She is Ice Maker

di Darko the Death Knight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ice Maker in Grimore Heart ***
Capitolo 2: *** Ice Maker in Council ***
Capitolo 3: *** Ice Maker in jail ***
Capitolo 4: *** Ice Maker in Crime Sorcerer ***
Capitolo 5: *** Ice Maker in love ***



Capitolo 1
*** Ice Maker in Grimore Heart ***


Capitolo 1: Ice Maker in Grimore Heart

 

 

"Dannazione ghiacciolo, rivestiti!"

"Non davanti a mia figlia!"

"Andare in giro nudi non è da uomo!"

"Grey-sama!"

L'Ice Maker era esasperato; e dire che non si accorgeva neppure di essersi spogliato!

Per fortuna che ogni volta Juvia aveva il buon cuore di raccogliere i suoi vestiti.

...No.

Per fortuna che ogni volta lui aveva il buon occhio di beccare Juvia che raccoglieva i suoi vestiti...prima che se li portasse via.

"Sai Grey-sama..." gli disse, porgendogli a malincuore la maglietta, "è una fortuna che tu sia un maschio, così risulti molesto sono quando ti togli i boxer coi pinguini"

La folgorò con lo sguardo, facendogli segno di tacere. Lei fece uno sguardo piatto.

"Grey-sama ormai lo sanno tutti che mutande porti"

E il mago di ghiaccio si arrese; che rottura essere un Ice Maker!

Tuttavia si consolò; come detto da Juvia, sarebbe stato molto peggio se ad avere la sua mania del nudismo fosse stata una femmina.

Lui non sapeva quanto, ma una certa maga si...

 

"E questo è quanto. Con il mio piano riusciremo a ottenere larghi profitti in poco tempo"

Per l'ennesima volta i suoi colleghi di gilda, Master incluso, annuirono meccanicamente, senza commentare o chiedere, tenendo gli occhi inchiodati su di lei.

Non che le dispiacesse essere ascoltata da persone così individualiste, ma alla lunga divenivano inquietanti. Specialmente quando perdevano sangue dalle narici.

Una porta si aprì e nella sala entrò una serena Meredy. Il suo buon umore si spezzò subito.

"ULTEAR I VESTITI!"

Abbassò lo sguardo, scoprendo che al posto del suo bel vestito nuovo vi era solo il tanga con disegnato sul retro il muso di un orso bianco.

"Col culo che si ritrova al posto dell'orso poteva starci una balena"

"ZANCROW!"

Essere una Ice Maker donna era una rottura. E Ultear lo sapeva bene.

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Capitolo 2
*** Ice Maker in Council ***


Capitolo 2: Ice Maker in Council
 
 

La tensione era palpabile.

Il silenzio più assoluto regnava nella sala, ne le guardie ne i colleghi del Concilio osavano fiatare.

Ultear e il sospettato, un mago violento accusato di omicidio e dal sorriso beffardo, si fissavano negli occhi ormai da tempo, aumentando ulteriormente la tensione.

Scattò di colpo, battè una mano sul tavolo e con tono sicuro sbottò...

"Sei tu il colpevole?!"

"Si"

Silenzio. Aveva confessato?

Dopo ore di interrogatori con i tipi più duri e violenti a servizio del Concilio aveva vuotato il sacco appena una semplice donna - dal suo punto di vista - gli aveva fatto la più elementale delle domande? Neppure la diretta interessata parve crederci.

Quando il detenuto venne scortato fuori, gli sentì dire alle guardie; "Mi piace questo nuovo tipo di interrogatorio. Lo trovo...eccitante"

La maga del tempo voltò lo sguardo ad una finestra vicina; perchè il suo reggiseno con i conigli rosa era in bella mostra?

Siegrein sospirò; "Questo spiega l'incremento di richieste di trasferimento alla sala interrogatori"

La cosa che più preoccupava la mora era l'avere in programma un intera giornata di interrogatori, ed era solo mattina.

Giunta la sera temeva di non vedere neppure i suoi teneri coniglietti rosa.

E il giorno seguente...ci sarebbero state le classi in gita.

 

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Capitolo 3
*** Ice Maker in jail ***


Capitolo 3: Ice Maker in jail


 

Ogni piano sembrava inutile.

Le prigioni del Concilio erano troppo ben studiate perchè qualsiasi piano, per quanto ben studiato, non avesse qualche grava falla.

Le tempie avevano iniziato a pulsarle quando la compagna ebbe un idea; all'inizio ebbe voglia di abbracciarla...poi di mandarla al diavolo! Era una idea folle e stupida!

Tuttavia, la mancanza di idee e l'emicrania l'avevano spinta ad osare.

Rigida e con i sudori freddi, si avvicinò alla porta d'accesso.

"Posso entrare?" chiese esitante.

La guardia, un uomo di due metri dall'espressione stoica e gli occhi protetti da una visiera, la guardò senza mostrare alcun sentimento. E poi, con voce amichevole disse; "Certo"

Ultear rimase a fissarlo sbigottita; che l'idea pazza di Meredy funzionasse veramente?

L'occasione era propizia, non aveva tempo per pensare; rapida si diresse all'interno della prigione, fino a raggiungere la cella che stava cercando.

"Gerard Fernandez?"

"Ultear? Che ci fai qui?"

"Ti faccio uscire"

Per l'intero percorso di andata e ritorno le poche guardie che incrociarono salutarono educatamente lei, ignorando completamente il mago evaso.

I detenuti gli lanciavano continui fischi e provocazioni ma lei li ignorò; erano persone costrette a vivere tra quattro sudice mura per molti anni, era già difficile per loro ricordare come fosse una donna. E poi...sapeva di essere una gran sventola!

"Ma non hai freddo?" chiese Gerard una volta fuori. Perchè gli aveva fatto una domanda simile? Erano nella bella stagione, era complicato provare freddo.

"Così...ehm...vestita..."

Abbassò il capo, ritrovandosi vestita con solo l'intimo di pizzo rosso che quella mattina Meredy aveva insistito a fargli indossare con la scusa che era un regalo fatto con il cuore.

Dopo neppure dieci minuti si ritrovarono con la rosetta, in lacrime.

"Che diavolo hai da piangere?! Sono io quella che dovrebbe disperarsi!"

"Ha funzionato perchè sei sexy"

"Eh eh eh..." ridacchiò, divenendo rossa e iniziando a vaneggiarsi "bhe diciamo che sono solamente una bomba sensuale!"

"Non è giusto" si lagnò come una mocciosa "le voglio anche io le poppe grosse!"

"Mi hai fatto rischiare la vita solo per questo?!"

Un attimo! Dov'era quella zazzera azzurra?

Gerard stava indietreggiando con cautela, lo sguardò impaurito e il sudore che ne imperlava la pelle. Quando si accorse di essere osservato si pietrificò sul posto.

"Aspetta! Lo so che vuoi ripagare il tuo debito e tutto il male che hai fatto, ma..." iniziò a dire Ultear, salvo essere interrotta da un ora non curante e serafico Fernandez.

"Niente affatto..." disse lasciando le due pazze basite, "ma preferisco le sbarre della mia cella in confronto a voi due"

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Capitolo 4
*** Ice Maker in Crime Sorcerer ***


Capitolo 4: Ice Maker in Crime Sorcerer

 

Un ultimo colpo e anche l'ultimo mago della gilda oscura Drunk Snails fu sconfitto. Gerard si sentì soddisfatto nonostante la stanchezza; in un mese avevano distrutto ben sette gilde illegali.

Meredy, rabbiosa, strappò i vestiti ad una donna senza sensi.

"Ma che stai facendo?!"

"Non rompere!"

Furiosa si tolse il vestito e mise mano al reggiseno sotto lo sguardo di uno sbigottito Gerard che finse di giocare alle parole crociate per non essere additato come pervertito. Di nuovo.

"Oggetti gemelli che donano felicità agli uomini. Cinque parole..."

"Finito!" esultò la rosata, mostrando come avesse scambiato il suo reggipetto con quello della maga oscura.

"Che siate dannate! Per colpa di voi due non trovo mai un reggiseno che mi vada bene! Quanto mai vi ho volute!" finito il mologo con le sue forme, si rivolse al mago.

"Allora? Come mi sta?" il ragazzo la fissò per un attimo, senza dire nulla. Cose poteva interessargli in una bella ragazza in biancheria che ti mostra il decoltè con disinvoltura e con un fisico tutto curve...ma con non era Erza. Così tornò a qualcosa di molto più interessante; la parole crociate.

"Questa è facile"

Un urlo e poi un agghiacciante silenzio.

"Ultear..." sibilò preoccupata la rosetta, "Andiamo!"

"Aspetta che devo fare il sudoku"

"Sbrigati o dico a Ultear che mi hai guardato le tette! Di nuovo!" Gerard si paralizzò; passare ore, a volte persino giorni, bloccato in un blocco di ghiaccio non era piacevole.

"Eccoci, siamo arrivati!"

"Non osare toccarla, lurido maia..." si bloccarono, sbigottiti nel vedere nuovamente la stessa scena.

Ultear, lo sguardo confuso e il potere magico intatto, se ne stata pacificamente nel suo angolino mentre il suo avversario, un colosso di quasi tre metri, era a terra svenuto preda di continue convulsioni, il volto una maschera di sangue.

"Complimenti! Questo è il quinto Master che abbatti senza sforzi!" si complimentò Meredy, piantando con ben poca gentilezza le dita nei bulbi oculari di Fernandez.

"Ma non gli ho fatto nulla. All'improvviso è crollato e se l'eppure fatta sotto" commento lei, indicando una chiazza scura in mezzo ai pantaloni del Master.

"...non credo che quella sia urina..."

Ultear, che non era stupida, abbassò lentamente e con timore lo sguardò, ignorando le contro indicazioni di Meredy, bloccata dov'era per colpa dei bulbi oculari di Gerard che avevano avuto la splendida idea di farsi infilzare dalle sue unghie. E già, era sempre colpa sua!

Non vide il suo vestito di Crime Sorcerer, non vide il suo intimo, non vide neppure il tanga; oltre alla sua pelle nuda, non vide nulla. Poteva andargli peggio?

"Se posso dire una cosa..." osò la rosetta, "credo sia arrivato il momento della ceretta"

Angolo autore

E con questo stiamo giungendo alla fine del mio primo scritto su EFP (lo so che non è un gran che ma dovevo pur iniziare in qualche modo) assieme alle disavventure di Ultear contornate da quelle di Meredy che incontra i primi dilemmi nella crescita! Recensite numerosi che per i novellini come me i commenti fanno bene e aiutano a vivere più a lungo (quindi se crepo è colpa vostra!) Ciauss!!!

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Capitolo 5
*** Ice Maker in love ***


Capitolo 5: Ice Maker in love


 

Ultear odiava essere una Ice Maker.

Il fatto di poter manipolare il ghiaccio era utile, anche perchè lei era brava e aveva gusto artistico.

Il fatto di denudarsi non lo era per niente. Come diavolo facevano i due allievi di sua madre a vivere così?

...A giusto. Il primo aveva una stalker personale a compiacerlo e l'altro non se lo cagava nessuno.

Bevve un altro sorso. Quel bar le piaceva, era in una zona appartata a causa del quale, scesa la sera, non vi era nessuno, quindi poco importava se si ritrovava nuda.

La barista sicuramente la detestava; prima di tutto, era una donna, perciò era gelosa della sua bellezza - secondo lei - e poi a causa della sua presenza, era costretta a tenere il bar aperto fino a tardi per una sola cliente.

Quella sera doveva essere più pacifica; di clienti ne aveva due.

L'altro era un bel ragazzo, troppo intento a bere e a guardare con rancore una foto di una ragazza per badare ad un possibile e gratuito streap teas.

Ultear pensò che era davvero un bel ragazzo e, quando stracciò la foto della femmina con rabbia, avvampò; un affascinante ragazzo che ha appena concluso una storia? Un occasione troppo ghiotta.

Peccato che avesse speso tutta la sua vita a conpiacere una madre morta e un vecchio con problemi di personalità che dalle fate era passato ai riti satanici.

Ergo; 0% di esperienza con l'altro sesso.

Il giovane fissò con mala voglia il bicchiere vuoto davanti a se; forse non gli piaceva l'alcol o forse non era tanto disperato da auto distruggersi il fegato.

Si alzò, pagò e si diresse verso l'uscita. Quando la maga del tempo avvertì che gli si era fermato a poca distanza divenne rigida e il cocktail gli andò di traverso.

"Ciao"

Cercò di essere naturale e di far trasparire una certa, anche se inesistente, esperienza. Sorrise di rimando e si lisciò una cocca di capelli con fare giocoso.

Quando il dito sfiorò la spalla, non avvertì alcun tessuno e nessuna spallina.

Metà opera era già stata fatta.

"Ciao"

A volte essere una Ice Maker femmina non era male.


Angolo autore
E anche questa è fatta, con questo ho concluso il mio primo scritto su Efp! Dalla prossima volta magari proverò con qualcosa di più lungo e coinvolgente, magari una ling ;)
Se avete apprezzato disavventure di Ultear lasciate pure una recensione.
Ciauss e a presto!

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