Il violento pacificatore

di tazeel
(/viewuser.php?uid=593581)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** Comiciamo Bene ***
Capitolo 3: *** Tentativi di fuga ***
Capitolo 4: *** Scambio di Anime ***
Capitolo 5: *** Yuma Wanted ***
Capitolo 6: *** Quattro Bariani e un monastero ***
Capitolo 7: *** Scusate ***
Capitolo 8: *** Lotta col robot ***
Capitolo 9: *** le desolazioni o tutti insieme molto poco appassionatamente ***



Capitolo 1
*** Il ritorno ***


"Perché?Perché?Perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?!!"
Vector urlava e strepitava, colmo di furia.
"Perché non ci riesco mai a batterli?"
"Parli forse di Yuma e Astral?"
Vector si voltò per vedere chi fosse l'idiota che si era intromesso nei suoi pensieri furiosi: e sulla soglia chi c'era? ovviamente quel rompiscatole di Mizael!
"Noooo, di chi altri mai potrei star parlando, brutto pezzo d'idiota? e ora vattene!"
l'altro sbuffò e disse "si potrebbe anche essere più educati sai?" detto questo se ne andò
"Educazione? come faccio a pensare a una schifezza simile in un momento come questo!?Quella manica di deficienti ci sta stracciando nella corsa ai numeri leggendari!! Nelle loro mani ce ne sono già quattro e noi non ne abbiamo neanche uno!!!!"
"Faresti meglio a calmarti" gli disse una voce dentro di se. Non c'erano dubbi su chi stesse parlando: Don Thousand, il dio del mondo Bariano.
"Altrimenti potresti rovinare tutto con qualche stupidaggine spinta dall'odio"
"Hai ragione. devo calmarmi. Devo riflettere. Come posso riuscire a... un momento.... chi l'ha detto che devo essere io a ucciderli?"
In un istante era nella biblioteca. Lanciò in aria libri finché non trovò quello che cercava. Lo sfogliò e infine raggiunse il fine ultimo della sua ricerca:
"Si, si, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Qui viene narrata una delle prime battaglie tra Astrali e Bariani: nel mezzo dello scontro, a un certo punto apparve un enorme esser, che brandiva un godendang di ferro con una sola mano: sterminò i due eserciti senza alcuna fatica, e quindi svanì ridendo come un pazzo" Vector si sarebbe messo lui a ridere come un pazzo: aveva partecipato a quella battaglia (Nelle retroguardie ovviamente) e LUI glia aveva perfino detto come trovarlo, perché a suo parere "Gli avrebbe portato grande divertimento". Chi se ne strafrega del suo divertimento, pensò Vector "Per lui ucciderli sarà questione di secondi" ma un "Attento Vector!" risuonò nella sua testa.
"Quell'essere è pericoloso. Perché pensi che anche Astral si rifiuti di nominarlo?" 
Vector ridacchio "Perché è un codardo, come tutti quei boriosi Astrali! Io sono molto più furbo di quel coso" e detto questo si preparò a raggiungerlo ma... si tenne pronto a una stretta al cuore da parte di Don Thousand, che però non arrivò.
 Questi gli disse "Fa come vuoi. Devi un po’ imparare a non essere frettoloso. Ma ti avviso: non avrai il mio aiuto se le cose andranno male..."
"Non andranno male2 gli rispose. E con un portale raggiunse il suo obbiettivo.
Si ritrovò in mezzo a una landa desolata, costellata di corpi. Nell'aria c'era odore di morte. Mentre si aggirava cercando LUI improvvisamente qualcosa lo travolse! Si ritrovò con sopra un gigante verde che tentava di morderlo con le sue sudice zanne. Vector lottò per toglierselo, ma l'avversario era troppo pesante e i denti si avvicinavano sempre più al suo collo. Stava per cedere e cominciare a maledire Yuma perché era colpa sua se era finito in quella situazione, quando gli occhi del suo nemico si riempirono di terrore e fu sollevato in aria. vector si rialzò e alla fine lo vide: un colosso a sei braccia, di cui una brandiva un godendang che era il lungo più del doppio dell'altezza della sala del trono nel palazzo dei Sette Lord.
Il gigante aveva in mano il suo nemico: lo guardò, poi gli ruggì in faccia e quindi...
fu difficile capire cosa successe: la bocca di LUI si allargò fino a diventare quello che sembrava un cono di carne ornato di denti, dentro il qual gettò la sua preda. poi la sua faccia tornò normale.
Quello guardò verso il basso e vide Vector: un enorme ghigno si dipinse sul volto calvo e verdastro. Quindi il gigante si rimpicciolii fino a diventare appena mezzo metro più alto di Vector. Gli arrivò davanti e gli chiese... "Ehilà Vecti! Come butta?" 
VEctor si sforzò di mantenere la calma per la storpiatura del nome, quindi si butto in ginoccuio, gli prese le caviglie (o meglio dire i polsi: dannazione, aveva mani anche al posto dei piedi!) e cominciò a dire "O grandissima creatura, al quale non sono degno di stare in presenza.."
Ma quello lo interruppe "Piantala cretino, e rialzati. Quando fai così è perchè ai in mente un piano che mi riguarda. Di cosa vuoi e non farmi perdere tempo"
Lui eseguì, chiedendosi quanto lo conoscesse da arrivare a quella conclusione.  "Meglio comunque essere umili: non voglio morire prima di Yuma" pensò. Poi disse "Ehm sì. Vedi c'è una persona che mi dà un po’ fastidio.."
Ma LUI lo interrupe subito "E quindi vuoi che io lo trasformi in pappa per avvoltoi, giusto?"
Vector continuò a cercare di controllarsi. "Si. Vorrei che trasformassi in pappa per avvoltoi questo ragazzino" e gli mostrò con i suoi poteri un immagine di Yuma.
Questi improvvisamente espanse la sua bocca nel cono di carne che aveva visto poco prima: adesso ne vedeva il centro. era una massa multicolore che impediva di vedere cosa c'era dietro. Vector temette di averlo offeso e che la sua ora fosse giunta, ma invece quello ci ficcò dentro una mano e ne tirò fuori un ciondolo. 
Glielo diede e gli disse "Questo è il simbolo del nostro accordo. Ma farò a modo mio" Quindi un portale si aprì sotto i suoi piedi e lui svanì. Vector rimase fermo un secondo. Poi un altro. Poi si lasciò andare in un ondata di strepiti.
"Vecti? Ma come si permette quel brutto figlio di CENSURA! Non è neanche degno di leccarmi le scarpe! Figuriamoci chiamarmi con un diminutivo o Don Thousand (cioè in un certo senso io) sa che altro! E poi si permette anche di interrompermi! Ma chi si crede di essere?"
"Qualcuno che ha trucidato un esercito di Astrali e uno di Bariani da solo contemporaneamente" disse una voce nella sua testa "Oramai hai avuto ciò che volevi, di che ti lamenti?"
Vector sorrise al solo pensiero "Già... Yuma ora è un morto che cammina. Non voglio perdermi lo spettacolo!" e con un portale arrivò sulla Terra, vicino alla scuola di Yuma

Andava per le strade mascherato da umano. Nessuno avrebbe sospettato che sotto quei vestiti c'era uno dei più potenti demoni mai esistiti. Infatti per non "annunciare" troppo la sua presenza, si era travestito da ragazzino umano.
"Eccolo qua, il trionfo alla bruttura architettonica!" disse una volta arrivato davanti alla scuola. "senza offesa" pensò "Ma quanti drink si era fatto chi l'ha progettata? a cosa servirebbe quella protuberanza sopra? forse c'è stato un crollo e hanno deciso di mascherare la cosa dicendo di voler dare alla scuola un tocco di quella schifezza detta design. Si dev'essere stato così"
 Frattanto, preciso come un orologio, arrivava il presidente del consiglio studentesco. LUI sogghignò. Tutto come pianificato. 
Davanti alla scuola avevano installato dei cosi che servivano a far entrare solo chi aveva i pass scolastici. Tirò indietro la gamba e con un calcio lo spedì nella troposfera.
La reazione fu immediata "Ehi, tu! Non si danneggiano le cose della scuola! Ci devi un risarcimento! Qui e ora!" in un secondo  l'intero consiglio studentesco era alle sue spalle e lo supportava.
"Che stolti" pensò. Poi disse "D'accordo. Eccovi l'anticipo!" e svanì dalla loro vista. Poi riapparve davanti a uno di loro e con un pugno lo spedì dall'altra parte della città. 
Ma i suoi avversari non furono spaventati dalla cosa. Il presidente disse "Fai il duro, eh? ti sistemo io" e soffiò dentro un fischietto. E sembrò che un orda di bufali stesse venendo in quello direzione.

Mentre andava a scula con i suoi amici, Yuma sentì chiaramente il fischietto del presidente. Chiese "Cosa succede? Non avevo sentito suonare il fischietto per radunare i club di arti marziali da quell'assalto dei Black Block alla scuola!"
SHark si alzò e disse "Mi pare evidente che cosa succede. Bariani"
"Come fai a esserne così sicuro?" gli rispose.
"Guardate là" tutti si girarono e videro i club che avevano formato un cerchio attorno a qualcuno o qualcosa. 
"Andiamo a vedere" disse Yuma

"Allora, cosa vuoi fare ora?" gli chiese il presidente. Lui sogghignò. Stolti. Non lo sapevano che era imbattibile.
Un lottatore di sumo si piazzò di fronte a lui, pronto a lui, pronto alla lotta. Lui lo imitò, solo che ai pestoni dei piedi due colonne di terra più alte della scuola emersero dal suolo, lasciando tutti a bocca aperta.
"Avete capito con cosa avete a che fare?" disse. Poi li alzo e mulinandoli, stese tutti i suoi avversari.
Quanto al presidente, stava lì piantato come un palletto. Gli scattò davanti e gli fece "Bu". Quello svenne all'istante. 
Poi notò che i suoi obbiettivi si stavano avvicinando. Dovette trattenersi per non cominciare a ridere sguaiatamente. Shark si avvicinò e gli disse, con tutto il suo tatto: "Sei il sesto quindi. Dì il tuo nome, così finiamo le formalità e combattiamo"
Lui lo guardò come se fosse ammattito. Gli chiese "Di che stai parlando?" quello gli rispose "Mi pare evidente. Noi conosciamo solo cinque imperatori Bariani, ma sappiamo che c'e ne sono sette. Tu devi essere il sesto"
Quella volta scoppiò davvero a ridere prima di rispondergli "Gli imperatori Bariani? Loro stanno a me come tu stai a una lumaca! Io e loro abbiamo una cosa simile, e non è lo schieramento"
"E allora cos'è?" spazientito dall'antipatia di Shark, gli rispose "Ma lo sai che sei simpatico come un due ricci nel sedere, uno per natica?"
Sua sorella si fece avanti "Non ti permettere di dire una cosa simile a mio fratello!" 
lui gli rispose "Taci, sgorbio! Mi chiedo come tu faccia  a piacere a qualcuno, con quello schifo di mento che hai!"
Perfetto: dal colore della sua faccia, si capiva che era furiosa. "Cos'ha che non va il mio mento?" 
"Cioè, ma ti guardi allo specchio? è più appuntito della punta di una spada! E per giunta è micragnoso!"
"Come ti permetti! Sarai bello tu!" 
Bronk si fece avanti, e disse "Non osarti mai più dire una cosa simile a Rio!" 
"Taci grassone!" gli rispose.
Tori gli chiese "Cos'è la fiera degli insulti gratuiti?" 
"Ma se non ho ancora detto niente sulla tua faccia! Ma ti prendono davvero così tanto a padellate in faccia? I galagoni hanno ochhi più piccoli dei tuoi!" 
Katy ne approfittò, dicendole "Vedi? neanche i Bariani ti trovano bella!"
"Primo: non sono un Bariano. Secondo: Ma chi è il tuo hair stylisist? Sembra che tu abbia davvero le orecchie da gatto!" a questo punto anche lei si arrabbiò "Ma come ti permetti? ti faccio vedere io!" Tori dovette lottare per trattenerla.
Bronk gli disse "Comunque sia, devi ritirare subito utte le cose orribili che hai detto a Rio e a me, chiaro? Altrimenti io ti..."
Gli tirò un pugno sul mento così forte da lanciarlo in aria, poi gli apparì sopra la testa. Quindi lo usò come "trampolino" pe lanciarsi più in alto, e gli atterò con u pugnò sopra la testa, facendolo schiantare a una velocità allucinante. Quando il fumò si dissolse, c'era un cratere con all'interno lui e Bronk... o quello che ne rimaneva. C'erano pezzi di lui dappertutto.
Yuma prima era stato stordito dalle raffiche di insulti ai suoi amici, ma finalmente prese la parola "Cosa hai fatto, bastardo! L'hai ucciso!"
"No, no me n'ero accorto" gli rispose.
"IO TI AMMAZZO!!"e gli andò contro. Ghignando, tirò fuori da una tasca la trappola che aveva preparato...

Sull'albero,Vector si preparava a gioire "Vai così Yuma! Vai a morire!"

Colpì in pieno petto Yuma con una siringa, riversando nel suo sangue il malefico contenuto. Poi scattò verso Shark e fece anche  a lui la stessa cosa. Yuma gli chiese "Che diamine hai fatto?2
"Vi ho solo iniettato una specie di veleno"
"Una specie!?"
"Non vi ucciderà, però vi trasformerà voi due e Kite in aberrazioni primitive... toh, eccolo che arriva"
Difatti Kite stava arrivando con Orbital 7 schiena. Atterrato gli disse "Dammi subito l'antidoto. Ora!"
Lui ghignò "Ve lo darò subito, ma prima dovreste fare una cosa.... ossia venire dove vi indicherà questo mappa, affrontarmi e battermi!"
Shark gli disse "Hai per caso paura a duellare qui?"
"No. Semplicemente mancano delle persone. AH, Shark: portati quello sgorbio di tua sorella. Deve partecipare anche lei" detto questo svanì.
Yuma, presa in mano la mappa che aveva lasciato, chiese "Che facciamo?"
"innanzitutto io mi metterei in un posto un pò più riservato" disse Kite. L'arrivo e le bravate del demone avevano creato un certo scompiglio.

In un luogo appartato, Yuma studiava la mappa. All'improvviso, Astral uscì dalla chiave e chiese, spaventato "Non vorrete davvero andare lì!"
"Si perché?"chiese Yuma 
La risposta fu chiara "Perché io là non ci vado!" e rientrò nella chiave.
"Andiamo Astral! Qual è il problema? Cosa c'è che non va?" 
A seguito dell'ondata di domande, lo spirito rivenne fuori. Sempre spaventato "Ma siete matti? lo sapete o no cosa c'è laggiù? Quello che avete visto poco fa era niente!"
"Aspetta, tu sapevi che era lì? E sei rimasto comunque dentro?"
Astral cercò di giustificarsi, ma la paura in lui era ancora palpabile "Nessuno che abbia partecipato a quella battaglia può non averne paura... o essere morto!"
""Di che battaglia parli?"
Astral si vide gli sguardi di tutti addosso. Sapeva che sarebbe finito lì. Dopo un sospiro, iniziò a raccontare "Millenni fa, tra Astrali e Bariani c'era una vera e propria guerra come la intendete voi umani. Con battaglie, morti e sangue. Durante una di queste, l'ultima mai fatta, vennero mossi i più grandi eserciti di allora. Fu una battaglia terribile. Da entrambi i lati il Caos usciva a fiumi. E quando toccò l'apice, si condensò in una figura fisica al centro dello scontro. Un essere enorme e inarrestabile, che spazzò via entrambi gli eserciti. Spaventati dalla creatura, gli Astrali decisero di non fare più battaglie, per evitare che fossero creati altri esseri simili, e i Bariani a quanto ne so erano della nostra stessa opinione, perché non vidi più grandi ammassi di Bariani uniti per combatterci per molto tempo" 
Dopo una pausa disse "Ma deve aver deciso di ritornare, solo lui sa perché. Se volete raggiungerlo, vi aspetta la morte... o peggio. Come ho già detto è puro Caos, e usa ciò per attingere forza a ogni essere dell'esistenza, perciò ha capacità più che sovrumane. Oltretutto molti suoi poteri sono ignoti, l'unico conosciuto è la possibilità di modificare le sue dimensioni a proprio piacimento. Capirete che andare dovunque vi abbia chiesto di andare è una pazzia..."
"Astral, forse c'e una cosetta che non sai...."
"Dì pure Shark"
"Che quel coso ha riempito me, Kite e Yuma di un veleno che ci trasformerà in aberrazioni ululanti, se non ci dà l'antidoto!"
"Che cosa?"
"A questo punto sta a te la scelta, Astral." disse Kite
"Ti rintanerai come un coniglio..." disse Shark
"... o ci aiuterai?" terminò Yuma.
Ad Astral non rimaneva che una cosa da fare. "Va bene, andiamo" e un raggio verde li portò tutti sul Dirigibile Dimensionale. 

"Non era esattamente quello che mi aspettavo" disse Vector.
"Te l'avevo detto che avrei fatto a modo mio"
"Si però... diciamo che mi aspettavo una cosa un tantino più rapida ecco"
"Quindi tu dici che dovrei cambiare  il mio vecchio modo di fare nell'uccidere?" Vector scosse la testa in segno affermativo.
Lui si girò in una direzione in cui non c'era niente e iniziò a parlare "O forse dovrei uccidere il vechio modo di fareeeee? Segui sempre la via del fareee, che ti porterà verso l'orizzonte del futuro, che è la strada del cuore. E partendo dal cuore, raggiungerai la strada che ti portaterà alla via che ti porterà al cuore del fareeeee"
Vector stava immobile, con il ciondolo che brillava intensamente "Alleluia! Mi chiedevo quanto ci volesse prima che il ciondolo anti-cavolate facesse effetto!"
Prese il Vector incosciente e lo infilò nella gabbia. Tutto come previsto. Chiuse con la chiave e poi si congratulò con sè stesso della propria intelligenza "Dopotutto, chi può battere in astuzia il Caos?" e scoppiò a ridere. Poi si fermò e disse "Ma perchè non riesco a fare una risata malvagia decente!?"

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Comiciamo Bene ***


Vector si risvegliò e si rese conto che era in una gabbia "Dannazione mi ha buggerato!" disse, Poi si guardò intorno.
Era in una caverna nera, che aveva però solo stalattiti. Per terra non c'erano stalagmiti, ma una superficie piatta crivellata di piccoli crateri e ricoperta di un liquido verdastro che gocciolava dal soffitto, che al tocco si rivelò acido. L'uscita dava su una tundra desertica.
Poi Vector si rese conto di una cosa ogni parte del suo corpo gli doleva orribilmente. Sembrava come se stesse per esplodere, e la sua pelle continuava lo stesso, quasi ebbra, a attingere qualcosa dall'aria circostante.
"Ben svegliato Vecti!"
Si voltò e chi vide? LUI che lo fissava ilare, appoggiandosi al godendang.
"Tu brutto..." e cercò con i suoi poteri di distruggere la gabbia. Ma per quanto questo lo sgonfiasse da qualsiasi cosa stesse accumulando, la cosa non aveva alcun effetto. Anzi, sembrava che ingrossasse le sbarre! Allora tentò di utilizzare i poteri di Don Thousand, ma non successe niente "Ma che diamine..."
La risposta risuonò nella sua testa "Ti avevo avvertito che se avessi perso il controllo della situazione, io non ti avrei aiutato. Comunque..." e uscì dall'ombra di Vector, alle spalle di LUI "Nessuno può rinchiudermi. Io sono il dio del mondo Bariano!"
il loro carceriere non ne fu molto impressionato "E allora?"
"E allora prendi questo!" rispose il dio, che gli lanciò contro un raggio distruttore. Però Vector si aspettava qualcosa di più: era appena di due millimetri di diametro. E infatti il suo avversario no ebbe problemi a bloccarlo roteando il suo godendang. Gli disse "I tuoi sforzi sono inutili! Sarà anche vero che solo i tuoi poteri possono ferirmi, ma sei ancora troppo debole, e per giunta sei nel territorio di dei molto più forti di te. Qui non alcun potere né su di me, né su questo luogo!"
Don Thousand capì e corrucciato si ritirò dentro Vector. LUI si voltò e disse "Bene. Ora devo andare a fare una cosa. Vi auguro buona permanenza..." poi un portale si aprì sotto i suoi piedi e lui ci svanì dentro.
A Vector non rimase che una cosa da fare: Scaricando l'energia che senza volere accumulava contro una sbarra, ne logorava un altra con le unghie, in attesa di inventare un piano migliore...
 
Il Dirigibile Dimensionale percorreva il tunnel. Yuma stava controllando la mappa che LUI gli aveva dato.
"Tra poco raggiungeremo uno svincolo dimensionale" disse Astral
"Sarebbe?" gli chiese.
"In alcuni punti in cui si incrociano molti tunnel dimensionali, vengono creati luoghi in cui si può continuare la propria via senza rischiare una specie di intasamento di tunnel. Altrimenti lo spazio tempo in quei luoghi formerebbe da solo un buco...nero però"
"Delle specie di caselli autostradali per chi viaggia tra le dimensioni!" disse Yuma
"Cos'è un casello autostradale?"
"Glielo spiegherai dopo! Qualcuno mi aiuti!" gridò Rio
Si voltarono e che videro? Shark che, con la bocca grondante di saliva, tentava di mordere sua sorella!
"Vieni qui sorellina! Improvvisamente ti trovo deliziosa!"
Yuma si precipitò e insieme agli altri tentò di staccarli. Ma l'amico aveva una stratta di ferro e non mollava.
"Anch'io ho un problema: ho perso letteralmente la faccia!"
Yuma si voltò e ebbe un altro tuffo al cuore: l'amico non aveva più niente sul volto!
Poi sentì uno strano rumore e venne sbalzato all'indietro. Poi notò con orrore che le sue braccia erano rimaste attaccate alla schiena di Shark!
Quindi udì due tonfi e guardando verso il basso vide che si erano staccate anche le gambe!
Il torso, senza più contrappesi, cadde all'indietro.... e si staccò pure la testa! Mentre gli rotolava riuscì ad urlare "Aiuto! qualcuno mi ricomponga!"
Tutti si girarono e videro il suo stato. Con una corda che si erano portati dietro realizzarono una specie di legame tra i suoi arti e il corpo, che faceva una specie di X passando dalle spalle e dai ginocchi. Il tutto mentre Kite, che ci vedeva ancora benissimo anche senza occhi, tentava di trattenere Shark dal cercare di mangiarsi qualcuno.
"Ecco, così dovrebbe reggere" disse Tori completando con un nodo la "cucitura".
"Ma che ci sta succedendo?" chiese Yuma
"Mi pare ovvio: Deve essere il veleno che inizia a manifestarsi. E ora Kite ti vuoi decidere a mollarmi? Voglio solo mangiarmi qualcuno, che vuoi che sia?"
"Non per interrompere i vostri divertimenti, ma siamo arrivati" disse Astral
Yuma guardò fuori e vide lo svincolo dimensionale.
Era una gigantesca sala cilindrica, con le pareti bianche con venature nere che dovevano essere cavi. Vicino ai muri c'erano centinaia di cerchi blu con all'interno dei portali anche esse blu. Tutt'intorno c'erano persone, esseri e navi di vario genere che passavano da un portale all'altro.
"Il nostro è il C7. Eccolo laggiù" disse Yuma, e il dirigibile curvò lentamente verso il portale.
 
Guardava nascosto dietro un portale. Doveva andare a parlare con gli altri Imperatori Bariani, ma doveva anche far si che Yuma e gli altri si fermassero in quel posto.
Così usò tutta la sua forza per spostare il portale dietro cui si trovava. Se i suoi calcoli fossero stati esatti....
Si! Due idioti schizzarono come frecce  fuori dal portale. Sarebbero dovuti finire direttamente in quello di uscita, ma con il suo intervento si sarebbero schiantati contro un dirigibile di nostra conoscenza....
 
All'improvviso si sentì un sonoro TONK dalla coda del dirigibile, seguito da una raffica di colorite imprecazioni. Lasciando dentro Kite che tenesse d'occhio Shark, dato che era l'unico che non volesse mangiarsi, andarono a vedere.
Quando arrivarono trovarono una ragazzo dai capelli rossi, giacca anch'essa rossa e pantaloni bianchi, e uno coi capelli viola che indossava solo roba bianca.
(Per chiunque li abbia riconosciuti, mi serviva un diversivo e questa era la prima cosa che mi è venuta in mente okay?)
Quello coi capelli rossi prese per primo la parola "Volete spostare questo coso? Dobbiamo proseguire!"
Yuma gli rispose "Non potreste spostarvi voi? Siete vicinissimi alla fine!"
"Ma se siete voi che avete messo in mezzo al passaggio questo coso!"
"Veramente siete voi che ci siete venuti addosso!"
Parlò per a prima volta quello coi capelli viola "La piantate di discutere? Spostate questo affare o chiamiamo il vigile?"
Ebbero un attimo di stordimento " Il vigile"
"Certo! Ora lo chiamo!" si voltò e urlò "Ehi vigile! Qui c'è gente che ingombra il passaggio!"
Arrivò un robottino tozzo con la divisa da poliziotto. Una mano diventò una biro mentre un da un altra spuntò un taccuino, e chiese "Allora, che cos'è successo?"
 
Nel palazzo degli Imperatori Bariani, i quattro rimasti erano a consiglio.
"Manca Vector, dov'è?" chiese Durbe
"Chi se ne frega" rispose Mizael
"Io invece mi preoccuperei: ci sono segni che sulla terra si è aperta una frattura che ha rigettato una grande quantità di Caos" disse Durbe
Alit prese parola "Non sarà mica...."
"Scusate se disturbo, ma siamo in trappola" disse Gilag
Si guardarono attorno e videro che erano stati intrappolati dentro una barriera che impediva loro di uscire e teletrasportarsi fuori.
Mizael era su tutte le furie "Chi è stato? Prova a mostrare qui dentro la tua brutta faccia e poi vedremo se vorrai ancora scherzare!"
Una voce emerse dal nulla "Vuoi vedermi? eccoti accontentato!"E dal nulla emerse LUI in tutto il suo caotico splendore.
L'arrivo di una faina in un pollaio avrebbe scatenato meno panico. I quattro iniziarono a correre come impazziti e a picchiare contro la barriera alla ricerca di un uscita. Durbe cominciò perfino a piagnucolare.
Decise che si era divertito abbastanza e lanciò un poderoso ruggito.
Li vide rintanarsi tutti insieme in un angolo come bambini spauriti di fronte a un genitore arrabbiato.
"Bene. Io so chi siete e voi sapete chi sono. Ora che abbiamo esaurito i convenevoli, andiamo al punto. Ho rapito Vector, e se lo rivolete..."
Mizael prese coraggio, si alzò e lo interruppe "Rivolerlo? Chi potrebbe rivolere un essere simile? Tientelo pure e fanne quello che vuoi!"
Durbe disse "Cosa dobbiamo fare?"
"Sei impazzito Durbe? Sai che Vector è un..."
Gli disse sottovoce "Senti, i terrestri ci stanno battendo su ogni fronte e ci serve ogni elemento disponibile se non vogliamo finire, se sopravvivremo, a vendere porporina usando ciò che rimane del nostro mondo!"
Mizael sospirò e gli sussurrò "Ok, ma se Vector creerà problemi, a farne le spese sarai tu"
Durbe si rivolse a LUI "Accettiamo l'offerta. Che dobbiamo fare?"
Ghignò "Venire qui" e gli gettò una mappa per poi sparire.
Mizael la prese e disse "Non so voi, ma a me puzza d trappola da lontano mille miglia"e gli altri due bariani fecero segni di assenso.
"Ciononostante ci dobbiamo andare" disse Durbe.
 
"Facendo il riassunto, questo affare non è immatricolato, è guidato da un minorenne e per giunta è anomalo!"
Astral disse "Come sarebbe a dire anomalo?"
"Che non è del tipo standard a cui è consentito passare in questo svincolo. Lo devo sequestrare in attesa di altri accertamenti e del processo per direttissima"
"E riguardo a noi?" chiese il ragazzo coi capelli rossi
"Dovevate fare più attenzione. Oltretutto venivate da sinistra perciò avevano loro la precedenza. Multa per tamponamento!"
"Ma non è giusto!"
"Mi dispiace ragazzo, ma questa è la legge. Se adesso voi foste così gentili da mostrarmi..."
"L'uscita?" disse Astral "Subito"
E i tre furono scagliati fuori dal Dirigibile Dimensionale. "Perché lo hai fatto?" gli chiese Yuma
"Se no non ci muovevamo più, e io voglio evitare che tu diventi una cosa demente. Avanti tutta!"
Il dirigibile entrò nel portale e si ritrovò ne classico tunnel dimensionale.
Sembrava tutto tranquillo, ma all'improviso.... "Ehilà, come va?"
LUI era sulla punta della gondola (si chiama davvero così la parte del dirigibile adibita al trasporto passeggeri)
Astral corse a nascondersi dietro Yuma urlando"AH! Siamo perduti! Siamo finiti!"
"Che ci fai qui, maledetto?" chiese Shark
"Prima di tutto per farvi vedere la mia vera forma..."
E cominciò ad espandersi. La pelle si stava facendo verdognola. Quando i vestiti si strapparono, mostrarono che lungo i fianchi stavano spuntando altre quattro braccia. Rotte le scarpe, si vide che i piedi stavano diventando mani. Al completamento della trasformazione, un grande godendang nero di metallo sconosciuto arrivò nella sua prima mano destra.
Il risultato era sconcertante. Erano di fronte a un bruto con la pelle color verde marcio chiaro, calvo, con sei braccia, nudo e senza gioielli di famiglia.
"Non c'è che dire, sei orribile"
"Grazie mille. ora che ne dite di una canzoncina? Porta anche me..."
E saltò. Peccato che dopo il salto divenne enorme, e l'impatto fece andare in crisi la stabilità del Dirigibile
"... al baseball! Porta anche me..."
e saltò di nuovo. L'impatto fece roteare il mezzo ancora più follemente "... al baseball! Porta anche me...
e con l'ultimo salto si lanciò fuori  dal tunnel "... al base...ball!"
Il Dirigibile era completamente fuori controllo. I passeggeri tentavano disperatamente di correggere la rotta, ma era impossibile. Astral urlò "Cercate di non finire..." "Orbital!"
Si voltarono tutti in tempo per vedere il povero robot che veniva schiacciato da uno degli enormi martelletti che c'erano in un punto del Dirigibile. "...tra gli ingranaggi". Kite andò (con prudenza) a recuperare ciò che restava del robot, assieme al suo duel disk.
Poi arrivarono a una barriera dimensionale, ma non potevano proseguire poiché appunto stavano roteando come matti. dall'alto si vedeva una città che sembrava essere uscita da un libro fanatasy: case bianche con tetto rosso di diverse forme e misura, disposte in ordine geometrico. Al centro stava un grande castello. Tutt'attorno la città c'erano edifici di metallo con delle ciminiere. Attorno c'erano prato e sullo sfondo c'era una catena montuosa.
 Si schiantarono lungo una larga strada, ma non si fermarono lì. Continuarono la loro folle corsa finché non si schiantarono contro una statua, abbattendola.
In qualche modo uscirono fuori e notarono che attorno al loro veicolo si era radunata una folla. Erano simili agli umani, tranne che avevano la pelle azzurra e le orecchie a punta.
Mentre   Yuma strisciava fuori, notò che Shark correva verso un bambino, con la bocca che grondava saliva, ma un tipo in armatura lo bloccò con una lancia.
Pochi secondi dopo tutti loro avevano puntata contro una lancia. Subito dopo vennero presi a calci finchè non si rialzarono "Forza, in piedi marmaglia umana!"
Vennero caricati a forza su un camion che poi si mise in moto. Shark disse "Ehi voi si può sapere che abbiamo fatto? E si può sapere dove ci state portando?"
Uno dei due disse "Ma come? Siete così illetterati che tra di voi non vi dite che non bisogna farsi beccare?"
"Illetterati? Di chi parlate?"
"Di voi umani. Lo dovreste sapere tutti..."
All' improvviso gli suonò il telefono. "Si, sono io. Cosa? Rudolf è andato in cielo? Perfetto, abbiamo appena prese un gruppetto di sprovveduti. Vi mandiamo subito qualcun alla fabbrica dei mattoni"
Poi mise giù. Chiese all altro "Allora, chi gli mandiamo?"
"Mandiamogli quello coi capelli rossi. Nessuno lo userebbe come mattone...."
"Come mattone?"
"Ma non vi hanno insegnato niente? Guarda fuori"
Attraverso l'unica finestrella che c'era sul portellone del furgone vide uno spettacolo abominevole.
Le case non era fatte di mattoni: Erano fatte di umani nudi intrecciati, perfino i tetti. "Ma come potete fare una cosa simile?"
"Perché voi siete degli stupidi umani inferiori, ecco perché! E ora silenzio!"
Lo disse in un tono così imperioso che tutti si zittirono.
 
Si fermarono prima davanti al palazzo, dove tutti i maschi tranne Yuma vennero ammanettati e portati via.
Poi proseguirono fino a una di quelle strutture che avevano visto attorno alla città. Il portone si aprì cigolando per poi richiudersi quando il furgone entrò, Quindi i due scesero e aprirono i portelli.
"Forza scendete!" e li buttarono fuori in qualche modo, poi li ammanettarono.
 Le ragazze furono condotte da un lato, Yuma da un altro. Lo portarono attraverso dei corridoi fino ad un classico laboratorio, con provette e siringhe. Qui fu spogliato. Però quando gli tolsero la corda che lo teneva unito, andò in pezzi.
"Ne ho viste di cose starne in vita mia, ma questa le supera tutte! Divisione automatica del corpo dagli arti.. il tutto senza emorragie!" disse il dottore, stupito. Poi realizzò una riparazione con dei collari.
A quel punto il dottore prese una siringa e un contenitore di vetro con dentro un liquido. Aspirò il liquido nella provetta e poi venne verso di lui, mentre i colossi in armatura lo tenevano fermo.
"Rilassati, non ti farà niente!"
Aveva già fatto delle iniezioni, e aveva sempre sentito la stessa frase. Peccato che come ogni volta non era vero. E, particolare ancora più doloroso, gliela fecero nei !!!!!!!!.
Lo portarono in una stanza su ci c'era un letto. Ce lo sbatterono sopra in qualche modo e gli tolsero le manette. Poi rimasero lì a guardargli le parti basse.
Dopo un po’, mentre cominciava a pensare che uno dei due fosse gay, quello a destra disse "Okay, ha fatto effetto. Comincia la produzione!" e uscirono. Poi riaprirono uno spiraglio di porta per dirgli "E guai a te se scendi!"
Così se ne stette lì finché non si aprì l'altra porta da cui uscì una donna bruna, anche se era.... nuda. Completamente.
"Adesso reclutano anche i bambini per questo lavoro? Non fa niente" e si distese vicino a lui.
"Immagino che sia la tua prima volta qui giusto?"
Yuma le chiese "Ma che cosa diamine sta succedendo qui?"
Lei sbuffò "Ma in che mondo vivi?"
"In un altro! E non sto scherzando"
"Che cosa? Aspetta. Adesso faccio finta di lavorare, così mi spieghi"
E lo avviluppò con le braccia. Yuma le raccontò del suo mondo, del viaggio e del perchè erano lì. Lei lo fissava con espressione indecifrabile.
Quando lui terminò, lei disse "Il tuo mondo deve essere molto bello da come l'hai descritto. Ora tocca a me dirti come stanno le cose qui. Qui noi umani non siamo la specie dominante. Qui ci sono questi esseri, che si chiamano Xereniani, derivante dal nome di questo mondo Xerenia. Nessuno sa come e perché, ma secoli fa presero il sopravvento. Noi umani per loro eravamo esseri inferiori, che dovevano essere schiavizzati o uccisi. Quando presero il potere, ci diedero la caccia come animali, demolirono le nostre città e le sostituirono con le loro, costruendole usando noi come mattoni. Solo le fabbriche sono fatte di metallo, ricavato da ciò che rimaneva della nostra civiltà. Quando uno desidera qualcosa, può semplicemente portare un "mattone" nella fabbrica che produce il tal materiale. E la gente lavora per comprarsi i "mattoni" che sono prodotti qui"
"Aspetta non vorrai dirmi che dobbiamo..."
"Esatto. Devi fecondarmi. Non preoccuparti, ti guiderò io passo passo"
Fu complicato, ma alla fine ci riuscirono. Anche perché l'iniezione aveva avviato lo sviluppo degli spermatozoi che doveva avvenire più tardi.
Poi lei uscì... e dalla stessa porta ne entrò un altra, che doveva essere anche lei fecondata.
Passò così l'intera settimana, tra iniezioni, fecondazioni e posti fatti da un tozzo di pane da a mangiare mentre si"lavorava".
Poi ricapitò la prima che aveva conosciuto "Ma scusami, ho già fatto con te!"
"Non sai che con gli ormoni che ci iniettano, il parto avviene dopo una settimana?" e si buttò accanto a lui.
"Una cosa: anche se non ti sembrerà molto importante... come ti chiami?"
Dopo una risata, lei rispose "Il mio nome è Ursula"
 
L'imperatrice entrò nelle sue stanze. Subito notò che la finestra era aperta, e qualcuno ci stava di fronte.
Lei afferrò subito il pugnale, ma quando questi fece il segno convenuto, si calmò. "Sei tu. Mi hai fatto prendere un bello spavento sai?"

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tentativi di fuga ***


"Sei fin troppo impressionabile per una che vive in un palazzo di uomini nudi intrecciati" disse LUI uscendo dall'ombra "Ad ogni modo, com'è andata?"
"Perfettamente" rispose lei "Ursula ha parlato con Yuma una settimana fa"
"Così doveva essere. E se prevedo bene le cose come un tempo, tra qualche giorno ci sarà un tentativo di evasione"
"Che fallirà nel modo in cui abbiamo previsto" disse lei, mentre versava del vino in due calici. "Brindiamo?"
"Ti sei dimenticata che io non ho bisogno di bere? Lasciamo perdere. Brindo e basta, ma il mio te lo puoi bere tu"
Dopo il brindisi, mentre beveva, gli chiese "Quando avrò ciò che mi hai promesso?" 
"Quando tutto il piano si sarà realizzato"
"E poi..."
"Poi manderò dei comparti specializzati nella caccia per ripulire il tuo regno dalla piaga degli umani liberi"
Lei sorrise pensando a quel futuro. Aveva messo i pegno la sua anima per quello, ma così avrebbe dato un futuro regnare sereno per sé e per i suoi successori.

Kite se ne stava sospeso, con lo stomaco che brontolava. Da quando aveva perso il volto non poteva più mangiare, ma non importava, perché anche se sentiva fame e sete, non ne sentiva gli effetti.
Affianco a lui c'era Shark. Come lui era intrecciato per formare quella che sembrava una torre. Attorno a loro c'erano molti altri, tutti nella loro stessa condizione. Giovani, vecchi, alti, bassi, grassi, magri... una parete che si lamentava. 
Ma era quasi ora del rancio, e tutti aspettavano trepidanti la loro razione. Per lui non ci sarebbe stata. 
I soldati arrivarono, usandoli come passaggi e scale. In bocca a tutti infilavano un pezzo di pane, poi ci versavano dentro un pò d'acqua e passavano al successivo.
Tranne Shark, che per motivi sconosciuti si poteva nutrire solo di bambini umani. Al posto del tozzo di pane, per lui c'era un pezzo di carne sanguinante.
Ma l'appetito innaturale di Shark cresceva di giorno dopo giorno. Ogni giorno si agitava sempre di più, assetato di sangue. Stava cominciando a scivolare nella follia.

Vector, estenuato, grattò un ultima volta contro la sbarra prima di cadere senza forze sul fondo della gabbia. Era una settimana oramai che la logorava, e non aveva ottenuto niente.
Doveva ammetterlo, era davvero robusta. Non gli era venuto in mente niente, neanche uno straccio di piano per evadere! Come fai ad evadere se sei in una cella inapribile, da solo e con intorno solo acido che a quanto sembrava faceva il solletico alla sua prigione?
Gli rimaneva solo una possibilità, al contempo grande e piccola. Ma richiedeva la presenza di LUI...

Yuma oramai si stava stufando. Aveva detto addio alla verginità giorni fà, ma non alla libertà. Aveva in mente una specie di piano, che avrebbe funzionato però solo con la collaborazione delle femmine.
Ne parlò con la prima che gli si fece davanti. Ossia Ursula.
"Praticamente il piano è questo" le disse, mentre fingevano di lavorare "Sto facendo  con i pasti un amalgama di pane, che dovrà tenere aperta la porta di uscita. Così quando l'ultima che avrò fecondato uscirà, la porta si da cui deve entrare si aprirà anche se quella di uscita rimarrà aperta. In questo modo le ragazze potranno uscire tutte assieme e sopraffare le guardie. Da quanto mi hai detto tutte le porte di uscita si aprono dall'esterno, quindi potremmo uno dopo l'altro liberare anche i maschi. A Qquel punto saremo in così tanti che sarà difficile fermarci: l'hai detto tu stessa che qui non ci sono mai più di 10 guardie!"
Lei ridacchiò e disse "Un piano piuttosto semplice. Meglio, perché in quelli complessi il minimo errorino manda tutto all'aria. Farò passaparola con le altre" E poi uscì.
Poi uscì, perché intanto Yuma aveva finito di fecondarla. Diede un occhiata all'amalgama di pane a cui aveva lavorato in questi giorni. Sembrava una patata, ma eera diventato grazie al freddo di quel posto così duro che premendolo con tutte le sue forze lasciava si e no il segno. Ora aveva molto fame, ma sarebbe evaso.
Trascorse una settimana prima che qualcuna facesse il segno che aveva convenuto con Ursula. Poi questa arrivò, e fu lei a dare il segnale.

Kite notò che Shark si stava agitando più del solito. Gli disse "Stai calmo. Non c'è modo di liberarsi da questa trappola, quindi è inutile provarci"
"Forse per te che ai solo due braccia!" disse, e dal torso glie ne uscì giusto un paio.

LUI rientrò nella caverna dove aveva lasciato Vector. Erano due settimane che non si faceva vedere. "Ehi!" gli urlò
"Cosa c'è Vecti?"
"Mi chiedevo.. tu sai duellare?"
LUI ci pensò su un attimo e poi disse "Si. Vuoi mettere la tua libertà come posta in gioco?"
"Esatto"
"E allora che stiamo aspettando?"

Astral guardava il torrente di formiche che, sotto il suo controllo mentale, tentava di farlo uscire. Quando avevano denudato Yuma, avevano messo i suoi vestiti e la chiave lì dentro, e lui da solo non poteva uscire. Così cercando aveva trovato l'unica cosa che poteva entrare in quella stanza: una formica. Questa aveva poi chiamato le sue compagne per aiutarlo. 
Solo che erano formiche, quindi ce ne sarebbe voluto qualche milione di miliardi per aprire la porta!

Passò ad Ursula il pezzo di pane che aveva fatto. Quando lei uscì, lo mise senza farsi vedere tra il battente e lo stipite. 
Quando la porta si richiuse lentamente, un torrente di donne si riversò dalla porta di entrata. Le guardie le schernirono da fuori, ma non appena queste aprirono la porta, un espressione terrorizzata si dipinse sui loro volti.

Shark si liberò grazie all'aiuto delle due braccia extra e poi liberò anche Kite. Ma l'insieme degli incastri della torre era così robusto che il muro resistette
"Forza, andiamo a cercare gli altri"
"Si! Yuma deve essere delizioso!" Disse Shark, con lo sguardo spiritato.
Kite sospirò e inizio la discesa. Doveva trovare un modo per calmare la fame di Shark.

Astral continuava a inviare ordini mentali alle formiche perché aprissero la porta. Mentre lo faceva, si guardò intorno.
Era una stanza quadrata, con tanti armadi dentro cui erano stipati i vestiti di prigionieri. In realtà, più che un magazzino, pareva una discarica. Stranamente i vestiti di Yuma, Tori e Rio erano conservati a parte.... come se si aspettassero che avrebbero potuto rimetterseli.
Mentre pensava, sentì uno strano suono. 
Era il chiavistello che girava! Oh che celestiale suono, le formiche c'e l'avevano fatta! Inviò a tutte un nuovo comando mentale: "Prendete la chiave e portatela da Yuma!"
Ebbe un tuffo al cuore quando vide che ad aprire la porta non erano state le formiche, ma una guardia. Forse aveva notato qualcosa? Quella prese la chiave, uscì, chiuse la porta e... cominciò ad andare in giro gridando "Yuma? Yuma? Yumino bello?"
Era una rivelazione scioccante: Gli Xereniani, che consideravano gli umani stupidi... avevano il cervello così ridotto che lui poteva controllarli!

Nel parapiglia generale, Tori  e Rio si tenevano per mano, cercando di non perdersi. Chiedendo avevano saputo che era in corso una rivolta, ma non sapevano né chi l'avesse progettata, né come.
Continuarono a muoversi alla cieca finché non udirono una voce familiare che urlava a qualcuno che gli aveva pestato il piede 
si misero a muoversi in quella direzione finché non trovarono chi si aspettavano "Yuma!"
"Tori! Rio!" disse estasiato, e le abbracciò entrambe così forte che Tori temette che le avrebbe rotto qualche costola.
"Ehm.. capisco che tu sia contento di vedermi, ma ti dispiacerebbe non strozzarmi?"
"Si okay scusa. Vedo che anche vo siete...."
"Nude? Si" disse lei, interrompendolo. E per riflesso, con le braccia tentò di coprirsi le parti "delicate".
"Ci avevano messo in una stanza assieme a quelle troppo giovani per partorire" disse Rio
"Non importa. So più o meno dov'è che mettono i vestiti, quindi possiamo andare a riprenderceli e ritroveremo Astral. Però dobbiamo ancora liberare Kite e Shark..."
"Eh abbiamo un altro problema" disse una che passava di lì
"Quale?"
"Quelli"
Guardarono e videro decine e decine di soldati che i frapponevano tra loro e la libertà, le lance puntate contro la marea di corpi nudi.

Kite discendeva cautamente la torre. Se ci fosse stato Orbital, se lo sarebbe agganciato sulla schiena e Shark si sarebbe attaccato a qualcosa, e poi sarebbero volati via. Ora invece..
"Ora si salta!" disse Shark
"Che cosa?"
"Prendimi la mano e quando ti do il via salta!"
"Ma ci sfracelleremo!"
!No invece. Guarda laggiù."
Guardò nella direzione indicata e vide che sotto di loro stava una tettoia spiovente che li avrebbe permesso di arrivare su un tetto, poi c'en era una "scala" fatta di tetti, uno più basso dell'altro.
"Centrarlo è impossibile. Troppo piccolo. Scusami Shark, ma questo è un piano che farebbe Yuma!"
"Infatti sto incominciando a ragionare come lui! Hi hi hi hi hi hi hi hiiiiiiiiiii!"
Ora ne aveva la conferma. Shark era pazzo.
"Sene stettero lì per un po’ con gli altri prigionieri che li incitavano a scappare. Poi a un certo punto si udì un urlo "Le guardie! Scappate!"
Ma Shark disse "Stai fermo"
Come faceva a essere così calmo? Proprio mentre le guardie arrivavano e tacitavano i prigionieri con minacce e urla? 
Quando le guardie erano a un passo da loro Shark disse "Salta!"
E lui saltò. Non si sa per quale miracolo, riuscirono ad atterrare sullo spiovente e poi a scivolare sulla "scala" di tetti, accompagnati dalle grida di giubilo dei prigionieri del castello. Si sentivano anche gli sberleffi per le guardie.
Usando una catapecchia come punto per scendere, bastò chiedere a un muro per sapere dove fosse la fabbrica di "mattoni".
Shark si muoveva tra i viottoli come un predatore. A guardarlo, a Kite sembrava quasi di potergli vedere addosso i vestiti di un cacciatore della giungla brasiliana. 
Almeno, finchè non si scatenò il disastro.
Un bambino stava girando, e Shark lo notò. Si leccò le labbra e si diresse lentamente verso di lui. Si avvicinò, si avvicinò e... gli saltò addosso, grondando saliva.
Il bambino urlò, tentò di divincolarsi, insomma fece il diavolo a quattro. Questo attirò le attenzioni di tutti gli abitanti che tentarono di staccare Shark, ricorrendo anche alle bastonate. 
Alla fine un gruppo di guardie li notò e notò gli umani fuggitivi.
Kite afferrò Shark e con tutta la sua determinazione riuscì a staccarlo.
cominciarono a correre per le vie, pensando di seminarli, quando Kite vide una luce intorno a se, che non se ne andava. Si guardò e vide che emetteva luce.
Shark lo vide e disse "Così ci troveranno facilmente!"
"Dividiamoci: prenderanno solo me"
"NO! Abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme!"
"In prigione dici?" disse una voce davanti a loro
Shark si voltò e andò a sbattere contro un corpo in armatura.
"Trovarli è stato facilissimo!"
"Beh, con uno che brilla in quel modo..."
"Ma che succede oggi? La soffiata di ribellione alla fabbrica di mattoni che poi è stata confermata, questa fuga..."
"Un caso così unico va valutato dall'imperatrice. Muovetevi, marmaglia!"
Li incatenarono e li trascinarono verso il palazzo da cui erano appena fuggiti

Yuma guardava con orrore il muro di soldati. Ursula aveva detto che non c'en erano mai più di dieci! Cos'era quella folla?
Poi ne sputò uno con in mano la sua chiave. Si guardava intorno ebete e ripeteva "Yuma? Yuma? Yumino bello?"
Alzò la mano e si diresse verso di lui, e gli consegnò la chiave. Dietro di lui c'era Astral che disse "Ciao Yuma. A quanto pare ora abbiamo qualcos’ altro in comune"
"Si, ma adesso ho altro a cui pensare" gli disse mentalmente. Non avrebbe fatto buon effetto vedere che parlava da solo.
"La soffiata era giusta quindi" disse un soldato
"Soffiata?"
"Esatto" disse Ursula, e uscì dai ranghi per andare dai soldati
"Tu sporca traditrice!" Le urlò contro Rio
"Perché. Ursula? Perche?" le chiese Yuma
Lei ridacchiò "Perché? Ecco perché" e si portò le mani al volto. Poi si sentì uno strappo e... rivelò un volto azzurro che lo fissava beffardo.
"Mi hai ingannato!" disse Yuma, frustrato. Per la seconda volta qualcuno aveva approfittato del fatto che si fidava di tutti e poi lo aveva tradito. Non sapeva se gridare per la rabbia o per l'esasperazione.
"Esattamente, umano" poi prese a fissarlo "Sei carino. Il mio "lavoro" rende molto. Potrei affittarti e giocherellare con te un po’. Si fa sai... vi leghiamo a dei fili e..."
"Pezzi da costruzione, manovali, marionette.... sapete fare qualcosa con gli umani che non sia umiliante!"
"No" gli disse compiaciuta.
Un soldato si fece avanti e disse "Ora basta, Ursula. Chi sono i capi rivolta?"
"Quel ragazzo e le due che gli stanno vicino" disse indicandoli.
Il soldato ghignò e disse "Bene. Sapete. questa è la prima rivolta che si sia mai avuta nell'impero, quindi avrete l'onore di essere giudicati dall'imperatrice in persona!"

"Allora cominciamo?" chiese Vector, che aveva già estratto il suo duel disk e se lo era messo al braccio.
"Un momento solo. Ecco.. sta uscendo!"
Dal suo primo braccio sinistro uscì un duel disk di carne. Sembrava una cresta. Era dentellata, ma si vedevano comunque le varie zone delle carte mostro e magia.
Poi i suoi due occhi si congiunsero con un bagliore verdastro e formarono un unico enorme occhio con al posto della pupilla una stella ad otto punte.
"Sei pronto a lottare contro il Caos?" gli chiese
"Si"
"E allora COMBATTIAMO!"
Vector pensava che grazie al mondo virtuale avrebbe finalmente saputo il suo vero nome (Credete che lo chiami sempre LUI perché si chiama davvero così?)
ma tutto quello che apparve dove doveva esserci il suo nome fu... ti piacerebbe saperlo eh?
"Che cosa significa?"
"Che non voglio che il mio nome si sappia in giro"
"E perché?"
"Oh, è una storia talmente lunga, piena di inseguimenti, doppi giochi e esplosioni devastanti! Che sicuramente non ti interessa"
"Mi interesserebbe, ma lasciamo perdere. Comincio io: pesco!"
"A questo punto evoco sul mio terreno Ghoul Orrore Umbral!"
L'essere uscì da una nuvola nera.
"Quindi ora attivo il suo effetto speciale! Mi basta ridurre il suo attacco a zero per poter evocare dalla mia mano un mostro con gli stessi punti d'attacco! Avanti,  Will o' the wisp Orrore Umbrale!"
I due esserini uscirono da due buchi d'ombra, con una fiamma sopra la testa.
"A questo punto attivo Ricarica Umbrale! Quando i punti d'attacco di un mio mostro Orrore Umbrale variano, posso attivare questa carta per aumentare i miei life points dello stesso ammontare! Vado a 5800!"
LUI ridacchiò "Hai paura vero?"
"Io? Quando mai potrei avere paura?"
"Non mentire a te stesso. Non sai che assi ho nella manica, quindi preferisci barricarti subito evocando un numero e aumentando i tuoi life points. Non è così?"
"E allora?"
"Non importa. Vai avanti!"
"Okay. Ora attivo l'effetto di Will o' the Wisp! Quando questo mostro viene evocato, posso scegliere un mostro Orrore Umbrale sul mio terreno e copiarne il livello! Io scelgo Ghoul! Con Questi tre mostri, costruisco la rete di sovrapposizioni! evocazione Xyz! 
Apparve uno strano solido geometrico blu e giallo, con sopra una mano.
"Con la tua luce sacra, metti questo sciocco in ginocchio! Appari, Numero 104: Msquarade!" disse, mentre il solido diventava un mago alato con in mano 3 cerchi.
"Molto interessante. Ora che fai?"
"Metto una carta coperta e termino i mio turno"
LUI iniziò a ridacchiare, per poi scoppiare a ridere.
"Che ci trovi di tanto divertente?"
"Niente,,, il problema sei tu! Mi sono ricordato di quando tu e Yuma vi siete incontrati e la strada folle che gli hai fatto fare per arrivare a scuola e poi era anche in ritardo!"
"Si, fu molto divertente, ma che centra?"
"Niente. Ora, se non ti dispiace, tocca a me." la sua mano si accese di un bagliore verdastro, e Vector sentì Don Thousand trasalire nella sua testa.
"Quando un demone combatte (anche in scontri di minor conto come un duello di carte), le regole svaniscono, e ogni carta può essere pescata!" Disse, e portò la mano luminescente al duel disk "Pescata... del Caos!" e pescò, con anche la carta che riluceva di un verde malvagio.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Scambio di Anime ***


Scusate il ritardo, ho avuto problemi al PC. Questa è la prima volta che scrivo di un duello e potrebbe fare un po’ schifo.  Ma se dovesse piacervi, vi avviso che anche quando inizierà l’Arc V io continuerò questa FanFic se non l’avrò ancora finita. Il giudizio di LUI non si lascia fermare da niente…
 
"Pescata del Caos?" chiese Vector, spaventato.
"Esattamente! Grazie a questa, posso pescare tutte le carte! E ora ti mostrerò il suo potere attivando..." la carta che aveva appena pescato perse il suo alone verde rivelando... "..Ricarica!"
Vector si spanciò dalle risate "Tutto qui? Tutta quella scena per pescare.. una carta così debole?"
LUI era un po’ imbarazzato "Posso pescare tutte le carte, nel senso che quella che pesco è scelta a caso tra tutte quelle che esistono. Ma la attivo lo stesso! Rimetto le carte della mia mano nel deck, lo mescolo e ne pesco altrettante. Pesco."
La sua faccia si distorse in un ghigno demoniaco. Non solo per le carte che aveva pescato, ma perchè sapeva che la Pescata del Caos aveva il potere di assottigliare terribilmente le barriere dimensionali dove veniva usata.....
 
"E così sono questi i rivoltosi?"
"Si, imperatrice"
Yuma, per costretto a rimanere in ginocchio dalle catene, si guardò intorno.
Erano tutti in catene, tranne Shark, che avevano dovuto proprio bloccarlo a terra per frenarne la sete di sangue.
Attorno a loro c'era l'intera corte e davanti a loro l'imperatrice, che muoveva stancamente un ventaglio.
"Per a verità, il selvaggio e quello luminescente sono solo colpevoli di fuga"
Lei ridacchiò. C'era qualcosa di familiare in quella risata, per Yuma....
"Allora ero stata informata bene. Meno male che qualcuno non ha resistito a andare in missione segreta come di suo solito, vero Ursula?"
Credeva che gli sarebbero caduti gli occhi dalle orbite. Vicino all'imperatrice, in abiti nobiliari, c'era proprio Ursula!
Lei, imbarazzata, disse "Scusa madre, ma... non ho saputo resistere. Ma ho usato i preservativi"
"Spero che tu stia dicendo la verità"
Dio! Aveva quasi fecondato la figlia dell'imperatrice! Ecco cos'era quella roba di plastica che aveva sempre.
L'imperatrice tornò a rivolgersi a loro "Sono solo ragazzini. Che punizione potrei mai dargli se non... la morte? Il lupo perde il pelo ma non il vizio" tutti gli Xereniani intorno annuirono prontamente.
Poi si alzò "Tuttavia non voglio togliergli tutte le speranze. Sono fatta così..." disse ghignando.
"Attento Yuma, c'è sotto un imbroglio" gli disse Astral nella mente.
Lei ovviamente non poteva sentirlo e continuò "Noi Xereniani e voi umani abbiamo una passione in comune: Duel Monsters. Quando i hanno spogliati hanno trovato addosso delle carte. Quindi vi chiedo.. che ne direste di un duello? la vostra libertà è in palio"
Yuma guardò is suoi compagni. Tutti avevano volti di assenso. Avevano tutti (tranne Tori) una grande esperienza nei duelli, e quella tipa non poteva essere molto di ostacolo.
Quindi si alzò e disse "Accettiamo. Vado io"
Lui ghignò. Yuma aveva la sensazione di avere fatto il più grosso sbaglio della sua vita. Astral aveva ragione: era appena caduto in una trappola....
 
"Attivò dalla mia mano Sigillo Temporale del Caos! Con questa carta bandisco un numero a mia scelta di carte dalla mia mano e ne pesco altrettante! Ne mando due.. e ne pesco altrettante."
Vector sbuffò "Tutto qui?"
LUI sorrise "No. Perché ora si attiva l'effetto di Cronomalia del Caos"
"Che?"
"Ti spiego. Quando Cronomalia del Caos viene bandita dall'effetto di una carta con "Tempo" nel nome, la posso evocare tramite evocazione speciale sul terreno! E indovina quante ne ho spedite?"
Sul suo terreno apparsero due enormi portoni di pietra, scolpiti per formare una bocca che faceva la linguaccia. Oltretutto erano decorate in modo così folle che preferì non guardale.
 
Cronomalia del Caos
Oscurità
Demone
LV 8
ATK 0 DEF 3000
                       
"E adesso le sacrifico entrambe!"
Vector rimase stupito "Ma come? Niente evocazione Xyz?"
"No. Perché io non ho mostri Xyz! Ma non pensare che ciò mi renda meno temibile"
 
A Yuma vennero portati un Duel Disk e un deck da quelli che gli avevano portato via. L'unico problema era che il duel disk era quello di Shark, e il deck era quello di Kite (Quest'ultimo lo aveva avvertito che se avesse fatto fare brutta figura al suo Drago Fotonico Occhi Galattici avrebbe passato un brutto quarto d'ora)
Lui sarebbe rimasto in piedi, mentre l'imperatrice avrebbe duellato seduta sul suo trono, con un Duel Disk ingioiellato di fronte a sè.
"Bene Yuma. E ora COMBATTIAMO!"
Yuma provò a iniziare per primo, ma lei lo bloccò dicendo "Non ti sembra scortese iniziare in casa d'altri? Adesso è il MIO turno, e pesco. Evoco subito Schiavista Spietato!"
Venne fuori un soldato simile alle guardie che li avevano catturati armato di frusta e catena.
 
Schiavista Spietato
Terra
Guerriero
Lv 4
ATK 1600 DEF 1000
 
Quindi attivo la carta magia terreno Terra degli Schiavi!"
Il terreno circostante si trasformò in una landa desertica, punteggiata da strutture simili alle fabbriche degli Xereniani. Nell'aria echeggiavano i suoni di voci sofferenti e sferze di fruste.
"Quindi posiziono una carta coperta e termino il mio turno. Sta a te"
Astral gli disse "Attento Yuma sento sempre più odore di trappola!"
"Okay. Ora è il mio turno, pesco!"
"E comincio subito attivando l'effetto di Distruttore Fotonico! Se non ho mostri sul mio terreno, posso evocare questo mostro dalla mia mano!"
E un mostro con un enorme lama spuntò sul terreno di Yuma.
 
Distruttore Fornico
Luce
LV 4
Guerriero
ATK 2100 DEF 0
 
"A questo punto attivo anche l'effetto di Impulsore Rivestito! Se controllo un mostro con più di 2000 punti s'attacco, posso evocare questa carta dalla mia mano!"
Un mostro in armatura rossa apparve.
 
Impulsore rivestito
Luce
Lv 5
Guerriero
ATK 2000 DEF 0
 
"E ora li sacrifico entrambi per evocare Drago Fotonico Occhi Galattici!" Vicino a lui apparve il boomerang a tre lame che conosceva, ma quando provò ad afferrarlo questi scattò via e finì in mano a Kite
"Pare proprio che tu  non piaccia al mio drago" disse Kite, ilare.
"Me ne sono accorto" gli rispose stizzito.
Con un sorriso, Kite lanciò il boomerang dentro un buco che si era aperto sopra Yuma. Poi ci fu un esplosione, e il boomerang attirà a se centinaia di particelle di luce... che presero la forma di un drago!
 
Drago Fotonico Occhi Galattici
Luce
Lv 8
ATK 3000 DEF 2500
 
"Perfetto" disse Yuma "Ora  Drago Fotonico Occhi Galattici, attacca Schiavista Spietato! Fascio fotonico distruttivo!"
Ma l'imperatrice non appariva preoccupata. Disse "Sei caduto nella mia trappola! Attivo l'effetto di schiavista Spietato, che mi permette di annullare la battaglia e di prendere il controllo del tuo mostro!"
Dopo un istate di stupore, Yuma reagì "No perché attivo l'effetto di Drago Fotonico! Una volta per turno posso rimuovere entrambi i mostri dal gioco!"
"E invece no perché attivo la trappola Repressione Imperiale! Questa carta mi permette di annullare l'attivazione dell'effetto di un mostro, quindi il tuo drago è mio!"
Il mostro dell'imperatrice avvolse con la catena il drago e lo trascinò sul terreno dell'imperatrice.
Kite urlò "Yuma, dopo io e te dobbiamo fare un discorsetto, non so se mi spiego..."
Lui era più preoccupato per altra cosa: Ora l'imperatrice aveva a disposizione un mostro quasi imbattibile.
Lei però disse "Ovviamente non lo ottengo a piena forza. Pere un quarto del suo attacco (Drago Fotonico 3000-750), non può attaccare o distruggere mostri o infliggerti danni. Però ora il tuo terreno è vuoto...."
 
"Adesso evoco sul terreno Atmosfera del Caos! Non potrà nè attaccare nè essere attaccata, ma è molto scenografica"
L'aria si tinse di un colore verdognolo. vector sentì che era pienamente soffusa di Caos ora, Caos puro e raffinato al cento per cento. Ma in quella raffinatezza c'era qualcosa di diverso da quello del mondo Bariano: era selvaggio, brutale, pronto a uccidere.
 
Atmosfera del Caos
Oscurità
Demone
Lv 10
ATK 4000 DEF 4000
 
"Poi grazie al suo effetto, quando la evoco posso evocare una volta per duello un altro mostro di livello quattro o inferiore con "Caos" nel nome dalla mia mano. Evoco Aberrazione Ingannevole del Caos"
Comparve una donna in abiti greci che mandò un bacetto a Vector, il quale rimase impassibile. Lei però non si arrese e gli ammiccò.
 
Aberrazione Ingannevole del Caos
Oscurità
Demone
Lv 4
ATK 1600 DEF 1000
 
E come tocco finale, una carta magia continua, Singolarità del Caos! Questa carta fa perdere 500 punti d'attacco a tutti i mostri senza "Caos" nel nome, e quelli che c'e l'hanno ne guadagnano altrettanti"
Si formò sopra di loro una sfera che creò un campo di fulmini. Mentre i mostri di LUI quando erano toccati da un fulmine ne erano rinvigoriti (Aberrazione ingannevole 1600-2100, Atmosfera 4000-4500), il Numero di Vector, colpito diverse volte, fu messo in ginocchio (Numero 104 2700-2200) .
"E ora ci divertiamo! Fulmine Solido attacca il tuo mostro!"
Vector rise "Certo che mi divertirò! Il tuo mostro ha soli 2100 punti d'attacco, il mio ne ha 2200!"
"Credi che non l'avessi visto?" rispose.
 
"Posiziono una carta coperta e termino il mio turno!" disse Yuma.
"molto bene" disse l'imperatrice "Quindi sta a me. Pesco."
"E come prima cosa attivo l'effetto di Terra degli schiavi, che per ogni mostro che ha cambiato controllo sul mio terreno guadagno ben 500 lifepoints, andando così a 4500"
"E ora il mio Schiavista Spietato sferra un attacco diretto!"
 
"Attivo l'effetto di Aberrazione Ingannevole! Quando combatte con un mostro, guadagna attacco pari alla differenza tra il suo attacco attuale e quello di base! Perciò va a 2600!" Il mostro di LUI fece una delle cosa più bizzarre che Vector avesse visto: praticamente USCì dalla sua pelle, rivelando un orrore con tre braccia e un solo occhio, con gli organi fuori. Il tutto sgocciolando sangue dai vasi sanguigni strappati uscendo dalla pelle. Rise, si contorse e poi, procedendo follemente, attaccò il mostro di Vector
I due attacchi colpirono contemporaneamente Yuma e Vector. La Pescata del Caos aveva indebolito così tanto le barriere tra le dimensioni che avvenne uno scambio, e l'uno si trovò nel corpo dell'altro!
 
Vector andò a sbattere contro qualcosa, scagliato indietro dall'attacco. Stranamente, si rese conto di avere freddo.
Poi si voltò e vide che non era più nella caverna, ma era finito in una specie di deserto punteggiato da strutture di ferro. Attorno c'era una folla di persone con la pelle azzurra e orecchie a punta.
E lui era andato a sbattere contro gli amici di quel mentecatto di Yuma! Che stava succedendo?
"Benvenuto Vector" disse una voce alle sue spalle.
si voltò e vide una figura femminile seduta su un trono. "E tu chi sei? E che diamine ci faccio qui?"
"Io sono l'imperatrice. E a causa del portale dimensionale aperto dalla Pescata del Caos, tu sei nel corpo di Yuma, che stava duellando con me"
Si guardò. E aveva davvero il corpo di Yuma! "Questo è un incubo!" pensò "Non sta succedendo davvero! Non a me!"
Lei continuò "E hai un solo modo per tornare indietro o quantomeno restare vivo: battermi e finire il duello iniziato da Yuma"
Non avendo alternative, Vector si alzò e disse "Va bene, racchia: preparati a vedere in azione un Imperatore Bariano!"
Lei si mostrò un momento stizzita, poi disse "Vedremo. Per ora posiziono due carte coperte e termino il mio turno!"
Vector vide una cosa che prima gli era sfuggita: Astral. I due si fissarono negli occhi per qualche secondo, poi Astral si voltò disgustato e rientrò nella chiave, che era in mano a un tizio lì attorno.
“Che faccia pure” pensò Vector “Non ho bisogno di lui”
 
Yuma non capiva più niente: Dov'era finito il paesaggio che vedeva fino a pochi secondi fa? Dov'era? Perché era in una gabbia? E che ci faceva LUI lì?
LUI disse "D’accordo, te lo dico in parole semplici cosicché tu possa capire: Tu sei nel corpo di Vector e lui è nel tuo. Se vuoi tornarci, devi continuare da dove Vector aveva interrotto. Posiziono due carte coperte e... Attivo l'effetto di Atmosfera del Caos! Mi basta sacrificare 500 punti d'attacco e di difesa per infliggerti altrettanti danni!"
Tutta l'aria verdastra si concentrò sopra Yuma e poi cominciò come a premere, come se avesse aumentato la pressione dell'aria. Yuma fu schiacciato contro il fondo della gabbia (Atmosfera del Caos 4500/4500-4000/4000). "Termino il turno"
Yuma si prese ancora un momento per assicurarsi di aver capito bene. A quanto pareva, Vector aveva incontrato LUI e non era finita molto bene. E ora lui si trovava nella sua stessa situazione. L'unica nota positiva era che Vector, ora se la stava vedendo con l'imperatrice.
Poi una voce riecheggiò nella sua testa "Bene bene, ma guarda un pò chi abbiamo qui!"
Yuma chiese, spaventato "Chi è?"
La voce rise e gli rispose "Lo saprai a tempo debito...."
 
Vector analizzò rapidamente la situazione e si rese conto di essere in un mare di guai. Il suo avversario lo poteva attaccare direttamente, e in mano anche dopo aver pescato non aveva un mostro decente. Quindi non gli rimase che giocare in difensiva. " Evoco  un mostro coperto in posizione di difesa e termino il mio turno"
"Bene. Tutto qui quello che sai fare?" gli chiese lei, canzonatoria. "Sta a me, pesco. Ed evoco subito un altro Schiavista Spietato" una copia del mostro che aveva già sul terreno apparve.
"A questo punto sovrappongo i due mostri, entrambi di livello 4! Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione, evocazione Xyz!" i due mostri diventarono scie di energia biege come si aspettava, ma ci fu qualcosa di diverso... infatti andarono verso l'imperatrice! al contatto, avvenne la consueta esplosione, e poi il trono si alzò! Accanto al'imperatrice ora c'era il normale cartellino da mostro. "Ora vengo, sono io, Imperatrice Schiavista!"
 
Imperatrice Schiavista
Terra
Incantatore
Rank 4
ATK 2O00
DEF 2500
 
"Non sei un po’ deboluccia per lottare come un mostro?" le chiese Vector
"Deboluccia? Bada a come parli! Ora attacco il tuo mostro e vedremo!"
Dal trono partirono fulmini, che colpirono il mostro di Vector, che si rivelò Circolo Fotonico.
 
Circolo Fotonico
Luce
Incantatore
Lv 4
ATK 1000
DEF 1000
 
"Niente male... ma la mia mossa è meglio! Attivo il mio effetto speciale, che in qualsiasi momento mi permette di prendere il controllo di un mostro dell'avversario!"
Un aura giallastra avvolse Circolo Fotonico, che tentò di opporsi, ma era inutile. Venne trasportato dall'altra parte del campo.
"Però è indebolito: non può attaccare o essere attaccato, e il suo attacco è ridotto a un quarto (Circolo Fornico 1000-250)... però posso attaccarti direttamente!"
I fulmini ripartirono e gli diedero una bella scossa (Vector 2800-800)
 
"Sta a me. Pesco!" Yuma guardò la carta che aveva pescato: Era Alza-Rango Magico:Forza di Barian.
"Grandioso!" pensò "Non posso usarla!"
La voce risuonò nella sua testa "Sveglia, Idiota! Sei nel corpo di Vector, perciò hai tutti i suoi poteri!" "Oh, bene"
"Attivo Alza-Rango Magico: Forza di Barian! Con questa carta posso alzare il rango di un mostro e farlo diventare un mostro Chaos Xyz! E io scelgo Numer 104:Masquarade! Con questo mostro ricostruisco la rete di sovrapposizione, evocazione Chaos Xyz!"
Il mostro si trasformò in energia rossa, e poi volò dentro un buco violaceo che si era aperto nel cielo. Dopo un esplosione  verdastra, si poteva vedere un paio di ali rossastre.
"Nato dal Chaos, quando la Forza di barian ha coperto la luce, la Grande oscurità danzerà!" mentre Yuma diceva ciò, il paio di ali si trasformò in un mago che brandiva un bastone.
"Quindi attivo il suo effetto, che gli permette di distruggere una carta magia o trappola quando lo evoco! Scelgo Singolarità del Caos!"
Un raggio uscì dal bastone e distrusse la carta di LUI. Il campo di fulmini svanì. (Atmosfera del Caos 4000-3500) (Fulmine Solido del Caos 2100-1600)
"Ora attivo l'effetto di C104! Staccando un unità Chaos Xyz, dimezzo i tuoi Life Points e ti obbligo a scartare una carta! Le stacco tutte e quattro!"
Il mostro si preparò a far partire un secondo raggio, ma LUI no sarebbe rimasto a guardare "Attivo Superiorità del Caos! Se il mio mostro con più punti d'attacco ha attacco maggiore a quello con più attacco tra i tuoi, posso attivare questa carta per annullare l'attivazione di un effetto!" Dalla carta fuoriuscì un raggio verdognolo che bloccò il raggio rosso.
"E non finisce qui! Il mio mostro più debole guadagna punti d'attacco paria metà dell'attacco del tuo mostro più forte!" Un altro raggio colpì 104, e poi un altro si diresse verso Aberrazione Ingannevole. (Aberrazione Ingannevole 1600-3100)
"E ora è il momento di attivare Suicidio Esplosivo del Caos! Distruggo un mostro con Caos nel nome sul mio terreno, distruggo tutti i mostri con meno attacco di lui e infliggo a tutti, me compreso, danno pari al suo attacco! Ciao ciao, Aberrazione Ingannevole!"
Il mostro si prese la pancia tra le mani pochi secondi prima di esplodere, distruggendo C104 e scagliando indietro entrambi (LUI 4000-900) (Yuma 4900-1800).
 
Vector si rialzò, ma la situazione si stava facendo drammatica. Aveva solo 800 LIfe points, il suo avversario 4500 e lui non aveva mostri sul terreno. Inoltre qualunque evocasse gli sarebbe stato subito preso. Ed era dentro nel corpo di Yuma e probabilmente ci sarebbe rimasto, se non vinceva!
La sua avversaria disse "Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"
"Quindi sta a me. Pesco"
Eccola. Alla fine la sfortuna di Yuma l'aveva abbandonato. Una carta decente era arrivata.
Ed era quella giusta.
"Attivo Salvataggio Fotonico! Se tu controllo un mostro che in origine era mio, posso attivare questa carta per riprendermelo, e distruggere una carta Magia o Trappola sul tuo terreno! Io scelgo di riprendermi Drago Fotonico Occhi Galattici, e di distruggere Terra degli Schiavi!"
Una torma di creature fotoniche usci dall'orizzonte, e ruppe le catene del drago, distruggendo nel processo tutto il panorama circostante.
Finalmente Vector vedeva dove davvero era finito: In una stanza che non avrebbe stonato in un castello medievale, se non fosse stata fatta con umani.
Quando questi videro che Terra degli Schiavi era stata distrutta, un urlo di gioia proruppe da migliaia di gole. (Drago Fotonico 750-3000)
"Non cantate vittoria! Attivo il mio effetto, e il tuo drago ritorna mio!" la gioia si spense in tutti gli umani all'istante.
"No perché io attivo Rilascio Forzato! Dì addio alle tue unità sovrapposte!" infatti da lì a poco l'ultima sfera di energia che turbinava attorno all'imperatrice svanì nel cimitero.
L'urlo di vittoria riesplose con forza raddoppiata. Tipi in armatura tentavano di zittire tutti, ma sembrava che il rumore venisse anche da fuori.
"Adesso il mio mostro ti può distruggere! Drago Fotonico Occhi Galattici, distruggi Imperatrice Schiavista con Fascio Fotonico Distruttivo!"
Il mostro sputò contro l'Imperatrice un raggio di luce. Ma lei non sarebbe rimasta con le mani in mano.
"Attivo Guardia Imperiale! Se sono attaccata, questa carta evoca un Segna-Mostro Guardia che diventa il tuo nuovo bersaglio!"
Dalla carta uscì un mostro in armatura, però più elaborata di quelle dei tipi che aveva intorno.
 
Segna-Mostro Guardia
Terra
Guerriero
LV 1
ATK 0
DEF 0
 
IL mostro si mise tra l'imperatrice e l'attacco, bloccandolo.
Vector non si contené nel pronunciare un imprecazione in Bariano, che per fortuna non capì nessuno. A Vector però faceva male la lingua, dato che il bariano era quasi impossibile da parlare per un umano.
L'imperatrice sembrava furiosa "Questo non dovevi farlo, Vector. Ora ti mostrerò una cosa.. peccato che sarà l'ultima che vedrai! Ti mostrerò il VERO Caos, e capirai come i Bariani stiano grattando la superficie di esso!"
 
"Attivo Numero Glorioso! Questa carta mi permette di evocare un mostro numero dal cimitero, e io scelgo C104!" il mostro uscì dal portale violaceo.
"Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"
"Quindi sta a me" disse LUI "Pesco".
Diede un occhiata a ciò che aveva pescato. "Attivo l'effetto di Atmosfera del Caos: sacrifico 500 punti d'attacco per infliggertene altrettanti" di nuovo la nebbia si raccolse sopra Yuma e esercitò tutta la sua pressione (Yuma 1800-1300) (Atmosfera del caos 3500-3000)
"Termino il mio turno"
"Evvai! Ho la vittoria in pugno!" disse Yuma "Sta a me: Pesco. E ora C104, attacca direttamente!"
Il mostro lanciò un raggio contro il nemico, e lo colpì. ci fu  un esplosione, ma quando il fumo si diradò, LUI non aveva perso neanche un Life Points, e al suo fianco c'era un minotauro con centinaia di occhi sulla tesata, e altrettante mani lungo il corpo. Aveva un braccio che usciva dalla pancia, e ognuna delle mani stringeva un ascia.
"Come hai fatto?" gli chiese Yuma
"Molto semplice: quando mi hai attaccato direttamente ho attivato l'effetto di Caos Immortale dalla mia mano: se sto per subire un danno letale, posso distruggere tutte le altre carte sul mio terreno ed evocarlo sul terreno riducendo quel danno a 0"
 
Caos Immortale
Oscurità
Demone
Lv 8
ATK 0
DEF 0
 
"Inoltre, guadagna punti d'attacco pari al danno che ha negato!" (Caos Immortale 0-3000)
"Molto astuto" disse Yuma "ma non durerà per sempre. In due turni ti sconfiggerò! Posiziono una carta coperta e termino il mio turno!"
 
"Tocca a me:pesco!" disse l'imperatrice.
Dopo aver dato una rapida occhiata alla carta che aveva pescato, poi guardò Vector e sorrise. E lui capì che c'era da avere paura.
"Attivo la magia Inverti-Rango Magico: Forza del Caos! Con questa carta posso sacrificare un mostro Xyz per evocare un mostro Chaos Xyz direttamente dal mio deck! Sacrifico Imperatrice Schiavista!"
Si aprì un portale simile a quelli di LUI, e da esso uscirono dei tentacoli che avvolsero l'imperatrice, come un bozzolo. Si sentirono diverse urla da lì dentro, poi il "bozzolo" si spaccò, rivelando il nuovo mostro. "Ammirate Cxyz: Demone Imperatrice Tirannica!"
Tutti i colori si erano scuriti: la maggior parte del mostro era nera. La pelle era diventata violastra, e spuntavano da ogni parte tentacoli che cercavano prede.
 
Cxyz: Demone Imperatrice Tirannica
Oscurità
Incantatore
ATK 3000
DEF 3000
 
“Inoltre grazie all’effetto di Inverti-Rango, tutte le carte scoperte sul terreno vedono propri effetti invertiti e i mostri vedono invertiti anche i loro punti di attacco e difesa!” (Drago Fotonico 3000/2500-2500/3000)
 
Poi cominciò a emanare una luce violacea, e Vector pensò che era una buona idea voltarsi. Infinatti girandosi vide che tutti, compresi gli amici idioti di Yuma la stavano fissando. Eccetto Shark, che si dimenava, grugniva e ruggiva.
 
Carne. Carne. Carne. Shark pensava solo a questo. Oramai non vedeva neanche più: un velo rosso gli copriva gli occhi, cacciava con l'olfatto, e quello gli diceva che c'era cibo nelle vicinanze. Se lo sarebbe preso, se non fosse bloccato. Si dimenava, ma non riusciva a liberarsi.
A furia di muoversi scordinatamente, andò a sbattere con la testa e svenne.
Quando si riprese, riusciva di nuovo a vedere, e il pensiero di mangiare carne era diminuito.
Ricordava chiaramente fino alla partenza sul Dirigibile, poi a un certo punto i ricordi si interrompevano.
La stanza sembrava esser venuta fuori da un libro di favole. Si accorse che era pervasa da un aura violastra, e che tutti ne fissavano l'origine ipnotizzati.
Lui non la vedeva perché in mezzo c'era Yuma. Gli chiese "Ehi Yuma, che succede?"
Gli rispose stupito "Non sono Yuma, sono Vector. La vicenda è un pò complicata..."
Ma Shark non lo ascoltava "Vector? Vieni qui che ti ammazzo! Brutto schifoso figlio di...." il velo rosso ridiscese sui suoi occhi e lui non capì più niente.
 
"Tocca a me:Pesco." "E ora attivo dalla mia mano Mazzo del Caos! Posso attivarla se è la sola carta che ho in mano, e mi permette di lanciare un dado: se esce da 1 a 5, non posso pescare carte per un numero di turni pari al risultato uscito, ma se ne esce uno da 6 a 9, posso pescare carte peri al risultato uscito"
Yuma disse "In pratica ti stai giocando il tutto per tutto: se esce un numero più basso di 5 hai perso, se no sei ancora in gioco."
"Esatto. E ora lanciamo questo dado!" scagliò il dado da nove facce che gli era apparso in mano con tutta la sua forza. Esso rimbalzò varie volte lungo le pareti della caverna, e alla fine si fermò al centro. Il numero uscito era............ 6!
"Bene! E adesso pesco sei carte, come da effetto"
portò la mano al mazzo, e mentre questa si illuminava di verde, pensò "Mi avete ascoltato una volta, dei: fatelo di nuovo!" poi disse, mentre pescava "Pescata del Caos!"
Guardò le carte che il fato gli aveva sorteggiato tre tutte quelle esistenti. E trovò le due che lo avrebbero portato alla vittoria.
 
"Attivo il mio effetto speciale! Staccando un unità sovrapposta, riattivo il mio effetto permanente, che mi permette di assumere il controllo di tutti i mostri sul terreno!"
Gli occhi del mostro di Vector diventarono anche loro violacei, e passò con il nemico.
"E ora che sei senza difese, procedo personalmente con un attacco diretto!"
 
"Attivo dalla mia mano l'effetto di Sepoltura Folle! Posso mandare un mostro dalla mia mano al tuo cimitero!"
A Yuma la cosa puzzava "Perché l'hai fatto? Cosa hai in mente?"
LUI rise e disse "Ho messo nel tuo cimitero Spirito di Yomi! Adesso tutti i mostri sul tuo terreno verranno distrutti1"
Difatti il mostriciattolo si mie subito all'opera per divorare il Numero di Yuma.
"No, no, nooo!" urlò disperato
"Oh si invece! E ora Caos Immortale ti attaccherà direttamente!"
A quel punto si riaprì il solito varco tra le dimensioni e Yuma e Vector si ricambiarono di posto.
Vector si guardò  fu felice di essere ritornato nel suo corpo. Fu meno felice quando vide l'orrore che lo stava attaccando mentre lui era senza difese "Quello sciocco di Yuma ha rovinato tutto!"
L'attacco colpì e scagliò Vector contro il bordo della gabbia. Poco dopo LUI veniva annunciato come vincitore del duello.
 
Yuma si ritrovò nel proprio corpo, appena in tempo per fermare l'attacco dell'imperatrice.
"Attivo Lumenizzare! Quando il mio avversario sferra un attacco, posso attivare questa carta che lo annulla!"
I fulmini viola svanirono in una polvere luminescente.
"Non ho ancora finito: Attacco con Drago Fotonico Occhi Galattici!"
Il mostro sparò un raggio luminescente dalla bocca, ma anche stavolta c'era una carta a fermarlo.
"Attivo Rompi Destino! Se sono bersaglio di un attacco, posso pescare una carta e se è un mostro, l'attacco è annullato!"
Porto la mano al deck sperando di avere la stessa fortuna che aveva assistito LUI, e pescò.
Gli era andata bene. "Ho pescato Cesare Fotonico! Questo significa che il tuo attacco è annullato!"
Una barriera verde avvolse Yuma e lo protesse dall'attacco.
"Bravo. Allora attivo la carta magia Raddoppiare gli Sforzi! Alla fine della mia fase di battaglia, se non ti ho inflitto alcun danno, mi è consentito attivare questa carta, e diventa un numero di unità sovrapposte di un mostro xyz sul mio terreno pari al numero di attacchi che ho sferrato in questo turno! Quindi mi prendo due unità sovrapposte!" la carta si trasformò in due stelle ad otto punte che raggiunsero subito l'imperatrice.
"Posiziono una carta coperta e termino il mio turno!" Poi gli sorrise e disse "Zuccherino, con il mio effetto controllo tutti i tuoi mostri, quindi è inutile che ti affanni ad evocarne"
Yuma a quel punto non sapeva davvero cosa fare. Qualsiasi mostro avesse messo sul terreno se lo sarebbe preso, e la sua fortuna con Rompi Destino non sarebbe durata per sempre. Tutta la sua speranza era nella prossima carta che avrebbe pescato.
Una voce familiare riecheggiò nella sua mente "Non vorrai arrenderti proprio ora spero". L'avrebbe riconosciuta ovunque: era di Astral. Uscì fuori dalla chiave guardandolo con sguardo di rimprovero. "Forza. Siamo usciti da situazioni anche peggiori, perciò non metterti a frignare e fammi vedere lo Yuma che conosco" Yuma sorrise tra se e se e rispose "Grazie, amico mio. Grazie di avermi ridato la carica"
"Tocca a me, pesco!" Qualunque dio lo proteggesse, non si era preso una vacanza. "Attivo direttamente dalla mia mano Sovraccarico Xyz! Se un mostro Xyz sul terreno ha attivato il suo effetto nello scorso turno, questa carta ne annulla gli effetti fino al prossimo turno!" l'imperatrice fu avvolta dai fulmini e l'aura violacea si spense, liberando tutti dal suo nefasto incantesimo.
"Ora attivo Resuscita Mostro, che mi permette di riprendermi un mostro dal cimitero! Faccio risorgere Distruttore Fotonico!" dal portale viole ritornò il mostro dalla lama enorme.
"Ora lo equipaggio con Lancia Fotonica! Il mostro equipaggiato con questa carta, se usato per un tributo, conta per due! Sacrifico Distruttore Fotonico ed evoco Cesare Fotonico!" 
Un mostro armato di spada e scudo emerse.
 
Cesare Fotonico
Luce
Lv 8
ATK 2000
DEF 2000
 
"Grazie al suo effetto, se viene evocato mi è concesso metterne in gioco un altro!"
Una copia di Cesare Fotonico venne evocata.
"E adesso il tocco finale! Attivo Rivestimento del Destino! Questa carta mi permette di usare un qualsiasi numero di mostro sul terreno tuo e mio per evocare un mostro Xyz! Uso i miei due Cesari Fotonici e il tuo Drago fotonico Occhi Galattici per costruire la rete di sovrapposizione di Neo Drago Fotonico Occhi Galattici! Evocazione Xyz"
I tre mostri si trasformarono in energia gialla e entrarono nel portale. Ne seguì un esplosine, e in seguito apparve una lancia, ma questa volò subito in mano a Kite.
Questi gli sorrise e disse "Alla fine il mio drago riavrà il suo onore quindi"
"Sapevo che per vincere dovevo liberare anche te"
"Visto che senza di me non sei niente?"
Yuma sbuffò e disse "Piantala e lancia!"
E kite spedì la lancia direttamene nel portale sopra di loro. Mentre il mostro appariva da dalle fiamme, Kite disse "Ehi, imperatrice dei miei stivali! Preparati ad ammirari il più forte dei mostri! Grazie a questo mostro, sarai fatta a pezzi in un secondo!". Ora sul terreno c'era un enorme drago rosso a tre teste.
 
Neo Drago Fotonico Occhi Galattici
Luce
Rank 8
ATK 4500
DEF 3000
 
"Se Drago Fotonico Occhi Galattici è stato usato per evocare questa carta, tutti i mostri sul terreno perdono i loro effetti! Vai con Urlo Fotonico!"
Il ruggito delle tre teste difatti, fu così terribile che perfino i tentacoli si ritrassero.
"E ora non resta che attivarne l'effetto speciale! Mi basta staccare un unità sovrapposta per assorbire tutte le unità sovrapposte sul terreno, e il mio mostro guadagna 500 punti d'attacco e un attacco extra per ciascuna!"
Il mostro inghiottì un unità sovrapposta e poi anche le due dell'imperatrice la seguirono. (Neo Drago Fotonico 4500-5500)
"E ora ti attacca! Vai con Fascio Fotonico Supremo!" Tutte e tre le teste sputarono un raggio rosso contro l'imperatrice, distruggendola. Ma dopo l'esplosione, vide che ra tornata normale, e il trono non fluttuava più.
"Maledetto! Ho dovuto sacrificare la mia forma suprema per sopravvivere!" (L'imperatrice 4500-2000)
"Meglio così, perché non eri un granché, E ora è il turno di Circolo Fotonico! Anche se non infliggo danni combattendo contro di lui, devo distruggerlo per aprirmi la strada ad un attacco diretto. Quindi vai col secondo attacco!"
Di nuovo il drago fece fuoco e distrusse il secondo mostro.
"E ora è il turno dell'attacco diretto! Vai con il tuo terzo Fascio Fotonico Supremo!"
Obbedendo, il drago sparò un ultimo triplo raggio, che colpì d nuovo l'imperatrice. (L'imperatrice 2000-0)
Pochi secondi dopo, il sistema annunciava Yuma come vincitore.
 
L'imperatrice tossì a causa della polvere che il colpo aveva sollevato. Non era per niente indignata per la sconfitta. "C'è sempre un pesce più grosso" pensò.
Invece cominciò a studiare il ragazzino che l'aveva battuta. Ma si, con qualche correzione sarebbe andato benissimo come... sposo di sua figlia!
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Yuma Wanted ***


Approfitto di questo spazio per rendervi edotti di una cos: a Sargasso hanno sparato castronerie sui buchi neri a manetta. I buchi neri non vanno  e vengono, esercitano sempre la loro forza attrattiva.  Non gli si può sfuggirgli, e non fanno il putiferio che si vede nel cartone. Sono dei bastardi silenziosi: o li vedi o sei morto.
 
"Ti ho sconfitto, perciò ora devi lasciarci andare!" disse Yuma
"Mi hai presa per una spergiura? Portategli i loro vestiti"
Dovettero aspettare un po’ perché quelli i loro vestiti erano ancora alla fabbrica, ma alla fine il problema peggiore fu vestire Shark, che era diventato completamente matto, e fu un pò difficile rivestirlo senza farsi mordere.
Quando ci riuscirono si avviarono verso l'uscita, ma le guardie lasciarono passare tutti meno Yuma.
"Che storia è questa? Hai detto che potevamo andare!"
"I tuoi amici si, ma tu no. Per legge, tu resterai qui per il resto dei tuoi giorni"
"Che cosa? Non me l'avevi detto!"
"Ops me ne devo essere dimenticata di dirtelo! Ma ora ti renderò edotto..." con un sorrisetto gli spiegò la faccenda "Chi sconfigge l'imperatrice è certamente un individuo forte, come dovrà essere anche la successiva imperatrice. Pertanto egli è il consorte perfetto per assicurare che le discendenti siano adatte a governare. Dato che io ho già una figlia, tu sposerai lei per dare origine a una nuova generazione!"
"Aspetta! Io una vita in altro mondo, sono umano e sto pure mutando! Ne sei sicura?"
Ursula si fece avanti e disse "Non c'è problema: vedrai ce i nostri scenziati troveranno una soluzione. Corregerti colore di pelle e orecchi non sarà un problema. Per quella storia della mutazione, anche quello non sarà troppo problematico. Aspetta... ho capito! Sei innamorato di una delle due ragazze che sono con voi e la preferisci a me giusto? Guardie, prendete le due!"
Le guardie presero Rio e Tory e le misero di fronte Yuma. Ursula gli chiese "Allora, chi è la tua fidanzatina? Indicacela così la uccidiamo e non ci sarà più nessuno tra me e te"
Yuma non sapeva davvero cosa fare. Qualunque risposta avesse dato avrebbe portato alla morte di una sua amica. 
 
Vector si rialzava a fatica dal pavimento della sua cella. Gli faceva male dappertutto. LUI si avvicinò con aria beffarda.
"Sapevi di non avere speranze" gli disse "Tu sei invincibile finché puoi fare i tuoi Cha cha chan! Ma tu non sai niente su di me, perciò non potevi fare niente per sconvolgermi l'esistenza. Anzi la so io una cosetta su di te: so cosa avete fatto quella notte...."
Vector ebbe un tuffo al cuore. Qualcuno sapeva della sua più grande vergogna: ricordava bene quella notte, ma preferiva non farlo. La pioggia, la notte, il bar, Yuma, l'aggressione....
Fu una cosa terribile, e una delle più imbarazzanti nella vita di Vector. Se qualcuno sapeva... andava eliminato.
 
Yuma stava lì di frante alle sue amiche, senza sapere cosa dire. Dopo un pò Ursula disse "Mi pare evidene che tieni a tutte e due. Perfetto. Guardie, uccidetele entrambe!"
Quando le guardie puntarono le loro armi contro le ragazze accadde una cosa stramba: a Yuma scappò una puzzetta, ma invece che una puzzetta normale gli uscì da davanti ed era nuvola unticcia e fitta, che coprì le ragazze e e guardie. Queste ultime le si sentiva urlare cose come "Che succede?" "Non vedo più niente!"
Si gettò all'interno della nube (dove ci vedeva perfettamente)  e le tirò fuori. Poi urlò "Scappiamo!" E corse fuori dall'uscita, seguendo gli altri.
Grazie all'istinto che Shark aveva sviluppato riuscirono ad evitare le guardie (Se Shark puntava in una direzione, bastava andare in quella opposta) e a fuggire dal palazzo. Fuori fu più difficile, perchè Shark puntava OVUNQUE.
"Qualcuno mi dia il cambio! Cominciano a farmi male le braccia!" disse Rio, che lo teneva al "guinzaglio" ossia la giacca di shark.
"Resisti, siamo quasi arrivati!" le rispose Tory. O almeno, lo sarebbero se se un gruppo di guardie non si fosse messo in mezzo. Ma lo shock causò a Yuma un altra trombetta, che ammorbò l'area intorno a lui. Questa era verdognola e tutti quanti si misero a vomitare, compreso Astral che cominciò a vomitare una strana poltiglia azzurro-biancastra.
Li trascinò fuori in malo modo dato che lui sembrava non essere affetto dalle sue puzzette.
 
L'imperatrice vide dal suo palazzo che il futuro sposo di sua figlia e isoi amichetti stavano riuscendo a scappare. Urlò "Xereniani! Il promesso sposo dell'erede al trono sta scappando! Fermatelo prima che raggiunga la macchina infestata!" chiamavano così il mezzo su ui erano arrivati gli umani due settimane fa perché appena si erano avvicinati orribili creature erano uscite per allontanarli.
Una folla uscì da ogni parte e circondò lo strano veicolo, a distanza di sicurezza per non irritare le creature che la custodivano.
All'improvviso sua figlia urlò alle sue spalle. Si voltò e le chiese "Ursula, che succede?"
Lei non rispose, ma indicò la sua mano. Lei se la guardò e ammutolì per l'orrore.
La sua mano si stava ingrossando mentre la pelle si spaccava, rivelando la carne nera sottostante. Pochi secondi dopo il voltò cominciò a ruotare verso l'alto, mentre la testa rimaneva normale.... per il momento.
Lei non poteva fare altro che chiedersi che stava succedendo, e la risposta arrivò. "Non sapevi che stare troppo a contatto con il Caos provoca effetti collaterali? La carta ti proteggeva finché non hai perso. E ora la corruzione che hai accumulato si sta riversando tutta"
Si girò e alla finestra c'era LUI che la osservava severo. "Questo è ciò che meriti per aver trattato gli uomini come bestie senza cervello: diventerai tu stessa un essere senza cervello! Era da quando scoprì questo popolo che volevo fare una cosa simile, ma tu sei stata l'unica così stupida da accettare il mio aiuto" e poi svanì, lasciandola nello sgomento.
Mentre altre cento deformazioni la percorrevano, l'imperatrice fece l'unica cosa possibile. In qualche modo, ignorando gli sguardi di orrore di chi la vedeva e il dolore che la percorreva, raggiunse il santuario dedicato al loro dio. Si inginocchiò di fronte alla statua dorata ce lo riproduceva e urlò disperata "Xeranos, nostro progenitore, ti prego, salvami! guariscimi!"
Ma la statua rispose "Tu hai portato una corruzione indicibile nella mia casa. Chiedi agli dei oscuri che servi ora di salvarti!"
"Non so di quali dei oscuri parli, davvero!" le ripose lei in lacrime. Ma era oramai troppo tardi. Mentre le ultime parvenze di normalità svanivano, la sue mente svanì con esse.
 
Ursula guardò con orrore ciò che rimaneva di sua madre. Poi questo si voltò e la fissò con tre occhi.... e le saltò addosso. Lei si preparò alla morte, ma un raggio di luce scese dal cielo e distrusse l'abominio primo che potesse toccarla.
La statua si mosse e prese l'unica cosa che era rimasta integra: la corona. Poi protese la mano verso di lei. Pensò che la fine fosse vicina, ma non le successe nulla. Si ritrovò solo la corona in testa. La sua statua si alzò e disse guardando verso la folla che si era radunata di fronte al santuario "Inchinatevi di fronte alla nuova imperatrice"
 
"Coraggio, manca poco!" disse Astral.
In effetti potevano vedere da lontano il Dirigibile Dimensionale. Ma quando vi arrivarono trovarono la strada bloccata da centinaia di Xereniani, capeggiati da una Ursula in trono e con la corona imperiale in testa. Gli disse "Avanti Yuma, ti decidi ad arrenderti? i matrimoni non si organizzano certo da soli"
Cominciava a pensare che fosse una buona idea. Non c'era modo che loro da soli passassero attraverso quella folla.
Astral gli disse "Non disperare. Non siamo soli" e poi si portò le dita alla bocca e fischiò.
Dal Dirigibile vennero fuori i Numeri, che si avventarono contro la folla. Dopo pochi secondi, era stata dispersa. perfino Ursula era stata costretta alla ritirata.
"Forza, saliamo!" il raggio verde li trasportò dentro, e da lì riuscirono a farla ripartire. Chiunque l'avesse costruito, l'aveva fatto davvero robusto.
Riuscirono a farlo tornare in cielo e da lì si preparavono a proseguire, ma sembrava che qualcosa li trattenesse. Guardando negli schermi videro che uno stormo di arpie dorate li tratteneva.
"Che nuova diavoleria è mai questa?" chiese KIte.
"Io la definirei miracolo" disse una voce tuonante dall'alto. Le nuvole si squarciarono mostrando una colossale figura dorata che teneva in mano un bastone.
"Io sono il dio di questa terra. I poteri del Mondo Astrale qui non valgono niente, perciò vi consiglio di arrendervi e lasciar andare Yuma verso il suo destino"
Astral non rispose. Disse solo "A tutto gas!".
Il Dirigibile tirò come un matto, ma la controspinta degli esseri dorati era troppo forte.
Allora i Numeri uscirono di nuovo per tentare di staccarli. La battaglia finì con la rapidità con cui era iniziata: Sequenza Fortunata colpì un nemico scagliandolo verso il suolo, che chissà perché colpì un trampolino che due stavano portando lì per errore. L'essere dorato rimbalzò contro un suo simile, il che diede il via a una reazione a catena che mise fuori gioco tutti i nemici grazie a una serie di rimbalzi casuali, che terminò con il dio travolto da una palla di esseri dorati che lo abbatta.
Gli altri Numeri non poterono che guardare 7 con espressioni che potevano essere interpretate come "Fortunello" e rientrarono nelle loro colonne.
"Via prima che si riprenda!" il Dirigibile finalmente poté entrare nel portale e sparì.
 
Ursula guardò sconsolata la strana navicella degli umani che entrava nel portale, che poi si chiudeva.
"Peccato" pensò "In fondo quell'umano un po’ mi piaceva..."
Il dio si riazò e le disse "Non disperare, imperatrice. Io posso aiutarti a ritrovarlo"
Lo guardò speranzosa "Davvero?"
"Certo" le disse. Schioccò le dita  e un portale apparve di fronte a lei.
"Ti porterà da lui. Ma se dovessi avere ancora bisogno di me...." uno starno oggetto dorato con un pulsante in mezzo le apparve in mano "Questo ti consentirà di chiamarmi. Intercederò per te verso le divinità di altri mondi affinché ti aiutino"
Ursula si prostrò a terra e disse "Grazie, grande dio. Grazie dal profondo del cuore!"
Lui sorrise e si ritirò nei cieli. Ursula si rialzò e disse alle guardie intorno "Preparate tutto. Tra tre ore si parte, e non dite che è troppo pericoloso! Porterò Yuma all'altare con le mie braccia, e non accetterò che nessun altro lo tocchi tranne per catturarlo! Sono stata chiara?"
 
Il Dirigibile procedeva lungo il tunnel. Tutti erano silenti, tranne Shark che ringhiava e ruggiva, cercando di slegarsi.
Erano ancora scandalizzati dall'orrore che avevano visto. Uomini usati come oggetti. Ancora non riuscivano a crederci.
Tanto per alleggerire l'atmosfera  Tori si avvicinò a Yuma e gli chiese "Scusami Yuma, ma se non ci fosse stato il rischio che morissimo, tu chi avresti scelto?"
Quella era la giornata delle domande trabocchetto. Yuma vide Rio scoccargli uno sguardo cariche di promesse minacciose, così tento un "Non lo so, siete entrambe carine...."
Tori divenne paonazza "Siamo entrambe carine eh? Bene, allora vai da lei, se ti piace tanto!"
E si allontanò sdegnata. Rio gli rivolse un occhiata furiosa prima di voltarsi.
"Femmine!" pensò Yuma. Poi sentì un rumore come di qualcuno che bussava e sentì chiedere "Permesso?". Dopo un po' sentirono "Ci vuole ancora molto?" non avevano bisogno di guardare le telecamere: LUI era sul Dirigibile, e per prenderli in giro si comportava come davanti a un bagno pubblico.
Gli uscirono alle spalle (Meno Astral che si era rintanano per la paura) e provarono ad attaccarlo, ma lui si voltò e con il manico del suo godendang li respinse.
LUI disse "Cattivi! Non si attacca alle spalle la gente! A proposito, come è andata su xerenia?"
Mentre si rialzavano (E cercavano di evitare l'ennesima puzzetta venefica di Yuma) lo coprirono di ingiurie e insulti a proposito di ciò che era successo a causa sua.
"Qual è il problema? Vi ho fatto vedere qualcosa di nuovo, e voi fatte tutte ste storie!"
"Senti, facciamo una cosa: duelliamo qui e ora e chiudiamola subito, va bene?"
LUI ci pensò un po'su e poi disse "Va bene. Ma ti avviso che non sarà un duello come tutti gli altri...." e gli mise in mano una spada, che Yuma riusciva si e no a tenere su.
"Ma io pensavo che...."
"Ora è troppo tardi per pensare!" disse LUI. Lanciò un poderoso ruggito e roteò il martello con forza incredibile contro di lui.
Lo schivò a malapena, ma di fronte a quella raffica inarrestabile di colpi dovette arretrare. L'unica nota positiva era che aveva capito come funzionava il suo sistema intestinale ora: ogniqualvolta aveva paura gliene scappava una.
Lo respinse fino sulla punta, e poi usò una delle punte del godendang per farlo finire a terra.
Ora poteva vedere nei suoi occhi. Ed era più terrificante di LUI stesso: Erano la finestra verso una terra in fiamme, squassata da terremoti ed eruzioni.
Aveva sempre visto LUI come una specie di Vector, solo un pò più forte.
Un pò più forte? Era un macellaio inarrestabile!
Alzò il godendang sopra la sua testa e si preparò all'attacco finale, ma si bloccò lo tirò giu.
Attaccata all'arma c'era Tory, che tentava di strappargliela di mano. LUI non disse nulla e levò in aria il martello, sollevandola da terra.
Yuma non aveva salvato la sua amica per vederla morire poco dopo. Perciò si lanciò anche lui contro il colosso a sei braccia e gli afferrò il martello.
LUI ora era davvero furioso. Roteava il godendang con forza inarrestabile, tentando di staccarli, Alla fine la forza centrifuga si fece troppo forte e vennero tutti e due scagliati lungo il tunnel.
Ora non aveva più la faccia furiosa, ma di chi era appena stato colto di sorpresa.
Si girò verso gli altri e disse "Aspettate un momento" vomitò un telefono e chiamò qualcuno.. Dopo un pò disse "Sono io. Tutto secondo i piani? M'è volata anche la ragazzina fuori! Questo non l'avevi detto! Almeno con te pensavo di poter andare sul sicuro! Si posso continuare, va bene, però tu.... Non fare anche il contradditorio adesso! Uffa..."
cHiuse la chiamata e si rimangiò il telefono.
Li guardò e disse 2Scusate, doveva volare giù solo Yuma. Va beh, tanto sapete dove andare..." e svanì nel nulla. Quando se ne fu andato, il Dirigibile aumentò considerevolmente la sua velocità, mandando Kite e Rio a gambe all'aria.
"E adesso cosa c'è?" chiese Kite.
Scesero giù e trovarono la risposta. Astral aveva usato i suoi poteri per aumentare al massimo la velocità del Dirigibile. Non c'era bisogno di domande: voleva raggiungere Yuma, e niente l'avrebbe fermato.
 
Il mondo che raggiunsero era peggio del precedente. Era tutto di metallo, comprese le strade e le case. La terra era completamente ricoperta di metallo, e il cielo era oscurato da nubi di smog.
"Che luogo orribile" disse Rio.
"Probabilmente anche la terra diventerà così" le rispose Kite.
Astral sentiva la chiave di Yuma, e questo gli avrebbe permesso di trovarlo anche in capo al mondo.
Posteggiò vicino a un edificio che aveva tutta l'aria di una fabbrica.
Scesero assieme a Shark che Rio teneva sempre per la collottola. Ma lì sembrava che l'atmosfera inquinata e il metallo avessero confuso il suo olfatto, perchè nasava in giro senza puntare.
Astral si fermò di fronte a un muro. "Yuma è lì dentro, in questa direzione più o meno"
"Allora cerchiamo un entrata" disse Kite,e  si avviò assieme a Rio. Poi sentirono un rumore di Lamiere spaccate e ritorte dietro di loro, Videro che il muro era stato distrutto, e Astral stava entrando nek nuovo varco.
Si guardarono e poi lo seguirono. Quando lo raggiunsero, Astral stava procedendo inarrestabile lungo il corridoio. schiacciava gli abitanti e spaccava i muri
Rio gli si avvicinò. Gli chiese "Sei preoccupato per Yuma vero?"
Le rivolse uno sguardo stupito. "Mi chiedo cosa farei se Yuma non ci fosse più. Lui è la cosa più preziosa che ho al mondo"
Rio capì e rimase in silenzio mentre avanzavano attraverso la distruzione scatenata da Astral, che usava ogni cosa che ricordava per arrivare da Yuma.
 
Alla fine sfondarono una muro e dietro videro due tipi che armeggiavano con qualcosa. Quando li videro, scapparono via in preda al panico.
Quando si tolsero, rivelarono due barelle su cui c'erano Yuma e Tory. Astral si lanciò subito sulla barella di Yuma, ignorando l'altra. Così mentre Yuma fu subito libero grazie ai poteri di Astral, Rio e Kite dovettero fare a forza di braccia dopo aver dato a Shark qualcosa da rosicchiare.
Notarono subito che c'era qualcosa di strano: i due sembravano per buona parte robotici, e non si svegliavano. Anche per Yuma, che aveva il sonno pesante, era dura non svegliarsi se gli urlavano contro in tre.
"Qua c'è qualcosa di strano" disse Rio.
"Cosa c'è di starno?" chiese una voce dall'ombra.
E da dove era uscita la voce uscirono i due tipi di prima.
"E voi chi sareste?" chiee Kite
"Io sono l'ingegnere Cromvadion, e lui è il mio collega Acciatitanio. Stavamo perfezionando quei due soggetti che a quanto posso vedere sono di vostre conoscenza...."
"Certo"
"Bene, allora vi spieghiamo tutto.. la nostra specie è sempre stata tecnologicamente avanzata, e usammo questa nostra intelligenza  per assicurarci il benessere totale. Purtroppo nel farlo non considerammo una cosa: che il nostro pianeta aveva delle risorse limitate. Alla lunga tutte si esaurirono, e l'inquinamento trasformò queste terre. un tempo fertili, in una landa desolata ininterrotta. Per sopravvivere non ci rimase che una cosa da fare: trasformarci in macchine e sopprimere ogni bisogno biologico. Funzionò. Funzionò così tanto bene che arrivammo a odiare ciò che non era meccanico, e da allora meccanizziamo tutto ciò con cui veniamo in contatto, come i vostri due amici"
"Molto interessante, certo, ma adesso che ne dite di svegliarli così ce ne andiamo?"
I due si guardarono e poi coppiarono a ridere. "And... and... andarvene avete detto? Voi non lascereste questo luogo!"
Si precipitarono verso Yuma, fecero qualcosa che nessuno di loro capì molto, poi Yuma aprì gli occhi e si alzò.
Astarl corse subito verso di lui, ma Yuma gli passò attraverso dicendo "Prot-toc-ollo 17-96 at-ti-va-to! Dis-trug-ge-re for-me di vi-ta non mec-can-ic-e!" e si lanciò contro Rio e Kite!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Quattro Bariani e un monastero ***


Mi scuso per il ritardo, ma io nella vita faccio altro oltre a pubblicare fanfiction scritte con i piedi
 
Lasciamo per un momento Rio e Kite alle prese con lo Yuma robotico e vediamo che cosa hanno fatto i Bariani in tutto quel tempo...
 
Il tunnel si stava letteralmente srotolando, con loro dentro. "Muovetevi! o qui ci rimaniamo secchi!" disse Durbe
"Non possiamo andare più veloci di così e lo sai bene!" gli rispose Girag
I quattro infatti erano lì dentro e stavano cercando di uscirne vivi.
Alla fine vennero sputati fuori dal tunnel e finirono dritti distesi per terra.
Mentre si rialzavano e si toglievano la polvere, Durbe disse "Meglio se per un po’ rimaniamo qui"
"Meglio?" gli chiese Alit "Abbiamo beccato cinque instabilità dimensionali, di fila! O qualcuno sì è fatto passare davanti un centinaio di gatti neri o qualcuno ci vuole rallentare o uccidere"
"Alit non ha tutti i torti" ammise Mizael "Fermiamoci un poco. Non possiamo rischiare di arrivare dimezzati allo scontro con LUI, o di non arrivare affatto"
Durbe scosse la testa e disse "Se solo ci fossero con noi anche Merag e..."
Prima che potesse finire la frase, Girag gli saltò al collo "Nasch qui! Nasch là! Anche quando c'era, non facevi altro che leccargli i piedi! Ti avrebbe potuto chiedere di fare da poggiapiedi e tu l'avresti fatto, dannazione! Un po’ di spina dorsale!"
Durbe cercò di staccarselo di dosso "Quello che tu chiami leccare i piedi io lo chiamo lealtà"
"Io sono d'accordo con Girag! La tua lealtà sfociava nel servilismo vero e proprio! Noi ci teniamo un poco alla dignità!" disse Alit
"La vostra non è dignità: è arroganza" replicò Mizael.
Alit ci mise un secondo a realizzare quanto Mizael aveva detto e poi cercò di tirargli un pugno, mentre diceva "Ti insegno io a sparlare, damerino dei miei stivali"
Mizael lo schivò e rispose "Sempre meglio che essere un barbaro come voi due!"
Ne fuoriuscì una zuffa vera e propria, con Girag e Alit che dicevano su agli altri due perché erano a loro giudizio troppo "delicatini" e questi rispondevano che loro erano degli incivili.
vennero interrotti da un "Fermi fratelli! Non lottate tra di voi!"
Si voltarono verso dove era venuta la voce e videro dei tipi vestiti di arancione, che fecero loro un saluto all'orientale. Loro non poterono rispondere perché erano bloccate in posizioni scomode: Girag aveva sollevato Durbe per batterlo a terra, mentre l'altro aveva creato un coltello di energia e glielo aveva infilato nel braccio. Alit aveva afferrato Mizael con una presa a collo di bottiglia, ma piangeva a causa della raffica di calci nelle parti basse.
Solo allora guardarono ciò che avevano intorno. Erano sopra una montagna, probabilmente sopra il limite delle nevi perenni. Non molto distante si stagliava quello che sembrava un monastero buddista.
I tipi li avevano accolti dissero "Aspettavamo il vostro arrivo, nobili Imperatori Bariani. Il nostro umile monastero è onorato di accogliervi. Se voleste cortesemente seguirci..”  e si avviarono. I quattro si guardarono, pensarono "Tanto non abbiamo niente di meglio da fare" e li seguirono.
L'interno era simile a un normale monastero buddista. c'erano persone che giravano intente nelle loro faccende, altri meditavano, altri ancora si addestravano. Questi ultimi attirarono l'attenzione di Alit e Gilag.
"Perché non andiamo a vedere quanto sono allenati?" chiese Gilag.
Si stavano avviando, quando Durbe li bloccò e gli disse "Sentite. Non vogliamo trovarci contro l'intero monastero, quindi è meglio che cerchiamo di essere pacifici, d'accordo?"
I due sbuffarono, guardarono ancora una volta bramosi i monaci, e poi si rincamminarono.
Mentre procedevano, Durbe sussurrò a Mizael "Quando ci sarà da parlare, lascia fare a me. Gilag e Alit sono troppo volgari  e tu sei un pò troppo, come posso dire... arrogante"
Mizael rispose "Io? Ti lascio solo parlare per vedere in che pasticcio ci caccierai. Poi vedremo se non era meglio lasciar parlare me che sono "arrogante" "
Detto questo, volse la testa e si rifiutò di parlare ancora. Durbe alzò gli occhi al cielo e sospirò. Di fronte a uno sconvolgimento della realtà come quello, le differenze tra i Sette stavano venendo fuori con tutta la loro forza. Se non le avessero soppresse, lo scontro con LUI, cosa già difficile per chiunque, sarebbe finito in una carneficina.
"Se solo Nasch fosse qui" pensò con amarezza.
 
Il capo del monastero stava in un angolo, tanto che all'inizio non capirono perché li avessero portati da quell'umano seduti lì da una parte. Anche quando glielo dissero rimasero piuttosto scettici.
Così Alit e Gilag si appoggiarono a un muro, mentre Mizael lo guardò sadico e si allontanò di qualche passo.
In questo modo rimase solo Durbe a incombere sul capo del monastero. Dopo i rituali saluti, fu l'altro a prendere la parola "Che cosa vi porta qui?"
"Il destino avverso: Confesso che non era questa la nostra destinazione. Ma i tunnel tra le dimensioni si sono fatti instabili, e siamo costretti alla permanenza forzata. Ma come sapevate del nostro arrivo?"
2Molto semplice: un ragazzo è apparso nel cortile, ha detto che stavate arrivando ed è sparito. Ma se mi è concesso sapere, dove stavate andando?"
"In una dimensione lontana: un'altro Imperatore Bariano è rimasto vittima delle sue stesse trame ed è prigioniero di un demone"
"Trame? Contro di te, per prendere il tuo posto? Da come parli, si vede che non sei un servitore"
"No, contro due nostri terribili nemici, che lui odia profondamente. In realtà quello davvero terribile è solo uno, l'altro penso sia solo la sua marionetta..."
Alle parole "odio" e "nemici" il volto del capo monastero si scurì. "Nemici?" chiese.
"Siamo nel corso di una guerra millenaria con gli Astrali. Essi sono il nostro opposto, perciò è naturale per noi..." Durbe interruppe la frase perché guardando attorno aveva visto che tutti i monaci si erano avvicinati con aria minacciosa. Prudentemente chiese "Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato?"
"No" rispose il capo monastero alzandosi "Ora no. Ma le vostre azioni passate indicano bisogno di purificazione. Dato che sappiamo che non la fareste volontariamente, non ci resta che costringervi con la forza ! Fratelli, prendeteli!"
E gli saltarono tutti addosso. La maggior parte però dovette optare per un rimbalzo di emergenza contro il muro quando gli svanirono sotto gli occhi per apparire alle loro spalle.
Il resto dello sconto fu più o meno uguale: per i monaci era impossibile scontrarsi con avversari che andavano così veloci da lasciare immagini residue e caddero uno dopo l'altro.
Così i quattro si trovarono con attorno uno stuolo di monaci impossibilitati a combattere. Quando ebbero finito, si voltarono verso il capo del monastero e urbe gli disse "Se non vi dispiace noi ora ce ne andiamo"
Detto quello, con tutta calma, si diressero verso l'uscita. Ma non avevano fatto neanche tre passi che gli apparve di fronte.
"E che vuoi tu ancora?" gli chiese Mizael
"Che vogliamo sarebbe la domanda giusta. Guardatevi dietro"
Si voltarono e videro che alle loro spalle c'erano altri due capi monastero, identici al primo, disposti in modo che i tre formassero un triangolo. E
"Evidentemente si sono moltiplicati"
"Evidentemente" e si volsero ad affrontare le tre minacce.
Prima che potessero far qualsiasi cosa, i tre  si avventarono contro Gilag e lo stesero con tre cali coordinati.
Alit si beccò un ceffone in faccia, poi un pugno nello stomaco e infine un calcio lo mandò in aria e riatterrò con un tonfo a terra.
Mizael tentò un contrattacco, ma venne scagliato contro il muro con una mossa di judo.
Per finire, Durbe ricevette prima un calcio nelle parti basse e poi un pugno sulla testa che gli fece perdere i sensi.
 
Le giornate in quella caverna maledetta parevano non finire mai. Vector non aveva mai visto nè un alba nè un tramonto da quand'era lì. Oltretutto non succedeva mai niente  e perciò era anche una noia mortale,
Ma un giorno accadde finalmente qualcosa in quel mortorio: uno jodel riecheggiò dall'entrata della caverna.
LUI in un secondo fu all' entrata. Vector vide entrare una creatura certamente femminile, ma non riusciva a vedere niente di più perché era nell'ombra.
LUI le chiese "Allora, mi hanno trovato?"
"Non ancora" rispose lei "sanno che sei qui da qualche parte, ma non sanno esattamente dove. Questo li fa arrabbiare ancora di più"
"Meno male" rispose LUI "Sto portando avanti un progettino, e se mi interrompessero ora sarebbe fastidioso"
Lei guardò alle sue spalle e vide Vector "Riguarda quel coso là che hai in gabbia?"
"Si" le rispose "E qualche suo amichetto", vomitò un oggetto piatto e glielo mostrò. Lei guardò quello e Vector un paio di volte e poi chiese "Sono della stessa specie?"
"Si: sono tutti razzisti" Lei scoppiò a ridere. Vector si chiedeva che ci trovasse di tanto divertente in un insulto di quel genere! I Bariani non erano razzisti, ma portavano avanti una guerra naturale contro il loro opposto. Era diverso.
Poi LUI disse "Guarda, si stanno svegliando! Dai vediamo che fanno!"
 
Durbe si svegliò co un gran mal di testa. Era logico, gli avevano praticamente tirato un martello sul cranio.
Attorno a lui si stavano svegliando anche gli altri. "Ma quanta forza aveva quel vecchietto?" chiese Alit
"Di certo non è comparabile con i suoi allievi" disse Mizael
Durbe più che sulla forza del capo monastero si concentrò su ciò che aveva attorno: erano chiusi in una stanza senza finestre, perciò anche per loro era difficile vedere qualcosa.
L'unica uscita sembrava una porta, che a un primo approccio sembrò chiusa.
Sentendo ciò Gilag spinse da una parte Durbe e disse "Fuori dai piedi, damerini! Questo è un lavoro per me e Alit! Diamoci dentro!"
E cominciarono a spingere, a dare pugni, calci e caricare la porta. Durbe si sedette vicini a Mizael e gli chiese "Glielo diciamo?" "Naaa, aspettiamo che si stanchino"
E aspettarono. Ci volle un po’ perché quei due gettassero la spugna. A quel punto Durbe chiese "Fai tu o faccio io" "Fai tu va"
Durbe si alzò e si diresse verso la parete a destra  premette. Si aprì una porta, che dava su una stanza più buia di quella in cui si trovavano. Durbe disse ai due che lo guardavano stupiti "Non vi sembrava un pò troppo regolare come crepa? Andiamo Mizael"
Ed entrarono assieme nella stanza. Oltre a essere più buia era anche più larga dell'altra. "Stai attento a non perderti Mizael"
"Che centra Mizael?" disse una voce
Durbe si accorse che non era più nella stanza buia, ma era di nuovo nel mondo Bariano, nella sala del tronO dei Sette. E seduto sul trono chi c'era? NASCH!
"Niente, niente Nasch” rispose lui. Ma sotto sotto pensava che fosse tutta un illusione creata apposta per lui. Nasch era morto, e non poteva essere rientrato tanto velocemente (e involontariamente) nel Mondo Bariano.
Mentre Nasch si alzava vide un ombra alle sue spalle. Stava per gridargli "Attento!" ma era troppo tardi. Il pugnale uscì dal petto di Nasch che svanì in una nuvola di puntini rossi. E dietro chi  c'era? Shark!
"Uno di voi in meno! E ora tocca a... te Durbe!"
Durbe capì tutto: era nel passato! E poteva finalmente vendicare Nasch! Stava per avventarsi su Shark, quando qualcosa lo prese per le spalle e lo trascinò via. SI voltò e vide chi era: Gilag!
"Lasciami andare. stupido!" gli disse mentre Shark da lontano lo denigrava per la sua codardia.
"Quando saremo fuori da qui mi ringrazierai!"
Non lo mollò finché non furono fuori dalla stanza.
"Adesso mi spieghi perché.."
"Guarda tu stesso!" gli disse.
La stanza era tornata ad essere avvolta nel buio più totale.
"Ma li dentro c'era...."
"Niente! Io ho visto una cosa completamente diversa dalla tua ci scommetto. Nella mia ho assistito all'agguato di Rei contro Alit, ma andandomene è sparita e ti ho visto lì a guardare qualcosa che non c'era"
"E perché te ne sei andato?"
"Perché Rei faceva lo strafottente, e senza Yuma penso che non fosse capace di girarsi i pollici"
Durbe si trattenne dal dirgli che Rei e Vector erano la stessa persona. Avrebbe solo peggiorato le cose.
Poco dopo apparvero anche Mizael e Alit. Dopo un po’ di spiegazioni capì anche lui.
"Deve essere una specie di prova"
"Proprio così" disse una voce alle loro spalle
Si voltarono e videro tutti i monaci al gran completo. I Bariani si preparano allo scontro, ma il capo monastero scosse e la testa sorrise e disse "No, non siamo qui per combattervi. Mettendovi lì dentro volevamo appunto mettervi alla prova per vedere se riuiscivate a rinunciare alla violenza, A quanto pare è così. Potete andare"
Non se lo fecero ripetere due volte e sparirono, per riapparire diverse centinaia di chilpmetri più in la.
Mizael disse "Non so voi ma a me mi sembra che QUALCUNO ci abbia fatto finire lì di proposito"
"Noo, siamo capitati in un posto pieno di pacifisti solo per caso, noi che siamo da anni in guerra con gli Astrali..." disse Gilag
A quel punto esplosero in una serie di invettive, parlando uno sopra l'altro, per sfogare la loro rabbia
"Ma cosa voleva farci fare, team building?"
"Gli faremo vedere noi, quanto siamo diventati pacifici!"
"E speriamo di incontrare anche Yuma, così lo faremo vedere anche a lui!"
"Comunque, penso che la cosa migliore da fare adesso è aspettare che i disturbi interdimensionali finiscano e risolvere tutto quando saremo arrivati" disse Durbe. Gli altri annuirono, pensando a cosa avrebbero fatto a LUI quando l'avessero avuto a tiro.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Scusate ***


POSSO SPIEGARVI QUESTA MIA LUNGA ASSENZA. DOPO LA FICT CHE LEGGERETE TRA QUALCHE SETTIMANA SE TUTTO VA BENE, MI SONO INBATTUTO IN UN PROBLEMA ENORME: NON SAPEVO COME CONTINUARE. AVEVO IN MENTE 3 OPZIONI:
A) UNA DIMENSIONE PARALLELA POST-APOCALITTICA DOVE AVEVANO LASCIATO PERDERE LE CARTE ED ERANO VENUTI ALLE MANI
B) UN MONDO DI MATTI
C) UNA CITTà STRUTTURATA COME QUELLA PENSATA DA PLATONE IN "LA REPUBBLICA"
NON AVEVO IDEE SODDISFACENTI PER NESSUNA DELLE TRE, COSì BLOCCAI LA PRODUZIONE PERCHè LO AVREI DOVUTO FARE LO STESSO. HO PENSATO IN QUESTI MESI A COME TIRARE AVANTI, E LA SOLUZIONE MI è ARRIVATA POCHI GIORNI FA SFOGLIANDO UN LIBRO DI LETTERATURA ITALIANA. Lì HO TROVATO UN ARMA CHE POCHI ANIME HANNO DOVUTO AFFRONTARE. DOLCE, EPPURE TERRIBILE. EVIDENTE, MA DIFFICILE DA EVITARE. 
SE TUTTO ANDRà BENE QUESTO COSA DOVREBBE VEDERE IL "THE END" PRIMA DEL 2015. SE NO ERA DESTINO CHE LA FINISSI IN SEGUITO

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Lotta col robot ***


Rio balzò di lato per evitare la carica di Yuma, che andò a sbattere contro il muro. La botta non lo rintronò più di tanto, infatti ripartì subito all'assalto.
Kite tentò di fermarlo, ma contro i muscoli meccanici del suo avversario non aveva speranza. Infatti questi lo afferrò e lo scagliò di lato. Stava per spaccare un pugno la testa di Rio, ma si bloccò. Guardando verso il basso, vide Shark che gli mordeva la caviglia.
Con gesto quasi languido, lo calciò via, mandandolo a sbattere contro il muro. Si voltò per continuare il suo lavoro con Rio, ma quella era sparita. Infatti aveva approfittato della sua distrazione per scivolargli alle spalle e sferrargli un calcio nelle parti basse, che non sortì alcun effetto oltre a far girare la testa a Yuma, in cui vide due occhi pieni d'ira.
Stava per colpirla, quando un osso si ruppe contro il suo  cranio. Era stato Shark, che aveva usato l'osso che prima rosicchiava. Era in piedi e fissava Yuma con odio glaciale.
Gli si avventò addosso dicendo "Lascia stare mia sorella!" w gli si abbarbicò.
Yuma ne provò di ogni per staccarlo, ma sembrava impossibile. Poi caricò il muro, nel tentativo di spiaccicarlo, ma un momento prima dell'impatto Shark lo mollò e fu solo Yuma a subire la violenza dell'impatto.
Quello si girò e vedendo Shark sorridergli beffardo, lo  caricò senza esitazione. ma ancora una volta Shark schivò il colpo e Yuma colpì i suoi stessi creatori, che erano rimasti a distanza per evitare di essere colpiti 
Quando si rialzò, sembrava pronto a un nuovo attacco, ma uno dei due ingegneri disse "Fermo!" e lui si bloccò.
I due si rialzarono, e uno dei due disse "Per evitare altri.... incidenti, credo che potremmo cercare una soluzione meno violenta" toccò un tasto su Yuma e un duel disk apparve sul suo braccio. Poi chiese loro "Qualcuno di voi sa a cosa serve?"
"Certo" rispose Shark, ed estrasse il suo. Rio gli si avvicinò e gli disse "Shark, non so se tu lo sai, ma rischi di trasformarti in un..."
Lui si girò e gli disse "Se per evitarlo devo battere Yuma, allora non rischio nulla: ho la CERTEZZA che non mi accadrà niente"
"Bene. Ora che ne dici di cominciare, ammasso di latta?"
Yuma lo guardò con uno sguardo vuoto, e un suo occhio cambiò interamente colore. Doveva essere un Duel Gazer.
"Perfetto. Allora si comincia!" disse, e attivò i suoi Duel Gazer e il duo Duel Disk. Non dissero nient'altro, Perché Sahrk bruciava di gelida furia, e Yuma non aveva più emozioni dato che era un robot.
Il primo a giocare fu Yuma.
"Co-min-cio io. Pe-sco. Per Pri-ma co-sa evo-co To-ry la Rag-az-za Mec-can-ica"
Tory si alzò dal suo letto e camminò fino a prendere posto sopra il terreno di Yuma.
 
Tory la Ragazza Meccanica
Terra
Livello 1
Macchina
ATK 0 DEF 0
 
Rio era stupita "Non vorrà davvero farlo! I mostri di Shark la faranno a pezzi!"
Kite la rassicurò "Non è possibile che Yuma sia diventato così stupido. Deve esserci sotto qualcosa.." aggiunse preoccupato.  
"Pos-iz-io-no tre car-te cop-er-te e ter-mi-no il mio tur-no"
"ora tocca a me! Pesco!"
"At-ti-vo una trap-po-la! Ri-eq-ui-lib-ra-re! Pos-so At-tiv-are que-sta car-ta in qua-lsi-asi mom-en-to, e le car-te nel-la mia ma-no div-ent-ano ug-ua-li a quel-le nel-la tua. Pes-co tre car-te."
"Pesco pure tutte le carte che vuoi, non avrai tempo di usarle! Evoco Grandi Mascelle!"
Lo squalo emerse da un vortice d'acqua
 
Grandi Mascelle
Acqua
Livello 3
Pesce
ATK 1800 DEF 200
 
"Quindi attivo l'effetto di Appiccica Squalo! Quando evoco un mostro Pesce, posso evocarlo tramite evocazione speciale!"
Da un secondo vortice emerse un secondo mostro.
 
Appiccica Squalo
Acqua
Livello 3
Pesce
ATK 200 DEF 1000
 
"Sovrappongo i due mostri! Evocazione Xyz!" I due mostri diventarono energia blu e entrarono nel portale, causando la solita esplosione
"Mostrati a noi, Portaerei-Sommergibile Squalo!"
Apparve un mostro fatto di due pesci arancioni uniti da un segmento anch'esso arancione
 
 
Portaerei-Sommergibile Squalo
Acqua
Rango 3
Pesce
ATK 1900 DEF 1000
 
"A seguito attivo il suo effetto, che staccando un unità sovrapposta mi permette di infliggerti un danno pari al numero di carte nella mia mano moltiplicato per 400! in questo caso 1600 punti!"
Il mostro aprì i buchi sopra di sé per sparare quattro missili che si divisero in altrettanti missili.
I missili saettarono verso Yuma ma poco prima dell'impatto...
"At-ti-vo Mi-su-re di eme-rge-nza e Bar-rie-ra Ast-ra-le In-ver-ti-ta! Que-st'ul-ti-ma mi per-met-te di de-via-re ver-so un mio mos-tro i dan-ni dir-et-ti ver-so di me!"
I missili invertirono rapidamente rotta dirigendosi verso Tory.
"Poi l'ef-fet-to di Mi-su-re di eme-rge-nza, che mi con-nse-nte qua-ndo un mo-st-ro è sot-to at-tac-co di evo-ca-re un mo-st-ro con Gua-rdia-no mec-ca-ni-co nel no-me di-ret-ta-men-te dal-la ma-no! Evo-co Gua-rdia-no mec-can-ico Pro-tet-to-re! Qua-ndo vie-ne evo-ca-to gra-zie a que-sta car-ta lui e il mos-tro che era il ber-sag-lio ori-gin-ale del-l'at-tac-co e que-sto mos-tro non pos-so-no es-se-re dis-trut-ti in bat-tag-lia!"
Un secondo prima che i missili colpissero, un mostro con un grosso scudo trasparente si mise davanti a Tory, e i missili si schiantarono contro di esso senza ferirli.
Guardiano Meccanico Protettore
Livello 4
Macchina
Terra
ATK 0 Def 1900
A Shark non rimase che una cosa da fare "Posiziono due carte coperte e termino il mio turno"
Yuma disse "Qui-ndi è il mio tur-no. Pes-co. At-ti-vo la mag-ia con-ti-nua At-tra-to-re Mag-ne-ti-co, che ti ob-bli-ga ad at-tac-care al-me-no una vol-ta a l turno. E con que-sto ter-mi-no il mio tur-no"
Kite disse "Furbo. Ora Shark non ha quasi più opzioni. Se attacca non ottiene nulla, perché i suoi attacchi sono bloccati da Misure di Emergenza, che vanno aggiungere altri mostri a quelli di Yuma. E a causa di Barriera Astrale Invertita ottiene lo stesso risultato anche se usasse danni diretti"
Rio sorrise e disse "Ma Yuma ha lasciato un buco nella sua strategia che mio fratello non tarderà a sfruttare"
Shark disse "Tocca a me. Pesco! E attivo subito la carta magia Tifone Spaziale Mistico, che mi consente di distruggere una carta magia o trappola sul tuo terreno! Scelgo Misure di Emergenza, così mando in fumo la tua patetica strategia!"
Il turbine uscì dalla carta intenzionato a distruggere la carta ma.. deviò verso Tory, e a lei bastò un tocco svogliato della mano per farlo dissolvere.
Shark era sconvolto "Ma come.. hai fatto?! Non era un danno diretto, non lo potevi bloccarlo con Barriera Astrale Invertita!"
Yuma rispose, freddo "L'ef-fet-to di Tory la re-nde l'uni-co ber-sa-glio se-lez-zio-na-bile sul ter-re-no. Non es-sen-do una car-ta mag-ia o trap-po-la la tua car-ta non po-te-va dis-trug-ger-la"
Shark ringhiò e poi disse "A causa di Attrattore Magnetico evo attaccare, e a causa dell'effetto di Tory non posso che scegliere lei come bersaglio" Il mostro partì affamato per distruggerla.
"Si at-ti-va qui-ndi l'ef-fet-to di Mis-ure di eme-rge-nza, che mi per-met-te di evo-ca-re un Gua-rdia-no mec-can-ico. Sce-lgo Gua-rdi-ano mec-can-ico Agr-es-so-re. Se vie-ne avo-ca-to dur-an-te una  bat-tag-lia il suo at-tac-co ba-se div-en-ta 2200"
Apparve davanti a Tory un robot con due grossi pugni.
 
Guardiano Meccanico Aggressore
Terra
Livello 4
Macchina
Atk 17000 Def 1200
 
(Guardiano Meccanico Aggressore 1700-2200) I grossi pugni del robot si schiantarono sul mostro, distruggendolo (Shark 4000-3700).
"Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"
"Toc-ca a me. Pes-co. Evo-co Guar-dia-no mec-can-ico Scru-ta-to-re"
Apparve un mostro un po’ tozzo che emetteva da un unica fessura una potente luce.
 
Guardiano Meccanico Scrutatore
Terra
Livello 4
Macchina
ATK 1500 DEF 1400
 
"Gra-zie al suo ef-fet-to pos-so dis-trug-ge-re una del-le tue car-te cope-rte. Scel-go l'ul-ti-ma che hai po-si-zio-na-to"
Il raggio si diresse verso la carta prescelta e essa sparì poco dopo
"Ora sf-er-ro un at-tac-co dir-et-to con Guar-dia-no Mec-can-ico Ag-gres-so-re"
Il mostro partì all'assalto per appiattire un po’ la faccia di Shark con i suoi pugni.
"Attivo la trappola Soffio di Zeus! Questa carta permette di annullare un tuo attacco!"
Un on da uscì dalla carta che travolse il robot.
"Al-lo-ra at-tac-co con Gua-rdi-ano Mec-can-ico Scru-ta-to-re!"
il robot partì all'attacco. Senza niente per fermarlo a Sahrk non rimase che pigliare i suoi cazzotti. (Shark 3700-2200)
Intanto Yuma terminava il suo turno.
"Ora tocca a me! Pesco! E attivo la carta magia Riemersione, che mi permette di riportare Grandi Mascelle dal cimitero in posizione di difesa!"
Il mostro riemerse dal solito vortice.
"Poi chiedo l'intervento di Kraken Teschio!"
E dal vortice stavolta emerse un kraken fatto di sole ossa
 
Kraken teschio
Oscurità
Livello 3
Acqua
ATK 600 DEF 1600
 
"Ora sovrappongo Kraken teschio e Grandi Mascelle! Co questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione!" I due mostri divennero di energia blu, e dopo qualche spirale in aria si infilarono nel portale rosso, a cui seguì l'esplosione
"Evocazione Xyz! Appari, Lanciere Raggio Nero!"
Il mostro appena evocato era tutto nera, eccetto per le rifiniture viola della sua armatura. In mano aveva una lunga lancia, ma non aveva la gambe. Al loro posto c'erano due specie di pinne.
 
Lanciere Raggio Nero
Oscurità
Rango 3
Guerriero Bestia
ATK 2100 DEF 600
 
"Ora attivo il suo effetto speciale! Staccando un unità sovrapposta posso annullare l'effetto di un tuo mostro fino al mio prossimo turno! Scelgo Tory la Ragazza Meccanica!"
La lancia partì, diretta verso Tory. A quel punto accadde qualcosa di strano: Yuma aveva iniziato a fumare e emettere scintille, ma restava fermo. Dopo qualche secondo, con voce umana urlò "NO!Attivo subito l'effetto speciale di Guardiano Meccanico Difensore Estremo dalla mia mano! Mi basta mandarla la cimitero perché Tory sia immune agli effetti speciali e non possa essere distrutta in battaglia fino alla fine del turno!"
Uno scudo si levò attorno a Tory, e la lancia si spezzò contro di esso.
Yuma tirò n sospiro di sollievo. Stava ma per dire qualcosa, ma le scintille si riaccesero e qualsiasi cosa volesse dire si trasformò in un verso di dolore. Di riflesso chiuse gli occhi e quando li riaprì erano tornati gli occhi vacui da robot.
Shark pensò "Quella cosa deve essere veramente forte, se riesce a piegare quel testardo di Yuma con così tanta facilità" poi disse ad Astral "Per quanto tempo pensi di restare lì impalato?"
L'alieno rispose "E secondo te cosa dovrei fare?"
"Ma non lo so, parlagli nella testa o qualcosa del genere! Yuma decanta sempre di quanto sia forte il vostro legame, trova il modo di tirarlo fuori da quella gabbia di ferro, perché quel suo parlare robotico mi sta facendo uscire di testa!"
"Astral scosse la testa e disse "Non posso fare niente finché è una macchina. Sarebbe come se tu cercassi di parlare con la tua moto. L'unica speranza che abbiamo e che tu riesca a raggiungere Tory con un attacco. Lo hai visto che si è ripreso solo quando stavi per colpirla: devi farlo di nuovo, così che io possa approfittare dello spiraglio per entrare nella mente di Yuma, sommare la mia forza di volontà alla sua e liberarlo una volta per tutte"
"Grandioso. Devo solo aprirmi un varco in quella barricata. Va beh, dato che la tua carta mi costringe ad attacare, attacco con Il mio Lanciere Raggio nero, e il bersaglio è obbligatoriamente Tory!"
"E io at-ti-vo Mi-su-re di Eme-rge-nza. Gra-zie al suo ef-fet-to evo-co dal-la mia ma-no Gua-rdi-ano Mec-can-ico Pro-tet-to-re, che di-ve-nta il nuo-vo ber-sa-glio. In-ol-tre nè lui nè il ber-sa-glio ori-gi-na-rio pos-son-no es-se-re dis-tr-ut-ti in bat-ta-glia, e io non sub-is-co dan-ni dal-le bat-ta-glie che li co-in-vol-go-no"
Ancora una volta un robot con scudo si frappose tra Tory e la minaccia, e la bloccò.
"Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"
Shark pensò "La fa facile lui. Ogniqualvolta attacco lui inspessisce la barriera tra me e Tory. Forse l'unico frammento di umanità che Yuma è riuscito a conservare è stato proprio l'amore per lei"
"Toc-ca a me. Pes-co. Ora so-vrap-pon-go i mi-ei quat-tro Gua-rdi-ani Mec-can-ici. Con que-sti quat-tro mos-tri cos-tru-is-co la re-te di so-vrap-po-si-zio-ne. Evo-ca-zio-ne xyz."
I quattro mostri fecero uno strano tipo di evocazione Xyz. Si scomposero e le loro parti meccaniche andarono verso Yuma, e si fusero con lui, facendolo diventare una specie di megarobot corazzato.
"Evo-co Yu-ma il Guar-dia-no Mec-can-ico"
 
Yuma il Guardiano Meccanico
Terra
Rango 4
Macchina
ATK 0 DEF 0
 
"Gra-zie al mio pot-ere spe-cia-le gua-da-gno at-tac-co e dif-esa pari a quel-li com-bi-na-ti del-le mie uni-tà so-vrap-pos-te" (Yuma il Guardiano Meccanico 0/0-3200/6400)
"In-ol-tre, se To-ry è sul ter-re-no, il suo ef-fet-to è an-nul-la-to e io lo gua-da-gno"
"Ora at-tac-co il tuo mos-tro" e partì all'assalto, preparandosi a schiacciare il mostro di Shark sotto i suoi pugni.
"Attivo la trappola Offerta Finale, che mi consente di annullare un attacco al prezzo di dare una carta dalla mia mano a un altro giocatore. Tieni!" E gli lanciò una carta dalla sua mano.
Yuma la afferrò,la guardò, la mise con le altre che aveva in mano e tornò al suo posto.
"Direi che i trucchi di Yuma non fanno per me" disse Shark
"Cosa?" chiese Astral
"Ho provato a dargli Xyz Armato, la stessa che gli ho dato la prima volta che avevamo duellato insieme. Nessun risultato direi"
"Capito. E comunque finché non togliamo di torno Misure di Emergenza, era inutile"
Intanto Yuma terminava il suo turno.
"Quindi tocca a me! Pesco! E attivo subito Riciclaggio Xyz! Mi consente di prendere una carta dal cimitero e dii metterla come una unità sovrapposta a un Mostro Xyz sul mio terreno!"
Una sfera viola uscì da un portale e si mise a girare intorno al mostro di Shark.
"Poi attivo il suo secondo effetto, che se ho un mostro Xyz sul terreno mi permette di bandirla per far tornare una carta dal mio cimitero alla mia mano, e io scelgo Tifone Spaziale Mistico!"
Il portale si riaprì di nuovo e la carta volò rapida in mano a Shark.
"Ora attivo l'effetto Lanciere Raggio Nero, che staccando un unità sovrapposta mi permette per il resto del turno di annullare l'effetto di un mostro! E io scelgo te!"
La lancia volò e si conficcò nel corpo di Yuma (Yuma 3200/6400-0/0)"
E ora che il tuo effetto è annullato, Tory torna ad essere l'unico bersaglio sul terreno. E quindi uso la mia seconda unità sovrapposta per colpire lei!"
La lancia volò una seconda volta, ma anziché colpire Tory colpì il già ferito Yuma, che si era messo in mezzo. Un espressione stoica di stoica determinazione stampata sul volto.
"Ottimo lavoro Shark. Ora devo fare la mia parte!"
 
Le pareti di ferro lo schiacciavano...
Yuma non riusciva a muoversi.... lo schiacciavano....
Tory era in pericolo... doveva aiutarla! Le pareti si aprirono....
Era salva.... ma lui no... le pareti.... lo schiacciavano....
All'improvviso udì una voce familiare... "Yuma mi senti?"
"Astral! Aiutami... mi schiacciano...."
"Non  preoccuparti. Ce la faremo insieme!"
Yuma continuò a lottare contro le pareti, ma si aggiunse una forza alla sua. E le pareti si aprirono. Non lo schiacciavano più. Era libero!
 
"Le grida di dolore aumentavano, assieme alle scintille.
"Astral, vuoi liberarlo o ucciderlo?!" Chiese Shark
Ma 'alieno non rispose. Teneva la mano attaccata alla fronte di Yuma, anche se questi si contorceva per il dolore.
Poi cessò tutto. Gli spasmi, le urla, le scintille. Astral staccò la mano. Per un istante Shark temette di aver fallito. Ma poi Yuma aprì gli occhi. Erano umani.
"Finalmente. Non ne potevo più di questi circuiti che mi muovevano come una marionetta"
"Vuoi dire che proprio non controllavi il tuo corpo?"
"No. E neppure Tory. O guarda si sta svegliando anche lei"
E in effetti Tory era uscita anche lei dallo stato robotico e si guardava attorno confusa.
"Ma... dove siamo? Cos'è successo? E soprattutto, cos'è successo a ME?" chiese, vedendo le parti metalliche sul suo corpo.
"Adesso è tutto a posto. Quando avremo finito, direi che questi gentili signori ce le toglieranno...vero?" disse Yuma, approfittando dell'aumentata muscolatura e stazza.
"Ma certo, ma certo2 dissero i due nervosamente.
"Quando avremo finito cosa, per sapere?" chiese Tory
"Credi che io e Shark interromperemmo un duello quando è nel vivo?"
"Che cosa? Con me in mezzo? Ma siete entrambi impazziti o cosa?"
"Non preoccuparti, ti proteggerò io!"
"Voglio proprio vedere come farai, ora che entrambi siete senza effetti! E per peggiorare la vostra situazione, uso Tifone Spaziale Mistico Per distruggere la tua trappola!"
Il tifone stavolta colpì in pieno la carta, distruggedola.
"E ora uso il mio mostro per attaccare te, visto che sei più corazzato!"
Il mostro partì all'attacco, ma Yuma prese una carta in mano e disse "Lo sai cosa succede adesso vero?"
"No non un altra volta!"
"Infatti. Attivo la carta coperta Riattivazione Forzata! Se gli effetti di un mio mostro sono annullati, posso usare questa carta per riattivarli, a costo di dimezzare il suo attacco base. Ma il mio attacco base è 0, pertanto non succede nulla!" (Yuma il Guardiano Meccanico 0/0-3200/6400)
"Ho anche io una trappola da attivare: Assalto sovrapposto, che mi consente quando un mio mostro attacca di sacrificare 500 punti del suo attacco per rimuovere un unità sovrapposta a un mostro Xyz del mio avversario. E io ne pago 2000" (Lanciere raggio nero ATk 2100-100)
Il lanciere sparò una raffica di lance che impalarono le unità sovrapposte di yuma, e la sua armatura si spense per poi crollare, lasciandolo scoperto (Yuma 3200/6400-0/0)
"Il mio Lanciere però ha ancora 100 punti d'attacco, più che sufficienti per toglierti di mezzo!"
"Non credo proprio! Una volta per turno, se non ho unità sovrapposte, posso annullare la mia distruzione in battaglia!"
La lancia del mostro di Shark si fermò davanti alle braccia che Yuma aveva congiunto per proteggersi"
"Ma subisci comunque un danno!" (Yuma 4000-3900)
"Sai che roba..."
"Preparati per quando saranno 2100. Posiziono una carta coperta e termino il mio turno, e in queto modo tutti gli effetti e i punti d'attacco si ripristinano" (Lanciere Raggio Nero ATK 100-2100)
"Quindi ora tocca a me. Pesco!"
Yuma rifletté tra se e se "Che posso fare? Ne io ne Tory possiamo fare molto contro quel bestione, e il mio effetto anche se mi girassi in difesa non servirebbe a molto. Ci deve essere una soluzione.... trovata!" pensò dopo aver viso la carta che aveva pescato.
"Adesso attivo la carta "Inverti-Rango Magico-Forza del Caos!"
"NO! Non farlo!" gli urlarono quasi tutti in coro
"Perché? Qual'é il problema?" ebbe la sua risposta quando dei tentacoli lo presero e lo trascinarono urlante dentro un bozzolo. Le urla che si udivano facevano ben capire che non se la passava molto bene.
Poi il bozzolo esplose, rivelando ciò che era diventato Yuma... o meglio ciò che ne restava di lui.
Era ricoperto di mucillagine verde, un occhio era stato mangiato dei vermi, le parti meccaniche erano arruginite, ed era crivellato di cancrene, pustole e ogni altro segno d'infezione conosciuto (e non) dal genere umano. La sua espressione, un tempo così fiera, ora lasciava trasparire solo un accidia e una disperazione senza limiti.
"Il mio nome è Yuma... il Guardiano della Disperazione"
 
Yuma il Guardiano della Disperazione
Oscurità
Livello 4
Demone
Atk 1100
Def 1100

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** le desolazioni o tutti insieme molto poco appassionatamente ***


Shark tentò di chiedere qualcosa a ciò che restava del suo vecchio amico, ma fissandolo sentì come un improvvisa ondata di spossatezza. Non si sentiva in grado si fare nulla. Stava per accasciar si sul pavimento, quando Astral si mise in mezzo tra lui e Yuma, e sentìla stanchezza svanire.
"Faresti meglio a  non guardarlo. Gli altri l'hanno fatto, e vedi in che stato sono finiti"
Si guardò intorno e vide che tutti erano stesi per terra, come lui aveva rischiato di finire poco prima.
"Un tempo Yuma veniva considerato un faro di speranza. La corruzione ha invertito ciò. Ora Yuma è fonte di disperazione"
"E non possiamo riprovare il trucchetto di prima?"
"No. Ora Yuma è corrotto nel corpo e nella mente. Non esiste modo di liberarlo. E se cercassi di comunicare con lui, sarei corrotto anchio"
"In pratica dobbiamo batterlo"
"Esattamente"
Poi sentirono una voce estatica oltre il limite della follia dire "Avete finito di dirvi i vostri segretucci?"
A parlare era stato Yuma, che nonostante il volto era più allegro che mai.
"Bene. Quindi posiziono due carte coperte e termino il mio turno. Ma prima succede un'altra cosa divertente! Quando termino il mio turno, entrambi riceviamo 500 punti di danno!"
Raffiche di energia verde si propagarono da Yuma, scagliando Shark a terra. (Yuma 3900-3400) (Shark 1600-1100)
Shark si rialzò da terra e disse "Non so cosa tu ci trovi di divertente in 500 punti di danno, ma va bè. Pesco!"
"Posiziono una carta coperta, e quindi ti attacco con il mio Lanciere Raggio Nero!"
"Allora vuoi davvero divertirti! Quando un altro mostro oltre a me combatte, dimezzo il suo attacco! Aura di Disperazione!"
Il mostro di Shark sembrò deprimersi mentre si avvicinava a Yuma, e il suo attacco perse fervore (Lanciere Raggio Nero 2100-1050)
"Attivo la trappola Catena Alimentare Xyz! Posso sacrificare un mostro Xyz sul mio terreno per evocarne uno con una differenza d'attacco inferiore ai 1000 punti, e il mostro sacrificato diventa un unità sovrapposta! Io evoco Numero 32: Draghetto Squalo!"
Il pavimento si spaccò e il numero uscì per mangiarsi il mostro di Shark.
 
Numero 32: Draghetto Squalo
Rango 4
Acqua
Serpente Marino
ATK 2800 DEF 2100
 
"E inoltre il mostro evocato guadagna un quarto della vita del mostro sacrificato!" (Numero 32: Draghetto Squalo 2800-3850)
"Si ma... tu quanto perdi?" chise Yuma
"Eh? ho dovuto sacrificare un mostro con più di 2000 punti d'attacco, non ti sembra sufficiente?"
"Temo che tu non abbia tenuto conto dei suoi sentimenti. Te ne ricordo io! Attivo Disperazione della Perdita! Quando un mostro sul terreno viene mandato al cimitero, il suo proprietario perde Life points pari alla metà dei suoi punti d'attacco!"
Dal portale viola uscì un vortice verdastro che travolse Shark.
Rialzatosi disse "Ora ti mostro i miei, di sentimenti! Attivo la carta magia Maree Travolgenti! Per il resto del mio turno tutti i miei mostri Acqua vedono il proprio attacco raddoppiato, ma devo sacrificarli alla fine del mio turno!" (Numero 32: Draghetto Squalo 3850-7600)
"E ora ti attacco con il mio mostro!" Lo squalo assalì Yuma appoggiato da un'onda colossale.
"A causa del mio effetto, l'attacco del tuo mostro viene dimezzato!" (Numero 32 Draghetto Squalo 7600-3850)
"E inoltre attivo il mio altro effetto: Sguardo disperante! Mi basta dimezzare i miei life points per ridurre a 0 i punti d'attacco del tuo mostro!"
L'unità sovrapposta di Yuma si sciolse e ricoprì l'occhio rimanente, che ora brillava di una luce verdastra. Sotto il suo sguardo, il mostro di Shark iniziò a sciogliersi (Yuma 3400-1700) (Draghetto Squalo 3850-0)
"E io attivo una seconda volta Catena Alimentare Xyz! Sacrifico il mio Draghetto Squalo, per evocare Draghetto Squalo Veiss!"
Un aura violacea avvolse Shark, e subito dopo dal suolo uscì un mostro bianco ancora più grosso del mostro già sul terreno, che vene mangiato in sol boccone.
 
Numero C32: Draghetto Squalo Veiss
Rango 4
Acqua
Serpente Marino
ATK 2800 DEF 2100
 
"E anche lui riceve la metà dei punti d'attacco della sua preda, oltre a essere sotto l'effetto di Maree Travolgenti!" (Draghetto Squalo Veiss 2800-4200-8400)
"E ora si papperà anche te! Vai Draghetto Squalo Veiss, fatti un boccone dei Life Points di Yuma! ESplosione Caos!"
Il mostro sparò una raffica di raggi viola, e nonostante l'effetto di Yuma questi non poteva contenere il danno. Volò via come una bambola in un uragano urlando "è troppo divertente!" (Yuma 1700-0)
Mentre volava, la corruzione venne in qualche modo espulsa, e lo Yuma che si schiantò e rotolò diverse volte a terra prima di andare a impattare contro a una delle macchi ne là dentro era quello che si era visto all'inizio del duello.
Dopo la sconfitta di Yuma e la sparizione della sua aura disperante, gli altri iniziarono a rialzarsi chiedendosi ovviamente "Che cosa è successo?" ma vedendo Sahrk in piedi e Yuma a terra, gli umani capirono che era tutto a posto, mentre i due ingegneri erano piuttosto abbacchiati.
Astral andò dal suo amico. Yuma era steso a terra, scintille passavano da una parte meccanica all'altra. Debolmente aprì gli occhi.
"Astral... ti ringrazio"
"Mi hai salvato così tante volte che credo non riuscirò a ripagare il debito"
"Temo che il tuo debito... stia per sparire"
"Cosa stai dicendo?"
"Astral... il mio tempo è finito.... salva Shark e Kite... non permettere... che finiscano... come me..."
"Non puoi andartene Yuma!"
"Mi dispiace.... non ho scelta..."
Astral allungò la mano verso quella dell'amico un secondo prima che questi esplodesse in un milione di pezzettini.
Rimasero tutti fermi. Yuma, che aveva sempre lottato, non si era mai arreso, era caduto prima di tutti.
Nessuno disse una parola. Gli ingegneri tolsero le parti meccaniche a Tory e li salutarono. Tornarono sulla nave e ripartirono. Solo allora Astral iniziò a piangere.
 
La luce... doveva andare verso la luce... 
Le tenebre erano tutte attorno a lui, solo una luce, là in alto, gli indicava la strada. Nuotò, camminò, striscò. Doveva raggiungere la luce. Ma sembrava essere sempre lontana.
Poi qualcosa lo afferrò alle spalle e lo trascinò indietro, lontano dalla luce, giù nelle tenebre più profonde...
 
Nel dirigibile era tutto silenzio. Si udivano solo i ruggiti di Shark che si dannava per aver ucciso Yuma.
A un certo punto Kite gli disse "Vuoi smetterla? Se n'è andato, e tu non puoi farci nulla"
"Ma lui poteva farci qualcosa! Se solo non avesse usato quella carta... aveva visto cosa faceva!"
"No. C'era Vector nel suo corpo quella volta. Lui non lo sapeva"
"Allora che vada all'inferno anche lui!" urlò, e riprese il suo furioso girovagare.
 
Ursula attraversò il portale giunse nel nuovo mondo. subito dopo le sue guardie uscirono per proteggerla.
Si guardò attorno: il paesaggio era desolato e punteggiato da edifici di ferro.
"coraggio, dobbiamo trovare il mio consorte" ordinò lei. Yuma era in quel mondo, lo sapeva.
"Tu non troverai proprio nessuno" disse una voce.
Era LUI il proprietario di quella voce "il tuo cammino finisce qui"
"Cosa? ma io... non erano questi gli accordi! Il labirinto..."
"I piani sono cambiati. Si va dritti alle desolazioni. Tu finisci qui! All'assalto! riduceteli in cenere!"
Subito le sue guardie formarono un muro per proteggerla, ma i loro avversari, a parte essere più di due metri, avevano dei lanciafiamme. Morirono urlando.
 
"Stiamo per giungere  a destinazione" annunciò Kite. In effetti il tunnel stava per finire.
"Ricordatevi: LUI è un avversario subdolo e letale. Potrebbe avere pronte trappole di una follia che nemmeno ci immaginiamo. Tenetevi pronti" disse Astral
"Come se avessimo bisogno di avvisi. Io sono sempre pronto!" disse astioso Shark.
Il portale finì e si trovarono in una terra desolata, una tundra che sembrava interrotta solo da una catena montuosa. Il cielo era rossastro o nerastro: non si capiva, mutava continuamente.
A quella visione, Astral strabuzzò gli occhi e urlò "No... non qui!" e l'aeronave iniziò lentamente a virare verso il portale.
Capito cosa stava succedendo, Kite e Shark si mossero e cercarono di far voltare il timone. Yuma ci riusciva sempre con facilità, ma non aveva l'alieno che tirava contro. La forza che Astral esercitava sulla nave era enorme.
In un disperato tentativo di convincerlo Shark gli disse "Yuma ti chiese di aiutarci, e l'unico modo che hai è trovare LUI! o l'hai già scordato?"
Il pensiero colpì velocemente Astral che, ricordando le ultime parole dell'amico, smise di fare pressione sul timone. Shark e Kite no, così finirono a terra e la nave girò vorticosamente su se stessa fino ad andare a schiantarsi sulle montagne.
Qundo si rialzò, Kite chiese "State tutti bene?"
"Si. un pò acciaccati, ma stiamo bene" rispose Rio
"Bene. ora direi di metterci in marcia" disse Shark
"Allora sei folle" disse Astral
"Cosa?"
"Non sappiamo dove siamo, né dove dobbiamo andare. E se il posto è quello che penso, dovremo vedercela con le creature e i guerrieri più spietati e sanguinari nell'universo. Uscire così alla cieca sarebbe una condanna a morte"
"Riguardo al dove andare non credo ci saranno problemi" disse Tory
"Perché?"
"Guardate la mappa"
La mappa che LUI aveva dato loro era diventata una lettera. Sul retro c'era scritto "se potete vedere questa lettera, volete dire che siete arrivati. Vi aiuterà a sopravvivere prima di arrivare al mio nascondiglio"
"Non mi piace quel sopravvivere PRIMA di arrivare al mio nascondiglio" disse Shark
"ameno vediamo cosa c'è dentro" disse Tory aprendola
Quattro demoni uscirono fuori avventandosi su di loro. Nel giro di pochi secondi fecero a pezzi i loro vestiti, trovandosi a lottare nudi con le creature, finche queste non iniziarono a fondersi, colando su di loro. Quando si rialzarono, scoprirono essere diventati le copie delle cosa che li avevano aggrediti.
"Se pensa di essere divertente, gli farò vedere quanto mi sono divertito... ma lui non lo sarà!"
"E invece ci ha appena aiutato. Come ragazzini non avremmo superato il deserto, ma da quello che dice Astral, creature come quelle che siamo ora dovrebbero passare inosservate"
"Speriamo. Allora direi che si farà vedere lui prima che noi ci mettiamo a cercarlo. Scendiamo e vediamo se ci da qualche altro segno"
E appena scesi lo videro. Una grande freccia rossa che indicava un punto in lontananza. si misero a seguirla.
 
"La freccia! La freccia rossa! il traditore è tornato!"
Lo sciamano strillava come un ossesso, indicando qualcosa all'orizzonte
"Cosa diamine succede?" chiese Arek
"Non vedi! La freccia! Era stato detto! La profezia è vera! Devi andare a ucciderlo!"
E in effetti la freccia c'era. E solo il traditore era così arrogante da dare un segno della sua presenza così evidente.
"Svegliate la banda!" urlò "Abbiamo un traditore da uccidere!"
Accarezzò la sua lunga lama. Al pensiero del sangue nemico, vibrava pregustando il colpo.
 
Di tutti i luoghi, Durbe avrebbe preferito trovarsi in tutti, ma non dove era ora. La pelle minacciava di spaccarsi con tutto il caos che il suo corpo stava assorbendo.
Erano costretti a correre per evitare di esplodere e raggiungere il punto in cui avrebbero trovato Vector.
"E lì LUI pagherà per tutto!"
 
"Mi fischiano le orecchie. Significa che stanno arrivando" disse LUI
"Chi?" chiese Vector
"Tutti. I tuoi amichetti imperatori del nulla, il branco di Yuma, più un armata di miei amichetti. E il divertimento quando loro arriveranno salirà a vette indescrivibili"
"Imperatori del nulla? Noi siamo i Sette Imperatori del Mondo Bariano!"
"Ma siete solo cinque. E poi scusami, imperatori di che cosa? Dei granelli di sabbia?"
"Altri Bariani ci sono ancora. perché gli Astrali vorrebbero distruggere tutto il nostro mondo e non solo noi?"
"Mah...." fece spallucce tornò a guardare fuori.
 
Mentre procedevano verso il punto indicato dalla freccia, Astral protetto da una barriera creata da lui stesso, riguardava nella mente il deck che era stato di Yuma e che ora era suo. Notò che c'erano due nuovi mostri Xyz, ed erano delle versioni in forma mostro delle loro due fusioni Zexal.
"Che siano il risultato di quando Yuma è diventato una carta?" si chiese. Ma la risposta doveva aspettare. Prima doveva portare a termine le sue ultime volontà.
 
"Ecco i primi!" annunciò LUI. E poco dopo i quattro imperatori bariani apparvero davanti alla caverna.
"Potevate arrivare prima" disse loro Vector
"Noi veniamo a salvarti e questa è la tua gratitudine? Durbe, io dico di lasciarlo qui a marcire" disse Mizael
"Nonostante anche io cominci ad accarezzare l'idea, preferisco averlo vicino quando dovremo chiudere i conti con Yuma" disse Durbe. Poi vide una cosa dietro Vector, e sbarrò gli occhi dicendo "Ma come...."
"Notato? Me lo chiedo anch'io come abbia fatto"
In seguito entrarono a perdifiato Tory, Rio, Kite, Shark e astral. Nell'entrare, le loro seconde pelli svanirono riportandoli a come erano prima di aprire la lettera. Dopo qualche istante perso a riprendere il fiato, videro i Bariani. Il primo a scattare fu Shark, che gli chiese "E voi cosa ci fate qui?"
"Riprendiamo uno dei nostri che si era fatto ingabbiare come un principiante" disse Alit indicando Vector. "Voi invece?"
"Siamo venuti qui perché.." iniziò Kite. Ma poi si guardarono e videro che erano tornati normali. Non gli restò che dire "Lasciamo perdere. Vi consiglio di sparire in fretta però: là fuori si è riempito di gente non proprio amichevole" vedendo quella cosa, sgranò gli occhi e disse "Ma come..."
Qualunque cosa stessero per dirsi fu scacciato dalla tonante risata di LUI che, divenuto enorme, guardava fuori dalla caverne. "Ora si che si ragiona! Fatevi da parte bambini! Ora l'inferno si scatena!"
E con un saltò arretrò. Poco dopo alcuni guerrieri in armatura entrarono ignorando tutto il resto (compresa la gabbia di Vector che fu travolta  e fatta rotolare lontano). A loro seguirono decine di altri.
Quando io primi gli arrivarono a tiro, LUI rise e li falciò con un unico, rapido colpo. Il martello spezzò ossa e metallo senza distinzione.
Rise di nuovo e saltò in mezzo alla folla, schiacciando diversi nemici nel farlo. Poi iniziò a ruotare su stesso, lanciando in giro chiunque fosse così stupido da avvicinarsi. Caricò in un altra direzione, schiacciando tutti quelli finiti sulla sua traiettoria. Poi ne prese un gruppetto e lo scagliò in aria: cadendo, uccisero assieme a se altri loro compagni.
Fu tutto così, uno scontro a senso unico: la forza e la velocità di LUI gli dava uno schiacciante dominio sugli avversari. Alla fine ne rimase in piedi solo uno a affrontarlo. Brandiva un arma che brillava di un bagliore rossastro, ed era alto il doppio di Gilag.
"E per finire... il dessert" disse LUI leccandosi i baffi.
"Ti andrò di traverso" rispose il suo avversario e si lanciò contro di lui.
Sia spettavano che lo avrebbe schiacciato, ma LUI decise di usare una tattica diversa: si limitò a schivare i suoi attacchi con rapidi movimenti.
Il su avversario prima grugnì, poi imprecò e a un certo punto urlò "Ma combatti o no?"
"Con piacere" rispose LUI
E lo fece. Gli travolse le gambe col martello, gli apparve alle spalle e lo colpì con un calcio rotante in aria, poi prima che cadesse lo rilanciò in alto e gli arrivò sopra, dandogli una martellata così forte che quando si spiantò a terra, ciò che rimaneva di lui era un armatura un pò appiattita dove era caduto, e grondava sangue da tutte le sue fessure. Tutti rimase impietriti, meno Tory che vomitò.
Dalla spada che questi portava uscì una nebbiolina rossastra, che serpeggiò nell'aria. Dopo essersi innalzata a un livello considerevole, si materializzò in un gigante rossastro con ascia  e fruste, e due larghe ali da pipistrello.
"Finalmente di nuovo faccia a faccia! Ora pagherai per il tuo tradimento!"
LUI si ingigantì fino ad essere alto come il suo avversario e rispose "Quale tradimento?"
Lo attaccò con entrambe le armi, dicendo "Quale tradimento? Hai il coraggio di chiederlo? la vittoria era nostra, solo un altro colpo e lo avremmo schiacciato, ma tu ci attaccasti alle spalle! Così riuscì a sconfiggerci, e con la nostra caduta la battaglia fu persa! Perché ci attaccasti alle spalle? Cosa avevi da guadagnarci?"
LUI schivò i vari colpi, finché non afferrò le armi del nemico e rispose "Cosa? Tutto. Ognuno dei quattro mi offrì grandi ricompense se avessi attaccato i servitori degli altri tre, quando stava per morire, così che fosse il suo a dargli il colpo di grazie e darci la vittoria. Così vi colpì tutti e quattro, per essere fedele  a ognuno. Mi chiamate il traditore ma.. il mio tradimento è stato il mio più grande atto di fedeltà!"
E nel dirlo, usando le mani libere, sferrò una raffica di pugni. Mentre l'altro stava per riprendersi, vide la stessa cosa che anche gli altri erano rimasti stupiti a vedere, e colpì anche lui. Si fermò un momento, dicendo "Non è possibile..."
LUI ne approfittò per sventrarlo diverse volte con gli artigli, e chiuse il tutto con una mazzata. Mentre cadeva, concluse la frase "... si erano estinti". Svanì nella stessa nebbia rossastra da cui era apparso.
"Lo pensavo anch'io che lo fossero. E invece... uno è sopravvissuto. E ora credo di dover spiegare al mondo qualcosa"

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2363157