Love and Honey

di mikieyuri1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo incontro ***
Capitolo 2: *** a scuola... ***
Capitolo 3: *** Sora il presidente del consiglio ***
Capitolo 4: *** A casa di Shade (parte 1) ***



Capitolo 1
*** Il primo incontro ***


E' da quando sono nata che sono stata promessa ad un ragazzo che non ho mai conosciuto, l'unica cosa che so è il suo nome: Shade, ma da oggi l'ho incontrerò e saprò che tipo di ragazzo è, i miei me ne hanno parlato bene, ma lo voglio vedere con i miei occhi. 
In questo momento sono nella limousine che mi porterà nella casa del mio futuro fidanzato...fidanzato, che strano dirlo, non ho mai avuto un fidanzato, il mio pensiero era solo per lui e per questo giorno speciale, ho sempre pensato a lui come al mio principe azzurro che mi salverà dalla mia vita monotoma. La macchina sì fermò all'improvviso davanti a una villa bianca con un grossissimo giardino ben curato e ben rifornito di fiori e mille farfalle di colori diversi che volavano sopra al prato,la portiera vicino a mio padre si aprì all'improvviso e si mostro un signore sulla quarantina d'anni che ci chiedeva di uscire dalla limousine, mio padre allora uscì e poco dopo uscì anch'io, l'uomo che ci aveva aperto la portiera ci fece strada nella villa e ci porto in una sala grande di color crema con un camino acceso e in mezzo c'erano due divani grandi di color beige, le due persone che erano sedute appena ci sentirono entrare si avvicinaro e l'uomo della stessa età di mio padre mi si avvicinò e mi abbraccio 
PS: -E' un piacere conoscerti Rein, ti vorrei presentare mio figlio Shade Eclipse-
Io rimasi in silenzio, lo guardavo soltanto, era un ragazzo un pò più alto di me, aveva dei bellissimi capelli color cobalto e degli occhi blu come l'oceano, era vestito con dei jeans scuri e una camicia blu, era bellissimo
S: -E' un piacere conoscerti, sai volevo conoscerti da tanto tempo, però non ero preparato a tutta questa bellezza-
Arrossì di colpo, li piacevo sul serio, per fortuna avevo comprato questo vestito per l'occassione, era un vestito azzurro e blu  abbastanza lungo, indossavo dei tacchi bassi bianchi e avevo uno scialle verde che mi copriva le spalle e infine mi avevo legato i miei lunghissimi e bellissimi capelli blu
R: -g-grazie anche lei sta bene-
M'inchinai era un ragazzo gentile ed elegante, non potevo chiedere di meglio, mio padre e il signor Eclipse uscirono dalla stanza lasciandoci da soli, ero agitata e non mi uscivano più le parole di bocca ma dopo mezz'ora di silenzio riusci a formulare una domanda
R: -bhe...ecco...se posso chiederle, cosa le piace fare? A me piace uscire con le amiche e aiutare gli animali indifesi-
Lo guardai sperando di non averlo annoiato, mi continuò a guardare con il suo sguardo profondo da farmi sentire nuda, improvvisamente si avvicino e mi prese per le spalle
S: -a me piace tanto....- mi butto sul divano e mi sussurrò all'orecchio - fare sesso-
In quel preciso istante mi baciò con la forza, mi rubò il mio primissimo bacio, ma chi era quella persona che era davanti a me, non era la persona con cui avevo parlato prima, era una persona completamente diversa, cercai di toglierlo da sopra di me, ma era troppo forte per me, mi lecco il collo e mi abbasso il vestito facendoli vedere il regiseno di pizzo bianco
S: -uaoh....hai delle tette grandissime...mi viene voglia di toccarle-
R: -m-ma perchè lo fai?- iniziai a piangere, non volevo che succedesse tutto cosi velocemente
S: -perchè sei la mia ragazza, tu ora appartieni a me-
A quelle parole non riuscì più a resistere e li diedi uno schiaffo sulla guarcia, dal dolore lui si appoggio la mano 
R: -io non sono un oggetto, non puoi farmi delle cose che non voglio, sei solo uno stupido- si alzò dal divano e si diresse davanti alla porta -io volevo tanto conoscerti...da così tanto tempo aspettavo questo giorno...e ora scopro che sei un maniaco, basta non voglio più vederti, annullero il nostro fidanzamento, addio Shade-
Uscì dalla sala e andai a cercare mio padre, non potevo credere che avevo aspettato per sedici lunghissimi anni una persona come lui, ecco mio padre e il signor Eclipse
R:- papà voglio tornare a casa- le lo dissi gridando e cercando di non piangere
PR: -come mai così all'improvviso? -
R: -voglio solo ritornare a casa-
PR: -va bene, mi dispiace David-
PS: -va be, ci vediamo-
PR: -ok, andiamo-
Uscimmo e prendemmo la limousine che in mezz'ora ci portò a casa, ero così arrabbiata e imbarazzata che andai a farmi un bagno nella mia vasca a idromassaggio, il bagno mi tolse solo la rabbia, l'imbarazzo lo avevo ancora, era come se riuscissi a sentire le sue mani ancora sul mio corpo, sarà difficile dimenticarlo. Intanto a casa di Shade, stavano cenando quando il padre li fece la fatidica domanda
PS: -Shade che cosa hai fatto a Rein oggi? Quando lo vista era scoinvolta-
S: -...-
PS: -ti ho fatto una domanda, esigo che tu risponda- alzò la mano per picchiarlo quando la madre sì intromise
MS: -ti prego, caro non picchiarlo...ti prego- disse piangendo mettendosi davanti al figlio per proteggerlo
S: -basta...io esco-
PS: -aspetta tu...chi ti ha detto che puoi uscire-
Non lo ascoltai, andai nel garage e presi la mia moto color blu e mi diressi in centro
S: -"cazzo non è colpa mia se quella li è sensibile, è formosa, è bella....che mi ha fatto alzare il mio amico li in basso"- presi il cellulare e digitai un numero -ciao  Eliza sei libera tra mezz'ora....sì, ci incontriamo allo stesso posto...ok ciao- chiusi la chiamata e misi via il telefonino -"giuro che farò mia Rein Solair"-

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Capitolo 2
*** a scuola... ***


Era già passata una settimana da quando avevo incontrato Shade, continuai ad andare a scuola, la mia scuola e un collegio femminile, sarebbe stato difficile trovare un ragazzo decente.
< Lunedì mattina>
R: Papà io vado
Dissi a mio padre che come al solito stava nel suo ufficio
PR: aspetta Rein, ti accompagno a scuola oggi
Cosa? Mio padre che mi accompagna a scuola.....non è che sta per finire il mondo, infondo non mi ha mai accompagnato mai a scuola, di solito mi porta il mio fidato maggiordomo Alfred 
PR: andiamo se no arriviamo in ritardo
Mi trascina in macchina e partimmo, passarono cinque minuti e arrivammo davanti alla mia scuola, ma l'autista non si fermò
Re: mi scusi abbiamo appena passato la scuola
PR: lo sa....li ho dato io l'ordine di non fermarsi
R: ma....ma perché?
PR: perché da oggi andrai in una scuola mista
R: come in una scuola mista
PR: ecco siamo arrivati
Vidi un grandissimo edificio color turchese,  tantissimi ragazzi e ragazze che entravano nella scuola, alcuni si fermavano a guardare la mia limousine.
Mio padre usci e mi fece segno di uscire anch'io,  così feci. I ragazzi mi guardarono con stupore, diventai rossa e andai vicino a mio padre
R: papà mi fissano tutti
PR: tranquilla, andiamo in segreteria per avere la tua divisa
Andammo ma ancora i ragazzi non mi toglievano gli occhi di dosso
Ragazzo1: avete visto...sarà una nuova studentessa
Ragazzo2: lo spero
S: che avete da urlare così di prima mattina
Ragazzo1: Shade...è appena arrivata una nuova alunna...ed era bellissima
S: bellissima eh
Intanto Rein aveva preso la sua divisa e se l'era messa, era bellissima, aveva il fiocco blu e la divisa di color azzurro e bianco e le scarpe nere. La preside mi mostrò la mia classe, entrò prima lei e mi disse di aspettare.
Pre: ragazzi, ascoltate da oggi avrete una nuova compagna
S: "allora è nella mia classe questa bellezza"
La preside mi fece segno di entrare, quando entrai mi presentai alla classe con un filo di rossore in faccia
S: "cosa ci fa Rein in questa scuola, non doveva essere nel collegio femminile"
Pre: Rein in questa scuola c'è una regola importantissima,  ogni ragazzi deve sedere a banco con un ragazzo
In quel momento tutti i ragazzi mi guardavano e alcuni mi chiedevano pure di sedermi con loro, non si ricordavano che avevano già le compagne di banco
S: Bright mi fai un favore
B: so cosa vuoi...va bene
S: grazie amico
Ci scambiammo di posti, volevo che Rein fosse la mia compagna e Bright non aveva nessuna compagna di banco
El: ma Shade perché non vuoi restare con me di banco
S: mi dispiace dolcezza ma ora il mio obiettivo è un altro
In: la infondo c'è un posto libero
Mi avviai nel posto che l'insegnante mi avava indicato, non vidi il viso del ragazzo che era vicino al mio banco perché stava guardando fuori
R: piacere di conoscerti io mi chiamo Rein Solier e sarò la tua vicina di banco
Mi sedetti e lui allungò la mano sulla mia coscia
S: il piacere è mio...Rein 
Si girò e quando vidi quel viso rimase scioccata, perché proprio lui. Cercai di parlare ma lui mi mise una mano sulla bocca
In: ragazzi andiamo nel laboratorio di scienze,  faremo l'esercizio nel libro
Tutti uscirono tranne noi due, non ci videro neanche, l'unico che ci guardò era un ragazzo dai capelli castani, ma se ne andò subito dopo che Shade li disse di andarsene e di chiudere la porta
S: ora che siamo solo io e te, mi voglio proprio divertire
Tirò fuori un pezzo di stoffa, sembrava una bandana e me la lego in bocca in modo da non parlare, poi con un po si scoch mi legò le mani e mi mise sopra di lui, io continuai a cercare un modo per liberarmi ma era tutto inutile. Iniziò a leccarmi il lobo dell'orecchio mordendolo e lanciandomi dei respiri caldi su di esso, poi andò sul collo e li iniziò a lasciarmi dei segni e intanto iniziò a toccare il mio seno che piano piano i miei capezzoli diventavano più duri, lo sentii eccitarsi di più da quel coso che era sotto di me. Mi alzò la divisa e mi slacció il ragiseno per iniziarmelo a leccare e mordicchiare tutto, non volevo sentirmi eccitata ma non c'è la feci e iniziai a fare dei piccoli gridi di piacere.
S: lo sapevo che ti piaceva....sei una ragazza che ama questo tipo di cose
Lo guardai con faccia supplichevole di smettere ma lui continuò, con una mano percorse tutto il mio corpo arrivando alla gonna, andò sotto e quando stavo per chiederli di smetterla iniziò a torturare la mia verginità con le sue dita
S: se vuoi urlare...urla tanto qui il padrone sono io cosa voleva dire, che anche se urlava nessuno sarebbe venuto a salvarla.
Mi tirò su mi appoggio sulla sedia legandomi le braccia e le gambe sulla sedia. Si avvicino vicino alla mia verginità e iniziò a leccarla, io rossa e ansimante continuai a fare piccoli gridi di piacere che poi iniziarono a diventare grandi.
R: ahhhhh....basta....ti prego
S: so che ti piace se no non ti saresti bagnata così tanto 
Ormai mi ero arresa, non sapevo cosa fare, il piacere che mi dava era troppo. Ma quando avevo deciso di rinunciare lui si fermò si alzò e iniziò a parlare
S: non andrò avanti fino a quando non lo vorrai tu....ma ti giuro che quando me lo chiederai ti porterò in paradiso
Inizia a slegarmi, non capivo perché non aveva continuato, infondo ero completamente a sua completa disposizione, anche se non avrei voluto.
R: perché ti sei fermato?
Dissi intanto che mi ricomposi
S: tanto tornerai da me supplichevole di averne ancora, e li non mi fermerò
R: come fai ad esserne così sicuro, io non lo vorrò mai più
Dissi scappando, non sapevo che cosa mi stava succedendo ma volevo ancora quel calore....no, non devo più pensarci
S: tanto ritornerai da me

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Capitolo 3
*** Sora il presidente del consiglio ***


Ero rientrata a casa da quasi un'ora ma sentivo ancora il suo calore sulla mia pelle, non riuscivo a capire perché,  mi ero pure fatta un bagno ma non era servito a niente. Non dissi niente ne a mio padre ne a mia madre. Passai la notte quasi tutta sveglia e il giorno dopo mi accompagno di nuovo il mio fidato maggiordomo Alfred
Al: signorina siamo arrivati
R: grazie Alfred 
Mi girai e andai a sbattere contro qualcuno facendolo cadere
R: scusa, non volevo
So: non ti preoccupare, tu devi essere la nuova arrivata....Rein giusto?
R: si, tu chi sei?
So: mi chiamo Sora e sono il presidente del consiglio
Sora è un ragazzo dell'ultimo anno, ha gli occhi di un blu e i capelli neri era abbastanza alto ed era anche robusto
R: ma perdi sangue dalla mano
So: non i preoccupare, non è grave
R: non è vero, potrebbe infettarsi
Li presi la mano e lo trascinai in infermeria, in quel momento mi aveva visto Shade la scena innervosito
Bri: Shade quella non è la nuova ragazza 
S: zitto
Bri: nervosetto
Intanto in infermeria Rein disinfettava la ferita di Sora
So: ahhh....
R: s-scusa...farò più piano
So: "quanto è carina...eh ma cosa sto pensando"
R: ecco...ho finito, e scusa ancora
So: non ti devi scusare e grazie
S: ciao Rein
Quella voce mi fece rabbrividire, non volevo vederlo, ma anche se non lo vedevo adesso lo dovevo vedere per forza in classe
S: presidente mi vuole rubare la ragazza
Mi prese e mi abbracciò da dietro, quel abbraccio era come una morsa per me però non volevo piangere, non volevo che l'avesse vinta.
So: non stavo facendo niente con la TUA ragazza
Si guardarono con sguardo di sfida,  prima che Shade mi portò via, la sua stretta era cosi forte che iniziò a farmi male la mano
R: Shade...mi fai male la mano
S: ah....scusa
Mi guardò con sguardo sorpreso e allo stesso tempo triste, non avevo mai visto Shade con quello sguardo,  anche se lo avevo visto poche volte
S: non ti devi più avvicinare a quel ragazzo, capito?
R: eh ma perché? 
S: perché te lo dico io
R: la persona che non dovrei avvicinarmi sei solo tu
Dissi arrossendo, non riuscivo a capire ma standoli vicino sentivo ancora quelle senzazioni che avevo provato ieri, all'improvviso si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò 
S: non vuoi ancora di quello che hai ricevuto ieri
Mi allontanai e risposi arrabbiata
R: non lo vorrei neanche per idea....tu mi fao schifo, sai solo far soffrire la gente. Chissà quante ragazze hai ridotto così
A quelle parole diventò all'improvviso serio 
S: tu sei diversa dalle altre, non lo hai ancora capito....ieri ti ho trattato cosi solo perché sei speciale...alle altre anche se non vorrei parlarne ho fatyo una scopata e via, invece di te voglio tutto
Cosa? Non riuscivo a capire se quelle parole dovevo considerarle positive o negative. Cosa voleva dire che voleva tutto di me....ma allora mi ama?
Passai la giornata con questo dubbio in testa quando finirono le lezioni l'insegnante mi disse che mi volevano nell'aula del consiglio. Quando arrivai bussai e mi rispose una voce maschile. Entrai e vidi Sora
R: Sora...allora sei tu che mi hai chiama
So: si...sai
Senti chiudere la porta a chiave, mi girai e vidi due ragazzi anche loro dell'ultimo anno
Ragazzo: e veramente bella questa ragazza nuova
Ragazzo1: dai sbrighiamoci
R: ma cosa sta succedendo? Chi sono questi ragazzi?
So: mi dispiace ma devo farlo, devo vendicarmi su Shade
I due ragazzi mi presero e mi trascinarono sul divano che era in quella stanza
R: perché ti devi vendicare con Shade? Cosa ti ha fatto?
So: tu non capisci....lui si è fatto la mia ragazza e lei mi ha lasciato devo farlo soffrire  come ha fatto soffrire me e tu sei proprio adatta per questo compito
I ragazzi che prima mi stavano tenendo iniziarono a togliermi la divisa e mi legarono le braccia dietro la schiena. Iniziarono a baciarmi e ha palparmi le tette con forza, Sora invece all'inizio mi guardò soltanto poi sposto i due ragazzi e iniziò a baciarmi dappertutto, non era come Shade, non sentivo il calore che mi dava lui, non provavo neanche piacere. Le sue mani percorsero tutto il mio corpo arrivano vicino alla mia intimità, infilò prima un dito per poi aumentare, sentivo dolore.
R: b-basta....non voglio
Ragazzo: Sora ora tocca a noi
Ragazzo1: vero facci divertire anche noi
I due ragazzi si abbassarono i pantaloni per mostrarmi i loro membri duri si stavano avvicinando quando un ragazzo sfondó la porta...era Shade
S: lasciate andare la ragazza
Sora guardò Shade e sorrise malignamente
So: mi dispiace ma sei arrivato troppo tardi
Shade furioso diede un pugno a Sora e lo fece andare dall'altra parte della stanza, prese Rein in braccio e la portò via. Mi portò nella sua macchina e partimmo. 
S: te lo avevo detto di stare attenta con lui ma tu non mi hai ascoltato
R: scusa...grazie per avermi salvato
Quel grazie colpi al cuore di Shade, era la prima volta che Rein lo ringraziava e lo rese felice




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Capitolo 4
*** A casa di Shade (parte 1) ***


Arrivarono davanti a casa di Shade, Rein era ancora traumatizzata e non riusciva a muovere neanche un muscolo. Shade la prese in braccio e la portò in casa dove poco dopo arrivarono due domestiche
Dom: signorino cosa è successo alla signorina
S: fatele fare un bagno e dopo portatela in camera mia
Dom1: certo, signorina ci segua
La portarono nel bagno, io andai nella mia stanza e mi cambiai, arrabbiato sbattei il pugno contro l'armadio, come si era permesso quel figlio di puttana a fare del male alla sua Rein....poteva far del male a tutte le ragazze del mondo tranne a Rein.
Passo quasi un quarto d'ora quando sentii le domeniche aprire la porta e parlare
Dom: signorino li abbiamo portato la signorina
S: grazie, mio padre è in casa?
Dom: no signorino, è partito stamattina con sua madre, ha detto che tornera tra una settimana
S: ok grazie "quel cavolo di mio padre fa sempre quello che vuole, lascia  pure suo figlio a casa da solo....ma questa volta a fatto bene ad andarsene
Disse guardando Rein, la prese in braccio e la portò sul letto
Dom: signorino vuole che le prepariamo la cena
S: si ma portatela qua, e fate qualcosa di caldo
Dom: va bene
Le domestiche se ne andarono e Shade si avvicinò a Rein, era ancora in accappatoio
S: non ho un pigiama per te ma la mia maglietta ti starà perfetta
Andò a cercare una maglietta abbastanza grande e ne trovò una blu
S: ecco...tieni
Le la porse ma Rein non riusciva neanche a muovere un muscolo, Shade vedendola in quello stato si arrabbió di più,  come aveva potuto quel ragazzo ridurre così la sua Rein.
S: se...vuoi...te la metto io
Non ricevette nessuna risposta, si avvicinò a lei e le tolse l 'accappatoio per poi metterli la maglietta.
S: mi dispiace, e tutta colpa mia se ti è successo questo...non doveva farti questo
Dopo mezz'ora arrivarono le domestiche con un carrello con sopra due piatti di brodo fumante. Li lasciarono li e se ne andarono presi il piatto di Rein e cercai di imboccarla, era un po difficile ma ce la fai.
S: dai Rein devi bere
Rein non reagi neanche non voleva più vivere allora Shade ebbe un idea, bevve l'acqua senza digerirla e le la passò baciandola. A quel bacio Rein si sveglio dallo shock, sentiva le labbra di Shade sulle sue e quando apri gli occhi lo vide davanti a lui. Quel bacio era bellissimo, era stupendo non voleva più staccarsi, ma dovettero per riprendere fiato
S: Rein...stai bene?
R: si...grazie
S: bene ora riposati, io vado nella stanza accanto
Disse alzandosi per andarsene, ma Rein lo prese per la maglia e lo trattenne
S: Rein c'è qualcosa che non va
Si girò e Rein lo baciò, era un bacio dolce quando si staccarono Rein iniziò a parlare
R: ti prego fammi tua

Ciao cari lettori e BUON NATALE  che cosa fate oggi di bello? E che cosa avete ricevuto, io i libri di hunger games, un enciclopedia sui gatti che sono i miei animali preferiti oltre i cani.
Di nuovo Buon Natale e Felice Anno Nuovo
 

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