insopportabile..” mi conferma sbuffando e agitando la coda nel vento
Guardo in basso verso l’immensa foresta color smeraldo e corrugo le sopracciglia “Credi sia già morto?”
Shruikan ringhia “Probabilmente si.. perché?”
“Semplice curiosità..” taglio corto cercando di escluderlo dai miei pensieri
Perché tutto ad un tratto provo pena per Finny? Perché sono preoccupata per lui? E’ un nemico, come tutti gli altri cavalieri e devo farmene una ragione.
Mi chiedo cosa farà Eragon quando verrà a sapere di ciò che è successo. Penserà subito che ci sono di mezzo io, questo è certo. Ma cosa farà? Non mi resta che tornare a casa e attendere, sperando di ricevere presto una risposta.

ANGOLO AUTRICE:
Capitolo breve ma ricco, proprio come piace a me :D Evee uccide il primo cavaliere, Makar, e Finny viene colpito da una freccia avvelenata e probabilmente morirà nel bosco (probabilmente). Ok, vi lascio che vado di fretta! Grazie a tutti e alla prossima cavalieri!!

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Capitolo 18
*** Addio Naz ***


Lancio un pezzo di carne a Naz, che lo prende al volo con i denti e lo deglutisce intero –Ancora!- insiste massaggiandosi la pancia
Sorrido e mi avvicino a lui per guardarlo meglio negli occhi –Mi dispiace, devi seguire una dieta Naz..- gli spiego
Lui mi guarda accigliato per poi sbattere i pugni a terra e strapparsi i capelli con le dita –NO! ANCORA!-
-Smettila! Gli ordini sono ordini, te ne darei ancora se fosse per me!-
Le mie parole lo fanno agitare ancora di più e comincia a sbattere pugni sui muri rocciosi e sul pavimento, facendo muovere tutta la struttura.
Il ruggito di Kelan fa calmare Naz, che si siede a terra tremante e impaurito –Ti ha detto di stare zitto! Brutto stupido!- gli urla mostrando gli affilati canini
Alzo gli occhi al cielo e corro verso Naz –Sempre con i tuoi modi di merda, mi raccomando- brontolo rivolta a Kelan
Lui sbuffa e scuote la folta pelliccia –Se non capisce con le buone..-
Salgo sul braccio di Naz e gli appoggio una mano sulla guancia, calda e verdognola. Gira gli occhi gialli verso di me ed io gli sorrido per rassicurarlo.
-Ti sei calmato Naz?-
Annuisce leggermente per poi afferrarmi con la grossa mano e stringermi al petto. Ridacchio tirandogli pacche sull’immensa pancia –Bravo Naz!-
-Naz vuole bene a Evee!- esclama per poi appoggiarmi a terra
Un rumore sordo mi fa sobbalzare ed un dolore atroce alla gamba mi costringe ad accasciarmi a terra –AAH!- urlo in contemporanea con il ruggito di Shruikan
Kelan corre verso di me annusandomi la gamba –Che succede?-
Ansimo e cerco di rialzarmi ma il dolore è troppo forte –Shruikan.. devono aver colpito Shruikan.. dico d’un fiato
Igor irrompe nella sala con la spada bianca di Makar in pugno –Eragon ci sta attaccando, il maestro ha detto di andare fuori e ammazzarli tutti! Portate anche Naz!- ci ordina per poi sparire di nuovo nella buia galleria
Naz si alza in piedi ed afferra i due grossi catenacci, avvolgendoseli intorno alle braccia con un colpo di polsi –Naz pronto!- urla correndo nella galleria
Kelan si posiziona di fianco a me –Dai sali..- borbotta distogliendo lo sguardo
-Cosa?- chiedo confusa
-Sali.. non ce la farai mai a raggiungere Shruikan a piedi-
Sorrido e appoggio le mani sulla sua schiena, per poi tirarmi su –Non me lo sarei mai aspettato da te..- ammetto
-Si neanche io!- sussurra per poi saltare in avanti e cominciare a correre sempre più veloce
Stringo le gambe attorno ai suoi fianchi e affondo le mani nella morbida pelliccia, superiamo la galleria in un attimo per poi sbucare nella sala grande colma di stregoni e mannari. Con un ululato Kelan li richiama a sé e il branco ci segue fino all’uscita del covo. Sbuchiamo in superficie avanzando veloci nella neve candida, sopra di noi i draghi combattono, tra ruggiti e vampate di fuoco. Individuo Shruikan con lo sguardo e lo chiamo, lui scende in picchiata verso di noi e mi afferra le spalle con gli artigli.
-Grazie Kelan!- urlo mentre il lupo parte alla carica insieme al suo branco
Mi arrampico fino alla sella e studio la situazione. Ci sono Eragon, Calon, Ublat e.. mio padre, con i loro rispettivi draghi. Castigo si avventa su di noi con un colpo di ali e Shruikan lo evita con una capriola all’indietro che mi rivolta lo stomaco come un calzino.
Mio padre sguaina Zar’oc e la punta verso di me –Ti riporterò a casa, costi quel che costi!-
Sorrido –Non sai con chi hai a che fare, padre!_ urlo di rimando ordinando a Shruikan di attaccare
I due draghi si scontrano, due che all’inizio erano inseparabili ora si azzannavano e si sputavano fuoco, ferendosi brutalmente. Salto dal dorso di Shruikan e balzo addosso a mio padre, abbattendogli il pomolo di Andlat sul petto. Sembro non avergli fatto neanche un graffio tanto che mi avvolge le braccia attorno al corpo e salta giù da Castigo. Cadiamo nel vuoto mentre cerchiamo di colpirci a vicenda, appena prima di toccare terra sparo i miei fulmina dal palmo della mano che lo colpiscono in pieno. Uso i fulmini per attutire la caduta e rotolo a terra, fermandomi in ginocchio. Mio padre, più lontano, giace a terra privo di sensi con Zar’oc ancora stretta in pugno. Shruikan riserva lo stesso trattamento a Castigo, affondando gli artigli sulla sua schiena e scaraventandolo a terra.
Mi avvicino a mio padre, è il momento giusto per colpirlo, per dare fine alla sua vita. Stringo Andlat tra le mani ma non ci riesco, è come se qualcosa mi bloccasse. Schiude di poco gli occhi e mi fissa confuso –Evee..- sussurra
Scuoto la testa e mi inginocchio di fianco a lui, afferrandolo per la giacca –Non voglio ucciderti, padre.. ma se tornerai ancora a prendermi.. sarò costretta a farlo..- lo avverto rialzandomi e tornando sul dorso di Shruikan
-Se non vuoi farlo per i cavalieri.. fallo per tua madre, torna- mi implora per l’ultima volta
Quelle ultime parole sono come una doccia gelata ma non mi lascio troppo condizionare, senza dire altro io e Shruikan sfrecciamo in cielo in cerca di un’altra preda.
Eragon e Saphira atterrano per aiutare mio padre mentre noi continuiamo a volare, in cerca degli altri cavalieri.
-HAI UCCISO MAKAR!!!- l’urlo di Ublat mi sorprende alle spalle ed il suo drago marrone si avventa addosso a noi, con le fauci spalancate. Shruikan gli azzanna più volte il grosso collo squamoso ma inutilmente, Angmar affonda gli artigli nel petto del mio drago e ci schiantiamo a terra.
Mi rialzo subito e, puntando le mani al cielo, evoco tuoni e fulmini, che piovono addosso all’Urgali e al drago prima che possano attaccarci di nuovo. Riesco a colpirli in pieno e a farli precipitare a terra, Shruikan corre verso Angmar e lo intrappola con coda e artigli facendolo affondare nella neve ghiacciata.
Io mi occupo di Ublat e sfodero Andlat, puntandola alla sua gola. L’Urgali mi fissa con i piccoli occhi neri, pieni di rabbia –Non sei la ragazzina che ho allenato molto tempo fa, non ti riconosco più.. che cosa sei diventata?-
Mi sfioro la cicatrice sul viso ed un brivido mi percorre la schiena appena ricordo tutte quelle fiamme attorno a me –Sono… il cavaliere più forte..-
-Uccidimi qui, mentre sono in ginocchio davanti a te, così sarai anche il cavaliere più codardo-
Corrugo le sopracciglia e mi allontano, lanciando uno sguardo a Shruikan. Senza bisogno di ulteriori spiegazioni libera Angmar e sfreccia nel cielo, seguito a ruota dal drago marrone.
Ublat ridacchia, rialzandosi a fatica –Rimani sempre la solita testarda però..-
-Risparmia il fiato.. e combatti- gli consiglio sorridendo
Ci studiamo per un attimo: Ublat si è ingrandito rispetto a qualche anno fa. Le sue corna sono più grosse e lunghe ed è ancora più alto e muscoloso, la sua pelle però è più pallida ed il viso increspato da numerose rughe.
Aspetto che faccia la prima mossa e, come previsto, abbassa la testa e comincia a correre verso di me, pronto a schiacciarmi con le sue corna nere. Con un salto lo evito, facendolo andare a sbattere contro il fianco roccioso di una montagna. Scuote la testa per riprendersi ma io sono subito alle sue spalle e gli assesto una ginocchiata sul fianco, per poi affondargli la lama della spada sullo stinco. Mi allontano con qualche capriola e guardo in alto, per vedere come se la cava Shruikan. Angmar è molto più forte di lui ma meno veloce.
“Basa tutto sulla velocità”
“Lo so, pensa per te ora!” mi risponde arrogante mentre evita per l’ennesima volta un attacco del drago
Scuoto la testa sorridendo e rivolgo la mia attenzione ad Ublat, che sembra essersi ripreso in fretta.
-Tutto qua?- mi chiede asciugandosi un rivolo di sangue che cola dell’angolo della bocca
Faccio spallucce –Non c’è problema se vuoi vedere qualche altro trucchetto..-
Mi avvento di nuovo su di lui, in uno scatto quasi impercettibile, e gli graffio la spalla con la lama. Lui riesce ad afferrarmi le gambe con le grosse mani e mi lancia lontano. Rotolo malamente sulla neve, torcendomi un polso. Mentre mi rimetto a sedere lo esamino cercando di capire il danno, probabilmente è rotto ma posso continuare benissimo a combattere anche con una sola mano. Mi accorgo solo ora però di aver perso la mia spada. Scavo tra la neve e mi guardo attorno, appena la vedo tra le mani di Ublat un ghigno si dipinge sul mio viso. Mi rialzo tenendomi il polso con l’altra mano e sto a guardare, mentre la maledizione di Andlat intacca mani e braccia di Ublat. L’urgali la guarda ad occhi sgranati, con la paura che fa tremare il suo corpo e gli occhi iniettati di sangue.
-Sei contento ora?- chiedo avvicinandomi
-Non riuscirai mai.. ad ammazzarci tutti.. con Finny hai fallito..- sussurra mentre la maledizione sale sempre di più fino a decomporre parte del collo
Corrugo le sopracciglia –Cosa intendi dire?-
-Finny è sopravvissuto all’avvelenamento.. è debole ed è costretto da giorni a letto, ma ce l’ha fatta-
In quel momento non provo rabbia anzi, è come se un grosso macigno nello stomaco si sia sgretolato lascando posto ad una sensazione di leggerezza. Sollievo? Nonostante fossi cambiata e fossi intenzionata ad uccidere i cavalieri una volta per tutte alcuni legami non ero riuscita ancora a spezzarli definitivamente, come quello con mio padre e con Finny.
-Con te non farò lo stesso errore..- rispondo lasciando che la spada facesse il suo lavoro
Se ne andò con un urlo strozzato e del suo corpo non rimase che un mucchio di ossa nere e la corazza d’acciaio. Mi chino a raccoglierla e la rinfodero mentre, alle mie spalle, un tonfo sordo annuncia anche la caduta di Angmar. Mi giro a guardare il corpo dalle scaglie dure e marroni del drago, con Shruikan che tiene ancora le zanne affondate nel suo collo.
-Un altro è andato..- sussurro mentre il mio drago si avvicina a me, abbassando la testa all’altezza del mio viso
“Ce la fai a combattere un altro cavaliere?” mi chiede riferendosi a Calon ed Angus
Annuisco convinta “Certo.. facciamo in fretta” rispondo montandogli in sella
Igor ci raggiunge, atterrando pesantemente sulle gambe e ripiegando le ali piumate dietro la schiena –Evee..- comincia col fiatone
-Igor calmati, cos’è successo?-
-Eragon e gli altri due cavalieri si sono ritirati più a sud ma non hanno intenzione di andarsene, vogliono riposare per poi attaccar di nuovo- spiega
Corrugo le sopracciglia –Che aspettate? E’ il momento giusto per attaccare!-
-Hanno innalzato una potente barriera protettiva intorno a loro, il maestro ha deciso di aspettare che facciano loro la prima mossa per risparmiare energie..-
-Capisco.. quindi cosa facciamo?-
-Aspettiamo.. innalziamo anche noi una barriera per prevenire potenziali attacchi mentali e li osserviamo-
-Questo vuol dire restare svegli tutta la notte, al freddo e al gelo.. saremo noi quelli ad indebolirci ancora di più-
-I lupi faranno da guardia, loro sono abituati a questo tipo di cose-
-Bene, allora andiamo..- dico stringendo le gambe attorno alla sella mentre Shruikan spalanca le ali pronto a partire
-Un’altra cosa.. Volevo informarti che abbiamo perso Naz in battaglia..-
Il mio cuore ha un tonfo e le mani cominciano a tremarmi. Mi ritorna alla mente il ricordo di quella maledetta notte e mi prendo la testa tra le mani, scuotendola.
-Come è successo?- chiedo
-Il drago verde lo ha azzannato e sfracellato sul fianco di una montagna.. in realtà è ancora in vita ma non credo durerà a lungo-
-Maledizione Igor! Dovevi dirmelo prima, posso curarlo facilmente!- urlo mentre Shruikan schizza nel cielo, dirigendosi verso l’enorme distesa di ghiaccio dove sono appostati i lupi e tutti gli altri stregoni. Atterra elegantemente sulla neve ed io scivolo già dal suo dorso, correndo verso il corpo insanguinato di Naz.
Il gigante sposta gli occhi pieni di lacrime verso di me –A Naz fa male..- dice con voce roca
-Ora ti curo io, ok?- lo rassicuro appoggiando due mani sul suo petto –Waise Heill!- esclamo mentre una luce sempre più accecante divampa dal mio palmo. Mi sembra di rivivere ancora una volta gli avvenimenti di quella notte e le lacrime cominciano ad offuscarmi la vista. Dopo molto tempo, davanti ai miei occhi compare il viso angelico di Gale con quel suo sorriso che mi aveva fatto innamorate.
-Maledizione..- sussurro accasciandomi a terra, priva di tutte le forze. Ne attingo un po’ dalla pietra color ghiaccio incastonata nel pomolo di Andlat e uso le ultime energie per cercare di curare il mio amico.
Kelan si avvicina a me –Sei troppo debole per usare questo incantesimo.. ormai non c’è più nulla da fare..-
-NO!- urlo mentre le lacrime cominciano a scendere dagli angoli degli occhi –Non sarà ancora come quella notte! Non lo permetterò!- continuo a provare e riprovare finchè le forze non mi abbandonano
Naz mi sorride, come per cercare di rassicurarmi –Naz ti vuole bene lo stesso..- sussurra esalando l’ultimo respiro mentre mi sfiora il corpo con il grosso pollice
-Naz..- sussurro allungando la mano verso di lui
Cado a terra, priva di tutte le forze, lasciandomi trascinare in un tunnel nero e profondo e, proprio come quella notte, svengo sperando di non svegliarmi più.

ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ritornata ;) Bene, in questo capitolo scopriamo che Finny e Hirador sono ancora vivi, fortunatamente, ed Evee si sente stranamente sollevata :) Lei stessa ammette di sentire ancora un forte legame con il padre e con Finny.. quindi la nostra protagonista non è poi così disumana e crudele come sembra, però c'è da dire che ha ammazzato un'altro cavaliere, Ublat! Era uno dei miei maestri preferiti, però così doveva andare :( Abbiamo inoltre un'altra vittima, Naz.. sono veramente amareggiata ma la sua morte servirà ad avvicinare ancora di più due certe personcine *.* Scoprirete tutto nel prossimo capitolo comunque, alla prossimaaa :D

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Capitolo 19
*** La fine di Calon e Angus ***


Mi sveglio avvolta dal pelo nero di Kelan. Mi alzo su un gomito e vado a sbattere la testa su una parete di ghiaccio, mi guardo attorno confusa e mi ritrovo completamente circondata da neve. Comincio ad agitarmi, consapevole di essere rinchiusa in uno spazio così piccolo insieme ad un lupo mannaro poco amichevole.
Kelan spalanca l’iride azzurrina e mi osserva impassibile –Mi hai svegliato..- sussurra spalancando le fauci per sbadigliare
-Dove diavolo siamo?- chiedo appoggiando le mani sul soffitto di neve, così vicino alla mia testa
-E’ un modo per non morire congelati in mezzo alla tempesta che c’è la fuori.. scaviamo un buco sulla neve e ci mettiamo dentro, così ci riscaldiamo con il nostro stesso calore-
-E Shruikan?- chiedo
-Ha preferito dormire all’aperto.. non capirò mai i draghi..- sbuffà leccandosi una zampa
Mi ridistendo a terra e chiudo gli occhi, raggiungendo la mente del mio drago.
“Stai bene?” mi chiede con la sua voce profonda
Sorrido appena “Si.. qui sotto si sta benissimo”
“Non ne dubito.. quel lupo mannaro si prende troppa confidenza con te”
“Che intendi dire?”
“Niente niente.. continua a bearti della sua compagnia.. io resto qua a fare da guardia”
“Idiota..” borbotto
Kelan appoggia la testa vicino alla mia e sospira –Hai dimostrato grande valore combattendo contro quell’Urgali.. avresti potuto finirlo in dieci secondi quando era in ginocchio davanti a te, invece hai preferito combattere alla pari..-
-Se solo lo avessi ucciso subito, forse Naz sarebbe ancora qui con noi..-
-Non potevi saperlo..-
-Invece si! Avrei dovuto pensare meno a me stessa..-
Kelan ridacchia –Che ti importa ormai.. peggio di così..-
Mi resi conto che quelle parole erano la pura verità. Che me ne importava? Avevo abbandonato e tradito l’ordine dei cavalieri, e la persona più importante della mia vita era morta.. che mi importava dei piccoli errori che commettevo durante il mio cammino? Naz però stava diventando qualcuno di importante per me, e mi sentivo in dovere di proteggerlo. Come era stato anche per Galer, non ero riuscita a proteggerlo.
-Perché le persone a me care.. se ne vanno sempre?- domando più a me stessa che a lui
-Non sei l’unica che si è vista portare via la ragione della sua vita..- sussurra
Corrugo le sopracciglia e lo guardo –Che cosa ti è successo?- chiesi
Il lupo sospirò e girò la testa dall’altra parte, forse per cercare di scacciare dei brutti ricordi. Decisi di non insistere e affondai di nuovo la testa nella sua pelliccia morbida, per riprendere sonno.
-Quando ero ancora un cucciolo, vivevo non lontano da qui.. in una foresta ricoperta tutta l’anno dalla neve e dal ghiaccio..- comincia tenendo la testa voltata, per non guardarmi negli occhi
Rimasi in ascolto, richiudendo le palpebre.
-Il mio branco era molto più numeroso di quello che è ora e non amavamo i confilitti ne le guerre, vivevamo in pace e in armonia, lontani dal mondo circostante. Poi arrivarono i cavalieri con i loro maledetti draghi e bruciarono tutto.. ci consideravano una minaccia poiché più volte li avevamo cacciati con la violenza per difendere il nostro territorio. Sopravvivemmo in pochi, ed eravamo solo dei cuccioli. Eravamo piccoli ed agili e riuscimmo a sfuggire facilmente alla vista dei draghi nascondendoci nel bosco. Ero il più grande di quel gruppo di cuccioli e così fui costretto a prendere in mano la situazione, e diventare il capobranco. Crebbi in fretta, maturai più degli altri e fin dal primo giorno tutti videro in me la figura di un uomo da seguire, un capo. Mi presi cura del mio branco e rimanemmo nascosti nella foresta, mentre questa cresceva sempre più in fretta dopo l’attacco dei draghi. Poi è successo quel che è successo, gli stregoni ci hanno trovato e ci hanno offerto di combattere i cavalieri con loro e.. con te. Anche se l’idea di collaborare con un cavaliere mi faceva storcere lo stomaco, la sete di vendetta era più forte e così accettai. Non è stata poi una brutta idea dopotutto…- finisce girando la testa verso di me, sorridendo
Schiudo le labbra –Ti sei ricreduto sul nostro conto?-
-Sei diversa dagli altri cavalieri e come me hai sofferto a causa loro… in fondo siamo uguali..-
Sorrido e annuisco –Spero non uguali anche nel carattere, perché non è che tu mi stia proprio simpatico-
Il lupo scoppia in una grossa risata –Non sono bravo con le amicizie..- ammette
Ridacchio e abbasso gli occhi, fissando la neve sotto di me. Ora che sapevo il passato di Kelan mi sentivo ancora più legata a lui, eravamo uguali.
Istintivamente allargo le braccia e le stringo attorno a lui, in un abbraccio che lo lascia alquanto perplesso.
-Cerca di non farti ammazzare anche te ok?-
Il lupo sbuffa stupito –La terribile domatrice di draghi ora si preoccupa per me?- chiede sarcastico
-Sono stupita quanto te..- ammetto rassegnata –Sei l’unica persona qui che ha conosciuto il mio vero carattere-
Kelan sospira e mi sfiora i capelli con il muso –Lo so, e mi piace..- sussurra –Per questo io sarò sempre al tuo fianco, finchè non avrai più bisogno di me..-
-Grazie.. amico mio..- mormoro arruffandogli il pelo tra le orecchie
 
La battaglia ricomincia all’alba, usciamo dal nostro riparo improvvisato e raggiungiamo gli altri. I lupi di Kelan se ne stavano seduti ai limiti della barriera ivisibile creata dagli stregoni per prevenire eventuali attacchi, e osservavano ogni piccolo movimento di Eragon.
“Dove sei Shrui?”
La mente del mio drago sfiora delicatamente la mia “Sopra la montagna, te hai finito di amoreggiare con i lupi?”
“Smettila di dire stronzate e scendi.. Adesso si combatte”
Un forte spostamento d’aria seguito da un ruggito potente annuncia l’arrivo di Shruikan, che atterra pesantemente sulle quattro zampe artigliate, scuotendo la testa e scrutando con gli occhi cristallini tutti i presenti.
Igor si avvicina circospetto, osservando il mio drago –Tuo padre e il drago rosso se ne sono andati durante la notte..-
Annuisco –Bene.. uno in meno- cerco di rispondere il più disinvolta possibile
Il mestro si avvicina alle spalle di Igor e si ferma davanti a me, sorridendomi con i denti giallognoli –Mi sembri sollevata..-
Alzo gli occhi al cielo –Sono normalissima..-
Igor ridacchia e Shruikan gli ringhia contro “Problemi pennuto?”
Lo stregone alata torna serio abbassa lo sguardo, alzando le mani sulla difensiva
-Cambiamo discorsi..- propone il maestro –Ora sono rimasti Eragon e quel cavaliere.. Calon con il suo dragone verde..vedremo chi attaccherà per primo..-
-Potrebbero attaccare anche in contemporane..- osserva Kelan
-In quel caso entriamo in azione noi.. aiuteremo Evee distraendo uno dei cavalieri..- propone Igor
-Eragon non è così idiota.. e poi ci sono gli Eldunari, non so se ve ne ricordate..-
Tutti rimangono zitti finchè il maestro non scoppia a ridere –Secondo te Eragon userà gli Eldunari? Sei un nemico si, ma non così forte e temibile da ricorrere all’uso delle anime dei draghi..-
In effetti aveva ragione. Finora non è che avessi dimostrato chissà quale potere ed in più ero la figlia di Murtagh e Nasuada e non mi avrebbero mai ucciso finchè la regina non dava l’ordne. Questo era un punto a mio vantaggio e lo stavo sfruttando bene, avevo fatto fuori già due cavalieri.
In questa battaglia dovevo dimostrare tutto il mio potere.
-Tra le informazioni che possiedo su Calon ho potuto constatare che è un abile manipolatore della mente.. quasi quanto Eragon.. –
-Anche io lo sono..- aggiungo sistemandomi Andlat sulla cintola
-Tu riesci a creare una solida barriera intorno alla tua mente, ma i tuoi attacchi sono molto deboli… finita questa battaglia ti allenerò ma per ora combatti usando le tue doti fisiche e cerca di proteggere la tua mente mentre combatti..-
Annuisco e scambio uno sguardo di complicità a Shruikan “Non mi piace questo nostro punto debole..”
“Come ha detto il maestro, puntiamo tutto sui nostri attacchi fisici e andrà bene.. Calon ed Eragon non avranno neanche il tempo di reagire..” rispondo montando in sella
Kelan mi affianca –I lupi saltano molto in alto.. se costringi uno dei draghi a volare raso terra possiamo azzannargli il collo in dieci secondi..-
Annuisco sorridendo –Grazie, tu tieniti pronto..-
Il maestro fa dissolvere la barriera invisibile e dopo qualche minuto Angus e Saphira si alzano in volo, con i loro cavalieri in sella.
Shruikan spalanca le ali e schizza velocissimo nel cielo, nascondendosi tra le alte nuvole grigie. Un attacco mentale potentissimo si scontra contro la mia barriera mentale. Digrigno i denti e cerco di resistere.
“Vai Shruikan!” urlo attaccandomi alla sella
“tieniti forte pulce!” mi avverte tuffandosi tra le nuvole
Ci schiantiamo addosso ad Angus e con un salto gli balzo tra le ali. Avanzo velocemente tra le sue scaglie verdi e raggiungo Calon, seduto sulla sella che cerca di tener testa a Shruikan. Sguaino Andalt e la abbatto sulla sua schiena ma lui mi blocca con la sua lama smeraldina, in uno scatto quasi impercettibile. Indietreggio con un salto mentre lui si sgancia le sicure della sella e si alza in piedi, avanzando verso di me. Corriamo l’uno contro l’altro facendo cozzare le nostre spade e ingaggiando un duello impossibile, sulla schiena di un drago in movimento. Shruikan prova ad azzannare Calon mentre sta per affondarmi la spada nel fianco ma Angus si capovolge, sbalzandomi via dal suo dorso. Shruikan affonda i denti sulla pancia del drago verde prima di lanciarsi in mio soccorso, provocandogli un brutto squarcio. Mi afferra con i denti e, senza perdere tempo, mi arrampico sul suo muso correndo verso la sella.
Saphira si fionda alle nostre spalle e Shruikan la evita con una capovolta. Scendiamo in picchiata verso il terreno e, come promesso, Kelan e i lupi si attivano balzando addosso a Saphira e azzannandola. La dragonessa perde il controllo e si schianta a terra, mentre i lupi la fronteggiando con zanne e artigli, spalleggiati dagli stregoni.
Igor si avvicina a noi in volo “Posso fare qualcosa?” chiede
Guardo il drago verde avvicinarsi sempre di più a noi “Distrailo!”
Shruikan schizza in alto, vero le nuvole nere. Le supere senza problemi mentre io accumulo elettricità nel mio corpo. Raggiungiamo un’altezza improponibile e, quando l’aria diventa fin troppo rarefatta, Shruikan richiude le ali, scendendo in picchiata. Mentre acquistiamo velocità, i fulmini che attraversano il mio corpo si caricano. Li accumulo tra le mie dita, e mi metto in ginocchio sulla sella.
Oltrepassiamo le nuvole “Igor! Ora puoi andartene! Ma non atterrare qua vicino!” gli urlo
“Cosa hai intenzione di fare?”
“La neve è un ottimo conduttore!” tagli corto
Con un salto all’indietro balzo via dalla terra, lanciandomi nel vuoto. Shruikan si scontra violentemente contro Angus, scaricando i fulmini sul suo corpo. Entrambi i draghi rotolano tra la neve e così anche Calon mentre io, subito dopo, raggiungo il terreno affondando il mio pugno carico di fulmini nella neve.
Il terreno tutto attorno si elettrifica, creando una trappola mortale per drago e cavaliere, che muoiono fulminati. Rimango inginocchiata a terra, con il pungo ancora affondato nella neve. Spero solo di essere riuscita a contenere il campo elettrificato e non aver ferito gli altri. Mi rialzo mentre Shruikan si avvicina a me con un sorriso “Ce l’abbiamo fatta..” annuncia scoprendo le zanne in un sorriso
Annuisco guardando i corpi carbonizzati di Calon e Angus, riversi sulla neve. “Manca Eragon ora..”
Il ruggito straziante di Saphira lacerca l’aria. La dragonessa si alza in volo, il corpo ricoperto di sangue e un’ala incrinata. Aguzzo la vista per guardare Eragon, anche lui è debole e ferito. Sarebbe il momento ideale per attaccarli, ma cavaliere e drago battono in ritirata il più velocemente possibile mentre gli stregoni gli lanciano contro gli ultimi incantesimi.
“Andiamo dai!” insiste Shruikan indicando la sella con il muso
“No.. non avrebbe senso ucciderli ora.. sono troppo deboli..”
“Ancora con questa storia.. te ne devi approfittare, non siamo qui per dimostrare il nostro coraggio o il nostro valore.. ma per vendicare Gale e Garjzla.. te lo ricordi vero? O te lo devo ripetere ogni santo giorno?”
“So quello che devo fare Shruikan!” rispondo adirata, scrollandomi di dosso la neve
Il maestro e Kelan mi raggiungono –Dovevi ucciderlo! Era il momento giusto!- mi urla contro lo stregone
Assesto un calcio alla neve –Per una buona volta, potete lasciarmi in pace tutti voi?- urlo andandomene arrabbiata
Perché ero così confusa? Qualcosa mi bloccava. Questi sentimenti contrastanti mi stavano consumando dentro e dovevo trovare una soluzione al più presto, o non sarei mai riuscita ad uccidere tutti i cavalieri.

ANGOLO AUTRICE:
Scusate l'enorme ritardo ma in questi giorni sono stata al Vittorio Veneto Film Festival (non so se lo conoscete) e quindi non ho potuto aggiornare :(  Per quanto riguarda il capitolo, Angus e Calon sono fuori gioco :( Eragon e Saphira se ne sono andati via in fin di vita e Evee comincia ad avere dei ripensamenti, dei sentimenti contrastanti la stanno consumando dentro, come ne uscirà? Intanto Kelan la sta consolando a dovere *.* Alla prossima e grazie a tutti quelli che ancora mi seguono *.*
Ps: In questi giorni ho pensato a una colonna sonora adatta a questa FF e ho pensato che Monster degli Imagine Dragons si adatti perfettamente alla storia e sopratutto ala situazione di Evee e Shruikan! Ascoltatela mi raccomando ;)

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Capitolo 20
*** L'ultima battaglia ***


-Siete pronti.. attaccheremo domani, quando il sole sarà calato oltre le montagne..- annuncia il maestro sistemandosi la lunga tunica nera
Mi rialzo ansimante, con un dolore pulsante alla testa e faccio un piccolo inchino –Grazie maestro..-
Il mio allenamento era completato. Dopo l’attacco di Eragon ero stata sottoposta a dure lezioni per migliorare il controllo della mente. Avevo imparato a sferrare potenti attacchi mentali e sapevo come controllare la mente, ero pronta. Posso dire di essere allo stesso livello di Eragon, forse ho superato anche mio padre. Fatto sta che mi sento più forte, sento di poter fare qualsiasi cosa e so per certo che riuscirò ad ucciderli tutti.. anche se dovessero attaccarmi assieme o dovessero spezzarmi tutte le ossa.. io riuscirò ad ucciderli.
“Dovresti riposare..” mi consiglia Shruikan mentre raggiungiamo il nostro alloggio
“Svegliami domani, verso il pomeriggio.. d’accordo?”
“Ma perché devo svegliarti sempre io? Non puoi farlo te una buona volta?”
Alzo gli occhi al cielo “Sei tu quello mattiniero..” taglio corto
Kelan sbuca da una delle gallerie e alza la grossa testa in segno di saluto –Ma guarda chi si vede..-
Shruikan ringhia “Non dovresti essere a nanna, cane?”
Il lupo ridacchia –Evidentemente no pennuto.. sono venuto a parlare con Evee se non ti dispiace..-
“Mi dispiace molto in effetti..” ringhia avvicinandosi minaccioso al lupo
Kelan lo guarda accigliato per poi distogliere lo sguardo e concentrarsi su di me –Sei pronta?- mi chiede
Annuisco convinta –Più che pronta.. ho solo bisogno di riposare..- spiego strofinandomi gli occhi
“Perché tutta questa premura?” chiede Shruikan
Kelan alza gli occhi al cielo –Farti gli affari tuoi no?-
“I suoi affari sono anche i miei, se non ti è ancora chiaro..”
-Basta!- mi intrometto io, mettendomi in mezzo ai due litiganti –Possibile che non andiate mai d’accordo?-
Shruikan sbuffa “Non mi piace il suo atteggiamento.. fin troppo orgoglioso..”
Kelan ridacchia -Senti chi parla, il drago più umile sulla faccia della terra..- risponde sarcastico
-Entrambi avete dei difetti ok? Ma questa guerra è più importante.. dobbiamo essere uniti e aiutarci se vogliamo vincere..-
Riesco a zittirli e poi concedo loro un sorriso –Sono sicura che diventerete grandi amici voi due..-
“Ah bhe.. se lo dici tu..” borbotta Shruikan andandosene
Kelan scuote la testa e si avvicina a me –Buonanotte..- sussurra
Sorrido e gli accarezzo il collo –Buonanotte Kelan..-
 
Il covo è in gran fermentazione. Il maestro e alcuni stregoni stanno sistemando gli ultimi dettagli e ripassano la strategia scelta per l’attacco. Non è molto complicata. In prima linea ci sarà Kelan con il suo branco, che partirà alla carica contro i soldati del castello, poi arriveranno gli stregoni ed infine entro in campo io. Sistemo l’armatura sul muso di Shruikan. Non sono altro che pezzi d’acciaio neri con rifiniture in ora, la sella è di cuoio scuro con un elegante manico e delle cinghie argentate sui lati. In prossimità della coda l’armatura finisce con delle appuntite lame d’acciaio, affilate come rasoi.
Il drago mi guarda sorridendo “Adesso sono ancora più spaventoso!” esclama scoprendo la fila di zanne bianche
-Non gasarti troppo, pennuto!- Kelan ci raggiunge camminando silenzioso, con indosso un’elegante armatura argentata che gli ricopre quasi tutto il corpo, lasciando solo il muso scoperto.
Shruikan ringhia e si allontana mentre io rimango là ad osservarlo –Kelan, hanno fatto un ottimo lavoro con la tua armatura..- mi complimento
Lui sorride –Credo che con te abbiano fatto ancora meglio..- risponde squadrandomi –Sei bellissima..-
Abbasso lo sguardo imbarazzata. Era da tanto che non provavo questa sensazione. Il calore sulle guance, il cuore che martella nel petto –Grazie..- sussurro cercando di sembrare il più normale possibile
Indosso delle semplici vesti in cuoio nero con placche di metallo sul petto e sulla schiena. Braccia e gambe sono libere di muoversi senza impicci e lo stesso vale per la testa. Nessun elmo, solo una lunga treccia con laccetti dorati che riprendono le rifiniture dell’armatura di Shruikan.
Il maestro si avvicina a noi –E’ tutto pronto, possiamo partire..-
Annuisco e salgo in sella a Shruikan assicurando le cinghie intorno alle gambe. Stringo la maniglia della sella e partiamo. Shruikan sbuca fuori dal covo alzando un vortice di neve, per poi proiettarsi nel cielo coperto di stelle. Tramite la magia gli stregoni riescono a volare, trasportando i lupi con loro. Accarezzo il pomolo azzurro di Andlat e chiudo gli occhi –Andrà tutto bene..- continuo a ripetermi
“Sei in ansia?”
Sospiro e scuoto la testa –Sto per affrontare l’ultima battaglia della mia vita, sto per uccidere mio padre e tutti gli altri cavalieri.. no, non sono in ansia..-
Shruikan sbuffa “Ricordati che non sei da sola.. poi c’è anche Kelan..”
Mi acciglio –Credevo che odiassi Kelan..-
“Non è che mi stia simpatico, però ha promesso di proteggerti.. quindi vuol dire che in fondo, ti vuole bene..” spiega
Sorrido e gli accarezzo le squame lisce –Grazie Shrui..- sussurro
 
Kelan ed il suo branco correvano nell’immensa distesa d’erba argentata, illuminata dalla luce della luna, verso il castello bianco difeso da una schiera di soldati elfi che impugnavano lance e archi.
Io e Shruikan osserviamo la battaglia nascosti all’interno di una nuvola, aspettando il momento adatto ad attaccare. Appena il branco si scontra con la schiera di soldati gli stregoni entrano in azione e proprio in quel momento anche Eragon, seguito dagli altri draghi, compare da sopra la cascata, scendendo in picchiata con un ruggito che fa tremare la terra. Ci sono Arya e Firnen, i miei compagni di allenamenti compreso anche Finny che si è rimesso dall’avvelenamento e poi c’è mio padre. Con la magia fermo le frecce dei soldati e mi impadronisco della mente di alcuni di loro. Tiro una raffica di frecce addosso ad Eragon e agli altri draghi, alcune vanno a segno altre invece rimbalzano sulle luccicanti armature dei draghi. Decido di entrare in azione e scendo in picchiata verso Eragon. Shruikan conficca gli artigli nella schiena della dragonessa e sputa fuoco, cercando di beccare Eragon. Lui però nella sella non c’è. Sgrano gli occhi e sguaino Andlat, girandomi e parando un suo fendente. Ci guardiamo negli occhi, poi lo scanso via con un solo colpo e Shruikan lo fa cadere nel vuoto, con una capovolta. Mi tengo stretta alla maniglia della sella e sferriamo un altro attacco a Saphira ma Castigo si para davanti a me con le fauci spalancate, abbattendo la sua coda ricoperta d aculei sullo stomaco di Shruikan. Il mio drago ruggisce di dolore e si capovolge all’indietro per sfuggire ad un altro attacco. Una volta ripreso il controllo sbatte forte le ali e si dirige verso Castigo. Entrambi i draghi spalancano le fauci e sputano fuoco mentre io e mio padre saltiamo dalla sella, con le spade sguainate pronti a colpirci a vicenda. Cadiamo nel vuoto mentre le fiamme nere e rosse dei nostri draghi si mischiano tra loro, creando un calore e una luce insopportabili. Sferro un pugno sullo stomaco di mio padre e lui mi afferra i polsi, cercando di bloccarmi. Prova ad entrare nella mia mente ma io lo percepisco e, prima di rimanere intrappolata in qualche incantesimo, lo respingo con un potente attacco che gli rivolta la testa all’indietro facendogli gocciolare sangue dal naso. Mi stacco da lui e afferro la coda di Shruikan, accorso a salvarmi. Mi arrampico e corro sulla sua schiena per poi sedermi di nuovo sulla sella. Castigo è riuscito ad afferrare mio padre prima dello schianto ma ha perso il controllo ed è caduto a terra, probabilmente avranno bisogno di qualche minuto per riprendersi. Decido di liberarmi dei più deboli e raggiungo i miei ex compagni. Finny, Alissa e Ethan combattono uniti, senza mai allontanarsi troppo l’uno dall’altro. Sono cresciuti, e sembrano essere diventati ancora più forti. Devo riuscire a colpire i loro punti deboli e il gioco è fatto. Raccolgo i fulmini nelle mie mani e compisco Ory sulla schiena, la dragonessa rossa precipita a terra ma prima che possa schiantarsi Ioufur e Ethan accorrono in suo aiuto e la trasportano fino a terra. Digrigno i denti e li raggiungo a tutta velocità per poi sputare fuoco verso di loro, ma qualcosa lo spegne. Una quantità immensa di acqua ci colpisce e Shruikan è costretto ad atterrare. Mi guardo attorno tossendo l’acqua che mi è entrata nei polmoni. Finny e Hirador atterrano davanti ad Alissa e Ethan, sono stati loro a spegnere il fuoco. Shruikan ruggisce scrollandosi di dosso l’acqua.
-Guarda chi si rivede!- esclamo osservano Finny, che impugna la sua spada azzurra. Attorno ad essa zampilla un vortice di acqua cristallina. –Bella spada.. cos’è? Una specie di magia?- continuo
-Si chiama Adurna..- mi informa alzando la lama al cielo
Sorrido –E così sai usare anche tu un elemento..- osservo
Lui annuisce –Anche tu, a quanto pare..-
Accumulo di nuovo i fulmini nelle mani e li lancio contro di lui, come previsto risponde sprizzandomi un vortice di acqua addosso. Stupido Finny, non gli hanno insegnato che l’acqua è un ottimo conduttore? I fulmini percorrono velocissimi il vortice d’acqua fino a raggiungere i palmi aperti di Finny. Il cavaliere viene sbalzato qualche metro più indietro, le mani completamente bruciate e i capelli dritti sulla testa.
Rido di gusto seguita da Shruikan –Tutto bene, biondino? Non pensavo fossi ancora così ingenuo...-
Alissa mi guarda infuriata e si avvicina a me “E’ molto veloce, non credo sia il massimo affrontarla in cielo” mi consiglia Shruikan studiando i sinuosi movimenti della dragonessa rossa
“Provo con un attacco mentale..”
Chiudo gli occhi e raggiungo la mente di Alissa, intorno a lei è costruita una difesa solidissima. Non mi aspettavo fosse così forte. Cerco di abbatterla ma inutilmente, riesco solo a scalfirla. Continuo a provare mentre la rabbia si impossessa di me e offusca la mia mente.
“Evee!!!” la potente voce di Shruikan mi rimbomba nella mente. Scuoto la testa e riapro gli occhi, me è troppo tardi.
Firnen sta per azzannarmi con le sue lunghe zanne, Shruikan si mette in mezzo. Quando i denti del drago verde trapassano l’armatura e trafiggono il suo collo, il mio drago ruggisce di dolore e si contorce per cercare di liberarsi. Piena di rabbia lancio un potente fulmine addosso al drago, colpendolo in pieno muso e provocandogli una brutta ferita. Arya salta a terra e corre verso di me, con la lama verde sguainata. E’ un’ottima spadaccina, forse la migliore con cui io abbia mai combattuta ma nonostante tutto non riesce a colpirmi. Grazie allo scudo di magia che ho creato intorno a me e alla mia velocità riesco ad evitare tutti i suoi attacchi e a colpirla infine con l’ennesimo fulmine. Nonostante l’ultimo attacco si rialza e corre verso di me. Rimango ferma ad aspettarla, rafforzando lo scudo attorno a me con i fulmini. Appena lo toccherà ci rimarrà secca. Il mio volto si increspa in un sorriso che viene però subito rimpiazzato da una smorfia di dolore. Firnen deve essere riuscito a colpire Shruikan. Un dolore lancinante al petto mi costringe a cadere in ginocchio e lo scudo attorno a me cade. Arya sta per tranciarmi la testa con la sua spada quando Kelan le compare alle spalle, affondando le sue zanne sulla spalla dell’elfa. Mi rialzo intontita e paro un fendente di Ethan con Andlat, non posso abbassare la guardia nemmeno un secondo. Shruikan atterra di fianco a me, colpendo Ethan con una zampata. Salgo in sella e, prima di schizzare in cielo, ringrazio Kelan facendogli l’occhiolino. Il lupo ulula e riprende a concentrarsi su Arya, affiancato da altri due lupi del suo branco.
Finny, Ethan ed Alissa mi raggiungono in cielo, in sella ai loro draghi. Rimaniamo a studiarci per qualche secondo poi partiamo di nuovo alla carica. Shruikan si avventa su Ioufur, azzannandogli il collo ma Ory gli piomba di lato, affondando gli artigli sul suo fianco e lo stesso fa Hirador, mordendo l’ala nera.
Shruikan riesce a scansare Ory con un colpo di coda ed io corro sull’ala del mio drago, colpendo il muso di Hirador con la spada. I tre draghi si spostano e sfrecciano in formazione verso l’alto. Io e Shruikan li seguiamo a ruota, accellerando sempre di più. Cerchiamo di colpirli con fuoco e fulmini ma loro si spostano velocissimi, come un banco di pesci. Andiamo avanti così per diversi minuti, e non facciamo altro che stancarci.
“Shruikan è inutile.. sono coordinati, si coprono le spalle a vicenda!”
“Questi bastardi! Ora gli faccio vedere io!” urla infuriato
“No Shrui! Non fare stronzate!” cerco di fermarlo ma è troppo tardi, sputa un’ondata di fuoco bollente, l’ultima che disponeva in gola, e la lancia verso i tre draghi. Riesce solo a colpirli di striscio ma Ethan rimane ustionato al braccio.
-Idiota! Così ti sei solo stancato!- gli urlo
“Almeno l’ho colpito!” risponde ringhiando
Ethan ride sfiorandosi il braccio ustionato –Ricordi Evee? Ci hai insegnato tu a fare questo..- mi dicembre Corrugo le sopracciglia e stringo la maniglia della sella con la mano sinistra, mentre nella destra tengo ben salda Andlat –Cosa intendi dire?-
Finny sorride e mi guarda con occhi lucidi –A collaborare.. Molto tempo fa, durante gli allenamenti con Ublat e Angmar, ricordi?-
I ricordi di quegli allenamenti, sotto la calda luce del sole pomeridiano e con il rumore della cascata in sottofondo, mi tornano alla mente. Ricordo di tutte le ossa che mi spezzai durante quegli allenamenti e di quanto ero felice quando trovai la soluzione giusta per battere il maestro. La collaborazione. Era l’unica soluzione possibile e loro, a distanza di anni, si erano allenati solo su questo. Allenati per combattere assieme.
Abbasso lo sguardo e sorrido. Se non me ne fossi andata via.. forse anch’io farei parte della loro formazione. Anch’io sarei a combattere là con loro. L’urlo disperato di Igor mi raggiunge le orecchie e mi riscuote dai miei pensieri. Mi giro per vedere Saphira azzannare il corpo senza vita di Igor, spezzando le bellissime ali piumate. E’ morto, se ne è andato. Non che mi stesse tanto simpatico ma in tutti quegli anni era sempre stato affianco a me, sempre pronto a dirmi qualche cattiveria certo.. ma lui c’era. Digrigno i denti di rabbia e mi lancio contro Saphira ed Eragon, lasciandomi alle spalle i miei compagni. I miei ex compagni, per meglio dire. Perché mi ostino ancora a chiamarli così? Sono nemici. Punto e basta. Shruikan e Saphira si scontrano in un testa a testa a cui si aggiunge inaspettatamente anche Castigo. Prima che mio padre possa anche solo raggiungermi mi lancio nel vuoto verso Eragon e lo afferro, tenendolo stretto con le braccia e trascinandolo con me. Risco a tirargli un fendente con la mia spada e gli lacero il fianco. Prima di schiantarmi nel terreno riformo lo scudo intorno a me che attutisce la mia caduta, ma non del tutto. Cado male a terra e mi spezzo un braccio. Mi rialzo digrignando i denti e tenendomi il braccio spezzato stretto al petto. Non ho il tempo di curarlo, Eragon sta già correndo verso di me. Brisingr sguainata che si sta riempiendo di fiamme. Faccio lo stesso con Andlat ricoprendola di fulmini accecanti e mi lancio alla carica. L’impatto delle nostre lame ci sbalza qualche metro più indietro, cado di nuovo sul braccio rotto e urlo di dolore. Non riesco nemmeno più ad alzarmi tanto mi fa male. Eragon è già in piedi, avanza veloce verso di me pronto a darmi il colpo di grazie ma qualcuno si para davanti a me, e una lama rosso fuoco blocca quella azzurra di Eragon.
Alzo gli occhi per guardare in faccia il mio salvatore. Papà. Indietreggio aiutandomi con le gambe e con il braccio buono e osservo la scena.
-Ti prego Eragon..- sussurra mio padre, il viso nascosto dalle ciocche corvine
Eragon, con gli occhi pieni di lacrime, scuote la testa –Questo è un mio errore, devo fermarla io!-
-E’ mia figlia..-
-E’ anche mia nipote e non ce la faccio a vederla così.. qualcuno deve fermarla e non lo farò fare di certo al suo stesso padre..-
Questo è il momento adatto, il momento giusto per colpire. Impugno Andlat e punto la lama contro la schiena di mio padre. Con un colpo ben assestato posso trafiggerli tutti e due. Chiudo gli occhi e sospiro. Ce la posso fare, sarà solo questione di secondi. Riapro gli occhi pronta ad affondare la lama ma una voce che ben conosco riesce a fermarmi. Nessuno era mai riuscito a fermarmi prima, ma quella voce non potevo non ascoltarla. Giro la testa lentamente verso la fonte di quella voce. Erisdar è in piedi a qualche metro da me, dietro di lui se ne sta seduto Hljòdhr, senza un’ala e con le sue squame argentate illuminate dalla luna. Di nuovo un susseguirsi di ricordi nella mia mente che mi riempiono gli occhi di lacrime. Cosa ci fa qui?
-Evee.. non farlo, te ne pentirai per tutta la vita..- continua Erisdar con quella sua voce saggia e rassicurante che tanto mi era mancata
Scuoto la testa e le lacrime sgorgano dai miei occhi –Devo farlo! Io devo!-
-Perché Evee, cosa risolvi con questa pazzia? Non tornerà mai più indietro..-
Singhiozzo rumorosamente e piango senza più ritegno –Me l’hanno portato via loro! Sono stati loro! Mi hanno rovinato la vita!- urlo mentre le lacrime continuano a scorrere imperterrite lungo le guance
-Guarda cosa sei diventata Evee.. sei un mostro..- osserva indicando la lama della mia spada
Guardo la punta della mia spada che ferisce la carne di mio padre ed il suo sangue gocciola lungo la lama, raggiungendo l’impugnatura per poi raggiungere le mie dita. Il mio stesso sangue. Sto uccidendo mio padre.
Senza aver il tempo di formulare un altro pensiero gli artigli di Firnen mi afferrano le spalle e vengo catapultata in cielo ad una velocità inaudibile. Le lacrime sul mio volto si asciugano per vento freddo e, con un solo colpo, Firnen mi lancia nell’oceano. Cado nelle fredde acqua cristalline e, senza più forze, mi lascio sprofondare nell’oscurità opprimente degli abissi. Sento un tonfo sopra di me, Shruikan si è tuffato per salvarmi. Prima che mi possa raggiungere però una creatura compare da dietro una roccia coperta di coralli rosa. La sua pelle azzurrina, le sue pinne che sembrano ventagli dorati, il suo canto melodioso. E’ lei, è la stessa creatura che io e Gale avevamo incontrato anni fa. Stavolta però qualcosa è cambiato, la sua iride non è più violacea come una volta, ora mi sembra blu. Blu come il cielo oltre le nuvole. Blu come gli occhi di Gale.
“Gale..” formulo il suo nome nella mia mente
Nel canto della creatura ora mi sembra di udire la sua voce, che risuona nella mia testa “Evee.. basta..”
Schiudo la bocca e alcune bollicine mi solleticano il viso, per poi ondeggiare verso l’alto “Sei tu? Gale?”
“Non voglio più vederti così.. ricordati chi eri e cosa volevi diventare” sussurra. La creatura si avvicina a me e mi appoggia il muso sulla pancia “Gale..” lo chiamo ancora
“Io sarò sempre con te.. e Garjzla con Shruikan..” sussurra ancora una volta per poi trasportarmi delicatamente in alto, fino a che Shruikan non mi afferra con i suoi artigli.
Guardo in basso ma la creatura è sparita. Era davvero lui? Era davvero il mio Gale? Ricordati chi eri e cosa volevi diventare. Le sue parole continuano a rimbombare nella mia testa e così anche quelle di Erisdar.
“Cosa siamo diventati Shruikan?” chiedo al mio drago che poco a poco riduce la velocità. Non ha più senso tornare in superficie ora, non ha più senso vivere. Siamo tornati al punto di partenza, proprio come qualche anno fa. Al punto in cui non sapevamo cosa fare della nostra vita e, con i cuori colmi di rabbia e dolore, avevamo scelto la vendetta. Ma ora che scelta avevamo? La morte. Si, forse era la scelta più ovvia. Eppure le parole di Gale, perché io ero sicura che quella creatura che mi parlava era Gale, riempivano di speranza il mio cuore. Scioglievano il ghiaccio da troppo tempo lo aveva ricoperto e spazzano via la nebbia che oscurava i miei pensieri. Ora, potevo vedere chiaramente chi ero e chi sono diventata. Sta a me scegliere cosa voglio diventare.
“Shruikan..” sussurro ancora nella sua mente
Il mio drago si affianca a me e mi guarda con gli occhi cristallini “Abbiamo sbagliato tutto..”
I miei occhi si riempiono di lacrime ancora una volta, che si mischiano con l’acqua salata dell’oceano. L’ossigeno nei miei polmoni scarseggia ed il braccio rotto riprende a pulsare dolorosamente.
“Forse è meglio mollare qui, Shrui.. abbiamo commesso un errore a cui non possiamo rimediare..”
Il mio drago chiude gli occhi “Abbiamo ucciso tutti i nostri maestri, ci siamo alleati con gli stregoni, abbiamo tradito i cavalieri dei draghi, abbiamo quasi ucciso il tuo stesso padre..”
“Se solo avessimo scelto un’altra via.. non quella della vendetta”
“Ricordi la nostra promessa di tanto tempo fa? Quando Gale e Garjzla c’erano ancora?”
“Qualunque cosa sarebbe successa avremmo sconfitto i pregiudizi che la gente aveva nei nostri confonti.. tu perché sei nipote di Morzan, ed io perché sono un discendente di Shruikan..”
“Avevo giurato a me stessa che non mi sarei mai arresa..” continuo
“Manteniamo la nostra promessa Evee.. spazziamo via dalla faccia della terra il nostro vero nemico!” la sua voce piena di forza e speranza rimbomba nella mia testa
Ora il mio cuore martella incostante nel petto e le lacrime scendono di nuovo lungo le guance “Vai Shruikan!” urlo afferrando la maniglia della sella.
Con un solo colpo d’ali sfrecciamo velocissimi lungo gli abissi verso la superficie. Stringo le gambe attorno alla sella e alzo la testa, ora posso vedere la luna perfettamente sferica alta nel cielo. Tra poco saremo fuori, e faremo vedere a tutti chi siamo veramente. Shruikan sbuca in superficie in un esplosione di acqua, con un ruggito che lacera l’aria e si alza su tutti gli altri. Inspiro l’aria fresca della notte e accumulo i fulmini nel palmo della mie mani, ignorando il dolore al braccio rotto. Appena individuo Il mio maestro, con il volto increspato in un sorriso nel costatare che sono ancora viva, Shruikan si avventa addosso a lui spezzando lo scudo che lo ricopre ed infine gli lancio addosso tutta l’elettricità che dispongo nel corpo. La sua espressione felice cambia in una confusa e spaventata e, inevitabilmente, si schianta a terra.
“L’unico modo per fermarlo è combatterlo mentalmente!”
“Non sono ancora pronta per affrontarlo così!” protesto mentre voliamo più alti sopra le nuvole
“Fa come ti dico, io sarò con te!”
Senza protestare ancora chiudo gli occhi e raggiungo la mente del mio maestro ricoperta da un muro spesso e inscalfibile. Sferro una serie di attacchi ripetuti ma lui mi anticipa e abbatte la mia difesa con un potente attacco che fa tremare il mio corpo, come fossi presa dalle convulsioni. Piano piano riesce a farsi largo nella mia mente.
“Cosa stai facendo Evee?” mi chiede con la sua voce che solo ora mi rendo conto essere odiosa e terribilmente acida.
“Ti sto uccidendo!” urlo sferrando un altro attacco che gli provoca solo un po’ di sangue da naso
“Perché? Il tuo nemico sono i cavalieri ricordi?”
“No ti sbagli, o meglio, io ho sbagliato. Ho sbagliato tutto ed ora voglio cercare di rimediare e di uccidere il mio vero nemico! Tu!” la mia voce viene spezzata da un dolore lancinante alla testa
“Brutta mocciosa..”
Shruikan accorre in mio aiuto e aumenta la difesa della mia mente, per poi lanciare l’ennesimo attacco “Stai zitto verme!” lo insulta ringhiando
“Ora ubbidirete solo a me!” urla premendo contro le pareti delle nostre menti, sfogliando tutti i nostri ricordi. Spogliandoci di ogni nostra emozione, passata e presente. Vuole impossessarsi dei nostri corpi.
Sono debole, troppo debole per uno stregone come lui. Il fisico cede e le ultime barriere della mente anche, mi lascio trascinare in un tunnel nero e oscuro. Nessuno potrà più riportarci indietro, questa era la nostra fine.
Una mano sfiora la mia e di nuovo quel calore confortante mi pervade “Non arrenderti adesso Evee, combatti!”
“Gale..” sussurro sorridendo e cercando di afferrare la sua mano nel buio
“Questa è la fine, Evee..” continua lo stregone ridacchiando
Scuoto la testa e sbatto un pugno a terra “No! Questa è la tua fine!” urlo accompagnata dal ruggito di Shruikan
Sferriamo un ultimo decisivo attacco mentale. E’ come se venisse colpito da una raffica di fulmini potentissimi, che gli bruciano il cervello. Riapro gli occhi di colpo e mi ritrovo riversa a terra, Shruikan di fianco a me ringhia verso lo stregone che si contorce tra l’erba. Guardo la scena senza più la forza di rialzarmi. Sangue gli esce dagli occhi, dalle orecchie, dal naso e dalla bocca. Le sue ossa si spezzano come vasi di cristallo e le sue vene scoppiano come palloncini. Infine le convulsioni si fermano e lo stregone esala un ultimo respiro prima della morte.
“Va all’inferno..” sussurra Shruikan prima di accasciarsi a terra, privo di forze
Esulti di vittoria risuonano nelle mie orecchie. Ora, senza il loro capo, gli altri stregoni sono vulnerabili e sicuramente sono confusi da ciò che è successo. La battaglia è vinta, i cavalieri dei draghi hanno vinto. Un pensiero però mi tormenta. Kelan. Lo uccideranno e non posso permetterlo.
Con le ultime forze che mi rimangono raggiungo la sua mente “Kelan..”
“Evee, sei tu! Che diavolo sta succedendo?” mi chiede urlando
“Vattene Kelan, scappa.. mi dispiace..” sussurro per poi richiudere la mia mente e abbandonarmi di nuovo a terra. Allungo una mano e la appoggio sopra la zampa di Shruikan, poi tutto si fa buio.

ANGOLO AUTRICE:
T.T Sono triste! T.T  Scrivendo questo capitolo ho versato qualche lacrima, non osa immaginare cosa sarà quando scriverò il finale! T.T Bhe, come avrete poteuto leggere, i nostri due protagonisti hanno capito i loro sbagli e hanno deciso di mantenere la promessa che si erano fatti molto tempo fa, ma con l'aiuto di una persona inaspettata. Gale. Ora, non che la creatura era Gale. In realtà era solo la parte buona di Evee che le diceva di tornare indietro e, poichè essa se ne era andata insieme a Gale, a Evee sembrava di sentire la sua voce.. non so se mi sono spiegata xD E' contorta perfino per me la cosa hahah xD Comunque spero vi sia piaciuto questo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo e vi avverto che sarà abbastanza malinconico :( Se non riesco ad aggiornare entro stasera rimanderò tutto a mercoledì perchè domani devo studiare tutto il giorno T.T Alla prossima, bacioniii

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Capitolo 21
*** Epilogo ***


Mi risveglio di soprassalto, ancora distesa in mezzo all’erba. Scatto a sedere e singhiozzo, cercando di mettere a fuoco le persone che stanno intorno a me. Il muso caldo si Shruikan si appoggia sulla mia guancia rassicurandomi. Respiro a fondo e poi apro di nuovo gli occhi. Mio padre è inginocchiato davanti a me, come anche Eragon e Erisdar. Finny, Ethan e Alissa sono in piedi appena dietro di loro e più distanti ci sono i soldati elfi e gli altri draghi, intenti a guardarmi silenziosamente.
Mio padre mi abbraccia stretto –Grazie a Dio.. sei tornata..- singhiozza stringendomi ancora di più
Non trattengo le lacrime e scoppio a piangere di nuovo, allacciando le braccia intorno al collo di mio padre –Papà.. mi dispiace.. mi dispiace tanto..- continuo a singhiozzare
Eragon si rialza e sospira –Come hai fatto a sconfiggere lo stregone?- chiede dandomi le spalle
-Mi ha aiutato..- lascio in sospeso la frase e ripenso alla voce calda di Gale nella mia testa
-Chi?- continua guardandomi confuso
Scuoto la testa e mi rialzo, aiutata da papà e Erisdar –No, non è importante...- taglio corto
Erisdar mi poggia una mano sulla spalla e sorride dolcemente –Sei stata molto coraggiosa..-
Eragon annuisce –Se non fosse stato per te a quest’ora saremo tutti morti..-
-Cosa?- una voce si alza tra i soldati –Ora la ringraziamo?-
-E’ stata lei ad uccidere tutti i cavalieri!-
-E’ un mostro! E’ la figlia di Morzan!- urla un altro
Scambio un’occhiata con Shruikan e abbasso lo sguardo. Nonostante tutto i pregiudizi restano, ma cosa potevo aspettarmi? Non solo ero nipote di Morzan ma avevo anche tradito i cavalier dei draghi proprio come fece lui molto tempo fa. Il danno era fatto, non avrei mai più potuto rimediare.
-State zitti!- urla Finny avanzando verso di noi –Non sapete cosa ha passato!-
-No Finny.. hanno ragione..- sussurro cercando di sciogliere il nodo sempre più stretto alla gola –Anche se ho sconfitto gli stregoni e i lupi, non potrò mai più rimediare a ciò che ho fatto..-
-I lupi no..- interviene Alissa –Sono scappati oltre l’oceano..-
-Pensavo di averli uccisi tutti molti anni fa.. mi sbagliavo..- continua Eragon
Scuoto la testa e sorrido. Finalmente una buona notizia –No, i lupi non sono pericolosi.. hanno approfittato del potere degli stregoni per vendicarsi di voi ma da soli non avrebbero mai attaccato..- spiego
Mio padre annuisce –Bene, allora non credo siano più un problema..-
-L’unico problema qua sono io..- continuo, avanzando verso i soldati di modo che tutti possano vedermi
Scambio un altro sguardo con Shruikan e lui annuisce “E’ l’unica soluzione..”
“Lo so..” continua lui
-Ciò che ho fatto non merita perdono, non sono cui per chiedervi pietà.. ma per scusarmi con tutti voi.. Ho tradito i cavalieri dei draghi e ho ucciso tre dei migliori maestri che io abbia mai avuto, nessuno potrà dimenticare quello che ho fatto e l’odio verrà alimentato ancor di più per il semplice fatto che io sono la nipote di Morzan e il mio drago è un discendente di Shruikan..-
-Evee! Avevi detto che avresti eliminato i pregiudizi su di voi!- mi urla Ethan. Ethan, l’ultima persone che mi aspettavo di sentir parlare.
Sorrido –Grazie Ethan ma.. non credo ci sia più nulla da fare..-
Guardo i miei maestri, Erisdar annuisce come a confermare la mia decisione. Sa già cosa ho intenzione di fare e anche per lui è la decisione migliore.
-Credo sia meglio per tutti.. che io me ne vada per sempre da queste terre.. lontano il più possibile da qui e da Alagaesia..- annuncio
Il silenzio cala intorno a me e gli sguardi increduli di tutti i presenti mi costringono a proseguire il mio discorso –Eragon, quando tornerai ad Alagaesia..- la mia voce si ferma, spezzata dal pianto. Deglutisco e cerco di continuare –Devi dire al popolo che siete riusciti ad uccidermi.. e che avete sconfitto il nemico..-
-Cosa stai dicendo?- mi chiede mio padre afferrandomi le braccia
-So quello che dico papà..- rispondo duramente –E’ la soluzione migliore per tutti..-
-Non pensi al tuo futuro? Non vuoi continuare il tuo addestramento?- chiede Eragon
Scuoto la testa –Che senso avrebbe? Ormai non ne trovo più l’utilità. Combattere è l’ultima cosa che voglio fare..-
-Allora torna a casa e basta.. fallo per tua madre..- cerca di convincermi mio padre, con gli occhi pieni di lacrime. Non l’avevo mai visto così. Quanto devo averlo fatto soffrire, non oso nemmeno immaginarlo.
-Come posso tornare a casa come se non fosse successo niente? Ho tradito i cavalieri dei draghi! Ho quasi ucciso il mio stesso padre! Non potrò mai vivere bene se ritorno a casa..e la mamma starà meglio senza di me, l’ho fatto soffrire fin troppo..-
Mio padre scuote la testa e affonda le dita tra i capelli corvini –No! No!- urla. Castigo gli appoggia il muso sulla schiena e chiude gli occhi “Hai ragione, Murtagh”
“Grazie.. Castigo”
Il drago rosso mi guarda dolcemente con gli occhi ambrati. Quanto mi è mancato in tutti questi anni.
Erisdar avanza verso di me –Ha ragione Evee.. questa è l’unica soluzione..-
-Allora dirò che hai ucciso tu lo stregone e hai perso la vita in battaglia!- continua Eragon
Sorrido –Non avrebbe senso.. non cambierebbe niente. Se dirai che hai ucciso tu lo stregone e sei riuscito a sconfiggermi, il popolo ti amerà ancora di più e sosterrà per sempre i cavalieri dei draghi.. in più, per mia madre sarà meno doloroso.. sapere che sono morta combattendo un nemico dell’impero per proteggere i cavalieri e rimediare al mio errore la farà soffrire terribilmente.. quindi è meglio che rimanga nella convinzione che sono morta da mostro e da assassina..- spiego torturandomi le dita callose
Solo ora mi accorgo che il mio braccio rotto è guarito, probabilmente è stata Arya. Ricordo che era molto abile nelle arti mediche, anche più di Eragon.
Eragon annuisce –Così è deciso..- sussurra appoggiando una mano sulla spalla di mio padre, pallido in volto e con il viso bagnato dalle lacrime.
Annuisco –Partirò domani..-
 
Il giorno della mia partenza a salutarmi si presentarono Erisdar, Eragon, mio padre, Alissa, Ethan e Finny. Non che mi aspettassi chissà quale addio, ma loro erano le persone più importanti e questo mi bastava.
Sistemai sella e bisacche sul dorso di Shruikan e passai a salutare tutti i presenti uno ad uno. Alissa e Ethan si avvicinarono a testa bassa –Per noi rimarrai sempre la nostra compagna di squadra..- disse Alissa
-Avete combattuto meglio di qualunque altro cavaliere..avrei tanto voluto far parte di quella formazione..- ammetto con un sorriso
Ethan si schiarisce la gola –Scusa per l’arroganza.. sai, ero un po’ stupido qualche anno fa..-
“Non posso crederci che l’abbia ammesso” commenta Shruikan sbuffando
Ioufur gli ringhia contro “A quanto pare tu non sei cambiato eh?”
I due draghi si scambiano un sorriso “No, nemmeno tu..” risponde Shruikan
Non avrei mai immaginato che alla fine di tutto si salutassero con un sorriso. Come buoni amici.
-L’unica che deve scusarsi qui sono io..- rispondo abbracciandoli stretti –Grazie di tutto..-
Passo ad Eragon e Saphira. La dragonessa avvicina il muso al mio viso “Ho sempre pensato che foste drago e cavaliere più testardi e iperattivi di tutti..”
Shruikan ringhia e scuote la testa ma Saphira sorride e continua “Ma ho sempre pensato che sareste diventati drago e cavaliere più forti e coraggiosi di tutti.. e non mi sbagliavo”
Le lacrime cominciano a pizzicarmi gli occhi -G-grazie Saphira..- singhiozzo accarezzandole la guancia azzurra con le dita. Eragon mi sorride e mi afferra il polso, attirandomi tra le sue braccia –Io non ho altro da dire.. ha detto tutto Saphira..- bisbiglia al mio orecchio –Ti voglio bene, nipote..-
Mi sciolgo dall’abbraccio mentre le lacrime continuano a sgorgarmi dagli occhi –Anch’io zio..-
Passo a Finny che trovo già in lacrime, con gli occhi gonfi e rossi. Gli accarezzo il viso con la mano e poi lo abbraccio –Rimarrai sempre mio amico, ricordatelo..- sussurro
-Anche tu..- singhiozza
Gli sorrido e lui ricambia, cercando di reprimere i singhiozzi –Tua nonna aveva ragione..-
Corruga le sopracciglia e si asciuga le lacrime –Mia nonna? Che cosa centra?-
-Mi aveva detto che saresti diventato un bravo cavaliere.. e aveva ragione, lo sei- spiego arruffandogli i capelli biondo cenere.
Mi abbraccia di nuovo –Grazie, grazie, grazie..- continua a ripetere mentre anche i nostri draghi si scambiano gli ultimi saluti.
Mi sciolgo dall’abbraccio e mi avvicino a Erisdar –Maestro.. io..- comincio
-Non serve dire nulla Evee.. ormai ti conosco fin troppo bene e so che cosa provi nei miei confronti..-
Annuisco e gli sorrido –Si, hai ragione maestro..- ammetto
-Ciò che non sai è quello che penso io di te.. Ti posso dire che sei uno dei cavalieri più coraggiosi che io abbia mai incontrato, sei maturata in fretta e lo stesso vale per il tuo drago.. E’ stato un onore per me avervi come allievi..- dice con la sua voce rassicurante. I suoi occhi diventano lucidi e questo non fa altro che aumentare i miei singhiozzi. Lo abbraccio, stringendolo forte al petto.
-Grazie maestro.. grazie, grazie..- continuo a ripetere
Anche il drago argentato si unisce al nostro abbraccio e ci circonda con il suo lungo collo, appoggiando il suo muso sulla mia spalla “Abbiate cura di voi..” sussurra nelle nostre menti
“Ci proveremo..” risponde Shruikan
Gli ultimi a cui devo dire addio sono mio padre e Castigo. Con loro dico addio alla mia famiglia, alla mia casa, al mio passato. Queste saranno le ultime parole che dirò loro e la cosa che più mi fa infuriare è che non ho assolutamente idea di cosa dire. Rimango a guardarlo con le lacrime agli occhi e il petto che si alza per i singhiozzi.
-L’unica cosa che posso dirti come padre è di cambiare idea.. anch’io ero nella tua stessa situazione e..-
Lo interrompo alzando le mani e scuotendo la testa –Ormai ho deciso papà..-
Sospira e abbandona le braccia lungo i fianchi, con gli occhi che si riempiono di lacrime. Mi avvicino cercando di sorridere e lo abbraccio. Affondo il viso nel suo collo e piango le ultime lacrime rimaste. Il mio papà, il mio eroe. Come faccio a dirgli addio? Ce la farò senza la sua guida? So che posso farcela, ormai sono forte, ma il pensiero di non rivederlo più fa male, troppo male. Castigo avvicina il muso a me ed io lo cingo con le braccia, appoggiando la testa sulle sue squame cremisi.
-Prenditi cura della mamma e.. sono sicura che avrete altri figli, migliori di me-
Un singhiozzo scuote il petto di mio padre –Nessuno potrà mai rimpiazzarti.. io sono fiero di te, ricordatelo sempre..- sussurra tirando su col naso
Strizzo gli occhi incapace di rispondere a causa di quel nodo alla gola che non accenna a sciogliersi e mi sciolgo dall’abbraccio.
Castigo avvicina il muso a me ed io lo cingo con le braccia, appoggiando la testa sulle sue squame cremisi.
“Per me sei stata come una figlia..”
“E tu come un padre..” sussurro stringendolo ancora di più
“Shruikan.. abbi cura di lei, figlio mio..” si rivolge al mio drago con l’appellativo “figlio”. Shruikan non aveva mai conosciuto i suoi genitori e ha sempre visto Castigo come un padre. Non lo aveva mai ammesso ma dai suoi pensieri potevo ben capirlo.
Shruikan abbassa la testa come per annuire e socchiude gli occhi cristallini “Lo farò..”
E’ il momento, ora devo davvero andarmene. Non so dove e questo mi fa paura. Ho sempre avuto il timore di rimanere da sola, magari di dover compiere un viaggio senza nessuno affianco a me. Un viaggio senza meta.
Salgo in sella a Shruikan e lui si gira verso l’oceano, il sole sta tramontando ed il cielo è tratteggiato da sfumature viola e arancioni. Mi guardo per l’ultima volta alle spalle, osservo i loro volti e li imprimo nella mia mente, come se avessi il timore di dimenticarli. Ma come posso dimenticarli? Non dimenticherò mai il mio passato, ma col tempo spero diventi meno doloroso. Sorrido e Shruikan spalanca le ali, sfrecciando nel cielo. La brezza mattutina sfiora il mio viso liberandomi gli occhi dalle ultime lacrime. Alzo la mano in segno di saluto, senza però avere il coraggio di girarmi ancora una volta. Shruikan ruggisce e tutti gli altri draghi lo seguono in un canto malinconico mentre, pian piano, ci allontaniamo da casa nostra.
 
Durante quel viaggio, l’ultimo viaggio, pensai a quanto strana fosse la vita. Non avrei mai pensato di dover affrontare tutto quello. L’idea che Gale potesse morire non mi sfiorava nemmeno la mente e fin dal primo giorno in cui l’uovo di Shruikan si era schiuso davanti a me ero convinta che sarei diventata uno dei cavalieri più forti, e avrei protetto la mia terra. Forse era anche per quelle convinzioni e per quei sogni che avevo scelto la vendetta. Non ero arrabbiata con i cavalieri, ero arrabbiata con il mio stesso destino, ero arrabbiata con la vita. E si sa che destino e vita non posso essere cambiati, sono già scritti. La sola cosa che possiamo fare è scegliere, abbiamo la libertà di scegliere. Si faranno scelte sbagliate, come ho fatto io, ma si faranno anche scelte giuste. Sono queste scelte, sia giuste che sbagliate, che determinano chi siamo veramente. Mentre superavamo i ghiacciai e le montagne innevate capii che la nostra storia in Alagaesia era finita, ora ne cominciava un’altra e per quanto insignificante e piccola potesse essere era pur sempre la nostra storia.
Quando, all’orizzonte, vidi la neve e i ghiacciai diradarsi e far posto al verde dei boschi capii che in quel luogo avremmo potuto ricominciare. Kelan mi aveva parlato spesso di quei boschi, dopotutto erano casa sua. Atterrammo su una piccola radura ricoperta di fiori selvatici di uno sbiadito color viola, che ricordavano tanto le squame di Garjizla. Ormai il loro ricordo non faceva più così male, cercavo di ricordare i momenti più belli che avevo passato con loro perché quello è l’unico modo per superare una perdita.
Decidemmo di vivere là, in quella piccola radura. Costruimmo una casetta in legno con la magia e un piccolo focolare all’esterno. Ogni sera mi sedevo davanti ad esso e chiudevo gli occhi, aprendo la mente per ascoltare la natura tutta intorno a me, proprio come mi aveva insegnato Erisdar. Mi aiutava a riflettere e soprattutto ad imparare, può sembrare strano, lo so, ma anche la più piccola delle formiche può insegnare qualcosa.
Passarono così i mesi, nell’assoluto silenzio della foresta e con le giornate che si susseguivano tranquille e uguali, ma era davvero quello che volevo? Quel silenzio e quella tranquillità mi facevano paura, e anche se avevo Shruikan con me, mi sentivo sola. Durante una delle mie riflessioni però, nel bel mezzo della notte illuminata dal firmamento e dalle lucciole, tutto cambiò.
Nel profondo della foresta percepii un rumore. Quasi impercettibile ma lo percepii. Shruikan drizzò la testa e aguzzò la vista, scoprendo le zanne.
Dall’oscurità della foresta sbucò un ragazzo. La pelle pallida come la luna, occhi blu come zaffiri e capelli neri scompigliati. Indossava dei pantaloni in cuoi beige, una camicia bianca ed un cappotto. Avanzò lentamente verso di me ed io mi alzai, guardandolo con occhi sgranati. Shruikan non si mosse, né accennò ad un solo ringhio. Quel ragazzo non era un pericolo anzi, era la mia salvezza.
I miei occhi si riempirono di lacrime –Kelan..- sussurrai
Il ragazzo sorrise e annuì. Il cuore cominciò a martellarmi incostante nel petto e le labbra presero a tremare, così come le mani –Cosa.. perché sei qui?- chiesi con voce spezzata
-Ti avevo promesso che, finchè avresti avuto bisogno di me sarei stato al tuo fianco.. ed è quello che sto facendo..- spiegò concedendomi un altro sorriso
-Il.. il tuo posto è insieme al tuo branco..- balbettai abbassando lo sguardo
Si avvicinò ancora a me, fermandosi ad un centimetro dal mio viso. Potevo sentire il suo inconfondibile profumo di resina e pini, così fresco e dolce.
Mi guardò dolcemente con gli occhi cristallini e intrecciò le dita affusolate con le mie –Il mio posto è insieme a te..- sussurrò
In quel momento provai le stesse identiche emozioni che avevo provato con Gale. Quelle sensazioni mischiate assieme che ti davano alla testa e non riuscivi più a capire niente, l’unica certezza in tutto quel casino che avevi in testa era che saresti stata felice. Io potevo essere davvero felice, con Kelan potevo veramente ricominciare a vivere.

ANGOLO AUTRICE:
Ed eccoci al gran finale T.T Fortunatamente sono riuscita ad aggiornare stasera stessa, pensavo di non farcela però il finale della storia era già deciso e ho trovato abbastanza facile scrivere ciò che avevo in mente :) Sono contenta di questo finale, mi sono anche un po' commossa :') Mi dispiace che questa avventura sia già finita, mi ero affezzionata molto a Evee e Shruikan e spero che anche per voi sia lo stesso :) Voglio ringraziare tutti quelli che hanno seguito la mia storia e che mi hanno accompagnato in questa avventura, dandomi consigli e facendomi complimenti! Grazie davvero a TUTTI, vi mando tantissimi baci :D Bhe che dire ancora, spero che questo finale sia stato di vostro gradimento e non vi abbia deluso :) Non so se farò qualche altra FF su Eragon, per ora voglio concentrarmi su altri progetti e poi magari se mi viene in mente qualcosa scriverò sicuramente ;) 
Ps: Mentre scrivevo mi è venuta in mente una canzone perfetta per questo finale. Si chiama "The parting glass", è la canzone finale di Assassin's Creed IV Black Flag, ascoltatela se avete voglia, poi ditemi come vi è sembrata :) GRAZIE ANCORA A TUTTI, BACIONI <3

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