Before the rebellion

di _ChaMa_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Elia e Rhaegar ***
Capitolo 2: *** Rhaegar e Lyanna ***
Capitolo 3: *** Lyanna e Robert ***
Capitolo 4: *** Brandon e Catelyn ***
Capitolo 5: *** Eddard e Ashara ***



Capitolo 1
*** Elia e Rhaegar ***


ELIA MARTELL E RHAEGAR TARGARYEN 


1 - LA SCELTA
 

Rhaegar spalancò con forza le porte della sala del trono e si diresse a passo deciso verso il Trono di Spade << Non sposerò Cercei Lannister >>
Re Aerys rivolse uno sguardo irritato al figlio primogenito e si sistemò meglio su quella vecchia sedia arrugginita.
<< Come? >>
Rhaegar si fermò proprio davanti al padre, con le braccia conserte e lo sguardo serio << Ho detto che non ho intenzione di sposare Cercei Lannister >>
Il principe era sempre stato una persona tranquilla. Poche cose erano in grado di smuovere in lui tanta decisione e tanta rabbia.
<< Sei un principe Rhaegar è tuo dovere sposare chi io ritengo più opportuno >>
<< Nemmeno voi volete imparentarvi con i Lannister >> riprese il giovane principe << Draghi e Leoni non possono vivere sotto lo stesso tetto >>
<< E sentiamo... >> lo scherzò il vecchio re << cosa avresti in mente? >>
Rhaegar sorrise << I draghi sputano fuoco, emanano calore. Chi meglio del Sole può donare quell'ardore che serve per incendiare il mondo? >>
Aerys sorrise soddisfatto, guardando le teste dei possenti draghi attorno a lui << Il Sole, dici? >>
Rhaegar annuì. Fin dal primo momento che aveva visto il suo ritratto aveva saputo che sarebbe stata perfetta. Una dolce regina ed un' amorevole moglie.
<< Perché proprio Elia Martell? >> chiese il re
<< Perché io ho scelto lei >>



2 - LE NOZZE
 

Era così che Elia Martell aveva sempre immaginato sarebbe stato un giorno il suo matrimonio. Proprio come in una di quelle canzoni che le piacciono. Il cavaliere, coraggioso e bello, che conquista il cuore della fanciulla.
Quella fanciulla era lei e il principe Rhaegar la guardava avanzare nel suo abito nuziale.
Elia non riuscì a trattenere un sorriso e i suoi occhi s'illuminarono quando il Drago prese la sua mano.
La pelle chiara e gli occhi violetti di Rhaegar erano così in contrasto con la pelle bruna e gli occhi scuri di lei. Così diversi che sembravano l'uno la metà dell'altra.
Il principe le sorrise e si voltò verso il septon.
I sette giuramenti vennero pronunciati, le sette benedizioni rinnovate e le sette promesse scambiate.
Doran Martell tolse il mantello della propria casata dalle spalle della sorella e il futuro re avvolse la sua sposa con il mantello dei Targaryen.
Elia sentì il cuore scoppiare di gioia: Era una principessa, e presto sarebbe diventata regina.
Ma, per il momento si accontentava di essere solo la moglie di Rhaegar.  



3 - L'AMORE
 

Rhaegar decise di alzarsi solo quando i raggi del sole colpirono le sie palpebre socchiuse.
Quella notte lui e la sua sposa avevano fatto l'amore e poi non erano più riusciti a dormire.
Elia aveva ancora le dita intrappolate nei suoi capelli argentati, mentre lui le accarezzava dolcemente una guancia. Ogni volta che gli occhi della principessa si posavano sul volto delicato del Drago o sul suo corpo perfetto, Elia di Dorne aveva un sussulto al cuore.
Avevano passato tutta la notte in silenzio a guardare le dita delle loro mani intrecciate le une nelle altre. La luna li aveva cullati lentamente.
<< Dove stai andando? >>
Il principe prese la tunica e se la legò in vita, poi si voltò verso la giovane Martell << Vado ad allenarmi >>
<< Ma è l'alba >>
Rhaegar sorrise e si chinò sulle labbra di Elia << Tornerò presto >> le disse, e poco dopo fu di nuovo tra le sue braccia.

 


4 - RHAENYS
 

<< È una bambina >>
Rhaegar prese tra le braccia il piccolo fagottino che la vecchia septa gli tendeva. Guardò quella creatura, ancora addormentata e poi rivolse uno sguardo ad Elia.
Era stanca, sudata e aveva ancora le lacrime che le scorrevano sul volto. Non le aveva dato nemmeno il tempo di riposare, né di ripulirsi del sangue che ricoprivano lei e la piccola.
La sua sposa non era mai stata così bella come in quel momento. Si avvicinò al letto della principessa e si sedette accanto a lei. Le sorrise, commosso dalla bellezza che erano stati in grado di generare.
<< Rhaenys >> disse << Il suo nome, sarà Rhaenys >>  



5 - REGINA D'AMORE E DI BELLEZZA
 

Non riusciva nemmeno ad incrociare il suo sguardo.
Come aveva potuto umiliarla in quel modo? Davanti a tutti.
<< Elia... >> la richiamò. Era scappata nel bel mezzo della cena, davanti a tutti i nobili e a tutta la corte. Non poteva sopportare gli sguardi che suo marito riservava alla giovane Stark.
<< Non mi sento bene... >> mentii << Ti prego di lasciarmi riposare >>
Anche se condivideva abitualmente il letto di Rhaegar, quella notte avrebbe dormito da sola. Entrò nella sua stanza e diede un colpo alla porta affinché si chiudesse.
<< Elia... >> riprovò Rhaegar, che con la mao intralciava la corsa della porta in legno
<< Non intendevo recarti un dispiacere... >>
<< Mi hai umiliata >> gli disse con le lacrime agli occhi << Come hai potuto? >>
In fondo, Elia aveva sempre saputo che Rhaegar non l'amava. Almeno, non come lei amava lui. Ma era sempre stato gentile e affettuoso con lei.
<< Non erano quelle le mie intenzioni >>
<< Cosa credevi di fare? Hai incoronato Lyanna Stark regina d'amore e di bellezza. Non hai pensato a me? Io sono tua moglie Rhaegar. Cosa dovrei fare adesso? >>
<< Niente >> disse il Drago. Non aveva pensato un solo attimo a quello che stava facendo. Nel momento in cui i suoi occhi si erano posati sul volto della giovane Stark, il suo cuore aveva saltato un battito. E poi era corso da lei.
Ma Elia non meritava di essere umiliata così: il popolo l'amava, gli aveva dato degli eredi e lo aveva amato.
<< Niente >> ripeté << Tu non dovrai fare niente >>


 

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Capitolo 2
*** Rhaegar e Lyanna ***


RHAEGAR TARGARYEN E LYANNA STARK
 

1 - HARRENHAL
 

Rhaegar aveva sempre amato l'arpa.
Gli piaceva il dolce suono che le sue dita producevano al solo sfiorare quelle corde dorate.
Gli piaceva cantare, intrattenere nobili e guerrieri, giovani fanciulle e vecchie signore.
La canzone che aveva scelto quella sera parlava di due innamorati, legati da un amore impossibile. Una canzone triste.
Alzò lo sguardo solo un momento e fu allora che li vide: occhi grigi, coperti dal un velo di amarezza e dolore. Non riuscì a vedere il suo volto; solo quegli occhi, pieni di lacrime.
Nessuno in tutta Harrenhal, aveva lasciato cadere una lacrima per quei due giovani amanti. Solo lei riusciva a capirli.
Rhaegar si chiese chi fosse e non si accorse del vuoto sotto le sue dita.
<< Rhaegar >> lo chiamò Elia << Va tutto bene? >>
Il Drago annuì e distolse lo sguardo dalla sconosciuta.
Doveva scoprire il suo nome, decise. Doveva vedere quegli occhi ancora.



2 – REGINA D'AMORE E DI BELLEZZA


Lyanna Stark.
Aveva ripetuto il suo nome durante tutto il torneo e non aveva perso un solo combattimento.
Da quando l'aveva rivista non era più stato capace di non pensare a lei. Ai suoi occhi, alla sua voce, ai suoi lunghi capelli corvini e ai suoi gesti delicati.
Sarebbe una regna perfetta, pensa il principe Rhaegar mentre gli consegnano la corona di fiori.
Rose blu: s'intonerebbero perfettamente al colore della sua pelle.
Sa che il suo dovere è verso Elia, sua moglie; ma il suo cuore sta già andando verso di lei.
Non riesce a non guardarla, anche se sente tutti gli sguardi puntati si di lui è troppo tardi per cambiare direzione e andare verso Elia.
Non vuole cambiare direzione.
È Lyanna Stark che vuole il suo cuore.
È Lyanna Stark la regina d'amore e di bellezza.



3 – LA FUGA
 

Sentii la porta aprirsi dietro di lei.
Dallo specchio riuscì a scorgere la figura del suo amato: lunghi capelli argento, occhi viola e portamento da re.
Anche se il suo cuore voleva gridare al mondo quando lo amasse, Lyanna sapeva che era sbagliato.
<< Rhaegar >> disse scattando in piedi << Non dovresti essere qui >>
<< E dove altro dovrei essere? >>
Il principe le si avvicinò e le prese le mani, baciandole entrambe.
Come aveva fatto a cacciarsi in quel brutto guaio? Come era successo?
<< Non possiamo >> disse << Tu diventerai re un giorno, sei sposato con Elia Martell e io sono promessa >>
Il principe sorrise, come ogni volta che Lyanna gli ricordava del loro amore impossibile.
<< È te che voglio >> le disse
La giovane Stark si lasciò andare tra le braccia dell'uomo che amava. Dell'uomo che non avrebbe ami potuto essere suo.
<< Scappiamo >> disse il Drago
<< Cosa? >>
<< Solo io e te, amore mio >>
La voce di Rhaegar era sognante. Ma seria.
<< Solo io e te? >> disse Lyanna, senza guardarlo. Sapeva che se avesse incontrato quegli occhi viola avrebbe acconsentito a ogni cosa.
<< E quando ci scopriranno? >>
<< Aspetteremo >> disse << E quando sarò re, tu sarai la ma regina >>
Era un sogno irrealizzabile. Entrambi lo sapevano, ma il loro amore era così forte che non gli importava se era impossibile.
<< Scappiamo >> ripeté il principe
Lyanna alzò lo sguardo e sorrise << Portami via. Portami con te, ovunque andrai >>


4 – LA RIBELLIONE
 

<< Non andare >> la voce di Lyanna era affaticata e percorsa da singhiozzi << Non andare, Rhaegar. Ti prego >>
Poche volte aveva pianto in vita sua. In lei c'era il sangue del lupo e i lupi sono forti, come l'Inverno.
<< È mio dovere, Lyanna >> disse il principe baciandole le labbra
La ragazza chiuse gli occhi quando si sfiorarono e desiderò che quel momento durasse per l'eternità. Aveva paura, Lyanna Stark. Ma non più di quanta ne avesse Rhaegar Targaryen. Avevano paura di perdersi.
<< Ho paura >> disse lei
Rhaegar le sorrise e le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Poi restò a fissarla.
<< Guardami >> le disse
Lyanna fissò i suoi occhi grigi in quelli viola di lui
<< Se dovessi morire là fuori, voglio che sia il tuo volto il mio ultimo ricordo >>
La ragazza alzò una mano e gli sforò il viso. Non sarebbe riuscita a vivere senza di lui.
Oltre quelle mura, c'era una ribellione. La ribellione di Robert: Robert stava combattendo per lei. Forse, sarebbe bastato andare da lui e confessargli tutto. Forse, l'avrebbe perfino perdonata.
Ma Rhaegar? Che avrebbe fatto senza di lui?
<< Ti amo >> gli disse
<< Ti amo >> rispose



5 – LA TORRE DELLA GIOIA
 

La Torre della Gioia.
Era proprio il nome giusto, pensò Lyanna Stark quando vide suo fratello Eddard.
Ogni attimo passato lì dentro l'aveva resa felice.
Rhaegar, il suo amore.
Si chiese se Rhaegar era ancora vivo. Se Robert lo aveva ucciso. Se mai qualcuno avesse saputo la verità su d loro. Se qualcuno avrebbe saputo capirli, come lei aveva saputo capre i due amanti cantati da Rhaegar ad Harrenhal.
Vide Ned avvicinarsi a le in lacrime. A lui avrebbe potuto dire la verità: “Lo amavo”, avrebbe voluto dire; “M dispiace”, avrebbe dovuto dire.
Per suo fratello, per suo padre e per tutti coloro che sono morti per me.
Ma la verità era che si era sentita viva chiusa in quella torre, libera di amare chi voleva.
Era felice; anche se stava morendo.
Gli occhi del suo principe sarebbero stata l'ultima cosa che avrebbe ricordato, insieme al tocco deciso e caldo di Ned.
Chiuse gli occhi. Sarebbero stati finalmente insieme. Per sempre.
C'era, però, un'ultima cosa che desiderava: le sarebbe tanto piaciuto vedere il volto di suo figlio.
Vedere il sangue del drago e del lupo riuniti in un solo corpo.



 

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Capitolo 3
*** Lyanna e Robert ***


LYANNA STARK E ROBERT BARATHEON


1 - LA PROPOSTA
 
Robert Baratheon si era sempre considerato uno spirito libero. Jon Arrin non ne poteva più di tutte le sue bravate, ma era costretto a riconoscere la sua bravura con la spada e il fascino che esercitava su tutte le giovani fanciulle di Nido dell'Aquila.
Per questo quando Rickon Stark fece il suo ingresso nella sala principale credette il peggio. Ma Lyanna Stark non era come tutte le altre ragazze: era intelligente e non era mai caduta nella trappola del giovane cervo.
<< Un matrimonio? >> chiese incredulo << Con Robert Baratheon? >>
Ned sicuramente ne sarebbe stato felice: il suo migliore amico e sua sorella. Ma cosa avrebbe detto la giovane?
<< Come ti è venuto in mente? >>
Rickon sorrise << È stato il giovane Baratheon che si è proposto >>
Jon Arrin non riuscì a trattenere un sorriso: quella ragazza aveva fatto breccia nel cuore di Robert. Conquistarla sarebbe stata la missione della sua vita
.

2 - FOLLIA
 
<< Robert >> lo chiamò Ned << Scendi da lì. È una cosa da pazzi >>
Robert lo ignorò e proseguì con la sua scalata. Fortunatamente per lui, le mura di Grande Inverno erano facili da scalare. Quando raggiunse il balcone si diede una piccola spinta e atterrò perfettamente davanti alla finestra di Lyanna. Prese la rosa blu, che per tutto il tempo aveva tenuto tra i denti e si sistemò la casacca. Poi bussò alla finestra.
<< Robert >> esclamò la giovane con un sorriso stupito. Fece un passo sul balcone e lanciò uno sguardo di sotto. << Ti sei arrampicato fin qui? >>
Robert annuì e le porse la rosa.
<< Tutto questo per una rosa? >> disse la ragazza << Lo sai che hanno inventato qualcosa comunemente chiamata scala? >>
Il giovane Baratheon sorrise soddisfatto << Non sarebbe stato romantico >>
Lyanna sorrise timidamente << Sei completamente pazzo... >>
<< Si >> disse lui << Pazzo di te >>


3 - MYA STONE
 
<< Dimmi solamente il suo nome... >>
Ned le voltò le spalle e continuò ad allenarsi con la spada.
<< Ned >> lo richiamò << Per favore >>
La voce di Lyanna era quasi supplichevole. Robert lo avrebbe ucciso, ma preferiva essere sincero con la sua dolce sorellina.
<< Mya >> disse solenne. Robert adorava quella bambina: passava intere ore a giocare con lei e a raccontare favole. Eddar sapeva che il suo migliore amico desiderava avere una famiglia. Sapeva che desiderava sposare Lyanna e costruire con lei un futuro. Ma sapeva anche che Lyanna non poteva vivere con la paura di essere tradita.
<< Lyanna? >> la chiamò
La ragazza si asciugò una lacrima solitaria e guardò il fratello, accennando ad un sorriso << Va tutto bene, Ned >> mentì
Mya, ripeté nella sua testa mentre si allontanava. Non aveva niente contro quella povera creatura. Era solo una bambina. Non aveva colpe. La colpa era di Robert.
“Quanti bastardi ha il mio promesso sposo? Quanti bastardi avrà?”
Mya sarebbe stata solo la prima, di questo ne era sicura.
Ma Lyanna Stark non poteva accettarlo. Se Robert voleva davvero sposarla, avrebbe dovuto avere solo lei. Lei e nessun'altra donna.


4 - IL TORNEO

Lyanna era seduta tra la folla.
I cavalieri stavano facendo il loro ingresso nel campo: erano tutti scintillanti nelle loro armature. Ma l'unico che attirò il suo sguardo fu quel giovane dai capelli scuri. Il suo scudiero imbracciava uno stemma: un cervo incoronato, nero in campo d'oro.
Robert era davvero magnifico; ogni ragazza dei Sette Regni avrebbe desiderato essere amata da lui.
Eppure lui voleva solo lei. Lyanna abbassò lo sguardo per un momento: più cercava dentro di sé e più scopriva affetto per lui.
Affetto, non amore. E questi pensieri la ferivano: lui faceva parte della famiglia. Come un fratello per Ned e come un figlio per il loro padre. Ma era lei che doveva passare tutta la vita con lui. L'avrebbe amata, su questo non aveva dubbi. Ma lei sarebbe stata capace di amare lui?
Ogni volta che la sfiorava, ogni volta che le loro labbra s'incontravano lei non sentiva quella magia che le canzoni cantavano.
Rialzò lo sguardo su di lui: il torneo stava per iniziare. Robert le sorrise: lei sorrise di rimando, ma il suo cuore non saltò, non palpitò. Non amò.


5 – LA RIBELLIONE
 
Lo avrebbe ucciso.
Avrebbe distrutto tutti i Sette Regni pur di ritrovarla.
Lyanna, la sua Lyanna nelle mani di quel Targaryen traditore. Che fosse il suo re non gliene importava un bel niente.
Lei era sua. Sua e di nessun altro.
Tutti i Targaryen avrebbero pagato per le atrocità commesse: Rhaegar sarebbe stato il primo e sarebbe caduto sotto la lama della sua spada.
<< Robert >> lo chiamò Ned
Nostra è la furia, si ripeté mentre il fuoco scoppiettava davanti a lui. Nei suoi occhi la rabbia e il dolore danzavano in un gioco di luci ed ombre. L'unica cosa che riusciva a vedere con chiarezza era il sorriso di Lyanna che si trasformava in un urlo di terrore.
Avrebbe dovuto salvarla. Qualsiasi fosse il prezzo da pagare.
<< Cosa hai intenzione di fare? >> gli chiese Jon Arrin
<< Guerra >> fu la sua unica parola.
Se era una ribellione che doveva affrontare per riaverla, allora una ribellione avrebbe iniziato.

 

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Capitolo 4
*** Brandon e Catelyn ***


BRANDON STARK E CATELYN TULLY
 
1 – ANCORA UNA BAMBINA


Solo dodici anni.
È ancora una bambina, graziosa e delicata. Ma comunque ancora bambina.
Brandon Stark guarda la sua promessa sposa avanzare, tremante. Il padre le tiene una mano e lei non osa alzare lo sguardo. Forse ha paura di incontrare lo sguardo di quel ragazzo. O forse, è così agitata che ha paura di inciampare nei suoi stessi piedi.
Brandon sorride ricordando a se stesso che quella fragile bambina presto crescerà e diventerà sua moglie.
Mi china sulle ginocchia e la aspetta << Ciao Catelyn >> le dice quando si ferma davanti a lui
La bambina alza lo sguardo spaventato e accenna ad un sorriso.
<< Il mio nome è Brandon >>
Il lupo allunga una mano e prende quella della bambina. La porta alle labbra e le sfiora il dorso con un bacio.
Catelyn sente il calore di quel bacio sussurrato e sorride. Si sente più sicura e sa che un giorno sarà una buona moglie per Brandon Stark. Ma per il momento, è solo una bambina.

 

2 – DELTA DELLE ACQUE


Delta delle Acque era sempre la stessa.
L'unica cosa che cambiava era la bellezza della giovane Catelyn.
<< Lord Stark >> lo salutò
Brandon chinò leggermente il capo in risposta e lasciò che la ragazza continuasse la sua passeggiata. Rimase a guardarla da lontano: non era più una bambina.
I lunghi capelli d'ebano, la sua sicurezza e il suo senso del dovere l'aveva trasformata in una donna.
<< È bella >> ammise distrattamente il lord suo padre.
Brandon alzò le spalle << Già >>
<< Brandon >> lo chiamò il piccolo Benjen << Ma tu la ami? >>
Il giovane lupo sorrise e gli scompigliò i capelli. Avevano passato troppo poco tempo insieme per poter sviluppare dei vero sentimenti l'uno per l'altra. No, non l'amava. Non ancora.
Quindi riportò lo sguardo su Catelyn e ammise: << Non credo che sarà difficile >>


 
3 - PETYR BAELISH

Quel ragazzino non gli era mai piaciuto. Troppo silenzioso,troppo curioso.
Brandon aveva sempre creduto che dietro a quella maschera si nascondesse una mente eccellente e una grande intelligenza; ma si era sbagliato. L'unica cosa che c'era era stupidità.
<< Non fargli del male, Brandon >>
Catelyn lo aveva praticamente supplicato e lui si era visto costretto ad esaudire il desiderio della sua promessa sposa.
Era stato un combattimento rapido. Gli era perfino venuto da ridere quando quel ragazzino fragile era caduto, non riuscendo a sopportare il peso della spada.
Che sciocco!
Lo aveva sfidato per l'amore di Cat e aveva creduto addirittura di poter vincere.
<< Tornatene a casa Petyr, Catelyn non ha bisogno di te >>
La ragazza prende la mano del suo promesso sposo e si allontana silenziosamente, senza avere il coraggio di guardare alle sue spalle. Brandon avrebbe fatto di tutto per mantenere integro il suo nome, ma quello che davvero si chiedeva lady Catelyn era se lo facesse per un reale affetto nei suoi confronti o solo perché presto sarebbe diventata lady Stark.


 
4 – GIOIA E DOLORE

Catelyn lisciò per l'ennesima volta le pieghe tra il vestito bianco. Poche ore e avrebbe finalmente sposato Brandon Stark.
Guardò il suo riflesso attraverso la finestra aperta. Il cielo era pieno di nubi, ma niente avrebbe potuto rovinare quel giorno. Aveva imparato a voler bene a quel giovane altro, bello e passionale.
L'ultima volta che si erano visti l'aveva baciata. Per la prima volta: una lunga serie di brividi si erano inseguiti lungo la sua schiena.
Tutto era pronto. Qualcuno bussò alla porta: Catelyn si voltò con il sorriso che le illuminava il volto.
<< Padre >> disse, quando lord Hoster entrò
Teneva lo sguardo basso ed era preoccupato << Che succede? >>
Lord Tully le si avvicinò e le prese entrambe le mani << Mi dispiace bambina mia >>

 

5 – DIVENTARE UNA STARK

Chi lo avrebbe mai pensato?
Hai passato la vita a prepararti per sposare un uomo e adesso ti ritrovi a camminare nel tuo splendido abito bianco, camminando verso un altro.
Eddard Stark non è Brandon. È più basso, più silenzioso, più distaccato. Non ti guarda come ti guardava lui.
Guardi la sua mano allungarsi verso di te. La prendi e un brivido di freddo ti corre lungo le gambe.
Negli occhi di Ned riesci a vedere quanto sia preoccupato. Ha paura, forte più di quanta ne hai tu.
Mentre il septon fa le sue benedizioni, rivolgi un pensiero a Brandon. Era lui che avrebbe dovuto stringere la tua mano e posare il suo mantello sopra le tue spalle.
Sarai una Stark, aveva detto una volta, e gli Stark appartengono a Grande Inverno.
Appartengono al freddo.
Forse aveva ragione: forse era il freddo che ti aspettava. O forse, essere una Stark significava riuscire a comandarlo.


 

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Capitolo 5
*** Eddard e Ashara ***


ASHARA DAYNE E EDDARD STARK

 
1 – QUEGLI OCCHI VIOLA


Ashara Dayne era l'unica donna dagli occhi viola che avesse mai visto. Ti eri accorto per caso della ragazza dai lunghi capelli neri su quella torre. Se ne stava lì, con il vento che soffiava tra i suoi capelli e faceva volare il suo vestito bianco.
Tu stavi entrando in città, con i tuoi fratelli e il tuo lord padre: Harrenhal non era come te l'aspettavi. Troppi cavalieri, troppo casino; preferivi la tranquillità di Grande Inverno.
Era stato allora che la dama si era voltata, curiosa di vedere chi fossero in nuovi arrivati.
Quegli occhi viola erano così brillanti che hai creduto di poter perdere il controllo del tuo cavallo e finire a terra.
Quegli occhi viola quasi inquietanti, che ti avevano smosso qualcosa dentro.

 

2 – SOLO UN BALLO

Avresti proprio voluto uccidere Brandon in quel momento. Ci mancava solo che si fosse messo in testa di trovarti una moglie! Come ti era saltato in mente di rivelargli il tuo interesse per Ashara Dayne?
Lo osservi preoccupato dall'altro lato della sala. No riesci ad immaginarti che cosa le stia dicendo. Non vuoi. Però a guardare meglio, sembra che la giovane abbia sorriso.
Ti rilassi e pensi che dopotutto tuo fratello non sta cercando di rovinarti la vita; ma ecco che lei si volta verso di te.
Distogli velocemente lo sguardo e ti senti le guance avvampare.
“Fa che non venga qui. Fa che non venga qui”
Troppo tardi; le tue preghiere sono state vane.
<< Lady Dayne... >> dice suo fratello << Conoscete già mio fratello, Eddard? >>
Lady Ashara sorride e fa un leggero inchino.
<< Ned... >> ridacchia Brandon << Lady Ashara vorrebbe ballare... >>
<< I-io non credo sia il caso >> balbetti imbarazzato
<< Oh, vi prego >> dice lei << Solo un ballo >>


 
3 – IL DOVERE

Eddard Stark era sempre stato un uomo d'onore.
Per tutta la vita aveva fatto ciò che era giusto, aveva seguito la legge di suo padre e del re; aveva sempre fatto il suo dovere.
Per questo quando suo fratello, il passionale e primogenito, Brandon Stark era stato ucciso dal re Targaryen aveva accettato di sposare Catelyn Tully. Perché era quello il suo dovere.
Forse non era quello che il suo cuore desiderava, ma era quello che la sua testa aveva deciso di fare.
Dentro di lui, nel profondo di sé, avrebbe sempre riservato un posto speciale per quegli occhi viola che avevano saputo colpirlo al primo sguardo.
Aveva sempre pensato che essere il secondogenito gli avrebbe permesso di scegliere chi amare, ma non era stato così.
Il dovere gli imponeva di sposare un'altra donna, di amare un'altra donna.
E così avrebbe fatto.


 
4 – GHIACCIO

Avevi impugnato tante volte la tua spada, ma mai come il questo momento l'hai sentita così pesante. Ghiaccio è sporca di sangue, tanto sangue. Non riesci nemmeno a ricordare tutti gli uomini che sono passati sopra la tua lama. L'unico di cui ti ricordi è un giovane uomo: lo chiamavano “la spada del mattino”.
Mentre il suo corpo viene portato via raccogli la sua spada: Alba.
Un sospiro sfugge dalle tue labbra e anche il tuo cuore perde un battito. Sai chi era quell'uomo e che ucciderlo ha significato perderla per sempre.
Quanto avresti voluto che le cose andassero diversamente! Se solo Rhaegar non avesse rapito Lyanna, se solo Dayne fosse stato dalla parte di Robert.
Quanti se e quanti forse ronzano per la tua testa. Sai qual'è il tuo dovere: devi dimenticarla, la battaglia è finita. Robert ha vinto.
Guardi Alba, con sguardo malinconico: lei non ti perdonerà. Mai.


 
5 – STARFALL

Starfall era un vero castello. Lo hai sempre pensato, ma adesso che sei tra quelle mura ti rendi conto di quanto sia maestoso.
Lady Ashara è davanti a te, con gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremolante: sa già perché sei lì.
<< Lady Dayne... >> cominci incerto << Mi dispiace >>
Ashara stringe le palpebre per qualche secondo, probabilmente cercando di trattenere le lacrime.
Allunghi le mani e le tendi Alba; lei guarda la spada, che era appartenuta a suo fratello e sorride. Un sorriso nostalgico e distante.
<< Ti ringrazio lord Stark >>
La sua voce è rotta dal pianto e tu vorresti abbracciarla e stringerla forte. Ma non puoi.
<< Era un grande cavaliere >> dici per rassicurarla
<< Lo so >> dice lei; poi alza lo sguardo su di te. I vostri occhi s'incontrano. Ed è quello il ricordo che vuoi conservare di lei: quegli occhi viola che erano stati in grado di mettere in dubbio il tuo mondo, le tue conoscenze e perfino il tuo onore.
Starfall rimarrà sempre nel tuo cuore, come fortezza a proteggere quegli occhi.



 

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