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di Cami_G_Bil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Angelo caduto dal cielo ***
Capitolo 2: *** Incubo o Realtà? ***
Capitolo 3: *** Cambio di Programma ***
Capitolo 4: *** Tregua e Confusione ***



Capitolo 1
*** Angelo caduto dal cielo ***


Ciao!
Questa è una delle mie prime fanfiction, la prima su efp e sono ancora alle prime armi... è la mia prima che riguarda Scorpius e Rose, ma volevo veramente creargliene una, visto che li adoro *_* dunque, inizio per dire che sarà molto diversa dalle altre, perché tutti descrivono Scorpius come una specie di Draco in miniatura sotto ogni singolo aspetto. Ma io no. 
Ah, un'ultima cosa... ogni capitolo sarà scritto, alternati, uno dal POV di Rose e uno da quello di Scorpius... mentre scrivo, vedrete che non uso termini molto complicati perché non credo che una ragazza di 16 anni penserebbe con parole sofisticate mentre ragiona nella sua testa! Nel banner qui sotto, che ho creato io, ci sono Scorpius(Toby Hemingway) e Rose(Lidnsay Lohan), vi piace?
Vabbè, non vi anticipo altro, buona lettura!

 

 

Angelo caduto dal cielo
 

Liscia e pulita, la copertina del libro illustrava una boccetta di vetro, ripiena di un liquido rosa shocking pallido, che si vaporizzava graziosamente sotto il tappo appoggiato sull'apertura della bottiglietta.
<< "50 pozioni, 50 effetti, 50 amori"... interessante, Weasley, non sembra il tipo di libro che tu prenderesti in considerazione! >>. La sua voce divertita e scherzosa mi fa leggermente sussultare, nonostante io sia abituata alle sue apparizioni dal nulla. Mi volto per cogliere l'espressione giocosa stampata sul suo viso.

<< Mi dispiace deluderti, ma Lily ha bisogno dei consigli per 'conquistare' Lysander... Non che ne abbia davvero bisogno, ovviamente. >> ribatto, accompagnando la risposta con una risata. Vedo arricciarsi l’angolo delle sue labbra, mentre mi strappa il libro dalle mani.
<< La Potter che ha bisogno di aiuto con i ragazzi? Ma non farmi ridere! Ha fatto una strage di cuori tra tutti i Grifondoro del suo anno! Se lei può trovare qualcosa qui dentro che potrebbe veramente esserle d'aiuto, allora dovresti leggerlo anche tu. >> apre il libro lentamente, le perle dei suoi occhi poggiandosi sull'inchiostro impresso sulla prima pagina. 

Non capisco molto bene l’ultima frase che dice – mi ha detto che io ho fatto più strage di Lily in amore o sono io che non capisco niente? – ma deciso di non darci peso e smetterla di farmi tante domande inutili. << Malfoy che legge un libro per far cadere le donne ai suoi piedi... impossibile! >> esclamo mentre una risata compiaciuta scappa dalle mie labbra.
<< Per me? Naaah, lo stavo controllando per assicurarmi che queste potrebbero veramente funzionare... Sai, non mi piace essere inutile. >> si giustifica Scorpius, un ghigno crescendo sul suo pallido volto.
Perché è
 così che si compone la nostra amicizia: ci aiutiamo a vicenda, spesso con qualche risata e presa in giro che ci offre un po’ di divertimento. Purtroppo nonn c’è verso in cui i miei genitori potrebbero conversare con suo padre: lo odiano! Lo disprezzano talmente tanto che hanno proibito a me e a mio fratello di mettere piede a casa dei Malfoy per la festa che aveva lanciato il nostro amico, in onore del suo compleanno il mese scorso. Ci siamo rimasti malissimo.
Il problema è che, spesso, le persone giudicano Scorpius da suo padre: è come se credessero che siano esattamente uguali solamente perché si assomigliano molto di faccia e di fisico! In realtà, però, Scorpius è quasi esattamente l’opposto – il padre è sempre freddo con tutti, e da quanto ho sentito, ha tradito più volte Astoria, la sua innocente e bellissima moglie e madre del mio amico; Scorpius, invece, è sempre gentile e pacifico con tutti, vivace e simpatico. Nonostante i suoi commenti inopportuni e le sue solite prese in giro, è veramente un’anima serena che rispecchia quasi perfettamente quella della madre… più volte mi ritrovo a pensare che più di così non potrebbe assomigliare ai genitori: ha l’aspetto bellissimo, fiero e sexy del padre e il carattere di un angelo della madre. Come ho già detto, tutti trattano il mio amico come se fosse Draco(ossia suo padre) in miniatura, come se la sua arroganza, altezzosità e vanto siano stata tramandati direttamente al figlio. Stupidi ignoranti!
Giusto mentre sono sul punto di ribattere, la voce seccata di mio fratello ci interrompe la conversazione: << Rose, mamma sta andando furi di matto, continua a dire che dobbiamo andare a comprare le uniformi nuove… >>.
<< E perché è arrabbiata? >>
<< Perché non le piace che tu “perda tempo” a parlare con Scorpius… mi dispiace, ma proprio si rifiuta di accettare che tu sia nostro amico! >> esclama Hugo, rivolgendo l’ultima parte direttamente al biondino. Vedo la serpe rotolare velocemente le sue iridi argentate e sbuffare via la seccatura.
<< Beh, allora ci vediamo dopo >> sospira lui, << divertitevi da Madama McClan! >> e con un “Ci dispiace!”, io e Hugo raggiungiamo i nostri genitori, mia madre che, ci aspettava impazientemente, facendo tremolare la gamba destra di proposito.
<< Rosie, quante volte ti dovrò ripetere di stare alla larga di quel ragazzo? Ti ho detto che non piace che sia tuo amico, trovati qualcun altro! >> mi sgrida severamente. ‘Ma è possibile che dobbiamo sempre avere le solite conversazioni? Mi sto stancando, che diamine!’ Nonostante questa ossessione che mi fa saltare i nervi, devo ammettere che mia madre è molto bella. O almeno, molto, ma molto più bella di quanto lo era durante i primi anni a Hogwarts: ho visto parecchie foto dei miei genitori e lo zio Harry del primo e secondo anno e devo ammettere che mia mamma era un po’ bruttina… almeno è migliorata con gli anni. Ha una cascata di ricci castani, i quali, come mio padre dice spesso, erano un tempo indomabili. Mia mamma mi ha segretamente rivelato che ha finalmente trovato un incantesimo che applica tutti i giorni, per fare diventare i suoi capelli setosi e morbidi, ma mi ha fatto promettere di non dirlo a nessuno; due anni fa, quando neanche io ce la facevo più con i miei boccoli ribelli, mi ha spiegato la formula e ora entrambe la ripetiamo tutti i giorni davanti allo specchio. I suoi intensi occhi bruni combaciano col colore dei capelli, abbellendola sempre di più.
<< E io quante volte ti dovrò ripetere che i miei amici non li scegli tu? Solo perché non ti piace il padre, non vuol dire che puoi vietarmi di avere degli amici! >> sbuffo, stufa dei monotoni litigi con i miei genitori. Neanche avessi commesso un crimine!
<< Rose, cara, calmati per favore… tua madre ha ragione, Scorpius Malfoy non è il tipo di ragazzo che dovresti avere come amico. E sì, Hugo, questo discorso vale anche per te. >> esordì mio padre, dopo aver visto l’espressione speranzosa sul volto di mio fratello. Papà, invece, è sempre stato un ragazzo abbastanza carino durante i suoi anni ad Hogwarts: capelli rosso fuoco, occhi azzurri come il mare e lentiggini che coprono la sua pelle rosea – tutte caratteristiche che ha tramandato a me. Alto e robusto, era anche giocatore di Quidditch negli ultimi due anni, ricoprendo il ruolo di portiere dei Grifondoro. Lo zio Harry dice che nel sesto e settimo anno, mio padre aveva fatto una strage di cuori: la mamma non ne parla molto e sinceramente la capisco – chi vorrebbe parlare delle ex-fidanzate di suo marito?
<< Ma papà! Non è giusto! Tu non lo conosci nemmeno, come fai a dire che non va bene? Non è per niente come suo padre e questo dovete mettervelo in testa! >> Mio fratello è un esperto con i capricci: riesce quasi sempre ad ottenere ciò che vuole quando fa la vocina da bambino piccolo indifeso, nonostante il suo 14esimo compleanno è a soltanto due mesi di distanza. Purtroppo, quando si parla del figlio del loro detestato nemico, neanche il mio fratellino riesce a farli ragionare.
<< No Hugo, aspetta, a me non interessa più che a loro vada bene, io mi rifiuto di ascoltarvi e basta. Potete decidere tutto per me, ma non i miei amici! Quindi, o accettate la situazione, o la accettate! >> sbottò io, prima che i miei genitori possono rispondere. Giro sui tacchi ed esco frettolosa dal Ghirigoro, incamminandomi verso Madama McClan, il negozio di vestiti.
Non è possibile che riescano a rovinarmi anche l’ultima settimana di vacanze estive! Venerdì incomincerò il mio sesto anno ad Hogwarts e non voglio salire sul treno con la rabbia che prende il sopravvento e le parole dei miei maledetti genitori in testa, che mi ripetono di disprezzare il mio povero amico!

Quando la mia famiglia mi raggiunge nel negozio, non dicono neanche una parola sull’argomento Scorpius e io ne sono più che grata. << “Tutti gli studenti dovranno portare con sé un abito da ballo”. >> legge mia madre dalla lista dell’occorrente di quest’anno. Un abito da ballo? Per cosa? Per le mutande di Merlino, spero che non organizzino un una festa! Odio ballare, ma soprattutto, nessun ragazzo vorrebbe andare con me ad un ballo. Sono brutta e il mio petto è praticamente piatto! << Dunque, Madama McClan, abbiamo bisogno di uniformi nuove per entrambi e di un abito da sera… >>
<< Oh, sì! Ho sentito dire che ci sarà un evento molto speciale quest’anno, ad Hogwarts… sapete, non siete i primi a venire qui! >> rispose eccitata la signora McClan, <>
Da una porta alla destra, infondo al negozio, spunta un uomo alto dai capelli neri e molto unti: mi ricorda molto il professore che avevano i miei genitori quando andavano a scuola. Lo zio Harry mi ha fatto vedere una sua foto e dice che è morto per proteggerlo, visto che voleva salvare il figlio della donna che amava… e già, era innamorato della nonna dei miei cugini, Lily Evans, una nata babbana che aveva scoperto di essere una strega per via di Piton, il professore in questione.
Lo seguo con lo sguardo mentre sparisce con mio fratello nella stanza accanto, nel settore degli uomini; appena escono, noto che Madama McClan mi stava facendo cenno di seguirla, e senza dire una parola, la raggiungo verso la sezione di vestiti da sera. Mi divertirò a vedere la signora a cercare un vestito adatto a me, senza a trovarne uno adatto… scommetto che mi staranno tutti malissimo, sono così belli… io li rovinerei soltanto.
<< Dunque… da abbinare con il rosso e l’azzurro… sicuramente l’oro, il nero, il bianco, il giallino chiaro, il grigio perla, il verde… qual è il tuo colore preferito? >> mi chiede pensierosa.
<< Il verde, il bianco o il nero andrebbero benissimo… >> rispondo io, senza soffermarmi troppo sulla risposta. Dopo avermi detto di accomodarmi sulla poltrona, la vedo sparire tra gli abiti, cercandone uno che potrebbe andare bene… mi sa che dovrò aspettare un bel po’!
Dopo circa dieci minuti(tempo record, mi sarei aspettata circa mezz’ora) torna con tre bellissimi vestiti in mano. Il primo che mi fa provare è un vestito bianco, corto, che mi arriva giusto sopra le ginocchia. È privo di spalline e il busto si incrocia sul seno, con una fascia da un motivo dorato che divide esso dalla gonna, la quale scende con varie fasce che vi sovrappongono, dalla più corta alla più lunga. E veramente molto bello, ma entrambe decidiamo che è più per una festa estiva tra amici che per un ballo scolastico, o qualunque cosa esso sia.
Il secondo che mi porge è un lungo vestito nero, dalla gonna larga che mi copre i piedi. È un sogno, è veramente magnifico! Il busto si apre a cuore appuntito sul seno, tutto attentamente ornato con brillantini oro ed argento. Mi sorprende che mi stia davvero bene, << È bellissimo… >> sussurro e vedo Madama McClan annuire.
<< Sì, lo è! Ma priviamo l’ultimo, non si sa mai! >> esclama ancora più eccitata di prima.
Il terzo, ed ultimo, è un vestito lungo, verde, del colore dell’erba in primavera, intenso e vivace. Arriva dolcemente a terra, né attillato, né dalla gonna grande, che copre i miei piedi. E’ senza spalline e una striscia d’oro brillantinata fa da contorno al busto del vestito, la quale si riprende incrociandosi giusto sotto il seno. E’… è… è perfetto. La signora McClan, con gli occhi sgranati e bocca spalancata, l’espressione ricolma d’ammirazione, ammette in un bisbiglio: << Sei… sei bellissima! Certo, quello di prima aveva la gonna larga che ti faceva più elegante, ma questo… è semplicemente perfetto per te e il tuo corpo magrolino! E poi i colori! Guarda come stanno bene con i tuoi capelli e i tuoi occhi… ma tu che ne dici? >> dice, notando che continuavo a guardarmi a bocca chiusa. Con le mie guance in fiamme per i tanti complimenti, abbozzò un sorriso e volteggio su me stessa, osservando l’effetto che la giravolta attribuisce al vestito.
<< Io… beh, io non ho parole… non pensavo di poter trovare un vestito che mi sarebbe stato bene, se devo dirla tutta. >> confesso sinceramente.
Lei mi sorride dolcemente e mi dice: << Non solo questo vestito ti sta bene... sembri un angelo caduto dal cielo! Vado a chiamare la tua mamma per sapere cosa ne pensa… >> La vedo scomparire dal camerino e dopo ciò che sembrava un secondo, torna con la mia mamma, che appena mi vede sgrana gli occhi. Sembra non credere alla sua vista, quindi viene e mi poggia le mani sulle spalle, come per verificare che fossi vera e non solo un frutto della sua immaginazione. Ma cos’è, non si aspetta che anch’io potrei essere… carina? Beh, sinceramente neanche io, ma questo non c’entra.
<< Quindi? >> chiedo nervosa. Non ha ancora detto niente.
<< Non avrei mai potuto immaginarti più bella di così, Rose. I ragazzi moriranno solo per parlare con te, fidati! Sei veramente bellissima! >> dice lei tutto d’un fiato, ancora incredula di ciò che vede.
Sono tanto presa a sapere cosa ne pensa mia madre, che non mi sono neanche accorta che Madama McClan è uscita dal camerino per darci un po’ di privacy. “Grazie”, penso. << Mamma, ora non esagerare. Direi che morirebbero per parlare con il vestito, non con me! >>
<< Rosie, non dire cavolate! È il vestito che abbellisce la donna che lo porta, non la donna che abbellisce il vestito! Già sei bella di tuo normalmente, ma con questo sei… perfetta, ecco la parola giusta. >>
<< E io credo che tu esageri troppo. Comunque, prima di cercare tutti gli accessori, forse è meglio chiedere a Madama McClan il prezzo, non voglio farvi spendere una fortuna! >> suggerisco io, incerta.
<< Tu del prezzo non preoccuparti, questo vestito è tuo. Ora servono solo gli accessori. >> afferma lei convinta. Vorrei ribattere, ma prima che posso anche solo fiatare, lei è già fuori dal camerino a cercare la signora McClan.
Dopo un po’ che mi riguardo nello specchio, mi rigiro, sorrido e tocco il vestito dappertutto, mia madre e la proprietaria del negozio rientrano, stracolme di scatole di scarpe diverse, orecchini, collane, braccialetti ed anelli. Dopo una buona mezz’ora, loro hanno finalmente deciso quali accessori sono i più adatti, ma senza dimenticarsi di chiedermi l’opinione. Ho lasciato tutto il lavoro a loro perché a me, sinceramente non interessa… non voglio ballare, quindi non è che se non ho alcun accessorio si noti, mentre sono seduta in un angolino. Quando me li mostrano, mi rendo conto che hanno scelto i migliori che potevano: si abbinano perfettamente con il vestito. Il primo che mi porgono è un cerchietto fine, totalmente bianco, ma Madama McClan ha detto che se le lasciamo il vestito per un po’, troverà la stoffa dello stesso colore per avvolgere il cerchietto di verde e che ci metterà un po’ di brillantini qua e là. Poi hanno selezionato delle scarpe verdi e oro, quelle che erano prodotte apposta per il vestito; me le fanno provare per trovare il numero giusto e poi passiamo ai gioielli: gli orecchini consistono in tre perline(due bianche divise da quella oro nel mezzo) che pendono dal metallo; una collana dalla cordina finissima e un diamante bianco per pendente(credo sia vero, ma non ne sono completamente sicura); ed in fine, un braccialetto argento, abbastanza fine con piccoli diamanti bianchi che lo interrompono la monotonia del metallo. Sì, devo ammettere che se non starò così male al ballo, magari nell’angolino tutto il tempo non ci starò… ma vedremo.
Madama McClan mi tira fuori una nuova divisa per Hogwarts, e, tutte soddisfatte, io e mia madre usciamo dal negozio, ma non prima di sentirmi dire di uscire perché voleva pagare… se non voleva farmi sentire il prezzo, significherà che le ho fatto spendere tantissimi soldi solo per uno stupido ballo? Mi sento in immediatamente in colpa, ma visto il sorriso splendente sul volto di mia madre, decido di ignorare il pensiero temporaneamente.
Dopo aver trovato un Hugo annoiato è un Ron più che infastidito dal tempo che ci abbiamo impiegato per trovare il vestito, prendiamo la metropolvere nel camino accanto al negozio di accessori per il Quidditch e torniamo a casa.
In sei giorni tornerò a scuola. A Hogwarts. Alla mia seconda casa.


CONTINUA...

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Angolo dell'autore:
Dunque, spero che vi sia piaciuto il mio primo capitolo, perché io ne sono abbastanza soddisfata. Abbiamo visto che Scorpius è buon amico sia con Rose che con Hugo, i quali vengono proibiti dai genitori di anche soltanto parlare con l'innocente Malfoy. E il ballo? che evento avranno inventato quest'anno tanto da richiedere un abito da ballo? Beh, per ora il vestito è pronto, così come Rose è pronta per affrontare il sesto anno ad Hogwarts!
Eccovi qui i vestiti che Madama McClan ha fatto provare a Rose:

Quello bianco(il primo):                                                           quello nero(il secondo):                                                            e infine quello verde(ovvero quello che ha scelto):
                             

Qual'è il vostro preferito? Quale avreste voluto che Rose scegliesse? Tenete conto i capelli rossi!

Nel prossimo capitolo saremo già nell'1 Settembre, quindi preparatevi per un anno scolastico pieno di colpi di scena(o così almeno spero).
Cercherò di aggiornare ogni settimana, e se per caso non aggiorno, vi avviserò prima, non vi preoccupate!
Dunque, visto che non so se questa storia sia abbastanza intrigante, aspettero almeno due recensioni, prima di continuare...(sì, ne chiedo solo due, insomma, pochissime!) Riusciamo ad arrivarci? Ah, quasi dimenticavo, io adoro le critiche :3 non c'è modo migliore che migliorare la scrittura con una bella critica piena di consigli!
Beh, alla prossima, 

LunaLovegood94

 

 

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Capitolo 2
*** Incubo o Realtà? ***


Rieccomi con il secondo capitolo! Sì, l'ho messo in anticipo, ma visto che quest'anno non sono in vacanza ma rimango a casa per tutte le vacanze, ci tenevo ad aggiornare più frequentemente :) Che dire, spero vi piaccia! Ricordatevi che questo capitolo sarà P.O.V. Scorpius, visto che alterno il suo con quello di Rose! Buona lettura!

 

 
 
Incubo o Realta?

Il tunnel è buio e vuoto, pieno di ragnatele che pendono dalle pareti ai lati. Faccio attenzione a non toccare niente mentre corro più che posso, per uscire da questa trappola infinita. Dopo un po’, mi accorgo che il pavimento del tunnel è bagnato d’acqua, che improvvisamente incomincia a ghiacciarsi. La luce entra nel tunnel, e la speranza si mischia con il terrore e la paura che ormai prendevano il sopravvento nel mio cervello, impedendomi di pensare ad altro. Giusto mentre svolto l’angolo del tunnel, verso la luce, sento un grido. Il grido di una ragazza. Come mai sembra così familiare? Corro più veloce di prima, ormai uccidendo le mie ultime forze e più mi avvicino, più mi accorgo dell’orribile scena che mi attraversa gli occhi. Dissennatori.
Un urlo mi scappa dalle labbra inumidite dal freddo che emettono le due creature. Mi avvicino di più, per scorgere la vittima, mi accorgo che sono bloccato: c’è una barriera invisibile che mi impedisce di andare avanti. Rinuncio ad avanzare quando la ragazza che aveva lasciato quel grido terrorizzato entra nel mio campo visivo.
È Rose. Rose Weasley.
Rimango paralizzato, fermo come un palo, osservando quell’agghiacciante scena con occhi sgranati e impauriti. Non riesco neanche a fiatare: il respiro si è fermato e la voce mi si è bloccata in gola. Riesco a riprendermi solo quando vedo una specie di pallina argentea che brilla, illuminando quel che un attimo prima era buio pesto, che esce dalla bocca della mia povera amica e con i il terrore negli occhi, mi accorgo che quella è la sua anima; voglio correre verso di lei, aiutarla, salvarla da quell’orrenda situazione, ma il muro invisibile m’impedisce di muovermi  avanti. Quando una voce mi sussurra nella testa, incomincio a rabbrividire: “Tu la sai, la formula… la sai, puoi ancora salvarla, prima che le creature della notte la portino via…” Giusto mentre sto per replicare di non sapere nessun incantesimo che potesse strappare via dal pericolo la mia povera Rose, le due parole mi si impregnano nella mente. ‘Expecto Patronum’.
Tiro fuori la bacchetta dalla tasca, mentre vedo l’anima della mia amica indifesa avvicinarsi sempre di più verso il dissennatore e pronuncio l’incantesimo rapidamente, ma niente esce dalla bacchetta. Perché cavolo non funziona? Penso disperatamente. Ripeto la formula più volte, finché non vedo la pallina luccicante entrare nella ‘bocca’ della creatura incappucciata.
Urlo al vento mentre le sagome nere si allontanano dalla ragazza, lasciandola accasciata al suolo priva di anima, in uno stato peggiore della morte. Grido l’ingiustizia che mi brucia le vene, che mi segna e mi ricorda che il sorriso vivace di Rose non sarà più presente nella mia ormai miserabile vita.
Perdo la cognizione del tempo, le lacrime che mi rigano il viso senza sosta. Minuti passano, ore, forse anche giorni, ma io non me ne accorgo. Rimango lì, inginocchiato dietro alla barriera, guardando la Rose una volta piena di serenità, quando neanche le lacrime scendono più, finite ed esauste.
Tutto d’un tratto sento una voce, una preoccupata che sussurra il mio nome, ma io la ignoro. Non voglio andare da nessuna parte, voglio solo restare qui, con Rose, finché non muoio anch’io. La voce continua a chiamarmi e ad abbozzare frasi del tipo << Scorpius, alzati, va tutto bene >>, << Scorpius è tardi, devi alzarti… >>, << Scorpius, sbrigati… >>, ma a me non importa. Che parli fino a stancarsi, quella voce del cavolo!
Continuo a non ascoltarla, fino a quando, piano piano, tutto diventa nero, nascondendo il corpo della mia amica steso a terra; nella confusione, non capisco cosa succede e lascio la pelle coprire la superficie delle mie pupille.

Riprendo i sensi dopo quello che sembra un’eternità, magari una settimana, magari un mese; l’immagine di Rose accasciata al suolo, priva di anima mi affiora la mente e apro gli occhi più rapidamente possibile, per cercare il suo corpo ormai inanimato.
Anziché trovare il buio che circondava il tunnel in cui mi ero disperso, vedo mia madre con un’espressione preoccupata sul suo viso delicato. Scatto a sedermi e mi accorgo di essere seduto sul mio letto, in camera mia.
<< Scorpius! Finalmente ti sei svegliato! >> esclama mia madre, prendendomi le mani tra le sue. << Incominciavo a preoccuparmi… >>
<< Mamma, Rose… >> rispondo io tristemente, incapace di finire quella frase dolorosa.
<< Rose? Rose Weasley? Cosa c’entra lei? >> mi domanda lei confusa.
<< Come cosa c’entra! I dissennatori le hanno rubato l’anima, mamma! Non l’hai vista accasciata a terra mentre mi avete tirato fuori dal tunnel? >> Ok, se prima era confusa, ora non ci capisce veramente un tubo. Com’è che non ricorda? Insomma, io non riesco a togliermi quell’orribile immagine dalla testa… mentre sto per continuare a spiegarle meglio, è come se una lampadina si fosse accesa nel suo cervello, perché incomincia a guardarmi sorridendo. Per la barba di Merlino, perché mi sta sorridendo? La mia amica è inanimata e lei mi sorride?
<< Scorpius, mi sa che sia solo un brutto incubo, quello di cui parli… ecco perché ti sentivo urlare il suo nome mentre venivo per svegliarti! Comunque alzati e vestiti, è il primo settembre! Non vorrai mica perderti il primo giorno di scuola? Spero tu abbia finito il baule! >> il tutto è detto con tanta sicurezza e fermezza che faccio fatica a non crederle. Se non fosse per l’espressione sofferente di Rose impressa nel mio cervello. No, di sicuro non era un brutto incubo. Era vero, che diamine! Perché mi sta mentendo?
<< Mamma, smettila di dire cavolate! Era verissimo! Io… io non sono riuscita ad aiutarla… e quell’incantesimo che non funzionava… come si chiamava? Non mi ricordo! L’ho lasciata morire, mamma! Anzi, peggio della morte, ho lasciato che le succhiassero via l’anima! >> sono così esasperato che non mi accorgo neanche che il tono della mia voce si alza sempre di più, quasi ad arrivare a un urlo.
<< Scorpius, ti prego, calmati e preparati. Rose sarà sicuramente già pronta per andare a Londra a prendere il treno! So che a volte gli incubi sembrano talmente veri che noi crediamo siano realtà, ma fidati, a Rose non è successo niente. Niente di niente. >> Dopo altre numerose suppliche di mia madre, mi costringo ad alzarmi e a prepararmi per il primo giorno del mio sesto anno ad Hogwarts, senza dimenticare, però, il corpo tremolante di Rose stesa a terra mentre le figure incappucciate le aspiravano via l’anima.
Mi cambio in una semplice maglietta bianca a maniche corte e i miei jeans preferiti, quelli che avevo usato anche l’anno scorso per il primo giorno di scuola. Scendo in cucina a fare colazione, trovando mia madre ai fornelli che mi prepara del bacon – mia mamma odia quando mio padre ordina al cuoco di prepararmi la colazione, pensa che sia un pasto importante e vuole sempre prepararmelo lei. In attesa che finisca di cuocere la mia colazione, la osservo e noto che, sulla guancia destra, ha una segno rosso che contrasta la sua pelle abbastanza pallida, come quella mia e di mio padre. Sgrano gli occhi e sbatto le ciglia per assicurarmi di non essermelo immaginato e quando lo rivedo, apro la bocca per domandarle cosa sia successo; prima che una sillaba esca dalle mie labbra, mio padre entra in cucina con la Gazzetta del Profeta in mano, gli occhi puntati su qualche testo dentro il giornale. Scorgo il titolo dell’articolo in prima pagina e la bocca mia cade, spalancata: “Famiglia di nati-babbani assassinata dalla Maledizione Senza Perdono “Avada Kedavra” – gli Auror alla ricerca del criminale.”, accompagnata da una foto di una donna, un uomo e due bambini gemelli sorridenti.
<< Papà, cos’è successo? >> chiedo io con voce sorpresa, indicando la prima pagina del giornale.
Lui si volta a guardarmi e, notando il mio indice sospendo in aria, chiude il giornale e me lo porge, sedendosi al lato opposto al mio sul tavolo di legno. Faccio scorrere i miei occhi preoccupati e incuriositi sull’inchiostro impresso sulla pagina; la mia espressione incomincia a diventare inorridita e quando smetto di leggere quel terrore, sono paralizzato. Com’è possibile commettere degli omicidi così terribili? Ormai sono passati 25 anni dalla morte di Voldemort – o Tom Riddle – il mago mezzosangue(figlio di una strega e di un babbano), il più temuto nella storia del mondo magico. Era un mago che praticava le arti oscure e si era procurato un esercito di migliaia di maghi che si facevano chiamare i ‘Mangiamorte’, i quali volevano aiutare il cosiddetto Vodemort nella conquista del mondo magico. Alla fine, però, una profezia della professoressa Cooman, l’insegnante di divinazione a Hogwarts, cambiò tutti i suoi obiettivi, facendo diventare quello di uccidere lo zio di Rose, Harry Potter, il suo primo. Alla fine, la battaglia si concluse con Harry che riuscì a sconfiggere Tom Riddle, diventando l’eroe di tutti i maghi e streghe viventi su questo pianeta – tranne i Mangiamorte, ovviamente. Alcuni seguaci del crudele mezzosangue, però, tornarono alle loro vecchie vite, sarà perché si fossero pentiti della loro scelta di vita, perché erano stati costretti a entrare nel cerchio del male o perché hanno cambiato idea prima della seconda guerra magica. In questo caso, il Ministero fece un’eccezione per chi voleva tornare alla loro vita in pace, avendo, però, una maledizione lanciata su di essi. La maledizione è di non poter più usare magia oscura, almeno che volessero una morte lenta e dolorosa.
Mio padre era un Mangiamorte, o almeno, il nonno non gli aveva dato scelta. Fu Harry Potter a riuscire a renderlo innocente e a tornare a casa, lasciando mio padre sorpreso e colpito: come mi ha raccontato qualche anno fa, a Hogwarts, loro due si consideravano i peggiori nemici, prima che arrivasse Voldemort, ovviamente. Inoltre, mi ha detto che lo zio di Rose aveva riconosciuto che mio padre si era pentito e che aveva fatto una scelta sbagliata.
Il nonno e la nonna, invece, sono stati condannati ad Azkaban per il resto della loro vita e io sono andato a trovarli una sola volta – l’anno scorso, una settimana prima di andare ad Hogwarts . Nonno Lucius non mi ha più degnato neanche di una parola, quando ha scoperto che avevo ereditato la gentilezza di mia madre e mi ha accusato di essere un uomo stupido e codardo, non dimenticandosi di chiamarmi una femminuccia. La nonna, invece, era tutto l’opposto, mi ha accolto con amore e ora mi manca così tanto… non riesco proprio a immaginarmela al fianco di Voldemort!
Sono sollevato dai miei pensieri dal suono del piatto appoggiatomi davanti, con l’odore di uovo e bacon che mi entra le narici.

 
***

Arriviamo a King’s Cross in anticipo, come sempre. Spariamo nella barriera tra il binario 9 e 10, stando attenti a non attirare lo sguardo di alcun babbano. Solo dopo un buon quarto d’ora, il binario 9 e ¾ incomincia ad riempirsi: famiglie venute ad accompagnare i figli si abbracciano e si salutano, lasciando andare i ragazzi ad avventurarsi in un lungo, nuovo anno a Hogwarts. Andrebbe tutto bene, se non fosse che io non abbia ancora avvistato la famiglia Weasley.
Mi mischio tra la folla, incurante delle parole di mia madre che mi dicono di salire sul treno, cercando con disperazione la famiglia della mia amica. ‘Io non ci salgo, sul treno, se prima non mi sono assicurato che Rose stia bene!' penso tra me e me.
Quando scorgo un uomo dai capelli rossi e una donna dai capelli bruni, corro verso di loro; purtroppo, più mi avvicino, più la fitta allo stomaco aumenta: vedo Hugo che chiacchera con suo padre Ron e sua madre, Hermione, con una espressione triste che osserva il suolo. ‘Che… che cosa… non sarà successo ciò che penso, vero?’ la domanda più dolorosa che si potesse formare nella mia testa mi sorge con tanta facilità che la paura e preoccupazione aumenta, torturando il mio stomaco soffrente. ‘Per la barba di Merlino, Scorpius, ma che dici? Figurati se è successo veramente! L’hai sentita tua mamma, era tutto un incubo… e poi quando sarebbe successo, scusa, se tu dormivi come un ghiro stanotte?!’
Non mi accorgo di aver ripreso a camminare fino a quando non mi trovo davanti alla famiglia Weasley: le iridi castane sorprese e inorridite della mamma di Rose e quelle blu scure di suo padre mi osservano, occhi sgranati e schifati – ‘ma perché mi odiano così tanto? Che diavolo ho fatto?!’ L’unico che sembra felice della mia presenza è Hugo, che mi sorride solare, i suoi capelli rossi scompigliati, i suoi occhi di un azzurro chiaro che mi ricorda così tanto le iridi del colore del cielo sereno d’estate, quelle di Rose.
Notando l’espressione sconvolta che mi ricopre il viso, Hugo congiunge le sopracciglia verso gli occhi, l’aria più che preoccupata. << Scorpius, stai ben- >>
<< HUGO! Ti abbiamo detto di non parlare al figlio di Draco Malfoy almeno cento volte! Hai anche il coraggio di farlo davanti ai nostri occhi? >> chiede sbalordita Hermione Granger. << E tu cosa che diavolo ci fai qui, davanti a noi, non hai meglio da fare? Vattene! >> aggiunge rivoltandosi a me. Da quando le parole possono equivalere a uno schiaffo in pieno viso?
<< Mamma! E poi dici a noi di non essere maleducati! Non vedi che è sconvolto? La vuoi smettere di fare la madre crudele per una volta? >>. Non avrei mai pensato di vedere un quindicenne sgridare sua madre. Vedo le sue pupille piene di odio posarsi sul mio volto a osservarmi attentamente, esattamente come quelle del marito.
<< Cosa vuoi, Malfoy? >> mi domanda Ron Weasley, più che infastidito dalla mia intrusione. << O lo dici immediatamente, o te ne vai dritto da dove sei venuto. >>
<< Beh ecco… io… dov’è Rose? Non l’ho vista con voi e mi sono preoccupato… >> da quando Scorpius Malfoy è insicuro? No, a questa domanda non riesco proprio a rispondermi.
<< NON SONO AFFARI TUOI! >> sputa con rabbia il padre della mia amica. << Non avvicinarti ai miei figli mai più, hai capito? Vattene e non parlargli più o giuro che ti denuncio al Ministero, e tuo padre sa bene che il Kingsley Shacklebolt è amico dei Weasley, quindi proprio non ti conviene! >> la sua voce, anziché alzarsi in un urlo, si abbassa in un bisbiglio gelido e pieno di ira, la quale incomincia a farmi rizzare i capelli sul fondo della testa. Questa proprio non ci voleva. ‘Bravo, Scorpius, ottimo lavoro! Se prima i Weasley ti odiavano, ora ti vogliono morto!’
<< PAPÀ! >> hugo era quasi sul punto di urlare e guardava con vergogna suo padre.
<< No Hugo, non ti preoccupare… volevo solo assicurarmi che Rose stava bene, ma a quanto pare non posso sapere neanche quello. Scusatemi, non vi disturberò più. >> aggiungo io, indirizzando l’ultima frase ai genitori dei miei amici. Mi allontano triste e preoccupato: non ho ancora risolto la storia di Rose. Il panico incomincia a prendere il sopravvento nella mia testa dolorante mentre continuo a domandarmi il motivo per cui la ragazza dai capelli rosso fuoco e dagli occhi azzurro cielo non fosse a salutare i suoi genitori, a salutare la famiglia prima per partire per l’anno scolastico. La cerco e la ricerco al binario, ma senza risultato; sento il treno fischiare per avvisare gli ultimi ragazzi rimasti di salire sul treno, pronti a partire. Mi arrendo, sconfitto dal tempo che mi va in contro, impedendomi di togliere la dannata immagine del corpo di Rose a terra, sofferente come mai l’avevo visto. Corro a recuperare il mio baule dai miei genitori e salgo in silenzio sul treno, senza dimenticarmi di salutarli un’ultima volta. Non trovando uno scompartimento vuoto, cerco quello in cui sono seduti i miei amici Serpeverde, ma giusto mentre cammino lungo uno dei corridoi del treno, una porta si apre e, non avendo abbastanza tempo per fermarmi, sbatto contro il corpo di una ragazza. Una ragazza… dai capelli rosso fuoco.

CONTINUA...

 
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Angolo dell'autore:
Dunque, spero che vi sia piaciuto questo secondo capitolo, perché io ne sono abbastanza soddisfata. Scorpius trova una Rose inanimata alla fine del tunnel, appena attaccata dai dissennatori, ma lui non può fare nulla. Quando si risveglia nel suo letto, non riesce a capire se tutto ciò era sogno o realtà e lo tormenta per tutta la giornata. Che brutto inizio per il primo giorno di scuola! Ron Weasley lo minaccia come se fosse un criminale e il 'piccolo' Hugo cerca di difenderlo. Quando Scorpius sale sul treno, si imbatte in una ragazza dai capelli rossi. chi sarà?
Come ho già detto prima, durante queste vacanze aggiornerò più frequentemente, ma dopo incomincerà ad essere ogni settimana!
Spero veramente che vi sia piaciuto e che cuntinuerete a seguire, ricordare, recensire o semplicemente leggere la storia! Ah, quasi dimenticavo, io adoro le critiche :3 non c'è modo migliore che migliorare la scrittura con una bella critica piena di consigli!
Beh, alla prossima, 

 
LunaLovegood94

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Capitolo 3
*** Cambio di Programma ***


Eccoci di nuovo con il terzo capitolo! Beh, che dire, spero vi piaccia! Ah, quasi dimenticavo, fate attenzione perché incontreremo personaggi nuovi!


 
 
Cambio di Programma
 
     << Nervosa per il sesto anno, cuginetta? >> mi chiede mio cugino, col solito ghigno stampato sulla faccia. Siamo seduti in uno dei numerosi scompartimenti del treno e Lily è appena uscita: diceva di dover parlare con Lysander Scamandro. ‘Sì, parlare…’ Quando James mi ha vista che guardavo fuori della finestra, con gli occhi leggermente poggiati sul panorama che scorreva veloce fuori dal finestrino, ha deciso di dover stuzzicarmi. Come se non ci fosse già Hugo per questo. Nonno Arthur dice che James Sirius gli ricorda tanto James, il nonno dei miei cugini, sempre un po’ arrogante e che credeva di essere divertente. Da quanto ho capito, andavano a Hogwarts insieme, solo che i miei nonni erano qualche anno avanti a loro. Il problema è che il padre dello zio Harry era cambiato negli ultimi due anni a Hogwarts perché amava sua madre e voleva diventare un ragazzo per bene, mentre mio cugino è rimasto lo stesso di sempre.  << Non ti preoccupare, l’anno davanti a te sarà pieno di riposo: poche materie, meno lezioni, più tempo libero e, beh, gli esami sono come quelli dei primi anni! >>.
     << Allora mi godrò più tempo possibile, così ti rinfaccio il fatto che tu devi studiare per i M.A.G.O., anche se so che i libri non li toccherai neanche se fossi sotto la maledizione Imperius. >> Devo ammettere che proprio non riesco a capire com’è non studia mai… cioè, com’è che riesce sempre a fare i compiti se è sempre fuori all’aria aperta a flirtare con delle ragazze? Neanche fosse nella Sala Comune tutte le notti per farli! È una domanda che ormai mi pongo troppo spesso. Ha preso da suo padre, proprio come Hugo ha preso dal mio! D’altro canto, io adoro studiare e rifugiarmi nella biblioteca a leggere libri, imparare cose nuove e capire meglio la storia del mondo magico – Il professor Rüf non è molto bravo… non fa che leggere dal libro di storia più noioso che io abbia mai letto! Di sicuro, però, è un esperto a cullare i suoi studenti fino ad addormentarli.
Vedo le labbra di James muoversi in una smorfia disgustata, come se solo quattro lettere potessero dargli il voltastomaco e poi tornare nel solito ghigno divertito e scoppiare in una fragorosa risata.. << Rose, scommetto che sarò io quello a godersi il tempo e tu quella che, come sempre, sarà china sui libri. >>
     << Per tua informazione, è esattamente come io ho intenzione di godermi il tempo: trovando nuovi libri nella biblioteca… speriando ne abbiano ordinati di nuovi! >>
     << Perché, li hai già letti tutti? >> mi chiede lui, una risata che accompagna la domanda stupita.
     << Sì, ma a volte ne arrivano di nuovi… >> Ok, se prima rideva, ora si sta rotolando per terra dalle risate. Neanche fosse divertente! Lo fulmino con uno sguardo, ma ha l’effetto opposto a quello che mi aspettavo, visto che incomincia a ridere ancora più forte.
     Dopo un po’ si calma ed io, ancora rossa in faccia per l’imbarazzo, apro la bocca per cambiare argomento, ma non ho tempo di fiatare che la porta dello scompartimento si apre, mostrando una Lily dall’aria sorpresa ed una figura dai capelli biondi dietro di lei. ‘Perfetto, ha portato Lysander qui…’ penso in fretta, ma ingoio subito le parole quando vedo le iridi color perla fissarsi su di me, l’aria preoccupata sul suo volto che viene velocemente rimpiazzata da una sollevata. << Ho incontrato Scorpius in mezzo al corridoio, e poiché non trova i Serpeverde e il treno è già partito gli ho detto di venire qua… va bene? >> domanda Lily rivolgendosi a me e a James. Dopo vederci annuire in assenso, sembra ricordarsi qualcosa e riprende subito parola per chiederci: << Ma dove sono finiti Albus e Hugo? >>.
     << Delle Tassorosso del vostro quinto anno sono venute e hanno detto che avevano bisogno di ‘parlare’ con loro… non sono ancora tornati. E Lysander? Come stava? >> risponde mio cugino con voce casuale, come se l’argomento non gli interessasse veramente.
     << Oh, Lysander! Mi sono imbattuta in Scorpius e mi sono completamente dimenticata di lui! Che sbadata! >> esclama frettolosamente mia cugina, prima di sparire come un razzo fuori dalla porta.
     Il biondo si sistema nella cabina del treno, mettendo la sua valigia sul ripiano sopra le nostre teste e accomodandosi sulla panca affianco a James. Nessuno dice niente per un po’, ma James, come sempre, rompe il silenzio e comincia a chiacchierare con Malfoy a proposito di Quidditch. ‘Ragazzi’ sussurro io, scuotendo la testa. Continuano a parlare per circa cinque minuti, quando sono interrotti mentre parlavano degli Holyhead Harpies (la squadra in cui le mie due zie, Ginny e Angelina, avevano giocato come cacciatrici) dalla porta che, di nuovo, viene spalancata. Entrano mio fratello e mio cugino Albus, che hanno l’aria compiaciuta. Noto stupita che i capelli di entrambi, quelli rossi di uno e quelli neri dell’altro, sono più scompigliati del solito e… con orrore, vedo l’ombra di un rossetto stampato sul collo di mio fratello. << CHE DIAVOLO AVETE FATTO VOI DUE? >> Faccio sussultare tutti quanti nello scompartimento, i quali si girano a fissarmi, ma a me non importa. << Hugo, vieni qui, ora. >> Mio fratello esita e mi guarda con uno sguardo confuso e innocente. ‘Innocente? No, finge di esserlo!’ Quando lo fulmino con gli occhi, si avvicina a me ed io gli metto una mano sul mento, girandogli leggermente la testa, tanto per confermare ciò che avevo visto. Sì, quello è rossetto. << Da quando limoni con le Tassorosso? E soprattutto, perché? Capirei con la tua fidanzata, ma loro non lo sono! >> esclamo io indignata.
     Vedo le sue orecchie incominciare a diventare ancora più rosse dei suoi capelli, e la sua bocca balbettare silenziosamente parole senza senso. Quando vede le mie sopracciglia alzarsi, come per costringerlo a parlare, finalmente mi risponde: << Io… beh… come l’hai scoperto? >>
     << E me lo chiedi pure? Hai delle labbra rosse impregnate sul tuo collo, come credi che l’abbia scoperto? >> Alle mie parole, sgrana le iridi azzurre chiare e la sua mano scatta in alto, toccandosi il collo sul punto in cui l’avevo guardato. Se le sue orecchie prima erano rosse, ora erano in fiamme – è strano quanto assomiglia a mio padre quando è imbarazzato!
     << Oh… >> riesce a dire lui, ancora sotto shock. Con un ultimo sguardo che mi rivolge, si volta ed esce dalla cabina, correndo verso il bagno, o almeno credo vada in bagno. Dopo che mio fratello scompare dal mio campo visivo, i miei occhi scattano su mio cugino Albus, in cerca di qualche segno come quello di Hugo. Vedo le sue guance diventare paonazze mentre lo scruto e incomincia a guardare il soffitto per evitare il mio sguardo; non avrà segni sulla pelle, ma dubito che fosse nello scompartimento delle Tassorosso solo per guardare suo cugino sbaciucchiarsi con una di loro (sperando che fosse solo una). Gli rivolgo un’espressione disgustata, proprio mentre James interrompe il solito silenzio con una delle sue maledette battute.
     << Rose, vuoi smetterla di trattare Hugo e Albus come se fossi loro madre? Per le mutande di Merlino, hai praticamente la loro stessa età! >> esclama annoiato.
     Lo crucio con gli occhi e ribatto in mia difesa un << Scommetto che non diresti la stessa cosa se fosse Lily quella a tornare qui dentro con il segno delle labbra di Lysander sul suo collo! >> Vedo le sue spalle irrigidirsi. Ok, forse sto esagerando… non voglio usare Lily come se fosse un attrezzo e di sicuro non voglio iniziare a litigare. Noto con la coda dell’occhio che Albus si è seduto innocentemente nell’angolino come un gattino impaurito dalle urla che lo circondano. Cerco di rilassarmi ed esco di fretta dallo scompartimento prima di poter rovinare il viaggio verso Hogwarts più di così. Incomincio a camminare lungo il corridoio verso la fine del treno. Sto per raggiungere la parete mentre una mano mi si poggia sulla spalla destra. Il calore emanato dalle dita mi riscalda il corpo ed io inspiro, chiudendo gli occhi. Quando finalmente mi giro, vedo un ragazzo dal corpo atletico e la pelle lievemente pallida, alto e muscoloso quanto basta, capelli biondi quasi bianchi e occhi grigio perla, un’espressione illeggibile, ma con un piccolo sorriso onesto che affiora le labbra.
     << Scorpius, se sei venuto qua per dirmi che ho fatto la figura peggiore del mondo, lo so già, non ho bisogno che me lo ricord- >> inizio io, ma lui mi interrompe.
     << In realtà sono venuto qui per dirti che non sono mai stato più felice di vederti. >> abbozza Malfoy, la cui gentilezza è veramente troppa, anche per lui… in fondo è un Serpeverde, non ammette mai le sue emozioni, o quasi. Domande mi bombardano il cervello, ma io cerco di ignorarle. Anziché buttarne una fuori dalla mia bocca, gli lancio uno sguardo interrogativo e lui continua. << No, niente, è che mi sei mancata durante le vacanze… sai, mi dispiace quando un’amica non può venire alla mia festa di compleanno per via dei nostri genitori e quella conversazione al Ghirigoro era fin troppo veloce. >>
     Ma perché me lo dice? È così fin dal primo anno, che io e Hugo non potevamo andare alla sua festa, ma non mi ha mai detto niente di simile dopo le vacanze. ‘No, è decisamente troppo vago e questo non mi piace’ decido io. Scelgo di non dare peso alla situazione e cambio argomento, poiché non è molto a suo agio. << Vabbè dai. Come ti sono andate le vacanze? >> domando io vaga.
     Lo vedo sorridere il suo sorriso così bello e perfetto, tanto diverso dal ghigno di suo padre. Non riesco a distaccare le mie iridi dalle sue così lucenti e profonde, sempre calme e comprensive. << Abbastanza bene, anche se un po’ noiose… almeno tu hai tuo fratello e i tuoi cugini con cui impiegare il tempo, mentre mia cugina Maggie* e la zia Daphne non vengono a trovarci quasi mai… >> dice lui, avvicinandosi più di prima.
     Mi domando se riesce a sentire il mio cuore battere a mille, come io riesco a sentire il calore che emana il suo respiro. ‘Che miseriaccia mi sta succedendo? Perché ‘sto stupido muscolo nel petto è talmente incontrollabile? Perché respiro a malapena? E per la barba di Merlino, perché Scorpius sembra molto più affascinante di quanto me lo ricordavo?’ Troppe domande, nessuna risposta. È la prima volta che mi sento così e non ci capisco un fico secco. Quanto vorrei poterlo chiedere alla mamma! Perché non è mai qui quando mi serve? << B-b-beh, di sicuro sola non lo sono stata… >> dico io, cercando di forzare un sorriso sulle labbra, ma senza successo. Sono troppo agitata per parlare, troppo confusa per sorridere. ‘Mi ha stregato.’ penso tra me e me.
     << Ciao Rose! >> una voce che mi saluta alle spalle ci fa sussultare entrambi, lui indietreggiando un pochino da me. Mi volto per scorgere Lorcan Scamandro, il fratello di Lysander, figlio della madrina di mia cugina Lily, Luna Lovegood. Solleva il suo sguardo su Scorpius e dice un semplice << Malfoy. >> accompagnato da un cenno della testa.
     Vedo Scorpius copiare l’altro ed io rispondo veloce: << Ciao Lorcan, come stai? >>
     << Bene grazie, e tu? >>
     << Tutto OK >> rispondo, aggiungendo un sorriso nervoso per rispondere al suo.
     << Allora ci vediamo in giro >> abbozza lui. Dopo avermi visto annuire, lo lasciamo passare e incomincia a incamminarsi lungo il corridoio.
     << Possibile che non te ne accorgi? >> Mi domanda Scorpius, un sorriso divertito che gioca con le sue labbra così perfette.
     << Accorgermi di cosa? >> Lo guardo interrogativa.
     Ride compiaciuto e quando lo guardo piena di rabbia, come se si stesse prendendo gioco di me, si affretta a rispondere alla mia domanda: << Che Lorcan ti sbava dietro, proprio come fanno almeno metà dei ragazzi nella scuola. >>
     Sgrano gli occhi e spalanco la bocca sotto shock. Ma che diavolo sta dicendo? Lorcan non mi sbava dietro e di certo neanche nessun altro. Me lo dice come se fosse talmente ovvio che incomincio a innervosirmi. << Ma che dici! >> esclamo io, ancora stupefatta.
     << Rose, perché non vuoi accettare che sei bella e che tutti l’hanno notato tranne te? >>
     Bella. Bella. Mi ha chiamata bella. Se prima facevo fatica a respirare, ora credo che i polmoni non funzionino più. << Scorpius, vuoi smetterla di dire cavolate? Punto primo, non piaccio a nessuno. Punto secondo, io non sono bella! >> ribatto io automaticamente. Perché mi sta prendendo in giro così? Non è da lui!
     Mi si avvicina, facendomi tornare il cuore a battere talmente forte da sembrare di voler uscire dal mio corpo, mi posa le labbra sull’orecchio e mi sussurra: << Hai ragione, non sei bella. Sei la ragazza più affascinante di tutta Hogwarts. >> e subito dopo mi lascia in mezzo al corridoio, camminando via da me, tornando nello scompartimento. Incomincio a tremare. Tremare perché un attimo prima mi sentivo così calda col suo corpo affianco al mio, mentre ora mi sento come un ghiaccio in un freezer. Tremare perché non ho mai notato la cotta che Lorcan ha per me(anche se non ne sono ancora sicura che esista davvero). Tremare perché le parole con cui mi ha descritta mi fanno paura. Tanta paura.
     Dopo che mi riprendo dalla ‘trance’, mi avvio verso lo scompartimento per prendere la divisa e andare a cambiarmi. Quando entro, sono grata che Scorpius non sia qui dentro, visto che trovo solo James, Albus e Hugo, il cui ultimo, per fortuna, si è tolto quel disgustoso rossetto dal collo; prendo i vestiti dalla valigia e sparisco rapidamente, prima che il biondo possa tornare. Mi avvio verso il bagno e mi cambio nell’uniforme di Hogwarts.
 
***
 
     Ora che arriviamo a destinazione è già sera, il buio della notte ha già sostituito la luce del giorno di fine estate. Adoro Settembre, devo ammetterlo, il mese che trasforma l’estate in autunno, mai troppo freddo e mai troppo caldo, anche se qui nel Regno Unito sembra quasi inverno. Scendo dal treno e sento il freddo aizzarsi nelle mie vene come coltelli di ghiaccio che si sciolgono nel mio corpo, rubandomi il calore e lasciandomi umida e congelata. Mi racchiudo nel solito cappotto nero, quello che mi ha regalato mia madre il Natale scorso e raggiungo Lily, la quale stava camminando da sola verso le carrozze. Scorgo la linea del castello, ma il buio in cui ci stiamo immergendo m’impedisce di scovarne i dettagli, se non fosse per le piccole lucine in alcune delle stanze.
     Ci avviciniamo ai carri che, come dicono i miei genitori, sono trascinati da creature ‘invisibili’ chiamate Thestral(possono essere viste solo da coloro che hanno visto una persona morire) e mia cugina ed io saliamo su uno a caso. Salgono con noi due Corvonero del mio anno, Natalie Goldstein*, una ragazza dai capelli neri e mossi  e con degli occhi grigi chiari, quasi fossero bianchi, e Lauren Belby*, con degli spaghetti lunghi biondi che io le invidio tantissimo e degli occhi di un blu del colore del cielo di notte. Sono abbastanza simpatiche, ma nonostante abbiano la mia stessa ossessione sui libri e lo studio, sono veramente delle pettegole: c’è in giro del gossip intorno ad Hogwarts? Vai da loro e ti sapranno spiegare ogni singolo particolare. Che spreco di tempo. << Rose, Lily, vi trovo bene! Pronte per il nuovo anno? >> domanda Natalie con voce sincera.
Io e mia cugina annuiamo in sincronia e poi io dico << e voi? Contente di non dover più pensare ai G.U.F.O.? >> chiedo io curiosa.
     << Contenta? Boh, comunque l’anno prossimo ci sono i M.A.G.O. …. Un anno passa veloce e penso che dovremmo incominciare a ripassare da subito! >> risponde Lauren. Ok, ricordate quando ho detto che hanno la stessa mia fissazione per lo studio? Beh, magari io non ne ho così tanta…
     << Sì, io e Lauren abbiamo già deciso di incominciare a studiare per gli esami della maturità, e, dalla tabella con gli orari di studio che abbiamo organizzato, avremmo libera solo la domenica! Non che mi dispiaccia, ovviamente. >> aggiunge la Goldstein con un sorriso genuino. A volte mi chiedo come faccia ad avere dei denti così bianchi, dritti e perfetti; è da un po’ che mi domando se usa un incantesimo per farli apparire così splendenti! Scaccio il pensiero dei suoi denti dalla mia testa e incomincio a pensare alle barche sull’acqua, dove tutti i ragazzi del primo anno, che dovranno essere smistati nelle quattro case, ammirano Hogwarts dal lago nero. Cerco di ricordarmi com’era il mio primo anno, quando Albus, Scorpius ed io eravamo sulla stessa barchetta, osservando il castello versione notturna, lasciando dei “woow!” e di “oooh!” scivolare via dalle nostre bocche. “Hai ragione, non sei bella. Sei la ragazza più affascinante di tutta Hogwarts.”
     ‘Scorpius…’
 
 
CONTINUA…

​* I nomi con l'asterisco affianco sono quelli dei personaggi che ho inventato io:
     • Margaret Greengras(o Maggie) = figlia di Daphne Greengrass, quindi cugina di Scorpius
     • Natalie Goldstein = figlia di Anthony Goldstein, un ex-compagno di Hogwarts di Draco, Harry, Ron ed Hermione.
     • Lauren Belby = figlia di Marcus Belby, studente del LumaClub che aveva un anno in più di Harry. Lo zio di Marcus ha inventato la pozione Antilupo.


 
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Angolo dell'autore:
Spero vi sia piaciuto il terzo capitolo! Dunque, scopriamo chi era la ragazza dai capelli rossi che si è scontrata con Scorpius e che quello di Scorpius alla fine era un solo unn brutto incubo. James Sirius assomiglia molto a suo nonno per l'arroganza e il fatto di credersi molto divertente; Hugo e Albus sono un po'... beh, 'cresciuti' e fanno impazzire Rose come se fosse loro madre, come ha detto James. Scorpius incomincia a farla sentire strana, come mai si era sentita prima e poi Lorcan Scamandro li interrompe; Scorpius rivela a Rose ciò che pensa di lei e lei ne rimane scioccata e impaurita. Sui carri conosciamo due Corvonero che poi incontreremo di nuovo durante la storia.
Come ho già detto nello scorso capitolo, durante queste vacanze aggiornerò più frequentemente, ma dopo incomincerà ad essere ogni settimana!
Grazie a tutti coloro che continuano a seguire la storia, preferirla, ricordarla, recensirla o semplicemente solo leggerla! Grazie di cuore! Continuate a dirmi cosa vi è piaciuto, cosa no e cosa vorreste che succedesse!
Beh, alla prossima, 

 
LunaLovegood94

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Capitolo 4
*** Tregua e Confusione ***


Ciao! Sono tornata con il quarto capitolo! Allora, innanzi tutto, BUON INIZIO 2014! Per noi è un inizio dell'anno nuovo e per Rose e Scorpius... beh, lo scoprirete! Spero vi piaccia! Buona lettura :)



Tregua e Confusione

     Mi chiedo cosa stia pensando in questo momento. È da una settimana che ormai m’ignora ed io non ce la faccio più. Neanche l’avessi insultata! Anzi, le ho fatto un complimento e lei è così che mi ringrazia? Cosa ho detto di male? Ok, non è la solita battuta o presa in giro che ci scambiamo sempre, ma non ne dovrebbe essere felice? Non so più cosa pensare! Basta, ora devo risolvere questa faccenda.
La vedo alzarsi dal tavolo di Grifondoro e so benissimo dove sta andando. Ormai la conosco troppo bene. Le lascio un po’ di tempo per allontanarsi, poi mi alzo, incurante della colazione ancora mezza finita sul piatto – non ho fame – e corro verso la biblioteca. Inizio a cercarla finché non la trovo seduta ad un tavolo, immersa in un libro che avrà minimo 700 pagine. Mi avvicino silenziosamente e mi siedo sulla panca accanto a lei; alza lo sguardo e l’espressione sorpresa muta subito in una delusa. ‘Perfetto.’ dice la mia mente, con il solito tono ironico.
     << Che vuoi Malfoy? >> sussurra lei con voce annoiata. Ma che cosa le ho fatto?
     << Ma si può sapere cosa ti ho fatto per farmi odiare così tanto? >> bisbiglio io, andando dritto al punto. Per tutta risposta, lei fa finta di non aver sentito la mia domanda, ignorandomi completamente. Che nerviii! << cos’è, ora farai finta che io non esista per sempre? >>.
     << Perché devi assillarmi? Puoi lasciarmi studiare in santa pace? >> ribatte lei a bassa voce per non farci sentire da Madama Pince. È uno strazio, quella donna.
     << Me ne andrò solo quando mi avrai spiegato tutto questo odio nei miei confronti. Pensavo che fossimo amici! >> dico io turbato.
     << Se non te ne vai tu, me ne vado io. >> afferma lei, alzandosi. Poso una mano sul suo braccio per fermarla e il calore del suo corpo, nonostante ci siano almeno due o tre strati di vestiti che ci separano la pelle, m’invade come un fuoco che inizia ad accendersi dentro il palmo della mano. Mi sorprende quando non si divincola; sarà perché lo sente anche lei?
     << E tu sai che io non te lo permetterò. Rose, mi manca la mia amica! Perché non vuoi parlarmi? >> Cerco di rendere la mia espressione illeggibile come faccio sempre, ma oggi la tristezza ha deciso di superare le mie mura. Spero soltanto che non la noti nei miei occhi. Quando, però, le sue iridi incontrano le mie, non riesco a negare il fatto che mi stia facendo soffrire, questa lontananza e lei lo vede più che bene. Prima il fatto che i suoi genitori disprezzano la mia famiglia, poi l’incubo sulla sua ‘morte’ e ora questo… ho bisogno della vecchia Rose!
     << Io… beh, io… non avresti dovuto mentirmi in quel modo, sul treno >> ammette lei.
     << Mentirti? Su cosa? >>
     << Su ciò che hai detto su di me e sulla ‘metà dei ragazzi di Hogwarts’. >>
     <>
     << Guardare cosa? >>
     << Quando i ragazzi ti guardano… e poi quando tu non ci sei, tantissimi non fanno che parlare di te e di quanto tu sia carina e intelligente e che non ti vanti della tua bellezza. Il problema è che io so che tu non ti vanti della tua bellezza perché non te ne accorgi neanche, non ti accorgi dell’effetto che fai sui ragazzi. >> Come fa a essere così innocente, confusa e bella allo stesso tempo?
     << Di che effetto stai parlando? Della secchiona che pensa solo ai libri? Perché sinceramente a me non importa. >>
     << No, Rose. Della ragazza bella che continua a rifiutare di crescere e accettare il fatto che molti ragazzi ucciderebbero per uscire con te. >> Noto i suoi occhi che continuano a cambiare emozione: da sorpresa a confusa, da incredula a scettica fino a una di cui non comprendo bene il significato.
     << Se sei così sicuro che piaccio a molti ragazzi allora perché non me lo dicono? Non che mi interessi, ma mi sembra veramente stupido! >> dice lei ancora dubbiosa.
     << Perché o son timidi, o hanno paura che tu dica di no, il quale è molto probabile, visto che tu stessa non mostri interesse per un fidanzato. >> le spiego io, come se fosse la cosa più semplice del mondo. È così intelligente, ma con i ragazzi è proprio una frana… dovrebbe chiedere aiuto a Lily, magari dopo vado a parlare alla piccola Potter.
     << E dimmi, tu queste cose come le sai? >>
     << Magari perché, come ho già detto, tutti parlano di te e di quanto tu sia una persona meravigliosa. Dovresti sentire com’è fissato Lorcan… In Erbologia non cambia mai argomento. >> Sì, perché in Erbologia, quest’anno, abbiamo lezione con i Corvonero, mentre i Grifondoro l’hanno con i Tassorosso.
     << E invece noi? Possiamo cambiare argomento, per favore? >> sembra quasi supplicarmi, e quindi decido di smetterla con questa storia. Abbastanza per oggi.
     << Sì, ma usciamo dalla biblioteca e chiacchieriamo un po’. >>.
     << E dove vuoi andare? >> mi chiede incuriosita, il primo sorriso della settimana che vedo fiorire sulle sue labbra.
     << A fare una passeggiata… non sono tante le domeniche piene di sole a settembre. >> rispondo io, mentre sento l’angolo della mia bocca alzarsi.
     Usciamo chiacchierando del più e del meno, fino a quando non arriviamo nel nostro posticino preferito: lungo la sponda del lago nero. Ci sediamo sotto una vecchia quercia ed io incomincio a guardarla parlare.
     << … e quindi, mercoledì, dopo che Lysander ha confessato che Lily gli piaceva, lei si è lanciata tra le sue braccia e l’ha baciato. Romantico, no? >> stava dicendo, ma le parole erano lontane, come in sottofondo, poiché la mia mente era concentrata su di lei, il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso… << Scorpius, mi stai ascoltando? >> mi chiede ad un tratto.
     << Eeeh? Cosa? >> chiedo io confuso. Forse avrei dovuto ascoltarla.
     << Non ci posso credere! Sto parlando da cinque minuti e non hai ascoltato neanche una singola parola! >> dice lei, buttando in dietro la testa e incominciando a ridere. Accompagno la sua risata con la mia e quando smettiamo, lei rompe il silenzio con un << A cosa stavi pensando? >>.
     Ahia, e ora come lo spiego? << A quanto sono felice che tu sia tornata a essere la solita amica di sempre. >> le sorrido io.
     << Sì, incominciavo ad annoiarmi anch’io… però non riuscivo neanche a guardarti. Mi dispiace, Scorpius. >> ammette lei con un’aria sconfitta.
     << Non ti preoccupare, era semplicemente un malinteso. >> la rassicuro io.
 
***
 
     Dopo aver finito di chiacchierare con Rose, si era fatto tardi e quindi abbiamo deciso di tornare nelle nostre Sale Comuni prima di cena. Ci salutiamo nella sala grande e mentre lei sale verso la torre di Grifondoro, io mi avvio giù nei sotterranei, per giungere alla Sala Comune di Serpeverde. Entro e trovo Albus Potter, l’unico della famiglia Weasley/Potter smistato nella casa di Salazar. È stato uno shock per lui, all’inizio, ma quando siamo diventati amici, è riuscito ad accettare che questa è la casa a cui lui appartiene. Mi avvicino a lui, incurante delle risatine di Lexi* e le sue amichette del quinto e quarto anno, mentre giocherellava con il bordo della sua maglietta.
     << Ehi, Albus. >> lo saluto, buttandomi sulla poltrona affianco alla sua.
     << Oh, ciao Scorpius. >> risponde lui alzando lo sguardo.
     << Che fai? >> gli chiedo con voce conversevole.
     << Uhm, niente, stavo ripensando a quando Rose mi ha ‘rimproverato’ sul treno… >> ammette, un’espressione illeggibile sul suo volto. Sta imparando abbastanza velocemente a nascondere le emozioni, è da un po’ che me ne accorgo. << Scorpius, tu dove lo trovi il coraggio per chiedere ad una ragazza di essere la tua fidanzata? >>.
     Whoa, questa sì che era inaspettata. << Beh, non è tanto a che fare con il ‘coraggio’ di cui parli… se una ragazza ti piace veramente, vai da lei e basta: se hai paura di farlo vuol dire che forse non ti piace abbastanza. >>
     << Cioè, è da un po’ di tempo che considero di chiederle di uscire, ma… ogni volta che sto per farlo, è come se il mio cuore dicesse di andare e chiederglielo e la mente tutto l’opposto, che è davvero una stupidaggine, visto che probabilmente mi riderebbe in faccia. Di solito la mente vince. >> ammette sconfitto.
     << Albus, perché credi che ti riderebbe in faccia? Sei popolare, giochi a Quidditch e sicuramente saresti un ottimo seduttore, se ci provassi. Se osservi bene, quella Lexi e le sue amichette… ti guardano anche a te, quindi vuol dire che sicuramente male non sei. >> ribatto cercando di dargli almeno un po’ di autostima. << Se vuoi ti aiuto… >>.
     << Davvero? Lo faresti? >>.
     << Beh, a che servono gli amici? >> gli sorrido sincero. << Dai, sputa il rospo, chi è la fortunata? >>.
     << È… è… Nicole. Nicole Matthews. >> sussurra timido.
     << La Serpeverde del quinto? Wow, amico, hai messo gli occhi su una bomba! >> dico io incredulo. È veramente una delle ragazze più belle di tutta Hogwarts ed ha un anno meno di me e di Albus. Ha una cascata di riccioli castani e delle iridi blu scure, poco più chiare del cielo di notte, per non parlare del fisico da modella. È il tipo di ragazza per cui i ragazzi cadono ai suoi piedi appena la vedono, anche se non è così intelligente, o almeno, così ho sentito dire.
     << Ed è proprio per questo che ho paura di dirglielo… io in confronto a lei cosa sono? >>
     << Un ragazzo affascinante, il migliore cercatore di Hogwarts – più di tuo fratello – e con un fisico da atleta. Sei anche figlio dell’eroe del mondo magico. Perché no? >>
     << Non so… >>
     << Facciamo una cosa, io le chiedo cosa pensa di te e poi ne riparliamo, ok? >>
     << NO! Poi sembro un codardo, no? Che mando i miei amici a chiedere di me. >>
     << Allora non capisco cosa dovrei fare io. >>
     << Non ne ho idea. >>
     << Bene allora ora alza quel culo e andiamo a cercarla dopo cena. >>
     << E se le mandassi un gufo? >>
     << Beh, o le dici di incontrarti in un posto romantico o non se ne parla. Se no sì, che sembrerai un codardo. >>
     << Preferisco la seconda opzione allora, ma dove le dico di incontrarmi? >> mi domanda lui. Possibile che abbia zero esperienza? È uguale a Rose!
     << Possibile che tua sorella che è più piccola di te ne sa di più? >>
     << Non parlarmi di Lily. >>
     << Ok, allora, non perdiamo tempo e scriviamo questa lettera. >>

 
***

     Quando Albus ha finalmente mandato il suo barbagianni a consegnare la lettera a Natalie, scendiamo giù di corsa per mangiare la nostra cena, poiché Albus le ha scritto di incontrarlo al lago nero alle 10.00 . Ci sediamo con Rose, Lily, Hugo e James che erano già arrivati e incominciamo a mangiare. Dopo la guerra, la professoressa McGranitt, la nostra preside, ha deciso di mischiare i tavoli, cosicché le case possano fare più amicizia tra loro. Dietro a questo pensiero altruistico, voleva soprattutto che i Serpeverde si mischiassero con gli altri per smettere di essere sempre antipatici come lo erano una volta. Prendi mio padre come esempio e capisci tutto. Purtroppo James Sirius Potter non si è ancora lasciato andare con me, visto che tutti i suoi zii e sua madre parlano male di mio padre, nonostante suo padre dice solo che Draco Malfoy non è un uomo crudele, solo uno che è stato costretto a fare scelte sbagliate. Nonostante ciò, James ancora non accetta il fatto che suo fratello, sua sorella e i suoi due cugini siano miei amici. Com’è arrogante.
Giusto mentre stavamo conversando a proposito del misterioso ballo, arriva il gufo di Albus e gli lancia una lettera. Mi guarda ed io gli faccio l’occhiolino.
     << Da chi è? >> Chiedono in coro Lily e Rose.
     << Nessuno. >> dice lui mettendosela in tasca. Poi, stranamente, tutti mi fissano. Come se io rivelassi il segreto che il mio amico non vuole dire.
     << Cosa mi guardate? Mica ho letto il mittente! >>
     << Però gli hai fatto l’occhiolino, quindi sicuro sai qualcosa >> incalza Rose mentre le guance di Albus cominciano ad arrossirsi.
     << Beh, se lui sta zitto, vuol dire che non sono affari vostri. È un segreto, quindi lasciatelo stare! >>
     << E dai, Albuuuus! >> lo prega Lily Luna.
     << No, e smettetela di costringermi, non lo voglio dire e basta, va bene? >> ribatte lui.
     << Ok, fratellino, calmati però! >> esclama James. Con mia soddisfazione, Albus lo crucia con lo sguardo e il fratello si zittisce subito. Quanto vorrei un fratello…
     Quando finiamo la cena, io e Potter ci fiondiamo fuori dalla Sala Grande e apriamo la lettera che aveva ricevuto, la quale, come ci aspettavamo, conteneva la risposta di Natalie.


“Potter,
Ho ricevuto la tua lettera e accetto il tuo invito. Ci vediamo al lago,
Natalie.”


     La risposta è abbastanza breve, ma abbastanza da far aizzare un sorriso a trentadue denti sul volto di Albus. Torniamo in Sala Comune e lui si fionda in camera sua per cambiarsi. Gli ho detto che la prima impressione è quella più importante. Quando esce, tutto pronto, continua a chiedermi consigli su cosa dirle, ma l’unico che gli do è: << Non prepararti con le parole, perché poi te le dimentichi e vai nel panico. Inventatele quando devi e vai dritto al punto. Non sembrare troppo romantico. >>
     Alle dieci meno un quarto, lo vedo sparire dalla Sala Comune e decido di lasciare il cervello a riflettere per un po’, giusto per ammazzare il tempo fino a quando non torna Albus Severus.Incomincio a pensare sulla prima cosa che mi passa per la testa e, con mia sorpresa, è Rose. C’è una cosa che ancora non capisco… è da quando ci siamo rincontrati al Ghirigoro che stare con lei mi fa un effetto strano, non mi ero mai sentito così con una ragazza prima d’ora. O magari è perché più cresce, più diventa bella. E se mi trovassi una fidanzata per scacciare il viso di Rose dalla mia testa? Ha incominciato ad assillarmi in questi ultimi tempi e non sono sicuro che io voglia pensare a lei tutto il giorno. Sì, ok, semplice. Quando Albus torna, devo chiedergli un parere su chi potrei scegliere – senza dirgli la vera ragione, ovviamente.
 
CONTINUA…

* I nomi con l'asterisco affianco sono quelli dei personaggi che ho inventato io:

     • Lexi Pucey = figlia di Adrian Pucey(due anni più grande di Harry, Ron ed Hermione) e Pansy Parkinson(amica di Malfoy ad Hogwarts).
 
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Angolo dell'autore:
Vi è piaciuto questo quarto capitolo? Rose e Scorpius finalmente risolvono e fanno 'pace', Albus Severus rivela la sua cotta a Scorpius e gli chiede aiuto, il quale, consigliando l'amico, si accorge che ormai non ha una fidanzata da un bel po'... E questi sentimenti per Rose?

Ah, come sicuramente avrete notato, ieri ho aggiunto un banner per la storia. Vi piace? Rose l'ho rappresentata con Lindsay Lohan, credo che sia perfetta per lei, mentre Scorpius con Toby Hemingway, visto che assomiglia un po' a Tom Felton!

 
Questa fanfiction è in pausa e non so se la riprenderò, ma al momento non ho molta inspirazione, quindi mi dispiace, ma non  mi piace molto.

LunaLovegood94

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