Under the mistletoe.

di malfoyspain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mistletoe; ***
Capitolo 2: *** Mint; ***
Capitolo 3: *** Mudblood; ***



Capitolo 1
*** Mistletoe; ***


Mistletoe;


-Almeno verso Natale potresti smetterla di darmi fastidio?!- Sbottò lei, puntandogli gli occhi ambrati e pieni di ira addosso, senza, però, ricevere una reazione da lui che la fissò con un sorrisetto sghembo.
-No.- Rispose semplicemente il biondo, mantenendo la sua posizione. -Perchè sei una lurida Mezzosangue, Granger.-
Hermione ebbe un attimo di titubanza, ma, stringendo i denti, usò un detto babbano: -Chi disprezza compra.-
-
Ma fammi il piacere, sei solo una...- Draco non finì la frase che della finissima polvere dorata cominciò a cadere sui due, suscitandone la curiosità.
Alzarono lo sguardo e videro fluttuare su di loro un piccolo vischio.
-Ma che cazzo significa?!- Sbottò il biondo sgranando gli occhi grigi, che, ad Hermione, sarebbero sembrati particolarmenti belli, se non fosse stato... Lui.
-E' un vischio magico, un incantesimo. Diciamo che si forma da solo, quando due persone sono destinate ad innamorarsi.- Rispose lei con un tono pieno di disgusto.
-Fandonie.- Continuò lui facendo una piccola smorfia, cercando inutilmente di farlo sparire.
-Non si può levare, se ne va solo con il bacio delle due.- Disse lei guardandosi le unghie poco curate.
-Io non ti bacerò mai.-
-Nemmeno io.- Ribadì lei, facendo una smorfia.
Draco fece per andarsene, ma quando fu poco lontano da lei venne bloccato e una sonora imprecazione uscì dalla sua bocca tornando verso la ragazza.
-Ah, non possiamo allontanarci.- Spiegò lei sempre più infastidita, prima che lui potesse chiederle il perchè.
-Per Salazar!- Imprecò lui. -Non ti bacerò comunque.-
-Tanto meno io.-


-Cavolo, Granger! Devo andare al bagno!- Sussurrò abbastanza irritato all'orecchio della ragazza.
Il respiro del ragazzo contro la sua pelle la fece sussultare e alzò gli occhi dal libro, scrollando le spalle.
-Non puoi aspettare che finisca di studiare?- Chiese semplicemente la ragazza, passando un dito sul libro..
-Sono già due ore, alzati!- Insistette lui stringendole il polso per farla alzare.
Lei si alzò e lui, mantenendole il polso, corse verso il bagno.
Circa due minuti dopo Draco uscì passandosi le mani fra i capelli, cosa che Hermione trovò, stranamente, attraente.
-Non sbavare, Granger.- Commentò sarcastico lui, facendo un piccolo ghigno.
-Er.. Cosa?! Non stavo sbavando! Mi stavo chiedendo se ti fossi lavato le mani dopo... Insomma, hai capito!- Disse lei abbastanza in imbarazzo, cosa che Draco aveva notato dal leggero cambiamento di colore delle sue gote.
-No.- Rispose lui ghignando, per poi passarle le dita sulle labbra rosee che furono presto increspate. Hermione fece una smorfia di disgusto e lo spinse via urlando un "Fai schifo!".
-La cosa si sta facendo più divertente del previsto, Mezzosangue.-


Hermione si rigirò nel letto e si strinse fra le morbide coperte, non riusciva a dormire pensando di essere nello stesso letto con colui che l'ha presa in giro per anni. Era una cosa che le faceva schifo.
Chiuse gli occhi, ma subito si ritrovò a fissare il soffitto respirando velocemente. 
Il braccio di Draco era avvolto attorno al suo corpo, le dita le solleticavano il fianco scoperto dal tessuto e il capo del biondo era appoggiato al suo petto, come se fosse un bambino indifeso in cerca di qualcuno che lo protegga.
Questo lato "debole" di Draco la sorprese e, abituatasi all'abbraccio del ragazzo, chiuse gli occhi e si addormentò.








Leggenda sul Vischio:

 
Si narra che un tempo,  in un paese tra i monti, viveva un vecchio mercante. L’uomo era solo, non si era mai sposato e non aveva più nessun amico.. Per tutta la vita era stato avido e avaro, aveva sempre anteposto il guadagno all'amicizia e ai rapporti umani. L'andamento dei suoi affari era l'unica cosa che gli importava. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa, nascosto in una cassapanca. Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava della ingenuità di alcune persone. Ma tanto a lui non importava, perché non andava mai oltre le apparenze.Non voleva conoscere quelli con i quali faceva affari. Non gli interessavano le loro storie e i loro problemi. E per questo motivo nessuno gli voleva bene.Una notte di dicembre, ormai vicino a Natale, il vecchio mercante non riusciva a dormire e dopo aver fatto i conti dei guadagni, decise di uscire a fare una passeggiata. Cominciò a sentire delle voci e delle risate, urla gioiose di bambini e canti.Pensò che di notte era strano sentire tanto chiasso in paese. Si incuriosì perché non aveva ancora incontrato nessuno, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini. A un certo punto cominciò a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello. L'uomo non aveva fratelli o sorelle e si stupì. Per tutta la notte, ascoltò le voci che raccontavano storie tristi e allegre, vicende familiari e d'amore. Venne a sapere che alcuni vicini erano molto poveri e che sfamavano a fatica i figli; che altre persone soffrivano la solitudine oppure che non avevano mai dimenticato un amore di gioventù.
Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva dietro alle persone che vedeva tutti i giorni, l’uomo cominciò a  piangere. Pianse così tanto che le sue lacrime si sparsero sul cespuglio al quale era appoggiato…Le sue lacrime non sparirono al mattino, ma continuarono a splendere come perle.
Era nato il vischio.




-Spazio autrice (o scema, decidete voi.)-

Heilà!
Siamo sotto Natale, quindi ho deciso di fare una storia che si basa un po' su questo! Spero che vi sia piaciuta, lascereste una recensione?:)
Ah, ho messo la leggenda sul vischio perchè la trovavo davvero carina.
Tanti baci e abbracci, (xoxo Gossip Girl)
malfoyspain

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Capitolo 2
*** Mint; ***


Mint;



Draco biascicò qualcosa, con la bocca ancora impastata, aprì leggermente gli occhi e vide il volto di Hermione. Era così bella, anche mentre dormiva, con i capelli sparpagliati qua e la. Si sollevò sui gomiti cercando di fare meno rumore possibile e con il pollice le accarezzò la guancia, dolcemente. Non le avrebbe mai dato quelle attenzioni se fosse stata sveglia, non poteva
Passò il dito sul contorno delle labbra, leggermente socchiuse e si avvicinò guardando il suo viso, spesso si era soffermato a guardarla, ma mai così bene. Contò le numerose lentiggini, come per gioco e poi vide Hermione socchiudere leggermente gli occhi ambrati, si scostò velocemente girandosi dall'altra parte.

Hermione avrebbe giurato di aver visto il volto di Draco a pochi centimetri dal suo, ma rimase comunque zitta.
Si portò la mano alla bocca mentre sbadigliava, posò i piedi a terra ed ebbe un brivido, il pavimento era gelato. Sospirò e si spinse in piedi, fece il giro del letto e guardò il biondo. Stava facendo finta di dormire?
-Lo so che non stai dormendo.- Disse semplicemente la ragazza cercando di sistemarsi i capelli, Draco sbuffò sonoramente e si passò una mano fra i capelli.
Perché Hermione lo trovava così attraente mentre lo faceva? Lei lo doveva odiare. Si morse il labbro e tese la mano al biondo, per aiutarlo ad alzarsi. Come al suo solito lui la rifiutò aggiungendo un -Non tocco le Mezzosangue.- Hermione fece spallucce e si diresse al bagno, tutti e due si prepararono nell'arco di venti minuti.

-Andiamo in Sala Grande, devo parlare con Ginny.- Disse lei tirandolo per un braccio, lui fece poca resistenza e, sbuffando, la seguì.
Appoggiata alla gigantesca porta della Sala Grande c'era Ginevra, che guardava i due abbastanza sconvolta e un po' disgustata.
-Vischio magico?!- Esclamò la rossa sgranando gli occhi.
-Evidentemente.- Disse facendo spallucce, ormai rassegnata, Hermione.
-Voi, tu e Draco, vi odiate! Voglio dire... Non potrete mai amarvi!- Continuò sempre più sconvolta Ginevra. -Deve esserci un errore!- Ginny sbraitò per cinque buoni minuti, così Draco strinse il polso ad Hermione e la trascinò via, verso l'aula di pozioni.
-Sia chiaro, non ho voglia di sentire i tuoi amici sbraitare ogni giorno.- Disse severo il biondo.
-Come vuoi.- Rispose la ragazza liberandosi dalla sua presa. -Ma dove stiamo andando? Abbiamo la lezione di incantesimi.-
-Non ho voglia di andarci.- Continuò semplicemente Draco, scrollando le spalle.
-Finiremo nei guai!- Esclamò la ragazza puntando i piedi.
-Su, Granger! Prova anche tu ad infrangere un po' di regole...- Sussurrò al suo orecchio, per poi tirarla verso l'aula di pozioni.
Appoggiato al muro c'era Zabini, che guardava Draco leggermente divertito dalla cosa. -La Grifondoro per eccellenza, Malfoy?- Chiese divertito mettendo le mani in tasca. -Andrà in panico senza le sue care e amate lezioni?-
-Probabile.- Rispose ridendo Draco, mentre Hermione incrociava le braccia sotto il seno, irritandosi.
-Io... Io posso infrangere quante regole voglio!- Sbottò lei mantenendo la sua posizione.

-Forse... Forse è meglio tornare indietro.- Disse Hermione camminando sulla neve morbida, stringendosi il cappotto beige. Faceva veramente freddo ad Hogsmeade.
-Io posso infrangere quante regole voglio!- La imitò Zabini ridendo, Draco invece si limitò a fare un piccolo sorriso divertito.
Hermione fece una smorfia e si tirò su il cappuccio, avvertendo sempre più freddo.
-Hai freddo?- Chiese Draco guardandola, stranamente, in modo dolce. Lei fece un cenno con il capo e il biondo in un movimento veloce la strinse a se. Lì nessuno li avrebbe visti e, sicuramente, Zabini non avrebbe parlato. Hermione sussultò leggermente, ma si lasciò andare fra le braccia del ragazzo inebriandosi del suo profumo... Menta.

Flashback

Una pozione d'amore, era quello che avevano preparato a lezione. Una delle più forti, secondo il professore. Annusandola si poteva sentire il profumo della persona amata, Hermione era sicura di chi fosse, era sicura di amare Fred.
-Hermione Granger!- Il professore la invitò ad avvicinarsi e ad annusare il liquido rosa.
Hermione si avvicinò al calderone e inspirò. Menta.
Fred non profumava di menta, nemmeno Viktor. Se non era uno di loro, chi poteva essere?


Hermione fissò Draco leggermente stranita. Non poteva essere lui, no.
Si sciolse dall'abbraccio e avvampò leggermente sulle gote.
-Sto meglio, grazie.- Si giustificò sistemandosi il cappuccio, aggiungendo un piccolo sorriso tirato. Il biondo la guardò di trafilo e annuì mettendo le mani in tasca.
-Questo non significava nulla, capito, Mezzosangue?- Disse con tono duro senza neanche guardarla.
-Capito.-




-Spazio Autrice.-

Heilà!
Rosso e 
verde colori del Natale, oh-oh-oh. (Amo il Natale, scusate...)
Il capitolo è corto, ma è già tanto che sia riuscita a scriverlo perchè ho un sacco da studiare (Roba babbana, ugh).
Spero vi sia piaciuto, ditemi cosa ne pensate!
A presto,
malfoyspain

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Capitolo 3
*** Mudblood; ***


Mud blood;


La vecchia aula era sudicia, il pavimento era ricoperto da una coltre grigiastra di polvere misto segatura, sui muri si potevano notare le macchie createsi dall'umidità e un'odore metallico faceva torcere lo stomaco ad Hermione.
La ragazza si sedette su una piccola sedia instabile e tirò fuori il libro di pozioni, era l'unica materia in cui non riusciva ad eccellere, Piton la odiava, senza un motivo. La considerava una So-Tutto-Io e, per questo, le dava sempre e solo delle striminzite O.
-Studi anche adesso?- Chiese abbastanza scocciato il biondo, appoggiato al muro, con quella stupida smorfia sulla faccia.
-Siamo in punizione, è quello che dovresti fare anche tu.- Rispose semplicemente Hermione, senza alzare gli occhi dal libro.
Draco si limitò a sbuffare e a passo felpato si appostò dietro la ragazza.
-Felix Felicis... Fortuna liquida.- Sussurrò appoggiando, senza volere, la testa sulla spalla della ragazza. -Hai problemi nel prepararla, eh?-
Hermione fece cenno di sì con il capo, mordendosi il labbro inferiore.
-Le quantità sul libro sono sbagliate.- Continuò Draco, prendendo una penna per correggerle. -Ecco fatto.-
Hermione si girò per vedere il volto soddisfatto del ragazzo, era così.. Strano. La stava aiutando, senza volere niente in cambio.
Non lo aveva mai visto sorridere veramente, le labbra rosee incurvate in su, le piccole fossette... Qualcosa la risvegliò, Draco la stava chiamando.
-Hermione?-
I suoi occhi erano puntati verso i suoi, la stava guardando con dolcezza, senza astio. Per la prima volta i suoi occhi grigi incontravano per così tanto quelli ambrati di lei. Poteva percepire il respiro controllato di Draco sulla sua pelle, lo vedeva avvicinarsi e poi... La porta di legno si aprì. Il Professor Piton li guardava impassibile sulla porta.
-Ho forse interrotto qualcosa?- Domandò e, prima che uno dei due potesse rispondere, ricominciò a parlare con quel tono che ad Hermione spesso metteva soggezione. -Non importa, la vostra punizione è finita.- E, con questo, se ne andò, rilasciando i due da soli.
Draco si era già prontamente allontanato da Hermione, riassumendo la sua posa da Non-Me-Ne-Frega-Di-Niente-E-Di-Nessuno.
-Credevi davvero che ti avrei baciato?- Domandò in tono derisorio il biondo, mentre incrociava le braccia sul petto.
Hermione farfugliò qualcosa che Draco non riuscì a capire, così continuò a parlare con tono sprezzante.
-Nessuno vorrebbe baciarti, Mezzosangue, nessuno ti vuole. Nessuno vorrebbe mai una sangue sporco.-
Hermione strinse i pugni, gli occhi iniziarono a pizzicarle e sussurrò balbettando "F-Fred."
-Fred? Ti ha lasciata, no? Dopo che si è appropriato della tua verginità, vero? È quello che faranno sempre, nessuno ti amerà mai.- Pronunciò quelle parole con tanto odio che Hermione saltò in piedi e gli diede uno schiaffo tanto forte che Draco perse l'equilibrio.
-Sei una brutta persona, anche a Natale.- Disse lei con le lacrime che ormai scendevano copiose sul viso. -Sai solo sentirti superiore agli altri, far sentire le persone come se fossero... Merda. Ma sai una cosa, Malfoy? Sei tu la vera merda. Tu, la tua arroganza, la tua acidità. Tu.-






-Spazio Autrice-

Heilà! Il capitolo è corto, capitemi è Natale!
Lascereste una recensione come regalino? *occhi da cucciolo*
Tanti auguri a tutti,
malfoyspain

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