Il canto di Natale

di Yume no_Hana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***
Capitolo 3: *** Terzo parte (Fine) ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***


Prima di iniziare a leggere, vi informo che doveva essere una one-shot, ma l'ho divisa in tre capitoli, perchè era trooooppo lunga, spero che così vi sia più semplice leggerela....

Il canto di natale

Era la notte della Vigilia di Natale a Magnolia, ma nella banca di Fairy Tail ancora c'erano le luci accese.
All'interno della banca, infatti, c'erano il signor Dreyar e Gray, che lavoravano. Il signore biondo contava i guadagni ottenuti quel mese, mentre il moro scriveva tutto ciò che l'altro diceva.
Gray ogni tanto sospirava, cercando di riscaldarsi le mani, ricoperte solo da dei guanti di lana consumati. Non si poteva dire essere vestito bene, aveva un maglione molto vecchio e dei pantaloni sgualciti, macchaiti di fango e polvere. Il tutto completato da un cappotto verde scuro pieno di rattoppi.
-Redfox non ha pagato questo mese, raddoppia le tasse. Mentre la signorina Strauss è in ritardo...- Il biondo lasciò in sospeso la frase, un attimo prima che dalla porta del maestoso edificio comparisse la signorina Strauss, facendo suonare il campanello posto sopra la porta. Una bellissima donna dai capelli bianchi e gli occhi azzurri, questo era Mirajane.
Il moro finì di scrivere e si girò verso l'albina facendole un cenno con la mano e guadagnandosi un'occhiataccia dal suo capo. Il biondo porse una mano all'albina, senza dire niente e senza voltare la testa verso di lei.
La signorina fece un piccolo sbuffo, per poi posare un sacchetto in pelle nelle mani del bancario, che lo avvicinò al suo viso e l'apri, controllando all'interno che ci fossero tutti i soldi richiesti. Lo chiuse e lo mise insieme agli altri, mentre Mirajane si guardava attorno, stupita, ma anche parecchio dispiaciuta.
-Vedo che non ha addobbato niente, anche se è quasi Natale...- disse, più a se stessa che all'uomo. Le pareti della banca erano molto spoglie, le pareti marroni chiare, come il pavimento, mettevano tristezza. Appesi alle pareti c'erano dei quadri ammuffiti, che mostravano dei paesaggi desolati. Niente in quella stanza mostrava che l'imminente arrivo di questa festa.
Il biondo alzò gli occhi dal foglio che stava esaminando, ma solo per un secondo, poi disse:
-Che ci fate ancora qui? Avete pagato, ora andatevene.-
L'albina ci rimase di sasso, tenendo una mano a tenere il coprispalle violetto e l'altra a stringere la lunga gonna con rabbia, stropicciandola pesantemente. Abbassò lo sguardo un attimo, poi si diresse verso la porta, salutando di spalle il moro, che non aveva ancora ricominciato a lavorare. Allora Luxus si alzò, facendo molto rumore e spaventando il povero lavoratore, che riprese subito a lavorare con un gesto fulmineo.
Il signor Dreyar si era parecchio irritato all'arrivo della donna e si vedeva dalla vena pulsante sulla fronte e l'atteggiamento più sprezzante del solito.
"Cosa ne può sapere lei?! Sono cambiato da quando ci frequentavamo..."
Ebbene si, i due fino ai 20 anni di Luxus si frequentavano, andando alle feste di paese per ballare, regalandosi cose romantiche, uscendo per appuntamenti,...Fino a che lui non è cambiato, diventando avido e infimo, venendo odiato da tutta la città, e non solo, per i suoi modi rudi.
Scoccò la mezzanotte, facendo distrarre per l'ultima volta il povero Gray, che si alzò tremolante dalla sedia e si diresse al banco, di fronte al suo capo, che invece alzò la testa, come per dire "Cosa vuoi?"
-E-ecco signore, i-io pensavo che magari domani mi potrebbe dare un giorno libe-libero, essendo Na-natale...- disse con voce tremante il moro, per il freddo e anche per la paura, mentre giocherellava con le dita per tenerle calde. Il suo capo appoggiò il foglio che teneva fra le mani da qualche minuto, mentre un'espressione schifata e meravigliata allo stesso tempo si materializzava sul suo volto. Si alzò, mettendo a posto silenziosamente la sedia, per poi rispondere, con tono acido:
-E perchè mai dovrei darti il giorno libero?! Da quel che ho visto non hai ancora finito!- scaraventò tutti i fogli e le monete che si trovavano sul tavolo sul pavimento con un gesto rabbioso, alzando la voce ad ogni parola. Il moro si allontanò dal banco lentamente, impaurito dalla tempestiva furia del capo.
-Tu domani verrai al lavoro, che ti piaccia o no, e finirai ciò che non hai finito oggi. Non mi importa se è Natale o che altro, queste feste servono solo a perdere denaro!-
Il tono di Luxus non ammetteva repliche, così il povero Gray fece un inchino e se ne andò senza dire una parola in più. Quando si sentì lo scampanellio della porta, Luxus si diresse verso il tavolo dove si trovava la sua borsa e prese il cappotto dall'appendiabiti, dirigendosi poi alla porta e uscendo lentamente da Fairy Tail, chiuse poi il grande portone con il lucchetto, in modo che nessuno potesse entrare a rubare i numerosi soldi contenuti all'interno dell'edificio.
Si diresse verso la via che portava alla sua maestosa villa, ma si trovò davanti un ragazzo dai capelli rosa. Questo era un ragazzo di circa 18 anni, che Luxus aveva adottato qualche anno prima, quando non era ancora diventato...così, il suo nome era Natsu.
-Oh, Luxus, domani organizziamo una festa, ti piacerebbe venire? Viene tutta la città, ci divertiremo tanto!- lo invitò il diciottenne, cortesemente. Peccato che non ricevette una risposta così cortese.
-Perchè dovrei venire ad una festa del genere? Perdo solo tempo!- disse il biondo, per poi proseguire per la sua strada, sentendo solo in risposta:
-DI QUESTO PASSO NESSUNO TI VORRA' PIU' BENE!!!-
Ma lui non tornò indietro, non gliene importava molto di ciò che pensavano gli altri, voleva solo più soldi di quelli che aveva ora. Arrivò davanti alla sua lugubre e maestosa casa e vi entrò, serrando il cancello dietro di lui.
Quando fu all'interno, si tolse il cappotto e appoggiò la borsa, per poi dirigersi nella sua stanza da letto. Si mise il pigiama, che sarebbe una lunga vestaglia e si mise a letto, addormentandosi subito.
Circa mezz'ora dopo si svegliò di soprassalto sentendo uno strano rumore, una specie di tintinnio lugubre. Accese la candela che si trovava sul comodino alla sua destra e vide che dai piedi del letto spuntava qualche ciuffo bianco. Poco interessato a ciò che potevano essere, fece per riaddormentarsi, ma una voce squillante lo sgridò:
-Nipote ingrato! Ti devo parlare, quindi vieni qui!-
Quella voce così familiare a quella di una persona che conosceva gli fece cambiare idea, facendolo poi alzare e guardare dove si trovavano quei ciuffi bianchi. Vide qualcosa che gli fece sgranare gli occhi, sconvolto. Vide il suo defunto nonno, Makarov, che lo guardava in un modo tutt'altro che rassicurante, con ai polsi e alle caviglie delle catene.
Luxus rimase per un pò a contemplare quella bassa figura, così reale, ma allo stesso tempo così idilliaca.
"Il vecchiaccio è morto, come fa ad essere qui?"
-Luxus, nipotino mio, sai che non sono stato molto buono durante la mia vita...e guarda come mi sono ridotto...-disse con un velo di tristezza il vecchio, alzando le braccia in modo da far vedere ancora di più le catene già evidenti. Rimase in silenzio per qualche secondo, poi riprese con uno sospiro stanco:
-Anche tu farai la stessa fine, se continuerai così...-
A quello Luxus si lasciò scappare una risata, per prenderlo in giro, non credeva minimamente a ciò che vedeva, a ciò che sentiva, a tutto. Doveva essere solo un sogno.
-Non prendermi in giro...-lo sgridò ancora il nonno, quando lui si rimise a letto, ma il biondo rispose solo con un "si, si".
-Pensavo che io sarei riuscito a farti cambiare, ma mi pare che non serva a nulla...Stanotte verranno da te tre spiriti del Natale, ti aiuteranno nella tua conversione.-
Con questo scomparve in una nuvola di polvere, mentre Luxus si addormentava, sperando sogni tranquilli.
Questi non arrivarono, perchè circa un quarto d'ora dopo, sentì un dolore all'orecchio, ceh lo fece svegliare. Si trovò davanti una ragazza molto bassa (e piatta) dai capelli azzurri, legati con una fascia arancione, lo stesso colore del corto vestito a fascia che indossava. Sorrideva impertinente, con un vecchio libro sottobraccio.
-L-lei chi è?-chiese Luxus, dopo essersi stropicciato gli occhi assonnati. Lei aprì il libro e lesse un paio di righe, per poi rispondere:
-Io sono Levy, lo spirito del Natale passato. Ti mostrerò quando il Natale per te era ancora sinonimo di gioia. Su, seguimi!- disse squillante, tirando per un braccio il biondo per portarlo di fronte alla finestra. Saltò nel vuoto e dato che teneva ancora l'uomo, saltò anche lui. Si ritrovarono a volare in una specie di canale dai colori arancio e gialli, fino ad arrivare davanti ad una porta parecchio rovinata. Porta che Levy aprì, spingendo all'interno l'altro.
Davanti a loro si ergeva una casetta molto graziosa e semplice, da cui proveniva odore di biscotti e cioccolato. Lo spirito gli fece cenno di entrare e lui passò attraverso la parete, trovandosi davanti dei bambini che giocavano con un trenino, con accanto degli adulti che sorridevano.
"Ma quello...sono io..." pensò, tentando di toccare il viso di quel bambino biondo così vispo e felice, passandoci però attraverso. Ritirò la mano, spaventato, e si mise in un angolo della stanza, guardando tutti i presenti.
-Eravate davvero felici, ne?- gli disse in tono canzonatorio l'azzurra. Lui non rispose, ma fece un intercettibile cenno d'assenso, cosa che però la soddisfò.
All'improvviso la porta della casa si aprì, mostrando la piccola figuar di Makarov, che si diresse al tavolo senza nemmeno chiudere la porta, facendo così entrare neve dall'ingresso. Arrabbiato e disgustato, stravolse tutto ciò che si trovava sulla tovaglia, portando via Luxus, tra le lacrime della madre di lui, che non voleva essere allonatanata dal figlio.
-Perchè lo ha fatto?- chiese l'azzurra, anche se sapeva già la risposta. Lui deglutì e rispose, con un filo di voce:
-Mi disse che l'aveva fatto per il mio bene...aveva ragione, il Natale è solo uno spreco di tempo e denaro.- finì convinto, mentre lo spirito sospirò.
Poi fu buio totale e Luxus si trovò nella sua stanza, da solo. Si mise a ridere, e rimase per terra per un pò, continuando a ridere. Infine si alzò e si mise a letto, sussurrando:
-Era tutto un brutto sogno, adesso dormirò tranquillo...-






Angolo dell'autrice che adora/odia il Natale (°3°)
Siete stati bravi ad arrivare fin qui!
Come avrete capito, tutti i personaggi sono OCC, completamente (un buon esempio è il caro Gray)...
Con i loro caratteri originali non sarei riuscita ad adattarli alla storia... DX
Ultima cosa prima di andare al prossimo capitolo, al posto di Levy, ci doveva essere Wendy, ma dato che mi serviva una bambina, ho cambiato XD
Spero vi piaccia! Recensite!

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Capitolo 2
*** Seconda parte ***


Ecco il secondo capitolo!!!


Neanche stavolta dormì a lungo, mezz'ora al massimo, che qualcuno lo chiamò.
-Luxus...Luxus...Luxus...Luxus...LUXUS!-solo all'ultimo richiamo si svegliò, di soprassalto, come chiunque ad un urlo del genere si sveglierebbe. Rimase a guardare la ragazza dai corti capelli bianchi che si trovava davanti, associando la sua figura a quella di Mirajane.
-Bene, ti sei svegliato...-si interruppe la ragazza, mettendo le mani sui fianchi e tirandosi indietro il ciuffo che le era finito sugli occhi con uno sbuffo- Piacere,io sono Lisanna, e tu sei Luxus, dico bene? Ti devo mostrare il Natale di oggi, essendo lo spirito del Natale presente. Ti pregherei di seguirmi.-
Il biondo sbuffò, per poi dire, con fare parecchio annoiato:
-Non ho intenzione di fare un sogno come quello di prima. Torno a dormire.- ma non potè seguire i suoi piani perchè sotto di lui si aprì una buca. Si ritrovò in un cortile in cui c'erano molte persone. Riconobbe immediatamente la figura di Natsu, che teneva fra le braccia una ragazza dai capelli biondi.
Si avvicinò ai due abbastanza per sentire i loro discorsi.
-Natsu, è un vero peccato che tuo padre non venga...-sul viso della ragazza si dipinse un'espressione delusa-...Così ci saremmo potuti conoscere...-
Natsu la strinse più forte, posando il mento sulla sua spalla e lasciando uno sfuggente bacio sul suo collo, facendola sorridere.
-Già, mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando ti avrei presentata a lui come mia fidanzata, Lu...anche se, in fondo, a lui non interessa molto di me...-
Quando finì la frase, lasciò andare Lucy, lentamente. Lei, sorpresa di non sentire più quel contatto, si voltò di scatto verso di lui, ma non disse niente, conscia che la tristezza del rosato lei non poteva curarla.
-Non lo sapevo...- disse Luxus, con gli occhi sbarrati, mentre cercava di guardare la figura della ragazza, quasi in preda alle lacrime, e quella del figlio, con gli occhi bassi. Lisanna si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla, in modo da richiamare la sua attenzione, per poi sorridere e indicargli una casa nella vicolo.
Il biondo entrò attraverso la parete e sgranò gli occhi. Davanti a lui c'erano Gray e la sua famiglia, formata dalla moglie Jluvia e dai due figli, Romeo e Wendy.
Cercavano di accendere il fuoco con pezzi di legno trovati nel bosco forse quella mattina, dato che erano ancora umidi, e mangiavano tozzi di pane ammuffiti. Gray sembrava stanco, dato che non riusciva a tenere gli occhi aperti, se ne accorsero anche Luxus e Jluvia, che disse:
-Caro, sei sicuro che non puoi avere il giorno libero domani? E' molto importante per i bambini.- lo stava quasi supplicando, mentre gli spostava le ciocche scure dietro l'orecchio. Lui rispose che se non fosse andato a lavoro, il signor Dreyar l'avrebbe lincenziato.
A quella frase, Luxus sussultò.
Vicino al padre sedeva un bambino sui 12 anni, che tossì rovinosamente, facendo spaventare molto i genitori, che si avvicinarono subito a lui.
-Romeo, tutto bene?-dissero all'unisono, anche se sapevano che non era così. Il bambino annuì, senza forze. Adesso che Luxus lo guardava bene, era parecchio pallido in volto e aveva profonde occhiaie violacee sotto gli occhi.
-Cos'ha?- chiese il biondo allo spirito, conscio che sapesse la risposta. Lei si avvicinò al bambino, cercando di accarezzargli la fronte bianca, e rispose:
-Bronchite, è così d quando è nato.-
-E le medicine?-
-Sono troppo costose, non riuscirebbero mai a pagarle, e così lui non vivrà a lungo.- da quel momento i due "intrusi" si zittirono, aspettando una qualsiasi mossa della famiglia. Romeo, curioso, chiese con fare innocente come mai il padre non potesse stare con loro, e Gray rispose che era colpa del suo capo.
-Quel maledetto!- aggiunse, ma fece arrabbiare il figlio, che gli disse:
-No, papà, non si fa! Non si chiede a Dio di maledire qualcuno, Dio è buono...Che Dio benedica tutti quanti...- unì le mani a preghiera, mentre chiuse gli occhi e si addormentò sulla sedia.
In quel momento sotto si Luxus si aprì la stessa buca che lo aveva portato lì, facendolo tornare nella sua camera. Si sedette sul letto, tenendosi la testa fra le mani, mentre rifletteva.
"Quel bambino...sta per morire...sono tutti infelici a causa mia..."
Stavolta rimase sveglio, aspettando lo spirito che, era sicuro, sarebbe arrivato. Bastarono un paio di minuti e da una nuvola di fumo comparve una figura incappucciata.
L'uomo deglutì, quando la figura si avvicinò a lui, togliendosi il cappuccio e mostrando la folta chioma rossa.
-Tu...sei lo spirito...del Natale futuro?-
La rossa annuì convinta, allontanandosi da Luxus.
-Io sono Erza, seguimi.- non disse altro.
All'improvviso, furono in uno strano corridoio con tante porte. Erza cominciò a camminare verso una meta ignota. Su ognuna c'era una targhetta dorata, con una scritta incomprensibile. Luxus chiese come mai ci fossero così tante porte e lei fermò la sua camminata.
-Il passato è ormai passato, non si può cambiare, ma il futuro deve ancora succedere...-
"e quindi è possibile farlo." finì la frase Luxus.
Ricominciarono la loro camminata, fino ad arrivare davanti ad una porta, che diversamente dagli altri, aveva la targhetta in legno ammuffito, pieno di tarli e muschio.
-Entra.-
Luxus aprì la porta e vide che si trovavano ai confini del bosco. C'erano molti alberi non curati e malati, con rami e foglie parecchio rovinate. In mezzo a quella "radura" c'era una grande fossa, dove vicino chiaccheravano ferneticamente quelli che sembravano tre uomini.
-Finalmente è morto, quel bastardo.- disse quello con una folta chioma mora, mentre guardava all'interno della fossa, ridacchiando. Quello vicino a lui si unì alle risate.
-Hai ragione Gajeel, quel bastardo è finalmente morto. Adesso ci prenderemo tutto il suo denaro e i suoi tesori.- mentre rideva, la chioma verde si spostava a destra e sinistra.
Vicino a loro, una specie di armatura cercava in una borsa un piccolo oggetto, finchè non lo trovò e lo tirò fuori, facendolo vedere agli altri due.
-Ecco la chiave, baby.-
"Ma quella...è la chiave di casa mia!"
La rabbia si espanse in Luxus, che stava per dare un pugno a quelli che un tempo erano i suoi migliori amici, ma fu fermato dallo spirito, che gli fece segno di restare al suo posto. I tre ricominciarono a parlare.
-E poi, Fried, sei riuscito a rubargli Mirajane da sotto il naso, no?!-
Luxus cercò di sentire cosa stessero dicendo dopo, ma si erano messi a sussurrare. Se ne andarono e i due si avvicinarono alla fossa.
Il biondo dette un'occhiata dentro, vedendo all'interno quella che sembrava una vecchia mano, mezza coperta dalla terra. Rimase a fissarla per qualche minuto, pensando.
-Questa è una tomba, vero?-
Lo spirito annuì.
-Di chi è questa tomba?- sapeva la risposta, ma voleva che la negassero. Si voltò verso Erza, che lo indicò con la mano.
-La tua.- lo spinse nella fossa e poi Luxus vide il nulla.





Angolo dell'autrice (°3°)
Stavolta al posto di Lisanna ci doveva essere Lucy, ma non essendo fan della Nali, ho dovuto cambiare....
Devo dire che il personaggio di Erza in queste vesti mi piace molto °///°
Ma vi lascio al terzo capitolo! Recensite!

 

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Capitolo 3
*** Terzo parte (Fine) ***


Ecco il terzo e ultimo capitolo!!!!

Si svegliò grondante di sudore nel suo letto e rimase a guardare il soffitto per qualche minuto, ansimante. Voleva la prova che fosse ancora vivo, che era ancora nella
sua camera.
Alla fine si alzò ad aprire la finestra, vedendo che era mattina.
-La mattina del giorno di Natale...- un sorriso fece capolino sul suo volto, facendolo divertire. Si vestì in tutta fretta e scese con molti soldi nelle tasche, cercando però di non farlo vedere.
Per la strada si imbattè in Natsu, che stava per passargli davanti senza nemmeno calcolarlo, ma lui lo fermò:
-Natsu, ho cambiato idea. Verrò alla festa, e poi voglio conoscere la tua fidanzata.- l'espressione di Natsu era tra il confuso, lo stupito e qualcos'altro. Di certo si stava chiedendo come sapesse di Lucy.
-Va b-bene... Lu-luxus, stai bene?- balbettò il rosato, ma lui rispose che stava bene e si congedò dicendo che doveva fare qualcosa. Fece ciò che doveva fare e andò alla casa di Gray, nel momento in cui l'uomo stava per andare alla banca.
-Signore, che ci fa qui?- chiese spaventato il moro. Luxus gli sorrise e lo fece entrare in casa, spingendolo. Quando Jluvia lo vide, rimase immobile, ma lui si avvicinò e le diede un sacchettino in pelle.
Jluvia lo aprì lentamente, con l'aiuto del marito, e gli occhi le si illuminarono alla vista di ciò che c'era all'interno.
-Ma...questi soldi?...-
-Per la vostra famiglia e per Romeo, dovrebbero bastare per le cure.-
-Si!- risposero all'unisono i due coniugi, contentissimi. Si avvicinarono anche i due bambini, che abbracciarono Luxus e giocarono con i giochi che lui aveva portato per loro.
Quando si fece sera, andarono tutti insieme alla festa.
Quando Luxus arrivò, davanti a lui si catapultò Natsu, con dietro Lucy.
-Luxus, lei è Lucy, la mia fidanzata, ecco...- era così eccitato che non sapeva che dire e, per rimediare, balbettava frasi sconnesse. Invece Lucy, con le guance rosse per l'imbarazzo, restava in silenzio.
-E così tu sei Lucy?...- disse Luxus. Lei annuì velocemente, e allora lui le prese le mani.
-Prenditi cura di mio figlio.-
Natsu rimase a guardarlo, ma poi sorrise, mentre Lucy diceva:
-Ce-certo!- la loro felicità non poteva avere eguali. Si allontanarono sorridendo e con le mani intrecciate, mentre vicino a Luxus comparve Mirajane, che lo stava
squadrando a fondo. Luxus fece finta di non notare lo sguardo insistente di lei, ma poi non resistette più.
-Signo...Mira, vorreste ballare con me?- le guancie dell'albina si arrossarono, mentre balbettava un "si", che lo fece sorridere. Ballarono insieme tutta la notte, felici.
Intanto da sopra un tetto li guardavano i tre spiriti, che pensavano che Romeo aveva ragione a fare quell'augurio.
-Che Dio benedica tutti quanti...- disse Erza. A quella frase Lisanna e Levy si voltarono verso di lei e annuirono.
Luxus, in mezzo alla folla, ripetè la frase.
-Già, che Dio benedica tutti quanti...-



Angolo dell'autrice
Che dire?
Mi sono divertita parecchio a scrivere questa fic ^^ Luxus è anche uno dei miei personaggi preferiti, quindi...
Avrei voluto mettere personaggi come Gerard o Mavis, ma visto che la trama non li richiedeva non ho potuto... *^*
Spero vi sia piaciuto leggerla quanto a me è piaciuto scriverla, recensite per dirmi la vostra opinione...
Bye° da Ada-chan (°3°)

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