Christmas Air

di CabbyCam_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Santa Claus Is Coming To Town ***
Capitolo 2: *** Come il Natale Senza Regali ***



Capitolo 1
*** Santa Claus Is Coming To Town ***


Santa Claus Is Coming To Town


You better watch out 
You better not cry 
Better not pout 
I'm telling you why 
Santa Claus is coming to town 




Un bimbo dai capelli neri scende le scale dell'enorme pensionato, stropicciandosi gli occhi. 
È il 24 Dicembre -o forse il 25, chi può dirlo- ed è notte fonda. Se fosse per lui sarebbe ancora a letto a dormire ma, quando si era girato, non aveva trovato la piccola bambina che gli dormiva accanto, troppo paurosa per dormire da sola. Così si era alzato, decisamente assonato, aveva trovato le pantofole -con non pochi problemi- ed era sceso per cercarla. 
Elena è davanti al camino, seduta a gambe incrociate e mentre i residui dell'ultimo fuoco scaldano ancora le braci, sta ferma a guardarsi intorno. 
Il bambino le si avvicina e le si siede in fianco.
"Che stai facendo qui, Elena?" 
"Sto aspettando Babbo Natale... quest'anno lo voglio vedere anche io scendere dal camino!" dice la piccola, imbronciandosi leggermente. 
Damon sospira. 
Lui sa già la verità -è grande lui-, ma non può dirla ad Elena. 
Se la immagina già mentre piange e si dispera, perchè è convinta che Babbo Natale esista. Non si perdonerebbe mai di farla soffrire in quel modo, perchè lei è come la sua sorellina ed è suo dovere proteggerla. 
"Elena non puoi vedere Santa Claus!" afferma il bruno. 
La piccola si gira verso di lui, guardandolo nei suoi occhioni azzurri. È visibilmente contrariata, potrebbe esplodere da un momento all'altro - Damon non sa bene se sta per piangere o urlargli contro. 
"Devi dormire, altrimenti non ti porta i regali!" 
Non è bravo ad inventare storie e spera proprio che Elena gli creda. 
"Ma io voglio vederlo, Damon!" lei non demorde. 
Piccola sì, ma altrettanto testarda.
"D'accordo Elena, ma io ti ho avvisato." le concede lui. 
La bimba sorride vittoriosa, per poi tornare a fissare il camino. Non passa molto, però, che le sue palpebre iniziano a chiudersi lentamente ed Elena è già immersa nel mondo dei sogni, completamente poggiata sulla spalla del suo migliore amico. 
Damon sorride. 
Perchè, anche se non glielo direbbe mai, la trova adorabile quando dorme. 
Si alza, l'appoggia dolcemente sul tappeto e prende una coperta dal divano. Le si distende accanto, li copre entrambi con la calda coperta e dopo poco si addormenta anche lui, pensando ad una possibile spiegazione al comportamento della sua amica, che mai avrebbe rinunciato a scartare un bel regalo. 

Strano che la piccola Elena non abbia desistito, no? Forse era veramente curiosa di vedere l'anziano signore con la barba bianca e il completo rosso. O forse, non voleva regali e aveva capito che l'unico regalo che desiderava, quello di cui realmente aveva bisogno, era il bimbo che le stava di fianco, il suo inseparabile migliore amico.






Angolo Autrice
si, lo so, è cortissima!
Cooomunque, questa è una raccolta di flashfic (dovevano essere drabble, ma il mio cervello non ce la fa a scrivere drabble) natalizie, tanto per... tanto per!
Spero vi sia piaciuta!
Ringrazio ggggg, la mia beta/migliore amica, e lostinthedarkness e le sue minacce di morte per farmi pubblicare!
Un bacio enorme :*
Cam

PS: scusate eventuali errori, praticamente non l'ho neanche ricontrollata!Non fatevi problemi a segnalarmeli, sono aperta a critiche(costruttive, si intende) ;) 

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Capitolo 2
*** Come il Natale Senza Regali ***


Come il Natale Senza Regali

 
A thrill of hope,
the weary world rejoices,
for yonder breaks
a new and glorious morn.

 
 
"Mamma, la mia calza non sta su!" piagnucola la piccola Elena.
"No Elena, sei tu che sei un disastro!" la prende in giro il moro, dando il via ad un bisticcio in piena regola.
Miranda Gilbert sorride scuotendo la testa.
Quei due non cambieranno mai, sempre pronti a litigare per qualcosa che dopo poco non ricorderanno neanche più.
La donna si avvicina al camino e aggiusta la calza rossa della figlia, lasciandole poi una carezza sulla testa e dirigendosi in cucina. Elena non se ne accorge neanche, tanto è concentrata a battibeccare con il suo amico.
"Non è vero, io non sono un disastro!"
"Andiamo, non riesci neppure a sistemare una calza... e dire che non devi fare tanto, il chiodo è già piantato!" ribatte lui.
Una ciocca di capelli sfugge dai piccoli codini di Elena e va a coprire i suoi grandi occhioni da cerbiatta, che si inumidiscono a velocità record.
La bimba scoppia a piangere, singhiozzando piano, come se non volesse farsi sentire da nessuno.
Damon ne rimane sorpreso.
I suoi occhi di ghiaccio, che poi tanto freddi non sono, si allargano leggermente e le sue sopracciglie vanno a scomparire tra le folte ciocche di capelli corvini che gli ricoprono la fronte.
Proprio non se l'aspettava, lui stava solo scherzando.
Perchè, si sa, non può mica andare in giro a sbandierare ai quattro venti che in verità vuole bene ad Elena. Si, perchè, come gli dice sempre il suo amico Klaus, i veri uomini tengono per loro i propri sentimenti.
 
Ed ora non sa cosa fare.
Non è la prima volta che consola Elena.
Ogni volta che lei cade e si sbuccia un ginocchio, che Tyler la spinge nel fango sporcandole il vestitino, che litiga con Caroline o che Matt le tira i capelli, lui è sempre lì pronto a consolarla, a darle un bacino per farla calmare o anche portarla sulle spalle se necessario.
Ma ora è diverso, perchè è stato lui a farla piangere.
Non era mai successo che Elena se la prendesse con lui per cose del genere e che addirittura si mettesse a piangere.
Allora si piega in avanti, le scosta il ciuffo ribelle dal viso e glielo porta dietro l'orecchio con la sua manina paffuta.
E la abbraccia.
L'abbraccia perchè si sente in colpa di averla fatta piangere, l'abbraccia perchè le vuole bene e forse, l'abbraccia perchè è Natale, e a Natale si è più buoni.
"Non è vero che sei un disastro Elena... sei la mia migliore amica e ti voglio bene, così come sei."
La piccola tira su con il naso e alza lo sguardo verso di lui titubante.
"Davvero non sono un disastro?"
"No Elena! Sei la persona più speciale e straordinaria che io conosca!" Lei gli sorride.
Lui si illumina, un po' per il sorriso della bambina, un po' per la sua geniale idea, per poi voltarsi e correre in cucina.
Quando torna indietro ha le mani dietro la schiena e un sorriso sornione in viso.
Elena lo guarda perplessa, allora lui mostra le mani e i due biscotti al cioccolato che tengono. La bambina si illumina -infondo sono i suoi biscotti preferiti- e sorride al suo migliore amico prendendo un biscotto.
Li mangiano, ridono e giocano tutto il pomeriggio, come è consuetudine tra di loro.
E quando Damon se ne deve tornare a casa sua -per Elena è sempre un supplizio lasciarlo andare via- entrambi fanno storie per poter rimanere ancora assieme.
Quando la porta di casa Gilbert si chiude, dopo tante lamentele e saluti, Elena raggiunge il soggiorno. Riesce a sentire sua madre che canta la ninna nanna al piccolo Jeremy per farlo addormentare e suo padre che ascolta il telegiornale alla tv -lei odia quel programma, è così noioso e 'da grandi', non le è mai piaciuto e mai le piacerà.
Si avvicina al camino e tira fuori dalla tasca un piccolo orsacchiotto.
Si sistema un codino, cerca la calza giusta e fa scivolare il peluche al suo interno.
È il suo regalo per Damon, così non si sentirà solo quando sarà in vacanza con i suoi genitori e il piccolo Stefan di appena un anno. Ed è felice di rinunciare al suo orsacchiotto, perchè così sarà con Damon anche quando saranno lontani. Richiude la calza con una D in corsivo e si allontana saltellando.
 
 
Come mai Damon ha una calza a casa Gilbert? Ovvio, ne ha una anche alla pensione dei Salvatore, ma la sua calza è anche in questo salotto. Beh, perchè infondo è anche casa sua. È la casa dove ha giocato, dove si è divertito e dove ha conosciuto Elena. E le loro calze sono vicine perchè loro sono inseparabili. Senza uno non c'è l'altro. Un po' come il natale senza regali sotto l'albero. Come la nutella senza il pane. Perchè è e sarà sempre così, Damon e Elena contro il mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice
Salve!
Scusate, non è molto natalizia, ma ieri ho avuto una giornata no e ho riversato tutto il mio stress su Damon e Elena.
Avete presente quelle giornate più o meno perfette in cui tutto sembra andare troppo bene e poi arriva qualcosa/qualcuno che distrugge tutta la pace e la tranquillità?
Ecco, è proprio quello che mi è successo!
Comunque, la ff non doveva essere per niente così.. Avevo pensato ad una cosa diversissima, ma poi ho avuto una sottospecie di crisi di pianto e mi sono messa scrivere.. Quindi questo è il risultato!
Scusate se ci sono errori ma l'ho scritta a notte fonda e avevo decisamente sonno, per non parlare del fatto che stavo piangendo come una deficiente, e non l'ho ricontrollata perchè ho appena tempo di pubblicarla!
Ringrazio infinitamente le cinque fantastiche ragazze che mi hanno recensito, fa sempre piacere ricevere recensioni, e tutti quelli che hanno letto: GRAZIE MILLE!
Grazie a lostinthedarkness (scrivimi come ti è andata l'esibizioneeee!) e ad Oh Happy Day.
ggggg ti ringrazio lo stesso anche se non hai fatto niente.. così, tanto perchè ti voglio bene
Un bacissimo:*
Cam

Ps: corro al saggio di hip hop e me lo sento, sbaglierò tutto!
riPS: la canzone all'inizio non c'entra un tubo ma la adoro, soprattutto cantata da Lea Michele *_*
 

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