Un po' di fluff Natalizio

di Mari Lace
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Osaka ***
Capitolo 2: *** Tokyo, Casa Nakamori ***
Capitolo 3: *** Tokyo ***
Capitolo 4: *** Tokyo, Sorpresa ***



Capitolo 1
*** Osaka ***


-Finalmente sei arrivato, stupido! Si può sapere dove sei stato?!-
-Mentre venivo sono rimasto coinvolto in un caso di furto, ho acciuffato il ladro facilmente e...-
-Sei sempre il solito!- sbottò Kazuha, amareggiata. Heiji non sarebbe mai cambiato.
-Cos’hai lì dietro?- esclamò poi, vedendo che teneva una mano dietro la schiena.
-Nulla. Fatti gli affari tuoi, Kazuha- rispose lui arrossendo leggermente. Fortunatamente era di carnagione scura, e la ragazza non notò il cambiamento.
Lei gonfiò le guance, arrabbiata. –Sei uno stupido, Heiji!- esclamò, si voltò e si fiondò in camera sua.
Sulla porta si affacciò il padre di Heiji, guardandolo con un cipiglio indecifrabile. –Che hai combinato?-
-Nulla- rispose secco lui, e entrò nella sala da pranzo. ‘Kazuha se la prende per nulla’, pensò.
Il Capoquestore Hattori sospirò, e lo seguì.
-Che è successo a Kazuha, Hei-chan?- chiese la madre della Toyama, vedendolo entrare.
-Nie...- fu interrotto dalla voce squillante di sua madre, che gli era arrivata alle spalle.
-Non c’era bisogno che mi prendessi un regalo, Heiji!- aveva esclamato Shizuka Hattori vedendo la mano sinistra del giovane detective di Osaka, che lui teneva ancora dietro la schiena, stringere un pacchetto.
-Non è per te, kaa-san...-
La donna atteggiò un broncio. –Sei spietato, Hei-chan... è per Kazuha?- chiese poi.
Lui arrossì, benedicendo nuovamente la sua carnagione scura. –Ecco... forse, potrebbe- mormorò in risposta.
Shizuka rise allegra. –Bravo figlio mio, così si fa! Allora noi adulti, come d’accordo, andiamo a cena fuori! Prenditi cura di Kazuha e vedete di comportarvi bene!-
-Mamma, non siamo dei bambini...-
-Appunto per questo. Divertitevi!-
-...- Il povero Heiji, rimasto senza parole, risolvette di starsene zitto e aspettò di sentire il portone sbattere nel venir chiuso.
Poi, si decise ad andare a bussare alla porta della stanza della sua amica d’infanzia.
-Dai, Kazuha, apri...-
-Lasciami in pace, tu e i tuoi stupidi segreti! Non mi interessano!-
-Fammi entrare, devo dirti una cosa...-
Dopo qualche secondo, la porta gli fu aperta. In piedi davanti a lui, Kazuha lo guardava triste. –Che vuoi?-
Lui le sorrise. –Scusami per prima, in realtà non sono rimasto coinvolto in nessun caso. Sono passato a prenderti questo- disse, porgendole il pacchettino, -Buon Natale, Kazuha!-
Lei guardò il pacchettino, commossa. La rabbia se n’era andata. –Questo... è... per me?- mormorò stupita.
-Per chi altro, sciocca?-
-Non chiamarmi così!- esclamò lei istintivamente. Si decise a prendere il pacchetto. –Io... grazie, Heiji-
Lui si mise un braccio dietro la testa, imbarazzato. –Guarda che non è niente di che...-
Lei scartò la carta e sollevò il coperchio, rivelando il contenuto della scatolina: un pendente con una pietra verde.
-Heiji... è... bellissima, davvero. Io però non ti ho preso niente...-
-Va bene cos...-
Kazuha, alzandosi sulle punte per colmare la differenza d’altezza con il ragazzo, gli aveva dato un rapido bacio sulla guancia. Poi, totalmente rossa in faccia, al punto che quasi temette di iniziare a emettere fumo, richiuse la porta e vi si appoggiò con la schiena.
-Mah, le ragazze...- borbottò Heiji, imbarazzato a sua volta, avviandosi per il corridoio. 


*Angolino Lita*

Dovevo assolutamente scrivere qualcosa su DC per Natale XD. Spero di non aver reso Heiji e Kazuha troppo OOC, ultimamente seguo poco Detective Conan e non so davvero come sia venuta questa flash >.<" Voi che dite?
Oltre a questa prevedo altre 2 flash, ma chissà, magari mi verranno altre idee e aggiungerò qualcos'altro (?) XD 
Ciao, a presto, grazie a chi ha letto e a chi mi lascerà un commento *^*

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Capitolo 2
*** Tokyo, Casa Nakamori ***


Attenzione: ciò che segue è, in pratica, l'unione di DUE flash fic. Per distinguerle, le coloro in modo diverso. Il resto lo spiego sotto.

-Auguri Aoko-chan!-
-Grazie, anche a te, Keiko-chan!- rispose la ragazza, sorridendo.
La sua amica diede un’occhiata alla stanza. L’albero, al centro, era decorato con cura, e le sue luci colorate, illuminandosi a intermittenza, creavano effetti piacevoli a vedersi sulla parete e sulla tovaglia del tavolo posizionato in mezzo alla stanza, con sopra snack di vari tipi.
-Non hai preparato tutto questo da sola, vero Aoko-chan?-
La Nakamori arrossì. –Mi ha aiutato Kaito...-
-Lo sapevo! Lui ora dov’è però?- chiese Keiko, non vedendolo in mezzo agli invitati.
Aoko sospirò. Kaito era sparito di nuovo. –Non ne ho proprio idea, Keiko-chan...-
Vedendola intristirsi, Keiko le sorrise. –Dai, non pensarci! Sicuramente arriverà tra poco, ora godiamoci la festa!- esclamò.
Aoko sorrise di rimando e la seguì al tavolo.
Anche stavolta te l’ho fatta, detective da strapazzo! Esultò internamente Kaito, sorvolando le case di Tokyo con il suo deltaplano. Ora devo raggiungere Aoko... pensò guardando l’orologio, e sobbalzò. Dannazione, si è fatto molto più tardi di quanto pensassi... Aoko mi ucciderà!

Maledetto Kuroba... e adesso andrai alla festa di Nakamori come se nulla fosse successo, non è vero? Ma è questione di tempo, riuscirò a sbatterti in prigione e a rivelare a tutti che tu sei Kid! Saguru Hakuba, irritato dal non essere riuscito, per l’ennesima volta, a catturare Kid, che aveva scoperto essere il suo compagno di classe Kaito Kuroba, pur non disponendo di prove sufficienti per accusarlo pubblicamente, si trovava in macchina con la sua tutrice, diretto a casa di Aoko Nakamori, dov’era stato invitato per festeggiare il Natale insieme a tutta la classe. Sospirò. In fondo è meglio che tu sia riuscito a scappare... mi avrebbe lasciato l’amaro in bocca catturarti proprio a Natale, Kuroba.
Erano le 23:00, quando arrivò dalla sua compagna. Ad aprirgli fu proprio Aoko, che lo salutò, gli chiese se fossero riusciti a catturare Kid, si disse dispiaciuta dell’insuccesso e lo invitò infine ad entrare ed accomodarsi. Non c’erano molti ragazzi, a prima vista Saguru ne scorse una decina, probabilmente molti erano rimasti a festeggiare in famiglia o, abitando lontano, se n’erano già andati. Vedendo che Aoko veniva circondata da un paio di amiche, si diresse verso il terrazzo; non amava la confusione, lui che era ormai abituato al tranquillo clima inglese, quindi decise di prendere un po’ d’aria fresca. Nonostante non fossero molti, i suoi compagni erano rumorosi lo stesso.
Con stupore, si accorse che fuori c’era già qualcun altro, poggiato alla balaustra.
Si avvicinò alla figura, e si poggiò a sua volta, accanto a colei che aveva ormai riconosciuto: Koizumi Akako.
- Koizumi... come mai qui fuori, tutta sola? –
Lei gli rivolse un’occhiata veloce, quasi indispettita dal suo arrivo. – Hakuba... non dovresti essere a dare la caccia a Kid? – chiese poi, con un tono divertito.
- Per stasera è scappato. Ma non mi hai risposto, - se fosse stato chiunque altro a parlargli in quel modo, probabilmente se la sarebbe presa; ma con lei non riusciva ad arrabbiarsi. Gli era piaciuta dalla prima volta che l’aveva vista, ma la aveva subito classificata come fuori dalla sua portata; però, niente gli impediva di scambiarci qualche parola.
- Potrei chiederti la stessa cosa, anche tu sei venuto qui da solo – gli fece notare allora lei, sorridendo. Ce la hai fatta anche stavolta, Kuroba.
- Non mi piace la confusione – spiegò.
- Neanche a me – rilevò lei.
- Allora qualcosa in comune lo abbiamo, - disse Saguru ad alta voce, rivolto più a sé stesso che a lei.
- Come dici, Hakuba? – chiese lei, stupita da quell’affermazione. Loro qualcosa in comune?!
- Niente, scusami. Io vado, - disse, aveva visto Kuroba varcare il cancello d’ingresso. Prima di uscire dal terrazzo, si fermò. – Buon Natale, Koizumi Akako –
Lei sorrise. Sentì la porta richiudersi, e sussurrò: - Buon Natale anche a te, Hakuba Saguru –

- BaKaito! Sei in ritardo! – lo accolse Aoko, dopo avergli aperto la porta.
- Ti ho già chiesto scusa! Fammi entrare, sto congelando! – protestò lui.
- Peggio per te, potevi coprirti prima di uscire – lo rimbeccò, facendogli una linguaccia. Alla fine però si spostò per farlo entrare.
Lui non commentò. Si era portato un cambio per dopo il furto, ma non aveva pensato a portarsi anche un maglione! Il costume da Kid era abbastanza caldo. Peccato che non valesse lo stesso per i suoi abiti normali.
Gli passò accanto Hakuba, per uscire. Salutò Aoko, dispiaciuta nel vederlo già andar via. Kaito e Saguru si rivolsero uno sguardo di sfida reciproca. – Goditi questa festa, Kuroba – borbottò alla fine lui, e uscì. Sembrava una minaccia.
- Ehi, Aoko, perché hai invitato quell’antipatico? –
Lei rise. – Sei geloso, Kaito? –
- Di te? Ma figurati! Però quello non mi piace, tutto qui! –
Gli diede un pugno in testa. – Sei uno stupido, Kaito! Dovresti prendere esempio da Hakuba, lui sì che è gentile! –
Lui sbuffò. – Lui sì che è gentile... – ripeté facendole il verso. – Lui te l’ha fatto il regalo, Aoko? –
- No, perché avrebbe dovuto? – rispose lei, chiedendosi dove volesse arrivare Kaito.
- Così, chiedevo... – disse con finta noncuranza.
- Non ci credo, Kaito! Dai, dimmelo! –
Lui sorrise. – Indossa questa, Aoko! – esclamò, e schioccò le dita.
Un secondo dopo, puff! , e attorno al collo della ragazza c’era una bellissima collana, da cui pendeva una rosa di diamanti. Quel che lei non poteva sapere, però, è che erano veri.
Poi tra le mani di Kaito apparve una rosa rossa, e gliela porse. – Io sono Kaito Kuroba, e tu? – chiese, come aveva fatto molti anni prima, quando si erano conosciuti.
- Mi chiamo Aoko... – rispose, stando al gioco, rossa in faccia. La collana e la rosa erano entrambe bellissime.
- In tal caso, Buon Natale, Aoko! -


*Angolino Lita*

Ciao, sono tornata! Per la vostra sfortuna XD.
Allora, su queste flash ho da dire due cose. La prima, è che mi convincono l'una meno dell'altra. Ma dettagli. Invece, ciò che è importante è il perché due. Inizialmente, doveva essere una, la AokoXKaito. Però non avevo idee, non mi convinceva niente, questo perché in Magic Kaito una storia ambientata a Natale c'è, e volevo fare qualcosa di originale. Quindi ho deciso di dedicarmici poco, e ho voluto sperimentare la HakubaXAkako. Coppia mai provata prima, non ne ho mai letto nulla, però... nell'anime Hakuba la vede la prima volta e arrossisce, e la mia mente malata ha partorito ciò XD. E alla fine, mi è anche venuta una mezza idea (che preferisco non commentare) per la AoKaito. 
Bene, dopo questo poema... spero che queste flash vi siano piaciute! ^_^ Se mi lasciate un commento apprezzerò molto :)
Alla prossima -e, credo, ultima- flash! 

Lita

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Capitolo 3
*** Tokyo ***


Ormai aveva perso il conto delle ore trascorse chiusa lì dentro. 
Proprio quel giorno, doveva succedere? Sospirando, guardò l'orologio. Le undici e mezza. 
Possibile che alle undici e mezza del 31 dicembre, invece che festeggiare in compagnia, io sia bloccata, da sola, in un ascensore? 
Per un crudele scherzo del destino, sembrava che lei, che fosse nei panni di Shiho Miyano o in quelli di Ai Haibara, proprio non riuscisse a vivere come una persona normale. Ma tanto dovrei esserci abituata, no? si disse ironica. 
Tutto perché era finito il riso, o meglio non ne avevano abbastanza per cinque persone, e dal momento che Ayumi, Genta e Mitsuhiko si erano autoinvitati all'ultimo momento a cena dal professore per festeggiare tutti insieme, era uscita a comprarne dell'altro. Ma l’ascensore del supermercato si era bloccato, e il suo cellulare era a casa, in carica. Senza poter avvisare il dottore, era rimasta lì per ore, e adesso stava per festeggiare l'anno nuovo da sola, in uno spazio ristretto e con l'unica compagnia di un pacco di riso. Il destino è davvero crudele, a volte. 
Chiuse gli occhi, concentrandosi sul silenzio di quel posto, rassegnata.
Ma all'improvviso, le parve di sentire una voce.
Qualcuno la stava chiamando. 
- Ai! Ehi, Ai, mi senti?! - 
Kudo?!
Sentì un cigolio, e avvertì un fascio di luce accecarle gli occhi chiusi, ormai abituati al buio. 
Li riaprì, e alzò lo sguardo; la botola d'apertura d'emergenza era stata aperta, e qualcuno la stava illuminando... con un orologio. Conan.
- Muoviti Ai, ti riporto a casa! -
La bambina si alzò, incredula. - Come mi hai trovata, Kudo? -
- Dimentichi che sono un detective? È stato semplicissimo capire che saresti venuta qui, con i negozi in cui vai di solito chiusi! -
Le lanciò una corda, e con un po' di fatica riuscì ad issarla su. 
- I tecnici sono tutti a festeggiare, però il proprietario del negozio mi ha aiutato ad aprire con la forza le porte dell'ascensore, poi mi sono calato. -
- Oh. - disse solo, volgendo lo sguardo verso la porta dell'ascensore, aperta quel tanto che bastava a farci passare un bambino.
- Ma mancano dieci minuti, non faremo mai in tempo a tornare a casa! - esclamò poi, guardando l'orologio. Ho rovinato il Capodanno anche a lui...
- E allora? -
- Come, e allora?! Per colpa mia non puoi festeggiare insieme agli altri... -
- Volevi festeggiare da sola? Loro staranno bene, prima di calarmi gli ho mandato un messaggio dicendo che ti ho trovata! - la rassicurò lui.
Vedendola spaesata, le sorrise. - Non fare quella faccia Haibara, non ti basto per festeggiare? -
Quella frase cancellò la tristezza dal suo cuore. - Mi accontenterò - disse, sorridendo.
10... 9... 8.... Avevi davvero ragione Akemi, gli amici sono la cosa più preziosa che esista.
3... 2... 1...

- Buon Anno, Ai! -
- Buon Anno, Conan! -


*Angolino Lita*

Ok, non so bene neanch'io come sia uscito questo coso. Dopo i primi due capitoli 'romantici', volevo dedicare il terzo a un momento d'amicizia tra Ai e Conan. Ambientato non più a Natale, ma stavolta a Capodanno. (A proposito, Auguroni a tutti!) 
Per stare nelle 500 parole, ho dovuto tagliare un pezzo di spiegazione. In pratica, Ai ha trovato un negozietto incredibilmente ancora aperto (d'accordo, è pura utopia, ma passatemelo >.<), è andata al livello superiore e ha preso il riso. La sua sfortuna è stata aver deciso di scendere con l'ascensore, la sua fortuna è stata avere un amico come Shinichi XD
Questa flash all'inizio la avevo buttata giù dal punto di vista di Conan, che lascia Ran e Sonoko a una festa perché il dottore lo chiama preoccupato per Ai. Ma non mi convinceva e ho voluto cambiare del tutto la visuale (che mi convince ancor meno .-.) XD. 
Spero vi sia piaciuta, nonostante io sia la prima a riconoscere che è una situazione altamente improbabile. 
Povera Ai. O forse beata lei, non lo so nemmeno io XD 
Grazie a chi ha recensito le flash precedenti, spero che questa non vi abbia deluso troppo :) Doveva essere l'ultima, ma voglio provare a scrivere qualcosa su Sonoko e Makoto .-. Quindi mi spiace, ma non vi siete ancora sbarazzati di me XD 
Buon anno a tutti ^__^

.Lita C:

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Capitolo 4
*** Tokyo, Sorpresa ***


Che... emozione... avrò fatto bene ad accettare? questo si chiedeva, procedendo per la strada. Non era del tutto convinta di aver fatto la scelta giusta, accettando l'invito. Ma una possibilità si può concedere a tutti, no? Soprattutto a Natale. I suoi genitori erano andati all'estero, a trovare una vecchia parente, e avevano deciso di non portarla con loro, ritenendo che si sarebbe annoiata. E sapendo che avrebbe passato il Natale da sola, lui la aveva invitata ad uscire insieme, il 25. Un po' titubante all'inizio, aveva finito per accettare. Lui era stato sempre così gentile con lei, glielo doveva, e poi... era sempre meglio che passare la festività in solitudine, si era detta.
Arrivò all'angolo della strada, e lo vide. La aspettava con la schiena poggiata al muro, sul lato opposto.
Sorrise vedendola.
- Ciao, Ayumi! Sono davvero contento che tu sia venuta! - esclamò radioso, andandole incontro.
Gli sorrise. - Grazie per avermi invitata, Mitsuhiko... -
Lui arrossì. - Non potevo certo lasciarti a festeggiare da sola... Vieni, andiamo a mangiare qualcosa, offro io! - propose. Era ora di pranzo.
- D'accordo... - Era gentile come sempre.
La portò in un bel locale, dove si mangiava bene. Di fronte, sull'altro lato della strada, c'era un locale che vendeva sushi su rullo. Quanti ricordi.
- Ti ricordi? Eravamo emozionatissimi, quella volta che il dottor Agasa ci portò a mangiare in un posto del genere... -
- Sì, ricordo... era quando... - gli occhi della ragazza si velarono di tristezza. "Era quando c'erano anche Conan ed Ai".
Accorgendosi di aver detto la cosa sbagliata, il povero Mitsuhiko tentò di rimediare. - Ah... però... - Che posso dire?! Si grattò la testa imbarazzato. - Ti piacciono questi Dorayaki? - chiese alla fine, impacciato.
- Sì, sono buonissimi, - rispose lei, sforzandosi di sorridere. Cercò di cacciar via la tristezza. Non ci doveva pensare, no.
Ma non era facile. Ayumi si era chiusa in sè stessa, da quando, sette anni prima, Conan e Ai erano spariti dalla sua vita. Da un giorno all'altro, e non li aveva più visti. Da allora lei non era più stata la stessa.
Uscirono dal locale, ma ormai la situazione tra loro si era fatta tesa. Anche perché Ayumi credeva di conoscere i sentimenti del ragazzo.

E Conan non era l'unico motivo che la spingeva a mantenere le distanze.
Quella sera, Mitsuhiko la accompagnò a casa. Sul portone, le porse un pacchetto. - Buon Natale, Ayumi... - mormorò senza guardarla negli occhi.
Lei lo prese, combattuta. Alla fine parlò.
- Mi vedi come sostituta di Ai, vero? -
Lui alzò lo sguardo, sorpreso.
Perché non rispondi? Ho indovinato? pensò triste. Come pensava, allora.
- Non è assolutamente vero, - rispose guardandola serio. - Non ho mai pensato una cosa simile. Ciò che provo per te non ha nulla a che vedere con Ai -
Fissò i suoi occhi in quelli scuri di lui. Non lo aveva mai visto così serio. - Davvero? -
- Sì, davvero - confermò, e si fece più vicino. Imbarazzato ma deciso ad andare fino in fondo, la baciò.
Emozionata, Ayumi arrossì. E capì che Mitsuhiko era sincero.
Da allora, si sarebbero sostenuti reciprocamente.


*Angolino Lita*

500 parole precise! Se ho contato bene XD
Confesso che non so bene da dove sia uscita, questa fic. Volevo scrivere una Sonoko/Makoto, ma... non so, non m'ispirava. Non avevo  idee neanche per la Sato/Takagi o per qualsiasi altra coppia di poliziotti, quindi... BUM!, Salto nel tempo a quando i DB sono 16enni, Ai e Conan hanno lasciato un vuoto che ha reso Ayumi insicura, e finalmente Mitsuhiko si decide a prendere la situazione in mano. Per rispettare i limiti, penso si aver descritto abbastanza male la scena >.<
Lasciamo perdere... con questa chiudo davvero la raccolta!
Grazie a tutti voi che avete letto, se mi lasciate un commento mi farete davvero felice :'3
Un grazie speciale a Sana_jasm97 e ad Emmaguendalina, per aver inserito questa raccolta nelle preferite/ricordate ^_^
Ciao a tutti, alla prossima! (?)

Lita

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