Angel

di Ronnie_16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Angel ***
Capitolo 2: *** 2 Racconto ***
Capitolo 3: *** 3 ..... ***
Capitolo 4: *** 4.. ***



Capitolo 1
*** 1 Angel ***


                                                                 


Ed eccolo la, seduto alla fermata dell'autobus il mio nuovo protetto.
Io sono Scarlett e ho sedici anni da molti anni ormai, non sono molto alta, capelli mossi e rossi e occhi blu, dicono tutti che assomiglio a mia madre, lei faceva la cantante, ed era una madre single, mio padre lo vidi per la prima ed ultima volta al mio sedicesimo compleanno.
Lui stava tornando a casa, li sarebbe stato relativamente al sicuro e io sarei potuta tornare a casa mia e se fosse successo qualcosa il tatuaggio che mi era comparso, una stella sulla mano, dal momento in cui avevo lui come protetto avrebbe iniziato a brillare e a far male io avrei saputo che era in pericolo.
Il pullman arrivò e dopo alcune fermate lui scese e arrivò a casa, io tornai nel mio appartamento,mi preparai una tazza di cioccolata calda e accesi il camino.


 Pov Harry
Anche quel giorno la ragazza con i capelli rossi lo aveva seguito, non la conoscevo e non le avevo mai parlato, ci avevo provato una volta

*flashback*
Stavo tornando da lavoro e la vedevo camminare poco distante da me, arrivammo al semaforo per i pedoni, era rosso, il momento per parlarle era perfetto, ma quando mi girai lei non c'era più.
*Fine Flashback*

ora mi ritrovavo sdraiato sul letto a guardare il soffitto e pensare a quella ragazza.
Sentii un rumore e aprii gli occhi, non mi ero accorto di essermi addormentato ma quando mi sveglia mi trovai legato al mio letto.
-Non muoverti o sei morto- la voce di un uomo lo fece tremare, si voltò e un uomo in passamontagna che lo fissava con aria minacciosa mentre l'altro metteva a soqquadro la casa


Pov Scarlett
La pace durò poco perchè il simbolo stellato sula mia mano stava iniziando a fare davvero tanto male, feci apparire la mia spada di bronzo azzurro e mi materializzai a casa del mio protetto
-Dimmi dove lo hai messo- appena arrivò sentì subito puzza di demone, infatti l'uomo che aveva appena pronunciato quella frase non era un semplice uomo ma un wrag un lupo mannarro di nascita
-Non so di cosa stai parlando- vidi Harry sul letto, non poteva muoversi, dovevo fare qualcosa e in fretta
-Sento...sento puzza di angelo- CAZZO mi avevano scoperta, ora l'unica cosa da fare era combattere, far fuori il wrag fu un gioco da ragazzi, saltai sul letto e lo trafissi con la mia spada ancor prima che riuscisse a trasformarsi, l'altro era un vampiro, difficile da uccidere, mi ci scagliai contro ma lui fu più veloce di me e mi colpì facendomi finire a terra
-Dimmi dove hai messo l'amuleto-
-Non...non so di cosa tu stia parlando- Harry rispose
-DEVI DARMI L'AMULETO- il vampiro era su Harry
-Ti ripeto che non so cosa sia il tuo amuleto-
-Bene allora vuol dire che tu non mi servi più- il vampiro si abbasso, stava per morderlo ma la mia spada gli staccò la testa giusto in tempo.
Pochi minuti dopo il corpo del wrag e del vampiro si dissolsero nel nulla, come accadeva a tutti i demoni che venivano uccisi.
Liberai Harry, stava tremando, si alzò e iniziò a camminare per la camera mentre io mi sedetti sul letto
-Va tutto bene, se ne sono andati- cercai di tranquillizzarlo
-Chi o cosa erano quei due?- mi chiese fissandomi come per capire se fidarsi o meno di me
-Il tizio che ha cercato di ucciderti era un vampiro, l'altro un warg, un lupo mannaro di nascita-  era inutile mentirgli
-Aspetta come?? Vampiri, lupi mannari?? questa è la vita reale non la saga di twilight-
-Lo so, infatti nella saga di twilight non ci sono io- scherzai
-Perchè tu chi sei?- lui non sembrava in vena di scherzi
-Sono un angelo protettore-
-Sei come il mio angelo custode?- disse con aria sarcastica sedendosi finalmente su una poltrona avanti a me
-Più o meno, ognuno ha il proprio angelo custode, che lo protegge ma non personalmente, ti aiuta e ti da la forza in alcune situazioni ma non può aiutarti in prima persona- lo vidi pensieroso e poi annuì come per incitarmi a proseguire
-Io invece sono un angelo protettore, non tutti ne hanno uno, solo persone che sono destinata a fare qualcosa di importante per il mondo-
-E cosa potrei mai fare io per il mondo?-
-Questo io non lo so, il mio scopo è solo quello di proteggerti e una volta che avrai compiuto il tuo destino io andrò via-
-E io dovrei credere a questa storia assurda?- il suo tono di voce era alto
-Si dovresti- dissi io con voce ferma
-E perchè dovrei?-
-Perchè le persone normali non si dissolvono una volta morte e perchè le persone normali non possono fare questo- lui aveva bisogno di una dimostrazione e gliela avrei data, mi alzai in piedi, mi tolsi la giacca nera di pelle e rimasi con una canotta bianca aperta sulla schiena, il mio corpo iniziò a brillare e dopo pochi istanti apparvero le mie ali.





*Spazio autrice*
Poco fa ho letto un libro che parlava di angeli protettori e demoni e ho pensato di scivere una ff, è la prima volta che ne scrivo una simile quindi se avete consigli li accetto molto volentieri.

 

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Capitolo 2
*** 2 Racconto ***


                                                     
Pov Harry

Le sue ali erano bellissime, non erano le solite ali bianche che immaginiamo sugli angeli, le sue erano celesti con qualche sfumatura più scura, mi avvicinai per toccarle ma mi fermai a pochi centimetri da lei e la guardai negli occhi
-Posso- chiesi cercando di mantenere un tono calmo
-Certo- disse lei avvicinandomi un ala, erano morbidissime
-Quindi tu sei davvero...- non riuscii a completare la frase
-Si sono davvero un angelo-
-E loro erano davvero demoni?-
-Si lo erano-
-E cosa volevano da me-
-Non lo so ma cercherò di scoprirlo- prese la giacca che aveva buttato a terra e le sue ali sparirono
-Sei nata così o..- dovevo smetterla di lasciare le frasi a metà
-Sono nata così, ma lo sono diventata a tutti gli effetti al mio sedicesimo compleanno-
-Come?- -Mio padre è l'arcangelo gabriele, ogni cento anni cerca la "donna adatta" e da quella donna nasce un angelo protettore-
-Mi racconti come lo hai scoperto??- la vidi esitare per qualche istante ma poi iniziò a raccontare
-Era il mio sedicesimo compleanno, avevo intenzione di passarlo con le mie amiche ma mia madre non era d'accordo, diceva che c'era qualcosa di più importante da fare, la mattina mi disse di non andare a scuola, che non avevo tempo perchè dovevo prepararmi

Pov Scatlett

*Flashback*

-Mamma, prepararmi per cosa?-
-Lo saprai più tardi, per ora si esce, faremo un po' di compere e poi hai appuntamento dal parrucchiere- Questa storia era strana, ma un po' di compere madre figlia ci voleva proprio quindi decisi di smettere di fare domande, mi preparai in fretta, andai in bagno a fare una doccia, lavai i denti , misi le prime cose che trovai nell'armadio e tornai in bagno per dare una sistemata ai miei capelli e mi precipitai da mia madre
-Sono pronta- la avvertii
-Bene tesoro andiamo- disse sorridendo, ma non sembrava felice, sembrava preoccupata, come in ansia per qualcosa che stava per accadere. Arrivammo al centro che era pieno di negozi e lei sembrò ancora più ansiosa, ripeteva di dover riuscire a trovare qualcosa di adatto alla situazione, io non riuscivo a capirla e mi stavo preoccupando
-Se mi spieghi cosa cerchiamo di preciso potrei aiutarti- la guardai in cerca di una risposta ma lei era immobile, come incantata
-Quello è perfetto- sussurò, io mi girai nella direzione nella quale il suo sguardo era rivolto
-Non ci penso nemmeno- quasi non finii la frase che lei mi trascinò con forza nel negozio
-IO NON ESCO- l'avvertii, non avevo intenzione di farmi vedere da tutti in quelle condizioni
-Dai, non c'è nessuno- Presi un respiro profondo e uscii dal camerino, in dosso avevo un vestitino senza maniche, era bianco in pizzo e arrivava a metà gamba
-Scarlett, stai benissimo- in effetti non mi stava male, ma non era il mio genere
-Mamma mi sentirei troppo a disagio con un vestitino addosso il giorno del mio compleanno, e poi stiamo a febbraio, congelerei con questo addosso-
-Non preoccuparti, dove andremo si sta bene, non avrai freddo- avevo intenzione di ribadire ma poi non lo feci, era la prima volta da settimane che la vedevo con un sorriso del genere
-Dai ora andiamo altrimenti facciamo tardi per i capelli- andammo alla cassa per pagare il vestitino per poi recarci dal parrucchiere. Tornata a casa aiutai mia madre a preparare il pranzo, pranzammo insieme e poi mi mandò in camera per prepararmi la torta, mi annoiavo, quindi decisi di leggere un libro finché non sentii la voce di mia madre, sapevo che non era per la torta, quella l'avrei vista solo la sera..
-Scarlett, preparati dobbiamo andare...ricorda di indossare il vestitino- feci come mi aveva detto e la raggiunsi
-Allora mi dici dove stiamo andando?- le chiesi una volta salite sulla carrozza, lei non rispose, aveva un sorriso sulle labbra ma sembrava assente infatti non rispose, ad un certo punto la strada su interruppe e iniziò un sentiero boscoso, dopo poco fu impossibile proseguire in carrozza.
-Dai tesoro, scendi- disse mia madre
-Non ho intenzione di scendere se non mi dici dove stiamo andando- ora stava esagerando con questo segreto
-Mi compri questo vestito da bambolina di porcellana, mi fai andare dal parrucchiere, pensavo saremmo andate in un posto meno sperduto- pensavo che sarebbe rimasta zitta come sempre, invece rispose
-Stai andando ad incontrare tuo padre-


-Stai andando ad incontrare tuo padre- quelle parole continuavano a girarmi in testa, non sapevo nemmeno chi fosse mio padre e mia madre non ne parlava mai, mi aveva sempre detto cose vaghe come "è un bell'uomo" "aiuta molto le persone" o "ha un gran cuore" cose che per me non erano vere (che uomo con un gran cuore avrebbe lasciato al proprio destino una donna in cinta e non si sarebbe mai fatto vivo??)
-Qui??Quando??- chiesi
-Non qui, ci sta' aspettando lassù- disse indicando la cima di una montagna
-E come hai intenzione di arrivarci?- dissi scendendo dalla carrozza e riempiendo di fango le ballerine
-Non preoccuparti, seguimi.- Camminammo per qualche chilometro, poi mia madre si fermò, fece dei segni strani sulla corteccia di un albero avanti a noi ci fu una luce abbagliante, quando riuscii di nuovo a vedere avanti a noi era comparso un portale, mia madre mi prese per mano e mi condusse all'interno, mi chiese di chiudere gli occhi e io lo feci, quando mi disse di riaprirli non ci trovavamo più nella foresta ma in una stanza completamente bianca, non c'era nessuno apparte me, mia madre e un uomo biondo tutto vestito di bianco e con....con delle ali
-Ciao Scarlett, felice di rivederti-
-Mamma, lui chi è?- le chiesi
-Lui è tuo padre-
-E perchè ha quelle ehm....ali?!-
-Sono l'arcangelo gabriele e tu sei mia figlia-

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Capitolo 3
*** 3 ..... ***


                                                       

-Così sei davvero un angelo- disse Harry ancora incredulo
-Che idiota non mi sono nemmeno presentato, io sono Harry- si avvicinò e mi porse la mano
-Io già ti conosco- dissi sorridendogli -Io mi chiamo Scarlett- e gli strinsi la mano
-Scusa, ma devo farti una domanda- abbassò lo sguardo per non incontrare il mio
-Chiedi pure-
-Quanti anni hai?-
mi sembrava una domanda sciocca ma risposi -Sedici-
-Da quanto tempo hai sedici anni?- questa volta mi guardò negli occhi e io feci lo stesso, erano verdi, davvero stupendi
-Ehm...da tanto- dopo la mia risposta ci fu solo silenzio, lui abbassò di nuovo lo sguardo e i ricci gli ricaddero sulla fronte impedendomi di vedere la sua espressione, io mi alzai e mi diressi verso la porta
-Io vado lo avvertii- stavo per aprire la porta quando lui mi prese per mano e mi fece girare in modo da trovarmi di fronte a lui
-Puoi restare con me questa sera?- la sua testa era ancora abbassata e la sua voce tremava
-Certo- gli dissi stringendogli la mano - devo fare tutto quello che posso per il mio protetto- lo vidi abbozzare un sorriso
-Che ore sono? Ho una fame- dissi cercando di portare la conversazione su argomenti più leggeri
-Saranno le 22:00 e ora che ci penso nemmeno io ho cenato- il mio tentativo sembrò funzionare perché questa volta sorrise davvero
-Che ne dici di una pizza?-
-Ci stò, ora chiamo e la ordiniamo-
-Hai dimenticato che io sono un angelo?- lui mi guardò in modo interrogativo -Posso far apparire tutto quello che mi serve- schioccai le dita e come dimostrazione due pizze si materializzarono sulla tavola, lui restò un po stupito e io non potei fare a meno che ridere guardando la sua espressione.
Mangiammo e lui mi fece molte domande sul mio mondo, era bello poter parlare liberamente di demoni con un umano, e poi erano secoli che non parlavo con qualcuno di "normale".
Si fecero presto le 2:00 e la stanchezza prese il sopravvento su Harry, andò in camera sua e io lo seguii, lui si stese sul letto e io mi sedetti sulla poltrona
-Buonanotte Harry-
-Tu non vieni a letto-
-Non ho il "bisogno" di dormire come gli umani, posso stare qui non preoccuparti-
-Ehm...potresti "non dormire" vicino a me- sembrava come un bambino che voleva dormire con la mamma, mi sedetti sul letto e lui poggiò la testa sulle mie gambe e si addormentò così, con me che gli accarezzavo i capelli.


Pov Harry

Non riuscivo ancora a credere che la ragazza dai capelli rossi fosse il mio angelo, e poi come mi era venuto in mente di chiederle di restare qua?? Il risultato però era stato buono, avevo scoperto un mucchio di cose e poi mi mancava dormire con qualcuno.

*il mattino seguente*
Mi svegliai con lei che mi chiamava dolcemente
-Harry,alzati- controvoglia aprii gli occhi e incontrai i suoi di un blu profondo che mi fissavano con aria dolce
-Che ore sono?- chiesi con aria assonnata
-Sono le 9:30 , mi dispiace averti svegliato ma mi hanno convocata al consiglio degli angeli, è la prima volta che un protetto umano viene attaccato da demoni,ed è la prima volta che un angelo si espone così tanto per un protetto-
-Sei nei guai per colpa mia?- non me lo sarei mai perdonato, già troppe persone avevano sofferto a causa mia
-Non preoccuparti, io vado e appena posso torno-
-okkey- la lasciai andare contro voglia e mi stesi sulla parte di letto che aveva occupato lei...c'era ancora il suo profumo.

*Spazio autrice*
Harry si stà già affezzionando alla nostra Scarlett...chi avrà fatto soffrire Harry per sentirsi così in colpa?
e cosa deciderà il consiglio?
Lasciate recensioni e consigli se volete

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Capitolo 4
*** 4.. ***


                                                                    


Pov Scarlett
Arrivai in ritardo
-Ehi Scar, il consiglio è già iniziato- mi avvisò Alec, era uno dei pochi angeli custodi con il quale avevo fatto amicizia o forse l'unico,
-Lo immaginavo- dissi
Appena entrai tutti  i presenti si girarono a guardarmi, saranno pure angeli ma nessuno gli ha insegnato che non si fissano le persone?! Avanzai fino a raggiungere il mio posto
-Scarlet, da quanto tempo- mi salutò mio padre
-Già- il nostro rapporto nel corso dei decenni non era migliorato molto, per me era sempre un estraneo.
-Credo che tu sappia il motivo di questo consiglio-
-No papà, non lo so-
-Harry è il primo umano a vedere il suo angelo protettore...-
-Lo so, ma era un'emergenza, non potevo fare altrimenti- cercai di difendermi
-Non mi hai lasciato finire...sei stata bravissima, sei intervenuta repentinamente evitando una tragedia- a quelle parole tirai un sospiro di sollievo -ma..- e ti pareva che non c'era un ma -hai risposto a troppe domande e ora quell'umano sa più di quanto non dovesse sapere-
-E' stato lui a chiedermelo, non potevo..- non finii la frase, mio padre aveva ragione, non avrei dovuto rispondere
-Mi dispiace-  fu l'unica cosa che mi sembrò giusta da dire
In quel momento una certezza iniziò a farsi sentire sempre più insistente nella mia mente, perderò il mio protetto
-Puoi restare con lui ma devi prima vedere una cosa- era impressionante quando riusciva a capire quello che pensavo
-Cosa?-
-Seguimi-
lo seguii fuori dalla stanza in un grande atrio coperto da una cupola scoperta
-Ora resta qua- mi disse quando ero al centro della stanza e lui si avvicinò alla parete di fronte a me, la luce penetrò dalla cupola e mi coprì, era abbagliante, vidi una figura luminosa che si avvicinava dall'alto della cupola
-Il destino del prescelto è nelle tue mani, sorveglialo, proteggilo, amalo- la luce scomparve, con essa anche la misteriosa figura e io rimasi immobile scioccata...
-Cosa ti ha detto l'oracolo- le parole di mio padre mi fecero tornare alla realtà
-non lo hai sentito?-
-No, solo la persona a cui è destinata la profezia può sentirla- mi spiegò
-Ha detto che il destino del prescelto è nelle mie mani e che devo sorvegliarlo, proteggerlo e...-
-e...- mi esortò a continuare
- niente, la profezia si concludeva qui..- amarlo, non posso amarlo
-Ma...cosa significa che Harry è il prescelto?-
-Dovrà prendere una decisione e da quella decisione si decreterà la vittoria del bene o del male...ora fa e fa tutto quello che l'oracolo ti ha detto-
mi girai e mi stavo avvicinando alla porta
-Tutto...- lo sentii ripetere mentre chiudevo la porta alle mie spalle
 
Pov Harry
Mi svegliai da solo e pensai di aver fatto un sogno davvero strano, mi alzai dal letto e vidi le condizioni disastrose della mia camera e capii che era tutto vero.
Mi sentivo confuso e devici di fare una doccia per rinfrescarmi le idee...
 
Pov Scarlett
Tornai da Harry il più velocemente possibile e mi precipitai nella sua camera ma la trovai vuota
-Sei già arrivata- mi voltai e vidi Harry, aveva i capelli bagnati che gli cadevano sulla fronte e solo un asciugamano a coprirlo
-Ehm...si...- non so perchè ma mi sentivo in imbarazzo, infondo non era la prima volta che mi capitava di vedere un mio protetto senza vestiti
-Fa come se fossi a casa tua-
-Beh a casa mia non girano ragazzi mezzi nudi-
-Ahahahahaha- sentendo la sua risata non potei fare a meno di sorridere
-Puoi sederti se vuoi-
-Puoi vestirti se vuoi- lo imitai
-In realtà non voglio- disse con un sorriso spavaldo
-Ahahahahah scherzavo, ora vado-

 

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