Rebel Rebel di DalamarF16 (/viewuser.php?uid=98962)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Una mattina come le altre? ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: La prova finale ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: tempo di voti! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Gita negli inferi! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: il fratello tranquillo... ***
Capitolo 6: *** capitolo 6: al motel ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1: Una mattina come le altre? ***
INTRODUZIONE: Ciao a tutti!
rieccomi dopo secoli a postare il seguito di "minacce dal passato, dal
presente e dal futuro", che trovate nella sezione Streghe o cliccando
sul mio profilo. Questa Fanfic però alla fine è a sè stante, non è
necessario aver letto la prima, per cui vi invito comunque a leggere
questa schifezzuola anche se non volete recuperarvi la prima.
Niente, io spero vi piaccia, vi invito a recensire se vi fa piacere,
anche in negativo, purchè lo facciate con educazione ^_^
Ah i Winchester arriveranno un po' più avanti, perchè il crossover mi è
venuto dopo un po', quasi per caso...
Capitolo 1: Una mattina come le altre?
Ecco. Ci siamo. La prova finale. E io non sono assolutamente
pronto. Sono nella mia camera, rannicchiato nel letto, girato su un
fianco, le mani premute sulle stomaco. Sono sveglio da ieri notte,
girandomi e rigirandomi nel letto. Non so nemmeno che ore sono, ma
sicuramente è molto presto, fuori è ancora buio.
La porta si apre piano.
-Chris- Wyatt si avvicina a me, attento a non far scricchiolare le
assi. Evidentemente il mio nervosismo è arrivato fino a lui nonostante
cercassi in tutti i modi di tenerlo per me. -Chris- ripete sussurrando.
-Ehi, fratellino-
Io non mi muovo. Sento i crampi allo stomaco peggiorare. Lui si siede
sul letto, gli giro la schiena. sono tutto sul bordo e lui ha tutto lo
spazio per mettersi comodo. Mi afferra una spalla e mi costringe,
volente o nolente, a voltarmi verso di lui. -Nervoso, piccolo?-
Io continuo a tacere. Non voglio parlare. Lui lo capisce, e non gli
serve usare la magia per questo. Si siede sopra il cuscino e mi fa
appoggiare contro di lui. Mi abbraccia, e senza che nemmeno me ne
accorga, improvvisamente sento solo il sonno, e mi addormento.
Finalmente dorme tranquillo. È
tutta notte che lo sento agitarsi, e non c'entra la nostra telepatia
qui. C'entra un vecchio letto rumoroso e il fatto che conosco mio
fratello. Gli tengo una mano, mentre mi usa come cuscino. Sono nervoso
anche io per lui. L'ho seguito lungo tutto il percorso, come suo tutor
e suo professore. Ha ottimi voti, ma deve ottenere il massimo se vuole
accedere ai corsi magistrali. Gli scritti sono andati benissimo. Non
avrei dovuto farlo, ma per metterlo tranquillo gli ho dato la soffiata
su quello che ha preso. Per fortuna la preside è zia Paige. Devo solo
augurarmi che non lo vengano a sapere gli anziani, o come professore
sono finito. Domani avrà la prova pratica. Non deve temere nulla, è
straordinario. Ma quando sei il secondogenito di una famiglia come la
nostra, è difficile non avere complessi di inferiorità anche se hai
salvato il futuro per ben due volte. E se tua zia è la preside, anche i
compagni non ti vedono molto di buon occhio, e di questo Chris ne ha
sempre pagato le spese.
Appoggio la testa contro il muro e
chiudo gli occhi. Sarà il caso che dorma anche io qualche ora.
I raggi del sole mi colpiscono in
piena faccia. Mannaggia a mio fratello e alla sua mania di dormire con
le persiane parzialmente aperte. Guardo l'ora. Sette meno cinque. Chris
dorme ancora come un ghiro. Tre ore di sonno sono poche per chiunque,
ma farà tardi se non lo sveglio. Lo scuoto dolcemente, finchè non apre
gli occhi
-Buongiorno-
Vedo i suoi occhi sbarrarsi. Salta
su come una molla
-Che ore sono?- chiede, già nel
panico
-Ehi, calmati. È tutto ok. Mancano
ancora due ore. Tranquillo-
Mi rilasso visibilmente. E cerco rifugio tra le braccia di Wyatt.
-Grazie per questa notte. Ne avevo bisogno-
-Sono tuo fratello anche per questo- mi risponde -Devi stare tranquillo
e calmo. Qualunque cosa succeda o ti chiedano di fare. Tu sei bravo,
Chris. Non devi temere niente-
-E se mi chiedono qualcosa che non so fare?-
-Tu?- mi sorride -Tu hai poca fiducia in te stesso. Hai salvato da solo
il futuro per ben due volte. Sei andato nel passato e hai conquistato a
suon di battaglie la fiducia del trio. Non c'è niente che tu non possa
fare, credimi. Dai vieni. Ti offro la colazione-
-Non ho fame-
-Muoviti!-
-Sul serio, Wyatt-
Stavolta non gli lascio nemmeno
finire la frase. Comincio a tirargli addosso i suoi vestiti e qualunque
cosa non contundente mi capiti a tiro.
-Ok, ok, ok! Hai vinto! Ora
lasciami stare ok?-
-Scorbutico- gli faccio il
solletico. Finalmente ride, mentre tenta di divincolarsi da me. Lo so,
posso sembrare eccessivo, ma non posso dimenticare quello che lui ha
fatto con me. Non solo salvandomi, ma anche i mesi successivi, quando
avevo paura di chiudere gli occhi, o perfino di usare la magia. Mi è
stato davvero vicino, sacrificando tutto il resto della sua vita,
compreso il suo studio. Per poco non gli è costato l'espulsione dal
corso di magia avanzata tanto i suoi voti sono precipitati.
Ora che è lui ad averne bisogno
voglio ricambiare, e poco importa se i miei metodi sono poco ortodossi.
Finalmente lo lascio. Ora ridiamo entrambi.-Vestiti che poi andiamo. O
ti devo cambiare io?-
-Non porto più il pannolino!- mi
ricorda lanciandomi la felpa del pigiama. Vado a cambiarmi pure io e
nel frattempo controllo di avere soldi a sufficienza per entrambi.
Sorrido mentre mi vesto. Wyatt non cambierà mai. Sempre pronto a farmi
ridere e a distrarmi da ciò che mi terrorizza. Mi guardo allo specchio.
Ho gli occhi arrossati, sembra che abbia passato la notte in lacrime,
ma ovviamente non è così.
Sono contento che gli sia tornato il buon umore. Ultimamente è stato
molto male, per via di quello che aveva fatto. Fortunatamente è
abbastanza forte, e sta superando lo shock, anche se è ancora reticente
sull'uso della magia. A meno che non sia per tormentare il
sottoscritto, ovvio. Tuttavia è tornato alla scuola di magia. Nessuno
ricorda il passato, per cui il rientro non è stato traumatico per
nessuno dei due, cioè ok per me sì, ma niente di nuovo. Le solite
storie di essere il cocco della preside solo perchè sono suo nipote, e
ora anche dell'assistente del prof, che altri non è che Wyatt.
Ho chiesto io di averlo come tutor. Scherzi e dispetti a parte, è il
miglior stregone che conosca dopo la mamma e le zie. Ed è anche stata
un'ottima scusa per stare ancora più vicini.
Finisco di allacciarmi le scarpe e scendo da lui. Mi sta già
aspettando. Mi lancia la giacca
-Sbrigati, piccolo. Non abbiamo molto tempo-
-Arrivo, arrivo-
Il bar è proprio dietro casa, ci arriviamo in pochi minuti. Non
parliamo per tutto il tragitto. Ci sediamo in un angolino appartato.
Wyatt ordina un po' di tutto. Io lo guardo, un po' stupito -Ma chi se
la deve mangiare tutta la roba che hai ordinato?-
-Tu. Sono tre giorni che non tocchi cibo-
-Non è vero! Ieri ho mangiato!-
-Sì una caramella- ribatte -Coraggio. Non vorrai svenire nel bel mezzo
della prova perchè ti mancano le forze, vero?-
-Te lo chiedo per favore. Non nominarla ok?-
-Scusa-
Però è vero. Sono tre giorni che non tocco cibo, e mi sento un po'
fiacco. Mangio con appetito, ma non troppo o la tensione potrebbe
giocarmi brutti scherzi.
È il momento di andare. Ora sono terrorizzato.
Non entro in casa. Orbito direttamente nella mia stanza. Mi cambio
perchè questa mattina ho messu su davvero la prima cosa che mi è
capitata sotto mano. Opto per qualcosa di comodo e semplice, che mi
permetta di sfruttare nel miglior modo possibile il mio corpo.
Pantaloni di cotone pesante verde militare, t-shirt bianca a maniche
lunghe e felpa col cappuccio, sempre bianca.
Dopodichè orbito alla scuola di magia. Non mi va di vedere la mia
famiglia
POST-CAPITOLO: eccomi qui di
nuovo! spero che abbiate gradito il primo capitolo, anche se
effettivamente non succede granchè. Nel prossimo capitolo Chris
affronterà la dura prova per diplomarsi. Ce la farà? O si caccerà in
uno dei suoi soliti guai?
Lo scoprirete solo leggendo!
Mi raccomando fatemi sapere che
ve ne è parso finora, e soprattutto se è fastidioso il blu per le parti
raccontate da Wyatt, nel caso lo cambio!
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Capitolo 2 *** Capitolo 2: La prova finale ***
Capitolo
2 - La prova finale
-Dov'è Chris?- mi chiede mamma
quando rientro
-E' orbitato. Sarà alla scuola di
magia. Lo sapete com'è fatto. Lasciamolo solo-
-E' teso?-
-E' nevrotico- Faccio un respiro e
guardo i miei genitori. -Non venite, per favore. So che lui non vi ha
detto niente, ma sarà più tranquillo senza di voi-
Papà annuisce. Naturalmente sapevo
che si era defilato dalla commissione d'esame, per risparmiare tutto
l'imbarazzo possibile a Chris. Orbito in camera. È ora che mi cambi
anche io. Oggi tenuta formale della scuola. Sbuffo. Mi sento molto
Harry Potter. Zia ti odio, penso mentre estraggo i pantaloni e la
camicia. Con la cravatta ho sempre dei problemi, ma mamma compare in
modo provvidenziale a sistemarmela.
-Mi raccomando. Bada a lui, cerca il
modo di tranquillizzarlo-
-Sai che lo farò-
La mamma mi abbraccia. Mi aiuta a
sistemare la giacca.e la toga. Prima che possa dire qualunque cosa
orbito alla scuola di magia. I ragazzi sono tutti riuniti. Tutti tranne
uno. E non c'è bisogno di fare il nome di quel qualcuno. Una ragazza mi
viene incontro. La conosco. Si chiama Jane ed è una delle poche
amicizie di mio fratello all'interno della scuola.
-Prof! Chris è sparito!-
-Sparito in che senso?-
-Non si trova. L'ho cercato ovunque e
tra due minuti si inizia-
-Merda-ops. Detto al alta voce
-Ehm...voi non avete sentito nulla, ok? Vado a cercare Chris- orbito da
mia zia. -Zia, prendi tempo. Chris non si trova-
-Wyatt. Sbrigati a trovarlo. Ovunque
sia. Temo che gli abbiano fatto uno scherzo. I soliti deficienti. Ad
ogni modo non avrai molto tempo-
Annuisco. Per prima cosa vado al
vecchio libro. Non trovandolo comincio a chiamarlo, anche con la mente.
Alla fine lo sento, sento la sua presenza molto vicina. Lo trovo chiuso
nello sgabuzzino, legato. Lo libero. Lui mi stringe forte. Noto che gli
sono rimasti solo i boxer addosso. Povero Chris, sta congelando. Lo
copro con la mia toga mentre recupero i suoi vestiti ben nascosti
dietro un armadio. Glieli porgo e lo lascio vestire. È ancora un po'
spaventato e ha anche tanto freddo. Gli butto la toga addosso perchè si
scaldi.
-Calmati. Dai vieni. Manca poco
all'inizio-
-Mi hanno tolto i poteri. L'effetto è
temporaneo, ma sono tra i primi-
-Ok. Ora ascoltami. Tu stai
tranquillo. Finirà presto. Se comincia l'esame prendi tempo. Usa la tua
agilità e il tuo cervello. L'hai già fatto una volta. Puoi rifarlo-
-Ero contro di te-
-Non importa. Non sono certo stato
tenero con te, eppure sei rimasto lucido, sfruttando l'unico potere che
ti ho lasciato. Usa quello che hai, e ricordati che puoi fare
incantesimi. Rimani lucido, e tutto andrà bene. Andiamo ora, la zia ci
sta chiamando-
Orbitiamo nei bagni vicino al
corridoio. -In bocca al lupo- dico e orbito di nuovo via. Lui mi
riacchiappa al volo, un vecchio trucco di papà -Che c'è?-
-La toga- dice restituendomela.
Esco dal bagno e mi riunisco ai miei compagni, più preoccupato che mai.
Fulmino con un'occhiata chi mi ha fatto questo, mentre Jane mi viene
incontro. Non siamo fidanzati, né altro, e non siamo interessati l'uno
all'altra in quel senso. In un certo senso siamo due emarginati. Lei
non ha praticamente nessuna dote magica, nessun potere attivo, ma è
un'ottima pozionista e ha sempre la rima pronta. Abbiamo legato subito.
-Stai bene? Scusa se ho avvertito Wyatt, ma avevo paura ti fosse
accaduto qualcosa-
-Hai fatto benissimo. Non preoccuparti. Grazie-
Ci sediamo insieme contro il muro, lasciando libero spazio a
esaminatori ed esaminati. Wyatt è dietro la zia, lo sento cercare il
contatto visivo con me, quello mentale non si è ancora stabilizzato
abbastanza da poterci parlare. Credo sia più teso di me. Gli anziani
orbitano tutti insieme, per fortuna non c'è papà con loro.
Tocca a Jane. Io sarò il secondo. Le do una pacca di incoraggiamento.
Pozioni e incantesimi per lei, almeno principalmente. Ancora una volta
mi stupisco della sua bravura. È davvero un fenomeno. Le vengono rime a
una velocità incredibile, quasi non ci pensa sopra. Sento lo stupore di
Wyatt. So cosa sta pensando: a me e lui per ogni incantesimo ci vuole
almeno un quarto d'ora per trovare delle rime decenti, e siamo in due!
Alla fine la congedano. Oh no. Non ho ancora i miei poteri, ho a
malapena il contatto mentale con mio fratello. Jane mi porge la mano e
mi aiuta ad alzarmi.
-Buona fortuna, Chris-
-Christopher Halliwell- chiama il capo della commissione, lo stesso
angelo bianco che mi ha punito lo scorso anno togliendomi il potere di
orbitare perchè ho sbagliato atterraggio di pochi metri.
Calmo Chris. Mi dico. Stai calmo. Andrà tutto bene.
Non incrocio lo sguardo di Wyatt, né quello della zia. So che lei lo
sa, e che cercheranno di aiutarmi. Il contatto ora è nitido. Mio
fratello ne approfitta subito.
“Forza fratellino. Tieni duro. Stanno tornando”
Non rispondo, ne faccio cenno di aver sentito qualcosa. Devo conservare
quel potere. Se se ne accorgono sono rovinato.
-Signorina, Halliwell, prego-
Paige si alza in piedi e viene di fronte a me.
-Felpa-
Balzo via e afferro appena in tempo la maglia prima che voli. Per
fortuna ho buoni riflessi. Lei tenta altri attacchi del genere, cerco
di evitarli appena posso, ma alla fine la mia felpa va a lei. Comincio
a tremare. Fa freddo.
L'anziano fa cenno di restituirmela e a me di indossarla. Almeno non
vuole farmi ammalare. Contrariamente alle mie abitudini tiro su la
cerniera fino in cima, coprendomi anche la gola
-Sta bene?- mi chiede l'anziano. Faccio un cenno affermativo con la
testa.
Mi fanno qualche domanda generica a cui rispondo senza quasi esitare,
nonostante un leggero tremore della voce dovuto al nervosismo.
Per ora se la sta cavando bene, ma
spero che gli tornino presto i poteri. Per fortuna con la zia i suoi
riflessi hanno funzionato bene. Trama un po', ma credo abbia soltanto
freddo. In effetti anche io non sono proprio a mio agio. C'è uno strano
freddo qui intorno, in più non so per quanto tempo sia rimasto là
dentro praticamente nudo. Guardo gli studenti in un angolo. Guardano
l'esame di mio fratello divertiti. Ecco i responsabili. Devo trovare il
modo di farli confessare, ma come? Non voglio si diplomino dopo quello
che hanno fatto passare a Chris. Mi congedo dalla commissione per
qualche minuto.
Vado dritto da Jane, che sta parlando
con i genitori, smaltendo la tensione post esame.
-Jane-
-Professore-
-Jane, ascolta. Ho bisogno del tuo
aiuto. Per Chris le cose si stanno mettendo male-
-Che succede?-
-Gli hanno tolto i poteri. Doveva
essere un incantesimo temporaneo, ma non li sta recuperando. Non può
continuare a lungo-
-Bastardi- sussurra lei. -Lo sapevo
che l'avrebbero fatto. Mi avevano giurato che sarebbe stato solo uno
scherzo-
-Ferma lì. Di che stai parlando?-
Lei non mi guarda. Sento lo sguardo
di suo padre su di lei, pieno di rimprovero e indagatore. È una
sensazione che conosco bene.
-Jane, guardami- le dico sollevandole
il mento -Ascoltami. Qualunque cosa tu abbia fatto, Chris non lo verrà
mai a sapere. Te lo giuro. Ma adesso devi aiutarlo perchè se no verrà
bocciato o ferito e io non posso fare niente per evitarlo-
Lei si morde le labbra e comincia a
piangere.
-Io non volevo. Mi hanno
costretto...hanno preso mia sorella-
-Capisco come ci si sente, credimi.
Però adesso aiutami, ok? Scrivi un controincantesimo, o qualunque cosa
ti venga in mente. Io non ce la faccio da solo-
Lei annuisce mentre io corro da zia
Paige. Rischio di cadere almeno una decina di volte. Stramaledetti
mocassini! Chiamo a me lei e l'anziano, che sospende per un attimo
l'esame. Do uno sguardo distratto a Chris. Sta bene. Meno male.
-Si può sapere che succede?- sembra
abbastanza seccato
-Hanno tolto i poteri ad Halliwell-
lo dico tutto d'un fiato.
-Ha le prove di quello che sta
dicendo?-
Io rimango interdetto. Non ci ho
pensato. Per fortuna ancora una volta la dea bendata è dalla mia parte.
Jane spunta in quel momento con un pezzo di carta in mano.
-Le ho io le prove. L'ho fatto io
l'incantesimo-
-Tu?- Paige è indignata
-Aspetti, preside. È stata costretta.
Avevano preso sua sorella. Lei non voleva. Ne sono sicuro- intervengo
in difesa della ragazza e questo basta a tranquillizzarla. Non sa cosa
è successo, ma sa che da qualche mese a questa parte l'ultima cosa che
farei è difendere chi fa del male a mio fratello. -Hai il contro
incantesimo?-
-Sì, preside-le porge il foglietto.
-Ne riparliamo dopo. Ora tornate
dentro e finiamo l'esame, prima che a quel ragazzo venga una crisi di
nervi- conclude l'anziano alludendo a Chris.
Paige mi porge il foglio e fa un
cenno inequivocabile. Mi avvicino a mio fratello, che ora per evitare
di tremare tanto ha freddo si stringe le braccia contro il petto. Non
indossa il cappuccio solo per non essere maleducato. Gli porgo la
formula
-Riprenditi i poteri e fa vedere a
tutti chi sei- gli sussurro facendogli l'occhiolino
Non capisco che succede. Sono troppo impegnato a non tremare. Prendo il
figlio che mi porge Wyatt. Recito la formula. Sento il potere tornarmi.
Finalmente posso affrontare l'esame in maniera dignitosa.
Nel combattimento sono contro Wyatt. So come comportarmi con lui, e,
nonostante si impegni con tutte le sue forze, alla fine non ha scampo.
Lui avrà le sfere di energia, ma la mia telecinesi è molto più potente,
e molto più controllata.
Negli incantesimi ho qualche esitazione in più, in compenso mi riprendo
alla grande con pozioni e rischi sui viaggi attraverso portali
spazio/temporali. Modestie a parte, posso ritenermi un esperto del
settore. Finalmente è finita. Esco dal portone e trovo Jane che mi
aspetta. Mi butta le braccia al collo, sussurrandomi più e più volte
“mi dispiace”
-Va tutto bene, non preoccuparti. Sta tranquilla- la stringo forte a
me. Naturalmente avevo sospettato il suo operato nella formula, ma mai
e poi mai ho dubitato che l'avesse fatto volontariamente. -Va tutto
bene. Va tutto bene-
Lei mi lascia andare. Ci sorridiamo.
-Scusami-
-Basta. Non ti voglio più sentire. Andiamo a mangiare qualcosa ti va?
Ho fame-
PERSONAL
SPACE: Ciao! ecco qui il secondo capitolo, nessuno ha recensito, ma
capisco anche che il primo capitolo era abbastanza penoso, mi sono
accorta di aver toppato in pieno la divisione, ecco perchè in questa
seconda parte ho infilato tutta la prova finale alla scuola di
magia...che dire...spero che questa volta qualcuno recensisca anche
solo per dirmi che questa storia fa schifo XD
Buone feste!
Al prossimo
capitolo!
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Capitolo 3 *** Capitolo 3: tempo di voti! ***
PERSONAL SPACE: rieccomiiiii!!
scusate scusate! lo so che non aggiorno da una vita, ma non mi sono
dimenticata, sono solo stata incasinatissima (e ammalatissima, ma
questa è un'altra storia XD XD)
Ho visto che qualcuno ha recensito, sono molto contenta che stiate
apprezzando questa cosa! spero mi direte anche quando inizierà a farvi
schifo XD
Bon basta...ho parlato anche troppo...a dopo!!!
Capitolo 3: Tempo di voti!
Siamo in
riunione per decidere i voti di mio fratello e Jane. Di mio fratello in
particolare. Io non mi pronuncio. Ho paura che qualsiasi cosa dica,
possa sembrare di parte.
-Wyatt?- mi interroga
zia Paige. Vorrei ucciderla. Speravo mi lasciasse in pace -Vorremmo un
tuo giudizio su entramb-
-Jane non ha poteri
attivi, ma è una strega molto abile sotto tutti gli altri aspetti. E
come ha affrontato la situazione, tirando fuori dal nulla un
controincantesimo così efficace va assolutamente a suo vantaggio. Opto
per la lode-
-E Christopher?-
Sto zitto.
-Ragazzo. Lo sappiamo
che è tuo fratello, ma vorremmo sentire cosa ne pensi di lui- mi
rassicura uno degli anziani
-Ha affrontato mezzo
esame senza i suoi poteri, cavandosela dignitosamente per quanto ha
potuto- dico -Credo bisogni tenerne conto. Sugli incantesimi è un po'
lento, ma non ne ha sbagliato uno, tutto sommato. E per il resto si
vede che ha studiato sodo-
-Lode?-
-Vorrei non esprimermi
a riguardo, se possibile-
-D'accordo. Apprezziamo
la tua correttezza-
Sono in un angolo. Sto sfogliando un libro
di storia. Jane è andata un attimo al bagno. A un tratto mi trovo
davanti il resto della classe
-Bello scherzo mi avete fatto, ragazzi.
Peccato non abbia funzionato-
-Sei solo paraculato da tuo fratello. Ma
adesso non è qui a difenderti-
Sbuffo. Ma perchè non mi lasciano in pace?
Che colpa ne ho io se sono nato nella famiglia di streghe più potente
sulla faccia della terra?
-Credi davvero che da solo non ce la
farei?- suona un po' più spaccone di quanto voglia esserlo in realtà. A
dire il vero non voglio nemmeno affrontarli, tanto sono stufo di questa
situazione -Ad ogni modo lasciatemi in pace. Senza Jane a scrivervi gli
incantesimi non ce l'avreste mai fatta-
-Come vuoi, piccolino- non raccolgo la
provocazione, limitandomi a continuare a fare quello che stavo facendo.
Jane torna poco dopo. Non si è accorta di nulla per fortuna.
Aspettiamo insieme i primi risultati. Io
sto ancora tremando. Continuo ad avere un freddo terribile. Ora ho la
mente aperta a mio fratello. Lui non mi dice nulla, e io non gli chiedo
nulla. Ma a un certo punto viene verso di me con una delle sue felpe.
Me la porge.
-A furia di sentirti aver freddo mi si sta
surgelando il cervello. Mettitela, coraggio- è una felpa rossa, e mi
sta decisamente larga, ma per lo meno serve a scaldarmi un po'
-Grazie-
-Stai bene, vero? Non ti stai ammalando?-
-Sto bene. Non preoccuparti-
-Chiedo scusa- dico al
termine dello scrutinio dei voti dei primi due esaminati -Ma a chi ha
fatto quello scherzo a mio fratello, verrà fatto qualcosa?-
-Non ti è dato saperlo,
Halliwell. Ad ogni modo no. Non ci saranno conseguenze- mi risponde il
capo degli anziani. A questo punto si che mi arrabbio. Tuttavia mi
sforzo di controllare la mia voce, per non far passare guai alla mia
famiglia
-No, fatemi capire. Mio
fratello era terrorizzato e non volendo è orbitato per sbaglio in una
delle vostre riunioni, lo ripeto, senza agire con lucidità. E lo avete
punito, gli avete tolto il potere di orbitare ed era appena stato preso
di mira da un angelo nero. Questi ragazzi hanno preso un ostaggio,
hanno ricattato una studentessa. Ho trovato mio fratello legato in uno
sgabuzzino con addosso soltanto i boxer e senza i suoi poteri. E voi
volete lasciarli impuniti?-
La zia mi prende per le
braccia, trattenendomi. Ero partito pacato, ma poi non volendo il tono
di voce si è fatto più duro.
-Wyatt- dice in tono di
avvertimento facendo pressione con le dita. Io faccio un respiro
profondo.
-Mio fratello è stato
punito per non aver fatto nulla di male a nessuno-
-Suo fratello ha
dimostrato di non saper controllare i propri poteri-
-Giusto... e invece
questi ragazzi li sanno usare per cui vanno premiati?- ora sono davvero
furioso. Mi libero con uno strattone dalla presa della zia
-Non è tuo compito
giudicare il lavoro degli anziani. Modera i toni, ragazzino-
-Wyatt, taci!- mi
avverte Paige. Sa esattamente quello che avrei voglia di sputargli in
faccia. Per fortuna non sono ancora così furioso.
-Scusatemi- dico
uscendo. La scuola ha un piccolo cortile dove poter andare nelle ore di
pausa o fuori dall'orario delle lezioni per quei ragazzi che non
tornano a casa la notte. Raccolgo una pigna e la lancio con tutta la
mia forza, facendola disintegrare contro il tronco.
-Ahi- mi porto una mano alla fronte e mi
appoggio al muro, con un gemito di dolore
-Che succede, Chris? Tutto a posto?-
La fitta si è calmata. Sorrido a Jane,
scuotendo la testa. La rabbia di mio fratello mi è arrivata addosso
senza preavviso. Deve essere abbastanza arrabbiato.
-Tranquilla. Sono un giramento. Forse ho
mangiato troppo oggi-
-Ma se hai toccato poco o niente!-
-Sì, in compenso questa mattina Wyatt mi ha
offerto la colazione. Ha ordinato roba per dieci persone come minimo-
Di comune accordo con mio fratello, abbiamo
deciso di non dire a nessuno della nostra telepatia, per cui nemmeno
Jane sa il nostro segreto.
-Era solo in pensiero per te. Diventi
nevrotico quando sei nervoso lo sai?-
-Sì, già me l'hanno detto- nella
fattispecie mia madre e le mie zie nel mio viaggio nel passato. In
effetti, ripensandoci, sono stato un angelo bianco piuttosto
nervosetto, ma questo non posso rivelarglielo.
-Ehi, Halliwell!- i ragazzi attirano la mia
attenzione. -Guarda chi abbiamo qui!-
Non credo ai miei occhi. Sbianco. Ha in
braccio il piccolo me del passato, e tiene il piccolo Wyatt sollevato
per le bretelle.
“Wyatt!!! Corri! Abbiamo un problema!!”
penso nella mia mente.
-Wyatt!- grido -Proteggiti!- il piccolo mi
guarda. Finalmente una persona di cui fidarsi. Guarda il ragazzo che lo
tiene; improvvisamente il ragazzo lo lascia cadere a terra, tenendosi
la mano ustionata. Ahia! Piccola peste... appena tocca terra solleva il
suo scudo difensivo. I ragazzi si spaventano e si smaterializzano. Io
corro dal piccolo, che abbassa lo scudo e si lascia prendere in
braccio. È spaventatissimo. Comincia a piangere. -No piccolo
tranquillo. È tutto ok, tutto a posto. Calmati-
“WYATT!!!” ma l'urlo mi ritorna indietro.
La sua mente è chiusa.
-Chris? Mi dai una spiegazione?- Jane mi
sta guardando -Chi è questo bambino?- all'improvviso noto una cosa a
terra. Tenendo stretto Wyatt la prendo per mano e comincio a correre
più velocemente che posso -Chris! Ahio! Mi fai male! Che succede?-
-Zitta e corri!- la faccio riparare dietro
una scrivania. Le do il piccolo e faccio scudo a entrambi mentre
un'esplosione ci assorda. Li stringo forte, premendo la testa di lei
verso il basso
Per fortuna, nessuno si fa male, ma la
scuola è in fiamme. -Portalo fuori. Fa in modo che non gli accada
niente. Ti prego-
-E tu?-
-Cercherò di spegnere il fuoco-
-D'accordo- inaspettatamente mi bacia sulle
labbra -Non farti male. Ti prego-
-Vai!-
-Ehi! Mare, fermare, lasciare, trovare.
Usale!- e corre via con mio fratello in braccio. Penso febbrilmente,
mentre cerco di farmi venire in mente un'idea. Comincio a tossire, la
scuola è quasi tutta in legno, e le fiamme si stanno espandendo
velocemente
-Che l'acqua del mare, possa questo fuoco
calmare. Ciò che prima dell'esplosione era stato, ora venga ritrovato-
Non resto a vedere quello che succede.
Cerco di uscire da questo inferno il prima possibile. Decisamente ora
il freddo mi è passato. Finalmente sbuco all'aria aperta. Jane mi sta
aspettando.
-L'hai spento?-
-Non lo so. Ho pronunciato l'incantesimo e
me la sono fidata. Altrimenti non sarei mai uscito da lì. Il piccolo?-
Mio fratello ci viene incontro di corsa,
ovviamente attirato dall'esplosione.
-State bene?- Poi si blocca quando vede chi
tengo in braccio. -E' uno scherzo vero?-
Scuoto la testa.
-Ehi! Che sta succedendo? Chi è questo
bambino?-
Chris non farlo! Non
dirglielo! Penso disperatamente nella mia mente mentre cerco una logica
in tutto questo susseguirsi di assurdità.
“Chris! No!”
Ma figuriamoci se mi dà
retta.
-E'...è Wyatt- dice
dopo una breve esitazione. Io alzo gli occhi al cielo, esasperato.
-Cosa?- giustamente lei
è un po' confusa -Smettila di prendermi in giro, Chris-
-Non ti sta prendendo
in giro. Ma voglio qualche spiegazione-
-AH!- Chris grida e
cade a terra, tenendosi lo stomaco.
-Chris! Che ti
succede?- chiudo la mia mente per escludere il suo dolore. Wyatt è
caduto a terra, e ora sta proteggendo sé stesso e mio fratello. -Wyatt,
lasciami entrare, lasciami entrare per favore. Chris! Fa qualcosa!- ma
lui è troppo impegnato a contorcersi dal dolore per fare o dire
qualunque cosa.
-Professore...-Jane
comincia ad avere davvero paura
-Wyatt- la correggo.
Faccio un respiro profondo per calmarmi. -Ascolta, Jane. Ora calmati.
Ascolta. Con questo bambino, ce n'era un altro? Più piccolo?- annuisce
-Merda-
-Professore...Wyatt...
che succede? Cos' ha Chris?-
-Senti. Ora non ho
tempo. Appena riesco a convincere il piccolo me ad abbassare la
barriera e capire come sta sta mio fratello ti dirò tutto. Per ora abbi
pazienza ok? Parla con lui. Tienilo tranquillo e cerca di fargli
prendere lucidità-
So di essere sotto lo scudo di Wyatt.
E so che qualcuno sta facendo qualcosa di terribile al piccolo Chris,
come se gli stesse scavando nella pancia. E siccome quello che succede
a lui si ripercuote su di me, al momento sono estremamente impegnato a
combattere il dolore.
So che dovrei cercare di far sì che Wyatt
abbassi la barriera, ma non ci riesco. Appena penso, spero che sia
finita, mi colpisce una nuova fitta che mi piega in due.
-Chris, ehi Chris, calmati ti prego. Sta
tranquillo. Ci siamo noi- è Jane. Cerco di calmarmi, ma è difficile, è
come se mi stessero conficcando un palo nello stomaco.
-W...Wyatt...abbassa la... barriera Wyatt.
Ti... prego...AHHH!-
Il piccolo mi ha sentito, il mondo torna a
essere dei suoi colori naturali. Wyatt, quello grande, si china su di
me. Cerca di guarirmi, ma non può. Non ho ferite fisiche. Ma il dolore
è troppo.
E' svenuto. Almeno sta
tranquillo. È ancora tutto contratto, però. Prendo Wyatt in braccio, e
afferro anche mio fratello. Mi rivolgo a Jane
-Dammi la mano. Sarà un
po' strano, ma qualunque cosa succeda, non perdere mai il contatto con
me, ok?-
-Ok-
Ci troviamo nella mia
camera.
-Siediti. Ti girerà un
po' la testa, ma passerà presto. Tranquilla. Tienili d'occhio entrambi
per un attimo. Non temere. Chris è forte. Ce la farà. Torno tra poco-
Già da tempo ho
localizzato la presenza del Chris del passato. In pochi secondi orbito
da lui. Sciocchi. L'hanno lasciato incustodito. Gli esce sangue dalla
pancia. Prima che sia troppo tardi lo guarisco. Non perdo tempo a
guardarmi in giro. Torno a casa col piccolo tra le braccia.
Trovo Chris e Jane
abbracciati.
-Grazie, Wyatt- mi dice
con un sorriso. Per tutta risposta gli do in braccio il piccolo sé
stesso, che ora dorme tranquillo
-Io sto ancora
aspettando spiegazioni-dice Jane.
PERSONAL SPACE: Rieccomi! spero
che abbiate gradito anche questo capitolo e che me lo facciate sapere!
(anche se non vi è piaciuto potete farmelo sapere :) )
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Capitolo 4 *** Capitolo 4: Gita negli inferi! ***
PERSONAL SPACE: ciao! scusate! lo so
che è passata una vita dall'ultimo capitolo, ma sono una studentessa
disperata in fase esami che non ha trovato finora due minuti per
pubblicare questo capitolo! Però eccomi qui.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito! Mi fa piacere che questa
schifezzina vi stia piacendo e spero continuiate!
Siamo al quarto capitolo, e ci avviciniamo sempre più alla seconda
parte del racconto e al crossover con Supernatural...sì questa in
sostanza è una lunga introduzione alla storia vera e propria! Buona lettura!
CAPITOLO 4: Gita negli inferi!
-Mm...giusto- dice mio fratello e mi guarda. Ecco bravo
Wyatt, passami la patata bollente...
-Loro...siamo noi- dico esitante. Lo so, è una pessima spiegazione, ma
non mi viene in mente altro modo per dirlo. -Cioè, sono i noi del
passato. Non so come hanno fatto a portarli qui, ma l'importante è che
ora stiano bene-
-Sembrate saperne sui viaggi del tempo- commenta lei
-Bè vedi...se tu vivi in questo presente, tutto sommato niente male, lo
devi solo a Chris- interviene mio fratello -Ha viaggiato nel tempo, per
salvarci-
-E stavi con la tua famiglia?-
Alzo le spalle
-Da qualche parte dovevo pur stare. All'inizio mi sono finto il loro
angelo bianco, ma la verità poi è venuta fuori. Per fortuna. Non ce la
facevo più a mentire-
-E ora che ne facciamo di questi due?-
io e Wyatt ci guardiamo
-Papà!!!- gridiamo in coro
Ma invece di papà ci raggiunge zia Phoebe. Naturalmente non orbitando.
Ci ha solo sentiti gridare e ha salito le scale.
-Ma che belli!- prende Chris dalle mie braccia e lo coccola, poi fa lo
stesso con Wyatt. Solo quando nota le facce leggermente basite di me e
mio fratelo e quella di Jane che ormai ha assunto la forma di un punto
interrogativo si rende conto. -Un attimo. Sono chi penso io?-
-Affermativo- risponde Wyatt. -Dov'è papà?-
-E' negli inferi con vostra madre a caccia di un demone-
-Che cosa?!- salto su. Ma come diavolo gli è saltato in mente di
portare mamma laggiù? Per di più da soli
-Tranquillo tigre. Niente di veramente pericoloso- mi restituisce il
piccolo me stesso con un sorriso-Ora però devo andare-
-Cosa?!- questa volta è Wyatt -Nononononono tiprego, ti prego, ti prego
non ci abbandonare così-
-Mi dispiace, mi aspettano in redazione-
-Fantastico. E ora che ne facciamo di questi due?- sbotto
-Potresti cambiarti il pannolino, tanto per cominciare-
-Cosa?-
-Hai cambiato i miei, puoi cambiare anche i tuoi!-
-E che cavolo, perchè tocca sempre a me?- sbuffo. Ma lui me lo prende
dalle mani.
-Faccio io dai. Per questa volta. Tenete a bada Wyatt voi due, però.
Potete farcela?-
-Certo prof-
-Wyatt- rettifica mio fratello con un sorriso, mentre ci lascia soli e
orbita via, probabilmente a comprare dei pannolini, visto che in casa,
ovviamente non ne abbiamo.
Mi siedo sul letto di mio fratello. Chiamo a me un vecchio portachiavi
e lo faccio girare attorno a Wyatt. Lui gira la testa dappertutto e
cerca di acchiapparlo. Glielo lascio prendere poi lo faccio orbitare.
Lui ride come un pazzo
-Sembri conoscerlo bene- mi dice Jane sedendosi accanto a me -Sei
rimasto molto nel passato?-
-Lo facevo giocare spesso- sto evitando la domanda, ma non mi va di
parlare di quel viaggio. Sollevo Wyatt fin quasi al soffitto, poi
lascio di colpo il contatto per riprenderlo subito prima che tocchi il
letto. Sento Jane trattenere il respiro-Non preoccuparti- la rassicuro
-Non potrei mai permettere che gli accada qualcosa di male-.
-Non saresti male come padre- commenta lei abbracciandomi. Sento che
non è esattamente un abbraccio tra amici, e all'improvviso ho paura. Ne
ho la conferma quando cerca di baciarmi. Mi scosto, molto in imbarazzo.
Sento Wyatt chiudere la mente, senza una parola. -Chris, coraggio- mi
sussurra lei, cercando di farsi di nuovo avanti, ma immagini di Bianca
mi balenano davanti agli occhi. La scosto, prendendola delicatamente
per le braccia
-Non posso- sussurro, la voce non proprio ferma -Ti prego-
Lei mi abbraccia, e questa volta è un abbraccio di innocente amicizia.
La stringo forte, grato che non si sia arrabbiata sul serio con me.
-Come vuoi, Chris- mi sussurra. Wyatt ci guarda, sorride. Gli
scompiglio i capelli, un po' assente. -Chris? Non volevo ferirti, lo
giuro-
-Ehi, ehi, ehi. Tranquilla.-le prendo il volto tra le mani e la guardo
negli occhi, so che i miei sono leggermente lucidi, ma la mia
voce resta ben salda -Tu non c'entri, ok? Non c'entri tu, te lo giuro.
Non è colpa tua, credimi. È qualcosa...che non so spiegare-
-Non mi devi spiegazioni. Ti conosco ormai, o per lo meno penso di
conoscerti. Tutto questo non è mai successo, d'accordo?-.
In risposta le do un bacio sulla fronte. Wyatt attira la nostra
attenzione alzandosi in piedi, un po' instabile sul materasso del
letto, e allunga le manine verso di noi. -Posso?-
-Certo. Sono sicuro che non ti respingerà- e infatti il piccolo si
lascia prendere in braccio di buon grado. -Gli piaci-
-Dici?-
-Di solito è diffidente. Un po' come il “nostro” Wyatt- accarezzo la
fronte del bambino, lui sembra un po' sperduto, e non gliene do torto;
anche se conosce l'ambiente, è abbastanza grande per capire che
qualcosa di sbagliato c'è.
-Non potreste, semplicemente...riportarli indietro, al loro tempo?- mi
chiede Jane
-Potremmo, ma non sappiamo perchè sono qua. Potrebbero averli rapiti,
ma non certo quei quattro idioti, o per lo meno non da soli, per cui
non è il caso di rimandarli indietro a cuor leggero. Non me la sento-
-Capisco... ma... davvero hai cambiato i pannolini al professore?-
-Quando la smetterai di chiamarlo così? Dovrà correggerti a vita?
Comunque sì, è vero. Quando sono arrivato da loro non aveva nemmeno un
anno- taccio per un po', poi tento di nuovo il contatto con mio padre.
Faccio capire a Wyatt di tornare. Comincio a sentirmi un po' in
difficoltà. Stanno venendo fuori troppe cose sul mio viaggio nel
passato, cose di cui non voglio parlare. Mio fratello compare poco
dopo. Col piccolo che strilla come un dannato. Scuoto la testa mentre
lo prendo e lo cullo. -Sei un imbranato- dico ridendo -L'hai cambiato?-
-Sì-
-Mi sa che ha fame. Scendiamo a preparargli qualcosa. Wyatt, sali in
soffitta. Dovrebbero esserci ancora degli scatoloni con dentro i nostri
biberon e cose così. Cercale dai-
-Tu prova a contattare papà-
-Ho già provato. Non risponde-
Ottimo. Quando non c'era bisogno di
lui stava sempre a ronzarci intorno. Naturalmente ora che davvero ci
serve, lui sparisce. Con un moto di irritazione salgo le scale fino in
soffitta. In un angolo la mamma e le zie hanno stipato qualcosa come 70
anni di generazioni di Halliwell.
Ho voglia di mettermi le mani nei
capelli. Che lavoraccio!
“Chris, ti odio. Voglio che tu lo
sappia!”
“Lo so, lo so”
Sbuffo e mi metto a spostare gli
scatoloni più recenti. Per fortuna sulla maggior parte è stata scritta
l'epoca di appartenenza. Ovviamente non sono così fortunato e mi tocca
aprire tutti i restanti scatoloni
“Wyatt”
“Sì?”
“Qualunque cosa accada, non indossare
niente di quello che trovi lì dentro. L'ultima volta zia Paige si è
trovata nel bel mezzo di un raduno hippie. Non è stata una bella
esperienza”
“Ok, capo. Tutto bene? Ti sento un
po' turbato”
“Ne parliamo poi, ok?”
“Va bene”
Ora sono ancora più guardingo, ma
alla fine trovo quello che cerco. Con un gesto esasperato orbito tutto
in cucina, poi scendo. Sono tutto impolverato. Mi sento un vecchio
rifiuto anche io a furia di star la dentro.
Solo quando vedo le loro facce mi
ricordo che tecnicamente ero vestito bene. Mi guardo. La camicia una
volta bianca ora è di tutte le sfumature che può avere la polvere,
mentre i pantaloni ormai sono anche quasi strappati. La cravatta
l'avevo abbandonata tempo prima e probabilmente è dispersa alla scuola
di magia. Guardo Jane
-Chiamami professore ora, vediamo se
ti viene così spontaneo- la sfido. Chris ride. Lei mi guarda un attimo,
indecisa, poi inizia a ridere anche lei. Penso che lei e mio fratello
starebbero davvero bene insieme. Ma vedo qualcosa negli occhi di lui
che mi preoccupa. E non poco. Anche ora, nei suoi occhi c'è tanta
tristezza, ben nascosta, è vero. Ma lo conosco. Per me è assolutamente
evidente, come se me l'avesse detto. E qui non c'entrano i nostri
poteri.
Una volta mangiato i piccoli
finalmente dormono tranquilli.
-Ragazzi, io torno alla scuola di
magia, vediamo se ci sono stati tanti danni dall'incendio- dico a un
certo punto.
-Vado io, Wyatt. Credo dovrò
rispondere anche delle mie azioni- mi ferma Chris. È una scusa per
allontanarsi da casa, credo. Annuisco.
-Ehi. Nel dubbio stai zitto e
chiamami, ok?- lui annuisce mentre già sta orbitando via.
-Prof. Wyatt. Posso fartela una
domanda?-
-Certo-
-Perchè Chris è così triste?- la
guardo come se la vedessi per la prima volta. Non pensavo lo conoscesse
così bene. Mio fratello è molto bravo a nascondere i suoi veri
sentimenti.
-Vorrei poterti dare una risposta,
Jane, ma la verità è che non lo so. È un po' che è turbato, ma tra gli
esami, una cosa e l'altra non siamo ancora mai riusciti a parlarci una
volta-
-Mi dispiace tanto per oggi-
-Me l'hai già detto. Non avevi
scelta. Lo capisco. È una sensazione che conosco molto bene. Sei stata
leale a confessare, ma soprattutto a mettermi in guardia. Se no Chris
non l'avremmo trovato in tempo-
-Davvero non sapevo dove fosse-
-Lo so- la rassicuro -Senti me li dai
dieci minuti? Sto impazzendo dentro questi vestiti. Fa come se fossi
pure a casa tua. Ma se non ti scoccia dai un'occhiata ai piccoli-
-Certo-
Finalmente! Pantaloni della tuta e
felpa! Sono libero!
Torno subito di sotto. Devo fare
ordine in tutta quella faccenda. Mi faccio raccontare per filo e per
segno quello che è successo.
Le pareti sono un po' sbruciacchiate, ma tutto il resto è tornato
normale. Sospiro di sollievo. Ero un po' preoccupato. Trovo zia Paige
nel suo studio. Sembra un po' scoraggiata. Le massaggio dolcemente le
spalle e il collo. Lei mi guarda con un sorriso stanco.
-Zia. Tutto bene?-
-E' stata una lunga giornata, piccolo- stranamente, se è lei a
chiamarmi così non mi dà fastidio -stai bene tu? Prima quello scherzo,
poi l'incendio-
-Sono ancora tutto intero. Sto bene. Per fortuna c'era Jane con me. Mi
ha suggerito le parole per sistemare tutto senza lasciarci la pelle-
Lei mi stringe forte. Io ricambio. Lei appoggia le sue labbra al mio
orecchio
-Congratulazioni. Ammesso a pieni voti al livello superiore. Diplomato
con lode. Shh, però non dirlo a nessuno-
Sono così felice che la stringo più forte ancora. Lei mi riempie di
baci. -Ora devi metterti davvero sotto-
-Lo farò, zia. Te lo prometto- sussurro mentre mi stacco da lei. -Però
abbiamo un problema a casa. Vado a cercare papà e mamma. Tu vai a
casa-
-Problema serio?-
Annuisco. Orbito via.
Mi materializzo nel bel mezzo di una battaglia. Non vedo chiaramente
come stanno mamma e papà, ma senza pensarci comincio a far volare via
demoni. A un tratto mi ritrovo a terra, papà sopra di me. Una sfera di
energia mi ha sfiorato la testa
-Grazie- papà mi orbita al sicuro dietro un masso, mentre mamma finisce
il lavoro. La mia comparsa li ha disorientati
-Che cavolo ci fai qui, Chris?- mi aggredisce Leo -Vuoi farti ammazzare
forse?-
-Ero preoccupato! Sono sei ore che ti chiamiamo papà. Sei ore! E zia mi
dice che tu e la mamma siete da soli negli inferi-
-Tu devi startene buono! Se non ti dico niente, tu non fai niente,
chiaro?!-
-Ma....-
-Tu sei un angelo bianco. E d'ora in poi farai quello che ti ordino-
-Cosa?!-
-Se è l'unico modo per tenerti fuori dai guai, e a quanto pare lo è,
farai solo il tuo lavoro di angelo bianco-
Nero dalla rabbia, orbito dritto nella mia camera. Prendo il mio zaino
e qualche vestito alla rinfusa, i miei libri di scuola e i risparmi di
questi ultimi anni. Poi orbito di nuovo, senza nemmeno passare a dire
due parole a Wyatt. Saprà dove trovarmi. Lo sa sempre.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5: il fratello tranquillo... ***
PERSONAL
SPACE: E ora non so nemmeno come chiedervi scusa...sono imperdonabile
:((( ma ebbene sì, sono riuscita a perdere il file... però ora l'ho
ritrovato..quindi eccomi qui a postare il seguito dopo secoli di
asssenza...
CAPITOLO 5: Il fratello tranquillo...
-E' il caso che vada, ora. I miei
genitori cominceranno a preoccuparsi. Posso chiamare un taxi?-
-Ma che taxi! Ti ci porto io a casa,
tranquilla> la rassicuro
-Certo, tranquillo-
Le passo un braccio attorno alle
spalle e la orbito poco lontano da casa
-Grazie di tutto- mi dice
-Grazie a te- le rispondo, serio come
non mai. Lei si alza in punta di piedi e cerca di baciarmi, ma io
scompaio prima che possa riuscirci. La mia mente è un punto di domanda.
Jane comincia ad avere qualcosa di sospetto. A un tratto qualcosa mi
riporta sulla terra. E non in senso figurato! Che botta!! sento Chris
furioso.
Orbito a casa del nonno. Ho bisogno di stare lontano da casa, lontano
da qualunque cosa sia magico, almeno per ora. Come può farmi una cosa
del genere? Come può relegarmi ad un angelo bianco? Per di più non so
nemmeno guarire.
Lui mi apre subito la porta.
-Chris!-
-Ciao, posso restare qui per un po'?-
-Ma certo! Dovrai accontentarti del divano però, se vuoi restare a
dormire. Sei nei guai?-
-No, tranquillo. Voglio solo star lontano da mio padre per un po'-
-Dai entra. Caffè?-
Scuoto la testa mentre appoggio la zaino a terra e mi siedo sul divano.
Cerco di calmarmi. Ho il respiro affannato. Mando la testa tutta
indietro e chiudo gli occhi. Finalmente sono più calmo, decisamente più
calmo.
Il nonno non mi pressa. Come al solito, mi lascia tutto il tempo che
voglio. Mi conosce. Non mi fa domande, aspetta che sia io a
parlare. -Chris, sistemati pure come vuoi. Sei il benvenuto, lo
sai-
-Grazie-
Mi sdraio sul divano. Sento Wyatt che mi chiama, chiedendomi cosa mi
sia successo.
“Lascia perdere” gli rispondo “non ho voglia di parlare, scusami”
Ora sono io che mi sto arrabbiando.
Ne ho abbastanza di questo atteggiamento di Chris. Tuttavia, non posso
certo lasciare la zia con i piccola per troppo tempo, soprattutto
perchè è sola.
“Dopo facciamo i conti, che tu lo
voglia o no” lo minaccio, poi torno.
Trovo mamma e papà che discutono. Zia
Paige mi fa un cenno molto eloquente. Insieme orbitiamo i piccoli al
piano di sopra, ma non è sufficiente. Le loro grida si sentono senza
sforzo anche al piano di sopra.
-Ma che è successo?- chiedo
-Non lo so, ma mi sa che tuo fratello
ne ha combinata una delle sue, credo-
Ascolto un po'.
-Non credo. È mamma a difendere
Chris, non il contrario-
Prendo il piccolo Chris in braccio,e
faccio cenno a Paige di tacere. I toni si sono infiammati
-Non puoi trattarlo così! Sai
benissimo che Chris non è un angelo bianco!-
-Vuoi che muoia?! Eh? Vuoi che
muoia?!-
-Chris ha quasi vent'anni! È un
ottimo stregone, ha salvato il futuro e tu lo tratti come un bambino!
In più ha l'indole dello stregone, non puoi relegarlo a fare l'angelo
bianco solo perchè sei un anziano!-
Dunque è questo il problema. Mamma ha
ragione. Chris non potrà mai essere un buon angelo bianco. Certo nel
passato lo è stato, ma aveva Leo ad affiancarlo. Se un suo protetto
dovesse ferirsi, lui non potrebbe fare altro che vederlo morire senza
poter fare niente, e questo lo ucciderebbe. Però è anche vero che ha
una certa tendenza a cacciarsi nei guai, ma credo sia una prerogativa
di famiglia.
-meglio che vada a calmare gli animi-
e a cercare Chris, completo dentro di me
Scendo le scale con molta cautela.
Quando c'è una lite in corso la prudenza non è mai troppa.
Stanno continuando a discutere.
-MAMMA! PAPA'!- grido con tutto il
fiato che ho in corpo -ADESSO BASTA!-
-Tu vai a prendere tuo fratello. E
sarà il caso che lo faccia in fretta o ne ho anche per te!- mi
aggredisce mio padre
-Ne hai anche per me?- sbotto -Bene.
Fa pure! Ma smettila di trattare Chris come fosse il tuo pupazzo! Un
giorno sei il padre migliore che possa desiderare, subito dopo lo
tratti come un cane. Tu non c'eri, avevamo bisogno di te. Mancavate da
alcune ore e ci stavamo preoccupando!-
-Dovevi venire tu!-
-Dunque per te io posso anche
crepare, vero? Perfetto. Sai che ti dico. Trovatelo da solo Chris!-
prendo fiato e mi rivolgo in tono civile a mamma -Mamma, di sopra ci
sono i piccoli Wyatt e Chris dal passato. Non sappiamo come siano
arrivati qui, o chi li abbia mandati. Occupatevene voi-
-Tu dove vai?- mi chiede
-Affari miei- rispondo mentre già sto
orbitando. Papà cerca di prendermi al volo, ma in qualche modo riesco a
sfuggirgli. Orbito da Chris.
-Che ci fai qui?- accolgo mio fratello con scarso entusiasmo. Il nonno
sta tenendo un incontro di lavoro giù di sotto, e siccome non sono in
vena, mi sono rifugiato nella sua camera da letto, giusto per star
tranquillo -A casa non ci torno, puoi andare a dirglielo-
-Non ci torno nemmeno io. Non dopo quello che mi ha detto-
Mi alzo a sedere, improvvisamente stupito. Gli faccio cenno di sedersi
accanto a me. So che lui e papà ogni tanto avevano delle discussioni,
ma non credevo che lui potesse arrivare a tanto. Sono io la testa calda
della famiglia.
-Spero non sia colpa mia- dico.
-No, tu non c'entri. Ma che hai combinato?-
-Niente- mi guarda scettico -Te lo giuro! Mi sono materializzato nel
bel mezzo di una battaglia. Ho cominciato a combattere, poi papà mi ha
evitato una sfera di energia e quando mamma ha finito i demoni mi ha
attaccato dicendo che d'ora in poi io sarò soltanto un angelo bianco. A
quel punto me ne sono andato. Tu?-
-Lascia perdere fratellino- si sdraia occupando la metà sinistra del
letto, io mi metto accanto a lui e senza che ce ne accorgiamo ci
addormentiamo entrambi.
Mi sveglio quando mi scuote il nonno.
-Sveglia tuo fratello. È pronta la cena, se avete fame-
-Arriviamo-
Sveglio Wyatt e insieme scendiamo per la cena. Non è che abbiamo fame,
ma ci sembra molto scortese e ingrato non mangiare con lui visto
l'ospitalità che ci sta dando
-Ciao Wyat-
-Ciao nonno, scusami se non ho avvertito del mio arrivo-
-Non ti preoccupare. Ti fermi anche tu?-
-Solo se non ti scoccia-
-Ma figurati! Vi lascio il mio letto-
-No!- diciamo insieme -No, nonno- continuo poi io -Ci organizzeremo in
salotto non preoccuparti-
-Insisto-
-No siamo noi a insistere. Ti stiamo già dando abbastanza fastidio
senza che tu ci ceda anche il letto- mi appoggia Wyatt e il nonno alla
fine cede.
Dopo cena lui esce, e lascia me e mio fratello da soli. La casa non è
grande come la nostra, ma è assolutamente accogliente. È tutta disposta
su un piano, con una piccola cucina. La maggior parte della casa è
occupata dall'enorme salotto, tappezzato di moquette, per nostra
fortuna che ci dovremo dormire. Il divano è un due posti, troppo
piccolo per dormirci, ma molto morbidoso. L'ideale per guardare la tv
la sera, o rilassarsi con un buon libro. Ci sono anche due poltrone,
abbinate al sofà. Una grande porta finestra dà sulla veranda, che da
sola vale la pena la visita alla casa. È molto spazioso, tanto che
quando eravamo piccoli io e Wyatt ci facevamo piccole partite a palla.
Ora che siamo cresciuti il nonno ha messo molte piante e un dondolo in
stile molto rustico. Sembra di stare in paradiso.
Devo condividere con qualcuno la notizia che mi ha dato zia Paige. Non
so se già lo sa o meno, ma se non lo faccio con lui non lo faccio con
nessuno.
-Wyatt. Ce l'ho fatta!-
-Cosa?-
-Me l'ha detto oggi zia Paige- riprendo -diploma con lode-
Wyatt quasi mi salta addosso
-E me lo dici solo ora?! Congratulazioni fratellino!- mi stringe forte
-hai visto che qualcosa vali?-
-Ho avuto un ottimo tutor. Grazie di tutto-
-Te lo sei meritato, Chris. Dico davvero-
Sono davvero felicissimo per lui. Non
sapevo con cosa fosse uscito. Se lo merita davvero di accedere al
livello superiore. Si è sempre impegnato tanto, specialmente quest'anno
studiando giorno e notte. Ho smesso di contare quante volte lo trovavo
addormentato sulla scrivania, attirato dalla luce nella sua stanza
magari mentre andavo a bere o in bagno durante la notte.
E tuttavia la gioia non scaccia
quella sua tristezza profonda. È il momento di fare i conti. Ci
sdraiamo insieme sulla moquette, usando i cuscini del divano sotto la
testa e un paio di coperte trovate in giro come letto.
-Christopher-
-Che c'è?-
-Dimmelo tu-
-Di che parli?-
-Sei triste, e turbato. Che succede?
Jane?-
-Sì...e no-
Mi volto a guardarlo un po'
incuriosito, poi capisco
-E' per via di quella ragazza,
Bianca?- lui annuisce -Vuoi parlarmi di lei?-
Lui scuote la testa, percepisco la
sua profonda malinconia ora più che mai. -La amavi proprio tanto, vero?-
-Noi...volevamo sposarci, ma poi...-
-Poi l'ho uccisa-
-Non tu!-mi corregge, deciso e
sincero -Il Wyatt malvagio- la sua mente è completamente aperta. Vuole
che sappia che è onesto quando mi rassicura.
-Chris, mi dispiace tanto. Senti lo
so che non è un buon momento. Ma Jane non mi convince. Oggi ha tentato
di baciare anche me quando l'ho riportata a casa. In più...-
-Troppi segreti intorno a lei-
completa lui -Lo so. È mia amica, ma certe volte cerca di indagare un
po' troppo a fondo nel mio passato, e anche quando le hai detto del
viaggio nel tempo, cioè, perfino tu sei rimasto a bocca aperta e
probabilmente senza la foto non mi avresti mai creduto, invece lei ha
accettato la cosa come se niente fosse-
Lo guardo con rinnovato rispetto. E
io che temevo di dirglielo per paura che se la prendesse! Evidentemente
sottovaluto molto il cervello di mio fratello nonostante quello che gli
dico ogni giorno più o meno.-Pare che tu sia l'unico amico che io possa
avere, l'unico di cui possa fidarmi-
-Mi dispiace tanto-
-Certe volte vorrei non avere questi
dannati poteri. Non essere figlio di mamma e papà. Vorrei aver avuto
un'infanzia normale, come zia Paige. Aver frequentato la scuola come
tutti i ragazzi, e poter portare a casa un amico senza preoccuparmi di
quello che potrebbe succedere o scoprire-
Lo stringo a me. Conosco questi
ragionamenti. Molto spesso ho desiderato la stessa cosa. Anche se
frequentavamo una palestra, io e lui non siamo mai riusciti a fare
parte di un gruppo, per colpa della magia. Quando eravamo più piccoli
perchè non sapevamo controllarla, e poi perchè ogni giorno è una lotta
a un demone. E poi era difficile mentire a lungo sulla scuola che
frequentavamo e del perchè non ci si vedeva mai in giro.
-Lo so, fratellino, credimi. Non sei
certo l'unico a pensarla così-
-E non voglio essere un angelo
bianco. Sarei pessimo, lo so-
-Sono io l'angelo bianco di casa,
Chris, che papà lo accetti o meno. Tu hai i poteri attivi più potenti
dei miei, in assoluto. Non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene-
E mentre quella notte giaccio sveglio
guardando il soffitto, mi viene un'idea che mai avrei pensato di poter
concepire. Come dice Chris, io sono il bravo ragazzo tra i due, ma
questa volta...
PERSONAL SPACE: Eccoci alla
fine...niente, spero vi sia piaciuto...e dal prossimo capitolo si parte
con la seconda parte e con il crossover con Supernatural...fatemi
sapere che ne pensate...e si potete pure insultarmi per il ritardo!
Alla prossima!
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Capitolo 6 *** capitolo 6: al motel ***
PERSONAL SPACE: Sono una
persona verametne orribile, lo so, e mi scuso veramente tantissimo con
voi per l'assenza durata una mezza eternità. Purtroppo prima avevo
perso il file (sì...di nuovo), girando tra un pc e l'altro, poi... me ne sono
dimenticata *corre a nascondersi*, quindi niente...scusate veramente
tanto!
E...vi lascio il capitolo
sperando che basti per farmi perdonare!!
CAPITOLO
6: AL MOTEL
-Sveglia. Chris svegliati- la voce di mio fratello è appena un
sussurro. Apro gli occhi di malavoglia. È ancora buio, e ne ho la
conferma quando non vedo spiragli di luce provenire dalla finestra.
-Che c'è?- chiedo assonnato, ma lui mi mette una mano sulla bocca
-Shh, parla piano. È notte fonda-
-Appunto, che vuoi?-
-Ce ne andiamo-
-Cosa?-
-Partiamo. Io e te. Sono stato a casa a prendere le nostre cose e i
miei risparmi-
Lo guardo bene, cercando di capire se sia ubriaco o impazzito, o
entrambe le cose. Ma mi sembra lucido.
-E mamma, papà, il nonno? I piccoli?-
-Non ti preoccupare, ho lasciato un biglietto al nonno. I piccoli sono
stati recuperati dai nostri genitori del passato. Ci ha pensato papà.
Ci prendiamo vacanze e torniamo il primo giorno del nuovo anno. E
niente magia. Ci stai?-
-Niente magia? Assolutamente sì!-
-Ok, filiamo da qui-
Mi alzo velocemente. Mio fratello ha già raccattato tutto quello che
avevo in giro qui dal nonno. Evidentemente dovevo essere proprio stanco
se non mi sono accorto di nulla.
In pochi minuti siamo fuori di casa. Di comune accordo decidiamo di
orbitare via da San Francisco. Ci rimaterializziamo in Nebraska,al di
fuori della citta di Hastings. Siamo su una strada secondaria, dove
passa poca gente. Chiediamo un passaggio alla prima macchina che ci
capita a tiro. Fortunatamente le nostre facce da bravi ragazzi di
aiutano. Ci facciamo lasciare al primo motel che incontriamo. Non
sembra un granchè esteticamente, ma non abbiamo molti soldi con noi,
per cui non possiamo fare troppo gli schizzinosi. In compenso il
panorama è una favola. Siamo circondati da montagne innevate e boschi
di pini che non finiscono più. Le sensazioni di mio fratello sono le
stesse mie: assoluta libertà.
“CHRIS! WYATT! TORNATE IMMEDIATAMENTE A CASA”
Noi ci guardiamo. È papà che ci chiama.
-Bella fregatura, se dobbiamo sorbirci papà> sospiro
-E chi lo dice?-
“TORNATE A CASA. VE LO ORDINO COME ANZIANO E COME ANGELO BIANCO!”
-Sai liberartene?-
Lui sogghigna.
-Chiudi gli occhi e fa come se dovessi chiudere la mente a me-
Obbedisco. Chiudo gli occhi e svuoto la mente. Cerco il punto da cui
arriva la voce di papà. Cerco di chiudere quel “buco” è più faticoso
che chiudere la mente a Wyatt, ma ci riesco. -Fatto?-
Annuisco -In questo modo non riusciranno nemmeno a localizzarci.
Siamo liberi. Ci limiteremo a qualche telefonata, giusto per far sapere
loro che stiamo bene. Ci stai?-
-Ci sto-
-Però questo significa niente incantesimi, né orbitazioni. Né sfere di
energia-
-In pratica solo la telecinesi-
-Esatto. Ora dammi i tuoi documenti-
Glielo porgo senza fare domande. Lui ci passa sopra la mano e il mio
nome cambia, data di nascita e tutto quanto. Poi fa lo stesso coi suoi.
Risultiamo ancora fratelli, ma non i fratelli Halliwell.
Finalmente entriamo nel motel e prendiamo una camera doppia. Qui è ora
di pranzo, ma siamo troppo stanchi per mangiare. Negli ultimi giorni
abbiamo dormito due ore scarse a notte!
Mi sveglia l'odore di bruciato. Ma che succede? Mi alzo e mi affaccio
alla finestra. Oh no! La stanza accanto alla nostra è in fiamme. Tiro
giù di peso Wyatt dal letto. Lui si sveglia di soprassalto.
-Che succede?-
-La stanza accanto sta andando a fuoco. Fuori di qui prima che prenda
anche la nostra!-
Usciamo insieme dalla stanza. Incurante o quasi delle fiamme, Wyatt
comincia a picchiare sulla porta.
-C'è qualcuno qui dentro!? Rispondete!-
Appoggio l'orecchio alla porta. Si sentono dei rumori. Con due spallate
riusciamo ad aprire la porta. Due ragazzi si catapultano fuori, quasi
travolgendoci. Sostengo uno dei due appena in tempo. Insieme corriamo a
ripararci nel bosco. Ci fermiamo a distanza di sicurezza. Mi sdraio a
terra, ansimando e tossendo. -Chris? Tutto ok?-
-Sto bene- rispondo appena riesco a riossigenarmi. Mi alzo e sostengo
uno dei due ragazzi. È piegato in due, tossisce come un disperato.
-Ehi, ehi. Ascoltami. Sdraiati ok? Sdraiati. Coraggio-
Con calma, senza gesti bruschi, lo porto in posizione distesa. Comincia
a calmarsi appena i polmoni , ora più liberi, riescono a ricevere
ossigeno. Gli alzo la testa e lo faccio bere. -Va meglio?-
-Sam! Sammy! Sammy come stai?- l'altro ragazzo viene verso di noi
-Sto bene... sto...bene- risponde quello a terra. Sospiro di sollievo.
Wyatt mi si avvicina. Guardiamo i due ragazzi. Sembrano avere qualche
anno più di noi. Uno è più basso, con i capelli corti e occhi verdi e
marroni. Tutto sommato è un bel ragazzo. L'altro, quello che ho
soccorso, gli assomiglia, ma è più giovane. E non ha lo stesso
portamento da soldato dell'altro.
Sam si volta verso di noi. -Grazie, sul serio-
-Perchè non siete usciti? Bastava che apriste il chiavistello-
-Non si apriva. Era come bloc...- Sam si interrompe. Noi ci voltiamo.
Uno spettro dall'aria decisamente poco amichevole aleggia sul motel e
ora si dirige verso di noi. Sento Wyatt prepararsi alla lotta, ma
l'altro ragazzo ci precede sparandogli addosso. Miracolosamente il
fantasma si allontana.
Wyatt si volta.
-Ehi, un attimo! Ma cosa siete? Stregoni? L'avete visto anche voi?-
Il tutto mentre gli altri due chiedono
-L'avete visto anche voi?!-
-Ok, ok. Giù le maschere- l'altro ci punta addosso la pistola. Sia io
che Wyatt alziamo le mani. Non che non potremmo sopraffarli, ma quel
ragazzo ci ha appena salvato la pelle. Mi scambio uno sguardo con mio
fratello. È lui a parlare.
-Siamo metà stregoni, metà angeli bianchi. Aspetta. Aspetta. Non
sparare. Siamo buoni-
-Ah davvero? E quello spettro?-
-Dean!- l'altro ragazzo lo guarda negli occhi -Ci hanno appena salvato
la vita, l'hai già scordato? Se l'avessero evocato loro non l'avrebbero
fatto di certo!-
-Avete due minuti per convincermi-
-Ok, ok. Senti due minuti sono pochi. Io sono Wyatt. Lui mio fratello
Chris. Siamo scappati di casa e la nostra intenzione era di stare
lontani per un po' dalla magia. Avere una vita normale. Non l'abbiamo
evocato noi quel coso. Te lo giuro-
-Stronzate-
-Lo so, la nostra storia può sembrare assurda, ma è la verità- dico
prendendo coraggio -Avete idea di cosa significa non poter avere amici,
non poter frequentare nessuno, non poter portare a casa nessuno per
paura che succeda qualcosa? Avere sempre e solo a che fare coi
demoni...-
-O con tuo fratello maggiore che ti tormenta?- termina Sam per me.-Più
di quanto tu possa credere-
Ora anche Dean sta abbassando la pistola.
-Chiedo scusa. Ma non capita spesso di avere esperienze del genere-
dice -No, non mi riferisco agli spiriti, quelli sono routine, è raro
invece incontrare per puro caso qualcun altro che li vede. Io sono
Dean, lui mio fratello Sam. Siamo cacciatori. Cacciatori di demoni.
Preguiamo insieme?-
-Addio vacanze lontano dalla magia- sospiro
“Sei sicuro?”
“Ehi! Potremmo diventare amici! Preferisco un amico a una vacanza senza
magia”
“Ci troveranno. Li avremo alle costole”
“non se ci inventiamo qualcosa”
“Cara vecchia canaglia. ok. Come vuoi”
-E solo per la cronaca. Io non torturo mio fratello!-
-Sì, è quello che dicono tutti i fratelli maggiori...- commento. Wyatt
mi solleva di peso
-Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio- dice ridendo mentre cerca di
farmi il solletico. Io mi divincolo.
-Ok, ok mi arrendo. Troviamo un incantesimo per evitare che possano
trovarci, prima-
-E troviamo un posto dove stare anche- dice Sam
-Chi non deve trovarvi?-
-I nostri genitori- spiega Wyatt -E gli anziani. Che sono i nostri
capi, se così si può dire-
-C'è un altro motel da queste parti. Che ne dite?-
Ci guardiamo e annuiamo. Perchè no. In fondo è sempre meglio che
dormire sotto un ponte.
Durante il tragitto parliamo un po' tra noi. Cerchiamo di conoscere
meglio i nostri compagni di viaggio. Alla prima cabina telefonica
telefono a casa.
-Chris? Wyatt?- è mamma, ha la voce che le trema
-Mamma, sono Chris-
-Piccolo mio...dove siete?-
-Stiamo bene, non temere. Vogliamo solo farci una vacanza lontani dalla
magia. Dì a papà di smettere di cercarci, come anziano e come padre
soprattutto. Chiameremo ancora- riattacco.
-Come sta la mamma?-
-E' preoccupata per noi. Dovremo farci sentire spesso con lei-
I genitori dei nostri compagni sono morti entrambi. Il padre da pochi
mesi, la madre in un incendio, quando Sam aveva solo sei mesi di vita.
È subito chiaro che tra i due è Sam il bravo ragazzo di famiglia, ma
anche lui, come me, delle volte aveva problemi con suo padre.
Ci raccontano di come è morta la loro madre, chiedendoci se per caso
sapevamo qualcosa di questo demone.
Wyatt mi passa la palla. Sono io quello che ha viaggiato nel passato
all'incirca al periodo in cui questo demone avrebbe colpito, ma non
ricordo di aver mai sentito parlare di qualcosa del genere. Di certo
non c'era sul libro delle ombre.
-Per cui fatemi capire. L'esperto di demoni è Chris?- chiede Dean
-Non esattamente, ma lui a volte ricorda più particolari di me. Chris
hai fatto?-
-Quasi-
-Che sta facendo?-
-Un incantesimo per renderci inrittracciabili attraverso la magia. La
nostra idea era di farci una vacanza senza magia, ma visto che a quanto
pare non è possibile, e visto che se la usiamo ci possono rintracciare,
in qualche modo dobbiamo ovviare al problema-
-Esiste un incantesimo simile?-
-No. Esisterà quando mio fratello avrà finito-
-Fatto- gli passo il foglio. Lui lo legge a mente. Poi annuisce.
-Sì, dovrebbe andare. Proviamo?-
-Wyatt, sei sicuro?-
-Senti, l'idea di questo viaggio è stata mia, perciò sì, sono sicuro-
-D'accordo allora-
-Che la magia usata, dagli anziani non venga rintracciata. Che nostro
padre non sappia dove cercare , e a casa non ci possa riportare-
Una bolla azzurra ci circonda per un attimo, poi svanisce. A quanto
pare ha funzionato.
-Siete a posto?- ci chiede Dean e noi annuiamo. -Birretta?-
-Birretta-
Questi due sembrano proprio tipi in gamba, tuttavia ancora non gli
abbiamo detto tutti i nostri poteri, anche perchè non vorremmo attirare
i pulitori, ovvero quelli che sono designati a vigilare su bene e male
affinchè la magia non venga rivelata.
l mattino dopo ci mettiamo in viaggio. La destinazione dista circa
trecento chilometri, ma Dean è un bravo pilota e ci porta in poco tempo
a destinazione. A quanto pare il nostro amico spettro ha colpito di
nuovo, un altro motel, stesso procedimento, ma questa volta gli ospiti
non hanno avuto la fortuna di Dean e Sam.
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