You and me in wonderland with Alice Nine

di Tsuki_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1: Si va in Giappone! ***
Capitolo 2: *** Cap. 2: Viaggio e arrivo ***
Capitolo 3: *** Cap. 3: Incontri ravvicinati ***
Capitolo 4: *** Cap. 4: Al tempietto sul monte Fuji ***
Capitolo 5: *** Cap. 5: Alice Nine in concert! ***
Capitolo 6: *** Cap. 6: Faccia a faccia ***
Capitolo 7: *** Cap. 7: Alice Nine's Day ***
Capitolo 8: *** Cap. 8: Sorprese ***
Capitolo 9: *** Cap. 9: Passi avanti ***
Capitolo 10: *** Cap. 10: I dubbi di Lucia ***
Capitolo 11: *** Cap. 11: Tokyo on night ***
Capitolo 12: *** Cap. 12: Promesse ***
Capitolo 13: *** Cap. 13: Concerto finale ***
Capitolo 14: *** Cap. 14: In cerca di un libro... ***
Capitolo 15: *** Cap. 15: Incontri del passato ***
Capitolo 16: *** Cap. 16: Minami e Nao ***
Capitolo 17: *** Cap. 17: Lucia e Taro in biblioteca ***
Capitolo 18: *** Cap. 18: Punti di vista ***
Capitolo 19: *** Cap. 19: Pomeriggio... chi al cinema, chi in biblioteca ***
Capitolo 20: *** Cap. 20: Discussione ***
Capitolo 21: *** Cap. 21: Un bacio da Mikaru ***
Capitolo 22: *** Cap. 22: Decisioni ***
Capitolo 23: *** Cap. 23: Ice Place ***
Capitolo 24: *** Cap. 24: Ritorni ***
Capitolo 25: *** Cap. 25: Spiegazioni e scoperte ***
Capitolo 26: *** Cap. 26: Scelte ***
Capitolo 27: *** Cap. 27: Le scuse di Minami ***
Capitolo 28: *** Cap. 28: Festa ***
Capitolo 29: *** Cap. 29: Arrivederci... ovvero: ritorno in Italia ***
Capitolo 30: *** Cap. 30: Primo giorno ***
Capitolo 31: *** Cap. 31: Keichi ***
Capitolo 32: *** Cap. 32: Alice in Turin ***



Capitolo 1
*** Cap. 1: Si va in Giappone! ***


Ciauuuuuuuuuuuuuu a tutti

Ciauuuuuuuuuuuuuu a tutti!!!!!!!!!!!!!!! Eccomi, qua, tornata con la mia seconda ff!!! La prima che ho scritto su Naruto ha avuto un successo che non mi sarei aspettata essendo una nuova arrivata (già 36 recensioni non è mica male, io mi monto già la testa! XD!). Coooooooooooomunque, questa fanfiction parla degli Alice Nine, un gruppo j-rock che ho conosciuto e apprezzato grazie a Lucia, una mia amica che ho conosciuto su msn. Infatti, questa fanfiction ha come protagoniste due ragazze con i nostri nomi e la dedico proprio a lei che mi ha fatto conoscere il mondo j-rock degli Alice Nine (nella ff a volte sarà abbreviato in A9)!!! Spero che quando le darò il link per leggerla le piacerà molto!!! Ok, vi siete annoiati abbastanza, partiamo con la mia seconda ff!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Cap. 1: Si va in Giappone!

Erano le 10 del mattino dell'ultimo giorno delle scuole superiori. Io ero in aula ma è più corretto dire che ero presente solo fisicamente. Guardavo fuori dalla finestra, persa nel vuoto... . Ad un tratto fui riscossa dalla campanella che annunciava la fine dell'ora. Chiusi il libro e mi alzai. Finalmente l'intervallo! La mia migliore amica, che stava due file più indietro di me, mi raggiunse.

"Ehi, Alessia! Come mai sei così giù di tono?" mi chiese sorridendo.

"Niente, Lucia. Solo... pensavo che... bè, oggi è l'ultimo giorno di scuola, per di più dell'ultimo anno. insomma, faremo un passo importante nella nostra vita: dovremo cominciare a lavorare e avremo delle responsabilità. E poi... potremmo non vederci più..." risposi io, triste.

"Ma va! Io e te ci sentiremo ancora e resteremo amiche per sempre!"

"Lo spero tanto..."

Bene, avevo almeno la sicurezza di non perdere una bella amicizia... . Oh, cavoli! Non mi sono presentata: mi chiamo Alessia e ho 18 anni. Sono alta, ho i capelli castani e, ahimè, porto le lenti a contatto... . Sono brava nelle materie umanistiche, infatti frequento il quinto anno di liceo classico, a Torino. E poi c'è la mia amica, la mia migliore amica: Lucia. La conosco dalle elementari e siamo sempre state in classe insieme. E' molto simpatica e ha la mia stessa passione per il Giappone. Ad entrambe piacciono manga, anime e un gruppo j-rock mitico: gli Alice Nine. Io sono pazza di Nao, il batterista, e lei di Shou, il cantante. In realtà, è stata lei a farmeli conoscere però mi sono piaciuti subito!

Torniamo a dove ero rimasta. Io ero un po' depressa ma Lucia riuscì a farmi tornare un po' di buon umore. Quando suonò di nuovo la campana, rientrammo in classe per l'ultima ora. La prof, prima di cominciare la lezione ci diede una notizia molto eccitante!

"Ragazzi, vi informo che entro la fine del mese di Giugno avete la possibilità di decidere di fare un viaggio di istruzione in uno di questi quattro luoghi: Londra, Parigi, Berlino o Tokyo. fatemi sapere al più presto, in modo che potete organizzare la partenza".

Io e Lucia ci scambiammo uno sguardo di intesa. Sapevamo già dove saremmo andate. Prima che la scuola finisse, andammo dalla prof a riferire la nostra scelta.

"Prof, noi vogliamo andare a Tokyo!" dissi io.

"Sì!" esclamò Lucia appoggiandomi.

"Siete sicure? Il giapponese è molto difficile" disse la prof squadrandoci.

"Non importa, impareremo! E poi esistono il dizionario e l'inglese, no?" ribattei io.

"Allora va bene. Organizzatevi e preparate le valigie, la scuola pagherà il biglietto dell'aereo" acconsentì la prof.

Io e Lucia ci trattenemmo fino all'uscita della scuola, poi urlammo e gioimmo, tanto che qualcuno si girò a guardarci stranito, ma noi eravamo troppo felici per accorgercene! Era il nostro sogno andare in Giappone e finalmente si realizzava!

"Oddio, Lucia! Andremo a Tokyo!!!

"Non ci posso credere!!!" mi disse lei eccitata come me.

!Io corro a casa a dirlo a mio padre!"

"Anche io scappo subito dai miei!"

Ci salutammo con un bacetto sulla guancia e prendemmo le direzioni opposte. Quando arrivai a casa dissi subito tutto a mio padre. Lui era contento per me ma non del tutto convinto.

"E' molto lontano, Alessia. Sei sicura?"

"Sì tranquillo! Con me ci sarà anche Lucia, ci aiuteremo a vicenda!"

"Uhm... e va bene, prepara la valigia".

Io lo abbracciai felice e corsi in camera. Mi cadde lo sguardo sulla foto di mia madre che ho sul comodino. Mia madre è mancata nel 2004 di cancro ed è stato difficile per me riprendermi. Ma grazie a Lucia sono lo stesso felice. Preparai la valigia, anche se non sapevo ancora quando saremmo parite. Ero troppo emozionata per aspettare! Quella sera poi ricevetti una notizia ancora più bella! Lucia mi telefonò per dirmela.

"Pronto?"

"Aleeeeeeeeeeeee!!!!!""

"Ehi, che succede?!" risi io. Mi aveva assordato!

"Notizionaaaaaaaaaaa!!!!! Allora, tu sai quanto vado su internet, no? Sai che sono peggio di te, no?"

"Sì, e allora?"

"Bè, sono andata sul blog degli Alice Nine e c'era scritto che faranno un tour estivo per tutto il Giappone! E pensa un po'... terranno 3, e dico 3, concerti a... Tokyo!!!!!!!!!!!!!!!!! Capisci cosa significa????!!!!"

"Oh, cavoli... noi potremmo vederli..."

"Sì!!!"

"Cavoli, ma è magnifico!!!!!"

"E io cosa dicevo?! Ma aspetta, non è mica finita qui! Oggi mio padre non era a casa quando sono arrivata e ho dovuto aspettarlo fino adesso. Ma quando è arrivato, indovina cosa aveva in mano!"

"Non dirmi che..."

"Sììììììììììììì!!! Due biglietti per il concerto di Tokyo degli Alice Nine!!!! Valido per tutti e tre i concerti!!!"

"Oh cavoli..." Mi sedetti sul letto per non svenire.

"Aaaaaaaaaaah!!!!! Li vedremo dal vivo, capisci?! No vedremo gli A-l-i-c-e N-i--n-e!!!!!!!!!!!"

"E allora, che aspettiamo?!"

"Che ci dicano quando partiamo!"

"Quando saranno i concerti?"

"A luglio"

"Ok, preghiamo che saremo lì prima di luglio!"

"Sì! Stanotte io non chiudo occhio!"

"Nemmeno io!! Anzi, che ne dici di parlare tutta la notte?"

"Sì e io pago!"

"Ma no! Adesso attacca che ti richiamo io, che io ho la tariffa che pago poco"

"Ok!"

Quando Lucia riattaccò io non rifeci subito il suo numero. Ero troppo felice. Non solo andavamo in Giappone ma avremmo visto dal vivo il nostro gruppo preferito!!! Se questa non era fortuna...!

"E' meglio che richiamo Lucia se no penserà che sono svenuta!" pensai.

Quella notte la passammo al telefono a fantasticare sul nostro viaggio, che sarebbe durato tutta l'estate. Eravamo così emozionate! Il nostro primo viaggio da sole l'avremmo fatto insieme! Era stramitico!!! Non ci sono molte parole per descrivere come ci sentivamo... eravamo semplicemente felici. Io poi ero contenta di andare a vivere questa esperienza con Lucia. Le volevo un mondo di bene. Ma non sapevo che presto avrei voluto bene anche ad un altra persona e nemmeno lei a sua volta... . Siamo state davvero fortunate... .

 

Ecco, che ne dite? Sì, so che come inizio è corto e un po' scarno ma devo fare ancora tanta pratica. Ma spero che voi sia venuta voglia di scoprire che succederà ad Alessia e Lucia! In fondo, partono dall'Italia per andare in Giappone! Un po' di strada ce n'è! Vi avverto che alcuni fatti sono realmente accaduti, come per esempio la morte di mia madre o che io vado al liceo classico. Cioè, al liceo classico mi sono iscritta devo ancora tenere l'esame di terza media! Luci a invece non farà il classico, ma ho dovuto adattare il suo personaggio a me per motivi di luogo: almeno parlo di cose che conosco! Ora vi saluto, spero che recensirete almeno in 2 o 3, vi va? Grazieeeeeeeeeeeeeeee!!!! Saluto anche Lucia che di sicuro leggerà la mia storia appena le darò il link! Ciauuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Cap. 2: Viaggio e arrivo ***


Ragazzi

Ragazzi, mi sto deprimendo... perché neanche una recensione nei primi capitoli? uffi... T____T  Va bè... io metto il secondo capitolo e almeno una recensione mi farebbe piacere... e poi anche una seconda, una terza, una quarta... eh, che ne dite? in cambio vi prometto tante belle sorprese!!!!! vi pregoooooooooooooo!!!

 

Cap. 2: Viaggio e arrivo

Passò una settimana prima che per posta mi arrivasse la lettera con le informazioni e il biglietto del nostro volo. Lo misi subito nel cassetto della scrivania, assieme a quello del concerto. E' incredibile come un pezzo di carta possa diventare estremamente prezioso... . La partenza era per l'11 Luglio e il concerto era il 18 Luglio perciò non avremmo dovuto fare troppe corse. Ormai io e Lucia aspettavamo solo quel giorno celestiale in cui saremmo salite su un aereo di linea diretto a Tokyo.

"Lucia... cosa faremo appena arrivate?"

"Bè, di sicuro andremo dritte all'hotel a posare le valigie. Poi... boh! Non so, potremmo farci un giro per la città, restando nei pressi dell'albergo" mi rispose la mia amica.

"Uhmmm... si potrebbe fare... ho solo paura che ci perderemo in mezzo a tutta quella gente..."

All'improvviso mi era venuta una punta di incertezza, che però svanì subito quando Lucia mi disse:

"Sì, ma immagina quanti bei giapponesini ci saranno!!"

"Hai ragione!" risi io divertita. E' davvero una ragazza forte Lucia!

Finalmente era arrivato il giorno della partenza, Ci accompagnarono i nostri genitori fino all'aeroporto. La mamma di Lucia si mise a piangere a vederci.

"Mi sembra ieri che erano alle elementari e adesso guardale!" disse rivolta al padre di Lucia.

"Mamma... non mi pare il caso... -_____-''' "

"Sì, stia tranquilla, ce la caveremo benissimo e se ci saranno problemi chiameremo!" la rassicurai io.

Una voce femminile chiamò il volo numero 6, il nostro... il caso volle che sia stato lo stesso come il titolo di una canzone degli Alice Nine, 'number six'. Quando Lucia me lo fece notare ne rimasi sorpresa: che coincidenza! Attraversammo tutti i posti di sicurezza e finalmente arrivammo all'entrata per il nostro aereo. La hostess che ci strappò i biglietti ci guardò dall'alto in basso e poi commentò:

"Non siete giovani per andare fino a Tokyo da sole?" con un tono un po' superiore.

"No, siamo maggiorenni!" ribattei io un po' offesa. Che gliene fregava a quella?!

"Bè, allora salite. Posti numero 13 e 14"

"Ehi, Ale, uno dei nostri posti è uguale ad un altro titolo di una canzone degli A9!"

"Hai ragione! Wow, tutto a noi! Mitico!"

"Però mi stavi spaventando quando hai risposto a quella hostess"

"Aveva solo da stare zitta! Chi è lei per giudicare se siamo in grado di arrivare e stare a Tokyo?! Nessuno! Quindi che non rompa le balle al prossimo!"

"Sì, hai ragione. Dai sediamoci e prepariamoci al nostro battesimo dell'aria!"

"Ehi, è vero! E' la prima volta che saliamo su un aereo!" e questo non mi piacque per niente. Ero terrorizzata.

Lucia, invece molto calma e rilassata. "Andrà tutto bene, tu stai tranquilla!"

Più facile a dirsi che a farsi... . Erano le 10 quando finalmente l'aereo decollò. Una cosa orribile... non l'augurerei a nessuno... (anche perché io so essere molto più perfida! >__

"Ecco, ragazze, questa è la vostra camera. Io sono in quella a fianco se vi serve una mano, ok?" ci disse gentilmente.

Era molto cordiale. Lo osservai meglio: era un ragazzo sulla ventina e aveva i capelli neri in stile j-rock con qualche leggera mesh bionda qua e là, gli occhi erano neri e profondi... insomma, era carino. Appena se ne fu andato, io e Lucia ci demmo un'occhiata e poi... saltammo sul nostro letto come delle pazze! Eravamo davvero felici, eravamo in Giappone! Una realtà davvero assurda per noi ma vera! Finalmente il nostro sogno più grande si era realizzato! E per di più avevamo una guida niente male... mancava solo il concerto degli Alice Nine... e quella sarebbe stata la vacanza più bella della nostra vita. Però noi ancora non sapevamo cosa sarebbe successo in tutta l'estate... un destino davvero mitico ci aspettava solo dietro l'angolo... .

"Alessia... siamo in Giappone, a Tokyo..." mi disse Lucia, incredula..

"Già... non è fantastico?!"

"...Sì!!!! ^^!!!"

Chiamammo il servizio in camera: tutto quel saltare ci aveva fatto venire fame! Mangiammo dell'ottima cucina giapponese ma anche una bella fetta di pizza alla italiana! Tutto squisito!

Quella notte dormimmo poco. Eravamo troppo eccitate: col telecomando facevamo zapping guardando i canali giapponesi e nei seguenti giorni trovammo anche alcune puntate di cartoni che ci piacevano: Naruto, Dragonball... C'era addirittura un mini-frigo!

"Meno male che è un albergo a tre stelle!" commentai io, prendendo una bibita fresca.

"Sì, è ben attrezzato!" rispose Lucia.

Era tutto molto più tecnologico che in Italia: c'era sul telecomando un tasto che serviva per spegnere la luce a distanza e un altro per abbassare le tende!

"Ma guarda che figata che è sto affare!"

"Sì! Però ora mettiamoci a dormire, domani Taro ci porterà già a fare un giro, meglio essere riposate" mi disse Lucia sbadigliando.

"Già..." dissi spegnendo il televisore.

Cademmo sul letto e presto ci addormentammo, col sorriso sulle labbra, attendendo con impazienza di vivere la nostra magica estate. Perché quella non sarebbe stata una estate normale... .

 

Ok, adesso lasciatemi delle recensioni, vi pregoooooooooooooo!!!!!!!!!! Sono tanto depressa... ç___ç... recensiteeeee!!!! Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!! By Lunastorta94

 

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Capitolo 3
*** Cap. 3: Incontri ravvicinati ***


Cap

Cap. 3: Incontri ravvicinati.

Il giorno seguente Taro ci venne a svegliare di buon ora col suo solito are svelto e allegro.

"Forza, ragazze!! Dobbiamo andare in giro per la città"

"Uhnnn... sì tra poco, eh?" mormorò Lucia ancora persa nel sonno.

"No, no! Ora!!!" disse Taro tirando il lenzuolo e facendola cadere dal letto.

"Ahia!!! Ma che ti salta in mente?!"

"Bè, almeno adesso sei sveglia! :-P!" disse Taro scherzoso.

Lucia, un po' imbronciata se ne andò al bagno a sistemarsi, mentre io rifacevo i letti. Era già movimentata di primo mattino la nostra prima giornata a Tokyo. Quell'hotel mi piaceva un sacco!!! Era davvero bello, poi noi avevamo una bella vista sulla città. Immaginatevi quella fantastica metropoli alla sera, tutta piena di luci colorate... uno spettacolo incomparabile! Quando io e Lucia fummo pronte (ci eravamo vestite bene nel caso incontravamo qualche giapponesino carino come Taro) uscimmo dall'hotel.

"Ma adesso come giriamo per la città, me lo spieghi?" chiesi io a Taro. In effetti non c'erano pulmini o roba del genere per i turisti.

"Ma è logico, no? Andremo con la mia macchina"

"Tu hai una macchina???" chiedemmo in coro noi due.

"Certo, cosa credevate? Ho ventuno anni e non dovrei aver la macchina?"

"Bè... noi ancora non ce l'abbiamo e siamo maggiorenni ormai..."

"Bè, qui in Giappone è diverso... comunque, andiamo o faremo tardi" tagliò corto lui.

Ci portò nel parcheggio riservato dell'hotel e si diresse verso una fantastica spider nera.

"Qu-questa è la tua macchina?" balbettò Lucia.

"E'... è davvero... mitica!!..." dissi io incredula.

"Come, non avete mai visto una spider?"

"Ehm... no!! Sai, da noi non tutti possono permettersele!" rispose Lucia senza smettere di fissare la fantastica auto.

"Bè, che aspettate? Salite!"

Io non ci pensai due volte! Era davvero il massimo!! Questa vacanza era la migliore che io e Lucia potessimo fare! Taro ingranò la marcia accendendo il motore e la macchina rombò forte, poi premette l'acceleratore e partimmo a tutta velocità per le strade di Tokyo. Quante cose da vedere interessantissime!!

"La nostra prima tappa sarà alla torre di osservazione dalla quale potrete vedere il monte Fuji" ci informò Taro.

"Wow!!! Che bello!!!" esultammo noi due.

Quando arrivammo alla torre, dopo un lungo viaggio in macchina molto piacevole con la musica a palla (ovviamente degli Alice Nine!), Taro tirò fuori i biglietti per la nostra visita.

"Ma noi non li abbiamo pagati!" mi opposi io.

"E allora?"

"Questo significa che li hai pagati tu!" continuai.

"Che c'è di male?"

"Ma non fa parte del tuo lavoro! Tu non devi pagare le nostre spese! Adesso, prima di entrare, ti dò i soldi. Quanto è costato il mio?"

"Se è così, Taro, allora te lo ripago anche io" si affiancò Lucia.

"Ma no ragazze non dovete!" diceva lui ma ormai io stavo già rovistando nella mia borsa e anche Lucia.

"Forza, quanto sono costati?"

"Lascia stare, Alessia, non serve che..."

"Voglio sapere quanto sono costati!" dissi io alterandomi.

"Ma perché te la prendi tanto? Vi ho fatto solo un favore..."

"Non mi va che gli altri spendano soldi per me... soprattutto se non fa parte del loro lavoro..."

"Ma era una specie di regalo... mi state simpatiche così ho deciso di pagarli io..."

"Dai, Ale, se ha deciso così e gli sta bene non costringiamolo a fare ciò che non vuole" mi disse Lucia cercando di calmarmi.

"Uhm... e va bene... però..."

"Sì?" disse Taro.

"Però voglio offrirti il pranzo. E' il minimo che posso fare per averti fatto spendere soldi per noi" dissi.

"Ha ragione Alessia. Anche io vorrei ricambiarti questo gentile favore"

"Uff... come volete voi..." disse Taro alzando gli occhi al cielo. "Siete proprio due teste dure..."

"Quella è Alessia semmai..." sorrise Lucia lanciandomi un'occhiata.

"Ma anche te non sei certo da meno!" ribattei ridendo anch'io.

"Dai, entriamo adesso" disse Taro riprendendo il buon umore.

Passati i posti di controllo, prendemmo l'ascensore e salimmo sulla cima della torre. Era di vetro, perciò potevamo vedere cosa succedeva sotto di noi. C'erano anche molti uffici in quel complesso, infatti vedevamo segretarie al computer, gente che andava avanti e indietro per i corridoi... . Finalmente giungemmo in cima. Usciti dall'ascensore, ci avvicinammo alla finestra e lì ci colse uno spettacolo davvero fantastico. La città con le sue insegne luminose e sullo sfondo il mitico monte Fuji. Una vista davvero magnifica. Io e Lucia eravamo senza parole e Taro ci guardava ridendo alla nostra sorpresa.

"Vi piace?" ci chiese.

"Scherzi?"

"E' magnifico, stupendo, eccezionale, super!!!"

"Eheh, ne sono felice! Venite, più in là ci sono i binocoli per vedere più da vicino qualche particolare del monte"

Io e Lucia corremmo come due bambine per il corridoio sino a raggiungere i binocoli e ci attaccammo a uno ciascuna.

"Wow!!! C'è un tempietto a pochi metri di altezza! Ci andiamo Taro, eh? Tipregotipregotipregotiprego!!!!!" pregai io.

"E' vero, che carino!! E' vicino c'è un negozietto di souvenir!!" aggiunse Lucia.

"Va bene, ci andremo! Ma adesso scollati!" mi disse Taro, cercando di liberarsi dalla mia stretta.

Quando scendemmo di nuovo al piano terra, si era quasi fatta ora di pranzo. Così Taro decise di portarci in un locale che conosceva bene.

"Il 'Tokyo city café' è molto conosciuto in questa zona! Sono sicuro che vi piacerà, il proprietario è un mio amico di vecchia data" ci disse Taro.

"Ok, allora andiamoci! Ho una fame da lupi!!!" dissi io subito convinta.

"Sempre la solita, non pensi ad altro che al cibo!" mi rimproverò Lucia scherzosa.

"Bè, che ci posso fare se sono una buongustaia? :-P"

"Bene, allora andiamo!" ci incitò Taro e saliti sulla sua strepitosa spider ripartimmo a tutto gas verso il bar.

Arrivati, Taro parcheggiò la macchina in un posto riservato.

"Taro, ma non puoi! E' riservato!" gli disse Lucia.

"Sì, è riservato a me infatti!"

"Ma tu vieni spesso qui?" chiesi.

"Tutti i santi giorni! Per questo ho un posto riservato! Comodo, no?" e detto questo entrò disinvolto nel locale.

Io e Lucia lo seguimmo e ci trovammo dentro un bel bar arredato in stile occidentale.

"Ehi, Shirosama!!" salutò Taro.

Un uomo sui cinquant'anni venne verso di noi e abbraccio Taro.

"Taro! E' da un po' che non ti si vede!"

"Eh, sai... il lavoro... infatti adesso sto lavorando, queste due ragazze sono italiane e sto facendo loro da guida"

"Salve, molto piacere" salutammo noi.

"Piacere mio, ragazze. Io sono Shirosama, dirigo il Tokyo city café. Prego, sedetevi, vi servo io"

"Grazie, signore" ringraziai.

"Bè, ragazze, ordinate!" ci disse Taro.

"Sìsì, ordiniamo ma ordina anche tu! Ricordati che ti devo pagare il pranzo!" gli dissi io.

"Ok, ok..."

Così insieme mangiammo tranquilli. Poi io e Lucia decidemmo di prenderci un caffè, quindi ci alzammo lasciando solo Taro al tavolo e ci avvicinammo al bancone. Vicino a noi c'erano due persone, maschi credo, che stavano parlando sottovoce. Erano coperti da capo a piedi e il loro volto era quasi tutto coperto. Si intravedevano solo gli occhi. Li avevano entrambi scuri, brillanti col riflesso della luce del sole.. Dal cappuccio che copriva la testa si intravedevano delle mesh bionde e capelli neri e castani. Era tutto molto familiare... io e Lucia ci guardammo. Entrambe avevamo la stessa impressione. Quei due assomigliavano tanto a qualcuno, ma a chi...? Riuscimmo a cogliere qualche pezzo della loro conversazione e anche le loro voci erano molto famigliari.

"Se ci beccano qui dentro siamo fregati!" disse uno.

"Ma va, stai tranquillo! Nessuno finora ci ha riconosciuto, rilassati e bevi quel caffé così ce ne andiamo, ok?"

"Prima mi dici di rilassarmi e poi di darmi una mossa? Sei incorreggibile N..."

Ma il secondo tappo la bocca al primo così non sentimmo il suo nome. Il primo finì il suo caffé, pagarono e uscirono, continuando a coprirsi il viso. Ma poco prima di uscire, uno dei due ci lanciò una lunga occhiata e anche l'altro ci guardò poco prima di uscire.

"Li hai sentiti?" dissi io.

"Sì... non vorrei che fossero malintenzionati..." mi rispose Lucia.

"No, non credo... non hai visto i loro capelli che fuoriuscivano dai cappucci? Non tutti vanno in giro così se hai notato, Taro è uno dei pochi..." ragionai io.

"Uhm... hai ragione. Non ti davano l'impressione di averli già visti da qualche parte?"

"Sì... avevano un'aria famigliare... ma non mi viene in mente dove li ho già visti..."

"Nemmeno a me... . Ehi, ma che giorno è oggi?" mi chiese poi Lucia improvvisamente elettrizzata.

"Uhm... il 15 luglio, mi sembra... perché?"

"Come perché??? Domani c'è il concerto degli Alice Nine!!!"

"Urca!!! E' vero!!! WAAAAAAAAAA, non vedo l'ora!!!!!!" saltai io, guadagnandomi lo sguardo di tutti i presenti nel bar.

"Sì, Ale, calmati ora!! Dai, andiamo da Taro e chiediamogli se può accompagnarci"

"Sì!!"

Ci riavvicinammo alla nostra guida. Si era davvero rilassato mentre eravamo al bancone... si era acceso una sigaretta e guardava fuori con sguardo assente. Era davvero carino... io e Lucia restammo per un po' a fissarlo prima di recuperare il dono della parola ad una sua domanda.

"Cosa c'è ragazze? Perché state lì in piedi a fissarmi?"

"Eh? Ah, niente!! Eheh...^_^' " dissi io agitandomi.

"Non è nulla, Taro. Senti, volevamo chiederti un favore..."

"Sono tutto orecchi"

"Bè... domani sera alle 21 c'è un concerto degli Alice Nine. Io e Lucia abbiamo i biglietti e ci chiedevamo se tu... ci potevi accompagnare con la tua spider?"

"Uhm... sì, direi che si può fare..."

"Sìììììììììììììì!!!!!! Taro sei il migliore!!!" e io e Lucia abbracciamo Taro, facendogli così cadere la sigaretta.

"O-ok, ragazze, adesso basta però, ci guardano tutti!"

Io e Lucia eravamo così felici che ci eravamo dimenticate di quei due coperti che ci avevano inquietate, ma non sapevamo che presto li avremmo rivisti... .

 

Ecco, che ne dite? Adesso faccio i ringraziamenti alla mia amichetta Lucia che si è registrata e ha recensito questa storia!!!!!:

Lucia94: WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, Luciaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Non credevo ti iscrivessi!!!! Ti piace questo sito? E' il massimo!!! E che mi dici di questo cappy? Scommetto che ti chiedi chi sono i due che abbiamo incontrato al bar... bè, non è molto difficile e forse ci sei già arrivata, comunque dovrai aspettare il prossimo cappy! Eheh, sono contenta che ti piaccia Taro ^_^!!! (in effetti non sono male! ndTaro). Bè, sì a me piace molto il Giappone, perlomeno ciò che viene da laggiù, come la lingua, la musica e anche certi kimono tradizionali sono molto carini, ^_^!!! eheh, l'aggancio a number six mi è venuto spontaneo! Sono contenta che questa storia ke ti ho dedicato ti piaccia! speravo che non la scoprissi subito, volevo farti una sorpresa appena ci fossero stati più capitoli, ma va bene anche così! Anche perché ora ci facciamo un manga!!!!!!!!! che bellooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!! voglio troppo vedere come verrà!!!!! dimmi che ne pensi di questo cappy!!! spero di aggiornare presto, domani cominciano gli esami... ç_____ç!!!!! ci si sente su msn!!!!!!! tv1kdb!!!!!!!!!!!!!!!!!

Eh, già!!! Io e Lucia faremo un manga su questa mia storia!!! Per chi volesse vederlo, io lo metterò sul mio blog perciò più avanti, quando ci saranno già un po' di pagine, vi darò il link per il mio blog! Spero che oltre a Lucia qualcun altro commenti, anche se non conoscete gli Alice Nine, in fondo potete far finta che sia una storia originale! Vi saluto e... Lucia? Aspetto la tua recensione!!!!!!!! ciauuuuuuu a tutti by Lunastorta94   

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Capitolo 4
*** Cap. 4: Al tempietto sul monte Fuji ***


Cap

Cap. 4: Al tempietto sul Monte Fuji

Era il gran giorno!!! Avremmo assistito al concerto degli Alice Nine! Io e Lucia non stavamo più nella pelle e Taro ci dovette sopportare tutto il giorno con i nostri risolini isterici.

"La volete finire? Mi state facendo venire un mal di testa enorme!"

"Che ci possiamo fare? Siamo troppo emozionate!" ribattei io continuando a saltellare per mano con Lucia.

"Che bambine... meno male che avete diciotto anni..."

"E dai... non fare lo scorbutico! Ma tu li conosci gli Alice Nine?" gli chiese Lucia.

"Sì e non sono male... ma odio sentirvi parlare solo di loro... sto impazzendo!"

"Ok, la smettiamo... però tu in cambio devi farci divertire oggi!" dissi io, facendogli l'occhiolino.

"E va bene... anche se però io sono una guida e non un clown del circo..."

Io e Lucia, per un attimo, avemmo la fugace visione di Taro con il naso rosso da pagliaccio, il viso truccato col sorrisone e le scarpone giganti e subito scoppiammo a ridere!

"E adesso perché ridete?" ci chiese lui.

"Niente! E' solo che ci stai già facendo divertire!" rispose Lucia continuando a ridere.

"Bah..." borbottò lui imbronciato.

"Allora dove ci porti?" chiesi.

"Mah... non so..."

"Ci porti al centro commerciale? Eh?" chiese Lucia.

"Ma non ne puoi fare a meno?" chiesi io esasperata.

"No! Oggi dobbiamo essere carine per il concerto!"

"Ma tu pensi che da là sul palco gli Alice Nine ci vedranno? -___-''' "

"Perché no? Con un po' di fortuna..."

"Ah certo, con la fortuna che ho io..."

"Smettila di essere così pessimista, Alessia!" mi riprese Taro.

"Non sono pessimista, sono realista... comunque se proprio dobbiamo fare compere, andiamo"

"Evvai!!! Grazie, Ale, non te ne pentirai! Ti troverò qualcosa di sensazionale!" mi abbracciò Lucia.

Saliti in auto, Taro ci portò nel più grande centro commerciale di Tokyo, il Shopping Center.

"Wow!!! Vieni a vedere, Ale, quante cose carine!" mi disse Lucia già appiccicata ad una vetrina.

In effetti c'erano dei bellissimi vestiti, niente in confronto a ciò che si trova in Italia. Insomma, in Italia ci si veste bene, sì, ma qui è tutto più figo!

"Dai, vieni! Voglio provare quello!" Lucia mi prese e mi trascinò dentro il negozio.

"Io vi aspetto qui!" ci disse Taro.

"Oh no, caro mio! Tu entri e ci dici come stiamo!" disse Lucia tornando indietro e prendendolo dalla camicia.

Quando Lucia vede dei bei negozi non la ferma più nessuno.

"Come mi sta questo?" chiese Lucia a Taro.

"Bene..." disse lui stancamente

"L'hai detto anche per l'altro!"

"Ma se ti sta bene tutto non è colpa mia..." rispose Taro. "E poi sarà il ventesimo che provi..."

"Come sto con questa maglietta?" chiesi io. "Faccio schifo, vero?"

"No, sei uno schianto!" mi disse Lucia ammirandomi.

"Eh, addirittura!"

"No, stai bene davvero!" mi disse anche Taro.

Io che non sono abituata a tutti sti complimenti arrossii, soprattutto a quelli di Taro. Che ci posso fare, mica tutti i giorni un ragazzo carino ti fa dei complimenti!

Andammo per negozi e negozi finché non fu ora di pranzo e io e Lucia avevamo le mani piene di borse e borsette di plastica.

"Ehi, io ho fame! Mangiamo qualcosa!"

"No, aspetta! Ho visto quella collana laggiù..."

"Lucia! Frena!!! Scommetto che hai fame anche tu!" dissi io.

"Bè, in effetti..." disse lei imbarazzata tenendosi la pancia gorgogliante come la mia.

Ci sedemmo in un bar e prendemmo da mangiare. Mentre mangiavamo decidevamo cosa fare dopo.

"Io proporrei di fare un salto in quel negozio di scarpe, poi..." cominciò Lucia.

"Ma non ti pare di esagerare? ^_^' " disse Taro ridendo.

"Per niente!"

"Bè, però direi che abbiamo preso abbastanza roba! Se compriamo qualcos'altro il nostro budget finirà in un lampo!" dissi io.

"Sì, hai ragione... e allora che si fa?"

"Io pensavo che potevamo andare a vedere quel tempietto sul monte Fuji che ho visto ieri con il binocolo, che ne dite?" proposi io.

"Buona idea! E poi prendiamo dei souvenir per le nostre famiglie!" aggiunse Lucia.

"Ooooh, finalmente si va in un posto sensato..." esclamò Taro sollevato.

Così partimmo di nuovo sulla spider e ci dirigemmo verso il fantastico monte Fuji. Era davvero bello il suo territorio... c'erano tanti alberi di loto e pesco e un po' di neve qua e là. Ad un certo punto dovemmo parcheggiare l'auto e proseguire a piedi. Era tutto in salita, che faticaccia! Ma finalmente arrivammo all'altezza del tempietto. C'era una coppia di vecchietti che pregava. Quando noi ci avvicinammo si alzarono lasciandoci il posto. Io e Lucia non sapevamo però bene cosa dovevamo fare, avevamo solo visto qualcosa negli anime.

"Dovete inginocchiarvi e bruciare questi bastoncini d'incenso esprimendo un desiderio. Se lo volete veramente, il desiderio si avvererà presto!" ci spiegò Taro.

Taro ci porse due bastoncini di incenso alla lavanda e un accendino per dar loro fuoco. quando li accendemmo, li posammo sul piattino di fronte a noi, ci inginocchiamo e chiudemmo gli occhi. Io espressi il mio desiderio e Lucia il suo. Ma entrambe sapevamo che erano uguali: poter conoscere di persona gli Alice Nine. Eravamo veramente concentrate... . Poi... .

"Ragazze, ora potete anche alzarvi" ci disse Taro.

Ma prima che noi ci alzassimo vedemmo al nostro fianco due persone incappucciate, uguali a quelle che avevamo sentito parlare nel Tokyo city café. Non c'era alcun dubbio, erano gli stessi individui.

"S-scusateci... eravamo molto concentrate" mi scusai io, anche se quei due mi ricordavano sempre qualcuno e mi insospettivano.

"Figurati, è bello vedere delle straniere che onorano le nostre tradizioni!" mi rispose uno.

"G-grazie" e improvvisamente arrossii.

"E' meglio che andiamo ragazze, non vorrete fare tardi... oramai vi conosco abbastanza da sapere che impiegherete un bel po' di tempo per prepararvi per il concerto!" ci disse Taro punzecchiandoci.

"Ehi!" ribattemmo noi dandogli delle piccole botte.

E ce ne andammo, continuamente osservate dai due incappucciati, chiedendoci, dentro di noi, se il nostro desiderio si sarebbe avverato... .

 

Bene, ecco il quarto cappy, per la gioia di Lucia e spero anche di qualcun'altro! Lucia, vedi anche tu di disegnare bene il manga, mi raccomando!!!! un salutone a tutti!!!!!!!!!!!!!! baci by Lunastorta94

 

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Capitolo 5
*** Cap. 5: Alice Nine in concert! ***


Ecco il quinto cappy per la felicità di Lucia

Ecco il quinto cappy per la felicità di Lucia! e magari anche quella di qualcun altro, eh?

 

Cap. 5: Alice Nine in concert!

Ci credete??? Tutto il resto del pomeriggio io e Lucia lo passammo a prepararci! Doccia, messa in piega, vestiti, trucco... insomma ci eravamo messe proprio in tiro! Io mi ero allisciata i capelli, col ciuffo a lato e un cerchietto brillantinato, una maglietta elegante un po' attillata, un paio di jeans anch'essi aderenti e converse. Lucia era carinissima: con due codini ai lati della nuca e gli elastici da sbarazzina, la minigonna e il top stava benissimo! Truccate come due star, uscimmo dalla nostra stanza alle 19. Fuori c'era Taro ad aspettarci impaziente.

"Ehi, da quanto tempo ci aspetti?" chiesi io stupita.

"Lo vuoi proprio sapere?..." rispose lui.

"Bè... sì" dissi io guardando perplessa Lucia e poi di nuovo Taro.

"Da ben due ore!!!" Ma quanto siete lente?!?! Meno male che il vostro 'concerto' inizia alle 21!! Altrimenti non avremmo neanche il tempo di mangiare!" mi urlò in faccia come impazzito.

Io e Lucia saltammo dalla sorpresa! Non ci aspettavamo una reazione del genere da un tipo tranquillo come Taro!

"T-Taro... adesso cerca di calmarti... scusaci se ti abbiamo fatto aspettare tanto tempo! Ci faremo perdonare!" gli disse Lucia cercando di farlo rilassare.

"Sì... scusate voi se ho reagito così... è che perdo le staffe quando c'è fretta per una cosa importante!"

"Tu consideri importante questo concerto?" chiesi io ancora più stupita.

"No, ma voi..." ma il ragazzo si bloccò a metà della frase.

Io e Lucia ci scambiammo uno sguardo e sul nostro viso comparve un sorrisetto divertito.

"Aaaah, è così allora... bene bene..." dissi io con tono compiaciuto.

"Ti stai affezionando a noi, vero?" rise Lucia.

"No, ma che dici??? >////> Dicevo solo che..." negò Taro arrossendo e voltando la faccia da un'altra parte imbarazzato.

"E va bene... non insistiamo... tanto prima o poi lo ammetterai..." feci io continuando a sorridere divertita.

"Convinta tu... forza, andiamo nella sala da pranzo dell'hotel e mangiamo così poi vi porta a quel concerto" disse Taro cercando di cambiare discorso.

Scendemmo al piano terra e arrivati nella sala da pranzo ordinammo da mangiare. Però io e Lucia non avevamo molta fame... eravamo troppo eccitate all'idea che entro due ore, se non di meno, avremmo visto dal vivo gli Alice Nine! Finito di mangiare trascinammo un Taro annoiato nel parcheggio dell'hotel e salimmo in macchina.

"Allora, dove si svolge questo concerto?"

"Nell'arena della città, in centro" rispose Lucia.

"Bene, per vostra fortuna so dove si trova. Tenetevi forte!" e con questa raccomandazione partì a tutto gas verso l'arena.

Arrivammo che mancava un quarto d'ora all'inizio. Per fortuna i posti erano numerati e noi avevamo quelli tra i più vicini al palco!

"Dai, Ale, o faremo tardi!!" mi incitava Lucia.

"Sì, sì! Aspetta, ho dimenticato in macchina la borsa con i CD da autografare!"

"DAIIIIIIIIII!!!"

"Lucia, calmati! Siete ancora in tempo!" le diceva Taro.

"Ma come, tu non entri con noi?" dissi io quando finalmente ebbi trovato la mia borsa.

"No, non amo il casino che c'è nei concerti... ma tranquille, resterò nei dintorni, così quando è finito vengo a prendervi"

"O-ok..." dicemmo noi un po' tristi. In fondo ci sentivamo protette con Taro al nostro fianco.

"Dai, entrate ora...". Sembrava anche lui un po' insofferente. Forse quello che avevamo detto all'hotel non era poi tanto sbagliato... . Anche se noi non immaginavamo che c'era veramente qualche cosa di più profondo... .

Io e Lucia ci prendemmo per mano e insieme entrammo nell'arena, dopo aver schioccato due baci sulle guance a Taro. Non vi immaginate il casino che c'era!!! Ci facemmo strada tra la folla, raggiungendo i nostri posti giusto in tempo. Le luci si spensero, quelle del palco si accesero creando un'atmosfera 'calda'! Poi una voce annunciò l'arrivo della band.

"Benvenuti a tutti!!! Sappiamo bene perché siete qui! Per i mitici... ALICE NINE!!!"

Mentre venivano annunciati, quattro ragazzi stupendi entrarono sul palco correndo acclamati dall'intera arena.

"O-d-d-i-o!!!!!!!!!" urlammo io e Lucia.

C'era un chiasso infernale. Ad un certo punto, dopo la corsa per tutto il palco, Shou si rivolse a noi del pubblico.

"COME STATE???" ci chiese col microfono puntato verso di noi.

"BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!" rispondemmo in coro tutti.

"La prima canzone sarà..." disse Shou e senza terminare la frase prese a cantare.

"monokuro na shikku na fuku de iwareru mama mae naraede
sameteiru furi no kimi mo rokudogofun no netsu wo motteru

hoshiboshi sae kagayakanai kumori zora de in the starless night
chuu ni ukabi fuwari kieta omohitachi I feel cosmic world
toushindai, shin kokyuu kara ni ireta chikara wo nuite kuchizusamu yo"

"Waaaaaaaaaaaaaaa!!! E' 'Cosmic world'!!! Ricordi Lucia? E' la prima che mi hai fatto sentire!" dissi a Lucia.

"E' vero! Dai, ascoltiamo e cantiamo anche noi!" e ci mettemmo a cantare assieme a Shou ed al resto dell'arena.

"tsunaideyuku merodii kono sora (uchuu) e nerai wo sadamete todoke, kimi e to!
owari no nai tabiji e tobidashita bukiyou na kimi de mo sora (uchuu) wo tsukamitoreru

waraezu ni tachitomatteta kounotori wa yume wo miteta
takaraka ni ubugoe age mushoku no sora tobitatsu made

heddofon no sukima kara kikoete kita in the starless night
natsukashikute najimi bukai kimi no koe I feel cosmic world
tsutaetai kotoba hodo ienaku naru no wa wakatteta dakara ikou?

nijyuuyo ji no chaimu ga naru koro wa neon wo tobikoe haruka tooku e
aobikari no raito ni terasareta bokura no butai wa tsuki no shita no wandaarando

kono kumo no mukou ni ikusen no hi ga tomoru
yozora wo oyoide wakusei mo oitsukenai haruka kanata e

tsunaideyuku merodii kono sora (uchuu) e nerai wo sadamete todoke, kimi e to!
owari no nai tabiji e tobidashita bukiyou na kimi dakara issho ni aruite yukou"

Sull'ultima nota, tutta l'arena urlò pazza di gioia!  Poi subito riattaccarono con un'altra canzone: Fantasy.

"Un'altra delle prime che mi hai fatto sentire!"

"Eh già!" disse Lucia sorridente.

Per gran parte del concerto urlammo e cantammo come due ossesse. Finita la canzone 'Jewels', Shou richiamò l'attenzione di tutti. Tora, Nao, Saga e Hiroto si avvicinarono a lui.

"Questa sera faremo una cosa del tutto nuova! Decideremo di far salire due di voi sul palco per cantare insieme a me una canzone e poi venire nel backstage per conoscerci! Grazie all'ausilio di questo riflettore che stanno montando qui davanti a noi vi sceglieremo e verrete qui al mio richiamo! Pronti?"

I quattro si avvicinarono al riflettore che gli operatori avevano montato mentre Shou parlava. Era un riflettore enorme. Quando lo accesero, lo presero ai lati e cominciarono a farlo vorticare.

"Allora, ragazzi, chi scegliamo?" chiese Shou ai compagni col microfono.

"Mah... c'è così tanta scelta..." disse Nao scrutando l'arena.

"Scegliete noi, scegliete noi, scegliete noi!!!" pregavamo io e Lucia.

Poi gli Alice si dissero qualcosa sottovoce, senza il microfono davanti.

"Allora, avete visto qualcuno di interessante?" chiese Hiroto.

"Bè... io e Nao sì..." rispose Shou. "Vedete quelle due laggiù?"

"Sì" rispsoe Tora.

"Sono quelle che abbiamo incontrato al tempietto e al bar. Sono davvero carine e mi sembrano simpatiche anche!" spiegò Nao.

"Bè, allora puntiamo il riflettore su di loro!" disse Saga.

Il riflettore vorticò ancora e poi si fermò. Una luce abbagliante accecò me e Lucia.

"Voi due, ragazze, siete state scelte dagli Alice Nine!" si sentì la voce di Shou. "Venite sul palco e unitevi a noi!!!"

 

Wow, e ora??? Lucia e Alessia hanno una grande fortuna, vero??? e chissà ora cosa succederà!!!! vi saluto e... al prossimo cappy!!!! baci by Lunastorta94

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Capitolo 6
*** Cap. 6: Faccia a faccia ***


Eccomi qui col capitolo sei

Eccomi qui col capitolo sei!!! mi dispiace di aver fatto aspettare Lucia ma l'altra nuova fanfiction stava riscuotendo successo, ed è solo ai primi capitoli!!!! coooomunque, ecco il seguito della nostra storia!!!

 

Cap. 6: Faccia a faccia

Incredibile. No, anzi... impossibile! Gli Alice Nine avevano scelto noi due? Proprio loro, proprio noi? Eravamo come bloccate  in quella folla, ancora illuminate dal gigantesco riflettore.

"Ragazze, venite!" ripeté Shou al microfono.

Io presi coraggio e, presa per mano Lucia, ci dirigemmo verso il palco sotto congratulazioni e insulti. Certi erano felici per noi, altri ci odiavano a morte. Ma io non ci badavo. Guardavo fisso il palco. Uno della sicurezza ci condusse verso le sclaette e ci fece salire.

"Ecco le due fortunate!!!" urlò Shou.

Le sue parole furono coperte dal grido estasiato del pubblico. Estasiato per lui, non per noi. Ma ripeto: non ce ne importava. Eravamo vicine meno di un metro agli Alice Nine e questo era il mio unico pensiero.

"Ciao ragazze! Come vi chiamate e di dove siete?" ci chiese Shou sempre al microfono.

Un operatore ci diede un microfono.

"Io mi chiamo Alessia. E lei Lucia. Siamo italiane" dissi col poco giapponese che ero riuscita ad imparare.

"Ma bene! Due straniere! Ditemi, che canzone volete che suoniamo ora? Avete la possibilità di scegliere!".

"D-davvero?" chiese Lucia che ancora non aveva parlato, impegnata com'era ad ammirare il bellissimo Shou.

"Certo cara!" rispose lui facendola arrossire violentemente.

Io e Lucia ci consultammo e poi riferimmo la nostra scelta

"Abbiamo scelto 'Eraser-memoire d'une fleur' ".

"Ottima scelta!" commentò allegramente Shou.

Per tutto il tempo della conversazione mi sentivo gli occhi di Nao puntati addosso. Non è per essere egocentrica, mi fissava proprio. E quando incrociai il suo sguardo, lui sorrise. Stavo per sciogliermi come un gelato al sole. Gli Alice Nine si misero pronti e poi cominciarono a suonare. Erano strepitosi! Shou, mentre cantava, si avvicinava in modo sensuale a Lucia, seguito da Saga che col suo basso si metteva in mostra agli occhi miei e di Lucia. Nao, dalla sua batteria, si scatenava lanciandomi continuamente occhiate fin troppo eloquenti. Tora e Hiroto davano il meglio di loro stessi. Ci fu un momento unico: Shou si mise davanti a noi e cantò guardandoci dritto negli occhi e accarezzandoci il viso. Lucia stava per svenire. La folla urlava come aveva fatto anche per le altre canzoni ma per me e Lucia era come se fossimo solo noi e gli Alice Nine. come se fossimo in paradiso.

 

Eravamo nel backstage, nel camerino degli Alice Nine. Vi eravamo state portate dalla sicurezza, che ci aveva scortati tutti, dopo che gli Alice ebbero firmato gli autografi alla fans. Ora eravamo sole con loro. Che terribile imbarazzo!

"Allora, ragazze, oltre ad essere carine siete anche state fortunate! Siete state scelte! Non avete nulla da dire?" ci disse Shou sempre molto allegro.

"E-ecco... noi..." balbettò Lucia confusamente.

Era davvero emozionata. Dopotutto lei da più tempo di me sogna di incontrarli e ora se li trova davanti! Così parlai io.+

"Siamo... oh, non ci sono parole per dire ciò che proviamo! Insomma, dall'Italia siamo venute per vedervi e ora... abbiamo l'occasione di conoscervi!"

"Bè... dovete dirci qualcosa?" disse Tora. Sembrava volesse tagliare corto.

"Che siete fantastici! Conosciamo ogni vostra canzone, ogni cosa di voi... . Per esempio, tu, Tora, sei nato nel 1980. E anche Nao è del 1980 ma è più grande di te di mesi. Lui è il più grande del gruppo, il più piccolo è Hiroto!" dissi tutto d'un fiato.

"Niente male!" fa Hiroto sorpreso.

Io e Lucia sorridiamo compiaciute: ci hanno fatto un complimento! ^_^!!

"Allora... parlateci di voi" disse Nao mettendosi in posizione di ascolto, continuando a fissarmi.

Noi non sapevamo che dire. Gli Alice Nine che si interessavano di noi, noi che parlavamo con loro come se fossero nostri amici da sempre. Saga faceva sempre domande un po' sul personale e soprattutto a Lucia, che, imbarazzata, non rispondeva ma gliene diceva di tutti i colori e sfumature! E Saga rideva divertito. Tutto quel parlare di noi mi fece venire voglia di cambiare discorso. Così, visto che Saga faceva tanto il gradasso, decisi di assecondarlo.

"Saga, fai quella mossa che fai sempre ad ogni concerto col basso, qui davanti a noi?"

Lui sorrise malizioso e si alzò. Lucia era a bocca aperta, sbiancata.

"Ale, come hai potuto chiedergli una cosa simile???"

"Se ho la possibilità di vederlo dal vivo, perché sprecarla?" dissi io sorridendo.

Saga così fece la sua esibizione davanti a me e Lucia, che lo guardavamo adoranti. Cominciò con un assolo di basso e poi, quando tenne prolungate le ultime note, prese a leccarlo nel modo sexy in cui lo fa sempre. Quello spettacolo era davvero eccitante e io mi divertivo un mondo. Lucia ancora era un po' bloccata dall'imbarazzo ma grazie a me si sciolse anche lei. Gli Alice sono davvero simpatici! Tora, anche se fa il solitario, è bravissimo, Hiroto sembra tranquillo ma invece e scatenatissimo, Nao fa ridere tutti, Saga fa il pervertito e Shou è molto socievole. c'è stato un attimo in cui Lucia si è vista a un centimetro di distanza dal suo viso quello di Saga.

"Piccola, fai qualcosa stanotte?"

"Ehm... io, v-veramente... O////////O !!"

"Mi dispiace, è occupata!" dissi io.

"E con chi?" fece Saga minaccioso.

"Mmm... Con me! Sì!"

"Ma che dici?!?! O_____o!!" fece scandalizzata Lucia.

"Ah, prima poi ti convincerò!" disse Saga rivolto a Lucia.

Gli altri assistettero alla scena divertiti, anche se Shou mi era sembrato un po' contrariato e vidi che lanciò un'occhiataccia a Saga. Nao era molto espansivo e io non smettevo di guardarlo. E sono sicura che anche lui mi guardava. Ci scherzai con lui, molto di più che con gli altri, e devo dire che assaporai ogni momento. Ad un tratto però mi prese qualcuno dai fianchi. Era Saga.

"Ehi, mentre aspetto la tua amica, posso avere l'onore di farti compagnia stanotte?" mi disse cercando di baciarmi.

"Saga!!! Smettila! Ti ho detto che sono occupata con Lucia! e Poi noi stanotte non facciamo nulla! Dormiamo e basta!" gli dissi cercando di liberarmi e di non farmi baciare.

Non che Saga sia brutto, anzi, però iniziavo a sentirmi stanca e poi era davvero testardo ed insistente! Nao non reagì a quelle provocazioni, anzi! Lo sosteneva! Ad un tratto però vidi che si era fatto molto tardi.

"Ragazzi, noi dovremmo andare. Sapete, la nostra guida ci aspetta..." fece Lucia un po' dispiaciuta.

"Ma come? Non state qui?2 chiese Saga.

"No, Saga... -____-''' . Sei incorreggibile!" dissi io.

"Solo che noi non abbiamo concerti fino alla prossima settimana. Il secondo di Tokyo sarà il prossimo sabato" disse Hiroto.

"Volete... volete rivederci fuori dal lavoro?" chiese Lucia incredula.

"Perché no?" esclamò Shou.

Noi due urlammo e gridammo di gioia, tanto che gli A9 si spaventarono.

"Ehi calmatevi!" ci disse Nao.

"Allora, domani ci rivediamo sì o no?" fece Tora spazientito.

"Per noi va più che bene!" dicemmo all'unisono io e Lucia.

"Qual è il vostro hotel?" ci chiese Saga.

"Shiragani Hotel"

"Bene, passeremo a prendervi" concluse Tora.

"C-che cosa?" dissi io.

"Verrete nel nostro hotel???" aggiunse Lucia.

"Sì, che c'è? Non volete?" disse Shou.

"No, no! Venite pure! Stanza 150!"

"Bene. Allora, a domani! Svegliatevi presto, vogliamo trovarvi pronte e carine come oggi, così partiamo subito!" ci raccomandò Saga.

"Sì, sì!" dissi io esasperata.

Parlando così, i ragazzi (che emozione chiamarli così! XD!!) ci accompagnarono fuori dall'arena ormai da un bel pezzo vuota. Presi il cellulare e telefonai a Taro perché venisse a prenderci. Quando arrivò con la sua spider, salutammo la band e partimmo.

"Ma... ma quelli... non erano gli Alice Nine?" chiese stupito Taro.

"Sììììììììììììììì!!!" rispose sognante Lucia.

Così raccontammo tutto il concerto e la serata al nostro ormai amico Taro.

"Ma che fortuna che avete avuto!" esclamò alla fine.

"Già! Non immagini quanto siano simpatici! E dal vivo sono ancora più carini!" dissi io persa nei sogni come Lucia. "Domani ci verranno a prendere all'hotel! Si può fare qualche giorno di pausa dalle visite? Loro vogliono conoscerci meglio, capisci?! E' la nostra occasione, quella che aspettiamo da una vita!"

"Uhm..."

"Ti prego Taro! Ti prego!!!" scongiurò Lucia facendo gli occhioni dolci come solo lei sa fare.

"non guardarmi così, per favore!" disse Taro imbarazzato.

Ma Lucia non mollò. Così mollò lui.

"Uff... va bene... ma per qualsiasi cosa, intendo qualsiasi, chiamatemi, intesi?"

"Sicuramente! Grazie Taro!!" e Lucia gli diede un bacio sulla guancia che lo fece avvampare non poco in viso.

Taro però non era del tutto soddisfatto della sua decisione. Questo io lo notai, ma presa com'ero da quello che era successo solo fino a cinque minuti prima, non ci badai più di tanto. Così festeggiai con Lucia in camera nostra e ci mettemmo due ore buone per decidere come vestirci l'indomani andando così a letto a mezzanotte passata! Ma noi due ci addormentammo col sorriso sulle labbra, senza sapere cosa sarebbe successo nei giorni seguenti... .

 

Ecco anche sto cappy fatto! Lucia, mi aspetto una tua recensione!!!!!!! mi auguro che ti piaccia!!!! spero di mettere presto il prossimo!!!! baci a tutti by Lunastorta94

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Capitolo 7
*** Cap. 7: Alice Nine's Day ***


Bene

Bene, ora che sono di nuovo qui posso continuare la storia!!!! Lucia, spero che anche questo cappy ti piaccia e poi devi dirmi a che punto sei con il manga!!!!

 

Cap. 7: Alice Nine’s Day

Quella mattina ci alzammo alle 7,30. O almeno, io mi svegliai a quell’ora mentre Lucia alle 8. Possibile? Io e Lucia, due normali ragazze italiane, quel giorno saremmo andate in giro per Tokyo con gli Alice Nine. Sogno o realtà. Più volte mi diedi forti pizzicotti, constatando che era realtà. Una realtà davvero fantastica!

“Lucia… Lucia, svegliati! Lo sai che giorno è oggi?” dissi svegliando la mia amica.

“Uhmmm… ancora 10 minuti…”

“Cooooooosa??? il sonno ti ha dato di volta il cervello! Oggi Shou, Nao e gli altri verranno qui!!!”

All’improvviso sembrò che Lucia si risvegliasse da una sorta di trance.

“Aaaaaaah!!! Hai ragione!!! Oh, cavoli! Dobbiamo prepararci!!!”

“Era quello che cercavo di dirti… -___-‘’’ “

Così per un’altra mezz’ora andammo avanti e indietro per la stanza e il bagno. Avevamo scelto i vestiti migliori che ci eravamo portate: io, nonostante il mio odio verso di esse, indossai una minigonna larga, azzurra, col cinturino pieno di paillettes e un top blu oltremare con le maniche che mi lasciavano scoperte le spalle. Lucia optò per un vestito intero rosso che risaltava la sua figura e che le arrivava alle ginocchia, con una cintura arancione. io poi misi un semplice paio di scarpe da ginnastica, lei dei sandali rossi. poi passammo ai capelli: lei li raccolse in una treccia decorata da un particolare elastico arancione, io invece mantenni la mia solita pettinatura e misi una piccola pinzetta a forma di rosa blu. Quando ci fummo anche truccate a dovere, cominciammo a misurare a grandi passi la stanza.

“E se ci danno buca?”

“No, gli Alice Nine non lo farebbero mai” rassicurai Lucia.

Poi tutto a un tratto il telefono della nostra camera squillò. insieme io e Lucia ci precipitammo a rispondere.

“Chi è?” chiedemmo all’unisono.

“Cinque signori chiedono di voi. Li faccio condurre da voi?” ci disse il signore della reception.

“Ehm…”

Non sapevamo cosa rispondere. Cinque signori… potevano essere loro ma… se non lo erano?

“Ce li può descrivere?” indagai.

“Mi dispiace, sono incappucciati e coperti in viso, non so dirle nulla” rispose.

“Li faccia salire2 dissi io.

“No, e se non sono loro?” gridò Lucia.

“C’è la sicurezza dell’hotel e possiamo chiamare aiuto da questo a dai nostri telefoni” ribattei io sprezzante del pericolo.

“Bene tra poco i signori saranno da voi2 e il signore della reception riattaccò.

Dieci minuti di attesa snervante. Poi…

TOC TOC TOC

“C-chi è?”

“Presto, fateci entrare!”

“Chi diavolo siete?” insistemmo noi.

“Secondo voi?”  ci rispose una voce fin troppo famigliare.

“Lucia! Questa  era la voce di Saga, ne sono certa!”

“Anche a me pareva la sua…”

Così aprimmo la porta e cinque figure coperte dalla testa ai piedi entrarono nella nostra stanza. Poi uno di loro si tolse il cappuccio e poco dopo tutti gli altri lo imitarono.

“Cavoli, si muore di caldo qui sotto!” esclamò Nao.

“Forse l’idea di indossare sti mantelli è stata tua…” disse Saga.

“Comunque eccoci qui!” disse Shou.

Noi rimanemmo senza parole. Avevamo riconosciuto quei mantelli! Erano gli stessi di quei tipi che avevamo sentito al bar Tokyo City Café! Perciò e avevamo rivisto anche al tempietto sul monte Fuji… .

“Sì, eravamo noi!” rispose Nao quando chiesi spiegazioni.

“In effetti, se non ci va di farci vedere dobbiamo sempre un po’ coprirci, altrimenti veniamo assaliti da folle di fans impazzite!” continuò Shou.

Avevamo appena iniziato a parlare che alla porta bussarono di nuovo. Lucia andò ad aprire e si ritrovò davanti Taro.

“Volevo vedere se eravate già uscite…” si giustificò la nostra guida.

“Siamo ancora qui! Ti presentiamo: Alice Nine, lui è Taro; Taro, loro sono gli Alice Nine” dissi io.

Taro strinse le mani a tutti gli A9 e poi tornò al suo posto, ritto in piedi.

“Potrei saper cosa avete intenzione di fare?” chiese Taro.

“Bè… penso che andremo a farci un giro, no?” rispose Lucia, girandosi verso noialtri.

“Sì, le portiamo a fare un po’ di spese, a mangiare un gelato… roba così…” disse Hiroto.

Shou si alzò da dove si era seduto.

“Se vuoi, puoi venire con noi”

Quell’invito spiazzò un po’ Taro. secondo me, quei due avevano capito entrambi cosa voleva l’altro. Insomma, ingaggiarono in silenzio una lotta.

“Va bene, fatemi prendere le chiavi della macchina nella mia stanza qui di fianco2 rispose freddo Taro.

“Non ce n’è bisogno, c’è il nostro pulmino privato qui davanti all’uscita dell’hotel” lo informò Tora.

“Allora andiamo!!! Cosa stiamo a fare qui?!” esclamò entusiasta Lucia.

“Come volete…” acconsentì Taro e assieme a noi seguì il gruppo che intanto si era rimesso i mantelli incappucciati.

 

 

Quanto era bello quel pulmino?! C’erano i divanetti, la TV, i frigobar, il bagno con la doccia e la vasca idromassaggio, DVD, Playstation e computer! Era assolutamente il massimo! Nell’ammirare tutta questa roba, ci sedemmo sui divanetti e l’autista mise in moto. Eravamo seduti nel tavolo più grande del pulmino. Io era vicino al finestrino e al mio fianco c’era Nao. Lucia era di fronte a Nao tra Taro e Shou che si erano deliberatamente messi vicino a lei per proseguire la loro sfida. Nao ogni tanto provava a mettermi il braccio attorno alle spalle. Io, ovviamente, non mi lamentavo, anzi! Arrossivo un sacco e lui ne sembrava compiaciuto. La stessa cosa succedeva a Lucia, solo che erano in due a farlo: Taro e Shou ormai erano in conflitto. Lucia però sembrava non capirlo, credo pensasse si trovassero solo antipatici o che lo facessero per punzecchiarsi. Più avanti invece avrebbe saputo come stavano veramente le cose.

“Allora, dove andiamo?” chiesi a Nao.

“Uhm… andiamo in centro! Là ci sono un sacco di negozi per voi ragazze” mi rispose sorridente.

Di nuovo arrossii come un pomodoro e Tora diede l’ordine all’autista di andare in centro. chiacchierammo durante tutto il viaggio. Il bello era che ci piacevano a tutti i manga e discutevamo su chi fosse il personaggio migliore di ogni manga, da Dragonball a Naruto, da Angel Sanctuary a Capitan Tsubasa. Scoprii che a me e Nao piacevano gli stessi personaggi! Ogni volta che dicevamo qualcosa la dicevamo insieme e sembrava che fossimo telepatici. A Lucia invece non andava altrettanto bene. cioè. si trovava vicino al suo idolo, al ragazzo che pensava fosse il più figo del mondo e invece di passarci tempo insieme come si deve, si trovava in mezzo a due che litigavano facendosi dispetti per non si sapeva cosa. Finalmente arrivammo in centro.

“Uff… qui dovremmo per forza farci vedere… Con questo pulmino ormai è inutile nascondersi…” disse Hiroto un po’ scocciato.

“Ma non vi fa piacere avere tante fans che vi riconoscono per la strada?2 chiesi io perplessa.

“Vedi, Alessia, essere famosi significa anche non avere una vita privata. Insomma, puoi anche avere qualche storia d’amore ma stai sicura che te la scoprono subito, in un modo o nell’altro” mi spiegò Nao, che ormai era diventato il punto di riferimento di sua spontanea volontà.

“Vieni Ale, andiamo a divertirci!!!” mi disse Lucia staccaandosi da Shou e Taro prendendomi per mano.

Insieme corremmo verso il primo negozio. Non sapevamo intanto cosa succedeva fuori.

“Allora… da quanto sei la guida delle ragazze?”chiese Saga a Taro.

“Da quando sono arrivate qui in Giappone. Sono qui per un viaggio di istruzione” rispose freddo Taro. Non si sopportavano proprio!

“Bè, mi pare che finora sia andato bene” commentò Hiroto.

“Sì, sì, benissimo. Infatti sono riuscite a conoscervi…” continuo Taro.

“Davvero lo desideravano così tanto?” si informò Nao.

“Certo che sì! Non facevano altro che parlare di voi. Siete il loro gruppo preferito” affermò Taro.

Nao fu compiaciuto della risposta ottenuta e in un certo senso anche Shou, che però lo diede meno a vedere. gli latri furono anche loro contenti di essere così tanto amati. Ma all’improvviso, un ragazza li vide da lontano e urlò: “Aaaaaaaaaaaaaah, ma voi siete gli Alice Nine!!!!!!!!”. Grazie a quell’urlo tutti si voltarono e presto i ragazzi furono circondati da ragazze e fan che volevano i loro autografi o fargli le foto. Taro, riuscì a sfuggire alla massa e a restarne fuori ma appena ci vide uscire dal negozio ci avvisò del casino che si era formato.

“Dobbiamo aiutarli!” disse Lucia.

“Ma come?” chiese Taro.

“Io lo so! Aspettate qui! Anzi, andate al pulmino!”

E dopo che ebbi dato le mie borse di vestiti a Taro corsi verso la folla mentre Lucia e Taro andavano al pulmino. Riuscii a farmi strada tra la gente passando a gattoni tra le gambe, raggiungendo gli Alice Nine al centro.

“NAO!!! DOVETE FARE QUELLO CHE ORA VI DICO!” urlai sovrastando la voce della folla.

“OK!!!” mi rispose Nao.

“METTETEVI A QUATTRO ZAMPE E CAMMINATE TRA LE GAMBE DELLA GENTE! APPENA SIETE FUORI DALLA MASSA, CORRETE Più VELOCI CHE POTETE AL PULMINO! LA’ CI SONO LUCIA E TARO CHE VI ASPETTANO!”

“VA BENE!”

Così io uscii da quel chiasso e Nao passò la parola agli altri che subito eseguirono. Come accade nei film che ho visto, la folla si strinse senza più vedere dove gli Alice erano andati. e loro, appena furono fuori dal casino corsero assieme a me verso il pulmino. Appena saliti, Shou gridò all’autista di partire.

“Fiuuuu, per un pelo… grande Alessia!” mi fece i complimenti Nao.

“Meno male che ci hai tirati fuori da lì” disse Tora col fiatone.

“E brava Alessia! Ti meriti un premio!2 disse Saga avvicinandosi con le labbra al mio viso, ma io sporsi la guancia così che il bacio finì lì.

Taro aveva aiutato Lucia, nel mentre, a posare le borse delle nostre compere.

“Fateci vedere cosa vi siete prese!” ci incitò Saga.

Così io e Lucia facemmo una mini sfilata per il pulmino indossando i nuovi capi che avevamo comprato. Nao,  o lo faceva apposta o lo pensava davvero, ma mi faceva davvero tantissimi complimenti. Ma anche Lucia ne ricevette molti, in particolare da Saga. Shou e Taro sembrarono trattenersi.

“E adesso che non possiamo andare in centro dove andiamo?” chiese Lucia dopo la sfilata.

“Bella domanda…” feci io.

“Potremmo andare da un mio amico che ha un piccolo bar frequentato da poche persone. L’ non ci daranno fastidio” propose Tora in tutta tranquillità.

“Bene!!! Allora, tutti al bar dell’amico di Tora!” gridammo io e Lucia.

Arrivati al bar dell’amico di Tora, scendemmo dal pulmino. Io e Nao eravamo gli ultimi.

“Allora, non mi hai detto se ti è piaciuto fino adesso stare in compagnia degli Alice Nine” mi disse lui.

“Se mi è piaciuto? Non mi sono mai divertita tanto! E’ bello stare in vostra compagnia! Siete tutti simpatici! E poi passare questa giornata con voi e anche Lucia e Taro rende tutto più speciale!” sorrisi io.

“Dimmi, da quanto vi conoscete tu e Lucia?”

“Dalle elementari. Siamo sempre state nella stessa classe e ci sono sempre piaciute le stesse cose! E’ stata lei a farmi sentire le vostre canzoni!”

“Davvero? Che fortuna!”

“Perché?” chiesi io non capendo.

“Perché altrimenti non ti avrei mai conosciuta…”

Dicendo questo si stava lentamente avvicinando a me. Eravamo ad un centimetro di distanza quando però Saga ci richiamò.

“Ehi, Nao-pon, Alessia!!! Entrate sì o no?”

Io e Nao ci staccammo subito.

“Sì, arriviamo!!!” rispose Nao.

Mi lanciò un’occhiata profonda e cominciò a raggiungere gli altri. E anche io mi incamminai senza capire come quello che stava accadendo poco fa stava per succedere. La prima cosa che feci fu andare da Saga rabbiosa.

“Oh-oh, mi metti paura, Alessia-chan!”

“Dovresti averla infatti, Saga-kun!!”

“Aiutooooooooooooooooo!!!!!!!” e Saga prese a correre, inseguito da me infuriata.

correndo a quel modo arrivammo al locale e così dovetti fermarmi.

“Me la pagherai, Saga!” minacciai.

“Oh, scusa, avevo interrotto qualcosa? Non lo farò più, promesso!” si scusò Saga.

Intanto gli altri ci avevano raggiunti. Nao si teneva la pancia dal ridere e anche gli altri ridevano, anche se non avevano capito il motivo della scenata.

“Dai, ditemi cosa volete così ve lo ordino” ci disse Tora.

Era ora di pranzo perciò tutti ordinammo qualcosa di consistente da magiare. Quando ebbe raccolto le nostre ordinazioni, Tora andò al bancone.

“Ho una fame che non ci vedo!”esclamai.

“Tranquilla, Ale, adesso arriva la roba. Basta che non mangi il tavolo!” mi disse Lucia.

Shou e Taro sembravano aver seppellito per un po’ le asce di guerra ma cavoli se erano testardi e combattivi! Credo che volessero ottenere le attenzioni di Lucia, che in quel momento però erano tutte per Shou. Questo a Taro non stava bene. Non capivo il comportamento del nostro amico che all’improvviso era così cambiato. Era stato sempre tranquillo e invece ora si faceva in quattro per farsi notare. Finito di mangiare, uscimmo dal bar e decidemmo di tornare all’hotel, così io e Lucia avremmo posato i nuovi vestiti. Giunti alla nostra stanza, ci sedemmo tutti sul nostro letto e per ore parlammo, scherzammo, guardammo la TV e ci divertimmo.

Alla sera, dopo cena, eravamo ancora lì a guardare un film in televisione, quando i ragazzi decisero di andarsene. Ma Nao volle restare.

“Voglio finire di vedere il film, arrivo appena è finito!” disse.

“Anche io voglio finire di vederlo!” disse Shou.

“Ma potete guardarlo sul pulmino” obiettò Tora.

“No, voglio stare ancora un po’ qui con Lucia e Alessia” disse Shou.

“Anche io” confermò Nao.

Con noi rimase anche Taro. Gli altri, compreso Saga, se ne andarono al pulmino.

Taro ad un certo punto si stufò di stare lì a far niente e decise di andare nella sua stanza.

“Buonanotte Lucia, buonanotte Alessia. Buonanotte anche a voi, Nao e Shou” ci salutò.

“ ‘Notte!” rispose cordiale Nao.

“Buonanotte” rispose Shou, senza essere gelido.

Sembrava davvero che per quel giorno avessero smesso di stuzzicarsi.

Così restammo io e Lucia, da sole con Nao e Shou. Sole con quelli che più amavamo. Per un po’ continuammo a guardare la TV, finché Lucia e Shou si salutarono.

“Mi dispiace ma è meglio se torno al pulmino, ho bisogno di dormire. Tieni, questo è il nostro numero. Se volete ancora uscire con noi, chiamateci” disse Shou dando a Lucia un biglietto con il loro numero.

Io ero incredula! Ora avevamo anche il loro numero!!!

“V-va bene… ciao Shou” balbettò Lucia dispiaciuta quanto lui.

“Ciao Alessia, ciao… Lucia” disse Shou chinandosi su Lucia e dandole un bacio su una guancia.

E uscì.

“E brava Lucia!” sussurrai.

“Ancora non ci credo!!!” mi disse lei sottovoce.

“Ehi, cosa bisbigliate voi due?” disse Nao non capendo quei misteri.

“Niente, niente!! ^_^’’’ “ dissi io.

“Bè, io mi metto a dormire, ‘notte” disse Lucia.

“Va bene… tanto tra poco sarà finito il film e anche Nao andrà via” dissi io.

“Cos’è? Non mi vuoi?” fece lui fingendo di essere offeso.

“No, no!! E’ solo che tra un po’ è anche ora per te, e poi tu sei il leader, dovresti essere il primo ad andare” mi affrettai a rispondere.

“E invece sono l’ultimo!” rise Nao.

Rimanemmo a guardare il resto del film solo lui ed io. Lui mi circondò le spalle con il braccio. Già dall’inizio della giornata tra noi si era stabilito un senso di amorevoli e affettuose attenzioni, però in senso amichevole. Io però non resistetti e mi addormentai. Quello che ora racconterò lo so perché col tempo lo sono venuta a sapere. Dicevo, mi sono addormentata. Per di più addosso a Nao! Ero appoggiata con la testa sulla sua spalla. Lucia era nel mondo dei sogni già da un po’, un mondo pieno di Shou che le baciavano la guancia e anche altro. Nao, allora, mi sollevò e mi fece sdraiare bene sul mio letto.

“Quanto è carina…” pensò lui, guardandomi dormire.

Si chinò piano piano, per non svegliarmi. Le sue calde labbra toccarono le mie. Fu un bacio leggero e dolce. Perché non lo sentii?!?! è_è mannaggia a me! quando Nao si staccò, mi accarezzò sui capelli e poi aprì la porta per andarsene, lasciando che anche io mi immergessi nel mare del sonno.

 

che ne pensi Lucia?????? siamo al settimo capitolo e già succede qualcosa!!! almeno, io sono già più avanti, ma tranquilla che anche tu avrai la tua parte! avrai di certo notato qualcosa! bè, ora ti saluto e mantienimi informata sui progressi del manga!!!!! baci by Lunastorta94

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Capitolo 8
*** Cap. 8: Sorprese ***


Wiiiiiii

Wiiiiiii!!!!!!! Eccomi tornata anche qua! Va bene che ho solo tre persone che l'hanno messa tra i preferiti xò io devo mandarla avanti questa ff! anche x il puro gusto di scrivere! ma cmq l'obbiettivo è un altro! Quest'oggi aggiungo il cappy dedicandolo a Lucia, visto che è il suo compleanno (25/8)!! Tanti auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! spero che ti piacerà!!!! chissà cm sarà questo cappy in versione manga, eh???? ihihihihihih!!!! bene, ora iniziamo!!!!!

 

 

Cap. 8: Sorprese

Dopo una serata del genere, cosa pensate ho fatto? ora voi direte: "ti sarai agitata ancora di più!". Sapete una cosa? Vi sbagliate di grosso. Ero così in pace col mondo che il giorno successivo, sul letto della stanza, stavo a fissare il vuoto e a ripensare alla giornata precedente. Insomma, capitemi... avevo passato 24 ore con il batterista che più adoravo! Lucia era con i piedi più a terra, anche se pure lei era sopra il settimo cielo per essere stata con il suo Shou.

"Ale! Dai, scantati!" mi disse sventolandomi una mano davanti alla faccia.

"Ok, ok! E' che se penso a ieri... oh, Nao..." e quasi ricadevo nell'oblio se Lucia non mi avesse dato una bella scrollata.

In quel momento arrivò Taro.

"Ehi, ragazze! Com'è andata la nottata?"

"Magnificamente!" dissi io saltandogli addosso.

"Urca! Ma cosa sono tutto quest'entusiasmo e affetto?" rise lui.

"Bè... sai, ieri... è felice di aver conosciuto di più Nao..." spiegò Lucia sorridendo. "In fondo lo dobbiamo anche a te!"

Taro, nonostante avesse me tra le braccia, lanciò un'occhiata a Lucia. Lucia mi dice sempre, quando ne riparliamo, che le era sembrato uno sguardo triste, malinconico, che lei non riuscì a capire. Quando finalmente mi staccai da Taro, ero così felice che decisi di fare shopping sfrenato.

"Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa??? Stai bene, Ale? Non è che hai la febbre?" mi chiese lucia scioccata.

"Mai stata meglio!"

"E allora si può sapere perché vuoi fare shopping??? Insomma, non sei una patita di queste cose..."

"Bè, mi farebbe bene ogni tanto, no? Dai, Lucia... so che muori dalla voglia di venire anche tu!" dissi io eloquente.

"Ok... ma non fare follie!"

"evviva!!! Taro, che fai? Ti unisci a noi?"

"Cos'altro potrei fare? Dopotutto sono la vostra guida, potreste perdervi qui a Tokyo senza di me... U_U "

"Come sei modesto..." commentai scherzando.

"Vogliamo andare sì o no?" ci riprese Lucia.

 

 

"Allora? Esci da quel camerino?"

"Sì, un momento!"

Quando uscii da camerino di prova non mi aspettavo commenti simili.

"Sei uno schianto, Ale!!!" disse Lucia.

"Niente male davvero!" aggiunse Taro.

"Eheh... ^//////^ grazie! Ma ora tocca a te, Lucia! Questa roba comunque la prendo, devo essere bellissima per Nao!"

"Avremo tempo per prender altra roba prima del secondo concerto!"

"Non importa! Più cose prendiamo meglio è! Forza, prendi qualcosa di carino e provalo!" le dissi spingendola verso gli attaccapanni e gli scaffali colmi di roba.

Mentre l'aspettavamo, Taro mi chiese quante volte ancora avremmo rivisto gli Alice.

"Bè... mancano ancora due concerti... e, visto che ci hanno selezionate, li passeremo con loro entrambi. Ma visto che tu sei con noi, non penso che ti vieteranno di venire" risposi. Non tenni conto di altri incontri e uscite con il gruppo al di fuori dei concerti.

"E ci mancherebbe! Oltre a essere la vostra guida, vi faccio anche da 'bodyguard', siete sotto la mia responsabilità!"

"Lo dici solo perché sai che altrimenti perdi il lavoro?" chiesi io. Volevo capire se era come pensavo.

"Non solo! Voi due siete..." ma si bloccò.

"Cosa? Cosa siamo io e Lucia?" lo incalzai.

"Voi siete... ecco... siete importanti per me... è strano ma è così... non ci conosciamo da molto però... mi sono affezionato a voi..."

"Dici davvero?"

"Certo, non sono il tipo che dice certe cose a tutti!" fece lui leggermente offeso.

"Oh Taro! Che dolce che sei!" e gli diedi un bacetto sulla guancia.

Il cellulare mi squillò nella tasca. Lessi il nome di Nao sul display e il cuore mi cominciò a battere all'impazzata. Mi aveva inviato un messaggio!

"Chi è?" chiese Taro curioso.

"E' Nao! Oddio, che emozione! Mi ha inviato un messaggio sul mio cellulare!"

"Bè... leggilo!" mi invitò Taro.

Ehi, Alessia! Se hai il numero che vi abbiamo

dato in memoria, avrai letto che sono Nao. Bè, avevo

piacere di risentirti e volevo avvisare te e Lucia che, se vorrete,

potrete venire nel nostro hotel la sera prima del secondo

concerto! Aspetto una tua risposta presto!

                                                           Baci, Nao-pon

"Che tenerooooooooo!!! Ha scritto 'baci' e si è firmato 'Nao-pon', che amoreeeeeeeeee!!!"

" -_-''' ehm... sì... ma che dice?"

"Io feci leggere l'sms a Taro che, all'improvviso, si rabbuiò.

"Ehi, cos'hai?" gli chiesi.

"Oh, niente... un po' di mal testa".

All'improvviso, Lucia uscì dal camerino con l'abitino che aveva preso in prova e fece la sua 'sfilata'.

"Magnifica!" commentai.

"Sei bellissima, Lucia!" disse Taro con gli occhi luccicanti.

La mia amica arrossì visibilmente e subito dopo anche Taro, resosi conto di ciò che aveva appena detto, divenne scarlatto.

"Lucia, leggi qui!" e le diedi il mio cellulare.

"Wooooooooooooow!!! Che bello!! Ci andiamo, vero?"

"E lo chiedi? Non posso non accettare un invito di Nao!"

"Che tenero! Si è firmato 'Nao-pon' !! ^_^!"

"L'ha detto anche Alessia poco fa" disse Taro un po' scocciato.

"Oh povero Taro! Ti senti trascurato! Vieni qui!!" disse Lucia.

E con lei, lo abbracciai teneramente. Lucia lo accarezzò tra i capelli scompigliandoglieli ancora di più, ma il gesto sembrò risollevare il morale di Taro.

"Che stiamo aspettando? Andiamo a pagare e passiamo al prossimo negozio!" esclamai.

"Ma siamo già al quinto! Non ti bastano tutte le cose che hai già preso?" mi rimproverò Lucia.

Lanciai uno sguardo alle borse ai piedi di Taro (lo avevo più o meno costretto a portarle) e poi mi girai di nuovo verso Lucia.

"No! Dai, andiamo!"

E presa per mano Lucia me la trascinai alle casse, seguita da Taro carico delle mie borse di shopping folle.

 

 

"Sto bene? Sono a posto? I capelli?"

"Sì, sì, sei a posto! Ma io? Ho qualcosa messa male?"

"ragazze, siete entrambe bellissime, non fatevi paranoie".

Taro come sempre ci stava rassicurando... inutilmente. Così suonò lui per noi il campanello del bancone dell'hotel. Quando ci dissero quale fosse la suite (perché gli A9 stavano in una suite), prendemmo l'ascensore e salimmo. Davanti a quella porta con la targhetta dorata e il numero 201 inciso, mi bloccai. Tutta la mia allegria, i miei fremiti, scomparvero. Rimasero solo il terrore e l'imbarazzo. Lucia era nella mia stessa situazione.

"Ho capito, busso io" disse rassegnato Taro.

Dopo che ebbe bussato, la porta si aprì e comparve sulla soglia Saga. Per la precisione, era mezzo nudo, coperto solo da un asciugamano e con un altro intorno al collo per asciugare i capelli.

"Ragazze! Siete venute! Bene! Entrate, entrate!" ci disse allegro.

Io e Lucia eravamo come congelate. Anzi, surgelate.

"Oh..." fece allora Saga capendo tutto. "siete incantate dalla visione... e non avete visto niente..." e portò le mani all'asciugamano in vita.

"La prossima volta..." disse Taro spingendoci nella suite, sorpassando Saga. (ammetto che però aveva un fisico mozzafiatante! ndMe)(concordo in pieno!!!! ndLucia)

Nella suite ci vennero incontro anche gli altri Alice. In breve tempo, non so neanche come, mi trovai tra le braccia di Nao stretta in un abbraccio, Lucia idem ma tra le braccia di Shou. Tora e Hiroto salutarono normalmente: da civili.

"Siete venute presto!" disse Nao.

"Sì, bè... non riuscivano a starvi lontane..." disse Taro.

"Ma davvero? Vi sono mancato, eh?" si intromise Saga.

"Sentite, abbiamo ordinato una pizza mega per cena. Vi unite a noi?" propose Hiroto.

Come per incanto mi sbloccai.

"Pizzaaaaaaaaaaaaaaaaaaa??? Sìììììììììììììììììììììì!!!"

"Evviva, qualcuno che adora il cibo come me!!" esultò Nao.

Di lì a breve, mi ero già seduta sul gigantesco divano a mangiare quella deliziosa pizza margherita fumante.

"Che ingordi!..." commentò un po' schifato Tora.

"Buooooooooona!!" urlai.

Gli altri riuscirono a mangiare una fetta per miracolo. L'ultima fetta volevo assolutamente mangiarla io ma quando allungai la mano sopra la mia ce n'era un'altra.

"Oh, scusa, la vuoi tu?" chiese Nao.

"Ma no, se tu..." dissi io.

"ragazzi... dividetela, no?" ci disse Shou.

"Sì! Fate come gli innamorati che uno mangia da uno parte e l'altro dall'altra così poi vi date un bel bacino!" propose Saga ridendo maliziosamente.

Non dire chi era più rosso, se io o Nao. Tutti gli altri risero a crepapelle e noi lì, che non sapevano se cedere o no l'ultima fetta di pizza. La cosa si risolse grazie a Tora.

"Mentre voi decidete, la mangio io!"

E giù con altre risate.

La serata la passammo su divano, poltrone e cuscini a guardare la TV. Mi veniva sempre da pensare: "Meno male che io e Lucia impariamo in fretta il giapponese!". Lucia si ritrovò di nuovo tra Taro e Shou, io vicina a Nao e Saga e Hiroto e Tora tranquilli per i fatti loro. Nao, ogni qualvolta che poteva, mi si avvicinava di mezzo centimetro. Taro sembrava imitarlo accostandosi a Lucia, anche se Shou non si dava per vinto. Ad un certo punto, partì un piccolo telegiornale.

"...e ora parliamo di musica: gli Alice Nine sono stati visti in compagnia di due ragazze. Secondo i nostri inviati si trattano di due italiane che hanno avuto la fortuna di essere state scelte dagli stessi A9 per passare con loro i concerti di Tokyo che concluderanno il tour della band. I Gazette, invece,..."

Mentre davano quella notizia, noi restammo tutti letteralmente a bocca aperta! Ci avevano visti!!

"Uffa... che rottura i media..." sbuffò Tora.

"A chi lo dici! Insomma adesso chissà per chi ci prenderanno a noi due!" disse Lucia-

"Bè, non potete mica nascondervi! Vi abbiamo scelte perciò starete con noi!" disse Saga convinto.

"Ma sì, facciamo scandalo!" esclamò divertito Hiroto.

"Ora non esageriamo... -_-'''" dicemmo io e Lucia all'unisono.

"Ragazzi, chiaritemi un dubbio..." dissi poi io "...io, Lucia e Taro dove dormiamo stanotte???"

"Come dove? Qui, no?" mi rispose Saga.

"Sì, ma... su che cosa credo intendesse Ale..." aggiunse Lucia.

"Oh, piccola, io ti faccio dormire anche su di me se vuoi" disse Saga leccandosi le labbra.

"Bè, potreste dormire qui sul divano e sulle poltrone. il divano diventa letto e le poltrone sono regolabili. Non dimenticate che siamo in una suite in un hotel a 5 stelle!" rispose decentemente Hiroto.

"Ok! Io prendo il divano!!!" schizzai in piedi.

"Come vuoi, Ale!" rise Lucia.

"Allora, visto che è tardi, è meglio che andiamo tutti a dormire. Domani cominceremo presto..." disse Shou alzandosi e sbadigliando.

"Cosa farete domani?" chiesi curiosa.

"Lo vedrete coi vostri occhi! Avete vinto, perciò passerete con noi le intere giornate dei concerti con noi" mi rispose Shou.

"Ok!! Allora, buonanotte!"

Ci salutammo con dei bacetti sulle guance come se ci conoscessimo da sempre. Quando dovetti salutare Nao, esitai un momento ma lui avanzò e ci demmo un abbraccio e il bacio in guancia. Io, personalmente, fui più veloce del fulmine, imbarazzata com'ero. Invece Lucia fece durare il suo abbraccio con Shou più del dovuto.

"Meno male che sei tu quella timida..." le dissi sottovoce quando i ragazzi andarono nelle loro stanze.

"Lo hai detto te di approfittarne, io seguo il tuo esempio... ho visto le occhiate che vi mandate te e Nao! ^_^!"

"E tu, allora? Sempre vicino a Shou sei!"

E poi scoppiammo a ridere.

"Poverine..." commentò Taro mettendosi una mano sulla faccia esasperato.

 

 

Quella notte dovemmo dormire vestite. Non che sia scomodo, però... è più bello indossare il pigiama che ti fa sentire più fresco! Comunque, chissà perché, quella notte mi svegliai. Strano, ho il sonno pesante solitamente. Mi misi seduta e vidi una piccola luce nella zona bar della suite. Allora mi alzai per vedere chi fosse degli altri.

"Cavoli! Ho rovesciato tutto!" esclamò la persona, inginocchiata a terra.

Aveva rovesciato del succo di frutta e stava pulendo. Ecco che cosa mi aveva svegliata, pensai.

"aspetta, ti do una mano" e mi chinai anche io.

Alzai lo sguardo e vidi che il rovesciatore di succo era Nao!!

"N-Nao... s-sei tu!"

"Eheh... già... il solito imbranato! >.< !"

"Lascia stare, dai, pulisco io" mi offrii.

"Grazie Ale..."

Il mio nome sembrava così angelico detto da lui...

"Ma tu che fai sveglia?"

"Mah... forse il tuo baccano c'entra qualcosa?" dissi io ironica.

"Hai ragione, scusa! XD!"

"Non fa nulla... io torno sul divano" e me ne andai lasciandolo col suo succo di frutta.

Ma dopo essermi coricata sentii i suoi passi fare il giro del divano."Ti... ti dispiace se... mi metto qui con te a dormire?" mi domandò.

Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaa??? Nao voleva dormire con me???

"N-no... vieni pure..."

Lui allora salì e si distese a fianco a me. Solo sfiorandoci, mi resi conto ora che era a petto nudo, in boxer.

"Oh mamma... sto per avere un esaurimento, lo sento..." pensai.

Ero di nuovo surgelata. Rigida come il baccalà nel congelatore di casa mia.

"Buonanotte Alessia" disse Nao.

Lo sentii avvicinarsi a me. Anche se avevo i vestiti, sentivo la sua pelle che prendeva contatto con il tessuto. Poi, fu un attimo... le sue labbra si poggiarono  sulle mie in un bacio leggero che durò poco e niente. Arrivai addirittura a credere di essermelo sognato quel piccolo ma dolce bacio. fatto questo, lui si voltò e si addormentò. Io feci lo stesso poco dopo, ripensando a quel tocco leggero...

 

 

Ora vi racconto quello che invece accadde a Lucia (lo so perché me l'ha raccontato lei, ovviamente!). Lucia si svegliò durante la notte per il troppo caldo. Decise allora di uscire sulla terrazzina della suite per prendere una boccata d'aria. Anche lì il panorama non era niente male.

"Non sono l'unico, vedo, a soffrire il caldo" si sentì una voce alle spalle di Lucia.

Lucia si voltò di scatto trovandosi di fronte Shou.

"Shou! Che ci fai sveglio?"

"Potrei farti la stessa domanda" ribatté lui sorridendo.

"Che bello quando sorride..." pensò Lucia.

Rendendosi conto della faccia da ebete che probabilmente aveva assunto, Lucia si voltò di nuovo verso la città.

"Allora... che ve ne pare di queste giornate assieme a noi?" le chiese Shou avvicinandosi alla ringhiera del balcone.

"Sono quello che io e Alessia abbiamo sempre sognato! Ancora non ci sembra vero... non solo siamo in Giappone, una nazione che adoriamo, ma siamo in compagnia di una guida fantastica e del nostro gruppo preferito! E' tutto così... magico!!"

"Ma... da quanto conoscete quel Taro?"  chiese Shou un po' corrucciato.

"Da quando siamo arrivate qui in Giappone! E' un amore di ragazzo! Ci ha portate a vedere la torre d'osservazione, il tempietto sul monte Fuji e al vostro concerto! Non tutte le guide lo farebbero..."

"E vi segue dappertutto, anche qui..."

"Bè, siamo sotto la sua responsabilità... deve per forza starci dietro... vi da fastidio?"

"No, no... ma in fondo può anche non preoccuparsi, siete maggiorenni!"

"Io non potrei fare a meno di lui!" dicendolo Lucia aveva nello sguardo una decisione che bloccò le domande di Shou.

"Non mi dire che sei geloso...!"

"Ma va! Con la mia fama posso avere tutte le ragazze che voglio!" disse Shou, distogliendo gli occhi da Lucia.

"Oh sì, certo... e com'è che sei solo?"

"Che cosa ti fa pensare che io sia solo?"

"Bè, se avessi avuto una ragazza non avreste fatto la selezione e comunque non ci avreste fatto passare altre giornate con voi fuori dai concerti. E ora, poi, sei qui con me"

"Esatto, sono qui con te... il resto non conta"

"C-come?"

"Il resto non conta... Lucia..."

Shou si avvicinava lentamente al volto di Lucia.

"Scusa ma... ho sonno, torno a dormire...!" e Lucia si dileguò nella siute.

Shou, rimasto solo sulla terrazza, restò per un po' a fissare il buoi all'interno, poi si girò e prese a guardare il cielo stellato.

 

 

"Su, su, ragazze!! E' ora!!!"

Hiroto entrò nella suite con un carrello stracolmo di biscotti, brioches e latte, urlando come un matto.

"Evviva!! Colazione all'europea!!!" esultò Nao quando uscì dalla sua stanza. Era ancora in boxer.

Lucia mi lanciò un'occhiata eloquente, guadagnandosi da parte mia una gomitata. (dopo che non mi uscì più il sangue dal naso nel fissare Nao).

"Bene, per prima cosa, mi ha detto il nostro manager, faremo qualche piccola intervista, poi ci recheremo alla redazione di Tokyo Radio per una diretta e dopo pranzo firmeremo gli album e faremo autografi al Mega Shopping" elencò Shou.

"Wow, il Mega Shopping! Ci siamo andate qualche giorno fa per prendere i vestiti per venire qui!" esclamai.

"Ah-ah! Vi siete fatte belle per noi, eh?" Saga iniziava già di prima mattina.

2Allora muoviamoci! Noi dobbiamo venire con voi!" disse Lucia, finendo i biscotti e iniziando a bere il latte.

Così finimmo la colazione. nao mi fissava continuamente però per tutta la giornata non accennò alla sera prima... . Tra Shou e Lucia sembrava tutto ok, come sempre. Ancora non sapevo cos'era successo tra loro. Quando i ragazzi si furono vestiti (un po' mi dispiacque vedere Nao di nuovo coperto... ç_ç) partimmo alla volta degli uffici dove si sarebbero svolte le interviste. Che bella quella limousine!!! io e Lucia sembravamo due bambinette al parco giochi!

"Ragazze, state calme! ^_^''' " ci disse Hiroto.

"La follia non ha limiti... U_U''' " commentò Tora.

 

 

"Cominciamo con la video.intervista!" esclamò la presentatrice.

"Wow, è una video intervista??? +_+ belloooooooooooooooooooo!" dicemmo in coro io e Lucia.

"Sssssshhhhhhhhh!!" ci zittirono gli altri.

Per tutta l'intervista sul loro nuovo album, gli Alice risero alla telecamera dicendo anche cosa facevano durante la creazione del disco.

"...e poi Saga ha preso la chitarra di Hiroto e ha cominciato a strimpellare dicendo: Yeah, abbiamo finito l'album! su una sedia. Infatti poi è caduto!" raccontò Shou.

Gli altri scoppiarono a ridere.

"Eheheh, ci è mancato poco che la rompevo!" disse Saga ridacchiando.

"Già, era la mia preferita!" aggiunse Hiroto.

A guardarli fuori campo, mi divertivo un mondo. Nao era sciolto e, come aveva fatto in un video su YouTube che avevamo visto io e Lucia, quando gli hanno chiesto di dire qualcosa, lui è andato davanti alla telecamera e...

"...Number Six!" e ha cominciato a cantare quella canzone.

poi è toccato a Saga, che come Nao ripeté una cavolata di quello stesso video: davanti alla telecamera si mise a fare facce strane, ad ammirarsi, e dietro Nao che rideva! Che carino Nao... era naturale...: un pazzoide dal fascino sexy proprio del j-rock. Una sola faccia facevo: :Q_____________ sbaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaavvvvv!!!

Finite le interviste, andammo nelle sale di registrazione di Tokyo Radio, la radio più famosa del Giappone.

 

 

"Ben tornati a Tokyo Radio, amici ascoltatori! Chi vi parla e Kairi Ishikawa! Ma non sono sola, oggi sono accompagnata da uno dei gruppi j-rock più famosi e ascoltati da voi che seguite la nostra radio! Sto parlando dei mitici e bravissimi... Alice Nine!!!"

Una sigla accolse la band, che al microfono salutò il pubblico in ascolto.

"Ciao a tutti!!!" urlò Saga.

"Vedo che siamo allegri!" osservò Kairi.

"Saga è sempre così, dovreste saperlo!" disse Hiroto ridendo.

"Dovreste vederlo quando gira nudo per casa!" aggiunse Nao.

"Bene, cominciamo con le domande!" disse Kairi dopo una risata generale.- "Dunque, come è stato il vostro tour tutto nazionale?"

"Magnifico! Tutti i concerti sold out, un vero successo! Ci terrei a ringraziare tutti quelli che ci sono venuti a vedere; grazie!" rispose Shou.

"E l'ultima tappa qui a Tokyo?" continuò Kairi.

"Il primo concerto è stato perfetto! Due ragazze selezionate personalmente da noi passeranno anche i prossimi in nostra compagnia, inoltre quello della prossima settimana è l'ultimo del tour".

"Ah sì? E come si chiamano queste ragazze?" chiese ancora Kairi.

"Alessia e Lucia, sono turiste italiane. Ascoltano molto il j-rock, conoscono anche altri nostri colleghi come i Gazette e Miyavi e molti altri. Ma ovviamente, siamo noi i favoriti!"

"E che ci dite d'altro? Vi trovate bene con loro?"

"Bè... io sì, sono simpatiche" Shou arrossì un po' a quella domanda.

"E voi altri cosa ne pensate?"

"Sono d'accordo con Shou!" rispose Nao con la sua faccina dolce.

"Concordiamo" dissero Hiroto e Tora.

"Sono meravigliose!!! Spiritose, allegre e soprattutto carine!" disse Saga (-_-''' ndMe&Lucia)

"Non è successo niente vero?" chiese maliziosa la cronista.

"Non ancora, ma io ho qualche progettino... +_+" disse Saga on gli occhi che brillavano.

"No, non è successo nulla, siamo solo amici..." dissero Shou e gli altri. "Siamo troppo occupati con il lavoro per innamorarci..."

Io e Lucia eravamo a bocca aperta. Troppo lavoro??? Ma se avevano trascorso con noi tutte le scampagnate che avevano fatto fino a quel giorno?

"ragazze, non vorranno, far saper i fatti loro... non preoccupatevi..." ci rassicurò Taro.

"Già, hai ragione,,, però dopo per sicurezza io glielo chedo" dissi io.

"cosa vuoi chiedergli? O_o" chiese Lucia.

"Se è vero che non hanno il tempo di innamorarsi!" poi aggiunsi sottovoce:" Dobbiamo sapere se abbiamo campo libero e se erano solo flirt, capisci?"

"No, non capisco! Insomma, loro sono rockstar! come possono innamorarsi di noi?!?"

"E il bacio che mi ha dato No? Sempre un bacio era, anche se veloce! E anche Shou ci ha provato con te, ma tu sei scappata!"

"cosa avrei dovuto fare?!"

"Farti baciare!! Quando ti ricapita?"

Mentre noi confabulavamo, Taro cercava di origliare ma senza successo.

"Uffa... perché sono sempre all'oscuro di tutto? T_T"

"Ehi, hanno finito!" esclamai all'improvviso vedendoli uscire.

Senza esitare andai verso di loro e trascinai Shou e Nao in disparte, con Lucia al mio seguito.

"Spiegateci che cosa intendevate con 'siamo troppo occupati per innamorarci'!" dissi io.

"Quello che abbiamo detto..." disse Shou indifferente.

"Non prendermi in giro! Non sareste stati con noi altrimenti!"

"ma mica siete le nostre ragazza..." continuò Shou.

Noi eravamo allibite. Ci avevano solo illuse.

"dobbiamo andare al Mega Shopping" disse Nao.

 I due ci oltrepassarono e andarono dagli altri. Taro si affiancò a noi e cercò di tirarci su.

"Noi torniamo al nostro hotel" decidemmo io e Lucia.

"Ok, ci vediamo stasera al concerto" dissero solo gli altri.

Io e Lucia eravamo infuriate e allo stesso tempo disperate.

"Perché ci avranno trattate così?..." si chiedeva Lucia.

"Non lo so... so solo che sono stati dei falsi! Sono dei montati che credono di poter aver tutto solo perché sono famosi!" dissi io infervorata.

"Oh, dai, ora non esagerate, ragazze" diceva Taro.

"Taro non cercare di rincuorarci perché è inutile..." gli disse Lucia tristissima.

"Io non ci sto a vedervi cos'! Sapete che vi dico? Adesso andiamo a farci una passeggiata, pranziamo e poi vi offro un mega gelato! Lo zucchero può essere meglio di mille parole! E non accetto rifiuti!"

"Che dolce sei!" dissi io incantata.

Io e Lucia lo abbracciammo e tutti e tre uscimmo.

 

 

Dopo il gelatone, ci sentivamo un po' meglio, così tornammo in stanza e ad una certa ora iniziammo a prepararci per fare cena e dirigerci al concerto. Dopotutto avevamo pagato tanto quei biglietti, sarebbero stati sprecati. una mezz'ora prima di cena mi suillò il cellulare. Lessi il numero: era Nao e mi stava chiamando.

"Chi è?" mi chiese con falso interesse Lucia.

"E'... è Nao!"

"Cosa???"

"Sì! Oddio, cosa faccio? Rispondo?"

"Non lo so... dopo quello che ci hanno detto..."

"Bè, così gli faccio il discorsetto!" e senza indugiare oltre risposi alla chiamata.

"Alessia?"

"Sì...?"

"Volevo dirti che tu e Lucia dovete scendere nella sala da pranzo"

"Perché E' ancora presto e poi io e te dobbiamo fare un discorso!"

"Non servirà se scendete adesso!"

"Per farci prendere in giro ancora di più? No, grazie"

"Quanto sei testarda! E va bene, verremo su noi e vi porteremo giù con la forza!"

"Ehi, no! Aspetta! No, no, no..." ma aveva già riattaccato.

"Che succede?"

"Lucia, stanno venendo qui! Vogliono costringerci a scendere!"

"Che vengano! Ci sono io a proteggervi!" disse Taro con i pugni serrati.

"No, Taro, sei un tesoro ma... Ale, seguiamoli" disse Lucia calma.

"Ma che dici?!"

"Dico che dobbiamo ascoltarli. Facciamo questa prova..." mi pregò la mia amica.

"Uff... e va bene" acconsentii.

In quel momento si sentì bussare alla porta.

"Sono loro" dissi.

Andai ad aprire e di fronte a me si parò Nao, vestito probabilmente per il concerto.

"S-siete venuti su così?" chiesi perplessa.

"No, eravamo coperti ma qui non corriamo rischi" disse Shou che comparve da dietro Nao.

"Forza, scendete con noi" intimò Nao.

Così io, Lucia e Taro li seguimmo nell'ascensore fino alla sala da pranzo. Nell'ascensore nessuno parlò, c'era troppa tensione. Arrivati finalmente al piano terra, Nao e Shou ci condussero all'entrata della sala.

"Ma prima dobbiamo coprirvi gli occhi!" disse Nao sorridendo.

"Eh no, caro mio!" mi rifiutai.

Lucia mi assestò una gomitata sul fianco.

"Assecondiamoli... ti ricordi?" mi disse stringendo i denti.

Sbuffando, mi feci coprire gli occhi da Nao e Lucia da Shou. Sentire le morbide mani di Nao suk mio viso mi fece salire un brivido sulla schiena.

"Ecco ragazze! Guardate un po'!"

Scoprirono i nostri occhi e trovammo una tavolata tutta apparecchiata con vassoi pieni di cibo e già seduti Tora, Hiroto e Saga.

"E questo che significa?" chiesi sbalordita.

"E' una specie di festa!" disse Hiroto.

"Già... per voi" aggiunse Tora.

"Ma... perché?" chiese ancora Lucia stupefatta.

"Così! Per ringraziarvi dei bei momenti passati e come augurio di viverne altri tutti insieme!" rispose Saga.

"Vi piace?" mi chiese Nao.

Io mi voltai verso di lui.

"E' la cosa più carina che abbiano mai fatto per noi!" gli risposi.

Tutti eravamo contenti. E Taro ammise di aver partecipato all'idea.

"Ma non sapevo come vi avrebbero portate qui e non conoscevo tutta la messinscena" ci disse.

Si guadagnò due abbracci calorosi e due baci sulle guance contemporaneamente.

"anch'io, anch'io!!" saltò in piedi Saga.

Così passammo in rassegna tutti donando baci e abbracci.

"E ora... mangiamo!!!" esclamò Nao con faccia affamata.

Ci sedemmo e mangiammo felici. io ero vicina a Nao.

"Allora... stamattina era tutta una commedia?" gli chiesi.

"Sicuro! Noi possiamo benissimo innamorarci! E forse qualcuno di già lo è..."

"E chi è???" chiesi diventando improvvisamente rossa.

"Non te lo dico certo ora! Forse dopo il concerto..."

"Uffa... che cattivo!" e misi il broncio.

Nao rise alla mia reazione e mi fece una promessa.

"Ti prometto che te lo dirò" e mi porse il mignolo.

Io lo strinsi col mio e poi ridemmo, sentendoci bambini dell'asilo.

Lucia, che aveva sentito tutto, aveva avuto conferma anche da Shou, che però fece anche lui il prezioso.

Taro non era del tutto sereno. Mentre parlavamo di quelle cose guardava me e Lucia che morivamo di curiosità e Shou e Nao fare gli ambigui.

"Forse, ormai, è troppo tardi..." aveva pensato.

Ma noialtri proseguimmo la cena allegri, aspettando il momento di andar via per il tanto atteso secondo concerto di Tokyo.

 

 

 

Ecco l'ottavo cappy, Lucia!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono contenta che sei riuscita a trovarlo dopo il mio giochetto! Era una cavolata lo so, ma così ti tenevo sulle spine ed eri più motivata! bè, immagino che ti sia piaciuto, no? Tutto questo per farti i migliori auguri di compleanno che potessi farti! Sei grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ringrazio anche a ginevra che l'ha messa tra i preferiti e con la quale presto scriverò una roundrobin!!!!!!

Auguri ancora Lucia!!!!!!! TV1KDB baci!!!!!!!!!!!!!!!               By Lunastorta94

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Cap. 9: Passi avanti ***


ed ecco il capitolo nove senza ke abbiate aspettato trpp

ed ecco il capitolo nove senza ke abbiate aspettato trpp! bè... nn ci può essere una premessa per un capitolo così quindi... vi lascio leggere e basta!

 

Cap. 9: Passi avanti

"Grazie a tutti!!! Ci vediamo al prossimo e ultimo concerto!!!" urlò Shou al microfono sulle ultime note di 'Jewels'.

La folla urlò più forte che mai. La band si allineò e si inchinò accompagnata dagli scroscianti appalusi.

"Siete stati grandiosi!!" dissi io quando rientrarono nel backstage.

Io e Lucia li avevamo guardati dai nostri 'posti d'onore' e poi, sull'ultima canzone eravamo andate dietro le quinte ad attenderli.

"Grazie!" risposero loro in coro.

"Davvero strepitosi!" aggiunse Lucia.

"Già, complimenti" disse anche Taro.

"Grazie del sostegno, ragazze! E anche a te, Taro..." ci rispose Shou.

"E adesso?" chiesi.

"Se ci fate cambiare, vi  portiamo a bere qualcosa" propose Hiroto.

"Perché no? Non male fare i nottambuli!" esclamai contenta.

"Già, anche perché tanto in qualsiasi caso tu dormiresti fino a tardi! >_>" commentò Lucia sorridendo.

"Ma perché sottolinei sempre i miei difetti? T_T"

Così aspettammo che i ragazzi mettessero abiti più comodi e ci caricarono in limousine.

"Devo dire la verità... mi manca la tua spider, Taro" confessò Lucia alla nostra guida.

"Domani andiamo a fare un giro, allora, ok?" le sorrise lui.

"Sì! ^////^ !"

 

 

"Bene, si scende!" annunciò Shou.

Io e Lucia non credevamo ai nostri occhi. Il locale in cui ci avevano portate era grandissimo. Era pieno di luci al neon colorate e dentro sembrava una discoteca più che un bar.

"Questo è il 'punto di ritrovo' per le celebrità" ci spiegarono gli Alice.

Io e Lucia leggemmo l'insegna luminosa: Celebrity Bar. Il nome era già un programma.

"Allora? Vogliamo entrare o stare qui a fare le belle statuine?" ci disse Tora.

Affascinate, io e Lucia entrammo là dentro. Quanti riflettori! C'era anche una di quelle palle di vetro psichedeliche che girano e proiettano la luce! Più in là il bancone dove servivano le bibite, il tavolo del buffet e un po' in tutto il bar dei tavolini con pouf per sedersi. Al centro spaziava una pista da ballo.

"Ovviamente oltre a cantanti. attori, modelle eccetera, ci sono persone di una certa rilevanza: manager, consulenti, registi... insomma gente che conta o comunque che ha soldi" mi disse Nao.

"A volte le band che vengono qui suonano i loro pezzi per far ballare gli ospiti" aggiunse Saga.

"Sì, ma abbiamo appena avuto un concerto... cerchiamo di starcene tranquilli..." sospirò Tora.

Gli Alice parlavano ma io e Lucia eravamo intente ad osservare chi c'era nel locale.

"Ehi, Ale!! Guarda laggiù!!!" mi indicò Lucia.

Guardi la direzione che mi aveva indicato. Seduti ad un tavolino c'erano i Gazette al completo!

"Aaaaaaaaaaaaaah!! Ma sono i Gazette!!" esclamai emozionata.

"Sìììììììììììì!!! Andiamo a chiedergli l'autografo?" mi chiese Lucia.

"Ma io mi vergogno! O/////o"

Gli Alice Nine si accorsero delle nostre distrazioni.

"Ma moi che parliamo a fare? -_-''' " disse Saga sconsolato.

"Ehi, volete che vi presentiamo?" si offrì Nao.

"Magari!!" accettai entusiasta.

"Ma non ti vergognavi, tu?"

"Oh, Lucia! Con Nao che mi... ehm, volevo dire... ci sta vicino, non ho più paura!" dissi, correggendomi, sperando che Nao non avesse sentito.

Lui sorrise, ci offrì le braccia e ci portò a braccetto verso i Gazette.

"Ehi, Nao! E' da un po' che non ci si vede!" esclamò Aoi vedendolo arrivare.

"E queste ragazze chi sono?" chiese Reita, squadrandoci e quasi mangiandoci con gli occhi.

"Si vede che guardi solo gli anime!" Sono le ragazze che hanno selezionato loro al primo concerto! Vi ho viste al telegiornale..." disse Uruha.

Uruha ci aveva riconosciute... +_+ (mi stupì però che guardasse il telegiornale... ha la faccina innocente, non sembra il tipo! E poi dove lo trova il tempo???)

"Eh già! Ci hanno sorpresi, quella volta! ^^''' " rise Nao. "Comunque, vorrebbero farvi una richiesta"

Nao mi spinse un po' avanti e con Lucia, unendo spezzoni di frasi, fecimo la nostra richiesta.

"Ehm... noi..."

"... ci chiamiamo Lucia e Alessia..."

"... vorremmo che..."

"... ci piacerebbe che..."

"... ci faceste un autografo!" concludemmo alla fine insieme porgendo i nostri blocchetti a testa bassa, imbarazzatissime.

Temevamo un rifiuto, invece...

"Lo faremo più che volentieri!" sorrise Uruha.

Prese i block notes e li firmò, facendoli passare agli latri. Kai li ricevette per ultimo e scrisse da parte di tutti una piccola dedica.

Ad Alessia e Lucia

con simpatia e piacere

                          The Gazette

Non potevamo desiderare niente di meglio!

"Contente?" ci chiese Nao dopo che ci allontanammo dai Gazette (li abbiamo salutati baciandoli in guanncia!! :D !!)

"Felici!" risposi io.

"Grazie mille Nao!" ringraziò Lucia.

Raggiungemmo gli altri che intanto avevano preso un tavolo.

"Dove siete andate?" chiese Taro.

"Abbiamo gli autografi dei Gazette! Con tanto di dedica!" dissi sprizzando gioia da tutti i pori.

"Uruha... :Q__________ Aoi... :Q________ " balbettava Lucia sognante.

Ordinammo dei drink, non troppo alcolici, e ci sedemmo su quei comodi pouf. Quando arrivarono, Saga alzò il suo bicchiere.

"Brindiamo!" disse.

"A che cosa?" chiesi.

"Un po' a tutto!" rispose semplicemente lui.

"A noi otto e hai momenti che stiamo vivendo!" disse Hiroto.

"Non dimentichiamo i vostri concerti!" aggiunse Lucia.

"Alla salute!!!" esclamammo tutti insieme facendo cozzare i bicchieri.

Chiacchierammo un po' lì seduti mentre sorseggiavamo i drink. Meno male che mio padre mi ha insegnato a reggere l'alcol! Altrimenti, col senno di poi, avrei pensato che quello che sarebbe successo fosse frutto dell'immaginazione. Invece avvenne davvero.. Nao, all'improvviso, si alzò e si mise come un palo vicino a me a fissarmi.

"Nao... che fai lì in piedi?" gli chiesi perplessa.

Lui, per tutta risposta, mi tese una mano.

"Ti va di... fare quattro salti?" mi propose.

"... Ma sì, dai!" risposi sorridendo.

Presi la sua mano e ci dirigemmo insieme verso la pista già piena di gente. La musica era col volume a palla e io e Nao iniziammo a ballare.

"Nao-pon non perde tempo..." commentò eloquente Tora.

Ma vedendo che il diretto interessato non afferrava, assestò un calcio sotto il tavolo.

"Ahi, Tora! Ma che ti prende?" imprecoò Saga.

"Oh, scusa, gamba sbagliata!"

Tora riprovò.

"Ahia che dolore! Tora, che diavolo fai?" schizzò Hiroto.

"Scusa, sbagliato di nuovo"

Finalmente il calcio arrivò alla persona giusta.

"Ehi, che fai?!" esclamò Shou.

2Muoviti..." disse Tora a denti stretti.

Shou non capì subito ma si voltò verso Lucia e ci arrivò.

"Oh, adesso è chiaro!... cioè, intendevo..." Shou s'impappinò.

Lucia lo guardava e attendeva.

Io dalla pista, vedevo tutto e ridevo come una matta con Nao.

"... Vieni anche te... a ballare?" chiese finalmente Shou.

lucia non aspettava altro.

"Ce ne hai messo di tempo! Con piacere!"

Così anche loro ci raggiunsero.

"Ha capito, finalmente! Uff, che fatica..." sospirò di nuovo Tora.

"Già...! Shou era diventato improvvisamente imbranato!" rise Saga.

Sulla pista ci stavamo divertendo tanto. Nao mi faceva fare giravolte e faceva lo scemo. Vicino a noi, Lucia e Shou che quasi si mangiavano con gli occhi e scherzavano con noi. Sovrastando la musica altissima, Lucia mi urlò qualcosa.

"Ale! Io mi sento addosso gli occhi di Taro. Dimmi che è solo una sensazione!"

Io guardai Taro. Effettivamente, stava fissando un punto dalla nostra parte.

"Ma no...  starà..." mi guardai intorno "starà guardando quella là" le indicai una dietro di noi.

"Se lo dici tu..."

Trascorremmo la serata tra la pista e il tavolo. Intanto, per passare il tempo, Saga, Tora e Hiroto facevano scommesse.

"Scommetto 100 yen che quella lì ti da un ceffone appena ci provi!" disse Tora a Saga.

"Ok, accetto"

Saga si alzò, andò dalla tipa in questione e dopo 2 minuti torno con un biglietto.

"Mi ha dato il suo numero di cellulare! Sgancia, amico!" disse vittorioso Saga.

E Tora dovette dargli 100 yen, sotto le nostre risate.

"Ragazze, state da noi anche stanotte?" ci chiese Hiroto.

"Ehm... non lo so..." cominciai io.

"E dai! Venite, su!" mi pregò Nao.

Fece gli occhioni dolci. Io non ci resistetti e così, con Lucia, accettai.

"Allora, andiamo. Ho voglia di tranquillità..." disse Tora.

Così uscimmo dal Celebrity Bar (non prima di aver salutato di nuovo con la mano i Gazette! XD!)

------------------------------------------------------------------------------------PUBBLICITA'

PICCOLA RICETTA:

COME AVERE UNA NOTTE DA FAVOLA

INGREDIENTI:

- 1 ragazzo (possibilmente figo!);                      - te stessa;

- una camera da letto (con il letto!)                   - taaaaaaanto amore X3

- taaaaaaaaaaanta voglia... >_>                       - taaaaaaaaanta passione °ççç°

Mescolate gli ingredienti in modo omogeneo e otterrete la vostra notte da favola in modo facile e veloce! Felicità infinita garantita!

Guardate cosa è successo a me...                            

------------------------------------------------------------------------------------FINE PUBBLICITA'

Eravamo tornati nella suite degli A9  e ci eravamo piazzati strategicamente per la suite:

Nao ---> su una poltrona;                                 Lucia ---> sul divano;

Io ---> sopra Nao;                                          Shou ---> a fianco a Lucia, rossissimo;

Saga ---> sbragato sull'altra poltrona;                  Hiroto ---> al banco per mangiare con dei biscotti;

Tora ---> vedere Hiroto;                                   Taro ---> in disparte, in piedi, vicino al divano.

Io, come ho detto ero sopra Nao. Lui l'aveva voluto.

"Vieni, non c'è problema!" aveva detto.

Io ero inizialmente rigida come un bastone ma... lui aveva cominciato a giocare con i miei capelli. Io allora giocai con la sua collana. Dopo poco, io ero appoggiata al suo petto e lui mi accarezzava la testa. Ero in estasi... le Hawaii erano l'Inferno in confronto! Shou aveva messo un braccio attorno alle spalle di Lucia. Lei (con suo stupore dato che lei non era così spontanea di solito) gli prese una mano. Ad un tratto, Nao mi chiese di alzarmi.

"Perché?"

"Tu alzati"

Quando fui in piedi, lui mi prese per le spalle e mi portò verso una porta.

"Ragazzi, mostro ad Alessia la stanza di Hiroto e Tora. Facciamole dormire lì per stanotte" avvisò Nao.

"E noi dove dormiamo?" chiese Hiroto.

"Qui sul divano e le poltrone come hanno fatto loro l'altra volta! A dopo!" rispose Nao spingendomi dentro l'altra stanza.

Ora eravamo soli. Nao chiuse la porta e poi tenne la testa china.

"Mmmmh... bella stanza!" commentai guardandomi in giro.

"Alessia..."

"Sì?"

"Ehm... ecco, io... è tanto che voglio dirti una cosa..."

"Coraggio allora! Spara!"

Io non capivo il motivo di quell'imbarazzo da parte sua.

"E'... è difficile da dire... io..."

Ad un certo punto si interruppe e alzò la faccia. Aveva assunto un'espressione determinata, anche se aveva le guance colorate di un delicato porpora.

"N-Nao..."

Lui mi fece morire le parole in gola. Mi prese per i fianchi, mi tirò a sé e mi baciò Al contrario del primo, che credevo anche di aver sognato, questo era un bacio carico di passione. Io contraccambiai, abbracciandolo e prolungando il bacio, aprendo la bocca e lasciando spazio alle nostre lingue. Quando ci staccammo per prendere fiato, Nao mi guardò negli occhi.

"Hai... hai capito?"

"Penso di sì..." risposi  con un sorriso.

Lui mi ribaciò, mi fece camminare all'indietro unita a lui finché toccai il letto. Compresi cos'altro voleva. Io avevo capito che, in un certo senso, mi amava. Io, ovviamente, non l'ho certo respinto! Con delicatezza, ci sdraiammo, proseguendo con baci e carezze. Che bello sentire le sue morbide labbra sulle mie, mettergli le mani tra i capelli, sentire le sue sul mio corpo e col naso percepire il suo profumo sul collo. Finché arrivò il momento fatidico.

"Ti... ti prego... è.. è la prima volta..." gli dissi un po' spaventata.

Lui mi posò un dito sulle labbra.

"Non preoccuparti... farò piano e se farà male smetterò" mi disse rassicurandomi.

Rimanemmo presto nudi e sentivo il contatto con il suo corpo con ogni mia cellula. I suoi baci mi facevano venire i brividi di piacere. La sua morbida pelle sfregare contro la mia. Poi... lui fu il più delicato possibile, facendomi sentire benissimo quando raggiungemmo il massimo.

"Nao.."

"Alessia... io... io ti amo..."

Fu la cosa più bella che mi disse. La mia non era felicità... era qualcosa che non si può descrivere con le semplici parole... .

 

 

"Ma cosa diamine stanno facendo quei due di là?" chiese Lucia dopo un po' che io e Nao eravamo assenti.

"Eheh... io lo so... non riesci proprio a immaginarlo?" disse Saga ridendo sotto i baffi.

"Non mi dirai che..." iniziò Lucia.

"Bingo...!"

Lucia, a sentirlo, provò un misto di sorpresa e allegria. Finalmente avevo raggiunto il mio sogno più grande e le gioiva per me.

"Che belloooooooooooooooooo!!!" saltò su dal divano applaudendo felice.

"Bah... io non ce lo vedo Nao a farlo..." disse Tora cinico.

Lucia però ora pensava ad altro. Si risedette sul divano vicino a Shou e pensava.

"Manco solo io... se Alessia ce l'ha fatta... posso anche io!"

Alzò gli occhi su Shou. Lui ricambiò lo sguardo, serio.

"Bè, noi andiamo nella tua stanza, Shou... vi lasciamo soli, eheh..." rise Saga guadagnandosi un pugno da Shou.

Alla fine Lucia era rimasta sul divano sola col vocalist.

"Che sonno... awwwwwwwnn..." disse lei sbadigliando.

"Vuoi... andare a letto?" chiese Shou.

"Uhmmm... no... voglio stare ancora un po' qui con te..." rispose lei appoggiandosi alla sua spalla. "Ma da quando sono così spontantea? O_O" pensò.

Shou l'avvolse con le braccia stringendola a sé.

"Sto bene con te, sai?" le disse.

"Anche io..."

Shou si provò ad avvicinare alle sue labbra ma Lucia, all'ultimo momento, con controvoglia, si ritrasse. Sentiva che qualcosa non andava, che ne suo cuore non c'era solo Shou ma anche qualcun altro. Ma chi?...

"Perché fuggi, Lucia?" gli chiese triste Shou.

"Perdonami Shou. Io non fuggo, anzi vorrei che... tra noi qualcosa succedesse e che questo momento durasse in eterno ma... sento che c'è anche qualcuno, ma non so chi, che se facessi questo... ferirei questa persona..."

"Ma non c'è nessuno a cui tu possa fare del male..." le disse Shou dolcemente.

"Scusa ma... devo prima chiarire questa sensazione. Puoi aspettare?" gli chiese Lucia.

"Se servirà a farti star meglio e a non aver paura di ferire altre persone... sì, aspetterò..."

"Oh, Shou... grazie!!!" e si abbracciarono stretti, lì sul divano.

Non tutti però erano andati nell'altra stanza... . Qualcuno, dalla terrazza, aveva assistito alla scena, nel buio della notte.

"Anche io ti aspetto, Lucia..."

 

 

 

mi piace proprio sto cappy!!!!!! sono fiera di me! in tutti i sensi! insomma, qui sono davvero fortunata!!!! e Lucia? chi sente di ferire??? mah... Lucia, spero che questo cappy ti sia piaciuto... mi chiedo come verranno le pagine del manga di questo cappy... muahahahahahahahahahaha a disengare la scena mia e di Nao, oddiuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!! ma sn sicura che ce la farai!!! tu sei un mito!!!!! ringrazio anke Sharim ke continua a seguire la storia!!!! ti informo ke sto copiando il cappy della nostra storia comune perciò preparati a riceverlo per e-mail! vi saluto, al prossimo cappy!!!!! baci by Lunastorta94

                                                                                  

                                                                                

 

 

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Capitolo 10
*** Cap. 10: I dubbi di Lucia ***


E proseguiamo con il viaggio di Alessia e Lucia in Giappone assieme agli Alice Nine e a Taro

E proseguiamo con il viaggio di Alessia e Lucia in Giappone assieme agli Alice Nine e a Taro. Cosa vedremo oggi???

 

 

Cap. 10: I dubbi di Lucia

Suite degli Alice Nine, ore 11,30. Io, Lucia e Taro ci svegliammo nella stanza di Tora e Hiroto. Per prima mi svegliai io e subito ripensai alla sera prima. Avevo fatto 'amore... e non con uno qualsiasi... ma con Nao! Era... era indescrivibile ciò che provavo. Probabilmente, dedussi, dopo il nostro 'tenero incontro' io ero così stanca che mi addormentai tra le sue braccia. Lui mi aveva pazientemente coperta con le lenzuola e se ne era andato per dire a Taro e Lucia che potevano entrare a dormire. Infatti, grazie a questi pensieri, mi resi conto di essere ancora nuda. E proprio in quel momento Taro si svegliò.

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!!!!!!" urlai coprendomi con il lenzuolo.

"Aaaaaah, scusa, non volevo!... i-io non lo sapevo!!" urlò anche lui per scusarsi. "Vai in bagno e vestiti!!"

Non me lo feci ripetere due volte. Afferrai i vestiti e corsi in bagno, con appresso il lenzuolo.

"Uff... T_T appena esce mi fa fuori..." sospirò Taro che già si preparava al peggio.

Con tutte quelle urla anche Lucia si svegliò.

"Ehi... ma che succede?..." chiese con aria assonnata.

"N-niente! Perché dovrebbe succedere qualcosa? E' tutto così tranquillo!" si agitò Taro.

"Ma io ho sentito urlare..." disse ancora Lucia, con tanto di sbadiglio mega.

"Ma che vai dicendo?! ^_^''' dormi ancora, forse?" continuava Taro che non sapeva più che cosa inventarsi.

"Bah... ormai sono sveglia..." e così Lucia si alzò e, con il suo pigiama con la foto gigante degli Alice ("caspita, questa dovevo ancora vederla!" aveva esclamato Tora vedendolo), venne in bagno anche lei.

Taro poté tirare finalmente un sospiro di sollievo come si deve. Quando uscii dal bagno pronta, arrossimmo entrambi ma un'occhiata fu abbastanza chiara da farci capire che quello che era successo dovevamo tenercelo per noi.

"Lucia, sbrigati che ho fame!" dissi bussando alla porta del bagno.

In realtà volevo uscire per vedere se gli Alice si erano svegliati sentendomi urlare ma da sola non ne avevo il coraggio, almeno in compagnia avrei evitato domande. Ma quando uscimmo nella suite non c'era nessuno. Girammo per un po' ma degli Alice neanche l'ombra.

"Ehi, guardate!" ci chiamò Lucia.

Io e Taro ci avvicinammo. Sul tavolino davanti al divano aveva trovato un biglietto da parte degli Alice.

Siamo a fare alcune commissioni (le

solite cose da artisti famosi...), cercheremo

di tornare per la cena. Non vi abbiamo fatti

venire per permettervi di riposare in tranquillità.

Ci vediamo stasera!

                                                   Shou, Nao, Tora, Saga, Hiroto

P.s.: Alessia ti amo!!! By Nao-pon >_<

"Tu mi nascondi qualcosa... >_>" mi disse Lucia con sguardo complice ed indagatore.

"Vuoi tutti i dettagli o il nocciolo della situazione?" le chiesi divertita.

"Arriva al sodo, i dettagli posso immaginarli..."

Anche Taro si fece attento e curioso.

"Bè... ieri, noi due abbiamo... insomma, avete capito... e ora... credo che... sì, penso che stiamo... oddio, non riesco a credere che lo sto dicendo... stiamo insieme!!!" urlai alla fine.

"Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" mi abbracciò Lucia. "Sono così contenta per te!!" aggiunse con le lacrime agli occhi.

"Non sai quanto lo sono io!!" dissi con gli occhi lucidi.

"Congratulazioni Ale!" disse anche Taro sorridendo.

"Grazie! ^_^ "

"Stasera allora devi essere bella al massimo per Nao!" disse eccitata Lucia.

"Sì, anche se... non so cosa mettereeeeeee!!!"

"Bè proverai un po' di tutto e poi scegli!"

"Buona idea e, visto che sono contento per te, mi offro di mia spontanea volontà di assistere e giudicare la sfilata che farete!" esclamò Taro sempre sorridente.

"Ehi, prima però ci devi far fare il giro in macchina che ci avevi promesso, ricordi? Mi manca la tua spider +_+ " disse Lucia.

"Ok, allora prendiamo un taxi e raggiungiamo il nostro hotel che ce l'ho parcheggiata lì" e senza aggiungere altro uscimmo di filato dalla suite.

Dopo il breve viaggio in taxi, era bellissimo girare sulla spider di Taro col vento che ti scompigliava i capelli!

"Dove volete che vi porto?" ci chiese Taro.

"Uhmmmmmm... portaci a vedere qualcosa di interessante! Scegli tu!" proposi io.

"Vi piacciono gli animali e la natura in generale?" domandò allora Taro.

"Sì, ovvio!" rispondemmo noi.

"Allora il Museo delle Scienze Naturali è il luogo adatto, inoltre fa parte dell'itinerario che devo farvi fare!" e con una forte accelerata ci dirigemmo verso il museo.

Pagati i biglietti, entrammo e io e Lucia ci soffermavamo su ogni cosa esposta.

"Guarda che bella questa tigre imbalsamata!"

"Guarda i lupi allora!"

"Quanti uccelli...! ^O^"

"Ihih, che carini questi cerbiatti!"

"Venite ragazze, di qua c'è la sezione dei minerali" ci chiamò Taro. C'erano un sacco di blocchi di minerali enormi che luccicavano nelle vetrine.

"Che bella questa ametista..." dissi incantata.

"Questo lapislazzulo è magnifico!" esclamò Lucia.

"Guardate l'ambra, è stupenda!" ci disse Taro.

Sembravamo scolaretti dell'elementari! Usciti di lì, eravamo ancora tutti presi dai commenti di quello che avevamo visto.

"Mi è piaciuto tantissimo!" dissi contenta,

"Anche a me! E dire che non mi piacciono i musei..." confermò Lucia.

"E questa è fatta! Ora decidete voi la prossima meta" disse Taro.

"Perché non ci porti in una sala giochi?" proposi io.

"Ahahahahah, perché tu sai giocare?" rise di gusto Taro.

"Certamente! Sono una campionessa, io!" risposi fiera.

"Ehi, anche io sono bravina!" si aggiunse Lucia.

"E sia, vada per la sala giochi! Ma ti avverto, tra noi la sfida è aperta!" mi minacciò Taro ghignando.

"E io accetto!" dissi mentre ci stringevamo la mano con sguardo di sfida.

"Allora? In macchina!" ci urlò Lucia che era già salita sulla spider.

La sala giochi Play Off era molto bella, piena di videogiochi, flipper, biliardi e giochi vari.

"Bene, ti sfido al dischetto!" disse Taro mentre pagavamo i gettoni.

"Ci sto! Chi perde va contro Lucia per giocarsi il secondo posto, però in ogni caso, che sia secondo o terzo, offrirà il gelato oggi pomeriggio!" dissi dettando le condizioni.

"Ok!"

"Ma perché io devo giocare per il secondo posto? T_T Anche io so giocare, non sarò brava ma... TT_TT" piagnucolò Lucia.

Dopo colpi all'ultimo respiro, io e Taro eravamo in parità.

"Con questo ci giochiamo il gelato, ok?" dissi posizionando il dischetto sul tavolo, pronta a colpire.

"Sono pronto!"

Con un ultimo tiro magistrale segnai il punto della vittoria.

"Sìììììììì!!! Ti ho battuto!" esultai facendo un balletto della vittoria'.

"Tutta fortuna, ma mi resta il secondo posto da conquistare!" disse Taro cercando di prendere la sconfitta con stile.

"Vai Lucia, straccialo!" incoraggiai la mia amica,

"Cercherò di non deluderti!" mi sorrise lei.

Inizialmente Taro era in netto vantaggio ma (forse grazie ad un miracolo) Lucia riuscì a recuperare fino a sconfiggerlo.

"Grande Lucia!!" mi congratulai. "Taro, prepara il portafoglio!" ammiccai alla nostra guida.

"ç_ç che sfortuna..."

Giocammo alla realtà virtuale, ai picchiaduro, con le pistole, i flipper...

"Ragazze, sono finiti i gettoni" ci avvisò Taro.

"bene, ciò significa che questo è Ice Cream Time!" ricordò Lucia.

"Slurp, ho già l'acquolina! +ççç+ " esclamai io.

Così alla prima gelateria Taro ci comprò un gelato da tre gusti per me e uno da due per Lucia,

"Pancia mia fatti capanna!"

"Ale... -_-''' è solo un gelato!"

"Sì, ma non abbiamo neanche fatto pranzo! Lo sai bene che ci soffro a saltare i pasti!" risposi innocente a Lucia.

"Su mangiate voi due! Non vi faccio salire in macchina con quei cosi!" ci incitò Taro mentre ci dirigevamo alla vettura.

"Ehi, rispetta il cibo! E' una delle cose a cui non rinuncerei mai..." dissi io fissando il mio gelato con adorazione.

"Sì... intanto lo stai sprecando visto che ti si sta squagliando in mano!" rise Taro con Lucia.

quando finimmo il gelato (offerto da qualcun altro mi sembrò ancora più buono! :P) potemmo salire in macchina. Viaggiammo per un po' senza meta, finché addocchiai una libreria.

"Taro frena!!"

"Che c'è?!?" chiese lui frenando spaventato.

"C'è una libreria, devo assolutamente entrarci!!"

"Mi hai fatto quasi ammazzare per una libreria? è_é " mi guardò con sguardo omicida.

"Eheh ^_^''' scusami! Dai, vado a dare solo un'occhiata" e scesi subito dalla macchina.

Ecco ciò che successe in mia assenza (fonte: sempre Lucia): Taro e Lucia rimasero soli in macchina, osservandomi mentre attraversavo la strada verso la libreria, causa di giubilo per me e spavento quasi letale per Taro (XD!)

"Le piace coSì tanto leggere?2 chiese Taro.

"Sì, lo adora!" rispose Lucia.

"Bah... chi la capisce è bravo... però anche capire te è difficile, sai?"

"Cosa intendi dire?" chiese Lucia senza capire.

"Oggi non eri come gli altri giorni..." osservò Taro serio.

"Bè, ecco... in effetti... sto pensando ad una cosa..." ammise imbarazzata Lucia.

"Posso sapere cosa?" chiese Taro ancora, immaginando di che cosa si trattava.

"Ecco, vedi... Shou... diciamo che si è dichiarato a... a me... stavamo anche per baciarci ma... io ho sentito qualcosa che mi ha bloccata... ho come la brutta sensazione che posso dar del male a qualcuno... sentimentalmente... e questo mi preoccupa e mi rende dubbiosa... insomma, devo seguire il sogno di una vita che può diventare, chissà come, realtà o dar retta a queste impressioni? Non so neanche chi sia questa altra persona... so solo che mi è molto vicina e che... soffrirebbe...".

Mentre Lucia parlava, Taro l'ascoltava attentamente guardandola in ogni suo particolare: gli occhi pieni di dubbi, le labbra che tanto desiderava, i capelli fluenti che si muovevano leggeri all'arietta... .

"Lucia..." pensò nella mente.

"Io... mi sento strana per questo... io voglio stare con Shou(dopotutto chi non lo vorrebbe?) ma sentto di essere legata molto anche a quest'altra persona..." concluse Lucia.

Alzò gli occhi e incontrò quelli di Taro, scuri e profondi.

"Ma probabilmente ti sto annoiando con questi assurdi pensieri..." sorrise Lucia.

"No, per niente. Anzi... mi piace che ti apri con me per certe cose... mi fa sentire... come dire,,, partecipe" le rispose Taro.

"Sei così dolce... grazie Taro" e Lucia si abbracciò a lui scavalcando il sedile e mettendosi davanti.

Taro la tenne a lungo tra le sue braccia.

"Lucia... se solo riuscissi a dirtelo..." pensava sconsolato mentre lei stava accoccolata su di lui con gli occhi chiusi e un'espressione più serena.

"Presto saprai chi è..." le sussurrò Taro.

"Lo spero tanto...".

In quel momento tornai io con una borsa contenente 3 nuovi libri e 2 manga (Naruto e Angel Sanctuary) per me e Lucia, tra l'altro gli ultimi usciti.

"Guarda cos'ho trovato! Meno male che ti ho detto di fermarci! Su, ora andiamo all'hotel che dobbiamo prepararci! Nao mi ha inviato un messaggio e mi ha detto che stasera andiamo a cena fuori! Ci portano in un altro posto dove vanno le persone famose!" dissi tutto d'un fiato.

"Che belloooooooooo!!!" esclamò Lucia contenta quanto me.

"Ah, hanno chiamato anche i nostri genitori. Ho raccontato del concerto ma ho tenuto per me i particolari riguardanti Nao e gli altri... cioè, ho parlato solo della selezione al concerto e non delle uscite extra. Tua madre dice che se torni a casa con tatuaggi o roba simile per colpa della gente che conosceremo ti disereda... e la stessa cosa vale per me... ma che diavolo vanno a pensare i genitori d'oggi? Tatuaggi... se ne faccio uno di nascosto mio padre mi fucila come minimo..."

"Lo so, ma anche mia madre è così!" rise Lucia sentendo le parole che aveva detto la madre.

"Però te che ci fai lì davanti?" chiesi notando dov'era seduta.

"Così, per provare!" rise ancora, arrossendo lievemente.

"Sì... le ho... dato il permesso" confermò Taro dandole manforte e imporporandosi anche lui.

Capii che si erano detti qualcosa ma Lucia mi avrebbe detto tutto prima o poi (lo ha fatto quando questa storia finì... se io non la raccontavo e non le chiedevo i particolari se ne sarebbe rimasta zitta, la furbacchiona!) così non aggiunsi altro e Taro mise in moto per tornare all'hotel.

 

 

 

 

Ecco finito anche il cappy dieci! Spero che piacerà anche questo! Ohohoh, Lucia, sei troppo una grande, come fai ad essere già alla pagina 7 del capitolo 5????? sei mitica!!!!! nn vedo l'ora di vederle! mannaggia alla makkina fotografica!!!!! va bè, grazie a quei tre ke ce l'hanno tra i preferiti (se recensite mi fate un piacere enorme!!!!) e alla prossima!!! Luna The Moonlight si eclissa anche questa volta ma tornerà a splendere nel prossimo capitolo!!!!

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Capitolo 11
*** Cap. 11: Tokyo on night ***


Eccomi di nuovo col capitolo 11

Eccomi di nuovo col capitolo 11!! scusate il ritardo ma con l'inizio della scuola... ke casino!!!!!! ma bando agli indugi e via col cappy!

 

 

Cap. 11: Tokyo on night

"Oh Nao, sono così emozionata!" dissi allegra.

"Vedrai, vi piacerà moltissimo!" rispose lui.

Eravamo tutti in limousine e gli Alice ci stavano portando nel loro ristorante preferito.

"Cucinano i piatti tipici del Giappone ma anche specialità di altri paesi, soprattutto occidentali" ci spiegò Saga.

"Mmm, non vedo l'ora di essere lì e d mangiare!" commentai sognante.

"Io adorerò ancora di più quel ristorante dopo esserci stato con te!" mi disse dolcemente Nao.

Io arrossii e intanto lui si allungò per darmi un bacio leggero e tenero.

"Uuuuuuuuuuuh! Che bei piccioncini!!" dissero in coro Hiroto e Saga.

"Bleah... mi fate venire la carie con tutto questo zucchero..." disse invece Tora col suo fare da duro e distaccato.

"^///^ dai ragazzi!" dissi io imbarazzatissima mentre tutti gli altri ridevano.

Lucia era ancora tra i soliti fuochi, sia in macchina sia nel ristorante: Taro e Shou. E Taro non me la contava giusta. Lo vedevo spesso assorto nei suoi pensieri, totalmente assente, a volte con lo sguardo fisso su Lucia.

"Cosa ordinate?" chiese una cameriera.

"Uhmmmm... io prendo una pizza margherita!" dissi subito io.

"Allora due!" aggiunse Nao.

"Per me..." cominciò Hiroto.

Mentre gli altri ordinavano, Taro era per l'ennesima volta fuori dal mondo.

"Ehi, Taro, tocca a te!" lo richiamò Lucia.

"Eh? Ah, sì! Scusate..." e ordinò la prima cosa buona che lesse sul menù.

Mentre mangiavamo la sostanziosa cena (ristorante davvero favoloso!), gli Alice Nine ci dissero i progetti che avevano per l'ultimo concerto di Tokyo.

"Vorremmo tante luci ed effetti speciali..." diceva Hiroto.

"Quali canzoni suonerete?" chiese Lucia.

"Vediamo... la scaletta doveva essere tutta una sorpresa ma per voi faremo un'eccezione..." disse Shou facendo l'occhiolino. "Dunque, cominceremo con qualcosa di allegro, come 'Stray cat', e poi proseguiremo con 'Ruri no ame'... e dopo ci sarà una canzone che non vi diciamo perché è speciale... infatti, è per persone speciali..."

"Chi sono???" chiedemmo in coro io e Lucia.

"Segreto!" risposero gli Alice mettendosi un dito davanti alla bocca.

"Uffa..." dissi mettendo il broncio.

"Dai, piccola, al concerto lo saprai! E poi, se ci pensi bene, è facile da intuire..." mi consolò Nao.

"Siamo noi, vero?" esclamò Lucia illuminata.

"Forse sì, forse no..." rispose vago Shou.

"Comunque ci sarà anche un'altra sorpresa... che siamo certi vi piacerà!" aggiunse Saga.

"Dai, almeno questo ditecelo!" pregai.

"No! Che sorpresa è altrimenti?" mi disse Nao sfiorandomi la punta del naso con un dito.

"Taro, tu stavolta devi venire! E' l'ultimo concerto, non puoi farci andare da sole!" disse Lucia alla nostra guida.

"Ma... io... non ho neanche il biglietto..." balbettò lui.

2non preoccuparti, essendo con loro due, puoi entrare senza!" lo rassicurò Hiroto.

"Allora, vieni? +_+ " chiedemmo io e Lucia a mani congiunte.

Lui guardò prima una, poi l'altra ed infine accettò.

"Evviva! >_< " esultammo insieme io e Lucia dandoci il cinque sopra il tavolo della cena.

 

 

 

"Waaaaaaaaaaaaah... che mangiata!" esclamai soddisfatta alla fine della cenetta.

"Sì, era tutto ottimo!" confermò Lucia.

"Bè, è il ristorante migliore che conosciamo e poi è per noi personaggi famosi, quindi è ovvio che sia buono" disse Tora.

"Io ci voglio venire un'altra volta prima di andarcene!" decisi.

Nao allora mi si avvicinò all'orecchio.

"Ti porterò ogni volta che vorrai!"

"Davvero?"

"Sicuro!"

"Nao, sei un angelo!!" e gli saltai addosso baciandolo.

"E ora?" chiese Lucia.

"Andiamo in giro no?" disse Saga.

"Wow, vedremo Tokyo tutta illuminata mentre ci stiamo dentro!! Chissà se è lo stesso effetto che fa dall'hotel..." dissi io entusiasta.

Ricevetti subito la risposta al mio quesito: era totalmente diverso trovarsi nel bel mezzo della metropoli con ogni vetrina illuminata e le insegne colorate.

"Non male, eh?" commentò Nao vedendo i miei occhi brillare.

"Sì... ed essere qui con te mi rende ancora più felice..." dissi io rivolgendogli il mio dolce sguardo e coprendolo col cappuccio.

Purtroppo tanta gente girovagava anche di sera e gli A9 dovevano prendere le loro precauzioni.

"Il nostro manager ci farà fuori se lo viene a sapere..." disse Tora mentre si copriva.

"Il vostro manager non sa nulla? Non sa che siete fuori con noi?" chiese perplessa Lucia.

"Bè... sa che siamo con voi... ma non sa dove..." rispose colpevole Hiroto.

"Allora facciamo attenzione a non farvi scoprire!" risi io.

Passeggiammo lungo le vie illuminate, soffermandoci ogni tanto davanti a qualche negozio. Io e Lucia riuscimmo a prendere due vestiti con degli accessori per il terzo concerto.

"Ehi, che avete preso?" ci chiese Saga curioso, visto che tutti i ragazzi erano rimasti fuori ad attenderci.

"Ah no, mio caro! Voi non ci dite le sorprese e noi non vi facciamo vedere come ci vestiremo!" dicemmo io e Lucia.

"A me lo fai vedere, vero?" chiese malizioso Nao.

"No, vale anche per te!" dissi io, impedendogli di guardare nella borsa.

Lui, testardo, provò ad ammorbidirmi con tanti piccoli baci, ma...

"Grazie, cucciolo, ma... niente da fare!" dissi io ridendo alla sua reazione delusa.

Proseguimmo con la nostra passeggiata. Taro stava sempre dietro tutti noi, pensando e isolandosi. Lucia chiacchierava allegramente con Shou, Tora, Saga e Hiroto e ogni tanto intervenivamo anche io e Nao, che intanto ci tenevamo per mano con le dita incrociate tra loro. Camminando arrivammo fino ad un parco illuminato solo dai lampioni allineati sulle stradine.

"Vogliamo sederci?" propose Shou.

Vicino ad un lampione c'erano due panchine. Tutti si sedettero sulla prima, occupandola tutta, nella seconda si sedettero Lucia e Taro. Io e Nao volevamo un po' di intimità, così ci sedemmo sul prato, sotto un albero poco più in là.

"Sei bellissima stasera..." mi bisbigliò Nao nell'orecchio, accarezzandomi i fianchi sul mio top leggero e fluente.

"Grazie..." risposi.

Un pensiero mi turbava. E Nao lo notò.

"Ehi, cos'hai, dolcezza?"

"Ecco... pensavo... prima di venire qui... avevo paura che ora che io e Lucia lavoreremo... io e lei non ci saremmo più viste... lei mi ha assicurato il contrario... e ora siamo qui insieme in Giappone, principalmente perché volevamo vedere voi... poi è accaduto ciò che non ci saremmo mai aspettate: vi abbiamo conosciuti di persona! Una gioia che non credevamo avremmo mai provato... il nostro viaggio d'istruzione si è trasformato in una magnifica esperienza. Abbiamo iniziato a frequentarvi, finché io e te... bè, ora stiamo insieme... ma bisogna che ci ricordiamo che io... e anche Lucia... siamo italiane e voi giapponesi... e che arriverà il momento che noi torneremo a casa...".

Mentre parlavo, guardavo gli altri scherzare, prendersi in giro, senza essere tormentati da miei stessi cupi pensieri.

"E quindi io... ho paura che... tutto questo... anche quello che c'è tra noi due, Nao, bè... ho paura che tutto possa finire, anzì che tutto finirà a causa della lontananza...".

Conclusi a fatica quel mio pensiero ad alta voce. Avevo no solo quella paura... ora, in quel preciso istante, avevo paura di ferire Nao.

"Tu, quindi, temi che quando dovrete tornare in Italia, io ti lasci perché saremo troppo lontani?" chiese lui cercando di capire.

"Sì... ma non solo di questo ho paura... temo anche che nonostante tutto... vi dimenticherete di me e Lucia... che per voi saremo state solo un'avventura di passaggio, una cosa senza importanza..."

"Alessia..." sospirò Nao, alzando gli occhi quasi con esasperazione. "Come può venirti in mente una cosa del genere?"

"C-come?" mi voltai verso di lui, alzandomi dal suo petto.

"Personalmente, io non ti scoderò mai e poi mai e nemmeno Lucia... e penso che la stessa cosa valga per gli altri e anche per Taro. Ci troviamo così bene con voi che è impossibile dimenticarvi... . Per quanto riguarda, invece, la lontananza, bè... esistono i cellulari, le e-mail, la webcam... tantissimi mezzi di comunicazione... non ci perderemo di vista..."

"Ma... noi saremo in ITALIA... non ci vedremmo mai... voi sarete così impegnati con i dischi, i concerti, scrivere nuove canzoni..." ma mi interruppi, arrossendo.

Nao mi aveva posato un dito sulle labbra, sorridendomi dolcemente.

"Non preoccuparti... a questi problemi ci penseremo a tempo debito... ok?"

"Va bene..." e mi avvicinai per regalargli un bacio.

Distanti da noi, gli altri parlavano del più e del meno. In disparte, seduti sulla loro panchina, anche Taro e Lucia parlavano.

"Allora come va?" chiese Taro.

"Come, scusa?" disse Lucia non capendo.

"Pensi ancora a quella sensazione che hai?" chiese più preciso lui.

"No, dopo la nostra chiacchierata di oggi sono più sicura... anche se ancora non so se fidarmi del mio istinto..." rispose Lucia.

"Ma a te piace Shou?" chiese diretto Taro.

"Bè..."

"Sii sincera"

"Sì, da morire..." ammise Lucia.

"Allora perché non ti lasci andare?" disse Taro dopo un lungo sospiro.

"Perché sento questa impressione... io non lo so ma questa sensazione mi blocca..."

Taro e Lucia si guardaroo, lei in cerca di comprensione negli occi di lui.

"Piuttosto... stasera mi sei parso tu assente..." cambiò argomento Lucia.

"Ma no, non è niente..." disse lui, distogliendo lo sguardo triste.

"Dimmi, che cosa c'è che non va? Posso aiutarti?" insisté Lucia.

"... No, non puoi..." rispose Taro dopo un'esitazione.

"Mi spieghi almeno cos'è che ti tormenta?"

"Non l'hai ancora capito, eh?"

Lucia restò interdetta.

"Il tuo presentimento è più che fondato..."

"Cosa... cosa intendi dire?"

"Lucia... tu hai paura di ferire me..."

"Ma che dici? Io non voglio ferirti e non sei certo tu quello delle mie sensazioni..."

"Invece sì... Lucia, non lo capisci? Mi sono innamorato di te!" disse tutto d'un fiato Taro.

"T-Taro..."

"So che ti sembra stupido, impossibile e insensato ma è così! Ogni volta che ti guardo mi sento meglio, ogni volta che mi sorridi provo una irrefrenabile voglia di stringerti a me e di non farti più andar via..."

Taro le prese le mani. Lucia lo scrutò nei profondi occhi neri, a bocca aperta.

"Taro, io..."

"So che ti piace Shou... per questo voglio che tu non pensi a me, ma che pensi a te stessa e alla tua felicità. L'unica cosa che voglio è vederti felice, con o senza di me"

"Ma tu..."

"Non preoccuparti per me! Fai la scelta che ritieni più giusta, ne hai tutto il tempo... Shou potrà darti l'affetto che meriti e tutto ciò che vorrai... io posso offrirti il mio amore, puro ma forte... non posso sapere se ti basterà ma qualunque scelta farai, io l'accetterò e sarò felice per te" le disse Taro.

Lucia, quasi come un automa, si alzò, seguita da Taro, osservata dagli altri e anche da me e Nao dal nostro albero.

"Che cosa succede?" chiesi mentre guardavo la scena con Nao.

"Non lo so..." mi rispose lui.

Lucia rimase per qualche secondo in piedi di fronte a Taro, guardandolo con intensità. Poi si voltò e corse via. Delle lacrime scapparono dai suoi occhi, luccicanti alla fioca luce dei lampioni.

"Dai, ale, corrile dietro!" mi incitò Nao.

"Grazie, amore" e dopo un bacetto veloce, corsi dietro alla mia amica, attraverso il parco.

Taro rimase in piedi, con gli occhi lucidi, libero dal suo èeso ma pieno di timori, con lo sguardo degli Alice puntato addosso che chiedeva spiegazioni... .

 

 

 

 

 

Perdonate l'enorme ritardo!!!!!!!!!! ecco i ringraziamenti:

Lucia94: ovviamente sei la prima che ringrazio perkè continui a seguire la storia e soprattutto a renderla un manga!!!!! sei trpp una grande!!!!! nn vedo l'ora di vedere il manga di tua invenzione!!!!!!!!!!!! spero ke questo cappy ti sia piaciuto... eheheheheh, finalmente taro si è dikiarato eh??? ihihihihih, ke succederà? dovrai aspettare il prossimo cappy, ke x fortuna è già pronto! baci ci sentiamo!!!!!!

BouSensei: mi kiedi di mettere tora con hiroto??? mah... potrei anke farlo... ma io vedo trpp tora cm lupo solitario quindi ci devo pensare... ma forse farò cm mi hai kiesto xkè voglio farti contenta! spero ke continui a seguire!!!! bacioni!!!

_VampirE_CulleN_: sn contenta ke grazie a me li hai scoperti!!!!! sn una band magnifica!!!! nao poi scnd me è il migliore!!!! ma giudica tu attraverso le foto!! XDXD ascolta tutte le canzoni xkè sn davvero bellissime tutte quante, shou ke le scrive è un genio!!!!!!!! l'ultima uscita si kiama "rainbows", vedi se riesci a trovarla!!! baci e seguimi ank!!!

_New_Moon_: meno male, la tua curiosità adesso è soddisfatta!!!! spero ke ti continui a piacere e ke continuerai a seguire!!! bacioni anke a te!!!!

Sono orgogliosa di me stessa!!!! la mia credo sia la prima ff sugli alice nine ad essere comparsa su EFP... infatti ho visto ke adesso sn nell'elenco dei cantanti e ke ce ne sn altre... vorrei leggere le due yaoi ke ci sn... sn a rating rosso ma... eheheh, ho i miei sistemi... +_+  ne ho vista un'altra invece ke ho trovato (e anke Lucia, la mia amica, l'ha pensato) sia troppo simile a questa... nn è un plagio, poco ma sicuro, xkè cmq i personaggi protagonisti sn sempre ragazze ma in situazione iniziale diversa da qui... xò mi sembra ke l'idea sia un po' tratta dalla mia... nn so ke ne pensate voi ma... io nn so se sentirmi lusingata o no... poi mi sto sl facendo delle strane idee, ki lo sa... cmq ditemi ke ne pensate di sto cappy!!!!!!! bacioni a tutti!!!!! by Luna The Moonlight

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Cap. 12: Promesse ***


Ecco il capitolo 12

Ecco il capitolo 12!!!!!!!!!! Sono contentissima che voi che leggete apprezzate qst ff!!! in effetti, gli Alice Nine sono davvero magnifici!!! al fondo del capitolo elencherò alcune delle canzoni che a me piacciono di più e ke vi consiglio caldamente di ascoltare, così vi fate della vera cultura musicale!!! XDXDXD e ora via col cappy!

 

 

Cap. 12: Promesse

"Lucia, fermati!" urlavo.

Ma lei non accennava a smettere di correre.

"Ti prego, aspettami! Lucia!" continuavo a chiamare.

Finalmente si fermò di fronte alla fontana del parco. Teneva la testa china e i pugni serrati.

"Ehi, Lucia, che è successo, me lo spieghi? Perché sei fuggita in questo modo?" le chiesi quando ebbi recuperato fiato.

Non ottenni risposta. Avvicinandomi, però, vidi il suo volto rigato di lacrime.

"Oh Lucia! Dimmi tutto, non voglio vederti così!" le dissi prendendola per le spalle.

"t-Taro..." singhiozzò.

"Taro? Che ha fatto?" chiesi non capendo come Taro avesse potuto ridurla in quel modo.

"L-lui... è..." ma non riuscì a terminare la frase, troppo scossa dai singhiozzi.

Così la feci sedere sul bordo della fontana e bagnai la mano nell'acqua per lavarle la faccia. Poi con un fazzoletto l'asciugai, riuscendo a placare il suo pianto. Lei mi guardò grata e mi abbracciò.

"ehi, ehi... dai, raccontami cosa è accaduto..."

"S-sì...". La mia amica trasse un respiro profondo e iniziò:" Taro... lui... sa che Shou mi ha detto che gli piaccio... glielo avevo raccontato in macchina mentre tu eri in libreria... sapeva anche però di quella mia brutta sensazione... e... ecco... era lui... è lui quello che temevo di ferire..."

"Che cosa?" chiesi sbalordita.

"Taro è... innamorato di me" disse con molta fatica Lucia.

"Lui... è... di te?" chiesi ripetendo pezzetti di quella frase.

Lucia annuì. Io invece sorrisi.

"E piangi per questo? Io sarei felice! Un bel ragazzo si è cotto di e tu ti disperi?!"

"Non puoi capire... la sua non è una cotta normale... e io ora sono confusa... non so cosa fare... lui mi ha chiesto se mi piace Shou... ovviamente ho risposto di sì e lui mi ha detto che l'unica cosa che vuole è vedermi felice, qualsiasi scelta farò..." continuò Lucia triste, guardando il proprio riflesso nell'acqua della fontana, che si increspava sotto il getto che sgorgava.

"E hai già deciso?" chiesi seria.

"No, te l'ho detto... mi sento in gabbia... cosa devo fare, Alessia?" mi chiese implorante la mia amica.

"Uhmmmmm... in effetti sei in una posizione di stallo... non so proprio cosa suggerirti... secondo me devi prenderti il tempo necessario per riflettere sulla tua scelta... sia Shou che Taro sapranno attendere... vedrai, si sistemerà tutto" le consigliai.

"Grazie, Ale, sei un'amica"

"La tua migliore amica, ricordalo!" la corressi mentre ci abbracciavamo.

Intanto i ragazzi...

"Ehi, amico, che è successo?" chiese Saga a Taro.

"Ecco, io..."

"Le hai detto ciò che provi, vero?" intervenì Tora.

Tutti si girarono verso di lui increduli. Taro abbassò la testa.

"Come pensavo U_U" commentò Tora.

"Davvero?" chiese sbalordito Hiroto.

"Wow, grande amico!" si congratulò Saga assestando una pacca sulla schiena di Taro.

"Hai fegato a dichiararti con le parole... io sono dovuto passare ai fatti!" rise Nao.

"Dimmi che è uno scherzo..."

Shou aveva le mani strette in due pugni, i guanti di pelle che li avvolgevano erano tutti tirati.

Taro scosse la testa.

"E... e ora?" chiese ancora Shou.

"Bisogna attendere..." mormorò Taro.

"Che cosa?!" Shou si stava infuriando.

"La decisione di Lucia..."

"La decisione?"

"Sì... ma tranquillo... hai molte più probabilità di me... gli piaci da matti..."

"Le... le piaccio?"

"Sì... quindi non mi scalderei, fossi in te..."

Shou sciolse i pugni, Taro si sentiva uno straccio. Sentiva che sarebbe andata così: Lucia avrebbe scelto Shou e lui... gli si sarebbe spezzato il cuore... ma dopotutto non era la prima volta...

INIZIO FLASHBACK

"Mi dispiace Taro ma Keichi mi soddisfa di più..."

"Ma che dici, Natsumi? Tu... tu mi ami!"

"No, Taro, non più... non riesci a darmi ciò che voglio... sei un ragazzo dolce e carino ma... anche io ho le mie esigenze"

"L'unica tua esigenza è stare con quel bell'imbusto solo per i suoi soldi e per qualcos'altro...! In realtà non t'importa niente nemmeno di lui!"

"Ti sbagli, Taro. Lui è meglio, meglio di te"

"Grazie, piccola! Su, pivello, fattene una ragione"

Quel sorrisetto strafottente... un pugno ben dato...

"Keichi!!!"

"Ora non riderai per un bel pezzo!"

"Taro, che cosa hai fatto?!"

"Gli ho dato una lezione... in fondo... io non ti merito... addio, Natsumi..."

Voltare le spalle, andarsene da quella via piena di sguardi, il volto rigato dalle lacrime più amare... una dura prova per il cuore... .

FINE FLASHBACK

"Sì... finirà come con Natsumi... Una ferita semi-rimarginata che si riapre in una voragine..." pensava Taro.

Altre lacrime scesero dal volto di Taro, brillanti alla luce che creava un'atmosfera tesa e imbarazzante.

"Che brutta sensazione... mi sento impotente..." continuava a pensare Taro.

"Ehi, stanno tornando Alessia e Lucia!" avvisò Hiroto vedendo arrivare noi due.

Taro alzò lo sguardo. Il solo rivedere Lucia lo sollevava. Shou si voltò di scatto e osservò Lucia. Sperava tanto che taro avesse detto il vero... . Nao corse verso di me, avvolgendomi in un caldo abbraccio.

"Tutto bene, Lucia?" chiese poi quando ci staccammo.

"Sì, Nao. Grazie" rispose lei con un leggero sorriso.

Quando raggiungemmo gli altri, Shou si parò davanti a noi, fissando intensamente Lucia. Lei però scosse la testa, sempre col piccolo sorriso sulle labbra, e lo scostò un poco per poter vedere Taro rimasto seduto sulla panchina. Shou cominciò a Temere il peggio ma Lucia parlò dissipando le sue paure.

"Non sceglierò oggi. ho bisogno di tempo. Shou, tu già lo sai. Taro, a te lo chiedo come favore"

"Tutto il tempo che vuoi" accettò lui.

"Durante questo periodo di riflessione vedrò e terrò presente il vostro comportamento nei miei confronti, ma soprattutto di come vi tratterete fra voi... non voglio guerre ed odio, ok? voglio bene ad entrambi, devo a capire a chi ne voglio un po' di più" spiegò Lucia.

"Io non avrei saputo dirlo meglio!" dissi convinta.

"Allora in presenza di tutti noi, promettete di aspettare la volontà di Lucia?" disse Saga prendendo le mani di Shou e Taro e tirandole su.

"Lo prometto" mormorò Taro.

"Mi pare ovvia la risposta che do" esordì Shou.

"E io prometto, in nome degli Alice Nine, che mai e poi mai ci dimenticheremo di voi!" aggiunse Nao sorridendomi.

"Io e Lucia promettiamo che appena tornate in Italia, vi contatteremo tutti i giorni, vero Lucia?" dissi io.

"Sì, certo!" mi appoggiò lei.

Tutti quanti mettemmo le mani al centro (Taro ancora un po' cupo e Shou con sguardo di fuoco, gli altri molto allegramente) e insieme rendemmo ufficiali quelle semplici promesse che però sarebbero state molto importanti.

"Io, però, ti prometto un'altra cosa" mi disse sottovoce Nao. "Ti prometto che non ti tradirò né ti lascerò mai, qualsiasi cosa succeda!"

"Nao..." dissi io con gli occhi lucidi.

Il nostro bacio tenero e passionale concluse quella serata ricca di sorprese.

 

 

 

 

Ecco il nuovo cappy tutto per voi!!!!!!!!!! piaciuto??? bè Taro finalmente si è dichiarato... ooooooooooooh, si è deciso, eh?! stiamo a vedere che cosa succederà!!! Allora, ringrazio ttt le recensitrici, purtroppo non posso ringraziarvi una per una ma i vostri commenti li adoro!!! dico solo a BouSensei una cosa: mi dispiace ma non riesco ad inserire la ToraXHiroto... per alcuni motivi: primo, questa ff è etero... e quindi lo sono anche Tora e Hiroto xD secondo, la storia parla principalmente di me e Lucia, quindi voglio concentrarmi sui nostri problemi di cuore xD terzo, la trama della storia proprio non me lo permette... quarto e ultimo motivo, voglio farne una separata per accontentarti lo stesso!! quindi finita questa mi metto al lavoro su quella... o magari faccio una breve one-shot mentre scrivo questa... boh, dipende dal tempo che ho a disposizione ^_^!!! ora ecco la lista delle canzoni degli Alice Nine che ritengo le mie migliori!

  1.  Cosmic World (la prima che ho sentito!!)
  2. White prayer (la seconda che ho sentito!! XD)
  3. Q. (la terza XDXD)
  4. Fantasy (la quarta XDXDXD)
  5. Akatsuki
  6. Eraser-memoire d'une fleur
  7. Rainbows (nuovissima, bellissima!!!)
  8. Jewels
  9. Ruri no ame
  10. Armor Ring
  11. Stray Cat
  12. Tsubasa
  13. Velvet

Alcune di queste le trovate anche nella storia quindi... ascoltatele, mi raccomando, sono davvero bellissime!!! baci e alla prossima!!!!!!!! by Luna The Moonlight

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Capitolo 13
*** Cap. 13: Concerto finale ***


Ecco senza troppe attese il capitolo 13

Ecco senza troppe attese il capitolo 13!!!! Quanto mi piace la piega che questa storia sta prendendo... bè, dopotutto una delle protagoniste sono io e ho anche la fortuna di essere fidanzata col batterista più mitico di tutti!!!! XDXDXD esagero secondo voi??? XDXD mah forse... xò per me è così... adoro troppo Nao-pon!!! e il vostro preferito di loro cinque chi è??? ditemi la vostra preferenza nelle vostre recensioni (che tra l'altro, continuo ad apprezzare moltissimo!!!)!

 

 

 

Cap. 13: Concerto finale

"Che casino 'sti capelli!" imprecai.

"Dai, stai ferma che ho quasi finito!" mi rimproverò Lucia mentre mi sistemava una ciocca di capelli fissandola con la lacca.

Era il pomeriggio del concerto finale e io e Lucia avevamo scelto un look speciale adatto all'occasione: vestite, truccare e pettinate in stile visual kei.

"Guarda un po'!" disse Lucia quando ebbe finito.

Io mi osservai allo specchio e subito un sorriso si distese sul mio volto. Ero magnifica! Lucia era una vera artista! E anche lei stava davvero bene. Avevamo indossato i vestiti che avevamo comprato quella sera nelle vie di Tokyo.

"Chissà che cosa dirà Nao quando ti vedrà!" mi disse Lucia tutta elettrizzata.

"Già... e chissà quello che diranno Shou e Taro quando vedranno te!" ribattei io stuzzicandola.

"Oh mamma, mi stai mandando in panico!"

"Scherzavo! Ti troveranno stupenda!" la rassicurai. "E ora usciamo e andiamo a mangiare, sono le 19,30 e Taro ci starà aspettando" aggiunsi guardando l'orologio alla parete.

Quando scendemmo nella sala, in molti si voltarono a guardarci: non tutti apprezzano il visual kei! Ma io e Lucia ci sentivamo a nostro agio perciò ci dirigemmo verso un tavolo dove Taro ci aspettava.

"Ragazze! Ma che avete fatto?!" esclamò vedendoci.

"Non ti piacciamo?" chiese Lucia delusa.

"No! Non intendevo dire questo! Intendevo che siete stupende! State davvero bene!" si affrettò lui a correggersi.

"Grazie ^////^ " rispondemmo noi sollevate.

Dopo la cena, ci avviammo tranquillamente verso il parcheggio e salimmo sulla spider di Taro.

"Vediamo... il concerto inizia alle 21 come gli altri ma se ci sbrighiamo riusciamo ad incontrare gli altri nel backstage prima che comincino" disse Taro.

"Ok, allora ingrana le marce e parti a tutto gas!" risposi esaltata.

Taro non se lo fece ripetere e sfrecciò in direzione dell'arena del concerto.

 

 

 

"Naoooooooooooooooooooooooooooooooo!!!"

"Ehi, Ale! Quanta foga!" esclamò lui mentre mi scontravo abbracciandolo.

Avevo fatto una corsa per tutto il backstage, quando finalmente l'avevo scorto vicino alla macchinetta del caffé.

"Mi sei mancato tanto!" gli risposi senza staccarmi.

"Anche tu mi sei mancata..." aggiunse lui accarezzandomi i capelli. "Ehi, ma... come ti sei conciata?" mi chiese notando il mio abbigliamento.

"Non... non ti piace? Ecco, lo sapevo... tutta colpa di Lucia che mi convince a farle da cavia...!" cominciai ad inviperirmi.

"No, no, no! Stai benissimo, sei uno splendore! Mi chiedo solo il perché..." mi tranquillizzò Nao.

"Era per cambiare un po'... e poi è un evento speciale: è il vostro ultimo concerto e per il resto dell'estate sarete liberi!"

"Allora tu e Lucia avete avuto un'ottima idea! ^_^ " rise lui, tenendomi sempre tra le sue braccia.

Tutto quello non mi sembrava vero, anche se ormai andava avanti da giorni e giorni. Mentre scambiavo un bacio con Nao, Luica e Taro mi raggiunsero.

"Ciao Nao!" salutò Lucia allegra.

"Come va?" sorrise Taro.

"Ciao! Tutto ok, a parte la solita ansia da palcoscenico... XD! Tra poco arriveranno gli altri" informò Nao.

Infatti di lì a poco, giunsero nel corridoio del backstage anche Hiroto, Shou, Tora e Saga. Dopo tutti i saluti, io e Lucia chiedemmo di nuovo delle sorprese.

"Lo vedrete tra poco, non siate impazienti!" ci rispose Tora.

"Ma uffa! Fate i misteriosi..." mi corrucciai.

"Tra poco saprai tutto, piccola mia!" mi disse Nao alzandomi il mento con due dita.

"Ok..." e lo baciai.

Gli altri ci guardavano sempre mentre ci scambiavamo quei gesti d'affetto e questo mi rendeva quasi isterica.

"Bè, che avete da guardare?!" esclamai mentre continuavi ad essere attaccata al petto di Nao.

"Niente..." risposero gli altri in coro cominciando a fare gli indifferenti.

"Mi vendicherò... +_+ " minacciai.

Tutti risero e alla fine anche io mi sciolsi.

"Ehi, pronti? Si comincia!" avvisò un addetto.

"Ora dobbiamo andare, voi andate in prima fila, ci sono i vostri posti riservati" ci disse Saga.

Nao sciolse il nostro abbraccio con un ultimo bacio e seguì gli altri.

"Presto, o non vedremo l'inizio!" mi incitò Lucia.

Così io, lei e Taro corremmo verso l'uscita del backstage verso i nostri posti. Arrivammo appena in tempo che le luci psichedeliche si accesero illuminando tutto il palco. Un rullo di tamburi, opera di Nao, fece impazzire la folla che delirò quando entrarono anche gli altri componenti. Shou urlò un saluto a pubblico che ricambiò entusiasta.

"Benvenuti al nostro ultimo concerto di Tokyoooooooooooo!!!" gridò Shou al microfono.

Un'altra ondata di urla accolse la sua frase.

"prima di cominciare, abbiamo l'onore ed il piacere di avere qui con noi una band che aprirà il nostro concerto! Un applauso per i nostri colleghi e compagni di PS Company... i Sug!!!!!!!"

Io e Lucia eravamo a bocca aperta. Poi urlammo e saltammo come due matte.

"I Sug, oh mio dioooooooooooooooooooooooo!!!" urlai.

"I Sug!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò anche Lucia.

"Ecco cos'era la prima sorpresa!" esclami.

"E' vero! Che bellezza!!!" affermò Lucia.

Sul palco salì la giovane band dei Sug, accolta da uno scroscio di applausi e grida.

"Grazie Tokyooooooooooooooooooooo!!!" ringraziò Takeru, il cantante, col microfono che gli aveva ceduto Shou.

"Takeruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!! Quanto è carino!! >_< !" dissi totalmente incantata dal bel cantante.

"Se Nao ti sentisse adesso..." commentò Taro ridendo.

"Oh, ma lui sa che non esiste nessuno all'infuori di lui... però non sono mica cieca, certe cose non posso non vederle!" dissi io e mi rivoltai per ammirare Takeru.

I Sug suonarono come pezzo d'apertura 'Love Scream Party', il mio preferito. Ero estasiata da quella bellissima sorpresa e anche Lucia era persa nel mangiarsi con gli occhi ogni membro della band (specie Chiyu! XD ndLucia)

"Ehi, Lucia!" disse Taro preoccupato (e soprattutto geloso) vedendola come ipnotizzata.

"Sto bene... mai stata meglio... +ççç+ " rispose lei meccanica.

Oramai il corpo non rispondeva più, eravamo completamente prese dalla musica e dalla band. Finita la canzone, Takeru e i compagni si inchinarono e salutato di nuovo il pubblico tornarono dietro le quinte. Poi riapparirono Shou e gli altri pronti a dare il via al loro concerto per mezzo di 'Stray Cat'. Poi fu la volta di 'Ruri no ame', come ci avevano detto.

"Quanto amo questa canzone..." mormorò Lucia.

E come se Shou l'avesse sentita, le lanciò un'occhiata profonda che la fece arrossire immediatamente. Quando finì anche la seconda canzone, Shou annunciò la terza.

"La prossima canzone, come già saprete, è una canzone d'amore. Noi, in particolare io e Nao, la dedichiamo a due ragazze speciali che sono state in nostra compagnia per tutti e tre i concerti di Tokyo. Ragazze, io e Nao vi amiamo da morire!" e detto questo la canzone partì.

La riconobbi all'istante: era 'Armor Ring', scritta da Shou e Saga.

"E' 'Armor Ring' !" balbettai.

"E... ce la stanno dedicando..." aggiunse ancora più incredula Lucia.

"Mica male come sorpresa..." ammise Taro, nonostante gli desse fastidio che Shou si fosse preso quella libertà.

Durante tutta la canzone, Shou si rivolse a me e Lucia, che eravamo ancora pietrificate dalla sorpresa. Nao, dalla sua batteria, mi lanciava sguardi divertiti guardando la mia espressione da pesce lesso.

"Quando tutto sarà finito, vado nel backstage e lo strangolo!" imprecai paonazza in viso.

"Perché? E' una sorpresa bellissima!" mi chiese Lucia.

"Perché mi imbarazza!" risposi semplicemente io.

Ma gli Alice Nine suonarono in modo così perfetto che non potevo non ammettere, almeno a me stessa, che la sorpresa aveva colpito nel segno. quando ebbero finito, l'intera arena era nel delirio più totale.

"Niente male!" commentò Shou guardando il pubblico urlante.

"Già! Lucia e Alessia saranno contente!" confermò Saga.

"Infatti guardale lì!" ci indicò divertito Hiroto vedendoci sbracciarci attaccate al palco.

Il concerto proseguì con altre canzoni: 'Yami ni chiru Sakura', 'Mirror Ball'. 'Zero', 'Q.' ... e infine la loro nuova e recente canzone 'Rainbows'.

Di tanto in tanto, la scaletta veniva interrotta con qualche esibizione singola: l'assolo di Saga e il suo basso (che io e Lucia avevamo avuto l'onore di gustarci davanti a noi nel primo incontro con gli A9!); poi dopo un altro paio di canzoni, fu la volta di Nao. Avvolto dal buio, si vedevano solo le sue bacchette luminose muoversi battendo sulla batteria o piroettando tra le sue dita. Si scatenava nei suoi rulli e quando si interrompeva dava il comando al pubblico di urlare il suo nome.

Le luci psichedeliche che vorticavano durante le canzoni erano magnifiche e alcuni effetti speciali davvero esaltanti come la pioggia durante 'Ruri no ame' ('Ruri no ame' significa 'pioggia di lapislazzuli', tanto per farvi capire XDXDXD), il fumo e le esplosioni artificiali, tante luci e coriandoli durante 'Rainbows'. Gli Alice Nine avevano reso quel concerto davvero indimenticabile!

Finito il concerto, sotto i continui applausi e urli, gli Alice Nine si allinearono inchinandosi e poi, come ogni volta, assorbivano quelle grida di approvazione. Nao si avvicinò al bordo del palco e mi tese le bacchette fluorescenti che aveva usato durante il suo assolo. Io, incerta e sorpresa, tesi una mano per prenderle ma lui, con uno scatto repentino, mi afferrò e mi tirò su sul palco. Presto anche Saga e Shou andarono verso Lucia, che si dimenava rossa in viso. Alla fine anche lei fu trascinata su. Tora aiutò a far salire anche Taro, mentre il pubblico non la smetteva di urlare. Poi, Nao, davanti a quei milioni di persone, mi prese per i fianchi e mi baciò come non aveva mai fatto prima. La reazione dei milioni di persone fu l'aumento di urla e applausi. Quando Nao si staccò mi sorrise.

"Meno male che non volete farvi beccare dai giornalisti... mi hai appena baciata davanti a milioni di persone!" gli dissi ironica.

"Eheh... il punto è che non ti hanno vista solo questi milioni di persone... ma anche quelli a casa, in tutto il Giappone!" rise lui.

Mi indicò alcune telecamere che non avevo notato e mi sentiii le gambe cedere.

"T-tutto i-il G-Giappo-one???" balbettai confusa a occhi sgranati.

"Sì! XD!"

"Oh-mio-dio!" scandii le parole incredula.

"Alessia, credevo le avessi viste!" mi disse Lucia.

"Che cooooooooooooooooooosa??? Tu le avevi viste???"

"Bè, sì! Non sono così piccole da non vederle!"

"E dirmelo no, eh?!?!"

"Su saluta Ale!" mi disse Nao cingendomi la vita con un braccio e salutando con l'altro tutta l'arena.

Anche gli altri salutavano, compresi Taro e Lucia. Così alzai timidamente la mano e salutai anch'io.

 

 

 

"Ragazze, guardate!" ci indicò Saga.

Dal fondo del corridoio del backstage, io e Lucia vedemmo arrivare Takeru e gli altri membri dei Sug.

":Q_____________________- oddio, Takeru..." sbavai.

"Ehi, ricordati che ci sono anche io!" s'ingelosì Nao.

"Tranquillo, Nao-pon, resti sempre il mio preferito, ma non sono certo indifferente a Takeru..." lo rassicurai.

"Ciao! E così loro sono le ragazze da voi selezionate!" ci salutò Takeru col suo bel sorriso.

I Sug erano ancora vestiti come durante la loro esibizione, con i costumi del loro video 'Love Scream Party'. Io e Lucia li fissavamo senza parole.

"Come vi chiamate?" chiese Takeru.

"A-Alessia e L-Lucia" balbettò Lucia.

"Siete molto carine, complimenti!" commentò Chiyu, da dietro Takeru. (***ççç*** ndLucia)

"Ehi, vacci piano, lei appartiene a me!" disse Nao scherzoso abbracciandomi da dietro

"Tranquillo, tanto il mare è pieno di pesci!" rispose Chiyu facendo l'occhiolino (posso essere io il tuo pesce??? ndLucia)(Lucia, ti ricordo che qua ci innamoriamo di Nao e Shou... ndMe)(Sì, ma anche io non sono mica indifferente a Chiyu XDXD *ç* ndLucia)

Io e Lucia continuavamo a fissarli con adorazione.

"Bè, ora è meglio se andiamo, si sta facendo tardi..." annunciò Takeru.

Io e Lucia emettemmo dei gemiti di dispiacere.

"Aspettate..." rise Takeru.

Entrò in una stanza lì vicino e ne uscì con due fogli e una penna.

"Vi facciamo un autografo così vi ricorderete di questa serata!" spiegò Takeru.

Tutti i Sug firmarono e ci porsero i due fogli a me e Lucia, uno ciascuno.

"Ciao, arrivederci carine! ci salutarono proseguendo per il corridoio.

"Abbiamo davvero fatto il pieno! Prima gli A9, poi i Gazette e infine i Sug! Questo viaggio d'istruzione lo adoro!" commentai ammirando il mio autografo con occhi luccicanti.

"Eh-ehm..." tossicchiò qualcuno.

2Oh sì! Grazie a tutti, ragazzi!!!" disse Lucia intuendo tutto.

Ci abbracciammo in gruppo e io schioccai un bacio sulla guancia a Nao.

"Sei stato bravissimo nel tuo assolo!" gli dissi.

" ^_^ grazie, piccola!" e mi strinse a sé, contro il suo petto, in un abbraccio caldo e affettuoso.

 

 

 

 

Che ve ne pare??? Eh già, che fortuna, persino i Sug abbiamo incontrato XDXDXD chi sono i Sug??????? Dunque, come già detto nel cappy, sono anche loro della PS Company, la compagnia di musica di alcuni tra i più famosi gruppi e cantanti giappo. Volete vederli i Sug? eccoveli!!!

I Sug in 'Love Scream Party'!!!!! Guardate il video, è bellissimo!!!! Altre loro belle canzoni sono: Butterfly Boy (nuova!!) e VI-Vi-Vi. Ripeto: guardate i video, io li adoro!!!!!!!!!!! Takeru è quello biondo, gli altri sono(da destra a sinistra) Chiyu, Yuji,      e Masato. chi vi piace di più??

e questi sono gli Alice Nine dal video di 'Cosmic World'!!!! ora, per chi non sapesse associare i nomi ai membri, ve li scrivo io: (da sinistra a destra) Nao, Saga, Shou, Hiroto, Tora. Allora, il vostro preferito chi èèèèèèèèèèè??????????

E per scaramanzia vi metto anche i Gazette!

(da sinistra a destra): Aoi, Reita, Ruki, Kai e Uruha!!!! Io ho una cotta per Uruha ma non disdegno di certo nemmeno gli altri 4!!!! XDXDXD e tra loro chi vi attizza??? Delle loro canzoni, adoro Cassis, Silly God Disco e Guren! Ascoltatele!!!!!!

Dopo questa sfilata dei gruppi comparsi in questa ff, vi saluto lasciandovi un'altra immagine degli Alice Nine (chi ne volesse altre di questi e altri gruppi basta che mi aggiunge su msn, da lì si potrà anche chiacchierare un po'!! XDXD)

Shou, Tora, Saga, Nao e Hiroto!!!!! Alice Nine rules!!!!!! XDXDXD baci by Luna The Moonlight

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Capitolo 14
*** Cap. 14: In cerca di un libro... ***


Bene

Bene, ho deciso di scrivere questo capitolo 14!!! dopotutto, nn sn ancora successe le cose migliori!!!! XDXDXD allora, pronti... VIA!!!!

 

 

 

 

Cap. 14: In cerca di un libro...

I concerti erano finiti. La nostra vacanza d'istruzione per fortuna non ancora!! Però io e Lucia dovevamo fare quella relazione per la scuola che poi avremmo anche presentato all'Università. Così la mattina dopo il terzo concerto, cominciammo a metterci al lavoro.

"Uffaaaaaaaa!!! Ma perché ci hanno affibiato questa ricerca?!?!" mi lamentai prima di cominciarla.

"Sì, è una scocciatura... però è meglio farla ora, così i prossimi giorni saremo completamente libere... vuoi goderti il tuo Nao come si deve, no?"

"Ovvio! E anche tu dovresti preoccuparti... due ragazzi stanno aspettando i tuoi comodi... >_> "

" =_=''' non ricordarmelo... sono così indecisa... non so cosa fare..."

"Dai, vedrai che farai la scelta migliore!"

"Lo spero tanto..."

Lucia sorrise, ma i suoi occhi rivelavano i suoi pensieri riguardo l'imminente scelta che avrebbe dovuto fare. Avrei tanto voluto aiutarla, ma potevo fare ben poco.

"Forza cominciamo!" dissi allora cercando di sprizzare gioia.

Ci mettemmo sotto, scrivendo sulle tradizioni, la cultura, l'economia... giapponese. Un po' una rottura... cioè, il Giappone è magnifico ma... la relazione era davvero noiosa!!! Non eravamo neanche giunte a metà che senza preavviso, Taro entrò nella nostra stanza.

"Ehiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! >_< potevamo essere nude!!!" urlai.

"Bè, mica lo siete... ^_^ " ribatté lui col suo sorrisino. "Sentite, io devo uscire per alcune commissioni. Vi serve qualcosa?"

"Uhmmmmm... ci porti delle polpette di riso?" chiese Lucia.

"Sì, così descriverò con precisione il loro sapore sulla mia relazione! E magari compra dei biscotti!" aggiunsi io.

"Ok! *ma cosa c'entra con la loro relazione il sapore delle polpette di riso? =_='''* A più tardi!!" e uscì.

Non passo molto tempo che il mio cellulare prese a squillare e a vibrarmi nella tasca dei pantaloni.

"Pronto?"

"Sono Nao, Ale!"

"Oh, ciao Nao-pon!! Come va?"

"Bene! Ci siamo ripresi dall'ultimo concerto!"

"Che bello, ora avremo più tempo per stare insieme!! ^_^ "

"Eh già... a proposito, stai facendo qualcosa di particolare adesso?"

"A dire il vero sto facendo la relazione che mi hanno dato come compito..."

"Ok..."

"Guarda che se volevi uscire, per me..." ma mi aveva attaccato il telefono.

Rimasi per un attimo perplessa, pensando che fosse caduta la linea ma poi la porta si aprì e comparve Nao assieme a tutti gli altri sulla soglia.

"Allora possiamo benissimo entrare *smile*!" esclamò.

"Naooooooooooooo!!! Ma che ci fai qui??? Io credevo che..."

"Eheheheh, non ci avevo pensato di chiamarti... però Tora mi ha fatto ragionare e quindi... XDXD"

"Nao... sei incorreggibile! Meno male che vi hanno fatto salire!"

"Bè, che fate, la relazione, dunque?" chiese Saga.

"Sì... ç_ç è noiosissima..." rispose Lucia.

"Allora abbiamo fatto bene a venirvi a prendere! Questo pomeriggio il luna park è aperto e per chi ha un pass speciale la maggior parte delle giostre sono gratis! Venite?"  ci propose Hiroto.

"Oooooooooh sì!!! *_* " esclamai eccitata.

"Ale, dobbiamo finire la relazione!" mi riprese Lucia.

"Non farmi cadere sempre il mondo addosso in questo modo... T_T " dissi triste.

"Dai, ci divertiremo tutti insieme!" pregò Shou.

"Uhm... ok, verremo... però dobbiamo informare Taro, è uscito poco fa" acconsentì Lucia.

"Ok, lo chiamiamo subito!" dissi io che volevo assolutamente uscire di nuovo con Nao come quella volta che poi li avevano scoperti.

Digitai il numero di Taro e aspettai che rispondesse.

"Sì?"

"Taro, sono Alessia!"

"Ehi, che c'è, avete dimenticato di dirmi di prendere qualcosa?"

"No, no, porta tutto quello che ti avevamo chiesto. Però... gli Alice sono qui e ci hanno chiesto di andare al luna park oggi... ti dispiace se andiamo?"

"No, figurati! Quando tornavo volevo rilassarmi... non preoccupatevi! Divertitevi anche per me, ok?"

Nella voce di Taro sentivo una nota di tristezza ma feci finta di non notarla.

"Grazie Taro, sei un tesoro! Allora ci si vede stasera, ok?"

"Sicuro! Ciao, salutami anche Lucia e gli altri!"

"Sarà fatto senz'altro! Ciao!"

Chiusa la conversazione, esultai.

"Direi che è un sì XDXD " dedusse Nao.

"Ok, allora andiamo! Pranzeremo fuori..." disse Tora.

"Ehi, ma copritevi però..." ricordò Lucia.

"Sì, è vero... certo che però se vi vedono mi sa che comunque vi riconoscono... dopo la performance di Nao... >_> " commentò Shou.

"Eheheh ^_^''' scusatemi... "

Così uscimmo pronte per divertirci un'altra volta con il nostro gruppo preferito.

 

 

 

Taro aveva concluso le sue commissioni prima del previsto.

"Che cosa posso fare?..."

Decise di andare a fare un giro in biblioteca: da molto voleva leggere un libro uscito recentemente. Con la spider raggiunse la biblioteca più conosciuta del quartiere ed entrò in quel 'mondo di pagine e copertine colorate'. Vagò per gli scaffali, senza realmente guardare i titoli dei libri esposti, con sguardo assente. Pensava alla telefonata che io gli avevo fatto poco prima, dicendogli che saremmo andate con Nao e gli altri al luna park. Lui si era sentito un po' escluso... ma subito cancellò dalla mente quel pensiero: Lucia non l'avrebbe mai escluso, in qualsiasi caso! Si fidava di lei... . Da quando la rivalità tra lui e Shou era ormai stata dichiarata, cercava in tutti i modi di stare il più vicino possibile, anche nelle cose quotidiane come aiutarla in qualcosa che non riusciva a fare... voleva che capisse che per lei ci sarebbe sempre stato. Pensando a queste cose, urtò qualcuno.

"Oh, scusi..." disse con voce atona.

Ma appena si voltò quell'attimo per scusarsi, vide chi aveva urtato. Una ragazza dai capelli bruni con riflessi mogano e gli occhi color del mare aperto gli sorrise.

"Di niente figurati..." disse con voce angelica.

Taro arrossì.

"Ti serve qualcosa? Stai cercando qualche libro in particolare?" chiese lei disponibile.

"Sei della biblioteca?" indagò Taro.

"Sì, aiuto le persone a trovare i libri che cercano"

"Bè, si starei cercando questo libro..." e Taro mostrò un pezzo di carta con il titolo del libro scritto sopra.

"Oh, è bellissimo quel libro! Vieni, ti mostro dove teniamo le copie. Ne abbiamo molte, perché piace a parecchie persone! Io l'avrò letto cento volte!" rispose la ragazza illuminata nel leggere quel titolo.

"Magnifico!"

Taro seguì la commessa fino ad uno scaffale colmo di libri.

"Eccolo qui!" disse lei prendendo il libro per Taro. "Sei fortunato, era l'ultima copia rimasta!"

Porgendogli il libro, le sue mani sfiorarono quelle di Taro, facendo arrossire entrambi.

"Grazie.. O///////O."

"Prego... >//////> "

Lei si voltò e cominciò a camminare spedita verso il bancone.

"Ehi, aspetta!"

"O//////O sì?" si voltò lei bloccandosi.

"Come ti chiami?"

"Mikaru..."

"Io sono Taro... piacere di conoscerti!"

" ^_^ piacere mio Taro!"

E Mikaru si allontanò.

"Mikaru..." sussurrò Taro con la copia del libro tra le mani.

 

 

 

 

Ecco finito anche questo!!!! uhuhuh che bello esco di nuovo con Nao!!!!! XDXDXDXD al luna park!!!!!! ^_^  ihihihihihih XDXD ke pazza... spero vi sia piaciuto, alla prossima!!!!

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Cap. 15: Incontri del passato ***


Eccoci col capitolo 15

Eccoci col capitolo 15!!!!! e qui cominciano i casotti anche per me... uff... ma dopotutto non può certo essere rose e fiori per me e uno schifo solo per Lucia, non vi sembra? bè, state a vedere...

 

 

 

Cap. 15: Incontri del passato

"Waaaaaaaaaaaa!!! Voglio andare sulle montagne russe! E sugli autoscontri! E sulla ruota panoramica! E nel labirinto degli specchi! E nella casa dei fantasmi! E..." cominciai ad elencare indicando ogni attrazione.

"Ale, frena o non riusciamo a starti dietro...!" cercò di fermarmi Nao.

"Dai, decidiamo insieme quale giostra provare per prima" disse Lucia.

A votazione, decidemmo di cominciare dalle montagne russe. Che brividi!!! Io vicina a Nao, Lucia vicina a Shou e Saga, Tora e Hiroto dietro di noi. Su e giù per le rotaie, urlammo come matti e più di una volta gli Alice rischiarono di essere scappucciati e quindi di essere riconosciuti.

"Mai più!" esclamò Tora quando fummo scesi.

"Ma dai, io mi sono divertita un mondo!" dissi io dandogli una pacca sulla schiena.

"E ora dove vogliamo andare?" chiese Shou.

"Io vorrei andare agli autoscontri!" proposi subito.

"vada per gli autoscontri allora!"

"Evviva!!! ^____^ "

Presi per mano Nao e me lo portai dietro. Ci dividemmo in coppi (Tora andò da solo) e cominciammo a scontrarci tra di noi. Nella nostra vettura guidava Nao. Avevo visto che una ragazza o salutava in modo troppo civettuolo per i miei gusti, nonostante lui fosse coperto così presi il volante e di scatto manovrai verso la tipa, facendola schiantare contro il bordo della pista.

"Così  impari, brutta smorfiosa! >XP!" esclamai facendo la linguaccia.

"A-Alessia O_O''' " balbettò Nao sconvolto.

"Nessuno può metterti gli occhi addosso!" dissi possessiva.

"Gelosona!" e mi pizzicò una guancia.

"No, semmai gOlosona! Di te!!"

"Allora adesso ti prendo uno stecchino di zucchero filato alla fragola, ok?"

"Uuuuuuuuuuuh!! Sììììììììì!!!"

Scesi dagli autoscontri ci dirigemmo ad uno dei tanti chioschi che affollavano il luna park.

"Ehi, Ale, ho visto come ti sei battuta per Nao XD così si fa, socia!!" mi diede il cinque Lucia.

"Vedi di fare altrettanto >_> " ribattei.

Nao pagò la mia 'matassa' di zucchero filato che divisi con Lucia.

"Che ne dite se ci dividiamo? Io, Hiroto e Saga andiamo per conto nostro e voi pure: Lucia con Shou e Alessia con Nao, eh?" propose Tora.

"Ma perché? Io voglio stare con le ragazze!" cominciò a lamentarsi Saga.

Ma Tora gli tappò la bocca e se lo trascinò in disparte.

"Assecondami, razza di scimunito! Così Shou ha una buona occasione di restare solo con Lucia!"

"Ma anche Taro..."

"Lo so e proveremo ad aiutare anche lui ma ora non c'è e Shou non può perdere un'occasione simile!" spiegò Tora.

"Ooooooh! Ok!" capì Saga. "Buona idea Tora!" dandogli una pacca sulla schiena. (ma qui tutti mi danno pacche sulla schiena? non sono masochista io!!! ndTora)

"Ok..." acconsentimmo noi altri osservandoli da lontano.

Lucia sembrava contenta all'idea di divertirsi da sola con Shou. E io ero altrettanto contenta per lei. Anche se mi dispiaceva un po' per Taro... ma Nao richiamò la mia attenzione.

"Volevi andare nel labirinto di specchi, no?" sorrise indicando la giostra.

"Sì!"

Pagato l'ingresso, entrammo e subito le nostre immagini si rifletterono ovunque.Sentii la mano di Nao afferrare la mia in una calda stretta. Mi sentivo al sicuro con lui, ovunque fossi.

"Forza, cerchiamo di uscire da questo posto!" esordì.

Spesso incontrammo vicoli ciechi e sia io, sia Nao sbattemmo la faccia contro gli specchi, ridendo a crepapelle subito dopo.

"Ecco l'uscita!" dissi vedendo la luce del giorno fuori.

"Ce l'abbiamo fatta!!!" esultammo io  Nao usciti di lì.

Mi sentivo come un personaggio dei manga XD completamente pazza!

"Mi è venuta sete. Sediamoci a bere qualcosa" mi disse Nao.

"Ok, ho sete anch'io!"

 

 

 

 

 

"Siamo da soli...finalmente... che genio Tora! Gli devo un favore!" pensava Shou.

Lucia camminava vicino a lui osservandosi intorno.

"Cosa ti va di fare?" le chiese Shou.

"Non saprei... decidi tu!"

"Uhmmmmmm... magari la casa degli orrori?"

"Ehm... non è proprio ciò che speravo ma... ok"

Solo da fuori, quella giostra faceva venire i brividi. Ma Lucia si fece coraggio ed entrò insieme a Shou. Subito iniziarono a comparire gli 'orrori'.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!"

"Luci!"

Lucia si era presa un enorme spavento nel veder comparire da un angolo uno zombie che voleva agguantarla. E questo l'aveva condotta ad aggrapparsi a Shou.

"Va tutto bene, Lucia! E' finto!"

"Sì ma è terrorizzante! Non mi aspettavo che fin da subito ci sarebbero stati questi cosi!" rispose Lucia scostando lo zombie finto con disgusto.

"Succhierò il tuo sangue!!!" mormorò una voce lugubre alle spalle di Lucia.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!" urlò di nuovo Lucia stringendosi ancora alla felpa di Shou.

"Ehi, sono io!" disse Saga levandosi i denti da vampiro che si era applicato "Ma che fifona che sei! Questi denti sono ottimi, devo ringraziare Mikaru# per avermeli prestati!"

"E tu che cosa ci fai qui?!" chiese Lucia.

"Ho chiesto a Tora e Hiroto di aspettarmi fuori, volevo divertirmi un po' con voi XD!"

" =_=''' ma davvero?..."

"Ehi, Lucia, siamo alla fine del giro, puoi anche staccarti" sorrise Shou. "Ma a me va bene anche se restiamo appiccicati in questo modo!" aggiunse con tono scherzoso.

"Oh >//////> scusami" disse Lucia arrossendo al sua dolce sguardo.

 

 

 

 

 

Io e Nao ci eravamo divertiti come due bambini ed eravamo sempre più allegri.

"Andiamo a cercare gli altri" mi disse Nao.

"Per gli 'altri' intendi Lucia e Shou?"

"Ovviamente... facciamo una specie di incontro a quattro ^____^ ti va?"

"Certo che sì! Dobbiamo aiutare quei due ^____^ " accettai.

Quando li incontrammo davanti ad una bancarella di pupazzi assistemmo da lontano all'acquisto di un orsacchiotto da parte di Shou per Lucia (>__< che puccioooooooooooooooooo!!!! ndLucia)

"E bravo Shou!" esclamò Nao richiamando l'attenzione del vocalist.

"Che ci fate qui? Non ci eravamo divisi?" chiese Shou perplesso.

"Sì, ma io e Alessia volevamo fare una specie di uscita a quattro con voi. Vi va?" spiegò Nao.

"Sì ^___^ ci sto!" acconsentì Lucia.

"Dobbiamo proprio? -_-''' " chiese Shou un po' deluso.

"Tranquillo amico, non saremo d'impiccio, anzi!" lo rassicurò sottovoce Nao.

Camminammo per un po' in mezzo alla folla, io mano nella mano con Nao e Lucia e Shou fianco a fianco.

"Mi è venuta voglia di un gelato!" esclamai d'un tratto.

"Ma sei proprio un pozzo senza fondo!" commentò Nao ridendo.

"Come te d'altronde! Siete proprio fatti l'uno per l'altra!" aggiunse anche Shou.

"Allora noi ci sediamo qui e vi aspettiamo, ok?" disse Lucia indicando una panchina libera.

"Sì, andiamo a quel chiosco laggiù, facciamo in un attimo!" dissi io.

Lucia e Shou si sedettero: Lucia a gambe chiuse con le mani sulle ginocchia, imbarazzata per la nuova ed improvvisa situazione di unica compagnia rappresentata da Shou; lui a gambe aperte e con le braccia distese sullo schienale della panchina.

Io e Nao ci avvicinammo al chiosco, lontano una cinquantina di metri dalla panchina dove stavano Shou e Lucia..

"Salve, vorrei un gelato... con che gusti, Ale?" ordinò Nao.

"osa? Ma paghi te?"

"Certamente!"

"Ricordami di darti degli extra di affetto ^____^ "

Elencai i gusti che volevo e Nao pagò (ma non è che Nao paga un po' troppo? ndLucia)(ma no, che dici... se lo fa è perché mi vuole bene... e poi è meglio che non insisto con lui, non vorrei che si offende... tanto è ricco sfondato, cosa sarà qualche yen in meno... ndMe)

"Sei sempre il solito bimbo dolce e affettuoso..." disse una voce femminile alle nostre spalle.

Ci voltammo e Nao sgranò gli occhi.

"E' tanto tempo che non ci vediamo, eh?" parlò ancora una ragazza sui vent'anni, bionda, dai capelli lunghi e fluenti e gli occhi azzurro chiaro socchiusi in una espressione di dolce nostalgia.

"Minami..."

"Nao... lei chi è?" chiesi io fissando i due, uno sconvolto e l'altra persa in qualche ricordo di un passato che ancora non conoscevo....

 

 

 

 

 

# = Mikaru è il cantante dei DiO Distraught Overlord, molto figo devo dire... i denti nominati da Saga sono quelli che Miakru ha nel video della canzone "Carry dawn", dove lui ha proprio i canini da vampiro, che a mio parere lo fanno ancora più bello!! ^____^

 

 

Eco finito anche il capitolo 15!!! non male eh? ecco... ki sarà questa misteriosa minami che ha riconosciuto Nao nonostante la sua copertura? e come andrà a finire tra lucia e Shou? tutto questo e altro ancora nel prossimo capitolo!!!! mi raccomando non mancate!!! e recensiteeeeeeeeee!!!! bacissimi a tutti!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 16
*** Cap. 16: Minami e Nao ***


Bene, oggi scopriremo chi è quella ragazza che ha salutato il MIO Nao… è_é grrrr la faccio fuoriiiiiii!!!!! *la ragazza si nasconde dietro le quinte*… bah, non perdiamoci in chiacchiere e vediamo cosa avverrà oggi!!! Buona lettura a tutti! ^____^

 

 

Cap. 16: Minami e Nao

“E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta...” mormorò la ragazza, continuando a fissare Nao.

M-Minami…” balbettò lui, senza riuscire a dire altro.

Nao… come fa a conoscerti?” chiesi io presa dal panico.

Vedi… ecco, lei è…

“Mi chiamo Minami Matsura, sono la ex ragazza di Nao” si presentò Minami chinandosi e poi sorridendomi.

L-la… s-sua ex???” ripetei.

“Sì, ci siamo lasciati da tempo…” confermò Nao.

Io… io non ne sapevo niente…” dissi.

“Perché non è importante, Ale, altrimenti te l’avrei detto…” mi spiegò Nao.

“Ma lei è qui… perché, Nao? Dimmelo” lo guardai sofferente.

N-non lo so, io…

“Oh, tranquilla, non mi ha chiamata lui… anzi, immagino che abbia cancellato il mio numero da ogni rubrica che ha…” mi rassicurò Minami.

Ma io non volevo le sue rassicurazioni, volevo quelle di Nao.

“Minami, vattene, ti avevo detto che non volevo saperne nulla di te” le disse Nao.

Sembrava arrabbiato, non gli faceva piacere averla rivista. Rimasi ad ascoltare la loro conversazione anche se avrei voluto che ci fossimo allontanati da quella tipa.

Nao… ormai credevo fosse acqua passata…

“No, non è passata per niente! Tu volevi che il mio gruppo si sciogliesse! E questo solo nei tuoi interessi, in modo che così sarei appartenuto solo a te!”

“Andiamo, Nao… all’epoca non eravate così famosi… se foste scomparsi dalla scena nessuno se ne sarebbe accorto…

“Ma ora abbiamo la PS Company che ci sostiene, tanti colleghi e una vita fatta di musica!”

Già… in pratica, nella tua manco solo io” aggiunse Minami senza staccare gli occhi di dosso da Nao.

“Che ragazza egocentrica…” mi venne da pensare.

Mi stava già antipatica. Voleva avere Nao solo per se e aveva preteso che la band si sciogliesse? Ma una così è matta da legare!

Nao, andiamo via…” dissi a Nao, prevedendo una brutta discussione a cui non volevo assistere.

“No, Alessia… devo chiarire una volta per tutte” mi disse Nao senza muoversi di un centimetro.

“Alessia si chiama, eh?” disse Minami come se io non fossi presente “Che nome strano… non è giapponese, vero?”

“E’ italiana”

“E tanto per intenderci, il mio nome significa ‘protettore’, quindi non è poi tanto un nome strano” aggiunsi io, punta un po’ sul vivo.

Che ci posso fare, a me il mio nome piace!

Minami mi fulminò con lo sguardo.

“Nessuno ti ha chiesto di intrometterti” mi disse gelida-

“Non rivolgerti a lei con quel tono, Minami!” mi difese Nao.

Nao… é/////è “ lo guardi riconoscente e un po’ rossa.

“Lei è cento, anzi mille volte meglio di una come te!” continuò Nao, stringendomi una mano.

Minami fissava quella nostra stretta con tutto il suo rancore. Quella ragazza non mi piaceva. Sembrava volere Nao a tutti i costi.

“Vattene, Minami… non avresti dovuto nemmeno salutarmi” le disse Nao con tutta la freddezza possibile.

In quel momento, non vedendoci tornare, Shou e Lucia ci avevano raggiunti.

“Ehi, che ci fate ancora qui?” ci chiese Lucia.

Lucia poi, seguendo lo sguardo mio e di Nao, vide Minami.

“Lei chi è?” chiese curiosa.

Shou rimase pietrificato.

M-Minami…” mormorò vedendola.

“Minami?” chiese Lucia non capendo.

Shou, che piacere vederti! ^__^” sorrise Minami al vocalist.

“Mi hai sentito, Minami? Vai via!” ridisse Nao.

“Va bene… ma sai, Tokyo sembra grande… ma in realtà è più piccola di quanto sembra… e ci rivedremo uno di questi giorni… te lo prometto” disse cominciando ad avviarsi “A presto… ciao, Shou, mi ha fatto piacere rivederti” salutò anche Shou.

Minami si allontanò a passo lento ed elegante. Nao continuava a fissarla arrabbiato.

Nao…” sussurrai vedendolo così.

“Andiamocene a casa… mi è passata la voglia di stare qui…” disse cupo, mettendosi le mani in tasca e cominciando a camminare.

Noi acconsentimmo in silenzio e lo seguimmo mentre cercavamo Saga, Tora e Hiroto. Io camminai leggermente distante da Nao, temendo che fosse troppo nervoso per avermi a fianco e pensando che volesse stare un po’ solo per pensare. Intanto però sentii Shou che spiegava a Lucia tutta la faccenda.

“Ma chi era quella?” chiese Lucia, ancora non aveva capito niente.

“Quella era Minami Matsura, la ex di Nao… sarà tipo un anno o due che si sono lasciati, infatti non ha più avuto una ragazza da tutto questo tempo”

“Quindi Alessia è la prima con la quale si è rimesso Nao?”

Esatto… anche se non capisco perché… abbiamo conosciuto tante ragazze ma nessuna l’ha colpito tanto quanto Alessia… chissà…

“Ma se si sono lasciati, perché Minami era lì con loro?”

“Mah, si saranno incontrati… vedi, il fatto è che Minami è molto testarda… quando Nao l’ha lasciata, lei voleva a tutti costi rimettersi con lui… lo tempestava di lettere, e-mail e telefonate… Nao era davvero nervoso a quei tempi…

“Ma perché si sono lasciati?” chiese Lucia.

Beh… lei… voleva che il nostro gruppo si sciogliesse…” disse un po’ addolorato Shou.

“Che cosa??? Ma è matta?” esclamò Lucia.

“In effetti, una decisione del genere, nessuno di noi voleva prenderla, meno che mai Nao che è il leader… così litigarono”

“Oh no…

Già… Minami disse a Nao che lui non si interessava a lei come doveva, che gli interessava di più la band… inoltre disse che la nostra era una band da strapazzo, fatta di pivelli che non sarebbero arrivati da nessuna parte… anche se lei quando ci conobbe disse che eravamo bravi e ci sosteneva… ma in quel momento la rabbia le aveva fatto dire cose che non venivano dal suo cuore… la conoscevamo abbastanza da saperlo… ma comunque le disse e a Nao non fecero piacere… così per un po’ non si sentirono… circa una settimana dopo la loro discussione, Nao decise di andare a casa di Minami per discutere con calma su cosa fare… avevamo appena ricevuto una chiamata da un pezzo grosso della PS Company che ci offriva un posto per fare successo… era un’occasione d’oro e Nao non voleva farsela sfuggire e nemmeno noi…

“E come andò a finire?”

Nao arrivò a casa di Minami e la trovò nel bel mezzo di… , un’incontro con un tizio…

INIZIO FLASHBACK

Nao, non è come pensi…

“Oh sì, invece, Minami… è proprio come penso…

Minami si coprì con il lenzuolo e scese dal letto lasciando l’altro a guardare la scena senza capire.

“E pensare che io ero venuto per parlare con te… ci hanno offerto un posto, alla PS Company, una compagnia famosissima…

“Davvero? Ma è magnifico! Accettate!! Potrete fare strada!” esultò Minami.

Ma Nao restò serio.

“Non mi sembra che una settimana fa pensavi la stessa cosa… se non sbaglio ci hai definiti dei ‘pivelli che non sarebbero andati da nessuna parte’, parole testuali tue…

“Ero coi nervi tesi, Nao… la vostra musica mi è sempre piaciuta, sono contenta che siate arrivati fino alla PS Company”

“Ma vedo che comunque hai di meglio da fare…” lanciò Nao un’occhiata al tizio sul letto che era stato zitto fino a quel momento.

“Oh lui… era solo una specie di sfogo, tutto qui…

“Allora devo dedurre che ti sei sfogata anche altre volte quando abbiamo litigato… bene, ho capito… addio” Nao si voltò e cominciò ad uscire.

“No, Nao, aspetta!”

“Non ne voglio sapere di te, lasciami stare!” disse Nao infuriato liberandosi dalla presa di Minami. “Andrò alla PS Company e accetterò l’offerta…

“Portami con te, Nao!”

“No! D’ora in avanti, farò tutto da solo con i miei amici… andrò alla PS Company, senza di te, Minami…l’uno non esisterà più per l’altra…  mi sono spiegato? E ora torna alle tue faccende” e detto questo Nao uscì dalla casa di Minami, per non rivederla più.

FINE FLASHBACK

“Ha fatto più che bene, Nao!” disse Lucia finito il racconto.

“Certamente, altrimenti non saremmo dove siamo ora… ma, come ti ho detto, Nao da quel giorno fu tormentato da Minami, che poi finalmente si arrese e non si fece più sentire… lo chiamava ovunque: a casa, agli studi della PS Company, in tournée… era asfissiante… e Nao, nonostante i concerti fossero comunque apprezzati come sempre, non dava il meglio di se, oppresso com’era da quella situazione…

“Che razza di elemento…” commentò Lucia.

Aveva tutto il mio appoggio sul quel commento. Come puoi fissarti con un ragazzo se lui ti ha fatto capire chiaro e tondo che di te non ne vuole più sapere? Tanto vale accettarlo… e ora, a distanza di anni addirittura, si ripresentava sperando che tutto fosse dimenticato. Roba da matti! Continuai a camminare un po’ distante da Nao, finché incontrammo anche gli altri (Shou spiegò loro cos’era successo) e tornammo al nostro hotel.

“Ti va di venire nell’appartamento che condivido con Saga?” mi chiese Nao prima che entrassi nella stanza mia e di Lucia al nostro hotel.

Rimasi un attimo interdetta: credevo che fosse di cattivo umore e per questo non l’avevo invitato a rimanere lì con noi.

“Va bene…” risposi.

Quando entrammo, trovammo Taro sul divano che mangiava un panino e leggeva con molto interesse.

“Oh, ben tornate! Credevo tornaste per cena, sono appena le 6” ci salutò.

Taro notò che c’era qualcosa che non andava, vedendo Nao un po’ nervoso che stava sulle sue e gli altri che non proferivano una sola parola. Lucia, prima che cominciasse a pensare a chissà quale catastrofe, si sedette vicino a Taro e gli spiegò sottovoce tutto quanto.

Aaaah, ora capisco” esclamò sottovoce anche Taro.

“Quindi, cerchiamo di non parlarne, ok?” gli disse Lucia.

“Certo” acconsentì Taro.

Bè… io e Nao andiamo…” proferii un po’ imbarazzata.

“Dove andate?” chiese Taro.

Ehm… al suo appartamento…” dissi rossa in viso.

“Che cosa??? Nao, ma io mi vergogno a far vedere la mia stanza!”protestò Saga.

“Oh, se è quello il problema, prometto che non ci metterò piede, ok?” gli dissi.

Mmmmh… va bene…” rispose Saga.

“Dai, Nao, andiamo” dissi prendendo Nao sottobraccio.

“Ciao, ragazzi…” mormorò lui agli altri.

“Ciao, buonanotte” risposero loro.

Usciti dall’hotel chiesi a Nao come saremmo andati al suo appartamento.

“Non è molto distante da qui… prenderemo la metro… ho io i biglietti” mi disse.

Il suo umore non mi sembrava per niente cambiato. Era ancora serio e parlava poco e niente. Non sapevo proprio come comportarmi. Da una parte volevo dire un sacco di insulti riguardo a Minami, dall’altra volevo dire parole di conforto a Nao e coccolarlo un po’, un’altra parte ancora mi diceva di stare semplicemente zitta. Di soppiatto lo osservavo. La sua espressione era sempre la stessa: cupa e pensierosa. Quando dovemmo scendere dalla metro, Nao mi prese per mano e camminammo fianco a fianco sul marciapiede, mentre le macchine passavano sfrecciando con i fari che ci illuminavano la strada assieme ai lampioni. Sembrava che Nao, tenendomi la mano, volesse farmi capire che mi voleva vicino. Allora io non sciolsi la presa nemmeno per un attimo.

Eccoci…” esclamò Nao quando giungemmo davanti ad un grande condominio.

Estrasse le chiavi da una delle tasche del suo giubbotto e aprì il portone e la porta del suo appartamento al sesto piano. Era davvero accogliente. Il sofà era grande e di color porpora, c’erano anche due poltrone e un tavolino per il caffé… dietro al divano c’era una buona parte libera da mobili, con solo un tappeto a coprire il pavimento. E poi c’era il terrazzo, grande con delle piante negli angoli. In tutta la casa c’erano dei quadri oppure delle foto. Ce n’era una che ritraeva tutti gli Alice Nine e un’altra con solo Saga e Nao.

“Sai, quella foto l’abbiamo fatta quando stavamo insieme” mi disse Nao alle mie spalle vedendo che osservavo quella foto.

I-insieme?” chiesi.

Sapevo che a volte i j-rocker sono un po’ bisex, ecco, ma non credevo che sarei venuta a sapere che Nao stava con Saga, che tutti vedevano solo come grandi amici. Io, grazie anche alle informazioni che Lucia trovava su internet, sapevo solo che ogni tanto Saga girava nudo per casa o robe così…

Sì… sai, ad avercelo sempre intorno dopo un po’ qualcosa cominci a pensarla…” rispose Nao. “Ma è finita… per il bene del gruppo…

Capisco…” commentai solo io. “Però siete ancora amici, è importante” aggiunsi.

Sì… siamo riusciti a superare la cosa e siamo migliori amici… e poi Saga ha avuto tante avventure…” disse Nao, riferendosi al carattere damerino di Saga.

“Già, lo immagino” risi un po’ io.

“Invece con Minami fu diverso…

Ecco, lo sapevo. Voleva parlare di Minami. Nao si sedette su una poltrona.

“Con lei ho passato quasi tutto… Natale, Capodanno, compleanno, San Valentino… però… che lei volesse lo scioglimento degli A9 proprio non mi andava giù... e poi… vederla con quel tizio solo dopo una litigata mi sembrava una cosa davvero spregevole…

Io restai in silenzio.

“Dopo quel giorno, non volli davvero più vederla… anche se lei insisteva a volermi parlare…” proseguì. “Tu… pensi che ho fatto male?” mi chiese guardandomi con occhi lucidi.

N-no, anzi! Lei ti aveva detto quelle brutte cose su te e gli altri, non credeva veramente in voi! E poi ti ha anche tradito senza ragione! Hai fatto benissimo! E non lo dico solo perché ora sono io la tua ragazza!” risposi dopo una momentanea esitazione.

“Grazie, Ale…” mi disse Nao, chinando il capo.

Vidi una piccola lacrima scendere lungo la sua guancia. Mi faceva una pena… mi sedetti sul bracciolo della poltrona e accostai la sua testa a me, accarezzandogli i capelli. Non so se piangeva perché Minami era decisa a riaverlo nonostante lui non volesse o perché le mie parole lo avevano confortato, dandogli prova che io mi fidavo di lui. Sapevo solo che io dovevo stargli accanto. Gli detti un bacio leggero sulle labbra.

“Ti amo, lo sai, vero?” mi disse in un sussurro.

“Ma certo… e anche io ti amo” gli risposi dolcemente.

Un altro bacio ci unì, e poi un altro e un altro e un altro… per tutto il resto della serata.

 

 

 

 

 

 

Gli Alice se ne andarono dopo aver cenato con Lucia e Taro. I due rimasero insieme nella stanza di Taro, che dopo cena si era immerso di nuovo nella lettura del suo libro nuovo.

“Ma di che parla quel libro, che te lo stai mangiando con gli occhi?” chiese curiosa Lucia.

“Oh, niente di particolare…” cerco di coprirsi Taro.

“Se lo dici tu… e dov’è che l’hai preso?”

“In biblioteca…

Ah…

Ti… ti va di accompagnarmi quando devo restituirlo?” propose Taro.

“Ma sì… così magari lo prendo in prestito io. Se lo leggi vuol dire che è interessante ^_^” rispose Lucia.

Anche Taro sorrise. Guardò negli occhi Lucia, avvicinandosi lentamente. Lucia non sapeva che fare, si era congelata all’istante. Un attimo prima stava parlando normalmente con Taro, un attimo dopo sentiva le sue labbra a contatto con le proprie. Non era un bacio profondo ma era comunque pieno di amore, morbido e tenero. Taro però non lo fece durare a lungo. Si staccò imbarazzato e mormorò un timido “scusa”, tornando a leggere il libro. Lucia rimase per cinque secondi, che sembrarono durare un’eternità, seduta al suo fianco e poi si alzò, sussurrò la buonanotte e Taro e uscì per andare in camera nostra.

Stupido…” si disse Taro, mettendosi una mano tra i capelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

Finito!!!!!! Caspita, che roba complicata la storia di Minami, eh? Ke razza di vipera… grrrrrrrr (guarda che le hai scritte tu ste cose, sei te che le fai accadere… ndLucia)(sì ma la odio lo stesso… ndMe)(A me invece fai sempre fare la parte del sofferente… ç_ç ndTaro)(come ha detto lucia, sono io che faccio accadere le cose quindi zitto e buono! ndMe). E ora via con le recensioni, ditemi che ve ne pare!! Io vi aspetto col prossimo cappy!!!!!!!! Baci a tutti by Luna The Moonlight

 

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Capitolo 17
*** Cap. 17: Lucia e Taro in biblioteca ***


Ora che ci sono stati alcuni chiarimenti sul passato che ha visto assieme Nao e Minami, stiamo a vedere che cosa succederà!!! Inoltre Taro è riuscito a baciare lucia, ma… no, dai, lo vedrete nel corso della storia… ^_____^ buona lettura!!!

 

 

 

Cap. 17: Lucia e Taro in biblioteca

Questa storia non mi piaceva… non mi piaceva per niente. Quella notte la passai con Nao nell’appartamento che condivideva con Saga. Fu una bellissima notte, costellata da abbracci, carezze, baci a non finire… Nao riuscì a dare il meglio di se nonostante il suo umore non proprio buono.

Nao… se c’è qualcosa che ti turba… ti prego, parlane con me, ok?” gli dissi, vedendolo assorto nei suoi pensieri.

Io ero appoggiata con la testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava lentamente i capelli soffermandosi a volte a giocherellare con le ciocche.

“Certo, Ale… non mi farò nessuno scrupolo…” rispose con voce dolce.

Il giorno dopo mi svegliai di buon mattino e il mio occhio cadde su Nao addormentato. Sembrava un angioletto, come gli amorini. La bocca era semiaperta, le labbra leggermente umide, il respiro regolare e profondo. Sorrisi a quella visione e iniziai a vestirmi. Cercai di non fare rumore, quando però qualcuno bussò alla porta dell’appartamento.

“Ma chi mai potrà essere così presto? Gli altri staranno sicuramente dormendo da Lucia o a casa loro…” pensai mentre mi dirigevo alla porta.

Quando l’aprii, sia io sia chi mi stava di fronte avevamo la bocca aperta dallo stupore.

Mi-Minami…” balbettai sorpresa.

A-A-Alessia? C-che… che cosa ci fai tu qui? Qui non abitava Nao?” chiese più sorpresa di me Minami.

“Sì, infatti…

E… e lui… lui dov’è ora?”

Bè…” cominciai imbarazzata.

Minami fece scendere il suo sguardo sul mio corpo. Mi ero solo infilata la maglia lunga che mi arrivava appena alla metà delle cosce, lasciando così scoperte le mie gambe.

T-tu…” sussurrò Minami, tra l’irato e il disperato.

Ale, chi era?” chiese d’improvviso la voce di Nao.

Presto io e Minami vedemmo Nao sulla porta della stanza da letto, che indossava solo i boxer, mostrando tutto il suo fisico virile. (mamma mia… >/////< ke razza di descrizioni che faccio!!! ndMe)(eh già… >_> ndLucia).

Nao…” riuscì a dire Minami, tanto quella vista l’aveva scioccata.

“Minami? Che sei venuta a fare qui?” chiese Nao.

“Scusate, tolgo subito il disturbo” disse con tono da cimitero Minami, cominciando a voltarsi.

A-aspetta, Minami!” la chiamai.

Non volevo che pensasse male di me, altrimenti avrebbe fatto ogni cosa per portarmi via Nao. E io tenevo troppo a lui.

“No, Alessia, ho già capito cos’è successo… e ti dico una cosa: questo mi manda in bestia. Perciò… tieniti pronta… perché farò in modo che Nao si renda conto di che razza di persona sei, cioè una ragazza superficiale e ingenua!” mi urlò in faccia.

Dopodiché si voltò e camminò a passo veloce verso l’ascensore rimasto sul piano. Nao mi raggiunse sulla soglia della porta e mi cinse le spalle con un braccio.

Nao… ho paura…

“Di cosa? Non ti lascerò mai ti ho detto, no? E non sarà certo una mia ex a farmi desistere”

Nao si chinò per darmi un bacio a fior di labbra e tornò in camera a vestirsi. Con un’ultima occhiata all’ascensore che scendeva, chiusi la porta e andai a finire di vestirmi anch’io. Non riuscivo a capire come Nao facesse a restare così tranquillo. Eppure, quando l’avevamo incontrata al luna park, era rimasto sconvolto. Ora invece si comportava quasi come se la cosa non lo riguardasse. Sospirai a lungo, quella mattina.

 

 

 

 

 

 

Ale, ti dispiace se io vado con Taro?”

“No, vi pure, tanto ci sono tutti gli altri qui a farmi compagni ^___^” risposi a Lucia con un sorriso.

Taro stava uscendo, non sapevo per cosa, ma Lucia sembrava di sì così la lasciai andare. Dopotutto quel ragazzo doveva pur avere la possibilità di starci un po’ assieme da solo, no? Dopo Shou, ora era il suo turno, infatti il vocalist non fece obiezioni di alcun tipo.

Io rimasi accerchiata dagli Alice, cercando di finire la mia relazione sul Giappone (Lucia l’aveva già finita, per questo era potuta uscire) e gli A9 sembravano tutti presi dai miei libri di ricerca e dai miei appunti.

“Ma dai, lo sapevate che nell’era Meiji c’erano i samurai?” chiese Saga.

“Davvero? Io credevo che non ci fossero più a quell’epoca!” esclamò Hiroto interessato.

“E invece no, guarda qui che ha scritto Ale…” e Saga indicò a Hiroto un pezzo dei miei appunti.

“Ragazzi, siete talmente ignoranti… =_=’’’ eppure siete voi quelli che abitano qui…” disse Tora.

“Guarda che anche tu fai parte del gruppo, quindi taci +_+!” disse Saga.

T-tu hai detto ‘taci!’ a me?” Tora rimase di sasso, mentre Shou ridacchiava al suo fianco, seguito poi da me.

 

 

 

 

 

 

“Wow, che bella biblioteca! *O*” esclamò Lucia quando furono entrati nell’edificio.

“Vero? Ha un sacco di volumi, anche molto vecchi. Non è male come posto ^___^, soprattutto se vuoi stare in un luogo calmo e silenzioso” disse Taro.

Sssshhhhhhhh!” ci fece la commessa al banco con un dito sulle labbra.

Taro e Lucia presero a passare tra i vari scaffali, soffermandosi ogni tanto su alcuni libri che conoscevano.

“Guarda, questo l’ho letto!”

“Sì, anch’io! Mi è piaciuta molto la fine e quando il protagonista combatte contro…

Sssssssssssshhhhhhhhhhh!!” ci riprese di nuovo la commessa, venuta dove ci trovavamo per zittirci.

“Vieni, per di qua, devo posare al suo posto il libro che avevo preso” disse Taro, indicando degli scaffali più in fondo.

“Oh no, tranquillo, faccio io ^___^” disse una ragazza prendendoglielo dalle mani e sorridendogli.

Mikaru!”

“Ciao, Taro n_n” lo salutò lei.

Ehm…” tossicchiò Lucia.

Oh… ehm… sono venuto con un’amica oggi…” disse Taro alla ragazza.

Lucia la osservò. Era davvero carina, con i capelli raccolti in due codine basse che ricadevano sulle spalle, di un bel color bruno, con riflessi mogano. Gli occhi poi sembravano l’oceano in miniatura.

“Vedo! ^__^ piacere, mi chiamo Mikaru” si presentò a Lucia.

“Hai lo stesso nome del cantante dei DiO, lo sai?”

“Oh, sì, lo hanno notato in molti n_n ahahah, , lui è così carino” rispose Mikaru ridendo.

Lucia non sapeva cosa dire. Avrebbe potuto presentarsi, invece fece un’osservazione superficiale e che già tutti avevano fatto. Inoltre notò come Taro era sciolto mentre parlava con lei. Lucia poi pensava che i DiO non fossero conosciutissimi da una ragazza che lavorava in biblioteca, invece Mikaru si rivelò molto ferrata in materia.

“Da quando mi hanno fatto notare questa omonimia tra me e quel cantante, ho cominciato ad interessarmi a quella musica ^___^” disse come se avesse intuito gli interrogativi di Lucia.

Taro, come ammaliato la seguì mentre lei andava a posare il libro.

“Vediamo se in questa sezione ci sono libri che potrebbero piacermi” disse Taro.

“Ma certo, date pure un’occhiata ^__^” acconsentì Mikaru.

Lucia trovava quel suo solito sorriso snervante e falso. Anche se però le donava molto e questo dovette ammetterlo a se stessa.

“Ok, scelgo questo!” esclamò Taro, dopo aver esaminato con cura ogni volume di quella sezione.

Lui e Lucia si diressero al bancone per farlo registrare nei prestiti.

“Tornate presto!” li salutò Mikaru.

“Sicuro!” rispose Taro con un sorriso.

Lucia vide sulle guance di Taro un leggero rossore a quel saluto.

“ E porta ancora la tua amica!” aggiunse Mikaru mentre Lucia e Taro erano sull’uscita.

Usciti dalla biblioteca, Taro iniziò a fischiettare un motivetto allegramente. Lucia invece aveva un piccolo broncio, mentre ripensava alla gentilezza,a suo parere esagerata, di quella Mikaru verso Taro.

“E’ gentile, vero? Anche l’altra volta mi ha aiutato” disse Taro a Lucia.

“Oh sì, certo… davvero gentile…” disse con indifferenza Lucia.

Taro sembrò percepire che qualcosa di quello che era successo infastidiva Lucia, così quando salirono sulla macchina accese la radio a tutto volume, su una frequenza dove stavano trasmettendo una canzone degli Ayabie* e partì a tutto gas verso l’albergo dove io e Lucia alloggiavamo, senza che nessuno dei due proferisse una sola parola.

 

 

 

 

*=gli Ayabie sono… indovinate un po’? anche loro un gruppo j-rock!!! ^___^ (ma dai??ndTutti). Il cantante, Aoi, lo trovo carinissimo, come anche il chitarrista biondo :Q______ ascoltate anche loro, che sono bravi!!! La mia song preferita è ‘Theme’, ma sono carine altre come ‘Digital Neverland’, ‘HARENOI’ e ‘Mikazuki no Kiseki’ ^______^

 

 

 

Ohohohohoh, lucia ha incontrato mikaru!!!! Ke Taro lo abbia fatto apposta a portarla lì??? Mah… e Minami? Caspita, ha visto me e nao e avrà pensato a kissà cosa… cioè… veramente… noi due… sì insomma >//////< lei avrà pensato ke sono una signorina da quattro soldi e ora vorrà portarmelo via!!! Nooooooooooooooooooooooooooo, NAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Spero che anche questa volta il cappy vi sia piaciuto e mi raccomando recensite!!!!!! Kisu a tutti by Luna The Moonlight

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Capitolo 18
*** Cap. 18: Punti di vista ***


In questo capitolo la voce narrante sarà quella di altri personaggi, tranne di me. Insomma parleranno tutti gli altri mentre io no. Beh, ho pensato che ci volesse, dopo 17 capitoli raccontati sl da me, no? Bene, allora partiamo!! Ovviamente ci saranno riferimenti anche ad altri capitoli ma diciamo che secondo me questo capitolo serve a rendere più chiara la situazione, a mostrarla sotto tutti i suoi aspetti e i vari punti di vista (proprio come il titolo ^__^)

 

 

 

 

Cap. 18: Punti di vista

-Parla Lucia-

Non mi sarei mai aspettata un viaggio del genere… e con questo ho già detto molto. Sin dall’inizio ero strafelice di poter andare in Giappone con Alessia. Quando poi abbiamo avuto l’occasione di andare ai concerti degli Alice Nine e di conoscerli di persona, bè… quello è stato un delirio. E’ stata la vacanza più bella della mia vita. Non solo per questo incontro assai insperato con gli A9 ma anche perché ho imparato tante cose, soprattutto ho imparato qualcosa di più su me stessa.

La prima cosa bella della vacanza è stata fare la conoscenza di Taro. E’ un ragazzo stupendo. In tutto. Ovviamente a me e Alessia ci aveva colpito prima di tutto per il suo aspetto… un tipo così non passa inosservato! Quando era entrato nella nostra stanza il primo giorno in albergo, io e Alessia non potevamo crederci. “Che guida pazzesca!” ho pensato. Infatti, Taro è stato gentilissimo con entrambe. Ci ha portate anche all’arena dove si svolgevano i concerti, cosa che non rientrava di certo nel suo lavoro di guida. E poi ci ha fatto fare ciò che volevamo. Ci ha fatto visitare alcuni posti di rilievo di Tokyo, ma poi assecondava ogni nostro piccolo capriccio. Non credo che tutte le guide lo facciano… . In parole povere, Taro si è rivelato un vero colpo di fortuna. Ma anche un problema quando si innamorò di me.

Seconda bellezza della vacanza, ma non per importanza, è stato l’incontro con gli Alice. Non ci avrei mai sperato in un finale del genere. La cosa che più mi ha stupito è sapere che li avevamo già visti durante i nostri giri per Tokyo con Taro. E che per quel motivo avessero scelto me e Alessia a conoscerli. Una fortuna del genere avviene ogni morte di papa (e facciamo le corna per il papa).

Da quando cominciammo a frequentare gli A9, notai che tra Shou e Taro c’era una specie di battaglia ingaggiata in silenzio, senza parole. Chissà come mi ritrovavo sempre in mezzo a loro due. Ero davvero imbarazzata. Inizialmente pensai che Taro fosse semplicemente protettivo, dato che io e Alessia gli eravamo affezionate. Ma quando ebbi le loro rivelazioni, per me si fece tutto più complicato…

Toccò prima a Shou. Durante una sera, non riuscivo a prendere sonno. Tutti nella stanza d’hotel degli Alice dormivano. Alessia e Nao avevano avuto la loro prima avventura amorosa… o così io e gli altri deducemmo, visto che il giorno dopo erano sempre mano nella mano e erano di buon umore. Io mi ero alzata per bere quando avevo sentito un rumore di qualcosa che si rompeva dalla parte della ‘cucina’ della suite. Chi ci trovai lì fu proprio Shou. Anche alla poca luce che filtrava dalla balconata quando tornammo nella sala principale della suite, Shou era carinissimo. E credo che anche lui pensò la stessa cosa. Solo che… quando lui tentò di baciarmi io mi ritrassi. Sono contenta che lui fosse stato comprensivo… avevo quella brutta sensazione e dovevo schiarirmi le idee…

Ma poi le mie idee si fecero ancora più confuse quando Taro mi rivelò i suoi sentimenti in quel parco. Se non ci fosse stata Alessia, non so se sarei tornata dal gruppo. Forse me ne sarei tornata da sola all’hotel, continuando a piangere tutta la notte. Invece, su consiglio di Alessia, chiesi a Shou e taro di aspettare una mia decisione. Taro mi aveva tremendamente colpita. Inoltre sapere della sua vecchia storia, mi faceva stare male. Lui certo non si meritava una cosa del genere… avrei tanto voluto renderlo felice ma ero combattuta… lui mi era molto caro ma da sempre avevo sognato Shou… e, contro ogni mia aspettativa, proprio Shou si innamorava di me… quando ricapita una simile situazione? Ero davvero nel pallone…

 

 

 

-Parla Taro-

Quando conobbi Alessia e Lucia non avrei mai pensato che mi ci sarei affezionato e che sarebbe successo tutto quel casino. Ho sempre fatto questo lavoro come si deve, portando i turisti nei luoghi  più belli di Tokyo. Ora invece davo ascolto ad ogni loro richiesta. E in più, come se non bastasse, mi innamorai di Lucia.

Quelle due ragazze erano davvero matte. La prima volta che mi videro rimasero incantante a squadrarmi. Ma sembrarono contente di avermi come loro guida, forse per la mia giovane età. Incredibilmente, restarono ancora più stupite nel vedere la mia spider, con la quale le portai ovunque, anche ai concerti dei loro amati Alice Nine.

Erano talmente emozionate di poter andare a quei concerti. Non la finivano più di ridere istericamente e di parlare di come vestirsi, cosa fare al concerto… davvero due pazze. E quando mi dissero che avevano conosciuto gli Alice Nine restai di sasso. Ma che razza di fortuna!! Quando li vidi però non li trovai subito simpatici. Specie Shou, il vocalist. Con gli altri legai piano piano. Ma lui sembrava essermi ostile. Capii subito che anche lui aveva una sbandata per Lucia.

Feci di tutto pur di stare vicino a Lucia, in modo da non permettere a Shou di provarci. Non so se Lucia si era accorta di quella nostra specie di sfida, ma ogni volta puntualmente io e Shou eravamo vicino a lei. Shou si rivelò prima di me. Ma lei gli aveva detto di attendere. Avevo quindi ancora una speranza.

Non mi aspettavo una simile reazione. Era scoppiata a piangere ed era corsa via per il parco, seguita da Alessia. Gli altri credevano le avessi detto chissà cosa ma quando spiegai tutto Shou non la prese molto bene. “L’avevo capito da subito…” mi aveva detto guardandomi truce. Ma quando Lucia tornò accompagnata da Alessia, il mio cuore si risollevò. Avevo avuto paura di averla ferita, di averla confusa… ma vederla tornare mi risollevò l’animo. Quando ci chiese di attendere una sua risposta, non potei fare altro che assecondarla. Volevo solo il suo bene… e se avesse scelto Shou… bè… sarei stato contento per lei… .

Quel giorno però qualcosa cambiò. Non vado spesso in biblioteca, forse per questo non l’avevo mai notata. Ma quando quella ragazza mi si parò davanti, dopo il nostro piccolo urto, ne rimasi affascinato mio malgrado. I suoi capelli erano stupendi e gli occhi mi parevano due pozze d’acqua fresca. Fu proprio come una secchiata di acqua gelida. Mikaru… quando anche Lucia la conobbe, mi sembrò che da parte di Lucia ci fosse una specie di ostilità verso Mikaru… non ne riuscivo a capire il motivo… la conoscevo a malapena e se Lucia fosse stata gelosa, doveva sapere che il mio cuore era suo… ma Mikaru, e forse Lucia l’aveva intuito o sentito nel suo subconscio, aveva fatto breccia nel mio cuore… e chissà che forse… ma no, non poteva essere possibile… io non ritenevo possibile che quello a cui pensava Lucia potesse accadere… .

 

 

 

-Parla Nao-

Wow, ma anche io racconto??? Che bello!!! ^___^ Cosa posso dire? Semplicemente che quando avevo visto Alessia e Lucia al ‘Tokyo city café’, ne ero rimasto colpito. Sia perché erano straniere, sia perché erano carinissime vestite in stile j-rock ^__^ non credevo che anche in occidente a qualcuno piaceva vestirsi così! Rimasi sorpreso di vederle tra le prime file al nostro primo concerto di Tokyo. E anche Shou aveva preso un po’ di mira Lucia, così il riflettore fu presto su di loro. Nel backstage poi erano così spigliate… Alessia aveva avuto la faccia tosta di rinfacciare a me, Tora e Hiroto la nostra data di nascita, pur sapendo che odiamo sentirci vecchi. Ma mi faceva così tenerezza che glielo perdonai. Inoltre stavano molto simpatiche anche a Hiroto e Saga, che non perdeva occasione di provarci con entrambe. Sulle prime fui un po’ geloso ma ci feci l’abitudine, Saga è fatto così… XD.

La prima sera che passammo nella loro stanza fu magnifica. Riuscii a dire ad Alessia ciò che provavo per lei. Avevamo passato una giornata da sballo, tra gli inseguimenti delle fan che ci avevano scoperti e le compere di Alessia e Lucia. E si concluse ancora meglio, con la mia prima notte d’amore con Alessia. Carina com’è non credevo che quella fosse la sua prima volta… cercai di essere il più delicato possibile, ma ero così elettrizzato che feci fatica a trattenermi. Ma a lei sembrò piacere ogni cosa… quindi… ^___^ e poi era sempre così dolce, tenera, a volte persino imbarazzata… ogni volta che diceva il mio nome, anche solo per chiamarmi per un aiuto, io mi sentivo in paradiso… con nessuna mi ero sentito così, nemmeno con Minami.

Minami… la mia ex… aveva visto la nascita degli Alice Nine e poi ne aveva voluto lo scioglimento. Ma non mi feci sottomettere. Così ci separammo. Rivederla in quel luna park mi fece balzare il cuore in gola. Oramai l’avevo dimenticata, ora per me c’era solo la band e Alessia. Nient’altro. Invece mi ritornava Minami tra capo e collo, oltretutto pensando che tutto quello che era successo tra noi fosse stato dimenticato. Alessia rimase  spaventata dalla sua comparsa. Credeva che non le avessi parlato di lei perché temevo che poi lei mi avrebbe lasciato. In realtà io avevo spedito il ricordo di Minami in un meandro profondo della mia mente. E di certo non volevo ritirarlo fuori. Quando poi mi venne a cercare nel mio appartamento… una visita da parte sua era del tutto inattesa. In più alla porta andò Alessia, che si era svegliata prima di me… e credo che vederla mezza svestita non abbia fatto piacere a Minami… da quel momento diede molto filo da torcere ad Alessia… ma lei si prodigò in tutti i modi per non perdermi… e di questo ne sono fiero!! ^___^

oh, è finito il mio spazio? Ma dai… uffa, però… sono l’amante di una delle protagoniste e non ho tutto lo spazio che voglio? *mette il broncio* vado a consolarmi con Alessia allora *w*

 

 

 

-Parla Shou-

Mai successa una cosa del genere… . Era la prima volta che mi innamoravo di una fan… avevo avuto qualche avventura al liceo ma… con lucia era tutto diverso. Credo che lei e Alessia ci avessero già notati a me e Nao al bar… ahah, forse le abbiamo spaventate! XD però rivederle al concerto mi ha fatto davvero piacere. Ho dato il meglio di me nella canzone da loro richiesta: Eraser-memoire d’une fleur… davvero un ottima scelta. Lucia mi aveva colpito da subito, forse per la sua iniziale timidezza. Vederla così emozionata nel conoscermi era davvero esilarante. Quando poi le diedi il nostro numero per rivederci, mi sembrava al settimo cielo. Quando le feci capire che mi piaceva però si tirò indietro… non sapevo che cosa pensare… però sentirle dire che aveva paura di ferire qualcuno mi rincuorava. Capii che era una persona dal cuore tenero… così decisi di aspettare. Ma quando anche Taro le si rivelò, ero fuori di me. Quel tipo non mi era mai stato simpatico. Mentre ora… bè, sono successe un sacco di cose, alcune completamente inattese, come la ricomparsa di Minami. Non credevo che si sarebbe rifatta viva: nemmeno a me e gli altri era piaciuta l’idea di separare il gruppo. Ci era sembrato assurdo che lei, che ci aveva visti nascere, volesse il nostro scioglimento. Penso che Nao abbia fatto la cosa più giusta, all’epoca… ma ora, c’era questo ennesimo problema: Alessia mi stava simpatica ed era la migliore amica di Lucia perciò vederla alle prese con Minami, che è proprio una testa dura, era sconcertante. Poi, quando Lucia era uscita sola con Taro, per un attimo avevo sentito una morsa al cuore e avrei voluto correrle dietro pregandola di restare. Invece lasciai correre… se volevo essere un rivale di Taro volevo essere leale… perciò concessi quell’uscita… anche se non sono certo io a decidere, ma Lucia… dovetti attendere a lungo… prima di avere la sua risposta… . Anche se al suo ritorno, Lucia non mi parve serena come sempre… che fosse successo qualcosa?

 

 

 

-Parla Tora-

Non ero granché d’accordo con l’idea di far salire con noi due fan. Ma il nostro manager pensava che questo avrebbe alzato di molto le prossime vendite dei biglietti dei due concerti rimanenti. In più, dovemmo assecondare la scelta di Shou e Nao riguardo Lucia e Alessia. Non ero molto sicuro che fosse la scelta giusta, finché gradualmente vidi i miei amici innamorarsi di loro e viceversa. Davvero una situazione grottesca… soprattutto quando anche Taro ci conobbe… lui e Shou facevano quasi a gara per stare a fianco a Lucia… che casi disperati!... Sono sempre rimasto abbastanza per conto mio ma… ammetto che anche io mi sono affezionato alla presenza di Alessia e Lucia. Sono due brave ragazze, determinate, allegre e solari… Nao e Shou se le meritavano…

 

 

 

-Parla Saga-

Lucia e Alessia? Due angeli!! Mi sono piaciute subito, ho sempre detto che Nao e Shou hanno ottimi gusti in fatto di ragazze! Ci ho provato fin da subito con entrambe, ma loro avevano già dato a vedere il loro interesse per Nao e Shou, perciò le mie avance divennero più una forma di scherzo. E Taro mi era simpatico, nonostante il suo astio iniziale. Lucia e Alessia erano davvero carine però… non c’è che dire!

 

 

 

-Parla Hiroto-

Cosa posso dire che non è già stato detto? Alessia e Lucia sono uniche, sono contento che Nao e Shou si fossero innamorati di loro. Certo, ci sono stati parecchi casini, ma tutti loro sono riusciti a superarli e ho ammirato molto la loro forza di volontà, soprattutto di Alessia quando è ritornata Minami. Lucia invece mi è parasa un po’ strana quando è tornata con Taro dalla loro uscita. Mah… .

 

 

 

-Parla Minami-

Alessia la odiavo! Era tutto ciò che avevo temuto fino a quel momento. Avevo aspettato così a lungo per rivedere Nao e ora mi ritrovavo questa ragazzina tra i piedi. La prima volta che la vidi non mi sembrava chissà quale gran cosa, ma Nao sembrava legato molto a lei, perché la difese quando le risposi malamente. Vedere Nao così preso da un’altra mi fece andare in bestia. L’unica che aveva amato sul serio ero stata io quindi dovevamo tornare insieme, punto. Ma anche Alessia sembrava determinata. Tentai di ostacolarla in ogni modo… e non fu per niente facile… dovetti organizzare tutto con cura… ma ero decisa a riavere Nao. E poi quella sua amica… Lucia, o come diavolo si chiama… come gli altri A9 stava dalla sua parte… avrei dovuto sistemare anche lei… col senno di poi, so di essere stata una stupida… ma che ci volete fare? Quando si ama uno come Nao, c’è poco da fare… e quel poco che si poteva fare io lo feci… .

 

 

 

-Parla Nao-

Scusatemi ma quel poco spazio che avevo non mi bastava! E poi volevo chiudere io il capitolo!

Successero molti casini… non solo tra me, Alessia e Minami… anche Shou, Lucia e Taro ebbero i loro problemucci… Non fu facile risolvere tutto… e non sono certo che sia ancora tutto risolto definitivamente… però… lottare con Alessia per lei… fu molto gratificante… anche se… mi sono preso anche io qualche bella batosta! XDXD

 

 

 

 

 

 

 

 

Carino questo capitolo!!! Insomma, una specie di mini-riassunto di ciò che è successo finora, messo in forma di pensieri dei vari personaggi!! Ahahaha, il mio Nao, che caruccio X3 bè, ora direi che si può riprendere con la vera storia xciò nn perdete il prossimo cappy!!! Lucia, grazie per non perderti nemmeno una puntata di questo racconto!!!!! Ti adoro, grazie per ogni cosa che fai: per il manga, i regali che vuoi farmi (il cd degli alice nineeeeeeeeeeeeeeeee!!!! >W<), la tua visita qui a torino, i nostri prossimi incontri, la tua amicizia… GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! Ti voglio un mondo di bene!!!!! Continuiamo a fantasticare sul nostro futuro, chissà che non si realizzi davvero… mi immagino già il nostro negozio ‘jappo style’ con l’insegna luminosa e noi due con le altre che facciamo le commesse avanti e indietro!!! E poi tutte che viviamo insieme nello stesso palazzo, ke figooooooo!!!! Io vorrei un sacco convivere con qlkn quando farò tipo l’università XDXD magari saremo proprio io e te con tutte le altre negli altri appartamenti!!! Ok, sto fantasticando trpp… xò è così bello farlo!!! ^_____^ ci sentiamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A presto a tutti col prossimo cappy!!!! By Luna The Moonlight

 

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Capitolo 19
*** Cap. 19: Pomeriggio... chi al cinema, chi in biblioteca ***


E con questo siamo al 19esimo capitolo! ^___^ nn avrei mai creduto ke sarebbe venuta così lunga… e in questo capitolo entrerà in scena un nuovo personaggio, purtroppo però nn sarà esattamente dalla mia parte… e nemmeno da quella di lucia, se è per questo… è abbastanza intuibile di chi sarà aiutante… dato ke è anke la vigilia di natale colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti e soprattutto alla mia tesora lucia ^______^ auguri, spero ke questo e i prossimi capitoli ti piacciano!!! beh, nn resta che leggere non vi pare?? ^____^

 

 

 

 

Cap. 19: Pomeriggio… chi al cinema, chi in biblioteca…

Ormai eravamo giunti in agosto. A me e Lucia restava ancora un mese da passare in Giappone, con Taro e gli Alice Nine. Io, come al solito, riuscii a farmi prendere subito dalla tristezza. E in presenza di Nao.

“Dai, non dire così, troveremo sicuramente una soluzione, non temere…” mi consolò Nao quando gli confidai la mia paura.

“Non credo che sarà così semplice…” risposi poco convinta.

Avevo tanta paura di perderlo. Mi era capitata la grandissima fortuna di essere fidanzata con il batterista di un gruppo famosissimo e questa purtroppo era una conseguenza. Inoltre, essendo di due nazioni diverse, come avremmo potuto stare insieme, con me che dovevo fare ancora l’università e lui che aveva la sua carriera?

Lucia invece aveva ben altri problemi. Mancando solo un mese, era preoccupatissima per il fatto di non aver dato una risposta né a Taro né a Shou. Entrambi i due ragazzi si prodigavano in mille modi per farla stare allegra, farla divertire ma… Lucia finiva per pensare che presto quei bei momenti sarebbero finiti.

“Lucia e Alessia sono proprio giù…” disse Shou un giorno che gli Alice ci aspettavano davanti al cinema.

Ci eravamo messi d’accordo per vedere un film, e loro erano arrivati in anticipo.

“Già… Alessia non pensa quasi ad altro…” affermò Nao.

“Come possiamo dar torto alle ragazze? Insomma, loro hanno una vita in Italia e noi una carriera qui in Giappone… si preoccupano del fatto che non ci vedremo più… e soprattutto, tu, Nao, e Alessia dovrete lasciarvi…” disse Tora.

Nao restò di sasso. Sarebbe dovuta finire così? Ci saremmo lasciati per la troppa distanza? Nao scosse la testa e ribatté innervosito a Tora.

“No! Io e Alessia non ci lasceremo! Ci sarà un modo per… per far sì che ogni tanto ci possiamo vedere!” disse stringendo i pugni.

“Bè… se non avremo da fare nelle feste, allora una volta ci si potrebbe vedere… ma sei sicuro che ti basteranno le festività per vederla?” rispose Tora pacato, senza scomporsi.

Nao ammutolì. No, non gli sarebbero bastate. Lo sapeva bene. Ma quella discussione fu interrotta quando io e Lucia arrivammo davanti al cinema.

“Ce ne avete messo di tempo, eh?”

“Scusa, Hiroto, ma anche voi siete arrivati in anticipo! Noi siamo arrivate giuste” rispose Lucia.

“Veramente sono già le 14,35 e il film cominciava cinque minuti fa…” precisò Tora.

“Cosaaaaaaaa??? Dai, entriamo allora!!!” esclamai io.

Entrati nel grande cinema, io e Lucia ci dirigemmo verso la sala.

“Noi prendiamo i posti! Nao, tu e gli altri prendete i pop-corn, sto morendo di fame!” dissi spingendo Lucia e sorridendo.

“Ma perché devo farle da facchino? TT_____TT” si lamentò Nao andando verso il bancone per ordinare i pop-corn.

“Te la sei scelta tu… io ho preso la migliore tra le due invece…” sogghignò Shou.

“La migliore??? E’ Alessia la migliore, altroché!”

“Ma che vai dicendo?!”

“Cosa vai dicendo te, semmai! Almeno io qualcosa l’ho fatta con lei, tu a malapena sei riuscito a baciarla!”

“Ragazzi, basta… =___=’’’ vi stanno fissando tutti…” li fermò Saga.

Nao e Shou si guardarono intorno e videro tutti gli sguardi della gente puntati su di loro.

“Meno male che siamo coperti…” sospirò Hiroto.

“Nemmeno io faccio questi casini per una ragazza…” commentò Saga.

Presi i viveri, i cinque raggiunsero me e Lucia in sala.

“Ehi, siamo qui!!!” mi sbracciai dalla fila dei nostri posti.

“Devi sempre farti notare, eh?” rise Lucia.

Io ricambiai la risata e quando Nao e gli altri salirono nella nostra fila, rubai subito i pop-corn dalle mani di Nao.

“Ehi, e per me?” s’imbronciò lui.

“Tranquillo, penso che riuscirò a lasciartene il venti per cento XD” risposi io sventolandogliene uno davanti agli occhi e mangiandolo con provocazione.

“Hai superato il limite, ora ti salto addosso!” fece con fare minaccioso/scherzoso Nao.

“Nooooooo, aiutoooooooo!!!”

“Siamo in un cinema… =____=’’’ ti stanno fissando di nuovo, Nao…” sussurrò Saga.

Nao, che si era avvinghiato a me da dietro, mi lasciò andare imbarazzato dai nuovi sguardi rivolti verso di noi. Poco dopo esserci seduti, il film iniziò. Io cercai di godermi tutta la visione stando il più vicina possibile a Nao. Avrei desiderato che quella vacanza non finisse mai… . Vidi nel buio che Shou aveva afferrato la mano di Lucia e che lei non si era opposta, ma aveva ricambiato la stretta e aveva gli occhi che luccicavano alla luce del maxi-schermo. Sorrisi, sperando che la mia amica avrebbe fatto la scelta più giusta.

 

 

 

 

 

 

 

Taro non era venuto con noi. Aveva detto che voleva andare in biblioteca. Quando ce lo disse, notai che Lucia si era rabbuiata per un attimo, come se questo avesse evocato nella sua mente qualcosa o qualcuno. Ma riuscì a mascherare i suoi pensieri così velocemente che mi fece quasi credere che mi ero sbagliata. Taro invece si fermò per un attimo con gli occhi su di lei, fissandola quasi tristemente e poi con un ultimo saluto uscì.

Taro andò alla stessa biblioteca. Sentiva dentro di sé, una specie di eccitazione. Dopo l’iniziale pensiero per quell’espressione che Lucia aveva fatto, si era ritirato su pensando che presto si sarebbe trovato in un luogo calmo e silenzioso, adatto per rilassarsi e anche riflettere. Arrivato a destinazione con la sua spider, indugiò per un attimo sull’ingresso. ‘Star Library’. Con un respiro profondo, Taro entrò.

“Taro!”

Eccola. Con un maglioncino, la minigonna e le infradito col tacchetto e una decorazione floreale in tinta, gli corse incontro Mikaru. Taro restò a fissarla mentre lei attraversava il corridoio per salutarlo.

“Ciao, come va?” chiese allegramente lei.

“Bene… e tu?” sorrise dolcemente Taro a quella cortesia.

“Bene! Sono contenta che vieni spesso qui ^____^ cosa vuoi leggere oggi?”

“Non saprei… tu cosa mi consigli?”

“Uhmmm… vieni da questa parte, sono arrivate le copie di alcuni libri appena usciti che penso facciano al caso tuo!” propose Mikaru indicando la sezione delle nuove uscite.

Taro la seguì e diede un’occhiata ai nuovi libri. Mikaru fece cadere lo sguardo sul ragazzo intento nella scelta.

“E’ proprio carino… e poi è così dolce, tenero, timido…” pensò la ragazza, facendo scorrere gli occhi sul viso, il corpo di Taro.

“Ok, provo a leggere questo!” decise Taro prendendo in mano un libro con la copertina blu e nera.

“Ottima scelta!”

Mikaru cominciò ad andare verso il bancone per far registrare il prestito ma taro non la seguì. La ragazza si voltò.

“Ehi, vieni che devo registrare il prestito”

“Veramente…” Taro era un po’ incerto. “Credo che verrò a leggerlo qui… non lo porto a casa…”

Mikaru lo guardò per un attimo stupita, poi sorrise.

“Come vuoi… allora mi aspetto di vederti qui frequentemente” rispose.

“Oh certo!” affermò Taro, con un leggero rossore a quel sorriso.

Dovette ammettere che Mikaru era carina e gentile. Si sentiva completamente soggiogato da lei e dal suo modo di fare dolce e innocente. Era molto diversa da Lucia… Lucia era meno casa-e-chiesa, determinata, matura… invece Mikaru sembrava una di quelle che avesse bisogno di essere protetta… una che senza un ragazzo che le avesse fatto da scudo, si sarebbe persa in quel mondo tanto grande. Forse era quello che a Taro piaceva di lei.

“Ma che mi viene in mente? A me piace Lucia, a me piacciono le donne indipendenti! Mikaru sarebbe una scocciatura se ogni volta dovessi stargli dietro…”.

Taro si sedette ad uno dei tavoli e iniziò a leggere il libro scelto, osservato di continuo da Mikaru dal bancone.

 

 

 

 

 

 

 

“Sì, pronto?”

“Natsumi, sono Minami”

“Oh, ciao Minami. Come va?”

“Malissimo e ho bisogno che tu mi aiuti”

“Che è successo?”

“Bé… ricordi Nao?”

“Ma certo! Ogni tanto lo vedo con gli altri in tv! Non mi dire che…”

“No, non ci siamo rimessi insieme… anzi, lui si è trovato un’altra… un’italiana…”

“Davvero? Allora adesso comincio a capire il motivo della tua telefonata…”

“Già, immagino che ormai hai già intuito…”

“Ovvio, vuoi disfarti di quella tizia…”

“Sì, devo riprendermi Nao… mi vuoi aiutare?”

“Con piacere…”

“…”

“Ehi, Minami, che c’è?”

“Sento strani suoni dalla tua parte…”

“Ecco, eheheh… sai, sono con Keichi adesso…”

“Ok, ho capito… ti lascio andare… riesci ad esserci domani alle 10 al bar sotto casa mia?”

“Sicuro, ci sarò”

“Ok, allora a domani. Grazie Natsumi…”

“Quando posso aiutare…”

CLIC

“Presto, Alessia, dovrai rinunciare a Nao…”

 

 

 

 

 

 

 

“Aaaah, che bel film!! Mi è piaciuto un sacco!” commentai usciti dal cinema stiracchiandomi.

“Anche a me è piaciuto!” confermò Lucia.

“E’ piaciuto a tutti, era fatto davvero bene!” aggiunse Shou.

“E poi vederlo con voi è stato ancora più bello!” disse Nao.

“E ora facciamoci una passeggiata, va’… ho bisogno di sgranchirmi le gambe, dopo essere stato seduto per due ore e mezza di fila…” esclamò Saga.

“Come se a casa tu ti dessi da fare…” lo punzecchiò Nao.

“Guarda che sei tu quello che si addossa sempre le pulizie… io faccio semplicemente la mia parte…” ribatté Saga.

“Sì, quella del mantenuto…” disse Tora facendoci scoppiare in una sonora risata.

 

 

 

 

 

 

 

“Te ne vai già via? Mancano ancora due ore alla chiusura…”

“lo so, Mikaru, ma è meglio se mi faccio trovare all’hotel, Lucia e la sua amica altrimenti si preoccupano XD”

“Capisco…” sorrise appena Mikaru.

“Bé, tornerò presto. Sono arrivato in un punto cruciale del libro e non vedo l’ora di andare avanti a leggere ^____^”

Poco prima che Taro aprisse la porta, Mikaru lo richiamò.

“Taro!”

“Sì?”

“Ehm… ecco… ti… ti andrebbe di… prendere un caffè… uno di… questi pomeriggi?” chiese Mikaru improvvisamente imbarazzata e rossa in viso.

“Con piacere ^____^” le sorrise gentile Taro.

A Mikaru si illuminò il volto di gioia e salutò con la mano Taro mentre il ragazzo usciva dalla Star Library.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco l’ennesima fatica completata!!! ^______^ avete notato il colpo di scena??? Ricordate chi è natsumi??? Noooooo??? Bè allora, andate a rileggervi qlk capitolo precedente quando scopriamo qlks in più sul passato di Taro!! Venuto in mente ora?? ^______^ esatto proprio lei!!! Cosa combineranno lei e Minami??? E mikaru si sta innamorando di Taro??? Questo e altro nel prossimo cappy!!!! Alla prossimaaaaa!!! By Luna The Moonlight

 

 

 

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Capitolo 20
*** Cap. 20: Discussione ***


Cifra tonda, ventiiiiiii!!!!!!!!! E non è finito, questo è il bello!!!! XDXDXD adesso, con tutte le nuove complicazioni, saltano fuori i veri caratteri dei personaggi U____U beh, non c’è molto da dire, solo ke sn felicissima xkè adoro le vacanze di natale e xkè sta storia mi piace un sacco ^______^ Lucia, grazie di continuare a leggerla e a disegnarla, sei un mitoooooooooooo!!!

 

 

 

 

 

 

Cap. 20: Discussione

Passare quella mattina con Mikaru fece bene a Taro. Si erano incontrati ancora in biblioteca e si erano accordati per dove andare a bere il loro caffè. Mikaru ormai era persa nel dolce sguardo di Taro e nei suoi modi gentili.

“Me ne sarò davvero innamorata?” si chiese mentre lo osservava sorseggiare il caffè bollente.

Taro, da parte sua, si sentiva sollevato. La compagnia di Mikaru gli faceva dimenticare i problemi che lo assillavano di continuo. Si sorprese a pensare che con Mikaru non rivolgeva mai i propri pensieri a Lucia, che veniva confinati in un meandro profondo della sua mente. Questo lo turbò un po’: questo significava che non amava Lucia come credeva di amarla? No, semplicemente era a suo agio con Mikaru, nulla di più… sì, era senz’altro così… i due però si divertivano insieme a parlare di tutti i libri letti e delle loro altre passioni.

“Sarà meglio che io torni all’hotel… devo portare Lucia e la sua amica a vedere la Galleria d’Arte Moderna in centro…” disse Taro finito il proprio caffè e cominciando ad alzarsi.

Oh…Mikaru assunse un aria triste.

“Ma tranquilla, ci rivedremo! Verrò in biblioteca per finire il libro!” cercò di rassicurarla Taro.

“Sarò più che felice di vederti” gli sorrise dolcemente Mikaru.

Taro estrasse una banconota dal portafoglio e la posò sul tavolo.

“Ecco, così puoi pagare…

“No, Taro, io…

“Tranquilla ^____^” e detto questo Taro uscì dal locale.

“Sì, me ne sono innamorata…” sospirò Mikaru osservandolo attraverso il vetro della vetrina.

 

 

 

 

 

 

 

“Uffa, ma quanto ci mette?” mi lamentai in camera.

“Io mi chiedo dove sia andato piuttosto… ultimamente esce spesso, senza di noi… e invece dovrebbe farci da guida… bah...” mi rispose Lucia pensierosa.

“Basta, io esco a fare quattro passi… mandami un messaggio appena torna così ritorno anche io e ci facciamo portare da qualche parte… non vedo l’ora che sia stasera così staremo con gli Alice *____* il mio Nao mi starà aspettando…” dissi sognante mentre mi dirigevo alla porta.

“Ok, ti aspetto qui…” rise Lucia intanto che uscivo.

Fuori dallo Shiragani Hotel, respirai a pieni polmoni l’aria fresca che c’era. L’estate è davvero la stagione che più preferisco. Ero vestita leggerissima e il tempo era bellissimo per uscire per sgranchirsi le gambe. Camminai per le vie vicino all’hotel, giusto per non perdermi, e ogni tanto mi fermavo davanti alle vetrine, osservavo la merce in mostra… e pensavo a Nao. Senza che me ne accorgessi, mi si avvicinò un ragazzo che avrà avuto circa l’età di Taro. Aveva capelli neri striati di viola, occhi acquamarina e un sorriso stampato in faccia. Un sorriso a dir poco stupendo… e io a sorrisi così mi sciolgo come gelato al sole.

“Ciao” mi salutò come se già ci conoscessimo.

Ehm… ciao…” feci io poco convinta.

“Sei molto carina, sai? Non ti ho mai vista da queste parti e non mi sembri giapponese… sei una turista?” chiese in modo curioso ma garbato.

Sì… sono italiana…” risposi, sempre mantenendo una certa discrezione.

“Senti, ti andrebbe di venire, magari con degli amici, alla pista da pattinaggio su ghiaccio nel quartiere vicino a questo? Io lavoro là e… , il mio capo vorrebbe fare anche pubblicità alla struttura, così ha chiesto a noi impiegati di fermar ogni tanto qualche passante e proporgli di venire… ah, ovviamente la prima volta è gratis!” disse d’un fiato il giovane.

E-ecco, veramente…” balbettai.

Anche se era una scusa abbastanza credibile, a me dava tanto l’impressione di volerci provare. Ma tanto io stavo con Nao e l’offerta sembrava allettante… avrei portato Lucia, Taro e gli Alice, con le dovute precauzioni per quanto riguardava la band.

Uhmm… ok… penso che verremo…” dissi, mantenendo un po’ di dubbio nel mio tono di voce.

“Grandioso! Allora ti lascio questa volantino, che dice come arrivarci e gli orari di apertura e chiusura! Spero di vederti presto, ciao!!” mi disse cominciando ad allontanarsi.

E-ehi, a-aspetta!” tentai di fermarlo. Non sapevo nemmeno il suo nome. “Come ti chiami?” gridai.

“A tempo debito…!!” rispose lui sventolando la mano.

Lo guardai correre dalla parte opposta a dove stavo andando io, chiedendomi se davvero l’avrei rivisto a quella pista, stringendo il volantino in mano.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sono tornato”

Taro si annunciò entrando nella stanza mia e di Lucia. Aveva pensato che sarebbe stato meglio passare subito da noi per far vedere che era di nuovo in hotel.

“Si può sapere dove sei stato?” accorse Lucia uscendo dal bagno, dove si stava finendo di pettinare. “Aspetta, mando un messaggio ad Alessia, è uscita anche lei…” e afferrò il cellulare.

Taro si sdraiò sul letto dove io e Lucia dormivamo, nella piazza dove stavo io, con le braccia incrociate dietro la testa e una gamba piegata sotto l’altra, e prese a fissare il soffitto. Poi chiuse gli occhi, per rilassarsi completamente. Quando li riaprì, Lucia era a pochi centimetri dal suo viso che lo fissava con sguardo di rimprovero. Taro arrossì violentemente.

“Ehi, c-che hai da g-guardare?” si alzò di scatto.

“Ultimamente ti comporti in modo strano… sei più tranquillo del solito, non mi stai appiccicato e esci da solo… si può sapere che ti prende?” gli chiese Lucia.

“Non è vero che ti sto appiccicato…” il rossore sul viso di Taro non scomparve.

Lucia lo guardò come per dire che Taro stava solo negando l’evidenza.

Umpf… è vero, ma solo quando c’è Shou… insomma… dovrò pure… conquistarti… no?”

“Non hai risposto alla mia domanda” ribatté Lucia, arrossendo anche lei leggermente e volgendo da un’altra parte gli occhi.

“Che c’è di male ad essere tranquillo e a voler stare per i fatti propri ogni tanto?”

“Niente, è solo che… non credevo fosse una cosa da te…” si giustificò Lucia.

“Tranquilla, non è niente…

Per un po’ tra loro due restò il silenzio e Taro tornò alla posizione di prima.

“Ti vedi con la tipa della biblioteca?”

Lucia se ne saltò fuori con quel pensiero all’improvviso, cogliendo alla sprovvista Taro.

A-ah… bè… i-insomma… sì, ecco… in verità abbiamo solo preso un caffè insieme…” rispose Taro scompigliandosi i capelli.

“Un caffè durato un’ora e mezza?”

“Sì, ecco, abbiamo anche conversato un po’ ma… sono tornato subito… volevo portarvi alla Galleria d’Arte Moderna…

“Ammettilo che ti piace…

C-che…?”

“Dillo che te ne stai innamorando… in fondo, non è mica un problema, no? Io così potrei scegliere Shou e entrambi saremmo felici per conto nostro…” Lucia sentiva gli occhi diventare lucidi.

Ma perché la prendeva tanto a cuore? Non aveva ancora deciso… oppure… . Cos’era quel sentimento che sentiva pervaderle il cuore?

L-Lucia… cosa… cosa stai dicendo? Io…” Taro cercò di prenderla per le spalle.

Lasciami…” Lucia si scostò.

Taro non insisté.

“Non pensare cose del genere, Lucia… lo sai che… io… amo solo te… non devono venirti in mente certi pensieri…” le disse solo.

In quel momento tornai io. Durante la strada mi ero riuscita ad auto convincere che andare alla pista di pattinaggio sarebbe stato divertente, soprattutto andandoci tutti insieme. Spalancai la porta della stanza allegramente.

“Ehi, Lucia! Ho un’idea fantastica da proporre!” esclamai esaltata. “Oh, Taro! Lucia mi aveva avvisata che eri tornato! Ma dove sei stato? Non ci hai nemmeno avvisate! Comunque, tornando alla mia idea…” proseguii.

Ma osservai i miei amici. Erano l’uno distante dall’altra. Lucia si teneva un braccio e Taro si grattava la nuca, scompigliando sempre di più i capelli. Intuii che avevo interrotto una discussione. E forse era stato un bene. Volevo andare a tutti i costi a quella pista, anche perché volevo conoscere il nome del ragazzo dai capelli con le meches viola.

D-dai, ragazze… volevo portarvi a vedere la Galleria d’Arte Moderna, è una tappa della vostra visita perciò dobbiamo per forza vederla… vi prometto che dopo andremo dove vorrete” disse Taro cercando di sembrare naturale.

“Per me va bene! In macchina vi dico la mia idea! Forza, andiamo!” dissi anche io fingendo di non aver percepito la tensione che poco prima aleggiava nella stanza.

Lucia mi seguì, lanciando un’occhiata profonda a Taro, prima che lui poi chiudesse la porta dietro di sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

Finito! Ma chi sarà questo tipo con le meches viola? e Lucia xkè ha fatto quella scenata? Che sia gelosa? Mah!!! Non vi resta che continuare a leggere!!!! ^________^ alla prossima e lasciatemi recensioni, mi raccomando!!! Non accetto che leggete e poi non recensite, chiaro?????? è____é   XDXDXD kisu a tutti by Luna The Moonlight

 

 

 

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Capitolo 21
*** Cap. 21: Un bacio da Mikaru ***


Bene, oggi andiamo avanti con la giornata appena cominciata nello scorso capitolo. Ancora non scoprirete chi è quel misterioso ragazzo ma tranquilli che prima o poi tutto sarà chiarito!!! ^________^ vi lascio alla vostra lettura!!!!! E in caso non riesco ad aggiornare auguro a tutti voi… BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

Cap. 21: Un bacio da Mikaru

La Galleria d’Arte Moderna piacque molto a Lucia.

“Questi quadri mi hanno dato spunto per tanti disegni ^___^” disse osservandone uno dai colori sgargianti.

“Allora sono curiosa di vederli appena li avrai fatti!” le risposi io.

, direi che il nostro giro è finito qui… usciamo e andiamo a mangiare qualcosa…” ci chiamò Taro conducendoci all’uscita.

Fuori continuava ad essere una bella giornata e presto trovammo un bar dove fare uno spuntino.

Ale, tornando alla tua idea… oggi chiediamo agli altri cosa vogliono fare… a me piacerebbe andare a quella pista” mi disse Lucia.

“Certamente! Ma sono sicura che non rifiuteranno!” risposi convinta.

Uhmmm… è una pista nuova, non la conosco…” commentò Taro osservando il volantino che il ragazzo mi aveva lasciato.

“Sì, infatti mi ha detto che stanno facendo pubblicità… diciamo più che altro un passaparola…” mi corressi ripensando a quello che il ragazzo mi aveva detto.

“Quando ci vedremo con gli Alice Nine?” mi chiese Lucia.

“Non lo so… mando un messaggio a Nao…” e cominciai a digitare il testo sul cellulare.

Mentre mangiammo, nessuno disse nulla. Lucia e Taro evitavano di guardarsi, senza che io ne capissi il motivo. Finalmente, il messaggio di risposta di Nao ruppe quel silenzio a dir poco imbarazzante.

Dunque… dice che verranno da noi dopo cena… adesso sono in studio a fare un servizio fotografico…

Per un attimo mi persi nell’immaginarmi gli Alice nelle loro pose come nelle immagini che abbiamo io e Lucia nei nostri computer.

“Ok, allora abbiamo tutta la giornata a nostra disposizione!” disse Lucia. “Potremmo andare a passeggiare al parco dove siamo state con loro…

“Buona idea!” esclamai.

Ehm… io…” cominciò Taro.

Lucia d’improvviso lo fulminò con un’occhiataccia.

Io… volevo fare un salto in un negozio di elettronica… devo comprare delle nuove casse per il mio pc portatile e una chiavetta…” concluse lui, un po’ intimorito.

Lucia sembrò rilassarsi.

“Ok, non c’è problema… ci incontriamo prima di cena in hotel in camera tua, ok?” risposi io.

“Certo, va bene” acconsentì lui.

Finito il pranzo ci dividemmo e io e Lucia restammo per un po’ a guardare la figura di Taro allontanarsi.

“Lucia, mi spieghi che cosa sta succedendo?” mi decisi a chiedere quando ormai Taro era fuori dalla portata dei nostri occhi.

Bè…” cominciò lei.

All’improvviso fu presa da uno strano senso di inquietudine e io ascoltai il suo racconto.

 

 

 

 

 

 

 

“Allora, com’è andata?”

“Meglio di quanto credessi”

Fantastico… ora non ti resta che fare quello che abbiamo deciso… e mi raccomando, la cosa più importante è che non devi farti coinvolgere troppo, chiaro? Devi recitare e nient’altro, mi sono spiegata?”

“Tranquilla, non mi faccio certo prendere da una tipa del genere… è solo una ragazzina…

“Il tuo tono però è strano… fai attenzione…

“Non preoccuparti…

 

 

 

 

 

 

 

Andando verso la cassa, Taro ripensava al volto di Lucia quando avevano cominciato a parlare di Mikaru.

“Perché se l’è presa tanto? Perché era sul punto di piangere? Che stia propendendo verso di me? O è semplice gelosia? Lucia però non mi sembra il tipo da essere gelosa… speriamo che era solo di cattivo umore…

“Taro!”

Taro si voltò e vide corrergli incontro Mikaru sorridente.

“Ciao, cosa ci fai qui? Oggi non lavori?” le chiese Taro, sorpreso di vederla proprio mentre rifletteva su lei e Lucia.

“No, oggi è il mio giorno libero ^____^ e tu?”

“Oh, no io sto ancora lavorando ma Lucia e la sua amica stanno facendo un giro per conto loro e io ne sto approfittando per prendere questa roba…” rispose Taro.

Capisco…

Taro pagò i suoi acquisti e attese che anche Mikaru pagasse i propri.

“Adesso cosa fai?” chiese subito Miakru prima che Taro potesse dire qualcosa.

Bè… non saprei… con le ragazze sono d’accordo di trovarci per cena…

“Allora verresti con me alla nostra biblioteca? Oggi verrà un autore famosissimo a firmare le copie del suo nuovo libro! È un’occasione unica! Ho già qui la mia copia!” disse allora Mikaru estraendo il libro dalla borsetta.

“Ok, deve essere interessante…” decise Taro sorridente.

Mikaru gioì vittoriosa dentro di sé: poteva passare di nuovo molto tempo con Taro e non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione. Arrivati alla Star Library i due si misero dietro ad una lunga fila già creatasi davanti al tavolo allestito per lo scrittore. Mikaru era eccitatissima all’idea di incontrare quello scrittore.

“E’ il mio preferito!” spiegò a Taro.

Finalmente arrivò il loro turno.

“Oh, abbiamo una coppia, qui!” commentò gioviale lo scrittore.

“Veramente, noi…” cominciò a spiegare Taro.

Mikaru invece rise un po’ timidamente.

“Come si chiama, signorina?”

Mikaru Ayasaka” rispose Mikaru. “Sa, sono una sua grande fan, ho letto tutti i suoi libri!”

“Ne sono davvero lusingato! Li faccia leggere anche al suo fidanzato se non li ha ancora letti, mi raccomando!” rispose gentile lo scrittore.

“Senta, in verità noi…” ricominciò Taro.

“Sì, senz’altro!” esclamò Mikaru bloccando le sue parole e prendendolo sottobraccio.

Mikaru riprese la sua copia firmata e con Taro si allontanò, uscendo dalla biblioteca.

“E’ stato stupendo!! Ho avuto un’intera conversazione con lui!”

Taro non disse niente.

“E poi…Mikaru rise leggermente “hai sentito? Ci aveva presi per fidanzati…” aggiunse arrossendo.

Taro era imbarazzato allo stesso modo. Mikaru non aveva detto niente allo scrittore di come stavano veramente le cose, anzi sembrava quasi che volesse che veramente fosse così: lui e lei fidanzati. Ma no, era solo un’impressione… Mikaru era così dolce e ingenua…

“Senti, ti va di prendere un gelato? n___n” propose Mikaru tirando piano per un braccio Taro.

Sì… va bene…” si riscosse lui.

Per tutto il tempo Taro fu distratto e rispondeva a monosillabi alle domande di Mikaru. E lei notò che qualcosa non andava.

“Che ti succede, Taro?”

“Oh, niente…

“Dai, non nascondere le tue preoccupazioni… puoi confidarti tranquillamente con me” lo incitò Mikaru.

Ecco… vedi… c’è… una ragazza… che mi piace…

Oooooh, sul serio?” A Mikaru brillarono gli occhi, pensando che intendesse lei.

Sì… non la conosco da molto ma… so di provare qualcosa di forte per lei…

“Va’ avanti…” lo spinse Mikaru eccitata.

Ecco… però… insomma… oggi per esempio, dopo che ero tornato da lei, dopo l’incontro con te per il caffè, si è comportata in modo strano…

Mikaru cambiò subito espressione. Con quella frase, aveva capito che non era lei a cui Taro si riferiva. Allora chi poteva essere?

“Perché, che ha detto?” gli chiese.

“Non so, ha avuto una reazione strana… dice che sembro troppo tranquillo e… mi sembra… ecco, è solo una mia impressione… mi sembra gelosa di un’altra persona…

“Oh, mamma! Un amore a tre?!” pensò Mikaru. “E ora come faccio a farmi notare da Taro con tutta questa concorrenza?”

“E quindi ora… diciamo che non ci siamo parlati per tutta la giornata… non so proprio che fare…

Bè… devi farle capire che l’altra non interessa…” gli disse Mikaru.

La ragazza non riusciva a spiegarsi perché gli stava dicendo quelle cose se compromettevano il suo piano di conquista, ma ancora non le sembrava il momento di confessargli il suo amore.

“Già, ma non è semplice… è molto testarda…” rispose Taro.

“Allora tu devi esserlo di più! Solo così capirà che ami solo lei e nessun’altra!” si infiammò Mikaru.

Resasi conto infatti del suo interesse involontario, si mise una mano sulla bocca stupita di sé stessa. Taro rifletté qualche secondo sulle sue parole e poi il suo viso si illuminò.

“Ma certo, hai ragione, Mikaru! Sì, le dimostrerò che non c’è nessun’altra!” disse contento.

Mikaru sorrise a malapena. Oramai lo aveva perduto. Lo aveva mandato direttamente tra le braccia della sua rivale. Ma Mikaru aveva ancora un dubbio.

Ma… tu gliel’hai già detto che l’ami, vero?” chiese.

“Sì”

“E lei… ti ricambia?”

Il volto di Taro si rabbuiò nuovamente.

“Non lo sa… è… è indecisa tra me… e un altro… lui è molto attraente in effetti… non credo di avere molte speranze…

Mikaru sentì accendersi una piccola fiammella di speranza nel petto. Per lei non era ancora tutto perduto.

“Allora datti da fare! Non demordere!” lo incoraggiò.

“Ok, farò come mi hai detto” sorrise Taro dolcemente “Grazie”

Mikaru restò incantata a guardarlo sorridere come un angelo, poi ricambiò il sorriso. Finiti i loro gelati, uscirono dal locale.

“Si è fatto tardi, il mio hotel è lontano, è meglio se comincio a tornare verso la macchina” disse Taro.

“Ti accompagno” si offrì Mikaru.

Fino alla spider, camminarono in silenzio, l’uno a fianco all’altra. Giunti alla vettura nera come un demone, Taro si voltò verso la ragazza e sorrise di nuovo.

“Grazie del tuo aiuto… mi fa bene stare con te… posso parlare di ogni cosa e mi sentò sempre più sollevato dopo le nostre conversazioni” le disse grato.

“Anche io mi sento così… e se me lo permetti, direi che mi sento anche meglio di così...”

Mikaru fece qualche passo verso Taro. Lui la guardò avvicinarsi senza reagire. Si specchiò negli occhi della ragazza come se si stesse specchiando nell’acqua di un lago incontaminato. Doveva ammettere che era davvero carina… e subito si pentì di averlo pensato, nonostante comunque sentisse come una specie di magnetismo che l’attirava a lei. Ormai erano vicinissimi e anche se la testa di Taro gli ordinava di aprire la portiera e salire in macchina, il cuore lo teneva con i piedi piantati a terra. Entrambi chiusero gli occhi e le loro labbra si incontrarono, premendosi in un bacio morbidissimo e innocente. Taro non fece nulla per allontanarsi o ribellarsi e, anzi, lo prolungò. Ma nel suo cuore cominciava a nascere come un senso di colpa nei confronti di Lucia. Sarebbe riuscito a mantenere segreto quello che stava accadendo? Quando Mikaru concluse il bacio, Taro vide che era rossissima e che aveva abbassato la testa per cercare di non darlo a vedere.

Allora… c-ci v-vediamo, eh?” balbettò Mikaru.

S-sì… a p-presto M-Mikaru…” disse più sconnessamente di lei Taro.

Taro salì in macchina, fece manovra e si diresse verso lo Shiragani Hotel seguito dallo sguardo di Mikaru che con una mano si sfiorava le labbra, gli occhi lucidi di gioia contenuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

O_________O si sono baciati Taro e Mikaru!!!!!!!! E adesso??? Ahahahah solo io lo so!! XDXD cmq spero che vi sia piaciuto il cappy, vi auguro ancora a tutti buone feste!!! E fate i compiti altrimenti i prof ci squartano a tutti XDXD e poi chi legge le ff? e ki le porta avanti?? XDXD baci a tutti! By Luna The Moonlight

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Capitolo 22
*** Cap. 22: Decisioni ***


Che bello, Natale è arrivato ed è passato, ora non resta che festeggiare il 2009 ^_______^ ho molti propositi x questo nuovo anno e spero proprio di riuscire a realizzarli tutti! Uno di questi ovviamente comprende il continuare a scrivere ff ^____^ e spero ke nei vostri ci sia quello di leggerne e scriverne altrettante! Beh, non rimane altro da dire, perciò vi auguro un felice 2009 e una buona lettura!!!

 

 

 

 

Cap. 22: Decisioni

Quella sera io e Lucia tornammo più tardi all’hotel. Lucia non se l’era sentita di rivedere per cena Taro e così dovemmo mangiare fuori. Ma non potevamo evitare per molto la nostra guida, dato che gli Alice sarebbero arrivati all’hotel. Entrammo in camera nostra un’ora dopo l’ora della cena stabilita nell’hotel e gli Alice e Taro erano già lì ad attenderci.

“Dove siete state? Eravamo d’accordo per dopo cena!” mi rimproverò Nao.

“Scusa, abbiamo… perso il senso del tempo” giustificai me e Lucia.

Anche Taro si era un po’ preoccupato, pensando che a causa di quella discussione non avrebbe più potuto chiarire con Lucia. Inoltre ora si presentava anche il problema di Mikaru. Si erano baciati, lui non l’aveva respinta, dandole così magari false speranze, e in biblioteca si sarebbero sicuramente rivisti. Durante l’attesa del nostro ritorno, Taro aveva riflettuto a lungo sul da farsi, arrivando alla conclusione che non sarebbe dovuto più andare in biblioteca, così da non vedere più Mikaru e farsi dimenticare da lei. Già, senza dubbio la ragazza si era fissata temporaneamente con lui, se lui non si fosse fatto più vedere con tutta probabilità se ne sarebbe dimenticata presto, trovando qualcun altro che si scontrasse con lei in biblioteca tra gli scaffali. Anche se… quel suo modo di fare così genuino e innocente lo aveva colpito. Solo a pensare al viso di Mikaru, Taro sentiva il cuore fare una specie di capriola. Mentre lui pensava a tutto questo, come se noi non fossimo entrate, noi altri discutevamo se andare o no a quella pista di pattinaggio.

“Ci andiamo, Naoooooooo?? Eh, eh, eh???” pregai il batterista cercando di assumere una espressione tenera e supplichevole.

“Ok, io ci vengo” acconsentì sorridendomi.

Io gli saltai al collo e lo riempii di baci.

“E voi altri che fate?” chiese Lucia.

“Io non so pattinare, uffaaaaa! Non potrò stare da solo con Lucia!” si lamentò Saga.

“Ancora non ti sei rassegnato, eh?” rise Hiroto mettendogli una mano sulla spalla.

“No! E se devo imparare a pattinare per starle vicino allora imparerò ù____ù” decise Saga.

“Ci vengo anche io, sono curioso di vedere le tue figuracce” esclamò Tora.

“Mi unisco anche io, così facciamo ancora qualche scommessa” si aggiunse Hiroto.

“Che bello, allora andremo tutti insieme!” esclamai contenta che l’idea fosse piaciuta.

E… tu, Taro… cosa fai?” chiese timidamente Lucia.

Taro ci rifletté sopra. Forse era una buona occasione per imporsi su Lucia, farle vedere  che gli interessava solo lei. E soprattutto per dimenticare a sua volta Mikaru.

“Vengo” rispose.

Sììììì, ci saremo tutti!! Non vedo l’ora!” esultai tuffandomi sul letto mio e di Lucia.

“Io non vedo l’ora che gli altri vadano via così io e te facciamo un po’ di baldoria” mi disse malizioso Nao raggiungendomi per farmi solletico.

“Ok, tutti nella stanza di Taro! Non ti dispiace, vero, amico?” esclamò Saga.

“No, figuratevi…” rispose Taro.

“Allora poi magari affitto una stanza dove io e Shou possiamo stare con Lucia…” propose Saga avvicinandosi a Lucia.

“Se proprio devi dovresti affittarla solo per me, Saga” rise Shou.

Lucia a quella battuta arrossì, mentre a Taro montò la rabbia per la sua situazione di impotenza. Avrebbe dovuto aspettare di andare alla pista per potersi avvicinare a Lucia.

“Quando andiamo allora a quella pista?” chiese Tora.

“Io direi di andarci sabato prossimo” dissi.

“Perfetto, noi non abbiamo niente, vero ragazzi?” chiese conferma Shou.

“No, che bellezza, dimostrerò a Lucia la mia determinazione a conquistarla!” disse Saga.

Tutti ridemmo alle sue battute scherzose e proseguimmo nella serata. Nao restò davvero per ‘fare baldoria’ e fu la baldoria più bella che avessi mai fatto.

 

 

 

 

 

 

 

In attesa di andare alla pista di pattinaggio, ognuno di noi si prodigò per trovare da fare qualcosa di nuovo da fare, anche se alla fine riuscimmo a fare tutto in meno di tre giorni. Nao allora mi fece una proposta.

“Ti andrebbe di venire a casa mia… almeno fino a quando andremo alla pista?” mi chiese, con voce imbarazzata.

A… a casa tua?” chiesi sbalordita.

Sì… sai, no? Quella che condivido a volte con Saga…” mi spiegò,anche se avevo già capito.

I-io… oh mamma, Nao… io… non vorrei che poi Lucia… ecco, si sentisse sola…” dissi contenendo la mia euforia.

“Tranquilla, ci ho già parlato. E comunque con lei c’è anche Taro, no? E se lui deve portarvi da qualche parte può venire a prenderti, gli ho spiegato dove si trova”

O-ok…

Non riuscii a dire nient’altro. Ero felice ma non riuscivo a dimostrarlo tanto la felicità mi bloccava.

Allora… vieni, sotto c’è la limousine che aspetta”

“Davi già per scontata la mia risposta, eh?” sorrisi.

“A volte sei prevedibile” mi rispose lui scherzando.

Dopo un bacio a fior di labbra, uscimmo dal mio hotel per dirigerci verso… casa sua.

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano giorni che Taro non andava più in biblioteca. Gli sembrava quasi di aver perso una abitudine che aveva da anni, anche se aveva preso ad andarci da pochissimo. Sentiva che gli mancava un pezzo di giornata, che ora non sapeva come occupare se non fare altro che guardare la tv in camera sua. In realtà, dovette ammettere a sé stesso che gli mancava la compagnia di Mikaru. Era una compagnia forse per alcune persone evanescente, impalpabile, quasi inesistente ma ora per lui si rivelò praticamente indispensabile. Con quella ragazza aveva parlato dei suoi problemi con Lucia, della sua passione per i libri… la sentiva vicino a sé. Ma si era promesso di dimenticarla e fece un enorme sforzo per portare a termine questa sua decisione.

Lucia… tutto per Lucia… solo per Lucia…” si ripeteva nella mente con falsa determinazione.

Anche se quella determinazione non era del tutto convinta, sembrò aiutarlo perché il giorno della ‘pattinata’ non aveva più Mikaru in testa e non era passato nemmeno davanti alla Star Library.

 

 

 

 

 

 

 

“Lucia, posso chiederti una cosa?”

“Dimmi, Shou ^____^”

“Verresti a cena con me, dopo essere stati alla pista?”

C-come?”

“Sì, a cena… noi due, da soli…

“E’… è un… appuntamento?”

“Esatto”

Lucia rimase colpita dal modo schietto di Shou per invitarla e questo le fece dire di sì.

“Però non diciamolo agli altri. Ci inventeremo degli impegni e ci troveremo davanti all’entrata della pista per andarcene insieme, ok?”

“Va bene…” Lucia aveva preso di nuovo un colore scarlatto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ahahahahahahah sembra ke lo faccio apposta a ritardare questa visita alla pista da pattinaggio… ma forse perkè succederanno un po’ di cose e voglio pianificarle al meglio… in realtà le scriverò sul momento XDXD è dal capitolo 8 più o meno che nn scrivo più prima a mano e poi copio… è più bello improvvisare al momento, vedere svilupparsi da sola la storia mentre si digitano le parole ^_____^ spero ke i capitoli così improvvisati vi piacciano ^____^ so di essere ripetitiva ma auguro ancora buon 2009 in caso non riesco ad aggiornare!! Kisu by Luna The Moonlight

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Capitolo 23
*** Cap. 23: Ice Place ***


Va bene, a quanto pare riesco ancora ad aggiornare ^________^ in effetti cerco di non perdere occasione per continuare a farlo finché posso… certo che non sono sicura se l’ultimo dell’anno lo passerò al computer… ma comunque voglio compensare questa probabile mancanza perciò proseguiamo… finalmente oggi andiamo a quella benedetta pista di pattinaggio!!! ^_____^ cosa succederà??

 

 

 

 

 

Cap. 23: Ice Place

Sabato arrivò, almeno per me, in un baleno. Avevo passato giorni stupendi con Nao, a casa sua. Rientrare in quell’appartamento mi fece sentire a mio agio, come se ci avessi vissuto da sempre. Era caldo e accogliente, davvero bello. La mattina dopo che io mi fui trasferita lì, mi ero svegliata di nuovo nel letto di Nao, con lui che dormiva al mio fianco. Stavolta decisi di non alzarmi per prima, così cercai di entrare in uno stato di dormiveglia, così che quando si fosse svegliato lui me ne sarei accorta. Passarono solo dieci minuti e anche lui si svegliò. Pensò che si fosse soffermato a osservarmi, perché sentii la sua mano passarmi lentamente e delicatamente sul viso, fino a scendere lungo il mio corpo. Quando poi con la mano si fermò sul mio fianco, lui calò su di me, facendomi sentire il suo caldo e dolce respiro sul viso, finché non lo sentii premere le labbra contro le mie. A quel punto lo abbracciai, cogliendolo di sorpresa ed entrambi ci ribaltammo cadendo giù dal letto, l’una sopra l’altro.

“Ehi, allora eri sveglia, imbrogliona!” mi stuzzicò.

“Eh già… non mi andava di svegliarmi per prima così ho aspettato… anche perché volevo sentire cosa avresti fatto…” risposi guardandolo dolcemente negli occhi.

“Sei soddisfatta?”

“Sì” risposi.

E lì per terra ci baciammo di nuovo. Che bel risveglio!

Dopo esserci messi il pigiama (e questo vi fa capire che cosa avevamo fatto la notte precedente… >////>), tanto non saremmo andati da nessuna parte prima di pranzo, andammo in cucina e Nao mi preparò un’ottima colazione occidentale.

“Non credevo che sapessi cucinare!” lo presi un po’ in giro.

“Infatti! So fare solo la colazione e i pop-corn!” ribatté lui stando allo scherzo.

“Che cuoco provetto sei!” continuai a prenderlo in giro.

“Ah sì?”

Prese a tirarmi pezzi di pane. E giocammo per una buona mezz’ora a rincorrerci intorno al tavolo, a tirarci il cibo in bocca e a lanciarci frecciatine. Finché finii tra le sue braccia, dopo l’ennesima fuga attorno al tavolo.

“Ti ho presa!” esclamò trionfante Nao.

“Ok, eccoti il premio” e lo baciai.

Sembravamo due sposini novelli, quando all’inizio del matrimonio non hanno il benché minimo problema. Bella giornata quella. Ma era solo un preludio, una specie di quiete prima della tempesta… .

 

 

 

 

 

 

 

Il sabato pomeriggio deciso per andare alla pista, ci trovammo tutti sotto casa di Nao.

Uffi, voglio entrare anche io in casa di Nao!” si lamentò Lucia.

“Se vuoi entriamo io e te e ti mostrò la mia stanza!” si fece avanti Saga cominciando ad abbracciarla.

“Con questo pervertito mi hai lasciata per giorni!” mi ringhiò contro Lucia, ovviamente senza vera e propria furia.

Con la limousine degli Alice arrivammo nei pressi della pista.

“E’ meglio se ci arriviamo a piedi, altrimenti ci assalgono sulla limousine” disse saggiamente Tora.

Così camminammo a piedi fino all’entrata della pista. Era un complesso enorme, da fuori molto imponente.

“Siamo sicuri che è qui?” chiesi non convinta “Non mi sembra il posto per una semplice pista…

“Sì, è questa, sul volantino dice che si chiama ‘Ice Place’ e guarda...” mi indicò Shou.

In effetti, in cima all’entrata c’era l’insegna a caratteri cubitali con luci al neon con scritto proprio ‘Ice Place’.

“Forza, che aspettiamo? Entriamo e prendiamo in affitto i pattini!” disse Saga.

“Non vedi proprio l’ora di fare un bel tonfo sul ghiaccio, eh?” lo prese in giro Hiroto.

“Vedremo se tu saprai fare meglio di me, nanerottolo!” rispose Saga aprendo la sfida tra loro due.

Ci dirigemmo verso i banconi per l’affitto dei pattini. Quando ordinai il mio numero, il commesso si voltò e vidi che era il ragazzo con le meches viola che mi aveva dato il volantino.

“Ehi, ma tu sei…!” dissi.

“Ma salve! Speravo proprio che venissi! Oh, questi devono essere i tuoi amici…” mi salutò lui accennando poi a Lucia, Taro e gli Alice Nine dietro di me, imbacuccati nei loro cappucci. “Uhmmmm… un po’ tenebrosi… credo che gli piacerà la pista quando accenderanno solo i riflettori” mi sorrise.

Mi diede i miei pattini e io mi feci da parte per far passare gli altri. Con tutto quel suo discorsetto era riuscito a sviare le mie domande, che non avevo neanche avuto il tempo di formulare. E così persi l’occasione di conoscere il suo nome per la seconda volta.

“Coraggio, Ale, andiamo in pista!” mi chiamò Lucia.

Varcammo due porte enormi e ci ritrovammo ad osservare da lontano la pista già stipata di pattinatori.

“Ehi, il tizio del bancone mi ha dato delle chiavi per mettere le nostre cose negli armadietti, dobbiamo suddividerci in coppie” ci disse Tora mostrandoci le chiavette.

Posate le scarpe e tutto ciò che avevamo di prezioso o ingombrante, indossammo i pattini e a passo di marcetta, per non inciampare, entrammo in pista. Io e Nao ci tenevamo per mano, Lucia teneva a braccetto Shou timorosa di cadere e tutti gli altri pattinavano separati.

“Forza, Hiroto facciamo una gara! Chi riesce a fare il giro di tutta la pista e a tornare qui dagli atri per primo vince e paga la pizza a cena!” propose Saga.

“Accetto!”

I due si misero in posizione e al via di Tora, che divertito a quella scena aveva puntato tutto su Hiroto, partirono sfrecciando.

“Meno male che Saga non ha mai pattinato!” esclamai vedendo come pattinava.

“Guardalo bene, è impacciato al massimo. Non ha mai pattinato davvero” mi fece notare Nao.

Hiroto era in testa. Fecero la prima curva e fin qui filò tutto liscio. Alla seconda curva però, quella per finire la pista e arrivare da noi, Saga perse l’equilibrio, la lama del pattino sfregò sul ghiaccio e lui cadde a terra. Hiroto scoppiò a ridere mentre ci raggiungeva vittorioso.

Ahahahahahah, è cascato come un sacco di patate! Lungo disteso! Ahahahahahahah!” si spanciava il chitarrista.

Saga, ritiratosi in piedi, tornò da noi e mascherò l’imbarazzo fingendo una falsa dignità.

“Bah, tutta fortuna… ho incespicato e ho perso  l’equilibrio… >____> ma la prossima volta, piccolo chitarrista da strapazzo, non l’avrai vinta!” disse minacciando col dito Hiroto.

“Staremo a vedere! Ahahahahahahah!” rideva ancora quello.

La pista era molto grande e tutti ci divertimmo. Taro sembrava sentirsi più leggero, forse stava riuscendo a dimenticare Mikaru e quello che era successo con lei. Io e tutti gli altri non sapevamo nulla e ci divertivamo senza preoccupazioni. Io avevo preso a scappare da Nao come avevamo fatto a casa sua. Ridendo e guardandomi indietro non mi accorsi che davanti a me c’era qualcuno e ci andai a sbattere contro, finendo gambe all’aria sul ghiaccio.

“Vedo che ti stai divertendo! Ma dovresti fare più attenzione, sai?” mi disse quello contro cui ero andata.

“Mi dispiace… io stavo…” cominciai a scusarmi.

Ma quando alzai lo sguardo vidi che non era altri che il ragazzo dalle meches viola.

“Ah, sei tu… ma… scusami, tu ora non dovresti lavorare?” chiesi perplessa.

, vedi, io sono il figlio del capo XD perciò quando ho il mio turno di pausa posso pattinare liberamente e soprattutto gratis” mi spiegò divertito.

Osservai i suoi pattini: non erano quelli da prendere in affitto, erano neri e in pelle, probabilmente pattinava sin da bambino.

“Non è che ti devo insegnare a stare in piedi, vero?” rise guardandomi mentre ero ancora a terra.

“No, figurati!” ribattei io stizzita “So pattinare” aggiunsi mentre mi scrollavo la sottile neve che ricopriva la pista.

A quel punto arrivò Nao, che da lontano aveva riso vedendomi cadere e ora era venuto a vedere se stavo bene.

“Tutto ok, Ale?”

“Sì, tranquillo…” risposi, poi ci ripensai “Anzi, aspetta un secondo! Tu non sei neanche venuto ad aiutarmi, sei rimasto a ridere a crepapelle!” e cominciai a dargli piccole botte.

“E così lui è il tuo ragazzo?” mi chiese il tipo con le meches.

“E tu come l’hai capito?” gli chiesi stupita.

, diciamo che si nota…” ghignò lui.

Davvero si vedeva così tanto? Ma io non volevo dare nell’occhio!

“Dai abbastanza nell’occhio comportandoti così con lui…” mi disse come se avesse letto i miei pensieri. “E forse questo tuo particolare mi piace molto…” mi sussurrò avvicinandosi alla mia faccia.

Nao sembrò non sentire quell’ultima frase, ma mi tirò indietro con la scusa di andare dagli altri.

“Ehi, che c’è? Sei geloso? Guarda che lo conosco appena, è quello che ci ha dato i pattini e che mi ha dato il volantino” dissi ridendo a Nao.

“Sì, sono geloso XD no, tranquilla, so benissimo che tu non mi tradiresti” mi disse accarezzandomi i capelli.

“Ecco, bravo!” risposi io avvinghiandomi a lui.

Da lontano il ragazzo con le meches viola ci guardava.

“Sarà più difficile del previsto…

 

 

 

 

 

 

 

Finito ^_________^ finalmente ritroviamo il tipo con le meches viola (ahahahahah ke razza di appellativo!!! XDXD) e ancora di lui non sappiamo il nome… uhmmmmmmm… non so cosa pensate voi ma dovreste avere qualche sospetto… almeno un po’! Ma nel prossimo cappy si sveleranno molte altre cose!!! Non perdetevelo, mi raccomando!!! ^_____^ buone feste!!!!! By Luna The Moonlight

 

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Capitolo 24
*** Cap. 24: Ritorni ***


Torniamo ancora una volta qui, a scrivere sta storia ke non avrei creduto venisse così lunga… O_________O la prossima volta devo rifletterci prima di scrivere come viene… XDDD no skerzo, mi piace un sacco! E soprattutto sono contenta che le mie ff diventino piano piano sempre più lunghe, mi diverte molto! ^______^ e soprattutto mi affeziono ai personaggi! Ke poi, se vengono disegnati da una brava cm lucia c’è ank più orgoglio!! ^______^ Lucia, ma sai ke pure mio zio ha detto ke sei brava a disegnare??? È incredibile, mio zio ke si tiene informato sulle cose ke piacciono ai giovani, nn l’avrei mai detto, anke se cmq pure lui nn è mica vekkio U_____U… ha dei manga vecchi di tipo trent’anni e se li troviamo a casa di mia nonna (ke oltretutto ha appena traslocato, quindi ank gli scatoloni sn lì… =____=’’’) mi ha detto ke posso prenderliiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!! Waaaaaaaaaaaaaa, ahahahahahahah sn di sicuro manga ke ora nn metteranno più in vendita, ahahahahahahahahah!!!!! Io gli faccio: ma sn roba tipo l’uomo tigre o ken il guerriero (ke sinceramente nn mi piacciono… XP)? O sono cm quelli ke dico io? E lui: no no, sn proprio manga, cm questi (mentre vedeva le immagini ke gli facevo vedere). Ke figoooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!! Probabilmente all’inizio dell’anno nuovo andrò a casa di mio zio e vicino c’è quella di mia nonna, posso andarci in bici e mi farò una ricerca in quegli scatoloni pieni di manga!!!!!!!! Uahahahahahahahahah, sn contentissima!!! Potrei considerarlo un regalo di natale ^_____^ caspita, sto occupando un casino con questa introduzione, meglio che passo al cappy va’ XDXD buona lettura a tutti!!!

 

 

 

 

Cap. 24: Ritorni

Alla Ice Place ci divertimmo moltissimo per tutto il pomeriggio. C’è stato un momento in cui da lontano ho visto Lucia e Shou, seduti per prendere fiato, che parlavano un po’ sommessamente.

“Che avranno in mente, quei due?” mi chiesi sovrappensiero.

Ma Nao mi agguantò da dietro e così mi feci prendere di nuovo dai nostri giochi. Notai che il ragazzo con le meches viola mi teneva d’occhio, quasi si aspettasse che cadessi di nuovo, giusto per farsi un’altra risata nel vedermi a terra. Però quando con la coda dell’occhio, lo guardavo anche io, vedevo che non era uno sguardo divertito come quello che mi aveva rivolto mentre ero a terra dopo esserci scontrati. Era uno sguardo riflessivo, attento, quasi esaminatore. Ma che voleva quello? Scandagliarmi come se lui stesso fosse stato una sonda? O mi stava facendo una specie di esame? Cercai di non farci troppo caso, ma non era così semplice. Nao notò il mio fastidio non si ingelosì.

“Devi essere proprio carina se anche gli altri ti osservano come fanno i gufi!” rise lui. “Ho fatto la scelta migliore, allora” aggiunse prendendomi per il mento.

“Ti ricordo che siamo su una pista di ghiaccio, potremmo scivolare se non facciamo attenzione” sussurrai languida.

“Non c’è alcun pericolo, io sono assicurato” ribatté lui continuando a fare battute.

“Hai un’assicurazione sulla vita? Allora potrò stare tranquilla quando tornerò in Italia…

“Chi ha detto che ci tornerai? È ancora tutto da vedere…

“Lo sai, Nao, che non posso restare… devo fare l’università e trovarmi un lavoro, imparare ad entrare nel mondo reale… tutto questo sembra solo  una fantasia, un mondo che nella realtà, là fuori, non esiste…

Fantasy… può essere la nostra canzone, non trovi?” mi disse lui come illuminato da un’idea geniale.

“Perché no?... Fantasy…” mormorai prima che lui mi interrompesse dolcemente con un bacio.

“Quanto miele!! Credo che anche Lucia si stia dando da fare” ci urlò Saga passandoci a fianco mentre stava scivolando.

Poco dopo lo sentimmo capitombolare, ma non ci facemmo caso, continuando a guardare il vocalist e la mia amica conversare sciolti a bordo pista. Lucia si trovava benissimo con Shou, ora che tutti avevamo legato anche lei era riuscita ad aprirsi un varco verso la spontaneità. Mi dispiaceva per Taro, ma dovetti proprio ammettere che Shou era ad un passo dal ricevere una risposta affermativa.

“Ehi, ma hai portato il tuo ragazzo qui tanto per cambiare il luogo per amoreggiare oppure siete venuti per pattinare?” mi chiese il solito ragazzo con le meches, quando si avvicinò a me e Nao pattinando con eleganza.

Sembrava una piattola. Prima non smetteva di fissarmi e ora criticava il mio modo di divertirmi.

“Senti un po’, tu…

“Ti andrebbe di pattinare con me o il tuo ragazzo ha qualcosa in contrario?” mi chiese prima che potessi cominciare con la mia sfilza di insulti e sbraiti.

C-come, scusa?” gli chiesi io credendo di non aver capito.

“Pattini con me sì o no?” mi chiese più esplicitamente, quasi spazientito.

“Ma non vedi che…” ricominciai.

Ale, va’ pure col tuo amico, non c’è problema!” mi fermò Nao.

Io mi voltai verso di lui e lo guardai sorpresa. Il suo sorriso era sincero e i suoi occhi limpidi. Non nutriva il minimo timore che quel tipo avrebbe potuto farmi qualcosa.

“Ne sei sicuro?”

“Sicurissimo” mi rispose lui convinto con un altro dei suoi sorrisi che mi facevano cedere le gambe.

“Va bene, allora a dopo N…” ma lui si mise un dito sulle labbra: stavo per dire il suo nome. “A dopo” dissi solo.

Il mechato mi prese per un braccio e senza farmi alcun male, senza strattonarmi o robe del genere, mi portò lontano. Decisamente lontano, dall’altra parte dell’enorme pista, dove a malapena riuscivo a distinguere i volti dei miei compagni.

“Ce ne hai messo di tempo… hai sempre bisogno del permesso?” mi chiese lui.

“Non sono affari che ti riguardano…” gli risposi male.

Voltai la faccia dall’altra parte e misi il broncio. Non mi andava di stare con quel tipo, mi aveva già irritata abbastanza. Sulle prime non mi era sembrato così appiccicoso, ma ora…

, se la metti così allora puoi anche tornare dai tuoi amici…” sospirò cominciando ad allontanarsi verso il centro della pista.

“No, aspetta!” lo chiamai.

Lui si fermò e si voltò con un sorrisetto sicuro. Sapeva che lo avrei chiamato. Mi dava sui nervi. Ero così prevedibile per lui?

“Sì?” mi chiese.

Io… non so ancora il tuo nome…” gli dissi.

“Oh, ma nemmeno io so il tuo… ho solo sentito quello che mi è sembrato un’abbreviazione…” mi rispose lui tornando vicino a me.

“Sì, io mi chiamo Alessia…” gli dissi.

Poi gli tesi la mano. Mi sembrava il caso di cominciare tutto da capo.

“Piacere” e mi strinse la mano.

“E il tuo nome?”

Uhmmm… preferisco aspettare…” rise.

Mi stava prendendo in giro?

“No, me lo dici ora!” mi infervorai.

“Perché tutta questa fretta? Avremo tempo, no?”

“No! Non so se tornerò in questa pista prima che io parta per tornare a casa quindi datti una mossa!” gli dissi.

“Magari alla chiusura della pista, che ne dici? Resterai con i tuoi amici fino a quell’ora?”

“Penso di sì… non abbiamo niente da fare…” ammisi.

“Allora pazienta ancora un po’…” sorrise.

Era davvero misterioso quel tipo. Ormai lo inquadravo come ‘il mechato’.

“D’ora in poi, fino a che non saprò il tuo nome, ti chiamerò così” decisi quando ad alta voce gli dissi come lo vedevo.

Ahah, ok!” rise ancora lui. “Su, pattiniamo un po’ qui a bordo pista. E parlami un po’ di te”

C-che cosa dovrei dirti, scusa?” chiesi presa alla sprovvista.

“Cosa ti piace fare, il tuo cibo preferito, cose così…

“Piuttosto dimmi tu perché ti sei fissato con me, non sono mica l’unica ragazza in pista e chissà quante te ne vengono davanti quando distribuisci pattini oppure con quante hai parlato per dare i volantini” ribattei sulla difensiva.

“Oh sì, ne ho viste molte… ma tu sei interessante… riesco a capire che cosa pensi solo guardandoti negli occhi, come fossero due lastre trasparenti!” mi disse senza troppi giri di parole.

“Non hai peli sulla lingua, a quanto pare…” commentai, arrossendo.

Non mi piace essere così alla mercé di altre persone. Ogni tanto, mantenere qualche pensiero per sé non è un male… invece per lui ero come un libro aperto, sentivo che quello che mi aveva detto era vero…

“Ti ho tolto le parole di bocca, eh? Però questo non mi succede con tutti… solo con le persone che reputo… come dire… intriganti” mi disse.

Parlando con lui, come affascinata da quel suo talento innato, non mi accorsi che dall’altra parte della pista stava succedendo qualcosa. Qualcosa che non avrei gradito. Per niente.

 

 

 

 

 

 

Nao pattinava per i fatti suoi, lanciando ogni tanto un’occhiata fugace a me e il mechato, tanto per controllare che la sua fiducia non dovesse venir meno. Sembra tutto tranquillo, io parlavo normalmente con il tipo, quasi lo conoscessi da sempre. Nao fu sollevato. In quel momento, sentì posarsi sui suoi occhi due mani morbide e ben curate.

“Indovina chi è?” una voce femminile parlò al suo orecchio.

“Minami?” chiese con tono più sorpreso che per rispondere allo scherzo Nao.

“Esatto!” e le mani scivolarono giù, permettendo a Nao di voltarsi.

Minami era lì, di fronte a lui, stretta in un giubbotto argentato, un po’ sollevato sulla vita, scoprendo così la maglietta rossa, le gambe coperte da jeans attillati e ai piedi i pattini da affitto della pista, mentre i capelli erano raccolti un due codini bassi con gli elastici con due strass vistosi.

“Cosa ci fai tu qui?” chiese sconcertato Nao.

“Ci sono venuta qui per caso! La mia amica Natsumi è il dj ^_____^ e regola le luci” spiegò Minami indicando un punto in alto, dalla parte opposta a dove mi trovavo io.

Là vi era una cabina con un vetro trasparente che permetteva a chi stava dentro di scrutare tutta la pista. Nao aguzzò la vista e scorse al suo interno una ragazza dai capelli rosso vivo, quasi fossero fiamme, che salutava l’amica giù in pista.

“E’ un vantaggio, sai? Posso usufruire di sconti ogni volta che vengo ^_____^ e in ogni caso potrei perché sono socia, frequento spesso questa pista”

“Ah, capisco…” mormorò Nao poco convinto.

“Ehi, ma la tua Alessia dov’è? Ho visto che c’erano anche gli altri quindi è impossibile che lei non ci sia” disse con tono innocente.

“Infatti, c’è ma è dall’altra parte della pista a chiacchierare con un… amico” rispose Nao, poco sicuro di pronunciare la parola ‘amico’ riferita a quel tipo.

“E tu la lasci andare? Non hai paura che ti tradisca?”

“No, non lo farebbe mai” stavolta Nao era sicuro di ciò che diceva.

“Se lo dici tu… quella alessia non mi è piaciuta molto quando l’ho vista la prima volta…

“Non deve piacere a te, Minami, lo sai” ribatté Nao cominciando ad andarsene.

“Ehi, aspetta, Nao! Perché non stiamo un po’ insieme, è tanto che non ci vediamo… vorrei poter parlare un po’…” lo fermò Minami afferrandolo per la felpa che lo copriva.

Uff… va bene… ma cinque minuti, dopo torno da Alessia” sbuffò Nao.

“Ok, come vuoi” acconsentì Minami. Cinque minuti le sarebbero bastati.

Minami pattinò vicino a Nao a lungo. D’un tratto scese sulla pista una musica lenta, romantica e anche le luci si abbassarono.

C-che cavolo…?” protestò Nao.

“E dai, hanno messo questa bella canzone, le luci basse… riviviamo i nostri momenti, Nao” lo trascinò piano Minami.

 

 

 

 

 

 

 

 

Io invece venni convinta dal tipo mechato a pattinare vicini con quella musica, come se mi avesse invitato a ballare. Mi prese per le mani e cominciò a farmi volteggiare, facendomi prendere dal panico di cadere, ma ogni volta lui mi afferrava prima che potessi cascare. Aveva anche degli ottimi riflessi. Lo odiavo per questo. Era davvero quel classico ragazzo che mostra tutte le sue qualità, facendosi odiare, e poi… oh maledizione! Ecoo dove voleva arrivare!!

 

 

 

 

 

 

 

“Non ti tornano in mente i momenti passati insieme, Nao? I nostri momenti intimi, le nostre effusioni d’amore… sai, vorrei che tutto quello non fosse finito…” sussurrava Minami.

Si appoggiò al petto di Nao, cingendolo per la vita. Nao la prese per le spalle, volendo allontanarla, ma non ci riuscì, voleva farle capire come stavano le cose senza doverla ferire. Lei aveva già ferito lui una volta con quella proposta dello scioglimento degli A9, non si sarebbe abbassato al suo livello.

Minami…

Nao, non sai quanto mi sei mancato… in tutti questi anni non ho smesso di pensarti, di riflettere su ciò che ti avevo detto, a quanto ti avessi fatto penare…

Minami… non solo volevi che il gruppo si sciogliesse… ma ti ho trovata a letto con un altro… cosa dovrei pensare di te?”

“Mi dispiace, Nao, tanto… ti prego, proviamo a ricominciare da capo… con Alessia non hai futuro… lei è italiana, dovrà tornare a casa e chi ti assicura che la rivedrai ancora? Nessuno… io invece posso darti la certezza di avermi sempre al tuo fianco…” continuò Minami.

Alzò il viso verso quello di Nao, che la guardava supplicandola di non dirgli quelle cose. Lo facevano stare solo più male. Come se non avesse pensato che un giorno sarei ripartita. Lui però nutriva speranze e Minami gliele stava estinguendo una dopo l’altra, come un pompiere fa con gli incendi.

 

 

 

 

 

 

 

“Sei un elemento molto interessante, sai?” mi disse il mechato in un sussurro.

Ero terrorizzata dal fatto che avesse preso a parlare sottovoce, con quella musica romantica, che d’un tratto mi sembrò persino più alta di volume. Lui ora mi stava ad una spanna di distanza e non accennava a fermarsi. Volevo scappare, correre da Nao… ma non ci riuscivo… mi aveva congelato con i suoi occhi acquamarina, diventati ghiaccio come me. Era sempre più vicino…

 

 

 

 

 

 

 

“Allora, Nao?” chiese Minami.

Minami si alzò in tutta la sua statura e cinse il collo di Nao con le mani, accarezzandoglielo.

M-Minami… n-non…

Nao non terminò mai la frase.

 

 

 

 

 

 

 

“No, lasciami andare!” urlai.

Spinsi lontano il mechato e cominciai a pattinare più veloce che potevo dall’altra parte della pista, da Nao. Ma quello mi seguì. Non servì lui a fermarmi comunque. Mi bastò vedere quello che vidi.

N-Nao…

Minami staccò le sue labbra da quelle di Nao e mi guardò con arroganza.

“Alessia” mormorò Nao vedendomi, sul suo volto un’espressione di panico.

Sentii salirmi agli occhi le lacrime. Forse si sarebbero congelate al freddo che c’era nella pista… così non le avrebbe viste nessuno… ma uscirono lo stesso.

“Alessia, posso spiegarti… non è come credi… lei…” cominciò Nao.

Si scrollò di dosso Minami e fece qualche pattinata verso di me. Io arretrai.

“L’hai perso, Alessia, è inutile…” disse solo Minami, con sguardo trionfante.

“No, non è vero, non mi hai perso, Ale, non ascoltarla…

“Anche s-se… n-non la a-ascoltassi… cosa cambierebbe? C-cosa mi farebbe d-dimenticare quello c-che ho appena v-visto?” balbettai, mentre sentivo le prime lacrime scivolarmi sulle guance.

“Ti prego, Ale…

Arretrai di più e sentii il petto del mechato dietro la mia testa. Solo ora mi accorsi di quanto era più alto di me.

“Lasciala stare…” disse avvolgendomi con le braccia.

Quel contatto ora non mi interessava, non rientrava nelle mie preoccupazioni in quell’istante…

“Cosa c’entri tu? Toglile le mani di dosso” rispose Nao.

In quel momento arrivarono gli altri.

“Ehi, Nao, Alessia, Lucia e Shou se ne sono andati uno dopo l’altra, dicevano che avevano degli impegni..,” annunciò Saga.

“Minami? Che ci fai qui?” si accorse Hiroto.

T-tu…

Quel bisbiglio balbettato era venuto da Taro. Lo vidi immobile, come una statua, e guardava verso di me. Però non fissava me, con quegli occhi ne ricarichi ora di odio e di rabbia repressa da tempo… guardava il tipo mechato dietro di me, che mi aveva lasciato andare come gli aveva detto di fare Nao. Mi voltai con il viso bagnato dalle lacrime verso di lui. Sul suo era comparso un piccolo sorrisetto, sembrava di scherno, rivolto proprio a Taro.

“Quanto tempo… eh, Taro?”

Keichi…” ringhiò il mio amico contro il ragazzo mechato.

Non ci capivo più niente. Fuggii. Nao mi urlò dietro, chiamandomi per nome, di fermarmi e prese a seguirmi. Corsi più forte, volevo lasciarmi alle spalle tutto ciò che avevo visto, tutto quello che avevo sentito, andarmene da quel posto per poter piangere come una fontana in santa pace… proprio ora che mi serviva, Lucia non c’era… sicuramente era con Shou, dato che anche lui se ne era andato… chissà cosa facevano loro… se loro ora erano felici, se Lucia non stava soffrendo come me…

 

 

 

 

 

 

 

Sto capitolo è stato faticosissimo!!! Mi sono dovuta fermare un attimo per riflettere su come far entrare tutto in scena… un bel casotto in effetti XDDDD finalmente abbiamo capito chi era il tipo mechato!!!! (alleluia!!!! ndTutti)(non hanno tutti i torti… ndLucia). Che scandalo, eh??? Tutto collegato, tutto connesso… un intreccio si può dire abbastanza complicato… ma nei prossimi capitoli sarà chiarita ogni cosa! Spero che sia piaciuto, ci ho messo proprio tanto tempo a scriverlo che spero sia venuto bene… uff… e adesso mi riposo un po’… no skerzo, torno presto con il nuovo cappy!! Kisu a tutti by Luna The Moonlight

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Cap. 25: Spiegazioni e scoperte ***


Ed eccoci ancora qua… miracolo, Lucia ha capito ki è Keichi!!!!! XDDDDDDD ce ne hai messo di tempo eh??? XDDDDDD l’importante è ke ce l’hai fatta e nn vedo l’ora di vedere il disegno ke farai di lui e natsumi ^_______^ (ahahahah anke io lo vedo cm un gran figo a keichi XDDD). proseguiamo in questa pazzia (xkè sto casino di intrecci non può chiamarsi in altri modi XDD) e mi raccomando recensite se potete!! ^____^

 

 

 

 

 

Cap 25: Spiegazioni e scoperte

Tolti i pattini, recuperai le mie cose dall’armadietto (per fortuna avevo io la chiave) e, rimesse le scarpe corsi più veloce che potei fuori dall’Ice Place. Nao fece lo stesso continuando ad inseguirmi. Non volevo ascoltarlo, era palese che volesse tornare con Minami… dopo averla incontrata al luna park, lei era venuta a cercarlo a casa e ora si ritrovavano alla pista di pattinaggio. Più chiaro di così… il solo pensare che ancora mancavano tre settimane alla fine del viaggio mi angosciava… sicuramente Nao avrebbe tentato in ogni modo di contattarmi per ‘chiarire’ ma non c’era niente da chiarire… anche Minami l’aveva detto: “L’hai perso, è inutile…”. Ero rimasta sconvolta da quella scena… . A forza di pensarci, poi, mi venne in mente la faccia contratta dalla rabbia di Taro… conosceva quel ragazzo con le meches… lo aveva chiamato Keichi… ma che succedeva? Sembrava che l’intero mondo si fosse radunato all’Ice Place! Ma ora volevo solo andarmene da lì, il più lontano possibile… avevo bisogno di Lucia ma non volevo rovinare il suo momento di solitudine con Shou, almeno a lei stava andando qualcosa per il verso giusto… non volevo assillarla o farla preoccupare… . Mi guardai indietro: forse Nao mi aveva persa di vista… e ora dove potevo andare? All’hotel magari… ma non volevo farmi trovare subito… avrei voluto restare per i fatti miei quanto mi serviva per prendere coscienza della situazione… perciò anche l’appartamento di Nao era escluso… forse… sì, decisi di andare alla biblioteca dove Taro aveva portato Lucia. Lei mi aveva detto dove si trovava e bene o male sapevo arrivarci. Corsi a perdifiato, temendo che Nao comparisse da qualche parte. Mi veniva da pensare a come non riuscivo a staccarmi da lui e ora non volevo nemmeno vederlo… . Finalmente giunsi alla biblioteca, che come mi aveva detto Lucia si chiamava Star Library. Era il posto giusto: Taro non sapeva che ci sapevo arrivare e Lucia sapeva che io non ci vado spesso perché se voglio leggere libri li compro e basta. Perciò non sarebbero mai venuti a cercarmi lì… . Entrata dentro, mi guardai intorno e finsi di voler scegliere un libro, ma con poca convinzione. Dovevo avere un’aria davvero da funerale, perché una ragazza mi si avvicinò posandomi una mano sulla spalla.

“Ehi, che hai? Non trovi il libro che cerchi?” mi chiese.

Mi girai a guardarla. Aveva capelli bruni con qualche riflesso rossastro… e gli occhi azzurrissimi… un angelo terreno, insomma. Era molto carina e aveva l’espressione preoccupata mentre mi scrutava con quelle pozze d’acqua che erano i suoi occhi. Mi guardava proprio preoccupata e sfiorandomi piano con la mano sentii che avevo ricominciato a piangere senza accorgermene… stavo soffrendo così tanto? In fondo, con le star non succedono sempre questo tipo di cose? Sentii solo cedermi le gambe e caddi a terra in ginocchio, portandomi le mani al viso e piangendo a dirotto.

 

 

 

 

 

 

 

“Allora, ti piace?” le chiese Shou.

“E’ stupendo! È davvero un bellissimo ristorante!” rispose entusiasta Lucia.

Shou le sorrise di rimando. Finalmente avevano un appuntamento. Un appuntamento! Per Lucia era come una specie di sogno ad occhi aperti mentre Shou invece si sentiva come se camminasse sulle nuvole. Entrambi non pensavano ad altro che alla persona che avevano di fronte. Il ristorante era ben illuminato, i tavoli apparecchiati elegantemente e le sedie comode. In più c’era un pianista che suonava musiche bellissime, rendendo l’atmosfera intima e piacevole. Lucia si guardava intorno affascinata.

“Mi dispiace solo di essere scomparsa a quel modo, accampando quella falsa scusa…” disse ripensando a come aveva lasciato gli altri alla pista.

“Tranquilla che avranno capito sicuramente, Saga sembra scemo ma su queste cose è un esperto” rise Shou al pensiero del bassista.

“Hai ragione… però se avessimo fatto diversamente forse sarei riuscita anche a cambiarmi e a vestirmi un po’ più adeguata all’occasione” aggiunse Lucia, alludendo ai suoi vestiti.

“Ma sei stai benissimo! Non sarà l’abbigliamento per un ristorante ma… tu sei bella in ogni caso…” rispose Shou.

Lucia sorrise imbarazzata premendo le mani sulle ginocchia. Aveva tra le mani il tovagliolo e lo stava strizzando e tormentando. Shou notò il suo nervosismo.

“Lucia, non tormentare il tovagliolo… non hai motivo di essere così tesa ^____^ qualsiasi cosa fai, sei sempre tu” la rassicurò Shou con un sorriso.

Lucia annuì e cercò di rilassarsi. Arrivò il cameriere che prese le loro ordinazioni e la serata proseguì…

 

 

 

 

 

 

 

Keichi…” Taro continuava a squadrare il ragazzo con odio crescente.

“Voi due vi conoscete?” chiese Minami a Keichi.

“Purtroppo sì, Minami… è l’ex di Natsumi…” rispose noncurante Keichi.

Ah…”Minami prese a fissare Taro.

“Ehi, spiegateci che sta succedendo qui!” esclamò Tora.

“Oh niente di che, Tora. Ho solo avuto un incontro con Nao e Alessia ha fatto la scenata… non vedo il perché dato che lei era in compagnia di Keichi” rispose Minami con leggerezza.

“Ma chi è lui?” domandò Saga.

“E’ il fidanzato della mia amica Natsumi, Keichi

“E chi diamine è Natsumi?” chiese ancora Saga.

“Sono io…

La voce arrivò da dietro Keichi. La ragazza con i capelli rosso fuoco si avvicinò al fidanzato e lo baciò.

Taro… non l’avrei mai creduto… tu che frequenti gente famosa?” disse con tono sarcastico Natsumi.

“Non sono più affari tuoi le mie compagnie, no? Quindi perché non ti fai un giro, Natsumi? La lezione che avevo dato a Keichi l’ultima volta non era ancora finita…” ribatté Taro preparando un pugno.

Hiroto lo bloccò.

“Non arrivare alle mani, amico, non ne vale la pena…

“Fatemi capire… lei” disse Saga indicando Natsumi “è l’ex di Taro… e quest’altro qui” indicò Keichi “è il suo nuovo ragazzo… e Minami è amica di lei…” tornò ad indicare Natsumi “ora quindi vorrei sapere: che diavolo c’entrano loro due con Minami e Nao?” terminò.

“Non puntarmi mai più il dito contro, chiaro?” s’inviperì Natsumi.

“Oh, cavoli, stai andando proprio a fuoco… proprio come i tuoi capelli” la prese in giro Saga per niente spaventato.

“Spiegateci che cosa avete fatto!”

, mio caro Tora… il punto è che… io rivoglio Nao… e se farmi aiutare sai miei amici era necessario allora ho chiesto loro di darmi una mano… Keichi e Natsumi, grazie ai loro impieghi, hanno trovato il modo perfetto per farmi incontrare con Nao e depistare Alessia… praticamente ero a un passo dal convincere Nao a mollarla…” spiegò Minami.

“Che cosa? Ma come hai potuto?” esclamò Hiroto.

“Se è amica di Natsumi, allora può eccome…” commentò Taro in risposta.

“Smettila, Taro, tu non sai nulla di me” disse di rimando Natsumi.

“Ma Alessia vi ha visti e così ha pensato subito male…” terminò Tora capendo tutto.

Esatto… ormai è questione di tempo prima che Nao la lasci… anche perché Keichi stava per baciarla… quindi anche lei stava per tradire Nao e Nao non si merita una ragazza del genere!” confermò Minami.

“Ma se anche tu lo avevi tradito oltre a farlo soffrire per la tua insulsa richiesta!” s’infuriò Saga.

“Inoltre anche Keichi non è poi così fedele come vuole dare a vedere” aggiunse Hiroto.

“Ma, piccolo Hiroto, anche quella era una montatura! Keichi doveva indurre Alessia a baciarlo così il tradimento sarebbe stato da entrambe le parti, meglio che da una sola, e tutto sarebbe andato a mio favore” gli rispose Minami come fosse la cosa più logica del mondo.

Calò il silenzio tra i presenti. La musica impostata automaticamente da Natsumi nella sua postazione continuava a risuonare nella pista e tutti quanti erano circondati dagli altri pattinatori che pattinavano ignari e felici.

“Che ragazza spregevole…” ruppe il silenzio Saga.

Minami lo guardò sgranando gli occhi.

“Come hai potuto fare questo a Nao e Alessia? Alessia si merita in tutto e per tutto il nostro leader e Nao non può essere continuamente in balia dei tuoi capricci nei suoi confronti!” continuò il bassista.

Teneva il viso basso e la schiena era scossa da quelli che parevano singhiozzi. Minami sapeva che Saga e Nao avevano avuto una storia ma non credeva che il bassista fosse ancora così affezionato a Nao, al punto di piangere per lui. Taro non sapeva cosa fare: aveva finalmente l’occasione di fare i conti con Keichi ma vedere Saga in quel modo, dopo che il bassista lo aveva sempre fatto sentire a suo agio, lo bloccava. Taro capì tutta la situazione. Era tutto un collegamento: Minami, ex di Nao, era amica di Natsumi, che era la propria ex e che l’aveva aiutata ad allontanare Alessia da Nao per creare il momento giusto per far avvicinare di nuovo Minami al batterista… era un bel casino ma era così. Taro non si sarebbe mai aspettato di incappare in Natsumi e Keichi con tutta questa faccenda come sfondo.

“Saga, io volevo solo il bene di Nao… con Alessia non potrà andare avanti quindi perché perder tempo?” gli disse Minami cercando di farlo smettere.

“Tu non sai cosa provano l’uno per l’altra, non lo sai!...” le rispose quasi urlando Saga.

Era davvero fuori di sé. Tora e Hiroto stavano in silenzio, capendo cosa provava l’amico e condividendo la sua opinione.

“Sai cosa dovresti fare, Minami?” disse ad un tratto Saga come se avesse preso una decisione “Scomparire dalla vita di Nao per sempre e deciderti una volta per tutte a lasciarlo in pace! E del resto, dovresti lasciare in pace tutti gli Alice Nine! Siamo nati quando c’eri tu ma questo non significa che devi esserci ancora, ora ci sono Lucia e Alessia, punto e basta”

Saga…” tentò di dire Minami.

“Fa’ silenzio…” la zittì Tora con sguardo glaciale.

Taro si rivolse a Natsumi e Keichi.

“Anche voi due siete complici… ma non vi sentite due vermi? Siete senza un briciolo di cuore…

“Piantala, Taro” ribatté sprezzante Natsumi.

Keichi non disse nulla, voltò solo il viso da un’altra parte.

“Andiamocene, ragazzi, cerchiamo Nao e Alessia… saranno pur andati da qualche parte…” esclamò Hiroto prendendo per un braccio Saga.

Taro si allontanò affiancato da Tora e gli Alice Nine rimasti uscirono dall’Ice Place, sotto i richiami inutili di Minami.

 

 

 

 

 

 

 

“Ti senti meglio?” mi chiese la ragazza dai capelli con i riflessi mogano.

S-sì…

“Io mi chiamo Mikaru, lavoro qui” mi disse.

Non le dissi subito il mio nome.

“Mi diresti che cosa è successo? Potrei aiutarti…” mi propose gentile.

Io mi asciugai le ultime lacrime con il fazzoletto che mi aveva prestato e la guardai riconoscente.

M-mi chiamo Alessia… e, ecco… ho visto il mio ragazzo… baciarsi con un’altra” dissi.

Mikaru si portò le mani alla bocca sconvolta.

“Che cosa orribile!” esclamò.

Già…

“Ma eri da sola oppure c’era qualcun altro con te?”

N-no… c’era un altro ragazzo che si chiama Keichi, che conosco da poco, e poi altri miei amici… uno di loro, Taro si chiama, ha guardato malissimo Keichi, come se lo conoscesse e lo odiasse…

Mikaru restò per un attimo impalata sentendo il nome di Taro.

“Hai detto che si chiama Taro, uno dei tuoi amici?”

S-sì…” risposi senza capire.

“Per caso è… una guida turistica?” mi chiese.

Non era fiduciosa che fosse proprio quello che pensava lei, chissà quanti ragazzi si chiamavano Taro a Tokyo…

“Sì, fa da guida a me e ad una mia amica…” confermai.

“Lo conosco! È venuto spesso qui…

Trattenni il fiato.

T-tu sei… Mikaru?”

“Sì, te l’ho detto” ora era lei a non capire.

“Lucia mi ha parlato di te! È gelosa, pensa che tu voglia allontanare Taro da lei o qualcosa del genere… sai, Taro è innamorato di lei ma lei non sa scegliere tra lui e un altro… ma credo che ci sia vicina alla scelta…” spiegai.

“Oh, ecco… in effetti… Taro mi piace molto… però non volevo che Lucia pensasse male di me… è ovvio che non voglio allontanarlo dalle sue amiche” disse un po’ intristita Mikaru.

“Non preoccuparti, tanto presto io e lei dovremo tornare in Italia quindi non credo che lo rivedremo… e non credo che rivedrò più nemmeno il mio ragazzo e gli altri miei amici…” e altre lacrime salirono ai miei occhi.

“Non preoccuparti, Alessia, si sistemerà tutto… ora sai cosa dovresti fare? Torna a casa o dove sei stabilita, fatti una doccia calda e poi passeggia… non importa dove vai basta che cammini in modo da svuotare la mente… io lo faccio spesso e ti assicuro che aiuta a ragionare con più razionalità” mi consigliò Mikaru.

O-ok…” acconsentii “Grazie di tutto, Mikaru… rassicurerò Lucia su quel fatto e farò come mi hai suggerito… però…” e qui esitai un secondo “se Taro o Lucia o dei ragazzi incappucciati verranno a cercarmi, ti prego, non dirgli che mi hai vista… voglio stare da sola… tornerò io da loro quando mi sentirò meglio… lo prometto…” la implorai.

Lei mi scrutò per un po’ e poi annuì. Ci abbracciammo come fossimo state due sorelle e poi io mi diressi all’uscita. Mi guardai intorno e poi presi la direzione per la casa di Nao. Avrei fatto una doccia veloce lì, recuperato qualche mia cosa e poi sarei uscita per vagare senza meta nella città di Tokyo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco spiegato tutto. Lucia e Shou sono gli unici a esserne fuori… ho pensato che per lucia sarebbe stato più bello poter farle passare dei bei momenti con Shou dato che prima aveva paura di ferire taro… lei crede ancora che taro sia innamorato di mikaru… e comunque sta ormai protendendo verso shou quindi i suoi sensi di colpa si sono dissipati… mentre invece io mi subisco questa follia ç_____ç ma finirà tutto per il meglio, non preoccupatevi ^__________^ non ci riesco a far finire male una storia XDXD quindi aspettate fino al prossimo cappy che spero di riuscire ad aggiungere entro la fine dell’anno! Se questo non avviene allora… BUON 2009 A TUTTI VOI!!!!!!!!!!!! Kisu kisu by Luna The Moonlight

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Capitolo 26
*** Cap. 26: Scelte ***


È bizzarro mettersi a scrivere il giorno di capodanno qnd bisognerebbe stare con la famiglia ttt il tempo… a dirla tutta… cos’altro potrei fare?? XDXD proseguiamo con la nostra storia!! Prima o poi metterò da qlk parte su internet il manga ke sta venendo fuori e scriverò qui il link, così potrete vederlo ^____^ lucia fa disegni davvero magnifici!! ^____^ qnd ha disegnato keichi e natsumi sn rimasta davvero sorpresa, sn bellissimi ^___^ è anke mikaru e minami… mi piace vedere i personaggi che nascono dalle mie dita, prendere vita dalla matita di lucia xkè li rende veri e soprattutto sono così cm li descrivo (lucia, keichi con i pearcing va benissimo XDXD e i disegni dovresti colorarli tutti, almeno gli skizzi dei xsonaggi xkè quello di keichi e natsumi è venuto bellissimo!) e ora via!!

 

 

 

 

 

 

Cap. 26: Scelte

Vagai per molto tempo… in lungo e in largo… poi… le mie gambe non vollero rispondere più ai comandi e così mi sedetti sulla prima panchina che trovai. Mi accorsi solo guardandomi intorno che mi trovavo nel parco dove io e Lucia eravamo state con gli Alice Nine. Abbandonarmi al ricordo di me e Nao seduti sotto un albero mi fece sentire una fitta al cuore. Il bacio tra lui e Minami era impresso nel mio cervello, continuavo a rivederlo come se ripetessero un replay infinito. Dopo la piccola chiacchierata con Mikaru avevo fatto esattamente come mi aveva detto lei. Ora ero da sola… proprio come avevo desiderato… ma mai la solitudine mi era sembrata tanto opprimente. Percepivo con tutte le mie membra che in realtà volevo stare con Nao, solo con lui… ma che senso aveva? Per quanto tempo rimasi seduta lì? Minuti? Ore? Non lo sapevo e ancora adesso non so dirlo… quello che so è che d’un tratto vidi spuntare dal nulla una mano… del tutto inaspettata.

 

 

 

 

 

 

 

“Era tutto squisito! Non ho mai mangiato così tanto in vita mia, sto scoppiando!” esclamò Lucia soddisfatta.

“Sono contento che hai apprezzato ^____^” sorrise Shou. “Vogliamo andare?”

Pagato il conto, Shou e Lucia uscirono dal ristorante nella sera ormai già buia.

“Ti va di passeggiare un po’?” chiese Shou.

“Volentieri” accettò Lucia.

I due camminarono fianco a fianco, in silenzio. La tensione s’impossessò di nuovo di Lucia.

“Cosa faccio ora? Cosa faccio??? Lui è così carino… e io… sono sicura della mia scelta? Oh, in fondo… perché mi preoccupo tanto? Taro si è trovato Mikaru, no? , in verità sono io che ho dei sospetti su di loro, lui non mi ha confermato nulla…” rimuginava Lucia.

“La notte è molto bella, non trovi?” asserì d’un tratto Shou.

“Uh?” Lucia si riscosse dai suoi pensieri.

“Sì, insomma… è tranquilla, silenziosa… certo, a Tokyo non è proprio silenziosissima però la vera notte non possiede nemmeno un suono… nemmeno il canto dei grilli… la trovo molto poetica…” proseguì Shou.

Lucia lo ascolto in silenzio, affascinata dalle sue parole profonde.

“Tu che ne pensi?” le chiese.

E-ehm… ecco, sì… cioè…” fu colta alla sprovvista Lucia.

Shou la guardò col suo solito sorriso.

“Sono d’accordo…” disse Lucia con un sospiro.

I due si persero l’uno negli occhi dell’altra per qualche istante, poi proseguirono a camminare.

S-senti, Shou…” cominciò Lucia.

Gli avrebbe detto che sceglieva lui. Sì, era il momento migliore.

“Dimmi”

I-io… vedi, io… c-credo di… d-di aver deciso…

Shou la guardò più intensamente. Che stesse per…?

Io… scelgo… te” disse con enorme imbarazzo Lucia.

Shou era senza parole. Allora si era decisa? E ora… ora loro due…?

W-wow…” riuscì a dire Shou.

“Tutto qui? Mi aspettavo salti di gioia…” disse con un mezzo sorriso Lucia.

“Oh, non è per quello… è che… non mi aspettavo che me lo dicessi ora… però… sono molto contento, davvero” rispose Shou.

Sfoderò un altro sorriso e si avvicinò a Lucia.

“Ne sei davvero sicura?” le chiese.

“Sì, lo sono” ormai aveva deciso.

Bene…

Il suo mente tra le sue due dita, le labbra umide che si avvicinavano e il caldo tepore che entrambi sprigionavano furono per Lucia la trappola che la condusse nell’oblio della felicità massima.

 

 

 

 

 

 

 

“Dove sarà andata?” chiese Taro ad alta voce.

“Non sarebbe il caso di avvisare Lucia e Shou?” disse Hiroto.

“No, lasciamoli tranquilli i due piccioncini X3” rispose Saga.

Taro sentendo quelle parole capì dove erano andati il cantante e la ragazza. Sorprendentemente questo non gli diede fastidio come invece sarebbe successo tempo prima… provò al contrario un senso di serenità e di gioia per Lucia che finalmente aveva trovato la pace e aveva fatto la scelta più giusta.

Forse… so dove può essere…” disse Nao.

Nao aveva riflettuto per tutto il tempo in cui avevano cominciato le ricerche: all’hotel Shiragani non c’era nessuno, al suo appartamento nemmeno anche se mancavano alcuni miei effetti personali… finché Nao ripensò ad uno dei posti in cui noi due eravamo stati soli… il parco, sotto un albero.

“Seguitemi” disse ai suoi compagni, che subito lo seguirono.

 

 

 

 

 

 

 

“Cosa vuoi da me? È meglio se te ne vai, hai già fatto abbastanza casini assieme a quella rossa e a Minami senza che ne causi altri… inoltre il sangue mi sta ribollendo nelle vene per la rabbia e la frustrazione perciò sarebbe intelligente da parte tua andartene se ci tieni ad avere ancora lo scheletro con le ossa al loro posto…” gli dissi tutto d’un fiato con tono minaccioso.

“Che sadismo… e io che volevo scusarmi…” commentò lui con un sorrisetto.

“Come, prego?”

“Sì, volevo scusarmi sinceramente con te… è stata davvero una bastardata quella che Minami ha architettato… e io mi sono fatto coinvolgere da Natsumi che è sua amica da sempre…

Io restai interdetta. Si stava scusando ma ormai il danno era fatto.

“Le tue scuse non serviranno di certo ad aggiustare la situazione…” gli risposi con tono cattivo.

“Lo dicevo che eri una tipa interessante…” ripeté lui divertito.

Alzai lo sguardo per guardare il suo volto sorridente. Era un bel ragazzo, non c’era alcun dubbio, ma era decisamente fuori dalla mia portata… come se Nao fosse stato più raggiungibile prima che tutto questo cominciasse… =____=’’’ comunque, Keichi sembrava che non volesse demordere. Continuava a fissarmi, aspettandosi un sì di perdono.

“E va bene… dopotutto tu sei stato una specie di marionetta e nient’altro… sei perdonato… ù___ù” sbuffai cercando di fare l’indifferente.

“Grazie, mi fa piacere” rispose lui, stavolta con un sorriso più dolce, meno strafottente.

Si sedette vicino a me, appoggiando le braccia sullo schienale. Restammo così per un po’, lui accese una sigaretta e fumò godendosi ogni boccata, lanciandomi di tanto in tanto delle occhiate e leccandosi il labbro inferiore.

“Io vorrei capire perché Minami ce l’ha tanto con me… Nao l’ha lasciata, perché non se ne fa una ragione?”

“Finalmente stai vuotando il sacco… aspettavo solo che tu cominciassi il discorso ^_____^” mi disse soddisfatto Keichi.

“Cioè, tu hai perso tutto questo tempo aspettando che io iniziassi a parlare?”

“Sì ^______^”

“=____=’’’ che tipo strano sei… comunque… perché tutto questo?”

Keichi rifletté un secondo, come se dovesse solo formulare bene la frase.

“Minami, come anche Natsumi, è sempre stata molto possessiva… per ogni cosa… quando io conobbi Natsumi, loro due erano amiche già da ben dieci anni e Minami fece fatica ad accettarmi…

“Ha fatto storie anche con te??? O____O ma ce l’ha col mondo quella!” esclamai.

Ahahahah! Non ce l’ha col mondo, non temere… è solo che teme di perdere le cose e le persone a lei più care… capisci cosa voglio dire?”

Io annuii.

Quindi… lei teneva davvero a Nao?” chiesi.

Sì… o almeno, io ho intuito così…

“Già, tu capisci le persone solo guardandole…” sospirai ricordando come mi aveva già inquadrata.

Ahah, sì è vero…” rise un po’ lui. “Però tutto questo non giustifica Minami… dopo che tu sei scappata dall’Ice Place, Minami e Natsumi erano ‘contente’ del risultato e Minami stava già per tornare appiccicata a Nao ma io mi opposi…

“Che cosa???”

“Sì, all’ultimo momento ho capito che tutto quello era sbagliato… vederti fuggire e poi anche Saga che piangeva per Nao è stata la molla che ha fatto scattare tutto dentro di me…

“Quindi tu comunque, sin dal’inizio, sapevi che loro erano gli Alice Nine?”

“Ovvio, anche Natsumi lo sapeva dato che anche lei ha visto la nascita della loro band… però non li sosteneva come Minami… e poi è successo quel che già sai…

“Sì, Minami ha chiesto lo scioglimento del gruppo…” confermai.

“Perciò, vedi? È tutta una questione di interessi… infatti Natsumi non agiva altro per l’amicizia che nutre per Minami… io per chi agivo? Per Natsumi, che in fondo non c’entrava niente? Era una giustificazione un po’ idiota, non ti sembra? Quindi mi sono ribellato… e ho litigato con Natsumi…

“Davvero? O___o”

Sì… forse in fondo è un bene… dopo che lei ha lasciato Taro solo perché io sono più, ehm, soddisfacente, Taro ha sofferto parecchio… ora tocca a me…

Le parole di Keichi mi colpirono davvero. Era un tipo talmente eccentrico e fuori dal comune che questa presa di coscienza da parte sua mi pareva come una specie di magia.

Nao è fortunato ad averti… lui non avrebbe mai baciato Minami… lei lo ha condotto a quel punto… lui non ti tradirebbe mai, gliel’ho visto negli occhi l’amore che prova per te…” mi disse infine.

Gli occhi mi divennero lucidi… speravo tanto che quello che mi aveva detto fosse vero. Mi appoggiai a lui, affondando il viso nel suo petto, abbandonandomi alle lacrime, non so se di gioia per quelle parole o di tristezza per tutto quello che era successo. Lui, ad un certo punto, mi tirò su il viso, prendendo il mio mento tra pollice e indice. Mi scrutò a lungo negli occhi e poi… mi baciò. Non so perché ma lo fece e io lo lasciai fare… pensai che potevo concederglielo… solo uno… così io e Nao saremmo stati pari. Keichi non fece durare a lungo il bacio, consapevole dei miei sentimenti per Nao e quando ci staccammo mi sorrise come mai mi aveva sorriso prima. Ritornammo alle posizioni iniziali: io seduta a fissare a terra, lui appoggiato allo schienale con una sigaretta in mano.

“Alessia!”

Mi alzai di scatto dalla panchina guardandomi intorno. Quella voce era per me inconfondibile…

“Alessia!!!”

Mi voltai a destra e dal fondo del viale vidi correre verso di me Nao, il mio Nao, seguito da tutti gli altri.

Nao!”

Corsi anche io verso di lui, con nuove lacrime che mi bagnavano le guance e ci abbracciammo più stretti che potevamo.

“Mai più, Nao, mai più” singhiozzai.

Promesso…” mi rispose lui, trattenendosi.

Gli altri ci guardarono abbracciarci, poi dalla panchina giunse anche Keichi ad assistere alla scena. Nao sciolse il nostro abbraccio senza però staccarsi da me e guardò Keichi.

“Tienitela stretta, Nao-kun…” gli disse Keichi “E’ una ragazza coi fiocchi”

“Lo so” rispose solo Nao.

Keichi prese la direzione per tornarsene a casa.

Keichi, aspetta!”

Si fermò e si voltò come avevo fatto alla pista.

“Sì?” mi chiese col suo solito sorrisetto.

…Grazie

“Di nullla” mi rispose lui proseguendo il suo cammino e sventolando una mano senza voltarsi.

“Ha fatto anche lui la sua scelta… ha scelto di seguire sé stesso e non chi decideva per lui…” mormorai.

“Scelta migliore non poteva farla” commentò Nao.

“Ragazzi, torniamo a casa? Dopo tutto questo girare mi è venuto sonno…” si lamentò Saga sbadigliando.

“Ok, venite all’hotel” risi io. “Ma Shou e Lucia non sono tornati?” chiesi notando la loro assenza.

No… eheh, chissà che staranno facendo ora…” disse malizioso Saga, dimenticando per un attimo la stanchezza.

Io risi alla sua battuta ma poi lanciai uno sguardo a Taro. Mi preoccupava come avrebbe potuto reagire il mio amico. Con mia somma sorpresa, lo vidi sorridere… aveva scelto anche lui una via migliore?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ohohohohohoh, finalmente tutto risolto!!! Più o meno… XDXD sotto esplicita ( e soprattutto disperata XD) richiesta di lucia, porto avanti questa ff!!!!!!! anzi, Lucia, già che ci sei: su netlog e un po’ nei forum dove stai tu se magari spargi la voce e fai leggere la storia, eh? ^_____^ e se riesci raccogli qualche recensione scritta ^___^ fattele dare per e-mail o segnatele da qlk parte e scriviti anke cm si kiama ki l’ha scritta (nick o nome vero se lo sai XD)… mi piacerebbe ricevere più pareri… anke xkè se piacerà da scritta figurati in manga!!! Se ti verrà bene… io voglio ke te lo pubblicano!!! Nn si può non pubblicare un lavorone del genere!!! Certo ke anke tu sei matta… fare in manga più di 30 capitoli sarà dura davvero… la vedo faticosa la strada lucchan… XDXD ma tu ce la farai! Magari qnd avrai finito l’università x diventare mangaka la riprenderai e la rifarai ank più bella!! si potrà fare un manga su una band??? O_____O io nn lo so se è permesso, sai? XDXD dai, ne hanno fatto uno di avril lavigne, questo nn possono certo vietarlo XDXD ti vedi gli alcie nine veri a leggerlo??? Ahahahahahah tora ke abbandona dragonball per leggersi il nostro manga XDXDXD!!! Ok, ora vado a trovare dei bei seguiti per i prossimi capitoli!!!!! ^______^ e mi raccomando, spargi voce!!!! Anke a ki l’ha messo nei preferiti, lancio quest’appello: vi prego, consigliate la lettura di questa ff, ci tengo un sacco, tantissimo!!!!!!! Dovunque, su internet o ai vostri amici ke condividono la passione per il j-rock e i manga, consigliate la lettura di questa ff!!!!!!!!! grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie!!!!!!!!! Kisu by Luna The Moonlight

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Capitolo 27
*** Cap. 27: Le scuse di Minami ***


Cosa posso dire se non che sono contentissima, felicissima di portare avanti questa ff!!!! dunque… dato ke la porterò avanti ancora per molto… il titolo è sempre lo stesso ovviamente, xkè gli alice nine faranno parte sempre della storia ma può capitare (ank nn ne sn certa) ke per un po’ nn compaiano… ma queste sn le condizioni per una buona ff perciò… io cmq cerkerò di inserirli il più possibile xkè qualsiasi cosa succeda in tutto il resto della ff, io finirò con nao e Lucia con Shou U_____U *fermamente convinta* xciò nn fatevi strane idee… è ovvio che si divagherà molto (e se dico molto intendo davvero MOLTO) ma gli alice saranno sempre il cuore della storia, la scintilla che ha fatto nascere tutto questo… ammetto ke all’inizio non pensavo ad una ff di tali proporzioni ma… ho deciso di dare il meglio per essa… assieme all’altra ke ho scritto di naruto intitolata ‘killer sakura’, questa è la migliore… anke se mi piaceva molto pure la one-shot ke ho scritto ‘fall in love with your best friend’… bah, questa è una grande fatica ed è per questo ke si differenzia… ok, dopo questa introduzione, procediamo con la storia… (qua mi sa ke ne esce un libro… XDXD)

 

 

 

 

 

 

Cap. 27: Le scuse di Minami

Il mio Nao… il MIO Nao… non riuscivo a smettere di tenerlo tra le braccia, di strapazzarlo come un pupazzo… era tornato con me, Minami ora non era più un nostro problema… o almeno, così speravo…

“Vedrai, chiariremo anche con lei… una volta per tutte” mi rassicurò Nao abbracciandomi.

Finalmente eravamo nella stanza mia e di Lucia in attesa che anche lei tornasse con Shou. Ormai era già mezzanotte passata. Taro, nonostante tutto, sembrava rilassato e sereno. Appena potei, gli chiesi il motivo di così tanta tranquillità.

“Perché dovrei essere arrabbiato quando la ragazza che ho amato ora è felice?” mi rispose.

“Perché usi il passato?” chiesi ancora perplessa.

“Perché ormai lei appartiene a Shou… e io… forse… ho trovato la mia strada”

Lo guardai. Sembrava davvero realizzato. In ongi caso, ero contenta che non stesse soffrendo.

In quel momento tornarono proprio Lucia e Shou.

“Ciao a tutti!” salutò allegra Lucia.

“Lucia!!!” corsi ad abbracciarla.

M-mi stai s-strozzando…” disse quasi soffocando.

“Scusami, ma sono contentissima di vederti! Avevo così tanto bisogno di averti con me ore fa e tu invece eri chissà dove con Shou!” le dissi senza staccarmi.

“Sai com’è, ogni tanto devo fare ‘baldoria’ anche io…” mi disse eloquente.

Mi staccai quel che bastava per notare che si tenevano per mano. Allora Taro aveva ragione.

“Che belloooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!! Oooooooh, come siete carini insieme!!!” esclamai saltellando.

Eheheh, tu dici?” rise un po’ Shou imbarazzato.

“Uffa, Shou… e ora io non ho nessuno…” piagnucolò Saga.

“Ne puoi avere a bizzeffe quando vuoi e ti lamenti che noi ci siamo messi insieme?” disse Nao avvicinandosi a me.

Sì… snif snif” finse di piangere Saga. “Ma ora…” e prese da chissà dove delle stelle filanti “facciamo festa per Lucia e Shou!!!”

Le stelle filanti esplosero in mezzo a tanti coriandoli, spargendosi per tutta la stanza. Lucia si avvicinò a Taro: doveva parlare con lui.

Taro… mi dispiace, ma…

“No, Lucia, non devi dispiacerti di nulla… sono felice per te… e poi… forse su quella storia  non avevi tutti i torti…

“Quale storia?”

“Ricordi quando abbiamo… diciamo, litigato?”

Lucia annuì. E poi ricordò. Mikaru. Taro lesse sulla sua espressione la domanda muta e anche lui fece un cenno di assenso. Lucia restò per un attimo a bocca aperta e poi lo abbracciò.

“Lucia, ma già tradisci Shou?” la riprese Saga.

“No, ho solo chiarito finalmente tutto!” rispose lei felice da sopra la spalla di Taro.

Shou capì che si erano detti tutto e sorrise all’indirizzo di Taro.

“Senza rancore, vero?” gli chiese porgendogli una mano.

No… ora ho trovato anche io una via da seguire… ma…” e qui Taro si fece serio “Guai se la fai soffrire” minacciò accennando a Lucia.

“Conta su di me” e i due si strinsero la mano da buoni amici.

Restava solo a me da chiarire tutto…

 

 

 

 

 

 

 

Anche quella settimana passò… ne restavano solo due… due settimane e sarebbe finito tutto… caddi di nuovo nella depressione… Nao si preoccupava per me e io a starci vicino mi sentivo ancora più male… .

Ale, troveremo una soluzione… te lo prometto” mi ripeteva all’orecchio.

Un giorno, gli altri erano andati tutti a fare un giro mentre io e Lucia eravamo rimaste da sole. Taro ormai si era inserito benissimo con gli Alice e anche la rivalità con Shou si era dissipata. Io e Lucia ci trovavamo all’appartamento di Nao e avevamo deciso di cucinare qualcosa per tutti quanti.

“Che ne dici se facciamo del sushi?” mi propose Lucia.

“Ottima idea! E facciamo anche qualche polpetta di riso!” risposi io entusiasta.

“Sì, e poi…

Lavorammo a lungo per tutto il pomeriggio, decise a realizzare un’ottima cena per i nostri amici. Fu davvero divertente anche perché a casa nostra non avevamo mai cucinato, perciò fu esaltante provare a cucinare qualcosa da sole ^___^. A metà lavoro, il campanello suonò.

“Vado io” disse Lucia lasciandomi in cucina.

Andò verso la porta e aprendola restò senza parole. Sulla soglia c’era Minami. E aveva un’aria tombale.

E-ehi, Minami! Che ci fai qui?” chiese Lucia stupita.

Io, sentendo il nome di Minami dalla cucina, mi sporsi per vedere: c’era proprio Minami! Cosa voleva ancora?!

“Oh, adesso puoi venire qui anche tu, eh? Suppongo che Nao ha proprio cambiato stile di vita con voi due intorno…” commentò Minami “Comunque… ero venuta… ecco… se c’è Alessia… vorrei parlare con lei… a quattr’occhi…” aggiunse poi tornando seria.

“Eccomi” esclamai comparendo nell’ingresso col mio grembiule ancora attorno alla vita, come Lucia.

Minami a quella vista fece trasparire un leggero sorriso sul volto, come se avesse ricordato qualcosa, ed entrò.

“Io torno in cucina” disse Lucia, capendo che era meglio lasciarci sole.

Quando sentimmo la porta della cucina chiudersi, Minami tirò un profondo respiro e poi mi guardò.

“Scusa” mi disse.

Io restai di sasso. Che aveva detto???

“Ti chiedo scusa” ripeté Minami, chinando la testa “Sono stata davvero un infame, senza cuore…

M-Minami…

“Tu, Nao e tutti gli altri… avete ragione… mi sono comportata malissimo e tutto per riavere un ragazzo che ormai non ha più bisogno di me…” Minami tornò a guardarmi alzando la testa.

Minami… io credo che Nao possa ancora avere bisogno di te… però non nel modo di prima… forse… come amica…” le dissi “Mi sa che dovrai scusarti anche con lui…

Già… però… prima volevo farlo con te perché sei quella a cui ho fatto più male… inoltre, dovrò chiedere scusa anche a Keichi che si è prestato a quella farsa… Natsumi invece non credo che devo dirle qualcosa… era più che d’accordo…” e fece un mezzo sorriso.

“Uh, mi sembrava che avesse deciso autonomamente…” risposi sorridendo un po’ anch’io.

“Sì, Keichi l’ha seguita solo per amor suo anche se lei non se n’è accorta… sai, credo che stanno per lasciarsi… Keichi non ha proprio trovato carino questo comportamento… ed è tutta colpa mia… ho rovinato anche la storia d’amore della mia amica oltre che la tua…

“Per fortuna la mia è tornata normale… chissà cosa farà Keichi… in fondo è un bravo ragazzo…

Parlando, io e Minami ci eravamo sedute sul divano porpora del salotto.

“Sì, è molto leale…” confermò Minami.

“Credo che dovrà parlare anche lui con Taro… mi sa che non correva buon sangue tra loro due”

No… è bizzarro, non trovi?”

“Cosa?”

“Alla fine siamo tutti collegati… Taro ha conosciuto voi due, tu ti sei messa con Nao che era fidanzato con me, che sono la migliore amica di Natsumi, ex di Taro… vedi? È tutta una ruota…” mi spiegò.

“Sì, l’avevo notato… hai ragione, è strano… ma forse era anche destino…

Calò il silenzio. Poi Minami lo interruppe.

“Accetti le mie scuse e…” arrossì un po’ “magari… diventiamo… amiche?”

Amiche… io e Minami?... sì, sarebbe potuto funzionare.

“Ma certo!” accettai.

Con mio stupore, Minami gettò le sue braccia attorno a me e ci abbracciammo. Ricambiai l’abbraccio e poi lei si staccò.

Però…  non abituartici troppo a queste cose… devo mantenere il mio contegno… U___U” disse con tono orgoglioso. Poi sorrise.

Ahah, ok” risi io.

“E’ meglio che vado… ho un po’ di cose da fare: passare dall’estetista, comprare qualche paio di scarpe nuovo…

Io sorrisi accompagnandola alla porta. Poi lei si fermò sulla soglia e si voltò verso di me.

“Se non posso essere io la compagna di Nao… sono contenta che abbia scelto te… lo hai cambiato Alessia… e ne sono felice… spero che tra voi potrà andare avanti…” mi sorrise di nuovo sinceramente.

“Grazie, Minami… io spero anche che diventeremo buone amiche” risposi contenta.

“Allora vado, ciao” mi salutò.

Io agitai la mano in saluto e poi chiusi la porta.

“Allora è tutto sistemato!!!” esultò Lucia comparendo dalla cucina.

“Hai origliato?!”

Eheh, non ho potuto farne a meno XP” mi rispose lei facendo la linguaccia.

“Dai, riprendiamo con i nostri lavori culinari, deve essere tutto pronto per stasera!” incitai raggiungendola di nuovo in cucina.

La cena fu davvero apprezzata e alla notizia delle scuse di Minami, Nao fu più sereno. Tutto risolto, finalmente… e ora? O____O

 

 

 

 

 

 

 

Finalmente anche con Minami è tutto tranquillo!!! ^_____^ volevo che finisse bene con lei, in modo che se dovesse ricomparire almeno non ci saranno casini… ma tnt ne arriveranno di nuovi in ogni caso XDXDXD spero che ti piaccia lucia!! ^_____^ sn trpp contenta di andare avanti con questa ff!!! ^____^ e se ci fosse qlkn che la commentasse sarei ancora più felice… =____=’’’ almeno ki la mette nei preferiti potrebbe farlo, no??? >_____< fatemi questo favoreeeeeeeeee!!!!!!!!! E ora aspettate il prossimo capitolo, mi raccomando!!! Kisu a tutti by Luna The Moonlight

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Capitolo 28
*** Cap. 28: Festa ***


Allora… questo capitolo mi piace… e ho detto tutto… non solo perché succedono alcune belle cose ma anche perché diciamo che è quello che segna un po’ la fine di tutto… e non c’è modo migliore secondo me per concludere il viaggio mio e di Lucia in giappone… ^_____^ ovviamente la storia non mica finita, però questa parte del viaggio sì, quindi…. Io spero solo che a te, lucia, piaccia ^_______^

 

 

 

 

Cap. 28: Festa

“Cercate di non farvi sfuggire niente, soprattutto tu, Saga” raccomandai agli Alice e Taro.

“Tranquilla, mi lucchetto la bocca e butto via la chiave!” mi promise Saga.

Stavamo organizzando una super festa di compleanno per Lucia. Ormai era l’ultima settimana di agosto e il 25 era il suo compleanno, perciò quel giorno doveva essere perfetto! In quel momento entrò Lucia, tornata dopo aver fatto la spesa per la casa di Nao, e ci vide tutti accucciati a terra sul tappeto, in cerchio.

Ragazzi… che ci fate lì a terra come se steste pianificando qualcosa?” chiese Lucia sospettosa.

“Ma cosa dici, Lucia?”disse Shou avvicinandosi a lei.

“Noi non stiamo pianificando proprio niente!” confermò Saga.

Lucia lanciò un’occhiata anche a me e io risposi con un sorriso innocente che le fece cambiare discorso.

“Allora se è così… ho preso tutto quello che mi avete chiesto… mi spiegate solo perché ho dovuto comprare delle candeline?” ci chiese.

“Oh, perché… perché… perché per la prossima festa tradizionale ci servono da metterle nelle lanterne!” giustificò Taro.

“Ah sì? Ma non sono troppo piccole?”

Lucia stava diventando troppo insistente e polemica così io la presi per le spalle passando davanti a Shou, che le aveva tolto le borse dalla mani, e la spinsi fuori.

“Vieni Lucia, andiamo a fare quattro passi!” esclamai fingendo allegria.

M-ma sono stata fuori fino adesso!” riuscirono a sentire la sua protesta gli Alice prima che chiudessi la porta.

“Cavoli, quanto è curiosa quella ragazza…” commentò Tora.

“Meno male che non ha scoperto niente” sospirò Shou.

“Vedrai, sarà una bella sorpresa per lei” lo rassicurò Hiroto.

“Io ho chiamato anche Minami… forse se invitiamo anche lei potranno cominciare a fare amicizia come si deve…” annunciò Nao.

Da quando Minami mi aveva fatto le sue scuse, Nao voleva che io e lei andassimo d’accordo.

“Buona idea!” fu d’accordo Hiroto.

“Ecco i piani per la festa!” esclamò Saga portando in salotto dei fogli di carta arrotolati pieni di disegni.

Saga… da quando riesci a disegnare come un geometra? O__o” chiese stupito Nao.

“Sono pieno di sorprese io…” ribatté lui fiero.

“Ma questa roba non ci serve… non serve la piantina della casa per organizzare una festa…” gli fece notare Tora col suo solito modo freddo e razionale.

Saga rimase senza parole. Calò il silenzio tra gli amici. Poi Saga si rifugiò in un angolino a fare i cerchietti, depresso.

“Che elemento…” sospirò rassegnato Tora, sotto le risate degli altri.

 

 

 

 

 

 

 

“Tu e gli altri siete strani, sai?” mi disse Lucia mentre passeggiavamo.

“Eh? M-ma che ti salta in mente? Te l’abbiamo detto, non c’è nulla che non va, anzi, va tutto a gonfie vele…” mi agitai io.

Lucia si rabbuiò.

“Non proprio…” mormorò.

“Uh?”

“Mancano cinque giorni…” mi ricordò.

Era vero, il 27 saremmo ripartite… e ancora non si era trovata una soluzione. Ma mancavano tre giorni ed era il suo compleanno e volevo che fosse felice per quel giorno quindi la presi per le spalle e la voltai verso di me.

“Ripensa solo una volta alla nostra partenza senza il mio permesso e ti cambio i connotati!” la minacciai.

Lucia mi guardò con gli occhi lucidi. Poi si appoggiò a me e entrambe versammo lacrime di tristezza restando lì in piedi sul marciapiede.

“Speravo di non rivederti di nuovo con il viso bagnato” disse una voce alle mie spalle.

Io e Lucia ci alzammo l’una dall’altra e davanti a noi vedemmo Keichi.

Keichi, ciao!” risposi io contenta di vederlo.

Ormai volevo bene anche a lui, mi era stato d’aiuto e inoltre sembrava una specie di angelo custode.

“Lei è la tua amica, vero?” chiese e senza aspettare risposta si inchinò baciando la mano a Lucia “Niente male”

Eh-ehm… grazie…” arrossì un po’ Lucia.

“Io mi chiamo Keichi” si presentò il ragazzo.

“Io sono Lucia” rispose Lucia con un sorriso.

“Non mi stupisce che voi due siate amiche… avete lo stesso luminoso sorriso…” commentò facendo il galantuomo.

Lucia restò interdetta ma io ormai sapevo come trattarlo.

“Dai, Keichi, finiscila! XD piuttosto dicci, perché sei in giro? Oggi non lavori?”

“No, diciamo che mi sono preso un giorno di pausa…” mi rispose lui ridendo.

E… con Natsumi?”

“Ah, lei… ci siamo presi una pausa anche noi… ci sentiamo ancora ma… per ora ognuno ha preso la propria strada…” mi disse controvoglia.

Sembrava non gli andasse di parlarne, così cambia argomento.

“Senti, noi stiamo qui in Giappone ancora per cinque giorni, se per caso non avremo niente da fare possiamo vederci, vuoi?” gli proposi.

“Perché no? Mi piacerebbe conoscere meglio la tua amica Lucia…” disse malizioso.

“Anche a me piacerebbe conoscerti meglio” rise Lucia capendo che scherzava.

“Ecco il mio numero…Keichi digitò il suo numero sul mio cellulare “Non perderlo” mi sorrise.

“Non preoccuparti” ribattei “Grazie, ora dobbiamo andare, ci sentiamo allora” lo salutai.

“Certo, ci vediamo” ci salutò passando oltre.

“Mica male il tipo…” commentò Lucia osservandolo allontanarsi.

“Mi sembra di ricordare che hai scelto Shou…” la rimbeccai.

Ahahah giusto XP” fece la lingua lei.

Rivedere Keichi mi tirò su e sembrò tirar su anche Lucia, così insieme ritornammo dagli Alice a casa di Nao.

 

 

 

 

 

 

 

Fu quella sera che mi venne l’idea. Afferrai il cellulare e scrissi un messaggio.

Ti andrebbe di venire per la festa di compleanno

di Lucia? Ci sarò io, gli Alice Nine, Taro e anche

Minami (a quanto mi ha detto Nao). Porta magari

anche un regalino, eh? XD oggi mi ha fatto piacere

rivederti… com’è che ti trovi sempre dove ci sono anche

io?? Non è che mi pedini? XDXD scherzo! Fammi

sapere se ci sarai, la festa è il 25 a casa di Nao alle 21,00.

organizzati con Minami che lei sa dov’è ^___^

                                                                      Baci, a presto!

                                                                           By Alessia

Impostai il destinatario e lo inviai. Io e Lucia eravamo già a letto nell’hotel dopo che gli Alice ci ebbero riaccompagnate, Taro nella sua stanza dormiva beatamente e anche Lucia era già nel mondo dei sogni. Ma io non avevo sonno così avevo scritto quel messaggio, con poche speranze di ricevere una risposta data la tarda ora. Invece il cellulare vibrò meno di cinque minuti dopo.

Vengo molto volentieri! Ok, vedrò di

sentire Minami se è disposta a farmi salire

sulla sua preziosa Toyota (ne è molto

gelosa XD e io potrei rovinargliela XD).

Contenta di rivedermi, eh? E già, in effetti

ho il mio fascino… ma anche io sono stato

lieto di averti rincontrata… no, non ti pedino…

=____=’’’ te l’ho detto che sei un tipo interessante,

per questo hai l’impressione che ti sono sempre

vicino: perché voglio tenerti d’occhio… ^____^

e tranquilla, non sono un agente dell’FBI o un

mafioso della Yakuza XDXD porterò un pensierino

per Lucia allora ^_____^ ci vediamo! Buonanotte

                                                                    Keichi

Era proprio da lui vantarsi in ogni momento… sarebbero diventati buoni amici lui e Saga… finalmente il sonno si impossessò di me e mi addormentai felice che ogni cosa ora fosse andata al suo posto.

 

 

 

 

 

 

 

“Tieni gli occhi chiusi, mi raccomando!”

“Sì, Shou, tranquillo”

Shou stava conducendo Lucia per il corridoio del sesto piano tenendole le mani sugli occhi.

“Ehi, ho sentito che cercavi di aprire! Non devi sbirciare!” la rimproverò Shou.

“Uffa, sono curiosa!! Quando arriviamo??”

“Tieni gli occhi chiusi e non sbirciare!” diceva Shou a Lucia adesso tenendola per mano.

“Ma cosa sono tutte queste precauzioni? Perché devo tenere gli occhi chiusi?” si lamentava lei impaziente.

“Perché sì! Ehi, chiudi quell’occhio!” la rimbeccò Shou notando il suo occhio destro mezzo socchiuso.

“Ok, capo XP”

Shou era andato a prenderla al nostro hotel e l’aveva condotta a casa di Nao prendendo in prestito la macchina di Taro (prima non si sopportavano e ora si prestavano la macchina =___=’’’). Io e gli altri eravamo nell’appartamento e avevamo finito di preparare ogni cosa: festoni, stelle filanti, la torta e i regali. Keichi ci aveva già raggiunti assieme a Minami e anche loro due avevano portato due bei regali per Lucia. Stranamente non provai il minimo senso di rancore verso Minami e anche lei sembrava aver deciso di non voler più insistere. Finalmente la porta si aprì. Noi rimanemmo tutti in silenzio mentre Shou faceva avanzare Lucia nell’appartamento.

Shou, dai, mi dici dove siamo e che cosa sta succedendo?!” ormai Lucia non riusciva più a contenersi.

“Hai tenuto gli occhi ben chiusi?”

“Sì, sì! Ma ora fai presto!” assicurò Lucia.

“Allora puoi aprirli!”

Lucia aprì lentamente le palpebre e davanti a sé vide Shou, me e tutti quanti gli altri. Non fece in tempo a chiedere qualcosa che noi sparammo in aria le stelle filanti.

“AUGURI DI BUON COMPLEANNO!!!” urlammo tutti insieme.

C-come? Ragazzi, voi avete…” Lucia era sbalordita.

“Sì, abbiamo organizzato tutto noi!” confermai “L’idea è stata mia, ho fatto bene?” chiesi.

“Non potevi fare di meglio! Grazie, ragazzi, è magnifico!” mi abbracciò Lucia contentissima.

“Siamo venuti anche noi” si fece avanti Minami.

“Minami, Keichi! A-anche voi…?”

“Sì, ci hanno invitati Nao e Alessia… hanno pensato che era il modo migliore per riconciliarci come si deve” rispose Minami.

“Ne sono davvero felice!! Mi rende davvero contenta la vostra presenza!” ringraziò Lucia prendendo tra le sue mani quelle di Minami.

“Ma come a lei la ringrazi e a me non mi guardi nemmeno?” fece un piccolo broncio Keichi.

“Grazie Keichi!” e Lucia si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia.

“Così va meglio ^___^” commentò Keichi soddisfatto.

“Il solito casanova…” dissi io.

Nel frattempo Shou, aiutato da Tora aveva portato la torta dalla cucina.

“Oddio, ragazzi!!!”

Lucia osservò estasiata la torta: era enorme e grondava di panna e cioccolato ed era decorata con pezzetti di fragola e fiorellini finti.

“Questa l’ha ordinata e scelta Taro!” le dissi.

“Taro, sei un angelo!! *O*” gli disse Lucia con gli occhi sbrilluccicosi* dall’emozione.

“Di nulla” rispose Taro dolcemente mentre ricambiava il suo abbraccio.

“Allora, che ne dite di assaltare la torta, eh?” propose Saga.

“Concordo!” disse Hiroto.

Sììììììì!!” esclamammo tutti in coro.

On avevo mai visto Lucia così felice! Era davvero rimasta di stucco e non la finiva più di ringraziarmi.

“Se non fosse stato per te sarebbe stato un compleanno come gli altri!” mi diceva.

“Devi anche ringraziare Saga che non si è lasciato sfuggire niente!” risi facendo l’occhiolino al bassista.

“E’ vero! E per questo mi merito una fetta extra come premio!” disse afferrando il coltello per tagliarsela.

Il cellulare di Lucia trillò.

“Pronto?”

“Auguri, tesoro!!!”

“Mamma! Grazie!”

“Come va lì da voi, tutto bene?”

“Sì, certo, stiamo festeggiando ^___^”

“Quando torni ti diamo anche noi il nostro regalo!” si sentì la voce del padre di Lucia.

“Ok, papà!!!” gridò di rimando Lucia con un sorriso.

“Ma se non gliel’abbiamo fatto!” ribatté la madre al marito.

“Ah, dovevi pensarci tu, sei te quella che si incarica di queste cose!” le rispose il padre di Lucia.

“Mamma, non preoccuparti, me lo potete fare con calma!” rispose Lucia per nulla sorpresa dalla dimenticanza di sua madre.

“Ok, cara, allora ti lascio andare a divertirti! Mi raccomando, quando tornate, non dimenticare niente all’hotel, ok?”

“Sì, sì, non sono più una bambina, ma’” rispose Lucia.

“Bene, allora… a presto, piccola” salutò la madre “Salutami tanto Alessia! Ah, ti saluta anche tuo padre… al momento è occupato ad aggiustare il lavello XDXD” aggiunse.

“Ok, ciao” salutò allegra Lucia.

“Erano i tuoi?” le chiesi intuendo tutto dalla conversazione.

Ahah, sì e mi hanno detto di salutarti”

“Bene ^___^”

“Su, divertiamoci adesso!” esclamò Saga venendo a tirarci su dal divano aiutato da Keichi.

“Avete già fatto amicizia vedo…” commentai mentre Keichi mi prendeva per i fianchi e mi faceva ballare sotto la musica appena messa da Tora.

“Sì, abbiamo molto in comune ^___^” mi sorrise lui.

Lucia ballò con Saga, Taro e infine col suo Shou, mentre io con Keichi e poi il mio Nao, ma costrinsi a ballare con me anche Taro, Hiroto e Tora che volevano stare in disparte. Anche Minami si divertì e ballò anche lei con Taro, Keichi e anche Nao, senza però alcuna intenzione arcana. Ormai erano solo amici e questo mi rassicurava. Tutto il pomeriggio lo passammo a divertirci tutti insieme senza la minima preoccupazione e senza pensare che di lì a qualche giorno tutto si sarebbe dissolto…

 

 

 

 

 

 

 

Io e tutti gli altri ce ne eravamo andati, ognuno per i fatti nostri: io con Nao andai in un pub e ci seguirono anche Keichi, che non mi perdeva d’occhio un attimo, e Minami, ormai decisa a diventare mia amica per farsi perdonare; Hiroto, Tora e Saga andarono al cinema a vedere uno dei primi spettacoli serali; Taro decise di passeggiare in solitaria.

“Perché non vai con gli altri al cinema?” gli aveva chiesto Lucia.

“Non mi va… e voglio riflettere da solo… ho molto a cui pensare…

Lucia si lasciò convincere e restò da sola a casa di Nao con Shou.

“Finalmente soli…” esordì lui.

“E già…” asserì Lucia.

E… che cosa… vogliamo fare?”

Lucia lo guardò.

“Non lo so” disse semplicemente.

I de si avvicinarono e si baciarono. Quando si staccarono Shou sorrise maliziosamente.

“Secondo me, un’idea ce l’hai…

“Può darsi… ma a te va bene qualsiasi cosa?” chiese lei.

“Qualunque cosa”

Lucia allora lo ribaciò più appassionatamente e lentamente camminarono verso la stanza di Saga.

“Sei sicuro… che a Saga… non darà… fastidio?” chiese Lucia spezzettando la frase per via dei veloci baci che si scambiavano.

“Non credo… che farà… troppe storie…” rispose perso Shou.

Giunti nella camera, si lasciarono andare sul letto morbido e si baciarono senza freni. Shou poi prese a baciarla sensualmente sul collo, scendendo lentamente, e con le mani operava sulla sua maglietta, cercando di sfilargliela. Lucia invece faceva passare le sue mani tra i capelli del cantante, facendole poi scendere giù per la schiena, fino ai pantaloni. Sciolse la cintura e lentamente entrambi si spogliarono a vicenda. Quando finalmente non ebbero più alcun indumento addosso, si infilarono sotto le lenzuola, per poter così assaporare appieno il loro amore, in ogni loro gesto. Sentire Shou dentro di sé, fece sentire Lucia come in paradiso. Shou sentiva che quella era, per lei, la sua prima volta e non voleva farle alcun male. Ma nonostante la sua buona volontà, Lucia sentì lo stesso dei piccoli dolori.

Scusami…” le sussurrò Shou nell’orecchio.

No… non aver paura… continua…” gemette Lucia.

Alla fine raggiunsero il massimo e entrambi si sentirono come mai prima di quel momento. Shou amava Lucia come non aveva amato nessun altra. E Lucia si sentiva come in un sogno… anzi, nemmeno, perché una cosa del genere non aveva mai osato sognarla.

“E’ stato stupendo, Shou…

Sì… ti amo…

“Anche io… tanto”

I due sia addormentarono all’istante, illuminati dalle luci della città che entravano dalla finestra…

 

 

 

 

 

 

 

Ecco, l’avevo detto ke succedeva roba bella ^_______^ la festa di Lucia e… soprattutto il finale, eheheheheheheheh!!!! , Lucia, era toccato a me ora è toccato a te ^_____^ mi sembra giusto XDXD e non preoccuparti per me, ke sembra ke mi sbatto di lavoro XDXD per me ormai è un hobby a cui non potrei rinunciare ^^ kissà le pagine ke verranno fuori qnd ci sn quelle scene particolari cm questa del finale oppure anke i semplici baci… so ke le renderai al meglio ^_____^ e se le tue compagne di classe sn così tonte da non apprezzare la tua arte allora… KAATSU!! (in stile deidara dell’akatsuki XDXD uno cm lui ke adora l’arte e ke litiga sul senso dell’arte con sasori, è l’unico ke può esprimere questa mancanza da parte delle tue compagne U_____U) forse quest’ultima parentesi è da mattoidi cmq… XDXD spero ti sia piaciuto il cappy, Lucchan ^___^ e agli altri ke leggono (se ce ne sono =___=’’’) prego, imploro, supplico (e anche altri sinonimi se esistono) di commentare!!!!!!!!!! Alla prossima!!!!!! By Luna The Moonlight

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Capitolo 29
*** Cap. 29: Arrivederci... ovvero: ritorno in Italia ***


Buuuuuuhuhuhuhuhuhuhuhuh!!!!!!!!! Ke triste questo capitolo… eh, io lo so… buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah, mi odiooooooooooooo!!!! Qst capitolo vorrei ke nn fosse mai arrivato… ma se vogliamo fare andare avanti la storia cm si deve prima o poi doveva esserci… uffiiiiiiiiiii >______< nn vogliooooooooooo!!! Ok, basta, è meglio ke leggete così capite xkè mi dispero in questo modo da pazza scatenata… buuuuuuuuhuhuhuhuh!!!

 

 

 

 

 

 

 

Cap. 29: Arrivederci… ovvero: ritorno in Italia

Era la notte del 27 agosto… i cinque giorni rimasti sembravano essere passati più veloci dei due mesi precedenti… io e Lucia eravamo rimaste fino all’ultimo in compagnia degli Alice Nine…

INIZIO FLASHBACK

“Non andatevene, vi prego!!!!!  ç_____ç” ci pregava Saga.

“Purtroppo dobbiamo, Saga… non possiamo farci niente… dopotutto questa era una vacanza…” rispose Lucia addolorata.

Entrambe cercavamo di trattenere le nostre emozioni, volevamo evitare piagnistei e qualsiasi forma di saluto dolorosa. Ma non fu affatto semplice. Io ero ancora tra le braccia di Nao, così come Lucia tra quelle di Shou e non volevamo assolutamente staccarci. Nao era così silenzioso… sembrava che tutta l’allegria che aveva colorato le nostre giornate fosse svanita nel nulla… volevamo solo goderci quegli ultimi momenti insieme. Anche tutti gli altri non parlavano molto, tutti pensavamo alle stesse cose: avevamo passato tante belle giornate e ora tutto stava finendo… . Avevamo finito di pranzare a casa di Nao tutti insieme e restavano ancora tutto il pomeriggio e la sera, ma proprio nessuno riusciva a essere allegro.

“Lucia, a che ora è il nostro volo?” le chiesi, mentre appoggiata al petto di Nao lui mi accarezzava i capelli. Il suo tocco mi faceva sentire ancora in paradiso, nonostante la brutta atmosfera.

“All’una di notte…” rispose lei con voce atona.

“Allora prepariamo le valigie stasera?” chiesi seria.

Sì…” la sua risposta a monosillabo era più che sufficiente.

Shou non la finiva più di baciarla: voleva approfondire il più possibile la sua passione per lei e quei baci erano l’unica via. Taro li osservava ma dalla sua espressione non traspariva alcun sentimento di gelosia: ormai doveva essersene fatto una ragione e sembrava addirittura contenta che Lucia ora fosse serena con Shou.

Nel tardo pomeriggio giunsero all’appartamento di Nao Keichi, Minami, Mikaru e, all’apparenza con controvoglia, Natsumi. Quando vidi Mikaru, restai colpita dal suo innocente fascino. Era molto carina e quando entrò salutò subito per primo Taro, arrossendo un po’. Taro sembrò contento di vederla, quasi fosse uno spiraglio di sole tra le nuvole nere di una tempesta. Keichi mi salutò con il suo solito sorriso da gasato e poi si fece serio.

“E così te ne vai, eh?” mi chiese.

Sì…” chinai la testa, quasi a mo’ di scusa. In fondo mi ero affezionata a lui.

Capisco…” disse solo.

Poi mi si avvicinò anche Minami.

“Mi dispiace per tutto quello che è successo e che non siamo riuscite ad avere più tempo per conoscerci… tieni” mi tese un biglietto “Qui c’è il mio numero, se ti va di parlare, chiama o mandami un messaggio, ok?” e mi sorrise.

“Grazie Minami…” risposi anche io con un sorriso.

Anche Lucia ricevette saluti da Keichi e Minami e Mikaru, che tentò di aprire con lei una conversazione. Ma Lucia non era proprio dell’umore adatto e la liquidò il più gentilmente possibile.

“Scusa, Mikaru, ora non è il momento…” le disse.

“No, tranquilla… anzi, scusa tu, dovevo immaginarlo… ma sai, non è nella mia natura essere triste… speravo di tirarti su di morale e distogliere i tuoi pensieri dalla partenza…

Lucia le rivolse un sorriso grato.

“Ti ringrazio, Mikaru…

Natsumi restò per un po’ in disparte poi, quando Lucia si avvicinò a me per prendermi una mano, si fece avanti e si rivolse a tutt’e due.

Ehi…” chiamò.

“Uh?” non mi aspettavo che ci avrebbe parlato.

Io… non sono un asso con le parole… ma… mi sembrate due tipe toste… non vi considero mie amiche ma… fatevi rivedere” ci disse con un tono che voleva apparire rude e noncurante.

Io e Lucia ci scambiammo uno sguardo di intesa.

Natsumi… noi…

Ma lei non ci lascio finire. Alzò una mano per interromperci, fece un sorriso e tornò a sedersi sul bracciolo di una delle poltrone.

“Almeno passerete le ultime ore in compagnia di tutti noi…” mi disse Nao avvolgendomi in un abbraccio alle mie spalle.

Shou fece altrettanto con Lucia tornando alla sequenza ininterrotta di baci di qualche ora prima.

FINE FLASHBACK

Ora eravamo nella stanza del nostro hotel a infilare le ultime cose nelle valigie. Misi la mia ultima felpa leggera in valigia e poi mi voltai verso la finestra dalla quale si vedevano risplendere le luci della città.

“Ci mancherà, vero?” fece Lucia vedendo il mio sguardo nostalgico.

Già…

“Ci torneremo… ne sono certa” mi rassicurò Lucia.

Ci abbracciammo e le prime lacrime della giornata, che fino a quel momento avevamo cacciato indietro, ora cominciarono a scivolare sulle nostre guance arrossate.

 

 

 

 

 

 

 

“Avete preso tutto?”

Taro prese i nostri bagagli e li caricò in macchina. L’ultimo viaggio sulla sua bellissima spider…

“Sì”

“Sicure?”

“E anche se dimenticassimo qualcosa? Tanto non credo che torneremo…” dissi io serafica.

Taro non ribatté e si mise al volante. Io e Lucia ci sedemmo dietro come al solito e Taro guidò verso l’aeroporto. Passare per l’ultima volta tra le strade di Tokyo mi fece passare davanti agli occhi tutti i momenti più belli, ma anche i più tristi e bizzarri, della nostra vacanza. Partiti alle undici e mezza, arrivammo all’aeroporto dopo un’ora, mezz’ora prima del nostro volo. Là, ad aspettarci, c’erano tutti: gli Alice Nine, imbacuccati nei loro cappucci, Keich, Minami, Mikaru e Natsumi. Taro, che fino a quel momento aveva trascinato i nostri trolley, ce li mise a fianco e si avvicinò agli altri.

“Eccoci qua…” esordì Tora.

Sì…” annuì Lucia.

Nao fece un passo avanti.

“Come vedete, siamo venuti tutti a salutarvi… i nostri numeri li avete, chiamateci o mandateci messaggi quando volete, ok? Anche noi ci faremo sentire… e…” si fermò, senza sapere cos’altro dire.

Passammo tutti in rassegna: io e Lucia abbracciamo Tora, Saga, Hiroto; poi toccò a Keichi, che prolungò l’abbracciò con me più del dovuto e mi sussurrò all’orecchio di ricordarsi di lui assolutamente.

“Perché?” gli chiesi.

“Fallo e basta…

Ci scrutammo negli occhi e decise di aver fiducia in lui. Inoltre, non c’era bisogno di ordinarmi di ricordarlo, dato che sarebbe rimasto impresso nella mia memoria. Poi fu la volta di Minami e anche con lei ebbi un lungo abbraccio, mentre Lucia si abbracciava con Keichi. Con Natsumi fci per abbracciarla ma lei mi tese una mano e così ce la stringemmo, scambiandoci un’occhiata di rispetto. E poi, per ultima, Mikaru, che stava lasciandosi trasportare anche lei dalle emozioni.

“Avrei voluto conoscervi meglio e diventare vostra amica… mi dovrò accontentare dei racconti di Taro…” disse con un mezzo sorriso.

Ci scambiammo due baci sulle guance e io passai oltre. Lucia invece l’abbracciò forte, cogliendola di sorpresa, a sé e le parlò.

Mikaru… tu mi sembri una dolce ragazza… all’inizio non la pensavo così… sai, ero gelosa di te… temevo che mi avresti portato via Taro… presto lui capirà che sei quella che più può stargli vicino…

“Lo immaginavo, Lucia… vuoi molto bene a Taro, l’avevo capito…

“Sì” ammise Lucia chiudendo gli occhi “E mi dispiace immensamente non essere riuscita a renderlo felice come merita… ma sono certa che tu saprai farlo meglio di me, quindi… dacci dentro, ok?”

“Contaci”

“Prenditi cura di lui…

Lucia si staccò e mentre io salutavo Shou, lei salutò Nao. Infine toccò a Taro. Lo abbracciammo in contemporanea e qualche lacrima scese a tutti e tre.

Ragazze… sono stato benissimo con voi, non vi dimenticherò mai…” ci disse Taro baciandoci sulla testa.

“Nemmeno noi” e ricambiammo con due baci sulle guance.

“Sarai per sempre il mio migliore amico, Taro” gli disse Lucia.

“Lo stesso vale per me” affermai anch’io.

Dopo esserci separate da Taro, arrivò il momento più difficile. Nao stava aspettando solo me e Shou solo Lucia. Quando incrociai lo sguardo di Nao, non riuscii ad evitare di far inumidire gli occhi e a scoppiare in lacrime tra le sue braccia.

Nao… N-Nao…” singhiozzavo il suo nome, mentre lui mi stringeva più forte che poteva.

Alessia… ci sentiremo, non preoccuparti, e riusciremo a rivederci… ti amo e ti amerò sempre…” mi sussurrava.

Mi baciò e quello fu il baciò più umido che avessi mai avuto ma anche il più dolce e carico di amore.

“”Lucia…Shou si avvicinò a lei.

Shou, io…

Loro invece non ebbero bisogno di parole. Anche il loro fu un bacio così tenero e passionale che anche Lucia presto fu in preda alle lacrime mentre Shou la accarezzava.

D’un tratto suonò l’annunciò del volo… quella mezz’ora era finita…

Io detti un ultimo bacio a Nao a fior di labbra e afferrai il mio trolley. Lucia però non si era ancora staccata da Shou.

“Lucia, andiamo…

Lei non rispose e rimase ferma.

Lucia…” la richiamai, capendo quanto stesse male.

Ma non accennava a staccarsi. Dovetti essere il più ferma che potevo e così le presi una mano e la trascinai via. L’altra sua mano si separò lentamente da quella di Shou mentre i due si scambiavano l’ultima occhiata d’amore, Lucia con gli occhi pieni di lacrime. Io non riuscivo a sopportare un tale supplizio. E lei ancora meno. Prese il suo trolley e ci dirigemmo verso l’entrata per il nostro aereo, con gli sguardi di tutti gli altri su di noi.

Sedute ai nostri posti, Lucia ancora piangeva e io sentivo le lacrime sulle mie guance che si seccavano.

Lucia…

“Che cosa c’è?!?!” mi rispose irritata.

“Voglio che ci facciamo una promessa…

Lei mi guardò.

“Voglio che ci promettiamo di tornare qui, in Giappone, e di vivere insieme qui… così da poter rivedere Nao, Shou e gli altri e restare con loro… finita l’università ritorneremo… promettiamo?” io le tesi il mignolo così come avevo fatto con Nao a quella cena prima del terzo ed ultimo concerto.

S-sì…” promise.

A quel punto, l’aereo decollò e per la prima mezz’ora del viaggio, entrambe tornammo a piangere senza ritegno.

 

 

 

 

 

 

 

“Alessia!”

“Papà!!!”

Corsi incontro a mio padre, felice di rivederlo dopo tanto tempo. Anche Lucia accorse incontro ai genitori venuti a prenderla e per qualche minuto ci fu uno scambio di baci e abbracci.

“Com’è stato il viaggio?” chiese il padre di Lucia.

Tranquillo…” rispose vaga Lucia, con un’occhiata obliqua verso di me.

Avevamo deciso di non raccontare niente degli Alice Nine, a parte dei loro concerti.

“i concerti siete riuscite a vederli?” ci chiesero.

“Sì sì, molto belli” confermammo.

“Cosa aspettiamo? Sarete stanche per il viaggio, andiamo a casa” disse mio padre.

“Se vuoi, Alessia, puoi venire a dormire da Lucia” propose sua madre.

“Volentieri! Però passo lo stesso da casa così poso la valigia e prendo quel che mi serve” accettai.

Ci separammo e per tutto il ritorno verso casa fui silenziosa e malinconica.

 

 

 

 

 

 

 

“Incredibile, eh?” mi disse Lucia mentre eravamo rannicchiate sul suo letto sotto le coperte, con la musica dal suo stereo. Stava passando la traccia della canzone ‘Armor Ring’ dedicataci dagli stessi Alice Nine al concerto.

Sì… solo un po’ di ore fa eravamo ancora con i piedi in Giappone…” dissi io.

“Secondo te, davvero riusciremo a continuare a sentirli? Non solo loro, ma anche Taro, Keichi,…”

Sì…” non riuscivo ad aggiungere altro.

Nutrivo tutte le speranze di questo mondo che avremmo mantenuto i contatti nonostante la lontananza estrema…

“Hai ragione…” confermò Lucia.

E ci addormentammo in quella posizione, rannicchiate l’una vicina all’altra su quell’unico letto, con le ultime lacrime ancora non cadute che facevano la loro lenta scivolata sui nostri volti…

 

 

 

 

 

 

 

Ecco xkè dicevo ke è triste… oddio, mi faccio skifo da sola tanto scrivo così tragico… cioè, mi faccio venire da piangere da sola, vi rendete conto??? “Ke idiota” starete pensando… eppure è così… oh mamma, kissà cm verrà qst capitolo nel manga… O______O a vederlo raffigurato sarà pure peggio… sì, avete ragione, sono un’idiota, pensavate giusto… =_______=’’’  però sotto l’aspetto del contenuto mi piace come capitolo, è ricco di emozioni e ricordi… e tutto questo per me è molto importante, sn cose ke fanno parte del VERO essere umano… diciamo ke mi insegna a vivere ogni cosa, a voi no? E di conservare ogni ricordo, bello brutto o strano ke sia… ora mi sorge una domanda: sono troppo filosofica??? È ke mi piace molto riflettere su certe cose, specie se sn quelle che scrivo… va bn, basta, o qui non finisco più… mi auguro che, nonostante questo lato nostalgico e triste, il cappy vi sia piaciuto!! ^___^ e vi prego, commentate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! kisuuuuuuuuuu by Luna The Moonlight

 

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Capitolo 30
*** Cap. 30: Primo giorno ***


Finalmente, dopo essermi presa una pausa, ritorno con il trentesimo (O____O) capitolo!!! Oh mamma, trenta capitoli! Non ci posso credere… nn pensavo sarei andata avanti così tanto… assieme alla mia ff ‘killer sakura’ su naruto, questa è la migliore in assoluto!! ^_____^ cm mi ha anke detto Lucia, questa ff ci starebbe bene come telefilm XDXDXD magari con gli alice nine per la prima volta sul teleschermo… cakkio, gli farei fare un sacco di soldi (cm se già non ne fanno abbastanza XD)! E poi… Lucia è stata al concerto degli LM.C!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! io no xkè sn sfigata quindi tralasciamo… m lei sì e si è aggrapata ad aiji, ha preso la mano di maya un sacco di volte, HA PRESO LA BOTTIGLIA DA DOVE HANNO BEVUTO!!!!!!!!!!!!!! Lucia sei un mito U_____U cioè, mi sa ke tu eri quella più invasata in tutto lo zoe club XDXD grandissima comunque!!!!! Maya ke parla in italiano, kissà ke puccio ke era… >______< e poi se mi hai detto ke sn ank più belli dal vivo, dannazione, il mio fegato si corrode dalla rabbia… XDXD spero tanto ke capiteranno altri concerti j-rock e a quelli ci andremo insieme!!! Intanto sono felicissima per te!!!

E ora, dopo questo piccolo riassunto degli ultimi avvenimenti, possiamo procedere con il nuovo cappy!!! ^_______^

 

 

 

 

 

 

Cap. 30: Primo giorno

Settembre era ormai alle porte. Avremmo cominciato l’Università. E non sentivamo da un sacco di tempo gli Alice Nine. I primi giorni ci chiamavamo tre volte al giorno, aspettando con ansia che le ore che separavano le telefonate passassero in fretta. Poi… più nulla. Gli Alice si erano dileguati. Non sapevamo il motivo. Il punto era che io non sentivo la voce di Nao da due settimane e stavo cominciando a dare di matto. All’improvviso ero diventata come una bambina a cui hanno tolto il ciuccio o il pupazzo preferito. Anche Lucia si sentiva persa. Shou le mancava terribilmente e io sapevo che lei soffriva persino più di me perché aveva avuto meno tempo da passare con lui. E inoltre, nemmeno Keichi, Minami e Mikaru si erano fatti sentire. Un po’ Keichi mi mancava. Devo dire che mi ero abituata a quel suo modo di fare incomprensibile. E ora non avevo nemmeno lui come sostegno, diciamo, ‘morale’. L’unico che non ci aveva abbandonato era Taro. Lui si sentiva così legato a noi che sembrava non volesse perderci per nulla al mondo. A volte non voleva nemmeno accettare che lui fosse così distante da noi. Al telefono avevamo continuato a sentire perciò solo lui. Il nostro viaggio in Giappone si era dissolto. Dovevamo fare finta che non fosse mai accaduto tutto quello che avevamo vissuto?

“No, non possiamo fingere in modo così meschino!” scosse la testa Lucia una volta che dissi quelle parole.

“Ma se non li sentiamo più, se loro non ci chiamano significa che si sono dimenticati di noi… oramai è tutto svanito…” dissi io.

La cosa che più mi dava sui nervi è che non riuscivo a piangere. Neanche una lacrima mi scendeva giù dagli occhi. Perché? Maledizione, perché??? Forse, nel profondo, l’avevo sempre saputo. Forse, nel mio intimo, sapevo bene che sarebbe finita così. Dopotutto, loro, gli Alice Nine, erano famosi. Non potevano perdersi dietro a due comunissime ragazze. No. Io e Lucia quasi non riuscivamo più a dire i loro nomi e quando ce la facevamo calava il silenzio. Il sentire le loro musiche dai nostri i-pod, poi, era ancora più deprimente. Ma non piangevamo. Volevo piangere a tutti i costi, per me quel viaggio era stato importante. Anche a costo di spruzzarmi del succo di cipolla negli occhi, volevo piangere. Ma niente.

 

 

 

 

 

 

 

“Eccoci arrivate” esclamò Lucia, spegnendo il motore.

“Wow! È davvero grande!” dissi io scorrendo con lo sguardo l’enorme edificio che era la nostra Università.

Io mi ero proiettata verso i corsi di lettere e materie umanistiche, mentre Lucia volle coronare il suo sogno: disegnare. Lucia sperava di riuscire a laurearsi così poi da andare a studiare un altro po’ in Giappone per diventare mangaka. Avevamo deciso di metterci insieme come ‘socie’: io avrei potuto pensare a qualche sua storia scrivendone la sceneggiatura quando lei non avrebbe avuto idee, mentre lei l’avrebbe disegnata. In ogni caso lei sarebbe diventata mangaka e io una scrittrice. Mi piace scrivere, esternare le mi emozioni attraverso le parole. È un modo un po’ primitivo, forse, perché certe cose non hanno bisogno di parole per essere descritte. Ma ciò che si può spiegare così io lo avrei spiegato, a modo mio.

Inoltre, io e Lucia eravamo riuscite a trovarci un appartamento da condividere che nei primi tempi ci avrebbero pagato i nostri genitori. Perciò, avremmo anche dovuto trovarci presto un lavoro.

“Coraggio, entriamo e vediamo in quali classi ci hanno messe” mi esortò Lucia.

La nostra Università era enorme da fuori ma anche all’interno. I corridoi erano spaziosi e l’atrio era molto ampio. C’erano già degli studenti che come noi osservavano un cartellone con scritte le nuove classi e altri più grandi che invece si dirigevano alla prima lezione.

Dunque… nella richiesta avevamo chiesto di essere insieme perciò guardiamo se siamo state accontentate” esordii.

Feci scorrere il dito lungo l’elenco di nomi per vedere in quale classe mi sarei trovata con Lucia quando avremmo avuto i corsi comuni.

“Oh, sono nella 1C, vediamo te ora”

Il mio dito andò un po’ più in su trovando il nome di Lucia.

“Sono in 1D!” esultò lei vedendo che la classe era anche quella vicina alla mia.

“Evviva!” saltellammo insieme tenendoci per mano.

“Ehi, voi due signorine, non siete più al liceo, fareste bene a comportarvi più educatamente!”

Un vecchio professore, ben messo in fatto di fisico, si avvicinò a noi riprendendoci con un dito accusatore.

C-ci scusi…” e ci inchinammo come ci eravamo abituate a fare in Giappone.

“Non c’è bisogno di inchinarsi, non siete mica della stupide giapponesine!” esclamò quello.

A noi ci montò la rabbia. Come osava insultare quella cultura? In fondo, quella era una forma di rispetto! Però non potemmo ribattere che si allontanò per andare a fare la prima lezione in una delle classi più grandi.

“Spero proprio che non avremo quel professore per qualche nostra materia…” commentai seccata.

“A me dispiace un po’ che non passeremo tutte le ore insieme…” disse sconsolata Lucia.

“Ma dai, tranquilla, ci troveremo nell’intervallo e a pranzo!” le sorrisi.

Andammo a guardare gli orari provvisori e constatammo che le prime tre ore le avremmo fatte insieme, perché univano a due a due le classi nuove per due settimane per far conoscere insieme i professori. Perciò avremmo fatto per due settimane anche le stesse materie e gli stessi compiti. Così andammo nella classe con il cartello 1C. Era una classe molto grande, con numerosi banchetti che circondano solo il lato destro della persona seduta. Seduti c’erano già ragazzi e ragazze che chiacchieravano. Io e Lucia ci sedemmo nella seconda fila e attendemmo l’arrivo del professore. Le ore che avremmo fatto assieme quella mattina sarebbero state di presentazione e di chiarimenti riguardo la scuola e poi un’oretta di educazione civile, mentre le ore del pomeriggio le avremmo fatte separatamente e avremmo fatto così per tutte le due settimane dopo.

Lucia ed io eravamo super emozionate. Quando entrò il professore, tutti quelli dietro di noi in piedi a chiacchierare si andarono a sedere e fecero silenzio. il professore era un bell’uomo dai capelli castani, occhiali quadrati e occhi azzurri. Portava una camicia bianca e un paio di pantaloni beige che gli donavano un aria davvero affascinante. Doveva essere sulla trentina, non di più. Davvero giovane!...

“Buongiorno a tutti e benvenuti all’Università! Io sono il professor Allegari*, insegnerò lettere a chi di voi seguirà quella strada. Conoscerete gli altri professori a breve, soprattutto quello di Arte che insegnerà ad alcuni di voi” ci salutò.

Aveva una voce limpida e giovane, ma allo stesso tempo da uomo fatto e serio. Io e Lucia eravamo ammaliate dal suo fascino.

, cominciamo con le presentazioni, che ne dite?” e indicò il primo ragazzo seduto al banco a sinistra.

Quando arrivò il mio turno balbettai in modo sconfusionato nome e cognome e tornai a sedere. Lucia se la cavò meglio anche se pure lei si era sentita in soggezione. Procedettero con le presentazioni tutti i nostri compagni e cercai di tenere a mente i vari nomi. Non eravamo moltissimi, trenta, perciò la mia classe avrebbe avuto quindici componenti con tutta probabilità. Il professore riprese a parlare dandoci istruzioni su come muoversi nella scuola e come comportarsi nelle lezioni.

“Come vedete non sono molto più vecchio di voi, quindi fidatevi se vi dico che qua dentro è meglio fare come vi ho detto se non si vogliono avere rogne”

Tutti ridacchiammo. Se non altro il professore voleva cercare di sentirsi il più vicino possibile a noi. Mi stava già simpatico e lo avrei anche avuto come insegnante di lettere!

“Che fortuna, Ale!” mi bisbigliò Lucia con un sorrisetto eloquente.

Io arrossii e cominciai di nuovo ad arrampicarmi sugli specchi.

“Guarda che è solo un mio professore, non ci voglio certo provare con lui! E poi io penso ancora a… , tu sai chi…

Mi rabbuiai un attimo e poi io e Lucia riprendemmo a seguire le spiegazioni del professore.

 

 

 

 

 

 

 

“Siamo in ritardo! Sbrigati!!!”

“Lo so benissimo! Ma ormai ci cacceranno fuori!”

“Smettila e corri!”

I due correvano come forsennati per i corridoi ma vennero sorpresi dal professore che aveva ripreso anche me e Lucia nell’atrio.

“Cosa state facendo, signor?! Perché non siete in aula?”

“Ehm, ecco, vede… eravamo un po’ in ritardo… ma ora stavamo andando a…

“No, voi non andate da nessuna parte! Aspetterete che comincino le lezioni del pomeriggio! Ora andate al piano terra e aspettate al bar!” ordinò il professore.

Quando si allontanò, il ragazzo sbuffò.

Uff… che noia… certo che qua non sanno cosa sia l’indulgenza…

“Te l’avevo detto io che dovevi svegliarti, ma tu non mi dai mai ascolto!” ribatté la compagna.

, pazienza… andiamocene al bar… peccato però…

“Tranquillo, più tardi potrai fare tutto ciò che vorrai… adesso cerchiamo di non farci espellere su due piedi”

 

 

 

 

 

 

 

Le tre ore volarono e presto fu ora di pranzo. Io e Lucia decidemmo di andare velocemente al bar per riuscire a prendere da mangiare prima che gli altri studenti si trasformassero in avvoltoi affamati. Riuscimmo a trovare un tavolino dove mangiammo e intanto ci scmbiammo impressioni sulla mattinata.

“A me è piaciuto molto!” dissi.

“Certo, soprattutto il professore!” rise Lucia.

“Non è vero! E poi anche tu sei rimasta imbambolata a fissarlo!” ribattei.

“Hai ragione XD”

Ridemmo insieme mentre finivamo di mangiare.

“E ora dobbiamo salutarci… le nostre strade si dividono” dissi con un tono solenne che voleva essere scherzoso.

“Sì, chissà se ci rivedremo…” stette al gioco Lucia.

, dai, ci incontriamo alla macchina allora, ok?”

“Ok! Buona fortuna!”

“Anche a te!”

E prendemmo le strade opposte verso le nostre classi.

 

 

 

 

 

 

 

Avevo raggiunto la mia classe e ora ero seduta ad uno dei primi banchi. Stavo scrivendo sul mio quadernetto uno dei miei piccoli racconti, concentrata al massimo.

“Oh, lei scrive racconti?”

Il professor Allegari mi era comparso alle spalle cogliendomi di sorpresa. Arrossii violentemente.

Ehm… sì, ecco, io… veramente…

“Spero che me le farà leggere, un giorno!” mi sorrise e si allontanò per sedersi alla cattedra in attesa dell’arrivò degli altri alunni.

Io timidamente tornai alle mie scritture quando mi si parò davanti qualcuno.

“Come mai tutta sola qui? Credevo ti avrei trovato in compagnia di qualcuno…” esclamò.

Alzai lo sguardo e quello che vidi mi riempì di felicità.

 

 

 

 

 

 

 

“Ma guarda chi si vede!”

Lucia sentì una voce venire dalla porta che si apriva della classe. Ancora non c’era nessuno, Lucia era la prima. Quando vide chi fosse stato a parlare, Lucia restò a bocca aperta dalla sorpresa.

 

 

 

 

*= il cognome ‘Allegari’ me l’ha suggerito mio padre XDXD sono proprio andata a descrivergli il personaggio e siamo stati lì per ben dieci minuti a pensare a nome e cognome del professore! Chissà come lo disegnerai, Lucia! XDXD

 

 

 

 

Chi saranno mai questi due che hanno salutato me e lucia??? Io non vi dico nulla, spero solo non vi facciate delle illusioni perché  quello che penso che voi pensiate ancora non avviene ma avverrà più avanti… sempre che sia come penso io, xkè se invece state pensando ad altri due allora forse ci avete azzeccato… è un po’ articolata sta frase ma il senso c’è XDXDXD comunque spero vi sia piaciuto il cappy! Io penso ke il professor Allegari sia davvero affascinante… mi sono leggermente ispirata ad uno dei rappresentanti degli studenti della mia scuola che è altissimo e ha un certo fascino che incanta non solo me ma anche delle mie compagne! XD lui e il professor Allegari non sono uguali XDXD solo nel fascino da ‘adulto’ che trasmettono agli altri. e ora vi saluto, dandovi appuntamento al prossimo cappy!!! Ah, ultima cosa!: ho caricato il primo video della ff con i disegni di lucia su youtube! Il titolo è lo stesso ovviamente ma vi lascio il link così potrete direttamente vederlo! Mi raccomando, se siete iscritti a youtube, lasciatemi dei commenti al video, pleeeeeease!!!! E magari iscrivetevi al mio canale così saprete subito quando metterò i prossimi video! Il mio nome su youtube è VisualKeiNarutoLover (e questo nickname dice tutto su di me XDXD). Grazie mille in anticipooooooooooo!!!!!!! Kisuuuuuuuu by Luna The Moonlight

 

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Capitolo 31
*** Cap. 31: Keichi ***


In attesa di ispirazioni per nuove storie (e spero ke arrivino presto!) proseguo con l’aggiungere capitoli a questa ormai mia splendida ff ^___^ mi piace proprio ^_____^ e mi sn accorta che con il procedere dei capitoli è scritta sempre meglio! Un po’ come kaori yuki con angel sanctuary XD ad ogni volume miglioravano i disegni! Ma ora proseguiamo, scopriamo chi sono i due che hanno salutato alessia e lucia!!

 

 

 

 

 

Cap. 31: Keichi

Keichi!”

“Ciao, come va?”

Di fronte a me stava proprio Keichi, in carne ed ossa! Era bello come lo ricordavo e mi aveva salutato con un cenno della mano e un sorriso compiaciuto nel vedere la mia espressione sbalordita.

“Cosa ci fai qui? C-cioè, sei qui… sei… in Italia! Come…? Quando…?” non sapevo da dove cominciare.

“Calma, calma!”

Ma non riuscivo a stare calma. Lo abbracciai felice e lui ricambiò il mio abbraccio sorridendo. La sua presenza mi fece tornare con la mente in Giappone e a quella bellissima vacanza.

“Dimmi tutto!!” gli dissi poi staccandomi.

Bè… diciamo che ho deciso di… fare anche io l’Università ^___^ non sono troppo in ritardo per cominciare!”

“Dì la verità, volevi solo continuare ad osservarmi, vero?” lo guardai con sguardo indagatore.

“Mi hai scoperto, eh? XD anche per quello comunque… ed ero anche curioso di vedere l’Italia”

“Ti piace?”

“Finora sì, è un bel posto”

“Oh, Keichi, non posso credere che tu sei qui!” e lo riabbracciai.

“E il bello è che ci resterò per un bel po’! E non è tutto!”

“Che altro c’è ancora?” chiesi sorpresa.

“Non sono mica venuto da solo ^____^”

 

 

 

 

 

 

 

 

“Non avrei creduto che ti avrei trovata proprio nel mio corso, sai?”

M-ma tu che cosa…?”

Natsumi era in piedi di fronte a Lucia con in spalla la sua borsa per la scuola e un sorrisetto soddisfatto. Lucia era rimasta senza parole nel vederla.

“Siamo venuti qui io e Keichi dopo una lunga chiacchierata… abbiamo deciso di cominciare anche noi l’Università e abbiamo pensato di venire a vivere qui per un po’… inoltre volevamo proprio incontrarvi perciò ci siamo ricordati di quando ci avete detto a quale università vi sareste iscritte ed eccoci qui” spiegò la rossa.

“C’è anche Keichi???”

Sì… abbiamo discusso a lungo… sai, avevamo avuto qualche divergenza dopo… , quella cosa di Minami… ma abbiamo risolto e, anche se non stiamo insieme, abbiamo deciso di vivere da coinquilini qui per l’Università”

“E’… è… favoloso!”

“Potrò approfittarne per fare amicizia, finalmente” esclamò Natsumi.

“Sì” sorrise Lucia.

Era stata davvero una sorpresa inaspettata.

 

 

 

 

 

 

 

“Ehi!!! Lucia!!!”

Sventolai la mano a Lucia mente ero vicino alla nostra macchina con Keichi. Le lezioni finalmente erano finite e stavamo per tornare a casa.

“Lucia, sono contento di rivederti!” la salutò Keichi.

“Anche io ^___^ è stata una bella sorpresa” rispose Lucia.

“Venite con noi a casa nostra a prendere un caffè!” proposi.

“Veramente noi dovremmo…” cominciò Keichi fingendo di avere impegni.

“E dai, Keichi!! Ti pregoooo!!!” lo pregai, esattamente quello che voleva lui.

“Se proprio insisti…” e fece un sorrisino.

“Allora noi vi seguiamo con la nostra macchina” disse Natsumi e si diressero alla loro vettura.

Presto fummo seguite da una mercedes rossa (anche loro non risparmiavano con le auto e questo mi fece tornare in mente Taro).

Allora… come vanno le cose a Tokyo?” chiesi davanti alla tazza di caffè che ci aveva preparato Lucia.

“Abbastanza bene…” rispose vaga Natsumi.

Avete… sentito gli Alice Nine?” chiese timidamente Lucia.

“Li abbiamo visti ogni tanto… però sono molto occupati con il lavoro, non hanno molto tempo…

“E Taro come sta?” chiesi io dopo un attimo di silenzio.

“Oh sta benissimo! Siamo usciti insieme, da buoni amici… non è cambiato da quando stavamo insieme…” commentò Natsumi. “Mi sembra molto preso da quella ragazza della biblioteca… Mikaru

“Ah sì? Che bello!” dissi contenta.

Lucia si soffermò a pensare a quando Taro era innamorato di lei. Ora, grazie a Mikaru, l’aveva dimenticata? No, Taro non l’avrebbe mai fatto…

“Non avete più sentito gli Alice?” chiese Keichi.

Era davvero intelligente quel ragazzo. Aveva capito fin da subito che se chiedevamo di loro era perché qualcosa non andava.

Bè… nelle prime settimane sì ma poi… si sono dileguati…” spiegai.

“Abbiamo paura che… si siano dimenticati di noi…

“Non potrebbero mai… fidatevi” ci disse Natsumi sicura.

“Dici?”

“Ne sono più che certa! Nao ci teneva davvero tanto a te, Alessia, lo ha dimostrato quando ha rifiutato Minami. Non può essersi scordato di te”

“Lo spero tanto…

“E la stessa cosa vale per Shou” aggiunse Natsumi guardando Lucia.

Keichi e Natsumi restarono ancora un’oretta e poi tornarono al loro appartamento (“un giorno di questi venite a fare un salto, ok?” aveva detto Keichi) e restammo di nuovo sole. Non eravamo sicure di quello che Natsumi e Keichi ci avevano detto… ci fidavamo di loro ma… gli Alice… non si erano fatti più vivi. Cosa dovevamo pensare?

 

 

 

 

 

 

 

BIP BIP BIP

Uhhhnn…”

BIP

BIP

BIP

Dopo essermi rigirata varie volte, mi decisi a tirarmi su. Quel dannato cellulare. Avrei dovuto spegnerlo prima di andare a dormire. Ogni volta che mi arriva un messaggio se non lo leggo subito continua a suonare. Senza far rumore, cercando di non svegliare Lucia a fianco a me, mi diressi verso la grande cassettiera dove avevo posato l’aggeggio elettronico e detti un’occhiata al display. Sgranai gli occhi.

“Lucia! Lucia!! Lucia!!!”

Al diavolo i passi felpati di prima, doveva svegliarsi!!

Che… c’è?...”

U-un messaggio… è… è di…

Non riuscivo a crederci. Era così tanto tempo che…

“Di chi?”

Degli… Alice Nine…

“Davvero?” Lucia si svegliò di colpo.

Sì…

“Dai, leggiamolo!!”

Tornai sul letto con lei e una vicina all’altra leggemmo il contenuto dell’sms trepidanti. Mentre scorrevo le pagine del messaggio il mio dito tremava.

Ciao ragazze! Siamo noi! Perdonateci se

dopotutto questo tempo non ci siamo fatti vivi, ma

sapete bene che con il nostro lavoro spesso non abbiamo

tempo libero. Avete cominciato l’Università? Sappiamo che

Keichi e Natsumi sono lì con voi ^^ contente? Speriamo di riuscire

a telefonarvi appena avremo abbastanza tempo… ci dispiace tanto…

By Nao: Alessia… non ti ho dimenticata… credimi. Ti penso ogni giorno

e presto riusciremo a rivederci, te lo prometto.

By Shou: Lucia, abbiamo passato così poco tempo… ma recupereremo,

fidati di me.

                                                                               Alice Nine

L-Lucia…

“Spero tanto che sia così…” mi rispose lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo quel messaggio tutto tornò punto e a capo. Nessuna telefonata, nessun messaggio, niente di niente. tutto era la solita storia. Anche se con Keichi nei miei stessi corsi mi sentivo meno sola. Si sedeva sempre vicino a me e chiacchieravamo di ogni cosa. In quei momenti riuscivo a dimenticare ogni cosa. Keichi non era cambiato di una virgola: le sue meches così vistose, i capelli neri su cui si posavano, gli occhi profondi che mi scrutavano ogni volta per carpire qualcosa di più… era il mio Keichi. Ormai lo sentivo come il mio migliore amico. Un amico bizzarro, devo dire, che lo era diventato in un modo altrettanto strano, ma era pur sempre un amico di cui mi fidavo.

Anche Lucia legò con Natsumi in modo inaspettato. Natsumi non lo dava a vedere ma era una ragazza ben più matura. Lucia trovava in lei un sacco di opinioni diverse per ogni argomento e inoltre faceva battute spiritose e divertenti. E ogni volta ci trovavamo tutti e quattro insieme al bar per il pranzo. Sembrava tutto normale, ma nel profondo sentivo che la sola presenza di Keichi e Natsumi non mi bastava. Volevo quella del mio Nao. Nao, che mi aveva confessato subito il suo amore nella suite dove alloggiavano per i concerti… Nao, che assieme a Shou aveva dedicato a me e Lucia una delle migliori canzoni che avessero mai fatto… Nao, che aveva trovato la canzone per me e lui… il mio Nao.

Una volta, finite le lezioni, avevo fatto una passeggiata nei pressi della scuola, per aspettare Lucia che aveva solo un’ora in più di me quel giorno. Ripensando a Nao, tornai a piangere come non facevo da molto. Mi fermai in mezzo al marciapiede a piangere, guardata di soppiatto dai passanti. Sentii una mano posarsi sulla mia spalla. Keichi era di nuovo lì con me. Non mi voltai subito, restai ancora a piangere, a far cadere le mie lacrime sul cemento. Poi mi girai di colpo e fui subito tra le braccia di Keichi, appoggiata al suo petto, a piangere più disperata di prima. E lui era lì, sempre lì, a sostenermi e consolarmi… senza parole, ma a gesti: accarezzandomi, tenendomi stretta a sé. Solo lui riusciva in questo. Solo lui riusciva a farmi calmare dopo una decina di minuti di sano sfogo. Se lui non ci fosse stato, avrei pianto per due ora di fila, so che ne sarei stata in grado.

“Vuoi tornare a casa?” mi chiese quando sentì che avevo smesso.

Alzai il viso verso il suo e notai una macchia scura sulla sua maglia visual, direttamente importata dal Giappone.

L-la tua… maglia preferita…” mormorai dispiaciuta nel vedere le mie lacrime assorbite dal tessuto.

“Adesso è diventata davvero la mia preferita!” mi assicurò lui con il suo sorriso che sempre mi mandava in bestia ma che ora mi mandò il cuore alle stelle.

“Restiamo qui. Ho promesso a Lucia di aspettarla così saremmo andate a fare shopping… lei si diverte così tanto…

“Ok, però asciugati queste lacrime e dirigiamoci verso la tua macchina” acconsentì lui.

Arrivati alla macchina mia e di Lucia, entrai nell’abitacolo salutando Keichi. Lui rispose al saluto e cominciò ad andarsene. Allora, colta da un’idea, abbassai il finestrino.

Keichi!”

Lui si fermò e voltò la testa.

“Sì?”

T-ti va… se… una sera… andiamo… a fare cena… da qualche parte? Offro io!” dissi con qualche esitazione dettata dall’imbarazzo.

“Io e te? Da soli?”

Ehmmm… sì…

“Ci sto! Mi sa che non mi capiterà più che tu mi inviti a cena fuori XD non sai da quanto ci provo ad invitarti ma sembra che la situazione si sia ribaltata XD” rispose lui ridendo.

Il solito dongiovanni. Mi salutò con un cenno della mano e si allontanò raggiunto presto da Natsumi. Lucia invece arrivò da me e guidammo verso il centro commerciale dove eravamo sempre andate sin dalle medie, io col cuore un po’ più leggero grazie a Keichi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Finito ^________^ sì mi sono affezionata a Keichi XDXD mi piace, sono contenta di averlo creato ^^ e poi vedere come l’ha disegnato Lucia, praticamente come lo immaginavo io, mi rende davvero entusiasta ^^ dopo essere stata male, con la febbre, ritorno col capitolo 31 ( O_____o)!! Lucia, spero ti piacerà ^_______^ kisuuuuuuuuuuuuuuuuuu a tutti e recensite mi raccomando!!!!!!!!!!!! By Luna The Moonlight

 

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Capitolo 32
*** Cap. 32: Alice in Turin ***


No

No, cioè, finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!! insomma, da quanto tempo è ke manco????? eh no, adesso scrivo sto capitolo 32 xkè qui si vede ke manca la mia presenza!!! U.U inoltre arriverò presto con una shot con protagonisti un angelo e un demone quindi... ^______^ oh, beh, nn ho molto da dire, tranne ke la scuola è finita e io sn qui ad aspettare ke escano i quadri con il terrore... =___=''' bah... spero sl ke nn vada tutto in malora... ma ora pensiamo positivo xkè mi rimpossesso di nuovo del personaggio di me stessa!!!

 

 

 

Cap. 32: Alice in Turin

Keichi venne a prendermi per la nostra 'cenetta privata' portandomi al primo ristorante che vide.

"Mi hanno detto che è molto buono qui..." disse fingendosi sapiente.

"Keichi... conosco questo ristorante!" risposi io facendo crollare tutto il suo piano.

"Oh..." e ammutolì.

Io risi e seguendo un cameriere ci fecero sedere ad un tavolino per  due persone, alquanto distante dagli altri tavoli.

"Cosa prendi da mangiare?" chiesi a Keichi.

Lui osservò a lungo il menù, con un'espressione concentrata, corrucciando le sopracciglia.

"Io credo che prenderò... una... pish, no... bish.."

"Una bistecca?" chiesi già ridacchiando.

"Ehm... sì?" chiese lui in risposta incerto.

Scoppiai a ridere, vedendo che Keichi non aveva ancora dimestichezza con l'italiano.

"Perché ridi? Non c'è niente da ridere!" arrossì lui sbuffando.

Quando ci portarono da mangiare, dopo il primo pezzetto, ingoiato con diffidenza, mi ritrovai a fissare Keichi sbalordita, che in meno di qualche minuto aveva già spazzolato il piatto.  E tengo a precisare che quella che mangia sempre come un fulmine, di solito, sono io.

"Avevi... fame, Keichi?" gli chiesi un 'tantino' sconvolta.

"Eh già! La vostra cucina è deliziosa!" si leccò i baffi lui.

Durante la cena ridemmo e scherzammo e Keichi mi raccontò alcune cose divertenti che erano successe alla pista di ghiaccio dove lavorava Natsumi. Poi però si fece serio.

"Ti manca molto, vero?" mi disse.

"C-cosa? Chi?" feci io imbarazzata.

"Andiamo, adesso non nasconderlo..."

"Non sto nascondendo nulla!"

"Ah certo, come no..." e fece per chiudere il discorso.

"...Sì"esordii dopo qualche istante.

"Sì cosa?" mi incitò lui.

Il solito perfido. Vuole sempre che le cose vengano dette chiaramente.

"Sì, mi manca Nao" completai la frase.

"Ti fidi se ti dico che lo rivedrai presto?" mi sorrise dolcemente.

"Uhmmm... in realtà, non molto..." tentai di scherzare.

"Ah, allora se la metti così..." e si voltò offeso.

"E dai, Keichi! Scherzavo! Ti credo, ti ho sempre creduto... beh, magari non durante quel casino che è successo, ma le altre volte sì! Mi fido di te, tu sei..."

Keichi aprì leggermente un occhio per scrutarmi attentamente.

"Tu sei... i-il... mio migliore amico... mi fido di te" finii imbarazzatissima.

"Così va meglio" sorrise contento.

 

 

 

 

 

 

 

"Allora? Hai preparato tutto?"

"Sì, sì! Guarda che non è mica la prima volta che faccio le valigie! Tu piuttosto?"

"Certo, tutto in modo sistematico e portando lo stretto necessario"

Nao lanciò un'occhiata al valigione.

"Sei sicuro, Saga che ti serve tutto quello 'stretto necessario'?"

"Certo! L'Italia è come una giungla inesplorata per noi, dobbiamo esser pronti alle evenienze..."

"Ehi voi due, state venendo o no?" li chiamò Tora.

"Subito, tigre!" urlò Saga.

"Se si comporta così all'aeroporto io lo butto fuori dal finestrino dell'aereo" disse lapidario Tora con Saga attaccato al braccio che gli faceva le fusa.

 

 

 

 

 

 

 

"Woooooooooooooooooooooow!!"

"Tora, perché Saga è ancora con noi?" ridacchio Hiroto rivolto all'altro chitarrista.

"Semplicemente perché..." ma Tora non riuscì a trovare una giustificazione e acellerò il passo.

"Guardate che posto bellissimo!! Gli Italiani hanno molto gusto!" continuò Saga andando a destra e a manca.

"Beh, dirigiamoci all'hotel... penseremo dopo a come cercare le ragazze" disse Shou a Nao.

"Bene..." sospirò lui che invece avrebbe voluto partire subito.

"Ma chi è che ha la mappa per raggiungere l'hotel?" chiese Hiroto.

"Dovrebbe avercela Saga, è lui quello super attrezzato" rispose Tora.

"Uhmmm vediamo..." Saga iniziò a rovistare nella sua valigia.

In poco più di qualche secondo aveva svuotato tutto il contenuto per il marciapiede e i passanti lo guardavano con occhi di rimprovero. quando Saga riemerse dal suo valigione aveva un sorrisetto a mo' di scusa.

"Ehm... ragazzi... l'ho dimenticata a casa XP"

 

 

 

 

 

 

 

Dopo la cena con Keichi tornai a casa assieme a lui e trovammo Lucia e Natsumi intente a giocare con la MIA playstation come delle pazze.

"Ecco... è... divertente!" si giustificò Lucia ridendo.

Qualche giorno dopo, una domenica per nostra fortuna, mi arrivò un altro messaggio da parte degli Alice. Ma non era lungo e pieno di scuse come gli altri.

Dove siete?

Nessuna firma, niente di niente. Ma il numero che avevo in memoria diceva tutto. Erano loro e volevano sapere dove eravamo. Risposi.

A casa nostra. Perché?

La loro risposta non tardò ad arrivare. Intanto anche Lucia si era fatta attenta a quel susseguirsi di messaggi.

Uscirete oggi?

 

Forse, non abbiamo organizzato niente...

 

Allora andate nel centro di Torino

Che razza di consiglio era? Loro dal Giappone che ci dicevano dove andare nella nostra città? Era ridicolo!

Perché dovremmo andare proprio lì?

 

Abbiamo visto su Internet che è un bel posto...

Che scusa patetica...

E dove dovremmo andare di preciso dato che ora siete

'esperti' di Torino anche voi?

 

Magari in Piazza Castello, davanti alle fontane...

E' un bel luogo davvero e poi potreste passeggiare

in una via che si chiama Via Garibaldi, no?

 

Questo era davvero troppo. Adesso ci dicevano esattamente dove andare! E senza neanche darci una valida ragione, senza chiederci come stavamo o dirci come stavano loro.

Forse ci andremo... ma a voi che interessa?

E adesso cosa avrebbero risposto?

Ci vediamo lì alle 14

Certo come no... troppi concerti e casse al massimo vicino all'orecchio, poverini... anche se ci sarebbe piaciuto poterli riabbracciare proprio qui, in Italia...

 

 

 

 

 

 

 

Contro ogni logica, io e Lucia andammo davvero in Piazza Castello poco prima delle 14 e restammo lì per un po'.

"Lucia... che diamine ci facciamo qui? Non staremo dando ascolto a quei cinque psicopatici, vero?"

"Noooo..." rispose lei poco convinta.

Sospirammo insieme. Che povere disperate, pensai.

 

 

 

 

 

 

 

"Ecco, questa è la piazza, no?" chiese Nao.

"Beh, sì... ma 'ste cartine come si leggono???" Saga girava e rigirava la cartina tra le mani.

"Lascia perdere la cartina e guardate là!" indicò Shou.

 

 

 

 

 

 

 

"Ehi guarda quegli idioti..." esordii annoiata.

"Già, non sanno nemmeno leggere una cartina..." rispose Lucia.

"Andiamo ad aiutarli?"

"Credo stiano già venendo a chiederci aiuto..." mi disse Lucia facendomi notare che si stavano avvicinando.

 

 

 

 

 

 

 

Cosa serve che vi dica quello che successe dopo?

Appena furono un po' più vicini riconobbi i capelli sparati e cotonati di ognuno di loro. Loro. LORO. Loro??? Cosa ci facevano loro lì???

"N-Nao..."

"Shou..."

"Tora..."

"Hiroto..."

"Sagaaaaaaaaaaaaaa!!!" urlammo infine insieme io e Lucia correndo ad abbracciarli.

"Ragazzeeeeeeeeeeeee!!!" Saga ricambiò l'abbraccio.

"Alessia..."

Mi voltai e Nao era lì. Davanti a me.

"Nao..."

"Sì, sono qui..."

Gli saltai al collo, con le lacrime agli occhi e lo stesso Lucia col suo Shou.

"Siete qui, siete qui!!" Lucia lo toccava in viso, non riusciva a crederci.

"Allora, dove vogliamo andare?" chiesero sorridenti.

L'Italia all'improvviso era diventato il paradiso che era stato per noi il Giappone???

 

 

 

 

 

 

 

 

eccoci qua!!!!!! gli Alice in italiaaaaaaaaaa!!! magnificoooooooo!!! nn c'è nulla da dire, se non ke dovete commentare qst ritorno xkè nn so mica se ci sarà presto un altro cap.... dipende dalle recensioni e dal tempo che avrò a mia disposizione!!! ^______^ spero vi sia piaciutoooooooooo!!!! kisuuuuuuuuuuuu a tutti!!!

 

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