La soffitta dei segreti.

di Giada_Beliectioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1. {Very Small} ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***



Capitolo 1
*** Chapter 1. {Very Small} ***


Capitolo 1.
Arrivai a Liverpool, dopo un viaggio lunghissimo in Italia, e vidi mio padre litigare con la mamma, ormai quelle litigate andavano avanti da un po' e quindi ci avevo fatto l'abitudine.
Dunque, entrai e portai alcune valigie da sistemare in camera, poi scesi per salutare i miei genitori. 
Quando litigavano cercavano sempre di nascondersi da me, forse non volevano farmi sapere dell'esistenza di qualcosa, ma non ci pensai molto su in fondo le litigate tra marito e moglie in una famiglia ci sono,altrimenti che famiglia sarebbe!
Comunque,li salutai e mi fecero il terzo grado, solito dei genitori. Prendemmo una tazza di tè insieme e corsi a disfare le valigie, cenammo tutti e tre insieme, poi aspettai che mamma e papà si addormentassero per vedere in soffitta cosa c'era: mio padre ogni sera si recava in soffitta e quasi sempre piangeva fissando qualcosa che aveva tra le mani. Salii fino a metà scale, ma poi ci pensai su e forse non era una buona idea curiosare in soffitta, quindi tornai in camera e caddi in un sonno profondo.
Scuola finalmente era finita e dovevo partire con i miei genitori in vacanza, anche se non ne avevo voglia,volevo solo starmene sola dopo aver studiato 9 mesi in Italia ma erano i miei genitori quindi decisi di partire con loro. 
Spazio Autrice.
Il primo capitolo è cortissimo, ma non avevo ispirazione.
Ho già scritto il secondo capitolo che è un po' più lungo
A 2+ recensioni continuo :)
Ah, se volete seguirmi su twitter sono @xbemineperrie.
 

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Capitolo 2
*** Chapter 2. ***


Capitolo 2.
-Scuola finalmente era finita e dovevo partire con i miei genitori in vacanza, anche se non ne avevo voglia,volevo solo starmene sola dopo aver studiato 9 mesi in Italia ma erano i miei genitori quindi decisi di partire con loro.
Erano le dieci quando mi svegliai e andai in bagno per fare una doccia,solitamente facevo la doccia fredda per liberare la testa dai miei soliti pensieri paranoici.
Uscii dopo poco e andai in camera per vestirmi; rimasi davanti l'armadio per circa dieci minuti,infine selezionai un paio di shorts,le vans e una semplice t-shirt e raccolsi i capelli in una coda disordinata ma non mi truccai, amavo essere me stessa.
Poi iniziai a fare le valige, qualche ora dopo sarei dovuta partire. 
Scesi in cucina per fare colazione e vidi la mamma dormire sul divano quindi entrai silenziosamente in cucina per non svegliarla,feci colazione e portai tutte le valigie al piano di sotto; non vidi mio padre nei paraggi e pensai che fosse in soffitta quindi salii. 
Lo vidi rovistare tra alcuni vecchi e impolverati bauli 
-Oh,papà sei qui,sotto non c'eri e mi sono preoccupata- esclamai, chiuse di colpo i bauli 
-Papà, c'è qualcosa che devo sapere?- mi avvicinai a lui prendendogli la mano e lui mi fece sedere su una vecchia sedia impolverata e lui prese un'altra di quelle sedie impolverate e la mise davanti a me, e ci si accomodò su;
-Juditta- mi disse, stringendomi la mano -Devo dirti una cosa importante-;
-Sì papà,dimmi,cosa devo sapere?- gli risposi 
-Vuoi sapere tutto o giungo direttamente al dunque?- mi disse con un sorriso debole sulle labbra.
-Non so di cosa si tratta, ma preferirei seguire il filo logico, quindi tutto da capo- gli dissi sorridendo, ma era un sorriso particolare, davvero spento.. preoccupato.
-Molti anni fa facevo parte della Marina Militare e conobbi Anne, una ragazza davvero molto bella! Mi colpì fin dall'inizio e per sbaglio feci cadere un goccio di caffè sul suo vestito. Lì scattò la scintilla, mi guardò con quegli occhi color oceano,ci affogai dentro. Iniziammo ad uscire. Dopo tre mesi le chiesi se voleva essere la compagna della mia vita e lei accettò; con lei ebbi un figlio, Harry. Adesso si trova in grecia con sua madre e mi manca davvero molto, vorrei poterlo abbracciare di nuovo, stringerlo forte. L'ultima volta che lo vidi fu vent'anni fa, alla sua nascita.- lo fermai e vidi che scendevano vere lacrime di dolore sul suo viso e mi dispiaceva vederlo così
-Scusami papà, ma questa Anne ti ha lasciato? O l'hai lasciata tu?- gli chiesi 
-Mi lasciò lei, i suoi genitori non mi volevano nella sua famiglia e fu costretta a lasciarmi- mi rispose, molto triste.
Finalmente capii perchè mio padre ogni sera si recava in soffitta, voleva abbracciare calorosamente suo figlio, voleva vedere come era diventato e gli chiesi impulsivamente
-Papà,ti va di cercare Harry? Anch'io voglio conoscere Harry, vorrei avere un bel rapporto con lui- gli chiesi, con il sorriso stampato sulle labbra
-E me lo chiedi? Certo,anch'io voglio vedere com'è diventato mio figlio, ho voglia di un suo abbraccio- mi rispose.
Lo abbracciai calorosamente e scendemmo insieme in cucina, mia madre si era appena svegliata.
Qualcuno bussò alla porta ed andai ad aprire, il postino.
Mio padre ricevette una lettera da una sua cugina Americana.
SPAZIO AUTRICE
 
Avevo promesso di scrivere presto,ma non ho mantenuto la promessa. x
A +2 recensioni continuo :3 
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