Il sogno è realtà di ElenSofy (/viewuser.php?uid=197335)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo a casa Wilder ***
Capitolo 2: *** Il segreto di Albert ***
Capitolo 3: *** La rivelazione ***
Capitolo 4: *** Un arrivo inaspettato ***
Capitolo 5: *** Una famiglia ***
Capitolo 1 *** Arrivo a casa Wilder ***
Una sera d’inverno a Walnut Grove il tempo non era dei migliori. Erano le dieci di sera e le strade erano deserte.
Un rumore fece sobbalzare la famiglia Wilder e nessuno era a conoscenza di quello che potesse accadere.
Sul volto dei presenti si intravidero espressioni di sorpresa e di paura.
Laura era impegnata nel cucito, Rose e Jenny si divertivano a giocare con le loro bambole, mentre Almanzo si diresse alla porta,pronto ad affrontare ogni pericolo.
Una folata di vento gelido spalancò la porta:nel buio si intravide una sagoma, accovacciata sul gradino dell’entrata.
Almanzo rimase immobile, mentre la moglie accorse a soccorrere il ragazzo febbricitante.
Sotto la luce della candela, Laura appena riconobbe il volto, rimase stupita:era Albert.
Disteso sul divano, il suo volto era solcato dalla stanchezza, dalla fame e dal freddo.
Laura, scioccata com’era, non seppe pronunciare quelle parole, che più le stavano a cuore:”Che cosa ci fai qui, Albert?”
Si limitò a guardarlo con lo sguardo preoccupato di una madre, affranta dal dolore di perdere qualcun altro a lei caro.
Almanzo però fu il più coraggioso e pose lui la domanda al giovane:”Perché sei venuto qui,Albert?”
Intanto Laura portava in mano le coperte e tutto l’occorrente per curarlo.
Quel fratello che aveva tanto desiderato rincontrare dopo tanti anni, ora era lì, disteso sul divano di casa Wilder.Ella non aveva mai immaginato di rincontrarlo in quelle condizioni.
Come mai dal Sud-Dakota era venuto fin lì da solo e perché, si domandava Laura.
Il ragazzo cercò di spiegare il motivo del suo arrivo così improvviso, ma non ci riuscì.
Lo zaino era stretto tra le sue braccia e Laura cercò di sfilarglielo, ma Albert oppose resistenza.
Ad un tratto crollò, le braccia inermi, lo zaino era nelle mani della sorella. Almanzo aprì la tasca con curiosità e ne tirò fuori delle bustine:cosa mai potevano contenere?
NOTE DELLE AUTRICI:
Come vi sembra come primo capitolo?
Aspettiamo recensioni!
A presto, da ElenSofy e Mary...
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Capitolo 2 *** Il segreto di Albert ***
Passati tre giorni,Albert
ancora ammalato rispondeva a tutto ciò che gli veniva
chiesto, tranne ad una
domanda:da chi aveva avuto quelle bustine.
Laura si
recò dal
dottor Baker e lo pregò di seguirla a casa sua per curare
Albert.
Intanto il malato
era
disteso sul letto della sorella e di Almanzo, gli occhi semichiusi dal
sonno e
con i segni del lungo viaggio compiuto stampati sul volto.
“Venga,
è di là,
dottore!” esclamò Laura indicandogli la strada.
Aprì la
porta e il
dottore entrò, appoggiando la sua borsa sul comodino e
sporgendosi verso Albert
per visitarlo.
Laura e Almanzo
assistettero a tutto il controllo,ma ad un tratto il dottore gli fece
segno
uscire, senza riferirgli alcunché sulla visita.
Nella stanza
rimasero
solo Albert e il signor Baker.
“Come ti
senti,
Albert?”
“Come
dovrei sentirmi,
dottore?” rispose il ragazzo.
“Vedo che
il tuo
carattere è rimasto lo stesso!” rispose il dottore.
Poi
continuò:”Perché
sei arrivato fino a qui e come? E come hai potuto fare tutto questo ai
tuoi
genitori?”
Albert
cominciò a
raccontare:”Beh, vede mi sono nascosto all’interno
di un carro di merci che
portava a Walnut Grove.”
“Non mi
hai ancora
detto perché l’hai fatto!”
“Beh…sa
com’è…mi
sentivo incompreso, solo e trascurato dalla mia famiglia”.
Un silenzio tombale
seguì a quest’ultima frase, come se entrambi
sapessero della bugia appena
detta.
Fu il dottore a
parlare
per primo:”Io conosco bene la tua famiglia, ho curato le tue
sorelle, le ho
assistite e sono certo che Charles non tratterebbe nessuno
così!”
“Ha
indovinato di
nuovo, dottore!”
“Mi fai
vedere il tuo
zaino?”
Un sospetto era
corso
nella mente del dottore:lui quegli effetti li riconosceva sempre, era
il suo
mestiere, dopotutto.
Albert, titubante,
cercò di fermarlo,ma fu costretto a
confessare:”D’accordo!Confesso: faccio uso
di droga, ma la prego NON LO DICA A MIO PADRE!”
Dopo aver sentito
quella frase pronunciata da Albert il dottore rimase senza parole, come
se
queste l’avessero sconvolte del tutto. Rimase a guardarlo
saputa la notizia.
Come poteva mantenere un tale segreto?
“Beh,
direi che la
visita si conclude qui!” poi sussurrò piano
“Posso almeno parlarne con tua
sorella?”
Albert
annuì
leggermente.
Nella stanza
affianco
intanto, Laura era in pensiero e percorreva pensierosa su e
giù il perimetro
del salotto, domandando più a se stessa che ad
Almanzo:”Che cosa avrà Albert di
tanto grave che non vuole dirci?”
Almanzo era seduto sulla sedia accanto al tavolo della cucina, quando
scesero
correndo Rose e Jenny, tutte allegre
“Andiamo
a fare una
passeggiata? Non ce la faccio più a restare chiusa in casa,
sono tre giorni che
non ci portate fuori…” replicò Jenny
con tono piagnucolante.
“Ci avete
stancato!”
Laura
guardò le
bambine:era vero!
Erano tre giorni
che
non si occupava di loro, ma solo di suo fratello:dopotutto erano
passati tanti
anni e aveva una voglia matta di rivederlo, ma non in quello stato.
Così faceva
del suo meglio per farlo guarire e farlo tornare quello di prima.
Nel frattempo, il
dottore aveva aperto la porta della camera da letto ed era uscito dalla
stanza.
Egli aveva
un’espressione alquanto triste:forse Albert aveva qualche
malattia inguaribile?
NOTE DELLE AUTRICI:
Ringraziamo Maty66, che
ha recensito il primo capitolo. Ringraziamo tutti coloro
che hanno letto la storia silenziosamente e speriamo che possa essere
di vostro gradimento.
In questo capitolo si hanno delle sorprese:si capisce in parte cosa ha
spinto Albert fino a Walnut Grove, ma rimane il dubbio se il dottore
manterrà o meno il segreto di Albert.
Se avete domande, scriveteci.
Alla prossima!
Un bacio, da ElenSofy e Mary
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Capitolo 3 *** La rivelazione ***
Laura
si diresse
immediatamente dal dottore, il quale aveva una brutta notizia da
comunicarle.
Le bambine erano
nell’altra stanza, tutte intente a carpire ogni minima
informazione sul loro
giovane “zio”, insieme ad Almanzo.
Il dottor Baker prima
rivolse lo sguardo verso Laura, poi verso Almanzo, infine verso le
bambine e
sussurrò a Laura:”Le bimbe…portatele di
sopra….Aspettami in salotto!”
Gli occhi della giovane
erano pieni di lacrime, ma anche di speranza:”Che cosa
è successo, dottore?
Albert sta male? La prego...risponda!”
“Prima Laura, porta le
bambine nella loro stanza come ti ho detto!”
Almanzo le prese per la
mano e le portò di sopra.
In salotto erano
rimasti Laura e il dottore, i quali si fissavano a vicenda.
Le loro espressioni
erano alquanto tristi e nessuno dei due aveva apparentemente voglia di
iniziare
un discorso.
Mentre Laura osservava
il dottore pensò a tutto l’aiuto che egli aveva
dato alla sua famiglia, a
cominciare dalle sue sorelle.
Intanto Almanzo era
sceso dal piano e il dottore incominciò a prendere la
parola:”Laura, Almanzo vi
devo dire, purtroppo, una spiacevole situazione:Albert si droga. Nel
suo zaino
ho trovato una bustina con all’interno della morfina. Ne ha
fatto troppo uso,
tanto che non riesce a tenersi sveglio per tutto il tempo. Inoltre
è talmente
stanco a causa del lungo viaggio trascorso in questi giorni. Deve
rimanere a
riposo almeno per un po’.”
“Ma riuscirà ad uscirne
fuori da questa situazione?”
“Per il momento ancora
non lo so. Passerò senz’altro fra qualche giorno.
Intanto il ragazzo mi ha
chiesto di non dire niente a tuo padre. Ora, tu sei la sorella e sta a
te
decidere. Io ho promesso di non dire niente! Arrivederci!”
Detto ciò, il dottore
si voltò e, salutato anche Almanzo, uscì.
Per un bel quarto d’ora
la casa Wilder rimase in un profondo silenzio: Almanzo stava cercando
un modo
per consolare la moglie, che aveva ricominciato a piangere
sommessamente;
invece Laura era combattuta se dire tutto a suo padre sulla faccenda di
Albert
oppure tacere ed aspettare la guarigione totale.
Intanto la cosa
migliore da fare era parlare e chiarirsi con suo fratello.
Bussò leggermente alla
porta della camera da letto e un debole
“sì” si sentì provenire dalla
stanza.
Laura entrò con tutta
calma e si sedette sul letto accanto ad Albert.
Egli aveva un’aria
triste con lo sguardo perso nel vuoto, come riflettendo su tutti gli
avvenimenti appena accaduti.
Laura gli disse:”Come
puoi farmi questo? Quando ti ho conosciuto ti credevo un ragazzo con il
quale
incominciare ad avere una relazione fraterna, ma poi non pensavo che ti
saresti
ridotto in questo modo.”
“Lo so, Laura! Anche io
mi credevo diverso, ma poi non ce l’ho fatta a sconfiggere le
mie paure…Mi devi
aiutare:conosci qui a Walnut Grove una ragazza di nome Sarah
Clark?”
Laura lo guardò per un
istante:”Perchè me lo chiedi?”
“Non fare troppe
domande:rispondi alla mia!” insistette Albert.
“Perché sei diventato
troppo permaloso e impulsivo?” gli chiese Laura arrabbiata.
“Non sono diventato
permaloso!”
“Invece si!!Credevo di
aiutarti in qualche modo:sei mio fratello, lo sai che ti voglio bene,
ma vedo
che la mia compagnia non è gradita. Dirò tutto a
nostro padre e così la
facciamo finita visto che hai paura che papà ti sgridi! E di
questa Sarah, io
non so nulla!”
“Non è vero! Non glielo
dirai!!!!”
E Laura intanto uscì
dalla sua stanza sbattendo la porta.
NOTE
DELLE AUTRICI:
Ciao a tutti! Ecco a voi un
altro capitolo! Aspettiamo come sempre recensioni, grazie a tutte le 59
persone che hanno letto il primo capitolo e le 22 persone che hanno
letto il secondo.
Speriamo che vi
piaccia anche questo! E' molto importante per tutta la trama della
storia, visto che viene introdotta un nuovo personaggio:Sarah Clark.
Alla prossima,
un bacio da
ElenSofy e Mary!
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Capitolo 4 *** Un arrivo inaspettato ***
“Almanzo, porto
le
bimbe a fare una passeggiata sul fiume. Sono stanche di stare chiuse in
casa ed
io ho bisogno di una boccata d’aria. Ci vediamo
più tardi!”
Almanzo era
visibilmente preoccupato:non aveva mai visto Laura così
afflitta.
Doveva essere
successo
qualcosa con Albert, ma in fondo si volevano molto bene ed era normale
per due
fratelli litigare.
Appena uscita,
Almanzo
desiderava parlare con il ragazzo:” Come ti senti?
C’è qualcosa che vuoi dirmi?
Sono qui per te e lo sai che ti voglio bene...”
"Ho bisogno di
trovare
una ragazza di nome Sarah,la figlia di Isaia (*) Edwards, un amico di
papà…” disse
Albert.
"E’ una
storia lunga
che piano piano ti racconterò. Intanto cerca se è
ancora qui a Walnut Grove.”
Almanzo
obbedì,
credendo di fare un piacere e rendere felice il ragazzo.
Nel frattempo
Laura era
arrivata al fiume e le bambine si divertivano a giocare con
l’acqua.
Laura era immersa
nei
suoi pensieri: il litigio con Albert l’aveva resa molto
triste.
Aveva paura di
perdere
un altro fratello adottato, a cui subito aveva voluto bene.
Non sapeva che
cosa
fare:dirlo al padre o restare zitta?
Mentre rifletteva,
vide
da lontano un uomo incamminarsi verso di lei:era alto, possente, con la
lunga
barba grigia che gli copriva il volto.
Sembrava una
persona
conosciuta e, avvicinandosi piano piano, lo riconobbe: era il signor
Edwards.
“Oh,
Laura…Come mai da
queste parti?”
“Avevo
bisogno di un
po’ d’aria fresca.” rispose Laura.
“Come va
con Almanzo?”
“Tutto a
posto…Ma non è
lui che mi preoccupa.”
“Allora,
cosa è che ti
da tormento?” chiese Isaia(*) preoccupato.
Così
Laura confidò
tutto:”Tre sere fa abbiamo trovato Albert fuori la porta di casa:era stanco e
infreddolito. Io e
Almanzo ci siamo chiesti il perché di quella venuta da
così lontano. Abbiamo
chiamato il dottore e purtroppo ci comunicò che Albert si
drogava. Siamo
preoccupati, signor Edwards.”
“E
Charles ne è a
conoscenza?”
“Ancora
no, ma ho paura
che lo scoprirà presto.”
Ormai si era fatta
sera, e l’ora di tornare a casa era giunta.
Percorsero il
viale
insieme, discorrendo del più e del meno:si arrivò
anche a parlare di Sarah, sua
figlia.
In quel momento
Laura
collegò le parole di Albert, con ciò che stava
dicendo il signor Edwards.
“E come
sta Sarah?”
chiese la donna.
“Tutto
bene, grazie!”
Erano appena
arrivati
davanti la porta di casa, quando Laura chiese all’uomo se
volesse restare a
cena da loro.
Il signor Edwards
accettò volentieri.
“Scusami
tanto”, disse
“ma devo tornare a casa per posare il pesce pescato.”
“Ma
allora, perché non
viene anche Sarah?”
“Certo,
glielo dirò!”
Almanzo era in
cucina
che la stava aspettando, ma Laura gli riferì degli ospiti
che avrebbero avuto a
cena.
“E
Albert?” chiese
Laura.
“Dorme!”
Ella era sollevata
dalla notizia ed era più rilassata.
Quasi subito
sentì
bussare alla porta:nella penombra intravide il viso del signor Edwards,
alquanto felice.
Mentre le
sorrideva le
disse:”Guarda un po’ chi
c’è?”
Dal lato destro
Laura
scorse due figure:non se le aspettava proprio!
Non vedeva la sua
famiglia da quattro anni ed ora padre e madre erano lì.
NOTE DELLE AUTRICI:
Ecco un altro
capitolo!
Di nuovo il nome di Sarah spunta fuori: forse uno dei tanti motivi per
cui Albert è scappato di casa è questa bella
ragazza di nome Sarah? Voi che ne pensate?
Aspettiamo recensioni, ma nel frattempo ringraziamo ancora una volta
Maty 66 che ci segue e recensisce ogni volta.
Ci scusiamo anche per il ritardo con cui vengono aggiornati i capitoli:
vi promettiamo che faremo del nostro meglio per pubblicarlo
più velocemente.
(*) Questo segno dopo il nome Isaia è stato aggiunto perché non siamo certe che sia scritto correttamente il nome. Se qualcuno sa come si scrive, non esiti a scrivercelo.
A presto,
ElenSofy e Mary
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Capitolo 5 *** Una famiglia ***
Non potè
contenere lo
stupore che in quel momento si era creato in lei alla visione di quegli
sguardi
che aveva da sempre amato e che portava impressi nel suo cuore, come
fossero un
dolce ricordo della sua infanzia.
Li
abbracciò forte,
forte: una sorpresa di questo tipo non se l’era mai
immaginata.
Credeva che i
sogni non
potessero avverarsi, ma si sbagliava: le uniche persone che avrebbe
voluto
accanto erano tutte lì in quel momento.
Suo fratello, sua
madre, suo padre, suo marito e le sue adorabili bambine: tutti
lì a formare
quell’unione familiare tanto cercata.
Però le
mancava ancora
quell’elemento di legame che poteva raggiungere solo con le
sue sorelle,
rimaste nel Sud-Dakota.
Erano ancora tutti
nell’atrio. Il signor Ingalls prese per un braccio Laura e la
portò con lui
nella stanza accanto.
Caroling, invece,
stava
seguendo gli altri invitati in salotto.
“Tesoro,
c’è una cosa
che dovresti sapere:Albert…”
Immediatamente la
donna
cambiò espressione: divenne tesa, come se avesse paura di
dire qualcosa che
aveva intenzione di tenere segreta.
“Cosa
è successo ad
Albert?” continuò, con un filo di voce.
“Devi
sapere che tuo
fratello…è un LADRO!!! Da quando è
cresciuto, ha cambiato atteggiamento, ha
cominciato a seguire le persone sbagliate e era sempre più
irritabile e rubava
ogni cosa che gli capitava a tiro. Non voleva confidarsi con nessuno,
nemmeno
con noi che siamo la sua famiglia da sempre e che l’abbiamo
cresciuto come se
fossimo i suoi veri genitori, senza mai negargli attenzioni. E ora lui
ci
ripaga a questa maniera! Credo che di mezzo ci sia una
ragazza!!!”
“Vuoi
dire che Albert
si è innamorato?”
“E’
molto probabile che
sia scappato per amore!”
Laura non riusciva
a
crederlo possibile: suo fratello un ladro, che aveva conosciuto gente
non
adatta a lui e aveva preso così una strada cattiva, solo per
una ragazza.
Forse doveva dire
al
padre quel piccolo segreto che le stava pesando come un macigno sul
cuore?
“Papà,
ora che ci
ripenso, anche io ti dovrei dire una cosa, la quale potrebbe farti
stare ancora
più male…”
“Cosa
può farmi essere
ancora più avvilito di quel che sono
già?”
Charles era in
ansia
per suo figlio:dove può essere andato? Come può
essersi allontanato dalla sua
famiglia?
Non riusciva a
dare una
risposta a tutte quelle domande, le quali aveva sul groppone dalla sua
scomparsa.
“Albert…è
qui!” gli
disse Laura con un tono di voce flebile e sensibile.
Appena sentita la
notizia, Charles rimase immobile. La frase detta dalla figlia non se
l’aspettava.
“Dove si
trova?” chiese
il papà.
“E’
nella stanza di
sopra”.
Padre e figlia si
avviarono salendo le scale. Caroling, Almanzo, Isaia (*) e Sarah li videro
allontanarsi
dalla stanza. Caroling non riuscì a capire dove stessero
andando. Almanzo non le
disse nulla.
Mentre Laura e suo
padre salirono, Caroling li seguì.
Aperta la porta,
videro
Albert disteso sul letto. Dormiva.
Charles si
avvicinò con
le lacrime che gli uscivano dagli occhi.
Sedutoglisi
accanto lo
guardò: come era possibile che un figlio così
tanto desiderato poteva ridursi
in quel modo. Si pose talmente tante domande che ebbe una confusione in
testa.
Laura era in piedi.
“Sono
quattro giorni
che è a letto. Non si è mai alzato dal suo
arrivo. Dorme e mangia…”
“AAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!”
Un grido si
sentì
provenire al di fuori della stanza. Subito Laura e Charles accorsero a
vedere
cosa stava succedendo. Fuori la porta vi era Caroling che appena visto
il marito
gli si butto accanto abbracciandolo forte, forte per la gioia di averlo
ritrovato. Assieme a lei erano presenti anche il signor Edwards e
Sarah,la
ragazza che Albert aveva da sempre sognato di incontrare.
“Albert!!!!!”
Subito egli,
appena
sentito il suo nome, aprì gli occhi, si alzò dal
letto e abbracciò Sarah. Era
un abbraccio intenso, da tempo desiderato. Isaia (*), da quella visione si
commosse
e Charles gli fece coraggio.
Anche le bimbe
sentito
il grido, accorsero dalla loro mamma e l’abbracciarono.
Caroling,
incoraggiata
da Laura, si rincuorò. Almanzo era felice.
Che grande
sorpresa
c’era stata per sua moglie!
Forse, finalmente
un
po’ di pace sarebbe sorta nella loro vita.
NOTE DELLE AUTRICI:
Cari lettori, anche oggi un
nuovo capitolo è stato pubblicato!
Abbiamo notato che non vi è piaciuto molto il capitolo
precedente: come mai?
La storia vi sta annoiando?
Recensite e a presto!
Questo è un capitolo un po' più lungo degli altri
e anche moltoooo importante!
(*) Questo segno è presente anche nel capitolo precedente: per maggiori spiegazioni, guardate dietro!
Baci,
ElenSofy e Mary
|
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