Memories

di Doctor Dragon
(/viewuser.php?uid=243311)

Disclaimer: Questo testo proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Arrivederci ***
Capitolo 3: *** Fare progetti ***
Capitolo 4: *** Due soldati ***
Capitolo 5: *** Crisi ***
Capitolo 6: *** Qual'e` il mio posto? ***
Capitolo 7: *** Domande ***
Capitolo 8: *** Non gli faro` del male ***
Capitolo 9: *** Volersi incontrare ***
Capitolo 10: *** Bugie ***
Capitolo 11: *** Fuga nel buio ***
Capitolo 12: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 13: *** Fidati di me ***
Capitolo 14: *** Guida alla sopravvivenza ***
Capitolo 15: *** In trappola ***
Capitolo 16: *** Addio bosco ***
Capitolo 17: *** Ricominciare da zero, insieme ***
Capitolo 18: *** Il castello ***
Capitolo 19: *** Vite parallele ***
Capitolo 20: *** Dobbiamo parlare ***
Capitolo 21: *** Nella notte ***
Capitolo 22: *** Buio e silenzio ***
Capitolo 23: *** Altro che occhi di gatto, lei e` una tigre ***
Capitolo 24: *** E se fossi io? ***
Capitolo 25: *** Idea geniale? ***
Capitolo 26: *** Verita` ***
Capitolo 27: *** Avevi promessssso! ***
Capitolo 28: *** Fear ***
Capitolo 29: *** Answers ***
Capitolo 30: *** Speranza ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

Ciao, mi chiamo Tal, ma questo voi gia` lo sapete vero? Abbiamo vissuto insieme mille avventure, non e` cosi`? Io lo so: so che eravate con me quando ero solo una piccola fatina invisibile, o quando ho rischiato la vita per una tenerissima palla di pelo di nome Gaho, quando soffrivo di gelosia e quando sono scappata in Francia. Siete sempre stati con me, vero? C'eravate anche quando il ragazzo che amo mi ha vista per la prima volta, era ubriaco ricordate? Io si e ricordo anche che era ubriaco l'ultima volta, in quell'ultimo criptico capitolo...

E` passato parecchio tempo da allora, per la precisione 2 anni, 3 mesi e 17 giorni. Vi sembro un po' esagerata vero? A ricordarmi addirittura i giorni, ma il fatto e` che oggi e` un giorno molto particolare e anche molto triste, ma facciamo un passo indietro ok? Vi chiederete che cosa e` successo in tutto questo tempo, no? Beh, vi accontento...

Avevo trovato il caro JiYong svenuto a terra ricordate? E cosa e` successo quando ha riaperto gli occhi?

"T-Tal..." balbetto`, gli occhi ancora leggermente offuscati.

"Sono qui, sono sempre qui." risposi io sorridendogli mentre gli accarezzavo la guancia.

"S-sono uno stupido. N-no riesco nemmeno a... A dirti quanto ti amo. A chiederti scusa. N-non so che parole usare p-per dirti quanto sei importante per me." sussurro` con voce rotta cercando di mettersi a sedere.

"S-se non mi vuoi v-va bene... S-so che m-meriti di meglio." concluse guardandomi dritto negli occhi.

"Puo` darsi..." ribattei io facendogli la linguaccia, ma poi lo abbracciai forte stringendomi contro il suo petto.

"Ma ti amo ed e` con te che voglio stare. Non mi importa cosa succedera`. I wish to stay with you forever!" esclamai contro il suo petto sentendo il suo cuore battere forte contro il mio orecchio.

E cosi` tornammo a Seoul. Questa volta pero` JiYong mi presento` come sua fidanzata e non solo come una ballerina qualunque. Le cose cambiarono e in meglio: fui assunta dalla YG come ballerina e ricevetti il permesso di seguire G-Dragon nei vari tour. Ovviamente ci furono anche delle liti e parecchi rumor negativi secondo i quali io sarei stata assunta solo perche` stavo con il leader e che non meritassi affatto quel lavoro, ma le voci furono presto zittite dal mio comportamento corretto e professionale in ogni occasione.

Insomma tutto andava per il meglio e io non potevo essere piu` felice.

Ehy, aspettate! Non sto dimenticando qualcosa vero? O meglio qualcuno? Ma certo! Jade e SeungHyun! Che ne e` stato di loro?

Fu una vera sorpresa vedere Jade umana al fianco del repper, una piacevolissima sorpresa. SeungHyun aveva finalmente trovato il coraggio di aprire il suo cuore all'amore e chi meglio della sua fidata consigliera e compagna di avventure poteva ricevere quel dono cosi` speciale?

Facemmo il viaggio di ritorno a Seoul tutti e quattro insieme, ma era come se fossimo separati: ogni coppia in un mondo a se`. Jade fu assunta come stilista personale dei BigBang data la sua sfrenata passione per moda e abiti e pote` restare al canto del suo amato SeungHyun.

Ora torniamo al presente, pero`, vi va? Vi ho accennato prima che oggi e` un giorno molto particolare e anche molto triste. Perche` vi chiederete voi, dico bene?

Beh, perche` oggi JiYong parte per la leva militare. Ora sono qui, in salotto ad aspettare che lui scenda con la sua valigia pronto per andare dove io non posso seguirlo.

 

 

 

TAA DAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!

Come promesso ecco il sequel!!

Questo non e` altro che un prologo, ma spero ugualmente che vi abbia interessato e incuriosito.

Mi raccomando, voglio taaaaaaaante recensioni senno` mi offendo e non scrivo piu` *fa la linguaccia*

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Arrivederci ***


Cap. 1

 

Arrivederci

 

[GD POV]

Finisco di piegare l'ultimo paio di pantaloni e, con una lentezza infinita, li ripongo nella valigia. Faccio un enorme sospiro e la chiudo spostandola poi dal letto al pavimento con un forte strattone carico di rabbia e rancore: non voglio partire. Non voglio!

La mia vita sta andando alla grande, e` tutto perfetto: ho una splendida ragazza che amo e che mi ama, lei mi supporta sempre e mi aiuta a superare ogni problema, e` la mia ancora di salvezza. Il mio lavoro procede bene: i miei album raggiungono sempre le vette delle classifiche cosi` come i miei singoli, i tour sono tutti sold out in poco tempo. Ho una ragazza che mi ama, ho amici che mi vogliono bene, ho una famiglia che mi supporta sempre, i miei fan mi adorano... Che cosa potrei volere di piu`?

Vorrei poter non partire, ecco cosa voglio. Tuttavia devo farlo, non ho scelta. Mio padre ha impiegato anni e anni a cercare di convincermi che e` una cosa buona da fare, che e` utile e che e` un onore avere la possibilita` di servire il proprio Paese. Io non metto in dubbio che cio` sia vero, ma questo non cambia il fatto che partire per me sia una cosa orribile: non voglio lasciare la mia vita, ho troppe cose a cui devo rinunciare.

Prendo la valigia e la trascino fuori dalla stanza: sembra pesare dieci tonnellate, ma so che e` solo una mia impressione dovuta al fatto che insieme a tutti quei vestiti, scarpe e altre cose mi sto portando dietro il peso di un arrivederci che non voglio pronunciare.

 

[Tal POV]

Sento dei rumori provenire dal piano di sopra e corro verso la scala, guardo in su e vedo JiYong scendere i gradini trascinandosi dietro la sua valigia. Il suo sguardo e basso e le sue labbra sono incurvate verso il basso in una smorfia di dolore. Vorrei correre verso di lui per abbracciarlo o anche solo per aiutarlo con la valigia, ma i miei piedi restano inchiodati al pavimento impedendomi ogni movimento. Resto ferma a guardarlo mentre mi passa accanto e, senza nemmeno un cenno, mi supera per raggiungere la porta. Lo guardo mentre la apre e fa per uscire, solo allora riesco a riscuotermi.

"Ji..." lo chiamo con un sussurro spezzato. Lui si volta verso di me, la mano ancora ancorata al manico della valigia e lo sguardo basso. Mi avvicino a lui titubante e prendo la sua mano tra le mie, staccandola da quel manico, la stringo forte facendo intrecciare le nostre dita. Lui risponde alla stretta e avvicina anche l'altra mano stringendo le mie poi, con un piccolo e delicato gesto, mi tira verso di se` facendomi finire fra le sue braccia. Mi abbandono a quell'abbraccio stringendomi a lui il piu` possibile: mi manchera` da impazzire gia` lo so. Mi mancheranno i suoi abbracci, il suo profumo, la sua pelle morbida e calda, il suo cuore che batte contro il mio orecchio, i suoi baci, le sue carezze, la sua dolce voce, le sue labbra. Sento le lacrime premere contro le mie palpebre, ma non ho la forza di trattenerle cosi` lascio che sgorghino libere sul mio viso andando a bagnare la camicia nera che indossa JiYong. Lui si accorge subito di cosa sta succedendo e mi stringe di piu` a se` accarezzandomi la schiena e baciandomi il capo, ma sento che anche lui sta male quanto me nonostante cerchi di consolarmi. Alzo lo sguardo su di lui e infatti vedo che anche le sue guance sono umide di lacrime. Sollevo le mani fino a raggiungere il suo viso e, con dita tremanti, cerco di scacciale quelle dolorose goccioline salate dal suo bellissimo viso. Vedo le sue labbra incurvarsi in un sorriso al mio gesto, ma i suoi occhi restano due buchi carichi di dolore. Mi metto in punta dei piedi e avvicino il mio viso al suo facendo incontrare le nostre labbra e chiudendo gli occhi. E` un bacio umido, pieno di tristezza e rimpianto. Sento le mie gambe tremare e la consapevolezza che senza di lui non ce la posso fare si abbatte su di me con la forza di un tornado. Per paura di crollare a terra mi aggrappo a JiYong facendo passare le braccia attorno al suo collo.

"Ti amo." sussurra lui staccandosi appena dalle mie labbra.

"Ti amo." rispondo nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

 

[GD POV]

Il mio cellulare squilla distruggendo quel momento di pseudoallegria che provavo ad avere Tal fra le mie braccia. Sospiro e mi stacco da lei per rispondere alla chiamata.

"JiYong..." sospira una voce all'altro capo del telefono.

"Lo so. Arrivo." ribatto. So gia` chi e`: il mio migliore amico YoungBae partira` con me per la leva e mi sta aspettando in macchina: il tempo di tergiversare e` finito. Chiudo la chiamata e abbasso lo sguardo sulla mia mano che, tremante, stringe l'iPhone con rabbia, come se la colpa di tutto fosse di quel piccolo marchingegno. Con la coda dell'occhio scorgo un movimento cosi` alzo di nuovo lo sguardo e vedo Tal avvicinarsi alla valigia per poi trascinarla verso la porta, mi avvicino a lei e la aiuto. Insieme usciamo di casa e raggiungiamo il vialetto dove e` posteggiata l'auto di Bae con il motore acceso, pronta a partire. Ci avviciniamo al mezzo e Tal apre il bagagliaio, io sollevo la valigia e la poso accanto a quella del mio migliore amico. Con uno strattone chiudo il portellone e faccio il giro dell'auto per raggiungere il lato del passeggero, poso una mano sulla maniglia, ma il coraggio di aprire la portiera mi manca.

"Tal." sussurro voltandomi verso di lei.

"N-non... Non dire nulla, ti prego." balbetta la ragazza e mi abbraccia di nuovo, nascondendo il viso contro il mio petto. La stringo forte a me accarezzandole la schiena senza dire una parola: non saprei cosa dire nemmeno volessi.

YoungBae suona il clacson facendoci sobbalzare. Con un grosso sospiro mi stacco da Tal e salgo in macchina, sbatto la portiera piu` forte che posso e lancio uno sguardo carico di rabbia al mio amico. Lui non si scompone minimamente: sa che non ce l'ho con lui. Infatti ricambia il mio sguardo con un'espressione che triste come a dire: lo so che fa male, ma procrastinare ancora peggiorera` solo le cose.

Ingrana la marcia ed esce dal vialetto di casa mia. Io mi volto un'ultima volta per vedere la mia Tal: e` in piedi accanto alla porta di casa e guarda verso di me. La guardo mentre solleva una mano in segno si saluto, faccio appena in tempo a scorgere nuove lacrime sul suo volto che l'auto svolta e lei esce dalla mia visuale.

Automaticamente porto le mani sul mio viso per asciugare le lacrime.

 

[Tal POV]

Resto ferma immobile, in piedi accanto alla porta, per non so quanto tempo. Le lacrime continuano a sgorgare dai miei occhi inondando il mio viso e scendendo lungo il mio collo. La mia vista e` talmente annebbiata che non mi accorgo nemmeno dell'auto che entra nel vialetto di casa prendendo il posto di quella di YoungBae. Solo quando un paio di braccia mi stringono forte mi riscuoto e torno alla realta`.

"J-Jade?" esclamo stupida accorgendomi di chi mi sta abbracciando. Jade non e` cambiata molto in questi anni: e` sempre la solita ragazza solare ed eccessivamente estroversa. Solo i suoi capelli verdi e mossi sono cambiati accorciandosi notevolmente: ora le arrivano a malapena alle spalle. Mi stringo forte a lei cercando un po' di conforto.

"So come ti senti." sussurra lei. Ovvio che lo sa, penso, SeungHyung e` partito per la leva un anno fa e fara` ritorno solo l'anno prossimo. Per questo conto cosi` tanto sul suo aiuto e sul suo appoggio: insieme possiamo superare questo brutto momento.

"E so che cosa dobbiamo fare adesso." aggiunge sciogliendo l'abbraccio e prendendomi per mano mentre apre la porta di casa entrando nell'ingresso. Io la seguo senza dire una parola, la guardo mentre chiude la porta e mi lascio trascinare al piano di sopra fino alla stanza che condivido con JiYong. Non appena vedo il grande letto matrimoniale, che per i prossimi due anni sara` cosi` irrimediabilmente vuoto, mi scappa un singhiozzo e mi copro il volto con le mani.

"No! Oh, no no no." esclama Jade trascinandomi di peso verso la cabina armadio, lontano dal letto.

"Niente pianti. Basta lacrime. Ora ti metti qualcosa di carino e usciamo a fare shopping." dice dando una rapida occhiata a tutti i vestiti appesi ordinatamente.

"N-non mi va... T-ti prego posso restare a casa?" brontolo tirando su col naso. Sono ko come se portassi sulle spalle un peso troppo grande da reggere che mi sta lentamente schiacciando al suolo. Jade mi si avvicina e mi prende per le spalle scuotendomi leggermente.

"Restare qui a piangerti addosso non ti servira` a nulla. Sei stata tu stessa a dirlo a me un anno fa, poi mi hai trascinata fuori di casa e indovina un po'? Dopo mi sono sentita meglio e so che per te sara` lo stesso." esclama guardandomi dritto negli occhi. Ricambio il suo sguardo e, per una frazione di secondo, rivedo me stessa in lei: circa un anno fa sono stata io a cercare di tirare su di morale Jade per la partenza del ragazzo che ama. Ora e` il suo turno.

 

 

 

Ecco a voi il primo capitolo! Come promesso e` piu` lungo del prologo.

Vi confesso che e` stato dannatamente difficile scriverlo e mi sono pure messa a piangere :'(

Oddio Ji!!! Sto malissimo :'(

Chiedo scusa....

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Fare progetti ***


Cap. 2

 

Fare progetti

 

"Wow! Tal sei incantevole con quell'abito!" la voce di Jade risulta leggermente piu` alta del normale segno che e` davvero colpita dal mio aspetto. Mi guardo allo specchio cercando di vedere cio` che vede lei, ma proprio non ci riesco. Indosso un lungo abito viola aderente e senza spalline che fascia il mio petto lasciando libera la mia schiena grazie ad un'ampia scollatura a V, per poi ricadere fluido lungo le mie gambe fino al pavimento, spuntano solo le punte delle scarpe nere col tacco alto scelte da Jade. Il vestito e` di una stoffa di cui non conosco il nome: liscia e lucida, sembra quasi brillare ad ogni mio minimo movimento. Questo e` probabilmente uno degli abiti piu` belli che io abbia mai visto, ma addosso a me... Non lo so, credo che un vestito del genere si meriti di essere indossato da qualcuno migliore di me, qualcuno con un rango piu` alto del mio: non mi sento a mio agio in un abito di lusso.

"Certo pero` che se decidessi di indossarlo dovrai disfare quelle treccine rosa: non si intonano affatto al vestito." commenta ancora Jade fissandomi pensierosa. Gia`, le mie adorate treccine rosa. Ho deciso di rifarle subito dopo la partenza di JiYong perche` volevo ritornare con la testa, in tutti i sensi, al passato: a quando eravamo insieme e felici nella speranza che questi due anni passino in fretta per essere di nuovo insieme e felici. Il che significa, ovviamente, che non disfero` le treccine nemmeno sotto tortura.

"Sara`, ma non lo comprero`." ribatto entrando nel camerino per levarmelo di dosso.

"Cosa? Perche`?" grida la ragazza indignata.

"Perche` non mi sento a mio agio vestita come una principessa e perche` il prezzo di questo abito e` esorbitante." rispondo sfilandomelo con cura per non rovinarlo e indossando di nuovo jeans e t-shirt.

"Non se ne parla. Tu lo compri perche` il tuo ragazzo si merita di vedertelo indossare e poi il prezzo non conta: JiYong puo` permetterselo." protesta Jade. Non faccio nemmeno in tempo ad uscire dal camerino che mi corre incontro prendendomi l'abito dalle mani e avviandosi verso la cassa.

"Ma io non sono JiYong e non ho intenzione di svuotare il suo conto in banca durante la sua assenza." ribatto afferrandola per un braccio per bloccarla. Capisco che fare shopping sia piacevole ed e` vero che mi aiuta a stare meglio, ma ora sta esagerando. Non voglio sembrare una di quelle ricche snob che sperperano senza ritegno i soldi dei loro mariti.

"Vorra` dire che lo paghero` con i miei soldi." conclude Jade e, senza lasciarmi il tempo di protestare, si libera dalla mia presa e consegna l'abito alla cassiera. Non ci posso credere: lo ha fatto sul serio!

Siccome mi rifiuto di entrare in un altro negozio, un qualsiasi altro negozio, Jade propone di pranzare da qualche parte e poi tornare a casa. Io accetto di buon grado: basta shopping, per un bel po'.

Entriamo in un locale a caso e ci accomodiamo al tavolo che ci viene offerto, ordiniamo qualcosa di leggero e, mentre aspettiamo, mi perdo nei miei pensieri guardando con aria smarrita le persone sedute agli altri tavoli.

JiYong si era offerto di cucinare per me la sera prima di partire, e` stata la prima volta in cui ho potuto sperimentare le sue doti culinarie. Devo ammettere che non se la cava malissimo: aveva esagerato un po' con il sale, ma mi ero rifiutata di farglielo notare, era stato un gesto cosi` dolce e gentile il suo che non volevo rovinarlo. Tutto sommato poi era stata una piacevole cena.

Il ricordo mi fa sospirare leggermente: mi manca JiYong, cosa piu` che ovvia direi. A volte, di notte, quando sono sola in quel grande letto che ho sempre diviso con lui mi sembra di sentire la sua voce chiamarmi da lontano, cosi` mi sveglio di soprassalto per accorgermi che e` solo un sogno e che in quella stanza, in quella casa, sono da sola. Sospiro ancora, di giorno me la cavo abbastanza bene: ho un sacco di cose da fare e Jade continua a tenermi sempre occupata cosi` ho poco tempo per pensare, ma di notte... Sono da sola e i ricordi mi crollano addosso facendomi sentire la sua assenza, e` doloroso non averlo al mio fianco: un dolore fisico e difficile da sopportare, come se dovessi portare sulle mie spalle un peso enorme che minaccia di sopraffarmi ogni giorno che passa. Sento lacrime di dolore premere contro i miei occhi, pronte a inondare il mio viso.

"Tal!" grida Jade facendomi sobbalzare.

"Ma che ti prende? Perche` urli?" le chiedo portandomi una mano al petto: sembra che il cuore voglia uscirmi dal petto talmente batte forte, mi ha proprio spaventata.

"Non mi stavi nemmeno ascoltando!" protesta Jade visibilmente offesa.

"Scusa." mormoro risentita abbassando lo sguardo. Avverto un suo movimento e, pochi istanti dopo, la sua mano stringe la mia, abbandonata sul tavolo. Alzo di nuovo lo sguardo su di lei, ma non sembra piu` arrabbiata, come se avesse capito a cosa stavo pensando.

"So che e` dura." commenta facendomi capire che si, mi ha davvero capita.

"Ma se ti puo` interessare credo di aver trovato un modo per superare la cosa." aggiunge poi facendomi un piccolo sorriso di incoraggiamento.

"Di che parli?" domando confusa.

"Del dolore e della solitudine che provi, ovviamente. Tuttavia esiste un modo per superare la cosa." risponde Jade.

"Ah, si? E sarebbe?" insisto, poco convinta. Jade non dice nulla, si limita a chinarsi per raccogliere la sua borsa, che aveva posato sotto la sua sedia, e ne estrae un raccoglitore in plastica.

"Fare progetti." afferma posando il raccoglitore sul tavolo.

"Che genere di progetti?" ribatto, non mi piace il suo essere cosi` criptica, mi da sui nervi.

"Beh, dipende. Secondo me il trucco e` cercare di impegnare il tempo. Organizzare qualcosa che poi farai al ritorno del tuo ragazzo, no? Fare dei progetti per il futuro di coppia." mi spiega posando entrambe le mani sul raccoglitore e guardandomi con aria sognante.

"Non parli sul serio vero? Insomma, non si possono fare progetti di coppia da soli: si tratta di cose importanti e bisogna essere in due per prendere certe decisioni." le faccio notare. Non potrei mai progettare il futuro mio e di JiYong senza prima parlarne con lui, non spetta a me decidere!

"Ma io non parlo di progetti importanti, mi riferisco a cose semplici come organizzare una festa di bentornato o magari qualche gita in un posto che vorresti visitare insieme a lui." ribatte Jade. Ok, questo ha piu` senso e mi spaventa molto meno.

"Tu che progetti hai?" le chiedo curiosa. Lei mi fa un sorriso a trentadue denti e apre il raccoglitore per mostrarmi tutti i fogli al suo interno: si tratta di bozze per lo piu`, schizzi di vestiti da uomo.

"Sono una stilista dopotutto." commenta lei mentre io sfoglio ammirata le sue opere.

"Il tuo progetto consiste nel raddoppiare il tuo lavoro?" domando confusa.

"No, voglio organizzare una sfilata di moda! Tutti questi abiti li ho ideati pensando al mio topo e credo sia magnifico vederlo sfilare." risponde con voce sognante. Io la guardo e a stento riesco a trattenere le risate: non solo perche` non trovo per niente appropriato il soprannome topo per uno come SeungHyun, ma anche perche` non ce lo vedo a sfilare in passerella.

"Lo sai vero che se glielo proponi ti tirera` in testa quel raccoglitore per poi farti ingoiare ogni singolo disegno?" ribatto, sto seriamente dubitando della sua sanita` mentale in questo momento. Tuttavia lei non sembra prendere male il mio commento, anzi continua a sorridere mentre ritira con cura il suo lavoro.

"Non essere sciocca. Non sara` una cosa mediatica, non voglio organizzare una sfilata a scopo pubblicitario o per guadagnare qualcosa. Sara` una cosa privata, fatta solo tra di noi, tra amici insomma. Niente telecamere, niente giornalisti, niente di niente. E poi questi abiti sono perfetti per il mio topo: eleganti, sofisticati, raffinati proprio come lui." mi spiega Jade, il suo sguardo e` perso in chissa` quali pensieri. Dubito fortemente che questa cosa piacera` a SeungHyun, ma decido di non ribattere: e` una faccenda che riguarda loro due e non voglio mettermi in mezzo.

Nel frattempo arrivano le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare continuando a parlare di progetti di coppia.

"Dovrai pensare anche tu ad organizzare qualcosa." commenta Jade.

"Hai gia` qualche idea?" chiede poi. Io resto in silenzio un po' riflettendo mentre mi gusto il pranzo: che cosa vorrei fare quando JiYong tornera`? In effetti non ci ho pensato, insomma a me basta che lui ci sia poi il resto e` irrilevante. Tuttavia sarebbe carino organizzare qualcosa, magari una piccola festa di bentornato.

"Credo che optero` per la festa." rispondo ingoiando un boccone di cibo.

"Come sei banale." commenta Jade. Io la fulmino con lo sguardo.

Passiamo il resto del pranzo a fare ipotesi sempre piu` assurde e sempre piu` fantasiose di come potremmo sorprendere i nostri fidanzati al loro ritorno e ogni volta scoppiamo a ridere come matte alle nostre stesse idee strampalate.

"Cioe` mi stai dicendo che tu compreresti una piscina per poi riempirla di yogurt e ci butteresti dentro SeungHyun?" domando cercando di non strozzarmi dalle troppe risate.

"Ahahahahahahahahah! Si, poi pero` dovro` lasciare il Paese altrimenti quello mi uccide." risponde lei ridendo.

"E la tua idea di andare negli USA e attraversare tutta la costa meridionale a cavallo con JiYong? Ahahahahahahahahah! Alla fine non riuscirete piu` a camminare dritti per almeno tre anni!" continua poi senza smettere di ridere.

"Ahahahahahah! Ovvio, che matte che siamo!" esclamo massaggiandomi la pancia con le mani: con tutte le risate sta iniziando a farmi male.

Tra una risata e l'altra prendiamo tutte le nostre borse e usciamo dal locale, non prima di aver pagato e lasciato una grossa mancia al cameriere per non averci cacciato con l'accusa di disturbo alla quiete pubblica con i nostri sghignazzi. Prendiamo l'auto di Jade e ci dirigiamo verso casa di JiYong: ora mi serve un po' di riposo.

 

 

 

 

 

 

 

Nuovo capitolo!

Che ve ne pare? C'e` stato un brusco calo di recensioni che mi ha fatto deprimere un po', ma ho deciso di provare ancora con un secondo capitolo, ma se non piace ok... Vivo uguale....

Buone feste a tutti

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Due soldati ***


Cap. 3

 

Due soldati

 

Ho deciso! Finalmente, dopo ore e ore di ricerche estenuanti sul web, ho trovato cosa voglio organizzare per il ritorno di JiYong. Oltre la festa a sorpresa ovviamente, beh quella e` d'obbligo, no? Invitero` tutti: famigliari e amici, ho gia` in programma di chiedere ai signori Kwon il permesso di fare la festa alla Dolce Vita. Servira` un posto tranquillo e appartato, senza il rischio dell'intrusione di paparazzi, e mi e` subito venuto in mente l'hotel di JiYong: e` perfetto. Tuttavia la festa non basta cosi` ho deciso di organizzare un bel weekend alle terme: JiYong non e` il classico ragazzo tranquillo anzi, e` sempre di corsa e non si ferma mai. Per questo voglio regalargli un intero weekend di puro relax, vorrei regalargli addirittura una settimana, ma so gia` che uno come lui non resiste sette giorni a poltrire e va a finire che si mette a lavorare anche in vacanza. Il weekend invece sara` solo e soltanto calma, pace e tranquillita`: andremo alle terme, ci faremo fare i massaggi, la sauna, insomma le solite cose. Poi ho deciso che prenotero` un viaggio in mongolfiera: ho sempre sognato andarci e poi la trovo una cosa molto romantica. Sara` bellissimo me lo sento.

Sono talmente agitata e felice per i miei progetti che non resisto alla tentazione di parlarne con qualcuno, cosi` afferro il cellulare e chiamo Jade. Ormai lei e` tutto per me: la mia migliore amica, la mia confidente, la mia spalla su cui piangere, la compagna ideale per shopping, scorpacciate di dolci e risate.

"Ehy bella, whassup?" esclama Jade dall'altro capo del telefono.

"Sono strafelice, chiedimi perche`?" ribatto io, trattenendomi a stento dal saltellare sul posto come un'idiota.

"Perche` sei felice?" domanda la mia amica e avverto che sta sorridendo, anche se non la posso vedere.

"Perche` ho trovato cosa organizzare per Ji!" rispondo e inizio a raccontarle la mia idea. Sono talmente euforica che parlo velocissima, ma sono certa che lei mi capisce lo stesso.

"Weekend alle terme... E` originale come idea. Sono certa che JiYong lo apprezzera`: ha proprio bisogno di relax quel ragazzo." commenta Jade. Lo sapevo che sarebbe stata d'accordo con me.

"Ehy, un momento! Perche` non venite anche tu e SeungHyun? Sarebbe carino fare un'uscita a quattro, non ne abbiamo mai fatte." propongo.

"Lo sai? Non e` affatto una cattiva idea, ma se veniamo anche noi non perdera` tutto il romanticismo?" ribatte Jade pensierosa.

"Io e JiYong faremo anche un viaggio in mongolfiera, ma tu e SeungHyun potrete fare il tour dei vini, ho letto sul sito e sembra una cosa davvero bella. Cosi` faremo il weekend insieme, ma allo stesso tempo avremo i nostri momenti romantici, che ne dici?" suggerisco scorrendo le varie offerte sul sito delle terme.

"Oddio si! A SeungHyun piacera` da morire il tour dei vini: dobbiamo farlo! Sei un genio Tal, sara` un weekend indimenticabile!" esclama Jade su di giri per l'emozione.

Restiamo per quasi due ore al telefono a parlare dei nostri progetti, e` proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte. Quando finalmente chiudo la conversazione ormai si e` fatto mezzogiorno e corro in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare. Non amo particolarmente cucinare, voglio dire: lo faccio con piacere se e` per JiYong, ma perdere tempo a cucinare se poi a magiare ci sono solo io non mi piace per niente. Tuttavia non posso riempirmi di cibi precotti o ordinare al take away: il mio stomaco non resisterebbe a lungo. Cosi` mi armo di pazienza e mi metto ai fornelli, prendo una teglia e ci metto dentro un salmone appena uscito dal freezer, quello e` gia` pulito: non potrei mai farlo io, mi fa troppa impressione. Poso il pesce nella teglia che lascio sul gas in attesa di essere messa nel forno e mi dedico alle patate: inizio a pelarle e tagliarle a cubetti per poi metterle vicino al salmone.

In quello stesso momento suona il campanello: chi sara`? Non aspetto visite e il postino di oggi e` gia` passato. Curiosa poso sul tavolo il coltello e la patata mezza tagliata e mi avvio all'ingresso, apro la porta e rimango sbigottita alla vista dei due ospiti: due uomini alti e muscolosi, capelli quasi rasati a zero e tenuta militare.

Il mio cuore inizia a battere forte, mi sento come se stessi vivendo in uno di quei vecchi film sulla guerra: la madre sola in casa che cucina per i suoi tre figli, ad un tratto suonano al campanello e la donna va ad aprire. Gli ospiti sono due soldati che avvisano la donna che suo marito e` morto in guerra, lei si accascia a terra dal dolore e uno dei due uomini, magnanimo, si china su di lei per confortarla.

Non puo` essere cosi`: non lo accetto. Non posso perdere JiYong! E poi lui non e` andato in guerra, ma solo a fare la leva: sono solo delle esercitazioni non la guerra vera e propria. Nessuno muore mentre fa la leva militare, vero? VERO?

Ho la forte tentazione di sbattere la porta in faccia a quei due sconosciuti evitando cosi` di ricevere qualsiasi notizia vogliano darmi, ma non posso farlo: scappare dalla verita` non e` una soluzione, tanto vale sentire cosa vogliono. Ingoio il groppo che mi ostruisce la gola e, dopo aver tossito un paio di volte, sono pronta a parlare.

"Buongiorno, come posso aiutarvi?" domando regalando loro un falso sorriso cordiale. Vorrei essere piu` educata, ma ho paura e non riesco ad evitarlo.

"Lei e` Chantal, la fidanzata di Kwon JiYong?" domanda uno dei due uomini, quello sulla destra. Cominciamo bene... Sono qui per lui: che cosa sara` successo? Sto andando velocemente in iperventilazione e le mie gambe iniziano a tremare cosi` come le mani.

"S-si, s-sono io..." balbetto abbassando lo sguardo. Non ce la posso fare.

"Siamo stati mandati qui dai genitori di Kwon JiYong, credono che lei debba essere informata." afferma l'uomo sulla sinistra.

"Veniamo dal campo militare." aggiunge quello sulla destra. Il mio cuore perde un battito e la testa inizia a girarmi come un vortice. Veniamo dal campo militare, queste parole mi risuonano della testa, hanno un suono freddo e macabro. Che cosa e` successo al mio JiYong?

Non riesco a parlare, non riesco a muovermi, non riesco ad alzare gli occhi sui due sconosciuti. Resto immobile con gli occhi bassi pieni di lacrime che minacciano di straripare oltre le palpebre.

"Deve venire con noi." dice uno dei due, il suo tono di voce e` pacato, impersonale. Come diavolo fa ad essere cosi` calmo? Io sto impazzendo.

"N-no... P-per f-favore..." balbetto con un sussurro forzato. Non voglio saperlo, voglio solo che se ne vadano lontanissimo da qui. Voglio stare da sola.

"Ci segua." insiste uno di loro ed entrambi si voltano per raggiungere la jeep color sabbia con la quale sono arrivati. So di non avere scelta cosi` esco di casa, chiudo con cura la porta e seguo i due sconosciuti con passo malfermo. La loro auto e` scomoda, mi siedo sul sedile posteriore e, dopo essermi allacciata la cintura, inizio a fissarmi i piedi.

Il viaggio e` silenzioso, un silenzio pesante e doloroso. Vorrei chiedere spiegazioni, vorrei sapere dove stiamo andando e perche`. Vorrei domandare come sta JiYong, se gli e` successo qualcosa. Tuttavia non ne ho il coraggio: ho paura di scoprire qualcosa di brutto e di doloroso, quindi me ne resto zitta, chiusa nel mio guscio.

Dopo circa due ore raggiungiamo il campo militare, veniamo fatti entrare da un soldato, dopo che ha controllato accuratamente i nostri documenti. L'uomo alla guida attraversa il campo per poi posteggiare di fianco ad un edificio in cemento armato, una costruzione di un solo piano lunga piu` di un centinaio di metri. I due soldati scendono dalla jeep e si avviano svelti verso la struttura, io faccio del mio meglio per non perderli di vista, ma le mie gambe non la smettono di tremare.

Non appena entriamo in quell'edificio capisco immediatamente di che cosa si tratta: l'ospedale del campo militare.

 

 

 

BUON ANNOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Vi regalo questo capitolo, spero che vi piaccia

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Crisi ***


Cap. 4

 

Crisi

 

Non ho il tempo per sentirmi male, i due soldati marciano lungo il corridoio e io devo seguirli. Camminiamo lungo le varie corsie facendo lo slalom tra infermiere, pazienti, barelle e carrelli in metallo carichi di medicinali, non ho la piu` pallida idea di dove stiamo andando e non sono sicura di volerlo sapere. Sento l'ansia crescermi dentro e attanagliarmi lo stomaco.

Una volta attraversata l'intera struttura ci troviamo di fronte ad un piccolo ascensore, io mi blocco: non voglio proseguire oltre. Mi rendo conto in fretta che, siccome la struttura e` costruita su un solo piano, quell'ascensore puo` portare solo di sotto. E cosa c'e` di solito nei piani inferiori di un'ospedale? L'obitorio.

I due soldati entrano nell'ascensore e restano fermi ad osservarmi, in attesa. Devo entrare li` dentro: non ho scelta, quindi li seguo senza fiatare. Scendiamo di un piano e continuiamo a percorrere il corridoio bianco, alla fine raggiungiamo una porta grigia in fondo sulla sinistra.

"Lei aspetti qui." mi intima uno dei due soldati accompagnando le parole con un gesto della mano. Mi fermo e li guardo entrare in quella stanza, tuttavia non riesco a restare ferma in attesa, cosi` mi avvicino per poter sbirciare oltre il vetro della porta.

All'interno vi e` un letto in metallo coperto da lenzuola bianche, ma non riesco a vedere chi ci sia sopra perche` un paio di persone sono chine su di esso nascondendolo quasi completamente. Quando i due soldati fanno il loro ingresso, pero`, la coppia si volta e riconosco i genitori di JiYong. Il signor Kwon ha un'espressione seria e preoccupata, mentre sua moglie tenta inutilmente di nascondere il dolore dietro un sorriso.

Oh, mio Dio! Mi stacco dalla porta e vado a sbattere con la schiena contro il muro all'altro lato del corridoio deserto lasciandomi poi scivolare fino a sedermi per terra. Che cosa e` successo al mio JiYong? Inizio a tremare come una foglia e sento il sudore freddo colarmi lungo la schiena incollando la t-shirt che indosso al mio corpo.

La porta di fronte a me si apre e ne escono di nuovo i due soldati seguiti dai signori Kwon. La madre di JiYong, non appena mi vede, corre verso di me e mi aiuta ad alzarmi sollevandomi quasi di peso per poi abbracciarmi. Io sono ormai quasi in catalessi e la lascio fare senza capire e senza reagire.

"Ti prego sii forte, figliola, mio figlio ha bisogno di te." sussurra la donna stringendomi forte. Io la stringo a mia volta cercando conforto e la forza necessaria per affrontare qualunque cosa mi aspetti al di la` di quella porta in metallo. Ha ragione: devo essere forte, per il mio amore.

Una volta sciolto l'abbraccio mi ritrovo di fronte alla stanza, la mano sulla maniglia e nessuna traccia del coraggio per abbassarla.

"Vai, mia cara." mi incita il signor Kwon. Faccio un respiro profondo ed entro.

La stanza e` bianca e quasi completamente spoglia: le uniche cose che la ornano sono il letto posizionato contro il muro con a fianco un alto comodino in metallo, alcune lampade al neon sul soffito e una porta bianca chiusa sul lato destro, non ho idea di dove porti e al momento non mi interessa.

Sul letto e` seduto un ragazzo, indossa un camice verde, ma il suo aspetto sembra sano: nessuna traccia di ferite e nessuna garza, benda, ingessatura o altro. Non e` molto diverso dall'ultima volta che l'ho visto: i suoi capelli non sono piu` biondi e acconciati in un'alta cresta, ma di un anonimo castano, il suo viso e` leggermente piu` magro di quanto ricordassi e anche un po' pallido. Tuttavia e` sempre lui: il mio amato JiYong e mi sta fissando con vivo interesse.

"JiYong, c-come stai?" gli domando avvicinandomi piano a lui, non so perche` ma ho paura. Vorrei correre verso di lui e abbracciarlo, stringerlo forte a me e dirgli quanto mi sia mancato e quanto lo amo, ma qualcosa mi blocca e non so cosa sia. E` vivo! Perche` non riesco ad esserne felice?

"Sto bene grazie, ma tu chi sei?" risponde lui. Io mi blocco di colpo: come sarebbe a dire tu chi sei? Come fa a non saperlo? Sono la sua fidanzata, no? Lo guardo con attenzione in cerca di un minimo accenno di presa in giro, ma sul suo viso non vi e` la minima traccia di scherno: nessun sorrisetto sghembo, nessuna luce ribelle brilla nel suo sguardo. Non sta scherzando.

"N-non sai c-chi sono?" balbetto cercando di trattenere le lacrime. Il ragazzo sbuffa sonoramente e si lascia cadere all'indietro sdraiandosi sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto.

"Esatto. Non so chi tu sia, cosi` come non so chi siano quell'uomo e quella donna che sono entrati prima. Non conosco nemmeno i due soldati. Se devo essere onesto non so nemmeno chi sono io: ho capito di chiamarmi JiYong solo perche` tutto mi chiamano cosi`. Il medico dice che soffro di amnesia." mi spiega, gli occhi fissi sulle lampade al neon. Le sue parole mi colpiscono con la stessa intensita` di un treno in corsa, rimango stordita ed e` come se non avessi capito nulla di cio` che ha detto.

"T-tu non s-sai nulla? P-proprio nulla?" domando cercando di rimettere in moto il mio cervello.

"A quanto pare." brontola lui e noto che i suoi occhi sono velati di lacrime, non so se siano di dolore per i suoi ricordi inesistenti o perche` sta fissando la luce diretta delle lampade da ormai qualche minuto.

Sto per dire qualcosa, ma la porta alle mie spalle si spalanca ed un uomo in camice fa il suo ingresso. Il medico guarda prima me, poi il suo paziente, poi di nuovo me.

"Oh, ancora visitatori? Questo non va affatto bene, signorina, esca di qui immediatamente. Ora visitero` il paziente poi usciro` e rispondero` alle sue domande. Forza, si sbrighi!" mi intima l'uomo con fare sbrigativo. Io annuisco appena e lascio la stanza, sento lo sguardo di JiYong su di me, ma non ho il coraggio di voltarmi a guardarlo. Esco e mi chiudo la porta alle spalle, vedo i signori Kwon fermi poco oltre la soglia stretti in un abbraccio consolatorio, dei due soldati nessuna traccia. Immagino che dovrei sentirmi sollevata: JiYong e` vivo, ma non ci riesco. E` vivo, certo, ma ha perso ogni cosa, non sa nemmeno piu` chi e`. Ho sentito parlare diverse volte di amnesia: nessuno sa con certezza come funzioni, il cervello umano e` ancora ricco di misteri. Si puo` perdere la memoria in migliaia di modi diversi: c'e` chi dimentica tutto, chi solo determinate cose, chi riacquista i ricordi dopo qualche giorno e chi non ricorda mai piu`. I ricordi sono una cosa essenziale: fanno parte di ognuno di noi e costruiscono il nostro essere, la nostra identita`. JiYong e` vivo, ma sara` ancora lo stesso?

Mi volto e guardo il mio fidanzato all'interno di quella stanza, il medico lo sta visitando: gli controlla le pulsazioni, i riflessi, poi gli chiede qualcosa. Li vedo parlare per qualche minuto, poi l'uomo col camice lo saluta ed esce dalla stanza. Subito i signori Kwon si avvicinano a lui, assetati di risposte.

"Il ragazzo sta bene, il suo corpo e` in perfetta salute: in questi giorni ha sempre mangiato con regolarita` e il suo fisico non presenta danni di nessun tipo." esclama l'uomo sorridendo.

"Ma non sa chi siamo." gli fa notare il signor Kwon.

"Oh, gia`... Quello..." borbotta il medico.

"Che cosa e` successo?" chiedo allora io, non riesco piu` a stare zitta: voglio sapere.

"Ah, io questo non lo so, signorina. Io sono solo un medico: mi hanno portato un paziente e io lo curo, non so cosa abbia scatenato l'amnesia. Io so solo come curarla." risponde l'uomo facendosi rigirare tra le mani il fascicolo con la diagnosi.

"Si puo` curare quindi?" interviene la signora Kwon con voce strozzata.

"Non si sa con certezza, quello che posso affermare e` che faremo del nostro meglio." ribatte il medico.

"E` questo cosa significa?" insiste il signor Kwon.

"Questo significa che e` stata presa ogni precauzione possibile." interviene una voce alle nostre spalle. Ci giriamo tutti nello stesso momento e ci troviamo di fronte un uomo basso e tarchiato, con i capelli neri a spazzola e una divisa militare adornata da diverse medaglie.

"Stiamo indagando sulle cause dell'incidente del signor Kwon, nel frattempo i suoi compagni: Dong YoungBae e Choi SeungHyun sono stati allontanati dal campo e fatti tornare alle loro case." continua lo sconosciuto con voce piatta, ma autoritaria.

"Quindi anche JiYong puo` tornare a casa?" domanda la signora Kwon e nella sua voce c'e` un piccolo spiraglio di speranza.

"Mi rincresce, ma per il momento e` meglio se il signor Kwon resta qui." ribatte il soldato e subito la madre di JiYong abbassa lo sguardo, ferita.

"Come mai?" chiedo.

"Perche` il mondo la` fuori sarebbe troppo devastante per il cervello del paziente." si intromette il medico.

"La` fuori tutti lo conoscono: ogni persona sa chi e` perfino coloro che lui non conosceva nemmeno prima di perdere la memoria. L'impatto con la realta` che contiene cosi` tante informazioni potrebbe causargli uno shock. Bisogna andarci cauti, fargli ricevere informazioni un po' alla volta lasciandogli il tempo di assimilarle con calma o si rischia il rigetto totale." spiega poi, visto che noi tutti siamo rimasti a fissarlo in attesa di risposte.

"Il mio bambino, il mio bambino, il mio bambino..." sussurra la signora Kwon come se fosse un mantra.

 

 

 

 

 

 

 

Buongiornoooo!!

Per favore non mi picchiate *si nasconde*

Lo so, lo so... L'amnesia e` un argomento che ho gia` trattato in una delle mie storie e voi penserete che sto perdendo i colpi e che sto diventando ripetitiva, dico bene?

Ma vi garantisco che questa volta e` diverso... Molto diverso... Lo scoprirete piu` avanti... Ci saranno mille colpi di scena, vedrete.....

A presto :*

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Qual'e` il mio posto? ***


Cap. 5

 

Qual'e` il mio posto?

 

Il medico da` il permesso ai signori Kwon di restare un po' con il figlio, ma li avverte di essere cauti con lui e di non dargli troppe informazioni tutte in una volta.

"Ricordate di tenere sotto controllo le sue reazioni: se dovesse spaventarsi o arrabbiarsi smettete subito di parlare e venite a chiamarmi." esclama con un tono di voce autoritario. I genitori di JiYong annuiscono ed entrano nella stanza per vedere il figlio.

Io resto fuori, ovviamente, credo che ora per lui sia piu` importante restare con la sua famiglia. Un passo alla volta, come dice il medico. Mentre cammino avanti e indietro in quel corridoio deserto mi ritrovo a chiedermi se la mia presenza nella vita di JiYong venga prima o dopo quella dei suoi amici e dei BigBang, ma non ho molto tempo per pensarci. Infatti, pochi minuti dopo, fa il suo ingresso in ospedale anche la sorella di JiYong preoccupata e in ansia come tutti noi.

"Ciao Tal, come stai?" chiede abbracciandomi.

"Sono preoccupatissima, ma sto bene e tu?" rispondo ricambiando l'abbraccio.

"Anche io. Ora vado a vedere come sta ok? So che YoungBae e gli altri stanno arrivando." mi avvisa per poi correre nella stanza di JiYong.

Sono davvero felice che vengano qui tutti: e` bello sapere che nel momento del bisogno JiYong abbia cosi` tante persone pronte a correre da lui e aiutarlo. D'altronde lui e` un ragazzo d'oro, come si fa a non volergli bene?

Con l'arrivo di YoungBae, SeungHyung e Jade, Daesung e SeungRi la piccola sala d'attesa in cui siamo stati collocati inizia ad essere affollata. L'unico argomento di conversazione e` il misterioso incidente di JiYong.

"Io non sapevo nulla fino a poco fa, sono stato convocato dal sergente che mi ha detto che il mio servizio allo Stato era finito e che potevo tornare a casa, ma non ha accennato all'incidente. L'ho scoperto solo quanto YoungBae mi ha telefonato una volta tornato a casa." esclama SeungHyun stranito. E` seduto su una di quelle poltroncine rigide, al suo fianco e` seduta Jade e si stanno tenendo per mano, le loro dita sono intrecciate come per darsi forza a vicenda.

"Io sono stato avvisato dai genitori di JiYong, nemmeno a me i soldati hanno detto qualcosa quando mi hanno fatto tornare a casa." spiega YoungBae scuotendo la testa.

"Quindi nessuno sa cosa gli sia successo?" chiedo triste, per un momento aveso sperato che YoungBae sapesse qualcosa visto che sicuramente erano compagni di dormitorio avendo la stessa eta`.

"No, io non so nulla: ci avevano divisi in gruppi di dieci il primo giorno e io e JiYong eravamo in due gruppi diversi, l'ho solo visto un paio di volte alla mensa." risponde il suo migliore amico. Noto che tiene sempre lo sguardo basso e si tortura le mani dall'ansia.

Per un po' restiamo tutti in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. Immagino che SeungHyun e YoungBae siano felici di avere finito la leva in anticipo e di essere potuti tornare a casa, ma la loro felicita` deve essere svanita di colpo non appena hanno scoperto cosa e` accaduto al loro amico.

"Si puo` guarire dall'amnesia?" domanda SeungRi spezzando il silenzio qualche minuto dopo.

"Non lo so." risponde Daesung in un sussurro.

"Io non voglio perdere il mio Hyung!" grida il Maknae scattando in piedi e facendoci sobbalzare tutti per lo spavento.

In quello stesso momento nella sala d'attesa fa il suo ingresso il capo della base militare.

"Che cosa sta succedendo qui? Questo e` un ospedale non un porto, non si entra qui per urlare e fare chiasso." sbotta l'uomo arrabbiato. Noi tutti ci alziamo in piedi per scusarci con un inchino rispettoso, ma l'uomo non sembra calmarsi e ci intima di lasciare la struttura.

"Ma noi vorremmo restare con JiYong." sussurro cercando di fargli notare quanto sia importante per noi restargli accanto.

"Quel ragazzino non sa nemmeno chi siete! Sparite dalla mia base militare immediatamente!" ribatte il soldato con un urlo che fa tremare le pareti.

Siamo costretti ad ubbidire cosi` lasciamo la struttura in silenzio e molto lentamente, come se delle catene invisibili ci stessero trattanendo in quell'ospedale: nessuno di noi vuole andarsene.

YoungBae, SeungRi e Daesung sono venuti qui con l'auto di YoungBae mentre SeungHyun e Jade sono venuti con l'auto di SeungHyun, io decido di aggregarmi alla coppia dato che non ho la mia auto siccome sono arrivata qui accompagnata da un paio di soldati. Il viaggio e` lungo e silenzioso, un silenzio che pesa e che sembra divorare l'aria nell'abitacolo che ci ospita. Non riesco a capire perche` ci hanno mantati via: non stavamo facendo nulla di male. Certo, SeungRi ha urlato, ma non poi cosi` forte. Non credevo che le regole e la disciplina fossero cosi` dure e rigide all'interno di un ospedale di un campo militare.

"Ci conviene dividerci in gruppi se vogliamo tornare a trovare il Dongsaeng." commenta SeungHyun spezzando il silenzio.

"Hai ragione tesoro, io e te potremmo venire insieme." concorda Jade accarezzandogli un braccio. Lui si volta verso di lei e le sorride per poi tornare a guardare la strada di fronte a se`.

"YoungBae, Daesung e SeungRi potrebbero essere il secondo gruppo." continuo io, lo sguardo perso oltre il finestrino.

"E tu?" mi domanda Jade voltandosi a guardarmi.

"Io posso venire anche da sola." rispondo con una scrollata di spalle. Non ho molta voglia di compagnia, o meglio, e` di una compagnia in particolare di cui ho bisogno e non si tratta della loro.

"Tal..." comincia la mia amica per poi sospirare a corto di idee su cosa dire.

"Va tutto bene." mento. Nella mia mente e` ancora impresso lo sguardo che mi ha lanciato JiYong prima che me ne andassi: uno sguardo vuoto, privo di sentimenti. Non credo che ci sia qualcosa di piu` doloroso al mondo: il ragazzo che ami e che finora ti ha sempre amata, all'improvviso non sa nemmeno piu` chi sei.

Lacrime silenziose iniziano a scorrere lungo il mio viso senza che io possa fare qualcosa per fermarle. Sono triste e depressa, ma allo stesso tempo mi sento un'ingrata egoista: dovrei essere felice che JiYong non sia in pericolo di vita, dovrei essere grata del fatto che e` in salute, ma invece sono solo triste perche` ora per lui io non conto piu` nulla.

"JiYong ricordera`, ne sono certo." esclama SeungHyun, ma le sue parole sono prive di convinzione, come se cercasse di convincere anche se stesso oltre che noi.

"E se non dovesse farlo?" domando esprimendo a parole l'incubo che sta assalendo ognuno di noi.

SeungHyun frena di colpo, accostandosi al marciapiede e si volta a guardarmi.

"Se non dovesse ricordare il suo amore per te nascera` di nuovo, in ogni caso." risponde, gli occhi fissi nei miei. Ci crede davvero in quello che sta dicendo.

"C-come lo sai?" balbetto.

"Perche` ho visto il vostro amore, ho visto quanto e` forte e intenso e so che nulla porta` mai spezzarlo." mi spiega per poi voltarsi di nuovo e rimettersi alla guida. Io resto in silenzio crogiolandomi nel morbito tepore che le parole di SeungHyun hanno portato nel mio cuore. Davvero il nostro amore e` cosi` forte e speciale? Io ci ho sempre creduto, ma sentirlo dire da qualcun'altro fa stranamente piacere, come se rendesse tutto piu` reale. Malgrato tutto mi ritrovo a sorridere fra le lacrime mentre una nuova luce piena di speranza nasce nel mio petto.

SeungHyun e Jade si rifiutano di riportarmi a casa: pensano che restare da sola adesso sia una cosa profondamente sbagliata, cosi` decidono di ospitarmi in casa loro. Non c'e` nulla che io possa dire o fare per fargli cambiare idea. Penso che non sia il caso che io stia da loro: si sono appena rivisti dopo piu` di un anno di assenza e avranno mille cose da dirsi, vorrando stare vicini e io non voglio essere il terzo incomodo. Cosi`, appena arriviamo, mi offro volontaria per preparare la cena e mi chiudo in cucina lasciandoli da soli in salotto. Loro possono avere la loro intimita` e stare insieme e io posso chiudermi nella mia solitudine: ne ho davvero bisogno.

 

 

 

 

 

 

Buongiorno....

Mi scuso per il ritardo, ma scrivere in questo periodo mi riesce piuttosto difficile... Anche per questo il capitolo fa piuttosto pena....

Vi chiedo umilmente scusa

xXxJeyDragonxXx

PS: 

Grazie a tutti per il supporto, siete fantastici!!

WoW Fantastic Baby <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Domande ***


Cap. 6

 

Domande

 

Non riesco a dormire. Non perche` il letto nella stanza degli ospiti che mi hanno gentilmente offerto SeungHyun e Jade sia scomodo, ma perche` ho freddo. Ho dei brividi di puro gelo che invadono tutto il mio corpo entrando in profondita`, fino al midollo. E` come se una parte di me mi abbia abbandonato per sempre. Eppure io non posso mollare, non adesso.

Sguscio piano fuori dalle coperte e, senza far rumore, lascio la stanza dirigendomi verso la cucina: magari una tazza di te` bollente riuscira` a darmi un po' di tepore. Prendo un pentolino, lo riempo d'acqua e lo poso sul gas per poi accenderlo. Mentre aspetto che l'acqua bolla mi siedo al tavolo esaminando con attenzione ogni singola venatura del legno lucido cercando di leggervi chissa` quale risposta a qualche grande mistero.

Che cosa e` successo a JiYong in quel campo militare? Questa domanda mi sta letteralmente ossessionando, continuo a chiedermi che cosa possa aver scatenato in lui una completa amnesia. Avra` forse avuto un incidente? Magari stava facendo uno di quegli esercizi in cui devi arrampicarti ed e` caduto sbattendo forte la testa. Eppure non aveva nessun segno di ferita, quindi come puo` essersi fatto male? E` da esculdere anche il fatto che possa essersi ferito con un'arma da fuoco: anche quelle lasciano dei gran brutti segni. Che si sia forse spaventato? Puo` aver visto qualcosa di cosi` orribile da averlo sconvolto fino a resettargli la mente? Beh, di sicuro la guerra non e` un bell'affare, ma lui non ci e` stato: quello era solo un campo di addestramento dopotutto.

Mi prendo la testa tra le mani e comincio a massaggiarmi piano le tempie cercando di lenire l'emicrania che si sta via via intensificando. Sta calma Tal, andra` tutto bene, penso tentando inutilmente di calmarmi.

Ad un tratto qualcosa si posa sulla mia spalla e un urlo esce incontrollato dalla mia bocca mentre faccio uno scatto cosi` violento da cadere dalla sedia. Precipito sul pavimento sbattendo forte un gomito, il dolore mi fa lacrimare gli occhi annebbiandomi la vista.

"Oddio scusa, mi dispiace. Non volevo spaventarti." esclama una voce bassa e roca.

"Ah, sei tu SeungHyun. Non mi aspettavo di vederti qui, spero di non averti svegliato." ribatto cercando di rimettermi in piedi.

"Tranquilla. Piuttosto, ti sei fatta male?" domanda il ragazzo aiutandomi ad alzarmi e rimettermi seduta dove ero prima.

"No, e` solo una piccola botta, non ti preoccupare. E` stato lo spavento soprattutto a sconvoglermi" rispondo sorridendogli imbarazzata.

"Perche` sei sveglio?" gli chiedo poi, cambiando discorso.

"Per lo stesso motivo per cui sei sveglia tu." risponde lui avvicinandosi al gas per spegnerlo. L'acqua sta ormai bollendo cosi` la travasa in due tazze e vi immerge due bustine di te`.

"JiYong..." sussurro sospirando. SeungHyun si siede accanto a me e mi porge una delle tazze tenendo l'altra per se`.

"JiYong non e` solo il tuo fidanzato, e` anche un mio carissimo amico, forse addirittura il migliore." commenta rigirandosi la tazza fumante tra le mani.

"Lo so, e` importante per tutti." ribatto, lo sguardo fisso sul fumo che volteggia sopra il mio te`: non ho mai nemmeno pensato di essere l'unica alla quale importasse di JiYong.

"Ma non devi temere: credo davvero a quello che ti ho detto in macchina. Tra te e JiYong-ah non e` finita e mai finira`." esclama SeungHyun. Alzo lo sguardo su di lui e vedo che mi sta fissando, nei suoi occhi brilla la luce della convinzione: ci crede davvero e voglio crederci anche io. Annuisco, ma non rispondo.

Per un po' restiamo in silenzio, sorseggiando la nostra bevanda calda. Il tempo passa e le tazze si svuotano mentre il solo rumore nella stanza provviene dall'orologio appeso al muro che, con il suo ticchettio, scandisce lo scorrere inesorabile del tempo.

"Ora meglio dormire un po'. Domani ti accompagnero` al campo." dice il rapper posando la tazza vuota sul tavolo per poi alzarsi in piedi.

"Grazie, ma non e` il caso che ti scomodi, posso benissimo andar..." cerco di dire, mentre mi alzo anche io.

"Lo faccio perche` voglio farlo." mi interrompe lui regalandomi un sorriso gentile. Mio malgrado ricambio il sorriso e mi lascio accompagnare fino alla mia stanza.

"Grazie mille SeungHyun Oppa." esclamo con un piccolo inchino.

"Di nulla, Dongsaeng." risponde lui. Ci salutiamo e ognuno va per la propria strada: io rientro in quella fredda stanza vuota e lui torna dalla sua amata Jade.

Sospiro di gratidunine pensando che almeno loro sono di nuovo uniti e mi infilo nel letto chiudendo gli occhi.

Quando li riapro il Sole e` ormai alto nel cielo. Mi stiracchio i muscoli che gemono di dolore facendomi capire che dormire raggomitolata come un gatto per proteggermi dal gelo pungente che provviene dal mio cuore non e` affatto una buona idea. Sbadiglio rumorosamente e scendo dal letto per raggiungere il bagno, mi lavo, mi vesto e mi preparo per poi raggiungere il salotto.

"Buongiorno!" esclama Jade venendomi incontro per abbracciarmi. Ricambio la stretta e la guardo con attenzione: sembra molto piu` felice ora che ha di nuovo con se` il suo fidanzato. Sorrido e ricambio il saluto.

"Come stai?" le chiedo poi.

"Bene e tu?" ribatte lei e nel suo sguardo spunta la preoccupazione.

"Non ho dormito benissimo, ma sto bene, non preoccuparti." rispondo cercando di sorriderle con convizione. L'ultima cosa che voglio e` che il mio umore nero rovini la sua giornata, ma so che mi vuole bene e che ne vuole anche a JiYong percio` non riuscira` ed essere felice fregandosene di tutto.

"Andra` tutto bene, vedrai." esclama stringendomi di nuovo a se`. Ricambio la stretta sospirando, ci credo anche io: la speranza e` l'ultima a morire.

Quello stesso pomeriggio, come promesso da SeungHyun, siamo tutti e tre in macchina dirretti verso il campo militare. Io sono nervosa e continuo a guardarmi le scarpe mentre mi torturo le mani e resto chiusa in un mutismo ostinato che dura tutto il viaggio, per fortuna Jade e SeungHyun capiscono il mio stato d'animo e non mi costringono a fare conversazione ne` si offendono per il mio comportamento.

Una volta arrivati, pero`, i due poveri ragazzi devono quasi tirarmi giu` di peso dall'auto e trascinarmi fino all'ospedale: ho paura. Ho tantissima voglia di vedere JiYong, ma allo stesso tempo sono terrorizzata dall'idea di vederlo. Sono pazza, lo so.

Raggiungiamo il piano inferiore dell'ospedale e camminiamo fino alla stanza del leader, appena arriviamo la porta si apre e ne escono i signori Kwon. Hanno entrambi un'aria triste e abbattuta, ma non appena si accorgono di noi subito sorridono e si avvicinano per salutare.

"Buon pomeriggio ragazzi, che bello vedervi." esclama il signor Kwon.

"Come state?" domanda la signora Kwon.

"Stiamo abbastanza bene grazie, e voi?" risponde Jade a nome di tutti. Io e SeungHyun annuiamo per far capire che siamo d'accordo con le sue parole.

"Il mio bambino non si ricorda di noi." sospira la madre di JiYong facendoci chiaramente capire che non potra` mai stare bene se suo figlio soffre di amnesia.

"Posso andare a trovarlo io?" chiedo facendomi forza. La signora Kwon mi guarda e sorride.

"Ma certo, mia cara, va da lui." risponde cordialmente facendosi da parte per permettermi di raggiungere la stanza. Io mi metto di fronte alla porta ma resto ferma, anzi mi volto e guardo Jade, SeungHyun e i signori Kwon in cerca di sostegno. Tutti ricambiano il mio sguardo sorridendo incoraggianti.

"Va pure, mia cara. Noi ti aspetteremo nella sala d'attesa." esclama il signor Kwon. Io annuisco e mi volto, poso la mano sulla maniglia e, dopo un profondo respiro, la abbasso.

JiYong e` seduto sul letto a gambe incrociate e sta giocherellando con un filo che spunta dal lenzuolo, non appena sente la porta chiudersi alle mie spalle alza gli occhi su di me e mi guarda con aria annoiata.

"Ciao JiYong." lo saluto timidamente, facendo qualche passo avanti.

"Ciao chiunque tu sia." ribatte lui tornando a concentrarsi sul filo che ha tra le mani.

"Io sono Tal e..." comincio, chiedendomi come potro` mai spiegargli davvero chi sono, ma non ne ho comunque il tempo perche` il ragazzo mi intrerrompe.

"Non ti ho chiesto chi sei. Non mi intreressa!" sbotta infastidito guardandomi quasi con odio. Il suo sguardo mi fa tremare un po' per paura e un po' per dolore, cosi` indietreggio piano fino a raggiungere la porta. Lo vedo abbassare lo sguardo e sospirare.

"Scusa, non volevo." sussurra poi e scende dal letto per avvicinarsi a me. Io lo guardo un po' confusa e un po' spaventata.

"Non e` colpa tua, e` solo che... Loro... Quelli... I miei genitori, a quanto dicono... Non hanno fatto altro che parlare, parlare e parlare, ma solo di loro stessi!" esclama con stizza.

"Il punto e` che non me ne frega un accidente di chi siano loro! Loro non capiscono!" aggiunge poi alzando leggermente la voce. Io resto con le spalle contro la porta e lo osservo, lo ascolto indecisa se restare qui a sentire il suo sfogo oppure correre a chiamare il medico.

"Nessuno di voialtri ha la benche` minima idea di che cosa si provi a guardarsi allo specchio e non riconoscere nessuna parte del proprio viso! E` come guardare un estraneo! Come essere intrappolati in un corpo che non e` il proprio! Chi diavolo sono io? Questo non importa a nessuno!" grida il ragazzo in preda alla rabbia e alla frustrazione.

"A me importa." sussurro timidamente. Ho capito qual'e` il problema: i signori Kwon, per paura di affogare il figlio con troppe informazioni, hanno pensato di andare per gradi partendo da qualcosa che lo riguardasse non in primo piano. Un'idea buona tutto sommato, ma JiYong e` giovane e intraprendente e non reagisce bene se non ottiene tutto e subito, un po' come la maggior parte dei giovani di oggi.

Alle mie parole il ragazzo si volta verso di me, quasi sconvolto.

"A te importa di me?" domanda dubbioso.

"Si, mi importa tantissimo di te perche` so chi sei e se vuoi te lo posso dire." rispondo guardandolo negli occhi per fargli capire che non sto mentendo.

"Tu puoi dirmi chi sono?" chiede ancora. Io annuisco.

"Chiedimi quello che vuoi e rispondero`." esclamo con un piccolo sorriso di incoraggiamento dipinto sulle labbra.

 

 

 

 

Buongiorno mondo!!

Sapete che giorno e` oggi?? Ovvio che non lo sapete... Come potete saperlo? Allora ve lo dico io!

Oggi e` il mio compleanno!!!!!!!!!!!!!! :D

E ho deciso di regalarvi un nuovo capitolo, siete felici??

Spero che vi piaccia

Vi voglio taaaanto bene anche se non vi conosco <3

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Non gli faro` del male ***


Cap. 7

 

Non gli faro` del male

 

JiYong torna a sdraiarsi sul letto e io mi siedo sul materasso accanto a lui. Sembra molto piu` rilassato ora che ha davanti a se` la chiara possibilita` di avere delle risposte alle migliaia di domande che gli vorticano nel cervello. Mi guarda e mi regala un sorriso riconoscente per poi iniziare subito con un terzo grado interminabile.

Passa cosi` gran parte della giornata, parliamo per ore e ore, anzi a dirla tutta sono io che parlo mentre lui mi ascolta colmo di interesse. Assapora con gusto ogni parola, godendosi le informazioni e immagazzinandole per poi metterle insieme e costruire il puzzle della sua identita`.

E` in quel momento che capisco che l'amore che provo per lui non si basa solo sui ricordi. Io lo amo ancora da impazzire! Amo il suo sorriso dolce e gentile, amo i suoi occhi a mandorla profondi come pozzi, amo le sue labbra morbide e piene e le sue guance tonde.

Adoro vedere i suoi occhi spalancarsi per lo shock quando gli dico che per colazione e` solito mangiare lingue di colibri` sotto sale; guardo la sua espressione sconvolta cambiare drasticamente: le sue guance si arrossano leggermente, le sue labbra si stringono e mi lancia uno sguardo di fuoco quando gli dico che stavo solo scherzando. Insieme scoppiamo in una fragorosa risata e io sento, nel profondo del mio cuore, che lui e` e sara` sempre il mio Ji: il mio unico amore.

"Pero` cosi` non vale! Come faccio a fidarmi di quello che dici se mi prendi in giro?" protesta lui dipingendosi sul viso un'espressione offesa e risentita. Forse ho esagerato, non posso scherzare con lui: e` troppo presto. Lui ancora non sa chi sono e non voglio che smetta di fidarsi di me.

"Ho sempre detto la verita`, lo giuro. Se scherzo te lo dico." ribatto guardandolo con gli occhi da angioletto. Le sue labbra si distendono in un sorriso e sta per dire qualcosa, ma la porta della stanza si apre ed entrambi ci voltiamo per vedere chi sia il nuovo arrivato.

"Oh, buon pomeriggio fanciulli." esclama cordiale il medico sorridendo ad entrambi. Io e JiYong rispondiamo al saluto con un piccolo inchino; il ragazzo avra` anche perso la memoria, ma le buone maniere sono rimaste. Lo guardo e sorrido, lui lo nota e ricambia.

"Come sta oggi il mio paziente?" domanda l'uomo avvicinandosi al letto.

"Oh, sto benissimo doc!" risponde JiYong con un largo sorriso. Il medico sembra un po' sorpreso da tanta sicurezza e tanta allegria e lo guarda un po' perplesso.

"Davvero? Beh, mi fa piacere caro. Stamattina non sembravi affatto stare bene." ribatte grattandosi la testa con fare pensieroso.

"Perche` stamattina non avevo ancora parlato con..." comincia JiYong per poi bloccarsi e voltarsi verso di me chiedendo soccorso.

"Come hai detto che ti chiami?" mi chiede.

"Tal." rispondo con un sorriso.

"Stamattina non avevo ancora parlato con Tal, ma ora mi e` tutto piu` chiaro e la vita mi sorride di nuovo." completa la frase JiYong tornando a rivolgersi al dottore il quale lo guarda cosi` intensamente da sembrare che voglia sottoporlo ai raggi X.

"Che vuol dire che ti e` tutto piu` chiaro?" chiede e la sua voce adesso e` piu` fredda del ghiaccio. Io lo guardo preoccupata: il suo tono non puo` non spaventarmi.

"Tal mi ha raccontato un sacco di cose di me. Sono un cantante, lei lo sapeva signore? Io sono felicissimo di essere un cantante: amo davvero cantare!" risponde JiYong che, non notando il cambiamento di umore del medico, scoppia a ridere allegramente.

"Tu, ragazzina! Fuori! Subito!" grida il dottore interrompendo pruscamente le risate di JiYong e facendomi sobbalzare dallo spavento.

"Che cosa? Perche`?" domanda JiYong sorpreso e confuso mentre io mi alzo in piedi per ubbidire all'uomo: lo sguardo che mi lancia e` di pura rabbia e non ho il coraggio di protestare.

Esco dalla stanza e non mi stupisco affatto che subito dopo la porta sbatta con forza, quello che non mi aspetto pero` e` di essere afferrata per le spalle e spinta a forza contro il muro.

"Che cosa ti e` saltato in mente, ragazzina? Non ti avevo forse detto che non bisognava dirgli nulla? Potrebbe avere un rigetto!" grida il medico guardandomi con odio.

"M-ma... L-lui s-sembra felice a-adesso... S-sembra stare b-bene... A-aveva bisogno di s-sapere..." balbetto tremando come una foglia. Davvero non capisco perche` si arrabbi cosi` tanto: non sono una psicologa, e` vero, ma non ci vuole certo una scienza per capire che JiYong sta meglio adesso che ha almeno una vaga idea di chi sia che non prima che brancolava nel buio.

"Sei forse una specialista? Hai forse studiato per anni il cervello umano? Hai forse preso un master nell'universita` piu` prestigiosa di Seoul?" domanda a raffica il medico, sempre piu` furioso. Non faccio in tempo a negare pero` che il corridoio si riempie di persone attirate qui da tutto quel fracasso.

"Che cosa sta succedendo qui?" domanda la signora Kwon correndo verso di noi preoccupata.

Il medico subito si allontana da me per rivolgersi alla donna.

"Questa ragazza ha esposto vostro figlio a troppe informazioni." dice alla donna puntandomi contro un dito accusatorio.

La signora Kwon guarda prima me, poi il dottore, poi di nuovo me.

"Ed e` grave?" domanda confusa.

"Non lo so, ma potrebbe. E` meglio se lasciate subito l'ospedale: io parlero` con il ragazzo per vedere come ha assimilato le informazioni. Vi chiamero` domani per darvi un responso." spiega tornando ad essere il classico medico calmo e autoritario. Non da` a nessuno il tempo ne` la possibilita` di ribattere e ci fa allontanare in fretta dalla struttura.

Non appena siamo fuori dall'ospedale tutti si fiondano su di me avidi di risposte.

"Che cosa e` successo?" chiede il signor Kwon.

"Come sta il mio bambino?" domanda la signora Kwon.

"Che cosa gli hai detto?" esclamano in coro SeungHyun e Jade. Io mi sento un po' oppressa da tutti loro e faccio qualche passo indietro.

"JiYong non e` un ragazzo come gli altri e non va trattato come si tratterebbe chiunque altro, lui e` diverso. Aveva bisogno di riposte e io gliele ho date, ma non gli ho fatto del male. Lo giuro!" rispondo sperando che mi credano. La signora Kwon si avvicina a me con un largo sorriso dipinto sulle labbra.

"E` ovvio che tu non gli abbia fatto del male, cara. Tu lo ami, lo sappiamo tutti questo." dice abbracciandomi. Io ricambio l'abbraccio felice di sapere che loro stanno dalla mia parte.

"Ora e` meglio fare come ci hanno detto. Torneremo domani a trovare JiYong." si intromette il signor Kwon indicando un paio di soltati che si stanno avvicinando con fare minaccioso. Ci salutiamo in fretta e furia e ognuno va per la sua strada.

Mentre seguo in silenzio SeungHyun e Jade verso la loro auto rifletto su quello che e` appena accaduto: capisco che il medico si sia spaventato e di conseguenza anche arrabbiato con me, l'amnesia e` una cosa seria e bisogna andarci cauti se non si vuole danneggiare il cervello di JiYong. Tuttavia, come ho gia` detto, lui non e` affatto un ragazzo come gli altri: lui e` forte, molto piu` forte di quanto sembri, ha carattere e tanta voglia di lottare. Stara` bene e quando il dottore se ne rendera` conto smettera` di essere arrabbiato e ci permettera` di vedere di nuovo JiYong, ne sono certa.

"Si puo` sapere che e` successo di preciso?" domanda SeungHyun mettendosi al volante.

"Quando sono andata a trovare JiYong lui era molto triste e anche un po' arrabbiato, ma abbiamo parlato un po' e ora sta bene." spiego, non ho una gran voglia di parlare. Quello che voglio e` tornare in fretta a casa e organizzare la mia prossima visita a JiYong: so esattamente cosa fare per renderlo felice.

"Ma che e` successo?" insiste Jade. Io sbuffo sonoramente, non si arrendono proprio mai.

"JiYong era arrabbiato perche` si sente oppresso dalla mancanza di ricordi e tutti quelli che lo hanno visitato prima di me non gli hanno detto nulla su di lui percio` si e` offeso. Allora io ho deciso di dargli cio` che voleva e ho risposto alle sue domande, ora ha un quadro generale su chi e` anche se non ricorda ancora nulla, ma e` felice." rispondo.

SeungHyun e Jade passano tutto il viaggio a cercare di tirarmi fuori le parole di bocca, ma la mia voglia di parlare e` inferiore a zero cosi`, quando parcheggiano di fronte a casa mia, sono costretti a lasciarmi andare senza aver ottenuto alcuna risposta soddisfacente.

"Spero che il mio amico stia bene, perche` se hai fatto danni te la faro` pagare!" esclama SeungHyun con voce fredda, probabilmente arrabbiato con me per la scarsa collaborazione.

"Non faro` del male a JiYong. Io lo amo con tutta me stessa, non dimenticarlo." ribatto per poi uscire dall'auto ed entrare in casa.

Chiudo la porta alle mie spalle e sospiro: adesso e` arrivato il momento di fare sul serio, devo mettere in atto il mio piano. Scoppio a ridere da sola al pensiero di come reagira` JiYong quando mi presentero` da lui domani e gli mostrero` che cosa ho in mente. Ah, sara` senza dubbio estasiato e ci divertiremo un mondo alla scoperta dei suoi ricordi e dei suoi gusti. Sono certa che dopo questo "giochino" lui si fidera` di me.

 

 

 

Buongiorno!!!
Dopo una notte insonne causa immenso dolore eccomi qui ad aggiornare...

Ho un paio di cose da dirvi:

1: perche` non recensite piu` cosi` in tanti? Non va piasa la storia? *fa faccino triste*

2: un mega sorry per gli eventuali errori... Ho riletto una decina di volte, ma va a finire che qualche svista mi scappa sempre *fa faccino mortificato*

3: vi auguro una buona giornata e vi ringrazio per l'attenzione *manda bacini*

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Volersi incontrare ***


Cap. 8

 

Volersi incontrare

 

[GD POV]

Il medico rientra nella mia stanza a passo di carica, lascia la porta sbattere alle sue spalle e viene verso di me. Sembra trafelato, quasi sconvolto. Ammetto di non capirne il motivo, mi capita spesso ultimante: non capisco nulla, non ricordo nulla, non so nulla. Il che e` dannatamente frustrante.

Il risveglio in questa stanza bianca e spoglia e` stato un autentico shock per me: non avevo idea di cosa ci facessi qui ne` il perche`. Mi sentivo bene, fisicamente parlando, ma avevo un vuoto dentro che non sapevo spiegarmi. Era come se sapessi di poter pensare ma allo stesso tempo non sapessi come farlo, non avendo nulla a cui pensare realmente. Poi e` scattata la molla, qualcosa dentro di me si e` mosso e...

Chi sono? Perche` ho gli occhi castani e non verdi? Perche` i miei capelli sono corti? Perche` indosso un camice verde? Che cosa mi e` successo? Quanti anni ho? Dove vivo? Lavoro o vado a scuola? Sono laureato? Mi piace leggere oppure guardare i film? So nuotare? Preferisco il cioccolato o la vaniglia?

Non facevo altro che fare domande su domande a cui nessuno sembrava voler dare risposta, ma poi e` arrivata lei: quella strana ragazza con gli occhi da gatto. Perche` lei parlava con me e gli altri no? Chi era lei?

"Come stai, ragazzo?" mi domanda il medico guardandomi preoccupato.

"Sono piuttosto confuso." ammetto leggermente infastidito.

"E` normale, mio caro ragazzo, tu soffri di amnesia e..." comincia a blaterare l'uomo, ma tronco il suo discorso sul nascere.

"No, non e` normale per niente. Perche` se lei avesse permesso a quella ragazza di parlare con me, di dirmi quello che sa, io adesso non sarei confuso." ribatto alzandomi dal letto. Sono piu` alto del medico di circa dieci centimetri e spero, cosi`, di mettergli un po' di soggezione e farmi rispettare quel tanto che basta per ottenere risposte. Sono stufo di brancolare nel buio, soprattutto ora che so come uscirne.

"E tu pensi che lei ti stesse dicendo la verita`?" mi domanda il dottore lanciandomi uno sguardo carico di sfida. Io rimango perplesso e per qualche secondo resto imbambolato con la bocca semi aperta e lo sguardo vacuo: io non so se posso fidarmi di lei, non so nemmeno chi sia. E se mi avesse solo preso in giro?

"Perche` avrebbe dovuto farlo?" ribatto poi, dopo un lungo silenzio.

"Ti fidi di una perfetta sconosciuta e non del tuo medico curante?" chiede ancora l'uomo, ignorando la mia domanda.

"No." rispondo abbassando lo sguardo.

"Io sono qui per aiutarti, mio caro ragazzo. La sola cosa che mi importa e` la tua salute." aggiunge il medico avvicinandosi a me e posando una mano sulla mia spalla con fare consolatorio.

 

[Tal POV]

Inizio a correre su e giu` per casa come una disperata. Sara` meglio usare una valigia per portarmi dietro tutto il necessario? Forse si, ma se poi si rovina il contenuto? Dovro` imballarlo per bene. E come faccio per il cibo? E le bevande? Devo prendere la borsa frigo. Dove avro` messo il ghiaccio? Non voglio certo che la roba si rovini durante il viaggio.

JiYong potrebbe davvero dubitare di me? Ovvio che si: mi servono prove che quello che dico e` vero, quindi gli daro` una bella dimostrazione pratica.

A JiYong non piace granche` il cioccolato, prendo un paio di tavolette e le metto in una borsa: le assaggera` e sara` lui stesso a dirmi cosa ne pensa. Raggiungo il frigo e ne estraggo diversi tipi di bevande: Coca-Cola, aranciata, limonata, vino sia rosso che bianco e birra, piu` una bottiglia di acqua naturale e una frizzante e metto tutto in una di quelle spesse buste del supermercato. Poi faccio lo stesso con vari tipi di frutta e di verdura ordinandoli per bene in altre buste e posando tutto sul tavolo della cucina.

Mi fermo un attimo pensierosa: che altro manca? Ma certo, qualcosa di sfizioso! Corro verso la credenza e ne estraggo diversi tipi di patatine e salatini, pop-corn e caramelle, insomma tutto quello che riesco a trovare e metto tutto nelle buste sul tavolo.

Bene, ora con cibo e bevande sono a posto, si passa al resto. Salgo al piano di sopra e raggiungo la nostra stanza, corro verso l'armadio e mi ci fiondo dentro. Cerco tra i vari modelli del leader alcuni dei suoi vestiti preferiti e, con cura, li stacco dagli attaccapanni per piegarli e posarli nell'ennesima busta. Poi mi avvio verso l'angolo piu` oscuro e remoto dell'armadio, quello in cui JiYong e` solito nascondere i regali indesiderati di falsi amici: completi orrendi che il ragazzo, in nome del buon gusto, si rifiuta di indossare. Ora si vedra` se la passione per la moda ha vinto sull'amnesia.

Sono piu` ottimista che mai e credo che il mio adorato JiYong tornera` presto quello di sempre: gli sguardi e i sorrisi che mi ha lanciato oggi non erano affatto diversi da quelli che mi lanciava prima di partire. E` sempre lui, nonostante tutto.

 

[GD POV]

Il medico, dopo avermi detto quelle parole, esce dalla stanza lasciandomi da solo. Dice di preoccuparsi per me, ma i fatti dimostrano il contrario: non sta mai in mia compagnia per piu` di dieci minuti, lo stretto necessario per assicurarsi che io stia bene.

Resto sempre da solo in questa piccola stanza bianca e spoglia: non ho il permesso di uscire e so per certo che se ci provassi troverei la porta chiusa a chiave. Li ho contati: sono passati sette giorni da quando sono qui, da quando ho perso la memoria, e non sono mai uscito da questa stanza. So di essere in un'ospedale, ma solo perche` me lo hanno detto evitando accuratamente di dirmi il perche`, pero`, anche se credo di saperlo: amnesia. Le uniche persone che sono entrate in questa stanza sono state: il medico, i miei genitori, mia sorella, quattro ragazzi e la ragazza dagli occhi da gatto. Inutile dire che non so chi sia nessuno di loro, mi baso solamente su cio` che loro dicono di essere, non che faccia molta differenza visto che ho potuto parlare con loro per poco piu` di qualche ora.

Perche` il dottore si ostina a lasciarmi in isolamento? Non mi piace: odio restare da solo, vorrei qualcuno con cui parlare. Sospiro e mi lascio cadere sul letto rimbalzando leggermente sul materasso, un brivido spiacevole mi scorre lungo la schiena, mi avvolgo nelle coperte fredde stringendole forte contro il mio petto senza smettere di sospirare.

Guardo il soffitto bianco, come ogni altra cosa in quella noiosa stanza del resto, e i miei pensieri corrono a quei due grandi occhi gialli. Vorrei che quella misteriosa ragazza gatto torni qui a trovarmi: vorrei tanto sentire le storie che racconta, e` cosi` brava a farlo.

Qualcosa dentro di me sussulta, come un ricordo lontano, troppo sbiadito per poter essere comprensibile. Non ci faccio troppo caso: succede spesso ultimamente: so che i miei ricordi ci sono ancora: li sento, ma non riesco a raggiungerli. E` come guardare la superficie increspata e scura di un lago profondo e misterioso desiderando di poter immergersi senza pero` saper nuotare. Mi sento intrappolato dentro una bolla vuota e isolata dal mondo, dal mio mondo, costituito da ricordi, sensazioni, emozioni e pensieri che ho dimenticato, ma che disperatamente cerco di recuperare senza pero` avere idea di come fare.

Faccio scivolare lentamente una mano fuori dalle coperte impregnate dall'odore intenso del disinfettante e, sovrappensiero, lascio scorrere le dita sulla superficie fredda e liscia del muro.

Ed e` in quel momento che qualcosa di totalmente inaspettato accade.

 

[Tal POV]

Ho finito di sistemare ogni cosa: ho ordinato tutto per argomento in varie buste di colore diverso, cosi` da non confondersi, e ho messo tutto nella valigia piu` grossa che sono riuscita a trovare. Non che sia stato un'impresa: JiYong viaggia cosi` spesso che casa sua e` praticamente piena di valigie e borsoni. La roba da mangiare e da bere, quella che va conservata al fresco, l'ho messa con cura dentro un paio di grosse borse frigo insieme ad una dozzina di sacchetti di ghiaccio.

Ora sono pronta per "giocare" con JiYong, anche se piu` che un gioco io lo definirei un esperimento che consentira` al leader di capire qualcosa di piu` su chi e` e di capirlo da solo, cosa da non sottovalutare. Ho capito che non posso essere io a dirgli tutto, so bene come ragiona JiYong e so che se le cose non le prova sulla sua pelle non ci credera` mai davvero.

Felice di aver organizzato la mia piccola missione mi lascio cadere sul divano per rilassarmi un po' e il mio sguardo cade sul cellulare che ho abbandonato sul basso tavolino da caffe`. Mi allungo per afferrarlo e guardare l'ora: sono le sei di sera. Un'idea improvvisa fa capolino nella mia mente e subito apro la rubrica cercando il numero di SeungHyun per poi avviare la chiamata.

"Pronto?" esclama la voce del repper dopo il terzo squillo.

"Ciao SeungHyun Oppa, sono Tal. Come stai?" domando con voce innocente.

"Ah, ora ci vuoi parlare con me? E a cosa devo questo onore?" ribatte lui con voce fredda, ancora offeso per prima.

"Ti ho chiamato per chiederti scusa per il mio comportamento. Sei invitato qui a cena, anche Jade ovviamente, cosi` vi racconto tutto per bene." rispondo, dovro` pur farmi perdonare no?

SeungHyun resta basito per un po', ma alla fine accetta il mio invito e chiude la chiamata affermando che lui e Jade arriveranno tra poco.

Mi alzo e raggiungo la cucina decisa a cucinare qualcosa di semplice e veloce, ma anche gustoso: sara` una lunga serata. Voglio che i miei amici siano a loro agio mentre raccontero` loro il mio piano per aiutare JiYong a ricordare: sono certa che saranno d'accordo con me sul fatto che sia un'idea geniale.

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui!! Mi merito un premio per aver aggiornato cosi` presto, no? xD

Ho alcune cose da dirvi... Prima di tutto vi avverto che i capitoli noiosi della storia sono finiti!! Dal prossimo capitolo cominceranno gli sconvolgimenti!!

Ci sono molte domande che attendono una risposta: JiYong ha detto che e` stato sette giorni chiuso in quella stanza, ma la sua famiglia e Tal sono stati avvisati solo il sesto giorno, perche`? Che cosa e` successo in quei giorni?

Misteroooooooo..........

Finalmente un GD POV..... Che ve ne pare?

Mi raccomando recensite in tanti... Voglio sapere che idea vi siete fatti di tutta questa situazione. Per favoreeeeeeee

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Bugie ***


Cap. 9

 

Bugie

 

[GD POV]

Che...?

Come...?

E`... E` assurdo.

Cioe`... Io... Posso...?

Posso davvero...?

Wow...

 

[Tal POV]

"Wow! Sei un genio, Tal." esclama Jade e i suoi occhi brillano di ammirazione.

"Come ti e` venuta un'idea simile?" domanda SeungHyun dandomi una pacca sulla spalla e sorridendo.

"Beh... JiYong sembrava dubitare delle mie parole dopo che ho fatto una battuta, cosi` ho pensato che se gli avessi fatto scoprire le cose in prima persona sarebbe stato tutto piu` reale per lui." rispondo sorridendo compiaciuta.

"E` un'ottima idea, potrebbe anche far scattare qualcosa nella sua testa che sblocchi anche tutti gli altri suoi ricordi." commenta Jade speranzosa.

"Esatto!" concorda SeungHyun.

"Ma perche` non ce l'hai detto subito?" chiede poi, tornando a rivolgersi a me.

"Scusate, non volevo farvi preoccupare o tenervi sulle spine, e` solo che volevo organizzare tutto per bene prima di parlarne." rispondo alzandomi per iniziare a sparecchiare la tavola. E` stata una piacevole serata e sono felice che abbiano accettato il mio invito.

"Ti aiuto." si offre subito volontaria Jade scattando in pieni e afferando un paio di ciotole ormai vuote. Sto per ribattere, ma lei mi blocca con un gesto della mano.

"E` tutto ok, voglio davvero aiutarti." aggiunge sorridendomi.

"Io invece, se non vi dispiace, esco un attimo e telefono a Taeyang. Anche gli altri ragazzi meritano di sapere le ultime novita`." si intromette SeungHyun.

"Nessun problema, anzi saluta i ragazzi da parte mia." ribatto salutandolo con la mano. Lui ricambia ed esce dalla cucina lasciando noi ragazze da sole a sparecchiare e riordinare tutto.

"Se vuoi domani ti accompagnamo noi al campo militare." esclama Jade e capisco che muore dalla voglia di vedere come reagira` JiYong al mio progetto.

"Grazie, sei molto gentile, ma preferirei andare da sola." ribatto io. Mi dispiace rovinarle la festa, ma e` una cosa che riguarda me e JiYong e preferisco che siamo solo noi.

"Hai ragione, hai assolutamente ragione. Scusa, non ci ho pensato. Nemmeno io vorrei che qualcuno si mettesse tra me e il mio topo." commenta Jade con un sorriso, facendomi capire che non era affatto un problema per lei. Sorrido anche io di rimando: sono davvero fortunata ad avere un'amica cosi` comprensiva.

Sparecchiamo la tavola e mettiamo in ordine tutta la cucina, pulendo i resti della cena. Poi ci spostiamo in salotto e troviamo SeungHyun che passeggia avanti e indietro misurando a grandi passi il perimetro della stanza mentre parla al telefono, sembra furioso.

 

[GD POV]

Faccio giusto in tempo a tornare al mio posto, sdraiarmi sotto le coperte e fingermi addormentato, che la porta della mia stanza si apre. Resto fermo immobile, con gli occhi chiusi, aspettando che succeda qualcosa.

"Ragazzo mio, sei sveglio?" domanda una voce che ormai ho imparato a riconoscere: quella del mio psicologo.

Mi stiracchio un po' i muscoli e fingo un grosso sbadiglio aprendo piano gli occhi.

"Che succede doc?" domando con un tono di voce falsamente insonnolito.

"Perche` dormi a quest'ora?" ribatte lui ignorando la mia domanda. Perche` diavolo non puo` mai rispondere alle mie domande? E` cosi` difficile? O ha forse qualcosa da nascondere?

"Beh, non e` che ci sia granche` da fare qui dentro... Mi annoio, non ho nulla da fare, quindi dormo." rispondo con un altro piccolo sbadiglio.

"Ti senti male per caso?" mi chiede ancora avvicinandosi a me, sembra preoccupato.

"No, sto bene doc." ribatto abbozzando un sorriso, ma non mi viene molto naturale farlo.

"Se dovessi avere dei problemi me lo diresti vero? Mi devi dire tutto quello a cui pensi, solo cosi` potro` aiutarti." mi spiega il dottore. E` un discorso che fa praticamente ogni volta che viene a farmi visita: io non devo avere segreti, devo dirgli tutto quello che so, tutto quello a cui penso, sempre. Allora perche` lui non fa lo stesso? Perche` lui puo` sapere e io no?

"Tranquillo doc, non penso a nulla di diverso dal solito. La mia mente e` sempre vuota." rispondo e, questa volta, dico quasi la verita`. E` vero: dei miei ricordi neanche l'ombra, ma ho parecchi dubbi invece, dubbi che non credo sia il caso di divulgare.

"Oh, bravo ragazzo mio." commenta felice il medico.

"Ah, ho una cattiva notizia da darti." aggiunge poi, come se nulla fosse.

"E sarebbe?" chiedo, improvvisamente attento: vuole davvero darmi qualche informazione?

"La ragazza di oggi e anche tutte le altre persone che sono venute a trovarti hanno deciso di non venire piu`." risponde lo psicologo.

"Cosa? Perche`?" ribatto saltando sul letto sconvolto. Io voglio rivedere la ragazza gatto: ho mille altre domande per lei, e` l'unica che ha accettato di parlarmi.

"Hanno deciso che le loro vite sono piu` importanti della tua, mio caro. Hanno le loro cose da fare e non possono perdere tempo con te." dice l'uomo stringendosi nelle spalle. Io rimango basito e non posso negare che le sue parole mi abbiano ferito parecchio: sono solo un peso per loro? Per questo mi lasciano qui a marcire nella piu` completa solitudine?

"Ma non devi preoccuparti, mi predero` cura io di te." aggiunge ancora il medico, sorridendo appena. E come? Con la tua immensa assenza? Penso, ma resto in silenzio.

"Io torno a trovarti domani, ok? Passa una buona nottata!" esclama lo psicologo siccome non accenno ad aprire bocca.

"Buona notte doc." rispondo con voce atona.

Lo guardo aprire la porta e uscire per poi richiuderla in fretta alle sue spalle. Sento la chiave girare nella serratura: mi ha chiuso dentro, di nuovo. Sono da solo, di nuovo.

 

[Tal POV]

"Ma non si puo` fare niente?" domanda, quasi urlando, SeunHyun al suo interlocutore telefonico. Resta in silenzio per qualche minuto scuotendo la testa amareggiato, poi saluta e chiude la chiamata.

"Pessime notizie ragazze." afferma voltandosi verso di noi.

"Che succede?" domando preoccupata, pensando immediatamente a JiYong. Che gli sara` successo?

"Lo psicologo di JiYong ha chiamato i suoi genitori poco fa avvisandoli che il loro figlio ha avuto una terribile ricaduta dopo la tua visita. Lo hanno messo in isolamento e non sara` possibile vederlo per diversi giorni, almeno finche` non si sara` calmato." spiega SeungHyun e lo sguardo che mi lancia e` piu` duro del marmo, piu` freddo del ghiaccio.

Il mondo in quel momento mi crolla addosso e io cado in ginocchio schiacciata dal peso del senso di colpa: che cosa ho fatto?

 

[GD POV]

Perche` la ragazza gatto non vuole piu` vedermi? Degli altri non mi importa granche`, anche se forse dovrebbe, ma a lei ci tengo. Lei sa e anche io voglio sapere. Piu` ci penso e piu` il discorso dello psicologo mi sembra senza senso: perche` sprecare del tempo a raccontarmi tutte quelle cose se poi di me non gli importa nulla? Credevo ci fosse intesa tra me e lei, l'avevo percepita nei nostri sguardi, nei nostri sorrisi.

Lei e` stata l'unica ad accettare di darmi risposte. Il medico invece, colui che non fa altro che ripetermi di volersi prendere cura di me, non fa altro che lasciarmi da solo, in balia di dubbi e paure.

Che cosa dovrei fare? Osservo la porta chiusa a chiave... Questa volta non bastera` per tenermi chiuso qui dentro.

So cosa fare.

 

[Tal POV]

"E` tutta colpa tua!" tuona SeungHyun lanciandosi contro di me come una furia.

"No, fermo!" grida Jade e si mette in mezzo, impedendo cosi` al suo ragazzo di colpirmi, come evidentemente voleva fare.

"I-io... I-io n-non volevo f-fargli del m-male." balbetto coprendomi il viso, ormai bagnato dai fiumi di lacrime che scorrono dai miei occhi.

"Tal, non e` colpa tua." esclama Jade cercando di confortarmi, ma non osando avvicinarsi a me per paura che se avesse lasciato andare SeungHyun lui mi avrebbe mangiata viva.

"Si che e` colpa sua! Il medico l'aveva avvertita: non doveva parlare con JiYong-ah!" ribatte il rapper e la sua voce profonda mi fa tremare come una foglia.

Ha ragione: e` tutta colpa mia, ma non capisco... Sembrava felice mentre mi ascoltava, sembrava stare bene ed essere soddisfatto di apprendere qualcosa.

"Se gli succede qualcosa io... Io..." grida SeungHyun, ma non riesce a trovare una minaccia adeguata con cui terminare la frase. Non credo esista qualcosa di peggio della consapevolezza di aver distrutto, forse definitiamente, la mente del ragazzo che si ama.

Non che comunque abbia il tempo di parlare perche`, proprio in quel momento, quattro pneumatici stridono contro l'asfalto del vialetto di casa. Un paio di portiere sbattono con forza e delle urla invadono l'aria della notte.

"Chantal! Che cosa hai fatto a nostro figlio?" urla il signor Kwon mentre il pianto disperato di sua moglie fa eco alle sue parole.

E cosi` ha inizio la mia discesa all'inferno.

 

 

 

 

Buona sera :D

Sono di nuovo qui!! Ho l'ispirazione a mille quindi scrivo tantissimo...

Che ne pensate di questo nuovo capitolo? Inizia a incuriosirvi un po' tutto questo mistero?

Vi prego, fatemi sapere in tanti!! 

Grazie di tutto <3

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Fuga nel buio ***


Cap. 10

 

Fuga nel buio

 

[GD POV]

Esco con cautela dalla mia stanza, piano, senza fare alcun rumore, non voglio certo essere scoperto. Inizio a vagare lungo il corridoio bianco e deserto: non sono mai stato fuori dalla mia stanza, non che io ricordi almeno, non so dove andare. Proseguo sempre dritto, non avendo altre alternative, e raggiungo l'ascensore. Mi guardo attorno, ma quella e` l'unica via possibile per lasciare questo corridoio, quindi decido di entrarci.

A che piano devo andare? Mi chiedo, per poi accorgermi che vi e` solo un piano da poter scegliere. Meglio, cosi` non posso sbagliarmi.

Esco dall'ascensore al piano di sopra e mi guardo attorno furtivo, qualche metro piu` in la` vedo l'unica faccia a me conosciuta in questo posto: il mio psicologo.

Bene, bene, bene... E` giunto il momento della resa dei conti.

 

[Tal POV]

Non mi muovo. Resto accasciata sul pavimento a piangere, mentre intorno a me si scatena il finimondo. Tutti vogliono farmela pagare per cio` che ho fatto al loro amato JiYong, non rendendosi conto che io lo amo almeno quanto loro, se non forse di piu`.

L'unica che sta dalla mia parte e` Jade, la quale cerca in tutti i modi di calmare gli animi dei genitori del leader.

"Non e` stata colpa di Tal, lei non poteva saperlo." cerca di spiegare mentre fa da scudo umano per proteggermi. Non voglio che lo faccia: so di meritarmi la loro ira, ma non ho la forza di oppormi.

"Lo psicologo l'aveva avvisata di non parlare con JiYong, non doveva dirgli nulla." ribatte il signor Kwon con voce carica di rabbia e odio.

"Ma JiYong merita di sapere!" protesta Jade, ripetendo quello che io ho sempre pensato.

 

[GD POV]

Il medico cammina spedito lungo il corridoio, io lo seguo a debita distanza. Non sono sicuro che, se si voltasse, riuscirebbe a vedermi, ma non voglio rischiare. Lo vedo uscire dalla struttura e faccio uno scatto in avanti per evitare di prendermi la porta in faccia.

Ora siamo fuori, fuori da quell'ospedale. Dove stara` andando? Come faccio a seguiro? Qui non ci sono molti muri...

 

[Tal POV]

Sento qualcuno afferrarmi di peso per le spalle, mi volto di scatto cercando di capire chi sia, ma lo spesso velo di lacrime che riempie i miei occhi mi rende temporaneamente cieca. Cosi` non mi resta che lasciarmi trascinare, senza sapere ne` dove ne` da chi.

"Tal, Tal ti prego, calmati." sussurra una voce mentre un paio di mani calde mi asciugano le guance.

"Li ho mandati via tutti, ci sono solo io ora. Devi credermi, ok? Non e` stata colpa tua e sono certa che JiYong si rimettera` in fretta. E` un ragazzo forte, lo sappiamo tutti." continua Jade. Mi ha portata in camera mia e di JiYong e mi ha fatta sdraiare sul letto, per poi cercare di consolarmi.

"Bene, ora vattene anche tu." ribatto io, ignorando completamente meta` di cio` che mi ha detto.

"C-che cosa?" balbetta lei, piu` confusa che mai.

"Voglio restare da sola!" un grido isterico esce dalle mie labbra ancora umide di lacrime. Ed e` vero: voglio stare da sola. Non ho bisogno di qualcuno che provi pena per me o che cerchi di consolarmi: ho bisogno di solitudine, ho bisogno di pensare.

Jade rimane un po' allibita, ma poi la vedo annuire e, piano, scendere dal letto e avviarsi verso la porta.

"Se mi serve aiuto ti chiamo, promesso." dico, prima che possa farlo lei. La ragazza annuisce di nuovo e toglie il disturbo.

La casa piomba nel piu` completo silenzio.

 

[GD POV]

Silenzio. Seguo il mio medico senza fare il minimo rumore, nascondendomi ogni qualvolta mi sia possibile. Lo vedo raggiungere un'altra struttura, molto piu` piccola dell'ospedale che abbiamo appena lasciato, ma anche molto piu` sontuosa. Che sia forse il luogo dove risiede un capo, o qualcosa di simile? Mi domando, senza pero` smettere di seguirlo.

L'uomo si ferma di fronte alla porta d'entrata, solleva il braccio e bussa per poi restare fermo in attesa. Qualcuno all'interno deve aver detto qualcosa perche`, qualche secondo dopo, il medico parla, come se stesse rispondendo ad una domanda. Lo sento sussurrare, ma sono troppo lontano per sentire che cosa dice.

La porta si apre e lo psicologo fa il suo ingresso. Io so bene di non poter fare lo stesso, cosi` mi avvicino di piu` alla struttura cercando una finestra. Mi avvicino al muro e resto in ascolto, da qui riesco a sentire ogni parola e sono certo di non poter essere visto.

 

[Tal POV]

Una volta passato lo shock; una volta passato il dolore, le lacrime, la paura; una volta rimasta da sola, l'unica cosa che mi resta sono i dubbi.

Perche` JiYong ha reagito male cosi` tanto tempo dopo avermi ascoltata? Perche` non ha dato di matto subito, di fronte a me? Perche` ha aspettato di essere solo con lo psicologo?

Forse perche` di me non si fida e non voleva mostrarsi debole... Ma le crisi non dovrebbero essere controllate, no?

Tutto questo non ha alcun senso... Ma d'altra parte perche` mai un medico dovrebbe mentire? Il suo obbiettivo non dovrebbe essere quello di curare il proprio paziente? L'isolamento e` davvero il modo migliore per farlo? Io non credo, ma io non sono un'esperta.

Tuttavia i miei dubbi non si placano. Mi servono risposte e mi servono adesso.

Faccio uno scatto e scendo dal letto, raggiungo l'armadio e mi cambio in tutta fredda indossando qualcosa di resistente, comodo e poco appariscente. Esco dalla stanza da letto e raggiungo il soggiorno e, ignorando completamente la valigia e le borse che avevo preparato per JiYong, afferro al volo le chiavi della macchina per poi uscire nella notte.

 

[GD POV]

Resto fermo immobile. Non per paura di essere visto, non per paura di essere sentito, non per paura di essere scoperto... Per paura e basta. E` il terrore che immobilizza ogni mia parte del corpo mentre le voci del mio psicologo e del suo misterioso interlocutore entrano nelle mie orecchie bombardandomi il cervello di informazioni.

Un'enorme voragine si apre nella mia mente creando una spaccatura nera come la pece che separa il bene dal male. Ora capisco chi sta da una parte e chi dall'altra. E, mentre le parole dei due uomini invadono l'aria fredda della notte, una consapevolezza si abbatte su di me.

 

[Tal POV]

La consapevolezza di quanto sia pericoloso, stupido e insensato il mio gesto grava sulle mie spalle, ma io non mi fermo. Continuo a guidare nella notte diretta verso il campo militare.

So bene che, questa volta, non potro` entrare dalla porta principale. Dovro` trovare un altro modo per farlo, perche` una cosa e` certa: io devo entrare li` dentro.

 

[GD POV]

Il discorso dei due uomini e` tanto misterioso quanto inquietante, non capisco molto di quello che dicono, ma una cosa e` certa: io devo andarmene di qui.

Mi stacco dal muro e inizio a correre. Corro piu` velocemente che posso, corro senza sapere dove sto andando, corro perche` devo farlo.

Devo scappare. Subito.

 

[Tal POV]

Parcheggio l'auto ad un centinaio di metri dal campo militare, nascondendola con cura in una piccola radura e coprendola con rami e foglie degli alberi piu` vicini. Proseguiro` a piedi: saro` meno visibile e avro` piu` possibilita` di entrare nel campo.

L'aria e` fredda e io inizio quasi subito a tremare, non so se sia solo per il freddo o anche per la paura, ma non posso fermarmi. Cammino costeggiando gli alberi a bordo strada in modo da avere la possibilita` di nascondermi fra di essi se dovessi essere vista da qualcuno.

 

[GD POV]

Non so come, ma riesco a raggiungere delle alte mura e non ci vuole una mente stracolma di ricordi per capire che si tratta di un muro di cinta. Devo solo trovare un piccolo varco, anche solo un minuscolo spiraglio e saro` libero.

 

[Tal POV]

Eccolo: quello e` il muro di cinta che racchiude il campo militare. Come faccio ad entrare? Inizio a camminare piano, senza far rumore, con una mano sempre appoggiata al freddo cemento che costituisce il muro in cerca di un varco.

Non so per quanto tempo cammino, a me sembrano ore, questa alta distesa di cemento armato mi sembra interminabile.

Ad un tratto pero` sento un rumore. Non si tratta di un rumore forte, ma solo di un fruscio che pero`, nel silenzio totale della notte, risuona come un boato. Un brivido di puro terrore scorre lungo la mia schiena: so di non essere sola. Qualcuno mi ha vista, qualcuno sa che sono qui.

Non faccio in tempo a muovermi, ad urlare, non faccio nemmeno in tempo a pensare di agire in qualche modo che un paio di braccia si abbattono su di me.

Una mano mi tappa la bocca, mentre l'altra mi tiene ferme entrambe le braccia dietro la schiena. Ho paura, il cuore inizia a martellarmi forte nel petto, tanto forte da farmi male. I miei occhi si riempiono di lacrime e il mio respiro accelera.

Non vedro` piu` il mio amato JiYong. E` l'unica cosa che riesco a pensare prima che il buio mi avvolga.

 

 

 

 

Eccomi qui! Come promesso ho aggiornato il piu` in fretta possibile....

Ok, credo di avere sconvolto qualcuno con il capitolo precedente e credo che questo sia, forse, peggio....

Sorry D:

Io pero` vi avevo avvistati che le cose si sarebbero complicate e che ci sarebbero stati degli sconvolgimenti.... Che non sono finiti per altro....

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ritrovarsi ***


Cap. 11

 

Ritrovarsi

 

[Tal POV]

La mia testa e` un turbine di pensieri contorti e vaghi ricordi.

Ricordo la chiamata fatta da SeungHyun, ricordo la pessima notizia, il dolore, i pianti, le urla. Ricordo la decisione avventata e folle di andare da JiYong, ricordo il viaggio in auto, la passeggiata al buio, il freddo, il muro di cemento armato. Ricordo il fruscio che spezza il silenzio della notte e due braccia forti.

Che cosa e` successo? Dove mi trovo?

Piano piano inizio a percepire il mio corpo e parte di cio` che mi circonda: capisco di essere sdraiata a pancia in su, sotto di me sento qualcosa di morbido, ma non necessariamente comodo, direi piu` umito e pieno di bozzi. Sento freddo, accanto a me ci sono spifferi di aria gelata. Non provo alcun dolore in nessuna parte del corpo segno che, chiunque mi abbia rapita, non mi ha fatto del male, non ancora almeno. Ho paura di aprire gli occhi e mostrare cosi` al mio rapitore di essere sveglia, ma se voglio sapere dove mi trovo non ho scelta. Cosi`, spaventata come non mai, apro piano piano gli occhi.

All'inizio quello che vedo e` solo una macchia indistinta dal colore indefinibile, ma poi la mia vista si schiarisce e incrocio lo sguardo di un paio di occhi a mandorla proprio sopra di me, che mi stanno fissando a loro volta.

Trattengo il respiro e la mia gola si chiude in una morsa spezzandomi la voce, mentre i miei occhi guardano sconcertati il viso della persona sopra di me: vedo i suoi occhi carichi di preoccupazione rilassarsi e le sue labbra piegarsi in un sorriso.

"Ti sei svegliata, finalmente. Credevo di averti fatto male, scusami non volevo." la sua voce riempie il silenzio.

Resto ferma immobile: ci vuole un attimo prima che il mio cervello elabori quello che sto vedendo e io riesca ad accettare la realta` che mi si para davanti, ma poi capisco e il mio corpo reagisce da solo.

Scatto in avanti e getto le braccia al collo del ragazzo sopra di me abbracciandolo forte e stringendomi a lui il piu` possibile.

 

[GD POV]

La ragazza apre finalmente gli occhi, quei grandi occhi gialli che sembrano essere pieni di oro fluido. Quegli occhi profondi e ampi che sembrano nascondere un intero universo splendente, gli occhi di un gatto.

"Ti sei svegliata, finalmente. Credevo di averti fatto male, scusami non volevo." esclamo e la mia voce suona leggermente incrinata. Non volevo attaccarla, non volevo farle del male, ma mi ha spaventato a morte. Era li`: al buio, da sola, appena oltre le mura di cinta.

Continuo a guardare i suoi grandi occhi aspettando una risposta, aspettando di sentirmi dire che sta bene e che non le ho fatto nulla di male, ma la sua reazione mi sconvolge.

Scatta in avanti e mi getta le braccia al collo, stringendomi forte a se`. Rimango paralizzato dallo stupore per qualche secondo, mentre il suo profumo invade le mie narici: e` qualcosa che non credo di aver mai sentito prima, sa di buono, di fresco, di dolce.

"JiYong." il suo sussurro raggiunge il mio orecchio e un brivido scorre lungo la mia schiena. Le mie braccia si muovono da sole e si posano sulla sua schiena stringendola appena.

"Si." sussurro a mia volta, senza sapere bene che altro dire. In fondo che mi chiamo JiYong e` una delle poche cose che ho capito chiaramente.

 

[Tal POV]

E` JiYong, il mio JiYong! Non posso crederci! Credevo di essere stata rapita, di aver perso tutto. Credevo che sarei morta per mano di qualche violento aguzzino. Credevo che avrei pagato caro il mio tentativo di trovare JiYong e invece eccomi qui: stretta tra le sue braccia. Non potrei essere piu` felice.

Mi stacco appena da lui per poterlo vedere bene in viso: sembra stare bene anche se e` un po' pallido. Alzo una mano e gli accarezzo una guancia morbida, la sua pelle e` fredda e leggermente umida. Lo guardo negli occhi e mi perdo in quell'oceano color cioccolato. E` reale: lui e` qui. Siamo qui, insieme.

Non so per quanto tempo restiamo cosi`, a guardarci, potrei restare cosi` anche per sempre. Senza nemmeno accorgermene i nostri visi si sono fatti piu` vicini, non so chi sia stato a muoversi, forse io o forse lui, non ha importanza ma sta di fatto che ora riesco a sentire il suo respiro sulla pelle.

 

[GD POV]

La ragazza scioglie l'abbraccio e ci troviamo faccia a faccia. Lei solleva lentamente una mano e la posa sulla mia guancia, sento la sua pelle morbida e liscia a contatto con la mia che subito si surriscalda. I nostri sguardi si incrociano di nuovo, adoro i suoi occhi: sono come calamite e mi perdo ogni volta guardandoli.

Resto immobile a fissarla finche` non sento uno sbuffo leggero di aria calda colpirmi il viso e capisco che si tratta del suo respiro: siamo vicinissimi. Basterebbe cosi` poco per...

Il mio cuore inizia a battere fortissimo e la cosa, non so perche`, mi spaventa cosi` faccio uno scatto indietro allontanandomi da lei. Che cosa mi succede?

"Scusa, non volevo ferirti." dice la ragazza con un tono di voce triste, la guardo e vedo che tiene gli occhi puntanti sul terreno. Dannazione, no! Non voglio che pensi che... Oddio nemmeno io so cosa pensare, ma non mi ha fatto male, mai.

"Tu non mi hai ferito." ribatto cercando di consolarla, sembra cosi` triste.

"L-la tua c-crisi e` passata?" mi domanda, sempre con lo sguardo basso.

"Crisi? Quale crisi?" chiedo io di rimando. Ok, mi sono spaventato e ho fatto una mossa stupida, ma non la definirei una crisi. La ragazza alza il viso e i suoi occhi da gatto incrontrano di nuovo i miei, la confusione ha preso il posto della tristezza in quei pozzi d'oro.

"Il tuo psicologo ha chiamato la tua famiglia dicendo che avevi avuto una brutta crisi a causa di quello che ti avevo detto e che non potevamo piu` venire a trovarti." mi spiega.

"Che cosa?" grido balzando in piedi.

 

[Tal POV]

JiYong fa uno scatto repentino e mi ritrovo sovrastata da lui che, in piedi, mi fissa con rabbia. Tuttavia so bene che la rabbia che leggo nei suoi occhi non e` diretta a me, come potrebbe? Non gli ho fatto nulla. Possibile che lo psicologo abbia effettivamente mentito?

"Lui a me ha detto che eravate voi a non volermi piu` vedere!" grida serrando forte i pungi confermando cosi` ogni mio dubbio. Avevo ragione: qualcosa non andava e ho fatto bene a correre da JiYong.

Lo guardo spiazzata: lo psicologo ha fatto il doppiogioco mentendo sia a noi sia a lui, ma perche`? Che cosa ha ottenuto, se non la solitudine di JiYong?

"Ji..." sussurro triste alzandomi a mia volta.

"Solo. E` cosi` che vuole che resti: completamente da solo chiuso in quella stanza." esclama con voce piatta fissando un punto imprecisato di fronte a lui.

Faccio un respiro profondo per darmi forza: so bene che e` sbagliato, anche prima ha reagito male quando eravamo troppo vicini, e` troppo presto per lui, per noi. Tuttavia devo fargli capire che non e` solo e non lo sara` mai. Cosi` faccio qualche passo verso di lui, allargo le braccia e lo stringo forte a me.

Lui subito resta immobile, trattenendo il respiro, ma poi, come prima, si scioglie e ricambia la stretta posando le mani sulla mia schiena. Mi sono mancati davvero tanto i suoi abbracci.

"Tu non sei solo." sussurro contro il suo petto.

 

[GD POV]

La ragazza mi stringe fra le sue braccia e io non posso fare altro che ricambiare: mi sento strano cosi` vicino a lei, ma non strano in senso cattivo solo... Non lo so.

La stringo forte a me mentre alcuni tasselli di questo enorme puzzle che ormai e` la mia vita si stanno piano piano rimettendo a posto: lo psicologo voleva la mia solitudine. La mia solitudine mi porta solo del male: fa dannatamente male stare da solo. Automaticamente le mie braccia stringono di piu` il corpo di quella ragazza dagli occhi gialli, facendo combaciare i nostri corpi, e appoggio il mento sul suo capo.

Non sono piu` solo, penso, mentre un'unica lacrima fuoriesce dai miei occhi scivolando silenziosa lungo il mio viso. E non lo saro` mai.

 

 

 

 

 

 

Buona domenica a tutti!

Eccomi qui con un nuovo capitolo! (Ma va??)

Ecco io... Boh... Mi scuso perche` questo capitolo e` corto ed e`... Non lo so... A me un po' piace... Certe scene poi... Pero` non so... Non mi convince...

Non credo di essere brava a spiegare....

Ho ripetuto piu` volte le scene perche` volevo fosse chiaro (non so se sia chiaro) il modo diverso di vedere e interpretare le cose...

Insomma volevo che si capisse come ragionano e cosa pensano sia Tal che Ji... Si capisce?

Mi raccomando recensite in tanti e io in cambio vi prometto che aggiornero` in fretta, altrimenti niente :P

xXxJeyDragonxXx

PS:

Ovviamente ringrazio tutti i lettori, leggere e` una delle cose piu` belle che esistano (dopo la musica) continuate a leggere mi raccomando! (e non parlo solo delle mie storie, leggere di tutto cosi` diventate intelligenti e saggi)

Vi voglio bene <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Fidati di me ***


Cap. 12

 

Fidati di me

 

[Tal POV]

"Ehm... JiYong..." esclamo.

Non so quanto tempo sia passato, non so se siamo rimasti abbracciati in silenzio solo per dei minuti o per addirittura delle ore. Quello che so e` che non mi va di staccarmi da lui, ma ci sono cose che devo sapere.

"Dimmi." ribatte lui, senza muovere un muscolo.

"Dove siamo?" chiedo. Sposto leggermente il capo in modo da riuscire a scorgere l'ambiente che ci circonda oltre la spalla del ragazzo: ci troviamo in un bosco, intorno a noi ci sono solo alberi.

"Non ne ho idea." risponde JiYong, dopo qualche istante di silenzio. Scioglie l'abbraccio e, come me, si guarda intorno confuso.

 

[GD POV]

Mi pare ovvio che io non sappia dove ci troviamo, non so nemmeno chi sono come faccio a sapere dove sono?

"Veramente speravo lo sapessi tu." commento spostando lo sguardo dagli alberi a lei.

"I-io... M-ma come faccio a saperlo? Sono svenuta ricordi?" ribatte lei a meta` tra il confuso e l'offeso.

"Ti prego, dimmi cosa e` successo dopo che ho perso conoscenza." aggiunge poi, guardandomi dritto negli occhi.

"Non e` successo nulla di che. Quando ho capito che eri tu ero preoccupato di averti fatto del male, ti ho presa in braccio e ho corso tra gli alberi, ma non so in che direzione." rispondo cercando di ricordare qualcosa, anche solo un piccolo dettaglio, sul percorso di ieri notte, ma non mi viene in mente nulla.

"Potresti essere venuto nella stessa direzione da cui sono venuta io, se cosi` fosse, non tanto lontano da qui, dovrebbe esserci la mia auto, cioe` la tua auto, con cui sono venuta fin qui." borbotta la ragazza come se stesse parlando a se stessa piu` che a me. In fondo non capisco molto di quello che dice, io ho un'auto?

"Questo significa che, se la troviamo, possiamo tornare a casa!" conclude lei lanciandomi uno sguardo raggiante.

"No, non possiamo." la contraddico io con fermezza. Non so nemmeno che cosa intenda per casa, ma so di non poterci andare.

 

[Tal POV]

"P-perche`?" domando a JiYong. Sono sconvolta: perche` non vuole tornare a casa? Sarebbe il posto migliore per lui dove ricominciare.

Lo guardo aspettando una risposta che, pero`, non potra` mai arrivare perche` un forte boato spezza il silenzio. Faccio un salto per lo spavento e un grido esce incontrollato dalle mie labbra, mi guardo attorno atterrita, ma non vedo nulla di anomalo.

Mi volto di nuovo verso JiYong e vedo che e` spaventato quanto me se non forse di piu`.

"Dobbiamo andare via di qui, adesso!" grida per poi afferrarmi per un polso e cominciare a correre.

 

[GD POV]

Sanno che sono scappato. Ecco che cosa vuol dire quello sparo nel vuoto: sanno che non sono piu` in quella schifosa stanza bianca e non ci metteranno molto a setacciare il bosco nel tentativo di trovarmi e rimettermi al mio posto. Una cosa non l'hanno calcolata pero`: io la` non ci torno.

Afferro la mano della ragazza dagli occhi di gatto e inizio a correre. E` la paura a controllare i miei movimenti, non so dove sto andando, ma non posso fermarmi.

"JiYong!" grida la ragazza. Mi volto appena verso di lei e la vedo faticare parecchio a starmi dietro, continua ad inciampare ed e` piu` quello che la trascino con la forza rispetto a quanto riesca a correre di suo.

"Corri, corri! Non ti fermare!" la incito aumentando la velocita`. Se ci trovano e` la fine.

"J-JiYong... A-aspetta..." balbetta ancora la ragazza con voce spezzata. Mi volto di nuovo e, questa volta, la vedo perdere l'equilibrio del tutto. Mi fermo di botto e cambio direzione lanciandomi verso di lei e afferrandola al volo prima che cada al suolo. La sollevo di peso e lei punta i suoi occhi gialli su di me: e` spaventata e un velo di lacrime copre le sue splendide iridi d'oro.

"Fidati di me." le dico, ricambiando il suo sguardo. La prendo in braccio e ricomincio a correre, mi aspetto quasi che lei si ribelli alla mia stretta, ma lei non muove un muscolo lasciandosi trasportare in silenzio.

Continuo a correre facendo lo slalom tra alberi che non ho mai visto prima, scavalcando cespugli e rami secchi senza sapere dove sto andando, senza potermi fermare. I miei muscoli iniziano a gemere di dolore e i miei polmoni supplicano per un po' d'aria, ma non mi fermo. E` come se il mio corpo sapesse cose che la mia mente ancora ignora e mi stesse guidando, decido di seguirlo, mi affido al mio istinto non avendo altre alternative.

Ad un tratto, in lontananza, scorgo qualcosa tra gli alberi e, spinto dalla speranza che sia qualcosa di positivo, faccio un ultimo scatto in velocita` per raggiungere la mia meta.

Arrivato all'albero in questione scopro che nasconde tra i suoi spessi rami una piccola catapecchia, c'e` perfino una piccola scala a pioli che facilita la salita. Poso a terra la ragazza e le faccio segno si salire.

"Sbrigati." le sussurro, a corto di fiato, mentre le do una leggera spinta. Lei, tremante e silenziosa, ubbidisce e io la seguo. Entriamo nella casetta sull'albero e io subito mi volto per tirare su anche la scala: di certo non voglio visitatori indesiderati. Getto la scala in un angolo e mi lascio scivolare contro il muro piu` vicino: il mio cuore batte a mille e i miei polmoni reclamano ossigeno. Chiudo gli occhi e cerco di calmarmi.

 

[Tal POV]

Il tempo passa e, con esso, la fatica per la corsa diminuisce fino a sparire del tutto. Sento il respiro di JiYong diminuire gradualmente, ma non ho la forza di alzarmi per guardarlo: non riesco a smettere di tremare cosi` resto accovacciata sul pavimento. Ho paura, non so cosa sia successo. Cos'era quel rumore? Perche` JiYong ha reagito cosi`? Sa dove siamo oppure si e` solo fatto guidare dalla paura? Migliaia di domande invadono il mio cervello, ma un movimento accanto a me mi distrae. JiYong si e` mosso e, qualche istante dopo, sento la sua mano posarsi sulla mia guancia.

"Stai bene?" mi domanda, accarezzando il mio viso. Alzo gli occhi su di lui e vedo che e` preoccupato.

"Che succede?" gli chiedo ricambiando il suo sguardo. Lui resta in silenzio, abbassando lo sguardo. Sospiro: non mi vuole dire nulla, perche`?

"Fidati di me, ti prego." ripete il ragazzo senza smettere di accarezzarmi il viso. Mi sollevo appena, mettendomi seduta, e mi avvicino a lui facendo passare le braccia attorno al suo collo e stringendomi a lui.

"Mi fido di te, mi fidero` sempre di te." sussurro al suo orecchio.

 

[GD POV]

Le sue parole mi colpiscono con tale intensita` da sembrare che lei le abbia urlate e non solo sussurrate. Si fida di me, io non chiedo altro. Ricambio la stretta facendo passare le braccia intorno alla sua schiena.

Vorrei dirle che cosa succede, ma non posso per il semplice fatto che non lo so nemmeno io. Non posso dare a lei risposte che nemmeno io possiedo, ho un caos enorme in testa: mille domande e nessuna risposta, tanti dubbi e poche certezze. Devo indagare, devo scoprire, devo sapere e poi potro` dirlo a lei. L'unica cosa che so, al momento, e` che ho un disperato bisogno di lei, ho bisogno che si fidi di me e che resti al mio fianco. La stringo forte tra le mie braccia sperando che lei possa cogliere il messaggio.

 

[Tal POV]

So che fare domande e` sbagliato, lui non vuole o non puo` rispondere e io lo accetto: mi fido ciecamente di lui e sono pronta a mettere la mia vita nelle sue mani. Tuttavia non riesco a trattenermi dal stare zitta.

"JiYong." sussurro, sempre stretta a lui.

"Dimmi." ribatte il ragazzo accarezzandomi lentamente la schiena.

"Siamo... Siamo al sicuro qui?" domando. JiYong scioglie l'abbraccio e entrambi ci guardiamo intorno: siamo in una minuscola casa sull'albero, c'e` una stanza sola ed e` comletamente spoglia. Sembra che sia uno di quei posti che usano i cacciatori per sparare ai cervi piu` che una vera e propria casa.

"Credo di si." risponde JiYong dopo un po'.

 

 

 

 

Buongiorno!! (per modo di dire)

La qui presente imbecille stanotte non ha chiuso occhio per colpa di un certo Slenderman.... Non so se avete in mente chi sia...

Vabbe`, tornando alla storia, che ve ne pare? Ditemi che non sta diventando noiosa senno` piango :'(

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Guida alla sopravvivenza ***


Cap. 13

 

Guida alla sopravvivenza

 

[Tal POV]

Se decidiamo di restare qui, pero`, dobbiamo apportare alcune modifiche a questa piccola catapecchia: non e` in alcun modo vivibile al momento.

"Ji, fa freddo qui, ci sono gli spifferi d'aria." gli faccio notare indicando con una mano la grossa apertura che occupa la meta` superiore della parete frontale.

"Gia`, e non c'e` nulla in questo posto. Dobbiamo sistemarlo un po'." concorda lui.

Non so da dove tiri fuori tutte queste idee, quel ragazzo e` sorprendente! Iniziamo subito a modificare la casetta: con delle travi in legno, che troviamo sparse sul pavimento, chiudiamo ogni apertura lasciando solo la piccola botola per salire e scendere con la scala e qualche spiraglio lungo i muri per tenere d'occhio il bosco sottostante. Poi JiYong mi dice di restare in casa e lui scende e inizia ad aggirarsi tra gli alberi attorno cercando di capire quanto sia visibile dal basso la nostra dimora.

"Non va affatto bene: si nota davvero troppo. Ci troveranno subito." brontola risalendo la scala a pioli.

"Potremmo nascondere la casa con i rami degli alberi." propongo.

"E` un'ottima idea!" concorda lui e si precipita di nuovo giu` dalla scala. Non so perche` ma non vuole che io lasci la casetta cosi` e` lui a doversi arrampicare sugli alberi per spezzare i rami piu` grossi e portarli a me, mentre io li sistemo accuratamente per mimetizzare il legno della baracca.

 

[GD POV]

Nascondersi: e` tutto cio` che dobbiamo fare ora. Non so se sia saggio restare in questo bosco: e` troppo vicino alla base militare da cui sono appena scappato, ma per ora non abbiamo alternative. Se non altro qui abbiamo una sotto specie di dimora in cui restare. Lo so: ci serve un piano, ma non ho nessuna base da cui partire, nessun dannato indizio. So quello che non devo fare, ossia farmi trovare dai soldati, ma non so cosa devo fare. Poi, ora che ci penso, non so nemmeno che cavolo ci facevo in una base militare prima di perdere la memoria. Dovro` chiedere alla ragazza gatto, lei magari lo sa, non ora pero`: ora devo mettere entrambi al sicuro.

 

[Tal POV]

Le ore passano in fretta e, quando abbiamo fnalmente finito di mimetizzare la nostra dimora, il Sole e` ormai calato da tempo e il buio ha invaso il bosco.

"Ecco, con questo abbiamo finito." commenta JiYong esausto lasciando cadere al suolo un sacco pieno di foglie. Siamo stati davvero fortunati a trovare quel vecchio sacco nascosto tra le travi del pavimento e io ho subito proposto di usarlo come materasso riempiendolo di foglie: una notte intera distesa su un freddo pavimento non la voglio certo passare.

"Meno male, ora pero` ti siedi e ti riposi un po': te lo meriti dopo tutto il lavoro che hai fatto." esclamo avvicinandomi a lui e spingendolo a sedersi sul sacco per poi mettermi accanto a lui.

"Posso farti una domanda?" chiede JiYong lasciandosi cadere sulle foglie che scricchiolano piano sotto il suo peso.

"Puoi farmi tutte le domande che vuoi." rispondo regalandogli un sorriso. Sono davvero felice di sapere di non avergli fatto del male e che lui voglia ancora parlare con me, sentire le mie risposte.

"Tu lo sai perche` ero in quel posto?" mi domanda JiYong guardandomi negli occhi. Capisco subito che si riferisce al campo militare in cui ha perso la memoria.

"Si, lo so. Eri li` per fare la leva militare, e` obbligatorio." rispondo abbassando lo sguardo: il dolore della sua partenza e` ancora vivo dentro di me.

"Capisco." commenta lui. Anche io avrei delle domande per lui, purtroppo pero` non ho la possibilita` di esprimerle a voce perche` un rumore sordo invade il silenzio.

 

[GD POV]

Arrossisco violentemente e abbasso lo sguardo imbarazzato.

"S-scusami." sussurro e mi accorgo che anche lei ha parlato. Alzo gli occhi e vedo che mi sta fissando, imbarazzata tanto quanto me.

"Ho... Ho fame, temo." brontola posando una mano sul suo stomaco che non la smette di lamentarsi rumorosamente.

"A-anche io." commento. Non so lei, ma io e` piu` di un giorno che non mangio nulla.

"Vado a cercare qualcosa da mettere sotto i denti." esclamo alzandomi in piedi.

"Che cosa? Ma fuori e` buio ed e` pericoloso!" protesta la ragazza frapponendosi tra me e la botola, unica via di uscita.

"Ascolta, dobbiamo mangiare qualcosa altrimenti non sopravviveremo a lungo e poi non devi preoccuparti per me: so come nascondermi." le dico posando le mani sulle sue spalle.

"J-JiYong..." balbetta lei posando le mani sul mio petto, il mio cuore inizia subito a martellare, come impazzito, sentendo le sue mani cosi` vicine. Faccio un sospiro e mi chino per posare un bacio sulla sua fronte.

"Torno presto con qualcosa da mangiare, promesso." affermo con sicurezza e passo oltre, scendendo dalla botola.

 

[Tal POV]

Lo guardo sparire nella fredda notte oltre la botola, non voglio che vada: e` pericoloso. Dice che sa come nascondersi, che cosa intende? Ci sono troppi misteri, troppe domande, troppe cose che sa e non mi vuole dire, vorrei sapere perche`.

Torno a sedermi sul sacco pieno di foglie, in pratica e` l'unica cosa che adorna la piccola capanna, e inizio a torturarmi le mani in preda all'ansia. Non so nemmeno che ore siano, a parte il fatto che sia notte non so altro, perche` sono stata cosi` stupida da lasciare il cellulare nell'auto. Quando sono scesa per andare a cercare JiYong non ci ho minimamente pensato: l'unica cosa che avevo in mente in quel momento era lui e il fatto che poteva stare male.

I minuti passano e io sono sempre piu` nervosa e preoccupata, alla fine non riesco nemmeno piu` a restare seduta e inizio a camminare avanti e indietro in quei pochi metri quadri come se fossi un'anima in pena.

JiYong, dove sei? Perche` ci metti tanto?

All'improvviso sento dei rumori provvenire da sotto il capanno, velocemente mi affaccio ad uno degli spiragli, ma e` troppo buio la` fuori perche` io possa vedere qualcosa. Inizio a tremare, ma quando vedo una testa piena di capelli castani sbucare dalla botola mi rilasso immediatamente.

"JiYong! Finalmente!" esclamo felice e gli corro incontro. Il ragazzo sale e mi fa segno di tirare su la scala, siccome lui non puo` farlo avendo entrambe le mani impegnate, ubbidisco e poi mi volto verso di lui.

"Trovato qualcosa?" gli chiedo speranzosa. Ora che so che sta bene i morsi della fame si fanno sentire di piu`.

"Credo di si." risponde lui. Si inginocchia e posa la casacca della tenuta militare a terra, se l'e` tolta per metterci dentro qualcosa credo. E` in quel momento che mi accorgo del fatto che si sia cambiato: non indossa piu` il camice da ospedale, ma un completo da soldato, lo avra` sicuramente preso al campo militare prima di foggire.

JiYong apre la casacca e mi mostra il suo contenuto.

"Ok, ammetto di non sapere se questa roba si piu` mangiare o meno, percio` ho preso tutto cio` che ho trovato." esclama indicando il suo bottino. Mi inginocchio accanto a lui e osservo con attenzione: ci sono parecchie bacche, alcune rosse, altre viola e altre blu, ci sono dei frutti di bosco, come fragole, lamponi e mirtilli, ci sono anche alcune mele e diversi tipi di fungi.

"Sono quasi certo che queste si possano magiare, ma il resto non lo so." commenta il ragazzo prendendo in mano un paio di mele.

"Infatti hai ragione, quelle sono mele e si possono mangiare. Anche quelli si possono mangiare." gli spiego indicando le bacche e i frutti di bosco.

"Purtroppo non sono un'esperta di funghi e non so distinguere quelli buoni da quelli cattivi quindi direi di evitare i funghi, per sicurezza." aggiungo poi, togliendo tutti i funghi e lanciandoli fuori casa, oltre la botola.

Finalmente possiamo mangiare! E il bottino di JiYong e` piu` grande di quel che credessi, il che significa che ne avremo anche per domani.

Il ragazzo si getta sulle mele, si capisce subito che gli piacciono.

"Di queste ce ne sono tre alberi pieni, li ho visti benissimo." afferma addentando la mela.

Consumiamo la nostra cena allegramente, con la consapevolezza che di cibo ce ne sara` anche per domani. Inoltre io spero che ce ne andremo preso, ma non lo dico ad alta voce: JiYong e` cosi` misterioso che non so come potrebbe prenderla.

 

[GD POV]

Ora che i nostri stomaci sono pieni la tensione e` svanita, quello che resta e` il buon umore e una buona dose di sonno. Ci sdraiamo entrambi su quel grosso sacco, ma dormire e` comunque difficile a causa degli spifferi d'aria che, nonostante tutte le mie modifiche, si ostinano ad invadere la nostra casetta.

"Ho un'idea!" affermo balzando in piedi.

"Davvero?" mi chiede la ragazza dagli occhi di gatto, guardandomi speranzosa.

"Saresti cosi` gentile da darmi la tua giacca?" le domando, indicando il piumone viola che indossa. Lei sembra titubante, ma alla fine, se lo sfila e me lo passa.

Io sorrido e lo prendo per poi stendermi di nuovo accanto a lei, abbasso la cerniera che chiude la casacca che indosso e le faccio segno di avvicinarsi. Lei non capisce e mi guarda confusa.

"Staremo al caldo, promesso." la incito con un sorriso. Lei si avvicina e io le faccio posare il capo accanto alla mia spalla per poi chiudere, il meglio che riesco, la cerniera in modo da avvolgere entrambi. La sua giacca, invece, la uso per coprire le nostre gambe rimaste al freddo.

"Va meglio?" le chiedo.

"Si, grazie JiYong." risponde lei, chiudendo piano gli occhi.

"Grazie a te, occhi di gatto." ribatto imitandola.

 

 

 

 

Dunque, sono o non sono stupida? C'e` un certo Slender che mi fa morire di paura e io che faccio? Abbandono Ji e Tal in un bosco... Di notte.... D:

Ok, sono masochista oltre ogni limite....

Ad ogni modo spero che la storia continui a piacervi e, come al solito, prometto di aggiornare il prima possibile

Vi auguriamo una buona giornata :*

xXxJeyDragonxXx e Slenderman (perche` lui c'e` sempre!!) 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** In trappola ***


Cap. 14

 

In trappola

 

[Tal POV]

A svegliarmi e` un leggero movimento accanto a me, sento la mano di JiYong muoversi lenta tra le mie treccine rosa, accarezzando la mia testa come se fossi un tenero gattino. La cosa mi fa sorridere, ma non apro gli occhi: voglio godermi questa piacevole sensazione il piu` a lungo possibile. Mi chiedo che cosa spinga JiYong a comportarsi cosi`: insomma, io lo amo con tutta me stessa e per lui ho sempre fatto di tutto, ma lui questo non se lo ricorda, per lui io non sono altro che un'estranea. Un'estranea con gli occhi da gatto, adoro il fatto che mi chiami cosi`: sara` perche` il gatto e` sempre stato il mio animale preferito, ma trovo davvero dolce il soprannome che ha scelto per me. Forse ha ragione SeungHyun: forse l'amore che lega me e JiYong e` piu` forte dell'amnesia e lui, piano piano, se ne sta rendendo conto. Resto immobile ad ascoltare il battito del suo cuore sotto il mio orecchio, mentre la sua mano continua a muoversi lenta, e mi godo le sue coccole.

Ad un tratto JiYong inizia a canticchiare piano, all'inizio non riesco a capire bene di che canzone si tratti, ma poi afferro alcune parole: si tratta di Window, una delle sue ultime canzoni. Senza riuscire a trattenermi sollevo il capo per poter vedere il ragazzo in viso.

"Allora qualcosa riesci a ricordare." commento con un sorriso. Lui ricambia, ma sembra un po' confuso.

"Di che cosa parli?" mi chiede.

"Della canzone, l'hai scritta tu: e` una delle tue." rispondo.

"Davvero? Io... Non lo so... Conosco le parole, ma non so perche`: mi sembra di conoscerle da sempre." commenta lui sorridendo imbarazzato.

"E` il tuo dono, JiYong, la musica e` il tuo destino." esclamo e so di avere ragione: per lui essere un cantante non e` un semplice lavoro, e` la sua vita. Lui e` nato per cantare e non potrebbe mai fare altro, ecco perche` le sue canzoni sono rimaste nei suoi ricordi, ancorate al cuore piu` che al cervello. Sara` forse cosi` anche per me?

Faccio per alzarmi, ma mi accorgo di essere ancora avvolta, insieme a JiYong, nella sua casacca e che i nostri movimenti cosi` sono parecchio limitati. Il ragazzo ride appena e mi aiuta a liberarmi cosi` possiamo alzarci entrambi.

"Colazione?" propone indicando il mucchio di frutta che, la sera prima, avevamo impilato in un angolo.

"Uhm.. Si, certo!" rispondo io, affamata. Mi avvicino e prendo tutto quello che riesco per poi tornare al sacco e posarvi tutto sopra, JiYong divide il cibo e iniziamo a mangiare.

Vorrei provare a fare conversazione con lui: ho davvero mille cose da dirgli e altre mille che vorrei lui dicesse a me purtroppo, pero`, non mi e` concesso farlo perche` alcune urla in lontananza fanno scattare JiYong come se fosse seduto su una molla. Lo vedo alzarsi di scatto dal sacco e correre verso uno degli spiragli per controllare il bosco, mentre io, a stento, mi rialzo dal pavimento per raggiungerlo.

"Che succede?" sussurro mettendomi di fianco a lui.

"Ci sono i soldati." bisbiglia lui indicando qualcosa oltre lo spiraglio. Mi volto a guardare e scopro che, in lontananza, un gruppo abbastanza grande di soldati sta setacciando la zona, e` una vera fortuna che noi siamo cosi` in alto da riuscire a vedere quasi tutto il bosco attraverso i rami spessi degli alberi.

"Che cosa vogliono?" chiedo sottovoce.

"Me." risponde lui. Mi volto a guardarlo, piu` preoccupata che mai.

"Cosa? Perche`?" domando ancora, cercando di parlare a voce piu` bassa possibile. JiYong si volta per guardarmi dritto negli occhi e posa entrambe le mani sulle mie spalle.

"Non ci troveranno qui: sono quasi certo che il nascondiglio sia affidabile, ma se cosi` non fosse, se dovessero trovarci, tu mi devi promettere che scapperai via." esclama con serieta`.

"E tu?" ribatto io, il suo discorso mi sta spaventando.

"E` me che vogliono non te. Io faro` da esca e tu scapperai, promettilo." risponde senza interrompere il contatto visivo.

"N-no... Io n-non posso lasciarti." balbetto sconcertata.

"Io non voglio lasciarti!" mi correggo subito, con piu` grinta nella voce. Non lo lasciero` mai: e` una certezza.

"Promettilo!" insiste lui stringendo di piu` le mani sulle mie spalle.

"Promettimi che correrai via senza guardarti indietro, qualunque cosa succeda." aggiunge e leggo la disperazione nei suoi occhi.

Perche`? Perche` dice cosi`? Mi spaventa a morte! Che cosa vogliono i soldati da lui? Che cosa succede se ci trovano?

 

[GD POV]

Ho bisogno che lei me lo prometta, ho bisogno di sapere che se succedera` qualcosa di brutto lei sara` al sicuro. Non posso accettare il fatto che le facciano del male, che le facciano cio` che hanno fatto a me. Devo salvarla, a tutti i costi.

"Promettilo." ripeto ancora e sento le lacrime premere per uscire dai miei occhi: ho paura, ho paura per lei.

"J-JiYong... M-mi stai s-spaventando..." balbetta lei abbassando lo sguardo. Sospiro e mi avvicino a lei, stringendola tra le mie braccia e accarezzandole la schiena.

"Non ti faranno del male, te lo giuro." cerco di rassicurarla.

Intanto, sotto di noi, i soldati avanzano correndo in ogni direzione nel tentativo di trovarmi, si sentono le loro urla fin quassu`.

"P-perche` ti cercano? P-perche` scappiamo? P-perche` non mi dici nulla? Ho... Ho paura, Ji..." sussurra lei, ricambiando debolmente la stretta: sta tremando come una foglia.

La stringo maggiormente a me, coccolandola e cercando di consolarla, Perche` non le dico nulla? Perche` ho paura: ho scoperto che, a volte, meno cose si sanno meglio e`. Voglio tenerla al sicuro da segreti pericolosi.

"Tu devi solo scappare, al resto non pensarci, ti prego." sussurro senza smettere di accarezzarle la schiena.

"N-non riesco a non pensarci." ribatte lei tirando appena su col naso.

Sto per ribattere, ma i soldati si sono fatti sempre piu` vicini: ora e` possibile sentire con chiarezza quello che dicono.

"Da questa parte niente, capitano!" grida qualcuno.

"Dannazzione! Proseguite, proseguite!" ribatte quello che dovrebbe essere il capitano.

"Non lo troveremo mai." protesta qualcun'altro.

"Soldati: noi lo troveremo! Pagherete con la vita se quel ragazzo fugge!" urla con rabbia crescente il capitano. Nessuno dei soldati osa ribattere e si rimettono tutti in marcia.

Io resto immobile, in silenzio, stringendo forte tra le mie braccia il corpo tremante della ragazza dagli occhi di gatto.

"Andra` tutto bene." sussurro al suo orecchio.

"Solo se restiamo insieme." ribatte lei con un sussurro capace di far fare il triplo salto mortale al mio cuore. Perche`? Perche` lei mi fa questo effetto? I suoi occhi, il suo sorriso, le sue labbra...

La stringo a me piu` forte e la sento ricambiare la stretta, restiamo fermi e zitti mentre sotto di noi i soldati continuano la loro ricerca.

Ho paura, non posso negarlo, ma non ho paura per me stesso: io so come proteggermi, ma non so come proteggere lei, dannazione!

 

[Tal POV]

Mi aggrappo a JiYong come se fossi dispersa in mezzo all'oceano e lui fosse il mio salvagente: l'unico appiglio che mi tiene in vita. Siamo in trappola in questa piccola casetta in legno: non possiamo uscire, se lo facessimo loro ci troverebbero di sicuro. Non ci resta che restare qui e sperare che non scoprano il nostro nascondiglio: da qui c'e` una sola via di fuga che sarebbe anche il primo posto che invaderanno se dovessero trovarci.

Cerco di non pensarci e mi concentro invece sul respiro di JiYong e sul suo cuore che batte a pochissima distanza dal mio viso.

Potrebbe essere uno degli ultimi suoni che sento.

 

 

 

 

Eccomi qui!!!

Scusate se non scrivo tanto oggi, ma sono stanca morta...... E muoio di fame....

Corro subito a cenare!!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

Buona serata

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Addio bosco ***


Cap. 15

 

Addio bosco

 

[Tal POV]

Il tempo passa, i minuti si trasformano lentamente in ore, la ricerca dei soldati si fa sempre piu` serrata, il capitano diventa sempre piu` cattivo e intrattabile, ma nessuno ci ha ancora trovati.

Il cielo si sta man mano scurendo oltre le fessure del legno che ci protegge, e` ormai notte quando il capitano si arrende e richiama i suoi soldati per fare ritorno alla base, spero davvero che non uccida nessuno di loro per non averci trovato. Saranno anche i cattivi della situazione, ma non meritano la morte.

"E` fatta, siamo al sicuro!" esclama JiYong in tono liberatorio, sospirando di sollievo.

"Se rimaniamo qui non ci troveranno." concordo sorridendo appena. Restiamo ancora per un po' fermi in ascolto, tanto per essere sicuri, ma ora il bosco sottostante e` silenzioso come una tomba.

"Io scendo, tu resti qui." afferma JiYong.

"Cosa?" ribatto io, ma perche` vuole sempre cacciarsi nei guai?

"Non possiamo sopravvivere chiusi qui dentro senza cibo." mi fa notare lui. Ovviamente ha ragione e, ovviamente, non posso protestare cosi` non mi resta che guardarlo allontanarsi e aspettare con ansia che torni.

JiYong fa ritorno parecchio tempo dopo, secondo i canoni di una che muore d'ansia nell'aspettarlo ogni volta, e porta con se quasi il triplo del cibo rispetto al giorno precedente.

"Cosi` andiamo sul sicuro." esclama ammucchiando il tutto nel solito angolo. Devo ammettere che non credo di poter sopravvivere a lungo mangiando solo frutta, ma decido di non fare la pessimista e mi siedo sul sacco per cenare con JiYong.

Dopo cena ci sdraiamo di nuovo, avvolti nel nostro sacco a pelo improvvisato, e ci addormentiamo insieme. L'ansia e la paura restano, ma al buio ci sentiamo piu` al sicuro: i soldati non attaccheranno di certo di notte, e` pericoloso per loro quanto per noi.

 

[GD POV]

Mi sveglio di soprassalto: qualcosa non va.

Apro gli occhi e la prima cosa che vedo sono due occhi di gatto spalancati: anche la ragazza ha capito che qualcosa non va. Ci alziamo in tutta fretta per correre verso uno degli spiragli e controllare la situazione sottostante: non vi e` la minima traccia dei soldati. Tuttavia non sono tranquillo: il bosco non e` piu` calmo e silenzioso come la sera precendete, che cosa sta succedendo?

"Vado a controllare." affermo sicuro, andando a recuperare la scala a pioli.

"Vengo con te." esclama la ragazza posizionandosi di fronte alla botola.

"Questa volta non mi lascerai qui a morire di ansia e paura." aggiunge poi, con un tono di voce che non ammette repliche.

Annuisco appena, trattenendomi dal protestare ugualmente: non puo` farlo, e` troppo pericoloso, ma ho capito che non servira` a nulla tentare di impedirglielo, non questa volta. Inoltre non posso negare a me stesso che mi fa piacere che lei voglia venire con me: qualunque cosa stia succedendo non e` nulla di buono e se lei e` al mio fianco io mi sento piu` sicuro.

Scendiamo lungo la scala a pioli e, una volta a terra, ci incamminiamo lungo il bosco. Ora che siamo tra gli alberi la sensazione di pericolo cresce in me: qualcosa non va ed e` qualcosa di grosso e pericoloso, ma non riesco a capire cosa, non riesco a vedere nulla.

"Dannata nebbia, non si vede niente." brontola la ragazza mentre mi segue, lamentandosi della spessa coltre grigiastra che copre ogni cosa.

Stiamo camminando quasi alla cieca perche` la nebbia va infittendosi sempre di piu`, ma non e` quello che mi preoccupa: sono i rumori che si fanno sempre piu` forti a spaventarmi. Istintivamente mi avvicino di piu` alla ragazza e afferro la sua mano, tenendola stretta nella mia, lei si volta appena verso di me e io le lancio uno sguardo come a volerle dire che andra` tutto bene, lei annuisce appena.

Continuiamo a camminare per un po' mentre quei misteriosi rumori si fanno sempre piu` forti attorno a noi.

"Attenta!" grido ad un tratto afferrando la ragazza di peso e spingendola contro un albero. Proprio in quel momento un cervo sbuca dalla nebbia travolgendo tutto cio` che incontra durante la sua corsa.

"E` u-un cervo?" domanda sbalordita la ragazza.

"Non ho mai visto un cervo comportarsi cosi`." aggiunge poi, piu` confusa che mai.

"E non e` il solo." commento accorgendomi che quell'animale non e` l'unico impegnato in una folle corsa, anche tutti gli altri stanno scappando. Ecco cosa sono i misteriosi rumori che sentiamo: sono gli animali in fuga che corrono avvolti dalla nebbia.

"Stanno scappando." esclamo.

"Ma da che cosa?" chiede la ragazza.

"Non lo so, ma qualunque cosa sia ci stiamo andando dritti contro." rispondo fermandomi di colpo. Tutti gli animali stanno scappando nella direzione opposta alla nostra il che significa che il pericolo sta dritto di fronte a noi e ora, forse, riesco a vederlo.

"Quello cos'e`?" domanda la ragazza indicando cio` che ho visto io. Di fronte a noi, oltre la nebbia, c'e` una grossa luce che pulsa e sembra che si stia avvicinando, ingrandendosi sempre di piu`.

"Fuoco!" grido, capendo improvvisamente che quella che ci avvolge non e` nebbia bensi` fumo.

"Dobbiamo scappare, subito!" urlo e afferro di nuovo la mano della ragazza iniziando a correre nella direzione opposta.

I soldati: sono stati loro, ne sono certo. Hanno dato fuoco al bosco perche` sanno che io sono qui, anche se non sanno di preciso dove, e vogliono uccidermi. Da morto non parlero` e loro sono disposti a sacrificare un intero bosco, gli animali e tutto il resto pur di chiudermi la bocca una volta per tutte.

Tuttavia io non sono disposto a morire e, cosa piu` importante di tutte, non sono disposto a lasciare che la ragazza dagli occhi di gatto muoia con me. Non puo` perdere la vita: non ha mai fatto nulla di male, la sua unica colpa e` il fatto che sta dalla mia parte.

Continuo a correre il piu` velocemente possibile trascinandomi dietro la ragazza che, avendo le gambe piu` corte delle mie, fatica parecchio a starmi dietro.

"Gli animali, JiYong. Segui gli animali." mi urla con il fiato spezzato dalla corsa. E` un ottimo consiglio: loro prima di noi hanno capito che cosa stava succedendo e loro meglio di noi sanno come sfuggire alla morte.

Mi guardo attorno cercando di vedere qualcosa, ma il fumo e` sempre piu` fitto. Cerco di concentrarmi sui rumori, ma le uniche cose che sento sono il mio cuore che batte a mille, il mio respiro mozzato e quello della ragazza unito ai nostri passi disperati.

"N-non vedo niente. N-non sento niente." balbetto senza pero` smettere di correre alla cieca.

"N-no, Ji... N-non di la`!" grida la ragazza. Mi volto verso di lei e la guardo sconcertato.

"Non posso tornare indietro: c'e` un incendio." protesto.

"Anche li` c'e`!" ribatte lei indicando di fronte a noi, nella direzione che volevo prendere, e mi accorgo che ha ragione: le fiamme invadono ogni cosa attraverso nuvole di fumo anche in questa direzione.

"Merda!" sbotto e cambio bruscamente direzione trascinandomi dietro la ragazza. Continuiamo a correre, senza una meta, senza sapere come fare per salvarci. Mi rendo conto in fretta che avremmo dovuto svegliarci prima e capire subito quello che stava succedendo, purtroppo noi non abbiamo il sesto senso sviluppato come quello degli animali.

"Siamo in trappola!" grida la ragazza disperata quando un albero, avvolto dalle fiamme, cade sbarrandoci la strada.

"No!" ribatto con un urlo pieno di rabbia: non possiamo morire. Faccio dietrofront e ricomincio a correre.

 

[Tal POV]

Non ce la faremo mai! Fa sempre piu` caldo, il fumo e` sempre piu` denso e l'aria e` irrespirabile, le fiamme sono ovunque e distruggono ogni cosa. Tutto dove guardo vedo solo le fiamme rosse che mi ricordano l'Inferno: nessuna via d'uscita.

Tuttavia non mi fermo, cosi` come non si ferma JiYong: non possiamo arrenderci. La paura di morire e` troppo forte e impedisce ai nostri corpi, ormai allo stremo, di fermarsi.

Ad un tratto noto qualcosa di insolito, un punto che le fiamme sembrano non riuscire a distruggere.

"Di qua!" grido, dando uno strattone al braccio di JiYong per attirare la sua attenzione. Lui si volta verso di me e io gli indico l'unica possibile via di fuga che ho torvato, vedo i suoi occhi brillare di speranza mentre inizia a correre in quella direzione.

L'improvvisa speranza di salvezza da` nuova grinta ed energia ai nostri muscoli doloranti e ci fa raggiungere la destinazione davvero in fretta.

"Dannazione, no!" urla JiYong frenando di colpo. Io non riesco a fermarmi in tempo e gli vado a sbattere contro rischiando di far cadere entrambi, ma il ragazzo e` forte e non perde l'equilibrio anzi, aiuta me a non cadere.

Una volta ritrovato l'equilibrio sbircio oltre le spalle di JiYong per capire perche` di qui non si puo` passare, il mio sguardo si perde lungo l'orizzonte: un dirupo. Ecco perche` qui il fuoco non arriva: perche` qui non c'e` nulla da bruciare, solo il vuoto.

"Siamo in trappola!" realizzo atterrita.

Io e JiYong diamo le spalle al dirupo, pronti a tornare indietro, ma il fuoco sta divorando in fretta ogni albero presente di fronte a noi: di qui non si passa a meno di non voler diventare legna da ardere.

"E` tutta colpa mia, s-scusami. T-ti prego." esclamo voltandomi per guardare JiYong negli occhi.

"Non e` finita. Non puo` finire cosi`." ribatte lui ricambiando il mio sguardo. Nei suoi occhi leggo tanta voglia di lottare e di vivere, ma anche tanta, troppa, paura. Faccio uno scatto in avanti e lo abbraccio nascondendo il viso contro il suo petto.

"Ti amo, JiYong." grido. Lo so che lui non lo deve sapere, che e` troppo presto, che lui non ricorda, ma stiamo per morire e io glielo devo dire.

JiYong resta immobile per qualche secondo, sembra quasi che il tempo si sia fermato, ma poi, con uno scatto repentino, tutto ricomincia a muoversi.

 

 

 

Buonsalve!!

Dunque... Che cosa posso dire? Ah, si.... Allora, JiYong ha perso la memoria e non ricorda assolutamente nulla. Quello che sa e` perche` gli e` stato detto da Tal oppure perche` lo ha origliato. Ricordate il discorso che ha sentito prima di fuggire (quello tra il suo psicologo e il capo della base militare)? Ecco, quello. Piu` avanti si scoprira` che cosa ha sentito di preciso.....

Spero che vi piaccia il nuovo capitolo e, ovviamente, vi invito a recensire in tanti :)

Scrivete pure quello che volete, non vi mangio tranquilli ;)

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Ricominciare da zero, insieme ***


Cap. 16

 

Ricominciare da zero, insieme

 

[GD POV]

Ho saltato: non avevo alternative. Ho chiuso gli occhi e, trascinando con me la ragazza dagli occhi di gatto, mi sono lanciato nel vuoto oltre il dirupo. Per una frazione di secondo il tempo sembra fermarsi, ma poi tutto torna a muoversi alla velocita` della luce. Tengo gli occhi chiusi per la paura, ma sento l'aria sferzare contro il mio corpo con una forza inaudita. Arrivo a pensare, anche se solo per qualche istante, che siamo destinati a cadere in eterno, ma poi tutto cambia nel secondo esatto in cui i nostri corpi infrangono qualcosa.

Tutto intorno a noi muta drasticamente, come se fossimo entrati in un'altro universo. I miei polmoni sono i primi ad accorgersi che qui qualcosa non va chiudendosi subito per evitare di trasformarsi in due spugne. Mi manca il fiato, ma in compenso il mio corpo ha ripreso a muoversi, mi dibatto alla cieca cercando um modo per respirare di nuovo.

Alla fine ci riesco ed esco in superficie, spalanco la bocca avido di aria fresca e apro gli occhi per capire dove sono: un lago. Ecco dove sono caduto, ecco cosa c'e` in fondo al dirupo. Alzo gli occhi verso il cielo e vedo il bosco ardere decine e decine di metri sopra la mia testa, e` finita: siamo salvi.

Abbasso di nuovo lo sguardo e, atterrito, mi accorgo che non vedo la ragazza dagli occhi di gatto da nessuna parte, mi volto in ogni direzione, ma di lei nessuna traccia. Mi riempo in fretta i polmoni di aria e mi immergo nuovamente andandola a cercare nelle profondita` del lago.

Sott'acqua e` piu` difficile riuscire a vedere: i miei occhi sembrano appannati e tutto e` distorto dalla forte luce rossa emanata dalle fiamme che divorano il bosco, tuttavia riesco a vederla. Scorgo il suo corpo, apparentemente privo di vita, che sprofonda sempre di piu` verso l'oscuro fondale del lago. Con un rapido movimento di gambe e braccia la raggiungo afferrandola saldamente per poi deviare verso la superficie.

Una volta a galla continuo a trascinarla verso la riva cercando di uscire dall'acqua il piu` in fretta possibile.

"No! Ti prego, no!" urlo posando il suo corpo immobile sul terriccio umido che costituisce la riva del lago. La afferro per le spalle e inizio a scuoterla in preda alla disperazione: non so come fare a rianimarla dannazione!

Il suo corpo e` freddo e non respira, e` immobile! Che cosa devo fare? Non ho la piu` pallida idea di cosa sia la cosa giusta da fare cosi` lascio che sia il mio istinto a guidarmi. Lascio che il mio corpo si muova da solo e spero che, almeno lui, sappia che cosa sta facendo.

Sistemo per bene il corpo della ragazza, posizionando le gambe ben distese e le braccia lungo i fianchi, poi mi chino su di lei e le accarezzo il viso. Ha bisogno di aria, ma come posso fare per dargliela? Le mie dita si muovono sul suo volto e, con delicatezza, aprono la sua bocca. Avvicino il mio viso al suo finche` le nostre labbra non si incontrano, piano schiudo le mie e inizio a donarle tutta l'aria presente nei miei polmoni.

Fa che si svegli! Penso disperato.

 

[Tal POV]

JiYong e` un suicida! Si e` appena gettato giu` da un dirupo, trascinando me con lui. Vorrei urlare, ma la mia gola e` serrata dalla paura, mi aggrappo al ragazzo e mi stringo a lui piu` forte che posso. Moriremo, ma almeno saremo insieme.

La caduta sembra infinita, ma poi all'improvviso tutto cambia e ci ritroviamo avvolti dal buio e dal silenzio. Non capisco dove sono, non capisco che cosa sta succedendo, cerco di muovermi, ma il mio corpo non mi ubbidisce. Non riesco a fare nulla, mi sento oppressa dal buio che mi circonda e la totale mancanza di suoni sembra trapanarmi i timpani piu` del rumore. Tutto intorno a me diventa sempre piu` confuso finche` mi perdo totalmente nel buio: e` la fine.

Poi, improvvisamente come tutto e` diventato buio e freddo, tutto torna ad essere piu` caldo e una luce bianca spunta in lontanaza, sembra come se un vento caldo abbia iniziato a soffiare da chissa` dove portando con se non solo calore ma anche luce. Per un po' resto abbagliata, ma piano piano mi abituo a questa nuova e bellissima luce e inizio a percepire il mio corpo: gli occhi, il naso, le labbra, l'intero viso, poi il collo, il busto, le braccia, le mani e infine le gambe e i piedi. Finalmente posso muovermi di nuovo.

Apro gli occhi e vedo il viso di JiYong a pochissimi centimetri dal mio, non so cosa stia facendo, ma non ho nemmeno il tempo di pensare che un forte attacco di tosse si impadronisce di me. Inizio a tossire convulsamente mentre mi libero da tutta l'acqua rimasta dentro di me, mi sollevo a fatica mettendomi seduta mentre il mio corpo non smette di tremare.

JiYong, preoccupato come non mai, mi si avvicina e mi aiuta a reggermi, ma avverto nei suoi movimenti il tipico timore di chi non sa bene cosa deve fare. Quando la tosse mi passa mi sento sollevata e mi volto verso di lui regalandogli un sorriso per fargli capire che sto bene ora. JiYong mi guarda e ricambia il sorriso per poi lanciarsi in avanti e abbracciarmi forte, sento le sue mani accarezzarmi la schiena e il suo cuore battere forte contro il mio orecchio. Con un gesto automatico ricambio la stretta mentre la mia mente viaggia veloce per ricostruire cio` che e` successo: siamo vivi, siamo salvi.

Grazie a quel gesto di JiYong, cosi` folle e cosi` sconsiderato, ora siamo entrambi sani e salvi, ma questo non basta a redermi felice: il peso delle mie azioni grava su di me. Ho parlato troppo: la paura di morire e di non avere piu` tempo mi ha fatto dire cose troppo grandi e troppo pericolose. Sento che il mio "ti amo" grava sopra di noi, in attesa di schiacciarci con l'enorme consapevolezza che per lui tutto questo sia troppo.

Mi stringo di piu` a JiYong con la paura che, se dovessi allontanarmi, lui scapperebbe via, troppo spaventato da cose che non riesce a ricordare e non puo` capire.

"Non possiamo restare qui." dice il ragazzo, rompendo il silenzio.

"Cosa?" domando, staccandomi da lui per poterlo vedere in viso, e` serio e molto preoccupato.

"Sono stati i soldati ad appiccare il fuoco. Meglio andare via di qui, prima che si accorgano che siamo ancora vivi o ricominceranno a darci la caccia." mi spiega fissandomi negli occhi.

Sono stati i soldati? Ma perche`? E JiYong come fa a saperlo? Ricorda qualcosa? Sa qualcosa? Perche` non mi dice nulla?

Di nuovo quel vortice di mille domande invade la mia mente, voglio capire, voglio sapere, ma non mi oso chiedere: qualcosa mi dice che JiYong non mi dira` nulla. Abbasso lo sguardo sconsolata, sospirando.

JiYong allunga le mani e le posa sul mio viso facendomi alzare di nuovo lo sguardo su di lui.

"Fidati di me, ti prego. Seguimi, andiamocene di qui, via, lontano." esclama e leggo nei suoi occhi il desiderio di non essere abbandonato in questo lungo viaggio senza meta.

"Dobbiamo trovare un posto sicuro." ribatto prendendogli le mani e stringendole forte tra le mie. Lui sorride e si alza in pieni facendo poi alzare anche me, senza mai staccare le nostre mani, anzi intreccia le sue dita con le mie. Sorrido al suo gesto e lo tiro leggermente verso di me per poi voltarmi e iniziare a correre.

Non mi guardo mai indietro: non c'e` tempo per i rimpianti. Il bosco e` andato a fuoco e, con esso, anche ogni cosa che ci lega alla civilta`: l'auto di JiYong, il cellulare, il navigatore, il portafoglio con soldi e documenti, tutto.

Ormai non ci resta piu` nulla, abbiamo solo l'un l'altra: siamo da soli contro l'ignoto.

 

[GD POV]

La ragazza dagli occhi di gatto corre davanti a me, io la seguo senza nemmeno pensarci e un sorriso nasce sulle mie labbra. Non so cosa succedera`, il foturo per me e` esattamente come il passato: un'immensa macchia oscura e impenetrabile, ma non ho paura, non piu`.

So che non sono solo, so che quella ragazza restera` al mio fianco sempre, qualunque cosa succeda. Lei si fida di me e io mi fido di lei, come potrei non farlo? E` tutto cio` che ho.

Corro piu` veloce per riuscire a starle di fianco e non dietro, lei si volta appena verso di me e mi sorride, e` cosi` bella. Io ricambio il sorriso e allungo una mano verso di lei, lei la stringe forte e insieme continuiamo a correre, le nostre mani unite e le dita intrecciate tra loro.

 

 

 

 

 

Scusatemiiiiiiii!!!! *si mette in ginocchio*

Vi chiedo umilmente scusa perche` sono passati 35435 giorni e io non ho piu` pubblicato nulla. Davvero ragazzi/e scusatemi, ma il lavoro mi ha totalmente sommersa.

E vi chiedo scusa anche per questa sottospecie di capitolo... E` corto, noioso e orribile. Lo so e mi dispiace tanto. L'ispirazione mi ha abbandonata :'(

Spero vivamente che questo periodo nero passi presto

Vi prego di perdonarmi e, per favore, non smettete di seguirmi.

Da qui in poi iniziera` la avventura di Ji e Tal!

Spero che sarete in tanti a seguirla :)

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il castello ***


Cap. 17

 

Il castello

 

[GD POV]

Corriamo per parecchio tempo, ma questa volta non e` una corsa disperata contro la minaccia di un'orribile morte, questa volta corriamo animati dalla speranza di essere finalmente liberi.

Speranza che svanisce in un istante: l'istante in cui ci troviamo di fronte un alto muro in pietra.

"No, no! Non e` possibile!" urlo con rabbia. Non e` possibile che dopo tutte queste ore di corsa, dopo essere saltati da un burrone, siamo di nuovo al punto di partenza: di fronte al campo militare. E` una cosa troppo terrificante per poter essere accettata.

"Aspetta Ji, non... Non sembra lo stesso muro." esclama la ragazza dagli occhi di gatto avvicinandosi titubante all'alta muraglia. Faccio come lei e osservo con piu` attenzione le pietre che costituiscono il muro, ha ragione: quello del campo militare era fatto in cemento armato e non in pietra.

"Ma allora questo che cosa nasconde?" domando voltandomi verso la ragazza.

"Non ne ho idea." risponde lei ricambiando il mio sguardo e scrollando le spalle.

Camminiamo per un po', costeggiando il muro, e ipotizzando che cosa possa nascondere: scopriamo che non e` completamente dritto, ma devia regolarmente.

"E` un muro di cinta, proprio come quello del campo militare, solo che questo sembra molto piu` vecchio." osserva la ragazza, ma io a stento riesco a sentirla: la mia attenzione e` stata catturata da una crepa lunga e sottile che attraversa il muro verticalmente. E` esattamente quello che stavo cercando: un modo per superare queste mura e scoprire che cosa nascondono. Mi volto verso la ragazza, c'e` solo un piccolo problema: io posso attraversare quella crepa con facilita`, ma lei no.

"Ji... JiYong che succede?" mi domanda lei, leggermente confusa dall'espressione dipinta sul mio viso.

E ora che faccio? Glielo dico? Glielo mostro? E se poi si spaventa? Non voglio farle paura, non voglio che pensi che io sia un mostro con poteri paranormali: potrebbe decidere di abbandonarmi e io sarei perso senza di lei.

"JiYong!" insiste la ragazza.

Capisco in fretta che non posso stare zitto per sempre.

 

[Tal POV]

"I-io... Io so come fare per oltrepassare queste mura." balbetta JiYong abbassando lo sguardo.

"Davvero? Dobbiamo salire su un albero e poi saltare?" chiedo io, piena di speranza, guardandomi attorno alla ricerca di un albero facile da scalare.

"No, conosco un altro modo, ma..." ribatte il ragazzo per poi bloccarsi a meta` frase.

"Ma?" lo incito avvicinandomi a lui e prendendogli il viso fra le mani per far si che alzi di nuovo lo sguardo. Lo vedo titubante, come se non fosse sicuro di poter finire la frase.

"Ji, puoi dirmi tutto. Non devi temere, io sono e saro` sempre qui." esclamo accarezzandogli le guance con le dita. Lui sospira appena e solleva le sue mani posandole sulle mie.

"So come attraversare le mura, ma solo io posso farlo. Tu... N-non credo che tu ne sia in grado." mi spiega stringendo appena la presa sulle mie mani.

"Che vuoi dire?" domando confusa. Pensa che io non sappia salire su un albero?

"N-non so come spiegarlo." balbetta JiYong lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

"Allora mostramelo." insisto: ho bisogno di sapere a cosa si riferisce.

"Ho... Ho paura." ammette lui, abbassando lo sguardo.

"Di che cosa?" gli chiedo.

"Della tua reazione." risponde lui alzando di poco il capo e guardandomi con la coda dell'occhio. Di che cosa sta parlando? Il suo discorso e` apparentemente senza senso.

"JiYong non devi temere il mio giudizio, saro` dalla tua parte sempre e comunque." lo rassicuro avvicinandomi a lui e abbracciandolo.

"Mi fido ciecamente di te." aggiungo poi, stretta al suo petto. Lo sento sospirare diverse volte prima di scioglere l'abbraccio e annuire incrociando il mio sguardo.

Si avvicina al muro, lentamente e con titubanza, poi alza un braccio e, sempre con una lentezza disarmante, posa una mano sulla fredda pietra. Quello che succede dopo e`... Impossibile! Davvero io... Non riesco a capire bene come...

Le dita di JiYong, a contatto con la pietra, si illuminano per una frazione di secondo per poi spegnersi subito, nell'istante in cui diventano un tutt'uno con il muro. Rimango sconcertata nel vedere le dita del ragazzo entrare nella pientra, seguite poi dall'intera mano, dal polso e dal braccio. JiYong si avvicina sempre di piu` al muro entrandoci dentro, tuttavia non sparisce: non e` come un fantasma, il suo corpo non attraversa la parete, ma resta incollato ad essa come se fosse una foto appesa al muro. Il corpo di JiYong perde la sue terza dimensione davanti ai miei occhi trasformandosi in una specie di graffito sul muro in pietra.

Per qualche secondo resta fermo, sento il suo sguardo su di me, ma non riesco a muovermi ne` a dire alcunche`: sono letteralmente senza parole e resto ferma a guardarlo a bocca aperta.

JiYong, allora, inizia a scivolare lateralmente lungo il muro fino a raggiungere una piccola crepa. Mi aspetto quasi che la scavalchi in qualche modo, come si fa con gli ostacoli, ma invece lui ci passa attraverso sparendo alla mia vista.

"JiYong!" grido allarmata, avvicinandomi al muro e posando entrambe le mani ai lati della crepa.

"Sono qui." risponde il ragazzo, la sua voce provviene dall'altro lato delle mura: e` riuscito ad entrare attraverso una piccolissima crepa.

"Wow!" esclamo piena di meraviglia.

 

[GD POV]

Non so se sia la cosa giusta, ma ho deciso di mostrarle cosa so fare. Molto lentamente mi avvicino all'alto muro in pietra e lo sfioro con le dita, come e` successo la prima volta e anche tutte quelle successive, la mia mano inizia a formicolare appena, ma non ci do peso e insisto a spingerla contro il muro. Lentamente le mie dita diventano una cosa sola con la pietra e il mio corpo scivola all'interno del muro.

Mi volto verso la ragazza sperando di non leggere l'orrore nei suoi bellissimi occhi gialli, resto in attesa di una sua reazione con il cuore in gola, ma lei non si muove e non fiata, restando immobile a fissarmi a bocca aperta. Decido cosi` di muovermi e attraversare la fessura per scoprire cosa c'e` dall'altro lato delle mura.

"JiYong!" sento il grido allarmato provvenire dalla ragazza rimasta all'esterno.

"Sono qui." la avviso mentre esco dal muro, lo sguardo perso all'orizzonte.

Lo spettacolo che si para davanti ai miei occhi e` parecchio sinistro: una lunga distesa di erba giallastra e ripiegata su se stessa, come per proteggersi da chissa` quale calamita` naturale, al centro sorge un edificio dalle alte mura nere come la pece. Mi guardo attorno, ma non sembra esserci anima viva in giro: questa e` una landa desolata.

"Ji!" mi chiama ancora la ragazza dagli occhi di gatto.

"Ho trovato un castello, sembra abbandonato." la avviso. Ed e` anche inquietante, penso, ma mi trattengo dal dirlo ad alta voce.

"Aspetta li`. Non ti muovere!" esclama la ragazza. Mi volto sconcertato verso il muro, anche se so che non la posso vedere attraverso la pietra. Che cosa avra` in mente? Sento degli strani rumori provvenire dall'altro lato della muraglia, ma non riesco a capire che cosa possano essere. Sono preoccupato, ma mi trattengo dall'attraversare di nuovo il muro per vedere che cosa sta succedendo: mi ha detto di restare qui e io ubbidisco: mi fido di lei.

Due minuti dopo, con un balzo felino, la ragazza cade oltre il muro atterrando in piedi a pochi passi da me.

"Wow! Sei un gatto a tutti gli effetti." commento guardandola ammirato. Lei mi rivolge un piccolo sorriso di gratitudine prima di voltarsi verso il castello.

Restiamo per qualche minuto in silenzio a contemplare quell'immenso edificio antico e tetro, e` davvero enorme: ci sono quattro torri che saranno alte almeno dieci piani, le mura annerite sono ampie e spoglie, solo alcune finestre strette e alte si stagliano sulla nuda pietra come macabri occhi ciechi. Esattamente al centro vi e` un immenso portone in ferro, anchesso annerito, che si presenta come un'enorme bocca arcata cosparsa da grossi denti fatti di chiodi arrugginiti.

"Sembra abbandonato da tempo." osserva la ragazza.

"Secondo te perche` e` nero?" domando io. Non riesco a capire perche`, ma questo posto mi mette un'inquietudine tanto intensa quanto insensata.

La ragazza fa qualche passo avanti scrutando con attenzione l'erba morta e ingiallita per poi alzare di nuovo lo sguardo sul castello.

"Secondo me e` stato bruciato." risponde dopo averci pensato un po' su.

"Vuoi dire che qualcuno gli ha dato fuoco?" ribatto io incredulo. Possibile che sia successo come nella foresta da cui siamo appena scappati?

 

 

 

NUOVO CAPITOLOOOO!!!!!!!!!!

Dunque ho alcune cose da dire:

1: Il ehm... Chiamiamolo "potere" di Ji l'ho diciamo scopiazzato da un videogioco (si sono una fottuta nerd) che si chiama "The legend of Zelda a Link between worlds" se volete potete cercare su youtube qualche video di alcune promo per vedere come funziona detto potere.

2: Ho preso "in prestito" solo il potere di Link non tutta la storia quindi state tranquilli che il resto sara` tutto originale e uscira` dalla mia testa matta xD

3: Non chiedetemi da dove salta fuori il castello perche` non ne ho idea. Ormai ci ho rinunciato a capire come funziona il mio cervello xD

Non ho altro da aggiungere per cui concludo con l'augurarvi buona serata e vi invito a recensire in tanti.

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Vite parallele ***


Cap. 18

 

Vite parallele

 

[Tal POV]

Questo castello mi incuriosisce, mi attira come se fosse una calamita: desidero entrarvi e scoprire che cosa nasconde. Senza quasi accorgermene i miei piedi hanno iniziato a muoversi avvicinandosi all'imponente struttura.

"Ferma! Che vuoi fare?" esclama JiYong trattenendomi per una spalla.

"Voglio entrare nel castello! Secondo me nasconde un sacco di segreti. JiYong, dobbiamo scoprirli." rispondo voltandomi verso di lui e guardandolo piena di aspettative.

"No, non possiamo. Dobbiamo andare via di qui, subito!" ribatte lui tirandomi per un braccio verso le mura.

"Ma perche`?" protesto divincolandomi dalla sua presa. Che gli prende? Una volta non si sarebbe mai fermato in questo modo, che l'amnesia abbia cancellato in lui tutto lo spirito dell'avventura?

"E` troppo pericoloso! Ti prego, andiamo via. Subito!" insiste JiYong, riesco a leggere la paura nei suoi occhi.

"JiYong, come fai a dirlo? Che cosa sai?" gli domando. Lo guardo mordersi il labbro inferiore e sospirare per poi avvicinarsi a me e posare entrambe le mani sulle mie spalle.

"Non lo so. Io non so nulla, non ricordo nulla purtroppo. Tuttavia ho la sensazione che non dovremmo assolutamente essere qui. Non so spiegartelo, ma qualcosa dentro di me mi dice di scappare: ora, prima che sia troppo tardi." risponde guardandomi dritto negli occhi. Ha paura e si vede, quindi decido di dargli ascolto. Lo prendo per mano e, insieme, ci avviciniamo di nuovo all'alto muro in pietra.

"Come faccio ad uscire, pero`? Qui non ci sono alberi su cui posso salire." osservo.

"Ti aiuto io." ribatte Jiyong.

Intreccia le sue mani una con l'altra e solleva i palmi verso l'alto formando una specie di scaletta, io poso un piede sulle sue mani e lui mi solleva, e` piu` forte di quel che sembra. Una volta salita sulle sue mani sollevo l'altro piede e lo poso sulla sua spalla per poi issarmi sul muro e scavalcarlo con un agile balzo.

Due secondi dopo il ragazzo esce dalla crepa tra le pietre e ricominciamo a correre, questa volta per mettere piu` distanza possibile fra noi e quel misterioso castello.

 

[Jade POV]

Tal non si e` piu` fatta viva. Sono passati giorni ormai da quell'orrendo disastro, ma lei non ha piu` chiamato. Io ho messo tutta me stessa nel tentativo di placare gli animi dei genitori di JiYong e dei suoi amici, non e` stato facile, ma posso dire di esserci riuscita. Erano parecchio arrabbiati, e` vero, e anche sconvolti, ma poi, a mente lucida, si sono resi conto che Tal non ha fatto nulla di male. Voleva solo aiutare il ragazzo che ama, tutto qui. Inoltre credo che lei, piu` di tutti noi, stia soffrendo per questo fatto.

Allora perche` non chiama? Perche` non cerca aiuto per superare questo momento difficile? La lontananza forzata da JiYong deve spezzarle il cuore tanto quanto sapere che sta male. Conosco bene Tal: vorrebbe essere con lui, ora, e aiutarlo.

"Mi stai ascoltando almeno?" esclama a voce alta SeungHyun scuotendomi per le spalle. Siamo entrambi a casa nostra, seduti sul comodo divano di fronte alla televiosione, ma io ero talmente presa dai miei pensieri da essermi isolata dal mondo.

"No, scusa amore, dicevi?" rispondo io chinando appena il capo in avanti in segno di scuse.

"Ho detto che sono stati parecchio fortunati quelli del campo militare ad essere protetti da alte mura, altrimenti sarebbero finiti arrosto." ripete il ragazzo sbuffando per il fatto che non lo stessi ascoltando.

"Cosa? Perche`? Che e` successo?" domando scattando come una molla.

"Calma, non e` successo nulla di grave. Il bosco poco lontano dal campo militare ha preso fuoco ieri, tutto qui. Nessun morto, nessun ferito, hanno solo trovato i resti di un'auto carbonizzata." mi spiega indicando la televiosione su cui viene trasmesso il telegiornale, sullo schermo appaiono svariate immagini di alberi neri e quasi completamente distrutti dalla furia cieca del fuoco. La foto dell'auto e` l'ultima che viene mostrata: non resta granche` della vettura, non si riesce nemmeno a capire di che modello sia.

"Sara` di qualche pazzo ubriacone o drogato che e` andato ad imboscarsi per iniettarsi qualche schifezza." commenta SeungHyun, con una smorfia di disgusto dipinta sul viso.

Io non do peso alle sue orribili battute, il bosco ha preso fuoco? Chissa` come mai... Pero` SeungHyun ha ragione: meno male che il campo militare e` rimasto protetto dalle mura.

"Dici che Tal lo sa?" chiedo spostando gli occhi dalla tv a lui.

"Non credo, a meno che non guardi il telegiornale. Pensi che meriti di saperlo?" ribatte.

"Penso che dobbiamo andare da lei e tirarla fuori da quella bolla di solitudine in cui si e` infilata." rispondo alzandomi in piedi.

"Hai ragione: stare sola non la aiutera`, deve reagire e non arrendersi al dolore." concorda SeungHyun. Sono cosi` fiera del mio topo: mi capisce sempre e ci supportiamo a vicenda.

Saliamo sulla sua auto e, circa un'ora dopo, arriviamo a destinazione. SeungHyun parcheggia nel vialetto di fronte alla casa di JiYong e, insieme, scendiamo dalla macchina. Mi avvio verso la porta e suono il campanello, restando poi in attesa.

"Ma che fa? Dorme? Sono le due del pomeriggio!" esclama SeungHyun, dopo circa cinque minuti, suonando di nuovo il campanello e tenendolo premuto a lungo.

"Non sta dormendo, ci sta evitando." ribatto io, notando che Tal non ha nessuna intenzione di aprire la porta. Perche` fa cosi`? Non si rende conto che la vogliamo solo aiutare?

Restiamo in attesa per altri dieci minuti, poi SeungHyun inizia a spazientirsi.

"Apri la porta, Tal! Lo sappiamo che sei li` dentro!" grida dando dei pugni sul legno della porta.

"Urlare non servira`, temo." commento abbattuta. Facciamo tutto il giro della casa cercando un modo per entrare, ma la ragazza ha fatto le cose per bene e non ha lasciato aperta nemmeno una finestra.

"Dannazione, Tal!" esclamo con rassegnazione. SeungHyun al mio fianco sospira e scuote la testa.

In quello stesso istante sentiamo un'altra auto entrare nel vialetto, svelti facciamo di nuovo il giro della casa per tornare alla porta di ingresso.

"SeungHyun Hyung, Jade! Che cosa ci fate qui?" domanda YoungBae scendendo dalla sua auto, e` trafelato e col fiato corto.

"Volevamo parlare con Tal, ma si rifiuta di aprirci la porta. Tu perche` sei qui, Dongsaeng?" risponde il rapper.

"Avete sentito dell'incendio?" ribatte lui, ignorando la domanda.

"Si, ma non e` nulla di grave no?" esclamo. Il ragazzo si volta verso di me scuotendo la testa.

"E` stata trovata un'auto del bosco." ci informa.

"Lo sappiamo." gli fa notare SeungHyun.

"E sapete anche a chi appartiene? La polizia e` riuscita ad identificarla." insiste YoungBae, sembra fuori di se`: le sue mani sono strette in due pugni di ferro e si nota quanto si stia trattenendo dal non urlare.

"A chi appartiene?" domanda il rapper, improvvisamente teso.

"A JiYong." risponde YoungBae con un tono glaciale.

"La polizia ha chiamato poco fa i suoi genitori per chiedere come mai l'auto del figlio fosse cosi` lontana da casa." ci spiega poi.

"Che cosa?" grido in preda all'ansia.

Tutti e tre ci voltiamo in contemporanea verso la casa di JiYong: Tal. Lei e` l'unica responsabile di cio` che e` successo.

 

[GD POV]

Mi avvicino piano alla ragazza, profondamente addormentata su un letto di foglie, e la osservo: sembra cosi` tranquilla ora che abbiamo finalmente trovato un posto dove stare. L'idea di sistemarci sulla riva del fiume e` stata semplicemente geniale: abbiamo a portata di mano una fonte di salvezza in caso di incendi improvvisi, inoltre l'acqua che scorre ci offre cibo e la possibilita` di lavarci e, ovviamente, di bere . Abbiamo deciso di costruire una nuova casetta sull'albero per tenere d'occhio ogni movimento circostante, siamo pur sempre dei fuggitivi dopotutto: meglio evitare di correre rischi. Insomma, non e` come vivere in un hotel di lusso, ma possiamo cavarcela.

Mi siedo sul bordo del letto e, con delicatezza per evitare di svegliarla, mi sdraio accanto a lei. Dovrei dormire anche io: il mio corpo e` stanco e affaticato per la lunga fuga, la mancanza di nutrimento e la costruzione di una nuova dimora; tuttavia la mia mente e` un vortice di pensieri incontrollati. Sono successe cosi` tante cose in poco tempo che non so nemmeno da che parte cominciare per capirci qualcosa: ho perso la memoria e sono stato rinchiuso a forza in un ospedale, poi ho scoperto che chi diceva di essere buono in realta` era cattivo e che dovevo fidarmi solo degli sconosciuti. Di una sola sconosciuta in realta`: la ragazza dagli occhi di gatto. E` lei che invade la mia mente piu` di tutto il resto: vorrei sapere chi e` tanto quanto vorrei sapere chi sono.

E poi quella piccola frase, quelle due parole capaci di sconvolgere il mondo intero: ti amo, cosi` ha detto prima che saltassi da quel dirupo. Mi avvicino di piu` a lei e, con delicatezza, le accarezzo il viso e i capelli. Mi ama davvero? E` scappata di casa per venire da me e aiutarmi anche se non sapeva come fare, anche se non sapeva se ne valeva la pena, quindi forse si: mi ama. E io? Le mie dita scorrono lente sul suo viso sfiorando la sua pelle liscia, morbida e calda, il mio tocco raggiunge le sue palpebre chiuse, il suo piccolo naso dritto, le sue guance tonde e rosee, le sue labbra morbide. Io mi fido di lei, sarei disposto a mettere la mia vita nelle sue mani cosi` come sarei pronto a salvare la sua in ogni momento da qualsiasi pericolo, rischiando qualsiasi cosa.

Ti amo: queste parole continuano a risuonare nella mia mente, ma qualcosa non va, perche` prima di arrivare a questo devo passare da: chi sei? Chi sono?

Sospiro rassegnato all'idea che forse non lo scopriro` mai, cosi` come potrei non scoprire mai che cosa significa davvero il discorso che ho origliato al campo militare e che mi ha terrorizzato a tal punto da spingermi a fuggire.

Abbraccio la ragazza e la stringo forte contro il mio petto: ora basta pensare, sono al sicuro ora e merito un po' di riposo.

 

 

 

Rieccomi!! :)

Come al solito faccio del mio meglio per aggiornare in fretta, ma purtroppo ho il lavoro che mi impegna tantissimo e vi chiedo scusa. :(

Ci tenevo a precisare una cosa (visto che come scrittrice non sono il massimo e quindi forse non si capisce): tra il POV di Tal e il POV di Jade c'e` un salto temporale di circa un giorno e mezzo. Questo perche` trovavo inutile continuare a raccontare della corsa per i boschi di Ji e Tal: sarebbe stato troppo lungo e troppo noioso, cosi` ho deciso di saltare direttamente alla parte in cui sono finalmente sistemati.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto (e che si capisca cio` che scrivo)

Lo so che dirlo sempre non serve, ma io lo faccio lo stesso (nella speranza che prima o poi serva) percio` vi invito a recensire in tanti :)

Fatemi sapere cosa ne pensate della mia storia e del mio modo di scrivere :)

Grazie a tutti e buona serata :*

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Dobbiamo parlare ***


Cap. 19

 

Dobbiamo parlare

 

[Jade POV]

"Andra` tutto bene, vedrai." sussurra SeungHyun al mio orecchio, stringendomi in un forte abbraccio. Siamo alla stazione di polizia dove siamo stati interrogati per ore, la domanda e` soltanto una: che fine ha fatto Tal? Perche` ormai e` ovvio che non e` rinchiusa in casa di JiYong come un'eremita. Dove e` andata? Perche` ha preso l'auto del suo ragazzo ed e` fuggita nel bosco?

La polizia ipotizza che volesse tentare di entrare nel campo militare, dopotutto li` c'e` il ragazzo che ama, ma tutti sanno che e` impossibile entrarvi senza permesso. Inoltre nessuno dei soltati l'ha vista: anche loro sono stati interrogati dalla polizia, ma non hanno dato nessuna informazione utile. JiYong e` ancora all'ospedale, al sicuro, e nessuno di loro ha visto la ragazza.

"Ma non puo` essere sparita nel nulla." protesto, stringendomi di piu` al mio ragazzo: ho paura che le sia successo qualcosa di brutto.

"Io non credo che sia sparita." ribatte il rapper. Sollevo la testa per poterlo guardare in viso, lui ricambia il mio sguardo e un sorriso nasce sulle sue labbra.

"E` dove vuole stare." aggiunge accarezzandomi una guancia.

"Che vuoi dire? Non capisco." esclamo senza smettere di osservarlo confusa.

"Credo che Tal sia tornata fata: e` l'unico modo che ha per stare con JiYong-ah senza essere vista o destare sospetti." mi spiega sorridendo. Subito un sorriso nasce anche sulle mie labbra: ha ragione, e` sicuramente andata da lui. E` tornato tutto com'era all'inizio e loro sono di nuovo insieme.

Certo, per Tal sara` dura ricominciare tutto da zero: l'amnesia di JiYong li costringera` a rivivere tutto come se fosse la prima volta, ma il loro amore nascera` di nuovo. Tutti quelli che hanno visto Tal e JiYong insieme possono affermare che sono una coppia perfetta e che sono destinati a stare insieme. Ne hanno passate tante e supereranno anche questa, ne sono certa.

 

[Tal POV]

"Ora lo prendo, ora lo prendo!" esclamo sicura di me. Ho ideato una trappola infallibile e con questa riusciro` di certo a pescare qualche pesce, purtroppo non avendo molti attrezzi a mia disposizione ho dovuto arrangiarmi, ma di certo non sono una che si arrende. Ho letteralmente strappato il cappuccio dal mio giaccone e l'ho legato con cura ad un ramo che ho poi lasciato galleggiare sulla superficie del fiume ancorando saldamente entrambi i capi alla riva. La mia idea e` di sollevare il bastone non appena un pesce sara` entrato nel cappuccio: cosa che sara` costretto a fare siccome ho appositamente intasato il resto del letto del fiume con ramoscelli secchi, non tanto da bloccare il corso del fiume certo, ma abbastanza da impedire il passaggio ad un pesce di medie dimensioni. E` stato un lavoraccio, ma sono certa che ne varra` la pena.

"Ed ecco che l'ignaro pescetto cade in trappola!" esulto nel vedere il muso viscido dell'animale scontrarsi contro il tessuto del mio cappuccio. Mi lancio sul ramo e con forza lo sollevo, in fretta, prima che il pesce trovi il modo di liverarsi. Purtroppo pero`, nella foga di riuscire a prenderlo, non mi accorgo di dove metto i piedi e, puntualmente, scivolo su una delle lisce e umide pietre presenti sulla riva.

"Attenta!" grida JiYong allarmato, con la coda dell'occhio lo vedo alzarsi dall'erba su cui era seduto e correre verso di me.

Per lo spavento lascio cadere il ramo e inizio ad agitare le braccia in modo convulso nel patetico tentativo di non cadere in acqua.

"Ti tengo!" urla il ragazzo e sento il suo braccio avvolgermi la vita, ma ormai e` troppo tardi: ho gia` meta` gamba immersa nel fiume. Tento di aggrapparmi a JiYong, ma l'unica cosa che ottengo e` far perdere l'equilibrio anche a lui: due secondi dopo, infatti, finiamo entrambi a mollo nel fiume.

"Oddio scusami! Sono cosi` goffa." esclamo, una volta tornata a galla. Mi aspetto che JiYong sia arrabbiato o offeso per essere finito a bagno, ma invece lui scoppia in una fragorosa risata, sguazzando a pochi metri da me.

"Perche` diavolo ridi?" protesto offesa e inizio a schizzargli l'acqua addosso per farlo smettere. Lui smette di ridere all'istante, troppo impegnato a sputacchiare acqua e cercare di restare a galla, ma subito dopo parte al contrattacco.

E cosi` ha inizio l'epica battaglia a colpi di schizzi d'acqua, chi vincera`? Ovviamente nessuno dei due: perche` dopo un po' ci troviamo entrambi aggrappati alla riva del fiume stanchi, ma con ancora tanta voglia di ridere, dopotutto e` stato divertente.

"Dai, vieni sui su." esclama JiYong, dopo essersi issato fuori dall'acqua, porgendomi una mano. Io sono indecisa se fidarmi di lui o meno: potrebbe sempre decidere di vendicarsi ancora, ma alla fine cedo e afferro la sua mano. Il ragazzo non fa scherzi e mi aiuta a tornare all'asciutto.

"Grazie." gli dico sorridendogli. Lui mi fissa per qualche secondo poi allunga una mano e scosta dal mio viso alcune treccine rosa, ormai fradice. Sento le sue dita scorrere sulla mia pelle che immediatamente si surriscalda facendomi arrossire, in automatico abbasso lo sguardo e mi mordo il labbro inferiore per l'imbarazzo. Non puo` farmi questo: e` ingiusto. Certo, lui non sa che effetto mi fanno i suoi gesti pero`...

"Aaah!" grido spaventata facendo uno scatto di lato: qualcosa di viscido mi ha appena toccato la mano che fino a due secondi fa era poggiata sull'erba. Anche JiYong fa uno scatto per la sorpresa, ma lui capisce prima di me che cosa e` stato e scoppia di nuovo a ridere.

"Alla fine ce l'hai fatta a prenderlo il pesce." commenta tra le risate indicando un punto sull'erba poco distante da me. Io seguo il suo sguardo e vedo che effettivamente c'e` un pesce che si sta dibattendo sul terreno nel disperato tenativo di tornare in acqua, e` perfino piu` grosso di quello che avevo sperato.

"Gentile signore, la cena e` servita!" esclamo con un falso accento aristocratico.

Scatto in piedi e corro a cercare della legna per il fuoco, mentre a JiYong tocca l'arduo compito di pulire il pesce e preparlarlo alla cottura.

Il primo pasto, dopo tanto tempo, in cui possiamo finalmente mangiare qualcosa di piu` che qualche frutto e` senza dubbio il migliore di sempre. Il pesce, anche se non dei piu` buoni, probabilmente a causa degli scarsissimi mezzi con cui e` stato cucinato, riesce comunque a sfamare entrambi. Dopo la cena siamo entrambi sazi e di buon umore, ma restiamo comunque seduti accanto al fuoco per permettere ai nostri vestiti e capelli di asciugarsi: andare a dormire ancora umidi portera` solo a svegliarsi il giorno dopo con qualche brutto malanno.

"Tal." esclama JiYong, dopo qualche minuto di silenzio. Io alzo immediatamente lo sguardo su di lui, piu` sorpresa che mai: e` la prima volta che mi chiama per nome.

"Ti chiami cosi`, vero?" chiede poi, leggermente imbarazzato. Io annuisco e lui mi sorride rincuorato, lo guardo alzarsi dal ceppo su cui e` seduto e venire ad inginocchiarsi di fronte a me.

"Credo... Credo che dobbiamo parlare." dice con un po' di titubanza appoggiando entrambe le mani sulle mie ginocchia. Io resto a guardarlo ad occhi sgranati mentre un brivido di paura mi scorre lungo la schiena: di che cosa vorra` mai parlare? Ho paura di saperlo e non mi piace per niente: so di aver fatto il piu` grosso errore di sempre dicendogli di amarlo in un momento cosi` pericoloso, ma, come al solito, non ho pensato e ho solo agito d'istinto aprendo il mio cuore al momento sbagliato. E se avessi rovinato tutto?

 

[GD POV]

Siamo qui ora, io e lei, da soli contro il mondo. Ho deciso di fidarmi di lei, cosi` come lei ha scelto di fidarsi di me, abbiamo iniziato questa folle avventura insieme e so che solo insieme, unendo le nostre forze, possiamo scoprire come andra` a finire. Di conseguenza e` giunto il momento di vuotare il sacco: le diro` tutto quello che so e so che, con il suo aiuto, troveremo la soluzione a questo macabro mistero.

"Devo dirti delle cose." comincio, ma subito mi rendo conto che parlare non e` cosi` semplice come sembra. Da dove comincio? La ragazza allunga piano le sue mani raggiungendo le mie, le sue dita scorrono sul dorso delle mie mani infondendomi calore e coraggio.

"Voglio raccontarti cosa e` successo, voglio dirti cio` che so." continuo, con piu` convinzione, alzando gli occhi per incontrare i suoi. Lei ricambia il mio sguardo e annuisce, intrecciando le sue dita alle mie.

Cosi` inizio a raccontare...

Parto dall'inizio: da quella noiosa giornata in quella stanza bianca e vuota all'ospedale, allora pensavo ancora di essere al sicuro e che presto sarei riuscito a guarire e tornare alla mia vita di sempre. Stavo giocherellando picchiettando le dita sul muro a ritmo di musica, non che avessi molto altro da fare dopotutto, quando improvvisamente la mia mano e` entrata nel muro. All'inizio mi sono spaventato, ma poi ho deciso di mettere alla prova questo mio dono e vedere che altro potevo fare: e` stato cosi` che ho scoperto di poter entrare nei muri e attraversare addirittura le porte chiuse. Quando e` tornato il medico, pero`, qualcosa dentro di me mi aveva fatto tacere su questa incredibile scoperta lasciando invece che fosse lui ha darmi le notizie.

"Mi aveva detto che... Che tu non avresti piu` voluto vedermi, perche` avevi di meglio da fare e io ero solo un peso." confesso, lo sguardo rivolto verso il basso per l'imbarazzo. La ragazza stringe piu` forte le mie mani fra le sue facendomi capire che lei c'e` e ci sara` sempre.

Non sto qui a perdere tempo raccontando quanto male mi abbia fatto quella rivelazione e proseguo con il racconto.

Lo psicologo aveva affermato di essere il mio unico amico e che mi bastava chiedere perche` lui mi aiutasse in qualunque modo, poco dopo, pero`, se ne era andato chiudendomi a chiave in quella stanza. Ero solo, senza un modo per comunicare con lui o con il resto del mondo: che razza di modo di aiutarmi era quello?

Cosi` avevo deciso di sfruttare quella strana capacita` per scappare da quella stanza. Non sapendo dove andare, appena uscito di li`, avevo deciso di seguire il medico sperando mi conducesse in un posto migliore. L'uomo aveva raggiunto l'uscita dell'ospedale, poi aveva proseguito all'esterno diretto verso un grosso edificio. Io non sapevo cosa fosse, ma non potevo smettere di seguirlo: era la mia unica fonte di informazioni. In quell'edificio, ovviamente, non ci sono mai entrato, ma ho origliato da fuori la conversazione piu` spaventosa che io abbia mai sentito.

"Allora?" ha domandato la voce di un uomo che non ho mai sentito prima, bassa e roca.

"Il ragazzo e` innocuo, capitano." ha risposto lo psicologo.

"Non e` il ragazzo a preoccuparmi, ma la ragazza." ha ribattuto la prima voce.

"La ragazza non mettera` piu` piede in questa base, capitano, e il ragazzo non lascera` quella stanza tanto presto: il suo segreto e` al sicuro." ha insistito il medico. In quel momento qualcosa nel mio stomaco aveva cominciato a contorcersi, ma non mi ero mosso continuando invece ad origliare.

"Il responsabile di questo grave errore ne ha gia` pagato le conseguenze. Quello stupido ragazzo non avrebbe mai dovuto vedere tutto cio` ed e` tuo compito, ora, fare in modo che non parli." ha detto l'uomo con la voce roca e gelida.

"L'amnesia ha cancellato ogni suo ricordo, il ragazzo non parlera`." ha confermato con sicurezza lo psicologo.

Ed e` stato in quel momento che ho capito che stavano parlando di me e che li` ero in pericolo, cosi` sono fuggito.

"Quelle persone hanno cancellato di proposito la mia mente perche` avevo visto troppo, ma la domanda e`: che cosa ho visto?" concludo alzando lo sguardo verso la ragazza.

 

 

 

Buona sera lettori e lettrici! :D

Ok no, cosi` sembro una presentatrice da quattro soldi...

Lasciamo stare: e` meglio.

Dunque, Jade e SeungHyun poverini non hanno capito un fico secco di cosa sta succedendo, ma portiamo pazienza...

JiYong invece ha vuotato il sacco finalmente!! Che ne pensate della nuova rivelazione? So che alcuni di voi ci erano gia` arrivati e chiedo scusa per essere cosi` ovvia D:

Beh, spero comunque che vi sia piaciuto e vi auguro una buona serata!

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Nella notte ***


Cap. 20

 

Nella notte

 

[Tal POV]

Ho ascoltato JiYong dall'inizio alla fine, senza mai interromperlo: le parole appena uscite dalla sua bocca mi colpiscono con la forza di un tornado. Finalmente capisco, finalmente so. A questo punto dovrei essere spaventata: siamo stati coinvolti in qualcosa piu` grande di noi, qualcosa di serio e perfino pericoloso. Tuttavia quel sentimento che sta crescendo dentro di me, forte e incontrollato, non e` paura, bensi` rabbia: rabbia nei confronti di quello psicologo bastardo e del capitano di quella base militare maledetta.

Non mi importa un accidente di cio` che e` successo o di cosa JiYong ha scoperto, lo so: dovrebbe interessarmi, ma non mi importa. Quello che mi importa invece e` lo stesso JiYong: come hanno potuto fargli questo? Lo hanno manipolato, usato, ferito! Perche`? Nessuno puo` fargli del male. Nessuno!

Mi lancio a terra, dove il ragazzo e` rimasto inginocchiato per tutto il tempo del racconto, e gli getto le braccia al collo stringendolo in un forte abbraccio. Non so che cosa dire, la rabbia offusca la mia mente, tuttavia voglio fargli capire che il peggio e` passato: ora non e` piu` solo e, insieme, noi due supereremo ogni cosa.

JiYong ricambia il mio abbraccio stringendomi a sua volta e accarezzando la mia schiena, per un po' restiamo cosi`: fermi e in silenzio, stretti uno all'altra.

"Mi dispiace tanto." sussurra il ragazzo dopo un po'. Io mi stacco appena da lui per poterlo guardare in viso, confusa.

"Mi dispiace di averti coinvolta in tutto questo." specifica poi, leggendo la mia espressione. Sto per ribattere, per dirgli che non deve, che io sono qui con lui, qui per lui, e sono felice di esserci. Sto per dirgli che non me ne andrei per nulla al mondo, ma lui mi batte sul tempo.

"Ma sono felice che tu sia qui: da solo sarei perso." conclude con un sorriso triste stampato sul volto. Alzo una mano e gli accarezzo una guancia guardandolo negli occhi: ci sono troppe cose che vorrei dirgli, ma non posso fare lo stesso errore due volte. Questa volta staro` zitta, questa volta aspettero` che sia il momento giusto, sempre se ci sara` quel momento.

Anche lui resta in silenzio, lasciando che i nostri sguardi, incollati fra loro, parlino al posto nostro.

 

[GD POV]

La sua mano sul mio viso, le sue dita tiepide a contatto con la mia pelle, i nostri sguardi uniti e il mio cuore che batte all'impazzata nel mio petto mentre qualcosa dentro di me si muove spingendomi in avanti, verso di lei.

Poi un rumore forte, improvviso, squarcia il silenzio. Entrambi scattiamo sull'attenti, ormai consci del fatto di essere in pericolo in ogni momento, ma, almeno per questa volta, non e` nulla di grave.

"Era... Era solo un tuono." esclama la ragazza con voce tremolante, lo sguardo rivolto verso il cielo. Alzo anche io gli occhi e mi accorgo che grossi nuvoloni neri come la pece hanno coperto ogni cosa dando allo scenario sottostante un aspetto tetro e uggioso.

"Meglio toglierci di qui prima del diluvio." commento.

In tutta fretta spegnamo il fuoco e mettiamo al riparo i pezzi di legno: sicuramente ci serviranno ancora, dopodiche` saliamo sulla nostra casetta sull'albero per ripararci dalla piaggia.

 

[Park HyunSu POV]

Mi ritrovo schiacciato contro il muro, in trappola, mentre la possente quanto temibile figura del capitano si staglia sopra di me, sovrastandomi.

"Che cosa vuol dire che il ragazzo e` scappato?" urla a pieni polmoni e i muri intorno a noi tremano.

"I-io... C-capitano... I-io..." balbetto con lo sguardo rivolto al pavimento. So per certo che l'uomo di fronte a me ci metterebbe meno di due secondi per farmi fuori.

"Se il ragazzo parla siamo finiti, lo capisci? Finiti! Il tuo sporco compito era quello di tappargli la bocca, ma hai fallito lurido verme!" insiste il capitano sbattendo i pugni contro il muro.

"I-io... L-lo ritrovero`... E-e... L-lo rimettero` al suo posto." ribatto, anche se non so proprio come possa fare una cosa del genere: non so nemmeno come abbia fatto a scappare, dannazione.

"Oh, sara` molto meglio che tu lo faccia, pezzente. Hai tre giorni: se entro il terzo giorno quel piccolo bastardo non sara` nella sua stanza..." minaccia il capitano lasciando in sospeso la frase, ma estraendo la pistola dalla fodera che porta su un fianco e puntandola alla mia tempia. Ho capito: sono morto.

L'uomo in divisa si fa da parte facendomi capire che sono stato congedato, cosi` esco dalla stanza e, tremolante, torno verso l'ospedale.

La domanda e` una sola: come faccio a trovare il fuggitivo? Non posso credere che sia scappato, ma come diavolo ha fatto? La porta era chiusa a chiave ed era l'unica via di uscita! Ho controllato minuziosamente ogni angolo di quella stanza, ma non ho trovato nulla di anomalo, nulla era fuori posto. Come e` possibile che sia svanito nel nulla? Ma non e` questo il peggio: il peggio e` che, dovunque sia ora, non e` da solo, quella stupida ragazzina ficcanaso e` con lui, ne sono certo.

Devo trovarli, ma come?

A passo svelto torno al mio ufficio e inizio a fare avanti e indietro in quel piccolo ambiente pieno zeppo di libri, fogli e fascicoli vari che uso per fingermi psicologo come copertura del mio reale mestiere.

Beh... Forse un modo ci sarebbe, un modo per salvarmi intendo. E` pericoloso, pero`, molto pericoloso. Potrebbe perfino ritorcersi contro di me, contro tutti noi.

Mi blocco, con lo sguardo rivolto sulla porta. Non credo di avere molte alte alternative, purtroppo, morto per morto almeno posso dire di averci provato.

Spalanco la porta con un rapido gesto e mi incammino quasi correndo lungo il corridoio diretto verso la mia unica fonte di salvezza.

 

[Tal POV]

Siamo riusciti a metterci al riparo giusto in tempo: due secondi dopo, infatti, inizia a diluviare. Le goccie di pioggia si infrangono contro il tetto della nostra dimora con una forza inaudita, il rumore causato dallo scroscio e` talmente forte da far pensare che sia grandine piuttosto che semplice pioggia quella che cade dal cielo.

"Speriamo che il tetto regga." esclamo preoccupata.

"Cosa?" grida JiYong: il fracasso e` troppo forte per riuscire a parlare normalmente.

"Dicevo: spero che il tetto regga." ripeto, questa volta a voce molto piu` alta.

"Oh, reggera` stai tranquilla." ribatte il ragazzo con sicurezza. Io annuisco e gli indico con un gesto della mano il pseudo-letto: per urlare in quel modo nel tentativo di sentirci a vicenda tanto vale andare a dormire.

JiYong annuisce e ci andiamo a coricare, purtroppo pero` addormentarsi non e` cosi` semplice: tra il rumore e i mille pensieri che invadono la mente, chiudere gli occhi e rilassarsi sembra un'impresa impossibile.

Quale sara` la nostra prossima mossa? Possiamo permetterci di tornare a casa e chiedere aiuto ai nostri amici? O forse sarebbe meglio restare soli e non mettere in pericolo anche gli altri? Solo una cosa credo sia certa: dobbiamo indagare e scoprire la verita` su cio` che e` successo a JiYong, se lui avesse scoperto qualcosa di grave dovremmo avvisare le autorita`. Dopotutto dubito fortemente che il comportamento di quello psicologo sia molto lecito, chissa` chi altri e` coinvolto e quanto e` alta la posta in gioco.

Sospiro e chiudo gli occhi: chi vivra` vedra`. Io so che se c'e` Ji al mio fianco posso fare tutto: lui e` la mia forza.

 

[GD POV]

Il diluvio non sembra volerci dare tregua: la pioggia cade, urtando con forza il tetto sopra di noi, il vento soffia forte attraversando le piccole fessure presenti nei muri, fa freddo, molto freddo.

Istintivamente mi stringo di piu` alla ragazza, lascio scivolare le mani lungo la sua schiena accarezzandola con delicatezza. Lei sospira e ricambia la stretta mormorando qualcosa, ma c'e` troppo rumore perche` io possa sentirla cosi` le chiedo di ripetere. Lei solleva il capo e i nostri occhi si incontrano, mi sorride e io faccio altrettanto. Solleva una mano e mi accarezza una guancia, le sue piccole dita sfiorano la mia pelle e sembrano disegnare motivi astratti lungo tutto il mio viso. Alzo a mia volta una mano e la poso sulla sua guancia, la sua pelle e` calda, morbida e liscia. E` bellissima!

Muovo piano le dita sul suo viso, accarezzandolo con delicatezza: la fronte, le guance, gli zigomi, il naso e poi loro, le labbra. Sono calde e morbide, colorate di rosso, invitanti quanto un frutto raro e prelibato. Mi attirano come se fossero delle calamite: mi avvicino a lei, senza smettere di accarezzare il suo viso e la sua schiena. Ora sono cosi` vicino da riuscire a contare le sue ciglia, riesco a sentire il suo profumo che, prepotente, entra nelle mie narici. Mi avvicino ancora di piu` e le nostre labbra si incontrano, nello stesso istante il mio cuore mi esplode nel petto e mi si mozza il respiro.

Continuo a baciarla, chiudendo gli occhi e premendo di piu` le labbra sulle sue, lei ricambia il bacio facendo scivolare la sua mano dal mio viso lungo il collo. Tuttavia non mi basta: voglio sentire il sapore delle sue labbra, della sua bocca, cosi` schiudo piano le labbra e il bacio si fa piu` intenso. Le nostre lingue si incontrano ed iniziano a danzare insieme, come se si conoscessero da tempo e non vedessero l'ora di ritrovarsi.

 

 

Ciao a tutti!

Eccovi un nuovo capitolo! :)

Questa volta sono stata brava ad aggiornare cosi` in fretta, no? xD

In questo capitolo succede praticamente di tutto anche se in pratica di tempo non ne passa... Succede tutto in una notte.
Ah... E poi Park HyunSu se non lo avete capito sarebbe lo psicologo, ma credo si capisca...

Spero che vi sia piaciuto e di ricevere tante recensioni

Grazie mille a tutti <3

xXxJeyDragonxXx

FERMI TUTTI!!!

Ho dimenticato di dire una cosa importante: questa storia e` il sequel di "I wish to stay with you forever". Lo dico perche` magari non tutti lo sanno, sopratutto se hanno scoperto questa storia solo da poco, comunque sia modifico anche l'intro cosi` specifico meglio...

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Buio e silenzio ***


Cap. 21

 

Buio e silenzio

 

[GD POV]

Spalanco gli occhi e...

Il buio invade ogni cosa, il mio cuore martella all'impazzata e ho il fiato corto, per lo spavento faccio uno scatto di lato cadendo giu` dal letto e finendo sul freddo pavimento in legno.

Non posso crederci, davvero non ci riesco. I miei occhi sono sgranati nel buio piu` completo: non e` reale, nulla di tutto cio` lo e`.

E` stato solo un sogno.

 

[Tal POV]

"JiYong!" grido allarmata: non so cosa sia successo, mi aspetto quasi che da un momento all'altro spunti qualche soldato dal buio e ci attacchi, ma non succede nulla: il silenzio invade ogni cosa.

"N-niente... E-era solo un s-sogno." balbetta il ragazzo, sento la sua voce provvenire da qualche parte nel buio.

Il temporale fortunatamente e` passato, lasciando il bosco immerso in un tetro silenzio, ma i nuvoloni neri devono essere ancora presenti nel cielo: non vi e` la minima traccia di luce e la nostra piccola casetta e` immersa nel buio piu` totale. A tentoni scendo dal letto e, brancolando alla cieca, cerco di avvicinarmi a JiYong.

"Va tutto bene." sussurro trovando il ragazzo e stringendolo in un forte abbraccio.

Vorrei chiedergli spiegazioni, vorrei sapere che cosa lo turba cosi` tanto, ma non credo sia una buona idea: il suo corpo e` rigido e teso e a fatica ricambia l'abbraccio. Meglio aspettare: sara` lui a dirmelo quando si sentira` pronto, io saro` sempre qui al suo fianco.

 

[YoungBae POV]

E` passata piu` di una settimana ormai, piu` di sette giorni immersi nel silenzio piu` totale: nemmeno i signori Kwon hanno piu` ricevuto notizie del figlio. Perche` tutto questo mistero?

Scendo dall'auto, dopo aver parcheggiato e spento il motore, e mi incammino lungo il vialetto. Una volta raggiunta l'abitazione suono il campanello con la speranza che qualcuno apra presto.

"Oh, ciao YoungBae, non aspettavamo una tua visita. Come stai?" esclama Jade aprendo la porta.

"Scusa, non era mia intenzione disturbare, mi chiedevo solo se potevo parlarle con lo Hyung." borbotto accennando un piccolo sorriso.

"Ma certo che puoi! Su coraggio, entra. Accomodati pure." dice la ragazza facendosi da parte per permettermi di entrare in casa, mi fa strada fino al soggiorno dove mi invita ad accomodarmi.

"SeungHyun e` sotto la doccia al momento, ma arrivera` subito." mi informa.

"Nessun problema davvero, anzi, mi scuso per essermi presentato qui senza preavviso." ribatto mettendomi seduto.

Proprio in quel momento fa il suo ingresso SeungHyun, indossa solo un asciugamato legato in vita e si sta strofinando i capelli umidi con un'altro asciugamano, appena si accorge della mia presenza spalanca la bocca sorpreso.

"Dongsaeng, qual buon vento ti porta qui?" mi domanda rigirandosi l'asciugamano tra le mani.

"Vorrei parlarti, se posso." rispondo.

"Certo che puoi, YoungBae-ah, dammi solo cinque minuti, ok? Mi vesto e sono subito da te." ribatte lo Hyung sorridendomi.

"Tesoro, perche` non gli offri qualcosa da bere?" aggiunge poi, rivolto alla sua ragazza. Jade annuisce e mi indica con un gesto del capo il piccolo piano bar situato in un angolo del grosso salone.

"Che cosa preferisci?" mi chiede educatamente.

Circa un quarto d'ora dopo siamo tutti e tre seduti nell'ampio soggiorno della casa di SeungHyun: io sulla poltrona mentre la coppietta occupa il divano, tutti teniamo in mano una birra.

"Allora Dongaeng, dimmi tutto." esclama il rapper bevendo un sorso dalla bottiglia.

"Tu non trovi strano l'incidente di JiYong?" domando: e` da giorni che questo pensiero mi tormenta e piu` ci penso piu` mi suona strano.

"Anche tu hai dei dubbi vedo." commenta lui sospirando. Cosi` non sono l'unico, mi fa davvero piacere.

"Mi pare ovvio, insomma eravamo stati arruolati da pochissimo tempo, te lo ricordi anche tu no? Com'era all'inizio intendo." dico, rigirandomi la birra fra le mani.

"Si, me lo ricordo: all'inizio non si fa mai granche`, solo semplici esercitazioni e senza l'uso delle armi." concorda SeungHyun.

"Appunto, cose del tutto elementari, talmente semplici che nessuno si e` mai fatto male, neanche una sbucciatura o un taglietto. Quindi come ha fatto JiYong ad avere un incidente talmente grave da perdere la memoria?" insisto.

"Stai dicendo che potrebbe non essere un incidente?" si intromette Jade, sembra tesa.

"No, dico solo che forse JiYong non stava facendo una semplice esercitazione quando e` avvenuto il fattaccio." ribatto, non posso certo accusare nessuno. Non ho nessuna prova a riguardo, solo le mie idee e supposizioni.

"Si, ma questo cosa significa? Che JiYong si e` immischiato in cose che non lo riguardano? Oppure che gli e` stato detto di fare qualcosa al di sopra delle sue capacita`?" chiede il rapper.

"Non lo so." ammetto abbassando lo sguardo.

"Beh, non e` che cambi molto in fondo." esclama la ragazza. Sia io che SeungHyun ci voltiamo verso di lei.

"Voglio dire che entrambi i casi risultano sospetti." spiega poi, accorgendosi dei nostri sguardi perplessi.

Non ha tutti i torti: qualcosa di poco chiaro e` successo in quella base militare, ma cosa?

Sospiro e mi stringo nelle spalle: ho paura per il mio migliore amico, non mi piace il fatto che sia da solo chissa` dove. Vorrei essere con lui, potergli parlare, sapere come sta... Mi manca tanto, non siamo mai rimasti distanti cosi` a lungo: siamo come fratelli, sempre uniti, sempre insieme. Ora me lo hanno portato via, pero`, e mi sento come se mancasse una parte di me.

"JiYong sta bene e non e` solo." esclama SeungHyun dopo un po', avvicinandosi a me e posando un braccio sulle mie spalle.

"Che vuoi dire?" chiedo confuso.

"Crediamo che Tal sia tornata fata per poter stare di nuovo con lui." mi spiega.

"Cosa? Ma non puo`! JiYong non ricorda nulla e rischia di peggiorare solo le cose." sbotto scattando in piedi. Quella stupida ragazza mette sempre il naso in cose che non la riguardando: ha gia` fatto del male a JiYong una volta, vuole per caso rifarlo?

"Non e` vero! Ricominceranno da capo, insieme." ribatte Jade.

"YoungBae-ah, tutti noi vorremmo poter riabbracciare il nostro caro leader, ma dobbiamo accettare il fatto che non si puo`, non ora. Tuttavia Tal puo` farlo: loro sono una cosa sola e lo sai anche tu." spiega il rapper.

Ha ragione, so che ha ragione, anche se accettarlo fa male: una volta ero io la persona piu` importante per JiYong. Non ho nulla contro Tal, ovviamente, ma fa male sapere di non essere piu` l'unico elemento essenziale nella vita del mio migliore amico.

 

[Park HyunSu POV]

"Tre giorni! Ti avevo dato tre giorni!" urla il capitano irrompendo nel mio ufficio. Io per lo spavento cado dalla sedia finendo a capofitto sotto la scrivania.

Immagino di dover ringraziare la buona sorte se sono ancora vivo, dopo una settimana dal mio fallimento.

"C-capitano, la colpa non e` mia. A-abbiamo dovuto spostare ogni cosa, cancellare le prove." cerco di giustificarmi anche se so che e` tutto inutile.

"Dammi un buon motivo per non ucciderti qui, ora!" ribbate l'uomo estraendo la pistola e puntandomela contro.

"So come trovare il ragazzo." dico in fretta e furia alzandomi di nuovo in piedi e nascondendomi inutilmente dietro le mie stesse braccia.

"Davvero?" ribatte il capitano, senza pero` abbassare l'arma. Io annuisco sperando che mi lasci vivere abbastanza a lungo da provarci almeno.

"Allora che cosa stai aspettando? Agisci!" urla l'uomo e spara un colpo di pistola. Io mi accascio al suolo per lo spavento mentre il proiettile distrugge un quadro appeso alla parete.

Quel dannato ragazzo me la paghera`! Lo trovero` e lo uccidero` con le mie stesse mani, giuro!

Lascio il mio studio correndo come una furia: so dove andare anche se la sola idea di farlo mi fa gelare il sangue nelle vene. Le gambe mi tremano, ma non posso fermarmi ora: se esiste qualcuno in grado di trovare quel piccolo bastardo prima che spifferi tutto, quel qualcuno si trova non lontano da qui; devo solo raggiungerlo e convincerlo a collaborare, cosa non troppo difficile se si hanno metodi di persuasione all'avanguardia come i miei. Ho imparato presto come sfruttare le mie capacita` per piegare gli altri al mio volere, lui non sara` tanto diverso da chiunque altro: piu` spaventoso questo si, e anche piu` pericoloso, ma tutti hanno un punto debole.

La vita e` crudele e selvaggia e solo i piu` forti sopravvivono: solo se schiacci gli altri puoi vivere in modo agiato, e` questa la verita`. Non e` aiutando gli altri ed essendo dei puri di cuore che si vive a lungo: i buoni samaritani fanno sempre una brutta fine.

Io non voglio certo essere mediocre: io voglio il potere e non sara` certo un figlio di papa` viziato ed egoista a rovinare i miei piani.

Dopo aver passato le pene dell'Inferno giungo finalmente a destinazione, spalanco la porta ed entro in quella stanza buia e umida: ecco la creatura. Subito un orrendo brivido mi invade il corpo mentre sento il sangue gelarmi nelle vene, ma non mi lascio intimorire: io non mollo mai.

"Ho un lavoretto per te." esclamo a voce alta e ferma, anche se dentro di me sto tremando. La creatura emette un suono agghiacciante, ma io non mi muovo di un millimetro e ricambio il suo sguardo carico di sfida con fermezza e coraggio.

"Tu farai cio` che ti dico, orrida bestiaccia!" grido.

 

 

 

 

Eccomi!!

Non ero sicura di riuscire ad aggiornare presto perche` questo capitolo e` stato davvero difficile da scrivere...

Quante di voi, mie care fanciulle, sono morte all'improvvisa apparizione di un TOP praticamente nudo?? Su le mani, forza!! xD

LOL no ora faccio la seria.... (se come no)

Vi prego di non uccidermi per cio` che e` successo a inizio capitolo... Lo so che volete farlo, lo so... Ma se mi uccidete non potrete mai sapere come proseguira` la storia quindi vi servo viva xD (Solo per scrivere sia chiaro)

Mi raccomando recensite in tanti, sono proprio curiosa di sapere che ne pensate dei nuovi fatti avvenuti in questo capitolo...

Che cosa vi aspettate dal prossimo?

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Altro che occhi di gatto, lei e` una tigre ***


IMPORTANTE!!!!

Devo spiegarvi una cosa altrimenti non capirete il resto:

Il bacio tra Tal e JiYong di qualche capitolo fa era solo un sogno. JiYong ha sognato di baciare Tal e quando si e` svegliato era piuttosto sconvolto. Ovviamente avra` pensato miliardi di cose che io so (e voi no :P ) ma state tranquilli che arriveranno tutte le spiegazioni nei capitoli seguenti.

Scusate per il piccolo malinteso.

Ora vi lascio alla storia, buona lettura :*

 

 

 

 

Cap. 22

 

Altro che occhi di gatto, lei e` una tigre

 

[Tal POV]

Siamo tornati a quell'inquietante castello, non avevamo altra scelta: se vogliamo scoprire cosa e` davvero successo a JiYong dobbiamo indagare.

"Se i soldati hanno l'abitudine di dar fuoco a tutto cio` che vogliono nascondere allora in quel castello vi erano parecchie cose che non dovrebbero essere viste." aveva osservato il ragazzo.

Quindi eccoci qui, di fronte alle alte mura in pietra.

"Sei sicura di volerlo fare? Sara` pericoloso, ne sono piu` che certo." esclama JiYong voltandosi verso di me preoccupato.

"Sono nata pronta." ribatto io ricambiando il suo sguardo e regalandogli un sorriso. Non sono certo una che se la fa sotto dalla paura: a volte mi spavento, e` vero, ma non mi arrendo e se c'e` un mistero da risolvere per aiutare il ragazzo che amo allora faro` qualunque cosa.

JiYong annuisce e si avvicina al muro per poi entrarci dentro e attraversarlo con il suo nuovo strano potere, sorrido guardandolo svanire e mi affretto a seguirlo arrampicandomi su un albero e saltando oltre il muro.

Di fronte a noi si para di nuovo quel tetro spettacolo, l'enorme castello nero come la pece non e` cambiato di una virgola dalla nostra ultima visita, solo l'erba sembra essersi arresa alla morte rendendo il panorama ancora piu` cupo e desolato.

"Questa volta si va fino in fondo." affermo con sicurezza avanzando dritta e fiera verso l'imponente costruzione. Non vado tanto lontano, pero`, che una mano afferra il mio polso arrestando la mia camminata.

"Ji, che succede?" chiedo voltandomi verso di lui.

"Solo una cosa, prima di entrare la` dentro." risponde il ragazzo.

"Certo Ji, tutto quello che vuoi." ribatto. JiYong sposta la mano lungo il mio polso fino a stringere la mia, intrecciando le nostre dita, fa qualche passo verso di me, avvicinandosi di piu`, e solleva l'altra mano per posarla sul mio viso. Io lo guardo confusa e leggermente imbarazzata: che cosa vuole fare?

JiYong continua ad accarezzarmi il viso mentre si fa sempre piu` vicino, sento il suo respiro sulla mia pelle, poi le nostre labbra si incontrano. E` un gesto totalmente inaspettato che mi spiazza al tal punto da non riuscire piu` a muovermi, mentre dentro di me il mio cuore esplode.

"Andiamo, prima entriamo la` dentro e prima ne usciamo." esclama poi, staccandosi da me e iniziando a correre verso il castello, la mia mano ancora stretta nella sua.

 

[GD POV]

"Aaah!" un urlo di dolore esce dalle mie labbra. Le mie ossa sembrano trasformarsi in gelatina e mi ritrovo accasciato al suolo mentre nella mia testa risuonano rumori terrificanti, vedo anche qualcosa: immagini distorte che compaiono nella mia mente, ma che svaniscono dopo pochi secondi impedendomi di capire di cosa si tratta.

"JiYong!" grida allarmata Tal e avverto la sua presenza accanto a me. Vorrei alzarmi, vorrei guardarla, ma il mio corpo non vuole ubbidirmi, percorso da continui brividi e spasmi.

Siamo entrati nel castello da appena due secondi e gia` vorrei uscirne: mi sembra di essere all'Inferno. Mi concentro sulla respirazione cercando di calmare i miei nervi e la mia mente, Tal intanto non si allontana da me: sento le sue piccole mani accarezzarmi le spalle e la schiena. Devo riprendermi, devo! Cerco di scacciare dalla mia mente quelle immagini e quei rumori incomprensibili concentrandomi, invece, sulle cose reali che mi circondano.

Quando riesco a riprendere il controllo di me stesso mi metto seduto e mi volto verso la ragazza.

"Io sono gia` stato qui dentro." sussurro trasformando in parole le sensazioni che ho dentro.

"Cosa? Come lo sai? Ricordi qualcosa?" domanda lei, e` preoccupatissima e mi stringe fra le sue braccia cercando di aiutarmi.

"No, cioe`... Non lo so... Immaggini, sensazioni, paure, dolore, ma e` tutto cosi` confuso, annebbiato... Non capisco." cerco di spiegarmi. Mi prendo la testa tra le mani: fa male, dannazione!

"Dai, coraggio JiYong. Alzati, usciamo di qui." esclama lei, la voce carica di panico.

"No! Dobbiamo proseguire, dobbiamo indagare." insisto mettendomi in piedi: ce la devo fare. Sto tremando, ma non importa: devo proseguire, devo sapere.

"Non possiamo, non se tu stai cosi`." ribatte Tal.

Non posso dire nulla, non posso protestare: la ragazza dagli occhi di gatto e` irremovibile e mi trascina fuori da quel castello maledetto quasi di peso. Non posso negare di esserle grato: per quanto io voglia andare oltre e scoprire di piu` sul mio passato quello che ho provato entrando la` dentro e` qualcosa di agghiacciante, credo di non essere mai stato cosi` male in vita mia.

Fuori, sotto la luce del sole e all'aria pura, mi sento meglio e la mia testa smette di pulsare in modo cosi` orrendo e fastidioso, i brividi passano e io riesco finalmente a tornare in me.

"Come ti senti?" domanda la ragazza, mi ha fatto sedere ai piedi di un albero e si e` inginocchiata accanto a me.

"Sto... Sto meglio ora, grazie mille." rispondo accennando un sorriso, anche le sue labbra si curvano all'insu` e si avvicina a me per stringermi in un abbraccio.

"Non preoccuparti per me, ok? Sto bene." la rassicuro accarezzandole la schiena.

"Ji, devi tornare alla nostra casetta." ribatte lei, come se non mi avesse sentito.

"Devo? Perche`? Tu che fai?" domando sciogliendo l'abbraccio per poterla vedere in viso: il suo tono di voce non mi piace per niente.

"JiYong, non possiamo fermarci ora: io continuero` ad indagare, ma tu devi restare al sicuro." risponde.

"Che cosa? No!" grido scattando in piedi. Vuole entrare in quel castello da sola? No, non se ne parla neanche!

"Vuoi sapere che cosa e` successo si o no?" insistite la ragazza.

"Non andrai la` dentro da sola!" esclamo con un tono che non ammette repliche.

"Non verrai la` dentro con me!" ribatte lei con lo stesso tono, fissandomi con aria di sfida.

La ragazza e` tosta: altro che occhi di gatto, e` una tigre. Tuttavia non posso dargliela vinta: non la lascero` affrontare chissa` quali pericoli da sola, al posto mio.

"Tal, ti prego, non so cosa ci sia in quel posto, ma di sicuro non e` nulla di buono." cerco di farla ragionare.

"E pensi che questo basti a spaventarmi?" mi domanda con sarcasmo.

Non mi da` nemmeno il tempo di ribattere che fa un salto afferrando poi un ramo poco sopra le nostre teste, con un'agilita` sorprendente si arrampica su di esso per poi lanciarsi oltre il muro in pietra.

Dannazione, e` inarrestabile!

 

[Tal POV]

In effetti ho mentito: di paura ne ho eccome, ma non lo diro` mai a voce alta. Vedere JiYong in quello stato mi ha letteralmente spezzato il cuore: credevo che stesse avendo una crisi o qualcosa di simile, magari dovuta a cio` che gli e` successo prima di perdere la memoria. Per questo non posso fermarmi adesso: devo trovare la soluzione al mistero e salvare il ragazzo che amo.

Senza perdere altro tempo salto giu` dal muro in pietra ed inizio a correre verso il castello: se non ho tempo per pensare non ho nemmeno il tempo di pentirmi del mio gesto avventato. Ho quasi raggiunto quell'enorme porta in ferro, che ricorda fin troppo le fauci di un'orrenda bestia immersa nell'oscurita` e affamata, quando un grido mi blocca.

"Tal! Tal, ti prego, ti prego!" la voce di JiYong arriva da qualche parte dietro di me. A malincuore mi volto e vedo il ragazzo correre verso di me: non si arrendera` mai, vero?

"Ji, torna indietro. Non ti permettero` di stare di nuovo cosi` male." lo avverto.

"E io non ti permettero` di entrare da sola." ribatte lui raggiungendomi.

Siamo al punto di partenza a quanto pare, solo che questa volta siamo ad un passo dall'entrata del castello, qui l'aria e` piu` densa e il silenzio che ci circonda spaventa piu` del rumore.

"JiYong, per favore..." lo supplico piu` con lo sguardo che con le parole.

Il ragazzo si avvicina a me e prende le mie mani fra le sue, stringendole con delicatezza.

"Insieme." dice guardandomi dritto negli occhi.

"Fino alla fine." ribatto io, sospirando appena.

Entriamo di nuovo dentro quel dannato castello, io non stacco mai gli occhi da JiYong terrorizzata dalla possibilita` di vederlo collassare di nuovo. Tuttavia il ragazzo rimane in piedi, anche se la sua espressione muta drasticamente: le sue mascelle sono serrate, i suoi occhi spalancati e sembra che gli manchi il fiato. Subito mi avvicino a lui, non so come aiutarlo, ma tento comunque di fare qualcosa: lo abbraccio e cerco di rassicurarlo. Lui resta immobile, sento il suo cuore battere all'impazzata contro il mio orecchio.

"Ji, esci di qui, ti prego." sussurro.

"No! Sto bene, proseguiamo." ribatte lui sciogliendo l'abbraccio. Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi, poi iniziamo le indagini.

L'interno del castello e` avvolto dall'oscurita` quasi totale, siamo infatti costretti a costruire un paio di torce rudimentali per riuscire a proseguire. Il che non ci sembra affatto una buona idea: portare del fuoco in un luogo gia` distrutto precedentemente da esso non e` saggio, ma non abbiamo alternative. Oltre al buio, l'aria pesante e densa, che odora di bruciato, rende ogni cosa spiacevole e la voglia di proseguire diminuisce man mano che avanziamo.

"Ji, come ti senti?" chiedo preoccupata, senza smettere di lanciargli occhiate ansiose.

"S-sto... Bene, non preoccuparti." risponde lui.

Sta mentendo ovviamente. Non riesco nemmeno ad immaginare quali orrori possano invadere la sua mente in questo momento: perfino io, che non ho nulla a che fare con tutto questo, riesco ad avvertire la coltre di puro orrore che aleggia in questo posto.

Chissa` quali cose orribili nascondono queste mura.

 

 

 

 

Rieccomi :*

Scusate ancora se non sono riuscita a spiegarmi come volevo nel capitolo precedente :'(

Davvero ragazzi, mi dispiace infinitamente!!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** E se fossi io? ***


Cap. 23

 

E se fossi io?

 

[Tal POV]

Il fuoco: una calamita` naturale in grado di devastare e distruggere tutto cio` che incontra sul suo cammino, lasciando alle sue spalle solo un mucchio di cenere. Basta una folata di vento per spazzare via per sempre ogni traccia di cio` che era.

Le mura del castello hanno resistito al fuoco, tramutandosi in spettri oscuri, eco di cio` che in realta` erano un tempo, ma del resto ben poco e` ancora visibile e quindi identificabile. Tutto cio` che resta e` buio, polvere, cenere e desolazione.

"Questi sembrano dei letti." osserva JiYong. Il ragazzo ha sempre camminato al mio fianco, rigido e muto come una tomba. Darei qualunque cosa per sapere che cosa passa per la sua mente in questo momento.

Mi volto a guardare cio` che ha attirato la sua attenzione e, in effetti, ha ragione: nella stanza in cui siamo appena entrati si trovano diversi scheletri anneriti di cio` che presumibilmente erano letti, simili a quello dov'era sdraiato JiYong al campo militare.

"Letti di ospedale? Ma che ci fanno in un castello?" domando confusa.

"E se fossi stato ricoverato qui?" ribatte il ragazzo. Mi volto verso di lui e vedo la paura invadere i suoi occhi.

 

[GD POV]

Nella mia testa si e` scatenato il caos piu` totale: immagini, suoni, rumori, sensazioni si dimenano senza controllo facendomi impazzire.

Io qui ci sono gia` stato: sento urla e lamenti che provengono dai miei ricordi. Luoghi bui pieni di orrore e di sofferenza, ma di che genere proprio non riesco a capirlo.

Chi ha scatenato questo inferno? Chi e` il colpevole di tutto?

E se fossi io?

Io ero qui, io ho sentito le urla e se fossi stato io a causarle?

"JiYong, ora sei al sicuro." esclama la ragazza. Non faccio nemmeno in tempo a voltarmi verso di lei che me la ritrovo tra le braccia, il suo capo contro il mio petto, mi abbraccia cercando di confortarmi.

"E se fossi tu a non esserlo?" ribatto. Lei si stacca appena da me, per potermi vedere in viso, ma non le do il tempo di dire alcunche`: la allontano da me e la guardo dritto negli occhi.

"Stammi lontano." dico. Vorrei risultare forte, ma la mia voce trema: lei e` tutto cio` che ho, non voglio perderla, ma allo stesso tempo non voglio sentirla urlare come urlano le voci nella mia testa.

"Ji, ma che stai dicendo?" domanda, con gli occhi lucidi.

Non so cosa rispondere.

 

[Tal POV]

"Ji?" sussurro guardando il ragazzo. Sembra sconvolto, qualcosa in questo posto deve averlo segnato parecchio, ma cosa? Vorrei avvicinarmi a lui, ma sono certa che non me lo permetterebbe. Che cosa gli prende?

"Ascoltami, tu devi..." comincia JiYong, ma non riesce a finire la frase.

Un forte boato spezza il silenzio che ci circonda facendo tremare il pavimento sotto i nostri piedi.

"Corri!" grida il ragazzo lanciandosi verso di me e afferrandomi il polso. Mi trascina lungo i corridoi bui e io non posso fare altro che arrancare dietro di lui, cercando di non cadere.

 

[GD POV]

Questa volta non e` solo nella mia mente, questa volta lo ha sentito anche lei: l'ho visto nei suoi occhi colmi di terrore. Questo significa che, questa volta, e` tutto reale.

Dobbiamo scappare, o meglio, lei deve scappare, ma so che non lo fara` mai senza di me. Devo porlarla fuori di qui, ora!

 

[Tal POV]

Il pavimento ha smesso di tremare, ma si sentono strani rumori provvenire dalle pareti, dal pavimento e perfino dal soffitto. Non ho la piu` pallida idea di che cosa sia: non si vede niente. JiYong continua a correre e io faccio di tutto per stargli dietro, anche se piu` che correre vengo trascinata.

Ad un tratto siamo fuori e la luce accecante del giorno, in contrasto col buio totale all'interno del castello, ci accieca. Per qualche minuto restiamo immobili, brancolando alla cieca, cercando in tutti i modi di avanzare anche senza vedere. Un altro forte boato scuote l'aria e i vecchi chiodi arrugginiti presenti sul grosso portone d'ingresso emettono un'inquietante stridio, come la porta stessa ci stesse maledicendo per essere fuggiti.

"Non ti fermare! Scappa!" urla JiYong. Io faccio del mio meglio per ubbidirgli.

Lascio cadere a terra la torcia, tanto ormai non mi serve piu`, e corro verso le alte mura di pietra, ma qualcosa non va: il terreno di fronte a me inizia a spaccarsi. E` come essere nel bel mezzo di un lago ghiacciato e vedere il ghiaccio rompersi sotto i propri piedi, solo che questo non e` ghiaccio bensi` solido terreno: come diavolo fa a spaccarsi?

Mi blocco si scatto, atterrita, e mi volto verso JiYong per avvisarlo.

"No! Non fermarti!" grida lui e mi afferra di peso.

"M-ma... I-il terreno..." cerco di protestare.

"Non importa!" ribatte lui. Mi alza di peso, prendendomi in braccio, e continua a correre.

 

[GD POV]

Il terreno si apre sotto i miei piedi, non posso fermarmi o rischio di cadere di sotto e non so nemmeno che cosa ci sia sotto di preciso.

"Salta!" urlo spingendo la ragazza il piu` in alto possibile verso il muro. Lei trema e arranca, ma alla fine riesce ad arrambicarsi sulla roccia e saltare dall'altro lato.

Ora non mi resta che raggiungerla.

 

[Tal POV]

Atterro dall'altra parte del muro. E` finita? Sono al sicuro adesso?

Il mio cuore batte all'impazzata e ho il fiato corto, mi volto verso il muro alla ricerca della crepa da cui presto uscira` JiYong.

 

[GD POV]

E se fossi io la causa di quelle urla agghiaccianti? Questo pensiero non la smettera` di tormentarmi tanto facilmente.

Guardo il muro in pietra di fronte a me, dov'e` la spaccatura? Mi avvento sul muro, scorrendo sulla sua superficie con le mani nel tentativo di trovarla piu` in fretta. Il terreno sotto di me non ha smesso di tremare nemmeno per un secondo.

Mi volto appena, dando una rapida occhiata alle mie spalle.

"JiYong?" sento la voce di Tal chiamarmi dall'altro lato del muro, ma qualcosa mi dice che non riusciro` a risponderle.

 

 

 

Buonasera a tutti

Sono tornata con questa sottospecie di capitolo iper corto...

Lo so, potevo fare mooolto meglio e vi chiedo umilmente scusa. Il fatto e` che... Mi e` successa una cosa orribile, atroce, straziante (ok credo di aver reso l'idea quindi la smetto)... E diciamo che non sto troppo bene al momento (anzi non sto bene per niente, ma lasciamo stare).

Spero di riprendermi presto e di riuscire a scrivere di nuovo cose decenti.

Siccome non volevo lasciarvi per troppo tempo senza capitoli ho deciso comunque di pubblicare questa "cosa".

Vi auguro una buona serata

ForeverAlone

Ehm, volevo dire xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Idea geniale? ***


Cap. 24

 

Idea geniale?

 

[Tal POV]

"JiYong!" grido ancora. Perche` non arriva? Deve solo attraversare il muro, lo ha fatto tante volte.

"Scappa Tal, ti prego!" l'urlo del ragazzo e` pieno di paura. Che cosa sta succedendo?

Non posso restare con le mani in mano cosi` mi arrampico in fretta sull'albero piu` vicino decisa a tornare da JiYong, ma, quando atterro dall'altra parte del muro dopo un lungo salto, del ragazzo non vi e` alcuna traccia. Guardo ovunque, in tutte le direzioni possibili, ma non riesco a vedere JiYong da nessuna parte.

"JiYong!" grido disperata senza smettere di cercarlo con lo sguardo. Non vedo nulla di anomalo intorno a me: il terreno ha smesso di tremare e non vi e` alcun rumore, solo alcune crepe sul terreno dimostrano che poco fa e` successo qualcosa.

Che cosa devo fare adesso?

 

[YoungBae POV]

"Ehy Hyung." saluto il mio amico con un gesto della mano.

"Ciao, sei arrivato finalmente." ribatte lui con un sorriso.

"Ciao YoungBae." mi salutano in coro anche Daesung e il Maknae.

"Salve a tutti gente, come state?" domando avvicinandomi e sedendomi al tavolo con loro. Immediatamente cala il silenzio: nessuno di noi puo` dire di star bene in questo periodo.

La gente puo` pensare quello che vuole: che i BigBang ormai non esistono piu`, che ognuno di noi sta vivendo la propria vita, che abbiamo intrapreso strade diverse, ma la verita` e` completamente diversa. E` vero: abbiamo intrapreso carriere diverse in questo ultimo periodo, ma siamo e rimarremo sempre una famiglia, uniti per la vita. Ne abbiamo passate tante, troppe, insieme e ogni esperienza, positiva o negativa, ci ha resi piu` uniti, piu` forti insieme. Se uno di noi sta male allora stiamo male tutti e JiYong adesso sta molto piu` che male e lui e` il nostro leader nonche` grande amico e fratello. Questo mi fa pensare ad un'idea che mi era venuta un paio di giorni fa.

"Hyung, dov'e` Jade?" chiedo, spezzando il silenzio.

"Perche` lo chiedi?" ribatte lui, serio. Non cambiera` mai: sempre il solito inguaribile geloso.

"Tranquillo, e` la tua donna e non ho nessuna intenzione di rubartela." lo rassicuro. Lui per tutta risposta si limita a fulminarmi con lo sguardo.

"Mi era solo venuta un'idea, tutto qui." aggiungo poi, scrollando le spalle.

In quel momento il cameriere si avvicina al nostro tavolo per prendere le ordinazioni, il discorso cade e ognuno di noi si affretta a sbirciare sul menu alla ricerca di qualcosa di buono da mettere sotto i denti.

"Che idea ti e` venuta Hyung?" domanda Daesung dopo che il cameriere si e` allontanato con le nostre ordinazioni.

"Beh, stavo pensando all'ipotesi tua e di Jade." rispondo indicando con un cenno della testa SeungHyun.

"Al fatto che Tal potrebbe essere tornata fata per restare accanto a JiYong." spiego.

"E quindi?" chiede SeungRi non cogliendo il punto.

"E quindi pensavo che Jade potrebbe fare la stessa cosa, no? Potrebbe diventare una fata e andare da Tal." specifico.

"Potrebbe parlare con lei e poi tornare da me, cosi` sapremmo come stanno." conclude SeungHyun spalancando gli occhi.

"E` un'idea geniale!" commenta Daesung sorridendo allegro.

Se esiste anche solo una remota possibilita` di mettersi in contatto con il nostro piu` caro amico e sapere come sta noi dobbiamo provarci.

SeungHyun non perde tempo ed estrae immediatamente il cellulare per mettersi in contatto con la sua ragazza.

"E` andata dall'estetista, ma spero risponda in fretta." ci informa armeggiando con l'apparecchio.

 

[Jade POV]

"Le ho fatto male?" mi domanda l'estetista vedendo l'espressione di puro dolore dipinta sul mio viso. A volte essere donna e` davvero sgradevole, sopratutto quando si parla di peli superflui e di un determinato periodo del mese.

"Si, ma non si preoccupi." rispondo. Non posso certo chiederle di fermarsi: non mi faro` mai e poi mai vedere dal mio topo in queste condizioni.

"Provi a parlare, magari la aiuta a distrarsi." propone la donna rimettendosi ad armeggiare con la cera calda.

"Come se la passa?" mi chiede poi, cercando di fare conversazione.

"Malissimo." rispondo subito io, senza nemmeno pensarci.

"Oh, non pensi alla ceretta." protesta lei. Io sbuffo sonoramente.

"Non parlavo di questo. La mia vita non va benissimo ultimamente, troppi problemi." mi correggo.

"Oh, mi dispiace infinitamente. Magari se si sfoga dopo si sente meglio." commenta l'estetista con un tono triste.

"La mia migliore amica e il suo ragazzo stanno passando un periodo orribile. Siamo molto legati e questo compromette anche la felicita` mia e del mio ragazzo: vorremmo aiutarli, ma non sappiamo come fare." inizio a raccontare. Non so nemmeno perche` lo sto facendo, forse e` vero che sfogarsi con qualcuno aiuta, inoltre non ho fatto alcun nome quindi non rischio di mettere in pericolo nessuno con eventuali fughe di notizie.

"Io sono del parere che parlare aiuta sempre." esclama con convinzione la donna. Io, invece, sono del parere che piu` che parlare dovrei agire, ma mi trattengo dal dirlo ad alta voce.

In quello stesso istante il mio cellulare inizia a squillare, si sentono le note di Haru Haru provvenire dalla mia borsa appesa ad un attaccapanni al lato opposto della stanza.

"Sarebbe cosi` gentile da passarmi la borsa?" domando all'estetista: non voglio alzarmi e correre il rischio di imbrattare ogni cosa con la cera. La donna annuisce e mi porta la borsa, io estraggo subito il cellulare e guardo il display: e` il mio topo. Che cosa sara` successo? Sa che sono dall'estetista e se mi chiama lo stesso significa che e` successo qualcosa, spero solo che non sia nulla di grave, di problemi ne abbiamo abbastanza direi.

"Pronto?" esclamo con la voce carica di preoccupazione.

"Amore, sei dall'estetista?" mi chiede SeungHyun.

"S-si, perche`?" rispondo trattenendo un gemito: la donna ha approfittato della mia distrazione per rimettersi al lavoro.

"Va tutto bene?" ribatte il mio ragazzo, preoccupato.

"Ovviamente." sbotto io, stizzita. Che razza di domande fa?

"Ok, scusa, come non detto." si corregge subito, risentito.

"Perche` mi hai chiamato?" gli domando io, arrivando subito al sodo.

"YoungBae-ah ha avuto un'idea che potrebbe aiutarci parecchio." risponde SeungHyun.

"Davvero? Di che si tratta?" ribatto agitata.

"Quando finisci raggiungici, cosi` ne parliamo a voce." esclama lui e mi da l'indirizzo del ristorante in cui si trovano.

Chiudo la chiamata a meta` tra il preoccupato, il sorpreso e l'ansioso. Quale sara` l'idea di YoungBae? Perche` non me lo ha detto subito?

"Scusi, potrebbe fare piu` in fretta? Avrei un appuntamento." dico, rivolgendomi all'estetista.

"Abbiamo quasi finito, cara." ribatte lei.

Bene, perfetto, non ho tempo da perdere.

 

 

 

 

Ciao :)

Sono stata iper veloce, visto?

Allora, prima di tutto vorrei dire una cosa moooolto importante:

GRAZIE!!!! <3

Davvero, grazie di cuore a tutti voi! Perche` mi supportate sempre e siete cosi` gentili con me. Per me ogni volta e` un'emozione leggere le vostre splendide recensioni e mi spingete ogni volta ad aggiornare e a dare il meglio di me.

Io vorrei potervi conoscere tutti, perche` penso che siate delle persone fantastiche! WoW Fanstastic Baby <3

Vi voglio bene, davvero davvero davvero, anche se non vi conosco (anche se vorrei).

Ora parliamo della storia (altrimenti mi fucilate se non la smetto di fare la lecchina) 

Un capitolo senza GD POV??? o.O

Ma che cavolo gli e` succeso? Io non vi dico nulla xD

Dovrete aspettare il prossimo capitolo :)

xXxJeyDragonxXx

 

PS:

Non sono una lecchina: quello che ho scritto lo penso davvero.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Verita` ***


Cap. 25

 

Verita`

 

[Jade POV]

"Tornare ad essere una fata?" guardo YoungBae come se fosse impazzito.

"Si, almeno potresti scoprire come stanno JiYong e Tal." risponde lui, sembra entusiasta. Per forza lo e`: lui vede solo il lato positivo della situazione, ma lui non e` mai stato alto dieci centimetri e invisibile al mondo intero, non sa quanto questo possa essere orribile.

Il mio sguardo si incupisce all'istante al ricordo dei tempi passati a lottare per essere presa in considerazione da qualcuno, per essere vista, accettata e infine amata. Non dico che fosse tutto terribile, ma ora che sono umana non tornerei indietro per nulla al mondo: amo essere cosi` e amo la mia vita cosi` com'e` adesso.

E se tornassi fata e poi non riuscissi piu` a tornare umana?

"Amore, che c'e`?" mi domanda SeungHyun, notando l'espressione sul mio viso, si avvicina a me e posa un braccio attorno alle mie spalle stringendomi delicatamente.

"Devo proprio farlo?" gli chiedo, guardandolo triste. Spero che almeno lui capisca, che almeno lui sia dalla mia parte.

"Non capisco quale sia il problema, lo hai fatto una volta perche` non potresti farlo ancora?" ammette Daesung guardandomi confuso.

"Perche` ho odiato tantissimo essere cosi` piccola e insignificante. Non lo rifarei per nulla al mondo." rispondo mordendomi il labbro inferiore per il nervoso.

"Io per il mio migliore amico lo farei, per lui farei di tutto." si intromette YoungBae e lo sguardo che mi lancia e` furioso.

Ha ragione: qui non si tratta di me o di quello che voglio fare, qui si tratta di JiYong e Tal e io ho il dovere di andare da loro, sono l'unica che puo` farlo.

"Lo faro`." esclamo, dopo qualche istante di silenzio.

 

[Tal POV]

Dov'e` JiYong?

Questa domanda mi sta assillando, logorandomi l'anima. Mi guardo attorno disperata, ma non vi e` alcuna traccia del ragazzo. Che sia tornato nel castello? E` davvero possibile? Mi volto a guardare l'enorme struttura che sovrasta ogni cosa, nera e lugubre. Devo entrarci di nuovo? E` li` che trovero` le risposte alle mie domande? L'idea non mi piace nemmeno un po', ma devo fare qualcosa: restare con le mani in mano non servira` a ritrovare JiYong.

"Tal!" urla qualcuno.

Mi volto di scatto, ma non vedo nessuno.

"Tal? Che diavolo succede? Dove siamo?" domanda la voce.

Io continuo a guardarmi attorno confusa e spaesata. Non e` la voce di JiYong, e` una voce femminile. Chi e`? Da dove provviene?

"Tal! Dov'e` JiYong? Perche` non sei una fata?" chiede ancora la voce, e` sempre piu` alta e sempre piu` preoccupata.

Ha detto fata, un momento.

"Jade?" domando senza smettere di guardarmi attorno.

"Esatto, e sono qui: alla tua destra." risponde lei sbuffando.

Mi volto di nuovo e finalmente la vedo, e` esattamente com'era la prima volta che l'ho vista: una piccola fatina alta una decina di centimetri con i capelli verdi che volteggia nell'aria a pochi centimetri dalla mia testa. Ammetto che fa uno stranissimo effetto vederla cosi`: dopotutto io stessa sono stata nelle sue condizioni per parecchio tempo.

Vederla scatena in me una valanga di emozoni contrastanti: sono felice che sia qui, preoccupata del fatto che sia di nuovo una fata, ma soprattutto spaventata da cio` che potra` succedere adesso.

"Che succede?" le chiedo, confusa.

"Dimmelo tu che succede." ribatte lei, e` spaventatissima.

Resto per un momento in silenzio: da dove dovrei cominciare? Lei non sa nulla, lei e` rimasta al fatto che JiYong sta male per causa mia, tutto cio` che e` successo dopo e` tutto un mistero per lei, e` ancora succube delle bugie di quell'orrendo psicologo.

"E` una storia lunga." ammetto.

"Ti conviene iniziare subito a raccontare, allora." ribatte lei.

"Si, ma non qui: questo posto non e` sicuro." esclamo ripensando al terremoto di prima.

Qualunque cosa sia credo che starne alla larga sia la cosa migliore da fare: potrero` Jade alla casetta sull'albero e le raccontero` tutto, forse puo` aiutarmi a trovare JiYong.

Se e` venuta da me ci sara` pur un motivo, no?

 

[Jade POV]

Sono diventata una fata e sono entrata in un mondo parallelo?

La storia che mi ha appena raccontato Tal ha dell'incredibile: i buoni e i cattivi si sono mescolati, confusi e scambiati di posto. La faccenda si fa tanto misteriosa quanto pericolosa e io, come al solito, sono di una nullita` totale. Come posso essere utile se sono alta poco piu` di un porcellino d'india e non riesco nemmeno ad abbracciare la mia migliore amica in lacrime?

"E... P-poi... N-non so cosa sia s-successo... J-JiYong... E` s-sparito..." balbetta Tal singhiozzando, mentre lunghe scie di lacrime invadono il suo viso rotolando lungo le sue guance.

"Andra` tutto bene, vedrai. Lo troveremo." le dico, cercando di infonderle un po' di coraggio.

"C-come? C-come facciamo a t-trovarlo?" domanda lei e la sua voce e` piena di terrore. Abbasso lo sguardo e plano lentamente fino a toccare il pavimento in legno per poi scivolare seduta: non so cosa rispondere. Sono precipitata in questa situazione cosi` all'improvviso che la mia testa gira come una trottola cercando di comprendere a fondo tutte le nuove informazioni appena ricevute.

 

[TOP POV]

"Non posso credere che tu l'abbia detto sul serio!" sbotto infuriato rivolto a YoungBae.

Abbiamo lasciato il ristorante da diverse ore ormai, per fare ritorno alla YG. La mia Jade si e` ritrasformata in fata davanti ai miei occhi per poi salutarmi con uno sguardo triste prima di sparire alla ricerca di Tal e JiYong. Non credevo che mi sarei sentito cosi` perso in sua assenza.

"Che ho detto di sbagliato?" ribatte lui, offeso.

"Hai detto che Jade doveva assolutamente correre da JiYong, l'hai praticamente obbligata a lasciarmi!" rispondo fulminandolo con lo sguardo.

"Ehy! Frena, amico. Primo: non l'ho costretta affatto a lasciarti. Secondo: ho semplicemente detto che io avrei fatto di tutto per il mio migliore amico." protesta il ballerino.

"Non fa molta differenza, sai? Lei si e` sentita in obbligo di fare qualcosa siccome tu non puoi farlo." urlo, sempre piu` frustrato.

"Non osare prendertela con me: non e` colpa mia. E poi, caro mio, si da il caso che Jade non ti abbia affatto lasciato. Tornera` presto e ci portera` notizie su Ji e Tal." esclama YoungBae tenendo testa alla mia rabbia.

"Tu..." comincio, ma Daesung si mette tra noi due interrompendo il mio scatto d'ira.

"Ragazzi, per favore, non e` il caso di litigare. Abbiamo gia` abbastanza problemi, non credete?" dice con voce calma.

Faccio un enorme sospiro, cercando di calmarmi. Ha ragione: litigare non serve a nulla, ma la mia Jade ora e parecchio lontana da me e potrebbe essere in pericolo.

"Jade tornera` presto, non e` una sprovveduta e sa badare a se stessa." continua Dae, cercando di confortarmi. Mi volto verso di lui, ma non riesco a trovare parole adatte per esprimere i miei penseri.

"E poi non sara` da sola: Tal e JiYong saranno con lei." si intromette il Maknae, timido.

Non gli rispondo nemmeno e mi allontano da loro e raggiungo una poltrona posta in un angolo della stanza per poi lasciarmi cadere con un'enorme sbuffo: mi sento inutile e frustrato.

 

[YoungBae POV]

Guardo da lontano il mio Hyung, senza osare pero` avvicinarmi. Capisco i suoi sentimenti: essere lontano dalla persona amata, soprattutto in questi tempi difficili, deve fare parecchio male, tuttavia io non posso non pensare a JiYong. Lui non e` solo il mio migliore amico, e` mio fratello e mi manca come l'aria. Vorrei tanto poter essere io stesso a fare qualcosa per lui, invece di essere costretto a delegare qualcun'altro.

 

 

 

 

 

MIRACOLO!!!
Un nuovo capitolo su Ji e Tal!!! :O
*sclero totale*
Ok, no. Seriamente.

Sono felice di essere riuscita a scrivere ancora questa storia, che adoro.

Dunque... Che succede in questo capitolo?

Nulla di che purtoppo...
Jade scopre la verita`, ma e` limitata dall'essere una fata.

Tal e` nella disperazione piu` completa.

I BigBang brancolano ancora nell'ignoranza.

E JiYong? Che fine ha fatto Ji?

Ovviamente non ve lo dico...

Comunque spero di riuscire ad aggiornare di nuovo presto :)

Grazie per l'attenzione e per le eventuali recensioni :*

xXxJeyDragonxXx

 

PS:

Sono offesa!! Nessuno di voi ha minimamente calcolato la mia one shot sul concerto D:

Fa davvero cosi` schifo? :'(

Io ci ho messo tutto il mio amore per scriverla...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Avevi promessssso! ***


Cap. 26

 

Avevi promessssso!

 

[GD POV]

E se fossi io la causa di quelle urla agghiaccianti? Questo pensiero non la smettera` di tormentarmi tanto facilmente.

Guardo il muro in pietra di fronte a me, dov'e` la spaccatura? Mi avvento sul muro, scorrendo sulla sua superficie con le mani nel tentativo di trovarla piu` in fretta. Il terreno sotto di me non ha smesso di tremare nemmeno per un secondo.

Mi volto appena, dando una rapida occhiata alle mie spalle.

"JiYong?" sento la voce di Tal chiamarmi dall'altro lato del muro, ma qualcosa mi dice che non riusciro` a risponderle.

Alle mie spalle si e` aperta una voragine, sembra un buco nero pronto ad inghiottire ogni cosa, ma invece di farmi sprofondare all'interno della terra lascia emergere una creatura.

Il sangue mi si gela nelle vene mentre faccio uno scatto all'indietro, andando a sbattere contro il muro di pietra, portando le mani al volto nel tentativo di soffocare un urlo.

Quella creatura... Non saprei nemmeno da che parte cominciare per descriverla: la sua pelle e` di un bianco sporco molto tendente al grigio, incartapecorita e rovinata da centinaia di cicatrici e piaghe. Il suo corpo e` magro e incurvato, le sue gambe troppo lunghe e ossute sono ripiegate su se stesse, quasi gli fosse impossibile avere una postura dritta; le sue braccia, altrettanto schelettriche, sono molto piu` lunghe del normale e terminano con un paio di mani dalle lunghe dita curve e ripiegate verso il basso. I suoi occhi sono infossati, quasi inghiottiti dal cranio, ma allo stesso tempo le orbite sembrano sporgenti a causa della mancanza di palpebre; le iridi, nere come la pece, sono puntate su di me e mi osservano con un'espressione che non riesco a decifrare. Il resto del suo viso e` occupato dal sorriso piu` orribile e inquietante che io abbia mai visto: i suoi denti, lasciati scoperti dalla totale assenza di labbra e guance, sono perfettamente dritti, ma di un colore giallastro e affilati come rasoi.

"Avevi promessssso!" la bocca della creatura si spalanca facendo fuoriuscire quelle parole con un sibilo sinistro.

Quel suono scatena una vera e propria rivoluzione all'interno della mia testa.

 

[Flashback]

E` buio e fa freddo. Perche`? Perche` devo andare proprio io a cercare la legna?

L'oscurita` e tale che a stento riesco a vedere dove metto i piedi, eppure senza legna niente fuoco e senza fuoco fa troppo freddo. Dannazione!

Cammino facendo slalom tra gli alberi e spezzando i rami piu` fragili che incontro lungo il mio percorso, non vedo l'ora di tornare al mio accampamento.

Riesco a intravvedere a poca distanza da me un grosso albero quasi completamente secco e subito i miei occhi si illuminano: bottino facile!

Inizio a camminare piu` in fretta, desideroso di compiere la mia piccola missione, ma il mio piede destro improvvisamente cade nel vuoto. Non riesco ad evitarlo quindi perdo l'equilibrio, lascio cadere al suolo i pochi rami che sono riuscito a recuperare nel tentativo di frenare la caduta, ma non sono inciampato in una semplice tana di coniglio purtroppo. Con mio grande orrore inizio a precipitare parecchio in fretta e, solo all'ultimo secondo, riesco ad afferrare una radice sporgente ed evitare di sfracellarmi al suolo.

Il mio cuore batte a mille mentre mi guardo attorno cercando di capire cosa sia successo. Un dirupo: ecco dove sono caduto, e ora mi ritrovo a penzolare nel vuoto appeso ad una radice.

Come faccio a tornare su? Sento il panico crescermi dentro mozzandomi il fiato e facendomi sudare freddo. Non posso morire ora: ho ancora troppe cose da fare nella mia vita, devo tornare a casa dalla mia famiglia, dai miei amici, da Tal.

"Tal!" grido a pieni polmoni ben sapendo che lei non puo` sentirmi: e` molto lontana da me, troppo lontana.

Improvvisamente sento uno strattone: la radice a cui sono aggrappato si sta spezzando. Spalanco gli occhi alla ricerca di un altro punto di appiglio, ma non riesco a trovare nulla.

"No! Ti prego, Tal!" urlo ancora. Sto per morire e l'unico mio pensiero e` lei: la donna che amo e che sono stato costretto a lasciare per venire in questo Inferno a morire.

La radice a cui sono saldamente aggrappato si spezza del tutto e io inizio a precipitare, la mia caduta pero` dura poco piu` di qualche secondo perche` subito rimango di nuovo sospeso nel vuoto. Alzo lo sguardo per vedere che cosa mi trattiene e incontro un paio di occhi infossati privi di palpebre.

"C-che? Sei uscito?" domando sorpreso.

"Ora posssso: di notte passsso inossssservato." risponde lui. E` piegato in avanti e mi sta tenendo con le sue lunghe dita ricurve, a fatica mi tira su, lontando dal pericolo di cadere.

"Grazie mille, mi hai salvato la vita." esclamo guardandolo con gratitudine.

"Sssse ti sssserve aiuto io ci ssssono ssssempre." ribatte lui.

"Ti prometto che anche io riusciro` ad aiutare te." affermo portando una mano sul cuore.

[Fine flashback]

 

"JiYong?" la voce di Tal mi riporta improvvisamente al presente.

Lei e` poco lontana da me, appena oltre il muro in pietra, ma di fronte a me c'e` ancora quell'orrenda creatura.

Non faccio in tempo a muovermi, ne tanto meno a parlare, che la creatura fa uno scatto in avanti, avventandosi su di me. Nonostante sia pelle e ossa la sua forza e` sconcertante: mi afferra saldamente e mi trascina verso il buco nel terreno da cui e` uscita.

Non riesco a muovermi, non riesco ad urlare. Vengo inghiottito dalla terra insieme a quel mostro: tutto diventa buio e respirare diventa impossibile. Il panico mi assale e mi stringo con forza alla creatura: ho il terrore che se mai si staccasse da me io rimarrei qui, qualche metro sotto terra, sepolto vivo.

Tuttavia, cosi` in fretta com'e` cominciato, tutto finisce e, con un forte strattone, mi ritrovo di nuovo in superficie. Mi riempio avidamente i polmoni di aria, prima di aprire gli occhi e rimanere sconcertato. Mi guardo attorno: la luce e` troppo fioca per vedere al cento per cento la stanza in cui mi trovo, ma i letti in ferro arrugginito che si trovano a poca distanza da me mi fanno capire di essere di nuovo dentro quell'inquietante castello.

La creatura e` a pochi passi di me e mi sta fissando.

 

 

 

TA DAAAAA!!!
Signore e signori, finalmente sappiamo che fine ha fatto JiYong!!

Da notare: ho iniziato questo capitolo con uno spezzone del POV di GD con cui lo avevo "lasciato" qualche capitolo fa, perche` avevo paura che non si capisse bene in che situazione fosse rimasto.

Cooomunque... Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :)

Come al solito vi invito a recensire in tanti

xXxJeyDragonxXx

PS:
Volete vedere la creatura?

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Fear ***


Cap. 27

 

Fear

 

[Jade POV]

Non so come, ma sono riuscita a convincere Tal a tornare sui suoi passi. So bene che il suo unico desiderio sia quello di salvare il suo amato JiYong, ma deve capire che da sola non ce la fara` mai. Tutta questa storia ha dell'incredibile, ma se c'e` una cosa che ho capito e` che JiYong si e` cacciato in un gran bel guaio, molto piu` grosso di lui, trascinando con se` anche Tal. Ora ci sono dentro anche io e, benche` non sappia ancora nulla, mi rendo conto che ci servira` tutto l'aiuto possibile per superare quest'impresa tanto misteriosa quanto pericolosa.

"Dobbiamo tornare a casa e avvisare gli altri ragazzi. Loro ci aiuteranno e insieme troveremo e salveremo JiYong." esclamo, per la milionesima volta.

Tal acconsente e, insieme, ci apprestiamo a lasciare il bosco.

 

[Tal POV]

Tornare a casa: e` questo il mio nuovo obbiettivo.

Parlare con Jade mi ha aiutato parecchio: ora riesco a vedere le cose con piu` chiarezza, non essendo piu` sopraffatta dalla paura di perdere JiYong. So che riusciro` a salvarlo.

"Cosa credi che penseranno gli altri di tutta questa storia?" domando alla piccola fata.

"Non ne ho idea. Non so nemmeno cosa pensare io." risponde lei.

Cala il silenzio. Personalmente non sono sicura di essere felice di averla trascinata dentro questo enorme casino: potrebbe essere pericoloso, anzi, sicuramente lo e` e io non voglio che le venga fatto del male cosi` come non voglio che venga fatto del male a tutti gli altri ragazzi. Tuttavia devo ammettere che mi serve aiuto: non so nemmeno da che parte cominciare per trovare JiYong. Forse loro hanno qualche idea in piu`, anche se onestamente ne dubito: come potrebbero? Loro non sanno nemmeno della vera natura di quel dannato psicologo! Tuttavia anche solo la vaga idea di avere un obbiettivo da raggiungere mi fa sentire meno inutile.

A fatica siamo ritornate sui nostri passi, ma purtroppo di risalire il dirupo non vi e` alcuna possibilita`.

"Come facciamo? Non conosco altre vie." domando alla mia migliore amica, lo sguardo fisso sui resti del bosco in cenere.

"E come portesti conoscerle? Non sappiamo nemmeno dove siamo." ribatte lei e un sospiro esce dalle sue labbra.

"Magari se proseguiamo costeggiando il dirupo prima o poi la salita sara` meno ripida." propone dopo un po', ma non sembra convinta. Io scrollo le spalle: sempre meglio che restare qui ferme.

Cosi` ci incamminiamo di nuovo.

 

[GD POV]

Non riesco a muovermi, ma a paralizzarmi non e` la paura e nemmeno gli occhi fissi di quella creatura, puntati perennemente su di me, a bloccare ogni mio movimento e` la massa informe e travolgente di ricordi, emozioni ed informazioni che sta trapanando il mio cervello.

Quella cratura e` buona: mi ha salvato la vita e non mi fara` del male. Ma di chi si tratta? Come ho fatto a incontrarla? Dove?

Io ho promesso di aiutarla, ma perche`? In quale occasione?

Stavo cercando legna da ardere in un bosco, di notte. Perche`?

Tal, la ragazza dagli occhi di gatto, mi ha detto che io ero stato arruolato quindi che cosa ci facevo nel bosco? Ero gia` scappato in precedenza? Per quale motivo?

E poi c'e` lei: la ragazza dagli occhi di gatto, Tal. Mentre precipitavo, mentre credevo di essere ormai morto, il mio unico pensiero era lei. Perche`?

A tutto questo si aggiungono ricordi piu` recenti: il suo ti amo, urlato quando credeva che saremmo morti; il mio sogno in cui la baciavo, il sogno piu` bello di cui io abbia memoria.

Lei mi ama? Io la amo?

Troppe domande. Nessuna risposta.

"JiYong!" la creatura mi chiama per nome con un sibilo carico di preoccupazione.

"Ho l'amnesia. Ho perso la memoria. Non ricordo piu` nulla." rispondo a scatti. L'essere di fronte a me fa uno scatto per la sorpresa, poi abbassa lo sguardo come se fosse intento a rimuginare su qualcosa.

"Alla fine hanno trovato un modo per farti tacere ssssssssenza ucciderti." dice, dopo un po'. Io resto in silenzio: questo lo avevo gia` capito.

"Ma non e` finita, sssssai? Lui mi ha chiesssssssto di trovarti e di portari da lui. Ti uccidera` quessssssta volta." aggiunge poi, avvicinandosi a me.

Io, terrorizzato sia dalle sue parole che dai suoi movimenti, faccio uno scatto indietro finendo con le spalle al muro.

"N-no... T-ti prego..." mi ritrovo ad implorare, gli occhi sgranati dalla paura, la cosapevolezza che questa potrebbe essere davvero la fine.

"Sssssssssstupido! Io non tradiro` mai il nossssssstro patto. Sssssono qui per avvertirti: devi sssssssscappare. Devi ssssssalvarti!" ribatte la creatura.

Si avvicina di piu` a me e mi fa alzare con uno strattone.

 

[Park HyunSu POV]

Non riesco e non riusciro` mai a restarmene qui con le mani in mano: c'e` la mia vita in gioco e non lascero` tutto nelle mani di quell'orrenda bestiaccia.

Devo agire. Adesso.

Lascio il mio ufficio cosi` com'e` e mi dirigo verso l'entrata del campo militare. Ovviamente vengo subito fermato da due soldati di guardia che mi fanno il terzo grado: non e` piu` cosi` facile entrare o uscire da questo posto, non ora che la sicurezza del nostro piano segreto e` stata cosi` facilmente sgretolata da un ragazzino viziato. Tuttavia non hanno motivi per segregarmi all'interno cosi` mi permettono di uscire.

Ora dove dovrei andare? So che i soldati stanno settacciando il bosco, ormai in cenere, alla ricerca dei resti di quel piccolo bastardo: ci serve la prova tangibile che non ci dara` piu` fastidio. Tuttavia, se fosse ancora vivo...

Io devo trovarlo! E farlo fuori con le mie stesse mani.

 

[Tal POV]

Camminiamo per ore e ore, senza mai trovare nulla. Jade si e` ormai stancata di volare e si e` lasciata cadere sulla mia spalla per riposare un po', ma anche le mie gambe sono a pezzi e non riesco a proseguire ancora.

"Che si fa?" mi chiede la fata.

"Ci servirebbe un posto sicuro in cui riposare, ma da sola non riusciro` mai a costruire una casetta sull'albero come ho fatto con Ji." rispondo, guardandomi intorno sconsolata.

Jade sta per aprire bocca, ma un rumore secco provveniente dagli alberi dietro di noi ci fa scattare intrambe.

Che cosa e` stato? Sembrava un ramo spezzato.

"Magari e` solo un cervo o un coniglio." sussurra Jade con voce tremante. Tuttavia io non sono d'accordo: gli animali del bosco sono silenziosi per natura. Non era un semplice animaletto selvatico, e` un essere umano.

Dentro di me scoppia una guerra: da una parte c'e` il desiderio di correre a scoprire chi sia, animato dalla speranza che potrebbe trattarsi del mio Ji; dall'altra il timore che invece potrebbe trattarsi di uno dei soldati, la caccia a JiYong potrebbe non essere ancora finita.

 

[Park HyunSu POV]

L'ho trovata! Ho trovato la stronzetta con le treccine rosa!

E` da sola, persa in mezzo alla radura situata sotto il dirupo. Ce l'ho in pugno!

Il piccolo bastardo non e` con lei, ma sono certo che se la catturassi potrei avere la chiave che mi portera` a lui.

E` giunto il momento di agire.

 

[Jade POV]

Un rumore assordante squarcia il silenzio.

Non capisco cosa sia successo, vedo solamente Tal cadere al suolo. Caccio un urlo agghiacciante e faccio per lanciarmi su di lei, ma qualcosa me lo impedisce. Dal nulla e` apparso un uomo che, immediatamente, si getta sulla mia migliore amica a terra.

"Taaaal! Noooo!" urlo, non appena riconosco lo psicologo.

 

 

 

 

Nuovo capitolo!!!! *^*

Miii era da secoli che non aggiornavo questa storia! :O

Vi sono mancata? Ma soprattutto vi e` mancata Tal?

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Answers ***


Cap. 28

 

Answers

 

[GD POV]

"No! Non posso scappare! Devo trovare Tal!" urlo.

Quella creatura, chiunque essa sia, non puo` trascinarmi via in questo modo: io devo trovare la ragazza tigre! Non la posso abbandonare: e` totalmente fuori discussione. Troppi misteri invadono la mia mente, troppe domande mi confondono ancora, ma se c'e` una cosa di cui sono certo e` che io voglio avere lei al mio fianco.

"Ssssse vuoi che lei ssssssia sssssalva allora devi sssstarle lontano." ribatte la creatura. Le sue parole mi colpiscono con la stessa intensita` di un pugno in pieno stomaco: allora avevo ragione? Sono davvero io il pericolo? Potrei davvero farle del male se stessi al suo fianco?

"Non le faro` mai del male." dico, parlando piu` a me stesso che alla creatura.

"Forssssse, ma non dipende da te. Dobbiamo sssssscappare. Ssssssubito!" insiste la creatura. Vorrei protestare, vorrei capire che cosa intente dire, vorrei sapere che cosa sa, ma non ne ho il tempo: la creatura mi afferra saldamente e mi trascina di nuovo verso il basso.

Due secondi dopo siamo di nuovo entrambi sepolti sotto terra.

 

[Jade POV]

Non posso fare nulla per evitare il rapimento di Tal. Sono solo un'inutile esserino alato senza poteri e senza forta e l'unica cosa che posso fare e` guardare inerme lo psicologo colpire la mia migliore amica tanto forte da farle perdere i sensi. L'uomo la solleva da terra e, in modo maldestro, la trascina tra gli alberi.

Io urlo, ma lui sembra non sentirmi. Devo fare qualcosa altrimenti le fara` del male, ma cosa posso fare?

"SeungHyun!" grido, ormai arresa al panico.

 

[SeungHyun POV]

Il piatto che tengo tra le mani mi scivola, cadendo rovinosamente al suolo. Tutto il suo contenuto si sparge sul pavimento e sulle mie scarpe, ma non me ne preoccupo: ho sentito una voce. La voce di Jade ha rimbombato nella mia testa, forte e chiara, la sua richiesta di aiuto mi giunge nitida come il cristallo.

Devo andare da lei! Devo trovarla e aiutarla! Ma come?

Decido che non ho tempo di pensare troppo, ne` di avvisare i miei amici, cosi` esco di casa di corsa e raggiungo la mia auto: tutto e` iniziato in quel maledetto campo militare e tutto finira` li`.

 

[GD POV]

"Basta! Ora basta!" urlo, con quanto piu` fiato ho in corpo, una volta che la creatura mi ha portato in superficie. L'essere resta a fissarmi per un po', allibito e sconcertato, il suo sguardo su di me mi fa venire i brividi anche se non so spiegarne il motivo.

"Io voglio sapere! Io voglio capire! Basta segreti, basta dubbi! Chi sono io? Un mostro come te?" continuo a gridare, ormai non riesco piu` a trattenermi: devo sapere. Devo sapere se davvero rischio di fare del male a quella ragazza!

"Puo` darssssssi..." risponde la creatura, piu` laconica che mai.

"E questo cosa vorrebbe dire?" ribatto con stizza.

La creatura emette uno strano suono, sembrerebbe quasi un sospiro ma non posso esserne certo, poi si allontana da me per andarsi ad accucciare tra le radici di un albero. Solo ora, guardando quell'essere accucciato contro il legno, mi accorgo che siamo di nuovo nella foresta. Potrei scappare, potrei correre via e cercare Tal, ma non lo faccio: resto qui e cerco risposte.

"La leva militare..." sussurra la creatura, la sua voce e` piena di dolore.

Osservo quell'essere e mi rendo conto che si e` messo in quella posizione perche` i suoi arti non sono in grado di piegarsi in modo regolare, mi avvicino e mi inginocchio accanto a lui.

"Dimmi che cosa sai." lo invito.

"Una volta... E` passssssato tanto tempo... Una volta ero un ragazzo. Avevo una vita: amici, famiglia, una bellisssssssssima fidanzata. Avevo un passsssssato un pressssssssssente e avrei voluto avere un futuro, ma non e` sssssssssssuccesssssssssssso." gracchia la creatura, la sua voce e` talmente bassa e tremolante che a stento riesco a sentirla.

"Perche`? Che cosa e` successo?" insisto, avido di risposte.

"Ssssssono andato a fare la leva militare." risponde la creatura.

"Quel possssssto e` l'Inferno!" aggiunge, raggomitolandosi ancora di piu` su se stesso. Riesco a percepire il dolore che prova, un dolore sordo e insormontabile legato ai tempi passati in quel campo militare, riesco a sentirlo perche` mi rendo conto di provarlo anche io sulla mia pelle. Che cosa e` successo in quel posto?

"La Corea e` uno sssssstato piccolo, troppo piccolo... La Corea ha bissssssogno di ssssoldati forti... I sssssoldati non ssssssono mai abbasssstanza forti..." dice, iniziando a dondolarsi mentre si copre la testa con le lunghe braccia rattrappite.

"Soldati forti? Per fare cosa?" domando, nella mia mente iniziano ad accavallarsi mille e piu` motivi per cui uno Stato dovrebbe volere un buon esercito, ma nessuno di questi e` un buon motivo. Guerra? La Corea vuole dichiarare guerra? A chi? E perche`?

"I mussscoli non basssstano... La forza fisssica non bassssta... Sssserve qualcosssa di piu`..." la creatura continua il suo monologo, come se non mi avesse nemmeno sentito.

"Qualcosa di che genere?" chiedo, anche se non sono del tutto sicuro di voler sapere la risposta. Senso un brivido raccapricciante scorrermi lungo la schiena.

"Loro ci hanno provato... Loro hanno fatto esssssperimenti... Essssperimenti ssssu noi sssssoldati... Per renderci piu` forti..." esclama la creatura, la sua voce e` dura e secca proprio come la verita` che porta con se`.

"Facevano esperimenti su giovani ragazzi?" sbotto scattando in piedi, scandalizzato.

"No, non lo facevano... Lo fanno ancora adesssso." ribatte la creatura. Mi volto di scatto e mi accorgo che ha sollevato la testa e mi sta osservando.

"Tu ssssei un loro esssperimento." conclude fissandomi dritto negli occhi.

 

[SeungHyun POV]

Mentre guido, diretto verso quel maledetto campo militare, la mia mente vaga e mi ritrovo a pensare al servizio del telegiornale riguardante l'incendio nella foresta: la polizia ha trovato un'auto, l'auto di JiYong. Come ha fatto ad arrivare fin li`? Tal poteva volare con i suoi poteri di fata fino da JiYong, no? Quindi perche` usare la macchina? Tutto questo non ha alcun senso. Tuttavia forse un fatto positivo c'e`: l'auto e` stata trovata parecchio distante dal campo militare. Un avvertimento: non e` saggio avvicinarsi troppo in modo cosi` vistoso.

Sterzo di colpo e mi infilo tra le ceneri e gli scheletri degli alberi: nascondo l'auto e proseguo a piedi.

"Jade, sto arrivando. Dimmi dove sei." penso con intenstita`, concentrandomi su di lei e sperando che riesca a sentirmi.

 

[Jade POV]

La voce del mio fidanzato risuona nella mia testa, forte e chiara. Sta venendo da me, e` vicino. Il mio sguardo corre verso lo psicologo che sta trascinando in malo modo la mia migliore amica: il mio topo non sa nulla di tutto questo. Non sa chi e` cattivo e chi no, lui e` ancora convinto che Tal sia una fata e che abbia ferito JiYong, anche se involontariamente.

Devo avvertirlo! Non puo` venire qui senza sapere che cosa lo aspetta o finira` nei guai.

"Topo! Vengo io da te, resta dove sei." lo avverto mentalmente mentre spicco il volo, pronta ad andare da lui.

"Che succede?" mi chiede lui, sembra spaventato.

"Non sai nulla di cosa sta succedendo. Siamo nei guai! Tutti!" ribatto io, trattenendo a stento l'ansia che minaccia di impossessarsi di me.

"Nei guai? Jade, cucciola, che cosa sta succedendo?" insiste SeungHyun, anche lui spaventato.

"Dimmi dove sei!" sbotto, ignorando le sue domande. Lui, per tutta risposta, mi lancia un'immagine mentale di quel che resta del bosco da cui sono scappati JiYong e Tal.

Il sangue si gela all'interno delle mie vene: e` vicinissimo!

"SeungHyun, scappa!" grido.

 

 

 

 

 

Buona sera!!

Se trovate errori nel capitolo avvisatemi per favore...

Sono reduce da un weekend PAZZESCO e i postumi da Nerdismo acuto non accennano a diminuire....

Spero comunque che il capitolo vi possa piacere

Grazie per l'attenzione

xXxJeyDragonxXx

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Speranza ***


Cap. 29

 

Speranza

 

[SeungHyun POV]

"SeungHyun, scappa!" la voce della mia ragazza, carica di terrore, rimbomba nella mia testa.

Il panico mi assale, mentre mi chiedo che cosa abbia spaventato Jade cosi` tanto da farla urlare in quel modo. Tuttavia non ho nemmeno il tempo di iniziare a scappare che un movimento nel mio campo visivo mi distrae: c'e` un uomo a circa una decina di metri da me, indossa un camice bianco e cammina gobbo a causa del peso di una persona priva di sensi che tiene issata sulla sua spalla. Riconosco immediatamente entrambe le persone: l'uomo e` il dottore che ha in cura JiYong e la ragazza svenuta e` Tal. Il primo pensiero che mi passa per la testa e`: questa situazione e` profondamente sbagliata.

Agisco di istinto, senza quasi pensare, mi chino per afferrare uno dei rami spezzati e mezzi bruciati che si trovano ai miei piedi e mi lancio in avanti, verso il medico. L'uomo si accorge in fretta di me, a causa del mio passo pesante tra i rami secchi, ma non ha il tempo di reagire perche` io lo colpisco con forza con il ramo spezzato.

"Topo, ma che fai?" urla Jade e la vedo svolazzare a mezz'aria sopra i corpi esanime di Tal e del medico, sembra sconvolta.

"Non lo so, che succede?" rispondo, scosso almeno quanto lei.

"Non c'e` tempo per le spiegazioni: dobbiamo scappare!" ribatte con urgenza la mia fidanzata.

"Scappare dove? Perche`? Tal non doveva essere una fata? Dove si trova JiYong-ah?" domando guardando con confusione crescente tutto cio` che mi concorda.

"Parliamo dopo! Ti spieghero` tutto una volta al sicuro, ora prendi Tal e seguimi." insiste Jade, e` terrorizzata e io decido di fare come dice senza fiatare.

Getto a terra il pezzo di legno e mi chino per prendere in braccio la ragazza svenuta.

"E che ne facciamo dell'uomo?" chiedo.

"Lascialo li`, non toccarlo." risponde Jade ed inizia a volare lontano e a me non resta che seguirla di corsa.

 

[Jade POV]

Che il mio topo era vicino lo avevo capito, ma non mi sarei mai aspettata da lui un comportamento del genere: ha tramortito il medico! Non so che cosa lo abbia spinto ad agire in quel modo, ma so che non e` uno scemo e deve aver capito che qualcosa non va. Tuttavia ora non c'e` tempo per le spiegazioni: se quell'uomo si sveglia siamo nei guai. Meglio trovare un posto sicuro, ma quale? Dannazione, io non so nulla! Sono stata catapultata in questa storia assurda di cui non so assolutamente nulla! No aspetta, qualcosa so: so che Tal riteneva sicura la casetta sull'albero in cui ci siamo rifugiate quando mi ha raccontato tutto. Potremmo tornare li`, forse non sara` la mossa piu` intelligente da fare, ma al momento non ho altre idee. Portero` SeungHyun li` e poi gli raccontero` tutto cio` che so, magari nel frattempo Tal riprendera` i sensi e potra` darmi una mano.

Si, ho deciso: faro` cosi`.

 

[SeungHyun POV]

Jade mi fa correre per ore attraverso gli alberi di una foresta, non ho la piu` pallida idea di dove sono ne` di dove stiamo andando. Con il passare del tempo continuare a correre diventa sempre di faticoso e doloroso, i miei muscoli gemono e i miei polmoni implorano pieta`. Proprio quando penso di non riuscire a reggere ancora, Jade mi annuncia che siamo arrivati, fermandosi proprio sotto un enorme albero.

"Forza, dobbiamo salire." esclama la fata, io sono troppo stanco per fare domande e mi limito ad obbedire.

Scopro cosi` che sull'albero, abilmente nascosta dai rami, si trova una piccola casetta. Vi entro e poso con delicatezza Tal sul pavimento, per poi sedermi accanto a lei, Jade intanto atterra sul mio ginocchio e alza lo sguardo su di me.

"Pronto per essere sconvolto?" mi chiede.

"Credo di essere gia` sulla buona strada." ribatto, sospirando pesantemente.

Jade inizia il suo racconto: mi spiega che il bene e il male si sono mescolati e che siamo tutti vittime di bugie e doppiogiochismo; il medico, e probabilmente anche il capo dei militari, ci hanno mentito.

"L'amnesia di JiYong non e` stata un caso." annuncia la mia ragazza.

"Proprio come temevamo." commento io massaggiandomi le tempie doloranti, temo mi stia venendo un'emicrania.

"Hanno cancellato la memoria di JiYong perche` lui ha visto qualcosa che non doveva vedere." continua Jade.

"E hanno fatto in modo che noi stessimo lontano da lui per evitare che la sua memoria possa ritornare." aggiungo, finalmente tutti i tasselli del puzzle stanno tornando al loro posto. Tuttavia l'immagine completa e` tutto fuorche` rassicurante: siamo nei guai, ma guai quanto grossi?

"Esattamente." concorda la fata.

"Sono lieta di vedere che la stai prendendo bene." si complimenta poi, lanciandomi un sorriso raggiante.

"Non trattarmi come se fossi un bambino: sapevo che c'era qualcosa che non andava e sono felice di sapere che non mi sbagliavo." protesto, ma la verita` e` che sono spaventato anche se non lo ammetterei mai a voce alta.

"Vorrei solo sapere di che cosa si tratta." sospiro poi, lasciando vagare il mio sguardo lungo tutta la casetta.

Proprio in quel momento Tal inizia a muoversi, emettendo piccoli versi gutturali, mentre tenta di mettersi a sedere, ci vogliono diversi istanti prima che la ragazza riesca a capire dove si trova e che cosa sta succedendo.

"SeungHyun! Che cosa ci fai qui? Che sta succedendo? Jade!" esclama, balzando in piedi con lo sguardo carico di paura.

 

[Tal POV]

Che cosa mi sono persa?

L'ultima cosa che ricordo e` Jade che mi convince a tornare sui miei passi: insieme abbiamo lasciato la sicurezza della casetta sull'albero per incamminarci lungo la foresta cercando la strada per tornare a casa. Poi cosa e` successo? C'e` stato un rumore anomalo e poi solo il buio. Finche` non mi sveglio di nuovo sulla casetta sull'albero, ma questa volta c'e` anche SeungHyun. Perche`?

"Tal, stai calma. Siamo al sicuro qui, lo hai detto tu stessa." esclama Jade, cercando di rassicurarmi.

"Che succede?" chiedo, facendo saltare lo sguardo da Jade al suo ragazzo, piu` confusa che mai.

"Tu e Jade stavate tornando verso casa quando siete state attaccate dal medico del campo militare: l'uomo ti ha tramortito e ti stava trascinando via. Io l'ho visto e ho capito subito che qualcosa non andava cosi` l'ho colpito e poi sono scappato via. Jade mi ha portato qui e mi ha raccontato che cosa sta succedendo." spiega il rapper, parla velocemente e la sua voce nasconde l'ansia.

"Il medico e` qui? Mi ha trovata?" grido in preda al terrore: se e` cosi` e` la fine. Se ha trovato me e` solo questione di tempo prima che trovi anche JiYong, devo salvarlo!

"No Tal, stai tranquilla. Eravamo parecchio lontani da qui quando siamo state attaccate." mi rassicura Jade.

"Ne sei sicura?" chiedo conferma.

"Credo che nessuno di noi sia piu` sicuro di nulla al momento." si intromette SeungHyun.

"E tu come sei arrivato qui?" domando allora, rivolta a lui.

"Ho sentito che Jade era in pericolo e sono subito corso al campo militare: ho pensato che tutto era iniziato li` e che tutto sarebbe dovuto finire li`." risponde lui.

"Tuttavia siamo parecchio lontani dalla fine e la domanda che preme di piu` in questo momento e`: dove si trova JiYong?" aggiunge poi, con urgenza.

"Non lo so." sospiro triste, abbassando lo sguardo.

Faccio un profondo respiro e racconto loro cio` che e` avvenuto all'interno di quel castello abbandonato, sperando che loro possano aiutarmi a svelare il mistero della sparizione di JiYong.

 

[GD POV]

Tu sei un loro esperimento.

Le parole di quella misteriosa creatura rimbombano nella mia mente concretizzando i miei peggiori incubi: io sono un mostro, per questo riesco ad entrare nei muri e strisciare attraverso le crepe. Io sono un'anomalia, il risultato di un esperimento.

La gola mi si secca e il sangue si congela all'interno delle mie vene e arterie, un brivido di orrore misto a disgusto scorre lungo la mia schiena mentre apprendo finalmente la realta`.

"Sono pericoloso?" chiedo alla creatura. Questa e` l'unica cosa che mi importa al momento: c'e` la possibilita` che io possa fare del male alla ragazza dagli occhi di gatto?

"Non lo ssssssso." confessa la creatura.

"Ma che cosa mi hanno fatto? E perche`?" insisto, cercando di mantenere la voce bassa nonostante l'impellente voglia di urlare.

"Quello che hanno fatto ad ognuno di noi: esssssperimenti. Per rendere il tuo corpo piu` forte e piu` ressssisssstente. Per trassssformarti in un arma." sibila l'essere.

"Ma perche`?" questa volta urlo, incapace di trattenermi ancora, sento il panico invadermi e mescolarsi con rabbia e dolore.

Il buco nero che e` il mio passato si sta riempiendo in fretta di immagini terrificanti, di verita` oscene e di memorie dolorose, tuttavia sono ben lontano da svelare il mistero di cio` che e` stato e i dubbi invece che diminuire aumentano.

Che cosa ne sara` di me adesso? E della ragazza dagli occhi di gatto? Io l'ho trascinata in questo incubo: e` colpa mia se le capita qualcosa.

"Non ci penssssare, tu ora devi ssssscappare, sssssolo quesssssto. Sssscappa JiYong, ssssscappa lontano o lui ti trovera` e ti uccidera`." esclama la creatura.

Con un movimento poco aggraziato, a causa del suo corpo deforme, l'essere mi si avvicina e mi afferra per una spalla per poi tentare di entrare nel sottosuolo. Tuttavia io mi libero in fretta dalla sua presa e mi allontano da lui con un balzo.

"No, non posso andarmene. Non mi interessa quanto io possa essere pericoloso, io devo assicurarmi che Tal sia al sicuro." ribatto. Solo questo mi importa: che lei sia sana e salva e se per salvarla devo rischiare la vita lo faro`.

"Aiutami a trovarla, aiutami a salvarla." imploro guardando la creatura con disperazione.

L'essere mi osserva per qualche secondo, sembra riflettere sulla mia richiesta.

"Per noi e` ormai troppo tardi." sussurra.

"Ma forssssse possssssssiamo sssssssssssalvare lei." aggiunge annuendo appena.

Nonostante l'incubo che sto vivendo al solo pensiero di poter salvare lei un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra: ho ancora speranza.

 

 

 

 

Buongiorno a tutti!!

Era da secoli che non aggiornavo questa storia, ma ho avuto tutta una serie di ripensamenti a riguardo...

Ho notato un brusco calo nelle recensioni e ho iniziato a pensare che magari stavo tirando troppo per le lunghe e che ormai vi siete stancati di Tal... E` possibile siccome questa e` la seconda storia che parla di lei....

In ogni caso sono qui con un nuovo capitolo...

Spero che vi piaccia e vi invito a recensire, anche solo per mandarmi a cagare....

Grazie mille per l'attenzione

A presto, spero....

Ritorna all'indice


Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2350756