Sweet Serial Killer.

di daidou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Broken Dreams. ***
Capitolo 2: *** Got that Summertime Sadness. ***
Capitolo 3: *** it's Elizabeth. ***
Capitolo 4: *** Blue Jeans, White Shirt. ***
Capitolo 5: *** Marlboro. ***



Capitolo 1
*** Broken Dreams. ***


Ciao a tutti, se avete intenzione di leggere voglio fare un paio di raccomandazioni dalla scrittrice:
è tutto frutto della mia immaginzione, Mika è uno dei miei cantanti preferiti, e in questo periodo sono parecchio in crisi, ho problemi in famiglia e ho perso un' amica molto cara.
È proprio questo che mi ha spinto ad esprimermi nei miei estremi alterando esageratamente il mio ego. E in effetti a 15 anni sono tante le ragazze che hanno bisogno di aiuto.
Grazie se avete letto questa particina (spero di non avervi sfracellato i coglioni), leggete e scrivete una recensione, inutile dire che accetto anche le critiche, è la mia prima ff e faccio cagare lo so.

(* = inizio flashback **= fine flashback)

P.S. I fan di Lana Del Rey troveranno qualcosa di familiare!
____________________________________________________

Un momento talmente offuscato da non ricordare se era un sogno o realtà,ma io sapevo che tutto quello che accadeva era vero, e forse è proprio per questo che continuavo a farlo, illudersi di potersi svegliare il giorno dopo e tornare ad una vita perfetta. sicuramente non era quello il modo in cui avrei voluto presentarmi a una persona.
Sdraiata a sul ruvido asfalto, i capelli si cospargevano come piccole crepe nere su di esso, vestita immoralmente di peccati.
Aspettare.
Aspettare.
Aspettare di vivere, volare, fallire o morire.
Perchè sono una ragazza vola o muori.
Nessuna via d'uscita.
Una volta che entri in questo girone non ne esci più.
La mia è sempre stata una solitudine volontaria, in questo modo nessuno poteva entrare nella mia mente peccaminosa, nessuno avrebbe potuto giudicarmi per quello che ero.
Ma poi cambiò tutto.
Avevo il bisogno di sentirmi viva.

*
- Lizzy devo parlarti.
Jane avanzò tranquillamente nei gesti, con uno di quei toni che non promettono bene.
- Il mio cazzo di nome è Elizabeth
Dissi sbattendo l' anta destra dell' auto vicino al fianco.
Jane ripetè la stessa identica cosa simmetricamente dall' altra parte della macchina.
 fece per accendere il motore ma si bloccò dicendo.
- Non parlarmi in quel modo, non fare la stronza.
**
Intanto era una calda notte di marzo.
Mia sorella era puntualmente venuta a prendermi in quel club.
C'era odore di fragola e un sacco di nicotina nell' aria.
E con il mio vestito nero e la sigaretta nella mano destra.
I buttafuori la conoscevano meglio di me.
Non risposi alle sue parole.

*
- Elizbeth devo parlarti, sono seria.
Quando hai intenzione di vivere veramente?
È da quando è successo che continui a fare la troia in giro, ti ubriachi tutte le sere, e devo ripagare io.
Tocca a me fare il lavoro sporco.-
- Cosa ci vuoi fare?
Da quando sono morti mamma e papà sono impazzita, dovresti averlo fatto anche tu.-
-Io sono una persona matura.-
- Oh giusto, tu sei matura!
Hai 20 anni, hai un lavoro e sei fidanzata.
Roviniamoci la vita!
Ti sembra vita questa?-
-Sai cosa non mi sembra vita?
Avere 17 anni e non andare a scuola, non studiare e non avere un futuro.
Tu hai un sogno, e noi viviamo per i sogni, io ho 20 anni e ho studiato arte, e sto facendo arte a Firenze.
Ti sembra che non ho una vita?
- Io avevo un sogno.
Ora è distrutto. Ho scoperto che i sogni sono inutili quando ho capito quanto sono fragili, io non posso fare questo, non ne sono capace.
 siamo tutti nati per morire.
E domani morirò.
- Dici sempre così.
E fu a quel punto che avevamo finito tutte le parole, ogni fiato.
Eravamo ancora in quel parcheggio.
- Sai una cosa Elizabeth?
Hai ragione, i sogni sono difficili da realizzare.
Quando sei un completo idiota.-
Fu così che in preda alle lacrime urlai
- E io cosa ti sembro? Secondo te mi piace? Mi piace essere cosi? Sono inutile.-
Jane sospirò, prese un gran respiro.

**

Non riuscivamo a deglutire quello che dicevamo.
Era toppo.
Per due sorelle così unite, non era normale.
I nostri genitori erano morti il ventiquattro luglio duemiladodici.
Un incidente stradale.
Un trauma, ricordo di avere visto i loro corpi che erano diventati un ammasso di sangue e carne, la scena più orribile che non scorderò mai.
Li amavamo così tanto.
Mia sorella Jane mi abbracciava stretta al suo corpo.
Da quel momento dovevamo essere più unite che mai, era una sfida. È una sfida difficilissima.
Sopratutto per delle ragazze giovani come noi

*
- Non dire così-
Disse accendendo il motore e incamminandosi verso la strada per uscire da quell' orribile posto in cui mi sarei promessa di non tornare più.
- Tu hai un sacco di pregi.
Tu sai cantare benissimo.
E con questo andrai lontano.
- Ma non dire cazzate.
- Fammi finire..
**

Sapevo che mi avrebbe fatto una paternale infinita, io sapevo il mio destino.
I sogni si sono infranti.
Cosa sono i sogni?
Immagini che scorrono nel tuo cervello, che fanno crescere in te un desiderio di realizzarli.
Sopratutto la notte quando non puoi controllarli.
Ma io li tengo a bada.

*
- Tu andrai lontano..
Perchè..
Ecco non so come dirtelo.. -
Non riuscivo a pensare, cosa le era venuto in mente? In preda al panico asciugai le lacrime e chiesi preoccupata.
- Cosa hai combinato?
- Ti porterò alle audizioni di XFactor 2013.
Rimasi senza fiato.
Sentivo la voce di mia madre ridacchiare nella mia testa.
La sfida si faceva sempre più dura.
- Non ci andrò.
- Ti prego.
Tu ami cantare.
E ci sarà Mika.-
- Mika mi piace, ma non mi convinci.-
Riflessi un attimo.
- In effetti Mika è uno dei pochi che ci è sempre stato per me, nei momenti di depressione ho bisogno di lui.
- Intendi dire che io non ci sono mai stata per te?
Era piuttosta incazzata ma scoppiai a ridere, contagiando anche lei.
- Ci devi andare per te stessa.
- Lo so, Lo so

**
Ero decisa.
Mi dovevo ripulire.
Ed ero pronta a prendermi una responsabilità.
Ero decisa a cantare Summertime Sadness.
La canzone che incarna la mia vita, dove avrei dato tutto.

Mi preparai per due mesi.
Senza riuscire a mantenere la promessa di non entrare più in quel fottuto club.
Ma questa cosa delle sigarette e dell' alcool mi faceva sentire più viva che mai.
Mi era d'aiuto.

Ed ecco che a maggio ero pronta per le audizioni.
Non avevo mangiato la mattina, e nonostante c' era un mare di troie che erano vestite e truccate come delle Barbie, io ero una delle poche normali.
Fu molto lunga la cosa, c'era mia sorella a sostenermi.
Avevo ritirato il numero  e stavo aspettando che mi chiamassero per il provino.
C'era gente bravissima, ma io cercavo di esercitarmi su la mia voce.
Ero agitata, mi ero resa conto di quanto tempo avevo sprecato.
Cantare è il mio sogno, e quando sai di poter fare una cosa ci riuscirai.
Era tutto un fremolio nell' aria:
Persone che cantavano, parlavano, ridevano, altre credevano di riuscirci, altre no. Gente che piangeva perchè non aveva passato l' audizione, e viceversa.
Io cos' ero? 
Elizabeth Fendith.
La ragazza dai capelli neri pece e gli occhi azzurro cielo, quello che guardavo ogni giorno.
Con gli shorts di jeans (i quali non coprivano le imperfezioni delle mie gambe, volontarie o no. tagli o lividi, no erano tutti lì. Questa ero io) , una maglietta, una felpa e delle Vans.

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Capitolo 2
*** Got that Summertime Sadness. ***


Era finalmente arrivato il mio turno, l' addetto mi aprì la tenda da cui dovevo passare, e tutti quegli occhi che mi fissavano pentravano nel mio corpo rendendolo cavo, sentirsi talmente vuoti da chiedersi se si è davvero vivi. - Ciao!- Era Morgan. - Come ti chiami?- - Elizabeth Fendith. - la mia voce si espandeva per tutta la stanza rendendola sua, coinvolgendo in essa tutte le orecchie delle persone. Non ero abituata. - Sei italiana?- - Mio padre era irlandese- - Okkey... Cosa fai nella vita?- Sono quelli i momenti in cui ti si restringono le pupille, senti un nodo in gola e un gran casino in testa. "Non faccio niente nella vita! I miei genitori mi hanno abbandonato." Sentivo una voce nella mia testa. - Ho smesso gli studi e..- Il nodo nella mia goda pulsava e sentivo urla, un inferno nella mia mente. - Lasciamola per la canzone, le togliete la voce.- disse la Ventura. - No! no! A me piace! Voglio conoscerla!- ribattè Mika con il suo strano italiano. Nonostante la tensione e le lacrime riuscì a strapparmi un sorriso. - Parlaci di te.- - Bhe io sono nata a Dublino, e tutta la mia famiglia è irlandese. Ho una sorella di nome Jane. Se sono ancora qui è tutto merito suo, non vivo senza di lei. Si è presa cura di me. I miei genitori sono morti in un incidente stradale l' anno scorso e..- Mi tappai la bocca mentre dagli occhi scendevano fiotti di lacrime salate, si sentì un lieve 'non ce la faccio'. Sentii la folla applaudire, fischiare. - E da quel momento ho abbandonato gli studi, sto in giro tutto il giorno e mi rovino. tutto qui.- - Dai non fatemela piangere, che sono curiosa di sentire come canta.- disse Simona rivolgendosi alla sua destra, dove stavano Mika e Morgan. - Canterò Summertime Sadness di Lana Del Rey- In questa canzone si incarnavano tutti i miei pianti, le serate passate a bere alcool e dimenticare, vedere quei fiumi di sangue che dai film splatter si erano catapultati nella realtà, davanti ai miei occhi. Era tutto lì. Partì la base e cominciai Kiss me hard before you go Summertime Sadness I just wanted you to know That baby you're the best Nella mia mente scorrevano le parole che mi portavano quella canzone: Baciami forte prima di andrtene, mi abbandonerai per sempre nella mia depressione estiva che ricorderò nei freddi giorni invernali, freddi come quel pomeriggio di metà luglio. Voglio un tuo ricordo. Il passato è passato, ma io voglio un tuo ricordo. Perchè il passato è un insieme di ricordi che porti come vestiti e sono impressi nella tua pelle come tatuaggi. Fanno male, perchè sono sempre i migliori ad andersene. I got my red dress on tonight Dancin' in the dark in the pale moonlicght Got my hair up real beauty queen style Higheels off, feelin' alive I ricordi sono come le nostre scarpe, alcune sono scomode, fanno male e per questo bisogna adagiarsi dentro esse. Perchè senza siamo scalzi. E non si va da nessuna parte scalzi. Non si va in nessun futuro senza un passato. I ricordi sono bui. Oh, my God, I feel it in the air Telephone wires above are sizzling like a snare Honey, I'm on fire, I feel it everywhere Nothing scares me anymore Tutto questo aveva un significato. Ovunque lo sentivo, quella sensazione che sto facendo esplodere in quella canzone. Kiss me hard before you go Summertime sadness I just wanted you to know That, baby, you're the best I've got that summertime, summertime sadness S-s-summertime, summertime sadness Got that summertime, summertime sadness I'm feelin' electric tonight Cruising down the coast goin' 'bout 99 Got my bad baby by my heavenly side I know if I go, I'll die happy tonight Oh, my God, I feel it in the air Telephone wires above are sizzling like a snare Honey, I'm on fire, I feel it everywhere Nothing scares me anymore Kiss me hard before you go Summertime sadness I just wanted you to know That, baby, you're the best I've got that summertime, summertime sadness S-s-summertime, summertime sadness Got that summertime, summertime sadness I think I'll miss you forever Like the stars miss the sun in the morning sky Later's better than never Even if you're gone I'm gonna drive Alzai lo sguardo e vidi il pubblico applaudire. Le lacrime amare si trasformarono nelle più dolci. Caddi, avevo dato tutto. E tutto mi aveva riconpensato. - Elizabeth prenditi gli applausi.- disse Morgan - Hai coinvolto tutto il pubblico in te, e in pochi riescono a farlo.- - Ragazza sei fantastica, oltre ad essere forte hai una voce che non avrei mai associato a una ragazzina diciasettene come te, premetto che a volte hai stonato, ma dove la ritroviamo una così?- - Per me è si.- da parte di Simona - Anche per me.- Morgan. - Come fai? Ti addoro! Si!- disse Mika con il suo strabico fare. - io dico si- ____________________________________________ Spazio Autrice? Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto fin qui, un bacio! Ho visto che solo dopo un giorno c'erano già sulle 70 visualizzazioni e visto che sono nuova su EFP, volevo sapere se vi piace. Non vorrei continuare una storia che fa cagare. Premetto che il titolo non lo capirete prima di un po' di tempo. Il secondo capitolo l' ho messo subito perchè lo avevo già scritto, il prossimo non arriverà presto.. Sto lavorando ad un altro racconto perchè la notte mi vengono in mente idee geniali. Lasciate una mini-recensione giusto per sapere cosa ne pensate! Ciao a tutti ❤️

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Capitolo 3
*** it's Elizabeth. ***


Uscii dal palco e tornai alla realtà:
Era tutto vero, era successo.
Sentii le costole stringersi nell'abbraccio improvviso di mia sorella, le sue parole furono:
"Sei stata fantastica, quanto cantavi da piccola immaginavo te sul palco. Pensavo che una volte che saresti salita su un palco non ne saresti più uscita, e invece ora lo hai fatto a testa alta."
Una volta tornate a casa riuscii a dormire senza sapore di Marlboro in bocca, per la prima volta dopo tanto tempo.
I rapporti con Jane e con l' alcool andavano sempre meglio e una volta arrivati i bootcamp ero convinta di riuscire a passare.
C'era molta più tensione in aria, e tutti i più bravi dei provini erano li.
Avevo preparato da cantare 'Boy' delle Little Mix.
Non era il mio genere, ma mi piaceva. Ed era adattissima da cantare a cappella.
Aspettai con tutte le ragazze e i ragazzi il mio turno.
Tutti cantavano benissimo, tutti parlavano. Tranne me.
Me ne stavo chiusa in me stessa, cercando di trovare il lato più confortevole di questo aspetto.
Quando la telecamera mi puntò non feci altro che parlare vagamente. "Spero di passare, se non faccio questo nella rovina."
Quando mi chiamarono ero insieme a due gruppi.
Eravamo generi totalmente diversi.
I quattro giudici erano solo quattro piccole figure che eclissavano l'enorme forum di Assago.
Stringevo tra le due mani il microfono, mordendomi il labbro inferiore per sfogarmi.
Mika battè le sue mani e si sporse in avanti. 
"Okk.. Per voi il semaforo è.."
Per un secondo ho pensato che uno di quei tre colori mi avrebbe rovinato. Pensavo il peggio. Fa male, ma è più utile di quanto sembri.
"Giallo." buttai giù quel vento di respiri che si era accumulato in me. "Elizabeth, ci hai incuriositi. Ma ora vogliamo vedere come canterai senza base."
Annuii. Era l' unica cosa da fare.
Cantarono prima i due gruppi.
Nel momento di ansia mi assicuravo di ricordare tutte le parole, alcune non le ricordavo, ma le sostituivo con altre facendo scorrere la canzone al meglio.
Una volta sicura, ero pronta, cantai la prima parte.
Almeno, speravo di non dover cantare tutto il pezzo.

Do you remember what he sayin’?
I do, he told you, he never ever heard you
Oh, here we go again
Another break-up, make-up, when you’re gonna wake up

I’m gon’ be the one to call him out
Look how many times he let you down
When’s gonna learn to be your roommate
I’ll be the one to say you’re beautiful
On my world, he never said it all
I’m just sayin’ you need to go

Forget that boy, forget that boy
We know that that boy ain’t good enough for you
You’re holding back tears in your eyes
That boy wanna fight but I never see him fighting for you
He’ll never realize what he’s got
Until it’s gone and he’ll lose you forever
Girl you’ll be alright, forget that boy

La cosa strana è che una volta che cominciai a cantare, ricordavo perfettamente tutte le parole della canzone, mi coinvolgeva troppo.
Il mio problema?
Non sempre riesco a cantare senza che la canzone abbia un significato per me. 
Infatti cercai di affidarmi il più possibile alla melodia, perchè non ho mai avuto una relazione amorosa.
Sinceramente, non so nemmeno cos'è l' amore.
Dedicai la canzone a tutte le ragazze che soffrono per un ragazzo che non le ha mai detto di essere bella, che non l'ha mai difesa e non ha mai lottato per lei.
Le poche mani presenti in quel momento nel forum si unirono in un unico applauso.
Vidi i giudici decidere chi eliminare e chi far restare.
Il tempo sembrava non finire mai.
Immaginavo le freccette dell'orologio fermarsi ed aspettare le loro decisioni. Perchè per me questo era tutto.
"Ragazzi, ragazzi" sbuffò Morgan.
"Eeeh.. Come glie lo dico? Non voglio infrangere sogni."
Ecco, era finito.
Tutto abbandonato lì.
Lo sapevo che non mi ero impegnata abbastanza.
"Passate."
Rimasi perplessa, e se ne erano accorti.
"Siete passati!"
Tra gli esulti dei due gruppi io ero rimasta lì.
A non dire o fare niente.
Le uniche mie parole furono "Che pezzo di merda".
Ed erano talmente basse che non capivo come Mika mi avesse sentito, visto che rideva.
Uscimmo per tornare dagli altri ragazzi.
"Ciao Lizzy" disse Mika con il suo faccino scuotendo la sua mano dalle dita lunghe.
Feci un sorriso evidentemente finto e imbarazzato.
Non mi piaceva il nome 'Lizzy', e non so se erano le telecamere o quel sorriso così contagioso che mi trattenevano dal dirglielo.
Tutti ci guardavano e io non facevo altro che dire "Sono passata! Sono passata davvero!".
Una volta finiti i giudizi, i pianti e gli esulti.
Provammo tutta la notte.
Canzoni su canzoni.
Il giorno dopo ne sarebbero rimasti solo ventiquattro.
Meno della metà.
Preparai 'Stay' di Rihanna.
Una canzone del momento e che non sarebbe dispiaciuta a nessuno.
Provi fino tipo alle tre con altre ragazze.
Credo che sia inutile raccontare tutto in dettagli.
Passai la seconda fase dei bootcamp.
Non so come, ma ci ero riuscita.
Da quel momento ci dovevamo dimezzare, e una volta passati gli Home Visit, la mia vita sarebbe cambiata.
Gli Home Visit.
Wow, era tutto così emozionante.
Si doveva andare a Dublino. La mia città, nonostante non l'abbia mai vista.
Per partire da Milano a Dublino ci volevano due ore e mezzo di aereo.
La cosa vhe odio di più: l' aereoporto.
Fortunatamente essendo sei ragazze di Xfactor, avevamo precedenze. E fu meno noioso con le altre ragazze, le under.
Eravamo sei e presto saremmo diventate tre, la cosa mi spaventava molto.
Dopo le due ore e mezzo passate ad ascoltare musica, arrivammo in enorme giardino, davanti ad un castello.
Li' aspettavamo di vedere il nostro giudice.
Eravamo tutte curiose.
Fu così che dopo un paio di minuti passati sotto la pioggia, vidimo Mika che ci abbracciò tutte.
Io ero indifferente, l'importante non era un giudice quando la mia vita sarebbe cambiata.
Quando spuntò da non so dove Marco Mengoni.
Una delle voci più importanti della musica italiana.
"Siamo pronte?"
Le cinque ragazze urlarono in coro "si!"
Ma io non ero sicura di essere pronta, e Mika se ne era accorto.
Nel camerino dovevamo trasformare da ragazze a ragazze perfette per passare l'audizione.
Pensavo sempre a mia sorella, senza Jane adesso non sarei viva. Non sarei qui, tutto merito suo. E non l' ho mai ringraziata abbastanza.
Mentre aspettavo le altre ragazze cantare, fissavo la bottiglia che stava sul tavolino davanti a me.
Era di un verde lucido.
E mentre le telecamere non ci inquadravano, creavo una possibile conversazione con la bottiglia, che in effetti era l' unica cosa che poteva capirmi.
"Sai" le dissi nella mia mente. "Tu sei come me, così vuota. Ma sei ancora in piedi." _______________________________________ Ciao, ciao, ciao. Ciao. Allora cominciamo con il fatto che vi adoro perchè essendo la mia prima ff ho trovato un sacco di visualizazzioni e quattro recensioni positive. Ma voi lo vedete? Elizabeth Fendith è il mio personaggio 'estremizzato'. Sono io nei miei estremi. E anche se in questo capitolo non parlo di lei, neiprossimi la conoscerete meglio, ma non la conoscerete mai del tutto. Solo io posso scrivere fino alle due di notte LO SO. Sono riuscita a scrivere questo cazzo di capitolo perchè non è niente di che, anzi fa schifo. Spero che il testo comunque si scorrevole, senza renderlo banale. Recensite, recensite!

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Capitolo 4
*** Blue Jeans, White Shirt. ***


Fu in quel momento che mi chiamarono per cantare.
Cosa avrei cantato?
Blue Jeans, non volevo sembrare troppo affezionata a Lana Del Rey. Ma quella canzone era la mia canzone.
Parla di una semplicità così bellissima. Lei vuole che stia con lei, ma se ne deve andare, e lei starà sempre dalla sua parte.
Con la band di XFactor fu molto più semplice che ai Bootcamp.
La cosa che mi distraeva erano Mika e Mengoni che mi fissavano. Dovevo essere perfetta, ma se c'è una cosa che odio è essere fissata, non mi da pace, infatti dopo alcune riflessioni capii la mia fobia.
Una volta partiti per suonare le mie parole dovevano essere tante valvole girate sulla modalità "sii perfetta o te ne vai" e non volevo andarmene.

Blue jeans, White shirt
Walked into the room you know you made my eyes burn
It was like James Dean, for sure
You so fresh to death & sick as ca-cancer

You were sorta punk rock, I grew up on hip hop
But you fit me better than my favorite sweater, and I know
That love is mean, and love hurts
But I still remember that day we met in December, oh baby

I will love you till the end of time
I would wait a million years
Promise you’ll remember that you’re mine
Baby can you see through the tears?

Love you more
Than those bitches before
Say you’ll remember, oh baby, say you’ll remember
I will love you till the end of time

Big dreams, gangster
Said you had to leave to start your life over
I was like: “no please, stay here,”
We don’t need no money we can make it all work

But he headed out on Sunday, said he’d come home Monday
I stayed up waitin’, anticipatin’ and pacin’ but he was
Chasing paper
“Caught up in the game” that was the last I heard

I will love you till the end of time
I would wait a million years
Promise you’ll remember that you’re mine
Baby can you see through the tears?

Love you more
Than those bitches before
Say you’ll remember, oh baby, say you’ll remember
I will love you till the end of time

You went out every night
And baby that’s alright
I told you that no matter what you did I’d be by your side
Cause Ima ride or die

Whether you fail or fly
Well shit, at least you tried.
But when you walked out that door, a piece of me died
I told you I wanted more-but that not what I had in mind

I just want it like before
We were dancin’ all night
Then they took you away- stole you out of my life
You just need to remember….

Will love you till the end of time
I would wait a million years
Promise you’ll remember that your mine
Baby can you see through the tears?

Love you more
Than those bitches before
Say you’ll remember, oh baby, say you’ll remember
I will love you till the end of time

Se ne erano accorti?
Quanto amo questa canzone? Quanto impegno ci ho messo? 
La cosa di cui avevo più paura è che non capissero chi è la vera Elizabeth Fendith.
Io sono lei, non chiamatemi Lizzy.

Ci tennero chiuse nella stanza per più di mezz'ora, con le telecamere che ci fissavano.
Quando uscimmo, Mika portò una ad una le ragazze sulla poltrona nel bel mezzo del giardino.
La prima fu Violetta Zironi.
La vedevo parlare con Mika e solo a guardarli avevo l'ansia. era passata .una ragazza difficile da individuare in fatto di carattere, non capivo niente di lei.
Poi Roberta Pompa, che non passò.
Piangeva, ci era rimasta male, eppure era così brava.
Subito dopo chiamarono me, camminavo con le gambe che tremavano e lo sguardo basso.
Mika strinse la mia mano e mi invitò a sedermi.
"Elizabeth Fendith.
La prima volta che ti ho vista entrare sul palco, ho visto una ragazza dagli occhi azzurri e i capelli neri.
Mi hai lasciato perplesso mentre parlavi, sai?"
Spostai i miei capelli dietro un orecchio per vederlo meglio e ricambiare il sorriso che mi aveva fatto.
"Vedevo una ragazza con il.. Heart..?"
"Si dice cuore."
Lo aiutai.
"Con il cuore.. Distrutto. È così?"
Annuii e lo corressi "era così."
"Io ho visto quello, ma dimmi, oltre alla storia dei tuoi genitori.. Chi è Elizabeth Fendith?"
Presi un respiro. Un grande respiro.
Forse il più grande. Forse un vento, il vento più grande.
"Non so nemmeno io chi sono."
"E una volta lasciata anche dai genitori si è considerata una persona vuota."
"Quando hai cantato pensavo: oh my God, she's the most beautiful girl that i've ever known!"
Scoppiai in una fine risata, fine perchè era mescolata con la tensione, l' imbarazzo e le lacrime.
"Non avevo mai sentito una canzone di Summertime Sadness così sofferta che non fosse l'originale.
E ora ho capito il perchè. Te soffri di tante cose.
Hai una voce unica.
Ma ai bootcamp, quando hai cantato senza base, eri intonata ma.. Un po' superfiziale, minimalista."
Vedevo dentro di me il cuore strapparsi piano piano. Come se fosse di carta.
"E quando hai cantato Stay pure.
Perchè tu sei intonata, ma devi dare la stesa energia che hai dato a Summertime Sadness e Blue Jeans.
Ma Simona voleva eliminarti.
Sei stata fantastica a Blue Jeans, sopratutto quando hai fatto perfettamente l'acuto 'but when you walked out that door, a piece of me died' cosa molto difficile per il tuo timbro."
Si sporse in avanti, in gesto di voler sentire la mia opinione su questa cosa.
"Beh, quando una cosa significa davvero tanto per te.."
"Questa canzone fa parte della tua vita eh?"
Cominciò a canticchiare 'I will love you til the end of time, I would wait a million years, promise you'll remember that you're mine.'
"Ma devi ancora allenarti molto, troppo, anche sulle note basse durante i bootcamp non sei stata tanto brava"
Quei 'ma' non mi piacevano per niente.
A quel punto pensavo che me ne sarei andata, avrei dovuto prendere le valigie e tornare a casa.
E non farmi vedere più.
"Devi mettere il cuore in quello che fai e per questo mi dispiace ma.. ti devo dire si."
Disse facendo una smorfia.
"OH MY GOD"
Urlai alzandomi dalla poltrona. 
Ero sul punto di piangere, infatti scoppiai in delle sottili lacrime che provocarono in Mika una sonora risata.
"Fai degli errori, ma ci lavoreremo insieme. Una voce speziale come la tua non me la faccio scappare via."
Mi abbracciò forte e raggiunsi le altre ragazze.
"HA DETTO SI!"
Il cameraman mi registrava.
"Mika è stato proprio st***zo perchè sembrava mi volesse eliminare ca**o"
Erano le mie uniche parole tra lacrime e risate.

Ero passata, non capivo più niente.
Eravamo passate io, Violetta Zironi e Valentina Tioli.
Eravamo noi le Under.

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Capitolo 5
*** Marlboro. ***


Il primo giorno che ci siamo incontrati nel loft, Mika ci parlo' un po' e poi passò alle assegnazioni.
Mi chiamò nella sala di registrazione.
"Entra!"
Mi invitò.
"Per il primo live di XFactor io e Rossana avevamo pensato a questa canzone"
Sentii una voce piena, unica:
"Putting my defenses up
Cause I don't wanna fall in love
If I ever did that I think I had an Heart Attack"
Mi strappò un sorriso evidentemente forzato.
"Demi Lovato.."
"Do you like it?"
"Certo, adoro questa canzone!"
E in effetti era così.
Ma non faceva per me.
Demi Lovato? Una brava cantante, ma non da me!
Mentre Mika suonava al piano provai a cantrla e mi riusciva benino.
Rossana mi disse 'Attenta alle note alte!' e poi tornai fuori.
Senza parlare mi sedetti e cominciai a giocare al cubo di Rubik (del quale non sapevo il perchè fosse sul tavolo) portando l'attenzione solo su quello.
Anche raggiunta la sala da pranzo dove tutti chiaccheravano ero parecchio concentrata.
Quando ormai tutti erano a provare per il daily del giorno dopo io mi concessi dieci minuti per cercare di finire quel rompicapo impossibile. Come la mia vita dopotutto.
Mi arresi, avrei continuato più tardi se mi andava, e mentre sentivo Valentina cantare dall'altra stanza il pezzo di 'Where is The Love' : "In the USA, the big CIA 
The Bloods and The Crips and the KKK "
Mi misi a guardare il mio pacchetto di Marlboro pensando a una storiella che mi aveva raccontato una simpatica signora che abitava nel nostro condominio quando avevo quattordici anni.
Stavo sempre con lei, era così carina con noi.
"Heii ciao! Cosa ci fai tu qui?" disse Mika.
Sobbalzai da quel mini-infarto che mi aveva fatto prendere.
"N-niente.." Mi limitai a rispondere.
Prese il mio pacchetto portandolo sotto il tavolo.
"Non puoi fumare qui, non far vedere le sigarette." Disse scherzosamente.
"No, no. Non volevo fumare ma stavo pensando ad una storiella che mi avevano raccontato.." Mi giustificai.
"Sentiamo." disse sottovoce portandomi il pacchetto alle mani.
Cominciai a parlare e notai che mi prestava un enorme attenzione, era una cosa fantastica.
"Guarda la scritta Marlboro, vedi che la L e la B hanno delle gambette più lunghe?"
Aspettai che annuisse o facesse un cenno per continuare.
"Bhe se copriamo la scritta con un dito lasciando scoperte queste gambette viene un 11.
Però se giri il pacchetto di 180 gradi e guardi con un po' di fantasia potrebbero sembrare due gambette di un uomo di colore impiccato." spiegai.
"It's awful!" ridacchiò. "Why?"
"Perchè se vedi questa figura geometrica sulla facciata, che lettera sembra?"
"Un K." disse facendo un gesto con le mani indicando la lettera K, per essere sicuro di quello che intendeva.
"Bhe si e in tutto il pacchetto di queste K ce ne sono 3.
KKK..." questa storiella mi ha sempre inquietato, e il KKK pure.. Sopratutto quando lo studiai a scuola.
"Sai cos'è KKK?" domandai, che stupida, certo che lo sa!
"Si, c'è anche nella canzone di Valentina" aveva capito. "Ed è orribile."
Bhe Mika la pensava come me. Siamo entrambi pacifisti.
[[per chi non sapesse cos'è il KKK legga qui.. se lo sapete saltate questa parentesi.
KKK sta per Ku Klux Klan, lo dovreste sapere tutti perchè si studia alle medie. 
È stata un'avanzata di protestanti bianchi razzisti tra cui molti ex-militari dell'esercito americano, per imporre la loro supremazia sugli uomini neri che fu la prima dal 1865 al 1874 e una seconda dal 1915 al 1950. 
Ora sappiamo tutti che il razzismo è una cosa idiota.]]
Aprii abilmente la scatola e in essa le alette che stavano sulla parte interna superiore della scatola.
"Guarda, qui contro la luce si può leggere la scritta Marlboro al contrario le lettere minuscole r-o al contrario formano il numero 70 e le lettere r-a formano il numero 76.
Dal 1870 al 1876 é stato il periodo in cui il Ku Klux Klan ha fatto il maggior numero di vittime tra la popolazione nera." continuai.
"Wow.." Disse sporgendosi in avanti per vedere meglio la scritta Marlboro al contrario.
Più andavo avanti più la storia si faceva misteriosa.
"In più se guardi la figura che si forma tra le zampe posteriori dei due cavalli nello stemma della Philip Morris sembrerebbero due omini bianchi incappucciati che sferrano dei pugni.. Nonchè dei possibili membri del Ku Klux Klan." Così completai la storiella.
"Wow, è inquietante! Ma non credo che sia vero.." mi disse.
E sinceramente neanche io pensavo fosse vero.. Cioè una storiella.
"No, non lo è." dissi alzandomi dalla sedia.
Passammo un po' di tempo a parlare, del programma e non.
Mi sembrava di stare in paradiso.
Niente sigarette, niente alcool, niente problemi.
Solo cantare, perchè era questo quello che dovevo fare.
Guardai l'orologio e spalancai gli occhi. Così esclamai. "Mika, sono già le sette, non devi andare?"
"Si e tu.. Vai a provare con le ragazze, ci vediamo domani" disse portando le sue braccia intorno alle mie spalle e iniziando a stringermi al suo petto.
Tornai dalle ragazze e chiesi loro un parere su come cantavo Heart Attack.
Dovevo migliorare le note alte.
Doveva essere tutto perfetto entro domenica, ci avrei lavorato con Rossana.

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Aaaaah conosciamo a conoscere i segreti oscuri della Marlboro!
Hahah scherzo.
Spero vi sia piaciuto questo mini-capitolo, spero di continuare presto.
Comunque se c'è una cosa IMPORTANTISSIMA da dire è che questa storiella della Marlboro l'avevo sentita su YouTube perchè un giorno ero in vena di cercare 'messaggi subliminali' (lol) , ma NON è ASSOLUTAMENTE un attacco alla Marlboro o alla Philip Morris.
Infatti anche lo YouTuber che l'ha pubblicata ha specificato che non è niente meno che una stupida storiella e non messaggi subliminali.
Anche perchè quasi tutti quei messaggi sono cretinate.

Comunque tralasciando questo, recensite questo pezzetto! Non volevo fare un capitolone a quest'ora. Ora vado a dormire perchè... Domani scuola. Non sto piangendo. State tranquilli.

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