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Si era
chiusa in bagno da circa trenta minuti. Ancora non riusciva a credere a quello
che stava facendo. Com’era potuto succedere?! Anzi no, il come lo sapeva
benissimo e sapeva bene anche il quando e, anche se era difficile ammetterlo,
il perché.
Sapeva bene
tutto quello che girava intorno all’oggetto che aveva in mano. Doveva
accettarlo, era quello il vero problema, e dopo averlo accettato doveva capire
come andare avanti da quel punto.
Quel segno
orizzontale cambiava tutto quello che aveva pianificato.
E Finn?
Come doveva
comportarsi con Finn?
Doveva
dirglielo? Se non lo volesse ?
Ma prima di
tutto, Lei lo voleva?
Rachel
sobbalzò quando sentì un colpo alla porta.
Kurt era
tornato a casa prima del previsto dal suo appuntamento con Adam, che probabilmente
non era andato bene.
Come gli e
lo spiegava adesso che era incinta di suo fratello con cui aveva fatto sesso il
giorno del falso matrimonio del professor Shuester?
“Rachel?”
chiese Kurt bussando ancora alla porta
“Sei li
dentro?”
Rachel fece
un lungo sospiro stringendo convulsamente il test di gravidanza prima di
rispondere.
“Si, sono
qui” la voce le aveva però tremato, segno palese che aveva appena smesso di
piangere e che stava per ricominciare.
“Rachel?!”
chiese quindi Kurt aprendo la porta del bagno lentamente per poi sgranare gli
occhi alla vista della ragazza seduta nel Water con il trucco calato e gli
occhi rossi. Kurt si avvicinò velocemente per poi inchinarsi davanti a Rachel,
non notando ciò che la ragazza aveva tra le mani.
“Rachel che
succede?” chiese preoccupato “ Brody ha fatto
qualcosa che non doveva?” ma al suono del nome del suo ragazzo, la mora scoppiò
in lacrime portandosi le mani al volto e solo allora Kurt notò il test che
l’amica aveva in mano.
“quello è un
…?!” non riusciva nemmeno a pronunciare quella parola mentre Rachel gli dava
l’oggetto incriminato.
“So – so –
sono in – in – incinta Kurt!!” balbettò Rachel tra i singhiozzi mentre a
Kurtmancò un battito.
“Ed è di Brody?” Chiese sconvolto cercando di farsi passare di mente
l’immagine che gli era balenata in testa. Rachel, Brody
e un bimbo.
“non è di Brody” disse Rachel cercando di smettere di piangere e
prendendo grosse boccate d’aria per riottenere il controllo del suo corpo. Kurt
boccheggiò , Rachel, la stessa Rachel che conosceva da quasi quattro anni aveva
tradito il suo ragazzo?!
Non che non
se lo meritasse, sia chiaro, ma era comunque abbastanza sconvolgente.
Ma se non
era di Brody, chi era il padre?
L’unico
altro ragazzo con cui Rachel era stata era Finn, ma lei e suo fratello non si
vedevano dal matrimonio, lo stesso matrimonio in cui Kurt e Blaine avevano
avuto un ritorno di fiamma.
Kurt sorrise
impercettibilmente per un attimo.
“Rachel”
iniziò gentilmente il ragazzo “ il giorno del matrimonio sei andata a letto con
mio fratello?”
Rcahel prese un profondo respiro prima di aprire la bocca
“io …” ma
venne interrotta dal suono della porta che si apriva e dalla squillante voce di
Santana Lopez che tornava dal suo lavoro come cameriera.
“eccomiiii!!” urlò la latina “ con il pranzo” aggiunse
contenta mentre Kurt la chiamava.
“siamo in
bagno” disse il ragazzo ancora inginocchio davanti a Rachel.
“che è
successo all’hobbit?” chiese la latina spuntando
davanti alla porta guardando Rachel preoccupata.
Kurt in
risposta le sventolò davanti alla faccia il test di gravidanza che Santana
guardò per qualche secondo, prima di afferrare il concetto.
Rachel si
tolse le mani dal viso continuando ad avere gli occhi puntati verso il
pavimento.
“Ti prego
dimmi che è di Frankenteen e non di Brody”
Sussurrò con
aria decisamente sconvolta nella direzione della ragazza seduta sul Water
pregando ogni singolo Dio che conoscesse che il bimbo fosse di Finn.
“Siamo…
Siamo stati in-insieme la notte de-delle nozze del pro-fessore
ma…” La ragazza si fermò poggiandosi una mano sul volto “dopo l’ho lasciato li
senza dirgli nulla e sono ritornata a New York” aggiunse.
Santana si
esibì in un sollevato sorriso mentre si appoggiava leggermente a Kurt.
“pericolo
scongiurato” sussurrò poi.
Rachel le
lanciò allora un’occhiataccia.
“pericolo
scongiurato?” iniziò mentre Kurt guardava la latina un attimino sorpreso.
“non
guardarmi così Hummel” disse allora Santana “ senti
Rachel “ si girò verso di lei “ Fino a prova contraria … tu e Finn vi amate”
disse con il tono di voce che si ha con i bambini. “un giorno vi sposerete e
vivrete felici e contenti e bla bla bla. Molte donne hanno figli durante il
College e la NYADA non è diversa. “ aggiunse poi “ non devi smettere di
frequentarla ne smettere di cantare, devi solo stare più attenta.” cercò di
tirarle su il morale sorridendo dolcemente
“ Santana
sono incinta e ho diciannove anni” si tolse la mano dal volto con fare
esasperato. “La NYADA è diversa e la mia carriera è importante e…” ma la voce
gli morì in gola mentre guardava gli amici e le lacrime riprendevano a
solcargli il volto.
Kurt e
Santana si guardarono negli occhi capendo quello di cui la ragazza aveva
realmente paura.
“Tesoro”
Kurt le accarezzò il viso “ Finn ti ama più della sua stessa vita, e questo lo sai
bene. Non ti lascerebbe mai da sola ad affrontare una situazione del genere.
Inoltre …” il ragazzo si alzò e costrinse Rachel a fare lo stesso. “ … prima di
disperarsi sarebbe meglio andare da un ginecologo e vedere cosa ti dice
“sorrise “ e poi in caso avvertiamo mio fratello che state per diventare
genitori.”
Santana
prese un fazzoletto e gli e lo passò.
“rimettiti
in senso Diva”
Buona sera a
tutti, o buona notte vista l’ora.
Questa è la
prima Long che scrivo quindi spero siate clementi se gli aggiornamenti sono
lenti. Ho alcuni capitoli già pronti ma non posso promettervi puntualità. Chi
ha già letto qualche mia storia lo sa che sono abbastanza pigra ma sono decisa
a portare a termine questa storia >.<
I Finchel
sono la mia OTP e mi è balzata in testa questa ideuzza
che non posso di certo lasciarmi scappare.
Spero vi
piaccia
Xxx
Agnese
P.S: l’avete vista Lea al Ellen show?? Cannonball
è diventata la mia ossessione *__*
Rachel aveva
prenotato quella visita dal ginecologo come aveva detto Kurt e sperava in cuor
suo che fosse negativa anche se i tre test fatti il giorno prima erano tutti
positivi. Che fossero tre errori la vedo
dura.
Kurt era
accanto a lei che chiacchierava con Santana. Beh, più che chiacchierare stava
cercando di farla stare zitta visto che aveva appena fatto le congratulazioni
ad una donna che passava di li con una enorme pancia, peccato che la donna non
era incinta ed avevano fatto una figuraccia.
“Che ne
potevo sapere che era solo ciccia, scusa!” protestava la latina per difendersi
dagli sguardi inquisitori di Kurt mentre più in la una donna di circa 7 mesi
ridacchiava.
“ci facciamo
sempre riconoscere, ovunque andiamo” scuoteva la testa il ragazzo sconsolato
mentre Santana lanciava un sorriso sghembo a Rachel.
“Grazie”
disse lei senza rendersene conto “ apprezzo davvero che mi stiate
accompagnando” continuò abbracciando Kurt che le stava vicino. “mi servirà
parecchio aiuto poi per dirlo a Finn “” non dimenticarti di Brody”
commento Santana mentre Rachel sgranava gli occhi.
Il medicò
che entrava nella sala d’attesa interruppe qualsiasi altro dialogo.
“Rachel
Berry?”
Disse il
medico alzando gli occhi verso le madri in attesa
“sono io”
disse Rachel avviandosi insieme a Kurt e Santana.
Il momento
della verità
Rachel si
sedette sul tavolo e seguì le istruzioni del medico
“alzi la
maglietta. Adesso le metterò un po’ di gel e vedremo se è incinta oppure no”
disse sorridendo la dottoressa.
Kurt teneva
la mano a Rachel e sembrava quasi più terrorizzato lui che lei mentre Santana
era in piedi accanto a Kurt.
“che belle
budella Rachel” commento la latina appena l’immagine apparve sullo schermo.
Sia Kurt che
l’interpellata la guardarono male.
La
dottoressa iniziò a muovere la sonda sulla pancia di Rachel che iniziava ad
agitarsi.
Passò
qualche secondo prima che la dottoressa iniziasse a sorridere.
Alzò il
braccio ed indicò qualcosa di piccolo nella pancia sullo schermo.
“eccolo qui”
disse la dottoressa “ questo è il tuo bambino.”
Dopodiché
entrò un infermiera con una cartella e la dottoressa annui all’infermiera.
Apri la
cartello e la sfogliò sovrappensiero mentre i ragazzi assorbivano la notizia
che aveva appena dato.
Kurt non
sentiva più la mano per quanto Rachel la stringeva forte.
“sono
davvero incinta”
Sussurrò
sconvolta guardando quell’esserino nello schermo.
Santana
aveva gli occhi lucidi e un sorriso ebete sulla faccia.
“un
mini-Finn” ed a Rachel scappò una risata “ se ha i suoi geni, non credo che
sarà tanto mini”
Il sorriso
di Kurt si allargò fino a diventare una risata e in pochi secondi scoppiarono
tutti a ridere sotto gli occhi basiti della dottoressa che tossi per riavere
l’attenzione.
“hem…” iniziò il medico “ dalle analisi del sangue possiamo
veder che sei incinta di tre settimane …” Santana mimò con le labbra in
direzione di Kurt Diventerai zio che
in risposta scosse la testa.
“ … e se siamo
fortunati possiamo sentire il battito* del bambino” concluse la donna.
“Possiamo
sentire il battito?” chiese Rachel sorpresa
“è
possibile. Vuoi provare?” chiese dolcementee Kurt rispose al posto della futura madre “ oddio si” era più eccitato
di un bambino davanti alla casa della palline colorate.
La
dottoressa armeggiò con il macchinario e dopo qualche secondo un rumore ritmico
riempì la stanza e Rachel scoppiò in lacrime.
“oh mio dio”
sussurrò mentre si portava una mano a coprire la bocca.
“wow” il
commento stranamente arrivava da Santana “ è incredibile” disse avvicinandosi a
Rachel guardando lo schermo.
“c’è davvero
un mini-Finchel dentro la tua pancia” “già” concordò Kurt sorridendo.
Rachel
sarebbe diventata mamma.
Tornando dal
ginecologo riscontrarono il primo problema.
Brody.
Davanti alla
porta.
Brody davanti alla porta di casa agitato.
“oddio”
sussurrò Rachel nel panico afferrando la mano di Kurt.
“Amore” si
avvicinò Brody “non sapevo dovessi uscire” poi la
guardò meglio “ cos’è successo?”.
Santana e
Kurt si lanciarono una strana occhiata mentre Rachel prendeva un lungo sospiro
prima di staccarsi d Kurt e avvicinarsi a Brody.
“dobbiamo
parlare” disse lei cercando di sembrare sicura di se. “ragazzi voi entrate
pure” disse poi rivolta ai suoi coinquilini.
“sei
sicura?” chiese Santana un po’ preoccupata. Non le piaceva Brody
ma di malavoglia accettò e lei e Kurt entrarono dentro, lasciando la porta
aperta in caso di necessità.
“Rachel mi
stai preoccupando” disse lui cercando di appoggiare una mano sulla sua spalla,
mano che lei tolse immediatamente.
“Non
possiamo più stare insieme” disse acquistando sicurezza. Doveva essere forte.
Lo doveva a Lei stessa, al bambino nel suo grembo e soprattutto a Finn. Lo
amava e se n’era resa conto appena aveva sentito il battito della creatura.
“cosa?”
disse lui sgranando gli occhi
“mi dispiace
ma…” doveva essere diretta “… il giorno del matrimonio ho dormito con Finn e
non posso ignorare cosa provo per lui.” Lo guardò dritto negli occhi “ è
finita, mi dispiace.”
Dopodiché
attraversò la porta di casa ma, prima di chiuderla si girò un’ultima volta.
“non ritornare. Sarebbe inutile” e chiuse la porta di scatto.
“dobbiamo
chiamare Finn” disse rivolta a Kurt e Santana.
*ho trovato
su internet che alcune donne riuscivano a sentire il cuore alla prima
ecografia, non dopo 6 o 7 settimane, ma anche dopo 3 o 4.
Bentornati
con il secondo capitolo.
Ho deciso
che cercherò di aggiornare una volta a settimana, tutte le domeniche (*incrocio
le dita). Con le vacanze di natale sono più libera quindi posso scrivere più
capitoli e avendo già i capitoli pronti fino al 5 sarà più facile andare avanti
con la storia.
Ringrazio
chi legge, recensisce o segue la storia <3
Finn era
abbastanza incuriosito mentre scendeva dall’aereo diretto verso l’appartamento
di suo fratello.
Aveva
ricevuto la chiamata di Kurt poco dopo la fine della lezione al Glee club.
Xxx
Si era attardato qualche minuto per sistemare
alcune cose nell’aula quando aveva iniziato a squillare il cellulare e lui,
senza guardare, aveva risposto.
“pronto?”
“ehi fratellone!” la voce di Kurt sembrava
nervosa ma poteva anche essere l’effetto del poco campo che c’era nell’aula..
Finn comunque chiese, per sicurezza.
“è tutto ok?”
“bhe…. Più meno” rispose il ragazzo “ ti
dispiacerebbe venire a New York per un paio di giorni? C’è qualcosa di cui
dovremmo parlare.”
“ok” rispose perplesso il gigante “ se è
importante posso prendere un aereo anche subito.” Disse lui “ ma è successo
qualcosa di grave? State tutti bene?” chiese poi preoccupato.
Ci fu un silenzio di circa qualche secondo
che fece aumentare la preoccupazione di Finn.
“ehm… si.” Rispose l’altro a New York “
stiamo tutti bene” dopodichè aggiunse “ ci vediamo stasera, quindi” e chiuse la
telefonata lasciando Finn perplesso dall’altro lato*1.
Xxx
Finn, con la
sua alta statura, vide subito Kurt che lo aspettava, e velocemente lo
raggiunse.
“fratellino!”
disse Finn abbracciando il fratello “maggiore”*2
“come mai
questo impellente bisogno di vedermi?” chiese avviandosi verso l’uscita con la
borsa a tracolla sulla spalla e un sopracciglio alzato. “ mi sei sembrato
abbastanza nervoso al telefono”
Kurt si
grattò la nuca con la mano, segno evidente di nervosismo, ma non rispose.
La
preoccupazione di Finn tornò a galla in un secondo
“Kurt”
iniziò “ è successo qualcosa a Rachel?” Chiese prendendo il ragazzo per un
braccio e costringendolo a fermarsi nel mezzo del marciapiede per guardarlo
dritto in faccia. “ e voglio una risposta vera, stavolta.”
Kurt fece un
respiro profondo prima di rispondere.
“Rachel sta
bene” disse poco convinto. Finn gli stringeva ancora il braccio. “ niente di
irrisolvibile in qualche mese” aggiunse. Finn gli lasciò il braccio.
Quindi c’è qualcosa che non va sul serio.
Pensò il ragazzo alto distogliendo lo sguardo da Kurt
Kurt, come
se leggesse nella mente di Finn si affrettò a rispondere.
“tranquillo,
non è grave. Anzi..” disse sorridendo per la prima volta davanti a Finn. “ è
una bella notizia.”
Ancora non
del tutto convinto, Finn annuì.
Il viaggio
fu abbastanza tranquillo, almeno fino a quando Finn non chiese informazione sul
fantastico ragazzo di Rachel,
Brody.*3
“lui è ancora
in giro?” chiese Finn senza specificare esattamente chi.
“Lui?”
chiese kurt guardando un attimo Finn, che aveva una faccia non esattamente
tranquilla.
“oh, intendi
Brody? Tranquillo, lui non c’è.” Disse sorridendo. “ Rachel lo ha lasciato”
Finn sorrise
per la prima volta da quando era atterrato.
“Meglio
così! non sarei riuscito a sopportare la sua faccia da idiota montato!” disse
senza riuscire a trattenersi il ragazzo mentre Kurt scoppiava a ridere
divertito.
“eccoci”
disse Kurt entrando in casa seguito da Finn mentre Rachel prendeva un sospirò
profondo seduta sul divano.
Santana
salutò entrambi.
“Ehi Tettine
mosce” disse allegra. Dopodichè prese Kurt per il braccio e lo porto in
un'altra stanza guardando Rachel.
“ vi
lasciamo soli”
Lasciando
soli Finn perplesso ed una decisamente agitata Rachel.
Seguì un
minuto d silenzio in cui Rachel e Finn si fissarono senza sapere cosa dire
prima che Rachel si schiarisse la gola.
“ti trovo
bene” disse invitandolo con la mano a sedersi accanto a lei. Invito che Finn
accettò volentieri.
“grazie
ehm..”si grattò il braccio senza sapere
cosa dire. L’ultima volta che si erano visti erano andati a letto insieme, e
lei lo aveva lasciato lì come un idiota.
“Kurt mi ha
detto che hai delle notizie ehm… delle belle notizie” non sapeva come
comportarsi con lei da quando si era trasferita.
Rachel annui
senza guardarlo negli occhi.
“Kurt ha
ragione” disse la ragazza “ in parte. Se è una buona notizia dipende anche da
come la prenderai tu”
Finn stava
per esplodere dall’impazienza.
“Riguarda
ciò che è successo al matrimonio.”
Il ragazzo
iniziò a sudare freddo. Doveva spaventarsi? Perché ci era abbastanza vicino.
“ma prima
voglio che tu mi dica una cosa.”
Lei lo
guardò negli occhi.
“Quello che
hai detto al matrimonio, era vero? Provavi sul serio quelle cose? Se …”
“credo in
tutto ciò che ho detto quel giorno. Ogni singola parola detta o azione fatta il
giorno del matrimonio. Ci credo davvero.”
Finn le
prese le mani tra le sue. “ finn…” la ragazza però scoppiò in lacrime senza finire
la frase e Finn la prese tra le bracci cercando di capire cosa stava
succedendo.
“non so cosa
sia successo” disse lui stringendola a se “ma ti prometto che non ti
abbandonerò mai, non ora, non domani. È una promessa Rachel” La ragazza si
strense ancora di più al ragazzo.
“so-sono
in-incinta” disse lei mentre Finn si immobilizzava cercando di fa metabolizzare
la notizia al suo cervello, che sembrava non voler più funzionare.
Le teste di
Santana e Kurt spuntarono dalla porta e Finn li guardò senza sapere cosa dire
mentre la ragazza continua a singhiozzare tra le sue braccia.
Kurt gli
fece un cenno impercettibile con la testa e il ragazzo le restituì allora
l’abbraccio mentre gli sussurrava delle parole cercando di confortarla.
“Rachel te lo
prometto” iniziò senza rendersene conto “ Non ti lascerò sola in questa
situazione.”
La
piccoletta sembrò calmarsi un pochino mentre sussurrava un flebile “grazie”
attutito dal corpo del gigante.
Santana
decise allora di intromettersi.
“ok…”
iniziò” dato che adesso è tutto sistemato possiamo andare a mangiare?”
Lo stomaco
di Finn brontolò in risposta e Rachel rise “ non sei cambiato per niente”
lanciandogli uno sguardo pieno d’amore.
Kurt si
aggiunse “ bhè, andiamo allora. Non voglio trattare con un Finn affamato”
*1 Non ho
idea di quanto duri un volo Lima-New York,secondo google con l’auto ci si mette circa 19 ore. Con l’aereo facciamo
finta che ci metta meno di 4 ore xD
*2 non ho
idea di quando sia nato Finn ma mi piace l’idea che Kurt, di età, sia più
grande di lui :D
*3 lo odio
Brody, l’attore è un fico, ma Brody lo odio, è più forte di me xD. Comunque
rispunterà fra un po’. Non è sparito del tutto.
Ta-dan,
visto quanto sono puntuale? Non abituatevi a ciò xD
Allora.
Finalmente Finn sa che Rachel aspetta un mini Finchel (*____*)
Ringrazio
come sempre chi legge e chi mi segue, e soprattutto Valentina, la volontaria di
Manitese che mi ha sopportato mentre lo scrivevo tra un pacchetto e l’altro ;)
La cena era
andata abbastanza bene. Avevano scelto un ristorante vicino al loro
appartamento, così da non dover camminare troppo.
Kurt e
Santana cercarono di ignorare gli argomenti inerenti alla gravidanza
comprendendo che Rachel e Finn dovessero parlarne da soli
“kurt, come è andata l’appuntamento dell’altro giorno?”
disse Rachel aspettando la cameriera “ Non ci hai più detto niente” disse poi
con un aria da finta sgridata Santana.
Kurt si
sentì tutti gli occhi addosso, cercò un aiuto in Finn che però non stava
prestando molta attenzione alla conversazione, troppo preso dal menù.
“non penso
che usciremo ancora insieme” iniziò il ragazzo “ è simpatico, questo è vero,
però…”
Kurt si
bloccò non sapendo bene come continuare la frase, ma Santana andò in suo
soccorso, più o meno.
“il problema
è che Adam non è l’Hobbit” disse con un tono di chi
l’ha sa lunga, la latina.
Rachel fece
un piccolo sorriso, guardando di sbieco Finn che sorrise in risposta.
Kurt fu
salvato dall’arrivo delle cibarie.
I ragazzi
smisero in fatti parlare, troppo presi dal cibo, cercando di non fare caso al
silenzio che era calato
La cena
passò veloce, tra i vari commenti di Santana sul cibo preso da Finn, a cui
Rachel lanciava strane occhiate, e la cameriera che faceva gli occhi dolci a
Kurt, cosa che scatenò parecchi risate da parte di Finn e Santana.
Al ritorno
dal ristorante la coppia ingravidata si fece sempre più silenziosa mentre
Santana ritornava a commentare l’appuntamento di Kurt, parlando ovviamente male
di Adam, mentre Kurt cercava di farla smettere.
Mentre
Santana apriva l’appartamento, Kurt si rivolse al fratello
“dormi sul
divano?” chiese dubbioso. Rachel non mancò il ghigno fatto da Santana, e la
guardò male.
Finn si
sentì preso in contropiede e guardò Rachel, che evitava il suo sguardo, in
cerca di una risposta.
Fece un
sospiro e un sorriso un po forzato “ Forse è meglio
il divano per il momento.”
Rachel annuì
poco convinta.
Kurt li
guardò per qualche secondo prima di dirigersi verso l’armadio e prendere una
coperta.
La passò al
fratello mentre Santana lanciava un cuscino sul divano.
“non fate
troppo chiasso” e dopo quest’ultimo commento Santana si defilò e Kurt la seguì
lanciando un sguardo a Finn che voleva dire scusala,
sai come è fatta.
Finn rimase
un attimo fermo prima di rivolgersi a Rachel
“ allora..”
iniziò ma Rachel lo fermò “ ci vediamo domani. Buonanotte”
E si defilò
lasciando Finn da solo.
Il divano
non era molto comodo di per se, ma Finn non sarebbe riuscito a dormire
comunque.
Sto per diventare padre questo pensiero
non voleva proprio lasciarlo dormire.
Come faccio a prendermi cura di un bambino
se non so nemmeno cosa voglio fare della mia vita?
Si rigirò
sul suo giaciglio e guardò sul cellulare l’ora. Le 3.20.
Conscio che non
sarebbe riuscito a dormire si alzò dal divano e andò in cucina con l’intenzione
di bere una tazza di latte ma si bloccò quando vide Rachel uscire dalla sua
stanza.
Si
ritrovarono uno davanti all’altro senza sapere bene cosa dire.
Finn decise
allora di prendere in mano la situazione e si avvicinò alla ragazza lentamente
per poi stringerla in un abbracciò.
“non ti
lascerò sola” sussurrò Finn “ te lo prometto”
Detto questo
Rachel lo strinse di più a se
“dormi con
me” rispose lei staccandosi dall’abbraccio e guidando Finn in camera da letto.
Finn la
prese per mano per poi chiudere la porta della camera dietro di se.
Capitolo cortino, me ne rendo conto, e anche di passaggio.
Ci si vede
la prossima domenica con il capitolo 5.
Grazie a chi
legge, chi segue, e chi recensisce.
E grazie a Gionessa88per
avermi aiutato con la traduzione del nomignolo che Santana da a Finn, non mi
andava di riguardarmi tutti gli episodi in italiano per cercarlo xD.
Di solito
alle 6 in punto Rachel si alzava e metteva il caffè, svegliando gli abitanti
della casa.
Il ragazzo,
ancora nel letto allungò la mano verso il telefono per vedere l’ora.
Rimase accecato
per qualche minuto dalla luce dello schermo prima di rendersi conto dell’ora
segnata dall’apparecchio.
8.17.
L’orario
segnato era chiaro come il sole.
Kurt era in
ritardo.
La
consapevolezza di dover fare i suoi rituali mattinieri di corsa lo colpì come
un fulmine in un parcheggio*
Si alzò di
corsa dirigendosi verso il bagno, ancora mezzo assonnato, e iniziò a sistemarsi
la faccia.
Venti minuti
dopo, tempo record, Kurt spuntò in cucina vestito e sistemato e si diresse
velocemente verso i fornelli, ma si bloccò alla vista di Santana sul tavolo che
fece un cenno della testa prima di chiedere “caffè?” indicando la macchinetta
davanti a lei.
Kurt la
ringraziò mentalmente prima di guardarla male.
“Da quanto
sei sveglia?” chiese il ragazzo
“circa 40
minuti”
Kurt
strabuzzò gli occhi.
“perché non
mi hai svegliato?”
“non sono
mica tua madre” detto questo la latina si alzò dal tavolo e si diresse al
lavandino per lavare la tazzina appena usata.
“Rachel e Frankenteen stanno ancora dormendo” aggiunse poi la ragazza.
“insieme?”
Kurt posò la tazzina sul tavolo sorpreso
“che ti
spetti?!” la ragazza le lanciò una occhiata “ avranno un figlio insieme, è un
bene che si abituino da subito alla vita coniugale”
Kurt si alzò
dal tavolo per dirigersi verso la camera dell’amica e aprire piano la porta.
La scena che
si presentò ai suoi occhi lo fece sorridere.
Finn e
Rachel dormivano abbracciati nel letto della ragazza, le braccia di lui che si
stringevano intorno alla vita della ragazza che aveva un sorriso soddisfatto
sulle labbra.
“lasciali
dormire” disse Santana, che intanto si era messa il cappotto, senza
preoccuparsi di abbassare la voce. “ avranno un po’ di cose di cui discutere
quando si sveglieranno.”
Un’oretta
dopo che Kurt e Santana ebbero lasciato l’appartamento, Rachel si stiracchiò
tra le braccia di Finn, che mugugnò qualcosa che somigliava molto a “ Hamburger
e Patatine “ facendo ridacchiare Rachel, che si girò con il corpo fino a
trovarsi a due centimetri dalla faccia del ragazzo.
Lo osservò
per qualche minuto nel dormiveglia. Aveva un braccio allungato sul suo corpo,
con la mano a sfiorare la pancia ancora piatta, come per proteggerla, e un
sorriso dolce sulle labbra. Rachel allungò la mano per accarezzargli il volto
lentamente e Finn aprì controvoglia gli occhi che si specchiarono in quelli
della ragazza.
Rimasero a
fissarsi per qualche attimo prima che Rachel prendesse la parola.
“che bel
risveglio” disse mentre il ragazzo sorrideva
“buongiorno
principessa” rispose lui dandogli un bacio sul naso.
Rachel rise prima
di stiracchiarsi contro voglia dal ragazzo e tirando su il busto mentre Finn
lasciva cadere il braccio sul letto.
“colazione?”
chiese lui mentre lei annuiva. Fu il suo turno di alzarsi.” Ci penso io, tu vai
pure a sistemarti”
Detto questo
si alzò e si diresse in cucina mentre Rachel si dirigeva verso il bagno
lentamente.
Lei si
guardò allo specchiò, si tolse la maglietta del pigiama e si mise a fissare la
pancia.
Nessuno
rigonfiamento o bozzo sospetto.
Sospirò. Si
spogliò completamente e si infilò nella doccia.
Azionò il
rubinetto e l’acqua calda subito scivolo sul corpo immobile della giovane che
chiuse gli occhi, beandosi di quella sensazione di pace e serenità.
Questo cambia tutto, Finn, la mia carriere,
la NYADA. Dovrò capire come riuscire a gestire tutto.
La ragazza
iniziò a lavarsi scacciando quei pensieri dalla testa ameno per qualche minuto.
Nello stesso
momento in cucina Finn aprì il frigo cercando qualcosa da cucinare per lui e la
ragazza
Stiamo insieme ora? Pensò mentre tirava
fuori delle uova dal frigo Sono le coppie
sposate ad avere figli, noi non siamo nemmeno più una coppia, o almeno è quello
che voleva lei.
Il ragazzo
iniziò a cucinare delle omelette sommerso dai pensieri.
Devo restare qui a New York, e devo trovare
un lavoro decente mise l’impasto sul fuoco e magari capire che voglio fare della mia vita.
La lista
delle cose da fare era lunga, prima di tutte avvertire la madre che si
trasferiva a New York, cosa che sarebbe stata complicata perché doveva poi
spiegarle che la ragazza era incinta e probabilmente scrivere il testamento
perché i Signori Berry lo avrebbero ucciso.
Fini di
cuocere le omelette e le mise su un piatto per portarle sul tavolo, dopodiché
alzo lo sguardo giusto in tempo per vedere la ragazza che usciva dal bagno.
Finn si
ritrovò a fissarla mentre chiudeva la porta e si girava verso di lui.
Con il volto
arrossato per la doccia e i capelli ancora un poco umidi era la visione più
bella possibile.
La ragazza
sorrise dirigendosi verso di lui.
Doveva
ammetterlo a se stessa, svegliarsi con le braccia di Finn attorno al suo
piccolo corpo era una sensazione che aveva dimenticato, e c’era qualcosa di
tremendamente sbagliato in ciò dato che era una delle più belle sensazione del
mondo.
Brody non era alto quanto Finn, e quest’ultimo dava i
migliori abbraccia possibili.
“Sei giusto
in tempo per la colazione” disse il ragazzo risvegliandosi dalla trans. “ buon
appetito” disse poi quando la ragazza si sedette e lui le passò il piatto**
I ragazzi si
ritrovarono in silenzio una davanti all’altro con la colazione davanti a loro
“è molto
buona” disse lei prendendone un morso dopo l’altro. “mi potrei abituare ad
avere la colazione pronta appena sveglia”
Il ragazzo
sorrise “lo spero” e la fece arrossire
La ragazza
si concentrò allora sul cibo mangiandolo con foga mentre finn
la guardava sorpreso
“puoi
mangiare con calma, lo sai?” chiese “ il cibo non va da nessuna parte”
La ragazza
lo guardò continuando a mangiare.
“non
credevo..” morso ”… di avere così..” morso “…fame”
Finn rise
“nelle tue condizioni
è normale, devi mangiare per due “ disse prima di ritornare in silenzio e
concentrarsi sul suo piatto.
Diventeremo genitori… sembra incredibile,
tra meno di nove mesisaremo in tre.
Finn la
guardò, non sembrava ci fosse sulla di diverso in lei, e invece c’era una
creatura che cresceva nel suo corpo.
Si alzò per
posare i piatti, ora vuoti, nel lavandino, bloccando Rachel che stava per
alzarsi
“posso
muovermi, lo sai si?” chiese scherzando la ragazza alzandosi in piedi.
Finn posò i
piatti per poi girarsi verso la ragazza, serio in volto.
“dovremmo
parlare, non credo?” la ragazza annuì.
La coppia si
sedette sul divano e Finn prese la parola.
“la prima
cosa da dire è che mi trasferirò qui.” Iniziò “ se vogliamo crescerlo bene
dovremmo almeno stare nella stessa città, no?”
La ragazza
annuì “ puoi stare qui, c’è spazio”
“per il
momento sì, ma dovremmo iniziare a pensare ad un altro appartamento” disse lui
guardandosi attorno.
“ non c’è
spazio per un bambino qui, inoltre dovremmo trovare un posto per noi, senza
Kurt o Santana”
Pronunciò la
frase dubbioso della reazione della ragazza “ che ne dici?”
Rachel fece
un respiro profondo e sembrò rifletterci prima
“penso sia
una ottima ide “ disse alla fine dobbiamo
stare assieme pensò poi “ e riguardo a …” la ragazza non osava continuare
“riguardo a
noi? “ Finì il ragazzo per lei guardando le mani della ragazza che nervosamente
giocavano con l’orlo della gonna che indossava.
Finn gli
prese un mano e gli e la strinse e solo allora la ragazza si azzardò a guardarlo
negli occhi.
Quello che
vide fu amore, puro e completo amore. La ragazza si perse in quegli occhi che
sembravano volessero rapirla e portarla a toccare il cielo con un dito se solo
lei gli e lo avesse permesso.
Finn le
accarezzò la guancia della ragazza con la mano, che in risposta chiuse gli
occhi, per poi chinarsi e posargli un casto bacio sulle labbra.
Rachelliberò le mani dalla stretta del ragazzo e
approfondì il bacio intrecciandole dietro il collo.
Finn posò le
mani sui suoi fianchi e la strinse di più.
La ragazza
si avvicinò al ragazzo fino a ritrovarsi a cavalcioni sulle sue gambe
approfondendo il bacio ancora di più.
Il ragazza
finì per distendersi completamente sul divano.
I ragazzi si
staccarono per riprendere fiato e dopo qualche secondo di silenzio Finn aprì
bocca.
“questo
risponde alla domanda?” la ragazza sorrise prima di ricominciare a baciarlo.
Quando
all’ora di pranzo Santana tornò a casa, i due erano troppo impegnati a sbaciucchiarsi
guardare un film per accorgersidella foto che la ragazza stava
scattando.
*non è
affatto una citazione a “Struck by Lightning”… nono :D
** so che i
vegano non mangiano prodotti che derivano da animali, ma chiudete un occhio
>.<
Ma quanto
sono puntuale? Mi sto stupendo di me stessa
Ho deciso,
prima di tutto, di cambiare raiting da verde a giallo
in caso di necessità, ho in programma anche una scena un po’ più spinta, ma
avvertirò all’inizio del capitolo, o forsemetterò un capitolo completo con raiting rosso
a parte, devo ancora decidere cosa è meglio.
I miei
feelings Finchel stavano esplodendo mentre ho scritto questo capitolo, ma
quanto sono dolci? *__*
Come avete
visto Finn decide che deve svegliarsi e la coppia è felicemente riunita per
ora.
Un fantastico incontro con i genitori è nel
futuro della coppietta, chissà come andrà xD
Ringrazio
che segue, chi l’ha messa tra le preferite e le 3 fantastiche recensioni del
capitolo scorso *__* grazie quindi a FrancyF,
luna_gleek11
e Gionessa88.
Poco dopo
pranzo Finn, che era solo con Santana dato che Rachel aveva deciso di andare
alla NYADA per le chiedere informazioni su cosa sarebbe successo quando non
avrebbe più potuto muoversi liberamente, ricevette una telefonata dal professor
Shuester che chiedeva che fine avesse fatto il ragazzo, dato che la lezione del
glee era cominciata già da una decina di minuti e lui
non si era presentato.
Dopo una
sonora imprecazione che fece voltare Santana Finn si porto una mano sugli
occhi.
“Professor Shue in questo momento sono a New York” disse il ragazzo
“perché? È
successo qualcosa?” chiese preoccupato l’uomo dall’altro capo del telefono
“bhe… diciamo che mi trasferisco qui” disse Finn “mi
dispiace ma mi sono completamente dimenticato di avvertirla” ridacchiò nervoso
“ok. Spero
non sia successo qualcosa di grave a Rachel o a Kurt”
“nono,
niente di grave. Comunque se le serve una mano per le regionali non esiti a
chiamarmi, sarò felice di aiutarla”
Detto ciò,
un po’ sospettoso, il professore salutò Finn e riagganciò.
Seguirono un
paio di secondi di silenzio, dopodichè Santana si
avvicinò al ragazzo, chi si trovava vicino alla finestra.
“questo
appartamento si sta sta affollando” scherzò lei
“lui sorrise
ma non disse niente, si voltò anzi verso la finestra, guardando New York.
Non posso crederci. Sono davvero qui.
Sembrava quasi un sogno sono con Rachel a
New York, e sto per avere un figlio.
Santana lo
guardò bene
“ sembri
perplesso” chiese lei
“Non ho idea
di quello che voglio fare con la mia vita, San. Come faccio a prendermi cura di un
bambino?”
Finn si girò
a voltarla cercando un sostegno dall’amica. Non andavano esattamente d’accordo
al liceo ma prima del diploma erano diventati quasi amici.
Santana lo
fissò in maniera strana
“Che è
successo al Qarterback che andava in giro per la
scuola sicuro senza abbassare lo sguardo davanti a nulla”
“il liceo è
finito Santana. Questa è la vita vera, e non ho la più pallida idea di dove
dirigere la mia. “ disse il ragazzo “ so solo che c’è Rachel.” Disse sorridendo
Santana si
appoggiò al muro , dando le spalle alla finestra.
“ parti da
questo” iniziò “ Sei con Rachel. Vivi con lei e stai per avere un figlio. Hai
lavorato dal padre di Porcellana per tutto l’hanno scorso, quindi come
meccanico te la cavi. “ disse sicura mentre Finn la guardava.
“ intanto
porti a casa un po’ di soldi. “ continuò “ Sei a New York. Troverai quello che
sei nato per fare.” Gli diede un pacca sulla spalla e si avvicinò al computer.
“ che ne dici se cerchiamo qualche officina qui in torno intanto che aspetti
l’illuminazione?” Finn rise e si avvicinò alla ragazza.
Trovare le
officine non fu difficile, trovarne una che cercasse gente fu tosto, ma alla
fine riuscirono a trovare qualcosa.
Il problema
è che distava 40 minuti dal loro appartamento, quindi Finn doveva prendere la
metropolitana, ma non era un problema per lui.
“almeno ho
qualcosa da fare” disse lui
Quando Kurt
e Rachel tornarono a casa si ritrovarono Finn e Santana che si lanciavano le
uova, completamente ricoperti di farina, che ridevano come idioti.
La cucina
era ovviamente un disastro, ma in quel caos Kurt riuscì a scorgere un piatto di
Pasta al sugo fumante, pronto per la tavola.
I due
ragazzi non si erano accorti della presenza di Kurt e Rachele e continuavano a
ridere come idioti, bloccandosi poi quando Kurt sischiarì la gola.
“ehm..ehm” sentirono tra le risate e si girarono in
contemporanea continuando a ridere ritrovandosi davanti un molto perpleso Kurt e un dubbiosa Rachel.
“che state
facendo?” chiese l’ebrea avvicinandosi a Finn che sorrise ancora di più e gli
scoccò un bacio sulle labbra, sporcandola un po di
farina
Santana
prese la parola “ abbiamo fatto la cena” disse prendendo il mano la pietanza. “
siete arrivati giusto in tempo”
Kurt la
guardò come se fosse una aliena mentre posava il contenitore in mezzo al tavolo
stranamente immacolato e apparecchiato.
“forza che
qui la gente a fame” disse poi afferrando il braccio kurt
e costringendolo ad avvicinarsi al tavolo.
Rachel tolse
un po di farina dai vestiti di Finn prima di
guardarlo aspettando una spiegazione
“stavamo
facendo un dolce” disse indicando il forno sorridente
La ragazza
annuì perplessa da quando sono così
amiconi?
Lei scosse
la testa e i due si avvicinarono al tavolo prendendo posto mentre Kurt faceva
le porzioni
“avete
pensato a quando avvertire i genitori della situazione?” chiese il ragazzo
iniziando a mangiare rivolto più a Rachel che a Finn, che deglutì facendo
trasparire l’ansia che provava all’idea. Se un padre era pericoloso, e il
ricordo del Signor Febray ritornò prepotente nella
sua testa, non voleva immaginare due che potevano fargli.
Rachel gli
strinse la mano nella sua per incoraggiamento, sia per lui che per se stessa.
“ per te
sarà il primo figlio e l’ultimo, gigantor” scherzò
Santana “ i Signori Berry come minimo ti castreranno.”
Kurt scosse
la testa
“ la fine di
Finn in questo momento non è il problema” disse mentre Finn gli lanciava una
occhiataccia “ quando pensate di sganciare la bomba?”
Gli
interpellato si guardarono qualche secondo prima che Rachel prendesse la parola
“Ne stavamo
parlando stamattina e pensavamo che sarebbe meglio organizzare una cena tutti
insieme…”
“così Carole
eviterà l’eviscerazione di Finn” si intromise santana
“… quindi
pensavamo di tornare a casa questo week end e dirglielo” continuò facendo finta
di nulla “prima è maglio è” disse cercando di farla sembrare una cosa semplice
e veloce.
:serve
sostegno psicologico?” chise Kurt
“si” rispose
Finn senza esitazione guardando il fratello minore speranzoso.
Kurt scoppiò
a ridere e Santana scosse la testa
“sembra che
stiate per partire per la guerra” commentò Santana ridacchiando.
“non siete
divertenti” rispose Finn
Dopo qualche
attimo di silenziò Santana apri di nuovo la bocca.
“bhe, avrò casa libera tutto il week end” con un ghigno poco
promettente.
Kurt scosse
la testa “ ci toccherà lavare i mobili di tutta la casa”
Finn sorrise
invece, felice che la ragazza avesse superato Brittany
Dopo questa
parentesi I ragazzi ritornarono a mangiare fino quando Kurt si alzò, dopo aver
finito di mangiare
“vado ad
avvertire papà e Carole. Rachel ti consiglio di chiamare i tuoi il prima
possibile.” La ragazza annuì e si alzò andando a prendere il telefono mentre Finn
e Santana si alzavano iniziando a sistemare il tavolo per poi guardare
sconsolati come avevano ridotto la cucina.
Xxx
Ascoltando
il parere di Rachel, il fine settimana era arrivato troppo presto.
Sabato
mattina Kurt, Finn e Rachel si prepararono a partire per ritornare a Lima,
lasciando sola Santana.
“è stato
bello conoscerti Finnocenza” sghignazzò
“non sei
d’aiuto Santana” la ammonì Rachel stringendo il braccio del suo ragazzo “
proprio per niente”
Detto ciò,
uscirono di casa diretti alla stazione.
Leroy non
amava cenare in ritardo, quindi il treno fece ritardo. Ci fu un incidente sulla
ferrovia e il mezzo dovette fermarsi per quasi 3 ore, per la gioia di Finn.
“perfetto”
disse il ragazzo “ assolutamente perfetto”
Rachel si strinse di più al suo petto cercando
di nascondere il nervosismo ma Finn la conosceva meglio di chiunque altro.
Rispose
all’abbraccio accarezzando la schiena della ragazza mentre Kurt cercava di
incoraggiarli.
Fermarono un
taxi e si “incamminarono” verso la casa Hudson-Hummel.
“ State
tranquilli” disse Kurt “ Carole c’è già passata una volta con il baby-drama di Quinn”
Finn però si
incupì al ricordo.
“all’epoca
avevo sedici anni e vivevo con mia madre. Adesso siamo cresciuti, ci si aspetta
un minimo di attenzione in più da parte nostra.”
Disse lui.
“vi
preoccupate troppo. Andrà meglio di quanto non pensiate, ne sono sicuro.”
Kurt suonò
il campanello e in due secondi si sentirono i passi di Carole, e poco dopo i
due maschi si ritrovarono stritolati in un abbraccio toglifiato.
“Kurt devi
tornare a casa più spesso. E tu “ rivolta verso Finn “ potevi avvertire che ti
trasferivi a New York. Un messaggio di avvertimento che non tornavi a casa
sarebbe stato meglio.” Dopodiché li lasciò andare “ mi manca avervi in giro per
casa” dopodiché guardò meglio il figlio.
“tesoro è
tutto apposto, ti vedo strano?”
Finn
sobbalzò come fa a sapere sempre tutto?
Cercò
comunque di sviare l’argomento “ è solo stanchezza” la tranquillizzò.
Dopodiché la
madre si accorse di Rachel. Il suo sorriso si allargò ancora di più.
“tesoro” e
abbracciò anche lei “ è un sacco di tempo che non ci vediamo. Sembrano passati
secoli dal matrimonio e invece è solo un mese.”
Li fece
entrare e i ragazzi si diressero verso il salone, dove li aspettavano Burt e i
genitori di Rachel.
“papa”
sorrise Rachel abbracciando i suoi padri con affettò “mi siete mancati”
Burt
abbracciò il figlio e poi si rivolse a Finn
“ma quindi
tra e te Rachel vanno bene le cose?!” disse a metà tra la domanda e l’affermazione
e i due interpellati si guardarono negli occhi prima che Finn annuisse
nervosamente in direzione del patrigno “bene” continuò “evitate di affrettare
le cose con il matrimonio come l’ultima volta però.” Finì prima di girarsi
verso il tavolo prendendo posto per cenare non avendo idea del panico che aveva
creato nei tre ragazzi.
Rachel si
avvicinò a Finn preoccupata e gli prese la mano.
“quando gli
parliamo?”
“5 secondi
prima di andarsene sarebbe fantastico” Kurt scosse la testa e raggiunse il padre
e i Signori Berry al tavolo lasciando dietro Finn e Rachel.
Rachel però
non apprezzò l’ironia “ Finn, sono seria.”
Il ragazzo
gli diede un veloce bacio sul capo “ andrà tutto bene, vedrai”
“com’è la
NYADA Rachel?!” chiese Burt curioso facendo conversazione durante la cena.
La ragazza
si schiarì la gola
“va molto
bene” disse sorridendo “ New York è una bellissima città. Dovete assolutamente
venire durante le vacanze Pasquali.”
Carole
sorrise amorevole alla ragazza
“sarebbe un
onore. Inoltre non vedo l’ora di vedere come vi siete sistemati” Kurt notò però
che il “ sistemati” sembrava rivolto più a Rachele e Finn che a lui e la
ragazza.
“che ne dite
di un buon vino per festeggiare questa riunione?” disse Burt all’improvviso, e
senza aspettare la risposta degli altri si alzò dirigendosi verso la mensola.
Kurt e Finn
si lanciarono uno sguardo sanno che c’è
qualcosa sotto. Sotto al tavolo Finn strinse leggermente la mano di Rachel
mentre Burt tornava con il vino.
“Forza,
allungate i bicchieri” disse iniziando a versare il vino nel bicchiere di
Carole.
Rachel
scosse la testa quando Burt si rivolse verso di lei. “ io niente vino” disse e
i genitori la guardarono preoccupati.
“tesoro
stai?” chiese Hiram “ non rifiuti mai il vino”
Rachel
scosse la testa “ stamattina avevo un po’ di nausea, meglio se non bevo” non
era una totale bugia, ma distolse comunque lo sguardo da Carole che la guardò
sgranando gli occhi. Forse lo ha intuito
“se lo dici
tu” disse Leroy. Ci fu qualche attimo di silenzio prima che Kurt lo smorzasse.
“che ne dite
di un brindisi?”disse alzando il
bicchiere “A New York?”
“a voi” lo
corresse Carole. “ siamo fieri di come siete cresciuti” disse poi Burt mentre
Hiram e Leroy sorridevano alla figlia.
Alla fine
della cena Carole stava diventando impaziente.
Sapeva che
c’era qualcosa sotto quella cena da quando Kurt l’aveva chiamata per avvertirla
di una semplice riunione di famiglia, perché non si vedevano da tanto tempo, e i suoi sospetti erano stati
confermati dallo strano comportamento di Finn e Rachel durante la cena quindi
quando Rachel affermò “c’è una cosa dobbiamo dirvi” tenendo Finn per mano
sapeva che il suo sesto senso materno aveva fatto centro.
Burt scosse
la testa “ vi sposate vero?” disse il meccanico, sbagliando in pieno.
Hiram e
Leroy non sembravano stessero molto bene, Hiram era infatti impallidito.
“no, noi… “ finn si bloccò e guardò Rachel per un attimo “…non ci
sposiamo, ancora” Rachel sorrise a quel ancora.
“Sono
incinta” disse infine la ragazza facendo calare il silenzio.
Qualche
attimo più tardi la ragazza si ritrovò abbracciata a Carole che sorrideva
felice “oh mio Dio, lo sapevooo” stava dicendo la
donna mentre i tre uomini rimanevano imbambolati seduti al tavolo.
“Finn
tesoro, è fantastico” disse poi passando ad abbracciare il figlio che sorrideva
nervosamente poiprese le mani di Kurt e i due si
guardarono eccitati. “ dovremo arredare una Nursery “ il ragazza in risposta
quasi si mise a saltellare “ spero proprio sia una bambina, così potrò comprare
tutti quei vestitini adorabili!!” stava dicendo Kurt mentre Finn sorrideva
nervoso dalla mancata reazione dei signori Berry.
“Kurt, non è
nemmeno al secondo mese e già pensi a quando sarà nato?”
Rachel però
non distoglieva gli occhi dai genitori
“papà? Non
dici nulla?” disse mentre le mani si stringevano nervosamente a quelle di Finn
“sei…incinta”
disse Hiram prima di crollare a terra con un tonfo
Capitolo
lunghetto questa volta (riscriverlo al computer è stato una rottura x.x)
Iniziamo
dicendo che Io amo il rapporto tra Santana e Finn, la loro amicizia mi piace da
morire perché Finn è l’unico che è riuscito a vedere oltre la sua corazza da
dura e lei, a modo suo, gli vuole bene e vuole aiutarlo. Non era programmata la
scena inziale ma mi è venuta di getto e l’ho scritta, spero vi piaccia.
Carole è il
mio mito. Dopo tutto quello che ha dovuto passare con il baby-drama e tutto il resto dovrebbero fargli una statua e la
adoro perché è sempre così calorosa e affettuosa *_* e pianifica una nursery
con Kurt… quei due insieme sono pericolosi xD
Hiram e
Leroy un pochino mi stanno sul cavolo, lo ammetto. Durante l’episodio del
”matrimonio finchel venuto male” non mi sono piaciuti come si sono comportati,
pianificare le cose alle spalle dei figli non mi sembra un modo costruttivo di
crescergli u.u
Detto ciò…
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo domenica prossima
Finn fu il
più veloce ad accorrere ad aiutare Hiram, il marito era troppo impegnato a
guardare la figlia per rendersene conto.
Carole urlò
a Burt di prendere un bicchiere d’acqua mentre Rachel si appoggiava alle spalle
di Finn che cercava di far rinsavire l’uomo.
“Signor
Berry?”
“papà?”
“Hiram?”
Leroy si
chinò per dare qualche schiaffo sulla guancia del compagno, cosa che Finn non
aveva neanche pensato di fare schiaffeggiare
il padre della ragazza che ho messo incinta? Meglio di no.
Quasi mezzo
munito dopo l’uomo sembrò rinsavire, ancora visibilmente rintronato. Si tirò su
confuso, aiutato sia da Finn che da Leroy, dopodichè si girò verso la figlia
sconvolto
“la mia
bambina… incinta”
Lei assunse
una espressione colpevole e si avvicinò al padre
“non era
programmato, ma è successo” disse la ragazza afferrando la mano di Finn
cercando di rilassarsi. “Siamo giovani, questo è vero, ma possiamo farcela.
Abbiamo avuto degli esempi fantastici”
Kurt a
quelle parole mimò, visto solo dalla coppi, la parola lecchina, facendo scuotere la testa a Finn
“ma tesoro”
iniziò Leroy posandosi una mano sul petto “ e la scuola? La NYADA era il tuo
sogno”
Ma Rachel
scosse la testa cercando di far capire ai genitori come stavano affrontando la
situazione.
“non sto
buttando via la mia carriera papà, ho tutta la vita davanti a me per recitare.
Avremmo dovuto essere più attenti, questo è vero, ma sono contenta così in ogni
modo” girò la testa verso Finn sorridendogli con occhi pieni di amore, sorriso
che venne subito ricambiato.
I genitori
si scambiarono occhiate dubbiose negli attimi di silenzio che seguirono la
spiegazione della diciannovenne ma alla fine Burt prese la parola
“di certo
non vi lasceremo da soli ad affrontare una situazione del genere, potete starne
certi” Detto ciò diede una pacca sulla spalla a Finn “ora che ne dite se
guardiamo la partita?”
Rachel in
risposta soppresse uno sbadiglio, stringendosi di più a Finn che le accarezzò
il braccio.
“niente
partita Burt” disse Carole “ i ragazzi saranno stanchi dal viaggio, devono
dormire.” Poi si rivolse a Rachel “ puoi restare qui se vuoi, la stanza degli
ospiti è sempre disponibile.”
“Grazie
Carole” disse staccandosi da Finn per abbracciare la donna
“stai
tranquilla tesoro” rispose “ fai parte della famiglia”
Dopodiché
prese il braccio di Rachel affettuosamente e la guidò su per le scale mentre
Finn prendeva la borsa che aveva appoggiato all’ingresso e seguiva le due
donne.
“non è
andata male, no?” disse Finn una volta rimasto solo con la ragazza nella stanza
degli ospiti.
La madre
aveva portato Rachel nella stanza, l’aveva abbracciata augurandogli buona notte
per poi scoccare a Finn una occhiata eloquente che stava a significare trattenete gli ormoni finché siete qui
facendo arrossire il ragazzo.
Rachel gli
lanciò una occhiataccia prima di avvicinarsi e stringerlo in un abbraccio
Finn sorrise
e le accarezzò i capelli.
Rimasero in
quella posizione per qualche minuto, Finn con gli occhi chiusi e Rachel che gli
respirava sul petto.
Mi sono mancati questi momenti pensò la
ragazza stringendosi ancora di più al ragazzo solo io e lui, a coccolarci.
“è meglio
dormire adesso” disse lui staccandosi leggermente.
“devi andare
nella tua stanza?” disse lei facendo degli occhi da cerbiatto
Lui sorrise
“posso restare qui se vuoi, finché non facciamo nulla mia madre non dovrebbe
obbiettare.”
La ragazza
gli diede una bacio veloce sulle guance prima di staccarsi.
“vado in
bagno a cambiarmi”
“farò come
se fosse casa mia” scherzò Finn guadagnandosi una Rachel che alzava gli occhia
cielo.
Una
quindicina di minuti dopo Rachel aprì la porta del bagno trovando un Finn, in
boxer, addormentato sul cuscino. La faccia era rilassata e aveva un dolce
sorrise a incorniciargli il volto.
E’ quasi troppo bello da essere vero pensò
la ragazza che sorrise e silenziosamente, prese poi il telefono e gli fece una
foto.
Il rumore
del flash fece destare il ragazzo dal suo dormiveglia trovandosi, aprendo gli
occhi, una Rachel in una vestaglia molto
corta, con un telefono in mano.
“che cosa
hai appena fatto? Disse alzandosi dal letto mentre la ragazza nascondeva
velocemente l’oggetto incriminato dietro la schiena ridendo.
“mi hai
fatto una foto?!” lei annui indietreggiando e mostrandogli l’oggetto con la
foto da lontano.
Il ragazzo
si alzò cercando di afferrare il cellulare ma la piccoletta era svelta e riuscì
a sgusciare via con il telefono mentre Finn cercava di acchiapparla
rincorrendola per la stanza.
Rachel si
arrampicò sul letto lanciando il telefono nel cassetto mentre Finn la afferrava
e iniziava a fargli il solletico.
Finn si
ritrovò, senza sapere come fosse successo, Rachel a cavalcioni su di lui, steso
sul letto, senza fiato.
Si
bloccarono per un attimo prima che Rachel si stendesse su di lui dandogli un
profondo bacio. Le braccia del ragazza si poggiarono sul cuscino mentre le mani
andavano a stringersi intorno ai capelli. Finn rispose con entusiasmo al bacio,
stringendo di più il corpo della ragazza contro il suo.
La ragazza
si staccò piano dal bacio fissando gli occhi di Finn, carichi di amore.
“Ti amo”
disse Finn senza esitazione. Era la prima volta che glie lo diceva da quando si
erano ritrovati e Rachel rimase spiazzata prima di sorridere e stendersi di
nuovo su di lui dandogli un altro bacio
“io ti amo
di più” disse poi
Lui ridacchiò
“ se lo dici tu*”
Dopodiché
Rachel scivolò accanto a lui, liberandogli il corpo dal suo peso. E Finn
allungò le mani verso le coperte coprendo entrambi, quindi con un bracciò
circondò il bacino di lei.
Intanto, al
piano di sotto, Kurt aiutava carole a sistemare la cucina, mentre Burt e i
signori Berry cercavano di seguire la partita, più Burt che gli altri due
uomini.
Hiram però
non amava molto il Football.
“che ne
pensate di questa storia?” disse senza riuscire a trattenersi “immaginavo
avessero un annuncio da fare ma pensavo che fosse semplicemente che Rachel era
stata presa per una parte o qualcosa del genere.
Burt sospirò
e spense il televisore allungando la mano verso il telecomando prima di girarsi
verso l’uomo che aveva parlato.
“sono giovani”
disse il meccanico “ non so come faranno a gestire questa situazione.”
Disse scuotendo la testa.
“Non so,
Rachel ha la NYADA e Finn… bhè… “ Hiram si bloccò non sapendo bene come
continuare.
Burt capì
cosa intendesse dire. Finn era un bravo ragazzo e sarebbe stato un ottimo
padre, su questo Burt non aveva dubbi, lo conosceva bene, ma sapeva anche che
il ragazzo non aveva le idee molto chiare sul suo futuro.
Il silenzio
che si era creato venne interrotto dall’arrivo di Carole, incuriosita sul
perché non sentisse più la TV.
“finita la
partita?” chiese diretta al marito che scosse la testa, i segno di diniego.
“no, noi..”
iniziò Burt “ stavamo discutendo della situazione che si è creata”
Carole annuì
mentre Kurt spuntava dietro la sua schiena.
“ se la cavano
meglio di quanto non pensiate” disse un po’ deluso dalla poca fiducia che gli
adulti sembravano riporre nei due ragazzi e soprattutto in Finn.
Si
stiracchiò un pochino prima di riprendere il discorso “ Finn ha trovato un
lavoro presso una officina della città e Rachel ha lezioni fino a giugno,
allora starà a casa, e al secondo anno seguirà le lezioni On-Line, a eccezione
delle lezioni di ballo che dovrà smettere di seguire per il primo trimestre.”
I genitori
si guardarono sorpresi.
“Rachel è
passata alla segreteria della NYADA pochi giorni fa e ha chiesto informazioni.”
Spiegò il ragazzo. “ hanno preso questa situazione più seriamente di quanto voi
non pensiate”
Detto ciò
uscì dal salotto per dirigersi verso la sua camera.
*In inglese
è “I love you” “i love you more” “if you say so” per chi non lo sapesse “if you say so” è l’ultima frase che Cory
ha detto a Lea. Dovevo metterci un riferimento a ciò, aspettavo solo il momento
giusto ;)
Eccomi qua.
Kurt cazzuto
alla fine vi è piaciuto? *_*
Io ho adorato
scrivere quella scena, i genitori dovrebbero dare decisamente più fiducia ai
due innamorati u.u
Hiram , come
potete vedere non ha molta fiducia in Finn. Io li percepisco come quei genitori
che vogliono solo il successoper la
loro figlia. Nell’episodio “cuore” della terza stagione, quando Finn e Rachel
vanno a cena dai suoi genitori, li ho davvero odiati Grrr…
La scena
Finchel vi è piaciuta? Io adoro scrivere quelle scene, sono dolcissimi insieme
*_* e la citazione a Cory mi ha fatto venire gli occhi lucidi…
Warning: all’inizio ci sono un paio di
conversazioni un po’ più spinte tra Rachel e Finn, ma non c’è niente di
esagerato, solo accenni e occhiate.
Capitolo 8 - parte 1 Someone Like You
Finn e
Rachel si svegliarono con il botto, letteralmente.
Il ragazzo aprì
gli occhi e si ritrovò Rachel avvinghiata a lui nel letto con un sorriso ebete
sul viso e sua madre china per terra a raccogliere una cesta che fino a qualche
attimo prima conteneva dei panni.
“che
succede?” chiese Finn con la voce impastata dal sonno “ che ore sono?” chiese
poi allungando la mano tastando il comodino alla ricerca del telefono.
“sono quasi
le 9, non vi ho visti scendere e Kurt ha detto che avevate programmato di
andare a fare spesa insieme quindi sono salita a svegliare Rachel. “Non mi aspettavo di trovarti qui era
inteso con gli occhi.
Finn si tirò
su con il busto annuendo in direzione della madre che usciva mentre Rachel
ricadeva con la testa sul cuscino continuando a dormire.
“grazie ma’”
disse Finn sorridendo alla madre. Si voltò poi verso Rachel che respirava sul
cuscino e avvicinò il suo volto a quello della ragazza e le diede un bacio
sulle labbra per svegliarla. La ragazza girò quindi la testa rispondendo al
bacio che si fece più profondo quando lei incrociò le braccia dietro la testa
del compagno.
Quando si
staccarono erano senza fiato.
“un ottimo
buongiorno” disse lei
Finn le
accarezzò la guancia
“mi dispiace
disturbarti ma devi andare a fare shopping con Kurt e io devo andare a scuola
dal Professor Shuester.
Rachel fece
una smorfia infastidita
“non
possiamo stare tutto il giorno a letto a coccolarci? “ chiese con gli occhi
dolci.
Il ragazzo
rise di cuore prima di posargli un bacio sulla punta del naso.
“mi
piacerebbe ma Kurt verrebbe a disturbarci e lo sai meglio di me.” Detto ciò si
alzò dal letto e si diresse verso il bagno. “ alzati forza” lei rispose con un
grugnito.
Quando si
Finn si stava lavando i denti Rachel entrò nel bagno e iniziò a togliersi la
maglietta del pigiama, rimanendo in mutande.
Finn le
lanciò una occhiata maliziosa dallo specchio che lei ricambiò prima di
togliersi l’ultimo indumento ed entrare nella doccia.
“peccato che
la casa sia piena di gente” disse lei prima di aprire l’acqua della doccia.
“ A new York
dubito che Santana e Kurt avrebbero problemi.” Rachel sorrise sotto la doccia.
Sentì Finn sciacquarsi la bocca.
“ti
consiglio di non metterci tanto, Kurt non sarebbe felice. “ senti dire da Finn
prima che il ragazzo uscisse dal bagno lasciandola sola.
Il ragazzo
attraversò la porta del corridoio ritrovandosi in sala da pranzo. Vide Kurt
seduto al tavolo che messaggiava con il telefono e sua madre che sistemava i
piatti togliendoli dalla lavastoviglie.
“giorno a
tutti” saluti Finn sedendosi accanto al fratello e afferrando un toast dal
piatto al centro del tavolo.
“giorno a te
“ rispose Kurt “ Rachel si è svegliata?” chiese poi poggiando il telefono e
guardando l’altro che mangiava
“è sotto la
doccia” rispose Finn e il fratello grugnì di disappunto, consapevole che
avrebbero iniziato tardi la loro giornata.
“che dovete
comprare oggi?” chiese curioso Finn mentre la madre usciva dalla cucina
“Rachel è
curiosa di sapere come sarà la sua pancia fra qualche mese, quindi la porto a
provare quelle pance finte che usano nei film, e poi gli servono degli abiti
per quando diventerà più grossa e qui costano di meno che a New York. “ spiego
Kurt
“ e con
questa scusa ti rifai il guardaroba” scherzò Finn. Il fratello lo guardò male
ma non ribatté, anzi, continuò il discorso come se nulla fosse
“ dopodiché pensavamo
di andare a dare una occhiata al negozio per neonati vicino al cinema, per
farci qualche idea su cosa potreste comprare per la camera, giochi e cose
varie.”
Finn annuì e
Carole decise di unirsi alla conversazione.
Si sedette
davanti a Finn con la faccia seria
“avete già
iniziato a cercare un appartamento?” chiese la madre mentre Kurt guardava Finn,
curioso.” Non potete certo crescere un figlio in quel piccolo appartamento che
avete ora, senza offesa, ma non è adatto a crescere un figlio.” Disse lei
guardando Kurt “inoltre tu e Rachel vi sposerete prima o poi, e vorrete vivere
da soli ed avere la vostra privacy.” Girò lo sguardo verso Finn.
“noi…”
iniziò lui “ non ne abbiamo ancora parlato” disse grattandosi la nuca, in
difficoltà.
Lui ci aveva
pensato, eccome se ci aveva pensato, ma aveva ritenuto meglio che per i primi
mesi stessero insieme a Kurt e Santana, inoltre un appartamento a New York
costava un occhio e loro non avevano tutti quei soldi. Ma dopo cosa sarebbe
successo?
Finn amava
Rachel più della sua stessa vita e voleva passare il resto della vita con lei
ma le cose stavano andando un po’ troppo velocemente che ancora doveva
realizzarlo che stava per diventare padre.
Erano
giovani, troppo giovani e soprattutto inesperti, ce l’avrebbero fatta a
crescere un figlio?
I pensieri
di Finn vennero interrotti dall’arrivo della ragazza nella stanza. Indossava
dei jeans attillati neri e una maglietta con scritto I cuore NY . Finn alzò il sopracciglio alla vista della maglietta e
la ragazza rispose con una linguaccia.
Kurt alzò
gli occhi al cielo mentre Rachel si sedeva vicino al suo ragazzo ma siamo una coppia ora? E gli diede un
bacio sulla guancia.
“fra quanto
usciamo? “ chiese la ragazza a Kurt
“appena
finisci di mangiare, dormigliona” rispose lui
“ per quanto
ne avrete?” chiese Finn “perché sarebbe forte se veniste entrambi al Glee, così
fate vedere ai ragazzi cosa li aspetta se si impegnano, e conoscerete anche
meglio le nuove Nuove Direzioni “
Rachel
sorrise stringendo il braccio del ragazzo accanto a lei. Cantare per coloro che
portavano avanti il loro nome? Non se lo faceva ripetere due volte
“non perderò
certo una occasione per mostrare il mio talento ai nuovi talenti di quest’anno
che tu hai istruito, e poi non vedo l’ora di rivedere gli altri. Che ne dici
Kurt? Facciamo una sosta a scuola dopo lo shopping?” disse la ragazza per poi
voltarsi verso Kurt che sembrò abbastanza pensieroso.
“non saprei”
iniziò lui “ non parlo con Blaine dal matrimonio e … be sarebbe imbarazzante.”
“Kurt
sarebbe imbarazzante in ogni caso, dovrete risolver prima o poi. “ lo
interruppe Finn.
Nella stanza
scese il silenzio per qualche attimo prima che Rachel si alzasse in piedi e
andasse verso Kurt afferrandolo per un braccio.
“Forsa, è
ora della nostra giornata di shopping terapeutico e fidati, ne ho davvero
bisogno dopo tutto quello che è successo questa settimana.” Sorrise a Finn, che
ricambiò.
Kurt si alzò
allora dal tavolo“ bhe,
ci vediamo verso l’ora di pranzo?” disse rivolto vero Finn che annuì
“ok. Ciao
Carole”
“ciao
tesoro, non esagerate con le compere” urlò prima che uscissero dalla porta.
Finn e
Carole rimasero quindi da soli seduti al tavolo e il sorriso di Finn vacillò
“Che c’è
tesoro?” chiese amorevole la madre al figlio.
Finn
appoggiò la schiena alla sedia e sospirò. “cosa ne pensi? Realmente” disse
guardandola serio per la prima volta.
La donna
sospirò e gli prese una mano per incoraggiarlo sorridendo dolcemente.
“siete
giovani ma vedo come vi comportate quando state insieme, sia ora che quando
eravate al liceo” spiegò lei “vi volete bene più di quanto noi adulti possiamo
ammettere e ciò è un bene. Non è come quando è rimasta incinta Quinn, tu ami
Rachel e Rachel ama te. “ Finn sorrise a quelle parole “ e poi non siete soli,
ci sono Kurt e Santana con voi e se c’è bisogno di noi noi
ci saremo” detto ciò la donna si alzo dal tavolo “ ora è meglio che vada, ho un
turno in ospedale.”
“ ok, ci
vediamo dopo e… mamma?” disse poi alzandosi per stringerla in un abbraccio. “
grazie” disse Finn sinceramente e Carole restituì l’abbraccio con piacere.
“ogni volta
che vuoi”
Xxx
Quaranta
minuti dopo Finn stava camminando tra i corridoi vuoti della sua vecchia
scuola, con la testa piena di ricordi tra lui e Rachel, belli o brutti. Un
punto in cui si erano baciati, l’aula che aveva ospitato la loro rottura dopo
le provinciali, l’auditorium dove si erano baciati la prima volta e dove lui le
aveva chiesto di sposarla, passò accanto al loro armadietto, che adesso
apparteneva ad altri ragazzi che non avevano idea della storia che c’era
dietro.
Dietro le
porte delle aule arrivavano le voci attutite dei professori che spiegavano la
lezione, o dei ragazzi che ridevano e scherzavano fregandosene. Piano piano si
stava avvicinando alla sala dove si riuniva il Glee Club ogni giorno e stava
iniziando ad essere nervoso.
Lui e il
professor Shue non andavano esattamente d’accordo
negli ultimi tempi, la storia del bacio non era ancora del tutto superata e
Finn aveva paura che non sarebbero mai riusciti a ritornare ad avere quel
rapporto che avevano prima.
“ehi” disse
Finn bussando alla porta per far accorgere il professore della sua presenza. È strano vedere la classe vuota.
“Finn, ti
sei dato alla fuga senza dire nulla, eravamo preoccupati che ti fosse successo
qualcosa” disse il professore alzando velocemente lo sguardo per poi riportarlo
sugli spartiti che stava ricontrollando seduto sullo sgabello davanti al
pianoforte.
Finn si mise
le mani in tasca.
“senta, mi
dispiace sul serio per quello che è successo con Emma ma..”
“abbiamo
parlato” lo interruppe l’uomo alzando lo sguardo.
“io e Emma
abbiamo avuto una conversazione e lui mi ha fatto capire che l’essere scappata
via dalle nozze non aveva nulla a che fare con il bacio e che lo hai fatto
perché non sapevi come calmarla, quindi la stavi aiutando. Mi ha pregato di
perdonarti e di non buttare via il nostro rapporto” Continuò lui “ ma la verità
è che non riesco a restare arrabbiato con te a lungo, Finn, dopo tutto ciò che
abbiamo passato insieme.”
Will si alzò
stringendo il ragazzo in un abbraccio che Finn contraccambiò con piacere.
“quando si
staccarono Finn sorrise sollevato
“ bhè è un bene che mi abbia perdonato” disse “ perché ho una
notizia da darle, una bella notizia.“
Dopo qualche
attimo di suspense…
“Rachel è
incinta” disse con un enorme sorriso
Will rimase
per qualche secondo stupito prima di rendersi conto della portata della notizia
che il ragazzo gli aveva appena detto.
“Finn è
fantastico. O mio Dio sono felicissimo per voi” disse dandogli una pacca sulla
spalla “ è per questo che eri a New York! Quindi immagino che tra te e Rachel
vada a gonfie vele”
“ si si, è
tutto apposto.” Ripose felice “ Il Glee Club come va? Novità sulle regionali?”
chiese preoccupato. Blaine gli aveva accennato qualcosa riguardo al cercare di
scoprire se gli avversari avevano usato qualche trucco.
“Si. I
ragazzi hanno fatto qualche ricerca e hanno scoperto che gli usignoli si erano
dopati, hanno avvertito i giudici che hanno deciso di eliminarli dalla gara e
far passare noi*”
Finn sorrise
sollevato.
“è una
fantastica notizia. Se le serve una mano con le canzoni non esiti a chiedere
professore.” Rispose contento che il problema si fosse risolto anche senza il
suo aiuto.
“stavo
pensando che, dato che sia Rachel che Kurt sono in città voi tre potreste far
vedere alle nuove, nuove direzioni, quello che le vecchie nuove direzioni sanno
fare.”
“ ne stavo
parlando proprio con Rachel questa mattina e lei sarebbe contenta di mostrare
il suo talento alle nuove leve.”
xxx
*dato che
Finn era a New York non ha aiutato i ragazzi con gli usignoli.
In principio
era un unico capitolo, insieme al prossimo, ma mi è venuto più lungo di quanto
pensassi e ho deciso di dividerlo in tre parti, quindi dovrete aspettare per
leggere il seguito ( ma quanto sono cattiva xD).
L’idea di
shopping di Kurt venne distrutta sul nascere quando, insieme a Rachel, passò
davanti ad un bar, e i ragazzi vennero investiti da una zaffata di cioccolata
calda e si sa, le donne incinte hanno le voglie improvvise, quindi lo shopping
deve attendere.
All’arrivo
del secondo piatto del dolce al cioccolato per Rachel, Kurt iniziò a ridere.
“ Sei tutta
sporca. Devo assolutamente farti una foto e mandarla a …”
“Rachel e
Kurt?” disse una voce familiare alle spalle del ragazzo. I due seduti si
girarono trovandosi davanti Tina e Kitty, con
l’uniforme dei Cheerios, che li guardavano soprese.*
“ragazze,
che ci fate qui?” chiese Rachel con la forchetta del dolce in mano.
“dovremmo
fare noi questa domanda a voi. Noi qui ci viviamo.” Sorrise Tina sedendosi
accanto a Rachel che si era spostata per fare spazio.
“Tu sei Kitty, vero? Ci siamo viste al matrimonio. Sono Rachel, la
ragazza di Finn” disse Rachel passando la forchetta sulla mano sinistri e
allungando la mano verso la bionda, che la strinse con un sorriso tirato.
“la ragazza
di Finn?” chiese Tina “ e da quando?” vide spuntare un sorriso dolce sulle
labbra della ragazza
“da un po’”
rispose riprendendo a mangiare.
Kurt decise
di cambiare discorso.
“perché non
siete a scuola?” chiese rivolto a Kitty, non la
conosceva bene ma sapeva che non ci aveva provato con Blaine.
“Da
Valerie** ci sono i saldi, ci vogliamo passare per fare spese e rifarci il
guardaroba. Vi unite a noi?” Chiese guardando la ragazza intenta a finire la
seconda torta..
“perché no!?
Io ci sto, che ne dici Kurt?” disse lei alzando poi un braccio per richiamare
il cameriere e ordinare un’altra fetta.” Che c’è, ho fame” disse poi facendo la
linguacciaa Kurt.
“ma quanto
mangi?” si lasciò sfuggire la bionda accanto a Kurt “ è la terza fetta, se vuoi
diventare famosa ti consiglio di evitare di ingrassare.”
“tanto in un
paio di mesi ingrasserò comunque” rispose allora Rachel pentendosi subito delle
sue parole. Il cameriere le portò un altro piatto guardandola in modo curioso.
Tina
strabuzzò gli occhi a quella frase.
“come
ingrasserai comunque?”
Rachel
sorrise senza rispondere infilando la forchetta nella terza fetta e cominciando
di nuovo a mangiare.
“oh mio dio,
Rachel!! “ Urlò Tina facendo voltare l’intero locale “ sei incinta?” disse
sconvolta l’orientale.
L’altra
sorrise e annuì.
“è per
questo che Finn non viene più a lezione? È il motivo per cui si è trasferito a
New York.”
L’improvvisa
sparizione di uno dei loro insegnanti era spiegata.
“e io che
credevo che il professor Shuester lo avesse ucciso e nascosto poi il corpo da
qualche parte nella scuola.” Disse Kitty
tranquillamente guardando Tina, che osservava Rachel , che mangiava tranquilla,
nello shock più totale.
“perché il
professore dovrebbe fare a pezzi Finn?” chiese Kurt curioso, sospettando di
essersi perso qualche informazione per strada.
Kitty alzò le spalle
“non lo
sappiamo, deve essere successo qualcosa dopo il matrimonio perché Il prof ha
iniziato a trattare Finn da schifo la settimana dopo” spiegò guardando Kurt
mentre Rachel si muoveva nervosa sulla sedia, non le piaceva la piega della
conversazione.
Finn aveva
commesso un errore ma Rachel non aveva idea che Finn glie lo avesse detto e che
ciò avesse rovinato la sua relazione con il professore. Avrebbe dovuto
aspettarselo da lui, è troppo buono per mentire in quel modo ad un suo amico.
Senza
rendersene conto aveva finito la terza fetta di torta. Posò la forchetta e
guardò Kurt interrompendo le lodo supposizioni su Finn e Shue.
“andiamo a
fare shopping prima che mi venga un'altra voglia di torta.” Scherzò per poi
girarsi verso Tina.
“voi che
intenzioni avete? Io ho assolutamente bisogno di vestiti più larghi e poi vorrei
tanto vedere quelle camerette su misura che sono un amore” disse sorridente a
Tina.
Questa
guardò Kitty che alzò le spalle, come per dire tanto non mi cambia nulla. I ragazzi si
alzarono e Kurt lascò i soldi sul tavolo.
“sai già il
sesso?” chiese Tina ingenuamente, non sapendone molto sulla gravidanza.
“no, è
presto ancora. Dovrò aspettare almeno la 20esima settimana.” Disse Rachel
sospirando sconsolata. “non so come
farò ad aspettare così tanto.”
Kurt rise
sapendo che sarebbe stata una lunga ed estenuante attesa.
“ e Finn che
ne dice di questa situazione?”
“è
preoccupato” disse Rachel abbassando il capo “ come è giusto che sia. Non ce lo
aspettavamo. Al matrimonio dovevamo fare più attenzione” disse mordendosi la
lingua. Tina gli passò un braccio sulle spalle per tirarle un po’ su il morale
e lei sorrise riconoscente.
“eccoci”
disse Kurt all’improvviso fermandosi davanti alle vetrine di un negozio.Si potevano vedere manichini con i pancioni
da un lato e abiti più casual dall’altro.
“Forza
mammina, andiamo a fare shopping” disse Kurt prendendo l’amica a braccetto e
portandola nel negozio.
La commessa
fu da loro in un secondo.
“salve, cosa
posso fare per voi?”
Kurt sorrise
“la nostra
amica” disse indicando Rachel “ è in dolce attesa, quindi ci servono abiti
nuovi.”
“ e vorrei
anche provare quell’enormi pance finte per vedere quanto ingrasserà il mio
corpo.” Disse Rachel.
“Vista la
statura di Finn, non so come farai a partorirlo” disse Kitty
sovrappensiero.
Rachel
sbiancò e si portò una mano alla pancia.
“prendi i
miei geni piccolino, ok? Se sei come tuo padre non voglio pensarci a come sarà
il parto.”
Kurt scoppiò
a ridere prima di rivolgere di nuovo l’attenzione alla commessa che sorrideva
divertita.
“Dunque, le
panciere sono da questa parte” disse conducendoli nel lato sinistro del
negozio, dedicato alle mamme. “ ne abbiamo di diverse grandezze, dai primi
mesi” indicando le più piccole “ fino alla fine della gestazione” indicando
quelle più grandi. “ quali vuoi provare?”
Rachel
sorrise “vediamo quelli più grandi, sono curiosa” quindi la commessa le indicò
i camerini, invitandola a seguirla.
“diventerai
una balena” affermò Kitty mentre aspettavano che
Rachel si cambiasse insieme a Tina e Kurt, che guardava male un jeans con i
fiorialla sua destra.
Un minuto
dopo Rachel uscì dal camerino con una enorme maglietta che copriva un enorme
pancia finta.
Rimasero
tutti senza fiato.
Rachel
sembrava una di quelle mamme che sembrava dovessero partorire da un momento
all’altro. Si voltò verso lo specchio e sgranò gli occhi.
“wow”
sussurrò la ragazza toccandosi la pancia da sopra la maglia.
Kurt prese
il telefono e fece una foto, indeciso però se mandarla o no a Finn.
“Sai Kurt”
disse Rachel“ non me ne ero resa
pienamente conto fino ad adesso. Diventerò mamma in meno di un anno.”
La ragazza
aveva le lacrime agli occhi per l’emozione. Kurt le si avvicinò e la abbracciò.
“Tu e Finn
sarete ottimi genitori” la ragazza lo strinse in risposta “ ma ti prego,
aspetta che nasca prima di sposarti, perché non sopporterei di dover allargare
un abito da sposa, e poi pensa se ti vengono le doglie durante la cerimonia.”
Rachel
sorrise staccandosi dall’amico “ prima me lo deve chiedere”
“te lo
chiederà, tranquilla, Mio fratello si butterebbe da un ponte se gli e lo
chiedessi con quegli occhi da cerbiatto che hai.”
Tina , alle
loro spalle, sorrise.
“ Che ne
dici se ora passiamo al reparto abbigliamento?” chiese Kitty
avvicinandosi al gruppo. Rachel annuì
“troviamo
degli abiti alla moda, non farò certo andare in giro come quelle mamme con i
pancioni con i fiori***” disse Kurt
Concordarono
con Finn di incontrarsi all’ora di pranzo da Bredstix
per poi andare insieme nella loro vecchia scuola.
Kitty e Tina si unirono con piacere alla comitiva.
Kurt e
Rachel si ritrovarono quindi alle 13 seduti al ristorate carichi di buste con
dentro abiti per lei e un paio di magliette unisex per neonati a cui Rachel non
aveva resistito.
Finn arrivò
circa 5 minuti dopo, sorpreso dalla presenza delle due ragazza accanto a Kurt.
“Tina, Kitty, che ci fate qui? Chiese sedendosi accanto a Kurt “ e
dov’è Rachel” rivolto al fratello.
“Rachel è in
bagno” disse il fratello prima che Tina continuasse per lui.
“abbiamo
incrociato Kurt e Rachel al Bar e abbiamo pensato di unirci alla loro giornata
di shopping”
“congratulazione
a proposito, noi pensavamo che il professore ti avesse cacciato e invece tu te
la stavi spassando con la tua ragazza a New York”
Finn guardò
sorpreso Kitty che si apprestò a spiegare
“ La tua
ragazza ci ha detto che è in dolce attesa”
“oh, ok”
disse Finn “ comunque non me la stavo spassando Kitty,
e il professor Shuester non mi caccerebbe mai dalla scuola”
“ma che è
successo tra te e il prof, a proposito?” chiese Kurt curioso sporgendosi per
guardare in faccia il fratello che si grattò la testa nervoso prima di
rispondere.
“niente di
grave, sul serio, abbiamo risolto tutto quindi non ha senso parlarne ancora”
L’arrivo di
Rachel interruppe qualsiasi forma di interrogatoria pianificata da un dubbioso
Kurt nei confronti del fratello.
“Finn!”
esclamò la ragazza sedendosi accanto al ragazzo che le circondò la vita con un
braccio dandogli un veloce bacio sulle labbra mentre Tina sorrideva in
direzione di Kurt, felice che i due fossero ritornati assieme.
“ehi! Disse
lui “ come è andato la shopping?
Lei sorrise
“ Ho trovato una maglietta che non ho potuto non comprare” disse allungandosi
per prendere una piccola busta e passarla a Finn che la guardò curiosa.
Il ragazzo
tirò fuori una maglietta bianca con la scritta scusa, papà è preso
“dove l’hai
trovata?” chiese Finn sorridente.
“nel negozio
per bambini in cui siamo stati abbiamo visto che facendo magliette stampate, ho
trovato questa scritta e non ho resistito “
La ragazza
la prese in mano “ Dato che non sappiamo che cosa avremo ho scelto un colore
neutro” e la rimise nella busta sorridendo a Finn.
“ mi sembra
incredibile tutta questa situazione” disse Tina scuotendo la testa guardando la
coppietta abbracciata. “ Tu e Rachel avrete un bambino e sarà super coccolato”
disse ridendo.
Finn e
Rachel risero.
Kurt
schioccò le dita per aria richiamando il cameriere e Rachel appoggiò la testa
sulla spalla di Finn che le posò un bacio sulla testa facendo sorridere
nuovamente Tina.
“Hai pensato
a che cantare per il Glee?” chiese Finn accarezzandogli il braccio.
“mmm… ho
qualche idea” disse lei annuendo al ragazzo.
“potresti
cantare Letit Go, quella
di Frozen
cantata da Demi Lovato” consigliò Kitty
“ amo quella canzone e mostreresti le tue capacità”
Tina annuì
poco convinta “ si, non è male quella canzone”
“Santana
dice che c’è una ragazza al ristorante dove lavora che assomiglia a Demi Lovato, e mi sembrava anche abbastanza interessata.”
L’arrivo del
cameriere interruppe le conversazioni.
*non mi
ricordo se sono amiche, ma mi serviva una ragazza con cui fare shopping e
Marley e Sugar mi stanno antipatiche xD
** Negozio
inventato che vende abiti normali e Pre-maman.
*** odio gli
abiti con i fiori, è più forte di me xD
Festeggiate
con me, Signore e Signori, perché sono ufficialmente maggiorenne *botti e urla
di gioia*
Il 6
Febbraio è stato il mio compleanno e ho deciso di aggiornare oggi invece che
domani perché stasera darò una cena e domani sarò super impegnata e non potrò
aggiornare..
Come ho detto
nelle note non mi ricordo se Tina e Kitty sono amiche
perché la quarta serie l’ho vista solo una volta, e mi è bastata x.x
Finn e
Rachel sono la mia gioia e il negozio pre-maman non ho idea se faccia provare
le pance finte come quelle di Terry perché non ci sono mai entrata, quindi se
non lo fanno, chiudete un occhio xD
La maglietta
che Rachel compra l’ho vista sul serio, era in un negozio che fa magliette
personalizzate anche per bambini piccoli e c’era questa maglia con quella
scritta e l’ho amata subito °.°
Fan della Dantana, vi è piaciuta l’accenno?? *__* Brittana
vi prego evitate di lanciarmi i coltelli xD
Fra due
settimane ricomincia GLEE, chi sclera con meeeeeeee
*_____* ?!?!?!?!
Alla
prossima settimana con la terza e ultima parte di quello che sta diventando un
vero e proprio parto xD
Finito il
Pranzo i ragazzi si diressero vero il liceo McKinley per la lezione pomeridiana
del Glee Club.
Rachel, in
macchina con Finn, stava chiacchierando con il ragazzo su quanto fosse contenta
di rivedere i suoi amici.
“ sarà
strano, sai?” disse Rachel “ ritornare in quella stanza non più come studente
del liceo ma come studente del College”
Finn sorrise
“ la prima volta che ci sono ritornato è stata una strana sensazione” concordò
con lei.
La ragazza
si voltò verso i sedili posteriori, in cui sedeva Kurt con le buste dello
shopping della mattinata. Il ragazzo da quando erano in macchina non aveva
aperto bocca.
Intuendo che
il ragazzo ero nervoso Rachel gli sorrise “Kurt, che c’è?”
Lui scosse
la testa cercando di tranquillizzare la ragazza. “ niente, sono solo un po’
stanco”
“stanco dopo
una giornata di shopping frenetico? Inventatela un’altra Kurt.”
L’interpellato
si voltò verso il fratello.
“prego?”
“
Fratellino, questa sarebbe un’ottima occasione per sistemare le cose con
Blaine, Non buttarla via.”
“Finn ha
ragione” disse Rachel
“Mi ha
tradito” Rispose Kurt ai due “ come posso essere sicuro che non lo rifaccia di
nuovo?”
“Quindi
intendi buttare all’aria una fantastica relazione di due anni per un errore
commesso in un momento difficile?”
Rachel si
girò verso Finn parliamo sempre di Kurt? Si
chiese la ragazza guardandolo in faccia.
“Se non ci
provi ora te ne pentirai per parecchio tempo.”
“da quando
sei così saggio?” chiese Rachel stringendogli la mano.
Finn sorrise
“Confido di
essere maturato un pochino dopo gli eventi dell’ultimo mese”
Lei incrociò
le mani alle sue in risposta.
Qualche
minuto di silenzio dopo
“eccoci”
disse Finn parcheggiando la macchina nel parcheggio della scuola.
Kurt fece un
respiro profondo e scese dalla macchina in contemporanea a Tina e Kitty che
parcheggiarono accanto a loro.
“Farai
l’annuncio a tutti?” chiese Tina avvicinandosi a Rachel mentre Kitty e Finn
parlavano più avanti degli ultimi sviluppi a scuola.
“rimarranno
sconvolti” disse Rachel mentre entravano nell’edificioe si dirigevano nell’aula canto.
“puoi
biasimarli?” disse allora l’amica alzando un sopracciglio.
Rachel
scoppiò a ridere vedendo l’espressione della cinese “ decisamente no.”
I ragazzi
finalmente videro le porte aperte della sala canto dove avevano passato i più
bei momenti della loro adolescenza. La sala era come sempre piena di sedie, per
ora vuote.
Il
pianoforte vicino al muro. La batteria su cui Finn suonava a sinistra del piano
accanto ai violini e alla chitarra.
Finn si
sedette sopra il pianoforte e Rachel gli si appoggiò contro, circondata dalle
braccia del ragazzo che appoggiò la testa nell’incavo del suo collo. Kurt si
mise in piedi di fronte alla teca dei trofei osservando la foto sopra il trofeo
vinto alle nazionali dell’anno prima.
Rachel e
Finn, abbracciati al centro della foto accanto al premio. Kurt e Blaine con le
mani strette l’un l’altro dall’altro lato del trofeo accanto a Puck, con un
braccio attorno a Quinn e uno intorno a Mike, abbracciato a Tina. Accanto a
Finn Rory e Sugar, seguiti da Mercedes e Sam e Santana stretta a Brittany.
Davanti a loro Artie e Mr Shue inginocchiato.
Kurt sorrise
malinconico. Sembrava passato un secolo e non solo un anno.
Era felice a
New York, ma gli mancava stare con i suoi amici a ridere e a scherzare sulla
mancanza di controllo di Finn e Rachel, che si saltavano addosso appena
potevano, oppure a commentare con Mercedes i vestiti del professore e la loro
mancanza di stile, o su come Puck e Quinn cercassero di nascondere i sentimenti
che provavano l’uno per l’altro o sull’accento incomprensibile di Rory che
andava in giro con i quadrifogli in tasca*.
Erano la sua
seconda famiglia, e doveva ringraziarli perché grazie al Glee era riuscito ad
avere la sua prima famiglia. Quando Burt e Carole si erano sposati aveva
ottenuto una madre e un fratello fantastici, e sarebbe sempre stato grato a
Finn per aver deciso di mettersi dalla parte degli sfigati anche quando Mr Shue
li aveva abbandonati.
Ma più di
tutti gli mancava Blaine. Scherzare con Blaine. Ridere con Blaine. Baciarsi con
Blaine. Cantare con Blaine.
“Kurt?” la
voce di un ragazzo interruppe i suoi pensieri e Kurt si girò di scatto
trovandosi davanti Sam e… Blaine. Il suo … il suo non più suo Blaine.
Il biondo si
avvicinò a Kurt e lo strinse in un abbraccio per poi girarsi verso Rachel e
Finn che si sbaciucchiavano come ai vecchi tempi.
“certe cose
non cambiano mai” disse Sam scuotendo la testa.
La scomoda
conversazione con Blaine fu evitata grazie all’arrivo del resto del Club.
“Sono cieco
e sono proprio Finn e Rachel che stanno alzando il tasso diabetico della
stanza?” Scherzò Artie, spinto da Ryder, entrando nell’aula.
“Artie”
sorrise Rachel staccandosi da Finn a chinandosi per abbracciare l’amico “ come
stai?”
“benissimo.
Tu mi sembri raggianti, ciò credo riguardi lo spilungone li dietro. ”disse
ghignando a Finn che sorrise. “ come va la NYADA?”
“bene, bene
“ disse alzando le spalle “ spero non vi dispiaccia questa intrusione.”
“Nah,
appartiene a voi prima di tutto”
“Il Professor
Shuester ha pensato che sarebbe un’ottima idea mostrate alle nuove direzioni chi ha guidato il Glee
Club alla vittoria” disse con il solito tono alla Rachel sono-sopra-a-tutti Berry.
Artie
sorrise e scosse la testa andandosi a sistemare insieme ai compagni vicino alle
sedie.
“Rachel!”
esclamò il professore entrando nell’aula insieme ad un altro po’ di gente che
guardò Rachel confusa. “Finn mi ha detto la novità. Congratulazioni.”
“lei ha
aiutato più di quanto crede, professore.” Il resto degli studenti si guardarono
confusi tra loro mentre Tina e Kitty sorrisero a Rachel.
“qualcuno ci
illumina? Di quale novità parlate?”
Rachel e
Finn si guardarono per un istante ma prima che Rachel potesse parlare entrò
Brittany nella stanza.
“Rachel”
iniziò la ragazza “ a quando la nascita?” Rachel guardò Finn in aiuto e il
ragazzo alzò le spalle sorpreso. Nell’aula era sceso il silenzio.
“che
significa ?” chiese Sam
“Forse che è
incinta ?!” disse sarcastica Kitty in direzione del biondo.
Erano tutti
a bocca aperta finché..
“ma è
fantastico” urlò Blaine alzandosi e andando ad abbracciare Rachel, che sorrise
sollevata.
“Avremo un
piccolo Finchel in giro per Lima?”
Rachel
sorrise colpevole “ in realtà sarà a New York. Noi viviamo lì ora.” Disse
appoggiandosi al pianoforte accanto a Finn che sorrise guardandola.
“quindi sei
qui solo per il lieto annuncio?” disse Marley un po’ delusa vicino a Jake.
Shue sorrise
“ certo che no. Rachel, che ne dici di far ascoltare a questi ragazzi un po’ di
musica?”
Rachel sorrise
staccò dal pianoforte. Finn scese dallo strumento e si posizionò vicino al
professore e a Kurt, lasciando campo libero alla ragazza.
Lei si
avvicinò alla banda, che era arrivata con i ragazzi, gli sussurrò la canzone,
sorrise a Finn, e si mise al centro del palco.
La melodia
propagò per la stanza e Finn sorrise riconoscendo la canzone.
L’avevano
cantata insieme una sera, dopo che lui le aveva propostodi sposarla e lei aveva accettato. Avevano
passato la notte insieme e Rachel, ritrovandosi nuda tra le braccia di Finn,
nel suo letto, si era ritrovata a cantarla.
**Wise men say only fools rush in
But I can’t help falling in love with you
Shall I say Would it be a sin?
If I can’t help falling in love with you
(Gli uomini saggi dicono che solo gli stupidi
fanno le cose d’istinto
Ma non riesco a non innamorarmi di te
Dovrei dire che è un peccato?
Se
non posso fare a meno di innamorarmi di te.)
Rachel si voltò versoFinn mentre Marley rimaneva stupita dalla
bellezza della voce della ragazza. Aveva visto il video delle nazionali di New
York ma dal vivo era un’altra cosa
Vide negli occhi della ragazza l’amore puro
che provava.
Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you
(Come un fiume scorre verso il mare
Tesoro va così
Alcune cose sono destinate a essere così
Prendi la mia mano, prendi anche la mia intera
vita
Perché non posso fare a meno di innamorarmi di
te)
Blaine si
ritrovò a fissare Kurt. erano andati a letto insieme al matrimonio. Si amavano.
Perché
Kurt non riusciva a lasciarsi alle spalle il passato?
Continuando
a prendersela con Blaine feriva il ragazzo e se stesso.
Blaine
sapeva che ciò che aveva fatto era terribile ma si era pentito nel momento
stesso in cui l’aveva fatto.
Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you
(Come un fiume scorre verso il mare
Tesoro va così
Alcune cose sono destinate a essere così
Prendi la mia mano, prendi anche la mia intera
vita
Perché non posso fare a meno di innamorarmi di
te)
La ragazza finì di cantare e l’aula canto
esplose in una miriade di applausi.
Rachel fece un sorriso enorme e un breve
inchino per poi girarsi verso Finn, che aveva un sorriso dolce incorniciato sul
volto.
“Porca puttana” disse Jake, non riuscendosi
a controllare. La ragazza sorrise al ragazzo.
“Chi è il prossimo?” disse Rachel guardando
i ragazzi.
Il gruppo si guardò spiazzato da quella
richiesta. “andiamo, io ho cantato per voi, adesso dovete farmi vedere voi cosa
sapete fare” Ripeté Rachel incoraggiante.
Finn vide Ryder girarsi verso Jake per
porgli un domanda silenziosa, vide Jake annuì, e sorrise.
“Veniamo noi” disse Jake alzandosi in piedi
seguito da Ryder.
Rachel sorrise e si mise vicino a Finn,
stringendogli la mano, mentre i due ragazzi si appropriavano della stanza.
Written in these walls are the stories that i
can’t explain
I leave my heart open but it stays right here empty for days
Iniziò Jake a
cantare e I ragazzi fecero delle occhiate curiose.
Una canzone
degli One Direction?
She told me in the morning she don’t feel the
same about us in her bones
it seems to me that when i die these words will be written on my stone
Poi iniziò Ryder la sua strofa guardando Marley per un
secondo per poi distogliere lo sguardo.
And i’ll be gone gone tonight
the ground beneath my feet is open wide
the way that i been holdin’ on too tight
with nothing in between
The story of
my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she’s broken inside
The story of my life (the story of, the story of)
I ragazzi
continuarono a cantare e Rachel guardò stupita I due giovani.
“Sono
bravissimi!” disse Rachel stupita
Finn sorrise
“Non se la cavano male, vero?!”
Written on these walls are the colors that i
can’t change
leave my heart open but it stays right here in its cage
I know that in the morning now i see us in the
light upon your ear
Although i am broken my heart is untamed still
“è quasi meglio
dell’originale” sussurrò Kurt a Rachel
“cosa hai intenzione
di cantare?” chiese la ragazza
“io non canto”
rispose lui guadagnandosi una occhiata sconvolta da Rachel.
And i’ll be gone gone tonight
the fire beneath my feet is burning bright
the way that i been holdin’ on too tight
with nothing in between
The story of
my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she’s broken inside
The story of my life (the story of, the story of)
And i been waiting for this time to come around
but baby running after you is like chasing the clouds
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time…
is frozen
The story of
my life I give her hope (give her hope)
I spend her love until she’s broken inside (until she’s broke inside)
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
(Scritto tra queste mura ci sono le storie che non so spiegare
Io lascio il mio cuore aperto ma rimane lì vuoto per giorni
La mattina mi
ha detto che non sente più la stessa cosa sulla nostra storia nelle sue ossa
mi sembra che quando morirò queste saranno le parole sulla mia tomba
E io sarò
andato andato stanotte
il terreno sotto i miei piedi è una voragine
il modo in cui ho tenuto duro con troppa forza
senza però aver niente nel mezzo
La storia della
mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per cercare di tenerla al caldo ed il tempo
è congelato (la storia de, la storia della)
La storia della mia vita, le do speranza
Io spendo il suo amore finchè non ne ha più dentro
La storia della mia vita (la storia de, la storia della)
Scritto su
queste mura ci sono i colori che non posso cambiare
ho lasciato il mio cuore aperto ma è rimasto lì nella sua gabbia
Io so che al
risveglio ora io vedo noi nella luce che passa sopra il tuo orecchio
anche se sono a pezzi il mio cuore è incontrollatamente calmo
E io sarò
andato andato stanotte
il fuoco sotto i miei piedi brucia intensamente
il modo in cui ho tenuto duro con troppa forza
senza però aver niente nel mezzo
La storia della
mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per cercare di tenerla al caldo ed il tempo
è congelato (la storia de, la storia della)
La storia della mia vita, le do speranza
Io spendo il suo amore finchè non ne ha più dentro
La storia della mia vita (la storia de, la storia della)
E stavo
aspettando che arrivasse questo momento
ma ragazza correrti dietro è come cercare di prendere le nuvole
La storia della
mia vita, la porto a casa
Io guido tutta la notte per cercare di tenerla al caldo ed il tempo
è congelato
La storia della
mia vita, le do speranza (le do speranza)
Io spendo il suo amore finchè non ne ha più dentro (finchè non ne ha più dentro)
La storia della mia vita (la storia de, la storia della)
La storia della mia vita
La storia della mia vita (la storia de, la storia della)
La storia della mia vita)
“i ragazzi applaudirono entusiasti e Jake e
Ryder si risedettero dandosi un pugno-contro-pugno di soddisfazione.
Will si voltò verso Finn che sorrise
entusiasta per la bravura dei ragazzi mentre la sala si pienava di applausi e
gridolini eccitati.
“Altri?” chiese il professor Shuester
Dopo un altro paio di canzoni i ragazzi
iniziarono ad andarsene. Rachel si fermò a parlare con Marley per dargli dei
consigli vocali mentre Finn lanciava una occhiata eloquente a Kurt, indicando
Blaine, che sistemava la borsa, con lo sguardo, prima di dirigersi verso Ryder.
Se non ci provi ora te ne pentirai per
parecchio tempo. Le parole che Finn gli aveva detto in macchina gli
rimbombarono in testa.
Devo riuscire a mettere da parte le mia
paure, o soffriremo entrambi inutilmente.
Kurt si avvicinò a Blaine che si mise lo zaino
in spalla senza accorgersi del ragazzo.
“ehi!” disse Kurt facendo sobbalzare il
ragazzo che si girò di scatto.
“Kurt! Sono contento che tu sia tornato, sai
per sostenere tuo fratello e Rachel,” disse abbassando la testa, non sapendo
esattamente cosa dire
Kurt si schiari la gola in imbarazzo Dio com’è dura.
“La verita..” iniziò “ la verità e che …”
Blaine attese “…non sono venuto solo
per Finn” disse infine Kurt. Blaine spalancò gli occhi. ”pensavo che, bhe… mi
sembrava una buona occasione per… parlare.. sai” lo guardò meglio “ riguardo a
noi due”
Solo allora Kurt si rese conto che erano
rimasti solo loro due nella sala e ringraziò mentalmente Finn per questo.
Blaine si sedette e Kurt lo seguì subito.
Rimasero in silenzio per qualche secondo
prima che Blaine parlasse
“Mi dispiace sul serio, per come è andata
fra di noi Kurt, io …”
Kurt lo sorprese interrompendolo
“ci ho pensato molto. Valutando i pro e i
contro di tutta la nostra relazione e mi sono reso conto che non posso
continuare ad essere arrabbiato con te e ha rifiutarmi d stare con te perché la
verità è che non posso vivere senza di te.” Disse Kurt tutto d’un fiato
guardando il pavimento davanti a lui.
Blaine rimase spiazzato da quelle parole
prima di sospirare e avvicinarsi a Kurt per posargli un bacio casto sulle
labbra.
“Non ti lascerò andare via tanto facilmente.
È una promessa” Disse Blaine sorridendo al ragazzo. Kurt rispose al sorriso e
gli prese una mano, incrociandola alla sua.
“Era ora” La voce di Finn sorprese entrambi
i ragazzi chegirarono di colpo la testa
ritrovandosi Finn e Rachel appoggiati allo stipite della porta.
“ottimo lavoro fratellino” disse poi
girandosi e, prendendo Rachel per mano, si avviò verso l’uscita dell’edificio
lascando la coppia nel più totale imbarazzo.
*3x13 Cuore, Rory tira fuori un quadrifoglio dalla tasca mentre discute
con Artie.
**Can’t Help
Falling In Love With You - Cantata da Elvis Presley, scritta da George Weiss,Hugo PerettieLuigi
Creatore.
*** Story of My Life – Cantata dagli One Direction, scritta dagli One
Direction, John Ryan, Julian Bunetta e Jamie Scott.
Ed ecco
l’ultima parte di questo infinito capitolo. Spero vi sia piaciuto :D
Ero indecisa se
mettere o no le traduzioni delle canzoni ma alla fine le ho messe per chi non
capisce bene l’inglese e non gli va di andare a cercare la traduzione xD
Personalmente
Amo I Can’t Help.. è una delle canzoni più belle che io abbia mai sentito e mi
vengono i brividi ogni volta che la metto e Story of My Life *__* la mia anima
da Directioner me lo ha imposto. Adoro il significato della canzone e il video
che hanno fatto e sono consapevole che molti non li apprezzano per via delle
fan sceme ma tranquilli, non tutte le loro fan sono schizzate xD
Vi consiglio
sul serio di ascoltarla se non lo avete fatto, è stupenda *.*
Klaine…Klaine…Klaine
>_______<
Nulla da dire
su quel punto… i cuoricini che mi gironzolano per la stanza sono sufficienti xD
Ho pubblicato
anche questa settimana di Sabato perché domani ho un raduno di Gleek di Roma
per tutta la giornata >_____<
Voi che leggete
questa ficcy ci sarete?
Xòxò
Agnese
P.S: Le
Preview delle canzoni di Lea *_* OMG OMG OMG ho dovuto mettere quei pochi 30
secondi di “If You Say So” come suoneria del telefono e quando l’ho ascoltata
mi stavo sentendo male… e le altre canzoni *_* “On My Way” e “Burn With You”
sono troppo :Q________ per fortuna il 4 Marzo è vicinooooooo
“ sono
ingrassata?” chiese Rachel posizionata davanti allo specchio con la magliatirata su per mostrare la pancia.
Kurt lanciò
a Finn una occhiataccia di avvertimento non
dire mai ad una ragazza che è ingrassata o se lo legherà al dito e ti porterà
rancore per il resto della vita.
Finn
deglutìe si rigirò verso la ragazza che
aspettava una risposta con uno sguardo preoccupato.
“ti sono
cresciute le tette” affermò Finn con sguardo convinto in direzione della donna
incinta.
Kurt si
sbatté una mano sul volto e Santana ridacchiò scuotendo la testa.
“Frankenteen
ha ragione. Sei ancora più scopabile così”
A quelle
parole Rachel arrossì e Kurt alzò gli occhi, improvvisamente non più
interessato alla conversazione
“Sai, è una
sorpresa per tutti il fatto che ancora non vi siete saltati a dosso. Vivi qui
da più di tre mesi e non avete fatto nulla, voi due” ripeté per enfatizzare la
cosa come se fosse stranissimo “ voi siete quelli che avevano il vizio di
saltarsi addosso appena restavate soli per più di 5 minuti.”
Santana
scosse la testa delusa
“ avevo
scommesso con Puck che vi avremmo trovati avvinghiati come calamari entro una
settimana e ho perso.”
Finn sorrise
alla ragazza che amava fregandosene della conversazione che stava avvenendo
dietro di lui.
Si avvicinò
a Rachel e le accarezzò la pancia da cui si intravedeva un bozzetto. Rachel
incrociò le mani con le sue
“si inizia a
notare la mia pancia da bebè” disse lei sorridendo
“è proprio
qui dentro”
“già” annuì
lei
“sembra
incredibile che c’è un bambino che cresce dentro di te. Voi donne siete piccine
ma più forti di un carro armato.”
Santana e
Kurt sorrisero dal tavolo su cui erano seduti quel giorno.
Rachel tirò
giù la maglia e Finn si staccò da lei.
“come vanno
le lezioni di danza con Cassandra?” chiese Kurt quando la ragazza si avvicinò a
loro.
Rachel
sospirò
“mi ha
cacciata dalle sue lezioni perché ha scoperto che ho chiesto in segreteria
informazioni su come seguire lezioni on-line e cose simili.”
Finn le si
sedette accanto e le mise un braccio intorno alle spalle.
“ha fatto
due più due e ha capito che sono incinta.” Poi le scoppiò un risata e senza
divertimento “ pensò che le sue urla si siano sentite almeno fino al piano terra.”
Finn le
diede un bacio sul capo.
“sei
bravissima così, non hai bisogno di Cassandra o dei suoi insulti” disse
incoraggiante
“Finn ha
ragione” annuì Kurt “ fregatene di quello che dice quell’acida della tua
insegnante. Gli rode perché tu hai più talento di lei e un giorno sfonderai.”
Rachel
sorrise grata di avere amici che riuscivano a tirarti su il morale in quel
modo.
Poi Santana
guardò l’orologio.
“la pausa
pranzo è finita, gente” disse alzandosi in piedi, prendendo la busta di cibo
cinese che avevano ordinato e buttandola nel secchio. “ voi due dovete tornare
a studiare mentre io e Finn andiamo a guadagnare un po’ di spiccioli per
mandare avanti questa baracca.
Kurt e
Rachel si guardarono attorno preoccupati una volta entrati alla NYADA per le
lezioni pomeridiane. La gente sussurrava e lanciava strane occhiate risolini
nella loro direzione. I due si guardarono qualche secondo prima che Rachel
alzasse le spalle e si dirigesse verso l’auditorium per la lezione di canto con
Madame Tibidoux.
Fece una
pausa in bagno per ri-sistemarsi il trucco quando si rese conto che le risate
erano rivolte verso di lei.
Improvvisamente
si ritrovò al liceo come se qualcuno le avesse appena lanciato addosso una
granita.
Che caspita succede? Poi le venne
l’illuminazione Hanno scoperto che sono
incinta e che Cassandra mi ha cacciato dalle lezioni di danza con lei. Le
notizie viaggiano troppo in fretta in questa scuola.
La ragazza
fece un respiro profondo e uscì dal bagno lanciando una occhiataccia alle
studentesse ancora dentro.
Non gli
importava nulla quando era a Lima perché sapeva che se ne sarebbe andata ma qui
a New York sapere che ridevano di lei le faceva male. Nonostante tutto camminò
a mento in alto fino a che non arrivò all’auditorium. Entrò dall’entrata dietro
il palco e si chiuse la porta alle spalle per poi appoggiarcisi contro facendo
un sospiro abbattuto chiudendo gli occhi per qualche secondo sapendo di essere
puntuale e che quindi era ancora da sola.
“Mattinata
dura?” disse una voce. Rachel aprì gli occhi e alzò la testa per ritrovarsi
davanti la sua insegnante di canto. Subito si staccò dalla porta e si scusò
“mi scusi,
non sapevo fosse già arrivata” disse la ragazza mortificata per la scena cui
aveva dovuto assistere la donna.
Lei sorrise
“ ho sentito un po’ di voce su di te stamattina” la donna la invitò a sedersi “
mi piacerebbe che me ne parlassi tu. Smentissi o confermassi.”
La ragazza
annuì e si sedette su una delle poltrone di scena sul palco. L’auditorium era
immenso, e il palco era circondato di poltrone vuote. Era lì che si tenevano le
lezioni con Madame Tibidoux. Erano completamente sole.
“Due mesi fa
ho scoperto di essere incinta, adesso sono al terzo mese” disse senza troppi giri
di parole. Con lei bisognava essere schietti. “ Così ho chiesto informazioni in
segreteria per sapere come fare con le lezioni e gli esami una volta che
diventerò più grossa e Cassandra stamattina lo ha scoperto e mi ha cacciato
dalle sue lezioni da Danza, e penso che a questo punto lo sappia tutta la
scuola” Disse diretta guardando la donna che annuì, spingendola a continuare
“ma non mi interessa se lei mi caccia dalle sue lezioni, so che un giorno
diventerò una stella e che riuscirò a fare quello che lei ha solo paura di
provare.” Disse convinta la ragazza. La donna sorrise felice della risposta.
“Ami il
padre del tuo bambino?” chiese lei
“Rachel
sorrise “ più della mia stessa vita. Io e Finn eravamo insieme al Liceo, ma lui
mi ha lasciato dopo aver scoperto che volevo restare con lui e Kurt a Lima per
un anno dato che nessuno dei due era stato ammesso all’università qui a New
York. Ha anteposto la mia felicità alla sua e non potrei essergli più grata per
questo. Mi ha costretto a salire sul treno che mi avrebbe portato qui e ha
ripensarci adesso è stata la cosa più altruistica che qualcuno abbia mai fatto
per me.” La ragazza appoggiò la schiena alla poltrona, con le lacrime negli
occhi, persa nei ricordi.” poi ci siamo rivisti al matrimonio di un mio amico e
non abbiamo proprio resistito”
L’altra
rimase in silenzio per un po’ prima di parlare “ sembra un ragazzo d’oro. Non
fartelo scappare”
Le porte
dell’auditorium che si aprivano interruppero il silenzio e il resto degli
studenti iniziò a entrare e Rachel scese dal palco ringraziando con lo sguardo
la donna che si posizionò al centro, come suo solito. Nessuno delle due si
accorse del ragazzo che usciva di soppiatto da dietro le quinte.
Brody non
riusciva a credere a quello che aveva sentito. Rachel, la ragazza che lui
amava, era incinta.
Era questo
il motivo per cui lei aveva rotto così all’improvviso.
Non aveva
creduto alle voci subdole delle studentesse durante il pranzo.
“Hai sentito le urla stamattina?” disse la
bionda con gli occhi neri che mangiava l’insalata all’amica.
“quali urla?” disse quella mora
“come hai fatto ha non sentire Cassandra
questa mattina, Emma?” la guardò sbalordita la bionda
“ ma che cosa è successo, Clo?”
“a Quanto pare Rachel, quella bassa con il
naso grosso, è stata cacciata dalle sue lezioni di danza”
Emma alzò le spalle “ e dov’è la novità, ne
caccia uno al giorno”
Clo sorrise “ è il motivo per cui l’ha
cacciata la cosa divertente. A quanto pare è incinta” Emma sgranò gli occhi
“cosa?”
“già, quella sciocca si è giocata ogni sua
possibile carriera futura. Con un bambino non riuscirà a sfondare a Broadway o
in qualunque altro campo artistico.”
“pensi sia del ragazzo con cui usciva tempo
fa? Quel Brody?” la ragazza iniziò ad abbassare la voce ma Brody, dalla sua
posizione parzialmente nascosto dalla colonna poteva sentire tutto.
Clo annui convinta “ e di chi sennò? Chi
altro vuoi se la prenda quella tappa?”
Ma Emma non era convinta “ ma non li ho più
visti assieme. Forse lui non lo sa”
“bhè, lo saprà presto.”
Brody aveva
quindi deciso di nascondersi dietro le quinte, aspettare Rachel, che sapeva
aveva lezione in auditorium, e parlargli per capire se era vero.
Poteva
essere il padre del suo bambino e lei non gli diceva nulla?
Voleva
capire e ricevere una spiegazione, e magari anche convincerla che lui era
quello giusto, che Finn l’aveva lasciata e che era pronto a farlo di nuovo.
Aveva
sentito poco del discorso con la insegnante, ma aveva capito quello che gli
serviva.
Rachel era
incinta di tre mesi, Cassandra l’aveva scoperto e l’aveva cacciata, ma, punto
più importante, Rachel se ne fregava.
Brody si era
innamorato, in maniera ossessiva, della ragazza.
Era Forte,
indipendente e non si faceva intimorire da nulla.
Lei era sua
e di nessun altro.
Per questo
aveva deciso che il giorno successivo gli avrebbe fatto visita.
Che ve ne
pare??
Non poteva
essere tutto pace e amore, preparatevi a capitoli duri perché Brody a me non
piace, quindi in questa Fanfiction ve lo farò odiare :)
La scena
iniziale immagino rappresenti molte donne quando iniziano a spuntare i primi
segni della gravidanza, come il petto che cresce, cosa che ha notato anche Finn
xD
Madame
Tibidoux non sapevo bene come rappresentarla, dato che è comparsa tipo due
volte in tutto, ma mi piace immaginarla come una madre severa che però aiuta i
figli quando ne ha hanno bisogno. Spero vi sia piaciuta :)
Ringrazio
chi legge, chi recensisce e chi l’ha messa tra le preferite, ricordate, seguite
:D
Santana non
riusciva a crederci. Era a New York e lavorava in un ristorante/karaoke.
Brittany e Sam erano stati la spinta decisiva che le aveva
fatto capire che a Lima non c’era più nulla per lei. Ne l’amore ne il supporto
necessario per diventare famosa.
Si era
praticamente imposta a Kurt e Rachel ma sapeva che quei due in qualche modo le
volevano bene.
Si era anche
convinta che doveva semplicemente aspettare se o quando Brittany
sarebbe ritornata da lei.Aveva
cominciato a credere che Brittany fosse l’unica in
grado di amare una stronza come lei, per questo quando quella ragazza con i
capelli biondi si era presentata a lavorare un giorno qualunque della settimana
le era venuto il panico.
Aveva
cercato di evitarla come la peste ma lei era, semplicemente, ovunque, andava in bagno e c’era, andava
in cucina e c’era.
Dov’è Berry quando serve?
La ragazza
stava andando nel panico.
“Ciao” disse
una voce alle sue spalle che la fece sobbalzare.
Santana si
ritrovò quella nuova a un metro da lei.
“piacere di
conoscerti!” disse subito Santana facendo ridere la ragazza.
“non mi sono
nemmeno presentata. Come fai a sapere che sarà un piacere conoscermi?”
Santana
sorrise per la gaffe fatta.
“istinto”
disse allora. Allungò la mano “Santana”
“Dani” sorrise
l’altra stringendola.
È carina, oddio sto iniziando a sudare,
perché deve sorridere in quel modo?
“come mai a
New York?” chiese Santana
“sono
scappata di casa dopo aver fatto Coming out. I miei genitori non approvavano i miei
gusti”
È carina ed è gay. Mi butto.
“ho avuto lo
stesso problema con mia nonna. Quando gli ho rivelato che ero lesbica mi ha
cacciato di casa. E dopo che mi sono lasciata con la mia ragazza mi sono
trasferita a casa di alcuni miei compagni del liceo che studiano alla NYADA.”
“Cavoli, mi
piacerebbe incontrarli un giorno. Per entrare alla NYADA ce ne vuole di
talento”
“già! Io ho
deciso che il college non faceva per me. Sono qui per diventare una stella. Non
ho bisogno di insegnanti per farlo.”
“Sei decisa.
Mi piaci” disse Dani prima di girarsi e ricominciare a servirei piatti lasciando Santana nella confusione.
Le nausee
mattutine non aiutavano Rachel, proprio no. Nemmeno il fatto che avesse sempre
sonno aiutava la sua concentrazione.
E la
dolcezza con cui Finn si prendeva cura di lei la mattina la stavano rendendo
pigra.
“te la
meriti un po’ di pigrizia” le aveva sussurrato Finn quella mattina spegnendo la
sveglia la posto suo e invitandola a rimanere a casa, che la NYADA non andava
da nessuna parte. E Rachel aveva ceduto alle coccole del materasso.
Non
immaginava che quella non sarebbe stata per niente un giornata tranquilla.
Quando si
risvegliò il sole era alto e c’era un foglietto sul lato del cuscino di Finn.
Ti ho preparato la colazione, basta che la
riscaldi con il microonde.
Io e Santana siamo al lavoro e Kurt è a
scuola.
Rilassati e goditi la giornata.
Ti amo
Tuo Finn
Rachel
sorrise e si strinse nella maglietta del ragazzo che aveva iniziato ad usare
come pigiama.
Finn diceva
che era inutile che gli fregasse le magliette perché lui non andava da nessuna
parte e se voleva strizzarsi addosso a lui durante la notte poteva farlo
benissimo. Lui non se la sarebbe presa.
Rachel
sorrise al ricordo di quella conversazione avvenuta alle 3 di notte,
conversazione che riguardava altri argomenti, la maglietta era venuta dopo.
Avevano
iniziato a sbaciucchiarsi come al solito ma la cosa era diventata più profonda
e Finn aveva iniziato a scendere con le mani lungo il suo fondoschiena.
Lei lo aveva
bloccato e si era scusata, ma aveva paura a lasciarsi troppo andare dopo solo
due mesi che si erano ritrovati.
Dovevano
ricominciare a conoscersi.
Finn aveva
sorrisoe le aveva baciato il naso,
riportando le mani su punti più consoni, affermando che se continuava a dormire
solo con quella canottiera trasparente non lo aiutava. La ragazza aveva riso e
si era fregata la maglietta, e non l’aveva più lasciata andare.
La ragazza
decise che non poteva stare tutto il giorno nel letto, nonostante il desiderio
di Finn, quindi si stiracchiò e si diresse verso il bagno per farsi la doccia.
La giornata
prese una brutta piega verso metà della doccia, quando suonò il campanello.
“Un attimo!”
urlò la ragazza mettendosi velocemente la felpa di Finn che era poggiata sulla
sedia e un paio di pantaloni. Con i capelli ancora bagnati fece una corsa e
andò ad aprire la porta, desiderando subito di aver guardato nello spioncino
prima di aprire.
Brody, in tutta la sua statura e con il suo sguardo di
superiorità la guardò dall’altro in basso facendo un sorriso sghembo alla vista
dei suoi capelli bagnati sulle spalle.
Era sexy in
quel modo, anche se una parte del subconscio di Brody
si chiese di chi era quell’enorme felpa, perché di certo non era di Kurt o di
Santana.
“Rachel,
sono felice di vederti” disse lui
“mi dispiace
non poter dire la stessa cosa. “ rispose lei con un tono tra l’irritazione e la
preoccupazione “ti avevo detto che non volevo rivederti. Che ci fai qui?”
Lui si mise
le mani in tasca “ ero curioso di sapere quando avevi intenzione di dirmi che
sei incinta. Non pensi che mi avrebbe fatto piacere saperlo dato che potrei
benissimo essere il padre?”
Lei incrociò
le braccia cercando di sembrare convincente. “ è di Finn, non è tuo.”
Lui scoppiò
a ridere.
“Perché non
ti togli il dubbio e fai un testi di paternità? Ha più possibilità di essere
mio che suo, e questo lo sai meglio me!”
“Brody..” iniziò Rachel “Posso essere un padre migliore di
lui.” Disse ma venne interrotto da un’altra voce
“Mi sembra
che lei ti abbia detto di andarsene” Santana spuntò dietro le spalle di Brody con una faccia poco promettente.
Brody si voltò verso Rachel “ pensa a quello che ti ho
detto” e se ne andò.
Santana si
voltò verso la ragazza.
“che ci
faceva qui quell’essere?” chiese indicando le scale mentre Rachel si sedeva sul
divano con lo sguardo verso il soffitto.
Santana
entrò e chiuse la porta alle sue spalle prima di raggiungere Rachel sul divano.
“spero che
tu non dia ascolto alle sue parole”
Rachel guardò
l’amica in lacrime
“ha ragione…
e non ci avevo mai pensato seriamente”
“ragione su
cosa, Rachel?”
Rachel la
guardò disperata. “ il bambino potrebbe essere di Brody,
è molto più probabile. Con Finn sono stata a letto solo una volta.”
Santana si
mise una mano davanti agli occhi. Che
casino. E ora come lo diciamo a Finn che potrebbe non essere suo?
“E se scopri
che non è suo che fai?, vai da Brody e gli e lo
dici?”
“non voglio
più avere nulla a che fare con Brody, nel momento in
cui ho detto ho scoperto di essere incinta ho pensato solo a Finn, perché
nonostante la mia storia con Brody, sapevo che io e
Finn ci saremmo sposati un giorno.”
“Rachel devi
parlare con Finn”
La ragazza
sgranò gli occhi.
“come posso
fargli questo?”
Nessuna
delle due si accorse della porta che si apriva, troppo prese dalla discussione.
“Come faccio
a dirgli che il bambino potrebbe non essere suo ma di Brody,
come riuscirebbe a crescere un bambino che non è il suo dopo tutto quello che è
successo fra noi due. Sarebbe come rimarcare il mio tradimento nei suoi
confronti quando era in Georgia.”
Ci fu un
attimo di silenzio
“ Quindi
cosa vuoi fare? Vuoi rimanere nel dubbio o fare il test?”
Rachel si
mise la testa fra le mani prima di rispondere alla ragazza.
“voglio
saperlo” disse dopo qualche secondo “voglio sapere chi è il padre biologico del mio bambino”
“non farlo
Rachel” disse una voce alle loro spalle.
Le due
ragazze si girarono trovando Finn alle loro spalle, fermo davanti alla porta
d’ingresso con gli occhi feriti.
Salve :)
Ho deciso di
Aggiornare la storia 2 volte a settimana, contente???
Come avete
notato la prima parte del capitolo era incentrata molto su Santana e Dani, le
adoro insieme, mi dispiace per le Fan BrittanaxD
E come
promesso arrivano i drammi, e la cosa continuerà a peggiorare ç_ç
Il finale vi
piace? Come lascio le cose nel dubbio muhahahaha…
quanto sono cattiva xD
Xòxò
Agnese
P.S: è ricominciatoooooo!!!!!!! È un peccato che non mi possiate
vedere saltellante per la stanza xD
Rachel
rimase paralizzata alla vista del suo ragazzo fermo sulla porta, con ancora
indosso il cappotto.
Gli occhi
pieni di dolori mostravano che il ragazzo aveva ascoltato un bel pezzo della
conversazione e non era decisamente d’accordo con la scelta della ragazza.
A Santana
gli si strinse il cuore a vedere gli occhi dell’amico, perché Finn per lei era
un amico, così feriti, traditi. Sembrava
sul punto di scoppiare in lacrime.
“non farlo
Rachel”
La ragazza riuscì
in qualche modo ad alzarsi in piedi per avvicinarsi al ragazzo
“Finn, da
quanto sei lì?”
“abbastanza
da capire che se scoprirai che il figlio è di Brody
non saprai che fartene”
Rachel
scosse la testa “non è vero Finn, io …”
“Rachel, a
che ti serve sapere chi è il padre?” il ragazzo la guardò negli cercando di
ricacciare le lacrime
“a me non
interessa se il padre sia Io o Brody o se ti fossi
ubriaca e fossi andata a letto con Blaine. Non mi interesserebbe. Io ti amo e
voglio vivere con te e passare il resto della vita con te.”
Rachel si
mise una mano tra i capelli.
“ e poi sono
sicuro che il bambino sia mio.”
“ma come
possiamo saperlo con certezza?”
“io ne sono
sicuro. So che questo bambino è mio, e come mio lo crescerò.”
Santana non
sapeva come faceva Finn a resistere.
Guardava la
scena con gli occhi sgranati, e più lo guardava, più si rendeva conto di quanto
fosse speciale il ragazzo.
Al liceo l’ho trattato come una merda. Non
se lo merita. Sul serio.
Rachel si
chiuse gli occhi e si portò le mani sulla faccia.
“io voglio
esserne sicura Finn. Voglio fare un test di paternità, che tu lo voglia o no.”
Quello fu il
colpo finale, Finn si girò e si diresse verso la porta della camera da letto,
chiudendola con un botto.
Rachel si
ritrovò davanti alla porta della camera, senza sapere bene cosa fare per
risolvere la situazione.
Santana si
rese conto che Finn probabilmente era quello a cui serviva di più una mano,
sorpassò quindi Rachel e entrò nella stanza, trovando Finn appoggiato al muro
con la testa fra le mani e il corpo scosso dai singhiozzi.
Lei si
sedette proprio accanto a lui e gli posò un braccio intorno alle spalle,
cercando di fargli sentire il suo affetto.
Finn
appoggiò la testa sulla spalla della latina mentrecontinuava a singhiozzare, cacciando fuori
tutto lo stress accumulato durante tutta la gravidanza.
Passò
qualche minuto prima che Finn le parlasse.
“è come se
non avesse fiducia in noi, sai?” le disse “ come se non avesse più fiducia in
me”
La ragazza
lo strinse di più a se.
“Ti ammiro,
sai?” Disse lei “ La ami talmente tanto che sei pronto a prenderti la
responsabilità di un figlio che potrebbe non essere tuo. Non è da tutti”
Finn sorrise
“sono pronto a crescere un bambino che non è mio per lei. La amo più della mia
stessa vita, e amo il bambino allo stesso modo. Non capisco perché Rachel vuole
fare quel test.”
Santana lo
guardò bene “Prima è passato Brody, lo hai perso per
un soffio.”
Finn alzò la
testa di scatto voltandosi per guardare in faccia Santana
“prego?”
Lei annuì
“è riuscito
a metter il dubbio nella mente di Rachel, e quando quella ragazza si mette
qualcosa in testa non le passa facilmente”
Il ragazzo
si asciugò le lacrime con il polso della manica.
“che ne dici
se adesso ti fai una bella dormita e ti rilassi un pochino?” propose Santana
alzandosi in piedi e tirando su anche il gigante che rise.
“Forza,
buttati sul letto, non voglio vederti prima di cena” detto ciò la ragazza si
diresse verso la porta e uscì, lasciando solo il ragazzo che si buttò sul
letto, distrutto.
Uscendo dalla
stanza trovò Rachel con il cappotto, in procinto di uscire, con in mano una
busta con dentro il pettine di Finn.
Santana alzò
un sopracciglio
“ voglio
fare questo test Santana, non posso vivere con un dubbio del genere.”
Detto ciò
uscì dalla casa prima che Santana ebbe il tempo di fermarla.
Quando Kurt
tornò a casa quel pomeriggio trovò Santana che chiacchierava con Dani al
telefono, Finn chiuso nella sua stanza e nessuna traccia di Rachel.
“che è
successo?” chiese appena la ragazza riattaccò il telefono.
Santana
sospirò “per farla breve, Brody si è presentato qui
affermando di avere più possibilità di essere il padre di Finn. Rachel ha
deciso di fare un test di paternità. Hanno litigato. Lei è uscita e Finn è
distrutto dalla situazione.” Disse con un tono tranquillo.
Kurt rimase shockato. Gli occhi andarono subito verso la camera del
fratello ma Santana lo bloccò.
“Gli ho
detto di farsi una bella dormita, di solito aiuta.”
Kurt annui.
“Come mai
Rachel ha deciso di fare il test?” chiese poi il ragazzo.
Santana
scosse la testa
“dice che
non può vivere con questo dubbio tutta la vita. Ed è questo che ha spezzato
Finn, dice che è come se lei non si fidasse più di loro, perché nonostante
tutto lui è convinto che il bambino sia suo.” Kurt si lasciò cadere sul divano
“Quindi Rachel
è andata a fare il test di paternità?”
Santana
annui “ si è portata una spazzola di Finn con lei per confrontare il DNA”
“che
situazione!”
Rimasero in
silenzio per qualche minuto finche Santana non decise che era il momento di
affrontare qualcosa di più allegro
“di un po’…”
disse girandosi verso il ragazzo “ come vanno le cose tra te e l’hobbit?”
Kurt sorrise
“è
difficile, sai essendo in due città diverse, ma vogliamo farla funzionare
questa volta. Skype aiuta a vedersi più spesso, ma non
vedo l’ora che si trasferisca qui così potremmo stare assieme.”
A quelle
parole Santana si preoccupò.
“dove lo
mettiamo Blaine quando arriva? Questa casa non è un albergo”
Kurt alzò le
spalle
“prima o poi
Finn e Rachel si dovranno trasferire da qualche altra parte, no? Non
cresceranno il loro figlio in questo bordello e vorranno avere la loro
privacy.”
“spero sul
serio che il bambino sia di Finn” affermò Santana
“già,
sarebbe di sicuro più facile.” Confermò Kurt “ dici che è meglio se usciamo
stasera? “ chiese Kurt dopo un po’ “ per lasciarli da soli?”
“non sarebbe
male come idea”
Si zittirono
quando sentirono il rumore dell’acqua del lavandino del bagno.
Qualche attimo
dopo Finn uscì dalla stanza, con gli occhi stanchie a passo lento.
“ehi tettine mosce, ti senti meglio?” chiese Santana al ragazzo
Lui alzò le
spalle
“mi vado a
fare un giro” disse lui dirigendosi verso la porta
“non fare
nulla di stupido” gli urlò Kurt dietro
Finn gli
fece un segno con la mano e uscì dalla casa.
“merda”
Santana
annuì
“è messo
male”
“mi viene
voglia di prender la nana a schiaffi a volte”
Kurt si alzò
e si diresse verso la cucina
“mangiamo
qualcosa?”
Quando
Rachel varcò la porta di casa, quella sera, due paia di occhi le furono
addosso.
Si guardò
attorno ma non trovò quello che cercava.
“dov’è
Finn?”
Chiese
guardando i ragazzi.
“è uscito
qualche ora fa per farsi un giro, non è ancora ritornato.
La ragazza
quindi si girò e uscì di nuovo, alla ricerca del ragazzo, ignorando le urla di
Santana che gli dicevano di aspettarlo in casa, che c’era il rischio che
piovesse.
La ragazza
si diresse diretta verso Central Park, era lì che andavano sempre insieme
quando il pomeriggio erano entrambi liberi.
Passavano le
giornate stesi sul prato o facendo una camminata, o guardando le famiglie che
passavano sorridendo, consapevoli che presto sarebbero stati come loro.
Lo trovò
seduto su una panchina di fronte al lago, nel punto in cui si erano fatti una
foto qualche settimana prima.
“Finn!”
Disse lei
per farsi accorgere della sua presenza. Lui girò la testa e la guardò e la
ragazza vide che il ragazzo era ferito dal suo comportamento e dalla sua
mancanza di fiducia.
Le scappò un
singhiozzo e il ragazzo subito si alzò per avvicinarsi a lei.
“Ho fatto…
ho fatto il test” disse lei mentre il cuore del ragazzo mancava qualche
battito.
“Rachel
perché?” disse lui
“mi…mi
dispiace Finn” disse lei gettandosi fra le braccia
Era fatta,
lui non era il padre. Il padre era Brody. Come avrebbero
fatto adesso?
“mi
dispiace… non averti creduto!” disse lei “ mi dispiace non aver avuto fiducia
in te”
Finn la
guardò sorpreso e la ragazza si staccò asciugandosi le lacrime e mostrando un
enorme sorriso.
“ è tuo. È
sempre stato tuo. E mi dispiace per non aver avuto fiducia in te”
“non
importa” disse lui prima di stringerla in un bacio senza precedenti.
Le lacrime
della ragazza smisero di cadere dagli occhi mentre Rachel gli stringeva le
braccia intorno al collo e Finn la stringeva di più a se approfondendo il
bacio.
Capitolo un
po’ tosto.
Scommetto
che non ci avete creduto nemmeno per un secondo che Brody
fosse il padre del bambino >.<
Finn in
lacrime è stata una delle scene più strazianti da scrivere ç_ç
soprattutto perché mi immagino Cory e mi si spezza il cuore sapere che lui non
potrà mai avere figli.
La scena
finale l’ho adorata. Non sono mai stata a Central Park, e nemmeno a New York o
in qualche altra città americana xD, ma immagino
debba essere estremamente romantico passare i pomeriggi lì, come se fosse Villa
Borghese ( è un parco di Roma) moltiplicato per 100 *_*
Ringrazio
chi recensisce e chi legge. Chi l’ha messa tra i preferiti, tra le seguite e
tra le ricordate :D
Quando
quella sera Finn e Rachel tornarono a casa i ragazzi nell’appartamento capirono
che si era tutto il risolto, e il sorriso sulle labbra dei ragazzi era un
chiaro indizio su chi fosse il padre del bambino.
Kurt si
ritrovò ad urlare un “bisogna festeggiare” e a chiamare qualsiasi locale per
ordinare cibo a domicilio.
I ragazzi si
ritrovarono quindi stesi sul divano a mangiare un quintale di pizza ridendo e
ripensando a quando erano al liceo e alle cavolate che facevano.
Kurt capì
che la serata era finita quando si rese conto che alla fine erano solo lui e
Santana a parlare perché Finn e Rachel erano impegnati in ben altre attività.
Santana
scosse la testa
“esiste la
camera da letto per certe cose, Finnocenza” il
ragazzo sorrise, e senza avvertire Rachel, la afferrò prendendola in braccio e
si alzò seguendo il consiglio della latina.
Lei scoppiò
a ridere ma poi si impossessò di nuovo delle labbra del ragazzo che raggiunse
la camera da letto, chiudendo la porta con un calcio dietro di lui.
Santana e
Kurt, rimasti nel salone scoppiarono a ridere
“dovrò
ricominciare a usare i tappi per le orecchie” disse Kurt appoggiando la schiena
al divano.
Santana
scosse la testa “ pensa se il figlio fosse stato di Brody”
disse lei sgranando gli occhi
“mi sarebbe
dispiaciuto un casino per Finn.”
Santana
annuì alle parole di Kurt “ sarebbe stato devastante per entrambi”
“bhè, cara Santana, io vado a dormire e spero di
addormentarmi velocemente”
La ragazza
annuì prima di alzarsi seguendo le orme dell’amico e dirigendosi nella sua
camera da letto.
La settimana
successiva volò abbastanza velocemente.
Le cose
erano tornate alla normalità, se per normalità si intende Finn e Rachel che si
sbaciucchiano appena hanno un minuto disponibile, questo è ovvio.
Insieme alla
pace ritrovata arrivarono delle notizie da Lima.
Le Nuove
direzioni avevano avuto le date e i nomi delle regionali e il professor
Shuester aveva invitato tutti i ragazzi, compresi quelli fuori dallo stato,
come Quinn, Puck e Mercedes per una rimpatriata in grande stile, e magari
festeggiare una possibile vittoria.
Per questo
motivo Venerdì pomeriggio i ragazzi si ritrovarono in macchina per raggiungere
la loro vecchia scuola, luogo dove si sarebbero tenute le regionali.
“Sarà
fantastico rivedere tutti quanti”
“Quinn e
Mercedes sanno che sei incinta?” chiese Finn tenendola per mano guardando la
pancia della ragazza.
Rachel
annuì. “ ho parlato con loro qualche settimana fa. Immagino che saranno
abbastanza eccitate quando mi vedranno.”
“Ragazzi, ce
l’avete fatta” la voce del professor Shuester gli arrivò da dietro le loro
spalle.
I ragazzi si
stavano dirigendo verso l’auditorium della scuola per ricongiungersi con Kurt e
Santana che erano arrivati lì quella mattina. Rachel aveva una ecografia quindi
non avevano potute andarci prima.
“professore”
disse Finn abbracciando l’amico
“Rachel sei
radiosa più che mai. Come vanno le cose ragazzi?”
Rachel
sorrise
“stiamo
fantasticamente, professore. Non vediamo l’ora di vedere l’esibizione dei
ragazzi” disse Rachel ampliando il sorriso.
“ma guarda
che MILF* che va in giro per la scuola!” disse una voce.
Finn sorrise
riconoscendola
“Puck!”
disse il ragazzo abbracciando l’amico che era appena arrivato. “che mi dici,
amico?”
“io sto alla
grande, e ho sentito che pure voi due vi siete dati da fare al matrimonio”
disse quindi guardando la pancia di Rachel.
Lei Sorrise
gioiosa “tu che ci racconti, Noah?”
“sto
frequentando l’università di Lima, giusto per fare qualcosa”
Lei scosse
la testa. Il professore dovette interrompere quella riunione.
“mi dispiace
interrompervi ma stanno per iniziare, venite, abbiamo i posti riservati.”
Ritornare in
quell’auditorium era strano. Ci avevano passato così tanto tempo che entrarci
da spettatori era malinconico.
Quinn quasi
stritolò Rachel quando la vide con quella piccola pancia che si intravedeva
sotto la maglietta, e Mercedes si unì a lei appena arrivò.
“mio Dio
Rachel è fantastico!” disse la ragazza abbracciandola raggiante.
“sai già
qual è il sesso?” chiese la diva di Los Angeles.
Rachel
scosse la testa “ il medico dice che dovrò aspettare ancora qualche mese, è
troppo presto per scoprirlo.”
“stanno per
iniziare, meglio sedersi” li raggiunse Kurt, eccitato per Blaine.
Rachel si
voltò verso Finn, che stava chiacchierando con Mike e Puck.
“Finn, è
meglio sedersi, ora iniziando.”
Leluci nell’auditorium si spensero e il
presentatore salì sul palco.
“Sono
curiosa di vedere i nostri discendenti che cosa si sono inventati” Disse Rachel
sussurrando a Finn mentre Santana più avanti rideva della pessima scelta di
abbigliamento di Emma.
“il bianco
non è esattamente il tuo colore” affermò la latina scuotendo la testa. Kurt da
dietro la schiena le diede una botta in testa, intimandola a fare silenzio.
Finn scosse
la testa con un sorriso.
“Diamo un
benvenuto alle Nuove Direzioni” disse l’uomo sul palco
“eccoli”
I ragazzi cominciarono a cantare e Rachel si
ritrovò ad applaudire insieme al resto degli spettatori nel mezzo della
canzone.
Alla fine
della prima canzone Rachel appoggiò la testa al ragazzo.
“Il Glee
Club è in buone mani, con il professor Shuester come guida” disse dandogli un
bacio sulla guancia.
Il ragazzo
sorrise e gli altri partirono con la seconda canzone.
Finn vide
Kurt sulle poltrone sotto le sue sorridere a Blaine e non poté non ricordare la
chiamata che Blaine gli aveva fatto qualche giorno prima.
Il ragazzo stava tornando a casa dal lavoro
quando il telefono gli aveva squillato.
Lo tirò fuori e vide la scritta Blaine sullo schermo.
“pronto?”
“ehi Finn. Come va?”
Finn era sorpreso. Da quando Blaine chiamava
lui?
“tutto bene. È successo qualcosa a Lima?”
chiese preoccupato
“nono. Stiamo tutti bene, e carichi per le
regionali.”
“bene, sono contento per voi.”
Ci fu qualche secondo di silenzio
“come mai mi hai chiamato?” chiese quindi
Finn
Blaine ridacchiò nervoso “bhé, ecco… volevo chiederti una cosa.”
“dimmi tutto”
“ volevo… voglio… voglio chiedere a Kurt di
sposarlo.”
Ci fu un silenzio che durò fin troppo per
Blaine dalla parte del telefono di Finn.
Il ragazzo era senza parole
“wow” riuscì a dire il ragazzo “ questo non
me lo aspettavo. Cosa ti serve da me, esattamente? L’ultima volta che ho
organizzato un matrimonio non è finita bene.”
Il ragazzo rabbrividì al ricordo della
chiamata della polizia che li avvertita che Quinn aveva avuto un incidente
stradale e la signorina Pillsbury che scappava via.
La corsa in ospedale non se la sarebbe mai
dimenticata.
“voglio la tua approvazione” chiese Blaine
d’un fiato. “ Ho parlato con Burt e Carole, ma mi sembra giusto farlo anche con
te, perché sei suo fratello.”
Finn sorrise, grato della considerazione che
aveva per lui.
“Ami Kurt?” chiese
“più della mia vita”
“e allora hai la mia approvazione” Finn sorrise “ma sappi questo, fagli del
male un’altra volta e vedrai come sono riuscito a fare un occhio nero a Puck
durante il secondo anno”
Blaine rise “ stai tranquillo”
Finn sorrise
guardando Kurt serve solo che lui dica
Si! Poi il ragazzo si voltò verso Rachel e gli prese la mano, incrociandola
con la sua.
Lei in
risposta poggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo.
I ragazzi
finirono la loro canzoni con un inchino e il pubblico esplose in applausi
alzandosi in piedi.
Alla fine
delle acclamazioni il gruppo ritornò dietro le quinte e Finn vide il sorriso
compiaciuto sulle labbra del suo vecchio professore.
Sono sicuro che i ragazzi se la caveranno
fin troppo bene alle nazionali.
La vittoria
fu scontata, Il matrimonio improvvisato del professore un po’ meno.
Guardando i
due adulti scambiarsi i voti, Finn non poté fare a meno di pensare a lui e
Rachel.
Lei gli
circondò con un braccio la vita, quasi immaginando i suoi pensieri e lui gli
accarezzò la schiena.
Con la coda
dell’occhio vide Blaine che lanciava strane occhiate a Kurt, come a voler
vedere come reagisse il ragazzo.
Subito dopo
i ragazzi decisero di andare a festeggiare da Breadstix
e Finn prese Blaine da parte.
“Quando hai
intenzione di chiederglielo?” chiese il maggiore
Blaine
scosse la testa “ prima devo comprare l’anello. Suggerimenti?”
“Non ne ho
idea” disse l’altro “ Rachel è più facile in queste cose. Piccolo ma brillante,
come lei”
“Quando gli
e lo richiederai gli ridarai l’anello che gli hai dato l’hanno scorso?” Chiese
Blaine con un sorriso sghembò
Finn scosse
la testa, ridendo.
“Quando ci
lasciammo alla stazione lei mi ridiede l’anello ma non gli e lo ridarò.” Disse
lui “ Quel matrimonio non è andato bene, eravamo giovani e stupidi, quindi ne
comprerò un altro”
“nella
speranza di non essere più stupidi ma solo giovani?” chiese il ragazzo.
Finn rise di
cuore “ qualcosa del genere”
La chiacchierata
venne interrotta dall’arrivo di Rachel.
“ecco dove
eravate.” Disse lei “ vi stavamo appettando. Andiamo ad abbuffarci?”
Finn la
prese per mano, lanciò un sguardo d’intesa a Blaine, e i tre si avviarono verso
l’uscita.
*Mother i like to Fuck, madre che mi piacerebbe farmi. È un termine usato in
America per indicare una madre sexy
Salve a
tutti.
Oh, il mio
Blaine *__*
Vi dico
subito che non mostrerò il loro matrimonio, ne la sua proposta. Quella scritta
da Ryan Murphy è perfetta così com’è *///*
Nel prossimo
le cose si scalderanno un pochino *risata malefica*
Questo
capitolo non è molto interessante, ma un po’ di calma se la meritano, prima
della tempesta che sta per arrivare :D
Ringrazio
chi recensisce, chi legge, e chi l’ha messa tra preferite, seguite, ricordate :)
Warning: è un capitolo un po’ violento con annesse
parolacce ;)
Capitolo 13
La pancia di
Rachel iniziava ad essere evidente.
Alla NYADA
lo sapevano tutti visto l’incidente con Cassandra, ma la gente continuava comunque
a fissarla scuotendo la testa e la cosa la stava facendo uscire fuori di testa.
“Stai tranquilla”
Le disse
Finn al telefono una mattina
“Sono solo gelosi di te. Sei un’ottima
cantante, sei in una delle scuole più prestigiose d’America e hai un ragazzo
che, modestiaa parte, non è niente
male”
La ragazza
rise guadagnandosi delle occhiate da un paio di studentesse che passavano li
accanto.
“Hai
ragione. Non vedo perché dovrei preoccuparmi. Quando vincerò il mio primo Tony
si mangeranno le mani dalla rebbia”
“Adoro quando diciil mio primo Tony,mi ricorda perché mi sono innamorato di te”
Lei arrossì
“Ti amo anche io. Ci vediamo stasera.”
Disse poi e
chiuse la chiamata.
“sei di
ottimo umore, vedo”
Kurt le si
avvicinò con un sorriso. “Era Finn al telefono?”
Lei annuì
mettendo il telefono in tasca. “ mi piacerebbe continuare a chiacchierare ma
devo andare a lezione di Danza. Madame Tibidoux avrà
anche convinto Cassandra a non cacciarmi ma lei aspetta solo una scusa, e
meglio se non gli e la do.”
Kurt gli
diede una pacca sulla spalla. “ pensa positivo Diva, un giorno lei bacerà il
terreno su cui cammini.”
Lei rise “
ci vediamo dopo, Kurt”
E si diresse
verso l’aula.
Brody aspettava che Rachel venisse da lui, implorante di
tornare insieme dopo aver scoperto che il figlio era suo.
Aspettò per
un po’, ma ciò non accadeva, quindi decise di muoversi in prima persona.
La aspettò
fuori dalla lezione di danza.
Sapeva bene
che lei non poteva ignorarlo a lungo, in fondo frequentavano la stessa scuola.
La vide
uscire per ultima dalla stanza, da sola, come sempre.
Le si
avvicinò senza fare rumore e la prese per un braccio.
“aaahh!” La ragazza urlò e si allontanò da scatto
Brody però non la lasciò andare
“Brody, che cosa stai facendo? Lasciami subito andare!”
“No” rispose
il ragazzo “ ora io e te parliamo” detto ciò prese la ragazza e la trascinò di
forza.
“Brody lasciami andare, è sequestro di persona” si lamentò
lei cercando di tirare il braccio.
Il ragazzo la
tirò dentro un’aula vuota e chiuse la porta alle sue spalle.
“cos’hai
intenzione di fare?” chiese lei iniziando a spaventarsi
“Io ti amo”
disse lui guardandola negli occhi e lasciandogli il braccio “tu sei riuscita a
sopravvivere a New York grazie a me. Senza il mio aiuto non avresti resistito
nemmeno un mese in questa città. Ti avrebbero mangiato viva.”
Lei scosse
la testa sbalordita.
“dici di
amarmi ma non hai molta fiducia nelle mia capacità. “ disse incrociando le
braccia “ non riesco a capire cosa ho visto in te. Sono stata una stupida a
lasciare Finn per un tipo come te.”
Gli occhi
del ragazzo si fecero più cupi “ Tu me lo devi. E anche il bambino che porti in
grembo.”
Lei rise “
lui non ti deve proprio nulla. E Comunque ho seguito il tuo consiglio, mio
caro, e ho fatto il test di paternità, e, indovina un po’. Finn è il padre, non
tu.”
Dettò ciò si
avvicinò alla porta. “ sparisci dalla mia vita, Brody”
E se ne andò
non sentendo ciò che il ragazzo stava sussurrando.
“se non
posso averti io, non può averti nessun altro!.”
Finn aveva
la giornata libera. Il suo capo lo aveva chiamato e gli aveva detto che c’erano
stati dei problemi idrici in officina. A quanto pare il pavimento si era
allagato per colpa di una ragazza ai piani superiori dell’edificio che aveva
per sbaglio rotto una delle tubature.
Finn scosse
la testa per la stupidità di alcune persone. Chissà per quanto tempo sarà inagibile. Speriamo in bene pensò il
ragazzo mentre faceva zapping sul divano.
Nessuno dei
suoi coinquilini sarebbe tornato a casa per Pranzo. Rachel era rimasta alla
NYADA con Kurt e Santana era con Dani al ristorante quindi il ragazzo si stava
un po’ annoiando.
Il bussare
della porta lo fece risvegliare dalla monotonia della giornata ma di certo non
si immaginava quello che stava per succedere.
Appena aprì
la porta il ragazzo ri ritrovò per terra con la
mascella che sanguinava.
“che cazzo…”
Il ragazzo
guardò in alto, verso la porta, e si ritrovò Brody in
piedi con il braccio con un pugno ancora alzato.
“che cazzo
ci fai tu qui?” disse alzandosi in piedi.
Il ragazzo
si preparò a sferrargli un altro pugno ma Finn lo bloccò.
“Tu…Non…meriti…Rachel”
disse Brody dandogli un pugno per ogni parola.
Finn non se
lo aspettava e si ritrovo per terra a coprirsi dai pugni cercando allo stesso
tempo di levarsi il ragazzo da dosso.
Quattro anni
di Football al liceo avevano dato i loro frutti perché il ragazzo riuscì a
rialzarsi e a gettare Brody lontano da lui.
Con una mano
si pulì il labbro che sanguinava.
“Se te ne
vai adesso non chiamerò la polizia, Brody, ma vattene
e lascia in pace Rachel”
Disse il
ragazzo prendendolo per il collo della maglietta e spingendolo fuori
dall’appartamento.
Il ragazzo
però non voleva andarsene senza prima aver fatto ciò che era venuto a fare.
“se io non
ho Rachel, tu non avrai Rachel.” Detto questo gli sferrò un calcio in mezzo
alle gambe.
Finn lo
lasciò andare ed indietreggiò chinandosi con il corpo.
Brody approfittò del momento, prese un vaso che era li vicino
e gli e lo ruppe in testa facendo svenire il ragazzo ai suoi piedi.
“è stato più
facile del previsto” disse il ragazzo. Detto ciò trascinò il ragazzo vicino
alla cucina, accese i fornelli e tirò fuori ciò che aveva nello zaino che aveva
alle spalle con un ghigno poco promettente.
“A Rachel
piacerà lo spettacolo.”
Ma quanto so
bastarda xD
Io e i
finali masochistici siamo quasi fratelli.
Dunque, come
vi avevo promesso capitoli fa, vi sto facendo odiare Brody.
Mi dispiace
che Finn ce le abbia prese ma mi serviva per la trama :(
Il capitolo
è un po’ cortino eciò mi dispiace ma spero che vi sia piaciuto lo stesso :D
Quando Kurt
raggiunse Rachel in sala mensa quasi rise alla scena che gli si stava
presentando.
La ragazza
era in un tavolo con un unico vassoio pieno di cibo.
Avvicinandosi
si rese conto che il suddetto cibo non era nemmeno vegano.
“Rachel” disse
il ragazzo sedendosi accanto a lei “ quello è un doppio hamburger?!”
Più che una
domanda, quella che di Kurt era una esclamazione sconvolta.
La ragazza
aveva nel piatto due pacchetti di patatine grandi, un hamburger doppio, due se
contiamo anche quello che si stava mangiando, un milk-shake e il budino alla
crema.
“avevi fame,
per caso? E cos’è tutta questa carne?”
La ragazza
ingoiò il boccone che aveva morso prima di rispondere.
“sono mesi
che resisto ogni volta che Finn mangia un panino. I suoi geni stanno prendendo
il sopravvento suoi miei.”
Disse
indicando la sua pancia “ ho controllato su internet, di solito non è così
grossa, ma il medico ha detto che è tutto apposto e che è solo più cresciuta
del normale”
Dopodiché
indicò il cibo sul vassoio. “e Finn è un carnivoro e io non resisto più a
vedere tutta questa carne senza mangiarla “
Kurt scoppiò
a ridere senza ritegno
“non è
divertente”
“ si che lo
è”
L’espressione
a metà tra l’offeso e il colpevole che aveva Rachel erano impagabili.
“sono
vegana, Kurt. E sto divorando un povero animale, e mi sta piacendo” disse lei
sconvolta dalla piega che avevano preso gli eventi.
Kurt scosse
la testa e gli mise una mano sulla spalla
“Rachel, il
bambino è di Finn. Appena lo partorirai tornerai alle tue abitudini alimentari.
Stai tranquilla!”
Rachel annuì
anche se non era molto convincente con quel panino in mano.
“hai detto a
Finn questa novità?” disse poi l’amico “ sarebbe sconvolta nel vederti mangiare
con così tanto piacere quel panino.”
Lei spalancò
gli occhi. “ non osare farmi foto, Kurt Hummel”
Lui rise “
non ci penso neanche, la scena va vista in diretta”
La ragazza
poggiò il panino e si stiracchiò, mostrando il segno rosso, leggero, che gli
era rimasto sul braccio nel punto in cui Brody
l’aveva afferrata.
Kurt
spalancò gli occhi e li prese la mano.
“Rachel,
cos’è successo?” chiese sconvolta mostrandogli il segno.
Lei scosse
la testa, tranquillizzandolo.
“Brody. Mi ha aspettato dopo la lezione di Danza per venirmi
a dire di lasciare Finn perché lui è meglio e mi ha afferrato il braccio con
troppa foga. Tranquillo non è nulla, domani non si vedrà nemmeno più.”
Kurt era
sconvolto
“Rachel,
qual ragazzo è pericoloso. È ossessionato da te. Sarebbe meglio se prendessi
provvedimenti.”
Ma Rachel
scosse la testa.
“non preoccuparti,
se si presenta di nuovo chiamerò la polizia, ma per ora non ha fatto nulla di
male”
Qualche ora
dopo, mentre lei e Kurt si dirigevano verso la metropolitana, sentirono due
ragazze che chiacchieravano.
“hai sentito
dell’edificio che è andato a fuoco?” chiese una
L’altra
annuì con la testa
“certo. Ci
sono passata una mezzoretta fa. I pompieri erano appena arrivati insieme alle
squadre di soccorso”
“ e com’era
la situazione?”
“faceva
veramente paura. Mi dispiace per quelli che abitano lì e spero sul serio che
qualcuno non sia morto ma le fiamme erano davvero alte.” Disse la rossa
“Mi sono
avvicinata per chiedere ad un poliziotto e mi ha detto che è stato provocato da
un ragazzo. I vicini lo hanno sentito litigare con uno del 7° piano, sono usciti
per vedere che stava succedendo e lo hanno visto che appiccava l’incendio sul
pianerottolo”
“oh mio
dio…. E l’altro ragazzo?”
“Non lo so”
“ma dove si
trova questo palazzo?”
“nella 18°
strada”
“lo hanno
preso chi ha appiccato l’incendio?”
“no, ma lo
stanno cercando”
Kurt e
Rachel si guardarono allarmati. Il loro edificio era sulla 18° strada e casa
loro era al 7° piano.
“Oh mio dio
ti prego fa che stia bene!” disse Rachel prendendo velocemente il telefono e
componendo il numero di Finn.
“pensi che Brody possa averlo fatto?”
Ma Rachel
non rispose.
“il telefono
sta squillando.. perché Finn non risponde al cellulare?” Chiese Rachel con
l’ansi che cresceva sempre di più.
Kurt prese
il telefono e chiamò velocemente Santana
“Rachel sono
sicuro che sta bene, vedrai!” ma non sembrava tanto convinto. “ Merda, qui
sotto il telefono non prende.”
Disse poi
frustrato rimettendo il telefono in tasca.
La ragazza
stava andando nel panico, e non faceva bene ne a lei ne al bambino.
“ Rachel
devi calmarti. Non siamo sicuro che sia quello il palazzo andato a fuoco.”
Ma Rachel
scosse la testa
“ho litigato
con Brody e lui si è voluto vendicare in questo
modo.”
Finalmente
arrivarono nella loro fermata e, fin dal sottosuolo, videro le persone che
correvano in strada o che si allontanavano velocemente.
Finalmente
fuori, la ragazza quasi svenne.
Il loro
appartamento era ricoperto dalle fiamme. Kurt vide i pompieri che entravano e
uscivano dall’edificio cercando di placare l’incendio e di portare fuori più
persone possibili.
Rachel afferrò
il braccio di Kurt e velocemente corse, facendosi strada tra la folla, verso i
pompieri.
“Kurt, oh
mio dio, Kurt!” continuava a ripetere la ragazza stringendogli il braccio.
“ cerco di
chiamare di nuovo Santana, magari lei e Finn sono usciti e lui ha dimenticato
il telefono.”
Prese di
nuovo il cellulare e compose il numero della ragazza, che rispose dopo 3
squilli.
“Che c’è lady Hummel?”
Chiese
Santana al telefono, all’oscuro degli avvenimenti della giornata.
“Ti prego
dimmi che Finn è con te o che sta al lavoro”
“Finn non è con me, è rimasto a casa” Disse
la ragazza e Kurt quasi svenne.
“come a casa?” urlò il ragazzo
La ragazza
dall’altro capo del telefono strabuzzò gli occhi.
“l’officina si allagata ed è rimasto
nell’appartamento” rispose lei “ Kurt
che cosa sta succedendo?”
Chiese
preoccupata.
Kurt
singhiozzò e vide Rachel con la coda dell’occhio che andava verso un poliziotto
vicino al nastro giallo e la seguì.
“Santana, il
nostro palazzo è in fiamme” singhiozzò “ e tu mi stai dicendo che Finn è rimasto
a casa?”
Dall’altro
capo del telefono ci fu un silenzio agghiacciante
“Kurt, non è affatto divertente” disse
Santana
“Credi che
io scherzi?” gli urlò l’altro. “ vieni subito” detto ciò riagganciò il telefono
giusto in tempo per sentire Rachel che parlava con il poliziotto in lacrime.
“Signorina
non può passare, è pericoloso, soprattutto nelle sue condizioni, non deve
inalare del fumo.”
Ma Rachel
scosse la testa.
“il mio
fidanzato è li dentro, viviamo al settimo piano”
L’agente
cercò di farla calmare e chiamò un paramedico
“signora
deve stare calma. Le prometto che stiamo facendo il possibile ma le fiamme sono
alte ed è pericoloso stare qui.”
Il
paramedico si intromise nella discussione vedendo il panico della ragazza.
“ragazzina è
meglio che mi segue. Meno respira questi gas, meglio è”
“non voglio
seguirla, voglio che portiate fuori da li il mio ragazzo.”
Kurt allora
si intromise.
“Rachel sono
sicuro che Finn starà bene, ha la pelle dura, ma l’uomo a ragione, devi
allontanarti da questi.
L’altro lo ringraziò
con lo sguardo e la ragazza si fece trascinare verso una delle ambulanze li
vicino seguita d Kurt.
All’interno
dell’edificio – 7° piano
Due pompieri
stavano faticosamente raggiungendo l’ultimo piano del palazzo, quello da cui
era partito l’incendio, ma le scale erano in parte bloccate da una parte di
muro che era crollato e i due dovevano fare molta attenzione.
“quanti
appartamenti ci sono su questo piano?” chiese uno dei due.
“secondo le
informazioni che abbiamo dovrebbero esserci 3 appartamenti, uno è vuoto,l’altro è occupato da una coppia sposata,
niente figli, e infine da un gruppo di studenti. L’incendio è partito da qui,
quindi dobbiamo fare attenzione!” disse il compagno.
L’altro,
facendo attenzione a dove camminava, iniziò a salire le scale, seguito dal
partner, e raggiunse il piano.
Il primo
prese la ricetrasmittente per contattare il coordinatore.
“qual’é l’appartamento vuoto?” chiese
“Il
numero 23C, si trova proprio davanti alle scale, non potete sbagliare”
L’uomo annuì
e si voltò verso il compagno. “quello è vuoto, secondo le carte dell’edificio”
I due quindi
si girarono verso l’appartamento a destra.
“iniziamo da
quello” urlò uno .Disse avviandosi con attenzione.
“c’è
nessuno?” Urlò l’altro entrando nell’appartamento e iniziando a cercare la
coppia stando attento ai mobili in fiamme e ai pezzi di legno che crollavano
dal soffitto.
Trovarono
l’uomo sotto il tavolo di vetro.
Stava
probabilmente cercando di arrivare dalla moglie, che si trovava nell’altra
stanza, ma il tavolo era crollato e lo aveva schiacciato, uccidendolo.
“ne abbiamo
trovato uno.” Disse alla ricetrasmittente “Maschio, forse 30 anni. Morto” disse
con rammarico
“La moglie è
morta” disse l’altro scuotendo la testa. “controlliamo nell’altro appartamento.
I due
annuirono e si diressero verso l’ultimo appartamento, quello da cui era partito
l’incendio.
La porta era
completante bruciata e le fiamme sovrastavano l’ambiente.
“Dovrebbe esserci un ragazzo sul piano. Di
circa 20 anni. “ si sentì dalla ricetrasmittente.
“ricevuto”
Facendo attenzione i due entrarono
nell’appartamento.
Dovevano
muoversi con cautela a causa di alcuni buchi che c’erano nel pavimento, causati
del fuoco che li aveva bruciati facendo cadere la cenere al piano inferiore.
“muoviamo, non
abbiamo molto tempo, fra un po’ questo posto cadrà a pezzi.”
Disse uno.
L’altro
annuì.
Muovendosi
con circospezioni i due cercano facendo attenzione.
“Signore qui
non c’è nessuno”disse uno dei due alla
ricetrasmittente
“Aspetta” urlò
l’altro. “ aiutami a spostare questo tavolo” disse chiedendo l’attenzione del
ragazzo. “c’è qualcuno qui sotto”
Cercando di
non spezzarlo più del dovuto per ferire il corpo sotto di esso, i due spostare
il tavolo, scoprendo il corpo senza sensi di un ragazzo.
Zanzanzan….
Sarà vivo o
sarà morto?
Mi sento
cattiva in questi giorni quindi attenti voi che leggete xD
Spero vi sia
piaciuto anche questo capitolo nonostante il brutto evento.
Ringrazio
come sempre chi mi segue e che recensisce i capitoli :D
Rachel non
riusciva a capire come riuscisse il ragazzo che l’aveva fatta sedere
sull’ambulanza ad essere così calmo.
Lei lo
guardò mentre gli poggiava una coperta sulle spalle
“come si
chiama tuo marito?” disse all’improvviso il ragazzo guardandola di sbieco.
Lei lo
guardò ancora piangente “non siamo sposati” disse poggiando una mano sulla sua
pancia.
“allora come
si chiama il tuo ragazzo?” rispose sorridendo e passandole una tazza di tè
caldo.
Kurt si
sedette vicino a lei mettendosi la testa fra le mani, cercando di calmarsi, non
riuscendo a guardare l’edificio in fiamme.
Rachel
sorrise “Finn. Si chiama Finn” disse “ e sarà il padre migliore del mondo”
continuò prima di scoppiare a piangere.
Kurt gli
passò un braccio intorno alle spalle “ starà bene, ne sono sicuro” ma sembrava
che stesse convincendo più se stesso che la ragazza.
Il
paramedico li guardò con uno sguardo triste prima di scendere dalla vettura
“aspettate
qui, mi raccomando”
Kurt e
Rachel non diedero segno di averlo sentito.
La ragazza
non riusciva a crederci
“che succede
se lui.. se lui non…”
Ma Kurt la
interruppe.
“non
sappiamo nulla, Rachel. Non pensare a cose che potrebbero non essere accadute.”
Lei annuì
senza però riuscire a fermare le lacrime che gli solcavano il volto.
“andrà tutto
bene”
Continuò a
ripetere Kurt
Santana si
era presa una pausa di 5 minuti e si era fermata un attimo dietro al bancone
del ristorante quando le era arrivata la telefonata.
Dani, da
lontano, vide la faccia della latina che mutava da scocciata a sorpresa ed
infine a terrorizzata.
Velocemente
attraversò il locale proprio mentre vedeva la latina che chiudeva la
telefonata.
“Santana.
Che succede?”
Lei
boccheggiò.
“Kurt.
Incendio. Finn”
Lei scosse
la testa e gli prese il volto tra le mani mentre un paio di colleghi si
avvicinavano a loro per controllare che Santana stesse okey.
“Santana,
cosa è successo? Chi era al telefono?”
Lei prese un
respiro profondo prima di parlare
“Era Kurt.
Ha detto che è scoppiatoun incendio
nella nostra palazzina e ..” scosse la testa e si tolse velocemente il
grembiule buttandolo sul tavolo “… e Finn è rimasto a casa oggi”
Spostò i colleghi che li erano avvicinati
“devo andare
lì. Immediatamente.”
“vengo con
te” affermo la bionda.
“vi copriamo
noi il turno. Andate senza problemi” disse uno dei ragazzi incitando le ragazze
ad andare “ fateci sapere come va, okey?”
La latina
annuie uscì dal locale e fermò un taxi
“Vada sulla
18° in meno tempo possibile. Deve volare! Entendies?”
Disse
spaventando il tassista la latina. Dani si sedette accanto a lei
“VADA” urlò
la ragazza
Uno dei due
pompieri si chinò per controllare le pulsazione e gli toccò il collo.
“è vivo. Ma
il battito è accelerato. Dobbiamo sbrigarci o rischia di inalare troppo
monossido di Carbonio”
Detto ciò i
due lo tirarono su lentamente e, facendo attenzione iniziarono a portarlo fuori
dall’edificio.
Avevano
appena superato la seconda rampa di scale ed erano arrivati al 4° piano quando
sentirono un grosso boato che li bloccò per qualche secondo.
Una parte
dell’edificio stava iniziando a crollare.
I due si
guardarono
“sbrighiamoci
e passiamo vicino al muro, o rischiamo tutti e tre di dire addio a questo
mondo.”
Ripresero a
scendere le scale quando un’altra voce si intromise
“l’edificio sta crollando. Non importa che
ci sia ancora qualcuno li dentro. Vi voglio fuori di li. La vostra sicurezza
vale più di quella degli altri.”
“abbiamo
trovato un ragazzo al settimo piano ancora vivo. È svenuto quindi lo stiamo
portando in spalla, signore”
Il
coordinatore da terrà fece un sospiro agitato.
“ Parte del settimo piano è crollata. Dovete
sbrigarvi.”
I due
pompieri affrettarono il passo mentre le fiamme non accennavano a diminuire.
Il fumo
iniziava ad offuscare la vista dei due.
Uno dei due
si tolse la maschera e la mise sulla faccia del ragazzo svenuto.
“ma che
fai?” chiese il collega sconvolto.
“Gli faccio
respirare aria buona. Non voglio certo che muoia, sembra giovanissimo”
Disse
l’altro.
“Siamo quasi
fuori, resisti ragazzo!”
Kurt non
riusciva quasi a credere a tutto quello che stava succedendo.
Solo quella
mattina lui e Finn stavano scherzando riguardo al nome da dare al bambino.
Lui stesso
che aveva proposto Kurtrude e Finn lo aveva guadato
malissimo.
Dopodiché si
erano messi a nominare i nomi peggiori che i genitori potessero dare e si erano
ritrovati a ridere per quei poveri figli.
Non è stato molto maturo, in effetti.
I suoi
pensieri vennero interrotti dallo squillo di un telefono
Blaine
Il ragazzo
rispose velocemente al telefono, grato che il ragazzo fosse al sicuro a Lima, e
non in quel maledetto palazzo.
“ehi, amore, come stai?” disse Blaine al
telefono
Kurt
singhiozzò sul ricevitore e Blaine entrò nel panico
“Kurt che succede?”
Chiese
preoccupato. Il ragazzo fece un lungo sospiro
“Brody ha appiccato un incendio nel nostro palazzo, i
pompieri e i paramedici stanno cercando di estinguere le fiamme da quasi
unora cercando di tirare fuori più
gente possibile ma..”
Il ragazzo
singhiozzò un'altra volta e sentì improvvisamente la voce di Sam al ricevitore.
“Finn, Rachel e Santana stanno bene?” chiese
preoccupatissimo.
A quanto
pare Blaine aveva messo i vivavoce al telefono, ed era in aula canto, perché
Kurt sentì altre voci preoccupate.
“Santana e Rachel stanno bene, non erano
nel palazzo ma non abbiamo notizie di Finn”
Dall’altro
lato del telefono era sceso il silenzio.
Poi
all’improvviso
“Avverto Burt e Carole e prendiamo il primo
volo disponibile per New York”
Kurt annuì e
sibilò un ok debole prima di
riattaccare.
Rachel aveva
poggiato la testa sulla sua spalla, coprendo entrambi con la coperta quando due
vigli del fuoco uscirono fuori dall’edificio reggendo un ragazzo molto alto,
con i capelli neri, e senza sensi che assomiglia a..
“FINN!” Urlò
Rachel e Kurt alzò la testa ritrovandosi stritolar il braccio dalla ragazza che
cercava di andare verso il ragazzo.
Il
paramedico di prima la bloccò.
“aspetta”
Disse lui
guardando i due pompieri.
“va portato
in ospedale il prima possibile” disse uno dei due pompieri dirigendosi verso
l’ambulanza.
Il
paramedico annuì per poi rivolgersi verso Rachel.
“se vuoi
venire con noi salì davanti e allacciati bene la cintura, chiaro?”
Rachel annuì
e lei e Kurt si avviarono verso i sedili anteriori del veicolo.
La ragazza
si girò verso il retro dell’ambulanza e vide i due poggiare Finn sul lettino
per poi correre verso il sedile del guidatore.
Rachel
guardò bene il ragazzo.
Era
completamente sporco di fuliggine, i vestiti erano bruciacchiati in alcuni
punti, le mani erano sporche di sangue Forse
lui e Brody hanno avuto una colluttazione
Kurt le
disse di stare tranquilla e di mettersi la cintura ma Rachel fece in tempo a
vedere i paramedici mettere un respiratore sulla bocca del ragazzo.
Non è un buon segno
Che ne dite?
Spero di non
ricevere coltellate viste le condizioni di Finn e spero che questo capitolo vi
sia piaciuto :D
A Rachel
sembrava di essere seduta in quella angusta sala d’attesa del ospedale di New
York per ore.
Kurt si era
alzato ed era andato a prendere un caffe 10 minuti prima lasciando la ragazza
da sola.
Quanto ci mettono i mediciad uscire da quella fottuta porta e dire
-salve, il suo ragazzo sta bene, potete
andare a casa - ?
Kurt ritornò
qualche minuto, od ora?, dopo che Rachel ebbe ignorato l’ennesima chiamata.
Tutti
volevano sapere qualcosa ma lei non ce la faceva a rispondere. Che poteva dire?
Il ragazzo
gli allungò un bicchiere di caffè, lei scosse la testa in negazione.
Kurt gli
mise il bicchiere davanti agli occhi e la spronò con lo sguardo.
Rachel
sospirò e prese la tazza. Diede un sorso mentre Kurt tirava fuori il telefono.
“Stanno
arrivando Burt e Blaine con Carole.” Gli fece sapere. “mi hanno scritto poco
fa. Dicono una decina di minuti.”
Rachel
appoggiò la schiena alla sedia.
“Quinn ha
preso il treno due ore fa quindi ancora ci mette un pochino ma dovrebbe
arrivare prima di sera.”
La ragazza
annuì ancora una volta.
Santana
arrivò due minuti dopo con Dani accanto a lei, non si era staccata un attimo
dalla latina.
“nessuna
novità?” chiese con la voce scocciata ma che tradiva una nota di
preoccupazione.
Kurt e
Rachel scossero la testa sconsolati.
Santana si
sedette con una imprecazione sulla sedia accanto alla ragazza e improvvisamente
guardò la ragazza bionda.
“Tu sei
Dani? Non ci siamo presentati prima.” Disse offrendogli la mano, che la ragazza
strinse con piacere. “ io sono Kurt, e lei e Rachel” dopodiché si incupì “ e
dietro quelle maledette porte c’è Finn che combatte per sopravvivere.”
Dani si
sedette accanto a Santana
“ Da quanto
mi ha detto Santana è uno tosto, questo Finn.”
Rachel
sorrise
“si, lo è”
Il telefono
di Rachel squillò un'altra volta e, presa dal nervosismo, la ragazza lo tirò
fuori dalla tasca e lo lanciò addosso alla parete, facendo voltare un paio di
infermiere che passavano.
I ragazzi la
guardarono sconvolta.
“perché lo
hai fatto, Rachel?” chiese Kurt alzandosi per recuperare il telefono che nella
botta si era aperto facendo cadere la batteria.
La ragazza
sospirò e appoggiò la testa sul muro.
“è da prima
che la gente mi chiama per sapere come sono le condizioni di Finn. Non è
cambiato nulla quindi non c’è nulla da dire.”
Kurt scosse
la testa prima di prendere una mano alla ragazza.
“starà bene”
“Come fai a
saperlo?” disse lei “ come fai a sapere che tutto si sistemerà, Kurt?”
Il ragazzo
gli strinse di più la mano.
“Finn non è
uno che molla facilmente.”
“E
soprattutto non mollerebbe te incinta di suo figlio qui senza di lui.”
La
discussione si interruppe con l’arrivo di Burt, Carole e Blaine.
“Kurt!” urlò
Blaine dal corridoio.
Il ragazzo
si alzò e lo strinse in un abbraccio per poi dargli un bacio sulle labbra.
“notizie
delle condizioni di Finn?” interruppe Burt rivolgendosi a Santana che scosse la
testa.
“Nada. È
snervante” commentò la latina.
Carole si
avvicinò a Rachel che alzò la testa e la guardò negli occhi.
Vide la
paura e la preoccupazione riflessa negli occhi della madre del ragazzo. Gli
strinse le mani cercando di infonderle qualche tipo di conforto e Rachel
sorrise un pochino.
“Ms Berry?” un officiale di polizia si avvicinò alla
ragazza, che si era alzata e si era appoggiata alla finestra accanto a dove era
seduto Blaine
La ragazza
voltò la testa e l’uomo in divisa si schiarì la voce prima di continuare.
“volevamo
informarla che il suo ex-fidanzato, Brody Weston, è stato trovato 20 minuti fa
a Central Park.”
Gli occhi
della ragazza si spalancarono.
“il figlio
di puttana che ha causato tutto questo finirà in galera, spero !” affermò Burt
alzandosi in piedi dirigendosi verso l’uomo.
L’altro
annuì
“ è stato
arrestato con le accuse di piromania, aggressione, tentato omicidio e tentata
strage. Non sentirà parlare di lui per parecchio tempo.”
Rachel annuì
“grazie
agente” disse prima di ritornare a sedere accanto a Carole.
Non importa di quante cose può essere
accusato, non riporterà indietro il tempo.
Quando il
medico si avvicinò loro Rachel iniziò ad iperventilare.
Kurt vedendo
la sua agitazione le strinse la mano.
“signora
Hudson?”
Carole non
si premurò nemmeno di correggere l’errore dell’uomo e passò subito alle
faccende serie.
“come sta
mio figlio?” chiese immediatamente.
“Il ragazzo
se l’è cavata per miracolo. Pochi minuti in più e ci sarebbero stati danni
molto gravi al suo organismo.” Iniziò “ esteriormente ha solo poche ustioni di
primo e secondo grado che se ne andranno nel giro di una settimana o due, ma ha
respirato molto monossido di Carbonio e abbiamo dovuto metterlo sotto coma
farmacologico per una paio di giorni per evitare edemi polmonari o anemie. Le
prossime 48 ore saranno decisive.”
Rachel
sospirò, e non seppe se era un sospiro di sollievo o di preoccupazione.
È vivo, ma potrebbe morire?
“possiamo visitarlo?” chiese la ragazza
accostandosi a Carole.
Il dottore
annuì.
“per il
momento è preferibile solo 1 o 2 persone per volta.”
Dopodiché si
girò e se ne andò.
“Andate voi
due” disse Kurt indicando Carole e Rachel. “ noi possiamo aspettare”
Le più
grande sorrise a Rachel e, insieme si diressero verso la stanza del ragazzo.
Rachel si
voltò verso il ragazzo e lo ringraziò con lo sguardo.
Rachel non
si era resa conto di quanto Finn fosse solo un ragazzo fino a quel momento.
Amava il
modo in cui si abbracciavano e lui la circondava con le sue braccia, oppure a
letto quando si coccolavano e lei rideva scherzando sul fatto che lui, con la
scusa che era altro, si fregava le sue coperte.
Amava il
modo in cui allungava il braccio quando lei voleva prendere qualcosa dalla
mensolae si alzava sulle punte dei
piedi e lui non faceva alcuno sforzo per afferrare quel barattolo che lei
agognava o quando le baciava la testa o quando le sue braccia le circondavano
la vita.
Solo vedendolo
steso su quel letto, con il respiratore sulla bocca e tanti fili collegati al
suo corpo, si rese conto di quanto fosse piccolo in quella situazione.
Rachel si
avvicinò lentamente, per paura di fare anche un passo falso , e si sedette sul
letto stringendogli la mano.
Era freddo,
ma non troppo, segno che comunque era vivo e il sangue circolava nel suo corpo,
ma non lo era mai stato così freddo.
Lui era
sempre caldo e rassicurante, anche quando dormiva aveva quel sorriso che ti
faceva sciogliere.
Adesso non
più.
Il suo Finn
era di marmo.
“torna da
me, ti prego”
Si ritrovò a
sussurrare la ragazza stringendogli la mano.
“ti prego,
Finn”
In
qualche posto non indefinito
Finn aveva
gli occhi chiusi ed era steso da qualche parte.
Non sentiva
nulla, nessun odore, nessun suono. Niente.
Dove era
finito?
Poi
all’improvviso sentì il bisogno di aprire gli occhi e una luce abbagliante lo
colpì.
Improvvisamente
arrivarono alle sue orecchie il rumore delle onde del mare e sentì la sabbia
sotto il suo corpo
Si alzò in
piedi e si ritrovò su una spiaggia.
Vide il sole
sopra di lui e le onde che toccavano la spiaggia.
Si avvicinò
fino a sentire l’acqua sui piedi scalzi.
Poi un
pensiero lo colpì.
Che ci
faceva lui qui, ma soprattutto, chi era lui?
Si guardo il
corpo e si rese conto che i suoi vestiti erano sporchi come se fossero
ricoperti di fuliggine.
Poi un
ricordo gli invase la mente.
Fuoco
Vide un
appartamento in fiamme. Tanto fumo che si insinuava nelle sue narici e nei suoi
polmoni e che lo facevano tossire.
Poi vide un
volto che le sorrideva timidamente
“Rachel”
Disse il
ragazzo come un sussurro.
“Dov’è
Rachel?” disse poi preoccupato guardandosi in torno.
“Rachel non
è qui” disse una voce profonda alle sue spalle, una voce stranamente familiare.
Finn si girò
di scatto, trovandosi davanti un uomo in una uniforme militare che gli
sorrideva.
Finn rimase
a bocca aperta.
L’uomo era
familiare, troppo familiare.
Sua madre
aveva ragione. Lui e suo padre si somigliavano.
“Tu sei..”
Era senza
parole
“sei
cresciuto bene, figliolo.” Disse Christopher avvicinandosi al figlio
emettendogli una mano sulla spalla.
All’improvviso
l’uomo si ritrovò stretto in abbraccio da togliere il fiato.
Finn aveva
abbracciato il padre.
Non capiva
cosa succedeva, non capiva dov’era. Sapeva solo che suo padre era davanti a
lui, e per ora era ciò che gli importava.
Rimasero
così per un tempo che sembrò troppo corto per il ragazzo.
“Ragazzo,
avrai un po’ di domande da farmi.” Disse staccandosi a malincuore
dall’abbraccio del figlio.
Finn si rese
conto solo in quel momento di ciò che comportava abbracciare quell’uomo.
All’avere
davanti a se il padre morto anni prima.
Gli si
spalancarono gli occhi
“se tu sei
qui, significa che io sono…”
L’uomo
scosse la testa
“non sei
morto, stai solo dormendo profondamente. Quell’incendio era brutto”
Disse
Christopher facendo un sorriso sbieco.
Finn non
riusciva a capire
“se non sono
morto, tu cosa ci fai qui?”
L’uomo
strinse le spalle.
“Per darti
una scelta.” Disse lui “ Hai rischiato grosso ragazzo. Il tuo corpo ha subito
un brutto colpo, sei ancora in vita solo perché l’uomo che ti ha portato fuori
dall’edificio ti ha fatto respirare dalla sua maschera, mettendo a repentaglio
la sua vita. Ora puoi scegliere se tornare in dietro dalla tua ragazza” disse
l’uomo, sapendo anche che era una domanda inutile da fare. “oppure venire via
con me”
“dove?”
“oltre”
disse semplicemente “ ma voglio farti vedere una cosa”
L’uomo si
avvicinò all’acqua e Finn vide comparire delle immagine, come in un televisore.
Due uomini
che lo portavano fuori da un edificio ridotto a brandelli, l’uomo che staccava
la sua maschera e la metteva in faccia al ragazzo nonostante le proteste del
collega.
Poi la scena
cambiò.
Finn si
ritrovò a guardare se stesso su un letto d’ospedale. Rachel era accanto a lui
con gli occhi rossi e le mani strette alla sua.
Nella stanza
entrò il medico seguito da Carole e Burt.
“sono
passate le 48 ore. Il ragazzo è fuori pericolo ma sta a lui svegliarsi ora.
Potrebbe metterci minuti, come potrebbe metterci molte ore.” oppure non svegliarsi più
Vide Rachel
sorridere grata per la notizia lanciare uno sguardo sollevato a Carole che la
abbracciò.
Il medico se
ne andò. Burt diede a Rachel una pacca sulla spalla e uscì. Carole strinse la
mano al figlio
“vuoi
qualcosa da mangiare tesoro?”
“nulla
grazie”
Detto ciò
uscì.
Appena sola
la ragazza si lasciò andare ad un sospiro sollevato e strinse ancora di più la
mano del ragazzo steso sul letto, mentre il Finn sulla sabbia si guardò la mano
stupito. Aveva sentito la presa della ragazza.
“vieni da
me, Finn” disse lei come se sapesse che il ragazzo la stava ascoltando
“segui la
mia voce. Ti prego”
L’immagine scomparì, e Finn si ritrovò a
guardare il suo riflesso nell’acqua.
Il padre lo
guardò. Guardò il volto del figlio con attenzione
“cosa hai
intensione di fare?” chiese infine
Finn sorrise
“farò quello
che mi ha chiesto lei, seguirò la sua voce.”
Christopher
sorrise insieme a lui.
“mi dai un
abbraccio prima di andartene?”
Disse prima di
ritrovarsi stresso in una morsa.
“posso farti
prima una domanda?
“certo”
“sta
accadendo solo nella mia testa? Tutto questo intendo”
L’uomo
sorrise
“certo che
si, ma questo non significa che non sia vero”*
xxx
Rachel si
era addormentata con la testa appoggiata al letto, le mani ancora strette in
quelle di Finn.
Aveva
passato i peggiori due giorni della sua vita, perfino peggiori di quando lei e
Finn si erano lasciati.
L’idea che
Finn potesse non svegliarsi mai la stava dilaniando nell’anima e, nonostante
l’incoraggiamento di Kurt e degli altri ragazzi che erano a New York, non
riusciva a smettere di pensare a quel maledetto e se..?
Mosse
leggermente la testa quando senti qualcosa toccarle i capelli. Alzò la mano per
scacciare via qualsiasi cosa fosse, pensando ad una mosca ma le sue dita
toccarono qualcosa di morbido.
Stava per
avvicinarsi e tastarlo meglio quando senti una risatina, la sua risatina risuonare nelle orecchie.
Aprì di
scatto e alzò la testa ritrovandosi Finn, con gli occhi aperti, svegli, che le
sorrideva con il suo mezzo sorriso.
“buongiorno”
Le sussurrò
lui.
Gli occhi di
lei si riempirono di lacrime.
“Finn!” urlò
senza riuscire a concentrarsi “ sei…sei…”
“bellissimo?”
scherzò lui facendola sorridere
Gli occhi di
lei iniziarono a lacrime e la ragazza si ritrovò in lacrime.
Gli prese il
viso fra le mani e gli diede un lungo bacio mentre le lacrime rigavano le
guance di lei fino a cadere su quelle del ragazzo, che alzò le braccia per
stringere ancora più se la ragazza.
Carole e
Kurt entrarono all’improvviso nella stanza, attirati dall’urlo della ragazza e
dal rumore e si ritrovarono Finn e Rachel attaccati l’uno a l’altra come
piovre.
A suo
malgrado, Kurt rise, un po’ per lo stress degli ultimi giorni, un po’
rendendosi conto che quei due non sarebbero mai cambiati.
“ehm…ehm” si
schiarì la voce Carole facendo staccare i due ragazzi.
Finn sorrise
alla madre e al fratello.
“ehi!” disse
semplicemente
*Sono una potterhead fino al midollo :) citazione da HP e i doni
della morte.
Awwwwww…
Questo è
decisamente il mio capitolo preferitoooo
Ho fangirlato come una matta mentre lo scrivevo. Ero talmente
presa che mia madre ha minacciato di staccare la spina del pc.
La scena
iniziale è stata tosta da scrivere ma l’incontro tra Finn e Christopher ne è
valsa la pena *__* quanto è dolce Finn che abbraccia il padre. Spero abbiate
apprezzato anche la citazione finale a Harry Potter ^^
Ma alla fine
tutto si risolve per il meglio, in queste cose sono prevedibile xD amo i finali allegri e coccolosi.
Tutta la
parte sull’incendio di questi ultimi capitoli è stata dura da scrivere
soprattutto perché è la prima volta che lo faccio. Ancora non ci credo che sono
arrivata al capitolo 16 *___*
Grazie per
il sostegno che mi avete dato fino ad adesso ^^
Questo Capitolo è a Raiting rosso.
Quando inizierà la parte Red vi avvertirò e se volete
la potete saltare. :)
Capitolo 17
Finn fu
costretto a restare in ospedale per tutta la settimana prima che il medico fosse
sicuro che il ragazzo non avrebbe avuto problemi respiratori o di altro genere.
Durante il
viaggio di ritorno verso la loro “casa” vennero accompagnati da Burt e Carole
che erano rimasti a New York per stare vicino al figlio.
In mancanza
di un appartamento la maggior parte degli inquilini del palazzo si erano
sistemati in un Hotel li vicino.
Da quando si
era svegliato, Rachel non si era staccata per un attimo, nonostante le
insistenze di Finn che la pregava di andare in hotel a dormire. La sola idea di
allontanarsi dal ragazzo la mandava nel panico e la paura che aveva provato nel
rischiare di perderlo riaffiorava in un attimo.
Scendendo
dalla macchina Finn sospirò e prese per mano la sua ragazza per poi avviarsi
verso l’Hotel.
“dovremmo
trovare un appartamento al più presto.” Disse Finn stringendole la mano.
” Per noi e
per il bambino” disse Rachel“ mi
dispiace lasciare da soli Kurt e Santana ma è giusto così”
Finn annuì
“avremmo
dovuto cercarne uno ugualmente anche se non fosse stata distrutta la palazzina.
L’incendio ha affrettato le cose.” Continuò Lei
“e appena
scopriremo il sesso del bambino potremo decorare la sua camera” disse Finn
accarezzandole la pancia.
“spero sia
femmina” disse lei “ così Kurt potrò divertirsi a farle il guardaroba” scherzò
lei
“solo Kurt?”
disse Finn alzando un sopracciglio
Lei arrossì
colpevole e il ragazzo rise.
Finalmente
arrivarono nella loro stanza. Avevano preso una stanza matrimoniale separata da
quella di Kurt e Santana mentre Burt e Carole sarebbero ritornati a Lima in
qualche ora.
“Grazie per
l’aiuto mamma.” Disse Finn abbracciando la madre davanti alla porta “ sei stata
veramente di sostegno in questi giorni, non so come avrei fatto senza di te.”
La donna
sorrise e gli accarezzò la guancia “mi raccomando Finn, fai attenzione” disse
preoccupata.
Rachel si
avvicinò e strinse il braccio di Finn, sorridendo alla suocera.
“Stia
tranquilla signora Hummel. Mi occupo io di lui”
La donna si
avvicinò e gli diede un abbraccio veloce.
“Fateci
sapere per l’appartamento. Saremo felici di aiutarvi a pagare se servisse.”
Finn sorrise
riconoscente al patrigno, poi si girò ed entrò nella camera.
La stanza
non era molto grande.
C’era un
enorme letto matrimoniale attaccato alla parete di destra. Nel lato opposto
c’era un televisore con accanto un mini-bar e al centro della stanza una
piccola stufa per riscaldare l’ambiente.
“Kurt ieri è
andato a comprare unpo’ di abiti per
entrambi dato che tutte le nostre cose sono bruciate e dobbiamo iniziare subito
a contattare l’agenzia immobiliare”
“la prima
cosa da fare adesso è stendersi sul letto e coccolarci sotto le coperte.”
Disse
prendendo la ragazza per i fianchi e dandole un bacio sulle labbra.
Xxxxx inizio
Lei allungò
le braccia dietro il suo collo e approfondì il bacio.
Il ragazzo
la prese per i glutei e lei cinse il suo bacino con le sue gambe.
La mani di
lei si strinsero tra i capelli neri del compagno e il bacio divenne ancora più
profondo.
Il ragazzo
appoggiò Rachel sul letto staccandosi dalle labbra della ragazza per prendere
fiato.
Finn si
spostò sul suo collo mentre le mani di lei si infilavano sotto la sua maglietta
tirandola sempre più su mostrando i pettorali.
Il ragazzo
si fermò giusto il tempo per sfilarsi la maglietta dopodiché prese la camicia
della ragazza e iniziò ad aprirla velocemente lasciando scie di baci lungo la
strada.
Anche il
reggiseno volò via in poco tempo e Rachel si ritrovò a mugugnare dal piacere
mentre Finn mordeva e leccava il capezzolo destro, mentre con la mano libera
tirava giù i pantaloni della giovane che li gettò via con un calcio rimanendo
in mutande.
La mano di
lui sfiorò la pancia gonfia della ragazza che continuava a sospirare dal
piacere.
“Finn.. ti
prego”
Si ritrovò a
sussurrare lei quando il ragazzo si abbassò arrivando alle sue mutande. Lui
sorrise e iniziò a sfilargliele lentamente con una mano mentre l’altra era
impegnata a giocare con il capezzolo sinistro.
Appena le
mutande furono tolte il ragazzo iniziò a masturbarla con un dito, muovendosi in
modo ritmico, poi le dita divennero due e infine tre. I gemiti della ragazza si
intensificarono e Finn si fermò sostituendo le dita alla lingua prima che lei
potesse protestare.
Rachel
inarcò la schiena e poggiò le sue mani sulla testa del ragazzo spingendolo più
in profondità.
“Finn… ti voglio…ora”
Disse la
ragazza pregandolo tra i vari gemiti di piacere.
Lu si levò
velocemente pantaloni e Boxer e Rachel sorrise alla vista della evidente e
portentosa erezione del ragazzo.
I due si
guardarono per un istante prima che Finn si stendesse su di lei dandole un
profondo bacio sulla bocca.
Appoggiò il
pene sulle labbra della ragazza sotto di lui che lo pregò un’altra volta e
infine con un’unica spinta il ragazzo entrò nella ragazza che urlò di piacere.
Il ragazzo
si fermò per qualche secondo, dopodiché iniziò a spingere il membro avanti e
indietro mentre con le labbra giocava con i seni della ragazza che la gravidanza
aveva decisamente ingrandito.
“oh Dio..!”
Rachel gridò nell’orecchio del ragazzo aggrappando le sue gambe intorno alla
vita quanto la pancia le prometteva mentre sentiva il ragazzo rallentava
leggermente.
“non farai…
male … al… bambino…. Più forte, Finn!” disse lei a Finn che subito aumentò la
velocità delle spinte mandando la ragazza in estasi.
La ragazza
continuò a gemere quando Finn iniziò a succhiarle il collo. Gli tirò i capelli
più forte sentendo l’orgasmo che arrivava e lasciandosi andare ad un grido
liberatorio. Lui la stava penetrando in profondità con ogni movimento, portando
il suo corpo in estasi cercando di mantenere l’orgasmo fino a che non arrivò
anche lui, inarcando la schiena. La vista gli si appannò e smise di respirare
per qualche attimo fino a che un gemito non lo costrinse a aprire la bocca
riprendendo a respirare.
Stremato il
ragazzo uscì da lei e si stese sul letto mettendo un braccio intorno alla ragazza
che crollò addormentata, esausta.
Lui la seguì
poco dopo.
Xxxxx the end
Rachel si
stiracchiò tra le braccia di Finn, stesa nel letto matrimoniale della camera
che divideva con Finn.
Il ragazzo aveva
un braccio posato sul suo bacino e la mano incrociata alla sua.
Lui mosse il
capo nell’incavo del collo della ragazza, segno che si stava svegliando.
Aprì un
occhio e guardò Rachel sorridente.
“amo tutto
questo” gli disse lui
“le coccole
nudi post-coito?” scherzò lei
Lui rise
“quelle non
sono male, ma intendo stare così, abbracciati uno accanto all’altro.”
Rachel si
girò verso il ragazzo e si accoccolò sul suo petto.
Lui le
accarezzò la pancia e Rachel lo guardò bene in volto.
“ a cosa
pensi?”
Lui sembrò
fermarsi a decidere bene le parole prima di aprire bocca.
Doveva
essere qualcosa di serio.
“quando ero
in ospedale uno dei due pompieri che mi ha tirato fuori dal palazzo è venuto a
trovarmi per vedere come stavo.” Disse senza guardare la fidanzatanegli occhi. “ quando stavo scendendo le
scale si è tolto la maschera e me l’ha messa a me. Il medico ha detto che gli devo
la vita per questo. Che senza avrei riportare danni molto gravi all’organismo.”
Lei si
strinse di più a lui
“non voglio
pensarci.”
Rachel”
iniziò lui guardandola negli occhi. “ credi che io potrei farcela come vigile
del fuoco?”
Rachel
rimase spiazzate, si aspettava frasi diverse, e non una domanda su un possibile
lavoro futuro.
Rimase in
silenzio per qualche secondo pensando seriamente ad una risposta.
Finn voleva
aiutare le persone, era nella sua natura. Era dolce, gentile e sempre pronto ad
aiutare chi ne aveva bisogno.
Per questo
motivo la ragazza aveva avuto paura quando Finn le aveva detto che sarebbe
entrato nell’esercito. Credeva che lo avrebbero cambiato ma per fortuna lui era
tornato da lei, anche se le dispiaceva per la brutta esperienza avuta dal
ragazzo.
Fare il
vigile del fuoco era rischioso, gli ultimi avvenimenti gli e lo avevano
dimostrato bene, ma sapeva anche che Finn non l’avrebbe mai lasciata da sola.
Sorrise.
“se credi di
aver trovato la tua passione, vai e inseguila” disse quindi “ inoltre saresti
perfetto in uno di quei calendari”
Il ragazzo
rise. E le diede un bacio sulla testa, non riuscendo a raggiungere le labbra.
“a
proposito” disse sistemandosi meglio accanto al ragazzo. “ ho parlato con la
ginecologa mentre tu eri ricoverato. Ha detto che alla prossima visita potremmo
riuscire a scoprire il sesso del bambino.
Finn
spalancò gli occhi sorpreso
“Sul serio?”
“Siiii!!” disse Rachel prima di stringerlo e avvicinarsi per
dargli un bacio sulle labbra
“Saremo una
famiglia” disse lui con dolcezza “ molto presto.”
Lei lo
guardò con amore
“Ti amo”
disse quindi Rachel
“io ti amo
di più”
“ e io anche
più del tuo più”*
Il ragazzo
fece una smorfia prima di sorridere
“se lo dici
tu”
·Ti amo, io
di più,e io anche più del tuo più.
È una frase del film Rapunzel, detto tra Madre Gödel e Rapunzel.
Ehilà!
È la prima
volta che scrivo una scena di sesso quindi se non vi è piaciuta chiedo perdono
*//*
Finn è
uscito dall’ospedale e tutto si è risolto per il meglio. Visto?
Tutti questi
angoscianti capitoli hanno portato Finn a capire il lavoro della sua vita.
Ryan Murphy
lo voleva far diventare un insegnante e sinceramente credo fosse una fantastica
idea, ma non riesco a levarmi dalla testa Finn con la divisa da pompiere *___*
Posto di
Sabato perché domani parto, vado ad Antibe in camposcuola per una settimana, quindi mercoledì niente
capitolo, mi spiace.
Michael, il
ragazzo che aveva salvato Finn, era stato di grande aiuto, aiutando il ragazzo
a iscriversi al corso per diventare pompiere.
Doveva
seguire un allenamento di 3 mesi, fare un test psicologico e poi sostenere
l’esame.
Il training partiva
ogni tre mesi e Michael era riuscito a infilare Finn in un corso all’ultimo
minuto, nonostante i posti fossero pieni, e il ragazzo era grato per questo.
Rachel che
voleva perfino invitarlo a cena per ringraziarlo, non riusciva a smettere di
dire quanto fosse fiera di Finn.
Vivendo in
un Hotel però, il piano non era andato in porto.
Finn e
Rachel non riuscivano a trovare un appartamento adatto. O era troppo costoso, o
era brutto, o era troppo piccolo. I ragazzi stavano perdendo la pazienza.
Una mattina
in cui il ragazzo aveva il giorno libero, mentre Rachel era a lavoro, Santana
gli aveva fatto trovare un lavoro come cameriera nel suo ristorante e il
padrone aveva detto che poteva stare al bancone così non avrebbe dovuto fare
sforzi, Finn si ritrovò a prendere la metropolitana per raggiungere l’Upper West Side di Manhattan dove Burt gli aveva dato
appuntamento.
Cosa ci
facesse Burt a Manhattan era tutt’ora un mistero per il ragazzo, forse c’entra il suo lavoro come membro del
congresso.
Uscito dalla
metropolitana vide Burt in compagnia di un altro tizio, che avrà avuto una
decina di anni più di Finn.
“Finn! Come
stai, ragazzo?” disse Burt abbracciandolo.
Finn sorrise
“ Sto bene, ma mi sfugge il motivo di questo incontro” disse perplesso.
Burt fece un
sorriso prima di guidare il ragazzo in direzione di un palazzo poco distante
dalla metropolitana.
Finn lo
guardò curioso. Quel palazzo era di lusso, molto di lusso. Aveva un grande
atrio e l’ascensore era di quelli che ti portavano direttamente dentro casa.
“non so cosa
pensi di fare mostrandomi un appartamento che, a meno che Rachel non inizi a
lavorare per Broadway da domani, non riuscirò mai a comprare.” Disse subito
rivolto al patrigno.
Questo fece
un sorriso sghembo “ fidati di me, Finn”
Detto ciò lo
guidò all’interno dell’appartamento.
C’era un
enorme salotto davanti ai loro occhi, i mobili erano decisamente molto costosi
e le mattonelle erano in marmo. Alla sua destra c’erano un paio di scale che
portavano ad un piano superiore e alla sua sinistra una sala da pranzo
collegata da una cucina e ad altro salotto abbellito da un bellissimo
pianoforte bianco al centro della sala.
Il secondo
piano era pieno di camere da letto e, per lo stupore di Finn, anche una sala di
pesi. Ogni camera da letto aveva un bagno collegato.
Il terzo
piano, per lo stupore di Finn, era più piccolo, per modo di dire. C’era un
salotto con un biliardo e altri passatempi e davanti all’ascensore, collegato
con una porta a vetri, un terrazzo da cui si poteva osservare tutta Manhattan.
Finn era
rimasto a bocca aperta per tutta la durata della visita.
“allora? “
chiese Burt ritornando al primo piano. “ che ne pensi?”
Finn era un
pizzico perplesso.
“Burt, ti
rendo conto di quanto viene a costare questo capolavoro? Non ho qualche milione
nascosto in qualche banca di Malibu.”
Burt sorrise
ancora di più.
“fortuna per
te, io ho un bel po’ di soldi guadagnati dal mio lavoro a Washington quindi sto
comprando questo appartamento. E lo do a te e Rachel”
“non posso
accettare Burt, sono un sacco di soldi.”
Li scosse la
testa.
“non ve lo
do gratis..”
Finn aveva
uno sguardo più confuso di prima
“lo
pagherete come pagavate il vecchio appartamento fino a quando non farete
abbastanza soldi da pagare il restante.”
Burt gli mise
una mano su una spalla. “ tu e Rachel ve lo meritate”
“non so che
dire”
“direi un
semplice grazie è più che
sufficiente”
Finn sorrise
e strinse l’uomo in un abbraccio
“dubito che
un semplice grazie sia sufficiente,
Burt”
Rachel quasi
saltò addosso a Burt quando lui e Finn gli spiegarono la situazione.
I genitori
di Rachel avevano acconsentito ad aiutare Burt a pagare l’appartamento a patto
che i due li invitassero il prima possibile per una cena tutti assieme.
Non avendo
molti abiti da portare, il trasloco fu abbastanza veloce e la loro casa non era
nemmeno tanto lontana dall’appartamento che aveva preso Kurt, mentre Santana ne
aveva trovato uno nel Upper East Side, quindi se
Rachel entrava in travaglio e Finn non era a casa, c’era comunque qualcuno pronto
ad aiutarla.
Si
avvicinava inoltre la visita ginecologica in cui i due avrebbero finalmente
scoperto il sesso del loro bambino e Rachel non riusciva a contenere la sua
eccitazione, così come Kurt che aveva già iniziato a immaginare come decorare
la stanza, per irritazione di Finn.
“e per i
nomi?” chiese un giorno Santana
Rachel
sorrise. “se è maschio abbiamo già deciso di chiamarlo Christopher, come il
padre di Finn, ma se è femmina abbiamo ancora qualche problema nel decidere”
Santana
scosse la testa. “comunque, dato come stai crescendo, direi che ha preso i geni
di Finn il bambino.”
Rachel
sospirò sconsolata e scosse la testa “ non so come farò a partorirlo quando
verrà il momento”
“fatti fare
una epidurale” consigliò lei ma Rachel scosse la testa
“le donne
hanno partorito senza anestesia per millenni, posso farcela anche io.”
In quel
momento Finn sbucò dall’ascensore insieme a Kurt che alzò un sopracciglio alla
vista di Santana spaparanzata sul divano con i piedi sul tavolino davanti a
loro.
“Santana,
quello è mogano*”
Disse
sconvolto il ragazzo prendendo i piedi della ragazza e spostandoli rudemente
per terra.
“è legno,
che differenza c’è?” rispose lei scocciata
“come che
differenza c’è? La differenza è abissale. Il mogano è…”
“ok, non ci
interessa Kurt!” lo interruppe Finn tagliando il discorso e lanciando una
occhiata di ammonimento a Santana, che per risposta gli fece una linguaccia.
Il ragazzo
diede un bacio alla fidanzata per salutarla e posò la giacca li accanto.
“come è
andata?” chiese Rachel
Il ragazzo
aveva l’allenamento per gran parte della giornata ma aveva chiesto di spostare
quello del pomeriggio a sabato per poter accompagnare la ragazza dal medico.
Il ragazzo
scrollò le spalle “ questa settimana facciamo lezioni di Primo soccorso e
Rianimazione, quindi non è faticoso.”
“bene.
Pronti ad andare?” disse lei
“certo.”
La ragazza
si alzò, seguita da Santana che era passata per farle compagnia dato che le
lezioni alla NYADA erano terminate, poi si voltò verso Kurt, perplessa.
“tu che ci fai
qui?” chiese la ragazza
“ io e
Santana dobbiamo andare a fare spesa per il 4 luglio*!”
“ma mancano
due settimane! E poi come hai intenzione di portare tutto quello che compri a
Lima?”
Il ragazzo
scosse la testa. “ abiti, Rachel, abiti.”
Finn
sospirò.
“bhè, andiamo ora, se non vogliamo fare tardi”
E prese
Rachel per mano dirigendosi verso l’ascensore.
Nella sala
d’attesa non c’erano molte persone. C’era una donna di circa quarant’anni con
un enorme pancione che sorrise a Rachel. Due quindicenni che a Finn ricordarono
molto lui e Quinn all’epoca e una coppia sposata poco più grande di loro che
rideva e scherzava. Rachel nell’attesa stava sfogliando una rivista di abiti
che Finn non aveva mai sentito parlare.
“Stai
vedendo che abito indossare al matrimonio di Kurt e Blaine?” chiese Finndopo un po’.
Blaine aveva
infatti chiesto a Kurt di sposarlo subito dopo le Nazionali di Los Angeles, che
avevano vinto per la gioia di tutti quanti, qualche settimana prima.
La gioia
iniziale dei ragazzi aveva lasciato il posto all’ansia di Kurt nel volere il
matrimonio perfetto.
La ragazza
alzò un sopracciglio.
“sai bene
che Kurt ha già deciso che abito indosserà ogni singola persona al suo
matrimonio, anche se il fatto che non potrò provarlo prima che il piccoletto
nasca lo sta irritando parecchio.”
Finn rise
posando un braccio sulla schiena della ragazza.
Un
infermiera entrò nella stanzetta poco dopo.
“Rachel
Berry?”
“eccoci”
disse Rachel posando la rivista sul tavolino e alzandosi in piedi, prendendo
Finn per mano e dirigendosi nella stanza.
Come al
solito, Rachel si sedette sul lettino e Finn accanto a lei sulla sedia con la
mano stretta alla sua.
Un attimo
dopo entrò la dottoressa
“Ehi Rachel
come ti senti?”
“meravigliosamente”
la donna sorrise e poi si rivolse a Finn.
“ragazzo, è
bello vederti in piedi. Spero tu non abbia riportato danni gravi con
quell’incendio.”
Finn scosse
la testa. “ Ci ho guadagnato solo qualche giorno in ospedale, per fortuna.”
“bhe, sono contenta per voi.”
Dopodiché
prese il gel e Rachel tirò su la magliettaper far in modo che la dottoressa gli e lo posizionasse sopra la pancia
da bebè.
“vediamo
come sta il monello. Fra qualche settimana potrebbe iniziare a calciare, se non
lo ha già fatto.” Li avvertì lei prima che l’immagine del loro bambino comparisse
sul monitor.
“Cresce
bene.” Disse lei “ questa è la testa, come potete vedere” disse facendo
spostare l’immagine “e se volete possiamo sapere il sesso.” Disse poi guardando
i due quasi-genitori
Finn e
Rachel si guardarono prima che la ragazza annuisse alla dottoressa.
La donna
sorrise
“bhè, sembra proprio che avrete una bella bambina”
Rachel si
mise una mano sulle labbra mentre Finn sorrideva con gli occhi lucidi
“una
bambina” ripete il ragazzo e Rachel lo guardò sorridente.
“non
diciamolo a nessuno” disse Rachel rientrando a casa “nemmeno a Kurt”
“nemmeno a
Kurt? Come mai questa decisione?” chiese curioso il ragazzo
“voglio fare
una sorpresa a tutti, non gli diremo ne il nome ne il sesso.
“Prima
dovremmo pensarci al nome” disse lui “ti dico subito che non la chiameremo
Fanny “ disse e Rachel fece una faccia imbronciata
“ e perché
no?”
“Sapevi che
in Gran Bretagna significa vagina?”
“non siamo
in Gran Bretagna”
“… e in
America vuol dire sedere, verrebbe
presa in giro da chiunque.”***
Rachel non
riuscì a trovare argomentazioni valide a ciò e fece una faccia scocciata.
“ok, non la
chiameremo Fanny!”
Finn gli
diede un bacio tenero sulle labbra.
“ci sono un
sacco di altri nomi da scegliere e abbiamo ancora 4 mesi per scegliere.”
*Effie è ovunque. Hunger Games
ovviamente :D
**il 4
luglio è il giorno dell’indipendenza americana e si festeggia con fuochi
d’artificio, barbecue e parate ;)
*** in una
fan fiction inglese che ho letto Finn afferma che Fanny significhi Vagina o
Sedere, non parlo lo slang americano o britannico, quindi mi fido della
scrittrice xD
Sono Tornataaaa…
Vi sono
mancata?
La Costa
azzurra è FA-VO-LO-SA, se avete la possibilità andate a Nizza o ad Antibe perché sono spettacolari, sono care, ma hanno un
mare che è troppo asjasjajhsja *____*
Ora,
tornando a noi..
Una bambinaaaa
A voi le
scommesse su quale sarà il suo nome. Vi dico subito che dovrete aspettare che
nasca per saperlo quindi ancora qualche settimana.
Chi indovina
riceve un abbraccio virtuale e le mi congratulazioni xD
L’appartamento
di Finn e Rachel mi è venuto in mente guardando Gossip Girl e la casa di Blaire, quindi ho preso un po
spunto, inoltre non ho idea di quanto prendi un uomo del congresso ma immagino
parecchio o.o e calcolando che Hiram e Leroy sono
avvocati penso che insieme siano ricchi abbastanza da comprare un appartamento
del genere.
Ringrazio
come sempre chi scrive, chi legge e chi lìha messa
tra preferite, seguite ecc…
Capitolo 21 *** One Bourbon, One Scotch, One Beer ***
Warning: il linguaggio che seguirà non sarà molto educato, mi scuso
ma con Santana non si può usare la censura xD
Capitolo 19
Il giorno
dell’indipendenza stava arrivando e Finn stava per perdere le speranze e
chiedere aiuto a Kurt.
Sapeva dove
fare la proposta e sapeva quando fare la proposta ma non riusciva a trovare un
anello giusto per proporsi.
Ormai erano
passate due settimane che cercava quello giusto ma senza riuscirci. Sapeva che
Kurt però non era la persona adatta. Voleva bene a suo fratello, ma voleva un
parere più schietto.
Fu per
questo che si ritrovò a dirigersi, un pomeriggio che Rachel era uscita con una
ragazza della NYADA per fare un po’ di shopping, da Tiffany con Santana accanto
a lui.
“da quanto
hai detto che lo cerchi?”
“quasi due
settimane” Disse il ragazzo a bassa voce
Santana
sgranò gli occhi.
“scherzi,
vero?” disse lei “ Franken-teen dovevi chiamarmi prima”
La ragazza
entrò nel negozio seguita da Finn e chiamo velocemente una commessa
“Ehi tu”
indicò una ragazza di circa 20 anni con i capelli biondi “ vieni qui che
dobbiamo comprare un anello di fidanzamento.”
Un po’
scocciata per il modo rude di Santana, la ragazza si avvicinò ai due
“Salve,
benvenuti da Tiffany.” Disse cordiale “ sta cercando un anello per la sua
fidanzata”
Disse a Finn
posando poi gli occhi su Santana che sgranò gli occhi.
“come ha
detto scusa?” chiese Santana
La commessa
strabuzzò gli occhi
“non.. non
ha detto che volete un anello di fidanzamento?” chiese dubbiosa
Santana si
appoggiò con le mani sul bancone.
“insinui
un’altra volta che questo perticone sia il mio fidanzato e qui succede un
casino. Chiaro?”
La povera
commessa indietreggiò e sussurrò un “ mi dispiace molto” prima di correre via
verso l’interno del negozio mentre alcuni clienti guardarono male la latina.
“Santana,
non credi di avere esagerato?” le disse Finn sconvolto un pochino.
La ragazza
gli lanciò una occhiataccia prima di fare un sorriso tirato alla commessa nuova
che si era avvicinata.
“posso fare
qualcosa per voi, signorina?”
Disse con tutta
la gentilezza possibile la donna.
“stiamo
cercando un anello che faccia bagnare le parti intime della sua fidanzata-hobbit solo a guardarlo”
Finn scosse
la testa e si coprì la faccia per l’imbarazzo.
“certo.”
Disse la donna cercando di evitare di commentare il modo in cui la ragazza lo
aveva chiesto.
La donna
portòquindi alla loro vista un gruppo
di anelli di piccola caratura che Santana snobbò subito.
“sono troppo
piccoli. Più grandi, per favore.
“Santana,
più grandi vuol dire più costosi.” Disse Finn preoccupato
Santana
allora si girò verso Finn con un atteggiamento che si ha con un bambino o con
un adulto stupido.
“per quanto
vuoi essere sposato con Berry?”
“per sempre”
disse Finn subito
“e allora
hai bisogno di un anello che lo dimostri.”
Poi si voltò
di nuovo verso la commessa.
“più grandi,
per favore.”
La donna
sorrise e ritornò dietro al negozio per poi ritornare con un altro gruppo di
anelli con dei gioielli più grandi di quelli precedenti
Finn li
guardò bene prima di indicare a Santana un anello con dei piccoli diamanti
incastonati.
“che ne dici
di questo, San?”
La ragazza
lo guardò bene e poi guardò Finn.
“hai trovato
l’unico anello?*”
Finn sorrise
“decisamente
si”
“bene. Lo
prendiamo”
“hai
qualcosa da fare oppure hai la sera libera?”
Chiese
Santana uscendo dal negozio e rendendosi conto che erano le 6 passate.
Finn scosse
le spalle.
“Rachel va a
cena con Alison, una amica della NYADA, in un ristorante vegetariano, quindi
non ho molto da fare.”
“perfetto.
Ti porto in un locale che conosco” disse quindi fermando un taxi e facendo
segno a Finn di seguirla.
Il ragazzo
perplesso la seguì.
“dove hai
intenzione di portarmi? Se è un locale di spogliarelliste devo ringraziarti ma
non posso.”
La ragazza
scosse la testa.
“da quant’è
che non ti fai una sana bevuta, Finnocenza?”
Il ragazzo
sembrò pensarci parecchio prima di rispondere.
“parecchio,
direi.”
“appunto.”
Disse lei “ hai bisogno di ubriacarti come Dio comanda prima che il bambino
nasca.”
Il ragazzo
allora alzò le spalle come per dire – tanto che c’è di male? –
I due si
ritrovarono quindi in un locale, senza spogliarelliste, in una zona non tanto
lontana dall’appartamento di Santana.
“come
conosci questo locale?” chiese il ragazzo sedendosi al bancone.
Lei fece un
cenno al barista.
“mi ci ha
portato Dani qualche tempo fa, sua zia gestisce il locale e ci ha fatto fare un
paio di giri gratis.”
Il barista
sorrise a Santana
“che vi
porto?”
“Una
bottiglia di qualsiasi alcolico tu voglia, per iniziare la serata”
Finn la
guardò scuotendo la testa, ma sorridendo al barista che ritornò qualche attimo
dopo con due bicchieri.
“Quindi…”
iniziò lei “ quando hai intenzioni di farlo?”
“intendi la
proposta?” chiese Finn
“ovvio”
Stavo
pensando a quando torniamo a casa il 4 luglio. “
Disse lui svuotando il bicchiere in un sorso
prima di storcere il naso.
“era
parecchio che non bevevo…”
“pappamolle”
disse lei “ e dove gli e la farai?”
Finn la
guardò per qualche attimo prima da riempiere un’altra volta il bicchiere
“non hai intensione
di dirle nulla, vero?” chiese Finn
La ragazza
scosse la testa bevendo un altro bicchiere
“ovvio che
no”
“la porto in
un posto speciale, le chiederò di sposarmi con un lungo discorso che
probabilmente inventerò sul momento e poi ci rinchiuderemo in macchina a fare
sesso”
Disse poi
ghignando all’idea.
Santana
storse il naso
“risparmia i
dettagli della tua vita sessuale, Gigantor.”
Nel giro di
un paio di ore i due erano completamente ubriachi.
Finn aveva
la testa appoggiata sul bancone e Santana stava facendo commenti maligni su
tutti quelli che entravano.
“quello
dovrebbe smettere di bere, ma l’hai visto quanto è grosso? Sarà il doppio della
Beaste, forse il triplo.” Disse verso un uomo enorme seduto su un tavolo più in
la con una bionda formosa. “ e probabilmente è ricco sfondato perché non c’è
nessuna possibilità che uno come lui si becchi una supermodella come lei,..”
disse prendendo un altro sorso di ciò che aveva nel bicchiere. “… oppure è una
escort.”
“avrà
comunque un pacco di soldi. Beato lui” disse Finn senza sapere esattamente di
chi stavano parlando
“oppure
guarda quello, sembra Puck, con quella cresta idiota”
Finn allora
alzò la testa e si ritrovò a fissare un tipo con una cresta che assomigliava
davvero parecchio a Puck, il tizi poi si girò e Santana sputò l’alcol fuori
dalla bocca.
“Quello è
Puck!” disseFinn guardando sconvolto il
suo amico.
Il ragazzo
si girò, sentendosi osservato ritrovandosi Finn e Santana, ubriachi fradici che
lo fissavano con gli occhi fuori dalle orbite.
Il ragazzo
sorrise, e si avvicinò ai due che ancora non ci credevano.
“Che cazzo
ci fai a New York, Puckerman?”
Chiese Finn
sconvolto quando il ragazzo prese uno sgabello sedendosi accanto a loro.
“ho deciso
che era ora che me ne andassi da quella città morta, e ho fatto richiesta per
entrare nel dipartimento di polizia che sta qui.”
“tu un
poliziotto?” chiese Santana sconvolta, poi guardò il bicchiere che aveva in
mano” ho bevuto troppo.”
Finn
distolse un attimo l’attenzione dal suo migliore amico sentendo il telefono che
vibrava nella sua tasca.
Rispose
quindi senza guardare chi lo stava chiamando
“pronto?”
Disse con
una voce da palese ubriaco.
“Finn, dove
sei? Sono tornata a casa e tu non c’eri.” Rachel
“ehiiiamoreee” disse allora Finn“
sono uscito con Santana che adesso sta parlando con Puck, anche se non so da
dove sia spuntato”
“Sei uscito
con Santana e Puck?! Ma sei ubriaco?” chiese allora perplessa.
Finn guardò
il bicchiere davanti a lui.
“forse un
pizzico” disse allora iniziando a ghignare come uno scemo.
La ragazza
sospirò alla cornetta
“torna
presto e fai attenzione, mi raccomando”
“Ti amoooo” disse allora
“anche io,
Finn” disse Rachel chiudendo la telefonata con un sospiro
Il ragazzo
si ritrovò a ghignare al suo telefono mentre Puck prendeva il suo bicchiere e
si serviva da solo.
“amo taaanto Rachel” disse ad un certo punto.
“ecco che
ricomincia” disse allora Santana
“non so cosa
avrei fatto senza di lei. Probabilmente starei da qualche parte a Lima a
ubriacarmi con Puck senza uno straccio di Futuro.”
“invece sei
a New York ad ubriacarti con me e Puck e una ragazza incinta a casa.” Disse
quindi Santana, ubriaca meno di lui
“e ho un
futuro promettente, ti sei dimenticata quello.”
“per fortuna
che domani non devi andare in caserma, saresti un straccio.” Disse Puck
prendendo direttamente la bottiglia nonostante le proteste di Santana.
“Sarà forte
fare il pompiere. Andare nei palazzi in fiamme e salvare le persone. Rachel
sarà fiera di me”
Disse Finn
appoggiando la testa sul bancone e mettendo il telefono in tasca.
“Mostreremo
ai nostri vecchi compagni di classe che non siamo degli sfigati di Lima, siamo
spaccaculi di New York.” Disse Puck
“giusto”
confermò Santana riempiendo tre bicchieri e brindando.“ a noi spaccaculi di New
York”
Erano quasi
le 10 quando Santana e Puck si presentarono con un molto ubriaco e sul punto di
svenire Finn portato a spalla da Puck.
“per fortuna
non dovevate bere tanto” disse lei indicando a Puck, che barcollava leggermente,
la via per la stanza matrimoniale che divideva con Finn.
Santana
invece si appoggiò a Rachel alitandole sul collo e la ragazza la portò su uno
dei divani del salotto.
“resta qui
mentre ti porto delle coperte e un cuscino”
“Finn è un
bravo ragazzo” disse lei biascicando “ ma non dirgli che te l’ho detto o si
monterebbe la testa”
Rachek sorrise ei si diresse verso uno deli armadi
prendendo delle coperte. A quel punto spuntò Puck, anche lui molto barcollante
che si diresse verso l’ascensore.
Rachel lo fermò
subito.
“non ci
pensare nemmeno Noah” disse lei portandolo verso il
divano “ non ti lascio vagare ubriaco per New York.”
Detto ciò lanciò a ragazzi le coperte e si
diresse verso la sua camera da letto trovando Finn svenuto sul letto con gli
abiti che puzzavano di alcol.
“d’accordo
amore, togliamoci questi vestiti.”
Disse
togliendogli le scarpe e tirandogli giù i pantaloni.
Finn allora
alzò la testa e fece un sorriso sghembo.
“facciamo
porcherie?!”
Lei scosse
la testa “ torna a dormire Finn”
Detto ciò la
testa del ragazzo ripiombò sul cuscino, come se non fosse successo nulla.
Rachel
sorrise e tolse anche la maglietta prima di coprilo con il lenzuolo e seguire
il ragazzo sotto le coperte.
Domani avrà un brutto mal di testa.
*un anello
per domarlo, un anello per ghermirli e nell’oscurità incatenarli *_* LOTR
E via con la
Finntana *__*
Li amo
troppo insieme e ho deciso di scrivere un capitolo tutto per loro.
Sorpresi di
trovare Puck a New York?
Anche io
dato che non lo avevo programmato xD me lo sono
ritrovato in mezzo mentre scrivevo e mi son detta perché no?
Finn, Puck e
Santana insieme sono pericolosi, ma mi piacciono da morire, spero che abbiate
apprezzato.
Sono curiosa
di sapere le vostre idee per la proposta di matrimonio :D
Xòxò
Agnese
EDIT: Ho
realizzato (oggi, 29 Agosto 2014) che questo capitolo contiene un errore
madornale che non posso cambiare T.T. Finn, Santana e Noah
hanno tutti meno di 21 anni e quindi non potrebbero bere legalmente in USA. Mi
scuso per la svista T.T
Quando Finn
si svegliò il 4 luglio nella sua camera a Lima sentì una nota di nervosismo
partirgli dalla punta dei piedi.
Oggi era il
grande giorno.
Oggi avrebbe
chiesto a Rachel di Sposarlo.
Oggi era il
giorno dei giorni.
E Finn era
nel panico.
Sapeva che
Rachel lo amava, e lui amava la ragazza allo stesso modo, e sapeva che lei
avrebbe detto si.
Ma Finn
aveva paura di impicciarsi e fari casini come al suo solito.
Nessuno, ad
eccezione di Santana, sapeva quello che Finn voleva fare, ma Carole si rese
conto che Finn era nervoso da come mangiava il toast che era sul tavolo.
Finn era
solito ingozzarsi a colazione, e quel giorno non lo stava facendo.
Kurt non ci
faceva caso. Troppo preso dal rivedere Blaine non si preoccupava del resto.
“tesoro,
stai bene?” chiese quindi la madre guardandolo bene
Lui la
guardò per un secondo.
“si,
perché?”
“hai
mangiato solo un toast” osservò lei “ di solito ne mangi parecchi.”
Lui si
grattò il collo
“evito di
ingozzarmi, o lavorerei il doppio in palestra”
Disse lui veloce,
ed era anche vero, in parte, ma la verità è che aveva un buco nello stomaco.
“ora vado,
Puck ha promesso di prendere un po’ di botti e non voglio rischiare che faccia
esplodere la casa.”
Detto ciò si
alzò e in un secondo uscì dalla porta.
Kurt e Carole
si guardarono e Kurt alzò le spalle.
“sarà
preoccupato per la gravidanza”
“amico,
questa festa sarà la più grande che si sia mai vista.” Disse Puck salendo in
macchina accanto a Finn
“Puck, ti
prego, ci tengo a casa mia. Non fare scherzi” rispose Finn uscendo da
parcheggio.
La tasca del
ragazzo sembrava incandescente.
“Sul serio,
amico. Mike arriverà per cena con Mercedes. Quinn arriva per pranzo. Saremo
tutti insieme come l’hanno scorso.”
Finn sorrise
“non ti
facevo un tipo malinconico Puckerman” scherzò il
ragazzo
Quello con
la cresta scosse la testa.
“lo ammetto,
ma non deve uscire dalla macchina. Mi manca passare i pomeriggi insieme a
cantare.”
Finn sorrise
all’amico.
“è solo
grazie a loro e a te che sono riuscito a diplomarmi. Senza di voi starei ancora
in quella scuola del cavolo.”
“non c’è di
che.”
Dopo ciò
scese il silenzio per qualche minuto, fino a quando…
“ma perché
ti sudano le mani?”
Chiese ad un
certo punto Puck.
“sono solo
un po’ nervoso, tutto qui”
“è qualcosa
inerente al bambino?” chiese preoccupato. Avendo una figlia, il ragazzo era
preoccupato per quello del suo migliore amico.
Finn scosse
la testa.
“no.. è
che…” fece un respiro profondo “ voglio chiedere a Rachel di sposarmi”
“era ora”
disse lui senza esitazione. “ma perché sei nervoso? È incinta con il tuo
bambino. Ti ama. Perché dovrebbe dire no?”
“ non è per
quello, è solo che ho paura di dire qualcosa di sbagliato.”
“ne dubito
fortemente”
“dici?”
L’altro
sorrise
“Finn, ci
conosciamo da quando eravamo ragazzini. Di minchiate ne abbiamo dette a palate,
ma quando qualcosa riguarda quella nanetta, riesci sempre a fare le cose come
si deve, senza mandare tutto a puttane… a eccezione delle nazionali di New York
ovviamente.”
L’altro rise
“hai
ragione.”
“Sono stato
d’aiuto?”
“giusto un
pizzico”
Dopo aver
comprato i fuochi d’artificio ed aver lasciato Puck a casa sua, il ragazzo
passò a prendere Rachel.
Dato che non
c’erano lezioni alla NYADA d’estate, la ragazza aveva preso l’abitudine, colpa
anche della gravidanza, di dormire parecchio.
Non si stupì
in fatti di trovare la ragazza in pigiama quando arrivò nella casa dei Berry.
“Finn, non è
presto per andare dai tuoi?”
Il ragazzo
annuì “ si, ma volevo passare da una parte prima ed è importante.”
La ragazza
allora gli diede un bacio veloce e salì le scale.
“vado a
prepararmi e torno nel giro di un attimo.”
Lasciando
Finn da solo con Hiram.
“si vede da
come la guardi che la ami molto” disse facendo saltare Finn. “non mi piace la
situazione. Incinta a 19 anni. Ma sono contento che sia accaduto con te.” Finn
sorrise imbarazzato. Era un complimento?
“sei un
bravo ragazzo Finn e sono felice che mia figlia abbia scelto di amare proprio
te.” Detto ciò sorrise e si diresse in cucina lasciando il ragazzo solo nel
salotto.
“eccomi qui”
disse Rachel facendo capolino nel salotto con la sua pancia di 5 mesi.
“Andiamo?”
“sono
curiosa di sapere dove mi porti” chiese in macchina la ragazza.
“ti piacerà,
ne sono sicuro.” Disse lui sorridendo nervoso.
Ma la
ragazza si ritrovò perplessa quando vide che si dirigevano verso la loro
vecchia scuola.
“Il
McKinley?”
“ stai
tranquilla”
Parcheggiarono
e entrarono nella scuola che in quel periodo ospitava gli studenti per i corsi
di recupero supplementari e Finn si diresse verso l’auditorium mano nella mano
con la ragazza che amava.
Entrando
nell’auditorium Rachel si staccò da Finn e raggiunse il centro del palco.
“qui è
cominciato tutto” disse guardando i posti vuoti davanti a lei. “abbiamo riso e
pianto.”
“qui ci
siamo innamorati” disse Finn dietro di lei.
La ragazza
sorrise e si girò trovando Finn dietro di lei con un sorriso sghembo sul volto.
“è un posto
speciale” disse lei, all’oscuro del piano del ragazzo.
“rendiamolo
ancora più speciale” disse lui
Lei lo
guardò perplessa.
Lui prese un
respiro profondo e iniziò a parlare.
“Sai, la
prima volta che ti ho vista mi sono reso conto che eri diversa da tutti gli
altri. Avevi una energia particolare e nonostante le persone non ti
sopportavano continuavi a camminare a testa alta, senza lasciarti intimorire
dalle risate maligne e dalle granitate in faccia. Ti
ammiravo, anche se non l’ho mai ammesso. Io ero così preoccupato per quello che
la gente pensava di me che non riuscivo a vedere quanto tu fossi speciale, e ho
fatto parecchie cavolate per questa ragione. Ma tu hai visto oltre e sei
riuscita a farle sparire con un battito di ciglia. “ il ragazzo la prese per
mano “Mi sono innamorato di te dal primo momento che ti ho sentito cantare e
non ho mai smesso da allora, nonostante i nostri alti e bassi. Sei riuscita a
cambiarmi in meglio, e non penso che ti sarò mai grato abbastanza per questo.”
Lei sorrise “ Tempo fa ti ho detto che sei come una luce che mi guida
nell’oscurità e ora ti ribadisco che la tua voce mi ha salvato più volte la
vita. Mi ha salvato dal diventare la persona che tutti si aspettavano che io
fossi, mi ha salvato in momenti in cui non credevo che sarei riuscito a
rialzarmi e mi ha salvato quando sono finito in ospedale perché grazie a tee alla tua voce sono riuscito a svegliarmi. E
spero che tu possa guidarmi per il resto della vita.” Detto ciò si inginocchio
davanti alla ragazza che aveva gli occhi lucidi dall’emozione e tirò fuori
l’anello dalla tasca. “ Rachel Berry…. Vuoi sposarmi?”
Il ragazzo
non fece neanche in tempo a finire la domanda che le labbra di Rachel si
attaccarono alle sue mentre calde lacrime di gioia le solcavano le guance.
“Si.si.si.si,
mille volte Siii” disse la ragazza staccandosi dal
fidanzato che tirò fuori l’anello dalla scatolina e gli e lo mise al dito.
”Ti amo da
morire” disse Finn prima di stringerla in un abbraccio, per quanto la pancia lo
promettesse.
Xxx
Quando Finn
tornò a casa verso l’ora di pranzo trovò Burt e Puck che portavano in giardino
il Barbecue per quel pomeriggio e entrambi si girarono quando Kurt lanciò un
urlo osservando il lucente anello nel anulare sinistro della ragazza.
“Oh Mio
Dio!” Gridò Kurt abbracciando la ragazza. “ è un anello quello che vedo qui?”
La ragazza
annuì felice e Puck lanciò a Finn una occhiata soddisfatta. Il ragazzo sorrise
in risposta.
Poi Kurt si
bloccò e si rivolse verso Finn.
“hai
comprato un anello senza di me? Chi ti ha aiutato?” chiese ferito e sconvolto
per il fatto che l’anello era bellissimo.
Finn guardò Puck
ma il ragazzo si voltò e continuò ad aiutare Burt.
Bastardo.
Finn si
schiarì la voce.
“beh… sono
stato aiutato da… Santana” disse alla fine e vide Kurt scandalizzarsi.
“Santana
Lopez? Hai comprato l’anello di fidanzamento sotto consiglio di Santana ?”
“Mi sento
offesa Lady-Hummel”
Rispose la
voce di Santana Lopez alle spalle di Finn.
La ragazza
si accosto ai due fratelli.
“Senza di me
Frankenteen sarebbe stato fregato”
Carole salvò
Rachel e Finn da una lunga discussione prendendo La ragazza per mano per portarla
in giardino e Finn la seguì senza che Kurt se ne rendesse conto.
Una volta in
giardino la donna abbracciò Rachel in lacrime per poi rivolgersi verso il
figlio
“Sei
diventato un vero ometto.” Disse abbracciandolo forte. “ Sembra ieri quando ti
ho iscritto a scuola per la prima volta. E ora guardati” prendendogli il volto
fra le mani “ Stai per avere un figlio e stai per sposarti. Sono fiera di te”
Il ragazzo
strinse la madre tra le braccia
“Non avrei
fatto molto senza di te”
Qualche ora
dopo Kurt e Carole decisero che era ora di lasciare la casa libera ai ragazzi
con la promessa da parte di Finn e Kurt che non sarebbe successo nulla, che non
avrebbero danneggiato i mobili e Burt aveva fatto capire che se tornando a casa
la mattina incappavano in “adolescenti” svenuti dal troppo Alcol, o troppo
sesso, sarebbero stati guai. E questo nonostante fossero tutti, o quasi,
diplomati e adulti.
Finn si
ritrovò davanti al barbecue a parlare con Mike mentre Rachel mostrava eccitata
l’anello di fidanzamento nuovo di zecca che brillava sulla sua mano.
Quinn era la
più eccitata di tutte.
Le due
continuavano infatti a sentirsi tramite telefono anche se abitavano in città
diverse.
Finn si girò
un attimo verso la fidanzata e vide che tutte la stavano pregando per sapere il
sesso del bambino, ma Rachel non demordeva.
“andiamo
Rachel, dobbiamo sapere cosa comprare al piccolo Finchel!” disse Mercedes
Ma Rachel
scosse la testa.
“Dillo
almeno a me, io sarò il padrino” ripetè Kurt
“Gli ebrei
non hanno padrini e madrine Kurt” lo ammonì Rachel
A quel punto
si unì Santana
“io propongo
una scommessa. Che ne dite? 10 dollari che è maschio” propose la latina.
Finn scosse
la testa e si rigirò verso il barbecue facendo sorridere Mike.
“Rachel è
raggiante” disse il cinese.
“già” rispose
Finn sorridendo
Mike sorrise
“ Sapevo che prima o poiavreste finito
per sposarvi, anche dopo il fiasco dei due tentativi precedenti.”
Finn fece
una smorfia al ricordo “ è stato un bene che non ci siamo sposati all’ora,
fidati”
Mike lo
guardò sorpreso “ ne sei sicuro?”
L’altro
annuì “ eravamo stupidi, immaturi e troppo giovani. “ disse Finn “ siamo ancora
giovani ma stare lontani per un po’ ci ha fatto maturare un minimo,o almeno lo spero”
Mike scoppiò
a ridere “ oh si, sesso non protetto che porta ad una gravidanza a 19 anni.
Molto maturo”
Finn scoppiò
a ridere insieme a lui ma vennero interrotti da un urlo
“FINN?! È
VERO CHE GLI INSEGNEREMO A GIOCARE A FOOTBALL??”urlò Puck, nel bel mezzo di una discussione
con Kurt.
Il ragazzo
si girò verso l’amico con la cresta ma vide l’occhiata di Rachel che
significava qualcosa come è un tranello,
non rispondere.
“i miei
figli saranno liberi di scegliersi il loro sport, Puck. “
Disse il
ragazzo prima di prendere la carne e, aiutato da Mike, a portarla sull’enorme
tavolo che avrebbe ospitato tutti i ragazzi.
Tina,
insieme a Rachel, portò un po’ di insalata e di cibi da conigli, come li chiamava Jake.
Era strano
ritornare a stare tutti insieme e rendersi conto che era passato un anno da
quando una parte di loro aveva lasciato il Glee Club per il mondo esterno.
Adesso il
Glee era nelle mani dei novizi che avevano promesso di portare avanti il nome
delle New Direction per farle entrare nella storia
dei Glee Club.
A questa
affermazione Puck aveva affermato che dal bacio sul palco di Finn e Rachel,
praticamente tutta l’America conosceva il loro Glee Club, provocando risatine e
occhiate verso i due interpellati che sorrisero colpevoli.
Puck riuscì
a non dare fuoco alla casa con i botti, anche se Tina e Mike, in un impeto di
ricordi avevano iniziato ad amoreggiare e avevano urtato un vaso facendolo
cadere per terra, ovviamente rompendolo.
Le urla di
Kurt riguardo al fatto che la madre di Finn il giorno dopo li avrebbe uccisi si
sarebbero sentite probabilmente per l’intero vicinato se non fosse stato per i
fuochi d’artificio.
Rachel si
era proposta molto candidamente di prendere le difese di Finn in un possibile
scontro familiare dato che il povero ragazzo era impegnato in ben altro in quel
momento nonostante le proteste di Kurt.
Burt e
Carole non furono molto felici dell’evento la mattina dopo quando tornarono a
casa, anche se “Era un regalo di nozze,
Finn, dalla madre di Burt”
I più
giovani se ne erano dovuti andare ad un certo punto della serata, lasciando
campo libero agli adulti.
Finn fu
grato per il fatto che Rachel nelle sue condizioni non poteva bere perché
dubitava che i vicini sarebbero stati contenti se Blaine e la ragazza si
fossero messi a fare un altro duetto alle 2 di notte, anche se era festa. La
casa di Burt e Carole non aveva una stanza insonorizzata.
Fu triste
salutarsi ma tutti promisero che a natale sarebbero tornati , e dato che la
data del parto scadeva a Novembre, avrebbero probabilmente passato le vacanze a
coccolare il nuovo arrivato.
Non sapevo
come finire il capitolo, lo ammetto xD
Sono
raggiante oggi :D. Ieri sono andata a vedere Divergent,
in lingua originale, ed è Bellissimo, quindi per festeggiare la mia gioia vi
regalo i capitolo prima del tempo :D
Spero vi sia
piaciuta la tanto attesa proposta, avete capito tutti che era nell’auditorium xD
Non sono
brava a scrivere cose smielate come le proposte di matrimonio quindile critiche sempre bene accette>.<
Il Capitolo
è lunghetto e un po’ di sana Finn/Puck Friendship (
mi rifiuto di chiamarli FuckxD)
che non ho approfondito molto negli scorsi capitoli ç_ç
ma che adoro…
Grazie delle
recensioni *___*
Xòxò
Agnese
Ma si dai …
Spoiler del
Capitolo 21 - Girl On Fire:
[…]La ragazza salì sul letto e gli si accoccolò
accanto quanto la pancia lo permetteva.
Finn gli posò una mano sul rigonfiamento e
sentì un calcetto.
Finn stava
organizzando quella festa da un paio di settimane ed era riuscito a tenere
tutto nascosto a Rachel.
La ragazza
aveva iniziato il secondo anno alla NYADA, anche se iniziato era un modo di dire, visto che frequentava le lezioni
on-line, ad eccezione delle lezioni di canto che aveva sospeso per il
quadrimestre, almeno fino alla fine della gravidanza. Madame Tibidoux era stata comprensiva, nonostante Cassandra aveva
pensato che sarebbe stato meglio buttarla fuori dalla NYADA.
Finn aveva
invece finito l’addestramento da pompiere, la settimana successiva al
compleanno di Rachel avrebbe dovuto sostenere un test
psicologico-attitudinalee a Novembre
avrebbe fatto l’esame pratico.
La mattina
del compleanno della ragazza Kurt si era preso il compito di portarla fuori a
fare shopping per festeggiare, e anche perché non le entrava più nulla.
I Loro
genitori arrivarono per pranzo per aiutare Finn e Santana con le pietanze
mentre Quinn, Puck e Blaine , che si era trasferito da Kurt e aveva iniziato i
corsi alla NYU*, venivano subito dopo pranzoa causa delle lezioni degli ultimi due e del treno della prima.
Purtroppo tutti gli altri non erano riusciti a venire, causa lezioni o
lontananza.
Rachel
ovviamente sospettava che c’era qualcosa in ballo ma Kurt era riuscito a fargli
dimenticare i suoi sospetti fino a quando non ritornarono a casa e la ragazza
aprì la porta ritrovandosi una enorme addobbo con scritto “BUON 20 COMPLEANNO”
e una stella d’oro li accanto.
Gli ormoni
sballati non aiutarono in quel momento, in fatti la ragazza scoppiò a piangere
con un enorme sorriso sul volto, facendo ridere Puck e sorridere dolcemente
Quinn, che ricordava quel periodo.
Dopo un po’
di abbracci di ringraziamento la ragazza si ritrovò tra le braccia di Finn.
“Ora che i
ringraziamenti sono fatti, mangiamo” disse Puck dando una pacca sulla spalla a
Finn.
La ragazza
fu sorpresa di quello che c’era nella sala da pranzo.
Toccò a Finn
spiegare.
“Dato che è
il tuo compleanno, ho deciso, e gli altri hanno dato una mano fondamentale, che
avremmo cucinato piatti totalmente privi di carne o derivati.”
La ragazza
stava per scoppiare a piangere un’altra volta, ma invece di farlo si girò verso
il ragazzo e gli scoccò un bacio veloce sulle labbra.
“Ti amo,
sai?”
Lui sorrise
“si lo so,
ma è un bene che tu me lo ricordi ogni tanto.”
Dopo un po’
di piatti, mangiati per educazione più che per piacere, si ritrovarono
in salotto, Rachel seduta al centro con tanti pacchetti intorno a lei, mandati
anche da tutti gli amici che non erano potuti venire a New York.
La maggior
parte dei regali erano oggetti per il bambino, più che per lei, ma la ragazza
apprezzò il pensiero.
Burt e
Carole gli avevano regalato un enorme album fotografico. Hiram e Leroy le
avevano regalato una macchinetta fotografica digitale mentre Kurt e Quinn abiti
nuovi.
Dopodiché la
ragazza si girò verso Finn, in attesa di un suo regalo, lui sorrise e le porse
un pacchetto piccolino.
Quando la
ragazza lo scartò si ritrovò davanti una collanina con un ciondolo a forma di
X.
Perplessa la
ragazza si girò verso Finn che sorrise.
“Ho pensato
che sarebbe stato carino che tu avessi sempre qualcosa che ti ricordasse me,
quando magari sarò impegnato e tu ti sentissi sola. Quindi ti ho regalato un
bacio.**” Disse prendendo la collana e mettendogliela al collo.
La ragazza
sorrise prima di girarsi e tuffarsi nelle labbra dell’amato fregandosene delle
persone in stanza.
Puck scosse
la testa.
“troppo
sdolcinato, per i miei gusti”
“ e perché
sei un selvaggio, Puck.” Rispose Quinn guardandolo male
“eppure tu
sei stata a letto con me, più di una volta”
Lei scosse
la testa sconsolata
“ero
stupida”
“a
proposito, ragazzi, c’è una cosa di cui vorrei parlarvi.” Disse Rachel interrompendo
il bacio.
“ vi
dispiace se invito anche Shelby e Beth
al matrimonio?” chiese dubbiosa ricevendo una occhiata perplessa da Finn, che
evidentemente non ne sapeva nulla.
I due
ragazzi si ritrovarono spiazzati dalla domanda.
Pucke Quinn si guardarono senza sapere che dire.
Puck voleva davvero rivedere sua figlia, Quinn gli e lo lesse negli occhi, ma
lei aveva paura, paura di rivedere la bambina che aveva abbandonato.
“D’accordo”
disse stranamente Quinn togliendo a Puck la possibilità di risponderle
“ne sei
sicura?” chiese Rachel
Lei annui
poco convinta “ sono tua madre e tua sorella, è un tuo diritto che vengano al
matrimonio”
Rachel
sorrise a andò ad abbracciare l’amica prima di lasciarsi scappare uno
sbadiglio.
“penso sia
ora di dormire” disse Finn prendendo la ragazza per mano. Lei annuì per poi
voltarsi verso i genitori.
“sono
contenta di avervi visto” disse la ragazza per poi passare a salutare i futuri
suoceri, Kurt e Blaine. Quando abbracciò Quinn le sussurrò “ tutto si
sistemerà, vedrai!” sorrise poi a Puck abbracciando anche lui, dopodiché prese
Finn per mano e andò verso la camera da letto mentre gli altri si avviavano
verso l’esterno.
Una
mezz’oretta dopo Finn era steso sul letto in attesa che la sua fidanzata
uscisse dal bagno e lo raggiungesse.
“è stato
molto carino da parte tua” disse Rachel uscendo dal bagno con la sua vestaglia
e la sua pancia da mamma di otto mesi.
Finn sorrise
“ te lo meritavi, mammina”
La ragazza
salì sul letto e gli si accoccolò accanto quanto la pancia lo permetteva.
Finn gli
posò una mano sul rigonfiamento e sentì un calcetto.
Sorrise
felice.
La prima
volta che aveva calciato Finn era quasi scoppiato in lacrime dall’emozione e
adesso ogni volta che poteva, metteva una mano sulla panica per vedere se
calciava e sentirla.
Era l’unico
legame che aveva per ora con la bambina.
“presto”
disse Finn “ sarai con noi” Rachel gli appoggiò la testa sul petto.
“ti stiamo
aspettando “
Passarono
pochi minuti prima che Finn riprendesse a parlare.
“a
proposito” iniziò “ come mai hai deciso di invitare anche Shelby
e Beth?” chiese curioso
“Ho
incontrato Shelby la settimana scorsa al centro
commerciale. Stavo con Kurt.” Disse lei
“cosa?
Perché non me lo hai detto?”
Lei scosse
le spalle
Kurt era dentro il camerino a provarsi un completo
per il matrimonio quando Rachel sentì la sua voce.
“Rachel?” la ragazza si voltò verso la voce
e si ritrovò davanti la donna, in tutta la sua gloria, con Beth
di circa3 anni che la teneva per mano
La ragazza si ritrovò spiazzata da quel
incontro.
Era dalle provinciali del loro ultimo anno
che non la vedeva e non sapeva cosa dire.
Per sua fortuna Shelby
sembrava molto più sorpresa di lei, soprattutto dalla sua pancia.
“sei cambiata parecchio dall’ultima volta
che ci siamo viste” disse la madre
La ragazza si alzò in piedi annuendo, non
sapendo che cosa dire esattamente.
Beth tirò la gonna del madre curiosa “mamma, chi
è la signora?”
“ehm.. ti va di..” si fermò un attimo “ ti
va di prendere qualcosa al bar?” chiese Shelby
titubante
Vennero interrotte da Kurt che usciva dal
camerino.
“Rachel penso che ne proverò un altro” disse
il ragazzo prima di bloccarsi. “ ma penso che lo proverò senza il tuo aiuto”
“ non sapevo fossi impegnata. Scusa sarà per
un'altra volta”
“no aspetta” la bloccò Rachel prima di voltarsi
verso Kurt che si affrettò a parlare.
“andate pure a prendere qualcosa insieme. Io
ho tanti abiti ancora da provare” Rachel gli sorrise grata prima di sorridere
nervosamente alla madre biologica.
Qualche minuto dopo si ritrovarono seduto in
un tavolino con Beth sempre più confusa che guardava
Rachel in modo curioso.
“mamma, perché questa signora ti assomiglia
così tanto?” chiese la bambina.
Shelby sorrise a Rachel nervosamente prima di
rivolgersi a Beth
“ ti ricordi che ti avevo parlato di una
sorella più grande, tesoro?” la bambina annuì “ beh, lei è la tua sorella
maggiore, Rachel”
“ e perché ha la pancia così grande come
quella di Babbo Natale?”
Shelby boccheggiò senza sapere cosa dire. Si stava
facendo la stessa domanda.
Rachel sorrise alla bambina.
“Sai, dentro la mia pancia c’è una piccola
bambina, proprio come te” sorrise la ragazza e Shelby
la guardò perplessa.
Beth sembrò ancora più confusa e Shelby intervenne.
“tesoro che ne dici se vai a giocare con
quei bambini sulle giostre laggiù?”
La bambina, perplessa annuì e si voltò verso
i bambini suoi coetanei, dirigendocisi velocemente.
Ci fu un piccolo silenzio
“quindi immagino che tu e Finn vi siete
sistemati. Questo mi confonde molto, Rachel. Pensavo volessi diventare
famosa?!”
La ragazza sorrise
“programmo ancora di diventare famosa. Ho
solo 19 anni. Ho tempo per sfondare a Brodway.
La donna non era convinta.
“come mai tu e Finn avete deciso di avere un
figlio? C’era tempo per farlo fra qualche anno.”
“non lo abbiamo pianificato. è successo e non
me la sono sentita di voltargli le spalle in questo modo. Finn è stato
fantastico e mi è stato di aiuto in parecchi momenti difficile, soprattutto con
la NYADA.”
“Ti hanno cacciato?” chiese sgranando gli
occhi
Lei scosse la testa “ nono… ma è stata dura
quando le persone l’hanno scoperto.”
La donna annui. “ immagino!”
Ci fu un altro momento imbarazzante
“Senti” iniziò Rachel “ non abbiamo
esattamente un rapporto facile alle spalle” disse spostando la tazzina e
allungando la mano per stringere quella della donna. “ ma vorrei davvero avere
un buon rapporto con te. In fondo lei è anche tua nipote, hai diritto di
conoscerla” disse poggiando una mano sulla pancia.
“sarebbe un onore” Shelby
sorrise “ fra quanto nasce?”
“il medico dice a Novembre ma chi può dirlo
con sicurezza?”
Finn sorrise
quando la ragazza finì di raccontare la sua discussione.
“ se tu ne
sei sicura.” Disse poi “ Beth potrà portare i fiori
in chiesa”
Rachel
sorrise
“Sarà un
amore con l’abito elegante tutto a fiori”
“Kurt che ne
dice dell’ultima proposta? Odia gli abiti a Fiori” le ricordò Finn
“posso
ancora sognare” disse facendo ridere Finn di cuore.
“saresti una
sposa fantastica anche in Jeans”
Rachel gli
sorrise prima di dargli un bacio sulle labbra.
“ti amo”
disse lui
“io di più”
“Se lo dici”
*New York University
** mi sono
rivista la puntata 1x07 e ho notato che Rachel ha una collana al collo con
scritto XO, da qui l’idea di regalarle un bacio… ^^
Mi dispiace
se pubblico così tardiiii T.T
Sono tornata
a casa adesso dopo una intera giornata a scuola con i professori per l’orientamento
universitario
Comunque…..
Ci
avviciniamo ai capitoli finaliiii
Non posso crederci
che sono al capitolo 21 *_____*
Sembra un
sogno… vi ringrazio sul serio. Sembra incredibile.
Ancora pochi
capitoli e sarà tutto finito..
Vi piace
l’introduzione di Shelby e Beth??
Spero di si :D
In realtà
ogni festa era la festa preferita di Finn semplicemente perché si mangiava più
del normale, quindi Finnpoteva
ingozzarsi quanto voleva.
Quel giorno
però era particolare.
La mattina
Finn aveva l’esame ultimo per diventare pompiere in maniera ufficiale. Kurt
sosteneva che era ironico il fatto che Finn e Puck erano finiti al servizio dei
cittadini visto com’erano all’inizio del liceo, più Puck che Finn, in realtà.
Rachel voleva aspettarlo a New York ma lui l’aveva convinta ad andare a Lima
con Kurt dalla mattina per festeggiare il ringraziamento con la loro famiglia.
Finn li avrebbe raggiunti nel pomeriggio.
“Sei
sicuro?” chiese la ragazza per l’ennesima volta davanti alle porte del treno.
“Si, sono
sicuro. Vai insieme a Kurt. Andrà bene, vedrai!”
Finn guardò
Kurt che prese Rachel per le spalle e la portò nel treno.
“Ti amo”
disse Finn
“Ti amo
anche io” disse Rachel mentre le porte del treno si chiudevano.
Finn sorrise
e alzò la mano per salutarla.
Nel
treno.
Kurt
condusse Rachel ai posti assegnati dai loro biglietti.
“il viaggio
durerà circa 6 ore, sediamoci e rilassiamoci. Ok?” disse Blaine seduto accanto
a Santana che si era unita al loro ringraziamento per via delle richieste
incessanti di Carole.
I Genitori
della ragazza erano partiti per un viaggio di lavoro e non sarebbero stati in
città quindi la ragazza avrebbe passato il ringraziamento da sola e a Carole
non andava bene.
Rachel si
sedette con un sospiro.
“mi dispiace
solo nonessere con Finn in questo
momento” disse la ragazza “è qualcosa di importante per lui e io sono qui a
parlare con voi invece che con lui per farlo calmare.”
Blaine
sorrise “ andrà tutto bene, Rachel. Finn è bravo e si è allenato. Sarà un
ottimo pompiere e lo sai meglio di me.”
Dopodiché la
faccia di Rachel si contorse in una smorfia per qualche attimo
“ahi” disse
ma poi la faccia si rilassò
“che succede
“ disse Kurt veloce
Lei scosse
la testa.
“è passato”
Gli altri la
guardarono perplessa
“E stato un
attimo, è passato. È tutto apposto tranquilli.”
“non è che
devi partorire?” chiese Santana facendo voltare un paio di passeggeri che
guardarono Rachel preoccupati.
“ mancano
ancora due settimane, Santana. Stai tranquilla, non è nulla.”
Detto ciò prese un libro sul parto e si mise a
leggere nonostante le occhiate preoccupate di Kurt.
In
Caserma
Finn uscì
dalla metropolitana e si diresse verso il luogo che avrebbe ospitato il suo esame
per diventare pompiere. Se falliva questo doveva aspettare altri sei mesi e non
era una ipotesi accettabile.
Si trovavano
leggermente fuori New York. C’era una casa abbandonata che veniva usata come
luogo d’esame.
Lo scopo era
entrare in un appartamento da una finestra con le scale del camion dei vigli
del fuoco, trovare il manichino che interpretava la persona da salvare e uscire nel minor tempo possibile. Se ci si
riesce entro un certo limite di tempo sei ufficialmente nella squadra*.
Erano 12
persone e ognuna di loro aveva un capo
che segnava il tempo.
Finn
ovviamente aveva Micheal.
“Di solito
il più lento a superare l’esame paga il pranzo per tutti quindi si veloce,
chiaro? Non voglio il tuo portafoglio sulla coscienza.”
Finn rise
“E quanto
mangeranno? In fondo siamo solo 12”
Lui scosse
la testa
“Tu sei la
prova che un vigile mangia parecchio visto quanto abbiamo speso la scorsa
settimana a pranzo con gli altri ragazzi”
Finn rise di
cuore e poi si scrocchiò il collo quando il Comandante dei vigili uscì dal
camion per dare il via all’esame.
“in bocca al
lupo.”
“crepi”
E poi partì
il fischio che diede il via alla prova.
A Lima
I ragazzi
scesero dal treno avviandosi verso l’uscita della stazione.
“Sei sicura
di stare bene?” chiese Blaine vedendo che Rachel si era fermata un secondo.
Lei alzò lo
sguardo e sorrise.
“Si, ma mi
fa male la schiena. Sapete, questa pancia è pesante.”
Kurt gli si
avvicinò e la prese per un braccio.
“poche
settimane e sarà tutto finito” le disse Santana “ ora però sbrighiamoci che ho
fame.”
Rachel
sorrise all’amica.
“Santana ha
ragione. Forza, che io devo mangiare per due anzi, dato che Finn non mangia con
noi, devo mangiare per tre.”
Vennero
interrotti dall’arrivo di Burt.
“Ehi
ragazzi!”
Disse l’uomo
abbracciando Kurt mentre Carole dava una bacio a Rachel.
“Tesoro ti
vedo pallida. Stai bene?” chiese Carole
La ragazza
sorrise
“sto bene.
Mi fa solo male la schiena. Sul serio!” disse la ragazza.
“Andiamo!”
Disse più chiaramente
Santana, e il gruppo si spostò dirigendosi verso le macchine in direzione della
casa degli Hummel-Hudson.
A metà del
viaggio il cellulare di Rachel squillò.
Finn.
“com’è
andata?” disse la ragazza
“nemmeno un
saluto?” scherzò il ragazzo dall’altro lato
“Finn!”
“beh, stai
parlando con un pompiere!” disse lui orgoglioso
“Finn, vieni a farti un’altra birra, amico!”
“Ti stai
divertendo, sento” disse lei alzando un sopracciglio
Finn
dall’altro capo del telefono rise.
“siamo
ufficialmente dei pazzoidi che si butteranno fra le fiamme, bisogna
festeggiarcisi su, non trovi?!”
Lei scosse
la testa
“che ne dici
se ci raggiungi il prima possibile e festeggi con la tua fidanzata molto
incinta e la tua famiglia?”
“Tranquilla,
ho già comprato il biglietto per il treno, parte fra mezz’ora quindi per le 6
dovrei esserci.”
Lei sorrise
“giusto in
tempo per iniziare il pasto”
“visto come
sono bravo? Ci vediamo presto. Ti amo”
“io di più”
“se lo dici
tu”
Rachel
chiuse il telefono e Carole sorrise
“immagino
che sia andata bene”
“Già. Ora è
un vigile del fuoco.”
Kurt scosse
la testa mentre scendeva dalla macchina. “ passerà la vita a salvare gente da
edifici in fiamme”
Rachel
sorrise.
“sono fiera
di lui” disse la ragazza “ ha trovato la sua vocazione ed è felice. Non potevo
chiedere di meglio.”
Dopodiché si
bloccò un’altra volta toccandosi la pancia ma prima che qualcuno potesse
accorgersi di lei il dolore passò.
La ragazza
sorrise a Burt ed entrò in casa.
“I tuoi hanno
detto che il loro aereo arriva verso le 5” disse Burt rivolto alla ragazza che
si era seduta con un sospiro di sollievo sul divano del salotto.
Carole gli
sorrise consapevole.
“la schiena
fa male, vero?” disse sedendosi accanto alla ragazza che annui
“Quando ero
incinta di Finn era una tortura l’ultimo mese” ma la donna sorrise “ ma poi
quando lo tenni in braccio per la prima volta, tutto il dolore sembrò sparire
in un istante.”
Rachel
sorrise toccandosi la pancia.
“ancora
qualche giorno, piccola mia” disse lei rivolta alla sua bambina “ e poi
potremmo tenerti fra le braccia”
Carole
sorrise
“è una
bambina?”
Lei annuì “
ma non dirlo a nessuno, vogliamo sia una sorpresa”
“Lo sarà”
New York
Michael
aveva deciso di dare un passaggio a Finn fino alla stazione dato che il ragazzo
avrebbe dovuto prendere la metropolitana.
“sembra ieri
che ti portavo fuori da quel palazzo e ora sarai tu che salverai le persone”
Disse l’uomo
scendendo dalla macchina.
“non penso
che riuscirò a ringraziarti abbastanza per una vita intera per quello che hai
fatto per me, Mike.”
L’altro
sorrise “nah, non devi. È il mio lavoro, e ora anche
il tuo.”
Finn e si
avviò verso il treno.
“Salutami
Rachel” Urlò Mike mentre Finn saliva sul mezzo.
“Dovrai
venire a cena da noi un giorno di questi. Rachel vuole farti conoscere una sua
amica”
“dio
benedica quella ragazza”
Finn sorrise
e le porte del treno i chiusero.
Qualche
ora più tardi. Sul treno per Lima
Finn aveva
deciso di farsi un sonnellino che venne però interrotto dalla vibrazione del suo
telefono.
Un po’
assonnato rispose al telefono senza guardare chi chiamava
“pronto?”
Una voce
agitata gli arrivò nelle orecchie. la voce di Rachel
“F-Finn..”
“Rachel, che
succede?” Rispose Finn, improvvisamente sveglio.
“Mi-mi si sono
rotte le a-acque Finn”
*Non so se
voi avete mai visto il film Evolution, ma in un punto uno dei protagonisti deve
sostenere un esame per diventare pompiere quindi ho reso l’esame che sostiene
lì e l’ho fatto diventare l’esame di Finn. Non so se è così che si fanno gli
esami per diventare vigile del fuoco.
Eccoci cquì.
Ci avviciniamo
alla fine.
Un capitolo
e poi l’epilogo *///*
Spero vi sia
piaciuto questo capitolo e vi ringrazio per le recensioni
“non lo so” disse tenendosi la pancia e piegandosi leggermente con il
busto “ ma fa male. Tanto male”
Carole si avvicinò alla ragazza e la guardò bene, poi si voltò verso
Burt.
“Penso sia in travaglio. “ dopodiché si rivolse a Rachel “tesoro,
dobbiamo portarti in ospedale e dobbiamo chiamare Finn, immediatamente.”
La ragazza annuì e Kurt tirò fuori il telefono fece il numero ma Rachel
gli strappò il telefono di mano.
“F-Finn!”
Pianse la ragazza al telefono
“Mi-mi
si sono rotte le a-acque Finn”
Sentì
Finn trattenere il fiato
“Sei con Kurt o Burt o qualcun
altro?”
Chiese
preoccupato
“Si,
Stiamo andando in… in ospedale…” sentì Finn fare un respiro sollevato “ Finn,
dove sei??”
“In un’ora sono a Lima. Resisti.
Ok?”
“Si,
d’accordo” fece dei respiri profondi per cercare di calmarsi.
“Vuoi che resti al telefono con te
finché non arrivo?
La
ragazza si sedette sul sedile dell’auto mentre Burt partiva a manetta verso
l’ospedale.
“Siii, ti prego”
“D’accordo. Devi fare respiri
profondi, ok?”
Ma
la ragazza stava iniziando a perdere il contatto con il ragazzo.
“Finn?!
Non ti sento”
“Ra..l? .i
.ei?!”
Tu…tu…tu…
Linea
caduta
“DOV’è FINN??” Urlò la ragazza
Kurt cercò di calmarla e le asciugò
il sudore dalla fronte mentre le prendeva un’altra fitta.
“sta arrivando, ne sono sicuro. Avrà
trovato traffico.”
Rachel respirò profondamente
poggiando la testa sul cuscino.
Carole entrò nella stanza portando
una bottiglia di acqua fresca.
“acqua?” chiese Kurt
La donna sorrise a Rachel “fra un
po’ ti servirà, fidati”
“Notizie da Finn?”
Lei annuì
“Ha chiamato 10 minuti fa, sta
arrivando più velocemente che può. Non si perderebbe mai la nascita del vostro
primo figlio”
“io non riesco a capire” disse Kurt
“ mancano ancora due settimane alla fine della gravidanza”
Carole sorrise al ragazzo sedendosi
accanto al letto.
“I bambini nascono spesso qualche
giorno dopo o addirittura settimane dopo la fine dei nove mesi.” Strinse la
mano alla ragazza a cui prese un’altra fitta.
“Il bambino sa quando deve nascere e
non importa che tecnologie possiamo usare, l’uomo non sarà mai in grado di dire
con certezza la data del parto.”
La loro discussione fu interrotta
dall’arrivo di Finn, che entrò nella stanza come un tornado, cercando Rachel
con gli occhi.
“Amore” lacrimò Rachel allungando la
mano verso il ragazzo.
Finn si avvicinò al letto in un
attimo dandole un bacio sulle tempie.
“sono qui, sono arrivato” disse il
ragazzo senza fiato.
“Finn” piagnucolò la ragazza “ è
troppo presto, non sono pronta”
Il ragazzo si sedette sul letto
accanto a lei e le prese la mano, stringendogliela.
“Si che sei pronta. Sei pronta da
mesi. Puoi farcela” le disse Finn
Un’altra fitta investì Rachelche strinse con più forza la mano del ragazzo
“Auch” si
lasciò sfuggire Finn
“mi dispiace.. non volevo”
“va tutto bene, “ disse lui anche se
non andava tutto bene “ per oggi puoi usarmi come antistress dato che è in
parte colpa mia se tu sei in questa situazione”
“è TUTTA COLPA TUA!!” urlò la
ragazza in preda ad un’altra fitta.
Finn incassò il colpo dato la
occhiata che le lanciò Kurt. Sta
soffrendo e una donna che soffre è suscettibile, inoltre è incinta. Incassa in
silenzio.
Il ragazzo le passò un panno sulla
fronte e le asciugò il sudore.
“vuoi che ti porto qualcosa? Sei
sicura di non voler fare l’epidurale?”
Lei scosse la testa
“le donne lo hanno fatto per
millenni. Non voglio far nascere nostro figlio drogato”
Lui sorrise.
“c’è sempre tempo per cambiare idea,
sappilo.”
“non cambierò ideaAAAAH”
Le lacrime iniziarono a solcare le
guance della ragazza.
Finn le strinse la mano.
“ehi, puoi farcela, sono qui con te”
le disse Finn “ non me ne vado da nessuna parte.”
La ragazza scoppiò in lacrime
“Fa Male. Dio Finn, ma un male
cane!”
Il ragazzo guardò la madre in cerca
di aiuto. Lei scosse la testa.
Finn poggiò la testa sulla fronte di
Rachel
“ se potessi scambierei volentieri i
nostri posti.”
“no, non vorresti” rispose Rachel cercando
di respirare normalmente, non riuscendoci.
Alla mezzanotte di venerdì Rachel
stava ancora dolorosamente in travaglio.
“voglio che esca fuori. ORA!”
Urlò la ragazza afferrando le sbarre
del letto in preda ai dolori.
Kurt era uscito ed era andato in sala
d’attesa lasciando Finn e Rachel da soli.
“ho cambiato idea Finn. Voglio
l’epidurale” pianse la ragazza mentre la Finn la guardava incapace di fare
nulla per lei.
Finn le afferrò la mano
“Puoi farcela. Ha affrontato sfide
peggiori di questa, amore!”
Ma la ragazza scosse la testa
“hai mai provato a far uscire una
palla da Bowling fuori dal tuo corpo?”
Il ragazzo si morse il labbro non
appena Rachel gli stritolò la mano.
Vennero interrotti dall’entrata
della dottoressa.
“Vediamo come va Rachel”
Finn le strinse la mano per
rassicurarla.
“la prego, mi dica che sta per
finire questa tortura!” pregò Rachel con le lacrime agli occhi.
La dottoressa annuì.
“Sei abbastanza dilatate, alla
prossima contrazione devi spingere, d’accordo?”
Lei annui e fece un paio di respiri
profondi, dopodiché strinse la mano del ragazzo quasi convulsamente e urlò dal
dolore.
“AAHH”
“ce la puoi fare, Rachel”
La ragazza aveva il volto pieno di
sudore
“puoi farcela Rachel, solo qualche
spinta e sarà tutto finito” le disse l’infermiera di turno
La ragazza sul letto annuì mentre la
faccia si contorceva in una smorfia.
Era un dolore continuo e non voleva
diminuire.
“respira Rachel” le disse Finn
affianco a lei stringendole la mano.
“vedo la testa, forza Rachel!
La ragazza urlò mentre spingeva con
tutte le sue forze finché un pianto non inondò la stanza bloccando sia Rachel
che Finn.
L’infermiera tagliò il cordone e poi
si avvicinò verso il letto.
“è una bellissima bambina” disse
l’infermiera passando la piccola a Rachel che ora sorrideva.
Era tutta sporca di sangue e
piangeva a più non posso ma Finn non poté fare a meno di sussurrare.
“è bellissima”
Rachel si voltò verso di lui con un
enorme sorriso e lacrime di gioca che attraversavano le guance.
“sei qui, finalmente” disse accarezzandole
la guancia sporca. “ sei a casa”
L’infermiera sorrise prima di
avvicinarsi.
“ora è meglio pulirla” disse e
Rachel, che a malincuore le passò la piccola. “ritorneremo in qualche minuto”
Appena uscì dalla stanza Rachel si
appoggiò ai cuscini e guardò Finn che aveva un enorme sorriso
“Ti amo da morire, Finn”
Lui rise per scaricare la tensione
“ti amo anche io, non immagini
quanto”
Dopo una ventina di minuti
l’infermiera tornò in sala con una culla e dentro una bellissima bimba con una
coperta rosa.
La posizionò acanto a letto e poi
lasciò i neo-genitori da soli.
Finn la prese in braccio e scoppiò
in lacrime mentre si sedeva sul letto di Rachel che si tirò su appoggiandosi un
pochino a lui.
“è perfetta”
“benvenuta in famiglia” disse Rachel
mentre Finn glie la passava.
La ragazza gli accarezzò la testa
con qualche ciuffo nero e la bambina aprì gli occhi.
“ha il tuo naso e i tuoi occhi”
disse lei guardando la figlia in lacrime.
In quel momento entrò Kurt, seguito
dal resto della famiglia.
I due più la bambina se ne accorsero
solamente quando sentirono il flash di una foto.
Si girarono ritrovandosi i loro
parenti che li guardavano felice come mai lo erano stati.
Carole si avvicinò immediatamente.
“fatemela vedere, la mia bella
nipotina.” Rachel sorrise ancora di più
Kurt quasi esplosa dalla felicità
“una bambina? Sul serio?”
Finn annuì in direzione del fratello
“e come si chiama?”
Chiese giustamente Blaine, accanto a
Kurt.
Rachel sorrise prima di rispondere
“date il benvenuto a Faith Carole Hudson”
The
End
Ci siamo riusciti *.*
La piccola Faith
Hudson è nata.
Per chi non lo sapesse Faith vuol dire Fede, dalla canzone Faithfully,
che significa Fedelmente
È ironico il fatto che io stia
scrivendo questo capitolo alle 11 di sera e che il bambino dei miei vicini non
la smetta di piangere, è di ispirazione ed è anche un pochino poetico xD
Quella bambina sarà coccolata e
viziata come non mai, ne sono sicura xD
Ringrazio tutti i commenti e le
persone che leggono questa storia e vi saluto.
Ci risentiamo per l’epilogo :D
Xòxò
Agnese
Zan…zan…zan
Spoiler Epilogo – My Life Would Suck Without You
[…]Rachel annuì “ sono pronta da una vita”
Passò Faith a Kurt
che guardava male la sua capigliatura e uscì dalla porta […]
Capitolo 26 *** My Life Would Suck Without You ***
Epilogo – My Life Would Suck Without You
Sembrava un
sogno che si stava per avverare.
Quella
giornata sembrava non voler mai arrivare.
C’erano
stati dei problemi lungo il percorso, come la torta che non era vegana oppure l’abito
di Beth da allargare, ma alla fine erano riusciti a sistemare ogni cosa, per il
bene di Kurt.
Il ragazzo
aveva infatti preso il monopolio della cerimonia dei due ragazzi, dall’abito ai
petali dei fiori al colore delle sedie.
Rachel e
Finn erano stati perfino costretti a dormire separati per una settimana,
nonostante le proteste della ragazza e Faith era rimasta con i nonni il giorno
prima delle nozze per far festeggiare ai ragazzi l’addio al celibato.
Finn –
h10.00
Finn aveva
un brutto mal di testa.
Il ragazzo
aprì gli occhi ritrovandosi steso sul pavimento con la testa di Puck che
ronfava sulla sua pancia.
Si alzò
leggermente con il busto mentre i ricordi della sera precedente, o i flash
della sera precedente, gli ritornavano in testa.
Si era proposto
di non bere ma Puck era troppo persuasivo per i suoi gusti e si era scolato un
po’ di alcolici di troppo.
Quindi
eccolo lì.
Steso per
terracon una sbronza pazzesca il giorno
delle sue nozze.
Aspetta.
Il giorno..
“Mi devo
sposare. CAZZO!”
Urlò Finn alzandosi
di scatto per poi pentirsi quando si ritrovò barcollante appoggiato al muro.
Puck imprecò
ritrovandosi faccia sul pavimento.
“ma che ti
urli!” mormorò il ragazzo.
Finn si
guardò intorno e si rese conto che si trovavano nella suite dell’hotel dove si
sarebbe svolto il matrimonio. Insieme a Puck, sparsi per la stanza, c’erano
Mike, Blaine, Michael, Santana e Jonathan, un suo collega pompiere.
La ragazza
si era unita quando aveva scoperto da Puck che andavano in uno Strip Club. Non
era una scelta di Finn, ovviamente.
Nel momento
in cui Finn correva in bagno per vomitare anche l’anima Kurt entrò nella stanza
e si bloccò sull’uscio.
“Che cosa
succede qui?”
Chiese
sconvolto il ragazzo guardando il marito* che si rialzava dal pavimento
frastornato.
“Ma non era
una semplice serata al pub?” chiese Kurt aiutando Blaine ad alzarsi.
Lui annuì.
“ lo era,
prima che Puck non ci dicesse i veri piani”
“io l’avevo
detto di venire con me e Rachel. Non mi hai ascoltato”
“voglio un
caffè” disse Mike, aiutando John ad alzarsi. “Dov’è Finn?” chiese poi
guardandosi intorno.
“sono qui”
disse la voce del ragazzo uscendo dal bagno con la mano fra i capelli. “Dove
hai lasciato mia figlia, Kurt?”
Chiese poi
prendendo un bicchiere e una aspirina e buttandole giù in gola.
“ è con i nonni”
rispose lui con un sopracciglio alzato “ e tu devi vestirti ed andare a
sposarti. Ti restano 3 ore. Vestitevi, io vado a sistemare i capelli della tua
fidanzata.”
A Finn
spuntò un sorriso ebete sul volto.
“mi devo
sposare. Puck oggi Rachel diventerà mia moglie!”
Puck scosse
la testa
“si lo so,
ora vai a farti una doccia e vatti a vestire”
Il ragazzo
sorrise e si girò verso il bagno.
Rachel –
h12.45
Quel 15
Giugno Rachel si trovava in un Hotel di New York, nella stanza della sposa, in
compagnia di Quinn che stava sistemando i capelli di Beth davanti allo
specchio. Ogni volta che tornava in città dal college, Quinn cercava di passare
del tempo con la figlia, e Beth ne era estasiata. Aveva due madri diverse che
le facevano il doppio dei regali. Ancora non capiva bene il motivo ma ne era
felice e questo bastava.
La sposa si
trovava davanti allo specchio con uno stupendo abito bianco.
Aveva delle
sottili spallinee un busto ricoperto di
merletti.
La gonna era
lunga fino alle caviglie e il velo le scivolava dolcemente sulle spalle fermato
da una piccola coroncina sul capo.
“Ecco fatto”
disse Quinn sorridendo a Beth che si girò verso di lei abbracciandola contenta.
“Grazie!
Sembro una principessa così.”
La bionda
sorrise “ sono contenta che ti piaccia. Ora vediamo se abbiamo l’approvazione
della sposa.” Disse volgendo la testa verso Rachel che sorrise
“Più che la
sposa, direi che dovrai ricevere l’approvazione del mio pianificatore
personale”
Quinn
sorrise “ Hai ragione, vieni Beth” disse prendendola in braccio “ andiamo dallo
zio Kurt?”
Lei annuì
contenta.
“ti posso
lasciare da sola o rischi di avere una crisi prematrimoniale?” disse poi
rivolta alla sposa.
Rachel
scosse la testa “ vai tranquilla”
Appena Quinn
uscì dalla stanza la ragazza si sedette davanti allo specchio guardandosi bene
i capelli che Kurt gli aveva sistemato.
Il ragazzo
l’aveva perfino truccata.
La ragazza
alzò il braccio, consapevole che Kurt l’avrebbe linciata, ma non le
interessava, era il suo matrimonio e a Finn lei piaceva senza troppe esagerazione.
Il suo vestito era semplice,il trucco
le piaceva ma quella capigliatura… no.
Aveva i
capelli chiusi in due trecce che si incrociavano sulla testa. Non era male se
vista sotto un diverso punto di vista, ed era anche elegante, ma a Rachel non andava.
Con una
mossa veloce fece cadere le trecce, si tolse gli elastici liberando la sua
chioma lucente che era leggermente ondulata a causa della treccia.
Rachel
sorrise allo specchio e in quel momento entrò Kurt, con in mano la bambina.
Il ragazzo
spalancò gli occhi alla vista della sposa senza l’acconciatura che lui aveva
fatto.
Rachel
sorrise e si alzò prendendo il braccio la sua bambina che rise allungando le
mano verso le madre.
“amore” sussurrò
Rachel. “ mi sei mancata da morire, Faith” disse tenendola in braccio e
chiudendo gli occhi inspirando l’odore che emanava.
Kurt scosse
la testa “ che cosa hai combinato alla mia perfetta capigliatura, Rachel
Berry?” chiese sconvolto toccandogli i capelli come se fosse un pesce morto.
Lei sorrise
“ non andavano bene, sto molto meglio così. non trovi tesoro?” chiese poi verso
la bambina che allungò la mano per toccare la guancia della donna.
“manca poco
all’ora x.” Disse Mercedes spuntando dietro Kurt “pronta a sposarti, Rachel
ancora-per-poco Berry?”
Rachel annuì
“ sono pronta da una vita”
Passò Faith
a Kurt che guardava male la sua capigliatura e uscì dalla porta dirigendosi
insieme ai tre verso la piccola cappella dove si sarebbero sposati.
Ora X –
h13.00
“no no no
no!” disse Rachel camminando nella saletta accanto alla cappella. “è tutto
sbagliato”
Quinn era
seduta su una delle sedie “ Rachel, nessuno se ne accorgerà!”
“Si invece,
sono sbagliati. Non posso crederci.” Rachel faceva avanti e indietrodavanti alla porta della sala.
Kurt entrò
nella stanza “ che succede? Kurt mi ha mandato perché dice che sei in crisi e
vuoi annullare le nozze. Hai bevuto come Finn?”
“Non sono
uguali al vestito, Santana” disse la ragazza indicando le rose sul suo Bouquet
“ aspetta” disse poi fermandosi “ Finn si è ubriacato?”
Lei scosse
la testa “ certo che no. Ti pare che lui si ubriachi e vada in uno Strip Club
prima del suo matrimonio?”
“Torniamo al
problema principale?” disse Quinn
Rachel
sgranò gli occhi e tornò nel panico.
Santana
scosse la testa.
“no” disse
velocemente “ guarda me, il tuo abito è perfetto. I fiori sono magnifici e
nessuno se ne accorgerà che non sono dello stesso colore.”
“ma”
“niente ma…
ami Finn?”
Lei annuì
“e allora
basta. Tirati su a vai a sposare il perticone. Ora!”
Lei sorrise.
“Hai ragione. Al diavolo i fiori”
La ragazza
mise su un fantastico sorriso e aprì la porta della stanza vedendo i suoi padri
in fondo al corridoio.
Si avvicinò
lentamente a loro che si trovavano accanto alle porte della cappella e vide che
avevano gli occhi lucidi.
“papà” disse
lei davanti a loro.
“sei
bellissima, tesoro!” disse Leroy
“Di solito
però ci si sposa, prima di fare figli” aggiunse Hiram
Lei sorrise e
li abbracciò “Vi voglio bene, vi voglio un mondo di bene.”
“vai a
sposarti. Finn ti aspetta all’altare”
“andiamo”
ripeté lei
Finn era
accanto a Puck, vicino all’altare, quando iniziò la musica.
Puck gli
mise una mano sulla spalla e gli sorrise.
Il ragazzo
posò una occhiata sulla figlia che stava tra le braccia di Carole e sorrise,
poi posò gli occhi sulla figura che fece l’ingresso nella sala e rimase senza
parole.
Rachel
sembrava un essere immortale.
La ragazza
che gli sorrideva e che piano piano si avvicinava a lui… era consapevole
dell’effetto che gli faceva?
Finn gli
tese la mano, che lei strinse con gli occhi lucidi per l’emozione.
Il rabbino**
cominciò la cerimonia e velocemente si arrivò al momento dello scambio dei
voti.
Prima gli
uomini, ovviamente.
“Mi sono
innamorato di te la prima volta che ti ho visto, anche se non me ne ero reso
conto.
Quando il
professor Shue mi ha costretto ad entrare a far parte del Glee Club pensavo
fosse un modo carino per rovinarmi l’esistenza, ma a pensarci adesso, unirmi è
stata la mossa migliore che potessi mai fare perché conoscere te mi ha reso
l’uomo più felice del pianeta” Rachel sorrise “ In questi anni ho imparato a
conoscerti, ad apprezzarti per come sei e ad amarti, e mi hai salvato la vita
in modi che neanche immagini ed sono felice che una donna come te abbia scelto
di passare la sua vita con me”
Rachel
guardò velocemente la figlia tra le mani della suocera e poi sorrise al ragazzo
davanti a lei.
“Quando ti
sei aggiunto al glee e ti ho sentito cantare ho capito subito che eri speciale
ma che non te ne rendevi conto. Quindi mi sono presa il compito, senza renderti
partecipe, di insegnarti a vederti come ti vedevo io, e ho finito per
innamorarmi di te. Completamente e perdutamente innamorata di te. “si fermò per un attimo “ abbiamo commesso una
quantità di stupidaggini lungo il percorso “ Finn rise leggermente a quelle
parole “ ma non ho intenzione di farne altre. Prometto di restarti accanto per
il resto della vita”
I due
sorrisero guardandosi negli occhi.
“Con i
poteri conferitomi dallo stato di New York io vi dichiaro Marito e Moglie. Può
baciare la sposa”
Finn non se
lo fece ripetere due volte e si chinò verso la ragazza unendo le loro labbra in
un bacio infinito
*Blaine. Ho
detto che non avrei scritto il matrimonio, quindi si sono sposati e io non ve
l’ho detto ;)
** Non sono
ebrea e non ho seriamente idea di come sia un matrimonio ebraico quindi se ci
sono errori perdonatemi , correggetemi e io sistemerò :)
Awwwwwwww
Non posso
credere di essere arrivata fino a qui. Non avete idea di quanto io sia felice
in questo momento.
Non potete
immagine la soddisfazione nel contrassegnare completa alla mia ficcy *_*