Olicity attraverso i miei occhi (Oliver & Felicity)

di angelstodie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** gelosia ***
Capitolo 2: *** una prima volta per tutto ***
Capitolo 3: *** coraggiosa e fortunata ***
Capitolo 4: *** mi piaci ***
Capitolo 5: *** non so cos'è l'amore ***
Capitolo 6: *** bloccati insieme ***
Capitolo 7: *** pop corn ***
Capitolo 8: *** per tutto ***
Capitolo 9: *** ti avevo già perdonato ***
Capitolo 10: *** ripicca ***



Capitolo 1
*** gelosia ***


                                     



Felicity point of view

 

Oliver aprì gli occhi.

- Mi stavi fissando.

- Lo so.

Io gli sorrisi debolmente e gli diedi un casto bacio sulle labbra morbide. Lui mi accarezzò una guancia e mi prese per un fianco in modo che potessi spostarmi a cavalcioni su di lui. Vidi i suoi occhi diventare più scuri e intensi, come la sera prima mentre ci baciavamo sulla soglia della mia porta, prima di fare l'amore. Mi avvicinai lentamente a lui per baciarlo di nuovo, avrei voluto baciarlo tutto il giorno.. ma poco prima che raggiungessi le sue labbra, sorrise maliziosamente. All'improvviso cominciò a farmi il solletico. Ovunque. Le sue mani erano su tutto il mio corpo. Urlai e mi dimenai sotto il suo tocco, che mi faceva impazzire. Non riuscivo a smettere di ridere e di muovermi, ma tutti i miei tentativi erano inutili. La sua braccia forti e muscolose mi tenevano stretta. Lui rideva sonoramente insieme a me. Dio quanto adoro la sua risata.

- Smetterò di torturarti quando ammetterai che il mio fascino da play-boy ti ha stregata fin dalla prima volta che ci siamo visti.

Disse Oliver, sempre con le mani pronte per farmi il solletico.

I nostri visi a pochi centimetri di distanza sorridevano radiosi.

- No Oliver Queen, sarai tu ad ammettere che io ti ho stregato fin dall'inizio con la mia abilità con i computer!

Dissi spavalda avvicinandomi al suo viso con fare scherzosamente minaccioso.

- E tutti quei messaggi subliminali eh? "Non voglio giocare a fare il dottore con te!" oppure "Adoro passare le notti con te !"

Diventai rossa come un pomodoro. Adesso era lui quello spavaldo.

- E quando invece tu mi hai squadrata quando alla festa mi sono messa un vestitino particolarmente corto?!

Oliver distolse per un momento lo sguardo dal mio, come se stesse ricordando quel momento in particolare.

- Sì, mi piaceva molto quel vestitino, piccola...

Spostò una mano dal mio fianco alla mia nuca per baciarmi con passione. E io ricambiai volentieri. Poi si staccò a mio malgrado da me e proseguì con le sue argomentazioni.

- E quando mi fissi tutte le volte che mi alleno? Guarda che lo noto come osservi le mie spalle, i miei addominali..

Riportò la mano sul mio fianco per riportarmi ancora sopra di lui, visto che ero scivolata via per sfuggire al solletico. Cominciai a ridere perchè non potevo controbattere a quell'affermazione. Aveva pienamente ragione. Mentre lui mi osservava, io gli spostai la maglietta per toccargli gli addominali che mi piacevano tanto... e poi proseguii.

- Ma tu le hai superate tutte Queen..

Mi avvicinai ancora al suo volto.

- Quando facevi il geloso mentre ero in compagnia di Barry.

Colpito. Oliver si tirò su facendomi alzare a mia volta. Ero ancora a cavalcioni su di lui, ma non ancora per molto. Rotolammo finchè lui non fu sopra di me. Avevo lo sguardo duro.

- Non potevo lasciarti a quel coglione.

Passò una mano sulla mia gamba fino ad arrivare al mio fianco.

- E tu sei mia.

Non ammetteva nessuna protesta.

- Ho vinto.

Dissi prendendogli il viso dalle mani e baciandolo dolcemente, come per tranquillizzarlo, come per dirgli che ero sua già da tanto tempo. E lui era mio.

 

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Capitolo 2
*** una prima volta per tutto ***






Felicity's point of view

Era tempo di una bella ubriacata. Oliver, per cui avevo una cotta stratosferica ormai innegabile, mi aveva invitato al Verdant, senza sapere che avevo accettato solo perchè era stato lui a invitarmi. L'invito era probabilmente solo di convenienza perchè una volta dentro rimasi da sola su un divanetto sorseggiando un super alcolico mentre guardavo le coppiette ballare. Mi alzai, forse per la 5^ volta, per prendere l'ennesimo drink. Stavo aspettando tranquillamente il barman quando sento una mano calda passarmi sui fianchi. Stavo già pensando al peggio quando, nel girarmi, vedo il viso di Oliver, che mi sorrideva dolcemente.

- Questo lo offre la casa.

Mi dice nell'orecchio per farsi sentire nonostante la musica altissima. Con un gesto ordina al barman di fare due drink per noi.

- Come va la serata?

Mi parlò ancora nell'orecchio. Il suo respiro mi faceva venire i brividi su tutto il corpo. In più ero già brilla e tutte le mie emozioni erano amplificate. In poche parole quella sera lo amavo 100 volte di più del solito. Mi avvicinai al suo orecchio.

- Mi stavo annoiando finchè non sei arrivato tu, l'eroe della mia vita..

Dissi questa frase imbarazzante con una facilità incredibile. Gli effetti dell'alcool sono incalcolabili. Gli sorrisi una volta staccata da lui, e poi mi resi conto di quello che avevo detto.

- Volevo dire.. cioè, intendo.. il Vigilante..

Lui sorrise come tutte le volte che dicevo qualcosa di imbarazzante. Un sorriso così tenero che non potei fare altro che fissargli le labbra.

- Sicura che va tutto bene?

Mi chiese ancora nell'orecchio mentre la sua mano mi teneva per un fianco. Non risposi perchè arrivarono i drink, con un certo ritardo, e mi dedicai a quello. Oliver sorseggiò appena il suo mentre io cominciai a berlo come se fosse acqua e io stessi morendo di sete. Volevo solo dimenticare quella pessima serata insieme alle pessime figure.

- Ehi ehi!

Oliver prese il mio drink per appoggiarlo sul bancone.

- Piano!

Mi stava rimproverando? Chi si credeva di essere, mio padre? In circostanza diverse avrei apprezzato le sue attenzioni, ma adesso proprio no. Ripresi il drink in mano e mi avvicinai al suo orecchio.

- Mi lasci sola per quasi tutta la serata e poi vieni da me per farmi la predica?!

Ero proprio scocciata.

- Lasciami in pace, e la prossima volta risparmiati di invitarmi alle tue feste da ricconi.

Mi allontanai da lui con in mano il mio drink senza vedere le sua espressione per dirigermi in bagno. Non mi interessava sapere cosa pensava delle mie parole. Finii il drink in un altro unico sorso. Lasciai il bicchiere su un mobiletto per poi andare in bagno. Non mi sentivo affatto bene. Le cose cominciavano a muoversi da sole e io avevo bisogno di andare a casa a dormire. Non riuscivo più a camminare dritta. Decisi di non andare in bagno, ma di uscire e chiamare un taxi. Dovetti attraversare la pista affollatissima per uscire da quel posto. Ricevetti qualche spintone e ne diedi anche io.

- Ehi biondina

Un uomo decisamente più alto di me, che portavo i tacchi, mi fermò con il braccio.

- Dove stai andando?

Non sapevo cosa dire, nè cosa fare. Ero ubriaca, la mia testa stava esplodendo e riuscivo solo a pensare a Oliver.

- Sta andando a casa con me.

Una voce forte dietro di me fece allontanare l'uomo, che ci fece passare. Quella voce la conoscevo bene, ma ricevetti la conferma quando mi girai per guardarlo: era Oliver, e il suo viso non era di quelli più rilassati e contenti della sala.

- O..Oliver..

Sussurrai più a me stessa che a lui. Mi prese per mano guardandomi di sfuggita prima di passare davanti a me e farsi strada tra la folla. Era davvero il mio eroe.

- Adesso ti porto a casa.

Disse con un tono che non ammetteva repliche. Il suo braccio forte mi teneva stretta per il fianco. Abbassai lo sguardo per la vergogna. Cosa mi stava succedendo? Io non mi comportavo mai in quel modo.. L'autista arrivò subito e Oliver mi fece salire per prima. Una volta che fu dentro anche lui, lo guardai.

- Mi dispiace, Oliver..

Ero sull'orlo del pianto.

- Ehi..

Mi disse strappando via una lacrima dalla mia guancia.

- Non preoccuparti, adesso ti porto a casa.

- Sei davvero il mio eroe.

L'alcool mi dava ancora coraggio. Oliver mi sorrise dolcemente continuando ad accarezzarmi una guancia.

- Per te io ci sarò sempre.

- Non volevo dire quelle cose prima..

- Lo so, Felicity. Sei ubriaca.

- Sei così bello..

Mi ero ancora incantata davanti ai suoi occhi azzurri, solo che questa volta i miei pensieri avevano preso vita. Oliver rise di gusto.

- Mi piaci quando sei ubriaca

Disse scherzoso. Io diventai rossa come un pomodoro e distolsi lo sguardo per guardare fuori dal finestrino. Eravamo arrivati. Oliver fu gentilissimo e mi accompagnò fino alla porta.

- Mi raccomando, dormi e non cacciarti nei guai adesso che me ne vado.

Gli sorrisi.

- Oliver

I suoi occhi erano fissi nei miei.

- Resta per stanotte, ti prego.. non voglio restare da sola..

Ero veramente senza freni alla lingua quella sera.

- Felicity, non mi sembra il caso...

Abbassai lo sguardo delusa.

- Non farò l'amore con te se sei ubriaca.

Diventai di nuovo rossa in volto. Aveva frainteso.

- Oliver non voglio fare l'amore con te... cioè sì, vorrei..

Mi resi conto dopo di quello che avevo detto. Lui rise di nuovo.

- 3...2...1...

Respirai a fondo.

- Voglio che tu dorma con me, non voglio fare l'amore, è solo che non mi va di stare da sola.

Lo guardai negli occhi e lui fece altrettanto. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo. In quel momento mi stava facendo innamorare una seconda volta, ancora di più se fosse stato possibile amarlo più di quanto non l'amassi già.

- Posso restare con te stanotte.

Disse sorridente. E io gli sorrisi a mia volta. Aprii la porta e lo lasciai entrare.

- Fai come se fossi a casa tua..

Dissi gentilmente mentre andavo in camera mia.

Mi spogliai e indossai il mio pigiama che consisteva in una maglietta enorme che era di mio padre.. Sciolsi i capelli arruffati e mi tolsi tutti i braccialetti.

- Felicity, io di solito dormo a torso nudo... so che a te non dispiacerà affatto, vero?

- OLIVER!!!

Riusciva ancora a fare dell'ironia, questo voleva dire che non era in imbarazzo per fortuna.

- Comunque tranquillo, va bene così..

Aveva ragione lui, ancora. Ormai sapeva tutto su quello che provavo per lui, e se non mi aveva allontanata adesso, voleva dire che a me ci teneva molto, moltissimo, e forse avremmo avuto una possibilità, un giorno..

- Posso?

- Sì

Oliver entrò in camera mia solo con i pantaloni e Dio solo sa cosa non gli avrei fatto in quel momento. Probabilmente diventai di nuovo rossa come un pomodoro perchè lui mi sorrise dolcemente.

- Torno subito

Andai (lentamente e barcollando) un attimo al bagno. Sciacquai via quel poco di trucco che avevo per poi tornare nella camera da letto.

- Vieni qui, dai..

Oliver era già nel mio letto. Il mio sogno si era finalmente avverato: avere Oliver Queen nel mio letto, nudo... bhè, seminudo. Andai anche io sotto le coperte, avevo molto sonno.

- Hai un buon profumo, Felicity..

Disse Oliver mentre con un braccio mi cingeva la vita. Non vide il leggero rossore sulle mie guance perchè gli davo le spalle.

- Gr..grazie.. Buonanotte Oliver e grazie ancora.. grazie di tutto.

- Basta scuse e ringraziamenti Felicity.. non servono, davvero.. e poi faccio nuove esperienze questa notte, sono a letto con una ragazza vestita..

Risi di gusto. Ma allora ero la sua prima volta, in questo senso?

- Buonanotte, Oliver

Ero troppo stanca per proseguire la chiaccherata, anche se avrei voluto...

- Buonanotte, Felicity.







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Magari avessi passato un capodanno come questa nottata di Felicity, peccato che la somiglianza tra la mia nottata e la sua è una sola: la sbronza. Di Stephen Amell neanche l'ombra. TwT
Ripeto che tutte le OS sono indipendenti, sconnesse tra loro.
Lasciate una recensione, mi fa piacere sapere cosa ne pensate e se avete idee per altre OS sarò felicissima di prenderle in considerazione.
Buon anno nuovo, guys!
Bye
 

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Capitolo 3
*** coraggiosa e fortunata ***







Felicity point of view

 

Oliver era fissato che voleva insegnarmi qualche mossa in modo che se fosse successo qualcosa avrei potuto cercare di rallentare i criminali che mi avessero aggredito. Non opposi obiezioni. Anche io volevo essere pronta nell'eventualità di dover combattere corpo a corpo, almeno per imparare ad avere i riflessi pronti per schivare i colpi. Ma io ero proprio negata. Oliver mi stese a terra circa un migliaio di volte.

- Rialzati. Subito!

A fatica mi rimisi in piedi.

- Oliver.. non ce la faccio più..

Ero esausta. I pantaloncini che indossavano erano fradici così come la canottiera, che ormai non era più rosa da quanto era bagnata. Al contrario Oliver sembrava aver appena cominciato l'allenamento, neanche con così tanto impegno.

- Dai attaccami!

Urlò. Presi la rincorsa per tirargli un pugno in faccia ma fu ancora inutile. Mi prese per un braccio e con una mossa strana mi lanciò a terra. In quel momento mi ricordai di una mossa che mi aveva insegnato mio papà anni prima.. Fu come un spiraglio di luce che trafiggeva le nuvole della tempesta. Tenni stretto il braccio di Oliver e con quella mossa riuscii a farlo cadere... sopra di me. Non solo avevo usato tutta la forza in mio possesso, ma probabilmente riuscii a farlo cadere solamente perchè non si aspettava che una ragazza minuta come me potesse trovare tutta quella forza e quel coraggio. Si fermò a pochi centimetri dal mio viso, sorpreso dalla mia mossa. Il mio respiro era affannoso, il mio petto si alzava e si abbassava in modo irregolare.

- Ehi, dove hai imparato questa mossa?

Disse mentre mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il suo tocco mi fece venire i brividi. I miei occhi fissi nei suoi occhi azzurri.

- Felicity?

- Mmmh?

Non riuscivo ad articolare un frase sensata. Era troppo vicino a me per riuscire a fare qualsiasi cosa diversa dall'ammirarlo. E poi non solo era su di me, ma era anche nudo. Capendo la mia trans, magari sapendo che era dovuta al suo fascino, si mise a ridere.

- E' una lunga storia.

Riuscii infine a dire, mentre lui si era alzato da terra e mi porgeva la mano per aiutarmi ad alzarmi.

- Che bella coppietta che siete!

Affermò sarcastico Dig. Io, come se fossi stata colta con le mani nel sacco, mi allontanai da Oliver, mentre osservavo l'espressione compiaciuta di Dig.

- Caro il mio Oliver.

Disse Dig avvicinandosi all'amico e dandogli una pacca sulla spalla.

- Se Felicity farà centro con l'arco, la bacerai.

Disse ridendo. Io spalancai la bocca, così come Oliver. Poi l'espressione di Oliver cambiò, diventò più scura, come se stesse sfidando sia Dig che me.

- Ci sto. Felicity, prendi l'arco.

- Ma a che gioco state giocando?!

- Felicity l'ho fatto per te. So che sei capace di fare centro, quindi avrai finalmente Oliver sulle tue labbra..

Mi sussurrò nell'orecchio Dig, sapendo che ero ormai cotta di Queen fin dalla prima volta che entrò nel mio ufficio. Diventai rossa in viso, ma con determinazione presi l'arco e mi misi davanti all'obiettivo. Volevo dimostrare a Oliver che anche io potevo farmi valere. Lui, Oliver Queen, bello come un dio greco, mi osservava da lontano convinto che avrebbe vinto quella scommessa. Ma si sbagliava di grosso. Mio padre mi aveva dato qualche consiglio anche sul tiro con l'arco, dato che, essendo un uomo influente nell'economia mondiale, quindi era sempre in potenziale 'pericolo', voleva che fossi in grado di muovermi con le armi nonostante la mia totale incapacità e la mia mancanza di coordinazione.

Tesi la corda dell'arco, la freccia ben salda nelle mie dita. Ripescai il ricordo dell'allenamento con mio padre, presi la mira e.... FIUU!!! Centro. Ci riuscii, anche grazie a tanta fortuna. Oliver era allibito. La sua espressione era indecifrabile mentre Dig applaudiva e faceva il tifo per me. Oliver si avvicinò a me lentamente.

- N..non .s...ssei obbligato!

Gli dissi cercando di fermarlo, ma non gli importò di quello che avevo appena detto. Mi prese per i fianchi e mi attirò a sè. Lasciando cadere l'arco appoggiai le mani sui suoi bicipiti muscolosi e alzai la testa per guardarlo negli occhi.

- Dovrai spiegarmi un sacco di cose, Felicity.

- I..Io...

Non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra erano sulle mie. Era un bacio dolce e lento. Stavo assaporando quelle labbra che avevo desiderato per molto tempo. Cominciai a volere di più. Mi alzai sulle punte per raggiungere meglio il suo volto, mentre le mie mani erano aggrappate al suo collo. Lui mi teneva sempre più stretta. La sua lingua cercava di entrare nella mia bocca e la lasciai trovare la mia. Aprii gli occhi appena prima di finire quel favoloso bacio per incontrare il suo sguardo, i suoi occhi blu incastonati nei miei. Ci staccammo, sbalorditi dalla passione che aveva animato quel bacio che doveva essere solo per una scommessa. A me sembrava più un bacio vero. Era indubbio che da parte mia ci fosse un forte attrazione per Oliver, ma dopo questo bacio pensai che anche lui potesse provare qualcosa per me. Anche Dig era stupefatto.

- Bhè ragazzi, io me ne vado...

E ci lasciò soli. Oliver seguì con lo sguardo Diggle mentre se ne andava per poi tornare a guardare me. Il suo sguardo era strano, diverso dagli altri giorni, era più scuro. Si avvicinò di nuovo a me, ancora quei pochi centimetri ci tenevano divisi. Poi all'improvviso mi sollevò di peso tenendomi per i fianchi, senza fare nessuno sforzo, e mi appoggiò su una delle scrivanie e, senza pensarci due volte, lo baciai ancora. Le mie mani sulle sue spalle, tra i suoi capelli, le sue mani prima sui miei fianchi e poi sulla nuca per avvicinarmi ancora di più a lui. Le sue mani trovarono un lembo di pelle sotto la mia maglietta, che Oliver stava già per tirarmi via. Sotto il suo tocco, che mi provocava brividi ovunque, inarcai la schiena appoggiandomi del tutto a Oliver che, forte, stava sopra di me. Poi si spostò a baciarmi il collo e io riuscii a dire qualcosa.

- O..Oliver, cosa stiamo facendo?

Si alzò per guardarmi negli occhi, le sue mani sempre strette attorno ai miei fianchi.

- Ti sto baciando.. ovunque.. perchè mi piace vederti fare centro con il mio arco e mi piaci tu..

- Mi piaci anche tu, Oliver.

Lui fece una debole risata.

- Lo so già questo, Felicity.

Diventai rossa in viso per il fatto che lui l'aveva notato che io ero cotta di lui.

- Ti accompagno a casa, dai, vieni.

Presi la mano che mi aveva offerto e cercai di sistemarmi al meglio dopo quello che era successo tra di noi.

- E magari mi inviti ad entrare.

Disse con un sorriso malizioso mentre i suoi occhi mi osservavano. Mi avvicinai a lui e lo baciai teneramente poi risi anche io.

- Vedremo, Mr Queen, non mi sembra appropriato che lei faccia un salto in casa mia, non so cosa potrebbe succedere, potrei... saltarle addosso..

Lui rise sonoramente.

- Mi va bene, Ms Smoak.







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Sono particolarmente contenta stasera, quindi ho postato un'altra os c:
Ma non ne posterò altre tanto presto se non mi trovo qualche recensione o tweet riguardo le mie ff.
Hai trovato il tempo per leggerla e arrivare fino qua? Sì,
quindi recensisci, basta un secondo c;

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Capitolo 4
*** mi piaci ***







Oliver's point of view

 

Stavo tranquillamente nuotando in una delle piscine del più grande parco acquatico che io avessi mai visto quando, uscendo dall'acqua e alzando lo sguardo, vedo una ragazza bionda che cattura il mio sguardo. Stava chiaccherando con dei ragazzi, probabilmente suoi amici, anche se uno di loro aveva lo sguardo lungo.. per così dire. Poi quella ragazza si girò per entrare in piscina e la riconobbi: era Felicity. Ed era dannatamente sexy in costume. Non avevo mai notato a lavoro quanto fosse attraente. Ero molto sorpreso di vederla lì ed ero ancora sotto shock per la sua bellezza.. solo in quel momento la guardavo diversamente, non più come la mia segretaria e la mia aiutante nelle missioni ma come una giovane e bella ragazza. La stavo ancora fissando quando lei mi vide.

- Oliver!

Disse alzando un braccio per salutarmi, sorridente come sempre. Era bellissima. Mi accorsi di aver sempre provato qualcosa di più profondo che semplice amicizia nei suoi confronti, ma me ne resi conto solo in quel momento.

- Felicity

Dissi guardandola mentre entrava in acqua e nuotava verso di me. Una volta arrivata di fronte a me cercò di appoggiare i piedi sul fondo ma invece finì sott'acqua.

- La solita sbadata!!

Brontolai. Il mio istinto protettivo nei suoi confronti mi fece scendere insieme a lei e prenderla per i fianchi per farla risalire. Quando fu fuori tossì un paio di volte e inspirò. Poi mise le sue piccole mani sulla mia nuca per essere stabile. Probabilmente non si era nemmeno accorta che le sue gambe erano attorno ai miei fianchi, ma non glielo feci notare, nè la spostai.

- Non me l'aspettavo...

Disse la bionda tra le mie braccia. Mi scrutava gli occhi.

- Hai degli così belli... e chiari...

La guardai sorridente dopo questo complimento mentre lei realizzava cosa aveva appena detto. Distolse lo sguardo dai miei occhi.

- 3....2...1...

- Grazie Felicity

Risposi io ridendo. Tornò a guardarmi negli occhi. Era ancora incantata. Avevo sempre avuto uno strano effetto su di lei, ma mi piaceva questa cosa.

- Con chi sei venuta?

- Con degli amici

Mi rispose sorridente.

- C'è anche Barry! Scommetto che vorrebbe vederti, dai, vieni a salutarlo

- Non voglio vedere quell'idiota, soprattutto in tua compagnia!

Barry era ovunque e per di più insieme a Felicity. Ma cosa ci trovava lei in lui?!

- Smettila di chiamarlo così, Oliver!

Mi disse seriamente.

- Sei crudele nei suoi confronti, lui ti ha salvato la vita, ricordi?

Feci un respiro profondo. Dovevo calmarmi un attimo, non potevo neanche immaginare di poter sopportare Barry, ma non perchè mi avesse salvato la vita, diciamo che in quel momento era stato bravo, ma per un altro motivo.

- Vieni con me.

Portai Felicity dove poteva toccare e la feci scendere. Io mi alzai e le porsi la mia mano. La differenza di altezza tra noi era notevole. Felicity mi parve ancora incantata di fronte a me.. ma dopo pochi secondi prese la mia mano. La portai in una parte della piscina appartata, dove si trovava una cascata artificiale dietro alla quale erano presenti delle caverne fatte apposta per le coppie, dove c'era l'idromassaggio. Lo spazio era abbastanza stretto, molto intimo. Feci entrare lei e poi entrai io. C'era poca luce dato che erano al chiuso e io coprivo l'entrata della luce.

- Non posso non odiarlo Felicity..

Cominciai a dire.

- Perchè??

- Perchè...

Presi un respiro profondo.

- Perchè ci prova con te, diamine! Ma non vedi come ti guarda?

Felicity era confusa. E sorpresa.

- E anche se mi guardasse in quel modo?! Barry mi piace, è simpatico e non ci vedrei nulla di male se mi vedesse come più di un'amica.

- Anche io ti vedo come più di un'amica, Felicity. Molto di più.

Io ero tranquillo, ma Felicity era agitata. Forse non si aspettava che le avrei detto quelle cose.

- I..Io.. n..non..

- Non devi dire niente Felicity

Mi avvicinai al suo piccolo viso per baciarla, ma lei mi fermò mettendo le mani sul mio petto.

- Aspetta.

Mi fermai.

- Non voglio essere ferita, Oliver. Non voglio che tu mi dica queste cose solo perchè ti dà fastidio vedere me e Barry insieme. Tu mi piaci, Oliver. Tanto. E lo sai. Ma se non provi veramente queste cose per me, lasciami andare.

I suoi occhi mi guardavano, mi stavano entrando dentro. Questa volta ero io incantato. Incantato dalla sua bellezza, dalla sua fragilità, dalla sua capacità di affascinarmi. No, non sarebbe stata lei una come tante altre. Io volevo solo lei.

- Felicity.. Tu mi piaci veramente. Non ti ferirei mai, Felicity. Mai.

Ero quasi certo di aver visto una parvenza di lacrima nei suoi occhi. Aveva capito quanto ci tenevo a lei. Aveva capito che avevo intenzione di fare sul serio. Non ero mai stato così sincero in tutta la mia vita. E non avevo mai provato emozioni così forti.

- Posso baciarti?

Suonava come una supplica. Lei annuì debolmente. Così mi avvicinai di nuovo a lei e la baciai. La presi tra le braccia e la sollevai per farla arrivare alla mia altezza. Le nostre labbra combaciarono alla perfezione. Le sue erano morbide e calde. Mi concesse di entrare nella sua bocca mentre le sue mani erano tra i miei capelli e le sue gambe erano attorno al mio bacino. Le mie braccia strette attorno alla sua schiena. Mi staccai un pochino da lei e la guardai negli occhi.

- Mi piaci, Felicity.

Lei mi sorrise e io feci lo stesso. Aveva un sorriso bellissimo.

- Dillo ancora.

- Mi piaci..

Le baciai le spalle.

- Mi piaci..

Le baciai il collo.

- Mi piaci..

Le baciai il mento.

- Mi piaci..

E infine la baciai sulle labbra.

- Mi piaci..

Lei arrossì leggermente sempre sorridendomi. Io le sorrisi a mia volta.

- Anche tu mi piaci, Oliver.

E tornammo a baciarci.







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Prima one shot dal punto di vista di Oliver! Ok, lo ammetto, questa è una delle più strane che io abbia mai scritto ma la visione di Stephen Amell in costume continuava a ronzarmi nella mente... Spero che vi sia piaciuta :) Lasciata una recensione, per favore. Ho bisogno di sapere cosa ne pensiate. Ho deciso che potrei fare anche one shot su questa bellissima coppia anche su richiesta, si sa mai che qualcuno voglia leggere qualcosa di specifico.. :) alla prossima one shot, bye _\m/ @twitter

 

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Capitolo 5
*** non so cos'è l'amore ***







Dopo una lunghissima giornata di lavoro alle Queen Consolidated, Felicity aveva anche passato gran parte della serata nella 'tana', ad occuparsi delle ricerche per le missioni di Oliver. La missione di cui si stava occupando Oliver era particolarmente pericolosa e Felicity si impegnò al massimo per fare in modo che nulla sarebbe andato storto. La missione si sarebbe svolta il giorno seguente, ma Felicity era troppo preoccupata per lasciare del lavoro al giorno dopo.

- Felicity, vai a casa, sei qui da stamattina...

Oliver aveva da poco finito il suo allenamento quotidiano. Si era occupato tutto il pomeriggio di questioni burocratiche riguardanti la sua parte dell'azienda e aveva dovuto rimandare l'allenamento a quella sera.

- Oliver sono troppo agitata per la missione di domani, anche se andassi a casa non riuscirei comunque a dormire.

Felicity si alzò dalla sua postazione alla scrivania per prendere le mappe dell'edificio dove si sarebbe svolta la missione, ma prima che lei riuscisse a prenderle venne fermata da Oliver. Da Oliver semi-nudo e tutto sudato.

- Felicity...

Disse Oliver guardandola dritta negli occhi mentre con una mano teneva ferma Felicity. Lei distolse lo sguardo. Lui le prese il mento tra le dita e lo alzò in modo che lei fosse costretta a guardarlo negli occhi.

- Felicity... andrà tutto bene. Adesso vai a casa, è un ordine.

Non ammetteva repliche. Felicity sospirò per poi girare i tacchi. Prese le sue cose e senza nemmeno salutare Oliver se ne andò a casa. Oliver non poteva nemmeno immaginare quanto lei tenesse a lui. La missione di domani era così complicata che forse Oliver non sarebbe nemmeno tornato a casa e non se ne rendeva nemmeno conto. E se lo catturassero? Se lo ferissero mortalmente? Ormai Felicity teneva troppo a Oliver, talmente tanto che non riusciva a sopportare l'idea che lui potesse non tornare alla tana. Tornata a casa, Felicity si fece una rilassante doccia bollente. Ma nonostante non fosse più sotto lo stress del lavoro, la bionda non riuscì ad addormentarsi. Stava guardando senza interesse la tv quando vibrò il suo cellulare.

" Lo so che non stai dormendo, ma dovresti. Domani sarà una giornata pesante. "

Quel messaggio fece sorridere Felicity. Lui si stava preoccupando per lei. E la stava pensando mentre nemmeno lui riusciva a chiudere occhio.

" Anche tu dovresti riposare Mr. Queen. Ma io non ci riesco.. "

" Non dovresti essere così preoccupata per me. Mentre tu sarai davanti al computer io starò rischiando la mia vita. Dovrei essere io quello preoccupato. "

Che cosa? Il cuore di Felicity si spezzò a metà.

" Grazie per la considerazione! Dato che stare davanti al computer a pararti il culo è inutile, forse domani mi darò malata. Avrò del sonno arretrato da recuperare per causa tua. Perchè mi preoccupo troppo per TE. "

Premette INVIO senza pensarci due volte.

Felicity non sapeva nemmeno da dove uscivano quelle parole. Non sapeva perchè se la fosse presa così tanto per quel messaggio di Oliver, che forse stava solo cercando di sdrammatizzare. Perchè non riusciva a capire quanto era importante per lei? Le lacrime le avevano inondato gli occhi mentre componeva il messaggio e dopo averlo inviato. Si alzò dal letto per andare a prendere un fazzoletto quando bussarono alla porta. Si diresse alla porta cercando di smettere di piangere anche se gli occhi erano comunque arrossati.

- Chi diavolo è a quest'ora?

- Sono io, Oliver.

Il cuore le si fermò nel petto. Cosa ci faceva lì Oliver a quell'ora? Era ormai mezzanotte. Felicity aprì la porta.

- Ciao

- Che diavolo vuoi a quest'ora?

- Mi fai entrare?

Felicity si fece da parte e lo lasciò entrare, poi richiuse la porta. I due si guardarono negli occhi per un secondo e poi.. lei gli tirò uno schiaffo. Oliver prontamente fermò la sua mano prima che arrivasse alla sua faccia. Felicity era furiosa.

- Tu! TU! Tu tutte le volte che te ne vai per una missione te ne freghi di chi lasci alla tana! Te ne freghi se la tua famiglia, Digg e io ci preoccupiamo per te!! Tu non sai quanto io muoio dentro tutte le volte che tardi a tornare! E non te ne importa niente!!

Ormai le lacrime di Felicity scendevano incontrollabilmente. Oliver si avvicinò a lei. Voleva abbracciarla ma lei si allontanò automaticamente da lui andando contro la porta.

- Felicity...

- Io ti amo Oliver. Ti amo così tanto che sto male, capisci? Non so nemmeno che cosa sia l'amore ma provo per te qualcosa di così forte che non può che essere amore! E se domani non tornerai indietro, i..io..

Felicity non riuscì a finire la frase perchè Oliver la prese per i fianchi e la baciò. Ormai Oliver aveva avuto la conferma di tutti quei messaggi subliminali che lei gli mandava e non poteva più aspettare. Doveva baciarla. Doveva averla. Felicity si abbandonò tra le sue braccia forti mentre gli accarezzava i capelli corti. Lui la strinse forte a sé, come se non volesse lasciarla andare mai più. Finalmente si erano trovati e niente li avrebbe mai più divisi. Lui sollevò di peso la bionda, che si fece sfuggire un gridolino sulle labbra di lui. Le gambe di lei attorno ai fianchi muscolosi di lui. La portò nella camera da letto e la fece sdraiare. Lui sopra di lei. Per un momento Oliver si staccò dalle sue labbra.

- Ci penso sempre a voi, quando sono in missione. Tutte le volte che la mia vita è appesa ad un filo penso a mia madre, a Thea, a Digg... a te, Felicity. Penso al sorriso che compare sul tuo volto tutte le volte che scendo le scale per tornare alla tana... e penso che lo voglio rivedere all'infinito. E allora lotto, con tutto me stesso, per sopravvivere. Per tutti voi.

Felicity teneva le sue mani sul suo petto mentre lui parlava. Era rapita dalle sue parole. Una lacrima le rigò la guancia ma non perchè fosse triste, anzi... era contenta che Oliver pensasse a sopravvivere per la sua famiglia e per lei. Lui tolse subito la lacrima dal suo volto.

- Io tornerò dalla missione di domani Felicity. Tornerò per te.

- Promesso?

Chiese lei speranzosa.

- Promesso.

Oliver spostò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio di Felicity.

- Sai... anche io non so cos'è l'amore..

I suoi occhi azzurri incastonati in quelli di Felicity mentre lui si avvicinava sempre di più a lei.

- Ma ciò che provo per te è sicuramente amore.

Lei sorrise ormai sulle labbra di Oliver, schiacciate contro le sue. I due dormirono insieme per quelle poche ore che separavano la notte dall'alba. Lei rannicchiata tra le braccia forti di Oliver, che ogni tanto le baciava la fronte.







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L'ultima one shot che ho scritto ieri sera :) Spero che vi sia piaciuta! Lasciate una recensione, ci vuole solo un secondo, grazie. Bye

 

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Capitolo 6
*** bloccati insieme ***







Felicity's point of view

Oliver aprì una porticina di metallo che portava forse in una stanza, invisibile a tutti quelli che non sapessero la sua esatta posizione. Mi spinse dentro con una certa violenza, ma ero sicura che non se ne fosse nemmeno accorto. Era troppo agitato. La missione si era complicata, io ero stata l'esca dell'ennesimo delinquente che Oliver doveva sistemare, ma il nostro obiettivo alla fine non era solo... era accompagnato da tanti uomini, "amici" forse, che non ci avrebbero risparmiato se ci avessero trovato. Meno male che Oliver è molto più veloce e grazie a lui li avevamo probabilmente seminati. Dopo avermi spinta dentro, entrò anche Oliver cercando poi di richiudere silenziosamente la porta.

- Perchè siamo scappati?! Avresti potuto ucciderli tutti

- Al diavolo, Felicity!

Lo guardai allibita. Avrebbe potuto veramente finire la missione, ma qualcosa lo fermava.

- E se mi fosse successo qualcosa? Tu ovviamente saresti intervenuta e ti saresti fatta uccidere, ti conosco...

Poi Oliver divenne quasi perplesso, non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa.

- Non posso permetterti di fare una stupidata del genere.

Ci guardammo negli occhi per un momento, ma proprio in quel momento vidi veramente Oliver per quello che era, non solo per l'eroe della città che era, ma per il giovane uomo che si stava preoccupando per me. Attraverso la poca ma intensa luce del tramonto che trapassava dal legno dell'enorme parete vidi i suoi occhi azzurri brillare e finalmente capii che, nonostante tutto, nonostante i pericoli e il suo carattere apparentemente scontroso, io l'amavo. Poi Oliver distolse lo sguardo e io tornai alla realtà.

- Vado a vedere se è tutto a posto, torno tra un minuto..

- Oliver!

Lui si voltò verso di me.

- Stai attento...

Mi sorrise in modo rassicurante e poi cercò di aprire la porta. Le diede un forte strattone. Niente. Era bloccata.

- Cazzo..

Io mi sentivo completamente inutile. Sentimmo dei passi, sembravamo molto vicini a noi. Mi venirono dei dubbi. Cominciai ad andare nel panico e a non essere più così sicura che ce l'avremmo fatta.

- Oliver, sei sicuro che non ci abbia seguito nessuno?

- Perchè mi fai questa domanda?

- Niente, sono solo... solo un po' preoccupata...

Mi sedetti contro il muro vicino a me, a gambe incrociate. La luce, di una sfumatura arancione e rossa, proveniente dai buchi tra le tavole di legno che formavano la parete opposta mi abbagliava, ma il resto della stanza era o sporco o non si riusciva a capire che cosa ci fosse per terra. Oliver, capito che la porta non si poteva aprire, si sedette vicino a me.

- Non ne sono completamente sicuro, per questo volevo controllare...

- E se ci trovassero??

L'ansia cominciava a impossessarsi completamente di me. Oliver notò la mia preoccupazione e cercò di tranquillizzarmi.

- Li ucciderei tutti, Felicity.

- Lo so che sei forte, Oliver, ma sei stanco e solo, non c'è Digg e loro potrebbero essere molti di più di quanti ne abbiamo contati e io non saprei cosa fare, Oliver, ci faremo ammazzare e sarà tutta colpa m..

Non riuscii a finire la frase perchè Oliver mi baciò. Prese il mio viso nelle sue mani e le sue labbra morbide lasciarono un lungo e dolce bacio sulle mie. Poi mi diede un altro piccolo bacio, e un altro ancora..

- Ssshh, Digg sta arrivando, non saremo soli... Felicity andrà tutto bene..

Disse accarezzandomi una guancia. Lo guardai con le lacrime agli occhi, finchè una lacrima scese.

- Ehi, non piangere, lo so che ci sono solo io ma sono in grado di difenderci tutti e due, sai? Posso farcela, sono bravo

Disse Oliver cercando di sdrammatizzare mentre asciugava la mia guancia bagnata.

- Lo so..

Dissi anche io sorridente.

- Ma non piangevo per quello...

Dissi guardandolo dritto negli occhi. Era decisamente bello, anche con la maschera da supereroe. Meno di un secondo dopo le sue labbra erano ancora sulle mie. Questa volta però fu meno delicato. Le sue mani si spostarono sui miei fianchi per avvicinarmi ancora di più a lui mentre le mie mani accarezzavano la barba sulle sue guance e sul suo collo, poi scesero sui suoi pettorali. Le nostre bocche sembravano volere sempre di più. E Oliver baciava così bene che avrei voluto restare lì per sempre.

SBAM!!!! SBAM!!!!

Dei forti rumori ci fecero staccare e voltare verso la porta. Stavamo cominciando ad allarmarci, forse qualcuno ci aveva scoperti... la porta cedette sotto i fortissimi colpi. Comparve una figura.

- Forza ragazzi, è ora di tornare a casa!

Era Digg. Che sollievo. Oliver si voltò di nuovo verso di me e mi sorrise.

- Andiamo

Mi disse alzandosi e porgendomi la mano.

- Sì

Gli risposi sorridente, e tornammo insieme a casa.







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"ho sempre pensato che Oliver debba avere una casa in montagna o al mare e sarebbe divertente che lui e Felicity rimanessero bloccati per qualche motivo"
Questa è una delle richieste che mi sono state fatte per scrivere una storia, mi ispirava tantissimo che entrambi fosse bloccati insieme per qualche motivo. Ho cambiato la location, ma spero che vi piaccia :)
Ormai sto scrivendo poco causa scuola ed impegni vari, posterò meno frequentemente, mi dispiace :( però posterò ancora :)
Lasciate una recensione per farmi felice, dai :)
Alla prossima, OLICITERS. ♥

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Capitolo 7
*** pop corn ***







Felicity's point of view


 

h 10:00 PM

 

- Oliver, voglio davvero vedere questo film, dico sul serio!

Dissi mentre mi sistemavo sul mio divano e Oliver mi stringeva con le sue braccia forti.

- Certo

Disse lui sorridendomi dolcemente. Non vedevo l'ora di vedere quel film di cui avevo tanto sentito parlare, The Hunger Games. Avevo in grembo una ciotola piena di pop corn e sul tavolo avevo preparato da bere. Era tutto perfetto, soprattutto perchè Oliver era con me. Ero rannicchiata tra le sue braccia e la mia testa era appoggiata alla sua spalla. Alzai lo sguardo per osservare il suo viso perfetto. Stava guardando lo schermo con un sorrisetto sulla labbra, come se sapesse che lo stavo guardando.

- Che c'è?

Mi chiese Oliver spostando il suo sguardo verso di me. Quegli occhi, così azzurri, che ti scavavano dentro.

- Niente

Risposi sorridente. Probabilmente non immaginava nemmeno quanto l'amassi in quel momento. Mi allungai per avvcinarmi al suo viso e dargli un bacio dolce sulle labbra prima di girarmi verso lo schermo e godermi il film. Dopo mezz'ora di film tutto era tranquillo, anche se sentivo gli occhi di Oliver su di me. Feci finta di niente e presi una manciata di pop corn dalla ciotola tra le mie gambe. Non si guarda un film senza pop corn, non esiste. Stavo sgrancchiando il mio "spuntino di mezzanotte" quando Oliver si mosse piano. Spostò il braccio dalla vita fin sopra le mie spalle e mi accarezzò piano la pelle scoperta dal golf che indossavo.

- Ti è caduto un pezzo di pop corn qui...

Oliver quasi sussurrava. Lo sentii avvicinarsi all'incavo del mio collo. Spostò delicatamente i miei capelli per poi baciare il mio collo molto lentamente. Sapevo che stava mentendo, non avevo niente sul collo, lo faceva per distrarmi. Il tocco della sua barba ispida mi fece venire i brividi in tutto il corpo. Il suo respiro era caldo, sembrava ardente sulla mia pelle. Mi stava facendo impazzire.

- Oliver...

- Mm-mm?

Continuò con quella lenta tortura che mi fece perdere totalmente la cognizione del tempo e dello spazio.

- Hai qualcosa anche qui..

E la sua bocca si spostò prima dietro l'orecchio, poi sul lobo e infine sulla mandibola. I suoni provenienti dal televisore ormai si confondevano tra loro. Ormai sentivo solamente Oliver e le sue mani.. e le sue labbra... Cercavo di stare pressochè ferma, per quanto mi fosse possibile, per non fargli capire quanto tutto quello che stava facendo mi stava scombussolando ed eccitando allo stesso tempo. Con le sue braccia forti mi imprigionò in un abbraccio ancora più forte per farmi avvicinare ancora più pericolosamente a lui. Tornò a torturare il mio collo cominciando a mordermi piano. Istintivamente portai una mano sul collo di Oliver spostando allo stesso tempo un poco la mia testa dalla parte opposta a lui in modo da dargli più spazio per baciarmi. Mi abbandonai definitivamente ai suoi baci. Non potevo più resistere.

- Oliver..

- Ripetilo ancora.. il mio nome.

- O..Oliver..

Oliver mugolò profondamente sul mio collo. Lo sentii agitarsi vicino a me.

- Ancora... Voglio sentirti dire il mio nome... ancora..

- O.. Oliver... Il film... stavamo vedendo... il film...

Dissi lentamente tra un bacio e l'altro di Oliver, che intanto aveva messo una mano sulla mia nuca per prendermi i capelli e tirarli leggermente per farsi ancora più spazio sul mio collo.

- Lo so, ma sei sicura di voler andare avanti a vederlo?

Tra una parola e l'altra dava piccoli baci nell'incavo del mio collo.

- Io avrei in mente qualcosa di più divertente..

Sussurrava sul mio collo scoperto con la sua voce roca e profonda. Il suo respiro sulla mia pelle mi fece venire per la seconda volta i brividi in tutto il corpo.

Mi girai per guardarlo negli occhi, che erano diventati più scuri, a causa dell'eccitazione che stava aumentando in lui. Si stava mordendo il labbro inferiore in una maniera così dannatamente sexy da farmi dimenticare di tutto per pensare solo a quanto volessi baciarlo e farlo mio. Con le mani tra i suoi capelli lo baciai appassionatamente e lui ricambiò senza esitazione. Gli toccai i bicipiti e gli addominali mentre Oliver mi prese per la vita per spostarmi a cavalcioni su di lui. Presi il bordo della sua maglietta per tirarla via quando mi fermai e.. lo guardai negli occhi. Anche lui si fermò un attimo e mi guardò. Stava per succedere. Stavamo per fare l'amore.

- Sei sicura?

Mi chiese Oliver dolcemente.

Io annuii mentre i miei occhi erano ancora fissi nei suoi.






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Oggi faccio un anno su EFP e non potevo non postare una one shot :)
Sono molto contenta perchè in questo anno ho scritto molte cose, alcune le ho pubblicate, altre no, ma ripensandoci sono contenta per tutto quello che la scrittura è riuscita a darmi.
Spero che questa os vi sia piaciuta e che recensirete in tanti :)
Alla prossima, un bacio

 

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Capitolo 8
*** per tutto ***


Questa è una one shot completamente diversa dalle altre. Purtroppo non sono capace
di scrivere storie comuni, quelle che piacciono a tutti dalla prima parola del testo.
Io scrivo di getto. E adesso nella mia mente dovevo scrivere una one shot così. Una one shot misteriosa.
Criptata. Spero che la appreziate lo stesso. Un bacio a tutti, a chi piacerà, a chi la odierà, persino anche a chi
non recensirà. Pazienza. La mia Olicity è così. Ciao. TWITTER









- Felicity, tutto ok?

- Tutto bene, stavo per andare a farmi una doccia.

- Sembravi strana oggi, a lavoro.. Sicura che vada tutto bene?

- Certo.

- Non ti credo.

- Perchè, Oliver? Perchè non ho detto nessuna frase senza senso?

- In un certo senso.. sì.

- Non mi conosci Oliver. Ti ho detto che va tutto bene.

- Ti conosco abbastanza invece, ma tu, Felicity, tu non ti lasci conoscere fino in fondo.

- Cosa vuoi esattamente, Oliver? Sono le 22 e vorrei lavarmi.

- Ti puoi lavare dopo che mi avrai detto cosa ti sta succedendo.

- Non sono affari tuoi.

- Lo sono invece!

- Oliver...

- Felicity. Perchè non lasci che ti aiuti?

- Cosa vorresti fare? Sgozzare la tua fidanzatina Rochev e scampare la condanna grazie ai tuoi super-avvocati?

- Cosa... di cosa stai parlando?

- Vuoi che te lo spieghi? Ci tieni proprio?

- Certo, Felicity. Parlami.

- Dovresti decisamente andare da quella cagna vogliosa adesso, e lasciarmi in pace.

- Pensi davvero che sceglierei lei invece che te?

- Bhè, lei te la scopi. Perchè dovresti scegliere me?

- Sto venendo da te.

- Non ci pensare nemmeno. Vai da lei, Oliver.

- Felicity, lo so che non ti piace Isobel ma... è successo e basta. E' stata solo una notte. Posso venire da te?

- No che non puoi. Cosa vorresti venire qua a fare? Sono occupata.

- A fare cosa?

- Vorrei farmi una doccia.

- Felicity...

- Oliver ma cosa vuoi?

- Te.

- Non è vero, tu vuoi lei.

- Lei è solamente lavoro.

- Non posso fidarmi di te.

- Non è vero. Tu non vuoi fidarti di me.

- Come potrei fidarmi di uno che si scopa ogni cosa che respiri e si muova?

- Non fare la santarellina.

- Scusami?

- E Barry?

- Barry aveva bisogno di me e io ci sono sempre per gli amici. Io sono una persona su cui si può contare. E Barry non ti ha mai accusato di indossare gonne troppo corte. Non ti ha mai fulminato con gli occhi. Non mi ha mai baciata davanti a te. Non mi ha mai portato in ufficio per scoparmi come fa lei con te, Oliver. E' diverso.

- Io...

- Ti devo proprio spiegare tutto?

- Felicity...

- No, fammi finire. Non puoi averci entrambe. Non potrò mai essere tua amica, Oliver. Lo so io, lo sai tu, lo sa Digg, lo sanno tutti.

- Allora non lo sarai.

- Non sei costretto a farlo se non vuoi, Oliver. Ti aiuterò comunque con le tue missioni.

- Non riusciresti a starmi vicino sapendo che mi scopo un'altra, senza starci male, Felicity.

- Ah, infierisci anche.

- No, Felicity. Sono realistico. E ti sto dicendo che voglio te.

- Ma non dirmi cazzate, Oliver!

- Come posso provartelo?

- Semplicemente non puoi. Sei un donnaiolo, Oliver, è questa la tua natura, non puoi cambiare.

- Ti sbagli di grosso. Io sono già cambiato.

- Ah, sì? E quando?

- Quando ti ho incontrata.

- Che frase scontata.

- Almeno è sincera. E non voglio che tu soffra. Anche questa è sincera.

- Non so se posso fidarmi di te.

- Dammi una possibilità.

- Non voglio uscirne distrutta. Il mio cuore non reggerebbe.

- Felicity, non ti farei mai del male. E non lascerò che nessuno ti offenda più.

- Non ho bisogno che tu mi protegga.

- Ma io voglio farlo. Lascia che ti protegga.

- E come?

- La Rochev. Considerala un problema risolto.

- Oliver... tu dovr..

- Mi dipsiace di non essermi accorto prima che ti stesse con il fiato sul collo.

- E' gelosa. Lo sarei anche io.

- Già lo sei.

- Non è vero.

- Questa la nostra prima litigata per telefono? Carina...

- Oliver, smettila, non c'è nessun noi.

- Lo so, ma una possibilità me la merito.

- Magari non te la meriti.

- Allora la pretendo.

- Perchè insisti così tanto?

- Non posso permettermi di perderti. Tu sei.. sei troppo importante.

- ...

- ...

- Oliver, hanno appena suonato il camp...

- Lo so. Sono io. Il portone era aperto. Sto salendo le scale.

- Ti avevo detto di non venire.

- Lo so.

- Sei insopportabile.

- Anche questo è vero.

- E impaziente.

- Sono quasi arrivato.

- Appunto... arrivo.

- Grazie Felicity.

- Per cosa esattamente?

- Per tutto. E mi dispiace.

- Per cosa?

- Per tutto.

- Sei perdonato, lo sai? Lo eri già da tempo.

- Lo sapevo, ma non potevo darti per scontata. Ti avrei persa per sempre.

- Non mi perderai mai, nonostante tutto, ci sarò sempre.

- Anche io ci sarò sempre per te, Felicity.

- E' bello sentirselo dire.

- Aprimi. Sono alla porta.

- Sei già nel mio cuore.



 

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Capitolo 9
*** ti avevo già perdonato ***








Felicity point of view

 

Era un periodo veramente difficile. Ormai lavoravo a tempo pieno per Oliver Queen e la cosa mi piaceva e non mi piaceva allo stesso tempo. Aiutarlo nella sua 'missione' mi rendeva felice e soddisfatta, era anche merito mio se venivano salvate persone innocenti, ma la sua vicinanza mi faceva impazzire. La mia cotta stava diventando insostenibile. Un sera stavo facendo, come al solito, delle ricerche sui criminali, ma ad un certo punto mi sono bloccata.

- Felicity mi stai fissando.. di nuovo.

Disse Oliver tra un respiro e l'altro. Stava facendo ancora i suoi esercizi, flessioni, addominali.. a torso nudo. E io ogni tanto non potevo fare altro che ammirare il suo fisico. La voce di Oliver mi fece sobbalzare.

- N..non è vero!

Ma chi volevo prendere in giro?! Era vero eccome. Cercai di tornare alle mie ricerche ma non potevo più sostenere il suo sguardo fisso su di me. Mi stava fissando.. fissando.. fissando. Decisi di scappare.

- Devo.. ehm.. devo andare un attimo al bagno.

Mi alzai velocemente dalla sedia cercando di sfuggire da quel silenzio così imbarazzante che si era creato tra noi. Prima che riuscissi a superare Oliver, lui si mise di fronte a me. Senza alzare lo sguardo cercai di passare alla sua sinistra, ma intralciò la mia fuga come prima.

- Per favore..

Suonava come una supplica. Cosa mi stava succedendo? Perchè mi comportavo come una ragazza in balia di una cotta stratosferica?? Forse perchè era veramente così la situazione. E a lui piaceva vedermi imbarazzata sotto i suoi occhi azzurri.

Mi alzò il mento con due dita per farmi alzare lo sguardo verso il suo. Mi allontanai da lui cercando qualcosa a cui aggrapparmi dietro di me. Mi appoggiai al tavolo dietro di me aspettando che dicesse qualcosa. Ma non disse niente. Il mio cuore batteva all'impazzata, non sapevo più come mantenere un certo contegno di fronte all'uomo che mi aveva fatto innamorare.

Si avvicinò così lentamente a me, mentre io cercavo di indietreggiare ancora di più, ma non potevo allontanarmi. Si avvicinò al mio orecchio mentre le mie gote si arrossavano più lui veniva verso di me.

- Mi piace l'effetto che ho su di te.

- Smettila di giocare con me!

Urlai. Non ne potevo più, non potevo più sopportare il suo comportamento, la sua sfacciataggine, la sua prepotenza. Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e cercai di spingere via Oliver. Ovviamente non lo spostai nemmeno di un centimetro, ma lui capì che ero veramente furiosa e sì sposto per lasciarmi passare. Corsi in bagno cercando di trattenere le lacrime.

 

 

 

- Ti devo parlare.

Il Vigilante era appena tornato da una missione.

- Felicity..

- Mi licenzio.

Cercai di evitare di guardarlo negli occhi. Dovevo rimanere ferma sulla mia decisione. Non potevo andare avanti così. E gli voltai le spalle per andarmene.

- No! Felicity! Torna indietro!

Non mi voltai indietro, ma le sue forti braccia mi abbracciarono da dietro e mi fermarono.

- Ti prego Felicity, non andartene. Ho sbagliato e mi dispiace tanto.

- Oliver...

- No, Felicity. Ti ho spesso dato per scontata. Senza di te non riuscirei a fare quello che faccio e sono stato un coglione prima con te, ti prego, perdonami..

Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi. Eravamo pericolosamente vicini. Il mio cuore ancora batteva all'impazzata come prima e come la prima volta che incontrai Oliver.

- Felicity..

- Mmh?

- Dimmi qualcosa..

Era ancora in trans davanti a lui. Dannazione!

- S..sei p..perdonato..

Gli sorrisi debolmente. Non sarebbero mai cambiate le cose tra di noi e lui non avrebbe mai smesso di avere quell'effetto su di me. Ma..

- Ho un'altra cosa da dirti, Felicity

Rimasi in silenzio mentre le sue braccia mi tenevano ancora ferma. Prese un respiro profondo come se la cosa che stava per dirmi gli costasse una fatica enorme.

- Mi sono comportato da stronzo arrogante con te perchè...

Mentre i suoi occhi erano fissi nei miei si avvicinava ancora di più al mio viso.

- Perchè... mi piaci..

Le sue labbra erano quasi sulle mie.

- Mi piaci da morire... dalla prima volta che ti ho vista.

Ormai quasi sussurrava.

- E me ne sono accorto soltanto ora.

E mi baciò delicatamente. Furono tanti teneri baci, e tra un bacio e l'altro dissi:

- Hai ragione, sei stato proprio uno stronzo arrogante.

La nostra risata riempì la stanza, e tornammo a baciarci.






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Questa fin dall'inizio l'ho chiamata "la drammatica" perchè è banalissima ma è anche la prima one shot che ho scritto sull'Olicity :)
Grazie a chi recensisce tutte le volte che posto una nuova storia, lo apprezzo tantissimo.
Grazie anche a chi legge silenziosamente.
Alla prossima, un bacio grande

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Capitolo 10
*** ripicca ***







 

Felicity's point of view

 

FLASHBACK

- Ti prometto che tornerò.

Mi disse Oliver accarezzandomi una guancia. Poi si avvicinò a me e mi diede un dolce bacio sulle labbra per poi staccarsi e andarsene per la sua missione. Lo guardai lasciare la stanza mentre io ero già preoccupata per lui.

 

Qualche giorno dopo quella fatidica missione e quel bacio, il cui ricordo non lasciava mai la mia mente, stavo lavorando alla mia scrivania quando Oliver uscì dal suo ufficio insieme alla vipera, Isobel.

- Guarda che vado a mangiare fuori, ci vediamo dopo.

Disse guardandomi di sfuggita per poi sorridere a Isobel. Ma come si permetteva di trattarmi così? Prima mi bacia e poi flirta ed esce a mangiare fuori con quell'arpia? La rabbia si impossessò di me. Ma non avrei ceduto. Non sarei andata da Oliver a piagnucolare sul fatto che mi trattava come una semplice amica, per poi baciarmi. Lo avrei fatto arrabbiare a mia volta, così avrebbe capito come ci si sente.

Il giorno dopo verso mezzogiorno entrai nell'ufficio di Oliver.

- Guarda che esco a mangiare con Barry

Dissi guardandolo negli occhi mentre la mia mano stringeva quella di Barry. L'espressione di Oliver era indecifrabile. Sapevo bene quanto Oliver odiasse quel ragazzo e uscivo con lui anche per ripicca nei confronti di Oliver ma, devo ammetterlo, un po' Barry mi piaceva. Era gentile, premuroso e simpatico. Con lui ridevo sempre a differenza che con Oliver, che sembrava sempre in lotta con il mondo intero. Lasciai che la porta si richiudesse da sola e me ne andai con Barry. Barry mi riportò a lavoro per le due e decise di accompagnarmi nel mio ufficio. Una volta arrivati al mio piano, camminammo verso il mio ufficio ma mi fermai prima, esattamente davanti all'ufficio di Oliver. Diedi un dolce bacio sulla guancia a Barry, che mentre mi sorrideva diventava rosso sulle guance. Speravo veramente che Oliver avesse visto quel bacio. Una volta lasciato Barry entrai nel mio ufficio, ma non feci in tempo a sedermi alla mia scrivania che Oliver era già sulla porta.

- Cos'era quello?

Chiese Oliver inespressivo.

- Affari miei.

Risposi io allo stesso modo inespressiva cercando di concentrarmi sul mio lavoro.

- Lo sai che non mi piace quel ragazzo!

Oliver cominciava a scaldarsi, mentre io rimasi impassibile.

- Anche tu sai che Isobel non mi piace, eppure sei uscito a mangiare fuori con lei.

- Ecco spiegato tutto! Lo hai fatto solo per farmi ingelosire, Felicity!

- E ha funzionato vedo!

Dissi alzandomi dalla mia scrivania per andare a prendere dei documenti che mi servivano. Cercai di non guardarlo negli occhi, o non sarei stata più capace di essere così distaccata da lui. Oliver mi fermò prima di uscire, bloccandomi l'uscita. Alzò il mio mento con due dita, in modo che potessi essere di nuovo stregata dai suoi occhi azzurri.

- Ha funzionato eccome..

Mi disse lentamente in tono grave. Avevo le labbra schiuse da quanto mi aveva ipnotizzato la sua figura. Era bellissimo, come sempre. Dopo un momento di silenzio in cui i nostri occhi mantennero il contatto, Oliver mi baciò sulle labbra. E non fu un bacio tranquillo, anzi.. era quasi violento, come se tutta la rabbia che Oliver aveva provato nel vedermi con Barry fosse confluita in quel tocco. Lui prese le mia mani per portarle tra i suoi capelli, per poi avvolgere le sue braccia intorno alla mia vita. La sua barba mi faceva male, ma non potevo e non volevo staccarmi da lui. La sua bocca bramava la mia sempre di più e io mi aggrappai a lui, alle sue spalle che mi facevano impazzire ogni giorno. Mi fece sedere sulla scrivania e mi toccò le gambe. Vedeva benissimo l'effetto che aveva su di me. Il mio respiro era irregolare così come il suo. Se non fossero state le due e non fossimo stati alle Queen Consolidated probabilmente avremmo fatto immediatamente l'amore. Lui si fermò, sempre tenendo una mano sulla mia gamba e l'altra attorno alla mia vita e io appoggiai le mani sulla scrivania. Eravamo pericolosamente vicini, troppo per una discussione, almeno per me.

- Felicity..

I suoi occhi sembravano quasi tristi. Non riuscii a rispondere e aspettai che proseguisse.

- Non me ne frega niente di Isobel, è soltanto lavoro..

Era sincero, lo capivo dai suoi occhi, non potevano mentirmi.

- Lo so, è che... io... lei... è stata solo... gelosia..

Spostò entrambe le mani sulle mie guance e mi diede un dolce bacio a stampo sulle labbra.

- Ho notato, è stato carino da parte tua... fare la parte della gelosona..

Mi disse ridendo e io gli dirai un pugno su una spalla, e lui probabilmente non se ne accorse nemmeno.

- Tu sei particolarmente sexy quando sei geloso invece!!

Ennesima frase detta senza pensare. Diventai rossa mentre spalancai gli occhi e lui fece quel sorriso che tanto amavo, quello che faceva quando anche lui si trovava improvvisamente lusingato e senza parole. Ma era sexy veramente. Distolse lo sguardo un momento mentre sorrideva alle mie parole per poi tornare a guardarmi.

- Comunque...

Dissi io.

- Mi piaci molto di più tu che Barry...

- Meno male

Rispose Oliver con un sospiro di sollievo. Riportò le mani sulla mia schiena per avvicinarmi ancora di più a lui.

- Vederti tutti i giorni con lui mi avrebbe ucciso. Nessun' altro può averti, ok? Solo io.

- Mmm-mmh.

Risposi sorridente mentre riportavo le mie mani sulla sua nuca.






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Spero che questa os vi sia piaciuta, me la sono riletta anche io adesso e ne sono molto fiera :)
GRAZIE ALLE 24 PERSONE CHE SEGUONO QUESTA RACCOLTA DI OS E ALLE 23 PERSONE CHE L'HANNO MESSA TRA
LE PREFERITE, OLTRE A CHI HA LETTO IN SILENZIO E SOPRATTUTTO A CHI HA RECENSITO. GRAZIE, DAVVERO.
Mi scuso ancora per i periodi lunghi che passano tra una storia e l'altra ma sono davvero impegnata e...
*rullo di tamburi*
STO SCRIVENDO UNA FAN FICIOTN KLAROLINE!
Ok, sono una Klaroliner fin dalla prima scena con Klaus e Caroline insieme. Poi adesso con il bacio sono impazzita.
Spero che qualcuno che legga le mie storie sia interessato, ma non la posterò finchè non l'avrò terminata (o quasi).
Alla prossima, un baciooo


 

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