I love Hikari!

di japanmaniac
(/viewuser.php?uid=588636)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo ***
Capitolo 2: *** secondo ***



Capitolo 1
*** primo ***


Natale..

Sono qui a casa, nella mia vecchia cameretta di bambino e mi sento spesato.

Ogni anno è sempre peggio. Mi sento sempre più lontano dalla mia famiglia. Come se questo luogo non mi appartenesse più.

Afferro il telefono e compongo il messaggio:

' Che fai?'- le mie dita inviano in automatico il messaggio e resto in attesa. Il cellulare vibra in un attimo:

' Mi annoio..'

Sorrido tornando a scrivere:

' Puoi teletrasportarti qui?'

' Ti manco?'- mi risponde immediatamente

' Nemmeno un po' dicevo per dire...'

' Mi hai scritto tu, perciò ti manco...Non sei stufo di avermi tra i piedi?'

Rimango a fissare lo schermo per un po'. No, non sono stufo, non lo sono per niente.

Vorrei così tanto che queste maledette feste passassero per vederlo di nuovo.

Vedere il suo viso rassicurante, tondo come la luna piena, la sua espressione sorridente e felice. Darei tutto per un suo abbraccio.

' Ehi Simba ci sei?'- quel nomignolo Massu lo usa solo nei nostri momenti privati. Quando le porte della camera di chiudono al mondo e noi rimaniamo abbracciati a parlare. Lui dice sempre che io sono come un leone, orgoglioso, vanitoso, ed egocentrico. Però secondo lui ricordo più il tenero leoncino della Disney per la mia faccia dolce, sciocco! Ovviamente è un segreto. Se gli altri lo sapessero sarebbe la fine! Ci prenderebbero in giro a vita!

' Come va con tuo padre?'- dico rimanendo in attesa. Il cellulare vibra:

' Al solito...Non hai risposto alla mia domanda?'

' Forse'

' ^_^'

Fisso quella stupida faccina scoppiando a ridere.

“ Tesoro vieni è pronto il pranzo. La nonna non vede l'ora di vederti!!”- dice mia madre entrando.

“ Arrivo”- sorrido tirato.

' Devo andare, il pranzo è pronto...:( '- scrivo velocemente. Tamburello le dita sulla scrivania in attesa della risposta:

Ehi non sei contento? Mia madre ha cucinato per un esercito...spero solo che mio padre non mi faccia troppe domande...”

' Andrà bene...ci sentiamo più tardi?'

' Sicuro...Simba...<3'

' Non mangiare troppo'

' Questo non posso promettertelo! XD'

Chiudo lo sportellino del telefono e lo infilo in tasca. Già mi manca.

Ormai siamo una cosa sola. Passo così tanto tempo con Massu da non riuscire a stare troppo senza di lui. Siamo amici, quasi fratelli e anche più di questo.

Passiamo ore ed ore tra il lavoro e la palestra sempre a contatto l'uno con l'altro.

Kei dice sempre che prima o poi finiremo insieme.

Se dovessi essere sincero sino in fondo, non potrei dire che non ci ho mai pensato.

Ogni volta che Massu è vicino a me, non posso fare a meno di toccarlo, di sfiorarlo. Spesso gli prendo la mano e restiamo così vicini da sentire i nostri respiri. Lui non ha mai protestato, anzi sembra quasi felice della cosa, forse non sono l'unico a vederla così.

Quando arrivo in cucina la famiglia è riunita, la nonna mi abbraccia stretto troppo stretto quasi da stritolarmi e mia madre mi sorride orgogliosa. La mia famiglia è così, calorosa e affettuosa, nessuno di loro ha mai ostacolato i miei progetti anzi, mia madre e mia nonna sono le mie più grandi sostenitrici. Per quanto riguarda mio padre, beh non so dire che sia contento, credo che avrebbe preferito che giocassi a calcio ma non mi ha mai impedito nulla.

Mi piace il calcio ci ho giocato per dieci anni e mi sono divertito, poi tutto è finito. Il mio ingresso alla Johnny ha cambiato le cose e se devo essere sincero, non ne sono pentito.

Cantare mi piace, essere al centro dell'attenzione dei fans mi manda in estasi. Sono parecchio egocentrico lo ammetto ma so di essere bravo perciò non ho paura di dirlo anche se la danza è decisamente un'altra storia. Sono piuttosto scarso, non sono come Massu per esempio. Lui è il migliore. Quando lo guardo ballare rimango sempre a bocca aperta. Il suo corpo così massiccio, si muove con grazia, i muscoli si tendono al ritmo e il tutto sembra così spontaneo e naturale.

Trovo che sia così sexy...non dovrei pensarlo lo so, e invece è esattamente quello che penso...

“ Ti basta?”- dice la voce di mia madre ridestandomi dai miei pensieri

“ mmm?”

“ Ti basta? La zuppa intendo!”

“ Sì, scusa...”

“ Dove hai la testa mmm? Qualche ragazza?”

Sorrido di quella domanda, se solo sapesse che la persona a cui penso di continuo è un bel ragazzo penso che si sentirebbe male.

Il cellulare vibra, lo tiro fuori dalla tasca e apro lo sportello:

“ E no!!! Non oggi! Non permetterò a quell'affare infernale di distrarti dalla tua famiglia!”- strilla mia madre strappandomi il telefono dalle mani e posandolo sulla credenza

“ Mà! Poteva essere importante!”- protesto

“ Non mi interessa! La tua ragazza dovrà aspettare stasera per parlarti!”

Sbuffo tornando alla zuppa. Ecco cosa odio di casa mia. Ormai sono così abituato a stare per conto mio che non sopporto dover sopportare queste limitazioni.

Il pranzo si svolge tranquillo.

Mia madre sorride orgogliosa del cibo che come sempre è ottimo. Mia nonna fa mille domande chiedendomi spesso di Shige kun, è una sua grande fan! E' divertente, soprattutto pensando alla faccia che ha fatto il mio amico la prima volta che li ho presentati.

Era il primo concerto dei News.

I miei sono venuti con striscioni imbarazzanti, come ad una partita di calcio. Mi nonna è rimasta così folgorata da Shige da obbligarmi a presentarglielo. Lo ha persino abbracciato facendolo quasi rotolare a terra!E' stato uno spasso vederlo alle prese con la mia dolce nonnina!

Sono talmente sommerso da domande che mi scordo del telefono e di qualsiasi altra cosa!

Quando ormai sazi finiamo di pranzare ecco il tanto temuto interrogatorio. Mia madre e mia nonna mi accerchiano e, mentre mio padre se la fila, ecco partire le domande:

“ Allora Yuya chan come si chiama?”- mi chiede la nonna curiosa

“ Chi?”

“ Questa ragazza...E' bella?”

Non so come rispondere. Se le dicessi la verità non capirebbe, e come potrebbe:

“ Non è la mia ragazza...mi piace ecco tutto”- dico cercando di essere sincero almeno un po'.

“ Ma avrà un nome no?”- chiede mia madre con una punta di gelosia nella voce

Non so che rispondere poi butto lì:

“ Hikari”- in effetti non ho del tutto mentito. Massu mi ha sempre detto che se mai avesse avuto una figlia l'avrebbe chiamata Hikari, luce, non è bellissimo?

“ Mmmm...e quanti anni ha?”

“ Un anno più di me”

“ Ahi...mai prendere una donna più grande!”

“ Dai mamma è solo un anno e poi ho solo detto che mi piace!”
“ Non badare a tua madre, allora Hikari...com'è?”

“ Ha dei folti capelli castani e dei grandi occhi scuri...Quando sorride tutto il suo viso si illumina. E' allegra e solare. Dolcissima e molto premurosa, si prende spesso cura di me, non mi fa mai mancare nulla”- dico pensando che la mia “ Hikari” è davvero speciale

“ Parli come se steste insieme...”

“ No, siamo amici...Non penso che lei mi pensi da quel punto di vista”

“ Eh? Allora è cieca! Sei così bello bambino mio! E pensare che da bambino eri così bruttino! E invece guardati adesso! Un fiore! Un vero fiore!”- dice mia madre stritolandomi le guance

“ Mamma dai! E poi tu sei di parte”

“ No sono onesta e anche la nonna la pensa così”

“ Non è che questo mi faccia star meglio”

“ Andiamo...sono sicura che questa Hikari se è così meravigliosa come la descrivi non potrà non notarti!”

Sto per protestare quando il campanello squilla facendoci sobbalzare:

“ Chi sarà? Non aspettavamo nessuno...”- sussurra mia madre

Il temporale imperversa, i tuoni perforano l'aria e la pioggia cade pesante al suolo. Mi stupisco che qualcuno si sia mosso con questo tempo

“ Vado io”- dico avvicinandomi alla porta.

Quando la apro rimango di sasso: Massu è davanti a me, completamente fradicio. I capelli gli ricadono sulla fronte e nel buio il bulbo bianco degli occhi risplende dandomi i brividi...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** secondo ***


“ Che fai qui?”

“ Non hai ricevuto i miei messaggi? Posso?”- mi chiede scostandosi i capelli dalla faccia

“ ma sì certo...mia madre mi ha sequestrato il telefono”

Lui mi fissa sorpreso e sorride leggermente:

“ Non ridere è una tragedia!”- gli dico vergognandomi

Lui scuote i capelli facendo ricadere mille goccioline per aria e io devo frenarmi da fare pensieri perversi sul mio migliore amico...

“ Ti prendo qualcosa di asciutto! Entra”

“ Bagnerò ovunque”

“ Non importa, vieni...Maaaaaaaaa!!! Mammaaaaaaaaaaa!!”- urlo

Mia madre si affaccia un attimo poi corre verso di noi:

“ Masuda Kun, oh cielo! Sei fradicio!”

“ Mi dispiace...”

“ Non importa caro entra, vieni. Yuya portalo in camera tua e dagli della roba asciutta, preparo qualcosa di caldo!”

Portalo in camera tua...ecco...appunto.

“ Vieni...”- dico a Massu. Afferro il cellulare e saliamo di sopra.

Entriamo in stanza

“ Scusa per essere piombato qui, non rispondevi e così ho pensato di venire, credevo andasse bene”

“ Certo che va bene! Tieni”- dico porgendogli una tuta- “ Metti questa, ti starà un po' stretta ma almeno è asciutta”

Lui annuisce sorridendomi poi va in bagno.

Prendo il cellulare e scopro sette messaggi non letti:

' Come prevedevo ho appena litigato con mio padre...'

'Vorrei solo andarmene...'

' Che fai?'

' Simba che fai? Non puoi parlare?'

' :'('

' Sono andato via...posso venire li?'

' Simba vengo da te, spero solo che tu abbia una buona ragione per farmi preoccupare!'

Richiudo il cellulare e mi trovo davanti Massu.

Potrei anche svenire nel con quella maglia bianca e aderente di fronte a me.

Rimango fermo immobile senza parlare, è lui che mi tira a sé abbracciandomi stretto. Il suo corpo è bollente e la sua pelle profuma di buono, come sempre...

“ Io...mi dispiace per i messaggi...non potevo rispondere e....che è successo?”- balbetto cercando di controllare il respiro.

Lui non dice una parola ma lo sento singhiozzare contro la mia spalla. Non so che fare, né che dire. Non ho mai visto le sue lacrime. Sì certo è capitato di commuoversi ma non l'ho mai visto piangere per qualcosa di serio:

“ Vorrei solo piacergli...mi accontenterei...mi...mi accontenterei solo che mi dicesse che sono bravo...vorrei...io vorrei davvero...”

Lo abbraccio stretto accarezzandogli la testa. Il corpo di Massu sovrasta il mio e le sue braccia mi stringono come se non volessero lasciarmi andare.

“ Ha detto che...ha detto che si vergogna...lui si vergogna di...di me...”- singhiozza

“ Sssst...non ascoltarlo...Non hai nulla di cui vergognarti, hai capito?”

“ Mi odia...”

“ No...non ti odia...solo ancora non capisce, gli ci vuole ancora un po' di tempo...”

“ Quanto....Quanto? Ha sempre fatto così...lui non...”

“ Ssst...ora basta...basta...guardami...ehi guardami”- dico staccandomi da lui e costringendolo a guardarmi- “ Non hai nulla di cui vergognarti, sei bravo...sei bravo in tutto...ascolta penseremo a qualcosa...ma intanto basta piangere. Ora sei con me, ok? Adesso ti dico cosa facciamo: ti asciughi le lacrime e andiamo di sotto. Mia madre ha cucinato per un reggimento e sicuramente ora starà preparando qualcos'altro perciò dobbiamo fermarla ok?”

“ Non ho fame...”

Strabuzzo gli occhi scoppiando a ridere:

“ Allora è grave davvero!”- dico mettendogli un braccio intorno al collo- “ Dai andiamo! Ti starò vicino! Anche perchè mia nonna ti riempirà di domande su Shige kun!”

“ E' ancora fissata?”

“ Innamorata persa!!”- rido uscendo dalla stanza.

Scendiamo di sotto e ci stacchiamo solo in prossimità della porta

“ Siediti caro! Vieni...hai fame? Ma sicuro che hai fame! Qui c'è della zuppa. Spero ti piaccia. Ti fermi da noi stasera? I tuoi genitori lo sanno?”

“ Mà...basta domande. Certo che lo sanno. Sta tranquilla. Ora lascialo mangiare in pace”- dico a mia madre fermando il suo solito fiume di parole

“ Non c'è problema...”- sospira Massu- “ Itadakimasu”- dice prendendo una piccola cucchiaiata di zuppa. Improvvisamente lo vedo illuminarsi:

“ E' deliziosa!”

“ Davvero?! Oh sono proprio contenta che ti piaccia!”

“ Shige kun festeggiava con la sua famiglia? Chissà che bella madre che ha!”- dice la nonna sognante

“ Non lo so...sua madre se n'è andata che lui era piccolo, non parla molto volentieri di lei”

“ Oh! Povero caro!! Non lo sapevo! Come vorrei abbracciarlo forte!!”- commenta facendoci quasi scoppiare dal ridere

“ Nonna dai!!!”

“ Che ho detto? Masuda kun ho detto qualcosa di male?”

“ No...”- dice trattenendo una risata- “ Non c'è niente di male”

Rido pensando alla faccia di Kato quando gli diremo delle attenzioni della mia dolce nonnina.

Massu mangia ridendo per le innumerevoli gag che quella dolce vecchina ha deciso di regalarci stasera. A volte non so proprio come farei senza di lei!

Comunque conoscendo il mio amico so che le sue risate non sono che una reazione nervosa.

Suo padre non ha mai accettato il suo ingresso alla Johnny e ancora peggio, non ha mai accettato un figlio che amasse la danza più del football o del baseball.

Secondo lui suo figlio è solo una femminuccia. E poco importa se tutto il mondo non la pensa così. Se potessi lo picchierei.

Odio vederlo ferire Massu. Odio quelle parole crudeli che gli rivolge ogni volta.

Quando a serata conclusa torniamo in stanza ecco che lui si chiude di nuovo nel suo mutismo. Non so che dire.

E' lui a parlare:

“ Questa stanza non è cambiata di una virgola...Saranno quanti? Dieci anni che non ci metto piede? Ed è sempre uguale”

“ Già...”- dico sdraiandomi sul letto e mettendo le mani dietro la testa- “ Mia madre è fatta così, per lei sono e resterò il suo bambino adorato...imbarazzante”

Lo vedo muoversi. Invece di usare il letto degli ospiti di sdraia accanto a me. Istintivamente rotolo su me stesso posando la testa sul suo petto poi spengo la luce con la mano:

“ Almeno tua madre è orgogliosa di te...La mia non dice una parola. Persino quando me ne stavo andando è rimasta zitta. Poi è venuta verso di me e mi ha detto solo: abbi cura di te nient'altro”

“ Mi dispiace così tanto...”- dico stringendomi un po' di più a lui. Sento la sua mano attraversare la mia schiena e rabbrividisco. So come andrà a finire. Lui si addormenterà e io rimarrò a fissarlo domandandomi quando riuscirò a dirgli tutto. Banale e invece lui si volta verso di me accarezzandomi il viso. Nel buio vedo i suoi occhi brillare:

“ Simba...”

“ Mmm?”
“ Non ti arrabbiare...”

“ Di cosa?”- chiedo confuso, poi mi paralizzo vedendolo avvicinarsi...

Improvvisamente le sue labbra, le labbra che ho sognato da una vita si posano sulle mie. Lentamente la mia bocca si rilassa e segue il movimento delle sue labbra morbide trasformando quel gesto in un bellissimo bacio...

Ci stacchiamo per poi guardarci negli occhi.

“ Mi dispiace se...”- inizia ma lo interrompo

“ Non dirlo...”

“ Cosa..”

“ Non dire che ti dispiace ok? Non dirlo...”- dico avvicinandomi a lui. Non deve dirlo perchè a me non dispiace per niente. Sono felice, davvero felice, non posso descrivere quello che sento in questo momento. Quello che provo mentre le mie labbra catturano le sue un'altra volta, mentre le sue braccia mi stringono...non so davvero spiegare le mille emozioni.

Lui come sorpreso mi spinge lentamente sotto di lui non smettendo di baciarmi. Le nostre bocche ora sembrano affamate l'una dell'altra.

Velocemente gli sfilo la maglia, sogno il suo corpo da troppo per permettermi di esitare. Passo le mie mani sui suoi muscoli e provo un brivido. Lui mi guarda con quei suoi occhi profondi e manda in tilt i miei pensieri.

Sembra incredulo, forse anche lui, come me, aspettava questo momento. Ora sono le sue mani a spogliarmi, è la sua bocca a baciare la mia pelle strappandomi dei sospiri.

Le sue mani continuano nel loro percorso e lentamente mi sfila i pantaloni. Mi sento scoppiare quando lo vedo togliersi i suoi.

Lo fermo guardandolo: il torace scolpito, le gambe muscolose e quel viso perfetto

“ Sei...sei bellissimo...”- sussurro

“ Cosa?”- sorride lui- “ E' la prima volta che te lo sento dire...”

“ L'avrei voluto dire mille volte”- comincio io interrotto dai suoi continui baci

“ Ti stai innamorando di me Simba?”

“ Smettila di chiamarmi così”

“ Non smetterò sinchè non mi rispondi...”

Lo guardo negli occhi, ho paura di essere sincero, paura che quello che dico abbia delle conseguenze. Lui si blocca fissandomi, il sorriso ha lasciato il posto ad un espressione seria, così mi faccio coraggio:

“ Io sono già innamorato di te...Lo sono da molto tempo...è un sentimento che mi spaventa, soprattutto perchè qui si tratta di te...e io non posso perderti per questo”- dico abbassando lo sguardo e aspettando una sua reazione. Il silenzio mi fa alzare gli occhi. Massu mi fissa a bocca aperta poi fa qualcosa che non mi aspetto...sorride...un sorriso felice, sincero che mi lascia senza parole.

Poi mi bacia di nuovo spingendomi sul materasso.

“ Speravo davvero che ti accorgessi di me...”- mi sussurra iniziando a baciarmi il collo e mandandomi in estasi le sue mani scendono sul mio corpo, mentre il suo alito caldo mi sfiora la pelle.

Le mie mani si muovono senza controllo sfilando i suoi boxer e in un attimo mi trovo a toccare quel membro duro e gonfio.

Non ho mai toccato un uomo. Non ho mai nemmeno immaginato di farlo...almeno prima di incontrare lui. Lo spingo sotto di me mentre le mie mani continuano a toccarlo.

Per la prima volta lo sento gemere e trovo la sua voce la cosa più eccitante del mondo.

Discendo lentamente il suo torace e arrivo a baciare quella parte di lui che avevo sin ora solo sognato. Non l'ho mai fatto ma più le mie labbra giocano più provo gusto nel farlo.

Lo sento irrigidirsi e improvvisamente sento le sue braccia tirarmi con forza verso di lui. Sono come un pupazzo nelle sue mani...

Mi bacia mordendomi le labbra poi mi sfila i boxer...

Mi perdo dentro i suoi occhi ed è lui ora a toccarmi. Mi sento troppo eccitato per resistergli ancora. Le labbra di lui si posano sulla mia intimità lasciandomi senza fiato. Non riesco a controllarmi e finisco col venire nella sua bocca.

“ Scu...scusa...non sono riuscito a...” - inizio imbarazzato

Lui sorride leccandosi le labbra e io mi chiedo se lo abbia già fatto con qualcun altro. Un motto di rabbia mi sale ma lui si avvicina a me. Mi bacia ancora e per la prima volta mi ritrovo ad assaporare qualcosa di nuovo. Mi lascio andare a quell'ennesimo gioco di labbra ma in un attimo lo sento sdraiarsi dietro di me.

Dovrei avere paura, essere terrorizzato ma l'unica cosa che sento è l'eccitazione.

“ Non l'ho mai fatto e...fermami se ti faccio male...”- mi dice alitandomi nell'orecchio

Lo vedo portarsi una mano alle labbra e bagnarla per poi strofinarla sul suo membro. Quando lui spinge dentro di me mi sento impazzire, il dolore è lancinante...

Sto per bloccarlo quando la sua mano afferra il mio membro massaggiandolo. Tanto basta per eccitarmi di nuovo e in un attimo lo imploro di continuare, di non fermarsi...mi tappo la bocca con la mano per impedirmi di gridare, sto per esplodere. Le spinte si fanno più pesanti e veloci, ho i brividi nel sentirlo gemere...

Alla fine un suono rauco gli esce dalle labbra e lo sento venire dentro di me...

Quasi immediatamente vengo anche io sulla sua mano...

Rimaniamo fermi....lui ancora dentro di me.

Poi lentamente si leva ma non sciogliendo il nostro abbraccio. Mi posa dei leggeri baci sulla spalla mentre io ancora cerco di ragionare.

“ Come stai?”- mi sussurra. Sorrido pensando che anche ora si preoccupa per me

“ Sto bene...è stato...incredibile...bellissimo...”- sussurro voltandomi verso di lui. Massu mi sorride accarezzandomi il viso:

“ Erano mesi che ci pensavo, ma non sapevo come l'avresti presa....”

“ Direi piuttosto bene!”- ribatto ridendo.

“ Sciocco!”- dice lui dandomi un colpetto sulla fronte- “ Dico sul serio! Non sai quante volte avrei voluto dirti tutto...”

“ Anche per me è lo stesso...avevo paura...paura di perderti” -gli dico intrecciando le mie dita alle sue.

Ci baciamo di nuovo, lentamente...profondamente...

“ Attento che si ricomincia amore mio...”

Rimango bloccato da quelle parole...

“ Cos'hai detto?”

“ Che se continui così si ricomincia”

“ No...dopo...”

“ Amore mio...Perchè è quello che sei...O preferisci che ti chiami Simba? Che poi è più adatto! Graffi anche come lui! Guarda...”- dice mostrandomi i segni rossi sulle braccia. Nemmeno mi ero accorto di averlo graffiato!

“ Mi dispiace! Accidenti”

“ Fammi sentire il ruggito?”

“ Eh?”

“ Ruggisci!”

“ Piantala dai...”

“ Fallo o ti faccio il solletico”

Sospiro rassegnato e faccio quello che mi dice facendolo scoppiare a ridere:

“ Come ruggiti lasciamo a desiderare eh Simba?”

“ Smettila!”

“ Mi eccita!”

“ Cosa?!”

“ Chiamarti Simba! Mi eccita!”

“ Piantala!”

“ Mai! Simba....Simba...Simba...”- dice prendendo a baciare la mia pelle.

Così per tutta la notte fu un alternarsi di risate e amore che scacciò via tutti i brutti pensieri...

La mattina dopo quando aprì gli occhi, trovai mia nonna fissarmi. Ero ancora stretto a lui...Non c'era giustificazione che potessi trovare alla cosa. Fu lei a stupirmi. Mi sorrise guardando Massu addormentato:

“ E così ecco la nostra Hikari...”- mi disse facendomi l'occhiolino

“ Mi dispiace di aver mentito...”

“ L'avevo già capito...Da quando quel ragazzo ha messo piede in casa hai cambiato espressione. Eri sorridente e felice...L'amore non ha limiti di tempo, spazio o sesso. L'amore non si può evitare, arriva e basta. L'importante è saperlo accogliere senza paura...

Non dirò nulla a tua madre ma mi aspetto una ricompensa...una cena con Shige andrà benissimo...Sta a te trovare il modo!”

Rimasi a bocca aperta nel vederla andare via. Forse stavo ancora dormendo, non poteva averlo detto sul serio...Mi voltai verso Massu che dormiva tranquillo. Il mio cervello ancora una volta andò in black out nel vedere la sua bellezza...Sì l'amore non ha limiti...io l'avevo capito quando mi ero innamorato di lui...

Sorrisi pensando al povero Kato e a cosa avrebbe detto una volta arrivato all'appuntamento, poi scossi la testa, a questo avrei pensato più avanti.

Mi sdraiai accanto al mio ragazzo e mi strinsi a lui...

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2363724