ETERNAL SLEEP ~ Sonno Eterno di LADY ROSIEL (/viewuser.php?uid=22661)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eternal Sleep - Souseiseki ***
Capitolo 2: *** Eternal Sleep - Suiseiseki ***
Capitolo 1 *** Eternal Sleep - Souseiseki ***
Fan fiction suddivisa in
due brevi capitoletti, il primo
dedicato e raccontato a Souseiseki,
il secondo a sua gemella Suiseiseki.
Eternal Sleep
• Souseiseki •
Buio accecante, interminabile.
I miei occhi ormai assopiti non
vedono altro che le più torbide tenebre.
Dove sono? Che posto è questo?
Non riesco a scorgere nulla che io conosca, solo un'immensa distesa
cupa e
nera. Come se una notte senza stelle e completamente oscura avvolgesse
ogni
cosa.
Ho paura del buio.
Vorrei scappare, vorrei poter
correre il più lontano possibile da questo luogo
così angosciante; lo vorrei davvero. Tuttavia, sono pienamente
consapevole di
non poterlo fare. Non ci riesco; non posso muovermi. Le mie braccia e
le mie
gambe sono stranamente arginate da forze tenebrose che non vedo
neppure.
In questo luogo, dove persino la
mia voce perde vigore, intrappolata nel mio
stesso corpo, non posso nemmeno utilizzare il potere delle mie cesoie.
Sono accoccolata su me stessa,
immobile, senza poter compiere alcun movimento,
in un attesa lunga quanto l'infinito.
Ho freddo.
Questo luogo è così diaccio che
persino io, nonostante sia solo una minuta
bambola, riesco a percepire quest'invadente gelo infiltrarsi nel
profondo.
E tu dolce sorellina, dove ti trovi? Non
sei qui con me?
Riesci a sentirmi?
La mia voce giunge sino a te?
Sì, ora ricordo: io sono perita in
battaglia.
Ti ho lasciato sola.
Perdonami Suiseiseki, perdonami.
Non potrò più essere al tuo fianco
come una volta; non potrò più scorgere il
tuo dolce sorriso e nemmeno i tuoi occhi così birichini, eterocromatici
e
identici ai miei.
Non potrò più ascoltare la tua voce
né tanto meno osservarti litigare con
Hina-Ichigo.
E mentre i ricordi riaffiorano una
tempestosa consapevolezza mi aggroviglia il
cuore ormai lacerato: non ti potrò mai più rivedere.
Suiseiseki, non volevo che finisse tutto
in questo modo. No, non sarebbe mai dovuta finire così.
Ho sempre cercato di fare le scelte
più adatte, quelle che recavano minor sofferenza
a chi mi era accanto: alle mie care sorelle, a te Suiseiseki.
Eppure, ora ho la tremenda
sensazione di averti ferito profondamente.
Ti ho allontanato, ho desiderato
combattere contro Suigintou e nonostante tutto
ho sempre cercato di avvicinarmi a nostro Padre e di continuare l’Alice
Game.
Tutte scelte alle quali tu, mia
dolce sorella, ti opponevi fermamente.
Solo ora mi rendo conto di quale
sciocca insensibile sono stata.
Ti ho forse ferito?
Io volevo rivedere nostro Padre, lo
volevo dal profondo del cuore.
Anelavo poter continuare quel
triste gioco soltanto per soddisfare le sue
volontà.
Volevo stargli accanto, dargli
tutto ciò di quel che avrebbe avuto bisogno.
Eppure, neanche adesso che giaccio
qui in questo oscuro vuoto, mi è data
l’opportunità di incontrarlo e di essergli utile.
Mi sento così inutile!
Io sono felice soltanto aiutando il
prossimo, tu lo sai. Potendogli stare
accanto e dandogli conforto. Solo così mi sento appagata, soltanto così
mi
sento in qualche modo utile. Forse, è proprio questa mia condizione ad
averti
fatto soffrire, sorella mia.
Questo buio è così opprimente che
mi toglie il fiato.
Continuo ad aver paura. Paura che
tutto questo possa durare in eterno.
Non voglio vivere in questo tetro
luogo di desolazione per l’eternità.
Suiseiseki, riesci a vedermi?
Se ti dicessi che ho paura,
verresti a salvarmi?
Salvami da quest’indissolubile
incubo. Te ne prego!
Anche se… Forse è meglio che tu non
lo faccia.
Perdonami.
Non voglio che tu mi salvi, non
voglio farti correre altri inutili rischi.
Assapora la tua vita,
Suiseiseki.
Assaporala e poi dimmi com’ è.
Vorrei tanto poterti rivedere,
anche soltanto per un istante, per poterti dire addio per sempre, a modo mio.
Ti voglio bene, è da tanto che non te
lo rammendavo più.
Anche se confinata in questo
scrigno e il mio cuore ha cessato di battere,
la mia anima non smetterà mai di vivere. Essa vivrà in un sogno eterno,
sotto
queste fitte tenebre che accingono il mio corpo.
© LADY ROSIEL
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Eternal Sleep - Suiseiseki ***
Fan
fiction suddivisa in due brevi capitoletti, il primo dedicato e
raccontato a
Souseiseki,
il secondo a sua gemella Suiseiseki.
Eternal Sleep
• Suiseiseki •
Mi sono addormentata a tarda
notte destandomi
poi di soprassalto.
E’ accaduto di nuovo.
Ormai non le conto più le notti trascorse insonne e quelle tormentate
da
angoscianti incubi.
Da quella volta sono trascorsi velocemente giorni su giorni.
Momenti interminabili di profondo dolore e di irrequieta rabbia,
sfogata
soltanto da pianti isterici che nulla potevano.
Souseiseki, sorella mia adorata, perdonami se puoi.
Non sono riuscita a far nulla per proteggerti, per salvarti.
Quel giorno ho assistito impotente a quello che accadeva. Ti ho vista
svanire
dalla mia vita in un breve battito di ciglia, mentre il mio battito
vitale si
affievolì in quello stesso istante, tanto da farmi male.
Sai Souseiseki, credo di non essere stata all'altezza del mio
ruolo: né
come bambola intrappolata in questo vile gioco, né come sorella.
Dopotutto, non
sono riuscita a disincantarti dai tuoi sensi di colpa e dal tuo
oppressivo
senso del dovere, facendoti scivolare verso l'oblio.
Sei andata in contro alla morte determinata e coraggiosa, come lo sei
sempre
stata. Ed ora che tu mi hai lasciata, un dolore lancinante mi scorre in
corpo,
mentre le lacrime copiosamente continuano a scendere dal mio volto.
Avrei potuto salvarti, se mi fossi impegnata maggiormente?
Souseiseki,
riesci a sentirmi?
La
senti la mia
voce?
Percepisci le mie lacrime?
Forse non mi senti più, è
comprensibile, dopotutto. Eppure, da qualche parte in
questo o in un altro mondo, credo fermamente che il tuo spirito sia
ancora
vivo.
E cosi?
Dove ti trovi?
Sei sola? Hai paura?
Ricordo quando di accusai di essere
troppo indulgente verso il tuo stolto
padrone.
Quella volta fui davvero una
stupida! Forse non lo sai, ma in quell'occasione
avrei voluto dirti che eri davvero eccezionale, invece, stupidamente, ho taciuto ricacciando dentro le parole
e serrando le
labbra.
Stupida.
Ti sei sempre presa cura degli
altri e spesso hai sacrificato la tua felicità
per loro, per me.
Io non sarei mai riuscita a stare
accanto a quell’umano così tanto tempo, come
hai fatto tu, fingendo che tutto andasse bene. Scioccamente quell'umano
rivedeva in te il suo povero figlio perito prematuramente e rincorrendo
quella
torbida fantasia ti ha sempre creduto un ragazzo. Eppure tu, anche in
quelle
occasioni, non hai mai sentenziato.
Lo hai lasciato fare affinché egli
si sentisse felice.
Che animo puro e nobile,
sorellina.
Mi hai ferito, Sousuiseki, ma
questo immagino lo saprai già.
Mi hai lasciato sola, ma non
preoccuparti, ti perdono. Non sono in collera
con te, anche se, forse, un pochino lo sono.
Non volevo finisse così. Io non
avrei mai desiderato lasciarti.
Io e te siamo sempre state
inseparabili: siamo gemelle. Sei la mia sorellina…
D'improvviso, però, è tutto
cambiato e ogni mia certezza è inesorabilmente
franata, come un castello di sabbia lambito dalle onde del mare.
Non potrò più vederti sorridere,
non potrò più ascoltare il suono delicato
della tua voce.
Nemmeno potrò più accoccolarmi sul
tuo petto e abbracciarti forte a me.
Mi sento così patetica! Non so fare
altro che piangere!
Eppure lo so che dovrei smetterla,
che dovrei farmi forza e andare avanti, ma è
così difficile da mettere in pratica che quasi vorrei poterti
raggiungere
all'istante per non sentire più questo groviglio di sentimenti
burrascosi
invadermi ogni pensiero, tanto da farmi venire il mal di testa!
Mia dolce Sousuiseki, devo
ricercare l’unica via per portarti indietro da me. Sì,
in qualche modo devo riportarti in vita. Posso farlo.
C’è un modo, un modo soltanto. E
devo assolutamente scoprirlo al più presto.
Souseiseki, sorellina mia…
Ti guardo mentre le lacrime
continuano a rigarmi il viso e le gambe tremano
irrequiete.
Sei di fronte a me in quello
scrigno: stai dormendo profondamente. Un sonno
eterno e senza risveglio. Ma quel folle miracolo avverrà: ti
risveglierai; lo
giuro su me stessa.
Ti accarezzo le gote, sono così
fredde rispetto al calore che ero solita
percepire.
Puoi sentirmi?
Sfioro i tuoi folti capelli, così
morbidi e profumati. Ti ricordi, ti piaceva
quando ti accarezzavo i capelli.
Nemmeno adesso riesci a sentirmi?
Sorrido malinconicamente.
No, ora come ora è tutto inutile.
Non puoi svegliarti.
Dannazione!
Perché non sei anche tu tornata in
vita come noi?
Perché Padre mio, mi hai privato di quello che per me era davvero
importante?
Non mi ami più come prima?
La rabbia e la frustrazione giocano a rincorrersi nei dedali della
mia
anima, ma lo so, è totalmente inutile sperare in risposte al Cielo che
mai avverranno.
Nessuno mai mi risponderà, di
questo ne sono consapevole.
Ti voglio bene Souseiseki.
Te ne voglio davvero tanto.
Ce la farò, lo dichiaro con
certezza, andrò avanti in questa vita nel tentativo
di raggiungerti.
Lo farò ad ogni costo, lo prometto
Souseiseki.
Ti riporterò da me.
© LADY
ROSIEL
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=233720
|